Magazine Sei cappelli per pensare (prima uscita)

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Premessa: I sei capelli per pensare, ideati da Eduard De Bono, rappresentano un metodo intuitivo e facile, da applicare in qualsiasi gruppo e circostanza. I sei cappelli rappresentano metaforicamente funzioni distintive. Il pensiero è il più grande strumento e soprattutto la più grande risorsa dell’uomo, ma spesso fattori come l’emozione, le informazioni, la logica e la creatività posso “limitare” il pensiero dal momento in cui non si riesce a scinderli, creando confusione. I cappelli rappresentano quindi le diverse fasi attraverso cui si può affrontare il processo creativo del pensiero. Il giornale prende il nome da questo metodo poiché ogni cappello

Bianco:
informazioni,
fatti,

strutture,
location,
palazzi,
hotel
 
 Rosso:
emozione
(qualcosa
che
ci
ha
colpite,
emozionato)

eventi,
mostre,





 campagne
pubblicitarie,
etc.
 
 Nero:
tempesta
aspetti
negativi,
rischi,

problemi

evento
andato
male,
campagne
 flop,
aziende
in
calo
 
 Giallo:
aspetti
positivi,
atteggiamenti
costruttivi,
opportunità

personaggi

 
 Vedre:
fertilità
del
pensiero,
nuove
idee,
creatività

nuove
tecnologie,
invenzioni,
 nuovi
prodotti
 
 Blu:
supervisione,
controllo,
direzione
mercato


Black
Hotel
–
Roma

Negli
anni
sessanta
uscì
al
cinema
“Fantasmi
a
Roma”,
con
la
sceneggiatura
di
Ettore
 Scola.
La
trama
racconta
di
cinque
fantasmi
che
popolano
un
palazzo
patrizio
nel
cuore
 di
 Roma
 e
 che
 si
 alleano
 con
 un
 pittore‐fantasma
 del
 Cinquecento
 per
 impedirne
 la
 speculazione
 edilizia
 progettata
 dall’ultimo
 discendente.
 Il
 film
 ebbe
 molto
 successo
 non
 solo
 per
 le
 avventure
 rocambolesche
 ma
 soprattutto
 perché
 nella
 Capitale
 la
 vicenda
dei
fantasmi
è
molto
sentita.
Allora
come
oggi.

 
 Il
cuore
della
città
di
Roma
è
impregnato
di
mille
suggestioni
senza
tempo.
Si
inizia
da
 Castel
 Sant’Angelo,
 legato
 al
 più
 famoso
 fantasma:
 quello
 di
 una
 giovane
 dama,
 Beatrice
 Cenci
 (1577‐1599),
 fanciulla
 bellissima
 vissuta
 alla
 fine
 del
 Cinquecento.
 Fu
 accusata
di
parricidio,
condannata
a
morte
e
decapitata
la
mattina
dell’11
settembre
 1599
 sulla
 piazza
 di
 ponte
 Sant’Angelo.
 Si
 dice
 che
 lo
 spettro
 della
 defunta
 passeggerebbe
 all’imbrunire,
 con
 la
 testa
 mozzata
 fra
 le
 mani,
 lungo
 il
 ponte
 di
 Sant’Angelo.
 
 Anche
il
Pantheon,
ha
il
suo
uomo
del
mistero.
Fra
le
tante
tombe
celebri,
custodisce
 quelle
 dei
 reali
 Vittorio
 Emanuele
 II,
 Umberto
 I
 e
 Margherita
 di
 Savoia.
 Si
 narra
 che
 proprio
Umberto
I,
assassinato
a
Monza
nel
1900,
sarebbe
apparso
più
di
una
volta.
 
 Per

chi
volesse
intraprendere
un
“tour
del
mistero”
in
questa
affascinante
città,
non
 può
che
far
tappa
al
Black
Hotel,
uno
dei
più
originali
e
innovativi
'design
hotel'
della
 capitale,
 nato
 dall’estro
 dell’architetto
 Gianfranco
 Mangiarotti.
 L'hotel
 che
 affronta
 il
 tema
 del
 nero
 in
 ogni
 possibile
 declinazione,
 si
 presenta
 già
 dall'esterno
 come
 un
 elegante
scatola
nera,
con
un'atmosfera
avvolgente
e
raffinata,
ambienti
piacevoli
e
di
 gusto,
 cercando
 la
 massima
 cura
 del
 dettaglio:
 collezioni
 di
 opera
 d'arte
 contemporanea,
 arredi
 di
 design
 italiani,
 una
 pacata
 musica
 di
 sottofondo
 raccolta
 nella
prima
esclusiva
Black
Hotel
collection.


Il
 suo
 carattere
 forte
 si
 impone
 all'attenzione
 dell'ospite
 fin
 dai
 primi
 passi,
 
 l’hotel
 racchiude
tra
le
sue
mura
un’atmosfera
carica
di
evocazioni
come
i
riferimenti
astrali:
la
 grande
foto
della
luna
che
caratterizza
il
soffitto
della
hall
o
il
disegno
delle
costellazioni
 che
è
stato
impresso
sulla
moquette
dei
corridoi
e
le
candele
ad
illuminare
dolcemente
il
 buio.
 A
 differenza
 del
 look
 total
 black
 della
 struttura,
 le
 camere
 sono
 molto
 luminose.
 Accoglienti
e
confortevoli,
con
tv
al
plasma,
connessione
internet
veloce,
climatizzazione
 autonoma,
nelle
quali
la
tecnologia
sposa
il
design.

Originali
 soluzioni
 d'arredo
 su
 progetto
 esclusivo,
 materiali
 naturali,
 ampie
 e
 attrezzate
 sale
meeting
e
sale
per
eventi,
una
palestra
per
il
relax
garantito
anche
con
una
sauna
o
 un
 tuffo
 nella
 piscina
 esterna,
 immersa
 nel
 verde
 del
 giardino
 circostante
 ha
 la
 particolarità
di
seguire
la
nota
cromatica
dell’albergo,
rivestita
in
prezioso
mosaico
nero
 che
crea
interessanti
giochi
di
prospettive.


BLACK
HOTEL
 
 
 Via
Raffaello
Sardello
‐
00165
Roma,
Italia

(zona
Aurelia)

 
















































 Telefono:
+39
06
66410148
 
 Fax:
+39
06
66418483
 
 
info@blackhotel.it

 
 www.blackhotel.it

Francesca
Agate


Chanel
Métiers
d’
Art
“Paris
–
Bombay”

La
 Galerie
 Courbe
 del
 Gran
 Palais
 apre
 per
 la
 prima
 volta
 i
 suoi
 battenti
 al
 pubblico
 e
 lo
 fa
 davvero
 in
 grande
 stile,
 ospitando
 la
 collezione
 pre‐fall
 2011/2012
della
maison
Chanel.
 
 Attraversando
 una
 spoglia
 scala
 a
 chiocciola
 in
 ferro
 battuto,
 ci
 si
 trova
 catapultati
in
un
vero
e
proprio
paradiso;
un
lusso
ed
un’eccentricità
tipici
dello
 stylist
Karl
Lagerfeld.

Il
tema
è
l’India,
un’India
ricca,
quella
del
Rajasthan,
dove
Karl
non
è
mai
stato.
Il
 grande
scenario
è
tutto
frutto
della
sua
immaginazione,
volata
da
Paris
a
Bombay
 non
 attraverso
 gli
 occhi
 dell’esperienza,
 ma
 attraverso
 la
 forza
 di
 una
 grande
 fantasia
visionaria.

 
 “È
un’idea
dell’
India.
È
prima
di
tutto
Chanel,
che
India.
È
una
versione
parigina
di
 un’India
che
non
esiste!”
afferma
Karl
Lagerfeld.
 
 L’ambientazione
 tipica
 del
 palazzo
 di
 un
 marajà
 ospita
 un
 buffet
 di
 50
 metri
 con
 sculture
 in
 frutta,
 gelsomini,
 rose
 e
 fiori
 di
 loto
 e
 una
 rotaia
 attraversata
 da
 un
 treno
porta
bevande.


I
candelabri,
i
lampadari
in
cristallo
e
le
posate
placcate
oro,
contribuiscono
a
rendere
 la
 Galerie
 Courbe
 una
 location
 da
 mille
 e
 una
 notte,
 animata
 da
 abiti,
 gioielli,
 ricami
 caratterizzati
da
dettagli
sartoriali
e
stilistici
tipici
di
Chanel.
 
 I
 tessuti
 utilizzati
 per
 gli
 abiti
 sono
 estremamente
 pregiati:
 broccato
 di
 seta,
 lamé
 d’oro
e
d’argento,
crêpe,
satin
duchesse,
perle,
ricami,
motivi
floreali
mogol
dipinti
a
 mano
e
cascate
di
perle.
Gli
abiti
androgini
tradizionali
e
tipici
di
Chanel
sono
rivisitati
 con
allegria
e
grazia.
I
caratteristici
drappeggi
fluttuano
nell’atmosfera
quasi
“gelida”
 in
modo
sensuale
in
un
fruscio
di
gonne
da
odalisca,
vera
firma
di
questa
collezione.


L’India
è
il
secondo
Paese
dei
BRICS,
quelli
la
cui
economia
rappresenta
la
speranza
 contro
 il
 fallimento
 delle
 economie
 mondiali
 e
 Karl,
 un
 passo
 avanti
 a
 tutti,
 ha
 già
 puntato
il
futuro
delle
tendenze
e
dell’economia!

LINK
YOUTUBE:
http://www.youtube.com/watch?v=GUWWxkwan2Y

Claudia
Lesti


Campagna
UNHATE

Il
 16
 novembre
 2011
 è
 stata
 presentata
 in
 anteprima
 a
 Parigi
 la
 nuova
 campagna
 pubblicitaria
 Benetton
 firmata
 Fabrica.
 La
 campagna
 ha
 subito
 destato
 grandi
 critiche
 in
 quanto
 vede
 rappresentate
 le
 più
 alte
 cariche
 religiose
 e
 politiche
 mentre
si
scambiano
baci
“anti‐odio”,
appunto
il
nome
della
campagna
è
UNHATE.
 Il
 nome
 scelto
 è
 quello
 della
 nuova
 fondazione
 creata
 dal
 Gruppo
 Benetton
 a
 sostegno
 di
 una
 nuova
 cultura
 della
 tolleranza.
 La
 fondazione
 organizzerà
 manifestazioni
con
protagonisti
i
leader
che
si
sono
distinti
nel
mondo
per
pensieri
 e
azioni
contro
le
manifestazioni
e
le
azioni
d’odio.
Tra
le
varie
iniziative
c’è
quella
 del
cubano
Erik
Ravelo
di
Fabrica
di
creare
una
gigante
colomba
simbolo
di
pace
di
 quattro
 metri
 di
 lunghezza
 chiamata
 “Unhate
 Dove”
 creata
 con
 i
 rifiuti
 di
 guerra
 come
i
bossoli
dei
proiettili
mandati
dagli
abitanti
dei
paesi
in
guerra.
 La
 campagna
 cartellonistica
 è
 stata
 anche
 accompagnata
 da
 un
 video
 del
 regista
 Lauren
Chanez
che
racconta
il
precario
equilibrio
tra
amore
ed
odio
con
immagini
 volutamente
ambigue.

 
 I
baci
protagonisti
della
campagna
sono
tra:
 
 ‐ Presidente
americano
Barack
Obama
e
Presidente
cinese
Hu
Jintao
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 






‐




Presidente
americano
Barack
Obama
e
Presidente
venezuelano
Hugo
Chavez
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 






‐




Papa
Benedetto
XVI
e
Ahmed
Mohamed
el‐Tayeb,
Iman
della
moschea
di

 












Al‐Azhar
al
Cairo


‐
Il
Presidente
palestinese
Mahmoud
Abbas
e
il
Primo
Ministro
israeliano
 







Benjamin
Netanyahu

‐
 Il
 Primo
 Ministro
 francese
 Nicolas
 Sarkozy
 e
 la
 Cancelliera
 tedesca






















 Angela
Merkel

la
Cancelliera
tedesca
Angela
Merkel
e
l’ex
Presidente
del
Consiglio
Silvio
 Berlusconi

‐
il
Leader
Supremo
della
Corea
del
Nord
Kim
Jong
e
il
Presidente
della
Corea
del
 

Sud
Lee
Myung‐bak


Benetton
 dichiara
 che
 si
 tratta
 di
 immagini
 simboliche
 di
 riconciliazione,
 con
 un
 tocco
 di
 speranza
 ironica
 e
 costruttiva
 provocazione
 per
 sollecitare
 ad
 una
 riflessione
 su
 come
 fede
 e
 politica
 anche
 se
 contrapposte
 debbano
 portare
 a
 dialogo
 e
 mediazione.
 L’intento
 era
 quello
 di
 spiegare
 come
 l’odio
 nasce
 per
 la
 paura
di
ciò
che
non
si
conosce,
viene
definita
una
campagna
universale
in
quanto
 è
 rivolta
 a
 tutti
 i
 cittadini
 del
 mondo,
 sfruttando
 tutti
 i
 mezzi
 di
 comunicazione,
 essendo
 coerente
 con
 i
 valori
 della
 storia
 dell’azienda
 quali
 temi
 sociali
 e
 cause
 umanitarie.
Inoltre
l’azienda
ha
applicato
una
Guerrilla
Marketing:
proprio
a
Roma
 sul
 Ponte
 dell’Angelo
 ha
 srotolato
 l’immagine
 dove
 era
 ritratto
 il
 Papa,
 lo
 stesso
 anche
a
Milano,
a
Piazza
Affari
e
a
Piazza
Duomo
dove
erano
rappresentati
i
capi
 del
governo
americano
e
cinese.
 
 Le
 reazioni
 sono
 state
 molto
 negative
 da
 parte
 degli
 uffici
 stampa
 dei
 relativi
 protagonisti,
la
più
dura
è
stata
quella
del
Vaticano
minacciando
azioni
legali
non
 solo
all’azienda
ma
anche
ai
mezzi
di
comunicazione
che
diffondono
l’immagine.
Il
 portavoce
 del
 vaticano,
 padre
 Federico
 Lombardi,
 spiega
 che
 è
 considerata
 come
 una
grande
mancanza
di
rispetto
nei
confronti
del
Papa
e
soprattutto
di
un’offesa
 nei
confronti
dei
fedeli,
ponendo
l’attenzione
sulla
facilità
con
cui
la
pubblicità
può
 violare
le
regole
del
rispetto
personale
a
favore
della
provocazione.
Inoltre
è
stata
 considerata
 inappropriata
 come
 associazione
 perché
 si
 suppone
 che
 un
 capo
 religioso
 non
 debba
 provare
 sentimenti
 d’odio
 rispetto
 ad
 altre
 genti,
 sia
 esso
 cristiano,
mussulmano
o
ebreo.

 
 Anche
 la
 Casa
 Bianca
 si
 è
 mostrata
 molto
 irritata
 per
 il
 fotomontaggio,
 ma
 sicuramente
 ha
 avuto
 una
 reazione
 molto
 più
 dura
 la
 Cina
 che
 ha
 totalmente
 oscurato
l’immagine
rendendo
impossibile
rintracciarla
anche
sul
web.
 Un'altra
 critica
 è
 stata
 quella
 scaturita
 dalle
 idee
 di
 Oliviero
 Toscani,
 ideatore
 storico
delle
campagne
pubblicitarie
per
Benetton.
Il
fotografo
accusa
Alessandro
 Benetton
 di
 incoerenza
 poiché
 in
 precedenza
 aveva
 deciso
 di
 rinunciare
 alle
 pubblicità
trasgressive
e
ricche
di
provocazioni
tipiche
dell’artista,
invece
riprese
 proprio
 in
 quest’ultima
 campagna
 che
 può
 ricordarne
 una
 realizzata
 in
 precedenza,
 proprio
 da
 Toscani,
 con
 protagonista
 un
 bacio
 tra
 un
 prete
 ed
 una
 suora.
 Toscani
 accusa
 anche
 di
 mancanza
 di
 creatività
 e
 si
 mostra
 contrario
 al


Ma
se
guardiamo
bene
la
campagna
pubblicitaria
avremo
sicuramente
il
richiamo
ad
 un’immagine
storica,
il
famosissimo
murales
del
bacio
tra
Erich
Honecker
e
Leonid
 Brezhnev
che
campeggia
su
quel
che
resta
del
Muro
di
Berlino.

A
 questo
 punto
 comprendiamo
 le
 ragioni
 che
 hanno
 spinto
 Benetton
 ad
 effettuare
 una
 campagna
 così
 coraggiosa
 per
 trasmettere
 degli
 ideali
 di
 accettazione
 del
 prossimo,
ma
capiamo
anche
che
la
politica
come
la
religione
è
fatta
da
uomini
e
che
 per
 questo
 non
 vanno
 confusi
 con
 gli
 ideali
 che
 rappresentano
 ma
 solo
 come
 mezzi
 per
promuoverli.

TRAILER
FILM:
http://www.youtube.com/watch?v=p5khXSq45So

Greta
R.
Procentese


Carlos
Slim
Helù:
L’uomo
più
ricco
del
mondo
 
 Colui
che
va
controcorrente
non
conosce
la
crisi
e
a
fine
anno
festeggia
gli
aumenti
 
 “L’ormone
della
crescita
è
prodotto
da
una
ghiandola,
l’ipofisi
che
si
trova
alla
base
 dell’encefalo.
Ma
è
condizionato
da
alcuni
fattori,
come
l’Igf
(insulina),
che
viene
prodotto
 dal
fegato.
Quando
un
bambino
non
cresce
vuol
dire
che
qualcosa
non
funziona
dalle
parti
 del
cervello
e
del
fegato.
O
che
qualcosa
non
va
nei
recettori
che
dovrebbero

 <<orientare>>

l’ormone
verso
il
giusto
bersaglio.
 Chi
se
ne
intende
mi
perdonerà
per
la
banalizzazione,
ma
la
lezione
biologica
a
me
sembra
 chiara:
per
crescere
ci
vuole
un
cervello
efficiente
e
soprattutto
tanto
fegato.”
 
 Giovanni
Iozzia,
giornalista
economico

 
 Carlos,
 sessantaduenne
 messicano,
 chiude
 l’anno
 in
 bellezza:
 si
 è
 posizionato
 al
 primo
 posto
 tra
 gli
 uomini
 più
 ricchi
 al
 mondo
 con
 il
 suo
 patrimonio
 di
 74
 miliardi
 di
 dollari,
 nonostante
 le
 difficoltà
 che
 ogni
 imprenditore
 si
 trova
 oggi
 ad
 affrontare
 nel
 mondo
 economico.
 Il
 Grupo
 Carso,
 fondato
 da
 lui
 stesso
 25
 anni
 fa,
 è
 una
 grande
compagnia
divisa
 in
 numerosi
 settori
 che
 si
 occupano
 di
 affari
 industriali
 e
 commerciali
 riguardanti
 infrastrutture
e
costruzioni,
il
cui
appellativo
deriva
dalla
fusione
del
suo
nome
con
quello
 della
moglie:
CARlos‐SOumaya.
Nel
1996
viene
aperto
un
nuovo
settore,
ormai
troppo
in
 crescita
 per
 poter
 essere
 contenuto
 nel
 grande
 gruppo:
 il
 Grupo
 Carso
 Telecom,
 che
 dirigerà
 esclusivamente
 le
 telecomunicazioni,
 area
 che
 ha
 fatto
 la
 fortuna
 dell’imprenditore
 messicano.Telmex,
 Telcel
 e
 América
 Movil
 sono
 compagnie
 che
 gestiscono
attualmente
il
73%
del
traffico
di
telefonia
mobile
dell’America
Latina;
ma
120
 milioni
di
utenti
distribuiti
in
una
quindicina
di
paesi
non
sono
bastati
a
Carlos
che
negli
 ultimi
 anni
 ha
 acquistato
 imprese
 nel
 settore
 del
 tabacco,
 delle
 costruzioni,
 degli
 pneumatici;
 nell’industria
 e
 miniere,
 nelle
 assicurazioni,
 nel
 campo
 della
 ristorazione
 e
 grande
distribuzione
insieme
all’acquisizione
del
3%
di
azioni
della
Apple.


Julian
Slim
Haddad
all'età
di
quattordici
anni
abbandona
Jezzine,
città
del
Libano,
dove
 vigeva
l’Impero
Ottomano,
per
evitare
l’arruolamento
nell’esercito
e
si
reca
in
Messico,
 dove
già
si
erano
trasferiti
alcuni
suoi
coscritti.

 Non
 conoscendo
 la
 lingua
 spagnola,
 ne
 avendo
 punti
 di
 grande
 riferimento,
 il
 ragazzo
 sfrutta
 le
 sue
 energie
 ed
 entusiasmo
 aprendo
 il
 negozio
 "La
 estrella
 del
 Oriente"

 in
 memoria
delle
sue
terre
d’origine,
con
il
quale
comincia
ad
ottenere
i
primi
guadagni.
 Partendo
 da
 piccolo
 commerciante,
 Julian,
 diventa
 molto
 abile
 nelle
 trattative
 di
 mercato,
 riuscendo
 successivamente
 durante
 la
 rivoluzione
 messicana,
 a
 cogliere
 l’occasione
 di
 lavorare
 nel
 settore
 immobiliare,
 grazie
 al
 quale
 riuscirà
 a
 ottenere
 posizioni
che
garantiranno
al
figlio
Carlos
un
buon
punto
di
partenza
per
la
sua
carriera.
 
 Carlos
Slim
Helù,
nato
a
Città
del
Messico
nel
1940,
si
laurea
nel
1961
come
ingegnere
 civile
e
inizia
subito
a
collaborare
con
importanti
organismi
internazionali.

 La
sua
immagine
disegnata
è
quella
di
un
uomo
umile
a
cui
non
interessano
classifiche
e
 primi
posti,
che
detesta
la
mondanità
e
l’esibizionismo,
ma
adora
il
baseball
e
ha
fatto
a
 meno
per
molto
tempo
di
un
autista
con
l’intenzione
di
voler
investire
miliardi
di
dollari
 in
 progetti
 educativi,
 culturali
 e
 caritatevoli.
 Egli
 stesso
 ha
 sostenuto
 il
 WWF
 donando
 100
milioni
di
dollari
al
governo
messicano
per
salvaguardare
la
flora
e
la
fauna
del
Paese
 e
 creato
 la
 Fondazione
 Grameen‐Carso
 a
 seguito
 del
 Premio
 Nobel
 per
 la
 Pace
 a
 Mohammed
 Yunus,
 nata
 con
 lo
 scopo
 di
 appoggiare
 progetti
 ai
 piccoli
 imprenditori
 messicani
per

“togliere
dalla
povertà
le
persone”.
 
 Figura
 ambigua
 quella
 di
 Slim
 che
 in
 un
 anno
 di
 crisi
 come
 questo
 passato
 crea
 ammirazione,
 ma
 dall’altro
 costruisce
 perplessità
 per
 le
 sue
 opere
 umanitarie
 che
 si
 scontano
 con
 il
 gioco
 politico,
 a
 cui
 si
 sospetta
 quando
 si
 considera
 il
 fatto
 di
 essere
 responsabili
da
soli
del
5%
del
Prodotto
Interno
Lordo
di
una
intera
nazione.
 Nel
 1982
 Carlos
 è
 andato
 totalmente
 controcorrente
 rispetto
 alla
 tendenza
 del
 momento,
 ha
 approfittando
 della
 crisi
 economica
 del
 Paese,
 quando
 tutti
 i
 capitali
 fuggivano
dal
Paese
per
essere
svenduti,
prendendopossesso
di
alcune
tra
le
imprese
più
 importanti
in
mano
allo
Stato.
L’acquisto
della
Telmex
al
prezzo
di
1,7
miliardi
di
dollari,
 un
 cinquantesimo
 del
 valore
 attuale,
 ha
 fatto
 si
 che
 le
 sue
 ricchezze
 potessero
 accrescere
sempre
di
più.
 
 Resta
il
fatto
che
qualsiasi

immagine
lui
abbia
dato
di
se
al
mondo,
è
comunque
l’uomo
 che
per
arrivare
fin
qui
ha
saputo
sfruttare
al
meglio,
nella
sua
vita,
le
occasioni
che
gli
si
 sono
presentate,
proprio
attraverso
l’uso
del
fegato
e
del
cervello
che
Iozzia
all’inizio
ci
 citava,
 permettendosi
 ora
 di
 trascorrere
 il
 suo
 ultimo
 dell’anno
 a
 brindare
 alle
 proprie
 vittorie,
più
che
sperare
in
un
prossimo
migliore.
 
 http://www.carlosslim.com/
 
 Martina
Carlino


Proiettore
Tascabile
SHOWWX+
HDMI
PicoP
 
 Piccolo,
comodo
e
rivoluzionario,
SHOWWX+
HDMI
PicoP,
è
un
dispositivo
all’ultimo
 grido
 che
 
 catturerà
 
 l’attenzione
 e
 attirerà
 tutti
 gli
 amanti
 di
 tecnologia
 e
 di
 tutti
 coloro
che
sono
tenuti,
per
qualche
ragione,
a
proiettare
su
grandi
schermi
immagini,
 diapositive
 e
 quant’altro.
 Professori,
 medici,
 business
 man,
 ma
 anche
 amanti
 della
 condivisione
di
fotografie
in
famiglia,
è
arrivato
l’oggetto
che
stravolgerà
in
positivo,
 la
vostra
esistenza.

SHOWWX+
 HDMI
 PicoP,
 è,
 infatti,
 un
 mini
 proiettore
 dalle
 dimensioni
 e
 dal
 peso
 stupefacenti,
compatibile
con
una
moltitudine
di
dispositivi,
dall’IPhone
al
Blackberry,
 dal
 sistema
 operativo
 IOs5
 fino
 al
 rivale
 Windows
 7,
 ovvero
 tutti
 quei
 sistemi
 che
 supportano
 la
 connettività
 HDMI
 .
 
 Il
 piccolo
 prodotto
 ipertecnologico,
 ideato
 da
 MicroVision,
 è
 alla
 portata
 di
 tutti.
 Basta
 collegarlo
 con
 l’apposito
 cavo
 al
 proprio
 cellulare
 o
 computer
 e
 il
 gioco
 e’
 fatto:
 le
 immagini
 scelte
 verranno
 proiettate
 direttamente
sulla
superficie
sulla
quale
e’
puntato,
senza
bisogno
della
messa
a
fuoco.


La
 tecnologia
 ancora
 una
 volta
 rende
 più
 comoda
 la
 vita
 quotidiana:
 con
 SHOWWX+
 HDMI
 PicoP,
 si
 risolve,
 come
 accennato,
 il
 problema
 della
 compatibilità.
 Chi
 non
 si
 è
 trovato,
 infatti,
 a
 dover
 combattere
 con
 un
 proiettore
 non
 compatibile
 con
 i
 propri
 software,
 mandando
 all’aria
 all’ultimo
 secondo
 la
 presentazione
 di
 un
 progetto?
 Amanti
 delle
 diapositive,
 da
 oggi
 potrete
 dormire
 sonni
 tranquilli,
 la
 vostra
 presentazione
 non
 avrà
 più
 impedimenti
 con
 uno
 di
 questi
mini
congegni
sempre
in
tasca.

Grandi
 prospettive
 si
 enunciano
 all’orizzonte
 dell’ultimo
 figlio
 della
 tecnologia:
 presentato
 all’ultima
 fiera
 del
 Ces
 (Consumer
 Electronics
 Show,
 fiera
 dell’elettronica
 di
 consumo),
 il
 nuovo
 arrivato
 di
 casa
 MicroVision
 ha
 destato
 gli
 interessi
dei

partecipanti
grazie
alle
sue
caratteristiche
innovative
e
al
suo
design
 accattivante.
Informazioni
ulteriori
sono
comunque
disponibili
sul
sito:
 
 
 http://www.microvision.com/showwxplus_hdmi/index.php.


Il
passato
non
si
scorda
mai…
Il
Maggiolino
è
tornato!
 
 Nonostante
 gli
 analisti
 prevedano
 che
 anche
 nel
 2012
 il
 mercato
 automobilistico
 non
 dovrebbe
vedere
una
particolare
ripresa
economica,
le
novità
saranno
molte.
 Le
 auto
 del
 2012
 che
 vedranno
 la
 luce
 nell’anno
 nuovo
 sono
 numerose:
 per
 tutti
 i
 segmenti
 ci
 sono
 molte
 novità.
 Ovviamente
 le
 varie
 case
 automobilistiche
 tratteranno
 questo
 argomento
 di
 crisi
 diversamente
 e
 a
 loro
 modo:
 il
 gruppo
 FIAT,
 ad
 esempio,
 perseguirà
con
la
filosofia
delle
poche
auto
nuove
per
conservarsi
tutti
i
prezzi
forti
per
 quando
la
recessione
economica
sarà
finalmente
conclusa.
 Di
opinione
completamente
diversa
ci
sono
i
marchi
francesi
e
tedeschi:
tra
quest’ultimi
 spicca
il
gruppo
Volkswagen.
Le
nuove
auto
delle
varie
case
che
fanno
parte
del
colosso
 tedesco
sono
state
numerose
in
questi
ultimi
due
o
tre
anni
e,
non
per
niente,
le
vendite
 generali
sono
in
continua
crescita
a
livello
globale.
 Ed
è
proprio
al
SEMA
SHOW,
evento
per
il
settore
automobilistico
fissato
a
Las
Vegas
nel
 Convention
 Center
 della
 città,
 che
 tutte
 le
 case
 automobilistiche
 di
 rilevanza
 maggiore
 hanno
 messo
in
 mostra
 novità
e
prezzi
 forti
delle
 proprie
produzioni.
 Tra
 le
 tante
 cose
 che
si
sono
ammirate
durante
la
manifestazione
tra
le
più
attese
compare,
senza
dubbio,
 una
delle
produzioni
di
maggior
rilievo
targate
Volkswagen.

Stiamo
 parlando
 del
 Volkswagen
 Maggiolino,
 che
 è
 stato
 presentato
 al
 pubblico
 in
 versione
 cabrio
 per
 la
 prima
 volta,
 in
 anteprima
 mondiale.
 Ancora
 una
 volta,
 dopo
 il
 remake
 
 del
 1998
 la
 Volkswagen
 Beetle
 cambia
 per
 ritornare
 alle
 origini,
 alle
 inconfondibili
linee
della
vettura
disegnata
da
Ferdinand
Porsche
nel
’38.
 Versatile,
economica,
poco
assetata.
Queste
erano
le
caratteristiche
richieste
da
Hitler
e
 Ferdinand
 Porsche
 nei
 primi
 anni
 30
 per
 l’auto
 destinata
 a
 motorizzare
 la
 Germania;
 un’auto
 prodotta
 ininterrottamente
 per
 65
 anni
 in
 oltre
 21,5
 milioni
 di
 esemplari
 e
 apprezzata
in
tutto
il
mondo
per
essere
un’icona
prima
ancora
che
un
veicolo.
 Il
 merito
 di
 tanto
 successo
 è
 da
 ricercare
 nel
 suo
 stile
 semplice
 e
 immediatamente
 riconoscibile.
Poche
linee
tondeggianti
che
garantiscono
una
buona
abitabilità
interna
e
 risultano
 anche
 simpatiche.
 Il
 successo
 commerciale
 però,
 la
 Volkswagen
 non
 se
 l’è
 conquistato
 solo
 con
 la
 simpatia:
 c’erano
 anche
 la
 buona
 affidabilità,
 la
 scarsa
 manutenzione,
soprattutto,
il
prezzo
di
acquisto
accessibile.


Rispolverare
i
miti
del
passato
è
un’operazione
commerciale
che
le
case
automobilistiche
 hanno
 fatto
 sempre
 più
 spesso
 nell’ultimo
 decennio:
 un
 po’
 per
 le
 difficoltà
 di
 creare
 prodotti
 realmente
 innovativi
 in
 un
 mercato
 competitivo
 come
 quello
 attuale,
 e
 un
 po’
 perché
 il
 richiamo
 al
 passato
 diventa
 l’occasione
 per
 fare
 un
 prodotto
 più
 originale
 dei
 modelli
generalisti.

 Cosi
 arriviamo
 al
 presente:
 oggi
 è
 stato
 presentato
 il
 Maggiolino
 del
 21°
 secolo.
 Rappresenta
il
terzo
capitolo
nella
storia
della
Volkswagen
Beetle,
un
capitolo
che
prende
 atto
dagli
errori
del
passato
recente,
ma
punta
a
ripetere
i
successi
di
quello
più
remoto.

La
 Volkswagen
 lancia
 quindi
 la
 nuova
 New
 Beetle,
 per
 il
 mercato
 italiano
 la
 ribattezza
 “Maggiolino”,
una
vettura
rivolta
a
chi
desidera
guidare
un’auto
capace
di
suscitare
forti
 emozioni,
e
comunque
spaziosa
sia
per
la
quotidianità
che
per
i
lunghi
viaggi.
 Vengono
sottolineati
i
punti
forti
del
modello
originario
e
lo
possiamo
notare
osservando
 lo
 sviluppo
 orizzontale
 dei
 paraurti
 ,
 la
 presa
 d’aria
 anteriore
 e
 la
 forma
 del
 cofano.
 Il
 cassettino
 porta
 oggetti
 e
 gli
 strumenti
 circolari
 sulla
 plancia,
 hanno
 chiari
 riferimenti
 retrò.
 Il
 passato
 del
 resto
 non
 si
 scorda
 mai
 ma
 il
 nuovo
 Maggiolino
 intende
 proiettarsi
 al
 meglio
 nel
 futuro
 per
 riconquistare
 nuovi
 mercati
 ;
 infatti
 chi
 amerà
 guidare
 un
 mezzo
 dinamico
 e
 spazioso
 ,
 capace
 di
 offrire
 forti
 emozioni
 ,
 perfetto
 per
 spostamenti


Un
 ulteriore
 novità
 lanciata
 dalla
 stessa
 Volkswagen
 viene
 riassunta
 nella
 frase:
 “Innamorarsi
 in
 3
 minuti?
 Con
 lo
 Speed
 Dating
 della
 Volkswagen
 Maggiolino
 si
 può!
 Venite
a
trovare
l’anima
gemella!”

Si
 dice
 che
 ci
 vogliano
 solo
 3
 secondi
 per
 innamorarsi,
 Volkswagen
 ha
 concesso
 la
 bellezza
di
3
minuti
a
sei
potenziali
coppie
per
sfidare
l’amore
dentro
un
Maggiolino.
Il
 primo
 Speed
 Dating
 automobilistico
 si
 è
 tenuto
 a
 Bologna
 lo
 scorso
 10
 Dicembre
 durante
 il
 Motor
 Show:
 un
 appuntamento
 lampo
 all’interno
 del
 Maggiolino
 per
 decidere
in
pochi
minuti
se
sarà
amore
o
meno;
un
evento
social
interessante
poiché
 solitamente
lo
Speed
Dating
si
fa
in
bar
appositi,
ma
questa
volta,
i
rapidi
incontri
sono
 avvenuti
 all’interno
 del
 nuovo
 Maggiolino
 allo
 stand
 Volkswagen
 (PAD.16)
 del
 Motor
 Show.

Tutto
lascia
intuire
che
lo
stile
della
nuova
vettura
sarà
davvero
innovativo.
 Non
ci
resta
che
aspettare
la
sua
uscita
e
vedere
se
assisteremo
ad
un
nuovo
amore
fra
 gli
automobilisti
e
la
Volkswagen!


Scheda
tecnica
Maggiolino:
 
 
 Un’auto
 che
 punta
 a
 soddisfare
 il
 cliente
 “premium”,
 in
 grado
 di
 offrire
 un
 ottimo
 comfort
 disponendo
 delle
 seguenti
 importanti
 dotazioni:
 dotazione
 tecnologica
 molto
 completa,
(ESP
di
serie,
fari
bi
xeno,
tetto
panoramico,
keyless
sistem
e
radio
specifica)
 airbag
 frontali
 e
 laterali
 per
 la
 massima
 protezione
 dei
 passeggeri,
 un
 abitacolo
 di
 migliore
qualità,
motori
tecnologici
ed
ecocompatibili.
Non
è
cosi
differente
dal
modello
 precedente
del
’98
ma
è
complessivamente
dotato
di
forme
più
snelle,
di
un
tetto
più
 piatto
e
sia
gli
interni
che
il
baule
offrono
più
spazio,navigatore
integrato,
connessione
 bluetooth,
porte
USB.
I
consumi
risultano
essere
più
bassi
di
sempre;
sono
presenti
tre
 motori
benzina;
TSI
con
105
,160,
200
CV
di
potenza
e
due
TDI

a
gasolio
da
105
e
140
 CV.
 La
 nuova
 Beetle
 offre
 poi
 di
 montare
 ruote
 fino
 a
 19
 pollici
 di
 diametro.
 In
 Italia
 avremo
 la
 vettura
 in
 due
 versioni
 di
 allestimento:
 Design
 e
 Sport.
 La
 Sport
 è
 dotata,
 oltre
 al
 contenuto
 della
 versione
 design,
 di
 cerchi
 in
 lega
 più
 grandi
 ed
 è
 fornita
 di
 gomme
 più
 larghe,
 di
 sensori
 per
 il
 parcheggio
 e
 la
 pioggia,
 ha
 sedili
 sportivi
 e
 climatizzatore
climatronic.
 Il
prezzo
va
dai
19.700
€
per
quanto
riguarda
la
1,2
TSI
105
CV
Design
ai
28.050
€
per
la
 2,0
TSI
200
CV
DSG
Sport
.

Marilena
Alesci


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