Soft Strategy_EasyCorporation

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IED ROMA I anno Marketing/Eventi 15/03/2011 ESAME BRAND MANAGEMENT & CORPORATE IDENTITY Agate Francesca, Carlino Martina, Pierini Giulia, Poli Carlo e Valerii Luca

Documenti Soft Strategy


IED ROMA I anno Marketing/Eventi 01/02/2011 Al primo appuntamento erano presenti Roberto Provenzano, fondatore della Soft Strategy e Easy Corporation costituita da Agate Francesca, Carlino Martina, Pierini Giulia, Poli Carlo e Valerii Luca.

BACKGROUND Soft Strategy nasce nel 2006, fornisce consulenza alle aziende, aiutandole a risolvere problemi all’interno dei processi operativi e questioni riguardanti il business. Soft Strategy offre sette linee di servizi: 1. QUALITY SYSTEM DEVELOPMENT & MANAGEMENT: Lavora sulla coerenza, effettuando certificazioni, per permettere che i loro prodotti pur non essendo materiali rispondano a determinate specifiche. 2. BUSINESS PROCESSES REENGINEERING: Si occupa dell’organizzazione interna, gestendo il cambiamento delle risorse umane e le relazioni con le entità esterne. 3. CFO SERVICE: Monitora le performance finanziarie dell’azienda per fornire una visione dell’andamento economico di tutti gli stakeholders. 4. PROCESS ASSURANCE: Assicura in maniera continua l’integrità, l’efficienza dei prodotti e la qualità dei servizi. 5. STANDARD & REGULATORY COMPLIANCE: Controlla il rispetto delle norme e della privacy. 6. IT/TECHNOLOGY STRATEGY & GOVERNANCE: Pianifica e progetta i sistemi informativi e tecnologici. 7. PEOPLE: Opera nell’ambito delle risorse umane attraverso la comunicazione ed ha la capacità di essere disponibile come unico servizio o associato agli altri.

Il mercato a cui si rivolge è quello della telecomunicazione, del settore manifatturiero e dei servizi. Soft Strategy individua gli obiettivi che il cliente vuole raggiungere, attraverso un’analisi dei suoi requisiti: - Definisce le strategie - Sviluppa progetti - Intervenire sui loro processi produttivi - Supporta l’azienda nel tempo nei possibili processi di cambiamento


TARGET - Specifiche aziende di settore - Neolaureati e giovani di settori under 28, ai quali offrono opportunità d’inserimento nell’azienda OBIETTIVI L’obiettivo del cliente è rafforzare il brand colpendo il target di riferimento e migliorando l’organizzazione interna dell’azienda, tramite la comunicazione e il nuovo servizio, puntando ad arrivare ai giovani che possano innovare l’immagine aziendale. PERCEZIONE COMPETITOR -Arthur D. Little ha una struttura verticale -BIP viene ritenuto il loro vero proprio competitor, perché vige lo stesso tipo di organizzazione -Value Partners ha una competenza elevata nel settore e ampio numero di clienti Oltre al mercato di riferimento lavorano anche nel campo della pubblica amministrazione SINTESI E STILE PROGETTO Soft Strategy ci ha contattati per implementare il settimo servizio, introducendolo all’interno del pacchetto servizi. Obiettivo del nostro progetto sarà di perfezionare la comunicazione in modo da arrivare ai giovani che possano rispecchiare l’immagine dell’azienda. PAROLE CHIAVE Fidelizzazione, fiducia, competenza, positività PUNTI ESSENZIALI Il sistema di comunicazione “soft” che utilizza, non vuole essere invadente, con lo scopo di aiutare le aziende nella ricostruzione dei processi di gestione, senza distruggere nulla di quello che è stato creato prima. CURIOSITA’ Animale: gatto (familiarità) Stato d’animo: serenità (pianificazione) Colore: rosso (voglia di emergere) Forma: sfera (continuità e coerenza) Provenzano si presenta in modo professionale, sicuro e disponibile.


ANALISI DI MERCATO PROFILI AZIENDALI Arthur D. Little nasce nel 1886, a Boston focalizzandosi sull’offerta di analisi e test chimici di consulenza nella produzione di carta, successivamente si specializzò nell’offerta di servizi di ricerca tecnologica mettendo a disposizione delle imprese gli strumenti e il metodo di lavoro che la contraddistinguono. Value Partners nasce nel 1993, a Milano operando nei principali settori economici occupandosi di strategie di portafoglio e di business. BIP (Business Integration Partners) nasce nel 2003, a Milano offendo consulenza attraverso metodi innovativi di motivazione e condivisione dei risultati con le aziende per cui lavora.

POSIZIONAMENTO Arthur D. Little si rivolge ad aziende medio/grandi e ad esponenti del mondo accademico impegnati sui tempi di economia, management, innovazione e tecnologia. Value Partners è leader nella consulenza strategica grazie al successo ottenuto lavorando per aziende in campo di auto e componenti, chimico, energia e ambiente, farmaceutico, istituzioni finanziarie, largo consumo e lusso, beni industriali, media, private equity, real estate e telecomunicazioni. BIP (Business Integration Partners) esercita nei settori energy & utilities, telecomunication, media & entertainment, financial services, manufacturing e public sector.

MISSION Arthur D. Little: Comprendere tempestivamente i trend settoriali e proporre soluzioni per gestire le emergenti sfide del business. Value Partners: Essere riconosciuti dalle multinazionali come partner strategici nei processi di innovazione. BIP (Business Integration Partners): Essere riconosciuti dai clienti per concretezza, risultati, affidabilità e reattività. VISION Arthur D. Little: Creare un ambiente relazionale di confronto periodico su temi rilevanti del business al fine di arricchire ed ampliare il singolo punto di vista. Value Partners: Cambiamento attraverso servizi di qualità prestati dai migliori talenti professionali. BIP (Business Integration Partners): Costante alternativa ai modelli di consulenza standardizzati, differenziandosi nei servizi adattandoli così al cliente.


VALORI Arthur D. Little: dedizione al cliente, qualità, integrità, lavoro di gruppo, indipendenza e sostenibilità. Value Partners : dedizione al cliente, imprenditorialità, attenzione alla persona, trasparenza, correttezza, lealtà, senso di appartenenza, valorizzazione delle diverse professionalità, eccellenza professionale e coraggio intellettuale e promozione dello sviluppo sostenibile. BIP (Business Integration Partners) : dedizione nel perseguimento degli obiettivi, trasparenza, onestà, flessibilità e disponibilità a cambiare approccio di fronte a sfide sempre diverse, soddisfazione del cliente, rispetto.

ANALISI SOFT STRATEGY

PROFILO AZIENDALE Soft Strategy nasce nel 2006, a Roma, da professionisti provenienti da grandi aziende internazionali di consulenza, principalmente operanti sul mercato con marchio straniero, creando una nuova azienda che avesse le potenzialità per esercitare sui diversi mercati con un marchio italiano.

PUNTI DI FORZA -

L’aggettivo Soft presente nel nome dell’azienda ci suggerisce la sensazione di “morbidezza e avvolgimento”, rispecchiando la comunicazione non invasiva che essa propone.

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L’iniziativa di voler introdurre giovani all’interno del loro team, puntando quindi al rinnovamento dell’immagine.

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Nella homepage del sito sono presenti vari elementi grafici di corporate blog che rispecchiano la dinamicità dell’immagine aziendale.

- I contenuti riportati all’interno del sito risultano cospicui e comprensibili PUNTI DI DEBOLEZZA -

ll marchio di Soft Strategy è formato da una parte iconica

e da una parte verbale

. Il brand risulta non abbastanza efficiente da poter rendere il logo percepibile come vero e proprio simbolo. -

Il sito dell’azienda, nonostante sia stato scelto l’inserimento dei contenuti anche in lingua inglese, attualmente non li presenta, mostrandosi così incompleto.

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La carta intestata che l’azienda presenta, risulta spoglia nella grafica e nei contenuti; manca di possibili indirizzi e-mail e sito web.


CONFRONTO

Un’azienda di consulenza, per poter operare correttamente nel settore, è necessario che effettui una buona comunicazione basandosi sulla fidelizzazione del cliente. Soft Strategy diventa partnership del cliente dal momento in cui opera in maniera coerente, attuando una consulenza blanda nel tempo con l’intenzione di creare un vero e proprio rapporto con esso. Per poter diventare leader nel settore, l’azienda decide di aprire le sue porte a giovani professionisti dando spazi di espressione, in modo da portare nel settore della consulenza innovazione e nuovi approcci alle metodologie da attuare. Recentemente hanno organizzato dei master proposti da scuole di specializzazione, come lo IED di Roma. Anche BIP decide di collaborare con università rivolgendosi a un target differente. Value Partners, invece, mantiene rapporti anche con università straniere; il loro scopo è di offrire un servizio formativo di specializzazione per gli studenti, avviandoli al lavoro. Arthur D. Little si contraddistingue grazie alle ricerche tecnologiche che mette a disposizione alle imprese. Il punto di forza di Value Partners invece riguarda principalmente il settore economico che si occupa del portafoglio e del business. BIP è l’azienda che è più conforme al nostro settore, che si è diversificata nel tempo, rendendo il suo brand molto forte. BIP sensibilizza chi lavora al suo interno e il target a cui si rivolge, supportando positivamente iniziative in ambito sociale sostenute dall’organizzazione ONLUS. Il sito web della Soft Strategy si presenta in modo semplice, con argomenti ricchi di contenuti chiaramente espressi. Il colore rosso simbolo di potere e voglia di emergere, esprime la loro forza nell’attrarre il cliente. BIP che ha un sito molto più classico, trasmette solidità e sicurezza; l’homepage è strutturata in maniera molto chiara con aggiornamenti di notizie istantanee. Value Partners ha scelto un format preimpostato per la pagina web, è troppo schematico e inoltre la grafica risulta mediocre. Arthur D. Little si presenta in maniera più professionale rispecchiando il suo ruolo da leader, attraverso l’uso congiunto della grafica e dei contenuti espressi in varie lingue.

INPUT DI STRATEGIA

Easy corporation interviene sulla comunicazione della soft strategy fornendo diverse proposte: -

Continuare attività di fidelizzazione verso il cliente con promozioni, nuove iniziative, convolgimento alla partecipazione di eventi aziendali etc..

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Per poter espandere l’immagine sarebbe utile collaborare con le maggiori riviste di settore.

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Per arrivare ai giovani l’azienda potrebbe iscriversi a social network, aggiornandoli sulle innovazioni e offrendo la possibilità di eventuali suggerimenti.

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Innovare il sito web attraverso l’inserimento di contenuti anche in lingua inglese, in modo da poter espandere la comunicazione.

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Il settimo servizio potrebbe essere presentato tramite una conferenza stampa, che possa evidenziare tutti i punti essenziali che la Soft Strategy vuol fare emergere.


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Porre attenzione alla gestione interna dell’azienda. In caso di disorganizzazione, si potrà provvedere alla costruzione di una nuova disposizione, che debba rispecchiare l’immagine aziendale.

Definizione del problema Incontro con il cliente – Brief – Definizione obiettivo

Componenti del problema Analisi dell’azienda

Raccolta dati Analisi di mercato

Analisi dati Confronto tra azienda e mercato in cui opera

creatività Possibili input di strategia

MATERIALI E TECNOLOGIE SPERIMENTAZIONE MODELLI VERIFICA/TEST DISEGNI COSTRUTTIVI


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