The Global Hamlet_AgateCarlinoOppedisanoPuccioni

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IED – Management Lab Corso di laurea in Event Management

Il Viaggio di Amleto dal Calamaio al Web 2.0

Relatori: Paola Bommarito Giulia Grechi Rossana Macaluso Tesi di laurea di: Francesca Agate Martina Carlino Giulio Oppedisano Eleonora Puccioni

Anno accademico 2012/2013 2


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Sommario 1 The Global Hamlet 1. 1 Descrizione del progetto e cenni storici 2 Concetti chiave 2. 1 2.2 2.3 2.4

Villaggio Globale Intelligenza Collettiva Traduzione/Tradimento Glocal

3 Shakespeare contemporaneo

3. 1 3.2 3.3 3.4

Premessa Teatro Cinema Musica

4 Il Viaggio di Amleto - Dal calamaio al web 2.0 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5

Concept e descrizione evento Obiettivi Location Testimonial Fasi di realizzazione e timing

5 Patrocini e sponsor 5.1 Patrocini 5.2 Proposte main sponsor 5.3 Proposte sponsor tecnici 4


6 Piano di Comunicazione 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7

Swot analysis Stakeholders Target Canali di comunicazione Campagna di comunicazione creativa Comunicazione non convenzionale Web strategy

Apparato bibliografico a. b. c. d.

Bibliografia Sitografia Filmografia Musicografia

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CAP 1

THE GLOBAL HAMLET 1.1 Descrizione del progetto e cenni storici “The Global Hamlet è una lunga seduta di psicanalisi che l’uomo moderno conduce con se stesso, parlando di sé quando legge l’Amleto e ripensando alle sue parole quando lo traduce e ritraduce, e se è vero che l’Amleto è stato l’invenzione della coscienza dell’uomo moderno, la traduzione collettiva dell’Amleto potrebbe somigliare alla rivelazione del suo inconscio.” (Manifesto del progetto The Global Hamlet) The Global Hamlet è il primo esperimento d’intelligenza collettiva nel campo della letteratura, che utilizzando il metodo del crowdsourcing1, ha lo scopo di dar vita ad una delle più grandi traduzioni collettive mai state realizzate prima attraverso la rete. Il progetto The Global Hamlet mira a tradurre, commentare e illustrare l’Amleto di William Shakespeare. L’obiettivo dell’iniziativa è creare una nuova versione dell’opera attraverso la collaborazione di persone provenienti da ogni parte del mondo che, sotto la direzione di un gruppo di editor esperti, potranno vestire i panni di autori, critici, traduttori e illustratori, stimolando la conoscenza e la creatività della lingua. Il progetto è a cura dell’associazione

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Il Crowdsourcing descrive il processo attraverso il quale il sapere diffuso di molti può essere utilizzato per compiere attività che un tempo erano territorio di pochi specializzati. La folla è più funzionale del singolo: possiede talento, creatività ed è straordinariamente produttiva. Si pone in atto una meritocrazia perfetta, in cui età, sesso, razza, istruzione e storia personale non contano, la qualità del lavoro è tutto ciò che importa, e ogni settore è aperto a persone con diversi background sociali e culturali. Jeff Howe, Crowdsourcing, Luca Sossella Editore, 2010.

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culturale The Global Hamlet, fondata a Roma nel 2012 dall’ideatore Simone Barillari2, affiancato dall’editor Riccardo Duranti; da Corinna Bottiglieri, docente di Lingua e letteratura mediolatina; dalla regista, traduttrice e giornalista Nefeli Misuraca; dall’addetta stampa Bianca Maria Sacchetti e da Fiona McMorrough, fondatrice e CEO di FMcM Associates. The Global Hamlet ha ottenuto il patrocinio e la collaborazione di Regione Marche, Provincia di Roma, British Council, Sapienza Università di Roma, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, LUISS Guido Carli, Università Cattolica, Università di Firenze, Università di Siena, Universitè de Liege, Universiteit Utrecht, Universidad de Valladolid, Goethe Institut, Deutsche Schule, The Hub, Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D'Amico, ASILS, AMAT, Brithis Institutes, Scuola Internazionale di Comics, ETSA, INWARD. L’attività di The Global Hamlet è stata finora interamente volta alla realizzazione del progetto culturale omonimo, originatosi per la realizzazione di un libro vivente in grado di crescere ed evolversi continuamente in maniera differente dal classico procedimento editoriale. La scelta, infatti, di partire dal web per ottenere un volume, non è stata casuale. Internet è stato finora solo luogo di fruizione dei libri, non territorio di produzione degli stessi. L’idea iniziale è stata quella di voler ribaltare la tipologia attuale con la quale si è soliti trasportare un classico in ipertesto. The Global Hamlet farà del web un gigantesco autore, convertendo la quantità di cui è protagonista in qualità. The Global Hamlet è la prima traduzione 2.0, in cui ad ogni utente, iscrivendosi 2

Simone Barillari, ideatore e direttore di collane di letteratura in case editrici della piccola e media editoria, in passato ha dato vita alla casa editrice Alet, guidandola fino al 2005. Ha firmato numerose curatele e traduzioni dall’inglese per le principali case editrici italiane tra le quali Bompiani, Castelvecchi, Fandango, Fazi e Rizzoli. Apprezzato sia per il suo lavoro letterario che per i numerosi interventi giornalistici i suoi scritti vengono considerati di grande capacità comunicativa.

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nel sito ufficiale (www.globalhamlet.org) viene data la possibilità di partecipare e tradurre uno o più versi dell’Amleto, a sua completa discrezione. Per essere pubblicati questi testi verranno filtrati e selezionati da un gruppo di editor esperti. Il risultato sarà un'unica opera tradotta e annotata, commentata e illustrata dai suoi stessi lettori in Italiano, Spagnolo, Inglese, Francese e Tedesco. Al termine del percorso, infatti, il libro di The Global Hamlet, sarà pubblicato in Italia dal gruppo Feltrinelli, in Spagna e Sudamerica da Anagrama Editorial e in Olanda da Athenaeum. Le traduzioni popolari dell’Amleto saranno messe in scena da grandi compagnie teatrali in tutti i Paesi partecipanti. In tutta Europa saranno organizzati workshop, conferenze e presentazioni/performance con contenuti interattivi e multidisciplinari. Gli eventi organizzati da The Global Hamlet metteranno in contatto, con modalità interdisciplinari e interattive, migliaia di studenti di università, di corsi di traduzione, editoria, grafica e recitazione per accostarli alla moltitudine di spunti culturali e creativi che potranno emergere da un nuovo modo di leggere e di vivere la letteratura. La presentazione/performance di The Global Hamlet concerne sui passaggi più significativi della tragedia, come ad esempio il più celebre monologo della storia del teatro che Amleto recita all’inizio del terzo atto del dramma. Nello spirito del progetto il monologo verrà non solo recitato ma studiato, tradotto, annotato e illustrato con il continuo contributo del pubblico. Per rendere il progetto ancora più interattivo e sfruttando appieno le potenzialità del web 2.0, si utilizzeranno i seguenti strumenti di lavoro: il co-working, svolgendo un’attività indipendente ma condividendo un ambiente di lavoro; il live streaming, permettendo agli utenti di vedere filmati e ascoltare flussi audio in diretta senza che nulla venga scaricato su un PC o ne sia fatta richiesta; il design thinking, un metodo di risoluzione dei problemi attraverso la produzione continua di nuove idee, e la 9


messaggistica istantanea. Amleto è considerata un’opera “problematica” e complessa, estremamente grande, misteriosa, sfuggente e moderna. Non c’è scrittore o poeta, di qualsiasi lingua, che non abbia in qualche modo usato Amleto come simbolo o come metafora, un Amleto che ha condizionato la cultura nei secoli: Amleto come personaggio, come opera, come dramma e come tragedia. Amleto non è più un personaggio drammatico, ma è considerato un mito, il maggior eroe tragico moderno. Nessun altro personaggio Shakespeariano domina la scena come fa Amleto. In questa tragedia non c’è intreccio secondario, l’attenzione dello spettatore è tutta concentrata su di lui, anche quando non compare. L’opera, scritta tra il 1599 e il 1600, è legata a un momento cruciale della storia politica inglese, quello del passaggio dal Medioevo all’Età Moderna, e all’approssimarsi della fine del regno di Elisabetta (che morirà nel 1603, senza eredi), procurando inquietudine, lotte per il potere, intrighi e congiure. Una crisi, questa, che è il travaglio da cui l’uomo moderno è nato. E’ appunto di tale travaglio che l’Amleto e l’opera tutta di Shakespeare è veicolo e specchio, interpreti ma anche produttori. Un secolo, questo, che apre alla modernità. Siamo nel momento in cui nasce l’Umanesimo e viene scoperta l’America da Cristoforo Colombo; un periodo storico rivoluzionario in cui avviene il primo accesso a corte del popolano e in cui nasce la borghesia. Amleto è pensato come l’uomo del pensiero, della ragione, della coscienza. L’uomo moderno che dubita perché si pone delle domande, l’uomo che non dà nulla per scontato, che nulla accetta dall’esterno ma che tutto vuole capire e sperimentare3. Nell’opera Shakespeariana si evince un’ostinata ricerca intellettuale, di cui è prova esemplare il suo linguaggio metaforico, che ha la durezza della 3

Per apprendimento sul contesto politico dell’opera è consigliabile consultare W. Shakespeare, Amleto; trad. Agostino Lombardo, Feltrinelli 2011, pag. IX-X.

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verità contrapposta alla finzione. Il principio strutturale dell’opera è l’interrogarsi su di sé, sugli altri e su quello che fa Amleto, su quello che fa ogni personaggio e che a sua volta fa il pubblico, parte integrante, com’è proprio del discorso drammatico teatrale. Parliamo di Teatro Shakespeariano, che nell’epoca Elisabettiana aveva come caratteristica la circolarità. Si trattava di un’arena a cielo aperto, con una platea, dove gli spettatori stavano in piedi, e ordini di palchi coperti tutti intorno. Il contatto fisico con gli spettatori era fondamentale, infatti, i teatri erano privi di sipario, così da poter catapultare appieno gli spettatori nelle opere raccontate4. Il “dubbio” di Amleto, che risuona nell’”Essere o non essere”, proposto dall’inizio fino alla conclusione della tragedia, è un’incertezza non molto lontana dal pensiero comune, che nasce dalla mancanza di certezze esistenziali e metafisiche del personaggio. “Apparire o essere?” 5 ,“Qui, non qui” 6 sono solo alcune delle innumerevoli traduzioni che ne sono state fatte e che potranno essere prodotte. Amleto rappresenta il rapporto di una mente umana con la vita. Crea una struttura supremamente elastica e comprensiva, capace di abbracciare pianto e riso, ragione e follia, dolore e gioia, amore e odio. Nonostante sia già stato fatto tutto sull’Amleto, questo progetto permetterà di trovarne altre mille sfaccettature.

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G. Andrew, The Shakespearean Stage, Cambridge Univeristy Press, 1992, pag. 230. Tratto dalla mostra degli Orticanoodles, To be or not to be, esposta a Lugano nel 2010. L’esposizione organizzata da Arte Urbana vede gli artisti cimentarsi in opere di street art per rendere le sue vie il più grande museo a cielo aperto del mondo. L’interessante il dialogo tra esterno ed interno riporta al monologo interiore di uno dei più celebri personaggi shakespiriani. 6 Estratto dalla rappresentazione di M.F. Maestri e F. Pititto, Hamlet by Lenz rifrazioni, svolta a Parma nel 2000. Rilettura della tragedia shakespiriana svolta dall’associazione focalizzando l’attenzione sulla sensibilità psichica dell’attore contemporaneo. 5

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CAP 2

CONCETTI CHIAVE 2.1 Villaggio Globale Dal progetto di The Global Hamlet si può evincere l’obiettivo di porsi come un vero e proprio villaggio globale della letteratura. The Global Hamlet fa un chiaro riferimento al concetto di villaggio globale poiché Amleto, oltre ad essere il nome del Principe di Danimarca, tradotto dall’inglese significa Borgo/piccolo villaggio. The Global Hamlet vuole porsi come punto di riferimento per tale Villaggio il cui focus è la letteratura, nel quale una persona che vive in un luogo lontano dall’Italia può accendere il proprio PC, accedere al villaggio di The Global Hamlet e annullare in pochi secondi le distanze reali partecipando attivamente alla stesura dell’opera. Le parole, villaggio e globale, si portano dentro un significato che nei giorni nostri potrebbero sembrare alquanto scontato. Con l’avvento del web 2.0 tutto il mondo si è trasformato in un piccolo “paesello” dove l’informazione viaggia alla velocità di un click e chiunque può ottenere qualsiasi informazione avendo un dispositivo connesso ad Internet. “Il web 2.0 è proprio questo: un “villaggio globale”, una Rete trasformata in un network sociale, un luogo di partecipazione e condivisione.”7 Questo fortunato ossimoro è citato per la prima volta da Marshall

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Per approfondimento consultare: Adolescenti e nuove forme di comunicazione, Rita Bimbatti, PsicoLab Comunicazione (http://www.psicolab.net/2011/adolescenti-comunicazione-web).

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Mcluahn nel lontano 1964, nel saggio “Gli Strumenti del Comunicare”8. Nel testo viene analizzato l’avvento verso l’era elettronica e concentrandosi sull’evoluzione dei mezzi di comunicazione si riscontra un passaggio dell’informazione sempre più veloce. Tutti possono interagire anche se distanti, e questo fa sembrare il mondo, un villaggio di piccole dimensioni, dove tutti si conoscono e nel quale è possibile condividere cultura e tradizioni. Oggi lo strumento internet dà ancora di più la possibilità di sentirci in un villaggio globale tramite i vari social network, i blog, le piattaforme di crowdsourcing e di crowdfounding. Tutti possono contribuire attivamente alla vita social, collaborando così alla costruzione di un nuovo sapere o al sostenimento attivo di un progetto.

2.2 Intelligenza collettiva “In primo luogo bisogna riconoscere che l’intelligenza è distribuita dovunque c’è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l’una con l’altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l’intelligenza collettiva.”9. Partendo da questo concetto elaborato da Pierré Levy, ci avviciniamo al mondo del 8

M. Mcluhan, Understanding Media: The extension of man (1964), Gli strumenti del comunicare traduzione di Ettore Capriolo, Il Saggiatore 1998. 9 P. Levy, Intelligenza collettiva (1996), Feltrinelli 2002, pag.34.

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crowdsourcing, alla capacità di una comunità di creare conoscenza, grazie all’utilizzo di sistemi di comunicazione (nel nostro caso la piattaforma www.globalhamlet.org). Il termine si riferisce anche al grado di competenza effettivo che acquisisce una comunità grazie all’interazione dei singoli membri, che è superiore o diversa da quella di ciascuno dei singoli componenti. The Global Hamlet sarà un esperimento d’intelligenza collettiva poiché chiunque avrà la possibilità di apportare una nuova conoscenza inserendo i propri contenuti all’interno della piattaforma web sopra citata. Un passaggio fondamentale del progetto sarà che i contributi verranno apportati dal basso, ma saranno comunque di qualità poiché degli editor filtreranno gli appunti inseriti pubblicando quelli che ritengono più consoni alla riscrittura dell’Amleto. Questa modalità differisce dal concetto puro d’intelligenza collettiva, in quanto non ci sarà la piena libertà di inserire commenti o nuovi contenuti se non ritenuti opportuni dall’editor di turno.

2.3 Traduzione/Tradimento Tradurre senza attuare un tradimento non è semplice, risulta complesso trasferire parole da una lingua all’altra, poiché ognuna di esse fa parte di un universo culturale colmo di differenti significati. La cultura è un insieme di segni e simboli appartenenti alle dimensioni intellettive, emozionali e pratiche, che necessitano di un’interpretazione costante. La funzione del traduttore non è quella di semplice copista che riproduce una scrittura. Dal momento in cui si analizzano poemi e prose di alto livello, diventa necessario conoscere l’utilizzo della parola in modo approfondito, così da riuscire ad armonizzare il proprio elaborato con il contesto culturale in cui ci si ritrova. Ogni traduzione dalla lingua 14


originale assume sempre un’essenza diversa: una parola tradotta dall’inglese ha molteplici significati, che se trasferita in lingua italiana, vengono persi, con la necessità di dover essere riadattati alla situazione, anche a seconda dello stato d’animo di chi sta effettuando l’operazione di traduzione. Diventa impossibile utilizzare le stesse parole per trasferire un concetto; fondamentale diventa, infatti, riuscire a mantenere il senso di quello che si sta traducendo. Basta pensare alla miriade di parole che contiene la lingua italiana, a quanto essa dia possibilità di esprimersi e di spiegare un concetto con mille sfumature. Tradurre è essenzialmente trasmettere il messaggio senza modificarlo e restituirlo fedelmente in una veste locale.

2.4 Glocal The Global Hamlet permette l’espressione di singole identità all'interno di un sistema complesso nel quale l’aggregazione tra esse diviene fondamentale. Il sito culturale in cui vogliamo immergere il pubblico è un "inglobante" in cui si trovano avvolte numerose soggettività in continua relazione tra loro. Ogni elemento ha la caratteristica di abbracciare l’altro, rendendolo partecipe all’intero sistema. Non ci sono variabili tra cui scegliere perché il panorama su cui ci si trova è infinito, come le combinazioni di immagini e segni cui la non-spazialità dà vita. "Think global, act local"10: il glocal come scenario ci permette di far del globale e del locale due lati della stessa medaglia. L’uomo che segue le tradizioni popolari dei suoi luoghi di origine si ciba di prodotti artigianali per apprezzare il suo

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P. Geddes, Cities in evolution (1915), William & Norgate 2000, pag.73.

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territorio. Il consumatore che si nutre nei fast food si ciba per bisogno impulsivo e d’imitazione della massa11. Queste visioni apparentemente opposte, in realtà possono coesistere: in ogni luogo si potrà personalizzare, attraverso le qualità e tradizioni che esso concede, anche il cibo di un fast food. Tomlinson intitola il suo libro Sentirsi a casa nel mondo. La cultura come bene globale12 permettendo di porre un’interessante riflessione sul concetto della posizione in cui ci si trova, che possiamo applicare al regno del Principe di Danimarca, chiedendoci se fosse lo stesso. Un mondo omologato o frammentato? Organizzato come nel fordismo in cui ogni parte diventa un bullone essenziale nella grossa macchina della catena di montaggio o un processo che è in grado di muoversi tra ondate di libertà? Ogni individuo è in grado di compiere delle scelte in base ai propri desideri, ma il suo campo d’azione è comunque delimitato alla collettività. Tutto ciò che compie, va a sfociare nella società ed è regolato dalla stessa, che impone ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Lo stesso concetto di collettività, però, non avrebbe senso se non esistesse l’individuo a dargli forma. Lo spazio in cui ci muoviamo diventa complicato da gestire quando non rispecchia la nostra interiorità. Amleto si strugge in un dialogo continuo tra esterno ed interno. Appariamo per piacere agli altri o per quello che custodiamo dentro di noi?

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P. Ariès, Les Fils de McDo: La McDonaldisation du Monde (1997), Edizioni Dedalo 2000, pag.23. J. Tomlinson, Sentirsi a casa nel mondo, la cultura come bene globale, Feltrinelli 1999.

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CAP 3

SHAKESPEARE CONTEMPORANEO 3.1 Premessa “L’Amleto è il dramma delle analogie, un sistema di specchi nel quale lo stesso problema si riflette di volta in volta in maniera differente dove la chiave di lettura varia da angolazione ad angolazione rendendo il dramma tragico, ironico o grottesco.” (Kott: 1956) L’appellativo del protagonista dell’Amleto suggerisce qualcosa anche a coloro che non hanno mai né letto né visto nulla di Shakespeare, essendo uno dei pochi personaggi letterari che vivono al di fuori dell’universo teatrale per il quale è stato scritto. Nell’Amleto vengono affrontati molteplici temi, tra i quali: la politica, la violenza, la controversia filosofica tra teoria e pratica e il senso della vita, che permettono quindi all’opera di trasformarsi da tragedia d’amore, a tragedia familiare, nazionale, filosofica ma al tempo stesso anche metafisica. La rappresentazione della stessa ha sempre acquisito la necessità di tener presenti le esigenze dell’epoca. A stabilire le azioni dei personaggi che vivono al suo interno, è il copione: esclusivo punto di partenza dell’opera, che non necessariamente suggerisce la psicologia e il comportamento che essi debbano tenere, poiché l’influenza dal periodo storico in cui gli attori vivono è determinante. Per l’interpretazione della tragedia, infatti, molti artisti compiono delle scelte per ricercare a loro più adatto e secondo la tematica che si vuole esaltare. A rendere il personaggio versatile ed adattabile al contesto in 17


cui decidiamo di introdurlo è la presenza di numerose sfumature che egli stesso presenta come nessun altro personaggio è stato in grado di manifestare nella storia della drammaturgia. Ogni opera teatrale quindi può essere reinterpretata anche in chiave attuale con nuove visioni e traduzioni della stessa.

3.2 Teatro “La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.” (Bukowski: 1972) Il palcoscenico è un luogo sul quale sono riportati attimi di vita quotidiana; è il mondo stesso con le proprie dinamiche ad essere messo in scena, enfatizzando, criticando, ironizzando e portando all’estremo qualsiasi situazione. Il coinvolgimento organico e attivo dello spettatore è l’elemento che contribuisce il successo di una rappresentazione, è esso stesso che ne determina ogni volta la riscrittura. La stesura di un testo teatrale non dipende esclusivamente dal regista, ma si può dire che sia frutto di un collettivo di autori: professionisti e pubblico. I fruitori occasionali diventano quindi essenziali affinché la traduzione si realizzi appieno in maniera espressiva. Il principio dell’autore collettivo è quindi un principio aperto ed estensibile all’infinito, nel momento in cui si lega col concetto dell’interattività. Questi due concetti sono legati da un principio generale: l’indipendenza. Quest’indipendenza a livello operativo, permette ad ogni utente di poter partecipare appieno alla buona riuscita della traduzione finale. Portiamo ad esempio due traduzioni dell’Amleto: quello di Filippo Timi e quello di Lenz Refrazioni. L’attore Filippo Timi porta in scena un Amleto dove ogni gesto o parola 18


diventa gioco e voce personale, provocazione intelligente: una chiave ironica intervallata da momenti di profonda riflessione interiore. Amleto racconta la sua follia e quella altrui, uscendo dal personaggio, ridendo del potere, degli intrighi, della morte, denunciando le trappole del padre buono, della madre, dello zio maiale e di Ofelia intrappolata. Filippo Timi mette in scena un Amleto sfacciato, che si è stufato di recitare sempre il suo stesso ruolo all’interno dello stesso dramma, a tratti comico, riflessivo, volgare. All’interno della trasposizione scenica di Timi il sipario si apre e si chiude con una spumeggiante Marilyn mentre Amleto, ironico e dissacrante, con un teschio viola in mano, recita il monologo “Essere non essere” sotto una luccicante insegna da saloon. All’interno di un’enorme gabbia, quella che ognuno di noi porta con sé. Lenz Rifrazioni affronta un lavoro complesso, decide di confrontarsi con la malattia psichiatrica lavorando con ex lungo degenti psichici del manicomio di Colorno, ora ospiti della comunità terapeuticoriabilitativa di Pellegrino Parmense, e di misurarsi con quanto di oscuro si cela dietro questi aspetti mentali, di linguaggio e di personalità. Ogni testo che affronta con i suoi “attori non attori” è necessariamente una rielaborazione creativa e biografica, un’occasione per affermare l’identità negata e distorta dei pazienti. I tempi drammaturgici implodono nelle loro menti, e il copione entra in una dimensione psichica e a-temporale con scarni riferimenti specifici. Lenz refrazioni ha lavorato con degli psichiatri, per produrre la sua traduzione, adattando i testi fioriti del teatro elisabettiano per produrre dei momenti di consapevolezza nei suoi attori. Attraverso il teatro porta i pazienti in un percorso, dove essi possano riconoscere i frammenti del proprio essere e utilizzarli come materiale di

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ricostruzione della personalità. Per Lenz quindi, come afferma Viviana Gravano nell’articolo pubblicato su root§routes13, è molto importante l’interpretazione soggettiva, rappresentata in maniera sobria e riflessiva, che sfrutta l’esperienza di vita di ogni paziente trasformando il disagio dei suoi attori in potenziale.

3.3 Cinema Il testo dell’Amleto è stato scritto appositamente da Shakespeare per la rappresentazione teatrale, ma con l’evoluzione delle tecnologie e l’utilizzo della pellicola, essendo un’opera ricca di tematiche affrontabili da molteplici punti di vista, è stato indubbiamente adattato anche all’ambito cinematografico. Fecero scalpore le interpretazioni femminili di Sarah Bernhardt nel film del 1900, e inferiore per notorietà la prova d'attrice della danese Asta Nielsen nella pellicola del 1921, nella quale fu introdotta una sfumatura di erotismo nel rapporto con Orazio, tramite lunghe inquadrature e pause languide. In seguito nel secondo dopoguerra, il più apprezzato interprete delle tragedie di Shakespeare al cinema fu il barone al merito Laurence Oliver, che si cimentò con Amleto nel 1948: il suo principe danese, abbondantemente rodato sui palcoscenici britannici, è una specie di “tigre in gabbia”. Il cinema di Olivier conserva le caratteristiche del teatro; la macchina da presa sembra quasi portare lo spettatore su un grande palcoscenico, filmando pedissequamente fondali dipinti, architetture di cartone, costumi ed arredi, forse, volutamente troppo teatrali

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“Qui, non qui” L’Hamlet di Lenz Rifrazioni con gli attori sensibili ex lungo degenti del manicomio di Colorno, Viviana Gravano, root§routes, research on Visual Cultures (sito: http://www.rootsroutes.org/2012/06/27/invisibiletitolo-provvisoriodi-viviana-gravano/Lenz).

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e come giusta cornice ad una recitazione accademica14. Il giovane Vittorio Gassman presenta la pellicola italiana più nota dell'epoca sugli intrighi di Elsinore. Vi sono stati inoltre anche molteplici sperimentazioni e i liberi adattamenti, come il video-esperimento degli anni settanta Un Amleto di meno di Carmelo Bene, tratto da un testo di Jules Laforgue. Ciò che resta della versione shakespeariana sono i nomi dei personaggi, i quali però non svolgono gli stessi ruoli che hanno nella rappresentazione classica. Carmelo Bene stravolge la classicità mantenendo allo stesso tempo molteplici situazioni del dramma superficialmente invariate, come l’assassinio del padre di Amleto eppure la morte di Ofelia. I dialoghi sono più che altro monologhi, le attrici che interpretano le parti femminili sono discinte, in modo tale che sia le parti drammatiche che comiche, a causa dell'inquadratura di certi dettagli scabrosi, perdono la loro valenza e il senso che avrebbe dovuto avere. Carmelo Bene mette in scena un dramma comico. Negli ultimi decenni, hanno impersonato con grande successo Amleto sullo schermo tra gli altri Ian McKelly, Mel Gibson, Kenneth Branagh ed Ethan Hawke.

3.4 Musica L’armonia delle note fornisce alla musica una sua espressività. Ogni nota, però, per far parte di quest’armonia, deve pronunciare il proprio suono non sovrapponendosi alle note contigue: essere quindi consapevole di sé, ma anche dei propri limiti. È la stessa la relazione tra individuo e collettività. Un concetto non esclude l’altro, anzi se espressi 14

Per approfondimenti consultare: A. Venanzi, Il testo teatrale nel Cinema: la trasposizione cinematografica di Amleto Bologna, Abstract della Tesi di Laurea, Luglio 1999.

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insieme nelle giuste dosi, si rafforzano. L’autore collettivo diventa quindi una forza. Non esiste un’unica verità assoluta, come in musica ci sono infinite interpretazioni. La propria opera può e deve diventare un tutt’uno con le altre. Ispirandosi all’Amleto, o per rappresentazioni dello stesso, è stata scritta un’infinità componimenti tra cui opere liriche, poemi sinfonici ma anche canzoni di musica leggera che contengono particolarità melodiche interessanti. Possiamo ricordare Pull Me Under dei Dream Theater in cui l’introduzione del brano permette l’ingresso degli strumenti uno per volta per poi sfociare in un ritornello aggressivo a richiamo della violenza stessa di Amleto nella presenza scenica. All’interno del brano viene utilizzata la citazione tratta dal soliloquio di Amleto avente come tema la morte, inevitabile notare l’interruzione brusca della traccia che non permette al cantante neanche di pronunciare le ultime parole, lasciando spiazzato l'ascoltatore, proprio per simulare l'arrivo improvviso della morte. Interessante analizzare al contrario come in una melodia si possa percepire attraverso i continui balzi tra alti-bassi e note più lunghe, intervallate da numerose pause, la speranza, come nella canzone Adagio dei New Trolls. Numerose sono anche le canzoni che come protagonista adottano Ofelia ritraendola come una meravigliosa creatura condannata a sofferenze d’amore: Goodnight Ladies di Lou Reed, Ophelia di Francesco Guccini, Via della povertà di Fabrizio de Andrè, Desolation Row di Bob Dylan. Insolite rappresentazioni teatrali, possono essere gli esempi più interessanti in cui la musica diviene protagonista.

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Hamlet

Produzione: The Tiger Lillies Luogo: Copenhagen Anno: 2012 Genere Musicale: Punk Tema principale: Macabro

Lo spettacolo The Tiger Lillies Perform Hamlet15, prodotto da Teatro Republique e diretto dal regista danese Martin Tulinius, ricevette il premio Reumert per la categoria Musica Teatro / Show of the Year. The Tiger Lillies è un trio musicale inglese formato nel 1989, ben noti per il loro suono unico e lo stile che si fonde con la magia macabra di pre-guerra Berlinese. Hanno dedicato interamente un album all’opera shakespeariana rilevandone alcune tematiche: stupro, omicidio, pazzia, tradimento, macabro, distruzione della famiglia. I tagli insoliti nelle melodie tendono a riprendere la struttura del testo di Shakespeare, con la scelta di evidenziarne il forte disprezzo che si conserva in tutta la tragedia. L’ambiente descritto appartiene ad un mercato gotico che The Tiger Lillies, come

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Per visionare la presentazione sito:http://www.youtube.com/watch?v=wc2EQAMH194

dello

spettacolo

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al

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post-moderni giullari, pone la storia del principe Amleto angoscioso. Il macabro esprime un disagio e una rivolta verso i limiti della condizione umana che non si riescono più a sopportare. Il genere punk, caratterizzato da ritmo aggressivo veloce e martellante, da testi ricchi di insulti e parole urlate anzi che cantate, rispecchia in pieno l’aspetto più deprimente della tragedia, accompagnata dagli stravolgimenti tipici dell’origine britannica della corrente punk, della quale tipici erano i capelli irti, gli occhi stralunati, gli sbadigli e le dita nel naso in pubblico, simbolo di provocazione costante. Tutti questi aspetti rudi ricadono nel macabro perché viene presentato l’intento di creare turbamenti e paure verso il domani. Lo stesso ballo tipico del genere musicale e il gesto di sputare ai musicisti in segno di apprezzamento rimandano a qualcosa che non sarebbe stato comunque apprezzato dalla società.

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Rock Hamlet

Produzione: Soledarte Luogo: Verona Anno: 2012 Genere Musicale: Queen tribute Tema principale: Tragedia

Rock Hamlet16 nasce dalla volontà di raccontare l’evolversi della tragedia attraverso la stessa capacità con cui sono stati in grado di farlo i Queen attraverso la loro musica. Lo spazio in cui ci si muove Amleto è una reggia dove tutti sono costretti a recitare una parte, come nella vita. Dove uomini o donne non fa differenza, tutto è fuori controllo, sottosopra, niente è stabilito e tutti vivono il loro dramma intorno al grande dramma. Quello del principe è pieno di paura, dubbi, sofferenze e fragilità. Deve mantenere una certa fermezza 16

Per visionare la presentazione http://www.youtube.com/watch?v=KfDC9q8p3-4

dello

spettacolo

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al

sito:

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avendo bisogno di emergere per il ruolo che si ritrova a dover ricoprire, a seguito della morte del padre, ma dentro di sÊ si rinchiude la sua sofferenza esistenziale. Attraverso le musiche di una delle piÚ grandi rock band, che ha vissuto una grande tragedia che sul palco non poteva esternare se non mostrando la voglia di sconfiggere il dramma e andare avanti. Durante la rappresentazione ci rivolge a un fantasma che non si sa se possa essere amico o nemico, se si possa abbracciare o dal quale è necessario fuggire. Nonostante le incertezze, le difficoltà e sofferenze che questa storia fa scaturire, bisogna portare a termine lo spettacolo, diventare in qualche modo degli eroi anche se di una tragedia.

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God Save Gertrude

Produzione: Teatro di Boston Court Luogo: Boston Anno: 2009 Genere Musicale: Pop Punk/Rock Tema principale: Rapporto tra madre e figlio

La performance God Save Gertrude17 scritta da Deborah Stein e accompagnata dalle musiche originali di David Hanbury, vuole portare in scena il rapporto tormentato che lega Amleto a sua madre. Nelle interpretazioni vengono esternati i sentimenti di entrambi in cui vi si rileva l'ambigua sovrapposizione di amore filiale, i forti turbamenti erotici contrapposti agli istinti e ossessioni di morte. L’attaccamento verso il genitore di sesso opposto è sempre stato fonte di studi nella psicologia. Anche tra Gertrude ed Amleto quindi è presente una forza che cerca di esprimersi attraverso la soddisfazione di desideri atta al raggiungimento del piacere. Il Complesso di Edipo, in particolare, formulato da Freud, determina la futura strutturazione della personalità del soggetto adulto e si sviluppa 17

Per visionare la presentazione dello http://www.youtube.com/watch?v=EW72XNXsmF0

spettacolo

accedere

al

sito:

27


durante la fase fallica, in cui la scoperta dei genitali costituisce un oggetto di attrazione che crea al tempo stesso un complesso di castrazione. Sono continui i momenti in contrasto in cui viene manifestata una reazione opposta a quella che si è appena verificata, tipica del rapporto amore/odio con il genitore. Tutte le vicende che si susseguono nella tragedia aventi come protagonisti Gertrude e Amleto, suscitano in lui molteplici reazioni, soprattutto la capacità da parte della madre di risposarsi al seguito della morte del padre, che in questo caso influiscono sulla carriera canora di entrambi. La regina Gertrude entra in scena in un teatro abbandonato cantando dei suoi molti amori mentre folle inferocite si riuniscono e il figlio finisce a MTV.

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Hamlet: The Rock Opera

Produzione: Janek Ledecký Luogo: New York Anno: 2004 Genere Musicale: Rock/Pop Tema principale: Follia

Prima vera e propria opera musicale di Amleto che compositori di tutto il mondo hanno cercato di comporre fallendo. Janek, artista ceco, dopo dieci anni di possesso di una posizione di vertice nella musica pop/rock ha costruito il suo teatro a Praga. Per questo progetto il regista comincia a lavorare con l’arrangiatore orchestrale Martin Kumzak debuttando nel 2004 al Teatro Abingdon a New York. Il Direttore Generale di Corea EMK Productions, Sophy Kim, vedendo questa produzione Amleto decide di portarlo a Seoul, dove il suo successo è stato sorprendente per le successive 450 rappresentazioni realizzate. La prima rappresentazione di Hamlet: The Rock Opera18 è stata interamente autoprodotta da Janet, che per permetterselo scelse follemente di vendere la sua preziosa moto. Pazzia che lo portò a compiere altrettanta follia: la prima traduzione rock della tragedia più 18

Per

visionare

la

presentazione

dello

spettacolo

accedere

al

sito:

http://www.youtube.com/watch?v=bGbO5YxIANY

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famosa del teatro, a cui decise di dedicarle proprio il medesimo tema. Spesso un dramma portato all’esagerazione tende ad acquisire un risultato comico, perché quando saltano le barriere che l’uomo ha precedentemente fissato, entra in scena la follia. L’assurdità presente in questa rappresentazione non è catastrosa, ma addirittura esilarante. La follia non è gestita da Janet come un disturbo, bensì come un’opportunità. La stessa che gli ha concesso di poter realizzare questo spettacolo. L’apertura all’irrazionale e all’impulsività potrebbe forse essere utilizzata come soluzione per un Amleto stanco di struggersi e di combattere per i suoi dilemmi esistenziali.

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CAP 4

IL VIAGGIO DI AMLETO Dal calamaio al web 2.0

4.1 Concept e descrizione evento Un possibile Viaggio di Amleto a cui fa riferimento il titolo della tesi, permette di ripartire dalle origini del più celebre personaggio shakespeariano per riportare ai giorni nostri gli stessi dubbi e perplessità con cui nasce l’uomo moderno. Porsi davanti ad uno specchio con l’intento di guardarsi dentro porta ad interrogarsi sul concetto di “apparenza” che oggi, più che mai, acquista un ruolo rilevante nella società. Il dialogo continuo tra esterno ed interno diventa quindi fondamentale, come necessario è porsi continue domande non dando nulla per scontato. Shakespeare, nella sua opera, effettua un profondo studio sul linguaggio; attraverso un’analoga ricerca ciascuno di noi può risalire al significato più intimo delle parole, dandone una personale interpretazione. L’evento si svolgerà in una sola giornata che si strutturerà in tre differenti fasi: la prima istituzionale e di presentazione, la seconda laboratoriale e infine la presentazione al pubblico dei progetti realizzati durante i workshop. Un ruolo centrale verrà dato al pubblico, vero autore della nuova opera che sta per essere scritta. Gioco, interazione e creatività, sono queste le parole chiave di un’intera giornata all’insegna dell’arte. L’evento avrà inizio la mattina, gli ospiti saranno accolti in una sala allestita con tre schermi ad

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altezza d’uomo, installazione di Studio Azzurro19, analoga a Portatori di Storie20, attualmente visibile al Museo Laboratorio della Mente di Roma. In ciascun monitor verranno rappresentate differenti traduzioni del monologo“essere o non essere”, per opera d’illustri scrittori quali Eugenio Montale, Cesare Garboli e Paolo Serpieri. Gli schermi saranno interattivi e con audio direzionale così da permettere lo svolgimento dell’installazione in una sola sala. I nostri attori virtuali parleranno esclusivamente al tocco del fruitore, che per ascoltare dovrà poggiare la mano sullo schermo così da sentirsi completamente immerso nel mondo di The Global Hamlet. Le interpretazioni saranno registrate precedentemente da tre attori provenienti dall’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ad apertura della giornata verrà previsto un momento istituzionale nel quale Simone Barillari racconterà in breve il progetto The Global Hamlet e presenterà il programma della giornata. Il cuore dell’evento sarà costituito da quattro workshop, che si svolgeranno contemporaneamente durante la mattinata, avranno l’obiettivo di creare le prime traduzioni dell’Amleto che verranno pubblicate direttamente a fine evento sul portale www.globalhamlet.org. Queste traduzioni vedranno come protagonisti quattro testimonial d’eccezione rispettivamente per il campo dell’illustrazione, della letteratura, del teatro e della musica, ai quali sarà delegata la parte riguardante i contenuti. I workshop si svolgeranno contemporaneamente in due differenti sale in modo da evitare la Factory italiana composta ventina di artisti avviata nel 1982 a Milano dall’incontro delle diverse competenze di Fabio Cirifino, Paolo Rosa Leonardo Sangiorgi, e arricchita dal 1995 dall’apporto di Stefano Roveda. Studio Azzurro crea installazioni per teatro, cinema, programmi televisivi, allestimenti e progetti commerciali, occupandosi di integrare l'immagine elettronica all'ambiente circostante, con l’intento di rendere lo spettatore più possibile partecipe dell'opera. 20 Per visionare l’opera accedere al sito: http://www.studioazzurro.com/index.php?option=com_news&view=news&ltemid=2&lang=en 19

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sovrapposizione di voci e suoni; in una vi sarà illustrazione e musica, nell’altra teatro e letteratura. I testimonial coordineranno i rispettivi workshop ai quali potranno partecipare quindici persone, di cui dieci selezionate attraverso un bando di concorso che sarà inviato nelle Università, scuole di settore e partner di The Global Hamlet. I partecipanti dovranno inviare un curriculum vitae aggiornato e una lettera di presentazione, dove in 120 caratteri dovranno motivare il loro interesse verso il progetto. Il team di The Global Hamlet selezionerà venti partecipanti per ogni categoria; tra questi il testimonial sceglierà i dieci che parteciperanno al workshop. I restanti cinque posti, destinati al pubblico che avrà la possibilità di sentirsi parte attiva della fase laboratoriale e non semplice spettatore, verranno selezionati attraverso un gioco online: “Viaggia con Amleto” sarà indetto sul social network Facebook per mezzo dell’utilizzo della geolocalizzazione; chiunque potrà registrarsi in qualsiasi luogo del mondo avente all’interno della via, della piazza, del quartiere il nome scritto per intero di uno dei personaggi dell’opera di Shakespeare, provandolo attraverso uno scatto fotografico. Il gioco sarà attivato venti giorni prima della data dell’evento. Ogni giorno sarà eletto vincitore chi riceverà più like al post pubblicato. L’intero evento verrà commentato da una voce narrante, un quinto testimonial che, passo dopo passo, seguirà lo svolgimento di ogni workshop. Inoltre coordinerà cinque posti liberi a disposizione del pubblico (per un totale di 20 posti per workshop), che spostandosi liberamente da un workshop all’altro, avrà l’opportunità di intervenire durante l’attività. Agli ospiti sarà data un’ulteriore possibilità di interagire attivamente all’evento attraverso delle postazioni tablet, collocate all’interno della sala, nelle quali troveranno video esplicativi, informazioni generali sul progetto e inoltre avranno l’occasione di collegarsi al sito www.globalhamlet.org, registrarsi per cimentarsi nella loro prima traduzione. 33


Durante l’happening serale verranno presentati i progetti elaborati durante i workshop e inseriti, con l’aiuto di un editor esperto, sul portale di The Global Hamlet.

4.2 Obiettivi L'evento di presentazione è un momento pensato appositamente per far conoscere il funzionamento dell'innovativa piattaforma di crowdsourcing al maggior numero di persone possibili. Inoltrandosi dentro il progetto, si potrebbe evincere che la scrittura collettiva sia rivolta soprattutto agli addetti ai lavori, verso chi già conosce il mondo della traduzione di testi letterari. Viceversa The Global Hamlet si pone come punto di riferimento per tutte le persone che abbiano voglia di cimentarsi anche in modo non accademico verso questa nuova forma di traduzione. La possibilità di inserire delle illustrazioni, fare delle nuove sceneggiature, uplodare dei contenuti musicali, sono la prova che chiunque, dal neodiplomato, al navigato traduttore, possa partecipare attivamente alla prima traduzione collettiva di un’opera letteraria. La scelta di coinvolgere dei personaggi noti nella veste di coordinatori dei workshop, è motivata dalla volontà di attrarre un target che abbia un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, che possano scoprire durante la giornata le potenzialità di The Global Hamlet e il suo funzionamento, in modo da cimentarsi con la traduzione.

34


4.3 Location Gli spazi nei quali si svolgerà l’evento saranno testimonianza del passaggio dalla modernità alla postmodernità; per questa ragione le scelte sono ricadute su strutture postindustriali, che hanno inoltre da sempre dedicato le loro aree a numerose iniziative culturali. Le sale che accoglieranno il pubblico dovranno essere ampie e facilmente modulabili e la collocazione di tali location facilmente raggiungibile. Le location prese in considerazione presentano spazi molto ampi per permettere lo svolgersi dei workshop in contemporanea e un piano superiore sul quale verrà collocata la postazione della voce narrante.

35


Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1 Roma

Il Teatro India si trova nella città dell'ex fabbrica Mira Lanza, un grande insediamento industriale sulle rive del Tevere. L'edificio storico è diviso in tre navate e ricoperto di mattoni scuri, le proporzioni delle due sale sono armoniche e consentono quindi una frontalità scenica allo stesso tempo raccolta e profonda, ma vi si possono immaginare anche azioni teatrali a pianta circolare, itineranti, concentrate o su più livelli verticali. Le condizioni acustiche sono buone, grazie alle capriate di legno. Il Teatro India eredita dal suo passato industriale una fruizione immediata e continua dall'interno all'esterno: entrare ed uscire dalle grandi porte di legno senza superare scale o dislivelli lo rende più simile ad una sequenza di piazze coperte che non ad un edificio pubblico. Il complesso del Teatro India, ad iniziare dal grande cortile esterno sede di molte manifestazioni, dispone di spazi duttili in grado di ospitare, in un'atmosfera suggestiva e originale, qualsiasi evento: set cinematografico d’incomparabile fascino, ma anche luogo ideale per conferenze 36


scientifiche, spettacoli di danza, moda, musica, letteratura, mostre fotografiche e seminari21.

21

Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.teatridiroma.it

37


Officine Farneto Via dei Monti della Farnesina 77, Roma

Lo Spazio Eventi si estende per oltre 1000 mq e piÚ precisamente si sviluppa su di un piano terra di circa 700 mq e di un piano soppalcato di circa 350 mq, per una capienza massima di 1100 pax. Inoltre la struttura incorpora una superficie adibita a cucina catering completamente attrezzata, un parcheggio interno e un'area dedicata al carico e scarico merci per allestitori e catering. A completare i punti di forza, l'accesso a tutti i lati e la possibilità di introdurre uno o piÚ mezzi all'interno. La Location è fortemente caratterizzata, oltre che dal suo aspetto architettonico, anche dalla tipologia di eventi realizzati: sfilate di moda, convention, gala dinner, mostre d'arte, presentazioni ed happenings di alto livello

38


possiedono tutti una caratteristica artistica peculiare associata all'idea di esclusivitĂ e di forte impatto emotivo22.

22

Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.officinefarneto.it

39


4.4 Testimonial La scelta dei testimonial sarà effettuata sulla base di due criteri: il primo è la loro capacità artistica, il secondo è che siano personaggio riconosciuti dal grande pubblico come ottimi esponenti che attraggano un target che possa esprimere la loro passione lavorando con un professionista e allo stesso tempo avvicinarsi al mondo di The Global Hamlet.

Settore: Musica

Max Gazzè Artista romano attivo sulla scena musicale da 20 anni. Oltre ad essere considerato uno dei migliori cantautori e parolieri italiani è un musicista.

Artista

noto

per

sulla

sua

particolare estensione vocale e per la sua personalità eclettica. Questi due fattori fanno di lui il candidato ideale per dirigere il workshop dedicato alla traduzione musicale.

40


Carmen Consoli Cantante che nasce a Catania e si avvicina sin da subito al mondo della musica grazie al padre appassionato di musica italiana, di black music e di blues. Carmen è una cantautrice musicista e un eccellente paroliera italiana.

41


Settore: Teatro

Filippo Timi Attore, regista e scrittore, nato a Perugia nel 1974. E’ da due anni uno degli attori e registi teatrali più acclamati dal pubblico italiano. Nel 2012 Filippo Timi dirige e interpreta un Amleto – Amleto² - nella quale mette in scena un opera dalla tematiche forti, ma trattate con straordinaria leggerezza e comicità. Uno spettacolo dove viene messo in scena più che la storia del Principe di Danimarca, la rappresentazione

della

sua

mente

ingarbugliata. Chi meglio di lui potrebbe dirigere il workshop teatrale di The Global Hamlet?

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Marina Rocco

Attrice milanese, nata ne1 982, presente sia al cinema, sia in teatro che in televisione, alternando produzioni indipendenti a quelle piÚ commerciali. Di recente si è messa alla prova nelle dissacranti riletture ludiche di classici dell'attore teatrale e cinematografico Filippo Timi, che l'ha diretta in "Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche" (2009) e in "Amleto²" (2012), in cui Marina gioca con il mito di Marilyn Monroe.

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Settore: Illustrazione

Cesare Buffagni Fumettista versatile che esordisce come professionista nel 1993 formandosi accanto all'amico e maestro Massimo Bonfatti (autore di Cattivik). Scrive e disegna episodi del personaggio "Jo il Volontario" , scrive varie sceneggiature per il personaggio di Cattivik edito

da

Macchia

Nera.

E'

animatore

caricaturista e cabarettista. Lo spettacolo "COSE BUFFE" è una sintesi delle sue esperienze di attore e fumettista, è uno spettacolo di cabaret a fumetti.

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Vanna Vinci Fumettista, illustratrice e insegnante italiana, a seguito del diploma di Istituto Europeo di Design di Milano, apre a Cagliari insieme ad un'amica, lo studio grafico Mow Mow. Lavora con gli editori EL, Einaudi Ragazzi, Tam Tam, Arnoldo Mondadori Editore, Fabbri e collaborando con le pagine della cultura delL'UnitĂ . E nel 2001 vince il Premio Romics per L'etĂ selvaggia come miglior opera di scuola europea. Nel 2011 collabora con la Sergio Bonelli Editore, disegnando e scrivendo la sceneggiatura a una storia di Dylan Dog, "La villa degli amanti" e attualmente insegna presso l'Accademia di belle arti di Bologna.

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Orticanoodles Alita e Wally sono due giovani artisti italiani entrambi

innamorati

della

tecnica

dello

stencil, cominciano a creare insieme disegni e murales e si fanno conoscere velocemente nell’ambiente della street art internazionale. Interessante è stata la loro esposizione nel 2010 a Lugano intitolata “To be or not no be” con la quale hanno vuole approfondire il tema del teschio, da sempre utilizzato nella storia dell’arte

come

richiamo

alla

mortalità

dell’uomo, oggi simbolo effimero, privato della sua sacralità, di cui si appropria la moda, il design, l’arte contemporanea. Il dilemma shakespeariano porta a riflettere su che cosa resta di questi uomini e donne una volta tolta l’immagine che crea il loro status.

46


Settore: Letteratura

Niccolò Ammaniti Scrittore romano, conosciuto per aver vinto il Premio Strega nel 2007 con il romanzo “Come Dio comanda”, ma si è fatto apprezzare dal grande pubblico con il suo terzo romanzo “Io non ho Paura”, trasposto nell’omonimo film da Gabriele Salvatores. È un autore molto apprezzato dal nostro target di riferimento quindi ideale per dirigere il workshop sulla traduzione editoriale.

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Romana Petri

Scrittrice e traduttrice italiana, figlia del cantante e attore Mario Petri, vive tra Roma e Lisbona e insieme al marito dirige la casa editrice Cavallo di Ferro. Critica letteraria, traduttrice dal francese, dallo spagnolo, dal portoghese di autori come Jean-Marie Gustave Le Clézio, Alina Reyes, Adolfo Bioy Casares, Anne Wiazemsky, Helena Marques, Ana Nobre de Gusmão, Inês Pedrosa, João Ubaldo Ribeiro, ha recentemente tradotto dall'inglese Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain. Autrice di radiodrammi per la Rai, ha pubblicato diversi contributi per le testate Leggere, Nuovi Argomenti e l'Unità; collabora oggi con Il Messaggero e La Stampa. La sua scelta oltre che ad essere scrittrice dipende proprio dal fatto che avendo sempre tradotto ha la conoscenza editoriale a noi necessaria.

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Voce narrante

Neri Marcorè Attore,

comico,

imitatore,

doppiatore,

conduttore televisivo e cantante italiano. Personaggio eclettico, con la sua ironia è il candidato

ideale

per

raccontare

lo

svolgimento dell’evento di lancio di The Global

Hamlet

convenzionale”

con ma

un allo

occhio stesso

“non tempo

professionale e puntuale. La sua scelta oltre che ad essere scrittrice dipende proprio dal fatto che avendo sempre tradotto ha la conoscenza editoriale a noi necessaria.

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Paola Cortellesi

Sulla scena ormai da oltre 15 anni è conosciuta al grande pubblico Fase di realizzazione e timingper le sue straordinarie imitazioni, ma nella sua carriera si è fatta apprezzare anche come presentatrice, attrice e straordinaria interprete musicale.

50


4.5 Fase di realizzazione e timing Il viaggio di Amleto prevede quattro fasi di lavoro: 1. Analisi 2. Progettazione 3. Presentazione 4. Attuazione

La fase di Analisi sarĂ cosĂŹ suddivisa: 1. Incontro con Associazione The Global Hamlet 2. Analisi dei testi inerenti il progetto 3. Incontri di approfondimento con esperti 2013

Gen

Feb

mar

Apr

Mag

Giu

Lug

ago

Sett

Ott

Nov

Dic

1 2 3

51


La fase di Progettazione sarà così suddivisa: 1. Raccolta dei contenuti della fase precedente 2. Elaborazione dell'idea 3. Ricerca location 4. Contatti esperti workshop 5. Elaborazione campagna di comunicazione 2013

Gen

Feb

mar

Apr

Mag

Giu

Lug

ago

Sett

Ott

Nov

Dic

1 2 3 4 5

La fase di Presentazione sarà così suddivisa: 1. Presentazione dell'idea al committente associazione The Global Hamlet

2013

Gen

Feb

mar

Apr

Mag

Giu

Lug

ago

Sett

Ott

Nov

Dic

1

52


La fase di Attuazione sarà così suddivisa: 1. Selezione partecipanti workshop 2. Viaggia con Amleto: attività Social Network 3. Attività di stickering 4. Attività di guerrilla marketing 5. Attività di viral marketing 6. Attività di comunicazione convenzionale 7. Allestimento evento 8. Evento 9. Follow-up 10. Raccolta rassegna stampa

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Timing giornata evento 9.30

ingresso pubblico

10.00

presentazione progetto The Global Hamlet

10.30

inizio dei workshop

12.30

rinfresco

15.00

conclusione workshop

15.30-17.00

organizzazione e definizione delle quattro traduzioni

18.00

presentazione progetti

19.00

dimostrazione inserimento online da parte dell’editor

19.30

aperitivo

20.00

conclusione evento

.

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CAP 5

PATROCINI E SPONSOR 5.1 Patrocini

La Provincia di Roma è l'ente locale al centro dei rapporti tra Stato, Regione e Comune, un organo di mediazione, un punto di riferimento per gli abitanti, i servizi, le infrastrutture della città di Roma e dei comuni di appartenenza. La Provincia di Roma potrebbe sostenere questo evento considerandolo importante per lo sviluppo culturale e per l’immagine della capitale.

Il patrocinio del Comune di Roma è il riconoscimento ufficiale di apprezzamento e di adesione ad iniziative ritenute meritevoli per le finalità di promozione culturale, artistica, o scientifica che si svolgono all’interno della città di Roma. 55


L’azienda di Trasporto Pubblico Locale di Roma Capitale gestisce ogni forma di mobilità collettiva all´interno dell´Area Metropolitana di Roma

attraverso

mezzi

di

superficie,

metropolitane e ferrovie. Potrà dare all’evento la possibilità di realizzare le attività previste nel piano di comunicazione rendendo disponibili i propri mezzi di trasporto.

AMA S.p.A. è il più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali avente come obiettivo la gestione dei servizi ambientali in materia di rifiuti basata su criteri di sostenibilità e minimizzazione degli impatti ambientali e funzionale a più generali obiettivi di

incremento della

urbano,

della

sua

qualità dell'ambiente salvaguardia

e

di

miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie. Potrà dare all’evento la possibilità di realizzare le attività di affissione e stickering previste nel piano di comunicazione. 56


57


Acea è una delle principali multiutility italiane attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente.

Potrà

dare

all’evento

la

possibilità di realizzare le attività di affissione e stickering previste nel piano di comunicazione.

Il Teatro di Roma dispone di sedi adatte all'ospitalità di grandi eventi, con particolari caratteristiche

architettoniche,

logistiche

e

funzionali che rendono l'offerta dei suoi spazi particolarmente

competitiva

e

interessante. Detiene il Teatro Argentina e il Teatro India. Questo patrocino potrebbe essere utile proprio per poter disporre degli spazi all’evento necessari.

58


La Fondazione è una delle istituzioni di maggior prestigio, in Italia e in Europa, per la promozione e la diffusione dell’arte, del teatro, della danza e della

musica

contemporanee.

Promuove

la

conoscenza del patrimonio storico, artistico, spirituale e scientifico della città. Crocevia di scambi culturali con il mondo intero, Fedele alla propria missione, Romaeuropa ha perseguito e raggiunto negli anni l’obiettivo di avvicinare un pubblico vasto e composito alla creazione artistica

contemporanea

mondiale,

potrebbe

quindi ampliare il target dell’evento.

59


International Network on Writing Art Research and Development è un gruppo internazionale di esperti che opera per la valorizzazione della creatività urbana attraverso seminari, workshop, convention, ricerche e progetti nelle università, con enti pubblici, per privati ed in collaborazione con associazioni e operatori culturali. Si impegna nella

produzione

di

libri,

eventi,

mostre,

audiovisivi e riqualificazioni urbane. Dato il profondo supporto che offre, affinché possa espandersi il concetto di creatività, INWARD potrà sostenere il nostro evento come già ha fatto in passato con numerosi progetti culturali.

60


L’unione europea di Accademie e scuole di teatro, riunisce istituzioni incentrate su una formazione di tipo teatrale, con l’intento di aiutare le generazioni più giovani a tirar fuori la propria essenza sul palcoscenico. Sostiene inoltre anche economicamente parte dei teatri europei e degli eventi per portare in essi una maggior affluenza

di

pubblico.

Il

legame

che

l’associazione è in grado di creare tra il mondo dei

giovani

studiosi

e

quello

della

vita

professionale potrà essere un punto di forza per il target a cui punta The Global Hamlet.

61


La Scuola Internazionale di Comics nasce come studio di Fumetto e di Sceneggiatura, incrementando negli

anni

la

propria

attività

con

i

settori

dell’illustrazione, della grafica, del cartone animato 2D, 3D e del web design. La Scuola è strutturata come un’evoluzione della “bottega artigiana” dei grandi maestri del passato, ed è questo che la rende perfetta per il nostro evento che vuole riportare un personaggio del passato a poter vivere nell’era contemporanea.

62


La Sapienza è la prima università in Europa il cui scopo è contribuire allo sviluppo della società attraverso la conoscenza, la ricerca, la formazione di eccellenza e la cooperazione internazionale. L’università romana raggiunge livelli di eccellenza in campi di ricerca quali l’archeologia, la fisica e l’astrofisica, le scienze umanistiche e i beni culturali, l’ambiente, le nanotecnologie, la terapia cellulare e genica, il design, l’aerospazio. Utile per incrementare il nostro target.

Attraverso

una

regolare

programmazione

d’incontri, proiezioni, concerti, mostre e visite guidate, coinvolge autori ed editori, librerie, biblioteche,

associazioni,

protagonisti

della

cultura, in uno scambio continuo di linguaggi e di esperienze, dalla letteratura all’arte, al cinema, alla musica. La finalità è di comunicare il proprio patrimonio riguardo ai temi ed alle curiosità legate al contemporaneo, obiettivo stesso del nostro evento.

63


L’Associazione di Scuole di Italiano come Seconda Lingua raggruppa la maggior parte delle scuole d'italiano che operano in varie parti d'Italia. Fondamentale diventa per essa il concetto di traduzione che si sposa proprio con il progetto The Global Hamlet. L’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, rilascia diplomi accademici di primo livello e di secondo livello nel campo della drammaturgia teatrale per attori e registi; è entrata a far parte del comparto dell'Alta formazione artistica e musicale finanziata dal Ministero dell'istruzione università e ricerca e dal Ministero per i beni e le attività culturali. L'Accademia inoltre svolge attività di spettacolo, di studio e ricerca e di promozione culturale. Riteniamo, dunque, che la sua partecipazione e il suo contributo, durante

il

nostro

evento,

possano

essere

indispensabili.

64


5.2 Proposte main sponsor

I main sponsor garantirebbero al nostro evento un cospicuo contributo economico, guadagnando da parte loro un grande ritorno d’immagine e visibilità.

La scelta potrebbe ricadere su delle compagnie aeree in quanto il nostro progetto prevede “Il Viaggio di Amleto” e i viaggi che compiono le numerose traduzioni sono a distanze raggiungibili in fretta solo attraverso un aereo. Compagnia

Aerea

principale compagnia

Italiana aerea

S.p.A. è italiana

la con

destinazioni nelle principali mete di tutto il mondo. Ad aprile la sua flotta (comprese quelle di Alitalia CityLiner, CAI-First e CAI-Second)

comprende

134 aeromobili.

65


Il viaggio di Amleto potrebbe anche far riferimento ad un viaggio in un differente emisfero: quello sensoriale, che attraversa un cielo colmo di differenti

canali:

educativi,

informativi,

intrattenitivi, romantici, avventurosi, storici e così via.. Sky è una piattaforma televisiva italiana che svolge la propria attività nel settore delle Pay TV via satellite, offrendo ai propri abbonati una serie di servizi, anche interattivi. UniCredit è una delle banche commerciali leader in Europa con una forte presenza in 22 paesi ed una rete internazionale complessiva distribuita in circa 50 mercati, con più di 9.300 sportelli e oltre 156.000 dipendenti. Unicredit sponsorizza da sempre eventi legati allo sport, alla musica, all’arte e al tempo libero. Alcuni esempi sono il sostegno al MACRO di Roma e la partnership con il Castello di Rivoli. Fondamentale è l’attenzione che pone verso i progetti innovativi.

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5.3 Sponsor Tecnici Sony è un’azienda che presenta prodotti elettronici di consumo nei settori della comunicazione e dei servizi finanziari. Sin dal 1946, anno della fondazione, Sony ha segnato diversi punti di svolta nello sviluppo della tecnologia applicata alla vita quotidiana.

Chiederemo

alla

Sony

una

sponsorizzazione per le apparecchiature audio video e postazioni tablet necessarie per il nostro evento. Radio Rai è la direzione che si occupa della realizzazione dei programmi radiofonici della RAI, nonché della pianificazione generale della divisione radiofonica. Il termine è utilizzato in modo più generico per indicare il bouquet di canali radiofonici della RAI. Più indicata è il Canale Radio Rai 3 generalista culturale si occupa soprattutto di musica classica, letteratura e trasmissioni giornalistiche dal taglio elevato, che potrà essere presente come radio ufficiale dell’evento, inoltre pubblicizzerà l’evento attraverso degli spot che verranno mandati in onda durante la programmazione giornaliera della radio. 67


CAP 6

PIANO DI COMUNICAZIONE 6.1 Swot analysis Punti di Forza

Punti di Debolezza

Evento ad alto livello culturale

Alti costi degli allestimenti

Utilizzo di nuove tecnologie

Tempistiche brevi per l’allestimento

Location di forte impatto

Tempistiche brevi per l’organizzazione

Staff qualificato e specializzato

Presenza di testimonial famosi

dell’evento

Opportunità   

Minacce

Possibilità di partecipare \ assistere a

workshop tenuti da testimonial famosi

Firenze: Festival dell’ inedito, scouting dei

Possibilità di contribuire alla diffusione di

nuovi stili e talenti letterari;

un patrimonio culturale

Milano: Fiera Internazionale del Libro;

Sviluppo di un patrimonio accessibile a

Roma: Seconda edizione del Festival

tutti in rete

Internazionale del Cinema di Roma

Eventi collaterali :

68


6.2 Stakeholders Gli stakeholders dell’evento sono tutti coloro che mantengono un rapporto d’interesse, che influiscono e vengono influenzati positivamente dall’evento stesso.

69


6.3 Target

Il nostro evento è dedicato prevalentemente ad un pubblico mediamente colto; professionisti del settore; semplici curiosi che vogliono avvicinarsi al mondo della scrittura e dell’arte in generale; giovani creativi che possano sentirsi coinvolti in questo gioco letterario. È lo stesso tipo di pubblico in cui si riconosce l’esigenza di un’informazione e di una partecipazione culturale, quel pubblico che affolla i festival letterari-filosofici, le feste e le fiere di editoria, gli incontri con gli autori e gli addetti ai lavori. Focalizzeremo la nostra attenzione su queste quattro macro aree: letteratura, teatro, musica, illustrazione e grafica. Target letteratura L’obiettivo è coinvolgere professionisti del settore, professori universitari e studenti di letteratura, appassionati frequentatori occasionali e non di biblioteche, librerie, circoli e caffè letterari. Target teatro La collettività alla quale vogliamo rivolgerci è costituita non solo dagli spettatori in sala ma anche dagli studenti e dagli appassionati del teatro, critici teatrali, semplici interessati alle discipline performative degli attori stessi, pubblico già nel network del Teatro di Roma, nostro partner, e della location selezionata per l’evento.

70


Target musica Cercheremo di suscitare l’interesse di giovani artisti, appassionati di musica e frequentatori di concerti e festival perché uno degli obiettivi è appunto quello di attirare un pubblico giovane. Target illustrazione e grafica La grafica e l’illustrazione sono due campi molto vasti, ci occuperemo di catturare l’attenzione del maggior numero di studenti di scuole di fumetto, accademie ed istituti privati nel settore dell’illustrazione e grafica, appassionati e professionisti del settore.

6.4 Canali di comunicazione Per il nostro evento, abbiamo scelto di usare dei canali di comunicazione che coinvolgono le principali riviste specializzate e di maggior rilievo in Italia, con l’obiettivo di poter avvicinare il pubblico specifico analizzato nella sezione target.

Segnalazione eventi culturali

Artribune Testata di arte e cultura contemporanea che si occupa di recensioni per mostre, eventi e progetti culturali, della segnalazione di eventi d’arte e cultura ponendo un particolare focus anche su letteratura, cinema e teatro. Artribune ha 71.000 iscritti ed un magazine freepress distribuito in 55.000 copie in tutta Italia. 71


Exibart Magazine d'arte e cultura. Si propone come uno dei più efficienti e capillari strumenti di cultura, informazione ed approfondimento su ogni forma d’arte. Nel portale sono presenti numerose rubriche tematiche che riportano approfondimenti su settori specifici, libri, restauro, fotografia. Zero Guida che fornisce informazioni selezionate sul divertimento e il tempo libero nei grandi centri urbani. Zero è attentissimo nel cogliere ogni minima evoluzione nell'intrattenimento e nel consumo culturale, promuove e sostiene eventi e festival selezionati, e contraddistinti da un'attenzione alla cultura contemporanea, alle tendenze generazionali e ai nuovi linguaggi.

Testate specializzate in letteratura Línfera Rivista di letteratura pubblicata a Roma dalla piccola casa editrice Edizioni Progetto Cultura 2003 – è ormai una riconosciuta realtà editoriale alla quale collaborano prestigiosi scrittori e intellettuali, italiani e stranieri. Il quadrimestrale, organo del Movimento per la Neorinascenza letteraria, è edito in un grande formato cartaceo arricchito da illustrazioni d’arte: la pubblicazione non limita la sua indagine alla letteratura, trovando necessari argomenti di osservazione anche in altri luoghi della cultura, dell’arte e della società.

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Lettera Internazionale Edizione italiana di una rivista culturale trimestrale pubblicata in diversi paesi europei nelle rispettive lingue. La rivista, di natura interdisciplinare, è uno strumento di riflessione, approfondimento e ricerca storica e propone o temi più attuali del dibattito culturale contemporaneo relativi a letteratura, storia, filosofia, musica, arti figurative, scienze, politica, economia, identità religiosa ed etnica, affrontati da autori illustri e importanti esponenti della cultura mondiale.

Ellin Selae La rivista letteraria Ellin Selae è stata fondata nel 1991 e da allora esce regolarmente con frequenza bimestrale. Pensata come un libro, vuole essere compagna per chi ama leggere; strumento prezioso (con le sue molte rubriche) per chi ama scrivere; rivelatrice di nuovi punti di vista su questioni d'attualità e critica sociale, sempre con un occhio di riguardo alla civiltà letteraria. Come è nella tradizione delle migliori riviste letterarie di progetto, anche Ellin Selae è stata per molti autori esordienti la porta d'ingresso nel mondo editoriale. Di fatto è una enciclopedia letteraria in divenire: ogni numero è un volume di circa 100 pagine che non diventa “vecchio” con l’uscita del numero successivo o il passare del tempo, ma lo si può leggere o rileggere anche a molti anni dalla sua uscita.

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Testate specializzate in illustrazione e grafica

Busta Primo e unico freepack distribuito nelle più importanti città italiane. Una vera e propria busta in carta da pacchi, uno spazio dove grafici, illustratori, designer possono esprimere la loro creatività, ogni busta è numerata, ideata per divenire pezzo da collezione, al suo interno racchiude informazioni su iniziative culturali, artistiche e commerciali.

Fumetto La pubblicazione trimestrale della rivista sostenuta dall’Anafi (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione), fornisce un’insostituibile materiale di consultazione e lettura per chi si occupa di fumetti anche dal punto di vista filologico e storico, la stampa di volumi - originali, inediti o ristampe, di fumetti e/o di critica riservate ai soci. La rivista esce solitamente in concomitanza con le Mostre del Fumetto cui l’Anafi prende parte.

Frigidaire Rivista culturale italiana pubblicata a partire dal novembre 1980, si occupa di fumetto, arte, satira, letteratura, politica, filosofia, musica fusi in un insieme indissolubile, un'opera polifonica, un romanzo unico fatto di una moltitudine infinita di racconti diversi. Frigidaire è stata ed è ancora oggi una Enciclopedia post-moderna, un'antropologia del presente proiettata verso il futuro. Testate specializzate in teatro 74


Sipario Rivista che dedica particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea, italiana e straniera, sempre privilegiata nelle scelte editoriali e critiche. Ai testi di autori esordienti o poco noti al pubblico, Sipario dedica uno spazio mensile, pubblicando uno o più testi, promuovendo anche la diffusione e la traduzione di testi stranieri.

Teatro e Critica Testata giornalistica online fondata da Andrea Pocosgnich nel 2009. È un sito di informazione sul mondo del teatro, è una rivista di approfondimento, è una webzine culturale, è un punto di vista critico dal quale si osserva con attenzione la scena contemporanea. In queste pagine potete trovare recensioni teatrali, articoli di approfondimento, cartelloni dei teatri e dei festival, interviste ai protagonisti, reportage fotografici, notizie su bandi e concorsi. Art’o Rivista di cultura e politica delle arti sceniche. Nasce nel 1998, sotto la direzione di Gianni Manzella. In quasi quindici anni di attività, la rivista si è affermata come la più importante pubblicazione italiana dedicata alle performing arts. Sulle sue pagine si sono alternate fin dall’inizio firme prestigiose della cultura internazionale, testimonianze di artisti, voci appartenenti all’ultima generazione della critica militante e degli studi più aggiornati. Hystrio 75


Trimestrale di teatro e spettacolo. Ogni numero contiene un dossier su uno specifico tema, uno "speciale" sulla situazione contemporanea, novità, ed eventi. Inoltre rubriche fisse, danza, teatro ragazzi, nuove compagnie, e recensioni di spettacoli italiani ed esteri.

Testate specializzate in musica

Il giornale della musica Mensile fondato nel 1985 da Enzo Peruccio, diventato quotidiano che racconta tutta la musica di qualità: classica, pop, jazz e world. Le pagine informano sugli spettacoli, sulle questioni organizzative e legislative, intervistano i protagonisti della scena teatrale e concertistica italiana e internazionale, sono al servizio dei giovani che si avviano a diventare professionisti della musica, dei docenti e degli studenti di Università e Conservatori, e delle scuole di musica; recensiscono libri, dischi, partiture e manuali didattici. XL – la Repubblica La Repubblica XL è un mensile edito dal Gruppo Editoriale Espresso rivolto ai giovani. Il nome del mensile è dovuto alla scelta di realizzare un giornale in formato extra large, capace di intercettare le nuove sensibilità di un pubblico giovane ma non solo. Il mensile si occupa infatti di musica, libri, cinema, videogame, hi-tech, fumetti, sport, tendenze, moda e viaggi.

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6.5 Campagna di comunicazione creativa Razionale e proposta di Visual Partire da una scrittura con penna e calamaio per arrivare alla tastiera del computer che permette un inserimento online immediatamente condivisibile con altri utenti. La fusione tra tradizione e innovazione identificherà il nostro logo. Nell’immaginario collettivo il monologo di Amleto viene rappresentato con lui che tiene in mano un teschio, falso mito per un personaggio che scopre il teschio del buffone di corte Yorick in un'altra scena della tragedia. Date le infinite versioni che sono state portate in scena a teatro essendo un’opera complessa, per renderla più scorrevole, è possibile che un regista nelle tante versioni abbia spostato il monologo durante la scena del V atto dove il Principe di Danimarca scopre il teschio. Immagine che si sposa perfettamente con il dubbio espresso nel monologo. Per queste ragioni scegliamo di inserire nel nostro visual una mano irreale che va componendosi di codici, utilizzando il linguaggio della crittografia, che regge un teschio simbolo di passato e antichità.

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6.6 Comunicazione non convenzionale “Per conquistare l’attenzione dei clienti, sempre più impermeabili ai messaggi pubblicitari, è fondamentale che le azioni interagiscano con loro, al fine di renderli ambasciatori spontanei del brand e spingerli ad alimentare passaparola virali”. (Busacca e associati)

Utilizzando e sperimentando le forme di marketing non convenzionale riusciamo a catturare l’attenzione del consumatore puntando alla creazione di aspettative ancora prima del lancio dell’evento. È una forma di comunicazione che fa leva sulle emozioni delle persone, suscitando così il loro interesse.

Azione di Stickering Lo stickering è una strategia che consiste nell’affiggere enormi quantità di adesivi di piccole dimensioni raffigurando il marchio dell’azienda o, nel nostro caso, il visual dell’evento affiancato dal qrcode che rimanderà alla pagina Facebook dell’evento, in spazi pubblici di grande affluenza ed in punti strategici per catturare l’attenzione di un target che spesso non sa neanche di essere tale. L’obiettivo è quello di ottenere una grande visibilità e di indurre l’osservatore a ricordare il disegno, il logo, l’icona, agendo sull’inconscio dell’individuo, il tutto a costi bassissimi. Lo stickering per il nostro evento verrà effettuato nelle diverse zone universitarie della Capitale, nelle linee metropolitane A e B, fuori le più

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importanti librerie, nelle principali Piazze della città e zone limitrofe alla location dove si terrà l’evento.

Azione di Guerrilla Marketing Per l’evento è prevista un azione di Guerrilla che prevede il coinvolgimento di attori professionisti; a tale scopo si ipotizza il coinvolgimento dell’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico che, in quanto partner, potrà attraverso i propri attori effettuere un’azione di Guerrilla nelle metropolitane A e B di Roma dove entreranno come semplici viaggiatori, ognuno in un vagone diverso. Nel corso del “viaggio” si alzeranno in piedi e interpreteranno la loro versione del monologo “Essere o non essere”. Alla fermata successiva, gli attori scenderanno dalla metro, come se nulla fosse accaduto. Gli attori effettueranno la stessa azione di Guerrilla Marketing anche nelle principali Piazze romane, principalmente nel weekend e in diversi momenti della giornata. L’obiettivo è lasciare gli altri passeggeri increduli, di creare in loro una curiosità che li porterà ad interessarsi su quello a cui hanno appena assistito. Al termine della loro performance gli attori lasceranno ai passanti dei flyer con i quali comunicheranno l’evento.Verranno realizzati dei video che documenteranno l’azione verranno diffusi tramite canali di comunicazione online, quali Youtube, Facebook, Twitter e Vimeo. Campagna di affisione Verranno realizzate delle campagne, in stretta relazione con alcune delle aziende del comune di Roma, per promuovere l’evento presentando per ognuna di esse una propria

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interpretazione della citazione più famosa della tragedia “Essere o non essere?”.dedicata al proprio brand. La campagna di affissione verrà effettuata: Alle fermate bus con l’headline Arriva o non arriva?

Sui cassonetti con l’headline: Pulito o non pulito?

Sulle centraline e sui pali della luce con l’headline: Acceso o non acceso?

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6.7 Web strategy Il web sarà un mezzo fondamentale per la comunicazione de Il Viaggio di Amleto in quanto buona parte della comunicazione verrà svolta su riviste edite on line e sui Social Network. Quest’ultimi verranno utilizzati per far conoscere i workshop a un target giovane e dinamico e per ricercare attraverso delle attività i partecipanti. Verranno utilizzati due canali di diffusione video, oltre al canale Youtube dedicato, nel quale verranno caricati video inerenti al progetto e alle attività di guerrilla per aumentare la visibilità essendo un canale più popolare, verrà utilizzato anche Vimeo per il coinvolgimento di un target più professionale, data la miglior qualità della grafica e della risoluzione. I social network dedicati saranno Twitter e Facebook. Attraverso Twitter si potrà creare un hashtag dedicato (es. #tgh) per dar la possibilità all’utente di rimanere sempre aggiornato sull’evento e contemporaneamente commentare in tempo reale. Facebook è il social media che meglio si presta al lancio di un evento, data la sua popolarità e soprattutto per la pagina Facebook Events, uno degli strumenti più potenti della piattaforma. Grazie al suo potere attrattivo, richiama facilmente utenti che prima, durante e dopo l'evento continuano a conversare sui temi trattati, creando in questo modo una comunità di persone fidelizzate. La comunicazione partirà dalla fase che precede l’evento, con la diffusione di contenuti e informazioni di carattere tecnico e logistico, come per esempio la presentazione dei temi, l’introduzione dei relatori o degli sponsor, le modalità di iscrizione e alla descrizione dell’iniziativa. Importante sarà continuare anche dopo l'evento, per raccogliere i feed back del pubblico e per dare un senso di continuità, pubblicando sulla propria pagina riflessioni, curiosità, aneddoti, in modo da stimolare gli utenti a scrivere a loro volta impressioni, suggerimenti e racconti, per dilatare l'interesse. Sul Social Network sarà indetto il gioco 81


“Viaggia con Amleto” per mezzo dell’utilizzo della geolocalizzazione; chiunque potrà registrarsi in qualsiasi luogo del mondo avente all’interno della via, della piazza, del quartiere il nome scritto per intero di uno dei personaggi dell’opera di Shakespeare, provandolo attraverso uno scatto fotografico. Il gioco sarà attivato venti giorni prima della data dell’evento. Ogni giorno sarà eletto vincitore chi riceverà più like al post pubblicato.

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Sui siti universitari, di letteratura, illustrazione, musica, teatro e di ogni azienda o società che deciderà di prendere parte al nostro evento compariranno dei banner che permetteranno l’accesso al portale globalhamlet.org suscitando l’attenzione dell’utente attraverso alcuni questiti: “Chi ha scritto veramente l’Amleto?” “Amleto tiene realmente un teschio in mano?” Il timing della web strategy è descritta dettagliatamente nel Gant del capitolo 4.5.

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APPARATO BIBLIOGRAFICO a. Bibliografia A. Abruzzese e D. Borrelli, L’industria culturale. Tracce e immagini di un privilegio, Carocci editore 2000. G. Andrew, The Shakespearean Stage, Cambridge Univeristy Press, 1992. P. Ariès, Les Fils de McDo: La McDonaldisation du Monde (1997), Edizioni Dedalo 2000. V. Bernabei, Shared Identities. Processi culturali e nuove forme del sé, Ipermedium libri 2012. C. Bukowski, Storie di ordinaria follia. Erezioni eiaculazioni esibizioni (1972), Feltrinelli 2005. P. Geddes, Cities in evolution (1915), William & Norgate 2000. J. Howe, Crowdsourcing, Luca Sossella Editore, 2010. P. Levy, Intelligenza collettiva (1996), Feltrinelli 2002. J. Kott, Shakespeare nostro contemporaneo (1956), Feltrinelli 2002. M. Mcluhan, Understanding Media: The extension of man (1964), Gli strumenti del comunicare traduzione di Ettore Capriolo, Il Saggiatore 1998. S. Pivato, Il secolo del rumore, Il Mulino 2011. W. Shakespeare, Amleto ; trad. Agostino Lombardo, Feltrinelli 2011. J. Tomlinson, Sentirsi a casa nel mondo, la cultura come bene globale, Feltrinelli 1999. A. Venanzi, Il testo teatrale nel Cinema: la trasposizione cinematografica di Amleto Bologna, Abstract della Tesi di Laurea, Luglio 1999. 84


b. Sitografia http://www.filippotimi.com/amleto2.html http://www.lenzrifrazioni.it http://www.officinefarneto.it http://ww.orticanoodles.com http://www.psicolab.net/2011/adolescenti-comunicazione-web http://www.roots-routes.org/2012/06/27/invisibiletitolo-provvisoriodi-vivianagravano/Lenz http://www.studioazzurro.com/ http://www.teatridiroma.it

c. Filmografia B. Luhrmann, William Shakespeare’s Romeo + Juliet, 20th Century Fox, USA 1996. J. Madden, Shakespeare in Love, Universal, USA 1998. M.F. Maestri e F. Pititto, Hamlet by Lenz rifrazioni, Parma 2000.

d. Musicografia F. De Andrè, Via della povertà, Canzoni, Produttori associati 1974. B. Dilan, Desolation Row, Highway 61 Revisited, Columbia Records 1965. Dream Theater, Pull Me Under, Images and Words, WEA 1991. F. Guccini, Ophelia, Due anni dopo, ENI 1970. L. Reed, Goodnight Ladie, Transformer, RCA Rercords 1972. New Trolls, Adagio, Concerto Grosso, Fonit-Cetra 1971. The Tiger Lillies, Hamlet, Baustelle Studio 2012. 85


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