Routin is fantastic_Ddn design

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Milano, September 2010 PAGE 1


Che cos’e’ l’UNHCR • L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e’ un’agenzia umanitaria in prima linea, 2 volte Premio Nobel per la pace • 116 paesi, 650 ONG partners • 97% dei finanziamenti proviene da contributi volontari • Sono disponibili solo il 50% delle risorse necessarie per i diversi interventi

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Cosa fa l’UNHCR PROTEGGERE i rifugiati e’ la missione dell’UNHCR

• 33 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case a causa di persecuzioni, guerre e violenze. • 3 su 4 sono donne e bambini. • Hanno perso tutto: le loro case, i loro beni, la loro comunita’ e i loro familiari. • Hanno bisogno di protezione, aiuto e di vivere dignitosamente. 3


La collaborazione Y&R & UNHCR • Novembre 2009 Y&R offre la sua creativita’ pro bono all’UNHCR Italia per la realizzazione di campagne di raccolta fondi rivolte sia ai cittadini che alle aziende • Gennaio - Maggio 2010 Y&R realizza insieme all’UNHCR Italia 2 campagne di direct mailing rivolte ai donatori dell’UNHCR • Luglio 2010: firma di un accordo formale di collaborazione • Prossimo step: azione congiunta mirata alla raccolta fondi con le aziende 4


ROUTINE IS FANTASTIC 5


Il Concept “Per far capire alle persone quanto sia disagevole non avere una casa e un tetto la marca invita decide di invitarle a riconsiderare la meravigliosa sensazione della propria routine.�

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Il progetto con le aziende • Routine is Fantastic è un operazione, un movimento, che UNHCR & Y&R desiderano creare insieme alle principali aziende italiane per diffondere un messaggio positivo legato ad un problema importante come quello dei rifugiati. • Routine is Fantastic e’ un’operazione di Corporate Fund Raising. 7


Il funzionamento Un’ esemplificazione del funzionamento del progetto. ?

Aziende Routine is Fantastic

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• Progetti di comunicazione • Comunicazione in area CSR • Creazione di prodotti “speciali” creati ad hoc legati alla mondo della routine • Operazioni co-branded Azienda + UNHCR

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Le Aziende da coinvolgere Ci interessano tutte le aziende che producono o offrono un servizio che è riconducibile ad una situazione di routine.

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Benefici per le Aziende • Possibilita’ di entrare a far parte di un movimento unico ad alto impatto comunicativo • Deducibilita’ fiscale integrale della donazione effettuata • Grande impatto motivazionale sui dipendenti • Immagine e reputazione • Possibilita’ di mettere in piedi una partnership di lunga durata con un organizzazione prestigiosa e credibile come l’UNHCR 10


Step Successivi 1. Prima verifica sulle aziende di un interesse potenziale all’iniziativa. 2. In caso affermativo incontro congiunto Y&R UNHCR con le aziende per pianificare la tipologia di operazioni da sviluppare. 3. Creazione del network di aziende.

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Un’operazione di riferimento • (Product) Red, scritto anche (RED) è un marchio no-profit rilasciato sotto licenza a varie aziende partner, i cui derivati vengono devoluti al Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria. L'iniziativa è stata annunciata il 26 gennaio 2006 al Forum Economico Mondiale a Davos, Svizzera. Il fondo globale ha indicato il Rwanda come primo beneficiario dei primi proventi della Product Red. • L'iniziativa è nata per accrescere la notorietà è i fondi della FGLATM, tramite una collaborazione con marchi prestigiosi, creando prodotti con brand (RED). • (RED) sfrutta la notorietà e le conoscenze economico delle aziende, ricavandone una percentuale sulle vendite che verrà reindirizzata al fondo globale, ad esclusione di una piccola percentuale usate per le spese di management, dall'altra parte l'azienda/partner ne guadagna in immagine e in vendite. • I marchi associati a (RED) sono American Express, GAP, Emporio Armani, Converse, Apple, Dell, Hallmark, Starbucks, Shazam e Windows. Oltre a prodotti a marchio (RED), la (Product) Red ha collaborato con il quotidiano britannico The Independent e la rivista Vanity Fair; inoltre ha organizzato un concerto chiamato (Red)Nights e fondato il (Red)Wire un music store/magazine on line. Dal 30 Novembre 2009 la nota multinazionale Nike entra a far parte della lista dei partner.

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Ideazione A cura di Martina Carlino e Daniela Coppola

Obiettivi : • Far conoscere e ampliare i donatori dell’ UNHCR , in un nuovo mercato, quello del design. • Far vivere in prima persona il concetto di “routin is fantastic” per portare nuovi clienti a conoscenza della realtà di UNHCR.

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Target: • Aziende specialiste nel settore del design • Cultori del design

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Concept dell’evento: Un percorso sensoriale può coinvolgere e motivare maggiormente un partecipante, verso una sensibilità più attenta. Routin is Fantastic non rimarrà più un semplice concetto scritto su un foglio, ma si tramuterà in un’emozione tangibile, così da rendere partecipe ogni singola persona.

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Il racconto di un rifugiato aiutato dall’ UNHCR accompagnerà gli invitati in un’esperienza sensoriale portando loro ad esplorare una routin differente, che potrà tramutarsi in vissuto per chi accetterà di mettersi in gioco. • Gli invitati si aggireranno all’interno di un reale disagio, percorreranno un ambiente casalingo inusuale, attraverso i loro cinque sensi. • Lo scopo del percorso è di suscitare delle emozioni che facciano riapprezzare questa routine.

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Il percorso : La location sarà divisa in 5 aree, in tre di esse verranno simulate vere e proprie stanze di un appartamento: • Salone • Camera da letto • Cucina • Stanzone per il buffet • Esterno 17


Salone  nel salone le persone saranno accolte a luce spenta, una voce narrante inizierà a raccontare cosa è avvenuto: “un terremoto ha devastato la loro casa”. Al termine di questa prima parte del racconto, si accenderanno le luci e gli ospiti saranno invitati a proseguire il percorso.

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Camera da letto  le luci sono accese, sparse per la stanza si troveranno mobili, forniti dalle aziende, gli unici intatti, che evidenziano la solidità dei materiali con i quali sono stati costruiti. Il racconto prosegue “ormai intorno sono tutte macerie e nella fretta il narrante non è riuscito ad infilarsi le scarpe” . A questo punto chi vorrà potrà levarsi le scarpe e proseguire su delle finte macerie situate sul pavimento.

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Cucina  ritroviamo altri mobili e la voce narrante che continua a raccontare : “ la sofferenza per il loro tetto crollato e per il loro pasto caldo ormai dimenticato” . Nella stanza vengono rilasciati aromi, odori gradevoli che “stimolino la fame”.

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Stanzone con il buffet ďƒ la voce narrante conclude il suo racconto, agli ospiti viene servito il rinfresco, ma il pasto non può essere consumato perchĂŠ mancano le posate.

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Esterno  all’esterno, o in un’altra stanza interna, gli ospiti potranno trovare uno stand del UNHCR che li munirà di posate, per permettergli di assaporare quel pasto “un piatto colmo di cibo senza posata e come aver voglia di vivere,ma essere senza casa”. Il gesto simbolico di fornire gli ospiti della posata permetterà ad UNHCR di mostrare quanto il loro lavoro è indispensabile. 22


Finalmente risulterà possibile consumare il cibo preso dal buffet, accomodandosi sulle stesse sedie o tavoli portati dalle aziende, che sono stati situati all’interno del percorso, e allo stesso tempo osservarne il materiale e la struttura degli stessi, intagliati, che saranno sparsi per il cortile o stanza. In questo stesso ambiente, chi sarà interessato, potrà ricostruire la “propria” casa, avendo a disposizione un plastico e delle miniature dei mobili, e portarsi a casa la foto (scattata con una polaroid) per ricordo. 23


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