Massena 20online aprile 2016

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MASSENA20 online Rivista mensile a cura dell’Ufficio Stampa dell’Ascom di Torino e Provincia

APRILE 2016

COMMERCIO: LE NUOVE SFIDE (pag.2)

NOVITA’ LAVORO 2016 opportunità e vincoli (pagina 4)

ELEZIONI ENASARCO modalità di voto (pagina 14)

PER ALERT nuovo servizio (pagina 17)


IL COMMERCIO TORINESE DI FRONTE ALLE NUOVE SFIDE DEL MERCATO Una delle principali peculiarità che caratterizza le prospettive di successo di un’attività commerciale è quella di sapersi adeguare alle mutevoli esigenze della clientela. Se da un lato, come abbiamo più volte considerato, Torino in questi ultimi anni, ha visto significativamente accrescere i flussi turistici e le loro ricadute economiche sul territorio, non possiamo non rilev ar e come il capoluogo metr opolitano, nell’ultimo quinquennio, sia stato investito da molti, profondi cambiamenti economici e sociali cui il sistema distributivo locale si sta adeguando. In primo luogo per gli effetti di una crisi economica che nell’area metropolitana torinese si sono fatti pesantemente sentire con una contrazione ancora nell’ultimo quinquennio del 5,4% delle imprese (erano 237.910 nel 2010) con punte attorno al – 10% nei settori dell’agricoltura, dell’industria, delle costruzioni e, sebbene in misura minore, dello stesso commercio; dati soltanto mitigati dalla crescita

nei settori del turismo e dei servizi alla persona. Una dinamica che ha pesantemente condizionato anche l’andamento dell’occupazione con una contrazione sempre nell’ultimo quinquennio del 5% dei lavoratori dipendenti con punte particolarmente significative nei settori delle costruzioni, dei servizi pubblici e sociali, nonché dell’industria, unita ad un massiccio ricorso alla Cassa Integrazione ammortizzatore ultimamente in diminuzione. Questa situazione ha indubbiamente inciso sul potere di spesa delle famiglie torinesi che come si può rilevare da alcuni dati dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Torino presenta una graduale crescita fino al 2008 per poi registrare nel 2009 e nel 2010 significative contrazioni (da 2.586 euro a 2.226 euro) con una sostanziale stabilizzazione negli anni successivi.

editoriale commercio: nuove sfide

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novità mondo del lavoro opportunità e vincoli

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canone Rai novità

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attualità approfondimenti

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enasarco modalità di voto

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il servizio del mese Pec alert

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dalle categorie approfondimenti

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credito crowdfunding

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formazione approfondimenti

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editoriale

dalla provincia approfondimenti

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editoriale

Parallelamente si assiste ad altre due profonde trasformazioni che investono l’area metropolitana torinese con il graduale invecchiamento della popolazione e l’aumento dei residenti stranieri. Negli ultimi cinque anni infatti a Torino l’incidenza della popolazione anziana sale di quasi 1 punto percentuale raggiungendo circa il 26% del totale negli altri comuni dell’area metropolitana l’incremento risulta essere ancora maggiore con una lievitazione di oltre 7 punti percentuali giungendo a sfiorare il 30% del totale dei residenti. Interessante considerare inoltre che se a Torino la popolazione non diminuisce, ciò è dovuto al significativo incr emento dei residenti stranieri ( + 27.149 unità) che compensano i trend di nati mor talità negativi della popolazione locale. Crisi economica e perdita di potere d’acquisto delle famiglie, unite ad una società che sempre di più sta invecchiando e sta diventando multietnica, sono i nuovi scenari di mercato entro cui le nostre imprese sono chiamate a muoversi ed a rimodular e la lor o of fer ta commerciale.

Non è un caso che strutture e formule distributive consolidate nel tempo ma che non hanno saputo adeguarsi a questa nuova realtà siano entrate in crisi mentre stanno affermandosi nuove imprese che hanno saputo cogliere i cambiamenti in atto, con adeguate risposte, sia in termini di target di clientela che di innovazione tecnologica. Si tratta di forze dinamiche che sanno usare le nuove tecnologie e rivolgersi ad un pubblico sempre più eterogeneo Da sottolineare inoltre come, sempre più spesso, i grandi gruppi distributivi pongono crescente attenzione ad un loro sviluppo urbano nelle città con l’utilizzo di format e tipologie commerciali nuove, in precedenza tipicamente appannaggio delle medio piccola distribuzione, così come il crescente peso in termini di quote di mercato dei discount e dell’e-commerce.

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Stiamo attraversando una fase di grandi cambiamenti sia per quanto riguarda la domanda che l’offer ta destinata a sconvolgere tutti i tradizionali sc hemi di appr occio al mercato, di fronte alla quale sarà sempre più fondamentale per le imprese far crescere la propria disponibilità all’innovazione e capacità di competizione. Proprio per questo motivo l’Ascom da tempo, pur non rinunciando alla tutela dei legittimi interessi delle aziende associate, ha privilegiato la scelta di porsi come “bussola” per aiutare gli associati ad affrontare i nuovi scenari di mercato con tutta una serie di nuovi supporti e servizi. 17 Ti aspettiamo in Ascom per renderti partecipe! Maria Luisa COPPA Presidente Ascom Torino e Provincia

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lavoro

NOVITA’ LAVORO 2016

Tra opportunità e vincoli alcune istruzioni per l’uso

Nella

funzione di servizio che questo notiziario vuole avere, non sempre possiamo raccontare di opportunità e nuovi progetti per le imprese. Talvolta ci tocca dare conto di rigidità e vincoli che il legislatore pone all’imprenditore, quale datore di lavoro, che frenano la crescita e che impegnano in adempimenti burocratici chi invece dovrebbe volare alto e sviluppare il proprio progetto d’impresa! In ogni caso Ascom Torino è al fianco dell’Imprenditore. L’aggiornamento sui temi del lavoro di oggi non solo parla di rigidità di gestione, ma rasenta l’iniquità, basando la scelta del legislatore sulla falsa convinzione che il primo obiettivo di un datore di lavoro sia “fregare” il prossimo o lo Stato. Sul convincimento che così si possano contrastare le “dimissioni in bianco” il legislatore ha introdotto dal 12 marzo scorso l’obbligo di dare le dimissioni solo mediante un modulo telematico

Non si parla di convalida, ma di modalità unica per dimettersi volontariamente dal lavoro: in estrema sintesi, il dipendente che voglia lasciare l’azienda non scrive più la sua lettera di dimissioni ma: -  -  -  -

Richiede all’Inps il proprio PIN dispositivo: lo fa tramite il sito dell’Istituto, e attende pazientemente a casa che arrivi la raccomandata postale con la password per abilitarlo Successivamente si registra su un altro sito, il portale clicklavoro del Ministero del Lavoro, ottenendone le credenziali. -  Con questi passaggi può accedere, nell’area riservata, al modulo telematico, sul quale deve trascrivere una serie di dati, tra cui un indirizzo Pec valido del proprio datore di lavoro -  Compilato il modulo, l’invio genera una comunicazione all’ispettorato del lavoro ed una mail all’azienda, - se l’indirizzo era corretto - da cui formalmente il datore di lavoro viene a conoscenza della volontà del proprio dipendente .

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lavoro NOVITA’ LAVORO 2016 tra opportunità e vincoli alcune istruzioni per l’uso

….e se non c’è il tempo per tutto ciò? E se il lavoratore si rende irreperibile? Tocca al datore di lavoro contestare l’eventuale assenza e sostenerne i costi connessi! A proposito di costi: l’omissione dell’invio telematico del modulo rende inefficace la dimissione, ossia fa proseguire il rappor to di lavoro; la manomissione del modulo determina una sanzione in capo all’azienda da 5.000 a 30.000 euro! Ed in tutto questo Ascom che fa? Mettiamo a vostra disposizione due strumenti: Siamo in diretto contatto con il Ministero del Lavoro, mediante i colleghi di Confcommercio per ottenere i chiarimenti e le flessibilità operative necessarie e abbiamo contatti con esponenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per chiedere l’abrogazione d questo adempimento di legge.

Insieme al nostro patronato 50&più Enasco, abbiamo reso disponibile una procedura alternativa a quella affidata al solo lavoratore, che prevede che il dipendente possa farsi assistere dal nostro patronato, senza dover accreditarsi on line, semplicemente dando al patronato mandato di effettuare per proprio conto la comunicazione.

Ogni informazione ed approfondimento su questo servizio gratuito di Ascom, dedicato alle proprie Aziende Associate e clienti, ai consueti riferimenti dell’Associazione. Carlo Alberto CARPIGNANO Direttore Ascom Torino e Provincia

Per qualsiasi necessità rivolgetevi in Ascom! I servizi dell’area lavoro della nostra associazione sono a disposizione per rispondere alle vostre domande. Potete chiamare lo 0115516256-337-253 o scrivere a relazionisindacali@ascomtorino.it E non dimenticate ogni settimana di leggere la ricetta “ingredienti di lavoro: cosa bolle in pentola questa settimana”: la trovate nelle news in evidenza del nostro sito www.ascomtorino.it

Buona lettura! Carlo Albero Carpignano

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fiscale CANONE RAI pronto il modello per autocertificare il mancato possesso della televisione L’Agenzia

delle Entrate ha approvato il modello con cui i titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica potranno certificare di non possedere un apparecchio televisivo, superando così la presunzione di possesso introdotta dalla legge di Stabilità 2016. La dichiarazione sostitutiva avrà effetto per l’intero canone dovuto per il 2016 se presentata tramite raccomandata entro il 30 aprile 2016, oppure in via telematica entro il 10 maggio 2016. A tal fine l’invio sarà possibile per il tramite di un’applicazione web, che sarà resa disponibile a partire dal prossimo 4 aprile sul sito delle Entrate, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel oppure per il tramite di un intermediario abilitato. Vediamo meglio di cosa si tratta: La legge di Stabilità 2016 ha introdotto - ai fini dell’applicazione del canone RAI - una presunzione di possesso dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza elettrica nel luogo in cui il soggetto risiede anagraficamente. La stessa norma stabilisce che, per superare tale presunzione, a decorrere dall'anno 2016, è possibile rendere una dichiarazione sostitutiva da presentare all’Agenzia delle Entrate, e a tal fine, il 24 marzo 2016, l’Agenzia ha approvato il modello di dichiarazione

sostitutiva utilizzabile dai titolari di utenza per la fornitura elettrica, definendone le modalità e i termini di presentazione. Il modello di dichiarazione sostitutiva dovrà essere presentato direttamente dal c o n t r i bu e n t e o d a l l ’ e r e d e t r a m i t e un’applicazione web, che sarà resa disponibile a partire dal prossimo 4 aprile sul sito internet delle Entrate, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel, oppure per il tramite di un intermediario abilitato come ad esempio la Unaservizi Srl, ovvero la società per i servizi alle imprese del gruppo Ascom Confcommercio Torino. Nei casi in cui non sia possibile l’invio telematico, è prevista la possibilità di presentare il modello, insieme a un documento di riconoscimento, tramite servizio postale in plico raccomandato senza busta all’indirizzo dell’Agenzia delle Entrate di Torino.

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Il modello potrà essere presentato anche per segnalare che il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica, del quale deve essere indicato il codice fiscale. È questo il caso, ad esempio, di due soggetti che facciano parte della stessa famiglia anagrafica, pur risultando titolari di utenze elettriche separate. La dichiarazione sostitutiva, inoltre, può essere resa dall’erede in relazione all’utenza elettrica transitoriamente intestata a un soggetto deceduto. Per il 2016, la dichiarazione sostitutiva avrà effetto per l’intero canone dovuto per l’anno 2016 se presentata tramite raccomandata entro il 30 aprile 2016, oppure in via telematica entro il 10 maggio 2016. La dichiarazione presentata tramite.

raccomandata dal 1° maggio 2016 ed entro il 30 giugno 2016, oppure in via telematica dall’11 maggio 2016 al 30 giugno 2016, avrà effetto per il canone dovuto per il semestre luglio-dicembre dello stesso anno. La dichiarazione presentata dal 1° luglio al 31 gennaio 2017 avrà effetto per l’intero canone dovuto per l’anno 2017. I soggetti che attivano una nuova utenza di fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale, e che non siano titolari di altra utenza residenziale, dovranno presentare la dichiarazione sostitutiva entro la fine del mese successivo alla data di avvio della fornitura per avere effetto a partire dalla stessa data e fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Francesco DUGHERA Responsabile Ufficio Fiscale e Contabilità

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attualità FORMAZIONE TRIENNALE SOMMINISTRAZIONE: Attenzione al rispetto dell’obbligo! Come previsto nell’art. 5, comma

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3, L.R n. 38/2006 i titolari o delegati di attività di somministrazione alimenti e bevande hanno l’obbligo di frequentare per ciascun triennio un apposito corso di formazione in materia d’igiene, sanità e sicurezza. Il corso di cui sopra è obbligatorio ed il secondo triennio di vigenza dell’obbligo risulta già scaduto il 29 febbraio 2016. Il terzo triennio di formazione decorre dal 1° marzo 2016 e scade il 28 febbraio 2019.

Vi ricordiamo che il mancato rispetto alla for mazione obbligatoria comporta una diffida ad adempiere entro 60 giorni dall’accertamento e il pagamento di una sanzione immediata. Qualora entro i 60 giorni di cui alla diffida non si ottemperasse ancora all’obbligo di formazione, l’esercizio dell’attività verrà sospeso. Essendo stati effettuati già controlli sul territorio regionale, s’invitano gli operatori che non hanno ancora frequentato il corso, ad adempiere a tale

obbligo di legge. Per far fronte a questa esigenza l’Epat/Ascom organizza per i propri associati i corsi previsti per la formazione triennale relativo al triennio 2016/2019. Per informazioni e iscrizione contattate i nostri uffici nella persona della Signora Patrizia Spina tel. 011/5516153 mail: p s p i n a @ a s c o m t o r i n o. i t o marketing@ascomtorino.it

PORTALE WEB PAGAMENTO SIAE: La

Siae sta attivando un nuovo portale web per consentire agli operatori di svolgere tutte le operazioni relative allo abbonamento attraverso questo canale on line. Fipe, con la propria delegazione, si è da tempo attivata presso gli uffici Siae per la realizzazione di questo servizio innovativo che ser virà a semplificare ed accelerare tali adempimenti burocratici, con un notevole risparmio di tempo per gli opera-

tori del settore, giustamente impegnati nelle loro attività. Il portale si affiancherà alle consuete modalità di pagamento dei diritti d’autore (uffici territoriali SIE e MV) fermo restando l’obbligo di munirsi del certificato EPAT per ottenere lo sconto relativo. In fase di prima applicazione, il portale sarà attivo solo per i rinnovi degli abbonamenti, per tanto, qualora un’attività debba richiedere per la prima

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volta l’abbonamento alla musica d’ambiente dovrà recarsi, come di consueto, presso le sedi territoriali competenti della Siae. Le indicazioni per il suo utilizzo verranno fornite a breve, la Siae sta infatti predisponendo un manuale per l’utenza che verrà pubblicato sul sito e inviato anche alle Associazioni per la sua maggiore diffusione. Per maggiori chiarimenti contatta i nostri uffici allo: 011/55.16.153 - 121.


attualità VARA AMBULANTI: il controllo slitta al 1° Ottobre La

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G i u n t a Re g i o n a l e h a recentemente approvato il differimento dei termini, per l’anno 2016, della verifica della regolarità contributiva e fiscale per le imprese del commercio su area pubblica. Pertanto gli operatori commerciali avranno tempo fino alla data del 30 settembre per adempiere all’obbligo. Questa proroga, non nuova nell’ambito di applicazione

della norma, risulta essere la più generosa mai concessa in sei anni di funzionamento, ma da molte parti ha sollevato critiche perché la verifica si riferisce ai pagamenti di due anni orsono. Gli operatori regolari infatti, sostiene Fiva Confcommercio Torino, hanno mal digerito uno slittamento che ha il sapore della beffa, perché se un’impresa non riesce ad onorare gli obblighi previsti

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anni prima significa che si tratta di una condizione strutturale, che però comporta una concorrenza sleale nei confronti di chi con difficoltà e sacrifici si mantiene in regola.


attualità CERNOBBIO 2016

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L’Italia si conferma un paese molto attrattivo per i turisti stranieri con gli arrivi che sono aumentati del 50% tra il 2001 e il 2015 ma si tratta di presenze “mordi e fuggi”, i giorni di permanenza media sono diminuiti così la spesa media pro capite. La crisi insomma non risparmia uno dei principali asset del nostro paese. Questo il principale elemento che emerge dall’analisi sul settore presentata in occasione del 17esimo Forum Confcommercio che si è tenuto a Cernobbio il 18 e il 19 marzo scorso. Fra i temi al centro dei lavori, i deficit strutturali dell’Italia, lo scenario economico e sociale e lo stato di salute del turismo.

Secondo i dati di Confcommercio e di Confturismo gli arrivi sono saliti oltre i 53 milioni di unità fra il 2001 e il 2015 e la permanenza media è scesa da 4,1 a 3,6 giorni e la spesa è scesa da 1035 a 670 euro a testa. Per il triennio 2016- 2018 le previsioni indicano una crescita degli arrivi del 3,6% da tutti i paesi soprattutto Cina e Stati Uniti Analizzando gli arrivi per aree di provenienza il turismo internazionale nel nostro paese è per il 70% di origine europea, tedeschi in testa, mentre il turismo cinese è divenuto in pochi anni il quinto mercato per arrivi, destinato a crescere ulteriormente.

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attualità CERNOBBIO 2016

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L’Italia insomma deve ripensare il suo modello di offerta turistica, dando centralità ad un settore che rappresenta una potentissima leva di crescita e di sviluppo ma anche di coesione territoriale. La parola d’ordine che giunge da Cernobbio è quindi più promozione per far conoscere tutto il paese. Oltre alle mete più classiche come le città d’Arte di Cultura per Confcommercio e Confuturismo è necessario valorizzare il mare e la montagna e i percorsi enogastronomici. Il turismo rappresenta quindi una straordinaria risorsa è un importante volano di sviluppo e di crescita ma occorre ripensare il nostro modello di offerta in grado di valorizzarne sempre più la qualità e la fruibilità, creando così le condizioni per prolungare la presenza dei turisti. “L’Italia – ha sottolineato Carlo Sangalli presidente di Confcommercio ha bisogno di meno tasse e meno spesa pubblica. Il turismo rappresenta una grande occasione per migliorare l’economia del

pese, creare occupazione e generare maggiore ricchezza” Le “zavorre” individuate da Confcommercio sono quattro: il deficit di infrastrutture che ostacolano gli investimenti stranieri, l’eccesso di burocrazia (perdite di tempo negli uffici pubblici e ritardi nella giustizia civile), l’aumento dell’illegalità verso imprese e famiglie e un sistema scolastico inadeguato nella formazione professionale dei giovani.

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attualità SICUREZZA SUL LAVORO nuove modalità per le denunce di infortunio e malattia professionale

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Con una circolare del 21 marzo l’INAIL ha fornito le istruzioni sulle novità procedurali di invio telematico dei . certificati di infortunio e malattia professionale, nonché di trasmissione delle relative denunce. Tali novità conseguono alle modifiche normative introdotte dal Jobs Act e sono operative dal 22 marzo 2016 e consistono in: Medici e strutture sanitarie: 1. trasmettono direttamente all’INAIL, per via telematica, i certificati di infortunio e malattia professionale, attraverso l’apposito servizio reso disponibile sul portale dell’Istituto; 2. forniscono al lavoratore il certificato medico con l’indicazione del numero identificativo del certificato, della data di rilascio e dei giorni di prognosi; 3. in fase di avvio del nuovo regime, nel caso in cui non risulti possibile effettuare la trasmissione telematica, inviano il certificato tramite PEC alla sede INAIL competente in base al domicilio del lavoratore, e consegnano il certificato al lavoratore stesso per il successivo inoltro al datore di lavoro. Lavoratore: 1.  fornisce al datore di lavoro il numero identificativo del certificato, la data di rilascio e i giorni di prognosi; 2. in fase di avvio del nuovo regime, qualora non disponga del numero identificativo del certificato, continua a consegnare al datore di lavoro il certificato medico in forma cartacea. Datore di lavoro: 1. dal 22 marzo 2016 è esonerato dal trasmettere all’INAIL il certificato medico di infortunio e malattia professionale; 2. dalla medesima data è esonerato dal trasmettere all’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza le denunce relative agli infortuni mortali o con prognosi superiore a 30 giorni. Queste denunce sono rese disponibili direttamente dall’INAIL; 3. acquisisce il certificato di infortunio o malattia professionale, tramite PIN, attraverso la funzione “Ricerca certificati medici” disponibile all’interno dei Servizi Denunce di Infortunio, Malattia professionale e Silicosi/ Asbestosi, sul portale dell’INAIL. La ricerca del certificato avviene inserendo obbligatoriamente i seguenti dati: - codice fiscale del lavatore - numero identificativo del certificato - data di rilascio; 4. invia telematicamente la denuncia all’INAIL entro i termini previsti, che restano invariati. Tali termini decorrono dalla data in cui il datore di lavoro ha ricevuto i riferimento del certificato medico dal lavoratore (o il certificato cartaceo, in fase di avvio del nuovo regime, nel caso in cui il lavoratore non disponga del numero identificativo). Nella denuncia deve indicare obbligatoriamente il numero identificativo e la data di rilascio del certificato medico. Nel caso in cui il lavoratore non abbia fornito il numero del codice identificativo del certificato medico, nella denuncia il datore di lavoro deve indicare un codice fittizio di 12 caratteri alfa-numerici. .

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a b 3.

Nelle Sedi FNAARC Confcommercio della Provincia di Torino sono previs8 sistemi di assistenza al voto. Per informazioni: 011-5516212 fnaarc@ascomtorino.it fnaarc@ascomtorino.it



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Il servizio del mese

PEC ALERT Perchè

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aprire ogni giorno la Posta Elettronica Cer tificata (PEC)? O r a m a i l a P. E . C . ( p o s t a elettronica certificata) è diventata obbligatoria per tutte le aziende dalle ditte individuali alle società e deve essere comunicata al registro Imprese. Controllare giornalmente la PEC è diventata un’esigenza importante per gli effetti che la legge ricollega alle comunicazioni inviate con questo mezzo. Vediamoli di seguito: La P.E.C. ha lo stesso valore della raccomandata con ricevuta di ritorno; chi riceve una mail P.E.C. sulla propria casella, e non la apre, agisce come se fosse andato in posta a ritirare la raccomandata e poi non si fosse ricordato di aprire la busta! Il mittente che invia correttamente la mail P.e.c. riceve la “ricevuta di invio e di consegna” della propria mail (esattamente come il talloncino di ritorno della posta) anche se voi, che l’avete ricevuta, non l’ avete letta e quindi il mittente può opporre il “valore legale” della sua comunicazione La P.e.c. dà valore legale all’invio e al testo della comunicazione, allegati

inclusi. Sulla vostra p.e.c. possono essere consegnati anche documenti fir mati digitalmente e quindi per aprire queste comunicazioni dovete avere un programma apposito che permetta la lettura delle firme digitali. Chi vi può scrivere con “valore legale” della comunicazione? Enti pubblici: Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Equitalia, Inps, Inail , Ufficiali Giudiziari, tribunali, ecc. Enti privati: avvocati, notai, professionisti, clienti, fornitori. Ricordatevi che la vostra PEC è iscritta nel registro pubblico delle Imprese della CCIAA e quindi liberamente consultabile su Internet. Consigli per la ditta o l’azienda: Controllare periodicamente, preferibilmente ogni giorno, la casella di posta elettronica certificata; Quando ricevete un atto sulla PEC, salvate il messaggio ed i suoi allegati su un idoneo supporto (chiavetta USB o CD ROM o nell’archivio di sicurezza se il prodotto che avete acquistato lo prevede) ; se l’atto e gli allegati che ricevete sono firmati digitalmente, fatevi instal-

lare da un tecnico (sempreché non abbiate già effettuato questa operazione) un apposito pr o gr amma per scaricar e correttamente detti file. Informate immediatamente il vostro commercialista al fine di consentire di approntare, fin da subito, un’idonea difesa, ed evitare di incappare così in scadenze, decadenze e sanzioni. ECCO PERCHE’ ABBIAMO PENSATO A QUESTO SERVIZIO PER VOI: l’utilizzo della P.E.C. non è così immediato e spesso l’imprenditore sottovaluta l’importanza o non ha tempo di stare dietro ad una consultazione giornaliera della mail certificata. Per questo motivo molti clienti ci hanno chiesto di monitorare per loro la casella P.E.C. intestata alla loro attività. Venendo incontro a questa esigenza, gli utenti dei servizi paghe e contabilità, potranno sottoscrivere il servizio “Alert PEC” dal 1 aprile 2016. Con un canone annuale effettueremo, per gli aderenti, il monitoraggio giornaliero della loro casella p.e.c. e agiremo tempestivamente nell’avvertirli delle comunicazioni arrivate.



dalle categorie

ALIMENTARE E il diritto di critica su Facebook, vince

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Lo ha affermato il Tribunale di Pistoia, con sentenza 16 dicembre 2015. Riportiamo le motivazioni del giudice chiamato a giudicare su una querela per diffamazione. “Va infatti preliminarmente considerato che le espressioni si riferiscono ad attività svolte in un pub blico eser cizio ed in particolare alla qualità scadente dei servizi offerti; appare del tutto evidente che la lamentata preponderante presenza maschile alcuna diffamazione può comportare, mentre la critica alla composizione dei drink e cocktail, riguarda il gusto di un cliente evidentemente insoddisfatto, come pure la ristrettezza del locale. Dunque di non altro si tratta che di una scherzosa ed ironica recensione di un locale pubblico da parte di clienti insoddisfatti espressa con ironia ed espressione del diritto di critica costituzionalmente tutelato, che allorché si eserciti nei confronti di

un locale pubblico dilata i suoi confini dal momento che chi si mette sul mercato accetta rischio di critiche qualora i servizi offerti non soddisfino le aspettative di coloro che ne usufruiscono, tanto più quando tali servizi non sono gratuiti.” Riferendosi a precedenti il giudice richiama una sentenza della Cassazione Sez. 1, n. 36045 del 13/06/2014 per la quale: “Il diritto di critica si concretizza in un giudizio valutativo che postula l'esistenza del fatto assunto ad oggetto o spunto del discorso critico ed una forma espositiva non ingiustificatamente sovrabbondante rispetto al concetto da esprimere, conseguentemente, esclude la punibilità di coloriture ed iperboli, toni aspri o polemici, linguaggio figurato o gergale, poiché tali

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modalità espressive siano proporzionale e funzionali all'opinione o alla protesta, in considerazione degli interessi e dei valori che si ritengono compromessi”. La lotta ai mezzi di divulgazione di massa ed alla loro velocissima propagazione, continua. Il tema è caldo ed impone professionalità ed attenzione. La prima per cadere il meno possibile in critiche evitando fatti oggettivi che possano essere posti ad esempio di malcostume o disser vizio. Il secondo difendendosi sugli stessi strumenti in cui viene posta la critica. Ignorarla o peggio pensare a tutela legale espone a forti rischi. Claudio FERRARO Direttore EPAT


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dalle categorie la capacità tecnica sarà inoltre necessario elencare i servizi prestati negli ultimi tre anni, i collaboratori tecnici, le attrezzature di cui si dispone, i titoli di studio dei prestatori di servizio e dei dirigenti, il numero medio annuo di dipendenti impiegati e il numero di dirigenti negli ultimi tre anni. Il subappalto sarà generalmente libero, tranne che in alcuni casi. Sopra le soglie comunitarie bisognerà indicare una terna di subappaltatori. Nelle opere superspecialistiche e ad alto contenuto tecnologico si potrà subappaltare al massimo il 30% delle lavorazioni. In caso di inadempimento da par te dell’appaltatore o di richiesta del subappaltatore, è previsto inoltre il pagamento diretto da parte della Stazione Appaltante al subappaltatore. Perché ciò sia possibile, si dovrà verificare la regolarità contributiva dei dipendenti del subappaltatore. Nelle concessioni il rischio operativo sarà in carico ai privati e lo Stato non sarà tenuto ad intervenire in caso di difficoltà. Nelle concessioni di importo superiore a 150 mila euro, l’80% dei lavori dovrà essere affidato con una procedura ad evidenza pubblica, mentre il restante 20% potrà andare a società in house o controllate. I titolari di concessioni già in essere che non rispettano queste soglie dovranno adeguarsi entro due anni dall’entrata in vigore del Codice. Per il Presidente Ascomed Torino e Provincia, Marco Cossa, bisogna apprezzare in primis lo stop al massimo ribasso, un risultato lungamente atteso e da tempo al centro del dibattito tra le Associazioni edili e il Comune di Torino. Federica FIORE Responsabile settore

ABITARE E TECNOLOGIA NUOVO CODICE APPALTI: ADDIO AL CRITERIO DEL MASSIMO RIBASSO

Il

Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Codice Appalti. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, specifica che la qualità del progetto, delle imprese, delle Stazioni appaltanti e delle gare è diventata la parola chiave della riforma di tutto il settore dei contratti pubblici. Qualità e trasparenza dunque sono i binari lungo cui viaggia il nuovo Codice Appalti. Principi pensati per cambiare la vita delle imprese, la modalità di partecipazione e di aggiudicazione delle gare. Tutto con un unico obiettivo: la realizzazione di opere pubbliche in tempi e costi contenuti. Una delle svolte del nuovo Codice Appalti sta nel cambiamento dei criteri di aggiudicazione delle gare d’appalto. Dal massimo ribasso si passa infatti all’offer ta economicamente più vantaggiosa. Questo significa che il prezzo dovrà sempre essere controbilanciato da valutazioni sulla qualità delle proposte presentate. La qualità sarà assicurata da un sistema di qualificazione che coinvolgerà sia le imprese, attraverso le attestazioni SOA (dai 150 mila euro in su), sia le Stazioni Appaltanti, che avranno maggiore potere discrezionale nella valutazione della condotta delle imprese, ma che, a loro volta, saranno soggette ai controlli dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC). Il fatturato richiesto non potrà superare il doppio del valore stimato dell’appalto. Per provare

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dalle categorie

PERSONA FRANCHISING Il Franchising o Affiliazione commerciale è una

forma di collaborazione continuativa per la distribuzione di beni o servizi fra un imprenditore, affiliante o franchisor, e uno o più im p r e nd ito r i, a f filia ti o fr a nc hise e , giuridicamente ed economicamente autonomi ed indipendenti l’uno dall'altro, che stipulano un apposito contratto attraverso il quale: L'affiliante concede all'affiliato l'utilizzazione della pr opria for mula commer ciale, comprensiva del diritto di sfruttare il suo knowhow (l'insieme delle tecniche e delle conoscenze necessarie) ed i propri segni distintivi, unitamente ad altre prestazioni e forme di assistenza atte a consentire all'Affiliato la gestione della propria attività con la medesima immagine dell'impresa Affiliante. L'affiliato si impegna a far proprie politica commerciale e immagine dell'affiliante nell'interesse reciproco delle parti medesime e del consumatore finale, nonché al rispetto delle condizioni contrattuali liberamente pattuite. Le tipologie di franchising sono tre: Franchising di distribuzione, Franchising di servizi, e Franchising Industriale. Aprire un’attività in franchising offre differenti vantaggi quali: la riduzione del rischio di fallimento, in quanto un franchisor ha provato e testato il business concept sul mercato e gran parte dei difetti sono già stati risolti riducendo così al minimo i rischi per il franchisee;

Lo sfruttamento dei benefici derivanti dalle economie di scala, visto che tutti i franchisee insieme possono comprare a condizioni migliori ed ad un minor costo rispetto ad un business individuale; il supporto di promozione e pubblicità da parte della casa madre; un knowhow già sperimentato da apprendere, aumentando considerevolmente le probabilità di avere successo, un sistema di business collaudato e prodotti/servizi già testati sul mercato; l’assistenza nella gestione manageriale ed amministrativa, con corsi di aggiornamento e formazione. Per quanto riguarda le modalità di affiliazione, queste dipendono dalla tipologia del prodotto o del servizio proposto dall’affiliante, tuttavia dal 6 maggio 2004 è in vigore legge la n.129 che disciplina il sistema di collaborazione commerciale tra le imprese. Il sistema franchising tutela la cultura d’impresa e l’etica commerciale creando un circolo virtuoso tra le due parti, il franchisee ed il franchisor, che si traduce in un rapporto tra partner. La formula è quella del WINWIN ,vinco io affiliante e vinci tu affiliato.

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dalle categorie La formula del franchising riesce a far convivere l’organizzazione aziendale delle grandi imprese franchisor e la flessibilità delle microimprese franchisee, peculiarità che la rende particolarmente adatta ad affrontare i momenti di crisi dell’economia. L’alleanza fra il singolo imprenditore commer ciale e impr esa or ganizzata rappresenta una combinazione vincente sia per lo sviluppo, sia per la resistenza ai momenti di difficoltà. Nell’ambito di Confcommercio esiste Assofranchising , la più grande rete di imprese in franchising associate e dalla collaborazione Assofranchising – Confcommercio sono nati dal 2014 gli Sportelli Franchising ( punto di informazione permanente sul Franchising, gestito direttamente sul territorio da un funzionario Ascom-Confcommercio al quale è stato erogato un programma formativo da parte di Assofranchising). Ascom Torino è stata da subito protagonista attivando già nella prima tornata lo spor tello che opera attivamente da due anni fornendo informazioni sulle opportunità legate al franchising per nuovi imprenditori o per imprese già attive che vogliono riconvertire la propria attività. Tutti gli Sportelli Franchising operano in sinergia con Assofranchising e forniscono informazioni e assistenza gratuita ai candidati potenziali Franchisee per l'apertura di un punto vendita in Franchising. Tra le prossime iniziative il 28/29/30 aprile p.v. Ascom Torino parteciperà alla Fiera del Retail e del Franchising presso Bologna Fiere.

F&re sarà un appuntamento dedicato al business italiano e Inter nazionale. Franchising&Retail Expo ospiterà, infatti, il meeting annuale del World Franchise Council, l’organismo mondiale del Franchising. Ci sarà quindi la possibilità per tutti i brand di parlare con le oltre 40 delegazioni internazionali presenti, che nell’Area Internazionale saranno a disposizione per capire come sviluppare al me glio il pr oprio br and all’ester o. Assofranchising poi, seguendo la sua mission di diffusione della cultura del Franchising e, nel solco della stretta partnership avviata con Confcommercio-Imprese per l’Italia, ha previsto per tutti i visitatori di Franchising&Retail Expo un’area dedicata agli Spor telli Franchising delle sedi provinciali di Confcommercio, grazie ai quali il visitatore potrà essere seguito e consigliato in assoluta gratuità presso gli stessi sportelli sul territorio anche dopo la chiusura della manifestazione. Per informazioni tel . 0115516259/316 Barbara FERRO Responsabile di Settore

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dalle categorie stesso obiettivo: rendersi visibili agli occhi dei potenziali clienti e indurli a interagireCosa possiamo fare, allora, soprattutto se non sappiamo ancora bene quali siano le azioni più efficaci da intraprendere e se la nostra disponibilità di risor se (professionali, organizzative ed economiche) è limitata? Nella mia esperienza diretta ho potuto verificare come, spesso, sulle ali dell’entusiasmo e, perché no, della “moda”, moltissime imprese abbiano aperto un proprio sito web o una pagina aziendale su Facebook o su altri social network, per poi abbandonarli dopo un po’, quando i risultati (in termini di aumento della clientela e delle vendite) non si sono concretizzati. In molti casi mi sembra che questi imprenditori non abbiano colto un aspetto essenziale di questi “nuovi” canali e strumenti di comunicazione: senza obiettivi chiari, senza una strategia efficace e senza risorse adeguate agli obiettivi da raggiungere, essere presenti sul web non serve. Anzi, talvolta può anche essere controproducente.

SERVIZI E TRASPORTI FARE BENE LE COSE SEMPLICI PER PROMUOVERE LA NOSTRA ATTIVITA’ SUL WEB “Chi non guarda lontano, cadrà presto in difficoltà” ( I Dialoghi – Confucio)

Tutti noi possiamo osservare che il commercio è,

da sempre e principalmente, localizzato in luoghi dove c’è un’elevata concentrazione di persone. Dove esiste molto passaggio le possibilità di fare buoni affari aumentano, perché il negozio e le sue vetrine sono visibili ad un numero maggiore di individui. In alcuni casi è la concentrazione di persone ad attrarre l’offerta commerciale, in altri è una presenza massiccia ed articolata di offerta ad attrarre le persone. Le vie commerciali, i mercati ambulanti ed i centri commerciali sono altrettanti esempi di queste dinamiche. Esiste qualcosa di simile anche online? Certo: i marketplaces, i portali “verticali”, i siti che mettono a confronto le diverse offerte non sono poi molto diversi dalle articolazioni dell’offerta che possiamo osservare nella realtà. Anche in rete, come nella realtà, la densità di offerta ha una maggiore probabilità di attrarre la domanda e viceversa. Tuttavia, per quanto grande possa essere il numero di persone che transitano di fronte alle vetrine del nostro negozio fisico, questo non potrà mai eguagliare il numero di persone che potremmo, potenzialmente, raggiungere sul web. Il punto è che sul web, insieme a noi, sono presenti milioni di aziende che hanno il nostro.

Sito web aziendale e Social Media Avere un proprio sito su Internet e farne uno strumento redditizio per la crescita dei propri affari richiede una progettazione e degli investimenti, spesso, non banali, senza, tuttavia, di per sé, dare una garanzia di successo. Un sito vetrina la cui realizzazione ha dei costi abbastanza contenuti, può rappresentare un primo passo per chi non se la sente di affrontare investimenti particolarmente onerosi, a patto che si sia consapevoli del reale vantaggio che una scelta del genere può creare. (continua)

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dalle categorie In altri termini l’attività online non è, da questo punto di vista, molto diversa dalle attività offline : come non si può improvvisare l’apertura di un negozio fisico, è altrettanto poco prudente iniziare un’attività online senza un’adeguata pianificazione. Costruire la propria visibilità aziendale in rete vuol dire investire (quantomeno del tempo) su un progetto con pazienza, tenacia ed un approccio di medio lungo periodo, senza aspettarsi risultati immediati da giorno dopo, ed anche saper scegliere i fornitori adatti per i nostri obiettivi. Non è necessario che un negozio faccia tutto quello che è possibile fare in rete e lo faccia subito, così come è sconsigliabile che, come alternativa, non faccia nulla. Esiste un altro modo, che spesso genera maggiori soddisfazioni, minori rischi e costi : fare un passo alla volta. Incominciando a fare bene le cose semplici.

SERVIZI E TRASPORTI (segue) Un sito di questo tipo ha, infatti, la funzione di mostrare quello che vogliamo offrire e di illustrarne le caratteristiche, ma permette una interazione piuttosto limitata con chi lo visita e, soprattutto, non genera di per sé traffico di visitatori. Nel web 2.0 sono i social network che possono contribuire egregiamente a generare traffico verso il sito aziendale e che danno, soprattutto, la possibilità di avere una relazione diretta con ciascuno dei nostri clienti, oltre a permetterci di raggrupparli in base ai loro interessi, preferenze, grado di consumo. Un’attività commerciale che si ponga l’obiettivo di aumentare la visibilità della propria offerta usando Facebook, Google My Business, Twitter, ecc. dovrebbe, in primo luogo, decidere il proprio orientamento: la rete web offre diverse alternative di utilizzo, ciascuna delle quali richiede però di trovare una risposta ad una questione di fondo: “quali sono le caratteristiche peculiari della mia attività su cui posso fare leva e chi potrebbe essere interessato a quello che mi propongo di offrire?”

Mario LIPPI Responsabile Settore

Essere online senza essere visibili è come ammiccare a qualcuno nel buio: tu sai quello che stai facendo, ma nessun altro lo sa. Da “Il negozio nell’era di Internet” – collana Le Bussole edita da Confcommercio

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credito ASCOMFIDI NORD-OVEST HA SCELTO L’EQUITY CROWDFUNDING

Perché AscomFidi Nord- Ovest ha scelto l’Equity Crowdfunding?

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AscomFidi Nord-Ovest ha deciso di creare una piattaforma di Equity Crowdfunding, EquityStartup, in seguito all’esame delle risultanze emerse dallo studio dell’accesso al credito da parte di piccole e microimprese del territorio. Invero, stante il perdurante stato di crisi le società incontrano sempre maggiori difficoltà a finanziare la propria attività. Spesso accade che gli imprenditori non siano in grado di realizzare le proprie idee di business a causa della diffidenza che soffrono le aziende di giovane creazione nel mercato. AscomFidi ha deciso di rivolgersi proprio a queste società: infatti, attraverso l’Equity Crowdfunding, star tup innovative (anche turistiche ex art. 11 bis d.l. 83/2014) e PMI innovative hanno la possibilità di presentare il loro progetto al mercato ed ottenere in questo modo il finanziamento necessario a far crescere la propria idea

Investitore. Chi sceglie di investire attraverso l’Equity Crowdfunding, decide di diventare socio di imprese nella quali ravvisa un potenziale di crescita. Infatti, l’investimento viene fatto in cambio delle quote di capitale. Investire in una società in cui si crede, attraver so l’equity crowdfunding, può significare avere un ritorno economico importante in quanto lo sviluppo dell’impresa consente ai soci di partecipare ai futuri successi della società. Incentivi fiscali L’investitore che sottoscrive una o più quote del capitale sociale delle società innovative, siano esse Startup o PMI, avrà diritto ad una detrazione fiscale del 19% sull’aliquota IRPEF in caso di investimento come persona fisica o ad una deduzione del 20% sull’imponibile IRES in caso di investimento come per sona giuridica. In caso di startup

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credito

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innovative a vocazione sociale, le percentuali diventano rispettivamente del 25% e 27%. Gli incentivi valgono sia in caso di investimenti diretti, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di OICR e altre società che investono prevalentemente in questa tipologia di impresa. Offerente (STARTUP INNOVATIVE, STARTUP TURISTICHE INNOVATIVE E PMI INNOVATIVE). Alla luce dello scenario economico attuale e del perdurare della situazione di credit crunch, l’equity crowdfunding è una possibile soluzione alle difficoltà riscontrate dalle piccole medie imprese nel

reperire le risorse finanziare necessarie per la crescita. Tuttavia, è bene evidenziare come lanciare il proprio progetto su una piattaforma di equity non abbia come unico beneficio la raccolta di finanziamento ma consenta anche di far conoscere ad altre persone la propria attività e ricevere dei feedback. Inoltre, la società (startup, turistica o meno, o PMI innovativa) potrà mettersi in contatto con investitori e potenziali clienti attraverso un’interazione di lungo termine che può estendersi anche al di là della singola transazione finanziaria. Per maggiori informazioni: support@equitystartup.it

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formazione RIPARTE GARANZIA GIOVANI Dal 1° marzo 2016 è iniziata la

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L'indennità dei primi mesi, invece, resta a carico dell'azienda. Altra novità della fase due riguarda la presa in carico, che avviene nel momento stesso in cui il giovane si iscrive al por tale, venendo assegnato a un unico referente. Pe r t r e m e s i p u ò e s s e r e selezionato per svolgere attività formative, tirocini, o per un'offerta di lavoro. Trascorso questo periodo, viene ricontattato per svolgere attività di orientamento. Per ulteriori informazioni e per aderire al progetto è possibile rivolgersi al FOR.TER Piemonte

fase due di Garanzia Giovani, il programma nazionale che si propone di favorire l'occupazione dei giovani che non studiano e non lavorano, nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 29 anni. Per quanto riguarda i tirocini, strumento di inserimento al lavoro che prevede che il giovane venga impegnato in un'azienda per un periodo di sei mesi, è ripresa l'erogazione dell'indennità da par te della Regione (tramite l'Inps), ma il contributo pubblico si riduce da 3 mila a 1800 euro. Le risorse, in particolare, vengono corrisposte a copertura degli ultimi tre mesi e solo a condizione che il tirocinio ne duri effettivamente sei, impiegando il giovane a tempo pieno, escludendo i contratti part– time e di durata inferiore a sei mesi.

Enrico Pucci (011/5516211) email: forter@forter.it

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formazione

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formazione

ENTE BILATERALE I CORSI IN PARTENZA

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dalla Provincia CIRIE’ NESSUN AUMENTO DEI PARCHEGGI

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Soluzione positiva dopo l’incontro fra la Commissione Urbanistica e l’Ascom per la revisione del piano parcheggi e in particolare sul ventilato aumento della tariffa oraria in Via Vittorio Emanuele. Al termine dell’incontro in Comune si è avuto la conferma che la tariffa oraria resterà quella attuale di un euro, anziché di un 1,80 come aveva proposto inizialmente l’Amministrazione Comunale. Nell’incontro si è inoltre deciso di valutare future opportunità di convenzioni per il mondo del commercio. Per quanto riguarda la sosta a pagamento nella pausa pranzo Ascom ho sottoposto all’attenzione

della Commissione diverse soluzioni alternative ritenute ragionevoli e per le quali la Commissione Urbanistica si è riservata di fare le dovute valutazioni al fine di evitare l’istituzione del pagamento. “Ringraziamo l’Amministrazione per aver recepito le nostre perplessità sull’aumento delle tariffe dei parcheggi del centro storico, certi che questo clima collaborativo porterà a trovare soluzioni condivise anche per la sosta nella pausa pranzo, ha commentato dell’Ascom Fabrizio Fossati .

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I PROFESSIONE SALA dal 16 maggio al 14 giugno Lunedì-venerdì dalle 15 alle 19

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Il corso che ti consente un rapido ingresso nel mondo del lavoro! Sede del corso: Città del gusto Torino, Corso Stati Uniti 18/a , 10128 Torino Durata: 4 settimane Prezzo: €2.000

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settimane di lezioni e simulazioni per fornire le competenze e gli strumenti adeguati al professionista della customer satisfaction del terzo millennio; 3 ore di consulenza personalizizzata post-corso; 6 docenti: Melania Cammisa (Come comunicare in maniera efficace con il cliente e il gruppo di lavoro), Rosalba G r a g l i a ( C u l t u r a & p r o f e s s i o n a l i t à ) , R o b e r t o Tradito (Haccp, sala, Mise en place), PierLuigi Bonino (sala, menù, abbinamenti), Valeria Saracco (La comunicazione sui social) Angelo Susigan (servizio alla lampada). + interventi con testimonianze e case history di professionisti del settore: Attestato di frequenza Gambero Rosso; Stage per gli alunni più meritevoli. + in omaggio dispense e sconti su eventi Gambero Rosso.

NOSTRI

CORSI

CORSO DI INGLESE PER L’ENOGASTRONOMIA: 2 maggio 2016 – 14 giugno 2016 Il corso dura 40 ore, 2 volte alla settimana (3 h per volta) Sede : In Lingua Corso Matteotti 40, 10121 Torino Durata: 40 ore Prezzo: €1200 + €50 di materiale didattico Il corso professionale integrativo del Gambero Rosso proposto in collaborazione con “In Lingua. School of Languages”, esper ti globali nell’insegnamento delle lingue con oltre 300 sedi nel mondo e più di 50 in Italia, è tenuto esclusivamente da insegnanti madrelingua laureati. Rivolto a tutti coloro che desiderano apprendere o migliorare la lingua inglese nello specifico enogastronomico, con il fine di sviluppare un’ulteriore competenza spendibile sul mercato italiano e internazionale. Gli obiettivi per i frequentanti sono: - aumentare la proprie possibilità di placement in Italia e all’estero, a ttr a v e r so il r ila sc io d i una certificazione specifica; - raggiungere un livello linguistico adatto all’attuale contesto professionale enogastronomico, in un periodo in cui il settore vive una forte internazionalizzazione.

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L’approccio metodologico del corso prevede la costruzione e l’utilizzo di un linguaggio funzionale alla comprensione e alla comunicazione nei settori di operatività connessi al food, al beverage, alla critica enogastronomica, e in generale in relazione a tutti i corsi del Gambero Rosso che si tengono nelle Città del Gusto italiane. Con la metodologia utilizzata, inoltre, ogni frequentante viene posto nella condizione di svolgere il proprio compito, a prescindere dal proprio livello di inglese di par tenza. Inglese per l’enogastronomia prevede esclusivamente lezioni d’aula frontali, al termine delle quali, previo superamento della prova finale, Gambero Rosso e In Lingua rilasceranno uno specifico Diploma. ISCRIZIONI I corsi sono a numero chiuso. La scheda di iscrizione, completa in ogni sua parte, dovrà pervenire alla Segreteria delle Scuole via posta o via fax. Tel. 011 45 46 594 (Città del Gusto) / 011 5620244 (In Lingua) E-mail torino@cittadelgusto.it


le nostre convenzioni

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DOVE POSSIAMO INCONTRARCI: Venaria Via Zanellato, 9/F Tel. 011.4597669 venaria@ascomtorino.it

Rivarolo Via Montello 7 Tel. 0124.29412 rivarolo@ascomtorino.it

Ciriè Via Vittorio Emanuele II, 71 Tel. 011.9210730 cirie@ascomtorino.it

Lanzo Via Roma 12 Tel. 0123.28817 lanzo@ascomtorino.it

Ivrea Via Palestro 86 Tel. 0125.48455 ivrea@ascomtorino.it

Susa C.so Inghilterra 12/c Tel. 0122.622508 susa@ascomtorino.it

Chivasso Via L.go Piazza D’Armi 6 Tel. 011.9101294 chivasso@ascomtorino.it

Oulx Via Rolland 4 Tel. 0122.831664 oulx@ascomtorino.it

Settimo Via Regio Parco 9 Tel. 011.8984402 settimo@ascomtorino.it Chieri Via Massa, 3 Tel. 0119472369 chieri@ascomtorino.it

Rivoli C.so Susa, 17 Tel. 011.9584814 rivoli@ascomtorino.it

Moncalieri Via Cavour 16 Tel. 011.640.2218 moncalieri@ascomtorino.it

TORINO Via Massena 20 Tel. 011.5516366 marketing@ascomtorino.it

Carmagnola Corso Matteotti 22 Tel. 011.9720295 carmagnola@ascomtorino.it

www.ascomtorino.it m20online@ascomtorino.it ascom confcommercio Torino e Provincia www.youtube.com/user/AscomTo


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