Demo E' TEMèPO DI 5 storia e geo

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La civiltà greca

Il territorio della Grecia Già lo scorso anno abbiamo parlato ndella Grecia d’oggi, che si trova ad affronmica. tare un periodo di povertà e crisi economica. enisola Eppure questo stato, formato da una penisola do con una che sembra sdraiarsi sul mare terminando mano con tre dita piuttosto tortuose, ha lasciato all’umanità una ricchezza di conoscenza e di cultura quale nessun altro stato al mondo è riuscito a fare. Per questo siamo sicuri che, passato questo periodo negativo, i Greci sapranno ritrovare la forza che li ha portati, nei periodi antichi, a diffondere la loro cultura nel mondo. Oggi la loro ricchezza può essere data proprio dai magnifici resti del passato che attirano in questa terra milioni di turisti. A questi si aggiungono le bellezze naturali delle sue isole, dai mari azzurri e puliti, dai quali sembra di veder uscire gli dèi e gli eroi che tanto hanno riempito la fantasia dei popoli. Chi non riconosce il Partenone, uno dei monumenti più importanti e belli che esistano al mondo? Lo costruirono i Greci nel momento della loro massima gloria, nel quinto secolo avanti Cristo. È dedicato ad Atena , la dea protettrice della città. Una delle tante invenzioni dei Greci fu il teatro. Gli scrittori e letterati greci scrissero meravigliose tragedie che ancor oggi vengono rappresentate in tutto il mondo. Affinché il pubblico potesse assistervi, gli architetti Greci progettarono teatri magnifici. Questo è il teatro di Epidauro: ha un’acustica perfetta e viene utilizzato ancora oggi.

Teatro di Epidauro

Il Partenone

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Incontro di popoli Dopo la gloriosa guerra contro Troia, per le città micenee cominciò un periodo di decadenza. La loro debolezza favorì l’occupazione da parte di tribù indoeuropee che non avevano certo raggiunto il grado di civiltà dei Micenei. Ecco quindi che per questi territori iniziò un’età buia. Fu un periodo di arretratezza, in cui scomparvero la scrittura e ogni forma di civiltà. Lentamente, però, le nuove popolazioni si fusero con gli abitanti delle terre occupate, dando origine al popolo degli Elleni, che noi chiamiamo Greci. Verso l’800 a.C. prese forma una nuova civiltà, la civiltà ellenistica o greca.

Coltivazioni e lavori Come già quella micenea, la civiltà greca fu fortemente condizionata dalle caratteristiche del territorio. I numerosi rilievi della penisola separavano le varie regioni e ostacolavano le comunicazioni. Il clima mite consentiva di coltivare la vite e l’ulivo e di allevare pecore e capre, ma la produzione di cereali era scarsa per la mancanza di grandi pianure. Le coste rocciose e la miriade di isole rendevano facile la navigazione e favorivano la pesca e il commercio. I prodotti del territorio (la lana delle pecore, marmi, metalli, argilla…) erano lavorati da abili artigiani, che producevano stoffe, sculture, armi, gioielli e vasi.

Troia

Le parole della STORIA In storia usiamo delle metafore come età buia per indicare un periodo considerato nega vo. Altre parole di questo po sono: decadenza, morte, fine, rinascita, splendore ecc...

Delfi L PE

Tebe

Atene Corinto Epidauro

OPONNESO

Olimpia

Efeso

T I CA AT

Sparta

5

Delo

Milo

Creta


I ROMANI

I Germani I confini settentrionali dell’Impero romano coincidevano ncidevano con i fiumi erosi popoli: Sassoni, Reno e Danubio. Al di là di essi, vivevano numerosi Franchi, Svevi, Longobardi, Visigoti, Ostrogoti, goti, Vandali, Alena stirpe comune: manni, Burgundi… Appartenevano tutti a una ari. quella germanica. I Romani li chiamavano barbari.

La cultura dei Germani

I Germani avevano una propria civiltà e cultura. a. Vivevano di caccia, di allevamento, di agricoltura, anchee se piuttosto primitiva, e di guerra: consideravano infatti normale saccheggiare e depredare i nemici. Erano inoltre esperti nella lavorazione dei metalli, con cui fabbricavano armi, rmi, gioielli e nanti, spesso oggetti ornamentali di forme fantasiose e affascinanti, ispirate al mondo della natura. sti da poche I Germani erano organizzati in villaggi composti capanne di legno con il tetto di paglia. La società si basava sul clan, formato da gruppii di famiglie. I guerrieri dei clan si riunivano per discutere e approvare le eri, che accladecisioni del re. Questi veniva eletto dai guerrieri, udi, ma poteva mavano il suo nome battendo le spade sugli scudi, eva i compaessere sostituito da un altro più degno se deludeva una, la terra, gni in battaglia. I Germani adoravano il sole, la luna, gli alberi, le sorgenti, i dirupi. Il loro dio della ome si guerra era Odino e urlando il suo nome gettavano in battaglia.

Le parole della STORIA

Oggi la parola BARBARO è ritenuta o ensiva, perchè ha assunto il significato di rozzo, poco civile. In realtà la parola barbaro deriva dal greco e significava “balbe ante”. Con questo termine venivano indica i popoli che non parlavano il greco, ma altre lingue piu osto can lenan . I Romani chiamavano barbari coloro che non facevano parte dell’Impero, cioè i NON ROMANI.

Una fibbia d’oro dei Germani.

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I GERMANI

I barbari nell’Imp nell’Impero

Dal III secolo d.C. d.C le incursioni dei barbari nei territori dell’Impero si fecero più frequenti. I Germani eerano attirati dalla bellezza e ricchezza delle città, dal clima mite delle regioni meridionali, dalla produttività delle campagne. Le invasioni invasio preoccupavano i Romani, ma pop i due popoli, venendo sempre più spesso a contatto tra loro, impararono anche a conoscersi e ad accettarsi. Molti barbari cominciar minciarono a entrare pacificamente nei territor territori imperiali, parecchi vennero arruolati come soldati nell’esercito romano, alcuni divennero perfino comandanti.

Gli Unni Ma p poi avvenne qualcosa che fece precipita cipitare la situazione: dalle steppe dell’A giunsero gli Unni, un popolo dell’Asia feroc e bellicoso. I Germani, spavenferoce d tati dall’avanzata degli Unni, cercarono scam scampo dentro l’Impero. All’inizio si trattò di vere e proprie All’ migrazioni di popoli che, con donne, mig fig gli, carri, fuggivano di fronte alla fero rocia degli Unni. IIn seguito niente più riuscì a contenere le orde barbariche che puntavano a occupare e sacchegg p giare i territori dell’Impero.

Scontro fra soldati romani e germanici

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L’Italia,

uno Stato

Comprendiamo C omprendiamo il titolo L’Italia non è solo una penisola dai confini ben definiti, è anche uno Stato e come ogni altro si caratterizza per la presenza di tre elementi: • ha un territorio, che si estende per 301 333 chilometri quadrati; • ha una popolazione che, come abbiamo visto, è di quasi 60 milioni di persone; • ha un ordinamento, ossia degli organismi che la governano e delle leggi che ne regolano la vita; la principale legge è la Costituzione.

La

storia racconta...

Lo Stato italiano si è formato molto più tardi rispe o alla maggior parte degli altri Sta europei, visto che per secoli il territorio italiano è stato suddiviso in piccoli regni o governato da altri Paesi come Francia, Spagna e Austria. È nato infa “solo” poco più di 150 anni fa, per la precisione nel 1861, quando l’Italia è divenuta un unico regno con a capo Vi orio Emanuele II, re di casa Savoia. Un’importante trasformazione del nostro Stato è avvenuta dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946 quando gli Italiani, con una votazione par colare chiamata referendum, hanno deciso di trasformare l’Italia in Repubblica.

Vedi da pagina 34 a 41 quaderno

operativo

Il tricolore, l’inno di Mameli e lo stemma della Repubblica italiana, che compare nei documenti ufficiali, sono i simboli del nostro Stato.

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Il Quirinale: sede del Presidente della Repubblica.


Il territorio italiano Il territorio italiano è definito da precisi confini: • quelli terrestri si estendono per 1850 chilometri lungo le Alpi e separano il nostro Paese da Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; • quelli marittimi coincidono con le coste e si allungano per 7456 chilometri. Frontiera italiana Come sai, fanno parte del territorio italiano le due principali isole del Mediterraneo, la Siciliaa e la Sardegna, numerose altre isole e arcipelaghi (Toscano, Campano, Isole Eolie, Tremiti, …). Attorno alla coste si estendono, per una fascia di 22 chilometri, le acque territoriali, in cui si applicano le leggi italiane riguardo la pesca, la navigazione e la tutela delle acque. Anche lo spazio aereo, che sovrasta il territorio italiano, è sotto l’autorità del nostro Stato. Nel territorio italiano si collocano due Stati autonomi. Piazza San Pietro, • La Città del Vaticano, il più piccolo Stato del mondo Città del Vaticano. (solo 0,44 kmq), si trova a Roma nella zona della Basilica di S. Pietro; è il centro della Chiesa cattolica e il luogo di residenza del Papa. • La Repubblica di S. Marino si trova ai confini tra Emilia-Romagna e Marche ed ha una superficie di poco più di 60 kmq. Ha origini antichissime in una piccola comunità di cristiani che, per sfuggire alle persecuzioni dell’imperatore romano Diocleziano, si rifugiò sul monte Titano. Monte Titano, Repubblica di San Marino.

i... organizzare le conoscenze

è tempo d

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IL TERRITORIO ITALIANO comprende

da confini

è delimitato

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acque territoriali

Ci à del ..................

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Ricopia la mappa nel quaderno, completala e ripeti il contenuto.


Regioni del Sud collocazione

leggi la carta Le regioni rappresentate nella carta si collocano nell’: Italia settentrionale Italia centrale Italia meridionale Le regioni rappresentate nella carta sono: •….............................….......................... •…..........................….............................. •….............................…...........................

elementi fisici

La regione che confina con la Calabria è

Osserva la carta e rispondi.

• Dove si trovano la Piana del

• In quale regione la catena ap-

Sele, il Tavoliere e la Piana di Me-

….......................…....................................

penninica è presente solo in mi-

taponto? .............................................................

nima parte? .....................................................

• Quali regioni sono bagnate dal

• Qual è la regione maggiormente

Mar Ionio? .......................................... E quali

montuosa? ......................................................

dal Tirreno? .......................................................

Le regioni che confinano con Lazio e Molise sono ….............................…..............................

Vedi pagine 58 - 59 quaderno ope

rativo

172


• In quale regione si

• A quale regione ap-

• Quali sono i golfi

• L’autostrada che

colloca il Promontorio

partiene l’arcipelago

lungo la costa tirrenica?

porta a Taranto quale

del Gargano? ..........................

delle Isole Tremiti?

................................................................

gruppo collinare attra-

................

E il Vesuvio?

versa? .............................................

............................................................

...............................................................

.........................................................

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