Laboratorio teatrale della sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Bologna: Antonio Antonucci, Simone Becchimanzi, Giuseppe Celentano, Dario Caruana, Giuseppe Gemito, Giovanni Lentini, Giuseppe Malena, Giuseppe Martena, Alexander Alejo Perez, Aldo Primavera, Claudio Giuseppe Virgilio + Laboratorio di regia del Dipartimento di Musica e Spettacolo dellʼUniversità di Bologna: Lorenzo Chelini, Alessia Corbelli, Rosanna dʼAgostino, Ilaria Debbi, Elena Fammilume, Loreley Franchina, Sena Lippi, Irene Manara, Anastasia Passerotti, AnnaLaura Penna, Nele Reial, Licia Simoni, Riccardo Tabilio, Vito Verna, Christina Zoidi Ourania
Po l i g r a f , m o l t e s c r i t t u r e prima parte: lʼeducazione da Bulgakov, Cuore di cane Progetto, conduzione laboratori e regia Massimiliano Briarava Cossati Cartoni animati Karin Andersen Musiche Paolo V. Montanari Movimenti di scena Sara dal Corso Videoarte Ana Ticak Testi Giacomo Mannironi prima presentazione: 25 giugno 2009, Casa Circondariale Dozza, Bologna ass. culturale la città invisibile
con il patricinio di
realizzato grazie a
promosso dallʼUfficio del
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In queste pagine si raccolgono dati testuali, gestuali, musicali e una documentazione fotografica del backdrop video, ovvero molti dei materiali elaborati nel corso del 2009 allʼinterno di due laboratori teatrali dedicati al romanzo Cuore di cane di Michail Bulgakov: lʼuno nella sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale Dozza di Bologna e frequentato da detenuti; lʼaltro al Dams di Bologna e frequentato da studenti. Le due compagnie hanno lavorato separatamente per molti mesi e si sono incontrate per poche ore nei giorni 24 giugno (prove dʼassieme) e 25 giugno (prove generali e spettacolo), portando a compimento la concertazione di tutti questi materiali in forma di evento scenico, presentato nel pomeriggio del 25 presso la Sala Cinema della Casa Circondariale di fronte ad un pubblico di detenuti e ospiti esterni. Tale esperienza è stata possibile grazie al contributo economico della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; è stata patrocinata dal Dipartimento di Musica e Spettacolo dellʼUniversità di Bologna; è stata promossa dallʼUfficio del Garante delle persone private della libertà personale.
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sommario FF, Filipp Filippovic Preobrazenskij, luminare della medicina sperimentale BOR, Bormental, suo assistente ZINA, la cameriera PPP, Poligraf Poligrafovic Pallini, l’ospite in casa Preobrazenskij SCHW, Schwonder, capo del comitato inquilini e membro del partito comunista COM 1 e COM 2, compagni di Schwonder nelle battaglie di partito KC, Klim Cugunkin, ladro e musicista, ucciso con un colpo di coltello.
sequenza: storia di Pallino storia di Poligraf CULLA (come si prende l’aria, come si parla) Il cane è nella culla, dietro il velo, ascolta le sue prime parole.
ALFABETO DI POLIGRAF – parte prima (come ci si veste, come si dice il proprio nome) Il Dottor Filipp detta i divieti. Ascolta come il cane dice il suo nome
ALFABETO DI POLIGRAF – parte seconda (come si ottiene un documento identificativo) il Dottor Filipp è contrariato, Ma guarda come ora Poligraf ottiene una carta d’identità, con il suo nome scritto sopra. Perchè, dice l’inquilino Schwonder, il documento è la vita!
CANIS NOSTRUM + Jingle Canzone in cui si narra di un cane randagio, moribondo per la strada, attorno è freddo e deserto e sera. Pagine di giornale che volano nel vento. Odore di cibo, e suoni di festa.
SURGE SOPRA VILLA Canzone in cui il cane, battezzato Pallino, viene sfamato con un pezzo di salame e segue il dottor Filipp, suo benefattore, vola con lui sopra la città e raggiunge la porta dell’appartamento ove verrà accolto.
HUHU Recitativo che narra di come, nell’appartamento del dottor Filipp, Pallino è accolto con diffidenza dalla cameriera Zina. Viene portato in ambulatorio, spacca una vetrina, morde l’assistent e Bormental, viene sedato e operato per curare la sua ferita. FILI DE Canzone in cui il cane Pallino è anestetizzato e sogna. Nel sogno, allo specchio, le ferite sanguinanti si rimarginano e, ora bello, sano rinvigorito, pensa alla sua fortuna ed è grato.
ALFABETO DI PALLINO (come si corre, si salta, si ha paura) Poligraf rincorre un gatto, si rinchiude nel bagno e apre tutti i rubinetti. La casa si allaga. Ascolta come il Dottor Filipp gli dice “Imbecille”
ALFABETO DI KLIM – prima parte (come si sta a tavola, come si esprimono opinioni: arte, politica, economia domestica, il buon vivere). Poligraf soffre il galateo della tavola. Il dottor Filipp e l’assistente Bormental bisbigliano il loro segreto. Ascolta poi come Poligraf discute, animatamente, con il Dottor Filipp e l’assistente Bormental, a seguito degli ammaestramenti di Schwonder.
ALFABETO DI KLIM – seconda parte (come si è colpevoli, o come ci si sente colpevoli). Poligraf pretende il possesso di una stanza della casa, si ubriaca, viene accusato di furto. Ascolta come ripete “Non sono stato io”
RABELAIS Canzone in cui Pallino passa in rassegna l’atlante delle espressioni umane, carni e ossa: gli strani pazienti del dottor Filipp, che attendono in sala d’attesa il loro turno per il trapianto.
SCHWONDER Recitativo. Una visita inattesa, all’ora di cena. Pallino osserva e ascolta attraverso la cronaca di la sfida tra FF e il comitato inquilini, rappresentanti del nuovo regime, con a capo Schwonder, giunti a pretendere la confisca di 4 delle 7 stanze dell appartamento.
ELLO FILIPPO Canzone in cui Pallino osserva FF, nel suo studio, sezionare un cervello umano, e lo riconosce come essere superiore. Dog e God si addormentano insieme, e sognano
ED IO TI VEDO Cane e padrone sognano un uomo che canta una canzone struggente e intelligente. Il suo nome è Klim Cugunkin
fine prima parte 3
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CULLA
(come si prende l’aria, come si parla)
(fiati e sillabe al coro; trascinamente e poi colpi testa e di petto, agli attori)
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CANIS NOSTRUM Canzone in cui si narra di un cane randagio, moribondo per la strada, attorno è freddo e deserto e sera. Pagine di giornale che volano nel vento. Odore di cibo, e suoni di festa.
1.40 “Guardatemi, muoio!”
Canis nostrum qui es in celum (Cane nostro che sei nei cieli) santi et ficatum su nùmene tùus. (santificato sia il tuo nome) Venit regnum tùo (venga il tuo regno) facta sit tua libìdo (e sia fatta la tua volontà) sic in cava como in sìti (sia nei luoghi selvaggi che nella città) dabe nobis ossis diùrno (dacci il nostro cibo quotidiano) remittis nobis bastonis (e rimetti a noi le punizioni) par càudam finis mùsus, (e l’acqua bollente sul muso) et condùci nòs per salvamento (e conducici alla salvezza) clock et semper (ora e sempre) Acsep (Amen)
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JINGLE fogli di giornale che volano, voci veloci, una pagina: reclame di salumi, di cure favolose, articoli di giornale di propaganda
0.23
Un salame cosÏ buono da uccidere un uomo, Io non voglio, io non voglio del salame di cinghiale, nè un montanaro o finocchiona sbriciolona Io non voglio, io non voglio l’hot salami pure pork. Voglio solo il super-extra salame che fa ringiovanire, super-extra nero: salame vero!
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PROIEZIONE SIMULTANEA DI SCRITTURE 1. pubblicità: E’ POSSIBILE RINGIOVANIRE? PROVATE IL METODO DEL PROFESSOR FILIPP FILIPPOVIC! 2. articolo: “L'essere in questione …. è senza dubbio un suo figlio illegittimo, illegittimo, come usano dire nella marcia società borghese. Ecco come si divertono, questi eminenti dottori e professori. Ma verrà il giorno in cui questi privilegi finiranno, in cui un individuo, da solo, non potrà più occupare sette stanze, e la scintillante spada della giustizia splenderà su di noi con il suo raggio rosso. Schwonder. 3. scritture a mano - E’ VIETATO SPUTARE SEMI DI GIRASOLE (firmato FF) - E’ VIETATO SUONARE O ASCOLTARE MUSICA DALLE 5 POMERIDIANE ALLE SETTE ANTIMERIDIANE (Bormental) - QUANTI SECOLI DOVRO’ ASPETTARE IL VETRAIO? - DICA A FILIPP FILlPPOVIC CHE NON SO DOVE LUI SIA ANDATO; FEDOR DICE CHE È CON L’INQUILINO SCHWONDER (Zina) - ZINA E’ ANDATA AL NEGOZIO; DICE CHE LO RIPORTERA’ LEI
FF (canticchiato) "Su! del Nilo al sacro lido accorrete, egizi eroi, da ogni cor prorompa il grido: guerra e morte, morte allo stranier!" BOR (dietro, legge) “L'essere in questione è senza dubbio un suo figlio illegittimo, illegittimo, come usano dire nella marcia società borghese. Ecco come si divertono, questi eminenti dottori e professori. Ma verrà il giorno in cui questi privilegi finiranno, in cui un individuo, da solo, non potrà più occupare sette stanze… FF (alto, conclude) e la scintillante spada della giustizia splenderà su di noi con il suo raggio rosso. Schwonder! PPP, capriole, da quadrupede a bipede CORO RITORNA VINCITOR! "Su! del Nilo al sacro lido accorrete, egizi eroi, da ogni cor prorompa il grido: guerra e morte, morte allo stranier!"
[PARTITURE D’AZIONE: PPP E CK, transfusione e separazione: scivolano dal fondo al proscenio, uniti. PPP gradatamente si scuote di dosso il corpo di CK, prende confidenza col corpo e lo spazio, conquista la posizione eretta; CK intrapende il suo percorso di scrittura su pavimento, che porterà avanti initerrottamente]
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Klim action painting: alfabeto di Poligraf, scrittura su pavimento
ANIMULA AMIGDALA BOCCA BOTTONI CALZONI CAMICIA CRAVATTA DOVERE DIRITTO ERRORE ESEMPIO FIGLIO GENITORE HABEAS CORPUS IBRIDO JUKE BOX KAMIKAZE LINGUA MISTERIOSEMANI NOMEN OMEN POLIGRAF QUALITA’ RIBELLE SCUOLA SOLDATO SCARPE TESTA TAGLIO UMANO TROPPO UMANO VOLGARE VERBO ZITTO!
**ALFABETO DI POLIGRAF POLIGRAFOVIC PALLINI, UOMO-CANE, ESPERIMENTO DI LABORATORIO
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ALFABETO DI POLIGRAF. 1 (come ci si veste, come si dice il proprio nome) Il Dottor Filipp detta i divieti. Ascolta come il cane dice il suo nome
FF E’ vietato buttare le cicche per terra. E’ vietato bestemmiare. In questa casa è vietato sputare. E’ vietato ogni uso improprio della toilette. E’ vietato dormire sulla panca in cucina. La cameriera non si chiama Zinaccia. Si chiama Zina. Il turpiloquio è vietato. Attento a come parla. Le parole sono importanti e lei usa spesso parole offensive, oscene. Non mi chiami paparino. Io non sono suo padre. Mi chiami col mio nome e patronimico: Filipp Filippovic. PPP+CORO, lallazioni PAPAPAPAPAPAPAPA PIPIPIPIPIPIPI POPOPOPOPOPOLIGRAF FF Filipp! PPP+CORO, lallazioni PAPAPAPAPAPAPAPA PIPIPIPIPIPIPI POPOPOPOLIGRAFOVIC FF Filippovic!! PPP+CORO, lallazioni POPOPOPOPOPOPOPO PIPIPIPIPIPIPIPI PAPAPAPAPAPALLINI FF PALLINO! PPP PALLINI! FF PALLINO! PPP PALLINI! FF PALLINO! campanello! [PARTITURE D’AZIONE: BOR e ZINA educano PPP all’uso di pantaloni, camicia, scarpe. Partitura per vestizione]
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SURGE SOPRA VILLA Canzone in cui il cane, battezzato Pallino, viene sfamato con un pezzo di salame e segue il dottor Filipp, suo benefattore, vola con lui sopra la città e raggiunge la porta dell’appartamento ove verrà accolto.
1.05
Surge sopra villa, spande e scintilla, (Sorge sopra di noi la città) facelle piena e consiglia: (piena di fuochi e consigliera) Cé, stava, semper, nunc (C’era, c’è, sempre ci sarà) sempremai, pauper cane, mai più. (Ma tu mai più sarai un povero cane.) Surge supra scala, bellam, (Sorge in cima alla bella scala) comoda por catella, spera luminosa, (comoda per un cane, una luminosa sfera) gàstro e vètto vàglie, come diadèma boèma (e cibo splendido come cristalli di Boemia) sempre mai, pauper cane, catella miserra, mai più. (povero cane, non sarai più miserrimo.) Veni, sècuti mi, milli mille vetto vaglie, (Vieni seguimi, mille cibi) esperante tibi, esperante nobi, (ti aspettano, ci aspettano) vènuti, sècui mi! (vieni, seguimi!)
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ALFABETO DI POLIGRAF.2 (come si ottiene un documento identificativo) il Dottor Filipp è contrariato, Ma guarda come ora Poligraf ottiene una carta d’identità, con il suo nome scritto sopra. Perchè, dice l’inquilino Schwonder, il documento è la vita!
SCHW Pallini! Ho detto Pallini! Non è complicato. Scriva un certificato: il latore compagno è Pallini Poligràf Poligràfovic, eccetera, eccetera, ehm… procreato… scriva, nel mio appartamento eccetera eccetera... FF La prego Schwonder! Non riesco a immaginare niente di più cretino. Macché procreato. PPP, a pappagallo Cretino. FF Parole offensive, oscene. SCHW Sono affari suoi, se sia stato o no procreato. In fin dei conti, è lei che lo ha tirato su, dottore. Nella misura in cui, il Pallini lo ha tirato su lei. PPP (sorridendo) Non è complicato. FF La pregherei di non immischiarsi. È molto complicato, invece!Come la registro? Dovrei iscriverla su questa tovaglia? Sulla carta da pulirsi o sulle tende del salotto? La vede la situazione? Lei è apparso così, all’improvviso! PPP La pregherei di non immischiarsi. SCHW Mi scusi, professore, il compagno cittadino soldato Pallini ha ragione. È un suo diritto decidersi la sorte, nella misura in cui è un documento. Il documento è la vita! la vita del popolo è documento per la rivoluzione del popolo sovrano e unico sopra il resto del…. FF Facciamola finita! FF La penna! Io certifico, io dichiaro, io scrivo… Ma questi stupidi documenti… SCHW Mi meraviglio di lei, compagno soldato professore. Perchè chiamare stupidi i documenti? Non può abitare nel palazzo un compagno senza documenti, e senza iscrizione alla leva. E se domani scoppia una guerra? PPP (sempre col sorriso) E se domani scoppia una guerra io in guerra non ci vado.
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SCHW Lei cittadino Pallini è un incosciente. E’ necessario iscriversi nelle liste della leva, divenire nella misura in cui il popolo lo richiede, un soldato del popolo! PPP (ridendo) Certo certo certo. Io in guerra // sia bucata la fogna di tua madre // col cazzo che ci vado! campanello! [PARTITURE CONTEMPORANEE: COM1 e 2 mostrano a PPP col naso, il gomito e il ginocchio le forme della scrittura del suo nuovo nome, col quale firmare il proprio documento di identità]
HU HU Recitativo che narra di come, nell’appartamento del dottor Filipp, Pallino è accolto con diffidenza dalla cameriera Zina. Viene portato in ambulatorio, spacca una vetrina, morde l’assistent e Bormental, viene sedato e operato per curare la sua ferita.
Zina hu? ser? hu ser hu ? ghuuud!
CORO DONNE dove signore? dove signore dove? ah bene!
F.F. Zina / surge canis urge combusto est su sinistro busto
CORO UOMINI Zina questo cane urge medicazione ha il fianco sinistro bruciato
Zina Hu ser hu? (Zina emette un fischio e fa schioccare le dita) canest doggher dogghest eid eid eid maleid!
CORO DONNE il più cane di tutti i cani sei malato, eh! CORO UOMINI Pallino non s’arrende alla clinica dei cani Pallino è un ribelle. Gli cureranno il fianco ma già così il dolore gli fa veder le stelle.
Zina Dogghest bestial damnat! hu hu vas tu? CORO UOMINI (stelle, stelle) Il cane è una molla, e il fianco che è sano lo porta lontano a riveder le CONTRO STELLE 22
una porta di vetro si scontra. Zina Mai mater, qual caner! hu vas tu? Damned canem canemn damned!
CORO DONNE Oh madre che cane Dannato! CORO DONNE Entra bello come il sole Bormental, assistente del dottore e signore dei modelli per signore.
BOR (entrando) Bonjour, je suì/ CORO UOMINI E DONNE Un morso! OH Un grido OH Un morso OH un grido di dolore. Povere muà! Mon General, un pò nervò un po’ stupidò se picò scien!
CORO UOMINI Dottore come l’avete preso questo piccolo / stupido / cane
FF Dulcis dulcor, dulcis in fundo, dulcis dico dixi e dicerò. CORO UOMINI con la dolcezza, mio caro! sempre l’ho detto, sempre lo dirò FF (canticchiando) Dulcis dulcor, dulcis in fundo….
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FILI DE Canzone in cui il cane Pallino è anestetizzato e sogna. Nel sogno, allo specchio, le ferite sanguinanti si rimarginano e, ora bello, sano rinvigorito, pensa alla sua fortuna ed è grato.
3.10
PPP Mio, sangue, nobile… CORO 1, BORDONE Cane canis, cinos canis CORO 3, BORDONE cave canem CORO 2 fili erat, como credeva, fili de mamma, fili de levis, (figlio era, come credeva, figlio di.....) fili de nanna, fili de tana, fili de potta, fili de monta, fili de carro, fili de carne, fili de Motta, fili de strada, fili de porta, fili d’escala, fili de rotta a-a-a fili de porci, fili de notte, fili de cotte, fili de crude, fili de storte, fili de nude, fili de sparta, fili de tebe fili de marte, fili de giova, Nobili blasone, fili de setter, fili de beo, nobili bastone, fili de Cerbero, unico deo. KLIM Mio, sangue, nobile…
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Klim action painting: alfabeto di Pallino, scrittura su pavimento
ANIMALE AGONIA BASTARDO BASTONE CUORE CANZONE DOG EUCARESTIA FAME FIGLIO-DI GOD HIT PARADE IDIOTA JAM SESSION KYRIE LACRIMA MORSO NASO OCCHI ORECCHIE OSSI ORAZIONE PAURA PERLA PELLE QUARESIMA RAZZA RITMO SCAPPA! SOGNA! SALAME! TEMPESTA ULTIMA USTIONE VICOLI VINCOLI VENE ZOE ZOO
**ALFABETO DI PALLINO, CANE RANDAGIO MEZZO MORTO, MEZZO SALVATO
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ALFABETO DI PALLINO (come si cammina, come si corre, come si ha paura) SCHW si ode un rumore di vetri infranti COM1 Un grido di donna subito spento SCHW Un essere demoniaco sfreccia COM2 Un ululato SCHW Tutti corrono. SCHW E COM1-2 fanno muro davanti a PPP BOR Un gatto! FF Dov'è andato? ZINA (gridando) È nel bagno, quel dannato! S'è rinchiuso nel bagno! FF Apra immediatamente! KLIM (+ scacciapensieri) gatto, coglion vezzoso, gatto monachino, rinomato,coglion pasticciato, coglione intrecciato, gatto piombato, lattato, gatto coglion feltrato, calafatato FF, BOR, ZINA cadono. KLIM (+ scacciapensieri) coglion gatto maculato, gatto rilevato, coglion di stucco, gatto, felino, d'acciaio, gatto conciato alla levriera, coglione assicurato, gatto garantito… FF, BOR, ZINA cadono di nuovo. FF (a BOR) Dottore, mi faccia un gran favore... Quanti sono i pazienti in attesa? (A PPP) Apra la porta, orsù, al suo padro…al suo povero padrino. Che fa, perché non apre? PPP Non vedo un accidenti! Quel maledetto gattaccio, chi l’ha fatto entrare in casa? Cercavo di afferrarlo per le gambe, ho girato il rubinetto e adesso non c’è più. Volevo aprirlo come un pollo, squartarlo, strapparlo, succhiarmelo fino 33
al midollo. Invece, mi è scappato. L’acqua proprio non si chiude; come esce! Sembra colata bollente di piscio. SCHW + COM1+COM2+ CORO UOMINI Acqua che sgorga, che scende, che viene. Acqua che scoppia da tutte le vene, da sotto la porta. Acqua ragia, di rabbia, cattiva, malvagia, liquido scuro che viene dal ventre, l’acqua che scende e che tutto riempie, e nulla rimane all’asciutto. Tutto si bagna. Acqua di morto, acqua di vermi. Acqua che marcia. Acqua puttana. ZINA Filìpp Filìppovic, bisognerà aprire. FF E sia, dunque, aprite! SCHW E COM1-2 fanno muro dietro a PPP, lasciandolo ora visibile. PPP Mi darai le botte, mi gonfierai come un pallone volante, mi farai fare la sedia, mi caverai gli occhi di dosso, le unghie con le pinze, le palle con le unghie, mi gonfierai la pancia con l’imbuto? papà? FF Imbecille! SCHW batte sul secchio. BOR Non ci saranno visite oggi. Il professore è indisposto. SCHW batte sul secchio. SCHW E l'operazione, a quando? il trapianto delle ovaie… SCHW mette il secchio in testa a PPP, batte sul secchio. BOR Scimmieròtti ovaie,/ ovette ovallé / scimpanzé uovallé! PPP si toglie il secchio dalla testa BOR Domani! ZINA Sciagurato! Volevi allagare tutta la casa coi tuoi giochetti. Ma io ti infarcisco di fagioli finchè scoppi. Ti rendo le botte di una vita, ti stendo sulla tavola con un bastone da passeggio, col matterello, ti faccio un massaggio con il mestolo di legno. Vatti a sedere, è pronto! Campanello! [CONTROSCENE CONTEMPORANEE: PPP è rifugiato dietro il muro di SCHW + COM 1 e 2, che portano secchi e travasano acqua. Salta e si agita. FF, BOR, ZINA, camminano battendo i tacchi, cadono, saltano. PPP trema forte di paura quando i SCHW e i COM lo lasciano solo, in balia della rabbia del padrone di casa]
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RABELAIS (Cfr Darwin Muybridge Lombroso Arcimboldo in cui si passa in rassegna l’atlante delle espressioni umane)
1.55
Se sputa, son panieri di carciofi. Se piange, son anitre in salsa. Se trema, son pasticci di lepre. Se suda, son merluzzo con burro. Se rutta, son ostriche col guscio. Se starnuta, son barili di mostarda. Se tossisce, son scatole di cotognata. Se singhiozza, son mazzi di crescione. Se sbadiglia, son piselli tritati. Se sospira, son lingue di bue. Se zufola, son scimmie verdi Se russa, son scodelle di fave. Se ghigna, son piedi di porco. Se soffia, son tronchi per l’indulgenze. Se strizza l'occhio, son cialde e cialdoni. Se brontola, son gatti di marzo. Se mangia, son cavoli all'olio Se si gratta, son nuove ordinanze. Se va di corpo, son zucche e spugnole. Se sbava, son forni banali. Se dondola, son carrette di ferro. Se fa smorfie, son bastoni rotti. Se pesta i piedi, son proroghe e rinvii Se borbotta, son giochi di tribunale Se rincula, son galligrù di mare. Se scorreggia…. Se canta…..
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Klim action painting: alfabeto di Klim, scrittura su pavimento
ANTROPOS AGONE BORGHESE BOLSCEVICO BAGATELLE COLTELLO CARTA CERVELLO DISCORSO ETICHETTA ECCEHOMO FORTUNA GALERA HOME IPOFISI JOLLY KLIM LADRO MORTO MARX NEMESI OSCENO PAROLA PISTOLA QUALUNQUE QUALIFICA RESPIRO RISATA RUTTO REQUIEM SIGARETTA TESTICOLI UCCIDERE UN UOMO UBRIACO VERDETTO VENDETTA ZEUS
** ALFABETO DI KLIM CUGUNKIN, LADRO, CANTANTE, MORTO ACCOLTELLATO, DONATORE DI TESTICOLI E IPOFISI
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ALFABETO DI KLIM.1 (come si sta a tavola, come si esprimono opinioni: arte, politica, economia domestica, il buon vivere). Poligraf soffre il galateo della tavola. Il dottor Filipp e l’assistente Bormental bisbigliano il loro segreto. Ascolta poi come Poligraf discute, animatamente, con il Dottor Filipp e l’assistente Bormental, a seguito degli ammaestramenti di Schwonder.
BOR Lo metta. PPP Stramaledetta gatta di una salamandra, ma perché? BOR Zina, porti via la maionese. PPP Lascia tutto qua, figlia di una gran derviscia. Lo metto, il fazzoletto. Io ora me lo metto, sfrenulato dottore del Caspio. Lo metto. BOR E usi la forchetta. PPP Buone palle in la braghetta, Nella mano la racchetta, legge dentro la cornetta; gran virtù di danzatore, Ecco fatto un buon dottore. (Guardando Zina) Io posso avere la vodka? BOR Penso che basti così. Comincia ad esagerare. Si comporta in modo indecente anche senza vodka. PPP Insomma, qui sembra di essere a una cerimonia. Il tovagliolo qui, la cravatta là, scusate, per favore, merci. Le cose che contano invece, no: quelle niente! BOR E quali sarebbero le "cose che contano"? PPP non risponde ma alza il bicchiere. Beve in un sorso, gli viene da piangere, prende un pezzo di pane lo annusa e lo ingurgita. Un guaito. Pausa. FF e BOR parlano appartandosi. FF Ecco i precedenti. Non c'è niente da fare. I precedenti di Klim. BOR Crede davvero? FF C'è poco da credere, ne sono certo. Klim !ugunkin, 25 anni, celibe (BOR) Non iscritto al partito, simpatizzante. (FF) Processato tre volte; assolto la prima volta per insufficienza di prove, (BOR) la seconda grazie alla sua bassa estrazione sociale, (FF) e la terza condannato a 15 anni di lavori forzati, con la condizionale. Ladro. (BOR) Professione: suonatore di balalaika nelle osterie. (FF) Mal proporzionato. Fegato ingrossato. (BOR) Causa della morte: colpo di coltello al cuore in una birreria. (FF) Bisognava studiare meglio l’anamnesi di Klim Kugunkin. BOR 41
Possibile che Pallino abbia preso così …(e si interrompe vedendo lo sguardo sospettoso di PPP) FF Tutto il suo bestiale miserabile carattere. Silenzio. I tre commensali si ubriacano, senza dire parola. CORO UOMINI (sottovoce) Egli è briaco fradicio. Ti scuoti. Lo trascina a contesa: è pronto all'ira. T'offenderà... ne seguirà tumulto! CORO UOMINI E DONNE (sempre + forte) Chi all'esca ha morso del ditirambo spavaldo e strambo beva con me! beva con me! Beva, beva! Beva con me! Beva! Beva! Beva con me! Be-e-e-e-e-eva, beva! Beva con me! CORO UOMINI (sottovoce) Un altro sorso e brillo egli è! Un altro sorso e brillo egli è! PPP Otello, Atto primo. Allora, che cosa facciamo stasera, noi due? (comincia a fare ripetutamente il segno della croce, sbaglia sempre) A teatro non ci voglio andare. (si fa il segno della croce e rutta) BOR Ruttare toglie l'appetito agli altri. FF Se rutta CORO UOMINI E DONNE rutta ostriche col guscio. FF Perché il teatro no? CORO UOMINI E DONNE Se fa smorfie FF sono bastoni rotti. PPP Tutte stronzate. Chiacchierano, chiacchierano. Non è altro che cremosa noiosa controrivoluzione. FF ride di gusto. BOR scuote la testa BOR Dovrebbe leggere qualcosa, altrimenti... 42
PPP Ma io leggo! (cita, recitando con verve) “Sono troppo vecchio, ormai - troppo avanti con la miseria, troppo fottuto sulla strada del raffinamento spontaneo dopo una dura carriera di duro tra i duri – per cambiare adesso strada! e per venirmi a presentare alla congrega di dentiere, a teatro! Impossibile! Il dramma è questo. Scelto per essere estraneo a me stesso... solo per raffinarmi, per diventare raffinato? Ecco i fatti, ecco le circostanze, i pre-ce-denti del mio bestiale miserabile carattere! Bagatelle!” FF Zina, porta via la vodka. Non serve più. Dunque legge; e che cosa legge? BOR Via la vodka. La vodka, via. PPP Come si dice... il carteggio di Engels, con quell' altro... come diavolo si chiama... Marx. FF e BOR immobilizzati. Lunga risata canina di SCHW FF E... cosa pensa di quello che ha letto? PPP Be'... tutte salmonellosi di sbobba fritta. Non sono d’accordo. FF Con chi? con Engels o con Marx? PPP Ma con nessuno dei due. Non fanno che scrivere e scrivere. ..poi c'è un congresso, un fracasso con mille facce piene di muco. Si mettono lì e ti fanno venire il mal di testa, ti fanno. Bisognerebbe dividere tutto, di-vider-e! FF L'avrei giurato! BOR/coro E come? Dillo! PPP È facilissimo. Se no c'è chi si piazza in sette stanze, chi ha quaranta pantaloni e c'è chi deve correre da una pattumiera all'altra per sfamarsi, e dormire dove capita se dorme, e pisciare lungo i marciapiedi, e frantumarsi la pellaccia con il vetro. E spulciarsi in santa pace? Mai! FF Allude a me quando parla di sette stanze? PPP elude la domanda FF Ebbene, non sono contrario a dividere. Dottore, quanti pazienti ha dovuto mandare via ieri? BOR Trentanove. 43
FF Vediamo un po'... Trecentonovanta rubli. Divisi per tre. Pallini, la prego di versarmi centotrenta rubli. PPP (spaventato) E perché mai? FF (nervoso) Per il rubinetto rotto e per il gatto! BOR L 'altro ieri Lei ha morso una signora per le scale, Pallini FF Lei meriterebbe... PPP (come guaendo) È stata quella là a darmi una sberla sul muso. La mia faccia non è mica un cesso pubblico, stronza ballerina di terza fila! BOR (urlando) Gliel'ha data perche lei l’aveva palpata, toccata! FF Lei si trova a un grado infimo di sviluppo. Lei è soltanto un essere in via di formazione! Come si permette di sputare sentenze di ordine cosmico e di altrettanto cosmica stupidità sulla divisione dei beni, e per di più in presenza di due laureati? PPP contemporaneamente, sulla battuta di FF smanettarsi sull’aggettivo... umbertechizzare... merda ! incularsi la moschina, frenulizzare l’insignificanza, cantilenare continuo mentre ti succhiano, tartarughizzare, ciuccellarsi nel microscopico.. rivelare « il mio disco preferito », i miei progetti di conferenze… fancùl... FF (rosso di rabbia) D'altra parte posso anche immaginare chi le ha procurato quel libro! PPP E va bene. Me lo ha dato Schwonder. Non è per niente un farabutto... me lo ha dato per favorire la mia evoluzione. FF Lo vedo come si sta evolvendo! Zina! BOR Zina! PPP (terrorizzato) Zina! FF Zina! In sala d'aspetto, c'è... È là? PPP Sì, è là. È verde come la sua faccia. FF C'è un libro verde... PPP 44
Non lo butti nel fuoco, bucata smargiassa! È dello Stato, caprona, del popolo tutto, appartiene a una biblioteca, non a te, foruncolo smarrito nella melma! FF Nel fuoco! BOR Nel fuoco! PP Fuoco! [PARTITURE D’AZIONE CONTEMPORANEE: masticazioni e sorseggi di SCHW e COM1-2; poi concerto gestuale; ZINA, danza del’inserviente]
SCHWONDER Recitativo. Una visita inattesa, all’ora di cena. Pallino osserva e ascolta attraverso la cronaca di BOR la sfida tra FF e il comitato inquilini, rappresentanti del nuovo regime, con a capo Schwonder, giunti a pretendere la confisca di 4 delle 7 stanze dell appartamento.
Schwonder + COM 1-2 + CORO DONNE Pàpe satàn, pàpe satàn….. BOR Divàn la por Divàn la por clam clamèn, arriva arrivé, le comità les comité musi e mascalzòn le comité de le stracciòn arrivé.
CORO UOMINI (sono alla porta) (chiamano urlano) (sono arrivati) (son gli arrivati) (il comitato) (degli straccioni) (sono arrivati)
SCHW Sìcti righìt. Come dire: Alt! FF Desiderazio? SCHW Rivo perma nente, compari, tovagni! Libèrtas! CORO DONNE Vociare (vociare) confuso (confuso) della folla (al folle) seguito (seguito) SCHW Doctoren! Màsso, plùto, càtto, fàscio, rìsta! COM 1-2 rista, rista, rista! SCHW Taze-bao, nella misura in cui, mezza borghes-casa, masso, pluto, pippo // quattro stanze. A noi! COM 1-2 Anoi, anoi, anoi. FF Giammai! BOR + CORO UOMINI 45
Guarda / Filippo mostra un foglio / un permesso, un distintivo l’autorizza a occupare studio corridoio / salotto bagno camera cucina / salaoperatoria // 7 stanze! CORO DONNE Minacciare (forse) confuso (parte) un-co-ro, COM 1-2 Celerino / assassino / sanpietrini / borghese traditore / violenza proletaria! SCHW Tovarich! CORO DONNE Silenzio silenzio silenzio (SHHHHHHHHHH) affollato. SCHW No commando, Placère! Pisenlòv, grazia dei, quattro stanze, a noi! CORO DONNE Applauso applauso applauso (CLAP) accorato. FF Mai, Mai, Giammai BOR + CORO UOMINI Guarda / come impugna la cornetta. Ascolta / il suo Giammai! Evidente la minaccia: gli inquilini in comitato / contro il troppo ben pagato dottore / laureato. Il telefono è infuocato! F.F passa a Schwonder il telefono SCHW Si, yes, Ai nò // Capì, capì, compà // Si yes, ai nò // perdonà, capì, compà... BOR + CORO UOMINI Brutto Schwonder / Abbassa capo e cornetta, si volta / la folla lo tormenta SCHW Masso, pluto, catto, fascio, ista! CORO DONNE Triste / folla / co-mu-nista: COM 1-2 Ista, ista, ista. SCHW Troppista! Battagliazza persa, ma non guerra // veni, vidi, vinceremo! CORO DONNE Folla minaccia uscendo (ripetuto) SCHW+COM 1-2 Veni, vidi, vinceremo! (ripetuto, a dissolversi)
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ALFABETO DI KLIM.2 (Come si è colpevoli, come ci si sente colpevoli). Poligraf pretende il possesso di una stanza della casa, si ubriaca, viene accusato di furto. Ascolta come ripete “Non sono stato io”
FF Dottore, lo porti al circo. Eh? Cosa ne dice degli elefanti, caro Pallini? PPP Ma lei cosa crede, che io non capisca nulla? I gatti sono un'altra cosa. Gli elefanti invece sono animali utili. FF Bene, perfetto. Visto che sono utili, vada pure a vederli. PPP BOOORMENTAL, portami dagli elefanti! BOR Eh no! (quasi abbaia) Pallini, lei mi deve chiamare per nome e patronimico! PPP Allora anche tu, uguale; che sono, figlio di cagna più di te che mi devi scialacquare come un bastardo un nomignolo? Avanti dillo, Poligraf Poligrafovic. Non è “complicato”, sgarbugliati la lingua, testa di occhiale, Poligraf Poligrafovic, la laurea ce l’hai, forza! BOR … signor Pallini PPP ride forte: AHAHAHAHA! I signori sono tutti a Parigi. I signori sono nei salotti, nelle fighetterie europee, nei locali della sovrintendenza, nelle culattonerie di Germania, alla locanda del buon padrone succhiaitalia. FF Qui in casa mia, fino a che ci vivrò io, ci saranno solamente “signori”. Nel caso contrario o io o lei ce ne andremo da qui, ed è più probabile che a sparire sia lei. PPP Già, certo certo certo. Ma io sono membro della onorata strappamutande Associazione Inquilini. Mi spetta un alloggio di quattro metri quadrati esattamente qui, proprio in questo buco di culo tappetoso di appartamento da fighette. Lo dice Schwonder, è Schwonder che lo dice. (Pausa. Poi scimmiottando) Vogliate avere la compiacenza di prenderne atto. FF Schwonder, SCHWONDER, giuro, mi ci farò un portamonete plebeo, un cestino per cartacce. Dannato Schwonder …gli sparerò… PPP guarda FF con interesse BOR Filìpp Filìppovic, VORSICHTIG! FF Ma cosa vuole che me ne importi! 48
Tenga presente, mucchio atomico, essere senza storia e senza onore, Pallini...signor Pallini… che se lei si permetterà di esprimersi con insolenza in casa mia, anche una sola volta, io le tolgo il pranzo e in generale ogni nutrimento. Lei avrà i suoi quattro metri quadrati! Ma non sono certo obbligato a nutrirla! PPP spalanca la bocca adesso spaventato lo non posso rimanere senza cibo. La pancia è tutto. Io devo sgottare lo stomaco, mi devo fare un ripieno al giorno di mangianza, devo stantuffare le mascelle, sgamellare l’esofago - Dove andrò a mangiare? BOR e FF Allora si comporti decentemente! BOR Ieri ha rubato i soldi sotto il fermacarte nello studio, ed è tornato ubriaco. PPP piange disperato e rabbioso Non soltanto io sto in questo buco putrido, ci stanno anche le serve. E’ stata quella Puzzinaccia piena di buchi, quel monumento al marciapiede, quel tamburo di latta, quella strega piena di succhi. E’ stata Zina. Non sono stato io non sono stato io io non sono stato non sono stato io non sono stato io non sono stato non sono stato io… ZINA (in un angolo al buio, come un fantasma) Come? Come si permette... FF Calma, non te la prendere. Sistemiamo noi ogni cosa. PPP tossisce violentemente, abbaia, cade. Batte la testa ripetutamente. Respira corto. Si addormenta FF Portate i secchi dell'ambulatorio. BOR deposita un secchio pieno d’acqua ai piedi si PPP FF Cane. KC ha concluso l’ultimo alfabeto. Lo spazio è ora interamente scritto, in diversi colori. Si lava le mani nel secchio e si cambia d’abito. Va ad indossare una camicia, una cravatta, una giacca bianca.
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ELLO FILIPPO Canzone in cui Pallino osserva FF, nel suo studio, sezionare un cervello umano, e lo riconosce come essere superiore. Dog e God si addormentano insieme, e sognano
3.10
Ello impetra su sistenza, (Egli rende perpetua la propria esistenza) retro tabula, retro papiri, retro sapienza. (dietro la scrivania, le carte, la sua sapienza) Ello duce, desiri de cani feroce (Egli comanda, i desideri del cane randagio desiri de canem in cruce. (i desideri del cane in croce) Ello perdona, ello di pianta divina, (Egli perdona, tra tutti egli è il divino) fasto mirarlo all’insù, fasto toccare su manis. (è sacro guardarlo, toccare le sue mani) Grasso che cola de canis, di cane che cola) Fili filippo - fili de nulla, spirito innato) de omne creatura creàtor, (creatore di ogni creatura) de omne accidente dirèctor, (motore di ogni cosa) de toda mi vida cunctàtor. (condottiero di tutta la mia vita)
(Grasso (F.F,
[CANTO GREGORIANO, SILLABAZIONE DEI VERSI SU NOTE FISSE, CON ACCOMPAGNAMENTO DI ORGANO. NESSUNO SPARTITO]
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ED IO TI VEDO Cane e padrone sognano un uomo che canta una canzone struggente e intelligente. Il suo nome è Klim Cugunkin
2.20
KC ed io ti vedo che tu mi componi mi apri in distici e mi tremi tutto mi ritrascrivi in bella copia mi tramandi a brani mi frammenti in versi mi ricomponi mi allinei in rimandi mi fai in sedicesimi mi tradisci in traduzione mi scandisci in sestine m'assesti in segni m'arrotondi di carattere in carattere mi spazi e m'interlinei mi sbozzi m'alleghi mi censisci mi rileghi e mi rileggi a tratti mi spezzi in parti di parola che t'aprono la bocca che non dice piĂš niente e tace e sbatte la lingua sulla lingua che t'arrovella i denti.
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PPP Questa è la mia parola prendetene tutti se direte una sola parola anche voi sarete eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera...
[SEQUENZA FINALE CORO: CORPO-PERCUSSIONE]
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…sono troppo vecchio, ormai - troppo avanti con la miseria, troppo fottuto sulla strada del raffinamento spontaneo dopo una dura carriera di duro tra i duri – per cambiare adesso strada! e per venirmi a presentare alla congrega di dentiere, a teatro! Impossibile! Il dramma è questo. Scelto per essere estraneo a me stesso... solo per raffinarmi, per diventare raffinato? Ecco i fatti, ecco le circostanze, i pre-ce-denti del mio bestiale miserabile carattere! Bagatelle!...
con Antonio Antonucci, Simone Becchimanzi, Giuseppe Celentano, Dario Caruana, Giuseppe Gemito, Giovanni Lentini, Giuseppe Malena, Giuseppe Martena, Alexander Alejo Perez, Aldo Primavera, Claudio Virgilio; detenuti della sezione Alta Sicurezza della casa Circondariale di Bologna e con Lorenzo Chelini, Alessia Corbelli, Rosanna D’Agostino, Ilaria Debbi, Elena Fammilume, Loreley Franchina, Sena Lippi, Irene Manara, Anastasia Passerotti, Anna Laura Penna, Nele Reial, Licia Simoni, Riccardo Tabilio, Vito Verna, Christina Ourania Zoidi; studenti Dams, Università di Bologna
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comunicato stampa Un progetto teatro/carcere dell’ass. cult. La Città Invisibile, realizzato grazie al contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; un laboratorio Dams di Massimiliano Cossati realizzato grazie al contributo di Fondazione Carisbo; un evento patrocinato dal Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna (tutoraggio delle prof.sse Paola Bignami e Elena Tamburini) e promosso dall’Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della liberta personale. POLIGRAF (molte scritture) è il tentativo degenere e piacevole di sovrapporre e sovraesporre linguaggi e mondi incomparabili, è fatto per incontrarsi in extremis, allo stremo. E’ la rappresentazione di quanto si è raccolto da due laboratori teatrali condotti da Massimiliano Cossati e dedicati al racconto Cuore di cane di Michail Bulgakov: * il laboratorio annuale di educazione teatrale che si tiene nella sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Bologna, realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte e, raccontato dai detenuti, POLIGRAF è il signor Pallini, un improvviso corpo d’uomo, un corpo estraneo, una lingua oscena, un esperimento scientifico dagli esiti imprevedibili; * il laboratorio di regia al Dams di Bologna, realizzato grazie al contributo della Fondazione Carisbo, e raccontato dagli studenti POLIGRAF è Pallino, un corpo-cane randagio, punto di vista e d’ascolto musicale, cantato in coro e in una lingua canina, sensoriale, primitiva, una “linguaccia”. POLIGRAF è un uomo che è un cane, mondi incomparabili. Cane che ci educa alla percezione dei ritmi fondamentali; uomo de-generato, da educare ai linguaggi complessi e all’abuso delle idee. E’ un cane cantato è un uomo danzato (partiture corali di Paolo V. Montanari e partiture fisiche di Sara dal Corso), è un cane disegnato è un uomo alfabetizzato (cartoni animati di Karin Andersen e video/karaoke di Ana Ticak), è un cane percosso è un uomo chironomizzato (body percussion di Caterina Praderio e conduzione del coro di Paolo e V. Montanari e di Lorenzo Bizzarri, dell’Accademia Filarmonica di Bologna) è un cane raccontato è un uomo agito (lingue di Giacomo Mannironi, regia di Massimiliano Cossati) da 8 detenuti di Alta Sicurezza e 15 studenti del Dams, che si incontreranno per la prima volta il 25 giugno alle ore 15 nella Sala Cinema della Casa Circondariale Dozza di Bologna, nel momento in cui POLIGRAF (molte scritture), Parte prima: L’educazione, sarà presentato ad un pubblico di detenuti e cittadini, con esiti imprevedibili. Lo spettacolo/studio è la prima parte del progetto dedicato al romanzo Cuore di cane, di cui si prevede il completamento alla fine del 2009 con la presentazione di POLIGRAF (molte scritture), Educazione e maleducazione.
Poligraf (molte scritture) Prima parte: L’educazione da Michail Bulgakov, Cuore di Cane Laboratorio teatrale della Sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale Dozza di Bologna + Laboratorio di Regia del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna 25 giugno 2009, ore 15 sala cinema della Casa Circondariale Dozza di Bologna laboratori e regia di Massimiliano Cossati cani a colori di Karin Andersen cori Paolo V. Montanari gesti Sara dal Corso karaoke Ana Ticak lingue Giacomo Mannironi conduzione coro Lorenzo Bizzarri con Antonio Antonucci, Simone Becchimanzi, Giuseppe Celentano, Dario Caruana, Giuseppe Gemito, Giovanni Lentini, Giuseppe Malena, Giuseppe Martena, Alexander Alejo Perez, Aldo Primavera, Claudio Virgilio; detenuti della sezione Alta Sicurezza della casa Circondariale di Bologna e con Lorenzo Chelini, Alessia Corbelli, Rosanna D’Agostino, Ilaria Debbi, Elena Fammilume, Loreley Franchina, Sena Lippi, Irene Manara, Anastasia Passerotti, Anna Laura Penna, Nele Reial, Licia Simoni, Riccardo Tabilio, Vito Verna, Christina Ourania Zoidi; studenti Dams, Università di Bologna
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Si ringrazia l’Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale per la promozione dell’evento, i rapporti con la stampa e il costante supporto. Per l’ospitalità al laboratorio degli studenti Dams si ringrazia lo Spazio INDUE. L’associazione culturale La Città Invisibile propone dal 1999 a Bologna e in tutta Italia iniziative legate alla promozione della teatralità intesa come cultura e spettacolo, arte applicabile anche all’interazione sociale, all’educazione e al reinserimento. Un teatro libero nasce nel 2007 come progetto di laboratorio teatrale permanente all’interno della Sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale Dozza di Bologna e ottiene il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il laboratorio, guidato da Massimiliano Cossati, si svolge in una saletta interna al braccio di Alta Sicurezza, tre volte alla settimana ed è frequentato da una decina di detenuti, di tutte le età. Il particolare regime di isolamento vigente in questa sezione rende sempre particolarmente complesso il percorso verso uno spettacolo; d’altro canto la lunga permanenza in carcere prevista per questo genere di detenuti permette un intervento trattamentale più efficace, concreto e visibile: il gruppo di lavoro si stabilizza e i partecipanti sono in grado di seguire ed influenzare il percorso formativo in modo positivo. Il laboratorio teatrale arriva a proporsi come strumento innovativo di educazione e scolarizzazione, trait d’union tra diversi corsi professionali. Gli studi attraversano la letteratura, l’arte, la storia, per consolidare la qualità del pensiero, il dato artistico come modello dinamico d’analisi del reale, strumento e pratica per acquisire la capacità di scegliere, di aderire a un progetto. Un patto di lealtà, una pratica formativa permanente. Nel 2008 viene presentato al pubblico 6 cartoni animati per Anfitrione di Heinrich Von Kleist che ottiene ottimi riscontri, anche se la proposta dell’Arena del Sole per alcune repliche all’esterno non può essere accettata per questioni di sicurezza. Il contributo della Fondazione del Monte viene rinnovato e il percorso può proseguire. Il nuovo laboratorio 2008/09 – considerate le difficoltà d’accesso al carcere per qualsiasi tipo di materiale – intende concentrare l’attenzione sulle possibilità di condivisione dell’esperienza del laboratorio con tanti diversi artisti, cittadini, attori sociali, istituzioni, che possano testimoniare la vitalità e contribuire alla crescita di chi vive in carcere. I materiali del nuovo laboratorio guidato da Cossati, dedicato al romanzo Cuore di cane di M. Bulgakov, vengono perciò elaborati dall’artista visiva Karin Andersen, il poeta Giacomo Mannironi, la danzatrice Sara dal Corso, il musicista e compositore Paolo V. Montanari, la vj Ana Ticak, la danzatrice Caterina Praderio. Ogni professionista propone una sua forma di ‘scrittura’ per il romanzo; i materiali vengono poi messi a disposizione sia dei detenuti che di un folto gruppo di studenti Dams. Infatti, grazie ad un contributo della Fondazione Carisbo, Cossati cura per l’Università di Bologna percorsi laboratoriali e di ricerca affini a quelli del suo maestro, il professor Arnaldo Picchi scomparso due anni fa, e ora, grazie al Patrocinio del Dipartimento di Musica e Spettacolo, il progetto Un teatro libero si allinea ai principii di un laboratorio permanente per la città, quale fu quello di Picchi, e apre le porte del carcere agli studenti e le porte dell’Università ai detenuti; lo fa in modo simbolico, attraverso la condivisione delle idee, poiché i due gruppi si incontreranno solo 24 ore prima della presentazione del lavoro che li vedrà in scena insieme. Ma è una proposta che vuole crescere, farsi presto più coraggiosa. Massimiliano Cossati, dopo studi di regia all’università di Los Angeles e Bologna, è assistente e collaboratore di Arnaldo Picchi alle cattedre di Istituzioni di Regia e Iconografia Teatrale al Dams. Nel 2006 è Dottore di Ricerca in studi teatrali. Ha diretto opere in prosa, opere liriche, perfomances. Si occupa da vari anni, attraverso l’associazione La Città Invisibile, di programmi di formazione teatrale e teatro sociale: scuola, recupero, carcere. Con i detenuti della sezione alta sicurezza della Casa Circondariale Dozza ha presentato nel 2002 L’eccezione e la regola di B. Brecht e nel 2008 6 cartoni animati per Anfitrione di H.Von Kleist. Karin Andersen. ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, diplomandosi nel 1990 con una tesi sulle relazioni fra arte ed ecologia. La sua ricerca artistica si interessa del rapporto tra umano e alterità animale o aliena. I suoi lavori sono stati esposti in spazi privati e istituzionali, in Italia e all’estero. Ha collaborato alla realizzazione di spettacoli teatrali e video musicali. E’ autrice, con Roberto Marchesini, del libro “Animal Appeal” (2003). Sara Dal Corso, attraverso un dottorato in studi teatrali al Dams di Bologna approfondisce la formazione pratica e teorica di danza contemporanea. Con danzatori e coreografi sia italiani che europei approfondisce diverse pratiche e discipline corporee. Da marzo 2007 danza con la compagnia Aldes diretta da Roberto Castello. Da febbraio 2008 lavora come danzatrice e attrice con la Socìetas Raffaello Sanzio, partecipando alla creazione di “Inferno” diretta da Romeo Castellucci. Paolo V. Montanari si è diplomato in oboe e ha studiato composizione con Antonio Giacometti. Si è laureato al DAMS di Bologna con una tesi in Drammaturgia Musicale. Studia canto come baritono con Tiziana Tramonti e Michael Aspinall. La sua prima regia lirica è, nel 2007, La finta schiava di Francisco J. García Fajer.. Scrive come critico musicale e teatrale per il quotidiano L'Informazione di Modena. E' fondatore e direttore di KOMOS - Coro Omofonico Bolognese, coro maschile gay con base al Circolo Arcigay "Il Cassero" di Bologna. Ana Ticak è un’artista poliedrica il cui lavoro si pone trasversalmente tra diversi media. Si occupa soprattutto di implementazione di elementi d'arte visiva nell’arte delle immagini mobili, attraverso l'utilizzo dei nuovi media. Spaziando dalla fotografia alle installazioni, video e performance, è attiva in modo particolare nel campo del live video per il teatro come luogo di metamorfosi e maggiore interattività. 4
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QUESTO E’ UN LUOGO DIFFICILISSIMO noi balliamo e cantiamo per un anno intero, comici e santi senza giudizio né talento, balliamo e cantiamo nello sforzo d’esserci, esseri umani perfetti, precisi dentro il tempo, mentre stiamo chiusi in una stanzetta dentro la sezione Alta Sicurezza al terzo piano dietro il muro di cinta dentro la casa Circondariale di Bologna – abbiamo superato 100 porte, saremo nel cuore della città – mentre alcuni di noi a volte scompaiono, portati via da una notifica d’isolamento, un trasferimento, una fortuna o no, un’improvvisa inattesa libertà, e il gruppo di lavoro si dimezza a 20 giorni dal debutto, si trasforma ancora, come accade anche fuori, ma qui dove tutto appare impossibile è molto più evidente quanto tutto sia sempre possibile, E ALLORA NOI FACCIAMO UNO SPETTACOLO DIFFICILISSIMO.
POLIGRAF POLIGRAFOVIC PALLINI nome, patronimico e cognome che il protagonista del romanzo Cuore di Cane di Michail Bulgakov prende per sé, per la sua breve carriera di uomo. Quando era un cane randagio – prima che il dottor F.F. se lo portasse a casa, lo curasse e lo accudisse insieme al suo assistente B. e alla cameriera Z. – quelli del quartiere lo chiamavano Pallino. Anche il dottore lo chiama Pallino fino al giorno nero in cui, lui che è un luminare della chirurgia sperimentale, mostra i suoi veri scopi: usa il cane come cavia per un esperimento, lo sottopone a un’operazione chiurugica difficilissima: sostituisce l’ipofisi (la ghiandola endocrina alla base del cranio, responsabile del metabolismo) e i testicoli del cane con quelli di un uomo, Klim Cugunkin, morto accoltellato poche ore prima davanti a una birreria. La missione del dottore è la ricerca sul ringiovanimento cellulare, da lui già ottenuto con successo attraverso l’impianto di organi di animali in esseri umani. Ma invertendo il procedimento cosa può accadere? Il cane sopravvive ma imprevedibilmente, in poche settimane, assume l’aspetto di un uomo, e parla parla parla: spunta in parole raccattate tra le macerie della memoria trapiantata di Klim Cugunkin, sviluppa esigenze: un guardaroba, un nome, un documento, un posto a tavola, un posto letto, un posto di lavoro, posto che sappia ‘essere uomo’, questo cane. Lo spettacolo difficilissimo è quello dell’educazione. O dell’ammaestramento. O del trattamento. O del carosello delle domande, dei divieti e dei permessi. O del buon senso. Ma, domande: qual è il buon senso, e di chi è. Con quale organo del senso si elabora un buon senso. Un uomo con gli occhi e un cane col naso. E con le parole poi, che ci fa l’animale parlante con le parole. L’animale politico, l’animale ideologico, l’animale che mente, l’animale teatrale. Poligraf ride oppure piange come un neonato e con il gioco delle parole si maschera come un adolescente; gli è capitato l’aspetto di un uomo – possiamo capirlo, a tutti noi è capitato – e vuole riuscire ad esserlo. Ma è solo: un cane randagio, un bastardo di nome Pallino; un musicista e un ladro di nome Klim morto ammazzato davanti a una birreria; l’improvvisa somma dei due, il de-generato, Poligraf. Tre soggetti ai limiti, tre soggetti inservibili, per noi tre complessi mondi di poesia scenica. Perché Poligraf SIGNIFICA MOLTE SCRITTURE. E’ difficilissimo comprendere questo lavoro, per noi stessi che lo stiamo facendo. Delle molte scritture, delle differenti nature che lo compongono riusciamo giusto a cogliere il cuore, il colore, il vettore: ciò che riusciamo subito a maneggiare, e ciò che realmente ci interessa, il desiderio, attraverso una forma di dialogo che arriva prima delle parole: il ritmo, il tono, la velocità. Ed è difficilissimo, poi, per come lo si è voluto ostinatamente costruire, spostato, dislocato, incomprensibile se collocato in un luogo deputato, in una analisi logica o grammaticale: - come una lingua viva e nuova che nasce dalla somma degli scarti di tante lingue, un grammelot e insieme un gioco di citazioni, una fantasia di insulti, sciogli-lingua e giochi blasfemi, un luminoso God Dog, perché la lingua la si possa annusare, e battere col piede; - come un corpo spettacolare ibrido e de-genere: oratorio, musical, danza, cartone animato, karaoke, action painting, improvvisazione, Golem, Artusi, Rabelais, Celine, Dante, o un vorace blob di tutto questo; - come una forma di dialogo a distanza tra il carcere e la città, i detenuti di Alta Sicurezza e gli studenti Dams, e molti collaboratori: tutti, senza conoscersi, stanno imparando una lingua comune, che parleranno un giorno, il giorno del loro incontro, per POLIGRAF. - come un modo per educarci, cioè tirare fuori il nostro meglio. Attraverso il diritto a inventarci le parole, la musica, il movimento, il diritto a tentare, a tentoni, e anche a quattro zampe, con ogni mezzo che la fantasia ci concede nel tempo importante e difficilissimo della prova, della pena, della distanza. 5
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PALLINO
CULLA (come si prende l’aria, come si parla) Il cane è nella culla, ascolta le sue prime parole Song 1 CANIS NOSTRUM (in cui un cane randagio è moribondo in un androne, attorno la città è fredda frenetica rumorosa . è sera) ALFABETO DI POLIGRAF – parte prima (come ci si veste, come si dice il proprio nome) FF detta i divieti. Ascolta come il cane dice il suo nome. Song 2 SURGE SOPRA VILLA (in cui il cane, battezzato Pallino, viene sfamato con un pezzo di salame e segue il dottor FF suo benefattore, vola con lui sopra la città e arriva alla porta dell’appartamento ove verrà accolto) ALFABETO DI POLIGRAF– parte seconda (come si ottiene un documento identificativo) FF è contrariato, Ma guarda come il cane ottiene una carta d’identità Song 3 HU-HU (Nell’appartamento del dottor FF, Pallino è accolto con diffidenza dalla cameriera Z. Viene portato in ambulatorio, spacca una vetrina, morde l’assistente B., viene sedato e operato per curare la sua ferita) Song 4 FILI DE (in cui il cane Pallino è anestetizzato e sogna. Nel sogno, allo specchio, le ferite sanguinanti si rimarginano e, ora bello, sano rinvigorito, pensa alla sua fortuna ed è grato) ALFABETO DI PALLINO (come si cammina, come si corre, come si ha paura) Il cane rincorre un gatto, si rinchiude in bagno e apre tutti i rubinettil La casa si indonda. Ascolta come FF gli dice “imbecille”. Song 5 RABELAIS (in cui Pallino passa in rassegna l’atlante delle espressioni umane, carni e ossa: gli strani pazienti del dottor FF) ALFABETO DI KLIM – prima parte (come si sta a tavola, come si esprimono pensieri sulla religione, l’arte, la politica, l’economia domestica, il buon vivere) Il cane pranza a tavola: ascolta come discute animatamente con FF e B a seguito degli ammaestramenti di Schwonder. Song 6 SCHWONDER (Suonano alla porta. Pallino osserva e ascolta con attenzione partecipata la sfida tra FF e il comitato inquilini, rappresentanti del nuovo regime, con a capo Schwonder, giunti a pretendere la confisca di 4 delle 7 stanze dell appartamento) ALFABETO DI KLIM - seconda parte (come si è colpevoli, o come ci si sente colpevoli) Il cane pretende il possesso di una stanza della casa, si ubriaca, viene accusato di furto, Ascolta come ripete “non sono stato io!” Song 7 ELLO FILIPPO (in cui Pallino osserva FF, nel suo studio, sezionare un cervello umano, e lo riconosce come essere superiore. Dog e God si addormentano) Song 8 ED IO TI VEDO (in cui cane e padrone sognano un uomo che suona la balalaika e canta una canzone struggente e intelligente. Il suo nome è Klim Cugunkin) fine prima parte 8
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