LA CASA DEI PESCI Progetto per la tutela e la valorizzazione del Mare di Maremma
A ssociazione
onlus
C omitato
per
L a C asa
dei
P esci
Comune di Orbetello
CittĂ di Grosseto
Comune di Magliano
Provincia di Grosseto
Comune di Castiglione della Pescaia
catalogo a cura di Fondazione Grosseto Cultura testi di Mauro Papa, Centro Documentazione Arti Visive, FGC fotografie di Carlo Bonazza traduzioni di Giuliana Benedetto in copertina: logo del progetto artistico di FGC, di Federica Vivarelli stampato da fidèuram nel maggio 2015 photoedizioni grosseto
PUNTA ALA
FIUME OMBRONE
PARCO DELLA MAREMMA
TALAMONE
LA CASA DEI PESCI area intevento ARPAT 2006
MONTE ARGENTARIO
Dissuasori ARPAT 2006
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LA CASA DEI PESCI nasce per proteggere i fondali marini della Maremma toscana dalle devastazioni provocate dalla pesca a strascico illegale. L’idea, le motivazioni e l’impegno sono del pescatore ambientalista Paolo Fanciulli, che dagli anni Novanta lotta per sensibilizzare autorità e opinione pubblica sulla necessità di tutelare la ricchezza e la bellezza del mare. Il progetto nasce, quindi, con una funzione prevalentemente ambientale. Nel 2006, con il progetto dell’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), vengono collocati in mare decine di moduli dissuasori e barriere per il ripopolamento ittico lungo la costa del Parco Naturale della Maremma. Nel 2012 Paolo Fanciulli fonda con alcuni amici l’“Associazione Comitato per La Casa dei Pesci,” che inizia a lavorare a una nuova e originale idea, quella di mettere in mare opere d’arte che possano servire come moduli dissuasori, come elementi di ripopolazione ittica e come poli di attrazione turistica. Le opere, scolpite dagli artisti più importanti e “adottabili” da chiunque con un liberale contributo economico, vogliono invitare le persone a guardare dentro il mare e ad assumere un nuovo punto di vista, quello di un ambiente subacqueo tanto meraviglioso quanto minacciato dal degrado. La funzione ambientale viene così integrata e valorizzata dalla funzione culturale di un grande progetto artistico, divulgativo e partecipativo. L’idea, ambiziosa e suggestiva, ottiene subito larghi consensi non solo da parte delle associazioni ambientaliste – tra cui Greenpeace, Legambiente, WWF Italia e Italia Nostra – ma anche delle istituzioni e della intera società civile. Le Cave di marmo Michelangelo di Carrara mettono gratuitamente a disposizione i blocchi di marmo e Fondazione Grosseto Cultura si impegna a elaborare un progetto culturale e artistico dettagliato e organico, supportato da un nuovo logo, che prevede la disponibilità degli artisti a collaborare firmando il Manifesto
di Adesione che trovate a pagina 44 di questa pubblicazione. Il parco d’arte marino troverà in futuro una propria rappresentazione a terra, con un percorso sviluppato attraverso “luoghi di accesso” simbolici e segnati da opportuni interventi creativi (una installazione d’arte, un’opera d’arte pubblica o ambientale, un’opera di arredo urbano etc) che si collochino in perfetta sintonia con il paesaggio della costa. L’entusiasmo e la disponibilità di tanti soggetti, pubblici e privati, porta alla decisione di ampliare l’area di intervento del progetto, arrivando a includere il tratto di costa compreso tra Punta Ala e il Monte Argentario. Così, nel 2013 Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura, Comuni di Orbetello, Magliano in Toscana, Grosseto e Castiglione della Pescaia, associazione onlus Casa dei Pesci suggellano l’operazione firmando il “Protocollo d’intenti per la realizzazione del Progetto Casa dei Pesci per la salvaguardia e la valorizzazione del Mare della Maremma”. La comunione degli intenti e la sinergia degli sforzi portano alla messa in mare delle prime due barriere realizzate con opere di Massimo e Agostino Lippi e, lunedì 11 maggio 2015, all’inaugurazione del primo parco d’arte marino in Italia con l’immissione nel mare di Talamone dei blocchi scolpiti da Emily Young, Massimo Catalani, Giorgio Butini e Massimo Lippi. E’ il primo atto concreto e visibile, di un percorso che vedrà nell’autunno del 2015 un’altra operazione di allestimento in mare di opere d’arte e dissuasori. Come dice Paolo Fanciulli: “La Casa dei Pesci sarà bella da emozionare, accogliente da volerci tornare, protetta da ogni illegalità”. Associazione onlus Comitato per La Casa dei Pesci Fondazione Grosseto Cultura
CASA DEI PESCI was born to protect the seabed of the Tuscan Maremma from the ravages of the illegal trawling. The idea, the grounds, the commitment are of the environmentalist fisherman Paolo Fanciulli, who, since the nineties, has been fighting to make the authorities and the public opinion aware of the necessity to protect the wealth and the beauty of the sea. Therefore, the project was born with a predominantly environmental goal. In 2006, with the project of Arpat (Regional agency for the environmental protection of Tuscany), they placed into the sea dozens of concrete blocks and barriers for the fish to recolonize along the cost of the Natural Park of Maremma. In 2012 Paolo Fanciulli has founded, with some friends, the association “Associazione Comitato per La Casa dei Pesci”, a non-profit organization that began to work on a new and original idea: putting artworks into the sea that could serve as anti-trawling devices, as elements of fish recolonization and as touristic attractions. The works are sculpted by the most important artists and are “adoptable” by everyone with a liberal economic contribution. The purpose is to invite people to watch into the sea and take on the new perspective of an underwater environment so beautiful but also so threatened by degradation. The environmental task is integrated and enhanced in this way by the cultural task of a great artistic, informative and participatory project. The idea, ambitious and impressive, immediately obtains widespread support, not only by the environmentalist associations – including Greenpeace, Legambiente, WWF Italia and Italia Nostra – but also by the institutions and social community. The Michelangelo marble quarries of Carrara freely donate marble blocks and Fondazione Grosseto Cultura agrees to develop a detailed and organic cultural project, that is
based on the availability of the artists to cooperate for the project La Casa dei Pesci, bringing them to sign the Manifesto for the agreement that is on page 46 of this catalogue The intervention area of the project grows up to include the stretch of the coast between Punta Ala and the Argentario Mount. Therefore, in 2013, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura, Comuni di Orbetello, Magliano in Toscana, Grosseto e Castiglione della Pescaia, associazione onlus Casa dei Pesci seal the operation by singing the “Protocol of intentions for the realization of La Casa dei pesci project for the safeguard and the enhancement of the sea of Maremma”. The common purposes and the synergy of the efforts led to the long-awaited event: on Monday, May 11, with the immersion into the Talamone sea of the scuptures by Emily Young, Massimo Catalani, Giorgio Butini and Massimo Lippi, we will have the inauguration of the first marine art park in Italy. It will be the first concrete and visible act of a process that will proceed, in the fall of 2015, with another operation of placement into the sea of sculptures and devices. As Paolo Fanciulli says: “Casa dei Pesci will be dramatically beautiful, so welcoming that you’ll want to visit over and over, and protected from illegality”.
Associazione onlus Comitato per La Casa dei Pesci Fondazione Grosseto Cultura
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Paolo Fanciulli, ideatore della Casa dei Pesci 7 Questa storia è molto importante e credo che da oggi cambieranno molte cose. Purtroppo ancora oggi la pesca illegale devasta i fondali. L’uomo che dovrebbe tutelare le sue risorse le distrugge sottraendole ai propri figli. Ma il futuro del nostro mare potrà, da oggi, essere un po’ più protetto: scendono in campo i piccoli pescatori e gli ar tisti che con le loro opere, messe a mare, riusciranno a bloccare la pesca illegale, a favorire il ripopolamento ittico delle nostre coste e a incantare le persone che vorranno ammirarle.
This is a very important story and I feel that many things are about to change. Unfortunately, illegal fishing is still devastating the seabed. Instead of protecting its resources, mankind is destroying them and making them unavailable to the coming generations. However, from now on the future of our sea will be a bit more protected: with our project, fishermen and artists together, by sinking works of art into the sea, can prevent illegal fishing, to favour the fish repopulation of our coasts and to enchant the people who want to admire them.
Paolo Fanciulli
Paolo Fanciulli
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Franco Barattini, Cave Michelangelo, Carrara
LE CAVE MICHELANGELO, che donano il marmo per La Casa dei Pesci, sono attive dal primo secolo AC. E’ con questo marmo che furono realizzate opere come la Colonna Traiana, gli Archi di Trionfo di Tito e Settimio Severo e statue come l’Apollo Palatino. E’ in questo luogo che Michelangelo scelse i marmi e lavorò direttamente i blocchi per opere di grande importanza come La Pietà e la Tomba di Papa Giulio II.
MICHELANGELO QUARRIES, providing marble for La Casa dei Pesci, exist from the first century BC. The Trajan’s Column, the Arches of Titus and Septimius Severus and the statue Apollo Palatino were sculptured in this kind of marble. In these quarries, Michelangelo chose his marble and he himself rough-hewed the blocks meant to be shaped into some of his greatest masterpieces as the Tom of Julius II and the Pietà.
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OPERE / WORKS
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LE OPERE
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Emily Young, The Weeping Guardian
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Emily Young, The Young Guardian
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Massimo Catalani, Ittico obelisco
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Massimo Catalani, Ziggurat
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Giorgio Butini, Acqua
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Massimo Lippi, Pescatori di uomini
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Massimo Lippi, Talamone e La Sirena: miti e leggende del mare
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Massimo Lippi, L’angelo dei pesci
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Alessandro Babbanini, Giostra per i pesci
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EMOZIONI IN FONDO AL MARE
EMOTIONS AT THE BOTTOM OF THE SEA
Il progetto dei Donatori
The Donors project
I blocchi scolpiti sono un dono. Il dono degli artisti al mare, ma anche il dono che tutti possono fare al progetto Casa dei Pesci. Movimentare e allestire in mare un blocco scolpito ha un costo, ma è possibile contribuire alla spesa “adottandone” uno. L’adozione consente di dedicare l’opera a una persona cara. Un regalo, un’emozione, un ricordo che rimarrà per sempre in fondo al mare.
The carved blocks are a gift. The gift of the artists to the sea, but also the gift that everyone can do to the project Casa dei Pesci. Move and set up a carved block is expensive, but everyone can support financially “by adopting” one. The adoption allows to dedicate the sculpture to a loved person. A gift, an emotion, a memory that will remain forever beneath the sea.
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GLI AUTORI
Alessandro Babbanini (Grosseto, 1965)
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Alessandro Babbanini, in una recensione, è descritto come “artigiano-scultore-fuochista-pescatore di Manciano”. Nella mostra “Materiae, materiali dell’anima”, curata da Maurizio Cont (promotore della Maremma come capitale europea della cultura) nell’ex opificio della Cava di Roselle, Babbanini espose lunghi e affascinanti steli di ferro e pietra mossi dal vento o dal passaggio delle persone, dove l’inanimato si animava nell’intento di comunicare la transitorietà dell’esistenza. Le sue esperienze più originali, frutto di assemblaggi cinetici tra oggetti di riuso ed elementi naturali, sono emblematizzate dall’opera ludica e trasgressiva che ha realizzato per La Casa dei Pesci: una “Giostra” per i pesci – o per i subacquei – costituita da una vera giostra girevole per bambini recuperata dalla discarica e applicata su un blocco di marmo. Giorgio Butini (Firenze, 1965) Giorgio Butini interrompe gli studi presso il Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” di Firenze per approdare alla bottega del maestro Antonio Berti e, successivamente, a quella di Raimondo Riachi. In questi colti cantieri artigianali impara l’arte della scultura e assimila una modalità di trasmissione dei saperi legata alla tradizione rinascimentale. Da questa tradizione desume una tecnica che, oltre all’intaglio e al modellato, si estende all’oreficeria e al restauro. Inoltre, dalla tradizione deriva anche l’interesse per la natura e la figura umana che rappresenteranno il costante punto di riferimento della sua esperienza creativa. Da sempre attento alle attività di impegno civile – ha promosso, ad esempio, una iniziativa di solidarietà per i terremotati abruzzesi – Butini sposa con entusiasmo il progetto Casa dei Pesci, per il quale ha ideato la scultura “Acqua” che evoca la simbiotica metamorfosi tra due eterni simboli di vita e fertilità, il mare e il corpo femminile. Una scultura che non ha bisogno
di spiegazioni: “la scultura è un’arte che non ha bisogno di mediazioni – dice – se non trasmette emozioni è solo materia”. Massimo Catalani (Roma, 1960) Architetto di formazione, Massimo Catalani fin dagli anni Ottanta sceglie la pittura come forma espressiva. Nel decennio successivo, in un momento di grande riproposizione dell’arte concettuale, decide per contrasto di indagare una nuova figurazione, ironica e corrosiva, in grado di esaltare i caratteri più banali della contemporaneità, come se i “ready made” meritassero infine di essere oggetto di una irriverente e demistificante rappresentazione pittorica. In particolare, i soggetti scelti fanno riferimento agli alimenti e alle pietanze della cucina popolare, per poi indagare la dimensione domestica e rassicurante della natura e delle architetture, intesi come luoghi dell’abitare e del confronto, e quindi dello sviluppo sociale e solidale. Con il passare degli anni, con il riconoscimento internazionale e con il disimpegno ideologico, Catalani sceglie di adottare tecniche artistiche sperimentali (dipinge con il vino; modella insieme sabbia, terre naturali e polvere di marmo; dipinge con sostanze visibili solo al buio) e matura una nuova urgenza espressiva, quella di impegnarsi in battaglie di civiltà come quella ambientalista, che lo portano ad aderire al progetto della Casa dei Pesci. Per la Casa dei Pesci, Catalani promuove iniziative pubbliche – Villa Torlonia, Roma, 2013 e Barga, 2014 – dal fondamentale carattere relazionale e partecipativo, che danno origine a due progetti: una installazione ambientale affascinante e complessa, la Piazza con il monolite centrale (“Ittico obelisco”), e la imponente Ziggurat. In entrambi i casi, il segno di Catalani si esprime attraverso l’incisione nel marmo di caratteristici pesci luminescenti, simbolo tradizionale di rinascita e vita, che riescono ad esprimere felicemente e compiutamente la sostenibilità della mediazione tra evoluzione tecnologica (vernice chimica) e rispetto della natura (materiale lapideo).
Massimo Lippi (Siena, 1951)
Emily Young (Londra 1951)
Massimo Lippi, poeta ed artista, è nato nel 1951 a Ponte a Tressa, Siena. Apprende “il mestiere di vivere dalla maestranza di operai e contadini della sua terra” Dopo le scuole d’Arte si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università di Siena. Nel 1982, presentato da Franco Fortini, pubblica presso Einaudi una raccolta di versi nella prestigiosa collana ”Nuovi Poeti Italiani 2” con prefazione di Alfonso Berardinelli. In seguito dà alle stampe “Non popolo mio“, Milano, 1991 Edizione del “Pesce d’oro” di Vanni Scheiwiller; prefazione di Franco Fortini. Nel 1999 è finalista al Premio Viareggio con libro di poesie “Passi il Mondo e Venga la Grazia” Milano, Scheiwiller, seguono “Nuziale” e “Dell’invincibile sogno”. Nel 2008 pubblica “Exilium”, Edizioni Cantagalli, di nuovo finalista al “Viareggio”. Tra gli altri hanno scritto di lui: Elsa Morante, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Giovanni Testori, Enzo Carli, Enrico Crispolti, Amnon Barzel. Lippi è artista presente in musei e in collezioni private; ha esposto in Giappone, in Perù, in Germania, negli Stati Uniti, in Spagna dove ha realizzato un monumento in pietra a Vitoria. Ha fuso molte opere monumentali in bronzo e realizzato molti monumenti in pietra e marmo: a Caprese Michelangelo (Arezzo), a Querceta (Lucca), a Monte Oliveto Maggiore (Siena), a Vittoria (Ragusa). Alcune sue opere sono in Piazza del Campo e nel Duomo di Siena, nella Cattedrale di Firenze, nelle collezioni private nella Città del Vaticano. Ai temi dell’ecologia Lippi ha dedicato poesie e performance a New York, Cracovia,Torino, in Armenia dove tra l’altro ha partecipato ad alcuni simposi di scultura e ad un grande monumento alla Pace (2014). Ha insegnato scultura all’Università S.M.U. di Dallas. Ha viaggiato in Cina, in Russia e in tutto il mondo come ambasciatore di Cultura e di Pace. Sensibile al degrado dell’ambiente e - “dedito alla promozione della famiglia dei Popoli”-. Ha insegnato all’Accademia di Carrara, Macerata, Firenze e attualmente è docente all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Emily Young è considerata la più importante scultrice britannica. Nata in una famiglia di artisti – la nonna ha lavorato con Auguste Rodin – ha studiato alla Chelsea e alla Saint Martin’s School of Art. Alla fine degli anni Sessanta ha iniziato a viaggiare fuori dall’Europa, visitando Afghanistan, Pakistan, India, Africa e Medio Oriente. In Italia e negli Stati Uniti – dove si è stabilita in seguito, collaborando con lo scultore Robert Winthrop White – ha maturato la sua personale concezione estetica, che privilegia l’intaglio diretto della pietra e i materiali dai grandi effetti espressivi come la quarzite, l’onice e l’alabastro. I suoi lavori evocano una ispirazione potente, ancestrale e mitica. Tra questi, ricorrono soggetti come teste antropomorfe e torsi sensuali che, evidenziando il contrasto tra la materia levigata dall’uomo e quella grezza della natura, emergono da grandi blocchi di pietra con effetti di straniante suggestione e mistero. “Le pietre hanno una vita differente dalla nostra – spiega – una vita lenta, silenziosa, eterna. E, tuttavia, sono per me come degli antenati che mostrano la loro storia, quindi la mia, quella della terra e dell’universo. Siamo tutti figli della pietra”. La sacralità cosmologica di questa visione ha portato la scultrice a lavorare anche per committenze ecclesiali, e sue opere sono collocate nella Cattedrale londinese di Saint Paul e nella Cattedrale di Salisburgo. Da qualche anno risiede in Maremma, nei locali di un antico monastero che ha trasformato in un grande laboratorio d’arte dove le pratiche tradizionali dell’intaglio in pietra si coniugano con ricerche filosofiche e ambientali contemporanee. Qui è entrata in contatto con il progetto Casa dei Pesci. Per il progetto Emily ha realizzato, con l’aiuto degli assistenti Johnny Cass e Louis Russel, dei monumentali Guardiani del Mare, simbolo militante del controllo rigoroso che deve essere garantito per proteggere un patrimonio universale così prezioso e fragile.
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THE AUTHORS
Alessandro Babbanini (Grosseto, 1965)
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In a review Alessandro Babbanini is described as a “craftsman-sculptor-fireman-fisherman” from Manciano. In the exhibition “Materiae, materiali dell’anima” edited by Mario Cont (promoter of Maremma as European capital of the culture) in the former factory of Cava delle Rosselle, has exposed long and charming rods made of iron and stone, moved by the wind or by the passage of the people, where the inanimate has become animated with the intention to communicate the transience of the existence. His most original experiences, fruit of kinetic assemblies between objects to recycle and natural elements, are represented by the playful and transgressive work that he has realized for the Casa dei pesci: a “Carousel” for fishes – or for divers – consisting of a real rotating carousel for children, recovered from the landfill and put on a marble block. Giorgio Butini (Florence, 1965) Giorgio Butini interrupts his studies at the artistic High School “Leon Battista Alberti” in Florence to arrive at the studio of the master Antonio Berti and then at that one of Raimondo Riachi. In these cultivated craft yards he learns the art of sculpture and assimilate a mode of transmission of the knowledge linked to the Renaissance tradition. From this tradition he gathers a technique that, to carving and modelling adds the goldsmith’s and the restoration art, and derives the interest for the nature and the human figure that represents the constant point of reference of his creative experience. Always attentive to the activities of civil commitment – for example he has promoted an initiative of solidarity for the earthquake victims of the Abruzzo Region – Butini embraces enthusiastically La Casa dei pesci project, for which he conceived the sculpture “Water” that recalls the symbiotic metamorphosis between the eternal symbols of life and fertility, the
sea and the female body. A sculpture that needs no explanation: “sculpture is an art that does not needs mediations – he says – if it doesn’t convey emotions it is only matter”. Massimo Catalani (Rome, 1960) Architect due to its training, Massimo Catalani, since the eighties he chooses the painting as expressive form. During the next decade, in a time of great revival of the conceptual art, he decides conversely to investigate a new figuration, ironic and corrosive, able to enhance the most common aspects of the contemporaneity , as if the “ready made” deserved at the end to be object of an irreverent and demystifying pictorial representation. In particular, the selected subjects refers to the food and to the dishes of the popular cuisine and then investigates the domestic and reassuring dimension of the nature and of the architectures, conceived as spaces of living and comparison and then of the social and joint development. With the passing years, with the international acknowledgement and the ideological disengagement, Catalani chooses to adopt artistic experimental techniques (he paints with the wine; he models the sand, the natural mould and marble dust together; he paints with fluorescent substances) and matures a new expressive urgency, that is to engage himself in civil battles as the environmental one that leads him to join La Casa dei pesci project. For La Casa dei pesci, Catalani promotes public initiatives – Villa Torlonia, Rome, 2013 and Barga, 2014 – that have a primary relational and participatory character and that produce two projects: a charming and complex environmental installation, the Square with a central monolith (“Ittico obelisco”), and the massive Ziggurat. In both cases Catlani’s sign express itself through the engraving in the marble of characteristic and luminescent fishes, a traditional symbol of rebirth and life, that are able to express happily and fully the sustainability of the mediation between technological evolution (chemical paint) e respect of the nature (stone material).
Massimo Lippi (Siena, 1951)
Emily Young (London, 1951)
Massimo Lippi, poet and artist, was born in 1951 in Ponte a Tressa, Siena. After the Art schools he has taken a degree in Philosophy and Letters at the Siena University. In 1982, presented by Franco Fortini, he has published for Einaudi a poetry anthology in the series “ New Italian Poets 2” with the preface of Alfonso Berardinelli. Afterwards he has published “Non popolo mio”, Milano, 1991 Vanni Scheiwiller’s “Pesce d’oro” Publisher. In 1999 he has been shortlisted for the “Viareggio Prize” with the book of poetry “Passi il mondo e Venga la Grazia”, Milano, Scheiwiller, and then “Nuziale” and “ Dell’invincibile sogno”. In 2008 he has published “Exilium”, Cantagalli Publisher, shortlisted again for the “Viareggio Prize”. He’s been mentioned by Elsa Morante, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Giovanni Testori, Enzo Carli, Enrico Crispolti, Amnon Barzel. Lippi has exposed in Japan, in Peru, in the USA, in Spain where he has got, in Vitoria, a stone monument. He has fused many bronze monumental works and he has realized many stone and marble monuments: in Caprese Michelangelo (Arezzo), Querceta (Lucca), Monte Oliveto Maggiore (Siena), Vittoria (Ragusa). Some of his works are in “Piazza del campo”, in the Cathedral of Siena, in the Cathedral of Florence, in the private collection of the Vatican City. To the ecological subjects he has dedicated poems and performances in New York, in Torino, in Armenia where he has attended several symposia, realizing a big monument to the Peace (2014). He has worked and taught in Dallas and elsewhere, travelling in China, in Russia, and all over the world as ambassador of culture and peace. He is sensitive to environmental degradation and “devoted to the promotion of the people’s family”. He has taught to the Carrara, Macerata, Firenze Academy and he currently teaches at the Rome Academy of Art.
Emily Young is considered one of the foremost british sculptors and has been called “Britain’s greatest living stone sculptor”. Born into a family of artists – her grandmother worked with Auguste Rodin – she studied briefly at Chelsea and the Saint Martin’s School of Art. At the end of the sixties she travelled outside Europe, visiting Afghanistan, Pakistan, India, Africa and Middle East. In Italy and in the United States – where later she established herself, cooperating with the sculptor Robert Winthrop White – she matured her personal aesthetic, which favours the direct carving of stone and the use of material which show their formation in nature, like quartzite, onyx and alabaster. Her works evoke a powerful, ancestral and mythical sense. “The stones exist in an utterly different way to us, slow, silent, and long-lived. And yet, they seem kinds of ancestors to me. They were here before and will be after us. They show their history, and thereby mine, and the earth’s, and the universe. We are stone’s children”. The cosmological sacredness of this geological vision has led the sculptor to work also for ecclesiastical commissions and some of her works are placed in the Saint Paul’s Cathedral of London and in the Cathedral of Salisbury. For some years she’s been living in Maremma, in an ancient monastery that she has transformed into a studio and show place for her work and the study of where the traditional practices of stone carving can be married to contemporary environmental and philosophical issues. It was from there that she was asked to work with La Casa dei Pesci project. For the project Emily, helped by her assistants Johnny Cass and Louis Russel, has realised monumental Guardians of the sea, a militant symbol of the strict control that must be guaranteed to protect a universal patrimony that is so precious and fragile.
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MANIFESTO DI ADESIONE DEGLI ARTISTI AL PARCO D’ARTE MARINO LA CASA DEI PESCI
Cosa è La Casa dei Pesci
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La Casa dei Pesci è la realizzazione di un sogno, il sogno di Paolo Fanciulli, pescatore maremmano, la cui passione per il mare ha animato molte battaglie per la salvaguardia dell’ambiente. Il sogno di Paolo è quello di creare, nel mare toscano, un luogo protetto dalla pesca a strascico illegale che distrugge gli stock ittici e devasta la flora e la fauna marina, desertificando i fondali e favorendo l’erosione delle coste. Il sogno di Paolo è creare un ambiente naturale in cui l’intervento dell’uomo possa non solo portare una nuova vita, ma anche una nuova bellezza che rispetti l’equilibrio naturale e che stimoli la consapevolezza del valore inestimabile del mare, tesoro fragile di cui siamo beneficiari e di cui dovremmo essere responsabili e custodi. Per realizzare questo sogno, nel 2012 è stata costituita l’Associazione ‘Comitato per La Casa dei Pesci’ onlus. Gli obiettivi Il progetto La Casa dei Pesci nasce dalla consapevolezza che, essendo impossibile realizzare un controllo continuo e capillare della costa, servono mezzi di dissuasione fissi contro la pesca illegale. Per questo è utile allestire in mare moduli che servano anche come strumenti per il ripopolamento ittico e come laboratori di studio per il recupero dell’habitat. Il progetto, che ha la sua area di riferimento nel mare della Maremma toscana, vuole affiancare a questa funzione ambientale e conservativa una funzione più propriamente culturale e divulgativa che includa una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile: la realizzazione di un vero e proprio Parco d’arte marino, il primo in Italia. Il Parco d’arte marino La Casa dei Pesci sarà composto da decine di opere d’arte (sculture, installazioni etc) che verranno utilizzate in mare non solo come dissuasori e come moduli di ripopolazione ittica, ma anche come elementi di riqualificazione ambientale, di valorizzazione del territorio e
di attrazione turistica balneare e subacquea. Le opere d’arte, prima dell’immissione in mare, potranno essere temporaneamente utilizzate come “totem” per la pubblicizzazione del progetto in punti di particolare passaggio turistico. I valori ambientali: rispetto e salvaguardia del mare, ecosostenibilità
L’area costiera della Maremma toscana ha un grande valore paesaggistico e ambientale, perché il limitato impatto antropico ha garantito nel tempo il mantenimento di una elevata biodiversità. L’ecosistema complesso di questa area, inclusa nel Santuario dei cetacei, rappresenta un ambiente ideale per ogni specie mediterranea pelagica e costiera, nonché una zona privilegiata di riproduzione e di crescita delle specie ittiche. In particolare, sono presenti, con elevata contiguità, diversi habitat di primaria importanza, tra cui praterie di posidonia oceanica e di cymodocea nodosa, fondali detritici e arenili, comunità coralligene e precoralligene. Questa ricchezza naturalistica deve essere protetta e non alterata. La Casa dei Pesci vuole rappresentare uno spazio di sostenibilità tra natura e pesca, tra bellezza naturale e arte, tra protezione e fruibilità, e per questo si impegna nel garantire che la creazione di un parco d’arte e lo sviluppo di un turismo terrestre e nautico siano improntati ai valori dell’ambiente, alla salvaguardia del mare, ai principi di ecosostenibilità. I valori artistici: tutela e valorizzazione della bellezza
I valori artistici del progetto Casa dei Pesci sono ispirati dai principi di bellezza, sostenibilità ambientale, rispetto per il territorio, impegno civile, condivisione e partecipazione.Tutti gli artisti che condividono questi principi possono segnalare la propria disponibilità a realizzare un’opera per il Parco d’arte marino. Le valutazioni sulla compatibilità dei materiali da utilizzare, sulla valutazione del loro tempo-vita e sulle con-
dizioni di mutazione nell’ambiente naturale in cui verranno inserite devono essere considerate propedeutiche all’atto creativo. Fatta salva la libertà di espressione artistica e la possibilità di creare installazioni o piccoli “environment” artificiali, gli artisti dovranno usare materiali non inquinanti e adattabili all’ecosistema, privilegiando materiali come il marmo o i materiali lapidei. Tecnicamente, nella realizzazione delle opere potranno essere proposte anche metodologie di intervento non necessariamente scultoree o d’intaglio; ad esempio, ai moduli dissuasori possono essere applicati supporti e materiali eterogenei in grado di qualificarli esteticamente. Una volta completate, le opere dovranno essere allestite in mare con operazioni di semplice immersione sui fondali. I valori sociali: strumenti partecipativi e relazionali che tengano conto degli aspetti socioculturali legati alla comunità residente
Il Progetto Casa dei Pesci vuole perseguire non solo la sostenibilità ambientale ma anche quella socio-economica del territorio. Ciò è possibile solo creando una nuova congiunzione tra la responsabilità dei cittadini e delle Istituzioni per il bene comune, permessa da un grande momento di condivisione locale e globale per l’interesse internazionale che suscita la Maremma, “luogo del cuore” per un incredibile numero di cittadini del mondo. A livello locale, è auspicabile attivare strategie di partecipazione in grado di valorizzare le energie creative esistenti, di svilupparne di nuove e di farle lavorare insieme. Un territorio che fonda il suo futuro principalmente sulla vocazione al turismo sostenibile non può che fare di una cultura “diffusa e aperta” il proprio patrimonio più importante, e per farlo è necessario sviluppare gli strumenti per coinvolgere attivamente nel progetto il pubblico locale, la scuola e le realtà culturali e imprenditoriali più sensibili alle tematiche ambientaliste e artistiche.
L’impegno degli artisti aderenti Gli artisti che vogliono aderire al progetto del Parco d’arte marino La Casa dei Pesci dichiarano di condividere obiettivi, valori ambientali, artistici e sociali espressi in questo manifesto. Gli artisti mettono le loro opere a servizio del territorio e della comunità. Nel pieno spirito di collaborazione, gli artisti liberamente dialogano tra loro e ascoltano i pareri della comunità locale, delle istituzioni, degli organismi preposti alla tutela del territorio. Gli artisti si impegnano a far conoscere il progetto e diffondere il messaggio artistico e naturalistico che esso propone. Gli artisti si impegnano a non danneggiare l’ambiente marino o il territorio in cui operano. Gli artisti si impegnano a realizzare opere che non ledano o siano denigratorie della storia e del territorio in cui operano. Le opere realizzate non devono essere tacciabili di plagio e non devono contrastare con i principi e i valori contenuti nella Costituzione Italiana. Per gli evidenti obiettivi etici e socioculturali del progetto gli artisti si impegnano a non richiedere compensi per la loro prestazione ma, eventualmente, solo i materiali e l’ospitalità necessari alla produzione delle opere. Al termine del loro lavoro, gli artisti si impegnano a donare l’opera del proprio ingegno alla comunità e al territorio, concedendo all’Associazione Comitato per La Casa dei Pesci e a Fondazione Grosseto Cultura – dal 2013 responsabili del progetto culturale – i diritti d’autore e i diritti di immagine dell’opera, sotto clausola di non sfruttamento economico degli stessi. Per aderire: www.lacasadeipesci.org
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MANIFESTO FOR ARTISTS’ AGREEMENT TO THE UNDERWATER ART PARK LA CASA DEI PESCI
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La Casa
dei
Pesci
La Casa dei Pesci is the realization of a dream, the dream of Paolo Fanciulli, a fisherman of Maremma, whose passion for the sea has brought to life many battles to protect the environment. Paul’s dream is to create in the Tuscan sea, a place protected from illegal trawling, which destroys the fish stocks and destroys the flora and fauna, causing the desertification of the seabed and favouring coastal erosion. Paolo’s dream is to create a natural environment where human intervention could not only bring new life, but also new beauty that respects the natural balance and inspires awareness of the inestimable value of the sea, a fragile treasure of which we are the beneficiaries and of which we should be responsible and guardians. To make this dream come true, in 2012 they have formed the association “Comitato per La Casa dei Pesci”, a non-profit organization. Our
goals
Since it’s impossible to keep a continuous and widespread control of the coast, La Casa dei Pesci project rises from the awareness that permanent devices against illegal fishing are needed. It’s therefore beneficial to lay out elements into the sea that can function as tools for fish repopulation as well as study laboratories for habitat recovery. The project, whose reference area is the Tuscan Maremma, wants to link this environmental and conservative function to a more properly cultural and popular function that includes a new sustainable development perspective: the realization of a true underwater art park, the first in Italy. The underwater art park “La Casa dei Pesci” will be composed by dozens of artworks (sculptures, installations etc.) that will be used into the sea not only as modules for fish repopulation but also as elements of environmental
development, of territorial enhancement, of seaside and underwater attraction. The artworks, before the installation into the sea, may be used as “totems” for the promotion of the project, where the touristic flow is the largest. The
environmental values:
respect and safeguard of the sea, environmental sustainability
The coastal area of the Tuscan Maremma has great landscape and environmental value, since the limited human impact has guaranteed the maintenance of a high biodiversity through time. The complex ecosystem of the area included in the cetacean sanctuary, represents an ideal habitat for all the pelagic and coastal Mediterranean species as well as a privileged area of reproduction and growth for fish. In particular there are, with high proximity, different habitats of primary importance, including prairies of seagrass and nodose cymodocea, detrital seabed and sandy shores, coralligenous and pre-coralligenous communities. Such naturalistic wealth should be protected and not damaged. La Casa dei Pesci is meant to represent an area of sustainability between nature and fishing, natural beauty and art, protection and usability, making sure that both the creation of an art park and development of tourism will be based on environmental values and preservation of the sea. Artistic
values: protection and beauty
The artistic values of the project La Casa dei Pesci are inspired by principles of beauty, environmental sustainability, respect for the territory, civil commitment, sharing and participation. All the artists that agree to these principles can signal their availability to realize an artwork for the underwater art park. The assessment on the compatibility of the material, on their life time, on the conditions
of transformation of the natural environment where they will be placed, has to be considered preliminary to the creative act. Respecting the freedom of artistic expression and the possibility to create installations or little artificial environments, the artists will have to use materials that are non-polluting and adaptable to the ecosystem, such as marble or stone. Sculpture or carving are not the only techniques allowed for the realization of the works, but it’s also possible to use procedures such as the application of supports and heterogeneous materials, in order to give aesthetic quality to the works. Once completed, the sculptures should be set up on the seabed with simple immersion operations into the sea. Social
values: partecipatory and relational tools and that
take into account the socio-cultural aspects related to the resident community
La Casa dei Pesci project wants to pursue the environmental as well as socioeconomic sustainability of the territory. This is only possible by creating a new junction between the responsibility of the citizens and that of the institutions for the common good, thanks to the international interest that Maremma arouses as special place for an incredible number of citizens around the world. Locally it’s desirable to enable participation strategies that can give value to the existing creative energies, develop new ones, and make them work together. A territory which bases its future mainly on the vocation to sustainable tourism, can only make of a “widespread and open” culture its most important heritage. To do so, it’s necessary to develop strategies to actively involve in the project the local public, the schools and the cultural and entrepreneurial realities that are sensitive to the environmental and artistic issues.
Commitment
of the supporting artists
The artists who want to join the project La Casa dei Pesci state that they share the objectives, the environmental, artistic and social values expressed in this manifesto. The artists put their works at the territory and community disposal. With spirit of collaboration, the artists freely talk together and listen to the opinions of the local community, of the institutions, of the organisations in charge of the land protection. The artists undertake to raise awareness of the project and spread the artistic and natural message that it suggests. The artists undertake not to damage the marine environment or the territory in which they operate. The artists undertake to create works that do not damage or disparage the history and the territory in which they operate. The works should not be chargeable of plagiarism and must not conflict with the principles and the values of the Italian Constitution. Due to the obvious ethical and socio-cultural goals of the project , the artists undertake not to require fees for their performance, but only for the materials and the accomodation needed during the production process. The artists undertake to donate their intellectual works to the community and to the territory, granting to the Association Committee for La Casa dei pesci and to Fondazione grosseto Cultura – responsible of this cultural project since 2013 – the copyright and the image rights of the works, on condition that they won’t be used for commercial purposes. To join the project: www.lacasadeipesci.org
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INDICE il progetto
INDEX pag.
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the project
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le opere 12
the works
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gli autori 38
the authors
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il manifesto di adesione
the manifesto
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