La città che sale
L’eredità. È questo probabilmente il tema centrale su cui si può basare qualsiasi pensiero e qualsiasi discussione intorno al futurismo, a ciò che è stato, che ci ha voluto dire.
L’eredità che a 100 anni di distanza diventa storia e tradizione. Strano ma vero, una tradizione che arriva direttamente da chi della tradizione voleva liberarsi (Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie). Ora dopo 100 anni, cosa è rimasto? Questa è forse l’unica domanda da porsi. E tra mille risposte che si possono trovare, abbiamo deciso di darvi la nostra visione: questo è quello che è rimasto nel sottosuolo di città che sono salite, sì. Ma verso dove né Marinetti, né Balla, né i loro compagni futuristi si aspettavano.
Allora mi rivolgo direttamente a te, caro Marinetti, che hai voluto far dell’Italia, per un poco, la culla di una cultura rivoluzionaria, ribelle, moderna, veloce. Cosa ne pensi, caro Marinetti, di ciò che accompagna e rappresenta l’ar