Antica
Cantina di Calosso
Nasce a Calosso, si beve nel mondo L’Antica Cantina di Calosso nasce in forma cooperativa nel 1898, tra i filari dei vigneti storici di Calosso, vantando ormai una secolare e florida tradizione di cultura ed esperienza nell’ambito dei vini piemontesi, ed in particolare del Moscato d’Asti. Nel corso del 2011 l’Antica Cantina di Calosso, insieme alle cantine Gancia, è stata scelta come simbolo per rappresentare il Moscato d’Asti, vino protagonista della storia del Piemonte e dell’Italia Unita da 150 anni.
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Calosso Siamo in Piemonte, regione italiana a forte vocazione vitivinicola, nella provincia di Asti, terra dell’Asti e del Moscato d’Asti, due dei più importanti vini italiani d.o.c.g. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Il comune di Calosso, situato a circa venti chilometri a sud della città di Asti, è un piccolo paese collinare immerso in uno scenario caratterizzato dallo straordinario susseguirsi di colline, vigneti e paesini arroccati, dal quale si ammira un paesaggio mozzafiato su Langhe e Monferrato. Come dicevamo è il cuore di un territorio ad alta vocazione agricola e l’economia locale si basa sulla produzione vinicola, in particolare quella del pregiato Moscato d’Asti senza dimenticare altri importanti vini, quali la Barbera d’Asti e l’autoctono Gamba di Pernice ora Calosso D.o.c. Calosso è un gioiello in mezzo al verde che vanta, tra le altre, ricchezze di incomparabile valore architettonico; l’antico castello medievale e l’imponente chiesa di San Martino dominano, dalla sommità del paese, il centro storico, che svela un suggestivo itinerario che si snoda nel sottosuolo: è quello dei crotin, antiche cantine scavate nel tufo di cui sono provviste quasi tutte le abitazioni del concentrico e che accolgono i visitatori nella tradizionale Fiera del Rapulè, ormai appuntamento immancabile sull’agenda dell’autunno.
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L’Antica Cantina di Calosso dal 1898 Nel corso del 2010, la Casa Vinicola Morando ha rilevato il marchio commerciale e la struttura dell’Antica Cantina Sociale di Calosso mantenendo operativa la cooperativa agricola dei produttori di Calosso. Il piano dell’azienda, guidata da Ermanno Soria, “calossese doc”, prevede un importante piano di rilancio commerciale che possa mantenere la grande vocazione vinicola di Calosso garantendole autonomia produttiva ma fornendo supporto tecnico e capacità imprenditoriali in ambito distributivo. L’Antica Cantina di Calosso nasce nel 1898, il 15 agosto del 1904, dall’idea dell’agronomo Giuseppe Guaita che decide di fondare la primaria forma di “società” con alcuni viticultori di Moscato di Calosso. È stata ed è tuttora una realtà esemplificativa, ha rappresentato un punto strategico e nevralgico per la nascita del Moscato, tanto che Il Dipartimento di Agronomia dell’Università degli Studi di Torino ha avviato il progetto di ricerca “Analisi storica della realtà vitivinicola di Calosso nella terra del Moscato”. L’iniziativa nasce parallelamente ad altri due progetti di ricerca: “I segni di integrità e di identità culturale nel paesaggio vinicolo del Moscato per la sua candidatura come Patrimonio dell’Umanità” e “Scienza, industria e trasformazione agraria nel Piemonte sabaudo: La nascita dello Spumante Italiano”. Anche questi aspetti stanno alla base del progetto di candidatura UNESCO del territorio vinicolo di Langhe Monferrato e Roero di cui Calosso fa parte, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte e dalle Province di Alessandria, Asti e Cuneo. 4
Vigneti Uve e vini dell’Antica Cantina di Calosso provengono da selezionati produttori della zona Langhe Monferrato Roero. I vigneti sono esposti nelle zone a maggiore vocazione vinicola di questo territorio. Un sofisticato sistema di controllo qualità consente un processo di “check-up” già a partire dal vigneto. La vendemmia viene eseguita manualmente dopo opportuni diradamenti estivi delle uve al fine di avere la massima concentrazione zuccherina ed una maturazione ottimale. L’azienda è dotata di cantine moderne, attrezzate con le più aggiornate tecnologie e di cantine storiche sotterranee, vanto di una tradizione storica centenaria.
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BAROLO Denominazione di origine Controllata e Garantita
Vitigno: Nebbiolo Zona di produzione: colline di undici Comuni intorno alla città di Alba: Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Serralunga, Verduno, Roddi. Vinificazione: diraspatura, pigiatura soffice dell’uva, fermentazione e macerazione con le bucce per circa 30 giorni. Dopo 6 giorni di macerazione con rimontaggi almeno due volte al giorno per maggior estrazione del colore e dei profumi varietali. Si procede con macerazione a cappello sommerso per 20/25 giorni. Dopo la fermentazione malolattica, passa in botti di legno dove vi rimane per 24/30 mesi, e settimanalmente si procede alla colmatura e al controllo tramite degustazioni e analisi dell’evolversi della giusta maturazione del vino. Affinamento: 3 anni di cui 2 anni in botte di legno e 1 in bottiglia. Caratteristiche organolettiche: colore rosso granata con riflessi arancione, profumo caratteristico, etereo, gradevole, intenso. Il sapore è asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato, armonico. Temperatura di degustazione: 18°-20° gradi. Abbinamenti gastronomici: carni rosse e selvaggina, formaggi stagionati.
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BARBARESCO Denominazione di origine Controllata e Garantita
Vitigno: Nebbiolo Zona di produzione: coltivato in una zona di soli quattro comuni: Alba, Barbaresco, Neive, Treiso. Vinificazione: diraspapigiatura con pigiatura soffice dell’uva, fermentazione e macerazione con le bucce per circa 10 giorni. Durante la macerazione vengono effettuati rimontaggi dèlestage per favorire l’estrazione del colore e dei profumi varietali. Dopo 2 travasi atti ad eliminare le parti solide si effettua la fermentazione malolattica e successivamente il vino viene travasato in botti di legno di diversa caratura in base alle sue caratteristiche. L’affinamento dura 12/16 mesi, e settimanalmente si procede alla colmatura e al controllo tramite degustazioni e analisi dell’evolversi della giusta maturazione del vino. Affinamento: in botti di legno per 12 mesi e successivamente in bottiglia per 12 mesi. Caratteristiche organolettiche: di colore rosso granata con riflessi aranciati, ha un profumo di viola, etereo, intenso. Il sapore è asciutto con un tannino morbido, fine, elegante, austero ma vellutato, armonico. Temperatura di degustazione: 18°-20° gradi. Abbinamenti gastronomici: carni rosse e selvaggina, formaggi stagionati.
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BARBERA D’ASTI Denominazione di origine Controllata e Garantita
Vitigno: Barbera Zona di produzione: vigneti nella zona di Asti, capitale del vino in Piemonte, regione a forte vocazione vinicola del nord Ovest d’Italia. È un vino di spiccata personalità ed alto pregio, robusto, giustamente secco, asciutto, pieno ed armonico. Vinificazione: pigiatura e diraspatura; crio-macerazione a 5°C per 36 ore dell’uva ammostata; fermentazione alcolica con lieviti selezionati a temperatura controllata e con 4 rimontaggi al giorno per favorire l’estrazione delle sostanze coloranti; durante la fermentazione alcolica si effettuano due delestage; svinatura ad esaurimento zuccheri; fermentazione malolattica in acciaio inox; affinamento fino a primavera. Affinamento: vasche in acciaio e 2/3 mesi in bottiglia. Caratteristiche organolettiche: di colore rosso porpora brillante tendente all’aranciato con l’invecchiamento ha un profumo vinoso con un’aroma caratteristica tendente all’etereo con l’invecchiamento. Il sapore è asciutto, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno. Temperatura di degustazione: 18°-20° gradi. Vita media del vino: vino da consumarsi entro i primi tre anni. Abbinamenti gastronomici: esalta le portate di carne, formaggi piccanti e piatti forti. Si consiglia di servire ad una temperatura di 18°-20° gradi.
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RUFUS Vino rosso
Vitigno: selezione vitigni italiani Zona di produzione: selezione di uve provenienti da zone d’Italia a forte vocazione. Vinificazione: da selezionate uve raccolte a mano dolce, il classico metodo di vinificazione in rosso. Affinamento: vasche in acciaio. Caratteristiche organolettiche: ha colore rosso rubino lucente con riflessi granato-mattone. Ăˆ assai intenso e di caratteristico sapore fruttato. Temperatura di degustazione: 16°-18° gradi. Vita media del vino: vino giovane da consumarsi preferibilmente entro i primi due anni. Abbinamenti gastronomici: piatti di pasta, pizza, carne, formaggi.
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ROERO ARNEIS Denominazione di origine Controllata e Garantita
Vitigno: Arneis 100% Zona di produzione: è in Piemonte e precisamente nella provincia di Cuneo, nei comuni del Roero a vocazione quali Canale, Corneliano d’Alba, Piobesi d’Alba, Vezza d’Alba. Inoltre una parte dei comune di Baldissero d’Alba, Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Monta, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero, Sommariva Perno alla sinistra del fiume Tanaro. Vinificazione: pressatura soffice delle uve e fermentazione in vasche di acciaio con il controllo della temperatura a circa 15/17 gradi fino ad esaurimento degli zuccheri. Affinamento: maturazione in vasche di acciaio per 4-8 mesi. Caratteristiche organolettiche:grazie alle arenarie siccitose del Roero, terreni soffici e permeabili dove gli strati sabbiosi sono inframmezzati da marne, l’Arneis acquista profumi sottili ed eleganti che richiamano i fiori bianchi e suggestioni di frutta fresca che vanno dalla mela alla pesca alla nocciola. Brillante nel suo giallo paglierino che scarica vivaci riflessi verdognoli, si propone secco e delicatamente acidulo al palato, con una gradevole persistenza di retrogusto amarognolo. Temperatura di degustazione: 8°-10° gradi Abbinamenti gastronomici: si abbina particolarmente con formaggi stagionati, dai sapori importanti, e con piatti a base di carni bianche e pesce. Si presta perfettamente anche ad aperitivi ed antipasti.
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MOSCATO SPUMANTE Vino spumante di qualità del tipo aromatico · dolce
Vitigno: Moscato Zona di produzione: selezione di uve provenienti da zone d’Italia a forte vocazione. Vinificazione: spremitura soffice dell’uva raccolta a mano con conseguente refrigerazione del mosto per impedirne la fermentazione e stoccaggio in celle frigorifere a -2° C in attesa della successiva lavorazione. Il mosto viene successivamente spostato in autoclavi e fatto fermentare fino al raggiungimento dei 6.5° alcolici e di 4 bar di sovrapressione. Affinamento: vasche in acciaio. Caratteristiche organolettiche: la particolare lavorazione di questo pregiato prodotto, ottenuto partendo dal mosto non fermentato, anziché dal vino come avviene per i normali tipi di spumante, consente la perfetta conservazione dell’aroma caratteristico e della freschezza proprie del vitigno di provenienza. Colore: giallo paglierino scarico; profumo: delicatamente fruttato; sapore: dolce con molto equilibrio, fresco. Temperatura di degustazione: 6°-8° gradi. Vita media del vino: vino giovane da consumarsi preferibilmente entro i primi due anni. Abbinamenti gastronomici: si abbina perfettamente con i dessert, ma anche con alcuni formaggi sapidi e corposi. È adatto anche come aperitivo, con stuzzichini di prosciutto e melone e d’estate è un ottimo dissetante.
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MOSCATO D’ASTI Denominazione di origine Controllata e Garantita
Vitigno: moscato bianco Zona di produzione: nei vigneti a vocazione dislocati in tre provincie del Piemonte. In provincia di Alessandria l’intero territorio dei Comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Grognardo, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone. In provincia di Asti l’intero territorio dei Comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Moasca, Sessame, Vesime, Rocchetta Palafea e San Giorgio Scarampi. In provincia di Cuneo l’intero territorio dei Comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d’Alba, S. Stefano Belbo, S. Vittoria d’Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Senodelvio del comune di Alba. Vinificazione: pressatura soffice degli acini, filtrazione e conservazione in celle frigorifere. Fermentazione in vasca a temperatura controllata 15°/18° fino alla gradazione alcolica di 5,5% vol. Affinamento in vasche d’acciaio. Affinamento: il prodotto filtrato si conserva in autoclave a temperature controllate tra 0 e 2° C. Caratteristiche organolettiche: di colore paglierino o giallo dorato assai tenue, con un profumo di aroma caratteristico di Moscato, assai spiccato ma delicato. Il sapore è aromatico delicatamente dolce. Temperatura di degustazione: 6°-8° gradi. Abbinamenti gastronomici: dolci, dessert in particolare torte farcite e crostate. È inoltre una bevanda fresca, gradevole e delicata per ogni momento. Ideale con la frutta fresca. Il pubblico giovanile lo ama anche come aperitivo e quindi abbinato a salumi, pizza e formaggi.
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