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Raccolta di commenti meno brevi pubblicati in http://nuovomax37.blogspot.it Secondo me .. pensieri, opinioni, dubbi, domande
Politica & Cronaca dal 2007 al 2013
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Parlando di equità 19 luglio 2007
Scaloni Sono in tanti contro il cosidetto "scalone". (1) Se non è equa una notevole diversità di trattamento tra chi è nato al 31 dicembre e chi è nato il 1° di gennaio lo è invece tra chi ha reddito 100 e chi 101? Se con reddito 100 si hanno benefici 10, non mi par giusto che con reddito 101 si abbiano benefici 0 anzichè 9, tanto meno quando, ignorando l'inflazione, il limite resta immutato per decenni e l'aumento fittizio di reddido comporta una perdita secca reale. (2) ------------------------(1) La riforma Maroni (Legge 243/04): modificò l’età minima per accedere alla pensione di anzianità, spostandola da 57 a 60 anni dal 2008, a 61 dal 2010 e a 62 dal 2014. A molti non parve né equa, né logica l’introduzione di una differenza di tre anni lavorativi – il cosiddetto “scalone” – tra chi avrebbe maturato il diritto alla pensione il 31 dicembre del 2007 e chi lo avrebbe fatto il primo gennaio del 2008. (2) Ad esempio, la Legge 24 dicembre 1993 , n. 537 art.8 recita: " 16. A decorrere dal 1 gennaio 1995 sono esentati dalla partecipazione alla spesa sanitaria di cui ai commi 14 e 15 i cittadini di eta' inferiore a sei anni e di eta' superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con unreddito complessivo riferito all'anno precedente non superiore a lire 70 milioni." Da allora il limite non è mai stato adeguato al variato valore reale, tranne averlo convertito in euro: 70.000.000/1936,27=36151,98
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9 agosto 2007 Domanda Stipendiando per 70 anni persone che ne lavorarono 15, 8 mesi all'anno, tre settimane al mese, 5 giorni alla settimana, 4 ore al giorno, 50 minuti all'ora, altri possono arrivare a fine mese senza riformare il calendario, riducendone i mesi a tre settimane? --------------l riferimento è ai molti insegnanti che godono delle baby-pensioni. Inaugurate nel 1973 dal governo Rumor con il DPR 1092 che consentiva le baby pensioni nell'impiego pubblico: 14 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi per le donne sposate con figli; 20 anni per gli statali; 25 per i dipendenti degli enti locali, eliminate dal Decreto legislativo 503 del 30 dicembre 1992 1 ottobre 2007 Offerta Speciale Il ministro Nicolais propone di dare buonuscita e pensione a tre dipendenti pubblici e sostituirli con un nuovo assunto: paghi quattro e prendi uno oppure paghi tre e prendi zero. 12 gennaio 2008 300, 150, 0 Per mesi il governo ha pubblicizzato la famosa "quattordicesima" per chi non aveva reddito annuo superiore a 8504,73 euro . Prima erano 300 euro , poi sono diventati 150, alla fine scopro che chi ha una pensione netta=lorda di 430 euro mensili (cioè circa 5600 annui) non ne ha diritto. Questo mi è stato detto dalla sede INPS competente, senza peraltro degnarsi di esaminare il caso specifico. Non che giovasse molto avere 41 centesimi in più al giorno per il 2008, ma visto che per farsi pubblicità il governo l'aveva tanto decantata mi aspettavo che con una pensione così bassa si potesse ricevere questa prodigalità. Dall'INPS ora so che era solo 4
una barzelletta, uno scherzo da Prodi. ---------------------In realtà pare che alla fine la 14ma ci sia stata e ci sia, forse non tutti all'INPS sapevano come funzionava. 20 settembre 2008 Conflitto di interessi Non si può servire a due padroni, tantomeno quando gli interessi dell' uno sono contrapposti a quelli dell'altro. Datori di lavoro e lavoratori hanno di solito interessi contrapposti. I cittadini italiani sono i datori di lavoro dei dipendenti pubblici e fra i cittadini italiani dicono che i lavoratori siano i principali contribuenti . Poichè le imposte vengono ritenute dallo stipendio lordo e lo stipendio lordo dei dipendenti pubblici è pagato con le ritenute sul salario dei lavoratori dipendenti, sono questi ultimi il principale datore di lavoro dei primi. Mi chiedo come i sindacati vogliano difendere sia gli uni che gli altri: se non è conflitto di interesse é sete di potere. I piccoli sindacati autonomi sono corporativi e ricattatori, ma fanno il loro mestiere e non dovrebbero essere spalleggiati da grossi sindacati che rappresentano anche la controparte. 8 giugno 2010 Ricchi e poveri. Tutto è relativo. Immancabilmente, scaldandosi e alzando la voce, la signora Turco del PD (già DS, PDS e PCI) reclama e pretende più equità, che i ricchi siano meno ricchi e i poveri meno poveri. Dovrei pensare che chi parla di equità abbia in mente qualcosa che valga per tutti e non solo per gli altri. Non capisco come possa considerare equo che un operaio guadagnando 1200 euro al mese debba contribuire a farle avere un reddito almeno dieci volte tanto. Probabilmente i ricchi che devono diventare meno ricchi sono quelli che guadagnano più di lei e i poveri che devono 5
diventare meno poveri sono quelli che guadagnano come o meno di lei. "La mia indennità è di 5000 euro al mese"dichiara, e già sarebbe 10 volte il reddito di mia moglie. Poi aggiunge "più altri 5000, ma una parte la do al partito" e qualcun altro precisa che le indennità dei parlamentari arrivano a 20000 euro mensili. Non so se parlando di equità intende portare il reddito di tutti gli italiani a 20000 euro mensili ed ho qualche dubbio che questo sia possibile; così come stanno le cose per i molti italiani che guadagnano si e no 1200 euro al mese lei è ricca e per chi ne guadagna meno di 500 è straricca, come per lei lo è Berlusconi. Il motto dei molti come lei è "Liberté, égalité, fraternité: spogliatevi voi vestitemi me", avrebbe detto mio padre. 16 dicembre 2010 Fatemi capire E dai! E daghe'a! Continuano a insistere! Da più di due anni ripetono che "questo governo [Berlusconi] ha tolto l'ICI ai ricchi e che ai poveri l'aveva già tolta il governo precedente": anche stamattina l'ha ripetuto a Omnibus (La 7) il signor Gentiloni. Ed io continuo a non capire e nessuno mi vuole spiegare se io perdurando il governo Prodi - non avrei più pagato l'ICI oppure se sarei stata considerata ricca perchè proprietaria della casa dove vivo con una pensione di 450 euro al mese. Ho letto in Internet quella proposta di legge, forse non l'ho capita ma non mi pare che sarei stata esentata dal pagare i 277 euri annui d'imposta. Ora non ho più voglia di cercare, rileggere e capire quel testo, ma sarei davvero grata se chi va in TV a ripetere "Prodi ha tolto l'ICI ai poveri, Berlusconi l'ha tolta ai ricchi" una buona volta me lo spiegasse (sempreché "togliere" significhi eliminare e non prelevare, far pagare).
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1 settembre 2011 Esenzioni dal ticket Ministero della Salute Esenzioni dal ticket Ultimo aggiornamento: 03 Maggio 2011 FAQ - Esenzioni per reddito 3. Il limite di reddito cui si fa riferimento per il riconoscimento del diritto all'esenzione viene periodicamente aggiornato? No, è fissato dalla legge e può essere aggiornato solo con una modifica legislativa. Il problema dell'adeguamento del limite di reddito previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria al crescente costo della vita è, tuttavia, da tempo all'attenzione del Ministro della salute e di tutto il Governo. -----------------Non so quando questa risposta sia stata inserita nelle FAQ, sicuramente molto prima del 3 maggio 2011. Il limite è stato fissato nel 1993, nel secolo scorso, ai tempi della vecchia lira, 50% di inflazione fa. Il problema è sempre all'attenzione del Ministro e tale rimarrà in secula seculorum, amen: senza soluzione. 14 dicembre 2011 Fatemi capire. Nel rivalutare le pensioni in base all'aumentato costo della vita si considererano questi importi mensili in euro: 468 (pensione minima), 936 (minima x 2), 1170 (minima x 2,5), 1400 (minima x 3) Supponendo rivalutuazione del 2,3% mi par di capire che si avrebbe: pensioni da 468 a 1170 rivalutazione 100%, cioè da <10,7 a 26,9€; pensioni da 1170 a 1400 rivalutazione 100% fino 1170, cioé 26,9€; 7
pensioni oltre 1400 nessuna rivalutazione. Se i dati sono questi, chi ha pensione è di 1401 euro resta a 1401 e chi ha pensione di 1399 euro passa a 1425.9 e a fine 2012 si avranno i seguenti valori di pensione mensile: minima 478.7=M, 957.4=2M, 1196.7 =2.5M e 1436.1=3M Se così fosse, chi ora ha 1401 euro tornerebbe ad avere rivalutazione essendo sotto al nuovo limite di 1436.1. Se invece i parametri rimarranno 936, 1170, 1400 chi ora ha 1399 non avrebbe più rivalutazione: considerato quanto succede dal secolo scorso scommetterei che sarà così, sempre che il limite non venga abbassato a 936 e il dilemma spostato a quel livello. 14 dicembre 2011 Giusto e democratico. Salve le pensioni fino a 1.400 euro anche nel 2013 Approvato in commissione un subemendamento dei relatori. Monti difende la manovra: è più equa "PENSIONI: CGIA, CON RIVALUTAZIONE 3 VOLTE MINIMO SALVI 87% ASSEGNI" Mi fa piacere che 87% dei pensionati non abbia decurtazioni, quello che non capisco è perché mai una cosa è equa se danneggia solo il 13% degli interessati e non il restante 87%. A mio parere se una cosa è iniqua non diventa equa perché nuoce o giova a pochi, anzi più pochi sono e più è iniqua perché più discriminante. Quell'87% può anche chiedere e ottenere di far pagare al 13% un ulteriore balzello, magari sarebbe ingiusto, magari sarebbe iniquo ma sarebbe democratico: la maggioranza ha sempre ragione. O no?
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11 gennaio 2012 A proposito di privilegi A proposito di privilegi, liberalizzazioni, difese corporative, leggi uguali per tutti, parità di diritti, etc. ..... Legge 300/1970 ART. 35. (CAMPO DI APPLICAZIONE) Per le imprese industriali e commerciali, le disposizioni dell'articolo 18 e del titolo III, ad eccezione del primo comma dell'articolo 27, della presente legge si applicano a ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo che occupa più di quindici dipendenti(1). Le stesse disposizioni si applicano alle imprese agricole che occupano più di cinque dipendenti. Le norme suddette si applicano, altresì, alle imprese industriali e commerciali che nell'ambito dello stesso comune occupano più di quindici dipendenti ed alle imprese agricole che nel medesimo ambito territoriale occupano più di cinque dipendenti anche se ciascuna unità produttiva, singolarmente considerata, non raggiunge tali limiti. Ferme restando le norme di cui agli articoli 1, 8, 9, 14,15, 16 e 17, i contratti collettivi di lavoro provvedono ad applicare i principi di cui alla presente legge alle imprese di navigazione per il personale navigante. Tutti gli altri (tra cui i dipendenti di sindacati di lavoratori o padronali) ne sono eslusi. (1)Sembra che vada letto: "Le disposizioni dell'articolo 18 e del titolo III, ad eccezione del primo comma dell'articolo 27, della presente legge si applicano alle imprese industriali e commerciali per ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo che occupa più di quindici dipendenti."
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20 aprile 2012 "Tassiamo le rendite" --------"Chi più ha più deve pagare, tassiamo le rendite!" Sembra una cosa ovvia, una cosa giusta e condivisibile, verifico. Anno 2001, dicembre: Indice del costo della vita fatto 100 Gianni, stipendio lordo annuo 20000, Irpef 4050 (20,25%), netto mensile 1210, nessun vizio, riesce a risparmiare 1000 euro (pari a 1254 lordi) e pensando al futuro fa un investimento. Gino, stesso stipendio, risparmia 1000 euro e pensando al futuro fa un investimento. Giorgio, stesso stipendio qualche vizio, nessun risparmio e non pensa al futuro. Anno 2012, marzo: Indice del costo della vita 124,5 Gianni disinveste: ricava 1300 euro (1044 euro2001), paga 60 d'imposta, riceve 1240 (995 euro2001), perdita 5 euro2001. L'imposta 20% sulla differenza nominale +300 è il 136% sulla differenza reale +44, il totale imposte su (1254+44) è 314 (24,19%) Gino disinveste: ricava 990 euro, nessuna imposta, riceve 990 (795 euro2001), perdita 205 (257 lordi) euro2001, il totale imposte su (1254257) è 254 (25,48%) Giorgio non ha investimenti, non guadagna e non perde, il totale imposte sullo stipendio 2001 resta 20,25% : il più basso dei tre. Così senza correttivi, non mi pare molto equo e giusto Se i tre si comportano per 10 anni come nel 2001 la cosa è solo ingrandita e il meglio trattato sarà sempre Giorgio: un invito ad essere cicale e non formiche. Poi le formiche dovranno pagare per le cicale.
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22 aprile 2012 Agonia Ogni giorno la sua tassa: se alla fine dovrò versare allo stato l'80% della mia pensione, perché farlo in modo complicato? E Irpef e Imu e Imu2 e Iva e tasse sanitarie e aumento del prezzo della benzina e del gas e della luce e della frutta e della verdura e cetera. Perfino il successo della lotta all'evasione sarà per me una tassa: chi pagherà imposte che non paga non ci penserà due volte a scaricarle sui prezzi, lo fa anche con l'inflazione. Se il risultato dev'essere comunque questo tanto vale abolire imposte, tasse, balzelli, accise, contributi: un prelievo dell'80% alla fonte su salari e stipendi, si semplifica la vita a tutti, basta un decreto di due righe per aumentarlo o (chissà mai) diminuirlo e si finisce senza una lunga tormentata agonia. Meglio finire come la Grecia che peggio. 13 ottobre 2012 Niente di nuovo sotto il sole La scoperta di Monti di diminuire le aliquote Irpef per i capienti facendo pagare più tasse anche agli incapienti era già stata un'idea di Prodi nel 2006, come si può capire da questo post del 15 novembre 2006, sei anni fa. Evidentemente i professori al governo ragionano tutti allo stesso modo. In attesa che con il reddito massimo consentito si possa appena comprare un caffè e le detrazioni per familiari a carico spettino solo se lattanti, vengono ridotte le altre detrazioni. Il limite di reddito è sempre quello dal secolo scorso, dai tempi della Prima Repubblica e della lira italiana, peccato che nel frattempo i prezzi siano un po' aumentati: nel migliore dei casi il numero sul cartellino magari è sempre quello, solo che invece di indicare migliaia di lire indica euro cioè quasi 2 migliaia di lire . E nemmeno un Mike a dirci "ALLEGRIAAA!"
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14 ottobre 2012 Discriminante Non so come funziona l'ennesima abbuffata del fisco, in ogni caso per gli italiani sarà la solita fregatura, magari per i soliti babbei: se lo deve pur guadagnare il vitalizio da senatore a vita, come il boia il suo stipendio. E anche la stima di quelli che italiani tassati non sono, deve guadagnarsi. Noto solo che ancora una volta si mette un limite discriminante: 15 mila euro. Lordi annui, non mensili che riguarderebbe solo quelli che sono "colà dove si puote ciò che si vuole" e non si fa: mensili sono 1153,84€ lordi. E così chi dichiara 14999 euro non paga, mentre chi ne dichiara 15001 deve pagare. Non so quanto, ma se il secondo paga più di due euro avrà per sé certamente sempre meno del primo. Potrebbe essere che le trattenute non devono superare la differenza tra reddito e 15000 euro, ma quasi sicuramente così non sarà come non è mai stato. Si dirà che i casi sono pochi: ma proprio per questo vi si potrebbe ovviare con poco, senza contare che se anche fosse interessato uno solo, per lui sarebbe il 100% dei casi. Naturalmente poi questi limiti non saranno più rivalutati: se oggi con 15000 euro si comprano 15 biciclette resteranno sempre quelli anche quando con 15000 euro si potranno comprare solo 15 "tappi" per bici. 17 ottobre 2012 Allenati Ci vuole allenamento. Uno per quanto forte sia non può vincere il Giro se non si allena, se non fa i suoi bravi chilometri giornalieri, mensili, annui. Sempre più chilometri e sempre più forte. Questo lo sa bene il prof. Mario Monti: non si può chiedere a uno che non ha mai pagato imposte di pagarle da oggi al domani, non si può pretendere che uno abituato a vivere con mille euro al giorno possa all'improvviso vivere con meno. E invece chi da una vita paga imposte e tasse, chi da una vita vive secondo le sue possibilità e non secondo i suoi desideri è ben allenato e può benissimo pagare più tasse e imposte e se riesce vivere con 1000 o 500 euro al mese è capacissimo a continuare a vivere con con quelli anche se 12
può comprare sempre meno cose, e a farcela anche con molto meno. 21 febbraio 2013 Parole Credo siano tuttora previste detrazioni d'imposta per favorire certe attività (es.edilizia) o certe spese (es.sanitarie) o "le fasce più deboli della popolazione", come usano dire. Dalle "fasce più deboli" sono però escluse quelle "troppo deboli". Esempi: 1. persona con reddito basso tanto da non consentirle le detrazioni ma da consentirle alla famiglia; 2. persona con reddito basso tanto da non consentirle le detrazioni ma non abbastanza da consentirle alla famiglia; 3. persona con reddito basso tanto da non consentirle le detrazioni senza familiari o incapienti. Quasi sempre si tratta di donne. Nel primo caso almeno la famiglia beneficia delle detrazioni, negli altri due nessuno. Vedo facce serie o truci riempirsi la bocca di "per le donne, equità, onestà fiscale": passano gli anni, passano governi d'ogni colore e restano donne iniquamente trattate e nessuna onestà del fisco. Solo parole. 24 maggio 2013 Repetita iuvant? Ministero della Salute FAQ - Esenzioni per reddito Ultimo aggiornamento: 29 settembre 2011 • 3. Il limite di reddito cui si fa riferimento per il riconoscimento del diritto all'esenzione viene periodicamente aggiornato? • No, è fissato dalla legge e può essere aggiornato solo con 13
una modifica legislativa. Il problema dell'adeguamento del limite di reddito previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria al crescente costo della vita è, tuttavia, da tempo all'attenzione del Ministro della salute e di tutto il Governo. ------------------In base a quanto previsto dalla Legge 537/1993 e successive modificazioni (art. 8, comma 16) hanno diritto a tale tipo di esenzione Cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (CODICE E01) e d'allora sono passati 20 anni e il limite è rimasto sempre quello, il costo della vita NO.
Sulle strade 19 luglio 2007 Rotatorie Su chi abbia la precedenza nelle "rotonde" sembra non ci sia concordanza di opinioni. Io credo che la rotatoria sia una strada (circolare) a senso unico, con diritto di precedenza su tutte le strade che vi si immettono. Magari mi sbaglio, ma ritengo che la precedenza l'abbia chi si trova nella rotonda e che il diritto a immettersi per primo l'abbia chi vi arriva per primo. Visto che in Francia esistono da decenni sarebbe utile sapere come sono state pensate e regolamentate in quel Paese. Non vorrei che il criterio da molti ritenuto giusto sia quello furbesco di forzare le norme: se arrivo a tutta velocitĂ acquisto il diritto per fatto compiuto, infischiandomi di chi da tempo aspetta per immettersi 14
che la rotatoria non sia occupata , ma impiega più tempo partendo da fermo. A me sembra evidente che la precedenza non spetta a chi viene dalla strada alla mia sinistra, ma a chi si trova nella strada a senso unico con diritto di precedenza, cioè nella rotonda. Nelle rotonde la circolazione potrebbe anche essere in senso orario: si dà la precedenza a destra e si gira a sinistra, ma vi sarebbero sempre i furbi, a destra invece che a sinistra. 23 agosto 2007 4 febbraio 2012 Neve. Dato il riscaldamento globale, la neve era da aspettarsela: altrimenti sarebbero cadute nuvole di ghiaccio. E quando c'è la neve o si aspetta in casa che si sciolga (prima o poi capita, specialmente a certe latitudini) oppure servono alcune cose: • ciaspole o sci per muoversi a piedi se la neve è alta • pale e spalatori (possibilmente disposti a spalare) • mezzi spazzanave e spargisale (una volta da noi c'era "el traiòn") e persone che li manovrino • auto munite di gomme da neve o catene • prudenza, cioè andatura moderata sia a piedi che in auto • pazienza e in una città normalmente ordinata e abitata da gente civile la neve non è una tragedia. 6 febbraio 2012 Senza catene 16 Novembre 2011, giornata magnifica: caldo e sole dopo giorni di caldo e sole. Autostrada A26, entro a Casale (Piemonte) per uscire ad Albisola (Liguria): dopo Ovada vedo la scritta "Dal 15 novembre obbligo di catene 15
a bordo". Non lo sapevo, non servivano e non le avevo. Cosa avrei dovuto fare? Fermarmi? Fare inversione a U, percorrere l'autostrada contromano ed uscire a Ovada? 17 dicembre 2011, sempre con sole e temperatura mite il percorso inverso: le catene erano assolutamente inutili, ma le avevo a bordo perché altrimenti mi avrebbero potuto multare, servissero o non servissero. E ci si meraviglia se non si osservano le regole: occorre l'aiuto dello spirito santo per conoscerle ed essere imbecilli per capirne la logica. Càpita poi che con tempo brutto, freddo intenso, neve e ghiaccio nell'altra Italia ci si metta in viaggio come se la neve non esistesse.
Cose così 22 dicembre 2007 Todos Caballeros Nella bella Italia la posta ordinaria impiegava il suo tempo (troppo) ad arrivare. Venne allora la posta prioritaria, che doveva arrivare prima di quella ordinaria. Ora non c'è più la posta ordinaria ossia non c'è più la posta prioritaria: è tutta ordinaria o tutta prioritaria, a scelta. Egalitarismo trionfante o astuta tecnica per aumentare i prezzi? La stessa tecnica è usata da tempo dai sindacati: il lavoratore della categoria più bassa passa in quella che lo precede e così via finchè si trovano tutti nella massima categoria, todos caballeros. A questo punto c'è sempre qualcuno più cabellero degli altri che passa in una nuova categoria superiore, il ventaglio si apre , poi si richiude, si riapre, si richiude e così via, sempre avanzando. Così fanno le ferrovie, i fruttivendoli, i benzinai eccetera: a ruota libera o 16
come le spighe che da bimbo m'infilavo nella manica e alla fine le ritrovavo nella spalla, cioè solo nella direzione degli aumenti di prezzo . 13 gennaio 2008 Coerenza, rifiuti, solidarietà Se non voglio energia elettrica dal nucleare per le radiazioni, dal carbone per i fumi, dall'acqua per le dighe, dal vento per il paesaggio, dal sole perché non mi piace, dovrei coerentemente rinunciare a luce, TV, Hi-Fi, telefono, PC, Internet e praticamente a tutto o produrre energia con la dinamo pedalando, consapevole che così però aumento l'emissione di anidride carbonica. Se non voglio discariche, inceneritori o termovalorizzatori per smaltire i rifiuti e non averne sulla strada, non dovrei produrre rifiuti. Se non voglio antenne per le onde magnetiche, non dovrei usare telefonino e TV. Per essere del tutto coerente non dovrei nemmeno vivere, per non incidere sulla natura. Se poi vivo e produco rifiuti che non so dove mettere perchè non voglio pattumiere in casa, solo io devo vergognarmi dell'indecenza di cui mi trovo: io, i familiari conniventi e nessun altro, nemmeno per solidarietà. I miei vicini potranno eventualmente aiutare il nuovo inquilino a liberarsi della schifezza che ho lasciato, sapendo che sarà una volta per tutte. 22 gennaio 2008 Lezioni di geografia Una giornalista di non so quale telegiornale sbertucciava non so quale attrice o modella per la 17
sua ignoranza in geografia, avendo dichiarato di amare molto la Turchia e la sua capitale Budapest, invece di Istanbul. Probabilmente riderebbe anche di chi dicesse Ankara. 10 febbraio 2009 Pensiero triste. Eluana: c'è gente che alla fine di una partita vittoriosa festeggia e brinda, spero nessuno abbia pensato che a Udine fosse finita una partita, alle 8 della sera del 9 febbraio 2009. 15 febbraio 2009 Mi piacerebbe. Mi piacerebbe che quando politici, giornalisti e altri dallo schermo TV proclamano il loro amore per i poveri diseredati, pontificano su diritti e doveri altrui, vantano i propri meriti e le altrui colpe, ridicolizzano benefici, considerano miserevoli somme per me rispettabili, mi piacerebbe vedere di ognuno non solo la faccia ma anche quanto guadagna per capire quanto vale per lui un euro, quanto ci costa la sua opinione, se parla per esperienza diretta o solo per sentito dire, se è sincero. Mi piacerebbe che quando ironizzano sulle paure della gente, difendono privilegi che a parti invertite direbbero razzisti, considerano gli immigrati tutti buoni ed innocenti, mi piacerebbe vedere la casa e il quartiere dove vivono per capire se accettano quello che gli altri dovrebbero accettare. Mi piacerebbe che quando pretendono di accogliere, sfamare, sanare l'intera umanità a spese dei contribuenti italiani, mi piacerebbe vedere dove vengono curati per capire se anche loro fanno le lunghe attese e sono trattati come gli altri cittadini. Mi piacerebbe che quando dicono che i loro privilegi non incidono molto sul bilancio statale e se li tengono, mi piacerebbe sapere cosa succederebbe se - per equità - fossero estesi a tutti, in Italia o nel mondo. Mi piacerebbe. 18
20 marzo 2009 Par condicio Sicuramente sarà perché sono duro di comprendonio, ma non riesco a capire come garantire cure, impunità, scuola, agevolazioni, tanti diritti e nessun dovere possa contrastare l'immigrazione clandestina. Mia moglie, che come molte donne ha senso pratico, dice che lasciare piatti sporchi o cibo fuori dal frigo attira le mosche: se lei ha ragione non mi è chiaro perchè gli umani dovrebbero invece sfuggire le opportunità che vengono loro offerte. Uno può gradire la casa piena di mosche, ma non affermare che vi sparge miele per contrastarle né dire che non sono mosche; uno può volere l'Italia piena di irregolari ma non dire che agevolarli meno ne favorisce l'arrivo né che basta non considerarli clandestini. Se i ladri fossero chiamati diversamente non ci sarebbero più ladri ma resterebbero i furti. Ammettento che sia giusto, etico e possibile accogliere in Italia l'intera umanità mi chiedo il perché di certe discriminazioni. Non ho esperienze recenti e quindi le cose potrebbero non essere come me le ricordo e come le riporto. Un clandestino che sta poco bene non va dal medico di famiglia, che non ha, ma direttamente al Pronto Soccorso. Al triage (io direi all' accoglienza, per farmi capire dagli italiani che non hanno dimestichezze con ospedali) dichiara i sintomi ma non credo sia tenuto a dichiarare la sua residenza in Italia, il suo reddito, il suo codice fiscale, il luogo di nascita, villaggio città Paese di provenienza: questo in forza di una legge che vieta la possibilità di denunciare situazioni di illegalità. Non mi pare che la stessa norma valga per i cittadini italiani, i quali, se il caso non è urgente e grave (o meglio se non arrivano in ospedale con un'ambulanza del 118), sono invitati a recarsi dal loro medico generico o, se insistono, a pagare una tassa in relazione al reddito dichiarato. Capita anche che qualcuno non risieda nel luogo dove si ammala e allora deve recarsi all' ASL (USL, USSL o come altro si chiama), fare code, compilare moduli, chiedere di poter scegliere un medico, avere il suo benestare e per alcuni 19
mesi ammalarsi solo nello stesso Comune. Altrimenti cercare qualche targa che indichi un ambulatorio, aspettare, sperare, farsi visitare, pagare la visita e poi eventualmente chiedere il rimborso, se è previsto nella Regione di residenza. Si raccomanda di non intasare i Pronto Soccorso per malattie di lieve entità, ma ciò vale solo per gli italiani: gli altri hanno facoltà di intasarlo quanto vogliono e di farsi curare gratis dichiarandosi in ogni caso nullatenenti, cosa impossibile da verificare se per l'anagrafe e il fisco sono fantasmi. Nessuna meraviglia per le conseguenti ore di attesa. Se poi il medico del Pronto Soccorso prescrive una medicina si deve tornare dal proprio medico per la ricetta: non so come funzioni con i clandestini, ma so che non posso avere in Liguria una medicina prescritta in Piemonte. Non so nemmeno se temendo di essere imprigionato o rimpatriato (dove?, quando?) un clandestino rinuncerà a farsi curare o a venire in Italia, ma se per lui è giusto non dover rendere conto di niente ed essere curato senza tante domande trovo ingiusto che questo non valga per tutti. Se le cose non stanno così, mi piacerebbe sapere come stanno. 11 aprile 2009 Considerazioni. Dire "arrestati due rumeni .." è razzismo, si criminalizza un popolo. Dire "arrestati due uomini .." è sessismo, si criminalizzano i maschi. Dire "arrestate due donne ..." è maschilismo, si criminalizzano le donne. Dire "un cane ha sbranato ..." è antianimalismo, si criminalizzano i cani. Dire "Orlando tradito da Gano di Magonza" offende i magontini. Analogalmente citando biondi, castani, corvini, rossi, Giovanni, Francesca, giovani, vecchi, bimbi, bimbe, lattanti, avvocati, ministri, sindaci, lattai, barbieri, gatti, galline, capre eccetera si criminalizzano o si 20
offendono le rispettive "categorie" di appartenenza. Al contrario se dico che un argentino ha vinto il premio Nobel per la letteratura o un giamaicano i 100 metri piani offendo tutto il resto del mondo. Mi aspetto che in futuro le notizie saranno del tipo "arrestat", né maschile, né femminile e nient'altro: ma forse così a rimanere offesa sarà l'informazione. 20 aprile 2009 Quando l'amore é cieco. Santoro, Michele Santoro, un giovedì fa una trasmissione in Rai2 che crea non poche polemiche e fa crescere gli ascolti del giovedì successivo. Ne parlano e ne scrivono un po' tutti. Trovo un articolo piuttosto veemente non su il Giornale di Berlusconi ma su Avvenire della Conferenza Episcopale Italiana: la cosa mi colpisce, mi invio l'articolo, lo copio e lo segnalo in rete senza mettere niente di mio. Un utente non registrato fa questo commento: "Dato che siamo in materia di autorizzazioni, puoi dirci chi autorizza te a sparare ca...te? Inoltre, quelli come te pronti ad ingoiare tutto quello che viene loro dato in pasto dai media di regime, come fanno a non avere un briciolo di senso critico? Almeno, solo per fare un piccolissimo sforzo intellettuale, se dovete fare una critica, trovate qualcosa di vostro, senza dover ripetere a pappagallo gli slogan di bonaiuti e compagni. Sforzate l'intelletto... se lo avete. Altrimenti, state zitti. Ci avete annoiato." Capisco che l'amore per Michele Santoro e ancor più l'odio per quelli che non lo amano può accecare: come si fa a non vedere che io non posso avere scritto ca...te non avendo scritto nulla, che non si può sapere quello che penso, ingoio, ripeto o se ho o non ho intelletto solo in base a ciò che scrive un altro? Se non fosse stato cieco per odio o per amore avrebbe potuto constatare che poteva solo capire che ho trovato interessante l'articolo e l' ho proposto agli altri o al massimo che approvavo quello che nell'articolo era scritto; forse avrebbe anche potuto leggere l'articolo e magari accorgersi 21
che non c'entra con "gli slogan di bonaiuti e compagni". Se quelli che tifano Santoro sono del livello dell' utente non registrato sono ben lieto di non appartenere a quella tifoseria. L'ultima volta che ho visto un programma di Michele Santoro - che per il suo atteggiamento da martire e i soldi che gli paghiamo potrebbe meglio chiamarsi San Michele d' Oro - è stato ai tempi di Samarcanda. Poi non riuscivo più a sopportare la sua arroganza, la sua faziosità, il suo vittimismo e non ho più guardato le sue trasmissioni. Naturalmente non le giudico più, ma se qualcun altro vedendole trova da ridire sul suo comportamento ha tutta la mia simpatia, solidarietà e comprensione. A quanto pare il discepolo ha imparato la lezione del maestro: "Sforzate l'intelletto... se lo avete. Altrimenti, state zitti. Ci avete annoiato." ossia "Se la pensate come me potete dire la vostra, altrimenti - stupidi - state zitti!". In nome della libertà di parola. 31 maggio 2009 E se capitasse ... E se capitasse che - vieni oggi e vieni domani - gli islamici divenissero maggioranza in Italia e potessero imporre i loro usi e costumi, le leggi dei più fanatici fra loro, la shari'a? Passi per le donne che nascondono i capelli: io non sono parrucchiere; passi se nascondono anche il volto e tutto il resto: pazienza, ora esibiscono fin troppo e "un alto e un basso fa un gualivo"; passi che siano rinchiuse in casa, debbano seguire il marito, osservare i suoi ordini, servire la favorita: non sono donna; passi se giustiziano omicidi, adulteri, bestemmiatori, apostati o tagliano arti ai rei: cercherò di non esserlo. Quello che mi preoccupa veramente è il divieto di bere vino e mangiar carne di maiale: mi preoccupa perché io non saprei farne a meno; mi preoccupa perchè manderebbe a ramengo tante imprese di viticoltori, allevatori, cantinieri, salumieri, osti, ristoratori, trasportatori, eccetera. Se capitasse in Italia sarebbe un grosso guaio per noi, se capitasse altrove in Europa sarebbe peggio per loro. 22
4 giugno 2009 Specchi A volte ho l'impressione siano come specchi su pareti opposte che si rimanano l'immagine l'un l'altro moltiplicandola all'infinito. Se un giornale italiano scrive bene di un personaggio italiano di solito finisce lÏ, ma se ne scrive male qualche corrispondente straniero riprende la notizia, vedendovi una conferma di quello che pensa o vuole pensare degli italiani in genere e di quel personaggio in particolare o che la gente del suo paese vuole leggere. Detta da un giornale straniero - per definizione sempre autorevole - la notizia assume maggior valore e viene riproposta dai giornali italiani, divenendo cosÏ argomento per altri giornali stranieri che saranno citati da altri giornali italiani. E una notizia di poco conto diventa un affare internazionale, una melma dove in molti possono razzolare, tanto piÚ se riguarda un personaggio anomalo o eccezionale che dir si voglia. 5 giugno 2009 Due domande In merito alle famose dieci domande fatte da 'Repubblica' mi chiedo cosa direi se, con altri nomi, mi fossero poste le domande 1, 2, 3, 5, 6, 7 e cosa risponderei alle domande 4, 8,9, 10 se mi trovassi nelle situazioni in esse citate: quasi di sicuro manderei cortesemente a farsi benedire chi insistesse per avere le riposte, col quasi riferito solo a cortesemente. Mi piacerebbe anche conoscere perchè, a qual fine, per quale motivo, a quale scopo sono state fatte le domande 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10 e, mutatis mutandis, cosa risponderebbe il signor D'Avanzo alle stesse domande: forse non lo saprò mai.
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27 giugno 2009 Non mi piace Non mi piace, ma non mi sorprende. Dopo Repubblica che ripubblica per settimane subdole domande e articoli tesi a infangare ecco il Giornale che fa altrettanto. A palle di neve si risponde con palle di neve, ma a palate di letame non meraviglia se si risponde con palate di letame, insozzando avversari e spettatori. E non mi meraviglia se, al solito, quando il letame colpisce chi per primo l'ha usato questi trova la cosa oltremodo indecente. Una certa supponenza fa apparire bella e buona qualsiasi cosa si faccia fino a quando anche gli altri la fanno: allora diventa spregevole e cattiva. Magari si ammette di avere forse sbagliato - errare è umano - ma è diabolico da parte di altri ripetere quel nostro errore: è già successo. 16 luglio 2009 Sono preoccupato. Sono preoccupato. Ho un bimbo piccolo che lascia tutti i suoi giocattoli in giro per la casa: automobiline, biglie, Lego e tanti altri oggetti. Non tutte le sere provvediamo a rimetterli o a farli mettere negli scatoloni o in quei contenitori di plastica con rotelle e sistemarli per bene. Noi ci siamo abituati, siamo allenati a schivare i pericoli e se una sera siamo troppo stanchi e lasciamo la casa come l'ha ridotta il bimbo, pazienza, sapremo cavarcela. Ma se quella notte entra un ladro in casa nostra, mette un piede in una delle biglie o inciampa in qualche altro oggetto, cade, sbatte la testa, si fa male, chiamiamo il 118, lo ricoverano in prognosi riservata, rischiamo di essere processati e condannati per avere provocato danni ad una persona che non stava facendo altro che il suo lavoro e chiederà giustizia. E se è uno straniero potremmo anche essere condannati per razzismo. Sono preoccupato. 24
Ronde civili Se l'idea fosse venuta a loro sarebbe la più bella invenzione del secolo, un fantastico modo democratico di contribuire alla tranquillità dei cittadini, al civile convivere della gente. Ma se l'idea viene ad altri non cercano per tema di trovarli - gli aspetti positivi, ma inventano o ingigantiscono gli aspetti negativi. Nei cortei sindacali o di partito c'era il cosiddetto "servizio d'ordine" e non ricordo lamentele o pretese che tale servizio spettasse unicamente alle "forze dell'ordine": ma quello l'avevano pensato loro, ed era cosa buona. D'altro canto sbraitano che la sicurezza è compito esclusivo dello stato, protestano se militari con altri militari (carabinieri) pattugliano le strade, reclamano più forze dell'ordine, denunciano l'esagerato numero di addetti alle forze dell'ordine, non vogliono che civili aiutino poliziotti, carabinieri, eccetera nella lotta alla criminalità, condannano l'omertà e la connivenza mafiosa della gente: insomma protestano contro tutto e il contrario di tutto. Non hanno idee se non quella di considerare sbagliate tutte le idee altrui. A dire il vero, in merito alle "ronde" magari l'idea della loro utilità l'avevano, l'hanno avuta alcuni loro sindaci. Ma siccome le statistiche dicevano che molta criminalità era dovuta agli stranieri, non potevano proporre qualcosa che contraddicesse il loro "venite, venite che ce n'è bisogno, più siete meglio è", come se non bastasse la criminalità indigena. Oppure realmente per loro il problema non esiste, vivendo in quartieri a basso rischio e con poliziotti tolti alla sicurezza di tutti per la loro sicurezza personale. Così la cosa è sbagliata, se i mali "previsti" non arrivano si provocano e quando torneranno al governo l'elimineranno: niente è sempre meglio di qualcosa. Ma forse dovranno aspettare a lungo e durare poco, come in passato. 8 agosto 2009 Figli di un dio minore Leggo su il Gazzettino "... nascosti nei camion o nelle stive delle navi, vengono trovati dei 25
ragazzini che pur di arrivare in Italia si sono sorbiti viaggi disumani......Posto che la permanenza media di questi ragazzi nelle strutture sarà di due anni (c’è chi ha 17 anni e tra poco diventerà maggiorenne e quindi uscirà a breve, ma c’è anche chi ha 14 anni e in istituto ci dovrà restare un bel po’), sono stati fatti due conti: 100 euro di media al giorno la spesa per il mantenimento di ogni ragazzino,...." Ho fatto anch'io due conti: 100 euro x 30 giorni x 3 figli = 9000, senza contare me e mia moglie. Io l'equivalente di 9000 euro mensili non li ho mai percepiti; al netto delle imposte - che lo Stato fa pagare anche per mantenere chi arriva chissà da dove - mi ritenevo fortunato se me ne restavanoo 1500. Va bene la solidarietà, peccato che non possa goderne anch'io. Dalle mie parti dicevano "tratà come fioi dea serva", trattati come figli della serva. Forse qualche parlamentare - di quelli che difendono le fasce più deboli dirà che sono razzista: e pensare che credevo lo fosse chi discrimina, non chi è discriminato. Confrontando la spesa con il suo stipendio la riterrà congrua, confrontandola con il mio mi chiedo se ho fatto patire la fame ai miei figli, se quei ragazzi sono mantenuti a caviale e champagne (per le spese fisse c'è economia di scala), o se qualcuno ci lucra sopra. 9 settembre 2009 Informazione e meteo Sento dire "Piove su tutta l'Italia", guardo fuori e vedo splendere il sole; sento dire "in Italia non c'è libertà di stampa", guardo nelle edicole e vedo giornali che scrivono peste e corna di questo e di quello, di Tizio e del suo avversario politico, del governo e dell'opposizione ognuno come più gli aggrada. Siccome sono certo di essere in Italia, penso che mi contino balle. Ma dicono che mi sbaglio, che non è come credo, che sono suggestionato dalla TV, che un Tale fa dire a tutte le TV e scrivere su tutta la stampa solo quello che vuole. 26
Dunque ha in mano tutti mezzi d'informazione; direttamente o tramite suo fratello o il suo amico Carlo o i comuni cittadini che pagano il canone RAI stipendia tutti quelli che la fanno: chi lo elogia per essere elogiato e chi lo insulta per poter dire di essere insultato e passare per vittima, pochi per dirne bene (ma ci pensa anche lui stesso) e molti per dirne male. Più è incredibile l'insulto e più sono bravi perchè alla fin fine più acqua portano al suo mulino. Fra i più meritevoli dev'esserci quel Dario, sempre prontissimo a condannare qualsiasi cosa il Tale dica o faccia, ma in un modo da indurre molti all'incredulità. 3 ottobre 2009 Autunno Con l'autunno torna il tempo triste e Michele Santoro al giovedì. Il venerdì leggerò quanto è stato bravo, quanto ha detto o non ha detto, quanti milioni di persone hanno guardato la sua trasmissione. Devo accontentarmi di quello che scrivono i vari giornali perché mi è fisicamente insopportabile guardarla: non ci riesco. L'ultima volta che ho visto per intero un programma di quel personaggio è stato ai tempi di Samarcanda, ma dicono che da allora le cose non siano cambiate molto se non in peggio. Ogni tanto, negli intervalli pubblicitari, tento di superare la mia idiosincrasia, ma quando mi appare il Martire con la sua arroganza, la sua supponenza,la sua faccia, la sua insolenza, la sua posa da pensatore (mano al mento), la sua faziosità non posso evitare di riusare subito il telecomando. Forse non so quello che mi perdo, o forse sì. 4 ottobre 2009 Giornalisti Quando ho potuto controllare, spesso ho constatato che i giornalisti sono quantomeno inesatti, forse di più i telegiornalisti: scripta manent, anche se i giornali durano un giorno e i telegiornali si possono memorizzare. 27
Se dicono "Gattinara, in provincia di Vicenza" dubito anche dell'esattezza delle altre notizie: per essere credibili i giornalisti non dovrebbero confondere la sigla di Vercelli (VC) con quella di Vicenza (VI) e affermare tante altre cose che so inesatte o false. Finché solo una minoranza può rilevare inesattezze o falsità, probabilmente non si fanno scrupolo di elargirle alla maggioranza. Diffido in genere dei giornalisti ma considero del tutto non credibili quelli faziosi che forniscano scientemente notizie false. Ora manifestano per dire che da noi non c'è libertà di informazione: se la notizia fosse vera, se veramente il regime perseguitasse i giornalisti, se l'Italia fosse come un qualsiasi paese comunista passato o presente allora i giornalisti non sarebbero in piazza a protestare liberamente ma in un qualche manicomio, prigione, Siberia, cimitero o - se particolarmente fortunati - esuli in qualche paese straniero. Così non è e per me hanno perso ogni credibilità. Diranno che manifestano - finché sono in tempo - perché questo non avvenga, che ci sono segnali che il regime sta andando per quella via: sarò uno stolto, ma non li vedo. Io credo che libertà d'informazione significhi poter dire quello che si vuole - eccetto offendere il prossimo - senza subire danni; pare invece sia inteso nel senso di potere offendere chiunque pretendendo anche lauti compensi, anche dall'offeso: Santoro insegna, offende metà degli italiani ben pagato col loro canone (quelli che non lo pagano pare tifino per lui). Credo che libertà d'informazione sia disporre di più fonti, di pareri e contropareri; ma questo c'è già e forse quello che vogliono è libertà assoluta, compresa quella di impedire agli altri di dire la loro. Scende in piazza a protestare chi scrive sui giornali, chi se si trova disoccupato o ambisce a maggiori guadagni fonda un giornale e chiede la sovvenzione pubblica, chi dice liberamente la sua alla Rai o a Mediaset o in uno dei mille altri canali TV, chi scrive, parla o si fa vedere nel Web, chi incide dischi o scrive libri, chi qualsiasi cosa abbia o non abbia da dire la dice, la scrive, la canta, la mostra. E protestano tutti quei capipolo che si arricchiscono "per il bene dei miseri". Pare che la cosa più grave, quella che ha fatto gridare allo scandalo, al 28
delitto di lesa maestà repubblicana, all'emergenza sia stata la decisione del Presidente del Consiglio di ricorrere alla magistratura contro una lunga, noiosa, petulante, insistente, insinuante e forse diffamatoria richiesta di risposte da parte di un giornale e non so cosa di un altro. Lo hanno sempre accusato di volere evitare la Giustizia ora lo accusano di appellarsi alla Giustizia, hanno sempre detto di avere fiducia nella Magistratura ora considerano un attentato alla libertà averla: come posso ritenerli credibili? Abituati a un Berlusconi che - al contrario di D'Alema e altri - non rispondeva con querele si sono scandalizzati quando l'ha fatto: ma anche la pazienza di Giobbe avrà avuto un limite. 5 ottobre 2009 Perché no? Perché se non ho inibizioni morali a rubare, perché mai non dovrei farlo? Se mi va bene arraffo qualsiasi cosa possa vendere e magari mi compro la droga. Rubare droga è pericoloso, non hanno tanti scrupoli ad infliggermi una pena immediata e se ne infischiano che la nostra Costituzione vieti la pena di morte. Rubare ai molto ricchi può essere pericoloso perché hanno sofisticati sistemi antifurto, guardie armate e cani feroci. Ma se scelgo bene la mia vittima, una persona abbastanza ricca che vive in zona isolata o colta di sorpresa in negozio o officina, non rischio praticamente niente. Mal che vada e la polizia mi arresta è quasi certo che non dovrò scontare alcuna pena: le carceri sono piene e i giudici hanno cose più gratificanti cui dedicarsi; se poi sono un immigrato clandestino mi ingiungono di tornarmene al mio paese (se lo sanno), io resto, magari cambio nome e torno a dedicarmi al mio lavoro abituale, a rubare. Potrebbe andarmi peggio se la vittima che credo indifesa fosse invece armata, ma so di essere protetto dalla legge: se tenta di impedirmi di fare il mio lavoro di sicuro dovrà perdere tempo e denaro in tribunale e rischia di beccarsi e fare qualche tempo di prigione. Lui è a casa sua e non scappa mentre io sono sempre disposto e libero di andare altrove. In parole povere lui rischia molto più di me e se ha un po' di cervello mi lascia lavorare in 29
pace e tornerà a sgobbare per rifarsi di quello che ha perso. Se mi va di rubare, perché no? 7 ottobre 2009 Grafica Il signor Luca Cordero di Montezemolo ha presentato la nuova fondazione "Italia Futura". Non entro nel merito delle finalità di questo nuovo soggetto; quello che mi ha colpito è il suo simbolo: sullo sfondo rosso una grande "i" con in alto a destra una piccola "f". Vista un po' da lontano la grafica mi ricorda qualcosa di un tempo andato: il fascio littorio. 5 dicembre 2009 I siciliani M'ero fatto l'idea che i siciliani fossero come le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo; se gli fai una domanda muovono la testa come per dire sì, fanno schioccare la lingua e vogliono dirti no. Pensavo che così fossero i siciliani, i mafiosi siciliani specialmente, quelli che dicevano omertosi. E invece ... hiii, quanto parlano; non la smettono mai. Il boss parla col picciotto e gli racconta per filo e per segno cosa fa e cosa pensa di questo e di quello, il picciotto parla con altro picciotto che gli racconta le confidenze che lo stesso o un altro boss ha fatto a lui. Peggio delle "barufe ciosote". In quell'ambiente che tutti dicono omertoso si parla eccome: il mercato del pesce a Venezia, un mortuorio al confronto. E poi dopo avere fatto e commentato ammazzamenti et similia se finiscono la latitanza si danno al pentitismo: è il loro modo di andare in pensione dopo anni di duro lavoro e più hanno lavorato e migliore sarà il trattamento pensionistico, a spese del contribuente. E da bravi pensionati cominciano a raccontare dei bei tempi andati; magari non sarà tutto vero, magari infiorettano il racconto per far piacere ai nipotini, gli dicono quello che vogliono sentire e sarannno tutti felici e contenti; e dopo giorni 30
e anni sempre lì a raccontare, a soddisfare la loro curiosità con racconti veri o di fantasia. Adorano i bambini. E io che pensavo che i siciliani se gli facevi una domanda alzassero il mento schioccando un "cek" per dirti no. 5 dicembre 2009 Tutti uguali? A me non pare. Non mi pare che siamo davvero tutti uguali e non lo trovo scandaloso. Come persone, sì forse lo siamo anche se qualche distinzione viene fatta in ragione del sesso, dell'età, di situazioni particolari: un bimbo non viene condannato alla galera e una donna incinta o madre ha dei riguardi che mai spettano ad un uomo. Ma un uomo quando indossa una divisa o mostra un distintivo non è lo stesso uomo che incontro fuori servizio in piazza o al bar. Se mi ferma un poliziotto e mi chiede la patente sono tenuto a mostrargliela, se invece me la chiede un tizio qualunque posso mandarlo a quel paese: se vi mando il poliziotto è oltraggio a pubblico ufficiale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, ma il giudice che mi giudica non è per niente uguale a me, lui mi può condannare anche sbagliando mentre io al massimo posso ricorrere ad un altro giudice con le stesse prerogative. Alle manifestazioni, agli spettacoli pubblici e gratuiti capita che i posti migliori siano riservati alle "autorità", non mi piace ma riconosco che non sono un loro pari: siamo entrambi uomini, ma lui è il sindaco, il prefetto, il vescovo o non so cos'altro. Mi pare evidente che se nudi siamo tutti umani, la carica che riveste qualcuno, la funzione che svolge lo rende diverso: non è la persona diversa, è la mansione che rende diversa qualsiasi persona la svolga. Non è che il privilegio spetti a Tizio a Caio a Sempronio, ma al Sindaco, al Prefetto, al Vescovo; quando torneranno ad essere Tizio e Caio (e Sempronio, se succede) saranno trattati come me e gli altri. Per questo non trovo nulla di strano che si preveda un trattamento diseguale per il Presidente del Consiglio, non per Silvio Berlusconi ma per il Presidente del Consiglio chiunque esso sia; trovo invece strano che 31
se questa eccezione debba essere prevista per legge costituzionale e non per legge ordinaria non lo si sia detto subito, senza ingannare e far perdere tempo a nessuno. Quando tornerà ad essere solo il signor Silvio Berlusconi sarà trattato come tutti gli altri, anche se è abituale l'uso di chiamare Presidente chiunque lo sia stato per una volta di qualcosa, magari una bocciofila. Non so se questa strano vezzo possa essere vietato per legge, magari costituzionale. 18 dicembre 2009 "Ad personam" Quando mi occupavo di queste cose, oltre alla tariffa prevista per il livello salariale c'erano importi detti "ad personam" e "ad mansionem". Esemplificando: se per i lavoratori di 2° livello la paga era 100, ai lavoratori di 2° livello tessitori poteva spettare un importo "ad mansionem" di 5 e il tessitore Tizio poteva avere un ulteriore importo "ad personam" di 4; in totale 109 a Tizio, 105 agli altri. La differenza fra i due importi aggiuntivi era sostanziale: chiunque aveva diritto a 5 finché faceva il tessitore, ma solo Tizio aveva 4 perché era bravo o simpatico o richiesto e se li teneva anche se non faceva più il tessitore. Mi sembra abbastanza strumentale parlare di leggi "ad personam" per leggi che riguardano invece la mansione, cioè chiunque svolga quella mansione e solo finché la svolge: si dovrebbe parlare di legge "ad mansionem" ed essere giudicata per quello che è, sia o no antipatico e odioso chi "pro tempore" la svolge. È "ad personam" se riguarda Tizio perché è Tizio, è "ad mansionem" se invece lo riguarda perché è tessitore. 1001 croceristi. Supponiamo che 1001 persone noleggino un nave da crociera riservandosi il diritto di scegliere il comandante. Democraticamente votano e 501 scelgono P mentre 500 avrebbero preferito B. Supponiamo che dopo un po' ci si avveda che P non è in grado di governare la nave, che si decida di rifare la scelta e che 550 persone scelgano B, unico altro a bordo abilitato a farlo. 32
B diviene il nuovo comandante, in pieno oceano e oceano tempestoso. Supponiamo che uno dei passeggeri affermi che B - dieci anni prima - gli ha rubato il portafoglio: per tutti quei croceristi sarebbe bene o male decidere di lasciare B alla guida della nave e farlo processare solo una volta arrivati in porto? 23 dicembre 2009 Che c'è di strano? Desta scalpore, è additata come un'infamia la notizia che due ragazzine senegalesi sono state fatte scendere dall'autobus perchè senza biglietto. Non so se l'ispettore abbia usato parole insultanti nei confronti delle due, ma se così non è che c'è di strano se si chiede anche agli stranieri di stare alle regole? Capisco che erano due ragazzine, che era notte, che erano lontano da casa ma anzichè indignarsi perchè un ispettore voleva far osservare le regole, perchè non ci si chiede come mai due ragazzine a quell'ora fossero lontane da casa pretendendo di viaggiare senza pagare biglietto e non ci si indigna contro quei genitori che l'hanno permesso. Se invece di senegalesi fossero state venete forse l'ispettore si sarebbe comportato diversamente o forse sarebbe stato giudicato diversamente; forse se le due ragazze avessero detto al conducente che per qualche accidente non avevano i soldi necessari anche l'ispettore sarebbe stato più tollerante, per una volta. Ma sembra che molti stranieri siano convinti che in Italia non solo esista il diritto d'asilo per taluni ma anche quello per tutti di viaggiare gratis sui mezzi pubblici e di godere altri benefici che non spettano agli italiani se non pagando tasse e imposte (gli onesti) o rischiando multe salate (i furbi). E le ragazzine si adeguano.
25 dicembre 2009 Un paese straordinario. È un paese straordinario, un paese in cui tante cose non sono come 33
altrove. In questo Paese non si persegue chi viola la legge ma chi la osserva e la fa osservare (comandanti di nave che fermano clandestini, ispettori tramviari che richiedono il biglietto ai passeggeri, ecc.), non chi va a rubare in casa altrui ma chi si oppone, si considera razzista non chi gode di privilegi ma chi non vuole subire discriminazioni (in assegnazione di alloggi, prestazioni sanitarie gratuite, ecc.), si combatte la disoccupazione accogliendo nuovi disoccupati, si fa pagare le tasse solo a chi ha pagato abbastanza imposte (se non si denuncia abbastanza imponibile IRPEf non si pagano ticket sanitari, scolastici, ecc.: come far pagare il biglietto d'ingresso alle partite solo a chi ha l'abbonamento), giudice e accusatore sono "colleghi", se un giudice assolve un altro condanna e viceversa (se le possibilità di avere un giudizio giusto sono il 50%, tanto vale lanciare una monetina: costa molto meno), a Natale si scrivono a Gesù Bambino letterine piene di odio e di cattivi propositi, e tante altre cose così. È davvero un paese fuori dall'ordinario, un paese straordinario. 8 marzo 2010 Cum grano salis Non ci volevo credere. Come quando ho visto alla TV l'aereo infilarsi in un grattacielo e credevo fosse un film o telefilm, una fiction come si dice. Non mi sembrava pensabile che il maggior partito italiano venisse escluso dal partecipare al voto. Non mi pareva possibile e invece era vero, magari per una impensabile sua leggerezza e non per una furbizia altrui, ma era vero. D'accordo, ci sono regole e vanno rispettate; ma ci sono regole prioritarie su altre e certe volte usare il buon senso è meglio del rispettare rigidamente le regole. Se la regola dice di tenere la destra ma la strada a destra è franata, forse non è male ignorare la regola e spostarsi cautamente sulla sinistra se la sinistra è libera. Io vorrei che tutti rispettassero le regole ma vorrei anche che tutte le regole fossero rispettabili e non assurde come purtroppo spesso succede: un cartello che limita la velocità a 30 km/h dimenticato dopo i lavori in una strada diritta 34
fra le risaie, larga e ben asfaltata, è un invito a non rispettare la norma e magari tutte le norme. Mi sembra strano affermare che in democrazia le regole vanno rispettate escludendo dalla competizione il più forte dei partiti avversari. Chissà perchè un simile comportamento mi ricorda paesi come la Repubblica Democratica Tedesca: si definiva democratica e la democrazia consisteva nella possibilità di votare un partito, un solo partito senza concorrenti. Mi ricorda anche il Fisco italiano che per un cavillo formale nega agevolazioni cui di fatto si avrebbe diritto, che considera conviventi persone che hanno residenza anagrafica nello stesso Comune pur vivendo di fatto l'una a Canicattì e l'altra a Pizzighettone e non conviventi due coniugi che vivono nello stesso appartamento, a volte nel comune di residenza dell'uno e altre in quello dell'altro. Giusto dire che tutti devono stare alle regole, ma preferirei che fossero applicate "cum grano salis" per tutti, siano cittadini che presentano la denuncia dei redditi o politici che presentano le liste. 14 marzo 2010 Falso o miracoloso? Trovo in Wikipedia: "Oggi Piazza del Popolo è un'ampia isola pedonale di circa 15000 mq[senza fonte], luogo di eventi pubblici importanti: la sua capienza le permette di ospitare sino a 50.000 persone[senza fonte]" Sento dire che alla manifestazione di ieri c'erano 200.000 persone; i casi sono due: o questo è vero e allora Wikipedia dice il falso, oppure dice il vero Wikipedia e questo è falso. Esiste una terza possibilità: che siano vere entrambe le cose e che si tratti di un miracolo. Non dovrebbe essere impossibile calcolare la superficie della piazza, concordare almeno sulla capienza massima e risparmiarci dati altamente improbabili. Se davvero sono 15000 mq, con 4 persone per mq ce ne starebbero 60000, magari 90000 stipandovene 6 ma 200000 solo accatastando 13 persone in un mq: per i miracoli forse sarebbe meglio rivolgersi a San Giovanni. 35
23 marzo 2010 Bimbi e genitori I genitori non pagano la mensa. Ai bambini solo pane e acqua. (il Giornale di Vicenza) Io sono convinto che un metro debba essere della stessa misura per tutti: non può essere che quello del venditore sia più corto di quello del compratore. Mi aspetto anche che chi proclama a gran voce che tutti devono pagare le tasse lo pretenda da amici e nemici oltre che da se stesso. Perchè allora scandalizzarsi tanto se chi non vuole pagare un servizio non ne beneficia? Se i genitori non pagano la mensa scolastica, a meno di comprovata impossibilità, significa che non desiderano che i loro bimbi la ricevano, che provvedono loro direttamente a fornirgliela e si dovrebbe rispettare la loro volontà. O forse durante le vacanze quei bimbi non mangiano? Se così fosse si dovrebbero prendere dei provvedimenti, magari anche nei confronti dei genitori. Ma se invece vogliono solo fare i furbi e non pagare la tassa per il servizio che ricevono, chi vuole che la legge valga per tutti dovrebbe prendersela con quei genitori oppure pretendere che nessuno paghi imposte, tasse, ticket, mensa, biglietto del tram, ecc. Come poi lo Stato possa fornire gratis a tutti anche alloggio e vitto (vario, differenziato, con o senza questo e quello per motivi, gusti o fisime personali o precetti religiosi) mi rimane misterioso. Ai miei tempi chi non voleva o non poteva (ed io fra questi) usufrire della mensa non ne usufruiva, ma i tempi cambiano. P.S. Con quello che costa il pane conviene dargli la pastasciutta e alla loro età forse è meglio l'acqua del vino, o no? 2 luglio 2010 Feste d'estate Torna l'estate e con l'estate da qualche anno torna la "Festa Democratica". Non so se devo considerare non democratiche tutte le altre feste popolari 36
estive o "Festa Repubblicana" il 2 giugno. 18 luglio 2010 Lost Lunedì, puntata di Lost. Sarà stato per il caldo, per l'età, per la disattenzione, per le finestre aperte e i rumori del traffico ma l'ultima volta non ci ho capito niente. Forse sono stupido e non capirò mai, forse capirò nella prossima puntata, forse ci vuole un corso speciale, forse è inadatto ad un pubblico molto adulto, forse non lo guarderò e mi farò spiegare tutto da qualcuno che ha capito e sa spiegarlo a una testa dura come la mia, se lo trovo. 21 luglio 2010 Alberto e Andy Visto che tutti ne hanno parlato, anch'io ne scrivo. In una scampagnata in bicicletta fra amici credo sia normale che se uno fora, gli salta la catena o cade tutti gli altri lo aspettano. In un'amichevole compagnia di ciclisti anche se qualcuno solo non ce la fa a tenere il passo degli altri ci si attende, magari alla fine della salita o della discesa o alla prima osteria: o così o non si è della compagnia. Alberto ed Andy magari possono anche essere amici ma al Tour non stanno facendo una scampagnata: sono concorrenti, ognuno deve semplicemente cercare di arrivare prima dell'altro. Se Alberto avesse messo un bastone fra gli ingranaggi di Andy non sarebbe solo da biasimare ma da metter fuori corsa e dovrebbe vergognarsi. Se Alberto non ce la fa a seguirlo, Andy lo deve aspettare? È sleale approffittare della debolezza altrui? Se uno sbaglia una curva e deve frenare e fermarsi, lo si deve aspettare? Se uno sbaglia a cambiare e la catena s'imbroglia, perché mai lo si dovrebbe attendere? Se ci si deve fermare quando qualcuno ha dei problemi lo si dovrebbe fare sempre, così chissà quando il Tour arriverebbe a Parigi. Magari è poco credibile che Alberto non abbia visto Andy in crisi per via della catena (ma non cambierebbe niente se fosse stata invece crisi per 37
fame, sete, foratura, indigestione, colpo di sole, innamoramento improvviso, rottura delle braghe, delle scarpe, degli occhiali o qualsiasi altro dei mille accidenti che possono capitare in corsa) ma non ha fatto niente di cui vergognarsi ad approffitarne: non sono ad una scampagnata fra amici. 17 settembre 2010 Integrazione Perchè affannarsi tanto, perchè compiacerne i vizi per favorire l'integrazione di chi non vuole integrarsi? Se fossimo meno ossessionati dalla paura di essere razzisti, se nella nostra Patria rifiutassimo comportamenti contrari alla nostra civiltà e alla nostra storia, se facessimo sentire negativamente emarginato chi persiste in tali comportamenti, penso che la maggioranza degli stranieri cercherebbe di integrarsi evitandoli. Vale per loro quello che varrebbe per gli evasori fiscali, i maleducati che buttano le cicche dove capita, i possessori di cani che sporcano le città: sentendosi moralmente condannati dalla comunità, si comporterebbero diversamente. Se invece le loro abitudini sono accettate continueranno a praticarle e a vivere nel loro mondo senza necessità o desiderio di integrazione. Comportandoci normalmente, senza tema di essere considerati razzisti, senza paura di offendere inesistenti obblighi religiosi, quando vediamo una signora in burqa potremmo farci una bella risata per quel suo modo carnevalesco di presentarsi in pubblico: se è una sua scelta forse cercherà di apparire meno ridicola, se invece vi è costretta contro la sua volontà allora ben venga la condanna di chi la obbliga tenendola in soggezione o in schiavitù. Non costringiamo a integrarsi chi non vuole, ma sarebbe meglio per tutti che chi non accetta i nostri valori e le nostre leggi - compresa quella che vieta i mascheramenti nei casi non previsti - se ne tornasse da dove è venuto, là dove sono considerati difetti quelli che per noi sono pregi.
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6 novembre 2010 Unioni civili. Nella mia infinita ignoranza - e disinteresse - non mi è chiaro cosa s'intenda per unioni civili. Parlando di unioni uomo-donna c'è già l'unione civile (matrimonio in municipio), l'unione religiosa (matrimonio in chiesa), l'unione civile-religiosa (religiosa con valenza anche civile) e l'unione di fatto ossia irregolare perchè senza l'osservanza delle regole previste dal diritto canonico o civile. Se le unioni civili si riferiscono a quest'ultimo caso il modo per regolarizzare tali unioni già esiste: forse serve migliorarlo o regolare le conseguenze di queste unioni attribuendo diritti e doveri a chi pretende diritti rifiutando doveri. Per altre unioni come comunità religiose militari o civili, maschili femminili o miste, culturali sportive o di mutuo soccorso, credo già esistino norme ed eventuali procedure. Se invece si tratta di unioni uomo-uomo, donna-donna, ermafroditoermafrodita o - che ne so - uomo/donna-cane/gatto/canarino forse capirei meglio se lo fosse detto chiaramente. 15 dicembre 2010 Gli Unni Distruggono tutto quello che trovano sul loro cammino: la protesta, come le partite di calcio, è solo una scusa per sfogare la loro stupida violenza. Non sono fra quelli che amano scendere in piazza (o salire sui tetti a favore di telecamere) ma comprendo chi lo considera un bel modo per far sentire le proprie ragioni e un'occasione per una gita e una bella passeggiata in compagnia. Si possono anche accettare i disagi che normalmente comunque procurano pacifiche manifestazioni ma i danni che provocano quando degenerano - come spesso accade - sono inaccettabili. Forse servirebbero norme a tutela della libertà di tutti, limitando un po' le libertà di una parte per contrastare l'arrogante licenziosità di minoranze facinorose. Perché non imporre - a garanzia di eventuali danni - una congrua 39
cauzione per potere manifestare, ? Se tutto va bene viene restituita e gli organizzatori si adopreranno perchè ciò avvenga: se supera la loro capacità scelgano un altro modo di manifestare o si accollino le spese di eccezionali misure di sicurezza. Perché non mettere fuori legge i cosidetti "centri sociali" che si comportano come associazioni per delinquere progettando e commettendo reati? Perché non si autorizzano le forze dell'ordine ad usare idranti o altri mezzi per colorare quei "manifestanti" che rompono e distruggono? Si coprono il viso per non potere essere riconosciuti quando compiono quelli che ben sanno essere reati premeditati: non si può risalire al delinquente dal viso mascherato ma dalle macchie su abiti e pelle forse sì. Perché chi ha subito i danni e gli organizzatori che hanno perso la cauzione non dovrebbero essere risarciti da costoro? Anche con lavoro coatto se sono nullatenenti e volontari nullafacenti: potrebbero così usare in miglior modo la troppa energia che sfogano distruggendo. 17 gennaio 2011 Spese 20% Per rinnovare la patente ho pagato: • Euro 32.00 con c/c postale, spese € 1,1 • Euro 9.00 con c/c postale, spese € 1.8 • Euro 14.62 per marca da bollo L'importo della marca è quello che è, per la delizia dei tabaccai che devono dare il resto; 32 euro vanno all'Azienda Sanitaria Locale e possono differire da luogo a luogo, 9 euro vanno al Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti. Quello che mi colpisce è che per fare avere 9 euro allo Stato devo versare 1,80 euro alle poste: ben il 20% dell'importo.
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20 gennaio 2011 Risorse Quando le cose non vanno come dovrebbero andare immancabilmente chi ne deve rispondere afferma che mancano le risorse. Qualche volta potrà essere vero, ma io credo nel proverbio "la necessità aguzza l'ingegno" e conseguentemente che l'abbondanza abbia effetto contrario. Il figliol prodigo del vangelo finché disponeva di risorse si dava agli sprechi e ai vizi e solo quando si è trovato senza denaro è rinsavito. Se un cercatore d'oro dovesse setacciare molte tonnellate di sabbia nella speranza di trovare una pagliuzza magari continuerebbe a farlo se venisse pagato un tanto al mese, magari smetterebbe subito se lavorasse a cottimo o in proprio e cercherebbe un giacimento migliore o si troverebbe o inventerebbe un altro lavoro. Magari se i magistrati disponessero di meno denaro da sprecare in intercettazioni universali in cui trovare qualcosa per incastrare qualcuno, magari troverebbero metodi meno dispendiosi o si occupperebbero di cose più serie. Magari se non avessero abbastanza soldi per permettersi lunghi periodi di ferie, magari potrebbero occuparsi di più del loro lavoro. Magari se quando appare evidente l'inutilità della spesa dovessero pagare di persona gli sprechi, magari si comporterebbero come un buon pater familias. Magari se disponessero di meno soldi per se stessi e per le loro fantasie lavorative, magari cambierebbero lavoro. 21 gennaio 2011 Paese di santi. Siamo o non siamo un paese di Santi? Siamo tutti santi tranne uno: abbiamo avuto santa Nilde e san Palmiro, santa Cicciolina e san Liberoamore; abbiamo i Niki e i Piero che mai peccano con femmine, siamo tutti santi e immacolati, tutti con la Santa Chiesa Romana (con juicio, solo se non condanna aborto, divorzio, droga, pillole, solosesso o qualsiasi altra cosa che ci riguardi personalmente), tutti senza peccato liberi di scagliare la pietra. Forse adesso non è proprio cosi, ma chissà ..., magari da domani, per non essere come lui, come SB. 41
12 febbraio 2011 Noia Che noia! Quanto mi annoiano gli Antonello Pravda che non esprimono opinioni ma conclamano verità. Quanto mi annoiano le Silvia e le Livia che non dicono quello che loro pensano ma quello che pensano le donne o - al minimo - le donne italiane. Quanto mi annoiano le trasmissioni TV che da giorni, da mesi, da anni non parlano che di SB, di quanto è Santo&Bravo, Satrapo&Bugiardo, Satana&Bestia, Solo Burlone, Statista&Benefattore. Quanto mi annoiano quelli che affermano che il malcostume italiano inizia con SB, che solo da quando c'è SB bellezza e qualcos'altro aiuta a far carriera: mezzo secolo fa vedevo donne avantaggiate per essere esenti da naja e seducenti. Quanto mi annoiano quelli che rendono scandalose cose private che non davano scandalo e ipotizzano ricatti per fatti a tutti noti. Quanto mi annoiano quelli che sbraitano per le feste in villa e si dicono favorevoli a libera droga, libero sesso, libere unioni, libera prostituzione, facile aborto, facile divorzio, facile eutanasia, quelli che vogliono ascoltare i vescovi solo se condannano chi odiano, quelli che bendicevano l'URSS e benedicono gli USA e ripetono che se qui succedono le stesse brutte cose che succedono lì la colpa è solo di SB. 13 marzo 2011 Viva la Costituzione! In molte città d'Italia la gente è "scesa in piazza" (non usa più salire all'acropoli) a sostegno della Costituzione così com'è. Personalmente penso che la Costituzione non è stata scritta da Dio ma da uomini e quindi non sia perfetta ed immutabile, ma sono contento che intanto molta gente anche di sinistra sostenga che "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" e che voglia che 42
cosi sia ora e sempre. Sono contento che molta gente ricordi a tutti che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi" e vuole che così sia ora e sempre. Sono contento perché questo mi da occasione di mantenere la promessa di insistere sull'argomento invitando il lettore a leggerlo cliccando QUI e/o QUA. Sono contento che molti anche a sinistra pensino che "La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere." mentre "La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati." e che ognuno faccia il suo mestiere senza invasioni di campo. 26 marzo 2011 Completo Quando ancora viaggiavamo per l'Europa con la tenda nel bagagliaio, ci capitava di arrivare ad un campeggio e trovare la scritta "COMPLETO". Non ci passava per la testa di entrare comunque e fare scenate ma continuavamo rassegnati a cercarne uno che non avesse quel cartello, a nostre spese senza nulla pretendere dalla Direzione del campeggio che non ci poteva accogliere. Da un bel po' di tempo al largo di Lampedusa dovrebbe esserci una boa con il cartello "COMPLETO", non c'è più posto. A meno che ... A meno che quei politici sempre pronti a invocare accoglienza a spese degli italiani non vadano personalmente a raccogliere la propria quota di persone, se le portino a casa, gli forniscano vitto e alloggio e garantiscano per loro. Considerando che con il mio stipendio dovevamo vivere in cinque penso che ciascuno di loro possa farsi carico di almeno una cinquantina di persone. Certo che se io fossi tunisino non ci penserei due volte ad entrare in una bagnarola, mettermi in mare, aspettare che arrivi una motovedetta italiana a prendermi per portarmi a Lampedusa a ritirare un assegno da 1700 euro. Ma non lo sono e devo subirmi le lamentele di mia moglie che indignata dice: "Ma come? A me dopo una vita di lavoro, contributi e tasse mi 43
danno 400 euro al mese e devo starmene buona; loro arrivano si lamentano e protestano perchè non gli portano il cibo sul vassoio, vogliono essere portati in Sicilia e magari si degnano di tornarsene di dove sono partiti solo dopo avere ricevuto quattro mie mensilità, contando di ritornare quanto prima a fare il bis. Arrivano intasando una piccola isola e si lamentano perchè è intasata e non hanno l'accoglienza cui "hanno diritto". Io se non prenotavo non mi aspettavo di trovare sempre posto nei campeggi: hanno prenotato? Io devo pagarmi medicine e visite specialistiche perchè il governo non trova il tempo o i soldi per rivalutare soglie di reddito fissate nel secolo scorso, ho dovuto rinunciare ai rimborsi per la ristrutturazione della casa dove vivo perchè non avevo abbastanza imponibile e imposta da cui poter detrarre le spese. A quei baldi giovanotti visti in TV pensano di dare 1700 euro oppure vitto e alloggio finché non vengono identificati (e fanno di tutto perché non avvenga) e naturalmente assistenza medica gratuita qualsiasi reddito abbiano purché non dichiarato e non assoggettato a ritenute. E se ne stanno lì a protestare, a fumare, a lamentarsi, a guardare i paesani a pulire i loro rifiuti. E se arriverranno i profughi veri non ci sarà né posto nè soldi". E poi se la prende con quei politici che approffittano dell'occasione per rincarare le legnanze e garantirsi lo stipendio, farsi belli a spese degli altri. Io non so se mia moglie ha del tutto ragione, ma forse non ha del tutto torto. 6 aprile 2011 Sotto sotto Forse ho capito com'è andata la faccenda. Quando il ministro Maroni paventava l'arrivo di migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di africani l'opposizione diceva che fantasticava. Quando sono arrivate le prime migliaia affermava che non erano decine di migliaia; quando sono arrivate le prime decine di migliaia afferma che non sono centinaia di migliaia. Così diceva, ma sotto sotto si augurava che davvero arrivassero decine di 44
migliaia di persone, magari milioni, tutte nel primo giorno come le cavallette. Non per dar ragione al ministro ma per poter dire - come infatti dice - che il ministro sapeva e non provvedeva. Sapeva che dovevano arrivare decine di migliaia di tunisini e non ha provveduto a requisire le navi di Costa Crociere, MSC, Grimaldi e altre compagnie di navigazione, mandarle nei porti africani a imbarcare chiunque volesse onde evitare all'Italia l'orribile spettacolo di barconi strapieni di ragazzotti in piedi per occupare meno spazio e di una piccola isola strapiena di ragazzotti accampati alla meno peggio dove capita capita. Imbarcarli e fargli fare la classica crociera settimanale nel Mediterraneo e nel frattempo requisire alberghi (a Venezia, Genova, Rimini, Viareggio, Cortina, ovunque) per accogliere degnamente le persone rimaste a bordo, quelle non sbarcate a Marsiglia o in uno degli altri porti toccati.
14 aprile 2011 Processo breve C'era una volta una paese considerato culla del Diritto (inteso non come l'insieme delle norme di Giustizia ma come l'insieme di chi di Giustizia vive) dove prosperavano pubblici ministeri, giudici ed avvocati. Tutto andava per il meglio, i processi duravano anni ed anni. Si racconta che i figli dei giudici subentravano ai padri nello stesso processo di cui si erano occupati i nonni; la stessa cosa succedeva per gli avvocati. Ovviamente molti processi - nonostante l'obbligatorietĂ dell'azione penale prevista in quel paese - o non iniziavano nemmeno o appena iniziati venivano accantonati essendo tutti occupati nei processi iniziati dai padri o dai nonni. Quando casualmente uno di quei processi arrivava a sentenza definitiva passata in giudicato, dovendo i magistrati scegliere un nuovo processo da tramandare ai figli, sceglievano quelli riguardanti persone in vista per diventare famosi o, per non crearsi troppi problemi, quelli relativi a fatti avvenuti nel lontano passato, ascoltando come testimoni figli e nipoti che raccontavano quello che dicevano avere sentito con le 45
proprie orecchie raccontare da padri e nonni. In quel paese qualcuno pensò che forse i processi duravano troppo, che troppi erano quelli che non si facevano, troppi in attesa di giudizio in carcere (spesso innocenti) o liberi (spesso colpevoli) e propose di fare una legge in base alla quale i giudici non potevano lasciare i processi in eredità ai loro figli, anzi non potevano andare in pensione senza avere prima terminato il procedimento in corso. Giudici, magistrati, avvocati, comuni cittadini insorsero denunciando l'infamia di un processo così breve: vi furono tremende discussioni sulla materia e ancora ci sono.
27 aprile 2011 Ad personam --------Trovo: "ad personam - loc. lat.; in it. loc. agg. inv. • Che concerne esclusivamente una singola persona" Trovo: "Art. 90. Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione." Penso: "Sono contro le norme che riguardano una sola persona, l'art.90 riguarda una sola persona, quindi sono contro l'art. 90 della Costituzione italiana". O no?
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9 maggio 2011 Sviluppo Paolo Ferrero ha detto e ripetuto che si deve togliere ai ricchi per dare ai poveri. Se mi confronto con lui sicuramente lui è il ricco ed io il povero: mi aspetto che metta in pratica la sua convinzione, temo però che invece consideri ricchi solo quelli che sono più ricchi di lui e solo a quelli si debba togliere. Ha detto e ripetuto anche che i soldi dei ricchi se dati ai poveri consentirebbero a questi di andare in pizzeria anche nella quarta settimana. Anche quelli che in pizzeria ci vanno solo fino alla terza settimana penso siano ricchi più di me che al massimo di tanto in tanto la pizza me la faccio. Ha detto e ridetto che in questo modo si favorisce lo sviluppo del paese. Sicuramente sarà come lui dice, cioè che non importa produrre ma basta spendere: solo che se il pizzaiolo è fra i mestieri che gli italiani non vogliono o non vorrebbero più fare magari ci sarà sviluppo, ma dell'immigrazione di stranieri. Forse è questo che l'ex ministro della solidarietà sociale veramente desidera, nonostante questo sviluppo possa portare anche a quello degli affari di chi ci specula e dei trafficanti, delle illusioni e delle tragedie dei trafficati. Può anche capitare che invece della pizzeria la gente preferisca il McDonald, con conseguente sviluppo della supernazionale. Se invece è gente che si lamenta perché alla quarta settimana non può frequentare ristoranti rinomati, beh ..forse non è poi così povera.
10 maggio 2011 Gianni Mi è simpatico, il Barbacetto. Frequenta Omnibus (La7) per ripetere le solite cose, per far capire a tutti noi che senza Berlusconi non avrebbe niente da dire. Visto che non riesce a convincere delle sue verità la maggioranza degli italiani, forse è convinto che la maggioranza degli 47
italiani sia di dura cervice ed abbisogni di lezioni e molte ripetizioni. È anche bravino, perché le solite cose magari le dice in modo diverso, talvolta inventandosi nuovi slogan, ma sempre col sorrisetto sulla bocca, dando l'impressione di fare battute che lui trova felicissime, mentre gli altri coinvitati danno spesso l'impressione di considerarle insulsaggini che dice per vivere, per mestiere, un po' meravigliati e increduli che lui invece si prenda sul serio, specialmente quando fa il comico. A volte però smette anche di sorridere (o di ghignare), per affermare le sue indiscutibili verità: Berlusconi deve andare ai processi, più precisamente deve dimettersi ed andare ai processi. Sembra proprio che, quale presunto colpevole, non abbia molta importanza se poi verrà riconosciuto innocente: l'importante è che si dimetta subito e per sempre. Mi ricorda un po' la storia di quel tale che per far dispetto alla moglie si tolse qualcosetta: cosa farà il nostro Gianni senza il Silvio?
10 giugno 2011 Sì, no, nì Quando non si trova altro modo per sperperare i soldi dei cittadini s'inventa qualche referendum abrogativo, ben sapendolo abitulmente inutile: anche se si raggiunge il quorum e vincono i SI le cose cambieranno solo per tornare com'erano, sotto altro nome, con una nuova legge o con un trucco qualunque. È bene che non siano solo i politici a decidere (anche la propria remunerazione) ma i nostri referendum oltre che inutili e costosi mi sembrano anche ambigui. "Volete voi che sia abrogato il comma X dell'art. Y della Legge Z ....... limitatamente a ......?" Io sono fra i forse pochi che non sanno cosa dica quel comma oltre a ...... e cosa succede se rispondo SI o se rispondo NO. Quelli come me dovrebbero fidarsi delle parole di politici, giornalisti, "esperti": ma uno dice una cosa e l'altro un'altra e io non so di chi fidarmi e motivatamente non mi fido di nessuno. Per aggiungere inganno a inganno la scelta non si limita ad un SI o ad un NO perché c'è il quorum. Finché tutti gli interessati al quesito andavano a votare o SI o NO non c'è stato problema, 48
ma poi si è scoperto che se dei chiamati al voto i SI sono il 45% e i NO il 35% , se si aggiunge a questi il 20% dei non votanti si ha il 55% che non dice sì: basta non votare e i SI non passano perché non si supera il quorum. Forse è una furbata, ma votando NO si rischia di far vincere il SI: un'ambigua assurdità, un azzardo incompatibile con la chiarezza di un SI o di un NO. Secondo me si deve o abolire il quorum o abolire il NO o abolire i referendum.
12 giugno 2011 Politicamente corretto. -----------Giunta Pisapia: sei donne e sei uomini. Sembra coerente con il "politicamente corretto", ma a mio parere non lo è o non lo è abbastanza. Sia le donne che gli uomini possono essere di carnagione chiara o variabilmente scura, biondi, mori castani o cosìcosì: una parte di quei sei uomini e di quelle sei donne dovrebbe rappresentare questi sottogruppi. Ci possono poi essere donne e uomini alti o bassi ed è giusto che entrambi siano rappresentati e non dimentichiamoci di ciechi e più o meno vedenti, udenti e più o meno sordi, miscredenti e più o meno credenti, politeisti e monoteisti, ebrei cristiani musulmani con le loro suddivisioni, ecc. ecc, ecc. Si fa presto dire uomo o donna, ma le donne bianche, alte, bionde, vedenti, udenti, cristiane non rappresentano appropriatamente le donne bianche, alte, bionde, miopi, udenti, cristiane o le donne bianche, alte, more,vedenti, udenti, cristiane e così via per ogni gruppo, sottogruppo, sottosottogruppo mentre ognuno di questi dovrebbe avere diritto ad una quota nella composizione delle giunte. Se i posti disponibili vanno divisi proporzionalmente alla consistenza dei gruppi e/o sottogruppi molti non saranno rappresentati, se si deve garantire almeno un rappresentante per ognuno di essi e rispettare per tutti il rapporto rappresentati/rappresentati il numero degli assessori 49
tenderebbe all'infinito. Mi pare un busullis che lascio volentieri ai politicamente corretti.
30 giugno 2011 Emergenza cronica Torna l'estate, torna il caldo e l'emergenza rifiuti a Napoli rischia di diventare emergenza sanitaria. Come tutti gli anni, da molti anni c'è l'emergenza, cioè sulle strade emergono montagne di rifiuti. Ma i napoletani non sono fessi, conoscono di chi è la colpa. Non certo di loro, che sanno ben scegliersi gli amministratori che sanno come eliminare i rifiuti: basta trovare uno meno napoletanamente furbo e fargli credere che è nel suo interesse bruciarli nell'inceneritore della sua città o mandarli a sue spese in Lapponia o sulla Luna. Non vale la pena preoccuparsi di cose che gli altri sanno fare benissimo: basta fargliele fare, costa meno fatica e denaro. Solo che anche gli altri cominciano a diventare un po' napoletani e non sono più disposti ad essere considerati dei fessi patentati, dei "mona" cui sbolognare la "monnezza", magari grezza e intrattabile. No, la colpa non può essere dei napoletani: se il loro novello sindaco non fa i miracoli promessi la colpa é della Provincia, della Regione, del Governo, della Lega e della Camorra Padana. Purtroppo i più bravi magistrati partenopei non hanno tempo per occuparsi della Camorra essendo in tutt'altre faccende affaccendati: e meno male che molte delle loro carte finiscono astutamente ai giornali di altre città e non nella spazzatura di Napoli.
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1 luglio 2011 Quelli del NO Chissà per quale meccanismo, ma i comitati del NO trovano sempre persone pronte ad aderirvi. Magari una minoranza, ma combattiva, attiva e presente, forse dicendo NO al normale lavoro. Se formano comitati per il SI è nei referendum abrogativi, quando il SI significa un bel NO a quello che altri hanno fatto. E così abbiamo quelli del NO TAV, del NO Dal Molin, del NO alle riforme, del NO a Berlusconi, del NO alla Camusso, del NO al nucleare, del NO al fotovoltaico, del NO all'eolico, del NO alle dighe, del NO al Ponte, del NO alle discariche, del NO agli inceneritori, del NO ai depuratori, del NO alla metropolitana, del NO al razzismo, del NO agli stranieri, del NO a questo e del NO a quello. Io sono per il NO all'ora legale, ma se facessi un comitato magari mi troverei contro quelli del NO al NO. "Fare e disfare è tutto un lavorare", diceva mia madre ma forse disfare è molto più semplice del fare (io so disfare una maglia, ma non so farla), non cambiare tranquillizza più del cambiare e anche i bambini imparano prima a dire NO che a dire SI: tutti i genitori lo sanno. 17 luglio 2011 Quoto In attesa del sempre citato e mai arrivato "quoziente familiare" abbiamo il "quoto familiare": la divisione delle entrate fra le spese familiari con resto zero, quando va bene. Abbiamo anche il "prodotto familiare" o meglio la somma dei redditi familiari (non sempre uguali) che discrimina tra ricco o povero, indegno o degno di agevolazioni fiscali. Esempio. Reddito: di A=80, di B=30. Limite reddito familiare: povero<100>ricco. Risultato: 51
con A e B coniugi: 80+30=110, A e B sono entrambi indegni di agevolazioni con A e B singoli: A=80 B=30, A e B sono entrambi degni di agevolazioni Limite quoziente familiare: povero<60>ricco. Risultato: con A e B coniugi: (80+30)/2=55, A e B sono entrambi degni di agevolazioni; con A e B singoli: A=80 B=30, A è indegno e B è degno di agevolazioni. SE&O -----------------Il quoziente (dal latino quotiens: "quante volte" derivato da quot: "quanti") è il nome dato in algebra al risultato della divisione del dividendo per il divisore. Quando il resto della divisione è zero, il risultato viene anche detto quoto (dal latino quotus: "quanto, in qual numero" sempre derivato da quot)
17 agosto 2011 Sprespersori In una vasca i pesci vi possono nuotare fintanto che l'acqua che ne esce per irrigare è tanta quanta quella che vi entra: se ne entra meno o ne esce inutilmente di più i pesci restano a secco. Fintanto che tutti i cittadini pagano i tributi dovuti e le spese sono solo quelle necessarie per cui vengono pagati la cosa funziona, ma se non tutti pagano i tributi o le spese sono fuori da ogni regola non può funzionare. Tributi non pagati o spese non ponderate portano allo stesso risultato, evasione e sprechi assieme lo fanno molto prima. A parer mio é egualmente nocivo ed egualmente condannabile sia chi non paga le tasse equamente richieste sia chi sperpera le tasse pagate, sia l'evasore che lo sperperatore: sono contro tutti gli sperpesori e ancor più contro chi impone al cittadino di pagare più del giusto per poter 52
sperperare magari evitando lui di pagare il giusto. Sono contro tutti gli spremitori, sperperatori, evasori: sono contro ogni sprespersore 28 agosto 2011 Integrazione "Avanti c'è posto!" così gridava il bigliettaio. Si saliva sul filobus (el tran co'e tirache) dalla porta posteriore e il bigliettaio era lì subito a destra, seduto sul suo tronetto sopra la ruota, un po' più alto di noi passeggeri, al di là del ripiano con cassetti per soldi e biglietti. Secondo lui davanti c'era sempre posto, anche quando il tram era pieno come un uovo, ad ogni fermata sempre più stretti fino a quando - quasi arrivati - erano più quelli che scendevano di quelli che salivano. Per certi nostri politici anche in Italia c'è sempre posto per tutti, basta accoglienza e integrazione: viaggiano con la scorta, se ne stanno ben lontano dai luoghi a rischio, ma già sognano voti futuri. Arrivano i necessari e i superflui, gli utili e i dannosi, i lavoratori e i nullafacenti: tutti vanno generosamente accolti, tanto disagi e costi non toccano la "casta", più ne arrivano e meglio è. Poi capita quello che trovo sul "Giornale di Vicenza". "È stata una scelta obbligata: abbiamo deciso di portare nostro figlio in un'altra scuola. Inizierà la prima elementare a Tavernelle». Questa la decisione di Andrea Perin, residente ad Alte [fraz.di Montecchio Maggiore - VI], presa dopo la visita alla scuola elementare di Alte e dopo aver constatato la numerosa presenza di bambini di origine straniera presenti tra i banchi. «Non sono il solo ad aver preso questa decisione, altri quattro bambini della classe di mio figlio andranno a scuola a Tavernelle e uno a Brendola [due località a qualche Km]». E pensare che il suo giudizio sulla scuola è positivo: «Una bella struttura quella della Zanella, insegnanti capaci e personale preparato ma ci sono troppi bambini stranieri». In merito alla questione, finita anche sui media nazionali, il sindaco Milena Cecchetto ha richiesto l'aiuto della Regione per migliorare l'integrazione tra le classi della materna e della elementare di Alte. 53
Continua Perin: «La zona di Alte è praticamente un ghetto, alla sera non esco perché in piazza ci sono solo loro. Parlano la loro lingua, stanno tra di loro e io rimango in casa; le scuole stanno inesorabilmente raggiungendo la stessa fine. Io vivo ad Alte da molto tempo ma ora sto cercando di vendere casa e spostarmi». Quest'anno, nella sola scuola elementare Zanella, la percentuale degli studenti di origine straniera iscritti al primo anno è del 62%, con una punta che supera il 70%. «Non voglio che mio figlio vada in una classe così. Un rapporto 30/70 stranieri/italiani è accettabile, ma di più no». È lo sfogo di Perin che lo ha portato alla decisione di iscrivere il figlio alle scuole elementari di Tavernelle: «L'integrazione tra i bambini dovrebbe essere più semplice che tra adulti ma il problema sorge nel momento in cui ci sono molti stranieri nella classe, loro si aggregano e isolano gli italiani. In questo modo si crea la classe ghetto». Poi conclude: «Se le classi ritornassero ad un rapporto stranieri-italiani normale allora più italiani porterebbero i loro bambini alla Zanella ma la situazione andava studiata e prevista, ora è difficile vedere uno spiraglio. Sempre più genitori come me preferiscono fare un po' di strada in più, sebbene la scuola di Alte sia a 300 metri da casa, e portare i figli in un ambiente più omogeneo». Quando parlano di "accoglienza e integrazione" penso che sia la maggioranza ad accogliere la minoranza e la minoranza ad integrarsi con la maggioranza, tutto dipende chi è l'una e chi l'altra: io pensavo che gli stranieri dovessero essere accolti dai locali e si integrassero con essi, non il contrario. 8 settembre 2011 Imbecillità. All'imbecillità non c'è limite! Cosa c'entri una corsa ciclistica comunque denominata - con la politica lo sanno solo loro: ma se anche fosse una cosa ciclopolitica va accettata, in democrazia, come sono accettate le cose gastropolitiche. Da quello che ho capito se la prendono con il "Giro di Padania" perché lo ritengono non so cosa. Sicuramente per lo stesso motivo useranno solo Parmigiano Reggiano aborrendo il Grana Padano che io invece uso 54
abitualmente: costa meno, non vivo in reggia io. La provincia di Savona è in parte extrapadana con le acque che finiscono direttamente nel mar Ligure, ma quelle dell'altra parte finiscono nel Po, nella Padania. Però non credo sia questo il motivo dell'insurrezione, penso invece che avendo tirato fuori dai cassetti le bandiere rosse per lo sciopero generale del 6, visto che c'erano le hanno usate anche il 7: due piccioni con una fava, due manifestazioni con un'unica lavata-e-stirata (se le bandiere vanno lavate e stirate prima di essere riposte). Sotto casa un gran traffico di auto della polizia a sirene spiegate: guardo fuori, le vedo manovrare contromano (sarà qualcosa di grave!) e dopo un po' vedo passare quattro ciclisti. Tanto rumore per nulla, penso. Ma il rumore continua e dopo qualche tempo passa un bel gruppo di corridori con le "ammiraglie" al seguito: mi sovviene d'aver letto il giorno prima del "Giro di Padania" (di solito i ciclisti veri passano sull'Aurelia, non nelle ristrette strade a senso unico del centro). Poi alla sera apprendo alla TV di quanto grande possa essere l'imbecillità umana, anche a Savona.
10 settembre 2011 Cara RAI. Come ogni estate - e non solo d'estate - la RAI rimanda in onda cose gia viste. Magari film o programmi piacevoli ma che sicuramente ha già trasmesso. Se compro un libro che già ho nella mia libreria spendo inutilmente il mio denaro e penso di essere un po' stupido. Se pago l'abbonamento per avere ogni giorno il giornale e mi arriva una copia già avuto e letta un giorno o una settimana o un anno prima, non ricevo quello che voglio e quello che ricevo lo pago due volte. Se la RAI mi dà due volte la stessa cosa, la pago due volte con il canone e penso di essere trattato da stupido. Poiché nonostante ogni mia protesta devo pagare due abbonamenti RAI - uno a nome mio e uno a nome di mia moglie - in realtà pago quattro volte la stessa cosa e mi sento trattato doppiamente da stupido. Dato che i programmi RAI sono conditi con la pubblicità, quei programmi sono pagati il doppio, quindi non quattro ma otto volte. 55
Si può sempre non guardare la RAI, ma la tassa TV va pagata anche se non si usufruisce del servizio : in realtà é un'imposta, per me una doppia imposta (ma senza risparmio energetico).
18 settembre 2011 Il presidente del Consiglio ideale. Siamo piuttosto pettegoli, contamissi, impiccioni; origliamo, spiamo, critichiamo, non tolleriamo negli altri i nostri difetti, i vizi che ci possiamo permettere e ancor più quelli che non possiamo. Come fra tutti noi anche fra i nostri politici non mancano viziosi, infedeli, divorziati, libertini; persone con questa o quella preferenza culturale, culinaria, sessuale, sportiva, rilassante, divertente, riposante, oziosa, laboriosa, istruttiva. Ognuno è però libero di fare nel tempo libero quello che più lo libera dalle quotidiane oppressioni: è tutto ammesso, tutto si può fare in pubblico e in privato e vantarsene, eccettuati alcuni reati e osservare una morale fuori dal tempo. Ma il capo del governo deve essere un'altra cosa, rappresentarci come non tutti siamo. Io credo che il presidente del consiglio oggi ideale potrebbe essere Rosy Bindi: non è sposata e non ha figli, non può essere adultera, tradire il coniuge, separarsi o divorziare da lui con tutte le grane conseguenti, non mostra doti economiche o fisiche tali da attrarre stuoli di giovani uomini o donne alle sue feste e nemmeno propensione a festeggiare e soprattutto appartiene alla parte politica attualmente meno invisa alla magistratura. In futuro potrebbe cambiare e chissà quali segreti potrebbero saltar fuori anche sul suo conto, ma per il momento potrebbe essere il Presidente del Consiglio ideale, competenza a parte. 19 settembre 2011 Come le ciliegie --------56
Per un lavoro che (forse) gli italiani non vogliono fare viene assunto A, un immigrato con regolare permesso di soggiorno. A fa sapere a B che ha trovato lavoro e lo fa venire. B non trova lavoro, s'arrangia come può e finisce col delinquere. Serve più controllo del territorio, servono più tutori dell'ordine, un lavoro diventato molto pericoloso e che gli italiani non vogliono più fare: si regolarizza lo straniero C che viene assunto come poliziotto. C cattura e arresta in flagranza di reato B e lo porta in Commissariato. Lì nessuno lo capisce per cui serve un interprete. Si regolarizza D, da anni clandestino in Italia e compaesano di B, che viene assunto come interprete con regolare permesso di soggiorno. D chiede ed ottiene il congiungimento familiare con mogli, figli e nonne ultrasessantenni e nullatenenti che subito chiedono e ottengono la pensione sociale di 550,50 euro mensili e se ne tornano al paesello dove possono vivere da nababbe. La moglie di D scrive a suo fratello E e lo invita a venire in paradiso. E viene e non trova lavoro, s'arrangia come può e finisce col delinquere. La gente s'impaurisce e chiede più controllo del territorio, più tutori dell'ordine .... ecc. ecc. ecc. B viene processato, E viene processato, i figli di D vanno a scuola: servono interpreti per i giudici, interpreti per gli avvocati, insegnanti di sostegno che capiscano gli alunni per la scuola, arrivano F, G, H.
22 settembre 2011 Ospiti Non sempre ospiti imprevisti e non invitati sono ben graditi. A volte vengono accettati, a volte vengono sopportati: se poi fanno i prepotenti e distruggono cose e casa vengono cacciati o comunque non considerati amici ma nemici. Chiedere accoglienza nel nostro paese va bene, pretenderla molto meno, imporla con la forza equivale a invasione e se lo Stato non deve almeno tentare di difendersi dalle invasioni, se non deve occuparsi della "sicurezza dello Stato" e "protezione dei confini nazionali"(Art.117, 57
Costituzione italiana) non vale proprio la spesa che esistano le Forze Armate. Quelli che ritengono assolutamente necessario e perfino utile accogliere tutti gli stranieri che arrivano nel territorio italiano (navi della marina comprese) se ne facciano garanti e si assumino personalmente il rimborso dei danni che provocano a persone e cose e tutti i costi di vitto, alloggio, ricerca, custodia, viaggi aerei e navali. 28 settembre 2011 Presbiopia Non ho letto cosa ha detto il cardinale Bagnasco, ma sono certo che non ha detto niente di diverso da quanto la Chiesa insegna da duemila anni. Avrà fatto riferimento a fatti recenti ma sicuramente avrebbe detto la stessa cosa di fatti lontanissimi: l'unica diversità può essere il contesto. Non capisco perchè tutti vogliano interpretare le sue parole, attribuendo loro il significato che più conviene o che più danneggia gli avversari. Senza nominare le persone avrà condannato i comportamenti riferibili anche a Berlusconi ma non credo che abbia indicato come comportamenti esemplari quelli riferibili anche a Vendola, Fini o magari Casini. Al solito politici e giornalisti soffrono di fortissima presbiopia: vedono, giudicano e criticano quello che succede nel cortile del vicino ma non quello che capita sotto il proprio naso. 16 ottobre 2011 Santi subito. Questa volta non c'è stato il martire da fare santo subito e nemmeno una madre da eleggere in Parlamento: chissà se poi ci saranno malvagi poliziotti in galera e santi delinquenti osannati. Preferirei che chi concorre in tentati omicidi fosse non più in grado di ritentarli, che chi ha distrutto beni altrui li ripagasse col suo lavoro, che chi si maschera per delinquere sia da subito trattato da pericoloso delinquente e fermato con ogni mezzo 58
prima che metta a rischio beni e vita altrui, con qualsiasi mezzo possibilmente non letale. 22 ottobre 2011 Previdenza Il censimento chiede se io, mio padre, mia madre siamo nati in Italia: la risposta è sì, anche tutti i miei nonni sono nati in Italia; forse anche i bisnonni, se c'era l'Italia. Per il tempo d'una vita un bel po' del reddito mio e di genitori e nonni, è andato allo Stato e Enti pubblici. Oltre che per servizi come difesa della patria, tutela dei confini, sicurezza interna, amministrazione della giustizia, strade, eccetera si paga per una specie di assicurazione: pago un premio perchè se ne avrò bisogno potrò usare i mezzi pubblici, se non sarò o non sarò più in grado di lavorare riceverò un'indennizzo o una pensione, se mi ammalerò sarò curato, eccetera. È triste - dopo avere contribuito per generazioni al benessere del Paese constatare che il premio pagato per una vita è stato pagato inutilmente. I confini della patria e la loro difesa sono inesistenti, la sicurezza interna è spesso vanificata dal costante afflusso di nuova delinquenza, la "fiducia nella giustizia" e sovente solo un ipocrita modo di dire. Chi fino a ieri nemmeno sapeva che l'Italia esistesse e non ha dato un "scheo" per i trasporti pubblici li usa gratis, chi ha sempre pagato deve pagare di più per poterli far funzionare; negli asili non c'è posto per chi paga imposte sul reddito perché ha la precedenza chi le imposte non le ha mai pagate e non le paga. Capita che un contribuente italiano si ammali lontano dal comune di residenza e dal suo medico: se va al pronto soccorso paga la tassa e attende che siano visitati i molti esentasse residenti in altro Stato. Succede che dopo avere versato i necessari contributi si riceva una pensione inferiore a quella di chi è stato in Italia solo il tempo necessario per beneficiare della pensione sociale senza mai pagare nulla. Succede che si penalizzi chi ha cresciuto tre figli senza beneficiare di indennità o contributi figurativi permettendo al marito di avere una pensione decente. Non è bello constatare che chi ha versato un congruo premio finché era in 59
salute quando arriva l'età e il momento di avere più bisogno di assistenza sanitaria deve pagare tasse (ticket) che non sarebbero dovute se non ci fosse stata inflazione o se anche i parametri fossero stati inflazionati. La sanità ha costi insostenibili, ma se vogliamo estendere il servizio sanitario a chiunque (statunitensi senza assicurazione compresi) chi ha già dato deve continuare a dare. Non si può certo fare nel mondo la figura dei tirchi, siamo generosi con gli stranieri e perché questo sia a loro ben chiaro la vecchia "previdenza e assistenza" oggi la chiamiamo welfare.
27 ottobre 2011 Addio a Dante? Avvenire - 26 ottobre 2011 POLEMICA A PALERMO «Vietati a scuola preghiere e Natale» Vietati il segno della croce prima delle lezioni e le preghiere a Natale e a Pasqua, perché non garantiscono l’uguaglianza dei bambini a scuola. E i genitori si ribellano: «Vogliamo che i nostri figli mantengano la loro identità religiosa e culturale». .... Ogni anno, nel mese di maggio, sotto [il quadro della Madonna] veniva posto un tavolino addobbato coi fiori portati dai bambini, che recitavano una preghiera. Le maestre ci hanno comunicato che una mamma di religione musulmana ha manifestato il suo dissenso, perché la sua bambina avrebbe subito una discriminazione religiosa. Ancora qualche tempo e mare calmo e nelle nostre scuole sarà vietata o censurata la "Divina Commedia". Prima che sparisca dalla circolazione riporto la parte sulla quale persone di religione musulmana potrebbero esprimere il loro dissenso. Inferno, canto XXVIII - Bolgia IX - Scismatici e seminatori di discordia Maometto, Ali ibn Abi Talib. 60
28. 22 Già veggia, per mezzul perdere o lulla, 28. 23 com'io vidi un, così non si pertugia, 28. 24 rotto dal mento infin dove si trulla. 28. 25 Tra le gambe pendevan le minugia; 28. 26 la corata pareva e 'l tristo sacco 28. 27 che merda fa di quel che si trangugia. 28. 28 Mentre che tutto in lui veder m'attacco, 28. 29 guardommi, e con le man s'aperse il petto, 28. 30 dicendo: «Or vedi com'io mi dilacco! 28. 31 vedi come storpiato è Maometto! 28. 32 Dinanzi a me sen va piangendo Alì, 28. 33 fesso nel volto dal mento al ciuffetto. 28. 34 E tutti li altri che tu vedi qui, 28. 35 seminator di scandalo e di scisma 28. 36 fuor vivi, e però son fessi così. 28. 37 Un diavolo è qua dietro che n'accisma 28. 38 sì crudelmente, al taglio de la spada 28. 39 rimettendo ciascun di questa risma, 28. 40 quand'avem volta la dolente strada; 28. 41 però che le ferite son richiuse 28. 42 prima ch'altri dinanzi li rivada. 28. 43 Ma tu chi se' che 'n su lo scoglio muse, 28. 44 forse per indugiar d'ire a la pena 28. 45 ch'è giudicata in su le tue accuse?».
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28. 46 «Né morte 'l giunse ancor, né colpa 'l mena», 28. 47 rispuose 'l mio maestro «a tormentarlo; 28. 48 ma per dar lui esperienza piena, 28. 49 a me, che morto son, convien menarlo 28. 50 per lo 'nferno qua giù di giro in giro; 28. 51 e quest'è ver così com'io ti parlo». 30 ottobre 2011 Era ora! Finalmente il mio orologio segna la stessa ora degli altri orologi, finalmente non devo calcolare che se dicono alle 12 vogliono dire alle 11, se dicono alle 19 vogliono dire alle 18: finalmente è tornata l'ora detta solare, anche se a mezzogiorno il sole sarà a mezzogiorno solo per chi si trova a 15°Est (Foggia, 15°34'00"E). Come sempre accade, piove sul bagnato: dicono di allungare i giorni quando sono lunghi e ora che si stanno accorciando li accorciano. Se davvero sapessero come allungare le ore di luce e risparmiare energia il momento giusto sarebbe ora, invece aspetteranno 5 mesi! Magari allora deciderò se usare sempre l'ora legale e calcolare che, quando non c'è, se dicono le 12 intendono le undici: vivendo a circa 7°30"Est, il sole sarà a mezzogiorno alle 11.30 del mio orologio. 17 dicembre 2011 Il vicecancelliere Il capo di uno stato straniero - enclave all'interno del territorio della Repubblica Italiana, nel comune di Roma - parla al mondo in italiano pur essendo tedesco, per rispetto del Paese "ospitante". Il viceré spagnolo nei vicereami spagnoli parlava e dettava legge in castigliano pur non essendo in Castiglia, per rimarcare la sovranità di Spagna. 62
Il capo del governo italiano - all'interno del territorio della Repubblica Italiana, nel comune di Roma - parla agli italiani in inglese non per rimarcare la sovranità inglese ma forse per non evidenziare il vicecancellierato tedesco. Meno male che almeno Benedetto XVI, come il suo predecessore, parla italiano: noi dovremo imparare l'inglese per conoscere le leggi italiane. 4 gennaio 2012 Piero e Paolo Piero e Paolo erano fratelli. Vivevano insieme, entrambi lavoravano, entrambi guadagnavano. Ma mentre Piero era sobrio e senza vizi Paolo di vizi ne aveva più d'uno, mentre col tempo Piero aveva accumulato un buon conto in banca che cresceva Paolo aveva accumulato un grosso debito che cresceva. Un brutto giorno i creditori fecero presente a Paolo che se voleva avere rinnovato il credito doveva pagare interessi più alti o dare maggiori garanzie. Non potendo permettersi né l'una cosa né l'altra Paolo si rivolse allo zio Mario. Lo zio Mario, informatosi della situazione, sentenziò:"In questa casa si è vissuto per troppo tempo al di sopra delle possibilità, ora servono sarcrifici: chi più ha, più deve dare". E forte della sua autorità impose a Piero di pagare parte del debito del fratello e di garantire per lui. Così fu fatto: Piero divenne più virtuoso e Paolo restò vizioso. 9 gennaio 2012 Numeri 10 amici al bar, ognuno ha in tasca 10 euro, in tutti hanno di 100 euro. Il conto da pagare è di 40 euro, 40% di tutti. Se pagano tutti 10 sono 4 euro a testa, 40% di quello che ciscuno ha. Se pagano solo in 5, ognuno di quei cinque pagherà 8 euro, 80% di quello che ha.
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Leggo: "«La pressione fiscale salirà al 45% del PIL» "Classifica evasori europei.L’Italia è al primo posto (54,5% del reddito non dichiarato)" Faccio lo stesso calcolo degli amici al bar. Se 50% non paga, chi paga paga il doppio del dovuto (100/50): se il conto è 45 pagherà 90, se paga 45 il conto è 22,5. O sbaglio il calcolo o sbaglio i numeri. Cercando trovo: "Evasione fiscale: in Italia pari al 18% del Pil" Rifacendo i calcoli ho: se 18% non paga, il rimanente 82% paga 1,219 volte il dovuto (100/82): invece di 100 x 45% sarà 82 x 55%, che è una bella sberla, più forte per chi è sopra e un po' meno per chi è sotto questa media. O sono l'unico a essere tratto in inganno dai numeri che danno o forse danno quei numeri per trarre in inganno. 10 gennaio 2012 Nomi e Cognomi Tutti quelli che con conosco hanno un nome e un cognome. A quanto ne so anche le Leggi italiane hanno nome e cognome, anzi meglio: hanno un numero e un anno. Ci sono tante leggi con lo stesso numero, ci sono tante leggi con lo stesso anno, ma una sola ha quel numero e quell'anno. Politici, giornalisti, sindacalisti hanno però l'abitudine di usare solo il numero. È come se io parlassi di Giuseppe e tutti devono capire che parlo di Giuseppe Saragat o di Giulio e tutti devono capire che parlo di Giulio Andreotti e non di Giulio Tremonti. Certo dal contesto si può capire di quale Legge 30 o Legge 300 e perfino di quale art.18 si sta parlando, come fra amici si sa di solito chi è Francesco o Gino: ma per capire bisogna essere fra amici o addentro all'argomento e non sempre tutti lo 64
sono. Se le leggi fossero chiamate per numero/anno e gli articoli per Articolo/Legge (es.: art. 18, Legge 300/1970) sarebbero inequivocabili e anche chi ne sente parlare per la prima volta ha la possibilità di informarsi: perdendo qualche secondo si farebbe risparmiare molto più tempo a chi ascolta e vuole capire di cosa si tratta. Io credo che politici, giornalisti, sindacalisti potrebbero recuperare quei pochi secondi persi evitando chiacchere inutili e ripetute mentre il tempo risparmiato può essere molto se molti sono i risparmiatori. 21 gennaio 2012 Per salvare l'Italia Fino a non molto tempo fa sentivo dire che l'Italia veniva salvata dai lavoratori stranieri, necessari alle aziende italiane per la scarsità di lavoratori locali. E arrivò qualche milione di persone. Poi sentivo dire che necessitava personale straniero per fare i lavori che gli italiani (e gli stranieri già arrivati) non volevano più fare. E ne arrivarono altri milioni. Ora sento dire che in Italia ci sono milioni di disoccupati e si devono creare nuovi posti di lavoro: se non saranno lavori che gli italiani vogliono ancora fare serviranno lavoratori stranieri per consentire a quegli italiani di potere vivere - senza studiare e senza lavorare - in attesa di lavori graditi. E magari per ogni straniero con lavoro regolare ne arriverà qualche altro per lavori irregolari o illegali e qualche familiare bisognoso dello Stato sociale (welfare) italiano. Se non ci salvano gli stranieri poveri del Sud del mondo confidiamo nell'aiuto degli stranieri ricchi del Nord d'Europa. 23 gennaio 2012 Vedremo Liberalizzazioni. 65
Il negozio A in paese vende 1000 a 10 ricavando 10000. Se apre il negozio B potrebbe succedere quanto segue. 1. Vendite e prezzi non cambiano. Tutto quello che ricava B lo perde A e basta: es. A ricava 6000, B ricava 4000, i compaesani spendono sempre 10000. 2. B fa concorrenza a A e vende a 9, A si adegua: es. 2.1. le vendite restano 1000, A ricava 4500, B ricava 4500, i compaesani spendono 9000; 2.2. al minor prezzo le vendite passano a 1100, A ricava 4950, B ricava 4950, i compaesani spendono 9900 ma hanno più merce o sono in più ad averla. 3. B vuole guadagnare quanto A: es. 3.1. le vendite non diminuiscono, il prezzo sale a 20, A ricava 10000, B ricava 10000, i compaesani spendono 20000. 3.2. al maggior prezzo le vendite passano a 500, A ricava 5000, B ricava 5000, i compaesani spendono 10000 ma hanno meno merce o sono in meno ad averla. Se poi a chi compra non importa spendere o non può farne a meno e non può rivolgersi altrove, può anche succedere che le vendite restino 500, il prezzo salga a 40, A ricavi 10000 e B ricavi 10000. In paese avrà la merce solo chi può o deve averla. Imposte A vende 1000 a 10, ricava 10000: non paga imposte e guadagna netti 5000 Finalmente gli fanno pagare 1000 d'imposta e il suo guadagno netto scende a 4000. Per tornare al guadagno cui era abituato porta il prezzo a 11, ricava 11000, guadagna 6000, 1000 d'imposta, netto 5000. Forse venderà meno o 66
forse no, forse i compaesani pagheranno meno imposte o forse no. Quello che davvero succederà lo vedremo 30 gennaio 2012 Codardia Per Der Spiegel siamo una razza di codardi. Sicuramente non siamo tutti eroi e anche i tedeschi magari qualche vigliacchetto che faceva o lasciava morire donne e bambini inermi l'hanno avuto anche loro. Vigliacchi non sono mancati nella nostra storia più o meno recente, da quel che si dice di Maramaldo alla fuga di Vittorio Emanuele III e fra i contemporanei non mi pare che siano solo comandanti di nave ad abbondanare il loro posto. I nostri politici, per esempio, appena visto che il loro lavoro non comporta solo lauta remunerazione ma anche qualche impegno hanno lasciato il campo libero ai tecnici, quel tale che un giorno sì e l'altro pure chiedeva, pretendeva, brigavava in Italia e all'estero per fare cadere il governo, quando il governo è caduto è scappato dalle elezioni per paura di vincerle, ha abbandonato in altre mani la malridotta nave Italia. 18 febbraio 2012 Al supermercato Scontrino Io compero in negozi che mi danno sempre lo scontrino. Sullo scontrino trovo scritto: "scontrino non fiscale ai sensi dell'articolo 1, comma 429, della legge n. 311 del 2004". Chiedo: "Sono un evasore fiscale? Ci sono scontrini-scontrini e scontrini-non-scontrini?" Confronti Stesso supermercato, 1 Kg di Biancostato bovino adulto: scontrino 15/5/1997 £.3699 (€ 1,95) 67
scontrino 16/2/2012 (£.8113) € 4,19 aumento prezzo + 115% Limiti di reddito per essere considerati fiscalmente a carico: Mod. 730 anno 1997 £.5500000 (€ 2840.51) Mod. 730 ann0 2011 (£.5500000) € 2840.51 aumento limiti + 000% Il prof. Monti vuole i cittadini onesti con il fisco, ci sarà anche un fisco onesto con i cittadini? 18 febbraio 2012 Guardie e ladri La guardia: "Se inseguo un ladro rischio di essere ammazzato se non sparo o di finire in carcere se sparo, senza alcuna possibilità di non essere rintracciato. Meglio lasciar correre" Il ladro: "Posso essere scoperto oppure no. Se mi scoprono posso sparare o fuggire. Se sparo e ammazzo poi posso sempre fuggire con molte possibilità di non essere rintracciato. Se fuggo posso essere inseguito oppure no. Se sono inseguito possono spararmi oppure no. Se non mi sparano o mi mancano io posso scappare e verosimilmente farla franca. Se mi sparano e mi colpiscono io posso anche morire, ma loro sanno che non possono fuggire e che rischiano la galera: molto probabilmente non spareranno, non mi fermeranno e io la farò franca. Fare il ladro è fra i lavori meno pericolosi, meglio non cambiar lavoro." Il Giudice: "Io giudico guardia che spara e ladro che non scappa. Posso giudicare bene o male. Se giudico bene chi sbaglia paga, se giudico male paga l'innocente o pagano i cittadini: affari loro." 68
10 marzo 2012 L'autobus. -----------Finché l'autobus era efficiente e la strada piana si procedeva spediti sia che fosse alla guida l'uno o l'altro degli autisti. Poi la strada diventa tortuosa e in salita, i passeggeri cominciano a lamentarsi e i due autisti ad odiarsi. L'uno guida e l'altro tira il freno a mano e l'autobus arranca. La salita diventa più ripida stretta e tortuosa, la macchina più malandata il freno sempre tirato e la vettura si ferma. Il secondo autista non se la sente di guidare: la strada è troppo difficile, la macchina troppo malandata, preferisce aspettare un percorso migliore ma non vuole che sia l'altro a guidare. Il capo comitiva affida la guida a uno dei passeggeri che ritiene bravo autista, il secondo autista smette di frenare, la macchina procede fino alla prima officina: guardano, vedono, controllano, cambiano olio, batteria e qualcos'altro, gli altri passeggeri pagano il conto e la marcia riprende. Finché l'Italia era efficiente ...... 13 marzo 2012 Calo dei consumi. Ma cosa si aspettavano? Mica siamo lo Stato, mica possiamo aumentare le entrate per decreto. Facciamo quello che dovrebbe fare anche lo Stato: riduciamo le spese. I negozianti - dalle Coop al negozio sotto casa - se pensano che il guadagno non gli basti aumentano i prezzi. Finchè trovano chi compra egualmente continuano ad aumentare, ma alla fine quelli che possono permettersi di acquistare a qualsiasi prezzo diventano sempre meno e gli altri se possono cercano altre soluzioni. Aumenta la benzina? Se posso uso meno l'auto. Aumenta il prezzo dell'autostrada? Entro un 69
casello dopo ed esco un casello prima e così la spesa rimane la stessa, come la mia pensione. 14 aprile 2012 Più e meno -----------Napolitano e Monti si scagliano contro gli evasori delle imposte. Bene! Ma quando si scaglieranno contro gli spreconi delle imposte? Non dovrebbe essere molto complicato scovarli: ne conoscono da sempre e ne vedono tutti i giorni, magari fin da appena svegli. Per quanta acqua entri nel serbatoio non ce ne sarà mai abbastanza per i bisogni della famiglia se sotto non si chiudono i buchi che la disperdono, é inutile portare più grano nel granaio se si permette ai topi che lo divorano di diventare sempre più numerosi e grossi. Chi spreca è peggio di chi evade: entrambi sottraggono risorse ai servizi per i cittadini, ma il primo motiva il secondo e non viceversa. 25 aprile 2012 Ricordi Sull'aria di una canzone fascista ("All'armi"???) in casa mia si cantava: "Benito, Benito, te me ghè fregà pulito, te me ghè calà la paga, te me ghè cressù l'afito! Quando bandiera rossa sventolava, trenta paoli al giorno se ciapàva: adesso che se canta Giovinessa, se perde le braghe dalla debolessa" Cioè: "Benito, Benito (Mussolini), mi hai truffato per bene: mi hai diminuito la paga, mi hai aumentato l'affitto (della casa, da pagare): quando sventolava la bandiera rossa si prendevano trenta paoli(*) al giorno, ora che si canta "Giovinezza" si perdono i calzoni per la debolezza"
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Matata mutandis si potrebbe cantare anche adesso.... (*) Paolo: (o giulio) è il nome dato al grosso papale quando Paolo III (1534-1549) ne fece aumentare il contenuto d'argento. Lo stesso nome presero monete di altri stati italiani. A Roma ancora nell'Ottocento era il nome popolare della moneta da 10 baiocchi.(wikipedia) 28 aprile 2012 El musso de Bertoldo ------Non so se si trova nelle storie di Bertoldo, se veniva da quella dell'asino di Buridano, se era una variante di quelle o semplice invenzione popolana. So che ho sempre sentito raccontare la storia del "musso de Bertoldo", dell'asino di Bertoldo. Qualunque sia la sua origine la ricordo così: "Bertoldo aveva un asino che secondo lui mangiava troppo. Un po' alla volta Bertoldo gli riduceva la razione di fieno e l'asino mangiava sempre meno e continuava a lavorare e sempre meno si lamentava. Alla fine non gli dette più niente da mangiare, Bertoldo era felice perché non doveva più procurasi il fieno, l'asino continuava lavorare e non si lamentava: alla fine non si lamentò più, era morto e non lavorava più." Pensando all'austerità necessaria penso all'asino di Bertoldo e a mia nonna che avrebbe detto "Cussì finimo come el musso de Bertoldo!" 30 aprile 2012 Cronaca possibile "Ieri verso mezzanotte Mario Rossi, mentre si trovava solo in casa, è stato aggredito da un uomo che, pistola alla mano, pretendeva denaro e gioielli. Il signor Rossi reagendo all'aggressione riusciva a impossessarsi dell'arma dell'aggressore. Questi allora si allontanava ma veniva raggiunto da un colpo sparatogli con la sua stessa pistola e rimaneva ferito a terra. Rossi chiamava allora il 118 e poi il 113 che lo invitava a rivolgersi al 112, cosa 71
subito fatta. Quasi immediatamente arrivava l'ambulanza e il medico che provvedevano a portare il ferito all'ospedale. Dopo il tempo necessario arrivavano i carabinieri che, accertati i fatti, arrestavano il Rossi per tentato omicidio e porto abusivo di arma. La vittima della sparatoria, un immigrato clandestino, richiederà un indennizzo allo stato italiano per l'infortunio sul lavoro subito: pare che gli sarà concesso a condizione che, in futuro, armato in casa altrui non si introduca più da solo ma con almeno un complice." 13 maggio 2012 Alleluia Se questo governo vivrà sano la tassa sulla salute cambierà nome: non si chiamerà più 'ticket' ma 'franchigia'. Sarà calcolata in base al reddito e alla mancanza di salute dei cittadini: una imposta-tassa che graverà maggiormente su chi produce reddito e lo dichiara, su chi è di salute cagionevole, su chi é più esposto a malattie frequenti, su chi si ostina a vivere. Sarà pagata da tutti tranne ladri, furbi, immigrati clandestini o inutili ("Venite, venite che abbiamo tanto bisogno di extraitaliani!", parole di Turco), lavoratori in nero, evasori totali e chiunque altro viva in Italia senza denunciare reddito. Con questa novità vi saranno più risorse così Regioni e ASL potranno continuare a spendere e spandere allegramente, politici e altri arricchirsi più o meno onestamente Fin dall'inizio il capogoverno aveva promesso che avrebbe aumentato i tassisti: non pensavo si riferisse a quelli che inventano e impongono nuove tasse, ma è di parola. Alleluia! 30 maggio 2012 Spending review Oggi è markeddei. Devo stare nel bagget, quindi faccio spendin riviù esaminando frigo, dispensa, c/c bancario (Monti così vuole). Scrivo la 72
lista della spesa, prendo il trolley e vado al market. Giro per gli stend e faccio shopping. Alle casse pago con peicard, conservo il ticchet, metto gli acquisti negli shopper, gli shopper nel trolley e me ne torno a casa: è come fare giogghing. 6 giugno 2012 IBAN Parafrasando Pascal, forse "Banche e TV hanno le loro ragioni, che la ragione non conosce". In TV sollecitano solidarietà a favore delle vittime del terremoto e invitano a fare un bonifico al conto di cui per breve tempo compare il codice IBAN: una lunga sfilza di lettere e numeri che certamente io non riesco a copiare. Mi chiedo se non sia possibile indicare un codice di pochi caratteri che poi in banca viene trasformato in quel codice IBAN o la pagina televideo dove trovarlo o la pagina web per chi usa la rete e non ha problemi a fare copia-incolla di qualsiasi stringa vi trovi, per quanto sia lunga. 13 giugno 2012 Monopolisti --Moltissimi anni fa m'insegnavano che nemmeno i monopolisti possono fare i prezzi che vogliono: oltre un certo livello molti acquirenti cessano di acquistare, passano a surrogati e succedanei, rinunciano al prodotto e finisce il guadagno. Nemmeno chi ha il monopolio dei tributi può aumentarli all'infinito: oltre un certo limite rendono sempre meno. Amentano le tasse e aumenta il vantaggio di evaderle e per chi non le evade aumentano i costi e non riesce a vendere e le aziende chiudono e non pagano piÚ imposte e la gente non va a lavorare e non usa l'auto e non compra benzina e anche le accise rendono meno e con meno lavoro e piÚ imposte si fanno meno acquisti e chi non vende non compra e altre aziende chiudono e il fisco introita sempre meno e aumenta le tasse... 73
u.s.w., Herr Berge. 1 luglio 2012 Giornata torrida minipensieri Da http://www.treccani.it/vocabolario : tòrrido agg. [dal lat. torrĭdus, der. di torrēre «disseccare, asciugare»]. – Secco, bruciato per il gran caldo; più spesso, con valore attivo, che dà impressione di caldo secco, intenso, ardente afa s. f. [voce onomatopeica]. – 1. a. Sensazione di temperatura superiore determinata dall’alto tasso di umidità dell’aria, che non permette la perdita di calore (anche in presenza di temperature non elevatissime, per es. 30°C con il 70% di umidità); anche, aria caldoumida greve, opprimente. Da notiziari TV: Giornata torrida con temperarture attorno ai 40 gradi e temperature percepite intorno ai 43 a causa dell'alto tasso di umidità 17 luglio 2012 La badante, Passano gli anni minipensieri La badante - "Reting, spendinriviù, spred, defolt, sammit, pràivasi, sciopping, stolching ....": meno male che ho la badante polacca poliglotta che traduce, altrimenti non capirei quello che dicono alla TV giornalisti e politici italiani. 74
Passano gli anni: loro continuano imperterriti a dire che Prodi aveva abolito l'ICI per i meno ricchi e Berlusconi per i più ricchi ed io a chiedere invano di dimostrare che i meno ricchi non l'avrebbero pagata o che con 450 euro al mese si è fra i più ricchi. 30 luglio 2012 Neues Italien Basta approvare una semplice legge: Art.1 - Da 1/1/2013 tutte le attuali leggi italiane sono abolite. Art.2 - Da 1/1/2013 nello Stato italiano saranno applicate le leggi federali tedesche. Art.3 - Entro il 31/12/2012 ciascuna regione italiana dovrà gemellarsi con un Land tedesco e da 1/1/2013 le leggi di quel Land - mutata mutandis saranno applicate nella regione gemellata. La moneta italiana rimane quella tedesca. Niente più spese per elezioni, deputati, senatori, ministri, presidenti della repubblica: saranno quelli tedeschi e non necessiteranno più auto blu, autisti, portaborse, portavoce, porta a porta, consiglieri, consulenze, pranzi di lavoro, camerieri, u.s.w. Gli amministratori locali dovranno solo adattare al proprio territorio le regole tedesche. Avremo buone leggi, saremo ben governati, mangeremo Würstel e Sauerkraut, forse un giorno avremo i Bund e vivremo felici e contenti. 2 agosto 2012 Secondo possibilità Lo Stato paga all'Europa i servizi (1) chiesti a o tramite Europa, la Regione paga allo Stato i servizi chiesti a o tramite lo Stato, la Provincia paga alla Regione i servizi chiesti a o tramite la Regione, il Comune paga 75
alla Provincia i servizi chiesti a o tramite la Provincia, i cittadini pagano al Comune con le imposte e tasse tutti servizi chiesti e scelgono se avere un Comune autonomo di 30 abitanti o uno consortile di 3000 o più, una Provincia di 1 o più comuni, una Regione di 1 o più province, uno stato di 1 o più regioni, autonomo o unito ad altri stati. Il costo dei comuni, delle province, delle regioni, dello stato, dell'unione di stati resta a carico dei cittadini che li formano, liberi di optare per economie di scala o costi di personalizzazione, di avere molto o poco secondo quanto la comunità cui appartengono è disposta a pagare. (1) Il prezzo dei servizi comprende spese generali, di rappresentanza, di solidarietà, ecc. 8 agosto 2012 Lia e Ita Nel 2011 sono stati celebrati i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma non passa giorno senza sentire alla TV "l'Italia è divisa in due ....". Forse è meglio prenderne atto: non c'è Italia ma Lia e Ita. Si dice che tendenzialmente e con eccezioni quando in Ita c'è la nebbia in Lia c'è il sole, in Ita inondazioni in Lia siccità, Ita al freddo Lia a caldo, in Ita il ciclone in Lia l'anticiclone, se l'autostrada è intasata in Ita si paga e si protesta in Lia si protesta, lo stesso vocabolo in Ita è detto in un modo in Lia in un altro, se in Ita c'è una guardia forestale ogni cento alberi in Lia c'è un albero ogni cento guardie forestali, se in Ita c'è un mafioso/camorrista/ndranghetaro in Lia ce ne sono dieci, se in Ita lavorano due persone su tre in Lia non lavorano due persone su tre, in Ita lo Stato vive del contributo dei lavoratori in Lia i lavoratori vivono del contributo dello stato, eccetera, eccetera. 20 agosto 2012 Paura Penso si possa avere paura di ladri, malfattori, stupratori, violenti, 76
assassini, prepotenti, maltrattatori, gente efferata che rapina tortura uccide, si ubriaca e ammazza con l'auto; penso si possa averne paura e non amarli e sperare di non incontrarli. Se poi dalla cronaca risulta che gran parte di questi sono immigrati più o meno clandestini penso si possa avere paura degli immigrati in genere. Sicuramente non tutti gli imnmigrati sono così, ma se so che ci sono cani che mordono o con la rabbia sto alla larga da tutti i cani. Sicuramente ci sono anche non immigrati da cui starei volentieri alla larga, anzi preferirei fossero tenuti alla larga da me e da tutti, ma se in famiglia c'è un lazzarone non è buon motivo per spalancare la porta per accoglierne altri. Ma anche di quelli che non si comportano così, di quelli bravi e pii forse c'è d'avere paura. Molti di loro al loro paese trovano del tutto normale ed encomiabile tiranneggiare le donne, costringerle all'ubbidienza assoluta e perfino lapidarle per adulterio, bruciare vive bimbe "blasfeme", ritengono un comportamento "religioso" odiare chi non condivide la loro religione e spesso sacrosanto dovere anche ucciderlo. E noi pronti ad accoglierli a braccia aperte e non possiamo nemmeno averne paura: é xenofobia. È una cosa obbrobriosa essere xenofobi, averne paura senza odiarli o al massimo senza amarli: non occorre essere misoxeni, per essere biasimevoli malvagi basta essere xenofobi. Si dice che per loro dov'è un musulmano è terra musulmana e gli infedeli vanno eliminati da quella terra. Forse non avranno mai la forza per farlo, ma di questo passo non è da escludere. Si dice che per quanto possono applicano già la loro legge: donne velate, maltrattate, arroganza verso gli infedeli, pretese. Questo da parte dei più pii fra loro, quelli che non rubano e che uccidono solo se lo chiede la loro religione. Se così stanno le cose, chi viene da noi con queste idee è un pericolo per tutti: altro che diritto di cittadinanza, anche solo per potere stare in Italia dovrebbero giurare sul Corano osservanza della legge italiana e rispetto delle religioni altrui.
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8 settembre 2012 Telegiornali minipensieri Dicono che è stata la TV ad insegnare l'italiano agli italiani: chissà se è per questo che la giornalista non dice "piovigginava" ma "pioviggicava", forse pensando che se era freddo magari "nevinava". L'uso frequente di parole straniere in luogo delle equivalenti italiane non è sempre imputabile a pigrizia o ignoranza di chi legge, ma non ha scusanti il modo in cui vengono letti semplici testi italiani: "Ieri nella tratta Torino (pausa) Milano è avvenuto un (pausa) grave incidente (pausa) ferroviario in cui sono (pausa) rimaste ferite alcune (pausa) decine di persone". In seconda elementare mi avrebbero dato quattro in lettura. 19 settembre 2012 La torre Il cartello sotto l'alta torre sull'alto colle informa che "serviva ad avvistare da lontano l'arrivo dei saraceni e comunicarlo tempestivamente ai valligiani" che così potevano evitare di venire derubati, ammazzati e presi schiavi. Vedere poco lontano una donna velata, con islamico abito talare, come in casa propria nel borgo langarolo, a me ha fatto un certo effetto: ora i "saraceni" non devono neppure arrivare sulle nostre coste con le loro navi , andiamo fin quasi in Africa ad offrire un passaggio sulle nostre a loro, alle loro donne, ai loro figli, li accogliamo come salvatori della nostra economia, anche se - a quanto pare - loro non la pensano molto diversamente dai tempi in cui fu costruita la torre per difendersi dalle loro scorrerie. 23 settembre 2012 Il governatore Il signor governatore vuole sposarsi. Lo fanno in tanti, ma lui vuole 78
sposare un uomo. Trovo:"La parola matrimonio deriva dal latino matrimonium, ossia dall'unione di due parole latine, mater, madre, genitrice e munus, compito, dovere; il matrimonium era nel diritto romano un "compito della madre", intendendosi il matrimonio come un legame che rendeva legittimi i figli nati dall' unione. Analogamente la parola patrimonium indicava il "compito del padre" di provvedere al sostentamento della famiglia. In ogni caso, l'utilizzo del termine con riferimento all'unione nuziale si sviluppò con il diritto romano nel quale si diede riconoscimento e corpo al complesso delle situazioni socio-patrimoniali legate al matrimonium."(VEDI) Mi par di capire che fin dalle origini il contratto di matrimonio mirava a garantire i figli che potevano nascere dall'unione dei due contraenti, uno dei quali deve avere la possibilità almeno teorica di divenire madre, genitrice e conseguentemente l'altro di divenire padre, genitore. Si dirà che i compiti di maschio e femmina non sono più quelli di un tempo ma quello che si chiama matrimonio è pur sempre qualcosa che tende a creare una famiglia con nuovi esseri umani. Se non è questo è qualcos'altro. S'inventino un nome per quest'altra cosa ma non confondiamola col matrimonio: quando un bruco diventa farfalla non lo chiamiamo più bruco ma farfalla. Non me ne intendo molto dei rapporti coniugali - more uxorio - tra maschi, ma avendo il nostro dichiarato che vuole diventare padre ne deduco che l'altro sarà la madre e sono curioso di sapere come questo potrà essere. "Maria disse all'angelo:«Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» (Luca 1,34)": solo per miracolo una donna può essere madre genitrice "senza conoscere uomo" e un uomo padre genitore "senza conoscere donna". Se il nostro farà il miracolo, santo subito. A meno che appena unito in matrimonio col suo uomo non pensi di tradirlo con una donna o pensi di diventare un padre non genitore o magari un padre alla Padre Cristoforo. 79
Per sua fortuna non per tutti è normale quello che lui vuole normale perchè altrimenti in breve tempo non ci sarebbero più figli nati secondo natura ma solo figli prodotti industrialmente e acquistabili sul mercato, con o senza fattura. E può ancora pensare di poter diventare "padre" di un figlio non suo, sperando che nel frattempo non prevalgano gli integralisti musulmani: magari l'integralismo religioso è geneticamente trasmissibile, non credo lo sia l'omosessualità integrale. 11 ottobre 2012 Cicero pro domo sua Con il nostro lavoro ci guadagnamo lo stipendio, sul nostro stipendio vengono trattenute le imposte, con le imposte a noi trattenute si pagano stipendi e imposte di magistrati e burocrati. La suprema Corte dice che non si possono ridurre i loro trattamenti economici e che dobbiamo continuare a pagarli molto più di quanto noi guadagnamo, più di quanto possiamo e forse più di quanto meritano. Se gli riduciamo, se lo Stato gli riduce lo stipendio è come se gli facesse pagare un'imposta che invece va fatta pagare a tutti o a nessuno: e allora perché lo Stato non da anche a noi uno stipendio come il loro, perchè non a tutti o a nessuno? Se non pagargli una parte di stipendio è un'imposta, anche non pagare la rivalutazione delle pensioni è un'imposta: mi aspetto che la Consulta sentenzi che non può essere pagata solo dai pensionati. 16 ottobre 2012 Regioni Mi par di capire e trovo curioso quanto segue: • le Regioni a Statuto speciale godono di piena autonomia e nel loro territorio fanno quello che meglio credono senza interferenze esterne; 80
• cittadini di quelle regioni sono piuttosto numerosi in Parlamento e possono legiferare sugli altri italiani. Significa che sardi, siciliani, valdostani, friulani-giuliani, trentinialtoatesini possono decidere in casa altrui mentre gli altri non possono decidere in casa loro? Comunque sia, non mi par bello che ci siano Regioni ordinarie e straordinarie ( distinzione magari motivata 60 anni fa, ma non più oggi) e nemmeno che regioni più grandi di uno Stato siano equiparate a regioni più piccole della più piccola delle nuove province: Monti onnipotente, ci pensi lei. 23 ottobre 2012 Giudici "L'Aquila, condannati a sei anni i super esperti dei «grandi rischi»". Non so se la condanna sia giusta e meritata, quello che mi irrita è che mentre tutti possono essere giudicati e puniti per i loro errori dai giudici, mai che senta di giudici che paghino per i propri errori. È bello e comodo far lavorare gli altri e a posteriori dire che hanno sbagliato e devono pagare mentre nessuno potrà giudicarti se hai sbagliato giudicare e farti pagare se hai fatto ingiustamente pagare ad altri. A chi mi dice "sbagli a far così" mi piacerebbe poter dire "scambiamoci i ruoli, tu fai e io giudico". Dicono che se i giudici dovessero pagare per eventuali errori non sarebbero più liberi di giudicare: se la regola vale per loro, mutata mutandis vale per tutti. O per nessuno, se c'è dolo o colpa. 24 ottobre 2012 Primarie Non ho mai votato alle Primarie del PD e non so come funzionano. Mi par di capire che, per potere esprimere il voto, oltre alle varie formalità di cui discutono si deva versare un contributo (detto ticket, in italiano) di 2 81
euro. Mi par anche di capire che quel partito è da sempre per la "tracciabilità" dei pagamenti e per la lotta all'evasione fiscale e magari anche contrario al finanziamento illecito dei partiti e alla corruzione. Così penso che - come vuole Monti - per versare quell'importo sarà obbligatorio usare bancomat o carta di credito o assegno o bonifico bancario, che verrà rilasciata ricevuta e pagata l'IVA, che la Guardia di Finanza controllerà se tutti i votanti avranno ricevuta o scontrino. Sarà così? 7 febbraio 2013 Matrimoni e società minipensieri Se con matrimonio non si deve più intendere l'unione di un uomo e una donna tendente anche alla creazione di una famiglia, alla procreazione e formazione di altri uomini e donne ma solo il riconoscimento ufficiale di un legame sessuale o affettivo allora ben vengano i matrimoni tra uomo e uomo, tra donna e donna, tra uomo o donna e cane o cagna, cavallo o cavalla, gatto o gatta e magari col tempo anche tra uomo o donna e automobile o bicicletta o computer e pure tra computer e stampante, caraffa e bicchiere, ecc. Ovviamente non solo matrimoni di coppia, ma anche di tris, di poker, di cinquina, di tombola: matrimonio per tutti e fra tutti senza distinzione. Parimenti nessuna distinzioni tra cooperative, consorzi, società di persone, società di capitali, società semplice, società in nome collettivo (S.n.c.), società in accomandita semplice (S.a.s.), società per azioni (S.p.A.), società a responsabilità limitata (S.r.l.), società in accomandita per azioni (S.a.p.a.) finchè non verrà abolita ogni registrazione ufficiale dei contratti sia matrimoniali che imprenditoriali.
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16 febbraio 2013 A pensar male minipensieri Nel 2013 verrà eletto il nuovo Presidente della Repubblica. L'attuale è stato eletto il 15 maggio 2006 dal parlamento a maggioranza di sinistra uscito dalle elezioni del 9-10 aprile 2006. Con legislature di durata quinquennale come di regola e alternanza di maggioranza come di consuetudine, nel 2011 la destra avrebbe avuto la maggioranza nel parlamento che nel 2013 avrebbe eletto il nuovo Presidente della Repubblica. Si può pensare che la sinistra abbia astutamente fatto cadere il suo governo nel 2008 in tempo utile per lasciare ad altri 5 anni di crisi, tornare maggioranza nel 2013 ed eleggere ancora una volta un suo Presidente della Repubblica. Un vantaggio mica male stante l'accresciuta invadenza presidenziale: meglio 7 anni a capo dello Stato che 3 a capo del governo. 11 aprile 2013 18 aprile Mio fratello ed io non votiamo allo stesso modo: può essere che lui veda le cose meglio di quanto le veda io, può essere che io sbagli a non fare come lui, ma può anche essere che lui ha nove anni meno di me. Nove anni non sono moltissimi, ma io il 18 aprile 1948 avevo più di dieci anni e lui appena più di di 1 e sicuramente di quelle elezioni non ricorda niente. Io invece credo di ricordare, pur dopo tanti anni il clima di quei giorni. Due anni prima mio padre aveva votato "Repubblica" e mia madre "Monarchia", ma ora entrambi avrebbero votato DC. E non solo loro ma sicuramente anche nonni e zie paterni, nonna e zia materne, ma forse non nonno e zio. Tranne forse questi ultimi, eravamo tutti cattolici praticanti e in parrocchia erano tutti esplicitamente pro DC. Fronte Democratico Popolare per tutti noi significava "comunista", comunista significava "Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche" 83
(CCCP in cirillico, URSS in italiano) e URSS significava "ateismo di stato": assolutamente incopatibile con la nostra fede. Su "il Vittorioso" c'era una specie di gioco dell'oca che illustrava le disastrose conseguenze di una vittoria del "Fronte", io avevo una grande quantità di "bollini" con scudo crociato e motto "Libertas", quello della DC, non so da chi ricevuti. Credo fosse un foglio con i bollini da staccare e incollare come i francobolli, non ricordo bene: di certo mi ero impegnato a incollarne ovunque il più possibile e tenevo fede al mio impegno. Sulla balconata della sede della Democrazia Cristiana, in Corso Palladio, oltre a un grande simbolo di quel partito ce n'era anche uno simile a quello del Fronte Democratico Popolare: un grande cartello con la faccia di Garibaldi e il cartello girava fino a capovolgersi e la faccia di Garibaldi diventava quella di Stalin, le sopracciglia dell'uno diventavano i baffi dell'altro, la barba dell'uno i capelli dell'altro: indubbiamente non si vedeva più la faccia dell'eroe dei due mondi ma quella del piccolo padre. Un modo esplicito per illustrare "se voti Fronte voti Stalin" e la cosa non poteva non preoccupare tutti coloro che non consideravano paradisiaci Russia e satelliti. Come tutti sanno quella volta la DC ebbe il 48,51% dei voti e il FDP il 30,98%. Fu grande gioia in famiglia, zia Neta mandò la sorella Teresa dalla fruttivendola del paese non tanto perché necessitasse di frutta o verdura ma per poterle dire "ah! ah" e manifestare così a quella sfegatata comunista la soddisfazione per l'esito del voto. A quanto ricordo quella campagna elettorale era stata intensa, forse pericolosamente troppo intensa. Tutto questo per dire che io ho vissuto quell'era e quella seguente e, chissà se sbagliando, non riesco a ignorare che il PD è figlio di DS figlio di PDS figlio di PCI che (con il PSI) era la principale componente del Fronte Democratico Popolare. Non è detto che i figli assomiglino ai padri, ma non è neanche detto che abbiano invece preso tutto dalle madri e fintanto che nel PD almeno i più anziani e influenti sono gli stessi che erano nel PCI non riesco a concedere loro la fiducia che magari ora meritano, ora che non si rifanno più all'URSS e forse nemmeno a Cina o Cuba. 84
Mio fratello è mio fratello, figlio di stessi padre e madre, ma è nato nove anni dopo: magari ragioniamo in modo diverso osservando le stesse cose, magari io ricordo cose che lui non può ricordare. Il passato è passato ma non dimenticato: altri non riescono a dimenticare un'inaspettata sconfitta di 20 anni fa e chissà fino a quando non riusciranno ad accettarla. 18 maggio 2013 Guardando la TV Mentre guardo la TV sto pensando in quale negozio andare per spendere uno o due euro di meno. E alla TV c'è come sempre qualche giornalista o qualche politico che parla in difesa degli italiani che non arrivano alla fine del mese e così parlando e discutendo si guadagna dieci o cinquanta volte la mia pensione regalandomi ciacole. Guardo la TV e sento di magistrati che dedicano tutto il loro tempo e il nostro denaro al conseguimento di una giustizia che riguarda solo loro e le loro convinzioni, che invece di occuparsi di crimini e criminali s'interessano pare esclusivamente di festini e passatempi più o meno decenti. Guardo la Rai che mi obbliga a rinunciare a qualcosa del poco che posso permettermi per stipendiare lautamente persone che in nome del dichiarato servizio pubblico curano interessi privati o di parte. Pago il canone e parlo italiano, ma la RAI preferisce mettere i sottotitoli in inglese: tanto gli italiani il canone lo pagano comunque e non meritano più degli stranieri che guardano il Giro e non parlano italiano. 16 giugno 2013 Scontrini minipensieri Come ogni anno, dopo due minuti che prendi il sole sulla spiaggia arriva qualche straniero a offrirti le sue cose. Inutile dire che non ti servono, che non hai soldi: non capisce o finge di non capire e quasi sempre insiste. E 85
la scena si ripete ogni pochi minuti. Se davvero si volesse combattere l'illegalità basterebbe sdraiarsi al sole sulle spiagge e in meno di mezz'ora arriverebbe una dozzina di venditori che lo scontrino non sanno nemmeno cosa sia. Certo che se si multa il primo arrivato difficilmente ne arriveranno altri: sarebbe comunque un buon risultato. Ma i nostri controllori se proprio devono camminare sotto il sole preferiscono multare gli ignari turisti che incautamente comprano qualcosa pensando che un commercio fatto sotto gli occhi di tutti in piena luce non possa essere illegale, perchè se lo fosse non sarebbe tollerato, nel loro paese. E se si multa il primo turista difficilmente ne arriveranno altri: sarebbe comunque un cattivo risultato. Meglio per i finanzieri recarsi a Cortina o Capri: si soggiorna in località altrimenti impossibili, si va in prima pagina della stampa, si combattono i ricchi, si danneggia il turismo locale ma non si corre rischio di essere accusati di razzismo.
17 giugno 2013 Il rastrello Quando mio padre diceva "ho lavorato come un negro" credevo volesse dire che aveva lavorato tantissimo. Ora non lo sento dire da nessuno: forse non è politicamente corretto, forse significa tutt'altra cosa. Città di mare, spiaggia libera: quattro persone con giubbotto arancione come divisa, verosimilmente pagate dal Comune: tre di colore chiaro come me e una di colore nero come i negri di una volta. Mentre l'uomo e le due donne di colore chiaro girano senza fretta per la spiaggia cercando e raccogliendo cartacce et similia lasciate dai maleducati frequentatori della domenica, quello di colore nero va avanti e indietro per trenta metri di spiaggia lontana dal mare, solitamente deserta, trascinandosi dietro un rastrello. Non ho mai visto nessuno usare a quel modo il rastrello, forse è il modo africano, forse laggiù usano i picconi ma non i rastrelli. Comunque sia così faceva, avanti e indietro in un tratto di sabbia di 30 metri che a me pareva sempre quello. Visto che gli altri operatori 86
ecologici raccoglievano con mani guantate la robaccia dei maleducati pensavo che il signore di colore nero facesse altrettanto trascinando svogliatamente il rastrello, ma quando i tre di colore chiaro se ne vanno e lo chiamano e lo aspettano il signore di colore nero si ferma, scrolla il rastrello lasciando cadere sulla spiaggia il raccolto, si mette in spalla l'attrezzo e con flemma li raggiunge. Chissà se mio padre intendeva questo "lavorare come un negro": forse no perché quel signore non era negro ma di colore nero. 3 ottobre 2013 Dolore e rabbia Questa strage provoca in me dolore e rabbia. O sono i benvenuti e allora si organizzi il trasporto con mezzi adatti allo scopo o non lo sono e allora si impedisca a quei relitti di partire o si blocchino il prima possibile e si riportino donde sono partiti: è uno spreco di risorse andar cercare i naufraghi non si sa dove e di vite umane se non si arriva in tempo. Se non sono i benvenuti, se non è possbile farci carico di tutti i disperati del mondo lo si dica chiaramente: l'Italia non vi può accogliere, non può venirvi a salvare, se v'imbarcate lo fate a vostro esclusivo rischio e pericolo e se arrivate in Italia non ci potete stare, non siete i benvenuti, meglio non rischiare per niente. Quelli che invece pensano che sono una benedizione divina organizzino viaggi sicuri, se li portino a casa propria e provvedino a loro addossandosi tutte le spese, comprese quelle mediche e scolastiche senza scaricarle sui contribuenti, che già pagano quasi inutilmente per la "protezione dei confini nazionali". Spendono migliaia di dollari per salire su imbarcazioni che sicuramente non giungeranno a destinazione e contano sulla capacità dei soccorritori di trarli dai guai e salvarli da morte: spendano almeno qualcosa in più per munirsi di salvagente, ma allora scafi che possono portare si e no 50 persone e ne caricano 500 ne potrebbero magari trasportare solo 450, uno spreco per quei delinquenti che organizzano l'affare. Ma non sono i soli criminali: è criminale lasciare i minori partire soli, è criminale mettere a rischio la vita propria, quella di mogli, di figli e magari quella dei 87
soccorritori, è criminale incoraggiare partenze di disperati facendogli pensare che oltre a tanti italiani generosi qui da noi per mal che vada c'è pure una compaesana ministra che provvederà alla bisogna. 14 ottobre 2013 Gli altri minipensieri I mori (o saraceni, musulmani, barbareschi) per secoli sono stati il terrore delle nostre coste. Per secoli abbiamo costruito torri di avvistamento e ci siamo allontanati dalla costa per sfuggire alle loro razzie. Per secoli li abbiamo combattuti con alterna fortuna. Per secoli hanno schiavizzato genti e trafficato in esseri umani. Ora noi li accogliamo generosi, non muoviamo un dito se fanno stragi di cristiani ma vogliamo soccorrerli se si scannano tra loro: non sono riusciti ad invaderci muovendoci guerra, ci riescono muovendoci a compassione, mentre altri continuano l'antica tratta di umani. Gli anglosassoni ci dicono come parlare: un po' alla volta scompaiono le nostre parole sostituite da quelle loro; qualcuna resta o torna con altro suono e significato. I tedeschi ci dicono cosa fare, come organizzarci: sono sempre stati bravi in questo e già settant'anni fa erano organizzatissimi nel far lavorare la gente ed eliminare gli sprechi. I francesi ci dicono che non dobbiamo lagnarci se arrivano quattro africani, loro ne hanno ben molti di piÚ e non fanno storie: ma quelli che in Africa sottostavano a leggi francesi hanno ben motivo di considerare la Francia se non madre patria almeno matrigna.
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19 ottobre 2013 NO-Tutto minipensieri 1 - L'Italia ha 8.092 comuni. Se di 8000 Comuni 800 sono contrari a qualcosa quella cosa non si deve fare, anche se i Comuni contrari sono solo 80 o 8 o 1 non si deve fare; se nessun Comune è contrario ma 8000 abitanti del luogo lo sono, quella cosa non si deve fare; anche se i contrari sono solo 800 o 80 o 8 quella cosa non si deve fare: se soltanto 1 è contrario a fare quella cosa, per rispetto a quaell'unica persona quella cosa non s'ha da fare. 2 - L'Italia ha 8.092 comuni. Se di 8000 Comuni 800 sono favorevoli a qualcosa quella cosa si deve fare, anche se i Comuni favorevoli sono solo 80 o 8 o 1 si deve fare; se nessun Comune è favorevole ma 8000 abitanti del luogo lo sono, quella cosa si deve fare; anche se i favorevoli sono solo 800 o 80 o 8 quella cosa si deve fare: se soltanto 1 è favorevole a fare quella cosa, per rispetto a quell'unica persona quella cosa s'ha da fare. 30 ottobre 2013 Buonissimi Buono va bene, ma troppo buono ....."Tre volte bon xe coion" oppure "tre volte bona xe mona", non molto elegantemente diceva mio nonno. E forse noi siamo tre volte buoni. Facciamo i generosi con tutti; beh, i nostri governanti fanno i generosi con i soldi nostri e a nostro rischio, di noi che non abbiamo le loro tutele e i loro privilegi. Dicono che siamo messi male, i peggio o quasi in Europa, ma sovvenzioniamo Paesi che stanno meglio di noi. Dicono che il numero di italiani disoccupati è grande, ma occupiamo un grande numero di stranieri: chissà se perché siamo buoni con loro o perché siamo buoni con noi stessi e ci evitiamo lavori sgraditi. Da anni ci dicono che gli stranieri svecchiano l'Italia, salvano la sua 89
economia e il bilancio statale: come se quelli non invecchiassero e genitori, mogli, figli non usufruissero di assistenza sanitaria o altri servizi, come se da decenni non si penalizzasse la procreazione, come se non ci dicessero che siamo quasi al disastro. Diamo la pensione a chiunque dai più remoti angoli del mondo venga ad invecchiare da noi, magari limitando quella di persone che per tutta una vita hanno lavorato in Italia, anche solo curandosi dei figli. Pur di assicurare assistenza sanitaria a chiunque passi di qui attendiamo pazientemente speranzosi nelle strutture sanitarie e per stanziare i nomadi chi vorrebbe un alloggio aspetta e spera. Lo sanno tutti che siamo buoni, quelli che un tempo volevano invaderci con la forza ora c'invadono usando la nostra bontà, non arrivano più sulle nostre coste con le armi ma si allontanano appena un po' dalle loro rive armati di telefono satellitare e avvertono di andarli a prendere. A volte non chiamano nemmeno, aspettano che andiamo a cercarli. Rischiano, ma anche giocando si rischia di farsi male: se sbagliano i calcoli la barca affonda prima che arrivino i soccorsi, se per farsi notare danno fuoco a barche affogano o se incendiano strutture di accoglienza non sappiamo più dove metterli. È cosa buona e giusta dare asilo a chi fugge da guerre, ma con tante guerre e tanti fuggiaschi il rischio è di esserne sommersi: come accogliere 100 naufraghi in una barca che può portarne 10 e Europa che ci impone di prenderli tutti e tiene le sue barche in porto. Diciamo a tutti che più vengono più siamo felici e orgogliosi della nostra bontà e non importa se non c'è lavoro per chi già c'è e a chi arriva non resta che delinquere o andare altrove. Altrove però non sono buoni come noi e ce li rimandano indietro e così tanti sono costretti a delinquere e allora o si fa finta di niente o si riempiono le carceri. Ma vanno ringraziati, perché così assicurano un lavoro a poliziotti, magistrati, guardie carcerarie, politici, eccetera. Bontà però non equivale a bravura e per quanto buoni siamo non sempre riusciamo a salvare tutti. Anche perché non è normale che ci sia da fare uno o più salvataggi al giorno, tutti i giorni per settimane e mesi, anche con mare calmo. Il modo migliore per impedire che barche inadatte alla 90
navigazione per vetustà o sovraccarico affondino è non farle partire. Periodicamente dobbiamo verificare l'idoneità delle nostre vetture alla circolazione: se non lo sono non possono circolare. E invece pare che le imbarcazioni dall'Africa più inaffidabili sono e meglio è: per quei trafficanti sono vuoto a perdere, barche e imbarcati. Per loro va anche benissimo che le poche risorse disponibili siano impegnate nella ricerca e salvataggio e non nella lotta alla criminalità. Chi entra in casa altrui non invitato o senza chiedere e ottenere permesso non è ospite ma intruso, invasore. E come invasori si comportano molti di quelli che arrivano da noi e gli invasori non chiedono ma pretendono. E noi buoni buoni rinunciamo ai nostri valori e alle nostre tradizioni, togliamo i crocefissi, ignoriamo Natale, li facciamo ministri, accettiamo le loro regole anche se in contrasto con le nostre e loro appena arrivati esigono senza obblighi quello che noi abbiamo ottenuto col lavoro di generazioni. Noi non respingiamo gli invasori, andiamo a prenderli. Ci lamentiamo che mancano i soldi per il carburante delle auto della polizia ma si trovano per le motovedette che cercano naufragi da recuperare. Per carità, non si deve, non si può lasciare morire la gente nelle catastrofi marine. Ma le catastrofi, gli incidenti sono una cosa che può capitare di tanto in tanto, mentre assicurare l'aiuto appena appena discosti dalle coste di partenza è un invito a fare naufragio: basta un telefono satellitare, una barca che grantisca il pieno di persone anche se non il galleggiamento, quel po' di carburante per lasciare l'Africa e si è a Lampedusa, in Italia, forse in Europa. Sono quasi tutte barche che fanno tutto da sole senza qualcuno che le guidi: tantissimi passeggeri e nessun marinaio, sarà per questo che sono così insicure. Gli altri fanno o alimentano guerre e da noi arriva chi ne scappa, a loro i vantaggi a noi le grane. I paesi sorvegliano le loro frontiere per non essere invasi, noi ci preoccupiamo di facilitare gli invasori. Non muoviamo un dito contro chi fa massacri, ma corriamo in aiuto dei massacratori se cambia il vento, ma talvolta capita di poter soccorrere anche le loro vittime. Siamo buoni, e se la maestra Angela ci dà dei compiti per casa li 91
facciamo, anche se non siamo molto bravi a farli bene. Siamo buoni buoni buoni, chissà se all'estero se la ridono di noi solo per via di Berlusconi o anche per il nostro buonismo. 31 ottobre 2013 Contanti minipensieri Da un bel po' ho il convincimento che in Italia le leggi siano fatte per non essere osservate. Ora sento dire dell'idea di voler vietare, l'uso del contante per spese superiori a non so quanti euro, per combattere l'evasione fiscale. Non è che la cosa mi preoccupi più di tanto, di solito uso il bancomat e siccome gli accattoni finora non hanno la connessione necessaria da me niente ricevono. Qualche rara volta ho anche un po' di contante, solo perchè al distributore GPL quello vogliono. Al mercato del lunedì e nei negozietti dove si paga pronta cassa non vado io ma mia moglie, con mai più di 20 euro con sé, tranne quando del prelievo al bancomat non restano che pezzi da 50 e deve per forza cambiarne uno. Ecco sì, ho contante in tasca anche quando lo prelevo allo sportello. Magari mi sbaglio, ma se per legge non si dovesse usare il contante per spese sopra i 100 euro e volessi comprare una mela da 110 euro (e prima o poi ci si arriverà) senza IVA e senza ricevuta, per quale motivo dovrei preoccuparmi di rispettare una norma quando già non ne rispetto due? A meno che non si abolisca del tutto la circolazione di eurocarta e euromoneta non capisco come questa nuova angheria possa eliminare l'evasione fiscale. Un modo per sapere che spendo denaro che non dovrei avere o per favorire il mercato illegale? A proposito di moneta circolante, se non ricordo male un tempo mi dicevano che l'inflazione dipende dalla quantità della moneta esistente e dalla sua velocità di circolazione. Se così fosse cosa c'importa di quanta moneta viene emessa: anche se non fosse stampato nemmeno un 5euro il denaro continuerebbe a circolare per via telematica e l'Italia potrebbe avere tutta l'inflazione che desidera. O no? 92
20 dicembre 2013 Cioccolatini minipensieri Chi andrebbe a comprare una scatola di cioccolatini da uno che invece di chiederti 57 euro ti manda a pagare • 32 euro a chi fa i cioccolatini, • 9 euro a chi gli affitta il negozio, • 16 euro alla propria moglie e in più • 1,3 euro di mancia al portiere di chi fa i cioccolatini, • 1,80 a quello di chi gli affitta il negozio? Eppure per rinnovare la patente deve pagare • 32 euro all'ASL, • 9 euro al Dipartimento Trasporti Terrestri, • 16 euro di marca da bollo, • 1,30 euro per il pagamento all'ASL e • 1,80 per il pagamento al Dipartimento Trasporti Terrestri!
Politica 25 gennaio 2008 Usanze Sarà quella la consuetudine nelle aule istituzionali, ma a me, non avezzo a sì alti consessi, dava fastidio vedere che 93
mentre i senatori della Repubblica si rivolgevano con rispetto formale al Presidente del Consiglio, questi chiacchierava con altri, rispondeva al telefono, rideva delle barzellette che si raccontava. Credevo che fosse educazione ascoltare chi ti parla e i senatori che prendevano la parola immancabilmente si rivolgevano al "signor Presidente". Ma forse pensava si rivolgessero a qualcun altro. Se invece è fine comportarsi così, mi piacerebbe saperlo per insegnarlo ai miei 25 gennaio 2008 Che noia! Se perdono le elezioni la colpa è delle TV altrui, se vincono le elezioni e non riescono a governare la colpa è della legge elettorale fatta dagli avversari, se il governo cade la colpa è della gente che non capisce quanto sono bravi. Una volta individuato un possibile anche se improbabile colpevole non hanno bisogno d'altro. Sì, Berlusconi aveva tre emittenti televisive che vivono di pubblicità, ma la reale sua colpa era di avere tolto loro il monopolio dell'informazione o disinformazione che fosse fatta dalla RAI pagata da tutti, ma non al servizio di tutti. Pare non siano molto convinti che la gente possa usare la propria testa per ragionare e il telecomando per cambiar canale o forse è il contrario e temono la concorrenza. Da venti mesi l'unica colpevole dell'incapacità di fare qualcosa che non sia solo promessa o vanteria è la legge elettorale. Non so quale sarebbe stato il risultato con la vecchia norma, sta di fatto che con questa legge e con un pugno di voti in più avevano una forte maggioranza alla Camera e con qualche centinaia di migliaia di voti in meno al Senato avevano pur sempre una maggioranza. E' davvero una pessima legge, una porcata. Ma si dimenticano sempre di dire che questa porcata deriva dalla Costituzione che loro non hanno voluto cambiata (non si tocca!) e che prevede due camere con pari poteri ma diversa modalità di formazione e non dicono che l'adeguamento alla norma costituzionale è stato giustamente richiesto 94
dal Presidente della Repubblica. Questo non ne fa un'ottima legge, ma diamo a Cesare quello che è di Cesare. Resta una porcata, ma non riescono a mettersi d'accordo per farne una migliore. Certo se ci fosse solo la Camera, non avrebbero potuto avere la scusa delle difficoltà al Senato; ma per queste dovrebbero prendersela solo con sé stessi che anziché accogliere, migliorare e magari anticipare le riforme costituzionali approvate nella precedente legislatura le hanno voluto affossare con un referendum. Giustamente: erano inaccettabili perché fatta dall'avverasario, sull'esempio di quanto essi stessi avevano fatto quand'erano maggioranza, ma con meno diritto. Per quanto male ne dicano, sono certo che sono contentissimi che ci sia questa legge elettorale: ha dato loro modo di giustificare agli occhi dei fans l'inerzia derivante dalle beghe interne, di colpevolizzare chi li aveva preceduti, di discutere senza concludere ed ora di legittimare la richiesta di tergiversare il più possibile in attesa che il malumore della gente passi col tempo per affrontare il voto in un clima più favorevole. Come tutte le formule che l'hanno preceduta, ripetute in continuazione da tutti gli esponenti della sinistra, anche questa monotona storia della porcata mi sta venendo a noia. Sembra proprio che quando qualcosa non va non la vogliano cambiare, ma lasciarla com'è per potersene continuamente lamentare ed annoiarci. 29 gennaio 2008 Che pensa Prodi Mi piacerebbe sapere cosa pensa del governo Prodi 2 il signor Romano Prodi. Non quello che dice, il solito autoincensamento, ma quello che veramente pensa di questa sua esperienza. Prometteva ai suoi elettori un governo serio, la serietà al governo. Tralasciando il libro dei sogni chiamato programma, inizia incontinente con festeggiamenti ancor prima di sapere se davvero aveva vinto le elezioni, esulta per quello che proclama una vittoria mentre a tutti appare come un sostanziale pareggio, 95
che solo grazie alla tanto deprecata legge elettorale vale una vittoria. Continua formando un governo Arlecchino, con un Pecoraro Scanio dalla mimica pulcinellesca, un Di Pietro dall'ingarbugliato eloquio e una pletora di sottosegretari a raffazzonarlo. In una situazione seria, cioè grave, con leggerezza e superficialità rifiuta la collaborazione offerta dagli avversari, soccombenti sì ma con alle spalle il 50% degli elettori meno qualche centesimo. Di serio, anzi di preoccupante, c'è solo l'occupazione sistematica di tutte le poltrone disponibili col duplice scopo di accontentare le varie componenti della sua armata Brancaleone ed escludere gli avversari. Dopo avergli suggerito lo slogan "la serietà al governo" qualcuno deve avergli pure suggerito di sorridere: e lui sorrideva davanti alle telecamere, con un inqualificabile sorriso senza denti, in una faccia quadrata mentre la gente non capiva di che sorridesse quando c'era poco da ridere, sul serio. Probabilmente Berlusconi non era serio ma almeno talvolta faceva sorridere; Prodi diceva di essere serio ma faceva solo piangere, tristemente. 2 febbraio 2008 Per un governo stabile. Se in un paesino lombardo un gruppo di persone si mette d'accordo per noleggiare l'unico autobus disponibile per andare a Ventimiglia, potranno litigare un po' se passare per i Giovi o per il Turchino, ma alla fine a Ventimiglia arriverranno; se invece un'altro gruppo noleggia il bus per dispetto all'altro ma qualcuno vuole andare a Firenze, qualcun altro a Trieste, altri ancora a Torino, probabilmente il bus continuerà a girare nella piazza del paese. Se il signor Prodi fosse stato la persona seria che diceva di essere avrebbe scelto altra compagnia o si sarebbe rassegnato a non salire sull'autobus. Se 158 senatori su 315 la pensano allo stesso modo (e i senatori a vita potessero godersi il meritato riposo) si può benissimo governare (e ne basterebbero 16 su 31) se invece non sono d'accordo su nulla non si governa nemmeno se i membri di questa congrega litigiosa fossero 300. 96
Ammettiamo che Marini riesca nel suo intento, che faccia un governo quaresimale e si arrivi a una "buona" legge elettorale che consenta una solida maggioranza al vincitore delle prossime elezioni e permetta la stabilità del governo. Ammettiamo che un partito o una coalizione raggiunga il 50,006% dei voti utili e che per garantire la governabilità gli spettino il 67% dei seggi sia alla Camera che al Senato, cosa succederà? Se si comporterà come l'Unione ma con più coesione interna temo la troppa stabilità di un governo che considera inesistente il restante 49,94%, accapparra tutto il possibile e potrebbe per assurdo fare una legge di un unico articolo "sono abrogate tutte le leggi approvate dai governi Berlusconi" o modificare la costituzione per garantire la stabilità decretando l'inammissibilità delle elezioni anticipate e l'illeggibilità dei non simpatizzanti. Oppure le lotte tra partiti diverranno lotte fra le correnti e si ritornerebbe ai governi alla Prodi. Cambiando la legge, cambierebbero gli uomini?
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9 febbraio 2008 SarĂ una bella gara? Alle prossime elezioni ci sarĂ chi per vincere correrĂ da solo, chi con la squadra e chi correrĂ nel gruppo tanto per partecipare e guadagnare qualche premio, mi auguro senza doping. Li teneva insieme solo l' ossessione di non "consegnare il Paese a Berlusconi". E' vero che il babau gli aveva rotto le uova nel paniere: erano sopravvissuti al crollo del muro di Berlino e degli ideali comunisti, avevano beneficiato dell'eliminazione giudiziale di tutti gli avversari politici, avevano cambiato nome e si sentivano piĂš forti che mai, certi della vittoria. E quello gliela strappa di mano. Non potevano perdonargliela e non l' hanno perdonata. Una sua vittoria in democratiche elezioni era un attentato alla democrazia, peggio della calata degli Unni; i provvedimenti del suo governo tutti da eliminare, tutti sbagliati per definizione. Ora sembra che finalmente qualcuno da quella parte si sia reso conto di quanto deleterio per il Paese sia stato avere creato un clima di intolleranza, avere demonizzato l'avversario venendone a propria volta demonizzati, avere formato un' unione vincente di poco, ma in disaccordo su molto. Veltroni non critica Prodi, ma dice di volere fare il contrario di quanto da lui fatto: chi ha orecchie da intendere, intenda. Magari in futuro vedranno in modo diverso anche l' autocritica, un tempo imposta agli avversari per condannarli e ora da loro usata per essere assolti, per commettere errori senza subirne le conseguenze."Abbiamo propagandato il paradiso sovietico, abbiamo demonizzato l'avversario, abbiamo cambiato la Costituzione con 4 voti di maggioranza, abbiamo fatto un'unione contro natura, eccetera; beh, abbiamo sbagliato, ma voi non commettete il nostro errore". Una specie di monopolio del diritto di sbagliare per anni e di non pagarne le conseguenze. Ma forse finalmente le cose potrebbero cambiare, almeno a parole. Vedremo. 25 febbraio 2008 Prezzi 98
Che i prezzi al consumo siano aumentati in misura notevole dopo l'adozione dell'euro ormai lo riconoscono tutti. Per alcuni i principali responsabili sono i commercianti e il governo Berlusconi. Non ho alcuna simpatia per i commercianti ma noto che nella grande distribuzione i prezzi sono tutt'altro che inferiori. Sicuramente l'accusa di avidità e di speculazione rivolta ai lavoratori autonomi può essere estesa anche alle multinazionali del settore, quello che non riesco a capire è come mai le grandi cooperative di consumo non siano altrettanto sotto accusa pur praticando prezzi analoghi. Quanto al governo Berlusconi accusato di non aver fatto non so che cosa è in buona compagnia col seguente governo Prodi durante il quale i prezzi hanno continuato a salire e forse anche con quello precedente che ha impostato l'avvio dell'euro. Limitandomi alla parte di aumento dovuta a speculazione e non a effettivo aumento dei costi, io credo che i commercianti facciano il loro mestiere: vendere la merce al prezzo per loro più conveniente, il più alto possibile tenendo conto di eventuali conseguenti minori vendite. Ma se chi compra non vuole o non può rinunciare ad acquistare a qualsiasi prezzo non ci saranno limiti all'aumento. Anche l'euro ha la sua parte di colpa: passare da poco più di un euro a poco meno di due può sembrare un aumento insignificante, mentre non lo era passare da 2000 a 3800 lire; oggi può sembrare normale arrotandare a 1 o 10 euro superiori, mentre prima si arrotondava alle 500, 1000, 5000 lire.Tutti i politici sanno e dicono che non si può vivere oggi con i soldi che bastavano ai tempi della lira, ma non sento nessuno che proponga di cominciare a prenderne atto adeguando i limiti calcolati nel secolo scorso per diritti o doveri commisurati al reddito. 28 marzo 2008 Per incominciare Nell'attesa che vengano mantenute le grandi promesse fatte in campagna elettorale mi accontenterei di piccole cose. Per esempio, visto che tutti riconoscono l'impossibilità di vivere come ai tempi della lira con l'equivalente in euro del reddito lordo di allora, che fossero adeguati i 99
limiti di reddito per benefici santari e fiscali fissati nel secolo scorso. Chi vuole agevolare la famiglia potrebbe intanto far sì che non venga penalizzata da norme tipo quella che per l'esenzione da tasse sanitarie (tiket) prevede un reddito lordo pro-capite non superariore a 36151,99 euro per singoli e unioni di fatto, 18076 euro per una coppia sposata e 9038 euro se questa ha due figli minori. Col tempo si potrebbe anche pensare a consentire di votare e avere assistanza medica generica senza complicazioni burocratiche a chi si trova fuori dal proprio comune di residenza e magari stabilire che l'adeguamento dello stipendio del Presidente della Corte di Cassazione avviene solo se è possibile pari aumento percentuale di tutti gli importi previsti dalla legge, non solo dello stipendio di deputati e senatori ma anche quello delle pensioni minime, dei limiti di reddito fiscali, delle sanzioni amministrative. 6 giugno 2008 Discriminazioni Discriminare gli appartenenti ad un'etnia, escluderli da benefici, subordinarne i diritti, sottoporli a esclusivi doveri, a me pare razzismo. Se, a differenza di altri, sono esclusi dall'avere gratis luce, gas, acqua, casa, se sono gli ultimi nell'accesso ai servizi sociali, se sono i soli obbligati a rispettare la legge, ad avere la licenza per vendere merce, a pagare per occupare suolo pubblico; se sono i soli condannabili (almeno moralmente) quando rubano, viaggiano sui mezzi pubblici senza biglietto, lavorano in nero, evadono imposte e tasse, guidano senza patente auto senza assicurazione, elemosinano, non mandano i figli a scuola, eccetera; se questo succede mi sembrano vittime di discriminazione, ma se A discrimina B é razzista, se B discrimina A è antirazzista. 19 giugno 2008 Vecchi film Non mi meraviglia che si rivedano vecchi film già visti, Veltroni è un noto cineamatore. La sinistra dice che il cavaliere torna a fare leggi ad 100
personam; sarà anche vero ma io credo che se la sinistra proponesse una tassa sull'aria respirata e Berlusconi vi si opponesse direbbero che lo fa perchè lui respira e griderebbero al conflitto di interesse. Adeguarsi l'indennità di parlamentare non è conflitto di interesse, essendo chiaramente nell'interesse del Paese potersi vantare d'avere gli eletti meglio retribuiti d'Europa.Non mi meraviglia che uno abbia presente i problemi che conosce e faccia il possibile per risolverli a vantaggio di molti cittadini, lui compreso. Se io mi sono occupato di agricoltura, avrò presente i problemi agricoli; se viaggio in barca a vela, avrò presente i problemi del settore; se ho subito soprusi giudiziari, se sono stato insegnante, se sono stato operaio, se sono pensionato, se il fisco mi tartassa vorrei che venissero risolti quei problemi che ho provato sulla mia pelle e, se posso, evitarli ad altri. Se ricevo dallo Stato lauti stipendi e qualche pensione il mio problema è come spendere tutti quei soldi e non quello di far bastare un magro stipendio, problema che conosco per sentito dire. Se sono stato solo e sempre membro, dirigente, esponente di una parte politica, quei problemi conosco e quei problemi voglio risolvere. E per cercare di risolverli e conservare la preminenza nel partito si può riesumare l' unico argomento su cui la sinistra è concorde: il vecchio, deprecato, dannoso, controproducente, unificante, caro,intramontabile antiberlusconismo. Sarà un vecchio film quello di Berlusconi, ma anche quello di Veltroni mi pare si sia già visto, e alla maggioranza degli italiani non è piaciuto. 6 novembre 2008 Nero per caso Capisco che l'elezione del presidente degli Stati Uniti d'America sia un fatto importante per tutto il mondo, ma in verità non mi entusiasmava più di tanto: non potevo votarlo, non ho ne beni nè figli negli U.S.A., sono democratico solo nel senso letterale (amo libertà e democrazia e aborro i regimi totalitari da ben prima dell'89) e non mi 101
chiamo Walter. Ora non si fa che parlare di Obama e così ne ho letto la biografia. Da quel che capisco, il primo presidente nero degli Stati Uniti è nero per caso: nato negli USA (Hawaii) nel 1961, il padre nero l'ha visto solo da bimbo ed è poi vissuto con i parenti bianchi. L'orgoglio razziale dei neri nostrani è motivato solo a metà, come lo sarebbe quello dei bianchi in Kenia ed è fuori luogo lamentare la situazione italiana a confronto di quella americana: non è escluso che diventi Presidente della Repubblica un nero di 47 anni nato in Italia, quando ci sarà. Chissà che un giorno non si discuta più di colori o di sesso, ma solo di qualità. 8 novembre 2008 Restaurazione? Nel settecento era segno di nobiltà non essere abbronzati, "prerogativa" della plebe costretta a lavorare sotto il sole. In anni più recenti abbronzato non era chi lavorava (nelle fabbriche) ma chi faceva bella vita su assolate spiagge, magari esotiche. Succesivamente, col diffondersi di periodi di vacanza più lunghi e maggiore ricchezza, un' abbronzatura più o meno accentuata o persistente veniva ostentata come segno di benessere e sentirsi dire "oh! come sei abbronzato" era preso per complimento. Specialmente nella stagione invernale significava che avevi la possibilità di frequentare paesi tropicali, stazioni invernali o centri estetici. Da un po' di tempo l'entusiasmo per l' abbronzatura era un po' scemato a seguito dell'allarme per i danni dei raggi solari, ma un bel colorito scuro poteva mostrare di potere permettersi i prodotti idonei ad evitarli. Oggi, sembra, siamo tornati al settecento, una seconda restaurazione dei valori di quel tempo e dire che uno è abbronzato è un' offesa, più grave se rivolta a uno che ha la pelle scura non tanto per il tempo pur trascorso al sole delle Hawai quanto perchè metà dei suoi antenati non hanno subito le mutazioni genetiche che hanno schiarito la pelle dell'altra metà. Non so bene (lo chiederò a Walter) se perché abbronzato é più bianco di nero o più nero di bianco, se offenda gli uni o gli altri o entrambi, mentre per me 102
rimane comunque solo un bel gradevole colore: omnia munda mundis. PS Sento dire che per gli americani "abbronzato" è offensivo: sarebbe bene spiegar loro che in Italia fino ieri non lo era, come è stato spiegato a me che "cold" non vuol dire caldo. 15 novembre 2008 ICI o non ICI Non passa occasione in TV che i rappresentanti del PD non tirino fuori sempre la stessa frase: "Invece di aiutare i meno abbienti (oppure "le fasce più deboli") Berlusconi ha abolito l'ICI per i ricchi: per i più poveri avevamo già provveduto noi abolendo il 40% ". Non essendo esperto come loro non capisco alcune cose: • perché se per i poveri era bene abolire il 40% è male abolire il 100%; • perché mia moglie con reddito di 400 euro al mese dovrebbe considerarsi ricca o ritenere irrilevante non pagare 300 euro (180 se ridotti del 40%) di ICI annua; • perchè dicono che con Berlusconi i ricchi non pagano ICI su lussuosi palazzi e castelli, quando se ben ricordo l'esenzione si applica alla prima casa con esclusione dei fabbricati "di lusso" (salvo possibili errori catastali o castelli in rovina). 16 novembre 2008 Villari Villari o non Villari: questo è il problema. Cerco, con buona volontà, di capire perché la scelta di questo signore possa comportare conseguenze paragonabili a quelle derivanti a suo tempo dalla scelta di Elena. 103
Credo che le cose stiano così: • il presidente della Commissione di Vigilanza sulla RAI-TV è scelto da una commissione che decide a maggioranza qualificata; • la maggioranza é qualificata per garantire una scelta gradita anche all'opposizione; • sembra evidente che tale norma miri all'accordo e non allo scontro, alla scelta di persona a garanzia non a dispetto; • per consuetudine la maggioranza accettava il candidato dell'opposizione e questa, credo, nello spirito della norma non candidava persone inaccettabili; • così, a parti invertite, si è comportata recentemente la maggioranza in occasione della scelta per altro incarico istituzionale; • la minoranza, adducendo un diritto consuetudinario, ha insistito su un candidato ritenuto inaccettabile, creando una prolungata fase di stallo; • per uscire dallo stallo, nel pieno rispetto della legge, è stata scelta una persona appartenente, secondo la prassi, alla minoranza. Il dottor Villari, appunto. Se quanto sopra è vero, non capisco perché: • la maggioranza vada incontro alle richieste della minoranza e questa non faccia altrettanto; • si gridi al "regime" quando viene applicata la legge esistente, osservando per quanto possibile anche la prassi; • si consideri arrogante chi non cede all'arroganza altrui; • si gridi al tradimento se uno mette in pratica le promesse elettorali, pensando al Paese; • se si vuole che il presidente della commissione sia persona scelta esclusivamente dall'opposizione, non si traduca la invocata prassi 104
in legge, chiaramente valida per tutti e in ogni caso. 19 novembre 2008 Che tristezza! Che tristezza! A leggerli, i post "politici" sembrano quasi tutti una variazione (più o meno sboccata) su un unico tema, con un unico bersaglio: quello, sempre quello, soltanto quello. Controllare per credere. Sembra non sappiano sorridere, siano sempre tristemente arrabbiati, perfino che godano quando le cose vanno male. Sembrano orgogliosi di essere sempre più minoranza: sono l'elite, i soli a ragionare mentre la maggioranza del popolo bue vota per quello e merita tutto il loro disprezzo (di socialisti? di comunisti? di aristocratici? di extraterrestri?). Si dicono democratici ma sognano un paese dove la classe eletta (loro) possa gratificare il popolo della sua saggezza, un'oligarchia (di) sinistra. In cuor loro, magari con rabbia, sono contenti che ci sia quello: uniti nell'odio se non nell'amore, nessuno da amare ma qualcuno da odiare. Quello non è perfetto, anzi; ma sembra non abbiano molto di meglio da proporre. Forse ora non è il momento migliore, ma ogni tanto si facciano una bella risata, senza cattiveria: magari anche a una battuta di quello. Non che le indovini tutte, ma preferisco uno che ogni tanto ci riesca a uno che non sa nè sorridere nè far sorridere, un bambinone efficiente a un serioso inconcludente. 1 dicembre 2008 Punti di vista Forse è questione di punti di vista, forse è per via dell'età, forse sono "un oco", come dicevano dalle mie parti. Non capisco infatti molte cose: perché la casa sia un bene di lusso e la TV a pagamento un bene irrinunciabile, perchè sia sbagliato non pagare ICI e 105
giusto non pagare IVA normale per vedere il calcio in TV, perchè un poverocristo possa farsi carico di aumenti di imposta e Sky no, perché 40 euro mensili dati a chi non si può permettere la pay TV siano una miseria e 40 euro annui eventualmente tolti a chi può permettersela una enormità, perché Silvio Berlusconi sia comunque (faccia o non faccia politica) un avido capitalista-monopolista da maledire e Keith Rupert Murdoch un santo benefattore da benedire. Non capisco neanche perché un Di Pietro si ostini a ripetere che si deve guardare la luna e non il dito: la luna è sempre quella mentre il dito può essere malato e indica la stessa cosa da 15 anni. 19 dicembre 2008 Chiodo fisso Guardo Omnibus (La 7) e vedo un signore distinto, con i capelli grigi, parlamentare, scrittore, giornalista: sembra una persona seria, ragionevole, assennata. Ma poi comincia a parlare e lo sento dire che tutti i mali d'Italia (o del mondo?) hanno un' unica fonte: Silvio Berlusconi. Da quanto capisco, in Italia tutta la stampa, tutta la televisione e probabilmente tutta la telefonia, tutti i muri , le panchine, i tavoli dove si possa scrivere qualcosa sono soggetti al suo controllo. Dovrei ritenere che anche La Repubblica, il Manifesto e perfino l'Unità (da quando è altri a dirigerla) stampino solo veline berlusconiane, che nessuno possa usare Internet o antenna satellitare per vedere liberamente cosa succede nel mondo, che Tg3, Annozero e altri programmi non allineati vengano oscurati, che tutto il resto non sia che una copia di Rete 4, del TG di Fede. Se lo dice la persona ammodo che ho visto dovrei crederci, ma è stato più forte di me: m'è venuto da ridere. Mi è sembrato che quel signore, nonostante le apparenze, avesse un chiodo fisso, un' ossessione; a meno che non volesse solo far ridere rimanendo serissimo, alla Buster Keaton. 3 gennaio 2009 Bastian contrario 106
Forse è solo un'impressione, forse sono solo sfortunato o disattento: se vado in una scuderia non dovrei aspettarmi di trovarvi asini. Ascolto tutti giorni "Prima Pagina" di Radio Tre Rai: ovviamente mi piace, altrimenti non l'ascolterei. I giornalisti che ogni settimana vi si alternano sono di molte testate e di diverse opinioni politiche, ma quasi sempre i radioascoltatori che intervengono nella seconda metà della trasmissione sono in larga maggioranza della parte politica che maggioranza non è. Mi chiedo se questo avviene perché sono più attivi, più impegnati, più interessati alla politica, ai problemi, alla discussione, al bene comune o se invece perché fra di loro c'è più gente che a quell'ora non è al lavoro o ha più tempo libero o vive di politica o non so cosa. E quando conduttore e troppi intervenuti la pensano allo stesso modo c'è monotonia. La stessa cosa capita su Internet in siti che credo non di parte, solo che lì non c'è alternanza di conduttori; posso sempre spostarmi altrove, ma potrei trovarvi altra monotonia, magari di segno opposto: così rimango e ci scrivo, da bastian contrario . 107
14 gennaio 2009 Non é tutto oro. Alcuni dicono che gli immigrati sono la rovina del Paese, altri, specialmente loro stessi, che ne sono la salvezza. Per i primi sono nullafacenti criminali, per i secondi lavoratori indefessi che arricchiscono il paese, senza i quali le fabbriche chiuderebbero, le casse pubbliche sarebbero vuote, il paese sarebbe di soli vecchi. E' vero, una parte di loro da qualche tempo paga tasse e contributi, come da decenni hanno fatto generazioni di italiani; é vero che mettono al mondo più figli, quello che gli italiani non fanno anche per una dissennata politica fiscale da sempre tendente a penalizzare la famiglia tradizionale (vedi 1 , 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13). Faranno anche lavori che gli italiani non vogliono fare, ma quanto prima vorranno essere come gli italiani e non fare quei lavori, per i quali arriverranno nuovi immigrati, sovrabbondanti. Pagano tasse e contributi, ma forse anche loro invecchiano e vorranno la pensione, anche loro hanno figli da mandare all'asilo, a scuola, all'università, anche loro si ammalano e abbisognano di cure, anche loro usano le strade, e sono solo una parte, mentre per un'altra parte necessitano carabinieri, polizia, giudici, carceri, guardie carcerarie e si ha diffusione di droga, prostituzione, incidenti stradali, prepotenza, arroganza, disprezzo per i nostri valori. Limitandosi al fattore economico, bisognerebbe fare bene i conti prima di vederli come salvatori: non è sempre oro tutto quel che riluce. Fatico capire perché ci sia tanta necessità di creare in Italia nuovi posti di lavoro se non ci sono italiani disposti a lavorarci e si crea altrettanta necessità di avere nuovi immigrati, con tutto il gran bene e il poco male che comportano solo se sono adeguatamente sfruttati. Penso che gli immigrati siano come il sale nel pane: nella giusta misura lo rende migliore, se si esagera è da buttare. I toscani lo preferiscono sciocco, ma non sempre si può scegliere.
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L'erba del vicino. "L'erba del vicino è sempre più verde" è il titolo di un vecchio film diventato un luogo comune. Ma non per parlamentari e politici in genere: per questi è il contrario. O forse è una forma di presbiopia: vedono solo rogne, difetti, litigi in casa altrui, forse per distrarre i propri sostenitori da quello che accade vicino ai loro occhi, in casa propria. Se nel teleschermo c'è Tizio del partito A e Caio del partito B, Tizio parlerà solo di B e Caio solo di A e naturalmente ne parleranno male. Talvolta, più raramente, parlano anche delle idee e delle opere della propria parte che sono sempre e tutte perfette, ma non tralasciano di ricordare che quelle della parte avversa sono sempre e tutte sbagliate: così e stato anche per ICI e Social Card. Si arriva anche ad affermare che da una parte sono tutti buoni, bravi e onesti angioletti mentre dall'altra sono cattivi, incapaci, disonesti demoniacci e non ci sono dubbi a quale parte si riferiscono. A volte mi sembra che parlino solo perché sono in parlamento o forse ciacolano per fare ciacolamento: discutono se un balzello é tassa o contributo, dimenticando che, almeno ai miei tempi, si chiamava tassa il contributo per usufruire di un servizio pubblico mentre il prelievo generico era detto imposta. Oggi le imposte si chiamano tasse e le tasse si chiamano ticket, fanno meno senso. 19 gennaio 2009 Gaza, gennaio 2009 Soffro pensando alla situazione degli abitanti di Gaza, ricordando quella del bimbo che ero; ma non capisco i loro capi, non capisco perché anziché cercare di procurare prosperità procurino armi, non per difendersi da reali minacce ma per minacciare, per colpire volutamente i civili israeliani, per provocare Israele a un'inevitabile reazione, per ottenere morti e distruzione fra il proprio popolo, per fomentare l'odio, per giustificare la propria esistenza come capi. Ma questo purtroppo é successo e succede in tutte le dittature, e in tutte le democrazie c'è gente che tifa per per loro invece di condannare i loro crimini .
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19 gennaio 2009 Alice Taldeitali Alice era non più giovane e decisamente squattrinata. La madre s' era innamorata per lei di Francesco, ricco benestante foresto: tanto fece e brigò che alla fine venne in casa per conoscere la promessa sposa. La vide, le parlò, non gli piacque e partì, tornò alla sua magione. Il padre non gradiva Francesco e lo diceva; ma non poteva certo imporre la sua volontà e si sarebbe rassegnato. Lui preferiva il meno ricco compaesano Caio, che presentò a Alice: alla fine si sposarono ma forse non vissero felici e contenti. La madre però non si dà pace e continua a ripetere che Francesco era un partito migliore: peccato però che, appunto, era partito. Questa è la storia di Alice Taldeita, Airoldi Francesco e Caio Lombardi. 24 gennaio 2009 Sproporzioni Si parla di sproporzione nella risposta di Israele alle provocazioni di Hamas: Hamas ha impiegato contro Israele il massimo della sua forza, della sua cattiveria, del suo odio mentre Israele ha risposto solo con il massimo della sua forza e quindi in misura men che proporzionale. Si parla di sproporzione tra i molti morti palestinesi e i pochi israeliani, ma questo perché Hamas da più valore alla morte che alla vita della sua gente mentre per Israele è il contrario. Penso che la propria vita è per ciascuno infinitamente importante e una volta morto non può consolarlo il fatto di essere stato l'unico a morire. Con questo non voglio dire che è lo stesso se muore una o mille persone, ma solo che è fuori luogo fare questi confronti per condannare chi combatte per la vita anche di un solo innocente contro chi vuole ucciderne il massimo possibile: di israeliani, ebrei e cristiani; in Israele con con i razzi sognando l'atomica iraniana, nel mondo con qualsiasi arma. Sproporzionato mi pare invece l'odio contro quel piccolo stato democratico circondato da una moltitudine che ne vuole la distruzione e già lo elimina dagli atlanti. 110
3 febbraio 2009 Ederle 2 Sulla base americana di Vicenza si è scritto e riscritto. In tutta Italia c' è gente che vi si è opposta e tuttora si oppone: non bastano trattati internazionali, decisioni di governi Prodi o Berlusconi, referendum inutili e falliti. Ostinatamente contro, si tagliano reti metalliche e si occupano aree altrui nella certezza che "il prepotente ha sempre ragione". I "No Dal Molin" si fanno sentire, si fanno vedere, si fanno appoggiare dai loro sodali di tutto il mondo: a buon rendere. Forse rappresentano davvero i vicentini (tra Savona e Genova ho conosciuto un ciclista genovese che aveva visto per la prima volta Vicenza partecipando alla manifestazione "No Dal Molin" attorno alla cinta muraria ) ma forse non tutti, se qualcuno di loro scrive a "il Giornale di Vicenza" la lettera che potete leggere cliccando QUI. 5 febbraio 2009 Diversamente italiani "Diversamente italiani": così mi aspetto che vengano chiamati gli immigrati clandestini. "Clandestino" sottintende un' idea negativa di illegalità, sicuramente giusta ma che potrebbe essere considerata offensiva specialmente nel caso fosse vera non soltanto per il modo in cui arriva in Italia ma anche per la vita che vi conduce. Clandestino è pertanto un termine politicamente scorretto, da non usare. Ora si discute se un diversamente italiano possa o no accedere liberamente ai servizi sanitari pagati dai contribuenti italiani. Non so se anche quì, come nei telefilm USA, esista l'obbligo del medico di denunciare ferite d' arma da fuoco o bianca, cioè una situazione di illegalità. In questo caso,coerentemente, dovrebbe essere denunciato anche un clandestino ma non un diversamente italiano. Se un diversamente italiano, a prescindere da quanto guadagna con i suoi traffici diversamente leciti, ha diritto di accedere gratuitamente al Pronto 111
Soccorso voglio anch'io non essere trattato da italiano. Se mi ammalerò fuori dal Comune anagrafico di residenza non pagherò un medico per visitarmi e prescrivermi le medicine, se avrò bisogno delle medicine prescritte dal mio medico non ritornerò nella regione di residenza per poterle comprare. Se mi troverò in quelle situazioni non mi comporterò come in passato ma mi recherò al Pronto Soccorso più vicino, dirò di chiamarmi Mustafà ElFurb per avere senza problemi e senza spesa quanto mi serve. I medici non denunceranno i clandestini, ma gli italiani che volessero essere trattati come clandestini forse sì. Non pagare le tasse è illegale solo per chi già non è nell'illegalità: sia clandestino, evasore fiscale totale o entrambi . 5 febbraio 2009 Democrazia Probabilmente sono io che non capisco. Si dice che i milioni di italiani che hanno votato per partiti minimi non hanno voce e si grida alla mancanza di democrazia. E' sempre accaduto che la contrapposizione principale sia fra due parti (Guelfi e Ghibellini, Nobili e Plebei, Comunisti e Capitalisti) e accade in molti Paesi che sia fra due partiti (Conservatori e Laburisti, Repubblicani e Democratici) pur esistendo correnti interne e partiti minori. Mi pare che quelli che ora gridano alla mancanza di democrazia sono i primi a non riconoscerne le regole. Se nel partito che più li rappresenta sono in minoranza, non riconoscono e accettano il parere della maggioranza ma fondano un nuovo partito. In questo partito, ovviamente, sono maggioranza, possono essere segretario o presidente, avere segretarie e assistenti, disporre del sovvenzionamento statale e gridare allo scandalo se questi benefici vengono a mancare. 6 febbraio 2009 Vacche magre 112
Forse veramente coloro che vogliono colpire le rendite con alte aliquote d'imposta mirano ai grandi abili fortunati speculatori e non a chi risparmiando mette da parte qualcosa. Ora non ne sento molto parlare: se le vacche son magre, c'è poco da mungere. Mettiamo che chi aveva impegnato 100 in fondi comuni ora abbia necessità di contanti e li venda a 50. Affari suoi, diranno. Mettiamo che domani possa investire di nuovo 100 e fra qualche anno vendere a 150: se il giusto prelievo fiscale è il 40% dell'incremento riceverà 130 netto. In totale avrebbe speso 200 e ricevuto 180: magari allora con 100 poteva comprare un monolocale, ora con 180 no. Se invece di 200 fossero 200000 e 180000 invece di 180, la sostanza non cambierebbe: molto di più in euro, ma lo stesso in percentuale. E' così? E se è così è giusto pagare imposte quando in realtà c'è stata perdita? Coerentemente chi pretende partecipazione agli utili dovrebbe partecipare anche alle perdite; ma chi può non ci sta: se c'è da mangiare mangio, se c'è da pagare paghi. 11 febbraio 2009 Berlusconifobia Marcus Porcius Cato (Censor), aveva una fissazione: la distruzione di Cartagine. Qualsiasi discorso facesse terminava con "Ceterum censeo Carthaginem esse delendam." Passano gli anni, passano i secoli ma non cambiano i censori: si fissano su una cosa e la ripetono all'infinito, non curandosi di essere noiosi. Per esempio, il senatore Francesco PARDI dell'IdV ( partito che annovera importanti catoni) spesso appare in TV, critica questo o quello e immancabilmente termina ogni suo intervento inveendo contro il "monopolio televisivo di Berlusconi", il male da cui discendono tutti i mali d' Italia. Sicuramente avrà ragione e, a furia di insistere, anche il Censore ha 113
ottenuto quel che voleva. Ma credo che questa solfa gli italiani se la sentano ripetere da almeno quindici anni e i casi sono due: o l' hanno capita e ai più non gli interessa un fico o non la capiranno mai. Perciò la prego signor Pardi, tiri fuori qualcosa di nuovo prima che diventi un riflesso pavloviano quello che già faccio spesso quando la vedo in TV: premere il tasto che esclude l'audio e riposare le orecchie, sapendo di sapere a memoria quello che lei dirà. 12 febbraio 2009 E se ... Non ci capisco molto, ma a mio parere si tratta di infortuni sul lavoro. A quanto si dice vengono in Italia per fare il lavoro che gli italiani non vogliono fare. Fanno le rapine: lavoro faticoso, lavoro rischioso. Probabilmente ci sarà già qualche legge che obbliga i cittadini comuni a lasciare porte e finestre aperte per facilitare il loro lavoro, ma è disattesa come tante altre. Ci sarà già qualche norma che impone, se proprio non si vuole avere intrusi in casa, di mettere alla sera tutto quello che si ha di valore in apposito contenitore esterno. Si eviterebbe non solo di intralciare il lavoro altrui col rischio di farsi male (può succedere) ma anche, facilitandolo, di provocare infortuni agli addetti . In fin dei conti la raccolta differenziata è indice di civiltà: rifiuti organici; carta; plastica; vetro, alluminio; oro, preziosi, denaro, gioielli. E se, considerata l' atavica abitudine italiana di non osservare la legge, quei lavoratori fossero accompagnati al lavoro da polizia o carabinieri? Questi dovrebbero accertarsi che siano rispettate quelle norme che per forza devono esserci e multare chi non le osserva. D'accordo, visto che il lavoro viene fatto di notte, dovremmo subire qualche imposta in più per pagare gli straordinari; ma si avrebbe il vantaggio di evitare infortuni; le 114
forze dell'ordine non dovrebbero recarsi al mattino a prelevare chi ha causato danni ad onesti lavoratori; i giudici non dovrebbero scomodarsi per condannarlo. 17 febbraio 2009 Coerenza Maggiore onestà e coerenza non guasterebbero nemmeno in politica. Se prima si diceva che la criminalità era una montatura degli avversari non si dovrebbe dopo dire che è un'emergenza trascurata. Se si diceva che la paura era artatamente indotta non si dovrebbe poi dire che è reale. Se si difende qualsiasi decisione della magistratura non dovrebbero meravigliare decisioni incomprensibili. Se si sostiene che venire illegalmente in Italia dà diritto a rimanerci non dovrebbe stupire ritenere l' illegalità un diritto. Se si dice no ad ogni riforma non si può lamentarsi se non si fanno. Non si può chiedere certezza dei diritti e delle pene se chi deve darla non deve risponderne. Non si può lamentare la scarsità di polizia e pretendere la scorta personale, condannare la collaborazione dei cittadini, rifiutare i militari in compiti non polizieschi, opporsi alla collaborazione dei vigili urbani; non si può chiedere sempre soldi senza badare a come sono spesi. Non si può condannare l'evasione fiscale e proteggere chi evade il fisco, con lavoro in nero o criminale, solo perché non è italiano; non si può condannare il razzismo e alimentare razzismo di segno opposto. Non si può avere il consenso della gente se si vuole il contrario di quello che la gente vuole, non si può avere il voto di chi è detto stupido o pazzo. Checché ne dica Andreotti anche a pensar male si può sbagliare, ma c'è gente che non sa non pensar male e trova scandaloso lodare una 115
carnagione o constatare che i poliziotti sono meno delle belle donne e che il cielo è azzurro. 28 febbraio 2009 Valli a capire Valli a capire quei signori che se vedono un centinaio di persone passeggiare con qualcosa di rosso esaltano la grande manifestazione democratica mentre se ne vedono quattro o cinque con qualcosa di verde gridano alla minaccia contro la democrazia. Valli a capire quelli che se gli dai mezzo bicchiere di vino dicono che è poco e se ne offri uno protestano che li vuoi ubriacare, quelli che considerano retriva la religione e vogliono una moschea in ogni villaggio, quelli che si dicono per i diritti delle donne e per il diritto dei musulmani ai loro usi misogini. Valli a capire quelli che se propongono qualcosa è il meglio del meglio e se la stessa cosa la vogliono gli altri è il peggio del peggio, quelli che se perdono il consenso non è mai perché sbagliano o non comprendono la gente ma sempre perchè la gente sbaglia e non li comprende. Valli a capire quelli che con Repubblica, Soru, Santoro e soci gridano al monopolio mediatico altrui, quelli che corrono da soli ma accompagnati, quelli che non vogliono qualcuno e senza di lui non saprebbero di cosa parlare e perchè stare insieme; valli a capire quelli che vogliono dare a tutti e non tirano fuori un centesimo, quelli talmente disponibili da approvare quello che essi propongono. Valli a capire quelli che lavorano in nero, comprano dai venditori abusivi e ce l'hanno con chi non paga le tasse; quelli che rifiutano svantaggi, doveri, oneri e vincoli familiari ma ne pretendono i benefici. Valli a capire! 10 aprile 2009 Legalità Clandestino: "Che ha carattere di segretezza in quanto difforme dalla legge o dalle norme sociali e quindi perseguibile giudizialmente o 116
condannabile moralmente" (Sabatini Coletti), "Che è fatto segretamente perché vietato" (Gabrielli Aldo). "Senegalese in ospedale per il mal di denti. Ma è clandestino: denunciato ed espulso" Questa notizia ha destato in molti un'indignazione che mi suona un po' ipocrita se fatta dalle stesse persone che si indignano per la diffusa illegalità. A furia di eccezioni la legalità va a farsi benedire: è vietato costruire in certe zone, ma se viene fatto si chiude un occhio; non devo evadere il fisco ma se sono un poveromohamed che vende illegalmente vado capito e aiutato; è illegale comprare merce contraffatta ma lo faccio; è vietato superare i limiti di velocità ma se non c'è controllo li supero; è illegale il lavoro in nero ma così guadagno di più (datore o lavoratore); non trovo da posteggiare e posteggio in doppia fila; è incivile buttare carte, cicche, gomma da masticare ma lo faccio e mi lamento perchè le strade sono sporche; porto a spasso il cane e lascio tracce; picchio, rubo, ferisco, guido ubriaco, guido drogato, ammazzo e sono libero di rifarlo. Più che la certezza della pena sembra prevalere, specialmente fra i nuovi arrivati, la certezza dell'impunità: in Italia si può entrare illegalmente, si può vivere illegalmente e fare quel che si vuole. Se non è illegale venire in Italia non chiamiamoli clandestini, non impegnamo mezzi navali, carabinieri, finanzieri, diplomatici per contrastarne o favorirne l'arrivo, rinunciamo completamente alla sovranità nazionale e dato che ci siamo aboliamo l'illegalità: è tutto permesso, non faciamo pagare tasse e imposte nel paese di Bengodi. Se uno sa per esperienza personale o altrui che l' illegalità è punita, che se si ammala può essere curato ma anche individuato (c'è tanto di posto di Polizia nel Pronto Soccorso della mia città), magari non è più tanto convinto di venire a Cuccagna e ci rinuncia. Se sono un poveromohamed che desidera venire in Europa e posso scegliere tra una via complicata e legale e una spiccia e illegale, sapendo che una volta lì non fa differenza scelgo la seconda. I casi sono due: o i clandestini sono in Italia illegalmente o non lo sono. Come per chiunque se si vive nella legalità non dovrebbero esserci problemi e particolari precauzioni, se invece si vive nell'illegalità si 117
dovrebbero usare tutte le cautele indispensabili alla clandestinità, ma spesso non è necessario. Se però si ritiene scandaloso contrastare l' illegalità non lamentiamocene se è diffusa, e viceversa. 17 aprile 2009 Costo della democrazia Sarà perchè il momento è difficile, ma mi suona strano che ci si accorga solo ora che i referendum costano, oltre ad essere talvolta inutili o dannosi. Chissà perchè solo questo referendum costa se non è fatto in concomitanza con altre elezioni: tutti gli altri non sono costati nulla, evidentemente. Sono favorevole ad evitare costi o sprechi inutili, sono quindi anche favorevole alla giornata elettorale (election day, per quelli che non parlano italiano) : quello che mi stupisce è perchè non si faccia una volta per tutte una norma per cui referendum, elezioni circoscrizionali, municipali, comunali, provinciali, regionali, interregionali, nazionali, europee si facciano sempre in unica giornata con periodicità prestabilita: che so, il secondo sabato di maggio degli anni bisestili, in coincidenza con giorno di riposo o di gita scolastica, senza perdita di giorni di lavoro o di scuola. Sarà una proposta assurda, ma visto che si deve o si vuole risparmiare, risparmiamo sempre e non solo quando fa politicamente comodo. Già il fatto di fare tutto in una sola giornata dovrebbe costare la metà del farlo in due, però mi ricordo di una elezione in cui ci furono problemi di intasamento e non capisco perchè facendo il referendum con le elezioni europee non dovrebbe costare niente. Non costano le schede? Non costa la pubblicità? Gli scrutatori costano egualmente se devono lavorare due ore o tre, cinque o dieci? Perché se è così è sempre uno spreco quando non ci sono referendum da abbinare. E dato che ci siamo perché non limitiamo il rimborso ai partiti, che - se non ricordo male - proprio con referendum (inutile) era stato abolito? 118
27 aprile 2009 No, tu no. Ho sentito il signor Franceschini pretendere da Berlusconi l' impegno a non cambiare la Costituzione se non con largo accordo. A quanto ne so, le uniche modifiche introdotte con pochi voti di maggioranza sono opera del suo partito: non vorrei che l' impegno valesse solo quando è minoranza e solo per gli altri. Sono pienamente d' accordo che le riforme costituzionali vanno fatte col massimo consenso ma mi infastidisce il fatto che troppe volte chi per primo fa una cosa, quando viene imitato dica che è sbagliata ("abbiamo sbagliato") e non si deve fare. Prima la presunzione di essere migliori e di non sbagliare, poi l' arroganza di pretendere che gli altri non ripetano il "nostro errore" e un ipocrita tardivo pentimento. Quello che è giusto fatto da noi diviene - ovviamente - sbagliato quando è fatto dagli avversari, ma ci attribuiamo un diritto esclusivo all' errore. E se altri pensano "faccio anch'io" arriva un "no, tu no". 6 maggio 2009 Crisi Pensavo che la CGIL fosse preoccupata per le conseguenze della crisi sui lavoratori, ma ora apprendo che la preoccupazione è un' altra. “La crisi economica incide e inciderà, in varia misura, anche su di noi..... Dobbiamo cominciare a fare i conti, per la prima volta dal dopoguerra, con una consistente riduzione delle entrate che durerà per un periodo non breve”, è scritto - secondo il Foglio - nella bozza della relazione tenuta dal segretario confederale Enrico Panini. Mi sembra però un po' troppo pessimista, considerando che - a quanto si dice - la maggioranza degli iscritti sono statali e pensionati: se la crisi non sarà troppo lunga non li toccherà, anzi potranno beneficiarne. Ma se proprio non ci saranno soldi, anche Epifani potrebbe rinunciare a 119
qualche privilegio.
6 maggio 2009 Esclusiva Ancora una volta ho la sensazione che la sinistra italiana si ritenga investita di una specie di esclusiva, un diritto solo ad essa riservato di potere fare quello che agli altri è vietato, giusto o sbagliato che sia. Essa sola può modificare la Costituzione con pochi voti di scarto e ricorrere al voto di fiducia quando è maggioranza o fare ostruzionismo quando è opposizione; se non ha un capo autorevole é sbagliato che altri lo abbiano; vince l'elezioni con un'armata brancaleone inadatta a governare, può ammettere e ripetere l'errore; è incapace a governare, costruire, essere efficiente e sbaglia chi ne è capace; perde le elezioni perchè la gente è stupida o plagiata e non sa scegliere bene. Se fa qualcosa inesistente in Europa è la prima a fare una cosa giusta, se la fanno gli altri sono gli unici a fare una cosa sbagliata: nel primo caso si vanta, nel secondo condanna. Inserire nelle sue liste giovani e donne è motivo di vanto, ancor più se sono giovani belle donne; se lo fanno gli altri è un obbrobrio. Sono donne Melandri, Finocchiaro e tante altre loro compagne: non saranno giovani come Carfagna, ma lo sono state. Se anche gli altri pensano a candidate donne, dovrebbero considerare solo Bindi e Turco? 18 maggio 2009 La Mecca sulla Mosa (NL) Leggo su "il Foglio" l' articolo "Multiculturalismo pazzo" e penso a chi in Italia considera pazzo, xenofobo, razzista chi si preoccupa perché anche da noi non succeda lo stesso. Si può anche ritenere invitabile l'invasione straniera, come si riteneva inevitabile avere il raccolto rovinato dalla grandine, ma non è ragionevole sperarla, favorirla, anticiparla. 120
Ci sono persone che vedono nell' immigrazione - tutta l'immigrazione solo benefici economici e culturali: spero abbiano ragione, ma non vorrei che poi si accorgessero d'essere stati miopi, molto miopi. Dicono che la diversità culturale è un bene, ma vogliono un mondo uniformemente multiculturalizzato e la fine di questa diversità, di cui tutti oggi possiamo beneficiare. 22 maggio 2009 Sanità, equità, razzismo. Dicono che il sistema sanitario italiano sia fra i migliori del mondo e infatti arrivano da tutto il mondo per beneficiarne, spesso convinti che le spese per l'assistenza sanitaria siano comprese nell'importo pagato ai trafficanti per farli entrare nel Paese. Per i residenti il discorso è un po' diverso: pagano imposte quando stanno bene e in più tasse quando si ammalano. Sono però previste delle esenzioni , con un criterio piuttosto stravagante - se capisco bene. In Liguria "Bambini sotto i 6 anni - Anziani sopra i 65 anni di età Con redditi familiari fino a € 36.151,98 (£ 70.000.000)" non devono pagare nessuna tassa (ticket). La norma è immutata da prima dell'euro, infatti il valore tondo é in lire. Tutti sanno che da allora i prezzi sono notevolmente aumentati; la gente dice che quello che pagava 1000 lire ora costa un euro, l'Istat dice 0,60. Se quando è stato fissato quell'importo era giusto, per esserlo ora dovrebbe essere non dico 70.000 euro come calcola la gente, ma almeno 43381 come calcolerebbe l' Istat. Invece è rimasto tale e quale: una coppia di pensionati che nel 2000 non pagava tassa ed era ben al disotto del limite, ora é abbiente e deve pagarla, malgrado viva delle sole pensioni, cresciute meno del costo della vita ma oltre quel limite. Un lordo annuo di 70.000.000 di lire è un netto di circa 2200 al mese: c'è chi sta peggio, ma forse una coppia di settantenni che in tutto percepisca qualche euro in più ha difficoltà a spenderne centinaia per cure mediche. Da come è scritto sembrerebbe che non si debba superare € 36.151,98 sia che si tratti di una famiglia di una, di due o di dieci persone: a me pare stravagante, ma forse è solo un modo moderno per attuare l'art.31 della 121
Costituzione e incentivare i divorzi anche fra i nonni. Naturalmente i limiti di reddito suddetti valgono solo per i residenti, con codice fiscale: chi non lo è e non lo ha può benissimo dichiarare il reddito che vuole, certo che nessuno può verificarne la veridicità. Che i residenti vengano trattati peggio degli irregolari non può però essere considerato razzismo, essendo a danno di gente che non ha titolo e tinta per lamentarsene. Si dirà che non sono moltissime le persone penalizzate, ma questo non è motivo per non occuparsene ma piuttosto per rimediare con poca spesa. 28 maggio 2009 Betònega "Te si 'na betònega" si diceva a chi s'intrometteva in cose che non lo riguardavano. Capi di partito e direttori di giornale parlano dei gravi problemi nel Paese discutendo di una certa Letizia o Naomi o Noemi, del come quando perché abbia conosciuto incontrato parlato bevuto un'aranciata con un tale Silvio, provocando le ire della signora Lago. Se Silvio ricorda invece una gazzosa è un bugiardo matricolato. Dicono e non dicono, dicono una cosa e alludono ad un'altra, quello che non è dimostrabile e sempre immaginabile. « Tutto è puro per i puri; ma niente è puro per i contaminati e gl'increduli, perché hanno contaminata l'intelligenza e la coscienza. » (Tito 1,15) secondo Paolo, ma secondo Giulio "a pensar male spesso si indovina", si condanna e si rovina. Se Silvio è un mascalzone lo dicano e lo dimostrino altrimenti lascino in famiglia le beghe familiari. 19 giugno 2009 Non sempre è bene Stupro dopo la discoteca a Milano. Preso un clandestino già espulso Leggo questo titolo e amaramente penso quanto siano frequenti i casi di 122
persone che teoricamente dovrebbero essere nell'impossibilità di commettere reati e invece tornano a commetterli. Una persona perbene rispetta gli altri, si sente in dovere di "non fare agli altri quello che non vorrebbe fosse fatto a se stesso", rispetta le norme per rispetto ai concittadini che le hanno volute e democraticamente ottenute. Chi invece non si sente moralmente tenuto al rispetto di queste norme le osserva solo se non può farne a meno, se vi è obbligato, se l'inosservanza può causargli più male che bene. Se vado di nascosto in un paese straniero violandone le regole, senza remore morali continuerò a non rispettarle: non le riconosco, le sento estranee, non le rispetto, se non vi sono obbligato, e me ne faccio beffe. Se fare una cosa comporta sicura espulsione, non la faccio; se le probabilità che mi scoprano sono una su dieci, la faccio; se sono 1 su due, ci penso; ma se so che il massimo che rischio è avere un foglio di espulsione e restarmene, la faccio e mi diverto anche. Il foglio ricevuto posso buttarlo o farne raccolta, a gara con i miei compatrioti o a testimonianza di quanto sia divertente prendere in giro gli abitanti di quel paese, avere cento ingiunzioni con cento nomi diversi e farmene un baffo. Malissimo che possa andare, vado al mio paese, visito parenti e amici, racconto le mie bravate e torno nel paese straniero, clandestinamente e pronto a fornire un altro nome se mi capitasse di essere scoperto. Analogalmente se, per qualsiasi reato io commetta, ho buone probabilità di: non essere arrestato; se arrestato, essere libero di circolare in attesa del processo; se libero di circolare, non essere processato in tempo; se processato in tempo, essere condannato a pena mite; se condannato, uscire anzitempo dal carcere; se in pratica ho buone probabilità di farla franca o quasi, nulla mi impedisce di fare quello che più mi aggrada. Non sempre è così, può anche capitare che chi non commette alcun reato vada in carcere e vi rimanga per lunghissimo tempo, innocente in attesa di giudizio. Periodicamente poi le carceri "scoppiano". La cosa non può meravigliare 123
se permettiamo a chiunque di venire da noi e molti delinquenti sono attratti dalle possibilità loro concesse: se non finiscono in carcere, continuano a delinquere. Anche la pioggia è un bene per il Paese, ma non quando è troppa o quando diventa grandine. 19 giugno 2009 Fatta la legge "Fatta la legge, trovato l'inganno". Non intendo entrare nel merito della questione; non metterei la mano sul fuoco sostenendo che la persona oggetto delle accuse, insinuazioni, pettegolezzi (gossip) è innocente, ma non la metterei nemmeno per dire che è innocente e veritiero chi accusa, insinua, spettegola. Mi pare tuttavia di capire che se la "legge Alfano" impedisce di eliminare ora e subito l'avversario politico per via giudiziaria, si cerca di ottenere lo stesso risultato per altre vie, non previste e vietate da quella legge. Dove non possono PM, possono MP (Media Pettegoli): bene o male, vero o falso, giusto o sbagliato che sia.
31 luglio 2009 Due modi Una famiglia ha due modi per far quadrare il bilancio: spendere secondo quello che guadagna o guadagnare secondo quello che spende. Quello che vale per la famiglia vale anche per lo Stato: se però spende più di quello che incassa raramente pensa a ridurre le uscite ma trova più comodo aumentare le entrate, non producendo di più ma tassando di più. Ma ci sono anche famiglie cui non interessa far quadrare i conti, spendono più di quanto guadagnino e poi .. qualche santo provvederà. Così si sono comportati i governi italiani in passato, generosi con tutti, pronti a soddisfare tutte le richieste indebitandosi, incassando consensi e lasciando ai posteri i problemi. 124
Ma anche nelle migliori famiglie può esserci un figliol prodigo, che finché se chiede gli viene dato spende e spande senza preoccuparsi del fratello che sgobba e magari criticandolo perché non gli dà sempre più denaro, non sgobba e non si sacrifica abbastanza per consentirgli la dolce vita. Tuttavia anche l'amore fraterno più disinteressato può finire, magari dopo sessant'anni. Non più foraggiato, il figliol prodigo tornerà alla casa del padre, ci sarà grande festa ma poi dovrà cominciare a lavorare o almeno a non sprecare i soldi fraterni. Se qualcuno pensa all'Italia e alle sue regioni, non sbaglia. 6 agosto 2009 Ahi, la Lega! Insiste la Lega nel dire che il Nord versa allo Stato molto più di quanto riceva: non è vero, anche al Nord ci sono cinque regioni che ricevono più di quanto diano. Più o meno questo un giornalista alla TV diceva ed a testimonianza del suo dire prese un libretto e lesse: Umbria, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Liguria. Sarà sicuramente vero, ma una di quelle non è nel Nord e tre sono Regioni autonome che il resto del Nord considera estranee ai suoi problemi e sfacciatamente favorite. Ma anche se - esclusa l'Umbria - le altre vanno compreso nel Nord che chiede più soldi (suoi), si tratta in tutto di 4,2 milioni di abitanti mentre Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna ne contano 23,7. Nel Nord quindi solo il 15% della popolazione riceve più di quanto dia, il 6% se si escludono le Regioni Autonome, chè potrà un po'diminuire ma non annullare l'eccedenza del dato sull'avuto del Nord considerato nel suo insieme. È ovvio che per pareggiare i conti se qualcuno da meno di quanto riceva qualcun altro deve ricevere meno di quanto dia, ma sarebbe bene non esagerare, non considerlo un fatto irreversibile e non dire delle statitistiche solo quello che fa comodo: una mezza verità non è la verità.
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12 agosto 2009 Illegalità diffusa Sono in molti a condannare "l'illegalità diffusa". Solo che sembra talmente diffusa che ognuno può scegliere cosa condannare e cosa accettare a seconda del partito di appartenenza, di convinzioni personali, di opportunismo. C'è chi condanna gli evasori fiscali ma difende i venditori abusivi stanziali o di passo (e viceversa), chi vuole che gli immigrati seguano le procedure senza fare i furbi ma non aspetta il suo turno nelle code (e vicevera), chi se la prende se uno strombazza ma lui getta dove capita cicche carta gomma masticata (e viceversa), chi non sopporta quelli che posteggiano in doppia fila ma non rispetta mai i limiti di velocità (e vceversa). C'è chi deplora coloro che beneficiano di scuole, ospedali, asili pagando meno tasse del dovuto ma pretende che ne beneficino liberamente coloro che non risultano all'anagrafe civile e tributaria. C'è chi mette limiti di velocità o semafori assurdi sapendo che non potranno essere rispettati e potrà incassare multe, chi emana norme che non farà rispettare convincendo molti a non rispettarle, c'é chi tassa i cittadini e spreca il denaro che riceve. E c'è anche chi non rispetta nessuna norma e non condanna l'illegalità diffusa, ci vive dentro come pesce nell'acqua felice che si limitino a condannarla senza eliminarla. Quello che più mi sconcerta è il risultato deludente di tutto il costoso apparatato di legislatori, amministratori, giudici, guardie che vanificano gli uni il lavoro degli altri: fatta la legge trovato il giudice che sa come non applicarla, fissati i termini (abbondanti) di carcerazione preventiva trovato il modo per farli scadere, arrestato qualcuno in flagranza trovata la scusa per lasciarlo libero. E i pochi o tanti che le tasse le pagano hanno l'impressione che i loro soldi siano buttati via. Se qualcuno viene sorpreso in casa, il proprietario non deve pensare che è li per derubarlo, ma in visita di cortesia; se invece lo sorprende che sta rubando può chiedergli gentilmente di uscire, se se ne va senza portar via niente bene altrimenti pazienza: mica gli si può imporre con le cattive di lasciare il maltolto, si rischia che questo si rifiuti e fargli del male e finire 126
in galera senza se e senza ma. Ma il più delle volte questo non succede; l'iniziativa la prende l'intruso che con le buone o le cattive si fa dare quello che gli spetta: per mal che vada se non è un delinquente indigeno gli daranno un foglio di espulsione che ha l'unico difetto di essere troppo ruvido per l'uso che ne farà. Spero avere un po' esagerato, spero. 23 agosto 2009 Qualcuno mi spieghi Ancora una volta - Federico Orlando, Prima pagina, Rai 3 - sento dire che "Prodi aveva tolto l'ICI ai poveri e Berlusconi l'ha tolta ai ricchi" e ancora una volta mi chiedo se sono io che non capisco niente, se mi prendono in giro o se sono ricco a mia insaputa. Vivo in un paese piemontese, in un appartamento acquistato con mutuo, nuovo, 35 anni fa: rendita catastale 862 euro, imponibile 90510, ICI lorda era 407 euro, netta 277. Se non capisco male, con la "legge Prodi" dovrei pagare 277-(90510*1,33/1000) = 157 euro, con la "Legge Berlusconi" niente: risparmio 157 euro. Siccome dicono che Berlusconi ha favorito i ricchi e io sono stato favorito, dovrei considerarmi ricco: infatti godo di una pensione di 450 euro mensili. Ripeto la domanda sperando che il primo che insiste con questa solfa mi dia una risposta: non so fare i conti, sono ricco o mi prendete per i fondelli? Grazie. 24 settembre 2009 Non capisco. Sarà perchè sono stupido, ma non capisco. Non capisco perché se D'Alema o Fini o chiedono risarcimenti per quanto pubblicato dai giornali esercitano una sacrosanta tutela dei loro diritti mentre se lo fa Berlusconi è un attentato alla libertà di stampa. Non capisco perché dicano "un'amalgama mal riuscita" e "la PDL". Non capisco perché si dica che uno ruba tempo ai suoi doveri se per 127
qualche notte si fa gli affari suoi mentre non lo perde se ogni giorno deve preoccuparsi di giudici e avvocati. Non capisco perché se Vespa una volta tanto va in onda in un'ora decente fa scandalo mentre è normale che Santoro e Floris lo facciano sempre. Non capisco perché il venditore che non emette scontrino sia un reprobo se italiano figlio di italiani mentre è un onesto lavoratore se é un immigrato clandestino. Non capisco perché se uno s'intromette in casa mia possa maltrattarmi e andarsene impunemente con la mia roba mentre se mi difendo o cerco di impedirlo finisco in galera. Non capisco perché protestano perché non vengono accolti tutti quelli che fuggono da paesi illiberali e non contro i governi di quei paesi, spesso amici ideologici. E se tutti i cinesi scappano dal loro paese, dove li mettiamo? Non capisco chi dice di condannare l'immigrazione clandestina e poi vorrebbe frontiere aperte e che nessuno fosse considerato immigrato clandestino, irregolare o illegale. Non capisco chi difende l'unità d'Italia ma la vuole senza frontiere, vuole il rispetto della legalità ma ne accetta la violazione da parte delle donne in burqa, di immigrati che arrivano in Italia violando norme e procedure, che lavorano in nero o per la criminalità. Non capisco chi accusa gli altri di razzismo solo perché non appartengono alla sua "razza": non è razzista chi dice che al Nord sono tutti tutti razzisti? Non capisco i giornalisti che appena vengono licenziati fanno un nuovo giornale e poi scrivono che non c'è libertà di stampa, si lamentano delle poche copie vendute (come se una persona normale potesse comprare e leggere tutti i giornali esistenti in Italia), vanno in TV a dire che "sì, i giornali ci sono ma l'opinione la fa la TV". Non capisco quelli che da quindici anni un giorno sì e l'altro pure vanno in TV a dire che Berlusconi vince perché ha le TV senza spiegare perché riesca anche a perdere. Non capisco perché da oltre un anno vadano dicendo che loro avevano tolto l'ICI ai poveri e Berlusconi l'ha tolta ai ricchi (ho chiesto molte 128
volte, ma non ho avuto risposta). Non capisco perché chi non è disposto ad accettare le leggi italiane, che non vuole integrarsi con gli italiani e ammazza le figlie che lo fanno non se ne sta al suo paese. Non capisco chi non vuole il presepe di Natale nelle scuole ma accetta le prostrazioni del ramadam nelle strade. Non capisco perché debbano essere anteposti i diritti di chi non si ritiene soggetto a doveri, non ha mai pagato imposte e contribuito al bene del paese (o lo fa da poco) a quelli di chi lo ha fatto da decenni e prima di lui suo padre e suo nonno. Non capisco perché se non la penso come loro, se non comprendo che hanno ragione e che sono bravissimi devo ritenere che non è perche loro non si spiegano ma perchè io - come la maggioranza degli italiani - sono uno stupido che non capisce niente. Sarà anche vero, ma non mi piace sentirmelo dire 24 ottobre 2009 Bianco e Nero Ci prendono per tonti? Come sempre vale la politica "dei due pesi e due misure": una cosa è sbagliata se fatta da loro, è giusta se fatta da noi. Come fanno a pensare che non si veda l'assoluta analogia tra i casi Berlusconi e Marrazzo, veri o falsi che siano? Se si grida allo scandalo per certe frequentazioni del primo non si può tacere su quelle del secondo, o viceversa; se si parla solo del ricattato nel primo caso non si può parlare solo del ricattatore nel secondo, e vicevrsa. Tutte queste storie mi disgustano, questa "escalation" (termine improprio, visto che si scende sempre più in basso) non mi piace, ma mi piace ancor meno l'assoluta mancanza di coerenza, di obiettività, di imparzialità di giudizio, non mi piace l'arroganza di ritenersi senza peccato e scagliare la pietra, di distinguere il bene dal male in base a preconcetti e all'appartenza politica, di volere infangare senza essere infangati, di vedere da una parte tutto bianco e dall'altra tutto nero. A frugare nel letame ci si sporca e si puzza. Forse è bene che il marcio venga alla luce se serve a liberarcene, ma - per carità - si finisca di 129
predicar bene e razzolar male e il bue la smetta di dare del cornuto all'asino: cose poco probabili, se ho potuto citare proverbi vecchi come il cucco. 17 dicembre 2009 I ritardatari Presto o tardi ci arriveranno. Sono occorsi più di settant'anni per accorgersi che il paradiso dei lavoratori era un'inferno, qualche anno e qualche cadavere innocente per accorgersi che i fratelli erano terroristi, il tempo che gli avversari politici ripetessero i loro errori per vedere che erano errori: hanno bisogno di tempo, di molto tempo ma alla fine ci arrivano. Non ammetteranno la loro responsabilità ma riconosceranno che comportarsi in un certo modo è sbagliato, specialmente quando a quel modo si comportano gli altri, quelli che sicuramente sbagliano. Ci vorrà del tempo ma alla fine capiranno che è meglio essere uniti per amore che per odio, che non è il caso di odiare qualcuno solo perchè è amato da altri ed ha fatto perdere una partita che sulla carta sembrava stravinta. Ci vorrà del tempo e poi si offenderanno se diranno che sono ex antiberlusconiani, come ora qualcuno ritiene offensivo essere detto comunista, magari dopo essere stato per anni dirigente di quel partito e non averne mai denunciato gli errori o gli orrori. Già, se ne accogeranno: tardi ma se ne accorgeranno. E intanto? Intanto "calunniate, calunniate; qualcosa resterà" e forse troppo tardi capiranno che se si fomenta l'odio verso qualcuno, prima gli getteranno in faccia insulti, poi letame, poi un piccolo pesante appuntito duomo ma nemmeno questo potrebbe bastare e qualcuno penserà a qualcosa di più letale, ritenendosi nel giusto perché quella persona era stata avvertita e avrebbe dovuto non opporsi alla prepotenza e ritirarsi in buon ordine per evitare il peggio: e se è cocciuto ben gli sta. Devo avere uno strano concetto della democrazia: penso che ognuno possa esprimere il suo pensiero e permettere agli altri di esprimere il proprio; penso che se non si è capaci di convincere la gente delle proprie opinioni non sempre è perchè è troppo stupida per capirle; penso che non 130
è detto che la maggioranza sia sempre nel giusto e che possa sbagliare, ma ha il diritto di farlo; penso che chi ha i capelli rossi non deve essere perseguitato ma nemmeno può imporre la sua volontà. C'è gente che è convinta di essere sempre nel giusto, di non sbagliare mai e per questo se sbaglia continuerà a sbagliare; gente che mai trova opinioni giuste diverse dalle proprie e, sicura di fare il bene di tutti, ritiene suo dovere imporle agli altri. C'è gente che pensa che più grida o insulta e più ha ragione, diritto di disprezzare gli altri e imporre il proprio pensiero. E c'è anche chi pensa solo al vantaggio che può trarne. Tifavo Bartali, ma non odiavo Coppi, non mi auguravo che cadesse o scoppiasse; a scuola parteggiavo per i Troiani, ma non odiavo i Greci; speravo che la mia squadra vincesse, ma non odiavo le squadre avversarie. Si può essere accomunati dallo stesso amore o dallo stesso odio, ma non è la stessa cosa. Non si dovrebbe odiare il capo di un partito solo perchè non si riesce ad averne uno capace di contrastarlo onestamente. In mancanza di un leader da amare non resta che un nemico da odiare: se non c'è amore e forza resta odio e debolezza. 31 gennaio 2010 Generosità C'è una signora che compare spesso in TV; è una politica con un cognome tipo "Basco" o "Svevo", un cognome che ricorda non so quale nazione. Io la conosco come "la sbessolona", per via di una sua caratteristica fisionomica: lo so che non è bello identificare così una persona, ma non ho molta memoria per i nomi. Dunque questa signora appare sovente in TV e da moltissimo tempo e si agita e grida e interrompe e dice più o meno sempre le solite cose, o meglio, le urla. Fra queste, immancabile, la necessità di aprire le frontiere a chiunque desideri venire a vivere da noi, con mogli, figli, padri, nonni, parenti e affini; tanti affini: tutti i parenti delle tante mogli. La necessità di accoglierli, di dare loro un lavoro, una casa, assistenza medica gratuita, pensioni per i vecchi, asilo e scuola per i piccoli: tutto e quant'altro gli 131
italiani hanno sempre desiderato e raramente avuto. È molto generosa questa signora, penso che nella sua generosità abbia la casa (le case?) piena di queste persone, che le accolga che spenda gran parte del suo non piccolo stipendio statale in questa sua generosa missione e gran parte del suo tempo lo passi in mezzo a loro, magari in vacanza nei loro paesi. 9 febbraio 2010 Ossessione. Se piove, se nevica, se fa freddo, se fa troppo caldo, se c'è nebbia è colpa di Berlusconi e dei meteorologi delle sue televisioni. Se la giustizia è lenta o inaccessibile è colpa di Berlusconi e delle sue mille cause pendenti che la intasano. Se i governi di centrosinistra durano la metà del dovuto è colpa di Berlusconi, della sua ricchezza, delle sue televisioni (e degli italiani che non sanno usare il telecomando). Se Turco e Bindi non sono ministre è colpa di Berlusconi che ne preferisce altre, anche se più giovani e belle. Se i giornalisti Rai diventati presidenti di Regione vanno a transessuali è colpa di Berlusconi che si accapparra le escort. Se qualcuno gli lancia in faccia miniature del Duomo di Milano è colpa di Berlusconi che va a piedi perfino nella sua città. Se Di Pietro strabuzza gli occhi, si agita e straparla in una strana lingua è colpa di Berlusconi che non si è lasciato sfasciare a suo tempo. Se la gente vuole andare in ferie in posti esotici è colpa di Berlusconi che ha dato il cattivo esempio. Se donne e uomini vogliono apparire giovani è colpa di Berlusconi, della sua pelle tirata, dei suoi capelli rinati. Se i politici sono quasi tutti quelli di vent'anni fa è colpa di Berlusconi che è sempre lì e non si rassegna alla sua età (perché lui si e io no?). Se tanti politici e giornalisti di stampa o TV possono prosperare è solo colpa di Berlusconi e della sua esistenza (altrimenti di cosa parlerebbero?). 132
Se viene il terremoto è colpa di Berlusconi che l'ha ordinato per poi fare bella figura. Se ho scritto tutto questo (e potrei continuare) è soltanto colpa di Berlusconi. 16 aprile 2010 Opinioni Si dovrebbe avere rispetto per le opinioni altrui e sopratutto per le proprie. Può succedere che si cambi idea, anzi a volte è un bene che una cosa un tempo ritenuta deprecabile diventi accettabile e viceversa, ma non può essere che questo dipenda solo da chi la fa: se io o tu, se noi o loro. Per rispetto dalle proprie opinioni chi proclama che tutti devono pagare le "tasse" dovrebbe essere il primo a farlo, chi chiede rispetto della Costituzione dovrebbe rispettarla in tutto e non solo nelle parti che gli convengono, quando chiede l'osservanza delle regole deve valere per sè e per tutti. E invece succede che chi chiede il rispetto della Costituzione non voglia limiti alla violabilità della segretezza delle comunicazioni telefoniche (art.15), ignori gli art. 29, 30 e 31 a tutela della famiglia e dei figli o pretenda che nel 1947 i costituenti potessero riferirsi a famiglie gay o, chissà, a famiglie mafiose. Chi si richiama all'art. 3 e alla parità di tutti i cittadini non dovrebbe accettare che una persona possa giudicare e condannare un'altra a meno di non riconoscere la disparità di ruolo, ammettere che giudice, imputato, presidente del consiglio, fattorino non sono la stessa cosa. Chi per anni ha sostenuto che più disoccupati arrivavano meglio era per l'economia non dovrebbe ora lamentarsi del loro numero.
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Succede che chi chiede il rispetto delle regole senza eccezioni s'indigni se un Comune voglia farle rispettare e rifiuti mensa o scuolabus a chi si rifiuta di pagare il dovuto. Se proprio vuole, per non manifestare la propria incoerenza farebbe meglio a saldare il debito senza tanta pubblicità, senza prendersela con i sindaci o con quei cittadini che, già pagando retta per i propri figli, tasse comunali e imposte per il suo lauto stipendio, non sono disposti a farsi carico anche dell'inadempienze altrui. Si dice che queste cose creano disparità umilianti per i bambini. Se il Comune non può fornire a tutti il pasto gratis, mangiare il cibo di mamma può essere considerato un privilegio, ma dipende anche dalla mamma. Io non sono convinto che se tutti mangiano alla mensa non vi siano altre, più gravi disparità: fra chi paga e chi non paga, fra chi arriva in Mercedes e chi in Panda o a piedi, fra chi ha la mamma alla moda e chi in chador, fra chi è ricco e chi vuol sembrarlo. Non so se i genitori morosi vogliono fare i furbi, se considerano il telefonino più importante della mensa, se pensano che spetti ad altri il mantenimento dei figli o se sono bravi genitori in difficoltà, ma per evitare umiliazioni a quei bambini sarebbe preferibile non sventolare in pubblico, per fini politici, la loro vicenda. 7 ottobre 2010 Pretesti. Che chi fa politica aspiri a governare mi pare naturale, specialmente se per decenni non ne ha avuto la possibilità. Mi pare meno naturale che per governare anzichè cercare il consenso degli elettori si cerchi di inventare necessità inesistenti, come quella di cambiare la Legge Elettorale. Che ci sia necessità di un nuovo governo per approvare una nuova legge elettorale mi sembra una colossale montatura: non basta fare una proposta di legge? Se la maggioranza la vota diventa Legge, qualsiasi sia il governo in carica e non credo che solo il Governo possa proporre le leggi. Non serve possedere un autobus per usarlo, basta comprare un biglietto! 134
Certo che se si propone una legge che consenta di votare solo se stessi, consideri ineleggibili gli avversari e nulli i voti dati a loro probabilmente non sarebbe approvata, come non lo sarebbe una che evidentemente si proponesse di danneggiare la maggioranza: per cambiare una legge non è indispensabile un governo ad hoc, basta una buona ragionevole proposta. Se l'inadeguatezza della legge vigente a garantire la durata della legislatura può essere un buon motivo per cambiarla, insistere invece per l'impossibilià di scegliere i rappresentanti mi sembra di più un pretesto. Poter scegliere all'interno delle liste, sempre comunque fatte dai partiti, è come poter scegliere i componenti di un televisore o di un veicolo: uno molto esperto preferisce sceglierli uno per uno e farselo su misura, uno meno esperto sceglierà quello con il maggior numero di componenti preferiti, uno inesperto si accontenta di scegliere quello che gli pare funzioni meglio. Per me non è "assolutamente indispensabile" poter scegliere fra i componenti di un televisore, di un'auto o di una lista elettorale. 9 novembre 2010 Perfetta. Amata, difesa, adorata è la Costituzione della Repubblica Italiana. Così perfetta che ogni ritocco non potrebbe che guastarla. Credo però che, nonostante tanto amore, le copie del documento in mano ai politici si siano macchiate nel tempo o siano copie infedeli. Non mi spiego altrimenti perché chi pretende l'assoluto rispetto della Costituzione ne ignori alcuni passi o ricordi solo altri: escludo che lo faccia deliberatamente, solo per convenienza. Può anche capitare che il testo sia integro e fedele e che lo ricordi perfettamente, ma non coincida con il suo corretto pensiero: non potendo cambiare la Costituzione basta attribuire alle parole l'opportuno significato. Per esempio se la Costituzione dice "Art. 29. La Repubblica riconosce i 135
diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio." sicuramente non si può pensare che i Padri fossero così razzisti da dire quello che sembra evidente. Certamente con "matrimonio" non intendevano dire "Unione tra un uomo e una donna ufficialmente sancita davanti a un ufficiale dello stato civile o a un ministro del culto" (come intendeva mia nonna e come recita il dizionario) ma qualsiasi occasione in cui uomini o donne abbiano a trovarsi insieme. Erano persone molto previdenti e sagge, i nostri Padri Costituenti. 18 novembre 2010 Ministri e misteri. Chissà perché se cade un muro (vecchio) tutta la responsabilità è del ministro mentre se viene catturato un capo camorra (Iovine) nessun merito va al ministro: misteri napoletani. Chissà perché se Tizio convince qualcuno a lasciare Caio è cosa buona e giusta mentre se Caio convince qualcuno a lasciare Tizio è spregevole campagna acquisti da calciomercato o da foro boario: misteri romani. Chissà perché ora vogliono un governo per cambiare la legge elettorale mentre quando erano al governo non l'hanno cambiata: misteri elettorali. Chissà perché dicono che le cose vanno male perché B ha governato 8 anni negli ultimi 10 e non dicono 2 negli ultimi 4 o 9 negli ultimi 16 o magari 9 negli ultimi 62: misteri frazionari. (Elez.vinte: 1948 ...., 1994 B, 1996 A, 2001 B, 2006 A, 2008 B) Chissà perché se pensano che il nord non accetta i meridionali è razzista mentre se li accoglie è mafioso: misteri padani. Chissà perché i politici affermano quello che vogliono gli italiani invece di chiederglielo; chissà perché molti del PD dicono la PDL (Popolazione della Libertà?); chissà se le coppie nell'arca di Noé erano gay: misteri 136
vari. 9 dicembre 2010 Sogno Io ho un sogno: il ritorno di un governo amato, Giuliano Amato. Sogno di riscuotere un credito, di ricevere un bonifico sul mio conto in banca e potere l'indomani pagare certi miei debiti, sogno di svegliarmi alla mattina e sapere dal giornale radio che nottetempo il Dottor Sottile ha prelevato una percentuale dal mio conto e da quello di tutti i cittadini italiani - il suo era momentaneamente chiuso - per risanare la finanza pubblica. Ora sento che l'Italia è in grave crisi, che c'è bisogno di un governo che vi ponga rimedio, di un governo che il popolo non sceglierebbe ma che per il suo bene gli deve essere imposto. Si parla di un governo ammazzaporcellum, un governo di tregua, di transizione, di responsabilità e temo che possa tornare un Amato. Temo che il sogno, che l'incubo diventi realtà: mi devo preoccupare? 10 dicembre 2010 Perché? Perché devo vivere in un paese così complicato? In un Paese che tutti dichiarano non normale contrapponendo anomalia ad anomalia? Un Paese dove chi ha "governato" per due anni facendo lo slalom fra le opposte esigenze dei suoi sostenitori lo rinfaccia agli avversari, dove chi governa non può decidere e chi può decidere non governa, dove l'arbitro è uno dei giocatori, dove sembra scandaloso chiedere il voto del popolo quando chi dal popolo ha avuto il mandato (altra parola impronunciabile) non è più in grado di governare, dove dei deputati eletti con lo stesso sistema elettorale alcuni sono perfettamente legittimati a parlare a nome del Paese mentre altri parlano a nome del padrone, dove la Costituzione - giusta o sbagliata che sia - è sempre letta solo nella parte a favore delle proprie opinioni, dove ai poli nord e sud si aggiunge il polo equatoriale (positivo, 137
negativo e presa a terra), dove una cosa per quanto ingiusta è giusta se si va in TV o sui tetti o si è in tanti e viceversa, dove la giustizia non trova il tempo per far giustizia perché impegnata a far politica, dove uno non spala la neve davanti casa se non c'è un finanziamento pubblico che insegni come impugnare la pala o si chiude un rubinetto senza "risorse", dove i dipendenti pubblici si sentono padroni del pubblico, dove il medico che salva qualcuno dall'etilismo acuto è responsabile delle di lui future bevute, dove chi per bontà raccoglie una volta la cicca (o rumenta) altrui dovrebbe farlo per sempre, dove per fare una legge ordinaria ci vuole un'eternità - due assemblee che fanno le stesse cose e mille persone - e aggiornare la Costituzione è impensabile.
13 dicembre 2010 Per il bene del Paese. I politici litigano con gli avversari e con i compagni di lista: non vogliono, non possono, non sanno convivere, trovare un accordo, accettare le decisioni della maggioranza e personali sconfitte. Se sono minoranza nel partito ne creano uno nuovo. Ma mai nessuno che non dica di volere il bene del Paese e di agire per questo. Per molti di loro il Paese è mal governato, ma non si deve chiedere cosa ne pensa il popolo: un po' perché è stupido e un po' per colpa della legge elettorale il popolo non sa o non può scegliere il meglio. Niente votazioni quindi, ma fare un governo estraneo a politici e popolo, un governo di tecnici che faccia il bene del paese, che imponga al malato le medicine odiate, che lo salvi volente o nolente, come un padre fa col minore. Se davvero vogliono disinteressatamente solo il bene del paese chiedano alla Germania di mandarci un buon governo (e magari anche bravi magistrati) e - approvata la necessaria legge delega totale - se ne vadano tutti a casa senza stipendio e senza pensione. Sarebbe un ottimo governo tecnico, tecnica tedesca.
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21 gennaio 2011 Morra cinese Morra cinese. Possibilità: SASSO (pugno chiuso) CARTA (mano aperta) FORBICE (due dita divaricate) Regole: 1. SASSO prevale su FORBICE, perché la forbice non può tagliare il sasso; 2. FORBICE prevale su CARTA, perché la carta è tagliata dalla forbice; 3. CARTA prevale su SASSO, perchè il sasso è avvolto dalla carta. Democrazia Italiana. Poteri: Legislativo (PARLAMENTO) Giudiziario (MAGISTRATURA) Esecutivo (GOVERNO) Regole: 1. PARLAMENTO prevale su GOVERNO, perchè può negargli la fiducia; 2. MAGISTRATURA prevale sul PARLAMENTO, perché interpreta le leggi.
1 febbraio 2011 Basta che ... 139
Affermano e confermano che non vogliono le elezioni, che serve un governo ammazzaporcellum; ma basta che lui dica che non vuole le elezioni e subito loro le vogliono. Affermano e confermano che il governo non vuole il dialogo e che non si occupa dei problemi del paese; ma basta che lui dica che vuole il dialogo e affrontare i problemi del paese e subito loro non lo vogliono. Affermano e confermano che vogliono che si dimetta e che vada a casa; ma, chissà, basterà che lui lo faccia e subito gli chiederanno di tornare, per riavere qualcosa da dire. 13 marzo 2011 Giustizia. Si dice che per il magistrato c'è l'obbligo dell'azione penale. Per l'automobilista c'è l'obbligo di non passare col rosso, se non rispetta l'obbligo e passa col rosso rischia almeno una multa; il magistrato che non rispetta l'obbligo e accantona la pratica magari per andare in ferie, cosa rischia? Se c'è tanto arretrato e tanti reati restano impuniti mi viene da pensare che qualche volta quest'obbligo non viene rispettato, senza sensi di colpa e senza conseguenze per l'inadempiente. Si dice che con questo Parlamento non di "eletti" ma di "nominati" non è prudente affidare ad esso la scelta dei criteri di priorità delle azioni penali, meglio lasciarla ai magistrati: questi saranno anche tutti perfetti, tutti coscienziosi, tutti onesti, tutti dediti ad "amministrare la giustizia in nome del popolo", ma da chi sono stati "eletti"? Il popolo non ha scelto i singoli parlamentari, ma ha potuto scegliere fra le liste proposte dai partiti: è come scegliere un'auto fra varie marche e modelli senza poter scegliere le componenti. È sempre una scelta: se un partito o un'auto non dà fiducia non si sceglie. I magistrati invece sono come l'auto aziendale, devi tenerteli così come sono e accontentarti di quello che passa il convento.
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31 marzo 2011 Ipocrisia "Abbiamo la Costituzione più bella del mondo" ha affermato quella signora che partecipa a quante più può trasmissioni televisive, spesso interrompendo gli altri e sempre infuriandosi se viene interrotta, spesso offendendo gli avversari e sempre sentendosi offesa. Costituzione, Europa, ONU, Chiesa, Solidarietà, Famiglia sono da molti ipocritamente osannati quando quello che dicono o fanno gli piace e ignorati o peggio quando dicono o fanno cose gradite da altri ma non da loro. Hanno manomesso la Costituzione ma non vogliono che altri la tocchino, la considerano "la più bella del mondo" ma volutamente ignorano che tutela la famiglia "fondata sul matrimonio" ed escludono magistrati e giudici da "tutti i cittadini ... sono eguali davanti alla legge". Dicono e ripetono che siamo Europa e dobbiamo comportarci come quei Paesi europei che fanno quello che la loro parte desidera non come quelli che così non fanno, pronti a insorgere se l'Italia non si adegua all'Europa silenti se lo fa un altro stato: Europa è una solo quando ad essi conviene. Vedono nell'ONU il massimo del diritto e della giustizia e ignorano volutamente che la maggioranza dei suoi componenti sono Paesi in cui Giustizia e Democrazia non sono inappuntabili, dicono che senza il benestare dell'ONU non si muove un dito e volutamente dimenticano d'avere bombardato "umanamente" senza, non ricordano che la Libia di Gheddafi è membro del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Tutti a citare la Chiesa quando dice qualcosa che loro approvano e a lamentarne l'ingerenza quando coerentemente dice cose per loro fastidiose. Per solidarietà chi fatica deve dare parte del suo guadagno a chi non ha ma non parte della sua fatica a chi non la fa, e sono quasi sempre gli altri a dover essere solidali. La famiglia è considerata una quando torna a suo danno e divisa quando avrebbe vantaggio ad essere considerata una: e nessuno se ne preoccupa. 141
Costituzione, Europa, ONU, Chiesa, Solidarietà, Famiglia possono essere giudicati, ma con un po' di coerenza e accettando il diverso giudizio altrui 1 aprile 2011 Lettera a una conosciuta Gentile Signora Onorevole, tante volte l'ho vista in trasmissione televisive e tante volte l'ho sentita parlare con passione di accoglienza: le sottopongo un'dea che sono certo condividerà. Quando nei programmi televisivi per farla riconoscere e ricordare mettono il suo nome e cognome, faccia aggiungere anche l'indirizzo di casa (o delle sue case, se ne ha più d'una). Avendo occasione di passare dalle parti di una di quelle, io e una decina o cinquantina di amici potremo venire a casa sua e godere della sua accoglienza. Non so quando questo succederà e nemmeno in quanti saremo: dipende dalle circostanze e dal meteo. Ma a lei sicuramente basta questa anticipazione e siamo certi che troveremo vitto e alloggio decente per tutti e magari anche l'abbonamento al locale servizio di trasporto pubblico. Non so nemmeno quanto ci fermeremo, ma sono certo che potremo restare da lei tutto il tempo necessario. Io e i miei 10 o 50 amici siamo sicuramente più poveri di lei e - se non ho capito male il suo pensiero - lei ci dice che i poveri hanno diritto di essere accolti dai più ricchi e così siamo certi di avere dignitosa accoglienza senza altro preavviso e senza mostrare documenti, non come ha fatto il governo italiano a Lampedusa. Certamente la sua abitazione è senza serrature alle porte, aperta a tutti, italiani e stranieri: so che è piemontese e penso abbia una casa in Piemonte. Il Piemonte confina con la Francia e quindi la sua casa sarebbe l'ideale per quei tunisini che vorrebbero andare lì: sono venuti in Italia convinti di arrivare in Europa, ma Sarkozy non la pensa allo stesso modo. Se accetterà gli inviti a trasmissioni televisive solo a condizione che mettino anche l'indirizzo, lo faranno e tutti saremo felici di godere della 142
sua magnifica accoglienza e ospitalità e magari - se anche lei ci sarà sottoporle alcuni problemi certi che li vorrà affrontare con la consueta passione anche se non riguardano solo i migranti.
5 aprile 2011 Fole Sento asserire che il reato di clandestinità è un'esclusiva italiana, una specialità bossiana sconosciuta nel resto del mondo. Sarà come dicono, ma trovo in Wikipedia: "Nell'agosto del 2009 anche in Italia è entrato in vigore il reato contravvenzionale di immigrazione clandestina, reato già previsto in ordinamenti giuridici di altri stati europei quali ad esempio Gran Bretagna, Francia e Germania[5], seppure con delle sostanziali differenze." Sento asserire che la clandestinità non può essere un reato, perché non si può considerare reato uno "status", una situazione in cui uno si trova. Sarà come dicono, ma per trovarsi nello "status" di clandestino in Italia uno vi entra illegalmente o non ne esce quando scade il permesso di soggiorno: ha fatto qualcosa che non doveva fare o non ha fatto qualcosa che doveva fare. Sarebbe come dire che se Tizio spara a Caio e quando arriva la polizia Caio è già morto non c'è reato perché Tizio lì con la pistola in mano si trova nello "status" di presunto omicida (1). Se si vuole essere ritenuti credibili forse sarebbe bene astenersi dal raccontar fole. --------------(1) Sembra acclarato che non sia reato rubare o rapinare ma solo opporsi a che questo avvenga 15 aprile 2011 Smettiamola Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci in giro, di lamentare che non si affrontano i problemi del paese e parlare sempre di Berlusconi, 143
solo di Berlusconi, nient'altro che di Berlusconi. Smettiamola di essere astiosi, rancorosi, rabbiosi, invidiosi, sospettosi; smettiamola di odiare, di scambiare il male di Berlusconi per il bene del Paese e viceversa, si provi a valutare se una cosa è bene o male, senza preoccuparsi se sia un bene o un male per Berlusconi, finiamola con questa ossessione. Finiamola di pensare che una norma può andar bene per un Chirac o Ciampi o Prodi, ma non può andar bene per Berlusconi. Se si vuole che nessun governo governi è giusto ostacolare qualsiasi cosa che permetta di governare, altrimenti si approvi o si proponga una norma sensata che lo consenta a chiunque ne abbia democraticamente diritto. Se si scopre che il pilota di un aereo di linea è un ladro, forse è opportuno non arrestarlo quando è in volo ma quando arriverà a terra: finisca il suo lavoro, poi verrà arrestato, processato, condannato. La Giustizia farà il suo corso, con qualche ora di ritardo per un pilota d'aereo, con qualche giorno di ritardo per un comandante di nave, con qualche settimana di ritardo per un astronauta in orbita, con qualche anno di ritardo per un capo di governo: la Giustizia può attendere, specialmente in un paese dove attendere giustizia sembra sia la regola. Se invece si pretende di arrestare il pilota mentre sta facendo il suo lavoro, è normale che egli cerchi di evitarlo e sarebbe da irresponsabile se non lo facesse. Smettiamola di fare politica non con argomenti politici ma con pettegolezzi mondani, di non contare sul giudizio e il voto degli italiani ma su quello dei giudici, smettiamola con le furbizie reiterate per poi denunciare le reiterate controfurbizie, smettiamola di cassare ogni ragionevole soluzione per costringere o a tradire il mandato popolare o a cercare una nuova soluzione e poter dire che si fanno solo leggi ad personam, smettiamola con gli attacchi ad personam protestando per le difese ad personam. Capisco che non sia bello dopo l'eliminazione di tutti gli avversari conosciuti trovarsi inaspettatamente contro un estraneo e per di più vincente; ci si rimane male, malissimo, ma sono passati tanti anni e non giova invecchiare continuando a rodersi il fegato, ad avercela con lui, ad addossargli tutte le colpe. 144
Proviamo a rinsavire, ad ammettete che in democrazia si può vincere o perdere, essere al governo o all'opposizione, che le urne elettorali e non le aule giudiziarie sono la via al diritto di governare. Se ogni giorno uno suona il campanello di casa è un tormento anche se ogni volta se ne scusa. Non si può fingere che non sia un tormento se uno non può dedicarsi appieno al suo lavoro perché continuamente indagato, accusato, processato: anche se ogni volta poi viene assolto, questo non rende la cosa normale e giusta. Smettiamola di approvare l'ingerenza della magistratura nella politica e il danno all'equilibrio democratico solo perché ora riguarda altre persone. Si finisca di spargere letame e lamentarsi della puzza, di giustificare le proprie incapacità, i propri insuccessi col fatto che Berlusconi è padrone di TV e giornali, come se fosse l'unico, come se non ci fossero TV e giornali che potrebbero combattere le sue idee invece di combatterlo come persona, come il male personificato. Non è colpa o merito delle TV, il difetto è nel "soramànego", non nel mezzo ma in chi lo usa: non basta avere accesso alla TV, bisogna anche avere qualcosa da dire, qualcosa che non sia il solito mantra ripetuto all'infinito da tutti, una litania. Che si ritenga Berlusconi l'origine di tutti i mali lo sanno anche i bambini di 13 anni, anche i sassi; ma poi? Che si voglia che Berlusconi se ne vada alle Bahamas o in qualsiasi sua casa lontano dall'Italia lo sanno tutti, ma smettiamola di pensare che qualsiasi mezzo vada bene per ottenere questo fine, di tifare contro l'Italia e di gioire se perde perché perde anche Berlusconi. E smettiamola di pensare che sia la gente così stupida da non capire quando invece si è incapaci di dire cose sensate e comprensibili o sperare che non capisca quando la si vuole ingannare. 20 aprile 2011 Verità ingannevoli Da qualche tempo non si perde occasione per rinfacciare l'inerzia degli avversari affermando "negli ultimi dieci avete governato per otto anni". Affermazione vera ma ingannevole, perché se si cambia il riferimento si hanno altre verità come evidenzia la sottostante tabella in cui: 145
Da = anno di riferimento, aprile Anni = anni trascorsi GCS = anni di governo Centrosinistra GCD = anni di governo Centrodestra, Berlusconi GCD% = percentuale GCD/Anni LCS = legislature di centrosinistra LCD = legislature di centrodestra LGD% = percentuale LCD/(LCS+LCD) Da Anni 2010 1 2009 2 2008 3 2007 4 2006 5 2005 6 2004 7 2003 8 2002 9 2001 10 2000 11 1999 12 1998 13 1997 14 1996 15 1995 16 1994 17 1990 21 1948 63
GCS GCD GCD% 0 1 100% 0 1 0 2 100% 0 1 0 3 100% 0 1 1 3 75% 1 1 2 3 60% 1 1 2 4 67% 1 2 2 5 71% 1 2 2 6 75% 1 2 2 7 78% 1 2 2 8 80% 1 2 3 8 73% 2 2 4 8 67% 2 2 5 8 62% 2 2 6 8 57% 2 2 7 8 53% 2 2 7 8 56% 2 3 7 9* 53% 2 3 .. 9 43% .. 3 .. 9 14% .. 3
LCS LCD LCD% 100% 100% 100% 50% 50% 67% 67% 67% 67% 67% 50% 50% 50% 50% 50% 60% 60% nv nv
Scegliere il riferimento ai 10 anni mi pare strumentale e ingannevole - a meno che non si ritenga che davvero tutti i mali dell'Italia abbiano inizio 146
nel 2001 - e offensivo pensare che la gente non lo capisca. Se si escludono gli ultimi tre anni, qualsiasi altro riferimento comporta una percentale inferiore sia confrontando gli anni in cui si è governato sia confrontando il numero di legislature in cui si era maggioranza: se poi le legislature non durano cinque ma due anni non lo si deve imputare all'avversario ma alla propria incapacità. * Dopo le Elezioni Politiche 1994 si sono avuti i governi Berlusconi (8 mesi) e Dini (14 mesi)
25 giugno 2011 Se fossi Napoli: da vent'anni governata del centrosinistra, da vent'anni immersa periodicamente nei rifiuti. Di tanto in tanto un tale che governa l'Italia ma non la città si assume il compito di risolvere l'emergenza, lo fa, l' emergenza finisce e il problema torna nelle mani degli amministratori locali, il problema non viene risolto e torna l'emergenza. Se fossi napoletano alla prima occasione avrei cercato di cambiare gli amministratori: non ero certo che i nuovi avrebbero risolto il problema, ma ero certo che i vecchi non l'avevano risolto. L'occasione viene, si fanno l'elezioni e si sceglie sì di cambiare, ma sempre restando nel centrosinistra, anzi preferendo quelli che più di tutti impedivano la soluzione del problema, quelli che non vogliono le soluzioni che nel resto d'Italia, nel resto d'Europa, nel resto del mondo civile consentono di smaltire vantaggiosamente i rifiuti. E ci si vanta pure di avere dato uno schiaffo (metaforico) a quel tale che se non altro risolveva l'emergenza. Gli si dà uno schiaffo e ci si meraviglia che non porga l'altra guancia, ci si scandalizza che non provveda alla nuova cronica emergenza. E poi ci sono quei cattivoni del Nord che - da fessi quali sono - fanno raccolta differenziata, costruiscono nel loro territorio inceneritori e potrebbero benissimo mostrare solidarietà ai furbi che queste cose non le vogliono fare: e invece no, rifiutano la "solidarietà" napoletana, i rifiuti solidi urbani di Napoli. 147
Credo che laggiù si dica "passata la festa, gabbato lo Santo" e "cà nisciuno è fesso": attenersi a questi proverbi non mi pare molto encomiabile, ma io non sono napoletano. Se lo fossi direi "Chi è causa del suo mal pianga se stesso".
11 settembre 2011 Cartago delenda est! Oggi è una bellissima giornata, ma Berlusconi deve dimettersi! Domani ci saranno bruttissimi temporali, Berlusconi deve dimettersi! Il Napoli vince il Cesena, ma Berlusconi deve dimettersi! Avremo una vendemmia strepitosa, ma Berlusconi deve dimettersi! Forse non sarò credibile come Mariano Rajoy Brey, ma Berlusconi deve dimettersi! Obama ha le sue gatte da pelare, Berlusconi deve dimettersi! In Giappone c'è un terremoto, Berlusconi deve dimettersi! Al Cairo assaltano l'ambasciata israeliana, Berlusconi deve dimettersi! Nelle Haway un vulcano è in eruzione, Berlusconi deve dimettersi! Anche nel mio partito può esserci qualche mela marcia, ma Berlusconi deve dimettersi! Non so chi sta vincendo la Vuelta, ma Berlusconi deve dimettersi! Ho mangiato un'ottima zuppa di pesce, ma Berlusconi deve dimettersi! P.L.B. & C. 13 settembre 2011 Vero o falso? Oggi l'ha detto l'on.Francesco Boccia nella trasmissione Ominibus de La7, ma sono tre anni che qualcuno lo ripete. Per l'ennesima volta ho sentito dire "Berlusconi ha tolto l'ICI ai ricchi, ai poveri l'aveva già tolta Prodi", per l'ennesima volta mi chiedo e chiedo se grazie a Prodi non pagavo più d'Imposta Comunale sugli Immobili in quanto povera o se ero 148
ricca e dovevo continuare a pagare. I dati erano: I.C.I. lorda € 408, I.C.I. dovuta € 278, pensione mensile € 450. Gradirei che quando a qualcuno verrà voglia di ripetere e ribadire l'affermazione svelasse finalmente l'arcano, rispondesse alla mia domanda, mi facesse capire che quanto dice è vero o almeno tacesse se è falso. 16 settembre 2011 Di male in peggio Il presidente del consiglio deve essere d'esempio ed evitare comportamenti scandalosi: ma se non devo scandalizzarmi di Vendola, Concia o Grillini perché dovrei scandalizzarmi di Berlusconi? Forse lo scandalo sta nel fatto che preferisce le donne agli uomini? Sarò all'antica ma non preferirei avere come esemplare presidente del consiglio l'attuale presidente della Puglia, sperando di non scandalizzare troppo per questo la parte migliore del paese. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, ma la privatezza, l'intimità del presidente del consiglio deve essere meno tutelata di quella dei comuni cittadini: tutti eguali senza eccezioni, eccetto quelle a suo danno. Lasciamo che i magistrati facciano il loro lavoro, chi lavora sbaglia, chi sbaglia paga, chi paga impara e cerca di non sbagliare: se sbagliano i magistrati pagano gli altri. Centomila intercettazioni per trovare 30 presunte puttane, non mi par giusto che siano i cittadini a dover pagare per le curiosità pettegole di magistrati: se le possono fare e non possono farne a meno se le paghino loro, lo Stato rimborsi solo quelle di qualche utilità per la giustizia. Bersani può sapere quello che fa sua moglie ma non quello che faceva Penati ma, a pensar male, potrebbe anche essere il contrario. 149
Se si vende qualcosa senza licenza si è venditori abusivi, se si vende senza scontrino si è evasori. Quelle signore che vendono sesso dovrebbero essere multate perché non rilasciano scontrino. Sarebbe meglio che multassero loro invece dell'esercente che regala una caramella al bambino, ma forse le signore esercitano fuori dell'orario di servizio dei finanzieri. 22 settembre 2011 Berlusconi deve dimettersi (seguito) 22 settembre 2011 Borsa, Milano ancora in rosso, Bersani sa benissimo il perchè: Berlusconi non si dimette. Seduta nera per la Borsa di Milano, con un calo del 4,62% dell'indice All Share e flessione del 4,52% del Ftse Mib: Berlusconi si deve dimettere! Parigi: il CAC40 ha ceduto il 5,25%, Berlusconi si deve dimettere. Londra: l'indice Ftse-100 ha chiuso in picchiata del 4,67%, Berlusconi si deve dimettere. Francoforte: l'indice DAX ha perso il 4,96%, Berlusconi si deve dimettere. Sarkozy, Cameron, Merkel ringraziano. 1 novembre 2011 5 su 5½ Cinque anni negli ultimi cinque e mezzo, tanto avrebbero potuto governare se solo ne fossero stati capaci. 150
E danno lezioni di come si dovrebbe governare e dicono che un loro governo godrebbe di più fiducia e che saprebbero risolvere tutti o quasi i problemi dell'Italia. Sarà così, ma se possono dire - e non mancano mai di ripeterlo - che gli altri hanno governato per 8 anni negli ultimi dieci è solo perchè quando potevano governare loro hanno dimostrato di non esserne capaci .
13 novembre 2011 Qualcuno da odiare. A Berlino non c'era più il muro, l'URSS era in sfacelo, gli USA non erano più un odioso nemico, i nemici di classe erano sempre meno e in Europa i partiti fratelli diventati obsoleti e inutili sparivano. Da noi no: la magistratura aveva ben fatto il suo lavoro, i partiti avversari erano svaniti, la vittoria era più che certa. E quello s'inventa un nuovo partito, la vittoria sfuma ma i compagni restano uniti: c'è ancora qualcuno da odiare, qualcuno da abbattere. In 17 anni le hanno provate tutte: con i pm, con i mafiosi pentiti, con la TV, con le prostitute, con le piazze, con il miniduomo, con i parlamentari, con i giornali italiani, con la stampa estera, con gli attacchi terroristici in America, con il terremoto in Italia, con il maremoto in Giappone, con gli sbarchi a Lampedusa, con i nomadi rumeni, con l'immondizia a Napoli, con l'Etna in Sicilia, con la quercia, con l'ulivo, con la margherita, con i comici, con i seriosi, col pettegolezzo, con le intercettazioni, con l'eccezioni ad personam, con questo no: lo tutela, questo sì: lo sputtana, con l'Italia fa schifo: c'è lui, eccetera. Chissà se erano tentativi reali o solo finti perché sotto sotto la sua esistenza faceva comodo, li teneva uniti e se lo abbattevano si affrettavano a farlo tornare, vedi ultimo governo Prodi. Ma ora sono tutti felici perché con una grave crisi internazionale sono riusciti a eliminarlo forse definitivamente. I vecchi nemici di classe sono diventati alleati, forse quando qualcuno diceva "abbiamo una banca" pensava alla BCE. Non so come siano riusciti a provocare la crisi, ma ne sono entusiasti: ora dovrebbero essere altri a togliere le castagne dal fuoco, poi qualcuno da 151
odiare arriverà. Intanto cantano vittoria e vogliono il 12 novembre festa nazionale, festa della liberazione, dalla democrazia e dalle sue regole. 17 novembre 2011 I costi della politica. Dimezzare il numero dei parlamentari richiede una riforma costituzionale e tempi lunghi. Con un po' di buona volontà e amor patrio, in due e due quattro si arriva allo stesso risultato economico dimezzando indennità e privilegi. Se il provvedimento magari vale per tutte le cariche politiche, non solo si ha un buon risparmio ma si disincentiva la corsa a quelle cariche e si riduce automaticamente il numero degli aspiranti e dei beneficiari. Se poi si riducono le indennità alla metà della metà, quasi sicuramente chi si dedica alla politica lo fa solo per il bene del paese e gli si può credere se lo dice onestamente. Non penso però che chi, pur di assicurarsi un immeritato vitalizio, di fatto non vuole le elezioni e ci addebita ulteriori spese, ricorrendo a terzi ben pagati per farci ben pagare senza sporcarsi le mani, possa arrivare a tanto. Mi pareva che si deprecasse l'eccessivo ricorso alle costose consulenze esterne ma per il bene del paese non ci si bada, se continuano ad essere solo gli altri a pagare. Non potevano fare da soli quello che faranno sotto tutela? O sono come quei bambini che hanno bisogno della mamma per giocare senza litigi? Dicono che per il bene dell'Italia il PD abbia rinunciato alle elezioni anche se i sondaggi lo davano vincente, ma forse è proprio per paura di vincere. 1 dicembre 2011 Vitalizi, la rivolta degli onorevoli "C’è chi se la prende con Fini e Schifani «che hanno deciso la stretta all’insaputa di tutti», chi minaccia cause e ricorsi, chi di dimettersi subito per evitare la scure dei tagli, chi tuona contro gli «ex parlamentari» che non pagheranno pegno e chi con il governo che «si è intromesso violando la sacra autonomia delle Camere». 152
Basta farsi un giro tra Camera e Senato e la casistica dei malumori per l’annuncio di un giro di vite sui famigerati vitalizi si allunga ora dopo ora: e dà l’idea della rivolta che scuote la nuova categoria che da ieri alberga nei Palazzi, quella dei peones «indignados»." (da LaStampa) Naturalmente tutta questa rivolta, questa indignazione è solo per il bene del Paese 30 dicembre 2011 Perché dovrei crederci? Perchè mai dovrei credere a chi due mesi fa diceva che lo spread saliva e la borsa scendeva solo perchè il capo del governo era un'inaffidabile macchietta e che via lui tutto sarebbe andato a gonfie vele in tutti i paesi, isole comprese, se vedo che così non è. Perché mai dovrei credere a chi per anni ha detto "noi l'ICI ai non ricchi l'avevamo già tolta" se mai ha voluto spiegarmi come e perché mi sbagliavo a ritenerlo falso. Perché mai dovrei credere a chi dice "loro hanno governato 8 anni negli ultimi 10" e per ingannarci non dice "3 negli ultimi 5" o 10 negli ultimi 65 della Repubblica o 150 dello Stato italiano. Perché mai dovrei credere a chi dice di volere tutelare la famiglia se lascia in vigore norme che la penalizzano (es.: sommare i redditi familiari per escludere da benefici e non le spese familiari per consentirli). Perchè mai dovrei credere a quelli che dicono di volere tutelare i più deboli se non fanno nulla per non impedire di avere agevolazioni fiscali a chi è troppo povero per avere un'imposta da cui detrarle. Perché mai dovrei credere a chi dice di non mettere le mani nelle tasche 153
degli italiani se poi permette ad altri di farlo. Perchè mai dovrei credere a chi dice che gli italiani non trovano lavoro se poi afferma che necessitano forestieri per fare i lavori da fare. Perchè mai dovrei credere a chi dice che l'Italia ha bisogno dei forestieri se poi questi si vedono in giro a chiedere l'elemosina, a vendere droga, a prostituirsi o commettono furti e rapine: se sono questi i lavori che gli italiani non vogliono più fare meglio per tutti, ma non vedo necessità di rimpiazzi. Perchè mai dovrei credere a quelli che lamentano il sovraffollamento delle carceri se poi vorrebbero importare anche i peggiori delinquenti. Perché mai dovrei credere a chi dice che non ci sono i soldi per fare questo e quello di utile se poi ci sono per fare quello e questo di inutile, che non bastano per le cure sanitarie agli italiani se poi si regalano a chiunque altro, che non ci sono per i trasporti urbani se poi ci sono per il trasporto in e dall'Italia dei forestieri. Perchè dovrei credere a quelli che si fanno lautamente pagare per essere i nostri rappresentanti e quando viene il momento di dimostrare quanto valgono si tirano indietro e lasciano che siano i non eletti a rappresentarci e a decidere del nostro destino. Perché mai dovrei credere a chi parla di lotta all'evasione fiscale se poi vuole solo aumentare le imposte dove e a chi già le paga per permettere agli altri di continuare ad avere stipendi pubblici e non pagare imposte. Perché dovrei credere al prof. Monti quando dice di fare manovre "SalvaItalia" e "CresciItalia" se poi dà solo maggior lavoro a "EquiItalia", ente di cui non mi è chiaro se EQUI richiami equità o sia acronimo di "Esoso QUanto Ingiusto"
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31 gennaio 2012 Ci prendono in giro? Il grande sacrificio dei parlamentari: accantonare per il futuro gli aumenti che per legge (fatta da loro) gli sarebbero spettati adesso. Questo mi par di capire sia il risultato dopo commissioni ad hoc, complicati indagini e difficili calcoli: avevano bisogno di mesi di tempo per riuscire a trovare il modo di fregare gli italiani. È vero che l'importo cui "rinunciano" è molto di più di quello (tardivo e inadeguato) cui io devo rinunciare per il non adeguamento della mia pensione al costo della vita, ma quello che per loro sarebbe stato solo un accessorio per mia moglie sarebbe triplicare la sua pensione netta. E nemmeno si vergognano di chiederle ulteriori sacrifici: la democrazia costa, dicono. La domanda é: se gli evasori per viver bene rubano agli italiani, loro cosa fannno? 3 febbraio 2012 Due conti. 1200 è la retribuzione netta mensile di un operaio; 1200 x 13 = 15600 è la sua retribuzione netta annua (se gli va bene). 30000000 è la residua somma per le spese elettorali di un partito che non c'è; 30000000 / 15600 = 1923 sono i corrispondenti anni di lavoro di un operaio; 1923 / 40 = 48 vite lavorative corrispondenti. 13000000 è l'importo preso per sè dal tesoriere del partito che non c'è; 13000000 / 15600 / 40 = 21 sarebbero gli operai cui quell'onest'uomo avrebbe rubato il guadagno di 40 anni di lavoro, tutta una vita. Il tesoriere del partito che non c'è è stato espulso dal PD: il PD sarà anche il partito degli onesti, ma di questo passo - espulsione dopo espulsione 155
saranno sempre meno. 5 febbraio 2012 Legge elettorale Se ne parla da molto tempo e ognuno ha la sua proposta. Una formula è tanto più gradita quanto più invisa agli avversari, tanto più osteggiata quanto più ad essi gradita, magari la stessa formula in tempi e situazioni diverse: così non troveranno mai l'accordo. Fra tante proposte una in più non può far danno. Eccola. Se ci sono le preferenze ci sono i voti di scambio, se non ci sono le preferenze gli eletti sono nominati. Considerati emolmenti e privilegi, un seggio in Parlamento equivale a vincere alla lotteria, tanto vale ottenerlo per estrazione: chiunque sia disposto a rinunciare al lavoro che fa per fare il parlamentare comunica via web al Centro Elettronico Sorteggio Parlamentari (CESP) i propri dati personali e patrimoniali, verrà fatta l'estrazione a sorte dei fortunati che siederanno in parlamento e verranno resi pubblici i loro dati, il Presidente della Repubblica farà senatore a vita un professore e lo chiamerà a capo del Governo, il senatore cercherà fra gli ex colleghi quelli che ritiene degni essere Ministri, Viceministri, Segretari, Sottosegretari e avremo il governo più bello del mondo, come la Costituzione. Penso che questo sistema elettorale costi molto meno di quello vigente e i soldi risparmiati potranno essere usati per ridurre il debito pubblico e abbattere definitivamente lo spread. 6 marzo 2012 Cerco di capire. ------C'erano una volta l'elezioni: liste di candidati proposte dai vari partiti, uno sceglieva la lista (cioè il partito) e , se voleva, la persona o le persone nella lista. C'erano troppi partiti e troppe liste, chi veniva scelto aveva troppo pochi 156
voti e così si è pensato al doppio turno: A e B hanno più voti di C, D e F, chi ha votato C, D o F nel secondo turno può scegliere di votare solo per A o per B, consentendo a uno dei due di superare il 50% dei voti. Ma questo non bastava. Finita l'Unione Sovietica come modello ideale, il modello sono diventati gli Stati Uniti d'America - che sempre Unione sono - e siccome là c'è il Democratic Party qui si fa il Partito Democratico, siccome là si fanno le Primary election anche qui da noi si fanno le "Primarie". Dapprima con candidato unico, una specie di preinvestitura, poi con più candidati in competizione tra loro, comunque sempre meno di quelli che erano nelle liste del partito, quindi con minor scelta. Per poter vincere necessitano alleanze fra partiti più o meno compatibili. Con le primarie aperte a chiunque paghi l'obolo di 1 euro, capita che la maggioranza dei contribuenti non la pensi come la maggioranza degli alleati e venga scelto uno della minoranza. Sorge anche il sospetto che venga scelto uno gradito alla coalizione avversaria con i voti di avversari. Ora sento che per evitare questo si propone di far precedere le primarie dall'iscrizione nel registro dei votanti nelle primarie, 15 giorni prima: le preprimarie. Probabilmente anche questo non basterebbe e 15 giorni prima della registrazione bisognerà iscriversi nel registro di quelli che potranno iscriversi nel registro dei votanti delle primarie: le prepreprimarie. Quindi: prepreprimarie, preprimarie, primarie, primo turno, secondo turno. Se si addottase in tutte il criterio di far pagare un euro per partecipare mi parrebbe un ottimo metodo di finanziamento dei partiti: magari portandolo a due o tre euro e abolendo l'attuale sistema.
28 marzo 2012 Legge elettorale -----------157
I governi non durano: bisogna cambiare la legge elettorale. Si cambia la legge elettorale e i governi non durano: bisogna cambiare la legge elettorale. Si cambia la legge elettorale e i governi non durano: bisogna cambiare la legge elettorale. È da quando è nata che la vigente legge elettorale è stata rinnegata dai genitori e insultata dai parenti. Ora i partiti non potendo parlare d'altro e per non sembrare del tutto inutili si dedicano al suo cambiamento: le cose serie le lasciano ai tecnici. Ne parleranno fino alla fine della legislatura, poi magari approveranno una nuova legge che non darà i frutti sperati, verrà rinnegata e per tutta la prossima legislatura si invocherà una nuova legge elettorale, nell'interesse del Paese. "El difeto xe nel soramànego", diceva mio nonno: se uno strumento non funziona come dovrebbe forse la colpa non è dello strumento ma di chi non lo usa correttamente, non serve cambiare l'attrezzo ma chi lo usa. E diceva anche "ch'el tacòn xe pexo del sbrego" e ormai tutti sanno cosa intendeva dire. 14 aprile 2012 Più e meno -----------Napolitano e Monti si scagliano contro gli evasori delle imposte. Bene! Ma quando si scaglieranno contro gli spreconi delle imposte? Non dovrebbe essere molto complicato scovarli: ne conoscono da sempre e ne vedono tutti i giorni, magari fin da appena svegli. Per quanta acqua entri nel serbatoio non ce ne sarà mai abbastanza per i bisogni della famiglia se sotto non si chiudono i buchi che la disperdono, é inutile portare più grano nel granaio se si permette ai topi che lo divorano di diventare sempre più numerosi e grossi. Chi spreca è peggio di chi evade: entrambi sottraggono risorse ai servizi per i cittadini, ma il primo motiva il secondo e non viceversa. 16 ottobre 2012 Scelte 158
Ma cosa dicono mai? Sono anni che tutti dicono e scrivono che il "porcellum" non va bene, che bisogna ridare alla gente la facoltà di scegliere, che un parlamento di nominati fa schifo e adesso sono contro le preferenze perchè sono mercanteggiate e contro i collegi uninominali o perché sono troppo grandi o perchè sono troppo piccoli e troppi o perché escludono i piccoli partiti. Ma alla fine se sparirà il porcellum (ossequio ai maomettani), dopo avere tanto parlato di ridare agli elettori la possibilità di scegliere tra i candidati proposti dai partiti, una volta scelti essi potranno far quanto più loro piace e magari diventare tutt'uno con chi mai e poi mai chi li ha scelti avrebbe scelto . Sarebbe come se un cuoco facesse scegliere al cliente tutti gli ingredienti e poi gli preparasse un pranzo con tutt'altri. 29 ottobre 2012 Voti Come altri, anch'io vorrei una legge elettorale che prevedesse il conteggio di tutti i voti espressi. Anche se i votanti sono meno del 50% degli elettori e un 30% di voti è solo il 15% dei possibili, è giusto che chi rinuncia ad un suo diritto si rassegni ad accettare il parere di chi quel diritto ha esercitato. Ma se vuole esercitare quel diritto e vota e non gradendo nessuno di quelli in lizza vota scheda bianca il suo voto va considerato espresso a favore del signor Nessuno, a favore della "lista che non c'è". Seggi e soldi vanno ripartiti fra tutti i votati: i seggi vinti da quella lista restano vuoti e i soldi ad essa spettandi usati a favore dei cittadini tutti. Meno partiti, meno eletti, meno spese. 15 gennaio 2013 Voto Monti, voto Bersani minipensieri Voto Monti - Imposta sulla casa, imposta sulla TV, tassa rifiuti, imposta 159
sugli interessi bancari (=imposta su l'inflazione), imposta patrimoniale su c/c e depositi, IRPEF, tassa su prestazioni sanitarie e medicinali (ticket), imposta sul valore aggiunto e guadagnato da altri, accise sui carburanti, imposte su reddito e su patrimonio da calcolare senza commettere errori e rischiando sanzioni bibliche: voterò Monti/Bersani, si tratterranno tutta la pensione e mi daranno la paghetta che potrò spendere liberamente senza più obbligo di ricordarmi scadenze, di calcolare tributi, di conservare ricevute, di rendiconto: 10 euro al giorno. Voto Bersani - Voterò Bersani/Vendola. Nessuna imposta, nessun reddito o patrimonio da tassare: 70 euro a settimana a tutti, da giocarsi a Monòpoli. Ognuno lavorerà quanto e come vuole negli enti, aziende e negozi pubblici e da questi ognuno prenderà quanto gli serve senza dovere nulla. Chi lavora di più e meglio avrà teoricamente riconosciuto uno stipendio più elevato ma riceverà comunque i suoi 70 euro settimanali, la differenza verrà conteggiata come imposta progressiva: più guadagni, più paghi. Con un'iniziale imposta patrimoniale del 100% del valore reale boschi, terreni, case, tutto sarà di tutti e ovviamente poi l'IMU sarà abolita o solo contabilizzata come partita di giro tra P.A. centrale e P.A.locale. Nessuno più si lamenterà di non arrivare a fine mese: basterà arrivare a fine settimana. 4 febbraio 2013 Numeri Con i numeri ci si può giocare, non solo al lotto ma pure in politica. Anche il prof. Monti ora parla "di chi aveva lasciato il buco governando otto anni degli ultimi dieci anni": correttamente perché nei dieci anni precedenti il 12 novembre 2011 quella persona non aveva governato solo per i 722 giorni del Governo Prodi II. Ma altrettanto correttamente poteva dire che aveva governato 3½ anni nei precedenti 5½ o per 9 nei precedenti 20 (dal 12/11/1991 hanno governato altri per 11 anni: Andreotti VII 228 giorni, XI legislatura 722, Dini 486, XIII Legislatura 1841, Prodi II 722). Si potrebbe anche dire 160
che ha governato per 3½ anni negli ultimi 6¾, ¾ d'anno negli ultimi 2, mai nell'ultimo anno, in 2 delle ultime 4 legislature, in 3 delle ultime 6: ma sarebbe troppo corretto. 1 marzo 2013 A. Moretti, PD "Nessuna intesa con chi ci ha trascinato nella crisi (PDL), interrogheremo invece il Movimento5Stelle su alcuni punti precisi: legge elettorale, dimezzamento numero parlamentari, riduzione indennità e costi della politica, legge anticorruzione.. cercheremo di trovare accordi chiari, senza inciuci, per il bene del Paese e per tornare al voto in condizioni migliori di quelle attuali." Alessandra Moretti Per il cosidetto bene del Paese a parole si è disposti a tutto, tranne a quello che gioverebbe al paese: smetterla di odiare gli avversari politici, di considerarli nemici cordiali, di ritenere sbagliata qualsiasi cosa da loro provenga, di pensare magari di vietare la vendita di televisori perché giovano a Berlusconi, alla sua propaganda, a Mediaset. "Nessuna intesa con chi ci ha trascinato nella crisi (PDL)" sarà per mia colpa, ma non riesco proprio a capire come il PDL, che ha governato dal 2008 al 2011 in Italia, possa avere trascinato nella crisi anche Grecia, Portogallo e Spagna di Zapatero. "Legge elettorale". È da quando è nata che tutti, ma proprio tutti dicono che è una porcata, che va cambiata, che fa schifo: a parole, in realtà nessuno l'ha voluta cambiare perchè così faceva comodo a tutti, ovviamente sempre dicendo che è colpa degli altri. "Dimezzamento numero dei parlamentari". Chissà perchè quando s'era fatta una legge costituzionale che avviava su quella strada anzichè considerarla una base da cui partire ed eventualmente sperimentarla ed emendarla si è voluta e ottenuta l'abrogazione con referendum. Io credo sia stato solo perché aveva il peccato originale di essere stata fatta dai nemici: se va bene a loro non può andar bene a noi. "Riduzione indennità e costi della politica". Sono decenni che ci 161
lamentiamo dei privilegi dei politici. Da molto tempo penso che la loro retribuzione - comunque chiamata - dovrebbe non essere stabilita dai politici a loro piacimento e magari rapportata alla pensione minima: se non ci sono soldi per aumentare questa non ci devono essere per aumentare quella. Io ricordo la vittoria di un referendum per abolire il finanziamento pubblico ai partiti: è stato abolito il nome ma sono aumentati i soldi dati. Dal 1993 tutti sono stati al governo, tutti avrebbero potuto dimostrare con i fatti quello che a parole dicono di sostenere. "Legge anticorruzione": benissimo, personalmente penso che non ci sarebbero corruttori se non ci fossero eletti e dipendenti pubblici pronti a farsi corrompere e sarei molto più severo con questi. "Cercheremo accordi chiari": e se non li trovate non li farete o li farete oscuri? "Tornare al voto in condizioni migliori": del partito o del paese? 3 aprile 2013 Cambiamento "Un governo politico, nella pienezza dei suoi poteri, impegnato concretamente per il cambiamento. Poteva essere già in campo, se chi oggi grida alla democrazia messa sotto tutela non avesse sbarrato la strada alla proposta di Bersani. Siamo e continueremo ad essere sempre una forza responsabile, ma al servizio del paese e per cambiarlo in meglio, non per avallare stravaganti accordi al ribasso." (Alessandra Moretti - PD) E io che pensavo che un governo pieno "poteva essere già in campo", se Bersani avesse avuto più voti dagli italiani , se la sua proposta fosse stata migliore, se non avesse cercato il dialogo solo con chi lo rifiutava, se fosse stato responsabile e al servizio del paese nei fatti e non solo a parole e non avesse anteposto gli interessi personali o del partito, se non avesse considerato stravaganti le proposte altrui e assolutamente non modificabili le proprie. Un mio collega d'Ufficio di tanti anni fa battendo le dita sulla scrivania diceva "questo è burro, al confronto della mia testa", ammettendo così 162
suoi errori. Non mi aspetto che Bersani faccia altrettanto: ci sono persone che non si accorgono di sbagliare, altre che anche se se ne accorgono non riescono ad ammetterlo ed altre che in malafede affermano di essere nel giusto sapendo di sbagliare e mentono sapendo di mentire. Chi per settant'anni ha ignorato errori ed orrori del paradiso sovietico o era ingenuo o in malafede e non credo siano molti gli ingenui fra i politici, allora come ora. C'è gente che si ritiene perfetta e chi è perfetto non può essere perfettibile, gente che usa un linguaggio vecchio e vuoto, gente che ritiene ci siano sempre solo due scelte: la propria e quella sbagliata. Capisco che non possano amare una persona che per almeno tre volte (1994, 2006, 2013) ha trasformato in incubo un bel sogno, ma insistere su vecchi rancori non è cambiamento ma una sorta di saga autoreferenziale trasmessa di generazione in generazione, giovani che ripetono gli errori (mai riconosciuti) dei vecchi 9 aprile 2013 Non si può Si va in TV e nelle piazze e si dice che il tal dei tali è impresentabile, ineleggibile, inaffidabile, una bestia (coccodrillo, leopardo) feroce, che respirando toglie ossigeno ai vicini e che chi lo vota o è cretino o è disinformato. Lo si dice una volta, due volte, cento volte, lo dice Tizio, lo ripete Caio, lo conferma Sempronio con le stesse identiche parole, lo si dice in Italia, lo si dice all'estero, per anni e lustri. Lo si dice e lo si ripete ed è evidente che se dopo tanto dire e ripetere non si capisce come stanno le cose non si è abbastanza intelligenti, non si merita di restare nella compagnia, forse non si è nemmeno persone. Si dice che grazie a Dio gli stupidi in Italia sono decisamente una minoranza, che basta andare al voto per vincere le elezioni, che se non si vuole andare é per senso di responsabilità e non certo per aspettare tempi migliori, ma in qualsiasi momento si faranno le elezioni la vittoria è certa, forte e sicura, ma generosamente si ascolterà anche chi ha anticipato l'eliminazione della bestia feroce e cercato di togliere le castagne dal 163
fuoco. Poi le cose non vanno come giustamente avrebbero dovuto andare, la vittoria non è come doveva essere, chi poteva essere ascoltato non può aiutare, chi potrebbe aiutare non vuole e a un accordo resta disponibile solo la bestia: ma con essa non ci può essere accordo alcuno perché "il nostro popolo non capirebbe, non lo vuole." E come potrebbe essere diversamente? 4 luglio 2013 Patrimoniale minipensieri Non approvo l'imposta sulla casa, ma se deve esserci va calcolata con parametri ad essa inerenti: V = valore in base a superficie, centralità, lussuosità, età, zona, ecc. K = coefficiente in base al numero di persone che col proprietario vi abitano . Oggettivamente una casa di 100 mq non offre la stessa comodità se vi vivono 2 o 10 persone. Non essendo imposta sul reddito, non capisco invece perché si voglia tenere conto anche del reddito del proprietario: se un ricco si accontenta di vivere in una casa con basso valore VK, per quale motivo deve pagare di più di un povero che vuole abitare in una casa con alto valore VK? 24 agosto 2013 Per favore Per favore smettetela di parlare di "porcellum". Ormai sono molti anni che non sento che dirne da tutti male, è da quando è nato che tutti dicono che lo vogliono eliminare. Un tempo nelle case di campagna venete si "massava el mas.cio", si uccideva il maiale tutti gli anni per farne "saladi, sopreSe, coe§ini, colà, gra§oti, ecc" senza parlarne per mesi: ma di ammazzare questo porcello se ne parla da moltissimo tempo ed è sempre 164
lì vivo e vegeto anche se condannato a morte. Zitti zitti fate 'sta benedetta nuova legge elettorale e diteci solo come funziona. E non raccontatemi che tutti gli italiani vogliono scegliere il loro rappresentante per nome. Sarò l'unico, ma a me non interessa scegliere un nome fra una lista di sconosciuti, come non m'interessa sapere di che marca sono i cuscini sulla mia auto: mi basta sapere che la vettura risponde alle mie esigenze confidando nelle dichiarazioni del costruttore di cui mi fido. Scelgo fra tante l'auto che ritengo migliore, scelgo fra tanti il partito che ritengo migliore e lascio al costruttore e ai partiti scegliere i migliori componenti per vincere la concorrenza. 3 ottobre 2013 Ex minipensieri Sentendo i discorsi di certi politici non mi è ben chiaro se hanno paraocchi a me invisibili, se é questione di dura cervice o se più semplicemente parlano in malafede: non mi meraviglia che quelli della loro compagnia abbiano per decenni sostenuto che l'URSS era il paradiso in terra. Non serve argomentare tesi diverse, loro si tengono le proprie idee immutabili e ripetute da quasi tutti senza un po' di fantasia argomentativa, quasi fossero indiscutibili assiomi. E mentre considerano del tutto naturale e lecito dare del caimano o peggio al nemico politico denunciano come grave offesa definire comunista chi comunista è stato per anni o, se per età non ha potuto esserlo, ne ha condiviso o ereditato l'idee, un'offesa pari a dichiarazione di guerra. Non basta cambiare nome per cambiare la sostanza: un'imposta, una malattia, una menomazione, una mentalità restano quel che sono comunque vengano chiamate. Mi chiedo se sarà ora considerato offensivo anche dare del democristiano agli ex democristiani.
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7 novembre 2013 Paragoni «I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso.... »" - "Una frase assolutamente fuori luogo per un uomo delle istituzioni". Questo il commento di Donatella Ferranti (Pd), presidente della commissione Giustizia alla Camera. "Che i figli parlando con il padre si paragonino agli ebrei perseguitati dal nazismo - osserva - è aspetto che attiene al privato, ma che Berlusconi lo renda addirittura noto avallando così il parallelo è oltremodo vergognoso". "Omnia munda mundis" e, al contrario, nulla è mondo per gli immondi: qualunque cosa dica il nemico è sbagliata e subito a dire che sentirsi come si pensa dovevano sentirsi gli ebrei sotto Hitler é delittuoso. Penso che il paragone sia con il clima ostile che le ha precedute e non con le persecuzioni cruente: condannare chi denuncia quel clima è favorirne le conseguenze. È ipocrita considerare Berlusconi "uomo delle istituzioni" solo quando serve a denigrarlo, mentre già lo si vuole e considera di fatto fuori. Ed è semplicemente ridicolo dire che quello che pensano i figli "è aspetto che attiene al privato" dopo che per anni si è portato in piazza tutto il privato possibile ed immaginabile del padre, come se solo le intercettazioni dei discorsi privati vadano rese pubbliche: dirlo senza essere intercettati è un'offesa alle prerogative di magistrati e stampa collegata. Magari i figli di Berlusconi non possono sapere come si sentivano le famiglie ebree in Germania allora, ma chi tanto si scandalizza per il paragone non può sapere come si sente la famiglia di Berlusconi in Italia ora.
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Indice generale 18 aprile ..........................................................................................83 300, 150, 0 ........................................................................................4 5 su 5½ ..........................................................................................150 A pensar male .................................................................................83 A proposito di privilegi .....................................................................9 A. Moretti, PD ..............................................................................161 Ad personam ...................................................................................46 Addio a Dante? ...............................................................................60 Agonia ............................................................................................11 Ahi, la Lega! .................................................................................125 Al supermercato ..............................................................................67 Alberto e Andy ...............................................................................37 Alice Taldeitali ..............................................................................110 Alleluia ...........................................................................................72 Allenati ...........................................................................................12 Autunno ..........................................................................................27 Basta che ... ...................................................................................139 Bastian contrario ...........................................................................106 Berlusconi deve dimettersi (seguito) ............................................150 Berlusconifobia .............................................................................113 Betònega .......................................................................................122 Bianco e Nero ...............................................................................129 Bimbi e genitori ..............................................................................36 Buonissimi ......................................................................................89 Calo dei consumi. ...........................................................................69 Cambiamento ................................................................................162 Cara RAI. ........................................................................................55 Cartago delenda est! .....................................................................148 Cerco di capire. .............................................................................156 Che c'è di strano? ............................................................................33 Che noia! ........................................................................................94 Che pensa Prodi ..............................................................................95 Che tristezza! ................................................................................105 167
Chiodo fisso ..................................................................................106 Ci prendono in giro? .....................................................................155 Cicero pro domo sua .......................................................................80 Cioccolatini .....................................................................................93 Codardia .........................................................................................67 Coerenza .......................................................................................115 Come le ciliegie ..............................................................................56 Completo ........................................................................................43 Conflitto di interessi .........................................................................5 Considerazioni. ...............................................................................20 Contanti ..........................................................................................92 Costo della democrazia .................................................................118 Crisi ..............................................................................................119 Cronaca possibile ............................................................................71 Cum grano salis ..............................................................................34 Democrazia ...................................................................................112 Di male in peggio .........................................................................149 Discriminante .................................................................................12 Discriminazioni ............................................................................100 Diversamente italiani ....................................................................111 Dolore e rabbia ...............................................................................87 Domanda ...........................................................................................4 Due conti. .....................................................................................155 Due domande ..................................................................................23 Due modi ......................................................................................124 E se ... ...........................................................................................114 E se capitasse ... ..............................................................................22 Ederle 2 .........................................................................................111 El musso de Bertoldo ......................................................................71 Emergenza cronica .........................................................................50 Era ora! ...........................................................................................62 Esclusiva .......................................................................................120 Esenzioni dal ticket ...........................................................................7 Ex ..................................................................................................165 168
Falso o miracoloso? ........................................................................35 Fatemi capire ....................................................................................6 Fatta la legge .................................................................................124 Feste d'estate ...................................................................................36 Figli di un dio minore .....................................................................25 Fole ...............................................................................................143 Gaza, gennaio 2009 ......................................................................109 Generosità .....................................................................................131 Gianni .............................................................................................47 Giornalisti .......................................................................................27 Giornata torrida ..............................................................................74 Giudici ............................................................................................81 Giustizia. .......................................................................................140 Giusto e democratico. .......................................................................8 Gli altri ............................................................................................88 Gli Unni ..........................................................................................39 Grafica ............................................................................................30 Guardando la TV ............................................................................85 Guardie e ladri ................................................................................68 I costi della politica. .....................................................................152 I ritardatari ....................................................................................130 I siciliani .........................................................................................30 IBAN ..............................................................................................73 ICI o non ICI ................................................................................103 Il governatore ..................................................................................78 Il presidente del Consiglio ideale. ..................................................56 Il rastrello ........................................................................................86 Il vicecancelliere .............................................................................62 Illegalità diffusa ............................................................................126 Imbecillità. ......................................................................................54 Informazione e meteo .....................................................................26 Integrazione ....................................................................................53 Integrazione ....................................................................................38 Ipocrisia ........................................................................................141 169
L'autobus. ........................................................................................69 L'erba del vicino. ..........................................................................109 La badante, Passano gli anni ..........................................................74 La Mecca sulla Mosa (NL) ...........................................................120 La torre ...........................................................................................78 Legalità .........................................................................................116 Legge elettorale ............................................................................156 Legge elettorale ............................................................................157 Lettera a una conosciuta ...............................................................142 Lezioni di geografia ........................................................................17 Lia e Ita ...........................................................................................76 Lost .................................................................................................37 Matrimoni e società ........................................................................82 Mi piacerebbe. ................................................................................18 Ministri e misteri. .........................................................................136 Monopolisti .....................................................................................73 Morra cinese .................................................................................139 Nero per caso ................................................................................101 Neues Italien ...................................................................................75 Neve. ...............................................................................................15 Niente di nuovo sotto il sole ...........................................................11 NO-Tutto ........................................................................................89 No, tu no. ......................................................................................119 Noia ................................................................................................42 Nomi e Cognomi ............................................................................64 Non capisco. .................................................................................127 Non é tutto oro. .............................................................................108 Non mi piace ...................................................................................24 Non sempre è bene .......................................................................122 Non si può .....................................................................................163 Numeri ..........................................................................................160 Numeri ............................................................................................63 Offerta Speciale ................................................................................4 Opinioni ........................................................................................133 170
Ospiti ..............................................................................................57 Ossessione. ...................................................................................132 Paese di santi. .................................................................................41 Par condicio ....................................................................................19 Paragoni ........................................................................................166 Parole ..............................................................................................13 Patrimoniale ..................................................................................164 Paura ...............................................................................................76 Pensiero triste. ................................................................................18 Per favore ......................................................................................164 Per il bene del Paese. ....................................................................138 Per incominciare .............................................................................99 Per salvare l'Italia ...........................................................................65 Per un governo stabile. ...................................................................96 Perché dovrei crederci? ................................................................153 Perché no? ......................................................................................29 Perché? .........................................................................................137 Perfetta. .........................................................................................135 Piero e Paolo ...................................................................................63 Più e meno ....................................................................................158 Più e meno ......................................................................................70 Politicamente corretto. ....................................................................49 Presbiopia .......................................................................................58 Pretesti. .........................................................................................134 Previdenza ......................................................................................59 Prezzi ..............................................................................................98 Primarie ..........................................................................................81 Processo breve ................................................................................45 Punti di vista .................................................................................105 Qualcuno da odiare. ......................................................................151 Qualcuno mi spieghi .....................................................................127 Quando l'amore é cieco. .................................................................21 Quelli del NO .................................................................................51 Quoto ..............................................................................................51 171
Regioni ...........................................................................................80 Repetita iuvant? ..............................................................................13 Restaurazione? ..............................................................................102 Ricchi e poveri. .................................................................................5 Ricordi ............................................................................................70 Risorse ............................................................................................41 Ronde civili ....................................................................................25 Rotatorie .........................................................................................14 Sanità, equità, razzismo. ...............................................................121 Santi subito. ....................................................................................58 Sarà una bella gara? ........................................................................98 Scaloni...............................................................................................3 Scelte ............................................................................................158 Scontrini .........................................................................................85 Se fossi ..........................................................................................147 Secondo possibilità .........................................................................75 Senza catene ...................................................................................15 Sì, no, nì ..........................................................................................48 Smettiamola ..................................................................................143 Sogno ............................................................................................137 Sono preoccupato. ..........................................................................24 Sotto sotto .......................................................................................44 Specchi ...........................................................................................23 Spending review .............................................................................72 Spese 20% ......................................................................................40 Sprespersori ....................................................................................52 Sproporzioni .................................................................................110 Sviluppo ..........................................................................................47 Tassiamo le rendite .........................................................................10 Telegiornali .....................................................................................78 Todos Caballeros ............................................................................16 Tutti uguali? ....................................................................................31 Un paese straordinario. ...................................................................33 Unioni civili. ...................................................................................39 172
Usanze ............................................................................................93 Vacche magre ................................................................................112 Valli a capire .................................................................................116 Vecchi film ....................................................................................100 Vedremo ..........................................................................................65 VeritĂ ingannevoli .........................................................................145 Vero o falso? .................................................................................148 Villari ............................................................................................103 Vitalizi, la rivolta degli onorevoli .................................................152 Viva la Costituzione! ......................................................................42 Voti ................................................................................................159 Voto Monti, voto Bersani ..............................................................159
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