Stile Italiano - n. 6

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si MA-St MediA And publiShing S.A.S. – V.le fulViO teSti 80 – 20126 MilAnO – www.MA-St.net – euro 15

Stile itAliAnO – the itAliAn MAde MAgAzine

n. 6 – AnnO 2013

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MAgAzine On e Off line per lA prOMOziOne del MAde in itAly n. 6 – AnnO 2013


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Editoriale Dopo un anno di lancio fatto di soddisfazioni e riflessioni, StileItaliano si propone ai propri lettori anche su supporto cartaceo accontentando quanti ci avevano chiesto di poterlo “toccare con mano”. Il risultato è che a partire da questo numero i 5 fascicoli annuali dedicati al made in Italy li potrete trovare in alcune fiere tra le più importanti, in alcuni prestigiosi grand hotel, su alcuni campi da golf, ma soprattutto potrete averli a casa vostra abbonandovi o richiedendone le copie. Inoltre, StileItaliano continuerà ad essere online per tutti coloro che amano ‘navigare’ e a proporre nuove iniziative volte a supportare con i fatti l’internazionalizzazione delle micro e delle piccole imprese, un’attività, questa, che è diventata la nostra missione. Continuate a seguirci e aiutateci a diventare un punto di riferimento nel panorama della promozione del made in Italy. After a year of satisfaction and reflections, StileItaliano is now available in hard copy to please those reader who have been asking to "touch" the magazine. The result is that, as of this year, the 5 sets dedicated to the made in Italy can be found in some of the most important fairs, in some prestigious grand hotels, a number of golf courses, but most importantly you can have them by subscribing and by requesting copies of past issues. In addition, StileItaliano continues to be online for all those who love to 'navigate' and to offer new initiatives that support with facts the internationalization of micro and small enterprises, a task, this, which has now become our mission. Stay in touch and help us become a point of reference in the promotion of Made in Italy. Stefania Gaia Paltrinieri Co-founder MA-ST Media & Publishing S.A.S.

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sommario Summary 06 Occasione ‘universale’ (Intervista a Giovanni Bozzetti, Assessore al Commercio, Turismo e Servizi) ‘Universal’ Opportunity 14 Il bicchiere mezzo pieno (Federalberghi) A half-full glass 19 Un modello di welfare (Intervista a Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme) A model of welfare 28 Si fa presto a dire Spa (Intervista a Elisabetta Reggio, consulenza per centri benessere e spa) It’s easy to say “Spa” 34 Ospitalità da leggenda (Castello Bevilacqua) Legendary hospitality 44 Dolce vita sul Lago di Garda (Grand Hotel Fasano) The sweet life on Lake Garda 54 Un’esperienza di turismo ‘avvolgente’ (Tenuta Moreno) A ‘wrapping’ tourist experience 73 La fiera con quel qualcosa in più (Tecno&Food, Torino) The trade fair with an extra something 79 Fiere Fairs in the March-April 2013

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di Mauro Murero traduzioni Opitrad

OccasiOne ‘universale’

‘Universal’ OppOrtUnity

A poco più di due anni dall’inizio di Expo 2015, gli Stati Generali del Marketing Territoriale organizzati dall’Assessorato al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia hanno consentito di fare il punto sui programmi strategici di valorizzazione delle eccellenze lombarde. Il presupposto di base è che l’Esposizione è tutt’altro che un evento di interesse ‘locale’: l’occasione di farne il perno dello sviluppo economico del Paese potrà essere colta solo con la capacità di ‘fare sistema’, senza distinzioni e anacronistici campanilismi. At little more than two years from the start of Expo 2015, the States General of Regional Marketing organised by the Department of Trade, Tourism and Services of Lombardy Region enabled the strategic enhancement programmes for outstanding Lombard products to be summed up. The basic supposition is that the Exposition is much more than an event of ‘local’ interest. It’s the opportunity to make this the kingpin of the economic development of the country that can only be grasped with the ability to work together without distinctions and anachronistic parochialism.

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Anche se un certo Albert Einstein ha saputo dimostrare che il concetto di tempo ha un valore ‘relativo’ e non ‘assoluto’, per Milano la Lombardia e l’Italia intera i poco più di due anni che ci separano dal maggio del 2015 sono oggettivamente pochi: si avvicina a grandi passi la prossima edizione dell’Expo, l’Esposizione Universale che il BIE (Bureau International des Expositions) ha assegnato al capoluogo lombardo e che, ovviamente, rappresenta una straordinaria opportunità e la classica ‘occasione da non perdere’ per tutto il sistema economico nazionale. Lo scorso 22 gennaio il ruolo centrale dell’Expo nell’àmbito delle strategie di marketing territoriale della Lombardia, in un’ottica di valorizzazione delle eccellenze regionali (dalla cultura all’arte, passando attraverso l’enogastronomia) e di completamento del complesso delle nuove infrastrutture

Although a certain Albert Einstein was able to show that the concept of time has a ‘relative’ and not ‘absolute’ value, the little more than two years separating us from May 2015 are subjectively few for Milan, Lombardy and the whole of Italy. The next edition of the Expo, the Universal Exposition that the Bureau International des Expositions (BIE) assigned to Milan, is arriving at great speed. Obviously, it is an extraordinary opportunity and the classic ‘opportunity not to be missed’ for the whole of the national economy. On 22 January, the central role of the Expo in the sphere of the regional marketing strategies of Lombardy, from the point of view of the enhancement of outstanding regional items (from culture to art, via wine and food) and the completion of the complex of the new mobility infrastructure,

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per la mobilità, è stato ribadito e dibattuto presso l’auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia, a Milano, in occasione degli Stati Generali del Marketing Territoriale. Caratterizzati dagli interventi del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e degli Assessori regionali al Commercio, Turismo e Servizi, alle Infrastrutture e Mobilità e allo Sport e Giovani, gli Stati Generali hanno rappresentato un fondamentale momento di dibattito e confronto e hanno consentito di analizzare a 360° i perni su cui innestare le strategie di valorizzazione delle eccellenze lombarde, al fine di accentuare la capacità attrattiva del territorio anche in vista dell’Esposizione. Si tratta, ovviamente, di un obiettivo di interesse generale e, dunque, da perseguire (come vedremo più dettagliatamente fra poco, nell’intervista concessa alla nostra testata dall’Assessore Giovanni Bozzetti) anche e soprattutto tramite la volontà di ‘fare sistema’, ovvero di mettere da parte ogni forma di campanilismo a favore dello spirito collaborativo e della capacità del pubblico, del privato e di tutti gli attori coinvolti di lavorare insieme per rilanciare e far scoprire le bellezze – anche quelle nascoste – della regione. Nel fare il punto su questa fondamentale fase di avvicinamento e di preparazione dell’evento, ricordiamo innanzitutto che allo stato attuale sono 118 le Nazioni che hanno già garantito la loro partecipazione a Expo 2015 (l'ultima in ordine di tempo è stata la Croazia): si prevede la presenza di più di 20 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, che produrranno un giro d'affari complessivo nell’ordine dei 5 miliardi di euro. Sono cifre di assoluta rilevanza e, dunque, si può comprendere la ferma volontà della Regione Lombardia di ‘impegnarsi al massimo’: durante il suo intervento agli Stati Generali del 22 gennaio lo stesso Presidente Formigoni, che è anche Commissario Generale di Expo 2015, ha annunciato l’imminente varo di “un piano d'intervento unitario sui principali fattori turistici, culturali e ambientali”, mentre a partire dal mese di novembre 2013 sarà anche lanciato “un programma di comunicazione globale”. Nel piano d’interventi correlati riservato all’Esposizione Universale rientra, ad esempio, anche la valorizzazione del sistema dei Navigli e delle vie d'acqua lombarde: si tratta di un asset strategico di attrattività che, in stretta sinergia con il progetto 'Via d'acqua, parco dell'Expo', si propone a sua volta di dare risalto alle già citate ‘eccellenze’ che la Regione può vantare in campo culturale, artistico storico, turistico, ambientale, gastronomico, agroalimentare e così via. Ancora, nei 18 mesi precedenti l’evento il suddetto piano di ‘comunicazione globale’ si rivolgerà, in particolare, a quelle aree da cui ci si aspetta il maggior numero di visitatori: come sottolineato dallo stesso Formigoni, “dalla Cina abbiamo già avuto la conferma dell’arrivo di oltre un milione di persone”. Allo stato attuale la Regione Lombardia è in grado di garantire la realizzazione, nei tempi previsti, delle circa 60 infrastrutture avviate, per un valore di circa 20 miliardi di euro. Alla fine del 2013, ad esempio, sarà completata la tratta A (che interessa le province di Varese e Como) della Pedemontana, mentre l’anno successivo saranno pronti i primi lotti delle tangenziali dei due capoluoghi testé citati. Quanto alla ‘BreBeMi’ (l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano), è già al 60% della realizzazione ed entrerà in esercizio nei primi mesi del 2014; e anche la tangenziale est TEM sarà completata in tempo per l’inizio

dell’Expo. Sul versante ferroviario, Trenord ha varato un piano di investimenti che consentirà agli utenti di usufruire di 30 nuovi treni per il servizio suburbano. Come conferma Andrea Gilardoni, Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, “il nostro impegno è quello di ‘aprire al mondo’ non solo Milano e il sito espositivo di Expo, ma anche tutto il territorio lombardo. Dobbiamo dunque lavorare per preparare un 'Expo diffusa', basata sulla capacità di ‘fare rete’ tra i soggetti del territorio”. In quest’ottica, la Regione Lombardia ha dato vita negli ultimi anni a 13 ‘sistemi turistici’ che rappresentano l’intero territorio e ha avviato una collaborazione con le altre Regioni vicine su diversi temi e prodotti turistici, per sviluppare progetti innovativi da promuovere congiuntamente sui mercati internazionali: tra questi spiccano, ad esempio, la promozione del lago di Garda, del fiume Po e della via Francigena, ma anche i bandi per lo sviluppo della competitività delle imprese turistiche e le risorse messe a disposizione per la valorizzazione e la promozione del territorio lombardo. Infine, merita un cenno anche il turismo sportivo, che rappresenta – sottolinea Filippo Grassia, Assessore regionale allo Sport e Giovani – “una risorsa importante da impiegare al meglio in vista di Expo 2015: esso ha il pregio di essere ‘destagionalizzato’ e di riuscire a inserirsi in tutto il territorio. Il nostro obiettivo è quello di portare ad Expo 2015 una parte importante dei 6 milioni di biker dei Paesi limitrofi, soprattutto della Germania”.

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was reiterated and discussed at the Giovanni Testori auditorium of Palazzo Lombardia, Milan, at the States General of Regional Marketing. The States General were marked by the speeches of Roberto Formigoni, Chairman of Lombardy Region, and the regional councillors for Trade, Tourism and Services, Infrastructure and Mobility, and Sport and Youth, and were an essential space for debate and discussion and enabled the kingpins on which to graft the strategies for the enhancement of outstanding Lombard items to be analysed all-round, to accentuate the ability of the region to attract, also with an eye on the Exposition. It’s obviously something of general interest and, therefore, to continue (as will be seen in greater detail below in our interview of Giovanni Bozzetti, councillor) particularly through the willingness to work together, i.e. put all forms of parochialism to one side in favour of the co-operative spirit and the ability of the general public, private individuals and all the players involved to work together to relaunch and rediscover the beauties of the region - including the hidden ones. In summing up this fundamental stage of approach and preparation for the event, it should be recalled, first and foremost, that there are currently 118 states which have guaranteed they will attend Expo 2015 (the latest to enrol is Croatia). More than 20 million visitors from all over the world, who will generate an overall turnover of around Euro

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5 billion, are expected. These are significant figures and so the firm desire of Lombardy Region to ‘make the greatest commitment’ can be understood. Roberto Formigoni, Chairman, who is also General Commissioner of Expo 2015, announced the imminent launch of “a unitary plan of action on the main tourist, cultural and environmental factors” during his speech at the States General on 22 January, while a “global communication programme” will be launched from November 2013. The valorisation of the Navigli (canals) and Lombard watercourses, for example, also falls within the plan of correlated action specifically for the Universal Exposition. These are a strategic asset of attraction that, in close synergy with the ‘Via d'acqua, parco dell'Expo' (Waterway, Expo Park) project, in turn intends to highlight the abovementioned ‘outstanding items’ that the Region can boast in the cultural, history of art, tourist, environmental, gastronomic and food etc. fields. Again, in the 18 months before the event, the aforesaid ‘global communication’ plan will particularly target those areas from which the greatest number of visitors is expected; as Formigoni stressed, “we’ve already had the confirmation of the arrival of more than one million people from China.” Currently, Lombardy Region is able to guarantee the completion of the circa 60 infrastructure items started, worth about Euro 20 billion, in the time forecast. For example, Section A (involving the provinces of Varese and Como) of the Pedemontana (a motorway) will be completed at the end of 2013 while the first sections of the ring roads of the main cities of the above provinces will be ready the following year. As far as the Brescia-Bergamo-Milan (‘BreBeMi’) motorway is concerned, 60% has already been completed and it will be opened early in 2014. The outer ring road Milan (‘TEM’) will also be completed in time for the start of the Expo. Looking at the railways, Trenord has started an investment plan that will give users 30 new trains for the suburban service. As Andrea Gilardoni, regional councillor for Infrastructure and Mobility confirmed, “Our commitment is to not only open Milan and the Expo site ‘to the world’, but also the whole of Lombardy. Therefore, we must work to prepare a 'widespread Expo', based on the ability to network between the people and bodies in the area.” With a view to this, Lombardy Region has started 13 ‘tourist systems’ representing the whole area in recent years and also started working with other neighbouring Regions on different tourist topics and products to develop innovative projects to be promoted jointly in international markets. These include, for example, the promotion of Lake Garda, the River Po and the Via Francigena but also the tenders for the development of the competitiveness of tourist companies and their resources made available for the enhancement and promotion of Lombardy. Lastly, sports tourism is also worthy of mention. Filippo Grassia, regional councillor for Sport and Youth, stressed that this “is an important resource to use in the best way with a view to Expo 2015. It has the merit of being seasonally adjusted and also included throughout the area. Our aim is to bring an important part of the 6 million bikers from neighbouring countries, particularly Germany, to Expo 2015.”

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IntervIsta a GIovannI BozzettI, assessore al commercIo, turIsmo e servIzI della reGIone lomBardIa

un sasso nello staGno Qual è stata la funzione basilare degli Stati Generali, in un’ottica di avvicinamento a Expo 2015 e di elaborazione di idonee strategie di marketing territoriale? Il concetto di fondo è che gli Stati Generali hanno rappresentato un momento di svolta, una sorta di ‘marcia’ finalmente innestata dopo che il motore era quasi fermo: fino a oggi, infatti, è stato fatto troppo poco per la promozione del nostro territorio (e con la parola ‘nostro’ mi riferisco non solo a quello lombardo, ma anche a quello nazionale). Noi italiani abbiamo molti pregi ma, ovviamente, abbiamo anche dei difetti: e fra questi c’è quello di essere spesso bravi a commiserarci e a piangerci addosso, ma non altrettanto a darci da fare per valorizzare quelle che sono le nostre eccellenze; senza voler peccare di esterofilia, sotto questo profilo dovremmo prendere esempio da altri ‘cugini’ europei, come i francesi e gli inglesi, capaci di enfatizzare anche il più piccolo merito. Può darsi che, inconsciamente, la ‘pigrizia’ derivi dalla presunzione che tutto ci sia dovuto: siamo talmente ricchi di bellezze naturali, culturali, architettoniche da permetterci di pensare che la gente verrà sempre e comunque a visitare il Paese più bello del mondo. La realtà dei fatti dice ben altro: se negli anni Ottanta eravamo il primo Paese europeo per destinazione turistica oggi siamo al terzo posto, alle spalle di Spagna e Francia, e questo conferma la necessità di varare oculate politiche di marketing territoriale e di predisporre offerte idonee e integrate, sempre finalizzate a massimizzare i flussi d’ingresso. Come detto, si può e si deve fare molto di più: in una fase di crisi socio-economica come quella che stiamo vivendo, il turismo può davvero rappresentare una chiave di volta, un autentico motore di sviluppo e di rilancio per tutto il Sistema Paese. Quale valenza va attribuita, in un momento storico come questo, al processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? In termini teorici e concettuali tale processo è ovviamente importantissimo; dal punto di vista pratico e con particolare riferimento al settore turistico, per far sì che la sua incidenza sia realmente determinante bisogna saperlo interpretare come una concreta opportunità di promozione del nostro territorio in chiave di incoming. Vanno dunque fermamente sostenute tutte quelle iniziative che sono rivolte ai buyer internazionali e che, più in generale, hanno l’obiettivo di attrarre investimenti e di accentuare la consistenza dei flussi, anche quelli ‘di

IntervIew of GIovannI BozzettI, councIllor for trade, tourIsm and servIces of lomBardy reGIon

a stone In the pond What was the basic function of the States General from the point of view of an approach to Expo 2015 and the creation of appropriate regional marketing strategies? The basic idea was for the States General to be a turning point, a sort of ‘running’ started at long last after the engine had almost stopped. To date, too little has been done for the promotion of our area (and by ‘our’ I don’t just mean Lombardy but also the national area). We Italians have many merits but, obviously, we also have defects, and these include often being very good at feeling sorry for ourselves but not equally good at getting going to enhance our outstanding items; without wanting to be a xenophile, we should follow the example, from this point of view, of other European ‘cousins’ like the French and British, able to emphasise even the smallest merit. It may be that, unconsciously, the ‘laziness’ comes from the presumption that we have a right to everything. We have so much natural, cultural and architectural beauty, that it makes us think that people will always, however, come to visit the most beautiful country in the world. The facts tell a different story. During the 1980s, we were the leading European tourist destination but now we’re third, behind Spain and France, and this confirms the need to launch shrewd regional marketing policies and prepare appropriate, integrated offers, always aimed at maximising the incoming flows. As I said, much more can and must be done - in a period of social-economic crisis like the current one, tourism could really be a keystone, a true engine for the development and relaunch of the national economy. What value should be given to the internationalisation process of Italian small and medium companies at a historic time such as the present? In theoretical and conceptual terms, this process is obviously very important; from the practical point of view, and with special reference to the tourist sector, we need to know how to interpret it as a real opportunity to promote our area in terms of incoming to ensure that its incidence is really decisive. Therefore, all the initiatives targeting international buyers and which, more generally, aim at attracting investment and accentuating the consistency of the flows, including ‘niche’ ones (for example religious, sports or spa tourism), must be firmly supported. So taking part in foreign fairs is certainly important, just like the frequency of opportunities for talking to international buyers. On this point, we’ll organise a meeting with about 500 buyers at the BIT (Borsa Internazionale del Turismo, a fair on international tourism) in mid-February, and we’ll try to give them a sort of ‘sensorial’ image (music, wine and food and so on) of what our area has to offer, to involve them, make

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nicchia’ (si pensi al turismo religioso, a quello spotivo o a quello termale). E’ dunque sicuramente importante la partecipazione a manifestazioni fieristiche all’estero, così come la frequenza delle occasioni di dialogo con i buyer internazionali: a tale proposito, al BIT di metà febbraio organizzeremo un incontro con circa 500 buyer e cercheremo di dare loro una sorta di rappresentazione anche ‘emozionale’ (musica, enogastronomia e così via) di quello che il nostro territorio può offrire, per coinvolgerli, fidelizzarli e aiutarli a percepire che venire a visitare la Lombardia può essere un’esperienza indimenticabile. Vorrei anche soffermarmi su un punto che ritengo fondamentale, senza alcuna contraddizione con l’ovvia volontà di valorizzare specificamente il territorio lombardo: è ora di finirla con gli anacronistici e controproducenti campanilismi, con l’ostinazione a non voler guardare al di là del proprio orticello (a proposito dei difetti degli italiani, il ‘provincialismo’ è purtroppo ben piazzato in classifica…). Sono profondamente convinto che se promuovessimo solo Milano e la Lombardia avremmo perso in partenza: per essere vincenti, tale capacità promozionale va inserita in un più ampio contesto nazionale. Si pensi a un turista americano che visita l’Italia e che è abituato alle immense distanze che si coprono spostandosi negli Stati Uniti: per lui muoversi da Firenze a Roma o da Venezia a Milano non sarà particolarmente complicato. Il nostro compito non è stimolarlo a… venire a Milano a fare shopping ‘tout court’, ma fargli capire che questa sarebbe una scelta ‘logica’ dopo aver visitato la Laguna e prima di scendere verso il Centro-Sud!

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Tornando a expo 2015, allo stato attuale i cittadini lombardi, così come gli italiani in generale, sembrano non aver ancora percepito l’imminenza e l’importanza di un appuntamento di tale rilevanza. Quali iniziative si possono attuare per recuperare terreno e valorizzare l’evento? A riguardo posso illustrare un amaro ma eloquente ‘aneddoto’ personale. Circa una volta al mese mi reco per lavoro negli Emirati Arabi (che, tra l’altro, considero un modello e un esempio da imitare in tema di capacità di fare realmente marketing territoriale) e in ogni angolo ci sono cartelli, insegne, messaggi che ricordano l’appuntamento con Expo Dubai 2020; lo stesso avviene sulle livree di tutti gli aerei della flotta Emirates, con massimo coinvolgemento sia della cittadinanza locale sia dei turisti che visitano gli Emirati. Per inciso, parlare di capacità di marketing è perfino riduttivo… visto e considerato che Dubai è sì candidata ad organizzare l’Esposizione successiva a quella di Milano, ma la decisione del BIE non è ancora stata presa! Il confronto con questa capacità di anticipare i tempi evidenzia l’effettivo e incontestabile ritardo dell’Italia: dobbiamo recuperare terreno e ogni idea utile va inmediatamente messa in atto. A titolo di esempio, abbiamo già contattato Milan e Inter, che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare il logo dell’Expo sulle maglie ufficiali: se saranno superati, come auspichiamo, gli ostacoli ‘burocratici’ (dagli spazi destinati agli sponsor ai vincoli imposti dagli organi federali calcistici) potremo contare su una grande visibilità, in virtù della popolarità planetaria del calcio e degli impegni anche internazionali delle due squadre milanesi. Lo stesso concetto è alla base della nostra proposta di comunicare l’evento anche sui treni Freccia Rossa e sulle livree degli aerei Alitalia: il fine è sempre quello di far decollare il ‘marchio’ Expo e creare un clima di coinvolgimento che sia avvertito da tutti i cittadini così come da tutti i turisti e i businessman che vengono in città (anche i sassi, in sostanza, devono sapere cosa succederà a Milano nel 2015!). In sintonia con quanto espresso in precedenza, ribadisco anche che non sarà l’Expo dei milanesi e dei lombardi, ma di tutti gli italiani: anzi, si deve ragionare in un’ottica ancora più ampia, di respiro sovranazionale. Si torna al concetto che sta alla base della recente organizzazione degli Stati Generali: per vincere questa sfida bisogna condividere la consapevolezza che al centro di tutto non ci sono solo i sei mesi dell’Esposizione Universale o gli oltre venti milioni di visitatori previsti. Dal periodo maggio/ottobre 2015 deve emergere un’onda lunga (che, ovviamente sarebbe meglio se si formasse ben prima dell’inizio dell’evento), in grado di estendersi negli anni e addirittura nei decenni successivi e di innescare un decisivo processo di sviluppo socio-economico. Questo obiettivo è imprescindibile non solo dall’im-pegno ma anche dall’entusiasmo, dallo spirito partecipativo e collaborativo di tutti, senza alcuna contrapposizione campanilistica o, peggio ancora, politica: è in questa direzione che sto spingendo dal momento della mia nomina ed è questo il ‘sasso nello stagno’ che ho lanciato in occasione degli Stati Generali. Se il sasso creerà nel metaforico stagno solo delle piccole onde concentriche, rapidamente esaurite, perderemmo una grande occasione: se sfocerà in una tempesta di entusiasmo e di passione, ci sarebbero i presupposti per fare dell’Expo una chiave di volta per l’economia del nostro territorio e dell’intero Paese

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them loyal and help them to perceive that coming to visit Lombardy can be an unforgettable experience. I’d also like to stress a point that I consider essential, without any contradiction of the obvious desire to valorise Lombardy specifically. It’s time to stop the anachronistic and counter-productive parochialism, with the obstinacy of not wanting to look beyond your own kitchen garden (going back to the defects of the Italians, ‘provincialism’ is unfortunately near the top of the list…). I’m firmly convinced that if we only promote Milan and Lombardy, we’ve lost from the start, to be a winner, the promotional ability should be in a wider national context. If we think of an American tourist visiting Italy and the immense distances he’s used to travelling when he moves in the USA. For him, moving from Florence to Rome or Venice to Milan won’t be particularly complicated. Our task is not to stimulate him to … come to Milan for ‘tout court’ shopping but make him understand that this would be a ‘logical’ choice after having seen the Venice Lagoon and before moving on to Central-Southern Italy! Going back to Expo 2015, people in Lombardy, and Italians in general, don’t currently seem to have perceived the imminence and importance of such a significant event. What initiatives can be started to make up lost ground and adequately valorise the event? On this point, I can illustrate a sour but eloquent personal ‘anecdote’. I go to the Arab Emirates (which, incidentally, I think of as a model and example to imitate on the subject of ability to really do regional marketing) about once a month on business, and there are posters, signs and messages at every corner recalling the appointment with Expo Dubai 2020; the same happens on the liveries of all the aircraft in the Emirates fleet, with the greatest involvement of both locals and tourists visiting the Emirates. Incidentally, talking of marketing ability is really an understatement. Given that Dubai is the candidate to organise the Exposition after that of Milan but the BIE hasn’t yet made its decision! The comparison with this ability to move ahead of time highlights the effective and incontestable delay of Italy. We must make up lost ground and every useful idea should immediately be acted on. Just as an example, we’ve already contacted Milan and Inter, who’ve said they’re willing put the Expo logo on the official shirts. If they’re overcome, as we hope, the ‘bureaucratic’ obstacles (from the space for the sponsors to the limitations imposed by the federal football bodies) can count on great visibility because of the worldwide popularity of football and the commitments, also international, of the two Milan teams. The same idea is behind our proposal to give information about the event on Freccia Rossa trains and the liveries of Alitalia aircraft. The aim is always the take off of the Expo ‘brand’ and the creation of a climate of involvement felt by everybody, just like the tourists and businesspeople who come to the city (in other words, even the stones must know what’s happening in Milan in 2015!). In tune with what’s been said already, I’d like to reiterate that it won’t be the Expo of the Milanese and people of Lombardy but of all Italians. Even better, we should think in even wider terms, and supranationally. Let’s go back to the idea behind the recent organisation of the States General - to win this challenge, we must share the awareness that there’s not only the six months of the Universal Exposition or the more than 20 million visitors expected at the centre of all. A long wave (which, obviously, would be much better if it formed before the event) must come out of the period May/October 2015 able to extend into the following years and even decades and trigger a decisive process of social-economic development. This aim can’t be separated from either the commitment or the enthusiasm, the involvement, spirit of participation and co-operation of everyone, without any parochial or, even worse, political opposition. I’ve been pushing in this direction since my appointment and this is the ‘stone in the pond’ that I threw at the States General. If that stone creates just little ripples, that soon disappear, in the metaphoric pond, we’ll miss a great opportunity. If it results in a storm of enthusiasm and passion, there will be the conditions to make Expo a keystone for the economy of our area and the whole country.

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Il bIcchIere mezzo pIeno

A hAlf-full glAss

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di Mauro Murero traduzioni Alessia Monti

Un calo delle presenze complessive nell’ordine del -2,5% (-5,4% in riferimento ai soli clienti italiani), un giro d’affari inferiore di circa un miliardo di euro a quello del 2011, una contrazione del -3,1% del numero di lavoratori a tempo indeterminato: l’analisi del Centro Studi di Federalberghi sui dati preconsuntivi del sistema turistico-alberghiero italiano nel 2012 traccia un quadro non certo confortante. La ripresa, tuttavia, rimane un obiettivo concreto, in virtù di fattori come lo stallo delle tariffe, il costante arricchimento di contenuti delle proposte commerciali e, soprattutto, l’aumento - confermato nel 2012 - delle presenze di clienti stranieri. The analysis of the hotel industry provisional statistics for 2012 which was carried out by the Research Institute of Federalberghi (the Italian Federation of Hoteliers) reveals a grim scenario. Compared to 2011, overall occupancies went down by 2.5% (domestic occupancies -5.4%), total revenues by approximately €1 m and the number of employees with a long-term job by 3.1%. But a recovery is possible if we consider that foreign occupancies went up and that hotels have gradually extended their offer by adding new services while leaving rates unchanged.

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In un periodo che continua a essere caratterizzato, nella maggior parte dei mercati e dei settori produttivi, dalla contrapposizione fra la volontà di ripresa da un lato e le oggettive e persistenti difficoltà congiunturali dall’altro, è tornato di moda il celebre detto proverbiale che chiama in causa il bicchiere ‘mezzo vuoto o mezzo pieno’. Per quei pochi che non lo conoscessero, il significato è semplice: il bicchiere, ovviamente, è sempre lo stesso… e la valutazione del livello del suo contenuto è funzionale alla tendenza all’ottimismo o al pessimismo di ciascuno di noi. Un recente esempio arriva dall’ultima analisi compiuta dall’Osservatiorio Permanente del Centro Studi di Federalberghi sui dati pre-consuntivi del sistema turistico-alberghiero italiano nel 2012: come vedremo più avanti, in sede di commento dei risultati gli artefici della rilevazione confermano l’ineluttabile criticità delle cifre ma, al contempo, non mancano di evidenziare alcuni fattori – riferiti in primis al contesto internazionale – che autorizzano esplicitamente a parlare di una sorta di ‘luce in fondo al tunnel’. Entrando nel dettaglio dei dati emersi dal monitoraggio, va innanzitutto sottolineato che l’anno da poco concluso ha fatto registrare un decremento complessivo (ovvero senza distinzione fra italiani e stranieri) di presenze alberghiere nell’ordine del 2,5%. Tale variazione percentuale equivale a una perdita unitaria di sette milioni di pernottamenti alberghieri, che – insieme ad altri elementi negativi come la parallela flessione dell’indotto e la generica contrazione delle tariffe – ha comportato un calo

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At a time when in most economies and sectors the desire for recovery is faced with an ongoing downturn, the famous saying about seeing the glass half-full or half-empty depending on one’s attitude to life has come back in fashion. For the few of you who might not know it, its meaning is very simple: the same glass will be seen as half-full by optimists and half-empty by pessimists. The latest analysis of the hotel industry provisional statistics for 2012 carried out by the Permanent Observatory of Federalberghi’s Research Institute confirms a negative trend, but points out that some factors, mainly related to the international markets, indicate that there is light at the end of the tunnel (in other words, the glass is seen as half-full). In 2012 overall occupancies (i.e. foreign and domestic occupancies) decreased by 2.5%, equal to 7 m hotel stays less over 2011. This and other negative factors, such as a parallel decline in the revenues of the satellite industries and a general reduction in

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del giro d’affari di circa un miliardo di euro e un decremento di dieci punti dei fatturati delle sole imprese ricettive. In rapporto al 2011, il calo delle presenze dei cittadini italiani è stato del -5,4%: un dato parzialmente compensato – a proposito di bicchiere ‘più o meno vuoto’… - dalla crescita dei pernottamenti di ospiti stranieri (+1%). Il fatto che la radiografia del settore da parte del Centro Studi sia sistematica e costante consente di analizzare l’andamento del settore stesso anche in periodi di tempo più brevi e circoscritti. Entrando nel dettaglio dei dati mensili, ad esempio, si può constatare che i clienti italiani hanno fatto registrare un trend negativo per tre quarti dell’anno, ovvero per nove mesi su dodici: dal confronto con il 2011, infatti, i singoli mesi del 2012 escono senza il segno algebrico negativo solo a marzo (chiuso in stallo assoluto), a novembre (mese record, in termini di paragone con il corrispondente periodo dell’anno precedente: +8%!) e a dicembre (+0,1%). Discorso esattamente opposto per quanto concerne gli utenti stranieri: solo tre mesi di trend negativo (per la precisione si tratta di aprile, giugno e settembre) e ben nove in cui il saldo rispetto al medesimo mese del 2011 è invece stato positivo, con variazioni particolarmente degne di nota a febbraio (+9,7%), a gennaio (+9,2%), a marzo (+8,6%) e a novembre (+6,6%). Passiamo ora a esaminare lo stato dell’arte del comparto sul versante dei collaboratori alberghieri, a proposito dei quali l’analisi dei dati emersi – come sottolnea lo stesso Centro Studi di Federalberghi – è piuttosto ‘articolata’. Il 2012 si è concluso con una contrazione del 3% del numero complessivo di lavoratori occupati, quantificabile nella perdita delle prestazioni di circa 10.000 individui nel solo comparto alberghiero, che diventano addirittura 60.000 se si ragiona a livello aggregato di settore. Nel segmento dei lavoratori a tempo indeterminato il calo medio a fine anno è stato del 3,1% (il picco negativo mensile è il -4,8% di ottobre), mentre in quello dei prestatori d’opera a tempo determinato la flessione è stata leggermente più contenuta (-2,8%: il picco è il -6% di dicembre). Al consueto monitoraggio effettuato mensilmente da Federalberghi, sfociato nei dati su base annua fin qui analizzati, hanno contribuito nel corso del 2012 oltre 1.500 strutture alberghiere, interpellate via web con metodologia CAWI. Più precisamente, il trend generale è stato delineato sulla base delle indicazioni fornite da 125 strutture a una stella, da 240 a due stelle, da 801 a tre stelle, da 329 a quattro stelle e da 21 a cinque stelle. Come accennato in apertura di questa analisi, nel commentare questa serie di dati oggettivamente poco confortanti Federalberghi (che da oltre un secolo è il principale organismo di rappresentanza degli albergatori italiani e un primario punto di riferimento per tutti gli operatori nazionali del settore) riesce comunque a vedere anche la parte ‘mezza piena’ del contenitore. “Guardando al contesto internazionale”, affermano infatti i vertici della Federazione, “possiamo dire che qualcosa comincia a luccicare in fondo al tunnel. Il buon risultato della clientela straniera, che anche lo scorso anno – come dimostra il lieve ma significativo incremento dell’1% – ha continuato a considerare l’Italia una meta ideale per trascorrere un periodo di vacanza, si contrappone al marcato calo di presenze della clientela interna, che rispecchia fedelmente la gravità della crisi economica in atto. Alcuni segnali di ripresa possono essere individuati nel raffreddamento dello spread, nella progressiva stabilizzazione dei mercati finanziari e nel contenimento del tasso d’inflazione, fattori da cui possono nascere le giuste condizioni per ridare liquidità ai nuclei familiari e, di conseguenza, nuovo vigore anche ai consumi turistici. In prospettiva 2013, dunque, è possibile auspicare un’accentuazione delle spese orientate al settore da parte delle famiglie sia italiane sia straniere. La ripartenza è incoraggiata anche dal fatto che le tariffe sono sostanzialmente ferme ormai da tre anni e che le proposte commerciali, da parte dell’offerta, si fanno sempre più articolate e si arricchiscono di servizi aggiuntivi. Ancora, è lecito attendere che anche il mondo politico faccia la sua parte, con opportune agevolazioni fiscali, semplificazioni per l’accesso al credito, promozioni massicce della ‘destinazione Italia’ presso i Paesi ad economia forte e una drastica riduzione del costo del lavoro. Senza dimenticare la necessità di un piano strategico di breve-media durata, in grado di assicurare al comparto turistico una lenta ma sicura ripresa, indispensabile per tenere in vita migliaia di imprese, garantire milioni di posti di lavoro e mantenere un adeguato livello di introiti fiscali per le casse dello Stato”.

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hotel rates, led the industry’s total revenues to drop by about €1 m and hotels’ turnover to shrink by 10%. Domestic occupancies went down by 5.4%, although the increase in foreign stays (+1%) partially offset the negative trend. Federalberghi regularly takes a snapshot of the hotel industry, which allows for a monthly analysis of its performance. Domestic occupancies dropped for 9 months out of 12. In March the figure was the same as the previous year and an increase was recorded in November (which marked a record: +8% over November 2011) and December (+0.1%). The monthly trend of foreign occupancies was exactly the opposite: it was negative in April, June and September but positive over the remaining months, with February (+9.7%), January (+9.2%), March (+8.6%) and November (+6.6%) recording the best figures. Work statistics show a complex situation. There was a 3% reduction in the total number of workers employed, with a loss around 10,000 jobs in the hotel sector alone, rising to as many as 10,000 industry-wide. The average decline in the number of workers with a long-term job was -3.1% (with a -4.8% negative peak in October), whereas temporary workers shrank by 2.8% (with a -6% negative peak in December). The study involved more than 1,500 hotels: 125 one-star hotels, 240 two-star hotels, 801 three-star hotels, 329 fourstar hotels and 21 five-star hotels. Federalberghi contacted them using the CAWI methodology and monitored their performances on a monthly basis. As mentioned above, Federalberghi (a critical point of reference for all Italian hoteliers) points out that the general situation is not rosy, but emphasizes that there are glimmers of hope too. “If we take a look at the international markets, we can say that something is starting to shimmer at the end of the tunnel”. Last year foreign occupancies went up by 1%. It is a slight but significant increase, because it means that foreign visitors continued to consider Italy an ideal destination for their holidays. This positive trend helped to make up for the decline in domestic occupancies brought about by the ongoing economic crisis. There are some signs of recovery: the spread and the financial markets are gradually stabilizing and the inflation rate has been restrained. This could lead to an increase in households’ liquidity and boost their tourism consumption. Therefore there are good grounds for believing that Italian and foreign families will spend more for their holidays in 2013. It must be added that hotel rates, which haven’t been raised for three years now, and the increasing number of services provided by hotels to make their offer as complete as possible will be a great incentive. Finally, the Government should be expected to play its part too. Tax reliefs, a better access to credit, attracting tourists from the best-performing economies and a sharp reduction in the cost of labour are needed, as well as a strategic plan for the tourist industry recovery focused on the short-to-medium-term. This is vital to help thousands of businesses stay afloat, save millions of jobs and guarantee that an adequate level of revenues keep flowing in the state coffers.”

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Un modello di welfare

A model of welfAre

Risorsa turistica di primaria importanza per il sistema economico nazionale, l’offerta termale italiana viene recepita anche oltre confine come un esempio cui fare riferimento, anche e soprattutto per le sue valenze di carattere sociale. Intervista a Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme. A vital resource in the tourism sector for our national economy, the selection of treatments available at Italian medical spas is appreciated in other countries as an example to emulate, mainly due to their social importance. Interview with Costanzo Jannotti Pecci, President of Federterme.

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di Mauro Murero traduzioni Gilda Zucolella

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IntervIsta a Costanzo JannottI PeCCI, PresIdente dI federterme

un PatrImonIo, una rIsorsa Fondata nel 1919, e dunque non lontana dal prestigioso traguardo del primo secolo di vita, Federterme (Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative) è tuttora il primario organismo di rappresentanza delle aziende termali italiane: la quasi totalità degli operatori interessati aderisce all’Associazione, che ha la sede centrale a Roma, figura fra i ‘soci di categoria’ del sistema di rappresentanza di Confindustria e ha contribuito, come socio co-fondatore, alla nascita di Federturismo (Federazione Nazionale dell'Industria dei Viaggi e del Turismo). Della funzione della Federazione, dello stato dell’arte del settore e dei programmi di sviluppo per l’anno da poco iniziato abbiamo parlato in questa intervista con Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Federterme. Qual è esattamente il significato del concetto di ‘cure termali’, anche nella sua percezione presso i consumatori italiani? Le terme italiane rappresentano un patrimonio e un presidio naturali e, al tempo stesso, sono una risorsa turistica di primaria importanza per l’intero sistema economico nazionale. Le acque termali sono note a chi ne usufruisce da oltre due millenni – e dunque ‘da sempre’ -, mentre la nascita del cosiddetto ‘termalismo scientifico’ può essere storicamente ricondotta intorno alla metà del XIX secolo.

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IntervIew wIth Costanzo JannottI PeCCI, PresIdent of federterme

a herItage, a resourCe Founded in 1919, and thus not far from its 100th anniversary, Federterme (Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative) is still the main body representing Italy’s medical spas and thermal care companies. Almost all of the operators in this sector have joined the association, which has its main offices in Rome. Federterme is numbered among the “category members” of the Confindustria representation system and has contributed as a co-founding member to the creation of the national tourism association Federturismo (Federazione Nazionale dell'Industria dei Viaggi e del Turismo. We spoke with the president of Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, about the function of federation, the state of the art in the sector and plans for development for 2013. What exactly do we mean with the concept “crenotherapy”, and how do Italian consumers perceive the term? Italian medical spas are part of our heritage. They represent a natural resource present in our country and, at the same time, they constitute a fundamental resource in the tourism industry for the entire national economy. Healthy waters have been recognized by the people who use them for over two thousand years – which is practically forever! However, the advent of “medical spas” can be traced back to the middle of the 19th century, while the modern era has produced growing interest in spas as tourist destinations – attractions in Italy for wellness and tourism, also for a multitude of clients coming from

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Risale invece all’era contemporanea l’evidente crescita d’interesse per le terme intese come destinazioni attrattive dei territori per il benessere e il turismo, anche con flussi provenienti dall’estero. In Europa e nel resto del mondo l’offerta termale italiana viene recepita come un vero e proprio ‘modello di welfare’ di grande rinomanza e reputazione, spesso imitato e preso come punto di riferimento per le sue caratteristiche e valenze anche di natura sociale. Dalla metà dell’Ottocento a oggi, ovvero in poco meno di due secoli, il settore ha ovviamente compiuto un enorme percorso di sviluppo. I vari trattamenti erogati dalle terme italiane (in termini di prevenzione, cure, riabilitazione e benessere) fanno da costante riferimento alla validazione della ricerca, per sostenere la quale Federterme ha anche promosso e sostiene tuttora la Fondazione FoRST (Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale). L’assetto del sistema termale attuale è dovuto alle iniziative dei vari imprenditori che hanno investito sul fronte della costruzione di moderni stabilimenti, intorno ai quali sono poi stati sviluppati ulteriori servizi e iniziative, sempre finalizzati alla nascita di floride e rinomate ‘città termali’ in grado di affermare la loro notorietà anche al di fuori dei confini nazionali. Allo stato attuale, il sistema può far leva su circa 400 stabilimenti termali (la maggior parte dei quali con annesso albergo e centro benessere) diffusi su tutto il territorio nazionale: per la precisione, sono direttamente coinvolti ben 180 comuni delle varie regioni, ognuno dei quali rappresenta una vera e propria risorsa sempre più integrata nell’offerta turistica del Sistema Italia.

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Un vecchio luogo comune, sicuramente obsoleto ma ancora presente nell’immaginario collettivo, porta a ritenere che le cure termali siano generalmente ‘costose’ e, dunque, non alla portata di fasce particolarmente ampie della popolazione. A questo proposito, ritenete che ci sia un’inversione di tendenza nell’atteggiamento con cui il consumatore recepisce la convenienza delle ‘cura termale’? A riguardo va innanzitutto ricordato che le cure termali prescritte dal medico di famiglia o dal pediatra, a fronte di determinate patologie o di particolari esigenze riabilitative del paziente, sono sempre gratuite, nel senso che a farsi carico delle spese - tramite un apposito programma vertente su ticket ed esenzioni – è il Servizio Sanitario Nazionale. Detto questo, a livello generale l’esperienza quotidiana vissuta ‘sul campo’ dalla nostra Federazione e dagli operatori che ad essa aderiscono ci porta a constatare l’affermazione di una tendenza positiva: l’assurda e anacronistica etichetta che associa alle terme l’immagine di una sorta di ‘turismo triste’, riservato solo a persone di una certa età o con specifici problemi di salute, è ormai quasi completamente superata (e per la nostra associazione si tratta di un successo non di poco conto, visto che quello della ‘tristezza’ è un altro luogo comune che si siamo impegnati a combattere e contrastare). Uomini e donne, giovani e anziani, bambini e atleti… tutti possono frequentare – senza nessuna ‘tristezza’! – uno stabilimento termale, indipendentemente dal fatto che la loro scelta sia legata alla volontà di rilassarsi dopo una giornata di lavoro o a specifiche esigenze di cura e di benessere personale. Per inciso, anche parlare di ‘persone anziane’ con una connotazione negativa sarebbe un luogo comune privo di fondamento: esse rappresentano una componente sempre più importante della società italiana e, per quanto concerne il nostro settore, hanno imparato a trarre concreti benefici dai trattamenti di benessere termale anche quando… nessun medico lo ha ordinato e prescritto! Quanto alla presenza di giovani e di interi nuclei familiari, è a sua volta in costante crescita: ci sono strutture in cui è diventato ‘trendy’ recarsi, per maturare un’esperienza di benessere certificato e di socializzazione di qualità. In un clima congiunturale notoriamente difficile, qual è lo stato dell’arte del settore e quali le sue prospettive per l’immediato futuro? In una fase come quella che il Paese – così come tutto il mondo – sta vivendo da qualche tempo, non si poteva certo sperare di essere del tutto immuni dalle ripercussioni della crisi: anche per il settore termale, dunque, il biennio 2011/2012 è stato oggettivamente difficile e anche il 2013 non è purtroppo iniziato con chiari segnali di inversione di tendenza. Di una cosa, però, siamo certi: il sistema termale italiano non ha nessuna intenzione di deporre le armi e di arrendersi senza combattere davanti alle difficoltà dello scenario generale. Al contrario, intendiamo continuare a utilizzare tutti gli strumenti che la nostra… ‘cassetta degli attrezzi’ mette a disposizione: fra essi spicca,

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abroad. In Europe and the rest of the world, the Italian range of medical spa treatments is heralded as an authentic “model of welfare”, which has earned worldwide renown. Often our system is imitated and taken as a reference model, due to its characteristics and the level of social importance that it enjoys. From the mid-1800s through today (less than two centuries), the sector has developed in a marvellous way. The various treatments provided by Italian spas (for prevention, care, physical therapy and wellness) are consistently based on validation through research, which Federterme sustains by promoting and supporting the FoRST Foundation (Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale). The current medical spa system has emerged from the investments and initiatives of various entrepreneurs who built modern facilities, which are flanked by many other additional services and initiatives. These businesses are also finalized towards producing other flourishing “spa cities” able to affirm their reputations even beyond Italy’s borders. At present, the system can count on about 400 medical spa facilities (most of which also have hotels and wellness centres) spread throughout the country. To be precise, 180 municipalities in several regions are directly involved, and each one is a real resource that is becoming more and more integrated into the featured attractions of the Italian Tourism system. An old cliché, obsolete but still present in the collective imagination, sustains that spa treatments are generally 'expensive' and therefore not affordable for most people. Do you think that people will reconsider this idea? Are consumers beginning to think of crenotherapy as convenient? In this regard, we should remember that spa treatments prescribed by the family doctor or paediatrician to treat certain diseases or for special rehabilitation needs of the patient are always free, in the sense that National Health Service covers the expense through a special program involving co-payments and exemptions. That said, in general, our experience 'in the field' through our federation and its members has shown us the emergence of a positive trend: the absurd and anachronistic label that depicts a trip to the spa as “sad tourism” reserved only for older people or those with specific health problems has almost been completely erased (and our association sees this as a great success, since “sadness” is another cliché that we have decided to eradicate). Men and women, young and old, children and athletes ... everyone can go to the spa without “sadness”! Regardless of whether the goal is to relax after a day of work or for specific care and well-being. Furthermore, speaking negatively of the elderly is really uncalled for and unfounded. Older people represent an increasingly important component of Italian society and, with regard to our industry, they have learned to benefit substantially from medical spa treatments, even if those treatments weren’t doctor prescribed! Also, young people and families are choosing spas more and more often: there are trendy structures where guests can experience certified quality wellness treatments and high-level socialization. In today’s extremely difficult economic situation, what is the state of the art and what is the outlook for the sector in the immediate future? In a time like the present, when our country and the rest of the world has been experiencing difficulty for some time, we could not hope to be completely immune from the effects of the crisis. The spa industry, therefore, had difficulty during the two-year period 2011/2012, and 2013 unfortunately has not shown clear signs of a turnaround so far. However, one thing we do know: the Italian medical spa system has no intention of giving up without a fight to the difficulties of today’s economy. On the con-

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ad esempio, il monitoraggio del percorso di attuazione della Direttiva UE 2011/24 dedicata alla libera circolazione dei curandi nello spazio comunitario, in modo che le nuove regole rappresentino un’opportunità di rilancio delle terme italiane, sui versanti delle cure, del benessere e del turismo termale riferito sia ai clienti italiani sia a quelli stranieri. Ai fini dello sviluppo del settore, è necessario anche valorizzare sempre di più le iniziative di comunicazione: in quest’ottica, far conoscere il valore della qualità termale sarà un vero e proprio must. Intendiamo anche incoraggiare le imprese del settore a utilizzare di più e in maniera appropriata i nuovi media (abbiamo cominciato ad operare in questa direzione già dal 2011, con l’adozione della ‘Carta della Comunicazione Termale’) e vogliamo continuare a lavorare tutti insieme su obiettivi concreti, realistici e condivisi con gli altri operatori e le istituzioni che operano sul territorio.

trary, we will continue to use all of the tools in our “toolbox”: for example, monitoring the course of implementation of the EU Directive 2011/24 dedicated to the free movement of patients throughout the EC, so that the new rules create an opportunity for us to relaunch the Italian spa system, in the field of health, wellness and medical tourism for both Italian and foreign customers. To develop the sector, we also need to value communication initiatives more greatly: this means knowing the value of quality in the spa business is a real must. We also want to encourage businesses to use new media more often and more appropriately (we started to work in this direction in 2011 when we adopted the communication guidelines titled “Carta della Comunicazione Termale”). Lastly, we want to continue to work together on concrete, realistic and shared objectives with other individuals and institutions working in Italy.

Possiamo soffermarci su alcune delle iniziative con cui, nel corso dell’anno da poco iniziato, la vostra associazione sosterrà il tentativo di ripresa del settore? Sempre nell’ottica di un programma generale di rilancio del turismo e del benessere termale, Federterme propone quest’anno ‘Terme Aperte 2013’, evento volto a favorire a tutti l’accesso all’esperienza termale, in coerenza con l’opportunità concessa ai cittadini europei - sancita dall’apposita direttiva UE del 2011 - di scegliere le terme in cui curarsi. Parallelamente, continuerà anche il monitoraggio dei segnali di nuova domanda di benessere e turismo termale, per essere sempre in condizione di offrire risposte adeguate, ed è anche prevista la partecipazione alla celebrazione dei 20 anni di Federturismo con progetti vertenti sulla valorizzazione integrata delle risorse termali con le altre risorse del territorio aventi valenza turistica e culturale. Inoltre, contiamo di realizzare diverse altre iniziative, finalizzate alla realizzazione dei vari obiettivi sintonici con la nostra mission istituzionale: ad esempio, intendiamo concentrare le risorse disponibili nella promozione del sistema termale, partecipare alla progettazione di azioni di valorizzazione integrata delle risorse termali nell’ambito del progetto EXPO 2015, supportare l’azione promozionale dell’ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo con iniziative progettuali condivise, partecipare alla realizzazione di itinerari del benessere termale (anche interregionali ed anche con riferimento alla storica ‘Via Francigena’) e, ancora, facilitare l’accesso alla fruizione del benessere termale ai camperisti con il progetto ‘Alle terme in camper’, sviluppato in attuazione dell’accordo tra Federterme e APC (Associazione Produttori Caravan e Camper) Italia.

Can you tell us a little about some of the initiatives that your association intends to support to foster recovery in the sector? Again, as part of a general plan to relaunch medical tourism and wellness, Federterme has adopted the theme “Open Spas in 2013” (Terme Aperte 2013), an event aimed at promoting the spa experience. In line with the opportunity given to Europeans - sanctioned by the specific EU Directive of 2011 - to choose a spa of their liking for their treatment. At the same time, we will also continue monitoring for signs of a new type of demand for wellness and spa tourism, so that we will be ready to offer appropriate responses. We are planning to attend Federturismo’s 20th anniversary celebration with projects focusing on integrated enhancement of thermal resources with other local tourist or cultural resources. We also plan to implement a number of other initiatives, aimed at achieving various goals that align with our institutional mission. For example, we intend to direct our available resources into promoting the spa system, and we plan to participate in designing integrated actions focused on valorising spa resources within the project EXPO 2015. We plan to support the promotional activity of ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo with shared projects, and participate in the creation of wellness itineraries (also as interregional travel, and also with reference to the historical 'Via Francigena'). Furthermore, we want to make it easier for people who love camping to use medical spas with the project “Alle terme in camper” (Going to the spa in a camper), developed in collaboration with Federterme and APC Italia (the Italian association caravan and camper manufacturers). (continued)

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Dalla fine Del 2011 il percorso evolutivo Del settore è sostenuto anche Dalla carta Della comunicazione termale, che Detta i princìpi fonDamentali cui attenersi ai fini Di una corretta e scrupolosa attività informativa.

le linee guiDa Dello sviluppo

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In sintonia con l’espressa volontà degli operatori e degli organismi interessati di sostenere sotto ogni latidudine il percorso evolutivo del settore termale, poco più di un anno fa – verso la fine del 2011 – è nata la Carta della Comunicazione Termale, documento stilato (con il patrocinio di vari enti e associazioni, in primis Federterme Confindustria) da operatori del comparto in esame, imprenditori, medici, ricercatori termali e rappresentanti delle istituzioni. La Carta verte sulla definizione delle linee guida di comportamento volte a migliorare la comunicazione delle terme: e proprio ‘Comunicare le thermae: Media, Scienza e Società per una corretta e responsabile informazione’ era il titolo del convegno, svoltosi a Riolo Terme e promosso dalla Scuola di Specializzazione in Medicina Termale dell’Universita’ di Milano, in occasione del quale i vari attori partecipanti, dopo aver dibattuto il ruolo e la funzione del settore sotto vari punti di vista (salute, benessere, turismo termale, progresso scientifico e tecnologico e così via), erano arrivati alla definizione delle linee guida fondamentali. Più specificamente, la Carta della Comunicazione Termale ha l’obiettivo di rispondere ad alcune esigenze di primaria importanza ai fini dello sviluppo del mercato. Il presupposto di base è che il sistema delle cure e del benessere termale rappresenta un patrimonio naturale millenario, in termini sia socio-economici sia di cultura scientifica, e va dunque adeguatamente valorizzato; in quest’ottica, vanno fermamente e necessariamente combattuti gli ‘abusi di denominazione’ e la promozione di servizi con cui si comunicano impropriamente caratteristiche termali che possono ingenerare confusione negli individui, arrivando anche a rappresentare veri e propri comportamenti scorretti e ingannevoli. Già alla fine dello scorso millennio (Legge 323/2000) il sistema normativo di riassetto del settore aveva fornito elementi di certezza per la realizzazione del sistema di welfare sanitario termale delle persone, favorendo la collaborazione fra pubblico e privato; ad oltre dieci anni di distanza, le mutate condizioni del contesto generale e i progressi compiuti in campo scientifico e tecnologico hanno comportato la necessità di un ulteriore aggiornamento. Sempre in sede di definizione della Carta, gli operatori e le istituzioni sono stati concordi nel confermare la validità del modello di welfare termale nell’ambito delle attuali politiche sanitarie nazionali, basate su una lunga tradizione, sulle risultanze della ricerca scientifica termale e su una marcata interazione tra pubblico (Stato, enti locali) e privato (le imprese). Dal canto suo, l’attività comunicazionale del settore andava ovviamente aggiornata anche e soprattutto in considerazione delle opportunità offerte dall’avvento e dall’espansione dei ‘new media’, così come in virtù della maggior sensibilità degli individui verso la fruizione di cure di carattere olistico-naturale. Altri punti fermi alla base della definizione della Carta sono l’impegno di Federterme – grazie anche all’attività della fondazione FoRST - per il riconoscimento e il sostegno del valore della ricerca scientifica finalizzata alla validazione dell'efficacia terapeutica delle cure termali e la funzione centrale di una qualificata opera di formazione a tutti i livelli professionali; quanto all’informazione, alla comunicazione e alla pubblicità, si ritiene che i feedback dei frequentatori debbano ‘essere coerenti con le specificità del termalismo’. Ancora, sono obiettivi imprescindibili il sostegno alla promozione della cultura d’impresa, il riconoscimento del ruolo insostituibile dei diversi media – da utilizzare in modo sinergico e interdisciplinare - per la diffusione della cultura di una corretta pratica termale e del suo ‘immaginario’, la valorizzazione integrata delle risorse naturali termali con le altre risorse del territorio, la diffusione della conoscenza delle diverse specificità e proprietà curative delle singole acque, lo stimolo a un dialogo permanente fra i ‘mondi’ della ricerca, dell’impresa, della comunicazione e dei media e la capacità di assicurare appropriate risorse alla comunicazione termale. Da tutto questo è derivata l’indicazione di sei princìpi guida di ‘comportamento volontario’, il primo dei quali prevede di ‘finalizzare la comunicazione all’esigenza di migliorare l’informazione completa delle persone’; è poi necessario ‘ribadire la centralità del valore medico-scientifico dei trattamenti termali’, ‘fornire ai media informazioni corrette, complete e appropriate che tengano conto delle specificità degli strumenti e delle forme comunicative’ e ‘prevedere iniziative formative atte a favorire un dialogo permanente di aggiornamento fra ricerca scientifica, impresa e comunicazione’. Infine, la Carta spinge espressamente tutte le parti in causa a ‘prevedere, all’interno dei percorsi formativi per i medici termali, dei moduli di aggiornamento sulle nuove tecnologie dell'informazione’ e a ‘promuovere iniziative di comunicazione delle valenze dell’offerta termale italiana, appropriate alle dimensioni prevalenti ed alle specificità organizzative del tessuto imprenditoriale termale del Paese’. La FEMTEC-Federazione mondiale del termalismo, promotrice dell’incontro di Riolo, ha curato la traduzione (in inglese, francese, spagnolo, russo e cinesee) e la diffusione nel mondo della Carta della Comunicazione (http://femteconline.org).

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At the end of 2011 the ItAlIAn SpA InduStry Adopted the ChArter of SpA CommunICAtIon, whICh ContAInS the StAndArdS for ApproprIAte And reSponSIble ClIent InformAtIon.

the guIdelIneS for the development In order to support the rapid growth of the spa industry throughout Italy, about a year ago spa operators, therapists, thermal water experts and Government representatives drew up the Charter of Spa Communication (under the patronage of different associations, including Federterme Confindustria, the Italian Federation of spas and curative mineral waters). The Charter contains a set of guidelines to improve spa communication with their clients. “Communicating spas. Media, Science, and Society for appropriate and responsible information” was the title of a conference held by the Spa Medicine Institute of the Università degli Studi di Milano in Riolo Terme. Back then, the participants discussed the role and functions of the spa industry from a 360° perspective (health, wellbeing, spa tourism, scientific and technological progress, etc.) and agreed a set of guidelines. More specifically, the Charter’s aim is to tackle some urgent needs in order to prevent an unfettered development of the market. Mineral waters are a thousand-year-old natural heritage from both a socio-economic and a scientific point of view. It must be enhanced. To this end, facilities calling themselves spas when technically they are not or communicating distorted or false information about the services they provide should be punished. In 2000 the Italian Parliament passed Act 323/2000 to regulate the provision of spa medical treatments that were covered by the National Health System and to promote public-private partnerships. More than 10 years later, in the light of the new developments in the industry and the scientific and technological progress, this Act should be updated. While drawing up the Charter, spa operators and the Government agreed on the important role that Spa medicine plays in the current national health policy, which is based on a long tradition, the evidence of spa scientific research and an increasing number of partnerships between the public and the private sector. On the other hand, Spa communication had to be updated in order to take advantage of the new media’s potential as well as of the growing interest in natural and holistic medicine. In the Charter, Federterme acknowledges and supports the value of scientific research aimed at assessing the therapeutic efficacy of spa treatments (thanks also to the work of Fondazione FoRST) and the importance of training spa professionals. On information, communication and advertising, the Charter maintains that the feedback given by spa clients must be coherent with the specificity of spa therapy. Other fundamental objectives stated in the Charter are promoting business culture, recognizing that the media have different not-interchangeable roles and must be used in synergy to spread good spa practices, enhancing mineral waters and the natural resources scattered on the Italian territory using an integrated approach, spreading the knowledge on the therapeutic properties of the different types of mineral water, stimulating a permanent dialogue between thermal water experts, spa operators and the media, and providing spas with appropriate resources for their communication with clients. All this was summarised in six guiding principles of ‘voluntary behaviour’: 1) communication must be aimed at improving the information that clients receive; 2) insisting on the medical and scientific value of spa treatments; 3) giving the media correct, complete and appropriate information, taking into account the specificity of each medium of communication; 4) organising training activities to create a permanent dialogue between thermal water experts, spa operators and the media. Finally, the Charter states that ‘training courses for spa therapists should include lessons on the new information technologies’ and that spa operators ‘should organise initiatives to promote the Italian spa industry’. The FEMTEC-World Federation of the spa, the promoter of the meeting Riolo, oversaw the translation (English, French, Spanish, Russian and cinesee) and the worldwide diffusion of the Charter of Communication (http://femteconline.org).

traduzione Alessia Monti

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Il motto per cui vive e lavora? “La vita è una cosa meravigliosa, da assaporarsi giorno dopo giorno. E il lavoro deve coincidere con la passione”. Dopo aver inaugurato le Nuove Terme di Saint Vincent, Elisabetta Reggio si è dedicata con successo alla libera professione: oggi offre consulenze a centri benessere e spa e insegna nei Master in Turismo TQM come realizzare e gestire questi centri. What is the motto that shapes her life and work? “Life is a wonderful thing to savor day after day. And you must love your work.” After the grand opening of the Nuove Terme in Saint Vincent, Elisabetta Reggio successfully became a freelance consultant: today she offers advice to management personnel of wellness centers and spas, and teaches about how to run these types of businesses in the Tourism Quality Management Master program in Turin.

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SI FA PRESTO A DIRE SPA IT’S EASY TO SAY “SPA”

di Nicole Cavazzuti traduzioni Gilda Zucolella

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Ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro come capo villaggio della Valtur. Poi ha svolto le mansioni di manager nel campo della comunicazione col passare degli anni è diventata direttore generale delle Terme di Castrocaro, il più famoso polo d’attrazione del comune romagnolo. Progettato nel 1936, il compendio turistico-sanitario è costituito dallo stabilimento per le cure termali con un centro di riabilitazione, dalla spa e dal Grand Hotel quattro stelle. Dal 2009 Elisabetta Reggio è una libera professionista esperta in consulenze in ambito di centri benessere e di spa (salus per aquam), capace di assistere i suoi clienti a tutto tondo: dal layout del progetto, alla formazione del personale, all’avvio della start up. E non basta: insegna nei Master in Turismo TQM (Tourism Quality Management ) su come realizzare e gestire una spa.

She began her career as a Valtur village resort manager. After that, she began managing communication and worked her way up to becoming the general manager of the Terme di Castrocaro, the most famous facility in this part of Romagna. The building complex was designed in 1936 to be a healthcare-tourist center for hydrotherapy treatments and physical therapy, with a spa facility and a four-star Grand Hotel. Since 2009, freelance consultant Elisabetta Reggio, who is an expert in the management of wellness centers and spas (salus per aquam), can help her clients in every area: project layout, personnel training, and business start up. And if that weren’t enough, she also teaches in Turin at the TQM Master (Tourism Quality Management) on how to set up and manage a spa.

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INTERVIsTa a ElIsabETTa REggIo

bENEssERE PERsoNalIZZaTo Quali sono le esigenze dei clienti dei centri benessere e delle spa? Innanzitutto desiderano un’accoglienza puntuale e calorosa da parte del personale, del luogo e dei servizi. E poi cercano un trattamento personalizzato, il che impone al personale non solo di essere preparato, ma anche sempre aggiornato. Il look non basta per garantire il successo: centri benessere e spa devono essere in grado di fornire alla clientela beneficio non solo fisico ma anche psicologico. Quali sono gli errori più comuni da evitare? Troppo spesso ci si affida direttamente ad architetti estrosi che nel realizzare gli spazi fanno errori strutturali non conoscendo tecnicamente l’operatività e i flussi. Crea grande disagio, per esempio, una hall in cui transitano sia i clienti ‘svestiti’ che sono in attesa di uno dei servizi, sia quelli in entrata. Inoltre, la zona dedicata ai massaggi occorre sia silenziosa e la pulizia e l’igiene devono essere sempre a livelli altissimi, questo implica una precisa scelta dei materiali e degli arredi. Uno sguardo al futuro: quali tendenze dobbiamo attenderci? Premesso che le tendenze in questo campo vengono importate dagli Stati Uniti, i sociologi sono convinti che il benessere avrà un ruolo di maggior rilievo nella nostra vita, ma sarà più sociale. Il mondo attuale tende a rendere le persone sempre più ‘solitarie’: ecco perché si passerà dal desiderio di assoluto silenzio al benessere di gruppo. E così i centri benessere e le spa diventeranno luoghi di incontro e di condivisione di stili di vita.

INTERVIEW WITh ElIsabETTa REggIo

PERsoNalIZED WEllNEss Can you tell us about the needs of clients of wellness centers and spas? First of all, they want a warm, timely welcome from the staff, and they want to feel at home at the center and have great service. Then, they are looking for a personalized treatment, which means that the staff must be well trained and always up to date. A center’s look isn’t enough to guarantee its success: wellness centers and spas must be able to give their clientele physical and psychological benefits. What are the more common errors that should be avoided? Too often, aspiring business owners turn their building project over to creative architects who do not know enough about the technical operations and flows to design the spaces correctly. They make structural errors that create big problems, such as designing a hall were “undressed” clients must pass from one treatment to the next in the midst of incoming guests. Another example would be the massage area, where silence and cleanliness are extremely important, and therefore certain criteria must be adopted when choosing materials and furnishings. Looking forward, which trends should we expect? In the first place, let me say that trends in this area will be imported from the United States. Sociologists are convinced that wellness will take on a more important role in our lives, generally speaking, but it will become more of a social phenomenon. People tend to become more solitary in today’s world, which explains why we go from a desire for absolute silence to wanting to feel good in a group. And this is why wellness centers and spas will become places where people can meet and share their lifestyles.

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CHIC! LE TERME SONO UNA FAVOLA Il 20 giugno 2012 Elisabetta Reggio ha inaugurato le Nuove Terme di Saint Vincent. La fonte termale, scoperta dall’abate Jean-Baptiste Perret nel 1770, fu chiamata Fons Salutis per le sue particolari proprietà curative. La riqualificazione delle terme è cominciata nel 2007 e ha visto l’inserimento, accanto al centro di cura termale originario, di un moderno centro benessere che attraverso ampie vetrate permette di apprezzare il suggestivo panorama. Nel realizzare le Nuove Terme sono state rinnovate completamente le attrezzature destinate sia alla raccolta sia all’erogazione dell’acqua consentendone l’utilizzo per il reparto termale e in alcuni trattamenti offerti nella spa. Al confine tra la Basilicata e la Puglia, immerso nelle terre Lucane nel comune di Forenza (PT), sta prendendo vita Il borgo rurale “Le Masserie del Falco” con annessa una Spa dedicata alle famiglie che vede Elisabetta Reggio curatrice sia del progetto sia della sua realizzazione. La progettazione ha dato vita ad un Concept di benessere - relax - accoglienza che esprime “l’anima “ e identifica la vocazione delle Masserie : “fondere” e rendere sinergici in un unico luogo i percorsi benessere , l’area geografica e la cultura del luogo alfine di soddisfare tutti coloro che vogliono ritrovare un’armonia psico-fisica in un ambiente rurale ma elegante che permette di apprezzare uno dei panorami più suggestivi della Basilicata. Alcune camere, realizzate con enormi vetrate che si affacciano sulla piscina ,saranno direttamente connesse con la spa in modo da permettere all’ospite di accedere alla struttura direttamente dal proprio alloggio. Saverio Lamiranda, proprietario del Resort, da l’appuntamento per la cerimonia di inaugurazione a Maggio di quest’anno.

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CHIC! THE SPA IS FANTASTIC On 20 June 2012, Elisabetta Reggio celebrated the grand opening of Nuove Terme in Saint Vincent. The thermal spring, discovered by Abbot Jean-Baptiste Perret in 1770, was named Fons Salutis for its particularly healthy properties. Renovation began on the spa facility in 2007 and, next to the original thermal treatment center, a modern wellness center with large windows to allow guests to enjoy the beautiful view has been built. During the renovation of Nuove Terme, all of the equipment used to collect and distribute water was completely restored, to allow it to be used for the thermal department and in some treatments offered in the spa. On the border between Basilicata and Apulia, in the archaic land of Lucania, a rural town is coming to life. Elisabetta Reggio is in charge of the project and the construction of “Le Masserie del Falco”, which has a spa specifically for families. The design phase of the center, located in the municipality of Forenza (PT), produced a concept of wellness and relaxation that welcomes the guest and expresses the “soul” of the “masserie”, a type of fortified farmhouse complex found in the southern Italian regions. The facility’s vocation is to meld the concepts of wellness, the geographical area and the local culture into a single experience where clients can come to experience psychological and physical harmony in an elegant rural environment immersed in one of the most suggestive landscapes in Basilicata. Some of the rooms, designed with enormous windows overlooking the swimming pool, will be directly connected with the spa in order to allow guests to go straight to the facility from their own rooms. Resort owner Saverio Lamiranda announced that the grand opening ceremonies will take place at Easter of this year.

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OspitalitĂ da leggenda

Legendary HospitaLity

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Settecento anni di storia e un magistrale recupero fanno del Castello Bevilacqua un impareggiabile scenario per matrimoni, meeting aziendali e congressi: affiancato da una raffinata offerta alberghiera e da un ristorante attento a prodotti e tradizioni del territorio veronese. Seven hundred years of history and a masterful recovery make the Castello Bevilacqua an incomparable setting for weddings, business meetings and conferences. The castle offers a ďŹ ne range of accommodations and a restaurant which offers products and traditions of the Verona area.

di Stefano Ruberti traduzioni Gilda Zucolella

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Tutto cominciò nel 1336. Fu allora che Guglielmo Bevilacqua iniziò la costruzione di un castello, nella località in provincia di Verona che prende il nome dalla sua famiglia. Nato come fortezza militare, oggi è un raffinato relais grazie all’impegno e alla passione della famiglia Cerato-Iseppi, che a partire dagli anni ’90 ha recuperato questa affascinante dimora storica abbandonata da decenni. L’ennesima rinascita del Castello Bevilacqua, dopo quasi sette secoli di vicissitudini storiche: incendiato nel 1405 dai padovani Carraresi in guerra con gli Scaligeri e dagli austriaci nel 1848, deve il suo attuale aspetto neogotico ai restauri fatti intraprendere dieci anni dopo, in piena epoca romantica, dalla contessa Felicita Bevilacqua. Nel 1966 ancora un incendio, che devasta il collegio salesiano allora insediato nel maniero. Il magistrale restauro, concluso pochi anni fa, ne ha fatto una elegante location per matrimoni, congressi e meeting aziendali, affiancata da un ristorante, “All’Antica Ala”, che punta alla valorizzazione dei prodotti del territorio veronese, e da un hotel 4 stelle con 7 junior suite situate nelle torri, in cui l’emozione di tornare indietro nei secoli, fra letti a baldacchino e pareti affrescate, si sposa ai più moderni comfort. Ma gli ambienti del castello e i suoi giardini pensili (secondi per estensione solo a quelli di Villa Madama a Roma) sono aperti anche alle visite turistiche e alle scuole, con i laboratori didattici “Castellani per un giorno”.

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It all began in 1336. That year, Guglielmo Bevilacqua began building a castle in the province of Verona on land that is named after his family. Originally built to be a military fortress, today the castle is an elegant hotel thanks to the commitment and passion of the Cerato-Iseppi family, who started recovering this charming historic property in the 1990s after it had been abandoned for decades. It is only the latest revival of Castello Bevilacqua, after nearly seven centuries of historical events: there was a ďŹ re in 1405 set by the Paduan Carraresi during the war with the Scaligeri, and the Austrians (in 1848) gave the castle its current neo-Gothic look through renovations undertaken ten years later by Countess Felicita Bevilacqua. In 1966, another ďŹ re raged through the Salesian College, which was based in the castle at that time. The masterful restoration, completed a few years ago, has made a stylish venue for weddings, conferences and business meetings. The location also offers a restaurant, "All'Antica Ala" that serves local products, and a four-star hotel with seven junior suites in the towers, an exciting trip back through the centuries to sleep in four-poster beds in rooms with frescoed walls, but with all the modern comforts. The rooms of the castle and its hanging gardens (second in size only to those of the Villa Madama in Rome) are also open to tourist visits and schools, with educational workshops called "Castellan for a day".

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IntervIsta a roberto IseppI

nuovI InvestImentI per battere la crIsI Chi sono i vostri clienti? Abbiamo un target molto ampio, data la varietà della nostra offerta. Il primo in ordine di fatturato è costituito dagli sposi, seguiti dai meeting aziendali e dai privati, in particolar modo coppie alla ricerca di un weekend romantico in un luogo carico di storia, che richiama l’epoca di principi e principesse. La crisi si è fatta sentire negli ultimi anni? Fino al novembre del 2011 tutti i nostri indicatori mostravano una crescita costante del 20%. Con l’avvento del governo Monti c’è stato un crollo: complice il clima d’insicurezza e scarsa fiducia nel futuro si è dimezzato il fatturato da eventi e meeting aziendali. E dal secondo semestre 2012 sono in flessione anche i matrimoni. Tengono ristorante e hotel, con un calo contenuto nel 10%. Questo ha modificato le vostre strategie? Abbiamo allargato la nostra offerta nei settori meeting e matrimoni con nuovi prodotti dai costi più contenuti. E ora siamo alla ricerca di risorse per aprirci ai mercati internazionali attraverso l’ampliamento dell’offerta alberghiera con una cinquantina di nuove camere, una piscina e una spa. Proprio per farci conoscere anche al di fuori dell’ambito locale abbiamo tagliato il budget di comunicazione destinato a stampa e tv per puntare sul digitale: nuovo sito, Google Adwords, attività di SEO, social network, app per smartphone. Del resto, l’80% dei nostri clienti arriva dal web.

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IntervIew wIth roberto IseppI

new Investments to beat the crIsIs Who are your customers? We have a very large target, given the variety of our services. First, in order of sales, are wedding celebrations, followed by business meetings and private parties. We also see many couples looking for a romantic weekend in a historical place that reminds them of the era of princes and princesses. Has the crisis been getting worse in recent years? Until November 2011, all our indicators showed a steady growth of 20% but when the Monti government came into effect, there was a collapse. The climate of insecurity and lack of confidence in the future caused our sales from events and business meetings to fall by 50%, and even weddings declined in the second half of 2012. The restaurant and hotel are holding their own, with a decrease of under 10%. Has this changed your strategy? We have expanded our offers for meetings and weddings with new products at lower costs, and now we are looking for resources to open up to international markets. We’ve expanded the hotel with fifty new rooms, a pool and a spa. Just to introduce ourselves even outside of our local area, we cut our communication budget for print and TV to focus on digital media: a new website, Google Adwords, SEO activities, and social networking apps for smartphones. Moreover, 80% of our customers find us through the Internet.

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Fantasmi al Castello Ghosts at Castello BevilaCqua Come ogni maniero storico che si rispetti, anche Castello Bevilacqua vanta numerosi avvistamenti di fantasmi: lo stesso Roberto Iseppi racconta di luci che si spengono misteriosamente, sedie che cadono senza motivo, porte che si chiudono improvvisamente, rubinetti che si aprono da soli. Sembra che gli incontri “paranormali” avvengano con maggiore frequenza in due delle suite dell’hotel. Suggestioni? Chissà. Sta di fatto che quelle due camere sono le più richieste dai clienti… Like any self-respecting historic manor, Castello Bevilacqua also boasts numerous sightings of ghosts. Even Roberto Iseppi can tell about lights that go out mysteriously, chairs falling over for no reason, doors closing suddenly and taps that open by themselves. It seems that the "paranormal" events occur more frequently in two of the hotel suites. Suggestions? Who knows. The only sure thing is that those two rooms are the most requested by customers ....

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DOLCE VITA SUL LAGO DI GARDA

THE SWEET LIFE ON LAKE GARDA di Nicole Cavazzuti traduzioni Gilda Zucolella

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Era la residenza di caccia della Casa Imperiale Austriaca a Gardone Riviera. Oggi è il Grand Hotel Fasano: un albergo liberty a cinque stelle, meta del più raffinato turismo internazionale. The former hunting residence of the Austrian imperial family in Gardone Riviera is a five-star hotel today. The Grand Hotel Fasano, with its Liberty style architecture, is the destination of the finest international tourism.

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Affacciato direttamente sul lago di Garda e immerso in un grande parco di 12 mila metri quadri, il Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera nasce nella seconda metà dell'Ottocento come residenza di caccia della Casa Imperiale Austriaca. E proprio dalla nobile fasanerie prende il nome. Dotato dal 2006 di un centro benessere AQUA SPA ispirato alle antiche terme romane, l’hotel è stato completamente rinnovato negli ultimi due anni e vanta tre ristoranti e un bar sul lago: La Terrazza, Il Fagiano, La Darsena e La Darsena - Tapas Bar. Directly overlooking Lake Garda and surrounded by 12,000 square meters of land, the Grand Hotel Fasano in Gardone Riviera was first built during the second half of the nineteenth century as a hunting lodge. The house belonged to the Austrian royal family, and takes its name from the “Fasanerie”, the pheasant breeding facility. Since 2006, the hotel has had a wellness center, AQUA SPA, inspired by the ancient Roman baths. The hotel has been completely renovated over the past two years, and has three restaurants and a bar on the lakefront: La Terrazza, The Pheasant, La Darsena and La Darsena - Tapas Bar.

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IntervIsta a OllIver Mayr, aMMInIstratOre DelegatO granD hOtel fasanO

QUalItÀ assOlUta eD esPerIenZe esclUsIve Qual è il vostro target di riferimento? L’albergo si rivolge a una clientela di ceto medio alto, multietnica e variegata: dalla famiglia alla coppia, dalle comitive di amici ai gruppi di lavoro. Ci preoccupiamo di garantire un ambiente internazionale e misto e tal fine abbiamo deciso di limitare le prenotazioni provenienti dal mercato dell’Est al massimo al 7%. Su quali strategie puntate per emergere rispetto alla concorrenza? I nostri punti di forza sono la qualità assoluta di servizi, strutture e personale e le esclusive operazioni di co-marketing che rendono uniche le vacanze dei nostri ospiti. Oggi un hotel di lusso non può più essere solo un semplice alloggio, deve offrire anche occasioni di life-style. In questa logica, per esempio, offriamo ai clienti la possibilità di noleggiare le lussuose barche Frauscher e la splendida Wiesmann MF4 Roadster, una spider cabriolet fuori serie dotata di ben 400 cavalli. E che ruolo hanno le partnership con altre strutture turistiche della zona, come i golf club? Ormai sono fondamentali per implementare l’offerta di leisure, soprattutto per turisti d’elite che arrivano sul Lago di Garda spinti anche dall’amore per il golf e per il nostro splendido scenario. Noi collaboriamo da anni con il Gardagolf Country Club, il Golf Bogliaco, il Palazzo Arzaga Golf e il Chervò Golf San Vigilio.

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IntervIew wIth OllIver Mayr, ManagIng DIrectOr Of granD hOtel fasanO

aBsOlUte QUalIty anD an eXclUsIve eXPerIence What is your target audience? The hotel focuses on the upper middle class, a multi-ethnic and varied group. We have families, couples, groups of friends and workgroups. We take care to ensure a multi-faceted international environment and, for this reason, we decided to restrict reservations from the Eastern market to a maximum of 7%. What are your strategies for standing out from the competition? Our strengths are the absolute quality of services, facilities and personnel and the exclusive comarketing operations that make our guests’ holidays truly unique. Today, a luxury hotel cannot be just a simple accommodation, it must offer opportunities that fit a certain lifestyle. To illustrate this, for example, we offer customers the opportunity to rent Frauscher luxury yachts and the beautiful Wiesmann MF4 Roadster, a classic convertible luxury car with 400 hp engine. And what role do partnerships with other local tourist facilities have, such as golf clubs? It is now essential to offer activities for leisure time, especially for upper class tourists coming to Lake Garda also because they want to play on our golf courses and see our beautiful scenery.

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Su quali strategie e mezzi puntate per far conoscere il Grand Hotel Fasano alla potenziale clientela in Italia e all'estero? Ormai gran parte della nostra comunicazione passa dal web. Non solo abbiamo un nostro website aggiornato e ricco, ma siamo anche presenti su diversi siti internazionali, da TripAdvisor a Booking. Già da quattro anni, poi, abbiamo un’applicazione iPhone per il ristorante la Darsena. Funziona molto bene, perché il locale si rivolge a un target relativamente giovane. Per quanto riguarda i social media, ci approcciamo con cautela e prevediamo ritorni contenuti.

We’ve worked for years with the Gardagolf Country Club, Golf Bogliaco, Palazzo Arzaga Golf and Golf Chervò San Vigilio.

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Which strategies and media are you planning to use to advertise the Grand Hotel Fasano to potential customers in Italy and abroad? Most of our communication is now on the Internet. Not only do we have an upto-date website full of all sorts of information, but we are also present in various international websites, such as TripAdvisor and Booking. Four years ago, we got an iPhone application for the restaurant, La Darsena. It works very well, because the place caters to a relatively young target. We approach social media with caution, and we expect minimal returns.

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LA DARSENA: È QUI IL RELAX LA DARSENA: THE SPOT TO RELAX Un beach club con lettini sul prato fronte lago, con un ristorante bar attivo dalle 11 a tarda notte: ecco "La Darsena", nuova struttura aperta a 1 km dall'albergo dotata di un molo per l'attracco in barca. A tenere le redini dei fornelli è Matteo Felter, giovane chef originario del Lago di Garda che propone una cucina del territorio moderna e fantasiosa, oltre a una serie di piatti all'insegna del benessere studiati appositamente per i clienti di AQVA SPA. Accanto al ristorante, sulla magnifica terrazza a lago, c’è poi un piccolo Tapas Bar dedicato esclusivamente al culto dell'aperitivo con musica lounge e specialità culinarie iberiche. A beach club with loungers on the lawn overlooking the lake with a restaurant bar open from 11 am to late at night: this is "La Darsena", the newly opened restaurant-bar located 1 km away from the hotel, complete with a pier for mooring a boat. Matthew Felter runs the kitchen. He’s a young chef originally from Lake Garda, who has reworked the local traditional cuisine to create an imaginative and modern menu, as well as a series of healthy dishes specifically designed for customers of the AQVA SPA. Next to the restaurant, on the beautiful terrace overlooking the lake, there is also a small Tapas Bar where guests can enjoy their aperitif while listening to lounge music and eating Iberian cuisine.

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Un’esperienza di tUrismo ‘avvolgente’

A ‘wrApping’ tourist experience

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di Valeria Prina traduzioni Alessia Monti

In un’antica masseria, la Tenuta Moreno Masseria & Spa permette ai suoi ospiti di godere appieno il contatto con la natura, assaporandone tutti gli aspetti: il gusto dei prodotti tipici pugliesi in ogni stagione, l’ambiente rilassante che dà benessere sia al corpo sia alla mente. In the region of Puglia, Tenuta Moreno is an old masseria (a fortified farm house that has received a permit to provide lodging) where guests can fully enjoy everything that nature has to offer: in-season local foods and a relaxing environment for the wellbeing of the body and the soul.

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Natura, benessere, salute, stile, eleganza: elementi che ben si amalgamano nel caso della Tenuta Moreno Masseria & Spa. In una zona d’incanto come il Salento, la tenuta offre l’eleganza di una masseria, l’attenzione all’alimentazione e al benessere di una eco-spa e una cornice di charme per le cerimonie e le convention più esclusive. Aspetti molto apprezzati anche da quel 70 per cento di ospiti stranieri, soprattutto tedeschi e belgi, che amano il contatto con la natura. Da un’antica masseria del ‘700 immersa nella campagna pugliese nel Brindisino e a pochi chilometri dal mare, è nata una diversa filosofia di turismo che permette di godere dei benefici derivanti dal rispetto per la natura e dall’utilizzo delle più antiche tradizioni gastronomiche pugliesi. Questa infatti è una delle peculiarità di Tenuta Moreno Masseria & Spa che propone un percorso di relax e di benessere incentrato sulla sollecitazione dei sensi e sulla riscoperta dell’armonia tra corpo e mente. La struttura dispone di 86 camere che propongono lo stile tipico ed elegante della zona, arredate con materiali locali che generano atmosfere e colori morbidi, e una grande piscina ricavata dalla roccia. Questa struttura mette inoltre a disposizione sale confortevoli con ampia capacita di accoglienza per meeting di lavoro, workshop, convegni e cerimonie.

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Nature, wellbeing, style and elegance: these are Tenuta Moreno’s perfectly mixed ingredients. Located in the scenic Salento peninsula, it offers the elegance of an 18th century masseria, the attention to nutrition and wellbeing of a green spa and is also a charming location for holding exclusive ceremonies and conventions. This combination is very much appreciated by its foreign guests (70%), mostly German and Belgian nature-lovers. In this old masseria , situated deep in the country of the Brindisi province and a few kilometres away from the sea, a new concept of tourism was born, based on caring for the environment and enhancing Puglia’s gastronomic tradition. Tenuta Moreno offers a unique relaxing experience that will awake your senses and make you feel in harmony with your body and soul. It has 86 rooms all decorated in the traditional style of the area: only local materials were used to create a soft atmosphere. It also has spacious and fully equipped rooms for business meetings, workshops, conferences and ceremonies. Outside there is a big swimming pool which was carved out of the rock.

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IntervIsta a PIerangelo argentIerI, general manager

l’amore Per la ProPrIa terra Padre pugliese, madre scozzese, ama la sua terra che sa raccontare con entusiasmo: “Immersa tra ulivi e mandorli - spiega Pierangelo Argentieri – si trova la Tenuta Moreno Masseria & Spa. Un’esperienza turistica diversa da vivere immersi nella rigogliosa campagna pugliese». Qual è il suo punto di forza? In questo luogo si può vivere un’esperienza di colori tipicamente salentina, con un paesaggio mediterraneo dai colori intensi, il bianco degli edifici costruiti con il Leccisu, la pietra calcarea leccese, i colori variegati dei prodotti tipici di questa terra. E la ristorazione quanto conta per la Tenuta Moreno Masseria & Spa? E’ fondamentale. La si può definire una ‘masseria gourmet’, in cui il cibo è il punto di forza. Abbiamo puntato tutto sulla produzione biologica in proprio degli elementi gastronomici di base, con un orto a disposizione della clientela in cui cogliere le materie prime preferite e un ‘campo collezione fichi’ con 40 varietà impiantate in maniera da fornire sempre il prodotto fresco. La peculiarità, infatti, della nostra cucina è la stagionalità. Per il pomodoro, ad esempio, possiamo offrire un’evoluzione della materia prima,

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IntervIew wIth PIerangelo argentIerI, general manager

lovIng one’s land Born to a man from Puglia and a woman from Scotland, Pierangelo Argentieri loves his land and talks about it passionately: “Tenuta Moreno is surrounded by hectares of olive and almond trees. Our guests have the opportunity to live a unique tourist experience in the lush countryside of Puglia.” What distinguishes a stay at Tenuta Moreno from other farm stays? The colours of the Salento peninsula: a Mediterranean landscape with white buildings made of leccisu, a calcareous rock from Lecce, and the vivid palette of the products that are typical of this area. How important is the food service for you? It’s paramount. Tenuta Moreno could be described as a ‘gourmet masseria’: the quality of the food we provide is our point of strength. We run our own organic farm. We have a vegetable garden where guests can go and pick the produce they prefer and a fig tree grove where we planted more than 60 varieties so that we have fresh figs throughout the year. We only use in-season ingredients. For example, part of the tomatoes that are harvested in the summer are let dry in the sun on a flat surface or hung to a cord or used to make preserves. This way we have tomatoes all over the year but their nutritional value is not altered. We

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da fresco ad essiccato al sole, per poi divenire conserva e pomodoro a filo. E’ un tornare a una cucina tipica e genuina del nostro passato, che a visto nascere anche interessanti contaminazioni gastronomiche: molti dei nostri piatti tipici, infatti, sono il risultato di antichi scambi commerciali. Un esempio di tutto ciò è l’utilizzo del baccalà nella cucina salentina, un pesce che viene dal nord ma molto usato nella tradizione culinaria del sud Italia. Per garantire ai nostri ospiti una freschezza continua del pescato, abbiamo inoltre stipulato un accordo con la Riserva Marina di Torre Guaceto (un consorzio slow food, straordinario esempio di pesca sostenibile e tutela ambientale) che fornisce al resort, anche, i migliori prodotti tipici della zona come erbe aromatiche e olio extra vergine. Il relax è un altro aspetto basilare nella Tenuta Moreno Masseria & Spa… Concettualmente siamo lontani dal turismo di massa, per cui cerchiamo di offrire un’esperienza il più possibile esclusiva. In questo senso sono stati studiati dei pacchetti differenziati a sostegno del benessere fisico, che seguono dei rituali ben precisi. Il tutto coadiuvati dall’utilizzo di cosmetici (per scrub, trattamenti per il viso e creme) realizzati in proprio utilizzando i prodotti naturali dell’orto e del giardino della masseria. Alla base di tutto c’è l’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva locale. Tenuta Moreno Masseria & Spa si propone anche per il business: cosa può offrire? Ampi spazi e sale confortevoli, prima di tutto. A questo si unisce il massimo della funzionalità e della tecnologia e la possibilità di studiare delle iniziative particolari. E a chi vuole organizzare un ricevimento per il proprio matrimonio? Offriamo stile ed esclusività, con cura dei dettagli, una cucina attenta agli aspetti tipici che sa essere semplice e raffinata insieme. E nel periodo invernale l’ospite che cosa può trovare? Un’atmosfera più avvolgente, un territorio circostante meno congestionato ottimale per scoprire i dintorni. E una temperatura media intorno ai 15 gradi. Che futuro vede per il turismo in masseria? Positivo. E’ un turismo autentico che unisce cultura del territorio, ospitalità in architetture recuperate, tradizioni al servizio di un’esperienza di vita attenta alla natura.

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have rediscovered the healthy way of cooking of our ancestors. Many of our regional dishes were influenced by trade in the past. The best example is probably salted codfish, which is produced in Northern European countries but is a common ingredient of many typical dishes of the South of Italy. In order to offer only 100% fresh fish, we reached an agreement with Riserva Marina di Torre Guaceto (a slow food consortium which is an extraordinary example of sustainable fishing practices and respect for the environment), which also supply us with the best herbs and extra-virgin olive oil of this area. Tenuta Moreno is also synonymous with relax, isn’t it? Our idea of tourism is very different from mass tourism. We do our best to offer our guests as exclusive an experience as possible. Our offer includes activities to improve the physical wellbeing and beauty treatments with our range of natural cosmetics. They are all made of products of the masseria garden and local extra-virgin olive oil. How do you cater for business tourism? We have spacious and elegantly furnished conference rooms with the most state-of-the-art equipment. We organize customised events too. What about wedding receptions? We offer style, exclusivity, attention to details, and a simple but fine cuisine based on local typical dishes. What can guests expect to find in the winter? They can enjoy an even cosier atmosphere. The area is less crowded than in the summer and the average temperature is 15°. It’s the perfect time to explore the surroundings. How is the future of masseria lodging? I think it has good prospects. It combines staying in an old country house that was refurbished for accommodation purposes with local tradition and respect for the environment.

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Festa di san Giovanni: una cena nell’orto S. Giovanni’S niGht: a dinner in the veGetable Garden

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Nella notte di San Giovanni, quando la tradizione invita a mangiare i fioroni, prima produzione delle piante di fichi, nella tenuta viene organizzata una cena nell’orto, che diventa un’esperienza collettiva e mistica con piatti stagionali tipici. La tradizione, infatti, vuole che in questo periodo le erbe si carichino di magici e incredibili poteri (come la guarigione e la predizione del futuro), la terra si carichi di energia, l’acqua e il fuoco si rincorrino in un processo di rigenerazione e purificazione. In questa magica notte l’uomo è pronto a catturare la potenza degli elementi.

By tradition, on S. Giovanni’s Night people from Salento eat fioroni, the first local ripe figs of the season. On this occasion, Tenuta Moreno organises a dinner for all its guests in the vegetable garden. The menu features typical seasonal dishes. There’s an ancient legend whereby in this period of the year herbs acquire magic powers (like the power to heal or to predict the future), the soil is filled with energy, and water and fire run one after the other in a process of regeneration and purification. Over this magic night, human beings are ready to absorb the powers of the 5 elements.

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COGNe - fRaZ. CReTaZ (aO)

Malles (BZ)

Hotel Notre Maison

Beauty et Wellness Resort Garberhof

> frazione Cretaz, 8 - 11012 Cogne (aO) > Tel. +39 0165 74104 > www.notremaison.it > hotel@notremaison.it ROOMs: 24 double - 3 suite - 3 junior suite

> str. statale, 25 – 39024 Malles (BZ) > Tel. +39 0473 831399 > www.garberhof.com > info@garberhof.com ROOMs: 17 double – 11 junior suite – 12 suite

CaNNOBiO (laGO MaGGiORe - VB)

POZZa di fassa (TN)

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Park Hotel Villa Belvedere

Hotel ladinia

> Via Casali Cuserina, 2 - 28822 Cannobio (VB) > Tel. +39 0323 70159 > www.villabelvederehotel.it > info@villabelvederehotel.it ROOMs: 1 individual - 22 double – 1 junior suite – 3 apartments

> str. de Chieva, 2 – 38036 Pozza di fassa (TN) > Tel. +39 0462 764201 > www.hotelladinia.com > info@hotelladinia.com ROOMs: 4 individual - 26 double – 10 junior suite

CiMa di PRORleZZa (CO)

TaBiaNO CasTellO (PR)

Hotel Parco san Marco Beach Resort, Golf et spa

antico Borgo di Tabiano Castello

> V.le Privato san Marco, 1 – 22018 Cima di Porlezza (CO) > Tel. +39 0344 629111 > www.parco-san-marco.com > info@parco-san-marco.com ROOMs: 11 double – 69 suite

> Via Tabiano Castello, 4 – 43039 Tabiano Castello (PR) > Tel. +39 0524 881168 > www.tabianocastello.com > travel@tabianocastello.com ROOMs: 1 individual - 16 double – 11 suite – 5 apartments

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n. #6 |

Bagno Di RoMagna (FC)

pistoia (pt)

Hotel tosco Romagnolo

Villa De’ Fiori

> piazza Dante, 2 – 47021 Bagno di Romagna (FC) > tel. +39 0543 911260 > www.paoloteverini.it > info@paoloteverini.it RooMs: 27 double – 15 junior suite – 4 suite

> Via Di Bigiano e Castel Bovani, 39 – 51030 pistoia > tel. +39 0573 450351 > www.villadefiori.it > info@villadefiori.it RooMs: 6 double – 2 suite

BoRDigHeRa (iM)

palazzuolo sul senio (Fi)

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Biorelais sauvage

locanda senio

> Via Concaverde, 100 – 18012 Bordighera (iM) > tel. +39 0184 255034 > www.biorelais.it > info@biorelais.it RooMs: 2 suite

> Borgo Dell’ore, 1 – 50035 pazzuolo sul senio (Fi) > tel. +39 055 8046019 > www.locandasenio.com > info@locandasenio.com RooMs: 6 double – 2 suite

poRto FeRRaio (isola D’elBa)

CaVRiglia (aR)

Relais Delle picchiaie

Villa Barberino

> Via le picchiaie – 57037 porto Ferraio (li) > tel. +39 0565 933110 > www.relaisdellepicchiaie.it > info@relaisdellepicchiaie.it RooMs: 2 individual - 15 double – 2 junior suite – 4 suite

> V.le Barberino, 19 – 52022 loc. Meleto Val D’arno (aR) > tel. +39 055 961813 > www.villabarberino.it > info@villabarberino.it RooMs: 4 double – 4 jsuite – 3 apartments

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| n. #6

CastelnuoVo berardenga (si)

Porto s. stefano - Monteargentario (gr)

Hotel and Wine resort Villa dievole

Hotel torre di Cala Piccola

> loc. dievole, 6 – 53019 Vagliagli Cast. berardenga (si) > tel. +39 0577 322632 > www.villa-dievole.com > villa.dievole@dievole.it rooMs: 13 double – 6 junior suite – 13 suite – 1 apartments

> Via Cala Piccola – 58019 Posto s. stefano (gr) > tel. +39 0564 825111 > www.torredicalapiccola.com > info@torredicalapiccola.com rooMs: 45 double – 2 junior suite – 2 suite

CHiusure-asCiano (si)

loC. Petroia - gubbio (Pg)

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relais tenuta Palazzaccio

Castello di Petroia

> str. Pr. 451 di Monte oliveto – 53041 Chiusure-asciano (si) > tel. +39 0577 718600 > www.palazzaccio.it > info@palazzaccio.it rooMs: 3 double – 5 suite

> fraz. scritto – 06024 loc. Petroia - gubbio (Pg) > tel. +39 075 920287 > www.petroia.it > info@petroia.it rooMs: 1 individual - 4 double – 1 junior suite – 6 suite

trequanda (si)

Pesaro (Pu)

locanda Vesuna

alexander Museum Palace Hotel

> Podere Pecorile 19 – 53020 sant’ambrogio trequanda (si) > tel. +39 0577 665318 > www.locandavesuna.com > info@locandavesuna.com rooMs: 5 double – 4 suite

> V.le trieste, 20 – 61121 Pesaro (Pu) > tel. +39 0721 34441 > www.alexander-museum.it > info@alexander-museum.it rooMs: 3 individual - 57 double – 2 junior suite – 1 suite

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n. #6 |

Roma (Rm)

lacco ameno - ischia (na)

Villa Duse

Residence covo dei Borboni

> Via alamanno morelli, 1 – 00197 Roma > Tel. +39 06 80693239 > www.hotelvilladuse.com > info@hotelvilladuse.com Rooms: 15 double – 3 junior suite

> via cava scialicco – 80076 lacco ameno ischia (na) > Tel. +39 081 994333 > www.covodeiborboni.it > info@covodeiborboni.it Rooms: 12 apartments

capUa (ce)

cefalù (pa)

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Tenuta san Domenico

hotel le calette

> Via casa cerere – 81043 sant’angelo in formis capua (ce) > Tel. +39 083 995470 > www.tenutasandomenico.com > info@tenutasandomenico.it Rooms: 1 individual - 4 double – 1 junior suite – 1 suite – 1 apartments

> Via V. cavallaro, 12 – 90015 caldura cefalù (pa) > Tel. +39 0921 424144 > www.lecalette.it > booking@lecalette.it Rooms: 4 individual - 38 double – 11 junior suite – 3 suite

napoli

DoRgali (nU)

hotel delle Terme di agnano

hotel nuraghe arvu

> Via agnano astroni, 24 – 80125 napoli (na) > Tel. +39 081 7622180 > www.hoteltermeagnano.com > info@hoteltermeagnano.com Rooms: 62 double

> V.le Bue marino cala gonone – 08022 Dorgali (nU) > Tel. +39 0784 920075 > www.hotelnuraghearvu.com > info@hotelnuraghearvu.com Rooms: 47 double – 3 suite

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C . d a M o r e n o s . s . n . 7 - u s C i ta L at i a n o e s t. 7 2 0 2 3 M e s a g n e ( B r i n d i s i - P u g L i a ) t e L . + 3 9 0 8 3 1 7 7 4 9 6 0 – Fa x + 3 9 0 8 3 1 7 2 1 4 8 7 i n F o @ t e n u ta M o r e n o . i t – w w w. t e n u ta M o r e n o . i t


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Tecno&Food si distingue per l’anima internazionale e per le occasioni di confronto e di opportunità professionali a livello mondiale. Tecno & Food is unique for its international layout, occasions to compare and discuss points of view, and professional opportunities worldwide.

LA FIERA CON QUEL QUALCOSA IN PIÙ THE TRADE FAIR WITH AN EXTRA SOMETHING

di Nicole Cavazzuti traduzioni Gilda Zucolella di Nicole Cavazzuti traduzioni Gilda Zucolella

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Ci sono aziende che fanno grande il nome dell’Italia nel Mondo. Molte di queste si ritrovano al Tecno&Food, la manifestazione organizzata da PadovaFiere che da quest’anno si alternerà tra Padova, sua sede storica, e Torino, nella prestigiosa cornice del Lingotto. Un evento eccezionale, dedicato esclusivamente al trade, che rappresenta una forte occasione di crescita per gli espositori e una grande opportunità per esplorare nuovi mercati nazionali ed esteri. I visitatori sono addetti del settore provenienti per lo più da Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia. In tutto, si prevede l’arrivo di oltre 60.000 locali pubblici tra bar, ristorazione tradizionale, alberghi, ristorazione collettiva e commerciale. Ad esporre saranno aziende di attrezzature per bar, ristoranti ed alberghi, cucine e grandi impianti, arredamenti e contract alberghiero, forniture e servizi per pubblici esercizi, prodotti alimentari professionali, birra, caffè, vino e beverage. Non mancheranno gli eventi speciali: tecno pizza show; corsi di formazione e dimostrazioni; cake & design e show cooking.

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There are companies that make the name of Italy resonate throughout the world. Many of these gather at Tecno& Food, an event organised by PadovaFiere. Starting this year, the event will alternate between two different venues: its historic home in Padua and the prestigious Lingotto neighbourhood in Turin. This exceptional event is dedicated exclusively to trade, and presents strong possibilities for growth for exhibitors and a great opportunity to explore new domestic and foreign markets. Visitors are industry insiders coming mostly from Piedmont, Valle D'Aosta, Liguria and Lombardy. In all, over 60,000 representatives of public businesses – including bars, traditional restaurants, hotels, catering and commercial businesses – are expected to participate. Exhibitor companies will be presenting equipment for bars, restaurants, hotels, kitchens and large facilities; residential and hotel furnishings; supplies and services for commercial businesses; and professional food, beer, coffee, wine and beverages. There will be special events: a techno pizza show, training courses and demonstrations, cake & design and show cooking.

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IntervIsta a paolo CoIn, ammInIstratore delegato dI padova fIere IntervIew wIth Paolo CoIn, Ceo of Padova fIere A un anno dalla sua nomina ad amministratore delegato di PadovaFiere, che bilancio può trarre dalla sua attività? La mia nomina va interpretata come un segnale di fiducia e una risposta concreta alle nuove necessità e ai cambiamenti in atto. In questi 12 mesi abbiamo rafforzato l'operatività sul territorio: l’obiettivo è spingere la struttura a sviluppare nuove formule e innovative iniziative. Al di là della crisi e delle sue ovvie conseguenze, PadovaFiere è l’espressione del desiderio di reagire alla difficile congiuntura e in molti casi la partnership e la collaborazione tra espositori e PadovaFiere ha creato i presupposti per ragionare su un futuro in crescita. PadovaFiere è l'ente organizzatore di TECNO&FOOD presso LINGOTTO FIERE di Torino, un evento eccezionale per la sua unicità nel panorama delle fiere italiane. Quali sono le opportunità? Facciamo parte di un grande gruppo internazionale come Gl Events e la nostra operatività è culturalmente internazionalizzata. GL events è attore di primaria importanza a livello internazionale nell’organizzazione di eventi, nella gestione di spazi e quartieri espositivi e nella fornitura di servizi. Quotato alla Borsa di Parigi, conta oltre 3.000 dipendenti dislocati in 80 sedi in 13 Paesi in tutto il mondo, spaziando dalla Francia al Regno Unito, dall’Ungheria al Belgio, dalla Spagna al Brasile, dagli Stati Uniti alla Cina. Siamo parte di una società che opera in tutto il mondo e che propone confronti ed opportunità professionali a livello mondiale.

It has been a year since you were appointed managing director of PadovaFiere. What are your impressions of these past twelve months of your work? My appointment should be read as a sign of confidence and a practical response to new needs and changes which are now taking place. During these 12 months, we have strengthened our business throughout the nation: our goal is to push the structure to develop new formulas and innovative initiatives. Looking beyond the crisis and its obvious consequences, PadovaFiere is an expression of the desire to do something in the face of a difficult economic scenario, and in many cases, the partnerships and collaboration between exhibitors and PadovaFiere has created the conditions for thinking about a flourishing future. PadovaFiere is the organizer of the TECNO&FOOD FAIR at LINGOTTO FIERE in Turin. It’s such an exceptional event because it is unique in the field of Italian trade fairs. What opportunities are available? We are part of a large international group under the name of GL Events, and our business methods are culturally internationalized. GL Events is a fundamental player on the international level in organising events, managing spaces and exhibition centers, and providing services. The company is listed on the Paris Stock Exchange, and has over 3,000 employees in 80 offices in 13 countries around the world – in-

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Ci può raccontare quali sono i suoi obiettivi futuri e le iniziative di PadovaFiere per l'anno in corso? Il 2013 sarà un anno molto importante per PadovaFiere: lanciamo nuovi progetti su Padova, allarghiamo il nostro raggio d’azione con fiere ed eventi a Venezia, consolidiamo la leadership nazionale delle nostre manifestazioni di punta. Una scommessa importante è quella di Venezia, per diverse ragioni. La prima è che l’Expo 2015 avrà in Venezia uno dei suoi punti forti e questa operazione può essere particolarmente importante per PadovaFiere e per la nostra città. Creare un link privilegiato per eventi ed infrastrutture è una grossa opportunità. Venezia e Padova possono essere straordinariamente sinergiche e trarre reciproco beneficio. Il calendario 2013 mette in pista sei nuovi eventi e un totale di 29 manifestazioni. Come di consueto negli anni dispari Tecno&Food sbarca a Torino per sostenere l’allargamento delle opportunità commerciali per i nostri espositori. Tornano poi Sep e Termoidraulica, due appuntamenti storici biennali. Infine, sul piano delle manifestazioni di maggior peso e visibilità nazionale come Flormart, ExpoBici e Auto d’Epoca, le prospettive sono quasi eccellenti.

IN BREVE | AT A GLANCE Data: 24-26 Marzo 2013 Orario: 10-18 Luogo: Lingotto Fiere, Torino Organizzatore: PadovaFiere SpA Tel.: +39.049.840.459 http://www.tecnoefood.com/index.html

cluding France, the UK, Hungary, Belgium, Spain, Brazil, the United States and China. We are part of a company that operates worldwide and offers various different situations and professional opportunities all over the world. Can you tell us what future goals and initiatives PadovaFiere has planned for the current year? 2013 will be a very important year for PadovaFiere: we’re launching new projects in Padua, we’ll be expanding our range with fairs and events in Venice, and we’ll consolidate the national leadership of our flagship events. Venice is going to be an important challenge, for several reasons. Firstly, the Expo 2015 base in Venice will be one of its strong points, and this could be particularly important for PadovaFiere and for our city. Creating a special link between events and infrastructure is a great opportunity. Venice and Padua know how to work together, and they’ll both benefit strongly from this collaboration. There are six new events on the 2013 calendar, for a grand total of 29. And as usual in odd numbered years, Tecno&Food comes to Turin to support the expansion of business opportunities for our exhibitors. SEP and Termoidraulica, two historical biennial events, will also be held. Finally, if we think about events of great national importance and visibility – such as Flormart, ExpoBici and Auto d’Epoca – the outlook is almost excellent.

www.stileitalianomagazine.it


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