Stile Italiano - n. 7

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si MA-St MediA And publiShing S.A.S. – V.le fulViO teSti 80 – 20126 MilAnO – www.MA-St.net – euro 15

Stile itAliAnO – the itAliAn MAde MAgAzine n. 7 – AnnO 2013

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MAgAzine On e Off line per lA prOMOziOne del MAde in itAly n. 7 – AnnO 2013


CI SIAMO FATTI IN 4. STELLE. PARC HOTEL BILLIA Saint-Vincent Resort & Casino, astro nascente della Valle d’Aosta. Alcune stelle sono visibili anche di giorno: parliamo delle 4 stelle del Parc Hotel Billia, gioiello di modernità e design incastonato nella splendida struttura del Saint-Vincent Resort & Casino. Nato dalla ristrutturazione di una parte dello storico Grand Hotel Billia, il Parc Hotel Billia conta 113 camere, 6 suite esclusive e un numero infinito di servizi e comfort. Ma lo spettacolo non finisce qui: aspettate di perdervi nei lussuosi corridoi del Grand Hotel Billia, di accomodarvi all’interno dell’innovativo Centro Congressi, di farvi coccolare nel Centro Benessere e di assaggiare qualcosa di nuovo negli eleganti ristoranti e bar. Per divertirvi, invece, non dovrete aspettare: il Casino de la Vallée vi aspetta tutti i giorni, tutto l’anno.

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Editoriale Il numero che state per leggere ha come denominatore comune la passione e l’amore per il proprio lavoro. Infatti, in ogni rigo traspare la felicità e l’orgoglio di creare qualcosa di unico e particolare, di mettere al servizio del proprio cliente non solo un prodotto, ma anche la passione, il coraggio, l’abnegazione che ritroviamo ogni volta che parliamo di Made in Italy. Credo che il segreto del successo di queste aziende stia proprio qui: nello sfruttare al massimo le proprie capacità riuscendo a trasferire in quello che si produce o che si propone la propria anima e il proprio estro creativo. In un momento critico come quello che il nostro Paese sta attraversando, queste sono le storie che vogliamo raccontare, persone che credono talmente in sé stesse che non hanno paura di condividere e perseverare nei loro intenti. Il loro impegno, che condividiamo e sosteniamo, deve servire da esempio a tutti noi imprenditori italiani. The number you are about to read is about work and the passion and love one puts into it. In fact, in every line shines the happiness and pride one feels when creating something unique and special, when at the service of customers one puts not only a product, but also the passion, courage, self-sacrifice that we find every time in the Made in Italy. The secret of the success of these companies is right here: their ability to make the most of their gifts, being able to express their soul and creative spirit in what they produce or propose. In this critical moment for our country, these are the stories we want to tell, stories of people who believe in themselves so much that they are not afraid to continue to move forward and share. Their commitment – which we support and respect – should serve as an example to all of us Italian entrepreneurs. Stefania Gaia Paltrinieri Co-founder MA-ST Media & Publishing S.A.S.

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sommario Summary 07 Un esempio da seguire (Saint-Vincent Resort & Casino) An example to follow 13 Benessere globale (DM Italia) Global wellness 21 Il privilegio di un luogo ritrovato (Cappuccini Resort) The privilege of rediscovering a place 33 Consulente di stile a domicilio (Riccardo Negro Personal Tailor) A fashion consultant at your home 44 Jean Albert: made in Italy e qualità (Aromnia) Jean Albert: Quality Made in Italy 53 Arredare con stile (L’Arte dei Tessuti) Decorate with style 62 Equilibri di colore (Il Laboratorio) Balance of color 74 Dove lo stile diventa di lusso (Top Marques 2013) Where style becomes luxury 78 Un simbolo d’eccellenza italiana (Tenuta l’Impostino) A symbol of Italian excellence

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Un esempio da segUire

An exAmple to follow

Sono la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Saint-Vincent a detenere il capitale di CAVA SpA, società cui fa capo il progetto del ‘Saint-Vincent Resort & Casino’. Un esempio di come la funzione degli enti pubblici possa abbinarsi con la competenza, l’efficienza e la volontà di perseguire l’obiettivo dell’efficienza qualitativa. The Valle d'Aosta Region and the Municipality of Saint-Vincent hold the capital of CAVA SpA, parent company of the project of 'Saint-Vincent Resort & Casino.’ An example of how the public sector can achieve efficiency and quality.

di Mauro Murero traduzioni Gilda Zucolella

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In precedenti numeri della nostra testata abbiamo già avuto occasione di soffermarci sul progetto legato alla nascita del grande polo leisure ‘Saint-Vincent Resort & Casino’. Nella celebre località valdostana i lavori continuano a procedere a ritmo serrato, in linea con le scadenze prefissate, e si avvicina a grandi passi il definitivo completamento dell’intero progetto. Quest’ultimo, al di là dei suoi evidenti risvolti concreti, ha anche una valenza simbolica non indifferente: quella di rappresentare un fiore all’occhiello per l’Italia e di ricordare a tutti, in un periodo storico così difficile, che il nostro Sistema Paese non può e non deve abbassare la testa davanti alla crisi recessiva ed è ancora capace di mettere sul piatto fattori come la determinazione, la capacità creativa e progettuale e, ultimo ma non ultimo, quel valore aggiunto apprezzato e riconosciuto che può genericamente essere chiamato ‘made in Italy’ e che ci ha spesso portati a vincere sfide apparentemente difficilissime. Artefice dell’ambizioso progetto, che è destinato ad accentuare ulteriormente – in chiave turistica – le suggestioni evocate dal meraviglioso scenario naturale in cui sorge il complesso, è la società CAVA (Casino de la Vallée) SpA, il cui capitale è detenuto dalla Regione Valle d’Aosta e dal Comune di Saint-Vincent. L’obiettivo prioritario di CAVA è quello di offrire servizi di alto profilo finalizzati a soddisfare le esigenze dei diversi target, sempre all’insegna dell’entertainment e del benessere. E proprio la presenza di Regione e Comune nel capitale rappresenta un altro importante elemento di riflessione, in questa delicata fase della vita del Paese in cui la funzione e le competenze degli organi istituzionali pubblici vengono spesso ‘vissuti’, agli occhi dei cittadini italiani, come un ostacolo anziché come un’opportunità. Ne abbiamo parlato con Luca Frigerio, Amministratore Unico di CAVA.

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In previous issues of our magazine we have reflected on the project related to the birth of the great leisure center 'Saint-Vincent Resort & Casino.’ In the famous location of Valle d”Aosta, works are proceeding at a rapid pace - within the established deadlines - and the entire project is close to completion. The latter, despite its obvious concrete implications, has also a not indifferent symbolic value. It represents a crowning achievement for Italy and it reminds everyone - in such difficult a historical moment - that our Country cannot and should not bow before the recession; that it is still able to put forward elements such as determination, creativity and design; last but not least, that it has the added value of what may be generically called 'Made in Italy' and that has often led us to win seemingly difficult challenges. Author of the ambitious project, which is accentuated by the stunning natural scenery, is the company CAVA (Casino de la Vallée) SpA, whose assets are held by the Valle Aosta and the Municipality of Saint-Vincent. The primary objective of CAVA is to offer top-notch entertainment and wellness services designed to meet the needs of different target groups. The financial presence of the Region and the City is another important element of reflection in this delicate phase of the life of our country, where the role and responsibilities of public institutional bodies are often 'experienced' by Italian citizens as an obstacle rather than an opportunity. We spoke with Luca Frigerio, CEO of CAVA.

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Capitale sociale in mano alla Regione e al Comune e risultati di grande rilievo: un binomio che, evidentemente, non è solo utopistico… In effetti, la nostra è una società a partecipazione totalmente pubblica e questo elemento assume una rilevanza particolare, in un periodo in cui la comprensibile esasperazione dei cittadini per la situazione socio-economica generale mette spesso gli enti istituzionali, anche quelli locali, nell’occhio del ciclone. ‘Pubblico’ come sinonimo di inefficienza, di disorganizzazione, di incompetenza: è un’interpretazione popolare diffusa ma che, oggettivamente, non trova riscontro nel nostro caso specifico. Al contrario, lo stato d’avanzamento del progetto e gli sforzi profusi – con la massima attenzione a ogni particolare – sotto il profilo qualitativo ci consentono di affermare che la Pubblica Amministrazione sa anche mettere sul piatto efficienza, competenza e capacità organizzativa. In senso stretto, noi lavoriamo con le caratteristiche e il modus operandi di una ‘normale’ azienda privata: ma se sotto ogni punto di vista - tempistica, qualità dei servizi offerti, contenimento dei costi, impatto ambientale e così via - stiamo raggiungendo gli obiettivi prefissi è anche perché la proprietà pubblica ci ha lasciati lavorare, riponendo la massima fiducia nel nostro entusiasmo e nelle nostre capacità. E’ un esempio da non sottovalutare, indicativo di quanta strada si possa percorrere – all’insegna dell’eccellenza e della massima efficienza – instaurando un clima di collaborazione tra il mondo dell’imprenditoria e quello degli enti istituzionali.

Social capital in the hands of the Region and the City ... and important results: a combination that, of course, is not only idealistic... In fact, ours is a wholly public owned company. This element is particularly significant at a time when the understandable frustration of citizens for the general socio-economic situation often puts institutional bodies, including local ones, in the eye of the storm. 'Public' as synonymous with inefficiency, disorganization, and lack of competence is a popular interpretation which, objectively speaking, doesn’t reflect our specific case. On the contrary, the evolution of the project and the efforts to bring the best quality allow us to say that a public administration can also be efficient, competent, organized and skillful. Strictly speaking, we work with the characteristics and modus operandi of a 'normal' private company, but if in every point of view - timeliness, quality of service, cost, environmental impact, and so on - we are reaching our objectives, it is also because ‘Public’ left us free to work, placing utmost confidence in our enthusiasm and our ability. It's an example to be considered, because it is indicative of how far you can go in a climate of collaboration between the business community and the institutional bodies. About excellence, what is the feedback you are getting from customers? The quality of services is essential, a true cornerstone of our strategic approach: by the way, our commitment in this di-

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A proposito di eccellenza, quali riscontri state ottenendo in termini di gradimento dei servizi da parte della clientela? La qualità dei servizi è un perno imprescindibile, un vero cardine della nostra impostazione strategica: per inciso, il nostro impegno in tale direzione è anche confermato dalla Certificazione di Qualità ISO 9001:2008. Parallelamente, è confermato anche dai giudizi sull’accoglienza della struttura alberghiera espressi dagli utenti su siti come Trip Advisor e Booking.com: mediamente sono pareri davvero gratificanti, da parte sia di chi frequenta la sala da gioco sia di chi si è limitato a soggiornare presso il resort. Il tutto senza trascurare un altro elemento primario: l’importanza dell’impatto ambientale… Su questo fronte abbiamo fatto un investimento di alcuni milioni di euro, prestando la massima attenzione al fabbisogno energetico dell’intero complesso. Le due centrali termiche a gasolio di vecchia generazione hanno lasciato spazio a una nuova e modernissima centrale a co-generazione di energia, la cui entrata a pieno regime è ormai imminente. Questo ci consente di ridurre le emissioni e di fare un enorme passo avanti (una prima stima, non ancora definitiva, parla di una riduzione dei costi fra i 500.000 e i 700.000 euro all’anno) sotto il profilo del risparmio energetico. In sostanza, vogliamo ottimizzare i costi garantendo sempre massima qualità: un altro indice di lungimiranza e di volontà di tendere all’efficienza.

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rection is also confirmed by the Quality Certification ISO 9001:2008. At the same time, it is also confirmed by the criterions on reception of hotels expressed by users on sites like Trip Advisor and Trivago: on average the opinions are really rewarding, both by those who come for the games and those who stayed at the resort. All without forgetting another primary element: the importance of environmental impact... On this front, we have invested several million Euro, paying close attention to the energy needs of the entire complex. The two older generation thermal power plants have been replaced by a new and modern central co-generation of energy, which will become fully operational very soon. This allows us to reduce emissions and to take a huge step forward (a first estimate, not yet final, speaks to a reduction of costs between 500,000 and 600,000 euro per year) in terms of energy savings. In essence, we want to optimize costs whilst ensuring maximum quality: another sign of foresight and willingness to strive for efficiency.

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Benessere gloBale

Global wellness

Nata dalla passione e dallo studio del suo fondatore Mario Marino, DM Italia in pochissimo tempo è diventata una delle realtà più importanti del mercato del “benessere”: questo grazie all’unicità dei prodotti proposti, un mix tra esclusività dei metodi e il miglior design italiano. In a very short time DM Italy, born from the passion and research of its founder Mario Marino, has become one of the most important companies in the "wellness" industry, thanks to the uniqueness of the products offered, a mix of exclusive methods and best Italian designing.

di Stefania Gaia Paltrnieri traduzioni Gilda Zucolella

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Vero punto di forza di questa società è la capacità di proporre sempre il miglior connubio tra scienza e estetica, realizzando con passione e rigore quanto di meglio il mercato del benessere possa proporre in questo momento. Le apparecchiature sono realizzate all’insegna di una costante crescita tecnologica e scientifica che soddisfa il mercato più esigente e che contribuisce a regalare a coloro che ne fanno uso un aumento del grado di benessere corporeo e un aspetto fisico gradevole ed armonico. Una ricerca e un’esperienza ventennale che Mario Marino e sua moglie Francesca Benenati hanno messo a frutto ideando personalmente tutti i macchinari prodotti, curandone gli aspetti scientifici ed estetici. The real strong point of this company is its ability to always offer with passion and care the best combination of science and aesthetics, which results in the finest the wellness market can offer at this time. The equipment and devices created in the last years are marked by a steadily growing technological and scientific innovation that satisfies the most demanding market and contributes to a greater degree of physical well being, and a pleasant and harmonious appearance. Mario Marino and his wife Francesca Benenati, with more than twenty years of experience in the wellness field, personally ideated all the machines and products, looking after all their scientific and esthetic aspects.

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IntervIsta a MarIo MarIno, fondatore e chIef executIve dI dM ItaLIa

una vIta dedIcata aL benessere Dall’esperienza ventennale prima come atleta, poi come tecnico e successivamente come appassionato ricercatore, Mario Marino ha ideato e sviluppato i suoi prodotti basandone la funzionalità su importanti e fondamentali concetti della fisiologia umana. Ci può raccontare brevemente quando la sua passione si è tramutata in successo? Lo sport è sempre stato per me una grandissima passione. Già da molto giovane, dopo lo studio, mi dedicavo al calcio e negli anni a seguire ho praticato la scherma, il lancio del disco, il nuoto per continuare poi con il fitness. La sensazione di benessere che avvertivo mi affascinava e proprio per questo già nel 1984 ho deciso di aprire il mio primo centro di fitness proponendo, per quei tempi, concetti innovativi e futuristici riguardo il raggiungimento della performance e della forma fisica. La mia fame di sapere mi stimolava a continue ricerche e approfondimenti che mi consentissero di raggiungere obiettivi precisi nella preparazione atletica delle varie discipline sportive. Negli anni successivi ho lavorato con aziende leader italiane come consulente tecnico ed esperto di specifici progetti internazionali inerenti al mondo del benessere come formatore del personale. Nel 2001 decido di progettare la mia prima apparecchiatura che rappresentasse i concetti di benessere sui quali avevo studiato e approfondito e proprio in tale anno nasce la DM Italia con la sua prima realizzazione che si chiama Relaxya. Si tratta di un lettino antistress con massaggio, musicoterapia, cromoterapia e aromaterapia. Fu un gran successo perché proprio questa apparecchiatura ha destato l’interesse delle tv nazionali, in programmi come Uno Mattina su Rai Uno, a cura della Dr.ssa Anadela Serra Visconti, e Vivere meglio, del Prof. Trecca, sulle reti Mediaset. Da qui, l’escalation sul palcoscenico internazionale partecipando a svariate manifestazioni.

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IntervIew wIth MarIo MarIno, founder and chIef executIve of dM ItaLIa

a LIfe devoted to weLLness Based on his twenty years experience as an athlete, then as a technician, and later as a passionate researcher, Mario Marino developed and created his products keeping in mind the important and fundament concepts of human physiology. Can you tell us briefly when your passion became a success? Sport has always been my greatest passion. Even as a very young man, after school, I devoted myself to football. Later I practiced fencing, throwing, and swimming and continued with fitness. I wanted to explore more deeply the feeling of well-being I experienced, and that is why in 1984 I opened my first fitness center offering concepts in performance and fitness, innovative and futuristic for those times. My hunger for knowledge stimulated me to a continual and deep research that would allow me to achieve specific objectives in the training for various athletic sports. In the following years I worked with leading Italian companies as a trainer and expert consultant in specific international projects related to wellness. In 2001 I decided to design my first equipment that would represent the notions of wellness I had studied in depth. In that same year, I formed DM Italy with its first realization called Relaxya. This is an anti-stress bed with massage, music and color therapy, and aromatherapy. I must say it was a great success. It was precisely this equipment that aroused the interest of national TV shows. I was invited to Una mattina with Dr. Anadela Serra Visconti and I later participated in Vivere meglio, the Mediaset show of Dr. Trecca. From there the expansion was rapid, also on the international stage and in various events.

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Cosa diversifica le sue apparecchiature dalla concorrenza? La passione, l’amore e anche il punto di partenza da cui nascono i nostri progetti. Forse non abbiamo un’immagine estremamente ‘commerciale’, ma la nostra filosofia a cui non rinunciamo mai è quella di partire dal problema, ricercandone le cause e studiando le possibili soluzioni, per poi costruirci intorno un prodotto che ha come fine imperativo quello di creare condizioni che migliorino lo stato di salute dell’individuo. Spesso, nel nostro settore, si tende a soddisfare la momentanea esigenza del mercato ottimizzando sui costi di produzione; noi invece produciamo ancora a livello artigianale per avere la certezza che il prodotto che proponiamo sia valido, concreto nel mantenere la promessa di efficacia e di efficienza.

What diversifies your products from the competition? I think that passion and love are the starting point from which our projects are born. Our image might not seem extremely 'commercial', but the philosophy that guides us is to never give up our search for the causes to possible problems we see. In studying the problems we have identified, we then envision solutions that we build around a product whose overriding purpose is to create conditions that improve the health of the individual. Often in our industry, there is a tendency to meet the temporary needs of the market by optimizing production costs; we, instead, still produce at level of craftsmanship to assure that the product we offer is valid, and that keeps its promise of efficiency and effectiveness concretely.

Quali sono a suo avviso i mercati in cui espandere l’attività? Sono un ‘nostalgico patriota’ e credo fermamente ancora nel nostro Bel Paese, malgrado questo lungo periodo di crisi che ci sta mettendo a dura prova. Non credo che smetterò mai di scommettere sulla nostra terra, anche se abbiamo dei concreti progetti sui mercati emergenti degli Emirati Arabi, del Marocco, della Russia, della Cina e del Brasile. Ci piace definirci ‘portatori sani di Benessere’ per cui ovunque si parli di questo, noi possiamo esserci.

In which markets will you expand? I am a 'nostalgic patriot' and I still truly believe in our beautiful country, in spite of this long period of crisis that is putting us to the test. I don’t think I will ever stop betting on our country, even if we have some concrete projects in the emerging markets of the UAE, Morocco, Russia, China and Brazil. We like to call ourselves 'healthy carriers of Wellness' so we can be wherever there is a need.

Quali i progetti futuri? Per la nostra azienda il futuro è già oggi. Non smettiamo mai di pensare, studiare, osservare e realizzare tutto ciò

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che possa essere utile al nostro scopo. Siamo in continua evoluzione e questo grazie anche ai nostri figli che collaborano attivamente in azienda proponendo innovazioni e stimoli di continuo. Navighiamo a vista perché il nostro unico obiettivo è che ogni nostra ‘creatura’ sia unica. Dall’alto della sua esperienza imprenditoriale, quali consigli si sente di dare in un momento così difficile per il nostro Paese? Dare consigli oggi è veramente difficile, per questo preferisco piuttosto condividere il mio pensiero. Per quanto mi riguarda, io continuo a crederci. Credo nella creatività degli italiani e nella loro grande capacità di reinventarsi. E’ evidente che il nostro Paese stia attraversando un momento fra i più lunghi e fra i più difficili, ma sono altrettanto convinto che non possa durare ancora a lungo. Siamo un popolo di tenaci e non dobbiamo mai dimenticare che il Made in Italy è riconosciuto in tutto il mondo. La creatività, il buon gusto, la sobrietà, l’estro e la classe sono caratteristiche che ci vengono riconosciute da sempre. Non c’è una ricetta miracolosa per affrontare e superare questo momento, ma il continuare a crederci, magari procedendo a piccoli passi, è stata la nostra scelta aziendale che ci permette di continuare a progettare e sviluppare le nostre idee. Oggi non possiamo permetterci il lusso di alcuna distrazione, ma sento dentro di me la certezza che l’Italia, come “la Fenice” risorgerà dalle sue ceneri come e meglio di prima ritornando ad essere quel popolo di sognatori che alla fine riescono a realizzare i loro sogni.

Your future plans? For our company, the future is already here. We never stop to think, study, observe and carry out all that could be useful for our purpose. We are constantly evolving, and this is also thanks to our children who work actively in the company bringing innovations and constant stimuli. Our plans are flexible as long as we can fulfill our main goal to make each of our 'creatures' feel unique. From your business experience, what advice would you give anyone in such a difficult time for the country? To give advice today is really difficult, so I'd rather share my thoughts. For my part, I continue to believe in it. I believe in the creativity of the Italians and their great ability to reinvent themselves. It is obvious that our country is going through one of the longest and most difficult times, but I am convinced that it cannot last much longer. We are a tenacious people and we must never forget that the Made in Italy is recognized all over the world. Creativity, good taste, sobriety, creativity and class are the signature for which the world recognizes us. There is no miracle recipe to address and overcome this moment, but to continue to believe in it, even when we must proceed in small steps. It was our choice and, I have to say, it allows us to continue to design and develop our ideas. Today certainly we cannot afford the luxury of any distraction, but I feel certain that Italy, just as "the Phoenix", will rise from the ashes stronger than before, and will return to a people of dreamers who will eventually manage to achieve their dreams.

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la salute sposa il design HealtH embraces design

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A – Thresy, la nuova era dell’anti-age A – Thresy, the new age of anti-age Thresy può essere un normalissimo lettino da massaggio volendo anche riscaldato dagli infrarossi o addirittura trasformarsi in una sofisticata apparecchiatura per trattamenti di ultima generazione, al viso o al corpo, con “Ossigeno iperbarico a pressione”. Thresy can be an ordinary massage bed, can also be heated by infrared, or transformed into a sophisticated unit for new generation treatments of face or body, with "Oxygen hyperbaric pressure." B – Lady B, respirare ossigeno e depurarsi per ritrovare energia e forma fisica A – Lady B, to breathe and cleanse to regain energy and physical fitness Lady B è la “Signora del Benessere” una chaise longue comoda e accogliente. Al suo interno un piacevole tepore emesso dagli infrarossi si diffonde in maniera uniforme non superando mai i 48° centigradi. 30/40 minuti di trattamento in assoluto relax per depurarsi attraverso una copiosa sudorazione il tutto respirando aria arricchita di Ossigeno. Lady B is the "Lady of Wellness," a comfortable and welcoming chaise lounge. On the inside, a pleasant warmth emitted by infrared spreads evenly never surpassing 48 degrees Celsius. Treatments of 30/40 minutes in absolute relax to cleanse through sweating while breathing oxygen-enriched air. C – Salynea, un equilibrio di sinergie per ritrovare forma fisica e benessere A – Salynea, a balance of synergies to regain fitness and wellness D – JoySal, la bio-sauna del sale A – JoySal, bio-sauna rooms Un alternativa alla sauna tradizionale che senza grandi stress per l’organismo riesce a risultare una soluzione estremamente salutare per smaltire grandi quantità di tossine. An alternative to the traditional sauna; without great stress to the organism it can be an extremely healthy solution for the disposal of large quantities of toxins.

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di Viola Guzzi traduzioni Gilda Zucolella

IL PRIVILEGIO DI UN LUOGO RITROVATO

THE PRIVILEGE OF REDISCOVERING A PLACE

“Una posizione incantevole che domina dall’alto parte della Franciacorta, mentre a mezzogiorno e sera si stende, ampia e solenne la pianura. Un intimo chiostro vi accoglierà in un tenero abbraccio. Percorrerlo sarà come entrare passo dopo passo nell’armonia di un luogo che ha riscoperto la propria antica vocazione all’ospitalità. Volte e corridoi tipici dell’architettura conventuale, vi accompagneranno in ambienti di una bellezza essenziale”. “Here is a lovely location that overlooks the wide and solemn plains of Franciacorta. You will feel embraced by a place that has rediscovered its ancient purpose of hospitality. Vaults and corridors typical of the convent will take you in places of essential beauty.”

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Il Convento dei Cappuccini (1569) si trova sulle pendici del Monte Orfano nel cuore della Franciacorta, in provincia di Brescia. Soppresso dal governo del Regno d’Italia nel 1805, fu abbandonato dai religiosi andando in rovina fino a quando, nel 1987, Rosalba Tonelli e la sua famiglia decisero di far risorgere a nuova vita questo luogo incantevole e dedicarlo, come da sempre fu, a luogo di ospitalità. Completamente ristrutturato senza stravolgere l’architettura e la filologia dell’antico Convento francescano, il Cappuccini Resort, riconosciuto come prestigioso Hotel de Charme, offre agli ospiti la possibilità di immergersi in un ambiente naturale, silenzioso, lontano dal traffico e dalla frenesia quotidiana, lasciandosi avvolgere dall’incanto delle sue quattordici camere tutte deliziosamente arredate in stile, dal roseto di San Giacomo con le sue bellissime rose, dall’antica chiesa del Convento dove si organizzano le più eleganti e raffinate cerimonie, dal parco secolare con vista mozzafiato dove si trova la Fontana di Sant’Anna con le sue acque calde e salate. E poi ancora il ristorante Cucina San Francesco che si affaccia sul chiostro e che offre i piatti della tradizione e della genuinità, la Cantina dei Cappuccini che custodisce preziose etichette, l’Acetaia per la produzione dell’aceto balsamico ed Elis, la SPA con il suo calidarium ricavato nella roccia del Monte e dedicata alla riscoperta dell’equilibrio del corpo.

Convento dei Cappuccini (1569) is located on the slopes of Mount Orphan in the heart of Franciacorta, near Brescia. Shut sown by the Government of the Kingdom of Italy in 1805, it was abandoned and it deteriorated until, in 1987, Rosalba Tonelli and her family decided to resurrect it to a new life and devote again this lovely place to hospitality. Completely renovated without changing the architecture and philology of the ancient Franciscan monastery, Resort Cappuccini is recognized as a prestigious Hotel de Charme. It offers guests the opportunity to immerse in a natural and quiet setting. Customers find comfort in the fourteen rooms, all tastefully decorated in style, in the rose garden of San Giacomo, with its beautiful roses, in the ancient church of the Convent where you can organize the most elegant ceremonies, in the park with breathtaking views where you find the Fontana di Sant’Anna with warm and salty waters. And then again the restaurant Cucina San Francesco which offers genuine traditional cuisine, Cantina dei Cappuccini which houses precious wine labels, the Acetaia, the vinegar factory for the production of balsamic vinegar, and Elis, the SPA with its caldarium carved into the rock of the mountain and dedicated to the rediscovery of physical balance.


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INTERVISTA A ROSALBA TONELLI, PROPRIETARIA DEL CAPPUCCINI RESORT

L’ACCOGLIENZA IN PALMO DI MANO Come ha scoperto questo magnifico Convento? Nel novembre del 1987 m’inerpicai per la prima volta sul Monte Orfano, un piccolissimo sentiero mi ha aveva condotta in un luogo in cui si faceva sentire la voce del tempo. Un luogo di pace in cui ritrovare se stessi. Socchiudendo gli occhi mi sembrava di udire antichi passi, di vedere figure di religiosi in preghiera, tonache stinte aggirarsi per il chiostro. Quel posto incantato era lì che m’aspettava da cinque secoli, cadente, ma ai miei occhi molto affascinante. Sono stata rapita da questo antico rifugio di viandanti. In quel periodo, sognavo un luogo d’incontro, di cultura, di poesia. Durante e dopo la visita all’eremo, mi trovai a volerlo. E poi cosa accadde? Zitta, zitta feci in modo di incontrare la proprietà, e il giorno di San Martino (11 novembre, ndr) mi sono trovata a firmare il preliminare. Tenni il segreto fino al maggio dell’anno seguente, quando il Cappuccini divenne a tutti gli effetti mio. Temevo che parlandone prima non fosse più ‘solo mio’. Il convento fu acquistato nel 1930 dal Conte Maggi e alla sua morte passò agli eredi. La contessa Eleonora Maggi mi raccontava che tre famiglie vissero per lunghi anni a mezzadria ma poi lo abbandonarono e rimase tale fino alla fine degli anni ‘50 quando un vecchietto, un certo Catalì, prese l'incarico di guardiano fino alla fine dei suoi giorni. Era il 1965 quando il convento rimase totalmente solo e abbandonato alla legge della natura.

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INTERVIEW WITH ROSALBA TONELLI, OWNER OF CAPPUCCINI RESORT

RECEPTION IN THE PALM OF YOUR HAND How did you discover this magnificent monastery? In November 1987 I went for the first time on Mount Orphan. A small path had led me to a place where you could hear the voice of the time. That enchanted place was waiting for me there for five centuries, crumpling, but in my eyes very charming. This old shelter for travelers stole my heart. At that time, I dreamed of a place of meeting, of culture and poetry. During and after my visit to the hermitage, I found myself wanting it. And then what happened? I managed to meet the owner, and on St. Martin's Day (November 11) I found myself signing the preliminary contract. I kept the secret until May of the following year, when Cappuccini became finally fully mine. The monastery was left without care since the suppression of the religious order by Napoleon in 1805. In 1930 Count Maggi bought it and at his death it passed it on to his heirs. The Countess Eleonora Maggi told me that three families had lived there for many years in sharecropping, but then they left the place. It remained empty until the late '50s when an old man, a certain Catalì, became its guardian until to the end of his days. Since 1965 the monastery was totally alone and abandoned to the law of nature.

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Ma come diceva mia nonna, ‘dopo una cosa cattiva c'è ne sempre una buona’. Infatti, se non ci fosse stato tanto abbandono, forse non lo avrei mai visto. Il Cappuccini è casa sua, ha un legame particolare con la tradizione Francescana? Amo molto questo luogo che tanto mi ha donato e che continua a donare: un'avventura meravigliosa che ho vissuto e che vivo in tutta la sua interezza e pienezza. La bellezza di questo convento mi è di grande conforto, il lavoro non è fatica, bensì un privilegio. L'esperienza del Convento mi ha mostrato il senso delle piccole cose, mi ha fatto ritrovare un ritmo diverso. Una dimensione più umana. Da subito mi sono sentita a casa, coccolata e calorosamente accolta da queste mura, dal sentimento familiare che emanava e che ho respirato. La stessa sensazione familiare che continuo a godere anche oggi. Vorrei anche aggiungere che sono particolarmente fortunata per aver scoperto il legame speciale tra la mia vita e la tradizione di ospitalità francescana: continua a essere ospitale questo luogo che ospitale è per tradizione. Dopo anni di totale abbandono e oggi a ventitré anni di attività, la mia famiglia continua a vivere e far vivere la medesima avventura a coloro che passando vorranno godere le preesistenze cinquecentesche. Ha curato personalmente la ristrutturazione del Convento? Si, la ristrutturazione è terminata nel 1990, permettendo così a questo luogo di tornare allo splendore di un tempo, grazie ad un restauro conservativo. All’interno sono stati mantenuti

What sensations give life to a 'mystic' place like this? I love this place so much, it has given me and continues to give me so much: a wonderful adventure that I have experienced and embrace entirety and fully. The beauty of this monastery is a great comfort to me, the work is not hard, but a privilege. The experience of the Convento showed me the meaning of little things. I found a different rhythm, a more human dimension. Cappuccini is your home; do you have a special relationship with the Franciscan tradition? I immediately felt at home, I felt cuddled and welcomed warmly by these walls, by the familiar feeling that emanated from it and that I breathed in. I would also add that I am very lucky to have discovered the special bond between my life and the tradition of Franciscan hospitality. Have you supervised personally the renovation of the convent? Yes, the restoration was completed in 1990, returning this site to its former glory. Inside, we kept the old “flavors,” such as terracotta floors or the furniture and doors, which are strictly in line with the past. Who is the typical customer of Cappuccini Resort? Anyone who loves history, memories, peace, comforts, and who wants to experience nature. Our clientele is international. We are open throughout the year even during holidays such as Christmas and Easter.

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26 tutti i ‘sapori’ antichi, come ad esempio il pavimento in cotto o l’arredamento e le porte rigorosamente in linea con il tempo passato. Chi è il Cliente tipo del Cappuccini Resort? Chiunque ami la storia, la memoria, la quiete, l’amenità e che vuole vivere la natura. La nostra clientela è internazionale. Essendo aperti tutto l’anno, ospitiamo i nostri clienti anche in occasione delle festività come il Natale e la Pasqua. Il Cappuccini dispone di sole 14 camere, tutte confortevoli e con dei nomi molto particolari… Le camere del Cappuccini sono molto silenziose, sono dotate di salottino, caminetto e dei comfort più attuali, il tutto in una bellezza essenziale. Tutte e quattordici hanno un nome particolare come La Romantica, La Soffitta di Fra Tommaso, L’Aurora di Fra Angelo, L'allegria di Fra Agostino, La Tenerezza di Fra Ottavio per citarne alcune. I nomi li ho scelti io in modo spontaneo, entrando in ogni singola stanza e nominandola in base all’emozione che mi trasmetteva in quel momento preciso. Il magnifico roseto dà la sensazione di vivere in un luogo senza tempo... Il Roseto di San Giacomo è un posto davvero particolare e ricco d’innumerevoli varietà di rose antiche dai nomi affascinanti, tra le quali l'Alba Regalis, l'Alba Maxima, l'Alba Semi Plena, l'Alba Celeste, l'Agathe Incarnata che con i loro profumi riconducono a un'atmosfera d'altri tempi. Due ristoranti e una cantina: quanto conta la ristorazione e quali sono le peculiarità della cucina che proponete? La cucina è il luogo dove la tradizione incontra la freschezza, dove la squisitezza dei cibi si unisce alla ricercatezza dei vini. Oggigiorno è fondamentale mettere leggerezza nei piatti e la nostra cucina, senza modificarne le radici, ottiene e propone piatti dietetici e salutari che si fondono con le aspettative dei tempi a venire. Il piatto proposto dalla cucina San Francesco è caratterizzato da sapori semplici, da profumi penetranti, dalla leggerezza degli ingredienti e dalla piacevole presentazione che lo caratterizza. ‘La Conventina’ propone invece una cucina fresca e semplice, che riteniamo particolarmente indicata per colazioni di lavoro. Insomma, siamo partiti dalla tradizione per modificare, rinnovare, equilibrare e quindi realizzare un connubio fra tradizione, territorio e creatività. L’antico pozzo d’acqua piovana, cuore pulsante dell’antico convento, custodisce invece i grandi vini franciacortini e un’antologia enologica mondiale curati con dovizia, cura e una memoria sorprendente da mio figlio, Marco Pelizzari, attento e scrupoloso in ogni scelta e in ogni abbinamento con i cibi.

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27 The Cappuccini has 14 rooms, all comfortable and with very specific names... The rooms of the Cappuccini are very quiet and have a sitting area, fireplace and modern facilities, all in beauty. All fourteen rooms have a particular name as La Romantica, La Dolce Collina, La Soffitta of Fra Tommaso, L’Aurora di Fra Angelo, L'allegria di Fra Agostino, La Tenerezza di Fra Ottavio, Le Nostalgie di Fra Cristoforo to name a few. I chose the names spontaneously, entering every room and naming it depending on the emotion that I felt in that precise moment. The magnificent rose garden gives a timeless feeling... The rose garden of San Giacomo is a really special place, full of many varieties of old roses with fascinating names, including the Alba Regalis, Alba Maxima, Alba Semi Plena, Alba Celeste, the Agathe incarnate, just to name a few. Two restaurants and a wine cellar: how important is the food and what are the peculiarities of the kitchen that you propose? The kitchen is the place where tradition meets freshness, where the deliciousness of the food is combined with the refinement of wines. Nowadays, it is essential to bring lightness to dishes, and our kitchen, without changing our tradition, offers healthy dishes that satisfy the expectations of the times to come. The dishes proposed by Cucina San Francesco are characterized by simple tastes, by penetrating aromas, lightness of ingredients and pleasant presentations. 'La Conventina,' instead, proposes a simple and fresh cuisine, which we consider particularly suitable for business lunches. So, we started from tradition to change, renew, balance and therefore establish a balance between tradition, territory and creativity. The old well in the heart of the old convent, instead of rainwater, contains the great wines of Franciacorta. It holds a world anthology of wines, treated with scrupulous care and amazing memory by my son, Marco Pelizzari. A place like this seems the perfect setting for very special events... It is a great place, well suited for any type of event, from ceremonies to graduation parties, as well as business meetings. In Cappuccini there are small meeting rooms with fireplace where you can organize private meetings, as well as wider spaces suitable for larger conferences. There is no doubt that so much charm is the ideal place for weddings. Do you organize many of them? The attention to the details and desires of customers is the lifeblood that makes every moment amazing. Weddings are special ceremonies and we organize carefully planned unforgettable days.

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Un luogo così è lo scenario ideale per eventi molto particolari… E’ un luogo ideale che ben si addice a ogni tipo di evento, dalle cerimonie alle feste di laurea, ma anche incontri di lavoro. Il Cappuccini dispone di piccole sale con caminetto dove organizzare incontri riservati, ma anche di spazi più grandi adatti all’organizzazione di convegni più importanti in termini numerici. Il tutto, sempre tra le storiche mura del Convento che contribuiscono a rendere i momenti di lavoro anche più piacevoli. Non vi è dubbio che tanto fascino rappresenti il luogo ideale per l’organizzazione dei matrimoni. Ne organizzate molti? La cura di ogni dettaglio e le attenzioni ai desideri del cliente è linfa vitale per stupire, emozionare e rendere ogni momento affascinante. I matrimoni sono cerimonie speciali, giorni davvero indimenticabili che organizziamo a livello ‘sartoriale’ seguendo scrupolosamente ogni minimo dettaglio.

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Ci racconta qualcosa della sua splendida Acetaia? Anche l’Acetaia nasce da un mio grande desiderio. Volevo produrre e diffondere un aceto di qualità, proprio per mantenere fede alle buone tradizioni del Cappuccini. La nostra Acetaia è composta da una batteria iniziata da cinquant’anni, da due batterie iniziate da vent’anni, come la badessa e le dieci botticelle. La badessa, che nutre le botti delle batterie, è rincalzata annualmente con il mosto di trebbiano. In questo modo si ottiene il prelibato condimento balsamico che, invecchiando in barrique, è adatto su tutti i tipi di pesce, frutta e verdura, arrosti e cacciagione, formaggi, bolliti e pane. E’ possibile visitare il Cappuccini anche non essendo clienti? Verso la fine di ottobre apriremo le porte a tutti coloro che vorranno visitare il Convento. La visita si concluderà con la

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Could you tell us something about your wonderful Acetaia? Acetaia, comes also from a great desire of mine. I wanted to produce and propagate quality vinegar, just to be faithful with the good tradition of the Cappuccini. Our Acetaia is composed of a battery of casks from ďŹ fty years ago, by two batteries of casks started twenty years ago, as the abbess and the ten barrels. The abbess, who feeds the battery of barrels, is topped up every year with the must of Trebbiano. In this way you obtain the delicious balsamic dressing that, aged in barrels, is suitable on all types of ďŹ sh, fruit and vegetables, roasts and game, bread and cheese. Can one visit Cappuccini if he is not a client? Towards the end of October we open the doors to all who wish to visit the Convent. The tour will conclude with the presentation of our products, such as oil, jams and balsamic vinegar. Your spa Elis is made inside the Mount and the Convent. How was it born born and what treatments do you offer? Elis opened in 1998 for all who want to renew and relax. Its philosophy is that the soul is basically the balance between body and nature. The lack of this contact produces imbalances and disorders of varying degrees. All our treatments are done by hand. We rely on purely natural methods such as poultices and herbal medicine based on roses, grapes, olives, herbs, lemons and oils with detoxifying and revitalizing effects. They are combined with hydrotherapy with water massage jets. A swimming pool that was carved in the rock reigns supreme with its irregular shapes that follow those of the hill. Impressive as well are the vaulted ceiling where the sun penetrates and illuminates the warm and welcoming waters of the caldarium. The Cappuccini organizes many events, but one struck me particularly. Would you describe the project EducataMente?

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presentazione dei prodotti che la nostra azienda cura tradizionalmente da decenni come l’olio, le marmellate e l’Aceto Balsamico. La vostra spa Elis è ricavata all’interno del Monte e del Convento. Come nasce e quali trattamenti proponete? Elis è stata aperta nel 1998 per tutti coloro vogliono rigenerarsi. La filosofia che la anima è fondamentalmente l’equilibrio del corpo, poiché il mondo in cui viviamo oggi, ci allontana sempre più da una relazione integrale e vitale con la natura. La mancanza di questo contatto produce disequilibri e scompensi di vario grado. Da sempre i popoli hanno tramandato le loro conoscenze sulla natura e i suoi segreti, che sono messi in primo piano all’interno della nostra SPA. Tutti i trattamenti che offriamo sono manuali. Ci affidiamo a metodiche prettamente naturali quali cataplasmi e pratiche fitoterapiche a base di rosa, uva, olivo, erbe, limoni e oli con effetto disintossicante e rivitalizzante, che si combinano con l’azione idroterapica di un articolato percorso in acqua con massaggi a idrogetti nella piscina ricavata dalla roccia viva. Suggestivo anche il soffitto a volte dove il sole penetra illuminando le calde acque del calidarium. Al Cappuccini organizzate molti incontri, e uno mi ha colpita particolarmente. Ci racconta il progetto EducataMente? Dedichiamo molto tempo per donare ai nostri ospiti emozione, charme, serenità e rigore. La nascita dei miei nipoti è stata linfa vitale per questo progetto legato all’educazione. Gli incontri EducataMente aiutano l’educazione comportamentale, aiutano a coltivare la mente e l’animo, a comprenderci e a comprendere, contribuiscono alla formazione della mente e dell’affettività, ad acquisire intrepidezza e sicurezza di sé, a combattere le negatività della vita, ad accettare le sconfitte e a gratificarsi attraverso il raggiungimento degli obiettivi. Mi auguro che questo luogo così particolare, dove ancora oggi si può udire la voce delle pietre, possa contribuire ancora all’educazione, alla formazione del corpo e dello spirito degli esseri umani, adulti e bambini, sostenendo lo sviluppo morale e armonioso della nostra società, perché davvero credo che al mondo non ci sia nulla di più importante.

We devote a lot of our time to give our guests emotion, charm, serenity and rigor. The birth of my grandchildren has been the lifeblood of this project related to education. The meetings of EducataMente help the cultivation of mind and soul, to understand each other and ourselves, they contribute to the development of both feeling and thought, to acquire fearlessness and self-confidence, to fight the negativity of life, to accept defeat and find satisfaction through the achievement of our objectives.


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CONSULENTE DI STILE A DOMICILIO

A fAshion consultAnt At your home di Maria Vittoria Moreschi traduzioni Gilda Zucolella

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‘Amare sé stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita’. Nasce da questo splendido e chiarissimo aforisma di Oscar Wilde la seconda vita professionale di Riccardo Negro, il Personal Tailor milanese che propone ai suoi clienti una consulenza d’immagine a tutto tondo, ma con una particolarità…lo fà a domicilio. ‘To love oneself is the beginning of a lifelong romance.’ This Oscar Wilde’s aphorism is the inspiration of Riccardo Negro’s second job. He is a Milanese personal tailor providing his clients with a 360° image consultancy directly at their homes.

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Immaginate un’antica bottega artigianale, una sartoria tradizionale capace di realizzare capi disegnati su misura e accessori ricercati per ogni personalità, un ambiente che si dedica allo stile di un uomo per accompagnarlo nei momenti che scandiranno gli eventi più importanti della sua vita, personale e professionale. Date a quest’immagine un soffio di modernità, pensate a un servizio studiato sulle esigenze di un uomo elegante e contemporaneo, che non rinuncia ad un aspetto in grado di rappresentarlo nella sua più intima essenza. Quello che per tanti uomini potrebbe rappresentare un sogno, oggi diviene realtà grazie a Riccardo Negro, brillante e innovativo professionista dello stile che offre una vera e propria consulenza d’immagine a domicilio, prendendosi cura di ogni esigenza del cliente, dalla presentazione del campionario ricco di pregiati tessuti e accessori di rara eleganza, fino alla confezione del capo scelto.

Imagine an old-style tailor shop where bespoke clothes and soughtafter accessories to suit everyone’s personality are made. Imagine a tailor devoted to helping men with their clothing style choices in the most important moments of their personal and professional life. Now add a touch of modernity. Think of a tailoring service that suits the needs of any contemporary elegant man who wants his image to mirror his essence. Thanks to Riccardo Negro, what many men could once just dream of is now reality. This brilliant and innovative style consultant provides his expertise directly at his clients’ home. He assists them from A to Z: from presenting his set of fine fabric samples and unique accessories to the actual tailoring.

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Come nasce in lei l’idea di diventare Personal Tailor o meglio, come ama definirsi, consulente di stile? Ho lavorato per anni nell’azienda di famiglia dove ricoprivo una posizione importante (area benessere, ndr), ma con l’inizio della crisi ho deciso di mollare tutto e di assecondare la mia passione per lo stile e l’eleganza. Fin da ragazzo ho sempre amato la fattura degli abiti sartoriali, sono un esteta e mi piacciono le cose belle. Ma la pura passione non è stata sufficiente per poter iniziare a fare questo lavoro. Mi sono messo a studiare per un anno intero tutto ciò che potesse farmi conoscere i segreti di questo mondo. Come ho detto, essendo cultore dello stile sapevo perfettamente riconoscere i tessuti, distinguevo un Principe di Galles da un Tweed, ma ad esempio non sapevo cosa fosse un revers o quanti tipi di nodo potesse avere una cravatta. E’ un aneddoto che mi piace sempre raccontare perché fa capire che dietro a quest’attività c’è una profonda conoscenza concettuale e che non ci s’improvvisa Personal Tailor da un giorno con l’altro. Lei lavora solo a domicilio o accoglie i suoi clienti anche in uno showroom? Oggi lavoro solo a domicilio, e questa è proprio la peculiarità della mia proposta. Io voglio conoscere la persona per la quale devo creare un abito o un accessorio in tutte le sue sfaccettature. Pensi che quando vado a casa di un cliente, ovviamente su invito, sbircio negli armadi per capire quali sono le abitudini, e magari per capire se posso realizzare dei capi che si sposino con qualcosa di già esistente nel guardaroba. Il mio è un lavoro di consulenza completa, che qualcuno ha definito una via di mezzo tra un sarto, un personal shopper e uno psicologo. La psicologia è una professione e non è

35 How did you become a style consultant - the job title you use to define your profession? I worked in my family business for many years. I held an important position in the wellness department, but when the economic crisis started I decided to resign and follow my passion for fashion. I’ve loved tailoring since when I was a teenager. I am an aesthete – I love beautiful things. But my sheer passion was not enough to start this job. I spent one year studying tailoring and its secrets. As I had a personal interest in elegant clothing, I was able to recognise fabrics - for example I could tell the difference between Tweed and Prince of Wales. Yet, there were other things I didn’t know, like what a lapel was or how many different tie knots existed. I always insist on this point to make people understand that one doesn’t become a personal tailor overnight. There’s a lot of notional knowledge behind this profession. Do you work only at your clients’ home or have a showroom? Now I only work at home. This is what makes my service different. I want to know the people who commission me to make a garment or an accessory in every aspect. When they invite me to their houses, I even peek into their wardrobes to discover their habits e to see whether I can make a piece of clothing that would match something they already have. I provide comprehensive consultancy. My job has been described as combining that of a tailor, a personal shopper and a psychologist. Psychology is a different profession. Nevertheless, observing my clients and listening to what they say help me understand their personality and their needs. Stu-

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la mia, ma certo osservare e ascoltare ciò che il mio cliente esprime mi è utile per capirne la personalità e per cercare di interpretare al meglio le sue esigenze. Studiando la persona posso più facilmente proporre un colore particolare o un taglio che ne possa valorizzare la figura una volta che il capo sarà indossato. Io vado a casa delle persone, anche se lo posso fare nel momento in cui il cliente acquista fiducia in me, oppure in ufficio o in negozio. Dipende anche dalla professione del cliente e dal tempo che riesce a ritagliarsi per dedicarsi a questo momento tutto suo. A proposito di questo, chi è il cliente tipo di Riccardo Negro? Il mio cliente tipo è innanzitutto una persona che ama vestirsi bene, che apprezza la qualità della mia proposta e che ama la ricercatezza dei dettagli che io propongo. Parliamo di professionisti, di attori, di politici, di sportivi, tanto per citarne

dying them allows me to suggest a specific colour or style that will enhance their figure. Usually I visit my clients at home – once I’ve earned their trust – or at their workplace. It depends on the job they do and on how much time they have for themselves. Who is your typical client? My typical client is somebody who loves wearing fine clothes, appreciates the quality of the garments I make and is attracted by their unique details. For example professionals, actors, politicians, sportsmen...We are talking about people who share a desire to take some time for their look without any interference from other people. Men wanting to wear clothes that are genuinely bespoke and searching for a detail that can make the garment they have chosen a real one-off.

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alcuni, tutti accomunati dal desiderio di ritagliarsi un momento dedicato al loro aspetto, al loro guardaroba e senza interferenze. Uomini che sono alla ricerca di qualcosa che sia davvero realizzato su misura per loro, uomini che cercano quel dettaglio che fa la differenza e che rende il capo che scelgono davvero unico. Quale valore aggiunto dà un servizio a domicilio rispetto a un acquisto fatto in negozio? Sicuramente, come detto prima, la possibilità di ascoltare il consulente senza che ci siano altre persone intorno, e di lasciare così al cliente la scelta degli abbinamenti e degli accessori che preferisce con tutta la calma di cui necessita, e poi la possibilità di poter scegliere qualcosa di unico e non di omologato come spesso capita in un negozio. Che differenza c’è tra un ‘sarto’ e un ‘consulente di stile’? Ma, direi che c’è una differenza sostanziale. Il sarto cuce un vestito ‘addosso’ al cliente, solitamente basandosi su una scelta fatta a priori dal cliente stesso, sia per il tessuto che per il colore, e anche per il taglio. Questo, ovviamente, non sminuisce l’importanza del lavoro del sarto. Il consulente di stile in realtà parte prima, ascolta, osserva e consiglia ciò che poi il sarto eseguirà per confezionare il capo. Le confiderò un segreto…anch’io so tenere in mano ago e filo! Quali sono i colori più amati dai suoi clienti? Guardi, solitamente quando mi trovo di fronte al cliente anche per la prima volta, le richieste in prima battuta sono sempre rivolte al grigio o al blu. E qui subentra la parte di consulenza dove cerco di far capire, magari dopo aver dato un’occhiata al già citato guardaroba, che potrebbero scegliere forse una tonalità di blu o di grigio differente da quello che già hanno a disposizione, o magari una trama diversa. Oppure posso suggerire un nuovo colore in base anche a ciò che riesco a ‘leggere’ nel mio cliente, osservando e conoscendolo meglio. E poi mi diverto molto con gli abbinamenti. A volte sento i miei clienti riprendere e sostenere delle affermazioni che sono ormai entrate nell’immaginario collettivo, come ad esempio l’abbinamento tra giacca blu e pantalone grigio, che invece è un errore di stile gravissimo, poiché essendo la giacca blu di derivazione marinara, va abbinata a un beige o a un bianco. Mai al grigio. Ecco cosa significa fare il consulente di stile. E per quanto riguarda i tessuti, come funziona? Anche per la scelta dei tessuti, posso dare consigli mirati in base, per esempio, al tipo di lavoro del mio cliente. Se sta seduto

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What’s the value added of home personal tailoring compared to traditional shopping? As I said, it gives clients the opportunity to listen to their style consultant without other people meddling. This way the choice is up to them only. Secondly it allows them to have a garment which is not mass-produced, as are almost all clothes sold in shops, but unique. What’s the difference between a tailor and a style consultant? I’d say there’s a substantive difference. A tailor sews a bespoke suit whose colour, fabric and style have usually been chosen ex ante by a client. This doesn’t belittle the importance of a tailor’s job at all. A style consultant comes into play at an earlier stage: he observes his client, listens to him and gives expert advice on the piece of clothing the tailor will make. I’ll tell you a secret: the art of sewing is something I master too! Which colours do your clients prefer? Usually their first request is for grey or blue. This is when my role as a consultant comes into play: after looking into their wardrobe, I might suggest a shade of grey or blue or a weave that are new to it. Depending on what I get to know about them, I may even advise a different colour. I have great fun in matching garments. Sometimes I hear my clients repeating style rules that we have become used to following but actually are wrong, for example the rule saying that blue blazers must go with grey trousers. This is a nonsense: blue blazers are sailor-style garments and match beige or white trousers. This is what being a style consultant means. What about choosing the fabric? I give advice on that as well. For example depending on the job they do. If a client spends 10 hours a day seated in a car I will suggest a cloth texture that is different from the one I would suggest to somebody who works in an office and moves around a lot. Where are your clothes sewn? I work with qualified and highly experienced Italian tailor shops which I selected personally over the last two years. I must say that their skills and care enable me to offer garments that are exquisitely made and of the finest quality.

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in macchina dieci ore per giorno, sarà mio compito suggerire una consistenza diversa da quella che potrei consigliare a un cliente che invece lavora in ufficio e che quindi si muove di frequente. Dove sono confezionati i suoi abiti? Mi appoggio a delle sartorie italiane molto qualificate e di grande esperienza, che ho selezionato personalmente nel corso di questi due anni. E devo dire che la capacità e la cura con le quali lavorano, mi permettono di proporre dei capi confezionati con maestria e di assoluta, anzi di estrema qualità. Lei realizza anche abiti da cerimonia? Certamente, negli ultimi tempi mi sono specializzato anche in questo non mero aspetto che fa parte della vita di un uomo. Ci sono momenti particolari e indimenticabili come un matrimonio, un battesimo, una cresima che l’uomo vuole vivere indossando un capo speciale. E proprio per questo ho iniziato delle interessanti collaborazioni con atelier di abiti da sposa e da cerimonia, che chiedono sempre più spesso la mia consulenza per proporre ai futuri mariti o papà l’abito su misura.

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Non solo abiti ma… L’abito è sicuramente il capo importante, l’accessorio è però fondamentale per dare l’impronta a ogni personalità. Per questo motivo, dopo aver imparato come realizzare un abito su misura, mi sono dedicato allo studio delle camicie, anch’esse molto difficili da realizzare e poi alle cravatte, altro elemento molto personale per ogni uomo.

Do you make formal suits as well? Of course. Recently I have specialised in this type of suits. There are memorable occasions – weddings, christenings, confirmations – on which men want to wear special clothes. That is why I looked into the opportunity to start partnerships with ateliers of wedding dresses and formal suits. They are increasingly turning to me for advice on bespoke suits for fathers or grooms. You don’t make only suits... Suits are the most important garment of a man’s wardrobe. Yet accessories are essential to reflect personality. After learning how to sew a bespoke suit, I studied shirts, which are extremely difficult to make, and ties, another very personal item of clothing. Are you thinking of introducing new accessories to make your offer more complete? Yes. I will soon be launching some new items. Just to give you an idea, I’m working on small accessories that will enhance my clients’ look by adding a refined touch. I’m sure they will be appreciated by both the classic and the less classic guy. Can you tell us something more on this? I’m working on customized buttons and on some very special pocket squares. You’ll discover the rest in the next few weeks. You make clothes for men. Have you ever thought of making clothes for women? Actually yes. I’m about to launch a style consultancy ser-

Sta pensando di creare altri accessori a suo nome che possano completare la sua proposta? Certamente, dopo aver consolidato la mia preparazione nella confezione degli abiti, delle camicie e delle cravatte, sto valutando di ampliare la mia proposta con delle novità che saranno presto presentate. Per darle un’idea, sto lavorando a dei piccoli accessori che andranno a completare il look dei miei clienti, dettagli davvero molto raffinati che piaceranno molto sia agli uomini più ‘classici’ che a quelli un po’ più ‘particolari’. Ci vuole dare qualche anticipazione? Accenno a due piccole cose, molto graziose. Sto lavorando a dei bottoni personalizzati e a delle pochette da taschino molto originali e che non si sono ancora viste. Il resto lo scoprirete nelle prossime settimane. La sua proposta in questo momento si rivolge al target maschile. Sta pensando di evolversi anche verso un pubblico femminile? Ebbene si, sto partendo anche con una proposta di stile rivolta alle donne. Imprenditrici, manager e libere professioniste rappresentano il mio primo target di riferimento. Anche per loro, sempre impegnate e con pochissimo tempo da dedicare allo shopping, posso organizzare la mia consulenza direttamente in ufficio o a casa e consentire loro di personalizzarsi il guardaroba. Ma prima di iniziare a creare capi dedicati al

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pubblico femminile, che senza dubbio è ancora più esigente di quello maschile e ha, per natura, delle forme diverse, ho preferito fare molte prove. Ora mi sento pronto per questa nuova sfida. Come sta vivendo la sua attività questo momento di crisi economica? Credo che in un momento così particolare ci sia la voglia, forse l’esigenza, di riscoprire la tradizione. La gente cerca uno stile personale, meno omologato, e lo fa in tanti settori. In modo particolare quando si parla di un abito o di una giacca, capi che indossati permettono loro di esprimere al mondo la loro personalità. Le dirò in tutta onestà, la scelta di iniziare questa attività circa due anni forse poteva sembrare molto azzardata. Ho rischiato perché volevo davvero creare qualcosa che fosse mio. Qualcosa che potesse anche esprimere la mia creatività. Oggi, a due anni dall’inizio, mi pento di non averci pensato prima. La sua clientela è italiana o internazionale? Ho iniziato da due anni e sto consolidando la mia clientela italiana, anche se ho già un cliente importantissimo a New York, e certo non mi dispiacerebbe dare un occhio a paesi esteri come la Russia e gli Emirati Arabi dove il made in Italy è molto apprezzato e dove domina sovrana la ricerca dell’unicità e della qualità, due peculiarità che solo in Italia si possono trovare, per tradizione e creatività. Peculiarità che sono alla base del mio lavoro e della mia offerta.

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Qual è lo stile di Riccardo Negro? Il mio stile è sobrio, elegante al punto giusto nelle occasioni più importanti, classico/sportivo nei momenti più rilassati. Ma essendo io un’esteta, cerco di dare sempre un tocco di originalità a ogni mio fit. Una pochette alternativa, un bottone personalizzato sulla camicia o una giacca un po’ più vistosa nei colori, magari con un rosso vivo o un camouflage. Dipende molto dal mio umore, credo che valga po’ per tutti. E, comunque, anche quando si tratta di me, beh…cerco di ‘approfittare’ della consulenza di Riccardo Negro.

vice for women. My target are managers and entrepreneurs. As they are very busy and have little time for shopping, I’ll work on their style directly at their home or workplace. Before setting off on this new path I did a lot of practice. Women have a different shape; they are also more demanding than men. But now I feel ready for this new challenge. How is your business coping with the current economic crisis? I think there’s a desire to rediscover tradition. Maybe even a need for it. Generally speaking, people are in search of a more personal style in different aspects of their life. When it comes to buying a suit or a blazer, they want to be able to express their personality through what they wear. To be honest with you, the decision to start this business two years ago was probably very risky. But I took that risk because I wanted to create something of my own, something that could express my creativity. Today I regret not having done it earlier. Is your clientele mostly Italian or international? I started two years ago, so I’m trying to consolidate my Italian clientele. Yet, I already have a very important client in New York and I would love to enter markets such as Russia and the United Arab Emirates. In those countries Made in Italy is much appreciated and people look for the fine quality and uniqueness that are at the basis of Italian tailoring - and of my work. Could you describe Riccardo Negro’s style? My style is sober, elegant in the right amount on the most important occasions, and classic/sporty when I can relax. Being an aesthete, I try to add a personal touch to any of my outfits: it can be an original pocket square, a shirt with bespoke buttons, or a blazer in a vivid colour, maybe in bright red or a camouflage fabric. It depends on my mood, as for everyone I guess. I try to follow Riccardo Negro’s style tips too.

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di Nicole Cavazzuti traduzioni Gilda Zucolella

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Jean albert: made in italy e qualitĂ

Jean albert: Quality Made in italy

Alberto Giovannone, titolare del marchio Jean Albert distribuito da Aromnia, ripercorre le tappe dell’azienda leader nel mercato di deodoranti per auto spiegando il segreto del suo successo e tratteggiando i trend del settore. Alberto Giovannone, holder of the trademark Jean Albert distributed by Aromnia, goes back over the stages of the leading company in the car perfume market, explaining the secret of success and outlining the trends of the sector.

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L'attività nel settore dei profumi per auto nasce nel 1978 quando Alberto Giovannone inventa il primo deodorante in plastica profumata; dopo pochi anni Giovannone deposita il brevetto del primo prodotto per presa d'aria, il Turbofresh, e dell'originale profumatore solido per posacenere – due prodotti che hanno costruito la celebrità dell'azienda. “Da sempre miriamo alla perfezione, perciò prestiamo assoluta attenzione alla scelta dell'essenza, selezionata e studiata a seconda dell'uso e della tipologia del prodotto”, sottolinea Alberto Giovannone, che prosegue, "per ottenere una qualità eccellente e una resa al top riserviamo sempre un riguardo maniacale sia alla selezione delle fragranze che al design del prodotto". La svolta vera arriva nel 1999 con il prodotto Top Fresh, una piccola bottiglia dal tappo di legno da appendere allo specchietto retrovisore, dotata di un sistema di diffusione brevettato. L'azienda si fa conoscere in ambito internazionale, al punto che oggi i suoi prodotti sono esportati in molti Paesi. Questo successo è dovuto a due ingredienti fondamentali: il made in Italy e l'indiscussa qualità delle essenze, acquistate in Francia presso una nota usine di Grasse.

The activity in the car perfume industry started in 1978 when Alberto Giovannone came up with the first freshener made of perfumed plastic; a few years later the patent of the first air freshener for air-vents named Turbofresh and of a perfumed tablet for ashtrays were deposited- two products which built up the company's fame. "We have always aimed at perfection, we therefore pay maximum attention to the choice of the essence, studied and selected according to the use and type of product", Alberto Giovannone underlines, "and further states particular care in the selection of the fragrances and in the design of the products is taken to obtain excellent quality and performance". The real turn arrives with the TopFresh product in 1999; a little bottle with a wooden cap to be hung on the rear-view mirror, provided with a patented diffusion system. The company so, makes itself known up to the point of exporting the new product to many countries. This success is due to two main ingredients: the Made in Italy and the undisputed prestige of the fragrances from a well-known French usine in Grasse.

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IntervIStA AD Alberto GIovAnnone, tItolAre Del mArChIo JeAn Albert

StorIA DI Un SUCCeSSo Quante linee di profumi per auto producete? Il focus aziendale è sul prodotto liquido. Oltre alla linea Jascent, spray per auto, casa e ufficio, realizziamo tre linee di prodotti da appendere in auto: Top Fresh, Luxury Classic e Luxury Special. Che cosa vi caratterizza rispetto ai competitors? La qualità. Ad oggi il nostro resta il profumo per auto più imitato al mondo. Come avete reagito alla crisi economica? La crisi economica ci ha colpito, inutile negarlo, ma fortunatamente in maniera marginale. Grazie al nuovo prodotto e all'originalità ed esclusività che ci caratterizza abbiamo mantenuto una discreta stabilità sul mercato. Come distribuite i vostri prodotti? Ci avvaliamo della collaborazione di distributori locali, generalmente uno per Paese, e prediligiamo aziende radicate sul territorio con un controllo diretto delle vendite nei supermercati, nelle stazioni di rifornimento e negli autolavaggi. Dato che ogni paese ha le sue "esigenze di marketing", preferiamo che siano gli stessi distributori a decidere i mezzi più efficaci per comunicare al loro pubblico. Noi li supportiamo con gadget, espositori o promozioni.

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IntervIew wIth Alberto GIovAnnone, proprIetor JeAn Albert

oUr SUCCeSS StorY How many car perfume lines do you produce? The company is focused on liquid products. Other than Jascent, a line of car and ambient spray, we distribute three lines of products to hang in cars: Topfresh, Luxury Classic and Luxury Special. What distinguishes you from your competitors? Quality. Up to today our car perfume is the most copied in the world. How have you reacted to the recession? We cannot deny to have been hit by the crisis, but luckily in a marginal way. Thanks to our new product and to the originality and exclusiveness, which identify us, we have kept a discreet market position. How are your products distributed? We make use of the collaboration of distributors, generally one per country, and we prefer well-established local companies with direct sales control in supermarkets, petrol stations and car washes. As each country has its own "marketing requirements" we prefer our distributors to establish the most efficient ways of communicating to their consumers. We support them with gadgets, displays and promotions.

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Quali sono le tendenze in fatto di profumi per auto? Le fragranze classiche, come la vaniglia o le note fruttate, sono apprezzate in tutto il mondo. Nei Paesi mediterranei e mediorientali vendono meglio i profumi forti, dolci e intensi; in Cina e Indonesia vengono preferite fragranze con forte personalità, che richiamino profumi per persona. Infine, nei Paesi del Nord e dell'Est, hanno successo aromi fruttati con note acidule. Quali sono le vostre ambizioni per il futuro? Puntiamo e scommettiamo sul nostro brand, sulla qualità e sull'eccellenza per avere prodotti che diventino protagonisti e ci garantiscano una continuità sul mercato. What are the tendencies regarding car perfumes? The classical fragrances as vannila, fruity notes are appreciated all over the world. In Mediterranean and Middle Eastern countries, strong, sweet and intense perfumes are mostly sold; in Counties such as China and Indonesia people prefer strong personality fragrances which recall perfume for people. Lastly, in Norther and Easter Countries fruity aromas with citrus notes are succesful. What are your future ambitions? We put our trust in our brand, in the quality and in the excellence to have products which become leaders and guarantee us market stability.

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Jean albert luxury Luxury è una linea brevettata elegante ed esclusiva, caratterizzata da un tappo trasparente in resina e un rivoluzionario laccetto diffusore: Luxury, ha due profili e due dimensioni Special: Uno stile seducente ed opulente; Classic, un'estetica accattivante con profumi tradizionali. Luxury is an elegant and exclusive patented line characterized by a clear resin top and a revolutionary diffusing lace. Luxury has two profiles and two dimensions: Special, a charming and opulent style, and Classic, a captivating appearance with traditional scents.

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di Maria Vittoria Moreschi traduzioni Gilda Zucolella

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ARREDARE CON STILE

DECORATE WITH STYLE

Nel cuore della vecchia Milano, all’interno di una corte ristrutturata degli anni ’30, L’Arte dei Tessuti propone ai suoi clienti un’ampia scelta di preziosi tessuti, ricercate carte da parati, eleganti passamanerie e raffinati accessori, per realizzare ogni spazio con uno stile unico e personalizzato. In the heart of old Milan, in a restored courtyard of the '30s, L’Arte dei Tessuti offers customers a wide choice of fine fabrics, sophisticated wallpaper, elegant trimmings and refined accessories, to create every space with a style that is unique and personalized.

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Entrare nello showroom L’Arte dei Tessuti significa iniziare un vero e proprio percorso sensoriale ricco di materie, colori e profumi alla scoperta delle proposte più significative del mondo dell’arredo d’interni: carte da parati, sete, cotoni, damaschi, viscose, tinte unite, fantasie, colori vivaci e colori pastello. Lo showroom diventa il palcoscenico ideale per la presentazione delle migliori Maison al mondo, con i damaschi presenti nelle grandi Corti Europee, i velluti di seta e le sete operate di Designers Guild collezione Buckingham Palace, i tessuti firmati Tassinari e Chatel (chi non ricorda il famoso manto di velluto con le api di Napoleone?, ndr). E poi Sahco, Christian Lacroix, Etro, Zuber, Andrew Martin, Marc Alexander, Canova, Jim Thompson, Pierre Frey, Dedar, Fornasetti, per citarne alcuni. Preziose embrasses e broderies sono proposte per rivestire o arricchire divani, letti, cuscini, pouf, confezionare tendaggi ricchi di fantasia e originalità, mentre i raffinati elementi come i tappeti in lana di design, i lussuosi cuscini in velluto damascato e gli splendidi accessori come le lampade realizzate in corno, le preziose ceramiche francesi o i delicati profumatori, completano gli ambienti. Tiziana Rozzi Plana accoglie tutti i suoi clienti nella magica atmosfera dello showroom, dove in un clima riservato e rilassato ogni ospite può esprimere al meglio i propri desideri e le proprie esigenze, supportato da esperienza, competenza e creatività.

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To enter the showroom of L’Arte dei Tessuti means to enter into a true sensory journey, rich in materials, colors, and scents, and to discover the most significant offers in the world of furniture: wallpaper, silks, cottons, damasks, viscose, solid colors, patterns, bright colors and pastel colors. The showroom becomes the ideal stage for the presentation of the best brands in the world, with damask that you find in European courts, velvets and silks by Designers Guild, collection Buckingham Palace, fabrics by designer Tassinari and Chatel (who does not remember Napoleon’s famous velvet cloak with bees on? ed.). And then Sahco, Christian Lacroix, Etro, Zuber, Andrew Martin, Marc Alexander, Canova, Jim Thompson, Pierre Frey, Dedar, Fornasetti, to name a few. Precious embossing and embroideries are suggested to cover or enrich sofas, beds, pillows, ottomans, and original and imaginative curtains. Refined elements, such as designer wool carpets, luxurious velvet cushions, and beautiful accessories such as lamps made of horn, precious French ceramics or delicate fragrances, complete environments. Tiziana Rozzi Plana welcomes her customers in the magical atmosphere of the showroom. There, in a private and relaxed atmosphere, every client’s desires and needs are expressed, supported by experience, expertise and creativity.

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INTERVISTA A TIZIANA ROZZI PLANA, TITOLARE DE L’ARTE DEI TESSUTI

INCONTRO TRA TESSUTI E COLORI NEL CUORE DI BRERA Apre la porta del suo showroom in Brera accogliendoci con l’inconfondibile sorriso tipico delle donne emiliane. Tiziana Rozzi Plana nasce e cresce a Parma, dove poco più che ventenne scopre ‘quasi per caso’ il mondo dei tessuti e del design. Se ne innamora e decide che il suo futuro sarà ‘a colori’. Come nasce l’amore per il design e per i colori? Lavoravo come ragioniera in uno studio commerciale molto importante di Parma, e collaboravo occasionalmente con un negozio di liste nozze. In quegli anni si affacciavano al mondo i primi tessuti di livello come quelli di Pierre Frey ed Etro, e s’iniziavano a carpire i primi segnali legati al mondo del design. É proprio in quei momenti che il mio cuore è stato rapito dall’intensità dei colori e dei disegni di queste nuove collezioni presenti nel negozio. Ecco, lì ho capito che il mio ‘destino professionale’ sarebbe stato molto più creativo di quello che stavo vivendo. Forse perché dentro di me pulsava già una forte vena creativa. Quando ha aperto il suo showroom in Brera? Quando mi sono sposata e mi sono trasferita a Milano, ho avuto la fortuna di potermi dedicare pienamente a ciò che più mi appassionava. Milano mi ha anche permesso di venire a contatto con architetti e interior designer di livello e di vivere in prima persona la crescita di questa nuova ‘arte’. Ho fatto tante esperienze e col passare degli anni ho voluto crearmi uno spazio tutto mio, aprendo così questo particolarissimo showroom nel cuore di Brera, un quartiere che come sappiamo è molto legato al mondo del design. Il suo showroom è decisamente ‘particolare’, ce lo racconta? L’immagine dello showroom riflette la vera me stessa ed io ne vado molto orgogliosa. L’ho arredato, cambiato, colorato tantissime volte. E in vista del Fuorisalone di aprile ho voluto rinnovarlo ancora una volta, e sono davvero contentissima del risultato. Diciamo che in showroom mi sento libera di esprimere tutta la mia personalità, dando sfogo alla mia creatività esplosiva, a volte anche un po’ matta, che però arredando le case dei miei clienti devo obbligatoriamente ‘contenere’ per seguire anche le loro esigenze e richieste. Sono una donna estroversa, una che sperimenta, mi piace provare gli abbinamenti, mi piace ricercare il meglio in tutto ciò che faccio. E quindi non potrei non ‘ripersonalizzare’ il mio showroom ogni qualcosa ne sento l’esigenza. Adoro i colori, gli accostamenti di tessuti e anche i profumi tanto delicati e particolari che riempiono questi due piani di colore, e che accompagnano il mio lavoro ogni giorno. Chi sono i Clienti de L’Arte dei Tessuti? L’Arte dei Tessuti si rivolge a una clientela di diverso tipo, infatti in showroom accolgo architetti, interior designer ma anche i privati che vogliono arredare i propri spazi o acquistare un accessorio come una lampada, o un semplice cuscino per completare il loro arredo. Dopo tanti anni i Clienti si affidano totalmente al suo gusto o ‘impongono’ le loro idee? Le posso dire entrambe le cose, anche se definire le richieste dei clienti ‘imposizioni’ è sbagliato. Io sono la loro consulente, e quindi ascolto ciò che i miei clienti esprimono e cerco di soddisfare i loro desiderata proponendo tessuti o elementi di arredo in linea con ciò che mi chiedono. Spesso le mie proposte sono accettate totalmente, a volte capita che in corso d’opera ci siano delle modifiche che insieme ai clienti si condividono. Diciamo che la mia esperienza è messa al loro servizio e si focalizza soprattutto nell’identificare i tessuti, i colori o gli abbinamenti che più rispecchiamo le loro esigenze a volte per una carta da parati o per il rivestimento in tessuto dei cuscini, altre volte per un arredo completo dei loro spazi. Sceglie personalmente i tessuti che poi propone ai suoi Clienti? Nel mio lavoro è fondamentale essere sempre aggiornata su tutte le nuove proposte che i designer creano e propongono. Per questo io sono sempre alla ricerca di nuovi tessuti, di nuove carte da parati, di nuovi disegni, di nuovi colori. E’ importantissimo seguire le tendenze, soprattutto se si lavora con clienti di un certo livello. E’ fondamentale offrire il meglio che il mercato possa offrire, ed è per questo che in showroom tratto le migliori Maison internazionali. Ci sono delle case che ha arredato e di cui è particolarmente orgogliosa? Ho arredato tantissime case, ma anche negozi, uffici e qualche barca. Devo dire che è davvero emozionante avere a disposizione uno spazio vuoto e poterlo riempire. A Milano, in particolare, ho avuto la possibilità di arredare delle case in centro

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INTERVIEW WITH TIZIANA ROZZI PLANA, OWNER OF L’ARTE DEI TESSUTI

A PLEASANT MEETING OF FABRICS AND COLOURS IN THE HEART OF BRERA Opens the door to her showroom in Brera welcoming us with the unmistakable smile typical of women from Emilia Romagna, Tiziana Rozzi Plana, born and raised in Parma, where 'by chance' she discovered the world of fabrics and design. She fell in love and decided that her future would be 'color'. How was born your love for design and colors? I worked as an accountant in a very important commercial studio of Parma, and I collaborated occasionally with a wedding store. Those were the years of the first fabrics for furniture like those of Pierre Frey and Etro, and the first innovation in the world of design. It was at that time that my heart was literally taken by the intensity of the colors and designs of these new collections. That is when I realized that my 'professional destiny' was going to be more in a more creative field than the one I was in; perhaps because I had already a strong creative streak. When did you open your showroom in Brera? When I got married and I moved to Milan. I was lucky enough to devote myself fully to what fascinated me the most. Milan also allowed me to come in contact with important architects and interior designers, and experience first hand the growth of this new 'art.’ I had many experiences and over the years I wanted to create a space of my own, thus I opened this particular showroom in the heart of Brera, in a district of Milan particularly linked to the world of design. Your showroom is very 'particular,’ decorated in shabby chic style… The image of the showroom reflects the real me and I'm very proud of it. I decorated it, changed it, and colored it many times. And in view of the Fuorisalone in April, I wanted to renew it again, and I'm really happy with the results. Let's say that in the showroom I feel free to express my personality, my explosive creativity - sometimes a little 'crazy’ - completely. Of course, when I decorate for my clients I follow their needs and demands. I am an outgoing woman, I like to experiment, I like to try new combinations, and I like to look for the best in everything I do. It follows that I change my showroom whenever I feel the need. I love colors, the combinations of fabrics and even the particular delicate smell that fill the two floors and accompany my job every day. Who are the customers of L’Arte dei Tessuti? L’Arte dei Tessuti will appeal to customers of different types. In fact, I welcome architects, interior designers, but also individuals who want to decorate their own space or purchase an accessory such as a lamp or a simple pillow to complete their furniture. After so many years customers rely entirely on your taste or do they 'impose' their ideas? Both! But to define customers’ requests as impositions is wrong. I am their consultant, and thus I listen to what my clients express. I try to meet their desires by proposing fabrics or pieces of furniture in line with what they ask. Often my proposals are accepted totally, sometimes it happens that we make changes along the way. Let's say that my experience is put at their service and it concentrates mainly on the identification of fabrics, colors, or combinations that most reflect their wishes: sometimes for a wallpaper, a fabric for cushions, sometimes furnishing their spaces completely. Do you choose personally the fabrics for your customers? In my work is important to always be up to date on all the new proposals that designers create and offer. For this reason I am always looking for new fabrics, new wallpapers, new designs, new colors. It’s important to follow the trends, especially when you work with clients of a certain level. It’s important to offer the best the market has to offer, and that's why I deal with the best on the international market. Are there any homes you furnished that make you particularly proud? I have decorated many homes, but also shops, offices and some boats. I must say that it is really exciting to have an empty space and fill it. In central Milan, in particular, I had the opportunity to furnish truly classy homes and I'm particularly proud of them. Each of my projects has given me a different emotion. Any furniture that I propose is different, every home has its own peculiarities. Thus, I have to say that I am proud of all the spaces I have decorated.

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di vera classe, e ne vado particolarmente fiera. Ogni mio lavoro mi ha donato un’emozione unica. Ogni arredo che propongo è diverso, ogni location ha una sua peculiarità. E quindi devo dire che sono orgogliosa di tutti gli spazi che ho avuto la fortuna di arredare. Come sta vivendo L’Arte dei Tessuti questo momento di crisi economica? Le dirò che io non ho mai lavorato tanto come in questo periodo. Ci sono stati dei momenti di flessione qualche mese fa, ma poi il lavoro è ripreso. Sto preparando tanti lavori nuovi e ho anche iniziato una collaborazione stretta con l’architetto Ezio Riva, con il quale stiamo realizzando diversi progetti importanti in strutture molto interessanti. Io non mi posso proprio lamentare, e ne sono davvero felice. Cos’è Timavo 32 e cosa avete realizzato insieme lei e l’Architetto Riva? Timavo 32 è un complesso abitativo di prestigio realizzato a Milano, in un angolo di città quasi segreto. In questa costruzione armoniosa, moderna e piena di comfort, spiccano eleganti facciate di pietra dorata e cristalli lucenti con riflessi che danno vivacità ai volumi. L'eleganza esterna si ritrova anche negli alloggi spaziosi, luminosi e ben rifiniti. Ed è proprio all’interno di questi spazi che io e l’Architetto Riva abbiamo arredato alcuni appartamenti ‘pilota’, utilizzando soluzioni e personalizzazioni molto curate e di estrema raffinatezza. Carte da parati, divani, tende, cuscini, letti, ceramiche per presentare ai potenziali clienti un insieme di elementi accostati e integrati dalla creatività e dal buon gusto, che contribuiscono a creare, non un semplice arredo, ma uno stile di vita adattabile ad ogni specifica esigenza degli acquirenti.

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Ci racconta qualcosa del nuovo progetto a cui sta lavorando? Proprio la perfetta sintonia professionale che si è creata tra me e l’architetto Riva, e che ci ha portati a realizzare questi bellissimi appartamenti, ha fatto si che il costruttore ci affidasse la realizzazione della Pentahouse in Timavo, un appartamento di 435 mq. che domina dall’ultimo piano della costruzione, caratterizzato da una quadrupla esposizione su Milano, con una terrazza di 207 mq e un solarium al piano con piscina di 30 mq e nuoto controcorrente. Un progetto di livello superiore che sarà pronto per il prossimo mese di settembre e che non vediamo l’ora di presentare al mondo. How is L’Arte dei Tessuti experiencing this time of economic crisis? I would say that I have never worked so much as now. There were some slow moments a few months ago, but then work resumed. I'm working on many new projects, and I also started a close collaboration with architect Ezio Riva. Together we are realizing various major projects in very interesting structures. I really cannot complain, and I'm really happy. What is Timavo 32 and what you have achieved with Architect Riva? Timavo 32 is a prestigious housing complex in Milan, in an almost secret corner of the city. In this harmonious building - modern and full of comforts - stand out elegant golden stones and crystals with shiny reflections giving vitality to the volumes. The exterior elegance is also found in the spacious, bright and well- finished interiors. And it is precisely in these areas that architect Riva and I have furnished some 'pilot' apartments, using very detailed and extremely refined solutions and customizations. We present potential clients with wallpaper, sofas, curtains, pillows, beds, and ceramics, a set of elements combined and integrated with taste and creativity that help them create, not just a simple decor, but also way of life. Tells us something about the new project you are working on? The perfect professional harmony that I have developed with architect Riva, and that allowed us to create these beautiful apartments, has inspired the building contractor to entrust us with the realization of a Penthouse in Timavo, a 435 square meters apartment at the top floor of the building. It is characterized by an expanded view of Milan, with a 207 square meters terrace and a solarium with 30sqm with swimming pool. A parent project that will be ready next September and that we look so much forward to complete and show.

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EQUILIBRI DI COLORE

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di Alessandra Colombo traduzioni Gilda Zucolella

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Nel cuore di Brera, lo storico quartiere milanese delle arti e dei mestieri, Paola Carbone realizza con cura artigianale il decoro su porcellana, una tecnica molto raffinata e complessa, un ‘mestiere’ animato da tanta passione che lei stessa oggi insegna nel suo Laboratorio. In Brera, in the heart of the historic Milan district of the arts and crafts, Paola Carbone creates carefully decorated porcelain. She uses a refined and complex technique and is animated by a great passion for a 'trade' she now teaches in her workshop.

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Costante della vita di Paola Carbone è la pittura. Sin da adolescente ha il desiderio di frequentare il Liceo Artistico ma non le è possibile, così realizza alcuni quadri e disegni per hobby, anche se la pittura fine a se stessa non le interessa. A dodici anni scopre la pittura su porcellana, una tecnica che le permette di realizzare oggetti utili, e inizia così a dipingere senza compiere studi specifici. Paola si laurea in medicina, si sposa e diventa mamma. La possibilità di girare il mondo grazie al lavoro del marito, in tanti anni, le consente di visitare i più importanti Musei dove trova le migliori porcellane mai realizzate. Lei cerca perfezione e leggerezza, peculiarità che ritrova in Francia e in Germania dove scopre un modo di dipingere la porcellana che la affascina. Tornata a Milano inizia a lavorare come dentista, per non gettare al vento gli anni di studio, ma il suo cuore pulsa decisamente in tutt’altra direzione. Decide così di iniziare a seguire dei corsi per apprendere la vera tecnica del decoro su porcellana. E lo fa per sei anni. Nel 2005 Paola dà una svolta alla sua vita, lascia il suo lavoro e per un anno intero dipinge per conto suo in un laboratorio, fino a quando nel 2006 le capita l’occasione di acquisire un piccolo negozio in Brera, tuttora sede della sua attività. La presenza della sua amica-insegnante Hilda in Laboratorio, un’anziana ‘Maestra del decoro su porcellana’, le consente di apprendere le più importanti nozioni e tecniche ai più ancora sconosciute. Hilda le sconvolge il metodo con nuovi segreti da apprendere, nuovi impasti. Una rivoluzione che Paola accetta con umiltà e che la porterà a rinnovarsi e a proporre un decoro davvero di altissimo livello, facendo così evolvere la sua passione da semplice hobby a professione.

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A constant in the life of Paola is painting. As a young woman she would like to attend art school, but she is unable to. She then paints and draws as a hobby, even if painting for its own sake does not interest her. At twelve, she discovers porcelain painting, a technique applied to useful objects, and begins to paint without any particular instruction. Paola graduates in medicine, then marries and becomes a mother. For many years, thanks to her husband’s profession, she has the opportunity to travel the world and visit the most important museums, where she sees the best porcelain ever made. She seeks perfection and lightness, a peculiarity she finds in France and Germany, where she become fascinated by a particular way of painting porcelain. Returning to Milan, she begins to work as a dentist (not to throw away her years of study), but her heart beats strongly in the opposite direction. She decides to learn the true art of porcelain decor and begins to take courses. And she does so for the next six years. 2005 marks a turning point in Paola’s life. She leaves her work as a dentist and for one year she paints on her own. In 2006 she has the opportunity to acquire a small shop in Brera, where she still is today. With her is her friend-teacher Hilda, an old 'Master of porcelain decor,’ who enables her to learn the most important and mostly unknown concepts and techniques. Hilda revolutionizes her craft by teaching Paola new secrets, new mixes. A revolution that Paola accept with humility and that will lead her to reinvest herself and propose decorations of the highest level, thus transforming her passion from a hobby into a profession.

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INTERVIsTA A PAOLA CARBONE, TITOLARE dE IL LABORATORIO

NON ARTE, MA ARTIGIANATO Paola ci spiega la differenza tra pittura e decorazione? La differenza è profonda poiché la pittura utilizza un supporto che può essere una porcellana, una tela o un foglio di carta dove si mette un disegno, mentre la decorazione è la personalizzazione di un oggetto che ha una sua funzione. La pittura ha forma libera, la decorazione ha delle regole ben precise, è inserita in una struttura. Un piatto o un vaso possono essere dipinti, la decorazione è qualcosa che completa l’oggetto, è la rifinitura dell’oggetto stesso. Un oggetto è completo quando è filettato, quando vengono inserite fasce di colore. Io personalmente credo che un oggetto senza decorazione sia incompleto. Quando un oggetto si può definire ben decorato? Partendo da una ceramica bianca o parzialmente pitturata, bisogna pensare al modo migliore per poterlo completare affinché sia davvero finito. Quando si ha la visione dell’intero oggetto, allora l’oggetto è decorato! E’ una cosa molto difficile da comprendere senza averne visti tanti. E si deve aver sbagliato tante volte. Solo così si capisce che quell’oggetto è completo ed è ben decorato. Quale momento vive la decorazione oggi? La decorazione oggi sta decisamente vivendo un momento di crisi, abbiamo

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INTERVIEW WITH PAOLA CARBONE, OWNER OF IL LABORATORIO

NOT ART, BuT HANdICRAFTs Would you tell us the difference between painting and decoration? The difference is profound. Painting uses a support that can be porcelain, a canvas or a sheet of paper with a drawing on; decoration, instead, is the customization of an object that has its own function. Painting is free form, decoration has to follow very precise rules, and it is added on a structure. A plate or a vase can be painted, decoration is something that complements the object, completes it and finishes it. An object is complete when it is threaded, when bands of color are inserted. I personally believe that an object without decoration is incomplete. What characteristics make an object well decorated? Starting with a white or partially painted ceramic you have to think about the best way to complete it so that it is really finished. When you have the vision of the entire object, then the object is decorated! It’s a very difficult thing to understand without experience. And you must have been wrong many times. This is the only way to understand if the object is well decorated and finished. What is the status of decorative arts today? Decorative arts are definitely going through a crisis. We went through a minima-

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passato un periodo minimalista dove ci sono state solo tamponature e fasce di colore, o addirittura si è cercato di eliminarla per arrivare all’essenzialità. Io sostengo però che l’essenzialità non sia decorazione. Qual è la clientela tipo del Laboratorio? Dal 2006, quando ho aperto il mio negozio in Brera, mi sono fatta conoscere pian piano. La clientela del Laboratorio oggi è varia, aspetto importante che mi permette di esprimermi in diverse forme. Ci sono i clienti privati che chiedono decori particolari per una tazza o un piattino, per un servizio completo di piatti o per le bomboniere. Ci sono clienti che scelgono personalmente il tipo di decoro e il colore da utilizzare poiché hanno delle preferenze e i loro gusti, altri che invece si affidano totalmente alla mia creatività. Il Laboratorio è frequentato anche da artisti che si rivolgono a me per decorare oggetti particolari poiché non hanno la tecnica per farlo direttamente. Mi capita anche molto spesso di ricevere richieste da parte di negozi e aziende che vogliono realizzare delle lavorazioni non standard con logotipi, disegni e colori molto particolati. Dopo tanti anni di attività, conoscono il mio lavoro e sanno che possono affidarsi al mio gusto e alla mia tecnica. Per alcuni negozi di Milano eseguo delle decorazioni in esclusiva, che non firmo, e che poi loro rivendono alla loro clientela. A Milano ci sono altre realtà come la sua? Un tempo a Milano c’erano dei centri di decorazione importanti, oggi ce ne sono due grossi ma sono più orientati all’hobbistica. Il Laboratorio ha una valenza differente perché il mio lavoro è davvero molto artigianale, impostato sulla vendita della decorazione, e poi non dimentichiamo che la mia ‘mission’ è ‘insegnare a decorare’ a chi è davvero interessato e ha voglia di cogliere ciò che io posso trasmettere. Il Laboratorio è anche sede di corsi che organizzo quasi quotidianamente e che sono aperti ad allieve e allievi – perché il decoro è una tecnica apprezzata anche dal sesso maschile – italiani e stranieri. Proprio pochi giorni fa ho avuto modo di organizzare un incontro con un gruppo di studentesse giapponesi, davvero molto attente e interessate a ‘carpire’ i segreti di una tecnica perfetta. Sostanzialmente, rispetto ad altre realtà, anche più grandi, io ho aperto un laboratorio a servizio di chi vuole decorare oggetti particolari e che non sa come fare. Ha sottolineato più volte l’aspetto ‘insegnamento’ che sembra starle molto a cuore. Perché? In questo mondo (quello del decoro, ndr) tutti vogliono tenere il ‘segreto’, ma io penso che solo diffondendo le qualità di un lavoro artigianale così prezioso, in modo serio ed efficace, a coloro che sono davvero interessati a conoscere le vecchie tecniche, si possa creare del buon gusto, far vedere che è possibile dipingere bene e decorare al meglio la porcellana.

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Chi lavora con lei in Laboratorio? In Laboratorio ci sono io fondamentalmente, Hilda mi dà una mano, e a volte sono supportata da allievi che si dilettano nel realizzare dei pezzi. Ma il decoro su porcellana richiede una tecnica specifica, difficile da apprendere e da applicare, quindi non è sempre possibile avere degli aiuti idonei. In questo periodo ci sono due ragazzi che frequentano l’Accademia di Brera e che stanno imparando l’arte del decoro su porcellana da me, ma ci vogliono tempo e tanta pazienza.

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Lei afferma che il decoro non è arte, ma artigianato. Ci spiega cosa significa? L’arte è espressione personale, l’artigianato invece è riproducibile. Il vero artigianato era realizzato un tempo, a mano, da operai che imparavano determinati movimenti per ottenere determinati effetti. Il decoro è un mestiere che tu impari e riproduci. Che tecnica utilizza per il decoro? La mia tecnica di decoro è detta ‘a terzo fuoco’ ed è realizzata sull’oggetto smaltato bianco, e si differenzia da quella a secondo fuoco che è realizzata su piatto crudo. L’oggetto passa per la terza volta nel forno, dopodiché è possibile fare più cotture se necessario. Dopo aver effettuato la prima stesura di colore, si ritocca a secco, anche se spesso si cuoce e poi si ritocca. Nel suo Laboratorio vediamo tante forme di ceramiche diverse, come le sceglie? La cura artigianale che metto nel mio lavoro è anche questo, scegliendo personalmente la base su cui realizzare le mie decorazioni. Mi appassiona la ricerca di vecchie porcellane caratterizzate da forme che oggi difficilmente si trovano, ma sono anche molto attenta ai nuovi ceramisti che realizzano forme davvero particolari. La mia clientela tipo ha gusti differenti, e in questo modo posso offrire a tutti la possibilità di scegliere il pezzo o il set più affine ai propri gusti. Ci sono degli oggetti che ha decorato ai quali è particolarmente affezionata? Ho realizzato tantissimi oggetti, alcuni dei quali molto difficili da finire, ma poi alla fine sono venuti molto bene. E come ho già detto, ci sono tanti oggetti che io decoro ma che non firmo, e quindi non sono associabili a me. Le dirò che è sempre molto difficile staccarsi da un oggetto, piccolo o grande che sia, quando lo hai realizzato tu, soprattutto se il decoro è stato più difficile per vari motivi. Ogni oggetto lo senti anche un po’ tuo. In tanti anni di lavoro ci sono stati sicuramente oggetti dai quali è stato difficile separarmi e ai quali ero particolarmente affezionata, ma per parlare di qualcosa di più attuale, ricordo con piacere le palle di Natale che ho decorato recentemente per una nota argenteria di Milano, un lavoro prezioso e molto difficile da completare che però alla fine mi ha riempita di orgoglio.

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list period that required only minimal infill and bands of color, or even tried to eliminate it completely to get to the essential. I hold, however, that the essential is not in the decoration! Who is the typical customer of Il Laboratorio? Since 2006, when I opened my shop in Brera, people got to know me slowly. The clientele of Il Laboratorio today is diverse; an important aspect that allows me to express myself in different forms. There are private clients that seek a specific decor for a cup, a saucer, or a complete set of plates or favors. There are customers who personally choose the decoration and color they want to use because they have specific preferences and tastes, whereas others rely totally on my creativity. Artists who come to me to decorate a particular object because they do not have the technique to do it directly also come to Il Laboratorio. It happens very often to receive requests from shops and companies that want to produces non-standard logos, designs and very particular colors. After so many years, they know my work and know they can rely on my taste and my technique of decoration. For some shops in Milan I create exclusive decorations that they resell to their customers with their logo. Are there other places like yours in Milan? In Milan, once, there were important centers of decoration; today there are two large centers, but are more oriented to decoration as hobby. Il Laboratorio has a different meaning because is truly artisan, it is organized around the sale of decoration. Also, let's not forget that my 'mission' is to 'teach to decorate' to those people who are really interested and want to receive what I can transmit. Il Laboratorio is also the place where I organize courses that almost daily are open to students and pupils – men and women, Italians and foreigners. Just a few days ago I arranged a meeting with a group of Japanese schoolgirls, very attentive and interested to 'figure out' the secrets of a perfect technique. Basically, differently than others, even larger activities, I opened Il Laboratorio to serve those who want to decorate particular objects and don’t know how to do it. You stressed more than once 'teaching.' Why? In this world (that of decorum, ed.), everybody wants to keep their technique 'secret,’ but I think that sharing such a valuable craft in a serious and effective way attracts those who are really interested to know and learn the old techniques, to create tasteful objects, and to demonstrate that you can paint and decorate china very well. Who works with you in Il Laboratorio? In Il Laboratorio is mainly myself. Hilda gives me a hand, and sometimes students who delight in the art of decor assist me. But the decoration of porcelain requires a specific technique, difficult to learn and to apply, so you cannot always get suitable help. At this time two young boys students of the Academy of Brera are learning the art of decor on porcelain from me, but it takes time and patience. You say that the decor is not an art, but a craft. Could you explain what that means? Art is personal expression while craftsmanship is reproducible. In the past, workers who learned certain skills to achieve certain effects produced real craft. People who who used their hands for work made the decoration. Decoration is a craft that you learn and can reproduce. What technique do you use for decoration? My technique of decoration is called 'a third fire' and is realized on a white-enameled object, and it differs from that of the second fire, which is performed on raw material. The object is put in the oven for a third time, after which is possible to make several firings, if necessary. After applying the first color, we retouch it dry, although often is fired again and then retouched. In your workshop we see so many different types of ceramics, how do you choose them? The craftsmanship that I put into my work is also this: the choice of what to decorate. I'm passionate about finding old porcelain that is unique and difficult to find, but I am also very interested in new potters who create special shapes. My typical customers have different tastes, and in this way I can give everybody the chance to choose the piece or a set more akin to their liking. Are there any objects you have decorated you are particularly fond of? I have made many items, some of which were very difficult to finish, but in the end they came out very well. And, as I said, I decorated many objects that I did not sign, and therefore are not associated with me. I would say that it is always very difficult to part from an object, small or big, when you produced it, especially if the decor was laborious for various reasons. You feel as if every object is a little 'you.” In many years of work there were certainly objects from which it was difficult to separate and that I was particularly attached to. To talk about something more current, I remember with pleasure the Christmas balls I recently decorated for an important silverware shop in Milan; it was precious work and very difficult to complete but in the end I was filled with pride.

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Abbiamo visto dei tessuti accostati a degli oggetti che lei ha decorato. Ci racconta perchè? L’incontro con L’Arte dei Tessuti è stato un caso, ma allo stesso tempo una grossa fortuna, poiché i colori e i disegni che si trovano su tessuti di estrema qualità come quelli esposti in showroom, danno senza dubbio uno stimolo a pensare a nuovi decori oltre che a rappresentare un ottimo spunto per realizzare oggetti da inserire in un contesto living arredato proprio con gli stessi tessuti. Il decoro in questo caso può essere utilizzato sia per riportare il disegno del tessuto su porcellana, ma anche per creare oggetti che siano abbinabili e armoniosi con l’ambiente che li circonda e nel quale saranno inseriti. Spesso capita che si realizzino oggetti basandosi su un colore che piace in modo particolare, ma poi non si ha modo di contestualizzarli nell’ambiente al quale sono destinati. Ha mai pensato a una collaborazione con un designer di fama? Mi piacerebbe molto poter collaborare con persone che creano dei disegni nuovi. Mi viene in mente la collaborazione tra Giò Ponti e Richard Ginori, un disegnatore che collaborava con un artigiano per ottenere determinati effetti. Certo, non tutti gli effetti pensati da un designer sono sempre realizzabili a mano, ma mi piacerebbe davvero molto se mi capitasse un’opportunità simile. Accetterei la ‘sfida’ con entusiasmo.

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We have seen textiles matched to objects you have decorated. Can you tell us why? The meeting with L’Arte dei Tessuti was a coincidence, but at the same time a fortunate event. High quality colors, designs and fabrics such as those found in the showroom doubtless inspire new decorations, and represent a good starting point for the creation of objects to be used in a living environment furnished with precisely those textiles. The decoration in this case can be used both to bring the pattern of the fabric on porcelain, but also to create objects that are combined harmoniously with the environment that surrounds them, and in which they will be inserted. Often you make objects based on a color you like in a particular way, but then you have no way to contextualize the environment for which they are intended. Have you thought of collaborating with a famous designer? I would love to work with people who create new designs. I am reminded of the collaboration between Gio Ponti and Richard Ginori, an artist who worked with a craftsman to achieve certain effects. Of course, not all ideas can be reproduced by hand, but I would very much like such an opportunity. I would accept the 'challenge' with enthusiasm.

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Dove lo stile Diventa Di lusso Where style becomes luxury

di Stefania Gaia Paltrinieri traduzioni Alessia Monti

Considerato uno degli eventi dedicati al lusso tra i più prestigiosi a livello mondiale, Top Marques 2013 si presenterà al mondo con anteprime ed eventi speciali all’insegna dell’unicità e della ricercatezza esclusiva. Inoltre, quest’anno la manifestazione del Principato di Monaco taglia il traguardo dei 10 anni.

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Ben sei anteprime mondiali di supercar e il meglio del settore del lusso caratterizzano l’edizione 2013 della manifestazione che si tiene ogni anno al Grimaldi Forum del Principato di Monaco: un avvenimento che richiama da ogni parte del mondo intenditori, collezionisti, top manager e celebrità alla continua ricerca di pezzi unici e inimitabili. Accanto all’universo automobilistico, Top Marques presenta il meglio di yacht, orologi d’epoca e da collezione, gioielli e prodotti di eccellenza dell’industria del lusso. Il tutto condito da numerose manifestazioni a latere, come quella dedicata

Top Marques is one of the most prestigious luxury lifestyle shows worldwide which is held annually at the Grimaldi Forum in Monaco. This year edition will mark its tenth anniversary and will 6 supercar world premieres - exclusive events and the very best of the luxury sector. The Show attracts experts, collectors, top managers, and celebrities in search for unique and inimitable items from all over the world. Besides the most impressive luxury automobiles, Top Marques will display superboats, vintage and collectable wat-

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ai 50 anni di James Bond, dove AgustaWestland lancerà il VIPhelicopter GrandNew. Gli oltre 160 espositori sono divisi in quattro categorie: cars, watches, luxury e superboats. Vencer, Mazzanti, Mansory, Delavilla, Savage Rivale e ISIS presentano in anteprima mondiale 6 supercar e il Clubcars Svizzera, che partecipa per la prima volta al Top Marques, lancerà la Porsche Cayenne TechArt Magnum. Alcuni altri prestigiosi espositori che citiamo sono Sara Weinstock, Franck Muller, Boulle, Harold Scherman, Chapal, Mercedeh-Shoes, SavoirBeds, Rococo Dessous e ArteinMotion. Title Parner di questa edizione è Edmond de Rothschild Group, società specializzata nel private banking e in asset management. Inoltre, Gold Partner della manifestazione è Linley, la società di design britannico fondato da David Linley che si distingue per la sua dedizione alla ricerca dell'eccellenza nella progettazione e realizzazione di mobili di pregio, arredamento e accessori. (www.topmarquesmonaco.com)

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ches, jewellery and de luxe lifestyle objects. Many special events will be held during the Show: James Bond’s 50th anniversary will be celebrated with AgustaWestland’s launch of GrandNew, its latest VIPhelicopter. More than 160 exhibitors representing 4 different industries – cars, watches, luxury objects and superboats – will be present. Vencer, Mazzanti, Mansory, Delavilla, Savage Rivale, ISIS and Clubcars will world premiere their 2013 launches. Clubcars will join Top Marques ranks for the first time launching its Porsche Cayenne TechArt Magnum. Other prestigious exhibitors are Sara Weinstock, Franck Muller, Boulle, Harold Scherman, Chapal, Mercedeh-Shoes,SavoirBeds, Rococo Dessous and ArteinMotion. This edition’s Title Partner is the Edmond de Rothschild Group, specialised in private banking and asset management. Top Marques gold Partner is Linley, a British design company founded by David Linley that has earned an international reputation for designing and manufacturing furniture and home accessories of superlative quality.

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Un simbolo d’eccell en italiana

A symbol of ItAlIAn excellence

traduzioni Alessia Monti

Nel cuore della Toscana più autentica, la zona del Montecucco è una delle più suggestive, caratterizzata da una grande vocazione vinicola, storia, archeologia e paesaggi mozzafiato. In questo contesto, La Tenuta Impostino è un indiscusso simbolo d'eccellenza per l’antica tradizione vinicola dell'Alta Maremma. At the heart of the Upper Maremma, the most authentic part of Tuscany, the area of Montecucco is one of the most picturesque, with its renowned wine-production, history, archaeological sites, and breathtaking landscapes. Here is located Tenuta L’Impostino, which is indisputably one of the best wineries of this historic wine-producing area.


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ll enza

TenuTa L'ImposTIno 58045 Loc. Impostino Civitella Paganico (GR) Tel. /Fax (+39) 0564 900665 ConTaTTI | GeT In TouCh info@tenutaimpostino.it web www.tenutaimpostino.it

Fin dal Medioevo, sulle strade che dalla Maremma portavano verso l’entroterra, gli Imposti erano il luogo di ristoro per viandanti e commercianti. Proprio uno di questi antichi poderi è stato riportato agli antichi splendori e ospita oggi un'importante azienda vinicola: La Tenuta Impostino. Forte del connubio perfetto tra la ricchezza della terra e il clima dell'alta Maremma, l'azienda, situata nell’estrema propaggine della Maremma, al confine con il Senese, nell’area della DOCG Montecucco, tra la DOCG Brunello di Montalcino e la DOCG Morellino di Scansano, gode di condizioni ideali per la maturazione del Sangiovese. Posta sulla sommità di un anfiteatro naturale esposto a sud ovest, all’altezza di 350 metri, la tenuta si estende per 52 ettari: 25 sono dedicati al vigneto, 2 agli ulivi e i restanti 25 ospitano un suggestivo bosco di lecci e sughere. La cantina, moderna struttura di 2000 mq con la tradizionale forma ad ali protese che abbraccia i poggi vitati, domina la collina e affianca lo storico podere-stalla, che oggi ospita un elegante agriturismo. La Tenuta Impostino è il risultato di un'opera quinquennale di conversione del fondo in un ordinato vigneto, che incarna il sogno di racchiudere in una bottiglia, il carattere di una terra unica al mondo. La scelta è stata quella di affiancare al tradizionale Sangiovese, simbolo indiscutibile del vino toscano, vitigni di origine internazionale, alla ricerca di nuove eleganze e complessità. In linea con questa filosofia anche la scelta di affidarsi a moderne tecniche di produzione, per preservare al meglio i profumi e i sapori delle uve, che continuano però ad essere coltivate a mano, nel totale rispetto della tradizione contadina. Il legame forte e indissolubile con la terra, mantenuto con passione, lo si trova anche nei nomi delle etichette, che richiamo sempre un mito locale, tramandato di generazione in generazione. Nomi che raccontano storie e leggende parte dell’immaginario collettivo di tutto il territorio maremmano. Dalle leggende legate ai Luoghi, come il Castello di Cotone con i suoi danzatori, agli animali mitologici, come il Lupo Bianco di Paganico, che nelle notti senza luna appare nella campagna, alle tradizioni più popolari, come il ritrovo dei viaggiatori negli “Imposti” e le serate conviviali delle sagre, nelle quali indulgere a storie e racconti.

As for its name, back in the Middle Ages, the Imposti were inns where wayfarers and merchants who travelled inland from the Maremma could stop for a rest. Tenuta L’Impostino lies in the northest stretch of the Maremma area, on the border with the province of Siena, in the Montecucco DOCG area, between the Brunello di Montalcino and the Morellino di Scansano DOCG areas (DOCG stands for controlled and guaranteed appellation – it’s an Italian high quality mark). Its climate and soil are ideal for growing the Sangiovese grape variety. It is situated on the top of a natural amphitheatre with south-western sun exposure at 350 m high. Of the total 52 ha, 25 are covered by vineyards, 2 by olive groves and 25 by a fascinating wood of holm and cork oaks. Its modern 2,000-sqm cellar, in the traditional shape of stretched-out wings embracing the surrounding vineyards, dominates the hill. Next to it there are the old farmhouse and stable, now a fine agriturismo. Tenuta L’Impostino’s owners worked five years to convert the old pastures and arable land in neat vineyards and make their dream – entrapping the character of this unique area of Tuscany in a bottle of wine - come true. Besides growing the Sangiovese grape variety, symbol of the region’s wine tradition, they introduced international grapevines to be able to produce wines with different textures. They opted for modern production techniques that guarantee the ultimate preservation of grapes’ scents and tastes. Nevertheless, grape growing is still done in the traditional way, by hand. The indissoluble and passionately-nurtured bond with the land features in Tenuta L’Impostino’s wine labels, which always evoke local myths, stories or legends that were passed down from generation to generation and belong to the collective ima-

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Ecco, allora, che nomi evocativi come Viandante, Lupo Bianco e Ballo Angelico si fondono armoniosamente agli aromi che sprigionano le bottiglie, raccontando storie di una terra forte e generosa, che, come spiega Patrizia "si concede poco alla volta, a chi ha la pazienza di fermarsi al ascoltare i suoi silenzi". L’Azienda produce con successo e un crescente numero di riconoscimenti, 5 tipologie di vini, di cui 1 bianco e 4 rossi: il Vermentino IGT, il Ciarlone, Tenuta L’Impostino, Il Viandante e il Lupo Bianco.

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Il Vermentino IGT è un vino bianco tipico della zona, che si caratterizza per il profumo di fiori e frutta fresca. E’ un vino molto fresco ma corposo, di grande eleganza e facile beva. E’ dedicato agli abitanti del castello di Cotone, che si narra ballassero ogni notte sotto le stelle: le loro figure danzanti hanno ispirato la creazione di questo vino.

Fiore all’occhiello della produzione è il Lupo Bianco. Ottenuto da uve Sangiovese e Merlot, elevato in Barriques di rovere per due anni e affinato in bottiglia per un anno, è l’emblema della Tenuta L’Impostino nel mondo. E’ un vino dal profumo ampio, fruttato, con chiare note speziate, dal gusto pieno e potente.

Vermentino IGT is a local flower-andfruit-scented white wine. It is a fresh but full-bodied wine with easy drinkability. It was inspired by the Cotton Castle inhabitants who, as legend has it, danced every night under the stars.

Lupo Bianco is Tenuta L’Impostino’s flagship wine. It is obtained from Sangiovese and Merlot grapes, aged in oak barriques for 2 years and then kept in bottle for another year to reach its best taste. Fully-flavoured, full-bodied and fruity, this wine has light spicy notes.


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gery of the Maremma’s inhabitants. Legends on places – such as the Cotton Castle and its dancers, on mythological animals – such as the Paganico’s white wolf, which lurks around the country on moonless nights, and popular traditions – such as travellers’ gatherings in the Imposti, and the sagre, local festivals where people indulged in storytelling. Tenuta L’Impostino produces 5 greatlyappreciated wines, a white and 4 reds - Vermentino IGT, Ciarlone, Tenuta L’Impostino, Viandante, and Lupo Bianco – which have earned it many awards.

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Il Viandante è il vino riserva. Un vino 100% Sangiovese che rappresenta tutta la potenza e i sapori del Montecucco. Elevato in botti di rovere francese è un vino dal corpo robusto, con un profumo schietto di frutta rossa. Il Viandante è dedicato alla tradizione dei viandanti che erano soliti cercare rifugio e ristoro negli ‘Impostii.

Tenuta L’Impostino è il vino che più rappresenta la filosofia dell’azienda. E’ ottenuto da uve Sangiovese con piccole aggiunte di Merlot, Syrah e Petit Verdot, elevato poi con un piccolo passaggio in legni grandi e affinato in bottiglia. Il risultato è un vino dal corpo pieno e dalla struttura solida, elegante e moderno.

Viandante is a 100% Sangiovese-grape reserve wine that fully embodies the strong character and flavours of the Montecucco area. Aged in French oak barrels, it has a robust body and an aroma of red fruits. This wine is dedicated to the wayfarers who in the past sought shelter in the Imposti.

Tenuta L’Impostino represents the company’s philosophy at its best. It is made from mostly Sangiovese grapes with small amounts of Merlot Syrah and Petit Verdot grapes, aged in big wooden barrels and then bottled to reach its best aroma. It’s a full-bodied and robust but at the same time elegant and modern red wine.


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Dentro questa bomboniera ci sono vaccini per 360 bambini, latte terapeutico per 480 neonati, kit scolastici per 300 piccole vittime di emergenze. E, naturalmente, i tuoi confetti.

Festeggia con le bomboniere Save the Children, saranno molti di piĂš a far festa. In occasione di matrimoni, battesimi, comunioni, lauree e ogni altra ricorrenza, festeggia con una bomboniera Save the Children. SarĂ il modo piĂš semplice per salvare migliaia di bambini in tutto il mondo, fornendo loro cure e assistenza. Devi solo scegliere i tuoi confetti per le nostre bomboniere: scoprirai che oltre a parenti e amici, gli invitati alla tua festa saranno molti di piĂš.

Per informazioni su bomboniere, partecipazioni e liste nozze: www.savethechildren.it/bomboniere | bomboniere@savethechildren.it | N. Verde 800 989 787

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