The city can be my playground Corso di Progettazione Integrata a.a. 2014-2015
Sommario
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Introduzione
1| CO N T E S TO p. 8 Vincoli ambientali e architettonici p. p. p. p. p. p. p. p. p.
12 14 16 17 18 20 21 22 23
2| M A S T E R P L A N Obiettivi Scelta delle aree Concept Competizione Eventi Flussi Pubblico-privato Fasi Varianti, invarianti
p. p. p. p.
26 28 30 32
3| CO N N E S S I O N I ViabilitĂ Corno Fitodepurazione Sistemi di watersquares
p. p. p. p. p. p. p.
36 38 40 42 43 44 46
4| S T R AT E G I E D I P R O G E T TO Macroaree Programma funzionale Parole chiave Spazi - tempi - popolazioni Agopuntura Interventi sull’esistente Nuovo edificato
p. p. p. p. p. p. p. p.
50 54 58 64 68 72 76 80
p. 85 p. 88 p.106 p.124 p.146
5| LINEE GUIDA Waterfront Sport park Promenade Memory spot Leisure park City park Night district Sintesi degli interventi 6| PROGE T TI Descrizione generale Flubber Waterworld TRAINspotting The Rear Window 7| RIFERIMENTI
Introduzione
Il Masterplan è prefigurato da un tema dominante concernente la socializzazione delle due nazioni confinanti. Mira a creare una nuova città collettiva fatta di interdipendenze nella quale, ogni intervento, ha lo scopo di favorire scambi, interazioni e incontri interculturali e intergenerazionali tra le cittadinanze. In quest’ottica il Playground è l’ideale di uno spazio dove poter trascorrere il tempo libero e divertirsi, alle diverse stagioni, ore del giorno ed età. Pur non esistendo più il confine fisico di Stato, ancor oggi, si parla di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter pri Gorici come di tre città divise; realtà differenti sia dal punto di vista dello sviluppo urbano, che da quello linguistico e politico - culturale. Per quanto riguarda la trasformazione urbana, il piano prevede un rinnovamento diffuso ed identitario, che ostenta in ogni punto di intervento il dualismo memoria modernità, investendo l’intero asse di riferimento. Quest’ultimo si configura come vero e proprio collegamento e rappresenta un
nuovo fulcro sociale e collettivo, attrattore tanto per i cittadini sloveni quanto per quelli italiani. L’obiettivo è il raggiungimento del social uplift, ovvero l’aumento di socializzazione, cui si arriva mediante la disposizione di nuovi programmi funzionali. L’asse è racchiuso da due poli (o teste) collocati alle estremità, nelle attuali zone industriali. Trattandosi di ampi spazi e ben collegati, hanno tutti i requisiti per ospitare dei programmi di un certo calibro, in grado di attirare non soltanto i residenti, ma anche numerosi visitatori esterni. Per queste aree si adottano due approcci differenti, rispecchiando ognuno il contesto in cui si trova. Dal lato italiano, sono presenti molti elementi di pregio paesaggistico, pertanto l’approccio è più naturale, mentre a Nova Gorica è più urbano. Tutto l’intervento si struttura attraverso la costruzione di una nuova sequenza di spazi e funzioni diverse, che siano in grado di innervare e generare episodi urbani riconoscibili.
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01| Contesto
Vincoli ambientali e architettonici I vincoli sono lo strumento normativo che assicurano la “salvaguardia dei paesaggi” intesi come l’insieme delle azioni di conservazione e di mantenimento degli aspetti significativi o caratteristici di un paesaggio, giustificate dal suo valore di patrimonio. Il valore deriva dalla sua configurazione naturale e dal tipo d’intervento umano. Il territorio del goriziano si compone, dal punto di vista ambientale, di varie parti, sono state identificate delle “core area”, ovvero delle zone dove è presente una forte biodiversità, corrispondenti ai colli che circondano la città. Diverse sono le “stepping stone”, insinuate all’interno del tessuto ur-
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bano, in particolare si evidenziano due aree, una è quella della campagna delle Casermette, l’altra è quella posta nella parte retrostante a via Terza Armata. Di elevata importanza, inolte è la presenza del fiume Isonzo e del suo affluente, il torrente Corno che si possono considerare dei “corridoi ecologici”. Si è posta particolare attenzione ai vincoli architettonici presenti a Gorizia. Le linee guida / la strategia del masterplan prevedono un approccio di reciclo degli edifici esistenti e di demolizione degli edifici di scarsa qualità. È stato quindi questo dei vincoli uno dei primi passi per individuare l’edificato da preservare e valorizzare.
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
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SCHEMA VINCOLI VERDE vincolo ARIA sito di interesse
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vincolo SIC
SCHEMA VINCOLI EDIFICI immobili soggetti a vincolo d.lgs 42/04 art.45 immobili soggetti a vincolo d.lgs 42/04 art.10 aree soggette a vincolo
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02| Masterplan
Gli obiettivi
Le città di Nova Gorica e Gorizia si collocano storicamente al crocevia tra il mondo latino, slavo e germanico. Distanti appena un’ora e mezza da Villach (Austria) e dalla Croazia ed ancor meno da Venezia e Lubiana, i due centri rappresentano un nucleo di importanza strategica per gli scambi interculturali sia in larga che in piccola scala. Sono di fatto un punto d’incontro fra le realtà regionali di Trieste e Udine, trovandosi esattamente a metà strada da entrambe. La posizione geografica non è il solo fattore determinante per questi due centri, che rappresentano un notevole punto di confluenza di lingue (fino a cinque parlate in passato) e culture. Inoltre il territorio su cui posano è ricco di elementi naturalisti-
COLLOCAZIONE GEOGRAFICA
ci, di pregio floro-faunistico ed acquatico. Il confine, che per lungo tempo ha diviso queste due realtà simbiotiche, costituisce ora un importante simbolo legato alla memoria. Date queste premesse, risulta naturale pensare ad uno sviluppo per le città che possa trarre il massimo vantaggio dalla situazione di partenza. Aumentando l’appetibilità dei luoghi attraverso un rinnovamento dal punto di vista ambientale, estetico e funzionale, è possibile raggiungere un elevato livello di attrattività ed interesse. Parallelamente alla diversificazione e all’estensione dell’offerta turistica, il novo Piano per le città sarà in grado di rendere l’intera area un sito vivo e pulsante.
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AUSTRIA
Villach
FRIULI VENEZIA GIULIA
Udine
SLOVENIA
GO+NG
Trieste Venezia
CROATIA
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Ljubljana
3 centri + confine = 1 nuovo asse che diventa il nuovo fulcro sociale collettivo. L’idea e’ di apportare delle nuove funzioni lungo l’asse che andrebbero a servire sia la popolazione italiana che quella slovena. In questo modo si aumenterebbe la socializzazione in modo da ottenere una sorta di ‘social uplift’.
L’asse è delimitato da 2 poli attrattivi che sono collocati nelle zone industriali. Trovandosi in contesti diversi si adottano 2 approci diversi, uno piu’ “urbano” e uno piu’ naturale.
Lungo l’asse vengono determinati dei punti strategici che sono gli accessi dalle diverse parti di citta’. Questi punti vengono attrezzati e allo stesso tempo contribuiscono alla continuita’ dell’asse che collega i due poli.
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Scelta delle aree
Per quanto concerne le macro aree di intervento, la scelta è stata dettata principalmente dal rapporto col contesto in cui sono situate; dall’influenza che il contesto genera sull’asse e da quella che il piano vuole generare rispetto all’ambiente circostante. Il Masterplan dunque tende a relazionarsi con l’esistente ed ogni spazio assume le caratteristiche funzionali e tipologiche delle strutture che insistono intorno. L’intero asse viene suddiviso tenendo in considerazione il tema guida del Playground, che determina un programma funzionale legato ad attività didattiche, ricreative, sportive (terrestri ed acquatiche), turistico-alberghiere, al relax, alla vita in mezzo alla natura, alla cultura ed alle attività commerciali. Secondo questo criterio ciascuna delle sei aree si configura
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in maniera univoca e ad ognuna è associata una funzione differente, ma nessuna è in competizione con le altre. L’area industriale di Gorizia comprende gli edifici del cotonificio e della fonderia, insistenti su lembi di terra divisi dall’Isonzo. Si tratta di spazi molto ampi e potenzialmente in grado di accogliere una mole notevole di attività e di visitatori. La sua vocazione è di tipo turistico-alberghiero e sportivo ed è legata proprio all’acqua e ai modi di viverla, ma anche al tema del recupero e riciclo degli edifici e delle aree industriali. La corrispondente area industriale a Nova Gorica è più compatta e collegata direttamente al centro urbano, seppur distante da esso, pertanto presenta un carattere meno naturalistico e si presta a tutti quegli eventi
che richiamano visitatori a vasta scala e che si protraggono anche durante le ore serali e notturne. Il Parco della Valletta è un’immensa macchia verde naturale interna alla città, confinata da strutture sportive, didattiche e culturali, che saranno i punti di accesso del nuovo Sport Park e si ripeteranno al suo interno in modo frammentario. Differente per conformazione e vegetazione il parco a sud di Nova Gorica rappresenta una valvola di sfogo per la quotidianità cittadina e fa da cuscinetto tra l’asse Erjavčeva e il monte Panovec collegandosi direttamente al polo sportivo principale e a due poli didattici. L’asse di simmetria è costituito dalla sede ferroviaria e dalla stazione della Transalpina; si tratta di un luogo della memoria,
di valenza storica e culturale. Ultima, ma non per importanza, è la sequenza di frammenti distribuiti lungo le vie San Gabriele ed Erjavčeva Ulica. Attorno a questa macro area si susseguono numerose funzioni che determinano le destinazioni d’uso dei frammenti stessi. Gli interventi sono destinati in piccole aree che, seguendo un percorso attraverso i punti di interesse, caratterizzano il luogo e ne potenziano le capacità attrattive, migliorando il valore immobiliare del contesto ed aumentando la qualità della vita della popolazione.
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Concept
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Il concept del Masterplan è definito da sei lano lo sviluppo. La “Cerniera”, dove si colloaree tematiche che si estendono lungo l’as- ca la sede ferroviaria, rappresenta l’asse di se formato dal Torrente Corno, tra Gorizia simmetria e lega materialmente e concete Nova Gorica. Questo segmento è funzio- tualmente le due parti specchiate. Anche le nalmente e morfologicamente simmetri- ampie macchie verdi dei “Parchi” si trovano co rispetto all’asse trasversale tracciato dal contrapposte e rappresentano entrambe confine. Agli estremi persistono le “Teste”, dei retri di città, ingenti potenziali scarsagrandi poli attrattori che innescano il mec- mente utilizzati. I parchi si relazionano stretcanismo dell’ intero sistema. Si tratta delle tamente con i “Bordi”, definendo una sorta aree industriali dell’ex cotonificio e fonderia di area cuscinetto tra il tessuto urbano ed a Straccis e quella attualmente ancora in at- il verde. L’importanza di queste aree risiede tività di Kromberk. Gerarchicamente dopo nella capacità di miglioramento, in grado di viene il “Filamento”, area longitudinale com- di aumentare il valore immobiliare dell’inteprendente via del San Gabriele ed Erjavčeva ra area circostante. Infine le “Connessioni” Ulica. Gli spazi di intervento all’interno del sono estese all’intero asse longitudinale e si filamento sono frammentati e al contempo ramificano lateralmente verso i punti di instrettamente collegati tra loro, riconoscibili teresse. BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT ed identitari PRODUCED grazie ai principi che ne rego-
asse principale centralità asse di simmetria aree verdi bordi asse di collegamento
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Competizione
Ogni area funziona da sé, ma nessuna è in- altre attività. Le funzioni sono suddivise in dispensabile alla crescita delle altre. Il Ma- modo da non entrare in competizione tra di sterplan si distingue per la flessibilità delle loro, così da avere un flusso controllato ed varie aree di intervento, che è data dalla omogeneo lungo l’asse. Inoltre questo mecricchezza ed articolazione delle esperienze canismo porta dei notevoli vantaggi a livello spaziali possibili. Queste sono in grado di finanziario. Dal momento che ogni area vive dare risposte ad utenze diverse, di attivarsi per sé, può contribuire all’accrescimento del spontaneamente con persone di diverse età valore delle aree ad essa limitrofe ed anche e fasce sociali e alle diverse ore del giorno e dell’intero asse. Nel caso in cui un’area invedella notte, di ospitare e di innescare even- ce dovesse perire, l’intero asse potrà contiti di vario tipo. A seconda del contesto in nuare a funzionare senza subire ricadute a cui sono collocate assumono delle funzioni livello economico-finanziario specifiche, che funzionano ognuna per sé, senza dipendere dalleAUTODESK altre all’interno del PRODUCED BY AN EDUCATIONAL PRODUCT Piano. La peculiarità fondamentale è proprio la collaborazione tra i programmi da un lato e dall’altro del confine, capace di attirare utenti da ogni dove, senza toglierne ad
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Eventi
Gorizia è il capoluogo naturale di una zona ricca dal punto di vista enogastronomico. Infatti molti degli eventi sono di carattere gastronomico e sono concetrati soprattutto nelle parti centrali di Gorizia. Anche la parte slovena presenta degli eventi culturali e di spettacolo collocati nel centro di Nova Gorica. Con il nostro progetto vengono a individuarsi anche dei luoghi piu’ periferici capaci di ospitare un numero elevato di persone che vanno a costituire delle nuove polarità Il progetto propone l’inserimento di nuove attivita’ di forte richiamo turistico-culturale (attività di commercio, stabilimenti termali, piscine, attività ludico-sportive, attività ricettive, manifestazioni fieristiche e di spettacolo). Il punto focale delle città diventa l’asse che collega le due città; si viene a creare un segno urbano capace di accendere l’attenzione e diventare centrale nella vita cittadina. Contemporaneamente a tale processo, l’intera citta’ ottiene maggiore visibilità e promozione e viene ad incrementarsi la richiesta, da parte degli organizzatori, di spazi per le proprie attività.
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ODUCT
EVENTI teatro comico friulano 11/01-01/02
no border street festival 20/07-22/07
tecnosoft 22/01-24/01
festival del folklore “castello di gorizia” 29/08-31/08
expomego 20/02-23/02
go4rock festival 19/09-21/09
maratonina “città di gorizia” 01/03
festival teatrale internazionale castello di gorizia 20/09-05/12 gusti di frontiera 25/09-28/09
filmforum festival 05/04-11/04
sposaexpo 18/10-19/10
colli goriziani historic 12/04
birra & food 7/11-9/11
rap’n go - festival street arts 12/04
calvario alpin run 12/11-23/11
e’ storia 22/05-25/05
interpretazione pianistica 24/11-29/11
pelincovac festival 30/05-01/06
fiera di sant andrea 30/11-02/12
goktoberfest 12/06-15/06
gusti di natale 20/12-24/12
festival internazionale dell’ insolita normalità 14/06-15/06
mortadeljada 01/03-31/03
torneo di basket internazionale summer jam 28/06-06/07
citta’ dei giovani 01/04-30/04
dolcementestate gorizia 02/07-27/08
festa della furnga 29/04-30/04
musica cortese - festival 03/07-21/09
festival delle rose 01/05-31/05
festival vegetariano 04/07-06/07
solum - genuinita’ in citta’ 16/05-19/05
festival internazionale di canto corale 12/07 - 21/07
festa del comune citta’ di nova gorica 09/09
into the park festival 11/07 -12/07
festa di radio robin 05/09-6/09
sagra borgo s. anna 17/07-27/07
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un castello di ... musical & risate 07/03-17/05
pixxel point - festival internazionale di media art 29/11-06/12
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blue note art & jazz festival 18/07-19/07
campionati europei di kayak
eventi eventi culturali culturali
enogastronomici eventi eventi eventi culturali eventienogastronomici enogastronomici
eventi musicali musicali eventi
sportivi eventi eventi musicali
eventisportivi sportivi eventi
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Flussi
Il sistema di accesso alle tre gorizie è caratte- stema. Non si ritiene necessario potenziare rizzato da due infrastrutture autostradali che le reti esistenti, ma le due aree dovranno digiungono dai territorio italiano e sloveno e si sporre di un numero adeguato di parcheggi, incontrano a sud, appena fuori città. Ad esso dislocati in punti strategici. Si realizzeranno si collegano due arterie principali ad est e ad delle vere e proprie aree di interscambio con ovest, che raggiungono le relative aree indu- bike sharing, da estendere all’intero asse striali. Da queste poi si diramano le arterie per agevolare la circolazione lenta. Le altre secondarie che collegano i centri città. Una due aree dove si prevede una gran concenseconda importante via di comunicazione è trazione di utenti sono i parchi, ma in querappresentata dalla ferrovia, che dalla stazio- sto caso si tratta di provenienze dalla città ne centrale collega internamente Šempeter e dall’intorno. Infine, sull’asse, il Masterplan di Gorici e Nova Gorica. Attualmente i flussi individua numerosi piccoli punti di affluenlocale, pertanto sarà necessario integrare maggiori convogliano verso BY il centro storico za PRODUCED AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT di Gorizia (per lo più quando sono presenti la rete di collegamento con sistemi adatti ai maggiori utilizzatori.PRODUCT eventi o manifestazioni) ed il centroPRODUCED com- pedoni, BY AN AUTODESK EDUCATIONAL merciale di Nova Gorica. Con il nuovo piano si intende aumentarePRODUCT fortemente la concenPRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL trazione di visitatori esterni alla città, soprattutto nelle due aree industriali, fulcri del si-
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PRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT di progetto
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attuale
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Pubblico privato Uno degli obiettivi del progetto è quello di micromotori economici, finalizzati in primo promuovere l’affermazione di un sistema luogo a realizzare spazi pubblici attrattivi e economico efficiente che sia il frutto di un di conseguenza aumentare le rendite degli nuovo circuito virtuoso tra imprese, enti lo- edifici limitrofi. In quest’ottica il ruolo delle cali, lavoro autonomo e dipendente e orga- imprese può cambiare notevolmente se il nizzazione del territorio. Il motore di questi privato è interpretato come strumento di interventi è la creazione di due organismi realizzazione non solo di profitto, ma di vasimmetrici, degli insediamenti produttivi, lore sociale generato e distribuito. Il progetcommerciali e del divertimento, che diven- to in questo senso è particolarmente adatto teranno le aree dove si concentra il maggior a prestarsi a diverse forme di partenariato profitto e potenzialmente il maggior investi- pubblico privato (PPP), ovvero a diverse formento da parte del privato, evidenziando la me di cooperazione tra settore pubblico e vocazione turistico - ricettiva della regione settore privato, attraverso le quali le rispettie rendendo sostenibile dal punto di vista fi- ve competenze e risorse si integrano, per gananziario l’esecuzione del piano strategico rantire il finanziamento, la progettazione, la della città. Le aree puntiformi distribuite nel costruzione e la gestione di opere pubbliche PRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT tessuto urbano di Gorizia e Nova Gorica, con o la fornitura di un servizio (a differenti livelli l’obiettivo di generare benessere localizzato di coinvolgimento, dalla concessione al semnell’immediato contesto, si pongono come plice sponsor). FINANZIAMENTI
% finanziamento pubblico % finanziamento privato 70
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Vista la dimensione e la quantità di funzioni comprese nel masterplan, si è pensato di agire in tre diverse fasi. Nella prima fase vengono considerate quelle aree che interessano sia gli abitanti di Gorizia e Nova Gorica che quelli delle realtà limitrofe, regionali e interregionali. Stiamo parlando di quelle aree più complesse, che richiedono tempi più lunghi di realizzazione. Le due testate, composte dall’area di Kromberk e quella del Waterfront sul fiume Isonzo, insieme al filamento di via San Gabriele ed Erjavceva Ulica, sono le parti del progetto i cui lavori partono prima degli altri. Ciò garantisce, anche da un punto di vista economico, un primo rientro dell’investimento iniziale, che dovrebbe permettere di sviluppare il resto del progetto. Nella seconda fase si attivano le aree verdi
(naturalistiche) del masterplan: la Valletta del Corno ed il prato di Nova Gorica. Entrambe le aree richiedono minor investimento di quelle della fase precedente perché in parte sono già fruibili. L’area del Parco della Valletta del Corno è stata già al centro di molti progetti di recupero e rinaturalizzazione sviluppati negli ultimi anni che poi sono rimasti sulla carta. Terza ed ultima fase è quella che comprende la creazione di un parco lineare lungo la ferrovia, ed una serie di interventi puntuali minori nelle aree verdi già esistenti nella zona di Nova Gorica. Questi interventi vanno a completare ed arricchire il progetto, senza esserne parte essenziale.
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III fase
II fase
I fase
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Fasi
Varianti e invarianti Come abbiamo già visto nel capitolo pre- grado di far vivere e rivivere non solo le aree cendente, le aree fulcro del progetto sono in questione, ma anche e soprattutto, zone quelle che vengono realizzate nella prima più vaste. fase, considerate le invariabili del nostro ma- Il masterplan parte da un attenta analisi di sterplan. ciò che già c’è e funziona nelle due Gorizie. Le due testate insieme all’asse di collega- Oltre a trattare le aree di progetto, quindi, si mento centrale sono il motore essenziale è deciso di introdurre anche le aree invariaper attirarre persone dall’esterno e per per- bili dello stato di fatto, ossia parti del contemettere un rientro degli investimenti dal sto, che hanno influenzato le decisioni prepunto di vista economico. se, sia per quanto riguarda il perimetro che Le potenzialità di queste aree risiedono al- le funzioni attribuite al progetto. Si è quindi tresì nei grossi manufatti industriali dismessi pensato di includere queste aree come dei e nella localizzazione dell’area lontano da contributi attivi. Quest’ultime sono parte importante ed integrante del masterplan. centri abitati. Quelle che prima erano due grandi industrie, e che richiamavano al loro interno un alto numero di persone provenienti anche dalle aree limitrofe, ora cercano di riprendePRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT re quella caratteristica, di poli attrattori, in
invarianti progetto varianti progetto invarianti stato di fatto
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_invaria
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viabilita ’
03| Connessioni
Viabilità
Le connessioni costituiscono uno dei temi valentemente ciclopedonale. Il masterplan individuati nel Masteplan, necessarie per il si prefissa l’obiettivo di aumentare la sociaraggiungimento delle aree, ma non fonda- lizzazione tra le cittadinanze e per far ciò mentali per quanto riguarda l’identificazio- si necessita di incrementare ed agevolare ne dell’asse e dei luoghi di intervento. Per- la viabilità lenta. Nelle aree molto estese tanto vengono trattati ad un livello inferiore saranno create delle reti di percorsi, che si rispetto agli altri temi. Il Piano prevede un collegheranno ai percorsi esterni esistenti. potenziamento della rete disposta sull’asse; Questi ultimi saranno potenziati, agendo sui viene individuato un percorso carrabile prin- materiali o sulla visibilità. Nelle aree piccole PRODUCED AN AUTODESK cipale, dei collegamenti trasversali verso gli BY e frammentate i percorsi sarannoEDUCATIO dei veri e accessi alle aree ed ai punti di interesse limi- propri collegamenti, che assumeranno le catrofi, infine, dei nuovi percorsi ciclopedona- ratteristiche del luogo in cui sono progettati: naturalistici nelle zone verdi, più urbani li. BY La viabilità lenta rappresenta un aspetto più PRODUCT PRODUCED AN AUTODESK EDUCATIONAL importante del Piano, in quanto si prevede attraverso il tessuto. una fruizione delle aree di intervento pre-
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K EDUCATIONAL PRODUCT
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percorso principale percorso trasversale percorsi pedonali
B
A
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01:10:00
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A-B
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Percorso principale Percorsi trasversali Percorsi pedonali aree
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Corno
Il torrente Corno scorre coperto per buona parte del suo corso in territorio italiano. La copertura del Corno doveva servire a evitare lo straripamento del torrente in una zona densamente popolata. Ebbe inizio a partire dal 1890 da via San Gabriele, proseguendo per via Brass e poi lungo la Valletta. Venne completata negli anni ‘60 del XX secolo. Al di la’ del confine sloveno il Corno scorre in superficie ai piedi del colle della Castagnevica marcando il limite sud di Nova Gorica. Obiettivo e’ la rivitalizzazione del Corno ed, allo stesso tempo, la valorizzazione delle aree che attraversa il torrente per ottenere, cosi’, una continuita’ morfologica, sociale e culturale tra le due citta’ divise un tempo dal confine. Si e’ pensato ad una serie di operazioni che aiuteranno al risanamento e al recupero del Corno; tra cui la depurazione delle acque mediante l’uso di tecniche con fitodepurazione, l’introduzione di bacini di espansione per il controllo delle piene onde evitare il rischio di esondazioni
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che ebbero luogo in passato in alcune zone, la valorizzazione delle specie vegetali presenti lungo il Corno. C’e’ la volonta’, inoltre, di creare un collegamento tra due paesi attraverso un doppio percorso che costeggia il letto del torrente che permetterà di viverlo da vicino. Il percorso a raso terra, in alcune zone, come ad esempio in quella della Valletta, si trasforma in passerelle sospese costituenti uno skywalk park. In alcuni tratti del Corno gli spazi pubblici saranno pensati come una serie di piazze pubbliche di recupero dell’acqua piovana che funzioneranno in modo innovativo ed inoltre permetteranno di avere un flusso costante del torrente anche nei periodi di secca. L’acqua, dunque, si presenta come un elemento caratterizzante dell’intero piano; come occasione per lo svolgimento di attivita’ sportive e ludiche diverse, come elemento naturale da preservare e bonificare, e terzo, ma non meno importante, come elemento connettore delle due citta’ .
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FLUSSO DEL CORNO
SEZIONI SCHEMATICHE SIGNIFICATIVE
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Fitodepurazione
FITODEPURAZIONE (dal greco phito = pianta): le piante hanno il ruolo di favorire la creazione di micro-habitat idonei alla crescita della flora microbica, vera protagonista della depurazione biologica. Gli impianti di fitodepurazione vengono definiti a livello internazionale con il termine “constructed wetlands” che si riferisce a sistemi umidi costruiti artificialmente in modo tale da ottimizzare gli effetti della depurazione sulle acque reflue.
Fonte: Floriana Romagnolli - Manuale di Fitodepurazione, Reggio Emilia, 2002
deporazione delle acque
RIDEFINIZIONE PAESAGGIO NATURALE
produzione di cosmesi naturale produzione di fertilizzanti produzione di cibo SVILUPPO PRODUZIONE aumento flussi economici aumento capacità urbana
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RIDEFINIZIONE ASSETTO URBANO
DEPURAZIONE DELL’ACQUA
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CREAZIONE DEI BACINI D’ACQUA sistemi dell’acqua
strumenti di protezione
strumenti protezione mancanza di collegamenti collegamenti a raso e sospesi vasche di dicontenimento vasche di contenimento bacini di espansione bacini di espansione
sistema delle acque
strumenti di rec attivita' prima fitodepurazione
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COLLEGAMENTI A RASO E SORPRESI
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attivita' prima junkspace
ATTIVITA’ ATTUALE JUNKSPACE
attivita' dopo spazi collettivi
ATTIVITA’ DI PROGETTO SPAZI COLLETTIVI
sistema del verde
SISTEMA DEL VERDE
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collegamenti a raso e sospesi
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nti
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CONCEPT
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Sistemi di watersquares Le piazze d’acqua sono pensate come aree di gioco, svago e relax per giovani, bambini e adulti. Quindi, nella quasi totalità del tempo (il 90%) sono dei parchi tradizionali. Con l’arrivo delle piogge, però, mutano completamente il loro aspetto, allagandosi e divenendo laghetti temporanei. Più nello specifico, se le precipitazioni sono poco intense, l’acqua è semplicemente filtrata e immagazzinata in appositi bacini di raccolta sotterranei e utilizzata in un secondo momento. Invece, in caso di nubifragi o comunque di pioggia particolarmente intensa e abbondante, la piazza diventa essa stessa un bacino di stoccaggio e decantazione delle acque.
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deep square
floating grassy field
floating square
labyrinth
play area
sponge
stepped square
sunken square
water square
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04| Strategie
Macroaree
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SUGGESTIONI SULLE AREE E I TEMI TRATTATI
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Programma funzionale
ME
PROMENADE bar/ristoranti commercio +
WATERFRONT
campo sportivo+ piazzetta+
+centro spa hotel piscine all'aperto piscine coperte residenza+ +bar/ristoranti sport acquatici campeggio produzione cosmetici
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SPORT PARK +palestra +adrenalin park
+campi sportivi +Villa Louise +sky walk park +giardino didattico servizi
+mercati
+bike +
+art center +casa dello studente padiglioni ostello spazi espositivi
LEI
MEMORY SPOT CITY PARK + skate park
+playground per bambini outdoor/indoor catino +auditorium +playground per anziani ike sharing +fitodepurazione
LEISURE PARK
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parco sui binari spazi espositivi +libreria all'aperto
+padiglioni parco naturale area picnic area cani
+area di sosta attrezzata
+science park
+fitodepurazione
NIGHT DISTRICT +discoteche ostello bar/ristoranti/fast food area grandi concerti fabbrica di birra/ degustazioni centro divertimento +sale di registrazione sale per associazioni karting cinema all'aperto bike sharing
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Parole chiave
risanamento e recupero nuovi servizi uniformità water squares identità di quartiere
percorso ciclo-pedonale tempo libero identità + carattere processo partecipativo qualità urbana accessibilità + infrastruttura gestione dell'acqua
workshops continuita' cultura conformazione dello spazio second o le strutture attorno
nuovo waterfront
laghetti
funzioni per tutte le eta'
illuminazione ricreazione Corno diventa attrazione attività stagionali bordi appartenenza attrazione turistica suono dell'acqua
2 poli attratori
grandi aree naturali architettura parasita water playground alghe
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SK EDUCATIONAL PRODUCT
memoria
migliorare qualitĂ urbana
esposizioni attivita' educative incontrarsi con i vicini
passarelle
punti sosta
social up-lift strada commericale bike sharing playing incontri spontanei riciclaggio incontrare persone con stessi interessi agopuntura attivitĂ giorno/notte promenade viali alberati fitodepurazione design del percorso postindustrial landscape socializzazione grandi eventi aumento dei flussi delle persone facciate nuove associazioni
nuova centralitĂ senso di appartenere collettivizzare divertimento esperienza naturale
punti di ingresso sistema verde
piccoli meeting
ridefinizione del paesaggio naturale
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Spazi-tempi-popolazioni
DI INTERVENTI INZIO COSTRUZIONE PARTI DI CITTA' TIPOLOGIE DITIPOLOGIE INTERVENTI INZIO COSTRUZIONE POPOLAZIONIPOPOLAZIONI ARTI DI CITTA' TIPOLOGIE DI INTERVENTI INZIO COSTRUZIONE POPOLAZIONI TA' DISMESSE o POCO UTILIZZATE ARCHITETTONICI TIPOLOGIE DI INTERVENTI INZIO COSTRUZIONE POPOLAZIONI DI CITTA' ISMESSE o POCO UTILIZZATE ARCHITETTONICI TIPOLOGIE DI INTERVENTI INZIO COSTRUZIONE POPOLAZIONI POCOo POCO UTILIZZATE ARCHITETTONICI SSE UTILIZZATE ARCHITETTONICI CO UTILIZZATE ARCHITETTONICI
PARTI DI CITTA’ DISMESSE O POCO UTILIZZATE
TIPOLOGIE DI INTERVENTI ARCHITETTONICI
TEMPI DI RIUTILIZZO TEMPORANEO
POPOLAZIONI
10 giorni
3 giorni
2 ore
3-6 ore
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Agopuntura
Il “Filamento”, l’asse urbano che si articola tra Gorizia e Nova Gorica, è interessato da piccoli interventi puntuali di riqualificazione degli spazi pubblici. Si tratta di definire progetti di dimensioni ridotte applicando il principio di “Agopuntura” nel contesto maggiormente urbanizzato all’interno del Masterplan. Sono stati individuati diversi “vuoti”, aree dismesse, parcheggi e spazi abbandonati tra gli edifici, che verranno riconfigurati per accogliere diverse funzioni di aggregazione e svago per tutte le età. In questo modo si creano diversi “frammenti” che si articolano lungo il filamento creando una vera e propria Promenade piena di servizi, spazi ricreativi e playground che fa aumentare notevolmen-
te il flusso di persone lungo l’asse principale. Questi frammenti sono dunque indipendenti tra loro e funzionano in maniera autonoma ma collaborano nella creazione di questo unico asse attrezzato tagliato da diversi percorsi pedonali e ciclopedonali. A livello formale questi spazi saranno caratterizzati non solo dalle nuove funzioni urbane e sociali ma anche da un lavoro condotto sulle facciate, sulla pelle e anche dentro parte degli edifici che li circondano, lavoro che li renderà riconoscibili rispetto al tessuto urbano preesistente. Migliorando dunque la qualità degli spazi viene di conseguenza migliorata anche la qualità della vita degli abitanti.
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Interventi sull’esistente Il piano propone di lavorare sulle pause del costruito. Le piccole aree attrezzate, gli spazi interstiziali, gli attraversamenti, possono essere occasioni di ricucitura e riattivazione di spazi sottoutilizzati, anonimi o degradati. Con interventi di sostituzione dei materiali e delle pavimentazioni, integrati da uno studio del verde e della vegetazione, è possibile migliorare la fruibilità degli spazi. La riattivazione di questi spazi può avvenire, inoltre, attraverso l’insediamento di attività ludiche, sportive e ricreative decentrate e di vicinato.
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L’obiettivo e’ quello di definire un ambiente unitario grazie all’impiego di alcuni componenti ben riconoscibili che si incontrano attraversando le aree progetto. Essi diventano il congegno con il quale giocare sulle dissonanze, sul sottrarre e frammentare i segni consolidati per ricreare il gioco della fruizione continua. Anche i piccoli oggetti, le sedute, il sistema dell’illuminazione e gli interventi parassitari sull’edificato disegnano dei nuovi punti, creano dei temporanei addensamenti che presentano una nuova riconoscibilità dello spazio urbano.
È FACILE CREARE DEI PLAYGROUND ALL’INTERNO DEL CONTESTO URBANO
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Nuovo edificato RESIDENZA NELLA VALLETTA DEL CORNO L’insediamento e’ pensato come alternativa alle ville urbane. I blocchi a schiera seguono il terreno terrazzato e creano un legame con l’ambiente. Ogni abitazione presenta un proprio spazio esterno a livello del suolo e una terrazza sul tetto per poter sfruttare la vista verso il parco riqualificato della Valletta.
CASA DELLO STUDENTE La reinterpretazione dell’isolato urbano a corte interna ha costituito il modulo compositivo e morfologico del cluster, i cui fronti sono pensati compatti sul perimetro esterno, mostrando una maggiore apertura verso l’interno. Al suo interno la corte assume carattere polivalente destinata non solo ad uso degli studenti, vi prospettano tutti gli ingressi degli edifici, ma anche a luogo collettivo: area di transizione, di sosta e punto di contatto con il resto della citta’.
MERCATO La copertura costituisce l’elemento di continuità compositiva orizzontale per gli elementi sottostanti pensati come dei volumi ritmati ed intelaiati da una sovrastruttura ,la loggia che andra’ a formarsi andrà a costituire uno spazio privilegiato ad alta frequentazione; il luogo in cui far accadere eventi diversi, mostre, mercatini, piéces teatrali, ecc.
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05| Linee guida
Waterfront
Gorizia è una città segnata ad ovest dal corso del fiume Isonzo, che costituisce parte integrante del paesaggio cittadino, ma attualmente è poco vissuto e percepito. La superficie d’interesse del Masterplan comprende le due aree industriali di Straccis e dell’ex cotonificio, che si sviluppano con orientamento nord-sud. L’Isonzo passa nel mezzo rapportandosi in maniera significativa rispetto entrambe. Sfruttando questa situazione di partenza si pone l’obiettivo di includere questo paesaggio nella quotidianità urbana, attraverso un approccio naturalistico. Si crea una connessione tra il dinamismo della città compatta e la naturalità inesplorata del lungofiume, costruendo un nuovo Waterfront nelle zona industriali degradate. Data la capienza, l’area è in grado di attirare non soltanto i cittadini e far vivere loro questi luoghi in maniera innovativa, ma di accogliere anche visitatori provenienti dall’esterno e destinati a soggiornare più giorni. Il programma funzionale pertanto è destinato alle attività turistico-alberghiere e fluviali; comprende hotel, ristoranti, piscine coperte e scoperte, un centro SPA, un campeggio e attrezzature per agli sport fluviali. Si è deciso di mantenere una piccola produzione legata al centro benessere, che realizzi cosmetici e prodotti per la cura personale a base di alghe. Per aumentare il rapporto fiume-persone si dedica alle rive particolare attenzione; sono pensate su più quote generando un modo di fruizione diverso a seconda del livello d’acqua presente.
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TURISMO E DIVERTIMENTO SUL FRONTE DELL’ISONZO
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uso dei suoli riservato a pedoni e biciclette
temporaneo
STRATEGIE PRINCIPALI PER L’AREA
permanente
temporaneo
permanente
creazione di passarelle che collegano due parti dell’area
costruzione della riva e delle piscine sull’Isonzo
riva pensata a quote diverse fruibili secondo il livello d’acqua presente
PRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT utilizzo dell’acqua del Corno per la produzione di cosmetici usati nello spa
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sport acquatici
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decementificazione e ripristino dei corridoi ecologici
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demolizione di capannoni di scarsa qualita’
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STRATEGIE PRINCIPALI PER AREE INDUSTRIALI
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Sport park
Un altro importante elemento naturalistico è il verde diffuso su tutto il territorio, sia in forma di corridoi ecologici, che come macchie estese all’interno del tessuto meno compatto. Specie queste ultime, sono aree molto degradate ed impraticabili, pertanto non fruite. La Valletta del Corno ne è un esempio: 50000 mq di boscaglia selvaggia ed ostile, che posa su un terreno in alcuni punti scosceso e quindi inaccessibile. Nella valletta si è prevista la realizzazione di un grande parco, dotato di strutture dedicate allo sport ed alla ricreazione, pronto a diventare una destinazione vibrante per i goriziani, che metta in evidenza le bellezze naturali e coinvolga attivamente i visitatori. Ad ogni ingresso sono collocate delle zone attrezzate, mentre lungo il corso del torrente Corno si estende un percorso principale sopraelevato, costituito da passerelle in materiali naturali locali. La sua vocazione sportiva è confermata dalle strutture ed attrezzature già presenti nelle
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immediate vicinanze. Sono attivi dei campi da tennis ed un palazzetto dello sport che dovrà essere recuperato, ampliato e migliorato dal punto di vista energetico, estetico e funzionale. Si vogliono, inoltre, realizzare dei campi sportivi all’aperto protetti, che possano venire utilizzati anche in caso di maltempo. A completamento si dispongono anche dei servizi minimi, come spogliatoi e bar, che verranno realizzati parzialmente ipogei per ridurne l’impatto visivo.
LA VALLETTA DEL CORNO, LUOGO DEDICATO AGLI ATTIVITÀ SPORTIVI
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evitare le esondazioni del fiume il percorso preferenziale viene collocato lungo il Corno per va-
lorizzarlo
creazione di coperture che servono per la protezione dalla pioggia e dall’irraggiamento solare valorizzazio-
ne del perimetro dell’area tramite l’inserimento di punti di sosta e di spazi comuni uso di confini solo dove nec-
cessari; sviluppo di un sistema di illuminazione che evidenzi il perimetro e valorizzi il percorso
chi con le strade si prevede la creazione di sottopassaggi i nuovi edifici seguono l’andamento del terreno, vanno a
formare dei terrazzamenti per valorizzare la vista verso il Corno
REGOLE SPECIFICHE PER L’AREA
miglioramento delle strutture preesistenti dal punto di vista architettonico nei punti d’intersezione dei par-
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definizione chiara degli accessi di progetto - interventi puntuali creazione di bacini d’acqua per
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STRATEGIE PRINCIPALI PER LE AREE VERDI
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Promenade
Il filamento si trova a ridosso dei due Stati e presenta un grande potenziale come incubatore di attività didattiche, culturali e commerciali. Come per le due Teste, le funzioni che vengono inserite non entrano in competizione tra loro, ma devono costituire nel complesso un “unicum”, in grado di attrarre i cittadini, radunarli, coinvolgerli, farli socializzare tra loro. In territorio goriziano si collocano numerose strutture didattiche e culturali, quali la scuola d’arte Max Fabiani, il Kulturni Dom e il museo Coronini. Attraverso queste costruzioni si immagina un giardino contemporaneo in relazione con il parco storico Coronini e, proseguendo, mediante l’inserimento di padiglioni espositivi e laboratori immersi nel verde, la creazione un ambiente armonioso e creativo per gli
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studenti. La zona successiva si estende da via S.Gabriele all’Erjavčeva ulica ed è caratterizzata da un tessuto urbano estremamente povero e da una mancanza di spazi pubblici di qualità, con innumerevoli spazi vuoti nella parte slovena, contrapposti ad un edificato più compatto nella parte italiana. Il dialogo tra le due città avviene attraverso un nuovo “boulevard”, un filamento che integra i vuoti urbani e le cui aree diventano i nuovi poli attrattori. Lungo il boulevard si prevede la riconversione dei piano terra di alcuni edifici inserendo vari servizi e aumentando il flusso delle persone; si vuole, inoltre, la demolizione delle barriere fisiche per collegare le tre parti che compongono l’asse centrale.
VIA SAN GABRIELE, OSPITA SERVIZI PER GLI ABITANTI E PER GLI STUDENTI
UN FRAMMENTO URBANO, PLAYGROUND A NOVA GORICA
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diversificazione dei playground in 3 fasce d’età: giovani, adulti, tutte le età
collegamenti trasversali tra gli assi per definire un nuovo paesaggio urbano
Via San Gabriele-riqualificazione del piano terra degli edifici, demolizione delle barriere
Erjavčeva ulica-riqualificazione degli spazi pubblici, miglioramento della qualita’ degli spazi comuni
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REGOLE SPECIFICHE PER I FILAMENTI
costruzione di un sovrappassaggio che diventa copertura per il mercato a ridosso della ferrovia
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inserimento funzioni diversificate all’interno della struttura che attraversa il Corno
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L’idea e’ quella di andare a costituire dei cluster con all’ interno delle piazze pensate come a dei luoghi di socializzazione
3 si vuole conformare il nuovo edificio aprendolo verso l’interno e chiudendolo verso la strada per andare a formare delle corti interne
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Memory spot
L’asse trasversale, che nel Masterplan si configura con l’asse di simmetria, è costituito alla sede ferroviaria della Transalpina che segna l’andamento del confine. Il luogo è storicamente denso di memorie, legato agli anni dei conflitti politici, degli scambi e delle importazioni illegali, della reciproca chiusura socioculturale. Ma ricorda anche un tempo in cui un treno collegava Trieste all’Impero Asburgico. Sulla scia di questi avvenimenti del passato, il Piano vuole enfatizzare il tema della memoria, attirare la cittadinanza attraverso una serie di rinnovamenti dell’esistente ed interventi di miglioramento dell’area limitrofa. L’intera macro area viene destinata a parco prevedendo il riutilizzo degli edifici per l’inserimento di servizi ed attivita commerciali. Nella fattispecie, il parco dovra sor-
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gere sui binari dismessi e verra svolta una importante opera di riciclo dei vagoni; alcuni verranno adibiti a verde, altri saranno riutilizzati come stand per manifestazioni, aree gioco, zone relax. Le aree dismesse veranno ripensate, atribuendogli nuova funzione ed utilizzo, in caso di nuove costruzioni particolare attenzione verrà posta nell’apertura verso il contesto, sia morfologico che sociale.Per la zona del valico dismesso, che attualmente rappresenta un ostacolo ogni qual volta passi un treno, si prevede la creazione di uno o più sovrappassi, che inoltre rappresentino la congiunzione tra le due citta e nazioni. L’edificio delle ferrovie, dismesso da anni, verrà ripensato e destinato a mercato locale; un modo per mantenere viva la memoria e rafforzare l’aspetto sociale.
IL NUOVO MERCATO E LA TRASFORMAZIONE DELLA FERROVIA IN PARCO
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infiltrazione del verde lungo le assi ferroviarie, ampliamento
espansione nuove aree residenziali
creazione di più sovrapassi pedonali
inserimento di strutture ricettive, culturali con il riuso di carri merce ferroviari abbandonati infiltrazione del verde tra e nei
restauro edifici dismessi
carri merce
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STRATEGIE PER L’AREA
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Leisure park
Il parco per il tempo libero (leisure), si pone simmetricamente rispetto alla Valletta del Corno. Entrambe ospitano il letto del torrente e ne sono caratterizzate fortemente. Mentre il parco goriziano è completamente interno alla città, quello sloveno segna il limite sud di Nova Gorica, ma è direttamente collegato al centro. La sua posizione a nord del monte Panovec fa si che durante la giornata numerose siano le ore d’ombra e la vegetazione di conseguenza sia prevalentemente prato. Al suo interno sono presenti una scuola e dei campi sportivi pertanto, come nel caso simmetrico, si prevede l’integrazione di padiglioni per lo svolgimento di attività didattiche creative ed espositive. Ma la maggior parte dello spazio è destinata
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a parco naturale, con attrezzature per la sosta e il pic nic. Nella zona più vicina all’asse cittadino si pianifica anche un luogo destinato ai cani. Per quanto riguarda i percorsi, si propone di valorizzare e integrare quelli lenti esistenti, attraverso interventi che favoriscano mobilità sostenibile, flessibilità di utilizzo e accessibilità. A questo scopo sarà disposto un punto di interscambio con bike sharing all’ingresso dell’area verde. I percorsi sorgeranno lungo la riva del torrente e si dirameranno in una rete interna al parco. Due saranno i collegamenti trasversali che conducono al centro città; sono esistenti, ma devono essere potenziati e migliorati dal punto di vista funzionale ed estetico, per migliorare la qualità dell’area e la sua fruibilità.
LAVORO SUL BORDO NEL PARCO DI NUOVA GORICA
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definizione chiara degli accessi di progetto - interventi puntuali creazione di bacini d’acqua per
evitare le esondazioni del fiume il percorso preferenziale viene collocato lungo il Corno per va-
lorizzarlo
creazione di coperture che servono per la protezione dalla pioggia e dall’irraggiamento solare
metro dell’area tramite l’inserimento di punti di sosta e di spazi comuni uso di confini solo dove nec-
cessari; sviluppo di un sistema di illuminazione che evidenzi il perimetro e valorizzi il percorso
i percorsi
Integrazione dell’area esistente nell’area di progetto mediante l’inserimento nel parco di funzioni legate all’attivita’ scolastica e viceversa
valorizzazione del peri-
REGOLE SPECIFICHE PER L’AREA
creazione di ponti ciclopedonali per l’attraversamento del Corno creazione di punti sosta attrezzati nei punti in cui confluiscono
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STRATEGIE PRINCIPALI PER LE AREE VERDI
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City park
Il filamento termina con la successione di due spazi verdi, che frammentati lo collegano alla zona industriale di Kromberk. Il primo è il Travnik, che rappresenta la memoria del prato su cui posa la città di Nova Gorica, nonché il suo centro politico-amministrativo; è un luogo monumentale che si intende lasciare tale. L’altro spazio verde è rappresentato dal parco urbano che spalleggia il centro cittadino. All’interno del sistema, si contrappone al Parco Coronini, sia per dimensioni che per posizione. È di proprietà pubblica, non recintato ed attrezzato con giochi per i bambini, panchine, percorsi. Il nuovo piano prevede l’estensione verso Kromberk di questo parco pubblico, utilizzando gli spazi verdi dismessi che si trovano
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lungo il collegamento carrabile a est. Questo secondo tratto di parco è destinato soprattutto ad attività didattiche di tipo scientifico e comprenderà un’ area science park per le scuole. Si prevede inoltre la realizzazione di un sistema di collegamenti ciclopedonali da realizzarsi attraverso delle passerelle e dei sottopassi. In parte si tratta di percorsi esistenti, che dovranno essere riprogettati in maniera da creare un unicum con quelli nuovi. Un altro importante elemento è costituito dall’illuminazione, che dovrà essere in grado di rendere fruibile e sicuro il parco anche nelle ore serali. Questo potrà essere integrabile negli arredi urbani presenti all’interno del parco.
PARCO URBANO ALL’INTERNO DELLÀ CITTÀ DI NOVA GORICA
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estensione del parco pubblico
collegamento di tutte le parti
parco esistente - parco nuovo industria
progettazione di filari alberati per dare continuita’ al verde
infiltrazione del verde tra gli edifici industriali
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STRATEGIE PER PARCHI URBANI
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Night district
L’ultima area inclusa nel Masterplan è la zona industriale di Kromberk, che costituisce il secondo grande polo attrattivo. Come quella già descritta di Gorizia ha una capienza molto elevata, ma se ne differenza per il fatto di essere uno spazio molto urbano e cementificato, con la presenza quasi nulla di elementi naturalistici. Inoltre alcune attività di produzione sono ancora operative e si intende mantenerle. Come esplicitato dal nome, si tratta della zona destinata alle attività di divertimento prevalentemente serale e notturno. Viene concepita per ospitare una varietà di discoteche, bar, fast food aperti 24 ore al giorno, go-kart, cinema all’aperto, sale prove per musicisti. Una grande area aperta sarà destinata ad ospitare grandi concerti e si prevede l’inserimento anche di strutture
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ricettive, tipo ostelli. Al fine di rendere questo luogo fruibile anche di giorno, verrà inserito un birrificio, con annessa scuola della birra e sede di degustazione. Trattandosi di una vasta zona, faticosa da percorrere interamente a piedi, si dovranno prevedere dei punti di bike-sharing, vicino ai parcheggi. Per quanto riguarda il suo recupero, sono previste due fasi. Una prima in cui si elimineranno gli edifici di scarso valore architettonico ed utilità, in termini di ridestinazione. I fabbricati mantenuti saranno trattati con le regole globali del riciclo parassitario. In un secondo momento la volontà del piano sarà quella di reinserire il verde, ripristinando i corridoi ecologici e l’ambiente naturalistico.
SPAZI PER EVENTI E SERVIZI PER I GIOVANI A KROMBERK
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demolizione di capannoni di scarsa qualita’
uso del suolo riservato a pedoni e biciclette
STRATEGIE PRINCIPALI PER L’AREA
decementificazione e ripristino corridoi ecologici
temporaneo
permanente
area divertimento notturno e area dismessa utilizzata per grandi concerti vengono lasciati intatti i capan-
noni piu’ significativi area ristoro
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una parte del capannone esistente viene riqualificato in ostello ed e’ quello situato nella parte piu’tranquilla l’altra parte viene riqualificata in
servizi vari (es., sale di registrazione, sale associazioni ) creazione di passaggi coperti per facilitarne l’attraversamento
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STRATEGIE PRINCIPALI PER AREE INDUSTRIALI
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Sintesi degli interventi WATERFRONT SPORT PARK WATERFRONT Area 256.000 mq Area di di 256.000mq
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SPORT PARK Area di di 142.000mq 142.000 mq Area
PROMENADE PROMENADE+CITY PARK Area didi148.000mq 150.000 mq Area
edifici - 45.100 mq (17,6%)
edifici - 7.100 mq (5%)
edifici - 36.100 mq (24%)
pedonale - 33.000 mq (12,5%)
pedonale - 5.000 mq (3,5%)
pedonale - 35.000 mq (23,3%)
parcheggio - 4.500 mq (1,7%)
parcheggio - 5.500 mq (3,8%)
bosco - 28.900 mq (19,2%)
bosco - 78.400 mq (30,6%)
bosco - 56.100 mq (39,5%)
prato - 50.000 mq (33,3%)
prato - 95.000 mq (35,8%)
prato - 53.300 mq (37,5%)
demolizioni - 39.000 mq
demolizioni - 84 mq
demolizioni - 1.800 mq
costruzioni - 1.800 mq
costruzioni - 1.800 mq
costruzioni - 8.800 mq
MEMORY SPOT MEMORY SPOT Area di di73.000mq 73.000 mq Area
LEISURE PARK LEISURE PARK Area didi140.000mq 140.000 mq Area
NIGHT DISTRICT NIGHT DISTRICT Area di di220.000mq 220.000 mq Area
edifici - 5.400 mq (7,4%)
edifici - 2.400 mq (1,7%)
edifici - 57.500 mq (26,1%)
pedonale - 5.600 mq (7,7%)
pedonale - 1.700 mq (1,2%)
pedonale - 127.000 mq (57,7%)
parcheggio - 5.500 mq (7,5%)
bosco - 22.000 mq (15,7%)
parcheggio - 6.800 mq (3,1%)
bosco - 26.500 mq (30,3%)
prato - 114.000 mq (81,4%)
bosco - 28.700 mq (13%)
prato - 30.000 mq (41%) demolizioni - 35.500 mq costruzioni - 6.500 mq
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06| Progetti
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Descrizione generale
L’approfondimento coinvolge quelle aree appartenenti a tematiche differenti, per analizzare come queste possano confrontarsi tra di loro nella creazione di una parte di città frammentaria, ma concettualmente unita. Quindi diviene particolarmente interessante per ragionare sul filamento centrale e su come questo si declini nelle due realtà di Gorizia e Nova Gorica, ma soprattutto su come questo si possa relazionare con le altre presenze del masterplan, il parco lungo il Torrente Corno e la zona di confine di pertinenza della Stazione Transalpina. Le cinque aree analizzate affrontano quindi tematiche differenti in parti differenti della città, ma trovano in ogni caso un modo per dialogare tra di loro pur essendo fortemente indipendenti. 1. FLUBBER si costruisce attorno all’asse di
Erjavčeva Ulica approfondendo il tema del filamento inserito in una città spiccatamente moderna come Nova Gorica. 2. WATERWORLD è caratterizzata dalla progettazione del parco urbano lungo il Torrente, in un contesto che si pone al margine tra la città e lo spazio naturale retrostante. 3. TRAINspotting funziona come una cerniera tra le due città, relazionandosi allo stesso tempo con il carattere industriale della zona ferroviaria e con i tessuti differenti delle due città. 4. THE REAR WINDOW ragiona sul fronte strada di Via San Gabriele e sul suo retro, affrontando il tema del filamento in una città consolidata come Gorizia. 5. MONOLITH porta il ragionamento sulla frammentazione all’interno di un isolato consolidato.
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FLUBBER Ci troviamo in un contesto caratterizzato da un asse principale (l’Erjavčeva ulica) che e’ l’estensione di via S.Gabriele. Tale zona è caratterizzata da un tessuto urbano con innumerevoli spazi vuoti nella parte slovena, contrapposti ad un edificato più compatto nella parte italiana. L’idea principale è quella di creare una nuova struttura che integri i vuoti urbani e le cui aree diventino i nuovi poli attrattori. Si vuole, inoltre, la riqualifica-
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zione dell’Erjavčeva ulica per la creazione di un boulevard che rappresenta il punto d’unione tra due nazioni un tempo divise dal confine. L’intento del progetto è proprio quello di riqualificare e valorizzare molti spazi della città, non utilizzati per lo scarso interesse che suscitano o per la scarsa qualità, con lo scopo di attrarre persone, eventi e generare nuovi luoghi di socializzazione e confronto fra generazioni diverse.
VISTA DEL PROGETTO DAL TRAVNIK
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Si è pensato di colmare gli spazi vuoti, le aree dismesse e prive di pregio retrostanti mediante l’inserimento di una nuova struttura che dia luogo ad una nuova sequenza di spazi e funzioni in grado di innervare episodi urbani riconoscibili. Vengono a crearsi, così, due filamenti di conformazione diversa; uno, quello principale, che è l’asse dell’Erjavčeva ulica, l’altro, caratterizzato da un percorso curvilineo posteriore, che funge da unione delle aree di progetto.
Si vogliono, quindi, uniformare gli spazi restrostanti non andando ad agire sulle facciate ma introducendo delle forme nuove dai contorni fluidi che diano un’immagine contemporanea e facilmente leggibile alla citta’. Forme sinusoidali, bucature e fuoriuscita dei volumi dalla piastra sono solo alcune delle operazioni eseguite per trasformare gli spazi, creare nuove piazze, nuovi luoghi di incontro e di scambio.
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WAVY ROUTE
BOULEVARD
? aree di interesse
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interventi sulle facciate
caratterizzazione degli spazi con forme diverse
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Concept
Strategia
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Il progetto si sviluppa su due livelli funzionali di valenza diversa. La parte superiore è costituita da passerelle che vanno a creare una vera e propria promenade che, grazie alla sua quota rialzata, fornisce un nuovo punto di vista per guardare la città. La parte inferiore, invece, è caratterizzata da una serie di spazi aperti che, data la loro configurazione fisica e la loro destinazione funzionale, creano ambiti a forte impronta aggregativa. La sensazione è sempre quella della continua scoperta di angoli e scorci inaspettati. Si vuole, inoltre, la riconversione del piano ter-
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?
ra lungo l’Erjavčeva ulica con l’introduzione di attivita’ legate al settore del commercio. L’ elemento che abbiamo introdotto per fare cio’è quello del box che, grazie alla forma, rende più compatto il fronte sull’Erjavčeva ulica. La scelta del box è stata determinata, inoltre, dalla sua modularità dimensionale, nonché dalla possibilità di potersi sviluppare all’infinito. I box ospiteranno principalmente negozi, ma anche ristoranti, bar, sale espositive, ludoteche, vani per il bike-sharing, accessi connettivi tra i due livelli del progetto.
BOULEVARD
PASSERELLA
EDIFICI ESISTENTI
BOX
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uffici servizi edificio pubblico
INSERIMENTO DEI BOX
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PRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT Y AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT
PRODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT green box
gallery
C:\universita\laboratorio di progettazione\progettazione5\28.4\bicikle spremnik.png
bar
playroom
storage
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connection
UTODESK EDUCATIONAL PRODUCT
DESK EDUCATIONAL PRODUCT
RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ESISTENTI
Programma funzionale
Tutta l’area è divisa principalmente per 5 temi principali che riprendono la vocazione dalla zona in cui si trovano e che noi vogliamo rafforzare ed implementare con delle altre attività. Abbiamo definito così un community center, lo youth center, lo sport center, e lo school center. Il tracciato che le unisce, sia sopra che sotto, diventa cosi’ luogo per rappresentazioni teatrali, aree gioco, aree relax, aree sportive, ecc. in cui sia l’utilizzatore che l’osservatore PRODUCED ANdiAUTODESK PRODUCT entrano a fareBY parte questo spazioEDUCATIONAL suggestivo.
YOUTH CENTER COMMUNITY CENTER
BOULEVARD
SPORT CENTER
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RODUCED BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT
SCHOOL CENTER
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Sviluppo della forma
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L’idea generatrice principale dell’intervento è stata quella della continuità, visiva e spaziale ottenuta mediante diversi step; la demolizione degli edifici esistenti privi di qualita’, l’inserimento della piastra come elemento unitario di tutto il progetto, i ritagli di quest’ultima tenendo conto degli edifici esistenti, la creazione anche sul livello inferiore di un elemento continuo, l’inserimento di nuovi elementi architettonici e la valorizzazione di quelli significativi già esistenti. L’introduzione dei box, elementi modulari capaci entrambi di capace di protrarsi all’infinito. Come ultimo, ma non meno importante, l’inserimento del verde per una fruizione piacevole dello spazio che circonda le diverse attività.
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D BY AN AUTODESK EDUCATIONAL PRODUCT
A1_area gioco
A5_area concerti
A8_proiezioni
A2_mini skate park
A3_mercatino
A6_artisti di strada
A9_area attrezzata giochi
A10_area relax
A4_fitness urbano
A7_studio
A11_area gioco
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Spazi aperti
Youth center
Considerata l’importanza del contesto e la posizione dell’area, si è pensato di affidare all’area la destinazione, in parte, già esistente. Essendo nelle vicinanze della casa dello studente, una mensa per studenti e alle scuole di Nova Gorica abbiamo denominato questa parte del progetto “Youth center”. Lo youth center è un’area rivolta quindi ai giovani, ma anche ad un target molto ampio di persone, capace di ospitare attivita’ di tipo culturale e sociale quali piazzette per mini-concerti, bar, zone relax, negozi. Al suo interno racchiude due edifici dalle forme sinusoidali che ospitano un ristorante/bar e una medioteca con aule studio e relax per studenti, circondate da delle piazze esterne semicoperte dalla piastra, elemento che tiene assieme tutto il progetto. Anche in questo tratto del boulevard c’è la riconversione del piano terra degli edifici che attualmente sono destinati ad uffici; il loro interno è destinato ad attività commerciali in quanto si vuole dare importanza è far diventare questa via un asse fondamentale della città. I due livelli della piastra sono facilmente raggiungibili grazie al sistema delle connessioni presenti all’interno della piazza e all’interno dei box.
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VISTA DELLA CORTE INTERNA, ZONA RELAX
99
100
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Programma funzionale
campo giochi
area relax connessione
connessione
mini concerti
proiezioni aula studio ludoteca zona lettura
servizi
area relax
percorso pedonale fascia verde percorso ciclabile
ristorante
servizi
terrazza esterna ristorante
connessione
servizi
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servizi connessione
Spazi aperti
Per quanto riguarda le tipologie degli spazi aperti si è pensato di adottare come materiale di pavimentazione il legno per quanto riguarda gli spazi di ristoro, di studio e di eventi culturali mentre per le zone relax si è pensato l’inserimento del verde. Il tutto è accompagnato da elementi segnaletici e di arredo ripetuti e riconoscibili nei diversi ambiti che, però, garantiscono la riconoscibilità di un intervento unitario.
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zona relax in legno
terrazza dei ristoranti in legno
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zona lettura in legno
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piazza per eventi in pietra
zona relax immersa nel verde
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Morfologia
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La morfologia degli edifici segue le linee fluide della piastra nella quale si incastrano. La scelta, infatti, è quella di concentrare la volumetria entro i bordi della piastra lasciando, comunque, dello spazio laterale per permettere la fruizione degli spazi adiacenti agli edifici su entrambi i livelli. Gli edifici, alle parte terminali, presentano dei tagli che si affacciano su delle corti esterne pavimentate e non. Gli edifici sono costituiti principalmente da vetro e da setti murari laddove necessario (servizi igienici ed altri spazi che
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necessitano maggiore intimità). Per quanto riguarda il sistema di protezione dall’irraggiamento solare, si è pensato di disporre alle estremità superiori degli edifici dei brise-soleil che garantiscano un filtro dei raggi solari pur mantenendo una buona percezione dello spazio interno/esterno. Un altro elemento, che funge da connessione visiva degli edifici con la piastra curvilinea, è il parapetto con andamento sinuoso di altezza variabile che caratterizza e “colora” il nuovo prospetto ai bordi della piastra.
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WATERWORLD L’area di progetto si presenta allo stato di fatto come un luogo periferico, parzialmente abbandonato, ricordo della cultura rurale che circondava la città all’epoca della sua fondazione. L’inquinamento del Torrente Corno dovuto allo scarico delle acque reflue delle industrie di Kromberg e le sue ripetute esondazioni, hanno fatto si che questa zona sia progressivamente abbandonata a se stessa per gran parte della sua estensione, mentre persistono alcune zone adibite a orto privato e una struttura ricettiva utilizzata soprattutto da giovani studenti. L’area, nonostante l’abbandono, si trova in un pun-
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to di notevole importanza, in quanto si pone come limite tra la città e il retrostante bosco di Panovec che grazie alla sua variegata struttura è un luogo particolarmente ricettivo, sia per i turisti che per i residenti di Gorizia e Nova Gorica. Il progetto dunque si pone l’obiettivo di rendere fruibile la zona, reintrodurre specie autoctone prima distrutte dall’inquinamento e dare una nuova immagine a questo luogo finora considerato il “retro” della città, sfruttandone quindi a pieno le potenzialità per il bene collettivo.
VISTA DEL PROGETTO DALLA STRADA
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108
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Concept
Il parco si estende su quello che è sempre stato considerato come il retro di Nova Gorica, uno spazio limite tra la città e il bosco retrostante. Il progetto pretende di recuperare questo luogo conferendogli una propria identità, ricercata attraverso lo studio del paesaggio che si configura come un susseguirsi di ‘isole’. Questi spazi sono direttamente correlati alla natura del luogo e si configurano come elementi di fruizione a tutte le scale, sia intima che collettiva. Le connessioni tra le isole suggeriscono un percorso sincopato, che vuole differenziarsi dalle modalità motorie tipiche del tessuto urbano per ricreare un ambiente dove la vita procede con il suo tempo, pur essendo intimamente legata con il contesto.
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Il parco poi si suddivide in più zone, ognuna delle quali ha un suo tema dominante (la collettività, l’acqua, il bosco, il gioco, il nutrimento, la natura che si rigenera) che gioca con il paesaggio per creare suggestioni sempre nuove e mutevoli con il passare del tempo e delle stagioni. Le folies si inseriscono in questo sistema allo scopo di dare uniformità all’intervento pur mantenendo una propria identità e creando occasiani prevedibili, ma sempre differenti. Le funzioni legate a questi spazi, distribuiti secondo una maglia ortogonale ottenuta come ideale proseguimento di quella urbana, sono diversificati a seconda della zona in cui di trovano e variano dalla semplice sosta con sedute, al playground o a zone di belvedere.
TEMAbordo
TEMAfolies
TEMApercorsi
TEMAiso e
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Strategia
Il progetto del parco si divide in sei aree tematiche, ognuna delle quali mirata ad esaltare la potenzialità del sito specifico nell’ipotesi di un progetto unitario che si sviluppa per i 13 ettari complessivi dell’area. Nella prima parte, il Welcome Pavilion, si prevede la realizzazione di un bosco di betulle, piantumate regolarmente secondo una griglia idealmente continuata nella parte pavimentata dai punti luce. Il fulcro dell’area è rappresentato dal Pavilion, una tettoia in acciaio e legno di betulla rivestita in alluminio trattato a specchio, al di sotto del quale si trovano i servizi igienici e la caffetteria e il booksharing. Nella parte seguente, il Water Park, si realizza un bacino d’espansione che mira a controllare le esondazioni del Torrente Corno ma senza compromettere la fruibilità del parco: questo si ottiene attraverso la realizzazione di terrapieni connessi tra di loro da passerelle, le ‘isole’, che permettono di attraversare il parco anche in caso di acqua alta. Il bacino poi viene trattato con uno strato di ghiaia drenante per garantirne la fruizione in caso di secca. La terza parte, l’Island Garden, è quella che viene dedicata al rimboschimento, in modo
112
da restituire la continuità con il bosco di Panovec. All’interno si realizzano ampie zone di prato dedicate al tempo libero e alla realizzazione di eventi. La quarta parte, il Playground, è quella destinata all’ostello preesistente e all’implementazione delle strutture sportive attraverso la realizzazione di campetti sportivi, piccoli punti dedicati ai bambini (vista la vicinanza del polo scolastico) e ad altre attività sportive (percorso vita e arrampicata). La quinta parte, le Veg Hills, prevede la realizzazione di colline, poi piantumate con alberi e arbusti da frutto ad uso pubblico, specie dedicato agli abitanti del quartiere limitrofo. Nell’ultima parte, l’Algae Path, funzionale alla realizzazione dell’intero progetto si trova il depuratore. Questo utilizza un sistema di fitodepurazione basato sulla coltura delle alghe. In seguito l’acqua ripulita viene mandata all’inizio di una serpentina in C.A. dove i ripetuti salti ripristinano il suo livello di ossigeno e la reimmettono nel torrente.
Programma funzionale
La funzione principale è quella di parco pubblico attrezzato, suddiviso in differenti aree che offrono servizi differenti per diversi usi e diverse fasce d’età. Con l’obiettivo di generare benessere localizzato nell’immediato contesto, il parco si pone come micromotore economico, finalizzato in primo luogo a realizzare uno spazio pubblico attrattivo in grado di riattivare le relazioni tra il contesto urbano e quello naturale.
ALGAE PATH VEG HILLS PLAYGROUND ISLAND GARDEN
WATER PARK WELCOME GARDEN
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Le folies
Le folies sono punti interessanti che si inseriscono in questo sistema allo scopo di dare unformità all’intervento pur mantenendo una propria identità e creando occasiani prevedibili, ma sempre differenti. Si strutturano a partire da aree circolari di diametro 10m, e si distribuiscono secondo una maglia ortogonale ottenuta come ideale proseguimento di quella urbana.
FOLIESwater park
-belvedere con periscopi -birdwatching -watersquare -teatro
FOLIESisland garden -zona pic-nic -area relax -palco concerti -area attrezzata cani -sosta e informazioni
FOLIESplayground
-playground prima infanzia -playground infanzia -sosta/ingresso -attrezzi sportivi -zona arrampicate
FOLIESveg hills
-serre e semenzaio -vegan bar
FOLIESalgae path -acquario alghe -pompa acqua
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Le isole
Il parco, costruito sulla composizione delle isole, si suddivide in più zone, ognuna delle quali ha un suo tema dominante (la collettività, l’acqua, il bosco, il gioco, il nutrimento, la natura che si rigenera) che gioca con il paesaggio per creare suggestioni sempre nuove e mutevoli con il passare del tempo e delle stagioni. Le isole sono spazi irregolari, dalla forma organica, circondati da una materia naturale e impenetrabile. Il visitatore del parco percepisce questa sorta di sospensione, già a partire dal padiglione specchiato all’ingresso, per poi ritrovarsi a viaggiare da un’isola
all’altra sospesi in un bacino talvolta pieno d’acqua, talvolta luminoso come un deserto bianco. Le isole poi diventano più grandi, sprofondate tra le fronde di una fitta foresta che si lega al bosco retrostante come una sua diretta appendice. Il tema delle isole prosegue poi anche nelle parti successive, dove assume di volta in volta dimensioni e significati differenti, creando piccoli mondi a se stanti, ma strettamente legati alla vita del contesto circostante che in questi luoghi si concentrano dando vita a eventi, luoghi e memorie.
WATER PARK
isole Schema della tipologia di terreno INCOLTO ALTO terrapieno in legno INCOLTO BASSO terrapieno in pietra PRATO SPONTANEO terrapieno in acciaio PRATO CURATO terrapieno in cemento PAVIMENTAZIONE terrapieno in cemento
I TERRAPIENI, che consentono la relizzazione delle isole artificiali, sono relizzate in materiali differenti (LEGNO, CEMENTO, ACCIAIO e PIETRA) per conferire non solo al bacino d’espansione una sua precisa connotazione paesaggistica, ma anche per indicare le diverse vocazioni delle isole, che possono essere fruite, attraversate, raggiunte o solamente osservate. La DIGA, realizzata in cemento presenta rinforzi regolari distribuiti uniformemente. Questi diventano occasione di inserire funzioni particolari in alcune zone di maggior interesse, usifruibili quando il livello del torrente è basso.
gioco
sosta
ac
nat ra a i ro ila
115
PALANCOLA IN ACCIAIO 50 100
acqua max
acqua max ghiaietto drenante
300
ghiaietto drenante
300
50 100
PALANCOLA IN LEGNO
TRAVE DI IRRIGIDIMENTO
TRAVE DI IRRIGIDIMENTO
PALANCOLA
PALANCOLA
PALANCOLA dettaglio
PALANCOLA dettaglio
200x100x4000
200x100x4000
250x100x6000
140x42x6000
300 6000
800
140
200
6000
100 100 100
200
42
SPONDA IN PIETRAME 50 100
acqua max ghiaietto drenante
300
50 100
PALANCOLA IN CEMENTO
GABBIA
PALANCOLA
1000x1000x800
300x300x6000
TIRANTE 4000
PALANCOLA dettaglio
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6000
300
300
acqua max ghiaietto drenante fondazione con massi intasati con cls
WATERPARKimmagini
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Spazi aperti
Gli spazi di pertinenza delle isole si presentano come contenitori di eventi: questi si sviluppano a partire da elementi semplici, le folies, che a seconda del contesto in cui sono inserite danno luogo a situazioni differenti.
Vista di una delle ‘isole’ all’interno del nuovo bosco
Vista delle colline artificiali con gli alberi da frutto
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Welcome garden
ULICA
ANTL
OVIH
Il welcome pavilion segna l’ingresso del parco relazionandosi direttamente con Erjavčeva Ulica e con le ulteriori parti del ELEMENTI GRIGLIA masterplan. Questa zona infatti si costruisce riproponenBETULLE h 15m PUNTI LUCE h 5m do la maglia urbana nelle cuiPUNTI intersezioni si LUCE a terra h 0m PILASTRI h 3m sviluppano gli elementi che compongono la planimetria dell’intervento. La piantumazione del bosco infatto, costruita su una maglia regolare, vuole creare una sorta di padiglione naturale che poi trova la sua espressione ad una scala diversa in quello artificiale. Per la piantumazione sono state scelte le betulle che non solamente si inserisco- ELEMENTI GRIGLIA no perfettamente nel clima della zona, ma BETULLE h 15 m presentano una colorazione e una conforPUNTI LUCE h 5 m PUNTI LUCE a terra h 0 m mazione del fusto che permette a questa PILASTRI h 3 m spece di sposarsi armoniosamente con la pilastratura in alluminio riflettente del padiglione. Tra le due scale anche i punti luce contribuiscono a non interrompere la maglia, evidenziando così l’unico punto che evade la regola: il Torrente Corno, filo conduttore poi dell’intero parco.
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BOSCO DI BETULLE
PARCHEGGIO
120
10 m
TORRETTA DI RISALITA CAFE’
INFOPOINT
SERVIZI
BOOKSHARING
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WELCOME GARDENpavilion
Il padiglione realizzato in alluminio si staglia tra le alte betulle come una nuvola. La copertura riflettente si estende sul parco e nel cielo seguendo la forma delle isole, creando una sorta di ‘isola che non c’è’ che cambia il suo aspetto a seconda del tempo, mentre la struttura si fonde con il contesto naturale che la ospita. Si comporta come un campo di attività senza pareti, con una vista continua sul parco ed un accesso visivo da ogni lato. È una sorta di estensione coperta del parco, uno spazio in cui i visitatori possono leggere, rilassarsi e godersi le piacevoli giornate estive e le piovose giornate goriziane.
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dettagliopavilion
3
1 4
6 5
7
8 1_strato di alluminio di spessore 3mm con finitura a specchio 2_strato di legno di betulla di spessore 12mm 3_chiusura in alluminio di diametro 100mm sigillato con silicone 4_doppio strato di dischi in acciaio ad alta resistenza 5_piastra di connessione in acciaio 6_sigillo O-RING a cuneo 7_vite in acciaio 8_tubo in acciaio di spessore 5mm e diametro 100 mm
prospettopavilion
123
TRAINspotting L’obiettivo del nostro progetto è quello di ricucire il tessuto lacerato tra le due città, qui segnato dalla storica presenza del Confine di Stato e dai binari della ferrovia. Per favorire l’interazione tra le aree, a cui si danno funzioni miste, residenziali, uffici, di svago, vengono progettate una serie di percorsi aerei che attraversano il vasto prato del Primo Maggio, mantenuto come prato libero.
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Gli elementi verticali, siano essi torri o blocchi di risalita alle passerelle, si configurano come possibili nuovi affacci. In particolare le 4 torri che si ergono sulla strada che dal Travnik porta all’area dise- gnano una nuova porta di accesso, torri delle quali una già esistente fa parte di un progetto che ne prevedeva quattro.
125
126
127
Concept
La zona della stazione Tansalpina porta ancora le conseguenze degli anni nei quali è stata il lembo di terra adiacente al confine. Nell’arco del tempo, l’anonimato delle aree limitrofe è cresciuto, prendendo connotazioni più simili a quelle di una periferia. A porre l’attenzione al luogo strategico che occupa questa zona ora, nella visione di unità delle città di Gorizia e Nova Gorica, si capisce l’importanza che può assumere, come unico punto possibile di unione tra le due realtà. Punto nel quale l’area residenziale del tridente di Max Fabiani incontra il Quarto isolato di Ravnikar.
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La soluzione non poteva essere un semplice collegamento tra i due opposti della ferrovia, quanto piuttosto una nuova identità, forte e riconoscibile, unificante e passante. Diventa, così, perno di potenzialità e centralità nuove che vanno a sostituire aree dismesse e abbandonate, su cui il progetto pone particolare attenzione.
Strategia
Il progetto di sviluppa su aree diverse delle due città, portando l’espansione di entrambe ad unirsi nella zona della Transalpina, con l’intenzione di attivare i vuoti che circondano ora la zona. Le aree sulle quali si va ad agire maggiormente sono quelle in stato di abbandono, nonché ambiti di trasformazione interni. Zone ed edifici abbandonati vengono riqualificati, ed adibiti a nuove funzioni ed utilizzi, rispettando il principio deciso da masterplan, secondo il quale la quantità di costruito da demolire deve essere ridotta al minimo.
Perno del progetto rimane quello del collegamento fisico tra le due città, che ora avviene solo attraversando i binari in alcuni punti e percorrendo Erjavčeva ulica ed entrando in via S. Gabriele. Tali collegamenti avvengono grazie ad un sistema di passerelle di dimensioni e sezioni variabili, che permettono una percorrenza ad un livello elevato rispetto a quello del parco, che così diventa punto di sosta e di socialità.
COLLEGAMENTO TRA LE DUE CITTA’
COLLEGAMENTO MEDIANTE PASSERELLE
Gorizia
Nova Gorica
RIUTILIZZO EDIFICI ESISTENTI
129
Programma funzionale
Il progetto si sviluppa per circa 17 ettari, i quali saranno per la maggior parte pubblici. La funzione principale è quella di parco pubblico, un prato lasciato libero nel quale le uniche strutture presenti saranno le risalite alle passerelle. Accanto al parco, nella parte slovena, troviamo le 3 torri adibite a commercio e a residenza, oltre all’edificio a C a carattere prevalentemente commerciale.
COMMERCIO: 20.000 mq
Nella parte italiana troviamo una torre sia residenziale che commerciale, 11 palazzine di 4 piani e 7 villette monofamiliari che concludono la nuova zona residenziale.
PARCO: 146.000 mq 9%
64%
PARCO FERROVIARIO: 10.000 mq
RESIDENZE: 53.400 mq
4%
23%
commercio
commercio / residenze
+ commercio / residenze parco
+ residenze
parco ferroviario
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Parco
Nella zona del prato del Primo Maggio sono presenti due percorsi longitudinali ciclo-pedonali che si collegano con quelli esistenti. Questi conducono, oltre che all’estremità del parco, ad alcune piazzette nelle quali sono previste le risalite alle passerelle. Nella parte tra i due percorsi è previsto un parco libero,
lasciato a verde con qualche alberatura. Non sono presenti percorsi trasversali in quanto il parco è pensato come uno spazio per la sosta e lo svago, mentre sono le passerelle a favorire il passaggio da una parte all’altra dell’area.
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SEZIONI DEL PARCO
A B C
D
inquadramento sezioni scala 1:10000
sez. A
sez. B
sez. C
B
A
prato
scala 1:200
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sez. D
porfido
porfido
cemento
prato
porfido
C
ghiaia
porfido
prato
Albero A _ BETULLA COMUNE (Betula Pendula)
1-1,5 m
15-25 m
E’ pensta per essere piantata all’interno del parco tra le passerelle.
foglie e frutti
piantumazione a 3 anni
crescita in 20 anni
Albero B _ TIGLIO (Tilia Platyphyllos)
foglie e frutti
piantumazione a 3 anni
15 m
1-1,5 m
E’ pensto per essere piantato lungo il boulevard come protezione dal sole.
crescita in 20 anni
Albero C _ ALBERO DI GIUDA (Cercis Siliquastrum)
foglie e frutti
piantumazione a 3 anni
5-6 m
1-1,5 m
E’ pensto per essere piantato all’interno dei carri merce.
crescita in 20 anni
133
Passerelle Per favorire l’interazione tra le aree vengono progettate una serie di percorrenze aeree. Questi percorsi sopraelevati rappresentano la connessione fisica e visiva delle due città , creando punti di osservazione privilegiati, maggiore comunicazione tra gli edifici esistenti e quelli di nuova costruzione, posti attorno al vasto prato del Primo Maggio, mantenuto come prato libero.
PASSERELLA PONTE scala 1:200 / 1:1000 Passerella pedonale coperta, adibita a commercio, con struttura in acciaio.
6 7
7,2
19,5
10
PASSERELLA TIPO A scala 1:100 / 1:1000
1,7
1,2
6
Passerella pedonale scoperta con struttura in acciaio
11
2,5
134
384,7
6
12,3
7
11
12,3
157
39,5
203
6
7,2
10
158,5
135
PASSERELLA TIPO B scala 1:200 / 1:1000 12
Passerella pedonale coperta con struttura in acciaio e plexiglass.
5
5 4,3
5 3
12
12
48
PASSERELLA TIPO C scala 1:200 / 1:1000
6
Passerella pedonale coperta con struttura in acciaio.
6
6
4 3
6
357
136
248
160
432,5
6
207
181,5
7
137
Vagoni
Una volta dismesso il tracciato ferroviario, sarà realizzato un parco urbano lineare prevedendo una pista ciclo-pedonale di raccordo con le piste ciclabili di cui la zona predispone, e aree attrezzate. All’interno del parco saranno inserite delle strutture ricettive, caratterizzate dal riuso di carri RGMMS Carro pianale a carrelli adatto al trasporto di carichi concentrati. Dimensioni: 12,6 x 2,9 x 2,4 m. Riutilizzo: sedute, belvedere, relax.
EAOS Carro a carrelli adibito al trasporto delle merci da carro scoperto. Dimensioni: 12,8 x 3 x 3,25 m. Riutilizzo: gioco delle bocce.
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merce ferroviari attualmente in stato di abbandono e situati nel parco merci della stazione Transalpina. Il riuso dei carri merce vuole affrontare non solo il problema della quantità, dato che il territorio è pieno di vagoni dismessi, ma anche della qualità del riciclo.
GABS Carro a carrelli, con quattro ampie porte scorrevoli laterali a due ante, adatto al trasporto di merci voluminose e di peso notevole. Dimensioni: 20,4 x 2,7 x 4,2 m. Riutilizzo: bar / studio.
139
SEQKS Carro pianale a carrelli adatto al trasporto di auto. Dimensioni: 25,7 x 2,6 x 4 m. Riutilizzo: gioco.
EDM Carro per trasporto di minerali, con 4 paratoie che ne permettono lo scarico totale sia da un lato che dall’altro. Dimensioni: 8,5 x 3 x 4 m. Riutilizzo: piantumazione alberi.
140
Torri Le 3 torri di nuova costruzione fanno parte di un progetto precedente che ne prevedeva 4, una delle quali è già stata costruita. Si ergono sulla strada che dal Travnik porta all’area, disegnando così una nuova porta d’ac-
cesso. I primi 2 piani a doppia altezza sono destinati a uso commerciale, come anche il terzo piano che è comune per tutte e 3 le torri. I piani rimanenti sono residenziali, con un totale di 180 appartamenti.
scala 1:4000
141
Zoom sezione B-B _ scala 1:2000
zoom _ scala 1:200
142
inquadramento zoom scala 1:10000 B
A
A
B
143
sezione A-A _ scala 1:500
144
145
THE REAR WINDOW Il progetto si sviluppa lungo via San Gabriele, asse urbano che collega l’Italia e la Slovenia a nord est di Gorizia e diventa Erjiavceva Ulica oltre confine. Il suddetto asse rappresenta il collegamento viario più veloce tra i centri cittadini di Gorizia e Nova Gorica e, per tale ragione, assume una forte importanza strategica di connessione tra i due contesti urbani. L’area di progetto si trova tra il tessuto prettamente storico e compatto della città di Gorizia ,che sta a sud-ovest,
146
e la zona della stazione Transalpina che delimita il confine tra i due diversi stati. L’intervento mira a valorizzare l’asse principale e gli aspetti naturalistici che si trovano alle sue spalle. Viene prevista la riqualificazione e la creazione di alcuni spazi collettivi lungo il corso del torrente e sulla ex zona dfrontaliera con la Slovenia e, inoltre, prevede lo sviluppo di una nuova zona ricettiva e residenziale.
VISTA DEL CORNO DA VIA CATTERINI
147
148
149
Concept
Percorrendo via San Gabriele si nota come i due fronti che si affacciano tra loro sono in realtà molto diversi; il fronte sud, composto da edifici indipendenti, risulta frammentato in alcuni punti grazie alla presenza di due aree sottoutilizzate, mentre il fronte nord si presenta compatto e formato da un tessuto storico che richiama quello del centro cittadino di Gorizia. Il progetto si propone l’obiettivo di completare il fronte sud inserendo dei nuovi edifici residenziali e alcune strutture ricettive al posto dei vuoti preesistenti. Al contrario, il fronte
opposto, che si presenta con un aspetto lineare e definito, viene ‘bucato’ mediante la creazione di alcuni vuoti, dei frammenti urbani completi di piccoli servizi commerciali, che permettono, grazie all’azione di scoperchiamento e depurazione della porzione di Corno dietro al fronte edificato, di mettere in relazione questo elemento naturalistico con l’asse viario principale. L’intenzione è quella di far entrare il Corno e il versante del monte della Castagnevica verso via San Gabriele mediante il nostro progetto.
SISTEMA FRONTE/RETRO
Corno
Via San Gabriele
Monte
150
Strategia generale
La strategia principale dell’intevento è quella di permettere l’interazione tra i nuovi interventi e gli aspetti naturalistici presenti in zona, gli stessi elementi che finora fungevano solo da ‘retro’alla via San Gabriele. Gli edifici creati sul fronte frammentato avranno una conformazione tale da permettere l’interazione delle loro corti, orientate verso la Castagnevica, con il monte stesso, mettendolo in relazione anche con via San Gabriele. Analogamente sull’ altro fronte sono stati creati dei vuoti che collegano trasversalmente la via
San Gabriele alla nuova pista ciclabile sulla via Catterini. Due semplici passaggi si alternano a tre frammenti urbani più vasti, di cui l’ultimo, posizionato sul confine fa da collegamento al sistema di passerelle proveniente dal parco ferroviario. La strategia è dunque quella di aprire un sistema di collegamenti trasversali che da via San Gabriele permettano di vivere il Corno e la Castagnevica, che attualmente non sono collegati direttamente con quest’asse ma che costituiscono fisicamente il suo retro.
SISTEMA TRASVERSALE
151
Programma funzionale
L’intero progetto ruota intorno all’ intervento di riqualificazione delle aree abbandonate e del torrente Corno. Quest’ultimo viene scoperchiato ed è soggetto ad un processo di fitodepurazione a flusso sommerso per garantire l’assenza di odori sgradevoli. Per quanto riguarda l’edificato, il progetto del fronte sud dell’asse di via San Gabriele prevede l’inserimento di due edifici residenziali, un ostello e una casa dello studente. Gli edifici hanno uno sviluppo lineare o a corte e partono dal fronte principale fino ad arrivare ai piedi
del versante della Castagnevica. Il progetto dei frammenti si sviluppa attraverso tre elementi base: le passerelle di collegamento, gli spazi aperti di relazione tra gli abitanti, i “parassiti”. Questi ultimi, che hanno funzione commerciale, si attaccano alle facciate anonime degli edifici esistenti, invadono i loro piani terra e si articolano esternamente in tettoie e terrazze fruibili dai passanti. Così facendo l’area viene riqualificata e dotata di servizi che attraggono i cittadini e favoriscono le relazioni sociali.
DESTINAZIONI D’USO DI PROGETTO
Nuove residenze Parcheggi
Belvedere
Nuove residenze Casa dello Studente
Frammento Urbano Frammento Urbano
Frammento Urbano
Terrazza sul confine
152 PARCHEGGIO
Ostello della Gioventù
Sviluppo dei frammenti urbani
Si è pensato di colmare gli spazi vuoti, le aree dismesse e prive di pregio retrostanti mediante l’inserimento di una nuova struttura che dia luogo ad una nuova sequenza di spazi e funzioni in grado di innervare episodi urbani riconoscibili. Per quanto riguarda i frammenti, si è pensato di replicare il concetto di “natura che entra” e quindi dare una forma alle piazze che si relazioni col dissotterrato torrente Corno. Avvicinandosi allo specchio d’acqua, il terreno (più alto di tre metri) scende a gradoni per arrivare al livello
del letto; questi, che fanno da sedute, diventano una sorta di gioco per i bambini nel momento in cui il livello dell’acqua aumenta. Gli edifici parassiti sono invece pensati per invitare gli utenti ad entrare e a dirigere lo sguardo in punti precisi; inoltre si relazionano tra loro grazie ad un profilo ad incastro maschio/femmina.
l’acqua entra e disegna il bordo della piazza
le forme a incastro che direzionano lo sguardo
i gradoni ai differenti livelli del torrente
caratterizzazione degli edifici parassiti
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Sviluppo della tipologia a corte
La tipologia standard dell’ edificio a corte è stata modellata per creare degli edifici che si armonizzino con il contesto entro il quale sono stati inseriti. Il principio della ‘natura che entra’ è qui ripresa cercando di far entrare il versante del monte nella corte. Le braccia delle due corti sono delle spezzate che disegnano lo spazio gradonato e guidano il visitatore fino all’area boscata del monte. La parte che si affaccia sulla via San Gabriele è pensata invece per essere lineare e inserirsi in quel ritmo di edifici che caratterizza il fronte frammentato dell’asse e dunque completarlo. Un
ruolo importante ha lo svuotamento del piano terra degli edifici in quanto permette sia la permeabilità visiva di ciò che sta dietro a via San Gabriele, sia di collegare la stessa via e i suoi nuovi frammenti urbani con la Castagnevica. Dunque, il passaggio ascendente, un percorso/spazio gradonato, coincide con l’interno delle corti. Sull’asse vengono inseriti, inoltre, dei servizi commerciali al piano terra, mentre ai piani superiori, snodo centrale tra le due sezioni di alloggi e camere, vengono collocati gli spazi collettivi.
MODELLAZIONE DELLA CORTE
Tipologia a corte
‘Braccia elastiche’ interfaccia con il monte
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Fronte fisso su via San Gabriele
Penetrazione del monte nella corte
Orientamento verso il monte
Permeabilità visiva
Interno della corte Spazio con funzioni collettive
SCHEMA
FUNZIONALE CORTI
Perimetro Spazio filtro con alberature
Camere
Alloggi
Camere Spazi Collettivi Alloggi
Spazi Collettivi Servizi Commerciali
Servizi Commerciali
RELAZIONE CORTE-MONTE
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Frames
Il progetto è inoltre incentrato sul tema delle vedute attraverso delle “cornici”, ovvero frames, che assumono una diversa funzione a seconda di dove sono posti. Il più importante è quello che prende il posto della ex frontiera e separa via San Gabriele da Erijavceva Ulica. Simbolicamente segna l’ingresso in Italia o in Slovenia sulla via carrabile; mentre rappresenta un luogo della memoria la terrazza sovrastante, che permette ai pedoni la veduta del lato italiano o sloveno della città dall’alto. Il belvedere si trova anch’esso sul confine
ed offre differenti punti di vista, ma soprattutto riesce a far percepire in maniera unitaria tutti e cinque i progetti di riqualificazione. Il frame sul frammento urbano è invece un espediente per attrarre i visitatori e farli entrare nell’ edificio in cui si incastra, che ospita un bar. Infine, la casa dello studente presenta sul fronte strada numerosi frames che hanno internamente la funzione di sedute o piani bar ed offrono differenti viste esterne sul frammento urbano.
IL BELVEDERE
NGO GO
il frammento è sopraelevato per rendere una vista totale sul sistema di parchi e spazi pubblici
il fronte rivolto verso il sistema cittadino è una parete per l’arrampicata sportiva, da cui si apuò accedere
FRAME NATURALISTICI
i filari si interrompono in corrispondenza degli accessi in via San Gabriele
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vengono piantumati alberi ad alto fusto in via Catterini per liberare la vista delle case
gli accessi sono esclusivamente pedonali
FRAMMENTO URBANO
FRAME DI FACCIATA
IL FRAME SULLA FRONTIERA
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Zoom del sistema trasversale
La gerarchia dei percorsi longitudinali, dominati dall’asse di scorrimento di Via San Gabriele viene intersecato dal sistema trasversale di spazi che vanno da via dei Catterini, passano sopra il Corno e arrivano alla corte della casa dello studente fino ad intercettare il monte della Castagnevica. Non parliamo più di un semplice asse di scorrimento ma questa strada diventa generatrice di un insieme di spazi che cambiano il modo di vivere questa zona. Il frammento rappresenta non soltanto un nuovo spazio urbano ma è in diretta relazione con l’area opposta che ospita la Casa dello Studente. Visivamente si nota
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lo stesso trattamento per quanto riguarda l’interruzione del filare sul marciapiede e la medesima pavimentazione degli spazi aperti, che viene estesa a tutto il tratto di marciapiede di pertinenza. Si è studiata anche l’interazione tra i fronti degli edifici, sia dal punto formale che da quello funzionale. Per quanto concerne quest’ultimo, si è ritenuto opportuno lavorare in maniera complementare, quindi dare spazio ad attività di tipo free-time che possano essere utili agli abitanti, ma anche agli studenti; sono stati inseriti un bar ed una libreria - emeroteca.
VISTA DELLA CORTE INTERNA, ZONA RELAX
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Programma funzionale PROGRAMMA FUNZIONALE FRAMMENTO URBANO
tettoia passerella
bar piazza
libreria-emeroteca
Gli edifici puntano alla trasparenza verso l’interno delle piazze, mentre hanno facciate piene con molti fori sul fronte strada.
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Le passerelle hanno una sezione a c in materiale metallico. Il percorso ciclabile ha una superficie drenante in ghiaia.
La piazza è rivestita in cemento stampato su tutta l’area della piazza e suolo verde sui gradoni.
PROGRAMMA FUNZIONALE CASA DELLO STUDENTE
Passerella verso il monte
Percorsi e terrazze sul tetto
Locali tecnici
Zona Relax
Stanze con bagno privato e cucina condivisa
Zona Collettiva
Zona Relax
Cucina
Zona Relax
Stanze con bagno privato e cucina condivisa
Mensa
Zona Relax
Esercizio commerciale
Zona Relax
Stanze con bagno privato e cucina condivisa
Hall
Spazi collettivi
Zona Relax Parcheggio
Spazio del riposo Collegamenti verticali
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Morfologia e materiali
Il frammento è composto da tre elementi: passerelle, piazza, edifici. Le passerelle riprendono quelle elaborate nel progetto Trainspotting, quindi una sezione a c in materiale metallico. La piazza presenta la medesima pavimentazione della corte della Casa dello Studente, pertanto l’area della piazza e i dei suoi gradoni sarà in cemento stampato. Gli edifici puntano invece alla trasparenza (come quelli in Erijavceva Ulica) verso l’interno delle piazze, mentre hanno facciate piene con molti fori sul fronte strada, riprendendo la tipologia degli edifici adiacenti. Gli edifici a corte offrono invece diverse ‘facce’ in base al contesto in cui sono inseriti. Il fronte su via San Gabriele, posto
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a nord è composto da grandi aperture, ‘frames’, che permettono di poter assaporare la vista sull’ intero progetto di riqualificazione dello spazio pubblico. Le linee spezzate delle ali hanno due diversi tipi di facciata: la prima, quello che si affaccia sulle zone filtro e che caratterizza la parte più privata, quella della zona notte, è composta da pannelli di vetro riflettente e acciaio inox liscio e satinato che riflettono la natura che giace difronte con diverse tonalità e allo stesso tempo non permette di vedere all’interno della camere; la seconda, quella che si affaccia sulla corte interna punta alla trasparenza dunque alla permeabilità visiva delle zone collettive e dei ballatoi.
PROSPETTO DELLA CASA DELLO STUDENTE SULLE ZONE VERDI
Pannelli di vetro riflettente e acciaio inox liscio e satinato
PROSPETTO DELLA CASA DELLO STUDENTE SULLA CORTE INTERNA
Pannelli di vetro riflettente e acciaio inox liscio e satinato
Vetrate trasparenti
SEZIONE PROSPETTICA TRASVERSALE
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EDIFICATO
HOTEL, Meno meno pi첫 Architects, Paris, France
GRACANI HOUSING, Njiric + Arhitekti, Gracani, Croatia
RED BULL MUSIC ACADEMY, Langarita-Navarro Arquitectos, Madrid, Spain
N10-II SPORTS FACILITY, COMOCO arquitectos, Coimbra, Portogallo
VERDE
LANDSCHAFTSPARK DUISBURG-NORD, Latz + Partner, Duisburg, Germany
PASSEIG DE ST JOAN BOULEVARD, Lola Domènech, Barcelona, Spain
TUDELA-CULIP RESTORATION PROJECT, EMF, Catalunya, Spain
PARCO PORTELLO, Charles Jencks e Andreas Kipar, Milano, Italia
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SPAZI DI DIVERTIMENTO
SUPERKILEN / TOPOTEK 1 + BIG + Superflex, Nørrebro, Copenhagen, Denmark
PRAGS BOULEVARD, SNE Architects, Copenhagen, Denmark
THE PULSE PARK, Encore Heureux, Cebra, RY, Denemark
SWAGON JEUX, Encore Heureux, Cube, Marseille, France
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BOADILLA DEL MONTE, Eduardo Navadijos y Csaba Tarsoly Arquitectos, Boadilla del Monte, Spain
IL PROGETTO STRATEGICO DELLE RETI PER VILLA SAN GIOVANNI, Nicola Fazio, Villa San Giovanni (RC), Italia
WATERPLEINEN: RECREATING RAIN RESERVIORS AS DYNAMIC PUBLIC PARKS, DE urbanisten, Rotterdam, Olanda
BOOMSLANG WALKWAY, Mark Thomas and Henry Fagan, Cape Town, Sudafrica
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