Scene di Paglia 2015 - festival dei casoni e delle acque

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festival dei casoni e delle acque vii edizione 25.06 > 05.07.15


direzione artistica fernando marchiori coordinamento organizzativo marialaura maritan, giorgio meneghetti, ilaria molena, paola ranzato assistenza tecnica associazione nuova scena progetto grafico matteo bertin foto di copertina giorgio meneghetti comunicazione casadorofungher in collaborazione con avis e el sesto – s. angelo di piove di sacco parrocchia sant’anna – piove di sacco gruppo del cason – piove di sacco coop. magnolia – piove di sacco pro loco codevigo protezione civile codevigo polisportiva millecampi codevigo scene di paglia ringrazia per l’ospitalità i proprietari di ca’ sagredo a conselve, scuderie la gardesana a sant’angelo di piove di sacco, casa creuso crausso a campolongo maggiore

provincia di padova

comune di arzergrande

comune di campolongo maggiore

comune di codevigo

comune di conselve

comune di legnaro

comune di piove di sacco

comune di pontelongo

comune di sant’angelo di piove di sacco


Il teatro ricava un altro tempo dentro il tempo, ferma il suo scorrere irreparabile, lo sospende, lo dilata. Trova nelle smagliature delle ore, nelle crepe dei giorni il passaggio inatteso per portarci a guardare le cose dall’altra parte, scoprire il lato nascosto di ciò che accade dentro e fuori di noi. Ci interroga: chi siamo, noi, in questo tempo? Il teatro può trasformare un istante in un’eternità, trascorrere secoli in un lampo. Riporta alla memoria, fa presente, e a volte fa semplicemente passare una serata, fa perdere tempo. Ecco, la settima edizione di Scene di paglia sarà un po’ tutto questo. Ma dare tempo al tempo significa anche saper attendere, riflettere, cercare altre strade. Un augurio al festival e ai suoi protagonisti: artisti, spettatori, organizzatori. Un’occasione per allargare la coscienza, dilatare i sensi, aprire il cuore. Indugiare. Ascoltare, ascoltarsi. Trovare sintonia, andare a tempo con gli altri, con se stessi.


programma giovedì 25 giugno

ore 21.15 | Piove di Sacco | Casone Ramei

Moni Ovadia Scritti corsari prima regionale

venerdì 26 giugno

ore 16–17–18–19–20 Piove di Sacco | Teatro Filarmonico

Woodstock teatro Un piccolo principe

ore 21.15 | Conselve | Ca’ Sagredo

César Brie Catia Caramia La volontà. Frammenti per Simone Weil prima regionale

Sabato 27 giugno

ore 16–17–18–19–20 Piove di Sacco | Teatro Filarmonico

Woodstock teatro Un piccolo principe

ore 21.15 | Campolongo Maggiore Casa Creuso Crausso

César Brie Ero

prima regionale

Domenica 28 giugno

ore 21.15 | Legnaro | Parco Cavour

Fourhands Circus Càmbiale prima regionale

Lunedì 29 giugno

ore 16 | Piove di Sacco | Parco Parrocchia S. Anna

Teatro in trambusto Varietà Prestige

ore 21.15 | Piove di Sacco | Ceod Magnolia

Teatrodistinto Il gioco del lupo

ore 18 incontro con la compagnia


Martedì 30 giugno

ore 20–20.40–23–23.40 Piove di Sacco | Teatro Filarmonico

Roberto Abbiati Una tazza di mare in tempesta ore 21.15 | Piove di Sacco | Piazza San Francesco

Laura Marinoni Amore ai tempi del colera prima regionale

Mercoledì 1 luglio

ore 21.15 | Arzergrande | Casone Azzurro

Compagnia Arditodesìo Torno indietro e uccido il nonno prima regionale

Giovedì 2 luglio

ore 20–20.40–23–23.40 Piove di Sacco | Teatro Filarmonico

Roberto Abbiati Una tazza di mare in tempesta ore 21.15 | Sant’Angelo di Piove di Sacco Scuderie La Gardesana

Compagnia Donati Olesen Buonanotte brivido Venerdì 3 luglio

ore 21.15 | Codevigo | Casone delle Sacche

Collettivo di Lagunaria Le Galere di Fiandra e di Siria MudE da mar progetto per il festival

Sabato 4 luglio

Domenica 5 luglio

ore 21.15 | Pontelongo | L.go Cavalieri Vittorio V.

Compagnia Abbiati Capuano Pasticceri

ore 21.15 | Codevigo | Idrovora Santa Margherita

Teatro delle Albe Il volo. La ballata dei picchettini prima regionale



GIOVEDÌ 25 GIUGNO ore 21.15

Moni Ovadia

Scritti corsari

casone ramei prima regionale via ramei con Moni Ovadia piove di sacco violino Maurizio Dehò

fisarmonica Nadio Marenco

A quarant’anni dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini, Moni Ovadia legge e commenta gli scritti corsari del grande scrittore e regista. Ad accompagnarlo le musiche di ispirazione tangueira del violino di Maurizio Dehò e della fisarmonica di Nadio Marenco. Le parole di uno degli intellettuali più profondi e illuminati che il nostro Paese abbia mai espresso portate in scena da quell’attento e originale osservatore della società di oggi che è Moni Ovadia.



Venerdì 26 e sabato 27 giugno ore 16–17–18–19–20

Woodstock Teatro

Un piccolo principe

teatro filarmonico l’essenziale è invisibile agli occhi via cardano 4 un percorso sensoriale per spettatori vedenti e non vedenti piove di sacco ispirato alla sceneggiatura di Orson Welles dal romanzo di Antoine De Saint-Exupery

su prenotazione di Alessandra Dolce e Marco Gnaccolini in collaborazione con Margherita Palli

La scoperta è la chiave dell’allestimento–percorso in cui ognuno di noi potrà, come fosse un Piccolo Principe, viaggiare di pianeta in pianeta alla scoperta delle stelle. A chi intraprenderà questo viaggio verrà chiesto di guardare lo spazio che lo circonda non soltanto con gli occhi: attraverso l’udito, l’olfatto e il tatto, il visitatore scoprirà che le stelle possono avere un loro suono, un loro profumo, e alla fine si possono davvero toccare. Ma perché cercare le stelle? Nel guardare al cielo, come ci insegna il fotografo non vedente Evgen Bavcar, «ogni vedente è cieco e ogni cieco è un po’ vedente». L’essenziale è invisibile agli occhi. Lo spazio, che attraverso una porta di nuvole porterà il visitatore a lasciare il pianeta Terra dietro di sé, si snoderà in un susseguirsi di stanze-pianeti fruibili da un numero limitato di spettatori per volta, guidati da fili che diventeranno le loro “bussole” per accompagnarli lungo il percorso; quegli stessi fili che, legati a uno stormo di oche selvatiche, hanno portato il Piccolo Principe sul pianeta Terra. Uno spazio di cui si conosce l’inizio ma si ignora la fine, e la sua trasformazione si mostra progressivamente, a piccoli tratti. In una società come la nostra, in cui l’80% delle informazioni viaggia su canale visivo – parziale, relativo e talvolta ingannevole – un invito alla comunicazione più profonda focalizzando l’attenzione su cosa ci insegnano del mondo le nostre mani, il nostro naso, le nostre orecchie. Perché, come ci sussurra il Piccolo Principe, «gli occhi sono ciechi, non si vede bene che col cuore».



Venerdì 26 giugno ore 21.15

César Brie

La volontà

ca’ sagredo frammenti per simone weil via matteotti 187 prima regionale conselve con César Brie e Catia Caramia regia César Brie

Una donna appoggiata contro un muro. Su quel muro, un uomo disegna un letto. La donna, in piedi e allo stesso tempo coricata nel suo letto, parla con Dio. L’uomo la regge, la accudisce, dialoga con lei, ci racconta di lei. L’unica traccia di quest’uomo sono le sue iniziali incise sotto le parole in italiano scritte sulla lapide di Simone Weil al cimitero di Ashford, nel Kent. C.M. L’abbiamo chiamato Carlo Manfredi, gli abbiamo dato un ruolo, quello di infermiere, e il compito di accudire Simone Weil nella sua agonia. Il muro non è più un letto. Su quel muro Simone e il suo infermiere disegnano l’universo. Le stelle, che Simone studiava, appaiono mentre vengono brutalmente cancellate le sagome dei fucilati nelle purghe staliniste, che Simone fu tra i primi a denunciare. Il muro è il luogo dove si mostra l’esercizio della forza, che Simone descrisse nel saggio sull’Iliade. E il letto, non più disegnato, galleggia attraversato da Simone e dalle sue ossessioni: il lavoro, la violenza, lo spirito, la febbre e gli stenti che la porteranno a morire a 33 anni – l’età di Cristo – sola. Accompagnata da questo testimone che abbiamo inventato. Il pensiero di Simone Weil, quasi sconosciuto alla sua morte, oggi ci interroga con una forza sconvolgente. Si occupò degli uomini, dei pensieri e delle azioni degli uomini. Fu operaia, sindacalista, insegnante, scrittrice, storica, poetessa, drammaturga, combattente, filosofa, contadina. Morì di stenti, in esilio. Si occupava degli uomini e dimenticava se stessa.


foto paolo porto


sabato 27 giugno ore 21.15 casa colonica creuso crausso via lago di levico 18 campolongo m.

César Brie

Ero

perché volevi diventare grande? prima regionale testo regia interpretazione César Brie scene e costumi Giancarlo Gentilucci musiche Pablo Brie disegno luci Daniela Vespa

Dietro parole come amore, morte, assenza, dolore, gioia, si celano vicende personali, volti precisi, piccoli disagi, rimpianti sbiaditi, eventi apparentemente infimi che hanno segnato la nostra esistenza. Ognuno di noi è abitato da questi eventi, sono comuni a tutti, appartengono a tutti. Ognuno ha il proprio elenco di volti, gesti, drammi e carezze. Questo lavoro è un viaggio attraverso le vicende nascoste dietro le grandi parole. Indaga sul bambino nascosto dietro al vecchio; indaga sul vecchio che si disfa del bambino. Cerca l’anziana annidata nel volto della fanciulla e la ragazza che scopre l’amore tra le rughe del tempo. A ognuno di noi è data la possibilità di tornare dall’esilio, di aprire la porta della nostra casa. A ognuno di noi è data la possibilità di non rimanere accecati dalla luce dell’annunciazione.



Domenica 28 giugno ore 21.15

Fourhands Circus

Càmbiale

parco cavour prima regionale via cavour con Claudia Ossola e Fabrizio Palazzo legnaro regia Milo&Olivia Attraverso l’acrobatica, la manipolazione di oggetti, le evoluzioni tra tessuti e trapezi, due personaggi si raccontano, si scoprono, cambiano il loro modo di vedere la vita. Sono due persone dei nostri giorni, con le difficoltà, le paure e i sentimenti di tanti. Lui è sommerso dai debiti e ha perduto la voglia di vivere, lei ha lasciato il proprio paese per cercare fortuna. S’incontrano casualmente in una piovosa giornata invernale e si tendono le mani. Una narrazione semplice, che non ha bisogno di parole per stupire e coinvolgere. Un linguaggio per tutti, tra teatro di strada e nouveau cirque.



lunedì 29 giugno ore 16

Teatro in trambusto

Varietà Prestige

parco parrocchia di e con Francesca Zoccarato di s. anna piove di sacco Una donna con un grembiule da lavoro tra oggetti teatrali un po’ retro, decide di dar vita alla meraviglia di un teatro di lustrini, lunghi abiti di seta, raffinatezze d’altri tempi. Un omaggio al mondo del varietà e dell’avanspettacolo, alla rigorosa spensieratezza di Boris Vian, alle scarpe con il tacco, alle marionette a filo, alle paillettes, al rossetto rosso e ai pianoforti giocattolo. Piccoli quadri musicali in un gioco di commenti e battute tra la marionettista, le sue marionette e il loro pubblico (se ne avrà voglia…).

ore 21.15

Teatrodistinto

Il gioco del lupo

ceod magnolia con Daniel Gol e Alessandro Nosotti ideato e diretto da via g. di vittorio 6 Daniel Gol, Laura Marchegiani, Alessandro Nosotti piove di sacco Un insolito principe. Il suo maggiordomo. La sua elegante sala da pranzo. Qui inizia il gioco del lupo. Quanto siamo consapevoli della nostra aggressività, chi sa insegnarci la misura con cui possiamo manifestarla? Proviamo a comprimerla e censurarla, sperando di non vederla mai esplodere? Scegliamo di esasperarla per difenderci e non avere paura? Attraverso il gioco possiamo dare forma alla sua ombra, bussare alla sua porta per conoscerla e scoprire fino a che punto possiamo esprimerla, senza correre il rischio di restare soli. Con originalità drammaturgica e un sottile senso del comico, Teatrodistinto affronta un tema complesso muovendosi nello spazio delicato tra la definizione della norma e l’incontro con la parte aggressiva di cui ogni essere umano è portatore.

ore 18 incontro con la compagnia



Martedì 30 giugno e Giovedì 2 luglio ore 20–20.40– 23–23.40

Roberto Abbiati

Una tazza di mare in tempesta

teatro filarmonico via cardano 4 di Roberto Abbiati piove di sacco con Roberto Abbiati e Matteo Rubagotti su prenotazione

musiche e registrazioni Fabio Besana scenografie costruite nei laboratori di scenotecnica di Armunia

Ogni volta che mi accorgo ad atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me… allora dico che è tempo di mettermi in mare al più presto, questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola. Il mare. Che mare? Il rumore del mare. Cosa ti fa venire in mente il rumore del mare? Il Moby Dick di Melville. Un libro. Tutto il mare in un libro. S’accende qualcosa ogni volta che lo si prende in mano, il libro, e allora poi si comincia a immaginare in grande, balene, velieri, oceani, le cose più esagerate… Una piccola installazione, una piccola performance, per poco pubblico che assista a piccoli oggetti che evochino grandi cose. Tutto rubato da Melville, per pochi minuti. Come se si fosse nella stiva di una baleniera. Tutto qui.


foto ilaria costanzo


Martedì 30 giugno ore 21.15 piazza san francesco via ansedisio 16 piove di sacco

Laura Marinoni

Amore al tempo del colera operita musical per cantattrice e suonatori prima regionale con Laura Marinoni Alessandro Nidi Pianoforte Marco Caronna chitarra e percussioni regia Cristina Pezzoli

L’amore ai tempi del colera è una straordinaria invenzione narrativa del Premio Nobel Gabriel García Márquez, recentemente scomparso. Con una scrittura profonda e leggera, intelligente e ironica, stupendamente evocativa, l’autore colombiano racconta la storia di Florentino e Fermina che si tengono nel cuore da lontano, mentre le loro vite scorrono parallele con le scelte che ne conseguono: marito, amanti, figli, infelicità e abitudine… Ma quello che si era acceso tra loro nella prima giovinezza non si spegnerà con gli anni, e si compirà felicemente dopo un’attesa di durata mitologica. Questa potente epopea romantica diventa materia teatrale grazie a un’inedita Laura Marinoni che recita e canta. La gioia e la saudade del suo canto sprigionano e accompagnano l’intima essenza della storia di un amore che assomiglia a un lungo combattimento, come i rituali di corteggiamento di certi animali in cui amore e lotta si confondono e si mischiano, disegnando un destino. «L’amore ai tempi del colera – scrive Laura Marinoni – è uno tsunami di immagini e di voci. Non si legge. Si mangia si beve si canta si concede come un corpo. Un libro da abbracciare. Per cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese».


foto: riccardo spinello | progetto: 3ndy studio


Mercoledì 1 luglio ore 21.15

Arditodesìo

Torno indietro e uccido il nonno

casone azzurro via san marco, 3 un viaggio a tutta velocità dentro il tempo! vallonga di arzergrande con Roberto Abbiati e Andrea Brunello

regia Leonardo Capuano testo Andrea Brunello con la collaborazione di Roberto Abbiati e Leonardo Capuano scene Roberto Abbiati costumi Patrizia Caggiati luci Marianna Tozzo in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento

Stasera la scienza incontra Aspettando Godot che incontra Sant’Agostino che incontra Einstein al ritmo della musica dei Radiohead! Un Clown Augusto e un Clown Bianco. Una conversazione surreale sul Tempo. «Dove va il tempo che passa?» non è solo una domanda esistenziale e filosofica, ma è una questione di fondamentale importanza per la scienza. Proprio non si sa dove vada il tempo! E da dove viene? Di cosa è fatto? Finirà? Se il tempo è come lo spazio, allora possiamo viaggiare nel tempo? Con che paradossi ci confrontiamo? Che cosa è la Freccia del Tempo? Lo spettacolo vuole stimolare l’interesse attorno alla scienza in modo del tutto nuovo, sviluppando curiosità, meraviglia e un profondo desiderio di capire.



Giovedì 2 luglio ore 21.15 scuderie la gardesana via chiusa 103 sant’angelo di piove di sacco

Compagnia Donati - Olesen

Buonanotte brivido

di Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Kejiser, Giovanni Calò con Giorgio Donati, Jacob Olesen, Ted Keijser regia Giovanni Calò scene e costumi Laura de Josselin de Jong

Nel lontano 1981 un giovane svedese, Jacob Olesen, un giovane olandese, Ted Kejiser, e un giovane italiano, Giorgio Donati, dopo aver frequentato la Scuola Internazionale di Jacques Lecoq a Parigi, si misero insieme unendo professionalità, creatività, gusto della comicità surreale. E ci riuscirono perfettamente. Da allora hanno realizzato numerosi spettacoli che hanno divertito il pubblico di mezzo mondo, partecipando a festival internazionali e a trasmissioni televisive e radiofoniche. Buonanotte brivido è uno dei loro successi, un meccanismo ancora perfetto a più di 25 anni dal debutto, una miscela esplosiva di comicità via etere. Siamo all’ultima puntata di un radiodramma poliziesco, tutti vogliono sapere chi è il pluriomicida ricercatissimo dalla polizia di Wuerstenbach, lo sterminatore delle casalinghe che continua a seminare il panico in città. Il Commissario Blumenfeld e il suo assistente Russó sono sulle tracce dell’assassino: perché sul luogo del delitto ci sono sempre delle orme di fango? Perché accanto alle sue vittime c’è sempre un garofano? Le indagini segnano il passo. Ma una mucca fornisce agli investigatori dati precisi sul ricercato. Dopo aver preso disposizioni dalla sua cartomante personale, con spiegamento di forze il Commissario Blumenfeld stringe finalmente il cerchio intorno al mostro...



Venerdì 3 luglio ore 21.15

Collettivo di Lagunaria Le Galere di Fiandra e di Siria

MudE da mar

casone delle sacche via delle sacche 1 progetto speciale per il festival valle millecampi codevigo con Maria Bergamo voce

Serena Catullo voce Francesco Clera percussioni Giovanni Dell’Olivo voce, chitarra, saz e bouzuki Zoran Maistorovich oud Stefano Ottogalli chitarre Walter Lucherini fisarmonica George Pelidis voce, bouzuki Alvise Seggi contrabbasso, violoncello

Una serata nella Laguna di Venezia per intraprendere un viaggio musicale in una Muda da mar. Così erano chiamate ai tempi della Serenissima le carovane di navi che salpavano dalla città lagunare per percorrere le vie del commercio marittimo lungo le rotte del Mediterraneo. Un racconto che attraversa la tradizione etno-popolare e ha come punto di partenza e di arrivo i brani del Canzoniere popolare veneto, sia in versione filologica sia in chiave di contaminazione con le tradizioni e le sonorità del bacino mediterraneo. Dal Golfo di Venezia si scenderà lungo la dorsale adriatica per incontrare le musiche delle altre porte dell’Oriente, dalle pizziche del Salento alle tamurriate calabre, lambendo i Balcani e giungendo in Grecia con il rebetiko e la musica sefardita, quindi passando il Bosforo per raggiungere Istanbul e poi giù, fino alle coste dell’Africa settentrionale, dove la musica è dominata dall’oud e dai suoi maquam. Raggiunto il centro del Mediterraneo, il viaggio assumerà una dimensione onirica e mitologica, ripercorrendo le tappe del viaggio per antonomasia, l’Odissea, archetipo universale delle umane peregrinazioni. Dall’isola di Ogigia ad Ea, si arriverà ai limiti occidentali delle colonne d’Ercole, dove il rebetiko si trasforma nella musica di contaminazione per eccellenza, il flamenco.



Sabato 4 luglio ore 21.15

Compagnia Abbiati Capuano

Pasticceri

largo cavalieri di con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano vittorio veneto pontelongo Due fratelli gemelli. Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l’altro crede che le bignoline vadano vendute, sennò non si può tirare avanti. Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese: tutto si muove, vola, danza, e la notte si infila dappertutto. Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria? Due fratelli pasticceri che se li vedi abbracciati sembrano un’albicocca. Profumano di dolci e ascoltano la radio: musica, molta musica.



Domenica 5 luglio ore 21.15 idrovora di s. margherita

Teatro delle Albe

Il volo. Ballata dei picchettini prima regionale

via idrovora di Luigi Dadina, Laura Gambi e Tahar Lamri codevigo con Tahar Lamri narrazione Luigi Dadina narrazione Francesco Giampaoli basso e percussioni Diego Pasini basso e percussioni Lanfranco Vicari-Moder rap

È sulle navi che bisogna cercarli, i picchettini. Sulle navi in porto. E bisogna sapere dove cercarli, perché non sono in vista. Il loro lavoro non ha nulla a che fare con l’aria aperta e il salmastro, l’azzurro e lo iodio. Ha a che fare, piuttosto, con il sottosuolo, la claustrofobia, la miniera. Picchettino è una parola che si trova su pochi vocabolari (a parte la declinazione del verbo picchettare), e nemmeno interrogando Internet si trovano risposte esaurienti. Secondo l’INAIL si tratta della qualifica professionale classificata con il numero 709. Così inizia il libro di Rudi Ghedini dedicato alla tragedia della Mecnavi, dove tredici persone persero la vita il tredici marzo 1987 mentre erano al lavoro nel porto di Ravenna. Monsignor Ersilio Tonini nell’omelia pronunciata durante quei funerali così descrisse quel lavoro: «...l’umiliazione spaventosa, la disumana umiliazione. Un ragazzo di diciassette, diciotto anni che è costretto a passare dieci ore in cunicoli dove… posso dirla la parola? non vorrei scandalizzare… dove possono camminare i topi! Uomini e topi! Parola dura, detta da un Vescovo dall’altare: eppure deve essere detta, perché mai gli uomini possano essere ridotti a topi!»


SCENE DI PAGLIA | TEMPO AL TEMPO FESTIVAL DEI CASONI E DELLE ACQUE INGRESSO GRATUITO Ero, Càmbiale, Varietà Prestige, Il gioco del lupo, Amore ai tempi del colera, Torno indietro e uccido il nonno, Pasticceri, Il volo

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE Un piccolo principe, Una tazza di mare in tempesta

INGRESSO 5 EURO La volontà, Buonanotte brivido, Mude da mar

INGRESSO 10 EURO Scritti corsari

ABBONAMENTO 4 spettacoli 20 euro

PREVENDITE Bacino Turistico della Saccisica Municipio di Piove di Sacco, Piazza Matteotti 4 martedì e giovedì ore 15–18.45 mercoledì e sabato ore 9–12.30

INFORMAZIONI T. 324 6980644 – 049 9709331 – 049 9709319 www.scenedipaglia.net facebook.com/scene.dipaglia twitter.com/scenedipaglia

In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno in locali al coperto. Per conoscere i luoghi contattare il servizio informazioni.


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