Portfolio

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Graphic design, Editorial design, Web design and Branding.

Matteo Vajra

Matteo Vajra

2020-2021 www.matteo-vajra.webflow.io

matteovajra07@gmail.com +39 3453369622 https://matteo-vajra.webflow.io/

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Presentazione

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Keyword collage project.

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Street Art Magazine.

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Metodologia della progettazione.

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Occhio che scotta!

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Toret

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Alfabeto torvato

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Spin Can

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Sito web

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Ciao a tutti, sono Matteo, ho 23 anni e sono un grafico. I miei studi sono iniziati frequentando l’indirizzo grafico presso l’Istituto Velso Mucci, dopo aver conseguito il diploma ho lavorato in una piccola tipografia come grafico impaginatore. Oggi sono un laureando dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e cerco sempre di imparare il più possibile su tutto ciò che circonda il mondo della grafica e del design.

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Amo la grafica in tutte le sue sfaccettature ma, più nello specifico, preferisco lavorare con la grafica editoriale e la grafica web. All’interno dei miei lavori uso una grafica minimale e pulita che aiuti a restituire un visual pulito ed ordinato. nella mia concezione un lavoro grafico fatto a regola d’arte deve essere pulito, fresco e il più organizzato possibile in modo da esprimere con chiarezza tutti i punti al suo interno.

Design Editoriale Brending Web Design Illustrazione Fotografia

Ho passato 5 anni a studiare graphic design, e ora sono un laureando in Progettazione Artistica per l’Impresa all’Accademia di Belle Arti di Torino, durante i miei studi ho anche affrontato varie esperienze lavorative che hanno aiutato il mio percorso di apprendimento e maturazione.

I.I.S. Velso Mucci, Bra 2013-2018 Diploma Grafico.

Photoshop

75%

Illuustrator

90%

Indesign

90%

Lightroom

75%

Blender

40%

Accademia Alberitina delle Belle Artri, Torino 2018-2022 Progettazione Artistica per l’Impresa

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Progetto numero 1

Keyword collage project. Descrizione del progetto: Realizzare un collage artistico che possa essere usato come copertina di un vinile, di una rivista o di un CD.Studiare di conseguenza una grafica inerente al tema. Ho ricreato questo collage concentrandomi sull’anima dell’artista, scegliendo specificamente di creare una grafica caricaturale per catturare immediatamente l’attenzione dell’eventuale acquirente del prodotto. Partendo dalle tre parole chiave cover, fotografia e font ho voluto ricreare un collage che componesse la grafica del vinile di questo artista. Attraverso questi elementi ho cercato di ricreare una grafica che fosse nello stile dell’artista senza esagerare con l’uso delle fotografie ma cercando di creare una composizione equilibrata. Ho usato colori vivaci per dare uno spirito giocoso al progetto. Questa dimensione divertente possiamo anche riscontrarla nell’ingrandimento della testa, che diventa il soggetto del visual.

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Progetto numero 2

Street Art Magazine. Descrizione del progetto: Progettare una rivista o un libro, sul tema dell’arte scegliendo una corrente specifica e creando un possibile contesto. Ho creato una rivista che cerca di offrire un layout fresco e giovanile. La scelta della street art deriva da una passione personale per questa particolare forma d’arte. Street Art Magazine è una rivista sulle generazioni e per le generazioni. Sui rappresentanti delle generazioni X, Y, Z, che sono legati al design grafico in un certo modo. Abbiamo intervistato e chiesto cosa unisce le persone di diverse generazioni, come differiscono, quali punti di vista sono condivisi e in che modo sono assolutamente diversi. Tutte le persone sono diverse, così come le opinioni su certe cose. L’intera rivista è strutturata in vari stili grafici tra cui il punk e il minimalismo, il modernismo e la pop art, e presto. La rivista presenta interviste a coppie con una differenza d’età e rivela la differenza nelle relazioni delle persone della stessa età con i rappresentanti delle generazioni X, Y, Z, come si riflette nella vita personale e ciò che i rappresentanti delle diverse generazioni possono insegnarsi a vicenda.Lo scopo del progetto è quello di mostrare le peculiarità delle diverse generazioni e di trovare modi per la loro comprensione reciproca.

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Copertina

Indice

Pagina con testo e Immagine www.matteo-vajra.webflow.io

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Progetto numero 3

Metodologia della progettazione. Descrizione del progetto: Dopo aver frequentato il corso accademico, il candidato crei un impaginato editoriale che comprenda gli argomenti trattati durante gli incontri. Il lavoro è iniziato prendendo appunti durante gli incontri iniziando a pensare in modo concreto a quella che sarebbe stata l’idea del lavoro finale. Partendo già con un idea ben precisa di quello che sarebbe stato il lavoro finito ricreare il layout dell’impaginato è stato semplice e rapido. Il corso mostra agli studenti tutti gli aspetti della composizione di un progetto e guida lo studente attraverso l’intero processo creativo, dalle fasi preliminari di analisi e ideazione fino ai problemi relativi alla realizzazione delle forme. A tal fine, gli studenti studieranno gli strumenti di rappresentazione artistica e tecnica, i principi e gli aspetti compositivi, strutturali e tecnologico-costruttivi necessari alla generazione di spazi e oggetti. Si evidenzierà come fine ultimo del progetto l’opera compiuta e il suo materiale e immateriale e simbolico e che come sintesi di spazio, forma, materia e luce e dei significati e dei valori attribuiti o riconosciuti ad essa, o dei valori attribuiti. Il tema del design come sistema complesso, non sistema strutturato, non strutturato all’interno di un unico campo di conoscenza ma come area di congiunzione di esperienze e conoscenze multiple.

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Progetto numero 4

Occhio che scotta! Descrizione del progetto: Illustrazione proposta come grafica e logo di un podcast che sta per essere lanciato. In accordo con i tre creatori del podcast “Occhio che scotta” ho prodotto un’illustrazione che andava incontro ai loro gusti utilizzando uno stile che potesse dare una caratterizzazione a questo logo.

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Variante colore accettata

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Variante colore non accettata

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Progetto numero 5

Toret Per la realizzazione della nostra installazione multimediale abbiamo preso in considerazione la città di Torino come fonte di ispirazione e abbiamo trovato nel Toret, in quanto sua iconica figura, il soggetto giusto per poterla rappresentare. Siamo partiti dall’idea di far vedere con occhi diversi ciò che può risultare un elemento ordinario nella vita dei Torinesi. L’uso della prospettiva permette agli spettatori di percepire un’illusoria presenza di una delle infinite interpretazioni che il Toret è in grado di suscitare. Ed è proprio questo il fine a cui si sta puntando, una propria interpretazione di un simbolo che per Torino ha una storia. È grazie all’interazione con esso che il pubblico può dare vita alle più svariate idee e riflessioni, opinioni e contrasti che interagendo gli uni con gli altri riescano a trasmettere un messaggio. Dopo aver capito le nostre intenzioni abbiamo creato la nostra interpretazione dell’animale e animato il modello con Blender inserendolo all’interno di una stanza bianca ed essenziale, adornata solo da led e da un sottile strato d’acqua, in mondo da richiamare i TORET. L’animale quindi ha voglia di uscire allo scopreto dimostrando di indentificarsi non solo come una fontana, ma come espressione dell’animo torinese.

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La durata breve del video permette di essere proiettato come una sorta di “easteregg” progettata sia per abitanti che turisti, con la possibilità di integrarsi anche tra le proiezioni dei numerosi spot che la città di Torino offre ogni giorno.

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Progetto numero 6

Alfabeto torvato « La “passeggiata grafica”, il desiderio di affinare la capacità di vedere, di catturare e di trovare significati nuovi alla forme che ci circondano; l’interesse di scoprire quantità di scrittura involontaria a cui appassionarsi: da queste premesse è nata l’idea di un’attività di base da proporre.Girare per la città, con l’atteggiamento da flâneur e l’intento di annotare tutti quei segni e quelle forme che, col nostro riconoscimento, emergono come elementi di un involontario alfabeto. La macchina fotografica per catturare forme significative e lettere nascoste negli oggetti con cui veniamo in contatto nella vita di tutti i giorni e nell’abituale ambiente urbano.Ci si accorge che la scrittura è ovunque e che a seconda della forma e del disegno della singola lettera con cui si presenta, noi siamo istintivamente portati a dare significati diversi. La scrittura è sempre immagine. Ci concentriamo allora, per farla emergere, solo su quelle immagini di lettere a cui non fac ciamo caso. Sono così ben nascoste nelle cose proprio perché le abbiamo davanti agli occhi continuamente. Si nascondono ovunque: nelle pavimentazioni, nell’arredo urbano, negli oggetti di uso comune, nei fanali delle macchine, nelle antenne sui tetti… Cerchiamo la percezione di una lettera dell’alfabeto in qualcosa di esistente che non sia già intenzionalmente una lettera, per cui non valgono insegne o scritte tipografiche.Girovagando per la città non è difficile catturare interi alfabeti composti con le fotografie degli oggetti più svariati. L’esercizio può continuare con la decisione di raccoglierle e catalogarle per similitudine stilistica, fino a costruire delle famiglie di caratteri ben distinte. Oppure cercando quello specifico carattere che ci informa sulla città che stiamo visitando, che ha le forme e i segni appropriati per raccontarci qualcosa della personalità dell’ambiente in cui abbiamo svolto l’indagine. Ne escono fantastici esempi di alfabeti urbani che contengono inaspettati elementi d’identità e di differenziazione tra una città e l’altra (…) » Giovanna Vitale, Prima del progetto – Visual Design e Basic Approach, Lupetti Editore, Milano, 2009

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Progetto numero 7

Spin Can INTENZIONI DEL PROGETTO:

ESIGENZE, SCENARIO DI RIFERIMENTO:

Progetti di redesign della lattina di alluminio: portare piccole innovazioni alla tipologia consolidata della lattina mantenendo il riferimento all’archetipo e quindi anche a precise tecniche produttive. L’intenzione è di lavorare sugli aspetti primari della superficie, texture di senso, piccole modifiche o eventuali innovazioni: si potrebbe richiudere?

Nella fase di progettazione ci siamo concentrati sul conferire al nostro prodotto un design che potesse essere riconoscibile e che andasse a presentare una soluzione a quello che è il problema della ergonomicità della lattina e del suo riciclo. Lo scenario di riferimento a cui ci siamo dedicati è quindi quello della popolazione globale, in modo da poter sensibilizzare così il maggior numero di persone.

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VISTA FRONTALE

VISTA DALL’ALTO

VISTA DAL BAS

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LE MISURE SONO RIPORTATE IN CENTIMETRI. 15.1

8.7

SCALA 1:2

0/ 1.2

0.1

1.9

17

PARTICOLARE B

15.1

0.1

92° 0/ 8.7

85°

PARTICOLARE B

VISTA DALL’ALTO

VISTA DAL BASSO 0/ 1.2 0/ 3.3 92°

85°

VISTA DALL’ALTO

VISTA DAL BASSO 0/ 1.2 0/ 3.3

0/ 8.7

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Progetto numero 7

Spin Can

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PRESTAZIONI RICHIESTE: Come gruppo i principali problemi da risolvere che ci siamo posti sono stati la riciclabilità e la collassabilità del corpo della lattina di alluminio. Dopo vari esperimenti siamo giunti alla conclusione che Il metodo più congeniale alla nostra idea di progetto sia quella di effettuare un accartocciamento della lattina in due fasi, la prima consiste nella torsione del corpo di alluminio per poi passare ad uno schiacciamento classico. Il movimento di torsione della lattina stessa è facilitato dalla sua forma.

DESCRIZIONE FINALE DEL PROGETTO OTTENUTO: La forma finale che abbiamo ottenuto offre vari vantaggi tra cui un’agevolazione nella presa accordata ad una maggiore ottimizzazione degli spazi. Le texture in rilievo sono state prese in considerazione sia come dettaglio estetico che come garanzia di una tenuta più salda.

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Rendering.

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La decisione di creare un portfolio personale è nata dalla necessità di avere una propria pagina sul web in modo da poter pormettere a chiunque di vedere quelli che sono i miei lavori e potermi contattare per possibili collaborazioni. Ho deciso di utilizzare Webflow per il mio progetto perchè la trovo una piattaforma completissima e molto intuitiva in tutte le sue sezioni. Ho iniziato utilizzato un Clonable templets per poi aggiungere sezioni e modificarne altre, ne è un esempio la Home del website che presenta una sezione iniziale a cui ho aggiunto un trigger in cui ho ricreato delle animazioni che permettono al caricamento diella pagina di essere graduale tramite un gioco di transparenze e movimenti. In seguito ho continuato a modificare il template in modo da renderlo il più vicino possibile a quella che è la mia idea di design. Il sito è composto da 3 pagine principali, Home, About e Contact a cui si aggiungono 4 pagine secondarie in cui vengono presentati i miei lavori. ho aggiunto in fine delle transizioni che permettono al sito di essere più godibile a livello estetico. Prima di iniziare a lavorare sul design di questo website mi sono proposto come obbiettivo quello di ricreare un layout semplice e dall’estetica minimal pur cercando di inserire tutte le informazioni necessarie.

Web Portfolio

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Progetto numero 8

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Grazie per la visione

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