Ciao Lorenzo! In queste occasioni c’è poco o nulla di istituzionale o formale; c’è solo un gran desiderio di trovare le parole più giuste ed efficaci per dare forma a quelli che sono i pensieri che ti attraversano la mente ed i sentimenti che ti nascono dal profondo del cuore. “Aprire” il nostro Arione con un ricordo di Lorenzo Lucianer è per me un grande onore, ma è anche motivo di grande tristezza; un momento nel quale ciò che si era appena appena affievolito – il dolore per la sua morte – diventa nuovamente acuto come quella mattina in cui ho ricevuto la notizia della sua scomparsa. Per me Lorenzo, prima ancora che un eccellente professionista ed un cronista di prim’ordine, era una gran bella persona. Un uomo che, per molti versi, consideravo da sempre il più simile e vicino a Daniele ed al suo modo di intendere l’impegno civile ed amministrativo. Quello che, tra di noi, forse l’aveva capito meglio e compreso davvero; quello che – ne sono certa – custodendone nella mente e nel cuore il testamento ne era il suo più vero interprete. Per capire la grandezza dell’uomo e del giornalista – e lo possiamo fare davvero tutti – basta semplicemente ricordare il suo viso, la sua voce, i suoi lineamenti e il suo sorriso nel momento in cui era impegnato come telecronista in occasione di un evento olimpico, piuttosto che come conduttore di un TG o come moderatore di un evento che interessava unicamente Aldeno. Bene, se ci si pensa, questi erano gli stessi indifferentemente dall’occasione. Non è un fatto comune; più facile è lasciarsi trasportare dal contesto o dall’importanza dell’evento che, indipendentemente dalla tua volontà, ti porta al centro dell’attenzione. Difficile è mantenere la stessa lucidità o, banalmente, lo stesso timbro di voce di fronte a milioni di persone all’ascolto così come di fronte a qualche decina di compaesani.
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Riesce in questo solamente chi possiede grandissima professionalità ed una concezione veramente alta e nobile rispetto a ciò che rappresenta il lavoro del cronista; ovvero di colui il quale deve raccontare i fatti e verificarne la veridicità magari col solo utilizzo della parola e, come nel caso di Lorenzo, della scrittura. E questa sua grande professionalità, unita ad un attaccamento profondo alla sua terra d’origine e ad una conoscenza veramente puntuale della storia, delle tradizioni e della cultura aldenese, è stata la vera stella polare alla quale per oltre un decennio abbiamo guardato e ci siamo ispirati per svolgere al meglio il nostro compito nella redazione dell’Arione. Grazie Lorenzo. Grazie per averci trasmesso il vero valore della narrazione e della memoria. Alida Cramerottti
Lorenzo ci ha lasciati. Per un omaggio a una persona scomparsa non possiamo purtroppo fare altro che averla nel nostro pensiero. Le mie parole, poche ma che vengono dal cuore, sono proprio per ricordarlo, soprattutto per ricordare il legame profondo che lui aveva con la comunità di Aldeno e che mi sembra un valore importante per tutti. Lorenzo coglieva ogni occasione per mostrare quanto fosse intenso il suo rapporto col paese dove era nato. Questo periodico era di sicuro lo strumento privilegiato, ma era stato partecipe in molte altre occasioni alla vita paesana. Ho riletto in questi giorni alcuni suoi articoli scritti su questo giornale ritrovando la sua bravura, il suo linguaggio ricco, a volte ricercato, ma trovando anche un grande affetto per gli aldeneri che a suo tempo non avevo colto abbastanza. Raccontava sempre storie di persone, di famiglie, di luoghi, di aziende con grande capacità narrativa ma anche con un attaccamento emotivo che oggi mi fa particolarmente effetto. Mi piace ricordare anche la sua serietà nel lavoro. Sempre preciso e puntuale nell’attività che svolgeva senza risparmiare tempo e impegno. E voglio anche richiamare alla memoria la sua capacità di essere attento nel rapporto con chi lavorava con lui. Nei pochi anni che io sono stata con Lorenzo nella redazione dell’Arione l’ho sempre trovato corretto e disponibile ad ascoltare e valorizzare tutti i collaboratori. Credo di interpretare il desiderio di tante persone del paese nel ringraziarlo. Grazie Lorenzo. La tua cugina e lettrice Ancilla Dominici
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Un cacciatore di dettagli
La prima volta che entrai in redazione a l’Arione
di Mattia Maistri
mi scrutò a lungo dall’altra parte del tavolo. Io lo seguivo nella gestione della redazione per capire come si muovesse un giornalista e quale fosse il compito di un direttore. Innanzi tutto notai che evitava di monopolizzare la discussione e permetteva che i redattori parlassero a ruota libera, lanciassero idee, si perdessero nei ricordi. Sembrava sempre immerso nei suoi pensieri fino a quando, in pochi secondi, riusciva a fare sintesi e a chiosare tutti i discorsi aperti. Confesso che rimasi sorpreso da questa sua capacità. Sorpresa che però durò solo la prima volta, perché quel dono di cogliere la sintesi in mezzo ai mille rivoli di una discussione un po’ destrutturata era cristallino. Era il suo modo di fare giornalismo. Così come era suo, tipicamente suo, lo sguardo indagatore, con le labbra che si univano sottili a formare un sorriso quasi irriverente, i polpastrelli uniti all’altezza del mento e gli occhi decisi a non perdersi nulla. Era senza dubbio lo sguardo del curioso, di chi si nutre delle storie altrui e sente un bisogno fisiologico di catturare istanti, gesti, dettagli.
Fece così anche con me, quella prima volta. Quando me ne accorsi decisi di ingaggiare con lui una sorta di sfida, schermandomi dietro un mutismo ingenuo, senza che le luci di scena potessero mai inquadrarmi. Finché non mi mise alla prova. Due battute sui ricordi di gioventù con mio padre, una domanda buttata lì con noncuranza sui miei studi e in breve mi ritrovai a raccontare chi ero, a svuotare la cesta dei dettagli, dei “miei” dettagli. E puntuale comparve il sorriso irriverente, compiaciuto. Mi aveva “agganciato”. Solo ripensando con immensa nostalgia a quell’episodio capisco perché nella vita avesse deciso di fare il giornalista. Forse sarebbe stato anche un otti-
Lezione di storia locale alle scuole medie.
Lorenzo, con la redazione de L’Arione, nel 2005.
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mo investigatore, uno di quelli che, anche se hai giurato di rimanere zitto, ti fanno parlare, quasi fosse l’azione più ovvia. I dettagli non erano mai banali per lui e questo gli ha permesso di raccontare storie, anche sulla pagine de l’Arione. Quando, al termine del numero, potevo leggere i suoi articoli, ero colto inevitabilmente da un sentimento contrastante, tra la stima e l’invidia. Le pagine di appunti si ricombinavano in vicende e volti a cui era in grado di dare uno spessore tridimensionale. O meglio, vero. Per questo Lorenzo non era solo il direttore. Era, prima di tutto, un maestro di indagine e narrazione. Non c’era occasione in cui mancasse di tratteggiare la scena sulla quale i più disparati personaggi prendevano vita e non c’era occasione in cui io mancassi di ascoltare. Che si trattasse dei ricordi delle olimpiadi vissute da cronista o dei primi passi mossi all’interno di una redazione. Tanto fu l’onore, quindi, nel momento in cui richiese che gli facessi da vice ne l’Arione. Un po’ di lavoro “sporco” a leggere e correggere e poi, soprattutto, le ore trascorse ad impaginare e magari a sottilizzare sulla lunghezza delle didascalie. Persino una cocciuta discussione sul genere grammaticale di “fine settimana”: al femminile per lui purista della lingua italiana, al maschile per me figlio imbastardito dell’anglo-italiano. Devo molto a Lorenzo. Gli devo anche l’onestà intellettuale di non aver mai messo in discussione la
fiducia in me, nemmeno dopo un articolo sui patrimoni finanziari della curia apparso su Questotrentino, che – lo so – non gli fece piacere come cattolico, ma di cui non negò il valore giornalistico. Devo molto ad un professionista che è stato anche maestro di narrazione ed esempio di autorevolezza. E che è stato pure un attento lettore dei romanzi di Tersite Rossi. Ma a questo punto le parole restano nella mano, sopraffatte dall’emozione. E allora torno a vederlo a caccia di dettagli, con le mani appoggiate al mento, mentre gli spunta quel sorriso irriverente di chi sa già che saranno proprio i dettagli a fare la storia. Non li perderai mai, Lorenzo, quei dettagli. E non perderai nemmeno quel sorriso. Ovunque ti trovi.
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NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 16 - N. 30 - Dicembre 2012
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Presidente: Alida Cramerotti (Assessore alla Cultura) Direttore responsabile: Mattia Frizzera Comitato di Redazione: Angela Baldo Lucio Bernardi Maurizio Cadonna Cristina Cont Samuele Cont Anna Forti Mattia Maistri Danilo Micheletti Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comune.aldeno.tn.it Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 6 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 aldeno@biblio.infotn.it Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE - Ag. di pubblicità Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl Foto: Remo Mosna
Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo Attualità
Crm, a scuola a piedi, Oratorio: noi ci siamo di Paolo Bisesti Da qua se ne vanno tutti! di Angela Baldo AldenoCasa in attesa per l’area ex SOA di Mattia Frizzera
Storia
SOA: 50 anni di mele ad Aldeno di Enzo Dolzan La “Saga dei 40” di don Valerio Bottura
Economia
Nuovi spazi per la famiglia Cooperativa di Cristina Cont Vini BIO per la Cantina Aldeno di Walter Webber MondoMerlot: 52% di visitatori da fuori provincia di D. Dallago
Aquerelli
Me zio Gino di Giovanni Mosna
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Scuola
Nuovo Governo per il comprensivo Aldeno-Mattarello di M.C. 25
Personaggi
Una vita in prospettiva di Mattia Maistri Anffas, dal curare al prendersi cura di Mattia Frizzera Panamericana 2012 di Lucio Bernardi
Società
Aldeno a quota 3066 di Danilo Micheletti In vino veritas. Ed il resto? di don Daniele Morandini “Altroke”: attività educative al di fuori della scuola di P. Luchi
L’angolo della poesia
Cento soffi di Fernanda Beozzo (FeBe)
Sport
A Pesaro ai campionati nazionali di ginnastica di L. Paternuosto 3mila spettatori per le finali nazionali giovanili di Germana Baldo
Associazioni
Stagione teatrale tra risate e riflessione di Lara Coser In 141 di corsa da Aldeno a Garniga Terme di Gino Bridi Con il riuso uno stile di vita più sobrio di Alma Osler Solidarietà con la Bielorussia da 15 anni di Mauro Cont La Banda di Aldeno con Miguel Etchegoncelay di Gloria Bernardi 80 donatori nel 2000, 214 nel 2012 di Alberto Baldo GMT, ricerca storica e modellismo di G. Lorusso e F. Chistè
Giunta e consiglio Aldeno Insieme Aldeno per il Futuro Lega Nord
Amministrazione
Orti sociali e parcheggi per camper e roulotte di Oscar Beozzo Cacofonie estive
Dal Municipio Foto copertina: Il campanile di Aldeno in veste natalizia.
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Le scelte dell’Amministrazione
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Il saluto del
Sindaco
Cari concittadini e concittadine, non è proprio un Natale dei migliori quello che ci apprestiamo a vivere. So che molti nella nostra comunità sentono il peso della crisi economica che ci sta attanagliando da più di un anno e che sembra ancora lontana da una soluzione. E forse, più che la condizione attuale, è la mancanza di prospettive concrete e immediate ad opprimerci. È un momento difficile in cui ad esprimere pensieri ottimistici si rischia di essere scambiati per superficiali. Eppure io ci credo, credo che possiamo farcela e che ce la faremo. È un ottimismo ragionato, non frutto di speranze campate in aria o di attese miracolistiche, un ottimismo che chiama al potenziamento massimo delle nostre facoltà, delle nostre intelligenze, delle nostre volontà. Dobbiamo saper vedere in questa crisi, accanto agli aspetti dolorosi, anche un’opportunità di cambiamento, di una necessaria trasformazione della nostra società, dobbiamo impegnarci tutti nella realizzazione di un nuovo modello di sviluppo capace di tenere insieme i valori nei quali crediamo; di saper coniugare la crescita con la sostenibilità e a livello sociale con la giustizia e la solidarietà. Non è un compito facile, ma le nostre comunità in passato hanno mostrato di saper superare anche ostacoli maggiori. Il Comune di Aldeno è attrezzato per riuscire in questo compito difficile. Negli anni scorsi abbiamo investito molto pensando di costruire un posto dove sia bello vivere, dove ci siano servizi e oppor-
tunità. Fra pochi mesi sarà consegnata alla comunità la co-residenza di via Roma e si apriranno i cantieri per realizzare il nuovo ostello e la nuova palestra presso il centro sportivo, oltre alla nuova viabilità del polo scolastico. Non si tratta soltanto di edifici, ma di progetti sociali nei quali tutta la comunità è chiamata ad impegnarsi e so che Aldeno risponderà, come ha sempre risposto, in modo attivo e positivo. Certo, visti i tempi, non tutto sarà immediato ma in questi mesi il nostro impegno per accelerare le pratiche è raddoppiato. In chiusura del mio intervento vorrei spendere alcune righe per salutare e ringraziare Lorenzo Lucianer. Gli dobbiamo molto, non solo questo giornale ma l’intera comunità di Aldeno perdendo Lorenzo ha perso molto. Lorenzo aveva un grande amore per il suo paese, era sempre pronto a dare il suo contributo di intelligenza e di professionalità ogni volta che si presentava l’occasione. Non c’è stata manifestazione o evento importante nell’ultimo ventennio che non sia stata sottolineata dalla sua presenza, dal suo modo così personale e intenso di fare il suo lavoro. Un grande amore per Aldeno e per la sua gente; se rileggerete alcuni degli articoli scritti per l’Arione, le interviste, le storie dei personaggi della nostra comunità, avrete anche voi, come è successo a me, la sensazione precisa dei regali che Lorenzo ci ha fatto. Grazie. Non mi rimane che inviare a tutti i migliori auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo.
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Crm, a scuola a piedi, Oratorio: noi ci siamo
di Paolo Bisesti
I cittadini di Aldeno, Cimone, Garniga portando i rifiuti ai Centri di raccolta materiali partecipano all’iniziativa “Noi ci siamo 2012”, aiutando la ricostruzione delle zone terremotate di Emilia, Lombardia e Veneto. L’aiuto viene anche da altri comportamenti virtuosi dei giovani: andare a piedi a scuola e partecipare ad attività oratoriali.
A sei mesi di distanza dal ter-
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ribile sisma che ha sconvolto paesi e città del nord Italia, il Comune di Aldeno, in collaborazione con i Comuni di Cimone e Garniga Terme, ha dato vita all’iniziativa “Noi ci siamo 2012”. Il nobile scopo di aiutare le popolazioni delle zone di Emilia,
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Lombardia e Veneto, colpite dal terremoto del maggio scorso, è stato tradotto in una campagna di solidarietà sociale in grado di avvicinare alla naturale volontà solidaristica della cittadinanza dei nostri tre Comuni, la promozione di comportamenti di attenzione alla sostenibilità ambientale. Certamente si tratta di un impegno importante e complesso, un impegno che vuole unire e coinvolgere, cittadini e amministrazioni, con l’obiettivo di raggiungere importanti traguardi nella difesa di ambiente e territorio, che nel nostro piccolo può assumere diversi significati: siano essi una maggiore attenzione nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani, o la tutela del territorio agricolo che ci circonda. Entrando nello specifico, “Noi ci siamo” riprende e amplia il meccanismo sperimentato con successo due anni fa quando con la campagna “Il mio impegno per l’Abruzzo” le amministrazioni dei Comuni di Aldeno, Cimone e Garniga Terme raccolsero 26.800,00 euro che contribuirono alla costruzione di un asilo nido a Paganica
in provincia de l’Aquila. Ora, quell’ impegno di cui prima parlavamo trova attuazione nel conferimento presso il Centro Raccolta Materiali delle diverse tipologie di rifiuto prodotte che, in relazione al peso-volume degli stessi, permetterà la consegna di “punti-mattoncini” utili al completamento di una cartolina che simbolicamente rappresenta il concreto sostegno delle nostre Amministrazioni alla realizzazione di un progetto di aiuto alle popolazioni terremotate. Particolare attenzione è stata rivolta al coinvolgimento dei bambini frequentanti le nostre scuole elementari, con l’obiettivo di promuovere comportamenti ambientali sostenibili attraverso un’attività ludica e nello stesso tempo didattica. I bambini che si recheranno a piedi a scuola, contribuiranno così a ricostruire attraverso simpatici “mattoncini adesivi” già ribattezzati “stickers” un piccolo e immaginario borgo distrutto dal terremoto. Lo scopo è quello di ricostruire la normalità attraverso l’impegno di tutti, promuovendo
“Roby e Mary per l’Emilia”, il puzzle che gli alunni delle elementari dovranno ricostruire.
potrà completare così una propria cartolina che impegnerà, seguendo il modello delle iniziative rivolte alla scuola e alla cittadinanza, le nostre Amministrazioni comunali a devolvere una cifra base di 25 euro, contribuendo così nel suo piccolo, a rendere possibile la realizzazione di un progetto di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Dire “Noi ci siamo”, significa cogliere l’incredibile occasione che questo progetto ci offre, promuovendo un educazione alla cittadinanza dalla duplice valenza: da un lato più propriamente ambientale, incentivando l’impegno come cittadini nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani e, dall’altro lato, più propriamente sociale e di solidarietà, con la realizzazione di un intervento a favore delle popolazioni colpite dal terribile terremoto del maggio scorso nelle zone dell’Emilia, del Veneto e della Lombardia. I nostri piccoli sforzi, siano essi
fatti per collezionare i punti premio presso il Centro Raccolta Materiali, il frutto dell’impegno degli alunni coinvolti nei percorsi pedonali per raggiungere la scuola o la costanza e la frequenza dei nostri ragazzi all’attività dell’oratorio, devono farci maturare quell’orgoglio di chi sa che quel piccolo gesto, impegno, “buon comportamento” rappresenta non solo la dimostrazione di una cittadinanza consapevole e partecipativa, ma un vero e proprio aiuto a ricostruire occasioni di normalità che il terremoto della scorsa primavera ha distrutto. Questo collegamento vuole far crescere nei cittadini e in particolare nelle nuove generazioni la consapevolezza che ogni iniziativa virtuosa di tipo ambientale ha un ritorno in termini di benessere e vivibilità del territorio e quindi anche finalità sociali. Il bene per l’ambiente si ottiene infatti attraverso la collaborazione di tutti nel rispetto del vivere civile.
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nel contempo lo spirito ed il lavoro di gruppo. Il singolo poster così completato da ogni classe, avrà la finalità di sottoscrivere una donazione pari a 100,00 euro in aiuto delle popolazioni terremotate. Ogni piccolo mattoncino, diventa così idealmente la rappresentazione di un impegno che coinvolge quotidianamente i nostri piccoli studenti, attraverso un sistema che vuole allo stesso tempo educare e promuovere una maggior attenzione al prossimo. L’attenzione verso il coinvolgimento delle nuove generazioni vuole essere, come abbiamo visto, una delle caratteristiche principali del progetto. La volontà di sensibilizzare bambini e ragazzi delle nostre comunità alla solidarietà e beneficienza in favore delle popolazioni duramente colpite da un evento distruttivo come quello dello scorso maggio, assume la forma di una educazione all’impegno e alla consapevolezza, che trova compimento proprio nella realizzazione delle singole attività specifiche del progetto, vere e proprie occasioni e strumenti di crescita. In tal senso assume ancor più valore l’attivo coinvolgimento della Parrocchia e nello specifico delle attività dell’oratorio. Secondo un semplice ma efficace meccanismo, si vuole valorizzare la costanza e la partecipazione ai progetti ludico-ricreativi portati avanti dagli animatori, premiando con un simbolico bollino-presenza l’impegno e la frequenza dei giovani partecipanti. Ogni bambino e ragazzo
Da qua
se ne vanno tutti! di Angela Baldo
Bruxelles. Giovani, laureati e disoccupati. Nuove storie di emigrazione di giovani italiani all’estero in cerca di lavoro, fortuna, o a volte qualsiasi cosa che non siano l’inedia e frustrazione italiane.
Luisa, 26 anni, bolognese.
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Laurea magistrale in Scienze pedagogiche, all’Università di Bologna, nel 2011. 110/110 e lode. Ha sempre lavorato per mantenersi agli studi, facendo i lavori più diversi. Dopo la laurea cerca lavoro nel suo settore nella città che l’ha accolta al mondo, cresciuta e nutrita corpo e mente. Riesce a trovare solo qualche collaborazione occasionale, talvolta gratis, talvolta pagata, ma che da sola non le permette di mantenersi e quindi continua a fare “lavoretti”. Parla col suo ragazzo delle sue frustrazioni quotidiane. Giorgio è un laureando in Cooperazione e sviluppo internazionale con una tesi di ricerca sull’occupazione giovanile e i sindacati in Namibia, che si è autofinanziato facendo il pittore. Si rendono conto che l’Italia
Tramonto a Bruxelles.
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del 2012 ha poco da offrire che non sia gratis e precario e, essendo due ex-Erasmus soddisfatti, progettano un’altra esperienza all’estero, insieme stavolta: decidono di investire i risparmi e le speranze che restano nella cauzione per un appartamento a Bruxelles, la capitale d’Europa. Luisa apre la pista, Giorgio la raggiunge qualche mese più tardi. Non hanno nessuna garanzia, pochi soldi, una stanza da ammobiliare coi mobili che recuperano per strada il venerdì o al mercatino delle pulci. Luisa comincia a lavorare come baby-sitter, fare l’insegnante di sostegno in una scuola europea (le scuole multinazionali e multilingue frequentate dai figli di coloro che lavorano per le istituzioni europee) e dare lezioni di italiano. Tutti questi lavori, precari ed in
nero, per il momento le permettono di sopravvivere a Bruxelles mentre cerca qualcosa di meglio. Giorgio arriva mentre finisce di scrivere la tesi e comincia a fare il cameriere a chiamata in un ristorante italiano. Entrambi alla ricerca di qualcosa di meglio. Viviana, 25 anni. Laurea magistrale alla prestigiosa SOAS (School of African and Oriental Studies) di Londra, preceduta da una laurea triennale in Francia e da diverse esperienze all’estero. Un curriculum accademico notevole e nonostante questo è a Bruxelles, disoccupata, a mandare application (curriculum vitae e una lettera motivazionale/di presentazione) come tutti i comuni laureati mortali. Alla ricerca di qualcosa. Luana, 26 anni, romana. Laurea triennale al politecnico e magistrale in ingegneria ambientale a Trento con indirizzo per i paesi in via di sviluppo, tesi all’estero, lode. Sa che Trento in questo momento ha poco da offrire, Roma ancora meno. Col suo ragazzo, anch’egli laureato disoccupato, decide di partire per Bruxelles: pochi rispar-
Giulio, 28 anni, da Terracina (Latina). Diploma di liceo scientifico, un percorso universitario tortuoso interrotto per difficoltà economiche. Alle spalle lavori precari, il meglio che riesce a trovare nella sua città. Non gli basta, cerca una svolta, vuole di più. È curioso, è alla ricerca: un lavoro, una lingua nuova, un’esperienza di vita all’estero. Decide di investire i risparmi dell’ultima stagione come cameriere (quelli che gli rimangono dopo che il suo datore di lavoro gli ha chiesto indietro il TFR) in un biglietto per Bruxelles e in qualche ostello. Passa le giornate coi curriculum in mano, di porta in porta. Ma pare che ultimamente anche Bruxelles sia inflazionata di giovani italiani disoccupati in cerca di fortuna. Coi soldi agli sgoccioli, a malincuore ma sapendo che non può restare del tutto a secco,
torna a casa. Almeno lì ha un tetto. Alla ricerca di qualcosa di meglio. E poi ci sono io. Aldenese, 27 anni, una laurea magistrale in Cooperazione internazionale nel 2011. Diverse esperienze all’estero, tra Regno Unito, Turchia, Uganda. Diversi lavori provvisori, “di mantenimento”: cameriera, su tutti. Un paio di lingue conosciute, qualche corso extra-universitario fatto. Alcuni tirocini a gratis fatti. Molti curriculum inviati in Italia; nessuna o quasi risposta. Diversi sensi di colpa per vivere ancora sulle spalle dei genitori e abbastanza frustrazione personale per non essere ancora riuscita a trovare un lavoro nel proprio settore, nonostante sappia che “siamo tutti nella stessa situazione”. Non consola. Dopo un corso di formazione che mi illumina decido di prendere anch’io la strada per la capitale europea, nonché ombelico del mio mondo lavorativo. Parto come ragazza alla pari, per avere un appoggio logistico e economico iniziale. Alla ricerca di qualcosa di meglio. Comuni, banali storie di alcuni tra i molti italiani che arrivano e continuano a arrivare a Bruxelles. Di alcuni che ho conosciuto. Pensavo di essere una mosca bianca e invece ho incontrato molti giovani, tra i 25 e i 30 anni, disillusi, frustrati e in fuga dall’Italia (e non solo). Erano in attesa da più o meno tempo ma soprattutto ave-
vano tutti la sensazione che l’attesa in Italia sarebbe stata molto lunga e poco fruttifera. Sono “cervelli in fuga” con la speranza di essere spremuti. Quasi tutti laureati, quasi tutti venuti qui più o meno a malincuore, apprezzando le possibilità lavorative che Bruxelles può offrire ma anche sopportando con fatica altre cose, non ultimo il clima e le abitudini nordiche. Tutti carichi di aspettative e del sogno di riuscire a fare il lavoro per cui hanno studiato e di riuscire a vivere solo di quello. Le aspettative sono più o meno vivide e talvolta sbiadiscono, man mano che Bruxelles si rivela più facile dell’Italia ma comunque non scontata e non sicura. Però la comunità di giovani laureati disoccupati si fa forza a vicenda e trae ispirazione da quelli che sono arrivati prima e che ce l’hanno fatta. E l’aria che si respira, quest’aria umida e grigia, apparentemente meno rassicurante della rilassata e tiepida (ma infine stantìa) aria italiana, ha qualcosa che ci tiene a galla perché è mobile, viva. Non posso non pensare a tutti i trentini e gli italiani che sono emigrati a inizio secolo e soprattutto a quelli che negli anni ’50 sono venuti in Belgio. Per quanto noi oggi viaggiamo e viviamo più comodamente, migriamo per ragioni e con aspettative diverse, e in generale affrontiamo il viaggio e l’esperienza migratoria in modo totalmente diverso, siamo parte di una Storia che si ripete.
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mi da investire nella cauzione per un appartamento, con la speranza di trovare presto un lavoro o almeno un internship (tirocinio) per “fare curriculum”. Spesso le aziende/organizzazioni/istituzioni offrono tirocini che durano da qualche mese a un anno, funzionali a far fare esperienza a neo laureati o laureandi. In Italia spesso sono gratuiti; a Bruxelles spesso sono pagati (nell’ordine dei 700/ 800 euro) oppure viene offerto almeno un “rimborso spese” di 500 euro, ma ci sono anche tirocini non pagati. Lei ha trovato un internship con rimborso spese, lui è alla ricerca di qualcosa.
AldenoCasa in
attesa per l’area ex SOA
di Mattia Frizzera
La cooperativa edilizia che curerà il recupero dell’area occupata dall’ex Soa di Aldeno attende risposte dalla Provincia per il finanziamento dell’acquisto della prima casa per i propri 110 soci.
Aldeno Casa è in attesa di ri-
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sposte dalla Provincia per poter partire con il progetto di recupero edilizio dell’area ex Soa. A settembre è stata costituita la cooperativa Aldeno Casa, con Mauro Coser, presidente Sft, eletto presidente. «I soci sono 110 – spiega Armando Paoli, direttore Sft – e vi sono le più svariate richieste di appartamenti: dai 50 ai 250 metri quadri». Aldeno Casa ha la specificità di non essere una cooperativa edilizia con a capo un’impresa del settore delle costruzioni. «Noi abbiamo l’obiettivo – aggiunge Paoli – di consegnare le abitazioni a prezzo di costo». La cooperativa dà la possibilità di acquistare un appartamento a 2mila euro al metro qua-
L’area SOA a sud-est dell’abitato.
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dro, invece che i 3mila euro dei prezzi del mercato. Un prezzo che verrebbe ulteriormente dimezzato (arrivando a mille euro a metro quadro) con i contributi provinciali, sia a fondo perduto che per abbattere il tasso d’interesse del mutuo di acquisto. Le quote di finanziamento sono differenziate: per la fascia fino a 50 metri quadri, da 50 a 65, oltre i 65 metri quadri. «Considerando tassi per mutuo casa che si aggirano attorno al 6,20% - chiarisce Paoli – ci può essere un abbattimento del tasso fino all’80%». Si parla però sempre al condizionale, perchè dipenderà dalle decisioni provinciali. Leggendo L’Arione saprete già come sarà andata la discussione in Consiglio provinciale sul Bilancio preventivo 2013 (lavori d’aula dal 10 al 19 dicembre). Le prime avvisaglie erano quelle di un taglio dei finanziamenti sulla prima casa, ma le risorse potrebbero essere reperite anche durante il 2013. «Siamo in attesa a febbraio 2013 della risposta definitiva. Se sarà accolta la nostra proposta presentata entro il 12 ottobre, si potrà subito procedere con la pre-
disposizione del progetto esecutivo ed entro fine 2013 attivare il cantiere». In Aldeno Casa c’è spazio per altri 50 soci. Le abitazioni saranno al massimo 180, sedici moduli costruttivi complessivamente. «Gli standard costruttivi sono medioalti – puntualizza Paoli – con abitazioni certificate Casaclima B. Abbiamo calcolato che per un appartamento standard da 80 metri quadri, con i contributi provinciali, una famiglia potrebbe andare a spendere meno per il mutuo che per un affitto». L’obiettivo di Aldeno Casa sarà quindi quello di entrare nei posti migliori della graduatoria delle cooperative edilizie e poi avere a disposizione un budget sufficiente rispetto a quanto era stato promesso. È già stato previsto un “piano B” nel caso la Provincia non finanziasse l’intervento? «Siamo in attesa di risposte – conclude Paoli – altrimenti verrà valutato se intervenire in diretta amministrazione. Ci sarebbe comunque la possibilità per i soci di costruire spazi abitativi a costi inferiori rispetto a quelli di mercato».
SOA:
50 anni di mele ad Aldeno
di Enzo Dolzan
Sintetizzare in poche righe la vita di una società è sempre difficile. Farlo in assenza di documentazione agli atti diventa ancora più problematico. Per di più, se l’operazione è, per così dire, effettuata, da un “non indigeno”, il tutto diventa ancora più complicato. Ma non sempre così avviene. Io credo che occorra confutare l’affermazione di Ann Cornelisen che nel suo saggio “Torregreca” afferma che “….. la vita è a rovescio: la cosa più semplice diventa la più complessa”. Venendo al caso di specie, relativo ai cinquant’anni della SOA, è stato giocoforza effettuare un lavoro di sintesi e di valutazione comparata delle notizie riportate
sulla stampa locale relative al periodo in argomento. Perché non sempre quello che era riportato l’anno prima combaciava con quello dell’anno dopo e non parliamo poi degli anni successivi. Per cui il principale criterio che ho cercato di seguire è stato quello dell’oggettività, riportando quindi i fatti e le situazioni (non tutte ovviamente) che non erano assolutamente confutabili. Né sul piano formale, nè su quello sostanziale. Qualche volta, è vero, leggendo la rassegna stampa fornitami di buon grado dai responsabili della Biblioteca comunale, quando i dati e le valutazioni espresse di anno in anno non erano assolutamente compatibili, la tentazione
Luglio 2012: inaugurazione della nuova sede S.F.T.
era di lasciar perdere. Però, in più di un ‘occasione, mi è venuta in mente una famosa frase uscita dalla bocca di Papa Ratti a proposito delle notizie che circolavano nei mesi precedenti alla firma dei Patti Lateranensi “Da quando in qua si smentiscono le notizie false? Le notizie false si smentiscono da sole: sono quelle vere a dover essere negate”. Ma, bando ai paradossi e alle citazioni, credo sia stato importante porre l’accento su alcuni aspetti che hanno caratterizzato la vita della Cooperativa : la nascita, innanzitutto, maturata nel contesto degli anni ’60 del secolo scorso, in cui era in atto una trasformazio-
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Storia
Un libro scritto a 10 mani (Giovanni Mosna, Nereo Pederzolli, Enzo Dolzan, Josef Espen, Saverio Tovazzi), impreziosito dalle foto di Remo Mosna, racconta mezzo secolo di frutticoltura a sud di Trento.
Il Presidente Mauro Coser, nella nuova sala riunioni.
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ne oserei dire epocale per l’economia italiana in generale e quindi anche trentina, con il passaggio da un’economia essenzialmente agricola ad una industriale e terziaria. E, per quanto concerne il settore agricolo in Aldeno, il passaggio sempre più “impetuoso” dalla monocoltura viticola alla frutticoltura. Il che, nei decenni successivi, ha comportato un adeguamento della struttura operativa del consorzio, sia in termini quantitativi che qualitativi. Fino ad arrivare , “grazie” anche al dramma dell’incendio (ma questa è una valutazione che il Presidente Cossiga avrebbe qualificato come “indicibile”) al salto di qualità intervenuto nei primi anni 2000 con la costruzione della nuova struttura commerciale ed il consolidamento della base societaria con una importante fusione. È ovvio, come è stato ben rilevato in occasione dell’inaugurazione della nuova sede, che si tratta di una scommessa importante per il futuro: porre le basi per ulteriori
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aggregazioni, implementando nuove qualità varietali, e, soprattutto, adeguando la rete commerciale di “penetrazione” nei nuovi mercati. Perché questo sarà, a mio avviso, il problema di fondo: garantire, attraverso una produzione sempre più selettiva ed una rete commerciale più forte ed aggressiva , reddito agli agricoltori. Vero è che Aldeno, sul versante produttivo, si trova in una posizione per così dire privilegiata: può infatti contare non su una monocoltura frutticola, come la Val di Non, ma anche sulla viticoltura. E
Una delle sale di lavorazione di S.F.T.
se è vero che i”pomi” di Aldeno non “valgono” quelli nonesi, è altrettanto vero e possibile che questa alternativa consenta un duplice adeguamento alla domanda dei mercati, grazie anche alla sempre migliore consulenza tecnica fornita agli agricoltori, alla maggiore qualificazione professionale di questi ultimi ed alla rete di supporto delle associazioni cooperativistiche. Dove sta quindi il futuro che si prospetta per la S.F.T., nata dalla costola S.O.A.? Aprirsi sempre più verso l’esterno, conservando comunque sempre la tradizione, come legante necessario tra passato, presente e futuro, ma coniugandola, in un continuo divenire, con lo sviluppo delle nuove tecniche, con l’adeguamento alle nuove politiche commerciali, in sintesi “inserendosi” e non subendo la globalizzazione. Assieme, sempre e comunque su base comunitaria. Perché come afferma il filosofo John Donne “Nessun uomo è un’isola a sé stante: ognuno è parte di un continente”.
La “Saga dei 40” di don Valerio Bottura In arrivo un libro curato da don Valerio Bottura che narra le vicende dei prigionieri aldeneri in Russia durante la Prima guerra mondiale. Storie affascinanti, alle quali hanno partecipato molte famiglie con ricordi e fotografie. C’è chi si è fatto tutto il giro del globo prima di tornare a casa.
a tutti voi una bella notizia che farà piacere, son sicuro, a tutta la popolazione di Aldeno, specialmente a molte famiglie direttamente interessate. Il Sindaco Emiliano Beozzo mi informa che il libro della “Saga dei 40”, cioè della storia dei nostri ex “presoneri” sul fronte russo, che poterono alla fine della guerra tornare alle loro famiglie, vedrà presto la luce. Devo ringraziare la sollecitudine e l’impegno del sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale, che, insistendo in Regione, sono riusciti ad ottenere un contributo necessario alla spesa. Grazie anche alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che contribuirà generosamente alla pubblicazione. Per circa due anni e mezzo ho cercato notizie dei nostri ex prigionieri dalle famiglie. Ho avuto un’ottima corrispondenza da parte di molti. Mi sono arrivate fotografie, lettere, cartoline postali di guerra e tante notizie attraverso gli ormai pochi figli degli interessati, i nipoti e gli amici. Certamente è stata una faticaccia indagare, raccogliere e coordinare le storie dei
nostri soldati aldenesi, partiti il 1° agosto del 1914 per una guerra che credevano molte breve e che, invece, li trattenne più di 4 anni lontano dalle loro famiglie. Difficile dare un corpo logico coerente e storicamente valido a queste notizie, che più o meno molti sapevano alla rinfusa, ma che nessuno conosceva con certezza. Anche per me rimangono vuoti e particolari sconosciuti. Ma, nonostante tutto, è risultato un lavoro soddisfacente anche sotto l’aspet-
to storico. E questo per il contributo di date raccolte e per uno studio serio, anche se ristretto, delle operazioni belliche dei 4 anni sul Fronte orientale della Prima Grande Guerra Mondiale tra gli Imperi Centrali (Austria-Ungheria e Germania) e la Grande Russia. Dei nostri concittadini leggerete molte storie ed episodi dolorosi e commoventi, forse mai raccontati. Di parecchi conoscerete il lavoro o l’impiego difficile nella fredda Siberia o in paesi sconosciuti.
Don Valerio Bottura analizza i ricordi di guerra.
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Sono incaricato di anticipare
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Di altri anche il ritorno attraverso il Mare del Nord con partenza dal Mar Bianco e, circumnavigando la Scandinavia, con arrivo in Francia e per base Torino. Altri sono tornati a casa con la Transiberiana attraverso la Siberia fino a Vladivostok, raggiungendo quindi l’America. Altri sono passati per l’Oceano Pacifico, giungendo in Florida e quindi arrivando in Italia da New York. Infine un’altra rotta partiva da Tiensin in Cina, attraverso il Mar Indiano, il Mar Rosso, Suez ed il Mediterraneo fino a Napoli o Trieste. Altri infine, forse i più, arrivarono a piedi o con i mezzi di fortuna ed alla ventura. Un dato che valorizza il libro: nella storia che cerco di tracciare incontro ben 60 persone, anche se l’elenco dei prigionieri a mia disposizione prevedeva soltanto 40 persone.
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Il testo è arricchito con 90 fotografie di personaggi e di luoghi con cartine geografiche. Finisco, citando un’osservazione compresa nella lettera-domanda che Beozzo ha rivolto alla Regione: “L’autore aggiunge quanto fu detto da altri. Il suo intento è quello di dare una visione d’insieme di eventi svoltisi a migliaia di chilometri, a 100 anni di distanza di tempo: fatti di guerra, narrazioni penose raccontate perché non si dimenticassero, più che per voler darne un significato politico o patriottico. E’ anche questo un impegno onorevole e degno. Forse non sarà un brano di “storia in assoluto”. Ma nello stendere i racconti del padre, don Valerio ha avuto l’occasione di indagare e la buona sorte di incontrare molte testimonianze, di trovare lettere e diari che lo hanno spinto a portare
a termine il lavoro. Notizie e cose che, altrimenti, sarebbero andate inesorabilmente perdute…….. Forse la lettura del libro farà conoscere brani di vita che si stavano perdendo, farà suscitare commozione sincera e potrà fissare, specie per chi verrà dopo di noi, personaggi a molti tanto cari”. Nel libro includo anche la storia dei sospettati politici di Aldeno, che vennero internati a Katzenau. E come appendice riporto il diario di Roberto Ruzz nella forma originale e dialettale. Una storia scritta quotidianamente, un monumento di pazienza ed un tesoro di notizie. Mi auguro di vedere presto il volume e che possa incontrare la vostra soddisfazione e farci ricordare con rispetto e riconoscenza questi nostri congiunti. Ringraziando tutti, tutti ricordo al Signore.
Nuovi spazi per la
Famiglia Cooperativa di Cristina Cont Il 10 agosto 2012 l’inaugurazione del nuovo negozio di via Dante. Il presidente Luciano Maistri risponde ad alcune domande sul presente e sul futuro della cooperativa nata nel 1896.
tale, qualcuno in più per i lavori interni. I clienti non se ne sono quasi resi conto, se non per quella settimana in cui le serrande della bottega di via Dante sono rimaste abbassate, peraltro in un afoso inizio agosto, quando gli aldenesi più fortunati erano spaparanzati al sole di qualche spiaggia o ai “freschi” delle nostre montagne. In poco più di tre settimane il negozio della Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello si è rinnovato, mettendo a disposizione dei clienti spazi più ampi, moderni e funzionali. Ad onor del vero le dimensioni non sono variate, 750 metri quadri la superficie commerciale prima e dopo il rinnovo, ma la prima impressione che si ha entrando in negozio è proprio quella di locali più grandi e luminosi, meglio organizzati e ordinati. Moderna la pavimentazione, nuovi i banchi frigo, rinnovato ed ampliato il reparto ortofrutta e quello dei freschi. Sarà merito di questi moderni accorgimenti ma sembra proprio di fare la spesa in un supermercato più grande. Di fronte alle casse, due grandi pannelli con le foto del
paese impreziosiscono il locale: il passato e il presente di Aldeno. Significative immagini scattate dal nostro fotografo Remo Mosna come nostra sentiamo la bottega di via Dante, che appartiene alla nostra comunità da oltre cent’anni. La cooperativa è il negozio degli aldenesi dalla fine dell’Ottocento, quando il paese recepì e fece suo il messaggio lanciato da don Lorenzo Guetti. Nel 1896, in pochi mesi vennero infatti fondate la Cassa Rurale e la Famiglia Cooperativa. Non uno dei tanti supermercati quindi, ma un negozio fortemente radicato sul territorio, che sostiene le associazioni di vo-
lontariato locale, i gruppi sportivi, culturali e che troviamo spesso a fianco di iniziative benefiche. Un supermercato con un’anima, dove i nostri avi andavano a comprare el formai miz o le pesatele e dove ti davano la possibilità, in tempi di povertà, de notar lì. La cerimonia di inaugurazione, con il tradizionale taglio del nastro, alla presenza delle autorità locali, dell’assessore provinciale alla cooperazione Franco Panizza e ai rappresentanti del mondo della cooperazione trentina, è avvenuta venerdì 10 agosto 2012. A distanza di qualche mese,
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Cinque giorni di chiusura to-
Anni ‘50, il banco della Cooperativa.
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in quantità. Il numero delle cosiddette referenze non è affatto diminuito. Stiamo solo modificando l’assortimento, anche con nuovi prodotti, in base a quanto monitoriamo giorno per giorno. Tutto ciò premesso mi preme comunque ribadire che siamo sempre aperti ad ascoltare le esigenze e le richieste dei soci/clienti quando vengono fatte in maniera costruttiva. Il nuovo reparto dei freschi.
abbiamo incontrato Luciano Maistri, presidente della Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello.
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Presidente Maistri, quali sono stati i commenti dei clienti di fronte al nuovo look del negozio? In tanti pensavano che avessimo ampliato la superficie del negozio. Evidentemente è stata azzeccata la nuova disposizione degli interni visto che non si è incrementato di un solo metro. In generale comunque ci sono stati apprezzamenti e questo non può che far piacere perché uno degli scopi principali è quello di andare incontro alle esigenze e alle aspettative dei soci/clienti. Ad un primo stupore generale per gli spazi accoglienti e ben ordinati, si è passati però a qualche disappunto perchè sembra vi siano meno generi alimentari (dov’è finita la panna fresca? E le patatine surge-
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late quattro salti? E le verdurine già lavate e tagliate?). Si è dovuto effettivamente optare per una riduzione dei prodotti in vendita? A parte qualche naturale smarrimento iniziale per la nuova dislocazione di scaffali e prodotti possiamo dire che l’assortimento è stato in qualche punto rivisto per dare più spazio ai prodotti più ricercati, in special modo al reparto freschi che gode di una richiesta sempre maggiore sia in qualità che
A cosa è dovuta la scelta di eliminare il reparto gastronomia? Non può immaginare quanti problemi hanno risolto i polli allo spiedo fumanti, le polpettine croccanti, le verdure ripiene a noi casalinghe part-time. Due minuti di microonde ed il pranzo era servito. Aldilà del fatto che non aveva un riscontro evidente verso i clienti (ci dispiace per le poche casalinghe part-time), c’era un problema igienico per lo smaltimento dei fumi. Non si poteva risolverlo in
10 agosto 2012: il taglio del nastro durante la cerimonia di inaugurazione.
maniera definitiva (in tanti si lamentavano degli odori) e ci sarebbe costato comunque un occhio della testa. Sei punti vendita (via Dante e via Florida ad Aldeno, Romagnano, Mattarello, La Vela, il “Gourmet” di via Mazzini a Trento), oltre 30 dipendenti, un fatturato totale di oltre 6 milioni di Euro, con una crescita, dal momento della fusione con Mattarello e La Vela avvenuta del 2007, del 16% circa. Presidente Maistri può commentare questi numeri? Io aggiungerei anche la società Alpica Srl – detenuta adesso al 100% - che gestisce, con 19 dipendenti, il punto Conad a Trento, che da solo fattura già quasi quattro milioni e mezzo e che ha raggiunto (e superato di slancio) l’obiettivo del pareggio nel terzo anno di apertura. Ma tutti questi numeri non stanno a dimostrare mania di grandezza.
L’operato del consiglio di amministrazione della Famiglia Cooperativa in questi anni è stato mirato al raggiungimento di dimensioni minime per creare economie di scala e margini che possano far guardare al futuro con un po’ di tranquillità. Siamo partiti con questo disegno strategico in anticipo sulla crisi economica che pesa, e peserà sempre di più, anche sui bilanci delle famiglie cooperative. Per quanto ci riguarda i prossimi anni, che saranno duri per tutti, dovranno vederci impegnati a consolidare e migliorare l’esistente.
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Luciano Maistri (a sx) e Andrea Cont, Presidente e Direttore della Famiglia Cooperativa Aldeno - Mattarello.
Abbiamo letto e condiviso il suo punto di vista sull’apertura dei supermercati nei giorni festivi apparso qualche settimana fa sui quotidiani locali. Positivo il pensiero da lei espresso circa il diritto dei dipendenti di stare, almeno durante le Festività, con i propri cari. Si può ancora, in questa società dove contano sempre più i numeri, il fatturato e gli obiettivi economici da raggiungere, trovare un equilibrio tra tradizione e bilanci da far quadrare? Proprio la nostra iniziativa – in piccolo - sta a dimostrare che si può. Bisogna avere coraggio e provare ad andare contro corrente. Rispettando gli equilibri di bilancio (e la nostra iniziativa del 7 dicembre ha dato risultati positivi) si può anche sbagliare, ma se l’alternativa è quella di conformarci tutti ad un pensiero unico (il dio soldo) che dimentica la persona per rincorrere solo i numeri, personalmente (e lo dico da commercialista??!!), beh …. preferisco sbagliare!
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Vini BIO per la
Cantina Aldeno di Walter Webber Nel 2013 sul mercato Chardonnay, Pinot nero, Gewürztraminer e Cabernet certificati bio. In futuro l’idea di ampliare la linea anche a Müller Thurgau, Moscato, Pinot grigio, Lagrein e Merlot.
Dal 2011 la Cantina di Aldeno
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ha completato il ciclo dell’uva biologica. La prima cantina sociale in Trentino non solo a vinificare l’uva dei soci certificati bio, ma anche a commercializzare il vino biologico o, come si definiva prima dell’agosto 2012, vino da uve biologiche. L’input che ci ha spinto ad addentrarci in questo settore è stato in primis l’avere dei soci certificati bio ed altri che si sono avvicinati mettendo le loro aziende “ in conversione “, dandoci 2 valide motivazioni per farlo: 1. il dare una valorizzazione a queste “produzioni diverse” rivolte a una maggiore “sostenibilità”. 2. il poter offrire al consumatore un vino ottenuto con sistemi di vinificazione che rispettino “la
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Cassette per la bio-vendemmia.
salubrità “ del prodotto di partenza, nel rispetto della qualità del vino stesso. Siamo partiti nel 2011 con la vinificazione delle uve Chardonnay e Pinot nero biologiche. Si è imbottigliato il solo Chardonnay col quale ci siamo affacciati ad un mercato nuovo.
Un primo risultato lo abbiamo ottenuto non solo perché ci siamo fatti conoscere ma anche con la stessa base sociale. I soci che si sono avvicinati al bio sono incrementati, abbiamo oltre 20 ettari di vigneti in conversione. Sono 20 ettari molto variegati a livello varietale. Nel 2013 saremo sul mercato con 4 vini: Chardonnay, Pinot nero, Gewürztraminer e Cabernet. Nel futuro ci saranno inoltre Müller Thurgau, Moscato, Pinot grigio, Lagrein e Merlot. Sappiamo che il futuro produttivo sarà diverso, per questo la cantina ha deciso di differenziare la propria produzione dando una svolta anche alla sua immagine creandosi un futuro bio.
MondoMerlot: 52% di Damiano Dallago
di visitatori da fuori provincia
Tredicesima edizione della manifestazione vinicola, con 150 Merlot in degustazione.
Si è chiusa lo scorso 28 otto-
La sala tasting presso il teatro comunale.
economica e seria difficoltà per le aziende MondoMerlot rimane un evento da frequentare. L’amministrazione comunale crede nei valori della cultura enoi-
A Palazzo Geremia per la degustazione dei vini vincitori del 10° Concorso Nazionale.
ca, del Merlot in primis, convinta che il vino deve essere un prodotto di condivisione, che avvicina produttori e consumatori, in un convivio popolare e nel rispetto del ‘bere responsabile’. Vino per imparare a rispettare – coralmente – quanti lo producono legandolo alla naturale tradizione agricola della comunità aldenese. Contro abusi, solo per animare Aldeno con un sincero omaggio alla storia del Merlot. E questo il filo conduttore di MondoMerlot, rassegna dove l’esclusività del Merlot viene volutamente abbinata alla semplicità dei consumi quotidiani di vino, la condivisione del cibo, il recupero
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bre l’edizione 2012 di MondoMerlot. Tredici edizioni, senza mai tradire il senso della coltura viticola, che ad Aldeno, grazie anche a questo vino, diventa sapienza contadina. Oltre 150 Merlot in degustazione (111 quelli minuziosamente assaggiati dalle commissioni d’esperti, per decretare i vincitori) ed una presenza record, con numeri mai finora raggiunti. Risultato che decreta ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, la posizione di assoluta eccellenza conquistata dalla nostra manifestazione in ambito nazionale. Anche in questi periodi di crisi
Barbara Tamburini (Az. Gualdo del Re - Toscana), ritira il premio per il miglior merlot nazionale.
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del piacere legato ad un bere responsabile, familiare. Come un tempo si consumava in ogni famiglia dei paesi vitivinicoli. Il sindaco Emiliano Beozzo, non ha usato mezzi termini: MondoMerlot non vuole essere solo una roboante rassegna enologica, presentando Merlot esclusivi (bottiglie decisamente di valore, alcune che costano cifre assolutamente impegnative) ma anche e soprattutto un momento conviviale per tutta la comunità trentina, di Aldeno in particolare. Scoprire il Merlot nelle sue versioni più eclatanti – e alla mostra gli appuntamenti certo non sono mancati – e nel contempo sfruttare la versatilità del Merlot per un bere responsabile. “Bisogna combattere l’abuso, non l’uso del vino. È una questione di etica e di rispetto della salute, delle fatiche di quanti coltivano la vigna, di quanti rispettano i valori della vita e del vino” – ha ribadito il sindaco Beozzo. Proprio
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per recuperare e rinsaldare il rapporto con il territorio. Per custodire la memoria della comunità stessa. La rassegna è stata un grande successo - pubblico davvero numeroso in sala tasting durante i giorni della manifestazione – nonostante il freddo e la pioggia insistente – con la presenza del 52% di persone provenienti da fuori provincia, dato di assoluto valore in termini di marketing territoriale.
Oltre alle 150 etichette presenti in sala tasting, tante le degustazioni comparative, dai vincitori del concorso enologico alla presentazione di sei super Merlot invecchiati presentati dai giornalisti di “Civiltà del bere”, alle ‘verticali’ d’annate storiche a cura di AIS del Trentino, di Barbara Tamburini e Luciano Rappo. Poi la ristorazione presso la Cantina di Aldeno, con chef stellati (Alfio Ghezzi, Giovanni Ciresa, Mauro Valandro), i giovani cuochi dell’Alta Formazione della scuola di Tione, tra sommelier, esperti, e critici enogastronomi (da Adua Villa a Nereo Pederzolli); due i momenti dedicati alla “cucina d’autore” con la cena di sabato e il pranzo della domenica. A chiudere la kermesse il baccanale di MondoMerlot domenica sera con lo spettacolo di flamenco. Un ottimo evento, un grande riscontro di critica e pubblico per cominciare a programmare la prossima edizione.
La degustazione a Palazzo Piomarta, a Rovereto.
Me zio Gino di Giovanni Mosna Gino Sforzellini, fornaio di notte, lettore e tifoso di ciclismo di giorno.
ca dormire poi tutto il giorno, se uno vuole gli rimangono degli spazi. Però cambia la vita. Gino Sforzellini è stato per quasi quarant’anni il fornaio della Famiglia Cooperativa di Aldeno. È morto il 10 ottobre 2012, dopo una breve malattia. Parlava spesso del suo lavoro. - Ala nòt no me son mai usà del tut… e sì che ho cominzià zovem. Del zinquanta ero za al forno de la Cooperativa… anzi dirìa che da zovem fevo mem fadiga. El me problema l’era digerir, nevo ‘n tel let e continuavo a svoltolarme, cossì polsavo poch….Infatti quando eravamo bambini e si andava a trovare la nonna nella casa di via Florida, bisognava far piano, era tutto un sussurro “ssst, parlé piam che ‘l zio Gino el dorme!”. Poi verso sera lo zio si alzava un po’stralunato e in silenzio, borbottando appena qualcosa, andava al bar a farsi un giro e a leggere i giornali. Ecco, di giorno quando non riusciva a dormire, leggeva. Leggeva i quotidiani, qualche settimanale e poi qualche libro con precise preferenze: storia, economia, sport.
- ‘Na volta avevo ciapà la passiom dei gialli. En cosim de to papà, l’avvocato Mosna che ‘l vegniva en Naldem l’istà, el ne lezeva uno al dì e dopo el me li passava. Ghe som stà dreo per en po’ ma dopo ho dovest desméter, ero sempre agità, no ero pu bom de dormir, ensoma, a finirla, me som malà. Ho chiuso anca coi gialli. Basta.Il suo lavoro comunque ha rappresentato la parte più importante della vita, un lavoro diverso, duro nel quale si mescolavano passione, senso del dovere, senso di responsabilità per un’arte che, so-
prattutto un tempo, quando il pane era l’alimento principale delle famiglie, era fondamentale per la comunità. Il pane era come l’acqua, aveva un sapore cui ci si abituava che non si sarebbe scambiato con quello del paese vicino per niente al mondo. Un lavoro amato e odiato che gli dava grandi soddisfazioni ma che gli impediva di svolgere una vita “normale”. Forse non era vero ma Gino lo ha vissuto così. “I primi ani che laoravo, al forno gh’era en zerto Franchini, lombardo credo, (che ‘l diseva Òscar, no Óscar come noi, quando el ciamava el diretor)
Gino Sforzellini (a sx) e Saverio Cramerotti, gli storici fornai della Famiglia Cooperativa di Aldeno.
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Acquerelli
Lavorare di notte non signifi-
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che l’ha spiegà che a Milano ai pistóri i ghe ciama prestinai, cioè che bisogna far prest…). L’etimologia della parola non è propriamente questa ma rende molto bene l’idea di una serie di procedimenti legati a tempi stretti, dettati dal fatto che si lavora con un prodotto vivo che detta il ritmo. Presto, perché un tempo la prima sfornata doveva essere pronta alle quattro del mattino. Boscaioli, cacciatori, contadini pensavano che fosse un loro diritto avere il pane fresco prima dell’alba. Un lavoro veramente artigianale nel quale le variabili erano infinite, dall’acqua, alla farina, alla temperatura esterna, all’umidità, al forno: solo se si sapevano governare, era possibile ottenere un prodotto soddisfacente e soprattutto con caratteristiche qualitative costanti. Un’avventura diversa tutti i giorni, o quasi. Lo ha sempre accompagnato una grande passione per lo sport, soprattutto per il ciclismo: ne parlava con competenza rara, ricordando date, corse, nomi, tecnologie. Ricordava spesso gli anni di Coppi e di Aldo Moser, che aveva fatto in tempo a gareggiare con il Campionissimo. Andava con il Galletto a seguire le corse in regione, le tappe del Giro d’Italia, la “Bolghera”, le avventure dei ciclisti aldenesi Luigino Bisesti e Remo Mosna, conosceva i nomi dei ciclisti della provincia, anche dei dilettanti, ricordava gare, scatti, volate, sconfitte, ritardi, aneddoti. Aveva seguito Francesco Moser
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a Mosca con una comitiva di trentini per il tentativo di battere il record dell’ora, non perdeva una tappa del Giro o del Tour, seguiva “le classiche” dalla Sanremo fino al giro di Lombardia che un tempo chiudeva la stagione ciclistica “…’na volta, adesso i core sempre, anca se no se ‘l sa”. Lamentava spesso il calo di interesse nei confronti del ciclismo, soccombente alla presenza totalizzante del calcio, la mancanza di giornalisti specializzati veramente competenti, interessati ora più al gossip e agli scandali che allo sport: “l’è quattro sbrodoloni che no sa gnent, i se ciacera su en tra del lori e no i commenta le robe pù importanti”. Era diventato insofferente, ma forse non voleva ammettere che le cause della decadenza del ciclismo erano anche altre. Avrebbe voluto una puntualità cronistica e una precisione che non fanno più parte del giornalismo sportivo tanto meno di quello televisivo che macina eventi e miti come fossero bruscolini. Decadenza anche dell’industria italiana legata al ciclismo che soffre la concorrenza dei giapponesi, con tanti bei marchi che non esistono più o che sono stati acquistati dagli stranieri, marchi che facevano parte della mitologia della sua gioventù. Un mio cugino, suo nipote anch’egli, di ritorno da Londra gli raccontò di aver visto nel centro della metropoli la vetrina di un negozio sportivo dedicata al rilancio di un marchio glorioso, la Wilier Triestina. Gino era sorpreso e felice della notizia e partì subito un
ricordo: “La Wilier l’era La Ferrari delle biciclette, i la gaveva en pochi, me ricordo quela del Guido Stech , bellissima «livrea oro»” “Livrea oro”, ecco un’altra cosa che lo distingueva: l’attenzione, il gusto per le parole che molte volte rielaborava, ricreava, mutando il contesto e ottenendo risultati ironici ed umoristici di una finezza inconsueta. Molti dei suoi modi di dire sono entrati a far parte dello “slang” che si parlava nei bar del paese. Nel colloquio con lui non c’era il rischio della monotonia, il suo vocabolario era scoppiettante, creativo, allusivo, ricco. Qualsiasi argomento si affrontasse era proposto con un taglio molto originale intriso di riferimenti personali, frutto di pensieri meditati a lungo nelle ore della solitudine. Ho parlato molto con lui, per quindici anni l’ho visto quasi tutti i giorni alla sera e quando ci ripenso mi sembra che sia stato un lungo dialogo, quasi una lunga intervista, interrotta ogni giorno e ripresa il giorno seguente: domande e risposte, provocazioni, polemiche, date, numeri, cognomi, soprannomi, età, pettegolezzi, aneddoti, puntualizzazioni… Scivolando verso la notte poi i discorsi lentamente si incagliavano e se per qualche domanda non c’era una risposta pronta, con un po’di disappunto mi diceva: “Vòt che sapia tut?” - Bom, alora vago. Ne vedem domam. Bonanot. - Bonanot.
Nuovo Governo per di Maurizio Cadonna
il comprensivo Aldeno - Mattarello
Elezioni per il Consiglio dell’Istituzione, luogo d’incontro tra genitori, docenti, personale ata ed assistenti educatori. Un’assemblea che si rapporta con la Consulta dei genitori, definisce gli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministrazione del Comprensivo.
ottobre le complesse procedure che hanno portato ad un rinnovo degli organi di partecipazione dell’Istituto Comprensivo AldenoMattarello. I genitori, il personale docente ed il personale amministrativo ed assistente educatore sono stati chiamati ad eleggere i loro rappresentanti nel Consiglio dell’Istituzione, il luogo più alto di incontro e confronto tra le diverse componenti della comunità scolastica. Questi i risultati delle elezioni: Componente GENITORI: Rabia Adnani, Alessandra Bebber, Maurizio Cadonna, Lara Cont, Celestina Schmidt, Corrado Tamanini, Gianni Tonielli, Chiara Ziglio. Componente DOCENTI: Giuseppina Armenante, Marina Bigi, Danila Buffoni, Mery Giacomuzzi, Cristina Imoscopi, Maria Teresa Mauro, Lucia Morellato, Romina Versini Componente PERSONALE ATA ed ASSISTENTE EDUCATORE: Ivana Larcher Del Consiglio (in carica fino al 2015) fa inoltre parte, di diritto, il Dirigente scolastico.
Nel corso della prima seduta del 27 novembre il Consiglio ha confermato Maurizio Cadonna alla presidenza e Gianni Tonielli alla vicepresidenza. Lo Statuto dell’Istituzione scolastica affida al Consiglio una funzione di governo, con compiti di indirizzo, programmazione e valutazione delle attività dell’istituzione. Nel rispetto delle scelte didattiche, di esclusiva competenza del Collegio dei Docenti, il Consiglio definisce gli indirizzi generali per l’attività, la gestione e l’amministra-
zione dell’Istituzione, approva il bilancio preventivo ed il conto consuntivo, stabilisce i criteri per i viaggi di istruzione e le visite guidate. Il Consiglio dell’Istituzione si rapporta con la Consulta dei Genitori, in particolare per quanto riguarda le attività e le problematiche che le famiglie, attraverso i rappresentanti di classe, possono portare all’attenzione del Consiglio stesso. È quindi un organo che vive una sfida complicata, quella della composizione, in una sintesi democra-
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Si sono concluse nel mese di
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tica, di diverse esigenze, poste dai piani di studio, dalla didattica, dalle famiglie, dal funzionamento dell’Istituzione, dal territorio. Potremmo tuttavia chiederci: che senso ha, oggi, questo tipo di partecipazione? Non è forse tutto già definito dai Piani di studio, dai regolamenti, dalla Provincia? Che spazio rimane, soprattutto per le famiglie, per intervenire davvero nella vita della scuola? Il Consiglio dell’Istituzione è pensato come il luogo dove ogni componente della scuola può “stare dentro” il funzionamento dell’Istituzione, per presentare le proprie istanze, ma essere contemporaneamente chiamata alla corresponsabilità di una visione più am-
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pia, e possibilmente di prospettiva, che coniughi una proposta formativa e didattica moderna ed efficace con la realtà contingente delle famiglie, del territorio, degli allievi. Non è cioè un campo di gioco dove, alla fine della partita, si definisce un vincitore ed un perdente, è un terreno dove si vince quando si riesce a trovare la migliore sintesi, che non lasci indietro nessuno, specialmente le situazioni di maggiore difficoltà o complessità. Le attuali normative lasciano ampi spazi ad ogni Istituzione scolastica per adeguare i propri piani di studio alle esigenze degli studenti, valorizzando anche le proposte provenienti dalla società civile, in primis dalle famiglie.
Pensiamo, ad esempio, all’insegnamento di alcune materie in lingua inglese che si sta portando avanti nella scuola elementare di Aldeno, su proposta originaria di un gruppo di genitori, studiata ed approfondita dal Collegio dei Docenti, discussa e sostenuta dal Consiglio dell’Istituzione. In questa direzione il lavoro del Consiglio diventa testimonianza di una democrazia possibile, perché la scuola è, prima di tutto e sopra tutto, educazione alla partecipazione, alla democrazia, ai valori di pacifica convivenza affermati nella Costituzione della Repubblica, particolarmente in anni nei quali il senso stesso del vivere civile è messo in discussione.
Una vita in
prospettiva
di Mattia Maistri Intervista ad Alfredo Cramerotti, artista, curatore, scrittore, critico di fama internazionale. E ovviamente di origini aldenère.
sempre rappresentato un enigma. Capace di trasformarsi in linguaggio evocativo, sottile, potente, è capace di sedurre e respingere come le sirene. E per questo disturba, nel senso che spiazza e costringe ad una lettura non immediata, e quindi sotterranea e nascosta. Per questo ritrovarsi a dialogare con un artista a tutto tondo come Alfredo Cramerotti diventa una sorta di viaggio tra le sirene, in compagnia di una guida d’eccezione. Che parte dal suo rapporto col paese di origine per discutere con noi della società del nuovo millennio, di politica e perfino di filosofia esistenziale. Abbiamo scoperto che sei un artista di fama internazionale. Ma anche un curatore artistico. E pure un critico. Ma chi è, alla fine, Alfredo Cramerotti? Non lo devi chiedere a me. Si è sempre un qualcosa di diverso da quello che si crede di essere. Quello che vediamo, siamo noi a stabilirlo; quello che siamo, sono altri. Posso provare a rispondere per
come mi vedo io – ma non è detto che sia la persona giusta. Sono un artista, un curatore, un critico. Se le tre cose sembrano contraddittorie, è perché in parte lo sono. Ma sono anche complementari.
Mi spiego meglio. La mia attività come critico e teorico dell’arte attraverso i libri, gli articoli, le letture, l’insegnamento universitario non sta in piedi da sola, ma è pienamente informata dal mio lavoro
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L’arte per il sottoscritto ha
Alfredo Cramerotti.
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curatoriale. Dirigo un centro d’arte contemporanea in Galles che è tra le venti istituzioni d’arte principali del Regno Unito e ne determino le linee di programma generale; curo i prossimi padiglioni nazionali del Galles e delle Maldive (lunga storia) alla Biennale di Venezia nel 2013; ho curato Manifesta 8 in Spagna, l’edizione della Biennale Europea itinerante successiva a quella che ebbe luogo in Trentino Alto-Adige nel 2008; curo la collana editoriale “Critical Photography” per Intellect Books, un editore britannico e americano; sono il fondatore di due collettivi artistici - AGM Culture, un collettivo curatoriale itinerante, e CPS Chamber of Public Secrets, un’unità di produzione mediatica e artistica; infine, lavoro come curatore indipendente un po’ in tutta Europa. Tutta questa sfilza di attività non potrebbe sostenersi se non approcciassi ogni opportunità di lavoro e scambio come un tassello della mia attività artistica “at lar-
ge”. Ogni progetto non è una cosa a sé, ma un mattone di un’architettura più complessa. Un’architettura-vita, in un certo senso. Se un lavoro, o un invito, non presenta queste caratteristiche, non lo faccio. Questa intervista mi interessa perché mi chiede di guardare indietro, da dove vengo. È molto utile tenere presente da dove si viene per andare (o cercare di andare) nella direzione in cui si vuole. A tal proposito parliamo di te e Aldeno: un legame, un ricordo o che cosa? Legami, tanti. Ricordi, altrettanti. Ma non si vive di ricordi, almeno per come la penso io. Non li coltivo molto. È meglio sostenere i legami, cosicché i ricordi vengono generati continuamente e non si ha bisogno di rifugiarsi nel morbido – e pericoloso – romanticismo del passato perduto, del tempo in cui si andava a giocare per strada e le porte erano sempre
Al lavoro per Manifesta 8, Biennale Europea di Arte Contemporanea.
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aperte e così via – giusto per abusare un paio di riflessioni popolari. Se tornassi in Italia per lavorare, ovviamente avrei occasione di rigenerare tutta una serie di legami che mi farebbero da nutrimento per quel periodo di vita (che può durare anche una vita); ma se mi trovassi a lavorare in America, o Australia, succederebbe la stessa cosa. Quello che voglio dire è che i legami e i ricordi sono le articolazioni spaziali e temporali che ci tengono insieme. Le storie e le attività che si generano dalla combinazione dei due sono quello che ci fanno andare avanti, a prescindere da dove siamo o con chi. Sembra che tu ci voglia dire che siamo sempre in cammino percorrendo diverse strade. Per te quando cominciò la via che avrebbe poi condotto all’arte? È una domanda che mi sono posto anch’io qualche tempo fa. Non lo so dove è iniziata. Credo in via Roma 56 proprio ad Aldeno. Mio fratello Mauro ha esibito come artista e quando lasciò la casa dei nostri genitori, “el sito del Mauro” al pianterreno divenne la mia “base” per giochi e sperimentazioni. Forse assorbii qualcosa non so bene cosa. La svolta successe molto tempo dopo in Toscana, a Pisa, quando aprii una galleria d’arte contemporanea e successivamente intrapresi l’attività artistica in maniera professionale: dipinti, disegni e assemblage su carta, tela, vinile, materiali riciclati, e così via. Da lì passai a Lon-
In quale particolare realtà ti ha portato la strada verso la Gran Bretagna? Diciamolo bello chiaro: la Gran Bretagna è un paese classista. Il divario tra ricchi e poveri, e ancor più quello tra classi a cui è possibile accedere a certi sistemi educativi e sociali, e quelle a cui questo è, di fatto, negato, è molto più radicato che in Italia. Detto ciò, di questo Paese apprezzo soprattutto due cose. La prima è che, nonostante il classismo di cui parlavo, è una società molto meritocratica. Ci può essere un profondo divario sociale, ma c’è anche la possibilità, reale, di realizzare una passione, o un interesse, o un progetto, e di farcela. Io sono arrivato in Gran Bretagna e sono partito praticamente da zero, lingua com-
A Bologna, durante la presentazione degli studi sull’estetica del giornalismo.
presa. Ho impiegato sette anni a farmi una posizione e una carriera, che non sono pochi, ma nemmeno un’eternità. Ci sono anche qui nepotismo e raccomandazioni, ma quando ci sono, sono pubblici, messi sotto tiro, sviscerati. Il che non vuol dire che poi non continuino, se sono adatti e portano risultati. Ma mai ignorati. Quindi se uno ci crede, ce la può fare, a prescindere da dove viene e di chi è figlio o nipote. La seconda cosa per cui ho molto rispetto della Gran Bretagna, è che i britannici hanno una profonda etica del lavoro, della responsabilità individuale, della professionalità. È chiaro che sto generalizzando, perché lavori fatti male o servizi inesistenti, pur non essendo una regola, certamente esistono. Ma se uno sbaglia o è accusato (anche senza essere incriminato) di aver fatto qualcosa di scorretto, o di illegale, o semplicemente di aver sottovalutato una cosa importante nell’interesse pubblico, per prima
cosa si dimette, pubblicamente. Chiarisce la posizione, la decisione o l’iniziativa, e poi se ne discute a carte scoperte. Se ha ragione, viene rimesso in carica nel giro di tre mesi, o anche meno (la giustizia sia civile che penale ha tempi che in Italia non sono neanche contemplati). Questo che si tratti dell’ufficiale di polizia, del netturbino, dell’impiegato, del direttore di museo, del primo ministro o del giudice capo dell’alta commissione. E i parenti della regina non sono certo risparmiati. La responsabilità individuale nei confronti del bene pubblico è molto radicata nelle persone, e un qualcosa che scatena non solo discussione, ma anche azione. Tali criteri (responsabilità, etica del lavoro, meritocrazia) come si esprimono nel tuo ambito professionale? Basti pensare che in Gran Bretagna non si sognerebbero mai – mai – di assegnare un incarico cul-
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dra, dove dopo un anno ottenni una residenza al Florence Trust Studio come artista e lavorai con altri materiali: installazioni, architettura, performance. Poi una borsa di studio per Berlino, dove lavorai come curatore e produttore, fondando AGM Culture nel 2003 e iniziando a lavorare con i mass media; e infine Copenhagen e Malmö, dove iniziai la mia carriera di critico e teorico, ma al tempo stesso fondai CPS Chamber of Public Secrets nel 2004 e lavorai con video, radio, televisione, pubblicazioni e “lecture performance”. Da lì in poi l’attività di curatore full time e, di riflusso, il considerare arte tutto quello che faccio anche in altri campi.
più occasioni di arrivare dove vuol arrivare, perché come il “sito” di cui sopra, non solo ci sono occasioni per connettere e condividere realtà e lavoro in modo fisico, ma anche a distanza, in modo remoto, senza per questo perdere efficienza. Il mio lavoro di curatore e critico si svolge per metà proprio attraverso la comunicazione elettronica. E ho il sospetto che non sia il solo lavoro.
La galleria di arte moderna Mostyn, a Llandudno in Galles.
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turale a una persona di nomina politica. E nemmeno i vari ministri, governatori, sindaci si sognerebbero di nominare il direttore di una filarmonica, di una cineteca, di un museo, di un festival culturale. La programmazione culturale è bene – anzi, è essenziale – che si posizioni in maniera da criticare costruttivamente quello che siamo, cosa facciamo, quello in cui crediamo e perché. Anche attraverso l’estetica, beninteso. La cultura, come capacità di ricercare ed esprimere la nostra conoscenza in maniera reciproca, è quello che ci differenzia da altre specie animali. Se la funzione culturale è dipendente della visione politica, si rischia il totalitarismo, culturale prima e politico poi. I regimi totalitari del passato e del presente hanno sviluppato delle formazioni culturali molto specifiche, assorbendo (o decimando) le posizioni critiche nei loro confronti. Non possiamo e non vogliamo che questo si ri-
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peta. Per fare un esempio concreto, la produzione culturale della televisione in Italia negli ultimi vent’anni si è avvicinata troppo, a mio avviso, a questo limite. Sappiamo perché, ma non siamo stati capaci di evitarlo. E le nomine politiche non sono sparite e non spariranno. Al di qua della Manica, non sarebbe stato possibile. Prima ci hai raccontato che tutto è nato nel “sito del Mauro” per poi arrivare ai vertici del mondo artistico europeo, e non solo. Credi che un ventenne del ventunesimo secolo potrebbe ripercorrere la tua stessa strada partendo ancora da un semplice “sito”? La tua domanda mi fa riflettere sulla fantastica duplicità del “sito” come locale fisico in cui svolgere delle attività e del “sito” in Internet, un’entità oggi condivisa da molti. Sì, secondo me un ventenne non solo può, ma anzi ha molte
Parliamo del tuo “sito”, allora. Navigandolo si entra in un mondo affascinante e misterioso. Soprattutto per i profani, come il sottoscritto, che pure non possono negare una certa attrazione. C’è una performance, in particolare, che mi ha colpito fin dal titolo: “Elogio della lentezza”. In cosa consiste? “Elogio della lentezza” è una performance legata a uno di cinque racconti che ho scritto per un progetto della strada appenninica che collega Bologna e Firenze (allora vivevo a Bologna). Prende in considerazione il fatto che in provincia il ritmo è più lento, ma spesso più intenso. Vale a dire, l’effetto di decisioni, di azioni, di ripensamenti, di spazi vuoti o di occasioni mancate, è più determinante che non in un contesto urbano dove tutto è veloce e i fatti e pensieri si avvicendando continuamente, e “pesano” meno sulla vita delle persone. O pesano allo stesso modo, ma per un tempo più breve, sostituiti per intensità da altri
Una leggerezza che, nonostante l’intensità dei tuoi impegni, riesci a respirare dove vivi ora? Vivo sulla costa nord del Galles, vicino a Llandudno dove c’è MOSTYN, il museo che dirigo. La cittadina è un posto molto pittoresco se vuoi, con una baia naturale davanti, le montagne dietro e gli edifici vittoriani ancora in maggioranza. Insomma, il perfetto quadretto della cittadina balneare per la nobiltà inglese (che la fondò). C’è una strana “tensione produttiva” nell’abitare in un posto come questo. Si guarda il mondo a distanza, si hanno meno distrazioni, ma al contempo si ha l’opportunità di influire su quel mondo, e quello più distante, attraverso il proprio lavoro. Sono a Londra spesso, e concentro molto le mie visite: vedo più persone e mostre io che non i colleghi che vivono e lavorano nella capitale. Si è più attenti proprio perché si è più distanti, e si utilizza meglio il tempo, in un certo senso. Perché è più intenso. La nozione del tempo, e la sua relatività, mi affascina molto. Ho provato a giraci intorno con la domanda precedente, ma non posso esimermi dal chiederti il tuo parere su un’ultima questione cruciale. L’arte contemporanea è spesso fraintesa, equivocata, ignorata dalla massa. Ciò significa che l’ar-
te è ontologicamente d’elité? Oppure il dialogo con il mondo “nazionalpopolare” è in qualche modo possibile? È una questione di prospettiva. Se ci pensiamo bene, tutto quello che riceviamo dal mondo esterno, dalla nascita in poi (segni e segnali), vengono processati dai nostri sensi. La capacità di assorbire questi segnali e tradurli in informazioni utili non è riservata solo agli umani (gli altri animali fanno altrettanto), ma noi siamo l’unica specie che usa delle specifiche scelte estetiche per comunicare queste informazioni. Dai dipinti rupestri della preistoria, fino alle video installazioni e ai lavori artistici attraverso il web, tutto quello che è linguaggio (visivo e altro) contemporaneo è un continuo scambio di informazioni precise (i contenuti) basato su scelte estetiche: formato, colore, intensità, grafica, leggibilità, intonazione, e via dicendo. L’arte contemporanea è
semplicemente un mezzo, tra diversi altri, per capire il mondo che ci siamo costruiti intorno, e per porsi delle domande specifiche su come l’abbiamo costruito, a che scopo, per fare cosa e per quando. Un altro mezzo che ci siamo costruiti nel tempo è il sistema politico, un altro l’educazione, un altro la ricerca scientifica, un altro ancora i mass media. Come vedi, l’arte non si pone in isolamento rispetto a questi – non lo ha mai fatto. Tutta l’arte è stata contemporanea a un certo punto. Quello che fa più di altri “sistemi” è sollevare domande, più che dare risposte. Le risposte di solito si cercano nella scienza, nel design, nella politica. Ma è bene tenere a mente che spesso è fondamentale non cercare la risposta, ma formulare bene la domanda. Ecco, credo che vista in quest’ottica, l’arte contemporanea non sia né d’élite né fuori portata, anzi. Basta metterla in prospettiva.
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fatti o situazioni che arrivano subito dopo.
Una delle sale del Mostyn.
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Anffas, dal curare
al prendersi cura
di Mattia Frizzera Luciano Enderle dal 10 maggio 2012 è il nuovo presidente di Anffas in Trentino. Lo aspettano 4 anni impegnativi per mantenere la qualità dei servizi alle persone con disabilità intellettive. Perchè il grado di civiltà di una società si misura in base a come vengono trattati i più deboli.
Il 5 agosto 1999 Luciano En-
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derle è sul Corriere della Sera assieme alla moglie Michela ed alle figlie Anna, Giulia e Debora. La sua storia finisce anche su Oggi e «sono stato costretto a scappare a Cei – sorride Enderle – perchè ho capito cosa voleva dire pressione mediatica». Giulia mezzo secolo fa sarebbe rimasta in casa, celata agli occhi della gente. Adesso non vorrebbe quasi tornare sul pulmino al termine di una delle tante attività all’interno della “famiglia di famiglie” di
Luciano Enderle, nuovo presidente Anffas.
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Anffas (www.anffas.tn.it). Enderle ha 50 anni, dal 1984 è nella Federazione della Cooperazione, ad Aldeno è stato nel consiglio di amministrazione della scuola materna e della Cassa Rurale. Prende il suo mandato da presidente con autoironia: «in 14 anni con Maria Grazia Cioffi Bassi alla presidenza si è passati da 200 a oltre 500 dipendenti, con un conto economico da 9 a 20 milioni di euro. Visti i tempi rischio che con me cominci una fase calante».
Mantenere lo standard dei servizi Un po’ di pessimismo per mettere le mani avanti, ma anche il riconoscimento per il lavoro fatto in precedenza, da Francesca Kirchner ad Enrico Pancheri, che ha fatto diventare l’Anffas trentina (da marzo nella nuova sede di via Unterveger a Trento, a pochi passi dall’Agenzia delle Entrate) la più grande delle 162 nazionali. Enderle è anche consigliere nazionale di Anffas (nata nel 1958 in Italia, nel 1965 in Trentino) ed ha anche l’ingrato compito di tesoriere. Il che significa girare molto in tutte le regioni e prendere decisioni anche scomode se qualcosa non va. Nella chiacchierata, in compagnia dell’Aquila di San Venceslao (consegnata dalla Provincia nel 2005 all’associazione), finiamo a parlare troppo spesso di bilanci e spese. La qualità del servizio è riconosciuta, ma appunto la sfida di Enderle, del direttore Massimiliano Deflorian e di tutta l’organizzazione (43 servizi in 35 strutture trentine) sarà quella del mantenimento degli standard.
«La spending review – ricorda Enderle – l’abbiamo avviata prima di altri, con un contratto di solidarietà che taglia il 5% degli stipendi dei dipendenti. Chi entra oggi a lavorare in Anffas lo fa percependo meno». Dopo le proteste sindacali «oggi il personale un po’ alla volta sta accettando questa misura, perché ha compreso che era l’unica strada percorribile per dare un futuro all’associazione e quindi garantire alla fine anche gli stessi posti di lavoro». Rivedere la spesa è significato anche chiudere alcuni centri (Campo Lomaso e via Matteotti a Trento) e cercare di ridurre gli affitti, che significano 716mila euro annui di spese a bilancio. Il costo del personale incide a bilancio per circa il 70%, sugli immobili si cercherà di trovare qualche soluzione con i privati. Attraverso donazioni e lasciti, ma anche attraverso forme di “business sociale”, non legate ad una concezio-
ne di profitto. Basti pensare a quanti sono gli alloggi sfitti nella nostra provincia. Privati per sostenere la qualità dei progetti «Il pubblico non potrà esimersi dal sostenere il servizio – spiega
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Dipendenti solidali
Enderle – a favore delle delle persone con disabilità garantito dalla Costituzione e dalla Convenzione Onu, ma il coinvolgimento maggiore del privato a sostegno della qualità dei progetti sarà necessario». Enderle vede una tendenza pericolosa, quello del «cercare di monetizzare l’assistenza, di dare magari 1500 euro al mese alle famiglie per accudire a casa gli anziani. E si può pensare che questo principio possa essere esteso anche con le persone con disabilità, rischieremmo di tornare indietro di mezzo secolo, con i disabili tenuti in casa. C’è il pericolo – aggiunge – che in un momento di crisi ci siano famiglie che vivano con quei sussidi e quindi ne risenta la qualità di vita del disabile». Anffas è un esempio di come il terzo settore, il privato sociale fac-
Corriere della Sera del 5 agosto 1999.
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cia servizio pubblico. «Abbiamo sviluppato una visione d’insieme, d’equipe all’interno della struttura. Le figure professionali non sono separate, ma si confrontano tra loro». Avanguardia per la disabilità intellettiva degli anziani Anffas segue 700 disabili intellettivi, circa la metà di quelli che vivono in Trentino. Da un’organizzazione di mutuo aiuto tra le famiglie si è arrivati ad un organizzazione
specializzata, tanto da meritare la visita il 19 novembre di Matthew Janicki, professore associato di ricerca di sviluppo umano all’Università dell’Illinois di Chicago, il più grande esperto mondiale in tematiche legate alla disabilità intellettiva delle persone anziane. Obiettivo della visita il Centro pilota La Meridiana in Corso Buonarroti a Trento, che «è nato 7 anni fa – ricorda Enderle - pensando alla longevità di chi ha disabilità intellettive, che oggi può vivere anche oltre i 70 anni». Il
progetto di vita sul singolo di Anffas parte con “Il paese di Oz” (www.ilpaesedioz.it), centro per l’età evolutiva (in via Aosta a Trento) per arrivare all’anziano al centro la Meridiana passando per tutta la vita. Inoltre Anffas gestisce anche Nuova Casa Serena (www.casaserena.tn.it), che si occupa di cura, riabilitazione ed attività educativa a favore di persone con disabilità gravissime. Con un approccio bio-psico-sociale, che vuole passare dall’obiettivo del curare a quello del prendersi cura. La sfida del lavoro, il rischio di tornare esclusi
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La parte dell’esistenza fino al termine degli studi e l’anzianità sono coperte, un ambito sul quale c’è da lavorare di più secondo il presidente è quello dell’isolamento durante l’età lavorativa. Su 700 disabili seguiti da Anffas solo 15 svolgono un’attività nelle imprese trentine. «Stiamo lavorando su dei progetti di inclusione occupazionale come Per.la. (www.progettoperla.it) , ma spesso il lavoro non c’è. E le aziende non sono più in condizione di spendere». Dall’ente pubblico e dalle imprese vengono assunti soprattutto disabili fisici e ci sono addirittura «delle imprese – denuncia Enderle - che dovrebbero assumere dei disabili per legge, ma preferiscono pagare una multa». Si stanno cercando a livello normativo degli strumenti giuridici per far sì che le azien-
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de possano assumere senza costi. Secondo questo principio: invece che andare al centro diurno il disabile segue un progetto di inclusione lavorativa in azienda. Con il risparmio sui costi per il centro diurno la Provincia girerebbe all’azienda una cifra per finanziare lo stipendio del disabile. «Alcuni dei ragazzi che seguiamo – ricorda Enderle – vorrebbero trovare lavoro, certamente la Cooperazione trentina ed altre aziende sarebbero aperte a questi progetti, basta che si riescano a trovare le formule adatte». Volontari e promozione Risorse importanti per Anffas sono anche i volontari (oltre 400), che si organizzano in “Liberamente insieme” (www. liberamenteinsieme.anffas.tn.it), il servizio civile ed i lavori socialmente utili. C’è chi ad esempio deve scontare una pena per guida in stato di ebbrezza, «scopre il mondo della disabilità e poi vuole rimanerci come volontario». La volontà di Enderle è quella di aprire sempre più le porte dell’associazione, perchè «chi conosce non può rimanere più indifferente». Il presidente sottolinea che «ciò che non manca qui sono certamente le idee». Dai calendari con il Calcio Trento e l’Itas Volley, al marchio sulle magliette del Mezzocorona Calcio dello scomparso presidente Claudio Tonetti, fino ai fumetti sulla disabilità e la collaborazione con Aquila Basket. Ci si muo-
ve anche nelle scuole e seguendo il progetto europeo Inclusion Europe (www.inclusion-europe.org). Può essere anche la pervasività delle tecnologie informatiche a favorire l’inclusione? «Sì, ci sono i materiali “easy-toread”, che facilitano una lettura anche ad un disabile. Inoltre stiamo facendo molto anche per la domotica. Ad esempio nella “casa satellite” di via Malpensada a Trento si riesce a garantire una vita in autonomia ai disabili, attraverso delle indicazioni date attraverso un monitor». Un incontro provinciale anche per gli educatori Quattro le iniziative principali annuali di Anffas, con le quali si fa conoscere alla collettività trentina: i “Giochi senza barriere” al Campo Coni di Trento, la Festa della Famiglia a Pian del Gacc (Fornace), il
mercatino di natale e l’iniziativa all’interno della cooperazione di consumo “Un morso, un sorso di solidarietà”. «Mi piacerebbe si riuscisse a trovare un momento – aggiunge Enderle – anche per riunire gli educatori, che sono il terzo pilastro della nostra organizzazione». Ritorniamo infine ad Aldeno. «C’è molta sensibilità verso i progetti di inclusione, nella scuola materna ed anche nella biblioteca che ha dato la disponibilità per uno stage. E magari in futuro si potrebbe pensare anche ad aprire un centro di Anffas anche ad Aldeno». Il mercoledì di Enderle prosegue nella sede di Anffas con altri incontri con famigliari, banche, personale. Un lavoro su base volontaria ma dalle enormi soddisfazioni. E la sensazione confermata che dove non arriva il pubblico dobbiamo arrivarci noi, con il sostegno delle imprese, dei privati, del volontariato.
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Anna, Giulia e Debora Enderle.
Panamericana 2012 di Lucio Bernardi Doriano Baldo in viaggio dall’Ecuador alla Terra del Fuoco in moto portando un messaggio di speranza alle Missioni di Bolivia e Perù attraverso il sostegno di progetti di approvvigionamento idrico.
Solidarietà! Anche per un lun-
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go ed avventuroso viaggio in motocicletta, dall’altra parte del mondo, si può parlare di solidarietà. Anche questa motivazione ha aiutato a concretizzare il progetto “Panamericana 2012”, viaggio di un gruppo di motociclisti, di cui fa parte il nostro concittadino Doriano Baldo, che partendo dal porto di Guayaquil in Ecuador sta portando i centauri, dopo 18.000 chilometri, in fondo all’America Latina nella Terra del Fuoco. Precisamente a Ushuaia, nella punta più meridionale dell’Argentina.
Durante la fase di organizzazione i partecipanti al viaggio hanno preso contatti con le Missioni Francescane di Trento ed hanno inteso sostenere due dei numerosi progetti che vedono coinvolti i Frati di questo ordine che operano tutt’ora in Bolivia e Perù. Ecco che la vendita di magliette, foulard ed altri gadget, riportanti il logo della spedizione sudamericana, sommati a parecchie donazioni, hanno permesso di raccogliere l’importante somma di • 15.000 che, consegnati direttamente sul posto, contribuiranno alla realizza-
La mano del Desierto, opera del cileno Mario Irarrazabal, meta fissa di chi si addentra nel deserto di Atacama in Cile, uno dei luoghi più aridi del mondo.
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zione di due progetti umanitari. Il primo, chiamato “Progetto Aquile”, prevede la realizzazione di cisterne di cemento armato costruite per il recupero dell’acqua piovana, scarsa a quelle latitudini e concentrata nella stagione delle piogge, da utilizzare per il consumo umano nel corso dell’anno. L’obiettivo vede coinvolta la popolazione di 12 comunità del Municipio di Tortora e una di quello di Aiquile nella provincia di Campero, dipartimento di Cochabamba (Bolivia) e va a beneficio diretto di 200 famiglie (circa un migliaio di persone) ed indiretto per ulteriori 440 (altre 2mila 200 persone). Anche il secondo progetto, denominato “Manchay Verde” a Lima (Perù), si basa sul recupero di acque, in questo caso nere che, attraverso il passaggio da alcune vasche di depurazione, diventano riutilizzabili per irrigare una zona completamente desertica permettendo così la coltivazione di piante ad alto e basso fusto. Tornando al viaggio, più di un anno prima alcuni dei partecipanti iniziano ad idearlo ed in poco tempo si forma un gruppo che intende andare oltre alle vacanze in moto e
Anche questi luoghi sono meta di immigrazione ed anche lì sono manifeste le sensibilità alle problematiche del nostro mondo. Il 30 ottobre sono ospiti di una famiglia definita “alternativa” (lui neozelandese e lei australiana), con un niño ecuadoregno, biondo come non mai: hanno realizzato un hotel in bioedilizia, costruito con soli materiali naturali, il cui nome è Casa Verde. A seguire si addentrano nel territorio Andino, viaggiando costantemente oltre i 2.500 metri sul livello del mare, costeggiando la foresta amazzonica e proprio in quei giorni i popoli andini festeggiano un sacco di ricorrenze. La strada li ha già portati in Bolivia, l’attuale meta è la città di Aquile dove sono due i momenti particolarmente toccanti per i nostri motociclisti. Il primo prevede la consegna, al missionario francescano Padre Ivo, della metà della somma raccolta per beneficenza e destinata alla realizzazione delle cisterne per l’acqua. Il ringraziamento e la gratitudine sono indescrivibili, il Padre ospita per alcuni giorni la compagnia
accompagnandoli a visitare alcune zone dove le cisterne vengono realizzate. Il secondo momento di riflessione si concretizza nella visita, proposta da Doriano e condivisa dal resto del gruppo, al “Centro Pastoral Juvenil Fabio Stedile”, istituto scolastico dedicato alla memoria del nostro concittadino Fabio deceduto in circostanze tragiche 18 anni fa proprio in Sud America durante una delle sue spedizioni alpinistiche. Per quanto riguarda il turismo merita menzione la “Carretera della muerte”. Trattasi di 100 chilometri di strada sterrata, tortuosissima e strettissima, incastonata nelle Ande con la roccia da un lato e precipizi di 4-500 metri dall’altra, definita la strada più pericolosa del globo. Nei giorni successivi passano il secondo confine ed entrano in Perù, raggiungono la capitale Lima, megalopoli che dal 1535, anno della sua fondazione, continua a crescere a dismisura. Oggi la città supera gli 8 milioni di persone, molte delle quali immigrate da ogni parte del pianeta, rendendola una città
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cerca di raggiungere, non solo una meta, ma anche altri obiettivi. Da quel giorno con sempre maggiore intensità si susseguono i preparativi e dopo una innumerevole serie di incontri, riunioni, richieste di autorizzazioni, serate, riconoscimenti e la immancabile conferenza stampa si arriva al primo grande appuntamento dello scorso mese di settembre, quando le moto vengono imbarcate nei container e spedite in Ecuador. Ancora poco più di un mese, per ultimare i preparativi, ed il 25 ottobre il gruppo di sette motociclisti, di cui una donna, parte da Venezia con destinazione Guayaquil. Giunti in terra ecuadoregna, si imbattono subito nella lenta burocrazia sudamericana che impiega due giorni per concedere lo sdoganamento delle amate motociclette. Il 28 ottobre iniziano l’avventura tanto attesa e cominciano a viaggiare. L’altitudine (oltre 2mila 200 metri sul livello del mare) genera qualche problema e saranno necessari alcuni giorni di percorrenza per acclimatare fisici e motori. Dopo tre giorni raggiungono Quito e la puntata all’equatore è doverosa. Il gruppo prende confidenza con i nuovi luoghi ed inizia a distinguere le particolarità di questi Paesi. Scoprono un territorio ed una natura incontaminati dove la vocazione turistica è particolarmente diffusa; ci sono molte strutture ricettive e parecchi negozi che noleggiano attrezzature per sport avventurosi quali rafting, canyoning, trekking e mountain bike.
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meticcia per eccellenza, ricca di storia, cultura e di musei. Luoghi principali di Lima sono il Museo Nazionale di Archeologia, Antropologia e Storia ed il Museo Archeologico Rafaél Larco Herrera dove sono custoditi i tesori, di inestimabile valore, degli Inca e dei popoli antecedenti. Per giungere a Lima hanno percorso 560 km di “Panamericana”; strada con scenario particolare: a sinistra il deserto, a destra il maestoso Oceano Pacifico. A Lima incontrano Padre “Pachi”, Pacifico Tomasi, missionario trentino diventato vescovo di Lima. Lui, rimasto fedele alla sua missione di pastore e senza tanti formalismi, preferisce tutt’ora farsi chiamare con il suo diminutivo. Tomasi è stato fondatore e tutt’ora direttore dell’istituto scolastico dedicato a Giovanni Paolo II, promotore del progetto Manchay Verde. Al momento della consegna dei fondi raccolti in Trentino ai sette vie-
ne riservata una festa emozionante ed indimenticabile e si può capire, da quanto hanno scritto, che non dimenticheranno mai il calore e l’umanità di quei bambini. Fotografia simpatica e divertente, quando il Vescovo è salito in groppa ad una delle motociclette. Con questo ultimo momento si conclude la parte solidale del tour e continua quella turistica. I nostri motociclisti continuano a percorrere chilometri e oltrepassano montagne, attraversano pianure e deserti, villaggi, paesi e città e poi ancora montagne e ancora deserto fino a giungere a Santiago del Cile. Qui la compagnia si divide: c’è chi rientra in Italia con il progetto di ritornare l’anno prossimo ed ultimare la seconda metà del viaggio e chi, come Doriano e Roberto Feller, di Besenello, che continuano per arrivare alla Terra del Fuoco. Purtroppo da questo momento si interrompono anche i contatti via
La visita al Centro Pastoral Juvenil Fabio Stedile, istituto scolastico dedicato al nostro concittadino che ha perso la vita nel 1994 durante la discesa dal Cerro Torre (Patagonia).
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web, i due motociclisti interloquiscono con le famiglie solo con messaggi da cellulare. Con gli ultimi ricevuti ci dicono di essere in ottimo stato, che il viaggio sta proseguendo per il meglio e che fino a questo momento il problema più grosso è la fornitura di carburante. Rare le stazioni di servizio e gestori pronti ad aumentare i prezzi nel momento in cui prendono atto dell’assoluta necessità che i due hanno di rifornirsi. Il rientro è previsto per fine mese una volta raggiunta la parte più a sud del continente americano. Ringrazio Renata che mi ha aiutato a raccogliere il materiale necessario per redigere l’articolo e la quale, alla domanda di come sta vivendo questa periodo mi risponde che un po’ di preoccupazione c’è ma che è anche certa che il marito ed il suo amico: “Si stanno divertendo come i matti”. Con una punta di nostalgia da motocicletta concludo con un primo pensiero per Doriano: conoscendolo immagino che non condivida molto la stesura di un articolo che lo riguardi, pertanto, mi auguro che prenda queste righe come un atto di stima e di congratulazione per quanto è riuscito a fare in questo benefico ed ambizioso viaggio. Un secondo pensiero lo riservo a quattro amici, che lo sport e la motocicletta mi hanno fatto accostare e che immagino “viaggiare” in dimensioni non più terrene: Fabio, Alberto, Daniele e Lorenzo.”
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a quota 3066 di Danilo Micheletti Riflessioni sull’andamento demografico fra il 2000 ed il 2011.
l’Arione di fine anno 2012 alcuni dati riguardanti l’andamento demografico degli abitanti di Aldeno. Per dare un senso al ragionamento, si sono in considerazione gli anni fra il 2000 e il 2011. Il primo dato rilevante, contrariamente alla sensazione percepita, è che non c’è stato un incremento continuo della popolazione. Nei quattro anni tra il 2006 e il 2009 c’è stata una diminuzione di ben 26 unità. Questa rilevazione, seppur par-
ziale trova riscontro nell’incrocio dei dati riguardanti l’emigrazione degli anni 2007-2009 in cui rileviamo 36 abitanti emigrati. Successivamente la crescita della popolazione è stata progressiva fino ad arrivare a superare abbondantemente i tremila abitanti. Un dato significativo riguarda le nascite che, escludendo l’anno 2003 in cui si rileva un incremento, iI trend di crescita si aggira fra le 25 e le 35 nascite annuali. Un dato da evidenziare inoltre, è quello che riguarda la popola-
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zione straniera, in quanto negli anni si è stabilizzato, nella misura del 5,89% dei residenti. Per quanto riguarda i nuclei familiari la crescita è in linea con l’incremento demografico degli standard nazionali. Il dato di maggior interesse è la decrescita degli abitanti fra il 2006 e il 2009, in parte giustificato con un momento di emigrazione. Per completare alcuni numeri riguardanti i nuclei famigliari e la popolazione straniera, 20002011. NUMERO NUCLEI FAMIGLIARI ANNO 2000: 1027 ANNO 2011: 1270
NUMERO POPOLAZIONE STRANIERA ANNO 2000 Maschi 31 Femmine 29 TOT 60 ANNO 2011 Maschi 78 Femmine 102 TOT 180
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In occasione dell’uscita del-
In vino veritas. Ed il resto?
di don Daniele Morandini Più verità, più confronto, più rispetto e stima reciproci ci aiuteranno ad essere più comunità e più famiglia.
Non serve grande spirito d’os-
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servazione per essere d’accordo con i latini sul fatto che, quando una persona beve un po’ troppo, poi dice tutta (o quasi) la verità. Al risveglio dal torpore dei fumi dell’alcool rimane spesso solo il tempo per pentirsi di aver detto anche quello che, da sani, non si avrebbe mai avuto il coraggio, o la sfrontatezza, di dire. In vino veritas quindi, ma su tutto il resto? Dice il vero solo chi beve troppo? Chi dice la verità oggi? A me sembra di percepire che oggi c’è un’urgenza di verità: abbiamo bisogno di “veritas”, di persone che siano sincere, schiette, dirette, senza giri di parole, senza “parlare politico” che dice tutto e niente, di persone che finalmente dicono quello che pensano anche in pubblico, che sappiano essere adulte anche quando questo costa, e magari fa paga-
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re delle conseguenze. Abbiamo estremo bisogno di poterci fidare di qualcuno che non ci volti le spalle, che non ci dica una cosa e ne pensi un’altra, di istituzioni credibili e difendibili. Tutti siamo stufi delle promesse bugiarde di politici corrotti e interessati, ma forse avremmo bisogno anche di stufarci delle falsità di tante persone molto più vicine a noi, mescolate nei consigli di amministrazione delle nostre aziende e cooperative, tra i nostri amici, i nostri colleghi, gli insegnanti, i politici locali, i banchi delle chiese. Per fare un altro esempio quando da giovane leggevo il giornale, ero convinto che mi aiutasse a capire meglio la realtà, oggi i giornali non raffigurano affatto la realtà (salvo naturalmente qualche eccezione). Se va bene raccontano le notizie, cioè quello che si discosta dalla norma (il famoso uomo che morde il cane, o nel mio caso, che so, una mattina che mi sveglio e trovo subito le chiavi), ma il più delle volte cercano di plasmarla, la realtà. Sui temi che mi stanno più a cuore: la fede, la vita, il suo fine e il suo inizio, la famiglia, circolano vagonate di bugie e sono diffuse da talmente
tante fonti, con effetto più che stereo, che è quasi impossibile non venirne contaminati. E, per la famosa regola, una bugia a forza di ripeterla diventa vera. Nessuno di noi è santo e questa non vuole essere una predica fatta da chi parla bene e, magari, ogni tanto, razzola peggio degli altri, ma uno stimolo a cercare tra le ragioni della crisi anche l’assenza di verità, ragioni e cause molto più vicine a noi, forse addirittura dentro di noi. Siamo compromessi talmente tanto che non ce ne rendiamo neanche conto. Più verità, più confronto, più rispetto e stima reciproci ci aiuteranno ad essere più comunità e più famiglia. È Natale. Chi più di Gesù Cristo ha vissuto questo sulla sua pelle! Crocifisso senza tradire la Verità, rifiutato perché pietra d’inciampo per i cattivi e i peccatori. Chi più di Lui ci ha insegnato che il mondo si cambia partendo dalla testimonianza personale. L’uomo vero, l’uomo sincero, anche se nasce in una grotta, anche se muore in croce cambia la storia dell’umanità. Buon Natale a tutti, più “vero” e più felice!
“Altroke”: attività
di Paola Luchi
educative al di fuori della scuola
Kaleidoscopio propone da tre anni ad Aldeno attività estive ed invernali finalizzate al benessere dei bambini nei periodi di vacanza.
estive sul territorio di Aldeno ed arriviamo per la prima volta a scrivere per l’Arione, quindi rapidamente cerchiamo di presentarci: Kaleidoscopio è una cooperativa sociale che si occupa, tra le altre cose, di promuovere attività finalizzate al benessere dei bambini nei periodi di vacanza. Per tale ragione è stato ideato il contenitore “ALTROKE”, com-
prendente tutte le attività estive ed invernali dedicate ai bambini della scuola materna ed elementare. Quest’estate ad Aldeno abbiamo organizzato sei settimane di attività educative destinate ai bambini della scuola elementare. Sei settimane di giochi, laboratori manuali, storie fantastiche, il tutto in costante contatto con la natura, sfruttando principalmente il Parco delle Albere.
Il filo conduttore pensato, “Paesi e storie del mondo”, ci ha permesso di viaggiare simbolicamente da un paese all’altro, cercando di capire e di vivere le altre culture, senza dimenticarci di stimolare intelletto e fantasia, manualità e spirito d’iniziativa. Proficua e divertente è stata la rinnovata collaborazione con le associazioni del posto: i Vigili del fuoco e la Ginnastica Aldeno. Pre-
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Da tre anni svolgiamo attività
Foto di gruppo durante un’attività estiva presso la sede dei Vigili del Fuoco di Aldeno.
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ziosi momenti per i bambini, sperimentati con successo già negli anni precedenti, grazie alla disponibilità della Banda Sociale di Aldeno, della Sat e dell’Associazione pesca sportiva di Aldeno. Negli anni abbiamo avuto il piacere di conoscere tanti bambini del territorio, quest’estate sono stati più di 30. Di anno in anno stiamo crescendo, ma non neghiamo che dovremmo arricchirci ancora un po’ di presenze per poter garantire la continuità e la certezza del servizio alle famiglie che lo necessitano per conciliare esigenze fa-
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miliari e lavorative. Su questo stiamo lavorando e siamo felici di poterci confrontare con genitori attenti, che desiderano per i propri figli un’occasione che permetta loro di trascorrere del buon tempo insieme. Dobbiamo quindi ringraziare proprio le famiglie che collaborano e si fidano di noi e il Comune di Aldeno, per l’attenzione e la disponibilità a garantirci sempre spazi e strutture adeguati. Pensiamo inoltre sia importante collaborare con le associazioni del territorio, non solo per il loro prezioso con-
tributo, ma anche perché crediamo che i bambini debbano avere la possibilità di conoscere e impossessarsi del territorio che abitano con esperienze ricche, che li porteranno in futuro (speriamo!) a diventare degli adulti responsabili in grado di prendersene cura a loro volta. L’abbiamo detto tante volte, ma non ci stancheremo di ripeterlo: non sono “colonie”, ma “attività educative estive”, in cui l’aspetto educativo dello stare insieme e la cura del singolo sono messi in primo piano. Per noi la relazione è importante, sia con i bambini che con le famiglie, favorendo così la conoscenza e l’integrazione. La qualità che ricerchiamo è perseguita attraverso la formazione dei nostri educatori, che fanno parte delle nostre equipe durante tutto il corso dell’anno. Come già detto, ci piace programmare attività che aiutino i bambini a stare bene, a sperimentare il fare, a imparare giocando, a conoscere il proprio territorio e a viaggiare con la fantasia. Speriamo di poterci incontrare ancora, sicuramente penseremo a qualcosa per l’estate 2013! Chi volesse contattarci lo può fare attraverso il sito: www.kaleidoscopio.coop, la mail : altroke@kaleidoscopio.coop, oppure facebook: altroke kaleidoscopio. Grazie mille a tutti e per il momento…buone feste!
Cento soffi di Fernanda Beozzo (FeBe)
Lo vidi poco oltre il Dosso Pio, avvolto in un pastrano che ha dir di suo, sembrava quasi fino. Il bavero alzato fino agli occhi, a rifugiarsi dentro i suoi lamenti, le scarpe rinforzate “co’ le bròche”, a graffiar la terra negli stenti. Il freddo dimorò tutta la notte, poi sul levar del giorno portò quel bel tepore a riscaldar le gote, a rincorar l’umore!
gli steli già chinati a essiccare, la falce lustra e quieta ad aspettare. La sigaretta stanca penzolava, fra le sue labbra brame di parole; un nome soffocato dentro il petto, un letto mai più sfatto per amore! Stipavo nel mio cuore quei momenti, ardenti, e custoditi per scaldarmi: di mozziconi spenti, di lacci sempre aperti, di passi ormai fermati! Ricalco di mio padre le sue orme, rivedo mani nude nella terra, e semine feconde, e gocce di fatica a dissetarla. Abbonda la vendemmia dei ricordi, e di fierezza brindo ai suoi cent’anni!
(Poesia dedicata da Fernanda al padre Guglielmo, che avrebbe compiuto 100 anni il 9 settembre 2012).
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L’angolo della poesia
Guardavo il dondolio di un corpo vecchio, i prati straripanti di colori,
A Pesaro ai
campionati nazionali di ginnastica
di Lisa Paternuosto
Lisa Paternuosto e Maddalena Oliana della Ginnastica Aldeno hanno partecipato a Pesaro alle fasi nazionali di ginnastica artistica. Con la possibilità di allenarsi con l’olimpionica Adriana Crisci.
Nello scorso numero del-
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l’Arione, avevo scritto che io e la mia amica Maddalena Oliana ci eravamo meritate la partecipazione alle fasi nazionali di ginnastica artistica che si sarebbero tenute a Pesaro a fine giugno, grazie alle medaglie conquistate alla gara re-
gionale (G.p.t 2° livello), io oro nella specialità del corpo libero e Maddalena argento al trampolino elastico. A Pesaro alla fine, Maddalena non ha potuto venire e siamo andate solo io e la nostra allenatrice, Sheila Mosna, però abbiamo fat-
Sheila con una delle più grandi ginnaste italiane, Adriana Crisci, olimpionica a Sidney 2000.
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to la trasferta assieme alle ginnaste di una società di Rovereto ed ho fatto amicizia con loro. La gara è stata molto impegnativa perchè ho gareggiato contro le migliori ginnaste, appartenenti alle più forti società italiane, che, a differenza nostra, hanno la possibilità di fare allenamento tutti i giorni e in una palestra completamente attrezzata per la ginnastica artistica, dove l’attrezzatura rimane sempre montata... sarebbe il nostro sogno!! Infatti, proprio perchè è un sogno, ho dovuto gareggiare su una pedana olimpica del corpo libero, sulla quale non avevo mai messo piede... C’è anche da dire, in verità, che le due settimane prima di partire per Pesaro non avevamo neanche la palestra e mi sono allenata all’IGF! Comunque noi non ci scoraggiamo mai! Ho conquistato il decimo posto nella fascia di bronzo e viste le condizioni di partenza svantaggiate... è un ottimo risultato!! E’ stata proprio una bella soddisfazione e… speriamo di ripeterci e poter andare anche il prossimo anno!!
grande ginnasta da vicino e potersi allenare con lei. Adriana Crisci è stata finalista olimpionica a Sidney 2000, dopo aver vinto fra le altre due medaglie d’argento agli europei Juniores (1996), cinque medaglie ai giochi del Mediterraneo (1997), aver partecipato nel 1998 agli europei di San Pietroburgo e ai Mondiali Juniores di Mosca, è stata Campionessa Italiana di Trampolino Elastico (2008) e Campionessa Italiana di Tumbling (2007) e la lista potrebbe continuare a lungo! Inoltre è l’unica ginnasta italiana che a 30 anni è riuscita ancora a gareggiare negli assoluti italiani e si è classificata tra le prime dieci a
livello assoluto e seconda al volteggio! Sono molto orgogliosa di averla conosciuta! Da qualche settimana abbiamo ripreso il corso di ginnastica, (e quest’anno sono 31 anni che c’è la Ginnastica ad Aldeno!), sperando di andare incontro ad un altro anno ricco di soddisfazioni per noi e la nostra insegnante, che ci segue sempre con impegno e affetto. Chiunque volesse partecipare ai corsi di ginnastica artistica e danza creativa può contattare Sheila Mosna (3474480339). Le iscrizioni sono sempre aperte! Vi aspettiamo!
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A Pesaro poi è stato bellissimo, per alcuni giorni abbiamo vissuto solo di ginnastica, fra prove e gare; ovunque mi girassi c’erano ginnaste e ginnasti di tutte le età, provenienti da tutta Italia che si allenavano per dare il meglio di sé alle gare. Si respirava Ginnastica! E per una ginnasta è veramente fantastico! Però ci siamo ritagliate anche un po’ di tempo, tra una gara e l’altra, per visitare Pesaro, città molto bella e accogliente e fare il bagno nel mare! A fine luglio ho avuto l’opportunità di partecipare ad un “stage” di ginnastica artistica tenuto da Adriana Crisci. È stato interessante ed emozionante vedere una
Prove per il saggio di fine anno.
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3mila spettatori per le finali nazionali giovanili
di Germana Baldo
Aldeno è stato campo centrale dal 24 al 26 agosto delle finali nazionali giovanili open di palla tamburello, ospitate da diverse località trentine. Hanno partecipato 35 società. Una grande festa per ragazzi e ragazze dai 10 ai 18 anni.
Dal 24 al 26 agosto 2012
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Aldeno ha ospitato, insieme ad altre località del Trentino, la quarantacinquesima edizione delle finali nazionali giovanili “open” di palla tamburello. L’ evento è stato promosso dalla Federazione Italiana Pallatamburello, in collaborazione con il Comitato provinciale di Trento e grazie al sostegno di numerosi sponsor. A questo evento hanno partecipato ragazzi e ragazze dai 10 ai 18 anni, in rappresentanza delle categorie giovanissimi, allievi, juniores maschili e femminili. I campi utilizzati per la manife-
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stazione sono stati quelli di: Noarna, Sabbionara, Dro, Marco, Besenello, Patone, Valle San Felice, Ronzo Chienis e Aldeno, che a
partire da sabato pomeriggio ha ospitato le finali di tutte le categorie. La scelta di utilizzare il nostro impianto sportivo, come campo centrale della manifestazione, non è stata casuale ma motivata dalla posizione centrale, dalla capacità di accoglienza del nostro centro sportivo e al buon impianto di illuminazione. L’evento ha visto la partecipazione di 35 squadre, 24 società provenienti da diverse regioni italiane, in particolar modo Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania e la partecipazione complessiva è stata di 315 persone tra atleti e
La cerimonia di premiazione al campo delle Albere ad Aldeno.
Al termine dell’ultimo incontro si sono svolte la premiazioni alla presenza delle varie autorità, il presidente federale, i sindaci dei paesi coinvolti, gli assessori, i consiglieri federali e provinciali, il presidente del CONI di Trento e, gradita presenza, alcuni giocatori che hanno militato nella squadra di Aldeno vincitrice dei titoli di Serie A nel 90-91. Tutto questo è stato possibile anche grazie al lavoro della varie società sportive, a cominciare da quella del nostro paese che assie-
me ai tanti volontari coinvolti ha contribuito ad organizzare, in maniera esemplare, questo importante evento sportivo e non solo. Vorrei concludere citando una frase del presidente della nostra federazione che ricorda come in tutti i paesi del mondo gli sport tipici tradizionali godono di particolari riconoscimenti e di una condizione di prestigio talvolta anche superiore a quella di sport importanti, e di grande popolarità: questo perché gli sport tradizionali, come il tamburello, conservano la memoria storica di valori antichi come l’amicizia e la solidarietà, la festa e la partecipazione comunitaria. Vedere il nostro centro sportivo vissuto dai bambini e dalle famiglie, gli spalti pieni di spettatori e affezionati, è stata per tutti noi presenti un’esperienza indimenticabile che rimarrà sempre nella nostra memoria con l’auspicio che questi piccoli campioni continuino a calcare i campi di gioco crescendo sani, felici e sopratutto con la voglia di stare insieme.
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accompagnatori, 60 tra organizzatori ed arbitri e circa 3000 spettatori presenti per tutta la durata dell’ evento su tutti i campi interessati. La manifestazione è iniziata il venerdì pomeriggio e si è conclusa la domenica. Il campo di Aldeno ha ospitato il venerdì le competizioni della categoria juniores mentre il sabato si sono svolte le semifinali di tutte le categorie e infine domenica, le finalissime. Sono stati tre giorni di spettacolo, che ha visto la partecipazione dei migliori talenti giovanili del tamburello, impegnati a confrontarsi sportivamente, nel tentativo di raggiungere l’ambito traguardo del titolo italiano di categoria. Proprio le formazioni trentine, al termine di gare entusiasmanti, giocate all’ultimo punto, hanno ottenuto il maggior numero di successi grazie alla vittoria della Vigor Nave San Rocco nella categoria giovanissimi femminile, del Valle San Felice in quella maschile e, per finire, del Noarna con la categoria juniores maschile.
Stagione teatrale tra
risate e riflessione
di Lara Coser Sei appuntamenti a teatro tra la comicità di Mario Cagol, Loredana Cont ed il Gruppo Poe.Mus, le ombre naziste del Novecento con le storie di Adolf Eichmann e Michael Seifert, “Il viaggio nell’utopia” dedicato ai migranti.
Anche quest’anno il Comune
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di Aldeno e l’Associazione Teatro e Spettacolo hanno presentato il nuovo cartellone della stagione teatale. Nomi, titoli, sensazioni, ironie, un mix per creare un ricco menù che spazia da momenti di riflessione a momenti di puro relax e allegria lungo l’arco di poco più di cinque mesi da dicembre ad aprile. La Stagione Teatrale di Prosa 2012/13, nonostante il momento di crisi che attraversa il nostro Paese, propone un cartellone di tutto rispetto. Ad inaugurarla è Mario Cagol, artista da sempre amato dal pubblico, attore ed autore teatale, non-
ché ideatore di programmi radiofonici, spot pubblicitari, fiction televisive. Lo spettacolo “Tecniche caccia stress” porta a più di un’ora di risate, niente sesso o politica, ma ironia sulla quotidianità dove tutti si possono rivedere e divertire. Non è una novità che nella stagione teatrale ci sia la presenza di spettacoli dedicati al Teatro della Memoria, una rassegna che ingloba in sé caratteristiche che la rendono culturalmente interessante ed artisticamente valida. Spettacoli che ci raccontano pagine e personaggi della nostra storia, locale o mondiale. A ciò si aggiunge il fatto che queste storie ci vengono pro-
“Processo alla banalità del male”, nella Giornata della Memoria del 27 gennaio 2013.
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poste da attori che operano sul nostro territorio. Il 26 gennaio 2013 TeatroSpettacoli ci presenterà “Processo alla banalità del male Adolf Eichmann: un crimine moderno”. Maura Pettoruso firma la drammaturgia e la regia con Andrea Brunello, Alessio Dalla Costa e Stefano Detassis. Una produzione realizzata da TeatroSpettacoli con il sostegno della Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici della Provincia Autonoma di Trento. Quando nel 1960 Adolf Eichmann fu processato per i crimini perpetrati durante la Seconda Guerra Mondiale, la società cercava di capire come un uomo può diventare un tale “mostro”. Un testo per ricordare ancora una volta la sconvolgente razionalità dello sterminio degli Ebrei. Uno spettacolo per capire, analizzare, non dimenticare uno dei periodi più agghiaccianti della Storia del Novecento. Seguirà il 23 febbraio una rappresentazione teatrale brillante con il Gruppo Poe.Mus dal titolo “Te la canto e te la digo”, un mix di folklore, poesia, musica e teatro.
Loredana Cont.
ce e allo stesso tempo straordinario, Don Narciso Sordo. Di lui purtroppo si sa poco; un “uomo del Vangelo” coraggioso e mosso da valori e ideali nobili, un uomo che è l’esatto contrario di Michael Seifert, un “innocuo” falegname residente per anni a Vancouver in Canada, al numero civico 5471 di Commercial Street. Un falegname anziano e pacioso, come lo definisce Fracalossi, un uomo che in gioventù fu il “boia” del Lager di Bolzano. Due figure che raccolgono in sé anche il dramma feroce degli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale: negli ambigui territori dell’Alpenvorland nazista, ovvero di quel territorio trentino-tirolesebellunese entrato a far parte del Terzo Reich. Con un ritmo che alterna le vicende di Sordo e Seifert al racconto crudo delle deportazioni e delle repressioni antipartigiane in Val di Fiemme ed in Alto Adige, il testo di Fracalossi acquista toni di
un crescendo dove i giorni della sofferenza nel lager bolzanino diventano paradigma dell’orrore dello sterminio e del potere nazista sull’Europa intera. Si ripropongono anche quest’anno gli incontri con la scuola per diffondere la cultura teatrale, in tal modo il teatro potrà offrirsi come strumento educativo e di formazione per i giovani. Per quanto riguarda il cinema a metà dicembre è terminata la rassegna “Il piacere del cinema”, mentre per i più piccoli l’appuntamento è per la domenica nel tardo pomeriggio, con film da gustare con risate continue. Doveroso ringraziare tutti i componenti dell’Associazione Teatro e Spettacolo, collaboratori volontari che contribuiscono alla realizzazione dell’attività presentata. A nome mio e loro, in attesa di vedervi a teatro, porgo un cordiale saluto, un Buon Natale e un sereno Anno Nuovo.
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Il tutto in dialetto trentino. Divertimento assicurato. Sarà poi la volta il 16 marzo di “Il viaggio dell’utopia” lo spettacolo di Rocco Sestito che porta in scena anche il Coro Altreterre accompagnato dal gruppo musicale Lacio Drom. Uno spettacolo corale e teatrale scritto e diretto da Sestito in collaborazione con Centro Astalli e A.T.A.S. onlus, è un lavoro «dedicato a quelli che non sono mai arrivati». Già, perché probabilmente i non arrivati sono e sono stati molti. Sul palco si canteranno e racconteranno le emozioni dei carichi di disperati , migranti di oggi e di ieri che a bordo di un barcone guardano all’orizzonte, verso la speranza di salvezza non sempre raggiunta. Il 6 aprile entrerà in scena l’autrice trentina Loredana Cont, capace di far riflettere con il sorriso sulle labbra il suo pubblico. “Pù busie che poesie” è un monologo brillante in cui, rispolverando la memoria scolastica, parla di poeti e di poesie, di donne e di “busie” ma anche della vita di tutti i giorni che è spunto di divertita riflessione. A concludere il calendario della stagione teatrale il 25 aprile il Club Armonia porterà in scena al Teatro Comunale di Aldeno un nuovo testo di Renzo Fracalossi dal titolo “Commercial Street 5471”. Da un attento lavoro di raccolta di materiale e di indagine attorno a figure della storia locale, Renzo Fracalossi presenta la vicenda umana di un uomo sempli-
In 141 di corsa da Aldeno a Garniga Terme
di Gino Bridi
Il 14esimo Circuito Sat di corsa in montagna si è concluso il 21 ottobre con il Trofeo Fabio Stedile e Michele Cont, organizzato dalla Sat di Aldeno. Otto km di corsa con spirito di aggregazione e solidarietà.
Il 21 ottobre si è svolta la 17a
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edizione del Trofeo Fabio Stedile e Michele Cont, gara di corsa in montagna organizzata dalla nostra sezione. La manifestazione, partita in sordina, è cresciuta con il passare delle edizioni, tanto da diventare un appuntamento dedicato ai soci SAT molto apprezzato nel settore sportivo amatoriale. Per la sezione di Aldeno si tratta soprattutto di un’occasione per ricordare i compianti Fabio e Michele che tanto amavano la montagna nei suoi molteplici
aspetti ma soprattutto per la quiete maestosa e il silenzio che si godono sulle sue cime, conquistate con impegno e fatica. L’evento, per la nostra sezione, comporta un certo impegno sia organizzativo che finanziario. Da questo punto di vista tuttavia, possiamo contare sulla generosità dei nostri sponsor che cogliamo l’occasione per ringraziare anche attraverso queste righe. La gara quest’anno ha visto la partecipazione di ben 141 atleti, si svolge su un percorso di 8 km con un dislivello di 630 m, da Al-
La partenza della corsa dalle scuole elementari.
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Antonio Molinari col pettorale 56.
deno a Garniga Terme. Si parte dal piazzale delle scuole elementari, si attraversa il paese per via Florida, via Filzi, Piazza Battisti, via Dante, via Borelli, fino a imboccare la vecchia mulattiera, quindi, passando Maso Balbagner, il Vecchio Mulino, la località Dossi-Belvedere, si raggiunge la chiesa di S. Osvaldo per arrivare infine al Parco laghetto di Garniga Terme. La gara è stata vinta da Antonio Molinari per la categoria maschile e Luisa Merz per quella femminile, la classifica completa
taro, con partenza dal paese e arrivo a Malga Derocca (lunghezza di 5 km e dislivello di 1000 m); - il trofeo Paludei, giunto quest’anno alla 27a edizione, a cura della SAT di Mattarello, con partenza dal paese e arrivo al Rifugio Paludei (lunghezza di 14 km e dislivello di 900 m). Il 1999 è stato un anno di svolta nelle corse in montagna, poiché, su proposta della nostra sezione, si è pensato di unificare tutte le gare individuali delle varie sezioni per creare un Trofeo con un punteggio finale generale. E’ nato così il “Circuito SAT di Corsa in Montagna” sotto il patrocinio della SAT centrale. L’idea che ci aveva motivati, condivisa anche dalla stessa SAT Centrale, era
principalmente quella di dar vita ad un momento di aggregazione tra soci delle varie sezioni che operano sul territorio. Nell’anno 2000, visto il numero di sezioni che avevano aderito all’iniziativa, si è introdotta un’altra rilevante novità: dedicare più della metà della quota d’iscrizione versata dai partecipanti alle varie gare a un’iniziativa di carattere umanitario. Negli anni si sono così finanziate associazioni e fondazioni che operano in tutto il mondo nel settore della beneficenza. Concludendo, la sezione SAT di Aldeno, auspica che questa iniziativa possa proseguire negli anni a venire nel miglior spirito satino di aggregazione e solidarietà.
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è disponibile sul sito dell’Atletica Clarina, www.atleticaclarina.it. La corsa, nata nel 1996 come gara a staffetta a coppie, nelle prime tre edizioni si svolgeva su un anello con partenza dal piazzale del teatro. Salendo dalla Busa ai Vignai, al Zizol, passando dalla Madonnina e scendendo dal sentiero delle Fontanelle a Balbagner, si ritornava in paese per via Borelli, via Spagnolli, via della Chiesa, sino ad arrivare nuovamente nel piazzale del teatro. In quegli anni anche altre sezioni organizzavano gare analoghe sul proprio territorio. Ricordiamo le due più datate: - il trofeo Giacomelli, giunto quest’anno alla 32a edizione, organizzato dalla SAT di Vigolo Vat-
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Con il riuso uno stile di vita più sobrio
di Alma Osler Il Gruppo missionario di Aldeno cerca di trasmettere ai bambini una mentalità diversa dall’usa-e-getta.
Il mercatino del riuso che il
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Gruppo Missionario propone due volte all’anno, senza nessun guadagno, ha lo scopo di sensibilizzare i nostri concittadini ad un più sobrio stile di vita. Il buttare tante cose ancora in buono stato è un pessimo esempio per chi non ha accesso a questi beni. In un paese “benestante” come il nostro, parlare di RIUSO è una cosa che non entra facilmente nella mentalità di ognuno, specialmente delle persone relativamente giovani, che dalla famiglia hanno avuto “tutto” e anche di più. Ora forse è un po’ diverso, con l’immigrazione e le nuove povertà, ma la mentalità dell’usa e getta è dura a cambiare. Non è così nei paesi limitrofi e nelle periferie della città.
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Vogliamo portare l’esempio, interessante per le nuove generazioni, dal paese nostro vicino di Romagnano. Nello scorso mese di ottobre, è stata occupata la sede a piano terra dell’oratorio, spaziosa e comoda e con un ampio parcheggio per le auto, dove abbiamo portato quello che era avanzato dal nostro riuso. Ad accogliere e aiutare allo scarico, il venerdì c’erano tre alpini, con tanto di cappello, cordiali e solerti. Dentro, per metà della sala, in bell’ordine c’erano le cose depositate, per qualità, che al sabato sarebbero state a disposizione. Nell’altra metà della sala, erano allestiti dei tavoli, sui quali si insegnava, da parte di cuochi e massaie volonterose a riutilizzare il pane: facendo gnocchi, crostini, fette bi-
scottate, canederli, torta di pane. Su un altro tavolo signore di Ravina con macchina per cucire, confezionavano borse e astucci di stoffa. Da un’altra parte insegnanti riciclavano tappi di sughero, legno, carta, bottiglie di plastica. Insomma un bel laboratorio a costo zero, davanti a un pubblico dalla scuola materna alla quinta elementare, attento e curioso, accompagnato dalle insegnanti. Certamente resterà impresso nei loro occhi quello che hanno visto e non butteranno più via ciò che ancora si può utilizzare, come si vede fare troppo spesso. Una lezione di economia, che dati i tempi non dobbiamo lasciar perdere, anche perché il primo risparmio è il “non spreco”, offesa alla povertà di tanti. Chiaro che meno si spende o si spreca e meno gira l’economia, ma anche i magazzini colmi non fanno girare l’economia e diseducano le generazioni future, creando necessità fasulle. L’equilibrio sta nel mezzo e noi ci abbiamo provato. Dal Gruppo Missionario di Aldeno, un augurio sincero che il futuro sia migliore per tutti. BUONE FESTE.
Solidarietà con la
Bielorussia da 15 anni di Mauro Cont
Il comitato ha ospitato 185 bambini bielorussi, con l’aiuto di tutta la comunità. A metà gennaio riunione del direttivo con l’invito ad aumentare il numero di famiglie ospitanti.
deno festeggia quest’anno i quindici anni di fondazione. A partire dal 1997 il comitato, presieduto da Paola Davi (vice Mauro Cont e segretaria Cecilia Dell’Anna), ha ospitato ben 185 bambini bielorussi con i relativi accompagnatori e maestre, grazie alla disponibilità e sensibilità di molte famiglie di Aldeno. Il loro soggiorno nel nostro territorio non è una semplice vacanza ma risulta essere una vera e propria terapia della salute: ospitandoli per un periodo di circa trenta giorni all’anno e per tre anni, grazie ad una sana alimentazione ed alla nostra aria non contaminata, si riesce a far smaltire circa il 70% del cesio contenuto tutt’oggi nel loro corpo. Circa un quinto del territorio della Bielorussia infatti, fu seriamente contaminato in conseguenza della tragedia di Chernobyl del 1986 ed ancora oggi risulta essere particolarmente pesante la situazione sanitaria ed umana che ne deriva. Nel quindicesimo anno di fondazione il Comitato non dimentica e ringrazia quanti hanno sostenuto
l’iniziativa sia economicamente che sul piano organizzativo: il Comune di Aldeno, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, i docenti ed il personale della scuola elementare, le associazioni ed i privati, non ultime tutte le famiglie ospitanti che hanno creduto in questo progetto. Con il motto “aiutateci ad aiutare” il Comitato ringrazia anche tutta la popolazione di Aldeno che ci è stata vicina in questi anni, soprattutto in occasione della festa della torta e della festa del Carnevale dei bambini. Un ringraziamento particolare va esteso anche alle famiglie Cramerotti, Cont e Peterlini per la loro disponibilità ad ospi-
tare gli interpreti e le maestre. L’auspicio dei dirigenti del Comitato è che altre famiglie possano aggiungersi o sostituire quelle già ospitanti e ciò per garantire il ricambio e lo sviluppo di questo progetto solidale. Il direttivo ha in programma una riunione entro metà gennaio con le famiglie ospitanti e quelle che fossero interessate ad ospitare un bambino nel 2013; l’invito ovviamente è quello di partecipare e di “aiutarci ad aiutare”. Con l’occasione il Comitato porge a tutti l’augurio di un buon Natale e di un felice anno nuovo, che sia pieno di solidarietà.
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“Aiutiamoli a Vivere” di Al-
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La Banda di Aldeno
con Miguel Etchegoncelay
di Gloria Bernardi
Ad Aldeno in settembre il maestro argentino Miguel Etchegoncelay, per uno stage organizzato dalla Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino e dal Conservatorio Bonporti. Molti maestri si sono “allenati” dirigendo la Banda Sociale di Aldeno.
Dal 7 al 9 settembre la Banda
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Sociale di Aldeno è stata protagonista di un’esperienza molto interessante ed istruttiva, che è costata ai bandisti ore di prove ed impegno, ma che ha restituito forti emozioni e molti complimenti.
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La Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino ha organizzato, in collaborazione con il Conservatorio Bonporti di Trento e con il supporto organizzativo del maestro Daniele Carnevali, uno “Stage per maestri” tenuto dal maestro argen-
tino Miguel Etchegoncelay, direttore e insegnante di fama internazionale. L’invito a partecipare al corso è stato rivolto a tutti i maestri delle bande del Trentino ed ai giovani musicisti che vorrebbero dirigere in futuro un corpo bandistico. Le risposte favorevoli all’iniziativa non hanno tardato ad arrivare e i posti disponibili sono andati in poco tempo esauriti. Lo stage è stato diviso in due momenti: lezioni teoriche al Conservatorio Bonporti di Trento, lezioni pratiche al Teatro Comunale di Aldeno. Prima dell’inizio della prima prova il maestro Etchegoncelay si è presentato alla Banda Sociale di Aldeno con molta umiltà, sorvolando sulla sua notorietà in campo bandistico internazionale, e ringraziando tutti i bandisti per la disponibilità a partecipare come unica Banda guida allo stage. Un tono amichevole che ha sciolto la tensione dei Maestri che da lì a poco si sarebbero alternati nella direzione della Banda, e dei musicisti stessi carichi di concentrazione e curiosità.
voro e tanti ottimi risultati. Lo stesso augurio naturalmente lo rivolgiamo ai giovani musicisti della Banda Giovanile di Aldeno che ogni mercoledì si ritrovano nella sede della Banda Sociale di Aldeno per le prove dirette da Iari Dallago, che nel corso degli ultimi anni è riuscito a creare un bellissimo ed affiatato gruppo di giovanissimi che saranno i futuri componenti della Banda Sociale. L’autunno della Banda è iniziato con il concerto alla Cantina Sociale di Aldeno organizzato in occasione della presentazione del vino novello Fresco Fresco. Domenica 4 novembre si ricorda la partecipazione alla Commemorazione ai Caduti svoltasi presso il Monumento ai caduti di Aldeno. Domenica 25 novembre abbiamo festeggiato con i cori Santa Cecilia, patrona della musica, nella Chiesa di S. Vito e Modesto di Al-
deno. Sabato 5 dicembre invece la Banda ha sfilato per le vie di Trento accompagnando con la sua musica i Corpi dei Vigili del Fuoco volontari di Trento durante i festeggiamenti per Santa Barbara. La Banda Sociale di Aldeno è lieta di invitare tutti i lettori dell’Arione al consueto e sempre meraviglioso Concerto di Natale che si terrà al Teatro Comunale di Aldeno il 25 dicembre. Il consiglio, come sempre, è quello di non perderselo! Informiamo poi i lettori che l’anno prossimo la Banda festeggerà il 90° anno di fondazione e la direzione si sta già operando per organizzare al meglio i festeggiamenti per questo importante traguardo. Ringraziando dell’attenzione e del sostegno che il nostro pubblico dimostra sempre verso la nostra realtà, auguriamo a tutti un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo.
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Sul palco, nel corso delle due serate di prove pratiche, si sono susseguiti i giovanissimi maestri alla prima esperienza di direzione, ed i maestri che già dirigono bande in Trentino, fra i quali ci fa molto piacere nominare il maestro della Banda Giovanile di Aldeno Iari Dallago che si è distinto nella direzione dello splendido e molto impegnativo pezzo dell’Opera La Norma di Vincenzo Bellini. Il maestro Etchegoncelay ha accolto tutti con lo stesso calore e con la stessa attenzione, ha dato suggerimenti ed indicazioni ad ognuno, correggendo le imperfezioni del gesto o delle intenzioni, ed incoraggiando la continua ricerca del miglioramento personale senza sottovalutare però l’importanza del rapporto di fiducia fra il maestro e i propri musicisti, al fine di ottenere quel valore aggiunto che fa la differenza e rende ogni esperienza unica. Il maestro argentino in uno dei suoi interventi ha detto che il segreto del musicista è molto semplice: la musica è dentro ognuno di noi, tutto sta nel farla uscire e dargli voce e se, per il musicista il mezzo è lo strumento musicale, per il direttore della banda il mezzo sono le braccia, le mani e le espressioni del volto. Lo stage si è concluso domenica 9 settembre con un eccellente concerto al Teatro Cuminetti di Trento. Con il mese di settembre sono iniziati a pieno ritmo i corsi di teoria e solfeggio e quindi auguriamo agli allievi ed agli insegnanti un buon la-
80 donatori nel 2000 214 nel 2012
di Alberto Baldo Avis con soci quasi triplicati ad Aldeno-Cimone-Garniga durante i 12 anni di presidenza di Alberto Baldo. Nell’assemblea di febbraio 2013 nuovo direttivo e la sfida del cooperare con altre associazioni.
A settembre 2012 abbiamo
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superato i 200 donatori effettivi, per la precisione 211, ai quali si aggiungono 3 in attesa della prima donazione. Abbiamo visto con piacere che alcuni donatori si sono iscritti spontaneamente sfruttando gli stampati che sono sull’espositore del Comune e della Cassa Rurale. Sono così ben 41 le domande d’iscrizione all’Avis nel 2012, contro una decina di cancellazioni. Questo dimostra che se le informazioni circolano, anche le risposte non si fanno attendere e si conferma la generosità della nostra gente, specialmente dei giovani. Questi giovani dovranno diventare l’asse portante dell’Associazione, in quanto questo è l’ultimo anno di questa Direzione e del suo Presidente, che non potrà essere rieletto, avendo terminato i mandati previsti dallo Statuto. Il 16 febbraio 2013 durante l’Assemblea annuale ci saranno le elezioni della nuova Direzione che durerà in carica quattro anni e dovrà in seguito eleggere tutte la cariche istituzionali: Presidente, Vicepresidente, Segretario, Cassiere e Re-
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visore dei conti. Mi auguro che i giovani donatori presenti si facciano carico e prendano in mano questa gloriosa Associazione, che è in crescita. Quando sono diventato Presidente i soci donatori erano 80, oggi come detto i numeri sono ben diversi e spero che anche le donne donatrici, d’ora in poi, occupino delle posizioni importanti come meritano. Lasciamo e personalmente lascio l’Avis in ottima salute, un’associazione viva e dinamica, con i suoi problemi e le sue difficoltà, prima fra tutte il tentare di superare i campanilismi. Per sentirsi tuttiAvisini uguali e tutti con un unico scopo: stimolare nei giovani e non, la generosità della donazione del sangue. Mi resta un rammarico, che lascio da risolvere ai nuovi dirigenti: quello di non essere stato capace di instaurare collaborazioni con associazioni che in qualche maniera sono sulla stessa lunghezza d’onda di Avis, ad esempio Aido e gruppi che propongono sostegno a campagne di lotta nei confronti di varie malattie, tumori, fibrosi cistica. Lavorando assieme si darebbe sicuramente un’immagine di unità e si potrebbero proporre attività comunali ad Al-
deno, Cimone e Garniga. Al giorno d’oggi, con la globalizzazione in atto, non ha più senso chiudersi sotto il proprio campanile. Ringrazio tutti per la collaborazione e anche chi ci ha sostenuto in questi anni: i Comuni di Cimone, Garniga Terme sul piano morale, il Comune di Aldeno e la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine su quello finanziario. Devo ringraziare le strutture dell’Avis regionali e provinciali e la segreteria, molto efficiente e disponibile. Un ringraziamento particolare all’Avis Comunale di Trento per la collaborazione. Dall’Avis Comunale auguri a tutti i donatori, le loro famiglie, a tutti gli abitanti di Aldeno, Cimone e Garniga Terme. Un Buon Natale e un Felice anno nuovo.
GMT, ricerca storica
e modellismo
di Girolamo Lorusso e Flavio Chistè
La storia di un gruppo di appassionati di modellismo statico, oltre 30 anni di collaborazioni con istituzioni militari e museali. Nel 2013 corsi di aeromodellismo anche ad Aldeno.
no (Gmt) si è costituito nel 1980 con uno statuto redatto in forma privata da un gruppo di appassionati di modellismo statico. Fin dall’inizio l’attività è stata caratterizzata da un doppio indirizzo: quello modellistico vero e proprio, mediante l’allestimento di mostre, e quello della ricerca attraverso la pubblicazione di un notiziario riservato ai soci. Tale attività non si è modificata fino al 1989, quando, ritenendo esaurita la fase puramente modellistica, l’associazione ha deciso di puntare maggiormente sull’attività
di ricerca. C’è comunque da sottolineare che nel corso dei primi nove anni, Gmt ha partecipato a
Il Gruppo GMT al Museo dell’aeronautica Gianni Caproni.
numerose mostre nazionali ed ha organizzato rassegne di assoluto rilievo che hanno visto la presenza di modellisti provenienti dal Nord e Centro Italia. Risalgono a quel periodo anche i primi e fecondi rapporti con moltissimi altri gruppi italiani, con i quali tuttora Gmt è in contatto per lo scambio di idee e informazioni sul modellismo e sulla ricerca. Sono invece tutte del secondo periodo le pubblicazioni monografiche che il Gruppo ha realizzato con la collaborazione di studiosi italiani di primaria importanza. Nel frattempo, si è provveduto alla creazione ed all’ampliamento dell’archivio fotografico, icono-
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Il Gruppo modellistico trenti-
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grafico e documentale entrando in contatto con personale qualificato dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, del Museo della Guerra di Rovereto, del Museo Caproni di Trento e di altre istituzioni museali e non, anche estere, con le quali esiste un rapporto di reciproca collaborazione. Dal 1990 in poi il Gruppo ha così potuto realizzare venti monografie (mentre altre sono in preparazione) e, ogni anno, tre numeri della rivista ufficiale del Gruppo, il “Notiziario Modellistico”. Le monografie sono studi particolarmente accurati a carattere esclusivamente storico su mezzi militari italiani, su aerei e navi. Da diversi anni Gmt gestisce anche un proprio sito internet, www.gmtmodellismo.it, che presenta sia le varie attività associative realizzate da e per i soci (assemblee, manifestazioni, editoria) nonché articoli di approfondimento sulle novità modellistiche ed editoriali. Il sito propone anche l’elenco di tutte le pubblicazioni realizzate dal Gruppo oltre a
un’ampia ed articolata galleria fotografica con i modelli e le ricerche dei soci. Dal 2008 il Gruppo aderisce anche al CIMS - Coordinamento Italiano Modellismo Statico, associazione di secondo livello che gestisce l’attività di coordinamento fra i vari club italiani. Nel 2010 il Gmt ha festeggiato il proprio 30° anniversario di fondazione. Un evento di assoluta rilevanza che per essere degnamente celebrato ha visto l’uscita di diverse nuove monografie e
CORSO DI AEROMODELLISMO STATICO AD ALDENO Durante il mese di marzo GMT organizzerà ad Aldeno un corso per avvicinare gli appassionati all’aeromodellismo. Sei appuntamenti, al sabato pomeriggio, di due ore ciascuno, rivolti ai ragazzi e agli adulti. Per informazioni rivolgersi alla Biblioteca comunale di Aldeno, tel. 0461.842816 - e-mail: aldeno@biblio.infotn.it
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la realizzazione di una mostra-concorso di modellismo statico presso il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento. Da tale iniziativa è scaturita, dal settembre 2010, una proficua collaborazione proprio con il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento, nata sulla scia degli ottimi rapporti e risultati conseguiti con la mostra di modellismo, che ha portato ad una partnership con l’ente museale per la realizzazione di numerose attività (presentazione di eventi storicomodellistici, corsi di modellismo). Infine dal 2011 il Gmt ha dato inizio alla realizzazione di una nuova collana editoriale “Gmt monografie”. Questa nuova serie è stata ideata per offrire l’opportunità ai soci ed agli appassionati di avere a disposizione del materiale, inedito e di elevata qualità grafica e fotografica, su particolari soggetti modellistici o mezzi reali poco trattati dalla pubblicistica ufficiale.
Tutti i gruppi consigliari hanno mandato i loro articoli entro il 7 dicembre (ndr).
Aldeno Insieme
Unione dei servizi:
integrazione e conoscenza
La fine di ogni anno è tempo di bilanci. Lo è anche per il gruppo di maggioranza. In una situazione di contingenza economica critica, abbiamo saputo mantenere continuità e coerenza con il mandato affidatoci dagli elettori, creando le condizioni per ulteriori proposte innovative. La crisi si fa sentire per molte famiglie e comunità. Una delle prove tangibili l’abbiamo avuta quando a fine estate, nelle riunioni con le società sportive e culturali nella attribuzione dei contributi per attività, si è dovuto attuare un taglio netto a tutti del 20%. Questo a causa di una riduzione dei fondi della Provincia. La giunta ha provveduto tramite una riduzione delle proprie indennità di carica, a compensare a questa mancanza creando un fondo da mettere a disposizione delle nostre associazioni. È sicuramente un bel segnale, dimostra ancora una volta, la sensibilità che la giunta comunale ha nei confronti dell’associazionismo locale e del volontariato a favore di tutta la nostra comunità . In questa fase di difficoltà economica si sono aperte anche delle opportunità interessanti, come la
costituzione dell’unione dei servizi con il comune di Cimone. Mettere insieme diverse competenze per poter risparmiare è sempre un dovere delle pubbliche amministrazioni da perseguire, infatti, non dobbiamo mai dimenticare che le risorse che muoviamo sono dei cittadini, quindi da tutelare e usare bene, poi ognuno con le sue risorse personali fa quello che vuole, ma non con quelle degli altri! È vero che la cosa è regolamentata da una legge regionale, ma deve essere portata avanti lasciando da parte inutili e miopi campanilismi che non consentono alle mostre comunità di crescere e confrontarsi. Il gruppo Aldeno Insieme esprime soddisfazione per il buon esito del progetto di unione dei
servizi tra il comune di Aldeno e Cimone. Il progetto porterà dei benefici organizzativi, funzionali ed economici per le nostre comunità. Sarà anche una grande occasione d’integrazione e conoscenza. È l’unica strada che si possa perseguire per mantenere l’identità e peculiarità di ciascun comune e garantire il mantenimento dei servizi offerti ai cittadini secondo principi di sussidiarietà e di equità. È un elemento estremamente rilevante l’opportunità di poter costruire attorno a questa nuova organizzazione anche occasioni di incontro di carattere culturale associativo e di collaborazione fra le realtà presenti sul territorio. Spetta a ciascuno di noi riempire di significato questa opportunità, esercitando anche la fantasia nel migliore dei modi, allargando idee già sperimentate. Sentendoci protagonisti di un processo verso il quale nessuno può chiamarsi fuori o peggio escludere qualcuno. Solo cosi riusciremo a trasmettere alle nuove generazioni esempi di amore per il proprio territorio, rispetto per le identità locali, orizzonti più ampi e passione per una democrazia partecipata. Purtroppo la crisi non
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Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche di Aldeno e Cimone, fondo per le associazioni creato con la riduzione delle indennità di carica della giunta e gli orti urbani nelle considerazioni di fine anno di Aldeno Insieme.
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riguarda solo gli euro, ma sono molto più gravi la mancanza di entusiasmo, condivisione e partecipazione. Infine la presentazione del regolamento dell’orto urbano di Aldeno induce ad alcune riflessioni sul significato di questa lodevole iniziativa. Per dirla alla nostra maniera, mai detto fu più azzeccato, l’amministrazione comunale è riuscita a portare a casa “ l’ort e anca le verze”. Questo tipo di iniziative sono molto diffuse in tanti comuni e spesso sono riservate ai pensionati, ma dietro questo microcosmo urbano c’è molto di più. Coloro i quali si dedicano maggiormente a questa pratica è vero che sono gli
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anziani, ma la realtà orticola può assumere una grande importanza per tutte le generazioni sia dal punto di vista sociale che comunitario. Gli orti urbani costituiscono anche un punto di incontro per la comunità, un’alternativa fruttuosa per le persone che, piuttosto che rinchiudersi in casa, escono, parlano fra loro, si confrontano. In altre parole “coltivano” una comunità. Riteniamo che gli orti urbani possano essere uno strumento molto efficace al fine di raggiungere importanti obiettivi quali: - Creare luoghi di forte aggregazione anche intergenerazionale - Dare la possibilità a soggetti in difficoltà di poter avere un aiu-
to, anche se modesto. - Valorizzare il sapere agricolo della tradizione. - Dare spazio alle scuole per attività educative integrate con altre fasce di età. Si tratta di una piccola iniziativa, ma che bene rappresenta l’idea che noi abbiamo per il nostro paese di Aldeno. In questo clima di bilanci, di impegni seri, ma anche di grande fiducia e speranza per il futuro, pur nella piena consapevolezza del presente, ci è lieta l’occasione per porre a tutti i più sinceri auguri di Buon Natale e di un 2013 ricco di soddisfazioni, serenità, gioia e tanta salute per tutti.
Aldeno per il Futuro
Amministrazione
immobile sul Prg
Aldeno per il futuro critica le scelte urbanistiche della maggioranza. E formula alcune riflessioni su parcheggi, asilo nido, orti sociali ed Unione dei servizi.
come consuetudine, illustriamo alcune delle scelte portate avanti nell’ultimo periodo. Prima di procedere con la rassegna, però, è doveroso spendere qualche riga per il contingente immobilismo dell’Amministrazione che, purtroppo, sta lasciando un profondo segno sullo sviluppo della comunità. Immobilismo mostrato su vari fronti: dalle politiche economiche a quelle delle energie rinnovabili e dalla politica per la famiglia a quella di sviluppo urbanistico. Proprio quest’ultimo aspetto, comunque collegato a tutti gli altri, rimane forse il più significativo viste le maggiori ripercussioni sulla comunità e sul territorio. La programmazione urbanistica vigente risale al lontano 2005 (adozione del Piano Regolatore Generale) ma il paese risulta completamente bloccato da anni e, ad oggi, sembra ormai sepolta la speranza di avere trasformazioni urbanistiche diluite nel tempo. L’anno venturo, come confermato in Consiglio, dovrebbero infatti essere messi in discussione anche gli ultimi piani attuativi pre-
visti e, per forza di cose, la loro adozione dovrà rispettare i termini di legge. Quanto risulta vergognoso è che per anni, con la meditata e opportunistica compiacenza dell’Amministrazione, la pianificazione urbanistica è rimasta ferma sulla carta o bloccata nel limbo di discussioni univoche senza alcuna mediazione costruttiva. Il profondo segno che si sta lasciando è quindi duplice, comunque in negativo. Da un lato, nel presente, la mancata crescita demografica degli scorsi anni si ripercuote ora sui costi dei servizi che, ciononostante, non vengono proporzionalmente ridimensionati pur sempre nel rispetto della qualità offerta. Dall’altro, in un futuro ormai prossimo, la mancata programma-
zione negli anni trascorsi per una crescita urbanistica diluita e rispettosa, nonostante tutte le promesse fatte, potrà portare a gravi problematiche di integrazione e di mantenimento della qualità della vita e dei servizi offerti. In un caso o nell’altro, le ripercussioni cadono, o cadranno, sulla tutta comunità. Fatta questa doverosa premessa, passiamo ora in rassegna alcune delle recenti scelte che abbiamo discusso in sede di Consiglio Comunale. Parcheggi. Grazie al Fondo Unico Territoriale della Provincia, sono stati richiesti contributi per la realizzazione di tre parcheggi pubblici. Il primo, in via Martignoni, ci trova favorevoli poiché è dislocato in un’area ad alta densità abitativa, vista la futura coresidenza e le nuove sedi delle associazioni più partecipate. Gli altri due parcheggi, siti rispettivamente in via Borelli e a fianco del cimitero, ci trovano invece contrari. Il parcheggio in via Borelli perché risulta antieconomico e fuori
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Il 2012 volge al termine e,
mercato (26/29 mila euro a posto auto scoperto). Il parcheggio a fianco del cimitero, viste le notevoli dimensioni (oltre 60 posti), i costi (circa 520.000 euro) e la dislocazione, non risulta essere particolarmente utile alla comunità rispetto alle altre soluzioni alternative che abbiamo proposto.
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Asilo Nido. Le tariffe per l’asilo nido sono mediamente aumentate del 25% circa rispetto allo stesso periodo del 2011. Come abbiamo ribadito in Consiglio, in quanto causa di tale aumento, è inammissibile il mantenimento degli stessi costi di gestione dell’anno precedente, direttamente imputati dal Comune in quanto di sua esclusiva competenza (fatturazione, adeguamenti ed altro), a fronte di un minor numero di utenti (12 utenti in meno).
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Il tutto nonostante il contributo stanziato dalla Provincia sia rimasto il medesimo (circa 655 euro/ mese per utente oltre a quanto versato dalla singola famiglia). Orti Sociali. Un’iniziativa condivisibile ma non certamente per il luogo prescelto: qualità dell’aria e dei terreni non sono certamente le più indicate per coltivazioni ad uso “domestico”, vista la strada ad alto scorrimento alla quale compete una notevole concentrazione, con spargimento, di sali, particolati e liquidi inquinanti. Oltre a queste criticità, non comprendiamo perché le domande non siano state fin da subito aperte a tutte le persone maggiorenni e residenti in paese, poi selezionate in una graduatoria in base ai requisiti richiesti. Solo in caso di disponibilità residua e per “gentile permesso” della giunta, gli orti potranno es-
sere utilizzati anche da persone con meno di sessant’anni per le quali, inoltre, la concessione del terreno avrà minore durata. Unione dei Servizi. Lo scopo principale dell’Unione è quello di produrre economie di scala e, come detto in Consiglio, su questo tema ci troviamo pienamente d’accordo. Nonostante ciò, a causa della scarsa rappresentatività data la parità di consiglieri per i Comuni aderenti, l’Unione non avrà potere decisionale e, per questo, siamo contrari all’istituzione di ulteriori organi politici (Giunta e Consiglio dell’Unione) e rimaniamo tuttavia critici riguardo la capacità di creare un vero risparmio, soprattutto vista la non partecipazione del Comune di Garniga a questo nuovo soggetto. Con l’occasione, auguriamo a tutti serene e felici festività.
Lega Nord
Verso il 2013 con più di Mirko Bisesti
coraggio e determinazione
Il nostro Comune sta vivendo una fase d’incertezza amministrativa dovuta all’imposizione da parte della Provincia di un accorpamento di tantissimi servizi con i comuni limitrofi (Cimone e Garniga Terme). Ora il progetto, dopo la fuoriuscita di Garniga Terme, andrà comunque avanti con i due rimanenti interpreti: Aldeno e Cimone. La nostra posizione é sempre stata quella della difesa dell’autonomia dei Comuni, ma anche quella di supportare azioni che portino dei vantaggi ai cittadini in termini di risparmio sui servizi amministrativi. Questa però non sembra essere l’idea della Provincia Autonoma di Trento. Al contrario la Provincia, con il “Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2013", obbliga i Comuni, in netto contrasto con il principio di sussidiarietà, alla gestione associata obbligatoria. E come faranno Dellai, il PD e il partito autonomista (a parole) PATT ha imporre ai comuni trentini queste unioni? Semplice, prevedendo nel sopra citato protocollo che: “si asse-
gnerà ai Comuni la quota del fondo perequativo dell’anno di competenza, solamente quando verranno avviate le gestioni associate, a garanzia dell’avvio delle stesse”. In soldoni: “Caro comune, o fai l’Unione o dal prossimo anno ti scordi fior di quattrini”. Questo é il frutto di una politica centralista che lede i diritti d’autonomia dei Comuni ed è miope nei confronti dell’austerità alla quale tutti siamo chiamati a rispondere. La provincia nei suoi proclami si dimentica di dire che le Comunità di valle costeranno ai contribuenti trentini 8milioni 252mila euro a legislatura, solamente di indennità (in netto contrasto con le direttive statali che prevedono che, qua-
lora si creassero nuovi organismi, questi debbano essere senza oneri per lo Stato e per gli enti locali, ovvero con cariche esclusivamente onorifiche). NB: Sull’Unione dei servizi fra Aldeno e Cimone, abbiamo chiesto che venga tolto il carattere remunerativo dell’assemblea sovra comunale che si andrà a creare. Come Lega Nord in Consiglio Comunale ad Aldeno quest’anno abbiamo insistito molto sulla questione dell’Imu, chiedendo l’abbassamento delle aliquote almeno sulla prima casa visto il momento di difficoltà di tante famiglie (su questa proposta però la maggioranza ci ha risposto negativamente). In seguito abbiamo chiesto la riduzione dell’Imu per le abitazioni principali e le pertinenze in possesso di persone in stato di handicap o che hanno a carico persone in stato di handicap (su questo l’accordo in consiglio é stato di rinviare ai prossimi mesi la discussione, per motivi d’intervento tecnici). Progetto Europeo: La Lega Nord si sta facendo interprete in Europa di un bisogno
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Difesa dell’autonomia dei Comuni, Euroregione alpina e Stato federalista nei programmi della Lega Nord.
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di rinnovamento e di crescita. Per anni la Lega é stata tacciata di antieuropeismo: al contrario, siamo convinti dell’idea di Europa, ma un’Europa molto diversa da quella realizzata finora. Per questo si sta lavorando al progetto dell’Euro-regione alpina, la quale ha nel Nord Italia uno degli attori fondamentali. La nostra idea, condivisa anche da altri, é quella di puntare sulle macroregioni per uscire velocemente dalla crisi e costruire un’Europa più solida e credibile. Seguendo il pensiero di Gianfranco Miglio, crediamo che il criterio di aggregazione e di organizzazione degli interessi di regioni affini (anche transfrontaliere) debba diventare la strada maestra per valorizzare le nostre identità territoriali. Questo progetto prevede che regioni con caratteristiche simili convergano fra loro e creino sinergie nuove che saranno da stimolo alla ripresa.
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Lega- contesto nazionale: La Lega Nord ha vissuto nell’ultimo anno un periodo di grande cambiamento che si é concluso con il cambio al vertice del partito. Il congresso della Lega Nord, dove si sono espressi tutti i delegati, ha eletto Roberto Maroni segretario federale. La figura di Roberto Maroni é il connubio perfetto fra l’uomo di partito e un uomo che é un’ottima garanzia di autorevolezza e capacità (quest’ultime riconosciute non solo in maniera bipartisan dal mondo politico, ma soprattutto riconosciute dai risultati raggiunti come Ministro dell’interno). Il rinnovamento nel partito ha però toccato anche tutte le più alte cariche del movimento. Sono cambiati i segretari nazionali delle regioni più importanti come la Lombardia, dove ora abbiamo l’attivissimo europarlamentare milanese Matteo Salvini, e il Veneto, dove ha vinto l’ottimo Sindaco della vicina Verona Flavio Tosi. La Lega Nord si ripropone così con forza e determinazione come l’unica portavoce dell’idea di uno Stato federalista
e leggero in termini di pressione fiscale. L’unico movimento che fa opposizione al governo Monti e che insiste su una razionalizzazione della spesa pubblica sostenendo fermamente un taglio netto della pressione fiscale che colpisce le famiglie e le imprese. Il nostro movimento s’impegna quotidianamente sul territorio per aiutare con proposte e azione concrete le famiglie e le imprese in difficoltà. Alle persone rimaste senza lavoro e alle piccole e medie imprese in difficoltà va tutto il nostro sostegno. Per la prematura scomparsa dell’ex direttore dell’Arione Lorenzo Lucianer, la sezione della Lega Nord rivolge un sentito pensiero di cordoglio alla sua famiglia. Si augura a tutti un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo
Tesseramento Sezione Lega Nord Aldeno Se vuoi partecipare contatta il Presidente della Sezione, Riccardo Comper al 347 0027824 o il Cons. Com. Mirko Bisesti al 333 6213339.
Orti sociali e
parcheggi per camper e roulotte
di Oscar Beozzo
Due piccole iniziative dell’amministrazione per rispondere ai bisogni della comunità: 27 orti, punto di incontro soprattutto per gli anziani e 14 spazi in zona artigianale dedicati a chi ha camper o roulotte.
viva, attiva, una comunità che sia in grado di crescere culturalmente e abbia chiaro il concetto di reciprocità, occorre che prima di tutto i suoi cittadini abbiano l’opportunità di parlarsi, di scambiare idee, opinioni, considerazioni ed esperienze con gli altri. Questi concetti sono stati alla base anche della scelta dell’amministrazione comunale quando ha. prima pensato e poi realizzato lo spazio dedicato agli orti sociali urbani, meglio conosciuti come orti dei nonni.
Un’iniziativa realizzata a costo zero, in quanto per i lavori di re-
Due immagini degli orti sociali in località Bagnere.
cupero e sistemazione dell’area è stato coinvolto il Servizio Conservazione e Valorizzazione della Provincia: un lavoro a fini sociali realizzato attraverso persone disoccupate e riabilitate al lavoro attraverso progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Recentemente il Consiglio comunale ha approvato il regolamento per l’assegnazione dei 27 orti, un regolamento fatto su misura dei nonni, considerando tali tutte le persone che abbiano almeno 60 anni e che risiedano ad Aldeno. Ma sarà anche uno spazio dove potranno trovare un acces-
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Amministrazione
Per definire una comunità
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so privilegiato le persone in stato di disoccupazione e/o di condizioni sociali disagiate. E diverrà pure il luogo dove anche i nostri bambini potranno essere coinvolti con finalità educative e didattiche attraverso la partecipazione attiva delle scuole elementari. La coltivazione dell’orto deve si, diventare un luogo di produzione di ortaggi, ma soprattutto deve essere un luogo di ritrovo e socializzazione fra persone. Quando nella primavera 2013 sarà completato l’intervento con il ricovero attrezzi ed il pergolato, l’area avrà tutte le carte in regola per essere considerato un prezioso luogo di svago e di ritrovo. L’assegnazione dell’orto è ovviamente gratuita ed avrà una durata di tre anni. Per la prima fase, se rimarran-
Camper anche in Via delle Cesure.
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Camper parcheggiati in Viale Europa.
no orti liberi, si potranno assegnare anche a persone senza i requisiti sopracitati, con assegnazioni che avranno la durata massima di un anno. Un’altra iniziativa attivata proprio in questi giorni riguarda l’individuazione e la creazione di un’area per camper e roulotte. L’amministrazione ha focalizzato l’attenzione nella ricerca di uno
spazio senza che ci sia sacrificio di altro territorio verde e per questo abbiamo stipulato una convenzione su un’area privata in zona artigianale. Quattordici gli spazi a disposizione. Abbiamo impiegato un po’ di tempo, ma l’obiettivo primario era anche quello di risparmiare prezioso territorio e quindi la soluzione trovata ci ha costretti a modificare il Prg con diversi passaggi in Provincia. Gli atti burocratici conseguenti hanno assorbito più di un anno di tempo: meglio tardi che mai, ma credo ne sia valsa la pena. Ora gli spazi destinati a parcheggi pubblici dislocati ai margine delle strade o nelle piazze comunali dovranno tornare ad utilizzo pubblico a rotazione. È sbagliato pensare o ritenere che lo spazio che una comunità riserva a spazio pubblico venga utilizzato a scopo privato: questi spazi di parcheggio sono stati creati ad utilizzo di tutti. Di giorno per chi si sposta, di notte per i residenti.
Cacofonie estive Tre studenti insultano gli aldenesi modificando la voce “Aldeno” di Wikipedia. Qui sotto la lettera di scuse e la loro promessa di voler “riparare” collaborando a iniziative di carattere sociale.
giornali locali della bravata , chiamiamola così, di tre studenti di Trento che in vena di scherzi goliardici hanno approfittato della libertà di espressione per insultare da Internet il nostro paese . Niente di grave, si intende, una “goliardata”. Un episodio che, più che offendere, mette un po’ di tristezza. Mette tristezza anche il fatto che i giornali locali abbiano fatto da cassa di risonanza ad un simile episodio, costringendoci a prendere pubblicamente posizione. Sicuramente uno scherzo poco simpatico ed anche un po’ingenuo, tanto che i Carabinieri di Aldeno sono subito risaliti agli autori degli insulti. I tre ragazzi sono stati in Comune da me a chiedere scusa alla nostra comunità e lo hanno fatto anche pubblicamente, scrivendo la lettera riprodotta qui sotto. (Emiliano Beozzo)
alcun intento di offendere; non conosciamo peraltro nessuno di Aldeno. Non pensavamo che questa vicenda provocasse così scalpore, tanto da dedicarle degli articoli su un quotidiano locale, anche se ci rendiamo conto che giustamente vi siate offesi. Con questo non vogliamo in alcun modo giustificare la nostra bravata, infatti, non appena ci siamo accorti dell’articolo sul Trentino, abbiamo immediatamente contattato il Sindaco affinché ci ricevesse per poter porgere le nostre scuse personalmente. Dopo questo incontro ci siamo tenuti in contatto con l’amministrazione per comprendere come riparare al danno fatto. Abbiamo pensato che
avremmo potuto farci carico di coadiuvare o metterci a disposizione della comunità o dell’amministrazione comunale per eventuali iniziative a carattere sociale che Aldeno intendesse attivare. Sfruttiamo questa occasione, di cui avremmo fatto volentieri a meno di esserne protagonisti, per compiere un gesto di solidarietà che magari non avremmo avuto occasione di fare mai. Sperando che possiate accettare queste scuse, cogliamo l’occasione per augurarvi buon Natale e un felice anno nuovo. Andrea, Davide e Mattia Non servono commenti . (Emiliano Beozzo)
Siamo i ragazzi che hanno modificato la voce su Wikipedia “Aldeno”. Vorremmo porgere le nostre scuse a tutta la vostra Comunità. Da parte nostra non c’era
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Amministrazione
Certo avrete saputo tutti dai
AVVISO LEGNA DA ARDERE Sono aperti i termini per la presentazione delle domande per il taglio di legna da ardere su boschi privati e per la presentazione delle domande di acquisto legna da ardere dal Comune di Aldeno, in conto anno 2013. Il termine per la presentazione delle domande scade tassativamente il 28 GENNAIO 2013, ad ore 12.30. Le richieste dovranno essere presentate in Comune, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 12.30), su appositi modelli già predisposti.
Spett.le COMUNE DI ALDENO ALDENO
Il sottoscritto ed e-mail l’autorizzazione al taglio di quintali proprietà di in località
cell. chiede alla Sessione Forestale di legna da ardere del bosco privato di
Il sottoscritto autorizza il Comune di Aldeno al trattamento dei dati sopraindicati per il servizio di informazione basato sull’invio di SMS (D.Lgs. 196/2003).
Aldeno,
Amministrazione
IL RICHIEDENTE
Spett.le COMUNE DI ALDENO ALDENO
Il sottoscritto cell. ed e-mail chiede a codesta spettabile Amministrazione che gli venga assegnato un quantitativo di legna da ardere, alle condizioni che gli saranno comunicate. Il sottoscritto autorizza il Comune di Aldeno al trattamento dei dati sopraindicati per il servizio di informazione basato sull’invio di SMS (D.Lgs. 196/2003).
Aldeno, IL RICHIEDENTE
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Le scelte
dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti.
AREA ISTITUZIONALE n. 31 del 11.09.2012 Imposta Municipale Propria (I.Mu.P.) - Approvazione del nuovo Regolamento per la disciplina dell’imposta municipale propria. n. 32 del 11.09.2012 Modifica del Regolamento per l’istituzione e la disciplina della tariffa di Igiene Ambientale (T.I.A.). n. 33 del 11.09.2012 Approvazione regolamento comunale degli “Orti Sociali Urbani” di Aldeno. n. 34 del 11.09.2012 Approvazione convenzione con privato per servizio sosta camper e roulottes. Istituzione del servizio. n. 35 del 11.09.2012 Progetto di Unione dei Servizi dei comuni di Cimone, Garniga Terme e Aldeno ai sensi dell’art. 42 della L.R. 1/93 e s.m.. Presa d’atto prescrizioni provinciali e loro inserimento negli atti fondamentali ai fini dell’ammissione al finanziamento regionale. n. 38 del 30.10.2012 Approvazione del Contratto di Servizio con Trentino Riscossioni S.p.A. per l’affidamento della funzione di riscossione stragiudiziale e coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali. n. 39 del 30.10.2012
Progetto di Unione dei Servizi dei comuni di Cimone, Garniga Terme e Aldeno ai sensi dell’art. 42 della L.R. 1/93 e s.m. presentato a finanziamento della Regione Trentino Alto Adige in data 29 settembre 2011. Presa d’atto successiva non adesione all’attuazione del progetto del comune di Garniga Terme e conseguente modifica dello stesso con approvazione dell’atto costitutivo e dello Statuto. n. 43 del 29.11.2012 Approvazione atto modificativo dell’accordo amministrativo rep.49/ USO sottoscritto in data 20.08.2002 in ordine alla realizzazione e gestione di un’autorimessa in via Dante ad Aldeno. n. 44 del 29.11.2012 Sclassificazione e sdemanializzazione di parte delle pp.ff. 3333, 3363 e 3365 del C.C. di Aldeno, identificate tavolarmente come “Beni demaniali” del comune di Aldeno ai fini della loro permuta con le pp.ff. 2611/ 3, 2612/3, 2613/2, 2617/2, 2617/3, 1251/2 di proprietà della società Autostrada del Brennero S.p.a.. n. 45 del 29.11.2012 Sdemanializzazione delle pp.ff. 1111/1, 1111/4, 1109/2 e 3357/3 site nell’area denominata “ex asilo” ai fini della loro parziale alienazione. n. 46 del 29.11.2012 Approvazione adesione formale al Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) del Comune di Aldeno, per
la redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Delibere della Giunta comunale n. 71 del 05.07.2012 Approvazione schema di convenzione per la gestione di tirocini formativi e di orientamento. n. 73 del 05.07.2012 Indizione della X° Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” (10, 11, 12, 13 ottobre 2012) da parte del Comune di Aldeno quale organismo ufficialmente autorizzato ai sensi dell’art. 21, comma 3, del decreto legislativo 08 aprile 2010 n. 61 e del D.M. 16.12.2010. n. 80 del 09.08.2012 Proroga locazione alla Società Cont Luca e Stefano S.n.c. locali p.ed. 484, edificio ex Acli, per esercizio commerciale: approvazione schema contrattuale. Periodo 01.09.2012 – 31.08.2013. n. 84 del 03.09.2012 Variazione n. 1 al bilancio di previsione 2012 adottata in via d’urgenza ai sensi dell’art. 13, comma 3, della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m.. n. 86 del 10.09.2012 Nomina Comitato organizzatore della X Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” (10 – 11 – 12 e 13 ottobre 2012), indetto dal Comune di Aldeno e ufficialmente autorizzato ai sensi dell’articolo 21,
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Delibere del Consiglio comunale
comma 3, del decreto legislativo 08 aprile 2010 n. 61 e del D.M. 16.12.2010. n. 87 del 10.09.2012 X Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” (10, 11 – 12 e 13 ottobre 2012), indetto dal Comune di Aldeno e ufficialmente autorizzato ai sensi dell’articolo 21, comma 3, del decreto legislativo 08 aprile 2010 n. 61 e del D.M. 16.12.2010. Nomina del pubblico ufficiale incaricato della anonimizzazione dei campioni; nomina del responsabile della segreteria e della documentazione contabile; nomina del Presidente della commissione di degustazione. n. 96 del 03.10.2012 Incentivo per il conferimento della frazione secca non riciclabile presso il C.R.M. di Aldeno – Criteri e modalità applicativi. n. 101 del 15.10.2012 Servizio sosta camper e roulottes. Approvazione tariffe anno 2012-2013. n. 102 del 15.10.2012 Asilo Nido – Affidamento gratuito del servizio di incasso diretto da parte dell’Ente Gestore – Approvazione convenzione. n. 103 del 15.10.2012 Approvazione avviso e modulo di domanda per assegnazione “Orti Sociali Urbani” di Aldeno.
Dal Municipio
n. 105 del 22.10.2012 L.P. 28/1988 e s.m. - Approvazione progetto intercomunale di promozione dello sviluppo sostenibile dell’ambiente denominato “Noi ci siamo 2012”. n. 106 del 22.10.2012 Servizio di Tesoreria comunale. Rinnovo incarico alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine BCC per il periodo dal 01.01.2013 – 31.12.2017. n. 107 del 29.10.2012 Adesione formale del Comune di Aldeno alla Covenant of Mayors Patto dei Sindaci per l’impegno in ordine all’adozione, entro un anno dall’adesione formale al Patto dei
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Sindaci, del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.
na S.r.l. di Milano (MI) – Codice CIG XDF061F4C4.
n. 108 del 30.10.2012 Operazione raccolta punti denominata “Noi Ci Siamo 2012”. Approvazione del regolamento/disciplinare.
n. 158 del 03.10.2012 Affidamento incarico per organizzazione della 10ª Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” alla ditta GRIFFE s.n.c. di Isera (TN) – Codice CIG XEA061F4CA.
n. 112 del 19.11.2012 Concessione contributi alle unità scolastiche operanti nel territorio comunale. Anno 2012. n. 113 del 19.11.2012 Approvazione dello schema di convenzione con l’AUSER (Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) di Trento per il ritiro e trasporto delle provette dall’Ambulatorio Comunale di Aldeno al Laboratorio di Analisi “Crosina Sartori” o all’Ospedale Santa Chiara – Codice CIG Z01073b72C. n. 117 del 27.11.2012 Catalogo Bibliografico Trentino - rinnovo convenzione per assegnazione di strumentazioni elettroniche. Determinazioni del Segretario comunale n. 115 del 21.06.2012 Piano Giovani di Zona A.R.Ci.Ma.Ga 2011. Rendicontazione e liquidazione. n. 116 del 27.06.2012 Approvazione relazione finale e rendiconto del progetto di prevenzione e promozione rivolto ai minori e agli adolescenti (progetto sociali ex lege 285/1997 e L.P. 14/1991 art. 23) valevole per il 2011. n. 132 del 26.07.2012 Acquisto materiale informatico per Biblioteca e uffici comunali – Codice CIG Z9205E8DF2. n. 153 del 27.09.2012 Affidamento incarico per appoggio mediatico e copertura giornalistica nell’organizzazione dell’evento MondoMerlot - 10ª Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 13ª Mostra Nazionale “Merlot d’Italia” - alla ditta Editoriale Laria-
n. 176 del 31.10.2012 Progetto “Noi ci Siamo 2012” – Incarico allestimento e fornitura materiale pubblicitario del progetto. Primo impegno di spesa. CIG Z82071C0A5 Grafiche Futura – CIG ZC5071C10E Sara Rossi n. 182 del 23.11.2012 Avvio procedure di mobilità volontaria per passaggio diretto, di cui all’art. 78 comma 2 del CCPL 20.10.2003, messa a disposizione in comando da altro ente, per la copertura di due posti di coadiutore amministrativo ufficio Segreteria a tempo indeterminato e a tempo pieno o parziale Categoria B livello Evoluto o, in alternativa, avvio delle procedure per la copertura dei medesimi profili ma a tempo determinato. n. 187 del 29.11.2012 15o Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Conferimento dell’incarico di revisione post-censuaria e regolarizzazioni di calcolo dell’anagrafe della popolazione residente. COD. CIG Z9F07763DE Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio n. 6 del 29.06.2012 Asilo Nido – Approvazione graduatoria straordinaria per inserimenti nel mese di Settembre 2012. n. 9 del 20.11.2012 Asilo Nido – Approvazione graduatoria per inserimenti nel mese di gennaio 2013. n. 10 del 28.11.2012 Asilo Nido – Approvazione graduatoria straordinaria per inserimenti nel mese di dicembre 2012.
OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE n. 74 del 23.07.2012 Incarico all’arch. Renzo Micheletti con studio tecnico in Aldeno, per la redazione del progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell’edificio ex Acli per la realizzazione di una struttura ricettiva turistica (Ostello). Atto di indirizzo. n. 79 del 09.08.2012 Intervento di Risanamento conservativo con parziale demolizione e ricostruzione dell’edificio p.ed. 385 in C.C. Aldeno. Richiesta di allargamento del dado di fondazione. Assenso ai lavori con autorizzazione all’occupazione permanente di sottosuolo comunale. n. 85 del 03.09.2012 Realizzazione di una palestra e servizi nel comune di Aldeno. Approvazione costituzione gruppo misto di progettazione fra ente pubblico e membri esterni di supporto per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo n. 90 del 03.09.2012 Redazione del Piano regolatore di Illuminazione Comunale (P.R.I.C.) di Aldeno: incarico all’ing. Michela Chiogna. n. 91 del 03.10.2012 Opere di urbanizzazione a servizio del “Polo scolastico” di Aldeno: incarico al dott. geol. Giovanni Galatà per la redazione della relazione geologica e geotecnica e del-
la relazione idrologico-idraulica. n. 92 del 03.10.2012 Parziale progetto preliminare parte pubblica e piano di lottizzazione dell’area “ex asilo nido e scuola materna” (PL 1) di Aldeno: incarico al dott. ing. Mattia Baffetti. n. 118 del 29.11.2012 Realizzazione di una palestra e servizi nel comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica ai soli fini del finanziamento del progetto definitivo. Determinazioni del Segretario comunale n. 134 del 30.07.2012 Progetto “Intervento dimostrativo per l’efficienza energetica e l’utilizzazione delle fonti energetiche rinnovabili”. Approvazione Certificato Regolare Esecuzione e Contabilità Finale. n. 135 del 30.07.2012 Progetto “Intervento dimostrativo per l’efficienza energetica e l’utilizzazione delle fonti energetiche rinnovabili”: approvazione della spesa complessivamente sostenuta. n. 138 del 10.08.2012 Opere di urbanizzazione a servizio del “Polo scolastico” di Aldeno. Approvazione verbale di gara e aggiudicazione definitiva per l’affidamento del servizio di progettazione definitiva ed esecutiva. n. 139 del 21.08.2012 Affidamento incarico all’ing. Re-
nato Coser di Castello di Fiemme per le verifiche e progettazione degli interventi occorrenti ai fini “dell’adeguatezza” degli impianti della Centralina idroelettrica del Comune di Aldeno. CIG ZB4061A586. n. 143 del 27.08.2012 Incarico alla Dolomiti Reti S.p.a. di Rovereto, dell’appalto relativo alla gestione e manutenzione ordinaria della centrale idroelettrica di Aldeno per il periodo 01.09.2012 – 31.08.2015 . CIG ZC50626174. n. 181 del 19.11.2012 Affido servizio di pulizia della sede municipale all’Impresa di pulizie “R. Gentilini d.i.” di Zambana per il periodo 08.12.2012 – 07.12.2013 – codice CIG Z2E02BE9B5 Determinazioni del Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici n. 37 del 06.07.2012 Intervento di manutenzione straordinaria al campo di tamburello del Comune di Aldeno. n. 54 del 01.10.2012 Rinnovo dell’autorizzazione allo scarico dei reflui industriali nella fognatura nera comunale. Insediamento industriale. Risposta a domanda d.d. 08/05/2012 n. 67 del 23.11.2012 Lavori di completamento dell’impianto di illuminazione pubblica dell’abitato di Aldeno – 1° lotto: approvazione della contabilità finale e del Certificato di Regolare Esecuzione.
VOL ONT ARIA TO TUR A , SPOR OLONT ONTARIA ARIATO TO,, CUL CULTUR TURA SPORTT Delibere della Giunta comunale
Stagione teatrale 2011/2012. Ricognizione della spesa.
n. 75 del 23.07.2012 Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento.
n. 77 del 30.07.2012 Federazione Italiana Palla Tamburello – Finale Nazionali dei Cam-
pionati Nazionali Giovanili Open del 24, 25 e 26 agosto 2012. Atto di indirizzo. n. 81 del 27.08.2012 Determinazione contributi comu-
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Delibere della Giunta comunale
nali 2012 nei settori delle attività sportive. n. 82 del 27.08.2012 Determinazione contributi comunali 2012 nei settori delle attività culturali, dell’assistenza e sicurezza sociale. n. 83 del 03.09.2012 Integrazione deliberazioni giuntali n. 81 dd. 27/08/2012 “Determinazione contributi comunali 2012 nei settori delle attività sportive” e n. 82 dd. 27/08/2012 “Determinazione contributi comunali 2012 nei settori delle ttività culturali, dell’assistenza e sicurezza sociale”. n. 89 del 17.09.2012 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello, l’Associazione Sportiva Ginnastica Aldeno, la Società Sportiva Aldeno e la S.A.T. – Sezione di Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola Media. n. 95 del 03.10.2012 Attivazione corsi nell’ambito dell’attività formativa dell’Università della Terza Età e del Tempo Di-
sponibile (UTETD) per l’anno accademico 2011/2012: approvazione rendiconto spese. n. 100 del 08.10.2012 Università della Terza Età e del Tempo Disponibile. Convenzione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento per le attività fornite negli Anni Accademici 2012/2013 – 2013/2014 – 2014/ 2015. Approvazione del programma UTEDT 2012/2013.
il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento – Codice CIG Z4E0776591. Determinazioni del Segretario comunale n. 142 del 24.08.2012 Federazione Italiana Palla Tamburello – Finale Nazionali dei Campionati Nazionali Giovanili Open del 24, 25 e 26 agosto 2012. Impegno di spesa. – CIG ZDE0627CC8.
n. 114 del 19.11.2012 Affidamento incarico alla Scuola Musicale “Il Diapason” di Trento per il “Progetto di educazione musicale” – codice CIG ZBF0772CC3.
n. 169 del 15.10.2012 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2012 – Progetto n. 03: “EcoSound”. Impegni di spesa. Parte IV.
n. 115 del 19.11.2012 Determinazione contributo straordinario alla Scuola Media di Aldeno per il progetto Concerto di Natale con la partecipazione del coro giovanile Vocincanto.
n. 177 del 06.11.2012 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2012 – Progetto n . 10: “Io sono Ok. Tu sei Ok. In relazione con me e con l ‘altro”. Impegno di spesa. CIG ZCD071C045.
n. 116 del 27.11.2012 Erogazione contributo per gestione amministrativa ed organizzativa della Stagione di prosa 2012/ 2013 a favore dell’Associazione per
n. 184 del 26.11.2012 Incarico alla lettrice Marta Zanetti per incontri lettura classi scuole elementari e medie. (CIG Z5C0768EE)
Dal Municipio
AVVISO CORRIERA DELLE 16.40 CORSA BIS TRENTO/ALDENO Trentino Trasporti Esercizio ha istituito una corsa bis ad ore 16.40 da Trento ad Aldeno nei giorni scolastici dal lunedì al giovedì. Il servizio effettua solo le fermate di Trento autostazione e Trento Via Giusti e quindi prosegue con linea diretta, via Ravina, fino ad Aldeno, con arrivo ad ore 17.00. Il servizio bis diminuisce i tempi di percorrenza della corsa titolare delle ore 16.40 in quanto questo servizio transita da Mattarello e arriva ad Aldeno alle 17.12.
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CONTRIBUTI PER I RESTAURI DELLE FACCIATE
Le domande sono valutate assegnando la priorità sulla base dei seguenti elementi: a) completezza dell’intervento previsto rispetto alle dimensioni della facciata; b) presenza nella facciata, di significativi elementi storico - artistici, quali affreschi o decorazioni, dei quali sia previsto il restauro; c) contiguità dell’edificio oggetto dell’intervento rispetto ad altri edifici per i quali sia stata presentata domanda di ammissione ai benefici previsti dal presente regolamento o che comunque siano già stati oggetto di interventi di restauro; d) localizzazione dell’edificio sulla viabilità principale. In caso di parità di requisiti si considera l’ordine cronologico delle domande. Informazioni all’Ufficio urbanistica ed edilizia privata, 0461843222.
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Sono ammissibili le spese i seguenti interventi sulle facciate degli edifici siti nel centro abitato del Comune: rifacimento degli intonaci esterni, tinteggiatura e pulitura delle facciate e dei loro elementi esterni. Sono esclusi gli interventi già assistiti da altre agevolazioni finanziarie pubbliche. Gli interessati debbono esplicitamente dichiarare nella domanda che l’intervento per il quale si richiede il contributo non è già assistito da altro finanziamento pubblico. Le domande vanno presentate dal 1 gennaio fino al 30 settembre di ogni anno e verranno valutate nel trimestre successivo e comunque entro il 31 dicembre dello stesso anno di presentazione della domanda. L’ammissione al contributo ed il relativo importo verrà comunicato all’interessato e l’erogazione avverrà l’anno successivo alla presentazione della domanda compatibilmente con l’avvenuta esecutività del bilancio di previsione comunale. Nella documentazione per l’ammissione al contributo l’interessato dovrà inserire la documentazione relativa all’Icef (www.icef.provincia.tn.it). La spesa massima ammissibile viene fissata, per ogni singolo intervento in 15mila euro. Nel caso di edifici di particolare interesse storico - paesaggistico la Giunta comunale può eccezionalmente derogare da detto limite elevandolo fino ad un massimo di 20mila euro. Sull’importo dichiarato ammissibile dall’ufficio tecnico comunale, la Giunta stabilisce il contributo in conto capitale da assegnare nella misura del 40% della spesa se l’indicatore ICEF risulta essere di valore fino a 0,15, nella misura del 35% della spesa se l’indicatore ICEF risulta compreso tra un valore superiore a 0,15 e fino a 0,30 e nella misura del 25% della spesa se l’indicatore ICEF risulta superiore a 0,30.
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori
Lun. 8.00 - 10.00 / 16.30 - 17.30 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento Lun. 16.30 - 17.30 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento
Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: Lunedì 20.00 - 22.00 14.00 - 18.00 Martedì - Mercoledì 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 Giovedì - Venerdì 14.00 - 18.00 CORPO DI POLIZIA LOCALE TRENTO-MONTE BONDONE Agenti di Polizia Locale Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino di Trento: tel. 0461.889111 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956 DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento: Aldeno 8.00 - 10.30 Lunedì - Giovedì 16.00 - 18.30 Martedì 8.00 - 10.30 19.00 - 20.00 Venerdì su appuntamento Sabato 11.00 - 11.30 Cimone Mercoledì 9.30 - 10.30 Garniga Mercoledì DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 328.6912852 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato 9.00 - 12.00 Cimone Mercoledì 15.00 - 16.30 Garniga Martedì 15.00 - 16.00 DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno
15.00 - 19.00 15.00 - 19.00 su appuntamento 10.00 - 13.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00
Lunedì Mercoledì - Giovedì Venerdì Martedì Martedì
Cimone Garniga
Notizie utili
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Bronzetti, 1 Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative, appuntamenti o informazioni in ambulatorio Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.30-17.30 - Martedì 9.00 - 11.30 Venerdì 9.00 - 12.00 Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.30 PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1 Martedì
7.00 - 9.00
CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 dal Lunedì al Venerdì 9.30 - 10.00 ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.889910 Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 14.00 - 16.00 Assistente Sociale CINZIA BRUSCHETTI - area adulti e anziani - Martedì 9.00 - 11.00 PARROCCHIA SAN VITO E MODESTO P.zza C. Battisti, 14 - Tel. 0461.842514 - Parroco don Daniele Morandini Orario apertura canonica: dal Lun al Ven 9.00 - 11.00 ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali) Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 8.30 - 12.30
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