Notiziario Comunità luglio 2013

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anno 3 n. 6 del Luglio 2013

Comunità. Reg Tribunale di Trento n° 9/2010 di data 16/06/2010 Prop. e Direttore: Mario Magnani, Sede: Gruppo Consigliare Misto Consiglio Provincia autonoma di Trento via Manci, 22 magnanim@consiglio.provincia.tn.it - Cell. 335 6250091 Tel. 0461 227460 - Fax 0461 227461 - www.associazionecomunita.tn.it Direttore Responsabile: Claudio Rensi, n° 104150 - Stampa: Rotooffset Paganella, Trento

Il tuo impegno per superare la crisi Ha vissuto da vicino i 15 anni delle Giunte Dellai, periodo che ha garantito governabilità e stabilità politica al Trentino, caratterizzato però dalla disponibilità di molte risorse per gli investimenti. Sul piano caratteriale e relazionale Mario Magnani è rimasto “el Mario”, disponibile all’ascolto e al consiglio. «Dopo 15 anni di attività istituzionale la mia funzione ora è quella di aiutare a far crescere una nuova “classe dirigente”. Associazione Comunità è uno spazio dedicato ai problemi concreti dei trentini, questo sarà il mio ruolo anche in futuro. Continuerò ad essere a disposizione ed a fare politica in altre forme. Concentrandomi soprattutto sui temi che riguardano persona, sanità, politiche sociali, scuola, occupazione, agricoltura, lavoro». Parlando dei fatti più recenti sabato 13 luglio 2013 le prime primarie di coalizione nella storia del centrosinistra trentino hanno dato un risultato sorprendente, ma fino ad un certo punto. Ugo Rossi ha vinto la competizione con 8119 preferenze, davanti ad Alessan-

dro Olivi (7980), Mauro Gilmozzi (6610), Lucia Coppola (462), Alexander Schuster (455). I votanti complessivamente sono stati 23mila 737, un dato comunque considerevole data la scadenza “vacanziera” dell’appuntamento. Ha avuto la meglio il candidato che è riuscito a coinvolgere i trentini nel progetto politico. C’è da riconoscere che negli ultimi anni il Patt ha saputo mobilitare in Tren-

tino un gran numero di persone, associazioni, gruppi. Tanti che con fedeltà ed “attaccamento alla causa” sabato 13 luglio sono andati a dare il loro sostegno a Ugo Rossi. Partecipando alle riunioni organizzative delle primarie la sensazione è stata quella che ci si concentrasse troppo sulla forma più che sulla sostanza. Mentre i cittadini cercano

ascolto, relazione, soluzione dei problemi. Dalle primarie esce ancora una volta battuto il Partito democratico. Una forza politica nata con lo scopo di dare una guida di stampo europeo al Paese, che invece si sta sempre più disgregando. A livello locale le lotte interne non restituiscono una guida rafforzata in termini di idee e visioni, ma fanno cadere le proposte sotto i colpi del “fuoco amico”. Ugo Rossi e il Patt avranno la responsabilità di far vincere le elezioni e di guidare la coalizione, mediando le varie posizioni, non più solo chiedendo e pretendendo posizioni di comando. Torniamo alla prima candidatura provinciale, nell’autunno 1998, come era il Trentino di allora? Il Trentino era in una situazione di ingovernabilità. La presidenza di Carlo Andreotti non era autorevole, non c’era collegialità. Mi ricordo che quando mi rivolgevo da Sindaco di Taio alla Giunta provinciale ogni assessore seguiva la sua strada. Eravamo una Provincia debole, con un’autonomia bloccata ed in crisi.

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013 Dellai in un primo momento ha portato maggiori certezze e più collegialità. Poi c’è stata un’eccessiva personificazione del processo decisionale. Allora c’erano più risorse e l’obiettivo era quello di ridurre le spese di gestione. Ci siamo riusciti relativamente.

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la maggioranza, quindi anche con Associazione Comunità. Sarà il momento anche di far capire ai cittadini che il pubblico non può risolvere tutto. Sarà necessario aumentare la capacità di creazione di lavoro. Se viene a mancare il lavoro, c’è il rischio che anche in Trentino vengano Ed il Trentino di oggi come sta? meno tranquillità e benessere difI problemi sono maggiori, per- fuso, che sono stati una caratterichè la politica nazionale ci chiede stica degli ultimi anni. più sacrifici. Non si riesce più ad avere una certezza delle risorse disponibili, si sa che comunque il bilancio sarà in calo. Il dialogo con lo Stato è sempre più difficile, perchè i problemi “macro” tolgono molto spazio alla programmazione “micro”. Basti pensare al fatto che la Commissione dei Dodici (della quale MaCosa cambia la politica all’ingnani fa parte in questa legislatu- terno della famiglia e nella prora, ndr) è stata convocata l’ultima pria cerchia di amici? Ci sono pochi spazi per la favolta durante il 2012 con il Governo Monti per il passaggio della miglia, perchè bisogna sempre escompetenza sugli ammortizzatori sere a disposizione anche in orari serali. Fare questa scelta significa sociali. non avere più spazi propri. AccanCome dovrà essere il prossimo to agli amici per interesse ho trovaGoverno della Provincia? to molti amici veri. Anzi più amici In questa fase c’è bisogno di tra le persone alle quali ho dato più politica, non tanto di decisio- solo dei consigli, rispetto a quelle nismo. Ci sarà bisogno di un mag- alle quali ho risolto dei problemi. I gior coordinamento, soprattutto cittadini si aspettano che chi fa poper spiegare i sacrifici richiesti ai litica dia la propria disponibilità, cittadini. Il presidente dovrà esse- ma bisogna far passare il messagre un primus inter pares. La cam- gio che non sempre si possono ripagna per le primarie del 13 luglio solvere le situazioni ad ogni costo. ha mostrato candidati con leaderSoddisfazioni e rimpianti ship sovrapponibili. Il presidente dovrà mantenere il dialogo e re- dell’esperienza politica... Mi sono reso conto di avere sponsabilizzare i cittadini, mantenendo un confronto costante con vicine tante persone che mi stimale forze politiche che sostengono no e tuttora mi invoglierebbero a

continuare nel percorso politico. Il rimpianto è quello di non aver potuto fare l’assessore alla salute per un’altra legislatura. Per il Trentino sarebbe stata un’occasione per risolvere dei problemi molti anni prima, se penso ad esempio ai disegni di legge sulla sanità e sulla non autosufficienza. Durante la campagna elettorale per le primarie del 13 luglio sono emerse chiaramente in Trentino le “cordate di potere”, i bacini d’interesse dei tre partiti maggiori Pd-Upt-Patt. Nella nostra provincia c’è paura a pensare liberamente e fuori da schemi? I trentini tendono a privilegiare chi vince perchè pensano di avere meno vantaggi se non lo fanno. Tutte le persone elette comunque devono lavorare in favore dell’intera comunità. Questa alleanza di centrosinistra autonomista copre un grande arco di pensiero e ci sono dei confini labili: il Pd punta ad una fascia ampia di popolazione, il Patt è tradizionalista ma ha cercato anche una qualche apertura, nell’Upt c’è di tutto e di più. Infine ci sono anche altre forze minori che arrichiscono la coalizione. Il tuo quindi non sarà più un impegno politico nelle istituzioni ma... Lavorerò per Associazione Comunità, mi dedicherò all’Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi) e spero anche nelle politiche sociali in particolare riferimento agli anziani. Poi ci sono anche due bimbi di tre anni e mezzo che mi tengono giovane e che vorrebbero un padre più presente...


anno 4 n. 7 del Luglio 2013 Nella sanità del futuro ci sono l’istituzione di fondi assicurativi integrativi e la riforma della medicina di base. Si dovrà decidere con chiarezza e partecipazione se vogliamo ancora una sanità di qualità. Eliminiamo i doppioni e cerchiamo una programmazione ampia che non permetta più di navigare a vista. Il fondo sanitario integrativo che ha in mente l’assessore Rossi riguarderebbe solo alcune categorie professionali. L’obiettivo però deve essere quello di una sanità pubblica per tutti, con il privato che contribuisce per riuscire a sostenere alcuni settori come quello della non autosufficienza e l’odontoiatria. Alcuni episodi simpatici dell’esperienza nelle istituzioni provinciali... Ero in auto con Lorenzo Dellai quando era stata convocata la Giunta a Castello Tesino. Sulla Statale della Valsugana ritirarono la patente all’autista, perchè andava a 160 Kmh. Si correva anche più del necessario, i ritmi della politica erano intensi. Ricordo simpaticamente anche quando Claudio Molinari scriveva con passione e voleva fare delle “sparate” in Consiglio provinciale, cercavo di calmarlo per evitare il peggio. Da Presidente del Consiglio Regionale mi ha colpito andare in visita dal Dalai Lama a Dharamsala e vedere dei rifugiati che vivono con grande dignità. È stata un’occasione molto arricchente sul piano umano. Con un Governo nazionale ingessato dagli equilibri di una “grande coalizione”, i conti pubblici in disordine e la disoccupazione in pericoloso aumento, non c’è il rischio che in autunno si sviluppi un clima di pesante ribellione in Italia? Vedo in modo molto pericoloso il distacco delle persone dalla politica. Il 50% non si interessa più di ciò che succede. Queste persone affrontano in modo anomalo la realtà, mi auguro che trovino interpreti diversi per esserci, una maggiore democrazia per evitare la ribellione. Se la politica nazionale però non cambia la legge elettorale, non riduce il numero dei parlamentari e non passa ad una maggiore sobrietà in un momento di crisi si rischia grosso.

Nella tua quotidianità politica riesci a mescolare temi più popolari a questioni di livello più alto. Come si riescono ad equilibrare le due esigenze? Per chi fa politica è fondamentale tenersi agganciati alla realtà. L’esperienza di veterinario mi ha aiutato a creare relazioni con le persone che mi fanno continuare ad essere semplicemente “el Mario”. Allo stesso tempo la mia formazione (Liceo classico prima e Facoltà di Medicina Veterinaria poi) ha fatto sì che sviluppassi interessi anche per i temi legati ai diritti della persona. Ad esempio c’è il grosso tema del fine vita, visto il gran numero delle persone che oggi vivono a letto. Forse sarebbe da recuperare l’esperienza di un tempo, degli anziani che morivano serenamente a casa all’interno delle loro famiglie».

Tra i vari impegni chi fa politica riesce anche a ritagliarsi i tempi per studiare, per approfondire alcune questioni? È fondamentale farlo nei ritagli di tempo della giornata. Ad esempio ho approfondito i dettagli legali in materia di salute e di politiche sociali. Bisogna anche saper ascoltare la struttura tecnica, sapendo dare un indirizzo e semplificando le procedure burocratiche. Raramente capita un’occasione di questo genere. Raccogliere un’eredità di partecipazione politica ed avere la possibilità di incidere sulla realtà della propria comunità in modo semplice e condiviso. Associazione Comunità nasce in sordina, senza grandi mezzi e “masse” da smuovere. Ma se fosse proprio questa la modalità per provare a cambiare le cose? Magari anche solo informandosi attraverso il sito

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013 GENNAIO

Sciopero delle ostetriche trentine, interrogazione in consiglio provinciale «Non si può bloccare un concorso già bandito per creare nuova precarietà». Mario Magnani, consigliere provinciale del Gruppo misto, ha firmato l’appello di solidarietà verso le ostetriche trentine, durante la mobilitazione promossa da Nursing Up. «C’è del personale che sta lavorando da 3 anni con contratti precari e si vorrebbe sostituirlo con altro personale precario?». All’interrogativo di Magnani si uniscono anche tante altre domande di Paolo Panebianco, referente regionale di Nursing Up, sin-

dacato ed ente di promozione dell’aggiornamento dei professionisti sanitari della funzione infermieristica. «Per l’Azienda sanitaria non è chiaro quale sarà il fabbisogno, anche in seguito alla riorganizzazione dei punti nascita. Facendo uscire una nuova graduatoria inoltre non si tiene conto dell’esperienza maturata». Panebianco denuncia come il tasso di precarizzazione nel reparto di ostetricia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento sia «troppo alto, pari al 40% dell’organico».

Il testo dell’interrogazione Il 22 e il 23 gennaio 2013 “Nursing Up”, sindacato ed ente di promozione dell’aggiornamento delle professioni sanitarie, ha portato alla luce la precaria situazione delle ostetriche in Trentino con due manifestazioni: sotto la sede della Regione e davanti alla sede dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Un concorso già bandito è stato annullato ed ulteriori 25 ostetriche precarie sono passate dall’ospedale San Camillo all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Si interroga la Giunta provinciale per sapere se sia corretto, dopo 3 anni di precariato per molte ostetriche, non dare loro la possibilità di partecipare ad un concorso ed in che modo si possa valorizzare la professionalità acquisita sul campo. Si chiede, inoltre, se sia possibile rinnovare l’incarico alle stesse persone e quando si pensa di bandire il concorso per regolarizzare il personale, che ha maturato una qualificata esperienza professionale.

Cinte Tesino, assegno di cura e fondo integrativo sulla non autosufficienza

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Cresce l’attenzione nelle famiglie trentine per il “prendersi cura”. Un interesse al quale rispondono le Acli trentine con corsi per famigliari e badanti. Anche l’ente pubblico fa la sua parte con la legge

provinciale 15 del luglio 2012 sulla non autosufficienza. Mario Magnani ha presentato il 23 gennaio in sala consiliare a Cinte Tesino la legge, della quale è stato promotore sin dal 2002. Serata promossa


anno 4 n. 7 del Luglio 2013 dall’assessore Mirco Mezzanotte, alla quale è intervenuto anche il sindaco Celestino Buffa. L’indennità per la non autosufficienza, rilasciata a chi ha già l’indennità di accompagnamento ed un parametro Icef tra 0,18 e 0,28, fa sì che «si possano accudire le persone a casa propria. In Trentino - aggiunge Magnani - abbiamo 4500 posti letto nelle case di riposo e 1200 in lista d’attesa». Un dato che fa capire come, visti anche gli andamenti demografici, non si potrà solo pensare ad un prendersi cura dei non autosufficienti in strutture residenziali, ma serviranno anche altre azioni. L’assegno di cura provinciale varia da 80 ad 800 euro al mese, a seconda della situazione reddituale e patrimoniale e del livello di gravità accertato dall’Uvm (unità valutativa multidisciplinare). La copertura dell’assegno di cura esclude larghe fasce di quello che viene detto il “ceto medio”. Magnani per questo spinge sull’istituzione di un fondo integrativo volontario, che potrebbe

poi diventare obbligatorio. Un’assicurazione sanitaria mutualistica che può coprire e socializzare il rischio della non autosufficienza. «Si può creare un fondo a ripartizione - spiega Magnani - con una gara europea. Il gestore si impegnerebbe a non avere guadagno sul fondo». Con un ordine del giorno alla Finanziaria provinciale 2013 l’ex assessore alla salute ha chiesto l’impegno della giunta ad attivarsi per promuovere il fondo. «Partendo con i dipendenti pubblici si potrebbe già avere una platea di oltre 30mila persone». Creare un fondo integrativo vorrebbe dire secondo Magnani anche «accreditare persone che offrono servizi per la non autosufficienza». Cioè creare nuove opportunità di lavoro nel settore socio-assistenziale. Informazioni aggiornate sull’assegno di cura si possono avere consultando il sito:

www.trentinosalute.net

Elezioni nazionali 24-25 febbraio 2013, in Trentino chiarezza per la Camera e confusione per il Senato? «Mettendomi dalla parte dei cittadini, regna sovrana la confusione. Come si fa ad andare separati alla Camera, con candidati premier diversi, mentre al Senato c’è il “volemose bene”». Mario Magnani esce dall’incontro di maggioranza con la sensazione che le future posizioni nella coalizione provinciale non siano così semplici da ricostruire. «Anche l’Upt, seguendo il progetto di Dellai che sostiene Monti come premier, alternativo a Bersani, complica la situazione». Queste in sintesi le posizioni delle formazioni po-

litiche: Verdi ed Idv appoggeranno Ingroia e la sua “Rivoluzione civile”, Upt e Udc sono per Monti, Pd-Patt e Magnani (Gruppo Misto) sono per Bersani Presidente del Consiglio. Michele Nicoletti, segretario del Pd trentino, ha cominciato la riunione augurandosi «una campagna elettorale educata, sia per la Camera che per il Senato» ed auspicando che si possa poi tornare ad un clima collaborativo in vista delle Provinciali. Marco Boato ha fatto quindi il quadro delle precedenti tre competizioni elettorali nazionali ed ha

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sottolineato come «Idv e Verdi non siano stati accettati dal Pd nazionale», dichiarando quindi l’appoggio a “Rivoluzione Civile”. Boato, assieme a Salvatore Smeraglia, segretario regionale Idv, ha chiesto di poter proporre un proprio candidato (e farlo appoggiare dalla maggioranza provinciale) al Senato. Dopo l’ovvio responso negativo dei presenti, si sono comunque augurati di poter continuare nel dialogo provinciale dal 26 febbraio. «Quella del Patt - commenta Magnani - è stata in fondo la risposta più coerente rispetto al quadro generale, considerando l’accordo con la Svp alla Camera e con Pd ed Svp per il Senato». Altro segno di incongruenza, secondo Magnani, è quello manifestato da Vittorio Fravezzi, membro

della segreteria Upt, che ha ricordato come «l’Upt sia diverso dalla Lista Monti, ma la appoggi». L’Upt richiede un proprio seggio al Senato, «però deve essere chiaro l’appoggio a Bersani - spiega Magnani - altrimenti c’è il rischio di perdere parte dell’elettorato del collegio». Un equilibrio provinciale complesso sul quale pesano anche le “imposizioni” romane nel Pd di Tonini al Senato e Bressa alla Camera. Magnani considera la divisione provinciale un’occasione persa da parte del centrosinistra-autonomista. «Il cittadino - conclude - riuscirà a capire questo assemblaggio? E come si può avere chiarezza alla Camera e confusione al Senato?»

FEBBRAIO

Misure a sostegno dell’imprenditoria giovanile Il sostegno alla nascita e allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali realizzate soprattutto da giovani rientra fra le priorità programmatiche della Giunta provinciale, che a tal fine ha approvato un progetto specifico (Progetto per l’imprenditorialità giovanile) orientato ad accrescere tra i giovani la cultura imprenditoriale e la

loro capacità di creare nuove imprese sostenibili, soprattutto in attività di interesse collettivo con elevate potenzialità di sviluppo e ampie capacità di creare nuova occupazione, finora poco coinvolte nelle politiche di creazione di impresa. Maggiori informazioni sul sito: http://perilmiofuturogiovani.tn.it/imprenditorialita.

MARZO

Anvolt, chi arriva prima vince nella lotta contro i tumori

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In 130 hanno partecipato venerdì primo marzo al Castello del Buonconsiglio al convegno “Chi arriva prima vince, anche nella lotta contro i tumori” promosso dall’Anvolt, Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori. Anvolt (www.anvolt. org), compie in Trentino 20 anni. Nel pomeriggio sono intervenuti gli urologi Gianni Malossini e Tommaso Cai, che hanno parlato di diagnosi precoce del

tumore alla prostata e Severino Taneo, primario di ginecologia ed ostetricia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, che si è soffermato sull’efficacia della vaccinazione contro il papilloma virus nella prevenzione del tumore del collo dell’utero. Paolo Dalla Palma, primario di anatomia ed istologia patologica al Santa Chiara, ha fatto un excursus storico della prevenzione e dello screening, da Papa-


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nicolaou a Zur Hausen, dal test citologico a quello molecolare. Georgios Papanicolaou, o meglio la moglie Andromaca, diede il nome al pap-test. Tanto che oggi «il cancro della cervice uterina - spiega Dalla Palma cala perchè cresce la percentuale di partecipazione delle donne allo screening. Oggi nei paesi sudamericani ed in alcune parti dell’Africa il cancro alla cervice uterina è una delle principali cause di morte tra le donne». In Italia quindi il problema è molto ridotto, ma esaminando una mappa su scala europea si vede che l’incidenza è molto maggiore nel paesi dell’est come Romania e Bulgaria. L’80% della popolazione femminile in Trentino va a fare prevenzione, ma l’attenzione si sposta soprattutto alle donne straniere che vivono nella nostra provincia. Durante il seminario una sezione è stata dedicata anche alla psiconcologia, con Giovanna Endrizzi che ha ripercorso le tappe dell’esperienza della malattia. Che portano con sé anche una revisione dei propri valori e «permettono in alcuni casi anche di migliorare la qualità di vita della persona». Collaborazione tra parte medica e psicologica che ha permesso ad Anvolt di portare anche negli ospedali trentini maggiori possibilità e servizi di tipo psiconcologico. Mario Magnani ha concluso gli interventi par-

lando degli sviluppi del piano sanitario provinciale, che ha preso avvio nel 1993. Con molte attività di osservazione epidemiologica e la realizzazione del registro tumori. Quindi è stato portato avanti un programma organico di educazione alla salute: campagne riferite a esposizione sociale, carcinogeni ambientali, alimentazione, alcol, tabacco, attività fisica. Magnani ha presentato anche un parere in materia di alimentazione al Comitato delle Regioni a Bruxelles. Sono state attivate nel corso degli anni delle strutture di screening per i tumori al collo dell’utero, capo-collo, mammella femminile, colon-retto. Magnani ha parlato anche del centro di protonterapia, augurandosi che «l’utilizzo vada oltre alla comunità trentina. Un punto d’eccellenza per avere attrarre anche pazienti da fuori provincia». I numeri indicano che l’80% dei tumori in Trentino può essere prevenuto e che le previsioni future sono quelle che ad un trentino su 2 possa essere diagnosticato un tumore e ad una trentina su 3. Tra i 25 ed i 65 anni sono 145mila le donne in Trentino. Solo 6 su 10 eseguono pap-test dopo l’invito. Su 1000 donne 13 vengono chiamate al secondo livello, a 3 viene diagnosticato un tumore. Da recuperare sono soprattutto le donne straniere. Complessivamente in Trentino vi sono annualmente 14 casi di tumore al collo dell’utero.

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Interrogazione sul divario digitale in Trentino Gli esperti prevedono che per il futuro ci collegheremo alla rete Internet in tre modi:

• via cavo (passando gradualmente dai cavi in rame alle fibre ottiche)

• in modalità mobile • wireless. Il wireless, oltre ad essere utilizzato all’interno delle abitazioni, è una valida soluzione anche per offrire connettività agli spazi pubblici. Un’utile opportunità per studenti, turisti, per chi cerca accesso per avere informazioni. “Trentino Network” ha installato sui municipi dei comuni trentini antenne per favorire la diffusione del wireless. Attraverso il servizio di “FreeLuna” i cittadini possono collegarsi gratuitamente, in prossimità del loro municipio, in seguito ad una breve registrazione. Ciò posto, interrogo l’Assessore competente per sapere se questo servizio possa essere esteso ai cittadini e in quanti comuni trentini l’antenna installata sul Municipio sia aperta alla navigazione wireless gratuita dei cittadini. Teniamo, altresì, presente che in particolari aree del territorio, come ad esempio il Tesino, il wireless diventa fondamentale, perché le altre due

modalità di connessione (cavo e mobile) sono difficoltose. È possibile in queste zone far sì che “Trentino Network” metta a disposizione dei cittadini più “banda”, cioè una maggiore capacità della rete, affinché si riduca il loro “divario digitale” rispetto alle valli trentine più popolose? Il presidente Alberto Pacher ha risposto sottolineando che in 215 comuni trentini è possibile collegarsi in wireless in prossimità del municipio. Possibilità che verrà segnalata anche con degli appositi cartelli. Entro giugno 2013 vi sarà l’adeguamento delle cabine per poter garantire ai fornitori di servizi telefonici di offrire il servizio Adsl 2+ (connettività fino a 20 Megabit al secondo). Maggiori informazioni su www.trentinoinrete.it.

Antenna Wireless sul Municipio di Brentonico

Gruppo misto con 6 consiglieri, il secondo più grande del Consiglio provinciale di Trento Mario Magnani, presidente del Gruppo, è presidente onorario dell’Associazione Comunità e si riconosce nell’esperienza politica del centrosinistra autonomista. Mario Casna è uscito dal gruppo consiliare della Lega Nord e si è iscritto al Patt. Giuseppe Filippin è uscito dalla Lega Nord ed alle elezioni nazionali del 24-25 febbraio

2013 si è candidato alla Camera dei Deputati per i Moderati in Rivoluzione.

Walter Viola è uscito dal Pdl ed ha aderito a Progetto Trentino. Gianfranco Zanon è uscito dall’Upt ed ha aderito a Progetto Trentino. 8

Franca Penasa ha abbandonato la Lega Nord per costituire il nuovo Team Autonomie.


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Un modello regionale di risparmio immobiliare, interrogazione del 19 marzo In Alto Adige, entro la fine della legislatura provinciale, c’è l’intenzione di proporre un cosiddetto Bausparmodell, un modello di risparmio sulla base di un contratto immobiliare, grosso modo così articolato: un giovane, che entra nel mercato del lavoro comincia a versare propri risparmi a Pensplan, ente di previdenza regionale; già dopo 8 anni di versamenti può accedere ad un credito per la prima casa. Facciamo il caso di un soggetto di 35 anni, che lavora da 12 anni e che è riuscito a versare 50 mila euro nel fondo. Se questi decide di acquistare casa, oltre ai suoi 50mila euro, può ottenere ulteriori 50 mila euro dal fondo e coprire il restante prezzo d’acquisto con un credito bancario. Questo modello ha vari vantaggi: recuperare

iscritti alla previdenza complementare anche tra i giovani che, vista la precarietà di lavoro e reddito, non sono attratti da investimenti di medio-lungo periodo e offrire credito agevolato per la casa, un credito che verrà recuperato dal montante accumulato dal soggetto interessato prima di andare in pensione. In questo modo il fondo pensionistico regionale investirebbe la propria raccolta a beneficio dei cittadini regionali. Ciò posto, interrogo la Giunta provinciale per sapere se ritiene di seguire la Provincia di Bolzano in questa iniziativa, dialogando con Pensplan e coinvolgendo la società Trentino Sviluppo, alla quale dovrebbero essere devoluti i 250milioni provenienti dalla Regione.

A Cles il 27 marzo convegno «Alimentazione, il segreto del benessere» Serata con oltre cento partecipanti nella caserma del vigili del fuoco di Cles per ascoltare Lucio Lucchin, direttore del servizio di dietetica e nutrizione clinica dell’Ospedale di Bolzano. Appuntamento all’interno delle iniziative promosse dalla Comunità della Valle di Non per l’8 marzo. Carmen Noldin, assessore comunitaria all’associazionismo, ha introdotto l’incontro mostrando un video realizzato dai ragazzi del liceo Russell di Cles sulle pari opportunità. In Valle di Non il 13% della popolazione è straniero, anCarmen Noldin

che per questo «abbiamo promosso un percorso sulla parità di genere per valorizzare le differenze». Dal quale è scaturito “Le tre tazze di tè”, ricettario che raccoglie piatti tipici della tradizione trentina tradotti in arabo e rumeno. Serata dedicata anche alla sensibilizzazione nei confronti della donazione degli organi. Mario Magnani, presidente Aido Valle di Non, ha ricordato come in sede di Consiglio provinciale «si stia cercando di far sì che in occasione del rinnovo delle carte d’identità sia possibile indicare la propria disponibilità alla donazione degli organi». Lucio Luciani, medico che portò 40 anni fa l’Aido in Trentino, sottolinea come il problema non sia quello del trapianto, ma «il prelievo, che coinvolge moltissimi settori dell’organizzazione ospedaliera». Lucchin comincia la sua presentazione con il

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013 “mito della dieta mediterranea”, ricordando che comunque una minoranza della popolazione italiana (un 20% circa) segue i dettami della “piramide alimentare” della dieta mediterranea. «Geneticamente siamo uguali a 25mila anni fa, quindi poco è cambiato per quanto riguarda le nostre necessità nutritive». La dieta mediterranea, promossa dall’americano Ancel Keys, si basa su tre aspetti comuni alle 13 differenti culture che si affacciano sul Mediterraneo: ulivo, cereali, vite. «Dovremmo però mangiare un 30-40% in meno - spiega Lucchin - rispetto a quanto realmente mangiamo». Un dato critico è quello che sottolinea come soltanto il 2% della popolazione mondiale produce cibo. Lucchin quindi invita calorosamente alla biodiversità. «Nel 1500 in un orto si trovavano fino a 65 specie vegetali diverse, le specie vegetali commestibili sono 70mila».

Mangiare cose diverse quindi ed in compagnia. «Se qualcuno ha problemi di peso - afferma Lucchin - è utile che vada a mangiare con i suoi compagni di lavoro, perchè è stato misurato che si mangia meno».

Lucio Luciani

APRILE

Orizzonti locali e nazionali con il nuovo Governo Letta La situazione nazionale, con la nascita del governo Letta fra mille difficoltà è la dimostrazione che la politica deve trovare le soluzioni politiche possibili, mettendo al primo posto i problemi dei cittadini. Questa è la conclusione alla quale ci hanno portato i partiti che non hanno attuato quanto avevano promesso, prima fra tutte la riforma della legge elettorale che è la madre dell’ingovernabilità del nostro Paese. Nei partiti dunque è prevalso l’interesse di botte-

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ga rispetto a quello dell’Italia. Speriamo che il futuro ci riservi il mantenimento delle promesse: riforma legge elettorale, riduzione numero dei parlamentari, abolizione della provincie, risanamento economico, rilancio dell’economia ed aumento dell’occupazione. Non vorrei che quanto è successo in Italia si ripetesse in Trentino, con l’incapacità di vedere i veri problemi della nostra comunità, cioè quelli che il futuro governo locale dovrà risolvere: come far fronte alla riduzione delle risorse, come risolvere la riforma della Regione e delle Comunità di valle, come mantenere un welfare di livello elevato e fare crescere l’occupazione rilanciando l’economia. Altro tema è quello della futura coalizione di governo e del futuro presidente della Provincia. Ma è il programma che deve unire, le persone devono interpretare ed attuare ciò che la maggioranza condivide. Concentriamoci sui problemi e teniamo alto e corretto il confronto. Foto di gruppo per il Governo Letta


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MAGGIO

In Trentino disoccupazione giovanile al 20,5% Sono i giovani a subire le conseguenze più immediate della crisi che colpisce i paesi eurodeboli come l’Italia. Lo stesso accade anche in Trentino. Nel 2012 su 41.383 iscritti ai centri per l’impiego, oltre un quarto, cioè 11.002, sono under 29. Mentre in Trentino la disoccupazione giovanile schizza al 20,5% e le assunzioni degli under 29 calano in un anno di ben il 6,3%, le parti sociali scommettono sul contratto di apprendistato per sostenere l’occupazione dei giovani in un mercato del lavoro comunque in contrazione. Ma per far tornare l’apprendistato ai suoi antichi fasti - gli assunti con questo contratto sono scesi all’8,1% nel 2012 - non bisogna snaturarne la funzione formativa, bensì renderne più semplice e personalizzabile l’utilizzo per le imprese ed i lavoratori. È quanto emerso nel convegno organizzato martedì 7 maggio da Cgil Cisl Uil del Trentino e dall’Università di Trento, in occasione del premio alle migliori tesi di laurea sul mondo del lavoro, tenutosi alla Facoltà di Giurisprudenza a Trento. Maggiori informazioni sul sito http://www.trentotoday.it/economia/disoccupazione-giovanile-trentino-lavoro.html

Fusione dei Comuni per far funzionare meglio le Comunità di valle Mario Magnani, consigliere provinciale e sindaco per 8 anni a Taio, esprime soddisfazione per il percorso intrapreso dai sei comuni della Predaia (Taio, Coredo, Vervò, Smarano, Tres, Sfruz) verso la fusione dei comuni. «Mi rallegro per questa scelta positiva, perchè si va nella direzione di migliori economie di scala e di comuni che fanno “massa critica” per gestire i servizi».

Magnani considera le fusioni tra comuni come un passaggio fondamentale per sfruttare al meglio la riforma istituzionale. «Se i comuni riescono a mettersi insieme le comunità di valle possono diventare utili strumenti per i comuni per gestire servizi ed attività. Il percorso di fusione dei comuni della Predaia mi auguro possa diventare un esempio per tutto il Trentino».

Sicurezza lungo la linea ferroviaria Trento-Malè-Marilleva, interrogazione del 16 maggio Sono migliaia le persone che ogni anno utilizzano i treni della Ferrovia Trento-Malè-Marilleva e risulta assolutamente prioritario garantire una moderna infrastruttura ferroviaria con impianti tecnologici e di sicurezza all’avanguardia. È noto, del resto, quanto possano essere drammatiche le conseguenze degli incidenti ferroviari, spesso evitabili con una rigorosa attenzione alle misure di sicurezza. In più occasioni è stato sollevato il problema dell’inadeguatezza dei sistemi di sicurezza in caso di errore umano nel superamento di segnali disposti a via impedita. Nella risposta, datata 11 marzo 2010, all’interro-

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013 gazione n. 1241/XIV, che aveva sollevato il problema, la Giunta aveva dichiarato che in tempi relativamente brevi sarebbe stato adottato un sistema di sicurezza denominato ATP (Automatic Train Protection), che avrebbe risolto definitivamente il problema. Ad oggi purtroppo tale sistema, se pur installato, non è ancora funzionante. Inoltre, sembra che la sua attivazione sia

prevista nella migliore delle ipotesi per inizio 2014. Si chiede di conoscere quali siano i tempi per l’attivazione del sistema ATP, i motivi del ritardo e quali iniziative abbia intrapreso la società “ Trentino Trasporti” per sopperire alla mancanza di sicurezza nel periodo intercorrente con l’effettiva messa in funzione del sistema.

Associazione Comunità nei gruppi per il programma del centrosinistra autonomista 2013-2018 Associazione Comunità parteciperà assieme alle altre forze di maggioranza alla stesura del programma della coalizione del Centrosinistra autonomista 2013-2018. Gli incontri per la definizione del programma si terranno durante il mese di giugno. Quattro sono i gruppi di lavoro programmatici previsti 1. autonomia e istituzioni Mario Magnani, Mariano Bosetti, supplente Paolo Pozza 2. economia, lavoro, formazione, ricerca, innovazione Donatella Cosso, Paola Piazzi, supplente Elisa Pozza 3. territorio, ambiente, energia, mobilità Massimo Maglitto, Pier Dal Rì, supplente Marco Nicolodi 4. coesione e cittadinanza: diritti, welfare e salute Paolo Panebianco, Luigi Pichenstein, supplenti Mario Meggio e Giorgio Ciresa

GIUGNO

Riformare la medicina del territorio

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Mario Magnani ha espresso durante la seduta del 5 giugno del consiglio provinciale parere favorevole alla mozione sulla “Riqualificazione dell’assistenza sanitaria sul territorio e ridefinizione della figura del medico di base”, proposta come prima firmataria da Vittoria Agostini (Upt). «La medicina del territorio è da riformare, l’ho detto più volte in quest’aula. La figura della guardia medica così come è organizzata non dà più fiducia, è inutile che mettiamo un medico di “medicina turistica”. Deve esserci una copertura 24 ore su 24, con delle persone che possano mettersi in collegamento con la rete ospedaliera provinciale e possano fare da filtro al pronto soccorso». Magnani ha sottolineato come «questo possa essere un buon proposito per la programmazione della prossima legislatura, per inserire un piano dettagliato della medicina del territorio e della rete ospedaliera nel prossimo piano sanitario. Con le stesse risorse che si spendono oggi si possono distribuire meglio le responsabilità per non “ingolfare” la rete ospedaliera».


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L’esperienza delle civiche di Cles Sabato 8 giugno a Malga Boiara a Cles momento conviviale per le due liste civiche che sostengono il sindaco Maria Pia Flaim. Ma è stato anche un momento di incontro per alcuni soci di Associazione Comunità. Prosegue il cammino verso le elezioni provinciali del 27 ottobre e Associazione Comunità dice la sua all’interno del tavolo di definizione dei programmi. Con l’opportunità quindi per altri soci e sostenitori dell’associazione sparsi per il Trentino (dalla Val di Non fino all’Alto Garda e Ledro) di poter far sentire la propria voce, portando idee ed esperienze anche per il governo della Provincia. Ad esempio attorno a Malga Boiara a Cles, dove c’è anche un piccolo orto botanico, sorgeranno le prime case sugli alberi. Una nuova idea di turismo che potrebbe anche essere traslata ad altre zone della provincia ed altrove. Mario Magnani si è aggiunto al gruppo dopo aver presenziato all’incontro di maggioranza. Ci sono an-

cora delle perplessità sia sull’organizzazione delle primarie (in un primo tempo previste per domenica 30 giugno), che per le modalità di voto. L’Upt ha spinto molto per le primarie a doppio turno, anche perchè sul piano strategico in un secondo turno Mauro Gilmozzi potrebbe avere più possibilità. Ma allo stesso tempo le primarie a doppio turno sconfesserebbero il percorso intrapreso dal Pd, che al proprio interno ha deciso di puntare sulla candidatura unitaria di Alessandro Olivi, con Donata Borgonovo Re e Luca Zeni che hanno fatto un passo indietro. Intanto venerdì 7 giugno c’è stata la prima riunione per il gruppo dedicato a economia e lavoro. Associazione comunità cercherà di concentrarsi su cinque punti concreti, provando in pochi giorni a fare delle proposte alla coalizione sugli ammortizzatori sociali, sul ciclo dei rifiuti, sulle possibilità di agire sul costo dell’energia, sulla leva della tassazione e su come agevolare l’imprenditoria giovanile.

A Dermulo la rotatoria sulla statale è una soluzione possibile? L’invito al governo provinciale è quello di non stralciare la rotatoria di Dermulo dal programma triennale delle opere stradali, procedendo anzi alla progettazione e all’appalto dei lavori: un nodo stradale importante per il quale erano inizialmente stati stanziati 3 milioni di euro, che ora pare siano stati “congelati”. La rotatoria di Dermulo ha previsto un iter abbastanza lungo che ha portato alla fine a fare un progetto che è parso risolutiva dei problemi dell’area. Un progetto valutato da comune e comunità di valle, ha chiarito Mauro Gilmozzi e sulla base del quale si sta ora lavorando per apportare miglioramen-

ti e cambi. Il progetto non è nell’area di immediata spendibilità, ma vi sarà reinserito nell’esatto momento in cui ci sarà il via libera sui flussi di traffico, sul parcheggio e su altri aspetti in corso di valutazione. Abbastanza soddisfatto Magnani che ha precisato di rendersi conto che la Provincia non ha colpe per ritardi dovuti all’attesa di osservazioni che tardano ad arrivare. Il consigliere ha tuttavia raccomandato di trattare la questione con la massima urgenza, affrettandosi a mettere in atto le soluzioni praticabili senza procrastinare sine die la realizzazione di un progetto molto importante per la comunità della valle di Non.

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Il testo completo dell’interrogazione: La Provincia autonoma di Trento aveva assicurato lo stanziamento, pari a circa tre milioni di euro, relativo al finanziamento del progetto della nuova rotatoria di Dermulo, uno dei più importanti nodi stradali della valle di Non. Nei giorni scorsi si sono diffuse voci relative al possibile stralcio della rotatoria dal programma provinciale delle opere stradali per il prossimo triennio. Considerata la priorità dell’intervento per quanto attiene l’esigenza di sicurezza degli abitanti di

Dermulo e per gli utenti della viabilità, si interroga la Giunta provinciale per sapere se le voci relative al congelamento del finanziamento siano fondate e, quindi, se il finanziamento della nuova soluzione progettuale sia ancora disponibile. Si richiede, altresì, di conoscere i pareri della Comunità di valle relativi all’intervento viabilistico in questione, procedendo all’appalto per la realizzazione dell’opera, con l’adozione di soluzioni tali da migliorare le dinamiche dei flussi di traffico, per un rilancio del trasporto.

Il ricordo di Flavio Mengoni Mi unisco a coloro che piangono per la scomparsa dell’avvocato Flavio Mengoni, bravo professionista ed eccellente politico, preparato e con idee innovative. Per questo la sua attività politica non durò a lungo: diceva la verità ed aveva anticipato e previsto la crisi che stiamo vivendo, cercando di proporre politiche più sobrie e legate alla storia dei trentini. Mancherà un amico ed un politico saggio. Mario Magnani Flavio Mengoni (foto a sinistra di www.gazzettadellevalli.it)

LUGLIO

Margherita Hack: una Stella che non si spegnerà mai!

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Arco, gennaio 2012, centinaia di persone hanno atteso Margherita Hack per ore davanti al Casinò: un bagno di folla che nessuno potrà mai dimenticare, e che obbligò (piacevolmente) noi organizzatori dell’evento a invitare nuovamente la scienziata qui nell’Alto Garda: cosa che avvenne di lì a pochi mesi. Nell’ottobre del 2012 una grande serata al Palacongressi di Riva del Garda ebbe lo stesso successo, la stessa oceanica emozione e partecipazione. Non riesco però a non sottolineare un episodio bellissimo che ha riguardato la professoressa Hack, av-

venuto il 12 ottobre scorso (il giorno successivo alla serata rivana). Il suo amore per i giovani aveva permesso d’organizzare un incontro speciale tra lei e gli studenti del Liceo Maffei di Riva del Garda. Un’occasione unica per i maturandi (solo per loro purtroppo!), l’aula magna del Maffei non poteva permettere una partecipazione più “allargata”. Venti minuti prima dell’incontro, il cui orario era stato concordato con la preside e i docenti del liceo, entriamo con Margherita Hack nella scuola, quasi in punta


anno 4 n. 7 del Luglio 2013 di piedi proviamo a raggiungere l’aula magna. Nei corridoi c’è silenzio, siamo in piena ora di lezione, la porta di qualche classe è appena socchiusa quando improvvisamente scoppia un applauso fragoroso, spontaneo, un abbraccio ideale dei ragazzi a questa donna straordinaria: lei si ferma, appoggiata sulle sue stampelle prende fiato, noi intorno a lei abbiamo gli occhi lucidi, lei ci sorride col suo sguardo azzurro e ironico…e io imbarazzata non riesco a dire altro che: “…è per te Margherita, quest’applauso è solo per te!!!” Ciao indimenticabile Donna. Patrizia Soprano

Sanità welfare e coesione sociale, i punti del programma Il cittadino trentino deve essere al centro del progetto sanità, che deve passare dalla mentalità del curare a quella del prendersi cura della persona nella sua interezza. 1. Centralità del territorio, istituzione delle Case salute o Centri aggregati di medicina: unità complesse di cure primarie funzionanti 24 h su 24 col compito principale di prendersi carico della persona malata. Utile a ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso. 2. È indispensabile una maggiore integrazione tra rete ospedaliera e territorio. 3. NOT Nuovo Ospedale del Trentino visto in un ottica di ospedale provinciale: luogo di alta specializzazione e punto principale di riferimento dell’emergenza urgenza. Sede di ricerca e della nuova scuola di medicina. 4. Si ribadisce l’importanza della rete ospedaliera e degli ospedali di valle: questi devono essere riqualificati tenendo in considerazione alcuni servizi irrinunciabili, che devono essere svolti in sicurezza, legati alle caratteristiche locali ed alle esigenze dei vari territori, integrandoli anche attraverso nuove tecnologie e la telemedicina. 5. Valorizzazione e formazione continua del personale sanitario anche, e non solo, in attuazione dei progetti di riorganizzazione sanitaria. 6. Prevenzione, potenziamento dell’educazione alla salute: sfera sessuale, affettività, stili di vita e dipendenze, a partire dall’ ambito scolastico. Incentivazione e facilitazione all’accesso alle attività sportive, con possibilità di detrazione fiscale delle spese. Potenziamento mirato degli screening rivolti alla popolazione.

del volontariato presenti sul territorio. 9. Snellimento dell’apparato burocratico, semplificazione delle procedure, facilitazione di accesso dei cittadini alla loro cartella clinica informatizzata. 10. Politiche familiari, rivolte a tutte le famiglie, con particolare attenzione a quelle monogenitoriali, numerose e che presentano situazioni complesse: • Politiche di conciliazione lavoro famiglia ( part-time, asili nido aziendali, flessibilità orario lavorativo ). • Facilitazione di accesso ai servizi, defiscalizzazione e aumento della soglia ICEF. • Politiche di aiuto ai separati in difficoltà, costruzione di una rete di protezione e di sostegno. • Politiche a tutela e sostegno della natalità, con agevolazioni all’occupazione femminile. • Politiche per la casa, attraverso l’utilizzo dell’edilizia pubblica o individuazione di modalità di utilizzo degli appartamenti privati invenduti. Mantenimento dell’edilizia agevolata. • Politiche a sostegno dei disabili e delle persone anziane. 11. Ricerca di nuovi approcci che vedano la persona e la sua famiglia al centro delle politiche rivolte alle vecchie e nuove dipendenze ( droga, alcool, fumo, gioco ), anche nel confronto con altre realtà. 12. Politiche di reddito di cittadinanza o di garanzia, atte a rispondere ai bisogni dei cittadini in difficoltà con almeno 2 anni di residenza. 13. Politiche che permettano un maggior riconoscimento delle donne, non solo nell’ambito sociale, ma anche in ambito politico.

7. Rapporto armonico e integrato tra strutture pubbliche e private, favorendo maggior scambio fra strutture universitarie, di ricerca, azienda sanitaria ed attività produttive.

14. Favorire politiche di integrazione delle diversità, volte a creare una pacifica convivenza fra individui all’interno di una comunità che è multietnica, plurireligiosa e con diversi orientamenti sessuali.

8. Coinvolgimento dell’associazionismo, del terzo sSettore e

Paolo Panebianco

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anno 4 n. 7 del Luglio 2013

Paolo Panebianco nuovo presidente di Associazione Comunità

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Paolo Panebianco (nella foto a destra), coordinatore regionale del sindacato Nursing Up, è il nuovo presidente di Associazione Comunità. Lo hanno deciso i soci riuniti mercoledì 19 giugno in assemblea alla Sala Rosa della Regione. Un’assemblea elettiva durante la quale si è affrontato anche il tema dell’impegno dell’associazione in vista delle primarie del 13 luglio e delle elezioni provinciali del 27 ottobre. Mario Magnani non si ricandiderà e vuole lasciare la sua eredità politica all’associazione. «Associazione Comunità - spiega Magnani - è nata perchè ci sono molte persone che hanno voglia di dire la loro senza iscriversi ad un partito. Basti pensare a certe realtà nelle quali il 50% delle persone non vanno nemmeno a votare. Ho cercato di mettere in campo un’organizzazione per la quale chi ha voglia di parlare possa esprimere il suo parere». L’assemblea, cominciata con i ringraziamenti a Verena Depaoli (presidente) e Giorgio Ciresa (coordinatore provinciale) che hanno lasciato le loro cariche dopo la fase di “rodaggio” dell’associazione, ha quindi dato spazio alle testimonianze dai gruppi di lavoro. Paolo Panebianco, si è soffermato sui lavori del gruppo dedicato a salute, politiche sociali e famigliari. Per poter garantire lo standard attuale dei servizi sanitari l’assessore Ugo Rossi al tavolo ha parlato di affiancare al servizio universalistico gratuito della sanità provinciale anche una mutua, chiedendo ai cittadini di concorrere al buon funzionamento del sistema sanitario provinciale attraverso un fondo privato. «Vedo positivamente questa forma di assicurazione - spiega Panebianco - perchè bisogna essere realistici riguardo alle possibilità di finanziamento future in un quadro di risorse in calo». Sulla riorganizzazione di servizi periferici «l’assessore ha spergiurato che non verrà chiuso nulla, ma probabilmente dopo le elezioni ci saranno dei cambiamenti dalle voci che si sentono insistentemente nell’ambiente. Si dovrà riflettere - aggiunge Panebianco - su queste scelte perchè gli ospedali periferici sono importanti per la salute, ma anche un servizio culturale e qualificante per le valli». Potrebbe essere seguito anche il modello di Toscana ed Emilia Romagna, dove i codici bianchi al Pronto soccorso vengono seguiti da infermieri specificatamente formati, per poter lasciare ai medici altri compiti. Per gli altri temi curati dall’assessorato di Ugo Rossi si è parlato di rilanciare il reddito di cittadinanza e prevedere una maggiore partecipazione dei sindacati alla gestione delle imprese, secondo il modello in uso nell’economia tedesca. Accanto al presidente Paolo Panebianco ed al tesoriere Paolo Pozza è stata eletta coordinatrice provinciale Donatella Cosso. I rappresentanti territoriali sono invece Andrea Poli, Mario Meggio, Mauro Tanel, Patrizia Soprano, Oreste Pisoni, Verena Depaoli, Maurizio Menestrina, Dario Tolotti e Giorgio Ciresa. Informazioni sull’attività dell’associazione al sito:

www.associazionecomunita.tn.it


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