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Esposizione temporane RICORDOeRISPETTO

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Varese Design Week

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RICORDO e RISPETTO

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Esposizione temporanea dell’artista Mattia Milano

fotografie di: Emanuele Palmieri

testi a cura di: Chiara Manfrin

Parco di Villa Tatti Talacchini - Padiglione della musica, Comerio

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Non basterà un giorno della memoria o un minuto di silenzio per colmare il vuoto e il dolore lasciato da chi non ce l’ha fatta e nemmeno per ricompensare il lavoro di infermieri, medici, ricercatori e volontari. Il ricordo però è sempre stato per l’uomo un modo per onorare le persone e il loro operato, per sentirle in qualche modo ancora vicine.

L’insegnamento più importante rimane perciò sempre lo stesso: non dimenticare mai e, se possibile, impara.

Erano padri e madri, fratelli e sorelle, nonni, zii e cugini, grandi amici, amori di una vita, mentori... erano tutto questo le persone che se ne sono andate. Non erano numeri, non erano statistiche. Queste vite spezzate dal Covid, così come tutte quelle persone che hanno lottato duramente e che continuano a farlo, sono così rappresentate dal bagliore della fiamma di una candela.

La particolarità di quest’opera risiede in una stretta connessione tra il soggetto e il processo mediante il quale è stato realizzato. La fiamma di una candela può essere una piccola fonte di calore e, nella realizzazione della tela, è stato proprio il calore uno degli elementi utilizzati per ottenere il risultato finale. È stato utilizzato infatti un termosoffiatore che con la temperatura elevata ha portato all’ebollizione del colore, andando a formare delle piccole bolle sulla superficie. La sensazione fisica e percepibile del calore è perciò anche una caratteristica intrinseca del soggetto dell’opera stessa.

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sinistra: “18 marzo 2021” 100 x 58 acrilico su tela

destra: “in segno di rispetto” 46 x 88 inchiostro rotocalcografico mono- solvente in acetato di etile su Tela

sotto: interno del Padiglione della musica - Parco di Villa Tatti Talacchini, Comerio

L’opera nasce in un periodo storico particolarmente difficile. Dalla prima ondata di casi di Covid19 ad oggi i decessi registrati sono a milioni: di queste morti molte non sono state onorate dignitosamente per via delle molteplici restrizioni messe in atto dai governi. I numeri sono talmente alti che paradossalmente ci dimentichiamo di questi morti, quasi non ci sembrano reali, ma per famiglie, amici e conoscenti lo sono.

In un momento in cui onorare ogni persona deceduta durante la pandemia è diventato difficile, questa tela è stata concepita per comunicare rispetto per queste persone che non ce l’hanno fatta. Non solo, il rispetto è destinato anche a quelle persone che stanno lottando per guarire, che lavorano giorno e notte negli ospedali in prima linea e sulle ambulanze per fare la differenza. È dedicata perciò a chiunque stia facendo il possibile, in un momento in cui ci sentiamo tutti inermi e sopraffatti da un nemico difficile da affrontare e intende esprimere un senso di fragilità e tristezza che personalmente mi accompagna ogni qualvolta giungono nuove notizie.

Una tela cupa realizzata con una semplice spatola dal profilo dentellato, con la quale sono stati sovrapposti colori prettamente scuri. Ad ogni strato, grazie all’effetto graffiato ottenuto, è possibile scorgere il colore sottostante creando un impatto duro sull’osservatore. Questo graffiato intende rappresentare non solo il turbamento e la fragilità che ognuno di noi sta vivendo in questo momento particolare della storia dell’uomo, ma anche il susseguirsi della perdita di vite, che trova uno sfogo proprio in questo effetto visivo irregolare, difficile da ottenere con un colore pieno e disteso in maniera omogenea. Al centro della tela, se si osserva con attenzione, è possibile intravedere una croce, uno dei simboli umani più antichi. Questa croce abbraccia totalmente il concetto di morte e di rispetto per queste morti. L’utilizzo di un colore cupo per realizzarla è servito ad incorporarla in maniera armoniosa all’interno di una tela che non ha l’obiettivo di risaltare dal punto di vista cromatico o di autocelebrarsi in quanto opera d’arte, ma tutt’al più di portare l’osservatore ad una riflessione forte sì, ma individuale e non ostentata. Per questo motivo l’ impatto visivo è dato proprio dalla scelta di colori scuri e graffiati sulla tela e dalla presenza non invasiva, ma pur sempre significativa, di un simbolo antico e rispettoso come quello della croce al centro.

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