Grande orchestra

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La grande orchestra

08.06.2013


La grande orchestra

“Quando un’ intera scuola media tradizionale si trasforma in orchestra e coro, con i suoi 430 ragazzi che diventano tutti veri musicisti” Progetto nato 11 anni fa nella scuola secondaria di primo grado Gozzadini dell’Istituto comprensivo di Castenaso (Bologna). La vera sfida era ed è dare a tutti l’opportunità di fare pratica musicale di insieme senza alcuna forma di barriera o restrizione con le sole 2 ore di educazione musicale a classi intere curricolare. Questo percorso si conclude, come ormai tradizione, con un vero concerto di tutta la scuola media (con la collaborazione strettissima in ogni fase dei due docenti di Musica che gestiscono solitamente 18 classi) che acquista valore di progetto educativo globale, formativo e

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socializzante. I ragazzi di prima, seconda e terza in quasi tutti brani suonano e cantano insieme, formando una delle più grandi orchestre scolastiche con coro italiane. Ad ogni ragazzo vengono affidate parti trascritte o elaborate appositamente dall'insegnante per questo progetto, con lo scopo dichiarato che tutti possano partecipare al concerto traendone soddisfazione e autostima. Sapere di dovere suonare e cantare tutti insieme in pubblico è uno stimolo non indifferente e aumenta rispetto e collaborazione reciproca. Le competenze musicali strumentali e vocali acquisite dagli allievi consentono alla maggior parte dei ragazzi di continuare a fare musica anche fuori dal contesto scolastico, facendo sì che la musica divenga per sempre parte del loro modo di essere e di vivere in un processo costante di

formazione integrale della persona . Organizzativamente sono necessarie prove di insieme a classi aperte nelle ore in cui gli insegnanti sono presenti a scuola contemporaneamente, tre prove a sezioni orizzontali ( tutte le prime, tutte le seconde, tutte le terze) di un’ora l’una e 2 prove generali di 2-3 ore che vengono attuate nel secondo quadrimestre partendo dal mese di maggio ( una nella palestra della scuola e l’altra al palasport dove si concerterà in pubblico). Il repertorio studiato non ha preclusioni e spazia in qualsiasi epoca, genere, autore, stile. Per noi, la musica non è il fine, ma uno strumento eccezionale per…………..crescere e camminare insieme. Pier Carlo Bechis


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Chi ama le immagini non dovrebbe scrivere , loro, se va bene , lo sanno fare sicuramente meglio. Non ho però potuto resistere alla tentazione di chiudere questa raccolta con alcune parole che sono nate vivendo intensamente questo evento nella “pancia della balena”. Così ho immediatamente battezzato la grande orchestra quando sono entrato nella sala e ci sono scivolato dentro, un coacervo di umanità ed energia fomidabile, luminoso, palpitante, un campo di forza che solo i giovani sanno generare. Scattare e raccontare è stato facile perchè ovunque c’era energia e “futuranza” ma nello stesso tempo emotivamente sfibrante perchè ti chiedi ogni secondo se sarai capace di

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raccontare fedelmente quello che senti in quel momento, temendo di perderne anche solo un grammo di quella energia. Ma devi fare del tuo meglio, lo devi ai ragazzi meravigliosi che sono i nostri ragazzi, il nostro futuro a dispetto di tutto, futuro vivo, tremendamente vivo. Per tutti quelli che si sono impegnati perchè tutto ciò esistesse, insegnanti, volontari, Comune, un grande polmone, di più, un grande cuore... Attorno al suo equatore ruotavano tutti quei volti, quelle mani, quei pensieri, paure, sogni e speranze. Ammetto che ad un amante della musica come me è passata su anche un’ombra di invidia per queste generazioni di ragazzi/ musicisti che hanno avuto la fortuna di incontrare un uomo ed

un ambiente che per capacità ed etica ha sempre sperato di incontrare nella sua adolescenza, un educatore , un Maestro, al quale chiedere un aiuto nel giocarsela tutta quella scommessa, quel sogno... Fosse successo forse oggi sarei un musicista , avrei coronato un mio sogno, ma è stato splendido anche solo guardare quel suo viso e quei suoi gesti , quella sua commozione ... Vedendoli ho capito perchè quella cosa incredibile stava succedendo con tanta apparente semplicità, perchè i cuori,le anime ed i cervelli di quei ragazzi avevano riconosciuto il Maestro che uno che ruba immagini aveva finalmente incontrato con grande commozione... Mauro


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