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È...DItORIale
IL DESTINO DEGLI AZZURRI
MARZO 2014
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> MARY D‘ONOFRIO
n casa Napoli abitano nove vittorie e tre pareggi tra coppe e campionato, peccato solo per la frenata a Oporto, una brutta prova per gli azzurri usciti sconfitti dall’Estadio do Dragao. Un Napoli finalista in Coppa Italia, ma resta un volo non del tutto indisturbato quello in vetta alla classifica per i partenopei. Gli uomini di Don Rafè, vincono il duello contro la Roma, vince Benitez contro Garcia, e il risultato finale a nostro vantaggio arriva grazie al prodigioso gol di Callejon, portandoci a meno tre punti dai giallorossi. Nonostante la vittoria, non sono stati pochi i rischi che ha corso il Napoli durante
portoghesi e i partenopei si sono ritrovati nello scontro per gli ottavi di finale di Europa League. Il Napoli purtroppo è stato sconfitto da un Porto in pompa magna, che si è aggiudicato il match di andata grazie alla rete di Martinez, già nel mirino del Napoli durante la sessione estiva di calciomercato. Quest’ultimo ha segnato proprio quando gli azzurri stavano mettendo sotto i portoghesi, con un gran tiro al volo da posizione difficile. Ad Oporto, anche se ha sfiorato il gol per ben tre volte, il Napoli ha fatto fatica ad uscire dalla propria metà campo, pressato dagli
il match, ma la dura lotta per il secondo posto, quello che ci qualificherebbe direttamente in Champions League, riapre i battenti. Abbiamo sofferto per l’assenza a centrocampo di Behrami e Jorginho, mentre il tandem Inler-Dzemail si è mostrato lento e impacciato. Hamsik è in netto calo, mai un pallone verticalizzato nel modo giusto, in pratica un fantasma in campo più che un capitano. Mertens non ha mai mollato nei novanta minuti, un plauso va a Reina che ha realizzato tre magici interventi. La banda azzurra batte la Roma per la seconda volta in un mese e c’è chi parla di fortuna per il Napoli e di sfortuna per la Roma: in entrambi i casi ci sarebbero più argomenti da portare a sostegno delle proprie tesi, sta di fatto che Callejon ha “matato” la Roma di testa , blindando il terzo posto. Il San Paolo esulta e il successo azzurro spegne ogni polemica in merito al gioco, mentre la squadra giallorossa paga il solito cinismo sotto porta. Intanto, a quasi quarant’anni dall’ultima sfida in gare ufficiali, i
avversari: forse è mancata una bella iniezione di cattiveria agonistica. Facciamo un passo indietro nel tempo, torniamo all’Ottocento… la storia racconta che Napoli è stata depredata da Torino il 17 Marzo del 1861, mentre l’attualità racconta che Torino è stata depredata da Napoli il 17 marzo del 2014. All’Olimpico, il Napoli contro il Torino non ha realizzato una delle sue migliori prestazioni in campo, ma la dea bendata ha fatto il suo corso. Gli azzurri vincono last minute, grazie alla rete di Gonzalo Higuain. Il gol nasce da un lancio che arriva dalle retrovie, il Pipita sembra volare nello spazio… regalando tre punti e l’aggancio momentaneo alla Roma. I granata partono meglio, ma i partenopei hanno la meglio diventando protagonisti nella corsa al secondo posto, anche se ora ci aspetta un ciclo terribile. In questo numero “marziano” facciamo un focus sulla Coppa Davis e occhio al poster da staccare e collezionare!
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È...sOmmaRIO
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CAMPIONATO
NAPOLI IN CRESCITA PUNTA LA CHAMPIONS
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CLASSIFICA VIRTUALE
IL NAPOLI AVVICINA LA ROMA IN TESTA
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PERSONAGGIO RITMO BRASILIANO A CENTROCAMPO
MARZO 2014
TENNIS
ANDY MURRAY SFIDA L’ITALIA
NAUTICA
YACHT MED FESTIVAL AD APRILE A GAETA
È...sOmmaRIO
TURISMO A SPASSO NEL SALENTO
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Direttore Responsabile maRY D’ONOFRIO
Direttore Editoriale RICCaRDO GIammaRINO Capo Redattore CaRlO ZaZZeRa Progetto Grafico, Impaginazione FRaNCesCO GallO Stampa
aRtI GRaFIChe NaPOlItaNO
Nola [Na]
Autorizzazione Richiesta al tRIbuNale DI NaPOlI
Hanno collaborato a questo numero: lauRa CaICO
VIttORIO CaPuOZZO DINO CORONa
haRRY DI PRIsCO
RaFFaella IulIaNO GIOVaNNI maRINO DIletta ROmaNO
Il numero è stato chiuso martedì 18 marzo 2014 Tiratura COPIe 10.000 DIstRIbuZIONe: eDIalba s.R.l.
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È...CONtROeDItORIale
Napoli, il calcio per cambiare la storia
MARZO 2014
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> RAFFAELLA IulIaNO
apoli è l'unica città al mondo dove la squadra di calcio rappresenta molto più di un vanto sportivo. Il Napoli è uno stato d'animo, simbolo del riscatto morale di un popolo ricco di fantasia e inventiva, da sempre in cerca di rivalsa agli occhi dell’Italia, in nome di un tempo lontano in cui quella città, dal fondo dello stivale, era capitale di un Regno glorioso. Dopo oltre un secolo, giunse un genio dal piede divino di nome Diego a consacrare Napoli in cima al mondo... E ancora oggi le sue gesta inimitabili si raccontano con orgoglio, con i video delle sue giocate tramandati gelosamente, di generazione in generazione. Adesso il Regno di Partenope è ancora in cerca di riscatto, di undici cavalieri vestiti d’azzurro che possano portare il Napoli al vertice del campionato. Ci era arrivato vicino Walter Mazzarri, dopo quattro anni alla guida di una squadra allietata dalle prodezze di Cavani. Ma sul più bello il tecnico toscano ha avuto paura di vincere… l’idolo uruguagio ha seguito il dio denaro e Napoli si è ritrovata sedotta e abbandonata. In ogni storia che si rispetti, quando un ciclo si chiude qualcosa di nuovo prende vita… Ed ecco che arriva al timone Rafa Benitez, il più vincente allenatore nella storia del Napoli. Tante aspettative per il tecnico madrileno, che intinge il mercato estivo nei colori spagnoli e plasma la squadra verso il suo credo tattico: 4-2-3-1. Cambia il modulo, cambia il linguaggio, cambia il volto, ma immutato resta il calore dei tifosi intorno al nuovo progetto. Napoli, si sa, è la città dei contrasti, basta una vittoria per portarti in gloria, una sconfitta per parlare di fallimento. Non è stato un facile inizio per Benitez, con l’eliminazione dalla Champions a 12 punti e la rosa stretta, che ha evidenziato i suoi limiti ai primi infortuni. Per la prima volta in dieci anni l’infermeria azzurra si è riempita a dismisura. Frattura della clavicola per Britos, poi Higuain, fuori un mese. Zuniga, scomparso misteriosamente dopo un intervento al ginocchio. E poi Reina, Mesto, Hamsik, Behrami, Rafael. Infine Maggio. Ma il Napoli,
nonostante tutto, è ancora lì. Ai vertici. E ha regalato un bel po’ di soddisfazioni ai tifosi. Le due vittorie contro il Milan, rivale storico degli azzurri, piegato all’andata e al ritorno dalla furia partenopea, il trionfo col Verona nella terra di Giulietta e le splendide vittorie con la Roma al San Paolo, la prima in Coppa Italia sotto gli occhi di Re Diego, la seconda in campionato, con il gol di Callejon a dieci minuti dalla fine. Ma anche la vittoria al cardiopalma conquistata all’ultimo minuto sul difficile campo del Torino, con un gol del nuovo idolo partenopeo, “El Pipita” Higuain. Un risultato reso ancor più dolce dal calendario: nello stesso giorno, quasi due secoli fa, i torinesi strappavano a Napoli il Regno delle Due Sicilie. Era il 17 marzo 1861. La storia ha dimostrato che la ruota gira, a volte anche attraverso un pallone. L’orgoglio partenopeo sfodera la sua grandezza, ma la strada è ancora in salita per il Napoli, in un campionato dove la Juventus domina incontrastata e la Roma stringe i denti per la difesa del secondo posto. Alle spalle, Inter e Fiorentina minacciano la rincorsa. “Una gara alla volta”, “sin prisa, sin pausa”: questa la filosofia di Benitez, che tra croce
e delizia degli umori partenopei riesce a districarsi abilmente tra campionato e coppe, stampa e tifoseria. È un uomo abituato a vincere. E se non sarà quest'anno, presto i risultati arriveranno. Napoli ci crede. E anche io.
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È...CamPIONatO
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Napoli in crescita punta alla Champions > DINO CORONa
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l mese di febbraio sembrava dovesse fare veramente paura agli azzurri, visti i
quella che ha ancora qualcosa da dire alla sua stagione. Perché lotta per la piazza d'onore e
che presto possano rientrare in buone condizioni Mesto e Zuniga per il rush finale e dare un
numerosi impegni che dovevano affrontare tra campionato Coppa Italia ed Europa League, e invece con una serie di prestazioni convincenti, alternate ad altre opache, hanno sorpreso e sono riusciti a centrare tutti gli obiettivi. Nonostante una serie di avversità, gli azzurri non hanno perso più e soprattutto hanno incassato meno reti, ottenendo il passaggio agli ottavi di finale di Europa League e la conquista della finale di Coppa Italia ai danni della Roma. Bisogna considerare che il Napoli, tra le squadre di testa, è
la qualificazione diretta alla Champions, è in finale di Coppa Italia ed è in pena corsa in Europa League, potendosela giocare fino alla fine. Andando con ordine, dopo la sconfitta di Bergamo gli uomini di Benitez non hanno perso più in campionato ed hanno migliorato la fase difensiva, dove Fernandez e Albiol sono sempre più affiatati, così centralmente il Napoli soffre meno. Sugli esterni la squadra ha maggiori difficoltà ma questo è dovuto essenzialmente ai tanti infortuni che non consentono di dare respiro a Maggio e a Ghoulam. Si spera
grosso contributo alla causa azzurra. I partenopei si galvanizzano con le grandi e continuano a soffrire con le piccole. Si esaltano in Europa e soffrono un po' la domenica successiva. Rispetto al girone di andata, dove nelle prime nove partite il Napoli aveva totalizzato 20 punti, perdendo solo all'ottava contro la Roma pur disputando un'ottima gara, nel girone di ritorno nelle stesse giornate gli uomini di Benitez hanno conquistato 16 punti, lasciando l'amaro in bocca ai propri tifosi in partite dove, fatta eccezione
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per la sconfitta di Bergamo, avevano la possibilità di chiudere gare in cui si trovavano in vantaggio e si sono fatti rag-
contro gli arbitri, mai fatto discorsi sulla sfortuna oppure sparando contro i suoi quando le prestazioni sono state insuffi-
giungere. Vedi Bologna, Genoa e Livorno ed il pareggio in casa contro il Chievo. Certo, in alcune partite gli episodi non sono stati proprio favorevoli, ma un pizzico di cattiveria in più e qualche leziosismo in meno avrebbero dato al Napoli ben altra classifica. È chiaro che il cammino della squadra azzurra è di tutto rispetto, considerando il cambio della gestione tecnica, l'inserimento di 8\11 nuovi, il cambio del modulo e la serie infinita di infortuni. Maggio, Mesto, Zuniga, Behrami, Hamsik, Rafael, e di nuovo Maggio. Senza contare le assenze, in partite cruciali, vedi Londra e Roma, di Higuain. Ma bisogna notare la
calma e la serenità che Benitez ha saputo dare ai suoi uomini e all'ambiente. Mai recriminato
cienti. Mai cercato un alibi. Quindi, nuovo corso, nuovo stile, nuovi obiettivi. La mentalità
È...CamPIONatO
vincente di don Rafè è stata già digerita dalla squadra, basteranno pochi ritocchi ed il Napoli potrà competere per lo scudetto e giocarsela con le grandi d'Europa. La rosa attuale è di sicuro affidamento ed ha molti giovani come Fernandez, Ghoulam, Jorginho, Insigne, senza contare El Kaddouri e Vargas, che sono in prestito. Poi i vari Higuain, Callejon, Mertens, Hamsik sono ancora molto giovani e potranno dare lustro per ancora un bel po' di tempo. Mancano circa due mesi alla fine della stagione, che molto dirà sul futuro della squadra e
della società. Conquistare uno o due trofei sarebbe importantissimo per la crescita del club e per l'appeal che ne deriva sarà importantissimo raggiungere la Champions diretta senza passare per i preliminari, per una questione economica e per non costringere agli straordinari i tantissimi componenti della rosa che andranno al Mondiale. Praticamente tutti i titolari oltre Zuniga. Rimarrebbero a disposizione i soli Mesto, Pandev, Britos e Hamsik. Quindi, forza ragazzi, massimo impegno e concentrazione per chiudere alla grande una splendida stagione.
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È...ClassIFICa VIRtuale
Napoli, la Roma sempre più vicina
25a GIORNata
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> VITTORIO CaPuOZZO
Giornata arbitrale da dimenticare in fretta. Disastrosi Doveri e Rizzoli, sbagliano tanto anche Orsato e Russo. Dopo i tanti falli di mano rimasti impuniti pagano dazio Inter e Catania. Doveri, subito in campo dopo l’incredibile perfomance di VeronaJuventus, ne combina di tutti i colori in SampdoriaMilan. Intransigente sull’espulsione di Maxi Lopez (proteste) che fra l’altro aveva subìto fallo, nega un rigore alla Sampdoria e convalida il gol di Rami preceduto dal chiaro fallo di Pazzini su Da Costa. L’intervento a piedi uniti di Amelia su Eder è falloso e poco importa se il portiere prende anche il pallone. A Torino ne combina un’altra delle sue Rizzoli. Si lascia mandare a “quel paese” da Vidal (13’) dopo averlo giustamente ammonito e nel prosieguo dell’incontro grazia ripetutamente il bianconero (40’ e 72’) facendosi delegittimare da Conte, che al 74’ manda in campo Marchisio al posto del cileno. All’80’ è clamoroso il rigore negato al Torino per sgambetto di Pirlo ai danni di El Kaddouri. A Milano, Russo fischia un rigore contro l’Inter per mani di
Juan Jesus che sembra tutt’altro che volontario; nel finale manca anche un rigore all’Inter per fallo di Astori su Icardi. Orsato fa infuriare non poco il Catania dopo aver mal diretto il derby di Roma. Non ha dubbi sul mani Alvarez che cerca di colpire il pallone con la gamba e ha quasi il braccio vicino al corpo ma poco dopo, sul punteggio di 1-0, nega un grosso rigore agli etnei per fallo di Stoian su Peruzzi.
26a GIORNata
C’è solo la Roma nel campionato senza gli “inevitabili” errori arbitrali. Inevitabili errori che tanto penalizzarono il Napoli nella passata stagione. Sbaglia molto Bergonzi a Milano ma non era facile il compito affidato al direttore mantovano dopo i disastri arbitrali dell’intera stagione agonistica che tantissimo hanno imperversato in campionato. Sbaglia molto Bergonzi nella giornata che rivede subito in campo Rizzoli (seppure in veste di addizionale); non sono mancati neanche Doveri e Orsato che tanto avevano maltrattato, rispettivamente, Sampdoria e Catania. Nello 0-0 fra Inter e Roma mancano due rigori all’Inter e due rigori alla Roma; è pareggio anche per le mancate espulsioni di De Rossi e Juan Jesus. Compie ancora danni Damato che a Torino sblocca la partita convali-
ClAssifiCA ReAle
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JUVENTUS 75 ROMA 61* NAPOLI 58 FIORENTINA 48 INTER 47 PARMA 46* LAZIO 41 VERONA 40 TORINO 36 GENOA 35 MILAN 35 ATALANTA 37 SAMPDORIA 34 UDINESE 31 CAGLIARI 29 CHIEVO V. 24 LIVORNO 24 BOLOGNA 23 CATANIA 20 SASSUOLO 18 * una partita in meno.
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dando la rete irregolare di Okaka. Penalizzato anche il Sassuolo che subisce il gol-partita in fuorigioco. Nella giornata dei cartellini facili è ancora buonista Guida con la Juventus. L’intervento di Pirlo su Saponara è da cartellino rosso; si era sul punteggio di 1-0.
27a GIORNata
Giornata non positiva per gli arbitri. Penalizzate Fiorentina, Lazio e Livorno; non bene Rocchi, male Rizzoli.È ancora sfortunato Rocchi quando dirige il Napoli; il successo azzurro spegne ogni polemica sull’arbitraggio ma gli errori sono tanti. Lasciando perdere il fuorigioco fischiato sul fallo laterale, sono molte le mancanze sul piano disciplinare. Mancano anche le espulsioni di Maicon e Taddei. Rizzoli è devastante in Catania-Cagliari; in sintesi, sono assurde l’espulsione di Avelar (doppia ammonizione) al 73’ e l’ammonizione ad Astori, diffidato, per un fallo non commesso. Avelar aveva subìto il primo cartellino giallo al 26’ per aver ritardato la ripresa del gioco; il secondo cartellino è stato estratto per un fallo non commesso su Leto. Ammoniti anche Barrientos e Bergessio per proteste. Non bene Orsato a Torino, che annulla ai toscani una rete regolare di Diakite; le trattenute in area bianconera meritavano più attenzione. Gervasoni manda su tutte le furie Gasperini. Il fallo di Motta su Lazarevic è di quelli pescati con la lanterna; nelle precedenti gare dirette, Gervasoni aveva lasciato impuniti falli ben più evidenti. A Roma manca un rigore alla Lazio sul punteggio di 0-0. Peruzzo non s’accorge del fallo di Benalouane su Keita in area atalantina a inizio partita. Giacomelli nega un rigore al Livorno per fallo di Palombo ai danni di Greco, fino a quel momento i toscani conducevano per 2-1.
È...ClassIFICa VIRtuale
28a GIORNata
Giornata piuttosto movimentata con molti errori arbitrali, ma non tutti decisivi per i risultati finali. Bergonzi dirige bene l’equilibrata sfida tra Livorno e Bologna finita 2-1 per i padroni di casa che finiscono la partita in 9 giustamente per un fallo di mano di Mbaye già ammonito e per un fallo di Emeghara, anche lui già ammonito, che trattiene Garics in area. Come da copione la Juve vince per un goal su una delle troppe punizioni fischiate ai bianconeri. Nel primo tempo Osvaldo si vede annullare un goal regolare, il Genoa protesta per un contatto dubbio tra Lichtsteiner e Bertolacci. Pogba di tacco illumina Osvaldo diretto in rete, ma il goal gli viene ingiustamente annullato. Giusto il rigore assegnato ai grifoni per il fallo di mano di Vidal. Giusta la scelta di Celi in Parma – Milan di espellere l’estremo difensore rossonero per un intervento scorretto in area di rigore ai danni di Schelotto lanciato a rete dall’ex Cassano. Ma quasi assalito dal rimorso, sbaglia nel graziare due volte Mexes. Anche il rigore concesso al Milan è il frutto di un errore, Montolivo e Obi si toccano, ma il centrocampista ex Inter non sembra commettere alcun fallo. In Atalanta – Sampdoria c’è un errore arbitrale che sblocca la partita: corner per l'Atalanta, Benalouane colpisce con un violento pugno allo stomaco Regini, il pallone giunge sul secondo palo e Bonaventura insacca indisturbato poiché il suo marcatore, Palumbo, si è trovato ostacolato dal proprio compagno. Aiutata anche la Fiorentina nella sfida contro il Chievo, il goal di Gomez è chiaramente in posizione di fuorigioco. Buona la direzione arbitrale in Torino – Napoli, giusta la scelta di non fermare l’azione del goal di Higuain, Glik è palesemente inciampato da solo.
ClAssifiCA viRtuAle ROMA NAPOLI JUVENTUS FIORENTINA INTER PARMA LAZIO VERONA ATALANTA TORINO MILAN GENOA SAMPDORIA UDINESE CAGLIARI CATANIA CHIEVO V. LIVORNO SASSUOLO BOLOGNA
67 +6 65 +7 61 -14 52 +4 48 +1 44 -2 41 37 -3 37 36 32 -3 34 -1 32 -2 29 -2 26 -3 23 +3 24 24 23 +5 22 -1
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La speranza è il San Paolo
MARZO 2014
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> RICCARDO GIammaRINO
l pareggio del Napoli a Swansea svela che in Europa l’arma in più del Napoli è il campo di casa. Per la qualificazione agli ottavi, infatti il San Paolo ed i propri tifosi sono stati l’uomo in più che ha fornito agli azzurri la carica adrenalinica giusta per poter battere i gallesi 3 – 1. Lo Swansea non è venuto a Napoli con l’intento di difendersi e da subito si è reso pericoloso, ma dopo soli pochi minuti dal fischio d’avvio del match, Henrique dalla metà campo apre per Higuain che spizza di testa liberando il giovane fenomeno azzurro Lorenzo Insigne che con un raffinatissimo pallonetto scavalca l’estremo difensore, siglando il primo goal per gli azzurri. Lo Swansea reagisce, ma Pepe Reina, chiude con grinta la saracinesca di casa. Il Napoli c’è e spreca preziose occasioni in avanti, le regole del calcio sono chiare in merito, e gli ospiti presto pareggiano con de Guzmán, grazie anche alla complicità di una difesa a scolapasta. Gli azzurri si deconcentrano e lo Swansea ne approfitta dominando la scena, ma con il solito Reina a metterci i guantoni ed a ristabilire ordine nella retrovia. Nel secondo tempo il Napoli si ricorda di giocare in casa e riprende le redini del gioco con il Pipita Higuain che di rapina mette la propria firma sul cartellino dei marcatori al seguito una cavalcata di Mertens sulla corsia destra ed un mezzo pasticcio della difesa. Il 2 – 1 cambia le carte in tavola ed il San Paolo s’infiamma. Dopo la rete del sorpasso c’è solo il Napoli in campo fino agli ultimi minuti in cui i gallesi tentano l’assalto finale reso vano dallo spagnolo tra i pali. Higuain stona un contropiede perfetto che dopo un uno-due con Hamsik lo pone dinnanzi la porta sguarnita, caricando il poderoso destro su un innocente difensore di passaggio. Ancora a pochi minuti dal fischio finale è di nuovo lo slovacco azzurro a mettere nelle stesse condizioni Inler che con molta più freddezza stoppa di sinistro ed infila
il pallone tra le gambe di Michel Vorm per il definitivo 3 – 1. Così il Napoli si è qualificato per gli ottavi con il Porto da battere. La gara di andata ad Oporto ha evidenziato che per affrontare la competizione europea al meglio sarebbe stato più che opportuno convocare anche il neoacquisto Jorginho, poiché la coppia Inler - Dzemail non sempre si è dimostrata solida, e soprattutto poco ordinata nella gestione di palloni in zone delicate del campo. Inoltre il Porto non è lo Swansea, i portoghesi non perdonano la mentalità di chiudersi per strappare un pareggio. Così, all’Estádio do Dragão, il Napoli si è visto veramente poco, e tale Jackson Martinez, che la società partenopea si è lasciata sfuggire a giugno scorso, più volte si è ritrovato d’innanzi al portiere azzurro, lasciandosi dietro sia Albiol che Britos. Anche qui è sempre Reina a metterci una pezza, rispondendo presente a gran voce ogni qualvolta venisse chiamato in causa. Il Porto si vede annullare anche una rete regolare e continua a dominare la partita. Sprazzi di azzurro si vedono solo ad inizio secondo tempo, con Higuain che, sfortunatamente, prima calcia tra le braccia del portiere e poi coglie Callejon sulla traiettoria della porta. Ma dopo pochi minuti il Porto è di nuovo in avanti e dal calcio d’angolo battuto da Quaresma, vecchia conoscenza del calcio italiano, la difesa partenopea pasticcia ancora lasciando capitare il pallone tra i piedi di Martinez che, lasciato solo, non trova troppe difficoltà nel siglare il definitivo 1 – 0. Al San Paolo ancora una volta, la sfida decisiva per la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, il vecchio tempio sarà nuovamente protagonista fondendosi con i propri tifosi e creando quella forza atmosferica che deve essere per gli azzurri non più il 12° uomo in campo, ma un’unica entità stadio - giocatori affamata di vittoria.
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È...PaGellONe
MARZO 2014
FAOUZI GHOULAM- È… LOTTATORE Qualche prestazione poco sufficiente, talvolta soffre più del previsto, ma non possiamo dimenticare i suoi cross e colpi di testa che fanno la differenza. Non demorde, un vero assist-man.
JORGINHO - È…
Tiene in mano la un’ampia zona d Corre tanto ma s
RAUL ALBIOL – È… ATTENTO Sempre attento sulle chiusure difensive, è il re della difesa azzurra. Elegante quando riparte palla al piede, la sua presenza è indispensabile per dare sicurezza.
PEPE REINA - È… REATTIVO Un portiere monumentale, nulla lo ferma. Immense le parate contro la Roma e il Porto, è tornato ai suoi livelli e i tifosi sperano che resti anche il prossimo anno. FEDERICO FERNANDEZ - È… PROGRESSO Con un compagno di reparto all’altezza dimostra il suo vero valore. Una rapida crescita per il giocatore rinato in campo grazie a Benitez.
GOKAN INLER
Prosegue tra p lo svizzero. Il s ginho, ma è tr
ANTHONY REVELLIERE – È… BLOCCATO Troppe sbavature, non riesce a sbloccarsi in fase offensiva, è spesso disattento.
14 RAFA BENITEZ – È… PROGETTO Sicuramente da bocciare la coppia Behrami-Henrique scelta dal mister, anche se a Oporto ha evitato la disfatta totale. Alcune scelte sono discutibili, ma i conti si faranno alla fine.
È...PaGellONe
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LORENZO INSIGNE-DRIES MERTENS: SONO FUMOSI Lorenzo sulla trequarti è sempre tra i più attivi, ma spesso è poco incisivo. Caduta libera per Dries, dopo un buon inizio di stagione.
… RESPONSABILE
a redini della squadra e copre sempre di campo con le sue ottime geometrie. senza mai perdere lucidità.
MAREK HAMSIK – È… FANTASMA In caduta libera, non è più il giocatore di un tempo: da capitano a fantasma in campo. Lo slovacco non è al top della forma, ma i tifosi continuano a sostenerlo dandogli fiducia.
GONZALO HIGUAIN – È… APPESANTITO In Portogallo ha sonnecchiato nel primo tempo, mentre si è ripreso nel secondo. Attualmente non riesce a dare il meglio di sé e a trovare il gol con continuità, ma resta un punto fermo.
R – È… DISASTROSO
papere ed errori la stagione negativa delsuo rendimento migliora al fianco di Jorroppo spesso insufficiente.
JOSE’ CALLEJON – È… DETERMINATO Sempre presente in campo, fisicamente e mentalmente riesce a reggere la pressione. Ha messo il sigillo su vari match, ma dovrebbe poter tirare il fiato ogni tanto. PANCHINA ADRIANO BUSS HENRIQUE – È… FALLOSO VALON BHERAMI – È… IN RITARDO Troppi falli, non imposta con qualità, non può essere Dopo l’infortunio non ha ancora ritrovato il ritmoconsiderato un centrocampista. partita, deve tornare il pilastro di sempre. CHRISTIAN MAGGIO - È… INFORTUNATO BLERIM DZEMAILI - È… DISASTROSO L’improvvisa operazione dopo la trasferta di Oporto Indegno sostituto di Jorginho, non può giocare lo ha messo fuori gioco nel momento cruciale. davanti alla difesa.
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È...IN COPeRtINa
Il samba partenopeo
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> RICCARDO GIammaRINO
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ra le accuse più frequentemente mosse nella prima metà del campionato alla squadra partenopea, c’era qualla di avere un centrocampo instabile e ballerino. Così durante il mercato di riparazione a gennaio il presidente azzurro Aurelio De Laurentis ha accontentato i propri tifosi acquistando il giovane brasiliano Jorginho dall’Hellas Verona. Un affare che ha accontentato sia i tifosi partenopei che la società azzurra e soprattutto il brasiliano che avrà trovato sicuramente un clima più adatto alle proprie esigenze, rispetto al nebuloso freddo veronese. Sin’ora il Napoli ha potuto ammirare poco le prodezze del neo acquisto, ma è stato da subito evidente il talento e la classe del centrocampista, padrone del ruolo come pochi e dal primo istante ha giocato come se fosse integrato nella squadra già dal ritiro estivo di Dimaro, conoscendo i movimenti dei compagni e mettendosi a disposizione della squadra. Ciò che mancava a questo Napoli era proprio un centrocampista che sapesse dettare i tempi con passaggi precisi ed aperture illuminanti e Jorginho a ritmo di Samba ha invertito la tendenza del centrocampo
ballerino. Adesso i passi nel cerchio di metà campo sono dettati dagli azzurri che si impongono a ritmo di samba, ed il Napoli di febbraio si è completamente trasformato, come nelle usanze carnevalesche, in una squadra dinamica ed imprevedibile al punto che molti tifosi sono arrivati a contestare la scelta di Benitez di escludere il brasiliano dall’Europa League. Jorge Luiz Frello, classe 1991, italobrasiliano che cresce nelle giovanili dell’Hellas Verona dal 2007 al 2010, per iniziare la giovane carriera nella Sambonifacese, squadra di una provincia veneta, con cui realizza 31 partite ed un goal in Lega Pro Seconda Divisione nella stagione 2010 2011. Ma l’esordio nel calcio che conta viene l’anno seguente, con Mandorlini in panchina pronto a farlo scendere in campo il 4 febbraio 2011 con la maglia gialloblu dell’Hellas, conquistandosi un ruolo da protagonista nella scalata che porterà il club veronese alla semifinale dei playoff persa contro il Varese, prima ed alla consacrazione con la promozione in serie A l’anno successivo calpestando 41 volte l’erba del campo e segnando due reti. L’esordio nella massi-
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ma serie italiana avviene così il 24 agosto 2013 nella prima di campionato contro il Milan, vinta dagli scaligeri per 2-1 ed il 25 settembre contro il Torino giunge anche il primo goal grazie alla trasformazione di un calcio di rigore. Il suo tempo a Verona sta per finire e si conclude con una doppietta, sempre dal dischetto, contro il Parma, a gennaio, il 18 viene acquistato dal Napoli che paga 5,5 milioni di euro
per la metà del cartellino con un contratto fino al 2018. Da subito viene gettato nella mischia da Rafa Benitez che gli offre la prima possibilità dopo soli sette giorni dalla firma, sostituendo Blerim Dzemail al 50° nella gara contro il Chievo Verona. Ma è nella partita di Coppa Italia contro la Lazio che dimostra il suo valore, facendo la differenza a centrocampo, colpendo sfortunatamente anche un palo e partecipando alla qualificazione della squadra in semifinale contro la Roma a cui segnerà il primo goal in azzurro sotto gli occhi del Pibe de Oro Diego Armando Maradona. Se Behrami riprendesse la forma fisica adeguata potrebbe essere il compagno adatto di reparto: lo svizzero è capace di spezzare il gioco degli avversari a centrocampo, mentre Jorginho è più adatto all’impostazione della manovra offensiva, preciso ed in grado
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anche di saltare l’uomo. Insomma al momento sembra essere sulla strada giusta per diventare la carta vincente di questo
Napoli in tutte le competizioni, offrendo al centrocampo una superiorità tecnica che alla squadra mancava, inoltre, a differenza di molti brasiliani, è cresciuto nel calcio italiano, quindi pur conservando la fantasia, la genialità ed il ritmo di samba nel tocco di palla, conosce i meccanismi del calcio italiano. L’unico rammarico sarà quello di non poterlo schierare in Europa.
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NAPOLI CAPITALE DELLA COPPA DAVIS Sul lungomare la sfida all’Inghilterra di Murray
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er la seconda volta in meno di due anni Napoli torna la capitale del tennis italiano, ospitando una tappa di Coppa Davis. Un evento di grande rilievo, considerando che, nel 2012, si trattò dello spareggio contro il Cile mentre, questa volta, gli azzurri affronteranno l’Inghilterra nei quarti di finale della massima competizione a squadre nazionali del circuito. L’appuntamento è dal 4 al 6 aprile, alla rotonda Diaz, accanto al Circolo del Tennis, dove sarà montato, come nell’occasione precedente, un campo in terra rossa che avrà come sfondo suggestivo da un lato la collina del Vomero e dall’altro il golfo di Napoli, regalando al pubblico uno spettacolo unico al mondo, in una vera e propria arena sul mare da cinquemila posti. L’importanza dell’evento, oltre che sul piano sportivo, è anche da ricercare nell’aspetto turistico, considerati gli oltre mille biglietti richiesti
dalla federazione inglese (anche se ne sono stati concessi solo settecento), che fanno prevedere un afflusso cospicuo di tifosi d’oltremanica, che porteranno notevoli benefici al settore alberghiero e della ristorazione. La grande novità, però, sarà sul campo, dove per la prima volta arriverà a Napoli un top ten mondiale, Andy Murray, attuale numero 6 del ranking ATP e campione uscente di Wimbledon. Un’attrazione particolare per gli appassionati di tennis, che lo vedranno all’opera da vicino, anche se su una superficie a lui poco congeniale. Questo aspetto sarà determinante, perché l’Italia schiererà un Fabio Fognini in grande forma, salito alla posizione 14 del ranking e a suo agio sulla terra rossa. La sfida tra i due numeri uno potrà essere determinante e un successo dell’italiano potrebbe trascinare la nazionale di
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Corrado Barazzutti a un successo di prestigio che aprirebbe le porte delle semifinali. Curiosità per le possibili convocazioni, con Simone Bolelli probabile doppista al fianco di Fognini e Andreas Seppi favorito per il secondo singolare, con alle sue spalle Volandri, Seppi e Potito Starace. Il campione di casa, infatti, è stato il quinto uomo
nella spedizione del turno precedente in Argentina e potrebbe rappresentare un’attrazione in più per il pubblico napoletano. Tra gli inglesi, invece, si giocano il posto nel secondo singolare Daniel Evans, numero 125 del ranking, e James Ward (numero 160), che ha ben figurato nel turno precedente contro gli Stati Uniti.
GUIDA ALL’EVENTO
Il programma dell’incontro di Coppa Davis Italia-Inghilterra prevede gli incontri di singolare venerdì 4 aprile e domenica 6 aprile a partire dalle ore 11.30, mentre sabato 5 aprile, dalle 14, si giocherà il doppio. I biglietti per le singole giornate vanno da 39 a 88 euro, mentre gli abbonamenti da 88 a 190 euro. Con gli abbonamenti sarà offerto anche un ingresso omaggio per il Gran Premio Lotteria di Agnano.
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(foto di Edoardo De Campora)
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IL CHARTER RIPARTE DA GAETA Dal 24 aprile torna lo Yacht Med Festival
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aeta torna il centro della filiera nautica del Sud Italia. Dal 24 aprile al 1° maggio lo Yacht Med Festival tornerà a essere il pun-
dell’intesa “Regio Prima Latium et Campania” che unisce le Camere di Commercio di Caserta, Latina Napoli, Roma, Salerno e Viterbo. L’obiettivo è quello di legare in un’unica rete, attraverso anche specifiche forme di incentivi, le impresi operanti nei settori del turismo nautico, della portualità e della valorizzazione delle produzioni tipiche.
to di ritrovo per appassionati e operatori del mare. Questa edizione porrà al centro dell’attenzione lo sviluppo del sistema charter, che è stato presentato già al salone di Dusseldorf e alla Bit di Milano e che rappresenterà il filo conduttore delle iniziative
“Secondo l’Osservatorio Nautico Nazionale il turismo nautico è quello che assicura le maggiori ricadute economiche sul territorio – spiega il pre-
Il nuovo yacht di 40 metri costruito dal cantiere partenopeo Palumbo, con il brand Columbus Yachts, e progettato dalla Hydro Tec, è stato premiato agli ShowBoats Design Awards 2014 in tre diverse categorie: Interior Design, Environmental Protection e Holistic Design. Il 40S Hybrid, noltre, è stato premiato anche dall’UIM (Unione Internazionale Motonautica) con l’UIM Environmental Award 2013. L’Environmental Protection Award è stato aggiudicato al Columbus 40S Hybrid per le innovative soluzioni adottate a bordo, come il sistema di propulsione ibrido specificamente
richiesto dall’armatore e progettato per garantire un minor impatto ambientale. Si tratta di due motori elettrici aggiunti a quelli principali, che garantiscono una riduzione significativa sia del consumo di carburante che dei costi di manutenzione. L’Holistic Design Award, invece, ha riconosciuto la perfetta armonia tra il design esterno ed interno. Per il design degli interni, infine, il 40S Hybrid ha vinto l’Interior Design Award. Il concetto di ibrido ha inoltre ispirato il gruppo a progettare un’intera nuova linea dedicata agli Sport Hybrid con yacht dai 25 fino a 65 metri, che vedrà la luce nei prossimi anni.
COLUMBUS 40S HYBRID, eccellenza napoletana
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sidente della Camera di Commercio di Salerno, Guido Arzano –. Studi recenti indicano una spesa giornaliera media, per ogni componente dell’equipaggio, di circa 100 euro ascrivibile a ristoranti, generi alimentari, bar, artigianato, cultura. Considerando che su una barca alloggiano da cinque a dieci turisti, una barca in porto rende al territorio circostante, ogni giorno, cifre che variano da 500 a 1.000 euro, ai quali vanno aggiunti i costi di locazione, ormeggio, servizi e carburante”. Lo sviluppo di questo progetto nasce dall’accordo delle varie realtà territoriali, che potrà essere di esempio anche per altre aree del paese. “Il grande interesse dimostrato nel panorama nazionale per un accordo innovativo nelle forme e nei contenuti, prima di tutto tra le imprese, ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta - spiega il presidente della Camera di Commercio di Latina, Vincenzo Zottola -. Abbiamo individuato azioni operative che partano dai nostri principali punti di forza territoriali e produttivi e possano accrescere il posizionamento di Lazio e Campania nel Medi-
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terraneo. Nel 2014 vogliamo investire le nostre risorse in eventi e progetti che sostengano le nostre imprese e valorizzino i comparti che ci rendono leader nel mondo”.
In occasione dello Yacht Med Festival, come in passato, saranno presenti stand di aziende legate al mondo del mare e della produzione tipica territoriale, per creare un punto di incontro e di sviluppo dell’economia di Lazio e Campania.
43° Campionato Invernale del Golfo
Scugnizza, l’NM38 di Enzo De Blasio, due volte campione del Mondo, ha vinto la Coppa Giuseppina Aloj, regata costiera organizzata dal Circolo Savoia, con cui si è concluso il 43° Campionato Invernale di Vela d’Altura del Golfo di Napoli. L’hanno seguita Angry Red, di Domenico Cicala, e Vlag, di Salvatore Casolaro, d’oro e d’argento
nella classifica generale del campionato che vede Sly Fox, di Roberto Fotticchia, sul gradino di bronzo. In classe 0-2, Le Coq Hardì, di Maurizio e Giampaolo Pavesi, ha vinto l’ultima prova che è valsa anche il successo finale del Campionato. Per la classe 4-5 successo di Patricia su Duffy e Lea.
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HYUNDAI “GENESIS” Selling England by the…won
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> A CURA DI GIOVANNI maRINO
mminente il debutto in Europa della più lussuosa e raffinata, nello stile quanto nella tecnologia, delle Hyundai. Si tratta della “Genesis”, l’affascinante berlina della gamma più alta proveniente da Ulsan in Corea, da dove partì per il mercato interno e quello americano nel quale ottenne il suo primo riconoscimento nel 2009: l’assegnazione del titolo di “Auto dell’Anno”. Queste conferme di consensi convinsero i vertici della fabbrica ad iniziare l’invasione della Cina e del Medio Oriente, ed oggi, anno 2014, tocca all’Europa. Relativamente, in quanto il numero dei clienti che potranno guidarla sarà ristretto per il ridotto numero delle vetture che vi arriveranno. Sotto il cofano della Genesis troviamo un propulsore della serie “Lambda” da 3800 centimetri che eroga 315 cavalli a 6000 giri/minuto con una coppia da 397 Nm a 5000 giri, doppio sistema di distribuzione a variazione continua delle valvole (D-CVVT), blocco e testata in alluminio, catena di distribuzione in acciaio e candele all’iridio per una
anteriori e posteriori sono tutti riscaldabili e ventilati, e realizzati con doppia cucitura. Tutti i comandi sono facili da trovare e massimamente intuitivi, inoltre per la prima volta al mondo fa la sua comparsa in una berlina il sensore capace di rilevare e segnalare la presenza di CO2 nell’abitacolo, un sofisticato sistema studiato per evitare attacchi di sonnolenza durante la guida. La sensazione per il guidatore è quella di trovarsi ai comandi di un aereo da caccia, in quanto il nuovo Head-Up Display (HUD) proietta un'immagine virtuale sul parabrezza, utilizzando un sistema di specchi e un display TFT LCD che permettono di non distrarre mai lo sguardo per controllare la strumentazione. Esternamente, lo stile tridimensionale adottato dalla casa coreana viene richiamato anche in questo raffinatissimo modello, ma con grande armonia ed equilibrio delle linee. Luci a led ed una griglia che richiama le lussuose berline inglesi davanti, una linea laterale capace di coniugare le caratteristiche più affascinanti della sportività e
maggiore durata ed affidabilità. Il cambio è un sequenziale ad otto rapporti che possono essere manovrati, dagli amanti di una guida più sportiva, anche manualmente attraverso i comandi allo sterzo e la variazione della centralina che gestisce le diverse opzioni di spinta.
della sobrietà, lato posteriore avveniristico e tradizionale per un mix veramente riuscitissimo. Tanta tecnologia a gestire l’elettronica, addirittura con il cofano anteriore che si alza per proteggere un passante eventualmente urtato: come a dire, confort e sicurezza addirittura anche per chi non viaggia sulla Genesis! Per il prezzo, niente ancora di definitivo: negli Stati Uniti si parte da 34.200 dollari, ben 15.000 in meno rispetto alla concorrenza. Vedremo.
All’interno, massimo confort per il guidatore ed i suoi ospiti: sono ben dodici le modalità di regolazione differenti per i sedili elettrici anteriori, mentre
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BMW “R NINE T” Una roadster per amica
evi salirci sopra, mettere in moto ingranare la prima e mollare la frizione per accorgerti che si tratta di una moto ultramoderna, non puoi fidarti degli occhi. Prima di tutto, perché è facile che te ne possa immediatamente innamorare: BMW “R NINE T” sembra uscita dai fotogrammi di un film anni ’60, con quel suo motore Boxer, il cardano alla trasmissione, quel codino sportivamente rétro a chiudere la sella, il doppio scarico al lato sinistro e il faro tenuto tra gli steli della forcella da un unico sostegno… Ma dopo aver aperto con la prima, anche le altre cinque marce si susseguono con continuità, portandoti con semplicità di guida oltre i duecento chilometri orari, spinti da un cuore con quattro valvole per ognuno dei due cilindri per un totale di 1170 centimetri cubici a 7550 giri al minuto e 110 Cavalli di potenza. Siamo andati a prenderci confidenza alla nuova concessionaria BMW – Motorrad di Napoli “Moto Shop 2000” che ha appena aperto i battenti dell’accogliente quanto ben ubicata sede in via Benedetto Brin 64 a Napoli con una riuscita festa di inaugurazione. E non c’è dubbio che la reginetta della serata fosse proprio lei, la nuova nata con lo sguardo rivolto romanticamente al passato, anche nel profondo concetto, tutto americano, del-
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la “Custom”, quella personalizzazione estrema di una moto che mete in crisi il concetto industriale del “fatto in serie”. Eh si, perché in barba alla sua teutonicità, la “R nine T” è una roadster, come le sue alter ego “yankees”, tutta da personalizzare fin dalla sua nascita, al punto che il prezzo “base”
(15.500 euro) costituisce un fattore del tutto indicativo tante sono le possibilità di personalizzazione con un numero ed un livello di accessori da perderci la testa. Tre gli allestimenti di partenza, uno con sella a due posti, uno col codino sullo spazio del passeggero e l’ultima con un solo posto e senza telaietto e parafango posteriore, tutta da completare a proprio egoistico piacimento. In tanti optionals, rimane unico il colore nero e cromato del serbatoio, irrinunciabile caratteristica “custom” per i designers della BMW. Ultima cosa: la Belstaff ha disegnato una linea di abbigliamento ispirata proprio a lei. Quando si nasce personalità…
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Salento tra sacro e profano
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> HARRY DI PRIsCO
la festa continui! Su questa affermazione beneaugurante per i carnevali futuri, all’insegna del bel vivere quotidiano, è calato il sipario sulla 26° edizione del Carnevale di Aradeo e già si pensa a quello dell’anno prossimo. Nell’immaginario collettivo si ritiene che le origini della festa siano religiose, infatti il Carnevale è direttamente collegato alla Pasqua, ma in realtà il Carnevale ha un'origine più antica, che affonda le sue radici nei Saturnali della Libertà, una festa pagana che risale agli antichi romani. Nei riti del Carnevale confluiscono anche antiche tradizioni contadine, riti di purificazione e di propiziazione all'inizio del ciclo stagionale, ispirati al bisogno di rinnovamento, con l'espulsione dei mali accumulati durante il corso dell'anno, come le malattie e i peccati. E poi, “A Carnevale ogni scherzo vale”: dice il proverbio. Non è certo uno scherzo organizzare un educational per tour operator ai giornalisti al fine
di far conoscere nuovi aspetti del Salento. E vari protagonisti salentini sono scesi in campo per il tour, organizzato da Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge” , per conto della Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e dell’agenzia regionale del turismo “Promozione Puglia”, attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali europei. “Investiamo nel vostro futuro: Puglia, mille e una emozione”: questo il tema che ha visto collaborare insieme per promozionare la Puglia, i comuni di: Aradeo, Nardò, Giurdignano, Oria e Castellana Grotte. In primavera aumenta la voglia di festeggiare: dal Carnevale tipico di Aradeo dove sacro e profano si intrecciano alle spettacolarità della natura circostante, alle tavole di San Giuseppe del 19 marzo di Giurdignano che preparano alla Pasqua. In attesa dell’estate, perché non vivere a pieno i weekend lunghi di primavera, facendo base ad Aradeo?
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Il CaRNeVale aRaDeINO
Da Aradeo facilmente si raggiungono i due mari del Salento, lo Jonio e l’Adriatico, nonché si può partire alla scoperta del meglio della Puglia. Le origini della città sono tanto antiche quanto contraddittorie: dopo le dominazioni greca e poi romana i saraceni distrussero numerosi casali nei pressi delle cittadine di Nardò e Galatina. Gli esuli arrivati nel vicino territorio salentino, libero dagli invasori, eressero un altare e questa potrebbe essere l’origine del nome Aradeo dal termine latino “ara”, ma il nome potrebbe rifarsi anche all’abbondanza di acqua per un terreno fertile solcato da torrenti. Per il sindaco di Aradeo, Daniele Perulli, la cittadina ha scelto di presentarsi come capofila per il Bando Ospitalità dei fondi europei, attivato dalla Regione Puglia, per mostrare il suo aspetto migliore in occasione del Carnevale. «Intanto stiamo lavorando - ha detto il sindaco - anche per favorire i progetti culturali, ren-
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dere sempre più attraenti le stagioni teatrali nel nostro teatro comunale, intitolato a Domenico Modugno che qui si esibì». È da 28 anni che tra il 2 e il 4 marzo si svolge la gran festa, momento di aggregazione e di pura allegria che fa rivivere a pieno la tradizione carnevalesca, voluta da un gruppo di amici, riuniti poi in associazione, che decisero di unire i “festini privati” al fine di poter coinvolgere l’intera cittadinanza. L’associazione oggi porta il nome del primo presidente, Oscar Tramacere, che decise negli anni Ottanta di dar vita ad una sfilata di tantissimi “masci”, le maschere carnevalesche che dovevano percorrere le vie del paese su carri allegorici realizzati con carta, cartone, colla, fil di ferro, colori e tanta tanta fantasia. L’Associazione è presieduta oggi da Ettore Greco coadiuvato dalla vicepresidente Maria Rosaria Bruno. C’è anche, come si conviene, una
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mascotte del Carnevale che è lo Shacudhruzzi, un folletto dispettoso della famiglia dei Lauri, che dà il via alla sfilata lanciandosi da un edificio del centro storico in uno spettacolare “volo dell’angelo”. Ad avere il privilegio di questo tuffo beneaugurante è stata quest’anno la giornalista milanese, Martina Fragale, che ha avuto ben 15.000 spettatori trepidanti. L’ospitalità è di casa nell’agriturismo Tenuta Mezzana di Cutrufiano, a pochi passi da Aradeo, dove tutta la giovane famiglia è impegnata: da Maria Casto, che si occupa della tenuta e della migliore accoglienza degli ospiti, al marito l’agronomo Giacomo Stifani, che ha deciso di ristrutturare una sua vecchia abitazione rurale, circondata da uliveti e viti. Il ristorante è a chilometro zero e si avvale della competenza dello chef Claudio Amato che, ispirandosi alla cucina mediterranea, prepara tante prelibatezze: dalle pittule di borragine, al maialino con le cicorie creste, alla pasta d’orzo con i ceci, alla carbonara di zucchine.
stORIa “mIlIONaRIa” GROtte DI CastellaNa
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Prima di giungere nel Salento una visita è d’obbligo alle Grotte di Castellana, in provincia di Bari, che regalano un crescendo di emozioni. In un tempo che percepiamo quasi infinito, la natura ha generato scenari di inimmaginabile bellezza. Sono opere uniche, modellate dalla forza dell’acqua e celate nelle grotte. Stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme più insolite e dalle suggestive sfumature di colore si alternano e, ancora oggi, continuano a mostrare tanto splendore. I dati parlano chiaro: settantasei anni sono passati dalla scoperta delle Grotte, che risalgono a 90 milioni di anni fa, tre chilometri è il percorso sotterraneo lungo e un chilometro è l’itinerario breve. Vivere le Grotte di Castellana significa immergersi in un’esperienza capace di coinvolgere ogni senso, significa ritrovare profonde emozioni legate a memorie ancestrali, significa riscoprire l’essenza della bellezza, incontaminata e pura. Oggi la società Grotte di Castellana, con socio unico il Comune e presieduta da Domi Ciliberti, dà la possibilità di assistere a concerti, eventi culturali, performance teatrali per amalgamare alla creatività dell’uomo la spettacolare unicità di un luogo senza tempo. A scoprirle fu Franco Anelli, oggi ad accompagnare i turisti sono
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gli speleologi del Gruppo Puglia Grotte, che, come da tradizione, il 23 gennaio scendono nella caverna della Grave, calandosi dall’alto come un tempo, dall’ingoiatoio di 70 metri, chiamato anche “bocca dell’inferno”. Gli ambienti interni si succedono uno dopo l’altro, prendendo i nomi fantasiosi che furono dati dai primi esploratori: la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola. Si arriva poi all’ultima e più bella caverna del sistema sotterraneo, la Grotta Bianca, scoperta da Vito Matarrese, che più che speleologo era spinto a recuperare il busto in bronzo del sindaco di Putignano, scaraventato lì da una squadra di fascisti. La grotta, uno scrigno di alabastro, definita bianca per il biancore che la contraddistingue, ha meritato la definizione di “più splendente del mondo”. È previsto anche un percorso attrezzato per i disabili che ha fatto sì che Castellana, con il suo sindaco Francesco Tricase, fosse premiata a Bruxelles come destinazione italiana di eccellenza per il Progetto Eden 2013 riguardante il turismo accessibile.
Nella CIttà DI NaRDò tRIONFa la PIetRa leCCese
Dal romanico al barocco, il tour ha portato a Nardò, città d’arte della provincia di Lecce, le cui discendenze risalgono ai Messapi. Qui è un vero trionfo della tipica pietra leccese, scolpita dai maestri scalpellini. Un esempio sono le chiese che impreziosiscono il centro storico come quella di S. Giuseppe
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dalla facciata a tamburo in cui è riscontrabile il barocco del Borromini e nella quale è conservata in una grande teca la statua del Santo, che può essere prenotata dai cittadini devoti affinché sosti per tre giorni nella propria abitazione. Dall’ariosa piazza Salandra, dominata dalla colonna dell’Immacolata, che viene adornata di fiori l’8 dicembre e che ricorda quella di Piazza del Gesù a Napoli, si dipanano le vie del centro storico, nelle vicinanze è presente la fontana del toro che fuggì dalla campagna e raspando il terreno trovò una falda acquifera, origine stessa del nome della città. Ma Nardò è da visitare anche per i panorami mozzafiato di Portoselvaggio, un parco regionale affacciato sul mare, a soli sei chilometri dal centro. «È anche città dell’accoglienza - ha ricordato l’Assessore al turismo di Nardò, Maurizio Leuzzi - per la qual cosa è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica Ciampi per aver accolto più di 800mila ebrei, che erano stati liberati dai campi di concentramento dalle Forze Alleate e che vennero in quel tempo ospitati nelle case del paese prima di raggiungere Israele».
le taVOle DI saN GIusePPe a GIuRDIGNaNO
Le tradizioni gastronomiche sono un punto di forza nel Salento. Tra il 18 e il 19 marzo gli abitanti di Giurdignano, terra di antiche dimore e di incantevoli borghi, sito a soli cinque chilometri da Otranto, allestiscono nelle proprie case le Tavole di San Giuseppe. Si tratta di grandi mense, ricoperte con tovaglie ricamate dove spiccano pani a forma di ruota e ben tredici pietanze: il pesce, simbolo del miracolo della moltiplicazione; i ciceri e tria, pasta fatta in casa metà bollita e metà fritta con i ceci, che indica l’arrivo della Primavera; le ncartiddhate, dolci fritti a forma di rosa e conditi con il miele, che ricordano le fasce di Gesù b a m b i n o . «Questa tradizione - hanno spiegato il Sindaco Monica Laura Gravante e il Vicesindaco, Gabriella Vilei - è molto sentita nel Salento. Infatti le Tavole di San Giuseppe sono nate a Giurdignano e si sono poi diffuse in altri paesi come Minervino e Uggiano». Anche qui il territorio circostante è ricco di storia e si può passeggiare nel giardino dei megaliti più grande d’Europa, dove si possono vedere ben 23 menhir (pietre stiliformi) e 28 dolmen (tombe o forse altari) che risalgono a 16mila anni fa.
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I RItI Della Pasqua aD ORIa
Anche Oria, in provincia di Brindisi, con il suo quartiere ebraico ed il castello di Federico II val bene una visita. Infatti questo borgo medioevale, che affascina per le sue viuzze arrampicate sulla rocca, dove sorge il maestoso castello federiciano, ha dato i natali a un medico farmacista così famoso che a lui è stato dedicato il modernissimo ospedale di Tel Aviv, Donnolo. Federico II scelse la città per attendere la sua sposa, Jolanda di Brienne, in viaggio dall’Oriente. I due si unirono in matrimonio nel 1225 nel Duomo di Brindisi, poco distante da Oria. Il castello domina i Due Mari essendo costruito su uno dei tre colli di Oria. Per ingannare il tempo l’imperatore indisse anche il Torneamento dei Rioni, che gli abitanti festeggiano ancora oggi il secondo weekend di agosto con uno spettacolare corteo storico e il Palio in abiti medioevali che ricordano l’arrivo di Federico II. Il castello, di proprietà privata è visitabile grazie agli alunni dell’Istituto per il turismo della città ed ai volontari dell’associazione Legambiente. Nella Settimana Santa la Statua di Cristo Morto, custodita nella chiesa delle suore benedettine, viene portata in spalla dagli arciconfratelli della Morte vestiti di nero, in una breve ma intensa processione che termina con l’ingresso di Gesù nella Cattedrale, poco distante. Il rito si ripete tutti i giovedì di marzo fino al Giovedì Santo. La domenica delle Palme i volontari del Gruppo di promozione umana portano in scena la Passione vivente. Di turismo religioso parla dal canto suo lo storico Pino Malva, entusiasta cultore delle tradizioni della sua terra, messapica, medioevale e seicentesca al tempo stesso. Ne è un esempio la grande festa arricchita da luminarie che si rinnova ogni quinto giovedì dopo Pasqua e che vede sfilare in processione migliaia di fedeli provenienti da tutta la Puglia, che seguono con devozione le statue dei Santi Medici orientali: Cosma, Damiano, Antimo, Leonzio ed Euprepio e del Patrono di Oria S. Barsanofio.
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“Nel ventre di Napoli tra miti e leggende”
ltre cinquecento ospiti hanno presenziato all’inaugurazione della mostra d’arte “Nel ventre di Napoli tra miti e leggende”, che si è svolta sabato 15 marzo nella maestosa cornice delle “Sale delle Terrazze” di Castel dell'Ovo. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Arteggiando, con il patrocinio della R e g i o n e Campania, dell’Università Suor Orsola Benincasa e del Comune di Napoli. Il tema della mostra si ispira alle storie e leggende che da sempre caratterizzano i luoghi e il popolo partenopeo, diventando un’occasione per valorizzarne in chiave attuale l’immenso “patrimonio immateriale” cui il titolo fa riferimento. Nelle cinquanta opere degli artisti presenti, Napoli sem-
bra una città sospesa nel tempo, dove vecchio e nuovo convivono inscindibilmente sotto gli occhi di tutti, dove più che in qualunque altro posto vengono enfatizzati i miti e le leggende che spesso e volentieri superano la stessa realtà, rendendola indecifrabile agli stessi napoletani. Alla serata inaugurale è intervenuto anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, insieme alla curatrice della mostra, l’architetto Giovanna D’Amodio, presidente dell’Associazione Arteggiando, e sono state proiettate le immagini del documentario “Napoli esoterica”, dell’artista Mauro Lepore. La mostra sarà aperta fino al 25 marzo, gli orari di visita sono, tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
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Si è svolta a Napoli, presso l’Istituto di Cultura Meridionale a Palazzo Arlotta in via Chiatamone 63, la presentazione del progetto “Rotary No Ictus Screening Program” per la prevenzione dello stroke, a cura del professore Gaetano de Donato, insigne chirurgo vascolare e Governatore Incoming del Distretto 2100 del Rotary International, dalla valente endocrinologa e scienziata Annamaria Colao, prima esperta al mondo per malattie dell'ipofisi, nonchè presidente del Rotary Napoli Posillipo, dell’avvocato Valerio Barone, presidente Incoming Rotary Napoli Nord Est, e moderata dall’avvocato Gennaro Famiglietti, console onorario di Bulgaria e presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale che ha ospitato l’evento, con le conclusioni dell’assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia. È stato anche comunicato che nelle date dal 4 al 6 aprile, all’interno del Campus Salute organizzato dalla professoressa Colao presso la Rotonda Diaz in occasione della Coppa Davis di tennis, vi sarà un gazebo del Rotary dove verranno effettuati gratuitamente per la cittadinanza gli esami di accertamento per la prevenzione ictus cerebrale e verrà distribuito materiale informativo riguardante la dieta ed il corretto stile di vita.
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Cocktail d’onore per Luisa Conte
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> LAURA CaICO na festa per ricordare. Un cocktail fra le co socio Douglas Cacciatori, cronisti d’assalto ed stelle dello spettacolo partenopeo e una esperti dello showbitz come Diego Paura e Mimserata d’onore in memoria della grande mo Sica del “Roma”, la cantante Anna Capasso, attrice teatrale napoletana Luisa Conte hanno rin- impresari dei teatri partenopei come Pino Moris, Lucio e Claudia Mirra, critici del calibro di Paolo Isotta, Giulio Baffi, Elisabetta Testa, Ernesto Paolozzi nipote di Gaetano Di Maio. In momenti alterni autorità locali come l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele e il consigliere regionale Luciano Schifone hanno a loro volta citato episodi, fatti ed aneddoti legati a Luisa Conte: sono stati anche proiettati video di interviste a Gino Rivieccio, Isa Danieli, Enzo Cannavale, Lina Sastri, Marisa Laurito, Benedetto Casillo e Antonio Casagrande che con le loro parole e la loro ammirazione hanno fatto rifulgere di intensa luce la stella dell’impareggiabile interprete partenopea, al pari di alcuni stralci di commedie come “Non ti verdito i fasti della sua “creatura” ovvero il predi- pago” di Eduardo de Filippo e “Morte di carnevale” letto teatro Sannazaro: una sfilata di artisti ever- di Viviani con Nino Taranto e Carlo Taranto, green si è riversata sullo storico palco di via Chiaia: fortemente voluto e coordinato dalle nipoti e discendenti artistiche Luisa Conte, Lara e Ingrid Sansone per celebrare degnamente il ventennale della sua scomparsa, lo straordinario evento è stato condotto con brio dall’effervescente giornalista Giuliana Gargiulo, previa introduzione di Leopoldo Mastelloni, figure molto legate al teatro Sannazaro e alla memoria della Conte. Volti ben conosciuti dello spettacolo made in Naples - tra cui cantanti come Angela Luce, Mirna Doris, Gloriana, Mario Da Vinci, attori tra cui l’eclettico Fabio Brescia e Francesco De Blasio nipote di Nino Taranto - sono saliti sul palcoscenico insieme ai componenti storici della compagnia teatrale per applauditissimi dal folto parterre. La parte spettae v o - colare si è conclusa sul tardi dando il via ad un animato cocktail e all’inaugurazione, nel foyer, di un’iscrizione di marmo per ricordare la straordinaria attrice che fondò la Compagnia Stabile Napoletana: nella targa d’onore viene ricordata “Luisa Conte, attrice di forte temperamento e donna straordinaria, che insieme al marito Nino Veglia, riportò ai fasti il Teatro di via Chiaia, tanto che, all’indomani della sua riapertura, venne definito dai giornalisti napoletani “il salotto di Napoli”. Dopo il cocktail e i brindisi augurali le belle attrici Lara e Ingrid hanno ufficialmente inaugurato la mostra dedicata alla nonna che contiene uno spaccato di vita familiare e professionale della Conte con profusione di immagini d’antan, locandine, copioni, care ricordi personali di momenti professionali vis- costumi d´epoca, abiti di scena, arredi del camesuti con Luisa Conte: in platea visti amici come rino, foto di famiglia, annunciando un lungo perioBarbara Cannavale moglie del mitico Enzo, il noto do di apertura al pubblico con ingresso gratuito, truccatore delle dive Renè Bonante con il dinami- tutti i giorni dalle 11 alle 19.
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Cocktail e spettacolo per la Tisanoreica
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no show itinerante. Il “Book Tour” ideato da Gianluca Mech è andato in scena al Teatro Sannazaro come evento promozionale del suo libro “Dimagrisci con la Tisanoreica”, edito da Mondadori, attirando un folto pubblico sia maschile , intrigato anche dalla presenza di due splendide madrine d’eccezione, l’incantevole attrice finlandese naturalizzata italiana Anna Kristiina Palomäki più nota col nome d’arte di Anna Falchi, testimonial della Cosmech, linea estetica creata dal vulcanico erborista - e l’organizzatrice dell’incontro Stella Giannicola, bellissima titolare del “ My Institute Stella Giannicola” in Viale Gramsci 21, "salotto" partenopeo dell'Estetica e del Benessere nonché tempio napoletano della Dieta Tisanoreica, che ha parlato a lungo dei benefici di questa dieta, portando sul palco alcuni clienti vistosamente dimagriti dopo averla seguita. Un aperitivo di benvenuto coordinato dall’altro organizzatore dell'evento Francesco Sangiovanni del Teatro Posillipo ha accolto l’esclusivo parterre in cui spiccavano l’affascinante presentatrice di “Verdetto finale” Veronica Maya con il chirurgo plastico Marco Moraci suo compagno, il truccatore di Miss Italia Alessandro Cerciello, la titolare Femir Salus Maria Teresa Ferrari con Lucio Giordano, la direttrice marketing dell’Hotel Terme di Agnano Silvana Alfano, Annamaria Somma, Fabrizio, Agata e Antonio Leccisi, Enzo Zanfino con Maria Ippolito, lo stilista Agostino Bencivenga, Lore-
dana Maddaloni, Alfredo Mariani, il fotografo vip Sergio Goglia, Tina e Salvatore Passaro, Imma Arena, Silvestro Scotti, Enzo Citarella, le collaboratrici del My Institute Daniela Farina, Carla Ragucci, Annamaria Magno, Imma Russo, Francesca Paga-
no, Adele Esposito, Carmen Casalino: la serata introdotta da Susanna Petrone si è animata fra video e proiezioni d’antan che ripercorrevano la
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storia delle casate familiari Balestra, Bonardo e Mech, le dinastie erboristiche di estrazione austriaca depositarie sin dal ‘500 dei segreti delle erbe officinali, distillate con il sistema brevettato della Decottopia. Lo spettacolo del Book Tour - che illustra dettagliatamente il metodo Tisanoreica, la dieta più rivoluzionaria del nuovo decennio – ha visto alternarsi sul palco del
glorioso teatro napoletano di Luisa Conte oggi magistralmente diretto dalle sue belle ed eclettiche nipoti Lara e Ingrid Sansone, l’Orchestra Giovanile Monte Mario di Roma il Maestro Antonio Biondi con il “didgeridoo”, strumento aborigeno australiano dai suoni ancestrali , la scoppiettante esibizione dei
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ballerini di breakdance “Tisanoreica B-Boy Crew” e il tenore Giovanni Cavaliere. Al termine della presentazione, tanti applausi per Mech e Stella Giannicola – vero deus ex machina dell’evento - e brindisi augurali per il lancio delle “new entry”(ovvero il Genomech che programma diete personalizzate sul proprio DNA e la linea Gianluca Mech Cosme-
tics ideata per ottenere la massima performance estetica e nutrizionale ) hanno accompagnato lo strepitoso buffet finger food preparato dallo chef Rosario Dello Iacono dell’equipe “in itinere” del Teatro Posillipo brillantemente guidata da Francesco Sangiovanni.
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CALCIATORI PROTAGONISTI TRA MSC CROCIERE E TARÌ
opo l’emozionante partita al San Paolo fra Napoli e Roma, terminata con una vittoria sofferta del team di Benitez, nella sala Champions dello stadio San Paolo è andata in scena la premiazione per due degli atleti partenopei, da parte di Leonardo Massa, Country Manager Italia di MSC Crociere. I due giocatori azzurri che sono intervenuti all’incontro sono stati Gokhan Inler e Henrique, i quali hanno ricevuto due eleganti modelli delle navi della compagnia. Alla presenza del vice presidente della SSC Napoli, Edoardo De Laurentiis, MSC Crociere ha assegnato a tre agenti di viaggio presenti estratti a sorte tre premi: una maglietta autografata, un pallone e un biglietto per la partita Napoli-Juventus.
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randissimo successo al Tarì Bijoux nel giorno inaugurale della rassegna dedicata al gioiello fashion per la visita dei calciatori del Napoli Marek Hamsik e Lorenzo Insigne. Una folla impaziente ha atteso i due giocatori per oltre un’ora nel padiglione. Ai due calciatori, e al bomber Higuain, è dedicata una collezione di gioielli per uomo e per donna.
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