LA VUCCIRIA DELLA DOMENICA 5 GIUGNO 2OII
12/13 GIUGNO
PUBBLICA,
PRIVATA O...
IL I2 E I3 GIUGNO SAREMO CHIAMATI ANCORA UNA VOLTA A VOTARE. MEGLIO, A DIRE LA NOSTRA SU QUESTIONI DI IMPORTANZA NON SOLO NAZIONALE... L’ACQUA, IL NUCLEARE, IL LEGGITTIMO IMPEDIMENTO SARANNO I TEMI DEL FUTURO PROSSIMO NOSTRO E DEI NOSTRI FIGLI. VE LA SENTITE DI DIRGLI CHE, DA DOMANI, L’ACQUA DOVRANNO PAGARLA A PESO D’ORO A DELLE MULTINAZIONALI CHE CI RICAVERANNO PROFITTI SU PROFITTI? OPPURE CHE L’ENERGIA NUCLEARE E’ COSI’ SANA E PULITA CHE A FUKUSHIMA SE NE STANNO ANCORA PENTENDO? OPPURE ANCORA CHE UN PREMIER... MMM... NO, FORSE LUI NON CI SARA’ PIU’. FORSE... (INSERTO SATIRICO SPECIALE REFERENDUM alle pagine 4/5)
, IL PERCHE LA POSTA DI DON TANO a cura di DARIO DI SIMONE
DI UN NO!
Anno 2 n. 49 5 giugno 2OII Padri fondatori: Luigi Alfieri, Dario Di Simone, Massimo Palazzo, Mauro Patorno e Alberto Turturici. Hanno collaborato: Toto’ Cali’, Marco Careddu, Giacomo Di Niro, Giulio Laurenzi, Umberto Romaniello, Lamberto Tomassini, Gianfranco Uber, Andy Ventura. Guest stars: Francesco Tullio Altan, Mauro Biani, Ellekappa, Marco Scalia, Vauro Senesi, Sergio Staino, Pietro Vanessi. Copertina: Mauro Biani Grafica & impaginazione: Max & co. Testi, disegni e illustrazioni sono copyright dei rispettivi autori. Potete riprodurli liberamente, basta solo che citiate la fonte. I nostri indirizzi: www.lavucciria.net; www.insertosatirico.com Mail: info@lavucciria.net INSERTO SATIRICO e’ una creazione di Marco Careddu. Di VIA OLGETTINA ci siamo amaramente pentiti: richiedeva troppo impegno ed era un’emerita schifezza! Scusate. Se vi presentate domani all’alba sotto casa nostra vi rimbor-seremo. In caso contrario avanzate un ghiacciolo all’arancia... Finito di impaginare il 6 giugno 2OII
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Onorevolissimo Don Tano, noi non ci conosciamo, io sono un giovane militante del Opa della Libertà. Io ho abbracciato sin da subito il sogno e il progetto dell'Opa delle Libertà. Io non so fare praticamente nulla. Nella vita non mi sono mai impegnato in niente, non ho mai rispettato le regole della società, a scuola ero sempre il primo a copiare i compiti, allo stadio non ho mai pagato il biglietto per entrare, ho sempre buttato le cicche delle sigarette per terra ovunque mi trovassi : in ospedale, in chiesa, al cinema (ovviamente ho sempre fumato durante il film) tranne che a casa mia ovviamente! Ho sempre cercato la raccomandazione per ogni aspetto della mia vita: dalla scuola (come titolo di studio ho la mini licenza elementare) alla patente fino al militare…ma anche per avere il prosciutto buono dal salumiere. Quando è nata l'Opa della Libertà ho capito che era il movimento giusto per me. Un movimento fatto per gente come che ne ha le scatole piene di cose orribili come la civiltà, la giustizia, la democrazia e la cosa più orribile di tutte chiamata legalità. Purtroppo questo sogno non è stato capito dalla maggior parte della gente. Visti i risultati delle elezioni ho paura che un futuro cupo si profila all'orizzonte! Speriamo bene carissimo Don Tano… Vi scrivo perché vorrei un consiglio da parte Vostra sui Referendum. So che sono stati proposti dai nostri peggiori nemici (gente che addirittura facevano i magistrati!! Che impudenza). Ovviamente sull'acqua pubblica non ho dubbi (tanto ho l'allaccio abusivo), sul legittimo impedimento manco a parlarne però io sul Nucleare ho qualche dubbio. Capisco che porterebbe un sacco di appalti e affari per le associazioni come la sua ma onestamente ho paura che magari decidono di fare qualche centrale in Sicilia e magari vicino il mio villino legittimamente abusivo! Non vorrei che mi si svalutasse troppo. Chiedo a
Vossignoria come debbo votare. Aspetto con ansia un Vostro responso. Con Sommo rispetto Vostro affezionatissimo, Cosainutile Saro.
Gentilissimo Saro, la mano mi trema nello scrivere questa a lettera dato che sono ancora scosso dal risultato elettorale. Dice ca pareggiamo ma a mi pare ca na fussimo presa 'nto culo ma fortemente sono io ca non ne capiscio molto di politica! Comunque sia il popolo non ha capitu nenti di come doveva votare! Ma ca ci vuoi fare sti milanesi sono gente troppo strana ca cianno tutta questa voglia di lavorare e non hanno capito la civiltà ca ci stava portando la nostra amica Letizia Moratti! Non hanno caputo ca cemento vuol dire civiltà! Ca Milano poteva ad diventare tranquillamente un città bellissima coma Gotham City e invece si sono pigliati a questo Pisapia ca è comunista, zingaro, arruso , terrorista, ebreo e musulmano! Peggio per loro. Come ha detto il nostro amato Cavaliere, se ne pentiranno amaramente e noi ci impegneremo perché questo avvenga veramentre! Quello ca mi stupì di più fu Napoli. Ma come po un civiltà avanzata come quella napoletana a votare a un MAGISTRATO! Ma come si fa? Il mondo ormai è tutto alla rovescia. Per quanto mi addomanda lei sul referendum, il consiglio ca ci posso dare e di andarsene tranquillamente a mare perché tanto le Centrali nucleari mica le vogliono fare pevvero…servono soltanto per fare ripartire l'economia con appalti a pioggia ca noialtri ci mangeremo alla grande! Partiranno i lavori e forse fra 2000 anni verrà terminata la recinsione in filo spinato! Ca la madonna di Cernhobyl (quella con tre occhi) vi abbenedica e vi irraggi tutte le sue benevole radiazioni, Don Tano.
IN SCASSA
ZIONE Q
Un racconto di MAURO PATORNO
uel ponte di Roma ai Prati, posto fra le rive ininterrotte del fiume, pare rendere ancor più visibile all'occhio l'ampio arco ove la via cessa e il portico del Palazzaccio comincia per pigliar poi meglio nome di Palazzo di Giustizia. Dentro, per uno di quei corridoi, tornava bel bello dalle Sezioni Riunite verso la sua stanza Sua Eccellenza il Giudice Calogero Sucato. Tenea tra le mani un fascicolo un poco ingombrante e, nel suo cammino, buttava con un piede verso il muro a lato alcune sentenze che, appallottolate per terra, gli facevano inciampo. Giunto all'angolo di fondo per svoltare a destra alzò lo sguardo e, ai lati d'una porticina di segreteria, vide una cosa che non si aspettava e che non avrebbe voluto vedere: due uomini in grisaglia blu stavano, con le braccia incrociate sul petto, l'uno di fronte all'altro, ad aspettar qualcheduno. Quel che più gli dispiacque fu l'accorgersi che l'aspettato era lui. Al suo apparire, infatti, quelli s'eran dati cenno e staccandosi insieme dalle pareti gli si avviarono incontro. Egli cercò di ripararsi abbracciando ancor meglio il fascicolo fino a coprirsi mezza faccia mentre dal bordo spiava le mosse di coloro. Cercò pure di fianco qualche porta aperta per levarsi d'inghippo riparando in una delle cancellerie sicuramente deserte ma da un rapido esame vide che non c'era uscita. Pensò pure di ricordare se avesse peccato contro qualche potente ma la sua coscienza lo rassicurava: aveva sempre obbedito. Diede uno sguardo all'indietro e non vide nessuno arrivare: era solo. Non potendo schivare il pericolo compose la faccia a tutta la serietà che potè e si fermò su due piedi. “Signor giudice” disse uno di quei due piantandogli uno smartphone in faccia. “Cosa comanda?” rispose lesto il nostro con un sorrisetto abusato. “Voi avete intenzione di celebrare un certo referendum in una domenica di giugno?” “Cioè… lor signori sono uomini di mondo, maneggiano le leggi, anzi le fanno e le disfano e sanno come vanno queste faccende…il povero giudice non c'entra: ci sono giovani, avventati, sobillati che raccolgono le firme, hanno i loro avvocati, fanno i loro pasticci e poi vengono da noi come a riscuotere…noi siamo i servitori .” “Or bene, questo referendum non s'ha da fare, né ora né mai.” “Ma signori miei” andava replicando con voce mansueta don Calogero, “si mettano nei nostri panni, se dipendesse da noi… vedono bene che non ce ne viene niente in tasca…loro sono troppo giusti, tanto ragionevoli…” “Orsù, basta! Poche ciarle, che qui a paroloni ci mettete sempre nel sacco, coi commi, i contro commi e i sub articoli. Non ne vogliam sapere…uomo avvertito…lei è s'intende.” “Non s'ha da fare o chi lo farà fare non se ne pentirà perché non ne avrà il tempo…” aggiunse l'altro. “Zitto, zitto che il signor togato sa il viver del nostro mondo e noi siamo onorevoli, purché abbia giudizio.
L'illustrissimo Cavaliere don Silvio da Arcore, nostro padrone, la riverisce caramente.” Questo nome fu, nella mente del pover'uomo, come un lampo nel temporale notturno che schiarisce le idee ed accresce il terrore. Come per istinto sussurrò: “se mi potessero suggerire…” “Oh bella, suggerire a voi che masticate di latino. A voi tocca. E soprattutto discrezione…se si venisse a sapere di questo avviso, se certa stampa divulgasse la cosa, sarebbe come far votare SI su tutte le schede… cosa volete che riporti?” “Devotissimo, sempre…” “Cioè?” “Disposto…all'obbedienza… vedrò…” “Benissimo. Salutiamo!” dissero in coro nell'atto di andarsene. “”Fate i bravi…” li accompagnò, con un fil di voce. Poi a bocca aperta, come incantato, si diresse dabbasso, verso l'archivio, camminando a stento. Giunto che fu tra gli scaffali gli si fece incontro l'archivista, una brava donna che passata zitella l'età dei cinquanta, dopo aver rifiutato dei bei partiti, s'era iscritta alla protezione animali per la cura di certi uccelli di passa. Vedendolo in quello stato si premurò di andargli incontro con la solita fiaschetta per migliorar la pressione. “Ma che cos'ha?” “Niente, niente””Ma come niente? E' così brutto che un gran caso è avvenuto!” “Ti dico niente…taci…ne va la vita!” “La vita?” “La vita, la vita…” “Ma dica insomma, che le sollevo l'animo!” “Eh, si brava…mi posso fidare?” “Le pare? Per il bene che le voglio” E così, tra sospiri e lamenti, le raccontò il caso, non senza farsi promettere il più rigoroso silenzio. “Dovete parlarne su, al piano superiore. Lì c'è un uomo di polso che non ha paura di nessuno!” “Ma che pareri son codesti? Ed una schioppettata sulla schiena, chi me la leverebbe? Ci vuol altro, ci vuol altro!” Così dicendo riprese la pratica che sentì più pesante e si avviò per risalire. Giunto sulla soglia si portò un dito alla bocca e si voltò indietro: “Zitta, per carità, che se si fa e passa il quorum…è la fine!”
IL SATIRO
ANNA
CANTE
APOCA
ROBERTO ALAJMO
NOI
LYPSE
(da Animals) Poi succede che un giorno la catastrofe colpisce un paese del Primo Mondo. Un paese ordinato, tecnologicamente all’avanguardia. Un Paese ricco. Certo: un paese che si trova dall’altra parte della Terra, dove tutti gli abitanti si somigliano talmente tanto che dire “un giapponese”, “cento giapponesi”, o “ventimila giapponesi” sembra sempre un po’ lo stesso: specialmente se visti da lontano. I morti sono meno gravemente morti, se si somigliano fra loro e se non ci sono conoscenze comuni. La commozione è sempre inversamente proporzionale alla distanza che intercorre fra l’epicentro del sisma e la redazione centrale del quotidiano che ne parla. Difatti la questione centrale di prima pagina è: ma c’erano italiani? Che fine hanno fatto? E quando la Farnesina rassicura, tiriamo tutti un sospiro di sollievo. (...) Al massimo che si poteva imputare, al Giappone? Qualche vulcano nemmeno particolarmente esuberante e una spiccata predisposizione tellurica. Si sapeva che un terremoto poteva arrivare da un momento all’altro. Ma mica sono latini: si sono documentati, si sono organizzati, hanno costruito le loro case secondo i più avanzati canoni antisismici, hanno previsto tutto quel che c’era da prevedere. E difatti il disastro c’è stato, ma i danni diretti nell’immediatezza sono stati abbastanza limitati. Tanto che qualche commentatore (Oscar Giannino, in prima pagina sul Messaggero) ha bruciato tutti scrivendo un editoriale beffardo nei confronti degli antinuclearisti. In sintesi: avete visto? Alle centrali nucleari non è successo niente. Ah-ah-ah. Ora, non si vuol qui sostenere che Oscar Giannino porti sfiga. Ma insomma, povero Giappone: terremoto, tsunami e poi anche apocalisse nucleare. Stavolta noi occidentali perbene non abbiamo potuto nemmeno scaricarci la coscienza raccogliendo fondi e mandando aiuti alle popolazioni. I giapponesi non erano abbastanza poveri per la bisogna. Siamo rimasti sbigottiti a vedere quelle città così simili alle nostre venire spazzate via. Abbiamo visto quelle centrali esplodere e affumicare i dintorni. Abbiamo visto quelle persone scappare dalle loro case e morire a breve o a lungo termine. Erano persone come noi. Abbiamo pensato: forse questa è l’apocalisse. E, malgrado la distanza, ci siamo spaventati più di ogni altra volta perché abbiamo capito che eravamo di fronte a una specie di specchio.
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PUBBLICA,
PRIVATA O...
Quando il gioco si fa duro... Il 12 e il 13 giugno prossimi ci sono in ballo quattro (diconsi quattro) quesiti referendari. In ultima pagina trovate, nel dettaglio, gli argomenti per cui è richiesto ancora una volta! - il nostro voto. Ma qui, in queste due pagine... Beh, come dicevamo sopra: quando il gioco si fa duro... Ed ecco che i “duri” sono scesi in campo con lo splendore di tutte le loro affilatissime matite! E noi, cialtroni che non siamo altro, abbiamo bellamente saccheggiato il loro talento. Non ce ne vogliano, ma è per una buona causa che pubblichiamo le magistrali opere di: Luigi Alfieri, Totò Calì , Marco Careddu, Dario Di Simone, Giulio Laurenzi, Massimo Palazzo, Mauro Patorno, Umberto Romaniello, Lamberto Tomassini, Gianfranco Uber, Andy Ventura. Guest stars: Francesco Tullio Altan, Mauro Biani, Ellekappa, Marco Scalia, Vauro Senesi, Sergio Staino, Pietro Vanessi.
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CRONACHE
DI MONDELLO
DIZIONARIO
DEGLI ORRORI FEI & TOMAS
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RACCOGLISTA - s.m. e f. In una ideale classifica degli orrori, questo mostriciattolo potrebbe probabilmente ambire al primo posto, per il suo totale "sprezzo del ridicolo"... Il "raccoglista", nella mente malata dei pubblicitari, non è altri che colui che raccoglie e conserva i punti dei concorsi a premio: i famigerati microscopici talloncini che accompagnano, ormai, qualsiasi genere di prodotto commerciale, permettendo (dopo mesi e mesi di ininterrotta raccolta) l'accaparramento di un simpatico asciugacapelli o una pratica borsa da viaggio.
RELAZIONARE - (io relaziòno, ecc.). Se gli altri orrori vengono giudicati simili a parole infernali, questo mostruoso verbo può essere, a ragione, considerato come un cerbero, ossia come un mostro a tre teste. Esso segna infatti la comparsa di un nuovo tipo di vocabolo: l'orrore multiplo. "Relazionare" può avere tre diversi significati, tutti e tre, naturalmente, orribili. Li riportiamo in sequenza, a dimostrazione della verità del detto: "Al peggio non c'è mai fine".
3°. RELAZIONARE - v. intr. "Riferire", "fare una relazione" (per lo più orale) su qualcosa a cui si è assistito. Nell'es.: "VAI ALLA RIUNIONE E POI RELAZIONAMI SU QUANTO è STATO DETTO." Terribile. (continua) ©ATTRACCO.IT
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Vadelfiate
2°. RELAZIONARE - v. intr. "Frequentare", "entrare in relazione". In questo senso è analogo all'ignobile amiciziare degli annunci dei giornali, al quale potrebbe essere liberamente sostituito con effetti altrettanto rivoltanti, come nell'es.: "GIOVANE DISTINTO, BUONA CULTURA, RELAZIONEREBBE CON SIGNORINA BELLA PRESENZA...", ecc.
di LUIGI ALFIERI
1°. RELAZIONARE - v. tr. Significa "mettere in relazione", "stabilire una relazione". Il verbo che, come accade sempre più spesso, è costruito sul sostantivo relazione, è tutto sommato abbastanza inutile, sostituendo il già diffuso, e comunque meno brutto, correlare.
DI ALBO
Albo e tutta la sua bravura marciano, trionfalmente, verso i referendum del I2 e I3 giugno... Ventesima puntata
A casa di Lalla Diario di una
casalinga sarda
SETTIMANA DI
di LALLA CAREDDU
PASSIONI
Sono un po' preoccupata per il silenzio della Santanche’... Chi l'ha vista? Non c'ei da stare allegri con questa storia del cetriolo killer, uno dopo pranzo deve fare l'appello dei familiari per vedere se ci sono tutti. Comunque, care amiche, e’ stata una settimana carica di novita’: Milano e’ diventata islamica e a Napoli sono tutti in manette. I primi pregano, i secondi si battono il petto. In ogni caso l'unica cosa che non cambia sono le cravatte: orribili.
Un po' di agitazione fra i responsabili che si affannano come i clienti di Aiazzone che assaltano gli stabilimenti, e anche le azioni di Mediaset crollano. Depressione pure alla parata del 2 giugno dove il nostro premier non ha degnato nemmeno di uno sguardo la pettoruta crocerossina, si e’ concesso una breve pennichella. Purtroppo Obama ha disertato la parata e lui ha dovuto ripiegare, piu’ mestamente, sul presidente russo. E' stato visto mentre sussurrava a re Juan Carlos qualcosa che suonava come “los giudices comunistas y delinquentes y metastases me tienen por le balles”. La Carfagna ha corso un rischio mortale, ma Papi l'ha salvata dalla camorra. Il salvatore delle patrie gnocche non aveva il numero di telefono del clan dei casalesi. Fuga di cervelli: l'unico che c'era rimasto, Draghi. Ora bisognera’ trovare un successore. Pare che Scajola abbia presentato la sua candidatura, ma non la si possa accettare perche’ non ha la residenza a Roma. Per ora. A Cagliari hanno eletto sindaco la controfigura di Tom Cruise. Ha vinto sulla controfigura di Leslie Nielsen. E per finire, amiche, ricordatevi di andare a votare per i referendum. Recenti studi hanno dimostrato come votare per quattro referendum fa perdere peso, rende luminosa la pelle, combatte la ritenzione idrica. Una donna che vota ha grandissimi vantaggi in termini di bellezza, figuratevi voi che ne dovrete votare ben 4. Non trascurate il vostro aspetto, pare che abbiano selezionato dei presidenti di seggio da urlo. Perche’ votare fa bene, e a volte ci si diverte pure. SI SI SI SI, ci si diverte.
del MAGO PRES BIOPIA
ORO SCOPO
Del MAGO PRESBIOPIA
Referen
dario
In virtu’ di un accordo stipulato tra tutti i pianeti impegnati nei girotondi zodiacali si da’ avviso che per le prossime due settimane, per i nati sotto i segni zodiacali in uso corrente nonche’ per quelli afferenti ai segni cinesi di seconda generazione, gli stessi si impegneranno ad influenzare gli eventi giornalieri come di seguito specificato: -per tutti coloro che si recheranno disciplinarmente alle urne in occasione della prossima tornata referendaria verrà prevista una decade soleggiata con sufficiente stato di salute o attenuazione dei disturbi in corso. In amore serenità diffusa e qualche sprazzo fisico. Gratta e vinci altalenante con saldo medio vicino allo zero. Sul lavoro sarà difficile intervenire nel lungo periodo. -per tutti coloro che si recheranno alle urne votando SI ai quattro quesiti decade particolarmente soleggiata con luoghi vacanzieri ricchi di topless, stato di salute invidiabile con notevole ripresa articolare. In amore performance stupefacenti con applausi finali da parte del partner ed, occasionalmente, anche del coniuge. Vincite superiori alla media sulle lotterie nazionali regolari e clandestine. Speranze nel lavoro ma non chiedete troppo. -per tutti coloro che si recheranno alle urne votando NO decade con cielo lattiginoso e umidità costante sull'80% . Settimane noiose con replice serali della “Vita e Opere di Gigi Marzullo” a reti unificate (anche su satellitare e digitale terrestre). Salute fiacca con emicranie serali e flaccidità diffuse. Lavori esclusivamente a progetto in fase terminale. -Per tutti coloro che NON si recheranno alle urne: quindicina del cazzo con prolungamento oltre metà agosto. Temporali notturni e nebbia anche a livello del mare. Possibili grandinate. Spostamenti interrotti verso le località costiere, scioperi nei servizi pubblici essenziali e carenza di pane dopo le 11,00 AM. Riacutizzarsi di infiammazioni ai tendini degli arti, pustole e foruncoli in varie zone del corpo, crisi emorroidarie in prima serata. Possibili diarree da strafilococco penis di origine spagnola. Totale mancanza di appetito sessuale con decadimento dei tessuti cutanei e marcato prolasso testicolare. Sinusite galoppante. Litigi nella coppia e tradimenti intra-moenia. Crollo titoli borsistici ed obbligazioni posseduti alla data indicata. Gratta e vinci milionario con smarrimento del tagliando. Tempo libero dal lavoro intero periodo 24 ore.
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