Brochure dissipatore

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il primo dissipatore inventato nel 1927 da John W. Hammes


LA STORIA IL DISSIPATORE FIN DAGLI ANNI 20

E

cco il primo dissipatore inventato nel 1927 da John W. Hammes, un architetto di Racine (Stati Uniti d’America). Ha chiesto il brevetto nel 1933 e gli venne concesso nel 1935.

Inizialmente in molte città americane negli anni ‘30 e ‘40 fu proibito l’uso di tali apparecchi. Dopo uno studio di 21 mesi del NYC Department of Environmental Protection con legge 1997/071 consiglio gli Americani ad usare il dissipatore in ogni casa.


QUALSIASI ALIMENTO... possiamo dissiparlo RESIDUI DI VERDURE

MELONE-BUCCIA DI MELONE ZUCCHINE

LISCA DI PESCE

GUSCHI DI UOVE

AVANZI DI PASTA

OSSA DI CARNE

VERDURA IN GENERE

T

utta la frazione di umido prodotto come rifiuto possiamo dissiparlo nel nostro apparecchio ammesso che lo scarico vada nel depuratore comunale o fossa biologica. Nessun problema anche per i tubi e condotte: il dissipato è al 90% acqua e al 10% cibo triturato. Molto più liquido di un passato di verdura.

CASTAGNE

Un docente dell’Università politecnica delle Marche, nel 2013 ha eseguito uno studio sull’impatto dei dissipatori nella gestione delle acque reflue. L’uso dei dissipatori non ha effetti negativi sulla depurazione delle acque: «Anzi, le arricchisce di materiale organico polverizzato, ottimo per alimentare i depuratori. Il danno vero lo fanno, semmai, detersivi e prodotti chimici che finiscono negli scarichi».


SOLUZIONE PERFETTA

I

l dissipatore va collegato sotto il lavello - sostituendo il vecchio impianto di sifone con nuovi tubi creando uno scarico diretto verso il tubo collegato allo scarico centrale dell’abitazione (braga di scarico) Grazie alla centrifugazione delle sostanze il prodotto in uscita si presenta sotto forma di polvere che unita all’acqua di scorrimento del rubinetto si riduce ad un semplice ed innocuo “frullato” di sostanze organiche (crema liquida).

Esempio diretto del dissipatore collegato all’impianto sottostante il lavello, unitamente allo scarico della lava stoviglia. Il collegamento va effettuato direttamente nella parte sottostante il lavello presente nel piano cucina della vostra abitazione


MATERIALE Realizzato in polififra, indistruttibile ed indeformabile; l’interno è interamente in Acciaio Inox.

PESO Solo 2,400 Kg. E’ il più leggero presente sul mercato in cui, gli altri, oscillano dai 5 ai 10 Kg causando, col tempo, deformazioni e crepature ai lavelli L’unico dispositivo a Centrifuga con 1 cv in grado di sviluppare – 11000 giri motore pieno carico!! E’il più potente e unico dispositivo a Centrifuga attualmente presente sul commercio italiano.

La sua alta velocità permette di ridurre notevolmente il tempo necessario alla dissipazione con un risparmio energetico non indifferente. Inoltre, forte dei suoi 11000 giri a pieno carico (24000 a vuoto), non teme nessun alimento, ne quelli filamentosi ne ossa e simili!


NEL DETTAGLIO

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l dispositivo a centrifuga (dissipatore) consente di eliminare tutti i rifiuti organici, che si vengono a produrre nella fase di preparazione dei cibi e solitamente gettati nella pattumiera, polverizzandoli e facendoli defluire liquidi negli scarichi domestici.

Disco rotante in acciaio inox con due alette mobili che girano nel senso inverso durante la velocità del disco riducendo in format liquido ogni tipo di alimento che incontra.

Adottando tale apparecchiatura non vi sarà più alcun odore sgradevole ottenendo più igiene nelle cucine. Può essere applicato su qualunque tipo di lavello (inox- vetroresina- ceramica) garantendone la normale funzione

Grazie all’elevato numero di giri il dispositivo a centrifuga (dissipatore) è l’unico a polverizzare realmente qualunque tipo di scarto alimentare riducendol a semplice acqua colorata- che si eliminano attraverso i fori della ghiera dentata…

Ghiera dentata – con fori da 2 mm in acciaio inox….. Il dispositivo a centrifuga non presenta lame al suo interno, ma un piatto girevole in Acciaio Inox che, grazie alla sola forza centrifuga, ha la capacità di polverizzare qualunque tipo di scarto alimentare (ossa di pollo, costine di maiale, pasta, noccioli lische di pesce, carne, pasta, uova, verdura, crostacei, ecc).


USARLO IN SICUREZZA COME FUNZIONA

SICUREZZA

E’ sufficiente aprire il rubinetto dell’acqua fredda, attivare con l’interruttore l’apparecchio, e gettare nel lavello tutto lo scarto alimentare che, grazie ad un’alta centrifugazione (11.000 giri motore a pieno carico), è eliminato sotto forma liquida nella colonna di scarico, senza arrecare danni alla stessa.

Il dispositivo a centrifuga non presenta lame al suo interno, ma un piatto girevole in Acciaio Inox che, grazie alla sola forza centrifuga, ha la capacità di polverizzare qualunque tipo di scarto alimentare (ossa di pollo - costine di maiale - pasta - noccioli - lische di pesce - carne - pasta - uova - verdura crostacei, ecc).

Dopo aver preparato questo delizioso Come lo elimino…. piatto, ecco cosa abbiamo realizzato come scarto da eliminare e che crea cattivo odore nella nostra cucina ….

Questa operazione non più da fare….

Ecco come lo scarico direttamente nel lavandino e non devo più fare questa operazione

Scaricandolo direttamente nel lavandino e scaricandolo direttamente nello scarico …poi il nostro dissipatore lo rende acqua……

Il mio rifiuto va sempre eliminato in questo modo….


COME FUNZIONA • è un Dispositivo a Centrifuga Domestico per il trattamento degli Scarti o Rifiuti Alimentari • La Legge, di fatto, riconosce ai dissipatori di rifiuti alimentari la capacità di ridurre i rifiuti, di convogliarli in maniera sicura allo smaltimento nei depuratori che sono già preposti al trattamento della sostanza organica e di non toglie-

re nella realtà, con il loro utilizzo, alcuna privativa all’Ente Pubblico Gestore che deve verificare gli impianti. Andiamo a favorire tutte quelle azioni che portono alla riduzione delle quantità di rifiuti prodotti oltre che dal loro recupero e utilizzo, tali da non comportare alcun pericolo per la salute dell’uomo e pregiudizio all’ambiente.

E R I R E INS L A I R O TUT Ed adesso inserire la sequenza delle immagino del video in possesso…inserendo


Il dispositivo è munito di una scheda elettronica in grado di registrare eventuali cali di tensione elettrica che, tramite il blocco automatico dell’apparecchio, preserva il motore da possibili danneggiamenti. Garanzia di 24 mesi sulle parti elettriche e di 36 mesi sul motore.

MANUTENZIONE

• Nessuna manutenzione è richiesta ad eccezione di quella igienica che avviene, con un utilizzo • saltuario, di limone e ghiaccio impiegati per sgrassare e disinfettare la macchina e non di costose • cialde igenizzanti. • Ingombro • Altezza 27.07 cm con una profondità di 14,56 cm. I prodotti sul mercato simili, ma non uguali, • raggiungono e superano del doppio tali misure. •Peso • Solo 2,400 Kg. E’ il più leggero presente sul mercato in cui, gli altri, oscillano dai 5 ai 10 Kg causando, col tempo, deformazioni e crepature ai lavelli • Motore e numero di giri • Il motore di ECO 706 raggiunge prestazioni incredibili: 24.000 giri/min. a vuoto e 11.000 giri/min a pieno carico. Gli atri prodotti similari non superano i 2.800 giri/min.

DISSIPAZIONE E GARANZIA

• Grazie all’elevato numero di giri il dispositivo a centrifuga (dissipatore) è l’unico a polverizzare realmente qualunque tipo di scarto alimentare riducendolo a semplice acqua colorata. Gli altri prodotti temono alcuni tipi di ossa e di vegetali filamentosi che possono arrecare intasi alle colonne di scarico. • Provenienza • Prodotto interamente “Made in Italy” a differenza degli altri importati da Cina e Stati Uniti d’America.


Per dissipazione s’intende lo spappolamento del rifiuto organico, animale e vegetale, immesso nel dissipatore per centrifugazione e abrasione: - in tempi brevi – pochissima acqua e con un minimo di energia elettrica – riduciamo il rifiuto organico in una purea organica formata da : - 83% di particelle leggere galleggianti che arriveranno facilmente al depuratore - 17% di particelle pesanti che man mano di depositeranno nelle fognature e più in generale il dissipato è una puerea composta del 90% di acqua ed è perciò assimilabile alle acque urbane. Le particelle organiche leggere, nei tempi di percorrenza all’interno della rete fognaria, originano fenomeni fermentativi, i quali, a loro volta, producono carbonio di origine vegetale molto utile al funzionamento del depuratore. Le particelle pesanti che invece si depositeranno nella rete saranno metabolizzate dagli organismi là presenti e raggiungeranno il depuratore in un tempo relativamente più lungo. Ciò impedirà l’intasamento dei punti critici della rete fognaria e non sarà richiesta una manutenzione più frequente e straordinaria.

Il depuratore assolve il suo compito di trasformazione della “frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU)” con un processo biochimico chiamato digestione anaerobica in un comparto chiamato “reattore”. il loro compito primario è ridurre i composti dell’azoto e del fosforo (nutrienti) considerati pericolosi per le acque che poi verranno re-immesse nei fiumi e quindi al mare. Il processo biochimico di trasformazione si avvale del

carbonio e necessita di temperature non a di sotto dei +12 gradi, limite oltre il quale la digestione s’interrompe. Per salvaguardare i minimi di Legge dei composti dell’azoto e del fosforo vengono immesse nel reattore quantità variabili di carbonio ed impiegata energia per mantenere la temperatura ottimale, con significativi costi di gestione. E’ provato da moltissimi studi internazionali che l’adozione dei dissipatori aumenta la quantità di carbonio disponibile e incrementa in modo sensibile la produzione di biogas da impiegare per mantenere ottimale la temperatura del reattore in cui avviene la digestione anaerobica. Tutto ciò riducendo sensibilmente i costi di gestione dei depuratori. Il prodotto finale è perciò costituito da fanghi molto stabili, come richiesto dalla Legge, da impiegarsi nella produzione di validi compost per concimi. In sintesi il dissipatore è il mezzo più semplice per soddisfare i requisiti indicati per dalla legge sui rifiuti organici. - Il rifiuto viene eliminato laddove viene prodotto, senza necessità di raccolta o di trasporto . Il processo di dissipazione risulta: - È molto economico - Assolve tutte le norme igieniche di una moderna società - Non causa maggiori costi di manutenzione delle reti fognarie - È funzionale al depuratore con la produzione di carbonio e biogas - È un sistema semplice, molto economico, comodo e conveniente. - E’ integrabile con il compostaggio in quanto, con questo sistema, non si devono utilizzare residui di carne. Pesce. Formaggi, pasta e riso cotti perché potrebbero generare funghi e batteri patogeni e alterare il pH del composto


finale, compromettendone il suo impiego in agricoltura.

Legge che prevede l’uso del dissipatore in ambito domestico: • Parlamento Italiano, con l’art. 9 Quater della Legge 210 del 30-12-2008 pubblicata in Gazzetta Ufficiale nr 2 il 3-012009, ha chiarito che gli scarti dell’alimentazione umana possono essere immessi in fognatura se trattati da dissipatori di rifiuti alimentari. Legge 30 dicembre 2008, n. 210 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, recante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonché misure urgenti di tutela ambientale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2009 Art. 9-quater
Misure urgenti in materia di rifiuti 1. Ai fini di una maggiore sostenibilita’ economica e gestionale dello smaltimento della parte organica dei rifiuti solidi urbani sul territorio nazionale e di una riduzione quantitativa dei rifiuti da avviare allo smaltimento finale, il comma 3 dell’articolo 107 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, e’ sostituito dal seguente: «3. Non e’ ammesso lo smaltimento dei rifiuti, anche se triturati, in fognatura, ad eccezione di quelli organici provenienti dagli scarti dell’alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili, previo accertamento dell’esistenza di un sistema di depurazione da parte dell’ente gestore del servizio idrico integrato, che assicura adeguata informazione al pubblico anche in merito alla planimetria delle zone servite da tali sistemi. L’installazione delle apparecchiature

e’ comunicata da parte del rivenditore al gestore del servizio idrico, che ne controlla la diffusione sul territorio».


RESIDUI DI VERDURE

MELONE-BUCCIA DI MELONE ZUCCHINE

LISCA DI PESCE

GUSCHI DI UOVE

AVANZI DI PASTA

OSSA DI CARNE

VERDURA IN GENERE

CASTAGNE

PER INFORMAZIONI: Roberto D’Ettorre Tel. 347 6194314 - Fax 0821838 info@inforobero.it


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