N*20
IN QUESTO NUMERO:
GIUGNO 2009
ENTERTAINMENT TECHNOLOGY
COPIA
GRATUITA
Bionic Commando Resistance Retribution X-Men Origins Wolverine Riddick Assault on Dark Athena Mushroom Men Punch-Out! inFamous
MAGAZINE www.etmagazine.it www.videogamesparty.it
ANTEPRIMERECENSIONISPECIALITRUCCHIINTERVISTENEWSRETROGAMINGMOBILEHARDWARE
Il Cyber-guerriero Capcom ritorna dal passato
SPECIALE E3 2009 Tutte le novità da Los Angeles
UNCHARTED 2: AMONG THIEVES I retroscena del capolavoro annunciato di Naughty Dog
DRAGON'S LAIR
I segreti del retrogame più famoso della storia
ET
Magazine
EDITORIALE Bentornati sulle pagine di ET
Magazine, in un numero ricco di interessanti novità e titoli di primo piano che speriamo apprezzerete. Mentre il passaggio di stagione
SOMMARIO
tra primavera ed estate ci offre un clima a dir poco incoerente (e forse un pò preoccupante), il mercato dei videogiochi ci offre allo stesso modo una scelta di titoli che oseremmo definire eclettica e bizzarra. Accanto a nuove proposte e qualche rimescolanza di generi già collaudati (le ripercussioni del grande flop natalizio iniziano a farsi sentire), abbiamo diverse glorie che tornano alla
NEWS
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SPECIALI
Reportage E3 2009 Looking Forward: Uncharted 2 Looking Forward: Wet Speciale Retrogaming: Dragon's Lair Videogames Party
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ribalta dal mondo del retrogaming come Punch-Out, Bionic Commando (un titolo che probabilmente solo i puristi del videogioco apprezzeranno appieno) e persino il buffo Eat Lead che fingendosi un remake parodizza gli ultimi 25 anni di questo media. Cogliamo inoltre l'occasione per proporvi uno speciale monografico dedicato al retrogaming, ed in particolare al classico Dragon's Lair, al quale seguiranno nei prossimi numeri una serie di piccoli speciali dedicati ad autori ed a videogiochi poco acclamati ma di grande importanta storica. Non fatevi poi sfuggire le "bombe" sensazionali dell'E3 (tra le quali spicca Project Natal) e le
RECENSIONI
Bionic Commando Riddick: Assault on Dark Athena inFamous Fuel Eat Lead: The Return of Matt Hazard Sacred 2 Punch Out! X-Men Origins: Wolverine Gardening Mama Resistance Retribution Mushroom Men
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recensioni di titoli attesissimi come inFamous, Fuel, Sacred 2, Riddick e Wolverine; oltre naturalmente alle anteprime di Uncharted 2 e Wet ad opera della nostra preparatissima Floriana, alla quale facciamo un grosso in bocca al lupo per gli esami universitari. Buona lettura! Massimiliano "Maxx" Pacchiano
DIRETTORE RESPONSABILE Fabrizio Serra RESPONSABILE EDITORIALE Massimiliano Pacchiano ART DIRECTOR Davide “Favola” Candiani REPARTO GRAFICO Ramona Benti Robert Pinna
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ENTERTAINMENT TECHNOLOGY
MAGAZINE
PRODUZIONE Davide Candiani Nicola Pisano Max Pacchiano MARKETING E UFFICIO STAMPA Nicola “Nikito” Pisano Bartolomeo "Perkins" Marras Alessandro Pinna marketing@generazioneweb.it REDAZIONE Massimiliano Pacchiano, Alessandro Pinna, Floriana Gianbarresi, Andrea Lancioni, Emiliano Contarino, Antonio Rauccio, Rosario Grasso, Biagio Etna, Lorenzo Corda, Matteo Bagatin. REPARTO TECNICO: Alessandro “Floppy” Scano Mirko "Sliver" Ennas HANNO COLLABORATO Andrea Sartori, Liliana Morosini, Fabio Viola EDITORE GENERAZIONE WEB Via Petrarca, 45 - 09045 Quartu Sant‘Elena (CA) Tel: 070/8633247 http://www.generazioneweb.it ENTERTAINMENT TECHNOLOGY N.20 Giugno 2009 Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Cagliari dal 21 ottobre 2005 con autorizzazione n.29/05 STAMPA Rotolito Lombarda Spa Via Roma 115/A 20096 Pioltello (MI)
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Giugno 2009
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NEWS
PILLOLE
A cura di Massimiliano Pacchiano, Floriana Gianbarresi e Antonio Rauccio.
IL IL RITORNO RITORNO DI DI MONKEY MONKEY ISLAND ISLAND L
ucasArts ha fatto una grande sorpresa a tutti i suoi fan annunciando due nuovi progetti basati sull'universo di Monkey Island. Da un lato, il remake del classico The Secret of
Monkey Island che arriverà tra pochi mesi su Xbox Live e PC. Il gioco manterrà tutto l'umorismo che ha reso celebre questo episodio, con l'introduzione di alcuni miglioramenti grafici, nuove voci, ed un sistema ottimizzato dell'inventario. Ma l'annuncio più importante proviene da Telltale Games, i creatori degli ultimi capitoli di Sam & Max che hanno appena reso ufficiale il loro accordo con LucasArts per sviluppare la saga di Tales of Monkey Island, ben cinque capitoli che appariranno sul mercato periodicamente. Queste avventure verranno rilasciate per PC e WiiWare, il servizio di download Wii.
Ricordiamo che i Telltale Games includono molti degli sviluppatori che in precedenza hanno lavorato alla saga di Monkey Island.
DANTE'S INFERNO E VISCERAL GAMES V isceral Games continua a difendere a spada tratta il suo ultimo grande progetto Dante's Inferno, l'adattamento videoludico ispirato (molto vagamente) al poema di Dante Alighieri. Il titolo ha goduto di uno stand tutto suo all'E3, anche se é già stato mostrato allo showcase di Electronic Arts che ha avuto luogo a Londra nello scorso aprile. Il team ci tiene a sottolineare che "sarà il gioco occidentale che meglio definisce la vita dopo la morte",
e che i ragazzi del team sono particolarmente orgogliosi del progetto e che stanno lavorando sodo per garantire 60 frames al secondo. Ad opera dei creatori di Dead Space, i Visceral Games (prima noti come EA Redwood
Shores), Dante's Inferno arriverà su Xbox 360, PSP e PlayStation 3 nel 2010.
EA Partners produrrà Crysis 2, stando all'annuncio fatto all'E3 da Electronic Arts e CryTek. Purtroppo non sono stati forniti dettagli né una data di release, ma è stato rivelato che il CryEngine 3 sarà il motore anche delle versioni PlayStation 3 e Xbox 360, oltre a quella PC.
I
BLIZZARD ANNUNCIA STARCRAFT 2 A FINE ANNO S tarCraft 2 è previsto per la fine del 2009, stando a quanto ha dichiarato Mike Morhaime, presidente di Blizzard, alla conferenza di Activision Blizzard dell'E3. Il primo episodio della trilogia strategica per PC sarà Terrans: Wings of Liberty, con la campagna single player completa dei Terran e il multiplayer per tutte le razze. Seguiranno Zerg: Heart of the Swarm e Protoss: Legacy of the Void. Una beta chiusa al pubblico inizierà questa estate.
ASSASSIN'S CREED 2
L'attesissimo sequel di casa Ubisoft è stato mostrato all'E3 in un impressionante demo giocabile. Ambientato nell'Italia rianscimentale del 1486, impersoniamo Ezio, un discendente di Altair, che suo malgrado diverrà un assassino. Nella demo era possibile guidare una macchina volante di Leonardo Da Vinci, sfruttando correnti di aria calda generate da alcuni falò. Bizzarro il doppiaggio inglese con accento e frasi italiane. AC2 sbarcherà nai negozi il 17 novembre 2009.
CRYSIS 2
JAMES JAMES CAMERON CAMERON PRESENTA PRESENTA AVATAR AVATAR IN IN 3D 3D l produttore Ubisoft ha rivelato all'E3, Avatar: The Game, un action con elementi RPG basato sul film in arrivo nelle sale. Il noto regista James Cameron (Terminator 2, Titanic) ha dichiarato che Avatar sarà il primo videogioco di nuova generazione in vero 3D stereoscopico e che sfrutterà una nuova tecnologia inventata appositamente. Il film omonimo è in lavorazione da anni, e Cameron afferma che lo sviluppo del videogioco si sta svolgendo in contemporanea con la realizzazione della pellicola. Non è ancora chiaro se il gioco utilizzerà la tecnologia 3D mostrata da Sony a porte chiuse pochi mesi fa (ricordiamo che in tale occasione venne utilizzato un proiettore a lenti polarizzate, mentre per un'eventuale applicazione casalinga sarebbero necessari degli shutter glasses ad oscuramento alternato). Ciò che è certo però è che il film verrà proiettato in tre dimensoni nelle sale attrezzate di apparecchi polarizzati. Avatar: The Game è previsto per dicembre su PC, Xbox 360, PlayStation 3, Nintendo DS, PSP e Wii, in concomitanza con l'uscita del film del 18 dicembre. Ovviamente solo le versioni Next-Gen faranno uso della tecnologia 3D.
news
WIPEOUT HD FURY
LEFT 4 DEAD 2 SCATENA LE IRE DEI FAN V alve Software ha svelato il sequel di Left 4 Dead in occasione dell'E3. Mentre una parte di pubblico ha ben accolto la notizia, lo zoccolo duro dei fan e degli utenti Steam ha immediatamente esternato il proprio dissenso. Il motivo è presto detto: la filosofia di Valve è sempre stata di supportare i propri giochi per anni dopo l'uscita, con patch, editor, mappe aggiuntive, espansioni e il contributo della comunità sempre prodiga nel creare nuovi livelli e mod. Ciò era particolarmente atteso per L4D, titolo che presenta
un numero di livelli piuttosto esiguo. Al contrario, stavolta la software house americana pubblica in tempi brevissimi un sequel apparentemente molto simile al predecessore, che ha tutto il sapore di un'"espansione a prezzo pieno"e che presumibilmente taglierà le gambe ai già promessi contenuti aggiuntivi, che fossero stati gratuiti o a pagamento. Tornando al gioco, all'E3 è stato mostrato un trailer; pochi i dettagli disponibili ma è certa l’introduzione di armi bianche (persino una motosega), nuovi
personaggi protagonisti e un nuovo AI Director ottimizzato che garantirà partite ancora più spaventose ed emozionanti. Left 4 Dead 2 sarà disponibile per PC ed Xbox360 a partire dal prossimo 17 Novembre. Sperando che per allora le polemiche si plachino.
PANDEMIC RIESUMA THE SABOTEUR D opo un lungo silenzio ed il presunto abbandono del progetto, torna a farsi vedere The Saboteur, titolo d'azione e stealth Free Roaming ambientato nella seconda guerra mondiale. Vestiremo i panni di Sean Devlin, irlandese che vive nella Parigi dell'occupazione nazista. Lo scopo sarà appunto sabotare le truppe nemiche ed uccidere i gerarchi tedeschi. The Saboteur è già in sviluppo dal 2007 ma gli altri progetti Pandemic (nello specifico
Mercenaries 2 e Il Signore degli Anelli: La Conquista) avevano spinto il team ad accantonare il progetto momentaneamente. L'uscita del gioco è prevista per il 31 Marzo 2010.
Sony ha svelato un nuovo pack per l'acclamato WipEout HD. 'Fury', il nome dell'espansione, include otto nuovi tracciati, 13 navi e tre nuove modalità di gioco. Sono stati aggiunti inoltre nuovi trofei, migliorati alcuni aspetti della modalità on line e della giocabilità.
RED STEEL 2
Probabile killer application per Wii che farà largo uso della nuova tecnologia WiiMotion Plus (inclusa in ogni copia del gioco). Nella demo mostrata, l'aspetto grafico risulta accattivante e migliorato rispetto al precendente capitolo, la cosa più impressionante resta la fedeltà dei movimenti che stavolta sembrano corrispondere perfettamente alle movenze del giocatore.
APB
Procede a gonfie vele lo sviluppo di questo "remake" (solo nel titolo) ad opera dei Realtime Worlds capeggiati da David Jones (GTA, Lemmings) all'E3 è stato presentato un filmato ingame ed il potentissimo editor di personaggi. APB è previsto su PC e Xbox 360 nei primi mesi del 2010.
RABBIDS GO HOME
Ubisoft ha presentato all'E3 il nuovo gioco dei conigli pazzi, con l'ausilio di una buffa catasta di oggetti posizionata appena fuori dalla convention. Il gioco non sarà la solita raccolta di minigames ma un incrocio tra un racing e Katamari Damacy, nel quale i conigli raccolgono oggetti e li accatastano per raggiungere la luna. L'uscita del gioco è prevista per Wii a Natale 2009.
CASTLEVANIA: LORDS OF SHADOW
Kojima productions ha presentato il nuovo Castlevania, precedentemente conosciuto come progetto "Mask". Il gioco è però in sviluppo presso gli spagnoli Mercury Steam, già autori del discusso Clive Barker's Jericho.
2009 SPECIALE E3 LOS ANGELES A cura di Floriana "Plooo" Giambarresi
NINTENDO Fare peggio dell'anno scorso era praticamente impossibile. Un E3, questo, focalizzato soprattutto su annunci che potessero accontentare tutti, sia coloro che non hanno mai giocato sia coloro che, invece, lo fanno sempre. L’annuncio che apre lo show é quello dell'arrivo di New Super Mario Bros Wii, nuovo titolo dell'amata serie di Mario con cui si cercherà di offrire una linea di gioco classica ma rinnovata per l'occasione e orientata al gioco cooperativo: sarà infatti possibile giocare fino a quattro utenti in contemporanea (impersonando Mario, Luigi, Yoshi o Toad) che potranno collaborare tra di loro o sfidarsi. Si giocherà con il Wiimote in posizione orizzontale e sarà realizzato in 2D. Uscita prevista: Natale 2009. Annunciato anche Wii Fit Plus. Questo nuovo titolo permetterà, tra le altre cose, di creare un programma personalizzato con gli esercizi da eseguire ogni giorno, in modo da soddisfare le esigenze di ogni giocatore con sei nuove attività tra yoga e minigiochi per mantenere la forma e l'equilibrio. Wii Fit Plus sarà disponibile in autunno, e sarà venduto in bundle con la Balance Board o singolarmente. Non poteva poi mancare Wii Sports Resort, nuova edizione del plurivenduto Wii Sport. Tramite i video mostrati, ci si rende ben presto conto come il nuovo motion sensor riesca facilmente a rilevare, in
6 Giugno 2009
Los Angeles, Convention Center, 1-4 giugno 2009. Torna l'Electronic Entertainment Expo (E3) e torna in grande. Dopo due anni decisamente sottotono, carenti di quelle emozioni che un evento di tale portata dovrebbe suscitare, adesso si é ritornati ai fasti del passato. Regine del palcoscenico sono state Nintendo, Microsoft e Sony che hanno dato via ad una battaglia all'ultimo videogioco. Andiamo a vedere insieme quali grandi novità hanno presentato le tre società.
modo estremamente preciso, i movimenti della mano e del polso nello spazio, rendendo più realistico l'approccio ai giochi. A fine conferenza arrivano, finalmente, due bombe: annunciato Super Mario Galaxy 2, sequel del gioco platform che ha letteralmente spopolato tra i possessori dei Wii, e Metroid: Other M, realizzato con la collaborazione del Team Ninja (gli stessi di Ninja Gaiden) e caratterizzato da un ritorno alla visuale in terza persona. Non é stata purtroppo comunicata alcuna data d'uscita per nessuno dei due giochi. E’ stato dato spazio, infine, al Nintendo DS, con l'annuncio di vari titoli di sicuro interesse tra cui Kingdom Hearts 358/2, Mario e Luigi Bowser's Inside Story, Golden Sun, Final Fantasy Crystal Bearers e COP, un interessante clone di GTA. In definitiva, la conferenza di Nintendo all'E3 puo' esser vista in due diversi modi. Da una parte, se si guarda all'allargamento del mercato ai non giocatori (e questa sembra la missione di Nintendo), questa é stata indubbiamente un successo. Dall'altra parte, i giocatori di vecchia data potranno sentirsi delusi per l'abbonanza di titoli casual e carenza di annunci eclatanti, se si tralasciano Galaxy 2 e il nuovo Metroid. Chissà, al Tokyo Game Show...
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2009 SPECIALE E3 LOS ANGELES
SONY Dinnanzi ad un pubblico pieno di aspettative e con una concorrenza più agguerrita che mai, quest'anno Sony ha presentato una line-up decisamente interessante. Si parte dall'Eldorado di Sony: Uncharted 2: Among Thieves, che é stato presentato con un lungo e spettacolare filmato, mostrando un incredibile livello di dettaglio degli scenari di gioco, ambienti enormi e un gameplay ulteriormente migliorato rispetto al primo capitolo. Stupore all'annuncio di Final Fantasy XIV: Online che rappresenta il seguito ideale dell'undicesimo capitolo della serie. Sarà disponibile nel 2010. Altri filmati riguardano MAG, sparatutto in prima persona interamente giocabile online che sarà disponibile da questo inverno; Assassin's Creed 2, in cui si é visto il nuovo protagonista, Ezio Auditore, camminare per le strade di una Venezia il cui cielo brillava di fuochi d'artificio. Tra i nuovi annunci spicca quello di un nuovo titolo sviluppato da Rockstar North (gli stessi di GTA), Agent, che sarà ambientato nel mondo dello spionaggio alla fine degli anni 70. Gran Turismo 5, nuovo titolo dell'amatissima serie è stato solo mostrato in un nuovo trailer, dove finalmente abbiamo potuto appurarla presenza di danni ai veicoli. Presentato anche il nuovo titolo del Team ICO, The Last Guardian, che é apparso graficamente spettacolare. Sono state mostrate delle scene ingame, in cui un’enorme bestia proteggeva un ragazzino che stava cadendo in un baratro. Sarà disponibile esclusivamente su PS3 in una data ancora da rivelare. In una conferenza quasi interamente focalizzata all'annuncio di nuovi giochi, é stato dato un grande spazio anche alla PSP. E' stata presentata ufficialmente la PSP Go!, piccolissima, più leggera del 47% rispetto alla PSP-3000, con uno slide che mostra il pad a scomparsa. Mancherà il lettore UMD, che verrà sostituito da una memoria interna di 16 GB (ulteriormente espandibile). I giochi saranno distribuiti esclusivamente in digital delivery, ma i giochi continueranno ad essere distribuiti anche su UMD
per i possessori dei precedenti modelli. La PSP Go! sarà disponibile dall'1 ottobre 2009 al prezzo di 249 euro, e ad accompagnare la sua uscita ci saranno titoli di grande spessore tra cui GT Portable, Little Big Planet, Resident Evil, Assassin's Creed, Rock Band Unplugged, Motorstorm Pacific Rift, Final Fantasy, Army of Two, Socom 3 e un nuovo capitolo della serie di Metal Gear Solid, sottotitolato Peace Walker, che é stato presentato da Kojima e che non sarà uno spin off ma un vero e proprio titolo della serie. Anche Sony diventa "sensibile": E' stato presentato il Playstation Motion Controller, simile al Wiimote ma più preciso, stando a quanto dichiarato da Sony e da quanto ci han fatto vedere nei filmati dimostrativi. Oltre ad esser dotato di un accelerometro, che riproduce i movimenti del piccolissimo controller con un’alta precisione, una "pallina" posta alla sommità di esso riesce a farsi tracciare dalla PSeye, rilevandone cosi l'esatta posizione all'interno di un ambiente completamente tridimensionale. A chiudere in bellezza la conferenza di Sony ci pensa God of War 3, con una demo giocabile. Cio' che ci ha colpiti, in questa dimostrazione, é stata la maestosità di tutta l'atmosfera e un Kratos ancora più arrabbiato e violento. E' stata, finalmente, svelata la data d'uscita di questo attesissimo gioco: sarà disponibile nei negozi a marzo 2010. In definitiva, la conferenza di Sony, quest'anno, si é rivelata molto interessante. La società si é focalizzata sul software annunciando un buon numero di esclusive importanti. Peccato per il mancato annuncio di un taglio di prezzo della console, che tutti si aspettavano.
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2009 SPECIALE E3 LOS ANGELES
MICROSOFT Innovazione ed esclusività, queste sono state le chiavi della conferenza di Microsoft all'E3 2009. Una conferenza che ha sorpreso l'intera comunità di videogiocatori, nella quale la società di Redmond ha iniziato con un ritmo un po' blando per continuare in un crescendo di annunci esclusivi e raggiungendo, infine, il picco con l'introduzione del Project Natal. Si tratta di un progetto rivoluzionario, che consentirà di giocare senza alcun controller, attraverso un sensore di profondità e una videocamera tecnologicamente avanzata, che registra i movimenti delle mani e delle gambe del giocatore. Project Natal percepirà inoltre, grazie ad un microfono, ogni nostra variazione vocale e il software risponderà di conseguenza. E’ stato mostrato il progetto legato a Molyneaux (creatore di Fable), chiamato Milo. Nel filmato mostrato, una donna interagisce con un bambino virtuale e svolgono insieme una serie di azioni davvero impensabili fino a qualche tempo fa. Il bambino era capace di interfacciarsi con il giocatore e di instaurare con esso un vero e proprio rapporto emotivo, fatto di scambi di battute, rimproveri, consigli o di opinioni contrastanti. Inutile dire quanta sia la curiosità per questo progetto e come tali novità potranno essere implementate nei videogiochi. Tra gli annunci importanti figuravano giochi del calibro di Metal Gear Solid: Rising, nuovo titolo della serie che avrà come protagonista Raiden. Ancora Crackdown 2, Tony Hawk: Ride, Rock Band: Beatles, Final Fantasy XIV, Modern Warfare 2, Splinter Cell Convintion e Left 4 Dead 2, seguito del titolo di Valve che nessuno si aspettava, in arrivo nei negozi il 17 novembre. Finalmente mostrato con lunghe sequenze giocate l'attesissimo Alan Wake, horror/thriller psicologico di cui è stata finalmente rivelata la data d’uscita: arriverà nella primavera del 2010. Da quello che si è visto, gli effetti di luce che caratterizzano il gioco saranno assolutamente realistici e verosimili. Un gioco d'atmosfera questo, che sarà capace di tenere col fiato sospeso tutti i possessori di Xbox 360 e PC. Si rumoreggiava da tanto tempo che Forza Motorsport 3 potesse essere
8 Giugno 2009
presentato all'E3, e in effetti cosi é stato. Da quanto detto dagli sviluppatori, sarà il simulatore automobilistico per eccellenza di questa generazione. Il team Turn10 sta lavorando sul perfezionamento della dinamica e del comportamento fisico di tutte le auto in pista; il nuovo motore di gioco, riscritto da zero, ha mostrato un impatto visivo davvero impressionante, quasi toccando il fotorealismo, con un frame rate stabile a 60 fotogrammi al secondo. Grande attesa per Bungie, il team di sviluppo dell'apprezzatissima serie Halo. E' stato mostrato un filmato ingame di Halo 3: OSDT, che racconterà gli avvenimenti precedenti di qualche settimana alle vicende di Halo 3. Assolutamente a sorpresa, Bungie ha tirato fuori un nuovo titolo della serie, al quale il team sta lavorando da qualche anno in assoluta segretezza: si chiamerà Halo Reach, e arriverà alla fine del 2010. Quella Microsoft ci é parsa una delle migliori conferenze tenutesi negli ultimi anni. La società é riuscita a stupire, sia per quanto riguarda i titoli presentati, assolutamente di grosso spessore, sia per quanto riguarda le novità hardware in arrivo su Xbox 360. Si preannuncia un futuro ancora più roseo di quello attuale per questa console, che pare avere davanti a se ancora parecchi anni di vita.
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Looking Forward A cura di Floriana "Plooo" Giambarresi
anteprima uncharted uncharted among among thieves thieves
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GENERE: ACTION PRODUTTORE: SONY SVILUPPATORE: NAUGHTY DOG PIATTAFORMA: PLAYSTATION 3 DATA DI USCITA: FINE 2009 L'INTREPIDO NATHAN DRAKE SI LANCIA IN UNA NUOVA, GRANDE AVVENTURA SULLE ORME DI MARCO POLO. Se esiste un gioco che é riuscito a passare inosservato fino alla sua data di uscita, questo é senza dubbio Uncharted. Il progetto di Naughty Dog é arrivato senza fare troppo rumore, ma nonostante ciò é riuscito ad avere un gran successo di critica e di vendite. Uncharted: Drake's Fortune vantava un'ottima quantità di virtù, tra le quali spiccavano senza dubbio una realizzazione tecnica rifinita con cura e una piacevolissima trama. Non stupisce dunque che, a distanza di soli due anni dal primo episodio, il team di sviluppo sia in procinto di lanciare questo secondo capitolo che promette di riprendere la stessa giocabilità di Drake’s Fortune migliorandola e aggiungendo piccole ma succose chicche che faranno la gioia di tutti i giocatori. In Uncharted 2: Among Thieves il giovane Nathan abbandonerà misteri e tesori spagnoli per andare alla volta delle gelide lande dell'Est, al fine di seguire le vicende di Marco Polo, il noto esploratore veneziano del XIII secolo. Gli sviluppatori si sono serviti di un curioso particolare storico riguardo il celebre viaggiatore italiano: sebbene egli catalogò tutti i suoi viaggi, segnando ogni dettaglio relativo a qualunque avvenimento della sua vita, c'é un singolo vuoto che tutt'oggi é ancora avvolto nel mistero. Questo "vuoto" si colloca nel 1292, anno in cui Polo lasciò la corte di Kubilai Khan per tornare alla corte di Venezia. Alla partenza si contavano quattordici navi cariche di tesori e una ciurma di circa seicento uomini, ma una volta giunti a Venezia, la nave era una e il conto degli uomini si era
10 Giugno 2009
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ridotto a circa una dozzina. Egli non disse mai a nessuno ciò che era successo, e a chi gli rimproverava di aver raccontato solo bugie, sul suo letto di morte affermò: "Non ho detto nemmeno la metà di ciò che ho visto". Naughty Dog ha tratto lo spunto da questo per dare vita alla trama del suo prossimo, atteso, gioco. Spetterà dunque al carismatico Nathan Drake fare luce su questo oscuro mistero, sepolto con Marco Polo nella sua tomba, e per farlo si recherà nella città tibetana di Shambhala. Le prime immagini di gioco e il filmato mostrato di recente dal team di sviluppo vedono Drake scagliato nel mezzo di una cittadina nepalese bombardata e sconvolta dalla guerra civile, e anche se le strade sono piene di fumo e di macerie, sono tinteggiate di colori vivi e brillanti esattamente come nel primo capitolo. Saranno possibili nuove e realistiche animazioni che permetteranno a Nathan di arrampicarsi ed esplorare l’ambiente con molta più libertà e in modo più organico. Abbandonate le liane e gli elementi caratterizzanti la foresta amazzonica, nella quale era ambientato il primo episodio, il protagonista potrà qui aggrapparsi ad ogni tipo di oggetto, tra cui mura, scalette, cartelli, sporgenze, funi e via dicendo. Piccoli, seppur significa-
tivi, tocchi di classe si troveranno un po' ovunque, come ad esempio la biancheria stesa tra due palazzi, le luci penzolanti e le fiamme divampanti tra le macerie di veicoli abbandonati. E' stata confermata l'intenzione di aumentare la quantità delle location da esplorare con conseguente possibilità, da parte del giocatore/protagonista, di poter usufruire di maggiori fasi platform rispetto che in Drake's Fortune, scelta che sicuramente sarà molto apprezzata dalla grande comunità di avventurieri videoludici. Per tutti quelli che hanno adorato i personaggi secondari del primo episodio (Elena e Sullivan), non é stato ancora reso noto se saranno anche loro presenti in questa nuova avventura, tuttavia é stata confermata la presenza di un nuovo personaggio femminile, Chloe Frazer, che si presenterà come una cacciatrice di tesori alla quale il nostro Nathan sarebbe sentimentalmente interessato. Il fulcro di Uncharted 2 sarà, più che il viaggio che intraprenderà Drake, uno sguardo ravvicinato all'eroe stesso. Verrà infatti approfondito il suo personaggio, il suo carattere e il suo passato, cosa che non era stata fatta in precedenza. Sembra dunque ormai chiaro che Uncharted 2 andrà a migliorare la mag-
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Looking Forward
anteprima
WET GENERE: ACTION SVILUPPATORE: BETHESDA PIATTAFORMA: PS3, X360 DATA DI USCITA: 23/10/2009
gior parte di quegli aspetti che risultavano meno ottimizzati nel primo gioco. Tra i punti forti di questa seconda avventura, è da segnalare la cura riposta, stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori, nel sistema di cambiamento climatico. Il team si sta infatti particolarmente impegnando sulla realizzazione della neve, in tutti i suoi aspetti: come cade, come si deforma quando viene calpestata, come viene trasportata via dal vento e cosi via. Quando il nostro impavido amico si troverà in ambienti esterni, la neve si poserà sui suoi abiti e sui suoi capelli, e una volta tornato in abitazioni, templi e in qualsiasi "riparo" al chiuso, questa si scioglierà progressivamente. Le temperature sotto zero verranno utilizzate al servizio della giocabilità, facendo del tempo climatico un vero e proprio protagonista, che andrà ad influire sulle vostre azioni. Visivamente parlando, il gioco sarà una vera gioia per gli occhi. I due video mostrati finora e le immagini in-game rilasciate, hanno reso chiaro che il livello grafico di Uncharted 2 andrà ben oltre il già ottimo livello tecnico della prima avventura, e sebbene il primo capitolo abbia convinto la stragrande maggioranza dei giocatori, questo sequel promette di essere ancora migliore. Il serratissimo ritmo che caratterizza la serie non concederà un attimo di respiro: sarà proprio come guardare un emozionante film d'azione, ma
sarete voi i protagonisti. E quando l'avventura volgerà al termine, non avrete nulla di cui preoccuparvi: Uncharted 2, rispetto al primo episodio, vanterà infatti di una modalità multiplayer online, che tradotto in termini poveri significherà gioco di squadra e longevità a non finire. Il comparto multiplayer sarà composto da una modalità cooperativa per tre giocatori e da una modalità competitiva per 10 utenti divisi in due squadre, cinque contro cinque. Lo stile di gioco sarà sempre lo stesso: si correrà, si sparerà riparandosi dietro agli oggetti, e tutto quanto é solito fare nella modalità “storia”, ma lo si farà in compagnia. Come del resto ci si aspettava, questa notizia ha suscitato reazioni opposte da parte dei videogiocatori: se da un lato potrebbe rendere il titolo più appetibile e longevo, dall'altra parte rimane insita la paura che la parte single player possa risultare poco interessante. Naughty Dog ha però prontamente specificato che entrambe le parti saranno ugualmente coinvolgenti e che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Azione, coinvolgimento emotivo e realismo saranno le tre chiavi di Uncharted 2: Among Thieves. Se verranno mantenute le aspettative, si preannuncia un capolavoro da avere a tutti i costi. Appuntamento a fine 2009 dunque, esclusivamente su Playstation 3. Nathan sarà li ad aspettarci.
PROIETTILI, SANGUE E SPADE IN UN TITOLO PIENO DI STILE. WET sembrava destinato all’uscita sul mercato già parecchio tempo fa, ed invece non abbiamo avuto sue notizie per lungo tempo. Uscito definitivamente da questo oblio mediatico durato fin troppo a lungo soltanto un mese fa, Sierra e A2M sono tornati alla carica mostrandoci qualche video e immagine riguardanti questo atteso gioco: un action atipico previsto in uscita per Playstation 3 e Xbox 360 il prossimo ottobre. Rubi é il nome della protagonista di questo nuovo brand. Bella e spietata, è infatti un'eroina dall'aria dura, che sfoggia pistole e spade affilate, una donna di cui i giocatori potrebbero restare affascinati. Vera e propria killer freelance, accetterà un incarico piuttosto impegnativo che la porterà in quel di San Francisco, che appare ricostruita splendidamente nei controversi anni della contestazione. WET é un titolo tanto breve quanto ambiguo. Per capire quali siano le intenzioni degli autori, è sufficiente tradurlo letteralmente: bagnato, fradicio. Come bagnate, di sangue, sono le mani dei killer mentre compiono il loro crudele lavoro. Nessun'altra informazione riguardante la trama é in nostro possesso, Bethesda preferisce infatti tenerla ben segreta per lasciare intatto l'effetto sorpresa, ma la location e la caratterizzazione dell'affascinante protagonista lasciano comunque intuire quello che sarà lo stile narrativo del gioco. La giocabilità di WET sarà incentrata sull'azione pura e cruda sin dalle prime battute. Una scarica di adrenalina vi colpirà ogni volta che finirete tutte le cartucce, senza dovervi preoccupare di niente e di nessuno. Le pistole di Rubi, potranno essere controllate in modo indipendente tramite i due stick analogici del pad, in modo tale da poter colpire contemporaneamente due nemici situati in due diverse posizioni. Questo sarà accompagnato dall'esaltante abilità (metterei al plurale) acrobatica della ragazza, che potrà saltare da parete a parete, aggrapparsi ai tubi e sfruttare molti altri oggetti presenti nello scenario per lanciarsi da una parte all'altra; scivolate, capriole, incredibili salti mortali sono infatti all'ordine del gioco. Oltre alle pistole, la protagonista avrà a disposizione anche una spada con cui potrà attaccare i nemici con varie combo che il sistema d'attacco vi metterà a disposizione. Ciò che forse caratterizzerà maggiormente il titolo Bethesda, a livello di gameplay, sarà la presenza in quantità massiccia di sequenze in bullettime, à la Max Payne per intenderci, che portano sulle scene un'azione ancora più spettacolare e coinvolgente. Mentre eseguiremo una qualsiasi acrobazia, a volte il tempo rallenterà dandovi la possibilità di direzionare con precisione i colpi sparati e versare una copiosa quantità di proiettili sullo sfortunato nemico di turno. Dal punto di vista visivo, il titolo conta su un motore grafico di nuova generazione che permette effetti di luce, fisica in tempo reale e scenari interattivi e distruttibili. Lo stylish game conterà su ambientazioni che si ispirano ai film d’azione degli anni ’70, dotate di un’ottima componente artistica che riprende lo stile tipico del pulp cinematografico. Le premesse per un buon lavoro sembrano, insomma, esserci tutte. Sembra che si tratterà di un titolo spregiudicato, ad alto tasso adrenalinico, pieno di scene cinematografiche che non dovrebbero mancare di lasciare il giocatore a bocca aperta in più di un'occasione. Per capire se WET sarà all'altezza delle aspettative, dobbiamo aspettare sino a questo inverno, quando sarà disponibile per Xbox 360 e per PlayStation 3.
12 Giugno 2009
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RECENSIONE
A cura di Massimiliano "Maxx" Pacchiano
L’eroe dal braccio bionico torna dal futuro remoto degli anni’80.
N
ato nel lontano 1987 come coin-op di straordinario successo, Bionic Commando era un action game a scorrimento che faceva leva su una grande idea: il braccio meccanico del protagonista si allungava consentendogli di arrampicarsi sulle piattaforme e di tendere letali imboscate ai nemici. Memorabile la conversione C64, con i suoi temi musicali rielaborati dal geniale artista digitale Tim Follin. La successiva versione NES, molto differente dall’originale e quasi un sequel, risultava meno immediata nei controlli ma più profonda e longeva, ed è stata recentemente riadattata su Live Arcade e PSN con il sottotitolo Rearmed. Tale ottimo remake è stato realizzato dagli stessi Grin autori del titolo in esame, riuscendo a svolgere il doppio ruolo
Scheda Tecnica
X360 PS3
SVILUPPATORE: GRIN PUBLISHER: CAPCOM DISTRIBUTORE: HALIFAX PREZZO: 59.90 EURO GENERE: ACTION GIOCATORI: 1-10 MULTIPLAYER: SI WEB: http://www.bioniccommando.com/
Bionic Commando non è un gioco per tutti. Impegnativo e difficile da padroneggiare, sa però regalare grandi soddisfazioni a chi vi si dedica. Indirizzato principalmente ai giocatori della vecchia scuola ed ai fan dell’originale, è un gioco che a fronte di diverse piccole sbavature offre ciò che non si vedeva da tempo in un titolo commerciale di primo piano: una sfida senza compromessi. GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
8 9 8 7 8 7
14 Giugno 2009
di prequel e “materiale promozionale” teso a creare una certa attesa per questo nuovo e spettacolare capitolo della serie. Sia nel Bionic Commando da sala che in Rearmed (e relativo originale NES) vestivamo i panni del comandante Nathan Spencer, il primo soldato bionico che sventò il progetto Albatross e sconfisse l’esercito degli Imperiali. Questo nuovo titolo della serie si svolge però molti anni più tardi, dove in un incipit carpenteriano (in pieno stile Fuga da New York) vediamo che alla fine del conflitto i soldati bionici sono stati accantonati e resi fuorilegge, mentre il nostro Spencer ormai irriconoscibile è stato imprigionato per 5 lunghi anni e poi condannato a morte. L’attempato soprintendente Joseph Gibson (ossia lo stesso Super Joe protagonista di Commando e Mercs) lo libera concedendogli la grazia, e gli offre informazioni su sua moglie
scomparsa in cambio dell’ultima missione suicida: una nuova minaccia terroristica si è abbattuta infatti sul mondo occidentale, e pare che ci sia lo zampino di ex-Imperiali affiancati da diversi soldati bionici reietti in cerca di rivalsa. E’ qui che inizia il gioco, e diciamo subito che non è una passeggiata. Esattamente come in Rearmed, c’è un certo spirito “oldschool” che affiora prepotentemente dal gameplay: il tutto è difficile da padroneggiare ma appassionante ed appagante sulla lunga distanza. Il primo impatto non è dei migliori: si parte senza braccio bionico in una sorta di shooter-stealth, e quando si mettono le mani sull’arto meccanico riuscire a padroneggiarlo non è facile. A differenza infatti di titoli come la serie Spiderman, dove l’aggancio con le ragnatele e lo swing sono praticamente automatici, in Bionic Commando tutto il processo
è manuale. Ciò significa che avremo più controllo e più libertà di azione, ma anche comandi più complessi e una curva di apprendimento più ripida. Fondamentalmente, abbiamo dei controlli in stile shooter (stick destro per la mira/visuale) e per utilizzare l’appiglio del braccio dovremo tenere premuto il grilletto sinistro mirando una superficie agganciabile. C’è una certa tolleranza, quindi tutto ciò che sta più o meno al centro dello schermo può venire agganciato (ciò è segnalato da un mirino blu) ma nel bel mezzo dell’azione e con una certa limitatezza di gittata dell’appiglio non è sempre facile riuscire nell’intento. Una volta agganciati, potremo dondolarci premendo avanti, saltare o riavvolgere il cavo in modo da ottenere un effetto rampino. Se invece agganceremo un oggetto o un nemico, potremo lanciarlo ottenendo così un effetto offensivo
(fantastica ad esempio la possibilità di lanciare automobili). La parte difficile è comunque imparare a dondolarsi da un appiglio all’altro: bisogna lasciare la presa nel momento migliore e riprenderla agganciando un oggetto successivo, cosa che richiede una certa pratica ma dà grandi soddisfazioni. Bionic Commando è un gioco della vecchia scuola sotto vari aspetti: è un titolo che dà molto a chi è disposto a dedicargli tempo, non è indirizzato ai nuovi giocatori impazienti di spazzare via mondi con la pressione di un tasto. Richiede dedizione ed abilità, e come all’epoca dei giochi del Commodore 64 è un gioco che non perdona: se non siete disposti ad impegnarvi nella battaglia, la morte del protagonista sarà decisamente frequente. Vengono alternati momenti shooter ad altri platform/puzzler, e sono presenti scene che regalano forti emozioni, come alcuni boss fight molto curati o salti nel vuoto mozzafiato. La longevità è discreta, soprattutto grazie alle sfide da completare ed ai tre livelli di difficoltà che offrono un approccio
sempre più hardcore al gioco. Il multiplayer fino a 10 giocatori comprende deathmatch, team e capture the flag; tuttavia è palese come le meccaniche di movimento e appiglio per raggiungere le armi da usare o per stordire i nemici sono più divertenti dello stesso sparare, il che rende le modalità deathmatch meno riuscite del solito. Tecnicamente di buon livello, BC alterna momenti dalla cosmesi modesta ad altri assolutamente sensazionali. I personaggi sono ben modellati e gli ambienti notevoli, anche se non sempre perfetti: le possibilità esplorative sono inizialmente molto ridotte, ma l'ampiezza delle aree cresce avanzando. Il sonoro alterna musiche fantastiche a momenti di silenzio, e l’impressione è che la musica dinamica diventi più incalzante quanto più siamo abili nell'azione. Il doppiaggio inglese è competente; ben tradotti i sottotitoli in italiano durante le cutscenes.
Bionic Commando Rearmed Questo è il titolo dell’eccellente remake apparso su Live Arcade e PSN. Ad opera degli stessi Grin, dichiaratamente fan del gioco originale per Nintendo NES, Rearmed offre un’esperienza di gioco davvero notevole per immediatezza, giocabilità e profondità. Visto l’ambito 2D, i controlli del braccio bionico sono certamente più immediati rispetto alla versione su supporto ottico, tuttavia richiedono comunque un minimo di pratica per essere padroneggiati. Ottimi boss fight, grande restyling grafico, umorismo irresistibile e sfide platform-puzzle impreziosiscono quello che è certamente uno dei migliori acquisti che potrete fare in formato digital delivery.
8.3 WWW.ETMAGAZINE.IT
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Giugno 2009
15
RECENSIONE
A cura di Andrea “Alathor”Lancioni
Non esiste armatura più resistente del buio.. almeno per Riddick.
F
inalmente è giunto sugli scaffali dei negozi l’atteso seguito di CoR: Escape from Butcher Bay e possiamo dire sin da subito che non tradisce le aspettative. Riddick è uno dei più famosi ricercati della galassia, braccato da tutti i mercenari e cacciatori di taglie dell’universo per la succosa taglia che pende sulla sua testa. L’azione prende
Scheda Tecnica SVILUPPATORE: STARBREEZE / TIGON STUDIOS PUBLISHER: ATARI DISTRIBUTORE: ATARI PREZZO: 39.90 EURO GENERE: ACTION / STEALTH GIOCATORI: 1-12 MULTIPLAYER: SI WEB: http://www.riddickgame.com/
PC PS3 X360
Un gioco che qualunque appassionato di Action-Stealth dovrebbe giocare. Gli sviluppatori hanno ancora una volta dimostrato che un tie-in cinematografico non deve corrispondere necessariamente ad un gioco mediocre. L'ottima cura dei dettagli e l'elevato rapporto qualità prezzo, reso ancora più interessante dalla presenza del primo capitolo, lo rendono un acquisto consigliato. GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
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16 Giugno 2009
inizio proprio dalla conclusione del precedente capitolo: dopo essere riuscito a fuggire dalla prigione di Butcher Bay Riddick sta viaggiando su una navetta, quando la stessa viene abbordata da una nave di pirati spaziali, la Dark Athena. Ben presto scoprirà che gli stessi sono dediti alla tratta di esseri umani, i quali vengono trasformati in droni ed utilizzati per eseguire le mansioni più basilari o rischiose, come il pattugliamento della nave e la sorveglianza degli altri prigionieri. Il nostro alter ego riesce grazie alla sua abilità nel nascondersi a sfuggire alla cattura e ad infiltrarsi nella nave, da quel momento il nostro principale obiettivo sarà riuscire a fuggire. AoDA ripropone le meccaniche del precendente capitolo con un mix di elementi stealth e sezioni fps. Caratteristica fondamentale
del gameplay è sicuramente la capacità di Riddick di vedere al buio che ci permetterà di nasconderci agli occhi di nemici e di colpirli alle spalle quando meno se lo aspettano. Ogni volta che riusciremo a scivolare non visti alle spalle dei nemici verremo ricompensati con una serie di esecuzioni che dipenderanno dall'arma che stiamo utilizzando in quel preciso momento. Proseguendo nel gioco riusciremo a recuperare delle armi da fuoco, come il fucile a pompa ed il fucile d’assalto, che ci permetteranno di affrontare i nostri nemici frontalmente. In tali situazioni potremo sfruttare la copertura garantita da alcuni oggetti dello scenario per evitare di essere facili prede dei nostri avversari. Riddick, sebbene abbia una sovrumana capacità di essere invisibile agli occhi dei nemici, non è altrettanto resistente alle armi da fuoco e basteranno pochi colpi per farlo crollare al suolo, quindi dovremo utilizzare un approccio molto tattico all’azione. Nel caso in cui un combattimento non vada nel verso giusto potremocomunque affidarci alle stazioni nanomed sparse per i livelli che ci permetteranno di curarci o, in alcuni casi, di aumentare la nostra energia. Come nei
due lungometraggi cinematografici il nostro alter-ego digitale avrà le sembianze e la voce di Vin Diesel, profonda e gutturale, che avremo modo di apprezzare nel corso dei dialoghi con alcuni prigionieri che si trovano a bordo della Dark Athena. Tali personaggi spesso ci chiederanno di compiere alcune missioni in cambio del loro aiuto, che si rivelerà fondamentale per la riuscita della nostra fuga. Una gradita novità è il supporto per il multiplayer online, mancante nel primo capitolo, che ci permetterà di affrontare oltre a modalità classiche come deathmatch e Capture the Flag, alcune modalità davvero originali come Pitch Black e Butcher Bay Riot. Nella prima ci troveremo in un luogo completamente buio in cui l'unica fonte di illuminazione sarà la nostra torcia e dovremo contrastare assieme ad altri cinque compagni un solo giocatore nel ruolo di Riddick. Nella seconda invece
tre squadre da quattro giocatori dovranno contendersi un nodo energetico tentando di recuperarlo e portarlo nella propria base. Parlando del comparto tecnico non si può non riconoscere l'ottimo lavoro svolto da Starbreeze Studios, con una resa generale degli ambienti molto pulita e con effetti di luce davvero ben fatti. Un ottimo design dei livelli che riserva qualche sorpresa con alcune ambientazioni piuttosto evocative che garantiscono una buona varietà. Le animazioni che fanno vivere i nostri avversari sono fluide e realistiche con una buona implementazione del ragdoll quando vengono colpiti ed i modelli poligonali sono ricchi di dettagli. L'ottimo sistema di autosalvataggio e la possibilità di modificare la difficoltà nel corso della partita permettono all'azione di scorrere in maniera molto fluida non costringendo il giocatore a ripetere più volte lunghe sezioni di gioco. Il motore grafico
Intelligenza Artificiale Qualche parola va spesa per l'intelligenza artificiale dei nostri avversari che permetterà agli stessi di rotolare e cercare riparo dietro angoli o casse sparse per lo scenario, nonchè di mettere in atto manovre di aggiramento una volta che ci avranno localizzati. Per evitare che ciò accada dovremo stare ben attenti a non mettere in allerta i soldati e i droni che pattugliano le sale della Dark Athena, nascondendo i cadaveri dei nemici abbattuti in luoghi oscuri o al di fuori delle zone di pattugliamento. A complicare un po’ le cose ci penserà la visione notturna di Riddick che, se dimenticata attivata, si trasformerà in un handicap non appena entreremo in una zona luminosa, lasciandoci praticamente ciechi ed esposti agli attacchi dei nemici.
8.9 WWW.ETMAGAZINE.IT
risulta ottimizzato perfettamente e permette al gioco di girare anche su pc piuttosto datati accettando qualche limitazione alla risoluzione ed al dettaglio grafico che tuttavia rimane accettabile. La localizzazione italiana dei dialoghi invece è delegata ai sottotitoli, lasciando intatto il doppiaggio originale inglese, di ottimo livello e tra cui spicca senza ombra di dubbio la voce di Vin Diesel. Un altro succoso Easter Egg ( uovo di pasqua) è la presenza, all'interno del disco di gioco, del primo capitolo della serie in versione riveduta e corretta, che permetterà anche a chi non ha avuto l'opportunità di giocare il predecessore di poter apprezzare la saga nella sua interezza. Davvero un'ottima idea.
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Giugno 2009
17
RECENSIONE
A cura di Emiliano "Orsoraro" Contarino
Il dilemma di Sucker Punch: “infami” o eroi?
longevità generale, poiché a lungo andare si deciderà di proseguire soltanto con gli incarichi principali, decidendo di accantonare quelli alternativi non necessari al completamento della trama. Ad un tradizionale armamentario composto da pistole, fucili, bombe a mano e quant’altro la storia di GTA insegna, si contrappone una scelta diversa e originale sotto alcuni punti di vista: Cole avrà dalla sua “soltanto” i poteri elettrici. Saette, tempeste energetiche, onde d’urto e granate elettriche saranno alla base di ogni combattimento. L’elettricità è così elemento essenziale per il nostro protagonista che dovrà aver cura di rifornirsi costantemente attingendo energia da ogni tipo di fonte possibile, sia essa un comune lampione di luce o un’intera centrale elettrica. A rendere il nostro personaggio ancora più aggressivo e potente, sono le qualità atletiche di cui è dotato. Durante le scalate ai grattacieli della città, i più attenti non tarderanno a trovare similitudini con Altair, così come i ripetuti voli da un appiglio all’altro e le numerose planate da
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n’esplosione, un boato, una città nel terrore. Queste le sequenze catastrofiche che aprono la storia di Infamous, ultima esclusiva disponibile per la console di casa Sony prodotto da Sucker Punch, team stimato per aver dato i natali ad una delle saghe più fortunate su Playstation 2: Sly Raccoon. Risvegliatosi in un letto di ospedale, il nostro protagonista di nome Cole, percepisce delle strane sensazioni: l’esplosione gli ha conferito poteri sovrannaturali che pian piano imparerà a padroneggiare. L’intera città, posta in quarantena per ragioni di sicurezza, è succube delle molteplici bande armate di terroristi che seminano morte e distruzione all’interno di Empire City. Come decideremo di utilizzare i nostri poteri? Infami o eroi? La scelta dipenderà esclusivamente
Scheda Tecnica SVILUPPATORE: SUCKER PUNCH PUBLISHER: SCEE DISTRIBUTORE: SONY PREZZO: 69.90 EURO GENERE: ACTION GIOCATORI: 1 MULTIPLAYER: NO WEB: http://www.infamousthegame.com/
PS3
Nonostante la poca originalità insita nel genere di appartenenza, Infamous risulta un prodotto godibile grazie ad una trama che cresce capitolo dopo capitolo. Una scarsa varietà di missioni secondarie, unita ad alcune imprecisioni tecniche, rende però l’esperienza di gioco meno incisiva di quanto ci si potesse aspettare. GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
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18 Giugno 2009
dalle azioni che stabiliremo di compiere, così che saranno queste a determinare il nostro status. Uccidendo civili innocenti e inermi, l’ago della bilancia si sposterà inesorabilmente sul versante della malvagità; al contrario, eseguendo azioni benefiche, curando i cittadini e attaccando solo le bande terroriste, la nostra classificazione sarà quella di eroe. Infamous si presenta dunque come un classico action game con fortissima connotazione free-roaming, potendo spaziare in libertà all’interno del perimetro cittadino. Dislocati su quest’ampio territorio troveremo varie quest suddivise per categoria. Quelle principali serviranno, ovviamente, per il completamento della storia, mentre quelle secondarie permetteranno di ottenere punteggi esperienza, necessari per l’apprendimento di nuove tecniche di combattimento. A queste se ne affiancano altre 30,
8.1 WWW.ETMAGAZINE.IT
una piattaforma all’altra potrebbero far venire alla mente uno Spider-man privo però di ragnatele. L’intero sistema di controllo del protagonista, appare sin da subito di facile apprendimento e permette di “far fuoco” in qualsiasi situazione, anche quando si resta appesi ad un cornicione o ad una sporgenza. A livello tecnico era lecito aspettarsi qualcosa in più, soprattutto da un’esclusiva di questo calibro. La città è ben disegnata, ma i vicoli di Empire City rendono un senso di ripetitività, risultando tutti molto simili tra di loro. Anche l’aspetto del nostro personaggio appare sufficientemente particolareggiato, ma lo stesso non può dirsi della realizzazione tecnica di nemici secondari o dei civili che “passeggiano” per le anguste vie della città. A questo si aggiungono fastidiosi problemi di aliasing, sporadici glitch grafici e cali di frame-rate durante le azioni più caotiche. Fortunatamente i giochi di luce, dati il più delle volte da grosse esplosioni, sono convincenti e spettacolari, così come felice risulta la scelta di raccontare la trama attraverso
che andranno ad incidere solamente sul nostro Karma, determinando così il livello di malvagità o bontà del nostro protagonista. Il cuore pulsante dell’intera produzione è naturalmente rappresentato dalla modalità storia, e le missioni che la compongono sono ben strutturate e varie per genere. Saremo spesso impegnati in azioni di difesa a strutture o palazzi di giustizia come la stazione di polizia; altre ci richiederanno, invece, di ripulire determinate zone contaminate, altre ancora ci porteranno sopra i tetti di una metropolitana in movimento. Divertenti e ben realizzate sono anche le brevi sessioni di platforming che intervallano una missione dall’altra. A scadere, invece, nella banalità sono le sub quest, mai all’altezza di quelle principali. Qui saremo, infatti, sopraffatti da un senso di ripetitività, che porterà inevitabilmente ad una compressione della
graphic novel, narrate da una voce fuoricampo che termina in un finale davvero imprevedibile. Il doppiaggio audio, completamente in italiano, convince per i protagonisti e gli “attori” principali, così da rendere realisticamente quella sensazione di disagio e distruzione che aleggia in tutta la città.
Infamous presenta Sly Raccoon 4? Una locandina pubblicitaria sparsa per le strade di Empire City titola come film di prossima uscita “Sly Cooper 4”. Da qui, le numerose speculazioni su un prossimo titolo in uscita su Playstation 3. “E’ stato solo uno scherzo” dichiara - sfortunatamente - Bruce Oberg di Sucker Punch, azzerando così le speranze di quanti hanno in passato amato la serie. Ma si sa: la speranza è l’ultima a morire, e dopo aver dato vita ad un nuovo brand, chissà che il team di sviluppo non abbia intenzione di riportare sulla next-gen un titolo tanto amato su PS2.
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Giugno 2009
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RECENSIONE
A cura di Antonio “Rasta” Rauccio
Fuel Il mondo devastato dal riscaldamento globale è il tuo circuito. Gareggiare in gruppo Fuel prevede anche una modalità multiplayer, che consente di giocare sia in locale via split screen oppure tramite una connessione a Internet e il servizio Xbox Live. Il titolo offre anche la possibilità di editare con un tool delle sfide personalizzate, sia per sperimentare da soli le proprie creazioni, sia per condividerle con gli altri utenti in rete.
Scheda Tecnica
X360 PS3 PC
SVILUPPATORE: ASOBO STUDIOS PUBLISHER: CODEMASTERS DISTRIBUTORE: LEADER PREZZO: 69.90 EURO GENERE: RACING GIOCATORI: 1-16 MULTIPLAYER: SI WEB: http://www.codemasters.com/
Gli Asobo Studios peccano di presunzione, sfornando un prodotto dai numeri ambiziosi, ma che non riesce ad offrire un’esperienza di gioco adrenalinica, varia e divertente. Resta intrappolato nel confine incerto tra off-road e free roaming, senza eccellere in nessuno dei due generi. All’inizio diverte, grazie anche ai controlli molto intuitivi, ma la ripetitività e qualche incuria tecnica ne svelano presto lo scarso valore.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
7 6 7 4 5 5
20 Giugno 2009
D
opo non aver fatto nulla di concreto contro il riscaldamento globale, sconvolgimenti climatici hanno devastato l’ambiente, la desertificazione avanza senza pietà, uragani e tempeste sono assai frequenti e il petrolio è diventato la risorsa più preziosa e rara del pianeta. Questo è lo scenario apocalittico in cui lo sviluppatore Asobo ha ambientato il suo racing in open world Fuel. Il titolo è fin dalle premesse molto ambizioso: ad esempio, la superficie del mondo virtuale allestito supera i 14.000 km quadrati (è entrato nel Guinness dei Primati per la sua estensione senza precedenti), offre un’incredibile varietà di superfici e terreni ed è percorribile senza alcun caricamento intermedio. La proposta di gioco ricalca quella di titoli di successo come Burnout Paradise o Test Drive Unlimited: un mondo liberamente esplorabile a piacimento, utilizzando mezzi a due e quattro ruote (terrestri e marini), con numerose gare e sfide (contrassegnate da marker luminosi sparsi lungo la mappa) che
potremo ingaggiare con i nostri bolidi allo scopo di vincere oro nero per acquistare nuovi veicoli, e guadagnare stelle per sbloccare nuove aree di gioco. Purtroppo però Fuel è vittima delle sue stesse ambizioni. Nonostante il vastissimo mondo offra begli scorci naturali e un buon grado di interazione, i programmatori hanno implementato un background dispersivo e fin troppo desolato, un insieme di salite, discese e curve, che sul lungo termine finisce inesorabilmente con l’annoiare il giocatore, vanificando il fattore free-roaming. Inoltre, lo scenario sconfinato rischia a volte di compromettere le corse: senza le enormi frecce rosse che indicano la via corretta da seguire e l’ingombrante bussola su schermo, i fuoristrada ci porterebbero spesso a perdere l’orientamento e la gara. Per fare un esempio, gli
ambienti di Burnout Paradise sono stati disegnati in maniera molto più attenta e funzionale alle gare e alla varietà d’esplorazione, ricchi di particolari e dettagli. Analogamente, le ambizioni off-road del titolo, non possono competere con titoli come Motorstorm e Pure, che possono garantire un tasso di spettacolarità non comparabile con quello di Fuel. Se gli effetti atmosferici e il ciclo giorno/notte sono incredibilmente realistici e di grande effetto, l’ambientazione apocalittica sembra un pretesto per un pigro design di scenari curati, ma vuoti e desolati. Discreti il motore fisico e la resa visiva dei veicoli, decisamente brutti i frequenti pop-up e i rallentamenti nelle situazioni più concitate. Gli effetti audio ripetitivi e le musiche che non si lasciano molto ricordare completano una produzione soltanto discreta.
5.9 WWW.ETMAGAZINE.IT Tutti I marchi sono di proprietà di Wizards of the Coast, Inc. ©2008 Wizards.
RECENSIONE
RECENSIONE
A cura di Massimiliano “Maxx” Pacchiano
Eat Lead The Return of Matt Hazard Il più grande, il più spaccone è tornato. E non è Duke Nukem. Falso d’autore in salsa Retrogaming La trama parte da un’ottima idea: Matt Hazard è un immaginario personaggio digitale che, nella finzione, fece fortuna sul finire degli anni ’80 con un actionplatform a due dimensioni in stile NES, per poi divenire protagonista di numerosi giochi arcade, Fps e Rpg (nell’intro spicca persino una buffa parodia di Bioshock). La saturazione del mercato con il suo faccione pelato però non si fece attendere, e complice anche uno sconsiderato clone di Mario Kart di infimo livello, la figura del buon Matt ebbe un declino spaventoso per poi sparire dalla scena. Ma Matt è un vero duro e, con l’avvento della Next-gen eccolo pronto alla rentreé più spettacolare che si sia mai vista.. forse.
Scheda Tecnica SVILUPPATORE: VICIOUS CYCLE PUBLISHER: D3 DISTRIBUTORE: HALIFAX PREZZO: 54.90 EURO GENERE: SHOOTER GIOCATORI: 1 MULTIPLAYER: NO
X360 PS3
I
Tra tante trovate meta-mediatiche (bug fittizi, battute, personaggi e ambientazioni familiari), ciò che è davvero paradossale però è che questo “rientro in grande stile” del fantomatico Matt è tutt’altro che tale. Il gioco infatti è uno sparatutto in terza persona appena abbozzato, dove i nemici hanno un’intelligenza artificiale imbarazzante e se ne stanno fermi a beccarsi le pallottole, un pò come accadeva nei Fps di terza categoria di dieci anni fa. L’interazione con i fondali è pressoché nulla: gran parte degli elementi non è distruttibile (persino i vetri) e quasi tutte le porte sono tristemente disegnate. La grafica è scarsa per gli standard odierni, con ambienti molto spigolosi e poveri
Eat Lead fa leva su un umorismo irresistibile e su una trovata di base geniale, che va a parodiare non solo Duke Nukem ma l’intera industria del videogioco. Purtroppo è davvero tutto qui, perché il titolo dei Vicious Cycle risulta indietro di parecchi anni rispetto alla concorrenza tanto nella sostanza quanto nella realizzazione tecnica, palesando l’inesperienza di questo giovane team.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
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22 Giugno 2009
Fallen Angel
Ancaria è in pericolo. Contribuiremo a salvarla o preferiremo distruggerla?
I
l tempismo di Matt Hazard ha dell’incredibile: nato come sagace parodia dell’iconico Duke Nukem, arriva sugli scaffali proprio quando 3D Realms annuncia l’abbandono del progetto ormai ultradecennale “DN4ever” a causa di problemi e screzi col publisher Take Two. Orfani del “vero” Duke, ci apprestiamo ad accogliere fiduciosi questo suo epigono, che ricalca l’ascesa ed il declino dell’originale. Il punto di forza del gioco quindi è proprio il setting accattivante ed originale, che fa perno su un umorismo da un lato intelligente e dall’altro pecoreccio (come era lo stile del vero Duke, del resto). Le citazioni e le risate si sprecano, dalle frasi memorabili (“Attraversai gli anni ’80 a scorrimento laterale, con addosso più potenza di fuoco che pixel” - “Secondo voi dopo 20 anni di sparatutto ho ancora bisogno di un tutorial?”) alle parodie ed ai tocchi di classe come personaggi che perdono pixel se colpiti, fino ad arrivare ai fantastici achievement fatti apposta per regalare punti col minimo sforzo e prendere in giro il giocatore: ce n’è addirittura uno che premia la semplice pressione del tasto pausa.
Sacred 2
A cura di Andrea “Alathor” Lancioni
di poligoni conditi da texture “a mattonella”; mentre i personaggi sono appena sufficienti da un punto di vista visivo e malamente animati. Tuttavia i controlli non sono male, e oltre all’ormai abusatissimo sistema di covering c’è anche la possibilità di far dirigere Matt dietro un riparo distante in modo del tutto automatico. Buono infine il doppiaggio italiano, così come le musiche che spesso citano le sonorità lo-fi tipiche degli 8-bit.
l primo Sacred su Pc fu molto apprezzato durante la prima infornata di Action Rpg che aveva seguito l’uscita di Diablo. Grazie ad un prezzo competitivo ed ad un’ottima modalità on line riuscì a ritagliarsi un proprio spazio tra gli appassionati del genere. Dopo l’ottimo seguito uscito lo scorso inverno su pc, finalmente il mondo di Ancaria è pronto a sbarcare anche sulle console di nuova generazione. Il tempo passato rispetto all’uscita su Pc è stato sfruttato benissimo dagli sviluppatori di Ascaron che hanno ottimizzato il motore di gioco per la versione console e hanno corretto alcune incongruenze presenti nella versione pc. Appena inserito il disco di gioco,dopo la creazione del personaggio, Sacred 2 ci metterà di fronte ad una scelta fondamentale: ci schiereremo con il bene o con il male?Proprio questa possibilità è una delle novità principali di questa incarnazione della serie. Il gioco presenta due distinte campagne, con contenuti e missioni differenti che varieranno
Classi Miste
in base alla nostra scelta iniziale. L’impostazione di gioco risulta molto classica, riproponendo le meccaniche care agli appassionati del genere Hack’n’Slash. Uccidi nemici, raccogli i tesori e sali di livello. Tuttavia grazie ad un mondo vasto e vario, una buona caratterizzazione dei vari png ed una trama ben costruita Sacred 2 si solleva dall’anonimato riuscendo a mantenere una propria personalità e soprattutto a divertire per ore ed ore. Il sistema di avanzamento del personaggio
inoltre si rivela profondo e complesso, infatti i limitati punti che potremo spendere dovranno essere distribuiti tra molte abilità e arti di combattimento diverse che ci costringeranno ad effettuare delle scelte, rendendo ogni personaggio diverso da un altro. L’ottima modalità multiplayer online allunga ulteriormente la longevità del titolo in questione, permettendoci di giocare su server pvp e pve e di condividere la nostra partita assieme ad altri giocatori in modalità cooperativa. Il comparto tecnico si dimostra solido e di buon livello con un comodo sistema di controllo ed una traduzione accurata dei testi in Italiano.
6.7
In totale le classi che potremo impersonare saranno sei: Serafina, Inquisitore, Guerriero Ombra, Alta Elfa, Driade e Guardiano del Tempio. Le prime due classi sono legate la prima al bene e la seconda al male, quindi potremmo interpretarle solo nelle rispettive campagne. Le altre quattro classi invece possono prendere parte ad entrambe. Ognuna di esse ha i suoi punti deboli e le sue abilità peculiari, le prime tre riprendono le canoniche classi del fantasy ovvero guerriero, incantatore ed arciere, mentre l’ultima è una sorta di arcaico Cyborg mutaforma capace di canalizzare l’energia T, la fonte della vita di Ancaria.
Scheda Tecnica
PS3 X360
SVILUPPATORE: ASCARON PUBLISHER: DEEP SILVER DISTRIBUTORE: KOCH MEDIA PREZZO: 64.90 EURO GENERE: ACTION RPG GIOCATORI: 1-2 MULTIPLAYER: SI WEB: http://www.sacred2.com/
Sacred 2 è sicuramente il miglior gioco del genere Hack’n’Slash uscito sulle console di nuova generazione. Una grafica sontuosa, una longevità infinita, una trama curata, due campagne complete ed una modalità multiplayer davvero ben fatta ne fanno un must have per ogni appassionato. Unica pecca la localizzazione dell’audio in Italiano, compiuta per metà, riguardando solo il personaggio principale del gioco ed alcuni png.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
WWW.ETMAGAZINE.IT
WWW.ETMAGAZINE.IT
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7.9 Giugno 2009 23
RECENSIONE
RECENSIONE
A cura di Emiliano “OrsoRaro” Contarino
A cura di Massimiliano “Maxx” Pacchiano
Punch-Out!
X-Men Le Origini: Wolverine
“Stick and move Mac, Stick and move”
Hugh Jackman torna nei panni del più brutale tra gli X-Men.
Curiosità e dintorni su Punch-Out!
Eroi d’inchiostro
Prima del rilascio americano di Mike Tyson Punch-Out!, Nintendo pubblicò in Giappone una versione “gold” dove l’avversario finale era Macho Man, che tutti noi conosciamo come campione da battere in Super Punch-Out! Successivamente, scaduta la licenza Nintendo per l’utilizzo di Mike Tyson come star d’eccezione, il gioco venne ripubblicato con un nuovo personaggio finale: Mr. Dream. Quale sarà l’avversario finale di questa versione Wii? A voi la piacevole scoperta!
tre sono le possibili scelte. La prima
C
Scheda Tecnica SVILUPPATORE: NEXT LEVEL GAMES PUBLISHER: NINTENDO DISTRIBUTORE: NINTENDO PREZZO: 49.90 EURO GENERE: SPORT GIOCATORI: 1-2 MULTIPLAYER: SI (SPLIT SCREEN) WEB: http://www.nintendo.it/
Wii
Dopo tanto tempo e tanta attesa abbiamo tra le mani un prodotto di ottima qualità che ripropone fedelmente lo spirito originale del titolo senza troppi stravolgimenti. Longevo se considerato il fattore “rigiocabilità”, vario dal punto di vista delle sfide presenti. Null’altro da dire: Little Mac è tornato!
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
8 8 8 7 6 7
24 Giugno 2009
orreva l’anno 1987 quando Punch-Out calcò per la prima volta il ring e dopo tanti anni si preannunzia nuovamente un esaltante match per Nintendo. Anche questa volta si parte con la vecchia e semplice formula che avevamo lasciato in passato. Tre circuiti da affrontare per un totale di 13 combattenti, ripescati in gran parte dal titolo NES, con l’ingresso di nuovi pugili e alcune sorprese. Ogni incontro vedrà il nostro piccolo Mac alle prese con combattenti di grosse dimensioni che, a prima vista, sembrerà quasi impossibile abbattere. Iniziato il match, si scoprirà che ogni nostro avversario ha i suoi punti deboli e dei momenti in cui lascerà la guardia scoperta. Sarà allora che verrà il turno di attaccare. Il risultato di un botta e risposta siffatto è quanto di più semplice e immediato si possa immaginare. Schivare i colpi per poi controbattere è sicuramente il cuore di questa produzione, così come lo era per il titolo apparso su NES tanti anni prima. Ogni campione, anche
solo per un breve lasso di tempo, lascerà intendere il tipo di attacco che si accinge a compiere, così che toccherà a noi percepirlo e schivare con rapidità. Terminato il tour mondiale, riusciremo finalmente a mettere le mani sull’ambita cintura da campione. Ma è qui che la difficoltà inizia a salire davvero anche per i più esperti. Tutti i pugili battuti fin ora avranno sete di vendetta, così che si presenteranno sul ring con nuove mosse o con accorgimenti alquanto fantasiosi e divertenti. Il povero Joe Glass, ad esempio, sarà dotato di un elmetto che impedirà al nostro Mac di colpirlo alla testa. Veniamo ai controlli. Come spesso accade, il Wii permette all’utente di selezionare il sistema di controllo che più lo aggrada. Anche questo Punch-Out non fa eccezione:
è quella del Wii Remote posizionato in orizzontale, la seconda prevede l’utilizzo di Wiimote e Nunchuck e una terza variante affianca ai controlli tradizionali anche la balance board. È bene anche qui precisare: Punch-Out nasce su una console dotata di un pad snello e con pochissimi pulsanti, ragion per cui i puristi affezionati al titolo non avranno alcun dubbio nello scegliere il solo pad del Wiimote in orizzontale. Venendo al reparto grafico, ammiriamo un cel-shading semplice ma di grande effetto, dalle tonalità forti e accese. È bello rivedere vecchi pugili - fino ad ora composti da pochi pixel - rinascere sotto una veste un tantino più sofisticata. Rimangono salde le movenze che caratterizzavano ogni combattente, anche se le animazioni non presentano una particolare ricchezza. Le animazioni pre e post match sono, infatti, poche: ogni pugile ne avrà una soltanto e altrettanto ripetitive appariranno quelle tra Little Mac e il suo allenatore Doc Louis.
T
ratto dal film uscito recentemente nelle sale cinematografiche, Wolverine è un action-picchiaduro che va a ricalcare piuttosto fedelmente il modello dei vari God of War e Devil May Cry. Rispetto a questi due titoli però, la violenza è ancora più enfatizzata grazie a mutilazioni, decapitazioni e affettamenti all’adamantio che raggiungono vette di inusitata violenza splatter. Mentre la trama rispecchia piuttosto fedelmente quella della pellicola, le meccaniche di gioco risultano però piuttosto basilari, ed incapaci di assicurare un interesse duraturo. Oltre ai canonici attacchi medi e forti, alla parata ed alla presa (utile
anche ad effettuare alcune uccisioni istantanee se effettuata vicino a particolari elementi del fondale) avremo anche un interessante attacco a distanza che si esegue previo lock-on sull’avversario ignaro, per poi lanciarsi ad artigli spiegati in sua direzione. Come Sonic insegna, tale mossa è utile anche per raggiungere zone distanti o superare crepacci. Ad inframmezzare l’azione, talvolta avremo anche spettacolari QTE gestiti però in maniera singolare: non ci verranno mostrati i tasti da premere a video, mentre il tempo di reazione sarà estremamente dilazionato, questo per fare in modo che il giocatore decida in
sua autonomia come e quando reagire e vederne così l’esito. Durante il nostro cammino ci attendono alcuni boss più o meno coriacei e più o meno ingombranti; purtroppo tali boss, benché realizzati dignitosamente, talvolta si ripeteranno generando un certo senso di artificiosità e rendendo la progressione nel gioco (gia facilotta di per sé) piuttosto monotona. La longevità si assesta sotto le 10 ore, mentre è assente qualsiasi tipo di multiplayer. Graficamente il gioco si difende bene per quanto riguarda modellazione dei personaggi, animazioni, effetti grafici e fondali suggestivi; purtroppo però il tutto è funestato a un aggiornamento video piuttosto carente e da evidenti problemi di tearing, presenti sia in versione Ps3 che su X360. Notevole comunque l’effetto grafico delle ferite di Logan che si rimarginano in tempo reale (una cosa simile si era già vista nei lupi mannari di Legendary), buono l’accompagnamento musicale ed il doppiaggio completamente in italiano.
8.4
Nato nel 1963, il fumetto degli X-Men è forse uno dei più complessi e pregevoli esempi di narrativa supereroistica. I protagonisti sono mutanti dotati di superpoteri, temuti dai comuni mortali e quindi vittime di pesanti pregiudizi razziali. Per un bizzarro scherzo del destino, i bistrattati mutanti sono anche l’unica speranza di salvezza dell’umanità, ma qui giunge un dilemma: come si può salvare chi ti disprezza? Vale la pena fare il primo passo? Dopo una partenza in sordina (a quanto pare i pregiudizi verso questi mutanti c’erano anche nel mondo reale), le creature di Stan Lee e Jack Kirby decollarono definitivamente nella loro ripartenza del 1975, generando un enorme successo mondiale e un’infinita serie di spin-off, cartoon e film a loro dedicati.
Scheda Tecnica
X360 PS3
SVILUPPATORE: RAVEN PUBLISHER: ACTIVISION DISTRIBUTORE: ACTIVISION PREZZO: 69.90 EURO GENERE: PICCHIADURO GIOCATORI: 1 MULTIPLAYER: NO WEB: http://www.uncaged.com
Un picchiaduro brutale e furioso, che pur rifacendosi ai classici del genere riesce ad inanellare alcune novità ed intuizioni azzeccate, come i QTE più interattivi del solito e gli attacchi a distanza. Peccato per la scarsa profondità e per la relativa facilità di fondo, per i boss ripetuti e soprattutto per una realizzazione tecnica tanto sfavillante visivamente quanto claudicante in movimento.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
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7 8 7 6 3 5
7.3 Giugno 2009 25
RECENSIONE
RECENSIONE
A cura di Floriana “Plooo” Giambarresi
Gardening Mama
Resistance Retribution
La cuoca più famosa del mondo scopre di avere anche il pollice verde!
La guerra contro i Chimera, nelle vostre tasche.
A cura di Massimiliano Pacchiano
Multi-giardinaggio! Rispetto ai capitoli precedenti della serie, l’unica novità presente in Gardening Mama risiede nella presenza di una piccola modalità multiplayer, grazie alla quale, avendo a disposizione una sola cartuccia, fino a quattro giocatori potranno sfidarsi in una sorta di competizione, mediante divertenti gare a tempo, in cui sarà il provetto giardiniere più rapido e preciso a vincere. In aggiunta, gli oggetti prima sbloccati nei minigiochi della modalità principale, oltre ad abbellire i vostri giardini potranno essere scambiati con i vostri amici, in modo tale da poter decorare e abbellire ognuno il proprio angolo di “paradiso virtuale”.
Scheda Tecnica
DS
SVILUPPATORE: MAJESCO PUBLISHER: 505 GAMES DISTRIBUTORE: HALIFAX PREZZO: 39.90 EURO GENERE: MINIGAMES GIOCATORI: 2 MULTIPLAYER: SI WEB: http://www.gardeningmama.com
Fantascienza d’epoca
l’uso dello stilo, come seminare
L
’avvento della touch generation ha permesso ad un target sempre maggiore di utenti di dilettarsi in videogiochi nuovi ed originali con un approccio al gameplay davvero semplice ed intuitivo. Uno dei titoli di punta di questo genere é, senza alcun dubbio, la serie di Cooking Mama, che ha spopolato sulla console portatile di Nintendo conquistando una vera e propria schiera di videogiocatori di tutte le età. Sono oramai in molti a seguire i consigli culinari di Mama così che ricetta dopo ricetta è riuscita a conquistare una sempre più folta schiera di appassionati, attratti soprattutto dalla simpatia e dal carisma della protagonista.
E’ chiaro che Majesco non poteva lasciarsi scappare un’opportunità del genere, e sempre rivolgendosi ad un pubblico di giocatori occasionali ha ben pensato di spostare il successo di Mama dalla cucina... ai giardini. Nasce cosi Gardening Mama, titolo in cui i giocatori dal pollice verde dovranno coltivare piante di vario genere, che vanno da un’infinita quantità di fiori a floridi alberi da frutto. Sfruttando le potenzialità del touch screen del Nintendo DS, il team di sviluppo ha propeso per un gameplay davvero semplice: come in Cooking Mama, anche qui non dovrete far altro che portare a termine una serie di piccolissimi minigiochi semplicemente con
Gardening Mama é l’ultimo capitolo dell’amatissima serie che ha spopolato in questi anni tra grandi e piccini. Il titolo é rimasto ancorato al gameplay dei precedenti capitoli, senza purtroppo offrire alcuna novità di rilievo. Un’eccessiva facilità nelle prove da superare e un coinvolgimento del giocatore davvero scarso rendono, a nostro parere, l’esperienza qualitativamente inferiore ai titoli culinari della serie.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
6 6 5 5 3 5
26 Giugno 2009
5.5 WWW.ETMAGAZINE.IT
i bulbi, annaffiare il terreno, togliere i vermetti dalle foglie e tanto altro per far sbocciare i vostri splendidi fiori e far maturare frutti e ortaggi. A differenziare questo prodotto dai predecessori è la continua attenzione che l’utente dovrà infondere per tenere sotto controllo il proprio giardino, monitorando costantemente la situazione, affinché risulti sempre in buona salute, scongiurando così il pericolo di trovare fiori o piante appassite. Questo é, in definitiva, l’unico impegno richiesto dal gioco, che in tutto il resto si presenta di una facilità disarmante e accessibile anche a chi, di videogiochi, proprio non ne ha mai giocati. Esattamente come nei precedenti titoli di questa serie, ogni fase di gioco è supervisionata dalla stessa Mama, che provvede a salvare il lavoro nel momento in cui il giocatore dovesse fallire una determinata fase. Nelle prime battute di gioco è disponibile esclusivamente l’area dedicata alla coltivazione di fiori mentre, procedendo nell’avventura e guadagnando punti, verranno sbloccate le aree riservate ai vari tipi di piante e vari extra, garantendo cosi una longevità che si attesta su livelli sufficienti.
L
a trama di Retribution riprende esattamente da dove terminava il primo Resistance, dopo la battaglia a Londra. Stavolta vestiremo i panni del tenente James Grayson, intenzionato a vendicarsi dei nemici xenoformi sullo sfondo di un’Europa messa in ginocchio dal conflitto. A causa di un evento che non sveleremo, Grayson vuole infatti distruggere le basi dei Chimera: partirà da Rotterdam e andrà in Germania, Parigi, ed altri luoghi devastati dalla guerra. Il gameplay ha subito alcune modifiche nel passaggio su portatile, tutte tese a rendere l’esperienza di gioco più immediata ed adatta ai controlli Psp. Innanzitutto la visuale non è più in soggettiva ma alle spalle del protagonista (con buona pace di chi cavilla sul termine “FPS”), poi abbiamo un sistema di mira automatica che è fondamentale per mantenere la
giocabilità su una console portatile: dal momento che muoveremo il personaggio col bottone analogico e ruoteremo la mira/visuale con i quattro tasti frontali, proporre un sistema di mira manuale come i comuni FPS su Pc e Console avrebbe reso il gioco estremamente scomodo. Così facendo invece il gioco rimane immediato ma non eccessivamente svilito: infatti la mira di default punta sempre al corpo ma premendo il tasto dorsale sinistro potremo zoomare la visuale ed entrare in modalità manuale, utile per effettuare headshots e colpi di precisione. Altra buona intuizione è la possibilità di utilizzare i ripari senza premere alcun tasto: basta infatti
avvicinarsi ad un riparo nel corso di una sparatoria e il protagonista si abbasserà automaticamente, per uscire solo quando faremo fuoco.La longevità è piuttosto alta: abbiamo ben 20 capitoli che vi terranno occupati per almeno 15 ore, ed un multiplayer per un massimo di 8 giocatori, con ben 5 modalità di gioco e 5 mappe. La grafica è decisamente di alto livello per una Psp; nonostante infatti ad un esame ravvicinato i personaggi non siano ricchissimi di poligoni, sorprende l’utilizzo dell’illuminazione, della messa in scena e dell’ottimizzazione poligonale effettuata. Il commento sonoro è valido, così come il parlato ed i sottotitoli in italiano, la longevità è discreta, peccato solo per il sistema di salvataggio automatico e dilazionato che non consente di salvare quando vogliamo.
La serie di Resistance si ispira intelligentemente ai due filoni più popolari degli sparatutto: da un lato l’ambientazione bellica che richiama la seconda guerra mondiale, dall’altro la fantascienza di un terribile esercito di mutanti (i Chimera) accompagnati da dropship futuribili e mastodontici macchinari di morte. Mentre il sequel per Ps3 viene comunque accolto con diversi consensi, il portatile di casa Sony riceve un’insperato capitolo esclusivo che si va a collocare cronologicamente tra i due. Ultimamente purtroppo la povera Psp non se la passa benissimo quanto a lineup, ma questo Retribution si ripromette di essere il primo di una lunga serie di grandi giochi in esclusiva.
Scheda Tecnica
Resistance Retribution riesce a sorprendere grazie ad un adattamento di meccaniche e cosmesi effettuato con intelligenza. Rispetto agli originali su Ps3 abbiamo un gameplay reso più immediato e scorrevole, che quindi non soffre quasi per nulla del cambio di controlli. Accattivante l’aspetto visivo e la trama. Vista anche la carenza di sparatutto sul portatile Sony, Retribution rappresenta un titolo valido da tenere in seria considerazione.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
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PSP
SVILUPPATORE: SONY BEND PUBLISHER: SONY DISTRIBUTORE: SCEE PREZZO: 39.90 EURO GENERE: SHOOTER GIOCATORI: 1-8 MULTIPLAYER: SI WEB: http://www.resistance-game.com/
9 8 8 9 4 7
8.6 Giugno 2009 27
RECENSIONE
A cura di Massimiliano “Maxx” Pacchiano
Mushroom Men La Guerra delle Spore Funghi buoni o funghi cattivi? Il mondo nella discarica La vita per una tribù di funghi non dev’essere facile, ed ecco che ciò che noi consideriamo spazzatura per loro è una preziosa risorsa. Durante la nostra avventura troveremo capanne, macchinari e strutture complesse realizzate utilizzando cartelli, barattoli, targhe, tappi di bottiglia e scatolame vario. Tra i marchi parodiati abbiamo la bevanda Spite, la zuppa Camphell, targhe dello stato del Taxes e persino il cestino portapranzo di una adiposissima Jello Kitty. La notevole cura nei particolari si nota anche in altri frangenti; ad esempio l’energia vitale del protagonista non è rappresentata da indicatori di sorta bensì dal suo “cappello” fungiforme che perde pezzi, rivelando al di sotto un piccolo cervello rosa.
Scheda Tecnica
Wii
SVILUPPATORE: RED FLY STUDIOS PUBLISHER: GAMECOCK MEDIA DISTRIBUTORE: HALIFAX PREZZO: 49.90 EURO GENERE: AZIONE GIOCATORI: 1 MULTIPLAYER: NO WEB: http://www.mushroommen.com/
D
opo tanta attesa, finalmente i Mushroom Men arrivano anche in Europa. Le premesse del gioco sono semplici: i frammenti di un meteorite piombato sulla terra molti anni or sono hanno trasformato dei normali funghetti in esseri senzienti ed antropomorfi, degli uomini-fungo organizzati in diverse tribù a seconda della loro specie. Come accade alle civiltà umane, anche loro iniziano a farsi guerra tra loro, tanto che la tribù dei Boleti viene quasi totalmente decimata. Uno degli ultimi sopravvissuti è Pax, giovane e privo di esperienza, che partito in missione per rimediare ad un suo errore diverrà un grande guerriero e sarà destinato a salvare tutta la sua razza dall’estinzione. Lo stile grafico e concettuale del gioco ricorda molto da
vicino i titoli della serie Oddworld, con una certa ricercatezza nel design e nelle animazioni supportata da un messaggio di fondo piuttosto maturo. Non fatevi ingannare dal titolo e dalle premesse, Mushroom Men è certamente uno dei migliori titoli visti su Wii negli ultimi mesi, sia sul profilo del gameplay che quanto a presentazione. Il gioco è sostanzialmente un actionplatform in terza persona, a base di salti, combattimenti e semplici enigmi. Cose già viste forse, ma il tutto è realizzato con grande cura, a partire dal sistema di creazione delle armi: ad esempio se troveremo un bastoncino, una lametta e dello spago potremo ottenere una rudimentale ascia da combattimento; mentre un apriscatole, il motore di una macchinina e delle batterie saranno le
Nonostante ad una prima occhiata sembri un gioco destinato ai più piccoli, Mushroom Men si rivela un titolo estremamente curato e dedicato anche ad un’utenza adulta. Eccezionale il design di personaggi ed ambienti, gameplay appagante e piccoli tocchi di classe impreziosiscono il tutto, Peccato per la longevità solo sufficiente.
GRAFICA SONORO GIOCABILITÀ LONGEVITÀ INNOVAZIONE PREZZO
9 9 8 6 7 7
28 Giugno 2009
8.2 WWW.ETMAGAZINE.IT
parti fondamentali di una sega elettrica. I nemici saranno inizialmente insetti ed animali (splendidamente realizzati) e in seguito acquisteremo poteri particolari come telecinesi e controllo mentale, che ci aiuteranno ad avanzare. Tali poteri si ottengono grazie a dei cristalli di meteorite, la cui vicinanza è anche segnalata dalla vibrazione del controller. L’aspetto audiovisivo è fantastico, con una gran ricercatezza nel character design, negli ambienti e nelle animazioni supportata da una realizzazione tra le migliori viste su Wii. La longevità è solo sufficiente, ma è rimpolpata da un interessante sistema di achievement in pieno stile 360, i quali vanno a sbloccare vari extra ed artwork.
DIGITAL DELIVERY A cura di Massimiliano Pacchiano
Quando il videogioco è a portata di click Bentornati sulle pagine di questa rubrica, dedicata ad i titoli scaricabili per tutte le piattaforme di gioco principali. La necessità di parlare anche di questi titoli, a torto considerati “minori”, è segno tangibile dei tempi che cambiano. Scoprirete come sia possibile acquistare istantaneamente titoli altrettanto validi sul piano ludico (se non di più) di quelli presenti sugli scaffali, ad una frazione del loro prezzo. Bando alle ciance quindi, e riscaldate i vostri PSN, Live arcade e Wiiware.. c’è un piccolo mondo che attende solo il vostro click.
THE DISHWASHER
RAGDOLL KUNG-FU
PEGGLE DELUXE
BIT. TRIP BEAT
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
||| ||||| ||||| ||||| 800 MP 9.2
Nato come progetto amatoriale XNA e attesissimo dopo l’anteprima beta di alcuni mesi fa, The Dishwasher è finalmente disponibile come gioco ufficiale Live Arcade. Nei panni di uno sguattero spadaccino dagli incredibili poteri, dovremo partire al salvataggio della sorella Yuki mentre sveleremo il mistero dietro il nostro assassinio e resurrezione. Alien Hominid incontra Devil May Cry in questo picchiaduro 2D incredibilmente giocabile, violento e artisticamente ispirato. Impegnativo ma con tanti extra e grande rigiocabilità; lasciarselo scappare a questo prezzo sarebbe un errore.
||| || ||||| |||| 9,95 EURO 8.8
||| ||||| |||| |||| 600 WP 8.6
Remake dell’omonimo picchiaduro pubblicato anni fa su piattaforma Steam, Ragdoll Kung-Fu si presenta su Ps3 con una veste grafica totalmente rinnovata e scintillante. Lo zampino dei Meda Molecule (autori di Little Big Planet) è evidente, ma purtroppo la grafica, l’ironia e il riuscito sistema di controllo (che utilizza entrambi gli stick) non sono sufficienti a far decollare un gioco monco del multiplayer online e dotato di un gioco singolo privo di mordente. L’unica ancora di salvezza è il multi locale, divertentissimo e frenetico. Ma non basta.
Un “casual game” di razza. PopCap games è ormai da anni specializzata in titoli per un ampio pubblico non-giocante; ciò che accomuna questi giochi è il tentativo di renderli compulsivi, ma possiamo dire che Peggle è in assoluto il gioco più riuscito che abbiano mai prodotto in quanto riesce a generare vera assuefazione. Disponibile anche su Live Arcade, Peggle è una via di mezzo tra il pachinko e Puzzle Bobble, ma incredibilmente immediato e divertente. L’aspetto audiovisivo concorre a rendere l’esperienza di gioco estremamente appagante. Consigliatissimo.
Fantastico stile audiovisivo per un gioco che richiama volutamente l’atmosfera dei vecchi classici per Atari 2600. Il gameplay unisce meccaniche da rythm game a quelle dei classici Pong, Breakout e Laser Zone. Ogni pallina o barra respinta si traduce in una nota suonata; effettuando combo e aumentando il moltiplicatore, anche la musica si arricchirà di strumenti. Allo stesso modo la grafica è in costante mutamento: effetti 3D o semplice bitmap bicromatico a seconda della nostra condotta e della vicinanza al game over. Bit Trip Beat è un gioco semplicemente fantastico, peccato solo per la relativa brevità dell’esperienza.
LODE RUNNER
WATCHMEN: THE END IS NIGH
PENUMBRA: BLACK PLAGUE
FUN! FUN! MINIGOLF
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
TECNICA: ARTE: GIOCABILITÀ: QUALITÀ/PREZZO: PREZZO: VOTO:
|||| || |||| ||| 1200 MP 8.1
Dopo ben venticinque anni torna il classico della Broderbund in veste totalmente rinnovata. Questo ottimo remake aggiunge elementi fantascientifici ed una sgargiante veste grafica 3D, ma anche una valanga di nuovi livelli, nuove modalità di gioco ed un interessante editor. Un must per i giocatori di vecchia data, Lode Runner non mancherà di fare proseliti anche tra le nuove leve grazie all’ottimo gameplay a metà tra il platform ed il puzzler. Peccato solo per il prezzo alto, ad 800 punti sarebbe stato un acquisto irrinunciabile.
30
|||| || ||| | 9,99 EURO 6.3
Giugno 2009
||| | || | 14,99 EURO 5.6
Tratto dal magnifico film, trasposizione a sua volta di una delle migliori graphic novel di tutti i tempi, Watchmen in formato videoludico purtroppo delude su più fronti. La trama si propone di approfondire la protesta civile del 1976 accennata dell’opera originale, partendo dalla rivolta nel carcere di cui Rorschach e Night Owl parlano a più riprese. In realtà ci troviamo davanti ad un blando picchiaduro, dotato di una veste grafica discreta ma di meccaniche desuete, che diventa presto ripetitivo e noioso. Peccato.
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||| ||| ||||| ||||| 10,00 $ 9.0
Nato come gioco indipendente, Penumbra doveva essere una trilogia. Ma a causa di problemi con il publisher Lexicon, questo Black Plague conclude la storia “comprimendo” i due capitoli finali in un unico titolo, perfettamente comprensibile anche da chi non ha acquistato Overture. Meno curato tecnicamente del primo capitolo, ma più denso di eventi e sorprese, BP è un ottimo incrocio tra adventure, survival, puzzle e stealth. Imprescindibile per i fan dell’horror, dopo una sfuggente incursione sugli scaffali BP è ora disponibile in formato scaricabile ad un prezzo davvero irrisorio.
||||| || || ||| 900 WP 7.2
Era prevedibile che il gioco più avanzato dal punto di vista tecnico su Wiiware sarebbe stato dei tedeschi Shin’En, eredi spirituali di Rainbow Arts e Kaiko. Siamo lontani però dallo stile dei vari Nanostray e Iridion, stavolta abbiamo un onesto gioco di golf indirizzato ai casual gamers. Nonostante l’abbacinante grafica, le buche sono poco fantasiose (troppo realistiche?), il gioco non abbastanza immediato e fin troppo esoso in termini di spazio occupato in memoria. Solo per famigliole e maniaci del golf.
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Giugno 2009
31
RETRO GAMING I GIOCHI
GIOCANDO
A cura di Massimiliano Pacchiano
DA NON DIMENTICARE
Quando per giocare ci servivano le 200 lire da inserire nel Coin-op e le cassette per il Commodore 64...
considerato dai veri appassionati uno dei titoli migliori mai prodotti da Capcom. Si tratta in sostanza di tre giochi in uno: un puzzler, uno shooter ed un action-platform. Se il rompicapo Don’t Pull risulta simpatico e lo sparatutto Chariot
nei panni di due piccoli elfi immersi in una straordinaria ambientazione fantasy dovremo farci strada tra mostri, demoni e bizzarri avversari per raggiungere le leggendarie carrozze volanti (il finale infatti si riallaccia con il gioco Chariot presente sulla stessa scheda). Un titolo straordinario, dallo stile grafico pregevole e dalla grande giocabilità, che non risparmia
piuttosto divertente, la parte del leone la fa però Midnight Wanderers, un vero capolavoro di tecnica, arte e game design. Si tratta di un serrato action game a metà strada tra Strider e Ghosts’n’Goblins, dove
nemmeno alcune interessanti citazioni (i tre boss acrobati sul dirigibile sono un chiaro omaggio a Strider). La presenza degli altri due giochi, entrambi di buon livello, è un ulteriore motivo per considerare Three
THREE WONDERS
N
ato con l’intento da parte di Capcom di contrastare l’agguerritissima concorrenza delle schede multi-slot Neo Geo (che consentivano di mettere più giochi nello stesso coin-op), Three Wonders è
ROBOCOP
STAR PAWS Ricordate i vecchi cartoon di Wile E.Coyote e Road Runner? Ebbene, Star Paws prende spunto proprio da quei classici Warner per proporre un gioco estremamente singolare e divertente. Nei panni del cagnesco astronauta Rover Pawstrong spedito su un misconosciuto pianetucolo, dovremo catturare quanti più Grifoni Spaziali possibili. Prenderli a mani nude è estremamente difficile (ma possibile), complici anche le rocce sul terreno che se non schivate o saltate saranno fautrici di buffi capitomboli. Ad ANNO: 1987 PUBLISHER: SOFTWARE PROJECTS GIOCATORI: 1 GENERE: ACTION GRAFICA SONORO LONGEVITÀ GIOCABILITÀ ORIGINALITÀ
9 10 8 7 9
32 Giugno 2009
C64
8.1
aiutarci nel nostro scopo però, ci saranno degli UFO fattorini che depositeranno delle casse stile “Acme” sulla superficie del pianeta, all’interno delle quali troveremo gadget incredibili come pattini a razzo, armi mirabolanti e missili supersonici da cavalcare. Scrolling velocissimo, parallattico e ottime musiche del leggendario Rob Hubbard impreziosiscono questo piccolo classico. Una curiosità: il gioco in origine doveva chiamarsi Attack Of The Mutant Zombie Flesh Eating Chickens From Mars.
Tratto dall’omonimo film di Paul Verhoeven, Robocop è un action game massiccio, impegnativo ed appagante. Pur poggiandosi alle meccaniche di Contra e similari, questo riuscitissimo tie-in abbraccia gli assiomi della pellicola mettendoci alla guida del cyber poliziotto dall’andatura lenta e inesorabile
Wonders una delle migliori schede arcade mai prodotte.
ANNO: 1991 PUBLISHER: CAPCOM GIOCATORI: 1-2 GENERE: ACTION/SHOOTER/PUZZLE GRAFICA SONORO LONGEVITÀ GIOCABILITÀ ORIGINALITÀ
10 9 10 10 8
9.6
intento a ripulire la città da terribili criminali. Nelle primissime fasi di gioco ci apriremo la strada a suon di pugni bionici, ma ben presto imbracceremo la fedele semiautomatica ed il gioco mostrerà il suo vero volto, che richiede precisione, pianificazione spiccia e riflessi pronti. Un tie-in come raramente se ne sono visti: nonostante il peso del brand, Robocop riesce ad essere un vero classico della scena arcade. ANNO: 1988 PUBLISHER: DATA EAST GIOCATORI: 1 GENERE: ACTON GRAFICA SONORO LONGEVITÀ GIOCABILITÀ ORIGINALITÀ
8 7 8 9 8
ARCADE
8.9
LO SAPEVATE CHE... Intorno al 1985, la software house Imagine diede vita al progetto “Mega Games”, una serie di giochi per C64 e Spectrum che avrebbe utilizzato hardware aggiuntivo superando così i limiti tecnici delle due macchine. Dopo molti mesi di sviluppo però, i due giochi d’esordio Bandersnatch e Psyclapse erano ancora in alto mare e Imagine fallì, venendo poi rilevata da Ocean. Tuttavia una nuova software house nacque dalle ceneri del progetto, la famosa Psygnosis oggi nota come Studio Liverpool.
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ARCADE
CON IL
CELL GAMES
TELEFONO
A cura di Alessandro Pinna
I giochi console su cellulare sono sempre più una realtà. Scopriamo le novità!
NOKIA N97 Debutta anche in Italia il top di gamma dell’offerta Nokia: l’N97. Anche la casa finlandese si è finalmente decisa a sposare la filosofia “touch”, prima con il 5800 XpressMusic, ora con l’N97, che in aggiunta vanta anche una comodissima tastiera Qwerty. Quest’ultimo sfoggia una dotazione di assoluto rispetto: 32Gbyte di memoria interna (espandibili tramite microSD), lettore mp3, fotocamera Carl Zeiss da 5 Mpixel, dispositivo GPS e piattaforma software Symbian S60 quinta edizione. Sul fronte della connettività non mancano ovviamente l’HSDPA, il
WI-FI e il Bluetooth. Un concentrato di tecnologia quindi, adatto sia ad un contesto lavorativo, sia come oggetto di intrattenimento, grazie alla forte vocazione multimediale. Email, internet, social networking, musica e altro ancora, tutto nel palmo di una mano! Esteticamente raffinato, ultraccessoriato e con alle spalle tutta l’esperienza Nokia. L’N97 è un “must” della telefonia mobile che solo in pochi potranno possedere )almeno inizialmente) considerato il prezzo elevato, pari a quello di un notebook di fascia media. PRODUTTORE: NOKIA SITO INTERNET: HTTP://WWW.NOKIA.COM PREZZO: 599 EURO
+ -
Touch Screen e QWERTY assieme. Tecnologia al top. Prezzo eccessivo
SIBERIAN STRIKE I possessori dell’Iphone potranno da ora dilettarsi con un divertente e frenetico shoot- em- up, Siberian Strike, che traccia un filo diretto col passato. La somiglianza con titoli quali 1942 e 1943, che spopolavano nelle sale giochi degli anni ’80, è evidente, e avrà riacceso in tanti un ricordo nostalgico del passato. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, il gioco è incentrato su battaglie aeree, navali e terrestri. L’obiettivo è quello di sconfiggere la minaccia rappresentata da un cyborg sovietico, intenzionato a spargere in tutta europa una micidiale droga: la Stalinka. L’azione si snoda attraverso 12 scenari a scorrimento verticale, di difficoltà crescente e con la presenza del classico “boss” di fine livello. A supporto del
protagonista tutta una serie di power up, consistenti in potenziamenti dell’armamentario e piccoli aerei di supporto. Interessante il sistema di comandi, basato sia sui controlli touch, sia sull’accellerometro di cui l’IPhone dispone. E’ inoltre possibile giocare in modalità cooperativa, tramite la connessione WI-FI.
JULES VERNE'S RETURN TO MYSTERIOUS ISLAND Il gioco nasce come tributo al celebre scrittore Giulio Verne, autore di grandi romanzi d’avventura come “Ventimila leghe sotto i mari” o “Il giro del mondo in 80 giorni”. Si tratta di un’avventura grafica sullo stile “punta e clicca”, ambientata su un’isola sperduta del Pacifico. Sarete chiamati ad impersonare Mina, una giovane ragazza costretta a sopravvivere sull’isola che cela un misterioso segreto.
Jules Verne's Return to Mysterious Island presenta una visione in prima persona a 360 gradi, con ambientazioni tropicaleggianti in pseudo 3D (di fatto sono sfondi 2D renderizzati in sequenza, per dare il senso di profondità). Il titolo si lascia giocare gradevolmente, merito anche di una trama interessante, una realizzazione grafica all’altezza e una colonna sonora decisamente coinvolgente. Peccato solo che manchi la localizzazione linguistica in italiano.
Un titolo “retrò” che si lascia apprezzare per le belle ambientazioni e la frenesia dell’azione.
Un titolo indicato a tutti gli amanti delle avventure grafiche e a chi desidera avvicinarsi – senza troppo impegno – a questa tipologia di giochi.
PRODUTTORE: GAMELOFT PREZZO: 3.99 EURO SU APPSTORE PIATTAFORMA: IPHONE
PRODUTTORE: TETRAEDGE PREZZO: 3.99 EURO SU APPSTORE PIATTAFORMA: IPHONE
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Giugno 2009 33
SPECIALE RETROGAMING
A cura di Massimiliano “Maxx” Pacchiano
La vera storia di Dirk, il cavaliere che non muore mai...
S
e c’è un gioco immortale, questo è senza dubbio Dragon’s Lair. Sin dalla sua nascita, il lontano 1983, sono state prodotte numerosissime versioni casalinghe, più o meno fedeli. Il trend non si è mai fermato a tutt’oggi, tanto che sugli scaffali possiamo trovare le nuove edizioni Blu Ray e HD Dvd, mentre è in lavorazione una conversione per Nintendo DS e si vocifera di una possibile edizione PSP. Dragon’s Lair è un titolo singolare, al punto che molti lo considerano un “non gioco”. Fu ideato all’inizio degli anni ’80 da Rick Dyer, un game designer ricco di inventiva che alcuni anni prima aveva realizzato il primo ed unico “adventure meccanico” della storia: si trattava di una sorta di macchina da scrivere dove su un rullo scorrevano immagini e testi, mentre alcuni pulsanti annotavano lo status del giocatore e il suo inventario. Una macchina del genere era però difficilmente commercializzabile, e rimase un prototipo. Alcuni anni dopo, Dyer andò al cinema a vedere The Secret of Nimh (Brisby e il Segreto di Nimh), straordinario film
d’animazione realizzato da Don Bluth ed i suoi colleghi Gary Goldman e John Pomeroy. Bluth era un veterano degli studi di animazione Disney che si era da poco messo in proprio per poter finalmente realizzare i suoi progetti cinematografici, e questo suo primo lungometraggio “da solista” era stato realizzato di nascosto fuori dall’orario di lavoro. Dyer rimase incantato dal film e decise di contattare i tre animatori per realizzare quello che sarebbe stato il primo cortometraggio interattivo della storia. In quegli anni era nata la nuova tecnologia del Laserdisk, una sorta di antenato del DVD, e Sega stava ultimando un gioco che l’avrebbe sfruttata: Astron Belt, uno sparatutto prospettico che utilizzava filmati in stile Star Wars per fondali e nemici. L’idea di Rick Dyer però era diversa: utilizzando al stessa tecnologia avrebbe rappresentato un cavaliere intento ad attraversare stanze irte di pericoli, dove in momenti specifici 34 Giugno 2009
la prontezza di riflessi del giocatore avrebbe fatto la differenza tra la vita e la morte. Dopo diversi mesi di lavoro incessante, Bluth e Dyer riuscirono a realizzare una demo da presentare al Consumer Electronic Show del 1982. Tale versione dimostrativa conteneva ben cinque stanze completamente giocabili, e la risposta del pubblico fu a dir poco entusiastica. In un mercato dove il picco tecnologico era rappresentato da Pacman e Frogger, la presenza di un gioco con un impatto grafico simile fu a dir poco devastante, e quando uscì nelle sale giochi (estate 1983) ebbe un successo incredibile nonostante il costo di una partita fosse doppio rispetto agli altri giochi (50 centesimi invece del canonico quarto di dollaro). Gruppetti di ragazzi si accalcavano attorno al gioco, anche solo per assistere alla nuova meraviglia tecnologica, e chi riusciva a raggiungere il livello finale (la Tana del Drago) veniva visto con rispetto ed ammirazione. Di lì a poco il gioco arrivò anche in Italia, in una versione leggermente diversa (ad esempio c’era una scena inedita all’inizio di ogni partita, in cui Dirk attraversava il ponte levatoio e veniva attaccato da alcuni tentacoli viola). Molti dei Coin-op italiani avevano persino uno schermo aggiuntivo posto al di sopra del cabinato, in modo che anche coloro che stavano facendo la fila potessero ammirare le immagini del gioco da lontano. Il gioco è sostanzialmente una prova di riflessi e memoria, dove bisogna premere la direzione giusta al momento opportuno, aiutati da particolari indizi: se ad esempio il pavimento crolla, il nostro protagonista sta per cadere in una voragine e alla sua destra si apre una porta, è ovvio che dovremo essere veloci a premere il joystick nella direzione di fuga prima di cadere nel vuoto. Tale concetto di gioco è di recente tornato di moda con il nome “Quick time event”, e se ne possono trovare esempi in giochi come Shenmue, Resident Evil 4, God of War e tanti altri. Ciò che però non si è visto in nessun altro titolo (spesso nemmeno nelle conversioni casalinghe) sono alcuni accorgimenti che rendono Dragon’s Lair il miglior lasergame di sempre: le mosse temporizzate e le stanze random. Se su quest’ultima caratteristica c’è WWW.ETMAGAZINE.IT
poco da dire (un algoritmo sceglie la sequenza di stanze da affrontare, prima tra il gruppo delle piu facili, poi tra quelle piu impegantive), è bene spendere qualche parole sulle mosse a tempo, cosa di cui molti addirittura ignorano l’esistenza. Le cosiddette “mosse a tempo” sono un qualcosa che non è stato mai replicato in nessuna delle conversioni casalinghe di Dragon’s Lair, ed insieme all’assenza degli “indizi luminosi di movimento” di molte edizioni sono il principale motivo per cui molta gente denigra i lasergame bollandoli come “nongiochi”. Se in molti platform-action tradizionali ci sono fasi in cui bisogna compiere determinate azioni in specifici momenti (saltare su piattaforme, afferrare liane, passare attraverso lingue di fuoco), allo stesso modo in DSL ci sono alcune stanze in cui il tempismo è fondamentale: se ad esempio nella scena delle biglie giganti attraversiamo il corridoio troppo presto, verremo investiti da una delle biglie colorate, mentre se indugeremo troppo soccomberemo sotto la biglia nera gigante che ci insegue. Esempi ancora più eloquenti sono nella stanza dei bastoni rotanti (dove dovremo passare al momento giusto per non essere scaraventati via, e abbiamo 3 momenti in cui è possibile farlo, ossia quando i bastoni sono allineati) o nella gabbia elettrica (in cui dovremo dapprima attraversare una porta meccanica che si apre e si chiude di continuo, poi
un ponte dove un geyser sputa lava a getti alternati). Le conversioni per console e home computers, soprattutto quelle del periodo 16bit realizzate da Readysoft, in genere mancano degli indizi a video (movimenti di oggetti o flash di luce che suggeriscono quale mossa compiere) e ciò le rende incredibilmente frustranti e ripetitive, soprattutto perché la sequenza delle stanze è fissa e dovremo ripetere la stessa scena finché non avremo indovinato tutte le mosse, tirando ad indovinare. Tale approccio, che rovina irrimediabilmente il gioco, è certamente voluto dagli sviluppatori perché è un modo di ovviare alla bassa longevità di tali versioni (che in genere, visto il poco spazio presente sui dischetti, avevano solo una manciata di stanze contro le 38 dell’arcade). C’e da dire comunque che Readysoft faceva miracoli per quanto riguarda la “compressione video”, ad esempio nella versione Amiga abbiamo ben 11 stanze (molte delle quali “ribaltabili”) in soli 6 dischetti da 720k. Ciò è dovuto innanzitutto al metodo di animazione (bobs a tutto schermo sovrapposti a fondali bitmap, per 12 fotogrammi al secondo) unito ad uno speciale metodo di compressione dei dischetti che consentiva di contenere più dati del normale. Inoltre, nei successivi capitoli della serie pubblicati da Readysoft sono presenti delle scene inedite realizzate appositamente per queste versioni. In Escape From Singe’s Castle
(capitolo del 1989 che conteneva diverse stanze mancanti nella prima versione e che consentiva di “unire” i due giochi), sono presenti rispettivamente un labirinto di corridoi da esplorare in ogni direzione, un cimitero in cui si viene attaccati da scheletri che risorgono e infine come boss finale una variante dello schermo “spinning batons” in cui però il famoso fantasma rosso armato di falce si trova in cima a una scalinata che crolla e tiene prigioniera la bella Daphne. In Dragon’s Lair 3 (che conteneva i livelli mancanti nella versione Readysoft di Dragon’s Lair 2, come quello di Beethoven) c’è uno stage inedito ambientato su una nave pirata, un nuovo incipit in cui la fantomatica strega Mordread (presunta moglie di Mordroc) rapisce Daphne mentre Dirk raccoglie della legna e ovviamente un nuovo finale. Chiaramente tutte le nuove scene non sono all’altezza delle animazioni originali, sia per disegni che per animazioni, ma comunque è da apprezzare lo sforzo degli sviluppatori. Con l’avvento dei supporti ottici la fedeltà delle conversioni è migliorata: 25 fotogrammi al secondo, più colori, presenza degli indizi a video. In ogni caso le versioni CD-Rom Readysoft (Pc, Saturn, Mega CD, 3DO, Philips CD-I) mostravano ancora grossi difetti come ad esempio l’assenza di alcune stanze (soprattutto quella delle corde in fiamme), successione non casuale delle scene e ripetizione delle stesse in caso di errore. Successivamente lo scettro delle conversioni è passato alla Digital Leisure che ha svolto certamente un lavoro migliore. Ottima ad esempio la versione “Arcade Accurate” per CD-Rom, solo discrete quelle per DVD (compatibili con le console a 128bit) a causa dell’assenza delle mosse temporizzate e delle frequenti pause nella riproduzione. Infatti, le versioni DVD-Video hanno la bizzarra peculiarità di fermarsi per alcuni attimi dopo ogni mossa, cosa assente in tutte le altre versioni (ad esempio anche nel Coin-Op le stanze venivano visualizzate senza alcuna pausa, c’era solo uno schermo nero ad ogni cambio di scena e in caso di errore). In ogni caso su Xbox 360 queste versioni DVD funzionano piuttosto bene, visto che è possibile giocare col pad le pause durano solo mezzo secondo ognuna. Sui comuni lettori DVD e sulle
vecchie console invece le pause superano anche il secondo di durata, rendendo il gioco poco godibile. Ovviamente le versioni Blu Ray e HD DVD non hanno nessuna pausa nella riproduzione, oltre ad una risoluzione video nettamente superiore (anche se presentano altri difetti come il cropping). La grande evoluzione tecnologica alla quale siamo arrivati cozza in maniera evidente con le primissime conversioni del gioco, le quali risultavano diametralmente opposte a ciò che abbiamo oggi.. ma ciò non era necessariamente un male. Infatti, laddove il Dragon’s Lair originale aveva una resa audiovisiva magnifica ed un gameplay essenziale, le prime versioni home di questo gioco offrivano una realizzazione tecnica modestissima ma un grado di interazione ben più elevato. La prima conversione in assoluto fu quella per Coleco ADAM, seguita a ruota da una serie di porting dello stesso gioco per tutti gli home computer dell’epoca, dallo Spectrum al Commodore 64. Questa versione ad 8bit, sebbene accolta con scetticismo da critica e pubblico (d’altronde l’impatto visivo
non era certo quello dell’arcade) si rivelava comunque ben strutturata, frutto di una pianificazione intelligente. Venivano alternati livelli d’azione, in cui si aveva il libero controllo del prode Dirk, ad altre in pieno stile lasergame: sequenze animate con sprites piuttosto grandi nelle quali si dovevano compiere i giusti movimenti. Ad esempio, nel primo livello ci si ritrova sulla famosa piattaforma cadente, con la novità che potremo muovere liberamente il nostro eroe e che dovremo evitare che cada di sotto mentre viene sbatacchiato da forti venti. Se riusciremo a resistere ed a saltare sul ponte che conduce all’uscita ci troveremo dell’infausto corridoio degli scheletri, dove dovremo replicare una sequenza di mosse simile a quella del Coin-Op, ma più lunga e articolata. La versione migliore tra quelle ad 8 bit resta sicuramente quella originale della Coleco, ma c’è da segnalare l’ottima conversione per C64 (ad opera di Software Projects) che incorporava una grande trovata tecnologica mai replicata da nessuno fino a
Don Bluth, dalla Disney con furore I venti minuti abbondanti di splendida animazione che rappresentavano il fulcro del gioco erano infatti stati creati nientemeno che da Don Bluth, uno dei più bravi animatori Disney del periodo 1956-78. Dopo aver lavorato a classici del calibro di “Robin Hood”, “La Spada nella Roccia” e “Bianca & Bernie”, Bluth decise di mettersi in proprio insieme a John Pomeroy e Gary Goldman, due suoi colleghi. La principale motivazione era dovuta al fatto che Disney, divenuta ormai una multinazionale, non valorizzava il lavoro dei singoli artisti, ma tendeva ad uniformarli tutti sotto un solo nome ed un solo stile. Appena libero dalle restrizioni che lo avevano incatenato fin dai suoi esordi, Bluth si mise all’opera per realizzare un film d’indubbio valore: “Brisby e il segreto di Nimh”, emozionante apologo contro la vivisezione tratto dall’omonimo libro per bambini. Successivamente l’artista Texano avrebbe conosciuto il grande successo con “Fievel”, “Alla Ricerca della Valle Incantata” e “Charlie”, fino ad arrivare ai giorni nostri con “Anastasia” e “Titan A.E.” WWW.ETMAGAZINE.IT
Giugno 2009 35
> > > > > GOD > > CHEAT ENABLED > GOD MODE NOW YOU ARE INVINCIBLE
SPECIALE RETROGAMING Non solo videogiochi Come tutti i franchise di successo, Dragon’s lair non generò solo sequel e conversioni, ma anche gadget, giocattoli e merchandise vario. Tralasciando le varie cianfrusaglie dei primi anni ‘80 come fionde, tazze e chewing gum brandizzati, è d’obbligo segnalare il gioco da tavolo della MB e la serie animata nota in Italia come “Sir John il Coraggioso”. In tempi più recenti lo status di Cult-game ha assicurato a Dragon’s Lair addirittura una serie a fumetti,un set di action figures da collezione e persino un remake poligonale uscito al tramonto dell’era 128bit. Peccato che il film d’animazione annunciato da Don Bluth nel 2001 non sia mai stato realizzato, seguendo lo stesso triste destino del terzo gioco Cinematronics: The Sea Beast.
36 Giugno 2009
A cura di Lorenzo "Nameless One" Corda
CHEATER
Tra le successive conversioni “adattate” segnaliamo soprattutto il trittico della MotiveTime realizzato nei primi anni ‘90 per le console Nintendo. Un discreto jump’n’run per Super Nes (che aveva l’unico tocco originale nelle uscite multiple dei livelli), un difficilissimo platform vecchio stile (alla Monty Mole) per Gameboy,e soprattutto la bistrattatissima versione NES, sulla quale è il caso di spendere due parole. La cattiva fama di Dragon’s Lair per NES è dovuta soprattutto alla pessima versione americana, che in pratica è una beta largamente incompleta che, a causa di una errata sincronizzazione ai 60Hz, gira molto più lenta del normale risultando a dir poco snervante. Per il resto il gioco è all’apparenza un platform, ma è molto più vicino a un lasergame di quanto ci si potrebbe aspettare: serve molto tempismo, riflessi pronti ed è necessario imparare determinate sequenze di movimenti,
Il nobile sport può essere duro, per questo premete + e – assieme tra un round e l’altro fino a che non sentite una campanella. In questo modo all’inizio del round successivo avrete più salute.
altrimenti è impossibile superare i vari livelli. Visto nell’ottica del platform è un prodotto pessimo quindi, ma visto come fedele conversione di un lasergame in chiave action, il risultato è inaspetattamente geniale. Tra gli altri adattamenti citiamo solo la versione Gameboy Color (che riusciva a comprimere tutti i filmati del gioco in poca memoria) e Space Ace per Snes, tramutato anch’esso in un difficile action game. Infine spendiamo qualche parola sull’influenza che il gioco ha avuto nella storia dei videogiochi. Dragon’s Lair nel 1983 riuscì da solo a salvare l’industria americana del videogioco, ormai satura di offerte tutte simili tra loro (anche perché all’epoca le leggi di copyright sul software avevano diverse falle ed i cloni proliferavano) e reduce dal disastroso crollo del 1982. Inoltre, tantissimi produttori di coin-op si lanciarono nella nuova moda dei lasergame, presentando prodotti di qualità altalenante che però anche nei loro picchi non si sono mai avvicinati alla qualità dei due titoli Cinematronics. Tra i più significativi citiamo: Super Don Quix-Ote ed Esh’s Aurunmilla (che scimmiottavano rispettivamente DsL e Space Ace); Badlands (che utilizzava un solo tasto come unico input!),
Cliff Hanger (che sfruttava le animazioni del film “Lupin III e il Castello di Cagliostro”), Road Avenger, Ninja Hayate, Time Gal e infine Thayer’s Quest dello stesso Rick Dyer, una vera e propria avventura grafica trapiantata in sala giochi. Al fianco di questi titoli a cartoni animati, ve ne erano altri che sfruttavano riprese dal vivo o computer grafica e proponevano meccaniche differenti: ad esempio in Astron Belt guidiamo un’astronave sovraimpressa ai filmati (concept poi ripreso a metà WWW.ETMAGAZINE.IT
anni ‘90 con titoli casalinghi come Novastorm o Silpheed), mentre nei titoli American Lasergames (Mad Dog McCree, Crime Patrol, Who Shot Johnny Rock, ecc.) si interagisce tramite una Lightgun con la quale si spara verso gli attori (più che altro stuntmen) a video. Il lasergame con riprese dal vivo più singolare resta però senza dubbio Time Traveler, ideato sempre da Rick Dyer: in tale gioco le immagini degli attori vengono proiettate da un monitor su uno specchio concavo posto al centro di un diorama, per dare l’illusione che si tratti di ologrammi sospesi a mezz’aria. Un’ultima parola sull’ultimo lasergame che ha visto la luce, e purtroppo in pochissimi esemplari: in The Act (Cecropia, 2006) vestiremo i panni di un buffo omino intento a salvare la sua bella a suon di.. espressioni facciali! Con l’utilizzo di una manopola cambieremo l’atteggiamento del nostro eroe da timido a spaccone, da serio a divertito, e ciò influenzerà l’esito delle situazioni in cui andremo a trovarci.
matico. Ritocon l'opzione "Continua" e riprenderete dallo stesso punto con gli item appena presi nell'inventario, ma gli oggetti all'inizio del livello riappariranno alle posizioni originali e potrete prenderli nuovamente. Ripetete l'operazione quante volte volete, ed eventualmente rivendete gli oggetti in eccesso.
PLANTS VS. ZOMBIES (PC)
ZENO CLASH (PC)
La guerra tra questi due schieramenti può essere terribile…ancora di più con questi codici che potete inserire in qualunque momento:
Per accedere alla Malstrum Mansion inserite il seguente codice nei titoli:
pinata - Dolcetti alla morte degli zombi future - Gli zombie hanno un look futuristico dance - Gli zombie ballano sukhbir - Il classico "CEEERVELLIII" Mustache - Gli zombie hanno i baffi daisies - Gli zombie si lasciano margherite dietro quando muoiono
Per trovare un easter egg segreto nel capitolo 4, quando siete nella gabbia guardate il mostro e poi giratevi all'indietro verso sinistra. Il segreto è sotto l'albero.
Su-Giu-Su-Su-Sinistra-Destra-Sinistra-Giu-Giu
MUSHROOM MEN (WII)
X-MEN ORIGINS: WOLVERINE (PS3)
L-ANGOLO DEL
GTA: lo streamload. Infatti i possessori della versione su nastro potevano beneficiare di tempi di caricamento assolutamente nulli: mentre si era impegnati a giocare un livello, il computer caricava quello successivo dalla cassetta. Un ulteriore accenno lo merita la verisone C64 di Escape From Singe’s Castle (1987), uscita ben prima dell’omonima edizione Readysoft dedicata ai 16bit. Tale gioco fu programmato appositamente da Software Projects per la macchina Commodore, e mutuava lo stile del predecessore aggiungendo una realizzazione tecnica molto più curata e un gameplay migliore. Stavolta gli stage “a mosse” erano di meno (uno su tre), e la notevole colonna sonora di Rob Hubbard aggiungeva una certa atmosfera al tutto. Il primo stage ci vede alle prese con le rapide, in cui sono necessari prontezza di riflessi per imboccare i giusti passaggi e abilità nello schivare vortici. Si prosegue con una spettacolare rivisitazione del livello delle biglie, per poi esplorare in ordine sparso la stanza del trono, il cavallo meccanico, il re lucertola e alcune altre, per finire con il livello finale degli uomini di fango.
PUNCH OUT (WII)
Anche se normalmente Wolverine è tutto fuorché un nemico abbordabile, con questi codici da immettere mentre giocate sarà ancora più forte. Se premerete triangolo, quadrato, quadrato, triangolo, cerchio, cerchio, triangolo, x, x, triangolo, R3 avrete la rage infinita mentre con quadrato, x, x, quadrato, triangolo, triangolo, quadrato, cerchio, cerchio, quadrato, R3 lo renderete del tutto immortale e per finire con x,x, quadrato, quadrato, triangolo, triangolo, cerchio, cerchio, triangolo, triangolo, quadrato, quadrato, x, x, R3 guadagnerete il doppio dei riflessi quando ucciderete un nemico.
Per ottenere munizioni infinite per tutte le armi della categoria Radicali, dovrete raccogliere 81 cristalli di meteorite.
X-MEN ORIGINS: WOLVERINE (XBOX 360)
SILENT HILL HOMECOMING (PC, PS3,X360)
Non potevamo certo dimenticarci della controparte Microsoft, per cui ecco i vostri codici:
Alla schermata "Premi Start" inserite il seguente codice per sbloccare il costume di Alex giovane:
A,A,X,X,Y,Y,B,B,Y,Y,X,X,A,A,R3 Doppi riflessi Y,X,X,Y,B,B,Y,A,A,Y,R3 Rage infinita X,A,A,X,Y,Y,X,B,B,X,R3 Immortalità
Su, Su, Giu, Giu, Sinistra, Destra, Sinistra, Destra , B (o cerchio, o secondo tasto a seconda della versione del gioco) Inoltre, raccogliendo tutte le foto nel corso del gioco assisterete ad una scena extra dopo il finale.
RESIDENT EVIL 5 (PS3, X360) All'inizio del capitolo 2-1, prendete tutti gli oggetti e uscite dal gioco effettuando un salvataggio auto-
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HARDWARE
PERIFERICHE
A cura di Alessandro “Mystical” Pinna
PRODUTTORE: ACER
DISTRIBUTORE: ESSEDISHOP
WEB: WWW.ACER.IT
PRODUTTORE: NIKON DISTRIBUTORE: ESSEDISHOP WEB: WWW.EUROPE-NIKON.COM PREZZO: 200 euro ca.
NIKON COOLPIX S230
A ACER CER A ASPIRE SPIRE T TIMELINE IMELINE Ultrasottile e con un’autonomia da record.
A
cer è una di quelle aziende che in pochi anni è riuscita a rivoluzionare completamente il suo design, abbandonando progressivamente soluzioni anonime o pacchiane, a favore di prodotti ricercati nelle forme e curati dal punto di vista estetico. Ne è la riprova la serie Timeline, la nuova linea di notebook lanciata da Acer con l’obiettivo di offrire estrema mobilità, grazie ad un peso contenuto, ad un’ampia autonomia ed a soluzioni strutturali innovative. Come già anticipato in apertura di articolo, la serie Aspire Timeline colpisce da subito per lo stile elegante e pulito. Tutti i modelli hanno infatti uno spessore estremamente ridotto (pari a di 24 mm), il chassis dello schermo in alluminio, la tastiera ad isola (con i tasti piatti e distanti tra loro) e feritoie diagonali, che oltre a conferire maggiore personalità dal punto di vista estetico, garantiscono un’adeguata ventilazione al notebook. Se il
Giovane, alla moda e con tante funzioni.
design fa indubbiamente la sua parte, dall’altro la serie Timeline ha nell’autonomia, dichiarata superiore alle otto ore, il proprio cavallo di battaglia. Per ottenere questo risultato, Acer ha puntato su precise scelte architetturali e su componentistica a basso consumo energetico, piuttosto che ricorrere a ingombranti e pesanti batterie con maggiore autonomia. La serie Timeline monta infatti la nuova linea di processori Intel Core 2 Duo Ultra Low Voltage (SU9400 o SU3500, in base al modello), scheda grafica integrata Intel GMA 4500MHD, memorie DDR3 e HD fino a 500 Gb (in alternativa è disponibile il solid state da 80 Gb). E’ presente inoltre una gestione intelligente dei consumi energetici - attivabile con la sola pressione di un tasto - che riducendo la retro illuminazione dello schermo, limitando l’accesso dell’OS alle funzionalità 3D della scheda video e agendo su altre impostazioni
Scheda Tecnica ARCHITETTURA: INTEL CENTRINO 2 / CORE2 DUO ULV SU9400 O SU3500 - MOBILE INTEL GS45 EXPRESS CHIPSET SISTEMA OPERATIVO: WINDOWS VISTA® HOME PREMIUM DISPLAY: HD 1366 X 768 PIXEL, LUMINOSITÀ 200-NIT, DA 13.3,14 E 15.6 POLLICI SCHEDA GRAFICA: INTEL GMA 4500MHD FINO A 1759 MB MEMORIA RAM: DUAL-CHANNEL DDR3 SDRAM, FINO A 4 GB DI MEMORIA HARD DISK: FINO A 500 GB OPPURE 80 GB SSD INTERFACCE: 3 X (4X SU AS5810T) USB 2.0, 1 X HDMI, CON SUPPORTO HDCP, 1 X VGA, HEADPHONE/SPEAKER/LINE-OUT JACK CON SUPPORTO S/PDIF, MIC-IN JACK
avanzate, migliora ulteriormente la già ottima autonomia. L’Aspire Timeline monta dei display retroilluminati a LED, con risoluzione Hd Ready da 1366x768 e rapporto prospettico 16:9. Attualmente sono disponibili i modelli da 13,3, 14 e 15,6 pollici, in base alle esigenze dei consumatori. Le dotazioni sul fronte della connettività non mancano. Presenti infatti, oltre alle canoniche interfacce WI-FI 802.11a/b/g/, Ethernet, USB e Bluetooth, anche un modulo WiMAX e – opzionalmente – i moduli per le reti HSDPA fino a 7.2 Mbps e HSUPA fino a 5.7 Mbps. Completa la dotazione, un valido impianto 5.1 Dolby Sound Room di seconda generazione, che offre prestazioni più che buone sia attraverso gli altoparlanti integrati, che con un uso in cuffia.
L
a Nikon, uno dei “giganti” mondiali nell’ambito della fotografia, annovera tra i suoi modelli una linea di macchine fotografiche compatte dal design pratico e alla moda, studiate per un pubblico giovane: la COOLPIX. Tra queste figura la s230, fotocamera da 10 Mpixel, zoom 3x e display LCD touch screen da ben 3 pollici. Esteticamente risulta molto gradevole, sia per il design elegante, sia per le numerose colorazioni con cui è disponibile al pubblico: pink, viola, blu e nero. L’aspetto è minimale, con pochi tasti se non quelli necessari. Questo perché le funzionalità ed i comandi sono richiamabili direttamente attraverso l’interfaccia touchscreen. E’ così possibile impostare la sensibilità ISO (fino a 2000), selezionare automaticamente lo scatto più nitido tra le ultime dieci riprese consecutive,
abilitare l’algoritmo D-Lighting che ottimizza le immagini con elevato contrasto ed accedere a tutta un’altra serie di funzionalità minori. Degna di nota è anche l’opzione per il fotoritocco rapido, eseguibile tramite una penna fornita in dotazione. L’utente potrà quindi scrivere direttamente sullo schermo e personalizzare le immagini con clip art e bordi colorati. La COOLPIX s230 dispone di 44Mb di memoria interna, a cui si aggiunge il quantitativo di memoria esterna, ospitato sulle schede SD e SDHC. La macchina fotografica è alimentata da una batteria ricaricabile agli ioni di litio, che garantisce circa 160 scatti. L’autonomia risulta quindi
sufficiente per un utilizzo quotidiano, anche se in talune occasioni (viaggi, gite ecc.) una maggiore autonomia non avrebbe sicuramente guastato. Altro aspetto non pienamente soddisfacente è legato al display della s230, che risulta poco leggibile in condizioni di luce solare intensa, nonostante sia dotato di un rivestimento antiriflesso. La s230 è una valida fotocamera destinata ad un target giovane che non ha esigenze particolari e che desidera avere al suo fianco un prodotto pratico e compatto, ideale per il tempo libero o per un utilizzo quotidiano. PIXEL EFFETTIVI: 10 MP ZOOM: NIKKOR 3X; 6,3-18,9 MM ZOOM DIGITALE: FINO A 4X MONITOR: LCD TFT 3"CA. 230.000 PUNTI MEMORIA: 44 MB, SUPPORTO CARD SD/HC
+ -
Pratica, Touchscreen. Autonomia, Prezzo.
8.0
PRODUTTORE: ND DISTRIBUTORE: GIZFEVER WEB: WWW.GIZFEVER.COM PREZZO: 50 DOLLARI
BRICK MP3 PLAYER
Un gadget curioso per tutti gli amanti dei Lego!
D
i lettori Mp3 ormai se ne trovano per tutti i gusti: con touch-screen, ultrasottili, multi-accessoriati o resistenti a qualsiasi tipo di urto e sollecitazione. Tra i modelli che fanno dell’originalità la propria caratteristica distintiva, si inserisce di diritto un simpaticissimo lettore Mp3 a forma di mattoncino Lego, che, oltre a risvegliare in molti di noi ricordi nostalgici dell’infanzia, vanta dimensioni estremamente ridotte (6X3 cm).
Multigesture a portata di dita!
Un lettore Mp3 insolito e assolutamente originale nel design. Se siete alla ricerca di qualcosa di particolare da regalare a voi stessi o agli altri, e non richiedete funzionalità avanzate, il Brick Player farà sicuramente al caso vostro.
Il Timeline, come le altre serie Acer recentemente introdotte, adotta la funzionalità multi-gesture del touchpad, ispirandosi al Trackpad della Apple. Il touchpad diventa quindi in grado di riconoscere determinati comandi operati con le dita, permettendo all’utente di compiere numerose funzioni con finestre, foto e programmi.
DIMENSIONI: 29 X 17 X 58 MM PESO: 170 G SUPPORTO AUDIO: FILE MP3 AUTONOMIA: 6-10 ORE DOTAZIONE: CUFFIE, CAVO USB.
+ 38 Giugno 2009
HARDWARE
PERIFERICHE
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Originalissimo, Dimensioni ridotte. Funzionalità essenziali, No interfaccia grafica.
7.5
Disponibile in cinque colorazioni, il Brick Player è talmente piccolo e leggero, che dovrete fare attenzione a non perderlo in qualche tasca! Davvero originale la disposizione dei comandi, collocati direttamente sui tasselli di aggancio del “mattoncino”. L’autonomia è pari a circa 6/7 ore e la ricarica avviene tramite USB, collegando il lettore al Pc. Tramite il cavo è inoltre possibile veicolare i contenuti musicali. Il Brick Mp3 player non dispone WWW.ETMAGAZINE.IT
ahimè una memoria interna. E’ quindi necessario ricorrere ad una card microSD esterna. Giugno 2009 39
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KAZE: ORIGINE
Giappone, 300 anni nel futuro. Il pianeta Terra è sconvolto da un’apocalisse che annienta la maggior parte della civiltĂ moderna e distrugge la Luna. Nel laboratorio di ingegneria genetica posizionato sul satellite del pianeta, si conducono studi sulle piante, in modo da renderle capaci di crescere anche nei luoghi piĂš aridi. Ben presto gli alberi acquistano coscienza e si scagliano sul pianeta Terra, generando un vero e proprio olocausto. Agito è un giovane ragazzo che vive a Neutral City, cittĂ ricavata dalle rovine dei grattacieli di una antica metropoli i cui cittadini convivono paciďŹ camente con gli esseri vegetali. Neutral City funge da ponte tra la Foresta e Ragna, nazione governata da una dittatura militare che ha l’obiettivo di sterminare gli alberi mutanti. La nuova vita di Agito cambia drasticamente quando risveglia casualmente Toola, giovane ragazza rinchiusa in una camera criogenica da oltre 300 anni. La ragazza nasconde un terribile segreto capace di terrorizzare gli esseri che vivono nella foresta e di attirare l’attenzione dei vertici militari di Ragna ‌ la battaglia piĂš grande per la sopravvivenza della vita avrĂ presto inizio ‌ EDIZIONE NORMALE: DVD, 1 disco Euro 24,99 La Normal Edition del lungometraggio Gonzo contiene il ďŹ lm, della durata di 94 minuti, con le seguenti caratteristiche: formato: 16/9 widescreen audio: Italiano 5.1 e 2.0 Dolby Digital SDR – Giapponese 2.0 sottotitoli: Italiano ORIGINE COLLECTOR’S LIMITED EDITION DVD, 2 dischi + CD Euro 59,99 Origine sarĂ disponibile anche in una fantastica edizione Collector’s limitata contenente il lungometraggio (con le speciďŹ che audio e video della Normal Edition), un secondo disco di bonus della durata di oltre 50 minuti, il Cd con la fantastica colonna sonora di KOKIA ed altri extra.
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Aprile 2009 43
APPLE
A cura di Alessandro "Mystical" Pinna
PRODUTTORE: APPLE DISTRIBUTORE: ESSEDI SHOP WEB: WWW.APPLE.IT PREZZO: 169 EURO
Apple, L’azienda più innovativa del 2009 A
pple, un marchio che si ama o si odia, ma che su un punto mette d’accordo tutti: è sinonimo di creatività ed innovazione allo stato puro. E a confermalo sono le statistiche basate sui giudizi rilasciati dall’opinione pubblica, che premiano, ancora una volta, l’azienda di Cupertino. E’ recente infatti, la pubblicazione della classifica stilata dalla celebre rivista Business Week in collaborazione con il Boston Consulting Group, che individua le aziende che si sono distinte - più di tutte - nel campo dell’innovazione. Inutile dirlo, Apple si è aggiudicata per la quinta volta consecutiva il primo posto, davanti ad avversari assai competitivi, come Google, Toyota e Microsoft, rispettivamente secondi, terzi e quarti classificati. Duemilasettecento esperti sono stati chiamati ad esprimere il loro giudizio (in via del tutto anonima), scegliendo da un elenco che raccoglie 50 “giganti” dell’economia, su scala mondiale. I prodotti ideati e le strategie economico-finanziarie sono stati gli elementi presi in considerazione in sede di valutazione, e per ciascuno di essi è
46 Giugno 2009
stato assegnato un “peso” differente. Apple ha avuto la meglio sui suoi concorrenti sopratutto grazie ad alcuni prodotti assolutamente innovativi, come l’IPhone 3G, l’IPod Shuffle e i MacBook Air. Il primo, che tuttora continua a registrare un successo commerciale senza precedenti, ha rivoluzionato il mondo cellulari, portando la filosofia del multi-touch unitamente ad un design estremamente riuscito. L’IPod Shuffle invece, oltre ad essere uno dei dispositivi mp3 più piccoli al mondo, nell’ultima versione è perfino in grado di “parlare” con il suo proprietario, scandendo i titoli dei brani e degli artisti. Il Macbook Air infine, ha colpito per il suo spessore ridottissimo e per l’integrazione di un touchpad che implementa le gesture, realizzabili attraverso
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la pressione simultanea di più dita. L’ambito scettro rimane quindi in casa Apple, quanto durerà ancora questo dominio incontrastato?
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