Terme di Diocleziano e Palazzo Attemps

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Passeggiate nell’Arte: Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano e Palazzo Attemps Dopo l’ultima visita a Palazzo Massimo, abbiamo deciso di completare il ciclo del complesso museale Museo Nazionale Romano con una passeggiata alle Terme di Diocleziano ed a Palazzo Attemps che, insieme alla Cripta Balbi che spero di poter vedere a breve, comprendono l’insieme di questo Museo che ospita collezioni riguardanti la storia e la cultura della città in epoca antica. Come sempre, questo articolo vuole essere un semplice stimolo alla ricerca di luoghi che per noi sono interessanti e non ha carattere critico ne didascalico. Nelle nostre passeggiate incontriamo dei luoghi che ci colpiscono e ve ne rendiamo partecipi, soprattutto con le immagini che inseriremo di seguito. Ecco quindi le foto che abbiamo preso durante la nostra gita con qualche descrizione tratta liberamente dal sito della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma

Terme di Diocleziano All’ingresso del Museo delle Terme, un plastico rende molto bene l’immagine della grandezza e della maestosità di queste terme che erano il più grandioso impianto termale mai costruito a Roma. Erette tra il 298 e il 306 d.C., avevano un'estensione di oltre 13 ettari e potevano accogliere fino a 3000 persone contemporaneamente, in un percorso che si snodava tra palestre, biblioteche, una piscina di oltre 3500 metri quadrati e gli ambienti che costituivano il cuore di ogni impianto termale: il frigidarium, il tepidarium e il calidarium

Il Museo Epigrafico Nei tre piani espositivi del Museo, nel Chiostro Michelangiolesco e nel Giardino dei Cinquecento sono esposti più di mille reperti, comprendenti non solo iscrizioni di varia tipologia, ma anche sculture, bassorilievi, oggetti votivi e relativi alla vita quotidiana.






Il Chiostro di Michelangelo Nel 1561, il Papa Pio IV concesse i resti delle Terme ai Certosini attribuendo loro il ruolo di conservatori delle rovine. I lavori per la trasformazione del complesso iniziarono immediatamente e fu verosimilmente Michelangelo a delineare l’impianto generale dell’edificio monastico (anche se l’impianto della Certosa e i dettagli si attribuiscono a Jacopo del Duca). In seguito all’atto di donazione del papa Clemente VIII nel 1595, fu iniziata la costruzione del nuovo convento che fu realizzato secondo lo schema canonico dell’Ordine: un chiostro grande, un chiostro piccolo e le casette per i monaci. Il chiostro grande, detto di Michelangelo, fu inserito tra il corpo centrale delle Terme e il lato settentrionale del suo recinto Il chiostro piccolo fu ricavato a destra del presbiterio della nuova chiesa, nel luogo dell’antica natatio; le abitazioni, invce, erano disposte sul lato ovest lontano del musro operimetrale e lungo il perimetro del chiostro grande. Il Chiostro è comunemente noto come Chiostro di Michelangelo, per la diffusa idea che l’artista lo avrebbe realizzato insieme alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri; in realtà è più probabile ritenere che egli abbia realizzato i disegni preparatori e che abbia partecipato solo alle fasi iniziali della costruzione prima della sua morte nel 1564, anche considerando che la data di inizio lavori iscritta sulla colonna angolare di fronte al portone di accesso è quella del 1565. Con i suoi 10.000 metri quadrati di superficie e i suoi bracci di 100 metri, scanditi ciascuno da 100 colonne monolitiche, il Chiostro di Michelangelo è uno dei più grandi d’Italia; lungo le ali, originariamente concepite come passaggi coperti della Certosa, sono oggi esposte sculture, sarcofagi, altari e basi di statue dell’età imperiale.


Il Museo Protostorico Allestita nel secondo piano del Chiostro di Michelangelo, la Sezione Protostorica del Museo Nazionale Romano riunisce le testimonianze archeologiche sulle fasi più antiche della cultura che emerge in tutto il Lazio antico nella tarda protostoria fra XI-X e inizi del VI secolo a.C. (fine dell’età del Bronzo, prima età del Ferro e periodo orientalizzante).




Da questo secondo piano del Museo, nella zona dedicata alla sezione protostorica, ci è stao possibile prendere delle belle immagini del Chiostro di Michelangelo.







L'aula "decima" Si tratta di uno dei numerosi ambienti disposti in modo simmetrico intorno alle sale termali propriamente dette (calidarium, tepidarium, frigidarium) le cui ampie dimensioni suggeriscono, sia pur in minima parte, la grandiositĂ dell’intero complesso. L’aula ha forma rettangolare ed è coperta da tre imponenti volte a crociera; lungo le pareti sono ricavate numerose nicchie verosimilmente destinate ad accogliere statue ed altri elementi decorativi. Attualmente vi sono ricostruiti tre sepolcri non pertinenti con la struttura delle Terme stesse: la Tomba dei Platorini, la Tomba dei Dipinti e la Tomba degli Stucchi.




Santa Maria Degli Angeli La visita a questo complesso non può dirsi completa senza aver visto Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alle Terme di Roma, ultimo grandioso progetto architettonico del genio di Michelangelo, monumento di storia, fede, arte e scienza. Al suo interno, il giorno che l’abbiamo visitata, erano in mostra alcune delle riproduzioni delle macchine di Galileo




Palazzo Attemps Nei pressi di Piazza Navona, Il palazzo Attemps deve il suo nome al cardinale proveniente dall’Alto Tirolo, Marco Sittico Altemps, che lo acquistò nel 1568 eleggendolo a sua dimora romana. L’edificio ospita importanti collezioni di antichità e una significativa raccolta di opere egizie.Nelle sale ancora in parte affrescate è possibile ammirare sculture greche e romane appartenute nei secoli XVI e XVII a varie famiglie della nobiltà romana. Il nucleo più consistente è costituito dalla collezione Boncompagni Ludovisi, insieme alle collezioni Mattei e Del Drago e da alcune opere d’arte della famiglia Altemps. Sono inoltre visibili singoli esemplari provenienti da diverse collezioni.Le sculture sono presentate secondo il gusto antiquario per l’ostentazione dei capolavori dell’antichità propria di quel tempo.Le statue sono state restaurate nei secoli XVI e XVII con integrazioni eseguite da eccellenti scultori dell’epoca quali Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi e Ippolito Buzio. La sezione dedicata alla raccolta egizia costituisce una delle più significative testimonianze sulla diffusione dei culti egizi a Roma. La visita del Palazzo si svolge su due piani disposti intorno ad un bellissimo cortile decorato da una fontana monumentale. L’edificio conserva parte degli affreschi e delle decorazioni originari che si possono ammirare soprattutto nella loggia dipinta e nella chiesa dedicata a papa Sant’Aniceto. Al di sopra del fabbricato svetta l’altana, una torrebelvedere sormontata dallo stambecco rampante, stemma della famiglia Altemps.

Collezione Altemps La collezione, iniziata dal cardinale Marco Sittico Altemps e proseguita da suo nipote Giovanni Angelo, era composta da sculture antiche di particolare pregio, una ricca quadreria e una serie di testi che costituivano la Biblioteca Altempsiana. A partire dal 1621 la raccolta venne progressivamente smembrata e le sculture confluirono in altre collezioni private e nei più importanti musei del mondo, tra i quali i Musei Vaticani, il British Museum, il Louvre e il Museo Puškin. Dell’originario nucleo si conservano attualmente a Palazzo pochi esemplari, tra cui le quattro grandi statue situate nel cortile, quali un Ercole giovanile, un atleta in riposo, una menade e una Demetra, e alcune sculture esposte lungo lo scalone monumentale.




Collezione Boncompagni Ludovisi Nel 1901, a seguito dei lavori di urbanizzazione dell’area della splendida villa Ludovisi sul Quirinale tra Porta Salaria e Porta Pinciana, lo Stato italiano, su sollecitazione dell’allora Ministro Quintino Sella, acquistò dalla famiglia 104 sculture per preservare il nucleo principale della prestigiosa raccolta iniziata dal cardinale Ludovico Ludovisi tra il 1621 e il 1623. Le opere furono a lungo conservate nel Chiostro piccolo della Certosa nel Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, e trovarono collocazione definitiva dal 1997 nella sede di Palazzo Altemps. Tra gli esemplari più rappresentativi si ricordano il Galata suicida, il sarcofago cosiddetto “Grande Ludovisi”, il Trono Ludovisi e l’Ares Ludovisi


All’interno del palazzo c’è una bellissima loggia affrescata:



Indice

Passeggiate nell’Arte: Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano e Palazzo Attemps..................................1 Terme di Diocleziano ...............................................................................................................................................1 Il Museo Epigrafico..............................................................................................................................................1 Il Chiostro di Michelangelo..................................................................................................................................6 Il Museo Protostorico............................................................................................................................................7 L'aula "decima"...................................................................................................................................................16 Santa Maria Degli Angeli.......................................................................................................................................19 Palazzo Attemps......................................................................................................................................................22 Collezione Altemps.............................................................................................................................................22 Collezione Boncompagni Ludovisi.....................................................................................................................25


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