Ilario Bessi. Un fotografo in città. Carrara 1946-1980

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Carrara 1946-1980 Carrara 1946-1980

Carrara 1946-1980



Introduzione

Entrare nell’archivio di un autore è un’azione che in certi momenti rasenta l’imbarazzo o il senso di violazione di L’immagine di una vita e di un carattere si mostrano attraverso un’opera che nell’assenza di una mediazione di scelta autoriale o stilistica, si presenta aperta e indifesa allo sguardo altrui. Un archivio è un oggetto non statico, si muove continuamente delle evoluzioni nella sua conoscenza, nello sviluppo possibile di un suo nuovo percorso e senso. Si agita spesso nella fuoriuscita da sé e dal suo meglio, mostrando all’occhio nuovo tutte le sue caratteristiche, forze e debolezze, capacità e ostinazioni. Un archivio è un’opera grande e quasi ancora senza autore nel momento della sua scoperta, gode invece di una completezza di esperienza che supera la scelta personale e storica, stilistica o estetica, a ciò che originariamente si credeva. rendendosi capace di dare se stesso nel proprio molteplice e di Nel corso dell’esperienza della sua conoscenza lo si vede muovere nelle sue evoluzioni e nei suoi tentennamenti, crisi e successi. Un archivio è la visione di una vita e delle sue scelte, che rinnovano però il loro senso nella diversa ripetizione di un motivo, di un gusto , di uno sguardo che le ripercorre ripetendone la successione. L’opera di Ilario Bessi presentata in questo volume è l’opera di un Ilario Bessi diverso dall’autore solito uscito dal suo archivio, è l’opera minore ma continua che ha animato il suo lavoro e la sua vita, è l’opera grande perché completa di cenza, l’opera di un mestiere vario e molteplice come quello del “fotogra tecnica o isituzionale, ricercando nella piccolezza le carratteristiche di una città da descrivere e indagare. Il valore

Fotografo totale e naturale, senza scelta di argomento elettivo o selettivo, Ilario Bessi fotografava tutto, e ha fotografato tutto ciò che la città di Carrara gli chiedeva di fotografare nel corso dei suoi sessantanni di carriera. persino meticoloso per la presenza di immagini importanti e senza clamore, perchè dotate di una straordinaria concretezza d’indagine scaturita dall’esigenza spontanea di un bisogno di memoria. La strada e la sua vita che prende casa e il luogo intimo della vita d’interni e privata, ma anche il pubblico e lo spettacolo di una città che ha vissuto un dopoguerra di ottimismo e forti energie collettive e sociali.


Ovunque lo sguardo di Bessi e la sua forma d’inquadratura continua e precisa nel senso del suo esserci. Ovunque un uomo allegro, disposto a divertirsi con la realtà e giocare nelle forme del mondo il proprio sguardo poco incline allo stereotipo e alla formalità facile. grandi clienti: l’ industria e le feste private, i ritratti e le cerimonie, la vanità del privato e la necessità della scienza, la documentazione tecnica e isituzionale. E gli stili si adeguano e anche i mezzi di ripresa e le soluzioni stilistiche: dai corpi mobili e ingombranti dei banchi ottici, mai abbandonati in tutta la carriera e sapientemente adoperati nelle enerosità degli scatti e allegramente facili all’errore. La quantità di lavoro e la continuità della richiesta ha reso a Ilario Bessi una riconoscibilità quasi completa su un territorio, una aderenza alle cose e alla vita che avvicina il suo lavoro a una diagnosi e a un continuo rilevamento nell’idea che ogni avvenimento da lui partecipato sia stato vissuto con precisa osservazione e scrupolosa memoria, che nell’esito del lavoro di un singolo uomo si ritrovi il senso e la storia di una città, della sua gente, di un territorio. ne della storia e dei suoi possibili metodi d’indagine. epoche e forme di vita. In questo troviamo l’esito migliore della sorte di un archivio: la continua capacità di donarci la grazia della perdita delle identità temporali in cui amiamo contemplarci, l’aiuto a scongiurare l’immobilità della alla critica di noi stessi e del mondo che viviamo.

Corrado Magliani


Ilario Bessi (1903-1986) nasce a Carrara in via Vezzala, a ridosso del vecchio centro cittadino, lungo il torrente Carrione da una parte e la via Carriona dall’altra. La via Carriona costituiva a quel tempo la strada principale per la discesa del marmo a valle, ancora trasportato da carri e buoi. Laboratori, piccoli opifici, segherie, via Vezzala nella gola che si stringe verso il monte, era sempre stata, fin dai tempi dei romani, l’arteria principale dell’industria marmifera. Carrara doveva apparire una piccola città industriosa, rumor osa, polverosa, orgogliosa delle proprie origini e refrattaria ai cambiamenti. La fotografia agli inizi del secolo si stava diffondendo rapidamente in Europa e anche a Carrara c’era chi ne aveva già fatto un mestiere: Vittorio Valenti, a lui si devono le immagini della città ritratta attraverso gli imponenti cambiamenti urbanistici condotti e voluti dalla nuova borghesia emergente di fine ‘800. Tuttavia quando Valenti morì nessuno nei successivi vent’anni ne colse la preziosa eredità. Bessi arrivò alla fotografia solo in un secondo momento, dopo gli studi artistici: il desiderio di dedicarsi alla pittura fu probabilmente interrotto dalla chiamata della leva militare. E’ durante questo periodo che Bessi grazie ad una piccola bugia – disse infatti di saper usare la macchina fotografica, confidando poi d’imparare nottetempo dal libretto delle istruzioni- divenne fotografo del reggimento. Questa esperienza gli permise di prendere conoscenza e confidenza con il mezzo fotografico, fino a condurlo alla decisione di proseguire su quella strada una volta tornato a casa. Nel 1925, ristabilitosi in città cominciò, la sua attività seguendo le tracce e il lascito di Valenti, e a Marina di Carrara, in via Maggiani, aprì il suo primo studio fotografico. Ciò che resta di 60 anni di lavoro è conservato oggi nell’Archivio Bessi, grazie al quale è possibile constatare quanto eterogenea e varia sia stata la produzione fotografica di Bessi, conservando sempre, nonostante questo, un comune denominatore: la città e gli abitanti di Carrara. All’attività del negozio fatta di una “fotografia veloce”, quella dei ritratti, delle fototessere, delle piccole commissioni e cerimonie familiari, c’era quella di fotografo indipendente. In questo ruolo il lavoro di Bessi prende due direzioni: una verso quel mondo tradizionalmente vicino a lui dell’estrazione del marmo e dell’arte della scultura; e l’altra verso commissioni terze, di privati o di Enti comunali o parastatali, i cui incarichi consistevano spesso nel documentare la realizzazione di opere pubbliche, di case popolari, di infrastrutture oppure il lavoro e l’attività industriale, da quella chimica a quella informatica. Bessi fu fin da subito il fotografo ufficiale della città, fin da quando nel 1926 gli venne affidato l’incarico di documentare il viaggio del famoso monolite, regalo che l’allora presidente dell’Opera Nazionale Balilla, il carrarese Renato Ricci, fece a Mussolini, destinato a diventare l’obelisco del Foro Italico di Roma. Ugualmente nel 1963 Bessi fu chiamato a partecipare alla missione tutta carrarese del “salvataggio” di Abu Simbel, di


cui documentò tutte le fasi dell’operazione che terminò nel 1968. Per un lungo periodo della sua vita – dalla fine della guerra fino agli anni ‘70 - Bessi lavorò come fotoreporter per la Cronaca di Carrara del quotidiano La Nazione; un’opportunità che gli diede modo di documentare dettagliatamente la vita della città, registrando quelle immagini che della provincia sono spesso le più sfuggenti. Naturalmente è stato sempre continuo nella sua attività il rapporto con il marmo, la sua lavorazione e la socialità diffusa che ha segnato una città, ed è nell’ultimo periodo della sua carriera che Ilario Bessi si dedica in maniera quasi esclusiva al rapporto con gli artisti e le loro opere, andando a stabilire sodalizi elettivi e duraturi con scultori locali e internazionali. Quello che è stato il ruolo di Bessi lo comprendiamo meglio oggi, che le sue immagini – dalle fototessere dei comuni cittadini ai grandi eventi storici- diventano documenti e testimonianze e non più cronaca o attualità. Per questo oggi l’archivio di casa Bessi è anche l’archivio della città di Carrara in immagini e sfogliando le migliaia di immagini custodite vediamo attraverso l’occhio di Bessi una società che cambia, una città che cresce, la storia e l’origine di ciò che vediamo passeggiando per strada. Accanto a questa grande produzione, dove l’interpretazione del lavoro del fotografo è vissuta a tutto tondo senza pregiudizi di settore, Bessi si dedica, nei ritagli di tempo, a fotografie più personali, che non sono destinate a nessuno. Di questa produzione fanno parte le così dette “fotografie astratte” e quelle “artistiche”, come già denotano gli appunti autografi, le uniche forse ad essere davvero sue.


FOTOGRAFIE



1946. Foyer. Politeama Verdi. Carrara

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1946. Comizio PCI. Politeama Verdi. Carrara

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1946. L’anarchico Alfonso Failla. Comizio PCI. Politeama Verdi. Carrara

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1946. Manifestazione anarchica. Piazza Gino Lucetti. Carrara

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1947. Festa della Madonna del cavatore. Carrara

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1948. Comizio dell’On.Giuseppe Togni (DC). Piazza Farini. Carrara

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1949. Impresa Soglini. Rifacimento stradale. Via Mazzini. Carrara

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1950. Circo. Colombarotto. Carrara

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1951. Case popolari. Codena

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1953. Autostazione. Piazza Matteotti. Carrara

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1953. Piroscafo. Porto. Marina di Carrara

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1953. Cane del Sig. Romano Raffo. Carrara

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1954. Carrarese. Fossa dei Leoni. Carrara

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1954. Tifosi. Fossa dei Leoni. Carrara

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1954. Smantellamento binari del tram. V.le XX Settembre. Carrara

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1954. Incidente ferroviario. Zona Industriale Apuana. Avenza

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1955. Trasporto marmi. Avenza

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1955. Alluvione. LocalitĂ La Prada. Avenza

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1955. Alluvione. V.le da Verrazzano. Marina di Carrara

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1955. Cerimonia Istituto del Nastro Azzurro. Piazza Matteotti Carrara

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1956. Via Aronte. Carrara

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1956. Colombarotto. Via Garibaldi (VII Luglio). Carrara

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1956. Inaugurazione villaggio UNRRA CASAS. On.Armando Angelini. Avenza

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1956. Pescatori. Porto. Marina di Carrara

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1956. Piazza Menconi. Marina di Carrara

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1956. Piazza delle erbe. Carrara

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1956. Impiegato. Banca Commerciale. Carrara

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1956. Vicolo. Carrara

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1956. Abitazione. Carrara

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1956. Abitazione. Carrara

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1956. Sfollati. Caserma Dogali. Carrara

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1957. Festa. Club La Moretta. Carrara

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1957. Ingegnere Azzolino Mannari. Carrara

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1957. Il Sig. “Macario” e Titina. Carrara

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1957. Tipografia Bassani. Carrara

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1958. Forno di castagnacci. Fuori Porta. Carrara

54


1958. Edicola. Fuori Porta. Carrara

55



1958. Via Pietro Tacca. Lavori per l’acquedotto. Carrara

57


1958. Inaugurazione Casse Mutue Artigiane. Carrara

58


1958. Centrale elettrica C.I.E.L.I. V.le XX Settembre. Carrara

59


1958. Lavori per il sottopassaggio. Stazione ferroviaria. Avenza

60


1958. Incidente. Ferrovia marmifera. Miseglia

61


1958. Giro d’Italia. Via Gino Menconi. Avenza

62


1958. Nevicata. Luni

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1958. Scena di un delitto. Colonnata

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1959. Via Roma. Carrara

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1959. Panificatori in visita alle cave. Carrara

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1959. Ripavimentazione di via Loris Giorgi. Carrara

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1959. Via Galimberti. Bedizzano

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1959. Via Carriona. Carrara

71



1959. Campeggio. Fossa Maestra. Marina di Carrara

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1959. V.le Zaccagna. Marina di Carrara

75



1959. Costruzione banchina di levante. Porto. Marina di Carrara

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1969. Cavatori. Carrara

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1959. Lavatoio pubblico. Torano

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1959. Via Groppini. Carrara

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1959. LocalitĂ Caina. Via Carriona. Carrara

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1959. Officine Carraresi. Carrara

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1959. Macelleria. Carrara

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1959. Negozio di alimentari. Carrara

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1960. Via Aurelia. Carrara

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1960. Gruppo sportivo femminile. Caserma Dogali. Carrara

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1960. Riprese del film “La strada dei giganti�. Ponti di Vara. Carrara

89


1960. Set del film “La strada dei giganti�. Viadotto del Torrione. Carrara

90


1960. Demolizioni. Via D’Azeglio. Carrara

91


1960. Monte Sagro. Carrara

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1960. Bacino marmifero di Torano

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1960. Professor Vivarelli. Carrara

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1960. Prato. Luni

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1960. Sorelle. Marina di Carrara

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1960. Festa della madre. Carrara

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1960. Spiaggia. Marina di Carrara

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1960. Ospedale. Carrara

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1961. Calcoli renali. Ospedale. Carrara

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1961. Camera di Commercio. Piazza II giugno. Carrara

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1961. 50째 anniversario IACP. Camera di Commercio. Carrara

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1961. Nebbia in cittĂ . Carrara

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1961. Trasporto piattaforma galleggiante Eni. Marina di Carrara

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1961. Varo fallito della nave Merauke. Porto. Marina di Carrara

109



1962. Scuola elementare. Torano

111


1962. Sede del P.R.I. Teatro Animosi. Carrara

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1962. LocalitĂ Grazzano. Carrara

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1962. Festa all’Hotel Mediterraneo. Marina di Carrara

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1962. Festa privata casa Ambrosini. Carrara

115


1963. Villa Pezzini. Marina di Carrara

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1963. Industria di abbigliamento. Avenza

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1963. Luna Park. Marina di Carrara

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1963. Telegrammi per la vincita della Carrarese Calcio. Carrara

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1963. Casa pericolante. Avenza

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1963. Comizio MSI. Piazza San Francesco. Carrara

121



1964. Festa degli alberi. Campocecina

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1964. Incidente. V.le XX Settembre. Marina di Carrara

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1964. Ezio Carmassi aggredito per furto. Via Aurelia. Carrara

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1964. Mercato coperto in costruzione. Carrara

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1964. Palazzo municipale. Carrara

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1964. Prove di carico. Cinema Teatro “La casa del fanciullo�. Carrara

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1964. Incendio. Carrara

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1964. Matrimonio. Carrara

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1965. Campagna. Carrara

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1966. Pezzi meccanici. Olivetti. Carrara

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1966. Concerto. Sala comunale. Carrara

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1966. Saldatore. Zona Industriale Apuana. Avenza

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1967. Alpi Apuane. Carrara

139


1967. Via litoranea. Marinella

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1967. Zona Industriale Apuana. Avenza

141


1967. Supermercato. Carrara

142


1967. Villa Petrucci. Carrara

143



1968. Souvenir. Colonnata

145


1968. V.le Colombo. Marina di Carrara

146


1968. Alluvione. V.le XX Settembre. Marina di Carrara

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1969. Case popolari. Pontecimato

149


1969. Piro in cava. Monte Sagro

150


1969. Festa di Santa Lucia. Santa Lucia

151



1969. Colonnata

153



1970. Commesse. Carrara

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1970. Costruzione autostrada A12. Marina di Carrara

157


1970. Palestra. Caserma Dogali. Carrara

158


1970. Mercato coperto. Marina di Carrara

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1970. Scuola media Giacomo Leopardi. Avenza

160


1970. Scuola media Leonardo Da Vinci. Avenza

161



1970. Casa Lucchetti. Carrara

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1971. Laboratorio di ricerca. Nuovo Pignone. Massa

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1971. Giovani del Convitto in gita alle cave. Carrara

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1971. Matrimonio. Marina di Carrara

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1974. Ilario Bessi. Autoritratto. Marina di Carrara

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1974. Ilario Bessi. Autoritratto. Strada Capretana

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1975. Gimkana della Polizia Municipale. Piazza Farini. Carrara

171


1977. Alluvione. Marina di Carrara

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1977. Alluvione. Marina di Carrara

173



1978. On. Giulio Andreotti. Accademia di Belle Arti. Carrara

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1980. Incendio Montedison. Avenza

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1980. C.G. Argan. Sede Internazionale Marmi e Macchine. Fossola

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1980. Bombola di gas esplosa. Carrara

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1980. Profili laminati. Avenza.

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1980. Bacino del Monte Sagro. Carrara

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© Ilario Bessi. Un fotografo in città. Carrara 1946-1980 © Edizioni minimocomunemultiplo Finito di stampare nel dicembre 2012 presso Tipolitografia Mori

Fotografie © Archivio Ilario Bessi Editing e cura di Corrado Magliani © minimocomunemultiplo, 2012 Restauro e digitalizzazione fotografie di Barbara Galli © minimocomunemultiplo, 2012 Impaginazione e testi ©minimocomunemultiplo, 2012

minimocomunemultiplo s.n.c. Corso Rosselli 18B 54033 Carrara P.I 01178680458 www.minimocomunemultiplo.net

Il presente volume è stato reso possibile grazie alla gentile e assidua collaborazione degli eredi Bessi, in particolar modo grazie alla presenza e pazienza di Adriana Bessi, senza il cui aiuto sarebbe stata impossibile la conoscenza e lo studio dell’archivio e dei suoi materiali. A loro la nostra più sincera riconoscenza. La realizzazione di questo volume non si è avvalsa di alcun beneficio pubblico o sponsorizzazione privata.


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