MercoledĂŹ 17 Novembre 2010
MartedĂŹ 23 Novembre 2010
ECONOMIA
Optima, accordo cinese per il gelato Made in Italia Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L’accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l’allestimento, l’introduzione delle macchine, la gestione dei punti vendita e la formazione specifica dei partner cinesi con il supporto dei maestri gelatieri della propria Scuola del Gelato. Optima ha investito in autofinanziamento 8 milioni di euro nell’accordo con Bright Food, nonché per la realizzazione di due gelaterie con marchio “Il Gelato di Bruno” a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. «Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell’intero Far Est - sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori». «Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di “business etico” che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale». I successi di Optima all’estero, che rappresenta l’80% del suo giro d’affari, e in particolare in Cina, vengono da lontano. «Nel 1994 - racconta il presidente - ho fatto il primo viaggio in Cina e ho capito che, assieme all’India, quel Paese rappresentava il nostro futuro. Prima però bisognava fare cultura, formazione, creare l’humus giusto. Nel 2000 abbiamo iniziato un programma di introduzione del gelato italiano, impiantando in seguito a Shanghai uno showroom-laboratorio. Ora siamo tra i principali rappresentanti del settore in una nazione dove, assieme all’India, la classe media raggiungerà, entro il 2020, gli 800 milioni di persone». Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. «Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro Made in Italy. La moda ce la contendiamo con i francesi e gli americani, le auto con i tedeschi e i giapponesi. Il gelato artigianale l’abbiamo inventato noi, in questo settore non c’è posto che per l’Italia. Ma nessuno a Roma pensa a un’azione di sostegno a favore di questo nostro rinomatissimo prodotto». La Società riminese patisce direttamente l’indifferenza delle Autorità verso questo fiorente settore, e si dice vittima delle ben note lungaggini della burocrazia. Spiega Emendatori: «Attualmente dobbiamo commissionare a terzi la realizzazione di alcuni prodotti perché l’amministrazione locale non ci ha ancora concesso l’ampliamento dello stabilimento necessario per introdurre linee produttive più performanti e assumere nuovi giovani. Sono tre anni che aspettiamo, e se entro dicembre la situazione non si sbloccherà, sarò costretto a delocalizzare». Fondata nel 1984, Optima-Mec3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Nel 2006 è stata inserita nella classifica di “Europe’s 500” che individua le Pmi più dinamiche d’Europa. Nel 2007 il fatturato era di 54 milioni; le previsioni 2010 parlano di 80 milioni (Ebitda: 15 milioni): un quasi-raddoppio in quattro anni, e un +13% rispetto al 2009. L’organico è composto da 160 dipendenti e 50 stagionali. http://www.ilgiornale.it/economia/optima_accordo_cinese_gelato_made_italia/economia-attualit-optima/23-11-2010/articolo-id=488960-page=0-comments=1
Martedì 23 Novembre 2010
2 • 24 novembre 2010
Industria e Finanza OPTIMA
ACCORDO CINESE PER IL GELATO
160 gelaterie a Shanghai in 3 anni, per un fatturato di 30 milioni di euro. Questi sono i termini dell'intesa dell'azienda di Rimini Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell'alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l'apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L'accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l'allestimento,
di due gelaterie con marchio "Il Gelato di Bruno" a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. "Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell'intero Far Est - sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori". "Ora punteremo con forza anche all'India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di "business etico" che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale".
RESIDENZE SANIT ASSISTENZIAL
Antonio Sebastiano
Al compimento del suo 5° età, l'Osservatorio Settoria RSA (Residenze S Giordano Emendatori Assistenziali), istituito ne l'introduzione delle macchine, la presso l'Università gestione dei punti vendita e la forCattaneo LIUC, conta mazione specifica dei partner RSA iscritte, rappresenta cinesi con il supporto dei maestri circa 8.050 posti letto au gelatieri della propria Scuola del ed oltre 7.500 posti acc Gelato. Optima ha investito in confermandosi un v autofinanziamento 8 milioni di esempio di benchmark euro nell'accordo con Bright ambito socio-sanitario sia Food, nonché per la realizzazione regionale, sia a livello nazi 4° convegno annuale Osservatorio, dal titolo "Il s dei controlli in RSA: rap lavoro e standard gestio terrà il prossimo giov novembre 2010 dalle ore centro, il tema del siste controlli a cui queste unità ta sono sottoposte, con pa re riferimento ad alcune matiche connesse al rap Mercoledì 24 Novembre 2010 lavoro ed agli standard ge previsti dall'accreditame Economist Intelligence Unit Sistema Sanitario Reg relativi a maggio 2010, dati Interverranno al conveg Eurostat relativi al periodo qualità di relatori, espon 2003/2006 e dalle indagini sui spicco dei diversi enti istit
CAMERA DI COMMERCIO
I MILANESI SPENDONO PIU’ DI UN MILIARDO IN CULTURA E TEATRO
Nel capoluogo lombardo le imprese culturali sono ben 1.200 su quasi le 10.000 presenti in tutta Italia. In un solo anno +12% Le imprese culturali a Milano sono oltre 1.200, su un totale italiano di quasi 10.000, in crescita del +12% rispetto all'anno
CONVEGNI
Emendatori, l’ex cameriere che ricopre la Cina di gelato di Sandro Vacchi ROMA (22 dicembre) - Da cameriere a titolare di un piccolo impero dolce che si espande in tutto il mondo e si è appena allargato in Cina, un impero fatto di dodici milioni di chili di pasta per gelato prodotta ogni anno. E’ la storia di Giordano Emendatori, da Rimini, che nella capitale del divertimento ha fondato l’Optima, un’azienda con 187 dipendenti e 72 milioni di fatturato che quest’anno si avvicineranno agli 85, realizzati per l’80 per cento all’estero. L’avventura comincia alcune decine di anni fa, quando il giovane romagnolo è cameriere in Francia e in Gran Bretagna. Impara bene le lingue, e l’imprenditorialità della sua gente salta fuori prepotente. Ci sa fare, glielo dicono in tanti, anche mentre lavora per la Fabbri di Bologna, quella delle amarene. Mette insieme le due cose – lingue e marketing – e fa il salto, nel 1984 diventa industriale. Anzi, grande artigiano, perché quello che produce serve per fare il gelato artigianale all’italiana da esportare ai quattro angoli del globo in concorrenza con i prodotti industriali, soprattutto americani. «Non ci limitiamo a fare la pasta-base per i gelati, ma formiamo anche il personale, gli insegniamo a produrre il gelato all’italiana» chiarisce. E’ andata così anche in Cina, e l’affare è nato per caso: a una fiera di settore Emendatori conosce i responsabili della Bright Food, un colosso cinese che fattura 76 miliardi di yuan. Si piacciono e si accordano: da Rimini partono per Shangai uomini e prodotti, 65 gelaterie “italiane” sono già state aperte nella megalopoli, ma nel giro di tre anni saranno 160, per un fatturato previsto di trenta milioni di euro. La catena si chiama Iceason e Optima le fornisce prodotti e consulenza per la produzione, l’uso delle macchine, l’allestimento, la gestione dei punti vendita. E maestri gelatai. Il marchio Mec 3, con cui l’azienda riminese produce, è già nei Paesi arabi e in mezza Asia: a Singapore ha aperto pochi mesi fa due gelaterie “firmate” nel più grande centro commerciale della città, una vetrina colossale. Il prossimo obiettivo è l’India, coinvolgendo anche due comunità religiose che penseranno alla formazione del personale. «Sperimenteremo in questo modo un nuovo modello di business etico che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una rapida espansione del gelato in India» continua il presidente, che si è fatto due conti, scoprendo che entro dieci anni fra India e Cina ci sarà quasi un miliardo di persone con reddito medio, tutte potenziali consumatrici di gelato. L’azienda riminese ha messo piede in Cina la prima volta nel ‘94, e nel 2000 ha introdotto il gelato italiano, impiantando a Shangai uno showroom-laboratorio. Aiuti dall’Italia ? «Nemmeno un euro. Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro made in Italy. Nella moda ci scontriamo infatti con i francesi, nelle auto con tedeschi e giapponesi, mentre il gelato l’abbiamo inventato noi. Eppure nessuno pensa ad azioni di sostegno di questo prodotto» lamenta Emendatori. Optima-Mec 3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Quattro anni fa è stata inserita nella classifica di Europe’s 500 delle piccole e medie aziende più dinamiche d’Europa e il fatturato dovrebbe crescere del 13 per cento quest’anno. Le novità per la prossima estate? Il presidente si fa pregare un po’, vorrebbe continuare a spiegare come si fa la pasta per il gelato alla nocciola, ad esempio: le noccioline vengono tostate, raffinate e trasformate in crema, la base a cui si aggiungono latte e zucchero per fare il gelato vero e proprio. Infine si convince e pronuncia una parola: Amalfi. Sarebbe una crema di uovo, limone e pan di spagna, uno dei gusti che andranno per la maggiore. Insieme con il Toffee: caramello, cioccolato e sale marino di Cervia. La bomba dolce però si chiamerà Quella: nocciola e cioccolato, ma in forma morbida, come una nuvola di panna. I cinesi – e non solo – hanno già l’acquolina. http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=131709&sez=HOME_ECONOMIA
Mercoledì 22 Dicembre 2010
RIMINI CRONACA 13
VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010
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Cina e India già conquistate dal gelato di Optima Mec3 L’azienda di San Clemente si espande nei mercati d’Oriente
Giordano Emendatori, fondatore e amministratore delegato di Optima Mec3
IL GELATO made in Italy, quello di Optima-Mec 3, valica la grande muraglia cinese e si appresta a conquistare il gusto della nazione più popolosa al mondo. Entro il 2012, grazie all’accordo di collaborazione sottoscritto tra il leader mondiale degli ingredienti per gelato artigianale con sede a San Clemente e il colosso cinese pubblico dell’alimentare Bright Food, nella sola Shanghai sarà aperta una catena di 160 punti vendita con insegna Iceason. Una joint venture capace di creare, attorno alla ‘capitale economica cinese’ un giro d’affari di circa 30milioni di euro. Optima-Mec 3 sbarcò in Cina già nel 2006 realizzando uno show room –laboratorio, un coffee shop e gelateria per esportare la ‘cultura del gelato’ in un territorio dove questo prodotto era conosciuto da appena 20 anni. Nel frattempo è nata la Mec3-Cina che vanta una rete commerciale formata da 2 responsabili italiani, altro personale d’ufficio e 6 venditori che setacciano il Paese asiatico in cerca di nuovi partner commerciali. Lo scorso anno è stata fondata la prima ‘Scuola di gelato’ dove si svolgono corsi di formazione per chi ambisce ad aprire una gelateria artigianale. L’accordo con Bright Food, grande produttrice di gelato confezionato, nasce dalla volontà dell’azienda cinese di produrre gelato artigianale. Una impresa impossibile senza il know how di Optima-Mec3 che fornisce tutti i
prodotti per il gelato, i macchinari e la consulenza dall’allestimento della gelateria al suo avviamento. Attualmente sono già stati aperti 60 punti vendita, 20 dei quali solo nel 2010. Si tratta di negozi di circa 70/80 metri quadri che offrono il vero gelato artigianale all’italiana abbinati alla caffetteria. Gli investimenti del gruppo, guidato dal suo fondatore e amministratore delegato, Giordano Emendatori spaziano dall’estremo Oriente all’India, dove sono state aperte due gelaterie all’interno di un villaggio con la collaborazione di una comunità cristiana. L’intenzione è quella di dare vita ad un business etico, insegnando come produrre e lavorare il cibo. Anche in Asia meridionale il gruppo sanclementino è presente da quattro anni con una rete di investitori e venditori che prendono parte a 4 fiere internazionali ogni anno. «Le prospettive di sviluppo delle esportazioni in questi Paesi— ha dichiarato il patron di Mec3, Giordano Emendatori —sono vastissime, dalla nostra abbiamo l’eccellenza del gelato artigianale italiano, riconosciuto in tutto il globo. In un momento in cui il mercato europeo vive il trauma dell’invasione del mercato asiatico, proprio la Cina e in futuro l’India potrebbero diventare i principali mercati di riferimento per l’azienda». La risposta delle popolazioni al buon gelato non si è fatta attendere e sia in Cina sia in Asia Mec3 ha saputo adattarsi eccellente-
mente alle tradizioni culinarie proponendo gusti alla frutta in India come il gettonatissimo Mango e Tè verde in Cina, i cui consumi possono essere rispettivamente paragonati a quello della Fragola e del Cioccolato in Italia. «Tuttavia — assicura— Emendatori, è il gelato a far tendenza conquistando la clientela con ogni gusto». Oltre agli investimenti milionari esteri, nelle intenzioni dell’azienda c’è anche la volontà di concretizzare il progetto di ampliamento del reparto produttivo dello stabilimento di Casarola a San Clemente, che prevede l’investimento di circa 6-8 milioni di euro su un’area di 600 metri quadri, dove in un paio di anni si potrebbero creare altri 30 nuovi posti di lavoro. PECCATO però che questo progetto sia rallentato da quasi 4 anni per colpa di questioni burocratiche legate ad una ex area verde del comparto artigianale che potrebbe essere delocalizzata prima che a delocalizzare gli investimenti sia la Mec3. Magari verso stati esteri come la Serbia in cui un’ agenzia preposta ad investimenti e rapporti commerciali, incentiva i capitalisti trovando non solo terreni adatti alle loro necessità e assunzioni a tempo determinato, ma contribuendo persino con l’erogazione di finanziamenti dai 2000 ai 10000 euro per ogni dipendente. Matteo De Angelis
Venerdì 19 Novembre 2010
MartedĂŹ 23 Novembre 2010
MartedĂŹ 23 Novembre 2010
MartedĂŹ 23 Novembre 2010
OPTIMA, ACCORDO CINESE PER IL GELATO MADE IN ITALY 160 gelaterie a Shanghai in 3 anni, per un fatturato di 30 milioni di euro: sono i termini dell’intesa tra l’azienda riminese, leader mondiale nei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), e Bright Food, colosso cinese da 76 bilioni di yuan. Previsioni fatturato Optima 2010: +13% Rimini, 22/11/2010 (informazione.it - comunicati stampa) Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L’accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l’allestimento, l’introduzione delle macchine, la gestione dei punti vendita e la formazione specifica dei partner cinesi con il supporto dei maestri gelatieri della propria Scuola del Gelato. Optima ha investito in autofinanziamento 8 milioni di euro nell’accordo con Bright Food, nonché per la realizzazione di due gelaterie con marchio “Il Gelato di Bruno” a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. «Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell’intero Far Est – sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori». «Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di “business etico” che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale». I successi di Optima all’estero, che rappresenta l’80% del suo giro d’affari, e in particolare in Cina, vengono da lontano. «Nel 1994 – racconta il presidente – ho fatto il primo viaggio in Cina e ho capito che, assieme all’India, quel Paese rappresentava il nostro futuro. Prima però bisognava fare cultura, formazione, creare l’humus giusto. Nel 2000 abbiamo iniziato un programma di introduzione del gelato italiano, impiantando in seguito a Shanghai uno showroom-laboratorio. Ora siamo tra i principali rappresentanti del settore in una nazione dove, assieme all’India, la classe media raggiungerà, entro il 2020, gli 800 milioni di persone». Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. «Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro Made in Italy. La moda ce la contendiamo con i francesi e gli americani, le auto con i tedeschi e i giapponesi. Il gelato artigianale l’abbiamo inventato noi, in questo settore non c’è posto che per l’Italia. Ma nessuno a Roma pensa a un’azione di sostegno a favore di questo nostro rinomatissimo prodotto». La Società riminese patisce direttamente l’indifferenza delle Autorità verso questo fiorente settore, e si dice vittima delle ben note lungaggini della burocrazia. Spiega Emendatori: «Attualmente dobbiamo commissionare a terzi la realizzazione di alcuni prodotti perché l’amministrazione locale non ci ha ancora concesso l’ampliamento dello stabilimento necessario per introdurre linee produttive più performanti e assumere nuovi giovani. Sono tre anni che aspettiamo, e se entro dicembre la situazione non si sbloccherà, sarò costretto a delocalizzare». Fondata nel 1984, Optima-Mec3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Nel 2006 è stata inserita nella classifica di “Europe’s 500” che individua le Pmi più dinamiche d’Europa. Nel 2007 il fatturato era di 54 milioni; le previsioni 2010 parlano di 80 milioni (Ebitda: 15 milioni): un quasi-raddoppio in quattro anni, e un +13% rispetto al 2009. L’organico è composto da 160 dipendenti e 50 stagionali. http://www.informazione.it/pressreleasepub.aspx?prid=575297b6-87fd-4e12-9c1c-28cd9e2d0fac
Lunedì 22 Novembre 2010
Optima, accordo cinese per il gelato made in italy 160 gelaterie a Shanghai in 3 anni, per un fatturato di 30 milioni di euro: sono i termini dell’intesa tra l’azienda riminese, leader mondiale nei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), e Bright Food, colosso cinese da 76 bilioni di yuan. Previsioni fatturato Optima 2010: +13% Rimini Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L’accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l’allestimento, l’introduzione delle macchine, la gestione dei punti vendita e la formazione specifica dei partner cinesi con il supporto dei maestri gelatieri della propria Scuola del Gelato. Optima ha investito in autofinanziamento 8 milioni di euro nell’accordo con Bright Food, nonché per la realizzazione di due gelaterie con marchio “Il Gelato di Bruno” a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. «Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell’intero Far Est – sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori». «Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di “business etico” che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale». I successi di Optima all’estero, che rappresenta l’80% del suo giro d’affari, e in particolare in Cina, vengono da lontano. «Nel 1994 – racconta il presidente – ho fatto il primo viaggio in Cina e ho capito che, assieme all’India, quel Paese rappresentava il nostro futuro. Prima però bisognava fare cultura, formazione, creare l’humus giusto. Nel 2000 abbiamo iniziato un programma di introduzione del gelato italiano, impiantando in seguito a Shanghai uno showroom-laboratorio. Ora siamo tra i principali rappresentanti del settore in una nazione dove, assieme all’India, la classe media raggiungerà, entro il 2020, gli 800 milioni di persone». Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. «Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro Made in Italy. La moda ce la contendiamo con i francesi e gli americani, le auto con i tedeschi e i giapponesi. Il gelato artigianale l’abbiamo inventato noi, in questo settore non c’è posto che per l’Italia. Ma nessuno a Roma pensa a un’azione di sostegno a favore di questo nostro rinomatissimo prodotto». La Società riminese patisce direttamente l’indifferenza delle Autorità verso questo fiorente settore, e si dice vittima delle ben note lungaggini della burocrazia. Spiega Emendatori: «Attualmente dobbiamo commissionare a terzi la realizzazione di alcuni prodotti perché l’amministrazione locale non ci ha ancora concesso l’ampliamento dello stabilimento necessario per introdurre linee produttive più performanti e assumere nuovi giovani. Sono tre anni che aspettiamo, e se entro dicembre la situazione non si sbloccherà, sarò costretto a delocalizzare». Fondata nel 1984, Optima-Mec3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Nel 2006 è stata inserita nella classifica di “Europe’s 500” che individua le Pmi più dinamiche d’Europa. Nel 2007 il fatturato era di 54 milioni; le previsioni 2010 parlano di 80 milioni (Ebitda: 15 milioni): un quasi-raddoppio in quattro anni, e un +13% rispetto al 2009. L’organico è composto da 160 dipendenti e 50 stagionali. http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-112700/
Lunedì 22 Novembre 2010
Optima, accordo cinese per il gelato made in italy 160 gelaterie a Shanghai in 3 anni, per un fatturato di 30 milioni di euro: sono i termini dell’intesa tra l’azienda riminese, leader mondiale nei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), e Bright Food, colosso cinese da 76 bilioni di yuan. Previsioni fatturato Optima 2010: +13% Rimini Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L’accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l’allestimento, l’introduzione delle macchine, la gestione dei punti vendita e la formazione specifica dei partner cinesi con il supporto dei maestri gelatieri della propria Scuola del Gelato. Optima ha investito in autofinanziamento 8 milioni di euro nell’accordo con Bright Food, nonché per la realizzazione di due gelaterie con marchio “Il Gelato di Bruno” a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. «Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell’intero Far Est – sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori». «Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di “business etico” che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale». I successi di Optima all’estero, che rappresenta l’80% del suo giro d’affari, e in particolare in Cina, vengono da lontano. «Nel 1994 – racconta il presidente – ho fatto il primo viaggio in Cina e ho capito che, assieme all’India, quel Paese rappresentava il nostro futuro. Prima però bisognava fare cultura, formazione, creare l’humus giusto. Nel 2000 abbiamo iniziato un programma di introduzione del gelato italiano, impiantando in seguito a Shanghai uno showroom-laboratorio. Ora siamo tra i principali rappresentanti del settore in una nazione dove, assieme all’India, la classe media raggiungerà, entro il 2020, gli 800 milioni di persone». Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. «Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro Made in Italy. La moda ce la contendiamo con i francesi e gli americani, le auto con i tedeschi e i giapponesi. Il gelato artigianale l’abbiamo inventato noi, in questo settore non c’è posto che per l’Italia. Ma nessuno a Roma pensa a un’azione di sostegno a favore di questo nostro rinomatissimo prodotto». La Società riminese patisce direttamente l’indifferenza delle Autorità verso questo fiorente settore, e si dice vittima delle ben note lungaggini della burocrazia. Spiega Emendatori: «Attualmente dobbiamo commissionare a terzi la realizzazione di alcuni prodotti perché l’amministrazione locale non ci ha ancora concesso l’ampliamento dello stabilimento necessario per introdurre linee produttive più performanti e assumere nuovi giovani. Sono tre anni che aspettiamo, e se entro dicembre la situazione non si sbloccherà, sarò costretto a delocalizzare». Fondata nel 1984, Optima-Mec3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Nel 2006 è stata inserita nella classifica di “Europe’s 500” che individua le Pmi più dinamiche d’Europa. Nel 2007 il fatturato era di 54 milioni; le previsioni 2010 parlano di 80 milioni (Ebitda: 15 milioni): un quasi-raddoppio in quattro anni, e un +13% rispetto al 2009. L’organico è composto da 160 dipendenti e 50 stagionali.
http://www.freeonline.org/cs/com/cs-112700/
Lunedì 22 Novembre 2010
OPTIMA, ACCORDO CINESE PER IL GELATO MADE IN ITALY OPTIMA, ACCORDO CINESE PER IL GELATO MADE IN ITALY 160 gelaterie a Shanghai in 3 anni, per un fatturato di 30 milioni di euro: sono i termini dell’intesa tra l’azienda riminese, leader mondiale nei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), e Bright Food, colosso cinese da 76 bilioni di yuan. Previsioni fatturato Optima 2010: +13% Rimini, 22 Novembre 2010 Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L’accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l’allestimento, l’introduzione delle macchine, la gestione dei punti vendita e la formazione specifica dei partner cinesi con il supporto dei maestri gelatieri della propria Scuola del Gelato. Optima ha investito in autofinanziamento 8 milioni di euro nell’accordo con Bright Food, nonché per la realizzazione di due gelaterie con marchio “Il Gelato di Bruno” a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. «Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell’intero Far Est - sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori». «Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di “business etico” che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale». I successi di Optima all’estero, che rappresenta l’80% del suo giro d’affari, e in particolare in Cina, vengono da lontano. «Nel 1994 - racconta il presidente - ho fatto il primo viaggio in Cina e ho capito che, assieme all’India, quel Paese rappresentava il nostro futuro. Prima però bisognava fare cultura, formazione, creare l’humus giusto. Nel 2000 abbiamo iniziato un programma di introduzione del gelato italiano, impiantando in seguito a Shanghai uno showroom-laboratorio. Ora siamo tra i principali rappresentanti del settore in una nazione dove, assieme all’India, la classe media raggiungerà, entro il 2020, gli 800 milioni di persone». Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. «Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro Made in Italy. La moda ce la contendiamo con i francesi e gli americani, le auto con i tedeschi e i giapponesi. Il gelato artigianale l’abbiamo inventato noi, in questo settore non c’è posto che per l’Italia. Ma nessuno a Roma pensa a un’azione di sostegno a favore di questo nostro rinomatissimo prodotto».La Società riminese patisce direttamente l’indifferenza delle Autorità verso questo fiorente settore, e si dice vittima delle ben note lungaggini della burocrazia. Spiega Emendatori: «Attualmente dobbiamo commissionare a terzi la realizzazione di alcuni prodotti perché l’amministrazione locale non ci ha ancora concesso l’ampliamento dello stabilimento necessario per introdurre linee produttive più performanti e assumere nuovi giovani. Sono tre anni che aspettiamo, e se entro dicembre la situazione non si sbloccherà, sarò costretto a delocalizzare». Fondata nel 1984, Optima-Mec3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Nel 2006 è stata inserita nella classifica di “Europe’s 500” che individua le Pmi più dinamiche d’Europa. Nel 2007 il fatturato era di 54 milioni; le previsioni 2010 parlano di 80 milioni (Ebitda: 15 milioni): un quasi-raddoppio in quattro anni, e un +13% rispetto al 2009. L’organico è composto da 160 dipendenti e 50 stagionali. http://www.comunicati.net/comunicati/aziende/varie/141082.html
Lunedì 22 Novembre 2010
ECO - Joint venture Optima-Bright Food: Il gelato made in Italy va in Cina Roma, 22 nov (Il Velino) - Non solo Parmigiano Reggiano e Olio d’oliva alla conquista del mercato cinese. Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,... “Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose att... Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. “Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro Made i...
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Lunedì 22 Novembre 2010
GiovedĂŹ 25 Novembre 2010
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Sabato 4 Dicembre 2010
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Sabato 4 Dicembre 2010
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Optima, accordo cinese per il gelato made in Italy L’azienda leader mondiale in prodotti per gelato artigianale (fatturato 72 mln; Ebitda 12,5 mln) aprirà a Shanghai, con il partner locale Bright Food, 160 gelaterie in 3 anni. Fatturato atteso: 30 milioni di euro. Previsioni 2010: +13% Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai.
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Martedì 23 Novembre 2010
LEADER DI MERCATO
Optima, accordo cinese per il gelato made in Italy L’azienda leader mondiale in prodotti per gelato artigianale (fatturato 72 mln; Ebitda 12,5 mln) aprirà a Shanghai, con il partner locale Bright Food, 160 gelaterie in 3 anni. Fatturato atteso: 30 milioni di euro. Previsioni 2010: +13% Optima, leader mondiale dei prodotti per il gelato artigianale con il marchio Mec3 (fatturato: 72 milioni; Ebitda: 12,5 milioni), rafforza la propria posizione nei mercati emergenti siglando una joint venture con il colosso cinese dell’alimentare Bright Food (fatturato 2009: 76 bilioni di yuan) per l’apertura di 160 gelaterie artigianali della catena Iceason nella sola Shanghai. 65 gelaterie sono già attive e, calcolando un fatturato medio annuo di 2.000.000 yuan a gelateria, il fatturato previsto nel primo anno è di 15 milioni di euro. Entro il 2012 tutte le strutture saranno funzionanti, per un fatturato atteso di oltre 30 milioni di euro. L’accordo prevede che Optima fornisca tutti i prodotti e dia la sua consulenza per l’allestimento, l’introduzione delle macchine, la gestione dei punti vendita e la formazione specifica dei partner cinesi con il supporto dei maestri gelatieri della propria Scuola del Gelato. Optima ha investito in autofinanziamento 8 milioni di euro nell’accordo con Bright Food, nonché per la realizzazione di due gelaterie con marchio “Il Gelato di Bruno” a Singapore, inaugurate tra settembre e ottobre presso il più grande centro commerciale della città. “Una vetrina colossale per il gelato italiano artigianale, dato che Singapore è la porta dell’intero Far Est sottolinea il presidente Optima Giordano Emendatori - Ora punteremo con forza anche all’India, altro mercato in forte espansione; proprio in India abbiamo attivato due nuove gelaterie in collaborazione con due comunità religiose attive sul fronte della formazione, testando in questo modo un nuovo modello di “business etico” che sia di sostegno al lavoro e allo stesso tempo favorisca una più rapida espansione del mercato del gelato artigianale”. I successi di Optima all’estero, che rappresenta l’80% del suo giro d’affari, e in particolare in Cina, vengono da lontano. Giordano Emendatori, presidente Optima “Nel 1994 - racconta il presidente - ho fatto il primo viaggio in Cina e ho capito che, assieme all’India, quel Paese rappresentava il nostro futuro. Prima però bisognava fare cultura, formazione, creare l’humus giusto. Nel 2000 abbiamo iniziato un programma di introduzione del gelato italiano, impiantando in seguito a Shanghai uno showroom-laboratorio. Ora siamo tra i principali rappresentanti del settore in una nazione dove, assieme all’India, la classe media raggiungerà, entro il 2020, gli 800 milioni di persone”. Nessun aiuto è mai arrivato dalle istituzioni italiane: un motivo di profondo rammarico per il presidente Optima. “Eppure il gelato artigianale è l’unico vero nostro made in Italy. La moda ce la contendiamo con i francesi e gli americani, le auto con i tedeschi e i giapponesi. Il gelato artigianale l’abbiamo inventato noi, in questo settore non c’è posto che per l’Italia. Ma nessuno a Roma pensa a un’azione di sostegno a favore di questo nostro rinomatissimo prodotto”. La Società riminese patisce direttamente l’indifferenza delle autorità verso questo fiorente settore, e si dice vittima delle ben note lungaggini della burocrazia. Spiega Emendatori: “Attualmente dobbiamo commissionare a terzi la realizzazione di alcuni prodotti perché l’amministrazione locale non ci ha ancora concesso l’ampliamento dello stabilimento necessario per introdurre linee produttive più performanti e assumere nuovi giovani. Sono tre anni che aspettiamo, e se entro dicembre la situazione non si sbloccherà, sarò costretto a delocalizzare”. Fondata nel 1984, Optima-Mec3 è leader assoluta nella produzione di ingredienti e semilavorati per gelato artigianale e pasticceria. Nel 2006 è stata inserita nella classifica di “Europe’s 500” che individua le Pmi più dinamiche d’Europa. Nel 2007 il fatturato era di 54 milioni; le previsioni 2010 parlano di 80 milioni (Ebitda: 15 milioni): un quasi-raddoppio in quattro anni, e un +13% rispetto al 2009. L’organico è composto da 160 dipendenti e 50 stagionali. http://www.economiaitaliana.it/it/articolo.php?LT=ECON&ID=252
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Martedì 23 Novembre 2010