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ROBERTO SIRONI

Multifaceted artist, showman, songwriter, painter, theater director and blogger, Roberto Sironi was defined by European presses a “Gentilhomme italien”. The artist has recorded nine Albums and a long series of tours in France, Germany, Switzerland, Belgium and England where he competed with Ennio Morricone at the Festival “Only Connect” at the Barbican Centre in London. After writing songs and dramas, exploring music and being on all sorts of stages, I felt the passionate and artistic need to delve into a new material. In this spirit, I began painting. Seizing signs of talent is an unrevealed secret, the mystery of an artistic intuition belonging to a supernatural dimension! My encounter with painting occurred in the shadows where incomprehensible tonalities nest; fascination and intrigue live in the same soul and creation becomes a mystery in itself. My paintings are the sole witnesses of the facts...The only witnesses of this history are my paintings! … and for this reason I exchanged my role of “performer” with that of spectator. Of this scene, I attend the largest spectacle of the world: People! I like to think thateach one of my opaintings is a “motionless movement”, a variation on the topic of the life.

Perché sprecare tempo e parole per descrivere una cosa che proprio nella sua assenza di comprensione è e sarà sempre nel tempo intelligibile, accessibile e fruibile a tutti noi? Perché noi sappiamo sempre quando una cosa, una persona o un oggetto è parte della bellezza e questa analisi non è mai dovuta alla nostra intelligenza o alla nostra cultura, ma ad un senso geniale, quasi esoterico di quello che, prima con gli occhi poi con il cervello, captiamo!

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Siamo come antenne e come tali assorbiamo energie che oltrepassano persino il nostro pensiero!

La bellezza è di destra o di sinistra? E’ una inconcepibile teoria o una fessura di pura intelligenza? E’ un’estetica da salotto o una proletaria e selvaggia forza rivoluzionaria che nessun argine o potere può fermare? E’ una imprevedibile e imprudente metafora della modestia o una arrogante e spavalda natura dell’arroganza? Questa bellezza così decantata, raccontata, dipinta, descritta, cantata, poetata, è solo farina per impastare secoli di cultura e di storia o un piatto povero che nella sua sconsiderata pochezza è il solo cibo naturale che può sfamare chiunque e per sempre? Cos’è questa bellezza che ha riempito di sogni, desideri, ambizioni e aspirazioni milioni di vite umane passate da questo mondo e da questo mondo svanite, dissolte, tramontate come tramontano i ricordi?

Quanta bellezza abbiamo sciupato e con quanta ne abbiamo goduto in questa nostra vita? Per quanto mi riguarda io sto nel mio angolo, sul pianeta delle donne… Da lì, vi assicuro, la bellezza la si vede benissimo e persino si può delinearne il suo senso! A quelle altezze le cose sono più chiare, la visione dell’insieme è un insieme che da valore al tutto!

Si, mi accontenterò delle ginocchia delle femmine per assaporare anche solo un indizio di bellezza, d’altronde da qualche parte bisogna pur cominciare! Ebbene io comincio da li, da quei due arti inferiori che per un imperscrutabile motivo diventano arte superiore; e quando l’arte si afferma con la più spudorata dolcezza in un movimento audace, fascinoso e unico, in quel preciso momento si ha la sensazione di avere a che fare con la completezza, l’eccellenza, la meraviglia… In una parola: si ha a che fare con la perfezione!

E la bellezza cos’è, se non la perfezione?

E poi diciamoci la verità: in un mondo divorato dall’invidia, dal livore, dalla gelosia e dall’astio, è proprio brutto essere belli!

Ma ce la si farà, noi si continuerà ad essere sulle barricate dello splendore, del fascino, della grazia e dell’eleganza a difendere a oltranza questa idea che fa della razza umana una nobile presenza in questo universo che non pone limiti, perché la bellezza non fa la storia, quella la lasciamo agli eruditi!

Noi selvaggi ci accontentiamo del sorriso di una donna, tutto il bello è li!

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