Periodico | Anno III | N. 02-2017 |
BIO - ECO RIVISTA INDIPENDENTE
Piccoli momenti di felicità Editoriale
• Quanti significati si nascondono dietro alla parola ‘viaggio’, quante aspettative vi riponiamo, quanto piacere nel programmarlo, pensarlo, sognarlo e poi nel viverlo, qualunque forma prenda. Dalla vacanza rilassante al mare alle prove fisiche e mentali di un cammino a piedi, dall’avventura zaino in spalla alla riscoperta della vita di campagna: ad accumunare queste esperienze e, in generale, quelle di molti viaggiatori ci sembra vi sia un rinnovato e crescente desiderio di riappropriarsi della propria umanità, di stoppare il ‘rumore’ di fondo delle nostre vite per riprendere a riascoltare il ritmo del proprio battito, del proprio respiro. E riallacciare quel legame primordiale con la natura che durante l’anno sentiamo lontano, quel rapporto che trascuriamo ma di cui sentiamo la mancanza. Non ci stupisce, quindi, che tra i trend dei viaggi 2017, raccolti e pubblicati da un colosso del turismo online e realizzati analizzando consigli, raccomandazioni, recensioni e preferenze degli utenti, emergano tra i primi posti in classifica questi elementi: il desiderio di viaggiare per ritrovare il proprio equilibro, riflettere e cambiare in meglio il proprio stile di vita, la voglia di vivere avventure e spingerci un po’ più in là della zona di comfort, un’attenzione crescente verso il viaggio eco e responsabile. E, infine, “il piacere delle piccole cose”: “I viaggiatori – spiega la ricerca - sono sempre meno interessati all’aspetto o ai servizi di una determinata struttura, per concentrarsi su piccoli momenti di benessere e felicità durante il viaggio”. Ecco, che i vostri viaggi siano proprio questo, piccoli momenti di benessere e felicità! Buone vacanze!
ingresso gratuito
Vegetale
Giochi
Bambini
Anima
Corpo
presenta il
Cultura
Libera
Etica
Festival
Love
Animali
Edito da MediaMo S.r.l.
PRIMAVERA 2017
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Vacanze sostenibili
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PRIMAVERA 2017
Quest’estate… vado in campagna Alla scoperta del wwofing, l’anello di congiunzione tra viaggiatori e fattorie biologiche in tutto il mondo di Marcella Caluzzi • Sogni di staccare dalla tua routine frenetica e ‘fare il contadino’ immerso nella natura? Vuoi vivere un’esperienza a costo zero che ti permetta di conoscere nuove realtà e persone in un contesto ruruale? Forse il wwofing è quello che fa al caso tuo. Raccogliere mandorle in Sicilia, prendersi cura dell’orto sinergico in Sardegna, coltivare piante officinali in Trentino o produrre marmellate in Umbria… sono tante le attività per le quali le aziende o le famiglie iscritte al circuito Wwoof richiedono l’aiuto degli ospiti e ai quali offrono gratuitamente vitto e alloggio. “Siamo lieti di ospitare persone entusiaste ed energiche – scrivono host dall’Emilia - e che sono in grado di apprezzare l'incredibile bellezza e la pace del nostro posto e condividere con noi cibo delizioso”. E ancora: “Il nostro è una co-housing – si presentano così dall’Umbria - dove convivono diversi nuclei familiari, immersa nel verde. Le nostre attività principali sono legate all'agricoltura bio di ortaggi, alla cura e mantenimento del bosco, all'allevamento di animali e alla fattoria didattica e sociale. All'interno della nostra realtà un aiuto è sempre ben accolto”. “Amiamo la buona compagnia – si presentano così dalla Toscana - e ci piace
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l’idea di condividere la nostra casa e il nostro terreno con persone che vogliano offrire la loro esperienza o imparare quello che noi possiamo insegnare o semplicemente darci una mano nel gestire la nostra attività agricola”. Come fare per scegliere la propria destinazione? L'associazione Wwoof, acronimo di World-Wide Opportunities on Organic Farms, è una realtà internazionale che, per ogni paese, offre una lista delle strutture ospitanti con tutte le informazioni necessarie: dal numero di wwofer accolti al tipo di attività prevista, dalla durata della permanenza alla tipologia di sistemazione, dal tipo di alimentazione seguita alle attività per il tempo libero, dallo yoga al trekking. Dopo aver consultato le strutture, divise per regione e città, per poter procedere e contatta-
re l’host occorre diventare socio dell’associazione, con un costo di 35 euro. Questa quota associativa, prevista sia per hosts che per viaggiatori, permette di svolgere tutte le attività di wwofing con una copertura legale e assicurativa e di prendere parte alle assemblee e alle attività di Wwof. Ma quali sono le origini del Wwof? Il movimento WWOOF è nato nel Regno Unito negli anni ’ 70 dall’idea di Sue Coppard che ha dato il via ai primi soggiorni nelle fattorie biologiche in cambio di aiuto. Scopo principale era ed è tuttora sostenere, divulgare e condividere la quotidianità in campagna secondo i principi dell’agricoltura biologica. Questa realtà ha preso forma in Italia nel 1999 con la nascita dell’associazione Wwof Italia che, si legge dal portale www.wwoof.it “met-
te in rete grandi e piccole realtà agricole disseminate sul territorio nazionale e mette in primo piano i rapporti di armonia tra le persone e l’ambiente, per un’agricoltura a misura d’uomo che sia rispettosa della natura. Alla base la relazione tra i volontari e i progetti rurali promuovendo esperienze educative e culturali basate su uno scambio di fiducia senza scopo di lucro, per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile. Viaggiare ed ospitare con WWOOF significa incontrare persone di orientamento, genere e contesto culturale diverso, ciascuno con le proprie esperienze e bisogni da mettere in gioco. Facciamo tesoro di questi saperi ascoltando gli altri, collaborando con curiosità e spirito di condivisione”. Non esistono recensioni o classifiche delle varie fattorie ospitanti, tantomeno dei ‘contadini’ ospitati perché, come spiegano da Wwof Italia: “Abbiamo scelto di evitare fra i soci ogni forma di competizione, giudizio pubblico o classifiche. Proprio per questo l’impegno personale a rispondere regolarmente alle richieste e alle mail, il rispetto degli accordi presi, disponibilità e attenzione per l’altro, sono il contributo che ciascuno è chiamato a dare”.
Quando la vacanza… si baratta!
Oggetti e competenze in cambio di beni e servizi su barattobb.it di Marcella Caluzzi • Cercando idee low cost per un weekend fuori porta o per una vacanza in Italia potresti scoprire che c’è un bed&breakfast disposto a offrirti una sistemazione gratis barattandolo con qualcosa che hai o sai fare. Hai una vecchia collezione di Topolino che sta prendendo polvere in soffitta? Puoi scambiarla con un soggiorno in un hotel nelle montagne abruzzesi. Sei un fotografo? In cambio di un servizio fotografico professionale potrai soggiornare due notti in un b&b a Chieti mentre in Romagna un agriturismo scambia ospitalità in cambio di un aiuto nell’orto e in giardino. E ancora sull’appennino Modenese puoi soggiornare una notte in un antico mulino in cambio di conserve fatte in casa e tisane. L’elenco completo delle centinaia di strutture disponibili
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al baratto in Italia e delle loro ‘liste dei desideri’ si trova sul portale www.barattobb.it, nel quale è possibile visionare le richieste e contattare i gestori dei b&b. Nel sito si trovano le strutture che hanno deciso di estendere la proposta di baratto a tutti i giorni dell’anno, oltre alla ormai tradizionale ‘Settimana del baratto’, organizzata ogni anno a novembre dal portale www.bed-and-breakfast.it di cui anche barattobb.it fa parte. La ricerca del b&b può avvenire selezionando il tipo di soggiorno che si desidera, dal mare alla montagna, dal borgo al lago o la località che si vuole
visitare. Una volta individuate le strutture si potranno consultare le schede e le caratteristiche di queste e,
a lato, la lista dei desideri dei gestori. Oppure, se si è flessibili sulla destinazione, si può ricercare puntando direttamente alle richieste dei b&b per verificare che qualcuna coincida con il bene o servizio che vogliamo barattare. Musica, film videogiochi, libri, fumetti, telefonia, computer, accessori, arredamento, abbigliamento, accessori auto e moto, foto, video e servizi, prestazioni varie, vacanze e viaggi, collezionismo, food e drink ecc: queste le categorie all’interno delle quali ci si può sbizzarrire nel trovare coincidenza con quanto abbiamo o con le nostre capacità o passioni. E a novembre occhio alla Settimana del baratto su www. settimanadelbaratto.it.
PUNTI DI DISTRIBUZIONE MODENA Natura sì via Giardini, 595 Natura sì via Lamborghini, 144 Centro sportivo italiano via del Caravaggio, 71 Coccole di sale Via Ermanno Gerosa, 22 Un angolo di te via Trivellari, 13 Clinica Veterinaria Wiligelmo via Allegri, 2013 Inlinea centro estetico via Giardini, 456 Bioteca viale Amendola, 235 Cucina Verde viale Buon Pastore, 105 Star bene senza glutine via Vignolese, 870 Io Veg via Giardini, 632 Titto strada Morane, 500 (presso centro commerciale ‘La Rotonda’) Zazie via Francesco Selmi, 49 Fusi Orari Piazzale Torti, 5 Loma via Canalino, 61 Pjmenta largo Sant’Eufemia, 34 Gelatiamo viale Amendola, 150 Mia via Paganelli, 22 Impronta verde via Scarpa, 18 Erboristeria Buon Pastore viale della Pace, 176 Centro servizi volontariato viale della Cittadella, 30 Piscina Città dei Ragazzi via Sassi, 114 NaturHouse via Tagliazucchi, 65 Energia e Benessere strada Albareto, 353 Coop Agricola Custodiamo la Terra via San Gaetano, 3 L’arca di Noè piazzale Romualdi, 18 (San Damaso) Anima Bestiale via Provinciale Ovest, 98 (Nonantola) Bottega Bio Pura Vida via Di Mezzo, 40 (Nonantola) Erboristeria Scandellari via Vittorio Veneto, 127 (Nonantola) Ass. Zen Land via Copernico, 75 (Nonantola) Erboristeria Terra d'Ombra via Marconi, 12/14 (Nonantola) L’impronta di Mimina via Ravarino Carpi, 45 (Bomporto) Tecnoagricola via Europa, 20 REGGIO EMILIA Natura sì via Edison, 6 Natura sì via Montefiorino, 13 Natura sì via Teggi, 38 Mamey viale dei Mille Mangiamorebio via Ponte Besolario, 2 Associazione Aura Blu via Ferretti, 8 Piccoli amici via G.B. Vico, 32 Pet Discount via Agnoletti, 6/B Curcuma India via G. Deledda, 8 Pasticceria Strada Alta via Cugini, 3/A Naturalmente via Martiri di Cervarolo, 42/A La cuccia di Rio via XXV Aprile, 27 (Rio Saliceto) Happy pet via al Forte, 4 (Montecchio Emilia) Il giardino di Poldo via Sacco e Vanzetti, 3 (Guastalla) Greenpet via Curiel, 7 (Castelnovo di Sotto) Agrienza Tuttanatura via Val d’Enza, 167/B (Canossa) Pet Discount via Alighieri, 5/B (Castelnovo ne Monti) Elly Pet wash via Marco Polo, 38 (Novellara) La Cassetta Verde corsoVallisneri 17/w (Scandiano) Associazione La Risata via De Chirico, 1 (Chiozza di Scandiano) Erboristeria Cambio Vita via Mazzini, 19/d (Scandiano) Estetica Salotto Regina via della Rocca, 9 (Scandiano) Coccinella via Statale 467, 37 (Casalgrande) Erboristeria Cambio Vita via Terraglio, 1 (Rubiera) Pasticceria Nufi viale della Resistenza, 17/b (Rubiera) CAMPOGALLIANO Palla di pelo via di Vittorio, 24 CARPI Natura sì via Losi, 16/A Naturalhouse corso Fanti, 95 Aromatizzata piazzale Ramazzini, 16B Aquariumlab via Papa Giovanni XXIII, 136 FIORANO MODENESE Natura sì via San Giovanni Evangelista, 7 Mamey via Circondariale San Francesco, 131 FORMIGINE Alimenta il benessere piazza Roma, 42 Vagamondi bottega via per Sassuolo, 1 Om Shanti via Mazzini 49/a Mangianatura via Carso, 2 (Casinalbo) MIRANDOLA Natura sì viale Gramsci, 241/A SAVIGNANO SUL PANARO Natura sì via Tavoni, 699 PAVULLO Negozio biologico Centro Frutta via Serra di Porto, 1 SASSUOLO Green-go Kitchen via Radici in Piano, 246 SPILAMBERTO Naturalmente Bio via Berlinguer, 15 VIGNOLA Zanasi Lino via per Spilamberto, 1079 CASTELFRANCO EMILIA Erboristerie il Fauno piazza Giuseppe Garibaldi, 30 Erboristeria il Fauno via Loda MARANELLO Shanti Vegan via Veneto, 5 ZOCCA Ma che fata parrucchiera via Montombraro 479 Gas (Gruppi di acquisto solidale)
DIVENTA ANCHE TU PUNTO DI DISTRIBUZIONE scrivi a: sostenibilita@mediamo.net
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Vacanze sostenibili PRIMAVERA 2017
Con IT.A.CÀ vivi l’emozione del viaggio senza per forza andare lontano
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Arriva il Festival del turismo responsabile
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con Local Pal e Kilowatt. A seguire e per dieci giorni: workshop, presentazioni di libri, proiezioni di film, spettacoli, laboratori per grandi e piccini e tanti itinerari turistici a piedi, in treno e in bicicletta , durante i quali i cittadini bolognesi diventeranno i primi turisti della loro stessa città e provincia. Il Festival IT.A.CÀ proseguirà a ruota dal 29 al 31 maggio a Ferrara, dal 4 all’11 giugno a Ravenna. Dal 20 al 24 settembre, la manifestazione arriverà a Rimini, dal 30 settembre al 2 ottobre a Reggio Emilia e dal 2 all’8 ottobre a Parma. Non mancheranno mostre, incontri, concerti, eventi in piazza, concorsi, camminate fluviali, escursioni in bicicletta, trekking, geo esplorazioni e degustazioni di prodotti tipici, secondo la specifiche caratteristiche di cia-
Vivere Sostenibile MediaMo S.r.l. via Giardini, 456 - Direzionale 70 - 41124 Modena Vivere Sostenibile Modena e Reggio Emilia
DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Cavallini - sostenibilita@mediamo.net IN REDAZIONE Andrea Cavallini, Marcella Caluzzi, Milena Savani, Laura Solieri HANNO COLLABORATO Elisa Semeghini, Cristina Crivellari, Atimati Alessandra Checchi, Silvia Della Casa, Manuela Persico REDAZIONE Via Giardini, 456 - 41124 Modena Tel. 059/350269 GRAFICA E IMPAGINAZIONE mediamo.net STAMPA CSQ - Erbusco Vivere Sostenibile a Modena è una testata registrata al numero 22 del Registro stampa del Tribunale di Modena in data 16 novembre 2015 Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati personali MediaMo S.r.l. – Titolare del trattamento – ha estratto i Suoi dati personali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre banche dati proprie e acquistate da terzi. I dati, di cui non è prevista la diffusione, sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipendenti incaricati del trattamento, per fini promozionali e commerciali. Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziende o professionisti che li richiedono a MediaMo S.r.l. per le stesse finalità. Potrà rivolgersi a MediaMo S.r.l. Via Giardini 456, Direzionale 70, Modena per avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificare e cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo nonché per conoscere l’elenco dei Responsabili del trattamento.
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MODENA
Copia per gli abbonati - Valora copia € 0,10 CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 05/05/2017
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no di questi luoghi, creando opportunità per trasformare una partenza in esperienza di conoscenza che inizia da casa e arriva a casa (it a cà = sei a casa? in dialetto bolognese). Un viaggio responsabile quindi, da percorrere con mezzi liberi e poco inquinanti, secondo un’idea di giustizia sociale e rispetto dell’ambiente, volta a sensibilizzare i viaggiatori, l'industria e gli operatori, per uno sviluppo sostenibile del territorio. Per farlo, oltre all’impegno di chi crede fortemente da anni in questi valori, è stato fondamentale il sostegno di grandi istituzioni come i singoli Comuni, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del
scun territorio. Tantissimi i temi previsti in ogni città: dalla sostenibilità del turismo alle migrazioni, dall’home-sharing all’integrazione sociale, dai diritti della cittadinanza alla eco-sostenibilità, dall’accessibilità delle infrastrutture alla mobilità, dalle offerte di turismo a km 0 alle destinazioni green italiane. Tutti argomenti che aprono un varco ad un nuovo modo di viaggiare, ad un
turismo non di massa, né invasivo e distruttivo, ma rispettoso delle realtà maggiormente precarie con uno sviluppo del territorio e di chi lo abita. Partendo da una riflessione sulle nostre terre, intrise di tradizioni enogastronomiche, di cultura, di storia, di antiche bellezze uniche e dimenticate, l’obiettivo del festival è infatti quello di soffermarsi sulle possibilità di valorizzazione di ciascu-
Un blog per “Viaggiare libera” Tante informazioni, notizie e consigli per scoprire il mondo e assaporarlo in libertà Ecoturismo, turismo sostenibile e responsabile, culture del mondo, cultura del viaggio. Di questo e altro parla l’interessante blog “Viaggiare libera” (www.viaggiarelibera. com) della modenese Valentina Miozzo. “Viaggiare per me è ricerca, scoperta, apprendimento – dice Valentina - Il mondo è l’università più bella che una persona possa frequentare. Il viaggio insegna attraverso esperienze ed emozioni; queste non si dimenticano. Viaggiando – ed entrando in contatto con la gente del posto – si creano rapporti autentici, si conoscono la storia e la cultura di un paese, si sperimentano altri stili di vita: è attraverso questo incontro con la diversità che si imparano umiltà e rispetto, le fondamenta per un mondo migliore”. “L’obiettivo del suo blog è quello di condividere tutto ciò che Valentina impara viaggiando, informare su altre culture, religioni, tradizioni e allo stesso tempo sensibilizzare i turisti a viaggiare in modo più responsabile, rendendosi conto del proprio impatto in viaggio. Viaggiarelibera.com è un blog di informazione, sensibilizzazione e condivisione, che parla di viaggi responsabili, natura, culture e sostenibilità “perché sensibilizzare ed informare attraverso la scrittura è il mio piccolissimo modo di cambiare il mondo”.
turismo, la Regione Emilia Romagna, la città metropolitana, l’Università di Bologna e tutte le altre moltissime realtà italiane coinvolte. Un numero copioso di enti e persone attorno al festival IT.A.CÀ che certifica l’importanza di questo progetto in Italia, con la finalità di promuovere una migliore, equa e solidale fruizione del paese e delle sue risorse. Un passo alla volta, con il desiderio di lasciare un segno importante. Tutti gli eventi IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori sono a ingresso libero. Il programma dettagliato sarà presto disponibile sul sito www.festivalitaca. net.
Sommario Vacanze sostenibili
p. 2-3
Libri in viaggio
p. 4
Vacanze alternative
p. 5
Arte e viaggio
p. 6
Cammini e avventure
p. 7-8
Vita green
p. 9
Introspezione
p.10
Cura del corpo
p.11-12
FEB/MARZO 2016
• Nell’anno internazionale del turismo sostenibile, come dichiarato dall’ONU, giunge con successo la 9ª edizione in dieci tappe italiane di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori, il festival dedicato al turismo responsabile che torna all’insegna del viaggio, inteso come momento di conoscenza e di crescita. La città di Bologna, luogo natale di IT.A.CÀ - che nella tappa della scorsa edizione ha registrato migliaia di visitatori – aprirà la settimana del festival, dal 19 al 28 maggio, con un convegno internazionale sul tema della recente Destinazione Metropolitana bolognese e sulle sue linee strategiche. Nel suo primo week end, IT.A.CÀ sarà alle Serre dei Giardini Margherita con un programma dedicato all’home-sharing (20-21 maggio), in collaborazione
Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione
p.13-16
Casa green
p. 17
Essere vegani
p. 18
Benessere
p. 19
Animali
p.20-21
Eventi e progetti
p.23-24
Etico e sostenibile
p. 25
Solidarietà
p. 26
Sport
p. 27
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Libri in viaggio
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La libraia Elisa Lugli ci racconta com’è viaggiare tra le righe dei libri
Viaggiare tra le pagine
• Il tema del viaggio è al centro della letteratura da sempre. Basti pensare, citando solo alcune fra le tantissime opere, all'Odissea, "Il Milione" di Marco Polo, al "Viaggio in Italia" di Goethe. Il viaggio può essere considerato come fuga, dalla realtà o da una società in cui non ci si riconosce. Basti pensare a "Sulla strada" di Jack Kerouac o a "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer. Il viaggio può essere inoltre una conoscenza, come quello di Bruce Chatwin in "In Patagonia" o come ricerca interiore, come nell' "Ulisse" di James Joyce o in "Gita al faro" di Virginia Woolf. Abbiamo chiesto a Elisa Lugli, proprietaria della libreria Emily Bookshop di Modena, quali sono i suoi tre titoli imperdibili sul tema del viaggio. “Tre libri imperdibili, a mio parere, sul tema del viaggio sono "Sulla strada"di Jack Kerouac, "Un indovino mi disse" di Tiziano Terzani e "Tre uo-
mini in bicicletta" di Paolo Rumiz. "Sulla strada", libro che ho letto e adorato quando avevo diciotto anni, è un classico della letteratura di viaggio. Il protagonista viaggia, in parte solo, in parte con un amico, attraverso gli Stati Uniti. Il loro viaggio è una fuga dalla società conformista americana nella quale non si riconoscono, in quanto essi fanno parte della Beat Generation. E' un viaggio di evasione e di ricerca della libertà. E' il libro di viaggio per antonomasia, senza programmi, usando mezzi di trasporto come l'autostop, l'automobile o l'autobus, attraversando gran parte degli Stati Uniti. E' un libro da
di Laura Solieri
leggere perché emblematico del viaggio "on the road". "Un indovino mi disse" è un libro sul viaggio fatto in nave e in treno da Terzani attraverso l'Asia, in particolare
in Laos, Thailandia, Birmania, Cina, Singapore, Indocina, Mongolia e Russia. L'utilizzo di questi mezzi di trasporto ha un motivo ben preciso: nel 1976 un indovino cinese avvertì Terzani che, nel 1993, avrebbe corso il rischio di morire e gli consigliò di non prendere l'aereo. Quando, nel 1992, Terzani, corrispondente del "Der Spiegel", dovette intraprendere per lavoro un viaggio in Asia, si ricordò della profezia e decise di non partire in aereo e di affrontare il viaggio con altri mezzi, cosa che gli permise di guardare il mondo con occhi nuovi, di conoscere da vicino le popolazioni di quei paesi e di avvicinarsi alla loro cultura. Questo libro è quindi un romanzo d'avventura, un'au-
tobiografia e un reportage di viaggio che vi consiglio proprio per questa sua particolarità: se Terzani avesse preso l'aereo non ci avrebbe raccontato così realisticamente e da vicino la vita e i costumi dei popoli dell'Asia che ha incontrato. "Tre uomini in bicicletta" è invece, come dice il titolo, il viaggio in bici di tre persone: il giornalista Paolo Rumiz, il vignettista Altan e il professor Emilio Rigatti. Essi percorrono duemila chilometri, da Trieste ad Istanbul, in diciotto giorni, facendo una tappa al giorno. E' un libro di viaggio da leggere perché il mezzo della bicicletta permette di descrivere la natura nei suoi dettagli, dal colore dell'erba alle cascate d'acqua, gli eventi atmosferici, gli animali che i tre incontrano durante il percorso, oltre chiaramente ai luoghi simbolici e ai monumenti delle città che attraversano. Ogni tappa del racconto del
PRIMAVERA 2017
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viaggio è arricchita dalle vignette di Altan, che illustrano le caratteristiche del percorso e la mappa geografica”. Il viaggio attraverso la lettura è un'esperienza grandiosa, che permette di scoprire il mondo e di fantasticare sui luoghi narrati, che diventa poi magica quando si visitano i posti già conosciuti nei libri. Cosa ne pensi? Mi è capitato di visitare vari luoghi descritti nei romanzi e nei libri di viaggio. In particolare, mi ha colpito la Sicilia di Andrea Camilleri. I romanzi che hanno come protagonista il commissario Montalbano, infatti, pur non essendo libri di viaggio, sanno descrivere i luoghi, i cibi, i colori e il dialetto della Sicilia che diventano quasi delle guide turistiche. Credo che il legame e l'amore di Camilleri per la sua terra siano talmente profondi da essere trasmessi nei suoi libri e al lettore.
osse ieri e i suddetti codici esistessero non impedirebbero a FB di utilizzare i contenuti che posti come crede visto che hai ac “Sui passi di
Il cammino come immersione
non nuoceva...vabbuò..mi rassegnerò...notte serena anche a te... Francesco” racconta un viaggio per affrontare se stessi
• Un cammino a piedi durato sette giorni tra Umbria e Toscana, che sei compagni di viaggio decidono di intraprendere, sulle orme di Francesco, ognuno in base alla propria motivazione. Durante il percorso si incontrano anche misteriosi animali che forse
di Laura Solieri
esistono veramente, o forse sono solo nella mente di chi li avvista: come oracoli o guardiani di soglia, consentiranno al protagonista di accedere a nuove dimensioni della propria interiorità, fino alla possibilità di confrontarsi con se stesso. Questa è la trama dell’interessante libro “Sui passi di Francesco” (Ediciclo editore) del sassolese Diego
Tempo di lettura 5 min.
Fontana, che sta riscuotendo grande successo. “Questo cammino non è stato il primo che ho affrontato e mi auguro non sia l'ultimo. Ci sono libri meravigliosi su come prepararsi a vivere l'esperienza di un cammino, che è quasi un rito officiato a se stessi, un'auto-iniziazione in cui si è contemporaneamente iniziati e iniziatori – ci racconta Diego - Uno di questi, per esempio è Alzati e cammina, di Luigi Nacci. Ho riflettuto parecchio sulle parole di Luigi Nacci, che credo abbia realizzato un vero e proprio unicum, perlomeno per quanto riguarda l'Italia: un testo ipnotico, in cui si trapelano echi antichissimi di riti e voci ancestrali di maestri. «Esci di casa lasciando la porta aperta» propone Luigi, per esempio. «Fallo e basta, esci di casa con la porta aperta e stai via per qualche ora». Oppure: «Scegli una direzione e mantienila, superando qualsiasi ostacolo». Sono esercizi di preparazione all'esperienza del cammino, servono per rieducare se stessi all'imprevisto, al non programmabile, al rischio. Che, del resto, Hillman ci indica come il luogo privilegiato in cui abitano gli dei. Una vita che esclu-
de il rischio e la possibilità di commettere un errore, è una non vita. Ecco, è questa la cosa che più mi piace di un cammino: se è un vero cammino, e può esserlo solo se tu lasci che lo sia, è un tuffo nella vita, un'immersione nell'esperienza della vita. In un cammino il paesaggio cessa di essere solo la distanza asettica che separa la partenza dall'arrivo e ritorna ad avere relazioni con noi: torna a essere non già uno spazio, ma un luogo in cui sperimentare emozioni. Non più mappa che scorre digitalizzata su un navigatore che ci redarguisce se sbagliamo strada, ma di nuovo territorio. Un passante non è più solo una macchia di colore che scompare in fretta oltre i finestrini dell'auto, ma uno sconosciuto che puoi cono-
scere, con cui puoi – anzi devi – entrare in relazione. Gli devi chiedere indicazioni e forse anche un po' d'acqua. È la legge del cammino. E l'albero di mele non è un punto su una mappa, ma la ricompensa dopo ore di salita rovente, un premio, un prodigio, persino – se vuoi – un genio del bosco a cui dedicare un ringraziamento che il gheppio gli recapiterà. Che incontri hai fatto lungo i tuoi cammini? Camminando, scopri persone che ti domandando se sei stanco, ti offrono da bere, ti chiedono se vuoi un fico del loro giardino. Trovi sconosciuti pronti a regalarti i propri bastoni della tenda, pur di aiutarti a proseguire. Ricordo, sulla Via Degli Dei, una sconosciuta che vedendoci in tarda serata stanchi e affamati e senza nessuna possibilità di mettere qualcosa sotto i denti, materializzò i sontuosi avanzi di una grigliata terminata solo poche ore prima, senza chiederci chi eravamo, né da dove venivamo. Un'esperienza di questo tipo non mi era mai accaduta prima, nel resto della vita, e la considero un prodigio, un evento che appartiene alla dimensione dello straordinario. Eppure è straordinario perché
non prevediamo più possa accadere. Perché le mappe con cui cataloghiamo la vita escludono questa esperienza dagli accadimenti ordinari. Ma a me è accaduto, e quella sconosciuta evidentemente ha trovato che il suo fosse un comportamento normalissimo. Ecco, di nuovo, il territorio che si prende la propria rivincita sulla mappa. Quando sei ai piedi tutto entra in relazione con te. Un cespuglio di rovi può essere il nascondiglio di more provvidenziali, che saranno la tua merenda del giorno. Un airone bianco, solitario nel Tevere, potrebbe essere un messaggero muto che annuncia una qualche verità che tu devi decrittare. Cosa emerge dal confronto con te stesso fatto in questa esperienza? Spero che emerga un essere umano. Una persona un po' più consapevole, un po' più pronta a sperimentare, ad accogliere, a chiedere. Più predisposta ad abbracciare e meno a dividere e suddividere. Più disposta a cercare il nemico dentro di sé, che nell'altro. Sarebbe già molto. Il motivo del libro, in fondo, è tutto lì. Il libro è disponibile in libreria e online sui principali siti (Feltrinelli, Mondadori, IBS, Amazon).
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Vacanze alternative PRIMAVERA 2017
Dal progettare una vacanza senza veli al desiderio di riconciliarsi con la natura: il nudismo è sempre più diffuso • Un sondaggio della scorsa estate di Lastminute. com rivela come gli italiani non disdegnino il pensiero di una vacanza senza veli. Il 44% degli intervistati ha preso in considerazione l’idea di una vacanza naturista. Sul web le ricerche “spiagge per nudisti” “migliori spiagge per nudisti in Europa” sono in aumento. È chiaro che spesso si tratta soltanto di intenzioni semiserie che non si realizzano nella realtà o che si mettono in pratica soltanto nella propria intimità ma ci regalano comunque un interessante spunto di riflessione. Il 40% delle persone che ha dichiarato di volersi spogliare ha indicato come motivo principale quello di ‘rinconciliarsi con la natura’. Perché, in effetti, dietro a una scelta naturista consapevole, che pare riguardare in Italia circa 500mila persone, non c’è il semplice desiderio di prendere
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Per l’estate… mi metto a nudo di Marcella Caluzzi
il sole senza segni o non avere il fastidio del costume ma molto altro. Intanto, ci spiega wikipedia, c’è una sostanziale differenza tra naturismo e nudismo: il naturismo è un movimento che promuove un contatto più diretto e meno artificioso dell'essere umano con la natura, partendo dal rispetto verso le persone, per arrivare al rispetto degli animali e dell'ambiente attraverso uno stile di vita che vede la nudità come logica conseguenza del proprio modo di essere interiore. Un naturista ha una vita sana, si alimenta con cibi il meno possibile trasformati, pratica attività sportiva all'aria aperta e il suo stare nudo ha una componente sociale, che infatti realizza sia in spazi privati sia in spazi pubblici. Il nudismo invece è inteso più propriamente come la semplice pratica della nudità, anche se spesso viene confuso con il naturismo. Viene praticato prevalentemente in zone balneari, senza particolari convinzioni legate al rispetto della
PROMUOVI LOW COST
le tue attività e iniziative per associazioni e cooperative sociali
che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali
Perché aderire al club della coccinella (o di vivere sostenibile)
Aderendo al Club avrai questi benefici: • rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile a Bologna, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita! • sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club; • comparirai agli occhi del cliente o socio come un’impresa o associazione adatta alle sue esigenze e sensibilità; • rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere; • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.
In più
aderendo con la tua Associazione e/o Cooperativa entro il 31/03/2017 il prezzo di adesione annuale sarà ridotto a € 197 + iva
(invece di 260 + iva). Per aderire, invia ORA una mail a sostenibile@mediamo.net con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativa e il tuo recapito telefonico. Ti richiameremo per definire la tua adesione.
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I vantaggi per chi aderisce 1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi, iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da consumarsin nell’arco di 12 mesi dalla sottoscrizione. Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo, autore e contatti. 2. Pubblicare 4 annunci economici all’anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/ acquistare, collaborare, proporre, ecc. 3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceo per 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gratis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri soci e clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede ed al proprio sito web. 4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materiale promo-commerciale in genere, nelle iniziative, feste, fiere organizzate o partecipate da Vivere Sostenibile e dal club della Coccinella. 5. Prezzi convenzionati e particolarmente vantaggiosi per l’eventuale acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile.
Tempo di lettura 5 min.
natura o a una vita sana. Ma dove si può praticare naturismo o nudismo in Italia? Accanto alle quattro spiagge ufficialmente autorizzate al nudismo in Italia (la spiaggia del Mort al Lido di Jesolo - Venezia, il Nido dell’Aquila a San Vincenzo - Livorno, la spiaggia di Capocotta a Roma e quella del Troncone a Marina di Camerota – Salerno) ve ne sono molte altre considerate ufficiosamente per nudisti : da Chiavari, Tellaro e Guvano in Liguria a Capalbio e Nido dell’Aquila in Toscana, passando per
la spiaggia dell’Arenauta nel Lazio. E ancora Torre Salsa e la Foce del Belice in Sicilia, Torre Incina, Punta Penna e Lido di Siponto in Puglia, dune di Piscinas e Porto Ferro in Sardegna. Lido di Dante (Ravenna), storica meta naturista, ospiterà invece, dal 25 al 28 maggio la quarta edizione del ‘Festival Naturista’: spettacoli, danze e canti sotto le stelle, arte del corpo e discipline olistiche per ricongiungere corpo e mente. Il tutto in veste rigorosamente adamitica.
Viaggiare eco e quasi gratis
Eliana Lazzareschi Belloni, autrice di “La sostenibile leggerezza del viaggio” ci racconta vacanze sostenibili Tempo di lettura 3 min. • Viaggiare in modo ecologico è diventata una scelta responsabile negli ultimi anni. Ormai dovremmo essere tutti consapevoli che qualsiasi nostro atteggiamento, o abitudine, influisce in maniera profonda sull’ecosistema che ci circonda. “Sono convinta che ognuno di noi debba dare sempre, in qualsiasi circostanza, il proprio contributo. Gli esempi trascinano. Per questo ho deciso di raccogliere, alcune tipologie di vacanze e viaggi green che ho realizzato in prima persona e altri che devo ancora sperimentare. Tutti hanno una peculiarità in comune: la natura. Spesso ci ritroviamo a fantasticare sui nostri futuri viaggi dopo aver ascoltato il reportage dell’ultima vacanza di un nostro amico o collega, dopo aver guardato delle foto su internet o aver visto dei video. Poi ci destiamo e scacciamo quelle ‘fantasticherie’, lasciandoci nuovamente assorbire dalla nostra noiosa routine, perché convinti che per viaggiare servano un sacco di soldi. È vero, ma dipende molto dallo stile di viaggio per cui si decide di optare”. Ecco 3 soluzioni sostenibili, sia a livello ambientale che economico: Volontariato ambientale Quello del volontariato ambientale fornisce un’ottima soluzione per viaggiare in modo ecologico. Questi progetti hanno lo scopo di coinvolgere giovani, e non solo, in azioni di ripristino, tutela e valorizzazione dell’ambiente, in Italia o all’estero. È un’esperienza formativa eccitante per chi desidera mettersi in gioco, viaggiare in maniera sostenibile e
stare a contatto con persone che hanno compiuto la stessa scelta di dare il proprio contributo per la salvaguardia di un territorio. Consulta periodicamente il sito www.scambieuropei.info , si trovano spesso degli ottimi progetti con soggiorni all’estero. Il viaggio di andata e ritorno al paese ospitante è spesato al 100%. Meglio di così? Campo vacanza Durante l’estate, alcune associazioni propongono campi settimanali di turismo responsabile. Lo scopo di questo tipo di soggiorno, che si discosta nettamente dal modello di vacanza tradizionale, è quello di compiere un viaggio interiore alla scoperta dei 5 elementi che indirizzerà gli ospiti verso uno stile di vita più sostenibile, in sinergia con il loro benessere psico-fisico. L’ospite può decidere se soggiornare in tenda o in un bungalow di legno, completamente immerso nella cornice naturale dei paesaggi che lo circonderanno. I campi includono un palinsesto di attività, come cucina macrobiotica, locale e naturale; laboratori didattici per i bambini e attività olistiche per gli adulti. Disponibili percorsi sensoriali e artistici con lezioni
di yoga, musicoterapia, pratiche di respirazione e massaggi rigeneranti. Warm showers Il Warm Showers è la comunità delle ‘docce calde’, un network internazionale simile alcouchsurfing. Registrandosi al sito, infatti, si accede a una piattaforma che promuove lo scambio di ospitalità, in questo caso
rivolto ai cicloturisti. Se vi piace viaggiare su ‘due ruote’ e vi alletta l’idea di interfacciarvi con persone del luogo, non dovete far altro che registrarvi sul sito e inviare un messaggio al vostro potenziale ospite, richiedendo la disponibilità di un letto, una stanza o di un giardino dove poter montare la vostra tenda.
Alimenti e Cosmesi 100% biologici, vegetali e non testati su animali Via di Mezzo 40, Nonantola (MO) 3463983556 biobottegapuravida@gmail.com bio bottega pura vida
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Arte e viaggio
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Alla scoperta del mondo sul grande schermo
PRIMAVERA 2017
Il viaggio nella settima arte Tempo di lettura 5 min.
di Laura Solieri • Anche il cinema, al pari della letteratura, è sempre stato attratto dal tema del viaggio, fin dalle sue origini, fin dalle stesse riflessioni teoriche che il cinema ha compiuto su se stesso. "Si potrebbe dire in maniera un po' poetica che l'atto stesso di guardare un film è paragonabile a quello di compiere un viaggio – racconta Sergio Piccinini, giornalista di Mirandola, film-maker e grande appassionato di cinema -. Uno dei titoli fondamentali del cinema degli albori, per esempio, è 'Viaggio nella luna' (1902) di Georges Melies, divenuto non solo un film di culto, ma uno dei simboli stessi della settima arte. In esso il viaggio è trattato mediante i canoni della fantascienza, genere che la pellicola di Melies ha contribuito peraltro a definire. La science fiction è certamente uno dei generi che il cinema ha utilizzato maggiormente per affrontare il tema del viaggio. Il capolavoro di Stanley Kubrick '2001: Odissea nello spazio' (1968) ha declinato l'argomento in chiave fi-
losofica per riflettere sulla storia dell'umanità e sul suo destino. Nel 1984 il 'Terminator' di James Cameron ha dato nuova linfa al genere mescolando viaggio nello spazio (la fuga dei protagonisti) e viaggio nel tempo per lanciare un monito inquietante e pessimista sul futuro della razza umana". Il cinema commerciale punta da sempre sul fascino esotico di luoghi lontani e poco conosciuti per intrattenere ed attrarre il pubblico... "Sembra che la tendenza a sfruttare il viaggio come mezzo di fascinazione abbia caratterizzato in buona parte le produzioni nei primi decenni di vita di Hollywood. Salvo poi assistere ad una brusca virata tra gli anni '50 e '60, quando il cinema americano (e non solo), evidentemente influenzato dalla neonata cultura della contestazione, iniziò ad usare il viaggio come metafora della ricerca di una nuova identità da parte dell'individuo, della nazione ed in generale della società occidentale. Tra gli esempi più celebri si ricor-
dano "Easy rider" di Dennis Hopper, "Un uomo da marciapiede" di John Schlesinger, 'Cinque pezzi facili' di Bob Rafelson, 'Professione: reporter' di Michelangelo Antonioni, 'Alice nelle città" di Wim Wenders (ma un po' tutta la produzione di Wenders celebra la strada e chi la percorre). Gli ideali di nomadismo, ricerca e fuga esplosi negli anni '60 avrebbero continuato ad influenzare il cinema per tutti i decenni successivi, in maniera più o meno evidente. In questo senso sono
da ricordare le filmografie di Alexander Payne e Jim Jarmusch, noti esponenti del cinema americano indipendente, che negli ultimi 30 anni hanno dominato il cinema on the road, in un certo senso mantenendo vivo lo spirito nomade che già 40 anni fa sembrava in via d'estinzione. Da non dimenticare poi quel Terrence Malick regista di culto emerso proprio dalla corrente del New American Cinema degli anni '60 e '70 e che è forse il vero anello di congiunzione tra il ci-
nema "sulla strada" di ieri e quello di oggi". Nell'ultimo mezzo secolo la settima arte non ha mai smesso di trattare il viaggio da un punto di vista più ludico e disimpegnato, tra commedie vacanziere e thriller d'inseguimento... "Esatto. Inoltre è scontato dire che, da sempre, il tema del viaggio ha fatto da sfondo a film i cui contenuti vertevano per lo più su ben altri argomenti (un esempio per tutti: 'I predatori dell'arca perduta' di Steven Spielberg è certamente un film on the road, ma indubbiamente il tema del viaggio non è centrale nella vicenda)". Tra i tanti capolavori che hanno affrontato la materia in maniera più o meno diretta, se dovessi indicarne tre, cosa consiglieresti ai nostri lettori? "Mi sento di consigliare 'Apocalypse now' di Francis Ford Coppola, sintesi perfetta del New American Cinema a cui il sottogenere 'film di viaggio' deve moltissimo. L'itinerario del protagonista, oltre che essere uno spostamento fisi-
co, rappresenta una presa di coscienza, uno spaccato storico e un sommario delle angosce che assillavano la società americana e che secondo me dovrebbero agitare anche la civiltà occidentale contemporanea. Un bellissimo film di viaggio uscito nelle sale negli ultimi anni è 'Nebraska' di Alexander Payne. E' la storia di un figlio che accetta di accompagnare l'anziano padre nella città di Lincoln per ritirare il premio di una lotteria inesistente che il genitore è convinto di aver vinto. Durante il tragitto fanno tappa al paesino di origine del padre e lo spostamento fisico diventa occasione per il figlio per intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle passate esperienze dei suoi genitori. Infine consiglio 'Thelma & Louise' di Ridley Scott, pellicola ormai leggendaria, considerata uno dei capisaldi del cinema moderno su quattro ruote, la dimostrazione che si può fare cinema impegnato emozionando anche il grande pubblico".
Viaggiare giocando Alla scoperta del mondo tra mappe e tabelloni
di Laura Solieri
Tempo di lettura 3 min.
• Il gioco porta alla scoperta di luoghi mai visitati prima o, al contrario, di luoghi già visti in precedenza, che è possibile rivivere ed approfondire in modo inedito. Da sempre, infatti, molti tabelloni non sono altro che mappe, plance, pezzi di città o di planisfero. Ogni anno in Italia escono centinaia di titoli di giochi con tante novità in grado di appassionare persone di qualsiasi età; in tutti i giochi puoi trovare qualcosa da imparare che va oltre l’esperienza del gioco stesso e quelli da tavolo che hanno un nesso con il mondo dei viaggi sono davvero numerosi. Sono tanti i giochi da tavolo moderni, che parlano di luoghi precisi, come “Scotland Yard”, una caccia all’uomo ambientata a Londra o “Inkognito”, gioco di spie ambientato a Venezia. Tra i più recenti, “La Boca”, gioco collaborativo ambientato nello storico quartiere di Buenos Aires fondato da migranti genovesi; Lewis & Clark, dedicato ai due esploratori che dal 1804 al 1806 realizzarono la prima spedizione americana attraverso gli attuali Stati Uniti occidentali e il recentissimo Marco Polo, di autori italiani e vincitore di tanti premi internazionali. Play — Festival del Gioco (www.play-modena.it), che fa di Modena la capitale italiana del gioco, rappresenta in questo senso un’esperienza stimolante perché è il luogo ed il momento dove tutti questi giochi vengono mostrati, fatti conoscere e, soprattutto, giocare al pubblico. Con oltre 35000 presenze in fiera e migliaia in città, si è da poco conclusa la nona edizione di Play e lo staff è già al lavoro per il decennale che si festeggerà il 7 e 8 aprile 2018. In attesa delle novità delle prossima edizione e rimanendo nel tema del viaggio, segnaliamo il gioco Tokaido, che racconta di un viaggio all’interno del Giappone lungo un’antica via di pellegrinaggio, la cui particolarità è che non vince il giocatore che la percorre più velocemente, come ci si potrebbe aspettare, ma quello che durante il percorso fa il maggior numero di esperienze.
Cammini e avventure PRIMAVERA 2017
Simone Frignani ci racconta la storia della “Melior Via” per Roma • "Tutte le strade portano a Roma", recita un noto proverbio. Gli antichi romani l’avevano a tal punto fatto proprio, da costruire una sorprendente raggiera di strade che dalla capitale si dipanava fino alla periferia dell’Impero. Nei secoli successivi tale sistema viario divenne l’asse portante della viabilità della Penisola, ed esercitò una capacità d’attrazione che ha saputo mantenersi immutata fino ai giorni nostri. Il primo che in epoca moderna si è lasciato conquistare dalle Vie Romee, è stato Giovanni Caselli, archeologo e antropologo fiorentino già promotore della riscoperta e tracciatura della Via Francigena. A principio degli anni Duemila, lo studioso partì sulle tracce degli antichi percorsi di pellegrinaggio tra Germania e Italia, per ricostruire il tracciato che nell’anno 1236 l’abate del monastero di Stade, a una quarantina di chilometri da Amburgo, definiva “Melior Via” per Roma. E’ innegabile l’importanza storica di questo percorso per i pellegrini europei che si dirigevano alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, o di lì proseguivano per Gerusalemme. Insieme alla “Francigena” che proveniva dall’Europa nord-occidentale, esisteva infatti questo secondo itinerario più orientale, preferito dalle popolazioni del Centro Europa e della Scandinavia, che dopo il
Dal blog viaggiaresoli.net spunti, consigli e storie per chi sta sognando di partire in solitaria • Viaggiare da soli… perché no? L’autrice del blog viaggiaresoli.net, Francesca Di Pietro, elenca ben 31 buoni motivi per lanciarsi in un viaggio in solitaria tra i quali mettersi alla prova e dimostrare a se stessi di potercela fare nonostante le paure e le difficoltà, sentirsi liberi, fuggire da tutto e da tutti, fare chiarezza dentro di sé, conoscere nuove persone… Sul web si trovano tanti spunti, idee e consigli sia per chi sta pensando a una fuga solitaria di qualche giorno sia per chi medita un anno sab-
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Conoscere la Romea Germanica di Simone Frignani
Tempo di lettura 5 min.
sorgevano associazioni per promuoverlo (in Italia l’associazione Via Romea Germanica, con sede a Santa Sofia nell’Appennino romagnolo). Da sempre appassionato di Cammini, nemmeno io potevo resistere all’attrazione di questa Via, che costituisce uno dei più importanti patrimoni storici e religiosi del nostro continente. Fu così che a partire dal 2014 mi tuffai in un lavoro tanto intenso quanto avvincente di approfondimento e descrizione della “Melior Via”, durato poco più di due anni. Per conoscere la Via Romea Germanica, sono andato dapprima a
camminare tra Romagna e Toscana sul sentiero che valica l’Appennino al Passo Serra; poi ne ho ripercorso l’intero tratto italiano dal Brennero a Roma. Il fascino di trovarmi su un tracciato storico, dove spesso si trovano tratti lastricati ben conservati; la suggestione dei luoghi, e la memoria delle migliaia di viandanti che vi sono transitati nei secoli, mi convinsero fin da subito dell’importanza di riproporre quest’itinerario ai pellegrini moderni. Ne è nato un libro-guida completo (La Via Romea Germanica, edizioni Terre di mezzo), che oltre a una
Dati tecnici Mille crebbe d’importanza fino a diventare il percorso d’elezione per i tantissimi che nel 1300 si recarono a Roma per il primo Giubileo della storia. Si comprende facilmente quanto alto potesse essere l’interesse per la riscoperta e tracciatura della “Via Romea Germanica” (così chiamata per via della provenienza), allorché quest’importante itinerario di pellegrinaggio europeo usciva dalle cattedre degli accademici per imporsi all’attenzione di pellegrini e camminatori nei tre Paesi attraversati: Germania, Austria e Italia, dove ben presto
Lunghezza totale da Stade a Roma: 2200 km. Tappe: 44 in Germania, 4 in Austria, 46 in Italia. In Italia: Lunghezza totale: 1022 km. Partenza: Passo del Brennero. Arrivo: Roma, piazza San Pietro. A piedi: 46 Tappe – In bicicletta: 19 tappe. Il percorso è interamente segnalato con placchette metalliche 15x15 cm e adesivi con il logo della Via Romea (pastorale su fondo blu e scritta “Via Romea”). Terreno: 47% su sentieri e sterrati, 53% su asfalto (piste ciclabili o strade secondarie quasi prive di traffico). Il Cammino è tecnicamente affrontabile da tutti, e percorribile tutto l’anno, eccetto le zone alpine e appenniniche durante l’inverno per eventuale presenza di neve. Attrezzatura: normale abbigliamento tecnico.
La guida LA VIA ROMEA GERMANICA Autore: Simone Frignani Anno di pubblicazione: 2016 Editore: Terre di mezzo
descrizione dettagliata del percorso e alle informazioni pratiche, presenta curiosità, approfondimenti, e informazioni turistiche. Ora la Via Romea Germanica è finalmente pronta per essere percorsa e apprezzata da tutti coloro che desiderano intraprendere il pellegrinaggio a Roma.
Uno sguardo d’insieme La Via Romea Germanica prende l’avvio da Stade, vicino ad Amburgo, uno dei centri più antichi del nord della Germania; percorre la pianura della Bassa Sassonia, e sfiorando Hannover raggiunge Brunswick, città ricca di storia e di testimonianze artistiche. Prosegue attraverso la Turingia, dove fa tappa a Gotha, antica capitale del ducato di Sassonia, e a Smalcalda, dove nel 1531 si costituì la lega dei principi aderenti alla Riforma protestante. Attraversa tutta la Baviera: Bad Neustadt, la cittadina medievale di Rothenburg, e Dinkelsbühl, sulla Strada Romantica. Incrocia il Danubio a Donauwörth, e prosegue per Augsburg, l’antica Augusta dei Romani. A Garmisch entra nelle Alpi, poi raggiunge l’Austria, e dopo Innsbruck sale al Passo del Brennero, da dove entra in Italia. Il tratto italiano della Via Romea Germanica ha una lunghezza di 1.022 km, suddivisibili in 46 tappe a piedi (ma il percorso è anche affrontabile in bicicletta), e attraversa sei Regioni (Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio) prima di raggiungere la Città Eterna. Dal Passo del Brennero, la Via Romea Germanica percorre tutta la Val d’Isarco fino a Bolzano, poi la Val d’Adige fino a Trento; s’immette quindi in Valsugana e segue il fiume Brenta fino a Bassano del Grappa e Padova. Attraversa la Pianura Padana toccando Ferrara, le Valli di Comacchio, Ravenna e Forlì; poi s’addentra in Appennino, che valica al Passo Serra tra Romagna e Toscana. Dopo essere passata per il santuario della Verna, raggiunge Arezzo, la città-museo di Cortona e la splendida Orvieto in Umbria. Entra nel Lazio a Civita di Bagnoregio “la città che muore”, e prosegue per Montefiascone dove si unisce alla “sorella” Francigena per condividere le ultime tappe e la meta: la basilica di San Pietro a Roma, centro tra i più importanti della cristianità.
Io viaggio da sola
Tempo di lettura 2 min.
di Marcella Caluzzi
batico o un cambio di vita. Viaggiaresoli.net ci racconta di viaggiatori di ogni tipo, come Fernando, 71 anni, che viaggia da solo da 12 anni e fa couchsurfing: “sono uno spirito libero, mi piace l’avventura e difficilmente trovo persone della mia età che riescono a seguirmi e a condividere le mie ‘pazzie’”. O Simona: “Viaggiare è la mia vocazione. Da cinque anni sono malata di sclerosi multipla primariamente progressiva, ma non ho alcuna intenzione di arrendermi. Quando viaggio mi distraggo, mi lascio affascinare dai luoghi, dagli eventi e dalle persone che incon-
tro, così la malattia rimane sullo sfondo e non mi ruba la mente”. Insomma viaggiare soli è possibile, basta mettersi in gioco e prepararsi… su viaggiaresoli.net non mancano proposte di
viaggio e spunti per decidere la propria destinazione. E consigli per non arrivare impreparati: dalla guida di sopravvivenza alla prima volta a Bali alle istruzioni per organizzare un viaggio
Il mio augurio per quest’itinerario è che diventi un asse portante dei cammini italiani ed europei; che contribuisca a far aprire i cuori in direzione ecumenica; che porti abbondanti frutti spirituali in tutti i pellegrini. Già tre ottimi motivi per decidere di percorrerlo. Ultreia et Suseia, semper!
in Namibia. Francesca Di Pietro è anche autrice del libro “Come Viaggiare da Soli: Manuale di Travel Coaching” che raccoglie le sue esperienze in 60 paesi e 8 anni di viaggio in solitaria. Dal 2012 si occupa di travel coaching, un approccio da lei creato fondendo strumenti di PNL, psicologia comportamentale e esperienze di viaggio. “Non c’è un modo giusto per iniziare a viaggiare da soli – spiega sul suo blog -, non c’è una meta consigliata, non c’è un percorso prefissato, dipende solo da te, da chi sei, da dove parti e cosa cerchi. Viaggiare da soli,
può essere un buon modo per trascorrere le vacanze o uno strumento che può cambiare la vita o quanto meno il tuo approccio ad essa. Come ogni situazione in cui gli esseri umani sono chiamati in causa, a seconda dell’intensità, dell’impegno e della autoconsapevolezza, anche il viaggio può avere diversi impatti sulla nostra vita […] Il Travel coaching è un processo che trasforma il viaggio in un momento di sviluppo e di crescita personale; nel quale imparare a valorizzare le proprie risorse per trasformarle in strumenti per raggiungere i propri obiettivi”.
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Cammini e avventure
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PRIMAVERA 2017
Cristina e la Compagnia dei cammini
Il viaggio? Esperienza di pulizia interiore per vivere più in contatto con se stessi e il mondo di Laura Solieri
Tempo di lettura 4 min.
• Cristina Mori, modenese classe 1985, psicologa, eco psicologa e guida ambientale escursionistica, descrive il viaggio come esercizio di pulizia interiore, di cui se ne possono godere i benefici dopo un certo periodo di tempo. Cristina è entrata a fare parte della Compagnia del cammini (www.cammini. eu), un’associazione che lavora per diffondere la cultura del camminare in Italia, perché camminare è salute, camminare è ritrovare il contatto con la natura, camminare aiuta a rallentare e a vivere più in contatto con se stessi e il mondo. I lunghi cammini sono lo strumento per fare questo. Ecco perché la Compagnia dei Cammini propone ai suoi soci di partecipare a cammini, trekking, viaggi a piedi ed eventi che valorizzano questa opportunità.
“Il mio è un cammino iniziato a quattro zampe, o forse anche prima, quando, senza ancora saper parlare, intrattenevo gli adulti imitando sicura i versi degli animali – sorride Cristina - Un cammino continuato semino dopo semino, sperimentando la magia della vita che germoglia nell’orto e nei campi della nonna. Un cammino dal gusto di libertà, di aria aperta, di esplorazione, nelle vacanze famigliari in montagna e nelle uscite scout sull’Appennino Emiliano e non solo. Un cammino fatto strada, fatto zaino e fatica, ma fatto soprattutto meraviglia, stupore per quanto succede quando si mette in moto corpo, mente ed anima. Strada in compagnia, strada da sola. Vicino, lontano, lontanissimo”. Un cammino ritrovato
Storia, cultura e tradizioni
con urgenza negli ultimi anni, in cui, alla formazione in psicologia Cristina ha sentito la necessità di affiancare di nuovo la terra, la natura. “E così - ci racconta - è arrivata l’Ecopsicologia, a ricordarmi che la salute dell’uomo va di pari passo con la salute del pianeta, perchè, anche se ce ne dimentichiamo, noi siamo natura. Ed è arrivato anche l’impegno professionale nell’ambito dell’Educazione ambientale dove, tra scuole, parchi e fattorie, cerco di portare il mio contributo per riaccendere in grandi e piccini quel senso di appartenenza ed amore verso il pianeta
verde di cui siamo parte. C’è qualcosa che unisce tutto questo ed è per me proprio l’atto del camminare. Un’azione, un movimento, una condizione esistenziale, una sfida. Un ascolto, una sintonia, una carezza a Madre Terra, un incontro umano. Una scoperta sempre nuova, una gioia, un piacere, una cura. Strumento essenziale e prezioso di benessere, non posso far altro che volerlo condividere e nella Compagnia di Cammini ho trovato terreno fertilissimo”. Alla pagina www.cammini.eu/guide/ cristina-mori è possibile vedere i prossimi viaggi di Cristina.
Scopriamo il nostro territorio
L’Associazione Genius Loci ha presentato il calendario escursionistico 2017
Il Degustatrekking della Cooperativa Giovani Ambiente Lavoro andrà avanti fino a novembre
Tempo di lettura 2 min.
• "Abbiamo la fortuna di poter presentare un calendario speciale in cui si uniscono storia, cultura e tradizioni, al piacere di solcare con il turismo 'slow' (a piedi o in bici) i territori dove nascono e vengono sapientemente custoditi e coltivati i 'gioielli della terra'". Ed è così che la Cooperativa Giovani Ambiente Lavoro, che dal 2012 ha sede all’interno del Polo Ambientale di Modena e della Fattoria Centofiori in esso contenuta, ha deciso di unire la biocucina dell’Agriturismo Centofiori con un calendario di escursioni abbinate che portano alla scoperta dei luoghi. Il venerdì sera in Agriturismo (con Marco e Giovanni) i luoghi incontrano i nostri sensi sulla tavola e la domenica successiva i nostri occhi si deliziano dei paesaggi in cui essi sono protagonisti. La collaborazione con Slowfood permette poi di far conoscere ed apprezzare nel piatto e sul territorio i presidi e le piccole grandi realtà che conservano ancora l’amore per un’agricoltura sostenibile. Le Guide Ambientali
Escursionistiche di AIGAE (Claudia ed Elisa) mettono a disposizione professionalità durante le escursioni domenicali, raccontando
ciò che spesso sfugge al turista frettoloso e permettendo di cogliere l’essenza vera dei territori attraversati. La Fattoria e l’Agri-
turismo Centofiori sono a Marzaglia Nuova, Modena, in Strada Pomposiana 292, all’interno del Polo Ambientale.
Ecco le date degli eventi: 26/05 A tutto sale…Cervia al forno! 28/05 Sapore di mare, sapore di…sale (Cervia) escursione in bici 16/06 Affettate quel prosciutto!! Carpegna 18/06 Dove s’incontrano le 3 Regioni (Sasso Simone e Simoncello) escursione a piedi 22/09 Marzemino e i suoi amici trentini 24/09 La strada del vino (ciclabile dell’Adige) escursione in bici 27/10 Al màgalass di Comacchio… 29/10 Labirinti e specchi d’acqua (Comacchio) escursione 17/11 Fossa e il suo formaggio 19/11 I colori del Montefeltro (San Leo e dintorni) escursione a piedi
Anche quest'anno l’Associazione di Promozione Sociale Genius Loci ha presentato il calendario delle escursioni 'Lo spirito del luogo'. “Dal 2004 ci dedichiamo a valorizzare il territorio emiliano scoprendo e riscoprendo ogni angolo dei suoi fiumi e delle sue montagne cercando di carpire il linguaggio di sassi, acqua, piante e animali, testimoni di innumerevoli storie e teatro di mille leggende. Le nostre guide qualificate ed esperte vi aspettano per farvi innamorare ancora di più della nostra terra”. Il primo appuntamento sarà il 7 di maggio con un’escursione tra i fiumi, i colli e i caprioli nei pressi dei boschi di Carrega per proseguire poi il 14 maggio alla scoperta della ‘Magia delle betulle’ nel bosco di San Giacomo a Zocca. 'La romantica notte nel giardino', una passeggiata notturna a villa Sorra, è programmata per il 10 giugno mentre il 18 dello stesso mese sarà possibile partecipare a ‘Sulla cresta!” escursione alle Maccherie, alla ricerca di sole, aria fresca e grandi orizzonti. Infine il primo è stata organizzata la visita serale al giardino botanico Esperia. Per info e prenotazioni: info@geniusloci-escursioni.it Cell. 3208741192
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Vita green
PRIMAVERA 2017
Manuela e la sua casa nel bosco: luce, sole e erba per ritrovare se stessi • “Da quando sono "diventata grande" nella mia vita sono presenti l'impegno politico, il volontariato e uno stile di vita sostenibile”. Incontriamo Manuela Pagnotta, 36 anni, sposata con Claudio e madre di Riccardo, che sta progettando il suo trasferimento da Mirandola a una casa nel bosco a Gaggio Montano, sull'Appennino bolognese. “Nella mia vita prima di mio figlio ero una grafica pubblicitaria, ora sono una mamma a tempo pieno – ci racconta sorridente Manuela - Per l'impegno politico, tralascio l'ideologia perché credo che la capacità di cambiamento attraverso la politica si manifesti andando a fare la spesa. Infatti è decidendo quotidianamente a chi dare i nostri soldi che decidiamo le sorti di questo pianeta. Quotidianamente si può decidere di mangiare una bistecca di manzo la cui impronta idrica è di 15.415 lt/Kg oppure un piatto di riso la cui impronta idrica è di 1.644 lt/ kg (fonte: Water Footprint Network). Si può decidere
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Voglio una vita… sostenibile!
di Laura Solieri
di fare la spesa dal contadino che coltiva con metodo biologico vicino casa nostra oppure di alimentare l'agrindustria e la grande distribuzione organizzata fatte di veleni, sfruttamento del lavoro, delle risorse naturali e di inquinamento attraverso i mezzi di trasporto. In quest'ottica, ogni persona ha la possibilità di cambiare il Mondo dalla mattina alla sera, pacificamente”. Volontariato e sostenibilità “Da circa dieci anni faccio parte del GASMO e nell'ultimo anno faccio parte del consiglio dell'associazione ONLUS che gestisce il Giar-
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dino Botanico La Pica di San Felice s/P. Essere socia di un GAS comporta sia un lato pratico, che è quello del fare una spesa consapevole, sia un aspetto etico: la "S" di solidale è il punto. Un GAS è solidale verso l'ambiente, cioè acquista solo biologico e locale, è solidale verso il produttore instaurando un rapporto di fiducia e pagando (al produttore) il giusto prezzo, è solidale verso i soci che costituiscono una rete in cui nascono anche amicizie. Mentre al GAS ci si unisce solo quando si è "pronti" per il passaggio da consumatore ad Essere Umano che sceglie in modo
critico, il Giardino Botanico può essere ammirato a più livelli. Dalla persona che decide di fare una passeggiata per vedere i fiori, allo studioso che ricerca ecosistemi ormai persi. Il Giardino Botanico La Pica mi ha permesso di organizzare e partecipare ad iniziative (yoga per bambini e corso di Meditazione-Raja Yoga, ad esempio) che arricchiscono e completano il mio modo di vivere sostenibile”. La riscoperta della nostra umanità Quando si parla di "sostenibilità" la prima associazione mentale è "sostenibilità ambientale" e questo, per Manuela, è stato sicuramente il punto di partenza. “Ho imparato, nel tempo, che ci si dovrebbe occupare anche della sostenibilità "umana", della sostenibilità "per la salute", della sostenibilità "educativa", eccetera. Insomma la sostenibilità non dovrebbe riguardare solo un aspetto della vita, ma dovrebbe essere uno stile di vita che spazia in tutti i campi in cui un Essere Umano può fare esperien-
za. Come si fa ad acquistare solo cibo biologico e contemporaneamente lavorare 10 ore al giorno in una "scatola" con luce al neon? Per quanto ci si possa impegnare, alla fine della giornata così trascorsa, è inevitabile essere un po' stressati... Io e mio marito abbiamo deciso di uscire da questo meccanismo alienante che mette tranquilla la coscienza, ma che allontana dalle vere necessità dell'Essere Umano e quindi dalla felicità e dalla salute. Il nostro percorso di vita sostenibile a tutto tondo ha avuto inizio con il gesto simbolico di non avere in casa la televisione e dopo quattro anni da questa "liberazione" stiamo per trasferirci nella nostra casa nel bosco. Nel mezzo c'è stata la mia gravidanza che ci ha fatto capire quanto il sistema voglia controllare i nostri figli, dalle gravidanze ipermedicalizzate, alle proposte educative che nulla hanno a che fare con la gioia e la voglia di scoprire il Mondo di un bambino. Abbiamo anche preso coscienza che non è sufficiente
"mangiare bene" per rimanere in salute, ma l'aria che respiriamo (24 ore al giorno non stop!) e i pensieri che affollano la mente incidono parecchio. Così è iniziata la ricerca della casa nel bosco. L'averla finalmente trovata porta con sé le dimissioni di mio marito dal suo lavoro a tempo indeterminato. In molti commentano la nostra scelta di vita dandoci dei coraggiosi. Per me, coraggioso è chi continua a respirare aria malsana, a credere che ci si debba tenere stretto il lavoro nonostante tutto, chi aspetta quei 15 giorni all'anno di vacanza per tirare un sospiro e trascorrere un po' di tempo con i figli e gli amici veri. Non si può certo dire che siamo "solo" degli idealisti perché abbiamo già posto le basi per realizzare ciò che per noi vuol dire vivere in maniera sostenibile – conclude Manuela - Ed essere di esempio è l'unico insegnamento che conta, sia per i figli che per le persone che ci stanno intorno, che magari vorrebbero, ma si sentono spaventate dal cambiamento e sole.
A Bellaria il Villa Claudia: Eco Vegan Hotel Una vacanza all'insegna di sostenibilità ambientale e alimentazione biologica
di Maddalena Nardi • La famiglia Gradara, proprietaria del Villa Claudia, sempre attenta e sensibile all’ambiente, da tempo ha annoverato l’Hotel tra gli alberghi ecologici di Legambiente e di Green Tourism con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e favorire vacanze più consapevoli e di qualità a tutti i propri ospiti. L’Hotel Villa Claudia, 3 stelle con certificazione Etica VeganOK, si trova direttamente sul mare, in posizione tranquilla e di grande prestigio, non lontano dal centro di Bellaria (RN). Dispone di tutti i comfort, tra cui parcheggio privato e WiFi gratuiti. Animazione dei Guardiamondo (www.riscoprilanatura.it) per i bambini. Le camere sono spaziose, tutte climatizzate, alcune godono di un’incantevole vista sul mare. Che siate Vegetariani o Vegani vi sarete sicuramente trovati in difficoltà nella scelta di ristoranti o strutture vacanziere che possano offrire qualcosa di più dei soli contorni. L’Hotel Villa Claudia, oltre alla propria offerta di prodotti biologici fin dalla ricca colazione, propone un
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di interesse artistico, na- aver brillantemente attuato turale e storico. Eventi su e sviluppato tutti gli obiettemi riguardanti l’alimenta- tivi che stanno alla base del zione sana sono organizzati Decalogo di Legambiente anche all’interno dell’hotel Turismo. stesso. Dal 2001, per merito Ideale per non perdere le del Villa Claudia e degli al- sane abitudini anche in vatri albergatori sensibili alla canza! Al Villa Claudia anche difesa dell’ambiente, Bella- i nostri amici a 4 zampe sono Vivere_Sostenibile_95x120_Luglio-2017 copia.pdf 1 14/04/17 16:27 ria si contraddistingue per accettati e ben coccolati.
BELLARIA - RIVIERA ROMAGNOLA
ricchissimo buffet di verdure fresche km0, oltre a menu specifici Vegetariani e Vegani che vanno dalla piadina senza strutto, realizzata con olio alle tante varianti nella preparazione di cereali e legumi quali farro, lenticchie, fagioli, ceci, seitan, tofu e tempeh. E chi ha detto che non si possono preparare dolci senza latte e uova? Con ingredienti come frutta fresca, semi di cioccolato, tofu, sciroppo di riso, zucchero di canna, patate e latte di soia è possibile creare buonissimi dolci vegan! Finalmente, anche in vacanza, potrete mangiare bene e sano, senza
crudeltà per il mondo animale e in modo biologico. Una scelta responsabile per una Vacanza sostenibile. Per i vostri bambini il personale di cucina è a disposizione per pappine e menu adatti a loro: ogni giorno potrete avere il brodo vegetale con verdure fresche destinato ai piccoli ospiti. L’hotel effettua una minu-
ziosa raccolta differenziata, ha adottato sistemi di risparmio energetico (come lampadine al led) e idrico ed è inoltre dotato di pannelli solari per la produzione di elettricità. Inoltre l’albergo utilizza in gran parte detersivi ecologici, mette a disposizione degli ospiti biciclette e diffonde informazioni su eventi, monumenti e zone
Per saperne di più
Hotel Villa Claudia di Pietro Giordano Gradara & C. S.a.s. Via Bolzano, 16 – 47814 Bellaria-Igea Marina (RN) Tel. e Fax. 0541/345066 www.hotelvillaclaudia.it
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una vacanza serena e consapevole § Direttamente sul mare ed in posizione tranquilla § Parcheggio privato § Wi-fi § Animazione dei Guardiamondo (www.riscoprilanatura.it) § Camere spazione climatizzate (alcune con vista sul mare) § Colazione con prodotti biologici e naturali, anche vegan § Pasta esclusivamente biologica, anche integrale e semintegrale di farro § Menù adatti per i bambini PENSIONE COMPLETA: GIUGNO DA € 49,00 A € 62,00 Solo per LUGLIO/AGOSTO DA € 59,00 A € 77,00 i lettori di ile nib ste So Vivere SETTEMBRE DA € 49,00 A € 53,00 no rna gio sog che Disponibile formula All Inclusive - Piano famiglia e Sconti per i bambini in P.C. per almeno Scopri tutte le offerte su www.hotelvillaclaudia.it 7 gg entro il 15/06 9, e a partire dall'01/0ive Non Perdetevi il Workshop teorico-pratico il servizio all inclus sulle preparazioni dolci salate a basso impatto glicemico. gia ag con spi Vi aspettano il 27 maggio in hotel dalle ore 09.00 al prezzo della pensione Per informazioni e prenotazioni: info@hotelvillaclaudia.it completa!
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Introspezione
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L'arte che cura e istruisce
Un viaggio dentro di sé alla scoperta del proprio benessere
di Laura Solieri
• “Ci piace pensare che il benessere dei singoli possa tradursi in benessere sociale”. Parla di questo e tanto altro il libro “Arte e relazione d'aiuto” (Armando Editore) di Patrizia Belloi, pedagogista, counsellor formatore e supervisore ASPIC/CNCP e di Cinzia Lissi, tra le altre cose gestalt counsellor, arte terapeuta, armonizzatrice famigliare. In questo volume, l’arte e la narrazione fungono da collegamento tra individuo e operatore alla relazione d’aiuto per consentire alla persona di comprendere le emozioni, strutturare identità e rielaborare in positivo vissuti dolorosi; il fine ultimo è di favorire una progettualità centrata su bisogni e singole peculiarità. “L’idea che ci muove e che ci ha condotto alla stesura di questo volume è quella di mettere al centro la persona in tutte le sue dimensioni: fisica, razionale ed emotiva. Solo dall’armonizzazione di questi tre piani si può produrre benessere personale e sociale – spiegano le autrici – I destinatari primi dell’opera sono gli insegnanti, i counsellor, gli assistenti sociali ed il personale sanitario così come tutti i soggetti che lavorano a stretto contatto con le persone”. Questo libro non presenta nessuna ostilità tecnica e risulta
accessibile ed interessante anche ai non addetti ai lavori. “Nel quadro delle teorie di riferimento – proseguono le autrici - analizziamo le nostre esperienze ed i progetti maturati e costruiti nel corso di numerosi anni di attività sul campo, e suggeriamo percorsi in cui il mondo dell’espressione artistica, nella sua complessa variabilità, diventa una inestimabile risorsa. Sul valore della scrittura si basa la maggior parte del mio lavoro in questo ambito – afferma Belloi - Il racconto autobiografico è utilizzato per incrementare l’uso delle capacità cognitive, ripercorrere ed analizzare il proprio vissuto, il passato e le proprie esperienze, i successi e le delusioni. In ogni caso, non esistono strade definite e polivalenti per tutti i soggetti ma soprattutto non esiste un’età giusta od un momento adeguato per intraprendere questo viaggio dentro di sé: la mia affermazione è dimostrata dal fatto che questi progetti sono stati applicati in moltissimi contesti diversi da loro, con buoni risultati”. Primo tra tutti è stato rivolto al mondo dell’istruzione, dalla scuola d’infanzia all’Università, intercettando tutte le fasce d’età: “Le collaborazioni sono state numerose; nello specifico - afferma Belloi - ho svolto progetti
Il lavoro dello scienziato giapponese Masaru Emoto e la coscienza • “Noi siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig Feurbach; ma noi siamo anche quello che diciamo, quello che pensiamo, quello che visualizziamo. Siamo il frutto di tutte queste azioni. Il nostro universo interiore e le nostre emozioni si riflettono nel nostro ambiente. La fisica quantistica sta dimostrando proprio questo e ci dice che siamo tutti collegati! Non esistono confini tra il dentro e fuori e tra noi e gli altri, se non solo nella mente e nelle considerazioni di quello che crediamo realtà. Questo lo ha reso evidente il Dr. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, che ha saputo trova-
PRIMAVERA 2017
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insieme alla scuola d’infanzia Neri di Formigine, la scuola secondaria di secondo grado “G. Carducci” di Modena, l’Università Ginzuburg, l’Università di scienze dell’educazione “Istituto Toniolo” di Modena. Non meno importanti sono le esperienze di colloqui individuali, in cui la relazione d’aiuto è il cardine dell’attività: le esperienze sono state numerose con i privati, così come in carcere, con gli adolescenti e gli anziani. Durante ogni esperienza, indipendentemente dall’età, dal contesto culturale e sociale, dal tipo di percorso intrapreso, l’idea di Empowerment è quel-
la che ci conduce verso il nostro obiettivo: ritrovare, tramite la scrittura e la narrazione di sé, un nuovo senso alla nostra vita e la costruzione di nuovi progetti. Quando cominciamo una nuova collaborazione con un ente, che siano scuole, ospedali, o carceri, ci avviciniamo sempre di più ad una nuova visione del mondo, innovativa e multidisciplinare, dove l’istituzione riesce finalmente a comprendere e percepire la persona in quanto tale, nella sua interezza e con tutte le peculiarità emotive, caratteriali e cognitive che la rendono un soggetto unico da valorizzare. L’uomo non è solamente da guarire od istruire a seconda del momento che sta vivendo. L’arte è espressione di sé ed in quanto tale rende semplice la comprensione di emotività e situazioni piuttosto complesse: il rapporto tra la società e l’individuo si umanizza sempre di più, potenziando le persone e diventando la loro stessa forza. Una comunità che, in questo modo, accresce la sua autostima, è una comunità di individui che amano se stessi e sono capaci di amare e sostenere l’altro, così come di farsi sostenere nei momenti di necessità. Se dovessi pensare in grande, affermerei di voler dare una nuova consapevolezza alla società, di poter donare un benessere profondo individuale e relazionale”.
L’acqua ci parla di noi stessi di Atimati Alessandra Checchi re un metodo per esaminare l’acqua al microscopio, fotografando i cristalli congelati di acqua di rubinetto di diverse città del mondo, l‘acqua proveniente da sorgenti, laghi, paludi e ghiacciai di varie parti del mondo. Espose l’acqua alla vibrazione della musica, di parole sia pronunciate che scritte, persino dei pensieri. Ebbene, dopo essere stata esposti a diverse fonti, ha osservato i cristalli ghiacciati assumere forme diverse. Con parole o pen-
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sieri positivi assumeva forme bellissime; da parole o pensieri negativi ne derivavano strutture amorfe e disequilibrate, a seconda del tipo di vibrazione. La vibrazione è l’unità fondamentale di tutte le cose esistenti e nella cultura giapponese viene definita “Hado”. E’ la particella elementare di tutte le nostre vite poiché noi “vibriamo” quando emettiamo parole (suoni) ma anche quando abbiamo pensieri – anch’essi costituiti da vibrazioni. E quindi, dentro di noi, possiamo creare ordine o caos.
La preghiera e i mantra funzionano proprio con questo meccanismo. Anche nella cultura cristiana viene riconosciuto: si chiede perdono “per aver peccato con pensieri, parole, opere ed omissioni” cioè vibrazioni non armoniche. Le immagini dimostrano chiaramente come l’acqua sia un mezzo in grado di registrare le informazioni ricevute dall’ambiente. Visto che noi siamo al 70%80% composti da acqua, trasmettiamo a questa dei messaggi secondo la valenza dei nostri pensieri e parole, lasciandone traccia. In sostanza, diventiamo la nostra coscienza e quando aumenta la nostra consapevolezza, anche le nostre vibrazioni cambiano.
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Cura del corpo PRIMAVERA 2017
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Un arcobaleno di cibi e bevande per affrontare al meglio la bella stagione
Tutti i colori dell’estate
• La vediamo all'orizzonte, finalmente, l'estate! E se fossero proprio i colori a darci qualche suggerimento utile ad affrontare i prossimi mesi? Facciamo un giro attraverso le molteplici sfumature estive: Bianco Bevanda conosciuta meno ma davvero interessante è il Tè Bianco: contiene una maggiore percentuale di polifenoli e fitonutrienti rispetto ai più famosi tè nero e tè verde e contiene meno caffeina. I polifenoli e le vitamine C ed E di cui è ricco hanno un’importante funzione antiossidante, prevengono l’invecchiamento delle cellule mediante un effetto anti age, aiutano nel trattamento di inestetismi e rughe. Berne una o due tazze al giorno aiuterà la nostra pelle ad affrontare meglio l'esposizione solare, limitando i danni causati dai raggi solari. Giallo Fiore tipico della bella stagione è il girasole, che con i suoi petali gialli ci trasmette subito una sensazione di gioia, ma non ci è utile solo per l'aspetto emotivo. In cosmesi è utilissimo per ringiovanire la pelle, eliminare l’invecchiamento portato dall’esposizione al sole e previene le cicatrici,
leviga le rughe e ridona salute alla pelle in tutto il corpo, nutrendola e restituendole elasticità. Applicato direttamente sulla pelle come detergente è capace di mantenere lontani batteri dai pori della pelle prevenendo l'acne grazie alla sua composizione di vitamine e carotenoidi. Arancione Chi di noi non ha sentito dire almeno una volta che mangiare le carote favorisce l'abbronzatura? Possiamo avvalerci di un integratore efficace come il Betacarotene, ovviamente sempre senza esagerare! La pelle ringrazierà sia per la sua funzione antiossidante, che contrasta l’insorgere dei radicali liberi e lo stress ossidativo, sia perchè depositandosi sulla pelle può prevenire le scottature solari oltre a regalare un aspetto dorato all'abbronzatura. Rosso Frutta e verdura di colore rosso si distinguono per le loro importanti proprietà antiossidanti: arance rosse, fragole e ciliegie, sono un ottimo coadiuvante nella cura delle patologie dei vasi sanguigni e fragilità capillare, favoriscono la produzione di collagene, mantengono integri i vasi sanguigni, stimolano le difese immunitarie e la
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cicatrizzazione delle ferite. La nostra pelle risulterà luminosa, idratata e dal colorito uniforme. Verde Il verde è un colore neutro, rilassante, favorisce la riflessione e la calma. E' il colore del cuore e della circolazione del sangue. Disintossica e decongestiona l'organismo. A tavola, è indicato per tutti coloro che tendono a mangiare in maniera vorace, infatti aiuta a mantenere un ritmo più lento. E' molto utile in caso di mal di testa, nevralgie, febbri, gastrite, stanchezza oculare, ipertensione, paranoia, insonnia, ipertiroidismo e nervosismo. A livello cutaneo, è usato in tutte le proliferazioni anomale: verruche, nei, tumori. Il verde viene consigliato agli iperattivi che hanno bisogno di recuperare dei ritmi più blandi, alle persone fortemente sotto pressione che necessitano di ricrearsi un proprio spazio ed anche a chi ha bisogno di fare chiarezza interiore, specialmente se “l’ordine” in questione è da fare nella sfera sentimentale. Il verde porta benefici inerenti agli stati ansiosi, inducendo una serena calma, porta stabilità ed equilibrio sia a livello fisico che mentale. Blu
Semplice quanto fondamentale il bisogno del nostro corpo di acqua. Bere spesso, mantenere il corpo idratato, aiuta sia le nostre funzioni vitali che la bellezza della nostra pelle. Per chi fa fatica a “mandare giù” l'acqua, tante sono le alternative: spremute ed estratti di frutta, tè freddo e le acque aromatizzate, spesso utili anche per depurarsi. Qualche ricetta veloce? Acqua aromatizzata alle mele e arance Per questa acqua aromatizzata vi serviranno 2 o 3 arance tagliate a tocchetti, 3 mele da affettare e da 1 a 2 litri d'acqua. Usate frutta bio per non doverla sbucciare. Lasciate in infusione 24 ore in frigorifero prima di servire. Le mele e le
arance contengono pectina, considerata utile per aiutare l'organismo a liberarsi dai metalli pesanti. Acqua aromatizzata ai cetrioli, limone e menta Per preparare questa acqua aromatizzata vi serviranno 2 litri d'acqua, 1 cetriolo medio, 1 limone, 10 foglie di menta come ingredienti di base. Potrete aggiungere un pezzetto di zenzero fresco per i suoi benefici digestivi e qualche fragola per insaporire. Lasciate riposare in frigo da 1 a 24 ore prima di servire. Nero Caffè, non da bere, ma da usare sul corpo! La caffeina svolge due ruoli importanti: combatte e previene la formazione di vene varicose e lavora sugli accumuli di cellulite, favorendone
l’assorbimento. Da sfruttare, inoltre, la sua funzione antiossidante. Facile da preparare e molto delicato, lo scrub al caffè donerà morbidezza e luminosità alla pelle. Non ci serve la polvere ma il fondo del caffè. In questo caso però è utile sapere che il prodotto va usato subito, mai conservato. Dopo aver fatto il caffè, quindi, non buttate la posa. Unite caffè, zucchero di canna, 2-3 cucchiai di olio da massaggio e un cucchiaino di cannella, mescolate il tutto fino ad ottenere un composto sufficientemente denso. Ecco come una delle bevande più famose al mondo può diventare un perfetto e soprattutto economico rimedio anticellulite. Buona estate colorata!!
Perché scegliere un solare eco-bio?
Ce lo spiega Sara, titolare della bioprofumeria ‘Aromatizzata bio’ nel centro di Carpi
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• Ormai lo senti dire ovunque, la protezione solare è importantissima. Ma sei sicura di sapere perché? Ti sarai accorta tu stessa che la pelle, l'organo più esteso del nostro corpo, è un organo vivo che cambia nel corso degli anni. Oltre ad essere viva, la pelle ha memoria e ‘si ricorda’ delle lesioni subite, può perciò capitare che in età adulta compaiano macchie, nei o altre problematiche che derivano da errate esposizioni al sole di molti anni prima I raggi solari penetrano all'interno della nostra pelle tutto l'anno (non solo d'estate) e nel corso del tempo possono causare fenomeni di diverso tipo, dai più lievi ma pur sempre evidenti inestetismi come macchie e invecchiamento cutaneo precoce, a danni molto più seri come il terribile melanoma (tumore della pelle),
il cui rischio di svilupparsi aumenta in seguito alle scottature avvenute nel corso degli anni. In particolare è importantissimo proteggere la pelle delicata dei bambini che fino ai 3 anni non hanno alcuna difesa fisiologica contro i raggi UV. Senza ricorrere a inutili estremismi, perché il sole oltre ad essere un potente antidepressivo naturale ci fa assimilare sostanze importanti per la nostra salute, è bene, come sempre, essere consapevoli di ciò che usiamo sul nostro corpo. I filtri solari che ci proteggono dai raggi UV sono di due tipi: chimici e fisici (minerali). I Solari Tradizionali di norma sono basati su filtri chimici che neutralizzano i raggi UV dopo che la pelle li ha assorbiti, sono potenzialmente instabili e irritanti, e non ecologi-
glio la Tua Pelle rispettando l’Ambiente. Usare la protezione solare non significa non abbronzarsi ma significa prendere il sole in sicurezza e ab-
bronzarsi senza scottarsi, proteggendosi dai danni lievi o gravi che possono svilupparsi nel corso del tempo. Sceglila consapevolmente!
Per saperne di più
GUARDA IL VIDEO SULLA PAGINA FACEBOOK! Aromatizzata Bioprofumeria ci perché si accumulano nell’ambiente. I Solari Eco-Bio di norma sono basati su filtri fisici, costituti cioè da minerali polverizzati (da evitare i minerali in forma NANO -nanoparticelle-) che proteggono la pelle come una barriera, riflettendo i raggi UV come uno specchio impedendogli perciò di attraversare la cute. Sono inoltre ecodermocompatibili, non
inquinanti per l’ambiente e generalmente ricchi di estratti vegetali antiossidanti importantissimi per contrastare il photoaging, l’invecchiamento cutaneo causato dall’esposizione solare. Le moderne formulazioni hanno inoltre reso sempre più piacevoli le texture dei Solari Eco-Bio ed eliminato l'odiosa e antiestetica patina bianca. Un solare Eco-Bio protegge al me-
Video Solari Alga-Maris >> Swatches e Caratteristiche
Cura del corpo
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Farina di cocco, nel cuore di Modena una profumeria completamente bio
Un centro (storico) naturale
PRIMAVERA 2017
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con ingredienti naturali e puliti! Documentandomi ho imparato a leggere un INCI (la lista degli ingredienti che compongono un prodotto cosmetico) e a capire la validità di un prodotto rispetto ad un altro, ma soprattutto ho imparato ad individuare le sostanze che alla lunga possono essere dannose per il nostro corpo”. Insomma diciamolo, che benefici può dare un derivato del petrolio alla nostra pelle? Alla fine non è tanto complicato capire cosa ci stiamo mettendo su viso corpo e capelli, basta girare la confezione e leggere! “Farina di cocco è infatti una bio profumeria di prodotti naturali e biologici certificati – continua la titolare - principalmente
• La bio profumeria Farina di cocco è nata il 1 di ottobre dello scorso anno, dalla voglia della titolare Stefania di aprire qualcosa di suo per poter godere delle soddisfazioni che un negozio a propria immagine e somiglianza può dare. “Mi si è presentata l'occasione ed eccomi qui – racconta Stefania - Ho sempre avuto una grande passione per la cosmesi in generale, per tutto quello che può aiutare le persone a sentirsi meglio con il proprio corpo e col tempo mi sono avvicinata al concetto di cosmesi naturale perché da quella tradizionale non riuscivo più ad ottenere risultati. Mi si è aperto un mondo nuovo e affascinante, gli effetti che volevo ottenere era possibile averli utilizzando prodotti
Le straordinarie proprietà dei fiori australiani per curare le problematiche contemporanee
A volte basta un fiore
• Le essenze floreali australiane sono degli efficaci rimedi di medicina naturale, essendo state scoperte negli ultimi 30 anni risultano le più moderne e adatte alle problematiche contemporanee, aiutando ad armonizzare i disequilibri vibrazionali che possono influire negativamente sullo stato emotivo e fisico degli esseri viventi. Abbiamo incontrato la naturopata Monica Benatti durante una conferenza sui Fiori Australiani che lo scorso aprile ha tenuto presso l'Agriturismo La Castellina a Fossa di Concordia, nel corso della quale ha spiegato le miracolose
proprietà di queste essenze floreali, che lavorano su tanti squilibri, che lavorano profondamente sull'anima. “Ci sono fiori per la scarsa autostima, per le paure più profonde, ansia, panico, disturbi del sonno, squilibri ormonali, disturbi dell'alimentazione, tristezza, depressione, elaborazione del lutto. Disagi degli studenti, come il disturbo da deficit dell'attenzione, dislessia, disgrafia. Sono di grande sostegno anche in caso di malattie gravi o autoimmuni. Molto utili anche nei periodi di grandi cambiamenti di vita: separazione, fine di una relazione, cambio di lavoro o di città.
di Laura Solieri
Utili anche per i disagi dei neonati e dei bambini. Buona efficacia anche per gli anziani con deficit cognitivi – spiega Monica, originaria di Mirandola, da sei anni vive a Chiari in provincia di Brescia ma continua a lavorare anche in provincia di Modena - Nel mio caso, il lavoro di naturopata, raggruppa tante tecniche, suonoterapia, gong master, reiki, floriterapia, trattamenti individuali e di gruppo con i suoni ed ovviamente rimedi naturali di vario genere. Da sempre mi sono curata solo con rimedi naturali, ho iniziato a praticare meditazione e a curarmi con l'omeopatia, l'ayurveda,
la fitoterapia e la floriterapia più di 30 anni fa. Da lì il percorso per diventare naturopata si è delineato in modo molto chiaro e forte”. Come prepararsi all'estate per stare bene in salute? Ci sono tanti rimedi che migliorano la circolazione, vedi Hamamelis, Aesculus, Ginko Biloba, una bevanda che consiglio sempre nei periodi caldi è il Karkade perché aiutando la circolazione sanguigna, ci aiuta a sopportare meglio il caldo. Il mio consiglio di bellezza per essere luminose e serene è di tenere alto il tono dell'umore e di essere in equilibrio con pensieri ed emozioni.
ho scelto di lavorare con aziende italiane, a mio parere tra le migliori sul mercato. In Italia le aziende sono piuttosto giovani, siamo arrivati un po' più tardi rispetto ad altri paesi europei ma stiamo recuperando in fretta, in pochi anni sono nate vere e proprie eccellenze come Biofficina Toscana, Mater Natura, PuraVida Bio e la più recente Purophi che sono felicissima di avere nel mio negozio in esclusiva per Modena”. Da Farina di cocco potete trovare prodotti per la cura di viso, corpo, capelli, per il make-up ed anche una parte dedicata a bimbi e bebè. Farina di cocco vi aspetta anche solo per curiosare e provare qualche campioncino!
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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione
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1 network di editori indipendenti 9 edizioni carta e on line 19 province 1 milione di lettori
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Intervista a quattro mani a Looby MacNamara A cura di Deborah Rim Moiso e Giovanni Santandrea, Transition Italia Looby McNamara non è famosa al grande pubblico italiano quanto meriterebbe perché, ad oggi, i suoi libri non sono ancora stati tradotti nella nostra lingua. Ma lei è una delle figure di riferimento del movimento internazionale della permacultura. Vive con il compagno e le due figlie in una piccola fattoria di circa 4 ettari ad Applewood, nell’Inghilterra centrale, circa 100 km a nord di Bristol. La fattoria è anche il luogo dove Looby tiene corsi di permacultura, in particolare dedica molte energie e attenzioni ai processi sociali ed umani. Iniziamo l’intervista con Looby via Skype. Looby ci risponde dalla sua fattoria nel Regno Unito. Indossa un bel maglione colorato, dietro di lei si intravvedono le travi in legno del soffitto, … è una bella giornata di sole. Ci accordiamo per chiacchierare un’oretta, dopodiché lei non vede l’ora di uscire per andare a preparare gli orti alla primavera in arrivo (è l’inizio di Marzo). Abbiamo conosciuto Looby nell’ambito dell’organizzazione del corso sul “People-Centered Design” a settembre 2016 in occasione dell’EUPC, la Convergenza Europea di Permacultura tenutasi a Bolsena. E cominciamo proprio da qui...
Conoscevi già il movimento italiano della permacultura? Che impressione hai avuto di quello che si sta sperimentando in Italia? A Bolsena sono stata molto bene, è stato divertente, come sai c’è stata una volontà di mescolare molto gli eventi della Convergenza con la vita quotidiana della comunità di abitanti. Fare la convergenza in una cittadina è stata un’idea coraggiosa e molto particolare… Ci ha permesso di esplorare direttamente, in modo molto pratico e organico, il margine tra il movimento di permacultura e le persone che abitano Bolsena o i turisti che la visitano. Il movimento italiano ha mostrato coraggio e visione in questo. Invece di essere un evento separato dalla vita quotidiana, in cui si crea un po’ una bolla, è stato un momento integrato nella vita bolsenese. Questo mi è piaciuto moltissimo, e fa parte del mio lavoro con la permacultura, l’aspirazione a far sì che sia un modo di
pensare rilevante per tutti e tutte, non solo qualcosa che alcune persone un po’ strane fanno nel tempo libero. A Bolsena abbiamo toccato con mano la possibilità che diventi normale fare un festival di permacultura in paese, come si fa la festa d’estate. Penso che nei prossimi anni possa davvero diventare normale. E’ stato molto bello, vedere la permacultura che esce dalla nicchia, far parte della vita della comunità. E’ stato anche un evento molto partecipato, con degli ottimi seminari. Ed eravamo subito dopo lo shock del voto per la Brexit, per me è stato confortante ritrovarmi nell’ambiente della permacultura europea, sentire un respiro internazionale.
Bene, entriamo più direttamente nel tuo rapporto con la permacultura. Tu ti occupi di portare avanti una permacultura orientata alla cura delle persone, mentre è ancora comune associare la permacultura principalmente a progetti di cura della Terra o di aziende agricole … hai visto dei cambiamenti in questo senso? Cosa può aiutare a diffondere una maggiore attenzione verso la cura delle persone nel movimento della permacultura? Ho visto grandissimi cambiamenti negli ultimi cinque anni! Cinque anni fa usciva “People and Permaculture”, il libro in cui introduco la rete di progettazione “design web” con un focus specifico su progetti personali e sociali. Non intendo dire che sia stato l’unico fattore, ma ha contribuito a creare nuove porte d’ingresso per apri-
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re un dialogo tra le prime due etiche della permacultura: cura della Terra e cura delle persone. Cinque anni fa, il campo di quella che io chiamo “people permaculture”, che unisce permacultura sociale e permacultura orientata sulla persona, era come se non esistesse. Per capirne l’importanza era necessario addentrarsi molto nel mondo della permacultura, perché il tema esisteva ma era invisibile. Ora “permacultura sociale” è un tema di moda, e le persone arrivano alla permacultura per strade diverse, non solo partendo dall’agricoltura, come accadeva fino a qualche anno fa. Penso che ciò che aiuta di più a diffondere la consapevolezza dell’importanza della cura delle persone in permacultura sia semplicemente la realizzazione che tutti noi siamo coinvolti nel prenderci cura di persone, di noi stessi, di altri. E che quindi c’è un sacco di progettazione, di design, di riflessione e di lavoro da fare. La permacultura diffonde e sviluppa tantissimi strumenti meravigliosi per riparare e rigenerare la Terra, gli ecosistemi… ma non succede al ritmo che vorremmo, perché? Spesso perché ci sono difficoltà nel lavoro con le persone: quindi è qui che dovremmo portare la nostra attenzione e fare della buona progettazione. Penso che nei prossimi cinque anni vedremo una grande diffusione delle idee e delle visioni della permacultura e della transizione, credo che diventeranno linguaggio comune, che l’impatto aumenterà notevolmente,
Ci puoi fare qualche esempio, cosa vuoi dire quando parli di progettare in permacultura “per le persone”? Come lo fai e con chi? Come vi dicevo, è un po’ come rendere visibile l’invisibile: tutti progettiamo per le nostre vite e le vite di chi ci sta accanto, ma in permacultura cerchiamo di farlo
Al Sana di Bologna abbiamo presentato i nuovi prodotti della linea EcoNano Green. Sei una farmacia, erborista o negozio bio? Richiedici la campionatura gratuita di tutti i prodotti nel fantastico formato show product!
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14 con più consapevolezza. Io propongo il “design web”, una rete di punti da toccare per una progettazione completa, circolare, ed etica. Anche i gruppi di Transizione fanno progettazione in campo sociale. Più rendiamo visibile questo lavoro, più cresce l’interesse. Io lavoro con un gruppo di professionisti, ci chiamiamo Thriving Ways, sono persone che si sono formate con me: in Maggio o Giugno intendiamo pubblicare una serie di progetti di “people permaculture” che stiamo sviluppando, per rendere evidente come queste metodologie possano essere usate da chiunque per progettare per noi stessi, non è necessario essere appassionati di permacultura, far parte di un’iniziativa di Transizione o avere un terreno. Hai bisogno di prenderti cura di te stessa? Hai bisogno di prenderti cura di un’altra persona? Allora questi strumenti possono esserti utili. Ti faccio un esempio: ho utilizzato la progettazione per gestire un problema di salute che ho al braccio (il progetto completo si trova qui: http://loobymacnamara. com/regenerative-arm-movement-design/). Il titolo già dice molto, invece di parlare di una malattia, parlo di progettare la “rigenerazione” dei movimenti delle mie braccia. Questo crea un quadro completamente diverso. Ho lavorato sull’osservazione di me stessa, dei modelli di comportamento e movimento che sono più o meno utili, più o meno sani e funzionali. E ho lavorato sulla visione: come vorrei che fossero i miei movimenti? Come influisce questo sulla scansione delle attività delle mie giornate? Che esercizi posso fare, che scelte? Uno dei principi di permacultura che ho utilizzato è “tutto si può risolvere”... se ci mettiamo la nostra attenzione e la nostra cura. In ogni cosa possiamo ottenere dei cambiamenti, piccoli o grandi, niente è immutabile.
E torniamo a parlare del tuo libro forse più di successo, “People & Permaculture”. A nostro avviso è un testo imprescindibile non solo in ambito di progettazione in Permacultura, ma anche per i gruppi di Transizione. Quali sono le idee chiave che ritieni più utili da utilizzare nella progettazione per creare comunità locali resilienti? L’idea chiave è piuttosto semplice: occorre progettare per la transizione. Invece di entrarci alla cieca, includere dall’inizio progettazione e consapevolezza. Negli incontri di gruppo riflettete sulla vostra visione, sulle risorse che avete, sui limiti, sulle sfide, raccogliete tante idee e poi tornate a riflettere sui bisogni della vostra comunità. Quali sono i bisogni reali? Quanti modi potete ideare per rispondere a quei bisogni? Prima di prendere una decisione, create un piano d’azione. Molti progetti di Transizione cominciano con un gruppetto di persone motivate, che iniziano subito a generare idee e fare, fare, fare, senza progettazione, senza guardare avanti. Come manterrete il sistema nel tempo? Come costruirete collegamenti, come comunicherete dentro e fuori il gruppo? E se il progetto è già partito, potete sempre fermarvi
Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione a controllare come sta andando. La forma mentis della progettazione aiuta a capire in che direzione sta andando il gruppo e dirigere la rotta. Anna Locke, una mia amica progettista, dice che fermarsi a riflettere usando la progettazione è come prendere la propria iniziativa e metterla in lavatrice: esce più pulita, rinfrescata per così dire, non necessariamente diversa, ma più coerente. E’ questo che suggerisco di fare ai gruppi di Transizione. Quale è la tua visione più a lungo periodo? Il lavoro che sto facendo ora è sul tema dell’ “emergenza”, di quello che emerge dal cambiamento culturale. Come creiamo collegamenti che possano trasformare la nostra cultura, integrando il pensiero sistemico, la permacultura, la transizione, per creare nuove visioni, sfidare vecchi modelli, vecchie fobie e dirigerci laddove vogliamo andare? Possiamo cercare momenti di svolta, i cosiddetti “tipping points”, momenti di transizione, per costruire una cultura più orientata alla cura delle persone. Il primo principio dell’emergenza culturale è prenderci cura della nostra cultura personale. La cultura non è una massa informe in cui ci muoviamo, non è del tutto fuori di noi, fuori dal nostro controllo o dalla nostra influenza. Abbiamo una cultura personale, dei valori, modi di pensare, priorità. Se ce ne prendiamo cura, se portiamo consapevolezza a ciò che accade dentro di noi, possiamo influenzare la cultura, o le culture, di cui facciamo parte. Che a sua volta ci influenzano. Le culture sono come bambole russe, una dentro l’altra, e noi abbiamo un’influenza, abbiamo la capacità di cambiarle. Cominciate a progettare osservando voi stessi, voi stesse, portando l’attenzione sulla vostra cultura individuale. Nel novembre scorso è uscito il tuo ultimo libro “Strands of Infinity” (Fili di infinito). Ha come sottotitolo “La poesia per riconnettersi”. Vi sono presenti poesie scritte nell’arco degli ultimi 5 anni. Nei versi delle poesie esplori tematiche quali la gratitudine, il dolore e il rinnovamento interiore. E’ chiaro il legame con il pensiero e i percorsi formativi della psicoterapeuta Joanna Macy ben nota anche a chi è coinvolto, come noi, nel movimento di Transizione. Vuoi raccontare ai lettori di Vivere Sostenibile qualcosa di più su questo lavoro? Come è nata l’idea? Che cosa ti ha portato all’espressione poetica, così differente dallo stile saggistico degli altri libri? Da dove hai tratto l’ispirazione? Hai voglia di parlarci del tuo personale rapporto con Joanna Macy? Parlando di cultura personale, parliamo anche di arte, di creatività. Per me è successo così: quando ho cominciato a scrivere People and Permaculture, la scrittrice/saggista e la scrittrice/poetessa in me si sono risvegliate allo stesso tempo. Sono cinque anni che, in un certo senso, questo libro si scrive da solo. Mi arrivano delle poesie, a volte già formate, a volte impiegando più tempo a maturare. Quando ho cominciato a metterle in forma scritta stavo facendo una formazione sull’ecologia profonda e il lavoro che riconnette di Joanna Macy. Questo lavoro segue una spirale: comincia dalla gratitudine, onora il dolore per il mondo, guarda con occhi nuovi, guarda avanti. Così anche nel libro le poesie si sono organizzate nello stesso ordine, in questo modo il libro è un flusso, si può leggere come un racconto, più che come una collezione di elementi separati gli uni dagli altri. Qualche anno fa ho constatato che la poesia ha poteri terapeutici, è una medicina per la mente e per l’anima. Così ho pensato: se la poesia è medicina, che medicina voglio portare nel mondo? E per me è il modello del lavoro che riconnette la risposta. Un amico mi ha regalato questa similitudine: gli artisti funzionano come gli accumulatori dinamici di nutrienti in un ecosistema, come la famosa Consolida. Le loro radici affondano in profondità nel terreno, che in questo caso è la nostra cultura collettiva, e portano su i nutrienti più nascosti. La poesia scava in ciò che c’è sotto il quotidiano e porta alla luce i nutrienti culturali di cui abbiamo bisogno. Penso al mio libro come una collezione di possibili porte a cui i lettori e le lettrici possono accedere per trovare nutrimento, connessione, empowerment e un senso di appartenenza e di comunità con gli altri esseri umani. E’ il nostro bisogno più profondo, sentire una connessione tra esseri umani, sentire la nostra responsabilità collettiva e il nostro potere di fare la differenza. Quando siamo connessi con gli altri siamo connessi con il nostro potere, la nostra responsabilità, la nostra capacità di emergere e di
sfidare, di trasformare, di cambiare. A molti personaggi che abbiamo intervistato per Vivere Sostenibile abbiamo chiesto di parlarci della loro reazione all’affermazione di Holmgren di tre anni fa, secondo cui una trasformazione pacifica della società è ormai impossibile. Fece molto scalpore. Dal tuo personale punto di vista ci sono ancora motivi fondati per mantenere la speranza in cambiamenti globali tali da evitarci la catastrofe annunciata? E se sì, quali sono questi motivi che nonostante tutto possono ispirarci una visione positiva del futuro? Io e Jon Young abbiamo scritto alcuni principi-guida dell’emergenza culturale: uno di questi è “sostenere la possibilità di ciò che è apparentemente impossibile”. Al momento una transizione pacifica potrebbe sembrare impossibile. Ma dobbiamo fare spazio a questa possibilità. Se diamo priorità alla progettazione, se ci sforziamo in questa direzione, potrebbe succedere. L’idea di “emergenza” di cui parliamo viene dal pensiero sistemico, in cui per emergenza si intendono i risultati inaspettati di una somma di elementi. E’ molto di più della sinergia, è un qualcosa di nuovo che emerge. Per fare un esempio semplice, se mescoliamo un po’ di ingredienti e li mettiamo in forno, otteniamo una torta: era prevedibile? Ci sembra di sì, perché sappiamo per esperienza che funziona, ma se guardiamo uova, farina, zucchero, lievito, come facciamo ad immaginare una torta? E’ un processo emergente. Nell’emergenza culturale crediamo che combinando intelligenza collettiva, saggezza e diversità culturale, avremo risultati inaspettati e imprevedibili. Esistono dei punti di svolta nel cambiamento climatico, e così esistono anche punti di svolta che possono portare alla stabilità sociale e ad un mondo sano ed abbondante. Non sappiamo quali sono e non sappiamo che ingredienti sono necessari perché questo accada. Qual’è il lievito? Se pensi al lievito, rappresenta poco volume in una torta… ma trasforma l’intero processo. Non sappiamo quale elemento creerà una catalisi. La peggior cosa che possiamo fare è perdere la speranza. Senza speranza, non funzionerà mai. La miglior cosa che possiamo fare è fare del nostro meglio, aprirci a conversazioni coraggiose, spalancare l’immaginazione. Creare visioni del mondo che vogliamo, e mettere i nostri sforzi in questa direzione. Ciò che mi dà speranza, che mi permette di rimanere forte e proattiva, è proprio questo senso di non sapere da quale direzione arriverà il cambiamento. Non sappiamo quale sarà l’ingrediente che porterà a punti di svolta positivi. Certamente la Transizione è una delle porte d’accesso, permette a sempre più persone di diventare proattive, di attivare la speranza: questa è la sua grande forza. Grazie Looby del tempo che hai voluto dedicare ai lettori di Vivere Sostenibile ….
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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione
Hubert Bösch ci invita a fermarci in mezzo alla Natura: c’è tanto da imparare
Cosa c’è di meglio di una sosta nel verde? Questa volta il nostro invito FERMATI,VIVI lo vogliamo coniugare nel modo più appropriato con l’arrivo della piena primavera (si spera...), ovvero con l’invito a fermarsi in mezzo alla natura, magari in mezzo a un bosco, a una foresta e prendere coscienza di quanto la natura può insegnarci. E’ quanto invita a fare Hubert Bösch nel consigliarci la lettura di un libro, L’Orologio della Natura (Macro Edizioni) scritto da Peter Wohlleben, già autore del best seller La vita segreta degli alberi (Macro Edizioni). Hubert ci chiede: “Quando è stata l’ultima volta che avete sentito il bramito dei cervi in amore o il canto del gufo nel buio della notte? A quando risale l’ultima passeggiata sotto la pioggia o durante una nevicata?”. Molti di noi si troveranno in serie difficoltà a rispondere: sono quelle emozioni indimenticabili ma purtroppo, oggigiorno, molto
rare da vivere. Ma le domande non sono finite.... “Quanti animali riuscite a riconoscere dal loro verso? Conoscete l’orario del canto del merlo? Sapete riconoscere le qualità di un terreno dalle piante spontanee che vi crescono?”. Hubert Bösch - tra l’altro co-fondatore assieme a sua moglie Lucilla Satanassi, dell’azienda Remedia – ci ricorda che i nostri antenati conoscevano bene queste cose, considerando che erano importanti per la loro stessa sopravvivenza. Essendo lui una persona a stretto contatto con la natura, anche per motivi professionali, tutte queste cose sono pezzi di vita vissuta quotidianamente e di conoscenze famigliari. Il libro di Wohlleben parla proprio di questo e da qui si spiega la passione di Hubert verso queste pagine dalla cui lettura si può scoprire, tanto per fare un esempio, perché gli alberi si colorano in autunno e come fanno a pompare la linfa fino a decine di metri
di altezza, apparentemente contro ogni principio fisico. Si capisce perché le piante comunicano tra di loro e in che modo lo fanno. “La curiosità è il primo passo per scoprire cose sconosciute – afferma Hubert - e ci mantiene giovani. Se a questa aggiungiamo la vo-
glia e la capacità di osservare siamo pronti per iniziare il fantastico viaggio nei segreti della Natura, che permette di scoprire una infinità di avvenimenti, sorprese, miracoli e di scorgere la sua grande bellezza”. Quale migliore invito allora a spezzare il tran-tran
(magari un po’ grigio) della quotidianità urbana e uscire (complice la primavera) dalle case, dalle città e imparare a guardare, sentire i suoni e gli odori, toccare con le mani, e vivere la Natura. È un viaggio che ci riporta a noi stessi, a conoscerci meglio, visto che
siamo parte integrante della Natura. Lo stesso “invito” lo si può trovare anche in un’altra opera di Peter Wohlleben, questa volta sotto-forma di video, La vita segreta degli alberi (Macro Video). Un video (disponibile anche on demand) che si rifà al libro omonimo e che vede protagonista Wohlleben durante un suo seminario presso la Fattoria dell’Autosufficienza sulle colline cesenati. A lui, in questa particolare occasione, si affianca (solo per la versione on demand) Michele Giovagnoli che parla di alchimia selvatica. Guarda il trailer del video “La vita segreta degli alberi” da: http://ow.ly/MykX30aoSmq.
PRIMAVERA 2017
Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione
16 Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:
OTTIMO
Manuale di Fiori ed Erbe
Tempo di lettura 1 min.
SCARSO
Più Ricette Sane, Meno Ricette Mediche
Prenditi Cura della Vista del tuo Bambino
Autore: Federica Gif Editore: Macro Edizioni Pagine: 204 – prezzo di Copertina: 18,60 €
Autore: Vittorio Roncagli Editore: Macro Edizioni Pagine: 96 – prezzo di Copertina: 9,80 €
Hubert e Lucilla hanno scritto questo manuale 15 anni fa e per anni lo hanno editato e incarnato, portando avanti la bellissima realtà di Remedia, sulle colline di Cesena. Ora lo hanno arricchito, grazie al frutto dell’esperienza acquista nei campi e con le persone proprio in quel luogo magico in cui le erbe vengono prima di tutto amate, poi conosciute, cresciute, raccolte, rispettate e trasformate. Così potremo fare tutti noi leggendo questo manuale, che ci guida passo passo: dalle informazioni generali sul mondo delle erbe, alla loro raccolta e trasformazione, per poi passare alle varie tipo-logie dei prodotti erboristici e alle svariate possibilità di preparazione di cosmesi ve-getale e totalmente naturale. Il viaggio termina con l’illustrazione dei disturbi frequenti che possiamo affrontare grazie all’aiuto delle erbe, che dopo la lettura di questo ma-nuale, così completo e puntuale, ci saranno sempre più amiche.
Un libro non soltanto particolarmente utile e ben fatto, ma decisamente bello! Di ampio formato, ogni preziosa ricetta è corredata da curate fotografie che aiutano nella prepara-zione del piatto. Per una scelta salutistica e di gusto, la nota blogger Federica Gif, ci guida nell’autoproduzione di tante idee originali per ogni occasione: colazioni, spuntini, pranzi, dessert, merende e cene, utilizzando solamente ingredienti 100% vegetali, sani, integra-li, biologici e senza zucchero. Il libro contiene anche l’interessante intervista di Federica Gif al Prof. Franco Berrino (Me-dico Epidemiologo e Direttore del Dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Isti-tuto Nazionale dei Tumori di Milano) sui principi di una sana e corretta alimentazione. Se-guendo i preziosi consigli di Federica Gif, oltre a fare una scelta ecosostenibile, saprete sempre cosa comprare e cosa lasciare sugli scaffali del supermercato per cambiare in me-glio la vostra vita e quella degli altri.
Grazie a questo libro, scoprirai che c’è una correlazione tra la postura dei bambini e i loro problemi di vista. Incidono sulla vista il modo in cui vengono utilizzati i libri, i quaderni e le matite nei primi anni di scuola: questi comportamenti sono fondamentali per aumentare il benessere dei bambini e per prevenire i disturbi visivi derivanti da movimenti e posture scorrette. Il Dr. Vittorio Roncagli spiega l’importanza di una postura adeguata, perché utilizzare un’illuminazione perfetta, qual è la distanza e la posizione giusta da mantenere di fronte ad uno schermo e come impugnare la penna nel modo più corretto. Questo semplice ma affascinante manuale, utile per genitori e insegnanti, è arricchito da simpatici disegni, che facilitano l’esecuzione degli esercizi e lo rendono di facile con-sultazione anche per i bambini.
L’arte di riciclare
La Sostenibile Leggerezza del Viaggio
Gelati vegani
Autore: Sabine Jeannin Editore: Red Edizioni Pagine: 96 – prezzo di Copertina: 12,50 €
Autore: Eliana Lazzareschi Belloni Editore: Impressioni Grafiche Collana: I Libri di Vivere Sostenibile Pagine: 116 – prezzo di Copertina: 15 €
Autore: Hubert Bosch, Lucilla Satanassi Editore: Età dell’Acquario Edizioni Pagine: 306 – prezzo di Copertina: 21 €
Fare la raccolta dei rifiuti d i f fe re n z i a t a . Sono cresciuta senza sapere cosa fosse. Poi se n’è iniziato a parlare e in poco tempo sono arrivati i cassonetti di diversi colori o la raccolta porta a porta. Ma ancora non avevo capito. Non avevo capito che quando compro una bottiglia d’acqua mi costa di più il contenitore di plastica che il bene primario che contiene. E l’assurdità è che, una volta svuotata, la butto! E non avevo capito, o meglio, non mi ero mai soffermata ad immaginare il viaggio del mio sacchetto dei rifiuti. Ora so che, nel peggiore dei casi, finisce sotto terra in campi che verranno coltivati e che produrranno cibo contaminato. Arricchendo le mafie. Ecco perché l’argomento ha un peso. Riflettiamo e poi agiamo. Regalando o vendendo tutto ciò che non ci serve più. Differenziando tutto ciò che è riciclabile. E divertiamoci riutilizzando in modo creativo vecchi mestoli, piatti scheggiati, contenitori di ogni tipo grazie ai diversi spunti che questo libro ci offre.
A Eliana, viaggiatrice sostenibile DOC e blogger di successo (www.gecotravels. com), l’onere e l’onore di inaugurare con il suo libro la nuova collana “I libri di Vivere Sostenibile” edita dalla cooperativa sociale Impressioni Grafiche di Acqui Terme (AL). Si tratta di una vera guida-diario per un viaggio sostenibile e consapevole, che riesce a trasmettere tutto l’amore della giovane autrice, per la natura e per l’incontro con le persone e i luoghi; con una curiosità vivace e una freschezza di scrittura, che riesce a coinvolgere e a rendere partecipe il lettore. Eliana ci racconta alcuni dei suoi viaggi in solitaria, i suoi incontri, i pensieri e le emozioni, con uno stile allegro e appassionato, che fa venir voglia di partire subito! Prima di andare, è bene però, leggere il vademecum del viaggio sostenibile, che l’autrice ha messo a corollario del libro. Utile, anzi indispensabile, per tutti coloro che vogliono avere un’impronta leggera sull’ambiente, ma vogliono “davvero conoscere” i luoghi che visitano.
Autore: Jeff Rogers Editore: Tecniche nuove Pagine 144 - prezzo di copertina: 12,90 €
Jeff Rogers, americano, ha lavorato in ristoranti, studiato per saperli gestire, ampliato le sue capacità culinarie e creato sue ricette. Per migliorare il proprio benessere diventa vegano e sperimentando la cucina vegana propone questo libro contenente più di 90 ricette di gelati che non contengono prodotti di origine animale e che possono facilmente creare intolleranze come latte, panna, o zucchero bianco raffinato. Si utilizzano invece latte di noci, frutta fresca e dolcificanti naturali che creano gusti semplici o fantasiosi e che vanno dai gelati classici come cioccolato o fragola a creazioni esotiche come melagrana, kiwi e mandarino, piña colada e molti altri. L’idea è che sia se si è vegani o intolleranti al lattosio o si stia seguendo una dieta senza latticini, non si dovrà più rinunciare a uno dei dolci migliori. La scoperta di una nuova forma di gelato - più ricco, più buono ma soprattutto più salutare - è sorprendente. Fin dal primo assaggio si resterà stupiti di quanto possa essere ricco e gustoso un gelato vegano.
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Casa green
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Quanta chimica c'è fra le mura domestiche?
Casa pulita al naturale: Emanuela della bottega ‘Coccinella‘ di Casalgrande ci spiega come • Il settore dei detergenti per la pulizia della casa, inclusi i detersivi per lavatrice e lavastoviglie, ci offre un numero esorbitante di prodotti che promettono risultati stupefacenti. Per capire la quantità di chimica che usiamo per la pulizia della casa è sufficiente soffermarsi a osservare gli scaffali del reparto pulizia di un qualsiasi supermercato. Di tutti i prodotti per la detergenza che il mercato ci offre quanti si trovano in casa nostra? Un esercizio che ho fatto tanti anni fa è quello di stilare un inventario dei prodotti per la pulizia e la detergenza che ho in casa. La prima volta sono rimasta impressionata dal numero di prodotti chimici, molti dei quali non ricordavo di avere, nè come usarli o il perchè mi servivano. Il passo successivo è stato valutare la composizione e l'etichettatura del prodotto. Per fare una stima della qualità del detergente è suffi-
ciente essere un pò informati e saper distinguere le etichette di pericolosità. Le etichette di pericolosità sono quelle immagini quadrate che si trovano sul retro del flacone e che di solito hanno al loro interno una croce nera, un punto esclamativo, un teschio o un pesce morto con un albero secco. L'immagine dice tutto e probabilmente non c'è bisogno di tante spiegazioni: tutto quello che danneggia in modo irreparabile terra e acqua ha un costo per la nostra salute. A questo punto dell'inven-
tario è necessario fare una stima totale di quanti detergenti potenzialmente aggressivi, tossici, inquinanti e allergenici abbiamo accumulato fra le mura domestiche. La percezione dell'accumulo chimico casalingo non è ancora acquisito dalle persone come un aspetto negativo da affrontare in modo sistematico. L'attenzione per il cibo biologico e la cosmesi naturale è un atteggiamento comune che si sta diffondendo, mentre in casa tendiamo a essere più distratti o permissivi. Perchè?
Se ci presentano una mela bellissima ma piena di pesticidi e una un pò più bruttina ma biologica, quale scegliamo? Anche se una persona non è particolarmete sensibile alle tematiche ambientali lo è però per la propria salute, quindi la mela biologica sarà la scelta più probabile. Ma se dobbiamo scegliere fra un detergente per i piatti tradizionale che fa molta schiuma e uno biologico che per sua natura ne fa molto meno, dove cadrà la preferenza delle persone? La schiuma non è necessariamente più lavante, ma ad essa è legata l'idea comune di pulizia. L'idea comune di pulizia e igiene è distorta e esagerata, perchè abbiamo una percezione alterata della sporcizia e della polvere che si accumula in casa. Non dobbiamo pulire ma sterilizzare. Non dobbiamo lavare i panni ma sbiancarli e profumarli. E‘ ora di cercare una strada alternativa se vogliamo realmente adottare uno stile
Una linea di prodotti naturali e all'avanguardia Basati sulle nanotecnologie per la pulizia degli ambienti della casa e della cura del corpo
Tempo di lettura 4 min.
• Eco Nano Green Project è una linea di prodotti naturali e completamente biodegradabili pensati per pulire e purificare gli ambienti della casa attraverso le nanotecnologie. Gli ingredienti utilizzati sono sempre gli stessi, ma lavorati in modo diverso a seconda del detergente. La vocazione green dell'azienda si vede anche nel metodo di produzione, che utilizza il 97% di CO2 in meno rispetto alle aziende di detergenti tradizionali. Inoltre non vengono utilizzati flaconi in plastica. La linea Eco Nano Green Project è stata sviluppata dall'azienda NanoTech Surface e ha come missione quella di migliorare la vita delle persone partendo dai luoghi in cui esse vivono e lavorano. Attraverso l'utilizzo di minerali come biossido di titanio, tormaline, sali ionici d'argento, ceramiche cave, zeoliti e bentoniti, vengono realizzati prodotti per purificare in modo naturale gli ambienti da tutti gli elementi inquinanti e dannosi, tra cui anche quelli elettromagnetici. Linea Casa: detergente mul-
tiuso super-concentrato a chilometri zero, detergente anticalcare e deor (deodorante profumatore). Linea hobby e industria: super pulitore sgrassatore multiuso, safe solve: sverniciante liquido e gel, natural: applicazioni alimentari e speciali. Tutti prodotti con effetti pulenti notevoli, lucidanti per le superfici, ammorbidenti per i tessuti, hanno capacità
REDOX su molte sostanze organiche e riducono fortemente la carica batterica, inoltre sono esenti da VOC e allergeni o sostanze nocive. Chilometri Zero: Produzione di CO2 – 97% , paragonabile a zero emissioni rispetto a un prodotto detergente "Tradizionale". No flaconi in plastica. Ocean è una nuova linea dedicata alla cosmesi e alla cura del corpo, 100% naturale e
biodegradabile, a pH neutro! I prodotti OCEAN si distinguono in: body gel, scrub e fresh hand. Alla base della linea OCEAN c'è la supramolecola EcoNano Green project, che è stata unita ad un particolare sale di miniera Austriaco che contiene 63 oligoelementi. La molecola è in grado di trasferire gli oligoelementi dal sale al nostro derma, ottenendo un effetto defaticante e una de-tossinazione della pelle. Il risultato è un prodotto esente da V.O.C., che aiuta ad espellere in maniera rapida le tossine presenti nel derma, facilita la circolazione e può essere applicato come coadiuvante in massaggi drenanti ed estetici. OCEAN è formulato con ben 13 piane officinali (come aloe vera, calendula, timo, salvia, mentha piperita, valeriana, rosmarino, lavanda, amamelide...). Gli estratti vegetali di cui è composto l'OCEAN hanno spiccate capacità lenitive, antibatteriche, ammorbidenti e rigeneranti: unite ai 63 oligoelementi della Salgemma garantiscono una perfetta detergenza per la propria pelle!
di vita coerente e sostenibile. La prima scelta da fare è ridurre i prodotti per la pulizia della casa. Quello che ci serve realmente è davvero poco. La seconda cosa da fare è testare e selezionare i detergenti naturali che l'industria verde ci propone. Ci sono realtà nazionali che operano sul territorio e che fanno ricerca senza aiuti esterni, i cui prodotti sono efficaci ed economici perchè molto concentrati. Le linee naturali di detergenza casalinga contano poche referenze propio per sostenere la teoria che meno è meglio. I detergenti naturali sono eco compatibili dalla produzione allo smaltimento. In casa non lasciano residui dannosi quindi il rischio
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dell'accumulo chimico diminuisce o scompare del tutto. La concentrazione elevata di agenti lavanti e pulenti fa si che di prodotto se ne usi pochissimo. Il sovradosaggio dei detersivi tradizionali è un altro aspetto da sfatare, perchè l'idea è che più detersivo metti più è efficace. Con un detersivo naturale i dosaggi sono ridotti e funzionali e si evitano sprechi inutili. Pulire la casa al naturale elimina tutti i residui di sostanze dannose che vengono a contatto con la nostra pelle, che respiriamo e tocchiamo fra le mura domestiche. Pulire al naturale fa bene alla nostra casa, a noi, all'ambiente, si risparmia e si fa meno fatica. Cosa state aspettando?
Perché scegliere la Bio Bottega Pura Vida? Bio Bottega Pura Vida di Nonantola ha compiuto 5 mesi, come 5 sono i suoi motivi di orgoglio che vuole spiegare e condividere con la comunità modenese in cerca di Sostenibilità: - siamo Biologici, ovvero tutti i prodotti che vendiamo, dal fresco al confezionato, sono certificati e garantiti al 100% - siamo Vegan, e abbiamo scelto che lo siano tutti i nostri prodotti (in pratica significa che gli ingredienti sono tutti d’origine vegetale e il prodotto non è testato su animali in laboratorio). Ci teniamo a spiegare che oltre alla questione etica ci sono altre conseguenze dimostrate che derivano dal consumare carne e sottoprodotti dell’allevamento di bestiame, tra cui l’inquinamento e il consumo accelerato di suoli agricoli… pensiamo che si possa dare un contributo ecologico e personale importante nell’avvicinarsi a questa scelta. - siamo Ecologici, da noi puoi trovare cereali, legumi e frutta secca, ma anche pasta e riso rigorosamente sfusi, fino ad arrivare ai vini e succhi di frutta e a una vasta gamma di prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa nei dispenser. Tutto questo fa sì che il cliente possa decidere di riutilizzare contenitori e sacchetti per più rifornimenti, evitando così lo spreco di imballaggi in plastica e addirittura di quelli in carta. Da questo punto di vista ci ha fatto un enorme piacere leggere la recensione di una mamma che, dopo aver fatto spesa da noi con i suoi 2 figli, spiegava come alla sera fossero entusiasti di spiegare al papà di aver visto la pasta dentro i nostri sacconi di carta! Siamo enormemente grati alla mamma in questione e a tutti coloro che fino a oggi hanno apprezzato il nostro contributo. - Siamo Km0 su tantissimi prodotti e cerchiamo di farlo sempre ove possibile. Scegliamo la collaborazione con piccoli produttori locali che riescano a garantire un prodotto fresco e onesto ai clienti e tutti le mattine prendiamo il pane e le focacce fresche dal fantastico Forno di Baracca che abbiamo la fortuna di avere a “pochi passi”. - siamo Social, abbiamo l’obiettivo di incentivare l’apertura e il dialogo, pensiamo sia fondamentale il confronto delle idee in una comunità. Usiamo facebook come strumento ulteriore per comunicare le nostre promozioni in bottega e non solo: abbiamo l’intenzione di organizzare incontri aperti al pubblico con esperti di benessere e ambiente, ma anche gite e visite all’aperto, come abbiamo fatto in occasione del 1 maggio. Desideriamo infatti ringraziare i nostri amici dell’associazione “Ippoasi la fattoria della Pace” che hanno accolto noi e un gruppo di clienti della bottega a visitare il loro rifugio per animali salvati. Insomma questo è il nostro modo di fare bottega, senza mettere da parte i valori in cui crediamo e la speranza che ogni “piccolo mattoncino, se messo con il cuore, alla fine servirà a costruire una casa migliore per tutti!”
ESSERE VEGANI Essere vegani
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La rubrica di Renata
Cucinare bene per nutrirsi al meglio di Renata Balducci, Presidente di Associazione Vegani Italiani Onlus Mantenere le proprietà delle verdura quando si cucina è qualcosa che pensiamo avvenga sempre. Non è così, purtroppo. I vegetali, infatti, se sottoposti a temperature troppo elevate tendono a perdere i micronutrienti così importanti per la nostra salute. Problemi di questo tipo non ne ha chi ha scelto un’alimentazione crudista, basata su una cottura che rimane al di sotto dei 42 gradi, ovvero la temperatura limite per permetterci di non disperdere negli alimenti vitamine, sali minerali, fitontrienti ed enzimi, tutte sostanze che nutrono le nostre cellule. Per chi non ha ancora fatto questo passo, però, nulla è perduto. Esistono diversi tipi di cotture che evitano di distruggere tutto questo bendidio, o comunque limitarne la perdita. La cottura al vapore è quella più conosciuta. Utilizzata soprattutto nella cucina orientale, si è ampiamente diffusa anche in occidente grazie alle proprietà dietetiche e nutrizionali. Le verdure cotte con questo metodo non disperdono i loro nutrienti nell’acqua di cottura, al contrario di quanto avviene con la bollitura, mantenendo il loro colore acceso e l’aroma. La cottura avviene sopra apposite griglie sulle quali si dispongono le verdure, poste all’in- Esiste, però, un altro modo per cuocere le nostre pietanze a basse temperature e manteterno di pentole, anche a pressione, dove il livello dell’acqua non raggiunge mai i vegetali nerne le proprietà. Non ancora così diffusa, la cucina sottovuoto permette ai micronutrienti (vanno bene anche le pentole con lo scolapasta in acciaio incorporato). di non disperdersi proprio. Scegliendo di cucinare al vapore ridurremo anche il tempo di cottura, risparmiando sul Questo tipo di cottura avviene aggiungendo le verdure, a crudo o con eventuali condimenti, consumo del gas. Le verdure cotte in questo modo, infatti, solitamente non richiedono più all’interno di apposite buste per alimenti svuotate dell’aria attraverso una macchina per il di 15 minuti per esser pronte a essere mangiate, se tagliate finemente ancora meno. sottovuoto estremo. Un metodo che permette di preparare piatti saporiti a basse temperaGeneralmente non si utilizzano grassi aggiunti, questo fa sì che le preparazioni riman- ture (50-100°), evitando l’ossidazione e la dispersione di micronutrienti.
gano più leggere. Quando i cibi vengono conditi, questo avviene a crudo, quindi i Questa tecnica culinaria consente di prolungare fino a tre volte la durata di conservagrassi presenti, non essendo cotti né tantomeno bruciati, nella giusta quantità, sono al- zione degli alimenti, poiché la mancanza di ossigeno rallenta la proliferazione batterica leati della nostra salute. e l’ossidazione dei cibi.
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Benessere
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INVERNO 2017
Cristina Crivellari ci guida nel mondo della Fascia e del Rolfing® • Tempo di primavera e d’estate, di corpi che iniziano a togliersi di dosso strati di vestiti ma anche il rallentamento fisiologico dei lunghi mesi invernali. Il sole, il respiro all’aria aperta, il movimento danno gioia e vigore e la natura ci dona ancora una volta il suo miracolo, nel rinnovamento. Ecco però che la risposta al moto, magari, non è più così pronta come alcuni anni fa: “ma come, ho fatto palestra, ginnastica, ma mi sento ‘legato/a’”. In generale nella nostra routine giornaliera stiamo troppo seduti, facendo poco esercizio. Probabilmente la risposta alla mancanza di agilità ed elasticità non è da cercarsi nell’allenamento muscolare, ma in quello fasciale. La fascia è una rete di tessuto connettivo, che contiene oltre alla matrice di base extrafibrillare (i cui fibroblasti sintetizzano le fibre), fibre proteiche di collagene (più denso) ed elastina. Queste due com-
Elisa Semeghini ci consiglia quale alimentazione scegliere nei mesi caldi • L’estate è la stagione del fuoco; l’energia è dirompente e vivace. La gioia esplode allegra in ogni direzione. Gli organi del nostro corpo corrispondenti al fuoco sono il cuore e l’intestino tenue. Il cuore esprime l’energia della gioia oltre che la funzione di circolazione ai vari livelli del nostro essere: circolazione del sangue (fonte di Vita), delle emozioni, dei pensieri, mantiene la nostra vitalità. La carenza di questa energia ci porta alla malinconia, alla scarsa vitalità e al mancato amore per la vita. L’intestino tenue esprime la funzione di scelta ed assorbimento di ciò che ci può dare vitalità; dal punto di vista fisico nel primissimo tratto dell’intestino tenue avvengono le ultime fasi della digestione iniziata nello stomaco, quindi nel lungo tratta successivo le pereti intestinali assorbono le sostanze nutritive che entrano nel circolo sanguigno per essere filtrate e immagazzinate una volta giunte al fegato. L’intestino tenue esprime quindi la facoltà di saper assorbire ciò che ci nutre. Anche in questo caso la facoltà è espressa ai vari livelli della Vita: saper scegliere le molecole che ci nutrono, saper scegliere le esperienze di
In viaggio sotto la pelle
ponenti portano la rete ad essere elastica in una direzione, ma resistente nell’altra, perché dopo essere stata tirata torna alla forma originale. Si può suddividere in fascia superficiale, circa tre cm sotto la pelle, che inguaina tutto il corpo come una muta da sub, e fascia profonda, intrecciata con muscoli, vasi sanguigni e linfatici, tendini e legamenti. Fattore fondamentale per la mobilità ed il recupero muscolare è l’idratazione di questo tessuto, visto che contiene acqua al
70%, ma è anche importante che l’acqua arrivi dove deve; agglutinamenti, compattamenti, tensioni compensazioni, traumi, fanno sì che questa fascia si ispessisca e formi ‘dighe’ e ostruzioni, più o meno profonde, di cui la cellulite femminile è un esempio, ma anche le ben più invalidanti situazioni di dolore . Il Dott.Robert Schleip, direttore delle ricerche sulla fascia all’università di Ulm e nella Associazione Europea Rolfing®, nomina la fascia “Cenerentola” della
medicina, in quanto fino a dieci anni fa in ambito medico questo tessuto veniva considerato semplice rivestimento privo di importanza. Ora invece sappiamo che la fascia è come una spugna, se strizzata e rilassata richiama fluidi e nutrienti, come risultato dell’azione dei capillari, contiene varie terminazioni nervose che ci danno la consapevolezza coordinativa e la sensazione di dolore, e immagazzina energia cinetica che dà luogo all’”effetto catapulta”. Il meccanismo catapulta è uno degli aspetti più affascinanti della ricerca sulla fascia: per esempio quando camminiamo il contraccolpo naturale generato dal tendine d’Achille, dalla fascia plantare e dalle fasce associate ai nostri muscoli produce il 50% della nostra forza propulsiva. E’ un effetto di ritorno dell’energia che viene permesso da un buon grado di elasticità, il quale riesce a creare pre-tensione
e stretch. Nelle mie sedute individuali con il Rolfing® (www.rolfing.it, FB Rolfing Modena) supporto un obiettivo di elasticità e resilienza nell’allineamento strutturale, utilizzando la manipolazione dei tessu-
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ti e l’educazione al movimento, mentre nei miei gruppi insegno ad utilizzare il Blackroll® come strumento per l’automassaggio, insieme ad esercizi di stretching fasciale ed esplorazioni legate ai principi del Rolfing®.
I miei incontri:
a Modena Inconti indipendenti: Giovedì 18 maggio e 22 giugno ore 19-21 La pancia ed il bacino: insegnamenti di automassaggio addominale, automassaggio delle fasce del bacino, esercizi di mobilizzazione e consapevolezza. I lunedi dall’ 8 maggio al 5 giugno, dal 19 giugno al 17 luglio, h 19.30-21, incontri con utilizzo del blackroll®, esercizi di stretching fasciale, esplorazioni ed integrazione con i principi del Rolfing®. A Spilamberto mercoledì di maggio e di giugno ore 19-20.30
Per saperne di più: Incontri individuali di ROLFING® a Modena Cristina Crivellari: TEL. 368470485 crist.al@libero.it SCONTO DEL 5% SULL’INTERO PERCORSO DELLE 10 SEDUTE INDIVIDUALI FINO AL 31 AGOSTO 2017, PRESENTANDO LA RIVISTA.
Estate: energia e leggerezza
vita che ci permettono di essere noi stessi e di evolvere, saper scegliere pensieri ed emozioni benefiche. La cura dell’alimentazione estiva passa dalla consapevolezza che gli alimenti grassi e dolci intasano la nostra circolazione e il nostro fegato. È quindi salutare ridurre innanzi tutto l’assunzione di grassi saturi di origine animale: essi si trovano nella carne e nei formaggi. Evitiamo dunque le abbuffate di carne alla griglia e le scorpacciate ripetute di mozzarella. E anche quando farà molto caldo ricordiamo che comunque il formaggio è costituito per metà da grassi che rallentano la nostra digestione e invece di farci stare reattivi e leggeri ci appesantiranno.
Anche i dolci danneggiano la nostra circolazione e il nostro fegato (oltre che il nostro pancreas) in quanto lo zucchero in eccesso favorisce la formazione di grasso proprio nel fegato. Cugino dei dolci è l’alcool che dopo l’ingestione si trasforma rapidamente in zucchero; badiamo quindi a non eccedere nemmeno su questo fronte. Portiamo l’attenzione al tipo di farinacei che consumiamo e impariamo a ridurre le quantità preferendo prodotti senza conservanti e correttivi formulati a partire da farine integrali non solo di frumento. L’alimentazione estiva è una alimentazione leggera costituita da grandi quantità di verdura cruda: le foglie verdi per prime. Possiamo prepararci buonissimi estratti di verdura con un poco di frut-
ta. Ricordiamo di non esagerare comunque con i frutti tropicali che provengono da zone lontane della nostra terra ove non sempre la coltivazione viene effettuata rispettando la terra e il prodotto stesso che ne deriva. Consideriamo sempre che ove i diritti umani non sono applicati non possiamo pensare che l’agricoltura sia condotta con coscienza. Mangiamo tanti cereali integrali in chicco che ci forniscono una energia equilibrata; in particolare il riso e il miglio che non contengono glutine e puliscono il nostro intestino facilitando in esso le funzioni di assorbimento. Mangiamo anche l’orzo e l’avena che hanno proprietà rinfrescanti. Assumiamo regolarmente piccole quantità di alimenti fermentati che forniranno al nostro intestino batteri utili al suo funzionamento: olive in salamoia, insalatini di verdura, brodo di miso. Non beviamo bevande gassate e dolci: esse non ci aiutano per nulla ad essere più vitali. Al contrario lo zucchero contenuto in queste bevande ci deprime e in più non ci disseta. Limitiamo l’assunzione di tonno in scatola in quanto si tratta di carne conservata
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la cui assunzione è sconsigliabile in generale; in particolare ricordiamo che il tonno è un pesce che bioaccumula metalli pesanti. Nelle nostre insalatone mettiamo dei buoni legumi che ci permettono di assumere proteine di ottima qualità. L’attività fisica basilare per
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favorire l’energia del fuoco è la camminata: essa stimola l’intestino e favorisce la circolazione. Approfittatene per camminare all’aperto, in campagna, guardano la natura ed immergendovi in essa, se volete anche con brevi meditazioni che vi ricongiungano alla parte più profonda di voi stessi.
Ricetta: insalatini di verdura • carote tagliate a fiammifero con l’uso del coltello • acqua e sale marino integrale posizionare le carote in verticale in un vasetto di vetro avendo cura di lasciare uno spazio libero di alcuni centrimetri in sommità (così che una volta aggiunta la salamoia le carote siano ben coperte e non si formino muffe) mescolare acqua e sale (nella quantità necessaria a coprire bene le verdure e riempire il vasetto; mettere 1 cucchiaio di sale ogni 250 cc di acqua) aggiungere la salamoia alle carote coprire con un tovagliolo fermato con l’elastico e lasciare fermentare 3 giorni in frigorifero dopo 3 giorni, togliere il tovagliolo e mettere il tappo definitivo si conserva in frigorifero pe un paio di mesi mangiare alcuni pezzetti tutti i giorni
Per saperne di più:
elisa semeghini biologa nutrizionista www.elisasemeghini.it info@elisasemeghini.it
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Animali
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PRIMAVERA 2017
Il viaggio interiore insieme a Fido e Felix
Alda Grossi, veterinaria omeopata, ci racconta come capirsi attraverso il proprio animale
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• E’ possibile fare un viaggio introspettivo attraverso il proprio animale? Fin dalla notte dei tempi, gli animali hanno rappresentato archetipi della psiche umana, finanche esseri spirituali che guidavano negli stadi di trance o nei sogni. Basti pensare alla tradizione sciamanica o all'importanza che rivestivano gli animali nella cultura indoamericana, o nelle fiabe e non solo. Il viaggio introspettivo mediante l'animale, portato ai giorni nostri, si può far partire dalla scelta della specie animale domestica effettuata: cane, gatto, coniglio, cavallo, iguana, serpente: "Dimmi cosa scegli e ti dirò chi sei" recitava un vecchio adagio, e a riguardo invito il lettore a documentarsi e a ricercare materiale informativo in merito, poichè troverà sicuramente informazioni utili per il viaggio verso la conoscenza di sè stesso. Qual è la possibile relazione tra i disturbi dell’animale e la vita del proprietario? Anche i disturbi dei nostri animali possono arrivare in taluni casi a costituire un buon punto di riferimento per il nostro viaggio interiore. Con la stretta convivenza tra uomo e animali domestici, sta diventando sempre più frequente constatare che sia ‘Fido’ che ‘Felix’ soffrono di problemi simili, se non analoghi, ai loro proprietari. E' pur vero che gli animali che vivono a stretto contatto con l'uomo finiscono per essere sacrificati come i loro
proprietari: alimentazione industriale, scarsa libertà di movimento e di socializzazione. Mediamente, purtroppo, è la frenesia che ce l'ha vinta su tutti! Anche a livello di patologie la situazione è così sovrapponibile? Si, sempre più spesso si assistono a patologie croniche anche in ambito veterinario, a scapito dei fenomeni acuti, che si possono riassumere in casi da pronto soccorso nella maggior parte. Ciò ricalca pienamente la pediatria, ma del resto gli animali da sempre fanno da indicatori biologici, e dovremmo assolutamente rivedere alcune regole di vita quotidiana, riprendere contatto col buon senso dei nostri nonni e con la natura, essenzializzandoci. Essenzialità... cosa intendi? Eh, bella domanda! Intendo non antropomorfizzare gli animali per esempio. Ritornare ad un naturale ordine delle cose. Nel mio settore trovo in deciso aumento le situazioni in cui gli animali domestici entrano nella relazione umana "in vece di" qualcosa o qualcun'altro. Chiaramente le persone non sono quasi mai consapevoli delle motivazioni che stanno dietro alla scelta di quel dato animale piuttosto che un altro, e con l'animale in questione nasce una relazione così stretta ed intima che frequentemente porta l'animale stesso a presentare disagi di varia natura, talvolta ad ammalarsi anche gravemente delle stesse patologie cro-
niche o subcroniche del proprietario (o del nucleo familiare) stesso. E com'è possibile tutto ciò, come lo spieghi? Come ti comporti quando scopri che i pazienti animali presentano le patologie dei proprietari? La teoria dei campi morfici di risonanza del Prof. R.Sheldrake, può spiegare come gli animali (e non solo) possano entrare in risonanza con le nostre sfere psichiche fino a quelle più inconsce. La Medicina Tradizionale Cinese (MTC), come anche altre discipline, mostrano quali siano le problematiche "inconsce" (psico-emozionali) che sottostanno alla concretizzazione dei sintomi fisici,
dimostrando l'importanza dell'autoconsapevolezza dell'individuo ai fini di una vita in salute. Pertanto, coerentemente con la missione di ogni medico veterinario (curare gli animali per la salute dell'uomo), mi adopero a "mettere ordine", ossia chiarire ai proprietari quanto e cosa è di reale pertinenza dell'animale e quanto invece appartenga all'ambiente in cui esso vive. Puoi farmi esempi di casi clinici di questo tipo? Mi viene in mente la storia di Z., un west island terrier femmina di 3 anni, con enterite linfoplasmacellulare. Nonostante il fascicolo di esami clinici e la relativa anamnesi, in visita ho tro-
vato che lo stato clinico di Z. non fosse così tanto compromesso. Ciò mi ha spinto a sondare sulle dinamiche umane delle proprietarie, nella relazione madre-figlia. Infatti, semplificando per ovvie ragioni di sede, sembra che le disfunzioni intestinali siano nella maggior parte connesse alla relazione materna. Mi comunica la proprietaria che lei era in analisi da oltre 10 anni poichè "non digeriva il fatto di essere stata data in adozione". La vitalità di Z. nonostante i seri problemi clinici, mi colpiva, così come il suo buono stato generale. Come previsto, Z. si è ristabilita in pochi giorni di terapia ed alimentazione adeguate, ma ogni tanto, ripresentava i
sintomi di vomito e diarrea. La proprietaria allarmata mi ha ricontattato e dopo un'attenta analisi degli episodi diarroici di Z. ci siamo rese conto che erano tutti concomitanti a situazioni di disagio che viveva l'umana. La proprietaria ha proceduto, su mio suggerimento, contattando un comunicatore interspecie e poi una psicologa che si occupa di varie discipline fra cui la psicobiometagenealogia. Ha iniziato un percorso che l'ha portata a risolvere il conflitto di vita che inconsciamente aveva tentato di risolvere con Z., alla quale guarda caso ha dato un nome che significa "Vita". Dal canto suo, Z. è guarita definitivamente.
Happy Pets, amore a quattro zampe
Il negozio di Silvia a Montecchio specializzato in accessori per animali Tempo di lettura 1 min.
• Mi chiamo Silvia sono nata nel 1985 e dopo essermi diplomata geometra mi sono resa conto che la vita seduta davanti ad un computer non faceva per me. Fin da piccola ho sempre avuto la passione per gli animali, sono cresciuta con cani, gatti, conigli, tartarughe e altri animali. Nel 2005 ho iniziato a lavorare come commessa per una piccola catena di negozi per animali e con gli anni ho capito che quello era il mio mondo, così nel maggio 2013 ho rilevato il negozio in cui lavoravo ed è nato "Happy Pets". Ho scelto di offrire ai miei clienti un assortimento di prodotti, accessori e mangimi ampio, rispettando le loro richieste e le esigenze dei Pets. Oltre alle marche più comuni, ho selezionato alcuni brand più particolari,
sia a livello di alimentazione, ad esempio Flatazor, Golden eagle, Brit, Bozita, Acana, Orijen, sia per quanto riguarda prodotti per la cura e l'igiene "LINEA 101 Love for Pets", antiparassitari naturali a base di Olio di Neem "BEAPHAR". Da inizio aprile sono state inserite anche le Pappe Fresche del "PAPPIFICIO PELITTA". Inoltre in negozio possono trovare anche piccoli animali, tra i quali criceti, coniglietti, cincillà, porcellini d'india, cocorite, diamantini, canarini e piccoli parrocchetti con tutto l'occorrente per poterli accudire al meglio. Per gli appassionato di acquariofilia è disponibile un'ampia scelta di pesci d'acqua dolce, sia fredda che tropicale, mangimi, prodotti e acquari.
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Finalmente una ricetta davvero innovativa
Pappificio Pelitta: pappe fresche per cani e gatti realizzate con ingredienti naturali e controllati
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• Una pappa fresca per davvero. Pochi ingredienti di qualità senza sottoprodotti, conservanti e senza una cottura esasperata che ne distrugge ogni proprietà nutritiva. Questa la ricetta innovativa del Pappificio Pelitta, per ‘regalare’ ai nostri amici a quattro zampe un alimento completo e naturale: pappe per cani e gatti cotte pochi minuti in modo da preservare tutti i nutrienti della carne, delle verdure e della frutta. In qualsiasi cibo, umano o animale, la differenza la fa sempre la qualità degli ingredienti. Nelle ricette del Pappificio Pelitta gli amici pelosi troveranno solo carne, un po’ di riso integrale, verdure e frutta fresca, tutto preparato al momento
come a casa. “Per le nostre pappe utilizziamo solo carni fresche di alta qualità, mantenute sempre nella catena del fresco, destinate anche per il consumo alimentare umano – racconta Paola Burlando, titolare del progetto -. Le pappe infatti sono da conservarsi in frigorifero, una vera novità nel mondo dei cibi per animali. Rinunciamo in modo coerente alle farine animali, a prodotti secondari scadenti sia animali sia vegetali, scarti di macellazione e coloranti”. Prodotte in un laboratorio del modenese, le pappe del Pappificio Pelitta corrispondono esattamente agli standard dell’industria alimentare per il consumo umano e hanno le caratte-
ristiche del cibo di cui gli animali possono godere in natura. “Perché facciamo tutto questo? – racconta Paola - Per una semplice ragione: amiamo gli animali e vogliamo che stiano bene. Dopo tanti anni trascorsi insieme a loro, sappiamo che questo si può ottenere solo partendo da un’alimentazione equilibrata, sana e buona ed evitando quindi l’insorgenza di oltre il 90% delle patologie che colpiscono gli animali domestici. Se il cane e il gatto seguono una dieta corretta le patologie e i disturbi calano drasticamente: loro si risparmieranno sofferenze fisiche e tu risparmierai visite e medicinali. Dopotutto, prevenire costa meno che curare”.
Tranquillità, sicurezza e salute all’aria aperta Se state preparando una vacanza o qualche gita in compagnia dei vostri animali vi servirà sicuramente un trasportino, una cintura di sicurezza o un divisorio per poterli trasportare in macchina, in treno, in aereo e perché no, in bicicletta. Il trailer da bici, che ha preso piede negli ultimi anni, si è infatti rivelato un modo pratico e sicuro per spostarsi in città e non. Sapete che gatti e cani spesso si sentono a disagio durante il viaggio? Potete provare Feliway e Adaptil che, grazie ai feromoni rilasciati, sono ciò che serve per farli stare tranquilli al di fuori del loro territorio abituale. Bastano poche spruzzate di prodotto, ad esempio all’interno del trasportino, per diffondere un messaggio rassicurante e antistress. La sostanza è completamente inodore per l’uomo; per i cani sono disponibili anche compresse e un semplice collare. Una volta arrivati a destinazione bisognerà poi fare attenzione a non mandarli impreparati in esplorazione: per questo si possono usare apparecchi come i repellenti ultrasonici per pulci e zecche, pratici da portare e soprattutto sicuri, non utilizzano veleni ma solamente un’onda sonica che infastidisce i parassiti. Se volete rilassarvi su un prato con il vostro cane provate i tappetini repellenti; si tratta di coperte (anche queste inodore) che offrono protezione contro gli insetti: respingono zanzare, zecche, mosche, pulci e persino formiche! Per essere pronti ad ogni evenienza proponiamo il kit di pronto soccorso, con disinfettante, garze e pinzette stacca-zecche. Durante le lunghe passeggiate non potete farvi mancare le comode borracce e ciotole da viaggio per avere sempre a disposizione acqua pulita. Veniteci a trovare nel nostro negozio ‘Zanasi Lino’ a Vignola e scoprirete le novità e le soluzioni più adatte per le vacanze in compagnia dei nostri migliori amici!
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PAPPA FRESCA ARTIGIANALE
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Eventi e progetti
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Millybar, al via la programmazione 2017
Confermata la rassegna Blues e la Festa dell'Altra Economia. Tante le novità, come il cinema all'aperto della domenica sera Tempo di lettura 6 min.
• E' iniziata la 5° stagione del Millybar, l'unico locale dentro al Parco Ferrari che si è caratterizzato negli ultimi anni come uno dei punti principali della movida estiva modenese e che nel prossimo luglio ospiterà il super concerto di Vasco Rossi. In aprile e maggio il Millybar è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 e ospita soprattutto iniziative istituzionali del Comune, come la Festa dello Sport del 13 maggio e la Festa dell'Acqua del 21 maggio o di associazioni. Sono riprese anche le attività gastronomiche: dopo il successo dell'estate 2016 tornano le grigliate di carne (la domenica a pranzo in maggio e a seguire il venerdì sera in abbinata con i concerti blues) e le serate a base di borlenghi e crescentine montanare. Ulteriormente potenziata anche l'attenzione del locale modenese al tema della sostenibilità socio-ambientale con l'inserimento nel listino di ulteriori prodotti locali, bio e a Km zero ad iniziare dalle birre artigianali del Birrificio L'Ora di San Gio-
vanni in Persiceto, che oltre che dare lavoro a numerosi disabili si è aggiudicato, per la qualità delle birre, numerosi premi Slow Food. Ma la vera stagione del Milly parte come sempre il 1° giugno e dura fine al 31 agosto. Un cartellone di oltre 90 serate e complessive 200 iniziative in tutte le fasce orarie e per ogni tipo di pubblico. Quantità ma anche tanta qualità in una programmazione che cresce di anno in anno aggiungendo collaborazioni, tipologie di iniziative, nomi importanti di musicisti e artisti, rassegne di concerti di diversi generi musicali.
Il 2 giugno e per tutti i venerdì di giugno e luglio torna il MODENA BLUES FESTIVAL #4, la quarta edizione del primo festival modenese dedicato alla “musica del diavolo” nelle sue varie versioni e contaminazioni. La rassegna è cresciuta nella qualità e notorietà dei musicisti coinvolti e negli eventi collaterali proposti, che quest'anno si arricchiscono e si caratterizzano per originalità e voglia di contaminazione. Segnaliamo On the train again, due concerti che, grazie alla collaborazione con Legambiente e le Ferrovie Regionali e con la volontà di richiamare la tradizione on the road
Olisticare: due giorni di benessere Un appuntamento con le discipline olistiche nella pittoresca località del castello
Nel weekend del 17 e 18 giugno le discipline olistiche orientali saranno protagoniste al castello di Sarzano in un evento dal ricco programma: “OlisticaRE”, che vedrà protagonisti numerosi esperti, operatori e ricercatori e che vuole essere anche un momento di aggregazione fra persone che condividono un’idea del benessere come di una ricerca personale e profonda del proprio modo di prendersi cura di sé e degli altri. Nato dall’idea di voler aggregare tutti i clienti di Shiatsu Reggio, si è poi evoluto in qualcosa di più grande, qualcosa in cui tutti coloro che si riconoscono in un modo di pensare ‘olistico’ possano ritrovarsi, praticare le discipline che amano e scambiare opinioni. Un incontro tra coloro che hanno fatto dell’ascolto di sé la propria strada, siano essi operatori, ricercatori o persone che semplicemente stanno cercando una visione più profonda di sé stesse e del mondo che le accoglie. Due giorni che vogliono anche fare conoscere questo mondo a chi non lo frequenta ancora, ma è curioso di saperne di più e di vedere dal vivo: dai massaggi shiatsu, alla cerimonia del tè, alla meditazione, ai tamburi gong. Si alterneranno conferenze, attività olistiche e spettacoli in entrambe le giornate. Gli spazi espositivi saranno aperti al pubblico dalle 10:00 alle 20:00 e saranno previste anche visite guidate al castello per coloro che sono interessati anche a conoscere la storia del luogo.
del blues e promuovere al tempo stesso il trasporto pubblico si svolgeranno sul trenino locale Modena Sassuolo “Gigetto” per il piacere dei pendolari. I musicisti si fermeranno anche in alcune stazioni proponendo blues acustico ai viaggiatori nelle sale d'attesa. I venerdì di Festival inizieranno nel pomeriggio con RadioLiberamente BluJ Set, il dj set proposto dalla web radio di utenti ed operatori legati al mondo del disagio psichico (un progetto AUSL e CSV). Alle 20 WikiPicca con Stefano Piccagliani: le “lezioni magistrali” sul blues curate da Stefano Piccagliani detto Picca– musicista – giornalista – performer e appassionato di blues che alternano monologhi e dialoghi con altri esperti dal taglio divertente e aneddotico, spaziando tra approfondimento musicale, contesto sociale e “pettegolezzo” creativo di costume. Alle 19 Workshop artistici e tecnici di fotografia di scena con reflex o smartphone gratuiti con parte teorica pre-concerto (ore 19) e parte pratica on stage (ore 21,30) e il 1° Photo Contest Modena Blues Festival. Alle 21,30 i concerti e alle 23,30 “Buonanotte in Blues“, proiezione dei sette documentari prodotti da Martin Scorzese e diretti da altrettanti grandi registi (Clint Eastwood , Scorzese, Wenders, ecc) e tutti dedicati ad aspetti particolari della musica blues. Il programma
di concerti è tuttora in fase di definizione ma sicuramente, come da tradizione, aprono i modenesi Red Head Blues Band con ospite il maestro Davide Fregni alle tastiere. Saranno sicuramente presenti artisti locali come Manuel Belli e Johnny La Rosa ma anche artisti di calibro internazionale come Linda Valori e gli statunitensi James & black. Il Festival chiude con una serata speciale di omaggio al Blues di Bob Dylan con un concerto che vedrà numerosi ospiti e diverse sorprese. Nella rassegna Note Sotto le Stelle, concerti che si tengono tutti i sabati le date già confermate sono quella del 17 giugno con Mel Previte & the Gangster of Love, cioè l'intera sezione ritmica di Luciano Ligabue e prima dei Rocking Chairs. L'8 luglio un importante tributo a David Bowie e sabato 15 luglio i Figli dei Fiori di Pesco, una delle principali band tributo a Lucio Battisti. Tornano al Milly anche i BitterSweet di Cecco Signa sabato 22 luglio mentre il primo weekend di agosto sarà invece caratterizzato dai suoni dello swing e degli anni 40 e 50. L'ultimo week end di agosto, da venerdì 25 a sabato 27, la 4° edizione della Festa dell'Altreconomia: conferenze, seminari, laboratori, mostra mercato, degustazione e tanto altro dedicati all'economia attenta alla sostenibilità, all'ambiente e al
sociale (è possibile chiedere uno spazio stand gratuito scrivendo a millybar.mo@ gmail.com). La vera novità del 2017 è il cinema all'aperto che si svolgerà tutte le domeniche sera a partire dal 4 giugno. L'intenzione degli organizzatori non è quella di scimmiottare i cinema di 1° né di 2° visione ma di puntare sull'aggregazione e sul piacere di rivedere film già visti in uno spazio insolito, al fresco del parco, dai tavolini di un bar ed in compagnia degli amici o di una birretta artigianale. Film conosciuti che si rivedono sempre volentieri, grandi classici, con omaggi al cinema americano anni 70/80 e al cinema di viaggio, ai film musicali, al cinema comico italiano e a grandi registi. Restano a completare la settimana le serate “tematiche” dedicate al ballo: boogie woogie& rock'n'roll al lunedì, liscio e balli di gruppo al martedì, latini mercoledì e danza country al giovedì sera. Completano il programma tanti appuntamenti dedicati al benessere (yoga, riflessologia plantare, ginnastica dolce), i laboratori e le tante animazioni per i bimbi, i giovedì pomeriggio di dj set con Radio LiberaMente, le tante formule dell'aperitivo ed altri appuntamenti ancora. Il programma completo, realizzato con Patrocinio del Comue di Modena, la collaborazione del Quartiere 4 e il sostegno di CONAD Giardino, Hera e Fondazione Cassa di Risparmio, si trova insieme agli aggiornamenti quotidiani su Facebook alla pagina “Millybar Parco Ferrari” o da giugno sul sito del Quartiere 4. Il Millybar è un progetto dell'Associazione Promozione Etca L'Ape Info e contatti: 333.6422650 millybarmo@gmail.com.
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Eventi e progetti
PRIMAVERA 2017
Pronti per il Parma Etica Festival?
Incontri, giochi, riflessioni e tanti ospiti che prenderanno parte alla kermesse del 2017 Tempo di lettura 4 min.
di Simonetta Rossi scrittrice e documentarista svizzera Selene Calloni Williams; il teologo italiano Vito Mancuso autore di molti saggi di grande successo tra i quali, i suoi ultimi, “Io Amo” e “Dio e il suo destino”. Protagonista sarà ovviamente pure il divertimento, per tutti e in particolare per i bambini, con il contributo di numerosi artisti di strada tra i quali, la magnifica artista MaldiMar che sabato e domenica metterà in scena lo spettacolo “Immaginaria” insieme a lei, Valda “Venditrice di sogni e briciole di pane", il Bollaio Matto e Losnafire con fantastiche bolle giganti e scenografiche fiamme di fuoco. Il parco sarà anche popola-
to da esseri straordinari, come gli animali di carta della mostra TimeOut16 e gli Animali MUTANTI frutto dell'ingegno e della creatività di Lupan, artista di Mutonia appartenente al movimento Mutoid Waste Company che si esprimono utilizzando materiali di recupero. Come da tradizione il Parma Etica Festival offrirà una salutare ed appetitosa educazione alimentare cruelty-free: informando sempre meglio il pubblico degli innumerevoli vantaggi, sia per la salute psicofisica dell’individuo che per il fragile equilibrio e la sostenibilità ambientale del prezioso pianeta che ci ospita, di una cultura alimentare eti-
ca, priva di carne e derivati animali. Così come da tradizione, la danza al Parma Etica Festival rimane protagonista: lezioni gratuite di tango offerte dall'Ass. Voglia di tango, laboratori di Danza Creativa secondo il metodo di Maria Fux e Corsi di Danze Etniche a cura dell'Ass. Balliamo sul Mondo (per adulti e bambini) con spettacolo domenicale "GIRA E DANZA IL MONDO". Una novità di quest'anno è invece lo spazio che Parma etica ASD regala ai bambini e allo sport. Il detto latino "Mens sana in corpore sano" racchiude una verità che ben si applica alle motivazioni che portano alla creazione
• “We have a dream”: saranno queste potenti parole, ovviamente ispirate al sogno di Martin Luther King, ad innestare la preziosa spirale di incontri, confronti, giochi e riflessioni che animeranno le tre giornate della prossima edizione del Festival Etico di Parma che, dopo l’ennesimo grande successo della terza edizione quando ha saputo richiamare e coinvolgere oltre 40.000 persone, si conferma tra i più importanti festival Etici a portata di bambino d’Europa. L’Associazione Parma Etica ASD (affiliata ACSI) è dunque felice di annunciare che, con il Patrocinio del Comune di Parma e il Patrocinio del-
la Commissione Europea, organizzerà anche la 4° Edizione del Parma Etica Festival. Il duro e appassionato lavoro di questi anni, improntato a costruire un festival culturale di livello internazionale, sarà ulteriormente confermato quest’anno dalla presenza di molti ospiti illustri: quali lo psicoanalista, scrittore e sanscritista statunitense, Jeffrey Masson, autore di numerosi best sellers tra i quali “Il maiale che cantava alla luna” e “Quando gli elefanti piangono”; sua moglie, la pediatra tedesca Dott.ssa Leila Masson, autrice della guida “La salute dei bambini, dalla A alla Z”; la psicologa, studiosa di sciamanesimo,
Architetture, tecnologie e materiali ecosostenibili
Ecovillaggio è futuro • Nzeb è un acronimo che parla di futuro. Scegliere di vivere in una casa Nzeb è una vera e propria rivoluzione culturale, di pensiero. Per la nostra salute è fondamentale conoscere quello di cui ci nutriamo ma è altrettanto importante prendersi cura di come e dove si vive. Le case Nzeb di Ecovillaggio Montale, confortevoli e ad impatto zero, sono capaci di unire le caratteristiche estetiche con quelle funzionali, in piena armonia con l’urbanistica. Il quartiere ecosostenibile della provincia modenese è a impatto zero (anzi negativo grazie alla riforestazione) perché la poca energia di cui le case necessitano per la climatizzazione degli ambienti viene autoprodotta per circa l'80% con fonti rinnovabili e se la restante parte minimale, viene comperata solo da produttori di energia 100% rinnovabile (come LifeGate o Enel 100% rinnovabile) non si emette Co2 né in Ecovillaggio né in remoto. Ecovillaggio Montale costruisce case nZEB (Near Zero Energy Building) dal 2012. Realizza cioè case che hanno bisogno di quasi zero energia per climatizzare gli ambienti e produrre acqua calda sanitaria. L’appartamento 1 nell’ Ecoresidenza Aida (nella foto) è certificato NZEB, parametro obbligatorio per tutte le nuove costruzioni a partire dal 2021. Ma cosa si intende esatta-
mente per nZEB? Sette anni fa, con la Direttiva Europea 2010/31/UE del 19 maggio 2010, si introduceva il concetto di edificio a energia quasi zero. In sostanza NZEB si riferisce a case che per climatizzare e massimizzare il confort necessitano di energia quasi zero. Impatto zero a sua volta significa che quel poco di energia (quel poco più di zero) o lo si compera totalmente da fonti rinnovabili o/e si riforesta per assorbire le eventuali emissioni. Il quartiere di Ecovillaggio assorbe molta più co2 di quella che eventualmente si emetterebbe se non si acquistasse energia 100 per cento rinnovabile dai gestori come LifeGate. In Ecovillaggio Montale la sfida rimane costante: progettare e abitare costruzioni belle ed ecologiche che siano in armonia con il contesto urbanistico e paesaggistico. L’idea di un quartiere eco-
del nostro festival, dove da sempre, i bambini e la loro cura sono di primaria importanza. Questo spazio dal titolo: “DIAMOCI UNA MOSSA”, sarà la giusta cornice per evidenziare quanto lo sport sia benefico sin dai primi anni di vita. Abbiamo infatti dedicato un'ampia area del Parco ad amichevoli di calcio, pallavolo e ginnastica artistica (trampolino) con la cooperazione della Polisportiva Coop nord Emilia. Per tutti i bambini che si iscrivono ai tornei sarà offerto un regalo “dolce e leggero”. Per iscriversi ai tornei scrivi una mail con nome, cognome ed età del bambino a parmaetica@ live.com
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sostenibile nasce dalla consapevolezza di un team di professionisti convinti dell’importanza di gestire con rispetto e lungimiranza l’ambiente di cui respiriamo l’aria e di cui mangiamo i frutti. La sfida dell’abitare nZEB offre un’opportunità per i futuri progettisti di studiare e proporre idee, tecnologie e soluzioni innovative. Progetti dove componenti indispensabili per l’efficienza energetica, come una parete o una copertura ventilata, diventano un segno architettonico. Vivere in una casa dove architetture, tecnologie e materiali sostenibili è un toccasana per tutti, per l’uomo e per l’ambiente. Ecovillaggio di Montale è benessere termico, isolamento acustico, elevata qualità dell’aria e impianti fotovoltaici per garantire il massimo dell’efficienza energetica. www.ecovillaggiomontale.it
PRIMAVERA 2017
A Pavullo l’orto entra a scuola con un progetto che coinvolge 60 studenti • Dall’incontro tra Elisa Lugli, insegnante di scienze naturali dell’istituto Cavazzi, e Giuliana Toschi, esperta in permacultura ha preso vita, nei mesi scorsi, il progetto “Orto didattico’, un modo coinvolgente e operativo di avvicinare i giovani alla ‘terra’ e all’agricoltura singergica. Elisa il tuo incontro con Giuliana è avvenuto grazie alla ‘food forest’. Cos’è? Ho letto per la prima volta la parola food forest in un annuncio … io e la mia famiglia eravamo alla ricerca di una casa-vacanza a Serramazzoni e la signora che proponeva la casa citava la possibilità di utilizzo dei prodotti della food forest. Lo ammetto, non sapevo cosa fosse; ho avuto subito qualche dubbio seguito da tanta curiosità che abbiamo deciso di colmare prendendo un appuntamento per vedere la casa. Una settimana dopo siamo andati in visita alla casa e abbiamo conosciuto Giuliana Toschi, una persona straordinaria che con garbo, semplicità e tanta voglia di trasmettere la sua conoscenza ed esperienza di permacultura. Scopro così che la food forest è un sistema di coltura permanente nel quale intorno agli alberi da frutto vengono disposti e associati, fuori dalla chioma, gli arbusti che producono piccoli frutti come ad esempio il ribes e
Il circuito commerciale per facilitare le relazioni umane ed economiche • Liberex.net è il Circuito di Credito Commerciale dell’Emilia Romagna: nasce nel 2014 come replica territoriale di Sardex.net, il Circuito nato in Sardegna e attualmente presente in altre undici regioni che coinvolge oltre novemila aziende in tutta Italia. Ma cos’è un Circuito di Credito Commerciale? Si tratta di una rete progettata per facilitare e potenziare le relazioni umane ed economiche tra gli attori economici attivi in un territorio. Lo scopo del Circuito è quello di riconnettere le imprese locali, fornire servizi promozionali ad alto valore aggiunto e fornire a
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Etico e sostenibile
Prof è nato il basilico!
l’uva spina e tutte le specie vegetali dell’orto sinergico. Nella foresta-cibo si ricrea l’ecosistema naturale ovvero l’armonia tra il suolo, la pedofauna, le specie vegetali e animali, insetti e uccelli. Tu sei insegnante di scienze naturali alle superiori. Come e in che modo hai deciso di portare la food forest a scuola con il progetto ‘Orto didattico’? Ho ritenuto fin da subito l’incontro con Giuliana provvidenziale per me e per i miei studenti. A scuola ne ho parlato con i colleghi;
con quelli di scienze avevamo iniziato un percorso condiviso di approfondimento relativo alla decrescita, l’uso responsabile delle risorse e il risparmio energetico… l’orto sinergico mi sembrava una risposta tangibile a questi contenuti. I colleghi dei consigli di classe e la presidenza hanno accolto con positività ed entusiasmo il progetto e così ha preso il via, in forma sperimentale, coinvolgendo 60 studenti delle classi 1C; 1E del liceo delle scienze umane, 2A professionale e i
ragazzi disabili dell’Istituto Superiore Cavazzi” di Pavullo nel Frignano. Il progetto “Orto didattico” è iniziato a marzo e terminerà a giugno; si articola in attività tecnico-pratiche di realizzazione dell’orto sinergico che si svolgono negli spazi verdi e nei vasconi del cortile davanti all’ingresso della scuola. Ovviamente non è possibile realizzare una food forest per motivi di spazi e tempi legati anche alla compatibilità con l’attività didattica, per cui io e Giuliana abbiamo deciso di scegliere delle specie orticole che fruttificano entro fine maggio come aglio, cipolla, piselli, fave, fagiolini, lattuga, erbe aromatiche e fiori che attirano gli impollinatori. E poi vi siete messi all’opera… Le attività manuali si svolgono in presenza e con la supervisione di Giuliana, esperta di permacultura; in
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classe, nelle ore di scienze, vengono forniti ai ragazzi approfondimenti relativi alla biologia dei viventi, a scienze della terra e cenni di permacultura facendo riferimento, in particolare, al libro: “Agricoltura sinergica” di Emilia Hazelip. Nelle attività pratiche gli studenti stanno imparando le basi per creare un orto sinergico iniziando dalla creazione di un bancale, una porzione di suolo che abbiamo pacciamato con foglie, cartoni e paglia, con l’aiuto di Giuliana. I termini cippatura e sinergia tra le piante sono diventati famigliari come il prendersi cura dell’ambiente e del semenzaio in classe. Come stanno rispondendo i ragazzi? Pensi di replicare nel prossimo anno scolastico? I ragazzi stanno scoprendo che un’agricoltura diversa è possibile, che si può cambiare direzione ed essere i fautori di un modo nuovo di pensare nel quale l’azione dell’uomo non è finalizzata al saccheggio di quanto la terra ci fornisce ma a un agire secondo una conoscenza consapevole, responsabile e rispettosa dello stato di salute del suolo da coltivare, della pedofauna presente ed essenziale per garantire fertilità, biodiversità e produttività. L’orto sinergico fa parte della permacultura ovvero un agricoltura durevole, permanente nella quale l’uomo non distrugge e non altera con pesticidi, erbicidi e fertilizzanti ma col-
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labora e si prende cura della Terra, degli altri e di sé. Fare l’orto non è un’impresa da poco, richiede una cura costante, pazienza e collaborazione da parte di tutti; alcuni ragazzi diversamente abili, insieme agli insegnanti di sostegno, hanno collaborato nelle attività manuali, in particolare innaffiando l’orto quotidianamente e lavorando alla produzione del cippato di pino destinato al bancale delle fragole. Tanti colleghi hanno fatto la loro parte sostenendo l’attività, aiutando concretamente e supportando l’esperienza dei ragazzi. Gli studenti hanno risposto con interesse ed entusiasmo ma anche con una sincerità disarmante alla vista di un lombrico (“Prof lo metta via!”) o nello sporcarsi le mani di terra o stallatico (“Che schifo! A me lavorare la terra non piace però lo faccio lo stesso…. ne tenga conto!”)” o lo stupore come quello dei bambini (“Prof è nato il basilico, venga a vedere!”). Attualmente siamo in attesa della crescita delle piantine del semenzaio per poterle impiantare, oltre ai fiori e frutti di quanto seminato nei bancali, nella speranza di poter vedere cosa abbiamo prodotto in sinergia con la Terra. Il prossimo anno dobbiamo sperimentare l’orto sinergico con le colture invernali quindi l’esperienza non finisce qui! E poi speriamo che gli studenti creino il loro orto per diffondere e applicare la permacultura.
Liberex.net: moneta a km zero Tempo di lettura 3 min.
PMI e professionisti linee di mutuo credito complementari a quelle tradizionali. Attraverso una piattaforma digitale di facile accesso consistente in un sistema di conti, ricerca e pubblicità online, il circuito offre a imprese e professionisti la possibilità di finanziarsi reciprocamente senza interessi. Il conto è denominato in un’unità di conto interna: il Liberex – il cui valore è identico all’Euro - spendibile solo all’interno della rete. Gli aderenti al Circuito possono così trasformare una parte del loro potenziale produttivo inespresso in fatturato aggiuntivo o in risparmio monetario per sostenere parte delle loro spese correnti, fare investi-
menti e, aprendo conti personali, pagare parte delle proprie spese personali.
Il concetto cardine su cui si fonda il Circuito è proprio quello di liberare potenzia-
le inespresso dell’impresa: ciò che non si riesce a mettere a reddito nel merca-
to euro può essere messo a disposizione all’interno del Circuito per permettere all’impresa di intercettare nuovi clienti e nuovo fatturato attraverso cui abbattere spese attualmente affrontate in euro. Nel Circuito i crediti e i debiti vengono regolati in maniera multilaterale e diacronica: il debito che un’azienda contrae oggi nei confronti del Circuito potrà ripagarlo domani o tra un mese vendendo a un altro aderente al Circuito, che molto probabilmente non sarà colui dal quale ha acquistato il bene o servizio iniziale. Insomma, Liberex è un nuovo modo di ripensare l’economia: collaborativa, interconnessa e sostenuta dalla fiducia reciproca.
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Solidarietà
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PRIMAVERA 2017
in collaborazione con Radio LiberaMente Modena e il progetto Giving Voice per dare voce a chi non ce l’ha
“Le storie che attraversano Radio Liberamente” Tempo di lettura 4 min.
• Radio Liberamente, emittente nata nel 2008 nell'ambito della programmazione di Social Point grazie a un progetto presentato dal Circolo Culturale Left-Vibra, è da sempre legata al mondo della salute mentale. Si iniziò da una piccola trasmissione, ancora attiva, “10 alle 5” per avviare una crescita di competenze, energie ed idee: “ci si trovava ogni giovedì per imparare ad usare le strumentazioni, a prendere voce, a parlare ad un microfono”. Molte delle persone coinvolte nel progetto hanno attraversato i servizi di salute mentale, talvolta uscendone completamente e portandosi a casa competenze tecniche che vanno dall'utilizzo di programmi per l'editing audio, passando per strategie di comunicazione, nozioni di giornalismo e media
Un respiro nel futuro onlus colora l’Accettazione Pediatrica del Policlinico di Modena
partnership, che possono spendere nel mondo lavorativo. Il pallino per la musica rock ha portato la redazione, da maggio 2015, a ideare un’ulteriore trasmissione “Crazy Waves”, per Krock radiostation, storica radio rock di Scandiano, in onda in FM ogni venerdì dalle 18 alle 19. In parallelo si è avviato un
laboratorio aperto a chiunque abbia voglia di imparare a far radio, per formare sempre nuovi redattori. Non è mancato un occhio di più ampio respiro: abbiamo collaborato alla creazione del network nazionale delle radio delle salute mentale "Larghe Vedute”. Tutto ciò ha creato le basi per far diventare la radio
uno spazio sociale di comunicazione: oggi la redazione si ritrova quotidianamente nella costruzione di trasmissioni, lavori di comunicazione come media partner, partecipa ad eventi e serate con djset e presentazioni, anima feste di compleanno ed eventi. In questo contesto di crescita da alcuni mesi si è av-
viato "Giving Voice", progetto ideato dal Circolo Culturale Left – Vibra, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in collaborazione a Caleidos cooperativa sociale, Associazione Porta aperta, Centro la noce - A.V.P.A Croce Blu, Scuole materne Edison ed Insieme in Quartiere per la Città. Il progetto nasce
con l'obbiettivo di integrare e dar voce a tutte quelle realtà e a quelle storie che difficilmente troverebbero spazio in un contesto più commerciale. Piccole storie, discrete, che attraversano il nostro paese, la sua storia, e altri mondi; il tema della diversità ma al contempo dell’inclusione. Storie dall'enorme potenziale il cui unico filo conduttore è sempre lei: la musica. «L’anno prossimo festeggeremo i dieci anni della radio - ricorda la redazione - e uno dei nostri obiettivi è quello di arrivare a una programmazione 24 su 24! Quindi chiunque abbia proposte per il programma può scrivere a: radioliberamentemodena@gmail. com » puoi trovarci su: facebook.com/radioliberamente.modena; https://www. spreaker.com/user/radioliberamente e a breve su www.radioliberamentemodena.it
Colore e Favole al Pronto Soccorso
del pronto Soccorso ma, in maniera più profonda, a far viaggiare i bambini con la fantasia in un mondo dove • Colore e Favole al le creature fantastiche li Pronto Soccorso que- possono aiutare a vincere sto il titolo del progetto le sfide della malattia. inaugurato all’Accet- Tra i personaggi raffigurati tazione Pediatrica del nelle decorazioni spiccano Policlinico di Modena. L’orso cacciatore, il Beluga Obiettivo far volare i coccolone, la Giraffa Golobimbi lontano da quel sa, i Cigni e le navi palloposto, almeno con la ne inseriti in un ambiente favolistico dove qua e là fantasia. L'inaugurazione è avve- emergono elementi della nuta lo scorso 20 aprile nostra città come la Ghiralla presenza del prof. landina che gareggia in Lorenzo Iughetti, Di- altezza proprio con la girettore della Pediatria raffa. Le tavole sono state dell’Azienda Ospeda- realizzate da Mapi Fedeliero – Universitaria di rici, illustratrice di fiabe Modena e di Francesco che sottolinea: “Nei disegni Allegretti, Coordinato- ho cercato di trasmettere re infermieristico della la Poesia, di agganciarmi Pediatria; il progetto, empaticamente ai sentirealizzato grazie a Re- menti che i bambini provaspiro nel futuro Onlus, no quando entrano in una associazione di medici realtà ospedaliera incatee genitori di pazien- nandone i pensieri ansiosi ti pediatrici prevede la per condurli in un mondo decorazione degli am- fatto di visioni oniriche e bienti dell’Accettazione fantastiche. Fanno da piatPediatrica (nei pres- taforma le fiabe esclusive di si del Pronto Soccorso Marcello Valli e l’evidenziaGenerale) con pellicole zione delle caratteristiche decorative ispirate ai sorprendenti degli animali personaggi delle fiabe rappresentati, amici e sencon l’obiettivo non solo tinelle dei bimbi”. www.comune.modena.it/biblioteche di rallegrare gli spazi “L’idea è di aiutare i bam-
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bini che entrano al pronto soccorso ad allontanarsi dal momento di forte tensione e di emergenza che stanno vivendo – ha spiegato Nicola Guaraldi, pediatra e vicepresidente dell’associazione - attraverso le immagini pittoriche il bimbo è naturalmente sollecitato a virare il pensiero dal sé ad un contesto fantastico in cui gli interpreti vedono un animale alleato alla bimba rossa che con il loro sodalizio di ferro affrontano un mondo naturale in cui gli elementi si sovvertono” “Voglio ringraziare Respiro nel futuro Onlus per il dono che ci ha fatto e che, significativamente, abbiamo inaugurato in questo periodo di festa pasquale – ha commentato il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della pediatria – è importante che i nostri bambini possano godere di spazi adeguati alle loro esigenze, colorati e gradevoli in modo che non si sentano spaventati da una realtà, quella ospedaliera, che è lontana dalla loro sensibilità.” L’Accettazione Pediatrica, ogni anno, accoglie circa 20.000 pazienti compresi tra gli 0 e i 14 anni da tutta la Provincia.
Un respiro nel futuro L’associazione non ha scopo di lucro e nasce in seguito ai numerosi e gravi problemi che i bambini affetti e le loro famiglie devono affrontare. Queste malattie sono infatti rare e come tali sono poco conosciute e poco studiate. La ONLUS è composta da medici, infermieri, volontari e da genitori di bambini che hanno avuto patologie pediatriche ed è impegnata nel migliorare i percorsi e i luoghi di assistenza. Gli scopi dell’associazione sono principalmente di favorire lo studio e la diffusione delle conoscenze legate a queste patologie, stimolare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sanitarie, la ricerca di fondi, il sostegno delle famiglie.
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Sport
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PRIMAVERA 2017
Tutti alla CorriCognento
in collaborazione con
Al via sabato 20 maggio la seconda edizione della corsa, per grandi e piccini • Sabato 20 maggio è in programma la seconda edizione della CorriCognento, organizzata dalla Scuola dell’Infanzia Pa-
ta: - ore 10 Ritrovo nel piazzale della chiesa davanti alla Scuola - ore 10.15 Partenza: cam-
te e dolcetti. Sono previsti tre percorsi. Il breve “Arranco fino al banco” toccherà le seguenti tappe: piazzale, strada Co-
ti all’edicola di Cognento, strada Cognento e piazzale. Il terzo ed ultimo percorso, “Avia Pervia”, passerà per i seguenti punti: piazzale, strada Cognento, via Beltrami fino ad arrivare al Conad, proseguimento attraverso il parco, in-
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gresso in via Guareschi, via Tonini, polisportiva, edicola di Cognento, strada Cognento, piazzale. E’ possibile iscriversi nelle seguenti giornate: martedì 2, mercoledì 3 e giovedì 4 maggio, dalle ore 8 alle ore 10 e dalle
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ore 12 alle ore 14, presso l’ingresso della scuola dell’Infanzia Paritaria “San Geminiano” di Cognento. L’iscrizione costa 1 euro, e comprende una pettorina ed un braccialetto, il ricavato sarà devoluto alla Scuola.
Lettura per ragazzi: a Castelfranco Emilia apre il festival Passa la Parola
ritaria “San Geminiano” di Cognento in collaborazione con Csi Modena e con il supporto di Pontex. L'iniziativa è rivolta a bambini, genitori, amici e parenti e tutti coloro che vogliono partecipare ad una mattinata all’aria aperta, all'insegna del movimento e del benessere. Programma della giorna-
minando, correndo, con il monopattino, la bicicletta, i pattini per uno dei tre percorsi a scelta. - ore 12.00 Ritorno verso il piazzale in attesa che arrivino tutti i partecipanti ci si potrà riposare presso il punto ristoro (offerto dal Conad Margherita) situato nel piazzale della Chiesa, nel quale verranno offerti frutta, succhi di frutta, tor-
gnento, via Beltrami fino ad arrivare al parco di fronte al Conad e ritorno per la stessa strada. Davanti al Conad ci sarà il primo punto ristoro. Il percorso medio “Barcollo ma non mollo” toccherà passerà per: piazzale, strada Cognento, via Beltrami fino ad arrivare al Conad, proseguimento attraverso il parco, via Luvini, passaggio davan-
Progetto Torrenova 2.0
Sport e volontariato per il bene della città
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• Da un gruppo di volontari, giovani cittadini che abitano e vivono il quartiere Torrenova a Modena, nasce un progetto di valorizzazione che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Modena e del Centro sportivo italiano di Modena, con l’obiettivo di riqualificare l’area Torrenova attraverso lo sport e diverse iniziative ludico ricreative. Il programma di attività, che si articola a partire dal mese di maggio per arrivare ai primi di ottobre, si rivolge ad un pubblico di persone di età compresa tra i 16 e i 60 anni ed è sviluppato in collaborazione con la community degli Igers di Modena, Il Gelataio Matto, Palestra Equilibra, Centro Soccorso Animali. Ecco il calendario completo delle iniziative:
domenica 7 maggio attività di pulizia del quartiere; domenica 14 maggio prima domenica fitness con attività energiche come zumba e cardio presso la zona impianti sportivi di Via Stelvio; domenica 28 maggio “Torrenova in festa” in collaborazione con Csi Modena, Igers Modena. Verrà organizzato un raduno per tutti gli amanti di Instagram, l’evento sarà caratterizzato da una “caccia al tesoro” fotografica all’interno del quartiere. Contemporaneamente ci saranno delle esibizioni di Parkour grazie alla Palestra Equilibra, un piccolo torneo di basket e foot golf organizzato dal Csi di Modena, un’esibizione cinofila tra giochi ed esercizi a cura di Villa Drusilla, presso la zona parcheggio in via Stelvio 1 e gli impianti sportivi di Via Stelvio; domenica 4
giugno seconda domenica fitness con attività di difesa personale come krav maga, judo e pugilato, presso la zona impianti sportivi di Via Stelvio; sabato 10 e domenica 11 giugno, torneo di basket in collaborazione con il Csi Modena, presso la zona impianti sportivi di via Stelvio; domenica 2 luglio terza domenica di fitness all’insegna dello yoga e del pilates presso la zona impianti sportivi di Via Stelvio; domenica 3 settembre giornata dedicata ai cani con giochi e sfilata a cura del Centro Soccorso Animali, presso la zona cani in via Monviso; domenica 17 settembre esibizione di parkour a cura della palestra Equilibra, zona Piazza Alta; domenica 1 ottobre attività di pulizia del quartiere. Per info: torrenova20@ gmail.com.
L’anteprima dell’edizione 2017 di Passa la Parola, il festival della Lettura per Ragazzi organizzato da Csi Modena e Libreria Castello di Carta, si terrà a Castelfranco Emilia, nuovo Comune coinvolto nella manifestazione letteraria, il 13 e 14 maggio 2017. E la firma che aprirà questa settima edizione di festival sarà proprio quella di Luigi Garlando, vincitore del Premio Strega Ragazzi con L’estate che conobbi il Che (Rizzoli) per la categoria +11 (rivolta alla fascia dagli 11 ai 15 anni). Csi Modena è l’ente di promozione sportiva che dal 2011 collabora a fianco della libreria di Vignola nella realizzazione di Passa la Parola: a pochissima distanza da Castelfranco Emilia Passa la Parola farà tappa il 19 e 20 maggio su Vignola. Una pausa estiva e Passa la Parola ripartirà ufficialmente a settembre con le seguenti tappe: Formigine 16 e 17 settembre, Modena dal 21 al 24 settembre, Spilamberto (altra novità 2017 insieme a Castelfranco Emilia) 30 settembre, Castelvetro 1 ottobre. Il Festival ha il patrocinio del Comune di Modena e ed è realizzato in collaborazione con i comuni di Vignola, Formigine, Castelvetro di Modena, Spilamberto, Castelfranco Emilia. Per info: www.passalaparola.it.
Iscrizioni aperte per i centri estivi Csi Sul sito www.csimodena.it alla voce “centri estivi” è possibile trovare tutte le informazioni per iscriversi ai centri estivi “Csi Camp” del Centro sportivo italiano, comitato provinciale di Modena: la proposta spazia su Modena e provincia e si rivolge a tutti i bambini e ragazzi da 3 a 16 anni. Oplà: il camp estivo presso il centro ludico motorio più grande della provincia (via Gasparini 13 a Modena Est) si suddivide come sempre in: Kids (bambini dai 3 ai 5 anni) nei turni 3-28 luglio, 28 agosto – 8 settembre; Teen (per i più grandi, dai 6 agli 11 anni) dal 12 giugno al 28 luglio e dal 28 agosto al 14 settembre. Info: info@happycampcsi.it Campo Mazzoni: torna il camp estivo multisport in via Scaglia Ovest n.134 a Modena, dal 3 al 28 luglio per bambini e ragazzi da 7 a 14 anni. Info: info@happycampcsi.it SportInCamp: il centro estivo residenziale dedicato ai ragazzi da 6 a 14 anni, a Farneta di Montefiorino presso il Martelli Sport Village. Info: info@sportincamp.com SummerCamp, spassose attività e sport in compagnia presso il centro tennis di Pavullo, dal 12 giugno al 4 agosto per bambini e ragazzi da 6 a 13 anni. Info: appenninosport@gmail.com Acqualand: il centro estivo in programma alle Piscine Pergolesi a Modena dal 12 giugno all’11 agosto e dal 21 agosto all’1 settembre: dedicato a bambini e ragazzi da 5 a 13 anni, in collaborazione con lo staff di Sweet Team che garantisce una preparazione specifica nel nuoto, nuoto pinnato e sincronizzato. Info: info@piscinepergolesi.net.