Modena e Reggio Emilia
www.viveresostenibile.net Edito da MediaMo S.r.l.
Ambiente, cibo, comunità, transizione e resilienza
estate 2017
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Tanti modi di essere mamma
Editoriale
• Ogni donna vive la gravidanza in modo personale, in relazione all’educazione ricevuta, alle esperienze avute, al grado di emotività, alle condizioni di salute e al legame che ha con il futuro papà. Gravidanza e parto sono eventi complessi e delicati: i progressi tecnologici hanno reso meno pericoloso il parto sia per la mamma che per il nascituro ma a volte questo miglioramento rischia di essere messo in discussio-
ne dal ricorso indiscriminato a tecniche medicinali che, dove non necessarie, ostacolano invece di facilitare il processo fisiologico della gravidanza e del parto. Oltre alla scelta di dove e come partorire, sono molte le domande che i futuri genitori si pongono: che tipo di svezzamento utilizzare quando sarà il momento, che prodotti utilizzare per il nascituro, di quali figure avvalersi nel corso della gravidanza e nei primi mesi di vita del
piccolo, che scuole e che sport scegliere per il bambino. Nessuno può scegliere per voi ma possiamo darvi tanti piccoli spunti, raccontandovi di prodotti completamente naturali per mamme e bambini, di figure alternative alle ostetriche e agli asili, di scuole liberitarie, di alimenti sani e di associazioni che si dedicano alle neo mamme o alla formazione alternativa dei ragazzi. Buona lettura!
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Sostegno alternativo
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Alla scoperta della doula, a fianco della donna per vivere al meglio gravidanza e maternità • Gravidanza e maternità, due periodi intensi e speciali per una donna ma non privi di difficoltà. Ed è qui che entra in gioco una figura tanto sconosciuta quanto preziosa: la doula. “Madri per le madri”. Così amano definirsi le doule e in effetti il loro compito si avvicina molto a quello di una mamma: accompagnare, rassicurare e facilitare chi vive, per la prima volta ma non solo, l’esperienza della maternità e della paternità. A Modena e Reggio Emilia questa figura professionale non manca, basta fare una breve ricerca sul web per capirlo, così come i corsi per formarsi e diventare doule per altre mamme. A raccontarci meglio che cos’è la doula è il sito www. mondo-doula.it dell’associazione professionale Mondo Doula: “La doula è una figura professionale che si occupa del sostegno emotivo e del benessere della donna e della famiglia dalla gravidanza fino al primo anno di vita del bambino. È una donna che, forte della sua esperienza personale e della sua formazione, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che assiste. Offre ascolto, informazioni, orientamento e accudimento pratico. La doula è una facilitatrice della migliore esperienza di maternità e paternità. Il suo lavoro sarà diverso se ha di fronte una donna alla prima gravidanza che ha bisogno di conforto e rassi-
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“Una mamma per la mamma” di Marcella Caluzzi
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PUNTI DI DISTRIBUZIONE
curazioni sulle sue capacità materne, rispetto ad una donna che ha già due figli, e ha bisogno di un aiuto più centrato sull’organizzazione domestica”. Una doula può affiancare la donna dalla gravidanza ai mesi successivi alla nascita del bambino. “In gravidanza – spiega www.mondo-doula.it – la doula ti ascolta e ti sostiene emotivamente nelle decisioni da prendere, e nelle piccole e grandi crisi. Costruisce una relazione empatica e di fiducia, che faccia sentire tutti i protagonisti dell'evento nascita a proprio agio. Non sostituisce la psicoprofilassi ostetrica ma ne è il complemento. Può accompagnarti alle visite ginecologiche, o agli esami significativi come l’amniocentesi. Può aiutarti con i figli maggiori negli ultimi mesi di gravidanza e pianificare e organizzare con te il rientro a casa quando ci sono figli più grandi. Durante il travaglio e il parto può sostenere
la coppia emotivamente e fisicamente, sia in ospedale che a domicilio con la presenza di un’ostetrica. E’ una presenza continuativa con cui avete stabilito una relazione intima e confidenziale. Vi incoraggia, rassicura, conforta. Può ricordarvi i vostri obiettivi e come raggiungerli. Evidenze scientifiche dimostrano che con la presenza di una doula, i papà partecipano più attivamente! Si preoccupa anche dei bisogni dei papà: nei travagli prolungati, può “dare il cambio” al partner perché possa riposarsi, mangiare, bere, andare in bagno. Si prende cura dei bisogni fisici della madre, come bere, mangiare, svuotare la vescica, la incoraggia a mantenere una posizione verticale ed essere attiva e protagonista del proprio parto. Il parto è un momento in cui una donna tocca i confini delle proprie possibilità e li oltrepassa! Una doula vi ricorda la vostra forza e le
vostre capacità. A partire dalla sua personale esperienza e dai desideri della donna, una doula può fare massaggi specifici, alleggerire l'atmosfera con humour, proteggere la sacralità, l'intimità e la sensualità del parto, giocare con la donna senza interferire con il lavoro del travaglio, aiutare a rendere il parto una gioia ed una festa. Come dice la famosa ostetrica americana Pam England: ‘Non partorite senza una doula!’. E dopo la nascita aiuta ad elaborare l'esperienza del parto. Può aiutare per il trasferimento dall'ospedale a casa e a "riorganizzarsi la vita" dopo la nascita del bambino. I ritmi sonno-veglia vengono spesso stravolti dal nuovo/a arrivato/a, una doula può aiutare la coppia a trovare una propria dimensione nel cambiamento. Può essere un punto di riferimento e un aiuto concreto per il puerperio (primi quaranta giorni) come anche per tutto il primo anno di vita del bambino”.
Tagesmutter… quando l’asilo è a casa Una mamma educatrice che accoglie fino a 5 bambini Un’alternativa a nido e baby sitter di Marcella Caluzzi • Una figura professionale nata in Nord Europa, arrivata in Italia dal Trentino diversi anni fa e ora diffusa più o meno in modo capillare in varie regioni della penisola: avete mai sentito parlare della tagesmutter? Dal tedesco “mamma di giorno”, la tagesmutter è una donna, quasi sempre mamma, qualificata come educatrice che accoglie a casa sua un piccolo gruppo di bambini (fino a 5) dagli 0 ai 3 anni. Insomma una valida alternativa all’asilo nido o alla baby sitter che porta con sé non pochi
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vantaggi. In primo luogo la flessibilità degli orari: il servizio non ha orari predeterminati ma vengono concordati con la tagesmutter secondo le esigenze dei genitori. La piccola dimensione del gruppo e la domiciliarità del servizio sono un altro punto di forza perché il bambino può trascorrere del tempo in un ambiente famigliare e protetto seguito da una figura di riferimento formata e preparata, in grado di seguire il piccolo nel rispetto dei suoi tempi, delle sue abitudini e secondo la linea
educativa del genitore. Un ambiente sereno, quindi, che agevola e incentiva la prima socializzazione del bambino. Da non trascurare anche un altro vantaggio: essendo l’ambiente ristretto e domestico si riduce la possibilità per il piccolo di contrarre malattie, come invece avviene spessissimo nei primi anni di asilo del bambino. E infine da considerare anche che le tagesmutter non operano in maniera autonoma ma sono formate e controllate da un ente specifico che mette loro a disposizio-
ne un’equipe di specialisti come psicologi, pedagoghi, logopedisti e ostetriche. La tagesmutter è anche un’ottima opportunità lavorativa. Come lo si diventa? Per poter operare bisogna aver frequentato un corso di formazione, un tirocinio e superato un esame finale (www.tagesmutter-domus. it). Una cooperativa territoriale si occuperà della stipula del contratto, del controllo delle condizioni di lavoro, del monitoraggio delle attività e dell’elaborazione di percorsi educativi individualizzati.
MODENA Natura sì via Giardini, 595 Natura sì via Lamborghini, 144 Centro sportivo italiano via del Caravaggio, 71 Coccole di sale Via Ermanno Gerosa, 22 Un angolo di te via Trivellari, 13 Clinica Veterinaria Wiligelmo via Allegri, 2013 Inlinea centro estetico via Giardini, 456 Bioteca viale Amendola, 235 Cucina Verde viale Buon Pastore, 105 Star bene senza glutine via Vignolese, 870 Io Veg via Giardini, 632 Titto strada Morane, 500 (presso centro commerciale ‘La Rotonda’) Zazie via Francesco Selmi, 49 Fusi Orari Piazzale Torti, 5 Loma via Canalino, 61 Farina di cocco via Mondatora, 4 Gelatiamo viale Amendola, 150 Mia via Paganelli, 22 Impronta verde via Scarpa, 18 Erboristeria Buon Pastore viale della Pace, 176 Centro servizi volontariato viale della Cittadella, 30 Piscina Città dei Ragazzi via Sassi, 114 NaturHouse via Tagliazucchi, 65 Energia e Benessere strada Albareto, 353 Coop Agricola Custodiamo la Terra via San Gaetano, 3 Angeli con la coda via Vignolese, 271/b Clinica veterinaria Wiligelmo via Allegri, 213 L’arca di Noè piazzale Romualdi, 18 (San Damaso) Anima Bestiale via Provinciale Ovest, 98 (Nonantola) Bottega Bio Pura Vida via Di Mezzo, 40 (Nonantola) Erboristeria Scandellari via Vittorio Veneto, 127 (Nonantola) Ass. Zen Land via Copernico, 75 (Nonantola) Erboristeria Terra d'Ombra via Marconi, 12/14 (Nonantola) REGGIO EMILIA Natura sì via Edison, 6 Natura sì via Montefiorino, 13 Natura sì via Teggi, 38 Mamey viale dei Mille Mangiamorebio via Ponte Besolario, 2 Associazione Aura Blu via Ferretti, 8 Piccoli amici via G.B. Vico, 32 Pet Discount via Agnoletti, 6/B Curcuma India via G. Deledda, 8 Pasticceria Strada Alta via Cugini, 3/A Naturalmente via Martiri di Cervarolo, 42/A La cuccia di Rio via XXV Aprile, 27 (Rio Saliceto) Happy pet via al Forte, 4 (Montecchio Emilia) Il giardino di Poldo via Sacco e Vanzetti, 3 (Guastalla) Greenpet via Curiel, 7 (Castelnovo di Sotto) Agrienza Tuttanatura via Val d’Enza, 167/B (Canossa) Pet Discount via Alighieri, 5/B (Castelnovo ne Monti) Elly Pet wash via Marco Polo, 38 (Novellara) La Cassetta Verde corsoVallisneri 17/w (Scandiano) Associazione La Risata via De Chirico, 1 (Chiozza di Scandiano) Erboristeria Cambio Vita via Mazzini, 19/d (Scandiano) Estetica Salotto Regina via della Rocca, 9 (Scandiano) Coccinella via Statale 467, 37 (Casalgrande) Erboristeria Cambio Vita via Terraglio, 1 (Rubiera) Pasticceria Nufi viale della Resistenza, 17/b (Rubiera) CAMPOGALLIANO Palla di pelo via di Vittorio, 24 CARPI Natura sì via Losi, 16/A Naturalhouse corso Fanti, 95 Aromatizzata piazzale Ramazzini, 16B Aquariumlab via Papa Giovanni XXIII, 136 FIORANO MODENESE Natura sì via San Giovanni Evangelista, 7 Mamey via Circondariale San Francesco, 131 FORMIGINE Naturalmente da Barbara via Raffaello Sanzio, 9 Vagamondi bottega via per Sassuolo, 1 Om Shanti via Mazzini 49/a Mangianatura via Carso, 2 (Casinalbo) MIRANDOLA Natura sì viale Gramsci, 241/A SAVIGNANO SUL PANARO Natura sì via Tavoni, 699 PAVULLO Negozio biologico Centro Frutta via Serra di Porto, 1 SASSUOLO Green-go Kitchen via Radici in Piano, 246 SPILAMBERTO Naturalmente Bio via Berlinguer, 15 VIGNOLA Zanasi Lino via per Spilamberto, 1079 CASTELFRANCO EMILIA Erboristerie il Fauno piazza Giuseppe Garibaldi, 30 Erboristeria il Fauno via Loda MARANELLO Shanti Vegan via Veneto, 5 ZOCCA Ma che fata parrucchiera via Montombraro 479 Gas (Gruppi di acquisto solidale)
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Home birth
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Un evento intimo e naturale in un luogo dove sentirsi a proprio agio • Non sempre il parto in ospedale è vissuto in maniera serena dalle neo mamme. Alcune infatti preferiscono la propria casa, luogo in cui si sentono a proprio agio e sicure. Abbiamo chiesto alle ostetriche di ‘Nascere a Modena’ di raccontarci i vantaggi e gli svantaggi del parto a domicilio. “Un parto in casa è una scelta che riconosce il parto come un evento intimo e naturale – spiegano le ostetriche -. La casa è il luogo dove ci si sente liberi di muoversi, aprirsi, sentirsi a proprio agio. Durante il parto la coppia si deve sentire protagonista e la casa sicuramente aiuta a trovare i propri spazi, anche quelli più piccoli in cui ci si sente più protetti. Oltre al fattore ambientale, il parto a casa lo si sceglie come percorso. La donna e la sua famiglia sono al centro del loro percorso e quindi al centro dell’assistenza. Partecipano attivamente a
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igieniche che abbia luce e gas. Per travaglio e nascita occorre essere comode quindi cuscini, materassini, eventualmente palla. Occorrono teli da imbianchino, per proteggere materassi o divani se si scelgono come luogo per la nascita. Si utilizzano lenzuola e asciugamani per rendere confortevole il luogo della casa scelto in cui ci si trova. Le ostetriche offrono anche la possibilità di utilizzare una piscina gonfiabile alle coppie che scelgono il parto in acqua o di passarci semplicemente parte del tra-
tutte le scelte assistenziali e vengono anteposti sempre i loro bisogni e desideri. In questo percorso infatti sono affiancati da un’ostetrica che li accompagnerà in gravidanza, nel parto e nelle prime giornate e settimane dopo il parto. Affinché l’ostetrica possa offrire un’assistenza
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DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Cavallini - sostenibilita@mediamo.net IN REDAZIONE Andrea Cavallini, Marcella Caluzzi, Paola Ducci, Milena Savani, Laura Solieri HANNO COLLABORATO Elisa Semeghini, Cristina Crivellari, Atimati Alessandra Checchi, Silvia Della Casa, Manuela Persico REDAZIONE Via Giardini, 456 - 41124 Modena Tel. 059/350269 GRAFICA E IMPAGINAZIONE mediamo.net STAMPA CSQ - Erbusco Vivere Sostenibile a Modena è una testata registrata al numero 22 del Registro stampa del Tribunale di Modena in data 16 novembre 2015 Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati personali MediaMo S.r.l. – Titolare del trattamento – ha estratto i Suoi dati personali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre banche dati proprie e acquistate da terzi. I dati, di cui non è prevista la diffusione, sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipendenti incaricati del trattamento, per fini promozionali e commerciali. Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziende o professionisti che li richiedono a MediaMo S.r.l. per le stesse finalità. Potrà rivolgersi a MediaMo S.r.l. Via Giardini 456, Direzionale 70, Modena per avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificare e cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo nonché per conoscere l’elenco dei Responsabili del trattamento.
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Partorire in casa, si può!
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MODENA
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personalizzata per quella famiglia, è importante una conoscenza reciproca tra ostetrica e donna. Una parte dell’assistenza è quindi dedicata alla relazione. Il percorso con l’ostetrica è anche uno dei fattori di sicurezza per un parto a casa. Le ricerche scientifiche infatti dicono che un parto fisiologico non solo è più sicuro in un ambiente protetto e intimo rispetto ad un ambiente tecnologico, ma anche che la donna attiva nel proprio parto rischia meno interventismi medici-ostetrici e tagli cesarei, che il bambino di una donna ben sostenuta in gravidanza cresce meglio e che l’assistenza continuativa e nella globalità durante la gravidanza e la preparazione al parto prevengono in gran parte le più comuni patologie ostetriche oltre a diminuire problematiche legate ad allattamento e maternity blues (e depressione post parto) nel puerperio. Nel parto a casa inoltre ci sono due ostetriche che sorvegliano il benessere di mamma e bambino e sono a loro completamente dedicate per tutta la durata del travaglio fino a qualche ora dopo la nascita”. “Si può partorire a casa dalle 37 alle 42 settimane di gravidanza con gravidanza e travaglio fisiologici, cioè mamma e bambino sono in buona salute psicofisica e anche il compagno condivide la scelta – continua l’Associazione Nascere a Modena -. I vantaggi psicofisici sono tanti mentre non esistono rischi diversi da un parto in ospedale. Al momento del travaglio viene pre-allertato l’ospedale di riferimento e il servizio del 118 avvisando semplicemente che sta
avvenendo una nascita in casa e fornendo le generalità della madre (nome e indirizzo). Le ostetriche hanno tutto l’occorrente e la formazione necessaria per una prima assistenza in caso di necessità, sia per la mamma che per il bambino. All’apertura della reperibilità le ostetriche lasciano già al domicilio della coppia la valigia ostetrica e alcuni farmaci che servono solo in caso di emergenza. Con il pre-allertamento di 118 e ospedale, in caso di necessità i tempi di primo soccorso ed eventuale trasferimento si avvicinano a quelli in ospedale. Infatti anche in ospedale si hanno dei tempi tecnici di gestione delle emergenze piuttosto che sale operatoria. Per questa ragione il domicilio dove avviene la nascita non può distare più di 30 minuti da un punto nascita ospedaliero e se ci sono imprevisti comunque l’ostetrica che ha seguito la coppia li accompagnerà lungo il nuovo percorso che si andrà a percorrere. La continuità dell’assistenza da parte dell’ostetrica oltre a diminuire i rischi di eventuali emergenze, permette anche di individuare precocemente eventuali punti di attenzione”. “I vantaggi quindi, oltre a quelli elencati dalla letteratura scientifica, sono l’intimità, un percorso centralizzato sui propri bisogni, il vivere la nascita come un evento straordinariamente naturale, con i propri tempi, accompagnati da figure professionali conosciute e compiendo ogni passo in maniera consapevole – concludono le ostetriche -. Per un parto in casa occorre avere una casa in buone condizioni
vaglio. I costi prevedono il percorso in gravidanza, l’assistenza al parto con due ostetriche, la reperibilità delle due ostetriche 24h/24 da 37 a 42 settimane, l’eventuale kilometraggio fino al domicilio e l’assistenza in puerperio. La Legge n.26/98 della Regione Emilia Romagna tutela la scelta del parto a domicilio e garantisce alle coppie un rimborso pari all’80% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 1540 euro. In alcune città, come Reggio Emilia, viene garantita l’assistenza gratuita tramite Usl“.
Per informazioni: Associazione Nascere a Modena Tel: 366.3174467 E-mail: info@nascereamodena.it http://www.nascereamodena.it/
Sommario Sostegno alternativo
p. 2
Home birth
p. 3
Consigli
p. 4-5
Buone pratiche
p. 6-7
Sana alimentazione
p. 8-9
Educazione e scuola
p. 10
Cura di sè
p.11
Animali e bambini
p.12
FEB/MARZO 2016
ESTATE 2017
Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione
p.13-16
Note e vibrazioni
p. 17
Progetti green
p.18-19
Storie
p.20-22
Essere vegani
p.23
Eventi
p.24
Abitare sostenibile
p. 25
Solidarietà
p. 26
Sport
p. 27
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Consigli
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Sos Mama, l’associazione formiginese da 16 anni a sostegno della maternità e dell’allattamento • “Il bambino è come un tetto, ci vuole più di una mano per tirarlo su”. Così recita un proverbio senegalese e di questo sono convinte le mamme di Sos Mama, l’associazione nata a Formigine ormai 16 anni fa che ha fatto del sostegno da mamma a mamma la propria missione. E finalmente, un tetto, ce l’hanno davvero a Villa Benvenuti con la nuova sede concessa dal Comune di Formigine. Al centro dell’attività dell’associazione ci sono mamme volontarie formate con corsi che seguono le linee guida OMS e Unicef. Alla base c’è la consapevolezza dell’importanza del sostegno tra pari e di una grande efficacia nella promozione della salute e del benessere di mamma-bambino-papà, con ricadute positive su tutta la comunità. Altre ‘mani’ rendono i genitori
Tutti i motivi per scegliere l’alternativa all’usa e getta • Perché scegliere un pannolino lavabile? Quali i vantaggi? www.nonsolociripa. it, il sito dell’associazione di genitori che promuove l’utilizzo dei pannolini lavabili ne ha stilato un elenco che riportiamo. Rispetto dell’ambiente I pannolini lavabili sono spesso definiti pannolini ecologici, e ne hanno pieno diritto! I pannolini usa e getta fin dalle fasi iniziali della loro produzione (consumo di cellulosa, consumo di acqua ed energia e utilizzo di sbiancanti chimici e materie plastiche per la produzione) sprecano risorse e inquinano l’ambiente. Per produrre pannolini usa e getta per un solo bambino si richiede una quantità di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi. Salute del bambino I benefici dell’uso di pannolini lavabili anziché pannolini usa e getta sulla salute del bambino sono molteplici e relativi a una migliore traspirazione delle zone genitali, una evitata esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche, il mantenimento della posizione ottimale per il corretto sviluppo dell’articolazione delle anche e una migliore percezione delle funzioni fisiologiche.
Da mamma a mamma più consapevoli delle loro capacità di accudimento del bambino e il ‘tetto’ diventa così forte e indistruttibile! Sono tante e intense le esperienze legate alla maternità che le mamme di Sos Mama hanno scelto di condividere con le altre: gravidanza, parto, allattamento, genitorialità. Sos Mama promuove la cultura dell’allattamento materno come importante nutrimento non solo fisico ma di crescita relazionale: allattare rafforza il legame tra la mamma e il suo piccolo e permette al bambino di assumere sostanze nutrienti e anticorpi. Inoltre ogni poppata mette in circolo nella mamma ormoni che hanno effetti benefici sulla donna e sul suo bimbo. L’associazione formiginese, che collabora con le istituzioni locali e il servizio sanitario nazionale, offre alle mamme gratuitamente sostegno attivo, ascoltando, dando informazioni precise
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e fornendo aiuto qualificato e pratico. Le Sos-Mamme sono reperibili e offrono consulenza telefonica tutti i giorni, dalle 9 alle 21 e visite domiciliari concordate. Sos Mama organizza, da ora anche presso la nuova sede, incontri gratuiti di auto-mutuo aiuto fra mamme, formazione e in-formazione con professionisti sui temi quali la genitorialità, l’accudimento del neonato, l’allattamento, lo svezzamento e conferenze e incontri pubblici di sensibilizzazione su queste tematiche. Tutti i servizi e le attivita’ di Sos Mama sono gratuiti Siete tutti invitati il 10 di settembre all’inaugurazione della nuova sede presso Casa delle associazioni a villa Benvenuti via Sassulo 4 a Formigine. Per rimanere aggiornati sulle iniziative di Sos Mama: http:// www.sosmama.it/ www. facebook.com/sosmamaformigine.
Pannolini lavabili: perché no? Tempo di lettura 4 min.
Buona tenuta pipì L’assorbimento nei pannolini lavabili varia a seconda del modello, del tessuto e del livello di mantenimento del pannolino stesso. Può essere quindi inferiore, paragonabile, o anche superiore all’assorbenza di un pannolino usa e getta. L’assorbenza di tutti i pannolini lavabili può essere però regolata e aumentata, con l’aggiunta di appositi inserti assorbenti, fino a trovare l’assetto idoneo per il proprio figlio e per i diversi momenti della giornata. Cosa non possibile con i pannolini usa e getta, la cui assorbenza è costante e non controllabile. Risparmio per le famiglie Un pannolino lavabile acquistato nuovo costa mediamente 13 €, a partire dai 2 € circa dei più economici prefolds, fino ai modelli più costosi di pocket o allin-one che arrivano a 25 € circa. Considerando che per un utilizzo esclusivo di pannolini lavabili occorre un kit di almeno 15-20 pezzi, e ad eccezione dei pannolini a taglia unica che accompagnano il bimbo dalla nascita al vasino, occorrono almeno 2 o 3 kit completi di pannolini per ogni taglia, la spesa-pannolini per
i lavabili è dell’ordine delle centinaia di euro. Il genitore che compra pannolini usa e getta invece spende complessivamente di più, in quanto un bimbo in media consuma settimanalmente un pacco da 10€, il che significa almeno 500 € annuali. Pertanto, la famiglia che utilizza pannolini
lavabili risparmia almeno la metà rispetto alla famiglia che acquista pannolini usa e getta per 2-3 anni. Risparmio per la collettività La gestione (raccolta, trasporto, smaltimento) dei rifiuti urbani indifferenziati ha dei costi in continuo aumento, anno dopo
anno, per motivi normativi e di adeguamento tecnologico. Ogni anno le amministrazioni locali si trovano quindi a far fronte a spese elevatissime per la gestione rifiuti, spese che riversano sui cittadini tramite la Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. L’utilizzo di
pannolini lavabili, insieme a raccolta differenziata, compostaggio dei rifiuti organici ed altri accorgimenti per la riduzione dei rifiuti, contribuisce a ridurre il volume totale dei rifiuti e a ridurre le spese per le amministrazioni, quindi a ridurre le tasse per i cittadini.
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Consigli ESTATE 2017
In natura tanti piccoli aiuti per nove mesi in salute • “Mamma mia che nausea” “No per me niente caffè, ultimamente mi da fastidio” “Dormo eppure sono sempre stanca” Queste frasi probabilmente sono state l'inizio di una travolgente avventura per molte donne che si sono scoperte in dolce attesa! Da questa scoperta, si apre un mondo vastissimo e a tratti spaventoso. Cosa posso fare? Cosa non posso fare? Mi fa bene? Farà bene al bambino? A chi chiedere? Partendo dal fatto che sia fondamentale farsi seguire da medici competenti e che conoscono la storia personale di gestante e bambino, cerchiamo di capire cosa la natura mette a disposizione per questo periodo della nostra vita. Se il vostro intestino comincia a lavorare meno, i semi di lino, pur non essendo da considerarsi un lassativo, possono essere d'aiuto per regolare la motilità. Infatti a contatto
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Gravidanza e rimedi naturali
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con l’acqua rilasciano delle mucillagini che ammorbidiscono e riattivano l'intestino, svolgendo inoltre un’azione lenitiva. Possono essere utilizzati anche per tempi prolungati senza effetti indesiderati o dipendenze funzionali. Tenendo presente che l’effetto dei semi di lino non è immediato (la sua azione può innescarsi anche dopo tre giorni) possono essere aggiunti allo yogurt, nelle minestre, o alle insalate dopo averli schiacciati e polverizzati. In alternativa 4 o 5 cucchiaini di semi spezzettati e messi in ammollo in acqua calda per circa 20 minuti, filtrati e bevuti sono indicati per rinfrescare e disinfiammare l'intestino e sbloccarne il ristagno. Sintomi classici della gravidanza sono la stanchezza, le gambe e i piedi gonfi. Per quanto banale possa sembrare, ogni tanto è necessario stendere le gambe, e l'ideale sarebbe mettere i piedi contro il muro in modo che il bacino sia più o meno a 45°
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le tue attività e iniziative per associazioni e cooperative sociali
che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali
Perché aderire al club della coccinella (o di vivere sostenibile)
Aderendo al Club avrai questi benefici: • rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile a Bologna, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita! • sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club; • comparirai agli occhi del cliente o socio come un’impresa o associazione adatta alle sue esigenze e sensibilità; • rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere; • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.
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(invece di 260 + iva). Per aderire, invia ORA una mail a sostenibile@mediamo.net con il tuo nome, il nome della tua associazione o cooperativa e il tuo recapito telefonico. Ti richiameremo per definire la tua adesione.
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e stendere del tutto il ginocchio; così vi distendete e allo stesso tempo fate qualcosa per le vostre vene. Il movimento all’aria aperta, e un leggero infuso drenante saranno di ulteriore aiuto: versate 250 ml di acqua bollente su due cucchiaini di foglie di pera, filtrate dopo dieci minuti e bevetene fino a tre tazze al giorno. La mattina massaggiate le gambe con un mix di olio di calendula e olio di mandorla e con alcune gocce di erba di limone, achillea e cipresso. Nel caso in cui fosse il sonno a essere compromesso, miscele di infusi con valeriana, luppolo e melissa aiuteranno a rilassare corpo e mente. Vale anche la pena di provare un infuso di semi di papavero essiccati: versate in 250 ml di acqua bollente un cucchiaio bello pieno di semi, filtrate dopo dieci minuti e bevete. Nell'ambiente, piccoli sacchettini con fiori di lavanda vicino al cuscino possono aiutare, così come una leg-
gerissima diffusione di olio essenziale di lavanda un'oretta prima di andare a letto. Durante il sonno
meglio non avere interferenze. L’alimentazione in gravidanza deve essere sana
e bilanciata, facendo attenzione ad alcuni accorgimenti. Evitare i pasti troppo abbondanti aiuterà a non causare cattiva digestione, lavare bene frutta e verdura ed evitare salumi e insaccati crudi limiterà il rischio di contrarre la toxoplasmosi, si consiglia di limitare il consumo di tè e caffè e di evitare fritture e condimenti eccessivi. Un medico esperto è un grande aiuto per il controllo del peso e contemporaneamente garantire al feto il nutrimento necessario. In causa di nausea, immergere zenzero grattugiato in acqua calda per qualche minuto e bere la tisana o masticare alcuni pezzettini di zenzero candito (senza assolutamente esagerare), il sollievo sarà immediato. La gravidanza è uno degli eventi più naturali che esistano, e la natura offre tanti validi aiuti e rimedi, ma è sempre bene tenere a mente che non tutto ciò che è naturale è innocuo, e un parere di persone esperte può evitare controindicazioni.
Una famiglia al naturale
Tutta la cosmesi bio e i detergenti naturali alla Coccinella di Casalgrande
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• La gravidanza e la nascita sono momenti di grande cambiamento della vita, infatti non cambia solo il corpo della mamma ma cambiano i punti di vista, il modo di sentire e vivere di tutta la famiglia e soprattutto cambia il numero dei componenti! Spesso capita che durante la gravidanza e subito dopo l'arrivo di un bimbo ci si interroghi sulle abitudini e gli stili di vita che fino ad ora si sono ritenuti adatti: sul tipo di alimentazione, sul modo di affrontare lo stress e le emozioni stancanti, sulle abitudini negli acquisti e nel quotidiano a cui non abbiamo mai dato troppa importanza, insomma ci si interroga su come offrire un mondo migliore a chi è appena nato. L'arrivo di un bimbo permette di creare nuovi equilibri interiori e nuove abitudini più consapevoli e quindi più salutari. In questo momento di grande evoluzione e creazione che è la Nascita spesso le neo mamme si interrogano anche su quali prodotti cosmetici, detergenti per la pulizia e
lavaggio dei vestitini usare per i loro bimbi. Nel negozio Coccinella di Casalgrande, Emanuela si impegna per offrire il meglio della cosmesi naturale e biologica per i bimbi che sono molto delicati e hanno bisogno di cose semplici e di qualità. Inoltre sono disponibili prodotti per il bucato certificati e delicati, molto adatti anche per il lavaggio di pannolini lavabili. Non c'è bisogno di mille prodotti diversi per la cura della pelle del neonato e dei vestititi, bastano pochi prodotti di qualità, e alla Coccinella li puoi trovare. Cosmesi naturale per la pelle e il bagnetto, detersivi ecologici per i vestitini ma anche aromaterapia per la serenità dei bimbi e dei genitori. Con le sinergie di oli essenziali pregiati Dolci Nanne e Coccole di Olfattiva Profumeria Botanica si può rendere l' ambiente di casa armonioso e pulito in modo che il bimbo possa sentirsi tranquillo e sereno. Sono disponibili anche prodotti specifici per la neo mamma quali oli o creme corpo, 100% natu-
rali ed efficaci per contrastare la formazione di smagliature, unguenti specifici per ragadi al seno e problematiche della pelle, creme per gambe pesanti e prodotti per la cura del corpo e del viso neutri o equilibranti per adattarsi ai cambi ormonali della gravidanza.
Alla Coccinella la mamma ha la possibilità di fare la sua lista nascita, selezionando le linee di cosmesi ed eco detergenza per la famiglia e il bambino! Mamma e bimbo alla Coccinella possono trovare l'indispensabile per mantenere in buon equilibrio la loro pelle e la casa in cui vivono.
Per informazioni:
Coccinella di Emanuela Salvatori puntococcinella@gmail.com @coccinellabiocosmesi
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Buone pratiche
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ESTATE 2017
Mamme, come restare in forma? Ecco le attività sportive consigliate alle donne nel corso dei nove mesi di gravidanza
di M.S. • Durante i 9 mesi della gravidanza è decisamente importante continuare a praticare costantemente una leggera attività fisica sia per non prendere troppo peso sia perché il movimento e la maggiore ossigenazione del corpo fanno bene a mamma e bambino. Essere attive aiuta a fronteggiare i disturbi più comuni come il mal di schiena, i problemi di circolazione alle gambe e la stipsi. Lo sport ha inoltre un effetto benefico sul sistema nervoso: aiuta infatti scaricare eventuali stress o preoccupazioni. Infine muoversi durante i 9 mesi di gravidanza permette di arrivare preparati e in forma al parto, il momento in cui è necessario mettere in campo tutte le proprie energie psicofisiche. In gravidanza però non tutti gli sport e le attività sono consigliati. Vediamo allora quelli che sono più indicati per le future mamme: Camminare Un’attività semplice e alla portata di tutti di cui spesso sottovalutiamo l’importanza. In gravidanza poi diventa ancor più benefica, una sana abitudine che andrebbe portata avanti ogni giorno per circa 30 minuti. Anche il piccolo
apprezzerà le vostre passeggiate perchè camminare per lui equivale ad essere cullato! Nuoto Il nuoto è particolarmente consigliato in tutto il periodo di gestazione, ma è soprattutto verso la fine quando il peso del pancione si fa sentire che diventa davvero piacevole. L’acqua agevola i movimenti, rende leggeri e a fronte di una minore fatica si riesce comunque a fare una buona dose di attività fisica. Yoga Lo yoga è sempre consigliato e in gravidanza può essere un modo efficace non solo per tenersi in forma ma anche per mantenere un contatto speciale con il proprio bambino soprattutto se ad esso si associa anche la meditazione. Pilates Anche il pilates è consigliato alle donne in gravidanza per via dei suoi esercizi basati sull’allungamento e la respirazione. Anche in questo caso però l’insegnante deve segnalare cosa la gestante può o meno fare per non incorrere in eventuali problemi. Esistono anche corsi specifici di pilates in gravidanza. Ginnastica La ginnastica perfetta per la gravidanza è quella dol-
ce, ovvero quella in cui si evitano esercizi troppo pesanti che potrebbero andare ad affaticare troppo un fisico già impegnato in un compito tanto delicato. Ottimo anche lo stretching per allungare la colonna vertebrale, i muscoli delle gambe e tutto il resto. in questo modo si favorisce la circolazione, si prevengono i crampi e il mal di schiena. Esercizi con la palla
Dall’unione di ginnastica e pilates nascono degli esercizi da fare con il pallone gonfiabile. Consigliatissimi dalle ostetriche in quanto si lavora sulla zona del pavimento pelvico, si aiuta la zona del bacino a diventare più elastica e in questo modo ci si prepara efficacemente ad affrontare travaglio e parto. Tai-Chi Il Tai-Chi unisce il lato fisico a quello mentale e
può aiutare molto dunque a mantenere in forma il corpo come anche lo spirito. Con questa pratica si può lavorare bene sulla postura e grazie ai movimenti lenti e fluidi, uniti alla respirazione, si possono combattere anche i disturbi tipici della gravidanza come ad esempio il gonfiore. Consigliato anche post parto per tonificare i muscoli e riequilibrarsi a livello energetico.
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Bicicletta La bicicletta non è sconsigliata in gravidanza, purché si vada in zone pianeggianti e tranquille. Certo con l’aumentare della pancia potrebbe non essere più tanto piacevole e confortevole montare in sella ad una bici, ma per i primi mesi è un’attività che può essere praticata tranquillamente ed è ottima per aiutare la circolazione delle gambe.
Acquaticità, abituarli all’acqua
Il miglior modo per stimolare il movimento dei neonati, sviluppando muscolatura e coordinazione Tempo di lettura 2 min.
• Il corso di acquaticità neonatale non serve per imparare a nuotare, ma aiuta il bimbo ad affrontare e familiarizzare con l’ambiente dell’acqua, rafforzando il legame affettivo tra figlio e genitore, che può essere sia la mamma o il papà. Si può iniziare dopo le prime vaccinazioni e le lezioni sono solitamente 1 o 2 settimanali. Le prime lezioni non sono sempre gioiose, ogni bambino ha reazioni e tempi di adattamento diversi. Alcuni apprezzano subito il contatto con l’acqua, andando in apnea più facilmente del loro stesso genitore. Altri si spaventano, per cui i movimenti dovranno essere calmi, senza agitazione, accom-
pagnati da abbracci e dolci rassicurazioni a voce. L'acquaticità è uno dei modi migliori per stimolare il movimento dei neonati, la presa di coscienza di se e dell'ambiente circostante. Prendendo confidenza con l'acqua, imparano a mantenere il riflesso di apnea e sviluppano la muscolatura e la coordinazione. Mamma e papà insieme ai loro piccoli e ad istruttori specializzati giocano in questo nuovo elemento. Le lezioni sono strutturate con giochi idonei all’età e canzoncine in modo tale da consentire al bambino un ambientamento sereno e rilassato. Dai tre mesi il neonato può immergersi in acqua.
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Corpo femminile, amore in azione
Concezione, gravidanza e parto: cambiare ed accogliere. Come può aiutare il Rolfing® di Cristina Crivellari • Quando l’occhio mi cade su disegni anatomici raffiguranti il corpo femminile durante la gravidanza rimango colpita ogni volta da quanto il corpo delle donne sia disponibile ad aprirsi, cambiare ed accogliere. Ritorno alla mia memoria corporea, alla pancia che cresce, alla simbiosi che si viene a creare tra te e
Come aiutarli a comprendere l’importanza del movimento, la relazione con gli altri e col mondo • Lo Yoga per bambini è un toccasana per crescere bene dal punto di vista fisico ed emotivo. Questa pratica aiuta i più piccoli ad essere consapevoli del proprio corpo e dell'importanza della respirazione, a sviluppare un comportamento altruista e ad apprendere l'importanza del rispetto degli altri e dell’ambiente. Lo Yoga per bambini non è un'imitazione dello Yoga per adulti ma è innanzitutto gioco e movimento sano. Nel corso di una lezione i bambini possono fare giochi di squadra o a coppie, esercizi di riscaldamento, asana adatte alla loro fase di sviluppo, ascolto di musica rilassante, danza e canto, racconti di storie, disegno
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quell’esserino dentro di te in divenire, la memoria dell’ultimo trimestre di gravidanza, quando lo spazio per lui/lei diventa più stretto, e per te la pancia più grossa ed ingombrante. Ed ecco alla nascita il primo distacco, tu riprendi pian piano i tuoi confini corporei ed inizi ad allattare, mentre lui per-
cepisce i primi stimoli dall’ambiente e cerca il seno, il nutrimento. In seguito altri lievi distacchi, sempre più, definiscono l’autonomia e l’evoluzione del bambino e della bambina: per imitazione fino ai 5-6 anni, nell’apprendimento e nella socialità dai 6 ai 14 anni, e dai 14 in poi attraverso processi cognitivi più pre-
cisi. Anche il corpo in crescita cambia con il processo evolutivo, sviluppandosi in forme dal rotondo al verticale, dal movimento nella culla, al gattonamento e alla prima posizione eretta, al correre liberi, viene richiesto un grado di adattabilità a cui il corpo infantile risponde spontaneamente, se lasciato libero di svilupparsi. E la mamma? Finito l’allattamento arriva il momento di ‘riprendersi’ anche fisicamente, integrando gli inevitabili cambiamenti. Le donne che hanno “preparato” il loro corpo per questa rivoluzione, rendendosi più elastiche e fluide, integrate con la gravità, sicuramente risentiranno meno della sollecitazione che il peso del pancione darà sulla zona lombare, distribuendo e scaricando il peso a terra in maniera più economica. Inoltre, dopo il parto, il recupero dell’integrazione strutturale sarà più veloce, magari preparando il corpo per una seconda gravidanza, o comunque rendendo più lievi le incombenze soprattutto fisiche dei primi anni del bimbo. I lievi interventi con il Rolfing® aiutano la crescita dei bambini che presentano “deviazioni struttura-
li”, coadiuvando diagnosi specialistiche o semplicemente sostenendo un movimento funzionale ed adeguato all’età. Si inizia a pensare ad un lavoro più corposo attorno ai 12-13 anni, quando anche il ragazzo può essere più collaborativo riguardo ad esercizi e posture da spe-
M. Cristina Crivellari -Massoterapista Via Tiziano 74 –modena Tel:368470485 colloqui e sedute individuali Incontri di gruppo di movimento con Blackroll®, stretching fasciale e movimento Rolfing® con inizio e prova gratuita Da lunedi 25 settembre a Modena h19.15 Da giovedi 28 settembre a Spilamberto h19.15 Da mercoledi 4 ottobre a Bologna h18.30
Yoga fin da piccoli e colorazione dei mandala. I movimenti nella pratica delle asana sono sempre dolci, lenti e guidati, per una totale sicurezza dei bambini. Le asana dovrebbero essere presentate in modo giocoso e possono diventare protagoniste di storie da raccontare animate dai bambini e di piccoli spettacoli teatrali. Verso la fine dell'incontro non può mancare un momento dedicato al rilassamento e ad una breve meditazione. Nello Yoga per bambini ci si focalizza sull'importanza del movimento, sulle attività ludiche e sulla capacità di relazionarsi con gli altri, a partire dall'insegnante e dal gruppo dei partecipanti. Gli incontri di Yoga per bambini si possono concludere con alcuni minuti
di meditazione o di rilassamento, con una durata che può variare a seconda dell'età dei partecipanti. Praticare Yoga fin da piccoli può essere fonte di numerosi benefici da non sottovalutare. Aiuta a migliorare la concentrazione, stimolare l'equilibrio e l'elasticità, favorire la libertà di espressione, sviluppare la consapevolezza del respiro e del proprio corpo, dedicare più tempo al gioco come fondamentale strumento di crescita, migliorare la conoscenza di se stessi e la socializzazione, esprimere al meglio emozioni e stati d'animo, ridurre ansia, stress e aggressività, nutrire l'intelligenza razionale e emotiva per imparare a conoscere il mondo e stimolare la capacità di apprendimento.
rimentare. Per quanto riguarda invece le mamme si può supportare con il Rolfing® il “ritorno” alla forma fisica e alla percezione di Sé, e con l’automassaggio addominale Arvigo trasmettere l’insegnamento di una pratica giornaliera di self-care.
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Sana alimentazione
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Affrontarlo in modo naturale scegliendo i cibi più adatti per i piccoli • Il periodo dello svezzamento è un periodo molto delicato e spesso impegnativo. Il distacco dal seno deve essere lento e graduale (progressivamente definitivo a partire da circa il 9 mese) e deve seguire il sentire della mamma e quello del bambino. I bambini hanno conosciuto per i primi 5 mesi circa della loro esistenza, esclusivamente il capezzolo e nel corso dello s ve z z a m e n t o si trovano a ricevere un altro tipo di alimento, dal colore, sapore e consistenza diversi, per mezzo di uno "strumento" piuttosto duro e freddo come il cucchiaino. Aiutarlo e sostenerlo in questa fase sarà di grande importanza per infondergli fiducia. I consigli di pediatri e nutrizionisti dicono che dal 5°/6° mese si può iniziare a inserire la frutta frullata come
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Svezzamento, consigli utili
di Milena Savani merenda. Il suo gusto dolce è simile al latte e renderà più apprezzabile anche il cucchiaino. Dopo circa 15-20 giorni si può introdurre la verdura passata, meglio quella
più dolce come la carota, a pranzo insieme alle prime farine di cereali e, intorno al 6°/7°mese, i legumi. Il consiglio è di dissetarlo soltanto con acqua, evitando succhi e bevande zuccherate. Anche l’utilizzo del sale sarebbe da ritardare il
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più possibile poiché questo ingrediente altera precocemente il senso del gusto e con il tempo può causare problemi cardio-circolatori e di ipertensione precoce. Meglio evitare fin da subito anche lo zucchero bianco, un vero e proprio veleno per il corpo. E’ importante abituare il bambino a familiarizzare con tutti i colori, tutti i gusti e tutte le consistenze, evitando però di mescolare troppi cibi insieme: assaporando un gusto alla volta, potrà meglio abituarsi a gradirli e sarà agevolato nello sviluppo completo del senso del gusto. E’ buona norma non unire i cereali e i legumi alla frutta. La frutta infatti, ad eccezione della mela e dell'ananas, fermenta se abbinata con il cibo cotto, causando problemi alla digestione e all'assimilazione dei nutrienti.
RICETTA
Il brodo vegetale fatto in casa Il brodo vegetale è uno dei primi alimenti che si offrono al bambino ed è molto ricorrente nelle ricette per lo svezzamento. È quindi utile imparare a prepararlo in casa, per garantire ai più piccoli un prodotto sano e genuino. Procedimento Lavate tutte le verdure e privatele della pelle utilizzando un pelapatate. Immergete le verdure in un litro di acqua, tagliate a pezzetti o lasciate intere. Potete utilizzare l'acqua del rubinetto, se non risulta troppo pesante, oppure preferire un'acqua confezionata più leggera ed adatta allo stomaco del neonato. Non aggiungete sale al brodo vegetale e lasciate bollire per circa un'ora, finché la quantità di acqua non si sarà dimezzata. La prima pappa dovrà essere preparata soltanto col brodo vegetale, senza le verdure. Dopo circa una settimana dall'inizio dello svezzamento potrete passare le verdure ed aggiungerle al brodo. Ricordate che è sempre meglio passare le verdure, piuttosto che frullarle per non far entrare troppa aria. È possibile tenerlo in frigorifero per un massimo di 24 ore, oppure nel freezer per una più lunga conservazione.
Ingredienti per 1 persona: • una patata • una carota • una zucchina • sedano
osse ieri e i suddetti codici esistessero non impedirebbero a FB di utilizzare i contenuti che posti come crede visto che hai a non nuoceva...vabbuò..mi rassegnerò...notte serena anche a te...
Auto Svezzamento, cosa si deve fare? Come metterlo in pratica in tutta sicurezza: qualche piccolo accorgimento per un bambino felice di mangiare di Milena Savani • L'autosvezzamento viene chiamato anche alimentazione complementare a richiesta. A partire dai 6 mesi di vita del bambino il latte
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materno resta sì l'alimento principale, ma i piccoli iniziano a condividere il pasto con i genitori, scegliendo di assaggiare ciò da cui sono
più attratti. Nell'autosvezzamento non si utilizzano omogeneizzati o altri alimenti già pronti ma si tende ad avvicinare i bambini allo stesso tipo di pasto che mangiano i grandi, facendo molta più attenzione a utilizzare ingredienti più sani per tutta la famiglia. Il bambino difficilmente rifiuterà il cibo perché sarà lui a scegliere ciò che vorrà assaggiare. I consigli per un autosvezzamento senza problemi sono: attendere che il bambino compia i 6 mesi, lasciarlo libero di toccare i cibi che si trovano sulla tavola, non imporgli di mangiare un determinato
alimento, tritare gli alimenti in modo che sia più facile assaggiarli, provare a fargli assaggiare un alimento solido o semisolido, attendere fino ad un anno prima di proporgli alimenti che rischiano di provocare allergie, come uova, latte vaccino e pesce, portare in tavola cibi sani e colorati che possano attirarne l'attenzione, preparare piatti a base di frutta e verdura fresca e di stagione e ridurre l'utilizzo di sale e di zucchero raffinato. Sarà bene controllare il piccolo nel corso del pasto per evitare che ingerisca pezzi di cibo troppo grandi e rischi di soffocarsi.
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Sana alimentazione
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L’alimentazione giusta in gravidanza Elisa Semeghini, biologa nutrizionista, ci consiglia come nutrire bene mamma e bambino • La gravidanza è il momento in cui nel grembo materno cresce una nuova vita; un essere umano nuovo che si sviluppa sul piano fisico e già vive le proprie emozioni e pensieri in simbiosi con la mamma e con tutto il mondo che li circonda. La nutrizione della mamma e del bimbo durante la gestazione è di fatto indissolubile e comporta per la mamma una serie di elaborazioni più o meno consce; fra tutte forse la più ricorrente è: come posso nutrirmi in modo da non fare mancare nulla al mio bimbo in una fase così delicata? Al di là degli aspetti tecnici nutrizionali che vedremo fra poco, che rappresentano di per sé un elemento basilare ma tutto sommato semplice, vi è un aspetto emotivo forte che si manifesta nella difficoltà di abbandonare qualche abitudine pregressa non salutare oppure nella manifestazione di improvvisi desideri o rifiuti per qualche tipo di cibo. Gli ormoni in questa fase “comandano” e condizionano le scelte alimentari: è quindi funzionale al benessere complessivo di mamma e bambino accogliere queste nuove sensazioni e assecondarle con una gentile moderazione. Possiamo quindi soddisfare la voglia di dolce con dolci naturali preparati con frut-
Sport, lezioni di inglese, teatro e danza senza dimenticare le regole della sana e corretta alimentazione • L’estate è bella, bellissima ma è anche lunga, soprattutto se si è mamme e papà lavoratori che non possiedono di certo l’opportunità di poter usufruire di tre mesi di ferie consecutivi da passare costantemente con i bimbi. Ecco il motivo per cui la città offre numerose proposte di centri estivi organizzati da parrocchie, società sportive e ricreative, enti privati e associazioni culturali o di altro genere. I bambini hanno l’opportunità di continuare ad approfondire le proprie passioni, praticare lo sport preferito o sperimentare novità anche durante l’estate. La tendenza generale, dal punto di vista organizzativo e pedagogico, è quella di offrire ai ragazzi un panorama di iniziative il più vario possibile non solo per com-
ta cotta e dolcificanti come il malto d’orzo e ricchi in semi oleaginosi, il desiderio di salato preparando un gustoso snack con semi di girasole e salsa di soia, la voglia di aspro assaggiando un pezzetto di prugna umeboshi (le albicocche marinate in acidulato di riso) che calma con efficacia la nausea. In generale l’alimentazione in gravidanza deve essere semplice nei modi di preparazione: poco olio e solo di buonissima qualità, rare le fritture, pochi i prodotti da forno, limitare i prodotti di origine animale soprattutto se industriali compresi il latte ed i latticini. Lo scopo è quello di tenere pulito ed attivo il corpo che svolgerà con maggiore efficacia le proprie funzioni. A tal fine è importantissimo anche evitare ogni bevanda alcolica. Una alimentazione bilanciata è costituita, per una mamma gestante in buona salute, da: • una base di cereali in chicco integrali: riso, miglio, grano saraceno, quinoa, orzo, farro, • una buona quantità di verdure cotte e crude con preferenza per quelle cotte in caso di stipsi e ritenzione idrica, • una porzione quotidiana di legumi di buona qualità: da evitare quelli in scatola
preferendo i legumi secchi o surgelati da consumare al momento, • un po’ di pesce azzurro o bianco di ottima qualità, • semi oleaginosi: noci, nocciole, mandorle, sesamo. E’ importante scegliere con cura i prodotti da forno (a cui siamo normalmente affezionati): • utilizziamo farine integrali di cereali (frumento, orzo, farro, riso, grano saraceno) preferendo le produzioni piccole e di grani antichi che contengono meno glutine e hanno una composizione più equilibrata dal punto di vista nutrizionale • evitiamo le farine bianche anche se deglutinate (in generale prestiamo molta attenzione alla consumazione di prodotti deglutinati riducendoli quanto più possiamo) • preferiamo i prodotti lievitati a lungo e con pasta madre
• limitiamo in generale la consumazione dei prodotti cotti in forno (pane, pizza, focacce, grissini, creakers, biscotti, torte) soprattutto se di origine industriale E’ fondamentale scegliere prodotti di ottima qualità, coltivati o allevati nel rispetto della terra e dell’essere vivente, se possibile senza l’uso di pesticidi, organismi geneticamente modificati, conservanti, anabolizzanti; durante la gestazione il bimbo vive una fase delicatissima di formazione del proprio corpo e ogni interazione con sostanze estranee alla vita naturale lascia un’impronta. Il cambiamento delle proprie abitudini alimentari è spesso faticoso in quanto tante sono le memorie fisiche e non che ci condizionano; non conviene forzare con durezza il cambiamento se percepiamo che le resistenze sono molto forti. E’ utile invece porsi alcuni
obiettivi e misurarsi con essi; è strabiliante l’effetto che produce il cambiamento di alcune abitudini alimentari se esso è protratto nel tempo! Anche terminata la gravidanza le buoni abitudini resteranno e sarà più facile perdere peso e avere forme armoniose in quanto i tessuti saranno
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puliti e reattivi. Il cambiamento è tanto più facile quanto più coinvolge l’intero gruppo famigliare in un intento comune di contribuire a nutrire la propria salute trasformando il “sacrificio” percepito in un atto volontario finalizzato a uno obiettivo importante.
Per saperne di più
elisa semeghini biologa nutrizionista www.elisasemeghini.it info@elisasemeghini.it
Bambini, un’estate divertente
di Paola Ducci
battere la noia ma anche per mantenere in allenamento corpo e mente. Ecco allora che le proposte multisport sono intervallate da lezioni settimanali di inglese, da laboratori d’arte creativi e di teatro e da momenti di danza. Ma a Modena e provincia ci sono centri estivi come quelli gestiti dal CSI (Centro sportivo Italiano), dalla Pallavolo Anderlini e dal Champions Camp che si spingono oltre offrendo ai loro giovanissimi frequentatori incontri settimanali che hanno per tema l’educazione alimentare e la promozione dei sani stili di vita. In partnership con Conad e con il progetto di educazione alimentare “Mangiando S’impara”, del quale l’insegna della grande distribuzione è promotrice nelle scuole e negli eventi, ai bimbi vengono proposte animazioni, giochi,
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narrazioni e attività ludico ricreative molto divertenti insieme alla Sig. Margherita, il personaggio simbolo del progetto che già molti bambini hanno incontrato e conosciuto durante l’anno scolastico sia nella scuola
dell’infanzia che nella scuola primaria. La qualità del progetto si distingue poiché offre a tutti i ferquentatori, almeno una volta alla settimana, una sana merenda a base di frutta fresca di stagione.
Alimenti e Cosmesi 100% biologici, vegetali e non testati su animali Via di Mezzo 40, Nonantola (MO) 3463983556 biobottegapuravida@gmail.com bio bottega pura vida
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Educazione e scuola
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Scuole alternative, libertà di scegliere
Ecco perché non tutti i genitori sostengono i metodi di insegnamento della scuola classica
di Silvia Della Casa
• Chi ha figli piccoli sicuramente avrà visto almeno 65 volte ogni episodio di Masha e Orso. Uno in particolare mi è rimasto impresso: quello in cui la bambina con occhi languidi e mani giunte chiede “Orso, mi costru-
ragazzo. La derivazione etimologica della parola ‘educare’, dal latino exducere, letteralmente significa ‘tirare fuori’, cioè aiutare il bambino a esternare quello che già è insito in lui. Le scuole
isci una scuola?”. Una scena del genere farebbe stringere il cuore di qualunque genitore, soprattutto di quelli che pensano che il sistema scolastico attuale sia ormai obsoleto. Questa richiesta è stata esaudita da diversi operatori e diverse famiglie in tutte le regioni d’Italia: sono moltissime, infatti, le realtà educative e scolastiche che si propongono come un’alternativa al modello scolastico convenzionale. L’obiettivo di queste realtà è quello di ridare all’insegnamento una dimensione a misura di bambino e di
alternative vogliono questo e non il raggiungimento dei medesimi risultati per tutti gli alunni di una classe. Questi tipi di scuola mettono in primo piano gli interessi del bambino e lo coinvolgono nelle scelte. La scuola convenzionale di oggi rischia troppo spesso di essere autoritaria nell’imposizione di metodi, contenuti e procedure di selezione. Appare in difficoltà nel coinvolgere, interessare e motivare adeguatamente. Queste sono state le principali motivazioni che hanno portato alla nascita di altre
Elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa • La pedagogia Waldorf ha l’obiettivo di sviluppare individualità libere, in grado di continuare ad imparare dalla vita. Il bambino è un essere in divenire e importanti trasformazioni sono in relazione a diverse fasi di sviluppo. Queste sono legate ad un ritmo di settenni. Per un sano sviluppo del bambino è necessario cercare un equilibrio dinamico tra due correnti: da un lato devono essere educate le capacità di accogliere e comprendere il mondo esterno attraverso un affinamento dei sensi e, successivamente, la conquista
realtà educative su tutto il territorio nazionale. Si tratta di proposte eterogenee e anche molto diverse tra loro ma unite generalmente da un comune obiettivo: offrire ai bambini e ai ragazzi risposte ai loro interessi, alla loro natura e alle loro potenzialità. Vediamo insieme alcune proposte nella regione Emilia Romagna: Progetto “CorpoGiochi a Scuola”: rete di istituti statali e scuole dell’infanzia (educazione emozionale, comunicazione non violente) – Ravenna Rete delle Scuole Senza Zaino, nelle province di Ravenna, Bologna, Ferrara, Parma e Forlì-Cesena. www.senzazaino.it I prataioli (educazione parentale libertaria) – Pavullo nel Frignano (Mo) Scuola Steineriana Maria Garagnani – Bologna www.scuolasteineriana.org Giardino dell’infanzia San Michele – Reggio Emilia Scuola Steiner-Waldorf – Reggio Emilia www.scuolawaldorfreggio. org Progetto Educativo CampoVolo (scuola parentale) – Faenza (Ra) www.campovolo.jimdo.com I saltafossi (educazione libertaria) – Bologna Un Nido nel Bosco - Pianoro (Bo) www.unnidonelbosco.com.
si al bambino dedicando pari attenzione sia alla sua maturazione individuale sia a quella sociale. Questo avviene, per esempio, attraverso l'esperienza del ritmo, con l'alternarsi giornaliero di attività pratiche, creative e che stimolano l'ingegno. Viene riconosciuta pari dignità alle materie intellettuali, artistiche e manuali, con la consapevolezza che dita abili producono abilità di pensiero. La sana formazione di corpo, anima e spirito è l'intento principale della pedagogia Waldorf. Gli allievi delle scuole Stei-
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Quando il cambiamento parte dall’educazione Più che un metodo, quello di Maria Montessori è un “aiuto alla vita”: medico e scienziata, la Montessori osservando e lavorando con i bambini capì una cosa rivoluzionaria ovvero che se inserito in un ambiente adatto, cioè dotato di materiali scientifici sensoriali, il bambino può scegliere liberamente all’interno di queste proposte e l’apprendimento avviene in modo naturale. Il metodo educativo che porta il suo nome incoraggia l’incontro e il rapporto dell’essere umano e in particolare del bambino con la natura e tramite l’educazione cosmica, si apprende che tutti gli esseri viventi sono in forte connessione tra loro, incoraggiando il bambino al rispetto e alla solidarietà verso ciò che lo circonda. Una scuola dove i bambini sono liberi di muoversi e di scegliere, dove viene valorizzata la diversità e promossi l’autonomia e il senso critico, dove è possibile lavorare cooperando con gli altri bambini: una scuola senza giudizi, né voti, né premi, né punizioni, né competizione. Questa è la scuola Montessori. A Carpi nel 2011 un gruppo di genitori, educatori ed insegnanti accomunati dalla volontà di promuovere e divulgare l’approccio educativo di Maria Montessori sia a livello familiare che scolastico, decidono di unirsi e lavorare a questo progetto educativo. Nasce l’associazione Scuola Amica dei bambini (www.scuolaamicadeibambini.wordpress.com) che propone un percorso sperimentale all’interno della scuola pubblica primaria e dell’infanzia di Modena, Carpi e Soliera e di altri comuni dell’Unione Terre d’Argine avvalendosi del metodo Montessori. Per maggiori informazioni potete scrivere a scuolaamicadeibambini@gmail.com
Crescere uomini liberi, l’obiettivo di Steiner di un rigoroso pensiero riflessivo. Dall'altro bisogna curare nel bambino tutto ciò che lo rende attivo: l'attività motoria, la fantasia, l'espressività, la creatività, l'iniziativa. Si accompagnerà il bambino a sviluppare sempre armonicamente l'attività delle mani, del cuore e della mente. Proprio su questo equilibrio poggerà la sua capacità futura di divenire un uomo libero, fiducioso in se stesso e capace di contribuire allo sviluppo della comunità umana. L’idea di fondo della scuola Steineriana è di rivolger-
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neriane sono stimolati ad esprimere le loro abilità traendone soddisfazione personale e a interessarsi anche a quelle dei compagni, rendendo viva l'esperienza di armonia del gruppo in classe. Se il mondo di domani potrà essere un luogo in cui la pace, i diritti umani, la democrazia, la tolleranza, la multiculturalità avranno maggior spazio di oggi dipenderà in massima parte dall'educazione, ed è proprio agli aspetti sociali che l'educazione Steineriana dedica una particolare attenzione.
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Cura di sè ESTATE 2017
Cosa scegliere e cosa no quando si aspetta • La gravidanza è un periodo magico nella vita di una donna, porta con sé nuove emozioni e tanti cambiamenti. Così come cambiano la pelle, i sensi e il corpo, è giusto adeguare anche i prodotti di uso quotidiano che usiamo per prendercene cura. Ci sono alcuni prodotti infatti a cui è bene prestare particolare attenzione perché certe sostanze possono essere trasmesse al feto tramite l’assorbimento cutaneo e influenzarne negativamente lo sviluppo
Prodotti naturali in gravidanza e per i piccoli: tutti i consigli di Farina di Cocco Usare prodotti naturali per la cura del corpo è sempre importante ma è nei momenti più delicati come la gravidanza che diventa fondamentale. La natura ci regala ingredienti preziosi come gli oli vegetali che aiutano a prevenire le smagliature e a rendere la pelle più soda ed elastica. Un altro prezioso alleato è la bava di lumaca, un vero e proprio rigenerante cellulare naturale, utilizzabile sia nei prodotti corpo che in quelli viso. Contiene enzimi che potenziano il rinnovamento cellulare e soddisfano le esigenze della pelle indebolita dai cambiamenti ormonali, prodotto perfetto come anti-smagliature. L'azienda italiana Green Energy Organics produce una linea a base di bava
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Cosmetici in gravidanza: a cosa prestare attenzione? Tempo di lettura 5 min.
e altre sostanze possono risultare irritanti per la mamma a seguito dei cambiamenti ormonali che la pelle subisce. Nel primo caso è bene in generale evitare i perturbatori endocrini (sostanze che agiscono sul sistema ormonale) e soprattutto il loro accumulo nell’organismo causato dall’uso simultaneo di più
cosmetici che li contengono. Alcuni di questi possono essere: canfora, toluene, formaldeide, ftalati (contenuti soprattutto in alcuni smalti), parabeni (usati come conservanti in molti cosmetici), resorcina, picramato, ammoniaca (questi ultimi contenuti in molte tinte chimiche). È bene inoltre evitare i solari con filtri chimici e preferire
solari con filtri fisici. Attenzione agli ingredienti dei deodoranti poichè vengono applicati in una zona ricca di linfonodi molto vicina al seno (che sarà protagonista nella fase dell’allattamento). Assolutamente da evitare quelli contenenti parabeni (tracce di parabeni sono state trovate nel latte materno) e in
Le sostanze amiche delle mamme di lumaca tra le migliori sul mercato perché più ricca di enzimi, provare per credere! E' importantissimo cominciare ad utilizzare prodotti naturali fin dai primi giorni di vita del bambino, la pelle di un neonato è estremamente delicata e ha bisogno di entrare in contatto con ingredienti più puliti possibile. Biofficina Toscana produce una linea per neonati e bambini con materie prime toscane senza allergeni e formulate con particolari principi attivi, nel rispetto della natura e dell'ambiente. Anche l'azienda veronese Mater Natura ha creato una linea pensata alle donne in gravidanza e ai più piccoli, utilizzando ingredienti di alta qualità insieme a una tecnologia innovativa. L'ultima azienda che po-
tete trovare in negozio è Nebiolina, realtà italiana che utilizza come base per i suoi prodotti l'estratto di avena biologica dai potenti principi dermo-cosmetici. Tutti i prodotti della linea profumano divinamente di biscotto d'avena, un piacere per i piccoli ma anche per i grandi! Ovviamente tutti i prodotti delle aziende citate sono certificati ICEA e Nickel tested, hanno un o tt i m o
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irritazioni cutanee o nausee e mal di testa. Per quanto riguarda le smagliature la cosa migliore da fare è prevenirle (una volta formatesi difficilmente scompariranno) mantenendo tono ed elasticità della pelle fin dal primo mese grazie a oli e burri vegetali elasticizzanti e nutrienti come olio di mandorle, albicocca, cocco, argan, burro di karitè, oppure creme apposite specifiche per l’elasticità cutanea (è importante verificare dall’INCI che tutti i prodotti siano privi di siliconi, petrolati, paraffina, sostanze di sintesi che tendono a seccare la pelle e potrebbero favorirne la comparsa).
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Animali e bambini
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viveresostenibilemodena.net
ESTATE 2017
L'arca di Sara, imparare a relazionarsi
L’associazione di Reggio Emilia propone percorsi educativi per avvicinare i più piccoli al mondo animale Tempo di lettura 4 min.
di Milena Savani la relazione ma anche la possibilità di riflettere su tematiche quali l’ascolto e la gestione delle emozioni, il controllo di paura e forme di pregiudizio, la comprensione ed il rispetto di differenti modi di vedere e percepire il mondo. Pensiamo a quando viene proposta la conoscenza dei serpenti: i bambini, sia quelli pieni di entusiasmo che quelli carichi di paura, spesso si stupiscono quando, toccandoli, scoprono che è piacevole. Il bello è riuscire ad insegnare a chi ha paura che deve concentrarsi sul singolo animale, valutando se in quel contesto è davvero pericoloso e imparando come avvicinarlo. Verificato che non c’è pericolo, appreso cosa devono fare, si tratta di controllare la propria paura. E’ bello osservarli quando, finalmente, riescono a toccare o prendere in mano l’animale, con un poco di tensione ma tanto entusiasmo e fie-
rezza. Tutti gli animali che collaborano con l’associazione sono stati accolti da situazioni di abbandono o adottati: nessun animale è stato appositamente comprato in un negozio, questo perché l’obiettivo è la sensibilizzazione e non incentivare il commercio di animali. Sfatiamo l’idea che il rapporto tra bambini ed animali sia sempre positivo ed educativo: lo è quando c’è rispetto delle reciproche esigenze e non sempre accade. E’ vero che il bambino riceve utili stimoli ma, se non guidato, rischia di rafforzarsi nel tener conto solo dei propri desideri, a discapito di quelli altrui. Ogni animale ha un suo modo di comunicare e percepire le cose e suoi tempi per concedere fiducia; imparare a non forzarlo o umanizzarlo, capendo ciò che davvero esprime e i suoi reali bisogni, è un grande insegnamento. Nel nostro quotidiano siamo circondati da persone di-
verse da noi e imparare ad uscire dalla nostra visuale per comprendere quella altrui è una grande risorsa. I risultati di questi percorsi si vedono nel tempo e solo con la collaborazione dei principali educatori, i genitori. Per questo l’associazione cerca sempre di coinvolgerli e renderli partecipi, in un’ottica di confronto e collaborazione. A settembre, con il termine del campo giochi estivo, riprenderanno le attività, con incontri di sensibilizzazione presso centri culturali, biblioteche e altre sedi e nell’ambito di eventi quali Entomodena, il 23 e 24 settembre. Come ogni anno poi riprenderanno le attività con le scuole dei diversi ordini e gradi e, come novità, cicli d’incontri pomeridiani per bambini e ragazzi con i quali affrontare svariate tematiche. Per informazioni e aggiornamenti: www.larcadisara.it.
• L’Arca di Sara nasce nell’autunno del 2013 dall’idea che le dinamiche della natura e del mondo degli animali possono davvero fornirci spunti di riflessione e confronto per il nostro quotidiano; questioni che vengono poi approfondite grazie all’aiuto di diverse discipline. Per questo nell’Associazione sono attive più figure di educatori, ognuno con una specifica competenza, e una fitta rete di collaborazioni con professionisti ed enti pubblici e privati. La relazione con un animale ci aiuta ad uscire dal nostro “ego”, dalle nostre esigenze, per aprirci a quelle di un altro essere vivente; se si vuole davvero interagire con lui occorrono accortezze, avvicinandolo rispettando i suoi tempi e le sue forme di comunicazione. Di rimando l’animale può accogliere, senza pregiudizi, ciascuno di noi. Avvicinarlo nel modo corretto, stabilendo un’intesa, fa-
vorisce, specie in bambini e ragazzi, lo sviluppo del senso di empatia e la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni, sviluppando capacità relazionali e sociali. Nelle proposte dell’associazione, l’educazione con animali viene integrata da differenti discipline: psicomotricità relazionale, musicoterapia, teatralità, yoga, dialogo e narrazione, gioco. Viene studiato un percorso educativo in cui, partendo dalla rela-
Come scegliere il giusto animaletto per il vostro bambino?
Crescere con un amico a 4 zampe
zione con uno o più animali e dall’osservazione di dinamiche ambientali, si avviano delle riflessioni che, successivamente, vengono approfondite con queste tecniche scegliendo le più appropriate per il tema ed età dei bambini/ragazzi. Nelle attività non viene proposto solo l’avvicinamento di animali “classici” (cane, gatto, conigli) ma anche di uccelli, piccoli roditori, insetti e rettili. Questo perché l’obiettivo non è solo
Tempo di lettura 3 min.
• Un bambino che cresce con un animale diventa mentalmente più aperto al concetto di diversità. Prima di scegliere che animale accogliere in famiglia è necessario documentarsi bene sulle necessità del cucciolo, ogni animale
infatti ha delle esigenze diverse ed è consigliato chiedere l’aiuto di un esperto, per esempio a un veterinario, un allevatore o al personale di un negozio per animali. Coloro che lavorano in un negozio per animali vedo-
no tutti i giorni la cura che ci vuole per mantenere un animale, dal gattino al pesce al furetto. Queste persone possono consigliare il giusto animale per voi, e soprattutto darvi tutto il necessario per iniziare questa nuova avventura con il nuovo ‘membro della famiglia’. Quando si cerca un animale domestico per il proprio bambino sappiamo già che nostro figlio non se ne potrà occupare indipendentemente ma dovremo aiutarlo anche noi, quindi
bisogna anche considerare il tempo che vi vuole per accudirlo. La convivenza con un animale domestico può insegnare ai bambini a prendersi cura con regolarità di qualcun altro e a non rimanere focalizzato su se stesso, dunque riusciamo ad insegnargli ad essere più responsabile e meno viziato. Gli animali possono aiutare i bambini ad affrontare periodi difficili con più calma e meno stress e a infondere più autostima. Inoltre è scientificamente provato che coccolare un animale
Per saperne di più
Corredo per l’ingresso in famiglia di un cucciolo di gatto o cane: • ciotole per l'acqua e la pappa • spazzole per il pelo, • salviette o shampoo per la loro pulizia, • cuccia per fargli capire dal primo giorno quali sono i suoi spazi per i cani tappetini igienici ed eventuale attrattivo per educarli a non fare i bisognini in giro per casa; a questo proposito qualcuno propone anche di utilizzare per i primi mesi, dei box che servono per l'educazione dei nostri amici a quattro zampe • lettiera per i gatti • giochino per farsi i denti per evitare che vi rubi le ciabatte! • non dimentichiamoci dei prodotti antiparassitari, sono importanti sia per la loro che per la nostra salute • il trasportino: loro si sentiranno più protetti e tranquilli e noi viaggeremo più sicuri.
abbassa la pressione sanguigna e la tensione, questa è una delle ragioni per
cui gli animali sono spesso inseriti nelle terapie riabilitative, la Pet-terapy.
Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione
SETTEMBRE 2017
1 network di editori indipendenti 8 edizioni su carta e on line 18 province 1 milione di lettori
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Le idee di un amministratore virtuoso Intervista a Marco Boschini
Tempo di lettura 15 min.
a cura di Giovanni Santandrea, Transition Italia Un po’ di notizie per presentare Marco Boschini A neppure 43 anni ha già alle spalle un intenso e brillante percorso politico. A soli 25 viene eletto consigliere comunale a Colorno, che è’ un paese di poco meno di 10mila abitanti, ad una ventina di chilometri a nord di Parma, quasi al confine con la Lombardia. Dopo 5 anni diventa assessore all’Ambiente, Patrimonio ed Urbanistica, carica che ricoprirà per 10 anni, fino al 2014. E’ tra i fondatori, e attuale coordinatore, dell’Associazione dei Comuni Virtuosi che è una rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze, stili di vita all’insegna della sostenibilità, della partecipazione attiva da parte dei cittadini stessi. Marco inoltre ha al suo attivo la pubblicazione di una decina di libri e saggi nei quali presenta e racconta i perché, e i come, di un cambiamento possibile e necessario. Ciao Marco, per iniziare al meglio questa intervista credo che, per chi non ti conosce, è bene partire dalle origini. Quali sono state le motivazioni iniziali che a 25 anni ti hanno spinto ad intraprendere l’attività politica? Quali sono stati i passaggi che ti hanno portato a trasformare la tua professione di educatore in quella di politico in prima linea nei processi di cambiamento sociale? In un periodo in cui è sempre in aumento la sfiducia verso la classe politica, tu hai lanciato un preciso messaggio sulla possibilità concreta di una buona politica. Puoi parlarcene? Sono partito dalla curiosità e dalla passione per il mio essere parte di una comunità. Volevamo sperimentare un’idea alternativa di gestione della cosa pubblica, e ci siamo messi in gioco divertendoci un sacco. Dopo tanti anni da educatore ed attivista politico, ho pensato di fare un passo ulteriore nella costruzione di strumenti di cambiamento concreti, di qui è nata l’idea dell’Associazione Comuni Virtuosi e la voglia di unire le eccellenze in campo ambientale nella pubblica amministrazione. La buona politica esiste, deve solo imparare a raccontare ciò che è e fa. E ciò che potrebbe rappresentare per un Paese che si dice senza speranza. Nel maggio 2005 tu hai partecipato in modo determinante alla nascita dell’Associazione dei Comuni Virtuo-
si. A distanza di 12 anni, volgendo lo sguardo al passato, quali ritieni siano stati i punti di forza dell’associazione? ci sono aspetti che avresti voluto sviluppare meglio o di più? Quando incontri gli amministratori di altri Comuni, quali motivazioni usi per invitarli ad entrare nell’associazione dei Comuni Virtuosi? I punti di forza dell’associazione sono anche gli stimoli che cerco di trasmettere agli amministratori che incontro sul mio cammino: la condivisione delle buone idee e la contaminazione umana tra amministratori anche molto diversi tra loro (per età, per formazione, per collocazione geografica). In questi anni abbiamo lavorato molto sui contenuti e sul lavoro nei territori. Quello che è mancato è un sano lavoro di pressione nei confronti delle istituzioni nazionali (Parlamento in primis), affinché rendessero regola l’eccezione (norme, incentivi, ecc.) per i comuni realmente virtuosi, introducendo premialità e certezze. Si è da poco conclusa, a Colorno, la terza edizione del “Festival della Lentezza”, per la quale tu hai svolto il ruolo di direttore artistico. Come è andata? Per cosa sei rimasto meravigliato durante le 3 giornate del festival? Quest’anno il tema guida dell’evento era “in cammino”. E’ un tema particolarmente evocativo sia di percorsi interiori che di esperienze concrete, come mai l’avete scelto? Ti senti più un ricercatore interiore o uno sperimentatore sociale? Il dentro di noi stessi determina le scelte del fuori. Abbiamo scelto il cammino proprio per questo intimo legame tra le nostre individualità e l’essere parte di una comunità vasta. La cosa più bella del festival, che intendiamo difendere e custodire gelosamente al crescere di un format culturale molto apprezzato, è il clima di serenità che si respira a Colorno durante il festival. Tutti, ci dicono, si sentono a casa, e questo è il risultato più bello che abbiamo raggiunto in tre anni di manifestazione.
Nel 2014, insieme ad Ezio Orzes, hai pubblicato il libro “I rifiuti? Non esistono! Due o tre cose da sapere sulla loro gestione”, EMI edizioni. Affermi che in Italia si sono sviluppati servizi della raccolta differenziata tra i migliori in Europa e che, sfatando un certo senso comune, tali esperienze sono state gestite da società e consorzi pubblici. In questo momento che indicazioni daresti ad un’amministrazione comunale che vuole raggiungere risultati significativi nella raccolta differenziata? Quali azioni ritieni siano più necessarie per accelerare i processi di riduzione della produzione di rifiuti? Le amministrazioni come possono favorire un processo di consapevolezza che abbassi l’iniziale ostilità che nasce dall’oggettivo disagio di un porta a porta che richiede un maggiore impegno e una certa organizzazione in ambito domestico? Cosa possono fare i cittadini? Negli ultimi mesi il Comune di Forlì ha creato una società in housing, la NEW.CO.RIFIUTI per la raccolta e gestione dei rifiuti. Le attuali norme nazionali e regionali favoriscono od ostacolano tali progetti? Ci sono ancora margini di realizzazione di esperienze di gestione pubblica dei rifiuti e dei processi di riutilizzo delle materie prime? I comuni possono fare tantissimo sul tema dei rifiuti, a patto che intendano tagliare senza paure il cordone ombelicale che lega molte classi dirigenti locali ai consigli di amministrazioni di certe multiutility che gestiscono acqua e rifiuti in giro per l’Italia pensando prima al profitto e solo dopo agli interessi collettivi. Abbiamo eccellenze (grandi e piccole) che dimostrano che un altro modello è possibile, e che non dobbiamo assolutamente rassegnarci alla dittatura delle discariche e degli inceneritori. Basta crederci come hanno fatto con successo decine e decine di comuni in tutte le parti d’Italia. Un altro dei temi forti su cui hai investito il tuo impegno è quello della partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione locale. A Colorno, appena nominato assessore hai avviato molti processi partecipativi. Come hai avuto modo di dire: “c’era la consapevolezza che vincere la sfida della responsabilità della gestione della cosa pubblica non potesse che passare da una connessione stabile e reciproca, da una contaminazione costante tra i cittadini e gli amministratori”. Nella tua esperienza, quanto è stato difficile avviare i processi partecipativi? Quali sono le condizioni che l’amministratore deve verificare e mettere in campo affinché la partecipazione sia realmente partecipazione e non solo una forma di “informazione più coinvolgente”? Alcuni sociologi sostengono che le emozioni e la rabbia sono le chiavi scatenanti la partecipazione. Per la tua esperienza è possibile sviluppare una cultura della partecipazione sostenuta invece da energie costruttive e positive? Nella mia piccola esperienza di amministratore locale ho potuto constatare quanto la partecipazione sia una moneta Continua a pag. 2
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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione Continua da pag. 1
difficilissima da spendere al di là della retorica e degli slogan. Bisogna combattere contro muri di indifferenza e paura, disillusione e anti-politica. La gente, semplicemente, non crede più alle istituzioni (nemmeno a quelle più prossime a loro, basta vedere gli ultimi dati sull’astensione dal voto amministrativo). Occorre liberarsi dalle catene degli schemi preconfezionati e mettersi in gioco davvero, costi quel che costi. Io non penso infatti che sia possibile oggi essere buoni amministratori senza attivare politiche concrete di inclusione e partecipazione. Allo stesso tempo, ritengo fondamentale giocare le carte del bello e del positivo. Ci sono già abbastanza persone impegnate a distruggere. La rivoluzione può avvenire solo con il sorriso, attraverso l’empatia. Il giornale Vivere Sostenibile è nato da un progetto sviluppato da persone coinvolte con il movimento di Transizione. La Transizione vede prioritario il coinvolgimento dal basso dei cittadini. Hai mai avuto contatti con progetti ed esperienze di gruppi locali di Transizione? Che impressione ne hai tratto? Vedi possibili delle sinergie tra Transizione e Comuni Virtuosi? Come potrebbero essere sviluppati? Conosco questa esperienza e vedo molti punti di connessione con i comuni virtuosi. Cittadinanza attiva e istituzioni lungimiranti hanno bisogno l’uno dell’altra. Dai tempi in cui hai cominciato ad impegnarti nella vita pubblica lo scenario mondiale è cambiato molto. Le grandi emergenze planetarie sono sempre le stesse, anche se diminuisce velocemente il tempo a nostra disposizione per una svolta. Ma l’umanità ha fatto degli inattesi passi in avanti nella consapevolezza, pensiamo ad esempio all’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco, e a ciò che è accaduto a Parigi con COP21. Secondo te ora, al momento presente, in quali direzioni è necessario investire maggiormente le energie e l’attenzione? Proprio in quello che ci dice Papa Francesco. Non esiste un
modello sostenibile senza inclusione ed accoglienza. Bisogna ripartire dagli ultimi, senza lasciare indietro nessuno e nessun luogo. Ci si salva insieme questa volta, non ci sono alternative possibili. In genere mi piace chiudere le interviste con la stessa domanda per tutti gli intervistati: alcuni anni fa fece molto scalpore una affermazione di Holmgren, uno dei leader mondiali del movimento di permacultura. Disse
pubblicamente che riteneva impossibile una trasformazione pacifica della società. E che in queste condizioni, era quasi meglio augurarsi che il processo di collasso globale accelerasse. Sei fiducioso nel tuo futuro, e di quello delle prossime generazioni? E se sì, puoi dirci le ragioni profonde che sostengono tale visione? A questo genere di domande rispondo da sempre con una battuta, ed una convinzione profonda: noi dei comuni virtuosi siamo fiduciosi per statuto. Ma lo siamo, nel giorno per giorno, perché godiamo di una prospettiva sconosciuta a tanti. La finestra da cui ci affacciamo ogni giorno ci restituisce l’immagine nitida di tante comunità in cammino, e in transizione, per un cambiamento non più solo annunciato, ma in corso. Ci vuole pazienza, ed una smisurata fiducia consapevole per il futuro di tutti noi. Grazie Marco del tempo che hai voluto dedicare ai lettori di Vivere Sostenibile!
Fermati, vivi e passeggia nel bosco Questa volta la panchina gialla Fermati, Vivi si ferma in un bosco. Slogan ormai noto della campagna per i 30 anni della casa editrice Macro, quello di fermarsi è un invito quanto mai saggio e utile in questa modernità sempre di corsa. Se poi c’è la possibilità di fermarsi in un bosco, circondati da alberi secolari e natura incontaminata, la magia è fatta. Questa volta ci siamo seduti con Clemens G. Arvay, autore del libro Effetto Biofilia per farci raccontare in presa diretta i benefici guaritori delle piante e degli alberi. Cos’è esattamente l’Effetto Biofilia? L’effetto biofilia subentra quando ci connettiamo alle nostre radici, che non crescono nel cemento. Effetto biofilia significa esperienza della natura e dei luoghi selvaggi, bellezza ed estetica naturale, liberazione dalle catene e guarigione. Sono questi gli argomenti di cui si occupa il mio libro. Le piante comunicano direttamente con il nostro sistema immunitario e il
nostro inconscio, senza doverle nemmeno toccare, tanto meno ingerirle. Questa affascinante interazione fra uomo e pianta, di cui solo ora la scienza sta gradualmente cominciando a rendersi conto, riveste una grande importanza per la medicina e la psicoterapia, in quanto ci mantiene sani a livello sia fisico sia psichico e previene le malattie. In futuro il contatto con le piante dovrà avere un ruolo importante nella cura delle malattie corporee e dei disturbi psichici. Non dovranno più esistere cliniche prive di giardino o di un accesso a prati e boschi, centri abitati senza aree naturali e città senza natura selvaggia. Le piante ci guariscono senza bisogno di lavorarle per ricavarne tisane, unguenti, essenze, estratti, oli, profumi o anche gocce e compresse. Ci guariscono mediante una comunicazione biologica che il nostro sistema immunitario e il nostro inconscio sono in grado di capire. Quali sono alcuni degli effetti più benefici delle
rittura per trenta giorni.
piante sul nostro corpo? L’aria del bosco rende più attive le nostre cellule killer naturali (migliorando il nostro sistema immunitario) basta una sola giornata o una lunga passeggiata nel bosco per ottenere un incremento dell’attività delle vostre cellule killer naturali (che svolgono l’importante compito di difesa nel nostro corpo) che durerà per circa una settimana. Inoltre una passeggiata nel
bosco bosco mette in moto molte difese anticancro. Il nostro sistema immunitario si serve di determinate proteine per intervenire contro le cellule in via di degenerazione che costituiscono un potenziale fattore cancerogene. Proprio queste proteine anticancro vengono prodotte in quantità maggiori quando inspiriamo l’aria del bosco. Il bosco è più efficace di qualsiasi medicina è suf-
ficiente una sola giornata in una zona boschiva per far aumentare immediatamente di quasi del 40 per cento la quantità di cellule killer naturali nel sangue (che aumentano le nostre difese immunitarie): quale altra terapia è infatti in grado di ottenere un simile risultato? Dopo una “vacanzina nei boschi” di due o tre giorni, il numero di cellule killer naturali aumenta e si mantiene a questo livello addi-
Ma per chi non può frequentare assiduamente i boschi? Quali alternative ci sono? Il giardino anticancro! È più o meno come un bosco terapeutico a casa tua. I giardini sono luoghi in cui ricreiamo la natura: imitandone il modello e puntando su quegli elementi naturali individuati dalla ricerca scientifica come capaci di mantenerci sani e di prevenire i tumori, potremo arricchire i nostri giardini anche di questi benefici effetti terapeutici. A questo scopo, niente si presta meglio del bosco terapeutico come modello cui ispirarsi. Se avete un giardino a disposizione e desiderate progettarlo in modo da avvantaggiare il più possibile il vostro sistema immunitario e incamerare quantità massime di sostanze anticancro, troverete nel libro una proposta dettagliata su come procedere. Scopri il libro su gruppomacro.com/prodotti/effetto-biofilia.
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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:
OTTIMO
Tempo di lettura 1 min.
SCARSO
Risparmia 700 Euro in 7 Giorni
25 grammi di felicità
Autore: Lucia Cuffaro Editore: Macro Edizioni Pagine: 160 – prezzo di Copertina: 10,80 €
Autori: Massimo Vacchetta e Antonella Tomaselli Editore: Sperling & Kupfer Pagine: 192 – prezzo di Copertina: 17 € disponibile in e-book a 4,99 €
Rinasci e risveglia il tuo potere interiore
Autore: Derek Rydall Editore: Macro Edizioni Pagine: 293 – prezzo di Copertina: 15,50 €
Ho imparato da tempo a seguire i consigli della brava Lucia Cuffaro, presidente del Movimento per la Decrescita Felice e allegra divulgatrice di buone pratiche per la riduzione degli sprechi e il ben-essere. Questa guida, con la prefazione di Maurizio Pallante, aiuta ad essere maggiormente consapevoli dei tanti gesti quotidiani che facciamo: dall’ottimizzazione dei consumi in bolletta, all’autoproduzione di cibi e cosmesi, a un modo più intelligente di far la spesa, tornando a riparare invece che ad acquistare cose nuove (Lucia insegna per fino a cambiarci la suola di una scarpa!), a recuperare la gioia di produrre i regali che facciamo, trovando validi accorgimenti anche nella cura dei propri bambini e degli animali d’affezione. Un capito intero è dedicato alla riduzione dei rifiuti (tema particolarmente caro alla Cuffaro che ora è in scena anche in teatro con uno spettacolo dal titolo: “Rimballati”), uno alle coltivazioni casalinghe, per finire con eco ufficio e mobilità. Il tutto sempre comparando il prezzo di acquisto e il risparmio (che alla fine dei conti è davvero grande), senza considerare il divertimento e la gioia di poterci dire: “brava/o!” per ogni impresa portata a termine.
Alzi la mano chi non si intenerisce davanti a un riccio. Io ne ho uno che viene la notte a mangiare le crocchette del gatto, e quanto ne è ghiotto! Massimo Vacchetta, veterinario cuneese, cui un giorno arriva una riccia piccolissima, di soli 25 grammi, da curare, dall’amore nato nell’accudire questa creatura, ha fatto nascere un attivissimo Centro di recupero per ricci, chiamato “la Ninna” (www. facebook.com/centrorecuperoricciLaNinna), come quella riccetta di cui ci racconta. E ci fa conoscere questi buffi e fragili animali, oltre a raccontarci della sua iniziale difficoltà nel rilasciare la piccola, ormai cresciuta e guarita, di nuovo alla sua condizione di animale libero. Fa riflettere questo libro, recentemente tradotto anche in francese. Ed è uno di quelli dai quali fai fatica a separarti, anche solo per prestarlo, perché le sensazioni di delicata gentilezza che ti fa provare nel leggerlo, aiuta a stare meglio, giorno dopo giorno, anche solo incrociando la sua allegra copertina con lo sguardo. Personalmente campeggia sul mio comodino da mesi e ogni sera mando così un pensiero a tutti i piccoli ricci e animali selvatici perché non siano vittime delle strade.
L’idea di Rydall, terapeuta che è stato monaco poi pastore, è che, come in natura, ogni individuo ha in sé un seme da fare maturare: come una ghianda fin dal suo esistere sa di avere dentro le potenzialità per diventare quercia, così ognuno di noi ha in sé e non fuori, tutte le risposte per arrivare alla propria completa realizzazione. L’autore ci guida allora alla scoperta di quella che chiama “legge di emersione”, dipanata in 7 fasi: vedere la visione compiuta, coltivare le condizioni congruenti, elaborare il piano quantistico, dare quel che sembra mancare, agire come se si fosse completi, accogliere a braccia aperte ciò che sembra incompleto, attendere alla legge. Il tutto giocato tra le parole grazia, cuore, ombre, accettazione, ma anche ribaltamento, eccellenza, congruenza e opera teatrale divina. Un punto di vista diverso per riscoprire il meglio di noi.
La Civiltà dell’Orto
Extravergine la buona vita
I miei viaggi che raccontano tutta un’altra Storia
Autore: Gian Carlo Cappello Pagine: 200 - prezzo di copertina: 15 €
A cura di Daniela Utili Editore: Codicermes Editore Pagine: 176 – prezzo di Copertina: 25 €
In questo suo libro, dal contenuto molto pratico, Gian Carlo Cappello, orticultore rivoluzionario, ci parla di come si può coltivare un orto in modo naturale e davvero rispettoso della terra e degli elementi che la compongono. Il suo metodo, semplice e “antiinterventista”, viene proposto al lettore, anche attraverso il racconto dell’esperienza fatta dall’autore, nell’orto di comunità realizzato in un parco pubblico di Angera, paese che si trova sulla sponda sud-orientale del Lago Maggiore. Un metodo nuovo e di buon senso per produrre il proprio cibo, a costo zero, con pochissimi interventi e in armonia con gli elementi della natura. Applicando il “metodo Cappello” il sole, la pioggia, l’aria, le sostanze organiche e minerali del sottosuolo e l’energia vitale che ruota intorno a voi, saranno i vostri principali strumenti di lavoro.
Quando si dice: un libro che mancava. Ecco qui un valido testo per conoscere nel dettaglio le proprietà benefiche dell’olio extravergine di oliva, partendo dalla storia, per arrivare all’utilizzo in cosmesi, a ricette e a utili consigli per capire quale olio scegliere in base alle varie fasi di coltivazione delle olive e di lavorazione delle stesse. “Ippocrate lo raccomandava in caso di ulcere e nell’antica Roma si raccontava l’aneddoto di quel centenario che doveva la sua longevità all’uso costante dell’olio di oliva.” L’olio visto sotto tutte le sue sfaccettature, nell’unione di pareri di chimici, professori universitari, medici, naturopati e oleologi. Non mancano consigli di produttori virtuosi sparsi in tutta Italia, a dimostrazione dell’impegno costante di tali piccole realtà, nel rispetto del territorio e dei suoi elementi più distintivi. Un libro-guida di grande attualità, per apprezzare appieno gusto, salute e bellezza di questo prezioso alimento, principe della dieta mediterranea.
E-commerce N°1 in Italia per il Benessere
Autore: Syusy Blady Editore: Verdechiaro Edizioni Pagine: 256 – prezzo di Copertina: 18 €
Se c’è una persona che ha visto il mondo, questa è di certo l’amica Maurizia Giusti, in arte Syusy Blady. Curiosa e attenta, in questo libro, corredato da 80 video, l’autrice racconta, complici le domande che Patrizio Roversi le fa, dei luoghi che ha visitato nel corso degli anni, dal Medio Oriente al Sudamerica, dalla Mongolia all’India, dall’Africa al Giappone, al di là della storia e del folclore. E lo fa trattando di temi a lei cari, come il primo da cui si parte: il divino femminile che, non a caso, inizia con una bellissima salita a San Luca, nella sua Bologna. Come suo tipico da lì si spazia in Cambogia e in Sardegna e a Malta… sorprendendoci a ogni passaggio. Con un incedere leggero, seppur pieno di riferimenti e di belle scoperte, Maurizia indaga fisica e metafisica, luoghi segreti finalmente disvelati, leggende incise nei muri e raccontate dai saggi. Tutto cambia da questo punto di vista e si torna a guardare ai Maya, ai labirinti e ai templi, a possibili tracce lasciate nella terra da chissà quale civiltà aliena. Una visione divertente e allegra come sei tu Maurizia, grazie!
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Note e vibrazioni ESTATE 2017
Che cos’è e perché è utile: lo abbiamo chiesto all’esperta Cristina Piras
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Curare con la musicoterapia
Tempo di lettura 6 min.
di Milena Savani
• Cristina, educatrice, musicoterapista, musicista e compositrice, realizza progetti di terapia musicale per gruppi o singoli. Le abbiamo chiesto di parlarci di questa tecnica, molto utile per produrre cambiamenti nella salute emotiva e/o fisica della persona. Che cosa si intende per musicoterapia? La musicoterapia è l'applicazione del suono a scopi preventivi e/o riabilitativi, nella sua entità individuale o nelle sue infinite possibilità organizzative melodiche, armoniche e ritmiche. Può intervenire in tutti quei contesti in cui sia necessario entrare in relazione con un individuo che, per le ragioni più svariate, non può realizzarsi su un piano verbale. Cerco di essere più esplicita: le parole, in quanto organizzazione di simboli/ suoni, portano con sé un significato condivisibile se il ricevente è in grado di decodificarlo e di utilizzarlo a sua volta. Questo non avviene con la musica che, invece, ha un forte potere evocativo e riesce a ‘comunicare’ con l'interlocutore e stimolare delle ‘risposte’, a prescindere dalle competenze e conoscenze musicali dello
stesso. Su quali tipi di soggetti viene utilizzata e che valenza ha nell’infanzia? L'uso della musicoterapia trova applicazione a tutte le età, dal periodo della gestazione fino al capolinea della vita, quando fanno il loro indesiderato ingresso malattie degenerative quali il Parkinson o l'Alzheimer. Nell'infanzia, la musicoterapia ha una forte valenza quale ausilio alla didattica: io la uso efficacemente per accelerare il processo mnemonico e l'apprendimento delle sequenze numeriche delle tabelline in età scolare e pre-scolare (ho scritto un libro a riguardo: “Canto, quindi... conto!” ed. Vallescrivia), ma anche per l'acquisizione ed affinamento di competenze fonetico/ linguistiche, ma può essere usata anche come strumento predittivo nei casi di DSA. Esistono colleghi che usano la musicoterapia con bambini autistici o con altri deficit a carico del sistema cognitivo, aprendo un varco comunicativo che altrimenti rimarrebbe inesplorato e andrebbe definitivamente “perso”. Tenete presente che i bambini tendenzialmente sono molto incuriositi dalla mu-
Valerio Folloni e le potenzialità delle vibrazioni in ambito del benessere
Blocchi energetici? C’è il massaggio sonoro
• Diplomato come “Naturopata” presso la scuola “Riza Natura” di Raffaele Morelli, Valerio Folloni si interessa delle discipline che possono aiutare l’uomo a vivere meglio, in armonia con se stesso e la natura. Negli anni approfondisce le tecniche di massaggio e le tecniche di biofeedback. Studia kinesiologia applicata (in particolare l’Applyed Physiology) e, approfondendo i concetti dell’energetica cinese, diventa istruttore di Qi gong, Arte di Lunga Vita. Attraverso la kinesiologia scopre le potenzialità del suono e delle vibrazioni in ambito del benessere. Usa le frequenze della diapasonterapia, e si avvicina al suono armonico. Completa la formazione in Massaggio Sonoro con le Campane Tibetane e Canto Armonico, aprendo, così, una nuova fase del proprio percorso di
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crescita. Attualmente utilizza il suono armonico quale strumento principale del suo lavoro, grazie al quale riesce a portare armonia nella sua vita e in quella dei suoi clienti. Propone trattamenti per il benessere che lavorano, a seconda delle necessità, sui vari piani dell’esistenza, dal fisico allo spirituale. Come agisce il massaggio sonoro armonico?
sica e, inoltre, essa è una delle poche esperienze didattico/culturali che prevedono oltre lo sviluppo di un'attenzione uditiva superiore, la promozione del movimento, un aspetto molto caro ai bambini! I bambini amano muoversi, saltare, correre; è dal movimento che prende avvio l'apprendimento. Non è un caso che nell'esposizione della teoria delle intelligenze multiple, Gardner parli di intelligenza cinetico/ corporea. Sembra un paradosso, ma la musicoterapia
Qualsiasi tipo di blocco energetico, che sia fisico, mentale o emozionale, può essere trattato con il suono. Il suono crea una onda di frequenza, risuonando attraverso gli armonici, in grado di ri-allineare l’energia in qualsiasi livello in cui si trovi bloccata. Per questo agisce sul sintomo e anche sulla sua origine. Quando permettiamo al suono di fluire, il nostro essere rico-
interviene positivamente anche su bambini ipercinetici! Ebbene si, perché il movimento suscitato e suggerito dalla musica, non è mai casuale, bensì è sottoposto ad una pre-meditata e precisa suddivisione del tempo, entro cui il soggetto deve imparare a controllare i propri ‘agiti’, in musica diremmo ‘organizzare il ritmo delle proprie azioni’. Qual è la differenza da altri tipi di terapia? Perché la consiglierebbe? Involontariamente ho risposto a questa domanda
nosce i suoi ritmi naturali, armonizzandosi con l’ordine naturale che ci circonda. Come avviene una sessione? Il massaggio avviene in posizione distesa, su un lettino, con il corpo vestito. Vengono utilizzate ciotole di diverse dimensioni collocate sul corpo o tutt’attorno, immersi nel suono armonico e nella vibrazione. Il cliente riceve una “sinfonia” rigeneratrice che permette di sperimentare il flusso di energia in modo molto personale. Il Massaggio Sonoro armonico permette la liberazione di blocchi e tensioni sostituendoli con l’armonia, producendo effetti benefici per il nostro equilibrio. Come trattamento per una problematica, generalmente, si realizzano sessioni settimanali, la cui frequenza varia di caso in caso (normalmente 3-5 sedute).
all'inizio: la musicoterapia si differenzia da qualunque altra terapia perché parla una lingua “senza parole”. Perché consigliarla? Non sono una brava stratega del marketing, non ho mai proposto di sottoporsi ad un trattamento di musicoterapia. Succede di incontrare persone sul proprio cammino e a vol-
te si procede insieme sulla stessa strada per un po', per svariati motivi: perché si percepisce che da quell'incontro si potrà capire qualcosa di più di sé stessi, perché si è spaventati dalla difficoltà del percorso o perché non lo si conosce o ancora, perché non si ricordano le indicazioni e ci si trova ad un bivio.
Per saperne di più Visita il sito di Cristina: www.terapiamusicale.eu
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Studio Naturopatico
Valerio Folloni
consulenze naturopatiche armonizzazioni sonore tecniche di massaggio tecniche energetiche & sciamaniche
via serafini, 62 - Modena Tel. 333 7837467 info@alkimiesonore.it |www.alkimiesonore.it
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ESTATE 2017
di Laura Solieri
Dalla meraviglia della nascita ai primi passi con Carlotta
• Incontrare coppie in attesa offre la possibilità di parlare della meraviglia della nascita, nascita che va preparata già dal tempo della gravidanza. Creare uno spazio non solo fisico ma anche mentale alla vita che nasce è importante per non sentirsi spiazzati quando la famiglia aumenterà di numero. È proprio per questo che Carlotta Casacci, classe 1985, di Medolla, consulente del Portare, insegna alle mamme a legare il pancione con la fascia per prendere dimestichezza con i metri di tessuto e per iniziare a pensare alla nuova vita come a qualcosa di tangibile e reale. “Interrogarsi come coppia su come si desidera educare il proprio bambino è fondamentale per intraprendere una strada
insieme – afferma Carlotta Infine, aspetto fondamentale è la condivisione dei compiti, un bambino è un affare di famiglia, non più solo della mamma come era invece considerato un tempo. I papà sono sempre più informati e coinvolti nella crescita e nella gestione quotidiana dei figli, cosa che fa stare più tranquilla la madre che non sentirà sulle sue spalle tutto il peso della famiglia”. Dopo aver conseguito una laurea in Storia dell’Arte, Carlotta ha intrapreso un percorso sulla didattica della creatività progettando laboratori e attività per bambini nei musei e nelle scuole. “Educare alla bellezza significa far vedere ai bambini il mondo con occhi assetati di curiosità, ricercando il bello in ogni
Crescere con un tocco di creatività al fianco di mamma e papà
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luogo che frequenteranno. Sperimentare, fare esperienza, sporcarsi le mani li rende padroni delle proprie capacità, saper fare diventa la base per il saper essere, acquisendo quell'autonomia che a volte spaventa, che a volte i genitori ricercano. Le capacità creative, che non significa essere bravi a disegnare ma saper creare dal nulla, fortificano l'identità dei bambini, agendo positivamente sull'autostima”: Nel 2013 Carlotta approda a Esprit3, centro di formazione per la salute e il benessere che si trova a Mirandola, dove si occupa di gestione di percorsi formativi e programmazione dei corsi. Proprio presso Esprit3, lo scorso maggio è stata inaugurata la Fascioteca di Carlotta, un
punto d’incontro, condivisione e prestito pensato per chi è curioso di conoscere il mondo del portare e del babywearing, che fornisce la possibilità di prendere a noleggio fasce e marsupi per un periodo di due settimane versando una caparra che verrà restituita se la fascia sarà illesa. “La fascioteca ha visto un vero boom di accessi e noleggi - dice Carlotta - Con l'estate, complice le vacanze, moltissimi genitori si sono approcciati per la prima volta al babywearing con grande soddisfazione. Inoltre la possibilità di avere consulenze singole e personalizzate fa sì che molti neogenitori mi chiamino per imparare a legare in fascia il proprio bambino già nei primi giorni di vita”.
Nano Tecnologie: prodotti naturali e a km 0 Una linea pensata per la pulizia degli ambienti della casa e della cura del corpo • Eco Nano Green Project è una linea di prodotti naturali e completamente biodegradabili pensati per pulire e purificare gli ambienti della casa attraverso le nanotecnologie. Gli ingredienti utilizzati sono sempre gli stessi, ma lavorati in modo diverso a seconda del detergente. La tecnologia di lavorazione degli estratti naturali è assemblaggio supra-molecolare ottenuto per cavitazione degli estratti stessi. La vocazione green dell'azienda si vede anche nel
metodo di produzione, che utilizza il 97% di CO2 in meno rispetto alle aziende di detergenti tradizionali. Inoltre non vengono utilizzati flaconi in plastica. La linea Eco Nano Green Project è stata sviluppata dall'azienda NanoTech Surface e ha come missione quella di migliorare la vita delle persone partendo dai luoghi in cui esse vivono e lavorano. Attraverso l'utilizzo di minerali come biossido di titanio, tormaline, sali ionici d'argento, ceramiche cave, zeoliti e ben-
toniti, vengono realizzati prodotti per purificare in modo naturale gli ambienti da tutti gli elementi inquinanti e dannosi, tra cui anche quelli elettromagnetici. Tutti prodotti con effetti pulenti notevoli, lucidanti per le superfici, ammorbidenti per i tessuti, hanno capacità REDOX su molte sostanze organiche e riducono fortemente la carica batterica, inoltre sono esenti da VOC e allergeni o sostanze nocive. Chilometri Zero: Produzione di CO2 – 97% , paragona-
bile a zero emissioni rispetto a un prodotto detergente "Tradizionale". No flaconi in plastica. Ocean è una nuova linea dedicata alla cosmesi e alla cura del corpo, 100% naturale e biodegradabile, a pH neutro! I prodotti OCEAN si distinguono in: body gel, scrub e fresh hand. Alla base della linea OCEAN c'è la supramolecola EcoNano Green project, che è stata unita ad un particolare sale di miniera Austriaco che contiene 63
oligoelementi. La molecola è in grado di trasferire gli oligoelementi dal sale al nostro derma, ottenendo un effetto defaticante e una de-tossinazione della pelle. Il risultato è un prodotto esente da V.O.C., che aiuta ad espellere in maniera rapida le tossine presenti nel derma, facilita la circolazione e può essere applicato come coadiuvante in massaggi drenanti ed estetici. OCEAN è formulato con ben 13 piane officinali (come aloe vera, calendula, timo, salvia, mentha pipe-
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rita, valeriana, rosmarino, lavanda, amamelide...). Il risultato dell'applicazione regolare sarà una pelle pulita in profondità, morbida e perfettamente idratata, a tal punto da poter evitare l'applicazione di ulteriori creme. Gli estratti vegetali di cui è composto l'OCEAN hanno spiccate capacità lenitive, antibatteriche, ammorbidenti e rigeneranti: unite ai 63 oligoelementi della Salgemma garantiscono una perfetta detergenza per la propria pelle!
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Energy Way racconta #alloraSpengo Per abere in futuro un mondo più vivibile ci vogliono piccoli maestri di sostenibilità
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di Paola Ducci • Un intervista a Giovanni Anceschi, giovanissimo ingegnere e responsabile Ricerca e Sviluppo di Energy Way, start up che ha sede a Modena nata tre anni fa ma che già oggi conta 22 dipendenti e che si propone l’intento di perfezionare modelli industriali attraverso processi matematici evoluti. “Questo modello trova applicazione nel campo dell’efficienza energetica, utilizzando un algoritmo di intelligenza artificiale per analizzare grandi moli di dati migliorando la regolazione degli impianti dei nostri clienti”, racconta Giovanni, “con l’obiettivo di rendere più efficace il processo industriale attraverso il risparmio energetico”. “Anche se siamo appena nati abbiamo sentito subito l’esigenza di non stare chiusi tra le nostre quattro mura ma di uscire sul territorio per capire come poter essere utili - continua Giovanni - da qui nasce anche la spinta ad associarci all’Associazione Aziende Modenesi per la RSI in quanto ci sentiamo di abbracciare e condividere tutti i temi di sostenibilità che propone e le finalità per cui è nata”. Sulla base di ciò Giovanni racconta che, chiacchierando con un amico preside della scuola secondaria di primo grado Sandro Pertini di Reggio Emilia, è nata nel
2015 l’idea di #alloraSpengo, un progetto rivolto agli alunni e applicabile al loro contesto scolastico con la finalità di calcolare gli sprechi energetici della scuola per poi agire con l’obiettivo di ridurli. L’idea ha incontrato subito l’entusiasmo dei professori di tecnologia che si sono dimostrati pronti a collaborare con i ragazzi di Energy Way per la stesura del progetto pilota. L’applicazione ha riscosso poi un enorme successo anche tra gli alunni in quanto coinvolti in un progetto innovativo dalla grande utilità. #alloraSpengo è un ciclo di lezioni in cui i ragazzi imparano a programmare Arduino (uno strumento open hardware di poco costo) utile agli alunni per raccogliere i dati energetici e climatici della scuola, monitorare i consumi in tempo reale, interpretare i dati raccolti e misurare l’impatto del loro lavoro sui consumi scolastici. Così facendo, gli alunni diventano promotori di sostenibilità, condividendo questa esperienza con i compagni più piccoli e contribuendo a diffondere buone pratiche di efficienza e risparmio energetico dalla loro scuola al quartiere e dal quartiere alla città. Il progetto, al terzo anno di vita, ha avuto modo di essere sperimentato in altre realtà scolastiche anche nel mo-
denese come all’Istituto Ferrari di Maranello dove nella settimana di monitoraggio, che si svolge a conclusione del progetto, si è arrivati a totalizzare addirittura un risparmio di energia del 33%. Del resto in soli tre anni le soddisfazioni sono state tante non da ultima il fatto che Unilever (la nota multinazionale che si fa promotrice di sostenibilità nel mondo) ha scelto #alloraSpengo come veicolo nazionale del suo impegno sociale al G7 2017. Ma come si finanzia #alloraSpengo? “Siamo partiti con il patrocinio della regione Emilia
Liberex.net, superati i 3 milioni di euro Liberex.net, il circuito di moneta complementare dell’Emilia Romagna, ha superato all'inizio di settembre i tre milioni di crediti transati (l’equivalente di tre milioni di euro). Un risultato che va oltre le aspettative, raggiunto in poco più di due anni di operatività e che rappresenta in pieno il dinamismo della rete di oltre 300 aziende che in regione acquistano beni e servizi senza utilizzare l’euro. Oggi all’interno del Circuito Liberex si possono già noleggiare automobili, acquistare pacchetti vacanze, pagare una cena al ristorante, il biglietto del cinema o una visita dal dentista, fare la spesa al supermercato o pagare ristrutturazioni edilizie, installare impianti fotovoltaici, organizzare eventi o sottoscrivere atti notarili. Liberex.net è il Circuito di Credito Commerciale dell’Emilia Romagna, nato dall’esperienza di Sardex.net, operativo dal 2009 in Sardegna. L'obiettivo del Circuito è quello di fare rete tra le imprese del territorio, erogare servizi di promozione ad alto valore aggiunto e fornire alle imprese ed ai professionisti dell’Emilia Romagna strumenti di pagamento e di credito paralleli e complementari a quelli tradizionali, per sostenere l’economia reale e le produzioni locali. Attraverso l’implementazione di un sistema di conti online e l’utilizzo di una “moneta” digitale locale, il Circuito offre la possibilità a imprese e professionisti di finanziarsi reciprocamente, senza interessi, e di trasformare la propria capacità produttiva inespressa in liquidità supplementare. “In Emilia Romagna – sottolinea il Presidente di Liberex, Gabriele Littera - il circuito vede già 300 imprese scambiarsi beni e servizi in crediti Liberex, e il traguardo dei 3 milioni di transato è un ottimo risultato che conferma i trend di crescita per il futuro”. “Per comprendere a pieno Liberex e i Circuiti di Credito Commerciale si deve far propria l’idea che il valore del denaro non sta nell’accumulo ma nella circolazione – dichiara Franco Contu, Direttore Commerciale di Liberex - chi fa parte del circuito è iscritto anche per partecipare a un processo di cambiamento collettivo: Liberex è una rete viva di persone che mettono al centro dei rapporti la fiducia e la reciprocità».
Romagna autofinanziandoci attraverso una campagna di Crowdfunding e con il sostegno di Tellure Rota e Bper – spiega Giovanni - ma il 7 giugno a Bologna, con nostra grande soddisfazione, il ministro dell’ambiente Galletti ha lanciato la nostra nuova campagna di Crowdfunding insieme a Confindu-
stria in occasione dell’evento che si è tenuto per presentare il Manifesto di sostenibilità di Unilever alle porte del Summit G7. Confidiamo quindi in questa nuova campagna ma anche in future partnership con aziende, Università e Amministrazioni locali.” Intervistando Giovanni e conoscendo i ragazzi che
fanno parte di Energy Way ciò che si percepisce è energia pura, quella che si crea tra persone che hanno voglia, al di là del business, di dare il loro contributo per la tutela dell’ambiente attraverso valori come la conoscenza, la solidarietà e il rispetto. E questa non è energia da risparmiare, anzi è solo da incentivare.
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Storie
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Al CAT di Campogalliano un interessante percorso sui sogni per comprendere meglio se stessi • I sogni non ci ingannano mai, sono la nostra parte più inconscia che parla, quella più ancestrale e più saggia. Ne parliamo con Sonia Venturini, psicologa psicoterapeuta collaboratrice del Centro Armonico Terapeutico (CAT) di Campogalliano e Daniela Grenzi, psicologa psicoterapeuta, indirizzo junghiano, direttrice del CAT, che per una coincidenza che si è rivelata assai significativa hanno intrapreso un viaggio nei sogni da condividere con chiunque si voglia unire. Un percorso per esplorare se stessi attraverso i propri sogni che riprende a settembre “Il linguaggio dei sogni è simbolico, per immagini e parole chiave, ed è un linguaggio che non parliamo consapevolmente” afferma Sonia. Il lavoro di analisi dei sogni è un lavoro di "traduzione" dal linguaggio onirico a qurello cosciente, per prendere più consapevolezza del nostro mondo interiore e prendercene cura. “Ormai, grazie alle neuroscienze sappiamo anche decodificare l’attività onirica attraverso un linguaggio scientifico, cosa che i nostri “padri”
ESTATE 2017
Dimmi cosa sogni e ti dirò chi sei
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di Laura Solieri
Pronte per occhi rock e un incarnato “no make-up”?
I consigli della make up artist Valentina Fogliani di Laura Solieri
di riferimento ( Jung e Pearls) avevano ipotizzato e adesso possiamo confermare – spiega Daniela -. Quindi il linguaggio onirico è veramente ricco di significati e può aiutarci a comprendere a livello intuitivo i temi psichici su cui stiamo facendo dei passaggi significativi. In questo percorso con i sogni fatto al CAT, le persone portano i loro vissuti attraverso i sogni e le immagini sono altamente personali perché fanno riferimento alla storia del sognatore. La magia che comunque ogni volta si realizza è quella che se in una sera, ad esempio, analizziamo tre sogni, quei sogni (che
chiaramente non sono stati scelti in anticipo) trattano in modi diversi un tema che torna nei sogni degli altri partecipanti – dice Daniela -. Questa è la magia dell’inconscio che una volta stimolato si fa sentire rivelando dei significati illuminanti. I sogni - conclude Sonia sono immagini e messaggi non ancora codificati, spesso capita che durante gli incontri le persone portino "un piccolo sogno, breve, solo per vedere come funziona, ma non vorrà dire niente" e invece si aprono porte importanti, a volte basta un'immagine o una parola per attivare dinamiche rivitalizzanti".
Veniamo da una primavera-estate all'insegna di un make-up luminoso, che ha visto protagonisti ombretti lucidi, gloss e illuminanti per il viso. Per l'autunno-inverno 2017/2018 invece il make-up avrà come protagonisti gli occhi con grande spazio al multicolore. Ne parliamo con Valentina Fogliani (www.valentinafoglianimakeup.com), make up artist modenese che lavora per il mondo della moda (servizi fotografici, sfilate), eventi, spot pubblicitari, video, spose, cinema e teatro e collabora come make up artist and hair per il Max Mara Fashion Group per sfilate e servizi fotografici. “Negli scorsi mesi abbiamo avuto modo di vedere colori pop energici, fluo, ma anche delicate tinte pastello, luminose ed eteree. Anche il make-up metallizzato è stato un vero must-have per l'estate 2017, sia nel trucco occhi, che nel trucco labbra. In autunno avremo invece occhi magnetici, molto rock con colori accesi da accompagnare a labbra rigorosamente "nude". L'incarnato sarà un make-up "no make-up", con pelle sempre luminosa, fresca ed elegante con studiati punti luce. La bocca sarà il più naturale possibile, senza eccedere nei colori, che sia matt o lucida, non deve avere contorni necessariamente ben definiti”. La pelle dopo l'estate va nutrita adeguatamente e anche se ci siamo esposte ai raggi solari con un'alta protezione, la pelle ha la necessità di essere curata maggiormente in questo periodo. “Consiglio una crema idratante al mattino e nutriente la sera con l'aggiunta un paio di volte alla settimana di maschere idratanti e scrub viso al fine di eliminare le cellule morte e favorirne il rigenero – spiega Valentina Possiamo focalizzarci su creme naturali, facilmente reperibili in erboristeria a base di Rosa Mosqueta, ottimo rigenerante per le cellule della pelle e per fornire il rinnovamento delle cellule cutanee. Creme a base di Aloe Vera e Calendula hanno un ottimo effetto idratante, antisettico e calmante, perfette per lenire l'epidermide e riportarla al normale equilibrio. Se siamo invece in presenza di pelli molto secche e disidratate consiglio l'utilizzo di creme a base di olio di oliva o miele”.
Il sentiero delle tarantole, una storia vera Laura Corsini racconta di una provincia emiliano-romagnola corrotta e vendicativa
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di L. S. • Una storia vera, che si svolge tra Guiglia, Vignola e Spilamberto: “Il sentiero delle tarantole. Il racconto di una provincia emiliano-romagnola corrotta e vendicativa” di Laura Corsini (Epika Edizioni) ha come protagonista un uomo, che dopo la prematura morte del padre, insegnante di musica, decide di reagire al dolore seguendo la passione di una vita: diventare geometra e costruire case. Perduta la battaglia contro la morte con cui ha lottato fino all’ultimo istante a fianco del genitore, l’uomo si butta a capofitto nel lavoro riuscendo a costruire in pochi anni un’impresa edile di successo, stimata da tutti i concittadini. Un giorno, avendo bisogno di un ingegnere per i progetti che i clienti gli affidano, il geometra incontra un uomo
che egli prende a considerare come un padre. Questi però ha un’anima oscura e lo farà precipitare in un baratro senza fine, fatto di debiti e processi, infangando il suo nome, e la memoria del padre, in modo che pare irrimediabile. “Non è la prima volta che mi cimento con una biografia, ed ogni volta è una sfida grande perché è necessario fare i conti con una vicenda che esiste già, che ha dinamiche tutte sue che bisogna in qualche modo rispettare. Quando, però, il protagonista legge la sua storia che è diventata un romanzo e si emoziona, credo non ci sia soddisfazione più grande per uno scrittore – racconta l’autrice - Ho conosciuto il geometra al tavolino di un bar e il modo in cui gli brillavano gli occhi mentre con parole semplici mi
esponeva il suo progetto di riscatto attraverso un libro mi ha coinvolto al massimo. Ho pensato che avrei
potuto dare voce io a un grido che faticava a essere ascoltato, vestire a festa la sua verità”. "Quella inferta all'onore di un uomo onesto è la peggiore delle ferite": come commenti questa verità? Ho respirato fin da piccola, dalla mia famiglia, l’ossigeno dell’onestà. Per questo ho compreso perfettamente il dolore del geometra per il danno inflitto al suo onore più
che per quello economico. Le ferite però si possono rimarginare, il geometra è stato in qualche modo “macchiato” per colpa di un losco figuro e spero che il libro abbia la possibilità di riabilitarlo agli occhi di tutti, perché per lui quelle occhiate storte che riceve dai suoi compaesani sono causa di un incommensurabile dolore. Uno dei temi dominanti del libro è l'ingiustizia: è dunque tutto nero il destino di chi incappa in vicende giudiziarie? Per quanto ho potuto vedere, certamente l'onesto o la persona per bene patisce grandemente delle inefficienze del sistema giudiziario e dei personaggi che lo abitano: questo, di contro, sembra favorire i furbi e i disonesti, non ultimo per i tempi
lunghissimi della nostra giustizia per i costi spesso esorbitanti delle attività defensionali, non sempre giustificati. Tuttavia, in mezzo a tante ombre, vi sono anche bagliori di luce intensa, giudici e avvocati disposti ad ascoltare, a entrare nel profondo delle vicende e a impegnarsi con assidua passione per contrastare esiti altrimenti infausti e ingiusti, dalla portata dilaniante per la vita dell'onesto geometra di turno. Il libro si può acquistare sul sito di Epika edizioni (http://www.epikaedizioni.it/), sulle piattaforme Mondadori, Ibs, Amazon ed è disponibile anche in ebook. È presente alla Feltrinelli di Modena e nei più importanti punti vendita della provincia di Modena.
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Scuola: tutti contro tutti o c'è un'alternativa?
Una bella storia di collaborazione tra insegnanti e genitori a Massa Finalese • I protagonisti di questa storia sono bambini, genitori e insegnati della classe 3°A della Scuola Primaria “Carlo Alberto dalla Chiesa” di Massa Finalese. I genitori erano preoccupati per i loro figli poiché in terza elementare hanno cominciato ad avere problemi nell’andare a scuola: ansia, mancanza di voglia e rigidità nei confronti delle nuove richieste delle insegnanti. Le maestre proponevano un nuovo livello di maturità e autonomia ai bambini, chiedendo che portassero a scuola lo zaino con libri, quaderni e materiale didattico ordinato e preciso, compiti fatti e rispetto delle regole più solerte rispetto al passato. La reazione dei genitori è stata, in un primo momento, di preoccupazione e rabbia nel vivere questa nuova realtà, che appariva loro poco controllabile. Sono iniziati pellegrinaggi a scuola con richieste di colloquio urgente alle maestre. La situazione avrebbe potuto produrre tre anni di conflitti e incomprensioni
La vita sostenibile di Giulia Bortolini, un esempio per chi vuole cambiare il proprio stile di vita • “Il corpo ci è stato donato alla nascita in comodato d'uso, è nostro dovere rispettarlo e preservarlo. L'attività fisica a basso impatto è per tutti e per tutte le età ed è il modo migliore per mantenere un corpo in salute e per eliminare lo stress e i pensieri negativi che ci rovinano anche la salute mentale, oltre quella fisica”. Giulia Bortolini, 39 anni, di Modena, nella vita si occupa di benessere a tutto tondo, sia per la persona che per l'ambiente: insegna in palestra ginnastica dolce, stretching, zumba, ginnastica in acqua, danza ed è energy broker, cioè consulente per il risparmio energetico, per portare risparmio alle persone tutelando l'ambiente. “Credo che il mondo possa essere un posto migliore, più pulito, più sano e più vivibile per tutti e credo che il cambiamento debba iniziare da ogni singola persona, giorno per giorno, partendo dalle piccole abitudini. L'esempio e la coerenza sono le uniche cose che contano, più di
in cui le uniche vere vittime sarebbero state i bambini. Cosa ha impedito che finisse così? Certamente la collaborazione che si è creata fra la scuola e le famiglie. Le insegnanti sentendosi in difficoltà hanno deciso di intervenire, chiedendo un aiuto esterno a qualcuno che, vedendo la situazione con oggettività, potesse aiutare le insegnanti a ricostruire la relazione con le famiglie. I genitori hanno accettato la sfida e si sono messi in gioco con grande autenticità trovandosi una volta al mese insieme al consulente esterno e alle insegnati per parlare delle proprie difficoltà nel ricoprire il ruolo genitoriale e si sono anche auto-tassati per sostenere il progetto. Si è costruito uno spazio in cui genitori e insegnanti hanno potuto confrontarsi e mettersi in discussione partendo dal presupposto che solo alleandosi nel rispetto dei reciproci ruoli si ottiene il bene dei bambini. Le insegnanti hanno conosciuto le reazioni dei bambini alle loro richieste
e come queste si ripercuotono in ambito familiare; i genitori hanno potuto ascoltare e comprendere le motivazioni delle richieste delle insegnati. Entrando in relazione con autenticità sono emerse le paure, le ambizioni e le idee di ognuno. Insieme si sono condivise tappe e modalità di lavoro a casa e a scuola. I membri del gruppo hanno iniziato ad aiutarsi reciprocamente costruendo una rete fitta di relazioni, aiuto reciproco e solidarietà. Il progetto non si è fermato e per tre anni si è lavorato con motivazione e desiderio di migliorarsi. Sono stati trattati molti temi partendo dai bisogni dei singoli quali la comunicazione e la prevenzione del conflitto imparando a non averne paura e a gestirlo; i rischi e le potenzialità prodotti dalle nuove tecnologie e dai social, il bullismo, la gestione dell'aggressività e della rabbia. I ragazzini che stanno terminando la scuola primaria andranno in prima media più forti per la rete di relazioni che si è
creata sia fra i coetanei sia con gli adulti di riferimento. L’obiettivo raggiunto e che si spera possa diventare un nodo centrale anche nel prossimo futuro è stato avere Scuola e Famiglia
insieme per valorizzare i bambini facendoli crescere sereni e sostenuti e valorizzarsi reciprocamente come istituzioni educative. Gli ingredienti? Una relazione sana, autentica, responsabile e una certa
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dose di empatia. Evitare la delega e la colpevolizzazione reciproche. Prendersi le responsabilità e il potere necessari per valorizzarsi ed essere dei modelli positivi sia come insegnanti sia come genitori.
Benessere a tutto tondo
di Laura Solieri
mille parole. Fin da piccola sono stata educata ad avere rispetto e cura per l'ambiente e gli animali e a fare azioni concrete. Ho iniziato con la raccolta differenziata alle elementari, costringendo mia madre a farla; guido una automobile ibrida da 8 anni e ne sono contentissima; in estate per i piccoli spostamenti utilizzo una bike a pedalata assistita, davvero comoda sui cavalca-
via, ecologica, pratica da parcheggiare e veloce. Per i viaggi lunghi utilizzo il treno; a casa, utilizzo solo energia elettrica proveniente da fonti 100% rinnovabili, un passaggio che non mi è costato nulla, non ha cambiato le mie abitudini, ma tutela l'ambiente e le persone. Per non utilizzare più il gas metano, ho adottato diverse soluzioni: ho montato un impianto solare termodinamico che
mi fornisce acqua calda sanitaria 24 ore su 24 tutto l'anno, per il riscaldamento utilizzo la pompa di calore dei condizionatori e stufe elettriche, per cucinare utilizzo sistemi di cottura elettrici. Ho montato anche un impianto fotovoltaico per risparmiare e per sfruttare l'energia che ci regala il sole ogni giorno, e un apparecchio che dimezza i costi del lavaggio in lavatrice e in
lavastoviglie, immettendo già l'acqua alla temperatura di lavaggio, evitando che entri in funzione la serpentina. Negli anni, ho imparato ad ascoltare il mio corpo e mi sono spostata verso una alimentazione più naturale e salutare, eliminando glutine, il lattosio, i prodotti raffinati e lo zucchero. Non mangio più la carne e sperimento piatti di cucina vegana”. Giulia collabora con NWG,
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azienda totalmente italiana che da 14 anni si occupa di green economy e di tutela dell'ambiente, che da sempre sostiene ANTER (Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili), che gratuitamente va nelle scuole elementari e medie ad insegnare ai bambini la tutela ambientale. “Per abbracciare uno stile di vita più sostenibile, si inizia dalle piccole cose, migliorando giorno dopo giorno le proprie abitudini – conclude Giulia - È un percorso, non è un cambiamento repentino. Dobbiamo entrare nell'ordine di idee che non possiamo aspettare che siano gli altri a cambiare le cose, ma ognuno di noi deve iniziare a dare l'esempio, nel suo piccolo e secondo le proprie possibilità. La terra è la nostra casa ed è nostro dovere conservarla nel modo migliore. Non ci si può lamentare delle malattie, dell'inquinamento e dei rifiuti se poi noi siamo i primi a buttare per terra i mozziconi di sigaretta, a lasciare i rifiuti in spiaggia e a utilizzare l'automobile anche per fare 500 metri”.
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Il percorso di Tamara Tassinari, dalla teatroterapia all’educazione alimentare di Laura Solieri • “Il primo momento in cui mi sono avvicinata alla “filosofia” del vivere sostenibile è stato attraverso i primi corsi di massaggio che ho fatto, nel 1999. Ero reduce da un ictus che mi ha colpito seppure giovane e che si è risolto, per fortuna, in tempi abbastanza brevi. Poco tempo dopo la dimissione dal'ospedale, ho deciso di intraprendere un percorso e ho cominciato a frequentare un insegnante di medicina olistica, Luciano Jolly, che mi ha aperto la
Storie
Siamo quello che siamo, poi qualcosa di diverso strada del Massaggio Californiano, tecnica nata per riabilitare i reduci della guerra in Vietnam”. Tamara Tassinari, 42 anni, di Camposanto, è laureata in Infermieristica con una tesi sulla teatroterapia che è la sua specializzazione, e ha inoltre competenze acquisite attraverso corsi di specializzazione svolti in questi ultimi vent'anni, in materia di massaggio soprattutto Californiano e Terapia Cranio Sacrale.
“Quando si impara a entrare in comunicazione con le persone attraverso il contatto, si aprono mondi sottili e potenzialità di ascolto che ci parlano e ci conducono inevitabilmente nella direzione del riavvicinamento con la natura – afferma Tamara - come il mio incontro con Assocanapa, di cui sono diventata delegata per promuovere e divulgare l'utilizzo dei prodotti alimentari provenienti dalla lavorazione del seme e dell'olio della
Nutrirsi più dalla Terra, meno dagli scaffali
Sul blog Home, Food & Nature Giulia Maleti ci racconta la sua cucina e non solo di Laura Solieri • Una grandissima passione per la cucina vegetale che ha deciso di fare diventare la sua professione. Giulia Maleti, 33 anni, di San Cesario sul Panaro, è vegana da 5 anni e ha da poco terminato un corso per Veg-vegetarian Chef, organizzato da “A scuola di gusto” di Bologna, che si è concluso con uno stage presso un ristorante vegetariano e vegano. “Il mio obiettivo è quello di entrare nel mondo della ristorazione, facendo così della mia passione per la cucina vegetale, una professione”. Giulia ha aperto il blog Home, Food & Nature nel gennaio del 2014 per raccontare i suoi esperimenti di cucina vegetale, i primi tentativi di crudismo e per condividere i suoi interessi: l’amore per gli animali, l’autoproduzione, il minimalismo e il decluttering, ovvero quello che è ormai diventato famoso come il “Magico Potere del Riordino”. “La mia missione personale è mostrare, attraverso le mie ricette, quanto possa essere semplice e divertente adottare una dieta vegetale che, oltre ad essere ideale per la salute dell’uomo, è l’unica in grado di garantire un futuro al nostro pianeta – afferma Giulia Spesso, quando si inizia a pensare di eliminare carne, uova e latticini dalla propria dieta si cade nell’errore di immaginare una vita di rinunce e piatti tristi. La
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realtà è ben diversa perché il mondo vegetale nasconde sapori e colori incredibili, si scoprono migliaia di ingredienti nuovi e gusti inaspettati e poi ormai, per ogni piatto tradizionale, esiste la versione veganizzata che solitamente non ha nulla da invidiare a quella tradizionale, anzi! La passione per la cucina credo mi sia stata trasmessa da mia madre che, come ogni brava mamma pugliese che si rispetti, è un’ottima cuoca – racconta Giulia - ma la voglia di approfondire le tematiche dell’alimentazione sana ed etica la devo solo a me stessa e alla mia curiosità. La nostra alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel benessere non solo dell’uomo ma dell’intero pianeta. Un’alimentazione sostenibile si basa quindi necessariamente su cereali, legumi, frutta e verdura da agricoltura biologica e quando possibile, derivante dai piccoli produttori locali”. Per Giulia, “vivere sostenibile” significa avere il minor
impatto possibile sull’ambiente, per cui nella sua quotidianità preferisce l’autoproduzione, non solo per quanto riguarda il cibo ma anche per i prodotti come dentifricio e deodorante. “Quando non riesco ad auto produrre – ci racconta - scelgo di acquistare prodotti eco-bio con minor imballaggio possibile. Per le pulizie di casa utilizzo bicarbonato, aceto e panni in microfibra. Sto cercando di avvicinarmi sempre di più al movimento Zero Waste che mira a ridurre drasticamente i rifiuti e gli sprechi non solo attraverso la raccolta differenziata ma evitando a monte tutto ciò che è confezionato, preferendo accessori riutilizzabili al posto dei prodotti usa e getta, acquistando alimenti sfusi senza imballaggio. Dobbiamo, infatti, scegliere con la consapevolezza che tutto quello che buttiamo non scompare magicamente ma andrà ad appesantire la già critica situazione di inquinamento del nostro pianeta. Partendo dal decluttering, che consiste nell’eliminare gli accumuli di oggetti inutili che soffocano il nostro spazio vitale e che ci bloccano fisicamente e mentalmente, sono arrivata a scoprire il minimalismo”.
canapa sativa. In concomitanza, nasce l'incontro con la teatroterapia e con il lavoro attoriale di Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba, incentrati sul rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui esso vive e da lì il passo è stato brevissimo verso la permacultura e il vivere sostenibile”. Tamara lavora da 18 anni come libera professionista e attualmente si divide tra due ambulatori, uno a Modena e uno a San Giovanni in Persiceto. “In entrambi gli studi mi occupo di educazione sanitaria, incentrata principalmente sui disturbi alimentari e sullo stile di vita. Nella pratica, mi prendo carico di pazienti che necessi-
tano di essere educati circa metodi alimentari più adatti a loro, stili di vita più corretti e supporto nell'elaborazione delle emozioni, attraverso il dialogo, il massaggio e la teatroterapia, svolta individualmente o in gruppo. Decidere di dedicare tempo ad insegnare alle persone ad alimentarsi correttamente e a prendersi cura delle proprie emozioni, abitua gli individui ad ascoltare prima se stessi e di conseguenza gli altri. Decidere per se stessi di costruire ogni giorno la propria fisicità, attraverso la scelta consapevole del cibo da utilizzare con coerenza e attenzione. Decidere per la qualità del nostro tempo
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e delle nostre emozioni. Dedicare tempo ad esplorare le nostre emozioni senza rinchiudersi in stereotipi dove tutto ciò che è sempre stato, sempre sarà. Io dico sempre ai miei pazienti ‘Noi siamo quello che siamo fino a quando non siamo qualcosa di diverso’. Ecco io quando mi occupo di loro, provo attraverso il cibo e il teatro a farli diventare la parte migliore di loro stessi”. Tamara è anche una madre e sostiene con forza che educare i bambini ad un contatto “materiale e pragmatico” con la natura, abbia la funzione di far loro percepire il mondo attraverso lenti propriocettive focalizzate sulla realtà. La natura non è un sistema facilitante, mette alla prova continuamente, crea gli ostacoli e ci suggerisce i modi per superarli. Crea i veleni e ci insegna gli antidoti e i bambini hanno un vitale bisogno di tutto questo, per poter godere della vita in una modalità piena e appagante e non attraverso una passiva e scevra sopravvivenza”.
Leo e la Bio Bottega Pura Vida “Immaginiamo un bambino di 8 anni; immaginiamolo nel 2017: i luoghi comuni e le stereotipie non mancano, e neanche una vita ‘normale’. Scuola, amici, tv, videogiochi e sport. Ma poi un giorno per caso entra in una bottega e inizia ad immagazzinare profumi, immagini, scritte e colori: non dice una parola e si limita ad osservare. Non riconosce marche conosciute di pasta, succhi, merendine, né di altro, ma un’unica parola comincia a risuonargli nella testa e le sue labbra cominciano a dire, senza emettere nessun suono, biologico… biologico… biologico. Si volta e grida alla sua mamma: “ Fantastico questo mini supermarket! ”. Questo è stato il primo incontro per un bambino di nome Leo, un bambino che vive in una casa di legno vicino a un bosco e corre a piedi nudi sui sassi, un bambino che fa tante ma tante domande e che mangia cipolle crude come che fossero mele, un bambino che ha scoperto che venire in bottega è divertente. Alla Bio Bottega non c’è fretta come al supermercato e neanche la fila alle casse. Perché alla Bio Bottega si può mangiare una mandorla e scoprire perché fa bene alla salute senza dover leggere le etichette, perché ci sono Alessandro ed Engy che glielo dicono. La Bio Bottega è un posto per un tempo lento, un tempo di scambi e di accoglienza, dove anche i bambini sono invitati, uno spazio per conoscere cose nuove, ma soprattutto un posto dove chi c’è ci mette la faccia e il sorriso; e la cosa più bella che Leo ha imparato, e noi con lui, è che il tempo impiegato per scegliere di stare bene non ha età, non ha tempo e non ha luogo, quando incontri due Bio Amici! Questa è la lettera di mamma Veruska scritta insieme al suo bimbo Leo, una lettera inviata ad Alessandro ed Engy della Bio Bottega Pura Vida, una bottega giovane che vuole rappresentare il cambiamento, il ritrovare le sane abitudini, quelle istintivamente naturali, per tutte quelle persone che come Leo sapranno apprezzare la semplicità della vita. Biobottega Pura Vida vuole essere una possibilità di scelta, la scelta di una spesa etica, ovvero la politica più efficace che ognuno di noi può attuare tutti i giorni. La bottega si trova a Nonantola in via di mezzo 40, vende prodotti biologici rigorosamente vegan, sfusi, ed ecologici. Trovate tutto quello che volete sapere su facebook ! Seguite Pura Vida per non perdere le prossime iniziative e le Bio sorprese!
ESSERE VEGANI
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Essere vegani
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La rubrica di Renata
ModenaeReggioEmilia di Renata Balducci, ModenaeReggioE. presidente dell'Associazione Vegani Italiani Onlus In una moltitudine di voci e una pluralità di intenti, è importante non perdere mai di vista l'obiettivo. Ciò che, infatti, caratterizza maggiormente il veganismo è sicuramente la volontà di evitare sofferenze agli altri esseri viventi che abitano la Terra insieme a noi. L'etica va di pari passo con la scelta di questo stile di vita e il fatto di poter esser parte attiva nella liberazione delle vittime animali, nella loro cura o nella divulgazione del pensiero etico è ciò che aiuta molte persone a continuare a lottare per i diritti dei "senza voce". Da sempre l'Associazione Vegani Italiani Onlus si è caratterizzata per la presenza, al suo interno, di un Comitato Etico del quale fanno parte attivisti, volontari, giornalisti, docenti universitari, che si sono distinti per la loro conoscenza delle motivazioni etiche della scelta vegan, che operano in ambito vegan e che vengono reputati in grado di rappresentare degnamente la scelta vegan e le posizioni ufficiali dell'Associazione. Dalla volontà di aiutare concretamente le vittime della crudeltà umana, però, è nato quest'anno il progetto "Oasi VEGANOK", finalizzato alla creazione di una rete di luoghi rifugio per gli animali maltrattati o in pericolo di sopravvivenza e guidato da Suro Martella, fondatore di VEGANOK Network, Marco Biondi, fondatore del rifugio TheGreenplace e PierPaolo Cirillo, coordinatore di AssoVegan. La prima Oasi VEGANOK è diventata il TheGreenplace di Nepi (VT), dove sono previsti lavori di ampliamento tecnico, dove si svolgeranno anche corsi di formazione per volontari e riunioni di coordinamento con le molte altre Oasi presenti sul territorio italiano ed europeo. "L'obiettivo è migliorare noi stessi, migliorare le condizioni degli animali non umani ospitati e condividere con sempre più volontari e anche con i responsabili
TheGreenplace, la prima Oasi VEGANOK
Marche
di altre Oasi questo patrimonio di esperienze. - racconta Marco Biondi - Desideriamo che il nostro lavoro riesca a cambiare la società. Per questo abbiamo pensato, sul piano pratico ad incentivare le visite delle persone, per favorire il più possibile la convivenza tra animali umani e non umani". I corsi organizzati all'interno delle Oasi daranno la possibilità di accedere ad una
formazione professionale, perchè prendersi cura di altri esseri viventi non può essere affidato solamente all'improvvisazione. "La scelta Vegan è una scelta etica che si basa sul riconoscimento dei diritti di ogni animale non umano. - afferma Sauro Martella - Le Oasi VEGANOK rappresenteranno questo pensiero e saranno uno straordinario strumento di cambiamento".
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Appuntamento a Bologna dall’8 all’11 settembre con il Salone internazionale del biologico e del naturale • Il salone internazionale del biologico e del naturale sarà ancora più grande e diversificato nell’offerta merceologica, nella proposta formativa e nel calendario degli eventi all’interno e all’esterno del Quartiere fieristico. La 29a edizione della manifestazione, organizzata da BolognaFiere, si svolgerà dall’8 all’11 settembre. Aria di novità al padiglione 16 del Quartiere fieristico. Il settore Green lifestyle sarà da quest’anno organizzato in specifiche sotto-categorie espositive per meglio declinarne l’offerta: Home&Office con soluzioni green per la casa
Due giorni di festa, benessere e buon gusto, tutti al naturale • Torna l’appuntamento con Natura Bio a Correggio (Re), il Festival del Naturale nel cuore dell’Emilia, giunto alla 9a edizione. Uno degli eventi più amati e seguiti del settore naturale in Italia, con un successo di pubblico continuo e una costante soddisfazione degli espositori. Un festival alla portata di tutti per chi vuole bene al pianeta terra, tra delizie gastronomiche, laboratori, conferenze, sessioni olistiche , spazio giochi, per acquisire nuove conoscenze e nuovi stimoli, prendersi cura di sé e divertirsi in
Eventi
SANA 2017, a tutto green
e l’ambiente di lavoro; Mom&Kids con prodotti ecologici e naturali per la crescita, il gioco e la cura di neonati, bambini e mamme; Mobility con le novità sulla mobilità sostenibile; Clothing&Textiles con abiti, calzature e accessori
eco-friendly; Pet&Garden con prodotti e servizi naturali ed ecocompatibili per la cura di animali domestici, giardini e terrazzi; Hobby&Sport con soluzioni per il tempo libero, lo sport e i passatempi in chiave green; Travel&Wellness con offer-
te di viaggio, soggiorno e trattamenti per il benessere psicofisico e la remise en forme all’insegna della naturalità e dell’attenzione all’ambiente. All’area riservata alla Green Lifestyle si affiancherà la rassegna espositiva della
sezione Alimentazione biologica ai padiglioni 25, 26 e 32, mentre ai padiglioni 21 e 22 saranno presenti le realtà del comparto Cura del Corpo naturale e bio. Torneranno al Salone anche alcuni appuntamenti diventati ormai un classico, come SANA Novità e l’Osservatorio SANA. Confermato anche il calendario di incontri di aggiornamento professionale di SANA Academy, con la partecipazione di docenti, ricercatori universitari e di professionisti del settore. In programma, tra gli altri, l’appuntamento sugli oli essenziali trattati in funzione della loro composizione e delle prospettive d’uso, il seminario sull’evoluzione del microbiota intestinale in rapporto alla sua interazione con la nutrizione, dal concepi-
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mento alla vecchiaia e una sessione di incontri sulla fitoterapia in ambito veterinario e in relazione alle diverse fasi della vita femminile. Ai momenti di approfondimento organizzati all’interno del Quartiere fieristico si aggiungeranno le numerose altre iniziative della manifestazione: SANA Shop, dove i visitatori potranno acquistare direttamente i prodotti delle aziende espositrici; SANA City con 10 giorni di appuntamenti green, gestiti in collaborazione con EcoBio Confesercenti, e SANA Day con tutte le iniziative in città promosse insieme a Confcommercio-Ascom Bologna e il VeganFest, l’evento di riferimento in Italia per il mondo vegan, organizzato in collaborazione con VEGANOK.
Festival Natura Bio a Correggio Tempo di lettura 3 min.
modo sano e naturale. Il 23 e 24 settembre avremo un programma culturale con nomi di spicco come il dottor Piero Mozzi, celebre per aver reinterpretato la dieta dei gruppi sanguigni. Ci sarà poi il professor Giovanni Dinelli, ordinario di agraria all'Università di Bologna, per parlare di coltivazione di grani antichi. Parleremo della medicina del dott. Hamer, di mente quantica al confine tra fisica e psicologia, di musica a 432 Hz, di stili di vita sostenibili e tanto altro ancora. Natura Bio offre una piace-
vole occasione per passare un bel week end nel verde, mangiare bene, nutrire il corpo e la mente, e cambiare prospettiva di vita. Ampissima l’offerta degli stand: cucina naturale, agricoltura biologica, mobilità sostenibile, bioedilizia, ecocosmesi, consumo critico, filiera corta, altra economia, discipline bionaturali, argomenti che si ritrovano anche quest'anno nell'ampio spazio del Salone delle Feste di Correggio. Il Festival Natura Bio è frequentato ogni anno da migliaia di visitatori da tutta
Italia, si svolge dalle 10 del mattino fino al dopocena, anche in caso di maltempo, con spazi al coperto per le conferenze e le attività olistiche. Un evento per tutte le età, a misura di famiglia, bambini, anziani, giovani di età o di spirito. Nell'area esterna del grande parco nel verde, ampio spazio per laboratori e attività per bambini e uno Spazio Bebé con Punto Allattamento e consulenze e informazioni su Nascita e Maternità. Informazioni: 347 6327409, fieranaturabio@gmail.com, www.fieranaturabio.it.
FESTIVAL DELLA MIGRAZIONE 2017
20│21│22 OTTOBRE MODENA www.festivalmigrazione.it -
Abitare sostenibile
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Ambasciatori ambientali crescono
Agli esami di Maturità Nicholas My si fa portavoce dell’ esperienza vissuta in Ecovillaggio
• A scrivere una nuova pagina di ecosostenibilità è Nicholas My, 19 anni di Formigine (MO), diplomatosi quest’anno con una tesina dedicata all’ambiente, tra inquinamento e possibili cure come la bioedilizia. L’idea nasce grazie al rapporto tra l’ITG “Guarini” di Modena e l’Ecovillaggio Montale (Modena). L’obiettivo del giovane Nicholas è quello di diffondere tra i suoi coetanei pratiche virtuose per la salute dell’ambiente e dell’uomo, contaminandoli positivamente. Ecovillaggio Montale scommette sulle giovani generazioni che a loro volta rispondono positivamente a interscambi culturali e iniziative didattiche a carattere pratico. Nicholas si definisce “amico dell’ambiente” e l’incontro con il quartiere bio ed ecosostenibile di Montale ha sensibilizzato
Bioarchitettura e yoga: progettare edifici seguendo linee guida sostenibili per l'ambiente e lo spirito di chi le abita • Caterina Bondi, 34 anni, di Mirandola, nella vita insegna yoga e fa l’architetto, due attività apparentemente molto diverse tra loro ma non per lei. “C'è una branca dello yoga che si chiama Vastu Purusha e prevede la progettazione di edifici seguendo linee guida sostenibili per l'ambiente ma anche per lo spirito di chi le abita. Quindi, per me le due attività sono perfettamente integrate”. Il nome spirituale di Caterina è Kandala, un termine sanscrito che significa seme del fiore di loto, nome che le è stato donato da una monaca indiana che le ha insegnato la sua meditazione personale. “Ho iniziato ad interessarmi allo yoga durante gli anni dell’università, prima con video che tentavo di emulare, poi provando alcuni insegnanti che però non mi convincevano, finché non ho trovato la persona giu-
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ancor più la sua coscienza. “Questa esperienza mi ha aiutato ad avere un punto di vista più ampio sul rispetto dell’ambiente e sulla progettazione di case ecologiche attraverso la scelta consapevole di strumenti, materiali, risorse. Prima di conoscere la realtà di Ecovillaggio non sapevo che il verde avesse un ruolo così importante e che le specie arboree venissero scelte e impiegate in base alle caratteristiche più idonee. Quali progetti dopo la scuola? “Frequenterò la facoltà di Architettura con l’obiettivo di specializzarmi nella bioedilizia e far parte di un team interdisciplinare impegnato nella ricerca e nell’innovazione che fa bene all’ambiente. L’esperienza in Ecovillaggio Montale ha reso possibile, a tanti giovani come me, esplorare da vicino le caratteristiche ecosostenibili degli edifici. Ho aperto gli occhi sul problema reale e concreto dell’inquinamento, dalle cause alle possibili cure. Mi piacerebbe in futuro occuparmi di un progetto dove applicare le
nozioni di bioarchitettura presenti in quartieri come Ecovillaggio Montale”. Qual è il messaggio più importante? “Come riporto nella mia tesina, tutti noi dobbiamo comprendere che il fenomeno dell’inquinamento è strettamente connesso alle mutazioni genetiche, allergie e tumori che sono in sensibile aumento. Per il futuro mi auguro che le agenzie educative si mettano in rete coinvolgendo direttamente sul campo i giovani che desiderano toccare con mano modelli applicativi e concreti. A scuola - conclude Nicholas - dovrebbe essere impartita l’Educazione all’ambiente” e con una certa frequenza. Nella tesina Nicholas mette in risalto, dalla rivoluzione industriale ad oggi, “200 anni sconsideratezza” e il modello di una società incentrata sull’economia e sullo sfruttamento dei combustibili fossili che inevitabilmente causano: • L’aumento dei cataclismi; • L’aumento delle temperature ; • La distruzione degli eco-
sistemi e quindi della biodiversità di flora e fauna. “Qualcosa di buono è già successo, siamo infatti sulla strada della decarbonizzazione. Ben vengano iniziative divulgative come le “ecopillole di Luca Lombroso” e l’informazione apportata da altri studiosi del clima e dell’ambiente per aumentare la consa-
pevolezza e combattere la superficialità del nostro vivere il Pianeta”. “Puntiamo sui giovani, ambasciatori della cultura del riciclo dei materiali e adulti consapevoli domani – dichiara Silvia Pini. Rispettare l’ambiente non è solo un dovere, un vero e proprio stile di vita. I cambiamenti cultu-
rali per definizione sono lenti, ma quello che continua a stupirmi è che non vi sia la chiusura del cerchio da parte delle persone tra i problemi dell’inquinamento e il peggioramento delle condizioni di salute. Siamo in tempo per cambiare le cose, a tutti è stata data un’ultima chance, non buttiamola via”.
Vivere e costruire 'in verde'
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di Laura Solieri
sta, un’insegnante che seguo tuttora. Dopo alcuni anni di pratica con lei, ho capito che desideravo approfondire ancora di più la mia pratica e la filosofia che sta dietro al sudore sul tappetino e mi sono iscritta ad una scuola di Firenze, Samadhi, scuola di formazione di yoga e meditazione; inizialmente credevo che il corso sarebbe servito solo a me, per entrare meglio nella mia pratica e non pensavo che l'avrei mai insegnato, poi invece ho avuto l'occasione ed eccomi qui. Nel frattempo, ho frequentato altri corsi e mi sono specializzata e oltre all'Hatha yoga insegno anche yoga in volo, che è molto coreografico, per il quale si utilizza un tessuto per fare asana (posture) di yoga aeree”. Caterina insegna anche yoga in gravidanza e post parto, “inoltre, mi sono innamorata di tutto un mondo olistico che viaggia parallelo alla pratica e così per mia vocazione mi sono formata come operatrice olistica per trattamenti con campane tibetane e gong e ho una
formazione in cristalloterapia, tutti mondi sottili che possono entrarci dentro ed aggiustarci nel profondo. Di tutte queste discipline, mi piace il fatto che ci portano dentro noi stessi, ci aiutano a capirci e migliorarci, anche attraverso conflitti interiori, che però servono a farci evolvere nel percorso della vita e a trasformarci in esseri migliori”. Caterina si definisce ecoarchitetto o bioarchitetto, vista la specializzazione universitaria ed il suo successivo approccio ecologico e bioclimatico all'architettura; ha una particolare attrazione verso materiali naturali, per i quali ha fatto diversi workshop e che cerca di portare nel suo lavoro. “Primo fra tutti il legno ed il suo utilizzo strutturale per le case ecologiche e poi i materiali come la paglia e gli intonaci in terra cruda – ci spiega - Il progetto al quale sono più legata è sicuramente il primo, da giovane architetto, un ampliamento abitativo con struttura in legno, nel quale siamo riusciti ad
inserire anche molti aspetti impiantistici per rendere l'abitazione quasi completamente autonoma. In questo progetto, ho studiato tutti i dettagli personalmente, analizzando anche le stratigrafie delle pareti. Abitare sostenibile non vuol dire per forza costruirsi una casa nuova con tutti gli accessori e le caratteristiche di una casa sostenibile, ma si può sempre sistemare, ristrutturare e mantenere un’abitazione per renderla migliore a livello di risparmio energetico, di rispetto ambientale, penso che un piccolo sforzo da parte di tutti, anche in questo campo, possa fare la differenza. Il comportamento virtuoso di ognuno dovrebbe passare anche dal comportarsi virtuosamente nella propria abitazione, rendere virtuoso il proprio organismo edilizio, anche con un piccolo sforzo, che può, ad esempio, solo essere la sostituzione dei serramenti, e fortunatamente ci sono anche gi incentivi statali per farlo! Credo che la nostra regione,
insieme a Toscana e Veneto, sia tra le più evolute in ambito di costruzioni sostenibili – conclude Caterina - Il nostro sistema si sta muovendo verso l'applicazione di direttive sempre più ecologiche, il problema è che c'è ancora la possibilità di un’alterna-
tiva meno costosa e meno virtuosa, e penso che la pubblica amministrazione dovrebbe essere più rigida nel dare dettami e regole e che i cittadini dovrebbero essere più ligi nel rispettarle, senza cercare una scorciatoia per aggirare la questione”.
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Solidarietà
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Ognuno di noi e’ un essere stupendo Lo yoga come strumento di consapevolezza del sé, intervista all'educatrice Lisa Brescacin
di Laura Solieri • Nella vita, Lisa ha sempre avuto la causa sociale come priorità: laureata in Scienze della Formazione, dopo aver lavorato alcuni anni a Modena nel mondo della psichiatria come educatrice in progetti di inclusione sociale, si è ritrovata a Rimini in un asilo italo svizzero sul sostegno e ha iniziato ad occuparsi di autismo. “L’ho presa come una grande opportunità di crescita, mi sono rimessa sui libri per approfondire e per cercare di costruirmi una maggiore conoscenza e professionalità in questo ambito così specifico e delicato” spiega Lisa Brescancin, 27 anni, originaria di Albareto in provincia di Modena, che attualmente vive a Rimini, dove si è trasferita circa due anni fa per amore. “In questo momento, lavorativamente parlando sono un po’ ferma, per cause di forza maggiore: sono mamma di un piccolo esserino che mi sta crescendo nella pancia – ci racconta sorridendo - Ad ora mi godo questa maternità portando avanti gli studi e gli interessi, senza troppe aspettative ma cercando di vivermi questo momento unico e importante”. Lisa ha sempre avuto un’attrazione particolare verso il mondo delle yoga, “mi destava cu-
Dalla sinergia tra FB for children e Comunicare in famiglia nasce un aiuto concreto alle famiglie • Dal mese di luglio di quest’anno e nata una nuova sinergia dalla partnership tra Associazione di promozione sociale FB for children e Comunicare in famiglia, la pagina di facebook, con più di 36 mila iscritti, che pubblica informazioni, esperienze, idee per la famiglia, l’educazione dei figli e le buone relazioni. Come possiamo aiutare i genitori a educare e far crescere serenamente i propri figli? Questa e altre domande sono il motivo della
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riosità, qualcosa mi richiamava – dice Lisa - Inizialmente ho conosciuto uno yoga puramente fisico, i benefici c’erano ma non era quello che volevo, mancava qualcosa, sentivo il bisogno di altro, mi immaginavo lo yoga come strumento e come via in qualche modo anche spirituale, ed ero alla ricerca di qualcosa che mi mettesse davvero in connessione con quella che sono, in un processo di conoscenza profondo. Ho smesso di frequentare la palestra che ormai da 2 anni mi vedeva abitualmente e mi sono messa in stand-by; un grosso mal di schiena, dovuto a un periodo particolarmente intenso a livello lavorativo, e la partenza per Granada nel 2012
mi hanno fatto rimettere alla ricerca di qualcuno, di qualcosa. E’ stato in quel momento che è arrivata nella mia vita Angela Stradi, insegnante di yoga presso l’Aikido Club di Modena. Mi sono trovata davanti una persona molto preparata ma soprattutto molto umile, palpabile, pura, capace di ascoltare e di incontrare, entusiasta della vita e ho capito che avevo trovato la mia maestra, una persona che sapesse essere in connessione con il cielo senza dimenticarsi che siamo e abbiamo delle radici nella terra. Ci siamo viste alcune volte, poi sono partita per Granada e al mio ritorno sono tornata da lei a praticare, accolta come se non fossi mai andata via.
Nel 2014 si inizia a parlare di una scuola di formazione e nel 2015 è nata l’Accademia del Loto, scuola di formazione per insegnanti di yoga; la scelta di iscrivermi è stata abbastanza lineare, con l’obiettivo prima di tutto di fare un percorso su di me, per regalarmi un cammino di crescita personale che mi portasse sempre più verso quella che è la mia vera natura. Vedevo la scuola come un’opportunità, un dono, un luogo e uno spazio mio, dove crescere e mettere in luce parti e aspetti di me, e così mi sono iscritta con tanta voglia di mettermi in gioco”. Com’è cambiata negli anni la tua consapevolezza del mondo e del tuo corpo grazie allo yoga?
La consapevolezza è il risultato del complesso e unico lavoro dello yoga, un lavoro di unione e di integrazione; la consapevolezza, e soprattutto la mia capacità di sperimentarla e di viverla, sta crescendo con me; non posso dire che quando ho iniziato, tre anni fa, il mio livello di consapevolezza fosse “scarso”, semplicemente era quello che potevo avere in quel momento, ma la volontà e la voglia di camminare e continuare a farlo nonostante i momenti di fatica, mi ha portata ad accrescerla maggiormente e sono certa che sarà un continuum. Quando si sceglie di intraprendere la strada della ricerca personale, si inizia un viaggio, unico, infinito e assolutamente accattivante perché ognuno di noi è un essere stupendo, dobbiamo solo lavorare per esserne consapevoli. Qual è per te l'insegnamento più prezioso di questa disciplina? Gli insegnamenti sono tan-
ti ma in questo momento se devo pensare a quello più prezioso dico l’accettazione, l’accettazione di sé per come si è nel qui ed ora, senza alcuna volontà di cambiamenti illusori e impossibili; ogni essere umano è bello nella sua diversità e quando si impara ad amarsi si fa un lavoro di accettazione anche dell’altro in un’ottica di rispetto e non giudizio che non è liberatoria solo per gli altri ma soprattutto per noi. Fare yoga non è una questione di arrivare o meno a “fare” una posizione ma significa ascoltarsi, consci che ogni giorno è diverso dall’altro e ogni giorno il nostro corpo può avere dei bisogni diversi che hanno il diritto di essere ascoltati e legittimati. Questo per me è un insegnamento fondamentale che oltre ad essere necessario nella pratico lo è nella vita di tutti i giorni, imparando ad ascoltarsi e ad agire nel profondo rispetto di chi siamo e dei bisogni che sentiamo.
Aiutare i genitori a educare
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collaborazione. L’intento dell’unione è quello di diffondere i valori della vita e della solidarietà e diffondere quanti più messaggi a favore della famiglia e per discutere delle cause di difficoltà della crescita dei bambini. FB for children, con l’omonimo gruppo su Facebook composto da più di 20 mila iscritti, ha lo scopo di aiutare tutti i bimbi, dalla loro nascita alla loro adolescenza, che non hanno possibilità di avere il necessario per la loro crescita (vestiti, giocattoli, accessori scolastici, tempo, un consiglio ed altro utile alla crescita). Comunicare in famiglia, attraverso la pagina fa-
cebook ed il sito www. cominicareinfamiglia.it, desidera offrire alcune risposte alle domande che si pone un genitore, un educatore, risposte che provengono da fonti competenti: pedagogisti, psicologi, insegnati, educatori, consulenti familiari. “La collaborazione con Comunicare in famiglia è importante al fine di divulgare ancor più i messaggi a favore della famiglia – ha sottolineato Dario Gulino, presidente dell’associazione FB for children -. Puntiamo a ridurre le difficoltà delle famiglie e i disagi che subiscono i minori, per il bene dei bambini e della società”.
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Passa la Parola: il Festival della Lettura per Ragazzi torna a settembre
“Vogliamo prendervi per mano e condurvi in questo mondo meraviglioso fatto di libri”. Milena e Sara, ideatrici del Festival insieme al Comitato provinciale di Modena del Centro Sportivo Italiano Tempo di lettura 7 min.
• Oltre 60 tra autori, italiani e stranieri, con la presenza di numerosi Premi Andersen e Premi Strega, più di settanta tra eventi aperti al pubblico, incontri con le scuole ed eventi collaterali. Formigine apre la settima edizione di Passa la Parola, il 15 settembre con le narrazioni tra Fred Bernard e Francois Roca, autori culto in Francia che porteranno albi straordinari affrontando temi come la diversità, la metamorfosi, per poi prose-
no la situazione carceraria, tematica alla quale sarà dedicato un evento nel mese di ottobre, presso la Casa Circondariale di Modena. In mostra presso il locale Fusorari a Modena, dal 19 settembre al 1 ottobre, i bellissimi scatti del fotografo modenese Aldo Soligno nell’ambito del progetto Rare Lives dedicato a chi soffre a causa di una malattia rara. Sarà Chiara Carrer, illustratrice e artista, a portare le sue meravigliose illustrazioni che raccontano anche la malat-
ti i modi per leggere il nostro mondo. Tra i temi che affronterà ed approfondirà, anche la malattia, la diversità, il terremoto, l’immigrazione, l’adolescenza, la droga nei giovani, tra i tanti. Per raccontare a bambini e ragazzi argomenti attuali, con le giuste parole. Per dimostrare che con le giuste parole tutto si può comprendere. Punto centrale di tutto il programma 2017 sarà la figura del “maestro”: a questo proposito le Scuole Mattarella di Modena, dal
Ragazzi, organizzato e ideato dalla libreria di Vignola “Castello di Carta” e da Csi Modena (Centro sportivo italiano) con il patrocinio del Comune di Modena, il contributo dei Comuni di Castelvetro di Modena, Vignola, Castelfranco Emilia, Formigine, Spilamberto, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura. Con la collaborazione di: Biblioteca Comunale Lea Garofalo, Biblioteca Francesco Selmi di Vignola, Biblioteca Matilda di Formigine, Biblioteca Daria Bertola-
A settembre continua il centro estivo all’Oplà
Il centro estivo organizzato dal Csi Modena presso il centro ludico motorio Oplà sarà attivo anche nel mese di settembre: dal 28 agosto al 14 settembre per bambini e ragazzi da 6 a 11 anni, dal 28 agosto all’8 settembre per i più piccoli da 3 a 5 anni. E’ possibile scegliere tra modalità full o part time, il centro estivo è attivo dalle 8 alle 17 con possibilità di anticipo orario alle 7.30 e di prolungamento fino alle 18. Tantissime divertenti attività per tutti i partecipanti: giochi di gruppo, gite ed escursioni, laboratori creativo - espressivi, gonfiabili, musica, piscina, teatro e per i più grandi anche affiancamento per i compiti scolastici. Per informazioni: 345 2621601, info@happycampcsi.it
guire su Modena dal 20 al 24 settembre, a Spilamberto il 30 settembre e a Castelvetro di Modena l’1 ottobre. Al centro la letteratura per ragazzi, che riesce a comunicare “tematiche complesse e difficili” con le giuste parole e con meravigliose illustrazioni. Sempre Formigine ospita il Premio Andersen 2017 miglior illustratore Sonia Maria Luce Possentini, che terrà un laboratorio nel bosco per catturare la luce e far sentire i bambini come veri e propri impressionisti. E ancora al Festival si incontreranno giovani autori e illustratori pieni di talento come Matthieu Maudet, Davide Morosinotto vincitore del Premio Andersen 2017 come “Miglior Libro Sopra i 12 Anni”, il giovane fumettista modenese Marino Neri, giornalisti e blogger come Zita Dazzi che porterà il suo “Pensami Forte”: un “omaggio” a tutte le persone che vivo-
tia nei bambini nell’ambito della mostra “Frammenti di Sguardo” a Modena dal 22 settembre presso la Biblioteca Delfini. Passa la Parola è un festival itinerante, che anche quest’anno supera i confini nazionali portando nelle piazze dei comuni coinvolti le migliori firme della letteratura per l’infanzia, con tantissimi ospiti stranieri: Gilles Bachelet, Rotraut Susanne Berder, Melvin Burgess, Philip Giordano, Matthieu Maudet, Roger Olmos, Yocci. Come tutti gli anni, ampio spazio viene dedicato alle scuole dove il Festival è entrato a piccoli passi per poi accreditarsi come punto di riferimento per insegnanti della scuola primaria e secondaria: un ricchissimo programma di incontri con gli autori si svilupperà sui quattro Comuni coinvolti nel festival. Passa la Parola vuole raccontare, tra illustrazione, fumetto, arte, teatro, poesia, romanzi e racconti, tut-
20 settembre al 14 ottobre, ospiteranno una mostra dedicata a Simone Massi. Le tavole dell’illustratore italiano, tratte dal libro “Il Maestro” di Fabrizio Silei dedicato alla figura di Don Milani, saranno esposte presso l’istituto di Via Piersanti Mattarella a Modena. A Modena uno degli eventi clou dedicati agli insegnanti è l’incontro con Cosetta Lodi e Pino Boero, per ripercorrere le figure di Mario Lodi e di Don Milani: due maestri che hanno cambiato il modo di considerare la scuola e l’educazione. Il Festival è onorato di accogliere per la prima volta l’illustratrice e artista Rotrait Susanne Berner, famosa per aver ricevuto numerosi premi e menzioni come il German Youth Literature Award nel 2006 e l’Hans Christian Andersen Award nel 2016. Insomma, è più ricco che mai il panorama di Passa la Parola settima edizione del Festival della Lettura per
ni Marchetti, Biblioteche Delfini, Memo, Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto, Biblioteca Castelvetro, Il Maggio dei Libri, Oplà, Rare Lives, Uniamo. Con il sostegno di: Edizioni EL, Einaudi Ragazzi, Emme Edizioni, Lapis Edizioni, Les Mots Livres, Orecchio Acerbo, Logos Edizioni. Partner dell’edizione 2017 sono: Sanofi Genzyme, Conad, Cartoon Project, Dental Clinic, Pasticceria Pamela, Istituto di Cultura Germanica, Alliance Francais Bologna, Institut Francais, Goethe Institut, Superfestival, Salone Internazionale del Libro di Torino, Banca Interprovinciale, Farmacia di Formigine. Tutti gli eventi sono gratuiti e rivolti a bambini, ragazzi, genitori, insegnanti e appassionati di letteratura dell’infanzia. Hashtag ufficiale del Festival: #PassalaParola Per info: www.passalaparaola.it, stampa@passalaparola.it
Cuore sportivo: imparare l’uso del defibrillatore E’ dedicato a tutte le persone che intendono imparare le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore il corso di formazione organizzato dal Centro Sportivo Italiano, Comitato di Modena, per il terzo anno consecutivo. Il corso si svolgerà secondo il seguente calendario: mercoledì 20 settembre, ore 18-23 presso la sede della Fondazione PA System in via Jacopo da Porto Sud 511 a Baggiovara (scadenza iscrizioni: 16 settembre); mercoledì 27 settembre, ore 18-23 presso la sede della Casa del Volontariato in via Matteotti 5 a Pavullo (scadenza iscrizioni: 23 settembre); il 4 ottobre, ore 18-23 a Sassuolo, con sede da definirsi e scadenza iscrizioni 27 settembre. La partecipazione al corso consente di ottenere la certificazione BLSD. E' possibile iscriversi al corso compilando il modulo di iscrizione disponibile sul sito del Csi Modena, nella sezione NEWS. Il modulo, opportunamente compilato, potrà essere inviato alla mail: defibrillatori.csi@gmail.com
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