ANNO 10 - n. 22 / 2022
Boschi Antonio Calanchi
N.22 | 2022
Damiano
MEDWELLNESS | FREE PRESS
Iscrizione al Roc n°23381 aprile 2013 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/PE/16/2013 del 30.04.2013
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BIOSKIN ITALIA tories
N O V I TÀ
Dott. Antonio
Candela
La fine dell’Alzheimer
Un futuro modellato su avanguardia e sostenibilità +
Antirughe per eccellenza. Cosa rende il retinolo così speciale? Il collagene “biotech” La nuova frontiera della medicina estetica Flebologia rigenerativa: quando l’avanguardia è tutta nelle gambe
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LA FIERA LEADER MONDIALE PER L’INTERA INDUSTRIA DELLA COSMETICA E DELLA BELLEZZA PROFESSIONALE COSMOPROF.COM
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NEW DATES 28 APRILE – 1 MAGGIO 2022
29 APRILE – 2 MAGGIO 2022 BOLOGNA QUARTIERE FIERISTICO ORGANIZZATO DA BolognaFiere Cosmoprof S.p.a. Milano T +39 02 796 420 F +39 02 795 036 info@cosmoprof.it
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CON IL SUPPORTO DI
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Editore Strategia Grafica di Cristina Zecca Pescara PI: 01434110688 PEC: strategiagrafica@pec.net
COVER STORY
Direttore Generale e Amministrativo Cristina Zecca c.zecca@medwellness.it
Calanchi
Direttore Marketing e Pubblicità Cristina Zecca marketing@medwellness.it Amministrazione amministrazione@medwellness.it Redazione Piazza della Rinascita, 33 65122 Pescara - Italia T +39 085 296 298 segreteria@medwellness.it
NOVITÀ 2021
WELL STORY
Antonio
Candela
Hanno collaborato a questo numero Abrami Liliana, Astolfi Giorgio, Astolfi Giulia, Beltrame Laura, Benedetti Marco, Boschi Damiano, Calanchi Antonio, Candela Antonio, Canta Pier Luigi , Carone Domenico, Celleno Leonardo, Compagnoni Riccardo, De Focatiis Rossella, Fiorini Federico, Messaggio Susanna, Migliori Ginevra Monfrecola Giuseppe, Noviello Sergio Quieti Carltedge Raffaella, Spattini Massimo, Tocchio Massimiliano, Vasselli Alessandra. Intervista di Copertina Domenico Boschi e Antonio Calanchi Intervista di Well Story Dott. Antonio Candela Fotografie Foto rivista: Archivio Stock
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Antonio
Progetto grafico Francesco Ferrone/Cristina Zecca MEDWELLNESS | FREE PRESS
Damiano Boschi
Direttore Responsabile Alessia Addari redazione@medwellness.it
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Medicina e Salute 26
Spalla congelata, un dolore confuso con una lesione.
28 Quel fastidioso tremolio all’occhio riconoscerne le cause per evitarlo
Intervista di Copertina
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Nutrizione
Damiano Boschi Antonio Calanchi
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Psiche ed alimentazione Come tutelare le performance della nostra mente
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Alimentazione e fertilità Quattro suggerimenti per favorire l’equilibrio ormonale
Un futuro modellato su avanguardia e sostenibilità
News e Tecnologie
Medicina Estetica
Spa&Resort
Antirughe per eccellenza, eccellente per la cura della pelle
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Plunhof****S dove nuotano i sogni
Rosacea una malattia sottovalutata
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Manna Resort
16 Il collagene “Biotech”, la nuova frontiera della medicina estetica Nuova Tossina Botulinica liquida e pronta all’uso
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Il “Collagen Boost” Il nostro approccio combinato per una pelle tonica ed elastica
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Faloria Mountain Spa Resort
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Antonio Candela
tories
Biologo nutrizionista, specializzato in neuroscienze
Intervista Well Story
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52 Al Naturhotel Leitlhof si può raggiungere la “pace dei sensi”
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Flebologia rigenerativa: l’avanguardia è tutta nelle gambe
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www.medwellness.it
gennaio - febbraio - marzo Trimestrale di medicina estetica, benessere e nutrizione ___________________ Redazione Piazza della Rinascita, 33 65122 Pescara - Italia T +39 085 296 298 redazione@medwellness.it ______________________ Iscrizione al R.O.C. numero 23381 del 02/04/2013
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Esonero iscrizione testata in tribunale: art.16 L. 07.03.2001 n.62 MedWellness e Dossier Medicina sono marchi depositati presso la CCIAA di Pescara. Tutti i diritti riservati. Cristina Zecca - Pescara
a cura di Susanna Messaggio
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l’esperto risponde
“ Rubriche
ANNO 10 | NUMERO 22 | 2022
È espressamente vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e materiale pubblicitario contenuti in questo numero. Tutti i diritti riservati.
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L’ esperto risponde
42 Well Story Storie e ricerche di successo
46 Spa&Resort
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Vetrina Prodotti
L’ ESPERTO RISPONDE
40 Ginevra Migliori
news e tecnologie
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News & Tecnologie IL CERVELLO AI TEMPI DEL COVID Sono ormai centinaia, infatti, gli studi scientifici pubblicati a livello internazionale sulle complicanze neurologiche dell’infezione da Covid-19, tanto che ormai si parla di “NeuroCovid”. L’infezione può colpire sia il sistema nervoso centrale - con cefalea, vertigini, disturbi dello stato di coscienza (confusione, delirium, fino al coma), encefaliti, manifestazioni epilettiche, disturbi motori e sensitivi,
maggiore incidenza di ictus con maggiore severità - sia il sistema nervoso periferico, con perdita o distorsione del senso dell’olfatto, del gusto, neuralgie e sindrome di Guillain-Barré. Anche nella fase successiva alla malattia sono emersi vari problemi quali astenia protratta, disturbi di concentrazione, disturbi della memoria e comportamentali, che potrebbero essere collegati a piccoli danni vascolari o infiammatori del sistema nervoso, con ripercussioni a lungo termine. Inoltre, nei mesi di prolungato isolamento e alterazione dei ritmi di vita e delle abitudini sociali, si evidenzia un peggioramento dei sintomi comportamentali e un aumento
del decadimento cognitivo per le oltre 1.200.000 persone affette in Italia da demenza, di cui 720.000 da Alzheimer, e una maggiore incidenza dei disturbi del sonno, che riguardano mediamente 12 milioni di italiani e che durante la pandemia ne ha colpiti circa 24 milioni. “Abbiamo assistito nel corso dell’ultimo anno a continue conferme della correlazione tra Covid 19 e malattie neurologiche - sottolinea il Professor Gioacchino Tedeschi, Presidente della Società Italiana di Neurologia - Proprio per questa ragione la Società Italiana di Neurologia sta portando avanti progetti di ricerca e studi clinici per indagare in maniera approfondita su questo legame, con l’obiettivo di chiarire la portata e la durata degli effetti neurologici, e mettere a punto protocolli clinici che aiutino gli specialisti a intervenire tempestivamente per contrastarne i danni”.
DENTI A PROVA DI SORRISO Spesso si desidera avere un sorriso candido e smagliante, ma è davvero possibile? La Dottoressa Amira Al Habash, medico Odontoiatra, spiega a tal proposito “È bene tener presente che il colore dei denti dipende moltissimo dalla genetica di ciascuno, esistono però diverse cause che possono portare alla discromia: sigarette, vino rosso, caffè e tè tendono a pigmentare la dentatura, poiché lo smalto è permeabile, limitarne l’uso è sicuramente un’ottima arma per avere denti bianchi. Inoltre, anche le gengive devono essere adeguatamente curate, spesso il loro benessere deriva dalla salute e dalla pulizia dei denti, poiché
fanno tutti parte di un sistema chiamato “parodontale”, chiarisce la specialista: “La presenza di placca e tartaro porta a un’infiammazione gengivale che a sua volta può esacerbarsi in un quadro di parodontite, comportando non solo un’infiammazione e detrazione gengivale, ma anche un riassorbimento osseo. Risulta quindi basilare mantenere un’attenta igiene seguita da visite periodiche”. Infine, validi alleati della salute dentale arrivano anche dalla tavola, infatti l’esperta ricorda: “Esistono degli alimenti che potremmo definire come ‘amici del sorriso’ e sono latte e derivati, grazie al loro contenuto di calcio; verdure specialmente a foglia larga come spinaci e insalata, che stimolano la salivazione; la frutta ricca di fibre come la mela, che aiuta a pulire la bocca e i frutti di bosco perché ricchi di sostanze antibatteriche”. Diversamente, sarebbe meglio limitare l’assunzione di agrumi, aceto e birra perché abrasivi per lo smalto; le bibite gassate e gli energy drink che hanno un’azione corrosiva; le caramelle e i dolciumi che contengono un alto tasso di zuccheri e possono causare l’insorgenza di carie e infine, sigarette, vino, caffè e tè che tendono a pigmentare lo smalto.
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“La salute si regge su fattori strutturali, biochimici e psicologici che in uno stato di salute ottimale dovrebbero essere equilibrati. Quando una o più di queste componenti sono affette, potrebbero insorgere problemi di salute. L’obiettivo di ogni individuo dovrebbe essere quello di mantenere un corretto equilibrio costruendo una resilienza da quelli che sono gli ‘stressors’ quotidiani. Degli esempi di ‘stressors’ strutturali sono traumi e microtraumi, come movimenti ripetitivi, una postura errata o compensazioni. La componente biochimica comprende la nutrizione, la medicina tradizionale e altre sostanze come caffeina, tabacco, alcool. Infine, il fattore psicologico include la mente, lo spirito e le emozioni”. L’effetto di traumi e microtraumi strutturali porta
ad uno squilibrio del sistema muscolare, alla base del quale vi sono sublussazioni vertebrali. La sublussazione, secondo la Chiropratica, è un disallineamento vertebrale o una restrizione di movimento di essa che crea un’interferenza nel sistema nervoso. A livello anatomico, i segmenti vertebrali oltre a rappresentare punti di inserzione per legamenti e muscoli dorsali, formano un canale attraverso il quale passa il midollo spinale che poi si dirama nelle radici nervose. L’ipertonicità e/o l’ipotonicità di questi muscoli, causata da traumi e microtraumi, possono comportare quindi un disallineamento del complesso vertebrale, intaccando la comunicazione neuromuscoloscheletrica e portando a vari sintomi e disfunzioni. Gli ‘stressors’ biochimici hanno un effetto sul sistema nervoso una volta che entrano nell’apparato gastro-intestinale. Quando ingeriamo una sostanza essa passa attraverso il sistema digerente mandando una serie di segnali al sistema nervoso centrale, tramite il nervo vago. Questo nervo possiede tre tipologie di terminazioni nervose che forniscono diverse informazioni al cervello: informazioni sull’”allungamento”, sulla “tensione”, e sui “nutrienti”. “Anche i fattori psicologici possono avere un effetto sul sistema neuromuscoloscheletrico. L’effetto di un pensiero o un’emozione porta a dei cambiamenti chimici nel
nostro organismo causando una reazione strutturale. Ad esempio quando una persona è triste, essa tende ad avere una postura più ricurva e in chiusura, mentre una persona sicura di sé tende ad avere una postura più aperta”. La ricerca ci conferma che condizioni mentali croniche come ansia e depressione portano a degli squilibri neurofisiologici che possono avere conseguenze sull’intero sistema di un individuo.
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La prevenzione, il benessere e la promozione della salute sono spesso trascurati rispetto a trattamenti che procurano sollievo immediato e a soluzioni a breve termine. Ad oggi, l’approccio più diffuso nei confronti della propria salute, è quello di risolvere i problemi quando già presenti e sintomatici, piuttosto che modificare i propri comportamenti nell’ottica di mantenere una buona salute. La Chiropratica si pone quindi l’obiettivo di spostare l’attenzione sui fattori che possono influenzare la salute ed il benessere di un individuo, promuovendo la prevenzione ed educando il paziente ad un corretto stile di vita, apportando correzioni dove e quando opportuno, come spiegano la Dottoressa Khanchandani e la Dottoressa Bianco, dell’Associazione Italiana Chiropratici AIC .
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CHIROPRATICA E STRESSORS QUOTIDIANI
Intervista di Copertina
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BIOSKIN ITALIA Antonio Calanchi
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Damiano Boschi
Un futuro modellato su avanguardia e sostenibilità A cura di Alessia Addari
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“Last but not least”. Una filosofia alla quale l’azienda è fortemente legata da anni
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A.C.: Io conoscevo già quel settore e, con Damiano, decidemmo di puntare a distribuire una tecnologia innovativa che, allora, stava nascendo: la videodermatoscopia ad epiluminescenza. Fummo chiamati a Vienna dal CEO della Derma Instruments, il produttore del MoleMaxII, che cercava un distributore per l’Italia. Eravamo molto giovani, Bioskin Italia appena fondata ma le nostre competenze e la nostra passione furono convincenti ed ottenemmo l’esclusiva. Iniziammo con la dermatologia, così.
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Un’azienda, la vostra, nata ventiquattro anni fa da una profonda lungimiranza di voi soci. Quale, all’epoca, l’intuizione a dirigervi verso il settore medicale-dermatologico ?
D.B.: Quando miri a strutturarti bene, cerchi di collaborare con partner affidabili e presenti nel mercato internazionale. Mi piace controllare di persona queste caratteristiche e, con Antonio, iniziammo a viaggiare molto proprio per verificare, de visu, con chi avevamo a che fare. I coreani, allora, non erano ancora competitivi con il top del panorama mondiale e noi avevamo raggiunto una maturazione tale da rendere necessario l’ingresso di un produttore importante da poter distribuire in Italia. Laserscope (USA) ci diede fiducia e, credo di non sbagliarmi, venne anche ripagata!!
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Dall’avventura internazionale sudcoreana per il primo laser installato, fino alla svolta nel 2000 con l’espansione ai trattamenti medico-estetici: come è cambiata la prospettiva da quel momento?
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Intervista di Copertina
Il laser ha rappresentato per Bioskin Italia uno strumento di vera e propria svolta ed avanguardia, soprattutto nella declinazione urologica, che le ha permesso di avvalersi del premio come miglior distributore europeo nel 2002. Quale l’impatto di questa nuova ed efficiente strumentazione sui risultati clinici?
i tempi di ospedalizzazione ed i postumi dell’intervento rispetto all’approccio chirurgico tradizionale. Fu una bella esperienza, condita di tante nuove conoscenze professionali. Fu molto stimolante perché riuscimmo ad organizzare una rete tecnico-commercialeclinica che, in tempi record, era in grado di dialogare con i migliori urologi, alla pari.
A.C.: Greenlight PV consentiva, su una buona maggioranza di pazienti affetti da IPB, di ridurre
Alta tecnologia e grandi performance al servizio non solo della medicina, ma anche della bellezza, ambito nel quale sono molti i traguardi raggiunti in tutto il mondo grazie ad apparecchiature e metodologie d’avanguardia… D.B.: Assolutamente. Gli sviluppi tecnologici applicati al mondo medico estetico sono innegabili. I trattamenti sono più efficaci ma sempre meno invasivi, si possono combinare tra loro più facilmente ed evitano o ritardano di tanto un eventuale atto chirurgico.
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Una mission aziendale votata al progresso ed alla costante espansione su mercati internazionali, supportata da un eccellente servizio di assistenza, fiore all’occhiello dell’intero sistema organizzativo. Quanto ed in che modo questo aspetto ha influito al successo di Bioskin Italia? Ultraformer 3: HIFU per il trattamento di lassità cutanea del volto e del corpo
A.C.: Tantissimo. Quando il Cliente ci sceglie, lo fa perchè sa che con noi potrà dormire sonni tranquilli. Oltre alla migliore tecnologia sul mercato noi garantiamo sempre il migliore servizio di assitenza tecnica possibile. I tecnici vengono costantemente formati dalla casa madre, scelgono e si avvalgono delle migliori apparecchiature di controllo, sono sempre reperibili. Tutte le apparecchiature che commercializziamo sono mesdicali, regolarmente certificate: i nostri tecnici sono dotati di apparecchi per garantire che la sicurezza d’uso si mantenga inalterata nel tempo. “Last but not least”, una filosofia alla quale l’azienda è fortemente legata da anni, che prevede una costante attività clinica formativa per i vostri clienti. Un incredibile valore aggiunto quello della divulgazione e dell’informazione in tal senso… A.C.: Non puoi sapere guidare al massimo una
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Ferrari solo leggendo il manuale di istruzione. Le tecnologie d’avanguardia da noi proposte sul mercato sono in continuo e sempre più veloce cambiamento. Da anni, ci occupiamo di formare al meglio i nostri Clienti tramite i nostri esperti KOL’s, corsi associati ad alcune Scuole di medicina estetica, Workshop pratici, Wet lab. Nei momenti bui di lockdown, anche i Webinar hanno continuato ad interessare centinaia di medici. La formazione clinica ha un alto costo ma è inevitabile quando ci si confronta ad altissimo livello.
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D.B.: Siamo imprenditori abituati ad attraversare momenti di insicurezza e incertezza come quello attuale. Fortunatamente, sembra che le decisioni prese per fronteggiare la pandemia possano non ostacolare troppo le attività dei nostri Clienti e, di conseguenza, la nostra. Quindi, il nostro atteggiamento per il 2022 sarà sempre lo stesso: affiancare il medico con la competenza di sempre, cercando di comunicare e consigliare le migliori tecnologie per eseguire al meglio la propria attività. La qualità paga, sempre.
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Per un’azienda così fortemente innovativa e mutante, quali saranno gli obiettivi per il prossimo 2022 alle porte?
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Antirughe per eccellenza cosa rende il retinolo così speciale? N.22 | 2022
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A cura di Dott.ssa Alessandra Vasselli Cosmetologa AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia)
È l’ingrediente cosmetico più amato dalle Star, è il protagonista della skincare routine di numerose donne e si trova all’interno di molti prodotti beauty. Si tratta del retinolo, la forma alcolica della vitamina A, che grazie alle sue caratteristiche esfolianti, illuminanti e soprattutto antiage si conferma un ottimo alleato contro l’invecchiamento. A tal proposito, con il prezioso ausilio della dottoressa Alessandra Vasselli, Cosmetologa AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia), cercheremo di presentare una dettagliata panoramica sul retinolo, tra benefici, effetti indesiderati e uso cosmetico. Dottoressa Vasselli, retinolo, retinoide o acido retinoico? Nel tempo si è creata molta confusione tra i termini “retinoide”, “retinolo”, “acido retinoico”: pur avendo una derivazione comune, non sono semplicemente modi diversi per definire la stessa sostanza, ma piuttosto sono composti che possiedono caratteristiche considerevolmente diverse, sia per struttura, che per attività, che per livello di tollerabilità – afferma la Dott.ssa Vasselli - Va subito chiarito che il retinolo è una sostanza ad uso cosmetico, mentre l’acido retinoico (ed altri retinoidi) sono sostanze ad attività farmacologica e possono per questo essere contenuti solo ed esclusivamente nei farmaci, sotto prescrizione medica. L’acido
retinoico è particolarmente attivo sugli epiteli dell’organismo, in particolar modo quello cutaneo e sull’attività della secrezione della ghiandola sebacea (acne e seborrea). Il retinolo controlla la crescita ed il ricambio cellulare dell’epidermide ed è fondamentale per la funzionalità che svolge sulle cellule del derma. Per tali motivi il retinolo viene molto utilizzato in cosmetica soprattutto nell’ambito del foto-invecchiamento per stimolare la rigenerazione della pelle e quindi diminuire le micro rugosità, migliorare l’idratazione, il tono cutaneo e conferire luminosità all’incarnato. Quali sono i principali benefici? Quando si applica sulla pelle un cosmetico con il retinolo, si attiva un meccanismo di trasformazione: durante il processo di metabolizzazione gli enzimi della pelle tendono a convertire il retinolo in acido retinoico; quando questo avviene si può riscontrare una certa efficacia “antiaging”. Questo meccanismo non è istantaneo e tale conversione richiede tempo. Lo stimolo dei retinoidi comporta un’accelerazione del ricambio cellulare epidermico, meccanismo attraverso il quale lo strato corneo si riduce, lo strato basale inferiore si “rivitalizza”, con miglioramento anche dei componenti dermici. Il risultato è che le microrugosità e le macchie tendono a ridursi, migliorano idratazione e “tono” della pelle, il colorito della carnagione appare più omogeneo e luminoso. Ci sono tipi di pelle più adatti all’applicazione di retinolo e quali i possibili effetti indesiderati? Trattamenti cosmetici a base di retinolo sono adatti alle più comuni tipologie cutanee che mostrano i principali segni del crono e foto-invecchiamento: ispessimento cutaneo, ipercromie, micro e macro rugosità, atonia con decadimento del
terzo inferiore del viso, collo e decollèté – espone Alessandra Vasselli – Piccole accortezze andrebbero poste in caso di pelli particolarmente sensibili, dove l’utilizzo deve essere modulato e graduale nel corso del tempo, è opportuno evitare l’uso di cosmetici contenenti retinolo laddove sono riconosciute allergie e sensibilizzazioni al retinolo e bisognerebbe evitare l’applicazione immediatamente dopo aver effettuato trattamenti medico-estetici quali laser e peeling. Durante tutto il periodo di trattamento con retinolo è necessario utilizzare durante il giorno un fattore di protezione solare possibilmente ad alta protezione, da un lato al fine di preservare i benefici anti-age ottenuti, ma soprattutto al fine di evitare possibili fotosensibilizzazioni determinate dall’interazioni con i raggi UVA ed UVB.
Come inserire il retinolo nella quotidiana beauty routine? I prodotti cosmetici contenenti derivati della Vitamina A, vanno dunque usati preferibilmente nelle ore notturne (ad esempio crema notte) e se utilizzati di giorno meglio applicare successivamente prodotti di protezione solare con SPF medio/alto su pelle normalmente foto-esposta (come quella del viso o delle mani). Soprattutto per le pelli sensibili o molto sensibili è consigliabile non applicarli nella zona del contorno perioculare.
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medicina estetica
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A cura di Prof. Giuseppe Monfrecola Università Federico II di Napoli
conoscerla significa
curarla N.22 | 2022
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Rosacea una malattia sottovalutata È considerata la Cenerentola della malattie della pelle. La Rosacea - soprannominata “sindrome di Rembrandt” dal celebre pittore olandese che ne soffriva come personaggi famosi dei giorni nostri, da Bill Clinton al principe Carlo d’Inghilterra a Cameron Diaz, Renée Zellweger fino a Cynthia Nixon protagonista di “Sex & The City” - nonostante impatti significativamente sulla qualità di vita delle persone colpite è spesso non riconosciuta e sottovalutata. Nella fase iniziale è infatti confusa con la couperose e il semplice rossore che compare ai primi stadi della malattia viene quindi ignorato e minimizzato, ma quando si manifesta in maniera conclamata con la comparsa di papule, pustole e ispessimento della pelle, acquisisce tutte le caratteristiche di una vera e propria patologia, condizionando le persone a livello emotivo, sociale e lavorativo. A puntare i riflettori su questa malattia infiammatoria e cronica della pelle che in Italia affligge oltre 3 milioni di persone, tra il 7-8% della popolazione adulta, sono i dermatologi della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. Sul banco degli imputati potrebbero esserci il patrimonio genetico e gli stili di vita: in realtà le
17 Oggi con le moderne terapie antinfiammatorie, laser vascolari, dermocosmetici funzionali e persino camouflages si può “gestire” e curare la patologia, a patto che le cure siano costanti
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Una cosa è certa: esistono diverse armi in grado di migliorare la condizione clinica dei pazienti. L’imperativo è però diagnosticare e trattare la malattia prima possibile per evitare che dal sottotipo più lieve si passa a quello più grave. La malattia coinvolge soprattutto naso, guance e palpebre. Come l’acne, può avere varie manifestazioni: si va dal semplice “flushing” temporaneo della parte centrale del viso a forme più persistenti. “L’eritema centro facciale – spiega il Professor Giuseppe Monfrecola, Università Federico II di Napoli – interessa il naso, la parte alta degli zigomi, talvolta c’è una compartecipazione delle palpebre, con un arrossamento persistente e venuzze che si dilatano a causa del sole, del caldo e anche delle alterazioni degli stati emotivi. Cibi piccanti e alcol possono influire. E se le terapie non risolvono definitivamente il problema, trattamenti con farmaci e dermocosmetici funzionali possono attenuarne le manifestazioni. Alla base dell’infiammazione”, aggiunge il Professor Monfrecola “c’è sempre un malfunzionamento del sistema immunitario e di un piccolo microrganismo il demodex folliculorum che nei soggetti con rosacea esiste in quantità superiori a quelle riscontrate negli individui con pelle sana”. Rimedi da applicare e terapie da seguire? Ci sono prodotti che permettono di “mascherare” il “flushing” temporaneo, ossia il rossore che può comparire all’improvviso. Quindi un camouflage, chiaramente non curativo, che però può togliere dall’imbarazzo chi è colpito consentendogli di
relazionarsi agli altri con maggiore tranquillità. Si può inoltre ricorrere a Laser vascolari con particolari lunghezze d’onda che diminuiscono la dilatazione delle venuzze in prossimità del naso.
A questi si aggiungono terapie farmacologiche: “Nel nostro armamentario terapeutico abbiamo farmaci antinfiammatori topici a base di ivermectina – prosegue Monfrecola – e dermocosmetici funzionali che bloccano i recettori Trpv sensibili agli stimoli termici e che fanno da coadiuvanti rispetto all’azione dei farmaci.
Si possono usare anche antibiotici del gruppo delle cicline come la doxiciclina della quale non sfruttiamo il potere antibiotico, ma solo quello antinfiammatorio. Basta dosare diversamente il principio attivo: invece di 100 mg se ne utilizzano 40 a rilascio controllato. L’importante è usare i dermocosmetici al mattino, assumendo la sera la terapia farmacologica che va assunta in maniera costante. Perché questa, lo ricordo è una malattia cronica”.
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cause della Rosacea sono ancora poco chiare e l’unico segno distintivo alla base di questa patologia è l’infiammazione.
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nel tempo e mai interrotte.
medicina estetica
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A cura di Susanna Messaggio con la consulenza del Dott. Massimiliano Tocchio
Il collagene
La nuova frontiera della medicina estetica N.22 | 2022
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“BIOTECH” Nella terra del Sol Levante, i bachi da seta producono un filamento dal quale si estrae una catena polipeptidica di collagene alfa1, compatibile con il tessuto epidermico dell’essere umano. “Un nuovo collagene definito “ricombinante” la cui genesi non è di derivazione animale, ma estratta dal filamento dei bachi da seta allevati in Giappone, un collagene monoelica, ideale per il ringiovanimento della matrice extra cellulare del derma, compatibile con i tessuti umani. Proprio per questo, il rischio di innescare reazioni allergiche e di sensibilizzazione, è praticamente quasi pari a zero. “Il collagene viene definito biotecnologico e non viene estratto dai tessuti tendinei degli animali, bensì dal filamento dei bachi da seta, alimentati ed allevati secondo altissimi standard in Giappone, proprio per ottenere un prodotto di altissima qualità. In linea con le più aggiornate normative internazionali per la gestione degli allevamenti animali, il baco da seta Giapponese, viene allevato in carousel automatizzati per la gestione climatica al fine di mantenere un ambiente consono alla delicatezza dell’animale. Anche la loro alimentazione è rigorosa: vengono nutriti con un particolare gelso coltivato in una specifica regione Giapponese, integrato con nutrienti specifici, il tutto nel rispetto dell’alimentazione BIO.
303 Parma è un’Azienda con una profonda esperienza e connessioni nel mercato farmaceutico per lo sviluppo, vendita e commercializzazione di prodotti cosmetici e dispositivi medici. 303 Pharma e PolyNeo, Società Tedesca licenziataria per l’Europa di Neosilk (Human Type Collagen I), hanno concordato di creare una partnership strategica per fornire ai clienti di tutto il mondo prodotti innovativi e formulazioni disegnate sulle loro esigenze, basate su Neosilk®-Human Type Collagen I. Come risultato del loro grande sforzo, hanno già rilasciato sul mercato prodotti classificati
quali
dispositivi
medici
(I,
III) con effetto rigenerante, contenenti Neosilk®-Human
Type
Collagen
I
in
diverse aree terapeutiche (dermatologia, medicina estetica, ortopedia, veterinaria). Con questa scelta, Liliana Abrami e Marco Benedetti, co-fondatori di 303 Pharma, hanno concretizzato in maniera tangibile la mission dell’Azienda che vede l’innovazione sempre al centro delle decisioni manageriali.
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Il baco da seta è esente da malattie trasmissibili agli umani, cosa che non si può escludere sia per i collageni d’estrazione tendinea, sia per quelli, ad esempio, di derivazione dal derma (porcino) in quanto sottoposti a processi di purificazione chimica, potenzialmente dannosi per l’uomo. Il processo di purificazione a cui è sottoposta la sostanza, consente una biocompatibilità umana al 99,9%. Inoltre, il fatto che si tratti di una catena amminoacidica (r-polipetide alpha1 chain) monoelica, ne determina una migliore e più rapida sintesi, attivando con maggiore velocità i processi di produzione di collagene tipo I autologo. Espressione della passione dell’azienda italiana, con sede a Brescia, per i prodotti organici di alta qualità, il collagene Neosilk di 303 Pharma nasce da un’attenta ricerca di
innovazione nel mondo della cosmeceutica, portata avanti dai due Partner e Founder della società, Marco Benedetti e Liliana Abrami, che dopo una consolidata esperienza nel settore farmaceutico, hanno affrontato il mercato nazionale e internazionale con una linea rivoluzionaria. “Dopo aver maturato un comprovato bagaglio a contatto con il mercato dei prodotti farmaceutici – spiega Marco Benedetti - abbiamo percepito l’esigenza, espressa dai consumatori, di nuovi prodotti ed il collagene biotecnologico, dei quali siamo esclusivisti, sta diventando un must. L’ingegnerizzazione della larva del baco da seta che consente la similarità della catena amminoacidica con quella umana, deriva le sue origini da un processo di tecnologia ricombinante, che permette l’espressione della catena stessa nella filatura del bozzolo. Comprendendone le potenzialità - prosegue Benedetti - abbiamo lavorato per sviluppare una linea topica che contenesse questo ingrediente, orientando la nostra attenzione e le nostre preferenze verso prodotti organici e naturali. 303Pharma si occupa di
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informazione pubblicitaria
Una vera rivoluzione, se si pensa che il collagene, utilizzato in campo cosmetico ed estetico, può essere di derivazione bovina, suina e anche equina, con i limiti derivanti dall’ organizzazione tridimensionale dei suoi elementi che, prima di svolgere la loro azione, devono essere frammentati per ottenere una riduzione del peso molecolare.
“
I bachi da seta, una volta tessuto il bozzolo, non vengono soppressi ed il loro ciclo vitale viene rispettato.
medicina estetica
20 dermoceutica”. “Il collagene biotecnologico - prosegue Liliana Abrami co-founder - è stato riconvalidato e sottoposto a tutti i test necessari al fine di poterlo utilizzare anche in altri ambiti e non solo esclusivamente per il trattamento puramente estetico della pelle”.
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LE APPLICAZIONI IN MEDICINA ESTETICA Neosilk agisce sulla bioristrutturazione della matrice extracellulare e sulla densità del derma-spiega il dottor Massimiliano Tocchio specialista in medicina estetica a Bergamo - già da subito si ha un effetto distensivo delle rughe e compattezza con un effetto riempimento soft ma visibile. Il trattamento si esegue su tutto il volto, evitando le zone del tear-through, si esegue regolarmente su mani collo e décolleté e su pazienti di qualsiasi età. È particolarmente utile sui volti svuotati ma che non desiderano avere correzioni altamente volumetriche. È da prediligere l’utilizzo delle micro-cannule - prosegue il dottor Tocchio - in quanto, con pochi punti di accesso, si riduce il rischio di traumatizzazione dei tessuti e si permette così alla paziente l’immediato ritorno alla vita sociale. Mentre l’ago è da riservare per la correzione di rughe sottili in aree dedicate, come ad esempio le rughe perioculari. È un trattamento di mini-invasività, le pazienti trattate -infatti- non dimostrano segni di insofferenza o di non tollerabilità. Effetti collaterali specifici della molecola non vengono segnalati, potrebbero emergere, come per tutti gli altri iniettabili, “effetti indesiderati” da puntura ai quali possono aggiungersi dei piccoli lividi. Le controindicazioni sono le stesse di tutti i prodotti iniettabili, quindi malattie della pelle in fase acuta o malattie autoimmuni. Il numero di sedute consigliate dipende in base al grado di aging della paziente e quindi da un minimo di due/tre sedute a distanza di tre/quattro settimane l’una dall’altra con un mantenimento a circa quattro mesi
dall’ultima seduta. Il prezzo è variabile a seconda dell’entità della correzione. LE APPLICAZIONI OLTRE L’ESTETICA L’ortopedia è uno dei campi nei quali vi è maggiore riscontrospiegano Benedetti e Abrami- soprattutto in caso di necessità di viscosupplementazione che superi l’acido ialuronico. È stato inoltre certificato un dispositivo medico iniettabile per il quale si sta valutando l’efficacia anche nella rigenerazione cartilaginea. LE APPLICAZIONI IN AMBITO VETERINARIO Due sono i prodotti realizzati per la veterinaria: un gel buccale per il trattamento delle stomatiti ed infiammazioni del cavo orale ed un dispositivo medico ad esclusivo uso veterinario per la secchezza oculare ed il mantenimento delle migliori condizioni per il trattamento farmacologico delle lesioni corneali. Attualmente, l’azienda bresciana è impegnata anche nello sviluppo, progettazione, formulazione e la certificazione - registrazione di prodotti farmaceutici e dispositivi medici per aziende del settore che hanno una visione anche loro di innovazione sul mercato. IL NUOVO COLLAGENE 2.0 RIVOLUZIONA LA BIOSTIMOLAZIONE: LA BELLEZZA INDOSSA KARISMA Non appena ha varcato i confini italiani, il nuovo collagene è già diventato il protagonista di un nuovo trattamento antietà, presentato alla 23ª edizione del congresso di medicina estetica Agorà: il Soft filler Karisma di Taumedika. Il dottor Filippo Castrogiovanni, Ceo dell’azienda ed esperto in dermatologia, ci rivela perché questo bioristrutturante ha una (o più di una) marcia in più. Il nuovo collagene ricombinante Neosilk, lavorando in sinergia con l’acido ialuronico, apporta collagene alla pelle e, allo stesso tempo, ne stimola la produzione naturale. In pratica si tratta di un’evoluzione della classica biostimolazione: il principio di base è lo stesso, ma i risultati in termini antiage sono decisamente superiori. Il fatto che questo collagene di ultima generazione non derivi dagli animali, pur essendo completamente naturale offre un netto vantaggio in termini etici e di sostenibilità, ma anche di compatibilità con la cute. Inoltre la biocompatibilità di Neosilk esclude fenomeni allergici o di intolleranza. Il filler si presenta in una siringa pre-riempita che il medico si limita a iniettare nelle zone da rivitalizzare, garantendo massima sicurezza sul fronte igienico e dei dosaggi.
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Nuova Tossina Botulinica N.22 | 2022
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A cura di Dott. Ivano Iozzo Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
liquida e pronta all’uso Che cos’è Alluzience® ? Alluzience® è la prima tossina botulinica di tipo A liquida e pronta all’uso in Europa, priva di proteine di origine umana e animale come l’albumina e il lattosio. Essendo una formulazione liquida pronta all’uso, non necessita di ricostituzione.
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Come funziona ? Come neuromodulatore, agisce allo stesso modo di qualsiasi altra tossina botulinica di tipo A già presente sul mercato: inibisce il rilascio di acetilcolina per il rilassamento temporaneo del muscolo trattato. L’effetto può essere visibile già dopo 24 ore e può durare fino ai sei mesi. La dose raccomandata per l’area glabellare è di 0,25 ml di soluzione (50 unità di Speywood) divisi in cinque siti di iniezione, cioè 0,05 ml di soluzione (10 unità di Speywood) per punto. Quali sono i vantaggi che Lei vede in Alluzience® ? Alluzience® porta molteplici benefici ai pazienti, in primis l’assoluta tranquillità di non creare allergie nei pazienti sensibili agli eccipienti presenti nelle vecchie tossine, perché ha solo
componenti di origine vegetale o sintetica, niente più albumina o lattosio, il che è molto moderno e all’avanguardia, anche per il rispetto delle diverse ideologie individuali. Inoltre, un vantaggio per me fondamentale, è quello di non dover ricostituire la formula. In questo modo ho più tempo per dedicarmi ai miei pazienti e soprattutto più accuratezza nel dosaggio del principio attivo e questo mi permette di poter prevedere meglio il risultato, che sarà certamente più preciso, perché so esattamente quante unità di prodotto sto iniettando per ogni punto, senza spreco di unità come poteva accadere con i neuromodulatori in polvere. Ultimo, ma non ultimo è il miglioramento del benessere psicologico personale: il paziente, dopo circa un mese dal trattamento riscontra notevoli benefici sulla propria accettazione di sé, sulla fiducia in sé stesso, si sente più felice grazie all’evidenza che riscontra nel suo aspetto più fresco e riposato. Cosa lo rende diverso rispetto alle tossine di vecchia generazione ? Come formulazione liquida pronta all’uso, dà il via alla nuova era della neuromodulazione estetica, è un prodotto tutto nuovo, una nuova formulazione, che rispetta le necessità di tutti i pazienti e facilita notevolmente la procedura che noi medici dobbiamo mettere in pratica per il trattamento. Ci risparmia, finalmente, l’incombenza di dover pensare alle diluizioni, ai calcoli matematici e alle conversioni di unità: ho il mio prodotto, pronto all’uso, già preparato alla concentrazione che mi serve. Per me questo è il futuro: la semplicità di utilizzo.
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A cura di Dott. Giorgio Astolfi e Dott.ssa Giulia Astolfi
Il nostro approccio combinato per una ed N.22 | 2022
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Collagen Boost pelle tonica elastica
Oggigiorno assistiamo ad un crescente aumento della richiesta di prestazioni in ambito medico estetico a dispetto delle prestazioni chirurgiche. Facendo un raffronto tra quanto avveniva vent’anni fa circa e la situazione attuale, possiamo trarre questa conclusione: oggi l’85% delle richieste in ambito medicoestetico riguarda le prestazioni non invasive, mentre vent’anni fa il 60-70 % delle richieste era prettamente chirurgico. Si è assistito dunque ad una netta inversione del trend per quanto concerne le richieste dei pazienti, soprattutto dovuta ad un palese cambiamento delle preferenze degli stessi, ma anche a causa di alcuni errori della chirurgia estetica del passato, spesso associata a stereotipi lontani dalla bellezza autentica, ricercata invece nuovamente ed insistentemente ad oggi. A contribuire a questa inversione di tendenza, ha sicuramente influito anche la maggiore sicurezza e le eccellenti performance dei prodotti per i trattamenti non invasivi, soprattutto i filler di alta qualità e gli energy device certificati, che consentono di ottenere risultati brillanti in totale sicurezza e con buona durata.
La seconda causa è di grande importanza e riguarda la perdita di elasticità della pelle, per questo è fondamentale agire sulla stimolazione di collagene ed elastina attraverso un approccio combinato: Ultherapy® per la ridefinizione di tono ai tessuti in profondità, Radiesse® come biostimolante per i compartimenti più superficiali. È importante precisare che, quando parliamo del mondo degli ultrasuoni microfocalizzati, nella fattispecie di Ultherapy®, ci riferiamo alla tecnologia considerata Gold Standard a livello globale nella categoria. L’ecografia, integrata nel sistema, permette a noi specialisti di offrire un trattamento sicuro che possa restituire risultati scientificamente prevedibili e ripetibili. Attraverso l’ecografia capiamo qual è il livello di lassità e su quali strati della pelle dobbiamo andare ad agire, evitando complicazioni.
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In particolare, oltre a filler a base di acido ialuronico e idrossiapatite di calcio, in passato avevamo a disposizione la radiofrequenza, che prometteva buoni risultati, ma incompleti. Arrivarono poi le tecnologie a laser infrarossi, ma l’azione di ringiovnimento era sempre e solo superficiale. Negli ultimi anni, invece, abbiamo a che fare con una tecnologia sicura e certificata, che sfrutta gli ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati, i quali ci consentono di lavorare e di ottenere risultati molto efficaci sulla lassità cutanea e ringiovanire viso, collo e décolleté in modo molto naturale. Per noi specialisti è importante conoscere le cause dell’invecchiamento, in termini di alterazioni anatomiche nel tempo, per poter consigliare il percorso più adatto ad ogni esigenza e protocolli di trattamento sempre più efficaci. Per semplificare, potremmo dire che, oltre al riassorbimento della struttura ossea, sono due le cause principali dell’invecchiamento in termini di lassità e tono della pelle: la perdita del grasso sottocutaneo profondo e lo scivolamento verso il basso del grasso superficiale (ptosi).
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Filler, Radiofrequenza, Laser Infrarossi e Ultrasuoni Microfocalizzati Ecoguidati: come agire sull’invecchiamento dei tessuti
26 Come funziona Ultherapy®? Il principio è quello di riscaldare in modo preciso alcuni strati target della pelle a diverse profondità che, se portati ad una certa temperatura, sono in grado di produrre nuovo collagene e ottenere una pelle che ringiovanisce gradualmente, con un conseguente effetto liftante.
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Vedere attraverso l’ecografia gli strati anatomici che possono avviare questo processo rigenerativo è un punto-chiave. Il trattamento, grazie all’ecografia, si può eseguire in un’unica seduta, che varia dai 30 a i 90 minuti in base alle aree trattate. I risultati sono stabili fino a 2 anni. È un trattamento approvato da FDA (Food and Drug Administration – ente governativo americano di controllo su cibi e farmaci) per tonificare viso collo, décolleté e dorso delle mani, ma abbiamo molta esperienza clinica anche su altri distretti del corpo (braccia, addome, glutei e ginocchia). Presso il CDM – Centro Dermatologia Integrata e Medicina Estetica di Milano, abbiamo messo a punto un protocollo combinato COLLAGEN BOOST che ha l’obiettivo di curare la pelle in profondità e rigenerarla dall’interno, in modo totalmente non invasivo. La combinazione di Ultherapy® e Radiesse® in un’unica seduta ci consente di liftare la pelle e (bio) stimolare la produzione di collagene. I risultati sono visibili immediatamente, grazie all’azione riempitiva del filler. Nei mesi successivi al trattamento otteniamo un’importante stimolazione dei fibroblasti a rigenerare la pelle, azione che contrasterà la riduzione della produzione di collagene che causa i primi segni dell’invecchiamento a partire già dai 25-30 anni. Scegliamo l’idrossiapatite di calcio per la biostimolazione dei tessuti superficiali, perché permette di correggere le rughe e, allo stesso tempo, migliorare la qualità della pelle nei mesi successivi, senza volumizzare eccessivamente. Oltre ai trattamenti che noi specialisti consigliamo ai nostri pazienti sulla base dello status della pelle di ogni paziente, personalizzati a seconda di esigenze specifiche e obiettivi, consigliamo sempre di abbinare ai trattamenti uno stile di vita corretto, alimentazione sana e attività motoria, che sono aspetti coadiuvanti nel mantenimento di una pelle sana nel tempo.
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Il segreto? La scienza.
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un dolore così acuto da essere confuso con una lesione. A cura di Dott. Riccardo Compagnoni
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Spalla congelata,
La capsulite adesiva o spalla congelata è un’infiammazione della capsula articolare della spalla che ne provoca l’ispessimento fino a bloccare i movimenti. Colpisce maggiormente le donne tra i 35 e i 55 anni. Fondamentale è la collaborazione tra ortopedico, radiologo e fisiatra per la corretta diagnosi e cura Un dolore forte alla spalla che aumenta velocemente fino a non permettere di muovere l’articolazione gleno-omerale. Si tratta della ‘spalla congelata’, ovvero la capsulite adesiva, l’infiammazione e il progressivo ispessimento della capsula articolare della spalla, senza evidenza di lesioni strutturali capsulo-legamentose. Sebbene possa colpire pazienti di tutte le età tipicamente sono affette da capsulite adesiva le donne con un’età compresa tra i 35 e 55 anni. Studi epidemiologici hanno dimostrato che, includendo i quadri più o meno complessi, la capsulite adesiva arriva a colpire circa il 2% della popolazione generale. Come spiega il Dottor Riccardo Compagnoni,
Ortopedico della Clinica Ortopedica dell’ASST Gaetano Pini-CTO, i sintomi tipici della spalla congelata (dolore e la limitazione dell’articolarità della spalla) si presentano con una sequenza tipica descritta in 4 fasi dal Dottor Robert J. Neviaser nel 1962. “La prima fase è caratterizzata da dolore acuto e che aumenta velocemente, senza però limitare il movimento della spalla. Nella seconda fase si assiste a una significativa limitazione dei movimenti, specialmente dell’extra-rotazione, dovuta alla retrazione capsulare, ossia alla contrattura. In questa seconda fase il dolore è presente anche a riposo e poco responsivo ai comuni anti-infiammatori, ma può essere alleviato da un ciclo di infiltrazioni con cortisone intra-articolare. Tale fase può durare anche mesi ed è sconsigliato iniziare una fisioterapia troppo aggressiva in quanto potrebbe infiammare ulteriormente la capsula rallentando il processo di guarigione. Nella terza fase la spalla è ancora congelata ma il dolore è presente solo ai massimi gradi di escursione articolare, la fisioterapia può essere intrapresa con estrema delicatezza. Nella quarta fase si assiste alla scomparsa del dolore e al progressivo recupero funzionale, è possibile intensificare la fisioterapia che nella maggior parte dei casi porta a un pieno recupero”. Ad oggi non si conoscono le cause dell’insorgenza della spalla congelata ma, dice l’ortopedico, “alcune ricerche
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Ad oggi non si conoscono le cause dell’insorgenza della spalla congelata ma “alcune ricerche sostengono una possibile correlazione con patologie
sostengono una possibile correlazione con patologie autoimmuni”. Per quanto concerne le terapie, invece, devono essere mirate al controllo del dolore e al recupero dell’articolarità: “Nella prime due fasi, quelle più dolorose, si raccomanda un’adeguata terapia con anti-infiammatori e antidolorifici, associata a un ciclo di infiltrazioni. Dalla terza fase è possibile iniziare con una delicata e progressiva fisioterapia, mirata al recupero dell’articolarità della spalla, sempre evitando di forzare i movimenti se si sente dolore”. Come sottolinea il Dottor Compagnoni, la capsulite adesiva o spalla congelata è una patologia che non richiede trattamenti chirurgici: “Il rischio di un’errata diagnosi è proprio quello di confondere il quadro iniziale doloroso con una lesione della cuffia dei rotatori, sottoponendo il paziente a un intervento che può accentuare l’infiammazione locale rallentando la guarigione”. Rischi che possono essere evitati inquadrando correttamente la patologia, con la presenza di risonanze magnetiche ad alta definizione e di medici radiologi specializzati che permettono di evidenziare in molti casi l’ispessimento capsulare antero-inferiore e soprattutto di escludere patologie concomitanti. “Il servizio di radiodiagnostica garantisce la possibilità di eseguire ecografie da parte di medici con grande esperienza nella diagnostica della spalla che possono fornire informazioni molto utili per l’inquadramento clinico”, spiega l’esperto. È
inoltre utile la programmazione della fisioterapia, con conseguente piano riabilitativo “Il fisiatra stila il Progetto Riabilitativo Individuale per il paziente spiega il Dottor Alessandro Tomba - che può comprendere l’utilizzo di terapie fisiche a scopo antiinfiammatorie, come la tecarterapia e laserterapia ad alta potenza, e un programma di rieducazione assistita per il recupero articolare che deve avvenire il più precocemente possibile nel rispetto delle fasi di evoluzione della patologia. Il fisioterapista applica il programma riabilitativo attraverso tecniche di mobilizzazione passiva di tutte le articolazioni del cingolo scapolare e di assistenza ai movimenti attivi da parte del paziente con un attento monitoraggio della sintomatologia dolorosa onde evitare un ulteriore stimolo infiammatorio e la sviluppo di reazioni di difesa. Recuperata la mobilità dell’arto il paziente può seguire un programma di rinforzo della muscolatura della cuffia dei rotatori della spalla e la rieducazione al gesto funzionale”.
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autoimmuni”
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A cura di Dott. Federico Fiorini
Quel fastidioso
riconoscerne le cause per evitarlo N.22 | 2022
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tremolio all’occhio È quasi impercettibile, perché la contrazione delle palpebre è molto leggera, come una piccola vibrazione. Di solito dura alcune ore, ma può anche protrarsi per giorni o settimane Secondo gli esperti, il tremolio oculare è dovuto ai muscoli che si contraggono ripetutamente senza che lo si possa evitare e questo movimento può essere percepito o meno da un’altra persona, ma nella grande maggioranza dei casi non è evidente dall’esterno. Il più delle volte si risolve, comunque, in poco tempo, senza alcun trattamento e scompare nello stesso modo in cui è apparso, cioè all’improvviso. I tremori spesso sono dovuti allo stress e sono localizzati nella palpebra, sia superiore che inferiore. Generalmente non comportano alcun problema serio ma possono essere fastidiosi. Il miglior trattamento è il riposo, l’uso di gocce lubrificanti e la pazienza. A volte però ci può volere più tempo per farli sparire. A causa della pandemia e dello stress generale che il virus sta procurando alle persone, i consulti medici per questa patologia sono aumentati del 20% nell’ultimo anno. Per questo motivo, è stata elaborata una guida in cui se ne spiegano le cause principali dando utili consigli per aiutare a risolvere:
31 I CONSULTI PER QUESTA PATOLOGIA SONO AUMENTATI DEL 20% DURANTE LA
MANCANZA DI VITAMINE O MINERALI
Lo stress è una delle cause principali dei tremolii oculari; spesso non si sa come gestire ansia e preoccupazioni e questo fa sì che i muscoli si contraggano senza volerlo, dando luogo a tremori involontari. Pertanto, si dovrebbero evitare tutte le situazioni stressanti e usare tecniche di rilassamento, anche se il momento attuale di certo non aiuta.
Anche la carenza di vitamine o minerali può causare spasmi muscolari involontari. Di solito ciò è dovuto a una mancanza di vitamine essenziali come la B12 o di minerali come il magnesio o il potassio. Mangiare e bere bene e con la giusta frequenza può migliorare questo deficit.
STANCHEZZA E MANCANZA DI SONNO Altre possibili cause sono l’eccessiva stanchezza e la mancanza di sonno. In generale, gli adulti non dormono le ore raccomandate per il proprio benessere fisico e mentale e questo provoca affaticamento e problemi agli occhi. Per cercare di evitarlo è necessario dormire le ore raccomandate; l’ideale sarebbe riposare una media di otto ore a notte. USO ECCESSIVO DEGLI SCHERMI Passiamo sempre più ore davanti al computer, non solo al lavoro, c’è un uso generale eccessivo della tecnologia e questo causa un affaticamento degli occhi. È essenziale prendere brevi pause quando si utilizza il computer al lavoro, e nel tempo libero cercare di evitare l’uso continuato di cellulare, libri elettronici, televisione. Questo può aiutare a far riposare gli occhi e a ridurre il problema. Un buon consiglio sarebbe quello di non usare alcuno schermo dopo una certa ora, o limitarne l’uso a poche ore del giorno, cercare di uscire all’aperto, fare esercizio, camminare e non stare sempre connessi o a fissare un dispositivo. SECCHEZZA OCULARE La secchezza oculare può essere un’altra causa dei tremori agli occhi. Questa secchezza può essere dovuta a molte ragioni tra cui la mancanza di sonno, l’inquinamento, le allergie...Ma è facile da prevenire: è possibile utilizzare gocce specifiche per alleviarla ed evitare che la cornea si irriti ma è necessario consultare comunque uno specialista per avere l’opzione migliore per ciascuno che in qualche caso può essere semplicemente l’utilizzo di lacrime artificiali per lubrificare gli occhi.
PRESCRIZIONE ERRATA DI OCCHIALI O LENTI A CONTATTO A volte un’errata prescrizione di occhiali o lenti a contatto può portare a problemi agli occhi come i tremori. La soluzione è facile, in questo caso basta andare in un centro che regola le diottrie e farsi consigliare il tipo di occhiali adatti o le lenti a contatto più adeguate per ciascuno. ECCESSIVO CONSUMO DI CAFFEINA E STIMOLANTI I tremolii agli occhi possono essere associati anche a un consumo eccessivo di stimolanti; senza rendercene conto magari consumiamo troppo caffeina, teina, o bevande simili energizzanti ed eccitanti. Dobbiamo cercare di moderare il loro consumo perché possono influire sulla salute generale e su quella visiva. DISTURBO NERVOSO
O
MALATTIA
DEL
SISTEMA
Infine, le contrazioni degli occhi possono essere sintomo di un disturbo del sistema nervoso o un altro tipo di malattia. È abbastanza raro ma, se non si trova una causa apparente dei tremori o se questi durano più del normale, è meglio rivolgersi a uno specialista per approfondire il problema e determinarne le possibili cause.
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STRESS
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PANDEMIA
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A cura di Prof. Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre
Flebologia rigenerativa: quando COS’È
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l’avanguardia è tutta nelle gambe! La Fleboterapia rigenerativa agisce sulle cause dei problemi vascolari che interessano le gambe quali capillari, teleangectasie e vene varicose. Rispetto alla classica scleroterapia agisce a livelli più profondi intervenendo sulle cause delle patologie e non solo sugli inestetismi che ne sono la conseguenza, curando le vene perforanti degli arti inferiori, rinforzando la parete e riducendone il calibro. La pressione del circolo superficiale viene così normalizzata facendo scomparire varici e teleangectasie, oltre che gonfiori ed edemi, senza rischi e danni per la cute, senza cicatrici né avvallamenti. AREE DI IMPIEGO: CAVIGLIE E GAMBE La seduta: Una specifica soluzione rigenerativa è iniettata mediante sottilissimi aghi in tutti i vasi visibili o per mezzo di un transilluminatore, un’apposita apparecchiatura che permette di rendere visibili i vasi profondi da sottoporre a trattamento. Il trattamento è abbastanza rapido: in genere sono sufficienti 20 minuti per trattare un intero arto. Ogni ciclo prevede tre sedute per arto, a una distanza di 15 giorni l’una dall’altra. In totale, il trattamento di entrambi gli arti inferiori richiede sei sedute, ma potrebbero esserne necessarie anche 9, dipende da caso a caso. Risultati: Contribuendo a ristabilire la corretta funzionalità del sistema venoso, vene, capillari e teleangectasie si attenuano e con il tempo scompaiono, con beneficio non solo estetico: dimenticato il classico effetto
a ‘cartina geografica’ i pazienti avvertono le gambe più leggere, giovani, sane e quindi più belle. I risultati definitivi si raggiungono nel giro di 1-2 mesi. Post-seduta: Al termine del trattamento è possibile riprendere immediatamente le normali attività, è solamente richiesto di indossare delle calze elastiche a compressione graduata per alcuni giorni. Eventuali effetti collaterali possono essere rappresentati da piccoli eritemi, edemi o bruciore. Reazioni comunque transitorie che svaniscono nell’arco di alcune ore.
Gambe sane e belle
senza ricorrere alla chirurgia!
FOCUS: FLEBOTERAPIA RIGENERATIVA AMBULATORIALE TRIDIMENSIONALE (TRAP) La fleboterapia rigenerativa tridimensionale (TRAP) è un trattamento terapeutico iniettivo che permette di curare le vene perforanti degli arti inferiori, rinforzando la parete e riducendo il calibro. La riconquistata continenza delle valvole normalizza la pressione del circolo superficiale facendo scomparire varici e teleangectasie. Una
AUTUNNO È LA STAGIONE
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MIGLIORE PER EFFETTUARE QUESTI TRATTAMENTI – SIA TRAP CHE SCLEROSANTI - SOPRATTUTTSO PERCHÉ È NECESSARIO INDOSSARE LE CALZE ELASTICHE. RICHIEDENDO MOLTO TEMPO E CONTINUITÀ INIZIARE ADESSO DARÀ GARANZIA DI RISULTATO PRIMA DEL MOMENTO DI TORNARE A SCOPRIRE
La Fleboterapia Rigenerativa Ambulatoriale Tridimensionale è un trattamento ambulatoriale semplice e a bassa invasività. La malattia vascolare può essere classificata in lieve, media o complessa; e di conseguenza saranno quindi necessari uno, due o tre cicli di trattamento. Ogni ciclo prevede tre sedute per arto una ogni quindici giorni; complessivamente sei sedute per trattare entrambi gli arti. I risultati definitivi si ottengono nel giro di uno/due mesi. Il trattamento comporta pochi effetti collaterali rappresentati da eritema, edema o bruciore, comunque transitori. La Fleboterapia Rigenerativa al pari della scleroterapia classica è controindicata in gravidanza. Se effettuata prima di questo evento potrebbe d’altro canto prevenire l’insorgenza di varici e teleangectasie. Oggi con la fleboterapia rigenerativa tridimensionale (TRAP) è possibile guarire le vene perforanti degli arti inferiori, rinforzando la loro parete e riducendone
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specifica soluzione rigenerativa è iniettata mediante sottilissimi aghi ordinatamente in tutti i vasi visibili o mediante l’impiego del transilluminatore. Quest’ultimo consiste in un’apparecchiatura apposita, che permette di rendere visibili i vasi profondi da sottoporre a trattamento. Al termine del trattamento è possibile riprendere immediatamente le normali attività. Sufficiente indossare calze elastiche a compressione graduata per qualche giorno. Il trattamento è abbastanza rapido: in genere bastano venti minuti per trattare un intero arto.
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DI NUOVO LE GAMBE.
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il calibro. La metodica si rivela rapida, semplice, agile, e soprattutto efficace efficace nella eliminazione delle teleangectasie e delle varici degli arti inferiori indipendentemente dalla sede
La scleroterapia è la procedura medica utilizzata per il trattamento di malformazioni dei vasi sanguigni: capillari, teleangectasie e vene varicose (o varici). Il trattamento permette di intervenire su vene varicose e teleangectasie degli arti inferiori mediante l’iniezione (all’interno della vena stessa) di una soluzione sclerosante che provoca la chiusura del vaso trattato.
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QUANDO È UTILE LA SCLEROTERAPIA?
Spesso i pazienti ci chiedono “è meglio procedere con la Fleboterapia o con la Scleroterapia”? Premesso che le situazioni vanno valutate caso per caso, sintetizzando la Fleboterapia permette di ristabilire la corretta funzionalità del sistema venoso, grazie ad un’azione sulle cause della patologia, mentre la scleroterapia invece agisce sulla chiusura del vaso. Le teleangectasie degli arti inferiori Le teleangectasie sono delle sottili vene situate vicino alla superficie cutanea, le quali possono diventare visibili per effetto di un’eccessiva dilatazione, caratterizzando quindi gli arti inferiori da un aspetto antiestetico. Le vene varicose Le vene varicose sono anch’esse dovute alla dilatazione dei vasi sanguigni, come nel caso delle teleangectasie delle gambe, però generalmente di dimensioni più grandi, in posizione più profonda e di colore più scuro. A differenza delle teleangectasie inoltre, le varici possono anche causare dolore ed essere correlate a un’importante insufficienza del sistema venoso profondo. IL TRATTAMENTO SCLEROSANTE La seduta si svolge generalmente in regime ambulatoriale, senza alcuna
anestesia e con il ricorso ad aghi molto sottili, ideali per qualsiasi tipo di vaso sanguigno. La soluzione sclerosante agisce chiudendo il vaso malformato, provocandone prima la chiusura e poi la scomparsa senza che la circolazione sanguigna ne risenta. Il sangue, infatti, imbocca una via alternativa e continua a svolgere le sue normali funzioni. Il numero di iniezioni e la durata della seduta dipendono dall’estensione del problema, ossia dalla quantità di vene da trattare e dalla loro grandezza, oltre che dalla sensibilità individuale al farmaco. Dopo il trattamento Al termine della seduta scleroterapica deve essere usata la calza elastica e il paziente può tornare immediatamente alle proprie attività. La calza, che deve essere indossata per 1 o 2 settimane dopo il trattamento, ha lo scopo di realizzare una compressione e di ridurre il dolore o l’eventuale formazione di ematomi e di eccessivi indurimenti venosi. Il suo utilizzo – insieme alla dilatazione vascolare che si verifica normalmente nei periodi dell’anno più caldi – è una delle ragioni per cui i trattamenti scleroterapici vanno fatti durante i mesi più freddi. I risultati Dopo ogni seduta le teleangectasie e gli altri inestetismi appariranno sempre meno visibili, ma va sottolineato che i risultati sono definitivi per quanto riguarda i vasi sanguigni trattati. È possibile, dunque, che possano presentarsi altre teleangectasie e vene varicose in futuro, da trattare con nuove sedute di trattamento.
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EDITORIA SPECIALIZZATA IN MEDICINA ESTETICA
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Psiche ed alimentazione
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A cura di Dott. Massimo Spattini Gli ormoni e i neurotrasmettitori nella giusta quantità sono indispensabili per la prestazione muscolare, mentale, sessuale. Purtroppo, nel caso di scorretti stili di vita, a causa di una alimentazione sbagliata, per delle carenze di micronutrienti o in seguito all’invecchiamento, questi livelli ormonali si possono alterare e la nostra qualità della vita ne risente notevolmente, sia a livello fisico che mentale. In questo mondo iperconnesso, dai ritmi incalzanti, mantenere alta la concentrazione è sempre più importante. Come fare, quindi, per tutelare la nostra salute e performance, anche mentale? “Innanzi tutto, con uno sano e corretto stile di vita” spiega il dottor Massimo Spattini, da poco tornato in libreria con il suo nuovo lavoro Alimentazione e integrazione per gli ormoni e la mente. “Ma oggi si pensa più a curare le malattie con i farmaci, che a prevenirle con un lifestyle appropriato. Non è un caso che Ippocrate scrisse più di 2400 anni fa che il cibo dovrebbe essere la nostra medicina, e la medicina il nostro cibo. Ma lo abbiamo dimenticato”. Eppure, anche la performance della nostra mente, così importante per lavorare al meglio, dipende molto dell’alimentazione, nel breve e nel lungo termine. Carboidrati sì, ma non solo “Mangiare esclusivamente carboidrati non è di certo l’ideale
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Come tutelare le performance della nostra mente
né prima di un allenamento, né prima di un appuntamento galante perché, a causa di alcuni aminoacidi, i neurotrasmettitori faranno sì che si avverta una certa sonnolenza” spiega il dott. Spattini. “È meglio mangiare delle sostanze proteiche, magari quelle che hanno una ratio tirosina/triptofano sbilanciata a favore del primo aminoacido”. Attenzione alla neurovalorizzazione farmacologica
Oggi la neurovalorizzazione farmacologica sta guadagnando enorme importanza nella società, perché punta al perfezionamento delle performances cerebrali e dell’umore (tramite l’aumento dell’attenzione e della vigilanza). “Bisogna guardarsi bene, però, dall’abuso di farmaci, peraltro molto spesso nati per contrastare vere e proprie patologie psichiatriche – continua l’autore di “Alimentazione e integrazione per gli ormoni e la mente” - Si potrà invece utilizzare la fosfatidilserina, che aiuta per migliorare l’acutezza mentale”. Un’altra sostanza interessante è la rhodiola rosea, un adattogeno che agisce a seconda delle condizioni di chi la assume e che consente, tra le altre cose, uno stato di concentrazione senza però arrecare un’eccessiva agitazione. Spazio a vitamine e sali minerali
Molto importanti anche le vitamine ed i sali minerali. “Una loro carenza potrebbe avere effetti non trascurabili sul nostro funzionamento cerebrale: una carenza di vitamine del gruppo B incide negativamente sulle nostre performances” ricorda il dott. Spattini. “Un ultimo consiglio: dato che elevati livelli di ossidazione a lungo andare portano (anche) ad una neuro-infiammazione, sarà una valida strategia assumere qualche antiossidante, come, ad esempio, una semplice compressa di acetilcisteina, la quale aiuterà il nostro corpo a “rigenerare” il glutatione endogeno”.
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A cura di Dott. Domenico Carone
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Alimentazione e fertilità:
quattro preziosi suggerimenti per favorire l’equilibrio ormonale Un corretto equilibrio ormonale, insieme ed un’alimentazione corretta e bilanciata sono principi fondamentali per una buona salute generale e riproduttiva. “Ripristinare il corretto equilibrio ormonale mediante l’alimentazione e uno stile di vita sano è fondamentale per prevenire i problemi di infertilità o migliorare le possibilità di successo di eventuali trattamenti.” afferma Domenico Carone, Coordinatore Medico della Clinica Eugin Taranto. “Per questo motivo è importante rivolgersi a centri che possano assistere la coppia nell’intero percorso, includendo anche la consulenza specialistica dal punto di vista nutrizionale, tenendo conto di tutti i fattori che possano contribuire a migliorare la fertilità della coppia e le possibilità di concepimento. L’equilibrio ormonale è delicato, oltre che complesso, e mantenerlo può non essere così semplice: sarebbe ingenuo pensare che un disturbo endocrino possa risolversi semplicemente grazie ad un alimento o integratore miracoloso. La realtà è molto più complessa e un approccio integrato, che
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fare più movimento e attività fisica;
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ridurre i livelli di stress;
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curare l’igiene del sonno;
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rispettare i ritmi circadiani;
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smettere di fumare;
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ridurre il consumo di caffeina;
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evitare il consumo di bevande alcoliche e zuccherate;
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non abusare di farmaci da banco, in particolare farmaci antinfiammatori;
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idratarsi adeguatamente nell’arco della giornata;
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ridurre l’esposizione a metalli pesanti e interferenti endocrini di varia natura.
miri a ripristinare l’equilibrio ormonale agendo a vari livelli, è sicuramente la via migliore. In primo luogo, andranno migliorate le proprie abitudini e il proprio stile di vita con cambiamenti che siano sostenibili e consolidabili nel tempo:
IL GIUSTO EQUILIBRIO INIZIA DAL CIBO Una dieta equilibrata è fondamentale per la nostra salute generale e riproduttiva. Adottare alcuni accorgimenti, illustrati di seguito, può contribuire nel favorire il corretto equilibrio ormonale.
COLESTEROLO E ORMONI SESSUALI Gli ormoni non sono tutti uguali: alcuni hanno natura lipidica, altri proteica e altri ancora derivano da amminoacidi modificati. Per questa ragione la dieta deve in primo luogo soddisfare i fabbisogni di grassi e proteine, precursori ormonali. Ormoni sessuali quali estrogeni, progesterone e testosterone, ad esempio, derivano dal colesterolo, grasso di origine animale. “Si fa spesso l’errore di demonizzare i grassi, ma è importante inserire nella nostra alimentazione fonti di grassi insaturi quali olio extravergine di oliva, frutta secca a guscio, avocado, cacao amaro e semi oleosi, preziosi alleati in un regime dietetico
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volto a sostenere l’equilibrio ormonale. Per apportare sufficienti quantità di colesterolo, si consiglia inoltre di consumare uova biologiche o da galline ruspanti. Fondamentale anche un buon apporto di acidi grassi omega-3 – ad azione anti-infiammatoria – di cui è ricco il pesce azzurro, in particolare sgombri, alici, sardine. Molecole precursori di omega-3 si trovano anche in alcuni alimenti vegetali, come noci, semi di lino e semi di chia” spiega la dottoressa Claudia Banfi, nutrizionista presso Clinica Eugin.
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L’IMPORTANZA DELL’EQUILIBRIO GLICEMICO MEDWELLNESS | FREE PRESS
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Un ormone in grado di influenzare l’intero asse endocrino è l’insulina e un’alimentazione mirata a supportare l’equilibrio ormonale dovrebbe essere a basso carico glicemico. Prevenire picchi glicemici spesso significa evitare picchi ematici di insulina che, se frequenti e ripetuti nel tempo, possono determinare insulinoresistenza, causando ad esempio assenza di ovulazione, condizione comune a una serie di disturbi riproduttivi femminili, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). “Il consiglio è di evitare zuccheri semplici, cereali raffinati e dolci di varia natura, compresi spuntini apparentemente “dietetici” quali barrette ai cereali e yogurt alla frutta. La quantità di zuccheri presenti in un vasetto di yogurt alla frutta – anche se classificato come magro o light - è molto elevata e, inoltre, privando lo yogurt intero della sua naturale quota di grassi, l’ingresso degli zuccheri in circolo viene accelerato” prosegue la dottoressa Banfi. “Consiglio di consumare cereali integrali - in chicco e sotto forma di derivati - e legumi, ricchi in fibre che aiutano ad abbattere il carico glicemico del pasto. Non possono mancare anche frutta e verdura di stagione, fonti di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti, indispensabili per la salute ormonale. Infine, raccomando il consumo di pasti completi e bilanciati fra i macronutrienti - proteine, grassi buoni, carboidrati complessi e fibre - e i micronutrienti - vitamine e sali minerali. Pasti che comprendano alimenti stagionali e di qualità”. SUPPORTO EPATICO, INTESTINALE E RENALE Gli ormoni, dopo aver esaurito la loro
attività biologica, vengono detossificati a livello epatico e successivamente eliminati attraverso feci e urine. “Un intervento dietetico mirato al ripristino dell’equilibrio endocrino non può dunque prescindere dal sostenere l’attività epatica, intestinale e renale, attraverso la scelta di alimenti e cotture ad hoc. Particolarmente consigliate, per esempio, sono le verdure amare e le crucifere: broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo nero, verza. Per quanto riguarda la funzionalità intestinale, dieta e idratazione dovranno prevenire condizioni di stipsi in grado di interferire con l’eliminazione di ormoni “esausti” attraverso le feci” spiega la dottoressa Banfi. “In secondo luogo, l’obiettivo sarà mantenere o ripristinare un microbiota intestinale sano ed eubiotico, indispensabile per un benessere psicofisico a 360 gradi”. ORMONI, COFATTORI ENZIMATICI E VITAMINA D
“Numerosi ormoni, come ad esempio quelli tiroidei, per esplicitare la loro azione necessitano di successivi step di attivazione a carico di organi periferici. Questi passaggi richiedono la presenza di enzimi e cofattori enzimatici, molti dei quali sono vitamine o minerali introdotti con la dieta, in particolare attraverso cereali integrali, olio evo, avocado, legumi, frutta secca a guscio, semi oleosi, pesce pescato, molluschi e crostacei, uova e carni bianche biologiche, carne rossa allevata al pascolo e ovviamente frutta e verdura di stagione”
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Si ringrazia
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L’esperto risponde
Speciale Mani come contrastare
L’ESPERTO RISPONDE A cura di Susanna Messaggio
aging e inestetismi
Dott.ssa Ginevra Migliori
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Le mani sono certamente una delle zone del corpo più esposte, sia agli occhi di chi ci circonda, sia agli agenti nocivi esterni. Gli inestetismi delle mani- spiega la Dottoressa Ginevra Migliori-comprendono le lentigo solari, la “scheletrizzazione”, l’assottigliamento e la perdita di idratazione, tonicità ed elasticità della pelle. Le lentigo solari sono macchioline marroni rotondeggianti che compaiono sul dorso delle mani a causa della continua esposizione agli UV nel corso degli anni. Possono essere trattate con la luce pulsata, alcune tipologie di laser, come i Q-Switched e i non ablativi frazionati, e i peeling chimici a base di acido tricloroacetico. La luce pulsata è un fascio di radiazioni con diverse lunghezze d’onda che colpiscono e distruggono selettivamente la melanina concentrata nelle macchie solari. La seduta non è dolorosa e non richiede anestesia. Nel periodo post-trattamento si formeranno sulle lentigo delle crosticine scure che cadranno nel giro di 3 settimane. I laser Q-Switched sono laser che emettono
I laser non ablativi frazionati agiscono creando microcolonnine di danno termico controllato a livello dell’epidermide e del derma, intervallate con altrettante colonnine di tessuto non colpito dal fascio laser. A partire dai margini delle colonnine colpite viene innescato un processo di riparazione che porta alla formazione di tessuto nuovo e sano. Durante questo processo anche la melanina delle macchie viene eliminata e la pelle di conseguenza apparirà schiarita e con un colorito più uniforme. I peeling chimici utilizzati per eliminare le macchie solari sono generalmente a base di TCA o acido tricloroacetico ad una concentrazione compresa tra il 15 e il 43%. Un altro inestetismo delle mani molto frequente dai 40 in su è la “scheletrizzazione”, cioè la perdita di tessuto adiposo sottocutaneo che determina una maggiore visibilità delle vene e dei tendini ed un aspetto “vecchieggiante”. Per ripristinare il volume e la compattezza tipiche della mano giovane si fa ricorso all’infiltrazione di sostanze iniettive, quali il Radiesse e l’acido ialuronico e a peeling rivitalizzanti. Il Radiesse è un iniettivo a base di idrossiapatite di calcio, una sostanza presente anche nelle ossa e nei denti e quindi estremamente sicura e ben tollerata ed è il primo ed unico prodotto approvato dall’FDA americana per il riempimento ed il ringiovanimento del dorso delle mani.
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energia di alta intensità in un brevissimo lasso di tempo dell’ordine dei nanosecondi. In questo modo si ottiene una distruzione selettiva ed efficace della melanina concentrata nelle macchie.
Per migliorare anche l’idratazione della pelle si può fare ricorso a Belotero Revive, un prodotto a base di sostanze intensamente idratanti come glicerolo ed acido ialuronico cross-linkato ad una concentrazione di 20 mg/ml. L’infiltrazione delle sostanze iniettive avviene in anestesie locale mediante una microcannula che garantisce una distribuzione uniforme e ottimale dei prodotti con bassissima incidenza di lividi. Dopo la seduta è possibile tornare alle normali attività. Infine non si dovrebbe mai sottovalutare l’importanza dell’applicazione quotidiana di creme nutrienti a base di sostanze antiossidanti, come le vitamine A, C, E ed acido alfa-lipoico.
Laser e Peeling per rinnovare il colore
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Laser e Peeling Chimici: sono procedimenti ambulatoriali da eseguire in più sessioni, consistono nella preparazione della pelle con adeguate creme prima del trattamento e successivamente applicando sostanze su base Acidi per procurare una esfoliazione od una depigmentazione così che la pelle delle mani appaia più liscia e di colorazione uniforme. Nei casi di successo, quelli eseguiti da professionisti competenti, si può riuscire a migliorare la qualità della cute fino al derma profondo con risultati molto soddisfacenti. Indicati per le persone mediamente più giovani. Effetti collaterali pochi, difficilmente si va oltre un eritema (rossore) o piccole aree di desquamazione ma i meno esperti possono avere anche ustioni più o meno serie oppure una assenza di risultato per eccessiva cautela da inesperienza. Biorivitalizzanti, Fillers e Tessuto Adiposo autologo sono terapie iniettive, a differenza delle precedenti si usano iniettandoli nel derma e nel sottocutaneo per ottenere effetti: Ridensificante per i biorivitalizzanti tipo Acido polilattico e Idrossiapatite che stimolano la produzione di Acido ialuronico e Collagene endogeno, così da ottenere un naturale effetto volumetrico sfruttando il nostro potere rigenerativo.
Lipofilling o Trapianto di Tessuto Adiposo Autologo è un piccolo intervento di Chirurgia Plastica realizzato mediante il prelievo in anestesia locale di alcune siringhe di grasso da zone donatrici tipo fianchi ed addome, il suo trattamento mediante lavaggio o centrifugazione e l’impiego come filler per volumizzare il tessuto sottocutaneo. Quando ben eseguito da risultati soddisfacenti, esagerare è un problema perchè può portare al rigonfiamento eccessivo dei tessuti anche per qualche settimana con conseguenze sociali non sempre gradevoli. Il tessuto adiposo è una delle mie scelte preferite, oltre all’effetto volumizzante c’è quello rigenerativo delle cellule staminali in esso contenute. Può rendersi necessaria più di una seduta ma l’effetto è sorprendentemente naturale.
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dott. pier luigi canta Acido ialuronico e Autotrapianto di grasso sono i trattamenti volumizzanti per definizioni. L’acido ialuronico ha una formulazione simile a quella usata per volumizzare le labbra, viene iniettato in quantità desiderata per correggere quei deficit tali da non poter essere colmati dai biorivitalizzanti. Di utilizzo molto agevole, si consiglia l’infiltrazione in una o più sedute per evitare antiestetici accumuli.
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Oltre alle succitate macchie, ciò che solitamente affligge le nostre pazienti è quel progressivo impoverimento di tessuto sottocutaneo che, assieme alla disidratazione eccessiva della cute, rende le mani troppo sottili, scarne, “invecchiate”. Possiamo classificare i trattamenti per le mani - spiega il dott. Pier Luigi Canta dalla superficie alla profondità: Lasers, Peelings Chimici per rinnovare il colore ed il tono della cute. Biorivitalizzanti, Fillers, Trapianti autologhi di tessuto adiposo per ottenere miglioramento volumetrico. Tra i miei preferiti ci sono sicuramente i fillers di Idrossiapatite tipo “Radiesse” e Crystalys, l’Acido Polilattico tipo Sculptra sta progressivamente entrando nella routine di Chirurghi e Medici Estetici come ridensificante, stimolando cioè la naturale neocollagenesi hanno un effetto rivolumizzante sui tessuti con un notevole miglioramento estetico. Indiscussi i risultati dei Lipofilling “ben eseguiti”, il trapianto di tessuto adiposo restano i migliori alleati per risultati duraturi e naturali.
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ed il tono della cute
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NOVITÀ 2021
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STORIE E RICERCHE DI SUCCESSO
Ricercatore e autore il
DOTT. ANTONIO CANDELA focalizza la sua ricerca sui benefici del protocollo “Bredesen” per far regredire
l’Alzheimer.
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Well Stories
La fine
dell’Alzheimer
A cura di Raffaella Quieti Cartledge
Dott. Candela cos’è il protocollo Bredesen ? Il protocollo Bredesen è un approccio terapeutico innovativo finalizzato a rimuovere le cause primarie dell’Alzheimer e ripristinare uno stato fisiologico ottimale. Si tratta di un programma multifattoriale che interviene su problemi metabolici, infiammazione, tossicità, squilibri ormonali, salute dell’intestino e fattori quali la qualità del sonno, l’esercizio fisico e la stimolazione cognitiva. Conduce alla riacquisizione delle abilità di memoria e apprendimento. Quanti tipi di Alzheimer ci sono ? Se una persona con declino cognitivo esegue un pannello molto ampio di test clinici, possono essere identificati 6 tipi di Alzheimer a seconda dei parametri che risultano alterati. Ogni tipo di Alzheimer si contraddistingue per diverse caratteristiche fisiopatologiche che richiedono un intervento personalizzato per essere trattate. Può descrivere i meccanismi dell’Alzheimer ? La manifestazione clinica della malattia è dovuta ad un
accumulo della proteina beta-amiloide che viene prodotta dal precursore APP (Amyloid Precursor Protein). Quando questo precursore viene scisso in quattro frammenti – tra cui vi è la beta-amiloide – si ha perdita di sinapsi, morte cellulare programmata e un dirottamento dei meccanismi di neuroprotezione. Il dott. Bredesen ha identificato circa 36 fattori che possono indurre il taglio dell’APP in 4 frammenti. Può descrivere le cause che possono contribuire alla patologia ? Come sostiene il dott. Bredesen, l’Alzheimer non è altro che una risposta protettiva dell’organismo ad insulti di varia natura, comprese carenze energetiche, nutrizionali ed ormonali. Le cause principali rientrano in 4 grosse categorie: 1) Alterazioni metaboliche. Quasi tutti i pazienti con declino cognitivo hanno difficoltà ad utilizzare il glucosio presente nel circolo ematico come fonte di energia. Questo è spesso dovuto ad insulino-resistenza, scarsa vascolarizzazione ed ossigenazione delle aree cerebrali, e ad una compromissione della funzione mitocondriale. 2) Infiammazione. Le cause principali di un’infiammazione sistemica partono spesso da un intestino compromesso, per cui una delle priorità nei pazienti Alzheimer è ripristinare la fisiologia intestinale. Tuttavia, ci possono essere delle predisposizioni genetiche che contribuiscono a tale infiammazione, anche a livello vascolare. 3) Insufficienza. I livelli di vitamine, minerali, fattori di crescita (molecole importanti per indurre la formazione di nuove sinapsi) ed
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“Il protocollo che può arrestare e far regredire quel morbo fino ad ora considerato ‘degenerativo e incurabile”.
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Quali sono le persone più a rischio di sviluppare il morbo ?
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ormoni sono spesso subottimali o completamente alterati in pazienti con Alzheimer. 4) Intossicazione o attacco microbico. Metalli pesanti, erbicidi, pesticidi, micotossine della muffa e attacchi da parte di virus e batteri (es. Herpes Simplex Virus e Candida Albicans) portano alla produzione della beta-amiloide e abbassano le difese immunitarie compromettendo metabolismo e pannello ormonale.
Il fattore di rischio genetico più importante per l’Alzheimer è il gene APOE4. Persone con due copie del gene (uno ereditato dalla madre e uno dal padre) hanno il 50/60 % di probabilità di andare incontro ad Alzheimer. Una sola copia può contribuire fino al 30 % di probabilità di manifestazione della malattia. La proteina APOE4 è coinvolta nell’assorbimento di lipidi e nel metabolismo di colesterolo e trigliceridi. Molte persone con dislipidemie (livelli di colesterolo e trigliceridi alterati) presentano una o due copie di questo gene. Inoltre, esso interferisce con l’assorbimento di glucosio, aumentando la risposta insulinica. Infine, APOE4 è un fattore di trascrizione che può attivare circa 1700 geni, alcuni dei quali sono coinvolti nell’infiammazione sistemica. Dott. Candela, ci può parlare del protocollo Bredesen e dei risultati ottenibili ? Il protocollo si basa su un principio fondamentale: per essere messo in pratica i pazienti hanno bisogno di riadattare completamente il loro stile di vita, soprattutto in relazione all’alimentazione. Il piano nutrizionale prevede il raggiungimento della flessibilità metabolica, cioè la capacità dell’organismo di utilizzare una fonte di energia alternativa al glucosio, i corpi chetonici. Ciò viene ottenuto eliminando dalla dieta i carboidrati e inserendo quantità generose di grassi sani, ma soprattutto aggiungendo un’ampia gamma di verdure. Pesce azzurro e uova rappresentano la fonte principale di proteine insieme a carne bianca. È importante inoltre minimizzare il contenuto di carne rossa ed eliminare cibi processati e grassi saturi dalla dieta. Un digiuno prolungato di almeno
tories Biologo nutrizionista, dopo varie specializzazioni in neuroscienze, il Dott. Antonio Candela si imbatte nel libro che cambia la sua visione delle malattie neurodegenerative: “La Fine dell’Alzheimer” del neuroscienziato statunitense Dott. Dale Bredesen. Intraprende il percorso necessario al raggiungimento della certificazione per seguire il programma, e diventa il primo italiano certificato nell’esecuzione del protocollo ReCODE, descritto dal dott. Bredesen nel suo libro.
12 ore (14 ore per persone con APOE4) tra la cena e la colazione accompagnerà l’intero programma. Inoltre la cena deve essere consumata almeno 3 ore prima di andare a letto - da qui il nome ketoflex 12/3. Se l’aderenza al programma è rigorosa e l’Alzheimer è in una fase lieve/moderata (Subject Cognitive Impairment e Mild Cognitive Impairment) le probabilità non solo di bloccare ma anche di invertire il declino cognitivo sono molto elevate. Minore sarà, quindi, il tempo che intercorre dall’esordio della malattia all’applicazione del protocollo e più elevata sarà la sua efficacia. Perché il protocollo Bredesen non è stato approvato dalla Food and Drug Administration (l’ente statunitense che certifica i medicinali) e perché non viene utilizzato così frequentemente ? Il protocollo Bredesen non è stato approvato dalla FDA perché il comitato di revisione istituzionale non si era mai imbattuto precedentemente in un programma multifattoriale. Gli scienziati e medici del comitato hanno sostenuto che uno studio clinico può essere effettuato solo prendendo in considerazione una singola variabile, come un farmaco. Pertanto, nonostante l’obiezione che l’efficacia del protocollo consistesse proprio nell’intervenire su più fronti con una malattia complessa come quella dell’Alzheimer, il comitato ha rifiutato l’approvazione. Tuttavia, il 10.05.2021 uno studio clinico del protocollo Bredesen è stato approvato dal comitato di revisione istituzionale di
ADVARRA, che è lo stesso ente che ha approvato la fase I dello studio clinico del vaccino Moderna. Tale studio mostra che l’84 % dei pazienti con Alzheimer lieve riesce a bloccare e far regredire il declino cognitivo grazie al protocollo Bredesen. Il protocollo non viene utilizzato frequentemente per due motivi principali: 1) Il programma e la sua efficacia devono ancora diffondersi più largamente tra la classe medica. Io sono il primo professionista certificato Bredesen in Italia e collaboro con la dott.ssa Federica Marinelli (medico di medicina funzionale) per eseguire il protocollo per la prima volta nel nostro paese. 2) L’approccio multidisciplinare scoraggia la classe medica. Fino a questo momento il paziente con Alzheimer è stato gestito da professionisti del settore che, dopo avere diagnosticato la malattia, si sono limitati ad intervenire con metodi tradizionali ancora poco efficaci. Con il protocollo Bredesen si può attuare un piano d’azione ben definito ma l’orientamento è multidisciplinare, e gli argomenti su cui espandere la propria conoscenza sono molteplici: nutrizione, gastroenterologia, ginecologia, endocrinologia, neurologia. Per non parlare dell’ampio spettro di nutraceutici, fitoterapici ed erbe che possono essere utilizzati in sinergia per invertire il declino. Sebbene questo possa risultare
scoraggiante, con un po’ di pratica il protocollo diventa tranquillamente gestibile. Lo sforzo è solo iniziale. Infine, ci sono medici che si cullano sull’idea che un approccio mono-terapico potrebbe in qualche modo ancora essere risolutivo. Posso sostenere con molta franchezza che quando si inizia ad implementare il protocollo Bredesen ci si rende conto di quanto sapevamo poco sdella fisiopatologia alla base dell’Alzheimer. Le alterazioni sono così molteplici e variabili da un paziente all’altro che l’approccio personalizzato può essere l’unica via di uscita. Un farmaco potrebbe dare qualche risultato solo se inserito nel contesto del trattamento individuale. Cosa suggerisce a chi vorrebbe ricevere maggiori info a riguardo ? Per maggiori informazioni invito i lettori ad esplorare il sito www.stopalzheimer.it e ad approfondire il protocollo attraverso la lettura del libro “La fine dell’Alzheimer”, un libro che segna un cambio di paradigma nel trattamento di questa patologia neurodegenerativa.
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“Il cervello è un miracolo evolutivo. Sono sempre stato affascinato dalla sua complessità e dal settore che ne studia i meccanismi molecolari: le Neuroscienze.
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dove nuotano i sogni, la neve scandisce il pacifico passare del tempo
Quassù, dove nuotano i sogni, tra le acque calde di piscine in pietra e i boschi innevati, si contemplano le montagne e ci si abbandona al silenzio, alla cura del sé che in questo luogo si fa davvero superba. Ci si perde nella natura con ciaspole e sci da fondo respirando a pieni polmoni l’aria frizzante di una valle incontaminata, ci si abbandona al tepore del centro benessere che profuma di pino mugo, abete rosso e larice e ci si gode a pieno la stagione bianca. Il Plunhof è un luogo speciale che racchiude unastoria antica e autentica, un’architettura di design, un’accoglienza calorosa e raffinata, un’attenzione curata nei minimi dettagli con la sostenibilità e con un concetto di benessere molto solido che riesce a conquistare anima, mente e corpo. A una manciata di chilometri da Vipiteno, nel cuore dell’Alto Adige Südtirol. Il Plunhof, con le sue 67 stanze e un centro benessere su 4000 mq, è un rifugio esclusivo di benessere ed eccellenza, che negli anni è stato insignito di premi importanti come Global Winner ai World Luxury Spa Awards 2019 come Best Unique Experience Spa.
Eco-Hotel ultra-sostenibile, certificato Climahaus, ha saputo unire il lusso inaspettato a un nuovo concetto di benessere saldamente legato al territorio. I paesaggio boschivi innevati che circondano l’hotel comunicano pace, riducono l’ansia e riportano la pace interiore di cui sempre più persone lamentano l’assenza. “Il legame con la pietra e con le materie prime della valle è iscritto nel nostro dna. Il Plunhof Hotel è situato nel cuore della Val Ridanna, che un tempo era il regno delle miniere di Monteneve. Si richiama quindi fortemente al passato di questa valle la Minera Acqua & Spa, il luogo perfetto per ritrovare l’equilibrio di anima, corpo e mente.
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Fiore all’occhiello, qui si utilizzano pietre locali per ricordare quell’antica formula di benessere, tra questi il gioiello di famiglia che viene custodito con cura è il massaggio con quarzite argentea. Pietre antiche che provengono dal cuore della montagna circostante, un tempo scrigno di preziosi filoni d’argento, oggi avvolgono gli ospiti in un percorso di wellness totale che tocca l’anima. Un percorso che si snoda tra saune minerarie a 80-100°, bagno turco, biosauna, sauna a infrarossi, sauna con area relax panoramica sul roof, vasche Kneipp, il mondo delle grotte con un laghetto minerario, una piscina salata esterna con idromassaggio, una piscina esterna di acqua di fonte riscaldata e un mondo acquatico indoor con una vasca lunga 20 metri e una piscina relax.
grandi e piccini ore di spensieratezza. Chi ama lo slittino trova una pista di ben 9,6 km - tra le più lunghe in Italia e illuminata in notturna. Gli appassionati dello sci di fondo, invece, possono godersi i 50 km su 3 anelli, ben preparati già alle prime luci dell’alba. Il Plunhof sorge a 15 km da Vipiteno, che dal 26 novembre 2021 al 6 gennaio 2022 si trasforma in un’incantevole fiaba invernale grazie al Mercatino di Natale. Passeggiando per le antiche stradine di Vipiteno, assaporando l’atmosfera tutta particolare che circonda la città durante il periodo dell’Avvento, si possono ammirare presepi intagliati a mano e decori natalizi tradizionali.
Sci e slittino al top Il Plunhof è anche un punto di partenza perfetto per raggiungere quota con la cabinovia panoramica Racines-Giovo e arrivare a 2.150 metri di altitudine. Il divertimento per chi ama le acrobazie è garantito allo Snowboard Funpark, un parco giochi a 2.150 m. s.l.m. raggiungibile con la cabinovia Racines-Giovo, perfetto per gli appassionati e completo anche di 3 piste da slittino, sempre ben battute per assicurare a
Hotel Plunhof ****S Fam. Volgger Obere Gasse 7 - I-39040 – Ridanna - Racines Tel. +39 0472 656247 info@plunhof.it
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s e i r o t MANNA RESORT
A pochi km da Bolzano, in località Doladizza/ Montagna, completamente immerso nel silenzio e nella natura, il nuovissimo Manna Resort è un luogo d’eccezione che si candida ad essere il prossimo hot spot delle Dolomiti. Nato sulle ceneri di una vecchia segheria, l’esclusivo resort a 5 stelle è perfettamente inserito nell’habitat alpino/mediterraneo, in completa armonia con ciò che lo circonda, secondo un progetto a basso impatto ambientale che utilizza rame, ottone, legno e pietra locale nel pieno rispetto della natura e del luogo. Un angolo segreto ai piedi delle montagne, un piccolo Paradiso dall’eleganza discreta dove il ritmo scorre lento e tutto trasmette
Pacchetto “DISCOVERY MANNA RESORT”:
2 notti in due Junior Suite diverse, con cena presso il ristorante L’Orangerie e un trattamento di coppia short St Barth Harmony nella Manna Spa. 1.500€ per 2 persone.
energia, equilibrio, pace. La struttura principale, con tetti erbosi per mimetizzarsi coi prati tutt’intorno, si sviluppa su più piani: al piano terra la reception con l’immenso bancone, il soffitto ad effetto in noce canaletto e l’originale libreria totem, alcune delle meravigliose suite, il ristorante con la sua terrazza, il bar, lo spazio gourmet e una sala lettura; al primo piano altre suite, mentre al secondo piano una sala polivalente (per meeting di lavoro, sessioni di yoga o meditazione), il centro fitness con vista sulle montagne e la spa - tutta nera e oro con tanto di tisaneria e saune panotramiche - dalla quale, percorrendo un breve tratto nel bosco, si raggiunge il Manna Medical, uno dei fiori all’occhiello del resort. All’esterno della struttura principale la piscina, una biopiscina e tre esclusivi chalet per una privacy assoluta. Un luogo dalla forte identità, con una spiccata vocazione al benessere del corpo e dello spirito. Una vera oasi lontana
dai clamori e dallo stress che nasce dalla passione di Maria Luisa Manna proprietaria del resort - per la Thailandia, la sua cultura, il buon cibo e soprattutto la profonda conoscenza e la cura del corpo umano. Da qui la volontà di dar vita a uno spazio che mette il well-being e la cura dell’anima al centro del suo pensiero. _____ Africa, Giappone, Russia, Arabia, Lapponia, Francia, Svezia... sono solo alcune delle 15 località che definiscono le altrettante suite e junior suite del nuovo resort. Dai 35 ai 43 mq di ampiezza, tutte dotate di sauna privata e terrazza con una grande vetrata che lascia lo sguardo libero di spaziare sull’incantevole paesaggio delle Alpi e della Valle dell’Adige. 15 piccoli scrigni pieni di
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ricordi di viaggio e suggestioni che ricreano le atmosfere di luoghi vicini e lontani: arredi, oggetti e materiali per stanze tematiche davvero uniche.
MANNA SPA Un ambiente raffinato, ispirato dall’amore per la Thailandia, con forti richiami all’Oriente: dagli arredi ai profumi, dalle musiche alle tecniche di massaggio ai trattamenti eseguiti da un beauty team in parte originario. Un menù spa che mette al centro la persona e si prende cura del corpo e dell’anima con massaggi Thai, programmi Ayurvedici, trattamenti specifici che si avvalgono di moderne tecnologie abbinate a prodotti dai principi attivi più funzionali. Inoltre, sauna finlandese, biosauna, calidarium, bagno turco, bagno mediterraneo, docce emozionali, idromassaggio, piscina interna/esterna e una piccola biopiscina balneabile. Tante le zone relax, eleganti e silenziose, e una tisaneria.
Spa
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Spa&Resort
https://www.mannaresort.it
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MANNA MEDICAL
MEDWELLNESS | FREE PRESS
Diversi i livelli di cura, che vanno da una dieta liquida a base di tè limitata nel tempo fino ad una leggera dieta disintossicante per evitare che gli alimenti ingeriti diventino tossine con effetti irritanti o paralizzanti e far quindi in modo che grazie a un adeguato “riposo”, seguito da momenti di “pulizia”, “formazione”, “sostituzione” e “attività fisica” (questi gli step della moderna cura F.X.Mayr) gli organi digestivi possano gradualmente rigenerarsi portando al raggiungimento dello stato di salute ideale a livello di spirito, anima e corpo. Fondamentale la sinergia tra il Dott. Obrist, lo chef Manuel Astuto e il personal trainer per offrire un programma nutrizionale e di allenamento completo.
MANNA RESORT Vicolo Klamm, 3 Doladizza 39040 Montagna BZ Italia Tel: + 39 0471 1430095 info@mannaresort.it
N.22 | 2022
Un vero e proprio centro medico, unico e innovativo, dove prevenzione, diagnosi precoce di malattie e un’attenta analisi del proprio stato di salute sono i punti fondamentali dell’approccio olistico e terapeutico del Dottor Anton Obrist per proporre una terapia individuale creata su misura del paziente, percepito nella sua totalità e unicità.
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https://www.leitlhof.com/it
Naturhotel Leitlhof
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Spa
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Si può raggiungere la “pace dei sensi”
Un elegante e autentico rifugio per la pace dei sensi, protetto dal fitto bosco e con una speciale vista panoramica sulle Dolomiti di Sesto. Il Naturhotel Leitlhof si presenta come il luogo ideale per chi desidera trascorrere una vacanza a contatto con la natura e nel rispetto dell’ambiente, senza rinunciare a comfort e servizi di alto livello. A due passi dal centro di San Candido, ma avvolto dalla natura inviolata, il 4*S della famiglia Muhlmann offre ai suoi ospiti un programma settimanale di escursioni guidate, alla scoperta degli angoli più suggestivi del comprensorio 3 Cime Dolomiti e non solo. Ciaspolate e uscite a piedi o con gli sci per rigenerare corpo e mente, che abbinano l’attività sportiva al piacere di una coccola di benessere e di una proposta enogastronomica studiata per essere in armonia con la natura. Il Naturhotel Leitlhof si trova a due passi dal moderno comprensorio 3 Cime Dolomiti che comprende in totale 150 km di piste, tra il Monte Baranci e il Monte Elmo, tracciati per lo slittino e lo sci di fondo, percorsi emozionanti per gli scialpinisti di tutte le età. Un’area ricca di servizi e adatta a qualsiasi tipo di sciatore, dalle famiglie con i piccoli ai più esperti e temerari amanti delle nere, facilmente raggiungibile direttamente dall’hotel con la comoda navetta messa a disposizione dalla struttura. E dopo l’attività outdoor? La Spa Alpin del Naturhotel Leitlhof
è un avvolgente rifugio per anima e corpo realizzata con materiali naturali e pensata per un relax in armonia con la natura: dalla piscina esterna riscalda con panorama sul Monte Baranci, alla sauna con vista, dal bagno turco, all’area relax e ai numerosi trattamenti a base di ingredienti sostenibili. Mentre il nutrimento per il corpo passa anche attraverso la cucina genuina e gustosa dello chef Markus Auer, che predilige prodotti stagionali.
https://faloriasparesort.com/it/
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Faloria
Mountain Spa Resort
Il Faloria Mountain Spa Resort si prepara a questa tanto attesa stagione invernale con numerose novità all’insegna del gusto e del benessere. Ingredienti perfetti per permettere agli ospiti di vivere preziosi momenti di sport, relax e divertimento. Per l’inverno 2021, l’hotel 5 stelle ha rinnovato il Faloria Restaurant, con l’ambizioso obiettivo di creare un nuovo punto di riferimento nella scena gastronomica ampezzana. La nuova proposta gourmet è stata affidata a Giovanni Gagliardo, Chef originario di Pagani (Salerno), che vanta esperienze presso i ristoranti stellati del Capri Palace - “L’Olivo” e “Il Riccio” - e “Il Pellicano” a Porto Ercole. Al Faloria lo chef trova ora occasione di esprimere a pieno la sua filosofia attraverso un menù dove la tradizione incontra l’innovazione. Una cucina basata sulla qualità delle materie prime e su tecniche di cottura, come il sottovuoto e l’olio cottura, capaci di mantenere l’integrità di sapori, forme e colori, garantendo ai piatti un’impronta gourmet ma sempre in linea con la tradizione. Non possono mancare i momenti dedicati al benessere e alla cura della persona. L’area SPA del Faloria rappresenta un vero e proprio gioiello:
oltre 1000 mq di superficie con piscina semi- olimpionica, sauna, fontana di ghiaccio, calidarium, vitality pool, aree relax e sale per trattamenti privati. Il Faloria Mountain Spa Resort, storica struttura alberghiera ampezzana, è stato ampliato e rinnovato nel 2018. Le nuove camere offrono agli ospiti un ambiente raffinato ed esclusivo, in cui il fascino degli arredi tradizionale si unisce ai più alti standard internazionali di ospitalità. Le stanze si caratterizzano per ambienti spaziosi e luminosi, dalle cui ampie finestre è possibile godere di una vista incantevole sulle Dolomiti.
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Proposta gastronomica ed esclusivi pacchetti benessere
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Aesthetic Medicine MÀDARA
Organic Skincare
www.giadadistributions.com Hyaluronic Collagen Booster Concentrato idratante e rimpolpante che incentiva la produzione del collagene, potenziato con acido ialuronico e zuccheri bio fermentati. Migliora l’idratazione, previene la perdita di acqua transepidermica, incentiva la compattezza e la levigatezza della pelle, Crea uno strato idrorepellente aiutando a bloccare le sostanze irritanti.
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€27,90
B-SELFIE
Deep € 119,00
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IL primo siero biorivitalizzante intraepidermico fai-da-te Basato su una rivoluzionaria tecnologia iniettiva che, grazie a un’innovativa siringa predosata e dotata di microaghi da 0,5 mm, permette, attraverso un trattamento completamente indolore e senza sanguinamento, di veicolare uno straordinario siero rivitalizzante distensivo e riempitivo delle rughe , per un intenso e istantaneo effetto replumping e tensore e un’immediata azione anti-aging di viso e collo (confezione per 2 trattamenti).
TEOLOGY Face rollers € 50,00 www.teaologyskincare.com Rose Quartz Vibrating Face Rollers
ISDN
Isdinceutics € 26,90 https://www.isdin.com Isdinceutics flavo-c forte Si tratta del nuovo siero viso ISDINCEUTICS Flavo-C Forte, con il 15% di Vitamina C pura, fresca e stabile, che aiuta a stimolare la sintesi di collagene per migliorare la compattezza cutanea, attenuare le linee d’espressione e riattivare la luminosità. Flavo-C Forte ha una formula ad elevata efficacia grazie anche alla presenza della Vitamina E che agisce sinergicamente con la Vitamina C rinforzandone l’azione antiossidante. 1 Flaconcino (10 giorni)
Un antico strumento da massaggio della tradizione cinese. Il massaggio è uno step importante per un’efficace routine di bellezza perché stimola la microcircolazione, riduce il gonfiore e rende la pelle più tonica e luminosa. Questo innovativo roller in cristallo di quarzo rosa massaggia, scolpisce e rimodella i contorni del viso.
FILLMED
Hydra serum €89,00 www.fillmed.com Skin Perfusion Hydra Serum Complementare al protocollo Bionitrineck è l’Hydra serum della linea Skinperfusion by Fillmed, siero correttivo idra-rimpolpante con vitamina B e acido ialuronico per rinforzare la barriera cutanea e garantire un’idratazione profonda con effetto rimpolpante. 30 ml
LYPRO
ISDIN
Chewing gum
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Hydration https://www.isdin.com/it
Proteine dell’Uovo
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Lypro Chewing Gum è un integratore alimentare senza zuccheri a base di proteine dell’uovo, naturalmente contenute nell’albume, e del finocchio. Con poche calorie, è privo di glutine e lattosio ed è caratterizzato da un rinfrescante gusto di menta piperita.
Garantisce idratazione immediata e prolungata fino a 24h grazie alla presenza dell’Urea ISDIN al 10%, sostanza che trattiene l’acqua e ristabilisce i livelli ottimali di idratazione rendendo la pelle morbida e vellutata, anche in caso di pelle secca o molto secca e desquamata.
SALBA
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Italian Beauty
Sebiaclear micro-peel €14,90
€ 4,20 www.socostore.it
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Crema mani Anti Age
Linea sebiaclear
Protegge attivamente dalle aggressioni climatiche, prevenendo i primi segni di invecchiamento cutaneo e la formazione delle macchie scure. Protegge anche dai raggi solari – perfetta quindi per una giornata sulla neve, è arricchita da un mix di proteine e olii che faranno apparire le mani più giovani, lisce, idratate e protette. Ideale per tutti i tipi di pelle. (75 ml)
La prima essenza dermatologica ad alta concentrazione dal potere purificante e levigante. Pelle pulita con un gesto molto facile. Disponibile dal mese di settembre nelle farmacie. pelle clean con una formula clean. solamente 8 ingredienti per questa formula minimalista non aggressiva con oltre il 90% di ingredienti d’origine naturale. la sua forza e la sua efficacia sono garantite dalla scelta degli attivi.
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Baume Nuit Densitium €49,90 https://it.labo-svr.com
Balsamo notte anti-età globale Favorisce la rigenerazione notturna della pelle e corregge le rughe del sonno causate dalla ripetuta compressione del viso sul cuscino. Azione rimpolpante, ridensificante, uniformante e fortificante. La sua texture avvolgente non è appiccicosa, nutre e lenisce, dona un incarnato fresco e luminoso al risveglio. Il 95% dei suoi ingredienti è di origine naturale.
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www.curaprox.it. Hydrosonic Black Is White
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Lo spazzolino sonico che coniuga un design elegante e la garanzia di un sorriso visibilmente più bianco ideale per chi ama l’estetica. La sofisticata testina con setole “Carbon” in Curen®, offre ogni giorno un’igiene dentale professionale, anche per sensibilità gengivale, apparecchio o protesi dentaria.
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€ 49,00 www.caromeditalia.it “You want my eyes” Serum - il primo prodotto che migliora il tuo sguardo a 360° La sua formula, composta da principi attivi all’avanguardia nella medicina estetica, allunga in modo naturale le ciglia, rendendole più forti e con più densità. Migliora l’aspetto del contorno occhi riducendo le borse. Grazie alla ricerca medica di CAROMED ITALIA, da adesso in poi potrai mostrare delle ciglia più lunghe e uno sguardo più affascinante.
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Collagene da bere € 33,00
www.vitavi.it Integratore alimentare per pelle, capelli e unghie (una confezione con 15 fialoidi da bere). Migliora l’elasticità, la struttura della pelle e l’aspetto delle rughe, nonché rinforza le unghie e i capelli. Contiene VERISOL®, peptidi di collagene idrolizzato, che agiscono sulla pelle, migliorandone l’elasticità, la struttura e la tonicità - nonché l’aspetto delle rughe - e sui capelli, rinforzandone l’aspetto e la struttura.
OSIDRA Spray Sublinguale € 63,00
https://www.eidonsalus.eu Osidra contiene due diversi pesi molecolari di acido ialuronico in forma idrolizzata, per assorbimento sublinguale, capace di raggiungere direttamente la pelle e le mucose vaginali. Unisce un basso peso molecolare per la rigenerazione e l’alto peso molecolare per l’idratazione.
EPILADY
GLI ELEMENTI
Epilatore laser
Siero rimpolpante € 14,90
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Acido ialuronico con prebiotici vitali – antiluce blu
L’epilatore laser Absolute Hair Shaper FOR MEN
Disseta istantaneamente i tessuti epidermici minimizzando rughe, linee e secchezze diffuse o localizzate, rendendo la superficie cutanea più morbida, elastica e luminosa, migliora sensibilmente l’ossigenazione e la capacità adattiva della pelle agli stress diurni e preserva l’integrità del microbioma stimolando le difese cutanee.
Adatto alle pelli medio-chiare e peli scuri, è ideale per le piccole aree del corpo: viso, zona bikini, mani e piedi, ma può essere utilizzato anche per braccia, ascelle, schiena e gambe. La sua forma compatta permette di rimuovere con precisione i peli superflui sul viso, in particolare sulle guance e nella zona sottostante.
OMNIA
LABORATORIO
Relazioni olfattive
Olfattivo
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FILORGA Rimpolpante € 28,00
Piace fin dall’inizio con un sottile ed elegante contrasto tra il verde fresco amaro e il dolce bianco latteo. È una combinazione di neroli e latte di mandorla con vaniglia. Gradualmente, la dolcezza comincia a prevalere sul verde, e nella base calda si sente l’odore del caramello bruciato.
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Trattamento che ripara, leviga le labbra
La fragranza intensa e sensuale come la luna piena La notte è vicina e le stelle vestono il cielo. Lei è bellissima e sicura di sé, indossa uno spruzzo di Moonight, pronta ad attirare l’attenzione di tutti. Moonight è la fragranza femminile per eccellenza, con un sillage iconico e misterioso. Le sue note potenti seducono e lasciano un segno indelebile. 50 ml.
Azione nutriente e riparatrice . Due oli di ricino + burro di karitè: nutrono, idratano e proteggono le labbra. Azione rimpolpante e levigante . Peptidi: stimolano la sintesi di collagene per volumizzare e ridefinire il contorno labbra. Una texture vellutata come un balsamo.
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