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Una finestra sul significato

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OGGI IN FIERA

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Attesa e curiosità al centro delle mostre dedicate alla storia di Peter Pan e all’opera di Tiziano e Jannis Kounellis di Davide Amata

«A partire dallo scorso anno abbiamo cementato la nostra amicizia al servizio del Meeting. Oggi ci sono oltre 90 laboratori divisi per fasce d’età, tre mostre, sei spettacoli e un’area giochi e relax pensata su misura per le famiglie con i bambini. Tutto per consentire di vivere esperienze di bellezza anche attraverso il gioco». Cecilia Torchiana, responsabile del Villaggio ragazzi, nel padiglione C5, spiega così l’anima delle proposte educative che contraddistinguono questa edizione del Meeting.

L’esposizione “Peter Pan: l’amore è una finestra che mai si chiude”, ispirata all’opera di James Matthew Barrie, è tra le sorprese più inaspettate. Emma Bacca, curatrice, così riassume il significato: «La mostra nasce dal titolo del Meeting. Peter Pan incontra inizialmente una finestra chiusa, segno di una ferita, ma grazie a Wendy inizia a porsi domande, accettando la vita come straordinaria avventura. Non intendiamo spiegare la storia, ma farla vivere direttamente in prima persona ai bambini». E l’allestimento degli spazi va in questa direzione: la stanza di Wendy con i letti, l’arredamento e la finestra introducono i bambini all’Isola che non c’è; proseguendo ci si imbatte nell’accampamento indiano e nella nave dei pirati di Capitan Uncino. «L’opera di Barrie – aggiunge Andrea Necchi, tra i volontari che spiegano la mostra – sembra scritta per parlare di Wendy, perché lei aspetta sempre Peter Pan, per questo lascia la finestra aperta, lo ama sempre, quindi attende».

Accanto a Peter Pan trova posto “L’amicizia in-possibile. Jannis Kounellis e Tiziano Vecellio”, realizzata dall’associazione culturale Ambarabart insieme agli studenti dell’Università Cattolica e dell’Accademia di Brera, che hanno ricreato alcune delle opere di Kounellis.

Che cosa avvicina l’opera di Kounellis a Tiziano, maestro del Cinquecento? Risponde la curatrice Maria Elisa

Le Donne: «In questo spazio l’arte contemporanea dialoga liberamente con il passato. Del resto, lo stupore di fronte alla maestosa concretezza dell’Assunta di Tiziano in Santa Maria dei Frari a Venezia, è proprio uno dei motivi per cui l’artista greco scelse di vivere in Italia. Kounellis, grazie a Tiziano, si riappropria degli oggetti del suo quotidiano, riscoprendoli sotto una nuova luce, e nella mostra questi oggetti interagiscono con la viva curiosità dei bambini che la visitano».

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