Mef Magazine n°29

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sommario

panorami elettrici 04

Città del futuro

copertina 06

Surfing the change

mef lab 12

Formare il presente per il futuro

mef girl mef magazine N° 29

16

Lara

mondo mef 18

New Viareggio

masters energy 20

Alessandro Volta

onlus 22

Progetto Cochabamba

in luce

022 email: mefmagazine@mefsrl.it

P r o g e t t o Cocha bamb a L’impegno dell’associazione onlus “Antonio Giaffreda” nel progetto coordinato da ANT.ER.LUX in Bolivia

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Risparmio energetico

25

Luci sull’opificio JM

26

Open space illuminati

realizzazioni tecniche 28

Narana Superstar

mef art 31

Marco Coraggi

pensieri e parole


01

03 05 07

Da sinistra: Emilio, Luca, Christian Giaffreda, Vanda Picone, Leonardo, Daniele Giaffreda

editoriale

ari amici in un’era ricca di cambiamenti, stravolgimenti, nuovi assetti politici ed economici che si riflettono sulla vita di tutti noi (e che non riguardano solo il nostro territorio ma l’intero pianeta), abbiamo ritenuto necessario lanciare un messaggio per tutti coloro che gravitano intorno al mondo Mef. “Surfing the change” non è uno slogan pubblicitario né tanto meno uno spettacolare titolo da

C

copertina ma è un atteggiamento nel quale si identifica tutta la nostra organizzazione. E’ la volontà di cavalcare e non subire, è la necessità di affrontare con coraggio le sfide senza mai perdersi d’animo, è la sfida di uscire dall’onda con la soddisfazione di rimanere ancora in piedi ma sopratutto è l’opportunità di evolversi, migliorarsi e rafforzarsi proprio grazie ai cambiamenti che sono in atto in questo momento storico. In un’epoca dove le certezza in termini di

sviluppo e stabilità economica sono sempre più sottili siamo forti di un’unica certezza: agire per non rimanere sommersi dagli eventi. La nostra è un’azione che si determina nelle politiche aziendali fatte di velocità di risposta, qualità, competitività e molto rapporto umano senza il quale, secondo la nostra visione, non potrà mai reggersi nessun modello di business vincente. Queste motivazioni sono state oggetto della convention svoltasi a Firenze a fine Gennaio che ha

visto partecipare tutto il nostro organico, consapevole e ben determinato a raccogliere le sfide imposte dagli eventi. E se è dal 1968 che siamo partner degli installatori, oggi più che mai, lavoriamo assiduamente per continuare ad essere un interlocutore che rappresenti un punto fermo in mezzo a un oceano in tempesta.

La direzione MEF SRl

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panorami elettrici Città del futuro

Si sta costruendo in pieno deserto vicino ad Abu Dhabi la città a impatto ambientale zero progettata da sir Norman Foster. L’iniziativa di affidare ad uno dei massimi architetti del mondo la progettazione di una chimera come Masdar

City è stata dell’Abu Dhabi Future Energy Company: sarà un centro per lo studio e lo sviluppo di nuove idee nel campo della produzione di energia. Un laboratorio, un incubatore ma anche e soprattutto un esempio a cielo aperto di


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quanto di meglio sarà possibile attivare nel futuro per la produzione di energia a basso costo. In questa iniziativa sono coinvolte professionalità e istituzioni tecniche di massimo livello da tutto il mondo.

Con un’espansione graduale attentamente programmata ma destinata a diventare con il tempo una città ad alta densità, Masdar City ospiterà sul proprio territorio campi di produzione di energia da fonti rinnovabili come

l’energia eolica e fotovoltaica, oltre ad altri campi di ricerca sul riciclo, la mobilità e lo smaltimento dei rifiuti

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L

L’appuntamento era per le nove e un quarto del sabato mattina. Tutti all’Otel,

proprio così, senza l’acca iniziale. E’ così che di buon mattino, da ogni angolo della Toscana, oltre alle pattuglie da Umbria e Liguria, il popolo di Mef, una famiglia di 466 componenti, si è messo in movimento per dare vita alla convention annuale. Ad attenderli tutti i Giaffreda: sotto

copertina

Surfing the Change Cavalca il cambiamento, il tema della convention 2012

l’occhio vigile di Vanda Picone e quello

mai, lotta come un toro scatenato ed ha

essere immutabili nel tempo, così non

austero di Emilio, i quattro ragaz-

grandi ambizioni per il futuro. Daniele,

è stato. Ma un uomo in costume da

zi (Christian, Daniele, Leonardo e

magnifico padrone di casa, si è dato

bagno, in piedi su una tavola, domina

Luca, in ordine alfabetico). In più uno

ed ha dato un solo ordine: evitare di

l’onda e ne esce vincitore.

straniero, cioè il sottoscritto, Giancarlo

pronunciare quella parola (crisi) che è

Leonardo Giaffreda, presidente di Mef,

Emanuel, da Torino, giornalista. Che

tanto e troppo in voga. Non fare finta

è stato il primo a prendere la parola.

ha svolto il ruolo di presentatore e gua-

che non ci sia, ma andare oltre. Con

Appassionato di mare, ha spiegato il

statore (in senso buono) della giornata;

ottimismo ed entusiasmo.

perché di un titolo così, ispirato ad una

ed ora è qui per raccontarvela o per

Surfing the change, cavalcando il cam-

forma di navigazione. Ai collaboratori

lo meno per riassumere le parti più

biamento, è il titolo che Mef ha voluto

ha voluto dare un chiaro messaggio:

avvincenti.

dare al proprio meeting. Introducen-

“Vi dobbiamo trasmettere serenità per-

La prima impressione per chi ha visto

dolo con un filmato che già conteneva

ché abbiamo buone ragioni per esserlo

da spettatore e critico la convention è

tutta la filosofia aziendale: il mondo è

e poi siamo stanchi del pessimismo

che Mef dà, all’esterno, una impressio-

cambiato; come una gigantesca onda

contagioso che gira. Siamo in un mare

ne di grande coesione. E’ viva più che

ha sconvolto equilibri che sembravano

in tempesta, ma ci attende un oceano

Da sinistra: Daniele, Leonardo, Emilo Giaffreda, Giancarlo Emanuel, Christian Giaffreda, Vanda Picone, Luca Giaffreda

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Daniele Giaffreda in un momento del suo intervento

di opportunità e quindi bisogna essere

mento del ruolo di azienda leader di

soddisfatti è anche vero che allo stesso

pronti a cavalcare l’onda del cambia-

settore. Daniele ha condiviso poi i risul-

tempo diventano sempre più evoluti

mento”.

tati di una recente indagine sulla soddi-

ed esigenti ed è dunque indispensabile

E’ stato poi il turno di Daniele Giaffre-

sfazione del cliente focalizzando l’atten-

continuare a rispondere e soddisfare

da, direttore commerciale. Voglioso di

zione su quanto sia tassativo per Mef

le loro aspettative. Daniele Giaffreda

dare un senso alle parole del cugino è

essere alla ricerca costante del migliora-

aggiunge: “Anticipare, per ottenere un

partito con una raffica di numeri che

mento del livello di servizio poiché se è

vantaggio competitivo, per prevedere

hanno messo in evidenza il consolida-

vero che attualmente i clienti risultano

le tendenze e orientare la strategia, per dettagliare le regole e decidere dove

“L’obiettivo di quest’anno

andare. Reinventarsi, per cogliere le occasioni di cambiamento, riscoprire se stessi, liberare la propria creatività, misurare le capacità di reazione, superare

non è un numero ma un atteggiamento:

i propri limiti, migliorarsi continuamente. Trasformare il business, per cambiare prospettiva, ampliare gli orizzonti,

101% da tutti! Daniele Giaffreda

immaginare nuovi scenari rinnovare il modello e ampliare la nostra visione”. Il suo intervento si conclude con un obbiettivo lanciato a tutto l’organico dell’azienda: “L’obiettivo di quest’anno non è un numero ma un atteggiamento: 101% da tutti!” Da un fratello


copertina

copertina

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all’altro, il microfono è passato a Luca

8mila ore di formazione, 2mila in più

In novembre abbiamo fatto, tra loro,

Giaffreda, responsabile del personale,

rispetto all’anno precedente. Ovvia-

una indagine: che fare per migliorarci?

ha dedicato gran parte del discorso

mente continueremo con lo stesso passo.

Abbiamo provato a capirlo facendovi

ai collaboratori di MEF, ai quali negli

Siamo in 466 persone; nel 2011 ci sono

54 domande. E da questo sappiamo

ultimi tempi è stata dedicata una vera

state 14 assunzioni che hanno rinfor-

che 3.18 dipendenti su 4 sono d’accor-

e propria rivoluzione organizzativa.

zato vari settori. I nostri uomini non

do con le strategie aziendali; che l’88

“MEF crede nelle persone e nel sistema

sono numeri e ci permettono di fare la

per cento ha fiducia nei titolari, che il

meritocratico. Nel 2011 abbiamo fatto

differenza a livello locale e nazionale.

98 per cento qui sta bene. Siamo sulla strada giusta anche per gli aspetti orga-

in un “Siamo mare in tem-

07

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nizzativi. Concentreremo i nostri sforzi nel 2012 per migliorare cooperazione e collaborazione tra i reparti”. Christian

pesta, ma ci attende un oceano di opportunità e quindi bisogna essere pronti a cavalcare l’onda del cambiamento

Il presidente Leonardo Giaffreda

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17 19

Giaffreda, il più giovane dei quattro, ha chiuso la serie dei discorsi iniziali. E ha parlato di efficienza e organizzazio-

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ne. “Interverremo su ogni voce della nostra organizzazione per far fronte agli eventuali pericoli che ci proporrà

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questo mare in tempesta”. E, con parole dolci e sagge ha ringraziato tutti per il contributo dato. Vivacissimo il talk show. Ai quattro ragazzi si sono aggiunti Emilio Giaffreda e Vanda Picone. Il

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mitico Emilio, bonario e sorridente, si è tolto di dosso l’etichetta di burbero. Ha parlato di recenti e future novità: “Non bisogna mai fermarsi. Se c’è da aprire una filiale, traslocarla, ci penso io. E poi la gente mi segue. Dunque è un mestiere che mi piace. E poi bisogna ottimizzare, c’è sempre da imparare, non si è mai arrivati, ogni giorno bisogna essere umili”. Ecco Leonardo, che racconta Mef, inserita nel consorzio Findea: “Noi, il consorzio abbiamo contribuito a fondarlo; figurarsi se non ci piace confrontarci con gli altri. Li visitiamo, per imparare e scambiare esperienze. Tra l’altro ho preso il posto di Antonio nel consiglio di amministrazione. E’ un palcoscenico davvero importante”. Daniele è stato sottoposto ad interrogatorio. Per lui domande a raffica: il fotovoltaico? “Negli ultimi due anni ha salvato il settore, più per i volumi e la liquidità che per i margini. E’ stata una grossa illusione che ha coperto molte magaLuca Giaffreda

gne”. Quale è l’evoluzione del ruolo Christian Giaffreda e Vanda Picone

degli operatori commerciali? “Alcuni ruoli stanno avendo una evoluzione. Il mercato impone un salto di qualità. Ognuno di noi rappresenta l’azienda e il libro della nostra storia è una guida sempre utile da seguire. Chi di noi va sul mercato deve essere consapevole di cosa sta rappresentando. Il tempo dei venditori è finito”. Nuove aperture? “Si cresce anche per espansione territoriale. Ci guardiamo intorno ma anche i concorrenti lo fanno. Non ci facciamo prendere dall’ansia da prestazione. Se sarà il caso ci muoveremo, se ci sarà l’opportunità lo faremo. Per noi la crescita è una dolce condanna”. Novità tra gli scaffali? “Ci saranno a breve. I fornitori più innovativi ci possono far crescere, noi dobbiamo essere pronti a


copertina tutto”. Infine il rapporto con i fornitori: “Con loro dobbiamo dialogare di più

Infine han risuonato le corde del cuore. Sul palco la protagonista è diventata

e soprattutto su un tema finora tabù,

Antonietta Potente, una suora laica che

cioè il credito”. Per Luca Giaffreda

opera nella regione di Cochabamba, in

le corde del cuore. Spiegare che cosa

Bolivia, sul palco la sua testimonianza

intende Mef per “collaboratore”: “Per

sulle attività rivolte a tutelare la salute,

noi sono un valore aggiunto dell’azien-

recuperare l’autostima e incrementare

da. Ognuno è importantissimo, non

l’alfabetizzazione di un popolo che

siamo in cerca di benevolenza, sono

grazie ai suoi sforzi, a quelli di alcuni

collaboratori. Per una azienda delle

collaboratori e a cui si vanno a somma-

nostre dimensioni tutto questo è molto

re quelli dell’associazione onlus Antonio

importante”. Ed in effetti, come spiega

Giaffreda, recentemente nata, può

Christian, il collaboratore fa la diffe-

avere la speranza di vivere un futuro

renza: “La fa con la responsabilità nel

autosufficiente costruito non all’insegna

proprio lavoro quotidiano, portando

di soli aiuti finanziari bensì di inter-

efficienza. Senza la quale si muore.

scambio culturale. Potete leggere un

Bisogna essere come gli Spartani: con il

articolo dettagliato a riguardo a pg 22 di

nostro scudo difendiamo il compagno

questo numero.

al fianco. Lui sa che può contare su di noi. Perchè oggi il cliente non perdona più nulla, a nessuno: dalla risposta al centralino, all’inserimento del materiale in una scatola. Tante piccole azioni, che devono essere perfette, ognuno è indispensabile”. Vanda Picone, direttore amministrativo di Mef, ha dato - da buona mamma - qualche pillola di saggezza ed esperienza per gestire la crisi, il debito e il credito in particolare: “Il consiglio, prima di tutto è di affrontare se stessi e il prossimo con amore e con il coraggio di andare avanti, mettendo-

Giancarlo Emanuel

Emilio Giaffreda

premiazioni 2011 Anche quest’anno la convention è stata occasione per premiare il miglior agente nella categoria Senior ed in quella Junior. Stefano Tanzini, direttore vendite di MEF, ha chiamato sul palco : Miglior Agente Senior Roberto Giovacchini Miglior Agente Junior Carlo Celano E’ stato inoltre dato il PREMIO QUALITA’ ai seguenti punti vendita: Lucca, Viareggio, Pistoia, Avenza, Sarzana distinti per la qualità nell’ambito del 2011.

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cela tutta con onesta è umiltà e voglia di fare”.

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Mef e la famiglia Giaffreda. Quale

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patrimonio e quali responsabilità ha lasciato Antonio? Risponde Leonardo:

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“Ci lascia orgoglio e senso di responsabi-

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lità. Lui non era un accentratore, aveva delegato molto e quindi per vent’anni

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abbiamo convissuto con lui e ci è

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servito a preparazione”. Terminato tra gli applausi il dibattito è stata la volta delle premiazioni, di cui leggete a parte.

copertina

Da sinistra S. Tanzini, R. Giovacchini, C. Celano, D. Giaffreda


MEF LAB

MEF LAB Il calendario dei corsi Mef Lab è on line su www.mefsrl.it Visita l’area news e consulta la categoria “news corsi di formazione”

Da sempre Mef ha investito

performanti. Forte della pro-

sulla formazione ed anche ora,

pria esperienza, forte nel ve-

in tempo di crisi, non ha tol-

dere l’azienda crescere grazie

to risorse a questo settore. La

all’investimento fatto in forma-

conoscenza, la cultura sono gli

zione, investimento che ha avu-

elementi che oggi fanno mag-

to un ritorno amplificato, Mef

giormente la differenza, tutti

ha pensato di coinvolgere i suoi

abbiamo sempre da imparare

clienti offrendo loro l’opportu-

ed il tempo passato ad impa-

nità di sapere per difendersi in

rare non è sprecato ma trova-

una società che non ammette la

to due volte, la direzione Mef

minima ignoranza; è così che è

e tutti i collaboratori sovente

nata MEF LAB.

sono impegnati per aggiornarsi al fine di essere sempre più


formazione

Formare il presente per il futuro Gestione aziendale e Commessa. Due corsi utili e innovativi proposti da mef lab

I

primi corsi tecnici ese-

salto, a diventare imprenditore.

dita, a cui tutti i collaboratori Mef

guiti da professionisti

E’ da l’esperienza di Antonio Giaf-

avevano partecipato. Non si poteva

Mef risalgono al 2002

freda e da una sua frase che nasce

comunque tralasciare la conoscen-

(corsi sul cablaggio strutturato) 2003

l’dea. Antonio Giaffreda raccontava

za tecnica (Corso sulla Sicurezza

corsi su programmazione dei PLC

che il conoscere come avvenivano

per Operatori elettrici obbligato-

sino al 2005 anno in cui nacque il

le operazioni bancarie negli anni

rio perché vienr sanzionato chi non

logo Mef Lab e si svolsero incontri

‘60 era stata la sua fortuna, perché

ha l’attestato di frequenza) e nor-

normativi su varie tematiche, incon-

quindi non esportare quella cono-

mativa (corso Verifiche impianti

tri che avevano l’onore di accompa-

scenza ai propri clienti? E’ così che

elettrici). Questa è oggi Mef Lab e,

gnare l’installatore in un percorso

scaturisce la proposta di far fare agli

con una punta di orgoglio, possiamo

tecnico normativo di aiuto alla sua

installatori corsi che insegnino loro a

asserire di essere tre i primi nella di-

professione. Si sono succeduti corsi

muoversi nel miglior modo possibile

stribuzione elettrica a dare un servi-

di domotica, di antennistica, aspira-

nel complicato mondo finanziario

zio così utile e innovativo. In questo

zione centralizzata, telefonia sino ad

degli anni 2000: nasce il corso di

numero vi illustreremo i due corsi,

arrivare al 2009 anno di crisi, anno

Gestione aziendale, a cui poi se-

Gestione aziendale e Commessa che

in cui a fare la differenza è stata la co-

guirà per espressa richiesta di colo-

hanno come formatore l’ing. Ema-

noscenza. Conoscere significa sapere

ro che avevano frequentato il corso

nuele Giangreco.

come procedere e sapere i propri li-

quello sulla Gestione della com-

miti e come superarli, l’installatore

messa. Importante è anche il modo

non poteva più permettersi di fare

di relazionarsi e quindi si eroga an-

l’artigiano ed era chiamato a fare il

che ai clienti Mef il corso di Ven-

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Mita Rota

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“Ogni tassello formativo è

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un’opportunità di crescita

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professionale ed umana

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il cui insieme ci rende uomini

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liberi di saper scegliere

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consapevolmente”

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L’

Ing. Emanuele Giangreco, docente per i corsi di Gestione Aziendale e Finanziaria e Corso Commessa, ci illustra la sua esperienza in Mef. Gli installatori elettrici sono imprendito-

vo, ma soprattutto un servizio fatto su

in modo ottimale, come gestire le ban-

ri artigiani che hanno costruito il proprio

misura, utile a chi ne avrebbe usufruito.

che, come migliorare gli incassi, come

mestiere su un forte bagaglio tecnico ac-

Questo è il punto forte di MEF. I cor-

lavorare meglio con il commercialista,

cumulato in anni ed anni di esperienze

si che abbiamo preparato per i nostri

come fare un budget previsionale.

e lavori. Negli anni ‘80 e ‘90 il mercato

clienti sono frutto di un intenso lavoro

Abbiamo formato già oltre 250 clien-

“tirava” e nel settore si è sempre guada-

di personalizzazione e dei preziosi consi-

ti in tutte le filiali MEF, Firenze, Pisa,

gnato bene riuscendo ad incassare sen-

gli di tanti installatori elettrici di diverse

Lucca, Viareggio, Grosseto, Arezzo,

za problemi da parte dei clienti. Non si

dimensioni aziendali che hanno aderito

Venturina, … e proprio da molti di

badava molto ai conti della propria ditta

con entusiasmo all’iniziativa portando

loro è partita l’idea di un nuovo cor-

e non si stava neanche molto attenti a

alla nostra attenzione le proprie espe-

so quello della “Gestione Commessa”

come si organizzava il lavoro, tanto i ri-

rienze e le proprie necessità. Ai corsi

dove invece spieghiamo come fare i pre-

sultati arrivavano ugualmente. Purtrop-

proposti da Mef non troverete diapo-

ventivi correttamente, come convincere

po le cose sono molto cambiate ed oggi

sitive generiche da libro di scuola, ma

il cliente a scegliere il nostro preventivo,

molti artigiani faticano a far quadrare i

esempi pratici e concreti per sulla realtà

come pianificare il cantiere per arrivare

conti, difficilmente riescono a spuntare il

di un installatore elettrico. Oggi possia-

a fine lavoro con un guadagno, come

prezzo richiesto al cliente e soprattutto

mo dire senza presunzione che nel pa-

scegliere un software gestionale. MEF

incassano con sempre maggiore difficol-

norama formativo nazionale non esiste

ha messo in atto qualcosa in più di un

tà. Un tempo si portava a casa il 40%

un corso calato sulle esigenze dei clienti

corso, ha messo in atto un percorso che

da una buona commessa, oggi è diven-

come quello che MEF ha messo a punto

è un rapporto continuativo e di lungo

tato difficile andarci a pari! Da qualche

e questo ci riempie di soddisfazione e ci

termine con la propria clientela per

anno ormai i clienti Mef comunicava-

spinge a fare ancora di più. Siamo parti-

crescere insieme e superare le sfide del

no le loro difficoltà ed il loro disagio al

ti con il Corso di “Gestione Aziendale”

futuro. Ammettiamo che gli installatori

banco, nelle riunioni tecniche, durante i

dove spieghiamo come deve funzionare

arrivano al corso con le aspettative più

corsi normativi o in occasione della visi-

oggi una ditta di installazione per sta-

diverse e spesso anche con una punta di

ta del loro agente… Li abbiamo ascoltati

re sul mercato; come capire quanto si

scetticismo, ma la più bella soddisfazio-

con attenzione e riflettuto. Il distributore

è prodotto nell’anno, quanto è costato

ne e motivo per noi di orgoglio, è che

elettrico del futuro deve dare alla clien-

produrlo e che margine si è avuto;

alla fine del corso il 100% è soddisfatto

tela qualcosa in più e quel qualcosa è

come verificare se si hanno troppi debiti

e si iscrive al corso successivo qualcuno

cultura, preparazione, gestione!

con le banche e capire come ridurli;

dicendo “ adesso torno a casa e licenzio

E’ così che MEF ha lanciato nel 2010 i

come migliorare il ciclo di fatturazione

il commercialista…!”

Corsi Gestionali per i propri clienti con

e incasso. Nel corso forniamo un CD

l’ambizione di dare a tutti i suoi clienti

contenente il “Cruscotto Aziendale”per

l’opportunità di saperne di più, di im-

sapere come si sta andando così come

parare a gestirsi meglio. La prima volta

in un automobile il cruscotto ci dà la

che incontrai Daniele Giaffreda mi colpì

temperatura dell’olio, il livello di benzi-

soprattutto una cosa della filosofia MEF,

na, la velocità, etc. In questo corso si

la volontà di offrire sì un servizio nuo-

spiega come capire se stiamo lavorando


formazione

ALCUNE TESTIMONIANZE SULLA PARTECIPAZIONE DEI CORSI DI GESTIONE AZIENDALE E CORSO COMMERSSA GESTIONE AZIENDALE

GESTIONE AZIENDALE

Sig.Andrea Picchi titolare della P.A di Picchi di Venturina

Sig.Stefano Piras titolare di ImpEl Poli di Pistoia

Le è piaciuto? E se sì cosa? Il corso mi è piaciuto molto

Che benefici ha avuto dalla frequenza del corso?

apre gli occhi su problematiche da cui noi installatori non si

Il corso apre gli occhi sul comportamento dei nostri clienti e

può prescindere, riesce a chiarire concetti importanti per la

la conoscenza fa sì che si possa prevederne le aspettative inol-

nostra “salute” aziendale; sono cose importanti da mettere in

tre ci dà un metodo per affrontare nuovi mercati

pratica e quindi ritengo utile che oltre a me lo frequenti anche

Secondo lei è stato un corso difficile?

la mia segretaria colei che poi opera realmente, è un corso da

Tutt’altro, è stata proprio l’estrema semplicità con cui sono

fare in due : titolare e segretaria.

stati affrontati argomenti complessi che ha fatto sì che certi

Cosa l’ha spinta a frequentare questo corso? Per mi-

concetti si fermassero bene nella mia mente, il che mi ha per-

gliorarmi perché sapevo che in quel ambito avevo delle ca-

messo di svilupparli nel quotidiano apportando sicuramente

renze

dei benefici alla mia azienda.

Il linguaggio usato era giusto?Assolutamente sì, il do-

Qual è il concetto di cui ha fatto tesoro?

cente è molto chiaro e risponde a tutto ciò che noi gli chiedia-

Nel mio caso specifico è servito per poter affrontare serena-

mo; una brava persona!

mente il cambio generazionale, momento inevitabile nella

Secondo lei quale tipologia di installatore dovrebbe

vita di un’azienda, ma anche traumatico se non ben impo-

frequentare il corso? Sicuramente i piccoli! Ma ritengo

stato.

che faccia bene anche a quelli più grossi

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CORSO COMMESSA

CORSO COMMESSA

09

Ing.Simone Vagaggini titolare di Ciem Firenze

Sig.Mauro Lillocci di Lillocci srl Perugia

11

Quali sono gli aspetti che l’hanno maggiormente inte-

quentato a Perugia a Novembre? E se sì cosa?

ressata ? Il corso mi è piaciuto perché offre validi spunti,

Il corso è stato molto interessante, io personalmente ( è già

spunti che è necessario integrare con gli strumenti che già ab-

qualche anno che faccio questo mestiere!) conoscevo alcune

biamo in uso in azienda, del resto ogni azienda ha la propria

procedure che vengono spiegate nel corso, le conoscevo, ma

realtà e la propria fisonomia ma è utile che quanto si appren-

non le applicavo.

de durante il corso sia poi integrato e applicato.

Il corso mi ha fatto riflettere su quanto sia importante invece

Nel corso viene spiegato come organizzare al meglio il

metterle in atto.

cantiere al fine di avere meno dispersioni di tempo e

E quindi ha messo in pratica quanto nel corso ha

conseguentemente anche economiche. E’ effettivamente

appreso?

così? Sì è così! Per me è stata molto utile imparare a calcolare

Purtroppo ancora no, ma semplicemente perché da novem-

con massima esattezza il costo della mano d’opera e la ricari-

bre ad ora non ho ancora avuto un lavoro nuovo ma mi ri-

ca da effettuare, il che implica minor errori gestionali e pre-

prometto di farlo

ventivi più esatti da proporre ai nostri clienti, più conoscenza

8 ore di corso sono state per lei sufficienti?

sulla marginalità sulla commessa

Sì sono sufficienti anche perché il corso è ben gestito e molto

Le è piaciuto il Corso Gestione commessa che ha fre-

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scorrevole. 31



Mef Girl... passione elettrica

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mondo mef

NEW VIAREGGIO

Il nuovo punto vendita di Viareggio testimonianza della vitalità MEF

I

l 10 Febbraio MEF ha inaugurato il nuovo punto vendita di Viareggio che si è trasferito in Via della Gronda snc.

abbiamo un punto vendita che rispec-

conclusione si puo’ dire che il passaggio

chia i canoni Mef e che e’ consono

tra il vecchio e il nuovo ci consentira’

all’immagine dell’azienda. Ci aiutera’

di essere piu’competitivi, migliorando

nello svolgimento della nostra attivita’

i nostri servizi e la nostra offerta per riu-

supportandoci con una struttura nuova,

scire cosi’ a soddisfare e consolidare la

funzionale e studiata per consertirci

nostra partnership con il cliente.

di migliorare le nostre performances.

Come è nata l’idea di un nuovo

Per l’occasione proponiamo alcune

L’impatto con i clienti versiliesi e’ stato

punto vendita a Viareggio? Hai

domande rivolte al resp. Punto Vendita

senza dubbio positivo infatti pur essen-

vissuto in prima persona tutte le

Riccardo Da Col, il Resp.Area Simone

doci allontanati dal centro citta’ non si

fasi della costruzione, cosa ti ha

Torcigliani a un collaboratore storico

e’ avvertita nessuna lamentela .Questo

colpito maggiormente in questa

del punto vendita di Viareggio Da-

grazie alla posizione strategica del pun-

esperienza?

vid Cammellie e a Luca Antonucci

to vendita situato in prossimita’ degli

Torcigliani: L’idea di cambiare sede, o

Responsabile tecnico commerciale.

svincoli autostradali e della superstrada

comunque di rendere conforme ai ca-

Cosa si aspetta da questo nuovo

che consente il collegamento veloce

noni Mef la vecchia, c’era sempre stata.

punto vendita?

dei quartieri cittadini. Non dimenti-

Purtroppo le caratteristiche stesse della

Da Col: Da questo nuovo punto vendita

chiamo poi il grande parcheggio ora a

vecchia sede, e la difficoltà nel trovarne

mi aspetto grandi cose, finalmente,

disposizione della clientela che tanto ci

una alternativa idonea avevano sempre

grazie all’investimento della proprietà,

penalizzava nella vecchia struttura. In

fatto rimandare il progetto. Fu scate-


nante, un paio di anni fa, il nuovo piano della sosta del comune di Viareggio, dal venerdì al lunedì ci ritrovammo senza parcheggio clienti, e questo fece da accelerante al progetto. Trovata la sede idonea, vagliando diverse proposte in diverse aree del comune giungemmo alla decisione di puntare sull’attuale posizione, baricentrica fra i quattro comuni della Versilia di nostra competenza ( Camaiore, Massarosa, Pietrasanta e appunto Viareggio ), partimmo con il progetto e di li a poco con la costruzione, terminata in appena un anno. È stata sicuramente un’esperienza stimolante, dato che andavamo a costruire la nostra nuova filiale, e impegnativa, in quanto i problemi burocratici affrontati (alcuni ancora da risolvere) sono stati molti; la cosa che più mi ha colpito è stata sicuramente la passione e meticolosità di Emilio Giaffreda: non avevo mai avuto modo di lavorare così a stretto contatto con lui, mi ha colpito molto l’attenzione ai minimi particolari, il prevedere tutte le possibili esigenze dei clienti e dei collaboratori andando a smontare, se necessario, qualsiasi schema o progetto. Ha voluto e fatto costruire un ambiente confortevole sia per chi lo frequenta come cliente che per chi ci lavora tutto il giorno, seguendone passo passo ogni fase realizzativa. Il risultato è sotto gli occhi e sulla bocca di tutti. Su Viareggio è uno dei collaboratori MEF che vanta più anni attività. A fronte dell’esperienza vissuta in questo lungo periodo di

In alto foto di gruppo dello staff del punto vendita di Viareggio. Nella foto in basso a partire da sinistra: Simone Torcigliani, Davi Cammelli e Riccardo Da Col

minori e i tempi per reperire il mate-

che ci da la possibilità di organizzarci

riale più comodi. Adesso a fronte di un

meglio ottimizzando le risorse recupe-

mercato completamente mutato i clienti

rando efficienza, requisito fondamenta-

richiedono una disponibilità immediata

le per poter rimanere competitivi nella

del materiale presso il punto vendita

attuale situazione del mercato. Questa

oppure una consegna nella giornata

fiducia aiuterà sicuramente al raffor-

presso di loro: questa è la nuova sfida,

zamento della squadra mantenendola

per crescere ed accontentare i nostri

forte e coesa determinata ad affrontare

clienti una cosa e’ certa: per MEF il

le sfide ed i rapidi cambiamenti in atto.

sponsabile tecnico commerciale

Intervista a cura di Luca Janovitz

di Viareggio è un ottima iniezione di

07 09

questa apertura? Antonucci: L’apertura della nuova filiale

03 05

futuro è oggi. Cosa rappresenta per un re-

01

Alcune immagini dell’interno del punto vendita.

11 13

fiducia nel gruppo sicuramente dettata da due motivi, il primo avendo realiz-

15

zato un grande investimento in un mo17

mento di forte contrazione del mercato

19

abbiamo avuto un ulteriore conferma circa la grande volontà e forza della

21

proprietà nel dotarci di una sede secondo gli standard aziendali, il secondo è

23 La sala riunioni è allestita per 45 posti a sedere.

25

attività professionale può raccontarci qual’è stata l’evoluzione di MEF nel Versiliese?

27 29

Cammelli: Negli anni l’evoluzione di Mef è stata prevalentemente indirizzata al servizio fornito ai nostri clienti: negli anni 90 il cliente aveva aspettative

31


C

ontinua l’affascinante viaggio alla scoperta dei grandi personaggi che hanno contribuito con i loro esperimenti allo studio dell’energia. In questo numero è la volta di Alessandro Volta che con l’invenzione della pila voltaica cambiò il mondo per sempre.

Nel corso della sua vita Alessandro Volta ha avuto modo di intrattenere rapporti diretti ed epistolari con molti altri scienziati in varie parti d’Europa. Egli ripete e perfeziona i loro esperimenti, apportandovi contributi di grande originalità. Fra gli strumenti tipicamente voltiani


Masters Energy

Alessandro Volta

L’inventore della pila voltaica e maestro di scenza Alessandro Volta (Como, 18 febbraio 1745 – Camnago Volta, 5 marzo 1827)

lo scienziato ad accurate misure della forza elettrica. Nel 1792 Volta avviò estese indagini sull’elettricità animale, al cui riguardo la teoria più

Il VOLT Il volt è l’unità di misura derivata SI del potenziale elettrico e della differenza di potenziale. Ha questo nome in onore di Alessandro Volta, che nel 1800 inventò la pila voltaica, la prima batteria elettrochimica. Negli anni 1880, l’International Electrical Congress (Congresso Elettrico Internazionale), ora l’International Electrotechnical Commission (IEC), approvò il volt (come unità di misura) per la forza elettromotrice.

moderna era quella proposta da Luigi Galvani e che Volta stesso definì galvanismo. Fu proprio il disaccordo con lo stesso Galvani a portare Volta a sviluppare, nel 1800, la cosiddetta pila voltaica, un predecessore della batteria elettrica, che produceva una corrente elettrica costante. Inizialmente condusse esperimenti con

Prima pagina della comunicazione di Volta sulla pila pubblicata sulla Philosophical Transactions.

celle individuali collegate in serie.

Volta. Alessandro Volta mostra la

Ogni cella era un calice da vino ri-

sua pila a Napoleone nel 1801 con il

empito di salamoia, nel quale erano

collega Luigi Valentino Brugnatelli,

immersi due elettrodi dissimili. Nel-

Volta si reca a Parigi per presen-

la pila elettrica i calici erano sostituiti

tare al Primo Console gli omaggi

da cartone imbevuto di salamoia.

dell’Università di Pavia e presentare

Volta determinò che la coppia più

la sua scoperta. Il 7 novembre, in

efficace di metalli dissimili produ-

una seduta plenaria dell’Institut de

centi elettricità era composta da zin-

France, Volta presenta a Napoleone

co e rame. Il fenomeno alla base del

Bonaparte la Pila e legge la sua “Me-

funzionamento della pila voltaica,

moria sull’identità del fluido elettrico

per cui tra due conduttori metallici

col così detto fluido galvaniano”. Al

diversi posti a contatto si stabilisce

colmo dell’entusiasmo e dell’ammi-

una piccola differenza di potenziale,

razione, Napoleone propone che

spiccano l’elettroforo perpetuo, che

prende appunto il nome di effetto

l’Accademia lo onori della medaglia

costituisce la prima macchina elet-

Volta. Dai suoi lunghi esperimenti

d’oro (poi conferita nella sessione

trostatica a induzione, l’elettrometro

Volta ricavò tre leggi per descrivere

del 2 dicembre), lo nomina Membro

condensatore, la cui grande sensibi-

il fenomeno. L’annuncio dell’inven-

straniero dell’Institut e gli assegna

lità permetterà a Volta di rivelare i

zione della pila, avvenuto nel 1801

una donazione e un vitalizio. Nel di-

deboli fenomeni di elettrizzazione

presso la Royal Society, accrebbe

cembre Volta e Brugnatelli vengono

per contatto di metalli diversi, e la

ulteriormente il consenso della co-

nominati membri del Congresso di

bilancia elettrometrica, che portò

munità scientifica internazionale per

Lione per la Repubblica Cisalpina.

Il simbolo del volt è V. Si dice che tra due punti A e B di una regione di spazio sede di un campo elettrico c’è una differenza di potenziale di 1 V se la forza elettrica compie il lavoro di 1 J per portare una carica di 1 C da A a B. Semplificando il concetto, il volt misura la forza che hanno i singoli elettroni, e moltiplicato con gli ampere, che misurano gli elettroni che passano nel tempo, si ottiene la potenza in watt. Per analogia con i sistemi idraulici il volt è l’altezza da cui l’acqua scende, e l’ampere è la portata.

01 03 05 07 09 11 13 15 17 19

21 23 25 27 29 31


onlus

Progetto Cochabamba il contributo dell’associazione insieme ad ANT.ER.LUX in Boliva

L’

Associazione ONLUS ‘Antonio Giaffreda’ ha iniziato quest’anno una collaborazione assai importante con la Onlus aretina ANT.ER.LUX e la suora domenicana Antonietta Potente, teologa, scrittrice, docente universitaria e molto, molto altro, impegnati

dall’incontro con le eccezionali e straordinarie persone che ci accompagneranno in questo cammino. Anche i costi sostenuti dall’Associazione in relazione al progetto verranno aggiunti alla documentazione del sito. Intendiamo ringraziare di cuore tutti

da anni in ambito socioculturale in una

rando così il concetto di mero assisten-

quelli che attraverso la loro disponibi-

zona rurale ma densamente popolata

zialismo e restituendo alla popolazione

lità, la loro amicizia ed il loro sostegno

della Bolivia, nei pressi di Cochabam-

speranza e dignità. Si tratterà di fornire

si uniranno a questo nostro progetto di

ba, il Barrio Primero de Mayo. L’am-

agli incaricati locali in primo luogo una

grande, umana speranza.

bizioso progetto che ci proponiamo di

sede dove poter svolgere il loro prezioso

Un sentito ringraziamento già da ora

portare avanti prevede la costruzione/

lavoro, quindi le risorse strutturali e le

va ad Antonietta Potente, agli amici bo-

apertura in loco di un piccolo ma at-

attrezzature idonee a mantenere attivo il

liviani, all’Associazione ANT.ER.LUX,

trezzato ‘Centro de salud’, un centro di

centro. Tutte le attività e le notizie (foto,

allo Studio Tirinnanzi, Daniela e

prima assistenza che sarà intitolato ad

video, ecc.) legate a questa iniziativa sa-

Pierfrancesco, che hanno reso possibile

Antonio, dove si intende sviluppare una

ranno pubblicati nel sito www.antoni-

la realizzazione di questo primo impor-

simbiosi con donne, uomini e bambini

giaffreda.org, all’interno di un’apposita

tante passo nel nome di Antonio.

per aiutarli nella tutela della salute, nella

rubrica, in modo da poter mantenere

prima alfabetizzazione e nella creazione

tutti aggiornati, con la speranza di poter

di nuovi ambiti lavorativi, attraverso lo

contribuire attraverso il perpetuarsi del

studio e l’utilizzo della medicina e del-

nome di Antonio al miglioramento delle

le piante fitoterapiche, di cui si intende

condizioni di vita del maggior numero

consolidare l’uso a discapito dei farmaci

di persone possibile e di poterci contem-

chimici di difficile reperimento, supe-

poraneamente arricchire spiritualmente

Famiglie Giaffreda

www.anterlux.it www.antonigiaffreda.org



inluce

Risparmio energetico nel cuore di Firenze “Le Vanità Profumerie” scelgono soluzioni eco

L

e linee guida che hanno influenzato la storia ed il conseguente rapido successo nella realtà fiorentina del “ Le Vanità Profumerie” sono le componenti essenziali del

L’impianto è stato realizzato dalla ditta Pasqui Impianti di Sesto Fiorentino, con perizia e maestria, in sinergia con Franco Sanesi per la filiale MEF di Firenze. L’architetto Gian Paolo Ristori per Inluce Firenze ha fornito la consulenza e le verifiche illuminotecniche. Ditta installatrice: PASQUI IMPIANTI Via Matteotti 111 - Sesto F.No Consulenza illuminotecnica: Arch. Gian Paolo Ristori Inluce Firenze

mondo della profumeria: dinamismo,

zioni preesistenti e genera un livello

funzionalità, eleganza, stile, prestigio e si-

luminoso caldo ed avvolgente. Gli

gnorilità. Tali linee guida caratterizzano i

accenti sono ottenuti sostituendo le pre-

vari negozi, in particolar modo Via Porta

cedenti alogene dicroiche da 50w con

Rossa, in pieno centro di Firenze, con

lampade led da 5w e 10w mantenendo i

le vetrine quasi come quadri incastonati

corpi illuminanti preesistenti. Sono stati

nelle mura medioevali. Intervenire in

risparmiati 7200w/h che su base annua

tale contesto con progetto di risparmio

sommano un risparmio energetico di

energetico comporta difficoltà notevo-

ben 23.760.000w solo per un negozio.

li, perché il progetto deve prevedere non solo una certa quantità di luce con minore energia, ma anche “charme” e confort visivo. L’utilizzo di lampade ed apparecchi Osram a tecnologia Led ha consentito il rispetto di tali propositi. L’illuminazione generale è fornita da Ledvance 32w inseriti nelle canalizza-

Arch. Gian Paolo Ristori


inluce

Luci sull’Opificio JM l’Opificio JM si distingue per varietà,diversità e genuinità

O

pificio JM, è un nuovo spazio, situato in Piazza San Marco, nel centro storico di Prato. Uno spazio inventato per un solo scopo: rendere fruibile il “Genius Loci” del

01 03 05 07 09

“ fatto in casa”. Tutti brand locali,

metallici e lampada di preaccensione. La

prodotti attenti ai particolari, alla qualità

zona del soppalco, sia al piano superiore

e allo stile. Varietà, diversità, genuinità, è

che inferiore, è stata illuminata con un

un negozio e tanti negozi.

sistema fluorescente a luce continua,

Opificio Jm è incontro, è un modo di

per garantire una illuminazione diffusa e

essere, di partecipare, di condividere at-

omogenea, e da un binario con proiet-

timi e pensieri. Il ristorante è una nuova

tori a ioduri metallici per una illumina-

idea, nessun spazio separato: si mangia

zione d’accento sui prodotti esposti. La

nella bottega, si consuma cibo nel nego-

zona del ristorante, è stata illuminata

zio. Cucina gradevole con ingredienti

con degli incassi a ioduri metallici con

di altà qualità, sapori del luogo. Opificio

lampada CDMR da 35W e l’accento sui

Jm è inoltre spazio espositivo, eventi,

tavoli e sul banco del bar è stato ottenu-

mostre… e molto altro ancora. L’illumi-

to con delle sospensioni di produzione

nazione nella zona con doppio volume

di una azienda locale, che montano una

L’impianto è stato eseguito alla perfe-

è stata realizzata con delle sospensioni

lampada a Led . Molto scenografica la

zione dalla ditta ELETTROPOTENZA

a ioduri metallici , integrata con dei

sospensione Mercury della Artemide

di Prato.

proiettori a parete, sempre a ioduri

che accoglie i visitatori al piano primo.

11 13 15 17 19

Ditta installatrice: ELETTROPOTENZA Via Zipoli 1/I Prato Consulenza illuminotecnica: Luca Pollastri, Inluce Prato

21 23

25 27 29 31

Luca Pollastri


inluce

Open Space illuminati gli ampi spazi della sede operativa e direzionale Softec

L’

intervento ha avuto come oggetto la trasformazione di un edificio industriale, in un edificio operativo e direzionale.

La struttura si compone di ampi spazi open office, con molte superfici a vetro e numerosi lucernari. Per la tipologia costruttiva è stato particolarmente complesso lo studio dell’illuminazione e del sistema per portare l’alimentazione ai corpi illuminanti. Al piano terra, nelle zone con controsoffitto, sono stati utilizzati degli incassi con lampada ioduri metallici, e, nelle aree con doppio volume ,delle sospensioni di dimensioni importanti, le quali, oltre a fornire la giusta illuminazione , riempiono a dovere gli spazi e si integrano perfettamente nella struttura. Per l’illuminazione indiretta della volta, sono stati utilizzati i proiettori Lingotto della Guzzini. L’illuminazione degli uffici al primo piano, è stata realizzata con delle sospensioni fluorescenti 4x54w, con la possibilità di ruotare l’elemento

luminoso, e quindi di miscelare la componente di luce diretta e indiretta, situazione analoga è stata adottata per l’illuminazione dei corridoi con un unico elemento fissato a parete. Per le sale riunioni al primo piano, sono state utilizzate le sospensioni Artemide mod. Mouette con lampada fluorescente, mentre per le salette riunioni al piano terra, delle sospensioni decorative modello Amax della Fontana Arte. La sala riunioni principale, è stata illuminata con incassi dimmerabili, per renderla fruibile nelle varie configurazioni , quali la videoconferenza e le proiezioni , mentre l’illuminazione generale è assicurata da una sospensione Cosmic Angel della Artemide. Di grande impatto anche le sospensioni di diametro 1500 mm, con lampade fluorescenti a luce diretta e indiretta installate nella Hall. L’illuminazione di sicurezza è garantita

Ditta installatrice: LINEA B Via Cilianuzzo 59 - Prato Consulenza illuminotecnica: Luca Pollastri, Inluce Prato

da Plafoniere di emergenza a Led della Beghelli. L’impianto è gestito da un sistema domotico della ABB, ed è stato realizzato egregiamente dalla ditta Linea B di Prato. Luca Pollastri



YACHT NARANA SUPE la tecnologia led in ambito navale applicata sul restyling illuminotecnico

P

orsi dei limiti mai, questo ha portato alla riuscita di questa nuovo opportunità. Abituati ad effettuare progetti e realizzare soluzioni per illuminare abitazioni ed edifici di di avere anche dei prodotti custom in vario genere, ci ha intrigato la

l’imbarcazione stessa ha una storia alle

possibilità di illuminare con nostri sug-

base alle nostre esigenze è nata la prima

prodotto ha richiesto molto tempo e

gerimenti un sogno per molti. Così nel

bozza per realizzare l’illuminazione

riflessione. Il NARANA è un Super

pomeriggio di martedì grasso del 2011

dello yacht Narana, il 43m oggetto

Yacht di 105 piedi (32 mt) costruito

abbiamo iniziato la nostra avventura

dell’opera di relamping. Affinate le varie

nel 1999 dal cantiere OVERMARINE

con un primo sopralluogo per rece-

problematiche di finitura, temperatura

MANGUSTA, molto lussuoso e ben

pire le esigenza della committenza e

di colore ed alimentazione siamo pronti

curato in ogni minimo particolare. Con

analizzare insieme ai tecnici dell’EIGF

per permettere ai tecnici EIGF l’instal-

il passare degli anni e con l’avvento di

le problematiche installative. Dopo

lazione.

moderne tecnologie, l’armatore ha pen-

uno studio all’interno degli uffici della

TECNOLOGIA LED IN AMBIEN-

sato di “ringiovanire” l’imbarcazione,

MEF divisione Inluce e con l’ausilio dei

TAZIONI NAVALI

cercando nel contempo di valorizzarla

tecnici Domino Led che per l’occa-

Illuminare un’imbarcazione ha sempre

ulteriormente. Il nostro intervento fa

sione ci hanno permesso la possibilità

un fascino particolare, sopratutto se

riferimento all’illuminazione, appunto

spalle. In queste tipologie di ambientazioni l’abbinamento tra qualità ed affidabilità dei materiali costituiscono un qualsiasi oggetto di bordo è fondamentale, quindi la ricerca del giusto


Il NARANA è un Super Yacht di 105 piedi (32 mt) costruito nel 1999 dal cantiere OVERMARINE MANGUSTA, molto lussuoso e ben curato in ogni minimo particolare.

01

inluce

RSTAR del Narana

da valorizzare e modernizzare senza però stravolgere il posizionamento dei

03

motivo di orgoglio a tutti gli addetti ai lavori.

Samuele Sbaragli Domenico Lauri

LA SCHEDA Ditta installatrice: ELETTROIMPIANTI GF www.elettroimpianti-gf.it Consulenza illuminotecnica: Domenico Lauri, Inluce

corpi illuminanti già esistenti. Il LED, tecnologia che ormai tutti conosciamo, ci ha consentito di ottenere il risultato

Prodotti utilizzati: Prodotti speciali DOMINO LED

05 07 09 11 13 15 17

inizialmente prefissato, grazie sopratutto alla disponibilità del fornitore che ha

19

“materializzato” le nostre richieste, ap21

pena abbozzate su disegno. Il materiale utilizzato è rigorosamente INOX ASISI

23

316L necessario in ambienti ostili come 25

quelli navali, inoltre ogni prodotto è stato concepito con elettronica integrata

27

adattata alle già presente alimentazioni

29

di bordo. La temperatura di colore dei LED usati è 4000K che bene si sposa con i colori degli arredi. Il risultato ha soddisfatto la committenza, dando

31 A partire da Sinistra: Gabriele Molco, Leonardo e Sergio Cerri, Samuele Sbaragli, Domenico Lauri, Samuele Toni


mef arts

Marco Coraggi

L’arte prende forma

L

a scultura d’autore prende forma tra le mani di Marco Coraggi, collaboratore mef e artista in grado di regalare emozioni con le sue creazioni. Marco Coraggi è nativo di Perugia,

d’arte di Gualdo Tadino, segnalazione

dopo aver frequentato l’istituto d’arte

speciale nel 1992 al premio Antonio

di Deruta specializzandosi in ceramica

Ranocchia di Marsciano, nel 1997 ha

con i docenti Giulio Busti e Romano

partecipato al concorso di scultura An-

Mazzini e l’Accademia di Belle Arti

tonio Canova di San Gemini, nel 1997

Pietro Vannucci del capoluogo umbro

è stato uno degli artisti presenti alla

settore scultura con il professore Edgar-

collettiva traguardi d’Arte Oggi Men-

do Abbozzo, ha intrapreso un proprio

tana - Roma, nel 2011 ha preso parte

cammino personale nel campo dell’arte

alle mostre collettive sezione ceramica e

contemporanea. Vari i concorsi e le mo-

scultura presso la galleria l’Arte Reale di

stre personali a cui l’artista ha parteci-

Bettona Perugia e di Cassano Magnago

pato, terzo classificato nel 1985 al con-

Varese, a settembre dello stesso anno

corso internazionale di prosa e disegno

ha partecipato all’Expo Internazionale

di Venezia, nel 1990 ha preso parte al

Spoleto Arte festival sempre nel settore

concorso internazionale della ceramica

ceramica e scultura. Nel 2011 ha tenuto

una mostra personale presso la galleria l’Angelo di Perugia con un’esposizione di disegni e ceramiche. L’artista è stato selezionato dal comitato scientifico della rivista Urbis et Artis come scultore rivelazione dell’anno 2011 e sarà presente nell’agenda dell’artista tra i 104 creativi a livello nazionale che si sono distinti nell’ambito del 2011. Marco Coraggi collabora con il punto vendita MEF di Perugia.

Vaso di ceramica dedicato al Magistrato Giovanni Falcone



pensieri e parole

La vita è correre. Il resto è soltanto attesa.

Steve McQueen

La ferocia dei moralisti è superata soltanto dalla loro profonda stupidità.

Filippo Turati

Nessuno è nato sotto una cattiva stella. Ci sono semmai uomini che guardano male il cielo. Dalai Lama

Il brutto di questo mondo è che noi cerchiamo con lo stesso ardore di diventar felici e d’impedire che gli altri lo diventino.

Antoine de Rivarol

Un uomo incapace di avere visioni non realizzerà mai una grande speranza né comincerà mai alcuna grande impresa.

Woodrow Wilson

Credits Direttore di testata: Daniele Giaffreda Coordinatore editoriale e Redazione: Luca Janovitz Responsabile Commerciale Andrea Arcangiolini Servizi Giornalistici: Redazione Mef Magazine Progetto grafico: Luca Janovitz

Hanno partecipato a questo numero: Luca Antonucci, David Cammelli, Marco Coraggi, Riccardo Da Col, Giancarlo Emanuel, Ing. Emanuele Giangreco, Christian Giaffreda, Domenico Lauri, Luca Pollastri, Arch. Gian Paolo Ristori, Mita Rota, Samuele Sbaragli, Simone Torcigliani, Marco Vannini.




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