sommario panorami elettrici 04
Città del futuro
copertina 06 mef magazine N° 34
Crescere: la convention
inteview 12
Il “sistema” Mef
project mef 16
Luxury Calendar Mef
masters energy 22
Alexander Graham Bell
onlus 24
006 email: mefmagazine@mefsrl.it
C o nvention 2014
Una convention che sigla l’avvio di un 2014 all’insegna della “CRESCITA”
Onlus A.G. per il Meyer
inluce 26
Sala Consiliare Sesto F.no
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Santa Caterina Events
pensieri e parole
Un momento dei festeggiamenti della finale della nona edizione del Mef Cup 2012 Da sinistra: Christian e Daniele Giaffreda, Vanda e Margherita Picone, Luca,Leonardo ed Emilio Giaffreda insieme ai partecipanti della Convention Aziendale 2014
editoriale
ari amici, vogliamo aprire questo numero di Mef Magazine con la convinzione che sia la Crescita ciò che, ci auguriamo di cuore, caratterizzerà il nostro immediato futuro. E’ con questa parola che abbiamo voluto intitolare la Convention di quest’anno, sia per esprimere fiducia e orgoglio verso chi fa parte della nostra squadra e da sempre condivide i nostri valori, sia per infondere in tutti una buona
C
dose di coraggio: quel coraggio che serve a farci affrontare le nuove e sempre più dure battaglie che il mercato ci propone, senza mai tirarci indietro e senza perdere occasione per evolverci. Ascoltare il presente diventa pertanto una reale necessità al fine di migliorarci e concepire opportunità di mercato che risultino sempre più funzionali. La nostra costante ricerca di soluzioni efficaci, di competenza e professionalità che ci ha più volte condotti a risultati soddisfacenti oltre che contraddistinti per la qualità e il valore, deve oggi, più che mai, diventare fonte di nuovi stimoli. In merito a ciò, siamo difatti orgogliosi del successo ottenuto in questi mesi, tanto da mirate attività di marketing, quanto
da nuovi progetti creativi, che hanno portato all’uscita dell’esclusivo Luxury Calendar 2014. Instaurandoci quali precursori di questo genere di comunicazione per il nostro settore di riferimento, abbiamo ancora una volta cercato di caratterizzarci per qualità e innovazione. Ma se qui innovare significa spostarci verso un aspetto più “ludico e piacevole”, non smettiamo di guardare al futuro anche nel modo più tradizionale, e particolarmente attraverso azioni mirate a una più ampia copertura del territorio. Nuovi ambiziosi progetti, l’affacciarsi oltre gli odierni confini, sono difatti gli obiettivi alla base di questo 2014; obiettivi che siamo sicuri di poter realizzare, ancora una volta, solo con la forza
della nostra squadra e fiducia dei nostri clienti. Volontà di crescere insieme e di credere nell’aiuto reciproco, quindi, sono da sempre valori in cui crediamo e che cerchiamo di coltivare, sia nel lavoro che nella concretezza della vita, con azioni di tipo benefico e solidale. Per questo la Onlus Antonio Giaffreda, continua difatti a impegnarsi con donazioni verso strutture che necessitano di strumenti clinici d’avanguardia, così che a crescere possano essere, prima di tutto, le speranze e le possibilità di quei tanti che continuano a credere nell’aiuto del prossimo.
La direzione MEF SRl
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panorami elettrici Città del futuro
Entro fine 2015 Times Square sarà pedonalizzata, almeno in parte. È il progetto dello studio Snøhetta ad essere stato selezionato e i lavori sono in corso. Il successo di alcune iniziative, che hanno portato allo stop temporaneo del traffico in uno dei luoghi più famosi
del mondo, hanno spinto l’amministrazione a progettare la ridefinizione permanente di Times Square. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale della città di New York, l’intervento - il cui costo complessivo è pari a 55 milioni di dollari - è volto alla creazione di
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cinque piazze pedonali (tutte sull’asse di Broadway, come la centrale Times Square). Nell’operazione è compresa anche la completa ristrutturazione delle infrastrutture viarie, da tempo deteriorate, compreso il rinnovamento delle reti idriche, di drenaggio e di illumina-
zione a fronte di un’ottimizzazione di efficienza energetica. L’intervento per la pedonalizzazione si inserisce in un vasto programma di riqualificazione sostenibile (DoT Plaza Program) portato avanti a partire dal 2009 dall’amministrazione Bloomberg, al fine di mettere
a disposizione della collettività una città più “a misura d’uomo”. Tra gli obiettivi, quello di assicurare a ciascun newyorkese uno spazio aperto, pubblico e di qualità, a non più di 10 minuti a piedi, con interventi di riconversione su una sessantina di spazi.
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CRESCRE: conve
Il reportage della convention aziendale 2014 in cui il manageme
uore, Cambiamento, Crescita: sono queste le tre parole chiave da cui hanno preso corpo le considerazioni fatte dal management MEF alla Convention Aziendale 2014. Molte le novità e gli obiettivi per un futuro che necessita anche il rafforzarsi dei valori fondamentali, quei principi che portino a saldare in maniera indissolubile l’unione tra tutti coloro che hanno fatto e sempre faranno la forza di questo grande gruppo.
C
C …come Convention 2014. “Squadra che vince non si cambia” ed è dunque ancora una volta l’Otel Varieté di Firenze ad aprire le proprie porte alla Convention Mef 2014. Stessa sala, stesso palco, non lo stesso pubblico, dato che l’area laziale dell’azienda ha avuto modo di allargarsi ampiamente in quest’ultimo anno. Un ambiente per molti ormai ben noto, per altri sconosciuto, ma che si è sempre rivelato consono ad ospitare questo importante appuntamento annuale. Alle 9 del mattino di una giornata invernale tiepida e poco limpida, il parcheggio era già al completo di auto e dei pulman dei colleghi romani, per permettere l’arrivo
Speciale Copertina
ention MEF 2014
ent comunica a tutta la squadra MEF la propria volontà di ... Crescere!
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Sopra la foto di gruppo scattata al termine della convention. A destra: l’albero MEF, logo di “Crescere”, proiettato nei maxischermi retrostanti il palco.
dei quali era stato posticipato l’inizio
avvio alla convention. Chissà se per
dell’evento. Una levataccia di sabato
le luci soffuse o per i colori della sala,
mattina che è stata ben ripagata oltre
una volta entrati era ben percepibile
che ampiamente gradita, poiché ha
negli sguardi di molti quel giusto
permesso di sentirsi davvero tutti
alone di aspettativa per ciò che
uniti. Non appena sistemati nei
sarebbe stato detto, una buona dose
posti preparati per l’occasione dal
di speranza per il futuro, insieme alla
noto locale fiorentino, le luci si sono
basilare certezza che l’unione, adesso
affievolite e la sigla iniziale ha dato il
più che mai, avrebbe potuto rivelarsi
benvenuto al numeroso pubblico. La
determinante ad accrescere la forza
C di Cominciamo, dunque! I quattro
di un’azienda che non vuole lasciar
relatori erano già seduti sulla prima
nulla al caso. In momenti difficili
fila di sedie poste sopra al palco,
come quello contemporaneo, ciò che
quando le parole rassicuranti e com-
serve sono “motivazione” e “inco-
moventi di Emilio Giaffreda e Vanda
raggiamento”.
Picone hanno dato ufficialmente
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La premiazione al miglior agente Senior Roberto Giovacchini e miglior agente Junior Riccardo Movarelli insieme al direttore vendite Stefano Tanzini e a Luca e Daniele Giaffreda
Una C che può stare anche per
traguardi che solamente la passione e la
Chioma, la chioma dell’albero della
grinta possono arrivare a raggiungere.
MEF scelto a icona per rappresentare
Di qui uno sguardo alle emozioni che
l’appuntamento 2014, e già proiettato
la prima edizione della Mostra Elettro-
nei tre maxischermi accesi sul palco ben
tecnica ha saputo suscitare in coloro
prima d’iniziare, quasi a testimonianza
che vi hanno partecipato, direttamente
che per crescere è necessario vivere
o indirettamente; le premiazioni agli
e lavorare in una costante e naturale
agenti più meritevoli dell’anno appena
armonia. Uno spirito di gruppo e di
trascorso; i ringraziamenti di Luca e
fratellanza, questo, ben argomentato
Christian, e della proprietà in generale,
nelle sue varie sfaccettature durante
a quanti hanno lottato e stanno lottan-
la mattinata, attraverso moniti, inco-
do per risolvere i problemi laddove sono
raggiamenti e raccomandazioni, e con
comparsi; a coloro che hanno concluso
il fondamentale presupposto che per
quest’anno la loro carriera lavorativa,
continuare a essere una vera squadra
mantenendo comunque intatto lo spiri-
bisogna crederci e metterci il CUORE.
to di gruppo che in Mef è cresciuto con
Il cuore, appunto..quello dei 472 invitati
loro; e ancora a tutti coloro che solo
alla Convention. Sviluppandosi come
adesso iniziano questo cammino, in un
uno dei concetti chiave della giorna-
momento non particolarmente consono
ta oltre che una parola di particolare
a comprendere e sopportare errori.
impatto emotivo, il cuore ha preso
C dunque che equivale alla parola
diversamente corpo nei contributi di
CRISI: una “Tempesta Perfetta” che fa
Leonardo, Christian, Luca e Daniele
innalzare a dismisura il rischio di mosse
Giaffreda, oltre che nei video dedicati
fatali e di venir travolti, ma che potreb-
ai momenti più belli del 2013, a quei
be trasformarsi nell’ “Onda Perfetta”
Emilio Giaffreda durante il suo intervento di benvenuto alla convention 2014
Vanda Picone
eventi mef di un surfista tanto tenace quanto competente, il solo che riuscendo a cavalcarla, potrebbe trarre da essa tutta la forza che gli serve a vincere anche le altre sfide. Accuratamente affrontata da tutti i relatori, in parte da un punto di vista numerico e in parte motivazionale, la crisi è stato un altro dei motivi cardine di questa convention: la presa di coscienza di un mercato ancora complicato, ma che può far crescere in una vera squadra la voglia di “Metterci il cuore”, appunto, “e andare oltre i propri limiti”. I punti di vista da cui è stato discusso un tale “spinoso” argomento sono stati essenzialmente due: infatti, laddove Leonardo, Luca, Christian
Daniele Giaffreda
hanno improntato il proprio contributo
sempre il massimo e a cambiare rotta
il gruppo Mef, un evento annuale che
su valori e concetti di importanza col-
laddove si rivelasse necessario.
potesse ancora una volta, come ogni
lettiva, andando a toccare variamente i
Pertanto la C di CAMBIAMENTO.
anno, saldare quello che per tutti è
principi che stanno più a cuore ad ogni
Ingrediente fondamentale per alzare
molto più di un progetto lavorativo: un
diverso “reparto” aziendale, a Daniele
la testa e continuare a vincere è la
obiettivo comune, delle sinergie condi-
è spettato qui il compito di fare un det-
convinzione di riuscire a far cose nuove.
vise, dei valori su cui tutti continuano
tagliato bilancio dell’azienda, ciò che
Quindi una vera carica di motivazione
a basarsi…ma soprattutto una odierna
c’è stato di positivo e le aree di miglio-
verso tutto il pubblico presente. Infine
“lotta alla sopravvivenza” in cui ciascu-
ramento per l’anno appena concluso
una C che equivale a CRESCERE:
mettendo tutti di fronte alle proprie
il titolo, l’identificativo di un appunta-
responsabilità, al fine di spronarli a dare
mento in cui si è immedesimato tutto
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Christian Giaffreda Luca Giaffreda
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no, attraverso le sicurezze e la fiducia provenienti dalla solidità dell’azienda, possa trarre la forza necessaria a non accontentarsi mai e proseguire verso un perorso di crescita. Elisa Bianchi
Un dettaglio della platea
Il presidente MEF Leonardo Giaffreda
Daniele Giaffreda saluta la platea dopo il suo intervento
Daniele Giaffreda in un momento della convention aziendale MEF del 2014
interview
Il “sistema MEF” ed una innata voglia di crescere. Intervista a Daniele Giaffreda direttore commerciale & marketing MEF
E’
indubbio che stiamo vivendo una congiuntura storica, economica e sociale che per la sua complessità lascerà il segno negli anni a venire, in questo contesto in MEF si parla di crescita. Dico spesso che un’azienda come la nostra è “condannata” a crescere. Non a caso abbiamo voluto che questa parola dasse il nome alla convention aziendale di quest’anno; la crescita a cui faccio riferimento, e con me tutto il management MEF, non è esclusivamente dettata da una logica numerica di fatturato, certo quello è l’obiettivo finale, ma per poterlo concretizzare il percorso che contraddistingue la nostra attività e che allo stesso modo ci identifica è allargato a un insieme di fattori che determinano il nostro sviluppo, alla base del quale, è la crescita delle persone che collaborano con noi e dei nostri clienti, ciò su cui investiamo con massima fiducia. Per questo tipo di investimento non ci sono tempi di crisi che tengano, ogni giorno è quello giusto per crescere. Per la dimensione della nostra azienda e le quote di mercato ottenute e confermate fino ad oggi, che ci posizionano tra i primi dieci distributori di materiale elettrico in Italia, quello che ci differenzia rispetto a competitor di paritetica dimensione è che MEF non è una società dove la sola logica che conta è quella del numero. Noi siamo una famiglia, una squadra ed infine un’azienda dove la persona si antepone a tutto, sia essa un collaboratore che un cliente. E’ quello che chiamo il “sistema mef ”, una formula di valori e
concetti iniziata dai nostri soci fondatori nel 1968 e che oggi noi della seconda generazione continuiamo a perpetuare adattandola al corso dei tempi con volontà e determinazione e per far questo l’unico modo per continuare il nostro percorso è crescere. Crescere insieme ai nostri clienti, ai nostri collaboratori, ai nostri fornitori e presentarci al mercato come un partner globale in grado di proporre e concretizzare soluzioni efficienti, competitive e di assoluta qualità. Dunque ciò che può determinare la crescita di MEF è dettato da un vero e proprio sistema? Per quanto coraggio, ottimismo e volontà si possa avere, sopratutto in questi tempi, è fondamentale per ogni azienda sapere esattamente da dove si viene per giungere fino a dove si vuole arrivare.
Strategia, Persone, Valori (Umiltà in primis), Organizzazione, Competenza, Stile, sono questi i pilastri su cui è fondata la nostra azienda, è questo in sintesi il “sistema MEF” a cui facevo riferimento. Il sistema che ci permette di avere ad oggi 472 collaboratori che lavorano con entusiasmo, con l’unico obiettivo di fornire ai nostri clienti quello per il quale cerchiamo di migliorare ogni giorno e che determina il nostro cammino: il servizio Quando parla di servizio in concreto come lo identifica? Rispondo nel modo più concreto possibile. Il concetto di servizio in MEF oggi si identifica con 50.000mq di magazzini, 50.000 articoli movimentati, 30.000 articoli gestiti a stock, 300 top brand distribuiti. Ma al di la dei numeri quello che
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determina la qualità del servizio è dettato dalla competenza che si ottiene con la formazione e informazione tecnica commerciale sulla quale ogni anno investiamo circa 13.500 ore di formazione al personale e oltre 500 ore di formazione tecnica alla clientela. Infine la puntualità delle consegne e il servizio pre e post vendita, nel 2013 abbiamo sviluppato oltre 120.000 preventivi richiesti. I dati che ho appena citato non rappresentano ovviamente un nostro punto di arrivo, il servizio alla clientela può e deve essere costantemente monitorato e migliorato. Tutta MEF ogni giorno si impegna perché ciò avvenga. Abbiamo parlato di crescita delle persone e di servizio, cosa vorrebbe aggiungere per completare un quadro descrittivo di MEF? Mi rivolgo ai nostri attuali 10.000 clienti e a tutti coloro che non lo sono, chiedendo di metterci alla prova. Vorrei dunque parlare di opportunità commerciali perché non esiste servizio se alla base di questo non vi è un’opportunità. MEF offre un ventaglio di soluzioni multispe-
cialistiche; un offerta globale del mondo dell’elettrotecnica caratterizzata da molteplici opportunità commerciali orientate tutte al vantaggio competitivo. Ogni mese usciamo con SuperShopping, il nostro giornale commerciale che vive di offerte con elevata scontistica, sviluppiamo promozioni periodiche e stagionali in grado di offrire alla nostra clientela iniziative di acquisto estremamente interessanti, realizziamo giornate speciali presso i nostri punti vendita con promozioni ed eventi contraddistinti da offerte commerciali irripetibili e facendo parte del Gruppo Findea offriamo la possibilità di aderire al catalogo a premi di fidelizzazione denominato MaxiLife. Potrei proseguire oltre, ma credo piuttosto che un elenco, sia molto più efficace un invito a visitare uno dei nostri punti vendita per toccare con mano il ventaglio delle nostre molteplici offerte. A proposito di punti vendita, ci saranno delle novità nel 2014? Abbiamo parlato di crescita e in questa ottica il nostro sviluppo aziendale va di
pari passo con lo sviluppo della crescita delle persone e del servizio a cui ho fatto riferimento prima. Come molti sapranno abbiamo iniziato un programma di ampliamento territoriale che l’anno scorso ha visto l’apertura di due punti vendita a Roma, posso affermare in concreto che queste aperture rappresentano solo l’inizio di un percorso che ci vedrà continuare ad investire in Lazio e in altri territori dove oggi non siamo presenti. Un’ultima domanda, cosa vuol dire “crescere” per Daniele Giaffreda? Sono un amante di citazioni ed aforismi e mi viene in mente una frase di Eleanor Roosevelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni”. Per me crescere vuol dire credere nel futuro, mio e dell’azienda, cercando ogni giorno di trovare soddisfazione nel mio lavoro con propositività, positività e passione. Intervista a cura di Luca Janovitz
I
l 2014 è stato inaugurato da MEF con un esclusivo
progetto che ha visto la realizza-
zione di 500 copie stampate in edizione limitata del suo primo calendario ufficiale. Un progetto con il quale MEF ha voluto contraddistinguersi per la qualità artistica degli scatti e la qualità tipografica con il quale è stata realizzata la tiratura limitata e numerata del calendario In un contesto intriso da atmosfere noir le dodici immagini fotografate da Leonardo Baldini si esprimono dove il fascino del femminile viene catturato da un filtro dal sapore cinematografico avvolto di mistero. Il calendario non rappresenta solo una relazione tra fotografia e bellezza ma anche la sintesi delle maggiori aziende distribuite da MEF e che vivono con il loro brand elegantemente dentro l’anima di ogni fotografia. Un felice connubio tra arte visiva e il mondo del materiale elettrico che MEF vuole rappresentare con questo progetto innovativo e precursore nel suo settore di riferimento. Durante i giorni di lavorazione del calendario, di cui le location sono tutte toscane, è stato realizzato anche un video backstage per documentare la produzione che è possibile visualizzare nel web site appositamente creato per presentare il progetto: www.luxurycalendar.it In queste pagine presentiamo alcuni scatti parziali facenti parte del progetto dando appuntamento al 2015 per un nuovo entusiasmante calendario MEF.
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Project Mef
Il video backstage, le pagine del calendario e molto altro sono su: www.luxurycalendar.it
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Il Telettrofono: un dibattito durato più di 100 anni. L’invenzione del telefono è stata, per decine di anni, una storia tanto controversa quanto dibattuta, poichè destino ha voluto che nello stesso periodo in cui Bell insegnava all’Università di Boston, un altro importante scienziato, Antonio Meucci, lavorasse a un progetto simile. Attribuita a Bell fino al 2002, la paternità del telefono fu poi associata al nome di Meucci, il quale, già nel 1854 realizzò il primo prototipo di “telettrofono”, da lui usato all’interno della sua abitazione cubana per poter comunicare con la moglie, costretta a letto da una malattia. Purtroppo, le precarie condizioni finanziarie in cui versava lo scienziato italiano non gli permisero di brevettare l’invenzione, depositata 3 anni dopo da Bell, il 7 Marzo del 1876. Si pensa, altresì, che l’americano venne a conoscenza dei disegni di Meucci e li presentò a proprio nome, attribuendo all’apparecchio il nome di telefono. Non riuscendo a sostenere finanziariamente neppure la causa intentata nei suoi confronti, Meucci dovette sopperire all’ingiusta notorietà di Alexander Bell, che venne ricordato così, per oltre un secolo, come il padre del telefono.
Un primo piano di Alexander Graham Bell (1847-1922) Alcune immagini del progetto denominato Telettrofono, precursore dell’odierno telefono
N
oto al mondo per la scoperta del telefono, e ai suoi contemporanei come il “padre della sordità”, Alexander Graham Bell è stato uno degli inventori dal maggior talento creativo, le cui eccezionali capacità sono state in grado di cambiare radicalmente il modo di vivere della sua epoca.
Nato a Edimburgo nel 1847, Alexander Bell si dilettò primariamente nello studio della comunicazione e del linguaggio, aspetti questi già affrontati dal padre e influenzati in particolar modo dalla madre e dalla moglie, entrambe affette da sordità. A coronamento dei suoi studi a riguardo, egli pubblicò numerosi scritti, tra i quali il trattato Visible
Masters Energy
Alexander Graham Bell Un uomo la cui inventiva cambiò per sempre il modo di comunicare. Speech (1868), in cui spiegava il suo me-
condizioni di salute della madre, e alla
parole “Questa registrazione è stata
todo per istruire i sordomuti attraverso
telefonia, studio questo che ottimizzò in
fatta da Alexander Graham Bell, alla
la vista, come fargli articolare delle pa-
seguito, attraverso la progettazione di
presenza del dottor Chichester A. Bell,
role e inoltre come aiutarli a capire ciò
un pianoforte in grado di trasmettere
il 15 aprile 1885 al Volta Laboratory,
che stavano dicendo gli altri, attraverso
musica a distanza per mezzo di segnali
1221 Connecticut Avenue, Washington
il movimento delle labbra. Parimenti a
elettrici. Nel 1873, Alexander, in seguito
D.C.”. Ottenuto tale brevetto, Bell con-
molti scienziati del tempo, e contraria-
ad una visita a Montreal con il padre, fu
tinuò i suoi esperimenti nelle comuni-
mente all’odierna morale, egli postulava
incoraggiato da quest’ultimo ad andare
cazioni, culminati nell’invenzione della
la possibilità dell’Eugenetica, ovvero di
a Boston per mostrare la tecnica di inse-
trasmissione fotofonica del suono in
un vero e proprio sradicamento della
gnamento del linguaggio dei segni. Una
un raggio luminoso (un precursore dei
“cultura” dei sordi dall’umanità, tanto
volta lì, e divenuto presto docente di
sistemi a fibra ottica), per poi prosegui-
da costringerli, attraverso proibizioni e
Psicologia Vocale e Dizione, il giovane
re nell’invenzione del fonografo, in 5
sterilizzazioni, a integrarsi nella cultu-
Bell continuò le sue ricerche e iniziò la
brevetti per veicoli aerei, in 4 progetti
ra della parola per il bene dell’intera
progettazione di un telefono che fosse in
di idroscafi e 2 di celle al selenio. Nel
società. Dopo gli studi presso la Royal
grado di trasmettere parole articolate.
periodo in cui lavorò ai laboratori
High School di Edimburgo e la cattedra
L’esperimento andò a buon fine e nel
Volta, progettò inoltre un sistema per
di pupil-teacher alla Weston House Aca-
1876 fu brevettata la sua scoperta, che
registrare il campo magnetico su di
demy nel Moray in Scozia, Bell passò
prese il nome di Telettrofono. Solo un
un disco, al fine di immagazzinare e
a insegnare all’Università. In questi
secolo dopo, il National Museum of
riprodurre suoni. Il tentativo non andò
anni, prima di trasferirsi con la fami-
American History ritroverà la primis-
però a buon fine e finì per abbandonare
glia in Canada, si interessò alla scienza
sima registrazione vocale della storia,
l’idea, inconsapevole che proprio tale
dell’acustica, al fine di migliorare le
datata 1885, in cui si possono udire le
concetto sarebbe stato la base per future importanti applicazioni, tra le quali il registratore a nastro magnetico, l’hard disk e il floppy disk. Nondimeno, le sue riflessioni anticiparono di anni tutti i timori sulla carenza di combustibili e l’inquinamento industriale, la possibilità di produrre metano dagli scarti di fattorie e fabbriche, e l’eventualità di riscaldare le case con pannelli solari. La sua capacità intuitiva e creatività, che lo portarono persino ad installare in casa un primitivo sistema di aria condizionata, fu pertanto cruciale per lo sviluppo di moltissime applicazioni e macchinari che risultano adesso di uso comune, ma che probabilmente, senza di lui, avrebbero stentato ad esistere.
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Visuale del celebre ponte di Lisbona
onlus
La onlus Antonio Giaffreda per il Meyer di Firenze Una camera digitale ad altissima tecnologia è ora pronta ad agevolare le diagnosi
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iamo lieti di confermarvi che nel mese di Di-
monta ad euro 10.700. Per l’attuazione di quanto sopra ab-
cembre 2013 la nostra Associazione ‘Antonio
biamo collaborato con il sig. Stefano Boccalini, presidente
Giaffreda’, con il sostegno di Marta e Giancar-
dell’associazione Ciemmeesse - Girotondo per il Meyer, che
lo Baldini (a cui va il nostro più sentito ringraziamento) ha
a sua volta ci ha messo in contatto con i medici dell’ospedale
concluso un accordo con l’azienda Nikon Instrument s.p.a.
e indicato le loro esigenze. Con la speranza di aver contribu-
di Calenzano per la fornitura all’ospedale pediatrico Meyer
ito in piccola parte a far tornare il sorriso agli, ahi noi, molti,
di Firenze di una camera digitale Nikon DS-F12.
troppi bimbi che ne necessitano l’utilizzo.
Uno strumento a colori, ad altissima tecnologia e con risoluzione completa, il cui programma software serve ad ottimizzare le immagini acquisite dai microscopi dei vari laboratori di analisi; in particolare ne permette la visualizzazione attraverso un monitor e l’archiviazione elettronica, funzioni prima non disponibili. Il suo utilizzo e’ previsto nei reparti di oncologia ed ematologia del Meyer, dando la possibilità agli specialisti da un lato di velocizzare i tempi di analisi e dall’altro di effettuarne varie simultaneamente. Il costo totale dell’operazione am-
Un dettaglio della strumentazione donata dalla onlus A.G. Nella foto sopra Christian Giaffreda e Vanda Picone
inluce
Progetti di inLuce
Nuove vesti illuminotecniche per la Sala Consiliare del comune di Sesto F.no e per l’Oratorio Santa Caterina
I
l progetto per gli interni della nuova Sala Consiliare del Comune di Sesto Fiorentino nasce da un’attenta valutazione del nuovo involucro architettonico. La forma del manufatto
Alcuni scenari illuminotecnici della Sala Consiliare.
infatti, insieme alle sue forzatamente ridotte dimensioni, circa 140 mq, hanno portato alla proposta di una sala polifunzionale a assetto variabile che può essere utilizzata sia come sede naturale del Consiglio Comunale, sia come spazio per convegni, conferenze, proiezioni, presentazioni, trovando quindi al proprio interno le soluzioni utili a permettere uno sfruttamento consono agli ingenti investimenti necessari. In quest’ottica è stato studiato un sistema di pedane e banchi mobili che permette di liberare la parte centrale della sala quando questa non è occupata dalle sedute del Consiglio Comunale. Il meccanismo di movimento delle pedane più basse permette di farle rientrare manualmente sotto quella superiore, mentre i banchi si addossano gli uni agli altri dopo che sono stati richiusi su se stessi i piani posti più in basso. La capienza di posti a sedere viene così raddoppiata, con la dotazione di uno schermo per proiezioni, di un proiettore nel controsoffitto e di apposite configurazioni degli impianti audio e di illuminazione. La finitura superficiale delle pareti è realizzata con pannelli fono assorbenti TopAcustik con una finitura simil teak. Per ragioni di manutenzione e durabilità nel tempo, per i piani di scrittura e la-
voro dei banchi è stata utilizzata una laminatura plastica di un tono scuro a tinta piatta, mentre le parti strutturali verticali sono state previste di un tono più chiaro. Il TopAcustik, la cui superficie è caratterizzata dalle tipiche fughe, è stato montato in senso verticale e decorato da elementi in legno laccato verticali continui, cioè senza fughe, realizzati in tre toni di colore diversi, a ricordare l’apertura e la varietà delle idee che sono rappresentate e portate avanti nei luoghi di esercizio della democrazia. La parete si conclude con una cornice continua scura che la separa dalla fascia delle finestre alte, quasi a creare un frontone sormontante delle colonne ideali. A pavimento si è optato per la pietra Santafiora in lastre rettificate di cm 70x70 montate senza fughe in modo da assicurare il più possibile l’effetto di continuità del materiale. Il disegno della pavimentazione in pietra incornicia i banchi superiori che sono realizzati su una pedana in legno rialzata di 34 cm dal livello pavimento. Il pubblico è ospitato nella tribunetta in legno capace di ventidue posti realizzata a destra della porta di ingresso. La pedana, che serve fra l’altro a nascondere il passaggio dei vari elementi funzionali e facilita gli eventuali interventi di manutenzione, è rive-
Un dettaglio della Sala Consiliare del comune di Sesto Fiorentino dopo gli interventi illuminotecnici. Fotografie a cura di Pietro Savorelli.
stita in legno tranciato di rovere tinto teak in modo da armonizzarsi al tono di colore delle pareti, ed è posato in tavole di lungo formato di larghezza costante con un disegno che segue l’andamento planimetrico. Nella zona dietro allo scranno del Presidente si trova una doppia rampa inclinata per l’accessibilità di collegamento e raccordo fra il livello 0,00 cm e quello a + 34,00 cm, con un basso parapetto in ferro brunito che serve anche da raccordo con la quinta di chiusura della sala e da supporto per le bandiere e il gonfalone comunale. Ai lati della quinta si trovano due monitor per la trasmissione delle sedute del Consiglio e i dati relativi alle votazioni, e che unitamente allo schermo possono essere usati anche per proiezioni e presentazioni. La presenza delle finestre a nastro sull’intero perimetro nella parte alta delle pareti, al livello del soffitto, ha portato a una soluzione particolare anche per l’attacco fra controsoffitto e pareti. Poiché nella parte centrale del soffitto era previsto il passaggio degli impianti elettrico e di condizionamento dell’aria che obbligava ad abbassare il controsoffitto di svariate decine di centimetri, questo ha una sezione complessa ed articolata che diventa elemento caratterizzante del progetto, fondendosi con la quinta ed andando idealmente fino a terra nella parte finale della prospettiva verso il punto centrale del Consiglio, rappresentato dallo scranno del Presidente. Oltre a servire da schermo per nascondere la porta di collegamento con gli spazi che ospiteranno gli uffici, le sale dei gruppi consiliari e gli ambienti di servizio, la quinta è un elemento
punto di vista cromatico, il controsoffitto è studiato in modo da rappresentare il completamento dell’involucro sala, e nello stesso tempo isolare idealmente tutto il volume corrispondente alle finestre perimetrali. A livello della pedana l’illuminazione perimetrale è integrata con dei faretti segnapasso di forma stretta ed allungata che una volta accesi disegnano lo spazio e facilitano gli spostamenti quando sono richiamati gli scenari con un livello di illuminazione più basso. Ogni postazione è dotata di illuminazione con striscia a led posizionata nel ripiano superiore del banco lavoro con comando indipendente e, dal punto di vista tecnologico, è dotata di una serie di possibilità differenziate a seconda del ruolo svolto dalla persona che la occupa. Tutta l’attività è gestita e controllata da un apposito software il cui funzionamento è assicurato da un tecnico che siederà nella postazione di controllo posta alla destra della presidenza, fra questa e gli scranni dei Consiglieri. Sull’ analoga postazione di sinistra è invece seduta la rappresentanza della Segreteria del Sindaco. Reception . Bagni Il vano di ingresso e filtro fra l’esterno e la fortemente caratterizzante e simbolico del Sala è attrezzato con una postazione recepprogetto, essendo realizzata in ferro brunition dalla quale è anche possibile controllato con quattro graffi luminosi che segnano re gli scenari di illuminazione ed audio. Un la materia in commemorazione dei caduti monitor LCD inserito in un totem di legno del V Maggio 1898. La forma frastagliata a parete, rifinita in modo analogo agli arredi e gli inserti in Topakustik del controsoffitto della sala, fornisce informazioni sull’ attività servono anche a dare alla sala le corrette in corso di svolgimento. La pavimentazione caratteristiche di fono-assorbenza. I camè del tutto identica a quella della sala. All’inbi di livello, insieme a tagli appositamente terno dei bagni riservati al pubblico la pietra realizzati in posizione studiate molto attenSantafiora si trova anche nei rivestimenti in tamente, ospitano i terminali dell’impianto un formato rettangolare a listelli posati orizdi condizionamento e quelli dell’illuminazontalmente fino ad un’altezza di 100 cm. zione generale, che sono stati oggetto di Sulla parete opposta alla porta di ingresso, un apposito progetto illuminotecnico volto accanto allo Stemma del Comune dietro all’ottenimento delle migliori soluzioni di ilalla postazione reception, si legge con letluminazione unitamente al massimo grado tere a rilievo “Comune di Sesto Fiorentino di risparmio energetico grazie al ricorso ge. Sala Consiliare V Maggio”. Il controsofneralizzato ai moderni apparecchi a LED. fitto in cartongesso è stato studiato apposiCome accennato, sono stati studiati cinque tamente per accogliere un’illuminazione a diversi scenari di illuminazione (consiglio raso che insieme alla matericità delle lettere nel periodo estivo, consiglio invernale, formanti la scritta, ne enfatizzi l’importanza conferenza, presentazione, cinema) richiae ne sottolinei la volontà evocativa e celemabili con un apposito comando a seconbrativa. da della necessità di utilizzo della sala. Dal
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Committente: Comune di Sesto Fiorentino RUP: Ing. Rita Dabizzi Progetto e Direzione Lavori: Nuti & Pretini Architetti Associati (Firenze), Arch. Francesca Nuti e Arch. Alessandro Pretini Collaboratori: Arch. Valentina Liuzzo, Dott.ssa Camilla Merendoni, Dott. ssa Serena Roganti, Dott.ssa Elena Finocchietti, Dott. Fabio Salerno Periodo di Realizzazione: Agosto - Novembre 2013 Imprese coinvolte nell’ appalto: Sinergo S.r.l. Tecnoconference – TC Group Consulenza Illuminotecnica: Arch. Gian Paolo Ristori - MEF S.r.l.
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Alcune panoramiche del progetto illuminotecnico realizzato presso l’Oratorio di S. Caterina
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anta Caterina Events, ha scelto come cornice per manifestazioni e matrimoni lo stupendo Oratorio di S. Caterina, una perla di arte ‘300 dal sapore moderno e genuino che permette di dare ai propri eventi tutta la classe e il prestigio che meritano. Infatti, la presenza del famoso ciclo di affreschi di Spinello Aretino, dà a questo locale un’atmosfera di particolare pregio artistico, un’estetica secolare che però viene intrisa di moderno, specie quando focalizziamo l’attenzione nelle particolari rifiniture. Allo scopo di evitare di snaturare tutta l’autentica bellezza del luogo, e anzi per valorizzarne le caratteristiche, sia interne che esterne, è stata studiata, da Patrizio Celi (Inluce), una particolare tecnica di illuminazione. Le peculiarità dell’ambiente necessitano la creazione di una luce che sia in parte diffusa e diretta allo stesso tempo. Il soffitto inclinato e caratterizzato dalla presenza di rustiche travi in legno che danno al locale un’armonia tra gusto e tradizione toscana, impone l’utilizzo di apparecchiature prive di punti fermi. L’utilizzo di una illuminazione a piccole torce luminose con fonte LED da 2 W, collegate a gruppi di 8, ha permesso di risolvere egregiamente una tale problematica. Il loro posizionamento sparso nel soffitto, permette difatti di ottenere quella sensazione di luminosità diffusa, seppur diretta, di cui il locale, da principio, necessitava. Non solo, ma la percezione dell’osservatore che entra nella sala è quella di una cascata di punti luce, che all’imbrunire creano l’illusione di un cielo stellato, unico “magico” espediente per illuminare un tale luogo, senza perder nulla della sua originaria bellezza.
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pensieri e parole
Viver per gli altri non è soltanto la legge del dovere, e anche la legge della felicità. Auguste Comte
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Eleanor Roosevelt
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Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni
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Non importa chi fosse mio padre; importa ciò che mi ricordo che fosse.
Di nessun bene si gode il possesso senza un compagno. Seneca
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Anne Sexton
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I più agili parlatori e i più plausibili ragionatori non sono sempre i più giusti pensatori Hazlitt
Credits Direttore di testata: Daniele Giaffreda Coordinatore Editoriale e Redazione: Luca Janovitz Responsabile Commerciale Andrea Arcangiolini Servizi Giornalistici: Redazione Mef Magazine Progetto grafico: Luca Janovitz
Hanno partecipato a questo numero: Andrea Arcangiolini, Elisa Bianchi, Christian Giaffreda, Daniele Giaffreda
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