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SANI & FORTY COME SALVARE LA TUA VITA A 40 ANNI menshealth.it

Giugno 2019

Nerd & SuperEROE

Joe Manganiello Mettici la passione

23

TRUCCHI PER LA FELICITÀ Le ricette per fare il pieno di energia dopo il workout

CROSS LIFTING FLEX YOURSELF!

HIIT:

TANTA SPESA & TANTA RESA

PENE COME MANTENERLO IN FORMA

Sfida vegan Per atleti e per tutti

SESSO ESTATE IL PIACERE È SUL LATO B

QUIZ DEL MESE DIETA, FITNESS, SALUTE # 3,50 IN ITALIA - MENSILE P.I. 15/06/2019

NUMERO 207

ISSN 1590-3575


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06.2019 UN LAVORO FISICO INTENSO È LA COSA MIGLIORE CHE PUOI FARE PER LA TUA ANIMA JOE MANGANIELLO, p. 52

FEATURES 64 SARA GAMA Dalla Nazionale Italiana di calcio femminile, i consigli per migliorare la tua forma, sempre.

70 CARICA POSTWORKOUT

74 LE PENE DEL PENE

84 LA SFIDA VEGANA

12 ricette e 5 ingredienti per ritrovare l’energia dopo un intenso allenamento.

Tutto quello che devi sapere per imparare a conoscere e a prenderti cura del tuo ...

Sempre più atleti sono vegani: scopri come una dieta a base di vegetali può cambiarti la vita.

FOTOGRAFIA DI JEFF VALLEE

90 SANI&FORTY Corri subito ai ripari per non sentire il peso degli anni: allenati, mangia sano e tieni a bada i dolori cronici.

96 QATAR, TERRA DI SPORT Alla scoperta di Doha, che nel 2022 ospiterà i Mondiali di Calcio: gli stadi e i progetti futuri.

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LIFE

AUMENTA LA SEROTONINA I migliori consigli per “accendere” l’ormone della felicità, migliorare l’umore e stare bene. (p.58)

27 Sperimenta il piacere del lato B.

32 Le nuove regole per fare colpo su una donna.

33 Vino nobile di Montepulciano.

34 Grooming d’estate e fitness in città.

38 La piccola chirurgia estetica per il viso.

MIND 43 La terapia funziona:

ecco i consigli per scegliere quella giusta.

46 Allena la mente e resisti al cibo spazzatura.

47 La melatonina

per dormire meglio e sviluppare i muscoli.

48 Semplificati la vita e raggiungi i tuoi obiettivi di fitness.

PLUS ROWAN FEE

104 Novità a tre ruote e Formula E di Roma.

108 I primi passi per

imparare a correre 5 km.

110 Benessere e sport nel

MH WORLD

BODY

08 Scopri il cardio che

15 Il Triathlon Sprint è un

fa bene anche ai tuoi muscoli; non cedere al cibo spazzatura e pianifica le tentazioni.

10 Sesso in piscina,

relazioni a distanza e bebè in arrivo: Naomi risponde alle tue domande. 2

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20 Oltre a palestra e verdure ci sono altri modi per affrontare il nemico diabete.

workout completo che coinvolge tutti i gruppi muscolari: ecco i nostri consigli per farlo al meglio.

23 HIIT: ottieni il massimo

19 Bistecca vs seitan?

24 Scolpisci il tuo fisico

Quale la scelta migliore per il tuo fisico? Scopri il verdetto di MH.

beneficio dal massimo sforzo.

con il crosslifting: sollevamento pesi, resistenza e flessibilità.

resort senese La Bagnaia.

112 Tutto pronto per

l’evento DEEJAY XMasters.

116 Passione videogame. 118 Da leggere: wabi-sabi, Alzheimer e sentimenti.

+ 120 Post Scriptum: La spiaggia



Piero Bacchetti Direttore Responsabile EDITORIAL Giuliano Donati Editor Elisabetta Brivio Editorial Assistant Flavia Vimercati Translation Manager Dott. Paolo Santanchè Special Contributors Daniele Cernilli, Max Grassi, Ottavio Mantovani, Rosario Palazzolo, Stefano Semeraro Contributors ART Joseph Heroun Consulting Design Director Haley Kluge Designer FOTOGRAFIE Rowan Fee, Michael Hedge, Jobe Lawrenson, Ramona Rosales, Jeff Vallee, Fotolia, Getty Images SERVIZIO GRAFICO Sabrina Brambilla, Maria Celico, Patrizia Civati, Vincenzo Palmieri, Tamara Viganò, Barbara Zaltieri DIRETTORE DI PRODUZIONE Paolo Cionti COORDINAMENTO TECNICO Alberto Origgi, Lorenzo Pucci

STAMPA TIBER spa - VIA DELLA VOLTA, 179 25124 BRESCIA - DISTRIBUTORE PER L’ITALIA SO.DI.P. via Bettola,18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Tel. 02-660301 - DISTRIBUTORE PER L’ESTERO SO.DI.P. SPA - via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Tel. 02-66030400 - Fax 02-66030269 - e-mail: sies@siesnet.it - Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, LO/ MI. Registrazione del Tribunale di Milano n. 289 del 12/04/2000

EDISPORT EDITORIALE SRL Via Don Luigi Sturzo, 7 - 20016 Pero (MI) Tel. +39.02.380851 - Fax +39.02.38010393 www.edisport.it

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Presidente PIERO BACCHETTI

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Inside

40 ANNI E NON SENTIRLI Come li senti i tuoi 40 anni? Come giro di boa della tua vita se li hai già compiuti, o come obiettivo e momento di verifica se li stai aspettando. Oppure come incubo. O, perché no, con orgoglio, perché non te ne sei nemmeno accorto e continui come se niente fosse. Succede non solo a Valentino Rossi e a tanti altri sportivi: i 40 anni spaventano ma poi se fai una vita sana sono semplicemente la maturità, fatta di forma fisica ma anche di equilibrio mentale, di capacità professionale, di famiglia e figli e di completa indipendenza. A 40 puoi finalmente decidere veramente chi sei. Non hai più scuse. Ed è proprio questo il segreto dei 40 anni: non tanto il fatto di averli compiuti ma 4

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il fatto di andare oltre e di scoprire che ora nulla sarà più come prima. Non crescerai più, nessuno ti farà sconti, non potrai più ignorare la tua salute, non recupererai la tua forma fisica in pochi mesi, non sarai più una promessa, non sarai più meglio di adesso e non recupererai mai più il tempo perduto. 40 sono l’età reale per eccellenza: non aspetti il futuro, non rimpiangi il passato. Devi vivere qui e adesso. Difficile? Certo: ma siamo fatti per questo. Prima lo accetti e meglio affronterai la tua vita dopo i 40 anni. Ecco perché abbiamo dedicato tante pagine di questo numero a sviscerare le storie e i risvolti più oscuri di questa nuova età. Se ci stai per arrivare prendi nota. Se ci sei già dentro, impara. Buona lettura!

COMEDI S.R.L. via Don Luigi Sturzo 7 - 20016 Pero (MI) tel. 02-38085297 - fax 02-38010393 E-mail: info@comedi.it - Internet: comedi.it

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WORLD

SCOPERTE E CONSIGLI DAL MONDO PER SEMPLIFICARE LA VITA E RENDERLA MIGLIORE

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Quello che non ti aspetti Ăˆ sorprendente, ti lascia senza parole, ti travolge, ti rapisce e spesso non sei piĂš disposto a tornare indietro: per esempio quando scopri che puoi essere flessibile e forte allo stesso tempo se pratichi il Crosslifting (p24) come Obi Vincent, oppure quando ti suggeriscono di sperimentare i piaceri del lato B (p27). O, ancora, quando capisci che puoi fare a meno del cibo spazzatura (p46) senza troppi sacrifici. Tanti suggerimenti e tanti consigli dei nostri esperti per provare a guardare le cose da un altro punto di vista. Migliore, forse. Nuovo, sicuramente.

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WORLD

LA GRANDE DOMANDA

NON CREDERE ALLE LEGGENDE METROPOLITANE: FARE CARDIO NON TI SGONFIA I MUSCOLI

CON IL CARDIO RISCHIO DI PERDERE I MUSCOLI CHE HO SCOLPITO CON COSÌ TANTA FATICA E IMPEGNO? Non sei il primo ad aver questo dubbio: si sente sempre dire che si guadagna resistenza a scapito della forza. Ma non è vero. Il cardio non è semplicemente correre o andare in bici: per definizione il cardio aumenta il battito cardiaco per periodi prolungati, aumentando così la resistenza ed espandendo la capacità polmonare. Del cardio fanno parte tante discipline diverse, sesso compreso (sì, hai letto bene!). Troppe persone allenano la forza oppure il cardio ma non entrambi. Concentrarsi solo sul cardio ti fa perdere massa muscolare, questo è vero, ma fare solo sollevamento pesi non raforza i polmoni.

UN GRANDE CARDIO 1. SKI ERG Non farti intimidire dalla palestra. Anche lì puoi fare cardio

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scatti 10 x 100 m nza za La breve distanza ti permette di fare l’esercizio ad alta intensità. à.

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L’ideale, quindi, è farli entrambi. Mantenere alto il battito cardiaco durante i workout di forza è il modo più veloce di ottenere la forma fisica che vuoi perché combini i due elementi in uno. Prova a fare il massimo numero di serie o di ripetizioni possibili di un esercizio oppure cerca di completare una serie al minuto. Fallo sollevando pesi non eccessivi: in questo modo puoi allenarti più a lungo e recuperare più velocemente tra una serie e l’altra. Se invece preferisci mantenere separati cardio e forza fai gli scatti alla fine del sollevamento pesi. Oppure prendi spunto dai finisher qui sotto.

2. SLITTA

3. AIR BIKE

5 x 60 secondi, riposo 60 secondi Non aggiungere nessun peso. Limitati a spostare la slitta velocemente e a superare la distanza che avevi fatto la volta precedente.

5 x 20 kcal, riposo 60 60 secondi cia Spingi con le braccia e le gambe per andare il più forte possibile. Goditi il riposo piuttosto lungo, così sarai in forma prima.

TESTO: MICHAEL JENNINGS | FOTOGRAFIA: JOBE LAWRENSON

ALESSANDRO


SONO NORMALE? CEDERE A UNA TENTAZIONE CULINARIA DOVREBBE ESSERE UN PIACERE, NON PROVOCARE SENSI DI COLPA

HAPPY MEAL Bypassa il giorno dedicato al mangiare schifezze con un approccio più flessibile alla tua dieta sana.

MANGIO SANO TUTTA LA SETTIMANA MA POI ARRIVA IL WEEKEND E DISTRUGGO TUTTO IL BUON LAVORO FATTO. COME FACCIO A RIMETTERMI IN RIGA?

MANTIENI LA MOTIVAZIONE Come per l’allenamento anche per la dieta la costanza è importante. Ecco perché l’ideale è basare la tua alimentazione su cibi che ti piacciono. Preferisci il tonno o il pollo, il pane tostato o l’avena? Sapere che cosa ti piace è importante per creare una dieta che non ti sia di peso.

*UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA | CHRISLOWENUTRITION.COM | ANDYVINCENTPT.COM

SIMONE

Non sei il solo. Mangiare schifezze il weekend per compensare il cibo sano del resto della settimana è diventata quasi la prassi tra chi va in palestra. Anche atleti come The Rock lo fanno. Ma non è detto che quello che fa bene a lui sia adatto anche a te. Una dieta che ti afama durante la settimana e ti consente di abbufarti nel weekend distrugge l’equilibrio degli zuccheri nel sangue. Gli studi dimostrano che basta mangiare male per un giorno per sentirne gli efetti a distanza di 48 ore, con un senso generale di tristezza. Ma anche mangiare sempre sano potrebbe finire in lacrime: la maggior parte della gente cede alle tentazioni proprio perché la sua dieta è noiosa o troppo rigida. Per questo molti nutrizionisti consigliano di inserire anche cibi meno sani ma più gustosi nella propria dieta, assicurandosi che non superino il 20% delle calorie totali quotidiane. L’ideale è mangiare questi cibi in momenti in cui non devi essere super in forma o pronto e reattivo, per esempio una sera prima di guardare un film sul divano piuttosto che a colazione prima di un meeting importante. Non è obbligatorio inserirli nella tua dieta ma se ti trovi a sgarrare di continuo significa che mangi in maniera troppo noiosa e poco divertente.

PIANIFICA LE TENTAZIONI Se reprimi la voglia di cioccolato a un certo punto finisci per esplodere e mangiartene un quintale. Quindi non devi sempre dire di no. La furbizia sta nel deviare le voglie o nel pianificarle in modo che siano il meno nocive possibile. Se a pranzo hai voglia di concludere con un dolce mangia invece un po’ di frutta e prometti a te stesso che nel weekend ti concederai quella fetta di torta. Così cederai una sola volta invece di 7.

DORMI MEGLIO Eliminando i carboidrati dalla tua dieta riduci la produzione di seratonina, che è l’ormone del sonno. Con un approccio più rilassato alla tua dieta (accettando qualche carboidrato ogni tanto) dormirai meglio in settimana così non ti troverai a fare lo zombie nel weekend.

MIA MOGLIE SECONDO ME HA UN NODULO AL SENO MA LEI DICE CHE NON È NULLA E NON VUOLE ANDARE DAL MEDICO. FACCIO BENE A PREOCCUPARMI? COME POSSO AIUTARLA? ARMANDO

Il riscontro di un piccolo nodulino nel seno di tua moglie non ti deve spaventare ma di sicuro merita attenzione. La cosa migliore è che tua moglie si rivolga a un senologo, che la sottoporrà a una visita e la orienterà sul da farsi, eventualmente prescrivendo per esempio un esame radiologico e valutando quale metodo utilizzare. La cosa importante è non nascondere la testa sotto la sabbia e farsi vedere subito da uno specialista senologo. In futuro è importante che la tua partner impari a valutare autonomamente il seno con l’autopalpazione e che efettui visite regolari dal senologo o alla LILT, che previo appuntamento mette a disposizione visite senologiche gratuite in diversi centri difusi sul territorio nazionale. Mario Rampa

CHI È MARIO RAMPA È responsabile del servizio di Senologia della Clinica San Martino di Lecco, svolge le attività di chirurgia senologica presso la Casa di cura La Madonnina di Milano e opera come consulente senologo per l’attività clinica di ricerca e formazione della Lega Italiana per la lotta contro i tumori (LILT). www.mariorampa.com MENSHEALTH.IT

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WORLD

Naomi è pronta a rispondere a tutte le tue domande sulle donne e sul sesso.

i divertenti e i sexy. Non chiamarla a tarda sera per chiederle come mai è rientrata solo allora (rischi di fare la figura del geloso che la controlla). E non mandarle fiori in albergo: daresti l’impressione di marchiare il territorio.

La mia idanzata vuole fare sesso in piscina. Come faccio a farlo venire bene?

il loro uomo sia coinvolto. Assolutamente proponi qualche nome (dimostrandoti molto aperto a compromessi) e ascolta con attenzione le sue proposte: alla tua donna farà piacere che partecipi perché dimostra che ti interessa (è ovvio che sia così ma le donne in questo momento hanno bisogno di rassicurazioni).

ALESSIO

Il bello del sesso in piscina sono il rischio e la novità ma di solito il sesso di per sé non viene benissimo. L’acqua della piscina non è l’ideale per lubriicare le parti intime e poi non è piacevole pensare che il cloro ti inisca dappertutto. Se lei ci tiene proprio ovviamente accontentala ma non preoccuparti se non va nel migliore dei modi. Se posso darti un consiglio, se vuoi fare del buon sesso l’ideale è farlo sul bordo della piscina, invece che nell’acqua. O meglio ancora sotto la doccia! Mia moglie è incinta ed è tutta concentrata sul bambino. Io mi sento un po’ escluso. Posso almeno dire la mia sul nome? Leo Le donne quando diventano mamme hanno la tendenza a 10 MENSHEALTH.IT

escludere il padre del bambino, è vero, ma se ti proponi per aiutarla a fare qualcosa (dipingere la stanza del bimbo, portarla a comprare il lettino o la carrozzina…) di sicuro non ti dirà di no. Alle donne piace che

Usciamo insieme da poco. Adesso però lei starà via 3 settimane per un viaggio. Come faccio a mantenere viva questa relazione così nuova senza rischiare che la mia ragazza si senta perseguitata e soffocata da me? Giacomo Se avete appena iniziato a uscire insieme non mi preoccuperei che la cosa si spenga. Le farfalle nello stomaco ci sono per entrambi e sono troppo piacevoli per farle “scappare”. Per non farla raffreddare mandale qualche selfie sexy (non porno, a meno che non sia lei a chiedertelo) e messaggini alternando i romantici,

C’è un modo di riprendere contatto con una ragazza incontrata su Tinder & co che si rifiuta di rispondere dopo un primo appuntamento? Mario Occhio a non diventare uno stalker! Se vuoi riprovarci perché la prima volta hai fatto una gaffe evidente e sai che potrebbe migliorare l’unico modo di riallacciare i rapporti è usare una piattaforma diversa: Whatsapp, sms, Facebook… Scusati sinceramente di come è andata e punta sulla tua simpatia (stando lontano da allusioni o discorsi sessuali): se sotto sotto le sei piaciuto ti risponderà. Se continua a non fiatare o se ti risponde in malo modo arrenditi e smettila di perseguitarla.

MILLES STUDIO/STOCKSY (A SINISTRA). JOEL ARBAJE (A DESTRA).

Chiedile tutto

La mia ragazza è ricca e quando usciamo a cena sceglie sempre bottiglie di vino costosissimo. E tocca a me pagare. Come faccio a farle capire che io non ho la sua disponibilità economica? Christian Suggeriscile di andare in qualche ristorante meno costoso, tanto per cominciare. Alle donne piace cambiare e se il ristorante è carino non dirà di no solo perché non hanno lo champagne. Trova ristoranti che puoi permetterti ma che siano anche particolari e con il giusto ambiente o un menu particolare (musica dal vivo, cibo etnico…) e sottolinea proprio questi elementi che i ristoranti chic che lei frequenta di solito non hanno.


Ph: Mate Image

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I primi numeri del 59° Salone Nautico a Genova:

SETTEMBRE

2019 Gli straordinari numeri dell’edizione 2018:

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BODY

19 .................. CARNE VS SEITAN 20 ................ BUONE ABITUDINI CONTRO IL DIABETE 23 ..................... HIIT: MASSIMO SFORZO E MASSIMA RESA 24 .........SCOPRI I VANTAGGI DEL CROSSLIFTING

Prova il nuovo Triathlon sprint IL TRIATHLON È UN WORKOUT COMPLETO CHE COINVOLGE TUTTI I TUOI GRUPPI MUSCOLARI. PROVALO IN VERSIONE “SPRINT” E SCOPRI CHE NON DOVRAI DEDICARE TUTTA LA TUA VITA ALL’ALLENAMENTO. ECCO COME Tre sport diversi in un solo giorno. Chi ha tempo? Tu. Con il triathlon sprint. Che vuol dire: 750 metri a nuoto, 20-25 km in bici e 5 km di corsa. Faticoso ma molto più ragionevole. Specialmente se puoi allenarti bene solo nel weekend e se in settimana puoi comunque dedicare qualche ora al fitness in generale. Quale è il segreto? Ovviamente l’intensità. Perché le distanze del triathlon sprint sono da percorrere quasi sempre al massimo. Ma più ti alleni, più diventa divertente. Segui i nostri consigli per cominciare subito nel modo giusto.

FOTOGRAFIE DI FREDRIK BRODEN

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BODY

1 CONCENTRATI PARTI DA QUI

NUOTO

SULLA TECNICA Puoi anche essere in forma e trovarti comunque senza iato dopo una vasca. Vuol dire che non respiri come si deve. Espira ogni volta che metti la faccia in acqua. Impara bene la tecnica.

Il consiglio del professionista: fai pratica in mare Nuotare in piscina è come correre sul tapis roulant: invece nuotare in un lago (o addirittura nel mare) è come correre in un bosco. Senza una vasca dritta che ti guida puoi perdere l’orientamento. Ecco perché è meglio provarlo bene e abituarsi prima di scoprirlo in gara.

Il consiglio del professionista: stai calmo “Alla mia prima gara ero nervoso e avevo il cuore che batteva a mille. Pensavo che sarei affogato”, dice Andrew Harley, oggi esperto triatleta. Presentati alla partenza della tappa di nuoto del triathlon calmo e consapevole delle tue forze. Respira tranquillo e chiacchiera con gli altri partecipanti per vincere lo stress.

2 NUOTA MENO MA PIÙ SPESSO MIGLIORA LA TECNICA

Per nuotare bene devi fare attenzione alla forma più che alla distanza. Se nuoti male a lungo non fai che stancarti e peggiorare le tue performance. Meglio 15 minuti di nuoto fatto bene quattro volte alla settimana che un’ora con una pessima tecnica una volta alla settimana.

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3 PUNTA SULLA RESISTENZA VAI OLTRE

Oltre alla velocità ti serve resistenza se vuoi arrivare in fondo al triathlon sprint. Sviluppala con questo workout che alterna intervalli lunghi a brevi riposi: riscaldati nuotando per 50 metri 8 volte, riposa 15 secondi e poi fai 200 metri nuotando velocemente, 300 metri nuotando piano per recuperare e 400 metri nuotando il più velocemente possibile. A questo punto fai 400 metri nuotando piano, 300 veloce e 200 piano. Riposa 15 secondi tra una tappa e l’altra.


BICI 1 DOSA LE FORZE PARTI DA QUI

Il segreto per inire la tappa in bici nel triathlon è partire piano. L’ideale è fare 85-90 pedalate al minuto ed evitare di spingere i rapporti più duri, soprattutto in salita, in modo da mantenere la forza nei quadricipiti per lo scatto inale.

Il consiglio del professionista: non farti prendere dall’attrezzatura Se è la prima volta che fai triathlon non preoccuparti troppo dell’equipaggiamento. Non ha senso spendere tanti soldi: scegli un’attrezzatura adatta ma senza farti prendere dalla foga di avere il top. Potrai sempre fare un upgrade in seguito.

2 VAI OLTRE LA SOGLIA DI COMFORT MIGLIORA LA TECNICA

BICI: COURTESY OF VENDOR

Negli sprint devi dare il massimo. Quindi anche nel triathlon sprint devi avvicinarti il più possibile al tuo limite. Prova con questo workout: riscaldamento di 15 minuti, 4x10 minuti di intervalli con uno sforzo del 70-80% (dove 100 è il massimo che puoi fare). Recupera pedalando piano per 5 minuti tra una serie e l’altra.

Il consiglio del professionista: parti in bici con calma Salire in sella non è semplicissimo: devi allacciare bene le scarpette, poi sederti e agganciare i due pedali. Ed essere sicuro di avere il rapporto giusto per spingere. Fai con calma. Inutile rischiare cadute.

3 PEDALA IN DISCESA VAI OLTRE

Bicicletta da triathlon o stradale?

In un triathlon sprint non devi mai mollare, nemmeno in discesa: è importante continuare a pedalare sempre. Metti una marcia più dura e dacci dentro in discesa. Se i tuoi rivali prendeno iato in cima tu aumenti il tuo vantaggio.

Le bici da triathlon fanno una sola cosa davvero bene: il triathlon. Ma non sono molto divertenti da usare per l’allenamento, soprattutto se pedali in gruppo e con altri amici, per via della posizione di guida aggressiva e del manubrio. Quindi scegli una bici di questo tipo solo se sei certo che farai solo triathlon.

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BODY

1 ACCETTA LA SCONFITTA PARTI DA QUI

CORSA

La prima volta che appoggi a terra la bici e ti metti a correre è dura. Le tue gambe sembrano di pietra. Allenati a passare dalla bici alla corsa. Prova questo workout ogni settimana: pedala forte 15-25 minuti con una marcia dura, poi scendi dalla bici e corri per 15-20 minuti. Ripeti questo workout una o due volte alla settimana.

Il consiglio del professionista: inizia piano Tante persone iniziano l’ultima tappa a piedi fortissimo e poi non hanno più energia per arrivare al traguardo. È meglio partire piano e aumentare progressivamente il ritmo.

2 AUMENTA LA VELOCITÀ MIGLIORA LA TECNICA

Trattandosi dell’ultima tappa del triathlon puoi usare tutte le forze che ti sono rimaste. Aumenta gradualmente la velocità della corsa provando almeno una volta alla settimana questo workout: riscaldati correndo piano per 10 minuti, poi fai 5-10 minuti di scatti riposando 1 minuto tra uno e l’altro. I principianti faranno due serie con 5 minuti di jogging tra una serie e l’altra, i professionisti aggiungeranno una serie.

3 TIENI DRITTA LA SCHIENA VAI OLTRE

Non concentrarti sul passo ma sulla postura. Se ti inclini un po’ in avanti va bene perché questa posizione ti aiuta a spingere di più ma non ingobbire le spalle perché perderesti eicienza.

Il consiglio del professionista: rafforza le braccia Se vuoi correre come un vero professionista usa le braccia. Se ci pensi ha perfettamente senso muovere le braccia per darti la spinta, perché le gambe ormai sono a pezzi mentre le braccia si sono riposate abbastanza dopo la nuotata. 18 MENSHEALTH.IT

La strategia segreta di gara

All’inizio della gara hai a disposizione il 100% della tua energia. Distribuiscila bene durante la gara, evitando si sprecarla tutta subito o in attività futili (come fare a spallate per superare qualche rivale). Mira ad arrivare al traguardo avendola dosata, certo, ma anche avendola usata tutta.


BODY CARNE VS SEITAN

Carne sì o carne no? LA TRADIZIONALE BISTECCA È SOTTO ASSEDIO, MINACCIATA DAI SOSTITUTI VEGANI COME IL QUORN E IL SEITAN. MA IL SEITAN È NUTRIZIONALMENTE ALL’ALTEZZA?

BISTECCA

SEITAN

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6,43

BISTECCHE

M MILIARDI DI D DOLLARI

Per 100 gr

La bistecca di manzo ha un maggior contenuto di grassi rispetto alle carni bianche, anche se 100 gr contengono solo 271 kcal. Inoltre dà un senso di sazietà che aiuta a evitare le tentazioni

13% ferro per il cervello

36% vitamina B12 per l’energia

25 gr

PER I MUSCOLI

19 gr

GIÙ IL PESO

5%

NUTRIZIONE

proteine

1,9 gr

Anche se povero di grassi, una porzione di 100 gr di seitan ha 100 kcal in più della bistecca. In compenso è ricco di calcio, che velocizza il metabolismo

proteine

grassi

grassi

magnesio per il sonno

28% ferro per il cervello

PERICOLI PER LA SALUTE

Stando alle ricerche una bistecca di manzo alla settimana dimezza il rischio di depressione ma aumenta il rischio di tumore all’intestino del 40%.† E aumenta anche il rischio di diabete

Mangiare la carne ogni giorno può aumentare del 12% il rischio di morte prematura, mentre i suoi grassi saturi mettono a rischio il cuore Harvard Medical School

75 gr

Contiene una quantità notevole di proteine ma la maggior parte va sprecata perché i muscoli possono assorbirne solo 35 gr a pasto. Il resto viene immagazzinato come grasso

12%

più rischi

LONGEVITÀ

0%

vitamina B12 per l’energia

6%

magnesio per il sonno

Per 100 gr

TESTO: BEN WELCH | FOTOGRAFIA: MICHAEL HEDGE | FOOD STYLIST: TAMARA VOS | FOTOGRAFIE AGGIUNTIVE: DAN MATTHEWS | *UNIVERSITY OF TENNESSEE | †OXFORD UNIVERSITY

Oltre a fornire proteine a suficienza per il recupero muscolare, la bistecca è ricca di creatina, che aiuta i muscoli a produrre energia

Il valore previsto prev del mercato dei sostituti della dell carne nel 2023. Il veganesimo è un business busin che prospera

Per 100 gr

Per 100 gr

La quantità di bistecche che un uomo medio (carnivoro) mangia nella vita. Sono più di 40 mila grammi di proteine

I celiaci dovrebbero evitare il seitan, che è fatto con il glutine, perché potrebbe provocare dolore addominale, diarrea e un senso anomalo di stanchezza. Chi ha la pressione alta dovrebbe stare attento all’alto contenuto di sodio del seitan

4

anni

Passare dalla carne ai suoi sostituti può ribaltare i rischi per la salute provocati dall’assunzione di carne rossa, allungando la vita di 4 anni

IL VERDETTO: VINCE LA BISTECCA Con il suo buon profilo nutrizionale il seitan trascende le sue umili origini (deriva dal glutine) ma non è all’altezza di una bistecca. E visto che si può ridurre gli efetti negativi della carne rossa mangiandone di meno la nostra scelta cade sul manzo invece che sul seitan. MENSHEALTH.IT 19


BODY

Fai fare retromarcia al

diabete OLTRE AD ANDARE IN PALESTRA E A MANGIARE PIÙ VERDURE, CI SONO ALTRI MODI PER COMBATTERE QUESTO NEMICO DELLA TUA SALUTE. SCOPRI QUI I TRUCCHI PIÙ EFFICACI

LE CELLULE HANNO BISOGNO DI MANGIARE. Non importa che cosa fai: che tu stia correndo, scrivendo o guardando la TV i piccoli mattoncini che costituiscono ogni singola parte del tuo corpo devono nutrirsi per sopravvivere. Quando le cose funzionano come dovrebbero l’ormone insulina distribuisce il cibo alle cellule, come una specie di Deliveroo. Ma quando hai il diabete di tipo 2 (la forma di diabete più comune) l’insulina non funziona a dovere. O non ritira e distribuisce il cibo o non ce n’è abbastanza per distribuirlo a tutti (con il diabete di tipo 1, chiamato anche diabete giovanile, il corpo non produce insulina). Il cibo non ritirato e consegnato, ossia il glucosio, rimane nel sangue e provoca problemi agli occhi, ai reni, al cuore, alla circolazione e anche alla vita sessuale. Se tieni sotto controllo lo zucchero nel sangue non appena ti viene diagnosticato il diabete, questa malattia può essere reversibile. Piccole modifiche al tuo stile di vita come camminare per 30 minuti al giorno e limitare l’assunzione di carboidrati semplici sono il modo ideale per cominciare. Ma se queste buone abitudini non funzionano devi passare alle maniere forti. Ecco le strategie che ti permetteranno di tenere a bada e far retrocedere il diabete. ASSUMI POCHISSIME CALORIE 900 calorie al giorno non sono molte ma uno studio del 2018 pubblicato su The Lancet ha scoperto che quando le persone 20 MENSHEALTH.IT

ILLUSTRAZIONE DI ANDREA CENON - TESTO DI K. A. FETTERS


che soffrono di diabete di tipo 2 assumono meno di 900 calorie nel 46% dei casi il diabete scompare. Le diete ipocaloriche come questa possono rallentare il ritmo con cui il fegato produce il glucosio e migliorare la sensibilità di quest’organo all’insulina, lo dice una ricerca di Yale. Gli svantaggi: Con le diete poverissime di calorie c’è il rischio di incorrere in carenze nutrizionali e questo a sua volta modifica il modo in cui il corpo gestisce i fluidi, quindi la pressione sanguigna, gli elettroliti e lo zucchero nel sangue possono prendere direzioni pericolose. Queste diete possono essere molto efficaci ma non vanno mai intraprese senza aver prima interpellato il medico e senza essere seguiti da uno specialista. RIFAI LE “TUBATURE” La chirurgia bariatrica è collegata a un miglioramento del diabete o a una sua remissione in una percentuale variabile fino all’80% delle persone che si sottopongono a questa operazione. Pochi giorni dopo la chirurgia i pazienti spesso possono ridurre o addirittura interrompere l’uso dei farmaci per diabetici (inclusa l’insulina) mentre per una sostanziale riduzione di peso bisogna aspettare circa un anno dall’operazione. Gli esperti stanno ancora cercando di capire come funziona esattamente ma il bypass gastrico è il metodo più efficace nell’ambito della chirurgia bariatrica. Gli svantaggi: Si tratta pur sempre di un’operazione.

Il bypass gastrico riduce lo stomaco dalle dimensioni di una palla da calcio a quelle di una pallina da tennis, che può contenere circa 50 grammi di cibo alla volta. Inoltre non è possibile assorbire completamente le sostanze nutritive del cibo e quindi si dovranno prendere supplementi a vita. Ma per chi soffre di diabete, ha un indice di massa corporea di 35 o superiore e non riesce a gestire il suo peso né a diminuire in altro modo lo zucchero nel sangue con i farmaci e l’aiuto di specialisti i benefici potenziali di questo intervento sono superiori ai rischi. PROVA LA DIETA CHETOGENICA Mangiare meno carboidrati semplici per ridurre gli zuccheri nel sangue è uno dei capisaldi della dieta per i diabetici. Ma secondo uno studio del 2017 dell’università del Michigan chi segue una dieta chetogenica, ovvero molto povera di carboidrati (da 25 a 50 grammi giornalieri, l’equivalente di una mela) tiene meglio sotto controllo gli zuccheri nel sangue, il peso corporeo e utilizza meno farmaci di chi segue una dieta povera di grassi ma con un’assunzione media di carboidrati. Gli svantaggi: Prima di iniziare una dieta del genere è necessario parlarne con il medico. Chiunque soffre di diabete e segue una dieta chetogenica è a rischio di chetoacidosi, uno stato in cui il ph del corpo si abbassa a un livello fatale. Bisogna quindi parlarne bene con il medico ed essere seguiti attentamente durante tutta la dieta.

BLOCCA IL PRE-DIABETE FINCHÉ SEI IN TEMPO Circa un adulto su tre ha il pre-diabete, ovvero un’elevata dose di zucchero nel sangue. Per non trasformare il prediabete in diabete i passi sono semplici: mangia meglio, fai più movimento, dormi abbastanza, tieni a bada lo stress. Oltre a questi classici consigli ecco alcune strategie molto efficaci: Se segui una dieta composta al 40% di carboidrati, al 30% da proteine e al 30% da grassi ti liberi del prediabete in sei mesi, lo dice uno studio della University of Tennessee. Con questo programma riduci del 58% il rischio che il pre-diabete si trasformi in diabete. Ecco come funziona: perdi almeno il 5% del tuo peso facendo almeno 150 minuti di esercizio moderato alla settimana, impara a gestire lo stress e tieni a bada gli zuccheri.

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BODY

Green superfood QUALUNQUE SIA L’ATTIVITÀ CHE HAI DECISO DI PRATICARE QUEST’ESTATE AL MARE, NON RINUNCIARE A UNA MANCIATA DI PISTACCHI AMERICANI PRIMA E DOPO L’ALLENAMENTO, UN OTTIMO SUPERFOOD PER TUTTI. CE LO SPIEGA SIMONA QUADARELLA, GIOVANE PROMESSA DEL NUOTO ITALIANO

CLASSE 1998, SIMONA È SPECIALIZZATA NELLE DISTANZE LUNGHE DELLO STILE LIBERO, 800 e 1500 metri: “Come molti atleti sono seguita da un nutrizionista che mi ha suggerito una dieta precisa, all’interno della quale c’è anche la frutta secca, prima e dopo l’allenamento, con anche i pistacchi della California. Per me sono lo snack ideale per i momenti in cui ho fame fuori dai pasti o dopo l’allenamento.” Erminia Ebner, biologa nutrizionista ed educatrice alimentare ci spiega che “dopo uno sforzo fisico intenso, per recuperare al meglio bisogna ripristinare il corretto stato di idratazione e ricaricare le scorte energetiche. I pistacchi americani stimolano la sete, permettendo un più facile reintegro idrico, mentre il loro contenuto di sodio, il minerale che si perde in maggior quantità con il sudo-

re, è utile sia per assorbire l’acqua più velocemente sia per favorire l’ingresso di glucosio, lo zucchero semplice che serve per formare il glicogeno, la più importante fonte di energia dei muscoli”. Il nuoto è un’attività fisica di tipo aerobico che comporta un buon dispendio di energia e richiede movimenti che impegnano in modo totale e contemporaneo tutte le parti del corpo. Ecco perché viene definito uno sport “completo”. Ma in acqua si possono scegliere tante altre attività più fitness, come acquarunning, acquabike, water tone, con il vantaggio di migliorare la funzionalità cardiocircolatoria, respiratoria e muscolare: l’acqua, infatti, da un lato neutralizza la gravità alleggerendo il peso corporeo, dall’altro offre un maggior sostegno a livello di caviglie e ginocchia, senza dimenticare che la tempe-

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“50 pistacchi (circa 30 gr) contengono solo 165 calorie, oltre a 6 grammi di proteine, utili alla crescita e al mantenimento dei muscoli dopo un allenamento da attività isica”

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ratura dell’acqua favorisce il rilassamento muscolare. Sempre in acqua ci si può avvicinare a nuove tecniche di rilassamento, di chiara derivazione orientale, che agiscono sul sistema nervoso come il Watsu (contrazione tra water – acqua in inglese – e Shiatsu), l’Aquatic Tai-Chi e l’Acqua Yoga. “Qualunque sia l’attività fisica che preferisci fare in acqua per allenarti e restare in forma” continua la Dott.ssa Ebner, “è necessario seguire un’alimentazione corretta, dove frutta e verdura devono essere consumate in abbondanza, almeno 4-6 porzioni al giorno, ai fini di una maggiore e indispensabile idratazione. Inoltre, includere alimenti contenenti potassio può aiutare a ricostituire le normali funzioni del corpo, come quella nervosa e muscolare, oltre a mantenere una normale pressione sanguigna. E, a questo proposito, non tutti sanno che 28 grammi di pistacchi contengono la stessa quantità di potassio di mezza banana. Ma le qualità del cosiddetto ‘oro verde’ della California non finiscono qui: i pistacchi americani vantano un’altissima densità nutritiva e sono anche fonte di proteine, grassi buoni, fibre, vitamine e minerali che favoriscono il benessere generale dell’organismo e un’ottima alternativa agli spuntini zuccherati post workout.” #thepowerofpistachios


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Super HIIT: tanta spesa & tanta resa

È UN METODO IMBATTIBILE PER SCIOGLIERE IL GRASSO E SCOLPIRE I MUSCOLI. SCOPRI IL WORKOUT IDEALE PER OTTENERE IL MASSIMO BENEFICIO DA OGNI SECONDO DI ALLENAMENTO AL MASSIMO SFORZO FAI BATTERE PIÙ FORTE IL CUORE PER BRUCIARE PIÙ CALORIE

IL TAPIS ROULANT, LA CYCLETTE E IL VOGATORE SONO LA SACRA TRINITÀ DELL’HIIT IN PALESTRA. ECCO COME PUOI USARLI PER PORTARE IL TUO ALLENAMENTO A UN NUOVO LIVELLO E OTTENERE PIÙ RISULTATI

CORRI Controllando la velocità sul tapis roulant corri più a lungo e bruci più calorie.

PEDALA

TESTO: MICHAEL JENNINGS | ILLUSTRAZIONI: FLYING CHILLI | I NOSTRI ESPERTI: RORY KNIGHT @ RORYKNIGHTFITNESS, DAN LITTLE @DANLITTLEUK, - ADAM WAKEFIELD @ADAMWAKEFIELDPT

La bici riduce lo stress sulle giunture quindi puoi andare più forte.

VOGA Quello al vogatore è un workout completo che interessa tutti i gruppi muscolari (o quasi) e ti fa bruciare tante calorie in fretta.

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NON ANDARE A TAPPETO Preferisci inventare da solo i tuoi workout? Fai pure, ma usa questi tre consigli per ottenere i massimi risultati

IL WORKOUT 90 SECONDI AL 75-80% DELLO SFORZO FAI SALIRE I BATTITI A 100 E POI… 30 SECONDI DI SCATTI AL 100% DELLO SFORZO 90 SECONDI CAMMINANDO RIPETI PER ALTRE 3 VOLTE

IL WORKOUT 4 SCATTI X 40 SECONDI A 100-110 GIRI AL MINUTO 20 SECONDI PIÙ PIANO A 60 GIRI AL MINUTO 1 MINUTO DI PEDALATA LENTA 4 SCATTI X 30 SECONDI A 100 GIRI AL MINUTO 30 SECONDI PIÙ PIANO A 60 GIRI AL MINUTO 1 MINUTO DI PEDALATA LENTA

IL WORKOUT 1 KM A 24 VOGATE AL MINUTO (RIPOSA 4 MINUTI) 750 M A 26 VOGATE AL MINUTO (RIPOSA 3 MINUTI) 500 M A 28 VOGATE AL MINUTO (RIPOSA 2 MINUTI) 250 M A 30 VOGATE AL MINUTO

01/ SCEGLI BENE Non eseguire mai il box jump, il burpee i lunge esplosivi uno dietro l’altro perché metti sotto troppa pressione le giunture. Programma un circuito con mosse a basso impatto, come i press up e gli squat.

02/ CAMBIA Varia il tempo degli scatti che esegui durante la settimana. Per velocizzare il metabolismo e bruciare più calorie mescola le carte: per esempio 10 secondi di scatti e 50 secondi di riposo, alternati a 30 e 30 o 20 e 10.

03/ NON ESAGERARE L’HIIT dovrebbe far parte del tuo allenamento ma non essere l’unica attività fisica che fai. Fai un workout HIIT il lunedì, allenamento di forza il mercoledì e cardio il venerdì.

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BODY COME HO SCOLPITO IL MIO CORPO

Se non ti pieghi ti spezzi FONDENDO IL CROSSFIT CON IL SOLLEVAMENTO PESI PUOI OTTENERE RISULTATI STRABILIANTI. SEGUI I CONSIGLI DI OBI VINCENT E SCOPRI L’IMPORTANZA DELLA FLESSIBILITÀ

1,88 m ALTEZZA

I NUMERI MAGICI Usa questa equazione per calcolare la quantità di calorie quotidiane da assumere per ottenere l’energia necessaria al workout, ma senza esagerare TASSO METABOLICO BASALE (10 x peso in kg) + (6,25 x altezza in cm) – (5 – età in anni) + 5

SEDENTARIO Se fai poco esercizio (o non ne fai proprio) ogni giorno consumi una quantità di calorie pari al tasso metabolico basale x 1,53

MODERATAMENTE ATTIVO Se fai un’ora di attività fisica al giorno consumi una quantità di calorie pari al tasso metabolico basale x 1,76

MOLTO ATTIVO Se fai 2 ore di esercizio ogni giorno consumi una quantità di calorie pari al tasso metabolico basale x 2,25

TESTO: TED LANE FOTOGRAFIA: TOM WATKINS

OBI VINCENT È SEMPRE STATO GRANDE E GROSSO. Ma prima di scolpire i suoi pettorali da supereroe era parecchio sovrappeso. Il suo amore per la cucina nigeriana, quella di sua madre, non aveva fatto bene al suo fisico. Il percorso di Vincent da adolescente pigro e appassionato di TV a fitness super influencer è iniziato perché si è reso conto che così non poteva continuare. La prima volta che ha aperto gli occhi sul problema è stato al lavoro, dove un collega lo prendeva in giro per la sua stazza. Così, per zittirlo, si è messo a correre. “Correvo nei campi perché mi vergognavo di farmi vedere in giro”, confessa. Oltre ad allenarsi Vincent si è messo a dieta: “non ho seguito una dieta precisa e probabilmente neppure molto bilanciata ma ha funzionato. Ho perso quasi 20 kg”, continua. A quel punto Vincent ha fatto un passo avanti nel suo percorso. Mentre correva ha incrociato un uomo veramente musco-

loso e ha deciso che voleva essere come lui. Il giorno dopo si è iscritto in palestra e ha smesso di fare cardio. Come con la dieta, però, anche nel workout Vincent non seguiva un programma preciso: “lavoravo sul petto e le braccia e odiavo allenare le gambe”, ammette. Quando un personal trainer gli ha suggerito di prendere seriamente il bodybuilding Vincent non se l’è fatto ripetere due volte. “Seguito a dovere ho imparato molte cose sulla nutrizione e sui macronutrienti oltre che sul consumo quotidiano di energia e di calorie. E da magro sono passato a scolpito.” A quel punto ha fatto un video, postandolo su YouTube, in cui ha messo a confronto il bodybuilding con il CrossFit. Vincent era un atleta eppure non riusciva a stare al passo con i CrossFitter. Questa è stata la sua terza rivelazione (dopo il collega antipatico e lo sconosciuto muscoloso), che lo ha portato a sviluppare il “CrossLifting”, un sistema di allenamento versatile che unisce il bodybuilding, la resistenza e la flessibilità. Vincent ammette che allenarsi per migliorare il proprio fisico esteticamente va bene ma che non deve essere l’unico scopo. Dopo anni di prove e di errori Vincent ha finalmente trovato la quadratura del suo cerchio. Il suo è un allenamento semplice, pragmatico e, soprattutto, funziona.

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109 kg

TRE IN UNO Diventa un atleta completo con questo workout, incentrato sulla forza, sulla resistenza e sulla mobilitĂ

PESO

A B

01/ BACK SQUAT 5 serie da 3 ripetizioni In piedi, con i piedi alla larghezza delle spalle, porta un bilanciere dietro le spalle (A). Tenendo la schiena dritta abbassati finchĂŠ le cosce sono parallele al pavimento (B). Ritorna alla posizione iniziale.

B

A

02/ THRUSTER CON BILANCIERE 4 serie da 15 ripetizioni Con un bilanciere dietro le spalle abbassati nello squat (A). Sali in maniera esplosiva, sollevando il peso sopra la testa (B). Torna alla posizione dello squat e poi ripeti.

A B

GROOMING: NATACHA SCHMITT CON PRODOTTI CLINIQUE FOR MEN E MAC PRO

O 03/ SQUAT COSACCO 3 serie da 10 ripetizionii per lato lt Con le gambe divaricate fai uno squat tenendo sopra la testa una sbarra senza pesi e sposta il peso del corpo sulla gamba sinistra (A). Torna alla posizione iniziale e ripeti spostando il corpo a destra (B).

250 kg PERSONAL BEST DEADLIFT

210 kg

PERSONAL BEST SQUAT

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LIFE

32 ................... COME ATTIRARE L’ATTENZIONE DELLE DONNE 33 .................... VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 34 ............ GROOMING D’ESTATE 38 ....................... LA CHIRURGIA ESTETICA DEL VISO

L’altro lato del piacere NON ESCLUDERE IL LATO B DELLA TUA COMPAGNA DAL TUO REPERTORIO SESSUALE E NON TRASCURARE QUESTA PARTE DEL CORPO NEI TUOI GIOCHI. SAREBBE UN VERO PECCATO

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TUTTI HANNO UN LATO B e, anatomicamente parlando, quello di uomini e donne è praticamente identico. Quest’area è piena di terminazioni nervose che possono scatenare sensazioni forti sia nell’uomo sia nella donna.

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LIFE

Il l

at o

m

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L’unico problema del lato B è che spesso viene trascurato dagli uomini e dalle donne. Il sesso anale non gode di una buona fama forse perché è sempre stato considerato prerogativa degli omosessuali. Secondo il sondaggio realizzato nel 2018 da Lifestyles Millenial Sex gli uomini eterosessuali fanno con la loro donna sesso anale con il 50% di probabilità in meno rispetto al sesso vaginale. Un vero peccato. Se vuoi provare il sesso anale parlane

prima con la tua compagna: non coglierla di sorpresa infilando un dito “nella porta di dietro”, potrebbe non piacerle. Meglio parlarne prima, a mente fredda e capire che cosa ne pensa davvero. Tira fuori l’argomento casualmente a cena davanti a un bicchiere di vino o duramte una serata romantica. Se lei ti sembra ben disposta, o addirittura entusiasta, potete provarci. Ecco qualche consiglio per tirare fuori il meglio da quella situazione.

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re... lio ig

Nel caso degli uomini la prostata, quella ghiandola grande quanto una noce situata davanti al retto, può essere una fonte di grande piacere quando viene stimolata. È stato anche soprannominato punto P perché ha molto in comune con il punto G femminile. Nel caso delle donne una parete sottile separa l’ano dalla vagina. Questa parete in certi casi è vicina alle radici del clitoride. Ecco perché la stimolazione di questa zona in molte donne provoca piacere.


CREDIT FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

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LIFE

B O T A L O U S L I

INIZIA CON LE MANI Le dita, quando sono lubrificate, sono come bacchette magiche in camera da letto. E lo sono ancora di più quando si tratta di sesso anale. I sessuologi suggeriscono queste tre mosse per aumentare l’eccitazione: finger padding (un movimento in cui con i polpastrelli accarezzi l’ano senza penetrarlo), finger tipping (una leggera penetrazione della punta del dito, accompagnato da un movimento circolare) 30 MENSHEALTH.IT

GLI STRUMENTI CHE TI AIUTANO Alcuni prodotti che possono darti una mano…

USA LA LINGUA Non a tutti piace (se lo vuoi fare prima assicurati che sia ok anche per lei. Se a lei piace ma non te la senti è comprensibile) ma passare la lingua intorno all’ano è molto eccitante perché stimola tutte le numerose terminazioni della zona. Se vuoi, per evitare di prendere microbi, puoi applicare sull’ano un dental dam (un quadratino di lattice) che eviterà il contatto diretto tra la tua lingua e il suo ano, ma senza eliminare il piacere.

VIBRAZIONI POSITIVE Per chi è un principiante del sesso anale l’ideale è un piccolo dildo che con le sue vibrazioni aiuta a rilassare l’ano.

VAI IN UNA SOLA DIREZIONE Se fai sesso anale alla partner e vuoi penetrarla nell’ano parti sempre prima dalla vagina e quando passi al lato B non tornare alla vagina. Il retto è pieno di batteri che creerebbero problemi al delicato equilibrio della flora vaginale. Se dall’ano vuoi ritornare alla vagina cambia preservativo, così eviterai di trasportare batteri nella vagina e provocare alla tua partner infezioni e infiammazione pelvica.

LUBRIFICANTE Aiuta la penetrazione. Sceglilo a base di silicone.

PER LA PROSTATA Stimola la prostata del partner con un dildo realizzato ad hoc.

CREDIT

La cosa bella del sesso anale è che può essere qualsiasi cosa tu voglia: non devi per forza usare il pene per dare piacere alla partner. Il segreto del successo del sesso anale è un crescere lento e progressivo dell’eccitazione quindi non risparmiare sui preliminari e, soprattutto, parti dal primo organo sessuale: il cervello. Racconta alla partner quanto sei eccitato di esplorare qualcosa di nuovo con lei, poi accarezzale le guance, strapazzandole anche un po’. Sembra stupido ma le guance sono una zona incredibilmente erogena e toccarle in maniera sexy e decisa metterà entrambi nel mood giusto.

e finger pleasing (inserimento di tutto il dito che viene mosso su e giù per stuzzicare le radici del clitoride. O la prostata se l’ano è quello del partner maschile).

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VAI PIANO

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IL TUO

LATO B

STABILISCI I TUOI CONFINI Forse per te è una novità quindi ricorda che non devi fare tutto subito. All’inizio la partner può limitarsi a passare il suo dito intorno al tuo ano senza penetrarlo, così puoi capire se ti piace o meno. Per questo è meglio stabilire regole chiare prima di iniziare: se per il momento non sei disponibile alla penetrazione, nemmeno con la punta di un dito, diglielo chiaramente. Forse in seguito cambierai idea ma per ora è importante non accelerare i tempi.

RILASSATI

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Forse è una pratica nuova che ti innervosisce un po’ ma se vuoi provare piacere e non dolore è importante che rilassi i muscoli dell’ano, altrimenti rischi di ferire la pelle delicata intorno all’apertura anale. Se sei mentalmente preparato per questo tipo di sesso sei già a metà strada. E non dimenticare che la/il partner è lì per farti piacere, non per farti male. Fai un bel respiro e rilassati. E poi preparati a godere.

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LIFE

Le nuove regole dell’attrazione DAI MUSCOLI DA ESIBIRE AI COLORI DA INDOSSARE: ECCO COME ATTIRARE MEGLIO L’ATTENZIONE DELLE DONNE

Il sale e pepe piace

Fatti i pettorali

Uno studio ha scoperto che gli uomini più avanti con gli anni sono considerati attraenti perché le donne inconsciamente collegano l’età avanzata con il potere e l’indipendenza economica. Un consiglio? Non tingerti i capelli. University of Abertay

Un sondaggio ha svelato che la cosa che le donne trovano più attraente in un uomo, parlando di estetica, è il petto scolpito, seguito dal taglio di capelli e dalle braccia. Quindi vai dove ti porta il cuore: in palestra e dal barbiere. Dr Felix

Muoviti Alle donne piacciono gli uomini che fanno attività adrenaliniche come la mountain bike piuttosto che chi si limita a sollevare pesi in palestra. Il tuo personal best al deadlift non le impressiona per niente. University of Alaska Anchorage

Mangia l’aglio Sembra assurdo ma l’aroma di aglio sotto sotto piace alle donne. In un esperimento le partecipanti hanno dovuto annusare le ascelle (davvero!) di uomini che avevano mangiato l’aglio e di chi non l’aveva mangiato. L’odore dei mangiatori di aglio è stato giudicato più attraente. Astenersi vampiri! University of Stirling

Vestiti di rosso La signora in rosso è sexy ma anche l’uomo in rosso piace. Non devi sembrare Flash quindi non esagerare: un maglione o una maglietta sono più che sufficienti. Tianjin Medical University

Fatti crescere i peli La barba va di moda e a quanto pare è giusto così. Secondo uno studio che ha coinvolto 8500 donne gli uomini con la barba sono più attraenti di quelli sbarbati. Butta il rasoio. Journal of Evolutionary Biology

La scienza conferma un altro stereotipo: secondo uno studio gli uomini conquistano più donne se si portano in giro una chitarra. Non serve saperla suonare. University of Southern Brittany

Ok, se tieni in mano il sacchetto con i bisogni di Fido non è il massimo ma le ricerche dimostrano che il tuo cane ti aiuta a cuccare. Ruppin Academic Centre

Non toglierti la maglietta Le foto profilo senza la maglietta smontano le donne. Se vuoi che lei ti contatti meglio una foto in cui sei vestito, possibilmente immerso nella natura. App Badoo

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Mostra le cicatrici Magari te la sei fatta cadendo dalla bici a 10 anni ma la cicatrice piace sempre alle donne: sa di misterioso e vissuto. La cicatrice ce l’hai, ora ti basta inventare una storia su come te la sei fatta. University of Liverpool

Dormi Non perdere il sonno per quella biondina… Una ricerca ha dimostrato che gli uomini che non dormono abbastanza sono meno attraenti e hanno un’aria triste che non piace alle donne. Karolinska Institutet

Fai alla romana Se una volta era d’obbligo pagare la cena alla partner oggi le donne, forse per un senso di femminismo e parità dei sessi, preferiscono pagare la loro parte. Meglio per te. App Badoo

TESTO: BEN WELCH | ILLUSTRAZIONE: INFOMEN

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Prenditi un cane


LIFE DOCTORWINE.IT Non un blog , ma una vera rivista online che parla di vino e dintorni, ideata e diretta da Daniele Cernilli, da cui eredita il soprannome, scritta insieme a un gruppo di esperti e appassionati.

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO BOSSONA 2013 Da uve Sangiovese. Matura in tonneaux da 500 litri e botti grandi per due anni circa. Ha colore rosso rubino intenso con riflessi leggermente granati. Profumi avvolgenti, di pesca gialla, amarena, tabacco nero e kirsch. Sapore deciso, con una giovanile nota tannica, ottimo corpo e finale lungo e caldo. Euro 32,00 www.cantinedei.com

Montepulciano d’ogni vino è il re COSÌ DECLAMAVA FRANCESCO REDI NEL SUO DITIRAMBO BACCO IN TOSCANA DEL 1685, TESSENDO LE LODI DI UN VINO, IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO, CHE È UNO FRA I PIÙ CLASSICI ROSSI DI QUELLA REGIONE. PARLIAMONE… DI DANIELE CERNILLI IL NOME MONTEPULCIANO è quello dell’omonima splendida cittadina in provincia di Siena. E il vino prende il nome da quella. C’è però un altro vino che porta un nome simile, il Montepulciano d’Abruzzo, che ha poco o nulla a che vedere con il Vino Nobile. In quel caso il nome proviene da quello dell’uva dalla quale deriva, il Montepulciano, appunto, che a sua volta lo eredita dal fatto che i vini che ne scaturivano erano così buoni da somigliare a quelli di Montepulciano, considerato eccezionale e da uve che potevano risultare simili a quelle coltivate in quella parte della Toscana. Una bella confusione, insomma. Ma ora torniamo al Vino Nobile di Montepulciano, alle sue caratteristiche di grande valore, al suo essere un vino a Docg dal 1980, il primo in assoluto a uscire con quella sorta di

SuperDoc. È ottenuto con uva Sangiovese, che in zona prende anche il nome di Prugnolo Gentile, e possono essere usate con esso anche altre tipologie, come il Canaiolo, il Colorino, il Mammolo, che è molto tipico della zona, e qualche varietà “internazionale”, ma non per più del 20%. Qui ve ne propongo come sempre tre, prodotti da alcune fra le migliori cantine del territorio. Il Bossona di Caterina Dei, innanzi tutto, che proviene dall’omonimo vigneto, e che è il più possente e corposo del gruppo. Poi il Vino Nobile di Poliziano, di Federico Carletti, che è un classico assoluto e brilla per ricchezza e intensità. Infine l’eleganza del Vino Nobile dei Boscarelli, di Luca De Ferrari, che è tra i più tradizionali e raffinati esempi della tipologia. Tre grandi rossi che fanno onore a una denominazione antica e prestigiosa.

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2015 Da uve Sangiovese. Matura in botti grandi e in barrique per circa un anno e mezzo. Colore rubino molto intenso e di buona concentrazione. Molto ricco e articolato all’olfatto, dove prevalgono sentori di frutta rossa, amarena e prugna, poi accenni di vaniglia e di tabacco. Di ottimo impatto al palato, con giovanili spigoli tannici e di acidità a sostegno di un corpo di notevole spessore. Euro 18,00 www.carlettipoliziano.com

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2015 Da uve Sangiovese per l’85% con aggiunte di Colorino, Canaiolo e Mammolo. Matura in botti grandi per 18 mesi. Rubino vivo e intenso. Profilo olfattivo molto classico, con sentori di frutti di bosco, viola, lieve tabacco. Sapore agile e intenso allo stesso tempo, con tannini vellutati, corpo elegante, ben sostenuto dalla componente di acidità. Euro 22,00 www.poderiboscarelli.com

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LIFE

Grooming d’estate SIAMO PRONTI A GODERCI OGNI ORA E OGNI GIORNO DI QUESTA ESTATE CHE NON VOLEVA PROPRIO ARRIVARE! PARTI OGNI MATTINA CON LA TUA GROOMING ROUTINE, CHE NELLA BELLA STAGIONE DEVE ESSERE SEMPLICE E SUPER PRATICA

Cool Water Summer Edition DAVIDOFF È la fragranza iconica dell’estate fin dalla sua nascita nel 1988: fresca, potente e molto maschile. Questa Summer Edition ha un frizzante accordo di mandarino seguito dalla freschezza della menta e dall’intensità del legno di sandalo. 62 euro (125 ml) #DavidoffCoolWater

Gel da barba COLLISTAR UOMO In estate la pelle è sottoposta a parecchio stress, dal sole all’aria condizionata. Spesso anche il rituale quotidiano della rasatura può mettere a dura prova la pelle del viso: questa mousse da barba con attivi naturali di olio di ribes nero, olio di sesamo nero ed estratto di liquirizia aiuta lo scorrimento del rasoio evitando le irritazioni e lasciando da subito una piacevole sensazione di freschezza. 13 euro (150 ml) #UomoCollistar

Sun&City Protection SPF 50 DR.SEBAGH Per abbronzarti in tutta sicurezza ecco un trattamento all-in-one che agisce non solo come schermo solare contro raggi UVA e UVB ma svolge anche un’azione di difesa dalla luce HEV diurna (smartphone, tablet, laptop) responsabile dell’invecchiamento prematuro della pella. 72 euro (50 ml) drsebagh.it

Grooming Wax GOT2B BY SCHWARZKOPF Perfetta per barba e capelli, questa pasta modellante ha una formula ad alta lucentezza per un look raffinato durante le tue serate estive. Versa una piccola quantità di prodotto sul palmo delle mani e applica sui capelli asciutti. 5,99 euro (100 ml) acquaesapone.it 34 MENSHEALTH.IT


Shampoo&Shower Gel BIONSEN Una doccia veloce dopo il lavoro o dopo il workout e sei di nuovo pronto per uscire e concludere in bellezza la lunga giornata estiva: doccia e shampoo insieme per ottimizzare il tempo e grazie all’acqua micellare la pelle viene purificata dalle tossine che si depositano durante la giornata e nutrita rendendola morbida ed elastica. 1,75 euro (250 ml) bionsen.it

Crema anti-age SPF 15 I COLONIALI Applica al mattino sul viso pulito questa crema giorno che aiuta a eliminare i segni visibili di invecchiamento della pelle stimolando la sintesi di collagene ed elastina. Oltre alle proprietà antiossidanti di mirra e zafferano è arricchita con estratto di fico d’india idratante, Vitus Vinifera e alga Wakame, ingredienti rassodanti e rimodellanti, e semi di moringa con proprietà anti inquinamento. 53 euro (50 ml) icoloniali.com/it

Eau de Parfum

Trattamento pre-shampoo MÁDARA Prima di lavare i capelli concediti 3 minuti sotto la doccia con questo trattamento stimolante e i tuoi capelli ti ringrazieranno! Formulato con caffeina e zinco rivitalizzanti, aminoacidi, Vitamina B3 (Niacina) e B5 (acido pantotenico) estratte dall’eccezionale fungo Cantharellus Cibarius, questo prodotto incrementa il volume alla radice e combatte l’invecchimaento del cuoio capelluto. 28,50 euro (100 ml) madaracosmetics.it

BJÖRK&BERRIES Una fragranza per accogliere l’estate che si ispira alla natura svedese, terra di origine del brand con note che ricordano i fiori di campo, l’erba bagnata dalla rugiada mattutina e il sole allo zenit. Neroli, fiori d’arancio, ambra, legno di cachemire e lavanda per celebrare il solstizio d’estate e i nuovi ricordi che ne verranno. 79 euro (50 ml) bjorkandberries.com

Trimmer i-Shaper ER-GY60 PANASONIC La parola d’ordine in estate è funzionalità: con questo rasoio puoi curare la barba e tenere a bada i peli di tutto il corpo con la massima precisione. Puoi usarlo sotto la doccia: il trimmer consente 20 diverse impostazioni e il design ergonomico garantisce una impugnatura comoda e una rifinitura nei minimi dettagli. 99,99 euro panasonic.com/it MENSHEALTH.IT 35


LIFE

Fit in the city L’ESTATE È FINALMENTE ARRIVATA MA LE VACANZE SONO ANCORA LONTANE: APPROFITTA DELLE GIORNATE LUNGHE E CALDE PER DEDICARTI AL TUO SPORT PREFERITO E RESTARE IN FORMA CON STILE. ECCO I NOSTRI CONSIGLI

Five Fingers V-Train VIBRAM Per le tue sessioni di fitness e powerlifting hai bisogno di un buon contatto con il terreno ma anche di stabilità ed equilibrio: il modello Five Fingers V-Train ha una tomaia concepita proprio per l’allenamento pesante, incentrata sulla durata e la performance consentendo una buona articolazione delle dita del piede per maggior equilibrio e stabilità attiva. Nell’arco plantare sono state realizzate particolari alette per agevolare l’utilizzo di funi e il sistema di allacciatura è composto da una fascia di velcro unita a due pannelli laterali in TPU per assicurare il massimo della sicurezza e una comoda calzata. La mescola di gomma XS Trek rende queste calzature perfette per una performance sia indoor sia outdoor. € 129,00

Zaino Alpha 525R OGIO Voglia di palestra in pausa pranzo o subito dopo il lavoro? Questo zaino è ideale per riporre laptop e l’indispensabile outfit per il tuo workout: grazie alla chiusura roll-top multifunzionale puoi riporre gli oggetti all’interno del grande scompartimento centrale in modo facile e veloce, mentre nel vano frontale richiudibile da una cerniera resistente all’acqua puoi inserire un laptop fino a 15” e un tablet. Il tessuto utilizzato è 100% CORDURA® Eco, un materiale in poliestere ultra resistente realizzato in plastica riciclata e scartata. € 159,99

Auricolari in-ear CX Sport SENNHEISER Ultraleggeri, compatti e resistenti all’acqua, questi auricolari in-ear hanno un sistema di altoparlanti proprietario per un suono chiaro e definito e consentono una connessione multipla di due dispositivi contemporaneamente con Bluetooth 4.2. I comandi sul cavo permettono di gestire senza sforzo musica e chiamate. Gli auricolari sono anche dotati di comodi suggerimenti vocali per migliorare ulteriormente la facilità d’uso. La batteria ha un’autonomia di sei ore a partire da una carica di 1,5 ore, mentre una carica rapida di 10 minuti fornisce una autonomia di 1 ora. Massima adattabilità all’orecchio grazie a quattro diverse misure di auricolari e alle alette in tre differenti dimensioni. Li puoi indossare intorno al collo, davanti o dietro, fissandoli alla maglietta tramite una piccola clip e regolando la lunghezza del filo. € 129,00 36 MENSHEALTH.IT

Smartwatch Marq Athlete GARMIN Ideale per le discipline endurance: il display mostra le principali funzioni per monitorare l’andamento dell’allenamento e i progressi indicando, per esempio, le dinamiche di corsa avanzate, sensori per il controllo di molteplici dati biometrici e funzioni per affrontare qualunque tipologia di gara, una scala per una rapida lettura del VO2Max e del tempo recupero. La batteria ha un’autonomia di 12 giorni in modalità smartwatch, di 28 ore in modalità GPS e di 48 ore in modalità UltraTrac. € 1.500,00


Maglia e pantaloncino Corsa Scarpe Running Gorun Pure SKECHERS Scarpe neutrali per correre con il massimo comfort: la tomaia senza cuciture in tessuto mesh assicura traspirabilità, mentre l’intersuola ammortizzata e reattiva è in ULTRA GO™. La suola garantisce trazione ottimale su superfici diverse. € 94,95

BRIKO La maglia tecnica, interamente Made in Italy, è realizzata in tre differenti tessuti per il massimo del comfort e delle prestazioni: vestibilità ultra-aderente, materiali elastici e leggeri, alta traspirabilità. Ideale per le giornate più calde con un range di utilizzo consigliato tra i 12 e i 40 gradi. Il pantaloncino è realizzato con tessuti a compressione per il massimo della prestazione senza rinunciare al comfort durante uscite molto impegnative, garantendo un supporto fino a 8 ore in sella. € 130,00 (maglia) € 180,00 (bibshort)

CRIOTERAPIA TOTAL BODY

Jammer Vital e occhialini Chronos MP MICHAEL PHELPS Per chi non può stare lontano dall’acqua: i jammer, realizzati in tessuto Aqua Infinity resistente al cloro e ad asciugatura rapida, sono interamente Made in Italy. L’elasticità del costume rimane invariata per oltre 200 ore di utilizzo in acqua clorata. Il costume è resistente al sudore e alle creme solari, oltre ad avere una protezione UV50+. Gli occhialini hanno lenti prive di distorsione per una visione eccellente in ogni direzione mentre le micro guarnizioni in Softeril garantiscono ottimo comfort e impermeabilità. € 43,90 (jammer) € 12,90 (occhialini)

La “terapia del freddo” viene sempre più spesso usata da atleti, professionisti e non, per una serie di benefici ormai noti: miglioramento del reflusso venoso, effetto analgesico, accelerazione del metabolismo, consumo fino a 900 kcal a seduta, ossigenazione della pelle del viso e del corpo e riduzione dello stress. La Criocamera Cryospace by The Longevity Suite, disponibile in esclusiva presso la Spa dell’Aspria Harbour Club di Milano, è l’unica al mondo a funzionamento elettrico e senza l’utilizzo di azoto. Il plus di questa nuova crioterapia Total Body è la maggiore attivazione del sistema empatico, dell’ipotalamo e del sistema immunitario, da cui l’effetto anti-age. All’interno di questa “camera” la temperatura può oscillare tra i meno 85 e i meno 110 gradi e vi si entra con tutto il corpo, dopo aver indossato le dovute protezioni su mani, piedi, orecchie e bocca. La permanenza dentro il macchinario è di 3 minuti, ma con un po’ di allenamento si può arrivare anche a 4, incrementando in questo modo i benefici. La crioterapia è sconsigliata a persone con problemi cardiaci gravi e recenti, a donne in gravidanza e a chi soffre del morbo di Raynaud. aspria.com

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LIFE Dottor Santanchè

La piccola chirurgia estetica del viso maschile FILLER, BOTULINO, BLEFAROPLASTICA E LIPOSTRUTTURA: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE PRIMA DI FARTI METTERE LE MANI IN FACCIA DAL CHIRURGO (SE DAVVERO VUOI DIVENTARE PIÙ BELLO)

UNA VOLTA LA CHIRURGIA ESTETICA ERA APPANNAGGIO FEMMINILE: negli anni Ottanta, quando si parlava di collagene e dei primi filler, le punture erano dolorose, gli aghi grossi e ci voleva il coraggio stoico di una donna per affrontare quelle piccole torture. I maschietti non si sognavano nemmeno di sottoporsi a quel genere di chirurgia. Oggi però tutto è cambiato: i filler sono molto più sofisticati, molto più fluidi e passano attraverso aghi sottilissimi, magari associati con dell’anestetico locale. Scampato il pericolo di soffrire, quindi, gli uomini hanno cominciato anche loro a utilizzare queste cure estetiche per rimediare alle loro rughe o per mantenere il più a lungo possibile un viso giovane e fresco, avvicinandosi così ai vari acidi ialuronici, alla

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tossina botulinica e poi al lifting. La tendenza maschile ad avere la fronte corrugata con l’età, oltre che le sopracciglia, trova del resto in questi rimedi la soluzione ideale. Senza contare il fatto che le sostanze che si usano oggi sono molto più mirate alle varie zone del viso e ai diversi tipi di problemi, che siano essi nella zona delle labbra, degli zigomi, delle palpebre e così via. La ricchezza dei prodotti sul mercato ha reso però ancora più importante il know how del medico, che deve conoscerli, saperli usare e consigliare. Non si tratta solo di fare una puntura: la chirurgia estetica oggi è molto evoluta e complicata. Per scegliere il prodotto, e a maggior ragione per usarlo, ci vuole molta competenza: ce ne sono di ogni tipo e con effetti e scopi diversi.

IL DOTTOR PAOLO SANTANCHÈ Nato a Torino nell’agosto del 1949, figlio di un ginecologo, Paolo Santanchè decise fin da piccolo che sarebbe diventato medico. Dopo la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in chirurgia plastica nell’ateneo della sua città, decise di frequentare all’estero i migliori chirurghi internazionali, per perfezionarsi secondo le più avanzate metodiche, rifuggendo così dai dogmi delle scuole ufficiali, alla ricerca del perfezionamento di quella creatività che, da sempre, contraddistingue il suo lavoro. Specializzato in Chirurgia Plastica all’Università di Torino nel 1977, è autore di numerosi lavori pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche nazionali ed internazionali e del libro Come difendersi dal chirurgo estetico (giuda alla scelta dell’intervento giusto e di chi lo dovrà eseguire), Mariotti editore, 2004 www.santanche.com

Che cosa fa il filler quando viene iniettato in un punto del viso? Come dice il nome, il filler, dall’inglese to fill che significa riempire, è una sostanza che riempie una ruga o una depressione del-


FILLER E BOTULINO NON FANNO PAURA Il filler non fa male e non ha controindicazioni. Ovviamente gli interventi devono essere eseguiti a regola d’arte. I casi di intolleranza sono veramente una rarità. La tossina botulinica non ha controindicazioni né intolleranze. La si usava già, molto prima che si conoscessero i suoi effetti estetici, nella cura dello strabismo o del torcicollo, ovvero in tutti i casi in cui c’era un problema di ipercontrattività muscolare. La si usava anche per casi di emicrania e cefalee, quindi sulla testa, e proprio allora si è scoperto questo suo effetto secondario ed estetico sulle rughe. Tra l’altro l’uso della tossina botulinica nella medicina estetica ha dosaggi molto inferiori a quelli della neurologia o del torcicollo. Filler e botulino sono quindi prodotti sicuri, purché vengano usati nel modo adeguato. I problemi non vengono mai dal filler o dal botulino ma da chi esegue l’intervento. Dosi sbagliate o eccessive possono paralizzare il viso e gonfiarti all’eccesso. Gli acidi ialuronici però si riassorbono ed esistono prodotti che ne favoriscono il riassorbimento. Se invece il problema è dovuto a un prodotto scadente, che si è rivelato irritante, bisogna vedere di volta in volta che cosa fare. Nella maggioranza dei casi il tempo rimedia a questi errori.

la pelle del viso. Per ogni tipo di ruga e per ogni zona del viso, però, cambia il tipo di filler che viene iniettato nel viso. Non basta fare una puntura per avere il risultato: serve il prodotto giusto usato bene e nella quantità esatta. Non è una tecnica banale. Tanto che nelle foto sui giornali di gossip capita purtroppo spesso di vedere volti sfigurati dalla chirurgia estetica, con le labbra a canotto o altri evidenti difetti, tutti problemi che derivano non dai filler ma dal loro cattivo uso: perché vengono scelti male e iniettati nel modo o nel punto sbagliato. Quando bisogna usare il filler invece del lifting? Sono due cose molto diverse. Il filler non è un’alternativa alla chirurgia. Ogni cosa ha la sua indicazione: ci sono i casi in cui va usato il filler e altri casi in cui va usata la chirurgia, ovvero il lifting. Hanno effetti e utilizzi diversissimi. Questo è il problema della medicina estetica: il medico (non chirurgo) estetico, pur di non perdere il paziente, MENSHEALTH.IT 39


LIFE

FILLER E BOTULINI DEVONO ESSERE SEMPRE GARANTITI i filler è molto importante affidarsi ai migliori professionisti: sul wPer " italiano ne circolano oltre 120 tipologie diverse e non tutti mercato

sono di qualità, dando quindi poi origine a disturbi vari quali infiammazioni, irritazioni, intolleranze e altre cose del genere. Quello che il paziente deve sapere è che tutti i filler hanno dentro la confezione i tagliandi che identificano il prodotto: un medico serio rilascia sempre quel tagliando al suo paziente, che lo deve conservare per eventuali altri interventi o disturbi futuri. Se un medico non rilascia questo tagliando al paziente è per lo meno sospetto, perché potrebbe aver utilizzato qualunque altro prodotto, anche illegale o fatto chissà come e dove. Lo stesso vale per la tossina botulinica, che non è un filler ma un farmaco che agisce sulla trasmissione neuromuscolare e va a inibire l’attività di quei muscoli mimici che sono portati a lavorare troppo fino a creare le rughe più profonde. Come per i filler anche qui ne esistono diverse tipologie ed è molto importante rivolgersi a medici specializzati che garantiscono l’utilizzo di un prodotto di qualità, rilasciando il tagliando corrispettivo. Il paziente non può sapere quale filler serve per il suo caso, perché questo giudizio spetta al medico, come per tutte le altre medicine e cure, ma ha il diritto di sapere quale farmaco, filler o botulino sono stati usati su di lui. E il medico ha il dovere di informare il suo paziente.

a volte cerca con il filler di intervenire là dove invece ci vorrebbe il bisturi. Peccato che questo porta a conseguenze disastrose: perché se è possibile riempire qualcosa che si è svuotato, non è invece possibile riempire una cosa che si è rilasciata, perché a quel punto si dovrebbe usare troppo filler e il risultato è appunto quello di gonfiare quella parte del viso a dismisura. I volti sfigurati e gonfi che si vedono sui rotocalchi sono dovuti a questi errori. La pelle rilassata e cadente non si guarisce con il filler: sarebbe come ingrassare per curare le rughe. Certo: quando ingrassi di 50 chili il viso e la pancia diventano più tesi, ma questo non vuol dire che stai meglio o che sei più bello. Può essere necessario usare sia il filler sia il lifting? Certo. Il rilassamento del viso dovuto a un forte dimagrimento, per esempio, può essere corretto con il filler, ma il rilassamento del viso dovuto al cedimento dei tessuti non si può riempire. Va trattato con un lifting. E non è possibile utilizzare le punture di filler al posto della blefaroplastica. Anche perché si otterrebbe un eccesso di filler che dà quasi sempre effetti abbastanza controproducenti. I filler, che sono prevalentemente acidi ialuronici o idrossiapatite di calcio, servono appunto a riempire qualcosa e si possono usare per riempire ad esempio i tessuti del viso che sono dimagriti con l’età, soprattutto nelle 40 MENSHEALTH.IT

persone sotto i 40 o 45 anni, o per i cinquantenni che magari non hanno ancora voglia di fare il lifting. Il filler in questi casi ha l’effetto desiderato anche se non ti permette di ringiovanire di 15 anni come a volte può fare un lifting. Per un miglioramento più drastico serve la piccola chirurgia. Quest’ultima si usa anche per la cosiddetta blefaroplastica inferiore che permette di togliere le borse sotto gli occhi. Nella palpebra superiore invece normalmente non si ha un eccesso di grasso ma di pelle, che genera una piega che nei casi più gravi arriva a toccare le sopracciglia dando un aspetto pesante e molto stanco allo sguardo. In questi casi la blefaroplastica va a togliere chirurgicamente questa striscia di pelle in eccesso. Quando invece si usa il botulino? Uso la tossina botulinica là dove ho una

muscolatura mimica che segna in modo eccessivo le rughe di espressione. Il botulino infatti non riempie ma limita il movimento della muscolatura mimica e serve per distendere le rughe delle cosiddette “zampe di gallina” e quelle tra le sopracciglia o sulla fronte. Niente altro. Ma c’è anche la lipostruttura: ci spiega che cos’è questa strana parola? Il primo segno di invecchiamento, dopo i 30 anni, è il dimagrimento della zona ma-

SILICONE LIQUIDO: NO GRAZIE! È molto più irreversibile il problema che deriva da un cattivo uso del silicone liquido, quello che viene iniettato nei tessuti. Che è ben diverso dal silicone con cui si fanno le protesi del seno nelle donne, per esempio. Teoricamente le iniezioni con questo prodotto sono proibite dal 1992 e il silicone liquido non è più a norma, ma c’è ancora chi lo ha usato e che potrebbe usarlo. Quel prodotto può fare danni irreversibili, perché è un prodotto eterno che non si deteriora. E qui torniamo al tagliando che il dottore deve dare al paziente e che ne dimostra l’autenticità e l’effettiva natura. Se un dottore consegna al paziente il tagliando del prodotto che ha utilizzato allora non può essere silicone liquido, che essendo illegale non ha tagliandi.


lare, la parte anteriore degli zigomi, al di sotto dell’occhio, che in questo modo segna il volto con una piccola ombra che può dare l’aria stanca. Rimediare questo difetto non vuol dire gonfiare il paziente come un cicciobello. Si tratta invece di trovare quel grado corretto di convessità che restituisce la luce originale alla parte interessata, sotto l’occhio. Lo si può fare con il filler ma anche in un modo più sofisticato: in questi casi, infatti, visto che quello che ha creato il problema è una piccola perdita di grasso, è consigliabile una piccola lipostruttura, ovvero un piccolo autotrapianto di cellule grasse prese da un’altra parte del corpo. Per esempio dalla pancia. Ovviamente è più complicato, ma è anche più definitivo come risultato, perché se il filler alla lunga è sempre riassorbibile, le cellule del tuo stesso corpo trapiantate sono molto più stabili e durature. Per questi casi in cui il viso è dimagrito dopo i 30 o 35 anni, un po’ di lipostruttura può essere il modo migliore per ridare luce e freschezza

al viso. Con il vantaggio, oltretutto, che il grasso, siccome contiene precursori cellulari e cellule staminali, migliora anche la qualità della pelle. È una vera e propria medicazione biologica che fa ringiovanire il tessuto. Filler e botulino si fanno in ambulatorio ma per la blefaroplastica e il lifting serve la clinica, giusto? Certo: questi interventi di piccola chirurgia si fanno in day surgery e con anestesia locale, anche se poi ti consentono di tornare a casa, magari con un paio di occhiali scuri, già due ore dopo l’intervento, senza sofferenza. Ci vorrà poi una settimana o 10 giorni per far scomparire i piccoli lividi nella zona operata. Gli effetti in compenso sono duraturi, perché quel grasso sotto gli occhi e quella pelle in eccesso o rilassata sopra le palpebre impiegano oltre un decennio a riformarsi. Per la palpebra inferiore addirittura io preferisco andare a togliere il grasso passando dalla congiuntiva (transcongiuntivale), senza nessuna in-

TORNANO LE ORECCHIE A SVENTOLA La moda dei capelli corti esalta i muscoli ma anche l’inestetismo delle orecchie a sventola. L’intervento per correggerle è semplice e veloce e permette al paziente di tornare a casa in poche ore. Naturalmente è un intervento da eseguire in una sala operatoria, contrariamente al filler o al botulino. Ci vuole una clinica, come per tuttii gli interventi chirurgici.

cisione. Questo perché sulla palpebra l’esito delle cicatrici tende di solito a dare una forma arrotondata all’occhio, alla Larry Hagman, il petroliere di Dallas. E nei casi più gravi può addirittura dare un’esposizione della sclera dell’occhio. Invece, con la mia tecnica, l’occhio mantiene la forma originale. Sulla palpebra superiore invece non c’è questo rischio, perché ha una struttura fibrosa che la rende indeformabile e perché in quel caso il problema è proprio l’eccesso di pelle, che si deve togliere con il lifting. MENSHEALTH.IT 41


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MIND

46 ............. COME RESISTERE AL CIBO SPAZZATURA 47 ................ CARICA I MUSCOLI CON LA MELATONINA 48 ................ RAGGIUNGI I TUOI OBIETTIVI OTTIMIZZANDO TEMPO E FATICA

Fatti una terapia SCOPRI PERCHÉ TUTTI, DAI VIP AL TUO VICINO DI CASA, DICONO CHE LA TERAPIA FUNZIONA. NON È COME HAI SEMPRE PENSATO…

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DI PHILIP EIL CON MARTY MUNSON INIZIAMO SPIEGANDO CHE COSA NON È LA TERAPIA. Non è qualcosa di cui vergognarsi. Milioni di persone vanno da un terapeuta per motivi seri come le tendenze suicide o meno seri come cercare di essere meno lamentosi e non dare di matto se la stanza è disordinata. La terapia è uno spazio che il paziente si ritaglia per parlare di quello che vuole con quello che di fatto è un ascoltatore professionale. È un momento confidenziale a porte chiuse: tutto quello che viene detto tra il paziente e il terapeuta rimane tra loro. Il che lo fa sembrare un evento misterioso. Finché non ci provi, poi capisci che di misterioso non ha niente. È invece molto utile. MENSHEALTH.IT 43


MIND

C O M E T ROVA R E

LE 5 SCUSE PEGGIORI P E R N O N A N DA R E DA U N T E R A P I STA

1. Non c’è niente che non va in me Certo che no. Anche se può essere stressante o debilitante non c’è niente di sbagliato nel disordine bipolare, nella depressione, nell’ansia. Va tutto bene. Se non sopporti questa tua situazione oppure se ormai ti sei messo l’anima in pace e ci convivi la terapia ti aiuterà a gestire meglio la cosa. Ti aiuta ad abbracciare la vita invece che a lasciarti vivere passivamente.

2. Sono troppo impegnato Quando dici di non avere tempo in realtà stai dicendo che le altre cose che fai sono più importanti della tua salute mentale. Se sei troppo impegnato per la terapia forse stai mettendo tutto il resto davanti al tuo benessere. Ma tutto parte da te, se stai male anche il tuo lavoro, la tua vita famigliare e amorosa ne risentirà.

3. Se vado in terapia vuol dire che sono un debole È debole rivolgersi a un commercialista per non farsi fregare con le tasse? È debole andare dal meccanico invece che aggiustarsi l’auto da solo? Non puoi sapere tutto di ogni argomento e se ti rivolgi a un esperto dimostri semplicemente di essere intelligente e di conoscere i tuoi limiti, mettendoti nelle mani di chi ne sa più di te. Andare da un terapista signiica chiedere a un esperto di aiutarti a risolvere un problema perché lui ha gli strumenti per farlo. Punto. Se ti tieni tutto dentro rischi solo di scoppiare.

4. Il poco tempo che ho lo voglio passare con la mia famiglia, non usarlo per me stesso La terapia è un atto d’amore non solo nei tuoi confronti ma anche nei confronti di chi ti sta attorno perché ti aiuta a essere un padre, un marito e un collega migliore. L’efetto positivo della terapia lo vedranno anche gli altri e ne saranno felici.

UN BUON TERAPISTA Trovare il terapista giusto sembra così complicato e stressante da meritare poi una terapia per uscirne. Ma non è così diicile e fare qualche ricerca online o tra gli amici per trovare la persona giusta è meglio che stare male a vita. Ecco qualche consiglio su come trovare lo specialista giusto senza impazzire. Prima mossa: Raccogli i nomi dei terapisti che ti sembrano adatti a risolvere il tuo problema. Non basta prendere le pagine gialle o un elenco su internet per trovare il terapista giusto, devi fare qualche ricerca per capire in che cosa queste persone sono specializzate: se hai un problema nella sfera sessuale non ha senso cercare un esperto in tematiche suicide… La cosa migliore da fare è chiedere al tuo medico, che sicuramente conoscerà qualche specialista competente o saprà indirizzarti a un ente che potrò aiutarti a trovarlo. Seconda mossa: Falli parlare. Dopo aver trovato alcuni specialisti che a prima vista sembrano papabili contattali e parlaci. Non è detto che tutti ti facciano la stessa impressione e considerando che devi parlare di te stesso e dei tuoi problemi devi trovare qualcuno che oltre a essere competente ti metta anche a tuo agio. Prima di scegliere, quindi, parlaci una volta o vai a una seduta. Ecco le cose da chiedere:

I costi a seduta L’approccio verso il paziente e verso la problematica: si concentreranno su quella per risolverla o partiranno dal passato per capire come la problematica è nata? Quanta esperienza hanno sulla tua problematica? Hanno avuto altri clienti con la stessa problematica? Quanto tempo potrebbe volerci: qualche settimana, qualche mese, uno o più anni? Non ci sono risposte giuste o sbagliate. L’importante è che il terapeuta spieghi chiaramente come intende procedere e risponda in maniera esaustiva alle domande. Inoltre, ovviamente, il suo approccio ti deve piacere, altrimenti passa al prossimo nome sulla lista. Terza mossa: cerca il feeling. Il terapeuta è come un buon amico o un partner: ci deve essere feeling tra voi altrimenti non riuscirai a fidarti di lui e a parlargli sinceramente dei tuoi problemi. Se parlando con lui ti senti a disagio o non ti ispira fiducia è bocciato.

5. Non voglio che mi vedano uscire da quello studio Anche se oggi andare in terapia non è più stigmatizzato come una volta nelle cittadine piccole e pettegole può essere ancora visto negativamente. In questo caso, se proprio ti scoccia far vedere che vai dal terapeuta, usa internet. Ci sono tanti siti professionali che ofrono consulenze online e via chat con terapeuti certiicati. 44 MENSHEALTH.IT

LA MEDIA DEI SUICIDI IN ITALIA OGNI ANNO.


CHE COSA SUCCEDE

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La parola terapia ha tanti signiicati diversi. C’è la terapia cognitivocomportamentale che tende a essere di breve durata, collaborativa e concentrata sulla soluzione del problema, è una terapia che ti fornisce gli strumenti e le strategie per gestire poi autonomamente i pensieri e le emozioni che ti creano disagio. È come se ti trovassi all’angolo, in un vicolo cieco e la terapia cognitivocomportamentale ti mostrasse che invece dietro di te c’è una porta e ti

spiega come aprirla. Questo tipo di terapia ti aiuta a identiicare schemi di pensiero improduttivi e a pensare in maniera diversa. Un altro approccio è la psicoterapia psicodinamica (di cui fa parte anche la psicoanalisi), più aperta e meno concentrata solo sul risultato. In questa terapia si esplorano tematiche della tua vita e della tua mente o si lavora su un trauma del tuo passato. Il terapeuta ti chiederà di parlare del tuo passato, non per forza del problema per cui

ti sei rivolto a lui. È un po’ come un archeologo che scava per scoprire tracce che possono aiutarlo a capire la tua mente in modo da risolvere il problema raddrizzandolo. Al di là di queste due categorie di terapia ci sono altre varianti come la terapia di gruppo, la terapia individuale e tante altre opzioni. Qualsiasi terapia tu scelga quello che si dice nello studio del terapeuta rimane lì, nessuno lo verrà a sapere al di fuori di voi.

E C H I N E PA R L A C H I VA I N TERAPIA

Se vai dal terapista puoi dirlo in giro o tenerlo segreto: la scelta è tua. Questi VIP hanno deciso di dichiararlo pubblicamente, togliendo dalla terapia quell’aura di sospetto e di mistero che ancora la perseguita. Se ci vanno loro non devi vergognarti ad andarci anche tu. “È un grande aiuto”

QUANTO COSTA LA TERAPIA

Ù Bruce Springsteen

Ù Dwayne “The Rock” Johnson

JAY-Z, 48 ANNI, RAPPER, COMPOSITORE, PRODUTTORE MUSICALE IN UN’INTERVISTA AL NEW YORK TIMES “Questa esperienza mi ha fatto crescere molto. Ma credo che la cosa più importante che ne ho ricavato è rendermi conto che tutto è collegato. Ogni emozione è collegata. Non nasce dal nulla, viene da qualche parte, è prodotta da qualche evento. Adesso ne sono consapevole e questo mi dà un grande vantaggio sulle emozioni che mi destabilizzano e mi fanno paura.”

Ù 2VPUB

“La terapia ha aiutato ogni ambito della mia vita” MATT MCGORRY, 32 ANNI, ATTORE, DA UN POST SU TWITTER “La terapia è stata una parte fondamentale della mia crescita personale e della mia felicità. Non riesco a immaginare come sarebbe la mia vita se non ci fossi andato.”

Andare in terapia non ti costa un rene. Ci sono tanti specialisti con budget diversi e tutti altrettanto validi.

Ù Howard Stern

Ù Chris Evans

Se hai un’assicurazione medico-sanitaria la terapia potrebbe essere in parte coperta.

“Il terapeuta è il mio personal trainer mentale” JIM BERNARD, 43 ANNI, IMMOBILIARE “Mi piace fare free climbing e anche le immersioni subacquee. Entrambi questi sport richiedono una preparazione meticolosa e un allenamento intenso. La terapia per me è una freccia in più al mio arco, che procede in parallelo con il workout in palestra e fuori. È un workout per la testa e il terapeuta è il mio allenatore.”

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“È un posto dove puoi parlare liberamente” MICHAEL SIEGEL, 40 ANNI, IMPRENDITORE “Avevo bisogno di un posto dove poter andare e parlare, sfogarmi. Un posto dove nessuno si sognasse di dirmi che cosa potevo dire o non dire. La terapia è perfetta per questo: in pratica paghi qualcuno perché ti ascolti e non ti giudichi.”

Ù Jon Hamm

Ù Principe Harry

I terapeuti non hanno un prezzo fisso. Contattali e scopri la loro tariffa a seduta.

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MIND CHE COSA SUCCEDE QUANDO...

Hai voglia di cibo spazzatura? NON È SOLO COLPA DEI TUOI GUSTI SE IL CIBO DANNOSO SPESSO È ANCHE QUELLO PIÙ GOLOSO: SCOPRI COME PUOI RIUSCIRE A CAMBIARE E A RESISTERE ALLE TENTAZIONI

01 CIBO PER IL CERVELLO

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Grazie allo zucchero millenni fa il cervello umano si è evoluto e ampliato, permettendoci di arrivare in cima alla catena alimentare. Questo impulso evolutivo a fare il pieno di cibi ricchi di zuccheri e carboidrati spiega perché anche oggi la voglia di questa tipologia di cibo non ha nulla a che fare con la fame. Si tratta invece di una razione fisiologica: i carboidrati attivano il cervello più di altri ingredienti. È per questo che è così difficile farne a meno. 02

04

01 03

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05 PRENDI NOTA

02 RICORDI FELICI La voglia di certi cibi nasce nel sistema di ricompensa del cervello più che nelle aree cerebrali che gestiscono il senso di fame. Questo sistema ti ricompensa quando sei impegnato in attività cruciali per la sopravvivenza, come fare sesso e mangiare. Ecco perché quando divori un hamburger triplo il cervello rilascia la dopamina, un neurotrasmettitore del piacere. Il cervello ricorda questo collegamento tra il sapore dell’hamburger triplo e la felicità e ti incoraggia a ripetere l’esperienza. 46 MENSHEALTH.IT

03 SPEZZA LE ABITUDINI Spezzare le abitudini negative è fondamentale, soprattutto se queste abitudini ti portano ad associare un comportamento negativo con una sensazione positiva. Anche se quel cibo di per sé non dà dipendenza il rilascio di dopamina tende a rendere quell’esperienza irrinunciabile. Secondo uno studio pubblicato su Nutrition Reviews il cervello e l’ambiente cospirano per farti cadere in tentazione.

Fai ancora fatica a resistere? Prova a tenere un diario, registrando non solo quello che mangi e quando ma anche quello che vorresti mangiare e quando ti viene voglia. Usa questi appunti per trovare una logica nelle tue tentazioni e giocare d’anticipo per tenerle a bada. Inoltre in questo modo puoi monitorare meglio la tua dieta e le tue abitudini alimentari per assicurarti di mantenere stabili i livelli di energia e di zucchero nel sangue. Un aiuto a evitare le tentazioni può venire anche dai sapori aspri come il succo di limone.

TESTO: TOM WARD | ILLUSTRAZIONE: PETER GRUNDY | ESPERTO: RACHAEL EDEN, DIETOLOGA DI BUPA UK

RESISTI La maggior parte degli studi sulle tentazioni legate al cibo si concentra sul gestire queste tentazioni quando insorgono. Se resisti a mangiare quel biscotto per 5 minuti, magari alzandoti e facendo un giro, la voglia sparirà. La mindfulness è un aiuto nel controllare queste tentazioni: se pratichi la mindfulness e la meditazione sarà più facile scacciare dalla mente la voglia di cibo spazzatura quando minaccia di travolgerti.


MIND SOGNI D’ORO

Dormi meglio Diventa forte

Rimetti in sesto il tuo orologio circadiano e dormi come un re

TESTO: LOUEE DESSENT-JACKSON | FOTOGRAFIA: JOBE LAWRENSON | FOTO EXTRA: GETTY | *APPALACHIAN STATE UNIVERSITY | **AMERICAN ACADEMY OF SLEEP MEDICINE | †TAIPEI MEDICAL UNIVERSITY

GLI EFFETTI DELLA MELATONINA SUL SONNO SONO BEN NOTI. MA QUESTO ORMONE PUÒ ANCHE DARE LA CARICA AI TUOI MUSCOLI MENTRE DORMI IL LAVORO E IL WORKOUT spesso cospirano tra loro per farti perdere il sonno. Ci siamo passati tutti: lavorare fino a tardi per finire un progetto o fare qualche serie di esercizi subito prima di dormire, quando è l’unico momento che ti è rimasto per farlo. Ma la stanchezza fisica e mentale, per assurdo, invece che aiutarti a dormire ti rema contro, rovinando il sonno. E dormire male può portare a problemi di cuore e ad altri problemi di salute. Inoltre se dormi male non raggiungi lo stato di sonno profondo che inonda l’organismo dell’ormone HGH e di testosterone, il primo utile per il recupero e il secondo per sviluppare i muscoli. Per spezzare questa cattiva abitudine del dormire male per il troppo lavoro fisico e mentale prendi gli integratori di melatonina. Gli atleti che assumono 10 mg di melatonina alle 8 di sera dopo una sessione intensa dormono in media 25 minuti in più di chi non prende la melatonina. Ma i benefici di questo ormone vanno oltre il sonno: i ricercatori turchi hanno scoperto che dopo una notte di sonno riposante e dopo aver preso la melatonina si ottengono

07.00 Allenati al mattino se vuoi riuscire ad addormentarti in fretta. Se puoi allenarti solo di sera fai sollevamento pesi.* 12.00 Se il tuo ufficio ha tanta luce naturale dormirai 46 minuti più di chi durante la giornata non ha una finestra vicino. 18.00 Le liti tra colleghi possono rovinarti il sonno. Impara a farti amici i colleghi, vai al pub con loro dopo il lavoro e sarà più facile dormire e anche andare in ufficio il giorno dopo.

20.00 Dopo cena mangia un paio di kiwi: la seratonina contenuta in questo frutto ti aiuterà ad addormentarti più facilmente. SVEGLIATI PIÙ RIPOSATO CON UN INTEGRATORE DI MELATONINA

risultati migliori anche nei test fisici. Come vedi gli effetti positivi della melatonina sono dimostrati, ma prima di assumerla parlane sempre con il medico. Nel frattempo puoi sostituirla con uno snack pre-nanna a base di banana e ananas: questi due frutti aumentano del 300% e in maniera naturale la melatonina. MENSHEALTH.IT 47


MIND LE DRITTE DI MH

Meno tempo meno fatica più risultati LA STRADA PIÙ DURA NON È SEMPRE LA PIÙ VELOCE PER ARRIVARE ALLA META. SEMPLIFICATI LA VITA SENZA RINUNCIARE AI TUOI OBIETTIVI CON QUESTA GUIDA AL FITNESS EFFICACE A CURA DI LEAH CRAIG

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1\ Per ridurre le calorie del tuo prossimo pasto senza sofrire ti basta cambiare questa caratteristica del tuo piatto.

A Dimensione

B Colore

C Prezzo

B Scegli un piatto con un colore in contrasto con quello del cibo che contiene. In questo modo non ti distrai mangiando e riduci il pasto di 150 kcal. Se, viceversa, il cibo e il piatto sono di un colore simile la percezione visiva ti porta a mangiare di più.

2\ Quale di queste abitudini in sala peso

amplifica la tua forza?

A Sudare  B Fare i selfie

TESTO: AARON TOUMAZOU | FOTOGRAFIA: ROWAN FEE, MICHAEL HEDGE, JOBE LAWRENSON, PHILIP HAYNES, STUDIO 33, GETTY IMAGES | ILLUSTRAZIONI: BEN MOUNSEY | *NUTRITION JOURNAL | †MCMASTER UNIVERSITY

C Imprecare

4\ Non hai tempo di

cucinare? Quale di questi take away ha un potenziale salutare nascosto?  A Bocconcini di pollo

5\ Per quanto tempo devi allenarti in palestra il più intensamente possibile per ottenete gli stessi efetti di un workout di 45 minuti a un ritmo normale?

6\ Flettendo quale parte del corpo migliori il tuo personal best nel deadlift?

A I pettorali  A 60 sec

B 10 min

B La mandibola

B Pizza  C  C Noodle

B I pomodori sono ricchi di licopene, che combatte il cancro e cuocendoli si raddoppia l’effetto di questa sostanza nutritiva. E il formaggio contiene proteine.

30 min A Ma il tuo allenamento in quel minuto deve essere veramente intenso. Sali sulla cyclette e pedala alla massima velocità e al massimo sforzo per un minuto: migliorerai la tua capacità aerobica, terrai sotto controllo lo zucchero nel sangue e brucerai i grassi come faresti con un workout di 45 minuti.

C Le dita dei piedi

B Serrando la mandibola mentre stringi il bilanciere aumenti di una percentuale variabile fino al 12% la forza muscolare, lo ha scoperto uno studio spagnolo.

7\ Per ridurre lo stress ti basta leggere per quanti minuti?  A

C Anche se A è inevitabile e B esaspera gli altri utenti della palestra, imprecare ti aiuta a migliorare il tuo personal best. L’università di Keele ne è sicura: chi esprime il suo disappunto a voce durante l’allenamento vede aumentare la sua energia del 4,6% e la sua forza dell’8,2%.

6

3\ Se metti questo ingrediente nella tua

borraccia insieme all’acqua migliori il tuo ritmo nella corsa.  A BCAA (aminoacidi ramificati)  B Sale  C Zucchero

C Se non ti piacciono le bevande dal gusto sintetico ecco un modo altrettanto valido per aumentare la tua energia mentre corri. L’università della Georgia ha fatto un esperimento scoprendo che i runner che si sciacquano la bocca (e poi sputano) con l’acqua e zucchero durante un percorso di 12 chilometri riducono il loro tempo di 3 minuti: un miglioramento netto del 5%.

B

18

C

30

A Certi giorni la tua vita è così frenetica che non riesci a trovare nemmeno 15 minuti per un po’ di mindfulness. Ma se leggi un buon libro per 6 minuti (quelli dovresti riuscire a trovarli) ottieni effetti simili. L’università del Sussex ha scoperto che leggendo riduci lo stress del 68%, una percentuale che rende la lettura più efficace per rilassarsi della musica e di una passeggiata. Leggere le mail però non conta.

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MIND 8\ A che ora devi andare a letto per sviluppare più muscoli mentre dormi?  B

A

h 23

h 22

11\ Schiacciare un pisolino sul divano è una pessima abitudine.  A Vero

B Falso

B Anzi, fa molto bene. Se fai un sonnellino sul divano la domenica pomeriggio ti risveglierai più carico. I sonnellini durante la giornata ti aiutano a ritrovare concentrazione e creatività e riducono anche lo stress, lo dice uno studio dell’università dell’Hertfordshire.

12\ Contare le calorie

è l’unico vero metodo eficace per dimagrire.

C

A

h 24

Vero  B

A Andare a letto presto permette all’organismo di produrre più ormone della crescita, che favorisce la crescita muscolare e la perdita di grasso.* Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation ha scoperto che l’ormone della crescita inonda l’organismo alle ore 23, un processo che viene ridotto o interrotto se sei sveglio e attivo.

9\ Se usi questo strumento puoi dimezzare il tempo in palestra e ottenere gli stessi risultati.

10\ Che bevanda devi ordinare come antidoto contro la pancetta da alcol?

Falso B Smettila di usare la calcolatrice. Secondo uno studio americano rimandare la colazione fino alle 10 del mattino e anticipare la cena alle 18 permette di ridurre le calorie giornaliere del 20%, e senza cambiare dieta. Nel giro di 12 settimane si perdono in media 2 kg senza rinuciare ai propri piatti preferiti.

avere maggior forza di volontà?

A Cufie

B Smartphone

C Immaginazione

C Gli scienziati hanno scoperto che visualizzare il tuo workout può renderti più forte. Gli studi suggeriscono addirittura che si può sostituire sessioni reali con sessioni immaginarie eseguendo virtualmente le ripetizioni e concentrandosi su ogni muscolo coinvolto. I partecipanti a questi studi si sono allenati solo mentalmente per 8 settimane e hanno visto aumentare la loro forza del 4% (contro l’1% del gruppo di controllo). 50 MENSHEALTH.IT

A Gin & tonic

B Sidro

C Vino bianco

A Perché è quello che più lega con l’Angostura. La Swiss École Polytechnique Fédérale de Lausanne ha scoperto che il sapore amaro scatena la trasformazione delle cellule grasse bianche pigre in cellule di grasso marrone che bruciano le calorie, velocizzando il metabolismo.

A Guardare YouTube

B Postare i meme

C Leggere un giornale di economia

A&B Se senti che la motivazione sta calando fai una pausa online. Uno studio ha rivelato che guardare video di epic fail di fitness su YouTube e ridere di meme divertenti aumenta la produttività.

*NEW ENGLAND JOURNAL OF MEDICINE | †UNIVERSITY OF GIESSEN, GERMANY

13\ Quale passatempo ti aiuta ad


14\ Con quale esercizio sviluppi

16\ Con sessioni più corte i risultati

maggiormente i pettorali?

ci mettono di più ad arrivare.

B

Falso  A

Vero  A Bench press

B Dip alla sbarra

C Curl

B Per sviluppare più velocemente i muscoli delle braccia allena i tricipiti. I tricipiti costituiscono i due terzi della parte superiore del braccio e quindi sono più estesi dei bicipiti. Inoltre facendo un intenso stretching post workout (per esempio tenendo un peso dietro la testa per 60 secondi) allunghi le fasce muscolari, un espediente che ti permette di estendere la massa muscolare del 318% in 28 giorni.†

15\ Se vuoi una botta di energia e di motivazione istantanea quale canzone devi ascoltare durante l’allenamento?

B Il British Journal of Sport Medicine ha scoperto che suddividere l’allenamento in due permette di bruciare più calorie. Dividi il tuo workout di 60 minuti in due sessioni da 30 e brucerai il doppio delle calorie. Merito dell’EPOC o consumo di ossigeno in eccesso post-allenamento, l’afterburn in pratica, nel quale il tuo corpo continua a bruciare ossigeno anche per ore dopo il termine dell’allenamento. Varia la tua routine: pedala per 30 minuti per andare al lavoro e poi salta la corda in pausa pranzo per 30 minuti. In questo modo ti allenerai per un’ora bruciando rispettivamente 370 kcal e 500 kcal.

17\ Se vuoi scolpire i muscoli facendo pesi devi…

Shut Up Stormzy

Shape of You Ed Sheeran

In My Feelings Drake

A Aumentare i pesi  B Shape of You di Ed Sheeran

C In My Feelings di Drake

A Gli psicologi della Brunel University hanno scoperto che la musica con un ritmo veloce migliora le performance del 15%. Non solo la musica ritmata ti distrae dallo sforzo fisico ma con il suo testo positivo aiuta la motivazione.

Il punteggio

*AMERICAN COUNCIL ON EXERCISE | †JOURNAL OF APPLIED PHYSIOLOGY | **MOLECULAR METABOLISM

A Shut up di Stormzy

18\ Quale ingrediente devi mangiare per primo per tenere meglio a bada la fame?

0-5

B Diminuire i pesi

B Per assurdo se sollevi meno pesi sviluppi maggiormente i muscoli. Secondo uno studio giapponese chi fa le ripetizioni con il peso maggiore che riesce a sollevare ma poi conclude con una serie con un peso inferiore aumenta la sua forza del 17,5% in più di chi fa tutte le sessioni con lo stesso grosso peso.

A Pollo alla griglia

B Patate dolci

C Insalata

A Mangia prima le proteine. In questo modo invii al cervello il segnale che a breve rifarai il pieno di proteine e quindi non deve esagerare. Dovendo scegliere tra petto e ala scegli la seconda: i suoi amminoacidi arrivano più velocemente all’area del cervello che si occupa del senso di sazietà.

SEI TROPPO RIGIDO

6-11

12+

CONTINUA COSÌ

SEI UN GRANDE

Lo sai come si dice… chi non si piega, si spezza. Se la tua dieta è troppo ferrea prima o poi la abbandonerai. Molto meglio una dieta più rilassata che ti permette di seguirla a lungo termine e anche di cedere a qualche tentazione.

Se non vuoi cedere di un centimetro in palestra assicurati che la tua routine sia funzionale. Aggiungi pesi al bilanciere e ci guadagnerà non solo il six pack ma anche l’umore, lo dice la pubblicazione Sports Medicine.

Sei bravissimo a ottimizzare il tempo per tirarne fuori il meglio. Ecco un consiglio per continuare a farlo: infila nella tua routine quotidiana 30 minuti di scatti (anche solo durante la pausa pranzo) e cancellerai le eventuali cattive abitudini alimentari tenendo anche in forma il cuore.

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CREDIT CRED CRE C CR RED RE R ED E DIIT T

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FOTOGRAFIA F FO O T OGR OG O G R A FIA FII A D F DII XXXXXXXXXXX XX XXX XXXX X XX XXX X XX X XX XXX XXXX XXX XX X XX XXX XXXXX XX XXX XX XX


Da nerd a supereroe JOE MANGANIELLO è molto piÚ dei film in cui ha recitato e del suo matrimonio con la modella e attrice Sofia Vergara. Per dimostrarlo Joe ci ha portato in una sala giochi per parlare di fitness dopo i 40 anni, dei suoi sogni e... di Dungeons & Dragons

Testo di M. Knight, foto di J. Vallee

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mi dice Joe Manganiello, urlando per sovrastare il frastuono delle sirene della polizia e degli spari nel videogame basato sul film Rampage – Furia animale in una sala giochi di Hollywood. Manganiello è carico come un adolescente il venerdì sera, peccato che sia mercoledì a mezzogiorno e che lui i 18 anni li abbia passati da un pezzo.

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Abituarsi alla stranezza è qualcosa che riesce bene a Manganiello, 42 anni. E nelle quattro ore che siamo stati insieme per questa intervista di sorprese strane ce ne sono state parecchie. Oggi Joe sarà anche una star di Hollywood ma è cresciuto tra la middle class di un sobborgo di Pittsburgh con sua madre, suo padre e un fratello più piccolo negli anni Ottanta. Come molti suoi coetanei era appassionato di fantasy e fantascienza. Mi racconta che a un certo punto si è messo a rubare i libri di Tolkien, Stephen King e Frank Miller perché divorava i libri così velocemente che secondo lui non aveva senso comprarli. Oltre ad amare i libri, alle scuole superiori Manganiello era capitano delle squadre di calcio, basket e pallavolo. Mi dice che avrebbe potuto andare all’università con una borsa di studio sportiva ma ha deciso di iscriversi a una scuola di recitazione. L’attore che è diventato famoso come il lupo mannaro di True Blood e Big Dick Richie in Magic Mike è un attore dal background teatrale che ha interpertato Riccardo III (Shakespeare), Stanley Kowalski (Williams) e Doctor Astrov (Chechov) alla Carnegie Mellon School of Drama. Quando gli chiedo per che ruoli lo cercano oggi li riassume così: “grande, stupido e bello”. Ride. Strano, per un uomo che da adolescente non era molto popolare tra le sue coetanee, tanto che l’ultimo anno non è nemmeno andato al ballo della fine della scuola perché non aveva una ragazza con cui andarci e ha passato la serata a guardare Blade Runner. Dopo i videogame andiamo a pranzare al ristorante al quarto piano di questa enorme sala giochi. Prima passiamo a ritirare i premi che abbiamo vinto. Con i punti fatti Manganiello non può ritirare il premio che vorrebbe (un action figure che vorrebbe regalare a sua moglie) così chiedo alla cassiera se possiamo pagare la quota restante. Lei mi guarda con aria superiore, come a dirci “perdenti, se non sapete giocare tornatevene a casa”. A quel punto Manganiello le NELLE PAGINE sorride e lei si rende conto di chi è. PRECEDENTI: GIACCA ELEVENTY; Cambia completamente atteggiamento e T-SHIRT CALVIN KLEIN UNDERWEAR; ci dà alcuni punti omaggio et voilà, Joe si JEANS LEVI’S; SCARPE CONVERSE; porta a casa il premio che voleva. Un po’ OROLOGIO MOVADO. come in Magic Mike. Dovrei prendere apIN QUESTA PAGINA: punti... T-SHIRT VELVA SHEEN; PANTALONI DA L’ultima volta che ho visto Manganiello BASEBALL NEW BALANCE; CALZINI dal vivo è stato sette anni fa, durante la AMERICAN TRENCH; SCARPE MIZUNO. prima di Magic Mike. Lui e i co-protago-

A

STYLING: TED STAFFORD. SET DESIGN: ROB STRAUSS STUDIO. GROOMING: DIANA SCHMIDTKE FOR FORWARD ARTISTS. TAILORING: YELENA TRAVKINA. PRODUZIONE: BARBIE DUARTE.

“Nel gioco interpreto il lupo che mi uccide nel film!”

Nonostante il suo metro e 95 e il fisico da supereroe Manganiello è molto diverso dal tipico attore hollywoodiano. Indossa una maglietta alternativa, jeans strappati e scarpe da ginnastica in pelle di coccodrillo. Da Rampage, il videogame da cui è tratto l’omonimo film in cui Joe interpreta un militare senza scrupoli che viene ucciso da un lupo mutante (e forse per questo stavolta, nel videogame a cui stiamo giocando, ha deciso di interpretare il lupo) passiamo al videogame di Spider Man, il primo film in cui Manganiello ha recitato. Gli chiedo che cosa si prova a interpretare e rivisitare così tanti eroi dei fumetti e personaggi dei videogame. “È strano”, ride. “Ma, come per tutte le cose, finisci per abituarti.”


CAMICIA OLD NAVY; nisti Channing Tatum e Adam Rodriguez PANTALONI SAVE KHAKI UNITED; hanno sorpreso il pubblico presentando il SCARPE CONVERSE; OROLOGIO MOVADO. film a torso nudo e facendo uno strip tease. Quando i tre attori hanno firmato il contratto per recitare in quel film pensavano di realizzare una pellicola a basso budget sulla vita deprimente di un gruppo di ballerini che sul palco erano eroi e nella vita reale erano perdenti. Ma nelle sapienti mani del regista Steven Soderbergh il piccolo B movie si è trasformato in un mega colossal che ha incassato 167 milioni di dollari. Manganiello mi racconta qualche aneddoto del dietro le quinte di Magic Mike. Quando hanno girato la prima scena il primo giorno le comparse femminili non avevano idea del film a cui stavano partecipando e sono rimaste esterrefatte quando gli attori, incluso Matthew McConaughey, si sono messi a ballare davanti a loro spogliandosi e rimanendo solo con un tanga con i colori della bandiera americana. “Quelle ragazze erano davvero assatanate”, dice Manganiello ridendo. “A un certo punto hanno strappato via le mutande a McConaughey e lui ha dovuto fare letteralmente retromarcia e scappare via.” Manganiello ha scelto quel progetto perché giocava sulla percezione che il pubblico aveva di lui. “Era rischioso: avrebbe potuto distruggere tutto il film e trasformarlo in un flop. Ma lui si fidava di Soderbergh e di come intendeva far emergere le emozioni e anche lo humor in maniera molto autoironica. Fare lo spogliarello non era un problema. “Si trattava di coreografia: dovevamo ballare e allenarci sul movimento ma tutti gli attori coinvolti erano atleti quindi non è stato difficile. Ma se devi farti vedere mezzo nudo da tutto il mondo è chiaro che vuoi essere più che mai in forma.” Anche adesso Manganiello si allena sei volte alla settimana, unendo il CrossFit al bodybuilding. Oggi che ha 40 anni ammette che i muscoli al termine del workout sono più indolenziti di una volta quindi dedica più tempo di prima al riscaldamento e al post workout. Gli chiedo se sente la pressione dell’età che avanza e se, come molti suoi colleghi, sta pensando di farsi fare qualche ritocco. “No, assolutamente no. Neanche per sogno”, risponde deciso. “Voglio dire, non giudico nessuno. Se vogliono farsi il lifting buon per loro. Ma no, a me non è mai venuta voglia e non ho intenzione di farlo.”

Mentre pranziamo parliamo del suo nuovo film. Stano (titolo originale Bottom of the Ninth) racconta la storia di una promessa del baseball, l’adolescente Sonny Stano, che una notte si fa coinvolgere in una rissa e accidentalmente uccide un coetaneo con un pugno e finisce in galera per 20 anni. Quando esce a 38 anni Stano deve ricostruire la sua vita e farsi perdonare per i suoi errori. Manganiello ha letto il copione cinque anni fa e ha deciso che se voleva che questo film uscisse doveva prenderselo a cuore personalmente. Lo ha prodotto con suo fratello, ha trovato i finanziamenti e ha scelto molti dei coprotagonisti (sua moglie Vergara interpreta la donna che gli interessa). Visto che la sua vita sembra perfetta gli chiedo che cosa lo ha spinto a interpretare il ruolo di un uomo che passa la parte migliore della sua vita in prigione. “C’è stato un momento in cui

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pensavo di essere talmente rotto che non ci sarebbe mai stato modo di riaggiustarmi”, spiega. Era il 2002. Era appena uscito Spiderman. Durante il suo primo vero provino era riuscito ad accaparrarsi il ruolo di Flash Thompson nel film più importante dell’anno. Manganiello all’epoca aveva 25 anni e un problema di alcolismo che non riusciva più a controllare. “Bere per me era un modo per non dover avere a che fare con me stesso”, dice. “E anche recitare lo era. Quando ero sul palco non ero più io, poi scendevo dal palco, andavo al pub e, di nuovo, non ero io. Facevo così giorno dopo giorno. Dovevo davvero guardarmi allo specchio ed essere onesto con me stesso sull’uomo che stavo diventando.” Non c’è stata una epifania, una rivelazione improvvisa, un incidente che gli ha fatto prendere consapevolezza di sé. Ma la sua crisi di identità era così seria che non ha recitato per 4 anni. Ha fatto tutta una serie di lavori, dal disk jockey al roadie per i Goldfinger al corriere, al demolitore. Manganiello dà il merito del suo cambiamento di vita al martello pneumatico che doveva usare per otto ore di fila. “Un lavoro fisico intenso è la cosa migliore che puoi fare per la tua anima, anche se si tratta solo di giardinaggio”, dice. Manganiello non beve più alcol da 17 anni. Quando ha smesso, dice, ha guardato con occhio implacabile ogni aspetto della sua viMENSHEALTH.IT 55


ta e si è dato nuovi obiettivi, professionali e personali. Mentre lavorava come demolitore faceva anche meditazione trascendentale, una pratica che segue ancora. “Medito non appena mi sveglio. Per 20 minuti.” Anche quando accanto a lui c’è sua moglie? “Sì, mi siedo nel letto e medito mentre lei dorme. C’è un motivo se la meditazione è una pratica antica di 4000 anni. Trovo che la parola mantra (che significa ‘la vista della mente’) riassuma perfettamente che cosa significa meditare. Mi sono successe tante cose belle e profonde mentre meditavo.” Manganiello è tornato a recitare, iniziando con piccoli ruoli in ER e CSI e arrivando a True Blood nel 2010, per poi passare al grande schermo nel 2012 con Magic Mike. Quando gli chiedo che cosa significa per lui essere un uomo nel 2019 la sua risposta è spiazzante nella sua semplicità: “è come è sempre stato. Proteggi e ti prendi cura delle donne, dei bambini, degli animali, del pianeta. Dici la verità. Se ferisci qualcuno ti scusi subito”, dice. “Apro la porta del locale a mia moglie quando andiamo insieme da qualche parte e questo non cambierà mai, per quanto possa sembrare anacronistico.” Quando gli chiedo che effetto fa essere sposato a una donna forte e di successo Manganiello sceglie con attenzione le parole. “Adoro che lei sappia prendersi cura di se stessa: avevo bisogno di stare con qualcuno sicuro di sé”, dice. “Ci vuole una persona davvero forte e sicura per gestire quel genere di progetti di cui mi occupo. Ma quando siamo a casa siamo positivamente complementari e compatibili al 100 per cento. Maschio vs femmina, yin vs yang, chiamalo come vuoi…” Manganiello si ferma a riflettere prima di dire: “la mia vita è grandiosa perché mia moglie mi piace davvero tanto. Mi piace parlare con lei, mi piace scherzare con lei. Ridiamo tutto il giorno. La cosa che preferisco al mondo è fare ridere mia moglie così tanto che le lacrimano gli occhi. È la cosa più bella che possa succedermi.” E che cosa fa una coppia così geneticamente perfetta? “Facciamo le maratone su Netflix guardando serie TV come Game of Thrones, Mindhunter, Naked and Afraid.” Attualmente Manganiello e sua moglie stanno guardando una soap opera colombiana in 74 puntate girata da Escobar. In spagnolo.

Manganiello in pillole LA CANZONE PER ALLENARSI? Walk dei Pantera.

L’ESERCIZIO PREFERITO? Qualsiasi cosa che mi costringa a portare i pesi sopra la testa: squat, snatch. O anche esercizi con il giubbotto zavorrato.

L’ESERCIZIO CHE ODI? Non sopporto i burpee. Abbasso i burpee.

IL CIBO CHE ADORI MA NON DOVRESTI MANGIARE? Il pollo fritto e i waffle.

L’ULTIMA VOLTA CHE HAI PIANTO? È passato tanto tempo. Ricordo di aver pianto quando ho visto A Star is Born. Bradley Cooper era superbo in quel ruolo. Quel film mi ha ossessionato per parecchio tempo dopo averlo visto. Cooper è stato bravissimo a dare voce allo spettro dell’alcolismo.

Una cosa che la coppia Manganiello-Vergara non fa insieme è giocare a Dungeons & Dragons. Manganiello, che è un grande fan dei giochi di ruolo fantasy fin da quando era bambino, ha trasformato la cantina di casa in un dungeon di Dungeons & Dragons. Lo frequenta chiunque a Los Angeles giochi a Dungeons & Dragons.

Addominali dopo i 40 “Contrai gli addominali durante ogni esercizio che fai in palestra”, dice Ron Mathews, da 10 anni personal trainer di Joe Manganiello. “Ogni esercizio che Joe fa allena anche gli addominali!” E non è tutto: un giorno sì e uno no Manganiello fa anche 10-15 minuti di workout dedicato al core. Ecco la sua routine 56 MENSHEALTH.IT

1

Glute Ham Raise sit up

Fai i sit up con il GHD (Glute Ham Raise), con il petto verso l’alto. Abbassati il più possibile, poi contrai gli addominali e riporta il torso in posizione eretta. Cerca di toccare le dita dei piedi. Questa è 1 ripetizione. Fanne 4 serie da 15.

2

Hanging leg raise

Appenditi a una sbarra orizzontale, a piedi uniti e con la schiena leggermente contratta. Tenendo le gambe distese contrai gli addominali e solleva le gambe finché non sono parallele al pavimento. Riabbassale lentamente. Questa è 1 ripetizione. Fanne 4 serie da 15.

3

Bicycle Crunch

Disteso a pancia in su, con le mani dietro la testa e le gambe a due centimetri da terra, piedi uniti. Porta la gamba sinistra verso il petto e tocca il gomito destro con il ginocchio sinistro. Torna alla posizione iniziale e cambia lato. Questa è 1 ripetizione. Fanne 4 serie da 20.

4

Hollow rock

Disteso a pancia in su, con le gambe dritte e le braccia distese dietro la testa. Contrati gli addominali per sollevare le spalle e le braccia tenendole a pochi centimetri da terra. Solleva le gambe a pochi centimetri da terra. Dondola avanti e indietro. Fai 3 serie da 10.


Stephen Colbert e Kareem Abdul-Jabbar sono in lista di attesa. È stato giocando a Dungeons &Dragons con suo fratello che Manganiello ha imparato a dare forma e carattere a un personaggio e ha iniziato ad appassionarsi alle storie. Sta persino aiutando l’azienda a sviluppare nuovi personaggi per una versione aggiornata e ha commissionato la realizzazione di nuove action figure ad alcuni artisti. La t-shirt “Death Saves” che indossa oggi durante questa intervista fa parte di una collezione che ha presentato l’anno scorso. “Attinge a un’estetica fantasy molto specifica, che è un mix tra Stephen King, i Metallica, gli Iron Maiden e i fumetti”, dice. “Ognuno dà il suo meglio quando è appassionato di qualcosa. A me piace mettere tutta la mia energia e la mia passione in attività che mi danno a loro volta qualcosa. È per questo che mi alleno così tanto. Non è un problema, perché mi piace lavorare sodo. Puoi avere o non avere talento ma il lavoro duro lo puoi sempre fare. Sta solo e soltanto a te.” GIACCA BEN SHERMAN; T-SHIRT CALVIN KLEIN UNDERWEAR; PANTALONI TODD SNYDER + CHAMPION; OROLOGIO MOVADO.

Al termine del pranzo Manganiello riflette sulla sua carriera presente e sulle sue speranze su quella futura e sulla direzione che prenderà. È già famoso e i suoi due nuovi ruoli lo allontanano dal cliché del ragazzone bello e stupi-

A

do. Oltre che in Stano ha un ruolo da protagonista anche in un film sugli Smiths, basato sulla leggenda metropolitana secondo cui la notte che la band si è sciolta un ragazzo di Denver era così distrutto dalla notizia che ha tenuto in ostaggio una stazione radio e ha obbligato il DJ a suonare gli Smiths per tutta la notte per fare colpo sulla ragazza che amava. Manganiello interpreta il Disk Jockey. Ha anche un ruolo principale in Deathstroke della DC, dove interpreta il cattivo. Però ho come l’impressione che Manganiello vorrebbe stupire il pubblico con un ruolo drammatico che ancora non è riuscito a interpretare. “Credo che le persone guardino i miei film e pensino di conoscermi. Se a me andasse bene continuare a recitare sempre negli stessi ruoli andrebbe benissimo. Ma io non sono così e interpretare sempre gli stessi ruoli non mi interessa.” Usciti dal ristorante i passanti si girano a guardarlo, per capire se è davvero chi pensano che sia. È difficile dire se lo hanno riconosciuto o se lo guardano solo perché è un omone di un metro e novantacinque statuario e muscoloso, anche se quello che da fuori sembra un dio greco dentro di sé è un nerd romantico che apre la porta a sua moglie, gioca a Dungeons &Dragons e fa meditazione. Quando ci salutiamo lo osservo andare verso la sua auto, stringendo a sé il premio che ha vinto ai videogiochi per sua moglie, pronto ad andare da lei e farla ridere e innamorare. MENSHEALTH.IT 57


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idee (facili) per aumentare la serotonina L’ormone della felicità è come un pulsante da premere per migliorare l’umore. Ma per farlo non devi per forza cedere a ogni tentazione. Usa i nostri consigli per aumentare il livello della serotonina ogni volta che ti serve. Fatti del bene per stare bene

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TESTO DI LOUEE DESSENT-JACKSON E SCARLETT WRENCH – FOTOGRAFIE DI ROWAN FEE

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Migliora l’umore con il contatto

Stai all’aperto

Il contatto pelle a pelle è un antidepressivo dimostrato: ti basta tenere la mano del partner perché l’organismo rilasci serotonina e regoli il battito cardiaco. Se vuoi una botta di serotonina maggiore scegli un contatto più adrenalico, come nelle arti marziali. Afferrare il rivale e buttarlo a terra è un ottimo antistress. E alla fine se lo stringi per bloccarlo non è poi molto diverso da un abbraccio giusto?

Quando si tratta di benessere mentale nemmeno la miglior palestra del mondo è all’altezza della natura. Allenarsi all’aperto può cambiare la tua giornata ma se vuoi davvero assaporare il meglio della natura cerca l’acqua. Uno studio dell’università dell’Essex ha scoperto che allenarsi accanto a un corso d’acqua è il modo migliore per aiutare la tua salute mentale.

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Ripensa al passato La popolarità della mindfulness forse ti ha convinto che restare nel presente è il segreto per essere felici. Ma adesso alcune ricerche sembrano smentirla: secondo l’università di San Francisco la nostalgia che provi guardando vecchie foto del tuo passato e dei tuoi cari sviluppa la produzione di ormoni del buonumore.

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Coccola un cane Non solo il migliore amico dell’uomo ti aiuta a cuccare al parco e ad aumentare i like su Instagram ma, secondo uno studio dell’università del Missouri, può anche tenere a bada la depressione. Basta passare pochi minuti a coccolare un cane per scatenare nell’organismo la produzione di serotonina oltre che di ossitocina, l’ormone dei legami. Se non hai un cane puoi offrirti volontario per portare a passeggio il cane del vicino anziano: l’altruismo aiuta il buonumore, anzi lo raddoppia (sarà contento anche il vicino).

Nuota nella natura Non importa che sia mare o lago: è comunque meglio della piscina. L’acqua fredda scatena la produzione di endorfine, che a loro volta provocano un’ondata di serotonina.

06 “LA MUSICA È LA STRADA PER LA FELICITÀ”

Vai a un concerto La pelle d’oca ti viene anche ascoltando la musica in casa ma se vai a un concerto tutto viene amplificato. La sensazione di sentirti parte di un tutto e il senso di autostima aumentano del 25% in uno spettacolo live, lo dice una ricerca della Goldsmith University.

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FOTO AGGIUNTIVE: JOBE LAWRENSON, GETTY IMAGES, LUCKY IF SHARP, STUDIO 33, AGATA PEC, DAN MATTHEWS | PROP BUILD: MANDY MODEL MAKER | *UNIVERSITY OF SKOVDE | **PENNSYLVANIA STATE UNIVERSITY

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Cerca i brividi La pelle d’oca che ti viene quando ascolti una canzone che ami è il segnale che il cervello sta producendo dopamina, un neurotrasmettitore strettamente collegato alla serotonina. Uno studio di Nature Neuroscience ha scoperto che i livelli di questo neurotrasmettitore aumentano del 9% in chi ascolta una canzone da brividi.

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Vai in campeggio

Happy meal

La vita in città riduce l’esposizione alla luce solare sotto i livelli ottimali, influenzando negativamente la produzione dell’ormone del sonno, la melatonina. E con il sonno disturbato peggiora anche l’umore. Tranquillo, non devi traslocare. Ti basta un weekend in campeggio per riportare avanti di 100 minuti l’orologio biologico, facendoti recuperare una settimana di pessimo sonno.

Colazione

Amplifica le sensazioni positive, un morso alla volta Invece del latte vaccino o vegetale mangia i cereali con il kefir. I probiotici contenuti in questa bevanda fermentata aumentano i livelli di serotonina.

Pranzo Invece di mangiare il solito panino portati da casa un paio di uova sode.

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Il triptofano che contengono aiuta il cervello a produrre la serotonina. Lo aiuta a tal punto che, secondo il Leiden Institute, in Olanda, gli uomini tendono ad avere il doppio delle probabilità di fare beneficenza dopo aver mangiato le uova.

Cena Una ricerca pubblicata su Neuropharmacology ha scoperto che gli omega 3 contenuti nei pesci grassi aumentano la sintesi della serotonina mentre i carboidrati aiutano il sonno. E allora vai di fish and chips.

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Accendi un falò Il rumore, l’odore e la vista di un falò portano l’organismo a rilassarsi, lo dice la pubblicazione Evolutionary Psychology. E poi ci sono i marshmallow: anche loro fanno venire il buon umore… MENSHEALTH.IT 61


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Prova le spezie Uno studio della durata di otto settimane condotto dalla Murdoch University ha scoperto che i supplementi contenenti estratto di zafferano hanno un effetto simile alle droghe che influiscono sui recettori della serotonina. In pratica mangia lo zafferano e sarai felice. Oltre al classico risotto puoi unire 20 pistilli di zafferano a 450 gr di fragole per fa fare re una u ma marme rmella llata ta dell buonumore. buonu bu onumor more. e. Così Cosìì marmellata ognii mattina ogn mattina matt ina in inizi iziera eraii la la gior g iornat nata a con con il piede piede giusto. giusto giu sto. inizierai giornata

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Sorridi

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Sussurra La cosiddetta Autonomous Sensory Meridian Response (o ASMR, ovvero risposta autonoma del meridiano sensoriale) è quella sensazione piacevole scatenata da alcuni suoni rilassanti, come un bisbiglio o le fusa di un gatto. Su YouTube ci sono tantissimi brani che attivano questa risposta. Gli studi hanno dimostrato che l’effetto di questi suoni è reale e porta a un abbassamento del ritmo cardiaco di 3 battiti al minuto.

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Ascolta le onde Ci sono tante app e CD che propongono il suono delle onde: gli studi dimostrano che questo suono migliora il sonno, e di conseguenza anche l’umore al mattino dopo.

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Mangia il cibo beige Ci sono molti fattori che ti fanno sentire a terra dopo un workout: gli zuccheri bassi, la stanchezza, l’idea di altre quattro ore in ufficio tra le scartoffie. Alcuni ricercatori credono che anche i livelli di serotonina calino a metà giornata. Per correre ai ripari ti serve l’amido contenuto nei carboidrati. Potresti farti una brioche ma siccome poi manderesti all’aria il senso del tuo workout in pausa pranzo è meglio se, quando ti senti stanco nel pomeriggio, ti mangi una bella manciata di frutta secca o una fetta di pane con burro di noccioline. Le noccioline contengono triptofano, fondamentale nella produzione della serotonina.

FOTO EXTRA: JOBE LAWRENSON, GETTY IMAGES, LUCKY IF SHARP, STUDIO 33, AGATA ATA A PEC, P DAN MATTHEWS MATTHEW HEW | PROP BUILD: MANDY MODEL MAKER | *UNIVERSITY OF SKOVDE | **PENNSYLVANIA STATE UNIVERSITY NIVER VERSITY

Il maratoneta campione mondiale Eliud Kipchoge usa un sistema chiamato “sorriso periodico” per superare il dolore. Puoi usare la stessa tecnica al lavoro: sforzandoti di sorridere a intervalli regolari mantieni basso il battito cardiaco durante i momenti particolarmente stressanti e spingi l’organismo a rilasciare endorfine e serotonina.


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Fatti il lifting

Fai pesi

Scegli il fai da te

Uno studio dell’università di Cardiff ha scoperto che chi fa fatica ad aggrottare la fronte dopo essersi sottoposto al lifting è più felice di chi ci riesce.

Non tutti amano il contatto fisico ma in certe situazioni l’abbraccio di un amico ti fa stare bene, provocando nell’organismo il rilascio di ormoni del benessere. Esistono anche alcuni dispositivi che imitano il contatto umano, come le coperte zavorrate, progettate per incoraggiare il rilascio di seratonina e melatonina, facendoti addormentare sereno come se avessi qualcuno accanto a te.

Uno studio pubblicato su Art Therapy ha scoperto che bastano 45 minuti di creatività manuale per ridurre l’ormone dello stress del 75%. Fare la maglia invece rallenta il cuore di 11 battiti cardiaci. Lavorare il legno, grazie alla sensazione che si prova a toccare questo materiale, rilassa.

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Sporcati le mani Una palestra intonsa in cui gli attrezzi vengono puliti ogni volta che qualcuno finisce di usarli, idem gli spogliatoi: sarebbe fantastico, vero? Ma per tirare fuori il massimo dal tuo workout devi sporcarti le mani. I ricercatori dell’università di Bristol hanno scoperto che l’esposizione ai batteri della terra ha sul cervello un effetto simile a quello degli antidepressivi. Quindi invece che in palestra vai a fare le flessioni al parco, sul prato, oppure dedicati al giar a dinaggio. giardinaggio.

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Suona la batteria Se S e la la crea c creatività reati ti manuale non fa prova per te pr prov ov a suonare la batteria. Una sessione U na ses sessio sio settimanale di questo que sto strumento stru st ru riduce la depres dep ressio sion n del 38%, lo dice uno depressione studio stu dio del del Royal R College of Music.

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Immergiti nella vasca Per migliorare l’umore puoi anche fare un bagno caldo. Due bagni alla settimana migliorano l’umore più di un esercizio aerobico, lo dice uno studio dell’università di Friburgo. Un bagno caldo, seguito da un po’ di tempo avvolti da un asciugamano a godersi il fresco riduce i sintomi della depressione più di un workout.

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IL

CALCIO CUORE NEL

SARA GAMA_Atleta Nike Football

CERCO DI MIGLIORARE OGNI GIORNO PER ESSERE COMPETITIVA, SEMPRE. DEVO LAVORARE SUL CAMPO, IN PALESTRA E SU OGNI DETTAGLIO, COMPRESI LA NUTRIZIONE E IL RECUPERO

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C’È UN ESERCIZIO CHE TI PIACE PIÙ DEGLI ALTRI E CHE RITIENI IL PIÙ ADATTO A TE? Quando sono in palestra ci tengo a lavorare sui flessori. Gli esercizi e il ponte alla fitball sono molto importanti, e quindi li faccio spesso. Sono i miei preferiti. TI ALLENI DA SOLA O CON LE COMPAGNE? Mi piace allenarmi con le mie compagne. Si nasce portati per lo sport individuale o per quello di squadra: nel mio caso mi piace condividere la fatica, le gioie e i dolori con le altre ragazze della squadra. COME TI ALLENI PER IL CALCIO? Devo curare la rapidità, quindi mi piace allenarmi in particolare sui cambi di direzione, per essere sempre reattiva quando gioco. Nel mio ruolo devi fare distanze brevi ma essere sempre scattante. Poi ovviamente l’agilità è importantissima per un difensore come me che gioca per anticipare l’avversario. Ecco perché faccio sempre gli esercizi con gli ostacoli da superare in slalom. Ovviamente senza trascurare la tecnica sul campo, dove faccio esercizi di possesso palla e tanto altro con le compagne, simulando le situazioni di gioco. Senza dimenticare che la tecnica individuale è un punto fondamentale. QUAL È STATO L’OSTACOLO PIÙ GRANDE DELLA TUA VITA DA CALCIATRICE? L’ostacolo più grande, come credo per tutti gli atleti, sono gli infortuni. Io ne ho avuti diversi importanti e quindi ho lavorato ogni giorno per superarli. Perché quello che ti porta, come dire, ad alzarti ogni giorno per fare la tua riabilitazione è il fatto di sapere che tornerai in campo con le tue compagne, a correre dietro a un pallone. In poche parole è la passione che ti fa recuperare ed è quello che mi ha riportato sempre sul campo. HAI UNA TUA SORTA DI ROUTINE SULLO STRETCHING E SUL RECUPERO? Il recupero parte dal pre-allenamento, perché oggi si fa moltissimo stretching attivo che serve come prevenzione. Poi dopo l’allenamento si fa lo stretching dinamico. Io faccio sempre le pedane vibranti per poter scaricare, e i foam roller. Dopodiché il recupero è fatto dal riposo e soprattutto della reidratazione immediata, che anzi va fatta prima, durante e dopo l’allenamento. Io bevo tantissimo, acqua e integratori, e questa è una cosa fondamentale per tutti gli atleti. 66 MENSHEALTH.IT


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CHI È SARA è una calciatrice wSara " capitano della italiana, Nazionale di Calcio Femminile. Il suo ruolo è difensore centrale ma nella vita è una vera e propria attaccante. Da sempre impegnata per il riconoscimento dei diritti delle atlete, fa parte del consiglio della FICG, dove si impegna in modo attivo a migliorare lo status del calcio femminile. Sara è legata al pallone fin da bambina: a Trieste, la sua città natale, entra a far parte del primo club di calcio a 7 anni, dove è l’unica femmina. Nel 2013 e 2014 ha giocato con il Paris Saint-Germain in Francia. Nel 2015 è passata al Brescia dove ha vinto nello stesso anno il Campionato, la Supercoppa e la Coppa Italia. Dal 2017 è il capitano della Juventus dove ha conquistato il suo secondo titolo di campionessa d’Italia. Mattel l’ha selezionata come “Shero”, unica italiana tra le 17 personalità del presente e del passato fonte di ispirazione per le generazioni future. Oltre a essere una fuoriclasse in campo, Sara è laureata in lingue e letterature straniere, è appassionata di arte e nel tempo libero si diverte a suonare la chitarra spagnola. IG @saragama_ita FB @SaraSpeedyGama

IL RECUPERO MENTALE INVECE? Per essere sempre al top devi riuscire a rilassarti prima di arrivare al giusto livello di tensione, altrimenti non sei performante. Io per migliorare sotto questo aspetto faccio cose molto normali, come leggere un libro o guardare una serie tv o uscire con gli amici. Tutte cose che ti permettono di staccare la testa prima di poterti ributtare nel lavoro. CHE TIPO DI PERSONA È SARA GAMA E COME SEI DIVENTATA UNA CALCIATRICE? Anche se in famiglia nessuno praticava il calcio, ho sempre giocato e a 7 anni ho iniziato a giocare con una squadra. Da quel momento non ho più smesso. Sono andata avanti nel mio percorso senza mai avere grandi modelli di riferimento: guardavo il calcio maschile perché il calcio femminile ancora non era diffuso e giocavo perché mi divertivo e perché era una passione, non per diventare famosa. Non potevo immaginare che questa potesse essere una vera carriera. Mi divertivo e basta. Poi invece, siccome da cosa nasce cosa, il calcio mi ha portato sempre più lontano, fino a competere ai massimi livelli. COSA TI HA INSEGNATO IL CALCIO NELLA TUA VITA, COSA TI SEI PORTATA FUORI DAL CAMPO? Il calcio è una palestra di vita, perché è uno sport di squadra che ti insegna a stare con gli altri, a rispettarli, a condividere le cose e le esperienze, belle e brutte. Ti insegna le gerarchie, tutte cose che valgono anche fuori dal gioco e che per questo sono ancora più importanti. In più il calcio, come tutti gli sport, ti insegna anche ad avere uno stile di vita sano e ad andare oltre i tuoi limiti. C’È UN SOGNO CHE HAI INSEGUITO E CHE TI HA FATTO CRESCERE O CHE CONTINUI A INSEGUIRE? Non ho un sogno da inseguire a lungo termine, perché ragiono sempre sul breve termine. E quindi in realtà devo dire che fin da quando ero piccola non ho mai avuto grandi sogni. Vivo nel presente, per il giorno dopo, per divertirmi o per i miei doveri e non mi preoccupo di altro. I miei sogni li ho creati man mano, giorno per giorno… Sono sogni in divenire! MENSHEALTH.IT 69


semplici ricette post-workout

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Dopo una sessione di allenamento intensa non hai voglia né energia per metterti a cucinare. Usa quindi queste 12 ricette con solo 5 ingredienti ma ricche di proteine, carboidrati e tanto gusto, per rimetterti in sesto e recuperare alla grande Testo di Scarlett Wrench – Fotografie di Michael Hedge

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Guacamole l e pita

Con i grassi sani e amici del cuore dell’avocado spegni i morsi della fame dopo l’allenamento.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 avocado 4 pomodori ciliegini a fettine ½ cipolla rossa a fettine Il succo e la scorza di un lime 2 pita integrali

PREPARAZIONE Mescola gli ingredienti in una ciotola: schiaccia gli avocado con una forchetta (aiutano l’assorbimento delle vitamine) e unisci i pomodori, la cipolla e il lime. L’avocado è ricco di grassi sani e di vitamina B, che a aiuta a trasformare i carboidrati in e energia. Servi con una pita integrale. u

Noodle di zucchine alla bolognese vegan Fai il pieno di energie con questa pasta vegana e ricchissima di vitamine.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 melanzane a dadini 300 gr sugo di pomodoro 50 gr di anacardi 1 cucchiaio di lievito (nutrizionale) 500 gr di zucchine

PREPARAZIONE Friggi la melanzana finché inizia ad asciugarsi, poi aggiustala di sale e pepe, aggiungi la salsa di pomodoro e cuoci a fiamma media per 20 minuti. Frulla gli anacardi

e il lievito finché il miscuglio non ha la consistenza del parmigiano. Scegli il lievito nutrizionale rispetto a quello normale, perché è più ù ricco di vitamina B12,, che aiuta a sviluppare ei globuli rossi, spesso in dificoltà in una dieta vegana. Taglia le zucchine a striscioline e verticali e poi riscaldale in una padella. Servi con il sugo vegan alla bolognese e gli anacardi tritati per completare.


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Hamburger H di tacchino Se fatti bene gli hamburger possono esssere mangiati anche tutti i giorni.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 50 00 gr di carne trita di tacchino 1 uovo sbattuto Una manciata di coriandolo tritato

Con carboidrati e protteine ripari i mu u uscoli e tieni ab bada la fame

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To T Tortilla di pollo d ollo Il be belllo l di questa ricetta (che cco ontiene 40 gr o di pr di proteine) p r è che pu p uo uo oii prepararla in an a n nticipo nt t e lasciarla in frigo, così quando tornerai a casa stanco avrai una leccornia già pronta.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 cucchiaio di purea di aglio e pomodoro 1 cucchiaio di salsa barbecue 1 tortilla 120 gr di pollo già cotto e a straccetti 50 gr di mozzarella

PREPARAZIONE

1 peperoncino a fettine 4 panini per hambuger

PREPARAZIONE Questo hamburger è magro quanto un petto di pollo grigliato ed è velocissimo da preparare. Il tacchino inoltre è ricco di selenio che aiuta il metabolismo. Unisci la carne trita, l’uovo, il coriandolo e il peperoncino in una ciotola e poi lavorali con le mani. Forma 4 hamburger e friggili a fuoco medio per 15 minuti, girandoli a metà cottura. Prepara il panino aggiungendo, oltre all’hamburger, gli ingredienti che preferisci.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Per una pizza alternativa e meno calorica usa come base la tortilla. I pomodori, una volta cotti, sono ricchi di carotenoidi che aiutano il recupero e la salsa barbecue rende tutto più gustoso. Aggiungi il pollo e la mozzarella, aggiusta di sale e poi inforna a 200 gradi per 8-10 minuti.

4 filetti di salmone precotti 6 carote 1 rapanello Daikon 40 gr di noccioline Miso qb

PREPARAZIONE

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Salmone con insallata di Daikon al m miso

Ti tocca l’insalata? M Mangia q sta: gustosa e velo que oce da preparare. E per d di più aiuta il recu upero.

Per semplificarti la vita compra il salmone precotto. Il salmone è ricco di acidi grassi che hanno proprietà antinfiammatorie. Sbuccia e afetta a spirale le carote e il Daikon. Trita le noccioline che avrai tostato (o comprato già tostate) e mescolane metà alle verdure, poi condisci con il miso (se vuoi un condimento personalizzato mescola 20 gr di miso con 1 cucchiaio di salsa di soia, 2 cucchiai di succo di lime, 2 cucchiai di miele e 5 cucchiai di acqua). Servi con il pesce e con il resto delle nocciole tritate.

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Polpettine di datteri e noci Per fare il pieno di energia fuori casa non c’è niente di meglio di questi snack siziosi.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 100 gr di datteri 50 gr di noci sgusciate 2 arance, succo e scorza 100 gr di avena, di cui 50 gr frullati come farina 50 gr di mandorle tritate

PREPARAZIONE Questo è uno snack che puoi mangiare ogni volta che vuoi. Le noci sono ricche di proteine e di energia e l’avena contiene beta glucani, che aiutano il cuore. Metti a bagno i datteri in acqua calda per un’ora e poi frullali fino a ottenere un composto omogeneo. Mescolali in una ciotola con il resto degli ingredienti, aggiungendo un po’ dell’acqua dei datteri se vuoi. Fai otto polpettine. Ecco pronto il tuo snack.

In una porzione trovi il 50% degli omega 3 che ti servono ogni giorno, per riparare i muscoli

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Toast al salmone Prepara questo piatto velocissimo in 10 minuti e farai il pieno di amminoacidi e grassi sani.

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Gnocchi alla zucca e salvia Questo primo ricco di carboidrati a rilascio lento aiuterà il recupero muscolare.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 zucca a pezzetti 500 gr di gnocchi 300 gr di broc broccoli 80 gr di Parmigiano grattugiato Le foglie di 3 rametti di salvia

PREPARAZIONE Cuoci la zucca in forno a 180 gradi per 30 minuti e poi frullane un quarto. La zucca è ricca di fibre, che aiutano a mantenere in equilibrio gli zuccheri nel sangue. Nel frattempo cuoci gli gnocchi 100 gr alla volta. Toglili dall’acqua bollente e passali in una ciotola piena di acqua ghiacciata. Fai lo stesso con i broccoli. Metti la zucca a pezzi, gli gnocchi e i broccoli su una pirofila, completa con il formaggio grattugiato e la salvia e cuoci finché la parte superiore è dorata. Servi con una cucchiaiata di purea di zucca.

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INGREDIENTI PER 4 PERSONE 2 fette di pane integrale 1 uovo sbattuto 100 gr di salmone afumicato pepe nero macinato qb fiocchi di peperoncino qb

PREPARAZIONE Questo piatto facile e ultraveloce è ricco di

omega 3, proteine e carboidrati che aiutano il recupero muscolare. Passa il pane nell’uovo sbattuto, poi friggilo in padella con una spruzzata di olio. Cuoci per due minuti per lato, poi impiattalo e aggiungi metà salmone per ogni fetta. Condisci a piacere con pepe nero appena macinato e fiocchi di peperoncino.


INGREDIENTI PER 4 PERSONE

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Smoothie banane e noci Aumenta il glucosio nel sangue e fai il pieno di energia con questo frullato da leccarrsi i bai b bai.

250 ml di latte di avena 1 cucchiaio di burro di noccioline 1 banana 2 cucchiai di cacao amaro una manciata di spinaci

PREPARAZIONE Metti tutti gli ingredienti umidi nel frullatore per ottenere un miscuglio più uniforme, poi aggiungi il resto. Gli zuccheri naturali e gli elettroliti presenti nella banana ridaranno ai mus muscoli il glicogeno perso durante l’allenamento. dura L’ep L’epicatechina contenuta nel cacao aumenta il nu numero di mitocondri che sv sviluppano energia nelle ce cellule muscolari, così il re recupero potrà essere più b breve e sarai pronto ad a allenarti di nuovo domani.

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Patate al forno con i fagioli

Aggiungi qualche spezia e un po’ di dolcezza alle semplici patate al forno e metterai a tacere ogni tentazione.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE 2 patate 1 lattina di fagioli tondini 1 tazza di passata di pomodoro 1 cucchiaio di paprika afumicata una spruzzata di miele

PREPARAZIONE Bucherella le patate con una forchetta e passale con uno scottex imbevuto di olio. Cuoci al forno a calore medio per 90 minuti. Oltre a fornire energia in maniera lenta e costante le patate sono ricche di potassio, che cala notevolmente durante l’allenamento. In un padella unisci i fagioli, la passata, la paprika e il miele e poi scalda tutto. Aggiungi un po’ di paprika extra se ti piacciono i sapori piccanti o più miele se sei un tipo dolce. Servi insieme alle patate al forno.

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Costoletta di maiale alle nocciole

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Porridge alle more Cedi alla tentazione di questo porridge dolce e ricco di proteine a colazione o come dessert.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 50 gr di avena 250 ml di latte parzialmente scremato 10 gr di cocco essiccato 30 gr di siero del latte al cacao 5 more

FOOD STYLIST: NICO GHIRLANDO AT HERS AGENCY

PREPARAZIONE Questa è la ricetta ideale se devi mangiare nel giro di 5 minuti. Ha un buon rapporto tra proteine e carboidrati e soprattutto è buona da mangiare. Metti l’avena e il latte in una ciotola e scalda il miscuglio nel microonde per 3 minuti, finché non fa le bolle. Aggiungi il cocco, il siero del latte e le more per una iniezione di vitamina C.

F i il pieno Fai i di proteine t i e di gusto. t

INGREDIENTI PER 4 PERSONE 800 gr di carote sbucciate tagliate verticalmente a metà 4 costolette di maiale 4 rametti di timo tritato 2 arance, con succo e scorza 40 gr di nocciole tostate e tritate

PREPARAZIONE Fai bollire le carote per 5 minuti. Insaporisci il maiale, fallo saltare in padella e poi mettilo da parte. Il maiale è ricco di zinco, che aiuta il sistema immunitario, e di amminoacidi, che riparano i muscoli. Metti le carote in una padella, mescola il timo e il succo e la scorza dell’arancia e versane due terzi sulle carote. Aggiungi il maiale e il succo restante. Cuoci in forno a 180 gradi per 10 minuti. Impiatta e completa con le nocciole tritate. MENSHEALTH.IT 73


Le pene del

Pene ULTIMAMENTE SIAMO STATI DAVVERO SPIETATI CON I NOSTRI GIOIELLI DI FAMIGLIA: FOTO INDESIDERATE, CATTIVE ABITUDINI E INDUMENTI TROPPO STRETTI. IL PENE È FATTO PER IL SESSO E PER IL PIACERE, NON PER LE PENE. E ANCHE PER L’AMORE. RIMETTIAMOLO AL SUO POSTO! 74 MENSHEALTH.IT


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Il sondaggio del...

LI UOMINI LITIGANO su tante cose, come il cambiamento climatico, la salute pubblica, il calcio… Ma nonostante tutte le nostre

PENE

Men’s Health ha intervistato 1284 tra uomini e donne per scoprire le emozioni e l’ansia che si nascondono dietro la grandezza del pene, la disfunzione erettile, la toelettatura delle parti intime, le foto al pene e tutto quello che riguarda questo organo così importante per l’uomo

Che cosa pensi del tuo PENE?

diferenze c’è almeno una cosa che lega tra loro gli Homo Sapiens maschi distinguendoli dalle controparti

LO ADORO

È TROPPO PICCOLO

29%

17.1%

femminili: sì, è il pene. Un organo molto importante ma spesso trattato male o trascurato.

LO ODIO, VORREI NON AVERLO

SODDISFATTO: NÉ TROPPO PICCOLO NÉ TROPPO GROSSO

2.7%

51% È TROPPO GROSSO

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re il pene, come mostrare i muscoli, ci trasmette fiducia in noi stessi? In una foto del pene questa parte del corpo è solo un oggetto eppure noi trattiamo quella foto come un selfie. Il 40% delle persone intervistate da Men’s Health sostiene che il suo pene lo manda fuori di testa e gli fa fare cose che il suo cervello non vorrebbe, come flirtare con certe donne o fare certi pensieri o dire o fare certe cose di cui poi si è pentito, come fare sesso in pubblico, che tra l’altro è illegale. Assurdo, visto che il pene non ha certo il libero arbitrio e non può dire la sua. Fa quello che gli dice il cervello. E allora smettiamo di dargli colpe che non ha e cerchiamo invece di capire che cos’è e di che cosa ha bisogno. Capire il pene non dovrebbe essere un lavoro così duro.

2% Degli uomini intervistati quelli tra i 30 e i 44 anni sono i più soddisfatti delle dimensioni del loro pene, con il 35% che dice di adorarlo.

Sei a tuo agio se gli altri ti vedono il pene, per esempio

NEGLI SPOGLIATOI DELLA PALESTRA?

NON MOLTO: MI CAMBIO IN FRETTA

Come ti sei fatto l’idea di come deve essere UN BEL PENE? GUARDANDO I PORNO

45%

14%

FACCIO LA DOCCIA CON IL COSTUME

47%

SBIRCIANDO NEGLI SPOGLIATOI

9% 4% MI PIACE FARMI GUARDARE

40% MI CAMBIO SENZA FRETTA

Queste percentuali sono più o meno invariate se consideriamo le fasce di età anche se i giovani tra i 18 e i 44 sono i più a disagio, tant’è che il 54% si cambia in fretta.

PARLANDONE CON IL MEDICO ALTRO

11%

15%

? OPINIONI DELLE FIDANZATE

15%

Un sacco di uomini si paragonano ai pornoattori, soprattutto i ragazzi tra i 18 e i 39 anni (con il 56% di percentuale) e tra i 30 e i 44 anni (55%). Secondo le ultime ricerche, però, più porno si guardano più ansie si hanno sulla lunghezza del proprio pene.

CREDIT

Il pene è simbolo dei nostri desideri, dei nostri vizi, del nostro benessere. E di tanto altro: è legato non solo alla sessualità ma a questioni come la tecnologia, la privacy, il potere e la salute pubblica.È protagonista. Tant’è che è sempre più oggetto di fotografie scambiate in privato o meno. Un terzo degli uomini intervistati da Men’s Health ha ammesso di aver inviato almeno una volta a una donna la foto del suo pene e la metà delle donne ha detto di aver ricevuto una foto di questo genere. Oggi a fotografarsi il pene sono un po’ tutti: è una nuova moda o abbiamo sempre avuto questa voglia di mostrarlo e la tecnologia ci ha semplicemente dato gli strumenti per farlo senza vergognarcene? Oppure oggi abbiamo bisogno di farlo vedere perché ci sentiamo insicuri e mostra-


Se un hacker dovesse craccare il tuo smartphone o la tua email quale tra questi DETTAGLI PRIVATI preferiresti che desse in pasto ai tuoi contatti?

Solo il 34% ha ammesso di averlo fatto. Tra chi ha detto di sì la percentuale maggiore è quella tra i 30 e i 44 anni (47%), seguiti dai 18-29enni (43%).

Questa risposta ha rivelato una certa etichetta nell’invio di foto con il pene. La maggior parte di chi ha ottenuto buoni risultati con quella foto aveva prima chiesto alla partner se poteva inviare l’immagine (22%) oppure l’ha mandata dopo aver a sua volta ricevuto una foto molto sexy della sua compagna (21%). In queste situazioni la foto ha aiutato a creare intimità e faceva parte del gioco dei preliminari.

CATTIVO ODORE

USTIONE DA SFREGAMENTO

7%

24%

VIA I PELI

Ti DEPILI lì sotto?

LI LASCIO CRESCERE

In generale

Per età 18-29 anni

30-44 anni

5% LIVIDI

8%

80%

23%

Fai PARAGONI TRA I VARI PENI che hai visto?

NO

43%

57%

Più le donne invecchiano meno paragonano i vari peni che hanno visto nella loro vita. Sempre a livello di gruppi di età le 18-29enni paragonano i vari peni nel 52% dei casi, le 30-44enni nel 41% dei casi, le 45-60enni nel 39% dei casi e le over 60 nel 38% dei casi.

NO

20%

NO

40%

60%

Se sì qual è la tua preoccupazione maggiore? 4% SI SMONTERÀ SUBITO? 6% VERRÀ TROPPO PRESTO? 6% SARÀ TROPPO CORTO? 11% AVRÀ UN CATTIVO ODORE? 13% SARÀ MOLLE? Buone notizie: 3 donne su 5 non hanno paura che il nuovo pene sia peggiore del vecchio. Tra chi ha questo timore le “paure” principali sono la dimensione ridotta e la pulizia.

QUANTO ci si dovrebbe radere lì sotto?

>60 anni

Se ti radi, quanto lo fai? LASCIA CRESCERE

EIACULAZIONE PRECOCE

NO

25%

62%

38%

38% SÌ

57%

CREDIT

NO

45-60 anni

DISF. ERETTILE

27%

77%

ACNE

Che cosa pensano le donne…

Quando esci con una nuova ragazza senti l’ansia e LA RIVALITÀ degli altri uomini (o peni) che ha avuto?

Dal nostro sondaggio è emerso che 2 uomini su 5 si sono messi nei guai per colpa del loro pene. A livello di età gli uomini tra i 45 e i 60 anni sono quelli che più si sono messi nei guai, con il 23% di loro che ha ammesso di aver flirtato con chi non doveva e il 20% che ha fatto qualcosa di illegale.

Se sì, in quali circostanze hai mandato quella foto e ha avuto un EFFETTO POSITIVO?

Che problemi ti ha dato il PENE?

NON HO MAI AVUTO GUAI PER COLPA DEL MIO PENE

34%

5% 62%

Hai mai mandato la foto DEL TUO PENE a qualcuno?

SÌ, HO FLIRTATO CON CHI NON DOVEVO

Gli uomini sono 4,5 volte più disposti a far sapere agli altri quanto guadagnano che a mostrare una foto del loro pene. Il pene è più importante dei soldi: ne abbiamo le prove.

14%

17%

10%

14%

UNA MAIL CON UNA TUA FANTASIA SESSUALE

18%

UNA FOTO IN CUI VOMITI UBRIACO

SÌ, PER COLPA DELL’ECCITAZIONE MI SONO FATTO MALE AL PENE O ALLA SALUTE

60%

SÌ, L’ECCITAZIONE MI HA FATTO FARE COSE ILLEGALI (EX. SESSO IN UN LUOGO PUBBLICO)

LA TUA BUSTA PAGA

13%

SÌ, L’ECCITAZIONE MI HA FATTO DIRE/SCRIVERE COSE DI CUI MI SONO PENTITO

UNA FOTO DEL TUO PENE

Il tuo pene ti ha mai messo NEI GUAI?

Queste percentuali sono simili indipendentemente dall’età e dal reddito. Però 1 uomo su 3 tra i 45 e i 60 anni e il 50% degli uomini over 60 si è lamentato di soffrire o di aver sofferto almeno una volta di disfunzione erettile.

SÌ NO

43%

29%

PAIO 24% UN DI VOLTE ALL’ANNO

NO

RADI

71%

62%

Dal nostro sondaggio pare che gli uomini comincino a rallentare con la manutenzione del prato là sotto quando compiono 45 anni e la maggioranza non taglia i peli dopo i 60 anni. Tra chi si rade lì sotto il 46% dice di farlo occasionalmente, solo il 17% ammette di farlo regolarmente.

METODOLOGIA DEL SONDAGGIO: MH HA INTERVISTATO 1284 ADULTI (582 UOMINI E 702 DONNE) IN USA IL 20 MARZO 2019 USANDO LO STRUMENTO SURVEY MONKEY AUDIENCE.

34% OGNI MESE

4% VADO DALL’ESTETISTA

Le donne giovani preferiscono gli uomini rasati là sotto. Tra le donne di età compresa tra i 18 e i 44 anni solo il 24% ha detto he gli uomini dovrebbero lasciar crescere i peli. Quella percentuale sale al 44% tra le donne di 45 e 60 anni e al 74% tra le donne over 60.

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I M EDIC I N ON RI ESCON O A M ETTER S I D’ACCO R D O SU QUA L E SI A I L M O D O GI U STO D I M I SU RAR E I L P ENE. MARK HAY C ERCA DI CAP I RE P ER CH É

Probabilmente pensi che sia facile misurare il pene. Ok, allora provaci. Prendi un righello, fatti venire un’erezione e guarda. Gli uomini lo fanno sempre (il 62% degli intervistati ha detto di averlo misurato) con un righello (42%) o con il metro da sarta (18%) o con altri strumenti (2%) per noia o curiosità o per insicurezza o per qualsiasi altra motivazione. Anche gli scienziati lo misurano. Dai loro sforzi sono uscite tabelle con le dimensione media del pene che praticamente tutti considerano una specie di Vangelo. Ma se pensi al modo di misurare il pene ti renderai conto che ce n’è più di uno. Lo misuri flaccido o eretto? Da sopra o da sotto? Al mattino o alla sera? Gli scienziati, che si fanno queste domande da decenni, hanno sviluppato una serie di tattiche di misurazione. Quello che è difficile è sapere chi usa quale metodo perché ci sono pochissimi dati a riguardo. Un vero peccato perché in questo modo conosciamo solo le varie misure delle tabelle ma non come sono state ricavate e quindi l’uomo medio continua a confrontarsi con dati che non sono realistici, perché lui misura se stesso con altri metodi. Misure accurate e univoche aiuterebbero a sviluppare preservativi meglio modellati oltre che non distruggere l’autostima del maschio medio. Ecco perché è importante analizzare quando, dove e come queste misure ven-

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gono prese. È dagli anni Quaranta che i medici cercano di ottenere misure valide e univoche sulla lunghezza e sulla circonferenza del pene. Uno dei primi studi sull’argomento risale al 1942, quando due ricercatori di New York hanno misurato 200 uomini con il pene flaccido, usando un righello e misurando il pene dall’osso pelvico. Ma il primo studio sulla lunghezza del pene medio ad attirare una certa attenzione è stato quello di Alfred Kinsey, del 1948, che ha concluso come il pene medio eretto era lungo circa 16,7 centimetri. E siccome Kinsey era uno specialista di questioni sessuali tutti hanno pensato che se lo diceva lui doveva essere vero e che i metodi da lui utilizzati dovevano essere quelli corretti. Con il senno di poi, però, dobbiamo ammettere che Kinsey ha fatto qualche errore. Ha preso in considerazione 4000 uomini, quasi tutti bianchi e tra i 18 e i 24 anni, e ha chiesto loro di stimare la lunghezza del proprio pene. A ognuno è stata data una tessera contenente le istruzioni per misurare il pene. La tessera andava poi inviata a Kinsey con i dati. Su 4000 uomini hanno risposto in 2500. Le misurazioni di Kinsey si sono rivelate in media maggiori di 2,5-4 cm rispetto a quelle eseguite in seguito nel corso di altri studi clinici, come spesso succede quanto chiedi a qualcuno di misurare il suo pene e dirti quanto è lungo. A causa dell’influenza di Kinsey e del

Rispetto

ALLA MEDIA

pensi di averlo: PIÙ LUNGO

17%

UGUALE

57% PIÙ CORTO

26%

I ragazzi più giovani hanno risposto in prevalenza più lungo. A livello di etnia, il 48% dei neri ha risposto più lungo, mentre il 43% degli asiatici ha risposto più corto. Se invece parliamo di reddito, più grosso è lo stipendio più pensi di averlo lungo: il 23% di chi guadagna più di 100 mila euro all’anno ha detto di averlo più lungo della media.

CREDIT PROP STYLING: MIAKO KATOH. KEVIN SWEENEY/STUDIO D (TAPE MEASURE).

Q U A N TO È LU N G O ?

fatto che nessuno ha mai messo in dubbio la sua metodologia di misurazione i dati sulla lunghezza media del pene non sono stati approfonditi molto nel XX secolo. Gordon Muir, un chirurgo e urologo inglese che ha svolto diversi studi fondamentali sulla lunghezza del pene in anni recenti, sostiene che tutti i dati raccolti prima del 1980 su questo argomento sono del tutto inaffidabili. Eppure molti ricercatori moderni hanno utilizzato la metodologia di Kinsey del 1942 che prevedeva la misurazione della parte superiore del pene flaccido, premendo il righello nella carne e contro l’osso pelvico (spingere il righello contro l’osso pelvico è un modo di misurare il grasso ma non va bene per misurare il pene: peni della stessa dimensione possono sembrare più o meno lunghi a seconda del grasso presente a questo livello). Nel 2015 Muir e quattro


suoi colleghi hanno rivisto tutti i dati clitodi da utilizzare per la misurazione del pene eretto naturalmente, quindi in renici precedenti alla luce di questa consipene, la cui lunghezza può variare anche altà non possiamo conoscerne la lunderazione. Questo studio, che ha sensibilmente nella stessa persona, dughezza media in natura. Ma se anche identificato 20 studi precedenti che rante la stessa giornata e in base a come riuscissimo a misurare il pene che si echanno utilizzato lo stesso criterio di il pene è stato eccitato. cita naturalmente rimarrebbe il probleMuir e ha combinato i dati di 15521 uoSecondo Nicole Prause, neuroscienziata ma di che metodo usare per misurarlo. mini di almeno di 17 anni con peni sani, e ricercatrice sessuale, non ci sono studi Misurare un pene eretto è più duro del ha concluso che il pene medio eretto è che hanno utilizzato i dati presi da un previsto… lungo 13,10 centimetri e ha una circonferenza media di 11,65 centimetri. I dati di questo studio provengono in LE TUE gran parte da uomini caucaABITUDINI TI sici e mediorientali, quindi non identificano il pene medio umano. Altri ricercatori hanno cerL E S C E LT E , A N C H E P I CCOL E , C H E FA I O G N I G I O R N O cato di ottenere misurazioni MI NAN O L EN TAM E NT E L A T UA E RE ZI ON E. QU I più globali e più naturali S O T T O T R OV I L A G I O R NATA T I P O DA N O N S E G U I R E SE VUOI TENE RT I STR ET TE L E T UE E RE ZI O NI chiedendo ai partecipanti di misurare da sé il loro pene, tenendo però in considerazione la normale tendenza a PRENDI UN ANTIINFIAMMATORIO TI SVEGLI ESAUSTO Se non dormi sopravvalutare la lunghezza Molteplici studi hanno scoperto che l’uso l’erezione svanisce. Anche negli uomini regolare di farmaci antiinfiammatori non più giovani meno di 5 ore di sonno ridudel proprio pene. Nel 2014 steroidei è collegato a una diminuzione cono i livelli dei testosterone del 15%. Debby Herbenick, consudei livelli di testosterone e quindi a un E il pene ne paga le conseguenze. lente di Men’s Health e ricalo del desiderio. cercatrice nel campo della sessuologia, ha pubblicato VAI IN UFFICIO IN BICI La sella con i suoi colleghi dell’unidella bici, soprattutto se è stretta, può versità dell’Indiana uno stuessere deleteria. La pressione che eserciSALTI LA PALESTRA L’attività fisica aiuta ta sul perineo (il muscolo tra i genitali e dio basato su 1661 a mantenere una erezione sana e anche a tenere l’ano) può danneggiare il tessuto erettile. lontana la disfunzione erettile. Se hai problemi automisurazioni prese da a farlo risvegliare, con 40 minuti di esercizio uno studio sui profilattici. moderato 4 volte alla settimana per 6 mesi Analizzando come la didovresti vedere notevoli miglioramenti. mensione dei preservativi influenza le performance la Herbenick ha identificato per il pene medio eretto una NON TI LAVI I DENTI Se non ti lavi i denti per l’igiene orale fallo per il pene. Secondo gli lunghezza di 14,14 centimestudi, le malattie al cavo orale aumentano le tri. Risolto un problema se probabilità di soffrire di disfunzione erettile. ne è presentato un altro: durante le ricerche per questo studio la Herbenick e i suoi colleghi hanno scoperto che GUARDI LA TV A LETTO Il pene non è un la modalità di eccitazione muscolo ma, come un muscolo, se non lo usi si influenza la lunghezza del atrofizza. Uno studio svedese del 2007 ha scoperto che chi fa sesso una volta alla settimana (rispetto pene eretto. Cercando l’erea chi lo fa di meno) ha il 50% di probabilità in zione tramite il sesso orale meno di soffrire di disfunzione erettile. Questa si ha in media un pene più percentuale sale all’80% in chi fa sesso tre volte alla settimana. Il flusso sanguigno che irrora il pene lungo che con altri metodi durante l’erezione previene la cicatrizzazione dei di stimolazione. Questo soltessuti che può provocare la disfunzione erettile. leva nuove domande sui me-

S M O N TA

NO?

7:00

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22:15

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C UR A PENE

PRENDITI

DEL

PUOI CAPIRE molte cose osservando bene il tuo pene. Certe volte sembra perfettamente normale, altre volte ha qualche nodulo, puntino o protuberanza che ti fa preoccupare. Ecco come distinguere i segnali innocenti da quelli pericolosi. PENE CURVO

Potrebbe essere la malattia di Peyronie, una condizione provocata da tessuto cicatriziale che tira il pene da un lato. LA TERAPIA: Si può curare con i farmaci, con le iniezioni o con la chirurgia, nei casi più gravi. Se è curvato di meno di 10 gradi e non dà problemi nel fare sesso (né a te né alla partner) puoi anche tenerlo così. NODULI BIANCHI

Fordyce. Non serve nessun trattamento perché questi noduli n normalmente scom mpaiono da soli dop po qualche anno. No on sono dolorosi en non scoppiano rillasciando pus oa altre sostanze. LA A TERAPIA: Serv ve solo tempo. UN PENE V VIOLA O A CHIAZZE

Il viola può ò essere provocato dal modo in cui i vasi sanguigni reagisccono al lusso di sangue extra al pene durante a un’erezione. Ma potrebbe anche trattarsi di una rottura d deello strato ibro oso che circonda i cilindrii erettili, ovvero hai frattura ato il pene piegandolo o troppo durante il sesso. LA TERAPIA A: Se mentre fai sesso senti una specie di “pop”, segu uito da goniore o dolore va ai subito dal medico. La a frattura del pene è una cosa seria e se non cu urata può portare alla disfunzzione erettile o alla deformazione cronica dell pene.

O ARROSSATI

del PE A T E I NE aD

L

M A N G I A QUE ST I O T T O C I B I PER AUMENTARE IL TESTOSTERONE, T E N E R E L O N TA NA L A D I S F U N Z I O N E ER ETTI L E E FAR N UO TARE P IÙ VELO CEM EN TE G L I SPERM ATO Z OI

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UNA BOLLA P PICCOLA E TRASPAREN NTE

Se scoppia e poi fa una

SARDINE

FAGIOLI

85 gr di sardine contengono il 28% della razione giornaliera consigliata di vitamina D. Questa vitamina è fondamentale per sviluppare il testosterone.

Se vuoi aiutare il testosterone devi sciogliere il grasso. I fagioli, carboidrati ricchi di fibre, aiutano a controllare lo zucchero nel sangue e ti saziano più a lungo.

CREDIT

Spesso sono solo ghiandole ingrossate chiamate granuli di


UNA ESCRESCENZA A FORMA DI CAVOLFIORE

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Se non provoca dolore o prurito probabilmente si tratta di una verruca. Queste verruche sono provocate dall’esposizione al papillomavirus umano (HPV), che infetta circa l’80% della popolazione e in certi casi può portare al tumore al pene. LA TERAPIA: Le verruche genitali non regrediscono da sole. Il trattamento prevede, a seconda dei casi, applicazioni topiche, crioterapia, terapia laser o rimozione chirurgica. Se non vuoi evitare il sesso ino ad avere rimosso la verruca metti sempre un preservativo. Il virus HPV tuttavia si può trasmettere anche attraverso il contatto diretto pelle contro pelle.

MAS

TU

E O M E D I TA N O I Z A Z RB

IO

PUOI DAVVERO UNIRE DUE COSE CHE SEMBRANO ALL’OPPOSTO. ECCO COME ESPANDERE QUELLI CHE PENSAVI FOSSERO I TUOI LIMITI SESSUALI

La meditazione e la mindfulness hanno invaso ogni ambito della nostra vita, arrivando addirittura al sesso. Per quanto sembri strano, le due cose non sono così agli antipodi. Per molti uomini, infatti, la masturbazione è un modo di concentrarsi su un organo e di arrivare alla meta il più in fretta possibile. Se invece fai una masturbazione mindful usi tutto il tuo corpo e tutti i tuoi sensi per godere. Non cerchi più di sbrigarti per arrivare alla meta (l’eiaculazione) perché il viaggio diventa la meta.

Prova a farlo in piedi. Di solito muguli silenziosamente? Prova a parlare invece. Provale tutte. Fai attenzione a ogni cosa, alle sensazioni delle pelle, alla temperatura, alle emozioni. In questo modo ti concentrerai sui sensi (e quindi sul gesto in sé) più che sullo scopo per cui lo fai. Inizierai a rallentare e godere l’atto in sé, avendo meno fretta di arrivare all’eiaculazione. Se ti masturbi solo con il porno per un po’ evita di vedere quei video.

QUAL È IL SENSO?

Ognuno di noi ha un “catalogo” di esperienze sessuali (ittizie e reali) a cui può attingere per eccitarsi. Secondo un sondaggio queste fantasie coinvolgono le colleghe (27%), le amiche (25%) e anche le complete sconosciute (29%). Ma la fantasia più comune, scelta dal 55% degli intervistati, è il sesso con una ex.

Questa pratica può migliorare il sesso con la partner perché ti aiuta ad espandere i tuoi orizzonti. Quando la masturbazione diventa così abitudinaria che usi sempre le stesse tecniche il cervello impara a godere solo sollecitato in quel modo e questo ti preclude un mondo di possibilità.

STO CON UNA RAGAZZA NUOVA, DOVREI DAVVERO PENSARE ALLA MIA VECCHIA FIAMMA?

Cerca di capire se al tuo corpo può piacere qualcosa di diverso dal solito. Per esempio ti masturbi sempre da seduto?

Sì. È perfettamente normale. Rivivere o ripensare al passato non signiica che hai questioni aperte con la ex o sentimenti

AVOCADO

OSTRICHE

SPINACI

Bastano due ostriche per soddisfare il bisogno quotidiano di zinco, un minerale fondamentale per mantenere alto il testosterone, la conta degli spermatozoi e la loro mobilità.

Questa verdura a foglia verde è ricca di vitamine e minerali, compreso il magnesio, un elemento chiave per la produzione di testosterone con l’avanzare dell’età.

GRANO GERMINATO Il grano germinato è ricco di sostanze che combattono le infiammazioni. Più ne mangi meno rischi corri di soffrire di disfunzione erettile.

irrisolti. Di solito la fantasia è eccitante proprio perché non diventerà realtà. VA BENE PERÒ MI METTE COMUNQUE A DISAGIO.

Non dovresti. Innanzitutto è una fantasia, non una ricostruzione fedele di quello che è successo, inoltre, anche se pensi alla ex, stai usando quella fantasia per fare del buon sesso con la tua ragazza. Inine riguarda più il ricordo di te che fai sesso che della tua ex. CHE COSA VUOL DIRE? CHE DEVO ECCITARMI PENSANDO A ME?

NIENTE PORNO? E ALLORA COME MI ECCITO?

OK, QUINDI COME FACCIO A PROVARE LA MASTURBAZIONE MINDFUL?

Ricco di fibre e di grassi sani utili al cuore, l’avocado abbassa il colesterolo LDL e promuove la funzionalità dei vasi sanguigni, compresi quelli che arrivano al pene.

NE?

crosticina di solito è herpes. La bolla può essere morbida o dolorosa. In linea di massima se è sul pene e fa male vai al medico. LA TERAPIA: se noti qualcosa di strano vai a fare un test subito. Se è herpes non puoi liberartene: il virus rimane dormiente nel tuo organismo. Ma puoi prendere farmaci antivirali per ridurre i suoi sfoghi e usare sempre il preservativo per evitare di infettare la partner.

I tuoi ricordi più eccitanti potrebbero riguardare il fatto che in certe situazioni o storie passate ti sentivi un dio del sesso, anche se in realtà non è così. In uno studio del 2014 la Duke University ha scoperto che gli uomini tendono a essere meno aidabili nel raccontare le loro avventure sessuali passate rispetto alle donne. Tendono a ricordare exploit sessuali migliori, erezioni più lunghe e durature e orgasmi più intensi di quelli che hanno avuto in realtà. Questo ricordo distorto che hai di te può aiutarti a sentirti più sicuro la prossima volta che farai sesso.

SALMONE

CAVOLO CINESE

Il salmone contiene vitamina D, selenio e magnesio, tutte sostanze necessarie alla produzione di testosterone e di uno sperma sano.

I cruciferi (come il cavolo e i broccoli) contengono glucobrassicina, un composto che aiuta il corpo a liberarsi degli estrogeni in eccesso. A vantaggio dell’eccitazione.

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FOTO DI UN PENE FAT T I Q U E S T E D O M A N D E CONOSCI IL/LA RICEVENTE DELLA FOTO?

In linea generale gli uomini sono più abituati delle donne

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a guardare foto e immagini porno, anche di sconosciuti. E non fa loro né caldo né freddo. Viceversa, la foto

di un pene da parte di uno sconosciuto non suscita nessun sentimento o emozione positiva nelle donne. Quindi non mandare mai una tua foto nudo a una donna con cui non sei già molto intimo.

giocare con qualche app per bambini e vede quella tua foto. Molto meglio mandare prima un messaggio dicendo alla tua lei che la stai pensando e sei eccitato e poi chiederle se le va di vedere quanto…

IL/LA RICEVENTE DELLA FOTO TE L’HA CHIESTA ESPLICITAMENTE?

SEI SICURO AL 100% CHE QUESTA PERSONA NON MOSTRERÀ AD ALTRI LA TUA FOTO?

Anche se sei molto intimo con qualcuno può essere che la tua partner non abbia voglia di vedere il tuo pene in quel momento. Magari sta lavorando, è a casa della vecchia zia, sta facendo da babysitter ai suoi cuginetti… Pensa che cosa succederebbe se il bambino che sta curando le ha preso lo smartphone per

Prima di mandare a qualcuno la foto di una tua parte intima devi immaginare due cose: che la ricevente la salverà sullo smartphone e che tu diventerai un giorno un politico. Ammesse queste due cose, se non ti idi e pensi che un giorno, se mai tu fossi un personaggio pubblico,

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PRIMA DI MANDARE L A


OLTRE IL VIAGRA: lei potrebbe usare quella foto contro di te, non mandargliela. Non tanto perché credi davvero di diventare un politico ma perché non ha senso se non ti idi di lei.

nuove strategie contro la disfunzione erettile PRO

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LA FOTO DEL PENE CHE VUOI MANDARE ALLA TUA PARTNER LA SPAVENTERÀ?

Tanti uomini pensano che la foto del pene debba essere scattata da davanti ma una inquadratura del genere è un po’ cruda e rischia di non farti apparire al meglio. Meglio forse di proilo, oppure potresti aggiungere qualche iltro e qualche elemento graico sullo sfondo (emoticon di peni, bacetti, cuoricini…) che facciano emergere il tuo lato ironico e divertente e rendano meno porno la foto. Inoltre se la tua foto è sexy ma non troppo seria la tua lei sarà meno intimorita dal mandartene una a sua volta.

CONTRO

BOTULINO

Il botulino viene iniettato nel pene. Con un ago. La tossina botulinica paralizza i muscoli molli all’interno del pene, stimolando l’afflusso di sangue in quella zona.

Gli effetti del botulino durano diversi mesi quindi l’uso del Botox (che richiede una iniezione 4-5 volte all’anno) è più pratico che prendere una pastiglia ogni volta che si fa sesso. Gli scienziati non hanno ancora capito come sia possibile che il botulino aiuti l’erezione solo quando serve invece che creare un’erezione costante.

POMATA ALLA NITRO GLICERINA

Un uomo su quattro con disfunzione erettile ha detto di aver notato un miglioramento dopo aver usato un gel topico contenente nitroglicerina. La pomata trasmette al corpo, per assorbimento attraverso la pelle, l’ossido nitrico, una sostanza che aiuta la muscolatura del pene a rilassarsi in modo che poi il sangue possa fluire e il pene possa avere l’erezione.

Che vantaggio ti dà avere un erezione se non sei sveglio per godertela? La nitroglicerina, infatti, fa dilatare i vasi sanguigni. E quando i vasi si dilatano la pressione cala e a te gira la testa. Quindi la pomata provoca sì l’erezione ma ti fa anche girare la testa o perdere coscienza.

CELLULE STAMINALI

Le cellule staminali vengono estratte da diverse parti del corpo e iniettate nel pene. Gli studi sugli animali si sono dimostrati promettenti. Uno studio danese svolto sugli esseri umani ha scoperto che quasi la metà degli uomini a cui sono state iniettate cellule staminali ha avuto un’erezione sufficiente a fare sesso con penetrazione.

Lo studio danese sembra fantastico finché leggi le note scritte in piccolo e scopri che i partecipanti erano così pochi che solo 8 uomini hanno avuto una erezione. Non abbastanza per lasciare perdere il Viagra e farsi iniettare le staminali. Le staminali, tra l’altro, sono cellule complesse, che non sempre si trasformano in quello che vuoi.

TERAPIA CON LE ONDE D’URTO

Questa terapia consiste nell’inviare onde soniche attraverso il tessuto erettile, eliminando in questo modo le placche presenti nei vasi sanguigni e favorendo la crescita di nuovi vasi sanguigni.

Ci sono molti trattamenti simili che però non utilizzano le vere onde soniche. Va da sé che un trattamento non ufficiale non avrà gli effetti sperati. Diffida delle imitazioni.

C’È QUALCOSA DI POCO SEXY SULLO SFONDO?

Probabilmente non noterà se ti sei raso bene lì sotto ma di sicuro noterà quella macchia marrone sull’asciugamano appeso dietro di te. Evita di fare foto sexy in bagno: non c’è niente di attraente nel water e se non c’è una buona illuminazione farai l’efetto camerino (ovvero sembrerai laccido, grasso e brutto anche se sei un adone). Meglio una foto in camera da letto, sul luogo del “misfatto”. Se vuoi essere sicuro che non ci siano cose strane sullo sfondo scatta qualche foto dall’angolazione che vorresti ma senza di te, così potrai controllare bene che sia tutto in ordine. Evita elementi che possano distrarre la tua partner, come biancheria sporca, piatti sporchi o avanzi di cibo. Evita anche il gatto: tra te e lui non c’è storia, sai già chi la tua partner inirà per notare.

Esistono trattamenti molto validi contro la disfunzione erettile ma non sono immediati e richiedono un impegno notevole: per esempio bisogna fare esercizio, perdere peso o smettere di fumare. Così gli specialisti continuano a cercare metodi alternativi e più semplici per avere un’erezione quando serve

Donne, avete mai ricevuto la FOTO DI UN PENE? In generale SÌ 51%

Per età SÌ

NO 49%

18–29

30–44

NO

45–60

>60

Le percentuali sono:

10%

NON RICHIESTA

27%

SU MIA RICHIESTA

2% 61%

NON RICHIESTA E CON IL PENE FLACCIDO NO, MI MANDA FOTO DI ADDOMINALI O DI ALTRE PARTI

Il nostro sondaggio ha rivelato un gap generazionale: il 74% delle donne tra i 18 e i 29 anni e il 60% di quelle tra i 30 e i 44 anni ha ricevuto la foto di un pene. Questa percentuale cala al 40% per le donne tra i 45 e i 60 anni e al 19% per le over 60. La maggior parte delle donne ha detto che avrebbe preferito la foto degli addominali o di un’altra parte del corpo. Prendi nota!

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LA

SFIDA CREDIT

A G VE 84 MENSHEALTH.IT

FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX


DI JACK PHILLIPS

ILLUSTRAZIONI DI CHRIS EDSER

CREDIT

NA

CON GLI ATLETI VEGANI A FARE DA APRIPISTA UN SORPRENDENTE NUMERO DI UOMINI STA RINUNCIANDO ALLA CARNE A VANTAGGIO DI QUORN E FALAFEL. SCOPRI COME UNA DIETA A BASE DI VEGETALI PUÃ’ CAMBIARTI LA VITA

FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

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“Non farlo. Le tue puzzette saranno così terribili che farai cadere gli uccelli dagli alberi.” Questo è il classico commento che ricevo dagli amici quando spiego che voglio provare a non mangiare la carne dal lunedì al venerdì per un mese. Per un gruppo di amici il cui passatempo preferiti sono giocare a calcetto il mercoledì, trangugiare birre a digiuno il venerdì sera e fare il barbecue la domenica l’idea che qualcuno rinunci a una bistecca per una polpettina di fagioli è assurda. Eppure, secondo l’Eurispes, non sono l’unico a mettere in dubbio la dieta carnivora. I vegetariani e i vegani sono in crescita e non si tratta solo di una moda o una nicchia: nel 2017 erano 1,8 milioni in Italia e 7,3 milioni in USA. Nel mondo in generale il veganismo è un trend in crescita: dal 2004 al 2018 sono aumentati in modo esponenziali i vegani in tutto il mondo, primi tra tutti l’Australia, il Canada, l’Austria, la Nuova Zelanda e Israele. Mentre mi preparo a giocare a calcetto con un gruppo di trentenni carnivori nella mia prima settimana da vegano mi sento un po’ fuori luogo. Ma non dovrei: scegliendo di non mangiare carne sto seguendo un movimento culturale alternativo che conta tra le sue fila milioni di persone in tutto il mondo. Persone che hanno fatto questa scelta per motivi etici, ambientali, di salute o tutti e tre. Spero solo che il mio stomaco sia d’accordo.

le malattie coronariche. Dynan dice che molti suoi clienti vogliono passare a una dieta a base di piante per ridurre proprio questo genere di rischi. Il trend vegetariano/vegano è un mercato in crescita: in Gran Bretagna nel 2018 il mercato di cibi vegetariani/vegani ammontava a 443 milioni di sterline (3,2 miliardi di euro), in Italia è di 600 milioni di euro. Molte persone diventano vegane per motivi salutistici o ambientali prima ancora che etici. Ma al di là del motivo la dieta è la stessa: queste persone rinunciano alla carne e ai prodotti animali. “Stiamo assistendo a una evoluzione”, dice il fisioterapista sportivo Simon Hill. Nutrizionista e fondatore della Plant Proof, un’azienda di prodotti vegani, Hill con i suoi muscoli e la sua forma fisica degna di un atleta professionista confuta la leggenda popolare secondo cui i vegani non possono raggiungere grandi traguardi nel fitness e non hanno grandi muscoli. Hill ha deciso di abbandonare la carne

nel 2015. “All’epoca lavoravo nella riabilitazione di molti atleti. E mi sono reso conto che la mia capacità di aiutarli era limitata dal fatto che i miei studi, come molti percorsi universitari di medicina, non comprendevano la nutrizione. Andando in palestra per conto mio avevo un approccio alla nutrizione non esattamente da specialista ma più da sollevatore di pesi e così suggerivo di mangiare tante proteine, di assumere latticini dopo l’allenamento, di abbondare con le proteine del siero del latte e di mangiare pochi carboidrati.” Hill ammette di aver creduto per anni che la carne era l’unico modo per assumere un’adeguata quantità di proteine e per sviluppare i muscoli. Con il diffondersi del veganismo anche tra gli specialisti di nutrizione e gli atleti professionisti sempre più persone mettono in dubbio la dieta carnivora e cercano alternative per essere più sane e in forma e per vivere più a lungo.

IL RICHIAMO DEL VERDE “Nei miei primi anni di carriera come dietologa erano soprattutto le millennial a diventare vegane”, dice Nicole Dynan, che ha passato gran parte dell’ultimo decennio ad aiutare le persone a capire le conseguenze di quello che ingeriscono. “Adesso vengono da me settantenni e mi chiedono come possono incorporare più piante nella loro dieta. E vengono anche più uomini.” Dynan dice che ci sono molteplici motivi per seguire una dieta a base di piante ma i fattori chiave sono la salute e la longevità. Le persone semplicemente vogliono vivere meglio e più a lungo. Anche se non è la sola la carne rossa è considerata uno dei principali fattori di rischio delle malattie cardio-metaboliche, comprese

MOSTRA ALLE TUE PAPILLE GUSTATIVE LA STRADA VERSO UN FUTURO PIÙ SANO, PIÙ BRILLANTE E PIÙ VERDE 86 MENSHEALTH.IT

PARTENZA


“SCEGLIENDO DI NON MANGIARE CARNE STO SEGUENDO UN MOVIMENTO CULTURALE ALTERNATIVO CHE CONTA TRA LE SUE FILA MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO.” PIANTE ENERGETICHE Sono stati proprio questi atleti, indirettamente, a suscitare il mio interesse e la successiva sperimentazione con le diete vegetariane e vegane. Lo sport mondiale è ricco di atleti diventati vegetariani o vegani: l’ultramaratoneta e imprenditore Rich Roll, il cinque volte campione del Super Bowl Tom Brady e la celebre tennista Venus Williams per citare solo tre atleti che attribuiscono il loro successo e la longevità delle

loro carriere alla dieta a base di piante. Con così tanti atleti vegan che postano su Instagram i loro piatti preferiti non sono certo a corto di idee e di ispirazione quando si tratta di preparare qualche manicaretto a base di piante. Eppure la prima settimana senza carne è stata comunque un po’ strana. Aprendo il frigo, al posto del petto di pollo e del bacon ho trovato il Quorn. L’ho fritto e poi ho aggiunto un po’ di sapore al mio piatto, con radicchio e ceci per fare il falafel.

VEGAN

Grazie ai tanti consigli e alla miriade di guide per principianti che ho trovato online il mio repertorio culinario vegan è diventato sempre più ampio e vario, ricco di combinazioni vegetali strane e colorate. Il mio apparato digerente ci impiega un po’ ad abituarsi alla maggior quantità di fibre che ingerisco. Facendo qualche calcolo ho scoperto che sono passato da una media di 5 grammi di fibre al giorno a oltre 30 grammi e il mio colon ha deciso di esternare il suo disappunto per l’improvviso cambiamento diverse volte durante la giornata. Ma dopo 20 giorni senza carne (o mangiandone pochissima) comincio ad abituarmi. È a questo punto che iniziano a farsi notare i vantaggi di questa dieta. La mia energia è più equilibrata durante la giornata e i tempi di recupero sono inferiori dopo l’allenamento. Matt Frazier, ultramaratoneta vegano e autore dei libri No Meat Athlete e The No Meat Athlete Cookbook dice: “quando gli atleti seguendo una dieta vegetariana o vegana hanno cominciato ad avere successo negli sport dove contano la forza e la velocità sempre più uomini si sono resi conto che questa alimentazione poteva essere interessante”. Il giocatore di rugby australiano Brenden Santi è passato alla dieta vegetariana dopo un infortunio. “I medici mi hanno detto che avrei dovuto stare fermo sei mesi”, racconta. “Così, dovendo recuperare e non dovendomi allenare, nelle prime settimane ho mangiato tutto quello che volevo. Ma ho iniziato a ingrassare e a sentirmi depresso. Sapevo che l’unica cosa che potevo controllare era la mia dieta e così ho fatto.” Santi ha notato che mangiando meno carne la sua energia è aumentata e che era anche più costante durante la giornata rispetto a quando la sua dieta era basata soprattutto sulla carne. “Non mi è sembrato poi così difficile cambiare. Emozionalmente mi sentivo meglio e anche fisicamente ero più carico.” Oltre all’esperienza diretta, anche la scienza dimostra che la dieta vegetariana o vegana fa bene. I ricercatori della Oxford University hanno MENSHEALTH.IT 87


dimostrato che se tutti gli esseri umani passassero alla dieta vegana eviteremmo 8,1 milioni di morti all’anno ed entro il 2050 ridurremmo del 10% la mortalità per ogni genere di cause. Inoltre una dieta vegana globale ridurrebbe i gas serra prodotti dall’industria alimentare del 70% rispetto a quelli attualmente previsti per il 2050 e farebbe risparmiare 1067 miliardi di dollari all’anno in costi collegati ai danni ambientali. Se non ti importa aiutare l’ambiente forse la tua salute ti interessa: secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association seguendo una dieta vegetariana riduci significativamente il colesterolo. Ma anche se le prove a sostegno della dieta vegetariana e vegana sono molte e sempre più difficili da ignorare non è sempre facile apportare un cambiamento così radicale al proprio stile di vita e poi mantenerlo, come dimostrano tutti i nuovo iscritti in palestra a gennaio che a febbraio hanno già smesso di frequentare.

Frazier consiglia di fare questo cambiamento in maniera lenta e graduale. “Tratta ogni nuova fase come un esperimento, non come una porta che si chiude. Non pensare che non toccherai mai più la carne ma solo che proverai a vedere come va. E non flagellarti se cedi ogni tanto. Molte persone non resistono e magari si prendono un hamburger di manzo al ristorante, poi si sentono in colpa per aver fallito e smettono di punto in bianco la dieta vegana che magari seguivano con successo già da un mese. Pensa che tutte le piante che mangi al posto degli animali ti fanno bene ma se sgarri non succede nulla. Per essere vegetariano o vegano al 100% hai tempo, l’importante ora è stabilire l’abitudine a mangiare piante e vegetali.”

LUCE VERDE Mentre la mia dieta vegana continua, una delle cose che scopro è che il veganismo non è più considerato un trend da hippie. Sta au-

mentando nei non addetti ai lavori la consapevolezza delle pratiche barbare dell’industria dell’allevamento ed è sempre più difficile chiudere gli occhi su queste torture che infliggiamo agli animali per cibarcene. Molte persone vorrebbero provare la dieta vegana, anche se temono di non riuscire a gestirla. Nello sport il dibattito è aperto. Anche se atleti come Brenden Santi, pugili e lottatori come nate Diaz ed atleti endurance come Frazier e Rich Roll hanno trovato sostegno da parte dei loro colleghi spesso questo sostegno è privato e quasi tenuto segreto, non pubblicizzato, come se i loro sostenitori avessero paura ed esporsi. “Sono in contatto con molti atleti di alto livello che in segreto stanno passando o sono passati a una dieta vegana ma non l’hanno detto al loro team perché non sono certi della reazione che avrebbe”, ammette Frazier. Nel mio circolo di conoscenze molto più piccolo e meno ecclatante la dieta vegana non è

Il veganismo fa bene Sempre più ricerche dimostrano i vantaggi della dieta vegana per la salute. La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) suggerisce, come primo passo per una dieta sana, di mangiare molti più prodotti vegetali che animali. Secondo l’OMS, infatti, la carne processata è un carcinogeno di gruppo 1 (insieme alle sigarette, all’alcol e all’amianto). Anche solo 50 grammi di carne al giorno aumentano il rischio di cancro colon rettale del 18%. E non va tanto meglio alla carne rossa, che l’OMS ha classificato come carcinogeno di gruppo 2A. La pressione alta, una delle cause delle malattie cardiache e dell’infarto, è molto più rara tra i vegani, che in media hanno anche il colesterolo più basso e un indice di massa corporea inferiore. Secondo le statistiche chi mangia 7 o più porzioni di frutta e verdura al

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giorno ha il 33% di rischio in meno di morire prematuramente, rispetto a chi ne mangia una porzione o meno. E oltre alla salute la dieta vegana fa bene agli animali e all’ambiente. Passando globalmente a una dieta vegana entro il 2050 ridurremmo i gas serra del 75%. Secondo uno studio dell’università di Oxford (che ha fornito ad oggi l’analisi più completa dei danni dell’allevamento all’ambiente e al pianeta) passare a una dieta vegana è il passo più importante che un singolo possa fare per aiutare la Terra. A livello di inquinamento, se tutti gli italiani rinunciassero a un solo pasto di carne alla settimana sarebbe come togliere dalla circolazione 14 milioni di auto. Al ritmo attuale l’agricoltura e l’allevamento produrranno entro il 2050 il 52% dei gas serra globali, di cui il 70% vengono dalla filiera di produzione della carne e dei latticini.

L’agricoltura necessaria al sostentamento degli allevamenti è responsabile della distruzione del 91% della Foresta Amazzonica. Tre tra le principali aziende produttrici di carne (la JBS, la Cargill e la Tyson) nel 2016 hanno emesso complessivamente più gas serra di tutta la Francia. Realizzando la carne in laboratorio (quindi senza allevare e uccidere gli animali) si produrrebbe il 96% di gas serra in meno, si userebbe il 45% di energia in meno, il 99% di terra (per il pascolo e il cibo degli animali) in meno e il 96% di acqua in meno. E tutto questo senza entrare nel dettaglio del male e della sofferenza che l’industria della carne, delle uova e dei latticini provoca agli animali, motivazioni che da sole dovrebbero bastare a convincerci a passare alla dieta vegana.

Dati ricavati da www.vegansociety.com


“QUANDO GLI ATLETI VEGANI HANNO COMINCIATO AD AVERE SUCCESSO NEI RISPETTIVI SPORT SEMPRE PIÙ PERSONE SI SONO RESE CONTO CHE QUESTA DIETA HA I SUOI VANTAGGI” sconosciuta ma non è nemmeno ampiamente diffusa. I miei amici sanno che sto seguendo una dieta a base di piante ma la considerano una moda passeggera che abbandonerò presto. Ma la mia dieta ha comunque sollevato l’argomento “vegan” tra loro e molti sono perlomeno incuriositi. Spesso mi trovo a rispondere a domande che denotano un sincero interesse e anche una certa apertura mentale. Al termine del mio esperimento di un mese,so già che la mia cena del 30esimo giorno non sarà l’ultima vegana che farò nella mia vita. Alcuni piatti mi sono proprio piaciuti e ho intenzione di prepararli ancora, e spesso. Inoltre in questo mese ho scoperto modi di rendere più gustose le verdure e i sostituti della carne aggiungendo frutta secca o funghi. E non ho mai mangiato il cavolo nero, tanto osannato nella dieta vegana. Odio il cavolo. Ma sono sopravvissuto benissimo, il che dimostra che se qualcosa non ti piace, nella dieta vegana come in quella carnivora, puoi trovare alternative valide senza essere costretto a mangiarlo. Ho calcolato che nel mese in cui ho seguito una dieta vegana 5 giorni su 7 ho mangiato proteine animali 5 volte su 93 pasti e in due di questi casi la carne faceva parte del sugo ed era pochissima. A essere sinceri ho scoperto che eliminare quasi del tutto la carne è facile. La cosa più difficile per me è stata fare a meno di latte e uova. Il mio corpo ha reagito bene senza la carne. Sicuramente una dieta vegana richiede una più attenta programmazione del menu settimanale e una ricerca più intensa del ristorante giusto, oltre che qualche preoccupazione in più se sei invitato a una festa e non sai che cosa potrai mangiare, oltre ai soliti sorrisetti ironici dei più critici quando spieghi che sei vegano. Ma personalmente ho scoperto che i vantaggi di questa dieta sono molto superiori a questi piccoli inconvenienti. Se solo potessi far profumare di fiori le mie puzzette…

6 modi di mangiare verde I CONSIGLI DELLA NUTRIZIONISTA NICOLE DYNAN PER DIRE NO ALLA CARNE

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Includi almeno 3 porzioni di legumi nella tua dieta ogni giorno. Per esempio: tofu, burrito di fagioli, hummus, burger vegetariani, latte di soia…

Assumi tanta vitamina C per aiutare l’organismo ad assorbire meglio il ferro: agrumi, pomodori, fragole e verdure verdi.

Aggiungi sempre alla tua dieta il calcio: riso fortificato, latte di mandorle o di soia, tofu e tempeh, verdure verdi, cetrioli libanesi, broccoli, arance, fichi secchi.

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Ogni giorno mangia almeno una porzione di grassi sani: 1 cucchiaio di semi di lino o di olio di oliva, 30 gr di frutta secca o ¼ di avocado.

Scegli cibi che aiutano l’assorbimento di ferro e zinco: pane integrale con lievito madre, frutta secca, germogli e legumi.

Non scordarti i supplementi. Prendili sempre quando servono: vitamina B12, iodina, vitamina D, omega 3, ferro e zinco.

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sani Più

Se gli impegni e il ritmo frenetico degli ultimi anni, oltre alle cattive abitudini e al troppo lavoro, ti hanno tolto il tempo e la voglia di fare una vita sana, è arrivato il momento di correre ai ripari. Scopri come devi fare per ricominciare a fare movimento, allenarti, metterti a dieta e trattare nel modo giusto quei dolori che ti fanno sentire il peso degli anni I NUMERI

Ecco che cosa il FitBit ci dice del quarantenne medio

INDICE DI MASSA CORPOREA

BATTITO A RIPOSO

PASSI AL GIORNO

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Fotografie di RAMONA ROSALES

FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX


Jovis DePognon, 40

Jason Evans Lee, 48

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Lamone Andrews, 46

Marco Antonio Santiago, 40

Matt Clemente, 40 FOTOGRAFIA FOT FO T OG GRAF FII A D DI I XXXX XXXXXXXXXXX X XXXX X XXX XX

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Tony Wave, 43 MENSHEALTH.IT

CREDIT CRED CRE C CR RED RE R ED E DIIT T

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Perché mi spuntano i peli dal naso? DI GARRETT MUNCE È UNA DELLE PIÙ GRANDI CONTRADDIZIONI:

BEVI

COME UN ADULTO DI ROSS MCCAMMON

UNA VOLTA BEVEVO PARECCHIO. E bevo ancora. Conosco i posti migliori, distinguo la qualità di un whisky da un altro e so come trasformare un cocktail in un evento unico. Dai 25 ai 42 anni l’ho fatto molto spesso. Quasi ogni sera. Certe volte quelle serate erano piacevoli, altre invece non lo erano per niente. Erano senza scopo, solo un modo per passare il tempo. E non valevano il mal di testa che mi veniva dopo, il post sbornia del mattino, che è andato peggiorando con l’età. Così ho smesso con quella vita. Ho iniziato a bere con uno scopo, ovvero socializzare con altre persone. Per esempio se mi trovo con i colleghi o gli amici al pub o a una festa o se qualcuno propone un brindisi. Ma una volta alla settimana, non di più. Adesso quando bevo lo faccio perché ha un senso sociale. E a riguardo ho le mie regole: - mai bere da solo - mai bere alcolici scadenti e di bassa qualità - apprezza le persone che hai intorno. Se non sei a tuo agio vai via. Senza finire il drink - bevi tanta acqua Quindi oggi bere non è più uno scopo ma uno strumento: bevo moderatamente, mi godo la serata, la mattina non sto più male e mi ricordo tutto quello che è successo e quanto mi sono divertito.

I TUOI PROSSIMI 40 ANNI Con la vita frenetica di un 40enne, tra casa, lavoro e famiglia è dificile trovare il tempo per restare in forma. Ma a questa età le tue energie sono ancora al top!

Prendi l’abitudine Dai 40 anni in poi il corpo comincia a sofrire di sarcopenia (la perdita muscolare dovuta all’età). Se non sei un tipo sportivo è arrivato il momento di fare un po’ di movimento, per il tuo bene. Se parti da zero prima sviluppa l’abitudine ad allenarti facendo solo workout poco intensi. Fai tante ripetizioni ma con pesi ridotti: per esempio 12-15 ripetizioni per 2 serie.

Fai riscaldamento La diferenza principale tra un

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DI ADAM HURFORD

20enne e un 40enne è che dopo 4 decenni il corpo ha preso cattive abitudini che possono portare a infortuni. Riscaldati per 10-15 minuti, facendo stretching (ai flessori dell’anca e pettorali se fai un lavoro sedentario) e risvegliando i muscoli dormienti (i romboidi della schiena) con drill con gli elastici.

Alza il ritmo Dopo 4 settimane di workout ridotti puoi aumentare l’intensità dell’allenamento, passando a 8-12 ripetizioni per serie, una quantità che aiuta a sviluppare i muscoli. Puoi anche iniziare a fare le superserie e i circuiti abbinando per esempio la bench press con 30 secondi di vogatore per aumentare il battito cardiaco.

quando, con l’età, i capelli cominciano ad assottigliarsi e li perdi, si inittiscono i peli in altre parti del corpo: orecchie, naso, spalle, sopracciglia. Questi problemi legati ai peli sono collegati tra loro. Entrambi avvengono perché intorno ai 40 anni il corpo viene sottoposto a un cambiamento genetico: i follicoli piliferi cambiano la loro reattività agli ormoni androgeni, in particolare al diidrotestosterone. Mentre i follicoli sulla testa reagiscono a questo ormone diradando i capelli, i follicoli reagiscono in modo opposto: aumentando la crescita. È uno dei misteri della natura.

Nella maggior parte degli uomini i peli del petto diventano più spessi e aumentano in peli nelle orecchie, nel naso, sulle spalle e sulla schiena. Quando questo succede ci sono tre opzioni: lasciarli così, rasarli o eliminarli. Se vuoi eliminarli prendi la inasteride, una sostanza che si usa per contrastare la caduta dei capelli ma che regola anche la crescita dei peli, proprio grazie a quel collegamento con il diidrotestosterone. Questo farmaco inibisce il diidrotestosterone, aiutando a contrastare la crescita dei peli. Se invece vuoi liberartene per sempre il modo migliore è ricorrere al laser. Ci sono diverse tecniche, tutte indolore.

LA DIETA Fitness e dieta sono come due lati di un medaglia. Se li usi entrambi puoi essere sano e in forma.

Scegli un obiettivo alla settimana Se cerchi di ottenere tutto subito e tutto insieme rischi di fallire perché hai messo troppa carne al fuoco. Fai così: per una settimana concentrati sul bere 2 litri di acqua al giorno, la settimana successiva prova a ridurre gli zuccheri dalla dieta. Con il passare delle settimane accumulerai abitudini positive in maniera più semplice e meno stressante.

Gioca d’anticipo Se in casa o in uficio girano tante schifezze (cibo spazzatura, dolciumi, si mangia a ogni ora del giorno…) gioca d’anticipo: fai una colazione abbondante ma sana. Così sarà più facile resistere alle tentazioni. E portati qualche snack sano (frutta, frutta secca o verdura).

Controlla Il peso sulla bilancia non è l’unico indizio che stai migliorando. Quali altre cose sono migliorate? Dormi meglio? Ti senti più sicuro? Hai più energia? Sei più motivato?


QUEL

DOLORE CHE È SEMPRE CON TE Dai 40 anni in poi il dolorino occasionale può trasformarsi in un dolore cronico. Il che è debilitante, fisicamente e anche psicologicamente. E con l’assunzione di antidolorifici ti può portare su una strada molto pericolosa. Fatti del bene, scegli una cura migliore DI DAVID FERRY EAN STEPHENS, per sua stessa ammissione, era un vecchio che faceva un lavoro da giovane. Nel 2006, a 38 anni, si è arruolato nell’Army National Guard ed è andato in Afghanistan. Nonostante l’età riusciva a tenere il passo dei compagni 19enni nelle marce nel deserto con zaini da 50 chili ed era in grado di stare fermo per 12 ore nel retro di un Humvee con una temperatura di 50 gradi. Il dolore alla ine della giornata non se ne andava via con un paio di pastiglie e una bella dormita, questo è vero, ma Stephens riusciva a gestirlo. Quattro anni dopo però le cose hanno cominciato a farsi più pesanti. Aveva 42 anni e le ore che passava sul quad per addestrare la polizia afghana sul conine orientale si facevano sentire. Quello che è iniziato come un indolenzimento al collo e un prurito alla schiena con il tempo è diventato un dolore debilitante: la sensazione era che la testa non fosse collegata alla spina dorsale. Anche le mani hanno cominciato a dargli problemi: a forza di tenere in mano il mitra le mani non rispondevano più ai comandi e lasciavano la presa. Nel 2011, quando è stato obbligato a lasciare l’Afghanistan per motivi medici, non riusciva nemmeno ad allacciarsi i pantaloni da solo. Il dolore, che è il modo in cui il corpo ci dice che qualcosa non va, è complicato. È un si-

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stema evolutivo progettato per proteggerci: se ti scotti una volta non tocchi più il fuoco. Il dolore, per assurdo, è buono. Per quanto faccia male è giusto che ci sia perché senza di lui alla ine ci faremmo molto più male. Certe volte però il sistema va in cortocircuito. Quando Stephens è tornato a casa dall’Afghanistan il dolore non è diminuito. Temendo di peggiorare la situazione ha iniziato a limitare i movimenti. I dottori gli hanno prescritto il tramadolo, un oppioide che allevia il dolore intenso e che di solito si usa dopo le operazioni chirurgiche ma che non è adatto a un dolore cronico. Stephens prendeva dalle 3 alle 5 pillole di oppioide al giorno ma le sue mani continuavano a non funzionare e la testa, anche se non pulsava più dal dolore, sembrava scollegata dal corpo. Non ne poteva più, era depresso, disperato, stressato. Il suo era ormai un dolore cronico: il tessuto e le ferite si erano cicatrizzati ma il dolore era rimasto. Capita a tantissime persone, soprattutto tra i 45 e i 64 anni. A 20 anni ti fai male al ginocchio sciando, o a 30 anni ti fai uno strappo alla schiena in palestra… Certe volte nemmeno ti ricordi che cosa è successo anni e anni prima, fatto sta che quella parte del corpo ricomincia a farti male 20 anni più tardi. Per molti è un doloretto antipatico ma sopportabilissimo, per altri – come Stephens – è lancinante e debilitante. È un dolore che si paga con la perdita

del lavoro, della propria relazione di coppia e certe volte anche della vita. Se parliamo di una gamba rotta o di una ferita aperta la medicina moderna ha fatto enormi passi avanti negli anni. Ma il dolore cronico è poco considerato. I rimedi oferti per questa condizione debilitante sono le iniezioni e la chirurgia, con una percentuale di successo ridotta, o i farmaci antidoloriici e gli oppioidi che riducono il dolore, ignorando però le cause del problema e non eliminando gli efetti. Per curare il dolore bisognerebbe invece partire dalle cause, da che cosa l’ha provocato. Ma per farlo bisogna prima conoscere come funziona il dolore cronico.

PERCHÉ FA MALE SE SBATTI IL MIGNOLINO DEL PIEDE contro

uno spigolo le terminazioni nervose del dito inviano un impulso al cervello che, collaborando con i neuroni nel midollo spinale, produce una risposta adeguata: nel caso del mignolino ti accasci a terra, ti prendi il piede tra le mani e urli. Se invece avessi messo il piede su un frammento di vetro la reazione sarebbe stata quella di toglierlo subito da lì. Se ti rompi il piede il dolore è forte e dura un paio di settimane: è il modo che il corpo ha per impedirti di usare quell’arto, così che guarisca. Quando il piede è guarito il cervello riduce il dolore. Ma con il dolore cronico i circuiti neuronali che erano stati attivati per inviare le reazioni di dolore dal cervello al piede rimangono attive (è come se il cervello si fosse “ricablato”), mantenendo il dolore alla massima intensità anche se il danno è stato riparato. Il dolore cronico è un errore del cervello. John Bonica, il padre della medicina antidoloriica, non sapeva nulla di tutto questo quando ha iniziato a curare i soldati feriti nell’ospedale militare di Seattle 75 anni fa. Bonica si è reso conto che nel corpo di questi soldati, spesso amputati, succedeva qualcosa che non era spiegabile soltanto a livello isico. Il dolore cronico era spesso accompagnato dall’ansia, dalla depressione e dal disordine da stress post traumatico, suggerendo che il dolore era provocato dalla sfera emotiva oltre che dal tessuto danneggiato. In seguito le ricerche hanno scoperto che le regioni del cervello associate all’ansia e alla depressione sono collegate anche alla paura e alla reazione al dolore. Bonica ha MENSHEALTH.IT 93


CI VUOLE CORAGGIO PER PRESENTARSI ALLA PRIMA LEZIONE DI YOGA A 40 ANNI SUONATI

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Le cliniche di gestione interdisciplinare del dolore sono calate a 56.

CURA IL DOLORE SENZA FARMACI SEAN STEPHENS ERA NERVOSO. Il sistema

sanitario che si occupa dei veterani (VHA: Veterans Health Administration) era passato agli oppioidi per gestire il dolore cronico, esattamente come il resto del sistema sanitario nazionale. Nel 2015 c’erano già 68 mila veterani dipendenti dagli oppioidi. I veterani però hanno il doppio delle probabilità di morire di overdose da oppioidi di ogni altro paziente e così alla ine si è deciso di ridurre l’uso di oppioidi. Il suo medico, quindi, adattandosi ai nuovi parametri sanitari, ha deciso di ridurre progressivamente la quantità di tramadolo di cui Stephens faceva uso. Per questo Stephens era terrorizzato: era l’unica cosa che lo proteggeva dal dolore e adesso avrebbe dovuto farne a meno. Oggi, a vent’anni di distanza dall’uscita sul mercato dell’OxyContin, quasi tutte le cliniche per la gestione interdisciplinare del dolore hanno chiuso. Il VHA oggi è uno dei capisaldi di questo approccio e uno dei pochi che lo tiene in vita. Altre cliniche fanno parte di altre istituzioni, come la Mayo Clinic e la Cleveland Clinic, perché non possono permettersi di perdere soldi, vista l’assenza di inanziamenti del sistema sanitario nazionale. Ma il VHA non ha un approccio di questo genere: i suoi pazienti, i veterani, lo sono a vita e il VHA ne è respon-

sabile. Nel tempo questo genere di gestione del dolore costa meno di ininite pillole e della dipendenza che generano. Quando Stephens ha scoperto che avrebbero ridotto i suoi oppioidi era spaventato ma il VHA gli ha spiegato che non c’era da preoccuparsi perché si sarebbe occupato di gestire il suo dolore nella sua completezza, senza sofocarlo con farmaci che danno dipendenza. Insieme avrebbero lavorato per ridare a Stephens la sua vita. Alcuni dei trattamenti che il medico del VHA ha prescritto a Stephens erano ovvi (isioterapia, farmaci che non danno dipendenza, obiettivi semplici come fare esercizio per 20 minuti di seguito) ma altri erano un po’ insoliti per la medicina tradizionale (yoga, tecniche di respirazione profonda, meditazione, terapia cognitivo-comportamentale). Stephens aveva sentito dire che c’erano modi alternativi per trattare il dolore, per esempio lo yoga, ma pensava che lo yoga non gli sarebbe servito. “Non volevo trovare un’altra soluzione al dolore, volevo solo sofocarlo. Ma queste persone mi hanno spiegato tutto quello che potevo fare per superarlo senza l’aiuto degli oppioidi. Non mi ero reso conto di come tante cose sono collegate e di come, per esempio, alleviando lo stress avrei alleviato anche il dolore isico.” Per ogni uomo uno degli elementi più diicili della gestione interdisciplinare del dolore è accettare di andare da uno psicologo. Curare il dolore isico con la terapia cognitivo-

JAMIE CHUNG

capito che il dolore cronico era così complicato e sfaccettato che per curarlo servivano specialisti diversi. Per questo negli anni Sessanta ha aperto la prima clinica multidisciplinare del dolore: serviva un approccio di squadra. Visto che non era possibile sradicare completamente quel dolore, l’obiettivo della clinica è diventato quello di insegnare ai pazienti a gestire i sintomi e migliorare la loro qualità di vita sotto ogni aspetto. Il isioterapista insegnava ai pazienti a muoversi di nuovo correttamente, lo psicologo insegnava a non aver paura del dolore, altri specialisti aiutavano il paziente a reinserirsi nel mondo del lavoro imparando a gestire il dolore e le disabilità che portava con sé, mentre il dietologo aiutava a perdere peso in modo da alleviare la pressione alle giunture. Nel frattempo gli infermieri gestivano l’interazione tra il paziente e i vari specialisti e il dottore supervisionava tutto il team e il progresso complessivo del paziente. Questo approccio multidisciplinare era rivoluzionario e i risultati gli hanno dato ragione: funzionava. Alle ine degli anni Novanta esistevano più di 1000 programmi interdisciplinari di gestione del dolore cronico nei soli Stati Uniti, dove tutto era cominciato con il dottor Bonica. Erano costosi: un trattamento completo poteva costare ino a 30 mila dollari. Eppure numerosi studi hanno dimostrato che questo approccio non solo funzionava ma alla lunga si autoripagava: un uomo in grado di lavorare e di badare a se stesso costa meno alla società di un invalido che consuma medicine, riempie gli studi medici e non contribuisce a produrre reddito. Nel 1995 la Purdue Pharma ha messo in commercio l’OxyContin, un farmaco a base di ossicodone, un oppioide. Ha avuto subito un enorme successo. I primi studi suggerivano (a torto) che si trattava di un farmaco eicace per il dolore cronico e che non dava nessun tipo di dipendenza. Nel 2015 nei soli Stati Uniti c’erano 20 milioni di pazienti che seguivano una terapia a base di oppioidi.


percezione di dolore maggiore, creando un circolo vizioso che non si riesce a spezzare. Imparare a pensare diversamente ti aiuta a spezzare questo circolo. Insieme alla isioterapia, all’esercizio e al supporto emotivo, questo approccio olistico ha permesso di ottenere risultati strabilianti tra i veterani. Finora il VHA è riuscito a ridurre del 40% il numero di veterani dipendenti da oppioidi. Inoltre uno studio ha dimostrato che i pazienti coinvolti nella terapia interdisciplinare del dolore hanno il 50% delle probabilitĂ in piĂš di ridurre drasticamente il dosaggio dei farmaci. E quando sei libero dall’inluenza degli oppioidi riesci a riprenderti la tua vita. Per Stephens questo approccio è servito e gli ha permesso di riprendersi il controllo della sua vita. Il dolore non è scomparso e non riesce ancora ad allacciarsi la camicia da solo ma adesso è in grado di gestire il dolore. Stephens fa meditazione, ha un cane per la pet therapy che lo aiuta a rilassarsi e vengono operati è la e a gestire lo stress e ogni volta fisioterapia. E se lo fanche sente aumentare il dolore ha no loro puoi farlo anche imparato a prendersi 10 minuti tu, senza vergogna. Anche se può fare male è per respirare profondamente e importante rafforzare i mettere in atto le diverse tattiche muscoli dell’area doloper tenerlo a bada. rante, in modo che possano sostenerla meglio. Questo approccio non funziona Gli studi dimostrano solo per i veterani ma per chiunche la fisioterapia alla que sofre di dolore cronico. Bisolunga riduce il dolore. gna solo trovare una clinica che Ă™ /PO SFTUBSF TPMP Geinsegni come fare, o imparare a stire il dolore è uno sforzo a lungo termine farlo autonomamente. Stephens e come tale può benedice che per quanto possa essere ficiare di un gruppo di diicile e impegnativo imparare supporto con cui condividere problemi, pauqueste tattiche ne vale la pena. re, speranze, soluzioni o Ci vuole coraggio per presenanche solo sfogarsi. tarsi alla prima lezione di yoga Ă™ $FSDB EJ SJMBTTBSUJ a 40 anni suonati, circondato da Ridurre lo stress riragazzine che ti guardano come duce il dolore. Esistono app gratuite come un alieno, ci vuole coraggio a Headspace che ti posfare meditazione quando nella sono aiutare a rilassarti vita sei un tipo pratico che non attraverso la mindfulness. Oppure puoi iscricrede a nulla, ci vuole coraggio a verti a un corso di yoga impegnarsi nella respirazione e a o di meditazione o anseguire consigli che sei convinto che fare agopuntura, una tecnica che aiuta non ti porteranno a nulla perchĂŠ moltissime persone. non vedi il collegamento con il tuo Il dolore non sparirĂ mai dolore. Ma se trovi quel coraggio e del tutto ma con queste tecniche sarai in grado ti impegni a seguire quella strada di tenerlo sotto coninterdisciplinare il dolore dimitrollo e di impedirgli nuirĂ . Ne vale la pena. di dominare la tua vita.

AFFRONTA IL DOLORE CRONICO “Il modo migliore di trattare il dolore cronico è considerarlo come uno sport di squadraâ€?, dice Sean Mackey, a capo del settore di medicina del dolore alla Stanford University. Servono giocatori specializzati in diverse aree per gestire diverse posizioni. Se non hai accesso a una clinica di gestione interdisciplinare del dolore ecco che cosa puoi fare: Ă™ 1BSMB DPO VO BTTJTUFOte sociale o con uno psicologo. Una parte notevole del dolore è emotiva e risiede nel cervello. Uno psicologo specializzato nella gestione del dolore può aiutarti a capirlo in poco tempo. CosĂŹ puoi imparare a gestire le emozioni, i pensieri e le credenze sul dolore. Il dolore cronico ri-cabla i circuiti cerebrali ma con la terapia puoi rimettere a posto quei circuiti. Forse non eliminerai del tutto il dolore ma lo ridurrai e riuscirai a tenerlo sotto controllo. Ă™ 7BMVUB MB Č—JTJPUFSBQJB La prima cosa che gli atleti fanno quando si rompono il ginocchio

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Il check up

dei 40 anni

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comportamentale sembra molto new age ma funziona, perchĂŠ il cervello è un organo incredibile e complesso. Non per niente l’effetto placebo funziona: se convinci qualcuno che gli stai dando un antidoloriico (ma in realtà è acqua e zucchero) il cervello eroga oppioidi naturali per bloccare quel dolore. I nuovi studi che analizzano le immagini cerebrali stanno ampliando notevolmente la nostra conoscenza di come funziona il dolore. Per esempio di recente gli scienziati hanno scoperto che il cervello scatena nel corpo una sensazione del dolore coerente con quello che si aspetta di provare, non con quella che è la realtĂ . Quindi una piccola ferita può fare piĂš male del necessario solo perchĂŠ il cervello si aspetta cosĂŹ. Quando vivi nel dolore costante temi sempre di provarne di piĂš e quindi il cervello ti dĂ una

A questa etĂ si comincia a vedere piĂš spesso il medico, normalmente – per fortuna – in via solo preventiva. Fai regolarmente i check up suggeriti dal medico per controllare che sia tutto regolare. Facendo la dovuta “manutenzioneâ€? riuscirai a tenere alla larga i problemi

Controlla gli zuccheri Assicurati di fare un test per valutare la quantitĂ di glucosio nel sangue: secondo alcuni studi gli over 45 sono pre-diabetici, anche quando non sono sovrappeso.

Colonscopia Una volta veniva consigliata dopo i 50 anni ma adesso l’etĂ media suggerita è stata abbassata a 45 anni, o anche prima se in famiglia qualcuno ha sofferto di cancro colon rettale.

Depressione I medici sono sempre piĂš attenti ai sintomi di depressione nei loro pazienti. Ma questo non è il loro settore e quindi rischiano di sbagliare. Lo dimostra anche solo la domanda che ti fanno: “soffri di depressione?â€? La depressione è un amalgama di emozioni, sintomi e problematiche varie. Quindi potresti soffrirne ma non saperlo

neppure tu. Per riconoscerla chiediti se sei rabbioso, aggressivo, se bevi troppo, se ti senti solo o se ti isoli, se ti manca la voglia di vivere. Se soffri di uno di questi sintomi potresti essere depresso. Non trascurare il problema, non se ne andrĂ da sĂŠ. Cerca aiuto.

Problemi alla pelle I decenni di esposizione al sole cominciano a farsi sentire. Se noti qualche macchia dalla forma o dall’aspetto strano, una macchia che prima non c’era o che ha cambiato forma o colore vai dal dermatologo. E già che ci sei fatti controllare tutta la pelle. Il melanoma, il tumore della pelle meno comune ma piÚ pericoloso, colpisce piÚ facilmente gli uomini sopra i 50 anni che le donne, soprattutto perchÊ gli uomini non hanno fatto molta prevenzione.

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A DOHA È FEBBRE

MONDIALE

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Verso Qatar 2022

Tutti pazzi per lo sport

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Doha si prepara a ospitare i Mondiali di calcio del 2022 con un calendario pieno zeppo di eventi. Dai siti che ospiteranno gli stadi alla formazione dei futuri dirigenti, siamo andati a vedere da vicino quello che è oggi il Paese più sportivo del mondo. Scoprendo che, un po’ ovunque, c’è anche lo zampino dell’Italia

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DI STEFANO SEMERARO

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AL BAYT STADIUM Questo stadio è una commessa italiana. Lo sta realizzando la Salini-Impregilo

AL JANOUB STADIUM

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ANTO PER CAPIRCI: Tamin bin Hamad al-Thani, l’emiro del Qatar il cui volto ti ritrovi stampato su cartelloni e grattacieli a ogni angolo di Doha, da giovane era una speranza del tennis locale. E si allenava con Nasser AlKhelaifi, che oggi è il presidente della Federtennis locale e soprattutto presidente del Paris St-Germain di calcio, la ricchissima squadra di Neymar e Buffon. “Il fatto è che qui tutti siamo un po’ fissati con lo sport”, ti spiega l’autista della transportation del torneo Atp di Doha, mentre scala la marcia alla BMW serie 7 prima di entrare allo stadio. “Io ad esempio gioco a pallavolo, e sogno di arrivare in nazionale. Ma mi dica, a lei piace più Federer o Nadal?”. Benvenuti nel paese più sportivo del Golfo, e percentualmente forse il più sportivo del pianeta: appena due milioni e 600 mila abitanti ma un’offerta di altissimo livello che copre tutte le discipline. Dal tennis – con due ricchissimi tornei professionistici a gennaio e febbraio – all’equitazione, ospi-

AL RAYYAN STADIUM

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tata in un impianto faraonico che vale la visita anche solo per le scuderie reali, sede di una tappa prestigiosa del Longines Global Champions Tour. Dall’atletica, che dal 28 settembre all’8 ottobre vivrà qui la prossima edizione dei Mondiali, al golf, con il Commercial Bank Qatar Masters, prestigiosa tappa del PGA Tour europeo. Dalla MotoGP, con il Gran Premio che si corre dal 2004 a Losail, alla scherma, al ciclismo – il Tour del Qatar è stato vinto 4 volte da Tom Boone e una da Mark Cavendish – al cricket, al nuoto che nel 2023 celebrerà qui i suoi Mondiali. E la lista potrebbe continuare… Molti però in Europa hanno iniziato a sentir parlare del Paese del Golfo solo nel FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

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A destra, l’attuale presidente della Fifa Gianni Infantino


I FUTURI MANAGER FORMATI (ANCHE) DALLA BOCCONI vista, dall’alto di uno dei grattacieli wLa "dominano la skyline di Doha è che

meravigliosa. “Ma non ho tanto tempo per godermela” spiega sorridendo Mushtaq Al Waeli (da sinistra, il secondo nella foto), Senior Adviser to the Supreme Committee for Delivery and Legacy, uno degli uomini che stanno dietro il miracolo della vittoria del Qatar nella Coppa d’Asia e l’organizzazione dei mondiali del 2022. “Il concetto chiave che ci ha fatto vincere la candidatura nel 2010”, spiega Al Waeli, “e che stava alla base di tutto il progetto, è che questa Coppa del Mondo non è solo del Qatar, ma di tutta la regione medioorientale e nordafricana. È la prima Coppa del mondo che viene ospitata in un Paese arabo e li rappresenta tutti, ma è anche un evento che riguarda tutta l’Asia.” E che va molto oltre le partite che si giocheranno fra tre anni. “I Mondiali devono lasciare un’eredità, in almeno tre sensi. Una eredità fisica: la progettazione degli stadi e in generale di tutte le infrastrutture non è pensata solo per il torneo ma servirà anche alle prossime generazioni. L’eredita sociale e umana: formare personale capace di gestire l’organizzazione di eventi, non solo sportivi. La terza eredità riguarda uno degli obiettivi di tutta la regione del Golfo, cioè il benessere dei lavoratori, il loro diritto a essere ben pagati, a lavorare nel giusto ambiente e con l’adeguato rispetto.” Sono nati così il Jasoor Institute, un centro di formazione e orientamento professionale, il Challenge 2022 per l’innovazione, uno specifico programma per i lavoratori, e infine la Generation Amazing che riguarda i progetti umanitari.

“Non abbiamo l’esperienza per gestire tutto da soli”, spiega Al Waeli, “ma la volontà e la visione per sfruttare l’esperienza di chi al mondo ha organizzato grandi eventi. Vogliamo essere sicuri che i nostri futuri dirigenti ricevano un insegnamento non soltanto accademico ma anche vissuto sul campo, da chi ha lavorato a eventi in precedenza: venue manager, stadium manager, dirigenti federali.” Da tempo sono partiti progetti con tre grandi università: Georgetown, Liverpool, famosa per il master in football industries, e Leeds. “Negli ultimi anni abbiamo laureato 180 persone. Ora che ci avviciniamo all’evento vogliamo essere più focalizzati su chi dovrà gestirlo in prima persona. Ci serve l’esperienza di chi ha lavorato con i nostri partner più importanti, come la Fifa, e questo ci ha portati alla Bocconi. Abbiamo firmato con loro un accordo di cui siamo molto orgogliosi, che ci consentirà di sfruttare le loro grandi conoscenze ma fornirà anche una

esperienza unica alla Bocconi visto che sarà la prima Coppa del Mondo organizzata in Arabia. I corsi si tengono in Qatar ma gli iscritti possono seguire anche match dei campionati europei.” Mushtaq Al Waeli ha un passato da calciatore. Ha sempre seguito il nostro campionato (“la mia squadra preferita è la Juventus”), è consigliere della Federcalcio del suo Paese e ha lavorato alla Aspire Academy assistendo alla crescita della generazione di atleti che ha conquistato la Coppa d’Asia. “ll Qatar voleva dimostrare che ospiteremo i Mondiali non solo perché abbiamo i soldi, ma anche perché siamo appassionati di sport e meritiamo di partecipare alla manifestazione. Il 2022 per il Qatar non è un traguardo ma un acceleratore del piano di sviluppo del nostro Paese. I Mondiali saranno una tappa fondamentale ma lo sport rimarrà una priorità per il Qatar. Vogliamo che la gente venga qui e veda di che cosa siamo capaci. Alle sfide abbiamo sempre risposto con i fatti.”

EDUCATION CITY STADIUM

AL THUMAMA STADIUM

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KHALIFA INTERNATIONAL STADIUM

2010, quando si è aggiudicato, fra mille polemiche, l’organizzazione dei Mondiali del 2022. Il calcio del resto è sicuramente lo sport più popolare anche da queste parti. “I dirigenti del Qatar mi hanno chiesto se volevo venire qui ad allenare per la prima volta nel 2003”, spiega Bora Milutinovic, il CT giramondo che ha portato ai Mondiali Messico, Nigeria, Costarica, Stati Uniti e Cina. “Pensare di rendere competitivo il Qatar sembrava un sogno. Ma adesso il sogno si è realizzato.” Con Bora in veste di guru e Felipe Sanchez in panchina, il Qatar quest’anno infatti ha conquistato la Coppa d’Asia battendo in finale il Giappone, e fra 3 anni non si presenterà ai Mondiali da semplice Cenerentola. Per anni sullo sport del Qatar sono piovute critiche violente, anche giustificate, visto che pur di conquistarsi un posto al sole era disposto a fare “shopping” di atleti stranieri, regalando un passaporto e un portafoglio (pieno) a talenti soprattutto africani. E costringendo i lavoratori stranieri a condizioni non accettabili. Da qualche tempo le cose stanno cambiando. Un tassello importante è quello della Aspire Academy, l’enorme accademia multisport voluta nel 2004 dalla famiglia reale Al-Thani che si estende

LUSAIL STADIUM

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RAS ABU ABOUD STADIUM

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come una città dentro la città all’ombra della Doha Torch, l’impressionate torre alta 300 metri a forma di torcia olimpica inaugurata per gli Asian Games del 2006, e dove in inverno vengono regolarmente ad allenarsi squadre come il Bayern Monaco, il PSG, lo Spartak Mosca. I tecnici (soprattutto spagnoli) della Aspire hanno allevato una generazione di calciatori cresciuti calcisticamente nel Paese: il reclutamento all’estero rimane, attraverso il programma Football Dream supervisionato da Joseph Colomer, lo scopritore di Messi; ma oggi atleti come Almoez Ali e Akram Afif, qatarioti a tutti gli effetti, fanno gola a molte squadre occidentali. E iniziano a fare concorrenza ai due sportivi made in Qatar conosciuti in tutto il mondo: Mutaz Essa Barshim, un bronzo e un argento alle olim-

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Da sinistra, Novak Djokovic, numero 1 nel mondo del tennis, Dominic Thiem, Stan Wawrinka e Karen Khachanov.

piadi nel salto in alto (sua con 2,43 m la seconda miglior misura di sempre) e il principe sportsman Nasser Al-Attyah, campione di rally e bronzo nel tiro al volo ai Giochi di Londra nel 2012. Chi arrivava a Doha nei primi anni ’90, compresi i giornalisti invitati alle prime edizioni del Qatar Open di tennis, trovava molte dune, un aeroporto ancora taglia small, il fascino della città vecchia, del suk, corse di cammelli a go-go e una skyline quasi piatta, interrotta solo dalla piramide dello Sheraton. Oggi Doha è una giungla di grattacieli e di attrazioni, di grandi alberghi e di club – sono 11 quelli multisport – dove ci si può sbizzarrire. Gite nel deserto, ovviamente: le corse mozzafiato su e giù sulle enormi dune con i giganteschi fuoristrada (o magari sugli sci). E poi sport acquatici, immersioni, tennis, golf – il Doha Golf Club è uno dei più antichi del Medio FOTOGRAFIA DI XXXXXXXXXXX

A SCUOLA DI CALCIO CON XAVI calcio come uno strumento per insegnare ai giovani a lavorare insieme, wIla" comunicare, a superare le barriere sociali, a guidare il cambiamento nella propria vita e in quella della comunità. Questo è Generation Amazing, uno dei progetti di maggior successo che il Qatar sta portando avanti in vista dei Mondiali del 2022. Costruire campi di calcio, costruire relazioni. Per ora sono oltre 250.000 le persone che ne hanno beneficiato, in 28 comunità sparse nei sette Paesi del Medio ed Estremo Oriente in cui Generation Amazing è presente: Qatar, Nepal, Pakistan, Giordania, Libano, Filippine e India. Sono 180 i lavoratori che attraverso Generation Amazing hanno ricevuto una istruzione mirata per diventare allenatori di calcio e attraverso lo sport contribuire a cambiare la vita dei ragazzini in età scolastica e in zone disagiate del pianeta. L’obiettivo per il 2022 è di coinvolgere almeno un milione di persone. Fra i testimonial di Generation Amazing c’è anche Xavi Hernández, una delle stelle del grande Barcellona insieme a Leo Messi e Iniesta, che dopo l’addio ai blaugrana ha giocato per quattro anni in Qatar. E che a Mumbai, in India, ha conosciuto Umehs Rathod, uno dei ragazzini che lottano per avere un’educazione in una regione dove i bambini sono costretti a lavorare giovanissimi in condizioni di vita durissime. “Umesh ha 15 anni ed è pazzo per il calcio. Mi ha portato a casa, mostrato i suoi trofei e fatto conoscere i suoi genitori che lo hanno sempre incoraggiato nella passione per il calcio e incoraggiato a frequentare la scuola. A Mumbai con Generation Amazing abbiamo inaugurato un campo di calcio che servirà a lui e alla sua comunità, compresa Poonam, una calciatrice di 19 anni che ora è diventata istruttrice per i bambini più piccoli.” Calcio, ma non solo calcio.

Oriente – pattinaggio stile Central Park dentro centri commerciali grandi quanto una media cittadina italiana. Il Qalifa Tennis Center, dove hanno giocato tutti i più grandi tennisti degli ultimi 30 anni, da Becker a Edberg, da Sampras a Nadal, è ormai parte integrante del volto della città, come il Museo di Arte Islamica o la più recente Biblioteca Nazionale, capolavori firmati dalle due “archistar” Jean Nouvel e Rem Kolhaas. Oggi poi tutto il Paese è un enorme cantiere, giorno dopo giorno crescono gli stadi che ospiteranno i Mondiali e che rappresentano lo stato dell’arte dell’impiantistica sportiva. L’Al Bayat Stadium, in particolare, meraviglio-

so nella sua forma che ricorda una tradizionale tenda nel deserto, è una commessa italiana: lo sta costruendo la SaliniImpregilo ed è stato visitato quest’anno anche dal premier Giuseppe Conte. Il Doha Port Stadium, che dominerà la vista sulla baia, è stato progettato invece per essere interamente smontabile. Dopo la fine dei Mondiali verrà smantellato e regalato a Paesi che non possono permettersi strutture così costose. Lo sport, insomma, è il sentiero che il Qatar ha scelto per traslocarsi nel futuro, trasformando la propria immagine e aprendosi al mondo. Visitarlo, godendosi i tesori sportivi che offre, è un modo per accelerare il processo. M E N S H E A L T H . I T 101


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104 .......... MOTO A TRE RUOTE E FORMULA E 108 ............ IMPARA A CORRERE 110 ............ LA BAGNAIA RESORT 116 ......... PASSIONE VIDEOGAME 118 ......... CONSIGLI DI LETTURA

DEEJAY Xmasters DAL 13 AL 21 LUGLIO RITORNA IL PIÙ GRANDE EVENTO DELL’ESTATE SULLE SPIAGGE DI SINIGALLIA. TRA QUESTI CI SARANNO ANCHE I TRIATLETI... Il 20 e 21 luglio la Deejay TRI arriverà per la prima volta a Senigallia. La “triplice” è ormai diventata uno dei pilastri dei DEEJAY Xmasters! Negli scorsi anni la Santini TRIO Senigallia ha fatto registrare la partecipazione di migliaia atleti, tra i quali campioni del calibro di Davide Uccellari e volti noti dello sport e dello spettacolo come Massimiliano Rosolino e Justine Mattera. (p112)

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La Formula E sul circuito di Roma OLTRE 35 MILA SPETTATORI HANNO ASSISTITO ALLA SECONDA EDIZIONE DELL’EPRIX DI ROMA

Nonostante la pioggia, secondo i primi dati diffusi dagli organizzatori, al pubblico presente bisogna aggiungere i 1.766.000 telespettatori (5,98% di share) che hanno seguito l’evento in diretta su Italia 1. È quindi innegabile il successo dell’evento che è destinato a occupare un posto stabile nel calendario della Formula E e delle manifestazioni capitoline. L’evento romano ha avuto un sapore particolare per la Jaguar. Qui si è corsa la prima gara europea del monomarca I-Pace eTrophy, il primo campionato al mondo riservato alle auto elettriche di serie alimentate a batteria. A Roma la Jaguar ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula E. “Vedere il team Panasonic Jaguar Racing sul gradino più alto del podio è stata un’emozione indescrivibile” ha commentato a fine gara James Barclay, Team Director di Panasonic Jaguar Racing. “Sono molto orgoglioso di tutta la squadra, tanti di loro sono con noi sin dalla terza stagione, da quando siamo entrati nel campionato di Formula E. Da tempo diciamo di avere 104 M E N S H E A L T H . I T

un’ottima vettura e di aver un buon passo di gara; a Roma abbiamo messo insieme le due cose ed è quello che ha fatto la differenza”. La dea del motorsport invece sembra non voler ripagare Nissan dell’impegno che la Casa giapponese pone da anni nelle competizioni automobilistiche. Sono ormai lontane nel tempo le quattro vittorie consecutive all’East African Safari (1979-1982) con il leggendario Shektar Mehta. Della 24 Ore di Le Mans è meglio non parlare... Meglio concentrarsi sulla Formula E, dove Nissan ha riversato da quest’anno la sua “leadership” tecnologica nell’elettrico subentrando a Renault sulle monoposto del pluri-vittorioso team e.dams dello svizzero Sébastien Buemi (oggi pilota più titolato della categoria) e dell’inglese Oliver Rowland. Per Nissan, la Formula E è la piattaforma ideale per mostrare la potenza e le prestazioni delle tecnologie dei veicoli elettrici, parte della visione Nissan Intelligent Mobility. In occasione dell’e-Prix di Roma, Nissan Italia ha interagito

UNA LUNGA STORIA Roma e le corse, un binomio fortunato che affonda le sue radici in tempi molto lontani, come ci ricorda il libro “Gran Premi a Roma” curato da Paolo Ferrini e Franco Carmignani.


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Le grandi corse per le strade di Roma non sono un’invenzione degli organizzatori del Rome ePrix di Formula E, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Lo ha ricordato l’Automobile Club di Roma che, quasi un secolo fa, nel febbraio 1925, organizzò sul circuito di Monte Mario il primo Reale Premio di Roma (vinto da Carlo Masetti su Bugatti Type 35) cui seguirono le 39 edizioni della corsa, fino al 1956 sui vari circuiti cittadini e quindi, dal 1963, all’autodromo di Vallelunga. Lo ha ricordato agli appassionati e agli addetti ai lavori Giuseppina Fusco, presidente dell’AC capitolino, presentando il libro “Gran Premi a Roma” di Franco Carmignani e Paolo Ferrini. Con la collaborazione di campioni romani del volante di varie epoche come Bernabei, Cioci, Cola, Fisichella, Flammini, Francisci, Frassineti, Marazzi, Nataloni, Picchi, Pirro, Rendina – e con i ricordi di Prisca Taruffi – il libro ricostruisce le atmosfere e i circuiti che le hanno ospitate. Da Monte Mario ai Parioli, da Villa Giulia alle Tre Fontane, così come l’Aeroporto

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p.i. 25/05/2019

AC ROMA: 90 ANNI FA LA PRIMA CORSA PER LE STRADE DI ROMA

dell’Urbe e il lungomare di Ostia. Ma anche alle Terme JAGUAR SUL GRADINO PIÙ ALTO di Caracalla e nella Pineta di Castelfusano. Senza diSopra a sinistra: menticare i coraggiosi tentativi di Maurizio Flammini Mitch Evans, pilota per portare la Formula 1 all’EUR. E ovviamente il “gran neozelandese che ha portato alla vittoria premio elettrico” con tutto quello che oggi lo circonda. la Jaguar del Team Insomma, un incontro unico al mondo tra la passione Panasonic nella gara per la velocità, che i romani coltivano da quando andacapitolina. vano al Circo Massimo, e il fascino millenario dell’Urbe che dà agli autori l’occasione per prendere spunto dalle vicende sportive, per non parlare dei campioni e delle loro macchine, ma anche degli scorci di Roma che hanno fatto da cornice alle competizioni automobilistiche capitoline. Il tutto completato con piantine appositamente realizzate per ricostruire tutti i percorsi. IL CONFORT A cura della redazione di Automobilismo

MENSILE - GIUGNO 2019 - ANNO 35 - N. 06

con i tifosi lanciando un’iniziativa inedita targata Nissan Formula E: un’esperienza sul simulatore all’interno dell’e-village.


PLUS Can-Am Ryker Rally Edition

La terza ruota HA TRE RUOTE, LA TRASMISSIONE CON IL VARIATORE E SI GUIDA CON LA PATENTE B. NON È AGILE MA SU ASFALTO E SOPRATTUTTO SULLO STERRATO È DANNATAMENTE DIVERTENTE

SIAMO SINCERI, la stragrande maggioranza dei motociclisti guarda ai veicoli a 3 ruote con indifferenza o, peggio, con scetticismo: “sono larghi quasi come una macchina, nel traffico devi stare in coda e ti prendi pure la pioggia”. Eppure il primo contatto con la Ryker, nuovissima tre ruote di CanAm, è andato benissimo. E mai come questa volta i pregiudizi sono stati smentiti. Almeno in gran parte. La Ryker è declinata in due modelli: quello base, disponibile con motorizzazione Rotax di 600 cc a 2 cilindri oppure 900 cc a 3 cilindri, e la Rally Edition, protagonista della nostra prova, equipaggiata solo con il tricilindrico da 82 CV. Le linee sono filanti e rastremate, con le sovrastrutture ridotte al minimo e caratterizzate da un nero opaco che snellisce. Il colore è destinato solo alle cover che sovrasta il faro, che sono personalizzabili. A proposito di customizzazione: è possibile attingere a un lungo catalogo di accessori estetici e

funzionali che permettono di cucirsi addosso una Ryker unica, o quasi.

PRONTI A PARTIRE? Prima del lungo giro di prova i responsabili Can-Am organizzano in un parcheggio un vero e proprio percorso di scuola guida per catechizzare chi è completamente digiuno di esperienze con mezzi a 3 ruote di questo tipo. A parte le ovvie raccomandazioni sulle particolarità di guida, molto tempo è stato necessario per spiegare le laboriose procedure di partenza. Nell’ordine è necessario: infilare la chiave nell’alloggiamento accanto al motore, tenendo la controchiave in tasca o nel vano porta oggetti anteriore, assicurarsi che la leva di marcia/retromarcia sia posizionata in avanti, disattivare la levetta del freno di stazionamento, schiacciare il pulsante di start, ruotare in avanti la manopola dell’acceleratore, tenere premuto il pedale del freno e schiacciare nuovamente il pul-

sante di avviamento. Solo a questo punto il motore Rotax emette un rombo vigoroso, che ci accompagnerà per tutta la prova, senza mai infastidire. Con l’uso, la sequenza di avviamento diventa un automatismo, ma una semplificazione sarebbe auspicabile. La posizione di guida è piuttosto “inserita” e la sensazione è acuita dalla sella a un’altezza ridotta e dalle pedane piazzate molto in avanti. In realtà queste ultime sono regolabili: basta piegarle verso l’alto e poi farle slittare lungo il supporto inferiore, ma l’operazione è complicata dalla notevole forza necessaria a rimettere la pedana in posizione. Per chi è

DASHBOARD COMPATTO Facile da usare e ben visibile anche in pieno sole il display LCD, protetto da un piccolo spoiler. I tasti ai lati servono per regolare l'orologio, oltre che visualizzare e azzerare i contachilometri. Con il pulsante in basso a sinistra invece si selezionano i tre riding mode disponibili: Eco, Sport e Rally, che modificano la risposta al gas, non la potenza.

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CILINDRATA POTENZA PESO A SECCO PREZZO

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TUTTA REGOLABILE 5. La chiave di accensione va inserita nel blocchetto all’altezza del ginocchio sinistro. 6. È possibile riposizionare in maniera rapida il riser del manubrio, per avvicinarlo o meno al pilota. 7. La leva per inserire la retromarcia è in una posizione molto bassa e avanzata, poco pratica. 8. Le pedane del pilota sono montate su slitte per essere riposizionate più vicine alla sella. 1

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DOVE METTO I BAGAGLI? 1. Pratico e accessibile il vano portaoggetti davanti al manubrio; la capacità è di 7 litri. 2. L’idraulica in estensione del mono posteriore è regolabile con un comodo pomello. 3. Il portapacchi alle spalle della sella monoposto può ospitare un bauletto e borse oppure la seduta per il passeggero. 4. La sospensione anteriore è a quadrilatero deformabile.

namica di guida agli antipodi rispetto alle moto: nelle manovre a bassa andatura in mezzo al traffico e nelle svolte lente si avverte parecchio la pesantezza del mezzo. Inversioni di marcia e rotatorie richiedono un bel lavoro di braccia. Le sospensioni sono un buon compromesso tra sostegno e comfort, almeno finché l’asfalto è perfetto, perché il monoammortizzatore posteriore è piuttosto rigido: su buche e dossi restituisce una risposta secca al fondoschiena. L’avantreno invece assorbe meglio le asperità della strada. Anche la frenata (integrale) necessita di un certo periodo di assuefazione: il pedale è l’unico strumento per fermare la Ryker (non c’è leva a manubrio), dunque è bene regolarne la posizione e la distanza dalla pedana. Azionandolo si ripartisce la frena-

ta sui tre dischi, ovviamente dotati di ABS. All’inizio bisogna riparametrare il proprio stile di guida motociclistico e dare vigorosi “pestoni” per fermare la Ryker, ma alla lunga diventa normale, aiutati dalla grande stabilità del mezzo anche nelle frenate al limite. A cura della redazione di Motociclismo Andrea Cavalleri

MOTOCICLISMO Dal 1914 è indiscutibilmente il riferimento primario per gli appassionati e per tutti gli operatori del settore. Le grandi esclusive, la tecnica, lo sport, le prove spesso anche comparative, le inchieste, le campagne dalla parte del motociclista, il turismo, le novità e le curiosità in anteprima ti aspettano ogni mese in edicola e sul web. www.motociclismo.it

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più alto è perfetto averle distanti, per mantenere le gambe ben distese e non imporre alle ginocchia una piega scomoda. Semplice e redditizio invece modificare la distanza dal manubrio: sollevando una leva si può liberare la slitta di regolazione e aggiustare a piacimento il “timone” della Ryker. In ogni caso l’ergonomia è paragonabile a quella di una cruiser. Inevitabile l’effetto straniante di procedere con due ruote davanti distanti più di un metro e mezzo l’una dall’altra. Le teniamo d’occhio spesso per evitare di urtare contro qualche ostacolo… La Ryker non ha il cambio, ma una trasmissione a variatore, come gli scooter: il suo funzionamento è ineccepibile, tanto che in ambiente urbano si può procedere a bassa andatura senza strattoni. Meno intuitivo invece il rapporto con una di-

Fascicolo n. 2769 - anno

105 - giugno 2019 - mensile

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p.i. 29/05/2019

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PLUS

È LO SPORT PIÙ SEMPLICE E NATURALE DEL MONDO, MA ANCHE IL PIÙ DURO E MONOTONO. SE COMINCI OGGI PRIMA O POI DOVRAI FARE I CONTI CON TANTE DIFFICOLTÀ: ECCO COME AFFRONTARLE LA CORSA È UN GESTO NATURALE, come camminare. Ma allora perché cominciare a correre non è così facile? Semplice, la maggior parte delle persone non parte dal livello in cui ci si trova al momento, ma da quello in cui pensa di dover essere. Se si corre più a lungo o più velocemente di quanto il nostro fisico sia pronto a sopportare, non gli si dà il tempo di adattarsi agli stimoli e allo stress della corsa, e si rischia l’infortunio (oltre a fare una fatica esagerata!). Ecco perché agli inizi è importante non bruciare le tappe e affidarsi a un programma di allenamento, come quello super collaudato che trovi in queste pagine, che ti 108 M E N S H E A L T H . I T

porterà a correre 30 e poi, se vorrai, anche 60 minuti, in tutta sicurezza e senza sforzo. Devi solo essere regolare nelle tue uscite di corsa. Una volta che la corsa sarà diventata un’abitudine, diventerà tutto più facile e allenarsi non richiederà un grosso sforzo di volontà, neppure nei giorni in cui hai meno voglia. Questi quattro semplici consigli ti aiuteranno a centrare i tuoi obiettivi e a mantenere alta la motivazione.

SII REGOLARE Cerca di correre sempre alla stessa ora del giorno e ascolta sempre la stessa musica per darti la carica prima di partire. La consuetudine ti aiuterà a creare l’abitudine alla corsa. Dopodiché uscire per correre sarà una cosa normale, “inevitabile” come andare a fare la spesa.

PREMIATI PIANIFICA Ogni abitudine, anche la corsa, è fatta da alcuni elementi caratterizzanti (ora, luogo,

Concediti qualcosa che ti piace subito dopo l’allenamento, in modo che il tuo cervello associ alla corsa una ricompensa immedia-

GETTY IMAGES

INIZIA A CORRERE

musica, presenza di compagni), da una gratificazione (cioccolato, massaggio, frullato) e da una routine (l’allenamento). Per rinforzarla, prendi nota dei risultati e delle sensazioni che provi durante le tue corse, scegli bene i premi e appendi il programma dei tuoi allenamenti da qualche parte dove puoi vederlo.


INIZIA CON QUESTA TABELLA DA ZERO A MEZZ’ORA (O 5 CHILOMETRI) IN 4 SETTIMANE PRIMA SETTIMANA 1° GIORNO

CORRI 1 MINUTO, CAMMINA 1 MINUTO

2° GIORNO

Corri 2 minuti, cammina 1 minuto

3° GIORNO

Corri 4 minuti, cammina 1 minuto

Ripeti 10 volte (totale: 20 minuti) Ripeti 8 volte (totale: 24 minuti) Ripeti 5 volte (totale: 25 minuti) SECONDA SETTIMANA 1° GIORNO

Corri 4 minuti, cammina 2 minuti

2° GIORNO

Corri 6 minuti, cammina 2 minuti

3° GIORNO

Corri 8 minuti, cammina 2 minuti

Ripeti 4 volte (totale: 24 minuti) Ripeti 3 volte (totale: 24 minuti) Ripeti 3 volte (totale: 30 minuti) TERZA SETTIMANA 1° GIORNO

Corri 10 minuti, cammina 2 minuti

2° GIORNO

Corri 12 minuti, cammina 2 minuti

3° GIORNO

Corri 15 minuti, cammina 2 minuti

Ripeti 2 volte (totale: 24 minuti) Ripeti 2 volte (totale: 28 minuti) Ripeti 2 volte (totale: 34 minuti) QUARTA SETTIMANA 1° GIORNO

Corri 15 minuti, cammina 2 minuti

2° GIORNO

Corri 10 minuti, cammina 2 minuti

3° GIORNO

Corri 30 minuti, che corrispondono più o meno a 5 km

Ripeti 2 volte (totale: 34 minuti) Ripeti 2 volte (totale: 24 minuti)

Nelle tue uscite dovresti correre a un ritmo tranquillo, tale da consentire una reale (o ipotetica) conversazione. Se non riesci a parlare con chi ti sta accanto, vuol dire che stai andando troppo forte.

ta. Certo, assomiglia un po’ alla storia della carota per l’asino, ma funziona!

Comincia e termina ogni seduta con 5 minuti di camminata. La cadenza migliore è quella dei giorni alterni. Le sequenze ottimali sarebbero lunedì-mercoledì-venerdì (o sabato) oppure martedì-giovedì-sabato (o domenica), ma va bene qualsiasi altra successione, a patto che ci sia sempre un giorno di recupero tra un’uscita e l’altra.

COSTRUISCI UNA RETE DI SUPPORTO Arricchisci la tua routine di elementi che ti faranno sentire bene. Ad esempio, corri con gli amici; oppure registra i chilometri che fai in modo da poter vedere i tuoi progressi; o, ancora, comprati un completo o un paio di scarpe da running che ti permettano di correre meglio e più forte, oltre a farti sentire “cool”.

SOCIALIZZA Se usi i social, posta su facebook o su instagram i risultati e le foto dei tuoi allenamenti. I commenti e gli apprezzamenti dei tuoi amici (e anche gli sfottò degli “invidiosi”) ti daranno la carica per non mollare e faranno diventare ancor di più la corsa una parte integrante della tua vita.

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24/05/2019 11:42:00

RUNNER’S WORLD Runner’s World è la più importante rivista al mondo dedicata agli appassionati della corsa. Il magazine che spiega come migliorare la forma fisica e il benessere del corpo attraverso il movimento e il running in particolare. Ogni mese in edicola e tutti i giorni sul web www.runnersworld.it M E N S H E A L T H . I T 109


PLUS Toscana per tutti

La Bagnaia Golf & Spa È UN PARADISO PER IL TURISTA, MEGLIO ANCORA SE SPORTIVO E BISOGNOSO DI PACE E BENESSERE, OLTRE CHE DI OTTIMA CUCINA E DI UNA COMPLETA IMMERSIONE NELLA NATURA E NELLA STORIA DI ROSARIO PALAZZOLO

ga le colline del Chianti o quelle della Val di China, il Montalcino o le Crete Senesi, tra questi paesaggi lo stress della quotidianità sembra dissolversi, regalando quella serenità e quel piacere che troppo spesso andiamo inutilmente cercando in paradisi lontani. Per gli amanti dello sport, inoltre, questi scenari sono da tempo riconosciuti come uno splendido challenge per mettersi alla prova con se stessi e con la natura. Non a caso, già nel 2018 il turismo sportivo in Toscana è cresciuto fino a toccare il 21 per

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C’E UN LUOGO CHE MEGLIO di ogni altro riesce a coniugare le parole benessere e sport: è la Toscana. I suoi panorami, le sue colline e i suoi borghi senza tempo sono da sempre considerati un toccasana per il corpo e per l’anima. Ma da qualche anno sono diventati lo scenario ideale anche per lo sport, che in un territorio così unico ed eccezionale acquisisce un’essenza speciale. Ne sono un esempio i successi di eventi sportivi come l’Eroica per il ciclismo, la maratona di Firenze per l’atletica o i cammini lungo la Via Francigena. Che tu scel-

cento del totale. Merito di eventi sempre più unici e attraenti, ma anche di un territorio che sa offrire il giusto mix di benessere e piacere. Uno dei posti più belli che puoi visitare è la Bagnaia Golf & Spa Resort, luogo di pace e di relax adagiato al centro di una delle vallate più aperte e verdeggianti di tutta la Toscana. Un borgo medioevale completamente ristrutturato e adibito all’ospitalità, che sorge nel bel mezzo di una delle strade bianche più celebri del ciclismo (da alcuni anni divenuta teatro della celebre gara ciclistica per professionisti e amatori), oltre che sede di uno dei centri del golf più moderni e avvincenti. La Bagnaia nelle ultime due stagioni è divenuto parte della catena Hilton che lo ha inserito tra i suoi resort della collezione “Curio”, dove questa denominazione sta per “curiosità” e identifica le località più interessanti e uniche al mondo. I motivi per destare curiosità e interesse

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stantemente immersi in un panorama aperto e mozzafiato. Non è da meno l’attività ciclistica che in Toscana sta conoscendo un grande ritorno, sia tra gli amanti delle gare di endurance e agonistiche, come la Granfondo Strade Bianche e la Eroica, sia per gli amanti del cicloturismo più esplorativo e rilassato. Questo resort rappresenta il punto di partenza privilegiato per alcune delle salite più sfidanti e mozzafiato, naturalmente rimanendo lontani dall’asfalto. La struttura dispone di spazi riservati per il deposito delle proprie biciclette ma offre anche la possibilità di noleggiare le biciclette, soprattutto mountain bike, per le escursioni nella zona. Il nome stesso La Bagnaia è indubbiamente legato a una delle caratteristiche principali del resort, che è la presenza di un centro benessere e Spa che affonda le sue radici addirittura nel medioevo quando la principale fonte di acqua, dedicata a Santa

Caterina, è diventata leggendaria perché ad essa venivano attribuiti benefici contro i dolori. Il centro termale in antichità è stato frequentato da papi, cardinali e principi. Ed oggi quest’acqua, che sgorga naturalmente a 30°, è a disposizione degli ospiti del resort che possono bagnarsi nella piscina naturale inserita nel contesto di una moderna Spa che sorge all’interno della proprietà. Un vero luogo di pace, che dispone di zone relax sia all’aperto che al chiuso, di piscine con varie gradazioni di temperatura, ma soprattutto di sauna, bagno turco, sala per il fitness e di un centro per la cura del benessere fisico.

LA BAGNAIA GOLF&SPA RESORT CURIO COLLECTION BY HILTON S.S: 223 KM 56 - SIENA TEL. 0577 813000 WWW.HILTONHOTELS.IT

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intorno alle mura di questo borgo medioevale, che dista poco più di 10 chilometri da Siena, sono veramente tanti: con i suoi 1100 ettari di terreno, di cui 600 di boschi e giardini, questo resort, diviso tra gli antichi borghi La Bagnaia (con tanto di palazzo signorile) e il borgo secondario Filetta, accoglie i suoi clienti con un sistema di ospitalità davvero unico, in una sorta di hotel diffuso che si estende nelle antiche costruzioni, opportunamente recuperate e trasformate in lussuose camere di hotel. La ricettività complessiva è di 101 camere, di cui 12 suite, dotate di servizi quali la piscina panoramica, un centro congressi con 5 sale, i ristoranti La Voliera, la pizzeria toscana Borgo Filetta e la Club House Royal Golf Club, che propongono piatti tipici e una fornita cantina di vini locali e internazionali. L’attrazione principale è il campo da golf a 18 buche (progettato da Robert Trent Jones Jr che per gli esperti è sinonimo di prestigio) che consente di giocare co-

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PLUS

Deejay Xmasters L’EVENTO ESTIVO PIÙ ACTION D’ITALIA RITORNA DAL 13 AL 21 LUGLIO A SENIGALLIA. ECCO GLI OSPITI E LE COMPETIZIONI IN PROGRAMMA

L’OTTAVA EDIZIONE DEI DEEJAY XMASTERS, l’unico summer event italiano interamente dedicato al mondo degli action sport, si svolgerà dal 13 al 21 luglio sulla Spiaggia di Velluto di Senigallia. Nell’immenso Village di 40.000 mq i partecipanti potranno provare una delle oltre 30 discipline presenti o assistere a show e competizioni con i più forti campioni di questi sport. L’ottava edizione dei DEEJAY Xmasters si aprirà alle 5.37 del mattino del 13 luglio con l’AlbaRun by Sport&Travel, la prova podistica non competitiva con percorso da 10 km e passeggiata da 5 km che ogni anno raduna oltre 1.200 partecipanti. Anche nel 2019, al sorgere del sole, la ma112 M E N S H E A LT H . I T

rea di runner color arancio fluo percorrerà il lungomare della Marina Vecchia di Senigallia per poi addentrarsi in città e fare ritorno nel DEEJAY Xmasters Village.

Entra nel programma degli eventi anche la Obstacle Course Race. Questa disciplina, presente lo scorso anno con un’area training, sarà protagonista nel 2019 proprio


L’OTTAVA EDIZIONE DELLA OBSTACLE COURSE RACE il percorso “Training” allestito lo scorso anno, per questa edizione wDopo " l’organizzazione ha siglato una partnership con i celebri Cross Game, che si

svolgeranno all’interno dei DEEJAY Xmasters il 13 e 14 luglio. La competizione si svolgerà su un percorso di 12 ostacoli immersi nello scenario dell’evento più adrenalinico d’Italia. Altra grande novità è costituita dalla partnership tra DEEJAY Xmasters, i Cross Game e l’Inferno Run. Il primo Team Classificato vincerà infatti un posto alla prossima edizione della celebre prova di OCR, oltre al cash prize (fino a 2000€) e premi materiali! I team, composti da 2 atleti, potranno essere: - MAN/MAN - WOMAN/WOMAN - MAN/WOMAN. È prevista una sola categoria e non ci saranno qualifiche online. Sabato 13 si svolgerà il primo round e chi si qualificherà accederà alla finale di domenica. L’iscrizione dovrà essere effettuata tramite la piattaforma Judge Rules al link: http://bit. ly/crossgameiscrizioni2019

nel weekend di apertura. Si svolgerà infatti ai DEEJAY Xmasters la terza edizione dei Cross Game, gara nazionale di OCR che vedrà la partecipazione di team composti da 2 atleti ciascuno, impegnati a superare 12 ostacoli disseminati all’interno di un’area di 5.000 mq. Nel weekend di apertura, dal 13 al 14 luglio, tra gli ospiti ci sarà la medaglia d’oro olimpica Michela Moioli, classe 1995, che nel 2018 ha conquistato uno storico oro per l’Italia nello Snowboard Cross a Pyeongchang, in occasione delle ultime Olimpiadi invernali. In spiaggia sarà “difficile” riprodurre le condizioni ideali per vedere Michela eccellere nello snowboard M E N S H E A LT H . I T 113


PLUS L’ALBARUN APRE I DEEJAY XMASTERS mattino. Il piacere di stare con gli amici, scoprire la città alle prime luci dell’alba, percorrere le vie deserte e osservare la notte che lascia spazio al sole. Sono tutte sensazioni che faranno da trait d’union tra i partecipanti. Circa un’ora dopo la partenza torneranno nuovamente nel DEEJAY Xmasters Village per festeggiare insieme l’inizio di una nuova, grande edizione della manifestazione. Per la prima volta la manifestazione sarà “dog friendly”. Ci sarà infatti la possibilità di partecipare con il proprio cane.

ma potremo ammirarla alle prese con la sua seconda grande passione, il surf. Il secondo weekend, quello del 20 e 21 luglio non sarà da meno. Fin da giovedì sarà a Senigallia un altro volto storico dello sport italiano. Oro ad Atlanta ‘96 e bronzo ad Atene 2004, 5 ori mondiali, 4 europei e una valanga di altre medaglie tra Universiadi, Giochi del Mediterraneo e Campionati Italiani. Tutto il mondo lo conosce come “Il Signore degli Anelli”, in arte Jury Chechi, che parteciperà ai DEEJAY Xmasters con i tecnici della sua Academy. Dopo tre giorni di allenamenti intensivi (dal giovedì al sabato), domenica 21 si svolgerà la Jury Chechi Calisthenic Challenge, sotto gli occhi attenti del Signore degli Anelli in persona. Quella di Calisthenic non sarà l’unica prova di “forza” del weekend. Ci sarà infatti la quinta edizione dell’Xmasters Cross Challenge, competizione individuale di

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La gara di running aprirà per il secondo anno consecutivo la manifestazione dedicata agli action sport più grande d’Italia. Appuntamento il 15 luglio alle 5.37 per dare il benvenuto – di corsa – all’ottava edizione degli Xmasters. L’AlbaRun è una competizione podistica nata come corsa collettiva e rivolta a tutti che si sviluppa lungo due percorsi, una corsa da 10 km e una camminata da 5 km. Entrambi prenderanno il via contemporaneamente dal DEEJAY Xmasters Village sabato 13 luglio alle ore 5.37 del

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L A DE E JAY T R I Il 20 e 21 luglio 2019 la Deejay TRI arriverà per la prima volta a Senigallia con l’ormai celebre gara di Triathlon che lo scorso 19 e 20 maggio ha radunato all’Idroscalo di Milano oltre 2.700 atleti. La triplice è ormai diventato uno dei pilastri dei DEEJAY Xmasters. Negli scorsi anni la Santini TRIO Senigallia ha fatto registrare la partecipazione di migliaia di atleti, tra i quali campioni del calibro di Davide Uccellari e volti noti dello sport e dello spettacolo come Massimiliano Rosolino e Justine Mattera. Per rimanere aggiornati basta seguire l’evento Facebook e la pagina Deejay TRI.

ha radunato all’Idroscalo di Milano oltre 2.700 atleti. La triplice è ormai diventata uno dei pilastri dei DEEJAY Xmasters! Negli scorsi anni la Santini TRIO Senigallia ha fatto registrare la partecipazione di migliaia di atleti, tra i quali campioni del calibro di Davide Uccellari e volti noti dello sport e dello spettacolo come Massimiliano Rosolino e Justine Mattera. Le novità presenti ai DEEJAY Xmasters comprendono anche altre discipline: Stand Up Paddle, Windsurf, Vela, Boulder, Slackline, OffRoad, BMX, Motocross, Surf, Wakeboard, Hydrofly, oltre ovviamente al palinsesto delle serate, che prevede 4 spettacoli sul Main Stage e 3 spettacoli nell’ormai celebre Surf Area dei DEEJAY Xmasters, e al programma infrasettimanale di scuole, attività e dimostrazioni che si preannuncia davvero ricco ed emozionante. CrossFit che prevede una fase live con 4 wod garantiti per tutti e finale per i migliori atleti, che mette in palio ben 3.000 euro in materiali. Anche quest’anno il secondo weekend sarà caratterizzato dalla presenza del più rappresentativo team di Skateboard italiano, il Team New Balance, con Davide Holzknecht, Massimo Cristofoletti, Guido

Zanotto e Asia Lanzi, tutti atleti dell’Italia Team di Street Skateboarding in lotta per un posto alle Olimpiadi di Tokyo, insieme ai veterani Ale Cesario e Lukasz Kolasowski. Grazie alla sempre più solida collaborazione con Radio DEEJAY, il 20 e 21 luglio la Deejay TRI arriverà per la prima volta a Senigallia. Parliamo dell’ormai celebre gara di Triathlon che lo scorso 19 e 20 maggio

PER INFO Facebook: @XMastersAward Instagram: @deejay_xmasters #deejayxmasters www.xmasters.it M E N S H E A LT H . I T 115


PLUS

Quando Hollywood sposa i videogame QUESTO MESE ABBIAMO GIOCATO ALL’ESPLOSIVO BLOOD & TRUTH, ECCELLENTE TITOLO DEDICATO ALLA REALTÀ VIRTUALE DI SONY, CAPACE DI CONQUISTARCI CON UNA TRAMA AVVINCENTE E UN TRIPUDIO DI AZIONE E SPARATORIE DI MAX GRASSI Che la realtà virtuale di Playstation, dall’alto delle quattro milioni di unità già vendute, stia attraversando un buon momento, era evidente. Nonostante questo – se pensiamo che il numero di Playstation 4 vendute nel mondo è di 90 milioni – è chiaro che l’ambiziosa periferica Sony (che, lo ricordiamo, costa circa 300 euro) è ancora

lontana dall’avere un seguito popolare. Per questo non ci aspettavamo la notizia che, per la prima volta, in testa alle classifiche di vendita di una nazione importante come la Gran Bretagna ci finisse un’esclusiva Playstation VR come Blood & Truth che – nella settimana che ha visto Chelsea e Liverpool salire nell’olimpo europeo del

calcio – è riuscito a superare anche Sua Maestà Fifa 19. Un podio inaspettato, dunque, ma certamente meritato. Abbiamo avuto modo di

Uno dei giochi con cui ci siamo più divertiti ultimamente è il seguito dell’acclamato Dirt Rally, il videogioco simulativo che ha ridefinito gli standard virtuali di questa disciplina diventato presto un punto di riferimento. Disponibile da marzo, questo titolo ha saputo emozionarci mettendo alla prova le nostre velleità di piloti sugli sterrati di mezzo mondo, con paesaggi talmente belli e ispirati che, non di rado, abbiamo commesso imperdonabili errori distraendoci

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a guardare un tramonto o un panorama sul mare. Se pensi poi che non è possibile affidarci al caro “rewind” (il comando salvavita presente in quasi tutti i titoli motoristici che ci permette di riavvolgere il nastro e correggere un errore), puoi immaginare quanto ci siamo maledetti per quella sbirciatina di lato che ha compromesso una tappa che può arrivare anche a superare i 10 minuti. Ma il cuore di Dirt Rally 2 è ovviamente la sua qualità

simulativa. Guidare le mitiche auto che hanno fatto – e ancora fanno – la storia di questo sport come la Lancia Fulvia (sono presenti auto dagli anni ’60 fino a oggi: oltre 50 le automobili disponibili) regala grandi soddisfazioni. Basti pensare che, rispetto al primo capitolo, per lo sviluppo del gioco i ragazzi di Codemasters (un nome, una garanzia nei titoli di guida), hanno ingaggiato piloti reali per avere feedback relativi al comportamento delle vetture sui

vari terreni. Grandi sono, dunque, i miglioramenti che coinvolgono il modello di guida e la fisica delle auto, mentre le location sono tutte molto più belle da vedere. A proposito, all’inizio del gioco saranno sei le nazioni dei rally (per un totale di 70 percorsi tra Nuova Zelanda, Argentina, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Australia) ma potremo acquistarne molte altre grazie ai Dlc già disponibili (e altri continueranno a uscire). Oltre alla classica modalità rally (senza licenza), potremo anche giocare – grazie alla licenza ufficiale Fia – il mondiale Rallycross. Ovviamente la modalità principe del gioco è la carriera. Creare il nostro pilota alter ego e portarlo ai vertici del rally internazionale è il cuore del titolo. Ma non dobbiamo trascurare di potenziare il nostro team, spendendo soldi per fare in modo che il nostro copilota, ingegneri e meccanici siano sempre più capaci. Non manca ovviamente la possibilità di confrontarsi con altri giocatori on line nelle varie sfide della community. Grandioso anche il sonoro, davvero ottimo nel riprodurre i potenti motori di questi bolidi. Ai fortunati possessori del visore per la realtà virtuale Sony farà piacere sapere che nel corso di quest’anno sarà anche possibile giocare a Dirt Rally 2 con un VR.

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DIRT RALLY 2


RIDE 3 Ci sono giochi a cui bastano poche decine di minuti per trasmetterti tutta la passione che li ha generati. È il caso di questo Ride 3, uscito dai garage milanesi di Milestone che, del mondo delle due ruote virtuali, sono ormai protagonisti assoluti da parecchi anni. Giocando a questo titolo, mentre aspettiamo che vengano caricati i vari

giocare a lungo all’esclusiva dei ragazzi di London Studio e questo adrenalinico action di stampo hollywoodiano ci ha convinto. Blood & Truth (Sangue e verità) è una sorta di gangster movie ambientato nella City. Il nostro alter ego virtuale è Ryan Marks, un ex agente scelto delle forze speciali tor-

circuiti, veniamo inondati da dati e statistiche delle tantissime moto (oltre 230) che sono da subito a nostra disposizione. Terzo capitolo di una serie nata sotto una buona stella, in Ride 3 ritroviamo tutte le caratteristiche che gli appassionati di due ruote hanno amato, ma più in grande. Aumentano i numeri dei tracciati (oltre 30,

nato a casa dopo la morte del padre John, un noto gangster di uno dei clan più in vista della malavita londinese. L’energia, il ritmo e la storia ben scritta fanno di questo gioco un’esperienza virtuale di grande impatto. La storia, come dicevamo, è ricca (serviranno circa 7 ore per terminarla ma poi potremo ancora diver-

e non mancano Imola, Laguna Seca né il mitico Nürburgring, oltre a varie località italiane), così come il parco moto. Anche l’immancabile carriera ha più sostanza. 26 sono i marchi presenti nel gioco e le moto sono divise in 7 categorie che non ci permettono di riposare sugli allori ma ci costringono ogni volta a modificare il nostro modo di interpretare circuiti e guida. Già, perché ogni modello è differente: per peso, reattività, gestione curve e velocità. Per migliorare i nostri risultati, come sempre succede in questo genere di giochi, dovremo farci largo a suon di piazzamenti per guadagnare denaro e investirlo poi in modifiche alla moto, che ci permetteranno di ambire ai gradini più alti del podio (all’inizio, infatti, i piloti al comando non saranno altro che un puntino lontano all’orizzonte). Come sempre, il sistema di guida è scalabile a seconda delle nostre esigenze e delle nostre qualità; in questo modo Ride 3 non risulta mai frustrante grazie ai tanti aiuti alla guida e al livello di intelligenza artificiale completamente settabile. Insomma, che tu sia amante dei giochi arcade piuttosto che delle simulazioni, in Ride 3 troverai sempre il modo di dare la paga ai tuoi avversari.

tirci grazie alle time attack challenge, sfide aggiuntive e molto altro ancora...) grazie a una sceneggiatura elaborata e personaggi sempre ben caratterizzati. Anche la colonna sonora (che vanta un’orchestra di 90 elementi) ci permette di calarci completamente nel mondo di Ryan. Oltre al protagonista, faremo la conoscenza di un veterano della Delta Force, il carismatico agente della CIA Carson, impegnato a investigare sui legami sempre più fitti tra il terrorismo internazionale e la criminalità organizzata. Scaltro e privo di scrupoli, Carson capisce che Marks è la chiave che può condurlo a svelare una colossale cospirazione… Proprio l’interrogatorio tra i due uomini è il trait d’union della vicenda narrata in Blood & Truth. Per giocare al meglio questa esperienza devi procurarti 2 controller PS Move, che sono in grado di simulare perfettamente le armi che imbracceremo nell’avventura. Insomma, questo gioco è sicuramente uno dei titoli più interessanti per tutti i possessori della realtà virtuale Sony ma, se sei appassionato di action movie e blockbuster hollywoodiani, l’esperienza di Blood & Truth diventa imperdibile. M E N S H E A LT H . I T 117


PLUS WABI SABI SCOPRI LA VIA GIAPPONESE PER UNA VITA PERFETTAMENTE IMPERFETTA

di Beth Kempton e L. Corradini

WABI SABI. La via giapponese a una vita perfettamente imperfetta Editore: Corbaccio Pagine: 289 Prezzo: 13,50 euro

“IL WABI SABI È UNO STATO MENTALE. È un’inspirazione

w" profonda e un’espirazione lenta. Lo si prova in un istante di autentica estasi: un istante perfetto in questo mondo imperfetto. Possiamo alimentarlo con la nostra disponibilità a notare i dettagli e a coltivare la gioia. E lo sperimentiamo vivendo le più autentiche e illuminate esperienze della nostra esistenza. Si tratta di sperimentare il mondo vivendolo dal di dentro, invece di giudicarlo rimanendone fuori. Si tratta di lasciare che la strategia ceda il posto alla sensibilità. Si tratta di prendersi tutto il tempo per fare attenzione alle cose.” Questa affascinante visione del mondo deriva dall’estetica giapponese e ci aiuta a cogliere la bellezza nell’imperfezione, ad apprezzare la semplicità e ad accettare la natura passeggera di ogni cosa. Affonda le sue radici senza tempo nella cultura zen e nella cerimonia del tè, ma oggi è importante più che mai, perché oggi più che mai siamo alla ricerca di un modo diverso di affrontare le sfide della vita e i limiti della società in cui viviamo. Il Wabi Sabi, infatti, è un antidoto efficace a un mondo che si muove sempre più velocemente e che è sempre più orientato al consumo: ci incoraggia a rallentare, a ripristinare un rapporto autentico con la natura, a semplificare la nostra quotidianità e a concentrarci su ciò che conta veramente per noi. Ci insegna a vivere al ritmo delle stagioni e a rendere accogliente la casa, a risollevarci dopo un fallimento e a invecchiare con grazia, a essere più indulgenti con noi stessi e, in definitiva, ad apprezzare la bellezza di una vita “perfettamente imperfetta”: la nostra. Leggere per credere!

BETH KEMPTON Ha lavorato molti anni in Giappone imparando l’arte dell’origami, della scrittura e dell’ikebana, oltre che della tessitura, della ceramica e della cerimonia del tè. Tutte cose che ha raccolto nel suo libro Wabi Sabi. Fondatrice e CEO di Do What You Want (da cui il libro Fai quello che ami, pubblicato in Italia da Corbaccio), Beth Kempton tiene corsi e workshop che hanno aiutato migliaia di persone in tutto il mondo. Il suo blog è stato definito come il “Best Happiness Blog on the Planet”. 118 M E N S H E A LT H . I T


SENTIMENTO ITALIANO

IO SONO L’ALZHEIMER

PERCHÉ SIAMO SEMPRE E COMUNQUE UN POPOLO INIMITABILE

PER CONOSCERE E AFFRONTARE UNA MALATTIA CHE È SEMPRE PIÙ DIFFUSA

Valerio Massimo Manfredi

SENTIMENTO ITALIANO Storia, arte, natura di un popolo inimitabile Editore: Sem Pagine: 158 Prezzo: 19,00 euro

Simona Recanatini

IO SONO L’ALZHEIMER Guida pratica per conoscere e affrontare la malattia Editore: Gribaudo Pagine: 198 Prezzo: 14,90 euro

SI PUÒ ANCORA PARLARE DELLO SPIRITO DI UN

w" in costante aumento che, solo in Italia, riguarda più di un milione di

È UNA DELLE GRANDI EMERGENZE DEL FUTURO, una patologia

o nella solita nostalgia? In particolare, è ancora possibile per noi italiani richiamare le meraviglie della nostra lunga Storia affinché orientino ancora il nostro presente e il futuro delle generazioni a venire? Valerio Massimo Manfredi, con questo nuovo libro, ci ricorda che essere italiani, appartenere a questo popolo e vivere sul suo territorio, ci riserva gioie inestimabili di cui andare fieri, ma al contempo ci impone una continua ridefinizione del nostro “sentimento italiano”, una grande responsabilità che ci deve guidare verso un grande futuro.

persone. Comprendere le esigenze di un malato di Alzheimer, immedesimarsi nel suo vissuto, creare una vicinanza emotiva e, al tempo stesso, ricevere le giuste informazioni sono tutte cose che possono fare la differenza e migliorare la qualità della vita del paziente e dei famigliari. Questo libro può essere il valido aiuto che mancava: “Prendersi cura di un malato di Alzheimer significa intraprendere un viaggio insieme a lui. Questo libro è una sorta di guida per aiutare tutte le persone che convivono ogni giorno con questa malattia o che si ritroveranno a conviverci, fornendo loro strumenti e consigli per fronteggiarla con maggior consapevolezza, proteggendole dalla sensazione di sentirsi sole e isolate.”

GETTY IMAGES

w" POPOLO senza inciampare nei più goffi anacronismi

M E N S H E A LT H . I T 119


MEN’S

QUESTO MESE

HEALTH

POST SCRIPTUM

In spiaggia 76% Degli uomini si preoccupa del suo aspetto (in particolare della pancia) quando si mette in costume.

IDENTIKIT DELLA BUONA SPIAGGIA I 5 fattori più importanti per chi va in spiaggia:

67% Degli uomini tiene dentro la pancia quando è in costume.

14%

Per ora l’unica cosa che è riuscito a farsi in spiaggia è un drink.

DI UOMINI SI METTE LA CREMA SOLARE IN FACCIA, SULLE BRACCIA E SULLE 28.7% GAMBE QUANDO SA CHE STARÀ ALL’APERTO PER PIÙ DI UN’ORA

Qualità della sabbia

Qualità dell’acqua

Parcheggio poco costoso

Ha fatto sesso sulla spiaggia. Il 42,8% non l’ha fatto ma vorrebbe.

Perché così pochi?

SE SI STA ALL’APERTO BISOGNA SEMPRE APPLICARE UNA CREMA SOLARE AD AMPIO SPETTRO CON UN FATTORE DI PROTEZIONE DI 15 O SUPERIORE OGNI DUE ORE. IL MANKINI

1937 È l’anno in cui a New York hanno legalizzato il costume senza maglietta per gli uomini.

Toilet pubblica

C i i della Cestini d ll spazzatura

LA PANCETTA PIACE

Hai un po’ di pancetta? Sei sexy. Lo dice il 20% delle donne, contro il 54% a cui piace il classico fisico atletico. E l’altro 26%? Forse nemmeno ti guarda! 120 M E N S H E A L T H . I T

15 euro

Il prezzo medio di un ombrellone e due lettini nelle spiagge attrezzate d’Italia.

GETTY IMAGES

L’abbigliamento da spiaggia più odiato dalle donne.



VELOCE. FACILE. PRECISO. #GetDialedIn Scopri altri prodotti Trail con Boa su BOAFIT.COM


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