TH Magazine 1

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TRIMESTRALE - ANNO I - n. 1 - dicembre 2007


Segala_Cucine e Arredamento via Summano, 13 Zanè (VI) T 445 314032F 0445 314898 info@segala-arredamenti.com



CONCESSIONARIE RENAULT: FRANCESCHETTI VIA DEI PIOPPI, 1 - VICENZA LOC.PONTE ALTO - TEL. 0444 345500

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Editoriale

In un mondo dove la comunicazione è sempre più aggressiva fino a diventare invadente, la grande quantità di informazioni disponibile, da quella pubblicitaria alla cronaca, dalla cultura fino al gossip, rischia di stordirci. Eppure resta ancora vero che chi sa le cose è più avanti. Chi conosce può fare delle scelte. Vogliamo dare a Thiene una lettura dei fatti dal di dentro. Per questo abbiamo scelto uno strumento che racconti la Thiene che fa, quella che cerca di progredire, di migliorare, di vedere positivo. Che permetta alla città di esprimere le eccellenze di un territorio ricco, sviluppato e dalle grandi tradizioni. Che mostri i valori autentici dello spirito di condivisione e dello spirito di comunità di un comprensorio che raccoglie attorno a sé tutti i comuni dell’area pedemontana vicentina. Abbiamo costruito insieme a Voi un magazine che mette da parte le discussioni per raccontare le persone, i fatti, le novità di Thiene e del suo territorio. E vogliamo continuare a farlo con la collaborazione di tutti quelli che amano questa città e lavorano per valorizzarla. Per questo ringraziamo anche gli inserzionisti che ci hanno scommesso e ne hanno reso possibile economicamente l’impresa. Sarà per tutti un piccolo contributo all’affermazione della propria identità e alla crescita del proprio senso di appartenenza. Benvenuto TH e buon cammino! Direttore responsabile Paola Meneghini


Inverno 2007/08

Sommario

APPUNTAMENTI

Editoriale In primo piano

29 Recitare, che passione! 43 Premio Thiene. Una storia lunga trent’anni. 52 Che magia, il natale. 58 Quando leggere “fa bene”. 68 Invito alla danza. 69 Ouverture 2008. 70 Una stagione tutta da ridere. 72 A Carnevale… ogni spettacolo vale. 74 Antiche tradizioni ritrovate: il Capodanno vene-

FOCUS

06 Emozionare per colpire.

DETTO & FATTO

11 Scuola in Castello. 14 Lezione di restauro. 18 I colori della cultura.

to.

RITRATTI

24 “Signore e signori, Andrea Giordana”. 60 Teresa… xe qua Nadale! 64 In punta di piedi.

TERRITORIO

75 STORIE DI VITA 78 La bella età di Thiene. 82 Una scelta “per” la vita. Il fiore della solidarietà.

86 NEWS 88 Associazione Artigiani

30 A ognuno il suo liceo. 34 Un servizio a misura del cittadino. 37 Obiettivo sicurezza.

Ascom

90 youth

La parola ai giovani.

TH Persone, fatti e cultura dal territorio Comune di Thiene Piazza Arturo Ferrarin, 1 36016 Thiene - Vicenza www.comune.thiene.vi.it Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1157 – 9 novembre 2007 Direttore responsabile Paola Meneghini Coordinamento editoriale Ufficio Stampa del Comune di Thiene Giovanni Casarotto, Rosella Guglielmi, Valeria Balasso Redazione, impaginazione e grafica Meneghini & Associati srl www.meneghinieassociati.it Fotolito e stampa IGVI srl Industrie Grafiche Vicentine Via Chiodo, 12 C/D 36050 Bolzano Vicentino (VI)

Pubblicità Meneghini & Associati srl Ref. Anna Ongaro Tel. 0444 578815 - 347 2322233 HANNO COLLABORATO Testi: Valentina Bertoldo, Carlo Dal Sasso, Cinzia Di Rosa, Andrea Lazzari, Nicola Luna, Maria Porra, Carlo Posenato Fotografie: Archivio Comune di Thiene, Rosa Dino, Francesco Motteran, Giuseppe Stella, Studio Altieri, Theama Teatro, Luciano Torresendi, Teresa Valente, Associazione Artigiani di Vicenza (mandamento di Thiene), Ascom (mandamento di Thiene), Archivio Associazione Età Serena, Archivio Biblioteca Civica di Thiene, Archivio Castello Colleoni di Thiene, Archivio Croce Rossa Italiana Project & art direction: Diego Toffanello Graphic management: Anna Donadello Grafica: Nicola Murru, Nicola Orrico Traduzioni: Cecilia Razelli


in primo piano

Nei molti anni in cui ho ricoperto incarichi di amministratore pubblico, dapprima come assessore comunale, poi nella Provincia di Vicenza e, ora, come Sindaco, ho avuto spesso e in vario modo l’opportunità di confrontare la realtà di Thiene con quella di molti altri Comuni e Città del Veneto. Ebbene, una convinzione è venuta sempre più affermandosi in me, quella che la Città di Thiene esprime, come poche altre città, un’intensa vitalità che sa tradursi concretamente in risultati di “eccellenza”. Dalla cultura all’imprenditoria, dallo sport all’innovazione tecnologica, dal tempo libero al mondo economico, l’impegno e la creatività dei thienesi da sempre raggiungono posizioni di prestigio, rilevanti se si pensa al numero degli abitanti che non è quello di una città capoluogo. Stranamente, però, tutto questo non sempre è valorizzato come conviene e ci si aspetta; anzi, a volte, riesce difficile dare queste informazioni, anche nel ristretto ambito cittadino. Per questi motivi l’Amministrazione Comunale ha pensato ad un “magazine” nuovo, strategico, aperto alle tante realtà e ai numerosi volti della città, per dare voce agli eventi, ai personaggi e alle associazioni che, a volte partendo da un lontano passato, a volte affacciandosi solo in questi ultimi tempi sulla scena, permettono alla città di Thiene di essere un punto di riferimento costante ed estremamente significativo per il territorio. “Th” è il segno della volontà dell’Amministrazione Comunale di apprezzare e rilanciare in ambito anche sovracomunale la realtà cittadina in tutta la sua multiforme ricchezza, ovviamente contando sulla collaborazione di tutti i thienesi. Questo può essere veicolato solo uscendo dal format del notiziario comunale o del “numero unico” e presentando il contenuto con una veste di qualità, grazie anche alla collaborazione di un partner editoriale professionale. A partire dal primo numero “pilota”, confido che questa esperienza possa diventare un apprezzato e condiviso strumento informativo per valorizzare e conoscere Thiene e i suoi abitanti. Il Sindaco Maria Rita Busetti


CAMBIANO LE REGOLE PER LA PROMOZIONE TURISTICA

EMOZIONARE

per COLPIRE

Se un albergatore racconta che per rendere così pulite e profumate le lenzuola ha spiato le anguane, un pò fate un pò streghe, mentre nelle notti di luna piena stendevano il bucato lungo le rive dell’Astico, carpendo loro il segreto di tanto biancore... ci possiamo credere. Ma se un ristoratore offrisse un delicato formaggio preparato dal malgaro con i sigilli del piccolo, dispettoso salbaneo, sarebbe meglio diffidare. Non perchè il personaggio non esista. Nascosto nei rovi dei boschi o nelle caverne scavate nelle rocce, elabora scherzi e potrebbe aver scelto quell’appetitosa caciotta alle erbe per realizzare l’ennesima beffa. Sono tipi strani le anguane e i salbanei, ma rendono enigmaticamente affascinante il territorio pedemontano.


FOCUS

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ambiano le regole per la promozione turistica. Oggi non è solamente la pur ricca offerta culturale il volano che cattura l’attenzione dei tour operator e dei turisti. Non sono solo ville, chiese, musei, dei quali peraltro il territorio del thienese e della Pedemontana è veramente ricco, a fare la differenza rispetto ad altri territori turisticamente interessanti. Da recenti indagini risulta che i turisti chiedono innanzitutto di poter visitare luoghi in grado di emozionare. E l’emozione può nascere davanti a un’opera d’arte, ma anche assaggiando l’unicità della cucina locale, gli squisiti prodotti della terra, il calore e i colori delle feste folcloristiche e, perché no, ascoltando storie di personaggi stravaganti dei quali nessuno ha il coraggio di negare l’esistenza. Usare tutti i sensi è quanto viene richiesto dagli ospiti, ormai paradossalmente stanchi dell’eccesso di offerta culturale che soprattutto il Veneto è in grado di offrire (basti pensare alle oltre 4000 ville e dimore storiche presenti nel territorio). Molte le personalità che hanno scoperto quasi casualmente le ricchezze dell’Alto Vicentino: basti ricordare l’entusiasmo di Jeremy Irons durante le riprese a Castello Colleoni de Il mercante di Venezia! Ma sono sempre di più i turisti che, riconoscendo originalità e unicità al nostro territorio, lo prediligono per i mille particolari che lo impreziosiscono. Ciliegie rosse spiccano tra la verde capigliatura di alberi posti sulle colline dove troviamo ristoranti e agriturismi nei quali è stata rivalutata la gustosa cucina vicentina. Rubino è il colore dei grappoli d’uva che nei vigneti attendono la vendemmia per diventare vini prelibati. Sono pennellati di polvere d’oro i tramonti estivi. è colore dell’ambra il torcolato, dopo aver riposato nelle botti di acacia o di ciliegio; gialla è la polenta servita con gli arrosti, davanti a camini scoppiettanti che con i loro bagliori arricchiscono di patos speciale le serate invernali. Bianca è la coperta dei campi invernali, bianca la rosa di natale cresciuta tra i rovi, bianco il vino da accompagnare al pesce o agli gnocchi serviti nei locali tipici. Azzurro il cielo montano, cobalto le genziane che crescono nei prati. Ceruleo è il manto della Vergine dipinta nei capitelli di montagna, eretti lungo sentieri che possono condurci alla scoperta della locanda immersa nel silenzio e avvolta dal profumo del fieno appena tagliato.

Salbaneo

Paesaggio nei pressi di Calvene Chiesetta di S. Pietro a Lugo


FOCUS

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RITRATTI

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TERRITORIO

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APPUNTAMENTI

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STORIE DI VITA

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Materiale promozionale realizzato in collaborazione con la Regione Veneto NEWS

Ma tradizione e innovazione possono frequentarsi? Sembra proprio di sì. Almeno dai risultati. Vecchi mulini e storici cascinali diventati ristoranti e alberghi di prestigio. Case di campagna trasformate in deliziosi agriturismi immersi nella natura e in grado di offrire ospitalità per notti inusuali. Bed and breakfast ben organizzati e facilmente raggiungibili. Ville rinascimentali, ancora abitate dai discendenti dell’antica nobiltà, dove è possibile farsi catturare da un fascino intrigante. Sarà davvero difficile trovare un motivo per rinunciare a scoprire questa parte di Veneto. Proprio perchè visitabile tutto l’anno sono innumerevoli le opportunità da cogliere legate alle antiche usanze, alle moltissime manifestazioni, alle bellezze storicoambientali, all’insuperabile offerta enogastronomica. Se poi gli ospiti fossero particolarmente interessati alle strane anguane e ai dispettosi salbanei, nessuno impedirà loro di trascorrere qualche splendida notte nei boschi. Con un po’ di fortuna potranno incontrare anche gli strambi abitatori di misteriose vallate e di nascoste radure. Tutto questo e molto altro si trova descritto nei sei fascicoli che vanno a comporre il materiale promozionale realizzato grazie ad un accordo di programma promosso dalla Regione Veneto e che ha visto Thiene farsi capofila dell’azione, coinvolgendo la Provincia di Vicenza, due comunità montane, ben 23 comuni. Tutti uniti dall’obiettivo di incrementare l’offerta turistica della Pedemontana vicentina, idealmente suddivisa in tre macroaree territoriali: il thienese, la Comunità Montana “Alto Astico e Posina “ e la Comunità Montana “Dall’Astico al Brenta”.

Villa Capra a Sarcedo

Un anno di lavoro, di verifiche, di ricerche per realizzare il materiale che, tradotto in quattro lingue, sarà lo strumento ideale per la promozione turistica che la Regione in primis intende effettuare in occasione di fiere nazionali e internazionali. Sono stati elaborati e realizzati specifici itinerari tematici, tutti legati alla fruibilità del territorio, che garantiranno la scoperta del patrimonio storico-artistico, naturale, dei prodotti enogastronomici e delle manifestazioni culturali e folcloristiche. I materiali promozionali comprendono opuscoli territoriali e cartografie comprensoriali, contenenti la descrizione introduttiva dell’area, cartografia d’insieme, illustrazione del territorio e delle sue valenze. Altri depliant daranno le medesime informazioni, ma con riferimenti specifici alle tre macro-aree individuate. I depliant relativi alle strutture recettive, ristorazione, servizi daranno informazioni relative all’accoglienza. Un discorso a parte lo meritano i percorsi per cicloturismo e mountain bike. Si sta ultimando la tabellazione dei 10 tragitti già individuati con il progetto finanziato dall’amministrazione thienese e denominato “Thiene: la porta degli altipiani”. Sono stati prodotti opuscoli completi di descrizioni dettagliate. Sono stati creati un CD-Rom, finalizzato ad illustrare in modo completo l’offerta e un portale web www.viviveneto.it relativo agli itinerari turistici promossi con gli accordi di programma. Soddisfatta l’Amministrazione thienese per questa operazione di marketing turistico grazie alla quale è verosimilmente prevista una crescita della presenza di ospiti. «Ma – precisano gli amministratori – va sottolineato che se il comune di Thiene ha creduto fermamente in questo progetto, tanto da dedicare proprio personale a tempo pieno per quasi un anno, è altrettanto importante evidenziare che l’adesione di 23 comuni è un risultato che ci ha permesso di “crescere” assieme e assieme si predisporrà una promozione coordinata. È stata proprio la frantumazione dell’offerta e la mancanza di organizzazione a non permettere, in passato, l’evoluzione dell’economia turistica». E poiché da sempre l’unione fa la forza, oggi si lavora con la prospettiva che il territorio pedemontano diventi visibile, poiché attraente lo è sicuramente già.

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Panorama in località Laghi

tipicità alimentari della Pedemontana

AWING THEM

The promotion of tourism is changing its style. It is no longer only culture, however rich, that catches tour operator and tourists’ eyes. The numerous villas, churches and museums scattered across the territories of Thiene and Pedemontana are not the riches that will raise it above other, similarly interesting locations. Recent surveys have shown that tourists are primarily interested in visiting places that will touch them in some way. The emotions can take hold in front of an artist’s masterpiece, but also when tasting the unique flavors of local cuisine, savoring the fruits of its earth, witnessing the warmth and color of folkloristic celebrations and listening to tales of outlandish beings that no one dares to deny the existence of. To find a reason for failing to discover this part of the Veneto region would be a difficult task. The very fact that it can be visited all year round provides countless opportunities to learn of its long-standing traditions, its natural and historical beauties, its boundless food and wine selections and its many popular events. All this is included in six promotional pamphlets, thanks to an agreement program drawn up by the Veneto region, which has seen Thiene emerge as the ringleader. The province of Vicenza then got involved, along with two mountain localities, and no less than 23 municipalities, which came together to improve what the Pedemontana had to offer tourists. This last is subdivided into 3

territorial macro-areas: the ‘Thienese’, the ‘Alto Astico and Posina’ mountain community and the ‘Dall’Astico al Brenta’ mountain community. It has taken one year of researching and refining to compile the material, which will be translated into 4 languages as a means of promoting the area on the occasions of national and international fairs. Themed itineraries have been developed that focus, in turn, on the discovery of the territory’s nature, history and art, food and wine, and finally culture and folklore. In desert of particular mention are the mountain biking and cycling opportunities, with plenty of routes to choose from. A CD and website, www.viviveneto.it, have been finalized and contain any information pertaining to the tourist itineraries promoted by the program.


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scuola in castello Percorsi didattici tra arte e storia locale

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convinzione dei più che l’arte, specie quella dei secoli passati, sia muta e sorda nei confronti della società attuale e non riesca a comunicare alle nuove generazioni perché troppo presa a compiacersi di sé stessa e invischiata in questioni di stile che appassionano più gli specialisti che il pubblico. E che dire della storia? Nel migliore dei casi viene interpretata solamente come materia di studio per le scuole e anche tra gli studenti è spesso etichettata come disciplina obsoleta e di scarso interesse, incapace di coinvolgere perchè proiettata tutta nel passato, in tempi e luoghi ormai lontani dalla contemporaneità e dall’ambiente in cui viviamo. In verità, basta passeggiare per le vie del centro per rendersi conto che arte e storia sono elementi imprescindibili della nostra vita quotidiana e fonti inesauribili di informazioni per la nostra conoscenza. Siamo circondati da una moltitudine di monumenti, di opere d’arte, di segni e frammenti di storia che parlano costantemente di noi, del nostro passato, di quello che siamo oggi e della direzione in cui stiamo andando… in ogni momento il nome di una via o di una piazza, gli edifici che abitiamo, le iscrizioni sulle facciate dei palazzi, le sculture e le architetture che abbelliscono le nostre città sono in grado di suscitare ricordi ed emozioni nuove, testimoniando quanto hanno fatto i nostri padri e raccontando qualcosa in più sulla nostra identità. Ma siamo davvero in grado di interrogare questi custodi della nostra memoria? Attraverso il linguaggio silente di arte e storia anche i ragazzi possono imparare a vedere con occhi diversi

Una classe di studenti in visita a Castello Colleoni

la realtà e a comprendere che il patrimonio comune va rispettato e conservato poiché “è necessario il tempo per creare i luoghi”. Nell’era della globalizzazione pare anzi sempre più importante far nascere nelle nuove generazioni il desiderio di conoscere la propria storia. Per vivere i mutamenti in atto in modo corretto è fondamentale che le nostre radici siano salde. Sarà più facile affrontare i cambiamenti epocali senza perdere il senso di identità! Grazie anche a manifestazioni quali la Rievocazione Storica “Thiene 1492” riusciamo a capire quanto importante sia poter immergersi nel proprio passato e quanto rilevante sia conoscere le vicende della nostra terra, resa unica e speciale proprio dall’impegno di coloro che ci hanno preceduti. Ecco allora che un’adeguata presentazione della storia locale e dei siti che la caratterizzano può stimolare interessi sopiti e risvegliare la curiosità dei cittadini più distratti. Lo ha capito bene l’Amministrazione Comunale di Thiene che, ormai da tre anni, ha dato avvio ai progetti didattici “Scopri la tua città” e “Vivere dentro la storia”: un modo nuovo e dinamico per guidare gli studenti di area thienese e dei Comuni della Pedemontana alla scoperta del proprio territorio, facendo dell’esperienza diretta e della graduale crescita di consapevolezza intorno al proprio passato le chiavi di lettura privilegiate per la formazione del singolo. A tale scopo l’Assessorato al Turismo ha anche realizzato degli specifici strumenti informativi che, al posto dell’usuale descrizione dei monumenti, prevedono un percorso attivo, raccontato direttamente dai protagonisti della storia attraverso le loro vicende personali, gli antichi mestieri di un tempo, aneddoti e approfondimenti artistici. Opuscoli e depliant creano così una sorta di dialogo a distanza in grado di abbracciare più generazioni, in cui anche gli scolari devono giocare la loro parte. A coronare queste iniziative, si è aggiunto in quest’ultimo scorcio d’anno il progetto ideato dai proprietari del


Castello di Thiene in collaborazione con il Comune e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza. “Percorsi didattici al castello” propone di avvicinare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado all’arte, alla cultura e alla storia del territorio a partire proprio dai grandi monumenti che lo caratterizzano: primo fra tutti il Castello Porto Colleoni. La proposta prevede visite guidate da Francesca di Thiene, con itinerari diversificati per fascia d’età e temi trattati. “C’era una volta il castello” per le materne, “Come si viveva in un castello” per le elementari, “Racconti d’acqua” per la scuola secondaria inferiore, “L’abbigliamento nei secoli: itinerario alla scoperta della sua evoluzione in quattro secoli di ritratti” per la scuola secondaria superiore. Un viaggio a 360 gradi dentro la ricca collezione di opere d’arte, dipinti e ritratti, mappe e cartografie storiche, arredi e suppellettili del castello permetterà ai giovani di riappropriarsi del patrimonio artistico della città, di educare il proprio senso civico e di sviluppare l’amore per la conservazione e la difesa dei beni cittadini, intesi come tassello per la salvaguardia dei valori inerenti l’identità veneta. In questo senso “Percorsi didattici al castello” si rivela anche un ottimo esempio di quella sinergia pubblico-privato e tra enti che risulta fondamentale per una seria politica di promozione turistica dell’area pedemontana. Spazio quindi ad arte e storia. Thiene cambia faccia per i giovani e diventa, ora più che mai, un libro aperto sul nostro passato, per capire il presente e costruire con coscienza il futuro.

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“Galleria” al piano nobile

Spazzole, cuffie e altri oggetti della collezione di Castello Colleoni Abito da uomo della collezione di Castello Colleoni

SCHOOL IN THE PAST’S REMAINS

Reinforcing your cultural identity with a journey through history and art We are surrounded by a multitude of monuments, artful masterpieces, and fragments of history that constantly relate to us; by our past, our present and our future. But are we really able to question their reign in our memory? Through the voiceless language of history and art, even young people are able to see a different kind of reality, and to understand that our cultural patrimony should be respected and conserved. In our current era of globalization, it indeed seems even more important for the new generations to foster a desire to know their own culture. The Municipal Administration of Thiene has, in the past three years, invested in teaching programs such as “Discovering Your City” and

“Living Within History”: a new and dynamic way of guiding students from Thiene and the Municipalities of Pedemontana in the discovery of their native territory. Direct experience and a growing awareness of one’s cultural heritage are seen as the keys to forming the individual. To this end, the Local Tourism Authority has also developed a more comprehensive set of informative tools. To top off these efforts, the owners of the Castello di Thiene (Castle of Thiene) have in recent months given life to a new project, in collaboration with the Municipality and the Provincial Scholastic Office of Vicenza. “Didactic Routes to the Castle” is an initiative that aims to bring students of all ages closer to the art, culture and history of the territory, starting in fact from the great monuments that characterize it: above all, the Castello Porto Colleoni.

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LEZIONE di RESTAURO è già operativa a Villa Fabris la Scuola Internazionale di Restauro


hi avrebbe immaginato solo qualche anno fa che Thiene sarebbe diventata un centro di eccellenza per i restauratori di tutta Europa? Detto… Fatto. Ora è pronta: la Scuola Internazionale di Restauro, attiva da oltre un trentennio nel settore dell’artigianato dell’edilizia storica e della conservazione dei beni architettonici, si è trasferita nella settecentesca Villa Fabris, direttamente dall’isola di San Servolo a Venezia. Persino un architetto come Andrea Palladio avrebbe suggerito ai suoi artigiani di frequentare una scuola così innovativa… Il restauro è una disciplina complessa e non si inventa, ma conoscere metodi di lavoro è fondamentale per consentire di realizzare lavori straordinari. La Scuola sarà rilanciata ai primi di dicembre con lo scopo di mantenere il ruolo di polo d’eccezione a livello internazionale, oltre che luogo di incontro e di scambio di esperienze diverse. La data dell’evento inaugurale coincide con quella di chiusura del primo corso di formazione dedicato alla conservazione svoltosi a Thiene, che ha preso il via il 17 settembre scorso vedendo la partecipazione di dodici allievi, tra cui sette provenienti da paesi europei. La scommessa di questo centro, operativo dal giugno scorso, è quella di salvaguardare il patrimonio esistente, in una prospettiva di valorizzazione e recupero del paesaggio urbano di palazzi, ville, piazze, monumenti e opere d’arte che rappresentano la ricchezza culturale del territorio, veneto e non solo. Per questo è necessaria una conoscenza e una formazione che si indirizzi a creare professionisti capaci di usare materiali e tecnologie di ogni genere, da quelle tradizionali a quelle più innovative e all’avanguardia. In questo modo sarà possibile garantire una conservazione “operativa” e dare quella marcia in più ad un mestiere che negli ultimi decenni si è enormemente evoluto rispetto al passato.

FOCUS DETTO & FATTO

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Come sottolinea il direttore del Centro, l’architetto Franco Toniolo «L’offerta formativa è orientata APPUNTAMENTI STORIE DI verso VITAla conoscenza dei concetti della conservazione sanciti a livello internazionale (Carte del Restauro) e della loro applicazione nelle specifiche realtà territoriali. Sono insegnate le modalità STORIE VITA di scelta delle diverse tecniche d’intervento per leDI integrazioni NEWS e sostituzioni, per le terapie e l’uso dei materiali appropriati. Un centro unico nel suo genere, con una particolarità: le lezioni si articolano in quattro lingue diverse, italiano, NEWS tedesco, inglese e francese». I docenti, tra i quali figurano professionisti ed esperti del settore, italiani ed esteri, come Dario Camuffo, Georg Kremer, Max Leuthenmayr, Ettore Vio, Mario Piana, hanno il compito di seguire i corsisti nell’iter di formazione, alternando agli insegnamenti pratici, in cantiere e laboratorio, nozioni teoriche con approfondimenti sulla storia delle tecniche e delle proprietà dei materiali, fino ad arrivare all’esposizione dei principi scientifici della conservazione. Si è creato un piano di studi articolato con programmi fortemente innovativi, per esempio sulla lavorazione a sbalzo, sullo stucco, sull’affresco, sulla lacca, sulla doratura, ed ancora sulle tecniche di intarsio e intaglio e sul mosaico. Tre i livelli di insegnamento: prima formazione, qualificazione o formazione continua, specializzazione. Per partecipare è richiesta una preparazione artigianale di almeno un anno con esperienza pratica, oppure una formazione universitaria e abilità pratiche nel settore. L’attività didattica si articola in due tipologie di corsi, intensivi di due settimane e trimestrali, per gli approfondimenti. I primi prevedono la partecipazione di un minimo di dieci partecipanti, mentre quelli a lunga durata, di 500 ore, affiancano alla teoria 120 ore di esercitazioni in laboratorio e 170 ore di pratica in cantiere, con visite ed escursioni nelle località italiane di interesse storico-artistico.

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Il Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio è stato fondato nel 1977 a Venezia, su incarico dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, dal Segretariato Generale del Consiglio d’Europa, dalla Comunità Europea, dall’Unesco, dal Governo Italiano e da Enti ed Organizzazioni Internazionali. Obiettivo iniziale del Centro era e rimane quello di effettuare dei corsi per qualificare e specializzare l’artigianato e le imprese edili nella conservazione dei beni architettonici. L’unicità di questi corsi consiste nella scelta di un contesto di formazione internazionale, avendo come punto di riferimento prima la città di Venezia ed ora, dopo il trasferimento a Thiene, il paesaggio culturale veneto nel suo complesso. Da giugno il Centro Europeo è operativo nella sede di Villa Fabris a seguito di un accordo sottoscritto con la Fondazione Villa Fabris, sostenuta dai Comuni di Thiene e Schio, dalla Camera di Commercio di Vicenza, dall’Associazione Artigiani e dal Cesar (Centro Sviluppo Artigianato) che l’hanno fatta diventare “Scuola Internazionale dell’artigianato dell’edilizia storica e conservazione dei materiali della tradizione costruttiva”. Tra gli ispiratori e artefici attivi di questo progetto, il sindaco di Thiene, Maria Rita Busetti, l’ex sindaco Attilio Schneck e Antonio Benetti, presidente del Mandamento di Thiene dell’Associazione Artigiani, oltre allo stesso presidente della Fondazione Villa Fabris e presidente dell’Associazione Artigiani di Vicenza, Giuseppe Sbalchiero. La Scuola, riconosciuta come uno dei più importanti centri internazionali di formazione dedicati al restauro e all’artigianato artistico, da sola è riuscita a formare oltre 7.000 professionisti provenienti da tutto il mondo, con partecipanti da 40 Paesi europei e da 24 Paesi extraeuropei.

I SOCI FONDATORI Consiglio d’Europa Assemblea Parlamentare Europea UNESCO Governo Italiano Fondazione Europea della Cultura Società finanziaria Europea Commissione Educazione e Cultura del Consiglio d’Europa

LA COMMISSIONE SCIENTIFICA UNESCO Consiglio d’Europa Ministero degli Affari Esteri Italiano ICCROM (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali) Associazione Nazionale Artigianato Artistico Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio Villa Fabris, Via Trieste, 43 – 360161 Thiene Tel. e fax + 39 0445 369135 e-mail: centrove@tin.it

L’iter formativo prevede insegnamenti pratici su tutte le tecniche di restauro e conservazione


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RESTORATIONRITRATTI LESSONS Th The International Renovation School in Villa Fabris is already operational TERRITORIO

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Who would have ever thought that Thiene would become the centre par excellence of European APPUNTAMENTI renovators? Said… and done. It’s now ready: the International Renovation School, which has a 30 year long history in the fields or artistic craftsmanship and STORIE DI VITA of conservation of architectural assets, has moved into the 18th century Villa Fabris, directly from San Servolo island in Venice. The School is the first of its kind in Italy and will be inaugurated in early December.NEWS It aims to become an internationally recognized pole, but also a meeting place where people can share ideas and experiences. The date of the inauguration ceremony will coincide with that of the termination of the first restoration training course to have taken place in Thiene, which began on the 12th of September and saw the participation of 12 students, 7 of which were international. A team of teachers and professionals will be responsible for the duration of training, which will alternate between practical experience on construction sites or labs, and theoretical courses dealing with the history of techniques, properties of materials, and scientific principles of conservation. The levels are three: primary training, qualification or continuous training, and specialization. Teaching is oriented towards two different course typologies; either intensive – lasting two weeks – or in-depth, lasting a trimester.

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The European Centre for Patrimonial Professions was founded in Venice in 1977, charged by the Parliamentary Assembly of the Council of Europe, the Secretary General of the Council of Europe, the EU, UNESCO, the Italian Government, and International Organizations. The Centre’s main objective was and remains that of offering courses to qualify both craftsmanship and construction enterprises for the conservation of architectural assets. These courses are unique in the way they have chosen an international teaching context, initially keeping Venice as a point of reference and now – after transferring to Thiene – the general cultural landscape of Veneto. Among those responsible for masterminding the project are Maria Rita Busetti, Attilio Schneck, Antonio Benetti and Giuseppe Sbalchiero. The School - seen as one of the most important international teaching centres dealing with restoration and artistic craftsmanship - was able to produce more than 7,000 professionals from across the globe; from over 40 European and 24 non-European countries.

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I colori della cultura


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STORIE DI VITA

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Dallo scorso maggio Palazzo Cornaggia ospita la biblioteca civica di Thiene. Dietro questa semplice informazione si nasconde una nuova prospettiva che ha conquistato l’intera cittadinanza, sovvertendo a suon di luce e colore l’immagine di polverosa seriosità spesso associata agli spazi dedicati alla cultura. La gente dimostra interesse e curiosità, mentre perfino gli studenti, abituali frequentatori degli scaffali, si muovono nella sede che ancora profuma di intonaco e legno giovane con uno slancio rinnovato. I numeri parlano chiaro: nei primi mesi trascorsi dall’inaugurazione, il pubblico è praticamente raddoppiato ed i prestiti di materiale sono aumentati quasi del 50%. Merito dei servizi attivati e della mole documentale a disposizione, ma certamente merito anche della nuova struttura che invita alla visita ed invoglia a fermarsi per la consultazione. I locali sono accoglienti, gli spazi ben congegnati: vi si riconosce un progetto di ampio respiro, che ha puntato al recupero di un edificio storico di pregio, inserendo una modernità intelligente. Il visitatore si muove in ambienti luminosi, dove l’uso del legno, del vetro e del metallo ben si sposa con la struttura neogotica ottocentesca e procura risultati esteticamente piacevoli, mai a discapito della funzionalità della biblioteca stessa.

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piani già attivi sono quattro, resi indipendenti l’uno dall’altro da un ascensore e dalle scale che ne permettono l’utilizzo per fasce orarie e per servizi parziali, senza che però nessun ambiente sia completamente separato dagli altri grazie all’uso sapiente di finestre interne. La predominanza di colori, infine, contraddistingue le sezioni e le connota fortemente attraverso piacevoli cromatismi. Al piano terra, contrassegnato dal bianco, trovano spazio il desk per informazioni e prestiti, l’emeroteca con quotidiani e riviste italiani e stranieri e la sala riunioni. I soffitti sono alti con le travi a vista, mentre tavoli e poltrone dall’aria invitante rendono la zona particolarmente gradita ai visitatori. è a questo livello che l’Amministrazione intende realizzare quanto prima l’apertura di un punto ristoro, che renderà la permanenza degli utenti ancora più piacevole. Salendo al primo piano il colore giallo annuncia l’ingresso nei locali dedicati agli utenti più giovani. Si respira un’atmosfera informale che introduce ad una Sala Ragazzi grandissima arredata da scaffali color caramella, poltrone multicolor, tavoli, sedie viola e computer adibiti alla ricerca su catalogo, alla navigazione in internet e alla video-scrittura. Circa 8.000 libri anche in lingue straniere spaziano dall’avventura alle fiabe, dai fantasy ai romanzi d’amore, passando per i libri di divulgazione utili per le ricerche scolastiche e per la cultura personale: non ci sono più scuse per non leggere! Poco più in là gli scaffali si alzano di una spanna soltanto da terra in un’area pensata su misura per i suoi ospiti: è la sala per i bambini fino ai cinque anni che, con i loro accompagnatori, hanno a disposizione più di 2.000 libri adatti alla loro età. I tappetoni colorati e l’arredamento vivace invitano anche al gioco, mentre qualche giovane lettore intervalla una corsa alle attività più sedentarie e al disegno. Il secondo piano si rivolge ad un pubblico più adulto, continuando il gioco cromatico delle altre sezioni: a prevalere, stavolta, è il blu intenso. Gli utenti dispongono di una sala lettura, un servizio di consulenza ed oltre 22.000 titoli tra cui saggi, romanzi, guide turistiche, manuali e documentazione di interesse locale che coprono praticamente ogni area di possibile interesse. Lo spazio multimediale vanta oltre 2.500 documenti tra dvd, videocassette e cd musicali, mentre sei postazioni informatiche permettono la navigazione in internet e lo svolgimento delle principali operazioni di scrittura, scansione, stampa di documenti. Qui, dove gli utenti sono più autonomi, grazie ad un sistema di gestione dei materiali in radiofrequenza si può effettuare l’autoprestito, cioè svolgere autonomamente le operazioni di prestito, senza l’intervento degli operatori. Basta recarsi alla postazione dedicata, appoggiare la propria tessera, il volume desiderato e confermare l’operazione con un tocco sullo schermo: tutto grazie ad un chip inserito nei libri. Un fiore all’occhiello per Thiene che si attesta fra le prime città italiane per la scelta di questo sistema all’avanguardia ed è la seconda della provincia di Vicenza, dopo l’esempio di Arzignano, ad aver adottato queste tecnologie.

Salendo ulteriormente si incontra un rosso acceso (che vira nel bordeaux) a marcare il grande soppalco dedicato allo studio su testi propri ed alla consultazione di dizionari, codici e repertori. In questo piano, dove la concentrazione richiede silenzio assoluto, sono stati realizzati anche due box di vetro trasparente per le necessità dei lavori di gruppo. In più l’anno nuovo promette l’introduzione di un sistema wireless grazie al quale chiunque potrà accedere ad internet gratuitamente con il proprio portatile: una bella comodità! Non resta che una domanda: quando andarci? I nuovi orari di apertura permettono di trascorrere l’intera giornata nei locali della biblioteca, ad eccezione del pranzo e del lunedì mattina. E se non bastasse, prima di tornare a casa i tesserati di qualsiasi età possono scegliere volumi, film in videocassetta o in dvd, fumetti, musica e cd-rom da prendere in prestito gratuito (anche l’iscrizione alla biblioteca, naturalmente, è gratis). Funzionale, tecnologica, accogliente e fornitissima: la nuova biblioteca civica si sta rivelando una struttura in linea con le esigenze di ogni tipologia di utente e si candida a diventare un importante polo culturale, oltre che un punto di riferimento per tutti i thienesi. La sua collocazione centrale, il materiale di cui è fornita e l’offerta di attività collaterali quali corsi ed incontri la rendono un luogo di aggregazione e soprattutto di informazione. Aperta, aggiornata e memore del passato, proprio come l’edificio che ne è diventato la sede: una fusione perfetta.


Alcuni scorci della nuova Biblioteca Civica di Thiene

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THE COLOURS OF CULTURE

Tra i libri più richiesti nella nuova sede, questa è stata l’annata del nostro compianto cittadino Luigi Meneghello: Libera Nos a Malo è stato il libro più prestato. Altri campioni di lettura i thriller di Dan Brown (più di tutti Angeli e demoni, La verità del ghiaccio e Crypto, oltre a Il Codice Da Vinci) e Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini. Tra gli italiani, gli scrittori per giovani Federico Moccia (Ho voglia di te e Tre metri sopra il cielo) e Luca Molinari con i due libri della serie Notte prima degli esami.

PRESTITI

Proiezione prestiti 2007: circa 95.000 Prestiti 2006: 74.245 Aumento 2007-2006: + 25-27% Media da gennaio ad aprile 2007: 5.800 prestiti al mese Media da maggio a ottobre 2007 : 10.000 prestiti al mese (+ 60%)

UTENTI ATTIVI

(quanti hanno preso in prestito nell’anno almeno un documento) Utenti attivi 1 gennaio-15 ottobre 2007: 4.316 (+15%) Utenti attivi anno 2006: 3.750 Utenti attivi anno 2005: 3.898 Proiezione utenti attivi a fine anno: circa 4.700 (+20%), circa il 20% della popolazione cittadina.

NAVIGAZIONE INTERNET

Numero navigatori 2006: 2.966 Numero navigatori 2007: circa 9.000 (+ 200%)* * Nel 2007 le postazioni PC fisse per la consultazione del web sono passate da 2 a 5.

PRESENZE

Media giornaliera: 500 persone Media mensile di presenze: circa 10.000 persone (2.500 persone la settimana)

As of last May, Palazzo Cornaggia became home to the civic library of Thiene. This simple fact somewhat shadows the brand new outlook that has conquered the citizenry, replacing the stereotypical gloom attributed to cultural spaces with a brighter, more colorful atmosphere. The numbers speak loud and clear: in the months following the inauguration, the number of visitors practically doubled, while book loans increased by nearly 50%. All thanks to new services and the plethora of material available, but surely also to the building itself, which invites people in to have a look around. The rooms are all welcoming, and the spaces well laid out. There are currently four functioning floors, all separated from one another by a lift and a set of stairs that allow access only during certain hours, although the use of internal windows ensures that no space is completely cut off from others. The predominant use of colors also distinguishes the sections from one another, characterizing each with a pleasant pattern. The ground floor, marked by the white, holds the information and borrowing desks, the conference room, and the collection of periodicals, magazines and newspapers (both national and international). The first floor is yellow and marks your entry into the spaces dedicated to younger users. The atmosphere is informal and pervades the Young People’s Room. Part of this floor holds bookshelves that are barely a foot off the ground, custom-made for its guests: this is the room for children up to 5 who – along with their carers – have access to over 2,000 books appropriate for their age. The second floor is dedicated to an older audience and continues the chromatic scheme of the other sections: this one is deep blue. It holds a reading room, consultancy service and over 22,000 titles. The multimedia area boasts over 2,500 items – DVDs, video cassettes and CDs – while six IT stations allow you to access the internet and to write, scan or print documents. Thanks to the radiofrequency system that manages the materials, the autonomous users of this floor can self-issue without the intervention of staff. Climbing further still, a bright red (bordering on burgundy) signals the loft dedicated to independent study, which also provides dictionaries, repertories and manuscripts. Next year also promises the introduction of a wireless system, which will provide free internet access for laptop users. Functional, technological and well-stocked; the new civic library is proving to be a structure that really meets local needs. Opened and updated, yet still mindful of the past, it is exactly like



Signore e signori, Andrea Giordana Due battute con l’attore aprono la stagione di teatro al Comunale di Thiene. già entrata nel vivo la XXVIII stagione del Teatro Comunale di Thiene e, ancora una volta, gli sforzi organizzativi del Comune, della Regione, di Arteven e dell’Ente Teatrale Italiano sono stati premiati dall’entusiasmo del pubblico accorso a vedere i primi spettacoli. E non poteva essere altrimenti per una piazza, quella thienese, che non ha eguali in Italia se si considera il rapporto fra numero di abitanti e numero e qualità delle rappresentazioni. Un’affermazione che acquista ancora maggior valore perché fatta da addetti ai lavori e da chi il teatro lo vive quotidianamente… e che trova oggi conferma proprio nel successo delle prime uscite al Comunale. La stagione è stata presentata fin dall’inizio con i caratteri del primato e dell’eccezionalità, mettendo in cartellone ben 11 spettacoli, uno in più rispetto alle precedenti edizioni, e prevedendo per ciascuno 3 serate. Nulla di strano perciò in questi buoni risultati! La rassegna thienese fa del coraggio della normalità il suo punto di forza, guardando al classico e aprendo al nuovo, affidandosi a mostri sacri del teatro e scommettendo anche su personaggi di richiamo televisivo. Ecco allora sfilare sul palcoscenico Andrea Giordana e Maria Amelia Monti, Debora Caprioglio e Tullio Solenghi, Alessandro Gassman e Carlo Giuffrè, Leo Gullotta e Rossella Falk (per il calendario completo della stagione teatrale consultare il sito del Comune www.comune.thiene.vi.it). Thiene e il teatro: un connubio perfetto. Un caso unico anche di corretta gestione dei luoghi della cultura da parte di un’amministrazione pubblica che ha scelto di investire proprio in quest’ambito e nell’arte, rivolgendo mente e orecchie alle aspettative del pubblico e della cittadinanza. Ad aprire la rassegna di quest’anno è tornato in città Andrea Giordana, ospite d’eccezione e abituè del Comunale, alla sua tredicesima apparizione su queste scene. Con lui abbiamo parlato di teatro, di cultura e della società contemporanea, tessendo con sguardo disincantato


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un’immagine della vita e dell’uomo d’oggi. Lei, in un certo senso, oggi tiene a battesimo anche questo nuovo progetto editoriale del Comune di Thiene… un’iniziativa che, considerando anche l’attuale grande diffusione di quotidiani e free press, è sintomo di una crescente esigenza di comunicare: con i cittadini, con il turista, con gli altri… Che ne pensa? Quali sono i rischi e i pregi di questo sovraccarico di informazioni? Penso che la cultura e l’informazione siano fondamentali per la crescita della società. Tutti gli strumenti di comunicazione, se ben utilizzati, sono potenzialmente una grande risorsa. E’ pur vero che a volte c’è il rischio di creare confusione dando spazio a tante voci. Ma, anche in questo caso, il Comune di Thiene dimostra una certa lungimiranza e un desiderio di essere più vicino alle esigenze dei propri cittadini, che rende merito alle scelte effettuate.

passiva e di soggiogamento intellettuale. Il rischio per i giovani è quello di subire un vero e proprio lavaggio del cervello e di non essere più capaci di compiere delle scelte… Il teatro invece deve avere delle altre finalità.

Anche per il teatro, almeno a Vicenza, stiamo vivendo un momento di trasformazione: a dicembre si inaugura il nuovo Teatro Civico di Vicenza, che amplierà ulteriormente l’offerta in provincia. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del proliferare di stagioni di prosa e teatro in luoghi così ravvicinati? Era ora che anche Vicenza, come tutte le principali città d’Italia, si dotasse di una struttura adatta ad ospitare spettacoli teatrali. Si è atteso fin troppo a lungo. E non credo comunque che questa nuova sede possa entrare in competizione con il teatro di Thiene: l’offerta teatrale è oramai così vasta e diversificata che non c’è rischio di sovrapposizioni se le scelte vengono fatte con oculatezza. Fa parte poi della tradizione italiana il fatto che le compagnie si spostino di teatro in teatro per raggiungere il pubblico in maniera capillare nelle varie città.

E che dire della scuola di teatro? Anche quest’anno Thiene propone una serie di corsi finalizzati alla preparazione di giovani attori e insegnamenti di recitazione… Avere a disposizione dei docenti preparati è senz’altro un elemento importante nella formazione dei giovani. Sotto la guida di una scuola seria è possibile sviluppare e gestire al meglio un talento e una capacità dialettica che nascono dall’istinto, ma che hanno bisogno di regole e di tecnica per permettere di riprodurre emozioni con la massima espressività e naturalezza.

Ma come sta il teatro italiano oggi? Non sta bene. Il problema tuttavia riguarda un ambito ben più vasto. Nella società attuale si nota un disinteresse allargato a tutto il mondo della cultura. Oggi la tendenza è quella di sostituire al teatro l’evento, dando spazio a iniziative dove quel che conta è la spettacolarizzazione e l’improvvisazione, a discapito della ricerca profonda, della professionalità, della cultura tout-court. Nei mesi scorsi però, in occasione dei premi ETI (l’oscar del teatro italiano, ndr), dal Quirinale sono arrivate promesse di nuovi fondi per il teatro, dopo i tagli del passato: quali sono le aspettative? Ci sono voluti vent’anni di attesa per dare avvio ad una nuova legge sul teatro. Spero veramente che questa volta si riesca a portare avanti un discorso compiuto in grado di venire incontro alle esigenze del mondo dello spettacolo. In particolare, la garanzia di poter disporre di risorse diventa importante per permettere una programmazione triennale e consentire alle compagnie di lavorare con maggior tranquillità ad un progetto. Quando si lavora anno per anno è sempre un rischio! Del resto, bisognerebbe capire che la compagnia teatrale non rappresenta solo uno strumento di cultura, ma è anche un’impresa economica, in grado di dare lavoro e creare profitto se poggia su solide basi. E dal punto di vista dei contenuti? Stiamo davvero vivendo un momento di decadentismo culturale? Il fatto è che la cultura oggi deve fare necessariamente i conti anche con la televisione: potenzialmente si tratta di uno strumento straordinario, ma realisticamente appare un mostro tentacolare e dalle mille facce che, tranne poche eccezioni, riduce in una condizione

Quali sono? E’ ancora valida la funzione educativa che un tempo si assegnava al teatro? Certo! Guai se il teatro volesse soltanto ammiccare con il pubblico. Ancor oggi il teatro conserva anzitutto un ruolo formativo e didattico nei confronti della società e deve offrire sempre nuovi stimoli per la riflessione e il confronto. Dovrebbe anzi preparare in un certo senso il terreno ad una crescita culturale del proprio pubblico, senza assecondarne troppo i gusti e allargando pian piano le sue capacità di ascolto, fino a fargli sviluppare una sorta di giudizio critico. Far scivolare il teatro verso la televisione o portare prodotti televisivi a teatro sarebbe davvero deleterio.

Che consigli dare allora a chi volesse avvicinarsi al mondo del teatro? Dare consigli mi riesce sempre difficile in questo caso. Anche con mio figlio (attore pure lui, ndr), si è trattato di una sua libera scelta. Personalmente non me la sento di consigliare la vita dell’attore teatrale ai giovani d’oggi… è una vita dura e incerta: non dà delle garanzie. Ma se c’è la vera passione allora è un mestiere che sa regalare grandi soddisfazioni! L’importante è sapere che ci saranno gioie ma anche dolori. Essere coscienti che è una strada che richiede sacrificio, dedizione e una preparazione continua. Ma quando non è attore, cosa fa Andrea Giordana? Cerco me stesso. Come capita anche ad Otello, non si finisce mai di cercarsi nella vita. E si ritorna sempre a riflettere sul senso che dobbiamo dare alla vita stessa. D’altra parte, non si può mai scindere l’uomo dall’attore. Il bello del teatro è proprio che quello che tu sei come uomo, là, sul palcoscenico, si vede! Lo spettatore attento lo capisce… e bisogna quindi cercare di migliorarsi, andare sempre più in profondità… il nostro è un lavoro di approfondimento. Ma non si rischia di venirne sopraffatti? L’importante è non prendersi troppo sul serio: ci vuole leggerezza, specie fuori dal palcoscenico. Il pericolo di un’eccessiva immedesimazione con i personaggi del teatro è quello di non avere più la forza di creare una personalità ben definita. Si diventa un patchwork dei vari personaggi rappresentati, senza però far emergere la propria individualità. Per questo è comunque fondamentale saper scindere la vita personale dal lavoro e non parlare per frasi fatte… Ciononostante il teatro rimane una scuola di vita, che insegna a discutere, confrontarsi, mettersi alla prova. Insegna anche l’arte della pazienza, una delle principali


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qualità che deve avere un attore. Il teatro è disciplina. Ed è formativo non solo per i messaggi che dal palcoscenico APPUNTAMENTI vengono lanciati al pubblico, ma anche per chi fa parte di quel palcoscenico. A tal riguardo, ricordo sempre il grande film di Bergman intitolato Fanny e Alexander, dove STORIE si parla di DI quel VITA micromondo che è il palcoscenico anche come rifugio per l’attore. Tra quelle quattro mura l’attore si sente tutelato. Quel metro che ti solleva dal pubblico è anche NEWS un baluardo che ti salva. Ma nello stesso tempo ti responsabilizza, perché capisci che può rappresentare anche un megafono per lanciare dei messaggi, delle provocazioni, delle accuse attraverso la seduzione delle parole e dei gesti. E che rapporto si crea allora tra attore e pubblico? Di solito chi va a teatro oggi vuole essere travolto da una storia che non fa pensare e che distrae. In verità il teatro non è un monologo, ma un dialogo tra attore e spettatore; è una sinergia tra quel che accade sopra e sotto il palcoscenico. Anche per questo motivo, non è che gli attori “cambino” tra un teatro e l’altro, ma avvertono la differenza del pubblico e la loro prova ne viene inevitabilmente condizionata. Che differenze nota tra gli spettatori veneti, vicentini e quelli di altre regioni d’Italia? È difficile ricordarsi di ogni piazza, ma ci sono effettivamente delle costanti abbastanza riconoscibili. Il Lombardo, ad esempio, mostra sempre una grande, spesso esagerata, propensione alla risata e al divertimento; il Veneto e il Romano hanno invece la capacità di lasciarsi trasportare dalla comicità, come anche di prestare attenzione agli spettacoli più impegnativi e di seguire con ugual interesse le opere più drammatiche; il Napoletano ha una psicologia complessa e mostra un sorriso amaro, che nasce sempre dalle miserie della vita; il siciliano infine ha alle spalle una grande cultura teatrale, che affonda le sue origini in un passato lontano. Spostandoci alla TV, che l’ha vista recentemente impegnata nella fiction RAI tratta dal romanzo di Tolstoj Guerra e Pace, come spiega tutto questo interesse del pubblico per i film in costume? Senz’altro in questo successo va letta una voglia di evadere dalla realtà, per cui la componente del sogno acquista una grande forza… ma è anche un modo per guardare con occhi diversi quel che accade nella società attuale e interpretarne tensioni e desideri. In fin dei conti, anche quest’ultimo lavoro televisivo, dove i contenuti giocano un ruolo di primo piano e le passioni dei protagonisti vengono rappresentate sia in tempo di guerra che in tempo di pace, fornisce due colori per vedere l’umanità, oggi come allora.

Andrea Giordana in scena con Otello al Comunale il 13 novembre 2007

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LADIES AND GENTLEMEN,

A couple of laughs with the actor start the season at the Council Theatre

The 28th season of the Council Theatre of Thiene is already underway, and the efforts of the Municipality, Region, Arteven and The Italian Theatrical Agency have once again been rewarded by the enthusiasm of the first spectators. And it couldn’t have been otherwise for a square that is unrivalled in Italy when considering the number of inhabitants in relation to the number of high-quality plays. Thiene and the theatre: a perfect marriage. It is also an example of good management on behalf of a public administration that chose to invest in culture and art, listening closely to the public’s expectations. Starting this year’s line-up, Andrea Giordana is back in town and speaking to us about theatre, culture and society today… You are, in a way, initiating this new editorial project for the Municipality of Thiene…what do you make of it? I think culture and information are essential to the growth of society. Any kind of communication tool, when used properly, is a potentially great resource. In December, the new Civic Theatre of Vicenza is being inaugurated. What are the ups and downs of organizing two theatre ‘seasons’ in such geographically proximate places? It’s about time that Vicenza, along with Italy’s other main cities, erected a structure able to host theatrical shows. I don’t think this new site will enter into competition with Thiene’s theatre… How is Italian theatre faring today? “Not well. But the problem has a much wider scope. In today’s society, there’s a general disinterest in the entire world of culture. What is expected for the future? It was a 20-year wait before a new theatre law was implemented. I really hope that this time we’ll be able to carry on a discussion that will allow for the needs of the entertainment world to be met. The theatre company represents more than a cultural tool, it’s an economic enterprise that can create jobs and profit, if it has a solid base. Are we really living in an era of cultural decadence? The fact is that nowadays culture has no choice but to compete with television. The risk is that young people will be thoroughly brainwashed and become incapable of making decisions. Theatre has to provide an alternative goal. What is this goal? Theatre today still has a primarily didactic role for society, and it has to continue to provide new stimuli for reflection and action. And what about the theatre school? Having teachers at your disposal is doubtlessly an important part of growing. With the guidance of a serious school, young people are able to develop and direct their instinctual talents to the maximum.

What advice would you give them? I always find it difficult to give this sort of advice. But if you’re truly passionate, acting is a career that can satisfy you enormously. You just need to be aware that it requires sacrifices, and constant dedication and preparation. And when he’s not acting, what does Andrea Giordana do? I try to find myself. As Othello knew, this is a constant part of life. Then again, you can never really take the actor out of the man. […] The important thing is to not take yourself too seriously, especially off-stage. Theatre teaches you about life; how to discuss, confront and test yourself. It teaches you the art of patience. What is the relationship between an actor and the public? Theatre isn’t a monologue, but a dialogue between actor and spectator; a synergy of what happens above and below the stage. What are the differences between spectators from Veneto and other Italian regions? A Lombard has a great, if exaggerated, propensity to laugh and enjoy; the Veneto and Roman instead know how to let the comedy carry them, and are very attentive to the more demanding and dramatic works; the Neapolitan has a complex psychology and a bitter smile, borne from life’s miseries; and the Sicilian is backed by a great theatrical culture that has its roots in an ancient past. Moving on to TV, as you recently played in a RAI fiction based on Tolstoy’s War and Peace, how do you explain the public’s interest in costumed films? There is definitely an element of escaping from reality, but it’s also a way of examining our society’s tensions and desires through a different lens.

Il Teatro Comunale di Thiene


RECITARE, che

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PASSIONE!

Il fascino del palcoscenico conquista un numero sempre maggiore di persone. Giovani e non affollano teatri e platee durante tutto l’anno, mentre ormai il moltiplicarsi di compagnie amatoriali e di gruppi locali ha dato vita a veri e propri circuiti paralleli di spettacolo, spesso di alto livello, in grado di riempire il cartellone dei teatri di provincia. Proprio per soddisfare le aspettative di questo pubblico, a partire dallo scorso mese di ottobre hanno preso il via a Thiene i corsi del secondo anno della scuola di recitazione. Il progetto, promosso dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’Associazione Theama Teatro, che ne cura la gestione, intende offrire un’ampia preparazione teatrale a quanti aspirano a intraprendere la carriera dell’attore, fornendo lezioni di varia natura. Nel suo primo anno di vita l’accademia ha accolto sei iscritti per il corso triennale, tutti con età compresa fra i 18 e i 30 anni. Ad essi vanno aggiunti una ventina di partecipanti per il corso breve di teatro della sera e i dieci iscritti al corso pomeridiano riservato ai più giovani. Un bell’inizio insomma! Quest’anno altri sei sono gli aspiranti attori che hanno aderito al ciclo formativo più impegnativo, che prevede la frequenza di otto ore settimanali suddivise in due lezioni fino al mese di giugno 2008. A spiegarci la struttura del corso triennale è l’attore Piergiorgio Piccoli: dizione e approfondito lavoro su se stessi nel primo anno;

analisi del testo, unita all’affinamento della tecnica di recitazione e allo studio del personaggio nel secondo anno; specializzazione sul teatro in dialetto e sulla commedia dell’arte nel terzo, in modo da favorire il recupero e la diffusione della lingua veneta nel teatro. Ma anche i corsi pomeridiani e serali, della durata di due ore la settimana, consentono un approfondimento degli strumenti della teatralità e l’acquisizione delle principali tecniche di recitazione, garantendo a tutti una preparazione adeguata. Durante l’anno, ci sarà la possibilità di cimentare le proprie doti artistiche direttamente in scena, partecipando a produzioni teatrali o video assieme ad attori di comprovata esperienza e qualità. Nei mesi scorsi, ad esempio, lo spettacolo di fine corso ha visto gli studenti del primo anno interpretare una riduzione dell’opera “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, ottenendo commenti lusinghieri da pubblico e critica. E per i più esigenti, sono già allo studio ulteriori seminari di approfondimento, master class e corsi brevi per il futuro. Tutti i corsi si svolgeranno anche quest’anno presso l’auditorium di via Carlo Del Prete, messo a disposizione dall’Assessorato alla Cultura del Comune nell’ottica di fare della città di Thiene un punto di riferimento per il teatro in Veneto, dando a questo percorso formativo una visibilità sempre più ampia e una valenza regionale. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria di Theama Teatro, tel. 0444 322525.

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A OGNUNO IL SUO LICEO Soluzioni eco sostenibili per la nuova sede del liceo linguistico “Corradini” e per i lavori di ampliamento dell’I.T.I.S. “Chilesotti” di Thiene


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i tratta di priorità. E l’Amministrazione Comunale di Thiene ha ben chiari i suoi obiettivi. Nel suo disegno di ridistribuzione organica degli istituti scolastici superiori ha messo in cantiere un importante progetto di edilizia scolastica, che andrà a migliorare l’offerta cittadina: la realizzazione della nuova sede del Liceo Linguistico “Corradini”. La città di Thiene ha un sistema scolastico ben articolato dove si possono trovare tutti i livelli di istruzione, dal materno al superiore, dislocati in aree infrastrutturate e ben servite dai mezzi pubblici. Il più importante tra questi spazi urbani, compreso tra la zona del nuovo IPSIA “Garbin” e il nuovo ITIS “Chilesotti”, è anche quello che prevede il maggior sviluppo di attività scolastiche e istituti. Secondo i programmi urbanistici del Comune, questo è destinato a diventare anzi un’area particolarmente significativa per l’intera città, un “polo scolastico tecnico specializzato” con la compresenza dei tre licei cittadini. Per come è stato pensato, il progetto si basa su un principio di continuum architettonico con gli altri edifici preesistenti, in modo da permettere elasticità funzionale e didattica ai singoli istituti; ma va sottolineato il fatto che il piano di lavoro generale lascia la possibilità di un ulteriore sviluppo futuro. Da qui la scelta di intervenire in un’ottica di ampliamento dell’Istituto Tecnico Industriale (I.T.I.S.) “Chilesotti”, con cinque nuove aule dedicate all’I.T.I.S. e sette nuove aule dedicate ai licei, a cui si aggiungono due speciali per la didattica, e in una prospettiva di interscambio per quanto riguarda l’utilizzo di alcuni servizi comuni, tra cui la palestra e l’auditorium (di futura realizzazione). Ma anche alcuni spazi necessari all’attività didattica potranno essere condivisi in funzione delle necessità e delle esigenze del momento. Il lotto di terreno - un’area di 26.500 metri quadrati - a disposizione per l’intervento si estende dalla sede del torrente Rostone posto a Nord fino alla strada comunale dei giardini a Sud, comprendendo l’attuale Scuola Media “Ferrarin”. Lo Studio Altieri di Thiene, l’ufficio tecnico di engineering incaricato della progettazione, ha messo in campo tecnologie e tecniche di costruzione ispirate ai principi del risparmio energetico, per garantire un ambiente sostenibile e confortevole a studenti, insegnanti e a tutti gli utenti in genere. Il punto di forza del progetto è infatti rappresentato dalla scelta di interventi edilizi di minimo impatto e da soluzioni eco sostenibili per gli impianti del polo scolastico: come l’uso di pannelli in vetro fotovoltaici, corretto utilizzo delle fonti di illuminazione, adeguato comfort igrotermico e acustico, attenta selezione dei materiali da costruzione. Un’attenzione particolare anche per i diversamente abili e per i non vedenti, con la messa a terra di piastrelle in rilievo per consentire che il percorso principale venga facilmente riconosciuto. Per quanto concerne la tempistica, l’avvio dei lavori di ampliamento è previsto per l’autunno 2008. Nel giro di un paio d’anni la città potrà quindi contare su una nuova importante struttura pubblica, in grado di qualificare il tessuto urbano e di migliorare la tipologia dei servizi scolastici, portando Thiene a livelli di assoluta eccellenza.

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To each his own secondary school It’s a matter of priorities, and the Council Administration of Thiene has a well-ordered set of aims. As part of its organic redistribution of secondary educational institutes, it has laid out plans for a new construction project that will widen the citizens’ schooling options: the creation of the new site for the “Corradini” Linguistic Secondary School. According to the Municipality’s urban planning, an ideally located area is due to become particularly important for the city at large, a sort of ‘technical, specialized, scholastic pole’ comprising three key secondary schools. The project was thought up by focusing on the principle of architectural ‘continuum’ with pre-existing buildings, allowing for the individual institutes to retain some functional and didactic flexibility. This guided the decision to expand the “Chilesotti” Technical and Industrial Institute (I.T.I.S.), creating 3 new classrooms for the ITIS

and 7 new classrooms for the Secondary Schools. On top of these, 2 more will be created specifically for didactics and, in the spirit of cooperation and interchange with regard to the use of certain communal services, a gym and auditorium will follow. But even the necessary teaching spaces are likely to be shared, depending on what is required during any given time period. The Altieri Studio of Thiene, the technical engineering office entrusted with the plans, has opted to use various energy-saving technologies in order to create a sustainable and comfortable environment for students, teachers and other employees. The project’s forte is indeed the fact that the construction works – for the scholastic pole’s systems – will be low-impact and ecologically friendly. In terms of timing, expansion works are due to start in the autumn of 2008.


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Alcuni scorci dell’interno e dell’esterno della struttura che oggi ospita l’I.T.I.S. “Chilesotti” In basso: Tavole del progetto di ampliamento del Polo Scolastico (Studio Altieri)

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un SERVIZIO a misura di CITTADINO Il nuovo Polo Catastale Associato dell’Altovicentino a Thie-

redi che il tuo vicino abbia “occupato” una parte della tua proprietà ma non sei sicuro? Ti chiedi a chi appartenga quella piccola porzione di terreno che sta di fronte alla tua abitazione? Il campo che hai ereditato è agricolo o edificabile? Questi ed altri dubbi fino a ieri potevano essere risolti solo recandosi al Catasto di Vicenza, con dispendio di tempo e di energie. Ma da oggi, grazie alla creazione del Polo Catastale Associato dell’Altovicentino, situato a Thiene negli uffici dell’ex-pretura, non sarà più necessario andare sino al capoluogo per assolvere questioni legate ad immobili e terreni. Il nuovo servizio cerca di essere sempre più a misura del cittadino: un’opportunità accolta immediatamente dall’amministrazione thienese dopo le novità introdotte quest’estate dal governo. Infatti, il neo-nato Polo soddisferà le richieste di circa 20 comuni della provincia e 200mila abitanti (professionisti e non) velocizzando, attraverso il collegamento diretto con l’Agenzia delle Entrate di Roma, le ricerche. Ad esempio, la verifica di eventuali ipoteche sulla casa che si intende acquistare o l’accertamento di determinate metrature condominiali potranno essere svolte a pochi passi da casa. Per non parlare delle numerose certificazioni richieste quando si vuole comprare o modificare l’ampiezza di una proprietà.


Il servizio sarà utile non solo agli abitanti di Thiene, ma a tutti i cittadini dell’Altovicentino: anche per loro le necessità catastali saranno soddisfatte dalla sede thienese di via Monte Grappa. I vantaggi portati dalla creazione di un Catasto gestito a livello locale non sono pochi. Dal punto di vista economico, infatti, grazie a indagini più capillari, verrà garantito un calcolo dell’Ici più equo mentre, sul fronte del controllo della legalità, gli accertamenti di sperequazione saranno effettuati con maggiori precisione e velocità (e, di conseguenza, venire eliminati). Il Polo Catastale Associato Altovicentino sarà pertanto uno strumento per le Amministrazioni comunali e per il cittadino di riappropriarsi del proprio territorio, tenendo conto delle esigenze dei privati, delle aziende e degli enti in toto. Permetterà inoltre di stabilire una collaborazione più stretta fra amministrazioni vicine, rafforzando esperienze già collaudate come quella dello “Sportello unico associato” già in funzione da qualche anno.

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Comune di Thiene – Uffici ex-pretura, sede del nuovo Polo Catastale Associato dell’Altovicentino

A CUSTOM-MADE SERVICE FOR THE CITIZEN

Comuni del nuovo Polo Catastale Associato dell’Altovicentino Thiene, Carrè, Chiuppano, Cogollo del Cengio, Dueville, Isola Vicentina, Lusiana, Malo, Marano Vicentino, Monte di Malo, Piovene Rocchette, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Velo d’Astico, Villaverla, Zanè, Zugliano

Starting today, thanks to the formation of the Cadastral Pole Partnership of the Altovicentino - located in the ex-magistrate’s office in Thiene - it will no longer be necessary to go to the capital in order to solve legal questions dealing with real estate. The new service aims to reach the citizen level: an opportunity that was welcomed by the Thienese administration after the government’s summer changes. The newly-born Pole will deal with the appeals of around 20 municipalities and 200,000 inhabitants (professionals and otherwise), speeding up real estate inquiries through a direct link with the Entries Agency in Rome. The service will not only benefit Thiene, but the entire Altovicentino population: the cadastral needs of these last will also be processed in the thienese site on Via Monte Grappa. The advantages of creating a local-level Cadastre are numerous.

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a cura di SACET srl

www.imagination.it

www.ascomthiene.it

16 Comuni del Mandamento: Breganze Caltrano Calvene Carrè Chiuppano Cogollo del Cengio Fara Vicentino Lugo di Vicenza Marano Vicentino Salcedo Sarcedo Thiene Valdastico Villaverla Zanè Zugliano

Da oltre 60 anni al servizio dei nostri associati

36016 Thiene · VI · Via Montello, 33 T 0445.362.570 · F 0445.377.328 info@ascomthiene.it


OBIETTIVO SICUREZZA

FOCUS TERRITORIO

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DETTO & FATTO APPUNTAMENTI

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RITRATTI STORIE DI VITA

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TERRITORIO NEWS

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STORIE DI VITA

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Gianluigi Marchiotti, Responsabile dei Vigili di Quartiere

utela dei propri diritti, protezione, incolumità, difesa, salvaguardia, tranquillità… comunque lo vogliamo chiamare, il tema della sicurezza ha riempito in questi ultimi mesi le pagine della cronaca locale e nazionale, ponendosi come uno dei nodi cruciali da affrontare all’interno della società civile di cui facciamo parte. è altresì vero che le forze di polizia sono sempre più spesso chiamate dai cittadini per la risoluzione di problematiche inerenti non solo questioni prettamente di polizia e ordine pubblico. Che ciò sia segno di particolare fiducia nei confronti delle Istituzioni è evidente, ma è anche indice di una richiesta di sicurezza non delegabile e sempre più pressante.

D’altra parte, il notevole sviluppo demografico ed economico che ha caratterizzato le nostre città negli ultimi anni, associato a fenomeni più generali di cosmopolitismo, di esponenziale aumento del numero di cittadini stranieri residenti, di microcriminalità diffusa, di delinquenza e di vandalismo sul tessuto urbano, ha determinato un fisiologico inasprimento delle tensioni sociali, incidendo spesso in maniera negativa sulla percezione della vita comunitaria da parte del singolo. E ha richiesto pertanto una più approfondita riflessione sul concetto stesso di sicurezza, che assume oggi una molteplicità di significati complementari e paralleli.

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In questo contesto, Thiene, tramite la nuova Amministrazione Comunale e il Consorzio di Polizia Locale “Nordest Vicentino”, si sta impegnando a fondo nella realizzazione di uno specifico programma di miglioramento delle condizioni di vita all’interno del territorio e nella promozione di un piano di sicurezza condiviso e allargato a tutta la società. Sebbene infatti la cosiddetta “Sicurezza Reale” non desti particolari preoccupazioni (nel senso che il territorio risulta pressoché esente dai reati più gravi), l’affievolirsi della “Sicurezza Percepita” ha richiesto di trovare opportuni aggiustamenti in grado di garantire quanto più possibile un’efficace azione di prevenzione e tutela, oltre che la crescita del senso civico e della fattiva collaborazione dei cittadini. Sì, perché la sicurezza oggi non è più affare di pochi, ma deve essere il prodotto della collaborazione tra cittadino e istituzioni. Dobbiamo imparare cioè a parlare di “Sicurezza Partecipata”, dove i cittadini non sono più considerati solo i destinatari e i fruitori di un servizio, bensì i sostenitori dello stesso e i parametri necessari per individuare i flussi dinamici del senso di sicurezza prodotto. E dove la Polizia, da “braccio armato

dello Stato” diventa un’arma al servizio del cittadino: non più strumento di controllo dello Stato su una società vista come potenzialmente ostile e nemica, ma forza che incarna il potere sociale dei cittadini nei confronti di chi non si conforma alle regole. Questo mutamento, che a prima vista non sembrerebbe straordinario, ha in realtà una portata assai rilevante e modifica completamente la legittimazione delle forze di Polizia, le loro modalità operative, l’intero governo della società. Mezzi di informazione, enti e associazioni locali, professionisti e privati in genere diventano, a fianco della Polizia, gli attori di un più ampio impegno sociale nell’ambito della sicurezza. E i cittadini, sempre più coinvolti nel concetto di sicurezza che li riguarda, acquistano responsabilità tradizionalmente scaricate sulle polizie. Ma come fare a realizzare questa “rivoluzione copernicana” in seno alla città di Thiene? Che provvedimenti adottare? Ne abbiamo parlato con il sindaco Maria Rita Busetti e con il comandante del Consorzio di Polizia Locale, Giovanni Scarpellini, individuando due immediate aree di intervento: la Polizia di Prossimità e il sistema di video-sorveglianza.

Vigile di Quartiere: dinamicità, flessibilità, efficienza e cortesia sono alla base di un corretto rapporto con la cittadinanza

SICUREZZA REALE

Stato della pubblica incolumità certo e documentato, poiché suffragato da ineccepibili elementi di fatto (dati statistici). Lo stesso deriva dal numero, dalla tipologia dei reati e dalla capacità di perseguirli, sia in sede investigativa che in sede giudiziaria.

SICUREZZA PERCEPITA

Stato della pubblica incolumità determinato dal sentimento comune, dalla fiducia nelle leggi e nelle Istituzioni, dalla diffusione mediatica e da tutto ciò che è legato alla percezione del singolo animo umano.

SICUREZZA PARTECIPATA

Coinvolgimento del cittadino e di ogni organizzazione (istituzionale o volontaria) nel mantenimento del miglior livello possibile di sicurezza urbana.


A fianco del

CITTADINO

TERRITORIO

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STORIE DI VITA

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ino a ieri l’immagine del poliziotto in divisa che si muove a piedi e sorveglia le strade dei centri metropolitani siamo stati abituati a vederla nei film stranieri, in certe fiction televisive o, ultimamente, in una simpatica pubblicità dedicata ad una caramella, dove la presenza del bobby britannico è ancora in grado di intimorire uno scanzonato gruppo di monelli… beh, a partire dal 2008 sarà possibile incontrare vigili di quartiere anche a Thiene. In città verrà infatti istituita da gennaio questa nuova figura professionale, con lo scopo di avvicinare i cittadini all’esperienza e alla professionalità del Consorzio di Polizia Locale. Si tratterà non solo di un servizio di vigilanza ad alta visibilità presso determinate zone, capace di garantire il rispetto delle leggi e di gestire la sicurezza nelle singole aree. Il Vigile di Quartiere rappresenterà un nuovo punto di riferimento per tutta la comunità, una persona alla quale segnalare i problemi, le violazioni e chiedere aiuto. Sarà un soggetto dinamico, flessibile, intuitivo che, in collaborazione con le altre forze attive della società, raccoglierà informazioni, analizzerà situazioni di disagio, interverrà anche in maniera diretta per prevenire momenti di conflitto e di tensione, fungendo da elemento di raccordo con i nuclei specialistici del Corpo. A questo e molto altro si allude quando si parla di polizia municipale di prossimità, di vigile di quartiere. Concetti apparentemente ovvi. Concetti che sembrano definirsi da soli, senza bisogno di aggiungere altro. Ma a ben guardare le cose non sono così semplici. E le difficoltà emergono quando dal piano dei principi astratti e delle finalità si scende a quello della pratica organizzativa, dei requisiti e dei costi che tale servizio comporta. D’altra parte, il tema della prossimità riferito alla Polizia è strettamente collegato al nuovo ruolo assunto dai Comuni a partire dagli anni ’90, all’interno di quel lungo processo di decentramento amministrativo che affida anche agli enti locali la responsabilità nella gestione della sicurezza sul territorio. Fortunatamente ora i tempi sono maturati e si stanno delineando le prime concrete soluzioni. Nell’ambito del progetto “Thiene città sicura”, la città verrà suddivisa in 7 aree: Cà Pajella, Cappuccini, Conca, Centro Storico, Rozzampia, Santo/Lampertico e San Vincenzo. L’Amministrazione Comunale si è già resa disponibile ad effettuare uno specifico investimento economico per l’assunzione di nuovi agenti di polizia. Ogni quartiere potrà così contare sul proprio vigile che, dopo un’adeguata formazione, sarà in grado di prestare un servizio efficace e differenziato a seconda delle necessità, stando alle indicazioni concordate dal Consorzio di Polizia Locale e i consigli di quartiere. I Vigili di Quartiere dovranno inoltre collaborare e fare riferimento all’Assessorato ai Servizi Sociali per definire eventuali priorità d’intervento o circoscrivere situazioni di disagio dei cittadini delle singole aree di competenza. Come racconta l’agente Gianluigi Marchiotti, nominato

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Responsabile di tale servizio a Thiene, il Vigile di Quartiere diventerà il “biglietto da visita” della città, lo specchio dell’Amministrazione Comunale. Con il suo fare cordiale e rassicurante, lo stesso Marchiotti ci ricorda brevemente quelle che dovrebbero essere le principali doti di questa figura professionale: capacità di “lettura” dei problemi dei quartieri; sensibilità e competenza comunicativa nella relazione con i cittadini; capacità di utilizzo di strumenti operativi di lavoro in equipe; conoscenza della rete dei servizi pubblici e delle varie competenze comunali; conoscenza del territorio di riferimento e delle politiche urbane in esso attivate; conoscenza e dialogo con la rete dei soggetti attivi sul territorio; attenzione alle necessità materiali, ma anche emotive dei cittadini. Ogni singolo “caso” necessiterà pertanto di interventi concreti e di applicazioni metodologiche; ma anche di capacità di immedesimazione del “sentire” altrui, nel tentativo di far calzare l’astrattezza della legge ai problemi della vita quotidiana, adottando comportamenti improntati alla socialità. Ma quale sarà allora il compito del Vigile di Quartiere? Eccolo impegnato a far rispettare le norme stradali o ad accertare le violazioni di leggi e regolamenti; eccolo ascoltare le incomprensioni e i problemi di quartiere per cercare eventuali mediazioni o monitorare le situazioni di degrado delle zone più a rischio; eccolo ancora dialogare con gli abitanti di quartiere e con i passanti per raccogliere suggerimenti e lamentele o fornire utili consigli sui comportamenti più corretti da tenere.

responsabilizza ulteriormente sia nei confronti dei cittadini che delle Istituzioni. Il suo sarà appunto un ruolo di “antenna” dell’Amministrazione Comunale, fondato sul radicamento territoriale e sulla costruzione di un rapporto di conoscenza e di fiducia con i cittadini. Perché si fa sicurezza soprattutto migliorando la qualità della vita delle persone, migliorando i servizi, intervenendo efficacemente su fenomeni di degrado sociale e ambientale della vita nelle nostre città. Perché fare sicurezza significa in primo luogo dare risposte alla nuova domanda di condivisione in uno spazio urbano frazionato e complesso, dove soggetti diversi per esperienze, storie, tradizioni, bisogni, tempi e usi dello spazio cercano di convivere in un sistema unitario. Per rendere la propria presenza ancor più visibile e familiare, l’agente Marchiotti ci dice ancora che i Vigili di Quartiere indosseranno una speciale uniforme e un copricapo facilmente riconoscibile. Saranno dotati di telefono e di palmare, per essere sempre in contatto con la Centrale Operativa della Polizia ed effettuare in tempo reale controlli e visure di ogni genere. Grazie infine al contributo della locale sezione dell’Associazione Industriali (altro esempio di “Sicurezza Partecipata”), i Vigili di Quartiere potranno muoversi su speciali biciclette, opportunamente equipaggiate per facilitare lo svolgimento della propria attività. Non resta quindi che dare il benvenuto alla nuova squadra, aspettando di vederla operare a fianco dei cittadini lungo le vie della città.

Un incarico che inorgoglisce l’agente Marchiotti e che lo

Occhi

puntati sulla CITTà

In un’epoca segnata da una sempre più capillare diffusione della tecnologia, anche Thiene per aumentare la percezione di sicurezza in città si affida allo sguardo discreto e costante delle telecamere: occhi elettronici in grado di captare, controllare e registrare tutto quel che avviene nelle cosiddette aree sensibili del territorio (piazze, strade, vicoli, parcheggi, giardini, spazi pubblici). Il Consiglio Comunale ha approvato un nuovo investimento per l’installazione di ulteriori sistemi di video-sorveglianza nell’area ex-Nordera, all’agenzia delle Entrate e a Palazzo Cornaggia (sede della biblioteca), al padiglione fieristico, presso le palestre Ceccato e in alcune altre zone periferiche di Thiene. Un progetto mirato a garantire maggior tranquillità al cittadino, per il quale l’Amministrazione ha potuto contare sul contributo della Regione Veneto, dell’ULSS 4 e del Consorzio di Bonifica “Medio Astico Bacchiglione”. In breve tempo si prevede che alle attuali 40 videocamere in funzione nel centro storico se ne aggiungano altre 40, raddoppiando di fatto la dotazione della città e portando Thiene al vertice assoluto – a livello nazionale – della media di videocamere per abitante: ben 1 ogni 275 cittadini! La dislocazione inoltre dei nuovi apparecchi in aree adiacenti al centro e periferiche consentirà di facilitare l’attività del Vigile di Quartiere su tutto il territorio comunale, rispondendo ancora una volta in maniera specifica alla richiesta di “Sicurezza Partecipata” da parte dell’intera comunità. Un efficiente sistema wireless o su fibre ottiche comunicherà 24 ore su 24 con la centrale operativa del Consorzio di Polizia Locale, mantenendola costantemente informata su tutto ciò che avviene e monitorando i punti caldi della città. Ma non si tratterà di un sistema invasivo. I nastri saranno conservati per alcuni giorni e verranno effettivamente consultati solo in seguito a incidenti e atti vandalici o dietro segnalazione specifica. Nessun “Grande Fratello” o violazione della privacy dunque. Pensiamo piuttosto ad una sorta di guardia del corpo invisibile che accompagna il cittadino durante la giornata. Se questo non è prendersi cura della città e dei suoi abitanti…


In senso orario: Il comandante Scarpellini impegnato in attività di pianificazione del servizio Attività di rappresentanza con alfiere per Gonfalone Comunale Attività di Educazione Stradale presso le scuole Attività della Centrale Operativa

POLIZIA DI PROSSIMITà All’estero si dice Neighbourhood watch, Community policing, Ilotage, Police de proximité. In Italia si chiama tecnicamente Polizia di Prossimità: ovvero più vicino agli abitanti e a diretto contatto con i piccoli problemi quotidiani. Nata nel dicembre 2002, dapprima in forma sperimentale in 28 province, per poi estendersi progressivamente su tutto il territorio nazionale, la Polizia di prossimità prende forma alla fine degli anni ’60 quando, negli Stati Uniti, si verificano le prime esperienze di “Polizia di comunità”. Particolarmente significativa anche l’esperienza francese degli anni ’80, poi ripresa da Olanda, Belgio e Spagna. L’adozione in Italia della figura del poliziotto di quartiere, derivata da un modello molto diffuso nel mondo anglosassone, si sta dimostrando assolutamente valida poiché elimina, o comunque attenua, le barriere comunicative tra i cittadini e le Istituzioni.

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TOWARDS SAFETY

BESIDE THE CITIZEN

The preservation of rights, protection, safety, defense, safeguards, tranquility... whatever we choose to call it, the issue of security has recently been a theme of local and national interest, presenting itself as a crucial element of the civil society we live in. It has called for a deeper understanding of the concept of security itself, which is nowadays defined in a variety of parallel and complementary ways. Thiene, through the new Council Administration and Local Police Consortium ‘Northeast Vicentino’, is working to create a detailed program to improve standards of life in the territory and to promote a society-wide security plan. Indeed, security is no longer a guarantee provided by individuals alone, but one that has to be maintained through co-operation between citizens and institutions. And citizens, who are increasingly caught up in the security issues that affect them, will acquire new powers that were originally left to the police. But how will this ‘Copernican revolution’ occur in the city of Thiene? What measures will be taken? We probed the matter with the Mayor Maria Rita Busetti and the commander of the Local Police Consortium, Giovanni Scarpellini, who identified two key factors: the Proximity Police and CCTV system.

A new professional figure will be introduced to the city in January, with the aim of bringing citizens closer to the experience of the Local Police Consortium. But this will not only entail the high visibility surveillance of designated areas. The Neighborhood Officer will represent a new point of reference for the community, a person to turn to for the purposes of signaling problems and violations, but also of asking for help. Under the project ‘Thiene, safe city’, the city will be divided into 7 areas: Cà Pajella, Cappuccini, Conca, Historic Centre, Rozzampia, Santo/Lampertico and San Vincenzo. The Council Administration has already committed to economic investments that will allow the hiring of new police officers. Each area will thus be able to count on its own officer who, after appropriate training (working also with the Municipality’s Social Services), will be able to perform an efficient service as and when necessary, abiding by the rules agreed on by the Local Police Consortium. Agent Gianluigi Marchiotti, the manager of the service in Thiene, explains that the Neighborhood Officer will become the city’s “calling card”. The role is one that instills pride in agent Marchiotti, increasing his responsibilities towards both citizens and institutions. In order to be visible and familiar, the officers will wear a special, easily recognized uniform. They’ll be equipped with phones, handheld organizers and, thanks to the Industrial Association’s contribution, will be able to move on specially equipped bikes.

REAL SECURITY A state of public safety that is fixed and documented. PERCEIVED SECURITY A state of public safety that is determined by common sentiment. PARTICIPATORY SECURITY The participation of citizens and every organization in the maintenance of the highest possible level of urban security.

LOOKING TO THE CITY In an era marked by the ever increasing capillarity of technology, even Thiene is increasing perceived security through the use of the discreet and constant gaze of video cameras: electronic eyes that can capture, control and document everything that happens in the so-called ‘sensitive’ areas of the territory (squares, alleys, parking lots, gardens, public spaces). In the near future, the 40 cameras - already in place in the historic centre - will become 80, a number that will bring Thiene to the to the top of the national average of CCTV cameras per inhabitant: 1 every 275 citizens! The further stationing of these devices in centre-adjacent and suburban areas will facilitate the work of the Neighborhood Officers on the entire council area.


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Premio Thiene

UNA STORIA LUNGA TRENT’ANNI

Arianna versa in una coppa a Bacco, già ebbro, l’acqua del Summano. Con questo gesto la dea della Temperanza vuole trattenere le bizze del dio capriccioso e moderare la sua proverbiale dissolutezza. Da quasi un secolo questa efficace rappresentazione di continenza e morigeratezza è legata indissolubilmente alla Città di Thiene: è infatti il soggetto della splendida fontana di pietra posta nel piazzale antistante il municipio, in piazza Arturo Ferrarin, a pochi passi dalla dimora di quel Guardino Colleoni che nel 1911 la donò alla città per celebrare i lavori di completo rifacimento del primo acquedotto cittadino, realizzato quasi cent’anni prima. Da allora la fontana di Bacco e Arianna, opera dello scultore vicentino Egisto Caldana, costituisce uno dei monumenti più rappresentativi del tessuto urbano locale e affascina i passanti per la bellezza e l’ardito contrappunto della composizione. Ma non è tutto. Sembra infatti che il gruppo scultoreo tenga gelosamente custodite alla sua base delle parole latine, solo in parte svelate, che da anni accendono la fantasia dei cittadini thienesi e che sono oggi nascoste dalla fitta siepe che oramai circonda il catino d’acqua. Si tratterebbe di quattro motti ideati dall’eclettico e dotto Monsignor Flucco a inizio Novecento e che vorrebbero servire da monito ai devoti di Bacco, per distoglierli da atteggiamenti eccessivi e proporre loro una condotta di vita più equilibrata.

Ma forse non tutti sanno che la fontana di Bacco e Arianna rappresenta anche uno dei premi più prestigiosi e ambiti dai cittadini thienesi. Dal 1978, infatti, la statuina in gesso che riproduce la coppia di divinità viene consegnata in occasione del “Premio Thiene”, riconoscimento pubblico che l’Amministrazione Comunale assegna ininterrottamente da trent’anni alle personalità, alle istituzioni e alle persone che si sono distinte per meriti di prestigio raggiunti in campo culturale, economico e sociale, arricchendo, valorizzando e promuovendo l’immagine della città di Thiene. Scorrendo l’Albo d’Oro del Premio si riconoscono nomi importanti, che sono testimonianza concreta di uno spaccato della storia di questa città. Anche quest’anno il 16 dicembre l’appuntamento si rinnova e darà ancora una volta l’opportunità di celebrare quei valori di identità collettiva, di operosità, di coraggio, di collaborazione e di umanità che sono alla base del corretto vivere civile e che consentono alla società, oggi come in passato, di crescere e progredire. E chissà che, anche in questo caso, i moniti lanciati da Monsignor Flucco e racchiusi nel gruppo scultoreo di Bacco e Arianna possano essere d’esortazione per tutti a temperare il proprio comportamento e a indirizzare il proprio lavoro verso gli ideali più nobili!

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Premio Thiene: alcuni significativi momenti delle passate edizioni


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ALBO D’ORO DEL PREMIO THIENE

NEWS

THE THIENE AWARD A THIRTY YEAR STORY The fountain of Bacco and Arianna, masterpiece of the sculptor Egisto Caldana of Vicenza, is one of the monuments that best represents the local urban fabric. But one particular that may go unnoticed is that the fountain of Bacco and Arianna also represents one of the most prestigious and sought after awards for the Thienese citizenry. From 1978, the plaster statuette – replica of the divine couple – is awarded on the occasion of the ‘Thiene Award’, a public acknowledgement that the Council Administration has presented to distinguished figures, institutions and individuals for the past 30 years. This year, the event will again take place on the 16th of December, reviving the opportunity to celebrate those values of collective identity, diligence, courage, collaboration and humanity that underline civic living, allowing society to grow and develop today as it has done in the past.

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1978

“Coro Città di Thiene” Mobilificio Malobbia Giovanni Aver Scuola a tempo pieno di Borgo Asiago

1979

Istituto Missioni Africane dei Padri Missionari Dino Bettero Conte Giangiacomo di Thiene

1980

Lanificio Ferrarin Corpo Bandistico “Patronato San Gaetano”

1981

Banca Popolare di Thiene Istituto Santa Dorotea

1982

Mario Cudignotto Don Giuseppe Danese

1983

Distaccamento Vigili del Fuoco

1984

Luigi Bartoli

1985

Lino Fornale

1986

Ditta Giovanni Stefani

1987

Ditta Fonderia Corrà SpA

1988

Patronato San Gaetano

1989

Società Dante Alighieri – sez. di Thiene

1990

Sante Dalle Carbonare

1991

Ass. Nazionale Alpini – sez. di Thiene

1992

Mons. Antonio Maria Bogoni

1993

Ass. Donatori di Sangue FIDAS – ADOSAV

1994

Croce Rossa Italiana – delegazione di Thiene

1995

Mario Pais De Libera

1996

Polisportiva FULGOR

1997

Giorgio Tonini

1998

Flavio Pizzato

1999

Ambrogio Dalla Rovere

2000

Giovanni Azzolin

2001

Gino Zoccai

2002

Alberto Stella – Estel

2003

Fondazione Città della Speranza

2004

Danilo Longhi

2005

Associazione Artigiani

2006

Ascom Don Angelo Rigoni

2007

Fraternità dei frati minori Cappuccini di Thiene

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pomeriggi trascorsi in casa affacciati alla finestra, a sperare che scenda la neve, mentre fuori fa freddo ed è buio presto. Oppure a rovistare nei bauli o in cantina, per recuperare gli addobbi da appendere all’albero uno ad uno, con cautela. E il presepe? Decidere dove mettere le luci, cercare il muschio giusto e fare ruscelli con la carta d’alluminio. Mettere da parte Gesù bambino, far avanzare i Magi, la statuina preferita… Per chi, da adulto, ha la fortuna di essere circondato da bambini, è più probabile rivivere attraverso quegli occhi nuovi il ricordo vivido della felicità infantile che precedeva il Natale. Un’occasione per entrare nel clima magico delle feste viene dal Comune di Thiene che, insieme al Gruppo “Amici di Thiene” e alla Fondazione Città della Speranza, ha organizzato un programma di eventi nutritissimo durante due fine settimana di dicembre: l’8-9 e il 15-16. Torna “Natale di Fiaba”. Il centro storico diventerà un paese da sogno, ospitando oltre 300 personaggi in costume, attività, spettacoli e specialità gastronomiche. L’utile della manifestazione, come da tradizione, andrà devoluto a favore della Fondazione Città della Speranza, permettendo di trasformare il divertimento anche in una buona azione. Un volantino con tanto di mappa e figure aiuterà a destreggiarsi tra vie, piazze e strade, ma se capitasse di perdersi, nessun problema: i cinque sensi potranno fornire una

guida altrettanto valida. Se siete golosi, infatti, ci sarà pane per i vostri denti. E anche salame o vin brulè. Oppure frittelle, zucchero filato, omelette e dolci di ogni tipo. Per la verità in questo strano Natale anche le cartelle della tombola saranno commestibili: le prepareranno i pasticceri! Così anche chi non vincerà con la cinquina, resterà felice. Certo, se poi vi va di cucinare con gli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero di Recoaro potete, ma questo laboratorio, come anche gli altri, si rivolge ai piccoli. Oltre ad assaggiare cose buone da mangiare, i bambini potranno prepararle loro stessi nella Cucina di Nonna Papera, oppure potranno raggiungere il Bianco mondo di Heidi e imparare a fare il formaggio, dopo aver conosciuto gli animali (capre, agnelli, conigli, asinelli…). Seguite le orecchie, ma tenete aperti gli occhi, perché ci sarà musica che accompagnerà balletti, esibizioni sui pattini e spettacoli di giocolieri, clown e saltimbanchi. Siate generosi e partecipate alla raccolta di regali degli gnomi sulla slitta della solidarietà: ci penseranno loro a recapitare i pacchetti a chi ne ha più bisogno. Tirate su le maniche ai vostri bambini, perché c’è la Bottega del Falegname e Geppetto potrebbe aver bisogno di un aiutante! E poi ci saranno le sfide dei Giochi di Archimede, oltre che i giochi “di una volta”, sempre all’interno di scenari che richiamano le fiabe contemporanee oppure quelle più classiche. Nelle sei piazze del centro e nelle vie principali capiterà di imbattersi in una rappresentazione


della Natività, ma naturalmente anche nel Paese di Babbo Natale e in quello dei Racconti. Nelle Vie delle Fiabe, Asterix e compagnia sfideranno i Romani, mentre quattro giganteschi soldatini di piombo passeggeranno tra la casa di Biancaneve e quella di Hansel e Gretel. Il Paese dei Balocchi sarà tutto per Pinocchio, Geppetto e la Balena, mentre il Paese di Winnie the Pooh assomiglia ad un bosco e Heidi non ci vive molto lontano. Ci sarà il teatro dei burattini ed uno spazio per ascoltare le fiabe. E in questa città da sogno i bambini potranno mercanteggiare con i Baiocchi, ossia con i soldi emessi dalla Zecca di Babbo Natale che saranno convertibili nelle postazioni di Cambio poste nei Paesi di “Natale di Fiaba”. La dimensione del sogno trova poi la sua naturale continuazione nella mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia, che ripropone una selezione delle tavole realizzate dagli autori delle mostre promosse ormai da venticinque anni dal Comune di Sarmede. Tema di questa terza edizione thienese “Pinocchio e altri personaggi della Fantasia”. Fate, burattini, orchi e streghe accompagneranno i bambini in un percorso di graduale avvicinamento all’arte, mettendo da parte per un po’ televisione e videogiochi per vivere un’esperienza affascinante e ricca di stimoli.

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Da sempre, le tavole realizzate dai disegnatori danno forma a fiabe più o meno note con stili differenti, con colori e tratti che rimandano ai paesi di provenienza di ciascuno (dall’Italia al Giappone, dal Belgio all’Africa passando per l’America Latina) e offrono l’occasione per imparare, in un contesto di gioco, che la stessa immagine si può rappresentare in tanti modi, senza che uno sia necessariamente più giusto o più bello di altri. Che importa se Pinocchio ha il viso roseo o se il legno pallido mostra le nervature? Che differenza fa se il mare in cui nuota la balena è blu oppure verde con la schiuma? Se il disegno è fatto su cartoncino oppure se gli occhi sono i bottoni di una camicia? La storia rimane sempre la stessa! E per chi si immagina personaggi ancora diversi, laboratori didattici tenuti da una illustratrice locale renderanno ancora più divertente la mostra, permettendo ai giovani visitatori di lasciare la fantasia “a briglia sciolta” nello spazio dedicato al disegno e alla pittura. Appuntamento tutti i giorni fino al 19 dicembre alla Sala Borsa dell’Ascom ricordando a tutti che potrebbe capitare di uscire con le mani sporche di colore e un nuovo quadro da appendere in camera.

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Illustrazione per la locandina della mostra “Immagini della Fantasia”, fino al 19 dicembre alla Sala Borsa dell’Ascom l’Abecedario di Pinocchio


How can be when you’re a child! Yet an occasion for all to enjoy the holiday spirit has been put forth by the Municipality of Thiene, which – along with the Friends of Thiene group and the City of Hope Foundation – has organized a busy schedule of events to take place on two weekends in December: the 8-9th and 15-16th. ‘A Fairytale Christmas’ is back. The historic centre will be transformed into another land, welcoming over 300 costumed figures, activities, shows, and food-related specialties. As always, the proceeds will be donated to the City of Hope Foundation, allowing for the festivities to be translated into good deeds. Fliers including maps and pictures will help direct you along the streets, squares and roads. But if you happen to get lost, your 5 senses should provide more than enough guidance. Indeed, if you’re the gluttonous type, there will be plenty to sink your teeth into. Salami, vin brulè, fritters, candy floss, omelets and every kind of sweet imaginable. Strangely enough, even your bingo cards will be edible; they’re made by pastry chefs! Follow your ears, but keep your eyes open because the music will accompany ballets, shows on skates, jugglers, clowns and acrobats.

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Be generous and contribute to the present collection of the gnomes on the solidarity sleigh; they will make sure they reach the neediest. In the 6 main squares and main roads of the centre, you will no doubt chance upon a Nativity scene, but also the Lands of Santa Claus and of Fairytales. The Toy World will be dedicated to Pinocchio, Geppetto and the Whale, while Winnie the Pooh land is made into a wood and Heidi lives close by. Puppet shows and fairytale readings will also not be far. The dream continues with the international exhibition of children’s books’ illustrations, which will offer a selection of works by authors whom the Comune of Sarmede’s shows have promoted for 25 years. The theme of this 3rd edition is ‘Pinocchio and other Fantasy Characters’. Fairies, puppets, ogres and witches will bring the kids one step closer to art, for once replacing TV and videogames with a rich and stimulating experience. If that’s not enough, a local illustrator will be holding teaching sessions alongside the exhibition. These will be daily until the 19th of December at the Ascom Exchange Hall (Sala Borsa); be ready for paint stains and a new picture to hang on the wall.

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quando

LEGGERE “fa Bene” na volta il cantastorie girava di città in città portando nelle piazze i suoi racconti. Il pubblico accorreva per ascoltare avventure di cavalieri coraggiosi e bellissime principesse, per sognare paesi lontani, per imparare a distinguere tra bene e male. Non esisteva un biglietto da pagare, ma le offerte erano libere e sempre gradite. Oggi il Cantastorie è diventato la raccolta di fiabe per bambini che da sei anni la Fondazione Città della Speranza realizza per sensibilizzare i cittadini verso la propria attività e per raccogliere fondi da destinare alla ricerca nel campo delle malattie oncoematologiche pediatriche. Autori affermati e non partecipano con illustrazioni e racconti, accomunati dal desiderio di collaborare gratuitamente ad un progetto volto a portare speranza nella vita dei bambini malati e delle loro famiglie. Alla base della pubblicazione sta l’idea che il gioco e la fantasia siano diritti di ogni bambino e che l’esperienza traumatica dei piccoli pazienti debba ricevere il sostegno più ampio possibile. Attraverso la cura (ed è proprio alla ricerca che vanno i proventi della vendita), ma anche attraverso momenti di svago o tramite racconti in grado di condurli in mondi fantastici, parlando il linguaggio dei bambini. La formula ha avuto molto successo sin dal principio e il Cantastorie, oltre

Conoscevo solo vagamente la Fondazione Città della Speranza, poi un giorno gli amici Diego e Cecilia m’invitarono alla presentazione del “Cantastorie 3”. Io mi aspettavo una serata culturale come tante altre e invece fu un’esperienza di quelle che ti fanno pensare per forza. Il libro era bello, l’avvenente conduttrice era preparata e bravissima, come pure gli ospiti, ma questo era solo l’inizio. Il Presidente della Fondazione parlò di risultati raggiunti, di bambini guariti e della ricerca che doveva andare avanti. Mi colpirono la forza, la chiarezza e la determinazione di quelle parole che, evidentemente, erano pronunciate da un uomo abituato a fare molto e a parlare poco. Scoprii che di gente come il Presidente ce n’era moltissima: una folla di donne e di uomini abituati a fare il bene per il gusto di farlo. Poi prese la

ad essere un valido prodotto editoriale, è diventato un eccezionale veicolo di informazione per una fondazione che ormai tutti conoscono. La Città della Speranza, infatti, finanzia dal 1994 progetti di ricerca scientifica di livello internazionale e ha costruito a Padova e a Vicenza numerose strutture ospedaliere di enorme utilità per la cura delle neoplasie infantili. Ma non solo: attraverso i sorrisi, gli abbracci e le parole di tanti volontari rappresenta un punto di riferimento “speciale” per i bambini meno fortunati e contribuisce a donare a tutte le famiglie la speranza della vita. Oggi, forte del sostegno della società civile, dei privati e di alcuni Enti pubblici, la fondazione lancia un nuovo ambizioso progetto chiamato “Torre di ricerca”, che dovrebbe concretizzarsi entro la fine del 2008. Si tratterà di un grande edificio nella zona industriale di Padova, in cui 700 ricercatori europei lavoreranno fianco a fianco per trovare nuove possibili cure alle malattie infantili, in particolare quelle tumorali. Ancora di più alla luce di queste novità, il Cantastorie è un ottimo modo per partecipare ad una buona causa e rendere felici dei bambini: quelli sani che lo leggeranno divertendosi e quelli ammalati che, oltre a sognare mondi fantastici, potranno essere curati con ancora maggiore efficacia.

parola un bambino guarito che disse a tutti: «Arrivederci all’anno prossimo». Fu in quel momento che mi si aprì una crepa dentro allo stomaco. Mi ricordai all’improvviso di essere papà: pensai al dolore infinito dei genitori di quei bambini che non ce l’avevano fatta. A fine serata mi si avvicinarono i due amici e mi presentarono a Nico Rigoni: ideatore e coordinatore del Cantastorie. Diego mi propose di scrivere un racconto per questo libro. Io avevo un groppo in gola grosso come un melone e risposi a fatica che ci avrei provato. Adesso non vedo l’ora di andare alla presentazione del Cantastorie 6 per vedere quel bambino che dice: «Arrivederci». Giancarlo Ferron


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courtesy Lorenzo De Pretto

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When reading is ‘beneficent’ Storytellers once roamed around cities, bringing – and often singing – their stories to whoever might listen. The Cantastorie (storyteller) has today become a collection of children’s tales that the City of Hope Foundation has been putting together for 6 years. Their aim is to make citizens aware of their behavior, and to raise funds for research in the field of cancer related illnesses in children. Many authors, both famous and unknown, are happy to take part – providing illustrations or

stories – and to work freely for a project that brings hope to the lives of sick children and their families. The City of Hope has financed scientific research projects at the international level since 1994, and has built numerous hospital facilities in Padova and Vicenza, which have greatly contributed to the treatment of tumors in children. The foundation is launching a new project called ‘Research Tower’, due to materialize at the end of 2008.

Il volume sarà in vendita anche presso l’URP del Comune di Thiene, tel. 0445 804921 / 962

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Teresa...

xe qua Nadale!

Natale per i Thienesi è un canto che nasce dal cuore, un canto che sin dal 1300 si diffonde dolce nei quartieri della città nei giorni precedenti il Natale e culmina nella Nina gigante, cantata da tutti nella notte del 25 dicembre. Più partecipata di un evento culturale, più attuale di una tradizione storica, la Nina per Thiene è un appuntamento sentito profondamente, radicato nella religiosità popolare, segno di identità e di appartenenza ad una Città e alla sua storia. La nascita di Cristo e gli eventi di quella notte di 2000 anni fa vengono annunciati dalla “Nina” al popolo, che risponde ai ritornelli e chiede notizie: è così che a Thiene si attende il Natale con poesia, emozione e con la gioia di stare insieme, in un’atmosfera carica di incanto e di suggestione. Carlo Restiglian – che di Nina se ne intende, lui che è l’autore del bel libro Thiene racconta la nina – ci suggerisce di far parlare Nina, appunto… E noi incontriamo Teresa Valente, voce solista che annuncia Natale dal 1979 nella loggia Pajello, ma che ricorda ancora, e la voce si incrina di commozione, la

Teresa Valente, premiata da Mike Bongiorno e durante una Nina sotto la Loggia Pajello

sua prima Nina: «Era il 1954 o il ‘55, ero ancora una ragazzina, quando ho cantato per la prima volta la Nina, accompagnata da mia mamma e dalle zie. La scala era appoggiata ad un albero che ora non c’è più, all’angolo tra via San Rocco e via degli Orti. C’era tanta gente ed è stata un’esperienza indimenticabile. Da allora la Nina mi è rimasta nel cuore». A quel Natale si sono succeduti poi quelli cantati nella zona della stazione, per circa dieci anni, fin quando il lavoro di commessa presso la cartoleria Meneghini, che si protraeva fino a tardi nei giorni precedenti il Natale, costrinse Teresa a mancare all’appuntamento. A fine anni ’70, però, Carlo Restiglian riesce a convincerla a tornare a “Cantar Nadale”: da allora Teresa è la Nina di Casa Pajello, incoraggiata anche dal marito Sergio che, pur essendo dell’Alto Adige, ha imparato anche lui ad amare questa tradizione thienese. A lei il compito di intonare le prime strofe soliste nella Nina Gigante negli anni ’80 e, si sa, occorre partire con l’intonazione giusta per arrivare felicemente all’ultima delle 23 strofe. «Ora non posso più esserci alla Nina Gigante – ci dice con una punta di rammarico Teresa – perché la notte della vigilia sono impegnata con la Schola Cantorum del Duomo per la Messa solenne di mezzanotte». Teresa ama cantare. è la passione di tutta una vita. Tra le foto del suo album ci mostra quelle in cui Mike Bongiorno a Thiene – erano gli anni ’60, quelli di Campanile Sera – le consegna al cinema Luna la medaglia d’oro perché vincitrice del concorso canoro Primo Applauso con una canzone di Mina. «Ricordo che Mike Bongiorno mi chiese quanto tempo avevo impiegato per acconciarmi i capelli – ci dice commentando la foto in cui sfoggia un complicato chignon ornato di perline. Avevo impiegato un’ora!». In effetti per chi la conosce, la chioma che le “incorona” il capo è un suo tratto caratteristico, fin da quando era una ragazzina. Così come un’altra caratteristica è quella di affiancare la sua voce di soprano a quella del popolo nell’ultima delle strofe, una specie di firma tutta sua. è allora anche grazie alla passione di Teresa, insieme a quelle di tutte le altre Nine di Thiene, se la magia di questa antica tradizione parla ancora oggi al cuore dei thienesi, per un momento di profonda ed intensa poesia da condividere insieme, per vivere nella pace e nella gioia l’attesa di una nascita che continua a cambiare il mondo.


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Teresa Valente

Teresa...

Christmas is here! For the Thienese, Christmas is a song that comes from the heart, one that has – since 1300 – softly floated throughout the city in the days leading up to Christmas, culminating in the giant ‘Nina’ sung by everyone of the night of the 25th. More popular than a cultural event and more current that a historical tradition, the Nina is a big deal in Thiene; rooted in shared religious sentiment, it’s a mark of identity and of belonging to a particular city. Teresa Valente, a solist who has announced Christmas in the Pajello loggia since 1979, still remembers – and is still moved by – her first Nina.

She participated in the Nina since childhood, until her work as a sales assistant in the busy days before Christmas forced her to miss the event. But, in the late 70s, she returned to ‘Sing Christmas’: she has since been the Nina of the Pajello House, encouraged by husband Sergio, who has come to love the Thienese tradition despite being from Alto Adige. Teresa loves to sing; it’s a lifetime passion. She shows us pictures of the year when Mike Bongiorno visited Thiene, and remembers him asking how long it had taken to style her hair. Indeed, the hairstyle that ‘crowns’ her head has been her trademark since she was a young girl. It is then also thanks to Teresa’s passion, and that of the other Nine of Thiene, that the spirit of this ancient tradition lives on in the hearts of the Thienese.

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nel

LABORATORIO

delle

Candele

A Vicenza, Alessandra Pesavento realizza nel suo laboratorio-atelier candele di ogni colore e forma. In Francia li chiamano “photopore”… A Vicenza sono le candele magicamente imperfette, di ogni forma e dimensione, in cera, in cartapesta o con la carta cotone, che da cinque anni Alessandra Pesavento realizza in una sinfonia perfetta di colori e non colori, lilla viola, rosso, beige, bianco, l’espressione di uno stile inconfondibile. Dopo quindici anni come affermato architetto, è stato un legame affettivo che ha spinto Alessandra a cedere alla tentazione di allargare il suo campo d’azione nel mondo dell’interior design. Rileva l’antica cereria vicentina dell’800 Girotto-Pesenti, si affianca ai maestri cerai e impara l’arte di far le candele e comincia così ad interessarsi a questa antica tecnica quasi dimenticata. Nel 2003 inaugura il laboratorio-atelier “Candele & Affini” e per Alessandra la passione diventa in poco tempo molto più che un semplice lavoro. Pezzi unici provenienti da ogni parte del mondo e mobili retrò, come il vecchio bancone da lavoro ancora con il punzone dell’antica

cereria, sono una delle anime di questo negozio, nel cuore storico della città palladiana. Certo, e la proprietaria stessa lo ammette, in questo laboratorio, a riscaldare gli ambienti ci sono l’atmosfera magica dell’antico palazzo, le penombre e le luci soffuse delle candele illuminate sui gradini della scenografica vecchia scala di pietra… Lanterne marocchine con dentro venti o trenta lumi accesi, caftani cangianti, gioielli, candelabri laccati di rosso o bianchi in gesso, specchi e angeli di legno laccato, qui l’imperativo è stupire. E di certo quell’inebriante profumo di cera che si sente nell’aria, cattura la mente e il cuore. Un vero piacere perché non te ne andresti più. Ma l’eclettica Alessandra organizza anche ricevimenti e matrimoni creando scenografie con tantissime candele - anche più di 1000 - e con arredi ricercati e preziosi. Provare per credere! Un universo magico che vale la pena di scoprire, soprattutto per ricreare una calda atmosfera per la vostra casa di Natale. Garantito, anche i sogni diventano realtà…


In the Candle Lab In Vicenza, Alessandra Pesavento creates all shapes and sizes of candle in her laboratory-atelier The French call them ‘photopore’ or light-carriers… In Vicenza, it is the magically odd candles, of every shape and size – wax, papier mache or carbon paper – that Alessandra Pesavento has been creating for 5 years with a perfect blend of unique style and color; lilac, purple, red, white… The shop lies in the historic centre of the palladian city, and is internally animated by foreign decorations and retro furnishings, like the old yet sturdy work-top of the antique candle shop. Moroccan lanterns holding 20 or 30 flickering lights, shining jewels, shimmering caftans, chandeliers painted in red or white, mirrors and varnished wooden angels; the aim is certainly to awe.

Candele e Affini P.tta S. Giuseppe, 9 - Vicenza Tel. e fax 0444 545706 www.candeleeaffini.it



nterpretare il Lago dei Cigni all’Opèra di Parigi Danzare leggera tra le note di Ciaikowski ed emozionare il pubblico attraverso i movimenti armoniosi e sinuosi del proprio corpo. Calcare da protagonista il palcoscenico di uno dei templi internazionali del balletto classico... Per gran parte delle giovani allieve delle scuole di danza, ma anche per gli spiriti più romantici, tutto questo rappresenta un desiderio irraggiungibile. Per Beatrice è qualcosa di più. Lo leggi nei suoi occhi grandi ed espressivi; lo intuisci dalla determinazione e dalla forza che si cela dentro un corpo all’apparenza fragile ed etereo. È un obiettivo ben preciso, una meta a cui aspirare dopo tanti anni di studi. Certo, la strada da percorrere è ancora lunga e Beatrice ne è consapevole. Da qualche mese però il destino sembra giocare a suo favore e oggi questa giovane speranza thienese si è trasferita a Milano per rincorrere un sogno, con la spensieratezza e l’entusiasmo della sua età. Beatrice Zanarotti ha tredici anni e all’età di 8 ha mosso i primi passi nel mondo della danza. Dapprima quasi per gioco, assieme alle amiche, per impegnare i pomeriggi della settimana dopo le ore di scuola. Poi, pian piano, con sempre maggior passione si è dedicata a questa disciplina, scoprendone i valori e la bellezza. Gli insegnamenti e gli amorevoli consigli di Rita De Biasi, da sempre punto di riferimento per la danza classica a Thiene, l’hanno guidata tra saggi e concorsi

Beatrice Zanarotti: alcuni passi di danza all’Associazione Studiodanza di Thiene

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regionali, facendole ottenere qualche buon piazzamento. La svolta arriva nell’ultimo anno, quando inizia la preparazione per essere ammessa ad una delle scuole professionali di danza presenti in Italia: prima all’Accademia di Roma, dove viene accettata, ma è costretta a rinunciare per l’eccessiva lontananza da casa; quindi a Milano, dove supera le rigidissime selezioni e prende avvio la sua avventura. Dopo un mese di prova a settembre, Beatrice è entrata così a far parte della terza classe dell’Accademia del Teatro alla Scala, dividendosi oggi tra danza e studi scolastici presso uno degli istituti milanesi ad essa associati. Un’occasione davvero unica per chi ama l’arte del balletto. Ma anche un impegno e un sacrificio costante per chi, abituata alla tranquilla vita in famiglia a Thiene, si ritrova ora catapultata in un’altra dimensione, in una città nuova e tutta da scoprire, distante dagli affetti più cari. In verità, sentendo i suoi racconti, Beatrice sembra non aver avuto difficoltà nel crearsi un ambiente familiare anche a Milano: con i coetanei con cui condivide quotidianamente le ore di lezione è nato un feeling immediato e, con quattro di loro, l’amicizia si rafforza nella casa in cui è ospite durante la settimana. Alle sera le ore trascorrono piacevoli in loro compagnia, magari davanti alla tv e con un buon budino in mano. Eh sì… perché la nostra Beatrice, nonostante un fisico longilineo ed estremamente flessibile, sa essere anche una gran golosa! Per tutti questi ragazzi si tratta in fin dei conti di un’esperienza nuova, in molti casi lontana dalle proprie abitazioni, e risulta perciò facile trovare qualche punto di contatto, condividere le speranze e le fantasie sul proprio futuro, sostenersi a vicenda nei momenti di difficoltà e di incertezza. Anche Beatrice, a dispetto dalla giovane età, ha capito anzi che questo è uno degli aspetti più affascinanti della sua avventura milanese e sta interpretando questi primi mesi come un’eccezionale opportunità formativa, come momento di arricchimento personale e di confronto con gli altri, oltre che di crescita artistica. All’Accademia della Scala, il suo corso è formato da 25 ragazzi, provenienti da Lombardia, Veneto, Emilia, ma anche da Marche, Toscana, Lazio e Svizzera. Gli insegnanti sono italiani e russi. Il direttore è francese. Un insieme variegato di culture e di professionalità, tutte accomunate dalla stessa passione, dallo stesso amore: il ballo. Una disciplina che a qualcuno potrebbe magari sembrare una forma d’espressione d’altri tempi, ma che in realtà sa ancora suscitare nuove e continue emozioni. La danza è anzi sogno nella sua stessa essenza. è un modo per materializzare l’irreale davanti agli occhi dello spettatore, plasmando il proprio corpo e trasformando in movimento qualcosa che non esiste. è armonia delle parti e dell’insieme. È un linguaggio che fa della leggerezza la sua legge suprema. E in effetti ci si stupisce della facilità con cui anche Beatrice sa improvvisare pirouette, arabasque e passi di danza alla sbarra. Ma dietro a movimenti che possono sembrare naturali, dietro alla leggerezza di un passo o alla perfezione di una coreografia, ci sono tante rinunce, una disciplina rigorosa e anni di preparazione. Lo sa Beatrice, che trascorre almeno un paio d’ore al giorno ad allenarsi e a seguire le lezioni di classica, anatomia, portamento, psicologia… il tutto accompagnato dal lavoro, dal sudore, dal continuo perfezionamento. All’Accademia della Scala tutto viene amplificato e Beatrice inizia ora ad assaporare il valore del sacrificio e il senso della laboriosità, che costituiscono il tratto fondamentale di ogni ballerina. Intorno a lei gli esempi di chi ce l’ha fatta non mancano! Di tanto in tanto le capita anche di incrociare, tra i corridoi e le sale prove, affermate

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etoile internazionali, stelle della danza mondiale, ballerini che altrimenti sarebbe costretta a vedere solo a teatro o alla tv. Non ha ancora avuto modo di incontrare e conoscere da vicino Svetlana Zakharova, il suo modello artistico in fatto di tecnica ed eleganza, ma non dispera… e al solo pensiero gli occhi le si illuminano e si colorano di una determinazione che non teme confronti. Nel frattempo prosegue il suo percorso di studi e, quando torna a casa, non fa passare settimana senza andare a far visita alla sua prima insegnante, Rita De Biasi. Alla sede dell’Associazione Studiodanza, guarda con nostalgia il posto che occupava alla sbarra e ascolta con l’attenzione di un tempo suggerimenti e critiche. Alcune foto appese in bacheca raccontano ancora l’ultimo saggio a Thiene della scorsa estate. Era una romantica ballerina in Giselle ed era l’Uccellino Azzurro che volteggiava elegantemente nel pas de deux tratto dalla Bella Addormentata. Un volo che, tutti speriamo, la porti sempre più in alto… senza smettere di sognare!


ON TIPTOE

Beatrice Zanarotti is 13 years old, but she took her first steps in the dancing world at age 8. It began as a game among friends, a way of spending the afternoons when school had finished. But slowly, with ever greater passion, she dedicated herself to this field, discovering its value and beauty. The teachings and encouragements of Rita De Biasi, who has always been Thiene’s point of reference for classical dance, guided her through numerous recitals and regional contests, which allowed her to obtain some notable results. The turning point came this year gone, when she began preparations to be admitted to one of Italy’s professional dance schools. This is how she came to be enrolled in the third class of the Accademia del Teatro alla Scala, splitting her time between her dancing and the studies she undertakes in one of the Milanese institutes associated with the academy.

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A once in a lifetime opportunity for someone who loves the art of ballet. The discipline is in fact one that never fails to arouse new and lasting emotions. It is a dream in itself. Yet, behind movements that may seem natural, under the levity of a step or the perfection of a choreography, lie many sacrifices and years of preparation. At the Accademia alla Scala, all of this is magnified and Beatrice is now beginning to experience the hard work and discipline that come to shape any ballerina. And, every once in a while, along the corridors and halls, she happens to meet the established stars of the international dance scene, ballerinas that she would otherwise only encounter at the theatre or through television.

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INVITO ALLA DANZA A tutti gli appassionati e agli amanti della danza, anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Thiene propone di rivivere il sogno di Beatrice attraverso una piccola selezione di spettacoli di grande qualità, in grado di offrire uno sguardo privilegiato sulle ultime produzioni coreografiche nazionali. Filo conduttore della rassegna di quest’anno sarà proprio il profondo legame tra la danza e il mondo dell’infanzia e dei bambini, spesso contrapposto a quello degli adulti e alla realtà contemporanea. Si comincia il 23 dicembre con un balletto popolarissimo, Lo Schiaccianoci, spesso usato come strenna natalizia, una specie di fiaba gioiosa dedicata all’infanzia. In realtà, l’originale versione drammaturgia offerta dal Balletto di Roma, racconta piuttosto il difficile momento di abbandono dei giochi e delle sicurezze dell’età dell’innocenza e vuole rappresentare i primi passi dei giovani d’oggi in un mondo difficile dove è necessario imparare a distinguere il bene dal male. Un’interpretazione intensa e ricca di pathos, impreziosita dalla partecipazione straordinaria di Andrè De La Roche. La programmazione continua il 14 marzo 2008 con lo spettacolo d’esordio di Nu.Di – Nuova Danza Indipendente, un nuovo contenitore artistico e culturale costituitosi nel 2007 quale punto di riferimento per artisti, danzatori, spettatori e intellettuali. Con il progetto CANTO, la compagnia propone una meditazione gestuale, musicale e coreografica che alterna momenti di intensa coralità ad atmosfere raccolte e solitarie, nell’intento di esprimere le molteplici emozioni che pervadono l’animo di ogni singolo individuo. I nove ballerini che compongono la scena, prendendo spunto dalla poetica romantica di Rainer Maria Rilke, daranno vita ad un viaggio tra Terra e Cielo, configurandosi come angeli che tramite il linguaggio della danza

INVITATION TO DANCE To lovers and aficionados of dance, the Council Administration of Thiene will this year be offering another small selection of high-quality performances, providing a sneak peak of the latest national choreographic performances. It all starts a couple of days before Chrismas with an incredibly popular ballet: the Nutcracker, a timeless Christmassy tale. It will be an intense interpretation, filled with emotion and enriched by the magnificent presence of Andrè De La Roche. The programme continues in March, with the debut performance of Nu.Di – New Independent Dance (Nuova Danza Indipendente), a sort of tactual, musical and choreographic affair creating atmospheres that are at once rich and solitary. The March to mid-April period will also witness the return of the cycle of performances dedicated to schools. The ballet company of Mimma Testa, a pioneer of dance for the young, will perform Capricci Bisticci, inspired by Hans Christian Andersen’s The Princess and the Pea. Continuing the literature theme, Danza Veneziana and Aterballetto will put on a show drawn from Antoine de Saint-Exupery’s famous novel, The Little Prince. The last show on the schedule: the company Leggere Strutture offers Pimpa, an artistic and rhythmic revisiting of the most famous of Altan’s characters.

Danza moderna con la compagnia Nu.Di

cantano la propria individualità e trasmettono l’universalità delle loro emozioni. A partire dal mese di marzo e fino a metà aprile torna anche il ciclo di spettacoli dedicati alle scuole. Sarà proprio la Compagnia del Balletto di Mimma Testa, pioniera della danza per ragazzi e promotrice del genere del balletto tra gli spettatori più piccoli, a tenere a battesimo l’11 marzo la rassegna di quest’anno. Scuole primarie e secondarie di primo grado saranno chiamate a partecipare al nuovo spettacolo Capricci Bisticci, ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen La Principessa sul pisello. Ancora una volta un piccolo musical in formato tascabile che si caratterizza per la grande qualità e l’indubbia originalità del risultato. Si continua a parlare di letteratura con lo spettacolo che Danza Venezia con la collaborazione dell’Aterballetto offrirà il 9 aprile del celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupery: Il Piccolo Principe torna a danzare e lo fa con nuove vesti. Con una suggestiva successione di sequenze coreografiche, oltre cento ballerini ripercorreranno la semplicità e la saggezza del racconto, sintetizzato dall’espressione “chissà perché gli adulti non capiscono mai il mondo dei bambini… e pensare che tutti i grandi sono stati bambini una volta…”. Spazio infine anche alle scuole dell’infanzia e primarie del primo ciclo con l’ultimo spettacolo in cartellone il 18 aprile: la compagnia Leggere Strutture propone Ti Attacco una Macchia e Diventi Felice – A Passeggio con la Pimpa, rivisitazione artistica a ritmo di danza del personaggio più noto creato dalla penna di Altan, capace da sempre di sollecitare la fantasia dei più piccoli e di insegnare loro ad avvicinarsi alla vita con fare giocoso.


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OVERTURE 2008 capodanno in musica

L’Orchestra Filarmonica Veneta

Sarà ancora una volta l’Orchestra Filarmonica Veneta a onorare, per l’ottavo anno consecutivo, l’ormai tradizionale appuntamento con il Concerto di Capodanno, in programma il 5 gennaio 2008 al Teatro Comunale di Thiene, con inizio alle ore 21.00. L’evento, offerto nuovamente dall’Amministrazione Comunale alla cittadinanza come momento beneaugurante per l’inizio del nuovo anno, vedrà tornare sul podio, per dirigere la Filarmonica, il maestro Stefano Romani: un binomio di grande fascino che saprà ideare, come nelle precedenti edizioni, un suggestivo programma per salutare in musica la fine del 2007 e l’inizio del 2008.

L’appuntamento, che è sempre stato molto apprezzato e salutato con entusiasmo e partecipazione dal pubblico thienese, è ad ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria, da effettuarsi presso l’Ufficio Cultura del Comune. Il programma prevede un’accurata selezione di musiche di autori di grande richiamo, all’insegna della tradizione, con melodie briose, divertenti e raffinate, che bene si accordano con il clima festante del Capodanno. Un viaggio nel mondo della musica sinfonica che saprà contagiare il pubblico con autentici gioielli del repertorio classico, per una serata alla quale sarebbe un vero peccato mancare.

Programma

J. Strauss jr., Voci di Primavera, Valzer op. 410 E. Strass, Ausser rand und Band, Polka Schnell op. 168

P. Tchaikovsky, Ouverture Fantasia Romeo e Giulietta P. Tchaikovscky, dalla Suite del balletto Il lago dei Cigni, op. 20 “Scene” P. Tchaikovscky, dalla Suite La Bella Addormentata, op. 66a “Waltz” J. Strauss jr., Ouverture Il pipistrello

E. Strass, Hectograf, Polka Schnell op. 186 J. Strauss, Elektrophor, Polka Schnell op. 297 J. Strauss jr., Tik-Tak, Polka Schnell op. 365 J. Strauss jr., Explosion, Polka Schnell op. 43 J. Strauss jr., Sul Bel Danubio Blu, Valzer op. 314

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Una stagione tutta da ridere

Simonetta Guarino

è vero che ridere fa b e n e e allu n g a l a vita, c o m e sostengono illustri studiosi, la rassegna di cabaret del Teatro Comunale di Thiene calza proprio a pennello. L’edizione predisposta quest’anno dall´Assessorato alla Cultura in collaborazione con il circuito teatrale Arteven è infatti tutta all´insegna dell´allegria e del divertimento. Basta scorrere l´elenco degli appuntamenti per averne una gradita conferma. L´inizio è di quelli destinati a lasciare il segno: direttamente dal glorioso Zelig di Milano, dove interpreta abitualmente la stravagante casalinga Gaia, approderà a Thiene Simonetta Guarino con il suo spettacolo Leonarda, The Beginning. Al Comunale la Guarino porterà in scena un nuovo personaggio, una “uoma” che si preoccupa a modo suo della questione ambientale… Dopo la pausa natalizia, la rassegna proseguirà con Così per gioco,

che vedrà nei panni dei protagonisti Carlo e Giorgio, storica coppia comica veneziana… Una personalissima rivisitazione del gioco dell’oca, che, come la vita, richiede di vincere prove, superare ostacoli, guadagnare premi o subire punizioni, nel tentativo di arrivare alla meta finale. Sul palco troveranno spazio un grande tabellone numerato, dei dadi, Carlo & Giorgio e i loro personaggi, vittime ed artefici delle varie possibilità offerte dal gioco stesso. Saranno la casualità e la sorte a determinare l’andamento dello spettacolo, così come nel vero gioco dell’oca… e della vita! Ancora sotto il marchio dello Zelig Circus arriverà poi a Thiene Alessandro Fullin. Accompagnato da Clelia Sedda (meglio nota come donna Clelia) presenterà Gengis Khan, ovvero il problema del tartaro. Il comico triestino farà sbellicare dalle risate il pubblico con il suo spettacolo surreale già noto alle platee televisive e teatrali di tutta Italia, incentrato sulle delicate questioni delle invasioni barbariche e della pulizia interdentale. Per le ultime due date della stagione saliranno sul palco del Comunale due storici gruppi locali, che hanno già fatto divertire intere generazioni di vicentini e veneti.


Inizieranno gli Seven Gnoms con i loro Sterzi a parte: sulle scene dal 1983 Beppe Adrogna (tastiere, trombone), Mauro Bertuzzo (basso), Alessandro D’Alessandro (voce, chitarra), Daniele Fabris (batteria), Marino Girotto (chitarra, voce), Mario Miraglia (sax), Carlo Trentin (voce recitante) e Roberto Zoppelletto (chitarra solista, banjo, flauto traverso) hanno al loro attivo numerosi allestimenti. La loro nuova produzione, intitolata significativamente Sterzi a parte, scritta con Alberto Graziani, è un viaggio ad occhi aperti in un mondo dove si vive, si ama, si odia, si ride e si piange ancora con trasporto, ma essenzialmente su gomma. Lo spettacolo affronta e si prende gioco degli aspetti più umani e disumani dell´universo motorizzato: ce n´è per tutti i gusti, dalle varie tipologie di comportamento dei guidatori al crash test, dal navigatore satellitare all´assessore alla mobilità, dal motore a idrogeno all´effetto serra, dalle rotatorie moulinex al passaggio dei pedoni sulle zebre, delle zebre sui pedoni e delle auto su entrambi. Tra canzoni, parodie, risate e divertimenti il messaggio finale indirizzato al pubblico è comunque positivo: malgrado le auto, la vita è... biella! E per il gran finale ecco l´Anonima Magnagati con l´ultimo atto di una produzione iniziata nel lontano 1973, ovvero Sessibon (regia di Roberto Cuppone): un´esilarante parodia dell´educazione sessuale degli “iniuranti” con scene e canzoni accompagnate da una sorpresa. Durante lo spettacolo, infatti, Toni Vedù integrerà l’esibizione dei compari Pierandrea Barbujani, Uccio Cavallin e Batu Meneguzzo con un corredo di disegni eseguiti “in diretta” e proiettati in scena tramite un sofisticato congegno con telecamera.

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If, as some famous academics hold, laughter is the food of life, then the cabaret line-up of the Council Theatre of Thiene really hits the mark. This year’s proposed edition, put together by the Local Cultural Authority in collaboration with the Arteven theatrical circuit, is in fact all for merriment and fun. The debut is destined to shine; straight from Milano’s glorious Zelig, Simonetta Guarino will land Thiene with her show, Leonarda, The Beginning. After the Christmas break, the line-up continues with For fun, which follows the lives of protagonists Carlo and Giorgio, a brilliant comedic coupling from Venice; an incredibly personalized take on a Snakes and Ladders scenario. Still from the Zelig Circus, Alessandro Fullin will be next, presenting Gengis Khan, the problem of tartar. The last two dates belong to two legendary local groups that have already entertained entire Veneto generations. The Seven Gnoms will start with Steering aside, a show that affronts and ridicules the most human and inhuman aspects of the motorized world. For the grand finale, the Anonima Magnagati will perform the last act of a production that began in the distant 1973, that is to say Sessibon – a parody of sexual education.

Anonima Magnagati Per la prevendita dei biglietti e ulteriori informazioni è disponibile l´Ufficio Cultura di via Monte Grappa 12/B al numero telefonico 0445 / 804745 oppure consultare il sito www.comune.thiene.vi.it

Seven Gnoms

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aC

arnevale…

ogni

Spettacolo vale

Si potrebbe riassumere in questo modo il nutrito cartellone di appuntamenti che anche quest’anno il Comune di Thiene mette in scena per il periodo di Carnevale, interpretando al meglio lo spirito di una delle feste più attese dell’anno. Tutto inizia già dopo la fine delle vacanze di Natale, quando i bambini cominciano a chiedere alla mamma: «Che maschera mi comperi quest´anno per Carnevale?». Un´attesa che dura poche settimane o al massimo un mese, a seconda degli anni. Quindi il grande evento, che dura magari poco ma riempie la mente di grandi e piccini. Arlecchino o Pulcinella? Zorro o Topolino? Pinocchio o Colombina? Oppure, meglio ancora, qualche eroe contemporaneo, come i Fantastici 4 e l´Uomo Ragno o qualche personaggio famoso? Quale sarà la maschera più utilizzata quest’anno? C´è solo l´imbarazzo della scelta. E non occorre andare a Rio de Janeiro, oppure a Venezia o a Viareggio, per volare con la fantasia. Basta appunto fermarsi a Thiene, dove il programma delle iniziative promosse dall´Amministrazione Comunale si presenta ricco e stuzzicante. E non pensa solo alle giovani generazioni. Ad aprire la festa, il giovedì grasso, ovvero il 31 gennaio 2008, sarà l´ormai consueto appuntamento con il Carnevale della Terza Età, organizzato dall’Associazione Età Serena al Padiglione fieristico durante il pomeriggio. Un momento di ritrovo dedicato ai più adulti, con l´intento di far trascorrere loro qualche ora

di divertimento e di spensieratezza, magari nel ricordo delle emozioni di un tempo. Sabato sera si ritorna al Padiglione fieristico per il Veglione danzante, organizzato ancora dall’Associazione Età Serena. Danze per tutti con la musica del trio Techila, già protagonista della passata edizione del Carnevale thienese. Una garanzia per il pubblico, insomma. Ecco poi la sfilata lungo le vie del centro dei carri e gruppi mascherati di domenica 3 febbraio, con gara delle frittelle e premio alla maschera più bella e originale. Si prevedono tanti momenti diversi per scherzare e dare libero sfogo all’allegria nel corso dell’evento organizzato dalla ProThiene in collaborazione con l’ASCOM e gli Assessorati al Turismo e alla Cultura. Di appuntamento in appuntamento si arriverà quindi al “martedì grasso”, il 5 febbraio, quando dalle 14.30 in piazza Chilesotti si svolgerà il festoso Carnevale dei bambini, con musiche, giochi e animazione del gruppo “Amici di Thiene” e gli immancabili crostoli, offerti a tutti dall’ASCOM di Thiene. Anche in questo caso è lecito prevedere un festoso bagno di folla. E se piove non disperate… la festa dei bambini si trasferirà al Padiglione fieristico, mentre la sfilata dei carri verrà rimandata alla domenica successiva. Anche le contrade e i quartieri di Thiene sono quindi allertati: non resta che attendere fiduciosi che scatti il momento della festa!


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AT CARNEVALE...

EVERY SHOW COUNTS Alcuni momenti del Carnevale 2007

A good way to sum up the tightly-packed schedule of events that the Municipality of Thiene is once again offering for the Carnevale period, getting into the spirit of one of the most awaited holidays of the year. It all starts at the end of the Christmas holidays, when kids begin asking their moms «What mask can I get for Carnevale this year?». The wait lasts from a few weeks to a month, depending on year. And so the grand event, which may be short-lived but still captures the hearts of young and old. Which mask will be the favorite this year? The choice is endless. And you don’t need to go to Rio de Janeiro, or even Venice or Viareggio; the fantasy begins in Thiene. The now established ‘Carnevale of the Third Age’ will begin the festivities on the 31st January, 2008. On Saturday night, it’s back to the marquee for the dancing Veglione. On Sunday the 3rd of February, the masked groups and carts will parade through the city centre, where a fritter contest takes place and a prize is awarded to the most original mask. The opportunities for fun and games will be endless throughout the course of the event organized by ProThiene, in collaboration with ASCOM and the Local Authorities for Culture and Tourism. Skipping from event to event, the celebrations will culminate on the 5th of February (“fat Tuesday”), when the Children’s Carnevale will take place in Piazza Chilesotti from 14.30 onwards with music, games, entertainment by the “Friends of Thiene” and the unbeatable ‘crostoli’ (traditional sugary treats).

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Antiche tradizioni ritrovate:

il Capodanno VENETO on può più essere carente la conoscenza della storia locale. Si corre il rischio di smarrire antiche tradizioni, di essere incapaci di trasmettere il senso di appartenenza ad una storia, ad un paese: punti di riferimento per un vivere sereno. Qualsiasi città e ogni borgo non esisterebbero o sarebbero estremamente “anonimi” senza la storia che li contraddistingue, senza la cultura che li impreziosisce, senza le tradizioni che hanno alimentato la coesione sociale. Forse è giunto il momento di ritrovare tesori dispersi che non sono solo opere d’arte degradate o capolavori architettonici non valorizzati, ma i patrimoni della memoria… isole dove rifugiarsi, quasi novelli Robinson, per non sentirsi impauriti davanti al nuovo che ancora avanza troppo velocemente. Riappropriarsi e far rivivere antiche tradizioni e con esse scoprire che il Veneto è ricchissimo di storia (pochissimo conosciuta), di cultura, di arte. Ricca di talenti la sua gente, coraggiosa davanti alle sciagure, orgogliosa del benessere ottenuto, ma ancora incosciente di aver disperso gran parte della sua identità. Partendo da questo preoccupante dato è allo studio la realizzazione di un progetto comprendente una serie di manifestazioni per una ricorrenza poco nota: il Capodanno Veneto (1 marzo), la cui origine risale all’antico calendario romano, quando non esistevano i mesi di gennaio e febbraio. Similmente a quello cinese si basava

sulle fasi lunari. Fu usato, e non solamente nella Repubblica veneta, fino al 1797. Per evitare errori le date dei documenti venivano allora affiancate dalla dicitura latina more veneto: “secondo l’uso veneto”. L’Assessorato all’Identità Veneta, in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura, sta elaborando a tal proposito una proposta ricca di iniziative culturali adatte ad un vasto pubblico e a diverse fasce d’età, tra cui concerti di musica folk e incontri dedicati a “Conoscere il Veneto. Cultura e tradizioni: due impronte della stessa storia”. Anche le scuole saranno coinvolte, proponendo rappresentazioni in lingua veneta o di autori veneti nell’ambito della Rassegna teatrale per ragazzi. Ancora per le scuole sarà studiata un’iniziativa collaterale: incontri con autori per ragazzi che dovranno appassionare sul tema “La storia di Venezia e del Veneto: un favoloso viaggio lungo 1000 anni”. Per quanto riguarda l’aspetto folcloristico ed enogastronomico si prevede di rafforzare la collaborazione con l’Associazione Pedemontana.vi turismo, che già da tre anni organizza in gran parte dei comuni dell’area “La notte dei fuochi” e la Rassegna enogastronomica “I Piatti tipici della Pedemontana vicentina”. Potrebbe anzi essere una valida occasione anche per i ristoratori per ricordare, nella predisposizione del menù, l’antica tradizione del Capodanno veneto (i cui festeggiamenti si protraevano per una decina di giorni) elaborando piatti idonei e fornendo agli ospiti adeguate informazioni. A marzo inizia quindi un nuovo anno! E per festeggiare… si ritorna alle vecchie e buone tradizioni di un tempo!


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“Tutto il segreto di allungare la vita consiste nel non abbreviarla.” (E. Von Feuchtersleben)

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serena: non solo un augurio, ma una realtà per chi vive oggi la Terza Età a Thiene. Merito di un’Associazione che, nell’arco di dieci anni, ha saputo promuovere forme di aggregazione e di convivenza tra la popolazione in età pensionabile, dando nuovi stimoli e valore alla quotidianità di chi è uscito dal tradizionale percorso lavorativo e desidera impiegare il proprio tempo in attività di relazione e svago. Merito soprattutto dei numerosi volontari che a partire dal 1997 si sono costituiti in maniera autonoma, prendendo spunto da un’iniziale sollecitazione dell’Amministrazione Comunale a prendersi cura in maniera sistematica delle persone anziane e a offrire loro attività socio-assistenziali, ricreative e culturali. Da quelle prime iniziative legate all’avvio di corsi per l’attività motoria, momenti conviviali e all’organizzazione di soggiorni climatici per anziani autosufficienti, l’offerta dell’Associazione Età Serena di Thiene è andata pian piano crescendo, riscuotendo i consensi e venendo incontro alle esigenze di socializzazione e integrazione di una fetta sempre più ampia di popolazione. Già dal 1998 l’Associazione ha stabilito la sua sede presso il Centro Sociale Diurno della Casa Albergo per anziani di via Corradini, animando la struttura con tante valide iniziative e creando un punto d’incontro stabile per i pensionati della città. Nel 2000 l’Associazione ha poi modificato le proprie norme statutarie, allargando il bacino d’utenza fino a comprendere tutti i comuni limitrofi della Pedemontana. Tra una partita a bocce o a tombola, una conferenza culturale e una lezione di ginnastica, corsi di informatica e momenti di conversazione, giri di valzer e concerti, i soci hanno così trovato opportunità di confronto, di informazione e di divertimento create “su misura” per loro. Ma non è tutto. Con il tempo, è stato attivato anche un ambulatorio infermieristico convenzionato con l’ULSS locale che consente ai tesserati di usufruire di alcuni servizi sanitari qualificati. Ultimamente, l’Associazione si è anche Alcune attività ricreative per i soci dell’Associazione Età Serena dotata di una piccola palestra riabilitativa con macchinari che, sotto la guida di personale volontario specializzato, vengono utilizzati per il trattamento di disfunzioni muscolari o problemi alle articolazioni, nonché per un corretto mantenimento posturale. E, grazie all’organizzazione tecnica di alcune agenzie di viaggio, continuano con enorme successo i soggiorni climatici estivi per anziani sulla costiera romagnola e veneta e in Istria. Non mancano neppure i servizi di consulenza per il disbrigo delle pratiche sociali e burocratiche. Nel rispetto dei più alti valori umani, l’Associazione propone inoltre ai suoi soci un modello di vita aperto verso gli altri, tramite l’adozione a distanza, le opere di assistenza ai non autosufficienti in coordinamento con i Servizi Sociali, le visite ai reparti di Pediatria e agli ospiti della Casa di Riposo in particolari occasioni. Sulla bontà di tante iniziative e progetti, i numeri parlano chiaro: 1500 soci totali; 250 iscritti alle lezioni settimanali di ginnastica; quasi 400 assidui frequentatori del ballo domenicale; circa 700 partecipanti ai soggiorni climatici estivi. Ce lo confermano con grande soddisfazione e con una punta di orgoglio personale Gianluigi Busellato e Saverio Rizzo, fondatori e responsabili dell’Associazione, che con costanza e dedizione hanno scelto di dedicarsi al servizio degli altri per creare un presente gioioso e un futuro sereno a tutti quelli che vivono la Terza Età. In questo clima di grande fermento, la collaborazione e il profondo senso di stima che lega l’Associazione Età Serena all’Amministrazione Comunale di Thiene sono rimasti immutati. Tanto da essere stati pubblicamente riconosciuti con la consegna di una targa al merito già nel 2001. Ancor oggi questo rapporto si sostanzia non solo attraverso i contributi economici e la presa in gestione degli spazi comunali del Centro Diurno della Casa Albergo e del Padiglione Fieristico, ma anche e soprattutto attraverso le visite periodiche e la partecipazione ai momenti più significativi della vita associazionistica da parte delle istituzioni cittadine. Come il concerto di Natale di quest’anno, organizzato al Teatro Comunale di Thiene per festeggiare i primi dieci anni di attività. Un’occasione per augurare all’Associazione Età Serena… altri 100 di questi anni!


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THE GOOD AGE OF THIENE The serene age: no longer a mere wish but a reality for those living the later stages of life in Thiene. It is all thanks to an Association that has, in the space of 10 years, known how best to promote togetherness and cohabitation among people of pensionable age. It is above all due to the many volunteers that have, since 1997, established themselves in an autonomous fashion, taking cues from an initial appeal by the Council Administration. In 1998, the Association set up its offices in the Social Day Centre of the House for the elderly in Via Corradini. In 2000, the Association then modified its statutory norms, enlarging its catchment area to include all municipalities neighboring Pedemontana. Through boules matches, bingo, cultural conferences, gym lessons, IT courses, waltzes, concerts and conversations, the members have found forms of interaction and enjoyment that are ‘custom-made’ for them. A nursing office was been set up, covered by the ULSS local insurance, and the Association has recently also invested in a small rehabilitative gym. In terms of the benefits of the Association’s various projects and initiatives, the numbers speak for themselves: 1500 full members; 250 enrolled in weekly gym classes; nearly 400 fanatics of the Sunday dance; around 700 participating in the climatic, summer sojourns. The co-operation and the deep respect that ties the Serene Age Association (Associazione Età Serena) and the Council Administration of Thiene remain strong. So much so that their efforts were publicly rewarded in 2001. This year’s Christmas concert has been organized by the Council Theatre of Thiene to celebrate the Association’s first 10 years in action. An occasion to wish the Associazione Età Serena… another 100 of these years!

La nuova palestra riabilitativa dell’Associazione

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Una

SCELTA

No, non ci stiamo riferendo soltanto alla decisione di dedicare il proprio tempo al mondo dell’associazionismo e del volontariato in genere, con l’obiettivo di portare aiuto e conforto ai più deboli o a coloro che vivono nella sofferenza. Non ci riferiamo neppure alla missione (che è di molti, per fortuna!) di diffondere messaggi di solidarietà, di umanità e di pace all’interno della comunità. Quando parliamo di scelte importanti a favore del prossimo, in grado di segnare profondamente la vita propria e di donarla agli altri, a Thiene il pensiero si tramuta in esempi concreti e acquista un nome: quello del dottor Francesco Cinzano e del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana. Certo, oggi i loro destini si sono divisi, ma non lo spirito delle loro azioni. Il farmacista se n’è andato, ma la forza del ricordo e l’inprinting di quel naturale ed encomiabile spirito di condivisione ne

fanno ancora una presenza vivida e costante all’interno del tessuto sociale cittadino. Così come oggi, a distanza di quasi un secolo e mezzo, sopravvive e si è rafforzato il pensiero di Henry Dunant (padre fondatore del Movimento Internazionale della Croce Rossa), ugualmente lo slancio umanitario del dottor Cinzano si è tramutato nel principio ispiratore di tutti i volontari locali. E così quella che potrebbe essere vista come scelta di vita di un singolo, anche a Thiene si è trasformata in una scelta “per la vita” di tutti, condivisa da una grande famiglia. Già, perché entrando in contatto con i Volontari del Soccorso e con la Sezione Femminile della Croce Rossa locale si ha netta la sensazione di avere a che fare con una famiglia, dove tutti han cura l’uno dell’altro e operano per il bene collettivo di una famiglia ancor più grande: la comunità.


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“PER LA VITA”

Potere dell’amore. Potere della carità umana. Potere della passione di chi si mette a disposizione degli altri per migliorare la vita di tutti. Potere della Croce Rossa. Trasformare un esercito di volontari in una famiglia. Far evolvere un’istituzione umanitaria, nata per il soccorso ai feriti di guerra, in tanti gruppi che da 140 anni danno protezione e assistenza agli esseri umani di tutto il mondo. In città la storia della Croce Rossa prende il via nel 1990, con la costituzione ufficiale della Delegazione di Thiene. Ma in realtà essa trae origine dall’operato del gruppo femminile già di stanza presso il Comitato Provinciale di Vicenza negli anni precedenti. Da allora si sono susseguite attività di raccolta fondi e iniziative benefiche verso le famiglie più bisognose, sia in campo locale che oltre i confini regionali, toccando aree colpite da conflitti (ex Yugoslavia, Somalia, Albania) o partecipando ad interventi di sostegno in occasione

di calamità naturali sul territorio nazionale (Piemonte e Umbria in particolare). Il prezioso contributo offerto da questi primi volontari è valso all’Associazione il conferimento del prezioso “Premio Città di Thiene” nel 1994. A quella stessa data risale anche il primo corso per Aspiranti Volontari del Soccorso che ha dato avvio ai primi servizi di assistenza sanitaria con trasporto di infermi. Il 1° gennaio 2004 la Delegazione si è quindi evoluta in Comitato Locale di Croce Rossa, rafforzando in questo modo le proprie basi e proiettandosi ad un livello di eccellenza nell’intero panorama triveneto. Il 2005 ha segnato infine, attraverso l’approvazione del nuovo Statuto Nazionale, un ulteriore passo avanti nella definizione delle cariche dirigenziali dell’Associazione, pur senza modificarne vivacità e impegno sociale. Oggi, pur privato della presenza carismatica del dottor Cinzano, che per un decennio era stato a capo della Delegazione thienese,

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il Comitato locale prosegue la sua opera assistenziale a fianco dell’Amministrazione Comunale, della Protezione Civile e di tutte le altre organizzazioni attive sul territorio. E rappresenta per questo motivo una struttura fondamentale per il benessere dell’intera comunità e del comprensorio. Ripercorrendo le tappe della storia del Comitato locale, il presidente Piereugenio Brusaterra ci ricorda che le sue due componenti (I Volontari del Soccorso e la Sezione Femminile) continuano ad essere simbolo di quei valori di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità che costituiscono i principi fondanti del Movimento Internazionale della Croce Rossa. In particolare, i circa 120 Volontari del Soccorso (rappresentati dall’ispettore di gruppo Nicola Maragnin), oltre a seguire un serio percorso formativo fatto di corsi, tirocini e specializzazioni, svolgono quotidianamente molteplici attività in ambito sanitario e assistenziale: dai trasporti concordati dei pazienti a quelli in convenzione con le strutture sanitarie provinciali; dal servizio SUEM 118 all’assistenza durante le manifestazioni sportive o di interesse pubblico (come per il recente Giro del Veneto di ciclismo o la Rievocazione Storica di ottobre); dal servizio ambulatoriale presso la Casa Albergo per Anziani di Thiene a quelli di bonifica sull’Altopiano di Asiago, fino alla promozione di corsi di Primo Soccorso rivolti alla popolazione. Per dirla con i numeri, si parla di 32.000 ore di volontariato e più di 110.000 km percorsi nell’arco dell’ultimo anno!

Spetta invece alle quasi 240 patronesse della Sezione Femminile (coordinate dall’ispettrice di gruppo Anna Maria Toldo Dalla Rovere) aiutare le fasce più deboli della popolazione, fornendo un sostegno concreto alle famiglie meno abbienti, distribuendo medicinali, capi d’abbigliamento e ogni genere di conforto a chi è in situazione di difficoltà, consegnando gli aiuti alimentari AGEA della Comunità Europea, raccogliendo i fondi necessari attraverso eventi e incontri pubblici. Nel complesso, un esercito di volontari che fornisce aiuto e collabora con i Servizi Sociali cittadini, grazie anche alla disponibilità di mezzi che deriva dalle donazioni (5 ambulanze, 1 auto e 1 unità mobile per servizi speciali) e dalla sensibilità di enti privati o semplici benefattori. Proprio lo scorso 17 novembre una manifestazione presso il Castello Colleoni di Thiene è stata occasione per inaugurare la nuova ambulanza donata al Comitato locale della Croce Rossa. Un ulteriore segno del profondo legame affettivo instauratosi tra l’Associazione e l’intera comunità; ma anche un momento per testimoniare che è ancora possibile “scegliere” di fare del bene.


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A CHOICE

We talk of making important decisions for the benefit of others, the kind that will mark our own lives and safeguard others’, but in Thiene this is not just talk; it’s action. The hypothetical becomes concrete and is given a name: Francesco Cinzano and the Local Committee of the Italian Red Cross. Their paths have forked and their destinies are now different, but the spirit behind their actions remains one. The pharmacist is gone, but the memory and spirit of that natural togetherness and sharing have left a tangible trace in the social fabric of the citizens. And so, that which was once the life choice of an individual, has been transformed – in Thiene – into everyone’s choice ‘for life’; a shared goal of a large family. And when one encounters the Aid Volunteers or the Women’s Section of the Red Cross, it really is like dealing with a family. In the city, the Red Cross’ history began in 1990, with the official creation of the Thiene Delegation. In reality though, this originated from the work of the women’s group that had already been established by the Provincial Committee of Vicenza in previous years.

A sinistra: Francesco Cinzano, padre fondatore della Delegazione cittadina della CRI

What followed were fundraising activities and volunteering initiatives aimed towards the neediest families, both locally and beyond regional borders, reaching conflict-ridden areas (ex Yugoslavia, Somalia, Albania) or taking part in national aid interventions following natural disasters, particularly in Piemonte and Umbria. These original volunteers’ precious contribution was such that the Association was awarded the ‘City Prize of Thiene’ in 1994. This date also marked the first course for Aspiring Aid Volunteers, which led to the first health assistance services, including transport of the ill. On the 1st January 2004, the Delegation then evolved into the Local Red Cross Committee, which performs its aid work alongside the Council Administration, Civil Protection and other active organizations in the territory. The (approximately) 120 Aid Volunteers, aside from following strict training courses and specializations, are responsible for numerous daily activities to do with health and assistance. It is instead up to the 240 patrons of the Women’s Section to aid the weakest sectors of the population. The last 17th of November, an event held in Thiene’s Castello Colleoni inaugurated the new ambulance that was donated to the Local Red Cross Committee.

Alcune rappresentanti della Sezione femminile del Comitato locale della CRI Momento della consegna della nuova ambulanza alla CRI da parte del Lions Club di Thiene A destra: volontari in azione

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IL FIORE DELLA

SOLIDARIETA’ SER.VO.S.: volontari del primo soccorso e delle situazioni d’emergenza


uando si dice imparare sul campo… La loro è una missione, di quelle speciali dove ciò che conta è la volontà, lo spirito di sacrificio e la solidarietà civile. Una “mission possibile” verrebbe da dire in questo caso perché, pur tra tante difficoltà, il progetto ha avuto successo e sta funzionando a gonfie vele. Tutto ha avuto inizio nel 2000, quando un gruppo di associazioni di volontari dell’assistenza propose l’istituzione al proprio interno di nuclei di soccorso per essere d’aiuto e di supporto nel trasporto e nell’assistenza degli ammalati e dei feriti. Al motto “Per tutti, per noi, per te! Vieni con noi” è nata SER.VO.S. (Servizio Volontari del Soccorso), l’associazione ONLUS di volontariato attiva a Thiene e nel territorio dell’Alto Vicentino. Come simbolo è stato adottato l’emblema del fiore che nasce dall’anello della fraternità, per suggellare anche visivamente questo patto d’amore solidale fatto con i cittadini. L’immagine in effetti sembra richiamare l’abbraccio benevolo di chi vuole prendersi cura del prossimo, basandosi su un rapporto di aiuto reciproco in grado di far sbocciare amore fraterno. Oggi l’Associazione è costituita da oltre sessanta persone, che si affiancano con mansioni ausiliarie al personale professionale del sistema sanitario nazionale. Ma per il futuro c’è l’ambizione di ampliare ulteriormente la propria attività, per attivare un circuito virtuoso che ha come scopo quello di far crescere l’attenzione e la sensibilità nei confronti dei bisogni della comunità. Più che di semplice volontariato, grazie alla convenzione con l’ULSS 4 Alto Vicentino, si tratta di un servizio di assistenza vera e propria per chi si trova in situazioni di emergenza o difficoltà, con la possibilità di fornire supporto anche in caso di gravi calamità, di manifestazioni pubbliche e di particolari eventi sportivi: l’ambito d’azione va dal primo soccorso fino al trasporto in ospedale, grazie anche all’utilizzo di automezzi di soccorso mobile dotati delle principali attrezzature mediche. Ovviamente per il corretto uso di alcuni apparecchi e la pratica delle normali operazioni di primo soccorso c’è bi sogno di un’adeguata preparazione.

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E i volontari del SER.VO.S. seguono per questo un iter di formazione e addestramento molto intenso: frequenza obbligatoria ai corsi base e ai corsi avanzati, tirocinio in affiancamento della durata di 100 ore, partecipazione a manovre addestrative sul campo con operazioni di soccorso simulato in concorso con altre organizzazioni (tra cui alcuni reparti dell’Esercito Italiano) e, nel momento in cui si diventa operativi, disponibilità a prestare un servizio minimo di 12 ore al mese nel trasporto dei malati. Un bell’impegno, non c’è che dire! Ma il desiderio di rendersi utili e di servire la comunità dà la forza per superare ogni difficoltà. Tra i programmi futuri, va senz’altro ricordata la partecipazione dell’Associazione al “Progetto Ermes”, che ha l’obiettivo di creare nuovi gruppi di volontari del soccorso nelle zone montane, per ridurre sempre più i tempi di soccorso in aree remote e favorire la diffusione sul territorio di una rete di mezzi coordinati dal Servizio dell’Emergenza Territoriale “118”. A tal proposito, è già attivo da qualche anno un utile servizio di Primo Soccorso per i giorni festivi e pre-festivi d’estate e del periodo natalizio presso il Distretto Sanitario di Arsiero che, alternato alla presenza della Croce Rossa Italiana, garantisce un valido avamposto medico per tutta la Comunità Montana Astico-Posina. Ma il volontariato è un’opportunità anche per i più giovani. E anche l’informazione e la formazione nelle scuole superiori può essere una scelta decisiva per sensibilizzare il mondo degli adolescenti sull’importanza del volontariato e far crescere in loro un più profondo senso civico. Ecco allora che parte dell’impegno dei volontari del SER.VO.S. viene dedicato a questa attività di promozione e ad una costante campagna di reclutamento di persone di buona volontà. Perché aiutare gli altri è un buon modo per sentirsi vivi e parte integrante di una società civile e moderna… Provare per credere!

Volontari in azione

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Da sinistra: Esercitazione START a Como (2005) Servizio svolto nell’Ospedale da campo di Roana durante l’Adunata degli Alpini di Asiago (2006)

THE SOLIDARITY FLOWER Everything began in 2000, when SER.VO.S. (Servizio Volontari del Soccorso/Service of Aid Volunteers) was born as volunteering association operating in the Thiene and Alto Vicentino areas. As its trademark, the flower emblem was adopted; a visual symbol drawn from the ring of brotherhood, offering the promise of an enduring and loving pact with citizens. The association is currently made up of over 60 people, who work with auxiliary offices and professional personnel from the national health service. In future, the plan is to extend its activities still further. But it’s more than just charity work; thanks for the ULSS 4 Alto Vicentino convention, it has become a bonafide rescue service for those who find themselves in difficulty or in an emergency. Due partly to this reason, SER.VO.S volunteers are all required to complete a strict training course. Among its plans for the future, the most prominent is perhaps the association’s involvement in the ‘Ermes Project’, which aims to create new voluntary aid groups in mountain areas. After all, in our modern civil society, helping others is one way to feel integrated and alive… try it and see!



L’Associazione

compagna

di viaggio

Per le aziende artigiane che crescono

Antonio Benetti

Da 26 soci fondatori del 1945 alle oltre 24.000 aziende iscritte di oggi (di cui oltre 2.000 nel Mandamento di Thiene). è tutta riassunta in queste semplici cifre la storia dell’Associazione Artigiani della provincia di Vicenza, la prima in Italia per numero di aziende iscritte. Una struttura voluta dagli artigiani, fatta dagli artigiani per gli artigiani. In questi oltre sessant’anni di storia, l’artigianato thienese, e con esso l’Associazione Artigiani locale, ha rappresentato un modello di solidità e di sviluppo, garantendo all’intera società civile dell’area occupazione e benessere. Un’Associazione in continua crescita per la sua capacità di dare risposte alle sempre più numerose e complesse domande di un

mondo imprenditoriale in continua evoluzione, caratterizzato da un’eccezionale varietà di mestieri e professionalità: da quelli più tradizionali a quelli più avanguardistici, da quelli in cui protagonista è la tecnologia a quelli che appartengono alla sfera dell’arte. Sessant’anni fa, l’organizzazione di categoria rappresentò una risposta allo spirito imprenditoriale di uomini e donne che uscivano dall’esperienza tragica del fascismo, dalla seconda guerra mondiale e dall’inquadramento del corporativismo. Oggi rappresenta un “compagno di viaggio” serio ed affidabile sia per chi vuole diventare imprenditore che per chi imprenditore lo è già, per riuscire ad andare avanti in un contesto sociale che diventa ogni giorno più complicato, cercando di cogliere tutte le occasioni che si possono presentare e, perché no, riuscendo magari a trasformare anche i problemi in opportunità. Molteplici sono le attività svolte e i servizi offerti dall’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza: dall’Assistenza Organizzativa, e cioè il servizio offerto dal Punto Impresa per seguire ed aiutare le imprese in ogni fase dei loro rapporti con gli enti pubblici, all’Assistenza Tributaria Aziendale (controllo di gestione, consulenza civilistica e fiscale, assistenza presso gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria, contenzioso tributario); dal CAAF Confartigianato (730, compilazione ISEE e RED, rilascio esenzione ticket) al Servizio Stranieri; dal Credito (svolto attraverso Artigianfidi, uno tra i più importanti confidi oggi esistenti in Italia per la concessione della garanzia mutualistica alle imprese artigiane, attraverso il quale viene svolta attività di consulenza ed assistenza finanziaria, concessione di garanzie su operazioni bancarie, ecc.) alle Assicurazioni; dal Servizio di Consulenza e gestione paghe per le aziende con dipendenti al supporto in materia di assicurazioni obbligatorie previdenziali e assistenziali garantito dal Patronato INAPA; dalla formazione alla consulenza ed assistenza in merito a problematiche sulla sicurezza negli ambienti di lavoro; alla consulenza in materia ambientale ed energetica e così via per un ventaglio di offerte davvero imponente. Non da ultimo va poi ricordato che la tessera dell’Associazione Artigiani dà anche diritto a molteplici occasioni di risparmio attraverso le decine e decine di convenzioni stipulate con concessionari d’auto, banche, gestori di telefonia fissa e mobile, studi di consulenza aziendale e legale, agenzie interinali, testate editoriali, catene di hotels, ecc. Ed è per tutti questi e per molti altri motivi, che l’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, ed in questi anni particolarmente il Mandamento di Thiene, guidato da Antonio Benetti, non ha mai conosciuto un calo di soci ed anzi continua ad aumentare il numero degli iscritti, soprattutto grazie al passaparola positivo, la forma di marketing forse più antica ma sicuramente tra le più efficaci.


STORIE DI VITA NEWS

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Un po’ di numeri Alla luce di recenti indagini condotte dall’ufficio studi dell’Associazione Artigiani”, vogliamo presentare un po’ di “numeri” del Mandamento. Iniziamo innanzitutto col dire che il Mandamento, guidato dal presidente Antonio Benetti, si compone di quindici Comuni, ossia Breganze, Caltrano, Calvene, Carrè, Chiuppano, Cogollo Del Cengio, Fara Vicentino, Lugo, Marano Vicentino, Salcedo, Sarcedo, Thiene, Villaverla, Zanè e Zugliano per un estensione totale di 224,9 Kmq sui quali si muovono 85.858 residenti. Di questi, 4.008 sono imprenditori artigiani (di cui il 20,2% donne e il 31,8% giovani con meno di 40 anni ) per un totale di 2.879 imprese artigiane attive (che rappresentano il 36,3% delle 7.938 imprese presenti sul territorio del Mandamento) le quali occupano la bellezza di 4.463 dipendenti, in media 3,8 per ogni impresa con dipendenti. Si può tranquillamente affermare che, anche se alcune in misura nettamente superiore di altre, sono presenti sul territorio tutte le categorie economiche facenti capo all’artigianato. Infatti, accanto ad una massiccia presenza di imprese appartenenti ai settori dell’edilizia, degli installatori e riparatori di impianti, della metalmeccanica e dei servizi affini all’edilizia, troviamo anche il settore dell’estetica ed igiene, la lavorazione del legno, il settore dei trasporti e quello alimentare e i riparatori d’auto. In misura minore sono presenti anche il settore dell’abbigliamento, delle arti ausiliarie e sanitarie, la chimica, la comunicazione, la lavorazione dei metalli preziosi, il tessile e la lavorazione di ceramica e vetro. «Come si può capire, il Mandamento si caratterizza per un’imprenditoria artigiana più indirizzata verso la produzione che verso i servizi, concetto che viene chiarito ulteriormente se pensiamo che circa 8 imprese su 10 lavorano nell’ambito della produzione e delle costruzioni – spiega Benetti. Sempre dagli studi effettuati, se analizziamo l’indice di specializzazione del territorio, noteremo che la “vocazione produttiva” dell’area, ossia la produzione in

cui il territorio ha saputo specializzarsi producendo condizioni e conoscenze particolari, riguarda soprattutto i settori alimentare, metalmeccanica e tessile». Se si passa a esaminare il tasso di sviluppo, ovvero l’andamento positivo o negativo dell’artigianato nel corso dell’anno, dato dalla differenza tra imprese iscritte e cessate rispetto a quelle attive ad inizio anno, notiamo una leggerissima contrazione negli ultimi 2 anni, dovuta principalmente alle poco favorevoli condizioni generali di mercato. Spostando l’attenzione ora sulle dimensioni dell’impresa artigiana, lo studio rivela che il 42,2% delle imprese del Mandamento di Thiene si compone di un solo addetto (in questo caso “titolare unico”), il 29% vede l’impego di 23 addetti, mentre il 10,3% quello di 4-5 addetti. Altro aspetto indagato è stato quello della forma giuridica, dal quale si apprende che il 28,8% delle imprese artigiane è costituito in società di persone o capitali. Sempre riguardo alla forma giuridica, si nota come negli ultimi anni sia rimasta sostanzialmente stabile l’incidenza delle ditte individuali, mentre sia cresciuto notevolmente il peso delle società di capitali. Un fenomeno in forte crescita negli ultimi anni riguarda l’iniziativa imprenditoriale da parte di cittadini stranieri, siano essi comunitari, neo comunitari o extracomunitari. Sotto questo profilo, il Mandamento di Thiene vede la presenza di una percentuale di imprenditori artigiani stranieri del 6,9%, formata soprattutto da cittadini extracomunitari. Questa, in poche parole, è l’istantanea del Mandamento di Thiene. «Un’istantanea che speriamo ci aiuti, in primis, a comprendere meglio una realtà profondamente radicata nel nostro territorio, una realtà capace di creare ricchezza, coesione e integrazione sociale, occupazione e sicurezza, e poi a “riconoscerci” in questi numeri trovando spunti e riflessioni su cui fondare il nostro impegno quotidiano per lo sviluppo nel nostro territorio», commenta il

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Quando

vince

il commercio di maria porra

Intervista al presidente Emanuele Cattelan Emanuele Cattelan

Si respira aria di novità e voglia di fare, di progetti e strategie che guardano al futuro nella sede dell’Associazione Commercianti di via Montello e si percepisce un clima di entusiasmo, soprattutto la volontà di rilanciare il commercio. Un programma ambizioso che spazia dai servizi sindacali e tecnici alle iniziative promozionali e alla formazione. Ne parliamo con il Presidente Emanuele Cattelan. Presidente Cattelan, come vede l’attuale situazione del commercio? Il comparto commerciale risente anche in città della congiuntura economica, ma lascia intravedere segnali di ripresa incoraggianti. Stiamo entrando in un periodo tradizionalmente legato agli acquisti e ci auguriamo che la classica corsa ai regali possa iniziare fin da subito senza attendere gli ultimi giorni prima del Natale.

E il futuro del commercio cittadino? C’è tanta voglia di rilanciare il centro storico e lo dimostrano le numerose e qualificate proposte commerciali, i nuovi negozi aperti anche negli ultimi mesi, le ristrutturazioni. Un’ulteriore prova sta nella partecipazione sempre più numerosa dei commercianti alle manifestazioni promozionali che animano la città. Basta ricordare le più recenti, il mercato rinascimentale e la festa del Buon Rientro o quelle della primavera scorsa, “Caffè e cioccolato”, “Pan per focaccia” e la “Mostra mercato delle espressioni artistiche”, una serie di eventi che hanno richiamato in piazza decine di migliaia di persone, infine quelle in programma per il Natale, come le tradizionali luminarie natalizie, il “Bosco di Natale”, la Mostra dei Presepi Artistici in Villa Fabris, la Mostra Internazionale delle Illustrazioni per l’infanzia e naturalmente la Canta della Nina.


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I clienti hanno esigenze sempre più particolari. L’arma vincente per rispondere in maniera qualificata alle crescenti esigenze della clientela è la specializzazione dei prodotti e la ricerca della qualità, che devono caratterizzare i nostri punti vendita. Il futuro del piccolo commercio passa attraverso nuove strategie di gruppo, la valorizzazione delle risorse umane e una specifica professionalità. Come Ascom abbiamo intrapreso da anni un vera e propria scuola di formazione con corsi mirati al marketing strategico del piccolo negozio, dei pubblici esercizi e dei ristoranti, alle lingue, all’informatica. Formazione ma anche numerosi servizi agli associati. La nostra Ascom costituisce una “casa comune” dove tutti i soci possono trovare assistenza e consulenza. Una vera “impresa al servizio delle imprese”, che offre un servizio globale che va dal sindacale e previdenziale all’amministrativo commerciale, dalla consulenza fiscale, tributaria e legale a quella sul credito, dalla sicurezza alla gestione delle paghe, grazie ad uno staff di venti qualificati collaboratori che seguono soci e clienti con competenza, professionalità e riservatezza, rispondendo ad ogni loro esigenza.

Partecipanti ad uno dei corsi organizzati dall’Ascom

Una battuta sulla città. Cosa si aspetta dalla nuova Giunta? Di poter continuare l’ormai consolidato rapporto di collaborazione degli ultimi anni. Solo con un costante gioco di squadra potremo rivitalizzare il centro storico, salvaguardare e valorizzare il commercio. Sono convinto che possiamo essere vincenti se assieme sapremo creare sinergie e progettualità, ponendoci come obiettivo condiviso la crescita e lo sviluppo di Thiene.

La sede del Mandamento a Thiene

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La

parola


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YO U T H

ai

giov A ni

osa hanno in comune un ragazzo di terza superiore, che suona la chitarra elettrica e che ha appena sfidato l’autorità paterna facendosi il piercing al sopracciglio, con un laureato in scienze della comunicazione che si sta specializzando con un master in marketing e organizzazione degli eventi? Così all’apparenza nulla, ma in realtà, se la loro età è compresa tra i 15 e i 30 anni, rientrano nella sfera d’azione dell’Assessorato alle Politiche giovanili. Questo ci dà subito l’idea di quanto possa essere difficile organizzare, per esempio, un evento che faccia felice sia il nostro ipotetico chitarrista che il nostro laureato. Ma non solo; bisogna anche chiedersi quali sono le loro esigenze, quali le maggiori problematiche che si trovano a dover affrontare, quali gli aiuti di cui hanno bisogno. In Ufficio Cultura ci siamo subito messi al lavoro senza perderci d’animo, cercando idee, progetti, proposte... insomma qualunque cosa potesse affascinare il tanto difficile ed esigente mondo giovanile. Ma con una così vasta fetta di utenti qualunque cosa ci sembrava insufficiente. La soluzione è arrivata all’improvviso, mentre, durante un mio ricevimento, parlavo con un gruppo di ragazzi che era venuto a chiedermi se ero disposta a portare avanti una loro proposta. Analizzando il loro lavoro, ho dovuto ammettere, a malincuore, che ad un’idea del genere io non ci sarei mai arrivata; io neppure pensavo che un’iniziativa simile potesse essere interessante; anzi, se invece di recapitarmela a voce con tanto entusiasmo mi fosse arrivata per e-mail l’avrei cestinata a priori. Ma la mia età non è ormai più compresa tra i quindici e i trent’anni, ahimè!!! Era quella la soluzione: chiedere ai giovani che cosa vorrebbero che venisse loro offerto, di che cosa sentono la mancanza, di quale tipo di aiuto necessitano, senza erigersi a promotori della loro felicità, ma con l’umiltà di ammettere che, forse, per aiutarli abbiamo bisogno di un loro suggerimento.

Paola Pasqualotto, Assessore alle Politiche Giovanili

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Ecco perché è nata l’esigenza di istituire una commissione fatta da giovani che avessero voglia di diventare portavoce dei loro coetanei; giovani non solo residenti in città ma anche provenienti dai paesi limitrofi, perché Thiene deve sempre di più diventare, per loro, centro aggregante e punto di riferimento. E dopo un lungo e certosino lavoro, iniziato in luglio, la Commissione per le Politiche Giovanili è finalmente sorta. Il gruppo di giovani che forma questa commissione è un po’ come io me lo ero immaginato; variopinto, frizzante e con un sacco di idee che fanno rumore. I giovani non smetteranno mai di stupire quelli più “grandi”; sta proprio qui la loro bellezza e la loro forza. Quando si pensa al mondo giovanile il primo impulso è quello di associarlo ad un elenco di problematiche che va dai giovani e l’alcool, ai giovani e la droga, ai giovani e il bullismo, ai giovani e la maleducazione, al disagio, alla disobbedienza. Certo, questi problemi esistono, esistono anche qui da noi e abbiamo l’obbligo di affrontarli con competenza, con serietà e con il coraggio di investire tempo e denaro. Parlo di coraggio perché investire sui giovani non è facile. Non è facile perché non è un investimento a breve termine; non è un investimento comodo, non è un investimento che dà un “utile” immediato. Investire sui giovani significa seminare per un raccolto i cui frutti non saranno necessariamente raccolti da noi; significa lavorare dietro le quinte con tanto impegno, con costanza continua e con poca visibilità. Ma un’amministrazione sana, se vuole proporre una società sana, all’interno di una città sana deve avere il coraggio di guardare oltre i cinque anni di mandato e di investire sul futuro. E quando si conoscono i giovani della mia commissione la voglia di fare qualcosa con loro e per loro sorge spontanea. C’è un mondo di ragazzi là fuori che sprigiona energia positiva da tutti i pori. C’è Alessandro esperto di Areosol Art, c’è Mauro

Alcuni ritratti dei giovani della Commissione per le Politiche giovanili


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che è campione di pizza acrobatica, c’è Valentino che ha una sua band e che studia in Conservatorio per diventare tecnico di sala di registrazione, per non parlare di Elisa che sarà ingegnere informatico ma che ha anche praticato nuoto a livello agonistico e Valeria che è stata agente di polizia locale e che ha lavorato ad un progetto per l’inserimento lavorativo di ragazzi disabili. Poi c’è Stefania che nel tempo libero è impegnata in un’associazione culturale multietnica e Silvia che lavora nel reparto di rianimazione di un ospedale. C’è chi sa tutto di computer e chi crea lavori splendidi con il decoupage, c’è chi studia filosofia, chi giurisprudenza, chi segue come tour manager un gruppo musicale, chi scrive recensioni sul giornale. Insomma, ce n’è per tutti i gusti: c’è persino Stefano che come lavoro dice messa! Eccoli i nostri giovani. Impegnati, attivi, attenti, seri... ma pur sempre giovani. Hanno bisogno di aiuto. Per trovare lavoro, per farsi una famiglia, per decidere cosa fare da grandi e anche per divertirsi, ovviamente! La Commissione per le Politiche giovanili è nata per questo. Ascoltare i nostri ragazzi, sentire le loro proposte e vedere come si possono realizzare. Il compito dell’assessore, in tutto questo, non sarà solo quello di consigliare il gruppo sul da farsi, di arginare eventuali voli pindarici o di affiancarlo durante la realizzazione del progetto, ma sarà anche quello di insegnare loro che, purtroppo, non tutto si può fare, che bisogna scontrarsi con delle scelte, che bisogna fare i conti con un budget, che ci sono dei percorsi burocratici forzati da seguire i quali, a volte, rallentano ciò che dal di fuori può sembrare di immediata realizzazione. I 27 giovani della commissione saranno impegnati in un lavoro che li vedrà come punto di riferimento di tutti i giovani della zona e sarà per loro, sicuramente, una bella opportunità di crescita anche e soprattutto da un punto di vista civico. Come assessore posso solo dire di essere onorata di questa delega, e ho la sensazione che questi ragazzi insegneranno molto anche a me.

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Dall’americana AVAYA è arrivata la massima certificazione

La SET di Dueville, unica nel Triveneto, ha ottenuto il Platinum SMB AVAYA, leader mondiale per la comunicazione business IP, ha concesso alla SET, azienda di Dueville che opera da vent’anni nel settore dei Sistemi di Telefonia e delle Reti Dati aziendali, di potersi fregiare, unica azienda nel Triveneto, del massimo livello di certificazione previsto dalla casa costruttrice americana: il Platinum SMB, ottenuto in Italia solo da altre due aziende. Si tratta di un riconoscimento rilasciato alle imprese che superano alcuni elevati parametri relativi a fatturato e a selettivi esami tecnicocommerciali e che rappresenta per la SET il coronamento di vent’anni di attività svolta con passione e professionalità. «La passione rende possibili grandi progetti usa infatti ripetere l’amministratore dell’azienda di Dueville, Renato Cantele - e gratifica gli sforzi professionali e umani compiuti da un’organizzazione seria e preparata, che da vent’anni lavora per consentire ai propri clienti di trarre dalle nuove tecnologie il massimo dei benefici, in termini di efficienza, risparmio e sicurezza. La nostra azienda misura il proprio successo non solo nell’acquisizione di nuovi clienti, ma anche e soprattutto nel mantenimento con essi di rapporti duraturi e stabili». Con un gruppo di oltre 70 persone, la SET è in grado di mettere in campo la squadra migliore per rispondere con immediatezza alle richieste

di una clientela sempre più esigente. L’aggiornamento costante garantisce inoltre la competenza e la specializzazione delle diverse professionalità mentre l’esperienza acquisita sul campo consente un intervento puntuale ed efficace, in tutto il territorio nazionale. «Il rapporto con il cliente inizia per noi nel momento in cui tutti gli sforzi sono orientati a capire ciò di cui ha veramente bisogno – osserva Cantele. Analizziamo e interpretiamo le esigenze sino a delineare un progetto costruito su misura. è così che la proposta SET si orienta alla

soddisfazione del cliente, perché nasce da una precisa e approfondita conoscenza specifica ed è in grado di garantire un rapido ed efficace servizio di assistenza tecnica. Ed è proprio su quest’ottica che si basano gli interventi di telediagnosi e teleassistenza, nonché la disponibilità di un numero riservato al postvendita: per essere sempre in linea diretta con ogni cliente e supportarlo con continuità». Un punto forte dell’azienda di Dueville è il costante rapporto di partnership instaurato con alcune case costruttrici più prestigiose a livello internazionale. Anche per questo SET, che ha maturato una significativa competenza sulle realizzazioni in tecnologia VoIP e sulle applicazioni CTI, è in grado di fornire e assistere una gamma completa di sistemi di comunicazione tecnologicamente innovativi, in un’ottica di evoluzione verso il futuro. Con oltre 200.000 telefoni collegati e alcune delle maggiori aziende del Veneto al proprio attivo, la SET si conferma una realtà di spicco nel settore della ICT. Lo evidenziano anche l’Autorizzazione di 1° Grado concessa dal Ministero delle Comunicazioni, obbligatoria per chi opera nel settore delle telecomunicazioni, e la certificazione UNI EN ISO 9001/2000, a garanzia di un’attività condotta da sempre secondo i più elevati standard qualitativi.

Autorizzazione Ministero delle Comunicazioni 1° Grado

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