TH Magazine 3

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TRIMESTRALE - ANNO II - n. 3 - luglio 2008 Poste Italiane Spa - Tariffa Pagata PubblicitĂ Diretta Non Indirizzata DRT/DCBVicenza/ISI/189/03/PB del 10/12/2003

Alle famiglie

Estate 2008

Dalla parte dei giovani

In linea con il Comune

Zoom

Obiettivo sul mondo

Ritratti

Una vita a fumetti


Editoriale

Le strade della nostra città tornano a ripopolarsi. Non solo per l’arrivo, finalmente!, del sole e del caldo, ma anche per le iniziative del territorio che privilegiano uno dei mezzi più economici, ecologici e divertenti che ci siano: la bicicletta. Tanti gli articoli dedicati ad essa in questo nuovo numero di TH Magazine, per celebrare la voglia di stare all’aria aperta e augurarci che sempre di più le strade di Thiene si ricoprano di un colore solo: il verde, per una città “più a misura d’uomo”, “dalla parte del cittadino” e “dei giovani”. D’estate, quindi, si esce più volentieri, e nella nostra rivista troverete spunti e appuntamenti per trascorrere in piacevole compagnia o, perché no, qualche volta anche imparando, giornate e serate interessanti, soprattutto per chi non andrà lontano da casa. Anche chi non conosce alcune realtà del territorio, scoprirà il fermento che percorre la cittadinanza, leggendo le gesta dei lupetti di Thiene o ascoltando il prodigioso Lorenzo Signorini, ammirando le abilità artistiche d’esportazione della nostra Silvia Ziche, “volando sulle ali del passato” con le imprese di Arturo Ferrarin, tuffandosi nelle piscine di Via Tevere, navigando online alla scoperta dei servizi per il cittadino, o perdendosi nei capolavori fotografici dell’occhio umano che si fa duplice. Buona lettura, quindi, e buona, rilassata, fresca (speriamo) estate. Direttore responsabile Paola Meneghini

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Estate 2008 Sommario

In primo piano

ZOOM

Editoriale In primo piano

54 Un’estate a tutta piscina 57 I custodi della montagna 60 Obiettivo sul mondo

FOCUS 8 Per una Thiene più a misura d’uomo

RITRATTI

DETTO & FATTO 14 Direzione Thiene: le strade del futuro 18 Dalla parte dei giovani 22 Sicurezza su due ruote

TERRITORIO 28 In linea con il Comune 33 Dalla parte del cittadino 36 La qualità ha trovato casa a Thiene

65 Musiche di pace 68 Una vita a fumetti

STORIE DI VITA 72 Parola di lupetto 75 La cultura non ha età 78 Se disabilità fa rima con solidarietà... diventa una risorsa

TH YOUNG

APPUNTAMENTI

82 Liberi di navigare

40 Sulle ali del passato 43 La forza dei motori 50 Nei dintorni del formaggio

NEWS a cura delle associazioni di categoria 86 ASCOM 89 CNA

Th Persone, fatti e cultura dal territorio Comune di Thiene Piazza Arturo Ferrarin, 1 36016 Thiene - Vicenza www.comune.thiene.vi.it Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1157 – 9 novembre 2007 Direttore responsabile Paola Meneghini Coordinamento editoriale Ufficio Stampa del Comune di Thiene Giovanni Casarotto, Rosella Guglielmi, Valeria Balasso Redazione, impaginazione e grafica Meneghini & Associati srl www.meneghinieassociati.it Fotolito e stampa IGVI srl Industrie Grafiche Vicentine Via Chiodo, 12 C/D 36050 Bolzano Vicentino (VI) Pubblicità Meneghini & Associati srl www.meneghinieassociati.it Ref. Anna Ongaro Tel. 0444 578815 - 347 2322233

Hanno collaborato Valentina Bertoldo, Carlo Dal Sasso, Valentina De Nuzzo, Cinzia Di Rosa, Maria Luisa Duso, Alberto Girardello, Francesco Guiotto, Nicola Luna, Francesco Ongaro, Maria Porra, Raffaela Saccardi, Luisa Santinello, Giuseppe Santonocito Fotografie Archivio Comune di Thiene, Archivio CAI sezione Thiene, Archivio Cooperativa San Gaetano, Archivio Highway Truck Team, Archivio Piscina Comunale di Thiene, Archivio Scout Thiene, Circolo Fotografico “Città di Thiene”, Donna Moderna, Einaudi Editore, A. Lebosi, Mondadori Editore, Lorenzo Signorini, Foto Soncini, Studio Stella Breganze, Valentina Ziche, Walt Disney, CNA (mandamento di Thiene), ASCOM (mandamento di Thiene), Provincia di Vicenza

È trascorso già un anno da quel giorno di giugno in cui l’esito delle votazioni mi proclamava Sindaco della Città di Thiene e mettevo piede, consapevole delle responsabilità che assumevo, ma forte di entusiasmo e idee, nel mio ufficio al piano terra del Municipio. In questi mesi sono stati centinaia i cittadini che ho incontrato e ascoltato dentro la sede comunale e soprattutto fuori, nelle strade, nei luoghi d’incontro, nelle riunioni pubbliche. Insieme allo staff di amministratori e dipendenti, abbiamo verificato e definito gli obiettivi elettorali, tarandoli alle esigenze della Città e realizzando già, con successo, alcuni importanti tasselli del nuovo volto di Thiene. Mi riferisco all’istituzione dei vigili di quartiere e dei comitati di quartiere, all’avvio di importanti progetti per gli anziani (di cui parleremo con ricchezza di particolari più avanti) e per le scuole superiori e poi alla messa a punto di tutta una pianificazione territoriale importantissima, che va dall’approvazione del Documento Preliminare al Piano di Assetto Territoriale, all’attività di co-pianificazione urbanistica congiunta con Regione e Provincia, dall’approvazione di fondamentali progetti preliminari per la viabilità sovracomunale all’elaborazione del nuovo Piano Urbano del Traffico. Proprio su questo ambito, l’attività amministrativa prosegue intensa anche nei mesi estivi, per dare concretezza nel prossimo futuro ai progetti di realizzazione delle “isole ambientali”, formulati secondo un concetto innovativo di mobilità cittadina che rispetta le fasce deboli e si pone nel segno di una ritrovata qualità della vita. Per intanto, a tutti, il mio augurio di “percorrere” con serenità e riposo le tante strade che ciascuno di voi intraprenderà nel meritato periodo di ferie, nella riscoperta di un tempo da dedicare a se stessi, alla famiglia e agli amici! Maria Rita Busetti

Project & art direction Simone Lovato Graphic management Anna Donadello Traduzioni Cecilia Razelli

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Focus

Per una

Thiene

più a misura d’uomo Un nuovo piano per moltiplicare e valorizzare isole ambientali e piste ciclabili In principio era il “castrum”… orreva l’anno 150 avanti Cristo, più o meno. Dopo la fondazione di Aquileia da parte romana, avvenne la centuriazione anche dell’agro vicentino. Ad alcuni ex legionari venne assegnato il territorio che sarà chiamato Thiene, che solo in parte coincide con il territorio comunale attuale, visto che fino al 1300 il Comune di Thiene comprendeva Zanè e Villaverla. Come al solito il villaggio, riprendendo un modello razionale ed efficace adottato per ogni accampamento militare - quello che all’epoca si chiamava “castrum” - venne sviluppato attorno a due assi principali: il “decumanus”, sulla direttrice est-ovest; e il “cardo”, da nord a sud. All’intersezione di queste due strade, i romani edificarono la Villa, l’edificio più importante dell’insediamento: nessuno poteva ancora saperlo, ma in quel momento era nata Thiene.

Dai carri agli autoarticolati Da allora sono cambiate un bel po’ di cose. Nel corso dei secoli quel piccolo villaggio si è sviluppato fino a diventare l’importante polo produttivo e commerciale dell’Alto Vicentino che oggi conosciamo. Eppure, a ben guardare, l’impianto di quell’antico “castrum” oltre duemila anni dopo riamane ancora praticamente intatto e facilmente individuabile, con il “decumanus” composto da Viale Bassani e Via Colleoni, e il “cardo” oggi denominato via Santa Maria Maddalena e via Zanella, sia pure interrotto da Villa Porto, edificata nel XV secolo. Attorno a quegli assi, però, tutto è profondamente diverso. La crescita esponenziale di Thiene ha inevitabilmente interessato anche il suo sistema viario: nel tempo si è formata una rete fitta e articolata, che vede il territorio comunale attraversato da strade statali e provinciali, autostrade e vie di quartiere. Là dove in epoca romana transitavano solo pedoni e qualche carro, oggi sfrecciano migliaia di veicoli ogni giorno, con diverse necessità: c’è il traffico in transito e quello dei residenti, ci sono i tir per il trasporto commerciale, gli scuolabus, e così via. Un assembramento decisamente complesso da regolare.

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Pedoni e ciclisti, “razze” da proteggere In mezzo a questo crescente “affollamento meccanico”, c’è ancora chi tenta di muoversi in città a piedi o in bicicletta: quasi un’impresa in qualsiasi moderno agglomerato urbano, Thiene compresa. Una difficoltà che nasce da uno sviluppo delle infrastrutture viarie non sufficientemente razionalizzato e ponderato negli scorsi decenni: troppo spesso le stesse strade oggi devono essere percorse dall’anziano che va a fare la spesa e dal camion che trasporta un carico in zona industriale, dai bambini in bici di ritorno da scuola e dall’auto del dirigente d’azienda diretto a Vicenza. Una “coesistenza forzata” che inevitabilmente genera una “competizione” per l’uso delle risorse: un po’ come in una giungla, i più forti (camion e automobili) finiscono con il prevaricare i più deboli (pedoni, ciclisti, bambini, anziani), relegandoli alla condizione di “razze da proteggere”.A questo si a gg iu n gon o ovviamente i problemi derivanti dalla

congestione del traffico, con un numero crescente di veicoli che si ritrovano a transitare su strade inizialmente progettate per flussi meno ingenti: questo si traduce in code e ritardi per chi viaggia, e in più inquinamento acustico e atmosferico per i residenti.ccorgimento

Studiare per risolvere Fortunatamente, da qualche tempo, le amministrazioni pubbliche hanno iniziato a farsi carico di queste importanti problematiche con maggiore lungimiranza e puntualità. Per obbligo di legge e per iniziativa delle Amministrazioni Comunali particolarmente sensibili ai problemi della mobilità, molti Comuni italiani si sono dotati di un Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) articolato in un Piano Generale del Traffico Urbano e in suoi successivi livelli attuativi (i Piani Particolareggiati e i piani esecutivi). Dal 1999 anche il Comune di Thiene si è dotato di un P.U.T. Considerato il tempo trascorso e i mutati scenari, l’Amministrazione

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Focus

ha deciso di aggiornare il Piano in maniera sostanziale alle nuove necessità. Ogni Piano Generale deve prevedere un insieme di opere da realizzare nel breve periodo, ponendosi una serie di obiettivi ben definiti: migliorare le condizioni di circolazione, movimento e sosta; incrementare la sicurezza stradale, riducendo gli incidenti; contenere l’inquinamento, con il rispetto dei valori ambientali e il perseguimento del risparmio energetico; coordinare strumenti urbanistici e piani di trasporto. Uno studio da effettuare secondo un’ampia prospettiva, in grado di tenere conto delle diverse esigenze dei differenti utenti della rete stradale: pedoni e ciclisti, traffico in transito o residenziale, chi cerca parcheggio e chi ha bisogno di transitare senza ingorghi… tutti devono essere messi nelle condizioni di usufruire per quanto possibile al meglio delle strade, senza divenire un ostacolo o un pericolo per gli altri utenti.

Per una strada “da vivere” La sfida che si presenta agli amministratori non è semplice, ma di certo è ineludibile. Il Comune di Thiene, consapevole di questa importante necessità, nel nuovo Piano Generale si è imposto di adottare una prospettiva ambiziosa e di ampio respiro: non ci si è limitati a valutare gli interventi da realizzare nell’immediatezza, ma si intende intraprendere una progettazione a medio e lungo termine che ridefinisca profondamente la concezione stessa della strada. Troppo spesso, oggi, qualunque striscia d’asfalto è considerata esclusivamente come via di transito, elemento di pericolo e di disturbo; il nuovo Piano Generale intende invece riproporre le strade di Thiene come luoghi d’incontro, da vivere e condividere, attraverso l’individuazione nel territorio comunale di tutte le potenziali “isole ambientali”: zone, cioè, caratterizzate da un reticolo di strade locali in cui imporre il limite di velocità dei 30 chilometri all’ora, con un occhio di riguardo per ciclisti e pedoni, valorizzando gli elementi di arredo urbano e le aree di sosta. In questo modo sarà possibile invogliare la gente a riscoprire il piacere di incontrarsi ogni giorno tra le vie del proprio quartiere, finalmente più sicure e meno inquinate.

Elementi di criticità Ma quali sono attualmente i principali problemi riscontrati nel sistema stradale thienese? Innanzitutto, in linea generale, troppo spesso si verifica la commistione tra diverse tipologie di traffico (veloce e lento, in transito e residenziale, di mezzi pesanti e utenti deboli): un problema generato dalla carenza di percorsi pedonali e ciclabili, da spazi stradali a volte angusti, dalla scarsità di elementi in grado di limitare la velocità, come le pedane rialzate. Si prenda ad esempio la situazione di via Bassani, caratterizzata da traffico intenso, molte intersezioni trasversali nonostante i tanti servizi per la cittadinanza che la rendono un punto di riferimento importante per i Thienesi. Altre strade oggi tendono a rappresentare un forte elemento di “separazione”, anziché di unione all’interno di una stessa zona: si pensi a via Divisione Julia e, per il centro, all’asse composto da via Colleoni, via Bassani e via Monte Grappa. Può essere utile anche il ripensamento del sistema di sensi unici nel cuore della città, caratterizzato da spazi ristretti: questa modalità di percorrenza potrebbe ad esempio risultare utile per limitare l’attraversamento veicolare dell’asse di via Dante e Piazza Ferrarin. In definitiva, risulterà fondamentale garantire più sicurezza agli spostamenti delle utenze deboli, limitando per quanto possibile le ingerenze del “grande traffico” nei confronti della viabilità residenziale, estendendo notevolmente i percorsi ciclo-pedonali e favorendo la creazione delle “Zone 30”, destinate a diventare isole ambientali da riqualificare anche con un migliore arredo urbano: panchine, aiuole e illuminazione possono rendere più piacevole la sosta e incentivare la socialità.

Le isole ambientali che verranno Sono molti i quartieri dove aThiene è possibile ipotizzare la formazione di ampie aree “libere” dal traffico, più godibili per i residenti e a misura d’uomo. Questa vocazione risulta ad esempio già evidente nella zona residenziale compresa tra via Valdastico, via Santa Maria dell’Olmo e la ferrovia, ma anche tra via delle Pastorelle, via Vittorio Veneto, via Colleoni e via Santa Maria Maddalena, area arricchita da un bel parco

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e dal percorso ciclopedonale di vicolo Malcantone. Eppure ci sono anche punti oggi meno “tranquilli” che con qualche accorgimento potrebbero divenire nuove godibili “Zone 30”: ecco, a sud del centro, l’area definita tra via Giovanni Bosco, via San Savio e via Binotto, nella quale risulterà fondamentale eliminare il traffico di attraversamento generato dalla vicina zona artigianale. Molto interessante è poi la possibile conversione in “isole ambientali” di altri quartieri, come l’area compresa tra Bosco dei Preti, viale Europa, via Raffaello e via Divisione Julia, e quella collocata tra via Bassani, via Filzi, la roggia e via Lavarone. Nella prima zona, è evidente che l’introduzione di un senso unico in via Ungheria, con un nuovo percorso ciclopedonale protetto, potrebbe favorire la tranquillità degli spostamenti tra aree verdi, poste, scuole e campo da calcio che la caratterizzano. Fondamentale poi il rallentamento e la messa in sicurezza di via Divisione Julia, con l’introduzione di pedane rialzate nei punti strategici. Per rendere un’isola ambientale la zona attorno a via Bassani, risulta invece necessario disincentivare l’utilizzo di via S. Simeone come strada di transito verso l’ospedale o piazza Rovereto, oggi di fatto una sorta di “by-pass” tra via Granezza e via Filzi: nuove pedane, chicane e porte d’accesso possono rappresentare la soluzione ideale.

Tutti in bici! A chi non piacerebbe, soprattutto con la bella stagione, spostarsi a piedi in bicicletta per le vie della città? Purtroppo, molti rinunciano per la paura di ritrovarsi alle prese con automobili a pochi centimetri di distanza e senza alcuna barriera protettiva, con gli evidenti rischi del caso. Così l’Amministrazione comunale di Thiene ha deciso di intervenire profondamente sul nuovo Piano Generale del Traffico: non solo si vogliono migliorare i percorsi ciclo-pedonali attualmente presenti, ma soprattutto si intende ampliare notevolmente la rete, consentendo per quanto possibile un transito sicuro in bici o a piedi anche tra quartieri lontani tra loro. Si andrebbe così a soddisfare l’elemento della “continuità”, premessa fondamentale per rendere un percorso

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Focus

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Una rete capillare

ciclo-pedonale davvero utile per gli utenti, caratteristica che oggi a Thiene ancora non si riscontra: è netto infatti il distacco tra la rete dei percorsi della zona delle scuole e di Bosco dei Preti, e quelle sparse un po’ qua e un po’ là nel resto del territorio, senza una logica d’insieme. L’obiettivo è ambizioso, ma non impossibile: nei prossimi anni, si intende elevare la mobilità in bicicletta rispetto al traffico veicolare dal 3-5% attuale al 15-25%, rendendo effettivamente applicabile la “regola d’oro” che prevede di effettuare uno spostamento a piedi nell’arco dei 400 metri, in bici entro i 2 chilometri, e solo per percorrenze superiori tramite gli altri mezzi di trasporto, preferibilmente pubblici. In primo luogo, si interverrà per migliorare l’agibilità e la sicurezza dei marciapiedi, anche attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche che oggi in molti punti impediscono la salita e la discesa dei disabili. Risulta molto importante anche l’adeguamento della segnaletica e delle barriere: anche dove già esistono percorsi ciclo-pedonali, infatti, oggi non sono sufficientemente identificabili, né sono fisicamente separati dal resto della carreggiata, tanto da essere spesso addirittura utilizzati come improprie “aree di sosta” per i veicoli (accade frequentemente in via San Giovanni Bosco, via San Gaetano, viale Europa). Uno dei prossimi obiettivi dovrà essere quindi la progettazione di efficaci soluzioni per rendere riconoscibili, facilmente individuabili e confortevoli queste piste ciclabili o ciclo-pedonali: il tutto grazie all’uso di soluzioni tecnicocostruttive inerenti la pavimentazione, la segnaletica orizzontale e verticale, semaforica e direzionale, la dislocazione ragionata di parcheggi e rastrelliere per le biciclette, l’adozione di una segnaletica informativa ad integrazione di quella standard proposta dal Codice della Strada. Non solo. Anche gli attraversamenti, i cordoli, i cambi del fondo stradale, i bordi delle corsie, la piantumazione di nuovi alberi o l’inserimento di dissuasori di sosta dovranno essere tenuti in debita considerazione ed essere perfettamente raccordati e dimensionati al contesto stradale.

Nuove piste per pedoni e ciclisti saranno realizzate in piazza Battisti, in piazza Ferrarin e in corso Garibaldi fino a piazza Scalcerle, con collegamento a via Rasa e all’area ex Nordera per sfruttare il passaggio attraverso il parco Chilesotti. Nella piazza Nova Thiene si innesterà il percorso da piazza Ferrarin a Bosco dei Preti, attraverso piazzale Divisione Acqui e via Chiesa. Via Trieste troverà una connessione sia con il parcheggio di via Bosco dei Preti, sia con via Vanzetti, che a sua volta verrà collegata a via Val Cismon sfruttando il passaggio verso via San Gaetano e la fascia libera a est del campo da calcio. Un percorso bidirezionale è poi previsto tra via Val Cismon e le piste di penetrazione verso il centro storico. Si potrà andare in bici o a piedi in sicurezza anche dalla stazione delle corriere di Bosco dei Preti ai quartieri a nord. Il piano dei percorsi ciclo-pedonali si completa con i collegamenti nelle aree periferiche: a sud verso Rozzampia e Ca’ Orecchiona; lungo

la strada provinciale 48 tra Lampertico e la provinciale 349; in zona industriale da via del Lavoro a via dell’Economia; infine, altri collegamenti sono previsti tra località Santo e il centro, attraverso le vie della Pieve, dell’Industria e Campazzi; lungo il torrente Rozzola, in collegamento con via Del Costo; e sul tratto di via Valsugana dall’intersezione con via S. Filippo Neri e lungo la roggia. Per tutti questi interventi si prevede la creazione di nuove piste urbane, ma anche l’allargamento, il ripristino o il miglioramento di quelle già esistenti, al fine di creare percorsi più diretti e veloci possibili per gli utenti. Ci vorrà del tempo, ma una Thiene così, ricca di percorsi moderni, confortevoli e sicuri per pedoni e ciclisti, sarà senz’altro una città destinata a garantire un tangibile miglioramento della qualità della vita. Oliate le catene e lucidate i campanelli: nei prossimi anni, torneranno davvero molto utili!

A MORE PERSON-SIZED THIENE A new plan to multiply and improve cycling paths and ecological islets

The exponential growth of Thiene has inevitably also affected its road system: over time, a dense network of provincial roads, motorways and neighborhood streets has come to litter the Municipality’s territory. In the midst of this “mechanical overpopulation”, some still try to cross the city on foot or by bike: hard work in any urban center,Thiene included.This difficulty has arisen from the poorly thought-out development of road infrastructures throughout the last decades. And the resulting “forced co-existence” has inevitably generated competition over resources: similarly to a jungle, the strong (lorries and cars) end up overpowering the weak (pedestrians, cyclists, children, the elderly) and relegating them to the “protected species” category. And the problems generated by congestion and traffic exacerbate the situation. Fortunately, public administrations have started to concern themselves with these issues, targeting them more quickly and with longer-term solutions. The challenge that faces them isn’t simple, but neither is it insurmountable. The Municipality of Thiene, recognizing as much, has adopted an ambitious, allencompassing perspective in its new General Plan: the aim is to plan in the medium and long term in a way that will significantly alter the very concept of the road. Nowadays, any strip of concrete is all too often seen purely as a means of transit, a dangerous inconvenience; the new General Plan instead aims

to re-launch the streets of Thiene as meeting points to use and share by introducing ‘ecological islets’ throughout the territory. Protecting smaller users will be of crucial importance. Large inflows of traffic will have to be limited, where possible, in relation to the residents’ own mobility, extending cycling and pedestrian lanes significantly and promoting the creation of “Zone 30s”. These last are to become ‘ecological islets’ that also benefit from improved urban furnishings: benches, flower beds and lighting can make such spaces much more attractive. And there are many neighborhoods in Thiene that could feasibly be made “traffic free”, making them more personable to the city’s inhabitants. The Council Administration also aims to not only improve existing cyclingpedestrian lanes, but to significantly increase their reach and number, which would favor both continuity and utility. It is aiming to increase cycling traffic by around 20% with respect to vehicular traffic in the coming years. Pavements will also be made safer through the removal of barriers and the introduction of more appropriate signals. It will take time, but these changes will no doubt provide greater comfort for cyclists and pedestrians and tangibly improve the Thienese quality of life.

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Detto & Fatto

Direzione

THIENE

Le Strade del futuro

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hiene e il suo territorio saranno al centro di alcuni importanti progetti di riordino, potenziamento e razionalizzazione della rete viaria. Punto focale degli interventi sarà l’area circostante il casello di Thiene della A31, la cui viabilità sarà rivista per consentire un collegamento diretto con la Gasparona, bypassando gli insediamenti residenziali e commerciali della zona e il terzo stralcio della variante di Thiene alla SP 349 verso ovest, che metterà in diretto collegamento Thiene con il nuovo polo ospedaliero dell’Alto Vicentino. Si tratta, nel complesso, di opere molto importanti, destinate a rendere più rapidi ed efficienti gli spostamenti, con un indubbio vantaggio dal punto di vista ambientale, ‘liberando’ i centri abitati dal traffico di attraversamento. Ne parliamo con Attilio Schneck, Presidente della Provincia di Vicenza e della Società Autostrada Brescia-Padova S.p.A., poco dopo l’annuncio che la Camera e il Senato hanno dato il loro “via libera” alla proroga fino al 2026 della concessione alla Società. Un provvedimento atteso, che sblocca una serie di progetti a favore del nostro territorio. Presidente, tra i progetti in cantiere, prioritario sembra essere quello inerente l’A31 Valdastico. In particolare, uno stralcio dei lavori dovrebbe interessare il casello di Thiene e il collegamento con la viabilità provinciale: quali sono gli obiettivi di un simile intervento? L’intervento a cura dell’Autostrada BS-PD S.p.A. riguarda la realizzazione di un collegamento diretto tra la SP Nuova Gasparona ed il casello di Thiene dell’autostrada A31. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo asse viario che superi, attraverso un sottopasso, il nodo viario comunale di via Gombe, ubicato in corrispondenza del centro commerciale Carrefour, per poi innestarsi su via dell’Autostrada, in corrispondenza del suo incrocio con la viabilità di raccordo al casello autostradale. Tale intervento è suddiviso in due stralci: il primo è stato già realizzato ed aperto al traffico ed è quello relativo alla rotatoria di collegamento tra via dell’Autostrada e la viabilità di accesso al casello di Thiene. Il secondo stralcio prevede invece la realizzazione del vero e proprio collegamento del casello autostradale e di via dell’Autostrada con la SP Nuova Gasparona. In questo ambito sarà rivista l’attuale rotatoria per renderla compatibile con le esigenze di innesto alla nuova bretella.

Attilio Schneck

Intervista ad Attilio Schneck, Presidente della Provincia di Vicenza e della Società Autostrada Brescia-Padova S.p.A. 15


Detto & Fatto

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Ci sono altri progetti già allo studio/in corso d’opera che riguardano specificatamente il territorio thienese? Quali sono le prospettive di miglioramento della viabilità in quest’area? Tra i principali progetti in corso di studio e rivolti al territorio thienese ricordo la realizzazione della bretella est di Thiene. L’opera è all’interno del protocollo d’intesa stipulato il 30 gennaio scorso e sottoscritto congiuntamente dalla Provincia e dai Comuni di Thiene, Sarcedo, Zugliano, Zanè, Carrè e Piovene Rocchette. La bretella est di Thiene consiste nella realizzazione di un nuovo asse viario che partendo dal termine della SP Gasparona in zona Barcon si dirige verso nord tangenzialmente al centro abitato di Thiene con un percorso in trincea, e quindi a ridotto impatto ambientale, che intercetta a livelli sfalsati la SP Fara per poi immettersi nella SP Caltrano in località Casette. La nuova strada eviterebbe l’attraversamento del centro abitato di Thiene, con conseguente diminuzione del flusso di traffico al suo interno, ma anche con un notevole miglioramento delle condizioni di transito per tutti gli utenti stradali, che attualmente sono costretti a lunghe attese per attraversare il centro abitato di Thiene. È previsto, inoltre, il terzo stralcio della variante di Thiene alla SP 349 verso ovest, già contemplato in un altro protocollo d’intesa stipulato tra la Provincia ed i comuni di Schio, Zanè, Santorso e Piovene Rocchette. Quest’ultimo realizzerà il collegamento con il nuovo polo ospedaliero dell’Alto Vicentino, oltre che con tutta la porzione occidentale dell’area che gravita attorno al Comune di Schio. Ricordo infine gli interventi, già in avanzata fase di progettazione, consistenti nel primo stralcio dei lavori di completamento della variante alla SP 349 (collegamento con la zona del vecchio ospedale) e nel secondo stralcio (collegamento con via Maestri del Lavoro). Tutti i progetti rientrano in un programma complessivo di riqualificazione ed ammodernamento della rete viaria provinciale nell’Alto Vicentino, inserito negli strumenti programmatori della Provincia ed in fase di progressivo approfondimento e sviluppo, in sintonia con tutti i Comuni interessati oltre che con le principali categorie produttive.

Un’opera importante, dunque, che rimette in moto gli investimenti della Società Autostrada Serenissima. Un progetto che porterà benefici al territorio di Thiene e a tutto l’Alto Vicentino... La recente approvazione sia alla Camera che al Senato della proroga fino al 2026 della concessione dell’Autostrada BS-PD ha reso realizzabile questo intervento, la cui fattibilità era subordinata all’approvazione del piano finanziario legato alla proroga della concessione. Fortunatamente l’iter si è concluso positivamente, in caso contrario, questo e numerosi altri progetti previsti nella provincia di Vicenza non sarebbero possibili. Si tratta di un progetto fondamentale per poter assicurare un collegamento diretto tra la SP Nuova Gasparona (e quindi il nord est Vicentino) e la variante di Thiene alla SP 349 che si dirige verso Schio, oltre che verso la valle dell’Astico e l’Altopiano dei sette Comuni.Tale intervento contribuirà inoltre ad agevolare i collegamenti verso la SP 46, tramite in particolare la variante alla SP Molina, oltre a realizzare un collegamento più veloce e diretto ad ovest di Thiene verso la zona in cui si prevede la costruzione del nuovo polo ospedaliero dell’Alto Vicentino. Non va dimenticato che il progetto si affianca alla prevista realizzazione della nuova Superstrada Pedemontana Veneta, il cui obiettivo principale è assorbire il traffico di

media e lunga percorrenza che coinvolge anche l’Alto Vicentino. Grazie ad apposite complanari, sarà mantenuta la funzionalità della SP Nuova Gasparona come asse viario non a pagamento, a servizio del traffico di breve e media percorrenza. Senza dubbio, la Superstrada Pedemontana Veneta contribuirà ad alleggerire considerevolmente il traffico lungo la rete viaria provinciale, che necessita tuttavia della realizzazione di interconnessioni, anche al fine di liberare i centri abitati dal traffico di attraversamento. Lei conosce bene la realtà thienese. Quali vantaggi crede possa portare il miglioramento delle infrastrutture viarie a tutta l’area? Possono rappresentare degli stimoli alla crescita economica, turistica e strutturale? La crescita economica, turistica e strutturale di tutta la zona non può che essere stimolata da tali opere, e ciò sia grazie al miglioramento dei collegamenti viari con conseguenti minori costi di trasporto, sia in relazione all’alleggerimento del traffico nei centri abitati con conseguente miglioramento delle condizioni di vita al loro interno, creando i presupposti per una loro riqualificazione in termini di vivibilità e di fruibilità.

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Detto & Fatto

DALLA PARTE DEI GIOVANI Nasce a Thiene uno spazio all’avanguardia dedicato alle nuove generazioni

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argo all’informazione. Un’oasi è sorta nel cuore di Thiene: a beneficiarne i giovani di tutto l’Alto Vicentino. Chissà a quanti è capitato, passeggiando per le vie del centro di Thiene, di imbattersi in quella strana costruzione dalla forma arrotondata che si affaccia su piazza Rossi e di chiedersi di cosa si trattasse. Ebbene, ecco svelato il mistero, finalmente, dopo quasi 11 anni di attesa il grandioso progetto prospiciente via Roma, in passato luogo adibito a bagni pubblici, è stato ufficialmente inaugurato sabato 31 maggio, alla presenza del sindaco Maria Rita Busetti. “Urban Center O.A.S.I. Europa”: questo il nome dell’innovativo edificio progettato dall’architetto Luisa Fontana e destinato a divenire fulcro di interesse principale per le nuove generazioni. Non a caso il termine

Photo by A. Lebosi

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O.A.S.I., che sta per Opportunità, Ambiente, Sapere e Idee, è stato scelto dai ragazzi della Commissione Politiche Giovanili. Si tratta di un’esperienza pilota tramite cui aprirsi alla realtà europea, a partire dal mondo dei ragazzi, con l’obiettivo di porsi come riferimento non solo per i giovani thienesi ma anche per tutto il territorio circostante. Un programma quindi denso di propositi quello che va a motivare la struttura in questione. L’Urban Center è un centro polifunzionale animato sostanzialmente da due attività di sportello: l’Informagiovani e l’Eurodesk. Ad accogliere i visitatori all’entrata da piazza Rossi il bancone dell’Informagiovani: si forniscono notizie sulle convenzioni attivate dal Comune con le Associazioni di categoria del territorio e le università venete. Nel mirino quindi la mobilità, l’orientamento, le opportunità di stage e l’incrocio domanda-offerta di lavoro… nulla è lasciato al caso. E per chiudere il cerchio non manca neppure la consulenza di un funzionario della Banca S. Giorgio e Valle Agno che un pomeriggio a settimana dispensa consigli e informazioni sui vari servizi che la banca mette a disposizione dei giovani, uno fra tutti il prestito per i viaggi di studio all’estero. Ma la vera novità è rappresentata dall’ “Eurodesk”, reso possibile dal recente collegamento della cittadina veneta con lo sportello centrale di Bruxelles: un’opportunità unica per operare nella progettualità europea e divenire un centro d’eccellenza, in cui si potrà collaborare con partner europei. Un compito non facile. Ma, considerata la valenza innovativa e ad ampio respiro che il progetto sta assumendo, il gioco vale la candela. L’Amministrazione Comunale infatti sente il bisogno di aprirsi all’Europa, anche se in Italia, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto culturale, non si è abituati a parlare frequentemente un linguaggio davvero europeo...

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Detto & Fatto Ma in che consiste dunque questo “Eurodesk”? Si tratta di uno sportello specializzato nella consulenza e nell’informazione dei giovani e degli operatori giovanili sulle opportunità e le agevolazioni offerte dai fondi europei e sulle politiche e le strategie comunitarie in campo lavorativo all’estero. Uno strumento in risposta ai dubbi e alle perplessità dei ragazzi su temi ancora poco conosciuti e finora di difficile accesso. Senza dimenticare l’occasione di raccogliere e diffondere quella mentalità europea che per troppi anni è rimasta nell’ombra.

LA PAROLA ALL’ESPERTO A margine della cerimonia di apertura, svoltasi sabato 31 maggio alla presenza del sindaco Maria Rita Busetti e di autorità regionali e locali, il direttore di Unioncamere Veneto, Gian Angelo Bellati, ha osservato che «il Comune intende favorire una formazione internazionale dei giovani, seguita possibilmente da occasioni di lavoro nei paesi europei». Ancora Bellati, che è stato tra i principali sostenitori del progetto fin dagli esordi, ha commentato: «Sicuramente cominciare ad internazionalizzare dai giovani è un fatto fortemente educativo e concreto per una maggiore integrazione della nostra regione in Europa.Tenuto conto di quanto la nostra economia e in particolare le esportazioni dipendono dall’Europa comunitaria si tratta di un’iniziativa lungimirante, ancor più dei finanziamenti europei che questi giovani potranno attivare attraverso l’esperienza di euro progettazione che l’euro-sportello è in grado di proporre loro».

Alcuni scorci del nuovo Urban Center da Piazza Rossi Photo by A. Lebosi

Questo dunque e molto altro. L’Urban Center sorge come luogo aperto e pubblico dove incontrarsi, sviluppare idee e progetti, assistere a proiezioni, visitare mostre, navigare in rete tramite l’Internet point e consultare le bacheche ricche di notizie e nuove opportunità. Il dado è tratto, il nastro tagliato, non resta che attendere il riscontro del pubblico.

UN GUSCIO TECNOLOGICO PER FAVORIRE LO SVILUPPO SOSTENIBILE Forme e volumi all’avanguardia si fondono con la tradizione: avanza l’era dell’open space proiettato al futuro. Thiene precorre i tempi e si lancia verso una prospettiva prettamente europea. Un’attesa snervante quella che è intercorsa tra la presentazione del progetto nel novembre del 1999 e l’inizio dei lavori in marzo 2005, oltre 4 anni per ottenere le autorizzazioni necessarie. Ma finalmente l’ambizioso progetto voluto dall’Amministrazione Comunale e dall’architetto Luisa Fontana si è concretizzato: seminterrato, piano terra più soppalco, il tutto per una superficie complessiva di 428 mq. «Da un lato sull’edificio liberty risalente ai primi del ‘900 si è intervenuti con un restauro conservativo, - precisa Luisa Fontana - dall’altro le aggiunte sul retro, che si affacciavano su Piazza Rossi, sono state completamente demolite». Al loro posto è sorto un guscio in acciaio rivestito in rame dalle forme e dai volumi contemporanei che tuttavia ben si sposano con l’originario stile dell’edificio. E in effetti la moda di ricalcare gli stili antichi ha ceduto il passo all’innovazione formale così come detta la nuova tendenza europea: «Dobbiamo esprimere il nostro tempo tramite il linguaggio contemporaneo, ed esso può convivere tranquillamente con la tradizione: la storia stratifica e dà valore alle esperienze; ogni epoca deve portare un proprio segno, solo in questo modo l’arte si evolve». E se nelle grandi città europee il concetto è già stato assorbito (basti pensare alla superinnovativa piramide del Louvre), qui in Italia questa nuova tendenza stenta a decollare. Con forme e concetti così moderni la scelta della destinazione d’uso non poteva cadere su un’opzione migliore. Le forme contemporanee del guscio e gli spazi aperti si adattano perfettamente al mondo dei giovani. E se l’Urban Center risulta innovativo dal punto di vista architettonico, a stupire i visitatori concorre anche il sistema ecologico che lo vede protagonista e che l’ha innalzato a progetto pilota, ottenendo persino un finanziamento di 280 mila euro a fondo perduto dalla Regione Veneto. L’edificio è scollegato dalla rete cittadina e utilizza fonti di energia alternative che lo rendono autosufficiente; tramite le sonde geotermiche profonde 150 mt sotto terra lo spazio riceve il calore necessario per il riscaldamento. Discorso un po’ diverso per l’energia elettrica, che invece viene prodotta da un generatore bio-diesel alimentato con oli di origine vegetale. Energia pulita, gratuita e dai consumi ridotti: un’iniziativa lodevole che ha già ricevuto molti assensi e riconoscimenti. L’edificio è stato certificato con il sistema Eco Domus elaborato da Vi.energia, ottenendo un’equiparazione alla classe A, il massimo in fatto di risparmio energetico!

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ON THE YOUNG PEOPLE’S TEAM An avant-garde space dedicated to the younger generations is born in Thiene Who knows how many people – while leisurely walking along the streets of Thiene’s city centre – have stumbled upon that strange, round-shaped building that faces Rossi Square only to ask themselves what it could be? Well, after an 11-year wait, the mystery of the grand project overlooking Via Roma - where the public baths were once housed - was finally unveiled on Saturday the 31st of May. “Urban Center O.A.S.I. Europe”: designed by the architect Luisa Fontana, this is the name of the innovative building that is destined to become a new focal point for the younger generations. The term O.A.S.I., which stands for the Italian words for opportunity, environment, knowledge and ideas, was chosen by the young members of the Juvenile Policy Commission. The whole represents a pilot experience through which European realities are faced, starting with the new generations and aiming to become a point of reference for young people in Thiene and its surrounding territory. The Urban Center is a multifunctional center run mostly through two ‘counter’ activities: the Informayoung and Eurocounter Relais. The Informayoung greets visitors from the entrance on Rossi Square: they acquire information on the agreements made by the Municipality with several of the territory’s associations, along with Veneto’s universities. The issues of student and worker mobility, and their internship and work-related opportunities are therefore of prime concern. But the real novelty is the “Eurocounter Relais”, which represents a unique opportunity to participate in the building of Europe and to become a prototype center for collaboration amongst European partners. A difficult feat, no doubt. But considering the innovative feel and the room for maneuver that the project has been given, it is one that is worth the effort. In practice, the Eurocounter Relais is a specialized counter service offering consultancy and information for young people regarding the opportunities and concessions rendered available by Eruopean funds, along with common policies and strategies on working abroad. And the Urban Center O.A.S.I. is innovative not only architecturally, but environmentally. The building is disconnected from the urban network, using alternative sources of energy that make it self-sufficient. Clean, free and low-consumption energy: an admirable initiative that has already received widespread approval and praise.

VIAGGIO VIRTUALE ALL’INTERNO DELL’URBAN CENTER L’equilibrato rapporto tra spazio e funzione: allacciate le cinture inizia il viaggio virtuale all’interno dell’edificio. Da piazza Rossi l’accesso principale e subito ad accoglierci il banco Informagiovani, dal lato opposto della struttura, sul lato storico, si scorge lo sportello Eurodesk. Esplorando ancora un po’ i 187 mq del piano terra, nelle due ali laterali ci si imbatte in una sala riunioni e in un ufficio istituzionale di relazioni con il pubblico. Per il resto, esclusi i servizi igienici, l’ampio spazio aperto che ci troviamo di fronte ospita una serie di bacheche informative e l’Internet point. Superiamo la futuristica scalinata ricurva e accediamo al soppalco: circa 100 mq di spazio libero, pronto ad accogliere gruppi di lavoro, mostre e riunioni, fatta eccezione per una piccola stanza adibita a sala proiezioni. A completare l’opera, infine, le due terrazze sopra l’ingresso e i servizi igienici e i 141 mq di seminterrato adibito in parte a ripostiglio e in parte a centrale tecnologica che regola il sistema impiantistico dell’edificio.

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Detto & Fatto

I vigili di quartiere con le nuove biciclette donate dal mandamento thienese dell’Associazione Industriali

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microcamera, computer palmare e sfollagente a scopo dissuasorio. Per una migliore gestione delle esigenze della città, la direzione dei Vigili di Quartiere è stata assunta dall’Amministrazione Comunale, mentre l’attività di coordinamento è affidata all’Agente scelto Gianluigi Marchiotti. Del resto, la creazione di questo servizio è stata fortemente voluta dal Comune di Thiene per un rapporto più diretto con i cittadini, all’insegna della sicurezza ma anche come servizio sociale sul territorio. E proprio in quest’ottica, a suggellare ulteriormente il patto di fiducia instauratosi tra la Polizia locale e la comunità thienese, il 15 maggio scorso il raggruppamento locale dell’Associazione Industriali di Vicenza ha fatto dono ai Vigili di Quartiere di 5 nuove biciclette attrezzate. All’incontro era presenta in qualità di testimonial d’eccezione Paola Pezzo, campionessa olimpica di mountain bike e pluridecorata atleta del mondo delle due ruote. Lei, che di pedalate se ne intende, ha accolto con piacere l’invito delle istituzioni locali e ha voluto partecipare alla cerimonia per lanciare un messaggio ai cittadini e soprattutto ai giovani. Qual è il motivo della sua presenza a Thiene a fianco del consorzio della Polizia Locale? Risiedo con la mia famiglia a Bardolino, sul lago di Garda, dove la figura della Polizia di Quartiere su due ruote negli ultimi anni si è affermata con successo, prendendo spunto dall’esperienza maturata in molte città statunitensi. Ora anche Thiene si è voluta dotare di questo strumento che innova e completa i servizi offerti dalle forze dell’ordine locali, creando una sorta di filo diretto e dando continuità a quanto già fatto nella mia città. Penso quindi che l’esempio di Comuni piloti, quali Bardolino e Thiene, possa davvero permettere una rapida diffusione di questo servizio nel nostro Paese. E la mia presenza vuole appunto favorire una promozione in tal senso…

Sicurezza su due ruote S

e il benessere e la qualità della vita in città passano oggi anche attraverso il grado di “Sicurezza Percepita” dal cittadino, allora Thiene può guardare con soddisfazione alla strada intrapresa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il consorzio di Polizia Locale “Nordest Vicentino”. Non solo da qualche mese è stata istituita la figura del Vigile di Quartiere per presidiare il territorio comunale, garantire il rispetto delle leggi e gestire le problematiche locali con un servizio ad alta visibilità; gli agenti sono stati anche dotati di speciali biciclette per venire incontro alle particolari esigenze di mobilità all’interno del tessuto urbano e rappresentano già un punto di riferimento per l’intera città. Grazie a loro, anzi, si vengono finalmente ad annullare le tradizionali distanze tra istituzioni e comunità, permettendo l’instaurarsi di un clima sereno che si concilia pure con il rispetto dell’ambiente e la

crescita di uno spirito ecologico. Li vediamo aggirarsi costantemente sia lungo le vie del centro storico che all’interno dei singoli quartieri, monitorando le zone a rischio e sorvegliando da vicino la quotidianità del cittadino. C’è chi ha già avuto modo di testare personalmente l’efficacia del loro servizio per piccoli incidenti domestici, infrazioni e violazioni del Codice o in situazioni di difficoltà e di emergenza, cui anche la stampa ha dato ampio risalto negli scorsi mesi. L’esempio di Thiene ha inoltre stimolato altri comuni della provincia ad introdurre questa figura tra le proprie forze dell’ordine. Attualmente, il nucleo thienese dei Vigili di Quartiere si compone di sei elementi, scelti localmente per una maggiore facilità di relazione con il territorio; ciascuno di essi ha frequentato corsi di pronto soccorso e autodifesa ed è dotato di equipaggiamento speciale, con Photo by Studio Stella, Breganze

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Detto & Fatto

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Ma come valuta l’attività di queste poliziotti su due ruote in città? A Bardolino ho notato che la presenza dei Vigili di Quartiere ha fatto crescere un maggior senso di sicurezza, sia tra i cittadini che tra i turisti. Ci sentiamo tutti più protetti! Il fatto poi di avere a disposizione una bicicletta robusta e maneggevole, permette loro di muoversi più agilmente in mezzo al traffico. Specie nel centro storico, dove ci sono strade strette, o nelle zone pedonali, dove sarebbe impossibile usare le auto di pattuglia. Quali sono gli altri vantaggi nell’utilizzo della bici da parte della Polizia? Direi che la bicicletta, oltre ad essere un mezzo di trasporto rapido e versatile, non inquina. Per cui l’esempio ecologico dei poliziotti non può che contribuire a sensibilizzare la popolazione su questo tema. In più il fatto di muoversi a stretto contatto con la gente permette l’instaurarsi di un rapporto più confidenziale e partecipe con le forze dell’ordine. Non dimentichiamo poi che i vigili in bicicletta, oltre a garantire una maggiore tranquillità, rappresentano un bel modello anche per i bambini… Ecco appunto, i bambini: sempre più diffuse sono le manifestazioni che li vedono direttamente coinvolti. Secondo lei, da cosa nasce l’idea di avvicinare i giovani al mondo della bicicletta? Sicuramente è un fatto importante quello di poter informare i giovani sui problemi legati alla vita in città e ad una corretta lettura dei segnali stradali. Consente loro di diventare più consapevoli e di imparare fin da subito le regole di comportamento da mantenere in strada. È una questione di educazione e di sicurezza: riconoscere uno stop, sapere quando dare la precedenza, occupare la corsia di destra… sono piccoli e preziosi concetti che servono quando si va in bicicletta da bambini, ma che tornano utili anche in seguito. In questa prospettiva, pensa che l’esempio dei campioni dello sport e, in particolare, degli atleti che corrono sulle due ruote possa servire da stimolo per i giovani? L’opportunità di stare vicino e conoscere personaggi che di solito si vedono solo alla televisione esercita un grande fascino sui giovani; poter parlare con loro aiuta a trasmettere l’amore per lo sport ma anche i valori più sani di ciascuna disciplina. E recentemente abbiamo avuto prova che, dopo il calcio, il Giro d’Italia è la manifestazione più seguita dagli Italiani. Ma tutto sommato è il mondo del ciclismo in genere ad attirare un gran numero di ragazzini, pronti ad affezionarsi ai grandi campioni di ieri e di oggi.

In basso: il sindaco Maria Rita Busetti con Paola Pezzo, Paolo Mariani, Presidente Ass. Industriali mandamento di Thiene, e Giovanni Scarpellini, Comandante del Consorzio Polizia Locale “Nordest Vicentino” Che consiglio dare allora per l’estate? Pedalate e pedalate… prendete la bicicletta e state all’aria aperta per riscoprire il piacere di vivere la città in maniera più diretta. Certo, ci vorrebbero ancor più piste ciclabili o zone delimitate al traffico delle auto, per permettere ai bambini di muoversi in piena libertà… magari strutture chiuse, tipo i campi da calcio, dove poter apprendere la tecnica per andare in bici senza la preoccupazione di dover lasciare un figlio su strade pericolose… se ci fossero, la città si riempirebbe di famiglie in bicicletta. Ne abbiamo già avuto conferma nel corso delle domeniche ecologiche e delle tante iniziative proposte per il passato… Un augurio che sembra aver già trovato terreno fertile proprio a Thiene.

Photo by Studio Stella, Breganze

LA PRIMA CAMPANELLA? SUONA IN PIAZZA… A scuola di educazione stradale con la bicicletta Una moltitudine di ragazzini allegri e festanti; una distesa di caschi e berretti colorati; lo scampanellio delle biciclette; i piedi puntati sui pedali… pronti, via! Suona la campanella per dare inizio alle lezioni… all’aria aperta. Oggi la scuola si è trasferita in piazza! Gli insegnanti si sono trasformati in agenti di polizia; la materia è “Educazione stradale”; i libri di testo sono stati sostituiti dalla segnaletica posta lungo le vie del centro; i compiti si fanno in compagnia, tra una risata e uno scambio di battute; i voti si segnano con dei fori sul distintivo consegnato alla partenza a tutti gli alunni… Ma cos’è successo? A Thiene la febbre per la bicicletta sta contagiando davvero tutti. E l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il consorzio di Polizia Locale “Nordest Vicentino”, promuove le iniziative che intendono favorire l’apprendimento delle regole del Codice della Strada e stimolare un miglior utilizzo della bicicletta presso i giovani… C’è addirittura un team specializzato di Agenti della polizia che durante l’anno scolastico propone lezioni e approfondimenti sul tema della sicurezza stradale alle scuole medie inferiori come anche alle superiori, in classe e su strada, abbinando in alcuni casi la teoria alla pratica. E c’è tutta l’intenzione di ampliare questo servizio in futuro, incrementando il monte ore a disposizione e le iniziative correlate… per la felicità degli studenti e delle famiglie. Sì, perché se

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Photo by Studio Stella, Breganze

Da un lato l’attività all’aria aperta conquista i maggiori consensi tra gli alunni; l’opportunità di proporre esperienze incisive e concrete di educazione stradale lascia più tranquilli anche i genitori, nell’ottica di una crescita guidata e responsabile dei giovani. Così, a maggio scorso si è svolta la prima edizione di “Sicura-mente in bici”, manifestazione dedicata all’educazione stradale degli studenti delle Quinte classi elementari degli Istituti thienesi, a conclusione di un percorso formativo che durante l’anno ha visto impegnati ragazzi, insegnanti e vigili. Tutti si sono ritrovati in Piazza Ferrarin per condividere una mattinata dedicata alle due-ruote. All’interno del centro storico, opportunamente chiuso al traffico per l’occasione, è stato realizzato un itinerario ad hoc con difficoltà strategiche e prove di abilità. Lungo il percorso gli Agenti hanno dispensato utili consigli ai ragazzi e hanno sorvegliato il loro comportamento, valutandone gli errori e segnalandoli su appositi contrassegni: e per i più bravi alla fine è arrivato anche il “patentino”! Una giornata davvero speciale, insomma. Un progetto di educazione stradale innovativo, che l’Amministrazione Comunale e il consorzio di Polizia Locale ripeteranno per le quinte elementari di anno in anno. Per ora, lasciamo spazio ai ragazzi e alla loro voglia di muoversi in bicicletta, ma sempre con il casco ben allacciato e all’insegna della prudenza e nel rispetto delle regole.

SAFETY ON TWO WHEELS If well-being and the quality of life in a city are dependent of the level of “Perceived Security” a citizen feels, then Thiene should be proud of the measures taken by the Council Administration in collaboration with the consortium of Local Police “Nordest Vicentino”. Not only have Neighborhood Officers been appointed to safeguard the territory, but policemen have also been issued specialized bicycles to deal with the mobility issues affecting the urban fabric. At the moment, the Thienese nucleus of Neighborhood Officers is made up of six locally-chosen components: each of these has attended first aid and self-defense courses and has been given specialized gear consisting of a microcamera, palm-held computer and baton. The management of the Neighborhood Officers is overseen by the Council Administration, while coordination activities are undertaken by the chosen Officer, Gianluigi Marchiotti. This service is intended to create a more direct relationship with citizens, promoting security but acting also as a social service. With this in mind, the local Association of Industrialists from Vicenza donated 5 new equipped bicycles to the Neighborhood Officers on the 15th of May, sealing the confidence deal between the local Police and the Thienese community. The meeting was attended by Paola Pezzo who, as a successful mountain-biking Olympic champion, acted as a knowledgeable witness. She happily accepted the invitation to attend and the opportunity to send a message to citizens, the younger generations in particular.

THE FIRST BELL? IT RINGS ON THE STREETS… It seems that school has moved to the streets – teachers are police officers, the subject is “Road Education”, books are replaced by the road signs lining the city streets... How so? Bicycle fever is infecting everyone in Thiene. And the Council Administration, in collaboration with the consortium of Local Police “Nordest Vicentino”, is promoting initiatives that aim to improve young people’s knowledge of the Highway Code for the purpose of safer cycling... As a result, the month of May saw officers, teachers and students gathering in Piazza Ferrarin to participate in one such event: the first edition of “Sicura-mente in bici”.


Territorio

IN_LINEA CON_IL_COMUNE Uno sportello virtuale a disposizione del cittadino

Solo nel mese di marzo sono stati registrati ogni giorno oltre 2000 collegamenti al sito del Comune di Thiene e le visite mensili hanno superato quota 61.000.

Quando si parla di uffici pubblici, vengono in mente code interminabili lungo i corridoi, ore di attesa per poter richiedere informazioni e documenti, disagi negli spostamenti, corse frenetiche per rispettare orari di apertura e di chiusura... A Thiene non è così! Almeno per chi ha già scoperto la comodità e la funzionalità dei nuovi servizi telematici offerti al cittadino dal portale Internet del Comune. E stando alle ultime rilevazioni statistiche sono davvero tanti gli utenti che dimostrano di gradire queste opportunità e che hanno già acquisito una certa dimestichezza con il nuovo servizio amministrativo. Del resto, si sa, il futuro sarà sempre più in mano alla rete e si avverte un’esigenza diffusa di abbattere definitivamente le barriere tra Pubblica Amministrazione e cittadino, ricorrendo proprio a nuove forme di contatto. In tale prospettiva, va anzitutto eliminata l’idea di Comune come luogo fisico, chiuso e impermeabile all’esterno, che richiede continui sforzi e attenzione da parte del cittadino per aggiornarsi e registrare quanto accade attorno a sé. È ora di cambiare il modo di interagire con i suoi uffici, allontanando dalla mente l’immagine statica dello sportello e di quegli oblò vetrati attraverso cui si era soliti parlare al dipendente o all’incaricato comunale di turno... La nuova frontiera della comunicazione passa attraverso nuove e più agevoli forme di interazione, tra cui spiccano internet e i servizi on-line. L’attuale Amministrazione ha mostrato fin da subito una spiccata attenzione nei confronti delle singole utenze e una volontà di miglioramento dei servizi e dell’informazione rivolta al cittadino, di cui anche questo giornale è testimonianza. Ma non l’unica. Il rinnovo e l’aggiornamento del sito del Comune rappresentano ancor di più l’intenzione di aprire le porte dei propri uffici a tutta la comunità e di rendere sempre più semplice e immediato il dialogo con il pubblico esterno. Così basta digitare www.comune.thiene.vi.it e si apre un nuovo mondo... In particolare, oltre alle consuete funzioni informative e descrittive, da marzo di quest’anno il portale ha potenziato la gamma dei servizi dando vita ad un vero e proprio sportello virtuale: sulla home page campeggia

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in bella evidenza un banner che invita a cliccare per accedere ai servizi on-line. Comoda e facile da consultare da chiunque, l’area può essere utilizzata per visionare atti, documenti, pratiche e modulistiche varie per trasmettere allegati ed effettuare pagamenti. L’intera gestione del servizio è a cura dell’Urp del Comune di Thiene che, grazie al sistema di informazioni raccolte e messe a disposizione, è così in grado di informare in maniera rapida ed efficace gli utenti sullo stato della propria documentazione, semplificando le tradizionali operazioni di sportello. Sono già circa un centinaio i moduli che si possono scaricare, compilare e inviare agli uffici competenti dal computer di casa. Un vantaggio per tutti, che evita di recarsi fisicamente in Comune, di prendere l’auto, parcheggiare o magari spedire lettere e raccomandate... e in più c’è la possibilità di poter eseguire le operazioni in qualsiasi ora del giorno e della notte, festivi compresi. Un bel risparmio in termini di costi e di tempo! Alcuni di questi servizi sono liberi e, quindi, accessibili da chiunque. Per altri invece, specie se rivolti ai residenti di Thiene, è necessario procedere ad una semplice registrazione, che resterà gratuita ancora per tutto l’anno in corso. In questo modo i cittadini possono, ad esempio, utilizzare il servizio di autocertificazione precompilata per lo stato di famiglia estraendo i dati anagrafici direttamente dall’Archivio dell’Anagrafe, oppure possono inviare dal proprio PC la richiesta di cambio di indirizzo, purchè sia all’interno del territorio comunale, o ancora, è possibile controllare lo stato dell’iscrizione alle liste elettorali. E per quanto riguarda la sicurezza e l’affidabilità del servizio? La collaborazione con una società - la Pasubio Tecnologia - che vanta anni di esperienza nel settore e utilizza sistemi all’avanguardia, è in grado di garantire una nuova modalità di trasmissione “certificata” delle comunicazioni, sicura e attendibile. Un successo davvero clamoroso per l’iniziativa, che ha subito stimolato anche altri Comuni del territorio a seguire l’esempio di Thiene; l’invito è quindi quello di registrarsi... per scoprire i vantaggi della rete e mettersi in linea con il Comune.

Ecco i servizi oggi offerti dallo sportello virtuale del Comune di Thiene MIP – Pagamento Contravvenzioni È lo sportello per pagare comodamente, senza più code, le multe emesse dal Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino. MIP – Pagamenti Liberi non precalcolati È lo sportello dal quale pagare comodamente, senza code, in qualunque momento sera e notte comprese, il pagamento delle rette degli asili nido, del canone di utilizzo degli stabili comunali e delle operazioni cimiteriali, oltre ad altri piccoli pagamenti vari. Richiesta di visure Anagrafiche e di Stato Civile (servizio riservato ai residenti) Permette l’estrazione dei dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza, etc.) che possono servire alla compilazione delle autocertificazioni, utili da presentare negli uffici, che oramai hanno sostituito in molte circostanze la presentazione dei certificati. Disponibile solo per gli utenti registrati. Richiesta di visura posizione elettorale (servizio riservato ai residenti) Permette l’estrazione dei dati riguardanti l’iscrizione nelle liste elettorali. Disponibile solo per gli utenti registrati. Richiesta di cambio di indirizzo (servizio riservato ai residenti) Permette di inviare la richiesta di cambio di indirizzo all’interno del territorio del Comune di Thiene. Disponibile solo per gli utenti registrati. Richiesta di autocertificazione precompilata (servizio riservato ai residenti) Permette di ottenere un modulo di autocertificazione pre-compilato stampabile. Disponibile solo per gli utenti registrati. Servizio di invio allegati al Comune di Thiene Permette di inviare comunicazioni e/o allegati di qualsiasi genere (testo, foto, grafico ecc.). Disponibile solo per gli utenti registrati. Servizio di compilazione ed invio documenti in PDF Permette di elaborare e trasmettere al Comune, comodamente da casa, senza code né orari, tutti i moduli presenti in Internet resi operanti a tale scopo. Disponibile solo per gli utenti registrati.

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Per eventuali chiarimenti e/o informazioni è a disposizione l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico del Comune di Thiene (tel. 0445-804921 - fax 0445-804999; e-mail info@ comune.thiene.vi.it).

NON SOLO WEB I servizi al cittadino coordinati e promossi dal Comune di Thiene non si limitano al nuovo sportello virtuale accessibile dal sito Internet. L’attenzione alle problematiche e alle esigenze espresse in passato dalla comunità ha fatto sì che già da alcuni anni venissero attivati nuovi strumenti di comunicazione tra pubblico e privato. Anche in questo caso i riscontri ottenuti sono davvero lusinghieri: oggi il servizio di newsletter a cadenza quindicinale ha raggiunto quasi un migliaio di iscritti; SMSThiene ha ormai superato i 3500 abbonati e il numero verde prosegue ad operare con continuità ed efficienza. Non solo. Il Comune di Thiene mette l’esperienza dei propri uffici e l’affidabilità dei servizi a disposizione di altre realtà territoriali, con cui sono stati stipulati accordi, convenzioni o contratti di consulenza. Ma di cosa si tratta? Il servizio di newsletter INFO.Thiene e il servizio SMS Thiene, che prevede l’invio di brevi avvisi su iniziative, concorsi, spettacoli realizzati in città, fanno parte di un progetto sperimentale che permette a ciascun utente di ricevere informazioni e aggiornamenti su quanto accade nel territorio. Attivo ormai da quattro anni, il servizio è gratuito. È possibile ricevere notizie via SMS anche su specifici argomenti, quali il teatro, la musica, la scuola, l’area sociale... Attraverso il numero verde 800-246975 è stato invece attivato il servizio THIENEinforma: un innovativo contact center, che permette di smistare le telefonate dall’esterno del Comune all’interno e viceversa, venendo incontro alle richieste e alle difficoltà degli utenti nel districarsi tra i vari

uffici comunali. Così, oltre a informazioni generali fornite 24 ore su 24, il cittadino può contare dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20 e il sabato mattina dalle 8 alle 13 sulla puntuale assistenza di un operatore. Anche in questi casi, superata la vecchia concezione del Comune accentratore e fermo sulle sue posizioni, l’obiettivo primario è quello di mettere invece il cittadino al centro dell’attenzione e di far uscire il Comune all’esterno per recepire nuovi stimoli dal territorio e permettere di radicarsi tra la gente. Allargando l’area di intervento ad un piano sovracomunale e spulciando le attività dei vari uffici del Comune emergono poi altri interessanti servizi che fanno capo a Thiene. Innanzitutto è stata sottoscritta una convenzione con l’Ulss 4 “Alto Vicentino” per la condivisione delle banche dati e l’allineamento dei riferimenti demografici dei cittadini, che mira ad eliminare spiacevoli situazioni di incompletezza o disuguaglianza di genere documentario, che spesso causano fraintendimenti o intoppi burocratici. Esistono inoltre accordi di consulenza con alcuni comuni della fascia pedemontana per quanto riguarda l’area del personale e delle risorse umane, la gestione delle presenze, degli stipendi e delle pensioni, come anche le questioni relative ad appalti, espropri e contratti. Insomma, ancora una volta l’Amministrazione comunale sa distinguersi in fatto di competenza ed efficienza dei servizi offerti e conferma di essere sempre più punto di riferimento per tutto il territorio dell’Alto Vicentino.


Territorio

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da lla PARTE

del CITTADINO Quando la parola passa al Difensore Civico

GRECIA CLASSICA LA PUGLIA PIU’ BELLA LOURDES E SPAGNA con minicrociera PARIGI E NORMANDIA TOUR DEL BENELUX SOGGIORNO MARE IN CALABRIA CASCIA E ROCCAPORENA TOUR SPAGNA POLONIA E PRAGA PARIGI E I CASTELLI DELLA LOIRA BERLINO * DRESDA * PRAGA TOUR PUGLIA ISTRIA PADRE PIO TORINO

7 giorni - Dal 6 al 12 Agosto 2008 5 giorni - Dal 7 al 11 Agosto 2008 7 giorni - Dal 4 al 10 Agosto 2008 9 giorni - Dal 12 al 20 Agosto 2008 8 giorni - Dal 14 al 21 Agosto 2008 10 giorni - Dal 15 al 24 Agosto 2008 2 giorni - Dal 23 al 24 Agosto 2008 8 giorni - Dal 2 al 9 Agosto 2008 8 giorni - Dal 9 al 16 Agosto 2008 7 giorni - Dal 10 al 16 Agosto 2008 8 giorni - Dal 16 al 23 Agosto 2008 8 giorni - Dal 16 al 23 Agosto 2008 8 giorni - Dal 30/08/08 al 06/09/08 soggiorno mare 4 giorni - Dal 18 al 21 Settembre 2008 3 giorni - Dal 26 al 28 Settembre 2008 2 giorni - Dal 11 al 12 Ottobre 2008

…….anticipazione viaggi mese di Settembre * Ottobre

TOUR SICILIA ISOLA DEL GIGLIO e MAREMMA ISOLA D’ELBA e LUCCA LAGHI DI PLITVICE LOURDES E LA FRANCIA ISOLA D’ELBA e CINQUE TERRE PIRANO E PORTOROSE OKTOBERFEST FESTA DELL’UVA A MERANO PARMA E FONTANELLATO MAGICO HALLOWEEN A GARDALAND

8 giorni - Dal 6 al 13 Settembre 2008 3 giorni - Dal 12 al 14 Settembre 2008 3 giorni - Dal 19 al 21 Settembre 2008 3 giorni - Dal 19 al 21 Settembre 2008 6 giorni - Dal 30 Settembre al 5 Ottobre 2008 4 giorni - Dal 2 al 5 Ottobre 2008 1 giorno - Lunedi 8 Settembre 2008 1 giorno - Domenica 28 Settembre 2008 1 giorno - Domenica 19 Ottobre 2008 1 giorno - Domenica 26 Ottobre 2008 1 giorno - Domenica 2 Novembre 2008

NOVITÀ….. TOUR CLASSICO DELLA GIORDANIA

8 giorni - Dal 7 al 14 Ottobre 2008

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l rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadino è tradizionalmente difficile e spesso sbilanciato, caratterizzato cioè dalla presenza di due soggetti in posizione non paritaria. Nell’ambito di questo rapporto il cittadino viene infatti frequentemente a trovarsi in inferiorità o innegabile svantaggio, per cui diventa spesso complicato per il singolo contestare l’autorità e il potere di un ente che, per sua stessa natura, dovrebbe rappresentare il bene comune. Tra l’altro, la tutela di questa posizione non può essere sempre assicurata dalla magistratura, sia in considerazione dei tempi, spesso lunghi, della giustizia tradizionale, sia in relazione ai costi elevati, sia infine perché davanti al giudice non trovano soluzione istanze di giustizia che non attengono strettamente alla legittimità dei provvedimenti dell’Amministrazione Pubblica. A tal proposito, forse non tutti sono al corrente che dagli anni Novanta è stata istituita anche in Italia - sull’esempio di molti altri Paesi europei - una specifica figura, che agisce a livello comunale, provinciale e regionale per esaminare situazioni di abuso, disfunzione, omissioni e ritardo della macchina burocratica nei confronti del cittadino: il Difensore Civico. La sua presenza segnala e testimonia l’evolversi più generale dei sistemi istituzionali verso forme da un lato sempre più attente alla promozione dei diritti umani e dall’altro sempre più rispettose della dignità dei cittadini nei rapporti con i sistemi di governo. Anche a Thiene il Difensore Civico opera ormai da anni con successo. A partire dallo scorso aprile l’incarico è stato affidato all’avvocato Evelyn Stella, che esercita le sue funzioni non solo in ambito comunale locale, ma anche per conto dei Comuni convenzionati di Chiuppano, Carrè, Zugliano, Villaverla e Marano Vicentino. Siamo andati a trovarla per capire meglio in che cosa consiste il suo lavoro. Evelyn Stella Photo by Studio Stella, Breganze

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Territorio Avvocato Stella, chi è esattamente il Difensore Civico e quali sono i suoi compiti? Il Difensore Civico è un cittadino esperto in materie giuridiche, che fornisce informazioni e fa da mediatore tra i cittadini e l’Amministrazione Pubblica con i suoi enti collegati. In questo senso, il suo compito è quello di rafforzare e completare il sistema di tutela e di garanzia del cittadino per assicurare e promuovere il pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell’attività di governo. Ovviamente ciò avviene in una sede pregiurisdizionale, ossia in un momento logicamente e temporalmente antecedente dall’eventuale instaurazione di una lite davanti all’autorità giudiziaria. Quindi esistono delle limitazioni alla sua attività… Certo! Non è di competenza del Difensore Civico intervenire nelle controversie tra privati o nei procedimenti giudiziari veri e propri. Per questo esistono il Giudice di Pace e la giustizia ordinaria... diciamo piuttosto che la sua attività tende a promuovere un confronto preventivo con l’Amministrazione sulle questioni che riguardano la correttezza, la trasparenza e la speditezza del suo operato, usando l’arte della mediazione e della persuasione. Quali sono quindi gli strumenti a sua disposizione? Direi appunto che il mio lavoro in questi casi punta l’accento sul dialogo e l’interrelazione piuttosto che sul rapporto d’autorità. D’altra parte l’obiettivo principale è quello di evitare che i pubblici uffici abusino del potere loro conferito, determinando un distacco sempre più accentuato tra cittadino ed istituzioni. Da questo punto di vista, l’intervento del Difensore Civico può riattivare i meccanismi di partecipazione attiva, sia sociale che politica, contribuendo alla diffusione del diritto nella sua forma educativa, capace tra l’altro di fornire le basi per l’integrazione culturale in un mondo multietnico e globalizzato. Mi piace pensare che il Difensore Civico sia una sorta di “ponte” tra cittadini e Amministrazione. E come avviene la designazione del Difensore Civico? È nominato direttamente dal Consiglio Comunale sulla base delle candidature pervenute e rimane in carica fino alla scadenza dell’organo che lo ha eletto. Successivamente può essere rieletto per un secondo mandato. Ma allora può operare liberamente? Non ci sono rischi di parzialità nei giudizi? Assolutamente no. Nell’esercizio della sua attività il Difensore Civico non dipende dall’Amministrazione comunale e può muoversi in piena autonomia e libertà. Inoltre, le sue prerogative sono costituite dall’assenza di formalità per l’accesso all’ufficio, dall’assoluta gratuità del servizio, dall’assenza di qualsivoglia onere a carico del cittadino e, nei casi in cui le singole situazioni lo consentano, dalla garanzia totale di anonimato. Qual è il tradizionale iter d’azione del Difensore Civico? Normalmente, a seguito di segnalazioni di singoli oppure di propria iniziativa, interviene per accertare casi di omissioni, ritardi, irregolarità e illegittimità di procedimenti o atti amministrativi posti in essere da organi, Uffici o Servizi dell’Amministrazione del Comune. Dopo aver ascoltato il cittadino si avvia un’istruttoria chiedendo verbalmente o per iscritto, notizie sullo stato delle pratiche sottoposte all’esame; vengono consultati senza limite del segreto d’ufficio tutti gli atti e i documenti del caso; eventualmente si verifica direttamente con gli uffici e con i responsabili della pratica i termini della questione per poi prospettare ai funzionari innovazioni normative e amministrative utili alla risoluzione dei contrasti. In conclusione, si cerca sempre di proporre soluzioni amichevoli e di indicare le vie percorribili per il risanamento dei rapporti Ci può fare alcuni esempi concreti di interventi del Difensore Civico? Le situazioni sono tante e assai varie… il Difensore Civico, ad esempio, può assistere il cittadino quando si nega l’accesso o c’è difficoltà nell’utilizzare servizi comunali come l’asilo nido o l’assistenza domiciliare; oppure quando un ufficio

pubblico rifiuta la consultazione di documenti relativi a una pratica personale o non fornisce informazioni sullo stato di avanzamento della stessa; in altri casi può succedere che un impiegato pubblico non informi sulla possibilità di usare l’autocertificazione per attestare dei fatti o delle situazioni e magari richiede espressamente dei certificati che secondo la legge si può evitare di presentare con una dichiarazione sostitutiva... ma potremmo andare avanti ancora a lungo. Nel suo caso, quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi per questo ruolo? In generale, alla base di tutto c’è un interesse personale per le problematiche che riguardano il cittadino e il suo rapporto con il sistema burocratico. A tal proposito, sono certa che questo ruolo mi porterà ad una crescita personale e professionale che arricchirà le mie conoscenze in materia. Anche per questo avevo già fatto domanda

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per ricoprire l’incarico presso altre realtà territoriali; quando mi si è presentata l’opportunità di candidarmi a Thiene, dove risiedo, ho colto al volo l’occasione... così da approfondire ulteriormente il legame con il mio paese. Come valuta la situazione thienese per quanto ha potuto vedere in questi primi mesi del suo mandato? Avevo già avuto modo di sentire che l’Amministrazione comunale lavora bene; e in effetti la sensazione che ho avuto fin da subito è positiva. D’altra parte è naturale che migliorare si possa sempre ed è in questo senso che intendo operare. Come è accaduto per il mio predecessore, anch’io voglio interpretare il ruolo del Difensore Civico in maniera attiva all’interno della comunità, procedendo sia alla risoluzione dei problemi che alla proposta di azioni di miglioramento nel rapporto tra pubblico e privato.

On the citizen’s behalf - When the Ombudsman talks The relationship between Public Administration and the citizen is traditionally a difficult and unbalanced one, involving two subjects in unequal positions.The citizen in fact often finds him/herself in an identifiably disadvantaged, if not inferior, position that makes it difficult for him/her to challenge the authority of an entity that should represent the common good. And the judiciary can’t always be counted on to resolve the matter, not only because of time and monetary constraints, but because a judge can’t easily find a verdict to a matter that doesn’t strictly involve the legitimacy of specific provisions made by the Public Administration. But perhaps not everyone is aware that, since the 90s, Italy has made room for a special figure who acts at the local, provincial and regional level to examine instances of abuse, malfunction, omission and delay on the part of the bureaucracy towards citizens: the Ombudsman. This is reflective of a wider trend towards institutional systems that more readily promote human rights and respect the dignity of citizens in their relationships with government. In Thiene, too, the Ombudsman has operated succesfully for some years. The attorney Evelyn Stella has held the post since last April and works not only locally, but on behalf of the associated Municipalities of Chiuppano, Carrè, Zugliano, Villaverla and Marano Vicentino. We spoke to her to understand what her job entails.

Who exactly is the Ombudsman and what are his/her duties? An Ombudsman is a citizen with expertise in juridical matters, who provides information and acts as a mediator between citizens and the Public Administration. His/her role is to strengthen and complete the system of citizen protection, to ensure and promote full respect for the principles of impartiality and good practice in government activities.This happens logistically and temporally before any possible recourse the judiciary. The Ombudsman doesn’t interfere in private cases or with legal proceedings; that’s up to ordinary justice. His/her activities promote a preventative confrontation with the Administration in matters of its correctness, transparency and efficiency, using the art of mediation and persuasion. How is an Ombudsman appointed? He/she’s directly nominated by the Municipal Council on the basis of received candidacies and holds the post until the final term of the elective organ. What is the Ombudsman’s usual course of action? Normally, an individual complaint is followed up to confirm cases of omissions, delays, irregularities or illegitimacies in the proceedings of

administrative acts passed by organs, offices or services affiliated with the Council Administration. A preliminary enquiry is launched and certain verifications are made, followed by normative and administrative recommendations made to the appropriate officials. The goal is always to find amicable solutions and ways of restoring good relations. Can you give us concrete examples of the Ombudsman’s work? The situations are numerous and varied...the Ombudsman can, for example, assist a citizen when he/she is denied access to or encounters difficulties in using council services such as nurseries or the domiciliary assistance service; or when a public official fails to give sufficient information regarding the certificates or documents necessary for an individual’s case to proceed...I could go on. In your case, what pushed you to take on this role? I have a personal interest in the issues that citizens face in their relationship with the bureaucratic system. I was certain the role would allow me to grow both personally and professionally and, when I was given the opportunity to stand as a candidate in Thiene, my home, I was there in a second...to strengthen the bond with my hometown.

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I temi della certificazione e dello sviluppo sostenibile secondo CSQA

Territorio

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decise di dar vita in seno all’allora Istituto Lattiero-Caseario e delle Biotecnologie di Thiene (oggi diventato Azienda Regionale “Veneto Agricoltura”) ad un ente che si occupasse di certificazione in campo agroalimentare. Da quei primi pionieristici approcci, CSQA ha saputo evolvere il proprio ambito di intervento, abbracciando tutti i settori legati all’uomo e all’ambiente: dalla Pubblica Amministrazione ai servizi inerenti il territorio, dal turismo alla scuola, fino alla formazione. Per ciascuno di essi, l’obiettivo rimane quello di assicurare e certificare la qualità, la sicurezza, la responsabilità sociale e la comunicazione sociale. Il tutto nell’ottica di una rinnovata idea di progresso che mette al primo posto, appunto, l’individuo e l’ambiente. Nel frattempo, il CSQA ha modificato la sua struttura societaria, ha allargato le sue competenze e ha aperto nuove sedi e sportelli in tutta Italia per offrire un servizio capillare e vicino alle esigenze di tutti.

Ma ha mantenuto saldi i suoi valori originari e ha fatto crescere con sé quelle persone responsabili di un successo che è ormai sotto gli occhi di tutti. A partire dal direttore Pietro Bonato, con il quale abbiamo voluto condividere qualche riflessione.

la certificazione in campo alimentare rimangono pur sempre il core business della nostra attività: oggi sono oltre 4000 i clienti tra aziende, laboratori, consorzi e organizzazioni operanti nell’agroalimentare che si rivolgono a CSQA, a cui è affidato il controllo del maggior numero di prodotti tipici italiani DOP, IGP e STG. Anche a livello logistico, abbiamo mantenuto un forte legame con il territorio riutilizzando un vecchio caseificio di Thiene quale sede legale e operativa dei nostri uffici, nella convinzione che il miglior rinnovamento debba poter contare sempre su profonde radici.

Parma, Bari, Cuneo, Chieti, finanche una a Zagabria; a breve realizzeremo una collaborazione ancor più stretta anche con l’Università di Padova. Inoltre, dal 1997 il CSQA si è reso completamente indipendente da Veneto Agricoltura e da qualsiasi genere di finanziamento pubblico, costituendosi in società a responsabilità limitata. Nonostante ciò, ha mantenuto intatta la sua “anima pubblica” inserendo nel proprio Statuto la disposizione che non vi siano distribuzioni di utili tra i soci, bensì il loro investimento in obiettivi di pubblica utilità.

Direttore, perché CSQA nasce e continua ad essere così legato alla città di Thiene? Thiene può vantare una lunghissima tradizione in fatto di studi e ricerche legate al controllo e al miglioramento delle tecniche alimentari, grazie alla presenza fin dal 1926 di un Istituto che ancor oggi rappresenta un ente d’eccellenza per gli studi di settore: Veneto Agricoltura. Dalle esigenze emerse all’interno di quell’Istituto ha avuto origine anche CSQA, che dall’agroalimentare ha poi ampliato il suo raggio d’azione a diverse altre aree. Ma l’attenzione per la qualità e

La qualità ha trovato casa a Thiene

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empre più spesso si sente parlare di qualità, di filiera, di certificazione… e nello stesso tempo si discute di contraffazione, di proprietà intellettuale e industriale, di etica del lavoro…. La crescita delle normative a riguardo e dei dibattiti affrontati in sede comunitaria in tutti i settori produttivi conferma quanto lo sviluppo economico e sociale non possa ormai prescindere dalla fiducia dei consumatori e dei cittadini nei confronti di imprese e istituzioni. Ma se queste idee hanno conquistato solo negli ultimi anni le prime pagine dei giornali, c’è chi ha saputo anticipare di oltre un decennio i temi caldi dell’economia attuale, per contribuire in modo responsabile allo sviluppo sostenibile e promuovere la qualità come modello di riferimento nei processi di crescita delle aziende italiane. E se qualcuno avesse pensato che un soggetto di tale natura

potesse nascere solo in qualche capitale già affermata del business italiano, potrebbe rimanere stupito alla notizia che la sua sede è da quasi vent’anni a Thiene. Il suo nome è ormai riconosciuto a livello internazionale e rappresenta una garanzia di competenza e serietà nell’ambito della certificazione: CSQA è anzi l’unico ente italiano che possa vantare contemporaneamente il riconoscimento ufficiale da parte di Sincert, il Sistema nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione, l’appartenenza a IQNet, la più grande associazione mondiale di enti di certificazione, e un accordo esclusivo con ISACert, l’organismo di certificazione referente mondiale per gli standard IFS e BRC. Grazie a questa fitta serie di rapporti istituzionali e, soprattutto, alla credibilità conquistata sul campo, oggi CSQA è un vero e proprio fiore all’occhiello non solo di Thiene, ma di tutto il “made in Itlay”. La sua storia prende le mosse nel 1990, quando si

Eppure dei cambiamenti ci sono stati nel corso degli anni… Certamente! La struttura dell’ente è andata man mano crescendo e oggi vede coinvolta quasi una cinquantina di dipendenti e oltre 100 ispettori in tutta Italia.Allo stesso tempo, sono state aperte nuove sedi a

Cosa ha decretato il successo di CSQA? Da un lato l’aver capito in anticipo nei tempi l’importanza della certificazione e dello sviluppo di una cultura della qualità all’interno di un mercato globale, estendendo questi concetti dall’agroalimentare ai settori strategici del turismo, del territorio, dei servizi. Dall’altro la

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Territorio dimensione internazionale che abbiamo voluto riconoscere alla nostra attività fin dall’inizio. Per questo abbiamo sempre cercato di favorire le partnership e gli accordi con i più prestigiosi e qualificati organi di controllo nell’ambito della certificazione, ottenendo la leadership in ambito italiano e diventando un punto di riferimento per tutte le organizzazioni pubbliche e private che offrono prodotti o servizi alle imprese e alle persone. Possiamo senz’altro dire che oggi CSQA rappresenta un avamposto del “made in Italy” all’estero. Quali sono i principi e i valori a cui l’ente si ispira? Anzitutto tradizione, innovazione e competenza. I requisiti e le garanzie che gli enti di certificazione devono garantire sono per CSQA principi imprescindibili. In particolare, la competenza settoriale deriva dall’esperienza quasi centenaria dell’Istituto da cui abbiamo avuto origine ed è stata arricchita da anni di ricerca costante e dalla collaborazione con un gruppo multidisciplinare di professionisti altamente qualificati. CSQA offre inoltre garanzia di terzietà, imparzialità e indipendenza nelle valutazioni che effettua, grazie alla composizione stessa del suo organo di governo. Il Comitato Direttivo di Certificazione è rappresentativo infatti di tutta la filiera economica ed è costituito da produttori, trasformatori, distributori e consumatori: senza l’approvazione di tutte le parti interessate non si procede al rilascio di nessuna attestazione di qualità. Che ruolo hanno l’educazione e la formazione nella crescita di una nuova cultura della qualità? Direi fondamentale… CSQA è anzi convinto che il valore aggiunto in ogni tipo di attività viene dato proprio dalla persona. Per questo abbiamo creato un Centro di Formazione impegnato nella progettazione ed erogazione di percorsi formativi rivolti a tutti, ai singoli come anche alle aziende. Lo scopo è costruire intorno a noi delle equipe di maestri della qualità e far capire che investire nella qualità e nell’individuo costituisce una risorsa per il futuro. Oggi poi si sta affermando anche un nuovo tipo di cultura, che guarda con attenzione alla qualità nell’ambito dell’educazione, della scuola, dell’insegnamento. E così la formazione, oltre ad essere un asset della nostra società, diventa anche oggetto di valutazione: CSQA-Palomar si occupa appunto della certificazione delle scuole pubbliche e private, primarie e secondarie, dei servizi all’infanzia e delle università.

Il Direttore del CSQA Pietro Bonato, e l’ingresso degli uffici di Thiene

ancora limitato ed elitario di realtà, venga recepita fino alla base della piramide produttiva, traducendosi in un aumento significativo delle certificazioni. Solo così si potrà avere una crescita credibile e radicata all’interno della nostra società. In quest’ottica, che garanzie fornisce al consumatore la certificazione CSQA? Possiamo dire che oggi la certificazione è il marketing della lealtà tra domanda e offerta... e CSQA è il garante di questo patto di fiducia con il consumatore. Nel senso che valuta e agisce con serietà e competenza per verificare l’operato dei clienti. Da questo punto di vista, il passaggio dall’autodichiarazione alla terzietà, ossia alla valutazione da parte di un ente terzo, ha acquisito un valore epocale per le singole imprese: ha rappresentato una presa di coscienza della necessità di mostrare all’esterno le peculiarità del proprio lavoro. È un po’ come quando si va a scuola e si apprende, si studia e ci si prepara al meglio in una specifica materia... possiamo affermare di essere pronti e di conoscere l’argomento, ma fin quando non decideremo di affrontare l’esame finale non avremo tutte le carte in regola. La certificazione rilasciata da CSQA è il coronamento di un percorso di sviluppo nell’ambito della qualità. Come sta cambiando il rapporto tra il sistema produttivo e il consumatore? Si sta facendo più complesso e articolato e non si accontenta più di una semplice dichiarazione di intenti. Il consumatore vuole oggi maggiori garanzie e trasparenza. Per questo è necessario che l’informazione possa essere positiva ancor prima dei controlli e tenda a salvaguardare i valori che stanno più a cuore a ciascuno di noi... in una parola la qualità! Qualità nella ricerca, qualità nel processo di lavorazione e trasformazione, qualità nel prodotto finale. In fin dei conti si tratta di una sensibilità indispensabile per poter procedere a delle scelte consapevoli, rivolte al benessere e al miglioramento delle condizioni di vita di tutti.

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QUALITY HAS FOUND A HOME IN THIENE Quality and certification are becoming more and more popular terms…at the same time, public discourse revolves around forgery, work ethics and intellectual property. Yet although these ideas have only recently made their way to the forefront, some individuals were able to predict the hot issues that would surround our current economy much earlier, thus contributing to responsible sustainable development and promoting quality as the main standard guiding the growth of Italian companies. And one might be surprised to find that the subject of this discussion, far from being born in an already established business capital, has been located in Thiene for almost 20 years. Its name is now internationally recognised and represents a serious and competent guarantee in the area of certification: CSQA.Thanks to a healthy network of institutional relationships and, above all, to the credibility it has acquired in time, CSQA has become the hallmark not only of Thiene, but of everything “made in Italy”. Its history begins in 1990, after which CSQA was able to expand the remit of its activities to cover all sectors involving people and the environment: from Public Administration to the territory’s services, from tourism to schooling. In all areas, the main goal is to safeguard and certify quality, security, social responsibility and communication. And this is the result of a revamped notion of progress that, as above, puts the individual and the environment first. In the meanwhile, CSQA has modified its structure, acquiring new competencies and opening new offices throughout Italy. As a result, it offers a branched service that can meet everyone’s needs while remaining true to its founding principles.

Quali sono le nuove frontiere dello sviluppo sostenibile e le sfide da affrontare per il futuro? Ormai la competitività globale e le logiche del mercato internazionale obbligano a ripensare i termini del modo di operare in tutti i settori. La certificazione può senz’altro divenire un espediente necessario per favorire le esportazioni e dare valore ai propri prodotti, specie se accompagnata da un’efficace attività di comunicazione verso l’esterno. In questo senso, per un numero sempre maggiore di aziende si impone il tema della responsabilità sociale e della certificazione etica, che tutela dipendenti e lavoratori. Proseguendo in questa direzione, si prevede che anche la certificazione riguardante la sicurezza sul lavoro avrà grande sviluppo nel prossimo futuro. Ugualmente prioritarie saranno le attività rivolte alla gestione ambientale e forestale come previsto dalle certificazioni EMAS e PEFC, che dimostrano di avere un forte impatto anche dal punto di vista turistico ed economico: Asiago ne è un esempio! Tra i settori tradizionali, invece, conquista un’attenzione sempre maggiore l’ambito della sicurezza alimentare e della rintracciabilità di filiera delle produzioni agricole. Ma perché tutto questo sistema non giri a vuoto, è necessario che l’esigenza di assicurazione di qualità, che riguarda oggi un numero

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Appuntamenti L’estate si apre ricordando le imprese di Arturo Ferrarin

sulle ALI del

PASSATO

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Si comincia mercoledì 2 con la mostra dedicata a Ferrarin, che verrà allestita in Biblioteca. Un vero e proprio viaggio nei documenti di famiglia, messi eccezionalmente a disposizione per questo evento. La mostra è formata infatti da un Dvd, di una ventina di minuti, sulla vita e la storia di Arturo, che ricorda una parte di “Ali dimenticate” e verrà proiettato a ciclo continuo (anche durante il fine settimana nella sede dell’Aero Club, all’aeroporto... e poi ci saranno le foto del viaggio in Brasile, oltre a un modellino in scala dell’aereo usato per l’impresa e vari altri cimeli prestati dalla famiglia. Venerdì 4, sempre in Biblioteca, alle 18.30, verrà presentato il libro “L’ala di gabbiano con la finezza di uno stradivario” di Carlo Miana, studioso e storico dell’aeronautica militare. Si terminerà in bellezza con una cena all’aeroporto. Sabato alle 10 l’inaugurazione ufficiale della manifestazione all’aeroporto, alla presenza di autorità civili e militari. Sempre all’aeroporto, al pomeriggio si troveranno mercatini tematici. Alle 21, al parco di villa Fabris, la serata di gala con la Casanova Venice Ensemble diretta dal maestro Tino Carollo, che proporrà brani tratti dai musical Divina Commedia e Romeo e Giulietta. Domenica 6 infine la festa dell’aria, con la partecipazione di tutti i gruppi che svolgono attività sportiva all’aeroporto, dove si troveranno ancora mercatini e stand gastronomici e nel pomeriggio, dalle 14 alle 20, evoluzioni acrobatiche con la partecipazione dell’AeroClub di Venegono, evoluzioni di elicotteri, lancio di paracadutisti, sorvoli di aerei storici, esibizioni di volo a vela e di mongolfiere.

Photo by gentile concessione famiglia Ferrarin

A lui è dedicata una delle piazze più importanti: quella del municipio. La città gli ha reso onore intitolandogli anche una scuola e un monumento. Porta il suo nome l’AeroClub e pure l’aeroporto. Di Arturo Ferrarin si sa che fu un grande aviatore, uomo capace di compiere imprese memorabili; spesso lo si associa alla trasvolata Roma - Tokio, il raid compiuto nel 1920, in compagnia del tenente Masiero, che partì contemporaneamente a lui da Roma e lo raggiunse pochi giorni più tardi in Giappone, a bordo di un S.V.A.9: 18 mila chilometri a tappe, in 109 ore di volo. Ma per molti la conoscenza si ferma qui. Il comitato Arturo Ferrarin, ideato e voluto dall’architetto Pier Sardella che ne è il presidente, si propone di colmare questa lacuna, organizzando una serie di eventi di cui la manifestazione in programma il 5 e 6 luglio rappresenta solo l’esordio. Del comitato fa

parte, fra gli altri, anche Valentina Ferrarin, discendente di Arturo, in rappresentanza della famiglia. L’occasione è data dall’80° anniversario del viaggio a Port Natal, con partenza da Roma, che valse a Ferrarin la medaglia d’oro al valore aeronautico insieme a tante altre onorificenze straniere. Suo compagno d’avventura fu, in quell’occasione, il capitano Carlo Del Prete. Partirono col coraggio e la temerarietà di sempre, a bordo di un idrovolante Savoia Marchetti S64, e conquistarono il primato mondiale di distanza senza scalo, aprendo la strada di quella che è oggi la normalità per tutti gli aeromobili per passeggeri. Arturo Ferrarin e le sue imprese verranno ricordati a Thiene, città che gli diede i natali il 13 febbraio 1895, nella prima settimana di luglio.

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Appuntamenti

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La Forza dei Motori

Appuntamenti e iniziative benefiche dell’Highway Truck Team

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l miglior mezzo per portare aiuti è un camion. Forse non ci si aspetta che i mezzi pesanti trasportino allegri cuori d’oro, eppure è esattamente ciò che da anni accade grazie all’Highway Truck Team, club con scopi benefici che anche quest’anno si prepara per i consueti raduni estivi. E di nuovo, dopo lo straordinario successo della scorsa edizione, è in preparazione il Campionato Italiano di “Tractor Pulling”, emozionante gara tra trattori con rimorchio zavorrato in programma sabato 23 agosto, alle ore 18.00, presso la Cittadella dello Sport di

Thiene. Una competizione davvero unica al mondo per spettacolarità e divertimento, dove stravaganti mezzi dotati di motori sofisticati e tubi di scarico fiammeggianti metteranno in mostra la potenza dei propri cilindri lungo una pista di 100 metri, in perfetto stile americano. Riflettori puntati su pezzi unici e bolidi costruiti “in proprio” da piloti provenienti da tutta Italia, pronti a sfidarsi in prove di forza davanti al pubblico di appassionati e curiosi. Domenica 24, invece, per i giovanissimi e non solo, si ripeterà la gara del trofeo Highway Scooter Cross. In pista ci saranno Ape cross,

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Appuntamenti

anziani della città. Più recentemente, nei primi mesi di quest’anno, l’H.T.T. si è fatta promotrice di un viaggio di solidarietà in Marocco a seguito del “Tuareg Rally”, con lo scopo di consegnare personalmente aiuti umanitari ai bambini del deserto: tra marzo e aprile alcuni membri del club hanno macinato chilometri e chilometri di sabbia e sassi con un semirimorchio furgonato di 14 metri, affiancando la carovana del rally fino alle porte del deserto. Un’altra esperienza indimenticabile che ha permesso di portare 200 quintali di materiale vario (didattica, vestiario, giocattoli, etc.) ai ragazzi di quelle regioni; un’altra prova di valore di quello che si intende quando si parla di volontariato e di beneficenza; e ancora un’occasione per condividere nuove emozioni a bordo di questi mitici mezzi di trasporto… Nel frattempo, è ormai arrivato il momento di prepararsi agli appuntamenti della prossima estate. In attesa della due-giorni thienese di agosto, è già ora dell’8° raduno internazionale dell’Highway Truck Team, in programma nei giorni 4-5-6 luglio presso l’autodromo di Adria. Dall’anno scorso la scelta di questa nuova location ha consentito di dare più ampio respiro alle iniziative dell’Associazione, tra cui la possibilità di provare i mezzi su pista, e di accogliere nel migliore dei modi l’ingente afflusso di visitatori, ogni anno più numerosi. Gli organizzatori, gli iscritti, il presidente, e tutti coloro i quali da sempre sostengono con affetto e dedizione le iniziative dell’Highway Truck Team, invitano ad una presenza intensa e partecipe ad entrambe le occasioni, all’insegna del divertimento, della convivialità e del generoso impegno nei confronti dei meno fortunati.

Reportage dell’ultima missione benefica in Marocco

quad, moto d’epoca e a seguire il brindisi di rito, rigorosamente senza alcool. Le sole bevande a disposizione saranno infatti bibite analcoliche: un invito ad un sano divertimento che già lo scorso anno ha goduto dell’appoggio dell’Amministrazione Comunale e della collaborazione dell’Ulss 4, registrando una grande adesione da parte dei più giovani. Scopo dell’iniziativa è infatti quello di sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone sul tema della guida in sicurezza. In più, durante la due-giorni thienese insieme al divertimento, all’adrenalina e a roboanti motori sputafuoco non mancheranno le iniziative di solidarietà… Ma chi è l’H.T.T.? La storia di questa associazione comincia a Thiene nei primi anni Novanta, quando centinaia di mezzi si riunivano per “La frenata del camionista”, una sorta di raduno per condividere esperienze, scambiarsi idee e cenare tutti insieme. Ma gli animi generosi, si sa, non sanno limitarsi a questo. E fu così che ben presto il fine degli incontri divenne non soltanto ludico e conviviale ma si arricchì di momenti di solidarietà, facendo della beneficenza uno dei suoi scopi fondamentali. Anche per questo, già nel 1996 il gruppo decise di unirsi alla pre-esistente associazione milanese “Coast to Coast”, condividendone gli obiettivi, in primis quello dell’impegno sociale. Due anni dopo ci fu il primo raduno ufficiale a Marano Vicentino, con grande partecipazione di mezzi, ma anche di cittadini, volontari, mass media… fu quello il momento della svolta. Grazie all’impegno di tutti aumentarono le risorse a disposizione e fu possibile aiutare dapprima gli orfani di camionisti prematuramente scomparsi, poi finanziare

progetti e iniziative a favore di chi ha più bisogno: dalla realizzazione di pozzi in Africa alla donazione di mezzi ad associazioni di volontariato, dalla fornitura di attrezzature mediche in zone di guerra o povere alla realizzazione di infrastrutture e alla consegna di strumentazioni ospedaliere in aree degradate. Dal 2000 l’Associazione ha acquisito anche una propria definitiva identità, staccandosi dalla Coast to Coast e assumendo il nome di Highway Truck Team. Da allora grazie alle cene sociali, ai raduni organizzati in provincia e alle raccolte di fondi promosse dall’Associazione, gli interventi di solidarietà sono andati man mano crescendo. I risultati dell’impegno sociale della H.T.T. si sono fatti ancor più rilevanti grazie alla partecipazione ad alcune fiere e alla mole di iscritti e di partecipanti del club, che dal 2003 ha stabilito la propria sede in via Dante a Thiene. Nel corso degli ultimi anni, l’attività di beneficenza ha interessato un po’ tutto il mondo: dalla Romania all’Ex-Jugoslavia, dalla Repubblica Democratica del Congo al Perù, fino alla Sierra Leone e al Senegal. Ma anche in ambito locale o italiano l’Associazione si è distinta per il sostegno fornito ad alcuni enti e organizzazioni che si occupano di recupero disabili, accoglienza orfani, assistenza dei bambini meno fortunati… più in generale, ovunque sia possibile portare un po’ di pace e di aiuto l’H.T.T. ha sempre dimostrato di essere pronta a scaldare i motori e farsi portavoce di un segno di fraternità. Del resto, anche i cittadini di Thiene hanno potuto contare sull’intervento dell’Associazione, che nel 2006 ha fatto dono all’Amministrazione Comunale di un furgone per il trasporto degli

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THE POWER OF ENGINES FOR SOLIDARITY AND FUN Although it may seem odd to think that heavy vehicles could transport a host of warm-hearted individuals, this is exactly what has been happening for years - thanks to the Highway Truck Team, a charitable club that is now preparing for its usual summer events. After the last edition’s great success, preparations for the Italian ‘Tractor Pulling’ Championship are once again underway. The thrilling race for tractors with ballasted tows will take place on Saturday the 23rd of August at 6 PM in Thiene’s Sport Citadel. The race for the Highway Scooter Cross trophy will instead take place on Sunday the 24th. The track will be populated by Ape cross vans, scooters, quads and classic motorbikes. The usual toast, always alcohol-free, will follow. Only non-alcoholic drinks will be offered in the spirit of good healthy fun - a choice that was endorsed last year by both the Council Administration and Ulss 4, also attracting support from the younger audience. And, coupled with two days of fun, adrenaline and fire-

spitting engines, initiatives targeting solidarity will not be missed. What is H.T.T.? The association formed in the 90s and, after rallying support and funding, the group originally based on an interest in racing heavy vehicles was able to become involved in charitable work. Its activities now span a number of areas, from helping the orphans of truck drivers to funding projects that build wells in Africa or improve medical facilities in war zones. More recently, H.T.T. became a promoter of a solidarity tour around Morocco that followed the ‘Tuareg Rally’ with the aim of personally delivering humanitarian aid to children living in the desert. Now, while we await the two-day Thienese event, the focus is on the 8th international gathering of the Highway Truck Team, scheduled for the 4th-6th of July at the racing circuit in Adria.

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Focus

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Appuntamenti

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nei dintorni del FORMAGGIO a guerra era da poco finita quando, nel 1948, Thiene inventò la prima “mostra casearia - agricola - industriale - artigianale” che coinvolgeva i caseifici e, a seguire, anche le ditte produttrici di macchine ed attrezzi industriali per la produzione di formaggio. L’evento nel tempo divenne biennale e si caratterizzò anche per l’istituzione dei premi “spino d’oro” per i formaggi, “zangola d’oro” per il burro e “medaglia d’oro” per lo yogurt. Il terzo weekend di settembre si svolgerà pertanto la 33ª edizione della mostra “Formaggi e dintorni”. In tutti questi anni l’appuntamento è rimasto una tappa obbligata per gli operatori del settore ma, col tempo, tanta acqua, o meglio latte, è passato sotto i ponti e, pertanto, già dal 2000 l’Amministrazione ha ritenuto opportuno andare oltre la storica mostra-concorso. Valutando il vivace interesse manifestato dai consumatori per i formaggi e, in genere, per i derivati del latte, ha scelto di realizzare una mostra-mercato dove all’esposizione si sono affiancate alcune iniziative rivolte ai consumatori con lo scopo di favorire la “cultura del gusto” e, contemporaneamente, di stimolare la conoscenza delle bellezze artistico-architettoniche del nostro territorio. Valorizzare la tipicità locale, infatti, permette di promuovere fuori dai confini cittadini Thiene e tutta l’area Pedemontana. La grande novità per l’edizione 2008, in particolare, è l’abbinamento con la quarta edizione di Caseus Veneti, concorso promosso dalla Regione Veneto, che troverà spazio nella splendida cornice del Castello Porto Colleoni Thiene per eleggere l’eccellente tra i molteplici tipi di formaggi. Come nelle scorse edizioni particolare cura è stata riservata alla promozione del territorio pedemontano. Durante i due giorni ci sarà anche l’opportunità di partecipare a “Ville Vini e Formaggi”, a “Thiene golosa”, di gustare formaggi particolari presso l’Angolo di Slow Food, di assistere alla rievocazione dell’alpeggio, al lavoro del casaro in Piazza, nonché ascoltare ed apprezzare gli allievi delI’Istituto Musicale Veneto Città di Thiene che si esibiranno per le vie del centro. L’evento, organizzato dall’Assessorato al Turismo con il patrocinio della Regione del Veneto, si tiene in collaborazione con l’Associazione Pedemontana.Vi Turismo, Slow Food, il Consorzio tutela vini DOC di Breganze, Pro Thiene, Confcommercio, Associazione Artigiani, CNA, Coldiretti, Provincia e Camera di Commercio di Vicenza. Come dice l’Accademia Italiana della Cucina: ”… Conoscere ed apprezzare il cibo è fattore non soltanto di piacere ma anche di cultura. È infatti una realtà importante nella vita dell’uomo il cibo buono ed accurato, gustato in famiglia o alla tavola degli amici, espressione della natura incorrotta, della sana agricoltura, delle tradizioni del territorio, della sapienza ed esperienza …integrate dall’opera professionale…”. Appuntamento quindi agli ultimi due giorni d’estate, per poter riscoprire straordinari sapori, gustando formaggi prestigiosi!

Il 20 e 21 settembre Thiene ospiterà la 33ª edizione della Mostra lattiero-casearia “Formaggi e dintorni”, evento nato nel 1948 51


CALENDARIO Formaggi e dintorni 2008 20 settembre, ore 10,00 - 20,00 21 settembre, ore 9,00 - 20,00 Thiene - Centro Storico MOSTRA MERCATO DEI FORMAGGI DEL TRIVENETO Produttori di tutto il Triveneto espongono e vendono i loro prodotti Inaugurazione ufficiale alle ore 10,30 di sabato 20 settembre 20 settembre, ore 10,00 - 19,00 21 settembre, ore 9,00 - 19,00 Thiene - Castello Porto Colleoni Thiene CASEUS VENETI 2008 IV concorso regionale dei formaggi del Veneto Inaugurazione ufficiale alle ore 10,30 di sabato 20 settembre dal 1° al 30 settembre “IL FORMAGGIO NEL MENU’” I ristoratori vicentini “adottano” un formaggio. Oltre 50 ristoranti, distribuiti su 35 comuni della provincia, hanno aderito alla proposta ponendo il formaggio al centro del loro menù

21 settembre, ore 9,30 - 11,00 - 15,30 - 16,30 piazza Ferrarin - sede Pro Thiene THIENE GOLOSA Visita guidata a luoghi noti e meno noti della città con assaggio di prodotti tipici

Thiene - Veneto Agricoltura - Via S.Gaetano,74 “LE VIE DEL FORMAGGIO NELLA PEDEMONTANA” Corso itinerante a cura di Slow Food

21 settembre, ore 17,00 Castello Porto Colleoni Thiene e piazza Ferrarin DALLA MONTAGNA ALLA PEDEMONTANA Il formaggio di malga in piazza a Thiene La rievocazione di un mondo antico che ancora persiste, quello dell’alpeggio, e di un prodotto straordinario qual è il formaggio di malga

20 settembre, ore 16,00 - 20,00 21 settembre, ore 11,00 - 13,30 e 15,00 - 20,00 Thiene - Corso Garibaldi L’ANGOLO DI SLOW FOOD Degustazione di formaggi abbinati a miele e confetture accompagnati da vini DOC del Vicentino 21 settembre, ore 9,00 e ore 15,00 VVF:VILLE VINI E FORMAGGI AD HOC Itinerario fra architettura e cultura del gusto Viaggio alla scoperta artistico-culturale di alcune ville della Pedemontana con assaggio di prodotti tipici della tradizione culinaria locale

20 settembre, ore 17,30 21 settembre, ore 17,30 piazza Ferrarin IL CASARO IN PIAZZA Produzione ed assaggio della tradizionale tosella preparata in loco da un esperto casaro settembre 2008 - febbraio 2009 Aziende agrituristiche associate a Pedemontana.Vi Turismo DALLA TERRA ALLA TAVOLA Rassegna gastronomica a base di formaggi

INFORMAZIONI Numero verde 800 246975 formaggiedintorni@comune.thiene.vi.it

Un “Tutor” per assistere la famiglia Chi non desidererebbe avere qualcuno su cui poter sempre contare in caso di imprevisti? A tutte le ore del giorno e della notte? Tutti i giorni dell’anno, Natale e Ferragosto compresi? Bene, questo qualcuno esiste, è un Tutor dell’assistenza a tutto tondo, un interlocutore veloce, gentile e sempre disponibile a supportare la famiglia nelle necessità improvvise, dando consigli medici e farmaceutici nel cuore della notte, inviando il fabbro quando ci si è chiusi fuori dalla porta di casa la domenica di Pasqua oppure consegnando un farmaco urgente quando si è impossibilitati ad uscire di casa. Il Tutor famigliare in questione è Blue Assistance, una società di servizi nata nel 1993 e parte di un grande Gruppo Assicurativo, che ha tratto dalla sua esperienza decennale la competenza necessaria per prendersi cura di tutto ciò che è fondamentale per il nucleo famigliare, attraverso l’offerta di servizi per la salute, per la casa, i veicoli e gli animali, sempre con livelli di soddisfazione per i Clienti tra i migliori del mercato. Blue Assistance è una realtà dotata di spirito giovane e dinamico ed è ormai per molti Italiani un punto di riferimento concreto ed affidabile.

I suoi punti di forza sono senza dubbio l’operatività 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, una selezionata rete sanitaria di riferimento che comprende le strutture e i medici più prestigiosi in Italia ed all’estero, a tariffe convenzionate, una rete di artigiani disponibili ad intervenire con efficienza e tempestività sull’abitazione o l’esercizio commerciale, il tutto svolto con l’impegno di personale costantemente formato e motivato per rispondere con professionalità e gentilezza alle diverse esigenze del Cliente. Blue Assistance è “presente” con i propri servizi nel Comune di Thiene, così come nella Provincia di Vicenza, grazie all’impegno dell’agenzia Reale Mutua Assicurazioni di Thiene che, con i suoi titolari Luigi e Giovanni Periz, è da 27 anni saldamente inserita nel contesto produttivo e sociale dell’Alto Vicentino e ha saputo adattarsi nel tempo alle mutevoli esigenze della clientela arricchendo l’offerta con servizi innovativi come quelli proposti da Blue Assistance. Alla sede di Thiene, situata in un prestigioso palazzo del centro storico, fanno capo gli uffici di Schio, Breganze, Sandrigo e Lugo Vicentino.

Slow Food Condotta Alto Vicentino presso Circolo “La Ciacola” di Breganze, via Marconi 9 - tel. 0445 300001 (orario: 18,00 - 24,00 lunedì escluso) Pro Thiene - piazza Ferrarin 20 (orario: 10,00 - 12,00 / 17,00 19,00 domenica esclusa) - tel. e fax 0445 369544 Associazione Pedemontana. VI Turismo - sede amm.va: Municipio di Thiene - piazza Ferrarin - tel. 0445 804837 www.pedemontana.vi.it Le manifestazioni si svolgeranno con qualsiasi tempo.

ASSICURAZIONI REALE MUTUA Periz Giovanni E Periz Luigi Sas 36016 Thiene (VI), via Dante Alighieri, 1 Tel. +39 0445 362206 info@periz.it

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In via Tevere un mondo di alternative alle spiagge affollate e ai lidi di mare

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istruttori hanno seguito un primo corso specifico per essere abilitati all’utilizzo - ed un altro seguirà a breve. Una politica basata sulla sicurezza degli utenti e sulla qualità delle strutture offerte, dunque. Ma all’Aquatic center sono state realizzate anche migliorie più evidenti al pubblico che riguardano la ritinteggiatura, la nuova pavimentazione del piano vasca e il potenziamento degli spogliatoi riservati agli impianti esterni. E poi, si è detto, il sommergibile che domina la vasca interna: uno spogliatoio per veri lupi di mare! Oggi il centro conta circa una quarantina di operatori e istruttori che seguono le numerose attività organizzate tra le due vasche coperte e la palestra fitness, attive durante tutto l’anno, e le due vasche esterne con gli scivoli, aperte solo per il periodo estivo. Sia al coperto che al sole, differenziate per dimensioni e profondità, una piscina è dedicata agli adulti, mentre l’altra è riservata ai bambini. A ciascuno il suo, anche per quanto riguarda l’offerta dei corsi: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. In reception Arianna dice sorridendo che gli utenti degli impianti spaziano dai neonati ai nonni, basta che abbiano voglia di entrare in acqua. Si comincia dai corsi di acquaticità rivolti a genitori e bimbi da 0 a 3 anni e poi c’è il nuoto baby (dai 3 ai 5 anni), quello per ragazzi da 6 ai 13 e per adulti, oltre ad alcuni corsi mattutini rivolti alle persone anziane. Ma le vasche sono anche a disposizione del nuoto libero con orari particolarmente interessanti: in giugno e luglio sono accessibili sette giorni su sette con orario continuato, all’esterno, mentre durante la settimana la piscina coperta resta aperta al mattino molto presto e alla sera per la felicità di chi lavora. Ma se macinare vasche su vasche immaginandosi magari a fare chissà che traversata non è da tutti, l’Aquatic center propone anche numerose alternative ugualmente efficaci da un punto di vista sportivo, ma più varie e divertenti. Ecco allora l’aquafitness, che consiste in esercizi ginnici svolti in acqua; oppure l’aqua gag-fit che, soprattutto per le signore che d’estate pretendono di più dalla loro linea, si concentra in particolare su glutei, addominali e gambe. Poi ci sono l’hydrospinning, versione acquatica dell’ormai affermatissimo spinning che tanti fa sudare in palestra durante l’anno, e la sala per il fitness tradizionale che non si svolge in acqua, ma è visibile dalle vasche e, in

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a tutta piscina

osa ci fa un sommergibile in piscina? Come si usa un tapis roulant d’acqua? E perchè quelle biciclette sono in vasca? Semplice, l’Aquatic center di via Tevere si è rifatto il trucco e si presenta all’appuntamento estivo ancora più attraente e ricco di proposte. In una zona ad alta concentrazione sportiva, vicino al campo da rugby, tra quello da calcio e il circolo tennis, le piscine comunali festeggiano l’arrivo del caldo sfoggiando le novità introdotte dai lavori di ristrutturazione e ammodernamento iniziati la scorsa stagione. Quasi un milione di euro, di cui circa 200 mila di sostanzioso contributo erogato dal Comune: tanto è stato investito dalle società che hanno in gestione gli impianti per realizzare interventi tecnici di

notevole portata: dai nuovi filtri per l’acqua delle vasche che saranno posizionati in agosto, alla prossima sostituzione delle vetrate e alla nuova centrale termica con caldaia che permetterà di ottimizzare anche il risparmio energetico. In più è stato acquistato un defibrillatore di ultima generazione, un apparecchio che può salvare la vita in caso di arresto cardiaco, ora in dotazione sia per la piscina (unica in provincia ad esserne fornita), che per gli impianti sportivi adiacenti. Il direttore del centro prof. Danese, infatti, sostiene che il vantaggio portato da uno strumento del genere vada condiviso ed ha comunicato anche all’Ulss 4 la piena disponibilità al coinvolgimento in caso di emergenze che si dovessero verificare anche nelle vicinanze. Ovviamente solo medici e personale specializzato possono usare un defibrillatore e per questo alcuni

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La palestra per il fitness e la piscina coperta di via Tevere

fondo, da fuori sembra un po’ un acquario. Proprio questa, che oggi conta quindici postazioni cardio-fitness e venti attrezzi isotonici, tra giugno e settembre verrà sottoposta a lavori che porteranno al suo raddoppio. Pesci e aspiranti tali hanno a disposizione orari comodi e vari pacchetti che permettono di risparmiare sugli ingressi, abbonandosi oppure anche coinvolgendo altri membri della famiglia (ad esempio, per gli stagionali, l’intero costa 102 euro, il ridotto 72 ed il familiare fino a tre componenti 195). Lo sport, si sa, fa bene alla salute e allo spirito; se poi è persino conveniente, non ci sono proprio scuse per non praticarlo... Così le piscine comunali di via Tevere hanno ampliato i servizi e registrato un aumento degli ingressi. Ma il successo invernale guarda alla stagione calda puntando su di un’offerta ancor più ricca. La grande festa di inaugurazione del 31 maggio con tanto di dj è stata soltanto un assaggio che avrà un seguito danzante in luglio: qui l’estate è già cominciata. E dal 9 giugno fino a tutto agosto, una delle novità si chiama Blu Camp, la versione ancora più dinamica dei tradizionali centri estivi. Due fasce di età per due formule differenti: per i ragazzi da 6 a 14 anni sport, giochi, danza e pallanuoto con animatori e istruttori diplomati Isef, mentre per i bambini da 3 a 5 anni attività in acqua, giochi, pittura e lavori con carta e das sotto la supervisione

di personale esperto o insegnanti di scuola materna. Per tutti la possibilità di partecipare anche a corsi di nuoto e di essere raggiunti gratuitamente, il venerdì di fine corso, da un genitore/accompagnatore che trascorra la giornata in piscina e assista alle “Olimpiadi in acqua”. Il Blu Camp è pensato per le esigenze degli adulti che sono occupati da orari di lavoro impegnativi nel periodo in cui le scuole sono chiuse, ma si rivolge a tutti coloro che vogliano garantire ai propri figli giornate di sano divertimento con personale preparato e fidato. Altre novità della nuova stagione sono l’apertura prolungata delle vasche esterne il martedì e giovedì (fino alle 20.30) e la convenzione stipulata con le FTV a favore degli studenti che sono abbonati durante l’anno scolastico e che potranno viaggiare gratuitamente in pullman alla/dalla piscina e pagare l’ingresso ridotto per tutti e tre i mesi estivi. Infine, da quest’anno ci sarà una nuova area divertimento riservata ai bambini e arredata con giochi in legno, altalena, arrampicata, scivoli eccetera… Per chi ha passato i limiti di età e l’altalena non può più permettersela, non resta che abbronzarsi e mantenersi in forma con gli altri corsi, per poi, magari, concedersi un gelato al bar a bordo vasca senza chiedere il permesso a nessuno: crescere ha pur sempre i suoi lati positivi!

AN ENTIRE SUMMER IN THE POOL

Aquatic Center has also been improved in ways that are more evident to the public, through repainting, a new pool floor and the introduction of changing rooms reserved for the outdoor facilities. Today the Center employs around 40 operators and instructors to follow the many activities organized between the two indoor pools and fitness gym - open all year-round - and the two outdoor pools with slides, open only during summer. In both cases, the pools are of different sizes and depths, one being dedicated to adults and the other being reserved for children. To each his own, also in terms of courses: there’s something for everyone, no matter your age or tastes. The pools are also open to individual swimming, with particularly interesting opening hours. On offer: aquafitness, consisting of aerobics exercises done in water, aqua gag-fit and hydrospinning, the aquatic version of the now very popular spinning. Another novelty - running from the 9th June to the end of August - is Blu Camp, an even more dynamic version of the traditional summer camp.

Via Tevere holds a host of alternatives to crowded beaches and coastal resorts How do you use a water treadmill? And why are those bicycles submerged in water? Simple: the Aquatic Center of Via Tevere has revamped and will greet the summer period with an even richer set of services. In an area highly focused on sport, near the rugby field, between the football pitch and the tennis courts, the council pools celebrate summer’s arrival by unveiling the novelties introduced by the restructuring works that began last season. A high amount of investment was involved on the part of the companies managing the tools necessary for carrying out the substantial technical interventions needed. A new generation defibrillator was also purchased: an instrument that can save a life in the case of cardiac arrest, now used both in the pool (the only in the province to be equipped with one) and the nearby sporting facilities. The philosophy is therefore one of user safety and quality. But the

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I custodi della Montagna S

e l’estate normalmente viene associata al mare e alle spiagge, non si può in realtà dimenticare che la stagione che va da maggio a settembre rappresenta anche il momento ideale per scoprire il fascino e la bellezza della montagna. In particolare, dopo l’inverno che tutto copre di un candido mantello e sembra cristallizzare i ritmi della natura, con la bella stagione tornano a fiorire le cime e i rilievi che circondano il nostro territorio. Più in generale, tutta l’area dolomitica è percorsa da un rinnovato fermento vitale che trasforma l’ambiente montano in un vero e proprio paradiso per gli amanti dell’escursionismo, delle passeggiate e dell’attività sportiva all’aria aperta. E se da un lato anche i nostri monti vengono presi d’assalto da un numero sempre maggiore di turisti e villeggianti, dall’altro essi offrono ancor oggi la possibilità di emozionarsi di fronte al ripetersi meraviglioso dello spettacolo della natura. Sono del resto questi stessi luoghi ad aver ispirato alcune delle più belle pagine della letteratura italiana contemporanea, attraverso la penna del grande scrittore asiaghese Mario Rigoni Stern. È la montagna veneta a riempire di

ricordi le storie dei nostri padri e dei nostri nonni, che lì hanno combattuto per affermare il loro desiderio di patria. Così se c’è chi frequenta la montagna per divertimento o per cercare un angolo di pace in mezzo alla frenesia dei nostri giorni, c’è anche chi da quello stesso ambiente è rimasto soggiogato e ha fatto della conoscenza, dello studio e della tutela delle montagne un’autentica passione. In quest’ottica, il Club Alpino Italiano rappresenta da oltre 150 anni un punto di riferimento senza eguali nel panorama associazionistico nazionale. Grazie soprattutto a quella trama fitta e diffusa di sezioni, raggruppamenti regionali e provinciali, che in tutta Italia garantiscono la continuità di quei valori di rispetto per le leggi della natura, di solidarietà e lealtà, di condivisione di esperienze che stanno alla base del movimento. Anche Thiene vanta una grandissima tradizione in tal senso e rappresenta una delle sedi più attive del territorio vicentino, giungendo quest’anno a festeggiare l’ottantacinquesimo anniversario dalla sua fondazione.

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Zoom Attualmente sono quasi 1.500 i soci aderenti alla locale sezione del CAI, che comprende anche la sottosezione di Arsiero. Ciascuno può scegliere tra un’offerta di attività molto varie: dai corsi di avvicinamento alla montagna e di alpinismo riservati ai giovani, a quelli di arrampicata e di alpinismo di ogni grado e livello; dalle uscite escursionistiche al campeggio; dalla divulgazione e dalle serate culturali a tema all’insegnamento delle pratiche di primo soccorso; dalla ginnastica pre-sciistica (nel periodo da ottobre a marzo) alla pratica dello sci alpinismo. Non solo. Come previsto dalla legge statale, anche la Sezione del CAI di Thiene è responsabile della manutenzione ordinaria dei sentieri alpini di sua competenza: ben 51 percorsi, localizzati tra la Valdastico, la Val Posina, Tonezza e Laghi, che costituiscono uno dei comprensori più ampi della provincia. In questo lavoro sono impegnati settimanalmente squadre di volontari che percorrono i tracciati per conservarne la segnaletica, verificare la tabellazione, togliere intoppi di frane e di alberi che cadono di traverso, controllare lo stato di tenuta del terreno, etc. Un intervento prezioso, ma che richiederebbe il supporto di un numero ancor maggiore di persone, come ricordano l’attuale presidente, Anna Maria Fabris, e gli altri 10 membri del Consiglio Direttivo della Sezione, in carica fino a marzo del prossimo anno. E mentre nella sede di Palazzo Cornaggia, adiacente la Biblioteca Civica, si stanno già organizzando i nuovi corsi di alpinismo e di arrampicata del prossimo anno - nella speranza che prima o poi anche la città di Thiene si doti di una palestra di roccia che consenta agli appassionati di esercitarsi -, il programma dei La Presidente della Sezione CAI Thiene in escursione con un gruppo di soci

prossimi mesi si presenta ancora ricco di uscite e gite escursionistiche alla scoperta di alcune delle più belle cime del Veneto e delle Alpi: dal Cimon della Pala al Col di Lana, dal Monte Pelmo al Viel del Pan sulla Marmolada, fino addirittura ad una settimana intera di trekking sulle Alpi Marittime e al tradizionale campeggio in Val Venosta nel mese di agosto. L’estate dei soci della sezione thienese del CAI sembra davvero pronta a soddisfare ogni tipo di esigenza: dalle passeggiate turistiche alle vie ferrate o agli itinerari che richiedono manovre di cordata, in un crescendo di difficoltà ed emozioni… il tutto sotto l’attenta guida di esperti professionisti e istruttori patentati con riconoscimento ufficiale: Thiene vanta a tal proposito 2 istruttori nazionali e 7 regionali. In più, come consuetudine, il CAI offre ai propri soci la sicurezza di una copertura assicurativa per la responsabilità civile contro terzi e un collegamento diretto con il soccorso alpino. E per chi vuole c’è anche la possibilità di richiedere un’ulteriore polizza assicurativa contro gli infortuni. Ma la regola che vale di più resta sempre quella di scegliere le imprese e i percorsi rispettando i propri limiti e le proprie capacità, senza lasciarsi trascinare da un malsano spirito di emulazione. E se anche voi volete lasciarvi conquistare dal fascino della montagna, rivolgetevi ai suoi più fidati custodi. Ogni martedì e venerdì sera la Sezione del CAI di Thiene vi aspetta!

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QUATTRO PASSI NELLA STORIA

THE MOUNTAINS’ GUARDIANS

Ma chi sono stati i principali protagonisti della storia del CAI a Thiene e i custodi dei segreti delle nostre montagne? Le figure che hanno dato vita prima al Gruppo Escursionisti Thienesi e poi, nel 1923, alla Sezione di Thiene del Club Alpino Italiano sono quelle del cavalier Pietro Tretti, del cavalier Basilio Ceccato e di Pietro Berti. C’è chi vede però un antesignano dell’alpinismo a Thiene nel conte Guardino Porto Colleoni: senatore del regno, socio fin dalla fondazione (1875) della Sezione vicentina del CAI, di cui fu per molti anni anche il presidente. Proprio per iniziativa della Sezione di Vicenza e dell’appena sorto Gruppo Escursionisti Thienesi, in sua memoria venne murata, in data 15 aprile 1923, una lapide sull’esterno del castello che porta il nome della sua famiglia. Suo degno emulo fu il cavalier Pietro Tretti, primo presidente della neonata Sezione locale del CAI. Laureato in agraria, era un appassionato studioso della flora alpina e parecchi suoi scritti apparvero nella rivista mensile del CAI negli anni Venti del secolo scorso. Comunità d’intenti vi fu anche con il suo successore, cavalier Basilio Ceccato, che fu dapprima vicepresidente e poi Presidente fino al 1937. Ad essi seguirono altri noti personaggi thienesi, sempre autorevolmente presenti anche nella vita politica del Comune. Una nota particolare merita fra tutti Francesco Zaltron, anch’egli presidente della Sezione per alcuni anni, che nel 1955, nel corso di una spedizione sulle Ande Peruviane accompagnato dal famoso alpinista Pietro Ghiglione, nella zona della Cordigliera Vilcanota, salì alcune cime inviolate cui dette i nomi di Almerigo da Schio (mt. 5600) e Alessandro Rossi (mt. 5700). In quella stessa occasione scalò in dieci ore di arrampicata una cima incontaminata di mt. 5830, che ribattezzò Cerro Thiene, perpetuando così il nome della sua patria oltreoceano. Per quell’impresa ricevette, al rientro in città, una medaglia d’oro dal Sindaco, oltre che il plauso degli amici della Sezione e di tutti i cittadini. Molti altri potrebbero essere i racconti legati alle imprese degli alpinisti thienesi. Tutti comunque possono ancor oggi essere ricondotti a quell’immutato spirito di avventura e amore per la montagna che ispira l’attività dei soci del CAI. Sentimenti radicati in realtà nella cultura di tutto un popolo che, specie nel caso di Thiene, per ragioni geografiche e per tradizione ha sempre dovuto confrontarsi direttamente con l’ambiente montano e con il trascorrere delle stagioni scandito dalle vicine Prealpi.

There are those who journey to the mountains for fun or to escape from the frenzy of their modern lifestyles. But there are also those who have been captivated by them to the extent that the knowledge, care and study of mountains have become their genuine passion. The Italian Alpine club has, for over 150 years, represented an unequalled point of reference on the national associational scene. This is mainly thanks to the healthy and diffuse network of regional and provincial groups and sections that uphold the values of solidarity, loyalty, sharing and respect throughout the country. Even Thiene boasts an important tradition of this sort, representing one of the most active sites on the Vicentine territory and celebrating its 85th anniversary this year. But who are the main protagonists in its history? The figures that gave life to the Thienese Excursionist Group and then, in 1923, to the Thiene Section of the Italian Alpine Club (CAI) were Sir Pietro Tretti, Sir Basilio Ceccato and Pietro Berti. Some would instead see Count Guardino Porto Colleoni as their predecessor. Other noted figures include Francesco Zaltron, who climbed a 5,830 mt peak in 1955 on an expedition in the Peruvian Andes and renamed it Cerris Thiene, perpetuating the name of his distant hometown. The local CAI section currently has almost 1,500 members, including the Arsiero sub-section. The activities on offer are extremely varied and, throughout the coming months, include a number of excursions exploring the peaks of Veneto and the Alps.This summer, the Thienese section of CAI appears to meet every need of its members’: from tourist walks to more difficult routes, all guided by licensed instructors with official qualifications.

Giovani allievi dei corsi di avvicinamento alla montagna

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“Paesaggio Veneto”

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“Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento” (Henri Cartier-Bresson)

Obiettivo sul mondo

Photo by Circolo Fotografico “Città di Thiene”

“Effimero”

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ogliere l’attimo fuggente, quel momento irripetibile che altrimenti andrà perso nel fluire incessante del tempo e del mondo... è questo il significato dello scatto fotografico... Un gesto, quello del fotografo, che non solo cattura un paesaggio, un volto, una luce o un’ombra particolare, ma, nello stesso tempo, fissa in una foto anche l’”immagine” dell’animo di chi, dietro la macchina fotografica, sceglie proprio quel soggetto, quella luce particolare e quel particolare angolo visuale. Una fotografia è quindi sempre un’immagine duplice. A Thiene la grande fotografia amatoriale è di casa presso il Circolo Fotografico “Città di Thiene”. Sin dai primi scatti del 1973, il Circolo si iscrive alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e le bellissime immagini che sono nate, da allora ad oggi,

hanno ottenuto lusinghieri e ottimi risultati: con oltre 1000 opere di 31 soci segnalate o vincenti in concorsi nazionale e mondiali, il Circolo si classifica ormai da alcuni anni in Italia al terzo posto per numero di opere ammesse a concorsi nazionali... e i circoli fotografici iscritti alla FIAF nazionale sono ben 520! Il fotografo statunitense Eugene Smith affermava che non vale una grande profondità di campo se dietro non c’è un’adeguata profondità di sentimento... e infatti dietro gli obiettivi del Circolo ci sono stati e ci sono tuttora artisti e uomini che hanno unito la passione e la loro grande sensibilità all’originalità del loro percorso, ma anche a doti meno eclatanti ma fondamentali come lo spirito di sacrificio, la pazienza... l’umiltà tipica di chi è “grande” davvero. Accanto ai nomi del fondatore del Circolo, Gianni Busin e del segretario Ampelio Corradin, ci sono quelli

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“Con la luce del sole”

“Martina e l’autunno”

di Giuseppe Stella e Bruno Dalle Carbonare e, per non far torto a nessuno visto che l’elenco è lungo, ricordiamo qui solo i presidenti che si sono succeduti, cioè Bruno Cortiana, Mauro Tessaro, Fausto Carmignotto e Pietro Martini. Bruno Dalle Carbonare e Giuseppe Stella: thienesi che hanno portato Thiene ai vertici della fotografia amatoriale a livello internazionale nei 5 continenti, con 8 medaglie d’oro, 23 d’argento, 19 di bronzo e ben 59 opere con segnalazioni speciali. E, per chi non lo sapesse, ad un Concorso Internazionale partecipano solo i migliori autori di circa 50 Paesi. Le loro opere sono state esposte in mostre personali e collettive in Francia, Belgio, Polonia, India, Australia, Argentina, Stati Uniti e Canada. Nel 2002 Bruno Dalle Carbonare in Belgio, al Concorso Mondiale a cui hanno partecipato 60 nazioni, ha vinto, con altri 9 autori italiani, la Coppa del Mondo a Squadre con la bellissima foto “Paesaggio veneto”, un’ immagine stupenda in cui arte e sentimento, uomo e natura, presente e passato, tecnica e sensibilità si fondono in modo eccezionale. E due secondi posti sono stati conquistati dalla FIAF con altre due opere di Giuseppe Stella. Ma nel Circolo Fotografico c’è posto anche per quelli che sono alle prime armi, ai quali il Circolo dedica degli specifici corsi base. E comunque, numerose ed interessanti sono tutte le attività proposte: si va dalle mostre collettive e personali, all’indizione di Concorsi Nazionali; l’ultimo di questi, del

“L’uomo assente”

2003, è stato realizzato in collaborazione con l’ULSS 4 ed il patrocinio del Lions Club e ha affrontato un tema di grande rilevanza medico-pediatrico, quello dell’Allattamento al Seno. Un linguaggio alternativo ed efficace, quello delle immagine fotografiche, per comunicare un importante messaggio sociale. L’amore che il Circolo riserva per la Città di Thiene è significativamente espressa nel nome scelto e non solo: si va dalla collaborazione grauita accordata a tutte le più importanti manifestazioni organizzate dal Comune alla conservazione e valorizzazione del patrimonio di immagini della Città. Le due mostre “Ricordi Thienesi”, del 1996 e del 1999, hanno fatto conoscere alla cittadinanza la Thiene di una volta negli scatti d’epoca che dal 1900 al 1950 appassionati pionieri, come Guseppe Dal Ferro, Luigi Lanaro, Luigi Bertagnin e Gino Gonzato, hanno prodotto. Oltre 3000 visitatori entusiasti,

“Lago Inle”

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Ritratti per i quali il tempo ha dovuto svelare i propri segreti. Per conoscere da vicino il Circolo Fotografico “Città di Thiene” , non solo ammirando le foto dei soci pubblicate sulle riviste specializzate nazionali come “Progresso Fotografico”, “Fotografare” e Fotoit”, il mensile della FIAF, basta andare il giovedì sera alle ore 20.30 in via Dante a Thiene, dove il Circolo ha sede, provvisoria, in attesa che la riorganizzazione delle sedi associative cittadine dia, come è intenzione dell’Amministrazione Comunale, una collocazione adeguata ad una realtà culturale, quella del Circolo, che richiama soci dal Vicentino ed oltre. Un invito non solo a conoscere un’associazione, ma anche a riscoprire con occhi nuovi, tramite il linguaggio e l’arte della fotografia, il mondo che ci circonda e quello più segreto che c’è in noi.

“Dove vai Venezia”

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Musiche

di

Pace

“Donne del Rajasthan”

LENS ON THIENE Thousands of memories and emotions captured in frames by the members of the Photographic Group “City of Thiene” Thiene holds a little treasure. Not everyone knows of it, or where it is, but it has a prestigious history and is a true asset to the city. No, we’re not talking about Palazzo Colleoni or Villa Fabris, but about an institution that has contributed, and continues to contribute to the diffusion of the image of Thiene. This is meant in a literal sense because, since birth - that is, for a good 25 years - the Photographic Group “City of Thiene” has developed, printed and exhibited a truly large number of pictures! Photography, of course. The art of imaging and recording: does it not play a vital role in feeding our personal and collective memories? There are those who take pictures at random, or only on special occasions. And then there are those who photograph with passion,

technique and inspiration, trying to capture their poetic view of the world in one single frame. This spirit is what pushed Giovanni Busin and Ampelio Corradin to found the Photographic Group “City of Thiene” in 1974, immediately signing it up to the FIAF (Italian Federation of Photographic Associations) for official recognition. What has followed is a busy schedule of contests, exhibitions and travel that has continued to engage the group’s members. Giuseppe Stella and Bruno Dalle Carbonare, two of the group’s legendary figures, have exhibited and won prizes worldwide. Pietro Martini, the Group’s current President, will undoubtedly feel nothing but pride at the number of prestigious awards its members are able to bring home. And this is what the entire Thienese population should feel; proud to find their fellow citizens’ photos established among the top ranks of the 520+ national photographic groups.

Un thienese all’organo nella chiesa della Custodia di Terra Santa

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Ritratti

orenzo Signorini da Thiene lo conoscono tutti, ed è una delle glorie cittadine da vanto ed esportazione. Signorini è stato uno degli organisti che hanno suonato a Gerusalemme nella Chiesa di San Salvatore, la principale della Custodia di Terra Santa, in occasione dell’inaugurazione del nuovo organo costruito dalla ditta austriaca Rieger. Signorini, nato a Thiene nel 1952 e diplomatosi al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, è il protagonista di una carriera notevole che lo ha visto prima ottenere la cattedra di organo e composizione ai conservatori di Lecce eVicenza, e poi iniziare un’intensa attività concertistica. Oltre ad essere un interprete sopraffino di classici, è un compositore riconosciuto a livello internazionale, con all’attivo varie pubblicazioni, tra cui un cd per l’etichetta Rainbow Classics interamente dedicato alle sue composizioni solistiche, corali ed orchestrali. Ha inoltre scritto musica per coro, organo, pianoforte,

flauto, orchestra, opera, e varie musiche per formazioni cameristiche e trascrizioni per le edizioni Armelin Musica e Berben. Dal 1991 la sue conoscenze approfondite in vasti campi della musica lo hanno portato a condurre per l’Istituto Rezzara di Vicenza seminari e corsi su storia del violino, musica del Novecento e musica popolare. La sua produzione è stata catalogata e analizzata nella tesi di laurea della studentessa chiuppanese Eleonora Dal Santo, all’Università di Verona, nel 2003. È stato direttore, nonché autore di musiche e soggetto, dell’opera lirica “L’Attesa”, in atto unico per soprano ed orchestra, eseguita in prima assoluta al teatro comunale di Thiene il 18 Maggio 2006. I più fortunati lettori lo hanno potuto ammirare in due serate memorabili che hanno avuto luogo lo scorso ottobre al Teatro Comunale di Thiene per uno spettacolo omaggio con musiche e canzoni Bob Dylan con una band allargata, di cui Lorenzo ha curato gli arrangiamenti.

Alcune immagini di Lorenzo impegnato all’organo della Chiesa di San Salvatore a Gerusalemme

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Proprio la sua esperienza, unita alla capacità organistica e alle sue doti compositive, gli ha aperto le porte della Chiesa della Custodia di Terra Santa. Signorini si è esibito il 27 Aprile di quest’anno, insieme a un ensemble di ottoni diretta da Emanuele Pasqualin, con una scaletta che ha spaziato dai classici di Bach e Gabrieli a composizioni proprie, quali alcuni temi dalla sinfonia “Alberti” e tre liriche per voce recitante su testi di Paola Marchi, altra gloria thienese. La sua esibizione era inserita in una rassegna che, nell’arco di tutto il mese di Aprile, ha visto la presenza di importanti autori internazionali di musica sacra, per un totale di quattro serate nell’ambito dei festeggiamenti per il nuovo organo in dotazione alla chiesa di San Salvatore. La sua visita alla Chiesa della Custodia di Gerusalemme, inoltre, ha fatto sì che gli fosse commissionata una messa per coro e strumenti, con una grande particolarità, forse addirittura un unicum: è la prima messa in lingua araba per una chiesa cristiana, in terra ebraica! Per la stesura di questa opera prevede almeno due/tre mesi di lavoro, ma quanto invece gli porta via il comporre opere in generale? Dai sei agli otto messi per un importantissimo progetto di cui è molto orgoglioso e che ci svela in anteprima, il che vuol dire che Lorenzo sa già che da qui a Gennaio non si muoverà di casa!: «Un giorno mi chiama Don Piergiorgio, il Parroco della parrocchia di San Vincenzo, nella zona Nord di Thiene, per chiedermi di scrivere una grande opera sul nostro Papa più amato, Giovanni Paolo II», ci confida. Sarà una composizione in grande stile, per cori e orchestra, che verrà eseguita per la prima volta all’inaugurazione del nuovo Piazzale del Giubileo, e di Viale Giovanni Paolo II, che sorgeranno di fronte alla chiesa. «Mi rende molto orgoglioso sapere che alla prima sarà presente l’Arcivescovo di Cracovia, Stanislao Dziwisz, già Segretario Particolare di Sua Santità». Di un’altra cosa Lorenzo va fiero, ed è la sua collaborazione da un paio di anni con Paola Marchi. Paola, scenografa, autrice, e soprattutto pittrice professionista, sta scrivendo il testo dell’opera su Papa Woytila, e curerà durante la serata un allestimento particolare che proietterà in immagini i momenti più significativi della vita di Giovanni Paolo II. Non aspettatevi quindi di riuscire a vedere all’opera Lorenzo Signorini quest’estate a Thiene o dintorni, perché indaffaratissimo nella sua attività preferita, quella di compositore! Lorenzo è al passo coi tempi e ha anche un gradevole sito di facile consultazione, aggiornato e curato personalmente con amore filiale da sua figlia Chiara: www.lorenzosignorini.com

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Ritratti

Credo di aver sempre disegnato, forse ho cominciato prima di imparare a parlare. E quando hai capito che la tua passione era diventata un lavoro vero e proprio? L’ho capito veramente solo dopo i vent’anni, quando sono approdata alla Disney. Anche se già avevo pubblicato su Linus, Cuore e Smemoranda, solo la Disney mi ha dato la certezza che quello poteva essere un lavoro vero. Che tipo di formazione ti ha permesso di diventare la disegnatrice che sei oggi? Hai frequentato scuole o corsi particolari? Ho seguito sempre studi artistici, anche se mai specifici per il lavoro che da sempre volevo fare. Ho studiato ceramica all’Istituto Statale d’Arte di Nove e poi grafica all’Istituto Europeo di Design di Milano. E poi mi sono sempre esercitata molto da sola nel disegno. Durante la tua carriera hai collaborato con Topolino, PK, Linus, Cuore... sono riviste di cui sei stata anche lettrice? Sì, mi sono sempre proposta a riviste che conoscevo e che mi piacevano. È fondamentale presentarsi alla redazione di una rivista portando materiale che possa rientrare nella sua linea editoriale. E che effetto ti ha fatto vederti pubblicata tra le pagine di un giornale che fino a poco prima acquistavi in edicola? Le prime volte che vedevo i miei disegni pubblicati l’emozione era indescrivibile... Anche adesso, a distanza di tanti anni, la sensazione è sempre molto bella.

Silvia Ziche racconta il suo punto di vista sul mondo e sulla società di oggi

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i sono molti modi per parlare della vita, dei rapporti umani e delle questioni che quotidianamente si affrontano. Tra tutti i media possibili, nel nostro Paese l’illustrazione è stata spesso percepita come un campo riservato al pubblico dei più piccoli, ma si tratta di una semplificazione ingiusta. In questi giorni sempre di più, anche in Italia, sia intrattenimento che narrazione trovano la via del disegno ottenendo per i film di animazione e i libri illustrati il meritato status di opere d’arte, finalmente senza ricorrere a distinzioni di valore. Un esempio su tutti, il recente “Persepolis” dell’iraniana Marjane Satrapi, ma molti sarebbero i titoli ed i nomi che andrebbero citati... troppi per queste pagine. Utilizzando un criterio affettivo e geografico, il nostro magazine ha scelto di incontrare Silvia Ziche, una delle disegnatrici umoristiche più affermate nel panorama italiano. Giovane, thienese, dall’aria simpatica e un po’ timida, Silvia disegna

già da una ventina d’anni per Disney e contemporaneamente segue numerosi altri progetti autonomi. Al suo attivo conta fruttuose collaborazioni con realtà di grande successo come Linus, Cuore, Smemoranda e con grosse case editrici quali, ad esempio, Einaudi e Mondadori. Ha lavorato con ottimi sceneggiatori, di cui il più conosciuto è certamente Vincenzo Cerami (con cui ha firmato i due volumi a fumetti “Olimpo S.p.a.”) e ha ottenuto un gran numero di premi. Il suo personaggio più recente, Lucrezia, appare ogni settimana sulle pagine di Donna Moderna. Silvia, cominciamo con una domanda che ti verrà posta di frequente: come è successo che hai cominciato a disegnare? Questa è una delle domande a cui non ho risposta: da quando ho ricordi, ho sempre disegnato. Mia madre conserva ancora dei disegni di quando andavo all’asilo, in cui dividevo già le favole che mi raccontavano in vignette e cercavo di dare un senso al racconto.

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E oggi da cosa trai spunto, quando disegni? E come avviene la “costruzione” di un personaggio? Lo spunto è sempre e comunque la realtà in cui vivo. Il mondo. Le persone. Le cose. Tutto filtrato, ovviamente, dal mio punto di vista. Non esiste, per me almeno, una costruzione a tavolino di un personaggio. Ci penso, ci ripenso, ma quando è il momento viene fuori da solo, prepotentemente. Insomma, ci penso... senza pensarci troppo. C’è un personaggio cui sei particolarmente legata? Di quelli che disegno per la Disney, senz’altro Paperino, perchè è umanissimo. Mentre tra quelli creati da me, Lucrezia, il personaggio nato per un libro Mondadori (“Amore mio”), che attualmente imperversa sulle pagine di Donna Moderna. È una versione paradossale di me, un modo molto divertente per affrontare - per interposta Lucrezia - la confusione della vita. Protagoniste delle tue strisce sono spesso donne sognatrici e disincantate, delicate e piuttosto ciniche, incredibilmente vere: quanta parte è autobiografia e quanta fantasia? Tutto è autobiografico, ma spesso solo nel senso che il filtro di quello che viene raccontato, per forza di cose, sono io. Sono io che immagino come reagirebbe un tale personaggio immerso in una tale situazione. Di fantasia ce n’è comunque tantissima: se la partenza è comunque biografica, il punto d’arrivo non lo è quasi mai.

Oggi vivi a Roma, ma sei nata e cresciuta a Thiene. Da quanto tempo ti sei trasferita? E com’è il rapporto con la tua città natale? Ho lasciato Thiene nel 1986, poi ho vissuto parecchi anni a Milano, dove ho studiato e iniziato a lavorare, mentre dal 2001 vivo a Roma. Il mio rapporto con Thiene è sporadico, ma rilassato: ci vengo a trovare i miei genitori quando ho voglia di staccare dal lavoro e di riposarmi un po’. A me sembra un posto tranquillissimo, anche se mia mamma si lamenta spesso del traffico e dello smog... non ha mai visto Roma! Hai qualche ricordo particolare che lega gli inizi della tua attività professionale a Thiene? Ma soprattutto, in che modo ha contato essere originaria di una cittadina lontana dai grandi centri attorno cui ruota il mondo dell’editoria? Thiene è stata fondamentale per il lavoro che faccio. Non perché mi abbia dato contatti, o consigli, o esperienze lavorative - ho mosso i primi passi lavorativi in Veneto, ma non a Thiene - ma perché è lì che la mia fantasia ha trovato spazio. Thiene negli anni ‘70 era un posto forse meno bello di adesso, ma tranquillo, dove noi bambini potevamo uscire in strada a giocare e, soprattutto d’estate, annoiarci profondamente nel caldo pomeridiano e sognare. Da quei sogni e da quella noia la mia fantasia ha cominciato a galoppare.

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Ritratti Focus

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A COMIC BOOK LIFE Nelle tue strisce riaffiorano anche ricordi thienesi? Non lo so, non ho mai separato o catalogato i ricordi. La memoria di chi fa un lavoro creativo è una specie di magazzino, poco ordinato e molto polveroso, in cui si va quando serve un’idea e ci si guarda intorno senza sapere bene cosa si cerca. Così magari un ricordo antico prende un significato tutto nuovo solo perché per caso è finito vicino a un ricordo più recente… e la reazione produce un’idea che non c’entra niente né con l’uno né con l’altro.

Hai collaborato con importanti sceneggiatori di fumetti, ma anche con Vincenzo Cerami, che solitamente si occupa di cinema. Un approccio diverso? Ma soprattutto, per chi poco se ne intende, come lavorano insieme una disegnatrice ed uno sceneggiatore?

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There are many ways to approach the subject of life, human relations and the issues we face in everyday life. Now more than ever, in Italy and elsewhere, both entertainment and narrative have found expression in cartoons, allowing animated films and illustrated books to gain the well-deserved status of works of art. Using emotional and geographical criteria, our magazine chose to meet Silvia Ziche, one of the most established comedy cartoonists on the Italian scene. Young, Thienese, with a friendly but timid nature, Silvia has – for about 20 years already – drawn for Disney whilst also working on a number of personal projects. Her career boasts collaboration with highly successful companies such as Linus, Cuore and Smemoranda, along with large publishing houses such as Einaudi and Mondadori. She’s worked with excellent scenographers, Vicenzo Cerami (with whom she signed the two cartoon volumes “Olimpo S.p.a.”) undoubtedly being the most renowned and has been awarded an enviable number of prizes. Her most recent character, Lucrezia, appears weekly in Modern Woman.

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Disegnatore e sceneggiatore possono lavorare in modi diversi. Possono lavorare insieme, per telefono o e-mail, oppure senza neanche conoscersi. A me piace di più il confronto diretto nel caso di un lavoro in coppia. Tante telefonate, tante e-mail, per migliorare il lavoro. E anche per divertirsi, visto che comunque stiamo parlando di fumetti comici... In linea di massima, lo sceneggiatore scrive la storia e il disegnatore dà una veste grafica, ma può anche intervenire per migliorare la storia. Il lavoro con Cerami è stato interessante perché, non essendo lui un autore di fumetti, mi ha insegnato davvero molto sulle tecniche della narrazione, che forse prima intuivo in maniera non del tutto conscia e ora, invece, vedo chiaramente.

How did you get into drawing? This is a question I don’t have an answer to: I’ve always drawn, from as far back as I can remember. My mother still keeps some of my drawings from preschool, when I used to turn the fairytales I was told into pictures, trying to make sense of the stories. I think I’ve always drawn, I might have started before I was able to talk. And when did you realize your passion had become a genuine job? I only truly understood it after my 20s, when I ended up in Disney. How did you feel seeing your work published in a magazine that you had only ever bought until then? The first times I saw my drawings published, the emotion was indescribable...Even now, many years later, the feeling is always a good one.

A cosa ti dedichi quando non hai in mano la matita? A proposito, disegni a mano oppure usi il computer? Quando non disegno cerco di dare un senso alla mia vita. Appena mi accorgo che è quasi impossibile, mi rimetto a disegnare: è più rassicurante, ho l’impressione di avere il controllo delle cose. Comunque disegno rigorosamente a mano, perchè mi piace sentire il peso e la grana della carta. Mi piacciono le matite e le gomme, i pennelli, i pennini, la china. Poi, siccome si può rimanere tecnologicamente indietro, ma non troppo, passo tutto allo scanner e lo spedisco per e-mail.

You live in Rome now, but you were born and raised in Thiene. How long ago did you move? And how is your relationship with your birth city? I left Thiene in 1986, lived in Milan for several years, where I studied and began working, and now I’ve lived in Rome since 2001. My relationship with Thiene is sporadic, but relaxed: I come here to visit my parents when I want to get away from work and rest. It seems like a very tranquil place to me, even though my mother often complains about the traffic and smog...she’s never seen Rome!

A riprova del fatto che il disegno è da sempre l’occupazione preferita di Silvia, proprio lei è stata recentemente invitata dall’annuale rassegna internazionale “Umoristi a Marostica” ad essere presidente della giuria 2008. «Un onore e una grande emozione: a Marostica ho vinto il primo premio della mia carriera. Avevo appena diciotto anni e fu per me una grandissima occasione! Il premio “Scacchiera” costituì un riconoscimento che fece capire anche ai miei genitori che avrei potuto fare della mia passione un lavoro vero», commenta Silvia. E quest’anno, giunta alla 40ª edizione, “Umoristi a Marostica” le ha dedicato anche una personale nelle sale del Castello Inferiore.

And what inspires you now? The spark is still the reality that I live. The world. People. Things. Everything filtered, of course, through my point of view.

Do you have any particular memories that link the early days of your professional life to Thiene? Thiene has been fundamental to the work I do. It might not have been as scenic in the 70s, but it was a soothing place, where kids could go out on the streets to play and, in summer especially, get exceptionally bored in the afternoon heat and daydream. It was that boredom and those dreams that let my imagination run wild.

Da “Olimpo S.p.a.”, Einaudi Stile Libero, 2000

Tu hai anche pubblicato numerosi libri, “Infierno” e “Olimpo s.p.a.”, tanto per citare un paio di titoli... Ti piace di più lavorare per progetti editoriali del genere, corposi e che arrivano al pubblico in un’unica soluzione, oppure per strisce che escono con una certa periodicità? Mi piacciono entrambe le cose. Diciamo che i libri non potrebbero esistere senza il lavoro regolare sulle riviste. Il lavoro per queste ultime è di solito su commissione e deve rispondere a richieste... per quanto, fortunatamente, la mia libertà resti comunque grande. I libri, di solito, sono un progetto mio (a volte mio e di un’altra persona), comunque libero da vincoli e richieste; dunque impegnativo, ma molto divertente.

Silvia Ziche gives her take on modern society

Is there a character you’re particularly tied to? Of those I draw for Disney, it’s Donald Duck without doubt because he’s very human. Among those I’ve created, I’d say Lucrezia, the paradoxical version of myself. Do your comic strips feature any Thienese memories? I don’t know, I’ve never catalogued my memories. For someone who has a creative job, the memory is a sort of warehouse, untidy and very dusty, that you visit when you need an idea. You look around without really knowing what you’re trying to find. And when you don’t have a pencil to hand? When I’m not drawing, I try to make sense of my life. As soon as I realize that it’s almost impossible, I get back to drawing: it’s more reassuring, I feel like I have control that way.

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Storie di vita

PAROLA di

LUPETTO Cresce a Thiene il movimento dello scoutismo “Il manuale delle giovani marmotte” è il libro su cui si forma l’intera filosofia di vita dei giovani Qui, Quo e Qua, nipoti del mitico Paperino, che probabilmente rappresentano l’immagine più celebre di scout della storia. Proprio quella filosofia scout che ha animato e continua ad animare milioni di giovani in tutto il mondo, secondo lo spirito del grande Baden Powell, fondatore dell’associazione, che ha saputo trovare nella sua esperienza di pastore, teologo e soprattutto soldato dell’esercito inglese i valori che stanno alla base della formazione scoutistica. B.P., come amano chiamarlo tutti i suoi scout, ha stabilito nel suo libro “Aid to scouting”, in origine una guida per le milizie coloniali britanniche, le regole e i principi che vedono nello scout prima di tutto un “soldato” al servizio del prossimo, secondo i principi della buona volontà e del rispetto degli altri e del pianeta: questo concetto è ben riassunto dalla frase guida “lascia il mondo migliore di come l’hai trovato”. Il buon scout deve imparare ad arrangiarsi con quello che trova nelle situazioni più svariate, perfezionando la manualità e il senso pratico, a orientarsi e ad avere il gusto dell’esplorazione non solo nei boschi, ma anche nella vita. Deve anche portare costantemente l’annuncio del Vangelo, impegnarsi nel perseguire la pace, dando il miglior esempio possibile... Insomma, lo scout riassume in sé una serie di valori positivi che vogliono servire da guida nel comportamento di ogni giorno all’interno della società. Un gioco che si trasforma in un impegno di vita e accompagna le azioni quotidiane.

Lo sanno bene tanti giovani ragazzi che in tutto il mondo hanno aderito allo scoutismo. Anche a Thiene, dove la storia di questa Associazione ha gettato forti radici più di ottanta anni or sono. Risale infatti al 15 agosto 1923 l’inaugurazione del primo Riparto locale, fondato dal maestro elementare Antonio Thiella sull’esempio di tanti altri centri della penisola e denominato Thiene I. Le cronache del tempo ricordano che la cerimonia di inaugurazione avvenne alla presenza di Sir Francis Vane, barone di Hutton e di numerose autorità. L’anno seguente nacque anche il Riparto Thiene 2 e si formò la banda musicale del Thiene I. Da quei primi esordi, il movimento ha continuato a crescere con alterne fortune fino ai giorni nostri: oggi la sezione cittadina è ancora composta dai due gruppi originari: Thiene I, che ha sede in via Santa Maria Maddalena dai Padri Giuseppini e conta 180 iscritti, e il gruppo Thiene 2, con 100 membri e situato a Santa Maria Ausiliatrice in via San Gaetano. Nel frattempo, il fiorire dell’attività dei gruppi di tutta Italia ha portato a metà degli anni Settanta alla fondazione dell’Agesci: la nuova “Associazione guide e scout cattolici italiani”, il cui statuto ha ottenuto, nel 1976, l’approvazione della Conferenza episcopale italiana. Sotto questa sigla rientrano ora tutti i gruppi locali del movimento scoutistico. A Thiene e in tutte le altre sezioni l’organigramma scout si compone di tante fasce divise per età ed esperienza, accomunate tutte dalla frequenza ad uscite e incontri, durante i quali si discutono i metodi di formazione sempre in continua evoluzione. Tali metodi sono basati però su pilastri ben saldi: rispetto della natura, cultura cristiana e devozione all’altruismo. La famosa “parola di lupetto” deriva dal primo incontro con lo scoutismo, il Branco, che dura dagli otto agli undici anni; il percorso prosegue poi con il Reparto che recluta ragazzi e ragazze dai dodici ai sedici, per terminare nel Clan coi rovers, dai diciassette ai ventuno. Passaggi fondamentali per ogni scout, che segnano anche un

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percorso di crescita intellettuale e personale di ciascuno attraverso il confronto e il gioco: questo rimane infatti l’elemento principale del metodo scout, strumento per vivere e conoscere la realtà, per esprimere se stessi e comunicare con gli altri, divenendo quasi il mezzo pedagogico portante nella vita. E per assicurare la permanenza e la conservazione di questo spirito è sorta oggi anche la “Comunità capi” (Co.Ca): un luogo di formazione permanente dei capi, in cui le responsabilità e le doti del singolo diventano patrimonio di un’unica corresponsabilità educativa nei confronti della chiesa, dei ragazzi e delle loro famiglie. Attraverso queste differenti esperienze ogni scout è condotto lungo un itinerario fatto di relazione e di confronto all’interno della comunità, che lo prepara e lo educa per affrontare con maggior serenità e coscienza la vita in ogni circostanza, sviluppando le doti umane e le abilità creative insite in ognuno. Le uscite di gruppo, le escursioni, i lunghi ritrovi dei fine settimana e i momenti di incontro che caratterizzano la vita delle sezioni sono appunto propedeutici al raggiungimento della maturità complessiva da parte dei ragazzi. Da questo punto di vista, la presenza dell’Associazione a Thiene con due gruppi rappresenta un vero punto di riferimento per i giovani del territorio e per l’intera società. Anche per questo motivo, nel centenario dell’uscita de ”Lo scoutismo per ragazzi”, il libro di Baden Powell interamente dedicato alla sua idea del movimento e alla sua organizzazione, l’Amministrazione comunale di Thiene vuole testimoniare questo legame con l’Associazione: in accordo con i gruppi Thiene 1 e Thiene 2, ha pensato di dedicare una piazzetta a Lord Robert Baden Powell of Gilwell, il B.P. che tanto ha fatto per tutti gli scout sparsi per il mondo. Nei prossimi mesi non stupitevi quindi se, passeggiando per la città, vedrete gruppi di giovani lupetti radunarsi in un angolo per ricordare il loro padre spirituale e maestro di vita.

Alcuni momenti di gruppo dello scoutismo thienese Lord Robert Baden Powell of Gilwell familiarmente chiamato B.P.

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Storie di vita

La cultura

SCOUT’S

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non ha età

I vent’anni dell’Università Adulti e Anziani a Thiene

HONOR! The Scout movement in Thiene grows

The spirit of the Scouts originates from the very man who founded the association, Lord Robert Baden Powell of Gilwell, who was able to use his experience as a pastor, theologian and soldier in the British army to inform the values that lie at the heart of the movement and its structure. A good scout needs to make do with the resources available in any given situation, perfecting his dexterity and practicality, but also finding his way in the wilderness and in life. He should constantly spread the word of the Bible and promote peace, setting the best possible example for others in society to follow. All in all, Scouts live according to a set of positive values that should inspire others. In Thiene, the Association is more than 80 years old; the first local group - Thiene I - was inaugurated in 1923, founded by the

elementary school teacher Antonio Thiella. A year later, Thiene 2 was founded along with Thiene I’s musical band. The two have grown over the years and now have around 300 members between them. In Thiene, as elsewhere, the Scouts are organized on a number of different levels that are differentiated based on age and experience. The underlying pillars, however, remain the same: respect for nature, Christian culture and altruism. The children are taught to face life in all of its facets, developing their skills and creative abilities as they progress through the various stages. As such, the Scouts represent a true point of reference for young people in Thiene. It is for this reason that the Council Administration of Thiene, in collaboration with Thiene I and 2 groups, is keen to celebrate its ties with this Association by dedicating a small square to Baden Powell, the man who made so much possible for Scouts all over the world.

I

nonni in pantofole, perennemente seduti in poltrona davanti al televisore, o al bar impegnati in un’interminabile briscola? Immagini stereotipate e non al passo con i tempi, da relegare nel cassetto del “c’era una volta”. I nonni di oggi studiano Botanica e Civiltà dell’Antico Egitto, visitano le Ville Palladiane, approfondiscono le loro ricerche navigando in Internet. Non stiamo parlando di “supernonni”, ma dei tantissimi vicentini che, una volta raggiunta l’età della pensione - e, potendo, anche prima - approfittano del sospirato tempo libero per arricchirsi attraverso le attività proposte dall’Università degli Adulti e Anziani.

Thiene’s “Co. Ca.”

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Storie di vita CULTURE DOESN’T AGE

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The 20 years of the Adult and Elderly University in Thiene

Un’istituzione che a Vicenza nacque nel 1981 per felice intuizione di monsignor Giuseppe Dal Ferro, convinto di poter ripetere anche nella nostra provincia la straordinaria esperienza del professor Pierre Vellas, fondatore dell’Università per gli Anziani di Tolosa, modello di riferimento per tutte le proposte di arricchimento culturale rivolte alla Terza Età. «Un’età - ha spiegato più volte lo stesso monsignor Dal Ferro - che nella nostra società deve essere intesa come quella della piena libertà, in cui finalmente ognuno può dedicarsi a coltivare le proprie passioni e interessi, senza i vincoli e le necessità impellenti dettati dal lavoro e dai figli». Il Comune di Thiene fu tra i primi a credere nelle grandi potenzialità dell’offerta formativa proposta dall’Istituto Rezzara: dopo Valdagno (1986) e Marostica (1987), nel 1988 la sede thienese fu la terza in provincia ad intraprendere l’attività, apripista di un’iniziativa destinata a incontrare un successo crescente, andato per molti versi oltre ogni aspettativa. I numeri parlano da soli: l’Università degli Adulti e Anziani di Vicenza, prima a nascere nel Veneto e quinta in Italia, oggi conta 21 sedi e oltre 3.000 iscritti, che seguono circa 200 corsi annuali, 160 laboratori e seminari, per un totale di circa 4.500 ore di lezione. Un’articolata “macchina culturale” guidata ancor oggi con sapienza e lungimiranza da monsignor Dal Ferro, presidente e direttore, assistito dalla professoressa Maria Vittoria Nodari; con loro collaborano in stretta sinergia i vari comitati locali. A Thiene le “fila” sono tenute dalla coordinatrice, professoressa Laura Palmeri Benvegnù, che ha raccolto il testimone dal dottor Luigi Bortoli, il primo a ricoprire questo incarico dal 1988 al 1995. La segretaria Manuela Roverato è il riferimento per un gruppo di quasi 200 corsisti che ogni anno seguono le lezioni, tenute in passato presso i locali della Biblioteca Civica e da qualche tempo presso l’Auditorium del Centro Residenziale O.I.C.: oltre la metà sono thienesi, ma non manca un folto gruppo di partecipanti che confluiscono da numerosi paesi del

comprensorio (Zanè, Zugliano, Chiuppano, Marano, Malo, Villaverla, Calvene, Carrè, Piovene Rocchette, Schio, Sarcedo, Caldogno, Breganze, Dueville). Nei suoi vent’anni di attività, infatti, l’Università di Thiene è diventata un vero e proprio punto di riferimento per tutto l’Alto Vicentino, luogo dove arricchirsi attraverso nuove relazioni sociali e ampliare le proprie conoscenze sul mondo contemporaneo: un’opportunità che fino ad oggi è stata colta da oltre 800 persone, idealmente riunite nella grande giornata di festa per il ventennale tenutasi a inizio aprile in città. Ma molte sono le date importanti che hanno segnato la lunga storia del “Rezzara” a Thiene: nel 1994 proprio Thiene ha ospitato la Giornata InterUniversitaria, accogliendo tutti i corsisti della provincia in un confronto sul tema “I mille volti del Vicentino”; poi, nel 1998, le celebrazioni per il decennale, mentre nel 2000 si è tenuta la sesta conferenza sul complesso tema del rapporto tra “Informazione e pubblicità nel giornalismo”. Risulta evidente, nella programmazione dell’offerta didattica, l’approfondimento del rapporto tra la Storia e le nuove frontiere della società contemporanea. Basti dare un rapido sguardo alle materie dell’ultimo anno accademico 2007/2008: si va dal Diritto alla Psicologia, dalla Biologia (approfondimento su “Batteri e Virus: nemici e amici”) alle tematiche Socio-politiche (“Matrici ideologiche del Marxismo e Comunismo”), fino a uno speciale corso monografico sul Protestantesimo, di particolare attualità se si considera la centralità nella cronaca quotidiana riservata al tema del dialogo tra le diverse religioni. Numerosi anche i seminari, dove le opzioni spaziano dal Disegno al Cinema, passando per la Storia del Territorio e la Toponomastica. C’è davvero l’imbarazzo della scelta: basta avere curiosità, interesse e spirito d’iniziativa. E le pantofole per rintanarsi sul divano di casa? Per quelle c’è sempre tempo: meglio aspettare la Quarta Età…

Granddads in slippers, eternally sat in armchairs in front of the

The Municipality of Thiene was among the first to recognize the

television, or at the bar involved in an endless game of bridge? These

great potential of the learning program put forth by the Rezzara

stereotypical images – in “once upon a time” fashion – just haven’t

Institute: after Valdagno (1986) and Marostica (1987), the Thienese

kept up with the times.

site was in 1988 the third in the province to take on the job, setting

Today’s granddads study Botany and Civilization of Ancient Egypt,

the pace for an initiative that was destined to face growing success,

visit Palladian Villas and deepen their research on the Internet.

beyond expectation for most.

We’re not talking about “super-granddads”, but about the countless

In Thiene the “strings” are pulled by the coordinator, Prof. Laura

Vicentines who, upon retiring – or earlier perhaps – take advantage

Palmeri Benvegnù, who took over from Dr. Luigi Bortoli, the first to

of their free time to expand their knowledge through the activities

cover this role from 1988 to 1995. The secretary Manuela Roverato

offered by the Adult and Elderly University.

is the go-to figure for a group of almost 200 students who attend

The institution was born in Vicenza in 1981, thanks to the keen

lessons in the Civic Library of Via 1o Maggio: over half are Thienese,

insight of Mons. Giuseppe Dal Ferro, who was certain that our

but a substantial number originate from the district’s other villages.

province could host a reproduction of the admirable experience of

Indeed, the University of Thiene has been a genuine point of reference

Professor Pierre Vellas – founder of the University for the Elderly

for the entire Alto Vicentino throughout its 20 years.

of Toulouse, the ideal type for any cultural enrichment program

What about the slippers and the living room sofa? There’s always

targeting the elderly.

time for those: best wait a couple of years…

Sopra e a fronte: gruppi di “studenti” durante le lezioni e visite culturali organizzate dall’Università Adulti e Anziani di Thiene

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Storie di vita

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La Sede della Cooperativa San Gaetano

Se disabilità fa rima con solidarietà … diventa una risorsa D a qualche mese, attraverso il volto sorridente di disabili su manifesti o spot pubblicitari sulle emittenti locali o sui giornali, la Regione Veneto ha lanciato una campagna di sensibilizzazione culturale e promuovere una visione innovativa della condizione di persone con disabilità. Queste persone hanno un nome, un valore in quanto uomini e donne come noi, al di là delle differenze psichiche e fisiche. È ancora molto bassa nella pubblica opinione anche solo la percezione dei problemi legati alla disabilità; prima fra tutti quella mentale, che pure è la forma più diffusa, anche se meno

evidente del fenomeno. Al disabile sono attribuite necessità di tipo affettivo, relazionale o assistenziale, ma molto poco si pensa alle sue esigenze di senso, di dare valore a lunghe ore di vuoto, a spazi di solitudine in cui ingigantire i propri fantasmi. Occorrono un nuovo approccio, nuove strutture che, nel rispetto della disabilità, attuino quel principio del lavoro, diritto/dovere sancito dalla Costituzione, attraverso cui passa in molta parte la realizzazione dell’individuo. Si moltiplicano a questo scopo le iniziative, prima fra tutte la Conferenza Regionale sulla salute mentale che a maggio ha riunito a Verona medici, psicologi ed esperti. È necessario far conoscere il problema, dare ai cittadini una nuova

e diversa visione della disabilità, non come fattore discriminante, ma condizione particolare da inserire nel tessuto sociale e capace di arricchire la comunità in cui viviamo. Creare, dunque, attenzione, sensibilità, strutture… e qui è necessario l’intervento delle istituzioni, ma anche sostenere e valorizzare quello che già esiste sul territorio. Spesso, però, l’intuizione dell’uomo, anche al di fuori dei canali culturali ed istituzionali, riesce ad anticipare le esigenze della società e a suggerire vie praticabili e ricche di frutti. I concetti sopra esposti sono, infatti, alla base di un’esperienza che a Thiene si attua ormai da 20 anni ed è nata non da programmazioni “a tavolino” ma da una concreta esperienza di vita. Fin dal 1989, Annamaria Borgo Thiella aveva infatti capito che il recupero del disabile passa proprio attraverso il suo inserimento in strutture che gli permettono di soddisfare le esigenze di socialità insite in ogni essere umano e di sentirsi in qualche modo partecipe del mondo del lavoro, con una propria motivazione ed utilità. È nata così la Cooperativa Sociale San Gaetano, l’unica associazione di volontariato locale ad occuparsi dell’inserimento lavorativo e dell’accoglienza di individui con disagio psichico. Da allora ha preso il via un’azione costante e preziosa a favore del prossimo, sostenuta dalla consapevolezza dell’importanza dell’attività lavorativa per le persone svantaggiate, sia come momento di realizzazione personale che come strumento di integrazione sociale. E dopo l’esempio della fondatrice e l’entusiasmo portato dalla gestione di Claudia Guglielmi negli anni 1995 e 1996, dal 1997 è Luigi Rigon a presiedere l’Associazione e a farsi portavoce delle esigenze dei suoi ospiti. Naturalmente il suo impegno è supportato dal contributo di tante altre persone che consentono la sopravvivenza e la crescita della Cooperativa. A partire anzitutto dal gruppo di volontari che, ogni giorno, mette a disposizione, oltre alle proprie capacità professionali e al proprio tempo, tanta umanità nel prendersi cura delle persone con disabilità. Altro ruolo fondamentale l’hanno avuto i Padri Giuseppini di Thiene, che non solo hanno aderito e partecipato attivamente al progetto

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Storie di vita

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Provvidenza (non per nulla la Cooperativa è dedicata a San Gaetano, Santo della Provvidenza), è pur vero anche che una comunità è veramente ricca non solo per quello che produce, ma anche per l’attenzione che pone a tutti i suoi membri, anche i più deboli e svantaggiati.

Chi volesse mettersi in contatto e offrire il proprio aiuto concreto alla Cooperativa San Gaetano può telefonare al numero 0445 381045, oppure visitare il sito Internet www.cooperativasangaetano.com

WHEN DISABILITY RHYMES WITH SOLIDARITY... IT HELPS BEFORE IT HINDERS As the saying goes, “work ennobles man”, and even the Italian Constitution rests partly on the principle that every citizen has a right/duty to play a role within society. So why not offer this opportunity to the disadvantaged? In Thiene, some have already taken this concept on board and have worked alongside these individuals for 20 years: the Social Cooperative San Gaetano is the only local voluntary association to deal with the economic and social incorporation of the mentally ill. Starting in 1989, Annamaria Borgo Thiella had in fact understood that the recovery of the disabled rests precisely on their insertion into structures that allow them to satisfy the inherent social needs of any human being, on their participating in the world or work with their own personal motivations and roles. After the founder’s example and Claudia Guglielmi’s enthusiastic management during 1995-6, Luigi Rigon has run the Association and acted as its spokesman since 1977. Today, the headquarters on Via Santa Caterina da Siena hold 4 laboratories, 2 offices, a kitchen and several other spaces for logistic services. They also host 19 individuals with mental illnesses, who are assigned to the Cooperative’s rehabilitative programs in collaboration with Ulss 4 Alto Vicentino. In daytime, all of them are involved in simple contract work consisting of assembly, mechanics, materials selection, goods construction and textile product processing on commission from the territory’s companies, creating a largely self-funded structure. In this way – through the promotion of group life and work in a protected and stable environment – the worth of the individual is also underlined. If you would like to contact or offer your services to the Cooperative San Gaetano, call 0445 381045 or visit the website www.cooperativasangaetano.com.

Gli ospiti dell’Associazione impegnati in lavori di assemblaggio entrando a far parte del Consiglio d’Amministrazione, ma hanno fornito in comodato d’uso gratuito la sede di via Santa Caterina da Siena. Una struttura che, grazie alla solidarietà e ai sacrifici, anche economici, di tanti, è cresciuta nel tempo con l’obiettivo di poter accogliere un numero sempre maggiore di ragazzi. Tra il 2000 e il 2002 la sua ristrutturazione ha portato ad ampliare gli spazi e ad adeguarli alle norme di legge, dotandoli anche di attrezzature moderne e funzionali all’esecuzione delle attività quotidiane. Un ulteriore ampliamento ha preso il via lo scorso anno e ha portato all’acquisto di un terreno adiacente per dare maggior respiro alla Cooperativa. Anche privati, Enti pubblici e Istituti bancari, con la loro generosità, hanno offerto nel corso degli anni un importante aiuto allo sviluppo dell’attività della struttura, attraverso l’acquisto di macchinari, di un autoveicolo o di altri strumenti di lavoro. Oggi la sede di via Santa Caterina da Siena conta 4 laboratori, 2 uffici, una cucina, e alcuni altri locali per i servizi logistici, e ospita 19 persone in disagio psichico, individuate e assegnate ai programmi di tirocinio riabilitativo della Cooperativa in collaborazione con l’Ulss 4 Alto Vicentino. Ciascun disabile è occupato in orario diurno in semplici lavori di assemblaggio per conto terzi, lavori di meccanica, selezione di materie plastiche e gomma, costruzione di oggettistica e lavorazione di prodotti tessili su commissione di aziende del territorio, grazie a cui si cerca di garantire una gestione autofinanziata alla struttura. In questo modo, in un ambiente protetto e adeguato, attraverso la vita di gruppo, il lavoro e le relazioni interpersonali, si promuove anche la piena valorizzazione della persona, consentendo lo sviluppo

delle capacità e potenzialità di chi soffre problemi di disabilità e sottraendo la sua vita all’ozio e all’emarginazione. Il fatto poi di poter contribuire, secondo le proprie capacità, alla realizzazione di prodotti finiti, fa sentire queste persone partecipi di quella vita che altrimenti sembrerebbe averle poste ai margini. Inoltre, l’instaurarsi di rapporti di amicizia, comprensione e collaborazione, permette ai ragazzi di trascorrere le giornate in modo attivo e sereno, portando sollievo e aiuto alle loro famiglie, che si sentono supportate nel difficile compito educativo. E anche i volontari coinvolti in questo scambio umano imparano la gioia dello stare con gli altri. Lo si percepisce subito quando si entra in contatto diretto con la Cooperativa San Gaetano: tra gli ospiti, gli educatori e chi viene a dare una mano, regna un clima confidenziale e di grande cordialità, in cui è facile trovare tranquillità e cogliere il valore autentico della fraternità. Ma le difficoltà, si sa, sono sempre dietro l’angolo... e per questo motivo la Cooperativa San Gaetano confida per il futuro nell’apporto di energie nuove e ha bisogno di tessere una rinnovata rete di rapporti con l’ambiente produttivo thienese per realizzare le proprie finalità. In questo senso, molto significativa appare già la scelta dell’Amministrazione Comunale che ha recentemente deciso di devolvere all’Associazione una quota dei proventi derivanti dalle sanzioni per sosta irregolare negli spazi riservati agli invalidi. Allo stesso tempo, ci si augura però che la sensibilità delle ditte artigianali e industriali della zona possa portare a nuove commesse di lavoro e quindi ulteriore impulso alle attività della struttura. Infatti, sebbene i problemi possano essere risolti con l’aiuto della

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LIBERI di NAVIGA

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Dai topi di biblioteca ai mouse senza fili, fino ad arrivare al wi-fi, la biblioteca civica di Thiene non ci sta a perdere il passo con le nuove tecnologie. Lo ha dimostrato ancora una volta, provvedendo ad installare la rete senza fili disponibile per i lettori e per chiunque ne voglia usufruire con il suo notebook. La rete wi-fi è il futuro della navigazione via Internet e abbatte tutte le barriere della comunicazione per comodità e presenza sul territorio. In questo senso il servizio offerto dalla biblioteca non è solo uno strumento utile alla comunità, ma una vera e propria opportunità per i giovani, che senza Internet oggi si sentono letteralmente “tagliati fuori” dalla società. La rete, infatti, ha in serbo per la fascia giovane un mare di opportunità: l’approfondimento tramite le più vaste e complete enciclopedie esistenti (wikipedia, encarta), la disponibilità del download dei programmi più vari, la certezza di rimanere sempre informati in maniera consapevole, aggiornata e multidisciplinare. Da non dimenticare poi il forte potere d’attrazione dei programmi di comunicazione e dei siti che sono poli d’incontro per le comunità giovanili, come Netlog o MSN; punti di riferimento per migliaia di user che possono condividere materiale virtuale di ogni tipo: pagine di discussione, immagini, musica, video e podcast; si può dare vita anche a chat e forum che avvicinano giovani di tutto il mondo, accomunati dall’uso intelligente della rete. Ma quello che succede a Thiene non è solo l’espansione del potenziale tecnologico già in essere all’intero della biblioteca: basti pensare che attualmente il 30% del prestito è costituito da materiale multimediale (Cd e Dvd) e che quasi il 20% delle operazioni sono effettuate con il

microchip dell’autoprestito. In realtà, possiamo dire che si tratta di un vero e proprio tuffo nell’oceano pulsante della rete, simbolo dell’inarrestabile crescita dei mezzi tecnologici e del loro uso sempre più consolidato per comunicare nel pianeta dei giovani. A Thiene quindi si può navigare con la connessione veloce senza fili, sfruttando il nuovo servizio messo a disposizione dalla biblioteca; e, fatto ancor più interessante, questa opportunità è data non solo agli iscritti, ma anche agli utenti occasionali. Chiedendo al desk viene fornita una password che consente l’accesso per un tempo limitato pure a chi è solo di passaggio... D’ora in poi, tramite il captive portal, un software open-source che appunto capta tutte le connessioni e obbliga ad autenticarsi secondo il sistema previsto, il secondo e terzo piano della biblioteca civica saranno ancor di più un punto d’osservazione privilegiato per il vastissimo mondo della rete.

FREE to SURF From library mice to their cordless counterparts – and even wi-fi systems – the civic library of Thiene has kept up with the pace of modern technology. This was proved once again with the installation of its wireless connection network, which is available to all readers and laptop-carriers. Wireless networking is the future of Internet browsing and is particularly convenient because it eliminates all barriers to communication. As a result, the resources this service provides are useful to the entire community and to young people in particular. And what’s happening in Thiene is not only a matter of the expansion of the library’s pre-existing technological potential, but of a verified dive headfirst into the endless

expanse of the web. And this last is a symbol of the inexorable growth of technological devices and of their increasingly irreplaceable role in the way that young people communicate. Access to the network will be granted to members, but also to occasional users. On asking at the helpdesk, visitors will be given a password that gives them Internet access for a limited period of time. From now on, through the ‘captive portal’ – an open-source piece of software that identifies all connections and obliges users to provide authentication according to established regulations – the library’s second and third floors will be even more privileged points of observation in the massive world of the web.

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News

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a cura di Maria Porra

Donne protagoniste nel commercio Il lato rosa dell’Associazione Commercianti

L’

Associazione Commercianti del mandamento di Thiene si tinge di rosa. Ai vertici dell’Ascom, su un totale di 16 Comuni, ben 7 presidenti sono donne. Quote rosa, quindi, per quasi la metà. E numerose sono le donne anche all’interno dei Consigli Direttivi comunali, i gruppi di lavoro che propongono e gestiscono le manifestazioni nei singoli paesi. Quali le prerogative che fanno apprezzare le donne in queste cariche? Classe e intelligenza, femminilità e determinazione, serietà e allegria. Piace un filo rosa che dia al commercio una connotazione di fantasia e creatività, di un attento e costruttivo rapporto con il singolo cliente, di cordialità e passione nel lavoro. È di fondo una questione di attitudini e di ricerca di soddisfazioni nel compito che si svolge, ma alle spalle spiccano intraprendenza e tanta disponibilità e voglia di fare. Andiamo a conoscere da vicino queste donne (da sinistra a destra nella foto), grintose quanto basta, che irradiano energia parlando del loro lavoro e che sanno trasmettere entusiasmo ai loro compagni di viaggio nella promozione turistica e commerciale del proprio paese. Alessandra Munari, gestisce un negozio di giocattoli ed è presidente del centro storico di Thiene. Efficienza e garbo connotano il suo modo di lavorare al femminile, comunque caratterizzato dalla capacità

di mediazione e di dialogo per giungere a delle decisioni condivise. “Sono nata e cresciuta in una famiglia di commercianti, respirando da sempre lo spirito del commercio. Al momento giusto ho fatto la mia scelta personale optando per questo lavoro particolarmente dinamico. Nel gruppo di lavoro del centro storico, molto collaborativo, siamo 10 donne su 11. Il nostro impegno è creare sinergia tra le varie forze e siamo soddisfatti dell’apertura e del dialogo instaurati con l’amministrazione comunale, e, in alcuni eventi, con altre realtà associative. Ritengo importante seguire la tradizione di famiglia ma mettendoci qualcosa di personale, per essere se stessi “. Gabriella Fabrello, presidente dell’Ascom comunale di Marano Vicentino, dal 1981 ha una negozio di abbigliamento ed articoli sportivi. Il nuovo direttivo della locale associazione commercianti veste solo rosa. “Mi affiancano Emanuela Bertelle, Paola Caoduro, Domenica Manzardo, Teresa Pasin e Annarosa Soso. Lavoriamo insieme, con entusiasmo, per offrire un servizio sempre più qualificato, per rilanciare il commercio e valorizzare il centro storico. Per questo diamo spazio a varie iniziative promozionali, a feste paesane che rispolverano le tradizioni e cerchiamo di fidelizzare la clientela offrendo occasioni di divertimento e di svago. Possiamo contare su una valida collaborazione con il Comune e le associazioni, perché è stata costituita una consulta che coinvolge tutte le categorie”.

Mariangela Zaltron, presidente dell’Ascom di Carrè, gestisce una tabaccheria da 27 anni ma già da quando aveva 12 anni respirava aria di commercio. “Siamo quattro donne su cinque nella presidenza locale, un gruppo che ha un buon rapporto con l’Amministrazione comunale e con le altre forze locali. Si lavora volentieri. Basta pensare al successo della festa del commercio e dell’artigianato in piazza”. Maria Grazia Cappozzo, presidente dei commercianti di Lugo, ha una edicola cartolibreria da 12 anni. “Ho collaborato al rilancio del commercio locale anche ristrutturando il negozio e assicurando continuità al servizio. Sappiamo lavorare proficuamente in squadra con i colleghi e siamo molto legati al territorio”. Daniela Balasso, titolare della tabaccheria in via Trieste a Thiene, è invece presidente della categoria tabaccai e sottolinea l’importanza di porsi nel modo più corretto e cordiale con i clienti. Luciana Strazzabosco, presidente Ascom a Zugliano da un ventennio, ha una cartolibreria che porta avanti da 40 anni. “Siamo operativamente un gruppo di due donne e un uomo. Si lavora bene se il Comune ha un occhio di riguardo per il commercio e per la promozione del territorio in genere. Attualmente incontriamo sensibilità e condivisione nella realizzazione dei nostri obiettivi, di conseguenza si acquisisce maggior grinta per affrontare i problemi concreti e sentirsi a servizio della collettività”.

Marzia Fantin guida il gruppo dei commercianti di Sarcedo e da 9 anni gestisce la rivendita di ferramenta di famiglia. Una categoria merceologica prettamente maschile, di primo acchito calibrata sugli uomini, ma Marzia dimostra di saper risolvere i problemi quotidiani dei suoi clienti con pazienza, perseveranza e dando un’impronta femminile che traspare dall’ordine e dalla pulizia dei locali espositivi, inoltre dall’aggiunta del reparto casalinghi. “Siamo 3 donne su 7 nel nostro gruppo. A Sarcedo ci sono purtroppo 3 centri e dobbiamo insieme darci una spinta ed essere più determinati per affrontare le problematiche locali e ampliare la collaborazione”. Onorina Gasparotto è presidente dell’Ascom di Breganze e da oltre 15 anni è attiva nel gruppo di lavoro dei commercianti locali, ma ha una esperienza più che quarantennale. Dopo 36 anni in un negozio di alimentari, dal 1999 gestisce l’”Angolo a 99 cent”. “Facciamo squadra e questo ci premia. In particolare un gruppo ristretto di 6, Elisa Stella, Annalisa Sperotto, Michela Saggin, Gianni Leoni, Stefano Stella ed io, non lesiniamo nel tempo da dedicare alla realizzazione degli obiettivi degli associati. Ritengo che nell’imprenditoria sia un vantaggio essere donna, ti dà una marcia in più. I clienti me li coccolo, li seguo, il mio lavoro lo faccio con il cuore e non solo per i soldi, e riesco a trasmettere la passione con cui lo conduco”. Tutte concordano nel sottolineare che i clienti gradiscono creatività, fantasia e garbo, professionalità e formazione. La capacità di mediare le varie dinamiche relazionali che si innescano strada facendo, l’impegno costante nel saper conciliare lavoro e famiglia, la volontà di seguire attività di formazione ed alimentare buoni rapporti collaborativi con le forze locali, la capacità di valorizzare le potenzialità di ogni socio, le qualità decisionali, costituiscono il mix vincente di chi si trova a guidare gruppi di lavoro. Gruppi che, se si tingono di rosa, hanno un fascino più dolce e fantasioso, ma altrettanto propositivo e grintoso.

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News www.ascomthiene.it

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“Bioedilizia e risparmio energetico sono una priorità per tutti” Questo il pensiero di Giacomo Pilastro, Presidente CNA Thiene. E a dare risposte in questo campo è il Servizio Sportello Casa, attivo anche nella sede di Thiene e aperto a tutti i cittadini.

un servizio non solo per l’oggi, ma soprattutto per il futuro”. Così il Presidente di CNA Thiene, Giacomo Pilastro, parla di Spor tello Casa, il servizio di consulenza ideato da CNA e dedicato al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente in materia di impiantistica e installazioni bioedilizie. “Il problema è che nemmeno tanti tra i professionisti del settore conoscono le normative e le procedure per intraprendere questo tipo di lavori. Con Spor tello Casa vogliamo prendere per mano i cittadini e fornire tutte le informazioni per orientarsi in questa materia.” Un’oppor tunità, che ben presto diventerà una necessità. “La risposta di Thiene è stata ancora un po’ lenta. Stiamo cercando di promuovere in tutti i modi Spor tello Casa per dare a tutti la possibilità di adempiere ad un obbligo che diventerà sempre più stringente. Infatti, se in questo momento cer te norme, come una minima auto-produzione di energia e l’utilizzo di materiali per il risparmio energetico, sono obbligatorie solo per i nuovi edifici, a breve lo diventeranno anche per gli edifici da ristrutturare. E l’80% degli edifici esistenti sarebbero fuori norma.” Di strada da recuperare ce n’è, e tanta. “In Italia non si è stati previdenti in questa materia e adesso dobbiamo recuperare, perchè il risparmio energetico e la bioedilizia non

a cura di SACET srl

www.imagination.it

“È

16 Comuni del Mandamento: Breganze Caltrano Calvene Carrè Chiuppano Cogollo del Cengio Fara Vicentino Lugo di Vicenza Marano Vicentino Salcedo Sarcedo Thiene Valdastico Villaverla Zanè Zugliano

Da oltre 60 anni al servizio dei nostri associati

sono più una scelta, ma un obbligo. Il nostro paese, come quelli firmatari del Protocollo di Kyoto, deve dimostrare di stare sotto cer te soglie di emissioni. Non si può più fare a meno di fare delle scelte che sono sia ecologiche che economiche.” Per avere informazioni su Sportello Casa a Thiene è possibile contattare la sede di CNA di via del Terziario, 14 - tel. 0445 362733 - fax 0445 380238 e-mail: thiene@cnavicenza.it. Oppure sul web collegandosi a www.sportellocasavicenza.it

36016 Thiene · VI · Via Montello, 33 T 0445.362.570 · F 0445.377.328 info@ascomthiene.it

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ARGILLA e MANI: la ceramica diventa arte Artigiani per vocazione e artisti per “necessità”: dalla produzione artigianale di utensili degli anni ’80, alla svolta artistica a partire dal 2000 a causa della concorrenza internazionale. E da quel momento sono le idee il segreto del loro successo. Ma quanta fatica costa la qualità...

Lei diplomata all’Istituto d’Arte di Bassano, con una predilezione per le ceramiche. Lui, autodidatta, lavora al tornio. È il 1979. La voglia di creare, il desiderio di dare forma alle idee, spinge Raffaella Bassa ad iniziare l’avventura di “Argilla e Mani”. E il marito, Silvestro Dall’Osto, la segue. Argilla e Mani, l’essenzialità della loro arte è già tutta nel nome. “Abbiamo iniziato a frequentare vecchi maestri, cercando di carpire i segreti della manipolazione della ceramica e dopo varie sperimentazioni abbiamo iniziato a produrre per conto nostro.” Raffaella e Silvestro producono artigianalmente stoviglie e altri oggetti d’uso, nel loro laboratorio di Cogollo del Cengio, ai piedi dell’altopiano di Asiago. Poi però le cose iniziano a cambiare rapidamente. “Il passaggio più importante c’è stato all’inizio degli anni duemila. Il mercato non ci ha dato scelta: produrre semplici oggetti d’uso artigianalmente non era più possibile. Questo genere di prodotti ormai venivano importati un po’ dappertutto a prezzi irrisori. Ed è così che abbiamo intrapreso la strada dell’artigianato artistico.” Argilla, mani e soprattutto idee. Sempre più speciali. “La svolta artistica ci ha portati verso una specializzazione in oggetti di arredamento originali, come vasi, specchi e pannelli. Spesso usiamo tecniche diverse da quelle più conosciute. Buona parte della nostra produzione adesso, per esempio, è fatta con la tecnica giapponese Raku, risalente al 1600. Una maniera di lavorare la ceramica che ci

aveva subito colpiti per l’incidenza degli effetti metallici. Creiamo così delle opere che diventano pezzi unici. Cerchiamo di creare oggetti che non si trovano in giro, dedicati ad una nicchia ristretta di acquirenti. Certo, dobbiamo andare a cercarceli: per questo giriamo molto per mostre, mercatini e manifestazioni, sia in Veneto, che in Trentino e Friuli. Il nostro è un lavoro di aggiornamento continuo. Per trovare sempre nuovi spunti viaggiamo in Austria e Germania, visitiamo mostre e ci teniamo sempre informati con le riviste del settore.” La sfida di Argilla e Mani, con il tempo si è fatta sempre più impegnativa, ma non meno affascinante. “Nel nostro piccolo cerchiamo di sopravvivere. È difficile vendere questo tipo di oggetti, far sì che siano interessanti e ad un prezzo vendibile. Però, che soddisfazione quando i nostri clienti dimostrano di apprezzarli!”





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