Il giudizio sulla prestazione calcistica è determinato dal risultato finale. Ma esiste altro: la possibilità di crescere, sviluppare e formare la persona. Per fare questo bisogna considerare gli elementi tecnici del calcio soprattutto come azioni dettate sia da esperienze motorie precedenti (aspetto funzionale) sia da aspetti relazionali ed educativi. Ecco perché il fondamentale tecnico della disciplina deve essere considerato come espressione di una competenza motoria, ma anche come forma di espressione della persona: lo stop, il tiro, il dribbling evidenziano la capacità cognitiva del giocatore di analizzare la situazione, di trovare una strategia in relazione a compagni, avversari, allenatore, ambiente e quindi di relazionarsi con tutti questi fattori controllando le proprie emozioni. Tale processo avviene solo quando abbiamo un’elaborazione di quel vissuto che proprio l’allenatore ha il compito di stimolare.