Francesca Grisot, dottore di Ricerca in Lingue, mediatrice linguistico-culturale, antropologa professionale, progettista e consulente in ambito migratorio.
Gianna Viale, docente di scuola primaria e Psicomotricista formata presso l’Istituto Italiano di Psicologia della Relazione.
8 dicembre 2008. Deve ancora cominciare l’inverno. Nel limbo di Patrasso Zaher si imbarca su una nave diretta verso l’Italia. Come compagno e confidente il suo taccuino. Ecco il mare: l’ultima traversata per lui.
IL VIAGGIO DI ZAHER
G. Fioretti - F. Grisot - G. Viale
Giuseppina Fioretti, docente di scuola primaria, mediatrice linguistico-culturale in ambito socio educativo per la lingua araba.
ISBN 978-88-6153-801-6
Euro 16,50 (I.i)
9 788861 538016
edizioni la meridiana
La prima di tante per chi leggerà il suo taccuino.
GIUSEPPINA FIORETTI FRANCESCA GRISOT GIANNA VIALE Illustrazioni di Letizia Camiletti
IL VIAGGIO DI ZAHER
PERCORSO INTERCULTURALE DI CITTADINANZA E SOLIDARIETÀ
edizioni la meridiana p a r t e n z e
Giuseppina Fioretti Francesca Grisot Gianna Viale
IL VIAGGIO DI ZAHER Percorso interculturale di cittadinanza e solidarietĂ
Illustrazioni di Letizia Camiletti
edizioni la meridiana p a r t e n z e
Indice Prefazione ............................................9
CAPITOLO 1
Il cespuglio ........................................19
CAPITOLO 2
L’incontro ..........................................25
CAPITOLO 3
Comunicazione ..................................30
CAPITOLO 4
Il racconto ..........................................36
CAPITOLO 5
Il viaggio ............................................42
CAPITOLO 6
L’arrivo in Italia .................................49
CAPITOLO 7
Il tir ....................................................55
CAPITOLO 8
Un’altra storia ....................................60 Le poesie contenute nel taccuino di Zaher ..................................................69
APPENDICE
Scopri il mondo di Zaher giocando........ 71 1. Il gioco degli Anagrammi..................... 73 2. Labirinto: la rosa di Zaher................... 74 3. Associazione: scopri la frase rappresentata dai simboli................................................ 75 4. La poesia, tradizione culturale............. 76 5. La poesia, composizione in metrica..... 77 6. La poesia persiana e il manoscritto...... 78 7. La filastrocca........................................79 8. La conta tutti in cerchio....................... 80 9. L’architettura islamica.......................... 81 10. La simmetria geometrica.................... 82 11. Il collage gigante................................. 84 12. Il codice segreto dei tappeti............... 85 13. Il codice degli alfabeti........................ 88 14. I numeri persiani................................ 90 15. Il calendario persiano......................... 91 16. Il pane “naan”.................................... 93 17. Parole crociate nel mondo di Zaher.... 94 18. Parole nascoste nel mondo di Zaher... 95 19. L’anagramma del deserto................... 96 20. Sudoku dei simboli............................. 97 21. Sudoku numerico............................... 97 22. Le parole mancanti della maestra Pina............................................. 98 23. Di Paese in Paese................................ 99 24. La cartina muta................................. 101 Postfazione di Francesca Grisot.............. 106 Gli autori................................................ 115 Gli alunni della classe VB...................... 117
Prefazione Il viaggio Viaggiando si trovano cose nuove e belle, stai con la famiglia e ti diverti molto, la parola viaggio ti regala la sensazione di rilassarti, ma dipende dal viaggio. Un viaggio in fuga da un Paese in guerra, come Zaher che è fuggito dal proprio Paese e non era ancora maggiorenne, sarebbe una cosa triste. Al suo posto non sarei morto per un incidente ma molto prima, per la paura. Graziano, Samuele, Nicolò
Il viaggio di Zaher. Percorso interculturale di cittadinanza e solidarietà è il frutto editoriale di un progetto di didattica interculturale e inclusiva pensato per le scuole da Giuseppina Fioretti. Il progetto è stato realizzato, in collaborazione con Gianna Viale, coinvolgendo differenti figure esterne al circuito scolastico tra cui don Nandino Capovilla, Marie Louise Niwemukobwa, Enrica Battista, Letizia Camiletti e Francesca Grisot, per restituire una prospettiva interdisciplinare alla delicata e attuale tematica delle migrazioni, dell’interculturalità e dell’inclusione. Sensibilizzare gli alunni all’interculturalità e, in particolare, alla realtà dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) come Zaher Rezai, risponde sia alle direttive ministeriali in materia di inclusione, sia alla necessità di promuovere empatia che è alla base di un’educazione volta alla solidarietà e alla mondialità. In quest’ottica il progetto mirava a portare la scuola nel
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mondo e il mondo a scuola. Tra gli altri laboratori, si è scelta la storia di Zaher Rezai perché storia vera legata al territorio: a pochi chilometri di distanza dal plesso Diego Valeri di Favaro Veneto si è consumata infatti la tragedia del minore afghano, appena sbarcato al porto di Venezia e deceduto sotto il camion con cui tentava di raggiungere un luogo sicuro in cui chiedere asilo. In prossimità della scuola si trova un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. A volte questi stessi ragazzi, nei loro percorsi di integrazione, frequentano le classi dell’istituto comprensivo. Una sezione del Bosco di Mestre è stata intitolata a Zaher e, in sua memoria, vi è stato istallato un monumento donato dall’artista Luigi Gardenal. Proprio in occasione di una visita al Bosco di Zaher, i bambini stessi, con le loro domande e curiosità intorno a quello strano monumento di metallo e tessuti, hanno richiesto un approfondimento sulla sua vita e sulla storia del minore afghano. A tale scopo è stata invitata in classe, in qualità di esperta, la dott.ssa Francesca Grisot, del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Cà Foscari, traduttrice delle poesie di Zaher e autrice della ricerca storica da cui origina l’introduzione a queste. Con supporti audiovisivi ha presentato alla classe immagini e testimonianze da lei raccolte, in lingua farsi e dari, nel corso del dottorato di ricerca, lungo la rotta migratoria dei minori afghani diretti in Europa, contestualizzando le ragioni della fuga e le esperienze vissute da Zaher lungo il tragitto. Questo specifico laboratorio del progetto di didattica interculturale, ideato dalla docente Giuseppina Fioretti, rappresenta una parte di un più articolato percorso di cittadinanza attiva e di didattica sperimentale sviluppato, durante l’anno scolastico 2015/2016, dalla classe VB del plesso “D. Valeri” – I.C. Ilaria Alpi di Favaro Veneto (VE). La classe, guidata
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dalla docente Gianna Viale, attraverso esperienze di compito autentico e di pratica di cittadinanza attiva, ha elaborato, nel corso dell’anno, due generi di testi ispirati alla storia di Zaher: una raccolta di testi poetici sul tema del viaggio, nelle diverse accezioni che esso può assumere; e un testo in prosa, che funge da cornice, all’interno della quale collocare le poesie raccolte. Il testo in prosa, frutto di un lavoro di gruppo, rappresenta l’immaginario incontro della classe con Zaher; una narrazione ricca anche di quelle fantasiose imprecisioni e trovate che solo i bambini sanno creare. Nell’elaborazione del progetto editoriale da cui ha origine il presente volume, si è scelto di affidare alla postfazione una più ampia contestualizzazione dei tragici fatti di cronaca, lasciando prevalere, nella prefazione e nel corpo del libro, davvero “un’altra storia”: quella voluta dai bambini. I bambini guardano al mondo senza troppi filtri: hanno concetti semplici e universali del bene e del male, del bello e del brutto, del buono e del cattivo; ed è in questo loro sguardo – nel loro bisogno di stare dalla parte dei buoni, di far vincere il bene – che si cimentano nel trovare soluzioni alle ingiustizie, allenandosi nel gioco, ma con il desiderio di realizzarle nella realtà. Proprio con questo senso di giustizia tipico dei bambini, il gruppo di alunni della VB ha voluto guardare a quel fatto tragico, avvenuto a pochi metri dalla loro scuola, trovando risposte e soluzioni diverse; riscrivendo lo svolgimento e il finale del fatto di cronaca, fino a generare un’altra storia. Da qui il titolo del Capitolo 8. Non è tanto nel loro tentativo di modificare la realtà che sta la bellezza di questa esperienza, ma nel loro messaggio di speranza che possa realizzarsi un mondo diverso. Con la profonda convinzione che solo cittadini consapevoli e capaci di esercitare un pensiero personale critico e libero possano essere la migliore garanzia del permanere di
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una società dalla cultura aperta, democratica e accogliente, il laboratorio ha cercato di stimolare nei bambini l’interesse e la discussione sui temi della relazione tra persone e tra culture e situazioni diverse. Grazie allo stimolo offerto dai giovani autori della VB, si è costituito, su spinta di Giuseppina Fioretti, un gruppo di lavoro dedicato al progetto editoriale Il viaggio di Zaher. Percorso interculturale di cittadinanza e solidarietà, per restituire una meritevole collocazione a testi così densi e spontanei emersi dai laboratori didattici. Oltre all’ideatrice e alla docente Gianna Viale, che ha curato l’aspetto didattico, sono entrate nel gruppo di lavoro l’illustratrice Letizia Camiletti e Francesca Grisot, col ruolo di consulente editoriale e antropologa professionale per gli approfondimenti relativi alla storia di Zaher e al contesto di provenienza. La vicenda è presentata come un intreccio in cui tre diverse sezioni si alternano: la novella a cornice ideata dai bambini sull’incontro immaginario con Zaher; la storia vera di Zaher raccontata da Francesca Grisot, tramite la voce narrante dell’upupa; le poesie della VB dedicate al viaggio di Zaher. Graficamente, questo intreccio è affidato al colore dei testi: in rosso la rivisitazione dei piccoli autori, in blu la vera cronaca dei fatti, in verde le poesie dei bambini. Le illustrazioni di Letizia Camiletti seguono questo stesso ritmo, abbinando alla prima sezione immagini legate ai momenti descritti dai bambini nella loro storia fantastica a lieto fine; alla seconda sezione scorci degli ambienti, delle tradizioni, del cibo, delle caratteristiche somatiche degli hazara così come descritti dall’upupa; alla terza sezione, dedicata alle poesie, illustrazioni decorative che accompagnano le emozioni forti ed empatiche di questi bambini e che ricordano le ceramiche delle moschee o delle case dei Paesi di provenienza e transito.
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In onore del patrimonio culturale di cui Zaher stesso era portatore con le sue poesie, l’architettura del libro richiama Il verbo degli uccelli, un poema mistico scritto in persiano nel 1177 da Farid ad-din Attar, che rievoca il senso mistico del viaggio, scandito dalle poesie di Zaher e degli alunni della VB. Il libro è ulteriormente arricchito da illustrazioni di Letizia Camiletti raffiguranti uccelli caratteristici della fauna afghana e mediorientale, in richiamo al poema mistico, ma che sono anche rappresentazione simbolica della libertà, senza confini, senza restrizioni, senza frontiere: la libertà di poter vivere dignitosamente, avere un lavoro, poter studiare, ricoprire un ruolo positivo e costruttivo nella società. In coda sono stati inseriti degli approfondimenti tematici in forma di schede ludico-didattiche. Queste possono essere gestite in autonomia dagli alunni o possono rappresentare il punto di partenza per attività interdisciplinari, approfondimenti dei concetti di inclusione e di educazione civica, realizzazione di compiti autentici, progettazione di attività per la continuità educativa, soprattutto per le classi ponte. Il viaggio di Zaher. Percorso interculturale di cittadinanza e solidarietà rappresenta, dunque, un progetto di editoria per l’infanzia “bottom-up”, che nasce dal basso, dagli alunni stessi, all’interno di uno spazio privilegiato, ma oggi depredato (la scuola), in un periodo in cui i valori di rispetto e solidarietà si stanno perdendo. La duplice narrazione, tra la storia vera e la rielaborazione dei bambini, accompagna infatti il lettore verso la consapevolezza di un vero impegno per realizzare mondi possibili in cui l’empatia e la solidarietà non risultino solo concetti astratti, ma sentimenti da trasformare in azioni costruttive. Le varie tappe di cui si compone il progetto costituiscono il completamento di un lungo lavoro che nell’arco dei cinque anni di scuola primaria la docente Gianna Viale ha proposto ai
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bambini della VB, utilizzando metodologie basate sull’apprendimento cooperativo e sul riconoscimento del sé e dell’altro, affrontando spesso tematiche legate ai diritti umani e alla difesa dell’ambiente, con risvolti pratici e azioni concrete. Mentre questo progetto prendeva forma, nel 2015 le Nazioni Unite approvavano e firmavano l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Con l’immediata sottoscrizione dell’Italia e con la presentazione due anni dopo al MIUR del Piano per l’Educazione alla Sostenibilità, il mondo della scuola è impegnato nell’obiettivo n. 4 nel promuovere “... un’educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile” (4.7 – Agenda 2030). Ci conforta riscontrare che, in un’epoca di grandi trasformazioni, le politiche e gli indirizzi comunitari affidano proprio al sapere la funzione trasversale per il cambiamento sostenibile. Alla luce di queste importanti scelte su scala mondiale, auspichiamo che anche le piccole azioni, come questo lavoro, possano contribuire ad una conoscenza fondata sul rispetto dell’essere umano, sulla curiosità per la sua storia e sulla necessità di garantirne i diritti. Il volume esce con prima edizione nel 2020, nel ventennale della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata fra il 7 e il 10 dicembre 2000 a Nizza. Proprio il 10 dicembre ricorre l’anniversario della morte di Zaher. La lettura del libro si presta a rappresentare il punto di partenza di attività interdisciplinari, di approfondimenti sulle tematiche legate all’ambito dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica, di realizzazione di compiti auten-
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tici, per la programmazione di attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, per la progettazione di attività di Continuità educativo-didattica per studenti degli “anni ponte” delle classi quinta primaria e prima secondaria di primo grado. Di seguito alcuni spunti: CONCETTI/CAPACITÀ DA SVILUPPARE E CONSOLIDARE
1. Orientarsi nello spazio. 2. Collaborare tra pari. 3. Usare la linea del tempo per organizzare informazioni. 4. Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. 5. Comprendere i testi storici proposti e saperne individuare le caratteristiche. 6. Usare carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. 7. Raccontare i fatti letti o studiati e saper produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COINVOLTE
1. Competenza alfabetica funzionale. 2. Competenza multilinguistica. 3. Competenza in materia di cittadinanza. 4. Competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA
1. Partecipare alle attività di gruppo. 2. Saper assumere la responsabilità delle proprie azioni. 3. Pianificare attività di ricerca concordate nel gruppo. 4. Comprendere l’importanza della solidarietà e delle regole della convivenza sociale.
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CONOSCENZE
1. Significato dei termini: popolo, stato, nazione, confine, continente. 2. Significato dei termini: tolleranza, lealtà, accoglienza, rispetto, diritto, dovere. 3. Struttura di un testo.
ABILITÀ
1. Riconoscere, discriminare, denominare i vari elementi studiati in geografia. 2. Pianificare le fasi di un’attività. 3. Collaborare con i compagni. 4. Rispettare le regole.
COLLOCARE IL PROPRIO VISSUTO 1. Esperienze di viaggio vissute.
ASPETTI INTERDISCIPLINARI
1. Musica: ascolto di musiche appartenenti a culture diverse. 2. Geografia: percorsi e giochi spaziali, mappe e reticoli. 3. Storia: fonti orali, scritte e iconografiche, ricerche online. 4. Italiano: testo narrativo, testo descrittivo, testo poetico. 5. Educazione civica: articoli della Costituzione Italiana; Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; educazione volontariato e alla cittadinanza attiva. 6. Informatica: ricerche, elaborazione di testi. 7. Arte e immagine: analisi e produzione (disegni, fotografie...).
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LEGENDA DEI COLORI La storia di Zaher Rezai raccontata dai bambini della VB dell’anno scolastico 2015/2016 dell’I.C. Ilaria Alpi Favaro Veneto, Venezia, nel corso di esperienze di compito autentico e di pratica di cittadinanza attiva ideati da Giuseppina Fioretti e sviluppati in classe sotto la guida di Gianna Viale. Il viaggio con gli occhi di Zaher Rezai raccontato dallo spirito guida, l’upupa, che ha accompagnato idealmente Zaher lungo il tragitto. Testi di Francesca Grisot, dottoressa di ricerca in Lingue Culture e Società, mediatrice culturale e traduttrice del taccuino di Zaher Rezai. Le poesie dedicate a Zaher dei bambini della VB dell’anno scolastico 2015/2016 dell’I.C. Ilaria Alpi Favaro Veneto, Venezia, nel corso di esperienze di compito autentico e di pratica di cittadinanza attiva.
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Capitolo 1
Il cespuglio
Tutto
è successo in un bel giorno di primavera, un giorno tranquillo come tutti gli altri; il sole splendeva, gli uccellini cinguettavano. Il gruppo di amici si era dato appuntamento al parco e, come al solito, ognuno si era presentato con qualche oggetto per giocare. Quel giorno avevano fogli, colori e matite, macchinine, una palla da basket e un pallone da calcio. Dopo un po’ la palla finì fuori dal campo; i ragazzi la rincorsero ma continuò a rotolare finendo sotto i rami bassi di un grosso cespuglio.
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Lo sguardo
di Zaher correva nell’azzurro cielo di Mazare Sharif. Seguiva in cielo un aquilone bianchissimo e alto, ormai lontano; solo un puntino e un filo lungo, come la vita che attendeva Zaher al di là delle montagne. Di lí a poco Zaher avrebbe lasciato il suo Paese e avrebbe seguito suo fratello più grande in Iran. Nella tasca della tunica azzurra, lo spago di un aquilone, una foto della mamma e tre pupazzetti di plastica. Zaher, a soli sette anni, era pronto per lavorare in un’officina di fabbri e falegnami, come piccolo assistente.
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“Il viaggio
è un disegno, ha tanti colori ed emozioni, quando sto viaggiando in macchina, aereo... sto vivendo un’avventura bellissima, vedo prati, cieli, luoghi e il loro aspetto ti trasmette qualcosa. In certi casi però, il viaggio è la salvezza, per un bambino che scappa dalla guerra. Il viaggio, quindi, è praticamente tutto.” Andrea
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APPENDICE
SCOPRI IL MONDO DI ZAHER GIOCANDO
1. Il Gioco degli Anagrammi Nella zona di Dese del Parco di Mestre che verrà battezzata poi Bosco di Zaher in suo onore, il nostro piccolo viaggiatore trova moltissimi amici pronti ad accoglierlo. Sono un sacco di nomi da ricordare però, in una lingua così diversa dalla sua! Aiuta Zaher a far diventare dei veri nomi tutti quei suoni confusi che gli girano in testa. Riordina le lettere!
Trascrivi i nomi degli amici di Zaher:
ILAS
IKADJAH ODABRE
VIAVAIN
ÒNILCO
ANIGAZOR
AURRAO
ATITAM
ADNERA
LYRELOHS
ELMIHCE
AICALGNU
MAISOMO
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2. Labirinto: la rosa di Zaher In una delle poesie trascritte sul suo taccuino Zaher si rivolge idealmente al giardiniere, custode del giardino Europa, dove Zaher spera di trovare accoglienza e protezione. Zaher si trova da solo in Grecia e vuole raggiungere suo zio al di là del mare. Sembra però impossibile riuscire a varcare il confine: il porto è sorvegliato giorno e notte dalle guardie, i custodi del “giardino” Europa, e i migranti vengono ripetutamente respinti al confine. “Giardiniere, apri la porta del giardino; io non sono un ladro di fiori, io stesso mi son fatto rosa, non vado in cerca di un fiore qualsiasi” Aiuta Zaher a raggiungere la sua rosa.
74 - SCOPRI IL MONDO DI ZAHER GIOCANDO
Francesca Grisot, dottore di Ricerca in Lingue, mediatrice linguistico-culturale, antropologa professionale, progettista e consulente in ambito migratorio.
Gianna Viale, docente di scuola primaria e Psicomotricista formata presso l’Istituto Italiano di Psicologia della Relazione.
8 dicembre 2008. Deve ancora cominciare l’inverno. Nel limbo di Patrasso Zaher si imbarca su una nave diretta verso l’Italia. Come compagno e confidente il suo taccuino. Ecco il mare: l’ultima traversata per lui.
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G. Fioretti - F. Grisot - G. Viale
Giuseppina Fioretti, docente di scuola primaria, mediatrice linguistico-culturale in ambito socio educativo per la lingua araba.
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