APRILE/MAGGIO 2016
Maurizio Cheli è il secondo astronauta italiano e il primo ad aver ricoperto il ruolo di specialista di missione. La sua carriera ha bruciato le tappe e ha avuto inizio quando aveva 7 anni: dal suo paese sull’alto Appennino modenese vedeva gli aeroplani volare bassissimi e decise che da grande avrebbe fatto il pilota. Con determinazione e grande impegno Cheli è arrivato dove voleva, infilando un obiettivo dietro l’altro senza mai fermarsi. Nel 1978, all’età di 19 anni, entra all’Accademia aeronautica, nell’83 è pilota militare e nell’88 pilota collaudatore. Diventa astronauta nel 1992 e nel ’96 compie il suo primo volo nello spazio a bordo dello Space Shuttle Columbia; nello stesso anno viene assunto da Alenia Aeronautica come Capo Pilota Collaudatore per velivoli da difesa. Adesso è imprenditore: cinque anni fa si è messo in proprio e progetta nuovi velivoli. “Le sfide sono il sale della vita”, sottolinea. Il suo sogno di volare era così forte da non conoscere limiti. Così, tappa dopo tappa, è andato sempre più in alto fino a raggiungere lo spazio. Quello spazio che gli ha insegnato molto e l’ha proiettato su nuovi percorsi. “Ho imparato prima di tutto il lavoro di gruppo - afferma - Le operazioni spaziali sono complesse e nessuno può portarle a termine da solo. è l’esperienza più importante che mi
sono portato dietro, oltre al rispetto del lavoro delle altre persone”. “E poi - continua - mi sono accorto della fragilità della terra. Il veicolo spaziale era l’unico nostro mezzo di sopravvivenza e dovevamo prendercene cura. Ma anche la terra è il nostro unico veicolo, eppure ce ne occupiamo ben poco. Guardando il pianeta dallo spazio, siccità, deforestazione e inquinamento si traducono in immagini che sono più potenti di qualunque parola. Ecco perché, nei miei incontri e conferenze, il rispetto dell’ambiente è un argomento che affronto sempre”. Maurizio Cheli condivide volentieri la sua esperienza, traendone anche spunti per lanciare messaggi. Lo fa attraverso vari canali, tra cui il suo sito Internet e i social network. Lo scorso anno ha pubblicato il suo primo libro. Nelle 300 pagine di “Tutto in un Istante - Le decisioni che tracciano il viaggio di una vita”, Cheli dice alle nuove generazioni che è importante darsi da fare per raggiungere i propri obiettivi. “Vado spesso nelle scuole e mi sono fatto l’idea che molti giovani si aspettino che tutto arrivi in modo facile o che tutto sia dovuto - dice - Noi siamo i maestri della nostra vita, molto dipende da noi, da ciò che vogliamo fare e dall’impegno che ci mettiamo. Dietro ogni storia di successo c’è tanto lavoro. Il successo è il matrimonio tra preparazione e opportunità. Non possiamo cogliere un’opportunità se non siamo preparati. Forse l’opportunità non arriverà mai, ma è sempre meglio che non poterla coglierla perché non siamo pronti”. mezzopieno 1 APRILE-MAGGIO 2016
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