Italian Masters - Design Diffusion News

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PROGETTO COVER

ITALIAN MASTERS: A SUCCESS STORY a cura di Francesca De Ponti foto Cristina Fiorentini

Una lunga chiacchierata all’interno dello studio Dante O. Benini & Partners è l’occasione per conoscere Michael Gloria Chiarelli e la sua Italian Masters: una storia di eccellenza italiana germogliata in America; una storia d’incontri. A long conversation at Dante O. Benini & Partners’ studio was the occasion to meet Michael Gloria Chiarelli and his Italian Masters: the story of an Italian excellence developed in America; a story about encounters.

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La storia di Italian Masters ha inizio nella città di Agrigento, in Sicilia, nei primi anni del ’900. È qui che un giovane artista di talento, con un buon occhio per i colori e una grande voglia di imparare, divenne apprendista presso i pittori Giuseppe e Vincenzo Guadagna. Sotto la guida di questi rinomati artisti, Archilao Gloria Chiarelli imparò i segreti dei maestri italiani, fedelmente tramandati di generazione in generazione, sin dal Rinascimento. A dieci anni di distanza, dopo aver lavorato nelle magnifiche basiliche del Sud Italia, Archilao si affermò come maestro italiano. Dotato della preziosa e antica conoscenza di miscele poco conosciute e non comuni abilità tecniche,armato di una sacca con gli strumenti e delle sue ricette accuratamente formulate, partì per farsi una nuova vita in America, terra di libertà e opportunità. Nel 1957 arrivò con la famiglia a New York, dove il suo stile di pittura avrebbe presto rivoluzionato il mercato americano delle decorazioni. Gli apprezzamenti sul suo lavoro si diffusero rapidamente, così che Archilao Gloria Chia-

relli venne presto chiamato da alcuni dei più importanti progettisti, tra cui Mario Buatta, Samuel Botero e Mark Hampton. Le commissioni arrivarono anche da celebrità, politici e giganti industriali. Archilao insegnò le sue ricette e tecniche ai figli Michael e Luigi, già dai dieci e undici anni; da quel giorno, in qualsiasi momento liberi dalla scuola, Michael e Luigi lavorarono a fianco del padre ogni volta che poterono. Archilao fu un vero maestro artigiano e un bravo insegnante. Riservò a ogni lavoro lo stesso livello di cura, impegno e professionalità, a prescindere dalle dimensioni della commessa. Creò alcune delle più belle finiture decorative che si potessero trovare nel mondo, realizzate con l’occhio del vero artista; né lui né i figli abbandonarono mai i segreti del suo metodo. Con l’aumentare della sensibilità ambientale negli Stati Uniti, Archilao e Michael decisero di creare una loro linea di vernici e gessi che superasse tutti gli standard ambientali, pur continuando a garantire lo stesso livello di


Sopra, da destra: Michael Gloria Chiarelli, titolare di Italian Masters; Luca Gonzo, senior partner dello studio Dante O. Benini & Partners; l’architetto Dante O. Benini; Christine M. Weber; Bruno Sartori, compagno di viaggio, ricercatore del laboratorio materiali dello studio Dante O. Benini & Partners. Sotto: Michael Gloria con Christine M. Weber e Dante O. Benini. Nella pagina accanto: la materia prima, rigorosamente italiana, alla base del lavoro di Italian Masters, da cui prende forma una collezione di stucchi, marmorini, grasselli ed ‘essenze di cemento’ di altissimo pregio.

Top, from the right: Michael Gloria Chiarelli, owner of Italian Masters; Luca Gonzo, senior partner of Dante O. Benini & Partners studio; architect Dante O. Benini; Christine M. Weber; Bruno Sartori, travel mate, researcher for the lab materials Dante O. Benini & Partners studio. Below: Michael Gloria with Christine M. Weber and Dante O. Benini. Next page: the raw material, strictly Italian, at the base of Italian Masters’ work, from which they developed a collection of precious stuccos, plasters, paint coatings and ‘concrete essences’.

estetica artistica a cui i loro clienti erano abituati. Nel 2005 padre e figlio soggiornarono in Italia con l’idea di lavorare con i migliori artigiani e scienziati locali per realizzare una collezione originale di vernici decorative e gessi di alta qualità, eco-friendly, facili da ritoccare e durevoli. Il risultato fu una linea di prodotti privi di VOC, oggi usata esclusivamente da Italian Masters negli Stati Uniti. Archilao, ‘Archie’ come veniva soprannominato affettuosamente, è mancato nel 2010. La sua ricerca continua tutt’oggi attraverso il lavoro dei figli Michael e Luigi. “Forse un giorno insegnerò anch’io, ai miei figli, queste tecniche - dice Michael Gloria Chiarelli - ma, nel frattempo, il mio obiettivo è quello di continuare la visione di mio padre e rendere la sua antica arte accessibile a tutti coloro che cercano le più raffinate finiture decorative in qualunque tipo di lavoro, che siano decoratori, costruttori, architetti, progettisti o proprietari di case. Sono lieto di poter affermare che il sapere di Italian Masters è ancora vivo e vegeto”.

Nel 2008, Michael viene presentato dall’amico comune Anthony Derosa, a Dante O. Benini e Luca Gonzo (Dante O. Benini & Partners). Dante Benini iniziò così a tramandare a Michael ciò che Carlo Scarpa aveva insegnato a lui e a Bruno Sartori, suo ricercatore del laboratorio materiali. L’opera di Carlo Scarpa è stata fondamentale per la conservazione delle antiche formule di gessi, tramandate a Dante e a Bruno, che hanno poi passato dieci anni nell’aggiornare tecniche di applicazioni. Oggi questi materiali non sono secondi a nessuno nell’utilizzare tecnologie contemporanee, che non intaccano tuttavia l’antica artigianalità. Italian Masters ha lavorato in passato per grandi nomi come Henry Ford, Martin Revson con Revlon, Harley Baldwin con Caribou Club, William Simon (segretario americano del tesoro) e molti altri. Ancora oggi la sua clientela americana, facoltosa ed esigente, annovera alcuni tra i migliori architetti e designer, come Richard Meier, Michael Palladino, Dante O. Benini & Partners, Norman Foster, Peter Marino e Ken Fulk, progettista americano emergente ma già di successo. Attualmente Italian Masters è un’azienda che fornisce un servizio completo di pitture e gessi decorativi, specializzata in gessi artigianali. Il suo team artistico è composto da installatori professionisti certificati e da 100 applicatori addestrati. Ha uffici operativi a San Francisco, Dallas, Los Angeles e San Diego. New York e Miami saranno raggiunte nell’autunno del 2015. www.italianmasters.com

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IL MONDO ARTISTICO DELLA MATERIA È impossibile parlare di stucchi veneziani senza partire dalle origini di quello che è stato forse il più grande architetto italiano degli anni ’50, Carlo Scarpa, e senza nominare chi, con lui, ha percorso ‘il mondo artistico della materia’ da trasferire sui muri, e cioè il veneziano Eugenio De Luigi. Dalle continue sperimentazioni tra Scarpa e De Luigi è scaturita la poetica scarpiana del trattamento delle superfici alla ricerca di lucidità e morbidezza, ripresa agli inizi degli anni ’70 da Dante O. Benini, allievo di Scarpa, e da Bruno Sartori, allievo di De Luigi. Poetica oggi confluita nell’esperienza di American Masters, realtá di fama internazionale che puó contare sulla lunga tradizione di un sapere legato al proprio lavoro, di una ricerca creativa appassionata, di un incontro felice in cui i confini fra competenza artigiana, architettura e arte si dissolvono. Per la Dante O. Benini and Partners collection, performed by Bruno Sartori, sono stati selezionati Stucchi e Pitture che riportano agli anni ’50 - i più belli -, dove ricerca, architettura e materia creavano nuove emozioni ancora oggi insuperate.

ge l’olio di lino cotto e si stempera il gesso di Bologna (solfato di calcio). All’impasto si aggiungono i colori delle terre naturali, fino ad ottenere la tinta desiderata; poi l’impasto viene passato al setaccio e lasciato raffreddare. È importante avere cura di fare un unico impasto per tutte le superfici che si intendono trattare, in modo da non variare la colorazione. Si procede stendendo più mani sulla superficie e carteggiando ogni stesura prima di passare alla successiva. Per ottenere la finitura a stucco spatolato lucido, si procede a stendere la stucco a più mani incrociate; l’ultima mano va stesa con una spatola di ferro larga almeno 8 cm, pressando l’impasto fino ad ottenere la lucidità voluta. Questa tecnica non contempla l’uso della cera: l’effetto lucido si ottiene solo grazie alla lunga lavorazione a mano dell’impasto steso sulla superficie, da cui derivano la plasticità e la trasparenza della stesura.

STUCCO LUCIDO O SPATOLATO (DETTO ANCHE STUCCO VENEZIANO) Si scioglie a caldo la colla animale, si aggiun-

MARMORINO Impasto di calce e polvere di marmo. La procedura di applicazione è uguale a quella dello stucco lucido.

The story of Italian Masters begins in the southern Italian town of Agrigento on the island of Sicily during the early 1900’s. It was here that a talented young artist with a keen eye for color and a strong desire to learn offered his services as an apprentice to master painters Giuseppe and Vincenzo Guadanga. Under the tutelage of these revered and talented artists, Archilao Gloria Chiarelli learned the secrets of the original Italian masters that had been faithfully passed down from generation to generation from the time of the Renaissance. Nearly a decade later, having worked in the magnificent basilicas of southern Italy, Archilao emerged as an Italian master in his own right. Armed with precious old-world knowledge of little known mixtures and skilled techniques, a bag of instruments and his precisely formulated recipes, Archilao set off to create a new life in America, the land of freedom and opportunity. In 1957, he and his family arrived in New York City where his style of painting was soon to revolutionize the American decorative market. As word of his work spread quickly, Archilao was sought after by some of the world’s most renowned designers, including Mario Buatta, Samuel Botero, and Mark Hampton. Job requests came from celebrities, politicians, and business titans alike. When his sons Michael and Luigi were ten and eleven years old, Archilao introduced them to his recipes and techniques; and from that day forward, in any spare moment outside of school,

Michael and Luigi worked side by side with their father whenever possible. Archilao was indeed a master artisan and a skilled teacher. He treated every job with the same level of dedication, commitment, and professionalism regardless of size. He consistently provided some of the finest decorative finishes available anywhere in the world, applied with the eye of a true artist, yet neither he nor his sons relinquished the secrets of his method. As environmental awareness grew in the United States, Archilao and Michael decided to create their own line of paints and plasters that would exceed all environmental standards, while still offering the same level of artistic aestheticism that their clients had become accustomed to. In 2005, the father/son team sojourned to Italy with the sole purpose of working with top artisans and scientists in Italy to create an original line of high quality, environmentally friendly, easy to touch up, and durable decorative paints and plasters. The resulting product line has zero VOC and is used exclusively by Italian Masters in the United States today. Archilao, or ‘Archie’, as he fondly became known, passed away in 2010. However, his legacy continues on through the work of his sons, Michael and Luigi. “Perhaps one day I will teach my sons these techniques”, says Michael Gloria Chiarelli, “ but in the meantime, my goal is to carry on my father’s vision and make his old world artistry accessible to all those who seek the finest decorative

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GRASSELLO DI CALCE Impasto di calce e sabbia. L’applicazione avviene con caloccia metallica. Il numero di mani determina l’evidenza dei puntini di sabbia. CANOVA GYPSUM È un materiale a base di gesso addizionato con resina acrilica. Deve la sua origine ai calchi di gesso di Antonio Canova conservati nella Gipsoteca Canoviana di Possagno (creata da Carlo Scarpa). Manufatti artistici che, con la loro naturale bellezza e setosità al tatto, nonché con la loro straordinaria capacità di reagire alla luce naturale e artificiale, hanno ispirato Dante O. Benini e Bruno Sartori nella ricerca volta ad ottenere un prodotto contemporaneo di antica tradizione. L’applicazione avviene a mani incrociate del prodotto, successivamente carteggiate fino alla lucidatura finale (mediante spatola metallica e senza uso di cera). ESSENCE OF CEM Pittura acrilica a base di polvere di cemento. La sua caratteristica è di essere stesa a spatola (e non a rullo), cosa che consente di leggere solo la parte setosa del cemento. In questo modo la materia si trasforma in tessuto, svelando la parte più poetica della sua essenza. finishes in whatever job capacity, be it decorators, builders, architects, community planners or homeowners. I am pleased to say that the knowledge of the Italian Masters is alive and well.” In 2008, Michael was introduced to Dante O. Benini and Luca Gonzo (Dante O. Benini & Partners) by Anthony Derosa, a mutual friend. Dante Benini began to mentor Michael just as Carlo Scarpa had mentored him and Bruno Sartori, his researcher in the materials’ laboratory. Carlo Scarpa was very instrumental in keeping the old world formulas in


THE ARTISTIC WORLD OF THE MATERIALS You can’t talk about Venetian stucco without starting from the origins of one of the greatest architects in the ‘50s, Carlo Scarpa and without mentioning Eugenio De Luigi, who also pursued the “artistic world of materials” to transfer on the walls. Scarpa’s method for treating the surfaces in a glossy and soft way was conceived from the continuous experimentations of Scarpa and De Luigi and it was followed in the early ‘70s by Dante O. Benini, pupil of Scarpa and Bruno Sartori, pupil of De Luigi. This method is now used by American Masters, an internationally renowned company with a long know-how tradition related to its work, a passionate creative research and a good mix of craft skills, architecture and art. For Dante O. Benini and Partner collection, performed by Bruno Sartori, they selected stuccos and paintings that remind of the ‘50s – the most beautiful ones – when research, architecture and materials created new emotions that are still the best.

Add natural earths shades to the mixture until you reach the desired colour; then the mixture is sieved and left to cool. Make sure you make a single mixture for all the surfaces you want to treat, so that the colour doesn’t change. Then apply a few coats on the surface and sand each layer before moving on to the next one. In order to achieve a glossy brushed stucco finish, continue the process applying cross-layered coats; apply the last coat with an iron spatula that is at least 8 cm wide, pressing the mixture until you reach the desired gloss. This technique avoids using wax: the glossy effect is achieved with a long hand-processing of the mixture that is laid on the surface and that’s what creates a fluid and transparent coating. PLASTER Lime mixture and marble powder. The application process is the same one used for the glossy stucco.

GLOSSY OR BRUSHED STUCCO (ALSO CALLED VENETIAN STUCCO) Dissolve animal glue, add boiled linseed and dissolve Bologna’s plaster (calcium sulfate).

LIME PAINT COATINGS Mixture of lime and sand. The application is done with a metal ‘caloccia’. The amount of coats determines the visibility of the sand dots.

plaster. He also kept these formulas between Dante, Bruno and himself. These plasters are second to none using today’s technology, but keeping the old world craftsmanship alive. Italian Masters has worked for great names, such as Henry Ford and family, Martin Revson with Revlon, Harley Baldwin with the Caribou Club, William Simon (Secretary of Treasury for the United States) and more. Today Italian Masters works for some of America’s wealthiest clients, including top architects and designers such as Richard Meir,

Michael Palladino, Dante O Benini and Partners, Norman Foster, Peter Marino, and Ken Fulk, a young yet already successful American designer. Today, Italian Masters is a full service decorative paint & plaster company, specializing in artisan plasters. Our artistic team consists of master certified installers and over 100 trained applicators. The company has offices currently open in San Francisco, Dallas, Los Angeles and San Diego. New York and Miami are scheduled for fall of 2015. www.italianmasters.com

CANOVA GYPSUM It’s a material based on plaster combined with acrylic resin. Its origin is related to Antonio Canova’s plaster clasts, which are stored in the Gipsoteca Canoviana in Possagno (created by Carlo Scarpa). These artistic objects inspired Dante O. Benini and Bruno Sartori to create a contemporary product with an old tradition through their natural beauty and silky texture, as well as their outstanding ability to reflect natural and artificial light. The application is done with cross-layered coats, which are then sanded until the final polishing (with a metal spatula and without wax). ESSENCE OF CEM It’s an acrylic painting based on concrete powder. It is laid with the spatula (instead of using a roller), which allows to exclusively preserve the silky part of the concrete, so that the materials are transformed into fabric and unveil the most poetic part of their essence.

In queste pagine: Michael Gloria e alcune sfumature dell’essenza di cemento. On these pages: Michael Gloria and some of the concrete essence’s shades.

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CAGLIARI

COME LA PRUA DI UNA NAVE

LIKE A SHIP’S BOW di Francesca De Ponti foto Beppe Raso

Lo studio Dante O. Benini & Partners firma un edificio lontano dai comuni canoni linguistici, concepito come una promenade architettonica. E dĂ forma a tre appartamenti con vista, che si protendono verso il mare e la luce. Dante O. Benini & Partners studio has signed a building that is far from the standard canons, conceived as an architectural promenade. The building hosts three apartments with a lovely view extending towards the sea and the light.

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In apertura, uno scorcio dell’edificio eretto in via Messina, a Cagliari, caratterizzato da fronti diversi ugualmente protesi verso il mare e la luce. At the beginning, a view of the building located in via Messina, Cagliari, which is characterized by different fronts that are equally extended towards the sea and the light.

Siamo in Sardegna e, precisamente, a Cagliari. Dove gli architetti Dante O. Benini e Luca Gonzo (Dante O. Benini & Partners), hanno realizzato un edificio trasparente, organico e cangiante. Arrivando anche a progettare, con Patricia Denise Viviani, gli interni di tre appartamenti simili ma diversi: atolli di comfort ugualmente protesi verso il mare e verso la luce. L’intervento, portato a termine con una fitta schiera di collaboratori, tra cui in particolare i paesaggisti di AG&P, ha preso le mosse in modo abbastanza singolare. Prevedeva infatti il completamento di un corpo a rustico destinato ad usi speculativi di cui la committenza non era soddisfatta. “Siamo stati chiamati dall’assessore di Cagliari - ricorda Dante O. Benini nel corso di una lunga intervista presso il suo studio di Milano -, per dare finalmente la giusta forma ad una struttura di 5 piani, già eretta, che nelle intenzioni dei proprietari avrebbe dovuto essere interamente destinata alla vendita”. La cosa incredibile è che “il risultato del nostro lavoro è piaciuto al punto che la committenza ha deciso di riservarsi gli appartamenti agli ultimi piani dello stabile e di affidare al nostro studio anche il progetto degli interni!”. Cosa da ricondurre al fascino di un edificio leggero quanto scultoreo; bello da vivere perché aperto al contesto in modo

da far entrare con prepotenza gli elementi naturali. E allo stesso tempo ‘chiuso’, giusto il necessario, e con materiali preziosi - quali i rivestimenti metallici di facciata e di copertura Tecu di KME - per proteggere dall’eccessivo irraggiamento solare e dalle intemperie. Architettura che a tratti ricorda una nave, e a tratti un uccello che si libra nello spazio mai uguale a se stesso, secondo la lezione di Bruno Zevi. Il progetto degli interni, realizzato con Patricia Denise Viviani, ha costituito un’altra grande sfida, in quanto si trattava di dare forma diversa a tre appartamenti morfologicamente uguali. Riflettendo nelle scelte distributive, nelle finiture e negli arredi i gusti di tre nuclei familiari differenti per composizione, età e gusti. Il risultato è una casa ‘archetipo’, riservata alla coppia dei genitori, che si sviluppa per circa 350 metri quadrati al quinto piano dell’edificio, reinterpretata ai piani sottostanti in base alle esigenze dei figli e delle loro famiglie. Con grande cura della disposizione delle stanze, delle finiture e delle scelte di dettaglio (dai pavimenti, realizzati da Laboratorio Morseletto, alle pareti, veri capolavori di calci rasate e stucchi di Italian Masters). Perché, come ci ricorda Dante O. Benini, “arredare vuol dire prendersi cura e organizzare”, stabilendo una

relazione con chi all’interno del progetto dovrà muoversi quotidianamente. Ecco allora un grande appartamento per due, al piano attico, forgiato secondo un’ideale di eleganza classica e senza tempo che trova la sua massima espressione nel grande contenitore-gioiello in palissandro, onice retroilluminato e lacca ‘pelle di pesca’ che domina il soggiorno. E si rinnova, di stanza in stanza, nelle frequenti citazioni scarpiane, tra cui spicca il saliscendi in palle di piombo che collega la cucina al soggiorno. Casa in cui i mobili della migliore produzione contemporanea (pensiamo, solo per fare qualche esempio, a B&B, Cassina, Giorgetti, Redaelli, Poltrona Frau…) intessono un dialogo colto con i pezzi della memoria. E dove la vita di tutta la famiglia - compresi i nipoti - ha l’occasione di prolungarsi in esterni, grazie ad uno straordinario terrazzo coperto con piscina a sfioro. Appartamento simile, eppur diverso, da quello che si apre al quarto piano. Pensato per accogliere un nucleo familiare costituito da quattro persone (marito, moglie, due figli). E, soprattutto, per esprimere un gusto più contemporaneo, altamente scenografico, che trova forma in un largo uso di materiali preziosi e lucenti, come il marmo bianco di Lasa o lo stucco lucido grigio. Nonchè nella scelta di arredi dalle forme più definite e scultoree. Anche qui la regola aurea è la cura del dettaglio, resa evidente dal segno del camino attrezzato, in ferro da laminatoio e vetro, o dal disegno del lungo specchio a nastro, studiato per alzarsi e abbassarsi, che fiancheggia il tavolo da pranzo in cristallo, riflettendo il paesaggio. L’atmosfera muta ancora se dal quarto ci si sposta al terzo piano, all’interno di una casa che presenta la stessa morfologia e la stessa metratura delle altre, ma è stata studiata per accogliere una famiglia di cinque persone (genitori e tre figli). Perché qui la parola d’ordine era avere spazi di largo respiro, senza rinunciare all’eleganza che è la cifra stilistica di tutto il progetto. Ecco allora un sottile gioco di sottrazione, per cui tutto - fatta eccezione che per i pavimenti in pietra di Bedonia o parquet - diventa chiaro, sobrio, funzionale. Per lasciare entrare la luce, resa morbida e avvolgente grazie al sapiente gioco dei tendaggi. E per far posto alla vita degli abitanti. www.dantebeniniarchitects.com

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Altre viste dell’architettura, caratterizzata da finiture particolari, tra cui spiccano i rivestimenti metallici Tecu di KME. Il progetto meccanico ed elettrico è di Hilson Moran; gli impianti meccanici, elettrici ed idraulici sono di Tepor. Le pavimentazioni comuni interne ed esterne sono di F.lli Filiberti. Il disegno del paesaggio è di AG&P (Emanuele Bortolotti).

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Other views of the architecture characterized by particular finishes, among which Tecu metal covering by KME stands out. The mechanical and electrical project was made by Hilson Moran; the mechanical, electrical and hydraulic plants were made by Tepor. The inside and outside common floors were made by F.ll Filiberti. The landscape design was made by AG&P (Emanuele Bertolotti).


We are in Sardinia and more precisely in Cagliari. In this city the architects Dante O. Benini and Luca Gonzo (Dante O. Benini & Partners) have built a transparent, functional and iridescent building. Together with Patricia Denise Viviani they also designed the interior of three similar yet distinct apartments:

three islands of comfort that equally extend towards the sea and the light. The project, which was finished with the help of many collaborators such as the landscape designers of AG&P, started off in a quite unusual way. At first it was supposed to include the creation of a building shell that was meant to be

used for speculative purposes, but the costumers wasn’t pleased about it. During a long interview in his Milanese studio, Dante O. Benini said: “We were called by Cagliari’s councilor to finally give a proper shape to a 5-levels structure that had already been built and the customers wanted to put it all up for sale”. The incredible thing was that “the customers really liked the result of our work, to the point that they eventually decided to keep the apartments on the building’s top floors for themselves and they even assigned to our studio their interior design!”. The charm of such a light and sculptural building also played its part; it’s nice to live in it as it is open to the context and it allows the natural elements to strongly get inside. At the same time it is just enough ‘enclosed’ with precious materials – such as Tecu façade and roof metal covering by KME – to protect it from the excessive solar radiation and adverse weather conditions. This architecture reminds of a ship or somehow a bird flying in an constantly changing space, according to the example of Bruno Zevi. The interior project, developed with Patricia Denise Viviani, was another big challenge, as they had to give a different shape to three morphologically identical apartments. And they had to express the tastes of three families with different members, ages and preferences through

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the layouts, the finishes and the furniture. The result was a model home for the parents developed on 350 square meters on the building’s fifth floor, reinterpreted for the floors below according to their sons and their own families’ needs. They put a great care into the rooms’ layout, the finishes and the details (from the floors, which were made by Laboratorio Morseletto, to the walls, which are true masterpieces of slacked limes and stuccos by Italian Masters). Like Dante O. Benini told us: “Decorating means taking care of things and arranging them”, as well as establishing a relationship with those who are going to live inside of the project on a daily basis. So they created a big apartment for two on the top floor, designed according to a concept of classic and timeless elegance which finds its best expression in the big jewel-container

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made of rosewood, backlit onyx and ‘peach skin’ lacquer that dominates the living room. The concept is developed in the other rooms with some homages to Scarpa, among which the lead balls lift connecting the kitchen to the living room particularly stands out. The furniture is made by the best contemporary brands (such as B&B, Cassina, Giorgetti, Redaelli and Poltrona Frau, to name a few) and they are cleverly matched with memory pieces. The whole family – including the nephews – can also enjoy the outdoors, thanks to a wonderful covered terrace with an infinity pool. The apartment on the fourth floor is similar yet different from the previous one. It was conceived to host a family of four members (husband, wife and two children). Most of all, it expresses a taste that is more contemporary and

spectacular, as it includes a big amount of precious and shining materials such as Lasa white marble or grey glossy stucco. The furniture is characterized by more definite and sculptural shapes. The main rule is once again the attention to detail, as shown by the design of the equipped fireplace, which is made of rolling mill iron and glass, or the long mirror, conceived to move up and down, which runs along the crystal dinner table, reflecting the landscape. The mood changes again moving on to the third floor, in a house that has the same space and meters of the others but was conceived to host a family of five members (the parents and three children). The open spaces were a must here, but without sacrificing the elegance, which characterizes the whole project. So they played on subtracting and everything


Scorci dell’enorme terrazza che costituisce il naturale prolungamento in esterni dell’appartamento collocato al quinto piano. Lo spazio è reso particolarmente fruibile dalla copertura trasparente, dal progetto delle gradinate e dalla piscina a sfioro.

Views of the huge terrace that is a natural outdoor extension of the apartment on the fifth floor. The space is made particularly accessible by the transparent covering, the staircases project and the infinity pool.

became light, sober and functional – except for the floors, which are made of Bedonia stone or parquet –, in order to let the light pass, which was made soft and welcoming thanks to a clever arrangement of the curtains. And also to make room for the family that lives inside of it. www.dantebeniniarchitects.com

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In queste pagine, soggiorno, family room, sala da pranzo e cucina dell’appartamento, caratterizzato da tonalità sobrie e mobili ‘senza tempo’, pensati per armonizzarsi con i pezzi di famiglia.

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In these pages, living room, family room, lunch room and kitchen of the apartment, which is characterized by sober shades and a ‘timeless’ furniture, conceived to match the family’s objects.


Gli interni, che hanno visto come general contractor B&B Italia (di cui qui vediamo in particolare una grande composizione in palissandro, onice retroilluminata e lacca), sono arredati con pezzi di Armani Casa, BK Italia, Cassina, Giorgetti, Ivano Redaelli e Poltrona Frau. La cucina è di Bulthaup. The interior, made by the general contractor B&B Italia (in the photo we show a big composition made of rosewood, backlit onyx and lacquer), are furnished with pieces by Armani Casa, BK Italia, Cassina, Giorgetti, Ivano Redaelli and Poltrona Frau. The kitchen is made by Bulthaup.

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Scorci sulla zona pranzo, arricchita da un dettaglio di collegamento scarpiano, e sulle aree funzionali della casa, caratterizzate dalla sobria eleganza che pervade tutto il progetto. Tra gli elementi di finitura, spiccano le pareti realizzate con Italian Masters by Michael Gloria performed by Bruno Sartori e i pavimenti di Laboratorio Morseletto. Views of the lunch area, which is enriched by a Scarpa-style connecting detail and on the functional area of the house, which are characterized by the sober elegance that we find in the whole project. Among the finishing elements, the walls made with Italian Masters by Michael Gloria performed by Bruno Sartori and the floors by Laboratorio Morseletto particularly stand out.

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La camera da letto, solo idealmente separata dal bagno, si prolunga in due grandi guardaroba (uno per lei ed uno per lui) di B&B Italia. I tendaggi, che qui hanno anche una funzione divisoria, sono di Nya Nordiska. L’illuminazione è di iGuzzini.

The bedroom, which is only ideally separated from the bathroom, is extended with two big wardrobes (one for her and one for him) by B&B Italia. The curtains, which are also used to divide the spaces, are made by Nya Nordiska. The lighting is made by iGuzzini.

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Alcuni scorci della casa del quarto piano, caratterizzata da un’estrema cura del dettaglio (ad esempio il camino appeso in ferro da laminatoio e vetro nella foto qui sopra) e da tratti ultra-contemporanei. General contractor: B&B Italia. Stucchi di Italian Masters by Michael Gloria, performed by Bruno Sartori. Pavimenti di Laboratorio Morseletto. Arredi di: Armani Casa, B&B Italia, BK Italia, Cassina, Fiam, Giorgetti, Ivano Redaelli, Potlrona Frau, Fiam.

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Some views of the house on the fourth floor, which is characterizes by an extreme attention to detail (as you can see from the suspended rolling mill iron and glass fireplace in the picture above) and an ultra-contemporary style. General contractor: B&B Italia. Italian Masters’s stuccos by Michael Gloria, performed by Bruno Sartori. Floors by Laboratorio Morseletto. Furniture by Armani Casa, B&B Italia, BK Italia, Cassina, Fiam, Giorgetti, Ivano Redaelli, Poltrona Frau, Fiam.


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La zona del pranzo, dove spicca il tavolo in cristallo, senza giunti metallici, disegnato da Dante O. Benini & Partners per Fiam, è esaltata da una lampada che scende a cascata e dal gioco dello specchio (mobile) che riflette il paesaggio.

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The lunch area, where the crystal table stands out without any metal joints, designed by Dante O. Benini & Partners for Fiam, is enhanced by a cascading lamp and the play of the (mobile) mirror reflecting the landscape.


Dall’alto, la cucina di Bulthaup, di un bianco assoluto, che sorge da un pavimento in pietra di Bedonia, e alcuni dettagli della zona notte che ci parlano di una sapiente scelta di materiali. L’illuminazione di tutto l’appartamento è di iGuzzini, mentre i tendaggi sono di Nya Nordiska.

From the top, the kitchen by Bulthaup, which is total white and is placed on a floor made of Bedonia stone and some details of the night area, which shows a wise choice of materials. The lighting of the whole apartment is by iGuzzini, while the curtains are by Nya Nordiska.

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Alcuni scorci della casa del terzo piano, che denuncia una vivibilità diversa fin dall’ingresso. La cura del dettaglio, che pervade tutto il progetto, appare particolarmente evidente nel disegno del mobile che incastona la televisione e del camino, con parete retrolluminata.

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Some views of the house on the third floor, which shows a different lifestyle right from its entrance. The attention to detail, which characterizes the whole project, is particularly visible in the design of the cabinet that frames the TV and the fireplace, with a backlit wall.


Colori neutri, che si declinano per lo più nelle riposanti tonalità del panna, arredano spazi di grande respiro, che accolgono pezzi di Armani Casa, B&B Italia, BK Italia, Cassina, Giorgetti, Ivano Redaelli, Poltrona Frau. I pavimenti sono di Laboratorio Morseletto, mentre le finiture a parete di Italian Masters by Michael Gloria, performed by Bruno Sartori. La luce è resa morbida dal sapiente uso di tendaggi Nya Nordiska. Neutral colours, mostly in cream shades, characterize the wide open spaces that host pieces by Armani Casa, B&B Italia, BK Italia, Cassina, Giorgetti, Ivano Redaelli and Poltrona Frau. The floors are by Laboratorio Morseletto, while the Italian Masters’ walls finishes are by Michael Gloria, performed by Bruno Sartori. The light is softened by the wise use of the curtains by Nya Nordiska.

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Sopra: la zona pranzo, arredata con un tavolo che vede uniti Scarpa e Breuer abbinato a sedie di Cassina. Sotto, la cucina, interamente risolta con elementi Bulthaup.

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Top: the lunch area, furnished with a table that combines Scarpa and Breuer with chairs by Cassina. Below, the kitchen, which is entirely furnished with elements by Bulthaup.


Alcuni scorci della zona notte. Anche questo appartamento, collocato al terzo piano dell’edificio di via Messina a Cagliari progettato da Dante O. Benini & Partners, ha visto come general contractor B&B Italia e vanta un progetto illuminotecnico di iGuzzini.

Some views of the night area. This apartment too, which is located on the third floor of the building in via Messina, Cagliari, designed by Dante O. Benini & Partners, was made by the general contractor B&B Italia, while the lighting was designed by iGuzzini.

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