Maggio 2012

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Il Piccolo, 3 maggio 2012


Al via SeedLab, 15 start up in rampa di lancio INCUBATORI

Partito presso la Mib School of Management di Trieste il percorso di formazione dell’acceleratore di business. La maggior parte delle proposte selezionate arriva dal Sud Ha inizio in questi giorni presso la Mib School of Management di Trieste il percorso di accelerazione imprenditoriale SeedLab, il business accelerator disegnato per la nascita di start up. Sono state 200 le proposte di nuove idee imprenditoriali ricevute da tutta Italia, tra le quali 15 quelle selezionate per partecipare a questa prima edizione del progetto SeedLab. La maggior parte delle proposte ricevute e selezionate - 9 su 15, pari al 58% - provengono dal sud Italia e in particolare dalla Campania e dalla Sicilia. Seedlab è un programma imprenditoriale e formativo - in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, la Scuola Superiore di Studi Universitari S. Anna di Pisa, la MIB School of Management di Trieste e la Syracuse University in Florence e con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri - dedicato ad idee innovative in cerca di sviluppo. Per quanto riguarda i settori, sono preponderanti le applicazioni web e mobile ed informatiche con quasi il 60% delle proposte ricevute e quasi metà di quelle selezionate, mentre le energie pulite, la meccanica e i nuovi materiali seguono a poca distanza l’una dall’altra. Le proposte sono state presentate principalmente da giovani tra i 20 e i 30 anni di età, con un picco attorno ai 27 anni, mentre l’età media dei proponenti selezionati - quasi tutti laureati, molti dottori di ricerca - è di circa 30 anni. Queste le 15 idee di start up che partecipano a SeedLab 2012: Beatreach: portale-community per la produzione e vendita e di musica elettronica; Bookenberg: una piattaforma web per l’editing eBook finalmente interattivi; CompAct: componenti robotici forti, precisi ma anche leggeri e sicuri per l’uomo; Cyon: materiale tecnicamente evoluto a base di fibre e plastiche riciclate, per l’interior design e oltre; Disposal Revolution: un innovativi impianto di recupero scarti nel ciclo produttivo caseario; DyOniSIO: tecnologie semantiche per la gestione delle informazioni; e-Ducato: piattaforma per la produzione e distribuzione di contenuti delle legati ai territori; Infostronomy: app mobile che amplifica il networking durante convegni, fiere, ed eventi in generale; i-turbine: mini-turbina eolica capace di modulare la propria configurazione in base all’intensità del vento; MilkyWay: innovazione nel settore degli sport estremi con community-driven e-commerce integrato; SEM+: sensori che rilevano la pressione di contatti multipli, per multi-touch-screens flessibili e oltre; oSteram: Facebook su mobile potenziato - migliore esperienza perché più veloce e disponibile offline; Terrenuove: impianti per il trattamento di terreni contaminati nelle Marche; Tensive: protesi vascolarizzabili per la rigenerazione dei tessuti umani di dimensioni rilevanti; WIB: vending machines di nuova generazione, modulari ed interattive.

Il programma Le start-up hanno iniziato un programma intenso, che le vedrà impegnate da maggio a settembre in diverse tappe: dal Mib di Trieste al Parco Tecnologico Padano di Lodi, per poi toccare l’Enlabs di Roma ed infine svolgere l’incubazione intensiva presso l’Incubatore dell’Università di Firenze. L’obiettivo è guidare le start up in un percorso di crescita, che condensa in pochi mesi un programma completo di imprenditorialità innovativa, che comprende l’apprendimento delle basi dell’amministrazione d’impresa, la costruzione del team di progetto, la full immersion di 3 mesi nell’incubatore di Firenze per dare forma al progetto attraverso il contatto continuo con mentor e un vasto network sostenitore. Venerdì 8 Giugno, dalle 16 alle 20, presso il campus in Firenze della Siracuse University, ci sarà il “debutto in società” delle start-up SeedLab 2012: un incontro informale di inizio programma, una fiera delle idee in cui conoscere i proponenti e le loro proposte ancora immature, per iniziare a costruire dei legami tra nuove proposte ed esperti di business. Venerdì 21 Settembre, presso l’Aula Magna dell’Università di Firenze, si terrà la giornata conclusiva di SeedLab 2012, in cui le start-up prenderanno parte ad una sessione di pitch di fronte a mentors e potenziali investitori internazionali. Le migliori saranno premiate con ulteriori percorsi di crescita.

Corriere della Comunicazioni, 14 maggio 2012


tech.fanpage.it, 15 maggio 2012


TechWeekEurope.it, 15 maggio 2012


Corriere del Trentino, 16 maggio 2012


Corriere della Sera, 17 maggio 2012


Corriere della Sera, 18 maggio 2012


Asca.it, 17 maggio 2012


IlFriuli.it, 18 maggio 2012


FuturaTV.it, 22 maggio 2012


Il peso della formazione nel mondo dell’impresa L’importanza del passaggio da conoscenze a esperienze al centro del convegno organizzato dall’Aidda

Il tavolo dei relatori al convegno (foto Lasorte)

L’importanza della formazione manageriale come fattore di accelerazione nella carriera individuale e nella crescita dell’impresa, in uno scenario economico che richiede il massimo in conoscenze e competitività. Sono stati questi gli assi portanti del convegno organizzato al Mib dalla sezione regionale dell’Aidda, l’associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda. Dopo il saluto di Lidia Sangoi, presidente Aidda Fvg, che ha introdotto il tema della crescita legata ai giovani e alla loro formazione, è stato Vladimir Nanut, direttore del Mib, a sviscerare gli argomenti della discussione, partendo da quella che è stata l’evoluzione nella filosofia della

scuola di management. «Il nostro obiettivo principale- ha spiegato Nanut - è sempre stato quello di passare dal sapere al “saper fare”, dalla conoscenza astratta agli strumenti concreti, per diventare immediatamente operativi nell’ambito delle imprese. Poi l’evoluzione ci ha portato al “saper essere”, cioè a valorizzare le caratteristiche personali, le capacità dell’individuo. In una parola il talento, che poi porta alla leadership in ambito aziendale». Dunque un modo per colmare quel “gap” che deriva dal passaggio tra le nozioni accademiche e l’impatto con il mondo dell’impresa. Lisa Garzitto, docente di Psicologia della comunicazione

all’Università di Trieste, si è soffermata invece sull’aspetto della formazione nella successione imprenditoriale vista come processo di trasferimento del potere, ponendo l’accento sul concetto di “esperienza”, intesa come modalità di apprendimento delle competenze di leadership all’interno dell’azienda e distinguendo tra formazione per la persona e quella per l’organizzazione d’impresa. Spunti ripresi e trasferiti sul campo da Carlo Colomba, direttore risorse umane della Danieli Italia, che ha spiegato come la formazione di eccellenze del personale sia tecnico che manageriale, derivi, nella sua esperienza, da un duplice percorso:

zione nel mondo dell’impresa ze a esperienze al centro del convegno organizzato dall’Aidda L’importanza della formazione manageriale come fattore di accelerazione nella carriera individuale e nella crescita dell’impresa, in uno scenario economico che richiede il massimo in conoscenze e competitività. Sono stati questi gli assi portanti del convegno organizzato al Mib dalla sezione regionale dell’Aidda, l’associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda. Dopo il saluto di Lidia Sangoi, presidente Aidda Fvg, che ha introdotto il tema della crescita legata ai giovani e alla loro formazione, è stato Vladimir Nanut, direttore del Mib, a sviscerare gli argomenti della discussione, partendo da quella che è stata l’evoluzione nella filosofia della

Il Piccolo, 23 maggio 2012

scuola di management. «Il nostro obiettivo principale- ha spiegato Nanut - è sempre stato quello di passare dal sapere al “saper fare”, dalla conoscenza astratta agli strumenti concreti, per diventare immediatamente operativi nell’ambito delle imprese. Poi l’evoluzione ci ha portato al “saper essere”, cioè a valorizzare le caratteristiche personali, le capacità dell’individuo. In una parola il talento, che poi porta alla leadership in ambito aziendale». Dunque un modo per colmare quel “gap” che deriva dal passaggio tra le nozioni accademiche e l’impatto con il mondo dell’impresa. Lisa Garzitto, docente di Psicologia della comunicazione

all’Università di Trieste, si è soffermata invece sull’aspetto della formazione nella successione imprenditoriale vista come processo di trasferimento del potere, ponendo l’accento sul concetto di “esperienza”, intesa come modalità di apprendimento delle competenze di leadership all’interno dell’azienda e distinguendo tra formazione per la persona e quella per l’organizzazione d’impresa. Spunti ripresi e trasferiti sul campo da Carlo Colomba, direttore risorse umane della Danieli Italia, che ha spiegato come la formazione di eccellenze del personale sia tecnico che manageriale, derivi, nella sua esperienza, da un duplice percorso:

sia esterno all’azienda, con scuole tecniche e di livello universitario, sia successivamente all’interno dell’impresa attraverso corsi specifici gestiti dallo stesso personale qualificato. Marina Brollo, preside della facoltà di Economia dell’Università di Udine, ha infine analizzato il percorso di carriera per le donne, nel quale «il titolo di studio diventa un fattore di protezione elevato in un mercato di lavoro pieno di ostacoli, soprattutto in tempi di crisi economica». In pratica anche se le statistiche dicono che le donne sono meglio istruite degli uomini, secondo Brollo, la strada è ancora lunga e passa inevitabilmente per una consapevolezza culturale del concetto delle pari opportunità. A chiudere il convegno, gli interventi di chi arriva dalle esperienze di formazioni post laurea, come Michela Cattaruzza, vice presidente di Confindustria Trieste. (p.p.)

sia esterno all’azienda, con scuole tecniche e di livello universitario, sia successivamente all’interno dell’impresa attraverso corsi specifici gestiti dallo stesso personale qualificato. Marina Brollo, preside della facoltà di Economia dell’Università di Udine, ha infine analizzato il percorso di carriera per le donne, nel quale «il titolo di studio diventa un fattore di protezione elevato in un mercato di lavoro pieno di ostacoli, soprattutto in tempi di crisi economica». In pratica anche se le statistiche dicono che le donne sono meglio istruite degli uomini, secondo Brollo, la strada è ancora lunga e passa inevitabilmente per una consapevolezza culturale del concetto delle pari opportunità. A chiudere il convegno, gli interventi di chi arriva dalle esperienze di formazioni post laurea, come Michela Cattaruzza, vice presidente di Confindustria Trieste. (p.p.)


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