Michele Delogu
Architecture & Design Portfolio
Informazioni personali
Michele Delogu Cagliari 12.02.1995 +39 3479179818 wimik@live.it
Formazione
Esperienze
2014
2014
Diploma scientifico tecnologico Liceo scientifico tecnologico (sper. Brocca) ITIS Othoca
Partecipazione alla Scuola Estiva Seminario Internazionale “Neo-Local Design” presso Alghero.
2017
2015
Iscritto al terzo anno in scienze dell’architettura e del progetto presso l’Università degli Studi di Sassari, dipartimento di Architettura Design e Urbanistica sede di Alghero
Partecipazione alla Scuola Estiva Internazionale “Neo-Local Design 2” presso Alghero.
2016 Partecipazione al 8th International School on Awareness and Responsibility- Resilient Places and Spaces presso Cluj-Napoca.
2017 Programma Erasmus+ for traineeship presso studio MiAS Architects presso Barcelona , Spagna www.miasarquitectes.com
Formazione La formazione assimilata nel percorso di studi, curriculum design, della facoltà di architettura ad alghero mescola corsi che vanno dalla progettazione architettonica, al design, alle materie sia matematiche che umanistiche. Sopratutto, nel percorso di design, ci si è sempre soffermati sulle riflessioni sull’arte e sull’architettura, le relazioni che legano l’uomo e ciò che utilizza, ciò che deve essere creato per l’uomo, a sua immagine e misura. L’obbiettivo della facoltà è sempre stato quello di formare menti dinamiche che sappiano adattarsi a diverse situazioni e problematiche da affrontare, menti utili ad affrontare temi di progettazione. Inoltre l’ambiente internazionale, con docenti e studenti proveniente da tutta Europa, ha aperto la mia mente e quella dei miei colleghi creando uno spazio sociale sempre aperto a nuove idee. Inoltre con le innumerevoli attività organizzate dalla facoltà ho potuto scoprire mondi orizzonti e idee.
Il percorso formativo Progettazione Grafica
Design del Prodotto
Exhibit Design
Area Industriale Olbia
Le concerie di Bosa
Il piano per Wieliczka
Ne
Mo Cluj
Area industriale Olbia Il progetto si inserisce nell’area industriale di Olbia, con particolare riguardo al water-front. L’ obiettivo è riorganizzare lo spazio pubblico per rispondere ad una domanda di ri-ordine e rigenerazione urbana davanti ad uno schema apparentemente caotico, prendendo come punto fermo il rapporto con l’ acqua, cioè rendendo la costa sul golfo protagonista della vita di una nuova area della città di Olbia. In una prima fase di attenta analisi del tessuto urbano si sono potute gerarchizzate isolati apparentemente caotici. Da questi isolati sono stati identificati spazi di connessione tra i vari edificati presenti, utili per ulteriori rapporti nell’ intera area industriale o tra gli isolati stessi; spazi usufruibili inoltre per strutture residenziali o di servizio per l’ isolato. Il progetto infatti ha previsto il ripristino di vecchi edifici inutilizzati e l’ainserimento di nuovi edificati. Così facendo si sono creati 4 complessi residenziali di social housing e un vasto complesso polifunzionale costituito da attività sportive e di svago. Con questo progetto si dà nuova vita al waterfront della zona industriale aggiungendo nuovi nuclei abitativi insieme ad attività di aggregazione sociale.
Cucina Soggiorno Cucina
Letto
Soggiorno Letto
Bagno
Bagno
Letto
Soggiorno
Letto Bagno Bagno
Cucina Letto Bagno
Bagno
Cucina
Letto
Letto
Soggiorno
Cucina
Soggiorno
Cucina
Cucina
Soggiorno
Cucina
Soggiorno
Letto
Bagno
Bagno
Cucina
Cucina
Soggiorno
Soggiorno
A
Bagno
Letto
Soggiorno
Letto
Cucina
Soggiorno
Bagno
Letto
Bagno
Sezione B-B zione B-B
Sezioni Bagno
Pianta piano terra
C
B
Soggiorno
Cucina
Letto
Prospetto lato Ovest
Sezione A-A
Prospetto lato sud Prospetto lato ovest
pendenza +- 20%
A1 A
Il piano per Wieliczka Wieliczka, piccola città vicino Cracovia, presenta crticità per quanto riguarda l’organizzazione del piano urbano. Difatti la piccola città è visitata da molti turisti che vanno a visitare le sue antiche miniere di sale. Il percorso che porta dalla stazione dei treni sino alla miniera presenta delle criticità, dalle strade trafficate e pericolose all’assenza di adeguate indicazioni. Il percorso inoltre non include la città vecchia che viene dunque esclusa dalle consuete visite turistiche. Lo scopo progettuale era dunque quello di riuscire ad includere la città antica nel percorso turistico e di ridare un volto nuovo alla stazione dei treni. Il percorso progettuale è iniziato con una fase di analisi statistica, per capire come il paese si era evoluto nel tempo, e un’analisi del tessuto urbano, per studiare i percorsi più utilizzati. Nella fase finale ho dovuto analizzare in particolare l’area della stazione che con il nuovo progetto si presenta come nuovo punto di smistamento dei flussi turistici e residenziali. Creando infatti una semplice copertura che riesca a orientare le masse.
Stazione ferroviaria
Area residenziale
Miniera x
Percorso pedonale Percorso carrabile
5
4
2
3 1
1
Miniera di sale
2
Castello Saltworks
3
Teznia Solankowa
4
Solry Swiaf
5
Chiesa di San Clemente
Luoghi d’interesse
Pista ciclabile
Flusso turisti
Aree verdi
1
Assenza posteggio biciclette Assenza biglietteria con personale Assenza infopoint Spazi di attesa non adeguati Intersezioni stradali critiche
2
1 E’
A A’
2 Centro storico
E’
3
D
Verde alberato progettuale
!
1
Strutture progettuali
D’
Attraversamento ciclo-pedonale Attraversamento pedonale Area pedonale Miniera di sale
Sezione AA’
Y
Sezione DD’
5
4
3
1
Area di sosta
2
Area di passaggio
Sezione EE’
1 - Servizio di bike sharing 2 - Info point
3 - Bar/ristorazione
X’
4 - Negozio souvenir
X
Sezione YY’
5 - Servizi igienici
6 - Parcheggio bici
6
Sezione XX’
21% Edificato (161mq)
19% Area sosta biciclette (150 mq)
23% Area di sosta/attesa (176 mq)
Y’
37% Area calpestabile (287 mq)
Le Concerie di Bosa Il progetto realizzato durante il corso di progetto e tecnologia del secondo anno riguardava la rifunzionalizzazione delle concerie di Bosa lungo il fiume Temo. Il progetto inizialmente puntava sulla creazione di una nuova copertura da cui poi si sarebbe sviluppata l’idea per la funzione da attribuire al nuovo edificio. L’intuizione della copertura è nata da un’osservazione diretta del luogo di progetto, guardando il riflesso delle coperture sul fiume ho avuto l’intuizione per sintetizzare un forma utile per ideare la nuova copertura. La forma geometrica semplice che si è elaborata ha costruito l’intera copertura costituita da una struttura lignea autoportante. Questa struttura, grazie alla geometria ideata, può essere modulata per diversi scopi, i rombi possono essere infatti costituiti da un modulo in vetro (lucernaio) un modulo aperto (pergolato) oppure un modulo chiuso (tetto). Dunque la struttura finale ha portato alla costruzione di un ristorante-bar, con orto verticale, e una biblioteca con più sale lettura, tutto ciò è stato possibile grazie alla versatilità con cui può essere modulata la copertura.
Ossrvazione edifico
Unione delle forme
Sintesi riflesso e forma
Nascita texture
Applicazione
Creazione copertura Sintesi geometria
Dett. A
Sistema di funzionamento orto verticale con riciclo acque piovane
zione CC’
A
B
13
6 10
5
3 7
7 9
9
11
4 11 8
8 2
2
1
Pianta piano terra
B
A
11 11
C
C C’
11
Pianta primo piano A’
B’
Esploso edificio
Progettazione Grafica Il corso, svolto nel primo anno, aveva come punto di inizio, ma anche di fine, una domanda fondamentale: “cosa è la grafica?”. Da questa domanda il corso si è articolato alla scoperta di un mondo sotto gli occhi di tutti ma allo stesso tempo sconosciuto. Si è appreso che la grafica è ovunque, ci circonda, ci aiuta, ci guida, fa parte del mondo in cui siamo immersi. Lo scopo era quello di documentare, scoprendo il mondo della grafica, ciò che la grafica del mondo di tutti i giorni poteva offrire. Durante il corso sono stati prodotti molti elaborati utili alla comprensione di come si articola la grafica, la composizione è stato l’allenamento a cui ci siamo sottoposti per allenare la mente. Lo scopo finale è stato quello di produrre un elaborato grafico frutto di ciò che avevamo appreso dalle riflessioni maturate durante il corso. Inoltre si è compilato man mano una sorta di “diario”, un artefatto contenente ciò che abbiamo appreso dal mondo che ci circonda, trovando poi un tema principale da cui articolare meglio la ricerca. Il tema da me trova-
to era quella della rappresentazione dei numeri, come si illustra un numero? come si produco gli oggetti grafici che rappresentano una somma?. Durante il mio viaggio ho saputo osservare questo mondo di rappresentazioni numeriche analizzando come si è passati da un modo analogico-meccanico di rappresentazione a uno più moderno digitale. La fase di analisi degli oggetti grafici mi ha portato a scoprire i modi di rappresentazione, osservando infatti mi sono reso conto che esistono infiniti modi interessanti per comunicare i numeri. Dai cartelli pubblicitari agli orologi digitali, ho osservato e studiato tutti gli oggetti che comunicavano i numeri. Il prodotto finale di questo viaggio attraverso la grafica è stato un riassunto dove ho inserito i metodi di rappresentazione numerica in ordine dal più datato e interessante al più recente ed innovativo. In conclusione il corso è stato un’esperienza nuova e interessante, un primo approccio alla grafica molto stimolante che ho saputo apprezzare e assimilare.
Il Display a sette segmenti Capace di riprodurre, tramite sottrazione o addizione di segmenti, ogni numero il display a sette segmenti è uno strumento utile quanto graficamente interessante difatti mantenendo uno schema fisso e non dinamico il display riesce a illustrare una moltitudile di numeri e talvolta anche lettere. Durante la ricerca da me effettuata ho potuto studiare il suo funzionamento e la sua utilità che ancora oggi viene sfruttato in molti oggetti di uso comune.
Non solo numeri
Lo schema
Numeri tramite sottrazione
Design del Prodotto Il corso di design del prodotto è stato incentrato su un’unico oggetto di uso quotidiano, una sedia. Bisognava quindi cercare una seduta in disuso o rotta da poter analizzare e “rianimare” ri-progettandola. La parte di analisi è stata suddivisa in fasi operative in cui si è potuto capire l’oggetto da diversi punti di vista, dalla forma, alla destinazione d’uso sino alle meccaniche di funzionametno delle componenti. Dopo l’approfondita fase analitica si è passati alla fase progettuale, inizando sul porsi le domande sulla prossima funzionedella seduta, dunque a chi fosse destinata la sedia e per quale uso, di conseguenza, se ne sarebbe fatto. Il progetto da me creato aveva come soggetto una sedia da giardino in cattivo stato, dopo aver messo a nuovo la sedia ho progettato una sua nuova funzione o “gesto” ovvero il dondolamento. Tale seduta infatti è stata ripensata per un utilizzo nei momenti di relax totale o di piccole pause durante la giornata per alleviare los stress quotidiano facendosi appunto cullare. Per arrivare alla forma finale della sedia si è passati attraverso un processo creativo intenso documentato dai vari schizzi qui riportati .
1
1
2
3
2
1,8cm Saldatura
2,0cm
25
1
2
3
Exhibit Design Il Progetto di Exhibit Design riguarda l’elaborazione di un nuovo museo della scienza e della tecnica riguardante la sezione di Veterinaria. Il Concept, che da forma al museo, si basa su un percorso particolare avente diversi punti di vista, che parte in maniera lineare dalla formazione del veterinario per poi diventare duplice nel mondo del lavoro mettendo in luce analogie e differenze del veterinario che opera nel campo degli animali domestici e in quello degli animali d’allevamento. Il parallelismo continua spostando però il punto di vista dal veterinario al rapporto tra uomo e le due classi di animali viste, per poi confluire in una critica che unisce i due campi, volta a creare confusione presentando situazioni fuori dall’ordinario. La Composizione spaziale vede nella parte della formazione l’esposizione di strumenti antichi, i libri e le indicazioni relative al percorso di studi del veterinario tramite un portale composto da due libri fuoriscala. Nella seconda parte si ricrea l’ambiente di lavoro, l’ambulatorio da una parte e un ufficio dall’altra, distinguendo i due campi di lavoro in cui il veterinario opera. Nella terza parte si espongo-
no gli ambienti stilizzati da due skyline che continuano a differenziare il mondo domestico da quello d’allevamento. Il finale è una critica che espone delle rappresentazioni fuori dall’ordinario, lasciando un punto interrogativo sulla divisione fatta in precedenza.
CONCEPT
MOSTRA
4.Critica Il finale chiude la mostra con una critica che espone delle rappresentazioni fuori dall’ordinario lasciando un punto interrogativo sulla divisione precedentemente fatta.
3.Ambiti lavorativi Nella terza parte si espongono gli ambienti, stilizzati, in cui il veterinario opera sempre facendo una distinzione tra mondo dell’allevamento e domestico.
2.Lavoro Seconda parte dove si ricrea l’ambiente di lavoro, lo studio del veterinario. Si iniziano a distinguere i due campi di lavoro in cui il veterinario può operare: Allevamento e domestico.
1.Formazione Sezione iniziale dove si espongono gli strumenti e le informazioni relative al percorso di studi del veterinario.
Formazione
Lavoro
La Formazione: gli studi nella Facoltà di Veterinaria Istologia
Anatomia animali domestici
Chirurgia e Ostetricia cia
Zootecnica
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Libro del 1800
Parassitologia
Nutrizione e alimentazione animali
Biologia Bio olllo o oggia iaa
I Ann Anno no
III Anno
1
2
Ambiti
Critica
Grazie, a presto! A