Crocifissione allegra
Michela Baldi
Wunderkammern effimere
Mal Sottile
Michela Baldi Wunderkammern effimere CURATELA Anna Epis e Aldo Torrebruno PRESENTAZIONE Aldo Torrebruno ALLESTIMENTO Anna Epis e Lorenzo Argentino Spazio espositivo microLive via Giovanola 21/c Milano 15.10-03.11.2017
La crocifissione allegra che Michela Baldi ci propone in questa Wunderkammera si pone a valle di un lungo lavoro di ricerca condotto dall’artista negli ultimi 10 anni, che l’ha portata a indagare una serie di crocifissioni – soggetto tradizionalmente maschile nell’immaginario comune – declinate al femminile. Se da un lato è quasi naturale pensare all’opera di Maurizio Cattelan esposta a Colonia nel 2008, dall’altro in realtà queste immagini si inscrivono in un contesto che ha radici ben più antiche – si pensi ad esempio al martirio di Santa Giulia, presente nell’iconografia cristiana già in epoca medievale e poi più volte esplorato nel corso dei secoli. Michela Baldi decide però di non banalizzare la propria ricerca, non lavora quindi sul corpo (sarebbe stato troppo didascalico), afferma di voler condurre una ricerca femminile e non femminista, e aggiunge quell’aggettivo “allegra”, che conferisce alle sue immagini un tono scanzonato. Ciò non vuol dire che la sua ricerca sia ludica, bensì – al contrario – è proprio dalla serietà della sua ricerca che emerge la volontà di non prendersi troppo sul serio, di giocare un po’ con l’immagine e gli stereotipi ad essa associati. Questo andare conto il gender bias si evidenzia anche in un lavoro similare, in cui alle immagini delle sante crocifisse si sovrappongono in fotomontaggio i volti di modelle e di bambole, proprio a significare l’incongruenza e lo scarso potere conoscitivo di concetti appiattiti su stereotipi e preconcetti.
Aldo Torrebruno
Crocifissione allegra
Michela Baldi
Per spiegare il proprio lavoro, l’artista afferma: Il lavoro parte da una mia riflessione sull'icona contemporanea sfociato di conseguenza in una ricerca sull'immagine femminile, un work in progress cominciato nel 2007. Nello stesso tempo una mia ricerca sulle crocifissioni femminili, che mi ha portato a piacevoli scoperte, mi ha fatto lavorare su questa immagine. Non volevo lavorare sul corpo, troppo ovvia l'immagine che ne sarebbe scaturita e ho preferito una maglietta bianca, richiamo alla famosa crocifissione femminile di Cattelan a Colonia del 2008. Vorrei precisare che la mia non è una ricerca “femminista” ma femminile. “Allegra” è stata la conseguenza di un lavoro troppo serio. “Allegra” perchè la donna è più forte, “allegra” per non prendersi troppo sul serio, “allegra” perchè mi piace giocare…
Michela Baldi è nata a Milano. Ha seguito una scuola di grafica, una di tecniche pittoriche ed è laurea in Arti Visive alla LABA di Brescia. Dopo i primi lavori in cui ha indagato pittura e gestualità, la sua ricerca artistica si è rivolta anche alla fotografia che usa come manipolazione digitale o come tessuto per tecniche diverse, dalle tele alle installazioni. Ha partecipato a numerosi premi e concorsi ottenendo riconoscimenti tra cui Premio Celeste, Premio Colomba e Premio Viviani. Ha esposto in Italia e all'estero per numerose gallerie e sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. Realizza corsi di arte contemporanea e di storia dell'arte nelle scuole e in spazi pubblici.
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