L'espresso - Il venditoreDI ISOLE

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Mondo Personaggi

sufficiente per realizzare il sogno di un’isola di classe assoluta». Ma chi è oggi che versa queste somme per un’isola: sempre e solo artisti o star come Johnny Depp?

«Anche molti manager e imprenditori realizzano questo sogno. Ad esempio abbiamo venduto per 32 milioni a Bernard Arnault, il proprietario di Vuitton, un’isola stupenda nelle Bahamas. Di recente poi Arnault l’ha ceduta all’Aga Kahn. Nelle Hawaii da poco Larry Ellison , ceo del gruppo Oracle, ha comprato parti di Lainai, un’isola su cui vivono 3 mila persone, e che ogni anno richiama 60 mila turisti. Spesso l’isola si rivela anche un ottimo investimento se si pensa di entrare nel business del turismo».

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Storie romantiche come quelle di Marlon Brando col suo atollo Tetiaroa oppure Onassis con la sua Skorpios sono rare oggi?

«No. David Copperfield appena può si rifugia nella sua Musha Cay. E il più famoso cabarettista tedesco, Dieter Hallervorden, ha comprato quindici anni fa un’isola molto bella in Bretagna. Dove trascorre ogni secondo libero».

Ne ha 400 da piazzare. Da 30 mila a 30 milioni di euro. Dal Canada all’Italia. Parla il broker di un settore senza crisi

Ci fa un esempio di un affare “naufragato”?

colloquio con farhad vladi di stefano vastano

Le isole si vendono bene anche in questi momenti di depressione?

«Benissimo. Suonerà strano, ma la grave crisi finanziaria è come una benefica burrasca che sta ripulendo a fondo il | 26 luglio 2012

si turbolenza dei mercati».

«Nel 2000 ho acquistato un’isola al largo di Panama per 75 mila dollari. Poco dopo l’ho venduta a un cliente il quale l’ha a sua volta ceduta per 3 milioni di dollari. Ecco, per i clienti più ingenui il sogno di un’isola può tramutarsi in un Titanic. E anche in questo senso la crisi aiuta: ora quell’isola sulle coste di Panama piazzata a tre milioni sarà riscesa sui 250 mila dollari».

Tradotto significa che di milionari ce ne sono sempre di più sul pianeta?

Nel suo portafoglio quante isole di qualità ci sono?

mercato delle isole». Cosa significa questa metafora?

«Non tutto ciò che spunta dall’acqua è una vera isola. Sparse sui mari ci sono - per esempio a Capri o sulla Laguna veneta isole di classe perché facilmente raggiungibili, con servizi e strutture. Ma gli arcipelaghi pullulano anche di atolli che, quando la congiuntura tira, vengono spacciate da presunti broker per isole di qualità». L’attuale crisi insomma sta separando la crusca dal grano?

«Esatto. Sembrerà cinico, ma le fasi di recessione scremano il mercato del lusso e ne riequilibrano i prezzi. Il costo delle isole che chiamo “le avventurose”, perché prive di infrastrutture o difficili, ora crollano; mentre quelle di qualità ritrovano il loro giusto valore. Anche sui mari la crisi fa da filtro per l’offerta e la domanda. Ma i clienti non mancano mai e i miei in particolare si dimostrano resistenti a qualsia-

«Sarà ingiusto, ma è proprio così: solo in Cina vivono oggi 31 mila milionari. E il dieci per cento di quella fetta di milionari sul pianeta s’interessa oggi con viva attenzione a quel dieci per cento di isole di qualità che affiorano dai mari. Con il restante 90 per cento gli affari possono tramutarsi in un naufragio».

Foto: www.vladi-private-islands.de (3), R. Dahlquist - Design Pics / Corbis

A

ndare a vivere su una propria isola. Un sogno assurdo? «Al contrario, in questi tempi di crisi l’isola è uno dei migliori investimenti possibili». Parola di Farhad Vladi, 67 anni, nato in Germania, cittadinanza canadese, il più grande broker di isole sul pianeta. Uno che ha venduto il suo primo atollo quarant’anni fa. Ed oggi è proprietario della Vladi Private Islands, con sedi ad Amburgo, Halifax e Shanghai. «Sì, sono un venditore di sogni», dice. «Sogni con palme e lagune. E soprattutto resistenti a qualunque tipo di crisi economica». E a “l’Espresso” spiega perché.

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lanai, nelle hawaii, appena comprata dal ceo di oracle. Sotto: sant’antonio, nella laguna veneta. Accanto al titolo: taiana, polinesia e farhad vladi

«Sparse su tutti i mari abbiamo un’offerta di 400 isole. Di queste, un centinaio di isole hanno dei prezzi assolutamente abbordabili. Ci sono isole nei fiordi scandinavi, sulle coste irlandesi o canadesi che si possono comprare spendendo tra i 100 e i 200 mila euro. Ma attenzione: anche per le isole più a buon mercato valgono

le mie tre regole auree». Quali sono?

«Il valore di un’isola dipende, prima di tutto, dalla risposta alla domanda: dov’è l’ospedale più vicino? La distanza dalla terraferma è il primo requisito. Gli altri due sono: il terreno è edificabile? I rapporti di proprietà sono trasparenti?». Qual è l’isola più costosa e quale quella più a buon mercato tra quelle che tratta?

«La gamma oscilla dai 30 mila ai 30 milioni di euro. Un’isola come Buck nelle British Virgin Islands è un paradiso che, con le sue meravigliose ville e la natura spettacolare, vale tutti i 30 milioni richiesti. Ma il valore di un’isola non è mai determinabile come quello di un appartamento o di un palazzo». Perché no?

«La gente compra isole perché posseggono un valore simbolico molto forte. La componente emotiva è incredibilmente rilevante: ho visto gente, stregata dalla bellezza di un’isola alle Bahamas, sborsare 120 milioni di dollari pur di possederla. Per me oggi 30 milioni di euro sono un tetto più che

Conosce anche clienti italiani che vivono per le loro isole?

«Certo, ad esempio lo stilista Ferragamo che ha comprato nei Caraibi un’isola dalle parti di Grenada». In quale dei cinque continenti tratta più isole: possibile che si parli sempre e solo di Caraibi, Bahamas o Seychelles?

«Per fortuna non esistono solo i Caraibi: ricco di isole è tutto il Nord America, le coste australiane e della Nuova Zelanda. Nel Pacifico, le Fiji e la Polinesia francese. Ma un altro mercato ricco di offerte è l’Europa dell’ovest (vedi box nella pagina seguente, ndr.). Anche se attualmente, specie in Europa, il mercato è un po’ stagnante». Il perché sembra evidente.

«Con le insicurezze che gravano sull’euro, chi oggi possiede un’isola se la tiene stretta. La filosofia dei felici proprietari di isole è ora una sola: wait and see, aspetta e sta a vedere che cosa succederà». Almeno nella Grecia del profondo deficit e dove le isole sono state messe in vendita persino dallo Stato oggi il mercato sarà più dinamico, o no?

«In teoria oggi potrebbe comprare quante isole vuole in Grecia. In offerta ne ho di meravigliose come Trinity Island, vicino ad Atene, per 18 milioni 26 luglio 2012 |

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