GDS 29-01-2013

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www.gazzetta.it martedì 29 gennaio 2013 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero n 24 Anno

MERCATO E GALLIANI VUOLE BLINDARE EL SHAARAWY CON IL RINNOVO FINO AL 2018

SMS BALOTELLI RAGAZZI ARRIVO!

EXTRATIME

Così la recessione si mangia il calcio ALL’INTERNO 12 PAGINE

Mario lo ha spedito agli amici bresciani. Trattativa: Milan a 20, il City scende a 22 milioni 3 Mario Balotelli, 22 anni, attaccante del Manchester City e dell’Italia FOTOPRESS

BOLDRINI, LAUDISA, PASOTTO, VELLUZZI PAG. 6­7

IL GIUDICE LE SANZIONI DOPO IL ROVENTE FINALE DELLA GARA COL GENOA E IL RIGORE NON FISCHIATO A GRANQVIST

LA JUVE PAGA IL CONTE

L’arbitro Guida accerchiato dai bianconeri a fine partita

MIRKO VUCINIC Squalificato per 1 giornata

LEONARDO BONUCCI Squalificato per 2 giornate

GIORGIO CHIELLINI Squalificato per 1 giornata ANTONIO CONTE Squalificato per 2 giornate

Oltre alle 6 giornate complessive di squalifica inibizione per l’a.d. Marotta di 3 settimane. Stasera (20.45) semifinale di ritorno di Coppa Italia a Roma con la Lazio: si riparte dall’1­1 BREGA, CENITI, GALDI, OLIVERO, STOPPINI DA PAGINA 2 A PAGINA 5

L’INTERVISTA L’EX C.T.

3 Beppe Marotta, 55 anni, a.d. Juve

NAPOLI LA COPPIA PIU’ PROLIFICA DELLA A

Cavani­Hamsik, che numeri Già 26 gol: valgono 100 milioni MALFITANO A PAGINA 12

La Cina di Lippi «Lealtà, rispetto e nessun razzismo»

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LICARI A PAGINA 20

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

COME DA REGOLAMENTO

Non è una stangata. Mostra di capirlo, ahinoi con un giorno di ritardo, anche la Juventus, che infatti tace. Tra le immagini del campo e quanto deve essere poi accaduto negli spogliatoi, stando ai sia pure generici resoconti del sestetto arbitrale, a Conte e compagni poteva andare molto peggio.

di RUGGIERO PALOMBO

L’ARTICOLO A PAGINA 2

ilCommento

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Rivelazioni sul compleanno di Mourinho. Durante la festa ha spento 50 candeline. Tutte su Casillas.

IL CASO IDEA BLANC PER LA PANCHINA

Roma in confusione Sabatini: «Zeman via? Ci stiamo pensando» Il Psg torna alla carica per De Rossi ma è escluso lo scambio con Verratti CECCHINI, GOZZINI, PUGLIESE ALLE PAG. 13­21

3 Zdenek Zeman, 65 anni, allena la Roma da quest’anno EIDON

CICLISMO VIA IL 6 MARZO DA SAN VINCENZO

Nibali, Contador, Evans... Tirreno­Adriatico stellare GIALANELLA A PAGINA 24

BASKET AL FORUM DAL 7 AL 10 FEBBRAIO

Final Eight mai così incerta Ma Milano ha l’occasione BARTEZZAGHI, CHIABOTTI A PAGINA 26


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

PRIMO PIANO

Sfuriata, le 6 gio 4

ilCommento

I Protagonisti e le sanzioni

IL VELENO IN CODA

DI RUGGIERO PALOMBO

Il giudice Tosel: niente stangata solo regolamento Non è una stangata. Mostra di capirlo, ahinoi con un giorno di ritardo, anche la Juventus, che infatti tace. Tra le immagini del campo e quanto deve essere poi accaduto negli spogliatoi, stando ai sia pure generici resoconti del sestetto arbitrale, a Conte e compagni poteva andare molto peggio. Al giudice sportivo Tosel va dato atto di essersi attenuto ai fatti e ai referti senza farsi travolgere dall’emotività: si è mantenuto freddo, e freddamente ha applicato il regolamento. Nel suo range più generoso e meno severo, questo deve essere chiaro e deve servire di monito ai tanti, troppi bianconeri che con una frequenza ormai sospetta perdono la testa ogniqualvolta l’arbitro sembra penalizzarli. Non interessa qui stabilire se il mani di Granqvist allo scadere fosse meritevole o meno del calcio di rigore, né stabilire se prima di quell’episodio la Juve avesse altro di cui dolersi, il rigore negato a Vucinic dopo quello, altrettanto solare, provocato dal montenegrino. Qui si discute di comportamenti, di capacità di mantenere il controllo dei nervi. Troppo fresco, per tutti e forse anche per chi è chiamato a dirigere le partite, il ricordo di quanto avvenne il 28 ottobre in Catania-Juventus, quando Gervasoni fu assediato da mezza Juve e indotto ad annullare il gol regolare di Bergessio. In campo internazionale, in Champions League, una gazzarra come quella scatenatasi al termine della partita col Genoa sarebbe costata alla Juventus molto più che le due giornate di squalifica per Conte e Bonucci, le uniche vere sanzioni «influenti». Le tre settimane a Marotta, la giornata riservata al lungodegente Chiellini e quella di Vucinic per sopraggiunta somma di ammonizioni, rappresentano infatti una sorta di danno collaterale quasi ininfluente rispetto alla trasferta col Chievo e al successivo match con la Fiorentina. Alla fine del campionato mancano sedici giornate, un’enormità. E i tre punti di vantaggio sul Napoli, unico autentico avversario nella corsa scudetto, rappresentano comunque un bene prezioso. Non dilapidarlo significa anche fare tesoro di quanto è accaduto sabato sera. Colpisce, trattandosi di Juve, leggere nelle motivazioni di Tosel della multa di 50mila euro comminata alla società «per avere suoi sostenitori, al termine della gara, indirizzato numerosi sputi agli ufficiali di gara mentre uscivano dal recinto di gioco, colpendoli al volto e sulla divisa». Sarebbe bello se su una cosa così un tipo fumantino come Conte, che poi diventa esempio per tutti, riuscisse a riflettere. Utopia? Forse sì, ripensando anche alle troppe parole in libertà uscite dalla bocca di un dirigente stimato come Marotta. L’unico in tutta questa vicenda a mantenersi sobrio è stato Andrea Agnelli. Certo, può anche essere vero che, come ha detto domenica, «a volte è difficile fare i lord inglesi». Ma la sua mission, d’ora in avanti è proprio questa: convincere Conte e i suoi ragazzi a comportamenti di cui poi non ci si debba vergognare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FIORENTINA PARLA IL CLUB MANAGER

Guerini: «Sono sconcertato Se si lamentano pure loro...» Il club manager della Fiorentina, Vincenzo Guerini, non fa sconti alla Juventus: «Francamente sono sconcertato: è facile fare dell’ironia, ma se comincia a lamentarsi anche la Juve... C’è una storia alle spalle che parla da sola. La Juve domina da 2 anni il campionato meritatamente per la sua forza. Ma le frasi di Conte si commentano da sole».

Le spropositate reazioni di Conte, Marotta, Bonucci e Chiellini sono state innescate da un episodio accaduto agli sgoccioli di Juve-Genoa (1-1) di sabato allo Juventus Stadium

S Il fatto Su un cross da destra di Lichtsteiner, è intervenuto il genoano Granqvist: lo svedese ha colpito male e la palla gli è carambolata su un braccio (alto)

S La decisione L’arbitro Guida ha valutato che il tocco sia stato involontario e non ha fischiato il rigore. L’arbitro di porta Romeo era di diverso avviso, ma l’ultima parola spetta all’arbitro. Niente penalty

S Le reazioni Di lì a poco, al triplice fischio, Conte si è catapultato in campo e con fare minaccioso si è avvicinato all’arbitro. Anche Bonucci si è «distinto» nelle proteste e persino Chiellini, fuori per infortunio, è entrato sul terreno per protestare

La società Ammenda di 50 mila euro Le accuse: sputi ai volti e sulle divise degli ufficiali di gara dai suoi sostenitori

Leonardo Bonucci Due giornate di squalifica Le accuse: espressioni ingiuriose e atteggiamento intimidatorio LAPRESSE

Giorgio Chiellini Una giornata di squalifica L’accusa: in campo non autorizzato, ha contestato platealmente ANSA

Conte e Bonucci due turni di stop Marotta inibito per tre settimane Fermati per una giornata Vucinic e Chiellini L’allenatore e l’a.d. accusati di «atteggiamenti intimidatori ed espressioni ingiuriose» MAURIZIO GALDI

Due giornate a Conte e Bonucci, una a Chiellini, Vucinic squalificato perché ammonito, Marotta inibito fino al 18 febbraio e per lui potrebbe anche arrivare un deferimento, queste le decisioni del Giudice sportivo dopo la furia bianconera nel finale di Juventus-Genoa. Andrea Agnelli commentando quanto accaduto aveva detto: «Stiamo giocando partite importanti, i protagonisti le vivono con la giusta dose di emotività e agonismo, quindi è molto difficile chiedergli di comportarsi da lord inglesi a fine gara, specialmente quando un episodio eclatante avviene

allo scadere». Quindi in casa bianconera si aspettavano che il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel avesse una mano pesante nei loro confronti: sei giornate totali di squalifica (due a Conte, due a Bonucci, una a Chiellini, una a Vucinic), inibizione fino al 18 febbraio per Marotta, e 75 mila euro totali di multa tra società e tesserati. E potrebbe non bastare. Dichiarazioni lesive All’inibizione fino al 18 febbraio, Beppe Marotta potrebbe anche sommare un deferimento. Il Giudice sportivo ieri lo ha inibito per «avere, al termine della gara, negli spogliatoi, contestato l’operato degli ufficiali di gara, rivolgendo all’arbitro, con atteggia-

Il braccio della discordia Ecco il tocco di Granqvist Juve-Genoa, ultimo respiro. Mano di Granqvist in area. L’arbitro lascia correre

Antonio Conte Due giornate di squalifica Le accuse: atteggiamento intimidatorio e ingiurie LAPRESSE

mento intimidatorio, espressioni ingiuriose», ma a suo carico ci sono le «dichiarazioni lesive dell’ordinamento sportivo»: l’aver detto in tv che era sbagliata la designazione di Guida perché originario di Torre Annunziata, e un eventuale deferimento è al vaglio del procuratore federale Palazzi. Intanto il presidente federale Giancarlo Abete, dai microfoni de «la politica nel pallone» del Gr Parlamento, spiega: «Occorre sempre tenere distinta l’area disciplinare da una valutazione di politica sportiva. I comportamenti collegati alla reazione di Conte in campo e alle esternazioni di Marotta saranno valutati dagli organi competenti che giudicheranno in materia disciplinare».

S LE SOLUZIONI DOPO LE SQUALIFICHE CONTRO CHIEVO E FIORENTINA SPAZIO AL GIOVANE CENTROCAMPISTA

Altri episodi Durante la partita al Genoa era stato negato un rigore per un chiaro mani di Vucinic, mentre alla Juventus non erano stati concessi due penalty per falli su Pogba e Vucinic

Difesa in emergenza: si scalda Marrone Nelle prossime due gare fuori il 60% dei titolari: dietro potrebbe giocare pure Vidal DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Non c’è mai un buon momento per farsi squalificare, ma uno peggiore di questo per Leonardo Bonucci era difficile da trovare. Le due giornate di stop inflitte dal giudice sportivo al difensore per le proteste alla fine di Juve-Genoa creano un grande problema a Conte.

L’allenatore apprezza la capacità di impostare il gioco di Luca, che si sente centrocampista ma si sta applicando con grande impegno nella speranza di sfruttare ogni occasione. E finora è stato molto bravo. Contro il Chievo, quindi, potrebbe toccare a Barzagli, Marrone e Caceres. E al di là delle alternative per i ruoli di marcatore, c’è una carta estrema da giocare in caso di altra squalifica o infortunio: Vidal in difesa come accaduto contro il Genoa l’11 marzo 2012. Però quel giorno la Juve difese a quattro e insieme a Vidal in mezzo c’era Caceres. Conte spera di non dover ricorrere nuovamente a questa soluzione.

Il reparto arretrato, infatti, è in difficoltà per l’assenza di Chiellini, sostituito finora da Caceres, Peluso o Marrone (in quest’ultimo caso con lo spostamento di Bonucci a sinistra). Nelle prossime due partite, a Verona con il Chievo e in casa con la Fiorentina, alla Juve mancheranno due terzi della difesa titolare. Come se non bastasse, Barzagli e Peluso sono diffidati e un cartellino giallo a Verona potrebbe quindi eliminare dalla gara con i viola di Montella anche il terzo intoccabile della difesa. Alternative Il sostituto naturale

di Bonucci è Luca Marrone, che Conte sta convertendo da centrocampista in difensore.

Luca Marrone, 21 anni ANSA

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MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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rnate della Juve lafrase DEL GIORNO

d l’umore bianconero Mirko Vucinic Una giornata di squalifica Diffidato, è stato ammonito per proteste dopo il rigore negato LAPRESSE

no punite con due giornate di squalifica. Nei confronti dell’allenatore (Conte) il Codice è più «aperto», ma Tosel ha voluto uniformare le due sanzioni che erano sovrapponibili come gravità. «Per avere, al termine della gara, uscendo dal terreno di giuoco, contestato platealmente l’operato degli ufficiali di gara rivolgendo al quarto ufficiale un’espressione ingiuriosa, e per aver poco dopo, negli spogliatoi, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un arbitro addizionale rivolgendogli espressioni ingiuriose», si legge nella motivazione di Bonucci. Simile quella di Conte: «Per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, fronteggiato con atteggiamento intimidatorio il direttore di gara e un arbitro addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose, che reiterava poco dopo negli spogliatoi».

BRITISH STYLE «Quelli assunti da Marotta e Conte sono comportamenti comprensibili. Stiamo giocando partite importanti, i protagonisti le vivono con emotività e agonismo ed è difficile chiedere loro di comportarsi da lord inglesi a fine gara»

Le sanzioni Il giudice sportivo

Chiellini e Vucinic La squalifica

Tosel ha applicato il Codice di giustizia sportiva senza favoritismi o sensazionalismi. Partendo dai 50 mila euro di ammenda alla società. I tifosi hanno sputato sugli arbitri mentre uscivano dal campo. Un comportamento che Uefa e Fifa ritengono «grave atto violento» e se la Juventus se l’è cavata con soli 50 mila euro di multa è grazie al fatto che la società ha «concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza», e per questo sono scattate le «esimenti» dell’articolo 13 del Codice: le cosiddette circostanze attenuanti. Le espressioni ingiuriose rivolte da Bonucci al termine di Juventus-Genoa so-

di Chiellini è scattata non solo per la platealità del gesto ma anche perché in campo non doveva starci: era in tribuna perché infortunato e alla fine della partita è sceso giù «senza autorizzazione». Quanto a Vucinic, si tratta di un’ammonizione ricevuta in campo per proteste, un giallo che ha fatto scattare la squalifica perché era diffidato (quarta sanzione). Ora la Juventus può ricorrere alla Corte di giustizia federale contro le squalifiche di Conte, Bonucci e l’inibizione di Marotta, ma non può farlo per Chiellini e Vucinic: non si può ricorrere contro una sola giornata.

ANDREA AGNELLI PRESIDENTE DELLA JUVE

LE REAZIONI

Amarezza in società E si auspica il rinvio del vertice con Braschi

S Antonio Conte (allenatore Juve) «Accetto che l’arbitro mi dica "ho sbagliato", non accetto che mi si dica "non me la sono sentita". Basta col bon ton, non è calcio questo. Voglio equità, il rigore era sacrosanto»

Ricorso per l’a.d., si valuta per gli altri. Lunedì incontro tra club, arbitri e capitani ma Agnelli sarà in Qatar con l’Eca FRANCESCO CENITI

Il giorno del silenzio. La Juventus ha passato la mattinata nell’attesa di conoscere le decisioni del giudice sportivo. Le squalifiche di Conte, Bonucci e Chiellini erano state messe in preventivo dopo le proteste al fischio finale di Guida. Semmai si ragionava sull’entità. Alle 16 è arrivato il verdetto: nessun commento ufficiale, ma sono filtrati umori e sensazioni. Accolti con «amarezza» il doppio turno inflitto al tecnico e al difensore (si valuterà l’ipotesi ricorso). «Indolore» la giornata per Chiellini (è infortunato), mentre lo «sconcerto» è per lo stop inflitto all’a.d. Beppe Marotta. Incensurato Dalle parti di Torino giurano che il dirigente non abbia mai pronunciato «frasi ingiuriose» e assunto «un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell’arbitro» come scritto nelle motivazioni. E fanno notare come Marotta in 30 anni non aveva mai subito una inibizione (scadrà il 18 febbraio). E potrebbe non finire qui: le frasi su Guida e sulla designazione infelice (ieri censurate anche dal sindaco di Torre Annunziata: «Parole fuori luogo: c’è il rischio violenza») sono al vaglio della Procura federale: possibile il deferimento. Ecco perché Marotta aveva in mente di spie-

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AVEVANO DETTO

Beppe Marotta Inibito fino al 18 febbraio Le accuse: atteggiamenti intimidatori ed espressioni ingiuriose all’arbitro

gare meglio il suo pensiero («Non stato bravo a farmi capire») nel prossimo incontro con Braschi. Una strategia chiara: chiudere la polemica e nello stesso avere risposte certe. Questo perché i bianconeri ritengono di essere stati danneggiati nelle ultime giornate: il mani di Granqvist l’ultimo episodio, ma prima anche torti contro Sampdoria e Cagliari. Peccato che lunedì le parti resteranno molto lontane «grazie» a un coordinamento non all’altezza. Incrocio Ieri la Federcalcio ha

comunicato a sorpresa un cambio di sede: Braschi, Nicchi, società e capitani si vedranno a Milano e non (come di consueto) a Fiumicino. Il motivo? Nel-

lo stesso giorno è previsto un consiglio in Lega Calcio. Meglio spostare tutto al Nord. Non il massimo, visto che le questioni arbitrali sono di vitale importanza e avere interlocutori part time (visto l’impegno in Lega) non aiuta. Senza contare un altro aspetto: arrivare nel centro di Milano non è comodo come l’aeroporto di Fiumicino. Ma c’è di più: da mesi il 4 febbraio era stato scelto per l’assemblea annuale dell’Eca che si terrà in Qatar. Sono invitati 6 club italiani: Inter, Milan, Napoli, Roma, Fiorentina e Juve (Agnelli è fresco vicepresidente). Forse sarebbe opportuno rinviare di 7 giorni la riunione con gli arbitri. «Per regolamento non abbiamo la possibilità di parlare con Braschi o Nicchi: perché scegliere un lunedì congestionato per una riunione così importante? Perché non spostarla di una settimana?», è il ragionamento-proposta che arriva da Torino. Soluzione sensata: Figc e Aia farebbero bene a prenderla in considerazione. Ci sarebbe un altro problema: il 12 la squadra di Conte è impegnata per la Champions, ma la società bianconera è disponibile a presentarsi all’incontro di Fiumicino con Braschi e poi volare in Scozia. Un modo palese di «tendere la mano». Magari proprio con Marotta: il ricorso contro la squalifica in questo caso è scontato.

S Beppe Marotta (a.d. Juve) «Per un arbitro come Guida di Torre Annunziata ci sono difficoltà a venire ad arbitrare la Juventus. La designazione di Guida, che è un arbitro napoletano, è stata infelice».

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GLI ALTRI PROVVEDIMENTI

ARBITRI RADUNO UEFA CON COLLINA FINO A GIOVEDÌ PER LA PRIMA VOLTA ANCHE CON FISCHIETTI ROSA

Due giornate per Aquilani e Miccoli Gasperini squalificato, Atalanta multata

La svolta: braccia larghe sempre rigore

Alberto Aquilani, 28 anni AP

Fabrizio Miccoli, 33 anni LAPRESSE

Ecco gli altri provvedimenti adottati dal giudice sportivo. Due giornate di squalifica per Aquilani (Fiorentina) e Miccoli (Palermo), una per Brivio (Atalanta), espulsi domenica. È scattato lo stop di un turno anche per i seguenti giocatori già diffidati: Alvarez (Catania), Antonelli (Genoa), Aronica (Palermo), Biava (Lazio), Britos

e Campagnaro (Napoli), Castro (Catania), Dias (Lazio), Obiang (Sampdoria), Pjanic (Roma), Von Bergen (Palermo). Squalificato per un turno l’allenatore del Palermo, Gasperini, diffidato Colantuono dell’Atalanta. Il club nerazzurro è stato multato di 10 mila euro per i cori razzisti dei tifosi contro i giocatori del Milan.

L’Aia ha chiesto un parere tecnico a Uefa e Fifa sul caso Granqvist: in arrivo la stretta ROMA

Le donne arbitro in tuta al fianco dei colleghi famosi. E’ la cartolina che arriva da Roma, dove fino a giovedì i fischietti più importanti e i neo internazionali si sono radunati in vista della ripresa di Champions ed Europa League. Sono sei i fischietti italiani presenti: Rizzoli, Rocchi, Tagliavento, Orsato

più la quota rosa composta da Spinelli e Vitulano. E’ la prima volta di uno stage misto: è stato il designatore Pierluigi Collina a inserire la novità. Ieri è stata la giornata degli arrivi e dei primi appuntamenti da svolgere (più che altro visite mediche). In serata c’è stato il brindisi di benvenuto e poi la cena. Da stamani si fa sul serio: allenamento in campo e al pomeriggio lezioni in aula per la gestione dei casi più spinosi da interpretare. Compreso il fallo di mano. Passa la stretta In Italia si discu-

te ancora del mani di Granqvist: da punire oppure no? Il presidente Nicchi ha chiesto un parere tecnico a Uefa e Fifa. L’episodio è molto controverso: serve per-

Pierluigi Collina, 52 anni LAPRESSE

tanto un confronto con le massime istituzioni. Collina oggi farà vedere delle immagini ai suoi arbitri, ma si terrà lontano dalle polemiche di casa nostra. Sarà però ribadito un concetto: da punire chi «fa volume» con le braccia anche se non c’è la volontarietà. Nel caso di Juve-Genoa il difen-

sore si calcia addosso: come la mettiamo? Soluzione del rebus non facile, ma tutti sono concordi che occorre fare chiarezza per evitare altre possibili polemiche. La posizione del settore tecnico dell’Aia è ancora ufficiosa, si stanno valutando pro e contro di entrambe le posizioni. Questo aspetto fotografa bene la difficoltà incontrata da Guida che ha deciso in pochi secondi e senza una direttiva così precisa. Adesso sta per arrivare: non senza dubbi, ma la strada scelta dovrebbe contemplare una ulteriore stretta su questioni simili. Tradotto: in presenza di braccia larghe è consigliato fischiare sempre il rigore. Anche nel caso di Granqvist. cen © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

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COPPA ITALIA RITORNO SEMIFINALI COSÌ IN CAMPO A ROMA ORE 20.45

I PRECEDENTI

IN COPPA ITALIA

D’ARCO

GDS

D’ARCO

Lazio-Juve, il verdetto Mauri: «L’arbitro? Spero non sia condizionato» È polemica con la Juve: Petkovic resta in silenzio e solo oggi darà i convocati. Provino per Klose DAL NOSTRO INVIATO

DAVIDE STOPPINI FORMELLO (Roma)

Il coup de theatre va in scena a Formello alle 16. Ti aspetti Vladimir Petkovic in conferenza stampa e invece, a sorpresa, spunta Stefano Mauri. Una scelta che si spiega con un po’ di sana pretattica — Petkovic è un amante del genere — e con una gran bella dose di polemica. Un guanto di sfida lanciato alla Juventus, che aveva già deciso di non mandare Conte davanti ai microfoni. Di più: a Formello non è sfuggito che per la gara d’andata i convocati bianconeri siano stati resi noti solo all’ora di pranzo del giorno del match. E così Petkovic ha deciso di ripagare la Juve con la stessa moneta: convocazioni solo oggi, per non dare vantaggi. E pure perché alla Lazio hanno fatto rumore le allusioni bianconere sulla fortuna per i due pareggi ottenuti a Torino, oltre alle dichiarazioni di Agnelli dopo l’andata («Doveva finire 3-0 per noi»). Caccia alla settima La sfida è vi-

va, più che mai. Se il concetto non è chiaro, se il piatto non è abbastanza pepato, in mezzo ci si è messo pure Mauri: «Spero che l’arbitro non sia condizionato». Il riferimento è alle polemiche post Juve-Genoa, ma pure alle lamentele bianconere per il rigore non concesso a Vucinic nell’andata di una settimana fa. «È il match più importante, vale mezza stagione», dice il centrocampista. La Lazio ha nella testa solo questo obiettivo. Ce l’aveva anche sabato scorso, e ha pagato con la sconfitta interna con il Chievo: «La Juve? Ora sta ottenendo meno

S Stefano Mauri è nato l’8 gennaio 1980 a Monza. Dal 2006 è alla Lazio, con cui ha vinto una Supercoppa italiana e una Coppa Italia (2008-2009) ANSA

risultati — ancora Mauri —. È un avversario come un altro, solo un ostacolo verso l’obiettivo. E per noi è fondamentale conquistare la finale. Contro la Roma? Pensiamo ad arrivarci noi... Ci teniamo tanto a questo trofeo. L’abbiamo vinto nel 2009, ora vogliamo riportarlo a casa». La Juve è un portafortuna: le 5 Coppe Italia biancocelesti sono arrivate dopo aver fatto fuori la Juventus. Oggi sarà caccia alla settima finale della storia: «Con il Chievo abbiamo fatto un passo falso — dice il capitano —, ma non siamo in calo. E la Lazio, a parte la gara di Napoli, quest’anno ha fatto bene contro tutte le grandi». Magari potrebbe servire un’altra super-prestazione di Marchetti: «Ma non siamo capaci di gestire lo 0-0, dovremo cercare di vincere il match. A Torino, martedì scorso, li abbiamo messi in difficoltà». Hernanes papà Se poi ce la facesse anche Klose, sarebbe meglio: «Ma anche Floccari ha dimostrato di essere all’altezza», precisa Mauri. Già, ma senza Miro la Lazio in questa stagione non ha mai vinto (due pareggi e tre sconfitte quando non è partito dall’inizio). E allora Petkovic spera: ieri l’attaccante si è allenato, stamattina effettuerà un provino. Deciderà il giocatore, come è sempre stato a Formello. Il modulo, invece, dovrebbe ricalcare il match d’andata: difesa a tre, con Konko e Radu sulle fasce, con Hernanes (diventato ieri per la terza volta papà: è nato Maximo) in mezzo vicino a Ledesma. Sugli spalti show assicurato: gli spettatori saranno oltre 50 mila. Per godersi...«mezza stagione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la situazione CHI SI QUALIFICA

Biancocelesti avanti anche con lo 0-0 Dopo l’1-1 di martedì scorso, la Lazio va in finale con due risultati su tre: vittoria e pari senza gol. Con l’1-1 si va ai supplementari e poi, in caso di ulteriore parità, ai rigori. La Juve sarebbe promossa con la vittoria oppure con un pareggio ma segnando almeno due gol (2-2, 3-3...).

Carica Agnelli Si rivede Pirlo ma va in panchina Il presidente fa visita alla squadra, il regista è convocato. Scalpita Anelka: in campo col Chievo? DAL NOSTRO INVIATO

IL TABELLONE

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

GDS

Gazzetta.it Gazza

Tvf Marco Materazzi LAPRESSE

MATERAZZI SHOW «BENITEZ MAGRO BALO UN GRANDE...» In «Gazza Offside» incursioni particolarmente efficaci di Marco Materazzi: «Benitez dice che sono bugiardo? Sì, lui è magro. Mario? Un grande, ha il Milan nel cuore e io gli tagliavo i calzini rossoneri».

C’è Andrea Pirlo, ed è una bella notizia anche se il regista stasera dovrebbe andare in panchina. E c’è Andrea Agnelli, altra buona notizia perché la visita del presidente ha trasmesso una notevole carica alla Juve. Quando svanisce la tensione di una partita adrenalinica come quella di sabato sera, il rischio che nello spogliatoio restino solo scorie negative è alto. La vittoria del Napoli a Parma aveva completato il pessimo week-end dei bianconeri e allora Agnelli ha voluto infondere fiducia a un gruppo che è in testa alla classifica e attende di giocare gli ottavi di Champions, ma nelle ultime quattro partite di campionato ne ha vinta appena una. Il presidente ha evitato di parlare di arbitri e ha ribadito che la Juve deve sempre cercare il successo, quindi anche stasera a Roma nel ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio. Il club vuole la decima Coppa e la stella d’argento sulla maglia, ma non per questo motivo il turnover di Conte sarà meno ampio rispetto alla gara d’andata: largo comunque ai meno utilizzati. Titolare o riserva? A prescinde-

re dalla formazione, è decisamente prezioso il recupero di Pirlo che è stato convocato anche se dovrebbe andare in panchina. L’ultima volta che è stato titolare era il 13 gennaio a Parma, quando il regista segnò an-

S Andrea Pirlo è nato a Brescia il 19 maggio 1979. Dal 2011 è alla Juve, con cui ha vinto scudetto e Supercoppa italiana (2011-12) BOZZANI

che la sua quinta punizione stagionale. Poi, a causa di un problema al polpaccio, Pirlo ha saltato le gare casalinghe con Udinese, Lazio e Genoa e proprio contro i rossoblù, attenti a chiudere gli spazi, si è sentita la sua assenza: sarebbe servita la capacità di Andrea di trovare il varco giusto anche nelle aree più intasate. Solo oggi pomeriggio Conte deciderà se schierare Pirlo dall’inizio: nell’allenamento di rifinitura l’ha provato ma i dieci giorni di inattività consigliano prudenza anche perché si avvicina l’andata degli ottavi di Champions contro il Celtic Glasgow. Al suo posto quindi ci sarà Luca Marrone, che torna nel prediletto ruolo di centrocampista. Avanti Vucinic Per quanto ri-

guarda il resto della squadra, in attacco dovrebbe toccare nuovamente a Vucinic (squalificato in campionato) e Giovinco, che formano la coppia più affidabile almeno in base alle idee di Conte. A centrocampo Pogba e Marchisio (che ha avuto la febbre) potrebbero riposare, mentre sulle fasce sono possibili tante soluzioni e Isla e Giaccherini sono favoriti. Più difficile che Conte riproponga De Ceglie, rimproverato dopo l’ennesimo errore pesante del suo campionato. Nicolas Anelka, intanto, ha completato ieri le visite mediche svolte in due giorni e tre tappe (Clinica Fornaca, Medicina dello Sport, Isokinetic) ed è pronto a iniziare ufficialmente la sua avventura in bianconero. Conte spera di portarlo in panchina a Verona per schierarlo magari negli ultimi venti minuti e vedere l’effetto che fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A MERCATO

A Lisandro, un altro no

UN COLPO E UN’IDEA

S Nicolas Anelka, 33 anni, ha già sostenuto le visite mediche e si è allenato con la squadra. Si attende il transfer dalla Federcalcio cinese per depositare il contratto

S Lucas Castro, 23 anni, centrocampista offensivo del Catania. L’argentino è l’ultima idea in casa Juventus per la prossima estate

L’ultima carta Juve: Gabbiadini o Immobile Il Lione rifiuta il riscatto a 4 milioni. Oggi il transfer di Anelka. Ufficiali Bebeto e Cevallos, spunta Castro MATTEO BREGA MILANO

Niente Lisandro Lopez per la Juventus. Le possibilità di vedere l’argentino a Torino si sono affievolite ieri quando i bianconeri hanno ricevuto un altro rifiuto dal Lione. L’ultima offerta avanzata da Marotta e Paratici si basava su un prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni. E per la Juventus questo era il passo avanti richiesto dal club francese. Non di più, non certo gli 8 milioni pretesi dal presidente Aulas. La Juve pensava che l’idea di alleggerire il bilancio di uno stipendio importante e quella di ottenere qualcosa dal cartellino di un giocatore che andrà a scadenza nel 2014 potessero essere buoni appigli per ottenerlo. Invece no. Lisandro si allontana.

tremis. Questione non semplice, perché sia il Bologna sia il Genoa stanno continuando a fare resistenza, non sembrano proprio dell’idea di perderli a campionato in corso. La Juventus detiene la metà di ciascuno dei due: Gabbiadini in comproprietà con l’Atalanta, Immobile proprio con i liguri. Anelka Per poter ufficializzare

il francese manca ancora il transfer. Ieri finalmente l’iter sembra essersi sbloccato con il contatto che la Figc ha creato con i colleghi cinesi. Si attende che questa mattina possa arrivare il documento che darebbe l’opportunità alla segreteria bianconera di inviare il contratto in Lega. Intanto l’attaccante ieri mattina ha superato l’ultima parte delle

Castro Il nome nuovo è quello di Castro, l’esterno argentino del Catania. Piace, viene seguito con attenzione e si lavora per portarlo a Torino l’estate prossima. La trattativa è già iniziata.

I gol stagionali segnati da Lisandro Lopez finora con il Lione: 6 in campionato e 2 in Europa League.

punto la Juventus sposterà l’attenzione degli ultimi giorni di mercato su Gabbiadini e Immobile. Si lavorerà per poter portarne indietro almeno uno in ex-

Cevallos e Bebeto Sul fronte giovani la Juventus ha fatto enormi passi avanti. Il contratto di José Cevallos è stato depositato ieri. Il centrocampista del ’95 lascia la Liga Deportiva Universitaria de Quito in prestito con diritto di riscatto. Un passaggio formale: il centrocampista diventerà tutto bianconero dall’estate prossima. Questi mesi gli serviranno per ambientarsi con Torino e con il nostro calcio. Arriverà direttamente l’estate prossima invece Mattheus, il figlio di Bebeto. Il fantasista del Flamengo sarà pagato 2 milioni e firmerà un quinquennale. Neto Anche ieri la Juventus ha provato a convincere il Siena a cederle Neto. Almeno in estate. L’incontro si è tenuto a Milano e ancora una volta i bianconeri piemontesi si sono sentiti rispondere «no». I toscani preferiscono cedere il difensore a titolo definitivo e quindi al momento la Dinamo Kiev — che ha offerto 8 milioni — è avvantaggiata. Ma occhio all’Hoffenheim.

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Gabbiadini o Immobile A questo

visite mediche e ha sostenuto il secondo allenamento con il gruppo. Resterà a Vinovo anche oggi, non seguirà il gruppo a Roma (semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Lazio) e proseguirà il lavoro di stabilizzazione della forma. Forma che viene tenuta costantemente sotto osservazione dallo stesso giocatore con una dieta da professionista integerrimo: riso o pasta in bianco, verdure al vapore, acqua naturale.

Dall’alto Mattheus, Cevallos e Lisandro Lopez ANSA

ARRIVERÀ A LUGLIO

Llorente, solo una botta Starà fuori quindici giorni

Fernando Llorente, 27 ANSA BILBAO (Spagna) Allarme rientrato per l’Athletic Bilbao e anche per la Juventus. Meno grave del previsto l’infortunio al ginocchio accusato da Fernando Llorente nel corso dell’allenamento di sabato scorso. Il centravanti basco, che da luglio sarà bianconero (già ufficializzato dalla Juve il contratto di 4 anni), è stato sottoposto a una risonanza magnetica che ha escluso lesioni e confermato che si tratta soltanto di una forte contusione nella parte posteriore esterna con un leggero versamento. Le condizioni di Llorente saranno rivalutate nelle prossime ore per poter stabilire con maggior precisione i tempi di recupero, che dovrebbero però aggirarsi sui 15 giorni. Inizialmente si era temuto per un interessamento dei legamenti che avrebbe reso ben più lunghi i tempi di recupero. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il primo p mo esperimento espe imen o di d "social soc a tv" v che entra en ra nel ne cuore cuo e dei de giovani giovan

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

MERCATO

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LE TAPPE

7 GENNAIO Berlusconi dice no Berlusconi esclude l’arrivo di Balotelli «Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri» 14 GENNAIO La marcia indietro Berlusconi rettifica «Non mi riferivo a Balotelli quando parlavo di mele marce. In ogni caso, non c’è una trattativa» 19 GENNAIO L’invito del City Il Manchester City, per invogliare il Milan, abbassa il prezzo: bastano 28 milioni in 6 annualità. Galliani ci pensa 24 GENNAIO Le ragioni del bilancio Ancora Berlusconi «Balotelli o Kakà? Nessuno dei due. Non è possibile di questi tempi...Galliani spera sempre ma il linguaggio dei conti lo trattiene dall’operare» 28 GENNAIO Le chance aumentano La forbice fra domanda ed offerta si riduce ulteriormente

CARLO LAUDISA twitter @carlolaudisa MILANO

«Milan, arrivo». L’sms è di Mario Balotelli. L’ha inviato ieri a uno dei suoi amici bresciani più stretti. Parola più, parola meno, è lo schietto messaggio che svela uno stato d’animo in cui l’impazienza s’alterna all’ottimismo. Ovviamente non è l’unico contatto con Milano e il mondo rossonero. Il muro della privacy ci impedisce d’andare oltre, ma l’atmosfera è frenetica. Il Milan lo aspetta a braccia aperte. E lui freme. Forse più di tutti. Il tira e molla Intanto la trattati-

va procede. A passi lenti, ma inesorabili. Il summit londinese s’è chiuso alle 21,30. Con il seguente fixing: 2 soli milioni di differenza tra le parti. E dire che solo due settimane fa il club inglese quotava ancora il suo attaccante 37 milioni, mentre il club di Silvio Berlusconi insisteva per un prestito con diritto di riscatto per 18 milioni. Con il passare dei giorni, però, la società dello sceicco Mansour ha aperto al pagamento a rate e mitigando le sue richieste prima a 28 milioni e quindi a 25. La vera svolta, però, è giunta sabato, dopo il via libera di Galliani all’agente di Balo. Poi, domenica il blitz in Inghilterra del procuratore italo-olandese, sempre in contatto con Adriano Galliani. Da via Turati l’a.d rossonero ha così governato il dialogo con una proposta irrevocabile: acquisto a titolo definitivo per 20 milioni di euro, pagamento in 5 rate annuali, ciascuna da 4 milioni di euro. L’ultima richiesta di Ferran Soriano, manager del City, è di 22 milioni, con la prima rata da 6 milioni e le successive 4 da 4 milioni di euro. Vista dal di fuori è un’inezia, a sentire i protagonisti un ostacolo per ora insormontabile. In trincea nell’hotel londinese teatro del lunghissimo vertice quel Mino Raiola che in questi frangenti si conferma uno specialista del last minute. In questa missione speciale lo accompagnano i legali di fiducia: Vittorio Rigo e Rafaela Pimenta. Il contratto Non è un mistero che in questa delicata partita pesano in maniera rilevante anche le condizioni economiche, l’uscita di SuperMario dal

Balotelli:

«Milan arrivo» Rossoneri a quota 20 E il City è sceso a 22 Oggi il round decisivo Stamani riprende il vertice a Londra, si tratta su 5 rate annuali E Mario con un sms agli amici svela l’indizio più importante... IL VALORE DELL’ATTACCANTE È SCESO DI 15 MILIONI

MATERAZZI SU GAZZETTA.IT

«Veniva coi calzini rossoneri allora io li tagliavo a metà...» (a.mor.) «Mario al Milan? È la squadra per cui tifa da sempre» dice Marco Materazzi, suo compagno dal 2006 al 2010. «Veniva in spogliatoio coi calzini del Milan, io li tagliavo a metà. È un bambinone — ha proseguito l’ex difensore dell’Inter in Gazza Offside su gazzetta.it — ma Allegri farebbe un colpo, è un attaccante straordinario. Di lui ho solo grandi ricordi. Ma lui ha qualche brutto ricordo di me: prima di sfidare il Barcellona in semifinale Champions gli dissi (20 aprile 2010, la notte della maglia gettata a terra tra gli insulti di molti tifosi, ndr) "se entri e non ti metti a giocare ti picchio". Alla fine dovetti farlo perché era come fosse mio figlio. Ma quando si è operato al menisco c’ero io con lui, di notte, in ospedale...».

City. Il contratto in essere scade nel 2015 e parte da una base di 5,5 milioni con un reticolato di bonus tutto da valutare. E ciò spiega perché il Milan aspetta a definire la sua intesa con il giocatore. Come sempre accade in questi casi è un problema di vasi comunicanti. Anche per questo la differenza di 2 milioni alla voce cartellino è solo la punta dell’iceberg. Il progetto Portare Balotelli in rossonero comporta nel complesso un investimento da 70 milioni e passa. Ai 20 per il City bisogna aggiungere, infatti, un legame sino al 2017 da circa 11 milioni lordi a stagione. Grandi cifre per un grande affa-

re. E come si conviene in queste occasioni è indispensabile il via libera definitivo di Silvio Berlusconi. Ciò spiega la fermezza con cui il manager milanista si sia arroccato a quota 20. Al momento non c’è un extra-budget. E la reciproca riflessione notturna vale anche come ulteriore battaglia di nervi. Anche se la versione di facciata vede il City indifferente al felice esito di questa trattativa, la realtà è che troppe beghe sono in sospeso tra Balotelli e i vertici del suo attuale club per considerare questa separazione indolore. E questa è un’arma non da poco a favore dei rossoneri. Non a caso i book-

maker ieri hanno sospeso le giocate sull’affare. Nessuno ha ormai più dubbi sul trasloco in atto. Appuntamento Da ieri sera il Ci-

ty è in ritiro a Londra all’hotel Landmark. Oggi ospiterà anche i protagonisti della maratona balotelliana? Un alone di mistero resta nel finale di questa storia. Come il presunto inserimento della Juve in extremis, rilanciato in serata da Sky Sport inglese. Non è così, ovviamente. Avanti tutta, allora, con l’operazione-Milan. L’appuntamento è per stamattina alle 9. La maratona continua. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIO E RAZZISMO

Come Boateng ragazzo insultato lascia il campo E’ successo in provincia di Frosinone. Ora il 17enne incontrerà il ministro Riccardi MAURIZIO DI RIENZO FROSINONE

Un caso Milan-Boateng anche nell’estremo sud della Ciociaria. A Busto Arsizio, durante la pausa del campionato di serie A qualche settimana fa era stata la squadra rossonera ad abbandonare il campo per gli insulti razzisti rivolti dai tifosi locali al giocatore Boateng. Come si ricorderà, per giorni non si è parlato d’altro, tanto da suggerire un protocollo di intervento agli arbitri nel

caso questi episodi avessero dovuto ripetersi. Dagli stadi più grandi a quelli dei paesini, il malcostume purtroppo dilaga. Domenica scorsa, è accaduto a Sant’Elia Fiumerapido, piccolo centro a pochi chilometri da Cassino. Gli insulti Sul campo si stavano affrontando la squadra locale e quella del Pontecorvo, in una gara valevole per il campionato provinciale juniores. Per buona parte della gara Tahir Mounassir, difensore diciassettenne della formazione ospite, figlio di immigrati marocchini residenti da molti anni a Pontecorvo e bene integrati, e nato nel nostro Paese, ha sopportato insulti e cori da parte dei tifosi avversari. Fino a quando la situazione non è divenuta ingestibile e lo stesso ragazzo in lacrime si è tolto la

maglietta e ha abbandonato il campo. Insieme a lui sono andati via tutti i compagni di squadra. I presidenti delle due formazioni hanno cercato di riportare la calma, ma non c’è stato verso di far riprendere la partita. Un episodio che ha ricordato quanto successo a Busto Arsizio, con Boateng a uscire dal campo, seguito dal resto della squadra. Le scuse Sull’episodio è intervenuto anche Michele Notaro, sindaco di Pontecorvo: «E’ stato un comportamento che ha offeso la dignità di un giovanissimo sportivo». Intanto alle 17,30 di giovedì prossimo Andrea Riccardi, ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, sarà al campo sportivo di Pontecorvo per incontrare Tahir Mounassir e Senè Mamadou, un senegalese di 17 anni, da ottobre ospite di una casa famiglia del posto, ma non ancora tesserato con il club locale, presente domenica in tribuna e pure lui pesantemente insultato dal gruppetto di pseudo-tifosi. Sui due episodi i carabinieri di Sant’Elia Fiumerapido e Cassino hanno aperto un’inchiesta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ambrosini dal pm per i buu di Busto «Cori fin dall’inizio» Il capitano ha deposto su Pro Patria-Milan Venerdì tocca a Kevin-Prince

Massimo Ambrosini, 35 anni ANSA

FILIPPO BRUSA

Un paio di jeans, scarpe da tennis, giubbotto blu e un berretto chiaro ben calzato in testa: Massimo Ambrosini sembrava un passante qualunque, capitato, all’ora di pranzo, dalle parti della Procura di Busto Arsizio. E invece il capitano del Milan aveva un appuntamento con il pm Mirko Monti, che ieri lo ha convocato per ricostruire i fatti dello scorso 3 gennaio, quando l’amichevole con la Pro Patria era stata sospesa per i «buu» contro Boateng e gli altri compagni di colore. Dal primo minuto Il colloquio in Procura è durato circa 20 minuti, poi Ambrosini ha dribblato i cronisti ma il giocatore, seduto in panchina al Carlo Spe-

roni, ha confermato di aver sentito i cori razzisti: ululati continui, piovuti dal primo minuto fino al momento della reazione di Boateng, che ha scagliato la palla verso gli spalti. Il capitano dei rossoneri, che a Busto aveva lasciato la fascia a Bonera, ha anche indicato il settore dello stadio da cui sono partiti gli ululati: i popolari scoperti, dove a intonare i cori sarebbero state circa venti persone. Fra queste, ci sono i sei tifosi della Pro Patria denunciati per istigazione all’odio razziale e ingiuria aggravata che sono stati già colpiti dal Daspo e, ora, rischiano il processo. Ambrosini ha anche raccontato com’è maturata la decisione di non rientrare in campo dopo la sospensione: a deciderlo è stata tutta la squadra per il rifiuto di continuare da parte dei giocatori di colore. Oltre ad Ambrosini, il pm Monti ha ascoltato, nel pomeriggio, quattro giocatori della Pro Patria, mentre oggi arriverà in Procura l’arbitro dell’amichevole Benassi. Boateng sarà ascoltato venerdì, assieme al tecnico Allegri e a altri quattro compagni: Muntari, El Shaarawy, Niang e Bonera. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

CON IL MANCHESTER CITY

Va a Londra per giocare l’ultima partita Con il Qpr parte in panchina ma è ormai pronto ai saluti Mancini pensa al sostituto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

L’ultima puntata della storia inglese di Mario Balotelli potrebbe svolgersi stasera allo stadio Loftus Road, dove il City cercherà di conquistare la settima vittoria di fila, in casa del Qpr: l’attaccante italiano partirà dalla panchina. In questo stesso impianto, due mesi fa, Mario si presentò con la sua fuoriserie, preceduto da un taxi, affittato a Manchester per non perdersi tra autostrada e traffico di Londra: una delle tante «balotellate» che hanno reso colorita la sua avventura in terra britannica. Allora doveva incontrare il suo agente, Mino Raiola. Ritrovare Raiola, quassù, è stato molto più facile stavolta: i due si sono visti domenica a Manchester, dove la trattativa per il trasferimento al Milan è entrata nella fase cruciale. La vigilia Strana vigilia, quella vissuta ieri da Balo-

telli. I tabloid hanno aperto la giornata con la notizia che Mario avrebbe organizzato una cena di addio domenica sera: voce non confermata. Alle 10, l’attaccante italiano si è presentato a Carrington per l’allenamento di rifinitura. Mancini, a corto di uomini, lo ha inserito nell’elenco dei convocati. Nella canonica conferenza stampa pre-gara si è però presentato il vice, David Platt, che ha liquidato la questione Balotelli in poche parole: «Mario è un giocatore del City e sarà con noi a Londra». Dopo pranzo, la squadra è partita in treno per Londra, destinazione un albergo del centro, a due passi dagli uffici di Kia, il potente procuratore di Tevez.

L’AMMISSIONE

Tronchetti Provera «Arriva? Mi darebbe un po’ fastidio» «Balotelli al Milan mi darebbe fastidio. Se me l’aspettavo? Sì, ma non mi rassegno al fatto che possa finire male». Lo ha dichiarato il presidente e Ceo di Pirelli e consigliere d’amministrazione dell’Inter, Marco Tronchetti Provera, intervenuto a «La politica nel pallone» su Gr Parlamento, commentando il possibile arrivo dell’ex interista in rossonero. Mentre Moratti mostra una sostanziale indifferenza alla novità, Tronchetti Provera è più netto: «Kakà? Se non prendessero né Balotelli né Kakà sarebbe meglio».

Appesi ad un filo Mario sul treno ha ascoltato mu-

sica, riso e scherzato come sempre. In apparenza, non è turbato da quanto sta accadendo, ma in realtà freme: è ormai entrato nell’ordine di idee di tornare in Italia e di indossare la maglia della squadra per la quale tifa da quando era bambino. Anche Mancini sta seguendo con apparente distacco gli sviluppi della trattativa: se Mario dovesse partire, si renderebbe infatti necessario l’acquisto di un attaccante. Guidetti, il bomber svedese, non è ancora pronto dopo lo strano virus che gli ha fatto perdere tono muscolare alla gamba sinistra, mentre Lopes, in gol contro il Watford in Coppa d’Inghilterra, è giovanissimo. La verità è che sono tutti appesi a un filo: Balotelli, Mancini, Raiola, il City e il Milan. Riusciranno i nostri eroi a partorire la famosa fumata bianca? © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

4 El Shaarawy

I NUMERI

22 E Galliani blinda

i gol stagionali di El Shaarawy: 15 in campionato, 2 in Champions, uno in Coppa Italia, uno con la Nazionale maggiore e 3 con l’Under 21

2.319

i minuti stagionali giocati da Stephan: è l’elemento più utilizzato da Allegri

6,48

la sua media voto in campionato (22 gare valutate). E’ il migliore della rosa rossonera per rendimento

3

gli assist in questa stagione: a Pazzini e Nocerino in campionato, a Pato in Champions League

2

i suoi parrucchieri come ha raccontato lo stesso Stephan: uno a Milano e uno a Savona. Li frequenta ogni 4-5 giorni

anche il Faraone Rinnovo al 2018 A giorni l’incontro tra l’a.d. e l’agente della punta: che vuole lasciare carta bianca al club sull’ingaggio MARCO PASOTTO ALESSANDRO RUSSO MILANO

Le prime rassicurazioni sono datate ottobre 2012, quando Galliani aveva sbarrato la strada a Sir Ferguson: «Vendere El Shaarawy è al di fuori di ogni nostra idea». Questa volta l’a.d. rossonero invece delle parole ha preferito i fatti per tranquillizzare i tifosi: la maxi offerta da 30 milioni del Napoli è stata gentilmente rispedita all’ufficio di De Laurentiis. Un segnale chiaro su quanto il Milan abbia intenzione di tenersi stretto il suo bimbo prodigio. E se qualcuno avesse ancora dei dubbi può farseli passare perché, una volta conclusa questa sessione di mercato, club e giocatore si incontreranno per un ulteriore rinnovo. Questa volta fino al 2018, ovvero il massimo permesso in Italia, dove i contratti non possono superare i 5 anni). Fine delle fantasie sul Faraone.

S Stephan El Shaarawy, 20 anni, è arrivato al Milan nell’estate del 2011, dopo una stagione in B al Padova. Il Milan in tutto l’ha pagato al Genoa 15 milioni AFP

contrattuale il Milan sta mantenendo le promesse, i rapporti fra il club, il giocatore e il suo agente Roberto La Florio sono ottimi e quindi non c’è motivo per uscire dal seminato. D’altra parte, sempre in un’ottica di trasparenza, Galliani aveva avvisato subito Stephan e procuratore dell’offerta proveniente da Napoli. Ed è stato proprio in quell’occasione che l’a.d. ha ribadito la volontà — già espressa in estate — di incontrarli. Fiducia reciproca Dunque,

un asse che si rafforza ancora (paradossalmente è questo l’effetto provocato dal tentativo del Napoli) per un gioiello che — contrattualmente parlando — è sulle orme di Kakà: in pratica, un rinnovo all’anno. Il primo vincolo di El Shaarawy col Milan era stato fino al 2016 per 600 mila euro a stagione. La scorsa estate si è passati al 2017 salendo a 800 mila. E ora? Ovvio che la super annata di Stephan produrrà un ritocco di una certa consistenza. Sulle cifre non c’è certezza: si sa però che in occasione dell’ultimo adeguamento, giocatore e agente lasciarono praticamente carta bianca a Galliani. La cosa potrebbe ripetersi. E’ evidente che El Shaarawy ha apprezzato l’atto di fiducia del Milan, che non ha nemmeno preso in considerazione le sirene napoletane. Come non va dimenticato che il club rossonero per lui ha investito 15 milioni quando il ragazzo aveva messo insieme appena 3 presenze in Serie A.

Promesse mantenute Va comunque chiarito che non è l’entrata in scena del Napoli a produrre un nuovo accordo: l’appuntamento per le settimane successive a fine gennaio era in programma da tempo. Semmai, l’offerta di De Laurentiis poteva rappresentare un elemento di disturbo nel dialogo tra Stephan e via Turati. Invece no. Anzi. Quello che il ragazzo potrebbe giocarsi come «jolly» in ambito stipendio, non inciderà al momento di presentarsi in sede. A livello

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IL NUOVO REGISTA ROSSONERO

La notte Aic

Montolivo aspetta Mario: «Il posto giusto per lui»

Il Faraone re pure in discoteca Inzaghi e Alessia: niente nozze

«Qui vigono regole precise. La carica per la rimonta ce l’ha data la vittoria sulla Juve» Giornata di riposo per modo di dire. Riccardo Montolivo non riesce a «liberarsi» dai microfoni neanche quando è lontano dal campo. Ieri doppio impegno: è stato ospite a Pavia della tavola rotonda «Sport come vocazione», organizzata dal Collegio Universitario Don Bosco, ed è intervenuto anche a «Undici», il talk show sportivo di Mediaset, e a Sky Sport 24. Terzo posto arriviamo Dopo un

avvio shock, si gode la rimonta rossonera e il nuovo ruolo di regista: «Stiamo ancora pagando l’inizio — ha detto il centrocampista —, ci mancano quei punti persi. Il segreto di questa rimon-

sono molto soddisfatto, ma so anche che non ho ancora fatto niente. A livello personale la cosa più bella è stata ricevere la fascia di capitano». Milanello perfetto per Balotelli

Riccardo Montolivo, 28 anni BOZZANI

ta è il lavoro quotidiano e il fatto che abbiamo sempre seguito l’allenatore: siamo lontani dall’obiettivo stagionale, che è almeno il terzo posto, ma abbiamo trovato continuità. Allegri non è mai stato in bilico, Galliani non lo ha mai messo in dubbio e per questo il gruppo è stato solido. La svolta c’è stata a Palermo, ma la carica ce l’ha data la vittoria con la Juve. Finora

Montolivo ha parlato anche delle polemiche della Juventus e di Balotelli: «Per me il rigore non c’era, o almeno è difficile da dare, perché prima del braccio la palla tocca il piede del difensore del Genoa. In campo anche io mi sarei arrabbiato se non me lo avessero dato, ma mi sarei arrabbiato pure se me lo avessero fischiato contro. Però i bianconeri hanno sbagliato, dovrebbero dare l’esempio. Balotelli? Dal punto di vista tecnico è un talento indiscutibile. Per quanto riguarda il carattere non saprei, ma credo che Milanello possa essere il posto giusto per lui, perché regole e codice etico sono i principi di questa società». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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FRANCESCO VELLUZZI MILANO

La «caccia» al calciatore ha un bersaglio grossissimo: Stephan El Sharaawy. E’ notte fonda e il calcio italiano ha appena celebrato il gala dell’Aic. Una parata di stelle tali che Tommasi e Grazioli, anime dell’associazione, sognano di far giocare insieme. Cene Dopo una serata come

quella di domenica ci sono due scelte: la cena in un ristorante di qualità e la festa ufficiale. La Juve, anche in onore di Gigi Buffon, che ieri ha compiuto 35 anni, ha optato per il pesce della Langosteria, il ct Prandelli, il presidente del Parma Ghirardi, l’attaccante Immobile per il solito Giannino. Di Natale è andato in hotel. Il Napoli è ripartito in nottata. Ma all’Old Fashion c’era la festa ufficiale. E lì è arrivato El Shaarawy. Che, quando

Alessia Ventura e Filippo Inzaghi insieme sul palco durante la premiazione Aic. I due sono stati a lungo fidanzati LAPRESSE

si muove, con pantaloni mimetici e look casual, ha sempre tre persone che lo seguono e lo scortano. Perché l’assalto delle ragazze è pazzesco. Montolivo e Antonini fanno le foto con i fan-turisti. Inzaghi e Alessia Ventura non cedono alla proposta tv di Simona Ventura che li vuole sposi. Lui scalda altri cuori, lei sta con le amiche. Ghirardi brinda. Quelli del basket vanno di musica black, tra di loro. Questa è la notte del Faraone. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A MERCATO

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QUELLA CLAUSOLA L’Inter era già stata vicina a Paulinho nel luglio scorso, mentre la squadra stava svolgendo la preparazione estiva a Pinzolo 8 milioni Al momento della stretta finale però ci fu un tentennamento è lui rinnovò col Corinthians per giocare la finale del Mondiale per club 15/18 milioni Nel nuovo contratto fu inserita una clausola da 15 milioni, cui ne vanno aggiunti almeno tre fra commissioni e richieste lievitate. In particolare da parte del fondo privato denominato Pao de Açucar, che detiene parte del cartellino di Paulinho

MATTEO DALLA VITE ALESSANDRA GOZZINI MILANO

Un altro giorno senza un sì o un no. Che poi è un giorno in meno per poter regalare a Stramaccioni il tassello-Paulinho e un giorno in più per accrescere le perplessità: ieri sera il fixing per l’arrivo del brasiliano diceva più no che sì. Massimo Moratti alle ore 19,55 di ieri era stato più generico: «Paulinho e Coutinho? Non ci sono novità: il mercato è aperto fino al 31 gennaio». Il d.t. Marco Branca aveva aggiunto «stiamo lavorando», ma insomma un ipotetico decoder rifletterebbe questa doppia immagine: per Coutinho siamo veramente al fotofinish e manca solo l’annuncio ufficiale, per Paulinho invece qualcosa ancora non torna. Soprattutto il prezzo totale dell’operazione. Perché ancora il presidente Moratti nel primo pomeriggio aveva detto: «Le trattative si concludono se ci sono le condizioni che consentono di farlo. Per il momento, alle condizioni che conoscevo io, poteva essere possibile, però se poi cambiano no». L’affare è in bilico. In 48 ore la verità Perché? L’In-

ter ha sempre fatto i conti con una clausola rescissoria di 15 milioni, ma fra commissioni e richieste lievitate, in particolare da parte del fondo privato denominato Pao de Açucar - che detiene parte del cartellino di Paulinho - il prezzo potrebbe davvero essere salito anche fino a 18. E in Brasile dicono 20, mentre ieri Marco Tronchetti Provera, consigliere d’amministrazione Inter, diceva cose un po’ diverse: «Spero che le ragioni dell’economia possano trovare un equilibrio in modo che un

Paulinho in bilico

Inter, il prezzo non è giusto Ora più no che sì Moratti: «Cambiano le condizioni che conoscevo? Non si fa». Coutinho saluta

«

Sarò io e solo io a comunicare trattative o offerte per la mia cessione PAULINHO GIOCATORE CORINTHIANS

grande giocatore come Paulinho possa venire all’Inter a condizioni accettabili». In ogni caso, per il centrocampista brasiliano il mercato chiuderà il... 30 gennaio: per completare tutti gli eventuali transfer del caso bisognerà avere un sì o un no entro il penultimo giorno di mercato per poi rifinire e definire il tutto il 31, l’ultimo giorno. L’emissario Inter Paulinho, nel frattempo, decide di intervenire: «Sarò io e solo io - dice l’interno - a comunicare eventuali trattative o offerte». E il diesse del Timao, Gaspar, ancora ieri raccontava a fcinternews:

«Non ci è arrivata nessuna offerta ufficiale». E il procuratore del giocatore, Bertolucci, avrebbe fatto filtrare un «Non va via». In Brasile è presente un emissario dell’Inter che sta lavorando sull’eventuale trasferimento e entro stanattina dovrà comunicare a Moratti il reale prezzo dell’operazione. I paletti da abbattere sono sempre quelli: a Moratti resta il dubbio di quanto il bilancio consenta di spendere del tesoretto Cou+Sneijder e fra l’altro il Corinthians si terrebbe volentieri il giocatore fino a giugno. Chissà che l’Inter in extremis non si rassegni a definire la trattativa

Paulinho, 24 anni, centrocampista del Corinthians (con cui ha appena vinto il Mondiale per club, in finale contro il Chelsea) e della Seleçao ANSA

STRATEGIE IL BOMBER DELLA SAMPDORIA

INDAGATO CON LA MADRE

Icardi è il futuro Nell’affare anche Silvestre Ma il prezzo sale

Vieri dal pm: «Non c’entro col crac Bfc»

Mauro nel mirino per giugno. Il poker al Pescara non aiuta, ma la chiave può essere il difensore LUCA TAIDELLI MILANO

Ora per Mauro Icardi si mangia le mani anche il Barcellona. Perché il ragazzo del poker al Pescara giocava nelle giovanili blaugrana, le più fertili del mondo, ed è finito alla Sampdoria per appena 400mila euro. Tanto che ora la stampa iberica si chiede se è ipotizzabile un ritorno al Camp Nou. In caso di cessione da parte della Samp, il Barça non detiene nessun diritto di prelazione, anche se è riuscito ad ottenere il 15% di un eventuale trasferimento a un club spagnolo o europeo». I blucerchiati hanno rifiutato un’offerta da 6 milioni del Monaco. Sanno che in Italia c’è già la fila e che a giugno il 19enne di Rosario andrà via, ma a caro prezzo. Quel rinnovo fallito L’Inter ha

messo un doppio mirino sul ragazzo, tanto che osservatori ne-

razzurri erano a Marassi anche domenica. Al di là della suggestione Dzeko, è Icardi il centravanti individuato per il futuro. Perché è giovane, ha una valutazione in aumento ma ancora accessibile (10 milioni) e non prende ingaggi folli. Quello attuale ora suona ridicolo: 60mila euro. Due settimane fa i procuratori del ragazzo che nell’aprile 2012 rifiutò la convocazione con l’Under 19 azzurra per attendere quella argentina hanno respinto l’offerta doriana di rinnovare il contratto in scadenza nel 2015 portando l’ingaggio a 400mila euro. Un altro segnale che l’asta di fatto è già aperta.

Mauro Icardi, 19 anni, esulta dopo i 4 gol al Pescara ANSA

Christian Vieri, 39 anni ANSA

Perfetto per la A A Icardi l’Inter

Il procuratore: «Perfetto per la A, ma va fatta un’ottima offerta ai blucerchiati»

Il sito della Figc CONVOCATO NELL’UNDER 19

La variabile Silvestre Con i blu-

cerchiati tra l’altro l’Inter si siederà ad un tavolo cercando di inserire nell’affare anche Matias Silvestre, che pareva ad un passo dal Genoa ma potrebbe finire dall’altra parte. Appiano Gentile del resto sembra già da anni una succursale di Buenos Aires e non è difficile immaginare che Zanetti e Cambiasso potrebbero fare da calamita per il baby bomber che in questo campionato ha già segnato 8 reti. Due delle quali lo hanno fatto entrare comunque nei cuori interisti. Quelle segnate alla Juventus il giorno della Befana.

ERA L’APRILE 2012 Mauro Icardi era stato convocato nell’Under 19 per Ungheria-Italia come dimostra il sito della Figc, ma lui disse no.

ha fatto un pensierino anche per gennaio, ma la Samp non ci sente, anche per l’infortunio che deve ancora restituirle il miglior Maxi Lopez. Per lo stesso motivo Delio Rossi si è opposto anche alla convocazione per il Mondiale Under 20 che si sta svolgendo proprio in Argentina. Abian Morano, uno degli agenti di Mauro, dopo i quattro gol segnati al Pescara ha fatto il suo mestiere tenendo aperte tutte le porte per il futuro: «Se l’Inter lo vorrà davvero, dovrà andare dalla Sampdoria a presentare un’ottima offerta e poi dovrà parlare con noi. Di certo il campionato italiano per Mauro è il più adatto. In Spagna c’è troppo possesso palla. Il rinnovo con i blucerchiati? Non abbiamo fretta. Lui si concentra sul campo, ma a fine stagione andranno fatte diverse valutazioni, perché su Mauro ci sono grandi club». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO Mossa a sorpresa dell’ex calciatore Christian Vieri e di sua madre Christiane Rivaux che non hanno atteso la data del 5 febbraio prossimo, come convalidato inizialmente, per presentarsi spontaneamente al pm di Milano, Maurizio Ascione, in luogo diverso dal palazzo di giustizia di Milano, al fine di chiarire la loro posizione in relazione al fallimento della società Bfc. «Entrambi ha spiegato il legale di Vieri e della madre, Danilo Buongiorno hanno comunicato al pm la loro assoluta estraneità in relazione ai fatti per i quali sono indagati». Vieri, in particolare, «nella sua qualità di solo socio ha spiegato di avere unicamente finanziato la società e di aver pagato circa 3 milioni di euro e ha detto di non avere mai partecipato ad alcuna attività gestoria e di essere quindi lui creditore della società». Nell’inchiesta, oltre all’ex bomber e alla madre, è indagato anche il laziale Cristian Brocchi.

ma adeguandosi a cambiare... mese per avere il brasiliano. Pronto, sono Cou La giornata di ieri è stata caratterizzata anche dagli andirivieni (fra uffici) per il brasiliano Philippe Coutinho, prossimo sposo del Liverpool per 10 milioni di sterline più bonus, quindi un totale che sfiora i 12,5 milioni di euro. Proprio nel pomeriggio sono stati rifiniti gli ultimi dettagli per il trasferimento che solo oggi vedrà in programma le visite mediche. Gli inviati dei Reds, capitananti dal d.g. Ian Ayre, sono arrivati a Milano per trovare l’accordo preciso, il tutto mentre il d.t.

Classifica SQUADRE

PT

PARTITE G

V

N

RETI P

F

S

JUVENTUS 49 22 15 4 3 46 15 NAPOLI 46 22 14 4 4 43 20 LAZIO 43 22 13 4 5 32 22 INTER 40 22 12 4 6 35 25 MILAN 37 22 11 4 7 39 28 FIORENTINA 36 22 10 6 6 39 27 CATANIA 35 22 10 5 7 31 28 ROMA 34 22 10 4 8 47 38 UDINESE 33 22 8 9 5 33 31 PARMA 31 22 8 7 7 30 29 CHIEVO 28 22 8 4 10 23 34 TORINO (-1) 27 22 6 10 6 27 26 SAMPDORIA (-1) 24 22 7 4 11 28 29 ATALANTA (-2) 23 22 7 4 11 19 32 BOLOGNA 22 22 6 4 12 29 31 CAGLIARI 21 22 5 6 11 21 38 PESCARA 20 22 6 2 14 17 45 GENOA 18 22 4 6 12 22 35 PALERMO 17 22 3 8 11 19 35 SIENA (-6) 14 22 5 5 12 20 32 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite g ocate, differenza reti; 3) gol segnati

PROSSIMO TURNO venerdì 1 febbraio, ore 20.45 ROMA-CAGLIARI sabato 2 febbraio TORINO-SAMPDORIA ore 18 NAPOLI-CATANIA ore 20.45 domenica 3 febbraio, ore 15 CHIEVO-JUVENTUS ore 12.30 FIORENTINA-PARMA GENOA-LAZIO PALERMO-ATALANTA PESCARA-BOLOGNA SIENA-INTER MILAN-UDINESE ore 20.45

(3-0) (1-1) (0-0) (0-2) (1-1) (1-0) (0-1) (1-1) (2-0) (1-2)

MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 15 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan); Lamela (Roma) 9 RETI Gilardino (Bologna); 8 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Milito (3) (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Hamsik (Napoli) 7 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari); Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Totti (1) (Roma); Icardi (Sampdoria); Bianchi (2) (Torino)


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A Il piano alternativo

ALTRI OBIETTIVI

S Lucas Rodrigo Biglia, 27 anni domani, centrocampista dell'Anderlecht

S Fernando Gago, 26 anni, centrocampista del Valencia, ex Roma e Real Madrid Marco Branca passava dagli uffici-Saras di Massimo Moratti a quelli legali del vicepresidente Rinaldo Ghelfi. E Cou? Ha fatto qualche telefonata ai compagni coi quali ha più legato e ha promesso che tornerà nei prossimi giorni per salutare tutti. «Tutto - dice Moratti - è fatto per determinati scopi e poi comunque è fatto non perché viene in mente di cedere Coutinho per far soldi ma perché sotto un certo profilo e guardando quella che può essere stata la storia di questo periodo qua, abbiamo più necessità in altri ruoli che in quello di Coutinho». © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic COUTINHO, CESSIONE CON PLUSVALENZA DI 9 MILIONI DI EURO Philippe Coutinho sta andando al Liverpool per una cifra attorno ai 12,5 milioni di euro: nell’estate del 2010 fu definitivamente acquistato dall’Inter che versò la parte restante per un totale di 3,5 milioni. La plusvalenza è di 9 milioni

S Lo sloveno Rene Krhin, 22 anni, oggi al Bologna, è stato all’Inter dal 2007 al 2010

Bellomo e Schelotto Se salta Paulinho, occhio alle accelerazioni in altri settori: il barese e l’argentino in pole. C’è l’idea-Krhin MILANO

Ecco la domanda che si pone il tifoso interista: cosa succede se non arriva Paulinho? Al sodo: l’idea-Kuzmanovic (per ora) è stata annullata dall’agente del giocatore, quella legata a Biglia (Anderlecht) resta viva ma solo se in prestito, Gago (Valencia) è un’idea che non convince abbastanza e quella del ritorno di Krhin (in comproprietà col Bologna) è idea last minute. Bellomo e Longo Attenzione an-

che a un’eventuale accelerazione su Nicola Bellomo, interno classe ’91 del Bari. La Roma si è tirata fuori, l’Inter è in pole-position e potrebbe chiudere l’operazione oggi dopo averla pensata più per luglio. Si ripensa anche a un rientro di Samuele Longo (Espanyol). Schelotto, Cassani, Jung Secon-

da domanda del tifoso interista: senza Paulinho, il tesoretto (Sneijder+Coutinho) sarà utilizzato per luglio? Sì e no, nel senso che qualcosa a gennaio potrebbe essere fatto. Detto che con il k.o. di Mudingayi potrebbe restare Mariga, eccoci al tema-Schelotto: l’Atalanta non molla l’osso (anche se nel frattempo ha acquistato Giorgi e Scaloni), l’argenti-

Nicola Bellomo, 21 anni, fantasista del Bari, ha esordito fra i professionisti il 16 maggio 2009, quando Antonio Conte gli fece giocare uno spezzone di Bari-Modena. Ha già esordito con l’under 21

no sogna l’Inter day-by-day e coi soldi derivanti da Coutinho uno sforzo per arrivare alle richieste di Percassi potrebbe essere fatto. Alternativa possibile ma non più scontata (si è inserito il Genoa) è sempre Mattia Cassani, un’operazione low cost con la Fiorentina per un giocatore utilizzabile sia come esterno di centrocampo che come laterale di difesa. A proposito di esterni: sempre validi i 2 milioni del Flamengo per Jonathan. Non crolla l’ipotesi-Jung per luglio: all’Eintracht potrebbe andare Livaja in comproprietà.

LAPRESSE

non grave — di Chivu, unito ai tempi lunghi che sta richiedendo il recupero di Samuel (infiammazione al tendine d’Achille), ripropone in teoria l’opportunità di dare a Strama anche un difensore. Perché mettere in frigorifero Ranocchia e Juan Jesus non si può; perché Silvestre che sembrava in partenza (accordo già fatto con il Genoa per 8 milioni: il giocatore ha detto no) ormai resterà di sicuro a meno di un affondo convincente della Samp; perché l’unica alternativa diventerebbe Cambiasso. Il problema è che il Napoli non molla ora Campagnaro — sarà nerazzurro dal 1˚ luglio — e il Chievo, a questo punto, potrebbe non essere così morbido nell’affrontare il discorso Andreolli (mentre con il giocatore c’è già una bozza di intesa) e quindi difficilmente l’Inter investirà denaro per un giocatore che a giugno sarà libero. Ecco perché l’arrivo di un difensore resta eventuale. Carrizo E al posto di Castellaz-

zi? Ujkani è del Chievo, Handanovic è in diffida, quindi serve un portiere a ore. Resta fortissima l’opzione-Carrizo: l’argentino della Lazio, già fermato per luglio, potrebbe raggiungere l’Inter adesso.

Difesa: valutazioni Ed eccoci al

Dalla Vite-Di Feo

reparto difensivo: l’infortunio —

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SERIE A

lescelte

4-3-1-2

3-5-2

RANOCCHIA

Tre sistemi di riferimento Alla ricerca di un’identità tattica

3-4-3

SAMUEL

JUAN JESUS

ZANETTI RANOCCHIA SAMUEL NAGATOMO GUARIN

NAGATOMO

CAMBIASSO

GUARIN MILITO

3-4-1-2

HANDANOVIC

HANDANOVIC

GARGANO

Il modulo di riferimento degli ultimi due mesi, da quando Strama ha capito che la squadra non regge il tridente

SAMUEL

JUAN JESUS

RANOCCHIA

GARGANO CAMBIASSO NAGATOMO

CASSANO

Il sistema con cui è iniziata la stagione, con Sneijder al volante. In naftalina dal varo della difesa a tre

PALACIO

MILITO

CASSANO

I momenti migliori sono legati al tridente pesante. Quello con cui è arrivata la vittoria in casa della Juve

HANDANOVIC JUAN JESUS

GARGANO

MILITO

ZANETTI RANOCCHIA

CHIVU

JUAN JESUS

PEREIRA GUARIN MUDINGAYI GARGANO NAGATOMO

GUARIN

SNEIJDER MILITO

CHIVU

NAGATOMO ZANETTI ZANETTI

ZANETTI CASSANO

RANOCCHIA

HANDANOVIC

CAMBIASSO

PEREIRA

4-4-2

HANDANOVIC

CASSANO

La variante introdotta contro il Napoli. Con Sneijder ormai ai margini, è Guarin il nuovo trequartista dell’Inter

PALACIO

CASSANO

Così Strama ha iniziato contro il Torino, salvo poi virare sul rombo per rimontare lo svantaggio

«Inter, serve un bagno di umiltà» Tronchetti: «Mi rivolgo a tutti, anche al giovane tecnico». Che cerca un’identità di squadra LUCA TAIDELLI MILANO

Gli alibi sono numerosi come i simboli presentati per le prossime elezioni, ma a forza di tirare una coperta troppo corta, di avere poche alternative e possibilità di scegliere il meglio in base alle esigenze delle partite e di non riuscire mai a far giocare più o meno sempre la stessa squadra, Andrea Stramaccioni rischia di scivolare su una macchia d’olio concreta: snaturare se stesso e un’Inter che si scopre ancora alla ricerca di un’identità precisa e di una continuità tattica. Sarà anche un caso, ma per la prima volta dai piani alti arrivano parole che fanno capire che l’apertura di credito avuta da Strama necessita di un rinnovo in tempi brevi. «Concordo con Zanetti, è una stagione con poche speranze - ha detto ieri Marco Tronchetti Provera, presidente

Pirelli e primo sponsor nerazzurro —. Forse ci siamo illusi, ora siamo tornati alla realtà. Con un inizio campionato folgorante, Stramaccioni ha creato aspettative superiori alle reali potenzialità. Ora serve un bagno d’umiltà per tutti, anche per uno giovane come lui». Correzioni in corsa Si è detto del mercato estivo che a Strama ha scompaginato i piani tattici, di una rosa con tanti muscolari e nessun pensatore, del lazzaretto che da due mesi gli impedisce di allenare (e poi schierare) gli stessi uomini, come succedeva invece ai tempi delle dieci vittorie consecutive. Ma quella

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i punti fatti dall’Inter negli ultimi undici turni di campionato. Frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte

contro il Torino non è stata la prima formazione che Strama è stato costretto a correggere in corsa: lui per primo ha sempre detto di non sentire il 4-4-2 suo fino in fondo, ma quel sistema, scelto domenica sera, è poi lo stesso che aveva permesso all’Inter di rialzare la testa contro la Roma, in campionato. Dal sogno al caos La storia nerazzurra di quest’anno del resto è la fotografia di un progetto che non riesce a prendere forma. La stagione è iniziata col 4-3-1-2 e Sneijder al volante. Contro il Chievo nasce la difesa a tre, ma «muore» l’olandese. Spunta la carta Coutinho, che però toppa il derby e allora si va col tridente pesante, con Cassano, Milito e Palacio: la famosa «spensieratezza» (fonte Marotta) che però mostra le prime crepe contro Atalanta e Cagliari. La squalifica di Cassano anticipa la nuova svolta. Col tridente la nave imbarca di nuovo acqua e nasce il 3-5-2, che poi

GLI INFORTUNATI IL PRINCIPE IN GRUPPO DA DOMANI

Mudingayi crac e stagione finita Chivu già a Siena Il belga si è rotto il tendine d’Achille: si opera, 4-5 mesi out Milito e Stankovic verso il recupero

Convivere con il dolore Non senza dolore, visto che Chivu è rassegnato a conviverci — ma domenica gli impediva pure di correre — dopo che anche un consulto fatto a novembre in Olanda con il professor Niek Van Dijk (ortopedico con specializzazione per piede e caviglia, che ha operato fra gli altri Cristiano Ronaldo) ha confermato che qualsiasi intervento, compresi i due già effettuati dopo l’infortunio del 2 agosto, non potrebbe essere totalmente risolutivo. Dunque: Chivu non si opererà di nuovo, a meno che la situazione non peggiori a causa di altri traumi, e continuerà a giocare stringendo i denti (e incrociando le dita).

ANDREA ELEFANTE MILANO

Lacrime non ne aveva più: Gaby Mudingayi le aveva spese tutte già domenica sera, nello spogliatoio. Ieri il belga ha soltanto potuto prendere atto di quanto certificato dagli accertamenti strumentali, ovvero di quanto sapeva già: rottura del tendine d’Achille. Dunque intervento nei prossimi giorni, almeno 4-5 mesi per recuperare e stagione finita. Morale a cura di Moratti, ieri: «Povero Mudingayi, che è un bravissimo ragazzo ed è stato sfortunato».

mercoledì precedente, all’ultimo minuto di Roma-Inter di Coppa Italia: il dolore era già un po’ diminuito, il plantare che da tempo indossa lo aiuterà ad ammortizzare il fastidio e le previsioni più ottimistiche dicono che potrebbe tornare ad allenarsi già domani (oggi la squadra riposa). Il che significa ottime chance di averlo disponibile già per domenica a Siena.

L’infortunio di Mudingayi BOZZANI

sera Mudi era l’immagine di un calciatore distrutto e piangeva così tanto: di rabbia, molto più che di dolore.

Lacrime di rabbia Sfortunato è

Chivu si allena domani Aveva ma-

poco: quello dell’altro ieri sera è stato il terzo infortunio di una stagione fatta di sole 14 presenze, appena tre da 90’ e otto da titolare, tre delle quali rovinate dopo 21’, 14’ e 55’ da altrettanti stop. Non quello che Mudi sognava una volta arrivato all’Inter: finalmente un grande club dopo un’onesta carriera da faticatore ripagata dalla grande chiamata. Per questo domenica

le anche Cristian Chivu, uscito prima di lui dopo un pestone al piede — non si è neanche capito bene preso da chi — che lo ha già tenuto fuori dall’inizio della stagione a metà dicembre. Ma ieri il romeno, rispetto a Mudingayi, aveva qualche motivo in più per essere ottimista, anche se il piede era ancora tumefatto, visto che analoga sorte gli era toccata anche il

Il Principe in gruppo Ma per domenica, oltre che il difensore centrale, Stramaccioni spera di avere pure Milito e addirittura forse Stankovic. Anche il Principe dovrebbe rientrare in gruppo domani: il fastidio al legamento del ginocchio gli ha dato un po’ di tregua nei giorni scorsi e se i progressi saranno confermati potrà tornare a disposizione. Con gli altri già da qualche giorno lavora Stankovic: per lui sono previsti aggiornamenti allenamento dopo allenamento, ma la speranza di sedersi almeno in panchina a Siena è da qualche giorno più concreta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

si evolve con l’avanzamento di Guarin sulla trequarti. Numeri sottosopra Ma la squadra non ha ancora un’identità e pare aver perso anche la principale certezza di qualche mese fa, leggi capacità di far male di rimessa. I risultati sono evidenti. Nella striscia delle dieci vittorie consecutive l’Inter aveva subìto appena 7 reti (5 in 7 di campionato, con tre gare a porta inviolata). Da Bergamo in poi (11 novembre) le reti incassate sono 24 in 16 uscite (17 su 11 in campionato, con Handanovic illibato appena due volte). Ma molto non torna anche in attacco: le punte dopo gli 11 gol in 7 gare (3 Cassano, 5 Milito, 3 Palacio) ne hanno segnati 5 in 11 partite (4 Palacio, 1 Milito). Al momento la solidità interiore dell’Inter è fatta di orgoglio e rabbia, più che della vecchia consapevolezza di poter far male in ogni momento. E così non può bastare.

Andrea Stramaccioni, 37 anni, allenatore dell’Inter

LAPRESSE

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SERIE A

Cavani-Hamsik la supercoppia Nessuno come loro E valgono 100 milioni Tandem più prolifico in A: con 26 gol superati El Shaarawy-Pazzini L’uruguaiano e lo slovacco armi di Mazzarri nella corsa scudetto

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LISTA BOMBER

Classifica nelle gare ufficiali 1. Maradona 115 2. Sallustro 107 3. Vojak 103 4. Altafini 97 5. Careca 96 6. Cavani 93 7. Savoldi 77 8. Vinicio e Canè 70 10. Hamsik 67 Classifica in Serie A girone unico 1. Vojak 102 2. Maradona 81 3. Sallustro 78 4. Careca 73 5. Altafini 71 6. Vinicio 69 7. Cavani 67 8. Hamsik 58 9. Savoldi 55 10. Jeppson 52 Diego Maradona

MIMMO MALFITANO NAPOLI

Poco meno di 100 milioni di euro in due: è questo il vero oro che Aurelio De Laurentiis custodisce, gelosamente, tra i numeri del bilancio societario. Milioni che rappresentano il valore attuale di Edinson Cavani e Marek Hamsik. La valutazione dell’attaccante uruguaiano è stata fissata mediante la clausola rescissoria che le parti hanno firmato nello scorso mese di settembre. Si tratta di 63 milioni, una cifra che dovrebbe spaventare il mercato in generale. Ma la straordinaria continuità che sta dimostrando il ragazzo sottorete, la rende ordinaria o quasi. In tre stagioni con la maglietta azzurra, Cavani ha sommato 121 presenze e ha realizzato 93 gol (67 in campionato) in tutte le competizioni alle quali ha partecipato il Napoli. Numeri che stanno convincendo alcuni club europei sulla bontà dell’operazione. Il Manchester City è pronto a trattare il giocatore sulla base dei 63 milioni richiesti. Per lo stipendio, nessun problema: gli verrebbero garantiti 7 milioni per 5 anni, contro i 5 che percepisce attualmente. Offerta indecente Più economi-

ca, ma non per questo meno importante, invece, è la valutazione che il presidente ha imposto al mercato per l’altro gioiello: «Chi vuole acquistare Marek Hamsik dovrà fare un’offerta indecente», ripete spesso, De Laurentiis. In soldoni, il centrocampista vale 35-40 milioni, la stessa richiesta fatta al Milan, due stagioni fa, e che venne respinta. E fu allora che la società decise di allungare e rivedere l’accordo economico col giocatore: contratto fino al 2017 con uno

BINOMI AZZURRI ALL TIME GOL 41 gol 37 33 32 32 32 30 30 28 28 28 28

COPPIA STAGIONE 22 Vojak + 19 Sallustro 1932-33 26 Cavani + 11 Hamsik 2010-11 20 Vojak + 13 Sallustro 1929-30 20 Vojak + 12 Mihalic 1930-31 19 Careca + 13 Carnevale 1988-89 23 Cavani + 9 Hamsik 2011-12 20 Jeppson + 10 Amadei 1953-54 21 Vinicio + 9 Di Giacomo 1957-58 21 Vojak + 7 Rossetti 1933-34 14 Jeppson + 14 Vitali 1952-53 15 Maradona + 13 Careca 1987-88 16 Fonseca + 12 Zola 1992-93

stipendio di 3,5 milioni di euro all’anno. Un’operazione di grandi prospettive: a fine luglio Hamsik compirà 26 anni e, finora, ha realizzato 67 reti (58 in campionato) in 245 presenze totali. Coppia gol Le statistiche assegnano a loro due un altro primato: insieme, formano la coppia

L’ULTIMO COLPO

Ecco Radosevic, oggi le visite Opzione per Milic NAPOLI (g.m.) Josip Radosevic, centrocampista classe ’94 proveniente dall’Hajduk Spalato, è sbarcato ieri in Italia con suo fratello Antonio, che ne cura gli interessi. L’ultimo acquisto del Napoli sarà oggi a Castelvolturno per sostenere le visite mediche di rito. Attesa, dunque, a ore l’ufficialità dell’operazione, costata 3,1 milioni di euro al club azzurro. Nell’operazione con l’Hajduk il Napoli ha strappato anche un’opzione per Antonio Milic, centrocampista classe ’94.

di attaccanti più prolifica del campionato con 26 reti, una in più di El Shaarawy-Pazzini. Cavani, ovviamente, è la parte dominante con 18 gol che lo tengono saldamente in testa alla classifica cannonieri, un trofeo che non vorrebbe farsi scappare, quest’anno. L’ultima volta che un giocatore del Napoli si è imposto è stato nella stagione 87-88, quella del post scudetto. Quell’anno, fu Diego Maradona a trionfare con 15 reti. Il campionato, però, era a 16 squadre. L’avvento di Cavani ha invertito la tendenza. Nelle tre stagioni in maglia azzurra, l’uruguaiano è andato in gol 67 volte, in campionato, con una media di oltre 20 reti a torneo. Crescita

costante

L’uno è stato di supporto all’altro in questi anni di crescita calcistica e su loro punta Mazzarri nel dare la caccia alla Juventus nella corsa scudetto. Da quando Cavani è arrivato a Napoli, lui e Hamsik hanno realizzato 126 gol sui 220 realizzati dalla squadra, il 57 per cento, per intenderci. Sono stati determinanti nel grande rilancio del club. Rispetto all’uruguaiano, Hamsik è uno dei veterani del nuovo corso avviato da De Laurentiis. A Napoli è arrivato nell’estate 2007, l’anno del ritorno in A, dopo il fallimento, due stagioni di C1 e una di B. Ad acquistarlo dal Brescia, è stato Pier Paolo Marino, allora direttore generale, pagandolo appena 5 milioni: oggi il suo valore è 8 volte superiore. Una curiosità, per concludere: ogni qualvolta ha segnato il centrocampista slovacco (13 reti), in questa stagione, il Napoli ha sempre vinto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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S

Marek Hamsik Slovacco. Ha 25 anni. E’ in Italia dal 2004, quando arrivò al Brescia. A Napoli dal 2007

Edinson Cavani Uruguaiano, 25 anni. E’ in Italia dal gennaio 2007, arrivò a Palermo. A Napoli dal 2010

DENTRO E FUORI L’ATTACCANTE, IN COMPROPRIETÀ CON LA JUVE, LANCIA I COMPAGNI: «BORRIELLO DECISIVO A TORINO, ORA BATTIAMO LA LAZIO»

Taccuino

Immobile si carica, Floro Flores si blocca

CALCIOPOLI

Il Genoa perde l’ex udinese per una distrazione alla coscia destra: out circa un mese

Respinta l’istanza di ricusazione contro il giudice Ivan De Musso presen tata dai legali di Massimo De Santis, Gennaro Mazzei e Paolo Bertini, con dannati dalla Corte dei Conti a risarcire la Figc per i danni d’immagine di Calcio poli. Per la Corte non c’è conflitto d’inte ressi con il ruolo di De Musso quale membro della Corte federale.

ALESSIO DA RONCH FRANCESCO VELLUZZI

Una notte da star. Ciro Immobile tra domenica e ieri avrà dormito sognando: l’Europeo Under 21, la Juventus, Napoli, Milano. Tutti desideri accarezzati con il premio di miglior giovane della B (col Pescara nello scorso torneo) ottenuto al Gala

Aic sul comodino. Perché in quella serata c’è stato l’incontro con Devis Mangia che in attacco ha una scelta mostruosa (9 aspiranti che lottano a suon di gol), il ritrovare giocatori e dirigenti della Juve, il saluto con l’amico Insigne, la mondanità di Milano. Ciro l’ha accarezzata cenando da «Giannino» col suo agente Alessandro Moggi anche se sa che da Genova non si muove fino a giugno e col Genoa dovrà lottare per restare in A: «Il pareggio con la Juve psicologicamente ci è servito. Ma ora dobbiamo battere la Lazio. Perché per salvarci dobbiamo correre». Immobile non si sofferma più di tanto sulla scossa Ballardini, il terzo alle-

natore stagionale: «Non ci ha detto niente di particolare. Sicuramente eravamo molto concentrati. Ma a Torino è stato il campo a darci la voglia di fare». Poche storie sulle polemiche con la Juve: «Il regolamento dice che non era rigore, comunque io ho parlato a lungo in campo». Gli ultimi complimenti Immobile li fa a Borriello: «Non devo dire che Marco è un gran giocatore, posso solo aggiungere che lui è fondamentale per la nostra salvezza e anche sabato lo ha dimostrato». Fuori Floro Borriello sarà ancor

più importante perché l’attacco del Genoa ha perso un pezzo pregiato: Floro Flores salterà al-

meno tre partite, forse di più (oltre a Lazio e Parma, dovrà rinunciare alla sfida da ex con l’Udinese). La risonanza magnetica ha confermato la prima diagnosi dello staff medico: distrazione di primo grado del muscolo semitendinoso della coscia destra. Un infortunio che Floro si è procurato contro la Juve, e lo costringerà a uno stop piuttosto lungo, forse un mese. Un guaio doppio, perché la punta napoletana era alla prima da titolare, dopo due apparizioni con 62 minuti in tutto, e stava cercando di ritrovare la miglior condizione. Domenica con la Lazio mancherà pure Antonelli, squalificato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Corte dei Conti, ricusazione respinta

TRAGEDIA IN 2a CATEGORIA

Ieri il funerale del sottufficiale

Ciro Immobile, 22 anni LAPRESSE

Ieri a Soleto (Le) funerali di Ales sio Miceli, il 34enne sottufficiale dell’Ae ronautica morto domenica in campo per aneurisma. La tragedia, in una gara di Seconda Categoria, è avvenuta nello stadio intitolato al cugino di Miceli, scomparso anni prima in circostanze molto simili, al termine di una partita.


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SERIE A

«Zeman via? Ci pensiamo»

Ecco il terzino Torosidis: «Mi piace attaccare»

IL TREND DEL BOEMO

GDS

Roma: oggi la verità «Deve cambiare rotta» Il d.s. Sabatini: «Poca soddisfazione e rapporti incancreniti Serve una fase due». Se salta il tecnico, l’idea forte è Blanc MASSIMO CECCHINI ROMA

Trent’anni fa Luigi Pintor scriveva sul Manifesto: «Moriremo democristiani». Una profezia quasi realizzata, visto che ormai anche alla Roma — in puro stile Prima Repubblica — si parla apertamente di «rimpasto di governo». Il premier? Il solito: Zdenek Zeman, ma la sua maggioranza è appesa ad un filo, dopo la sorta di sfiducia costruttiva votatagli ieri da Walter Sabatini. Cambio «Non è stato un errore aver riportato Zeman — dice il d.s. coniugando spesso i verbi al passato —. Ha valorizzato gente come Lamela e Marquinhos, pro-

ponendo un calcio offensivo e spettacolare». Poi arrivano i però. «Abbiamo dato a Zeman tutto ciò di cui aveva bisogno, ma la situazione odierna è di poca soddisfazione e ci interrogheremo sui motivi. È una fase di studio che contempla anche l’idea di potere cambiare l’allenatore, Se chiedete se venerdì ci sarà un altro tecnico non voglio rispondere. Siamo in fase di riflessione e ne parleremo anche con Zeman. Candidati? Non ne stiamo vagliando, ma si vagliano tutti i giorni. È un vizio e un dovere professionale». Passo indietro Ieri la dirigenza

«

Indisciplina? Il gruppo è inattaccabile dal punto di vista dei comportamenti

WALTER SABATINI D.S. DELLA ROMA

non ha avuto contatti diretti col tecnico, ma pretende che abbia rapporti migliori coi giocatori, ac-

IL DIFENSORE GRECO

cantoni Goicoechea e parli solo di calcio. Richieste che gli saranno sottoposte oggi e non è detto che Zeman accetti, anche perché a giugno l’esonero è certo. Una cosa appare improbabile: che il boemo (ieri impegnato a spiegare gli errori difensivi al gruppo) si dimetta. «La Roma ha bisogno di un allenatore normale — dice Sabatini — ma che abbia carisma e capacità di convincere tutti quelli che lavorano intorno a lui di potere costruire qualcosa di importante. Vogliamo aggiustare le cose. Magari anche con uno "Zeman 2", così avremo rimpastato il governo. Tra i problemi c’è l’incancrenirsi di alcuni rapporti, che Zeman non sente come rapporti cancerogeni e invece gli altri sì. Alcuni giocatori

dovranno essere recuperati al meglio alla causa. Serve normalizzazione nei rapporti con tutti: la squadra deve essere più motivata e più unita attorno a un progetto tecnico. Per andare avanti basterebbe vedere l’allenatore relazionarsi in una certa maniera con la squadra. Indisciplina? Il gruppo non può essere attaccato: sono persone serie, totalmente prese dal lavoro che fanno». Panucci, Zago, Allegri Detto che

Pallotta ha dato carta bianca ai dirigenti, se oggi Zeman saltasse e si scegliesse un traghettatore, in pole ci sarebbero Zago-Andreazzoli oppure Panucci («un onore, anche se ho un contratto con la Russia», dice), ma l’ipotesi vera forte è quella di Laurent Blanc, già contattato da un emissario del club a dicembre. L’ex c.t. della Francia vorrebbe un contratto fino al 2014 e la Roma è pronta ad accontentarlo. A meno che Zeman non indossi il saio dell’umiltà e accetti il commissariamento virtuale in attesa di Max Allegri. D’altronde, per restare al governo, bisogna imparare bene l’arte del compromesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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a pagina 21

ROMA La speranza, in fondo, è che sia stato solo un lapsus. Almeno così l’avrà interpretata Torosidis, che ha firmato pochi giorni fa per la Roma. «Ho un ricordo doloroso di lui, quando venne a Roma con l’Olympiacos per batterci e buttarci fuori dalla Champions, era con la Lazio». A parte quel «ci» biancoceleste, ieri Sabatini nel presentare Vasilis Torosidis aveva mille pensieri (legittimi). Poi è toccato al terzino greco, che ha già giocato a Bologna e che è destinato presto a un posto al sole (Balzaretti è out per un po’ — oggi gli accertamenti medici — e Dodò è ancora troppo indietro). «Ambiente bellissimo, mi hanno accolto come fossi qui da anni — dice Torosidis — Arrivo in un club di fama mondiale, per questo l’ho preferito al Fulham. Potevo venire in estate, meglio tardi che mai». Già, anche perché Zeman ne ha bisogno già venerdì, col Cagliari. «A Bologna mi ha chiesto di attaccare il più possibile, senza dimenticarmi però di coprire. La Roma è una squadra che gioca all’attacco, mi piace: il calcio è fatto per dare spettacolo. Spero di inserirmi presto negli schemi del mister, so che punta molto sulla resistenza, mi permetterà di migliorare. Il mio ruolo? Quello di terzino destro, ma posso adattarmi, come già in passato». Torosidis è uno che ha già un’esperienza internazionale notevole, sarebbe un peccato che si frenasse proprio ora. «Alla Roma non spetta l’Europa League, ma la Champions. Spero di aiutarla ad arrivare lì — chiude il difensore greco — Sono abituato a lavorare sotto pressione per portare a casa titoli importanti. La contestazione? Vengo da Atene, dove c’è un ambiente caldo. Anche a Roma si punta in alto, è normale che i tifosi abbiano delle pretese, speriamo che arrivino presto le vittorie». Speranza legittima, altrimenti sai che caos... Andrea Pugliese © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO DALLA FRANCIA NUOVA RICHIESTA PER IL CENTROCAMPISTA E STAVOLTA I GIALLOROSSI SONO PRONTI A TRATTARE LA CESSIONE

IL SONDAGGIO

Psg su De Rossi: altro assalto e lui ci pensa

E su Gazzetta.it Zeman merita di andare avanti

La Roma vorrebbe Verratti che Leonardo non molla, ma l’azzurro può partire lo stesso

Zeman merita di essere confermato, senza ombra di dubbio. È il risultato a sorpresa (considerando l’umore capitolino) del nostro sondaggio di ieri su Gazzetta.it, dove per il boemo c’è stato quasi un plebiscito, con il 65% dei voti (oltre 8.000) a favore di una sua conferma, contro il 35% che non lo vuole invece vedere più sulla panchina della Roma: all’interno di questa fetta, il 26% è favorevole ad un esonero immediato, mentre il 9% ritiene che sia l’allenatore giallorosso a doversi invece dimettere. Da oggi se ne saprà di più.

ma fila proprio De Rossi, Capitan Futuro, ultimamente declinato come uno qualsiasi. Ma in realtà la pista che porta a Parigi De Rossi resta apertissima e stavolta davvero vicina ad essere percorsa. Chiamata dalla Francia Tanto

ALESSANDRA GOZZINI MILANO

Capitan Futuro tradotto in francese, idea che aveva ripreso quota prima che Sabatini, d.s. romanista, chiarisse in via ufficiale la filosofia del club. Tra i giocatori da recuperare al progetto (come da virgolette del dirigente) c’è in pri-

che da Parigi, sede Psg, era ripartita la solita telefonata, con allegata stessa richiesta: «Dateci De Rossi». A cui dalla Capitale (italiana) hanno risposto articolando, dunque senza sbatter subito giù la cornetta. Risposta non nuova in realtà: «Proviamoci, ma per sederci a parlare serve in cambio Verratti». Il talentino ex Pescara non si muoverà però da Parigi, dun-

que non è da mettere in conto un suo arrivo in giallorosso. Percorso inverso che sembra pronto a fare proprio De Rossi, intristito dalle ultime settimane in chiaroscuro con la Roma e nei rapporti mai ricuciti con l’allenatore boemo. Verrati no De Rossi probabilmente sì. Gli ultimi giorni del calcio mercato potrebbero regalare alla Roma questo nuovo scossone in un momento già molto difficile di classifica e di rapporti. Un esito che era difficilmente ipotizzabile fino a qualche settimana fa nonostante la freddezza De Rossi-Zeman e che ora pare davvero alla portata. Estate Sembrava piuttosto

Daniele De Rossi, 29 anni ANSA

una trattativa da riattivare dal prossimo giugno quando De Rossi insieme alla società avrebbero potuto decidere con calma il proprio destino. Ancora niente però è definitivo anche se il passaggio al Psg di Ancelotti sembra ormai tracciato. Dietrofront possibile? Forse ancora sì, ma solo se la Roma esoneri nelle prossime ore Zeman, allora Capitan Futuro difficilmente lascerebbe la Capitale. Rischio Aggiungere altre valu-

tazioni sarebbe sbagliato al momento ma stavolta la Roma rischia seriamente di perdere uno dei suoi simboli. Marco Verratti, 20 anni REUTERS

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TORINO Il momento d’oro dell’attaccante: prima fischiato, ora osannato

Meggiorini si gode gli applausi dell’idolo Hayden FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Pescara ORLANDO D’ANGELO PESCARA

Terlizzi sul mercato Blasi, rissa sfiorata Al rientro da Genova ha reagito alla contestazione. Ieri le scuse Dieci gol subiti, zero fatti. E salta la prima testa, Terlizzi. Tre k.o. di fila. Inizio di ritorno da incubo per il Pescara, che si è svegliato con i nervi a fior di pelle dopo il rovescio di Marassi e si è rifugiato nel ritiro (punitivo) di Colli del Tronto, nelle Marche. Il rientro in Abruzzo era stato già ad alta tensione: all’aeroporto, domenica notte, un folto gruppo di tifosi aveva atteso la squadra per contestare. Dal faccia a faccia è scaturito un alterco tra un gruppetto di sostenitori e Manuele Blasi, che ha reagito verbalmente. L’episodio è stato circoscritto prima che sfociasse in rissa. Ieri il centrocampista ha chiesto scusa ai tifosi con una lettera pubblicata sul sito del club: «La mia reazione era dovuta alla delusione», la sintesi. Sul campo, Bergodi riparte da zero. «Se qualcuno non se la sente di lottare — ha detto Sebastiani — ce lo dica: le porte sono aperte. Abbiamo ancora qualche giorno di mercato e faremo di tutto per migliorare la squadra». E a farne le spese per primo è stato Christian Terlizzi, escluso per scelta tecnica e messo sul mercato (è sul taccuino di Verona e Spezia in B). Contro il Bologna torneranno a disposizione Modesto e Weiss. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Manuele Blasi, 22 anni, in contrasto con Obiang, 20 ANSA

Bologna ANDREA TOSI BOLOGNA

Carraro e Gazzoni scintille su Calciopoli L’ex presidente Figc in città per la sua campagna elettorale Franco Carraro ha iniziato la campagna elettorale nel Pdl per il Senato nel collegio di Bologna, una candidatura che ha suscitato sdegno in città ancora ferita per la retrocessione in B nel 2005 (secondo la magistratura anche per colpa di Calciopoli) e che ha innescato polemiche in partiti alleati come la Lega Nord. Carraro ha accettato il confronto pubblico con Giuseppe Gazzoni, l’ex presidente che combatte una battaglia legale contro il Consiglio federale di cui Carraro fu presidente dal 2001 al 2006. Secondo le accuse di Gazzoni, Carraro consentì le iscrizioni irregolari di Messina e Reggina in A a spese del Bologna. «Sulle iscrizioni era competente la Covisoc, non la Figc» ha detto Carraro. Ma la Covisoc è tenuta a dare pareri al Consiglio Federale che poi decide. E ha aggiunto: «Ho agito in buona fede, ma non sono infallibile. Il mio errore più grande in quel periodo è stato non cambiare i designatori: Collina mi promise l’impegno, poi cambiò idea. Non devo scusarmi coi bolognesi ma comprendo la loro sofferenza». Gazzoni glaciale: «Per quello che ho subito qualcuno deve pagare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La testa è già alla Sampdoria, nessuna voglia di fermarsi dopo la prima doppietta in serie A, «giustiziere» dell’Inter 16 mesi dopo l’ultimo gol nella massima divisione proprio contro i nerazzurri. La firma di Riccardo Meggiorini nell’ultima vittoria del Toro contro la Samp risale al 20 febbraio di un anno fa all’Olimpico. Con l’arrivo di Barreto l’attacco della squadra di Ventura si è fatto più incisivo, sono migliorati gli automatismi, l’attaccante veronese è più vicino alla

porta e più pericoloso. «Facevo coppia con Barreto ai tempi del Bari, ci è voluto poco per ritrovare i sincronismi» ammette Meggiorini, contento per la prestazione di San Siro. Dopo due settimane lontano da casa si torna all’Olimpico davanti ai tifosi che non l’hanno trattato con i guanti. «Non cerco rivincite con nessuno. Più lavoro e più rendo anche se a volte sono troppo generoso e pago in lucidità sotto rete». Lo avevano fischiato dalla curva del Torino anche nel

Un gennaio orribile E JoJo è in letargo GIOVANNI SARDELLI FIRENZE

Per capire il Fiorentina pensiero, vale la pena tornare a 48 ore fa. I viola hanno appena perso a Catania e Montella, terminata la conferenza stampa, sta per lasciare lo stadio. Incrocia un cronista dall’aria familiare e sibila: «Pensavi di averle già viste tutte eh?». Logica la traduzione. La fortuna abita da altre parti, e se dice di girare storto non resta che attendere momenti migliori. Frustrazione Quando si fa un punto in un mese,

però, la parola «crisi» comincia a poter essere pronunciata. Aggiungendo «di risultati», certo: sottraendo il gioco, sempre piacevole, dal concetto. Ma la classifica viene costruita dai risultati. E quella viola tende al ribasso. Tra il disastro sportivo e il nascondere la testa sotto la sabbia, c’è la via di mezzo. In cui naviga la Fiorentina. Il mantra viola, ripetuto in continuazione, parla di una stagione in cui il bel calcio è l’unico obiettivo da percorrere. Traguardo indiscutibilmente centrato. L’occasione, però, era e rimane ghiotta. L’Europa è ancora ad un passo. Ma i numeri dell’ultimo mese la spingono lontano. Vedere i propri sforzi non ripagati, genera una preoccupazione in Società: il morale dello spogliatoio rischia abbassarsi sotto il livello di guardia. Frustrazione che ha generato il «vaffa» pronunciato da Aquilani all’arbitro durante la sfida di Catania. Il numero 10 viola è stato squalificato per due giornate. E verrà multato da regolamento interno. No Jo La buona notizia c’è. Gennaio sta finendo. E la prossima gara, contro il Parma, sarà giocata a febbraio. Un mese orribile quello appena trascorso, fatto di 4 partite in campionato con un bilancio

ALEX FROSIO MILANO

Caso Schelotto I tifosi: «Basta, ci hai stancato»

in rosso di un pari (con il Napoli) e tre sconfitte. Da aggiungere ad una quinta gara: l’eliminazione per mano della Roma dalla Coppa Italia. In totale 5 sfide, 4 delle quali perse e nessuna vinta. Tre gol realizzati e 9 subiti. Ed un reparto offensivo mai a segno dalla partita di Palermo (22 dicembre). Partita ricordata per aver visto anche gli ultimi gol di Jovetic. Che da allora si è bloccato, quasi involuto. La media voto in campionato (5,63 ndr) supporta le impressioni dei tifosi. Aggiungendo la partita di Coppa Italia, Stevan non segna da 487’, escluso i recuperi. Jo non è lui. Impegno massimo e risultato minimo non è equazione da top player. Reazioni Serve agevolarne il gioco. Il discreto secondo tempo di Catania può tracciare la via. Con JoJo a partire da sinistra per trovare campo e spazio davanti: per accentrarsi e, finalmente, concludere verso la porta. Per questo Montella pensa ad una variazione. «Non credo nei moduli» ha sempre detto il tecnico. «Basta spostare un calciatore di qualche metro e cambia il sistema». Metri che potrebbe fare all’indietro Pasqual ed in avanti Cuadrado. Trasformando il 3-5-2 in un 4-3-3. «Non siamo preoccupati, ma dobbiamo essere più incisivi» ha detto capitan Pasqual. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RENDIMENTO IN CADUTA LIBERA

DARCO

Palermo

Parma, Udine e adesso Cagliari. Oltre alla fortuna, serve la concentrazione».

FABRIZIO VITALE PALERMO

Beretta ok Zamparini corregge il tiro anche sulla

Zamparini: «Chiedo scusa agli arbitri» «Gasperini se la deve prendere con se stesso. Ma non lo cambio» Niente alibi, anzi molta autocritica. Il presidente Zamparini, rivisto il finale di Cagliari, punta il dito sui suoi, anziché aggrapparsi alla svista arbitrale sul fallo laterale dal quale è iniziata l’azione per il gol del pareggio di Thiago Ribeiro. «Mi scuso con la terna arbitrale — ha detto il patron rosanero a Radio Sportiva — invece rimprovero Gasperini che se la deve prendere con se stesso e con i suoi giocatori». L’episodio è costato un turno di squalifica al tecnico e due a Miccoli, espulsi dalla panchina per proteste. «Gasp ha sbagliato a sfogarsi, perché è il settimo, ottavo risultato che gettiamo negli ultimi minuti. Il fallo laterale è un conto, l’azione di 50 secondi dopo un altro. La tensione ci ha giocato un brutto scherzo, la partita l’abbiamo gettata noi.

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Atalanta

Un punto in un mese per la banda-Montella L’attaccante viola non segna da 487 minuti Fiorentina

preriscaldamento a San Siro, lui e la scelta «scellerata» di Ventura di lasciare Bianchi in panchina per far posto a «Peggiorini». Ma nelle ultime due partite è lui il migliore. E ha ricevuto i tweet più graditi da due idoli: Nicky Hayden, maglia numero 69 in onore del centauro della Ducati («adoro la moto ma siccome è vietata ho scoperto la bici da corsa e il biliardo») e la cantante Emma Marrone: «Gran voce, grande donna».

Lega e il presidente Beretta, dopo le dichiarazioni al veleno della scorsa settimana. «Non è cambiato niente, ma era meglio avere un Beretta presidente rispetto a un vuoto di potere». Il momento del Palermo resta delicato, il patron chiede al tecnico un’inversione di tendenza. «Capisco la reazione di Miccoli e del mio allenatore, ma non la perdono — ha proseguito a Radio Radio — Ho detto loro di pensare agli errori e di lasciare in pace gli arbitri. Non si può marcare a zona nei minuti finali quando si è in vantaggio 1-0». Gasp non rischia Poi giura che il Gasp non è in

bilico. «Non sto assolutamente pensando ad un cambio in panchina. Gasperini sta facendo bene, tra l’altro è stato un periodo difficile per lui, in un mese ha perso entrambi i genitori. E i nuovi arrivi stanno portando esperienza. Quest'anno voglio fare il record: non sostituire nessun altro allenatore fino a fine anno, ne ho già sostituito uno all'inizio — ha concluso — Tra cinque, sei settimane vedremo una classifica diversa. Dobbiamo vincere al Barbera — ribadisce — specialmente con squadre come Atalanta, Pescara e Genoa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’esterno Ezequiel Schelotto, 23 anni FOTOGRAMMA

L’ambiente lo tollera a fatica, e ora dovrà giocarsi il posto con Scaloni Ezequiel Schelotto, a oggi, è ancora un giocatore dell’Atalanta. I tifosi nerazzurri, però, non ne possono più: tra una casa comprata a Como, in una zona «interista», qualche tweet troppo esplicito sul mercato («Certi treni passano una volta sola») e un rendimento in campo non all’altezza della strepitosa stagione scorsa, l’esterno italo-argentino non è più ben visto. La curva nord, nel giornalino distribuito domenica in occasione della partita contro il Milan, ha espresso una durissima presa di posizione nei confronti di Schelotto, dal titolo «pazienza finita». Tralasciando i passaggi meno «amichevoli» o decisamente aggressivi, si legge: «Il tuo atteggiamento da superuomo, lo scarsissimo rendimento e il tuo nullo attaccamento alla maglia ci hanno stancato! Ti invitiamo serenamente a star lontano dai posti della movida bergamasca e, dato che non è una novità, resta direttamente a Milano!». L’ultima frase, tuttavia, offre un’occasione di redenzione: «In caso contrario, suda a testa bassa, fai il tuo dovere». Perché, si sa, a Bergamo chi esce dal campo con la maglia sudata è apprezzato sempre e comunque. Terzino Schelotto rimane comunque un caso complicato dell’inverno nerazzurro. Il giocatore andrebbe volentieri all’Inter, l’Atalanta giustamente aspetta un’offerta che ritiene adeguata. Ma certe prese di posizione non fanno che allargare la distanza tra il Galgo e la società. Forbice che aumenta ulteriormente pensando all’imminente arrivo di Scaloni, che andrebbe a coprire il ruolo di terzino destro: in questo momento, Colantuono non ha ancora trovato un titolare definitivo in quella posizione (Raimondi si è adattato, Bellini è infortunato, Ferri e Matheu non hanno convinto). Lì, però, potrebbe giocare proprio Schelotto: fu lui stesso, nell’estate 2010 a Cesena, a proporsi all’allenatore Ficcadenti come terzino. Ed è lì che lo vedrebbe anche il c.t. azzurro Cesare Prandelli. Nel caso, potrebbe essere un modo per ricominciare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MERCATO

Napoli torna su Rolando Ujkani va al Chievo L’Atalanta punta Pinilla Ai nerazzurri anche Scaloni. Il Genoa piomba su Cassani Naldo a Bologna. Parma: Coda ok, ora Brienza. Lazio su Laxalt AFFARI IN BALLO TRE NOMI CALDI IN VISTA DEL RUSH FINALE 1

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citare in anticipo il diritto di riscatto per Benalouane, versando 600 mila euro. Sempre vicino Mastriani (Cerro). Scaloni e Nelson L’Atalanta sta lavorando da giorni per realizzare un colpo grosso: l’obiettivo è Pinilla, legato al Cagliari da contratto fino al 2015, pronto a trasferirsi solo a titolo definitivo. Si tratta da giorni sulla valutazione del cileno. Intanto i nerazzurri hanno chiuso per il terzino Scaloni (Lazio) e trattano Contini e Del Grosso (Siena). Altra squadra molto attiva è il Palermo che ieri ha ufficializzato Boselli (Wigan) e Nelson (Betis) e aspetta il «sì» di Sperdutti (Newell’s), Vitoria (Estoril) e Lafferty (Sion). Altre trattative Il Chievo conti-

1 Mauricio Pinilla, 28 anni, attaccante del Cagliari: l’Atalanta pensa a lui per rinforzare l’attacco AP 2 Franco Brienza, 33 anni, fantasista del Palermo 3 Rolando, 27 anni, difensore del Porto FORTE-EPA CALVI-DI CHIARA-RUSSO

Ultimi tre giorni di mercato, ultime 72 ore per gli affari della sessione invernale che si concluderà alle 19 di giovedì. Da oggi tutti all’Ata Executive di Milano per gli ultimi colpi a sorpresa. Come quello che potrebbe mettere a segno il Napoli che è tornato sul difensore portoghese Rolando (Porto): si tratta per il prestito con diritto di riscatto. Qui Bologna e viola Proprio oggi

il Bologna dovrebbe chiudere per Naldo (Udinese) come sostituto di Portanova (l’alternativa è Fernandez del Napoli), mentre per Viviano (la Fiorentina esclude però la sua cessione) è tutto in alto mare, ma il d.g. rossoblù Zanzi esclude lo

scambio con Agliardi. Llama (richiesto da Siena e Parma) parte da Firenze anche se i viola non riescono a tesserare Alonso (Bolton) subito. La Fiorentina segue con decisione Gonzalo Bueno, in gol anche al Sub-20. Costa 5-6 milioni.

Rebus Viviano: oggi si decide. L’Hoffenheim insiste per Amauri Catania su Rivas

Punto Parma Coda ha firmato il

contratto col Parma e sostituisce Zaccardo passato al Milan. Oggi nuovo contatto tra i dirigenti del Parma e l’Hoffenheim che vuole portare Amauri in Germania. I tedeschi riformuleranno la loro offerta di 1.5 milioni fino a fine stagione; se dovesse accettare il Parma andrà su Marica (Schalke 04). Il Parma, inoltre, va deciso su Brienza in uscita da Palermo e sonda anche Gabionetta (Crotone). Intanto oggi incontro col Cesena: gli emiliani potrebbero eser-

Palermo: ufficiali Nelson e Boselli, attesa per Lafferty, Vitoria e Sperdutti

nua a seguire il terzino Milic (Istra Pola), per la porta è ufficiale l’arrivo di Ujkani (Palermo), prestito oneroso per 100 mila euro. Il Genoa su Cassani(Fiorentina). Il Catania tiene calda la pista Nicolas Blandi, si fionda su Rivas del Verona e cede in prestito Paglialunga all’Hercules. Per l’attaccante Fabbrini (Udinese), favorita la Samp, ma occhio al Pescara che deve sostituire Jonathas ad un passo dal Torino. Altro attaccante gradito a Bergodi è Sforzini ma c’è lo Spezia. Il Torino ha già in mano l’accordo con Coppola, ma prima deve sistemare Gomis. L’Udinese, intanto, sprinta per Alan Ruiz (San Lorenzo) e tiene viva l’opzione Rossini. Il Siena lavora sempre per Nikolic (Videoton), in uscita, Paolucci rifiuta sempre Novara: se partisse lui, pronta la firma con Napoleoni. Neto ha offerte dall’estero: una è la Dinamo Kiev. La Lazio, infine, prova il colpo last minute in Uruguay: David Laxalt, classe 1993, mediano del Defensor. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le trattative delle venti di

A ATALANTA

BOLOGNA

Acquisti Canini (d, Genoa), Budan (a, Palermo), Scaloni (d, Lazio), Giorgi (c, Palermo) Cessioni Peluso (d, Juventus), Manfredini (d, Genoa), Scozzarella (c, Ternana). Obiettivi Pinilla (a, Cagliari), Contini (d), Del Grosso (d, Siena)

Acquisti Cessioni Pisanu (d, Montreal I.) Portanova (d, Genoa) Obiettivi Bizzarri (p, Lazio), Viviano (p, Fiorentina), Naldo (d, Gremio)

CAGLIARI

CATANIA

Acquisti Cessioni Larrivey (a, Atlante) Obiettivi Dianda (d, Ternana), Camporese (d, Fiorentina)

Acquisti Gyomber (d, Dukla Banska Bystrica), Cani (a, Polonia Varsavia). Cessioni Morimoto (a, Al Nasr), Paglialunga (c, Hercules). Obiettivi Blandi (a, Boca Juniors), Rivas (a, Verona).

CHIEVO

FIORENTINA

Acquisti Seymour (c, Genoa), Ujkani (p, Palermo). Cessioni Sorrentino (p, Palermo), Di Michele (a, Reggina) Obiettivi Kurtic (c, Palermo), Barazite (a, Monaco), Ospina (p, Nizza), Milic (d, Istra Pola).

Acquisti Rossi (a, Villarreal), Larrondo (a, Siena), Compper (d, Hoffenheim), Vecino (Nacional Montevideo), Wolski (L. Varsavia). Cessioni Della Rocca (c, Siena), Olivera (c, Genoa). Obiettivi Van Wolfswinkel (a, S. Lisbona), Aubameyang (a, St. Etienne).

GENOA

INTER

Acquisti Floro Flores (a, Granada), Matuzalem (c, Lazio), Pisano (d, Palermo), Manfredini (d, Atalanta). Cessioni Merkel (c, Udinese), Anselmo (c, Palermo) Obiettivi Floccari e Zarate (a, Lazio), Silvestre (d, Inter), Cassani (d, Fiorentina)

Acquisti Rocchi (a, Lazio). Cessioni Sneijder (c, Galatasaray). Obiettivi Schelotto (c, Atalanta), Lodi (c, Catania), Andreolli (d, Chievo), Paulinho (c, Corinthians), Biglia (c, Anderlecht), Bellomo (c, Bari).

JUVENTUS

LAZIO

Acquisti Peluso (d, Atalanta), Anelka (a, Shanghai S.), Llorente (a, Athletic Bilbao per luglio). Cessioni Lucio (d, San Paolo). Obiettivi Doria (d, Botafogo), Sissoko (c, Tolosa), Neto (d, Siena), Lisandro Lopez (a, Lione).

Acquisti Cessioni Rocchi (a, Inter), Matuzalem (c, Genoa) Obiettivi Abdellaoue (a, Hannover), Kuzmanovic (c, Stoccarda), Cirigliano (c, River), Mehmedi (a, D. Kiev), Xandao (d, S. Lisbona), Hamad (c, Malmoe)

MILAN

NAPOLI

Acquisti Zaccardo (d, Parma) Cessioni Pato (a, Corinthians), Acerbi (d, Genoa), Mesbah (d, Parma), Strasser (c, Parma) Obiettivi Balotelli (a, Manchester City), Kakà (a, Real Madrid), Salamon (d, Brescia), Strootman (c, Psv)

Acquisti Armero (d, Udinese), Calaiò (a, Siena), Radosevic (c, Hajduk) Cessioni Aronica (d, Palermo), Dossena (d, Palermo), Vargas (a, Gremio) Obiettivi Andreolli (d, Chievo), Neto (d, Siena)

PALERMO

PARMA

Acquisti Aronica (d) e Dossena (c, Napoli), Anselmo (c, Genoa), Sorrentino (p, Chievo), Boselli (a, Wigan), Formica (a, Blackburn), Nelson (c, Betis) Cessioni Pisano (d, Genoa), Ujkani (p, Chievo), Bertolo (c, C. Azul), Milanovic (d, Vicenza), Cetto (d, S. Lorenzo), Zahavi (c, Maccabi) Obiettivi Lafferty (a, Sion), Sperduti (a, Newell’s)

Acquisti Mesbah (d) Strasser (c, Milan), Coda (d, Udinese) Cessioni Pabon (a, Deportivo L.), Zaccardo (d, Milan), Acquah (c, Hoffenheim) Obiettivi Renzetti (d, Padova), Castellini (d, Sampdoria), Bellomo (c, Bari), Boly (d, Auxerre), Mendes (c, Sporting Lisbona),

PESCARA

ROMA

Acquisti Bianchi Arce (d, S. Lorenzo), D’Agostino (c, Siena), Rizzo (d, Reggina), Caraglio (a, Rangers Talca) Cessioni Colucci (c, Reggina), Crescenzi (d, Novara), Romagnoli (d, Spezia) Obiettivi Kozak (a, Lazio), Brighi (c, Torino), Kurtic (c, Palermo), Ardemagni (a, Modena), Farnerud (c, Young Boys)

Acquisti Torosidis (d, Olympicos) Cessioni Tallo (a, Bari) Obiettivi Cassio (p, Corinthians), Bellomo (c, Bari)

SAMPDORIA

SIENA

Acquisti Sansone (a, Sampdoria), Gavazzi (c, Vicenza), Rodriguez (a, Università de Chile) Cessioni Pozzi (a, Siena) Obiettivi Cassani (d, Fiorentina), Ziegler (d, Lokomotiv Mosca), Marco Rigoni (c, Chievo)

Acquisti Pozzi (a, Samp), Agra (c, Betis), Calello (c, Dinamo Zagabria), Della Rocca (c, Fiorentina), Emeghara (a, Lorient). Cessioni Calaiò (a, Napoli), Campagnolo (p) e Coppola (c, Cesena), D’Agostino (c, Pescara) Dellafiore (d, Padova), Larrondo (a, Fiorentina) Obiettivi Uvini (d, Napoli), Livaja (a, Inter), Nikolic (a, Videoton)

TORINO

UDINESE

AFFARI ALL’ESTERO CIRILLO RIPARTE DAL METZ, SALAMON VERSO LO ZENIT. TISSONE AL MAIORCA

Drogba con Wes: firma per il Gala Guardiola vuole Suarez al Bayern Fer dal Twente all’Everton, Holtby è del Tottenham. Diego Rolan passa al Bordeaux

clausola da 35 milioni.

BIANCHIN-DI FEO

Dopo Sneijder altro colpo turco: il Galatasaray ha infatti ufficializzato l’arrivo di Didier Drogba, finalmente libero dallo Shanghai Shenhua, con contratto fino al 2014. Non sono stati annunciati i termini dell’accordo, ma DD non dovrebbe percepire meno di 6 milioni di euro netti all’anno più bonus.

Didier Drogba, 34 anni REUTERS

L’uruguaiano Luis Suarez, 26 anni AP

Guardiola Secondo i giornali in-

sarebbe Suarez, che costerebbe meno di Falcao (50 milioni contro i 60). Poi Pep prenderà dalla Spagna: in difesa piace Inigo Martinez (Real Sociedad). Isco, invece, ha rinnovato per tre anni col Malaga con

glesi è già cominciata la guerra di Pep. Il Bayern avrebbe dato a Guardiola un budget di 280 milioni. E nonostante ci siano già centravanti come Gomez e Mandzukic, il primo obiettivo

Altrove Bel colpo dell’Everton: 8 milioni per il fantasista del Twente Fer. Il Tottenham prende subito dallo Schalke 04 la stellina Holtby. Il Norwich prova a prendere il centravanti Van Volfswinkel, ex obiettivo viola, dallo Sporting Lisbona. Diego Rolan, stella uruguaiana del Sub 20, non arriva in Italia: ci pensavano Lazio e Bologna, va al Bordeaux per 4,5 milioni. Cirillo continua la sua avventura estera al Metz. Pista straniera anche per Salamon, che dopo aver flirtato col Milan, va verso lo Zenit che offre al Brescia 5 milioni, Tissone dalla Samp va in prestito al Maiorca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Acquisti Menga (a, Lierse), Barreto (a, Udinese) Cessioni Sgrigna (a), Agostini (d, Verona), Sansone (a, Samp), De Feudis (c, Padova), Verdi (a, Juve Stabia), Gorobsov (c, Nocerina). Obiettivi Rivas (c, Verona), Brienza (a, Palermo),

Acquisti Merkel (c, Genoa), Campos Toro (a, Siena), Naldo (d, Gremio), Cessioni Armero (c, Napoli), Barreto (a, Torino), Willians (c, Internacional Porto Alegre) Obiettivi Ghoulam (d, St. Etienne), Marrone (c, Juventus), Malanda (c, Zulte Waregem)


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MAGIC +3 CAMPIONATO COSÌ DOPO 22 TURNI I MIGLIORI DI GIORNATA BENE PADELLI E CHIVU, PUNTEGGI FANTASTICI CON ICARDI E MEGGIORINI Danilo Avelar, 23 anni, terzino del Cagliari ANSA

Da Avelar a Castro, è il turno dei volti nuovi Quante novità nella Top 11 di Magic campionato. A partire dal portiere, sono tantissimi i «volti nuovi».

Difesa Come si legge qui sotto,

una bellissima punizione come gli capitava ai tempi della Roma. Stephan Lichtsteiner (8) cresce sempre più e si candida per essere uno dei migliori difensori di tutta la stagione. Eccoci alla novità del reparto: Danilo Fernando Avelar (7,5), terzino brasiliano dal passaporto italiano è alla sua presenza n. 15 con il Cagliari e ha una media punti di 5,97. Ha scalzato dalla fascia un certo Pisano e sforna pure assist.

Nicola Legrottaglie (9,5) non ha ancora perso il vizietto del gol. L’ha ritrovato Cristian Chivu, che non segnava da due anni e che ha dipinto

Centrocampo Pedro Obiang (11,5) segna, regala assist, contende la palma del migliore in campo a Icardi. Da tenere

Portieri La porta dell’Udinese anno dopo anno trova sempre una chiusura blindata. Da Handanovic, a Brkic e ora a Daniele Padelli (6,5 Magic punti), 27enne che ha parato contro il Siena.

d’occhio. Tra i «vecchietti» (e dire che ha solo 25 anni) del reparto della Top 11 c’è pure un certo Marek Hamsik (10), ormai una sicurezza. Mentre spunta Lucas Castro (9,5), 23enne centrocampista del Catania di belle prospettive. Attacco Quasi inutile parlare del 20 totalizzato da Mauro Icardi. Ma anche il compagno di squadra nella Samp, Eder, totalizza un ottimo 10,5. E la new entry di reparto è Riccardo Meggiorini (14), che quando vede nerazzurro vede gol. eli.ru.

Sono i difensori più prolifici in attività: siamo 21 reti a 20 per l’argentino. «Ma io non mollo, e col Catania voglio il primato» FRANCESCO CARUSO CATANIA

Calcio e fede Ieri sera a Missio-

ne Paradiso, l’appuntamento settimanale che il difensore del Catania tiene dall’anno scorso, la sala gremita come al solito (500 partecipanti di media) gli ha riservato un lunghissimo applauso appena il pastore Enzo Incontro lo ha invitato sul palco, un boato da stadio. La fede, sì, ma anche il tifo, perché il sacro e il profano a volte possono andare a braccetto. Dopo il gol domenica Nick ha esultato facendo un segno sui palmi delle mani: «Venerdì scorso nella riunione infrasettimanale di Missione Paradiso un ragazzo sordomuto prima di andare via è venuto da me e mi ha detto: "Domenica farai gol alla Fioren-

Nicola Legrottaglie, 36 anni, è alla sua seconda stagione al Catania, dopo l’esperienza al Milan ANSA

tina e toccherai le mani dove Cristo è stato inchiodato, sarà il messaggio di Gesù". Ed io l’ho fatto». Europa, da sogno a realtà Legrottaglie crede che il Catania a questo punto possa centrare il traguardo europeo: «Ho sempre detto che vorrei lasciare un segno tangibile in questa città, uno potrebbe essere la conqui-

sta di un posto di prestigio fra le squadre di Serie A, l’altro naturalmente è il progetto di evangelizzazione che sto portando avanti e che spero prosegua anche dopo di me». Il trentaseienne difensore di Gioia del Colle comincia a pensare all’eventualità di un cambio di casacca: «Ho sempre detto che ci terrei a chiudere qui la carriera, ma se il Catania non doves-

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GLI ASSIST Questi gli uomini assist della 22ª giornata di campionato.

Magicmoments di LUCA BIANCHIN

I Meggio-manager e gli «Ex interisti»

S Più coraggioso di chi ha preferito Icardi a Di 2 assist Totti (Roma) 1 assist Cerci e Barreto (Torino), Zanetti (Inter), Eder e Obiang (Sampdoria), Insigne e Dzemaili (Napoli), Avelar (Cagliari), Lichtsteiner (Juventus), Barrientos e Gomez (Catania), Niang (Milan), Pjanic (Roma), Dossena (Palermo), Kucka (Genoa) e Pasqual (Fiorentina).

Natale, più geniale di chi ha schierato Mirante contro Cavani, c’è un manager che ha scelto di mandare in campo Meggiorini — titolare! — nella settimana in cui giocava in trasferta contro l’Inter, a un anno, quattro mesi e una settimana dal suo ultimo gol in Serie A. Ci vuole fantasia. A dire la verità i Meggio-manager sono 33 ma uno merita più attenzione degli altri. Vincenzo Accetta da Crotone, anni 45, ha iscritto una squadra con il nome «Ex interisti». Il sospetto è confermato dalla formazione: Frey; Burdisso, Andreolli, Bonucci, Pasquale; Brocchi, Pizarro, Kucka; Meggiorini, Pinilla, Pandev. Spiega lui: «Sono interista ma per scaramanzia non posso comprare giocatori della mia squadra. Allora prendo gli ex, o al massimo i giocatori come Kucka che sono stati più o meno comprati dall’Inter anche se non ci hanno mai giocato». Per Vincenzo queste sono ore di angoscia, perché Andreolli potrebbe tornare in nerazzurro e allora lui dovrebbe cederlo: «Sì, sono problemi perché se succedesse non saprei chi comprare. Mi sembra che i difensori ex Inter nel listone siano solo otto».

se concedermi quest’opportunità prenderei in considerazione la proposta che mi giunge dall’Australia. Con Del Piero abbiamo parlato di una possibilità di raggiungerlo a Sydney. Ma il mio augurio è di fermarmi ancora in Sicilia e guidare personalmente Missione Paradiso che in ogni caso rimarrà il mio regalo a questa città».

Vincenzo gioca alla Magic dal 1998: ha iniziato al telefono, poi è passato al computer e ha preso l’abitudine di costruire squadre a tema. «A volte decido di prendere solo gli Under 21, o magari gli Over 35. Altre, invece, punto sugli ex interisti, ma non ho mai fatto grandi risultati». In attesa del botto, Vincenzo guarda l’Inter in tv, perché Milano è lontana e lui dal vivo l’ha vista solo due volte. «Una era a Catanzaro, l’altra a Marassi. È passato tanto tempo, ma me la ricordo bene perché alla Samp giocava Ferri». Riccardo Ferri, classe 1963, ex Inter.

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IL VINCITORE DI GIORNATA

Taccuino

Paolo, che doppietta: è un gennaio magico (ma.gu.) E’ un gennaio magico per Paolo Calvetti. Due settimane fa il Magic manager di Rivoli piazzò due sue squadre in cima alla classifica dei fantallenatori di giornata. Nell’ultimo weekend ha concesso il bis con la Future 44. Un nome, un programma. Perché il suo team è davvero proiettato agli anni a venire. Basti pensare all’attacco, dove accanto all’intoccabile Cavani agiscono due giovanissimi protagonisti del nostro campionato: El Shaarawy e Icardi, futuro assicurato. Proprio ai quattro gol del sampdoriano il buon Paolo deve il successo di

GDS

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Legrottaglie-Samuel: sfida all’ultimo gol Una sfida all’ultimo gol: 21 a 20. Ma non è detta ancora l’ultima parola, anzi l’ultima rete. Non parliamo di centravanti ma di terzini. Nicola Legrottaglie artefice del momentaneo 1-1 domenica contro la Fiorentina è a un soffio dalla vetta della graduatoria dei marcatori fra i difensori ancora in attività. Davanti a lui solo l’interista Samuel, con un centro in più. «Ma io di gol in realtà ne ho segnati 21 come l’argentino» ci tiene a precisare Nicola. In realtà è successo che la rete siglata il 20 aprile del 2008 (Atalanta-Juventus 0-4) dopo appena un minuto di gioco è stata assegnata a Stendardo anche se moralmente appartiene a Legrottaglie. Ecco cosa accadde: «Del Piero calciò la punizione, io in area indirizzai la palla sull’angolino basso alla destra del portiere e la palla accidentalmente sfiorò anche la testa del mio compagno», quindi gol a Stendardo che è stato l’ultimo a toccare. «E vabbè, vorrà dire che questo sarà uno stimolo in più per segnare altre 2 volte e portarmi da solo al comando di questa graduatoria». Il difensore catanese è comunque uno dei migliori difensori di giornata per la Magic (ha totalizzato 9,5 Magic punti) e uno dei migliori dell’intera stagione, con una media punti di 6,25.

LA TOP 11 DA 119,5 PUNTI (+3 DI MODIFICATORE DIFESA)

Lucas Castro, 23 anni ANSA giornata. A segno nella sua formazione anche Cavani, El Shaarawy, Castro, Hamsik, Legrottaglie e Chivu. Mentre la difesa fa il suo dovere portando 3 punti di modificatore che fanno schizzare a 105 il conteggio finale.

Chivu, che colpo Si può costruire una squadra da 105 Magic punti con 188 fantamilioni? Calvetti annuirebbe. Il suo 11 vincente era così quotato prima dell’ultimo turno di campionato. In porta De Sanctis (17), difesa a quattro Chivu (4) Gastaldello (10) Lucarelli (8) Legrottaglie (14), centrocampo a tre Hamsik (29) Krsticic (7) Castro (14), attacco con El Shaarawy (32) Icardi (9) Cavani (44). Fate i conti, 188 Magic milioni. E in questa ottica Icardi e Chivu sono i veri colpi della Future 44. Il listone offre ancora occasioni a buon mercato. Basta scovarle...

Che cos’è il baricentro? La nuova stagione ha portato qualche modifica al tabelli no che riassume i dati di una partita di Serie A per la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del baricentro. Che cosa significa? Durante ogni partita vie ne registrata ogni azione, tocco di palla, giocata (contra sto, passaggio, conclusione, fallo) di ogni atleta. Quindi ogni azione attiva determina la posizione di un giocato re in quel momento della partita. Al 90’ la somma di que ste registrazioni dà corpo alla posizione media del gio catore e dei compagni e al baricentro, che può essere molto basso, basso, medio, alto e molto alto. Ieri pote vate vederlo e studiarlo nei tabellini di Inter Torino, Par ma Napoli e Atalanta Milan: in questi casi, formazioni e campetti riportano i numeri di maglia dei giocatori, in modo da poterne riconoscere la posizione.

A che cosa serve? Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i movimenti e il gioco di una squadra. E conoscere il bari centro può servire anche a Magic+3.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini

Portieri CODICE GIOCATORE 101 ABBIATI (MIL) 102 AGAZZI (CAG) 103 AGLIARDI (BOL) 104 AMELIA (MIL) 106 ANDUJAR (CAT) 164 ANEDDA (CAG) 107 AVRAMOV (CAG) 108 BAJZA (PAR) 109 BELEC (INT) 110 BENUSSI (PAL) 167 BERNI (SAM) 112 BIZZARRI (LAZ) 165 BRICHETTO (PAL) 113 BRKIC (UDI) 114 BUFFON (JUV) 116 CARRIZO (LAZ) 117 CASTELLAZZI (INT) 119 COLOMBO (NAP) 120 CONSIGLI (ATA) 121 CURCI (BOL) 122 DA COSTA (SAM) 123 DE SANCTIS (NAP) 172 DONNARUMMA (GEN) 124 FARELLI (SIE) 126 FREY S. (GEN) 127 FREZZOLINI (ATA) 128 FRISON (CAT) 129 GABRIEL (MIL) 130 GILLET (TOR) 171 GOICOECHEA (ROM) 131 GOMIS A. (TOR) 132 GOMIS L. (TOR) 133 HANDANOVIC (INT) 135 LOBONT (ROM) 136 LUPATELLI (FIO) 137 MARCHETTI (LAZ) 138 MIRANTE (PAR) 139 NETO (FIO) 168 PADELLI (UDI) 140 PAVARINI (PAR) 141 PAWLOWSKI (UDI) 142 PEGOLO (SIE) 170 PELIZZOLI (PES) 143 PERIN (PES) 144 POLITO (ATA) 145 PUGGIONI (CHI) 147 ROMERO (SAM) 149 ROSATI (NAP) 169 RUBINHO (JUV) 163 SAVELLONI (PES) 150 SORRENTINO (PAL) 151 SQUIZZI (CHI) 152 STEKELENBURG (ROM) 166 STILLO (GEN) 153 STOJANOVIC (BOL) 154 STORARI (JUV) 155 SVEDKAUSKAS (ROM) 156 TERRACCIANO (CAT) 157 TZORVAS (GEN) 158 UJKANI (PAL) 160 VIVIANO (FIO)

MAGIC PUNTI 5.5 5 2 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 0 0 4.5 0 0 5.5 0 0 6 0 0 0 4.5 1.5 0 0 5 0 0 5 5.5 2 6.5 0 0 5 0 0 0 6 6 0 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

MEDIA QUOT. 4.68 13 4.72 14 4.52 12 4.06 2 4.84 14 6 1 4.5 1 0 1 0 1 4.5 1 4.5 1 4.5 3 0 1 5.05 17 5.25 20 0 1 4.75 1 0 1 4.88 14 5.75 4 4 1 4.98 17 0 1 0 1 4.59 14 0 1 0 4 0 1 5.05 17 4.46 4 0 1 0 1 5.2 19 6 1 0 1 5.68 19 5.37 18 4 2 4.1 4 5.12 5 0 1 5.02 16 8.75 1 4.14 7 5.25 1 5.5 4 4.71 14 0 1 0 1 0 1 4.55 15 0 1 3.9 3 0 1 0 1 6.25 1 6 1 0 1 0 1 4.26 11 5.12 12

CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 14 6 -15 5.82 19 6 -29 6.14 22 5 -31 5.95 8 -13 5.75 22 6 -28 6.11 0 0 0 3 -6 6 0 0 0 0 0 0 3 -4 5.83 3 -5 6.17 5 -10 5.9 0 0 0 19 -21 6 20 6 -15 6 0 0 0 2 -3 6.25 0 0 0 21 6 -30 6.1 2 0 5.75 1 -2 6 22 6,5 -20 5.95 0 0 0 0 0 0 22 7 -35 6.18 0 0 0 0 0 0 0 0 0 22 6,5 -26 6.28 13 4,5 -20 5.92 0 0 0 0 0 0 20 7 -22 6.38 0 0 0 0 0 0 17 6 -12 6.41 19 7,5 -26 6.39 6 4 -9 5.58 5 6,5 -10 6.1 4 -3 6 0 0 0 22 6 -32 6.29 2 0 7.25 21 6 -45 6.19 2 -2 6.25 2 6 -1 6 19 0 -22 5.97 0 0 0 0 0 0 0 0 0 21 7 -34 6.21 0 0 0 9 -18 5.72 0 0 0 0 0 0 2 0 6.25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19 -30 5.89 16 -18 6.07

R. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

ESPAMM 0/2 1/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/1 0/5 0/1 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 1/0 0/0 0/0 1/2 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0

Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 6 5.96 9 202 ABERO (BOL) 0 6 4 203 ACERBI (GEN) 0 5.58 4 207 ALVAREZ P.S. (CAT) 4.5 5.59 6 208 ANDREOLLI (CHI) 6.5 6.21 9 404 ANGELLA (UDI) 0 7 7 209 ANTONELLI (GEN) 4.5 5.82 7 210 ANTONINI (MIL) 0 5.33 4 211 ANTONSSON (BOL) 5.5 5.61 6 212 ARIAUDO (CAG) 0 5.36 4 213 ARONICA (PAL) 5 5.5 4 214 ASHONG (FIO) 0 0 1 215 ASTORI (CAG) 6 5.37 7 216 AUGUSTYN (CAT) 0 0 1 217 AVELAR (CAG) 7.5 5.97 8 219 BALZANO (PES) 5 5.56 5 220 BALZARETTI (ROM) 5 5.65 10 221 BARZAGLI (JUV) 5 6.1 15 222 BASTA (UDI) 5.5 6.54 16 223 BELLINI (ATA) 0 5.75 4 224 BELLUSCI (CAT) 5 5.75 6 225 BELMONTE (SIE) 0 5.5 1 394 BENALOUANE (PAR) 0 5.44 3 226 BENATIA (UDI) 0 6.07 4 227 BERARDI G. (SAM) 0 5.6 4 407 BIANCHI ARCE (PES) 0 5 3

CAMPIONATO P. V. G. 13 6 0 7 0 0 6 0 0 17 5 0 14 6,5 2 8 0 3 19 5 0 6 0 0 19 5,5 0 10 0 0 9 5,5 0 0 0 0 18 6 0 0 0 0 14 6,5 0 18 5 0 19 5 0 21 5 0 14 6 1 8 0 0 14 5,5 0 2 0 0 10 0 0 7 0 0 15 0 0 1 0 0

MEDIA VOTO 5.88 5.83 5.58 5.76 5.89 6.06 5.76 5.42 5.68 5.35 5.75 0 5.64 0 5.93 5.65 5.66 6.12 6.25 5.75 6 5.5 5.78 6 5.7 5

A. 2 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/2 0/1 0/0 1/4 1/1 0/3 0/4 0/1 0/3 0/1 0/4 0/0 1/5 0/0 0/3 0/4 0/3 0/3 0/2 0/0 0/7 0/0 1/4 0/1 1/1 0/0

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 228 BIAVA (LAZ) 5 229 BOCCHETTI (PES) 4 230 BONERA (MIL) 0 231 BONUCCI (JUV) 7 232 BOVO (GEN) 0 233 BRITOS (NAP) 6 234 BRIVIO (ATA) 3.5 236 BURDISSO (ROM) 4.5 383 CACERES (TOR) 0 237 CACERES M. (JUV) 6 387 CAMILLERI (CAG) 0 238 CAMPAGNARO (NAP) 6 239 CAMPORESE (FIO) 0 240 CANINI (ATA) 5.5 241 CANNAVARO (NAP) 5 242 CAPELLI (ATA) 0 243 CAPUANO C. (CAT) 5 244 CAPUANO M. (PES) 3.5 245 CARVALHO (BOL) 0 246 CASSANI (FIO) 0 247 CASTAN (ROM) 5 248 CASTELLINI (SAM) 0 249 CAVANDA (LAZ) 0 250 CESAR (CHI) 6 252 CHERUBIN (BOL) 0 253 CHIELLINI (JUV) 0 254 CHIVU (INT) 9.5 401 CIANI (LAZ) 0 255 CODA (UDI) 0 409 COMPPER (FIO) 0 256 CONTINI (SIE) 5 257 COSIC (PES) 0 258 COSTA (SAM) 6.5 260 DAINELLI (CHI) 7 259 D'AMBROSIO (TOR) 6.5 261 DANILO (UDI) 6.5 262 DARMIAN (TOR) 0 263 DE CEGLIE (JUV) 5 264 DE SCIGLIO (MIL) 0 265 DE SILVESTRI (SAM) 7 406 DEL FABRO (CAG) 0 266 DEL GROSSO (SIE) 0 268 DI CESARE (TOR) 0 269 DIAKITE' (LAZ) 0 270 DIAS (LAZ) 5 271 DIDAC VILA (MIL) 0 272 DODO' (ROM) 6 273 DOMIZZI (UDI) 6.5 274 DRAME' (CHI) 0 277 FARAONI (UDI) 0 278 FARKAS (CHI) 0 279 FELIPE (SIE) 5.5 280 FERNANDEZ F. (NAP) 0 281 FERRI (ATA) 6 282 FERRONETTI (GEN) 0 283 FIDELEFF (PAR) 0 284 FREY N. (CHI) 0 285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 0 286 GAMBERINI (NAP) 0 393 GARCIA (PAL) 0 287 GARICS (BOL) 0 289 GASTALDELLO (SAM) 7 290 GLIK (TOR) 6 291 GRANQVIST (GEN) 6.5 292 GRAVA (NAP) 0 293 HEGAZY (FIO) 0 295 HERTAUX (UDI) 5.5 296 JOKIC (CHI) 6.5 297 JONATHAN (INT) 0 299 JUAN (INT) 5 300 KONKO (LAZ) 6 405 KRAJNC (GEN) 0 303 LEGROTTAGLIE (CAT) 9.5 304 LICHTSTEINER (JUV) 8 305 LUCARELLI (PAR) 5 306 LUCCHINI (ATA) 0 379 MACEACHEN (PAR) 0 309 MANFREDINI (GEN) 7 310 MANTOVANI (PAL) 0 311 MARCHESE (CAT) 0 396 MARQUINHOS (ROM) 0 313 MASIELLO A. (ATA) 0 314 MASIELLO S. (TOR) 6 315 MATHEU (ATA) 4.5 316 MBAYE (INT) 0 317 MESBAH (PAR) 0 318 MESTO (NAP) 6 319 MEXES (MIL) 6 323 MORETTI E. (GEN) 7 324 MORGANELLA (PAL) 5 325 MORLEO (BOL) 5

MEDIA QUOT. 6.14 11 5.36 3 5.56 4 6 12 5.06 2 6.05 6 5.12 3 5.88 8 6 4 5.9 8 6 1 6.16 10 0 2 5.41 5 6 8 0 2 5.12 4 5.09 4 5.75 3 5.5 5 5.82 8 5.75 3 5.5 2 5.54 4 5.97 8 5.92 11 6.5 6 5.8 7 5.6 4 0 5 5.7 5 5.38 3 5.74 6 5.71 7 6.46 10 5.92 12 5.44 4 5.33 5 6.29 8 5.65 6 5 1 5.57 5 5.4 3 0 4 5.67 7 0 4 5.4 4 5.9 9 5.75 6 5.71 4 5.5 2 5.42 4 5.5 4 5.67 3 5.5 2 0 2 5.5 4 6 2 6.06 10 5.5 4 5.68 6 5.92 10 5.84 7 6.14 12 0 1 6 3 5.75 5 5.54 5 5.5 4 5.74 7 6.18 11 5.25 1 6.25 15 6.41 15 5.78 8 5.6 5 0 1 5.86 8 5.7 4 6.33 13 6 8 0 1 5.59 4 4.67 2 0 2 4.5 3 6.39 7 5.29 5 5.69 6 5.66 6 5.47 4

CAMPIONATO P. V. G. 21 5,5 1 15 4 0 9 0 0 20 7 0 8 0 0 11 6,5 0 13 4,5 0 11 4,5 1 1 0 0 11 6 1 0 0 0 19 6,5 0 0 0 0 17 5,5 0 17 7 0 0 0 0 8 5,5 0 16 4 0 4 0 0 8 0 0 18 5 1 4 0 0 14 0 0 12 6 0 19 0 1 13 0 0 4 6,5 1 11 0 0 11 0 0 0 0 0 10 5 0 8 0 0 19 6,5 1 21 7 0 16 6,5 2 19 6,5 2 18 0 0 10 5 0 15 0 0 10 7 0 2 0 0 16 0 0 5 0 0 0 0 0 16 5,5 0 0 0 0 4 6 0 16 6,5 1 12 0 0 10 0 0 3 0 0 20 5,5 0 2 0 0 7 6 0 2 0 0 1 0 0 9 0 0 4 0 0 18 0 1 19 0 0 14 0 0 19 7 1 19 6 1 22 7 1 0 0 0 1 0 0 11 5,5 0 13 6,5 0 3 0 0 17 5 0 17 6 1 3 0 0 20 6,5 2 16 7 2 18 5,5 1 10 0 0 0 0 0 18 7 0 5 0 0 18 0 1 16 0 0 0 0 0 12 6 0 4 5 0 0 0 0 1 0 0 11 6 1 14 6,5 0 18 7 0 19 5 0 17 5,5 0

MEDIA VOTO 6.05 5.46 5.83 6.2 5.56 6.14 5.46 5.82 6 5.65 0 6.21 0 5.68 6.21 0 5.5 5.22 5.75 5.67 5.78 5.75 5.73 5.71 5.84 6.04 6 5.36 5.75 0 5.8 5.44 5.74 5.81 6.07 5.87 5.67 5.44 6.25 5.7 5 5.63 5.6 0 5.8 0 5.25 5.83 5.88 5.71 5.5 5.62 5.5 5.67 5.5 0 5.61 6 5.97 5.71 5.64 6.03 5.84 6.07 0 6 5.9 5.67 5.5 5.94 6.09 5.25 6.15 6.06 5.86 5.75 0 6 5.9 6.17 6.06 0 5.73 4.83 0 4.5 5.94 5.64 5.88 5.71 5.69

A. 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0

ESPAMM 0/4 1/1 0/5 0/8 0/4 0/2 1/2 0/5 0/0 0/1 0/0 0/4 0/0 0/5 0/5 0/0 1/1 1/2 0/0 0/2 0/5 0/0 0/5 0/4 0/3 0/3 0/2 0/2 0/3 0/0 0/2 0/1 1/4 0/4 0/3 2/6 0/8 0/2 0/1 0/1 0/0 0/2 0/2 0/0 0/4 0/0 0/0 0/6 0/3 0/1 0/0 1/6 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/3 0/4 0/3 1/8 1/4 0/3 0/0 0/0 1/1 0/3 0/0 1/5 0/3 0/0 0/8 0/3 0/9 0/3 0/0 1/3 0/2 1/2 1/0 0/0 0/5 0/1 0/0 0/0 0/0 0/6 1/4 1/2 1/5

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 326 MOTTA (BOL) 4.5 327 MUNOZ (PAL) 5.5 397 MURRU (CAG) 0 328 MUSTAFI (SAM) 0 329 NAGATOMO (INT) 5 331 NATALI (BOL) 0 386 NETO L. (SIE) 6 333 OGBONNA (TOR) 0 334 PACI (SIE) 0 335 PALETTA (PAR) 5 336 PAPP (CHI) 0 337 PASQUAL (FIO) 7.5 338 PASQUALE (UDI) 5 339 PELUSO (JUV) 0 399 PEREIRA (INT) 4.5 340 PERICO (CAG) 0 382 PIRIS (ROM) 5 343 PISANO E. (GEN) 5.5 342 PISANO F. (CAG) 6 345 PORTANOVA (BOL) 0 346 POTENZA (CAT) 6 400 POULSEN (SAM) 0 347 RADU (LAZ) 6 348 RAIMONDI (ATA) 4.5 349 RANOCCHIA (INT) 5.5 385 RINAUDO (NAP) 0 380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 5.5 384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 5.5 398 ROLIN (CAT) 0 351 ROMAGNOLI A. (ROM) 0 352 ROMULO (FIO) 0 353 RONCAGLIA (FIO) 4.5 354 ROSI (PAR) 5.5 355 ROSSETTINI (CAG) 5.5 356 ROSSINI (SAM) 0 357 RUBIN (SIE) 5.5 358 SAMUEL (INT) 0 359 SANTACROCE (PAR) 5 360 SARDO (CHI) 6 402 SAVIC (FIO) 5.5 361 SCALONI (LAZ) 0 362 SILVESTRE (INT) 0 363 SORENSEN (BOL) 4 364 SPOLLI (CAT) 5 365 STANKEVICIUS (LAZ) 0 366 STENDARDO (ATA) 6 388 TERLIZZI (PES) 4 368 TERZI (SIE) 0 369 TOMOVIC (FIO) 5.5 408 TOROSIDIS (ROM) 6 403 UVINI (NAP) 0 371 VITIELLO (SIE) 0 373 VON BERGEN (PAL) 5.5 374 YEPES (MIL) 0 375 ZACCARDO (MIL) 0 376 ZANON (PES) 0 389 ZAPATA (MIL) 6 377 ZAURI (LAZ) 0

MEDIA QUOT. 5.46 4 5.55 6 5.12 2 5.4 2 5.78 9 5.38 4 5.85 7 6.09 8 6.04 6 6 13 5 4 6.42 14 6.21 9 5.46 7 5.77 10 5.94 4 5.7 7 5.83 7 5.69 7 6.7 7 6 3 5 4 6.14 8 6 7 6.42 13 0 2 6.65 15 5.83 6 5.88 4 6 1 6.3 5 6.19 12 6.29 7 5.63 6 5.61 5 5.72 5 6.35 11 5.8 3 5.32 4 6.5 10 6.5 3 5.62 7 5.91 6 6.19 10 0 3 6.06 8 5.82 6 0 4 5.75 6 6 6 0 4 0 4 5.6 6 5.8 5 5.93 11 5.35 4 5.83 8 0 1

CAMPIONATO P. V. G. 12 5 0 19 6 0 3 0 0 6 0 0 18 5 0 4 0 0 20 6,5 1 11 0 0 14 0 2 21 5,5 0 4 0 0 20 6,5 1 14 5,5 1 14 0 1 16 4,5 1 7 0 0 19 5,5 0 14 5,5 1 20 6,5 0 5 0 1 1 6 0 3 0 0 11 6 0 17 5 1 19 5,5 1 0 0 0 20 5,5 5 12 5,5 0 4 0 0 1 0 0 11 0 1 18 4,5 3 14 5,5 2 14 5,5 0 18 0 0 10 6 0 13 0 1 5 5,5 0 17 6 0 14 6 2 4 0 0 6 0 0 12 4,5 1 16 5,5 1 0 0 0 17 6 1 11 4 2 0 0 0 15 5,5 0 1 6 0 0 0 0 0 0 0 20 6 0 10 0 0 15 0 1 13 0 0 9 6 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.58 5.68 5.17 5.6 5.81 5.62 5.92 6.18 5.77 6.1 5.17 6.12 5.96 5.57 5.67 5.93 5.63 5.75 5.82 6.2 6 3.33 6.18 5.91 6.34 0 6.1 5.92 6.12 0 5.9 5.92 6 5.71 5.64 5.89 6.31 5.8 5.56 6.14 6.5 5.62 5.86 6.16 0 6.03 5.45 0 5.86 6 0 0 5.75 6.1 5.77 5.58 5.94 0

A. 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 4 1 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0

ESPAMM 0/3 0/5 0/2 1/0 1/1 0/2 1/7 0/2 1/3 0/6 0/1 0/2 0/1 2/7 0/3 0/0 0/2 0/4 0/6 0/1 0/0 0/0 0/1 0/5 0/5 0/0 1/6 0/2 0/2 0/0 0/0 0/8 1/2 1/1 0/1 0/3 0/5 0/2 0/4 0/2 0/0 0/0 0/5 0/5 0/0 0/5 1/2 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 1/4 0/6 0/3 1/6 1/0 0/0

A. 0 2 0 1 1 3 0 2 0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 3 1 0 0 3 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/0 0/6 0/4 0/0 0/7 0/4 0/2 1/2 0/2 0/1 0/1 0/0 1/4 1/3 0/2 0/7 0/1 0/0 0/4 0/5 0/3 0/3 0/2 0/1 0/6 2/2 0/2 0/3

Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 747 AGRA (SIE) 0 0 3 503 ALLAN (UDI) 6 6 10 504 ALMIRON (CAT) 0 6.36 13 505 ALVAREZ R. (INT) 5.5 5.5 7 506 AMBROSINI (MIL) 0 5.83 8 507 ANGELO (SIE) 5.5 5.75 6 508 ANSELMO (PAL) 0 5.43 3 717 AQUILANI (FIO) 4 6.68 12 509 ARMERO (NAP) 0 5.3 7 510 ASAMOAH (JUV) 0 6.58 13 511 BADU (UDI) 0 5.79 6 738 BAKIC (TOR) 0 0 1 512 BARRETO E. (PAL) 6.5 5.95 10 513 BARRIENTOS (CAT) 7.5 6.48 17 514 BASHA (TOR) 0 6.14 7 516 BEHRAMI (NAP) 0 5.92 11 723 BENASSI (INT) 0 6.5 1 517 BENTIVOGLIO (CHI) 0 0 2 518 BERTOLACCI (GEN) 6 6.27 11 520 BIABIANY (PAR) 6.5 6.25 14 521 BIAGIANTI (CAT) 5.5 5.85 5 522 BIONDINI (ATA) 5.5 5.72 6 523 BIRSA (TOR) 6 6.93 9 524 BJARNASON (PES) 5 6.08 8 719 BLASI (PES) 4.5 5 3 525 BOATENG (MIL) 5 5.42 11 526 BOLZONI (SIE) 0 5.68 6 527 BONAVENTURA (ATA) 5.5 6.64 17

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 20 6,5 0 19 0 2 10 5,5 0 13 0 0 16 5,5 0 9 0 0 15 5 4 11 0 0 18 0 2 12 0 0 0 0 0 19 6,5 0 20 6,5 4 13 0 1 19 0 0 1 0 0 0 0 0 15 6 2 18 6,5 1 13 6 0 10 6 0 10 6 1 13 5 1 7 5 0 18 5 1 15 0 0 21 5,5 4

MEDIA VOTO 0 6.05 6.11 5.39 6.04 5.69 5.57 6.04 5.4 6.17 5.83 0 6.11 5.9 5.95 6.11 7 0 5.8 6.17 5.96 5.89 6.14 5.83 5.43 5.36 5.75 6.14

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gli assist di Francesco Totti in questo campionato. Il capitano della Roma guida la classifica dopo 22 giornate davanti a Borja Valero (Fiorentina) con 7. Poi a quota sei Gomez (Catania), Hamsik (Napoli), Cerci (Torino) e Cassano (Inter).

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 708 BORJA VALERO (FIO) 6 528 BRADLEY (ROM) 6.5 529 BRIENZA (PAL) 6 530 BRIGHI (TOR) 6 531 BROCCHI (LAZ) 5 720 BRUGMAN (PES) 0 533 CAMBIASSO (INT) 8.5 534 CANA (LAZ) 0 535 CANDREVA (LAZ) 5.5 536 CARMONA (ATA) 5 537 CASARINI (CAG) 0 538 CASCIONE (PES) 5 539 CASTRO (CAT) 9.5 540 CAZZOLA (ATA) 0 541 CEPPELINI (CAG) 0 542 CERCI (TOR) 8 543 CHIARETTI (PES) 0 545 CIGARINI (ATA) 6 546 COFIE (CHI) 6 548 CONSTANT (MIL) 7 549 CONTI (CAG) 6 551 COSSU (CAG) 6 552 COUTINHO (INT) 0 553 CRUZADO (CHI) 0 554 CUADRADO (FIO) 5 555 D'AGOSTINO (PES) 4.5 729 DE JONG (MIL) 0 557 DE ROSSI (ROM) 0 558 DELLA ROCCA (SIE) 6 559 DESSENA (CAG) 5.5 561 DIAMANTI (BOL) 7 562 DONADEL (NAP) 6 563 DONATI (PAL) 0 564 DOSSENA (PAL) 6.5 565 DZEMAILI (NAP) 8.5 566 EDERSON (LAZ) 0 567 EKDAL (CAG) 0 727 EL KADDOURI (NAP) 0 568 EMANUELSON (MIL) 0 569 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (SAM) 6 707 FERNANDEZ M. (FIO) 0 570 FERREIRA PINTO (ATA) 0 571 FLAMINI (MIL) 6 572 FLORENZI (ROM) 9.5 715 FOGGIA (LAZ) 0 744 FORMICA (PAL) 5.5 573 GALLOPPA (PAR) 0 574 GARGANO (INT) 5 743 GAVAZZI (SAM) 0 575 GAZZI (TOR) 6.5 577 GIACCHERINI (JUV) 6 732 GIORGI (ATA) 0 578 GOBBI (PAR) 6 579 GOMEZ (CAT) 7.5 580 GONZALEZ (LAZ) 5 583 GUANA (CHI) 6 584 GUARENTE (BOL) 0 585 GUARIN (INT) 5.5 586 HAMSIK (NAP) 10 587 HERNANES (LAZ) 6 588 HETEMAJ (CHI) 0 589 ILICIC (PAL) 9.5 590 INLER (NAP) 5.5 591 ISLA (JUV) 0 592 IZCO (CAT) 6 593 JANKOVIC (GEN) 0 594 JORQUERA (GEN) 0 595 JUAN ANTONIO (SAM) 0 731 KONE P. (BOL) 5 596 KRHIN (BOL) 5.5 598 KRSTICIC (SAM) 6.5 599 KUCKA (GEN) 8 600 KURTIC (PAL) 5.5 601 LAMELA (ROM) 0 604 LAZZARI (UDI) 5.5 605 LEDESMA (LAZ) 6 606 LJAJIC (FIO) 6 607 LLAMA (FIO) 0 608 LODI (CAT) 0 725 LUCCA (ROM) 0 610 LUCIANO (CHI) 0 611 LULIC (LAZ) 6 612 LUND NIELSEN (PES) 0 613 MAGGIO (NAP) 0 614 MAICOSUEL (UDI) 0 615 MANNINI (SIE) 0 739 MARCHIONNI (PAR) 6 617 MARCHISIO (JUV) 6 733 MARESCA (SAM) 0 722 MARIGA (INT) 0 618 MARQUINHO (ROM) 6 619 MARRONE (JUV) 0 620 MATUZALEM (GEN) 6 621 MAURI (LAZ) 5 622 MERKEL (UDI) 0 623 MIGLIACCIO (FIO) 9.5 625 MODESTO (PES) 0 626 MONTOLIVO (MIL) 5.5 627 MORALEZ (ATA) 0 629 MORRONE (PAR) 0 630 MUDINGAYI (INT) 5 631 MUNARI (SAM) 6 632 MUNTARI (MIL) 0 742 NADAREVIC (GEN) 0 634 NAINGGOLAN (CAG) 6.5 635 NINIS (PAR) 0 636 NOCERINO (MIL) 0 637 OBI (INT) 0 638 OBIANG (SAM) 11.5 639 OLIVERA (GEN) 5 640 ONAZI (LAZ) 0 641 PADOIN (JUV) 0 740 PAGLIALUNGA (CAT) 0 643 PALLADINO (PAR) 0 714 PALOMBO (SAM) 7.5 644 PAROLO (PAR) 7 646 PASQUATO (BOL) 9.5 713 PAZIENZA (BOL) 0 647 PEPE (JUV) 0 648 PEREYRA (UDI) 6 649 PEREZ (BOL) 5.5 650 PERROTTA S. (ROM) 0 651 PINZI (UDI) 5.5 652 PIRLO (JUV) 0 653 PIZARRO (FIO) 0 654 PJANIC (ROM) 7 655 POGBA (JUV) 6 656 POLI (SAM) 6 657 PULZETTI (BOL) 0 658 QUINTERO (PES) 0 659 RADOVANOVIC (ATA) 0 661 RENAN (SAM) 0 662 RICCHIUTI (CAT) 6 664 RIGONI L. (CHI) 6.5 663 RIGONI M. (CHI) 0 665 RIOS (PAL) 0 666 RIVEROLA (BOL) 0 745 RIZZO (PES) 6 730 ROSINA (SIE) 4.5 667 ROSSI (GEN) 6 669 SALIFU (CAT) 0

MEDIA QUOT. 6.86 19 6.09 10 5.97 11 6.54 10 5.6 4 0 3 6.62 16 5.64 5 6.76 16 5.67 5 6.38 4 5.79 8 6.78 16 5.65 6 6 1 6.85 20 0 2 6.28 13 6.05 7 6.03 9 5.78 9 6 12 6.06 7 6.5 4 6.45 14 5.78 6 6.12 8 5.64 10 6 4 5.89 9 6.88 22 6 1 5.73 8 6.07 7 6 11 6.25 6 6 9 6 4 6.25 8 5.5 1 5.78 8 5.68 8 0 2 5.42 4 6.64 13 0 4 5.5 9 6.43 4 5.76 8 0 1 6.21 12 6.6 10 5.96 6 5.9 9 7.32 22 6.21 11 6.03 9 5.96 6 7 21 7.8 31 7.29 23 5.79 7 6.61 17 6.74 19 5.8 7 6.31 12 6.5 11 5.33 4 0 4 6.47 11 5.86 6 5.97 8 6.43 13 5.72 6 7.75 25 6.12 11 6.26 14 6.04 7 5.5 2 6.92 20 6 1 6.17 7 5.76 11 5.71 6 6.62 17 6.15 9 5.2 4 6.39 10 7 21 6.62 12 0 2 5.92 9 6 4 6 5 6.45 13 5.92 6 6.18 9 5.2 3 6.15 13 5.98 14 5.5 4 5.6 4 6.14 9 0 3 5 4 6.17 13 5.83 4 5.8 13 6 4 6.26 11 5.42 4 6 1 5.86 6 7 5 7.33 4 6.88 7 6.19 12 6.38 6 5.45 4 6 4 6.29 11 5.81 7 6.42 6 5.92 7 6.92 20 6.53 11 6.62 14 7.35 13 6.34 11 5.5 3 6.25 6 5.4 3 5 4 5.67 4 5.79 9 6.12 11 5.89 9 5.5 3 6 4 5.78 8 5.85 6 6.17 5

CAMPIONATO P. V. G. 22 6 1 16 6,5 1 17 6 1 14 6,5 2 7 5 0 0 0 0 21 6 3 11 0 0 21 5,5 4 9 5,5 1 6 0 1 17 5 1 22 7 4 15 0 0 1 0 0 20 7 3 0 0 0 20 6 2 12 6 1 16 7 0 17 6,5 1 13 6 0 10 0 1 5 0 1 21 5,5 1 9 4,5 0 12 0 1 13 0 0 3 6 0 19 5,5 2 20 7 5 4 6 0 17 0 0 10 6 0 19 7,5 1 5 0 1 17 0 1 2 0 0 12 0 1 3 0 0 19 6 1 15 0 0 0 0 0 7 6 0 21 6,5 3 0 0 0 1 5,5 0 7 0 1 20 5 0 0 0 0 21 6,5 2 10 6 1 12 0 2 21 6 0 20 6,5 5 19 5 1 16 6 0 13 0 1 19 5,5 4 22 7,5 8 21 6,5 8 17 0 0 19 6,5 5 21 5,5 4 6 0 0 19 6 0 13 0 3 8 0 0 2 0 0 17 5,5 3 11 5,5 0 17 6,5 1 21 7 2 17 6 0 17 0 10 17 6 1 21 6 1 15 6 1 2 0 0 19 0 4 0 0 0 12 0 1 20 6 0 19 0 0 20 0 4 13 0 2 6 0 0 15 6,5 1 18 6 4 13 0 3 1 0 0 14 6 1 5 0 0 4 6,5 0 21 5 2 6 0 1 15 6,5 1 15 0 0 20 6 2 20 0 1 2 0 0 9 5 0 17 6 2 2 0 0 1 0 0 20 6,5 1 7 0 0 17 0 2 2 0 0 19 8 1 6 5 0 4 0 0 10 0 0 6 0 1 4 0 1 4 7,5 0 21 7 2 8 6,5 1 13 0 0 1 0 0 21 6 2 13 6 0 7 0 1 13 6 1 18 0 5 15 0 1 14 6,5 2 14 6 4 16 6 2 6 0 0 14 0 1 7 0 0 2 0 0 6 6 0 19 6,5 0 10 0 1 14 0 2 1 0 0 1 6 0 16 4,5 1 11 6 0 6 0 0

MEDIA VOTO 6.48 6 5.72 6.15 5.6 0 6.12 5.86 6.12 5.72 5.67 5.74 6.18 5.8 0 6.18 0 6.05 5.85 6 6.09 5.96 5.69 5.8 6.3 5.72 6.04 5.62 6 5.75 6.25 6 5.9 5.93 5.83 5.5 5.97 6 5.88 5 5.64 5.93 0 5.5 6.18 0 5.5 6.07 5.82 0 6.02 6.1 5.58 5.9 6.38 6 6.06 5.75 6.28 6.48 6.19 5.91 5.87 6.24 5.7 6.19 5.96 5.75 0 6.06 5.91 5.82 6.19 5.78 6.15 5.91 6.33 5.88 5.5 6.13 0 6 5.87 5.68 5.92 5.55 5.4 6.21 6.38 6.04 0 5.79 6 6.25 6.07 5.5 6.05 5.33 5.88 5.85 5.5 5.8 5.89 0 5 6.15 5.67 5.47 6 6.05 5.75 6 5.93 6.25 6.33 6.88 5.95 5.62 5.64 6 6.02 6 5.9 5.92 6.31 6.6 6.08 6.46 6.06 5.75 6.07 5.5 5 5.67 5.92 5.57 5.5 5.5 6 5.81 5.85 6.17

A. 7 0 2 0 0 0 3 0 4 0 0 0 2 1 0 6 0 3 0 1 1 3 0 1 3 1 0 2 0 0 3 0 0 2 1 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 0 1 6 2 1 1 2 6 1 1 1 1 1 3 0 1 0 1 0 2 1 0 1 3 1 0 0 4 0 3 1 1 3 1 0 1 0 0 0 0 0 0 4 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 3 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0 0 2 1 4 0 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 1 0 0

ESPAMM 0/3 0/3 1/0 0/2 0/0 0/0 0/3 0/4 0/5 1/5 0/1 0/4 0/4 0/5 0/0 0/3 0/0 1/7 0/2 0/1 1/11 1/3 0/0 0/1 0/6 0/1 0/4 1/2 0/0 0/7 0/5 0/0 0/5 0/2 0/3 0/0 0/5 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/3 0/6 0/0 0/4 0/0 1/1 0/2 0/4 0/2 0/3 1/1 0/3 0/2 1/2 0/6 0/4 0/5 0/1 0/2 0/4 0/1 0/0 0/7 0/1 0/5 0/4 0/2 0/4 1/3 1/3 0/2 0/0 1/0 0/0 0/2 0/6 0/1 0/2 0/3 0/2 0/3 0/3 1/1 0/0 0/3 0/0 0/2 1/2 0/1 0/3 0/4 0/3 0/3 0/0 0/2 0/5 0/0 0/0 0/7 0/0 0/2 0/0 0/4 0/4 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/6 0/0 0/4 0/0 0/1 1/5 0/0 0/6 0/6 0/10 1/4 0/1 0/3 0/2 0/3 0/1 0/0 0/0 0/7 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/0 0/1


LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

CODICE GIOCATORE 670 SAMPIRISI (GEN) 671 SANTANA (TOR) 672 SCHELOTTO (ATA) 673 SCIACCA (CAT) 675 SESTU (SIE) 676 SEYMOUR (CHI) 678 SODDIMO (PES) 679 SORIANO (SAM) 680 STANKOVIC (INT) 681 STEVANOVIC (TOR) 682 STOIAN (CHI) 683 STRASSER (PAR) 684 SUCIU (TOR) 685 TACHTSIDIS (ROM) 686 TADDEI (ROM) 687 TAIDER (BOL) 688 TISSONE (SAM) 689 TOGNI (PES) 690 TOZSER (GEN) 691 TRAORE (MIL) 726 TROISI (ATA) 692 VACEK (CHI) 693 VALDES (PAR) 694 VALIANI (SIE) 695 VARGAS J. (GEN) 698 VERGASSOLA (SIE) 699 VERRE (SIE) 700 VIDAL (JUV) 701 VIOLA (PAL) 702 VIVES (TOR) 716 WEISS (PES) 746 WOLSKI (FIO) 705 ZANETTI (INT) 741 ZIELINSKI (UDI) 706 ZUNIGA (NAP)

MAGIC PUNTI 0 6 0 0 6 5.5 0 6 0 0 6 0 0 8.5 0 5.5 0 0 0 0 0 5 6 0 0 6 0 5.5 0 0 0 0 7.5 0 6

MEDIA QUOT. 5.22 3 6.47 14 5.81 9 0 2 6.08 8 5.43 4 4.5 2 5.6 4 0 4 5.95 5 6.5 7 0 1 0 1 5.78 8 5.25 4 5.63 6 6.06 7 6.36 6 5.64 6 5 4 5.67 3 5.21 3 6.31 13 6.59 11 6.22 9 6.17 11 5.33 1 6.61 17 5.5 3 5.55 4 6.39 13 0 5 6 11 0 1 5.72 9

CAMPIONATO P. V. G. 16 0 0 16 6 2 16 0 0 2 0 0 18 6 0 16 5,5 0 1 0 0 19 6 0 0 0 0 12 0 1 11 6 2 0 0 0 1 0 0 16 6 1 3 0 0 19 5,5 1 12 0 0 7 0 1 14 0 0 3 0 0 5 0 0 8 5,5 0 16 6,5 3 16 0 2 9 0 0 21 6 2 5 0 0 18 5,5 5 3 0 0 13 0 0 18 0 3 0 0 0 21 6,5 0 1 0 0 18 6 0

MEDIA VOTO 5.34 6 5.75 0 6 5.63 5 5.67 0 5.59 5.83 0 0 5.7 5.33 5.63 6 6.07 5.64 5 5.67 5.5 6.16 5.97 6.28 5.95 5.33 6.14 5.5 5.73 5.89 0 5.98 0 5.72

A. 0 1 1 0 3 0 0 1 0 1 0 0 0 2 0 0 2 1 0 0 0 0 1 4 0 1 0 3 0 0 4 0 1 0 1

ESPAMM 0/4 0/0 0/0 0/0 0/3 1/4 0/1 0/4 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/6 0/2 1/4 0/4 0/4 0/0 0/0 0/1 1/2 0/9 0/0 0/1 0/5 0/0 0/7 0/0 0/4 1/6 0/0 0/1 0/0 0/2

MEDIA VOTO 5.67 5.1 5.97 5.92 6.03 6 5.75 6.19 5.9 5.42 6.14 6.07 5.83 5.81 0 0 5.83 5 6.21 6.58 5.7 5.67 5.77 5.68 6.29 0 6.12 5.75 6.22 6 6.48 5 5.6 5.94 5 6.06 6 5.25 6 4 5.25 0 6 6.04 5.62 6.08 5.23 6.24 0 6.29 5 5 5.5 5.25 0 5.83 5.83 5.82 5 0 6.19 5.89 5.25 6.19 5.81 6.33 6 6.28 5.39 6.12 6.11 5.74 5.6 5.5 5.2 6.08 5.63 5.92 0 5.38 5.88 5.62 5.17 5.88 5.5 0 0 5.5 5.38 6.5 6 6 6.24 5.83 0 6 5.73 6.09 6.72 6.13 5.3 5 5.44

A. 0 0 0 1 3 0 0 4 1 0 1 1 0 2 0 0 0 0 6 1 0 0 3 1 2 0 0 0 3 0 2 0 1 0 0 1 0 0 4 0 0 0 0 0 2 3 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 2 3 0 1 3 1 0 2 0 3 0 3 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 1 1 8 5 0 0 0

ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/4 0/4 0/2 0/1 0/6 0/1 1/3 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/3 0/3 0/2 1/3 0/2 0/0 0/1 0/1 0/3 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/4 0/1 0/3 0/3 0/0 0/5 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/3 0/0 0/0 0/5 0/0 0/2 0/2 0/3 0/1 0/0 1/3 0/0 0/3 0/1 0/3 0/1 0/0 1/0 0/5 0/1 0/5 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 1/1 0/2 0/2 0/0 0/0 0/2 0/2 0/2 0/3 0/4 0/1 0/0 0/4

Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 801 ABBRUSCATO (PES) 0 803 ACQUAFRESCA (BOL) 0 805 AMAURI (PAR) 6.5 807 BARRETO D.S. (TOR) 8 808 BELFODIL (PAR) 5.5 933 BELTRAME (JUV) 6 917 BENDTNER (JUV) 0 809 BERGESSIO (CAT) 0 810 BIANCHI (TOR) 6 812 BOGDANI (SIE) 5 813 BOJAN (MIL) 0 903 BORRIELLO (GEN) 9.5 814 BUDAN (ATA) 0 815 CALAIO' (NAP) 0 916 CAMPOS TORO (UDI) 0 932 CANI (CAT) 0 816 CAPRARI (PES) 0 930 CARAGLIO (PES) 5 817 CASSANO (INT) 6 819 CAVANI (NAP) 9.5 820 CELIK (PES) 4.5 914 DE LUCA (ATA) 0 824 DENIS (ATA) 5 825 DESTRO (ROM) 0 827 DI NATALE (UDI) 5.5 828 DIOP (TOR) 0 829 DOUKARA (CAT) 0 830 DYBALA (PAL) 5.5 831 EDER (SAM) 10.5 832 EL HAMDAOUI (FIO) 0 833 EL SHAARAWY (MIL) 10 931 EMEGHARA (SIE) 5 834 FABBRINI (UDI) 0 835 FLOCCARI (LAZ) 5 928 FLORO FLORES (GEN) 5 836 GABBIADINI (BOL) 10 837 GILARDINO (BOL) 9.5 838 GIMENEZ (BOL) 0 839 GIOVINCO (JUV) 6 926 HALLENIUS (GEN) 0 840 HERNANDEZ (PAL) 0 904 IAQUINTA (JUV) 0 841 IBARBO (CAG) 6 842 ICARDI (SAM) 20 843 IMMOBILE (GEN) 5.5 844 INSIGNE (NAP) 8 902 JONATHAS (PES) 0 845 JOVETIC (FIO) 6 846 KEKO (CAT) 0 847 KLOSE (LAZ) 0 848 KOZAK (LAZ) 5 850 LARRONDO (FIO) 0 906 LIVAJA (INT) 0 853 MARILUNGO (ATA) 0 908 MARTINEZ JARA (GEN) 0 854 MATRI (JUV) 0 855 MAXI LOPEZ (SAM) 6 856 MEGGIORINI (TOR) 14 922 MELAZZI (GEN) 0 934 MENGA (TOR) 0 858 MICCOLI (PAL) 0 859 MILITO (INT) 0 861 MOSCARDELLI (CHI) 0 862 MURIEL (UDI) 9.5 863 NENE' (CAG) 0 912 NIANG (MIL) 7.5 905 NICO LOPEZ (ROM) 0 865 OSVALDO (ROM) 9 866 PABON (PAR) 0 867 PALACIO (INT) 5.5 868 PALOSCHI (CHI) 10 869 PANDEV (NAP) 5.5 870 PAOLUCCI (SIE) 5.5 871 PAPONI (BOL) 0 872 PARRA (ATA) 5 874 PAZZINI (MIL) 5 876 PELLISSIER (CHI) 0 877 PINILLA (CAG) 5 878 POLO (GEN) 0 879 POZZI (SIE) 0 880 QUAGLIARELLA (JUV) 8.5 921 RANEGIE (UDI) 0 925 REGINALDO (SIE) 5 882 ROBINHO (MIL) 0 883 ROCCHI (INT) 0 929 ROSSI G. (FIO) 0 885 ROZZI (LAZ) 0 927 SAID (GEN) 0 920 SAMASSA (CHI) 0 918 SANSEVERINO (PAL) 0 887 SANSONE G. (SAM) 0 886 SANSONE N. (PAR) 6.5 888 SAU (CAG) 6 889 SEFEROVIC (FIO) 0 915 SOSA (PAL) 0 891 THEREAU (CHI) 6.5 892 THIAGO (CAG) 9.5 919 TONI (FIO) 5 894 TOTTI (ROM) 8.5 896 VUCINIC (JUV) 5 913 VUKUSIC (PES) 4 898 ZARATE (LAZ) 0 899 ZE EDUARDO (SIE) 0

MEDIA QUOT. 5.9 12 5.1 5 6.91 20 6.08 6 7.08 20 6 2 5.75 10 7.31 23 6.75 19 6.25 7 7 18 6.93 17 6.67 9 6.11 13 0 4 0 8 6.04 12 5 12 7.32 22 9.24 45 6.45 8 5.79 10 6.82 24 6.4 20 8.55 41 0 2 6 4 6.36 14 6.81 19 6.75 14 8.55 33 5 7 5.8 6 6.69 12 5 12 6.94 19 7.29 24 5.25 4 7.02 23 4 2 5.25 3 0 3 6 14 7.46 14 6.38 17 6.8 20 5.18 9 7.5 24 0 2 7.74 29 4.8 4 5 4 5.5 2 5.25 4 0 1 7.06 18 6.8 9 6.15 13 5 4 0 6 7.09 24 7.39 29 5 4 7.69 11 6.57 13 6.5 6 7 2 8.18 30 5.39 8 7.44 25 8.39 17 6.18 15 6.8 7 5.5 4 5 5 7.58 25 6.4 15 5.96 15 0 4 5.25 5 7.58 21 5.94 8 6.5 11 6.46 16 5.4 4 0 14 0 1 7 4 5.12 4 6.5 4 6.17 15 7 9 7.33 23 5.83 4 0 3 6.48 18 6.12 14 7.15 16 7.86 33 7.08 24 5.27 9 5 4 5.56 4

CAMPIONATO P. V. G. 18 0 2 6 0 0 17 6,5 5 6 7 0 20 5,5 7 1 6 0 8 0 0 18 0 7 20 6 7 8 5 2 14 0 3 15 7 6 7 0 1 18 0 4 1 0 0 0 0 0 14 0 1 1 5 0 19 6 5 19 6,5 18 11 4,5 3 14 0 1 22 5 7 16 0 4 19 5,5 14 1 0 0 8 0 0 16 5,5 3 18 6,5 3 12 0 3 22 7 15 1 5 0 7 0 0 10 5 2 4 5 0 18 7 5 21 6,5 9 2 0 0 20 6 6 1 0 0 7 0 0 0 0 0 18 6 0 16 8 7 21 5,5 5 22 7 4 12 0 1 17 6 8 0 0 0 19 0 10 9 5 0 3 0 0 6 0 0 2 0 0 0 0 0 11 0 4 10 6 3 18 8 2 2 0 0 0 0 0 17 0 5 19 0 8 7 0 0 8 6,5 4 15 0 3 6 6,5 0 2 0 1 16 6 11 12 0 0 17 5,5 7 10 7 7 17 5,5 2 7 5,5 2 3 0 0 8 5 0 20 5,5 10 15 0 4 12 5,5 2 0 0 0 6 0 1 15 5,5 7 13 0 1 13 5 3 13 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 1 6 0 0 1 0 0 14 0 1 15 6,5 4 18 6 7 7 0 0 0 0 0 21 6,5 3 18 6,5 2 18 5 6 20 6,5 7 19 5,5 5 15 4 1 1 0 0 8 0 1

4

I NUMERI

8,03

la Magic media della Sampdoria, la squadra che ha portato più punti nella 22ª giornata. Seguono Torino (6,84) e Napoli (6,73).

1

rigore segnato in questa giornata (l’unico assegnato). Lo ha realizzato il brasiliano Eder in Sampdoria-Pescara 6-0.

8

preso in pagella da Icardi, Meggiorini e Obiang. Sono stati i giocatori con il voto più alto.

CLASSIFICA GENERALE Pos. 1

Magic Manager Andrea Bartolucci

19

CLASSIFICA DI GIORNATA

Città Monte S.Maria Tiberina (PG)

Team 3S

Punti 1637

Pos. 1

Magic Manager Paolo Calvetti

Città Rivoli (TO)

Team Future44

Punti 105

2

Giancarlo Coppa

Ardenno (SO)

Cielo Stellato 58

1627,5

2

Luca Massa

Genova

Polcevera Bros.

103

3

Ermete Labbadia

Lenola (LT)

L'Uomo Dei Sogni

1626,5

3

Giovanni Affatigato

Noale (VE)

Akragas

102,5

4

Marco Serena

Piacenza

Sereal Campeon 6

1626,5

4

Paolo Calvetti

Rivoli (TO)

Future62

102

5

Andrea Balduini

Pietrasanta (LU)

Balduino415

1625

5

Raffaele D'Avino

Casalnuovo Di Napoli (NA)

MammaNelCuore1 99,5

6 7

Ettore Toscano Ermete Labbadia

Rho (MI) Lenola (LT)

Dancinel Iv Dejà Vu

1622,5 1618,5

6 7

Andrea Giorgia Ponta Sebastiano Danieli

Novi Ligure (AL) Pomezia (RM)

Il Ponta Segiada 3

99,5 98,5

8

Antonino Sampugnaro Lentini (SR)

Tony E Seby 49

1617,5

8

Andrea Lancuso

Rende (CS)

Salonclip

98,5

9 10

Emiliano Parisato Mauro Zarrelli

Alessandria Ruviano (CE)

Big-63-6 Andtea Team 9

1617 1616

9 10

Mauro Termignoni Stefano Feraco

Monza Acri (CS)

Birillo 13 Os Dragoes

98 98

11 12

Antonio Vallelonga Davide Collareta

Riace (RC) Genova

Un Capitano! 134 Spocia18

1616 1616

11 12

Carlo Caputo Paolo Rigolone

Trani (BA) Genova

Lapiadineriaditrani 98 Real Rigolante_2 98

13

Marco Lo Medico

Bagheria (PA)

Les Merengues 74

1615

13

Andrea Nasturzio

Lesignano De Bagni (PR)

Ninapoldo

98

14 15 16

Luca Piemontese Bari Giuseppe Sgroi Locri (RC) Alessandro De Rensis Campobasso

Sparta Artemidoro Pe-Fra_2 Generale Stewie A13

1614,5 1614,5 1614

14 15 16

Antonello Melfi Antonio Petrella Vincenzo Secreti

Torino Di Sangro (CH) L'Aquila Cotronei (KR)

Greendragon Juve-imperiale Ving77

98 98 98

17

Davide Collareta

Genova

Arbeloa21

1613

17

Dario Crapanzano

Milano

Dario 39

97,5

18

Marco Lo Medico

Bagheria (PA)

Les Merengues 81

1612

18

Paolo Calvetti

Rivoli (TO)

Future138

97,5

19 20

Claudia Giunta Federico Gianni

Roma Viareggio (LU)

Go3 4-3-3

1612 1612

19 20

Daniele Gullo Domenico Gorla

Santa Marina Salina (ME) Truccazzano (MI)

F.C. Salina Vola In Alto

97,5 97,5

Miccoli, rosso dalla panchina Ma per la Magic resta a zero Il rosanero paga le proteste con l’arbitro Valeri. Ma secondo il nostro regolamento è ininfluente per la classifica. Di Carmona e Berni gli altri precedenti stagionali MARCO GUIDI

Quel colpo di testa di Thiago Ribeiro proprio non gli è andato giù. Palermo raggiunto nei minuti finali, ancora una volta. Così Fabrizio Miccoli è entrato in campo per lamentarsi con l’arbitro. Peccato che il piccolo attaccante rosanero fosse in panchina e il tecnico Gasperini non avesse comandato alcun cambio. Risultato: cartellino rosso e doccia anticipata per il Romario del Salento. E i fantallenatori a domandarsi: e adesso che voto prenderà alla Magic? Nessun voto, è la risposta che arriva chiara dal regolamento: «I calciatori che portano punti alla squadra sono solo i titolari che hanno ottenuto punteggio ai fini del gioco e gli eventuali calciatori della panchina che hanno sostituito quei titolari che non hanno ricevuto punteggio (per un massimo di tre sostituzioni)». Non si ammettono deroghe, dunque. Carmona e gli altri Miccoli è il terzo giocatore a essere espulso dalla panchina in questo cam-

pionato. In precedenza, era successo a Carmona dell’Atalanta all’8a giornata contro il Siena e il portiere Berni della Sampdoria alla 10a a San Siro contro l’Inter. Anche nei loro casi, si era proceduto da regolamento, non conteggiandoli. Episodi simili si ritrovano pure nel passato. Il portiere Scarpi, allora al Genoa, riuscì addirittura a farsi espellere nell’intervallo della

Ma chi ha in rosa l’attaccante, squalificato, non potrà schierarlo per due partite gara con l’Inter nel 2009-10. Mentre in Palermo-Cesena dell’anno successivo l’arbitro Peruzzo sventolò il cartellino rosso a ben due romagnoli in panchina: Calderoni (ancora un portiere...) e Sammarco. Forse non c’entra molto con la Magic, ma state attenti all’arbitro Rizzoli. Per ben tre volte in carriera ha espulso dei panchinari. Sarà solo un caso? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabrizio Miccoli, 33 anni, è al Palermo dall’estate 2007 LAPRESSE

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

L’INTERVISTA In campo Tattica e corse made in Italy L’Evergrande si allena in Spagna con le novità tattiche di Lippi: «Siamo arrivati al 4-3-3 che attaccando diventa 3-4-3. Anche la preparazione fisica è diversa: un anno fa dopo un’ora si andava in riserva, ora non più»

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI CHICLANA DE LA FRONTERA (Spa)

«Qui è uno spettacolo: i kitesurf che si sfidano sull’acqua, gli aquiloni colorati, la sabbia. A uno che mi ha descritto orgoglioso la costa di 12 chilometri, però, ho risposto: così pochi? In Toscana sono più di 40…». Il pullman lascia il campo: allenamento intenso, in italiano, il traduttore accanto, ma tanto gli urlacci e gli ordini tattici ormai li capiscono lo stesso. Il sole sta per arrivare a Chiclana de la Frontera, Andalusia, sud-ovest della Spagna. L’Evergrande è volato qui, via Parigi. Non perché faccia più caldo di Guangzhou, il contrario, ma di questi tempi svernano nel sud della Spagna un’ottantina di club europei: possibile confrontarsi con loro fino al 7 febbraio. Anche se la federcalcio cinese ha complicato la vita a Marcello Lippi, «il professore», convocandogliene dieci per un paio di amichevoli di febbraio: «Nessuno ha il coraggio di opporsi, i club passano in secondo piano. Okay, insegnerò qualcosa ai giovani. Ma l’altro giorno ho detto a Galliani: pensa se ti succedeva al Milan…». E figurarsi che la federazione di Pechino ha fatto più di un pensierino su Lippi c.t.

Il mondo di Lippi «Rispetto, lealtà e niente razzismo In Cina si sorride» «Ogni partita è una festa, non come da noi E per farmi capire basta un urlaccio...»

Intanto ha trovato Pogba.

«Una forza della natura, un predestinato. Geometrie, tiro forte, personalità. Mi sembra più importante da mezzala». I suoi Pogba?

«Ho due giovani di grande avvenire in difesa. Il coreano Kim, 23 anni, pronto per un gran club: centrale di centro e sinistra nelle difese a 3 e 4, testa alta, lancio lungo e filtrante, fa ripartire il gioco. E Linpeng, 24, il nostro Ramos, forza spaventosa, esterno e centrale: solo da affinare un po’ il piede». Com’è andato il mercato per l’Evergrande?

«Abbiamo preso il brasiliano Elkeson. Non ci interessavano i Neymar, quelli da 50 milioni, ma i giocatori che vengono subito dopo, giovani e promettenti: un investimento da 5 milioni». Vi aspetta una partenza sprint.

Deluso da questi atteggiamenti?

«Devi accettarli. È un mondo diverso ed è bellissimo poter conoscerlo. Sto leggendo “La pratica della Cina” di Andrè Chiang, un francese vissuto lì: spiega bene la psicologia dei cinesi»

«Chi sono io, a diecimila km di distanza, per dirlo? La Juve sa cosa serve. Vedo i tifosi un po’ scettici, ma ha gran classe e forse gli servono stimoli. La Juve ha un gioco corale, totale, la fatica distribuita equamente: gli attaccanti pressano, rientrano e forse a volte non sono lucidi. Ecco perché da tempo è in cerca».

«Il 26 febbraio Champions con i coreani del Jeonbuk, il 2 marzo Supercopppa con lo Jiangsu, l’8 debutto in campionato con lo Shenxin. Ma stiamo svolgendo una preparazione mai fatta prima. Nel mio contratto c’è una clausola che prevede di puntare

Marcello Lippi in una conferenza stampa. L’ex c.t. azzurro, 64 anni, viene chiamato il Professore. A fianco indicato dalla freccia il suo nome in caratteri cinesi

che mi rompessero le scatole per mio figlio. Poi si è visto com’è finita. Penso ancora a Gattuso che mi prende per il colletto, agita il pugno e dice “se te ne vai…”. Poi il rientro, e altre cattiverie, come se avessi spinto via Donadoni che aveva fatto anche bene. Falsità. Avevo un accordo con un club (la Juve, ndr) per un altro ruolo, ma dopo un paio d’anni. Abete mi chiese la disponibilità. Oltretutto, arrivando in semifinale, Donadoni sarebbe rimasto per contratto: tutto per un rigore sbagliato». Dieci anni fa moriva l’Avvocato.

«Personaggio unico: gli statisti mondiali lo avevano come punto di riferimento più dei politici. Ricordo la dolcezza dell’ultimo incontro, stava per morire. Chiamò me e Moggi per rivivere gli ultimi successi: senza capelli, sofferente, con una copertina di lana per il freddo, sul divano. Mi piace accomunarlo al Dottore a volte è stato oscurato dal fratello: era competente anche lui». S’impara ancora a quasi 65 anni?

«S’impara sempre. Per questo negli ultimi anni ho cercato nuove sfide, diverse: non l’Italia, neanche Spagna e Germania. Potevano essere paesi arabi, Qatar, è stata la Cina. Ed è bello sentir dire ai giocatori nelle interviste: “Non avrei mai pensato di essere allenato da un campione del mondo”». Che cosa le fa pensare Mao Ze Dong?

«Che è ancora molto famoso in

Così diversi?

«Meno immediati. Per farti capire una cosa girano attorno, prendono tre o quattro strade prima di arrivare al punto. Sono così. A volte con i giocatori non è facile. Gli dici una cosa e loro “sì, sì”, due, tre, quattro volte, ma non la fanno. Finché t’incazzi. Ma non lo prenda per un aspetto negativo». Il lato più bello?

«La sportività della passione. I 45mila allo stadio con la maglia del club. Il rispetto e l’ammirazione per l’avversario: niente tifo contro, offese. Applausi per Drogba, Anelka, per i campioni. Si entra con i bambini in campo: a Liaoning erano in maglia azzurra. Per me. Il tecnico rivale».

adiventare una grande: ho detto che tenteremo, ma siamo partiti da lontano».

Niente razzismo insomma.

«Mai avuta sensazione di una discriminazione per la pelle. Mai. Probabile che ce ne siano altre, culturali. Come altrove».

Guardiola al Bayern la sorprende?

Boateng ha fatto bene a lasciare il campo?

«Benissimo. Suggerisco sempre il rispetto delle regole, Collina ha spiegato i poteri dell’arbitro. Ma, se l’arbitro non ha il coraggio, fai da solo. Non ci sto a offendere: siamo una razza sola, quella umana. Non meravigliamoci che i giocatori lascino l’Italia: altrove il razzismo negli stadi c’è, ma di meno». Non è questione di ordine pubblico, di stadio zona franca?

«

Anelka? Ha gran classe e forse gli servono stimoli. La Juve sa a cosa serve MARCELLO LIPPI ALLENATORE EVERGRANDE

«Un tempo era peggio, la violenza sembra diminuita. Il razzismo no».

gnale di lavori umili. Così al mare le donne entrano in acqua con l’ombrello o l’accappatoio».

Qual è l’accoglienza per le strade di Guangzhou?

Al mare dove?

«Deliziosa. Mi riconoscono, chiedono autografi e foto, c’è ammirazione. Mi colpisce la bellezza dei bambini, i loro occhi: splendidi. E la mania per la pelle bianca: non è razzismo, ma una questione sociale: la pelle scura è se-

«Abbiamo scoperto un’isola a un’ora di volo da Canton: ogni tanto ci si ritempra un paio di giorni. Un piccolo paradiso. Vede? Mi sono scottato anch’io (indica la fronte, ndr.)». Si scotterà la Juve con Anelka?

«No. Ha creato la squadra più forte di tutti tempi, mi fa ridere chi pensa che l’allenatore conti il 20 per cento, e ha capito che non sarebbe stata più ripetibile. Poteva scegliere, lo volevano tutti, e ha preferito un club finanziariamente solido, con un stadio emozionante, già forte, in una nazione con un entusiasmo sereno». Discorso che potrebbe valere anche per un c.t. campione del mondo al suo secondo ciclo…

«Dopo la Germania ho lasciato perché, si sa, non ne potevo più

Cina, che i taxisti hanno la sua statuetta: ma la Cina si sta inevitabilmente occidentalizzando». Parla un po’ più cinese o le servirebbe sempre il time-out?

«Il time-out servirebbe sempre, ma ora i giocatori capiscono qualche termine tecnico in italiano, accompagnato da urlo o incazzatura. Anch’io ho qualche parola cinese in più. Ieoligan, portacenere, mi è utilissima». Paradiso economico e professionale al quale manca la famiglia.

«Sì, ma non ho più figli piccoli, mia moglie ogni tanto mi raggiunge, c’è Skype, e comunque ci sono famiglie che abitano nella stessa città che si frequentano meno della mia». ©RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

ilPunto di MASSIMO CECCHINI

e fossimo ai tempi della Prima Repubblica, S parleremmo di sfiducia costruttiva. Non a caso ieri Walter Sabatini ha parlato di «rimpasto di governo». Di sicuro la conferenza del d.s. della Roma ha rappresentato una sorta di nuova frontiera comunicazionale: la non conferma, il non esonero. Zdenek Zeman è appeso ad un filo e, per continuare a lavorare in giallorosso, dovrà fare quantomeno una specie di abiura del suo modo di gestire lo spogliatoio. Al di là dell’esito finale della vicenda, una cosa colpisce parecchio: la differenza del comportamento dirigenziale rispetto ai risultati egualmente deludenti da parte di Luis Enrique. La storia è nota. Un anno fa, in presenza della prima vera contestazione all’allenatore spagnolo, il d.g. Baldini gli propose il rinnovo di contratto,

Tanto è un gioco

ilSondaggione

di LUIGI GARLANDO

di LUDOVICO MANNHEIMER

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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L’ILLUSIONE DEI DIRIGENTI DELLA ROMA UNO ZEMAN NELL’ETÀ DELL’EMOZIONE adesso invece la «non sfiducia» sembra far sperare in (difficili) dimissioni. Perché questa differenza? La risposta che giunge dal ventre di Trigoria è chiara: Luis Enrique era parte del gruppo e difendeva il gruppo (e la dirigenza lo ripagava con la stessa moneta), mentre Zeman ha la tendenza sempre a scaricare la responsabilità sugli errori degli altri. Come dire, il boemo è diventato così personaggio da sentirsi innanzitutto coinvolto nelle sorti dello Zeman Football Club e poi in quelle della squadra che lo stipendia. Compito obiettivamente più facile in una società di piccolo-medio cabotaggio piuttosto che in una di alto profilo. Tutto sommato, però, stupisce lo stupore. Parlando della scelta estiva, racconta Sabatini: «Vedendo le lacrime di Zeman

nel giorno della promozione del Pescara, pensammo che fosse entrato nell’eta dell’emozione». Avevano sbagliato, perché il boemo è rimasto lo stesso: nel volto da sfinge, nelle parole di pietra, nei metodi di allenamento, nelle tattiche e nella gestione dello spogliatoio. Calcisticamente parlando, perciò, l’ingresso nella terza età della vita non lo ha fatto evolvere, tanto più che doveva riproporsi in una piazza che lo ricordava (e lo amava) anche per la sua intransigenza. Sbagliato, certo. Ma d’altronde, quando si fa i conti con la memoria, forse i migliori anni della nostra vita sono quelli in cui si è sempre se stessi. A costo di dover ascoltare la parola addio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni settimana l’opinione dei lettori sui temi e i protagonisti dello sport

Chi può dirigere Napoli-Juve?

Arbitri, ora c’è più fiducia

Un casting semiserio tra i 10 internazionali. Tutti bocciati...

Un mese fa il 67% li accusava di influenzare la Serie A, oggi sono il 48%

adesso chi arbitra Napoli-Juve del 1 marzo, E rovente come un tizzone? Consideriamo i 10 internazionali. Mazzoleni? Non se ne parla. È il fischietto della Supercoppa che fece imbufalire il Napoli a Pechino. E poi è di Bergamo, serbatoio bianconero, ma pure città cara a Ottavio Bianchi, mister del primo scudetto partenopeo: veto incrociato. Rizzoli fischiò il non-rigore a Vidal nell’ultimo Milan-Juve: no da Torino. No anche da Napoli: l’intelligence di De Laurentiis ha scoperto al catasto che Rizzoli, architetto di Bologna, avrebbe progettato un soppalco per l’attico di Marocchi, ex juventino. Arbitro di porta di quel Milan-Juve era De Marco, sezione di Chiavari, e ciò lo mette fuorigioco. Ma anche il Napoli ha riserve perché, l’estate scorsa, il fischietto di Sestri Levante avrebbe parlato a lungo con De Ceglie, fortuito compagno di ombrellone ai Bagni Segesta di Sestri. Damato è nato a Barletta e quindi potrebbe essere l’uomo giusto per la disfida del San Paolo, ma il Napoli non ha dimenticato. 2005, Sambenedettese-Napoli 1-1, playoff: gol annullato a Sosa ed espulsione di Ignoffo. 2010, Udinese-Napoli 3-1: rigore dubbio contro, rigore negato a Maggio, espulso per simulazione inesistente. In un’intervista ha raccontato la sua fede di interista, perciò neppure la Juve lo adora. Tagliavento? Come si fa? Non vide il gol fantasma di Muntari nel celeberrimo Milan-Juve da scudetto del torneo scorso, in questo ha frenato l’Inter che ha piegato comunque la Juve a Torino 3-1: il Napoli lo guarda con sospetto. Al geografo Marotta non sfugge che Tagliavento è di Terni, dove gioca Luigi Vitale, terzino del Napoli, originario di Castellamare, in prestito alla Ternana. Altro veto incrociato. Le origini fiorentine di Rocchi lo rendono sospetto agli juventini, inquietati da Inter-Napoli 0-3 del torneo scorso. Gli errori a vantaggio dei campani fecero dire a Moratti: «Non lo voglio più vedere». Dopo Juventus-Udinese 1-4 del settembre scorso, il presidente Pozzo disse invece: «Valeri deve cambiare mestiere». Rigore allegro a Giovinco con espulsione di Brkic che spianò il match. Rocchi e Valeri si annullano a vicenda. Veto incrociato su Banti di Livorno. Il Napoli ricorda la sconfitta casalinga con la Fiorentina (1-3) del marzo 2010: rigore negato a Lavezzi con i campani in vantaggio. I geografi di De Laurentiis sottolinearono la toscanità del fischietto. Ma i blog juventini assicurano che il piccolo Banti alle medie scambiò tre figurine di Platini (Juve) per avere un Carannante (Napoli) rivelando palesi simpatie. Banti cacciò Conte in un Bologna-Juve su suggerimento del quarto uomo Bergonzi, che già dal 2007 si era giocato le simpatie della Signora per un paio di rigori discussi fischiati contro, in un Napoli-Juve 3-1. Al napoletano Aronica, Bergonzi urlò: «Vergognati!». Insomma: veto incrociato. Resta il bravo Orsato di Schio che non ha alle spalle ruggini particolari. Professione: elettricista. Gli viene attribuita la riparazione gratuita di uno scaldabagno a un ex calciatore del Vicenza poi diventato famoso. Per l’intelligence del Napoli si tratta di Baggio, per quella della Juve di Maggio. Nel dubbio: veto incrociato. Finiti gli internazionali. E allora? Le strade sono due: rinunciare una buona volta ai sospetti e accettare con responsabilità le scelte e gli errori di un professionista, evitando finalmente di picconare la credibilità del gioco, oppure pescare da altri sport. Per esempio Carlo Damasco, prestigioso arbitro internazionale di rugby, che non ha precedenti con Napoli e Juventus. Lascia giocare e non è intransigente sui falli di mano. Ah, no... È di Torre del Greco. Come non detto. Abbiamo scherzato per alleggerire l’aria. Ma quanto? © RIPRODUZIONE RISERVATA

a Juve frena di nuovo, non andando oltre l’1-1 contro il Genoa. I bianconeri non rieL scono a riprendere il passo di inizio campiona-

I RISULTATI CORSA SCUDETTO: NAPOLI UNICA RIVALE DEI BIANCONERI

to e, secondo i lettori della Gazzetta, la colpa è soprattutto delle assenze: la mancanza di Pirlo, Chiellini e Asamoah si fa sentire nei meccanismi di gioco di Conte. Oltre alle assenze, incidono la scarsa fluidità del gioco e la poca incisività degli attaccanti. Pochi puntano l’indice contro gli errori arbitrali, nonostante le polemiche di questi giorni. A conferma di una maggiore fiducia negli arbitri, il fatto che, rispetto a novembre, è drasticamente calata la percentuale di chi crede che i loro errori possano influenzare il campionato. Inoltre la maggioranza degli intervistati lamenta una scarsa chiarezza del regolamento riguardo ai falli di mano. Il rallentamento della Juve si fa sentire anche nelle previsioni scudetto: i bianconeri sono sempre favoritissimi, ma aumentano quanti credono nel colpaccio del Napoli. Secondo più di 8 intervistati su 10 la squadra di Mazzarri è davvero l’anti-Juve, e sarà in grado di dare filo da torcere ai bianconeri fino alla fine. Per tenere a distanza le rivali la Juventus punta su Anelka. I lettori della Gazzetta però non lo ritengono un acquisto utile. Un’altra squadra in netto calo è l’Inter. I nerazzurri, ormai fuori dalla corsa scudetto, devono iniziare a guardarsi le spalle: il Milan è a soli 3 punti, e Stramaccioni farebbe bene a preoccuparsi della rimonta dei cugini piuttosto che dell’assalto al terzo posto. Secondo gli intervistati, infatti, la squadra di Allegri non può più accontentarsi dell’Europa League, ma ha le carte in regola per conquistare la qualificazione alla prossima Champions. Dando per scontata la qualificazione delle milanesi, rimane un posto per l’Europa League e, per i lettori della Gazzetta, è la Fiorentina ad avere più chance di aggiudicarselo. In coda alla classifica sembra invece ormai spacciato il Siena, e pochissime sono le chance salvezza del Pescara, che pure sarebbe in salvo se il campionato finisse oggi. La lotta per evitare il terzultimo posto coinvolgerà invece Genoa e Palermo, con il Cagliari che dovrà stare attento a non farsi risucchiare nella mischia. Passando infine alla Coppa Italia, regna l’equilibrio riguardo al nome della prima finalista. Juve e Lazio hanno, infatti, le stesse probabilità di prevalere.

su Gazzetta.it

, «Squalifica giusta Conte ha esagerato» «Negli ultimi 5 minuti c’erano 3 rigori netti» di JACOPO GERNA

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a Juve sbotta contro l’arbitro Guida. QualL cuno, come Conte, va fuori dalle righe e arrivano le squalifiche. E la community di Gaz-

in precedenza anche Conte pagherà per le sue uscite infelici. Adesso calma e guardiamo avanti che non abbiamo ancora vinto niente. Basta con le polemiche». Gio21 «Solo nel calcio un allenatore minaccia e impreca contro un arbitro. In altri sport, tipo il rugby, è impensabile tutto ciò».

zetta.it si spacca. Tra le molte provocazioni che coinvolgono i tifosi di fede juventina e tutti gli altri, sale la tensione in vista del finale di stagione.

Conte esagerato Tanutheoriginal «Squalifica di Conte scontata e che accetto perché la protesta è stata esagerata. Mi auguro però che Guida venga mandato sui campi degli oratori che più gli si addicono. Aldilà di sabato è uno che in ogni partita commette 3/4 svarioni». Orgogliojuventino «Sono d’accordo con queste squalifiche. Il fatto che i dirigenti della mia squadra si siano comportati in questo modo mi fa ribrezzo. Tra l’altro, nonostante gli errori dell’arbitro, la partita con il Genoa non l’abbiamo vinta prima di tutto perche in attacco concretizziamo poco». User_2185966 «Chi sbaglia paga, come per altri

Troppi errori Erio «E’ ovvio che Conte ha sbagliato a comportarsi così! Però chi paga per aver mandato un arbitro di Napoli e tifoso dichiarato del Napoli come confessa in un’intervista? Vi sembra una cosa normale? C’erano 4 rigori. Uno ad inizio gara per il Genoa e tre netti per la Juve solo negli ultimi 5’ di gara». Letten «Uno può perdere anche la testa quando deve subire un trattamento come quello riservato alla Juve». AlexLfo «Ok, accettiamo le squalifiche, cosi siete tutti contenti, ma un arbitro così incapace al massimo può arbitrare la Juve...Stabia». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

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SERIE B IL POSTICIPO DELLA 23a GIORNATA

Brescia, pari col giallo Annullata un’autorete La Juve Stabia si salva Dicuonzo devia nella propria porta, Giancola fischia: perché? Forse compensa un mani di Budel in area: finisce senza gol DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)

Che malinconia sotto la pioggia, due squadre che dovrebbero rilanciarsi verso i playoff, ma che deludono, con poco gioco e tiri quasi inesistenti. Recrimina il Brescia, per un autogol della Juve Stabia annullato misteriosamente dall’arbitro Giancola, ma alla fine tutti rimangono nel limbo della classifica. Intanto, l’annunciata panolada in difesa del presidente Manniello, indagato

h 6,5 il migliore LASIK (Brescia) Il più pericoloso sia in fase di costruzione sia al tiro: palo sfiorato, che brivido

per frode sportiva, non c’è. Al suo posto uno striscione in curva, tenuto per un paio di minuti: «L’amor che ho per te mi porta a fare anche il teppista. Bastardo giornalista, non sono un camorrista». I soliti giornalisti! La chiave La sorpresa è vedere la Juve Stabia con atteggiamento più di controllo che di attacco. Non ha altra spiegazione Jidayi messo davanti alla difesa, a contrastare il trequartista bresciano Saba, e Caserta in linea con Verdi e Zito, più dietro che avanti. Così, lo schieramento di Braglia è come un’auto col freno a mano tirato e la Juve Stabia stenta a costruire. Al contrario, il Brescia appare più fluido e armonico, con Lasik

JUVE STABIA BRESCIA

0 0

JUVE STABIA (4-4-2) Nocchi 6; Baldanzeddu 5,5, Figliomeni 5,5, Murolo 5,5, Dicuonzo 5,5; Verdi 6 (dal 29’ s.t. Acosty 6), Jidayi 5,5, Caserta 6, Zito 5,5; Mbakogu 5 (dal 13’ s.t. Mezavilla 6), Cellini 5,5 (dal 33’ s.t. Improta s.v.). PANCHINA Seculin, Vinci, Agyei, Doninelli. ALLENATORE Braglia 5,5.

PT

SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) EMPOLI (-1) MODENA (-2) BRESCIA PADOVA (-2) ASCOLI (-1) JUVE STABIA CITTADELLA SPEZIA TERNANA NOVARA (-4) CROTONE (-2) LANCIANO BARI (-7) REGGINA (-2) CESENA VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)

51 48 46 36 33 32 32 31 31 31 30 28 28 25 25 25 24 24 24 19 16 14

MERCATO PRO VERCELLI E GROSSETO ATTIVISSIMI PARTITE G V N P 23 16 3 4 23 14 6 3 23 13 7 3 23 10 7 6 23 9 7 7 23 9 7 7 23 7 11 5 23 8 9 6 23 9 5 9 23 8 7 8 23 8 6 9 23 7 7 9 23 7 7 9 23 8 5 10 23 7 6 10 23 5 10 8 23 8 7 8 23 6 8 9 23 5 9 9 23 3 10 10 23 4 4 15 23 4 8 11

RETI F S 47 17 45 29 36 18 31 27 38 37 31 26 33 26 28 27 30 30 34 32 27 32 30 32 25 27 30 26 22 31 21 31 32 28 20 27 26 41 26 35 19 40 25 37

Spezia, il sì di Zauri Doppietta del Bari Vicenza vicino al Tir Lanciano: è fatta per Spinazzola e Plasmati. Marino (Reggina) all’Ascoli Novara, due idee

PROSSIMO TURNO Venerdì, ore 20.45 REGGINA-VERONA (0-2) Sabato, ore 15 BRESCIA-SPEZIA (1-3), CITTADELLA-CROTONE (1-3), GROSSETO-PADOVA (1-1), LIVORNO-PRO VERCELLI (2-1), NOVARA-CESENA (4-1), SASSUOLO-EMPOLI (3-0), TERNANA-BARI (0-2), VARESE- MODENA (2-1), VICENZA-JUVE STABIA (1-1) Lunedì, ore 20.45 ASCOLI-LANCIANO (1-1)

6, Ant. Caracciolo 6, Caldirola 6, Daprelà 6; Lasik 6,5, Budel 5,5, Bouy 5,5; Saba 6 (dal 27’ s.t. Scaglia 6); Mitrovic 5,5 (dal 24’ s.t. And. Caracciolo 6), Corvia 5,5. PANCHINA Cragno, Rosso, Rossi, Sodinha, Finazzi. ALLENATORE Calori 6.

che spinge sulla fascia destra. Il risultato, però, è uguale per entrambe le squadre, nessun tiro in porta, un paio fuori. In compenso, la partita si infiamma per due episodi dubbi. Al 27’ cross di Zito da sinistra e Budel, che non avrebbe difficoltà a controllare il pallone in area, sbaglia l’intervento e se lo vede scivolare sul braccio. Pare involontario, a meno che si riesca a stabilire che Budel, resosi conto dell’errore, non abbia tentato di rimediare col braccio, ma per questo bisognerebbe leggere nel pensiero. Al 36’, su cross del Brescia da sinistra, Dicuonzo colpisce male e fa autogol. L’arbitro però annulla misteriosamente: non c’è alcuna posizione di fuorigioco, non ci sono

SQUADRE

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSI

BRESCIA (4-3-1-2) Arcari 6; Zambelli

ARBITRO Giancola di Vasto 5. GUARDALINEE Gava 5 - Raparelli 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Caldirola (B), Caserta (JS), Zito (JS), Zambelli (B) e Acosty (JS) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.314, incasso di 17.166 euro; abbonati 1.405, quota di 15.989 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 1-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

CLASSIFICA

IL NUOVO TECNICO

Alessandro Calori, 46 anni LAPRESSE

contatti. Resta la sensazione che abbia voluto compensare le proteste per il rigore chiesto dagli stabiesi. Piccolo risveglio La ripresa appare un po’ meno noiosa. Merito della Juve Stabia, che passa al 4-2-3-1 con l’ingresso di Mezavilla che sfiora il gol al 28’, Arcari devia in angolo. Ma di più del Brescia, che schiaccia gli stabiesi, grazie anche all’ingresso di Scaglia e Andrea Caracciolo. Lasik sfiora il palo al 33’, Corvia non sfrutta due situazioni favorevoli, al 37’, solo in area non controlla il pallone, e al 49’, con una steccata a pochi metri dalla porta, per far aumentare i rimpianti bresciani.

Ecco Dal Canto: «Qui al Vicenza i miei anni d’oro» VICENZA (a.m.) Alessandro Dal Canto ha detto subito di sì al Vicenza che domenica ha esonerato Roberto Breda. «La situazione è difficile, ma sono convinto che la squadra abbia tutte le risorse per raggiungere la salvezza. E poi – ha detto Dal Canto – qui ho vissuto anni belli da giocatore e allenare il Vicenza è motivo d’orgoglio». Contratto fino a giugno con rinnovo in caso di salvezza: con lui anche il preparatore atletico Fabio Munzone. Dal Canto, che dopo la presentazione ha diretto il primo allenamento, ha anticipato che adotterà il 4-3-3. Il responsabile dell’area tecnica Paolo Cristallini ha detto: «E’ l’allenatore più adatto per dare alla squadra maggior temperamento, come richiede il campionato di B».

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Luciano Zauri, 35 anni FORTE BINDA-D’ANGELO

Prima di decidere su Sforzini (sorpasso del Pescara), lo Spezia sistema la difesa con un esperto difensore: non Castellini (Samp), bensì Zauri (Lazio), che ieri sera ha detto sì. Ha fatto il primo allenamento l’uruguaiano Albarracin, giunto da Montevideo via Parma, in arrivo altri due giovanissimi della Vis Pesaro: Ridolfi (’94) e Torelli (’95). In uscita c’è Crisetig, che non ha ancora detto sì al Crotone, mentre Atzori ha detto di no alla cessione di Bovo al Cesena (l’alternativa è Casarini del Cagliari). Pro Vercelli scatenata La squadra che uscirà più rinovata da questo mercato sarà la Pro Vercelli. Le ultime mosse vedono definito l’accordo con Eusepi del Varese, in dirittura d’arrivo quello con Grossi dal Verona, insieme a quello di Genevier

dalla Juve Stabia, mentre se dovesse partire Tiribocchi (molto vicino al Vicenza) per l’attacco si parla di Ferrari (Verona) o Bogdani (Siena). Altri movimenti Anche il Gros-

seto sta completando la sua rivoluzione: mancano ancora due difensori, ossia Ferrario (Lecce) e forse Brosco (Ternana, via Pescara) e due centrocampisti, mentre per l’attacco potrebbe arrivare Iunco dal Bari in cambio di Lupoli. Lo stesso Bari ha ufficializzato l’ingaggio di Andrea Rossi dal Cesena (via Parma) e di Sergio Cortellezzi, attaccante classe ’94 dal Nacional Montevideo. Il Novara, se fa altre cessioni, ha due obiettivi: il centrocampista Nicholas Viola del Palermo e l’attaccante Seferovic della Fiorentina. Dopo il cambio di allenatore, si scatena il Vicenza: detto di Tiribocchi, per la difesa c’è Ceccarelli del Verona (in cambio di Padalino?), è fatta per Gouano (Juve, era a Lanciano), mentre come portiere i nomi sono Benussi (Palermo) e Berni (Samp); intanto è partito Plasmati, che con Spinazzola (Empoli, via Juve) ha firmato per il Lanciano. A proposito di portieri: Belec (Inter) piace al Cesena, mentre l’Ascoli è in pole per Nocchi (Juve Stabia, via Juventus); lo stesso Ascoli ha fatto un tentativo con il Catania per Ricchiuti ed è vicino a Marino (Reggina). Il Crotone (incassato il no di Momentè) potrebbe avere Maniero, che la Ternana rimanda a Pescara. Il Varese pensa a Stevanovic (Torino, piace anche al Modena) e ha ceduto Kink in Ungheria. Ufficiale alla Ternana l’ingaggio di Masi (Pro Vercelli, via Juve). Renzetti ha rinnovato col Padova. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGA PRO IL MERCATO

Benevento, preso Espinal Di Tacchio va all’Entella PANCHINE

Martina: Bitetto Casale: via Perra e ritorna Buglio Sono due le panchine di Seconda divisione saltate dopo le partite di domenica. Già dopo il pareggio interno contro la Vigor Lamezia era arrivato l’esonero di Giuseppe Di Meo al Martina (girone B): era nell’aria il ritorno di Francesco Bitetto, tecnico della promozione, e infatti l’accordo è stato ufficializzato questa mattina dalla società pugliese. Ha cambiato ancora allenatore invece il Casale (girone A), che domenica ha perso 3 2 in casa con il Venezia e che vive un momento di grande confusione societaria: il club ha esonerato Perra (dopo 11 giornate aveva preso il posto di Rodolfi) e al suo posto ha richiamato Buglio, che era ancora sotto contratto dalla scorsa stagione.

Vinicio Espinal, 30 anni LIVERANI BINDA-CALVI

Due centrocampisti per due colpi. La giornata di mercato in Prima divisione ha i protagonisti in quel ruolo: Vinicio Espinal dalla Pro Vercelli è passato al Benevento (il nuovo allenatore Carboni l’ha allenato al Crotone), Francesco Di Tacchio dal Perugia all’Entella. Lo stesso Benevento ha anche chiesto Concas al Carpi (che però non accetta lo scambio alla pari con Carotti) e non ha mollato la presa su Bottone

Francesco Di Tacchio, 22 LIVERANI

(Frosinone), mentre l’Entella si è anche inserita nella corsa per avere Sinigaglia dalla Ternana (conteso anche dal Como, che gli ha offerto un contratto fino al 2014). Tutti segnali importanti da due squadre come Benevento ed Entella che credono nei playoff. Altre di Prima La Cremonese

ha ufficializzato il ritorno di Gigi Simoni come direttore tecnico, e adesso si concentra sull’attaccante: perso Eusepi, valuta l’ipotesi di riprendere Bocalon dall’Alto Adige, ha fatto

un sondaggio con Della Rocca (Portogruaro) e fa fatica a convincere Fofana (Lanciano), che ha avuto una richiesta anche dal Lecce. Proprio il Lecce ha deciso di non tesserare lo sloveno Travner, tenuto in prova per 10 giorni, e tratta l’esterno difensivo Dario D’Ambrosio (gemello del torinista Danilo), proponendo al Lumezzane uno scambio con l’attaccante Malcore; da Lecce è in uscita Semenzato, che piace all’Honved Budapest. A proposito del Lumezzane, è arrivato l’uruguaiano Ceppelini dal Cagliari, mentre per l’attacco dopo aver incassato il no di Dell’Agnello (resta a Livorno), adesso l’obiettivo è diventato Altinier del Benevento: il suo arrivo libererà Torri, che ha già trovato l’accordo con il Cuneo. Il Sorrento è vicino a Bernardi della Ternana. Oggi il Pavia deposita il contratto del difensore Monticone, che arriva in prestito dalla Sampdoria. Per la porta dell’Avellino è sempre valido il nome di Ambrosi della Ternana. Seconda divisione Il Valle d'Ao-

sta, dopo aver ingaggiato il difensore Miceli dal Varese, è vicino a Bentoglio del Parma (ora è alla Feralpi Salò) mentre oggi dovrebbe andare in porto lo scambio Sbravati-Balzaretti con il Savona. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMA DIVISIONE

SECONDA DIVISIONE

Via dopo la sosta Sabato è derby per il Viareggio

Posticipo girone A Gasbarroni gol Il Monza fa festa

Questa la situazione in Prima divisione dopo la sosta e i recuperi giocati sabato:

MONZA-SAVONA 2-1

GIRONE A La classifica dopo 20 giornate: Trapani p. 35; Lecce 34; Carpi 31; Entella e Alto Adige* 30; Lumezzane e Pavia 29; San Marino 28; Cuneo e Feralpi Salò 24; Cremonese (-1) 22; AlbinoLeffe (-6), Como* (-1) e Portogruaro* (-1) 20; Reggiana 19; Tritium 9; Treviso (-1) 8. (*ha già riposato). Così domenica (ore 14.30): AlbinoLeffe-Cuneo (0-0); Alto Adige-Lumezzane (lunedì 4, ore 20.45; 0-1), Cremonese-Carpi (1-1), Lecce-Treviso (3-1), PaviaSan Marino (1-0), PortogruaroComo (1-1), Reggiana-Feralpi Salò (1-2), Trapani-Entella (2-3); riposa Tritium. GIRONE B La classifica dopo 18 giornate: Latina (-1) p. 37; Avellino 35; Frosinone (-1) e Nocerina 30; Perugia (-1) e Pisa 27; Prato e Paganese 25; Benevento e Viareggio 23; Gubbio 22; Catanzaro 21; Andria (-2) 20; Barletta 14; Carrarese 13; Sorrento 12. Così domenica (ore 14.30): Avellino-Benevento (2-1), Catanzaro-Paganese (0-0), Frosinone-Prato (1-0), NocerinaBarletta (0-0), Perugia-Andria (1-1), Pisa-Gubbio (1-2), SorrentoLatina (0-1), Viareggio-Carrarese (sabato; 3-1).

MARCATORI De Cenco (M) al 29’, Virdis (S) al 36’ p.t.; Gasbarroni (M) al 24’ s.t. MONZA (4-2-3-1) Castelli 6,5; Franchino 6,5, Polenghi 6, D. Cattaneo 6,5 (dal 9’ s.t. Franchini 6), Anghileri 6,5; Valagussa 6,5, Calliari 6; Laraia 6 (dal 48’ s.t. Morao s.v.), Gasbarroni 7, Finotto 6; De Cenco 6,5 (dal 13’ s.t. Ravasi 6,5). (Pazzagli, Giorgi, Bi Zamble, Fronda). All. Asta 7. SAVONA (4-4-2) Aresti 6,5; Quintavalla 6, Miale 6, Marconi 5,5, Taino 5; Carta 5,5 (dal 29’ s.t. L. Cattaneo 5,5), Agazzi 6, Gentile 5,5, Gallon 6,5 (dal 22’ s.t. Romero 5); Scotto 6 (dal 22’ s.t. Molino 5,5), Virdis 6,5. (Gozzi, Antonelli, Mannoni, Mazzotti). All. Corda 5,5. ARBITRO Albertini di Ascoli 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso di 2.186 euro. Espulso il tecnico Corda al 36’ s.t.; ammoniti Calliari, Agazzi, Quintavalla, Cattaneo e Marconi. Angoli 5-3. (m.d.) LA CLASSIFICA Castiglione p. 43; Pro Patria* 41; Savona 40; Renate* 35; Bassano 34; Alessandria* 32; Forlì* (-1), Venezia e Mantova 31; Monza* (-6) 29; Valle d'Aosta (-1) 22; Bellaria 21; Santarcangelo* 20; Giacomense 18; Rimini e Fano (-1) 17; Casale (-5) 15; Milazzo 8. (*una partita in meno).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

CICLISMO LA GARA DELLA GAZZETTA DAL 6 AL 12 MARZO DAL NOSTRO INVIATO

PASSO INDIETRO

LUCA GIALANELLA SAN VINCENZO (Livorno)

È la corsa che il mondo ci invidia. Due anni fa la migliore per qualità di partecipazione, davanti al Tour. La Tirreno-Adriatico, piano piano, si sta scrollando la rigida etichetta di «preparazione» verso la Sanremo per diventare momento chiave del calendario internazionale. E Mauro Vegni, direttore operativo ciclismo di Rcs Sport-Gazzetta, ricorda con emozione, lui giovane dirigente al fianco del fondatore Franco Mealli, che «questa gara è la mia storia ciclistica, la sento mia, e mi ci gioco tutto il mio affetto. E quando vedo i campioni che chiedono di correrla, beh, è una grande soddisfazione. Anche perché è un riconoscimento per chi ancora investe nel ciclismo, in tempi di difficoltà economiche. Tocchiamo 5 regioni in 7 tappe, la corsa viene trasmessa in 120 Paesi: un’occasione di promozione per il territorio nel mondo». Quanti big Da mercoledì 6 marzo a martedì 12, il clou è qui. Vincenzo Nibali, vincitore del 2012, con il numero 1; poi Alberto Contador, che debutterà nella Corsa dei Due Mari, suo grande obiettivo italiano, visto che stavolta non disputerà il Giro; Chris Froome, il keniano bianco secondo sui Campi Elisi lo scorso anno, che sarà il leader di Sky al Tour de France, e l’inossidabile Cadel Evans, già primo nel 2010. E poi Rodriguez, Cavendish, i rampanti come Moser e Sagan, Cunego, gli africani della Mtn-Qhubeka, una prima assoluta sul palcoscenico mondiale. Al via 22 squadre di 8 corridori: le 18 del World Tour, più Katusha, Farnese-Selle Italia, NetApp e Mtn-Qhubeka.

Colpo di scena: l’Uci chiude la Commissione Indipendente

Vincenzo Nibali, 28 anni, 1˚ alla Tirreno-Adriatico nel 2012 BETTINI

Alberto Contador, 30 anni, non ha mai corso la gara Gazzetta BETTINI

Tutta da godere Nibali, Contador, Evans Che Tirreno-Adriatico! Due crono e tanta salita nella 48a edizione: ci saranno anche Froome, Rodriguez, «Cav» e Cunego. Moser: «Farò classifica»

volta è diverso. Sto facendo un ottimo inverno, e non vi nascondo che ho capito che devo osare qualcosa di più. Voglio riscattarmi per far vedere che sono ancora un corridore di primo livello. E marzo è il mio mese».

Il tracciato Il percorso è una sin-

tesi del manuale del perfetto corridore. Ricalca ancora quello dello scorso anno, con cronosquadre in partenza da San Vincenzo a Donoratico; due tappe per velocisti (Indicatore e Narni); un arrivo in quota (Prati di Tivo: 12 km di salita, qui vinse Nibali); due tappe per incursori, come Chieti e Porto Sant’Elpidio, su colline spacca-gambe; infine una crono individuale, breve, a San Benedetto. «Attenzione al giorno di Porto Sant’Elpidio, sarà la tappa trabocchetto — avverte Stefano Allocchio, che affianca Mauro Vegni —. Apriamo sempre con una cronosquadre perché i team ci chiedono di fare questa prova in vista del Giro». Stress Ivan Basso si sta allenan-

do qui vicino a Riotorto e, anche se non correrà la corsa Gaz-

Con un comunicato diffuso ieri in tarda serata, l’Unione ciclistica internazionale ha annunciato di mettere fine «con effetto immediato» alla Commissione indipendente, che l’Uci stessa aveva voluti per esaminare le accuse ricevute dall’Usada nel rapporto che ha portato alla radiazione di Armstrong. L’Agenzia antidoping americana e la Wada, l’agenzia antidoping mondiale, avevano già rifiutato di partecipare al lavoro di inchiesta della Commissione indipendente. Un passo indietro notevole, quello dell’Uci «in favore del processo di verità e riconciliazione» lanciato qualche giorno fa che ha fatto palesare chiaramente la possibilità dell’amnistia per il doping a cavallo degli anni 90 e 2000. «Il processo di verità e riconciliazione - ha detto Pat McQuaid, presidente Uci - è il metodo migliore per esaminare la passata cultura del doping nel ciclismo e fare in modo che la si metta definitivamente alle spalle». Sulla futura Commissione verità e riconciliazione, McQuaid ha dichiarato di avere già l’appoggio di John Fahey, numero uno della Wada.

Biciscuola Accanto ai campioni

ci saranno anche tanti bambini. Sono i protagonisti di «Mini Biciscuola», che dal Giro d’Italia atterra nel pianeta Tirreno-Adriatico. «Alla partenza 100 ragazzini delle elementari e all’arrivo quelli più grandicelli, dai 12 ai 14 anni: è la promozione del ciclismo, è il nostro futuro», spiega Mauro Vegni. E Alfredo Martini chiude: «Il ciclismo è vivo, e non ha bisogno di avvocati. Si difende con il sudore e la fatica».

Da sinistra Steve Cummings, Moreno Moser, Damiano Cunego, Ivan Basso e Damiano Caruso con il tridente simbolo della Tirreno-Adriatico BERNINI

zetta per la Parigi-Nizza, questa gara gli piace: «E’ difficile, incerta, stressante». Moreno Moser sarà al debutto: «L’anno scorso volevo esserci, accidenti, e invece l’ho vista in televisione. Mi dispiace di arrivarci con poche corse nelle gambe, ma proverò a fare classifica. In ogni caso, punto a fare una

grande gara, è il primo obiettivo della primavera e ci tengo. La tappa più dura è quella di Prati di Tivo, la classifica si farà lì». Già bello tirato Damiano Cunego, arrivato con Michele Bartoli, suo consulente tecnico alla Lampre-Merida: «Mi sono divertito a correre la Tirreno-Adriatico nel 2011, ma sta-

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GUARDA i video dei protagonisti su GDS

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OPERACION PUERTO NEL PROCESSO DI MADRID L’AUDIZIONE DEL DISCUSSO MEDICO E’ STATA RINVIATA A OGGI

Fuentes non depone, ma dà spettacolo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI MADRID

Ritratto di famiglia con giudice. Le 9 passate da poco, su un taxi arrivano, inosservate, Josefa e Araceli Fuentes. Madre e sorella di Eufemiano e Yolanda, che sbarcano al tribunale Penale numero 21 di Madrid poco dopo. E quando lo fanno, un movimento tellurico scuote la trentina di fotografi e cameramen appostati al cancello: strada bloccata, gente che cade, guardie che fischiano per riportare l’ordine, Eufemiano faticosamente avanza senza smettere di sorridere, protagonista orgoglioso. È il suo processo. È lui, Asterix o Ufe per

«Non mi nascondo e mi sembrate più nervosi voi giornalisti. Non ha senso che sia qui» clienti e colleghi, la figura centrale dell’Operacion Puerto. All’inferno La famiglia Fuentes è

più unita che mai, tranquilla anche nella condivisione con i giornalisti della lunga attesa prima dell’apertura dell’aula: «Io per il mio bambino vado all’inferno, con lui vado fino alla fine del mondo», dice mamma Josefa. «C’ero io ad aspettarlo 7 anni fa

fuori dal carcere, ci sono io qui oggi a sostenerlo». Parla solo del primogenito Eufemiano, la mamma. Pupillo che lascia in secondo piano la figlia Yolanda, anche lei imputata, quella che disse che «Non si sale il Tourmalet con bistecche e insalata». E Ufe? Non allontana la chiacchierata e fa il fenomeno: «Io non mi nascondo da nessuno, mi sembrate più nervosi voi… Per venire ho dovuto chiedere un permesso di lavoro per "doveri inalienabili": sono un medico di famiglia io, e i miei pazienti hanno bisogno di me. Sono un dipendente pubblico e per venire qui non lavoro: non mi sembra giusto che un Paese in crisi come la Spagna sprechi in questo modo

Eufemiano Fuentes, 57 anni, «braccato» dai cronisti ieri a Madrid REUTERS

tanto denaro pubblico». Gli chiediamo del libro di Tyler Hamilton, che parla di lui e del suo sistema doping: «Hamilton? Chi, il dottore?». No, il ciclista. «Ah. Non leggo libri di sport, solo let-

teratura medica. Così come non leggo i giornali, aiuta a restare imparziali». In difesa Il primo giorno di processo è iniziato con una lunghis-

sima attesa e un rinvio, ad oggi. Attesa alla quale si è sottoposta anche Ana Muñoz, direttrice dell’Agenzia Antidoping spagnola, stoica nel suo voler dimostrare ai 150 giornalisti accreditati, che a lei, nonostante ciò che si dica della Spagna, questo processo interessa quanto al mondo. Il rinvio è stato causato dall’ampia differenza, discussa ieri, tra «domanda» e «offerta»: l’accusa vorrebbe sapere, tra l’altro, a chi appartengono le 206 sacche di plasma e sangue sequestrate nel 2006 dalla Guardia Civil negli appartamenti di Fuentes, il suo avvocato, Julian Templado, dice che il suo cliente non farà altri nomi perché la cosa appartiene al passato e non è pertinente con la causa, che verte su un delitto contro la salute pubblica. E non sul doping. Ecco perché Eufemiano sorride. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MOTORI VERSO LA NUOVA STAGIONE PRESENTAZIONE SVELATA IERI A ENSTONE LA PRIMA MONOPOSTO DEL MONDIALE 2013

Sorpresa, la Lotus si è tenuta lo scalino sul muso Per la E21 scarichi tipo Red Bull Raikkonen sicuro: «Questo team sa come vincere»

di aria sotto (come evidenzia la freccia nella foto) di ispirazione Red Bull. «Abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci e vogliamo fare un altro passo avanti — dichiara il team principal Eric Boullier —, salendo regolarmente sul podio, con due piloti che hanno dimostrato la loro velocità».

PAOLO IANIERI

Zero dubbi Oltre a Raikkonen,

«So di essere in una squadra capace di vincere titoli mondiali, che in passato ha dimostrato di saper battere tutti. Non vedo perché non possa ripetersi». È un Kimi Raikkonen carico quello che tiene a battesimo la Lotus E31, la prima monoposto 2013 a presentarsi al pubblico. Con subito un piccolo colpo di scena: il tanto criticato scalino che tutti volevano eliminare (cosa ora fattibile attraverso un’appendice) è ancora lì sul muso . «Credo che lo vedremo su molte monopo-

La Lotus E21 ricalca i concetti della vettura 2012. Nuovi i deflettori davanti alle fiancate

sto. La copertura costituisce comunque un aggravio di peso» spiega il d.t. James Ellison. Evoluzione Visto in foto, il gradi-

no sembra essere leggermente più morbido, per il resto la E21 ricalca sostanzialmente la mo-

noposto capace di vincere nel 2012 ad Abu Dhabi. Non c’è. come qualcuno aveva ventilato, la sospensione anteriore pull rod (come la Ferrari) e per ora l’ala anteriore è simile a quella 2012. Le fiancate piuttosto corte sono studiate per ottimizza-

Gli scarichi scendono come sulla Red Bull iridata

re i flussi verso la zona posteriore, simile a quella che avevano Sauber e Red Bull. I deflettori verticali ora sono a L e con un profilo alare più accentuato per nascondere le strutture deformabili, mentre nuovi sono gli scarichi, con un passaggio

F.1 in stile Olimpiade Sky torna con 9 canali e la critica di Villeneuve Presentato il Mondiale della pay tv: trenta ore di diretta nei weekend. Col canadese, Gené e la tedesca Winkhaus

Valsecchi, re della GP2, strappa il posto da terzo pilota accanto a Kimi e Grosjean

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INIZIATIVA PIRELLI

Voci e volti

Nel bilancio 2012 il futuro visto dagli universitari

JACQUES VILLENEUVE IRIDATO 1997 Figlio del grande Gilles, canadese, 42, campione con la Williams COLOMBO

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI MONZA

Un mosaico con nove canali interattivi, pensato sulla scia della felice esperienza dell’Olimpiade di Londra, e la lingua, spesso tagliente, di Jacques Villeneuve (fresco papà di Benjamin): ecco i capisaldi della nuova avventura di Sky in F.1, presentata ieri in un Autodromo di Monza imbiancato dalla neve. Gli obiettivi, snocciolati dai vice presidenti Jacques Raynaud (Sport) ed Eric Gerritsen (Comunicazione e Affari Pubblici) sono ambiziosi: raccontare la F.1 con un taglio diverso per riconquistare chi si è disamorato e attrarre i giovani. Speranze I dirigenti di Sky si

guardano bene dal fissare obiettivi in termini di ascolti e abbonati, ma sono ottimisti: «In Gran Bretagna il sistema ibrido (pay tv e chiaro; n.d.r.) sta funzionando, l’audience è cresciuta», ha commentato Raynaud. E per sfondare anche in Italia, Sky scommette su un mix fatto di tecnologia e nome di richiamo. Star Così, se Michael Schumacher è stato solo un sogno, come ha ammesso Raynaud, Villeneuve, inseguito da mesi, è diventato un bel «colpo di mercato». Il canadese in teleconferenza da Andorra ha subito messo in chiaro come intende svolgere il proprio ruolo di commentatore: «Io non posso cambiare. Se non potessi dire quello che penso sorgerebbero dei problemi». E lo ha confermato subito parlando di Alonso: «Nel 2012 è stato straordinario, speriamo

MARC GENÈ COLLAUDATORE FERRARI Spagnolo, 39 anni, ha già commentato su Sky fino al 2009 VENTURELLI

Ecco cosa si potrà vedere seduti in poltrona Con un’unica schermata si potrà tenere sotto controllo tutto ciò che succede in pista: la gara, le immagini da bordo (3), la corsia box, i tempi, la posizione delle vetture e il riassunto dei momenti chiave

Con il mosaico interattivo si potranno vedere le gare on board, i tempi e la grafica Continua la trattativa con la Rai per la vendita dei nove gran premi in chiaro

che la Ferrari non lo costringa ancora a fare gli straordinari». Accanto all’iridato ’97, Marc Gené, già apprezzato commentatore alla tv spagnola e, fino al 2009, anche a Sky: «Da pilota Ferrari, partecipo alle riunioni sulle strategie, parlo con Alonso e Massa. Dunque costituisco un valore aggiunto, anche se ovviamente devo stare attento a ciò che dico». Staff Sky prevede nei fine setti-

mana dei GP ben 30 ore di diretta, mentre dal 18 febbraio varerà un canale tematico. «In sostanza saremo collegati dalle 8.30 alle 8 di sera. Le qualifiche saranno precedute da una trasmissione di un’ora, che per la gara crescerà a 90’», ha spiega-

to Fabio Guadagnini, responsabile F.1. Carlo Vanzini sarà il telecronista e avrà accanto l’italo-tedesca Sarah Winkhaus (arriva da Sky Germania); la tecnica, con animazioni in 3D, sarà affidata a Fabiano Vandone, strappato alla Rai. Prove e gara non saranno interrotte dalla pubblicità. Sfaccettature Piatto forte sarà il mosaico interattivo per scegliere come vedere il GP: diretta; tre on board (una sul leader, una che cambia a seconda delle circostanze, una terza su un pilota selezionato alla vigilia delle qualifiche a sorteggio: scommettiamo che sarà Alonso?); corsia box; tempi; mappa del circuito con la posizione delle

confermato anche Romain Grosjean («Voglio fare tanti punti per il team, tutti vorranno vedere se sono più consistente dopo lo scorso anno»), mentre un po’ di Italia si affaccia nelle retrovie, con Davide Valsecchi che dopo aver vinto il titolo GP2 si è aggiudicato il ruolo di terzo pilota. «Mi sono divertito al rientro in F.1 e non vedo perché non dovrei continuare a farlo — chiude Raikkonen —. I dubbi su di me? Li avevano solo gli altri, io sapevo cosa potevo fare».

SARAH WINKHAUS IL TOCCO FEMMINILE Italo-tedesca, giornalista, studi a Bologna, viene da Sky Germania IPP

IL CALENDARIO Australia (Melbourne) Malesia (Sepang) Cina (Shanghai) Bahrain (Shakir) Spagna (Montmelò) Monaco (Montecarlo) Canada (Montreal) Gran Bretagna (Silverstone) Germania (Nurburgring ?) Ungheria (Budapest) Belgio (Spa) Italia (Monza) Singapore (Singapore) Corea (Yeongam) Giappone (Suzuka) India (Greater Noida) Abu Dhabi (Abu Dhabi) Stati Uniti (Austin) Brasile (Interlagos)

17 marzo 24 marzo 14 aprile 21 aprile 12 maggio 26 maggio 9 giugno 30 giugno 7 luglio 28 luglio 25 agosto 8 settembre 22 settembre 6 ottobre 13 ottobre 27 ottobre 3 novembre 17 novembre 24 novembre

Dopo il bilancio "illustrato" del 2011, Pirelli ha lanciato un nuovo progetto di comunicazione legato ai risultati economico-finanziari del 2012. I documenti sociali dell’esercizio appena concluso raccoglieranno infatti anche i contributi degli studenti di varie università internazionali e le vignette della cartoonist del celebre magazine «New Yorker», Liza Donnelly. L’azienda ha intenzione di affidare agli studenti il compito di immaginare - o descrivere il domani indicando in rete (sul sito internet e sul profilo facebook Pirelli - Imagining the future) la parola che esprime il valore più significativo per il loro avvenire. Le parole saranno selezionate da una giuria (composta tra gli altri dal fotografo Steve McCurry, dal regista premio Oscar Giuseppe Tornatore e dal pilota campione del mondo di F.1 con la Red Bull Sebastian Vettel) che arriverà a individuare i dieci termini più rappresentativi. I dieci studenti selezionati dalla giuria avranno l'opportunità di vivere un’esperienza di formazione retribuita di due mesi presso il quartier generale del gruppo Pirelli a Milano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

macchine; highlights; race control, che consente di vedere 4 minischermi contemporaneamente con diretta, on board, tempi e posizioni delle auto. Non solo, il mosaico permetterà attraverso Twitter e Facebook di seguire i piloti, i team e di esprimere le proprie opinioni in diretta. I costi? Sky Sport e Sky tv al momento sono in offerta a 33 euro al mese. Prodighi di dettagli sui progetti, i dirigenti di Sky tengono la bocca cucita sulle trattative per la vendita alla Rai dei 9 GP in chiaro (vale circa 20-25 milioni di euro) e i GP che eventualmente saranno trasmessi in diretta e in chiaro. E ormai mancano due mesi al Mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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BASKET ORGANIZZATE DALLA RCS

Final 8 di Coppa Italia VARESE-MILANO

La Cimberio parte da numero 1 EA7 ci riprova 17 anni dopo

Vinci o fuori Milano grande occasione

SASSARI-BRINDISI

Il Banco: «Vanuzzo fino al 2014» Enel, la festa della neopromossa

Dal 7 al 10 febbraio le squadre più forti ripartono da zero: tutto è possibile PAGINA A CURA DI PAOLO BARTEZZAGHI E LUCA CHIABOTTI

Ebi Ere, 31 anni, 1.95 LAPRESSE

Keith Langford, 29, 1.92 CIAMILLO

«Noi ci siamo qualificati da ottavi» è il mantra di Sergio Scariolo contro i pronostici che hanno riscoperto improvvisamente Milano favorita dopo il restyling della squadra compiuto nel 2013. «Siamo alle Final Eight meritatamente perché ce le siamo guadagnate con una bella vittoria a Brindisi» dice il g.m Flavio Portaluppi, protagonista 17 anni fa dell’ultimo successo dell’Olimpia, in coppa Italia, al Forum, e in campionato. E’ una EA7 che finalmente corre e si passa la palla: basterà contro la miglior squadra del campionato, uscita quasi

indenne dagli infortuni di Banks e Ere, ancora saldamente in testa alla classifica? I due americani sono stati recuperati in tempo per la coppa Italia, lo stesso potrebbe non accadere a Milano con Gentile che giocherà se, prima, riuscirà a disputare qualche minuto già domenica con Avellino. «Il nostro obbiettivo è arrivare fino alla fine, la squadra è pronta» dice il presidente del consorzio varesino, Michele Lo Nero. Del resto per Varese cambia poco: «Eravamo sfidanti a inizio campionato e lo resteremo fino alla fine» dice Frank Vitucci.

La Beko Final Eight è considerata la manifestazione più bella del basket italiano. Di certo, è quella che ha regalato più emozioni negli ultimi anni, pur segnati dal dominio di Siena. Stavolta è difficile fare un pronostico su quello che accadrà dal 7 al 10 febbraio al Forum di Assago. La tentazione di molti, compresi allenatori di squadre favorite come Luca Banchi della Mps, è considerare questa finale come il momento che svolterà la stagione di

Milano, dopo l’inizio difficile, non solo per il campo amico, dove però convergeranno tutte le tifoserie dopo l’o.k. dato dalla Prefettura come una vera festa impone. Se l’EA7 è pericolosa perché alle Final Eight può ricominciare da zero, Varese, Sassari, Siena, Roma hanno strameritato di essere davanti a tutti, Cantù è la più esperta di finali, Brindisi e Reggio giocano un ottimo basket. Da anni la Final 8 non era tanto aperta e divertente.

La madrina Ariadna Romero, 26 anni, con la coppa Italia IPP

Travis Diener, 30 anni, 1.85 CIAM

Jonathan Gibson, 25 anni, 1.88 CIAM

Il secondo posto in classifica al termine della stagione regolare ha certificato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il raggiungimento dell’alto livello di Sassari nel basket italiano. «Ho prenotato solo per un giorno — dice sorridendo il presidente della Dinamo Stefano Sardara, accompagnato a Milano dal d.s. Pasquini e da Drake Diener — nell’ultimo periodo stanno tornando le squadre più forti che erano partite in modo meno brillante. Milano è sempre un bel teatro dove giocare. E siamo felici di annunciare che il capitano

Vanuzzo ha prolungato il contratto fino al 2014». Se Sassari giocò la prima Final Eight al secondo anno in serie A, Brindisi ci è arrivata da neopromossa. «L’obiettivo era raggiungerla — dice il presidente dell’Enel, Fernando Marino — facciamo sport, quindi si punta a vincere. Il nostro Piero Bucchi è l’unico ad aver già vinto la Coppa Italia tra gli 8 allenatori. Infatti durante il girone d’andata alzava l’asticella dei nostri obiettivi per cercare di raggiungerla. Male che vada, faremo un po’ di turismo in centro... ».

Il Forum di Assago può contenere più di 11.000 spettatori

CANTÙ-ROMA

SIENA-REGGIO EMILIA

Chebolletta dopo due finali di fila Calvani: «Acea da debuttante»

La prima volta di Banchi da capo Menetti: «Quella finale 2005... » il programma

Pietro Aradori, 24 anni, 1.94 CIAM

Luigi Datome, 25 anni, 2.02 CIAM

Da sin. Mangiacotti (Beko), Granelli (ass. Milano), Renzi (Lega), Catano (Rcs)

Bobby Brown, 28 anni. 1.88 CIAM

Donell Taylor, 30 anni, 1.98 CIAM

Finalista delle ultime due edizioni, Cantù ci riprova in un momento delicato della stagione, dopo la rinuncia a Markoishvili, e con un giocatore importante da inserire prima delle Final Eight: «Siamo dalla parte più difficile del tabellone verso la finale — dice il presidente di Cantù, Cremascoli — e non veniamo da un buon momento. Punto su una voglia di rivalsa». Viene riproposta la sfida di domenica, persa contro Roma: «Ma sarà una gara diversa — dice coach Marco Calvani — come lo è la manifestazione, credo che Cantù

alzerà il livello di attenzione dopo aver perso in campionato e che se dovessimo incontrarla senza Markoishvili scatterà, come in tutte le squadre importanti, quel meccanismo di distribuzione di maggiori responsabilità sugli altri giocatori. Per noi è il ballo delle debuttanti, siamo una squadra nuova, non voglio nascondermi ma non possiamo avere degli obbiettivi di risultato se non continuare ad andare avanti e cercare di lasciare il segno. In generale, credo, che sia una manifestazione equilibrata ma con una favorita: Milano»

BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE DOMANI «TIFO POSITIVO» A SCUOLA

Luca Banchi ha alle spalle sei Final Eight, 4 vinte. Ma quella che affronterà come capo allenatore di Siena non sarà paragonabile alle precedenti, non solo perché il giocatore tatticamente più importante della Mps, Ress, probabilmente non riuscirà a recuperare in tempo, come Ortner: «Abbiamo sempre affrontato la coppa come testa di serie n.1, giocando il giovedì che fa tutta la differenza in positivo — dice —. In più, le Final Eight sono una manifestazione che esula, anche nella atmosfera, dai valori tecnici espressi dal campionato,

era così anche quando ci presentavamo come i favoriti». Siena affronta Reggio Emilia, neopromossa ma non un’esordiente, anzi. «Nel 2005 arrivammo in finale eliminando prima Milano poi Roma — ricorda il tecnico Max Menetti, allora vice di Fabrizio Frates — perdemmo in finale con la Benetton di Messina. Per noi ha un’importanza particolare perché solo un anno e mezzo fa lottavamo per restare in LegaDue. Poi abbiamo vinto il campionato, siamo saliti e ora siamo qui. Con le squadre più fisiche facciamo fatica, ma abbiamo sempre lottato».

La Beko Final Eight di Coppa Italia 2013, al Forum di Assago dal 7 al 10 febbraio, è stata presentata ieri a Palazzo Marino a Milano alla presenza dell’assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli, Giacomo Catano, a.d. di Rcs Sport, e Valentino Renzi, presidente della Legabasket. Sul Gazzetta.it il video della presentazione.

TV E RADIO Tutte le partite saranno trasmesse in diretta su La7d e SportItalia 2. Radio 105 sarà media partner.

IL PROGRAMMA Quarti di finale Giovedì 7 febbraio: ore 17.45 Cantù-Roma; ore 20.30 Varese-Milano. Venerdì 8 febbraio: ore 17.45 Sassari-Brindisi; ore 20.30 Siena-Reggio Emilia Semifinali sabato 9 alle 17.45 e 20.30 Finale domenica 10 alle 18

INIZIATIVE Tra le iniziative collaterali, domani incontro sul «Tifo Positivo alla Final Eight» all’Istituto di istruzione Marie Curie Sraffa di Milano con Gentile (Milano), Aradori (Cantù), Polonara e De Nicolao (Varese). Venerdì 1o febbraio la squadra di Milano sarà al GazzaStore di Galleria San Carlo.

BIGLIETTI E INFORMAZIONI I biglietti sono disponibili su www.ticketone.it. Informazioni su www.final8.it.


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BASKET SERIE A: IL POSTICIPO

Brindisi travolgente Siena alla fine scoppia Reynolds, Gibson e Robinson oltre 20 punti: Bucchi batte la Mps dopo 20 k.o. «Siamo stati uno spot per il basket» BRINDISI SIENA

persa. Non c’entra l’eventuale testa alla gara di giovedì a Barcellona, qui resta un dato di fatto: alla fine, la Mps è sembrata in ginocchio, incapace di reagire soprattutto in difesa, scarica mentalmente. «Ci è mancata energia negli ultimi 5’ — il commento di Luca Banchi — eppure all’inizio dell’ultima frazione la situazione sembrava stesse per andare a nostro favore, visto che ci stava riuscendo quello che volevamo fare, abbassare il ritmo e controllare i rimbalzi. Invece, il calo».

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(24-19, 40-37; 59-62) ENEL BRINDISI: Reynolds 23 (10/18), Gibson 21 (4/10, 3/7), Robinson 23 (10/18), Zerini 2 (0/1, 0/1), Simmons 19 (8/13); Fultz 7 (2/2, 1/3), Grant 1, Preite. N.e.: Formenti, Ndoja, Pacella, Porfido. All.: Bucchi. MONTEPASCHI SIENA: Brown 27 (3/5, 5/12), Hackett 10 (2/4, 2/5), Moss 4 (0/3, 1/4), Sanikidze (0/1, 0/2), Eze 4 (2/4); Janning 17 (4/7, 2/5), Kangur 15 (2/4, 3/5), Lechthaler 5 (2/3), Carraretto 2 (1/2). N.e.: Rasic, Tealdi. All.: Banchi. ARBITRI: Lamonica, Weidmann, Bettini. NOTE – T.l. Bri 22/30, Sie 13/18. Rimb.: Bri 39 (Simmons 10), Sie 34 (Eze 7). Ass.: Bri 17 (Reynolds 8), Sie 9 (Brown 3). Progr.: 5’ 9-13, 15’ 31-29, 25’ 50-47, 35’ 75-71. F. ant.: Fultz 29’28" (57-59). Usc. 5 f.: Kangur 32’12" (66-66), Zerini 37’36" (87-71). Spett. 3500.

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO CANFORA BRINDISI

L’ultimo successo contro Siena Piero Bucchi lo ottenne al Palasclavo con la Carpisa Napoli nella stagione in cui vinse la Coppa Italia 2006. Da allora, per le successive venti volte, il coach contro i toscani è sempre uscito sconfitto. Fino a ieri sera, quando grazie alla sua Enel ha messo fine al tabù, compiendo un autentico capolavoro nel momento di maggiore difficoltà, dopo i k.o. contro Milano e Varese e senza Viggiano, Formenti e Ndoja. Basta dare uno sguardo al tabellino finale per meglio capire cosa è successo: 4 giocatori oltre i 30’ di utilizzo, il quarto a quota 29’, tre oltre i 20 nei punti segnati, col quarto a 19. Spot «È una vittoria che merita di essere ricordata dal pubblico brindisino — dirà il tecnico — i

Antywane Robinson, 28 anni: 23 punti è il suo massimo in Italia CIAM-CAST

ragazzi sapevano delle difficoltà, che avrebbero giocato più del dovuto, addirittura Zerini da numero tre. Siamo stati anche abbastanza televisivi, la gara è stato uno spot molto bello per il basket. Tutta la squadra ha messo in campo un carattere super, per vincere tutti avrebbero dovuto superarsi, e così è stato. L’uso della zona, poi, ci ha

dato una grande mano. Sono due punti d’oro, in un momento in cui abbiamo problemi d’organico». Crollo E Siena? Sicuramente pa-

ga il doppio impegno Eurolega-campionato che in questo momento non riesce a reggere. Per la terza volta di fila, non si sblocca dall’una gara vinta-una

Triple L’inizio, per l’Enel, è stato però tragico perché Brown gioca al tiro a bersaglio: tre triple in poco più di due minuti. Sotto 2-11, l’Enel non può fare altro che affidarsi all’estro di Gibson. Il capocannoniere del campionato fa dei grandi numeri, grazie al suo velocissimo arresto e tiro dalla lunga distanza. Nulla possono prima Moss, poi Hackett. Lui sguscia ovunque, i suoi punti consentono all’Enel prima di rientrare, quindi di allungare in due occasioni fino al +7. Brindisi fa zona, Siena sfrutta molto il tiro da tre (ben 20 tentativi dopo 20’). Con Lechthaler e Janning (tripla), la Mps ritorna davanti (32-34 al 17’) prima del nuovo sorpasso Enel che va al riposo lungo avanti 40-37 con Robinson in grande spolvero. Si andrà avanti sempre punto a punto, fino alla svolta degli ultimi 5’: si arriverà pure a un +16 (87-71) con Simmons, Reynolds (8 assist) e Robinson devastanti. Può bastare, mentre il pubblico va in estasi. Merita ben altra casa, Brindisi, con il club e i tifosi mortificati da un palazzetto assolutamente inadeguato per la Serie A. Ma questo è, purtroppo, un discorso vecchio e, par di capire, di difficile soluzione.

S PROSSIMO TURNO Domenica 3/2 Cantù-Sassari (ore 12) Milano-Avellino BolognaMontegranaro CremonaBrindisi Reggio Emilia-Roma Venezia-Pesaro Caserta-Biella Siena-Varese (ore 20)

Manu Markoishvili (nella foto) è già in Turchia. L’offerta del Galatasaray per il giocatore di Cantù non si poteva rifiutare e così è stato. Al club, di buyout, va una «sponsorizzazione» da 500 mila euro, al giocatore da 4 stagioni alla chebolletta, 1.3 milioni fino alla scadenza del 2014. Su queste basi sarebbe stato assurdo trattenere un pezzo di cuore canturino, ma col contratto in scadenza e che a fine stagione sarebbe stato comunque impossibile da confermare. Il Galatasaray, che ha dovuto tornare sul mercato per aver perso David Hawkins positivo all’antidoping, aveva anche sondato Roma per Gigi Datome prima di chiudere con Markoishvili. Caccia La caccia al sostituto è iniziata subito. «Cercheremo di chiarirci un po’ le idee e di fare la scelta migliore — ha dichiarato ieri il presidente di Cantù, Anna Cremascoli — . Io però non voglio parlare di rimpiazzo, perché Manu non è sostituibile. Andremo a fare un inserimento nella squadra che è una cosa diversa. Vogliamo il miglior giocatore che possa arrivare nel minor tempo possibile. Questo è il nostro obiettivo. Il mercato americano lo vedo difficile da sondare, perché implicherebbe poi cedere due giocatori. Penso che resteremo su quello italiano o comunitario ma adesso è prematuro fare dei nomi. Vogliamo fare un innesto che dia anche entusiasmo in un momento delicato». Mancio Il ratto di Markoishvili ha immediata-

mente accelerato la possibilità di un rientro in campo rapido di Stefano Mancinelli. L’azzurro, fermo dopo le qualificazioni all’Europeo di settembre e che si sta allenando con Imola, era in trattative avanzate con Sassari prima dell’opportunità canturina. Ieri il Banco di Sardegna ha stretto per l’accordo, dove è in vantaggio anche perché la strategia di Cantù, dove la riunione s’è spinta oltre la cena, è ancora da definire. E’ stato fatto un immediato sondaggio per il giovane sloveno Lemen Prepelic, dell’Olimpia Lubiana, ma il buyout richiesto è troppo alto. E il «tesoretto» ricavato dalla cessione di Manu va valutato nel lungo periodo: «In particolar modo in un momento come questo — dice la presidente — in cui, oltre ai ritardi nell’erogazione dei contributi da parte del main sponsor, si sommano purtroppo le incertezze legate alla vicenda del nuovo palasport con le conseguenti problematiche sulla prossima stagione che stanno diventando importanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Harlem show in Italia dal 18-25 aprile

Virtus, l’obiettivo ora è la salvezza Questa è la peggior Virtus dell’era Sabatini. Sei vittorie in 17 partite sono un record negativo. Nel 2008, quando chiuse terz’ultima con Udine, dopo 17 partite aveva 8 vittorie. La squadra più seguita in serie A, 7-8000 spettatori a ogni partita in casa, ha perso le ultime 7. Non si può dire che i tre americani a Milano abbiamo giocato contro. Non hanno giocato proprio. Steven Smith (nella foto CIAM) ha chiuso il primo quarto, interamente in campo, senza una voce statistica né positiva né negativa. In 21 minuti, Hansbrouck ha segnato una volta su 9 tentativi. Minard, 1 su 5 e due stoppate subite. L’obiettivo stagionale non è solo il premio per chi utilizza di più gli italiani. È la salvezza.

CLASSIFICA SERIE A Varese 30 Sassari 28 Siena 24 Roma 24 Cantù 22 Milano 20 Venezia 18 Brindisi 18 Reggio Emilia 16 Caserta 16 Bologna 12 Cremona 12 Montegranaro 10 Pesaro 8 Avellino 8 Biella 6

Via Markoishvili Per Mancinelli è avanti Sassari

L’EVENTO

di PAOLO BARTEZZAGHI

Bologna

IL 3 MPS VARESE

MERCATO CANTU’ E L’ADDIO DI MANU

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bravi&cattivi

i4

4

8

7.5

Sergio

Roma

Da vice di Cook a terzo con Bremer, passando per vice Stipcevic che era vice Cook. Per la prima volta a Milano gioca 25’ e il vice di Green e Bremer vince.

Era nei dilettanti a Bisceglie, Caserta lo chiama per fare numero. Poi lo tessera, lo mette in campo e lui è 3 su 4 da tre. Dilettante a chi?

Pochi soldi, buone scelte, tante vittorie. E non solo Datome. Taylor, ad esempio. Si chiama Jordan. Un nome che ricorda qualcuno.

Giachetti

7.5

5

5

4

Chiede di partire per Sassari all’ultimo momento perché è appena nato il figlio. La Sutor dice ok. Lui non parte lo stesso. Non gioco più, me ne vado?

Nelle ultime 4 partite, 0 su 6 da tre e 1 su 4 da 2. Cantù avrebbe bisogno del suo Cardinale non solo per la tradizionale festa in piazza della Giubiana.

«Il problema è psicologico», dice Cancellieri. Non c’è dubbio che sia anche tecnico se Biella segna meno punti di tutti ed è la terza peggior difesa.

Steele

Mazzarino

Biella

Dal 18 al 25 aprile torna l’appuntamento con gli Harlem Globetrotters. Otto le date della 9a edizione dell’Italian Tour (18 Trieste, 19 Padova, 20 Desio, 21 Torino, 22 Treviglio, 23 Reggio Emilia, 24 Milano e 25 Firenze) con i biglietti acquistabili dall’1 febbraio sul circuito Ticketone. Ieri la presentazione a Milano all’Urban Center alla presenza di Dino Meneghin, Enrico Ragnolini (Presidente Fip Lombardia) e di Elio Trifari e Franco Arturi a testimoniare la partnership tra Fondazione Candido Cannavò e Harlem Globetrotters.

Taccuino EUROLEGA

Barcellona con Siena senza Navarro (pe.m.) Juan Carlos Navarro si è infortunato al bicipite femorale sinistro nella partita di campionato vinta dal Barcellona contro Bilbao. Il capitano blaugrana starà fermo almeno 10 giorni e salterà quindi la sfida di Eurolega giovedì in casa contro Siena. Il Barcellona ha pre so Brad Oleson, guardia uscita da Vitoria (del girone europeo della Mens Sana) che a sua volta ha pre so il 22enne ceco David Jelinek dal l’Olin Edirne, in Turchia. Altro infor tunio per un’avversaria di Siena: l’Olympiacos Pireo perde Evange los Mantzaris per tutta la stagione per un infortunio a un ginocchio.

IN TURCHIA

Il Fener di Pianigiani vince con Bogdanovic Dopo essersi sbloccato in Eurolega, con la prima vittoria del le Top 16, il Fenerbahce di Simone Pianigiani ha battuto l’Erdemir 82 77 con 26 punti di Bojan Bogda novic e 13 di Romain Sato. Dopo 16 partite, il Fenerbahce è in testa al campionato turco con 14 vittorie e due sconfitte alla pari con il Banvit che ha fermato l’Anadolu Efes 82 76 con 20 punti di Sammy Mejia, ex Capo d’Orlando.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

BASKET NBA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PALLAVOLO IL CASO

Cuneo d’attacco per nascondere l’addio a Mastro Il centrale azzurro fuori rosa: ma i suoi compagni per ora sanno soltanto vincere GIAN LUCA PASINI

Kobe Bryant, 34 anni, ogni tanto si diverte a dimostrare che è anche uno dei migliori passatori del mondo REUTERS

Chiamatelo Magic Bryant I Lakers risalgono Kobe tira meno e dà 14 assist: Los Angeles batte i Thunder e respira. Ma quanto durerà? LUCA CHIABOTTI

E’ successo altre volte. Soprattutto quando faceva un po’ l’offeso contro chi, Phil Jackson, Shaq, la stampa di Los Angeles o, negli ultimi tempi, Dwight Howard, si lamentava che tirasse troppo. Così Kobe Bryant, per la seconda partita consecutiva, ha servito 14 assist facendo diventare la sua forza in uno contro uno, e lo sbilanciamento della difesa avversaria su di lui, una spettacolare fonte di gioco e dei punti per i compagni. I Lakers, arrivati sul fondo della loro terribile stagione, hanno vinto due gare di fila, contro Utah e, soprattutto, contro i numeri

D’Antoni: «Tutto è partito da lui, ha mosso la palla, non ha forzato. E tutti hanno contribuito» uno, i Thunder che hanno lasciato a San Antonio il primo posto nella Lega. «E’ cominciato tutto da Kobe — dice Mike D’Antoni — ha passato la palla, l’ha mossa, non ha forzato un tiro. E ha giocato bene in difesa. E’ partito da lui ma tutti hanno contribuito». Conti I conti della serva sono

semplici: Kobe quest’anno sta segnando quasi 29 punti a partita e ha una media stagionale di 5 assist. Produzione totale, assegnando due punti per assist: 39. Nelle ultime sue gare, Bryant è sceso a 17.5 punti personali con 14 assist: il totale di punti prodotti è 45.5. Era dal 2002 che Kobe non produceva almeno 14 assist in due gare consecutive, e solo per la quin-

ta volta in carriera ha finito con più passaggi che tiri tentati. Ma molto più importante del miglioramento numerico, è l’impatto psicologico del nuovo modo di giocare di Bryant da «facilitatore» come dicono gli americani: prima i compagni erano arrabbiati e demotivati, adesso traggono dei vantaggi personali dalla loro stella. E si impegnano di più anche in difesa. Magic «Francamente Kobe, per come sta giocando, mi è sembrato un pochino Magic Johnson per come controlla la gara — ha detto Steve Nash, usato spesso da guardia tiratrice contro Oklahoma City —. Raramente mi sono trovato nella mia carriera a fare il tiratore, ma va bene così». La domanda è: durerà? Contro Jazz e Thunder, Kobe ha giocato un basket per lui innaturale, esagerando anche nel passare la palla ma con risultati ottimi. Adesso però chiederà che anche i compagni facciano dei sacrifici sui due lati del campo. Non solo Nash, ma anche Pau Gasol sembra aver compreso la filosofia del momento. Per la sesta volta è partito dalla panchina, lasciando al giovane Earl Clark il quintetto per avere più impatto difensivo, e ha chiuso con 16 punti. «Pau è stato grande e penso si senta bene valutando quello che sta facendo» dice D’Antoni. Ultima parte del puzzle, Howard che, pur confermando di avere ancora problemi alla spalla, ha negato di non voler restare ai Lakers alla fine della stagione. Tutti felici e contenti? Ai Lakers le cose cambiano sempre molto in fretta. Prima o poi, Kobe tornerà a fare il solito Kobe ma il messaggio è arrivato. La quota playoff è ancora lontana, Los Angeles ha solo un modo per arrivarci. © RIPRODUZIONE RISERVATA

stars& stripes RONDO K.O. ADESSO COSA FARA’ BOSTON?

Boston è caduta in una profonda depressione. L’infortunio che la priverà di Rajon Rondo per tutta la stagione arriva in un momento particolare per i Celtics. Non si tratta solo di una assenza pesante in una squadra già sotto il 50% di vittorie, ma porterà anche ad un ragionamento su cosa fare adesso, con Pierce arrivato a 35 anni, e in difficoltà quest’anno, e Garnett a 36. Doveva essere l’ultima danza del gruppo campione nel 2008, via Allen, senza Rondo, qualcosa potrebbe cambiare presto. Intanto si parla di un interessamento per Kyle Lowry dei Raptors. Non è Rondo, però...

IL NUMERO: 31 I punti di Brandon Knight dei Pistons, 21 enne ex Kentucky che ha portato i Pistons al successo con Orlando col suo massimo in carriera. Stessi punti e high personale eguagliato anche per JJ Redick dei Magic, ma ha perso.

RISULTATI LA Lakers Oklahoma City 105 96 (Bryant 21; Durant 35), Orlando Detroit 102 104 (Redick 31; Knight 31), Memphis New Orleans 83 91 (Randoplh 20; Anderson 22), New York Atlanta 106 104 (Anthony 42; Teague 27), Dallas Phoenix 110 95 (Nowitzki, Marion 18; Dragic 18), LA Clippers Portland 96 83 (Griffin 23; Aldridge 21).

E se ci fosse stato Mastrangelo a che punto di classifica sarebbe adesso Cuneo? A questa domanda non si potrà mai rispondere. La stagione dei piemontesi continuerà senza il centrale azzurro, fino a quando non ci saranno dichiarazioni ufficiali. Da venerdì in avanti forse qualcosa accadrà. Dal primo febbraio, infatti, Gigi Mastrangelo, colonna della Nazionale italiana fino a Londra, sarà a tutti gli effetti un esodato del volley. Non era neppure al palasport domenica quando Cuneo «ripassava», in meno di due ore, i campioni del mondo di Trento. Pur rinunciando a Mastrangelo, azzurro con la Nazionale di Mauro Berruto fino a Londra 2012 e «misteriosamente» messo fuori rosa da Cuneo da qualche settimana, la squadra sale ancora in classifica. «Si deve fare con quello che si ha — ha detto con convinzione il tecnico della Bra banca Lannutti, Roberto Piazza — e di questo argomento (sottointeso il caso Mastrangelo) non si parla».

Ha «rifiutato» di trasferirsi in Russia dopo il provvedimento disciplinare Cuneo ha imparato a fare a meno dei servigi di Mastrangelo TARANTINI Rodaggio Cosa abbia fatto di

tanto grave il Mastro Nazionale, non è dato saperlo. E difficilmente lo scopriremo mai. Sta di fatto che Cuneo si è dovuta inventare un altro modulo e con questo è entrata fra le migliori otto d’Europa in Champions League. E giusto domenica ha battuto i campioni del mondo. «Piano piano qualche risultato si vede — certifica il tecnico parmigiano, alla prima annata in Piemonte dopo l’esperienza trevigiana e bellunese —. Non si può avere tutto in un momento». Ma qualcuno sospetta che il bomber bulgaro Sokolov, spostato di ruolo (da opposto a finto centrale), renda meno di quelle che sono le sue potenzialità... «Pensate che non conosca i punti deboli della mia squadra? — arringa Piazza —. So che questa è una formazione in via di definizione e che così non è ancora al massimo. Ci stiamo lavorando: sì, certo, Sokolov da una parte perde qualcosa in attacco, ma con questa posizione sono anche convinto che guadagnerà tanto dal punto di vista tecnico e dal punto di vista dell’accresci-

22

dicembre Mastrangelo ha giocato l’ultima gara: Cuneo-Castellana 0-3. Da allora solo vittorie (a.a.)

mento personale. Cuneo, intanto, cresce e in attesa di domenica (quando avrà lo scontro diretto per il terzo posto a Piacenza, in trasferta) si gode questo angolo di paradiso. Anche senza un bronzo olimpico di Londra in mezzo al campo. «Questo sistema mi fa perdere qualcosa dal punto di vista tecnico — continua l’allenatore di Cuneo — , spero che mi ridia qualcosa dal punto di vista della squadra. Del gruppo. Che secondo me settimana dopo settimana sta crescendo». Magari ci sarà un po’ meno velocità e un po’ più di potenza: questa è la sintesi della nuova Cuneo. «Io ci credo — chiude il tecnico ducale —. Dobbiamo ancora perfezionarci. Ma sono certo che arriveranno soddisfazioni». Senza Belgorod Per Mastrangelo invece, dopo il 31 gennaio, spariranno anche le possibilità di accasarsi. Quel giorno si chiude l’ultima finestra per il mercato. Dopo questa dovrà Mastrangelo solamente aspettare la Nazionale per tornare nel giro... © RIPRODUZIONE RISERVATA

16

stagioni di A-1 Mastrangelo ha messo a segno 1351 muri in 459 gare: 2.94 muri a partita (a.a.)

Taccuino MERCATO

Barazza a Conegliano Conegliano (TV) (a.r.) Indiscrezioni di mercato indicano che Jenny Ba razza terminerà la stagione a Cone gliano, dopo il ritiro di Modena. La centrale, nata a Codognè (Tv), po trebbe essere seguita nel club gial loblù da Paola Croce, ex libero di Modena.

TROFEO GAZZETTA (c.a.) 16a giornata: 68: Zaytsev, 62: Celitans, 54: Stokr, 53: Sokolov, 49: Petric, 47: Juantorena, 44: Grbic, Fei, Ka ziyski, 41: Raphael, 40: Simon, 39: Urnaut; 38: Ngapeth. EMIGRANTI (a.a. pe.m) Il Rabita Baku di Marcello Abbondanza su pera nella 12ª l’Azerrail Baku di Chiappini, Anzanello, Carrocci e So rokaite 3 0, mentre il Lokomotiv Baku di Cuccarini viene superato dalla capolista Igtisadchi che viene raggiunta dalla formazione di Ab bondanza. Continua la striscia vin cete delle squadre allenate da ita liani nella 13ª in Turchia. La capoli sta Eczacibasi di Micelli ha supera to il Nilufer 1 3 raggiunge quota 38. A due punti insegue il Gunes di Gui detti 0 3 all’Eregli. Al terzo posto, staccata di 8 lunghezze, il Galatasa ray Istanbul di Barbolini, Gioli (15, 68%) e Lo Bianco (1), 3 0 al Kolejli ler. Da oggi a Bergamo per allena menti. L’Almeria di Molducci viene sconfitta a Ibiza nella finale della Coppa del Re di Spagna 3 0 dal Teurel al suo terzo successo con secutivo.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SCI MONDIALI -6

Italia d’attacco

4

I 24 CONVOCATI

Mondiali di Schladming 5-17 febbraio I 24 azzurri EMILIA ROMAGNA Giuliano Razzoli (Razzolo di Villa Minozzo, Re) LAZIO Matteo Marsaglia (Roma)

IL PIÙ VECCHIO

LA PIÙ GIOVANE

IL PIÙ PESANTE

I PIU’ ALTI

LA PIÙ PICCOLA

IL PIÙ ESPERTO

Patrick Thaler, 34 anni, 10 mesi e 5 giorni. Sposato, sul casco ha la foto del figlio Leon (10 mesi)

Sofia Goggia, 20 anni, 2 mesi e 13 giorni. Polivalente, ama andare a caccia con il padre Ezio

E’ Dominik Paris. Il re di Kitzbuehel pesa 106 chili. Bassista, è’ un fan del genere thrash metal

Con 189 cm le torri sono Werner Heel (nella foto) e Siegmar Klotz. Il primo tifa Juve, il secondo Milan

Con 160 cm è Denise Karbon. Al 6o Mondiale in carriera, è appassionata di trekking e ricamo

Max Blardone a Schladming disputerà il 7o Mondiale. Ama moto Gp e guida auto da rally e go kart

«Possiamo migliorare le 5 medaglie del 2011» Ravetto «La pista di Schladming è adatta a noi. In ogni prova i ragazzi valgono il podio» PIERANGELO MOLINARO

Abbondanza e carestia. Sembra difficile che possano convivere nella stessa squadra ed invece e la realtà con cui si sono scontrati i direttori tecnici Ravetto (uomini) e Plancker (donne). Se fra gli uomini andiamo verso Schladming convinti di essere protagonisti, fra le donne, con la Brignone ferma dopo l’intervento alla caviglia destra, le speranze di un podio iridato sono ridotte al lumicino e ristrette a Merighetti in discesa e Irene Curtoni in slalom. Così la federazione ha deciso di portare nella località della Stiria 14 uomini, il massimo del contingente, e 10 donne. Spazio alle giovani Azzola e Goggia fra le donne che potranno accumulare esperienza e rinunce dolorose per i maschi. E’ il responsabile maschile Claudio Ravetto a spiegare la filosofia con cui sono state composte le formazioni. «Quando a inizio stagione abbiamo proposto al consiglio federale i criteri di qualificazione non pensavamo di avere problemi nella scelta».

«

Solo 24 ore prima decideremo chi correrà. Spero che arrivi il grande freddo CLAUDIO RAVETTO DIRETTORE AGONISTICO UOMINI

siamo schierare 5. Ma abbiamo sei velocisti e sono molti i fattori da tenere presente, dalle condizioni della neve al numero di partenza. In questa prova l’ultimo a partire sarebbe Paris e, insieme a Innerhofer, Marsaglia, Heel e Fill potrebbe gareggiare Klotz». In combinata chi gareggerà?

te fra i 10. In campo maschile ci ha messo davanti a scelte difficili». Chi le spiace lasciare a casa?

«Ad esempio Eisath in gigante, gli abbiamo preferito Nani che è un giovane emergente». Quali saranno le riserve?

«Tutti i convocati parteciperanno almeno ad una gara, nessuno farà il turista. Tutti coloro che sul campo hanno conquistato la qualificazione hanno il diritto di essere in squadra». Anche Deville che al momento è il quinto dello slalom?

«Nel peggiore dei casi parteciperà al Team Event, ma le squadre definitive le decideremo solo 24 ore prima di ogni gara».

Maglie troppo larghe per gli uomini e strette per le donne?

E’ il quartetto di slalom il dubbio maggiore?

«Il criterio era semplice: per essere convocati bisognava classificarsi fra i primi 8 o due vol-

«No, è il superG anche se, grazie al titolo conquistato a Garmisch da Innerhofer, ne pos-

«Teoricamente tutti i sei velocisti sono in grado di farla, ma non dimentico che in squadra abbiamo due medaglie uscenti di Garmisch, Innerhofer, argento in Germania, e Fill che ottenne il bronzo. Questa prova arriva dopo superG e discesa, quindi dovremo valutare anche le condizioni dei nostri ragazzi, ad esempio la schiena di Innerhofer. Comunque domani ci incontreremo a Milano per la presentazione ufficiale della squadra e delle nuove divise per i Mondiali. Parleremo e chiariremo le varie situazioni in modo che chiunque abbia ben chiaro il suo ruolo nella squadra e le aspettative». E il Team Event?

«In squadra avremo tre uomini e tre donne, anche se in pista andranno due coppie. Al momento dicevamo Deville come sicuro in questa prova, Moelgg e Simoncelli hanno detto chiara-

S Sopra Dominik Paris, 23 anni, a Kitzbuehel. Sotto il direttore agonistico maschile Claudio Ravetto

mente che ci terrebbero molto a partecipare, ma per quanto li riguarda nel programma di Schladming 2013 arriva due giorni prima del gigante e non vorrei trovarmi davanti a sorprese dell’ultimo momento». Gli assi li caleremo nei primi giorni in discesa e superG.

«Certo, lì chiunque schiereremo potrà salire sul podio, ma sono ottimista anche per le prove tecniche. In slalom ad esempio. Hirscher è fortissimo, in Coppa del Mondo non ha sbagliato un colpo, ma la statistica dice che prima o poi dovrà capitare anche a lui. Ora sappiamo andare forte su tutti i tipi di neve, ma spero faccia freddo e ci sia un fondo compatto: in una gara regolare aumentano le nostre possibilità». Ai Mondiali 2011 conquistammo 5 medaglie, un bilancio sontuoso, non facile da difendere. Ma lei aggiunse che a Schladming poteva andare anche meglio.

«La Planai è una pista difficile che si addice alle nostre caratteristiche. Non è mai facile salire sul podio, ma abbiamo le carte in regola per farlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LOMBARDIA Michela Azzola (Albino, Bg) Elena Curtoni (Cosio, So) Irene Curtoni (Cosio, So) Elena Fanchini (Montecampione, Bs) Nadia Fanchini (Montecampione, Bs) Sofia Goggia (Bergamo) Daniela Merighetti (Brescia) Roberto Nani (Livigno, So) PIEMONTE Max Blardone (Pallanzeno, Vb) TRENTINO Chiara Costazza (Pozza di Fassa) Cristian Deville (Moena) Davide Simoncelli (Rovereto) Stefano Gross (Pozza di Fassa) ALTO ADIGE Peter Fill (Castelrotto) Werner Heel (Merano) Christof Innerhofer (Gais) Denise Karbon (Castelrotto) Siegmar Klotz (Lana) Manfred Moelgg (S. Vigilio di Marebbe) Manuela Moelgg (S. Vigilio di Marebbe) Dominik Paris (Val d’Ultimo) Patrick Thaler (Sarentino)

COPPA DEL MONDO

Moelgg e Gross a Mosca Stasera parallelo nella capitale russa. Diretta tv Stasera la Coppa del Mondo vive a Mosca il suo ultimo atto prima dei Mondiali di Schladming. Un evento fortemente voluto dalla federazione internazionale per portare lo sci in città. Una bella idea, ma ingombrante per molti atleti a pochi giorni dall’inizio dei Mondiali. Sono infatti molte le defezioni, sia per evitare lo stress di una trasferta faticosa mentre il circuito ha l’unica possibilità di riposare ed allenarsi e soprattutto gli infortuni. Regole Se infatti il regolamento

prevede che i 16 atleti gara siano scelti fra i primi 12 della lista di merito dello slalom e 4 di quella generale, molte sono le defezioni, da Svindal a Ligety, a Matt e Pinturault, sino a Vonn e Zettel fra le donne. In gara anche gli azzurri Moelgg e Gross. E’ il secondo parallelo dopo quello di Monaco e la pista è stata montata su una struttura artificiale in tubi innocenti, montata nella piazza dell’Università. Si gareggerà secondo un tabellone tennistico ad eliminazione diretta, ogni duello in due manche a piste invertite. I punti conquistato varranno per la classifica generale e quella di slalom, e saranno 100 al primo, 80 al secondo, 60 al terzo, 50 al quarto, 30 per chi esce nei quarti e 15 per chi cade negli ottavi. PARALLELO (Mosca, ore 17). Uomini: Hirscher (Aut), Neureuther (Ger), Myhrer (Sve), Kostelic (Cro), Hörl (Aut), Dopfer (Ger), Grange (Fra), MOELGG, GROSS, Byggmark (Sve), Feller (Aut), Khoroshilov (Rus), Haugen (Nor), Chodounsky (Usa), Herbst (Aut), Johansen (Nor). Donne: Maze (Slo), Shiffrin (Usa), Hansdotter (Sve), Zuzulova (Slk), Poutiainen (Fin), Geiger (Ger), Thalmann (Aut), B. Schild (Aut), Pietilae (Sve), Kirchgasser (Aut), Phelan (Can), Sorokina (Rus), Hosp (Aut), Duerr (Ger), Daum (Aut), Holdener (Svi). TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport dalle ore 15.55.

COPPA EUROPA

Discesa di Jasna Vince la Goggia E’ a -8 dalla vetta (s.f.) Terzo successo della stagione di Coppa Europa per Sofia Goggia. Ieri la 20enne che sarà ai Mondiali di Schladming ha vinto la discesa di Jasna in 1’24"56 con 53/100 di vantaggio sulla Stuhec (Slo) e 56 sull’altra azzurra Cipriani; decima la Stuffer. La Goggia ora è a 8 punti dall’austriaca Siebenhofer, 1a nella classifica generale. Oggi è in programma un’altra discesa.

Ascolti: oltre un milione per lo slalom (a.a.) Ancora in crescita gli ascolti. Su RaiSport1 la discesa di sabato vinta da Paris ha avuto un picco di 822.000 spettatori (615 mila la media), con quasi il 6% di share. La seconda manche dello slalom di domenica invece è stata seguita da una media di 761.000 spettatori (picco 1.023.000), con uno share del 3.51%. Sono i programmi più visti sul digitale.


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

TENNIS AUSTRALIAN OPEN

Ferrer. Seppi nei 20. Tra le donne la leader resta la Azarenka ma Serena Williams butta giù dalla seconda posizione la Sharapova che retrocede così al terzo. Classifica Atp: 1. Djokovic (Ser) 12.920 p.; 2. Federer (Svi) 10.265; 3. Murray (Gb) 8480; 4. Ferrer (Spa) 6865; 5. Nadal (Spa) 5400;

LE CLASSIFICHE

Nadal esce dai top 4 dopo sette anni Per la prima volta dopo sette anni Rafa Nadal (foto Afp) scivola fuori dai primi 4 al mondo superato anche dal connazionale

6. Berdych (R. Cec) 4680; 7. Del Potro (Arg) 4210; 8. Tsonga (Fra) 3355; 9. Tipsarevic (Ser) 3180; 10. Gasquet (Fra) 2720. Gli italiani: 18. Seppi 1765; 44. Fognini 880; 61. Lorenzi 760; 80. Bolelli 652; 90. Volandri 582. Donne: 1. Azarenka (Bie) 10325; 2. S. Williams (Usa) 9970; 3.

Novak Djokovic, 25 anni, bacia il trofeo dell’Australian Open AP

4

I NUMERI

25

gli anni di Djokovic, nato a Belgrado il 22 maggio 1987 e professionista dal 2003.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

31

Sharapova (Rus) 9545; 4. Radwanska (Pol) 7750; 5. Li Na (Cin) 6255; 6. Kerber (Ger) 5695; 7. ERRANI 4605; 8. Kvitova (R. Cec) 4285; 9. Stosur (Aus) 4230; 10. Bartoli (Fra) 3740. Italiane: 16. Vinci 2585; 53. Schiavone 1083; 57. Pennetta 1036; 76. Giorgi 839; 116. Knapp 593.

LA DAVIS A TORINO

Italia-Croazia al Palavela: è caccia al biglietto

1

La classifica di Nole, raggiunta per la prima volta il 4 luglio 2011 all'indomani della vittoria a Wimbledon.

Gigante

48

Djokovic, guerriero e istrione «Ho scritto pagine di storia»

milioni di dollari guadagnati in carriera da Djokovic di cui oltre 2 e mezzo vinti domenica scorsa all’Australian Open.

Nole: «Se penso che ho vinto gli stessi Slam di Edberg e Becker mi vengono i brividi» DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2 MELBOURNE (Aus)

C’è il Djokovic feroce in campo, il guerriero con la corazza di una preparazione fisica da superuomo e una schiacciante forza mentale. E poi c’è quello fuori dall’arena, che incontra la Zheng negli spogliatoi e la saluta in cinese oppure improvvisa con i raccattapalle durante l’allenamento il balletto-tormentone di Gangnam Style: «E’ il mio modo per condividere con gli altri la felicità per essere diventato quello che sono. Non tutti ci riescono». Sono

«

L’obiettivo è solo di continuare a vincere il più possibile, finché ne sarò capace NOVAK DJOKOVIC N.1 AL MONDO

due aspetti così imprescindibilmente legati della personalità di un campione che sta a poco a poco impossessandosi della storia: quattro vittorie a Melbourne come Agassi e Federer, sei Slam come Edberg e Becker. Nole e Melbourne Nessuno, nel-

l’Era Open, aveva vinto in Australia per tre volte consecutive. «Questo torneo è magico, per me - racconta - l’atmosfera di questi campi, delle tribune, mi elettrizza. Credo di trovarmi particolarmente bene qui perché ci arrivo dopo sei settimane di break, quindi più rilas-

per tutti gli altri. «E’ molto stimolante - analizza - far parte di una generazione in cui c’è Federer, il più forte di tutti i tempi, o Nadal, il più grande sulla terra, un agonista incredibile; o ancora Murray, straordinario in tutte le fasi difensive. Il fatto è che per rimanere competitivo contro gli altri ognuno di noi ha dovuto alzare il suo livello tecnico e fisico e di conseguenza abbiamo allargato la distanza da chi ci segue».

sato, più concentrato sulle cose da fare». A Melbourne sono due i posti del cuore: il Botanic Garden («Amo passeggiare nel parco lungo il fiume, mi dà serenità») e la chiesa ortodossa di San Sava. Nole e il grande Slam Per completare quello personale gli manca solo Parigi, ma è chiaro che sul primo vincitore dell’anno si concentra sempre l’attenzione di chi attende ancora l’erede di Budge e Laver. «Pensare al Grande Slam? E’ una domanda legittima a chi esordisce con un trionfo in Australia, ma anche solo vincere uno dei quattro tornei è un’impresa difficilissima e le occasioni non sono poi così tante: devi essere capace di cogliere il momento. Il mio principale obiettivo stagionale era il Roland Garros, che non ho mai conquistato, ma Nadal torna e bisognerà fare i conti con lui. Parliamone dopo Parigi».

mento in cui Nole ha realizzato che una carriera già straordinaria poteva diventare fenomenale. «E’ stata la Coppa Davis vinta nel 2010: mi ha spinto a migliorami ancora, a curare ogni dettaglio per inseguire il numero uno. Lo spirito della Davis è inimitabile». Per questo ha anticipato il volo da Melbourne per arrivare prima in Belgio, dove venerdì giocherà il primo turno.

Nole e Murray Amici-nemici da

Nole e il futuro «Quando ho ini-

sempre. «Quella tra Federer e Nadal resta la più grande rivalità della storia del tennis e non è ancora finita - ammette Djokovic - però negli ultimi anni le partite contro Andy sono state molto spettacolari. E da quando lui ha vinto finalmente uno Slam, c’è sicuramente una pressione maggiore: sì, può diventare la sfida dei prossimi anni».

ziato, il mio sogno era di diventare numero uno e vincere Wimbledon. Li ho realizzati. Sono orgoglioso di aver scritto pagine di storia, se penso che ho gli stessi Slam di Edberg e Becker mi vengono i brividi. Ma il tennis adesso è molto più competitivo di quando sono arrivato io, 6-7 anni fa, perché tutti si preparano meglio, si allenano meglio, mangiano meglio. Pe questo l’obiettivo è solo di continuare a vincere il più possibile, finché ne sarò capace».

Nole e la svolta C’è un mo-

Nole e i fab four Ci sono

state epoche dominate da pochi giocatori, ma in questa Djokovic, Federer, Murray e Nadal sembrano inavvicinabili

NEGLI SLAM HA GIA’ PRESO LA SCIA DI NADAL Novak Djokovic è in scia a Roger Federer e Rafael Nadal negli slam. Prendendo le rispettive migliori sequenze di 10 tornei dello slam, il rendimento di Djokovic è identico a quello di Nadal. Il serbo negli ultimi 10 disputati ha ottenuto 5 vittorie, giocato 8 finali e 10 semifinali. Nadal, dal Roland Garros 2008 all'Us Open 2010, ne ha vinti 6, giocato 6 finali e 8 semifinali. Più avanti è Federer che nel suo periodo d'oro (Wimbledon 2005 Us Open 2007) ha vinto 8 slam e giocato 10 finali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giocatore

Età

Periodo

Vitt.

Fin.

Sem

Qua.

Elim.

PV

PP

%

Federer

26

W05 - US07

8

2

-

-

-

67

2

97,1

Nadal

24

RG08 - US10

6

-

2

1

1

59

4

93,7

Djokovic

25

US10 - AU13

5

3

2

-

-

62

5

92,5

AU Australian Open

RG Roland Garros

W

WImbledon

US

Us Open

3

I top ten battuti a Melbourne da Djokovic: Tomas Berdych n˚ 6 nei quarti, David Ferrer n˚ 5 in semifinale e Andy Murray n˚ 3 in finale.

83,9

la percentuale di partite vinte nei tornei dello Slam (141 vittorie e 27 sconfitte). Nei Master 1000 è al 78,9% (172 vittorie e 46 sconfitte).

35

I tornei vinti in carriera da Djokovic (6 Slam e 13 Masters 1000). Sul cemento 21, sulla terra 7, indoor 6 e sull'erba 1.

Il campo in terra rossa del Palavela

TORINO — (a.m.) E' tutto pronto per il primo turno del World Group 2013 di Coppa Davis tra Italia e Croazia che si disputerà dal 1˚ al 3 febbraio al Palavela di Torino (terra rossa indoor). Fino a domani gli allenamenti di entrambe le squadre saranno aperti a studenti di scuole medie, superiori e universitari, mentre da venerdì 1˚ febbraio si inizia a fare sul serio con i primi due singolari. Il 2 febbraio si giocherà il doppio mentre il 3 febbraio si chiude con gli ultimi due singolari. Ritorno La Coppa Davis torna a

Torino dopo 33 anni e l’Italia di capitan Barazzutti può contare su un Andreas Seppi in gran forma, per la prima volta tra i primi 20 giocatori del mondo (nel ranking è attualmente 18˚). Oltre a Seppi (che all’Open d’Australia ha battuto il croato Cilic in cinque set), Barazzutti ha scelto Fabio Fognini, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi a difendere i colori azzurri, mentre la Croazia punterà su Marin Cilic, Ivan Dodig, Mate Pavic e Antonio Veic. Già venduti più di 10 mila dei 15 mila biglietti disponibili. Per acquistarli (giornalieri o abbonamenti per due o tre giorni) su Ticketone.it, presso il GazzaStore di Milano, o a Torino, biglietteria Palavela via Ventimiglia 145. Promozione circoli: ticketingtennis@rcs.it. Le partite saranno trasmesse in diretta da SuperTennis Tv. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DONNE

Errani e Vinci tornano in campo a Parigi Sono due le azzurre ammesse direttamente al tabellone principale dell’Open Gdf Suez, di Parigi con montepremi da 690.000 dollari che si disputa a Parigi su campi in cemento indoor. Sara Errani è la numero 1 del seeding, e usufruisce di un bye al primo turno. Attende la vincente tra due qualificate al secondo turno. Roberta Vinci, testa di serie numero 5 affronterà invece la rumena Simona Halep, numero 45 del ranking. Eliminata al secondo turno delle qualificazioni Maria Elena Camerin: ha ceduto per 6-1 6-2 alla portoricana Monica Puig.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

GHIACCIO L’INTERVISTA

PALLANUOTO

d

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI ZAGABRIA (Croazia)

LE SUE DICIOTTO MEDAGLIE INTERNAZIONALI

GLI ALTRI DUE PODI

Appuntamento nella sala Kaptol II del Four Points Hotel: c’è da festeggiare l’oro di Carolina Kostner, il bronzo di Stefania Berton-Ondrej Hotarek, quello di Anna Cappellini-Luca Lanotte e il quarto posto di Valentina Marchei (tutti invitati a un Gala di chiusura da esaurito). L’Italia, seconda nel medagliere dietro la Russia, in 104 edizioni di Europei non era mai arrivata così in alto. C’è un brindisi collettivo, c’è la team leader Olga Gilardini a far gli onori di casa, c’è il ceco Michal Brezina (altro bronzo) ospite d’onore e c’è Carolina che dice: «Sono orgogliosa di far parte di questa squadra». Poi, nella sua stanza al nono piano, c’è spazio per qualche riflessione.

S

RCS

«Perché mai ho avuto programmi così ricchi di insidie ed esigenti. Ho rischiato, è andata bene. Ma quanta fatica».

Stefania Berton Ondrej Hotarek Bronzo nelle coppie d’artistico, storica prima volta dell’Italia a medaglia nella specialità Christian Presciutti, 30 anni, asso del Brescia ANSA FRANCO CARRELLA

Lo ha ammesso: alla fine del libero non ne aveva più.

«S’è accumulata la tensione della settimana e il Bolero, così incalzante, così in crescendo,

Kostner

Le piccole russe? Hanno così tanta concorrenza che chi emerge è per forza una stella

S Anna Cappellini Luca Lanotte Bronzo nella danza, loro primo podio europeo, dopo quello mancato per 3/100 a Sheffield 2012

CAROLINA KOSTNER CAMPIONESSA DEL MONDO

non concede pause». Non ci sono passaggi nei quali tirare il fiato?

«E’ una questione di automatismi. Più manderò a memoria ogni singolo passaggio, ogni aspetto coreografico e più potrò concedermi qualche respiro. Ho ancora tanto da lavorare». Intanto ha confermato che la scelta di continuare è stata più che azzeccata.

«In qualche modo è stato un salto nel buio, poteva finire diversamente. Ormai ho centrato tutti gli obiettivi che mi ero posta. Se sono ancora qui è perché ora riesco a pattinare col sorriso sulle labbra e mi sento felice». Chi l’ha aiutata nella decisione?

«Ho fatto da sola, ma mia cugina Isolde (l’ex sciatrice azzurra, ndr) mi ha detto che il giorno di smettere arriva quando nel fare qual che si fa non si prova più gioia. Per me quel giorno non è ancora arrivato».

«Ora pattino sempre felice e con il sorriso sulle labbra» L’azzurra celebra il quinto trionfo e l’ottavo podio europeo «La mia coreografa mi ha fatto diventare molto ambiziosa» IL MEDAGLIERE PAESE ORO ARGENTO BRONZO 1. Russia 2 2 1 2. ITALIA 1 0 2 3. Spagna 1 0 0 4. Francia 0 1 0 4. Germania 0 1 0 6. R.Ceca 0 0 1

Ora le piovono addosso complimenti da ogni dove.

«E’ vero: sentire per esempio tanti giudici dalla mia parte è confortante. Devo ringraziare la mia coreografa, Lori Nichol, che nel montare i nuovi programmi, mi ha fatto essere ambiziosa». Da Adelina Sotnikova a Elizaveta Tuktamysheva, l’avanzata delle piccole russe non le fa paura?

fratello Simon?

«Le ammiro. Contro di loro avrei potuto tranquillamente finire seconda o terza. Hanno talmente tanta concorrenza interna che, chiunque emerge, è sicuramente una stella».

Adelina Sotnikova, Carolina Kostner ed Elizaveta Tuktamysheva AFP/EPA

Al quinto oro continentale, prova ancora emozioni a salire sul podio?

Dai campionati nazionali di Omaha (Nebraska) la squadra Usa per i Mondiali (bocciato Abbott). Uomini: 1. Aaron* 255.00; 2. Miner* 251.29; 3. Abbott 249.33. Donne: 1. Wagner* 188.84; 2. Gold* 186.57; 3. Zawadzki 179.63. Coppie: 1. Castelli-Shnapir* 180.61; 2. Scimeca-Knierim 172.75; 3. Zhang-Bartholomay 172.02; Denney-Coughlin* assenti. Danza: 1. Davis-White* 197.44; 2. Chock-Bates* 175.91; 3. Shibutani-Shibutani* 174.21. *Ai Mondiali

«Enormi e quando partono le note dell’inno di Mameli ancora di più. Non ci si abitua mai». Perché ha dedicato l’oro a suo

Test Romania per Presciutti e il Settebello Il romano ricarica l’attacco e spinge Brescia e i fratellini «Possono andare lontano»

Carolina, ha detto che dei suoi undici Europei è stato il più difficile: perché?

«

WORLD LEAGUE A CIVITAVECCHIA

CAMPIONATI STATUNITENSI

Ai Mondiali sfiderà pure Wagner e Gold

«Come per me, la sua vita è lo sport. Gioca a hockey ghiaccio in Finlandia. Mi ha vista gareggiare solo a Torino 2006. E so bene che avrebbe preferito andare a vedere una bella partita della sua disciplina... E’ uno di poche parole, ma ci capiamo al volo. Gli auguro il meglio». Quali programmi ha a breve?

«Torno a Oberstdorf una settimana, poi mi concederò qualche giorno a casa, in Val Gardena. Quindi comincerò la preparazione per i Mondiali in Canada di metà marzo. Può darsi mi raggiunga Lori, può darsi che, tra Vienna e L’Aia, ci metta in mezzo un’altra gara». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian Presciutti non si dà pace: «Questa squadra non decolla, è un peccato. Ci esaltiamo con le grandi, ma soffriamo contro le piccole». Tranquilli, qui non si parla del Settebello campione del mondo e vicecampione olimpico, ma della Roma che fa tanto tribolare i suoi tifosi, compreso il bomber della pallanuoto che tre mesi fa incontrò l’idolo Totti. Proprio dalle sue parti, a Civitavecchia, Christian cerca oggi di dimenticare le amarezze del calcio e di riprendere la marcia nella World League. Dopo la sconfitta di novembre con l’Ungheria, c’è il test Romania: «A Szekesfehervar non abbiamo demeritato, ma sono stati fatali i tanti errori in superiorità numerica. A questi livelli, quasi sempre la percentuale di realizzazione fa la differenza — spiega il trentenne attaccante del Brescia —. Coi romeni mi aspetto una gara tosta, sono giocatori di esperienza». Sulla loro panchina è tornato Hagiu, uno dei più celebri cannonieri della storia. In famiglia È aria di casa, per Christian. Così, da

Guidonia verranno papà Santino e mamma Paola, la sorella Martina e il fratellino Daniel (classe ’96) che fa parte del vivaio della Lazio. Nella prima squadra biancoceleste gioca invece Nicholas (’93), tra i 19 convocati di Campagna che in questi giorni si sono allenati a Ostia. «È un talento versatile, con Formiconi sta crescendo bene. Può ricoprire tutti i ruoli — dice di lui Presciutti senior — e, a differenza di me, giostra a destra dell’attacco, nelle posizioni 1 e 2. È stato bello giocare per la prima volta assieme nel Settebello, a ottobre contro la Russia a Savona. Quanto a Daniel, ha già una stazza superiore alla mia, e per questo viene utilizzato in marcatura sul centro. Spero che diventi più costante. E chissà che un giorno non possiamo ritrovarci tutti e tre in Nazionale». Tra un impegno azzurro e l’altro, Christian va in gol col Brescia che dopo il giro di boa dell’A-1 si ritrova al comando a punteggio pieno con sei punti di vantaggio sulla Pro Recco, battuta 10-8 nello scontro diretto: «È un primato strameritato, siamo un grande gruppo e Bovo è un allenatore fantastico, però Recco è sempre la favorita per lo scudetto. In Champions League invece stiamo stentando perché non abbiamo sufficiente esperienza internazionale e perché talvolta non ci adattiamo agli arbitraggi, ma la qualificazione agli ottavi resta a portata di mano». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SITUAZIONE

Guidano gli ungheresi Ieri mattina, grande entusiasmo all’allenamento degli azzurri nello Stadio del Nuoto di Civitavecchia: erano presenti 1.500 studenti. Nelle prime due giornate di World League (girone C), il Settebello ha battuto 13 6 la Russia e ha perso 6 5 in Ungheria. Sabato, sarà ospite dei russi a Volgograd. Oggi Italia Romania (ore 20.30, dir. RaiSport 1). Class.: Ungheria 6; Italia 3; Romania 2; Russia 1. La formula Alle finali dell11 16 giugno accedono le capolista dei 3 gironi europei, 2 rappresentanti del continente americano, 2 dell’Asia Oceania e la Nazionale ospitante (da definire). I convocati Con il c.t. Campagna ci sono 19 giocatori a disposizione: Tempesti, Del Lungo, Sadovyy, C. e N.Presciutti, Gallo, Baraldi, Velotto, Aicardi, Figari, Felugo, Figlioli, D.Fiorentini, S.Luongo, A.Fondelli, Giorgetti, Vergano, F.Di Fulvio e Coppoli.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Rugby L’INCIDENTE DOMENICA NOTTE A ROMA MENTRE ERA A BORDO DEL SUO SCOOTER

Lynch ucciso da un’auto pirata Morte tragica del pilone inglese della Capitolina sul raccordo anulare: nessuno lo soccorre ROBERTO PARRETTA ROMA

DOMENICA LA FRANCIA

Infermeria Italia Furno quasi fuori Altri tre a rischio

E’ morto sul Grande raccordo anulare, solo, molto probabilmente colpito da un’auto, un furgone o un mezzo pesante, mentre era a bordo del suo scooter. Brendan Lynch, 26enne pilone della Capitolina (squadra leader in A-1), se n’è andato nel modo più tragico, senza che l’autista del veicolo che lo ha tamponato si fermasse a soccorrerlo. La dinamica del fatto è ancora da chiarire: ma le indagini, sulla base della ricostruzione della Polizia Stradale, portano a questa ipotesi.

ROMA — (r.par.) Furno praticamente out, a forte rischio Barbieri, Pavanello e Gori riconsegnati da oggi al c.t. Brunel. E’ la situazione dell’infermeria azzurra a 5 giorni da Italia Francia (domenica alle 16 all’Olimpico). Ieri, complice la pioggia, un solo allenamento in campo. Domani incontro all’Acqua Acetosa col Settebello, argento olimpico della pallanuoto a Londra.

Il pilone inglese della Capitolina Brendan Lynch, 26 anni, già con Lazio, Alghero, Benevento e Gladiatori FAMA Partita e terzo tempo L’inciden-

te è avvenuto nel territorio di Settebagni, a poche centinaia di metri dall’imbocco della A24, la Roma-L’Aquila. Lynch domenica pomeriggio, con la solita maglia n. 3, aveva giocato nel match vinto con Firenze, quindi aveva partecipato al terzo tempo e dopo, insieme ai compagni, aveva proseguito la

serata in un locale di Ponte Milvio, ritrovo post partita del rugby romano. Da lì aveva preso la via di casa, in direzione Tor Vergata. Intorno alle 3 di notte, non avendone notizie, la fidanzata romana ha cominciato una serie di telefonate a polizia e ospedali. Fino alla triste scoperta. Brendan era arri-

vato alla Capitolina la scorsa estate, dopo una stagione ad Alghero: lavorava alla Fao e non gli bastava vivere il rugby la domenica, «voleva tornare a respirare sette giorni su sette l’aria di un club», racconta il d.t. Daniele Pacini. Come aveva fatto sin da bambino, cresciuto tra Rotherham (la città

Ippica OK PAINTING E ORIENT

Football VERSO IL SUPER BOWL

Italiani a Parigi altra doppietta

Obama: «Sport Piller Cottrer: troppo violento» un mese di stop

Bella doppietta italiana ieri a Vincennes: ora sono 15 i nostri successi nel meeting parigino 2012-2013. Prima ha colpito Painting Wise (A. Abrivard): il figlio di Equinox Bi (foto FORNI) dei Biasuzzi, ha dominato il Prix d’Issoire (m 2700) in 1.14.7 davanti all’altro italiano Paradiziac. Poi Orient Horse (R. Vecchione, training Holger Ehelrt) si è imposta nel Prix de Sarlat (m 2700) in 1.13.9: il figlio di Abano As ha concluso facilmente davanti all’altro italiano Oneghin del Ronco (A. Di Nardo) con al quarto posto Omas Np (F. Pisacane). Oggi altri 10 italiani in pista. LE ACCUSE DI CATANIA Il ministero del Mipaaf Mario Catania, dopo mesi di silenzio e promesse non mantenute, in piena campagna elettorale parla dell’ippica, accusando il Ministero dell’Economia «che con un atteggiamento incomprensibile, non mette a disposizione i soldi previsti per l’ippica: un comportamenti sorprendente perchè i soldi sono a bilancio».

Alla vigilia del Super Bowl, l’ultima cosa che la Nfl si aspettava era un’entrata a gamba tesa di Barack Obama. Perché le anticipazioni di una sua intervista, che uscirà su The New Republic l’11 febbraio, non lasciano dubbi su come la pensi il Presidente sulla pericolosità del football: «Credo che quelli che come me amano questo sport dovranno accettare in futuro dei cambiamenti che lo faranno diventare meno violento. Di conseguenza anche meno spettacolare, ma ci guadagnerà la salute dei giocatori. Così, noi tifosi non dovremo più farci frequenti esami di coscienza. Non lo dico tanto per i pro’ Nfl, ben pagati e protetti anche dal sindacato, ma per tutti i ragazzi che lo giocano alle università e sono sottoposti ugualmente a pericolosi traumi». Se avesse un figlio maschio, Obama ci penserebbe molto prima di permettergli di giocare a football.

Sci di fondo DUBBI OPERAZIONE

(g.v.) La caduta di domenica nella Marcialonga a Pietro Piller Cottrer è costata, intanto, la fine anticipata della stagione con l’addio al sogno iridato. Ieri mattina, la risonanza magnetica eseguita dal primato D’Andrea dell’ospedale di Belluno ha fatto emergere un forte stiramento del legamento collaterale del ginocchio destro con interessamento del crociato e del menisco. All’olimpionico è stato applicato un tutore che dovrà portare per una decina di giorni, prima di sottoporsi a nuova risonanza magnetica di controllo ed alla terapia riabilitativa conseguente. «Il danno c’è ma spero di scongiurare l’intervento chirurgico. Aspettiamo a decidere». Intanto per le preolimpiche di Sochi, convocati Checchi, Pellegrino, Clara, Hofer, Moriggl, Noeckler, F.Pasini, Scola; donne: Laurent, Vuerich».

Presentazione oggi a Milano

Organizzato da Statale e Odg

Donati e lo sport del doping

Corso sport- giornalismo

Alessandro Donati e la sua opera di denuncia sul doping restano al centro dell’attenzione. Oggi alle ore 18 presso l’Auditorium Gaber Regione Lombardia, Grattacielo Pirelli, in piazza Duca D’Aosta 3, si terrà la presentazione milanese del libro best seller «Lo sport del doping. Chi lo pratica, chi lo subisce» (Edizioni Gruppo Abele). Con l’autore interverrà il vice direttore della Gazzetta dello Sport, Franco Arturi.

Un corso di perfezionamento in giornalismo sportivo, organizzato da Statale Milano e Ordine dei Giornalisti lombardo, permette di acquisire competenze tecniche e comunicative. E’ riservato a ex allievi delle scuole di giornalismo e a pubblicisti e professionisti: quota 1500e. Le domande vanno presentate entro il 12/2 sul sito dell’Ateneo, www.unimi.it (http://www.unimi.it/cataloghi/master/Bando_Giornalismo_CdP_ 2012-2013.pdf

ha atteso fuori dalla camera mortuaria del cimitero del Verano, in attesa di rivolgergli l’ultimo saluto», dice Sebastian Caffaratti, coach dei trequarti, ma non sarà possibile

finché un familiare non lo riconoscerà: il giocatore non aveva parenti a Roma e i genitori sono attesi stamattina. «Arriveranno da Sheffield, andremo ad accoglierli, poi li accompagneremo da Brendan — spiega il capitano Filippo De Michelis —: siamo rimasti tutti e 40 fuori dall’istituto di medicina lega-

Atletica Trost a Trinec Caccia ai due metri

Disabili Special Olympics Invernali in Corea

(si.g.) Oggi a Trinec (R.Ceca), nella tappa conclusiva del Moravia Tour di alto indoor, Alessia Trost torna a caccia dei due metri. Tra gli uomini in gara Gianmarco Tamberi. Nel meeting odierno di Vienna (Aut) Galbieri (60), Benedetti e Rifesser (800), Abdikadar (1500), Marco Boni (asta) e tra le donne Borsi (60 hs) e Benecchi (asta).

(c.ar.) Special Olympics, vive da oggi uno dei suoi momenti più importanti: fino al 5 febbraio si svolgono infatti i Giochi mondiali invernali a Pyeogchang in Corea, dove oltre 3000 atleti e coach di 100 Paesi gareggeranno in sci nordico, sci alpino, snowboard, corsa con le racchette da neve e floor hockey unificato, cioè composto da atleti con e senza disabilità. Gli azzurri sono 57. Testimonial della campagna «Adotta un campione», attraverso la quale SO Italia raccoglie fondi per partecipare alla manifestazione, è Giorgio Rocca: «Diventate fan come me del coraggio e della determinazione».

inglese dove era nato da famiglia irlandese) e Belfast. Familiari Ieri «tutta la squadra

INDOOR ITALIA (si.g.) A Roma. Uomini. 60: Donati 6"77 (b. 6"75); Basciani 6"83. Peso: Secci 18.29. Donne. 60: Draisci 7"51; Paoletta 7"56. A Padova. Uomini. Asta: Menz 4.90. A Modena. Uomini. Asta: Rubbiani 5.40. Triplo: Bocchi (’97) 14.73. Donne. Asta: Benecchi 4.20; Galli 4.10. Lungo: Vicenzino 6.30. Triplo: Da San Biagio 12.92. A Firenze. Donne. 60: Amidei 7"50. Alto: Furlani (a) 1.78. A Saronno (Va). Donne. 60 hs: Balduchelli 8"55. A Bergamo. Uomini. Alto: G. Ciotti 2.15; Lemmi 2.15; Carollo 2.15; Gelati 2.13; Grasselli 2.13. Donne. Asta: Bruzzese 3.90; Scarpellini 3.80. A Bratislava (Slk). Uomini. 60 hs: 5. Devarti 8"09. CHE PEREZ (pe.m.) A Valencia (Spa), miglior prestazione mondiale stagionale sui 60 indoor del cubano di Spagna Yunier Perez: 6"53. LANCI ITALIA (si.g.) Prima fase del campionato invernale lanci. A Milano. Uomini. Martello: Lingua 72.90. A Gorizia. Uomini. Martello: Povegliano 70.83. A Livorno. Uomini. Giavellotto: Bertolini 73.76. Donne. Disco: Salvini 49.47. Martello: Magni 62.13. A Genova. Donne. Martello: Massobrio 60.33. Giavellotto: Jemai 48.37. A Rieti. Uomini. Martello: Falloni 69.69.

Boxe WORLD SERIES (r.g.) I British Lionhearts per la sfida del 2 febbraio a Caserta contro Italia Thunder Dolce & Gabbana, secondo turno di ritorno delle World Series Boxing, hanno cambiato gli avversari di Mangiacapre (73) e Benchabla (85), designando l'estone Kapò e l'irlandese Ward, decisamente migliori. Invariati gli altri tre confronti. 54: Picardi- McGoldrick (Gal); 61: Valentino-J. Taylor (Sco); +91: Russo- Fa (Ton). Diretta Sky dalle 21. EUROPEO DI ROCCO (r.g.) La OPI2000 allestirà il vacate europeo superleggeri il 27 aprile probabilmente a Perugia, tra Michele Di Rocco (34-1-1) e l'inglese Lenny Daws (25-2-2). Due tricolori a Monza (Mb) l'8 marzo per la Cavallari Boxe. Supermedi: Roberto Cocco (cam. 11-9-1) c. Luciano Lombardi (18-11-1); superleggeri: Renato De Donato (cam. 11-1) c. Antonio Santoro (7-1-1).

Canottaggio ACCORDO ITALIA-RUSSIA Un rapporto di collaborazione e cooperazione tra Italia e Russia è stato siglato a Pisa dal presidente Abbagnale e dal suo omonimo But. Scambio di allenamenti e partecipazioni ai rispettivi eventi internazionali.

Ghiaccio Mondiali sprint lunga Nenzi, record sui 500 All’olandese Michel Mulder (ex rotellista al debutto) e alla statunitense Heather Richardson il 42˚ Mondiale sprint in pista lunga (2x500, 2x1000) a Salt Lake City (Usa). Domenica notte, nel secondo 500, con 34"99, record italiano di Mirko Nenzi sui 500 (prec. 35"01; Ermanno Ioriatti; Calgary 2009). Uomini. 500 I/II: 1. Kato (Giap) 34"21/34"29; 20./21. Nenzi 35"04 (pb)/34"99 /r.i.); 29./30. Ioriatti 35"58/35"59. 1000. I/II: 1. Otterspeer (Ola) 1’07"46/1’07"43; 19./14. Nenzi 1’08"67 (pb)/1’08"55 (pb); 34. Ioriatti 1’11"69. Classifica: 1. Mulder (Ola) 136.790; 2. Koskela (Fin) 137.015; 3. Otterspeer (Ola) 137.045; 4. Gregg (Can) 137.060; 5. Tae-Bum Mo (S.Cor) 137.410; 19. Nenzi 138.640; 33. Ioriatti 107.015. Donne. 500. I: 1. Jing Yu (Cina) 37"21; 26. Daldossi 38"74. II: 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 36"99; 27. Daldossi 38"69. 1000. I: 1. Nesbitt (Can) 1’12"91; 28. Daldossi 1’17"92 (pb). II: 1. Richardson (Usa) 1’13"19. Classifica: 1. Richardson (Usa) 148.015; 2. Jing Yu (Cina) 148.280 3. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 148.560; 4. Oenema (Ola) 148.665; 5. Nesbitt (Can) 148.945; 27. Daldossi 116.390.

Golf Tiger vince a Torrey Pines Tiger Woods ha conquistato il Farmers Insurance Open a Torrey Pines con -14 e 274 colpi (68-65-69-72). Per Woods si tratta del 75˚ titolo Pga in carriera ed è la settima volta che il numero 2 al mondo trionfa sul green di La Jolla in California. La stagione di Woods era iniziata la settimana scorsa ad Abu Dhabi quando Woods non aveva nemmeno superato il taglio.

Hockey ghiaccio SERIE A (m.l.) Oggi il 6˚ turno della 2ª fase di serie A. Intanto a Milano il 36enne difensore ceco Jan Snopek, dal campionato norvegese. Programma (ore 20.30). Master Round: Valpellice-Bolzano; Alleghe-Renon. Rip. Val Pusteria. Classifica: Bolzano 49; Val Pusteria 45; Renon 42; Alleghe, Valpellice 35. Relegation Round: Val di Fassa-Cortina; Pontebba-Milano. Rip. Asiago. Classifica: Asiago 37; Milano 32; Cortina 26; Val di Fassa 20; Pontebba 6.

le, non ci hanno dato informazioni sull’incidente. Ci giocai contro la prima volta dieci anni fa, quando venne a Roma con lo Sheffield. Proprio domenica sera ricordavamo quel giorno, quando s’innamorò della Capitolina e di quella struttura che gli ricordava tanto casa. La scorsa estate, dopo avere ottenuto un posto più sicuro e una certa sicurezza economica, ci ha chiesto di giocare con noi: ha impiegato poco per diventare parte del gruppo». Solidarietà Alla Capitolina è piovuto addosso l’affetto di tutto il rugby italiano, Fir e azzurri in testa, che sono a Roma per preparare l’esordio nel Sei Nazioni e hanno appreso la notizia nel ritiro dell’Acqua Acetosa, che dista 3 km e 5’ di auto dal campo della Capitolina. Pacini stesso era lì ieri mattina: stava tenendo una lezione agli aspiranti allenatori. «Le attività sono state sospese — dice De Michelis —: ci riuniremo per capire come salutare Brendan». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ippica Taranto: 11-7-5-10-12 8ª corsa - m 1600: 1 Lummy Club (V. D’Alessandro jr) 1.14.4; 2 Lionel Sacri; 3 Nightfire Hbd; 4 Memor Pf; 5 Neil Young; Tot.: 4,20; 2,15, 7,40, 5,36 (173,73). Quinté: n.v. Quarté: e 4.518,16. Tris: e 1.679,01. OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15.15) scegliamo Amante Latino (1), Final Lap (4), Machivan (3), Swan (7), Lawboy (12) e Mild Bee (6). SI CORRE ANCHE Trotto: Torino (14.30) e Trieste (15.25). Galoppo: Siracusa (14.35).

Nuoto ERCOLI VINCE (al.f.) Simone Ercoli vince la 15 km di Rosario (Arg), prima tappa del Grand Prix Fina, in 1h51'03"; alle sue spalle l'altro azzurro Mario Sanzullo staccato di 5" che batte allo sprint l'argentino Bertola. Tra le donne si impone la spagnola Nunez (1h58'38"). TEST SCOZZOLI (al.f.) Insolite gare per Fabio Scozzoli ai regionali emiliani di Forlì (25 m): il campione del mondo dei 100 rana in corta, ha disputato 200-400 sl (1'51”20, 4'00”70) e 200 farfalla (2'01”20) mentre a Cervia ha nuotato i 100 dorso in 55"00. A Milano (25 m). Uomini: 100-200-400 sl Maestri 49”80, 1'48”20, 3'51”30; 200 ra Bazzoli 2'15”90. A Genova (25 m). Uomini: 400 sl F. Brumana 3'51”95; 100 fa De Pasquale 54”63. Donne: 400 sl Musso 4'12”58; 100 ra Fossi 1'11”43. A Roma (25 m). Uomini: 100 sl Benatti 49”10; 200 sl-200 ra Baioni 1'49”40, 2'14”80; 100-200 fa Giordano 53”20, 2'00”20. Donne: 200 do Sorriso 2'13”80. VDH-RANOMI Al sole della Thailandia, dove c’è Olanda in ritiro (ma anche Federica Pellegrini e Filippo Magnini) sboccia l’amore tra la biolimpionica Ranomi Kromowidjojo e il triolimpionico Pieter Van den Hoogenband.

Vela MASERATI RECORD (r.ra.) Dopo aver doppiato Capo Horn un settimana fa, Giovanni Soldini e il suo equipaggio a bordo di Maserati hanno incontrato venti contrari che hanno reso più difficile la risalita dello scafo italiano lungo la costa cilena. Maserati che si trova adesso a 4.800 miglia da San Francisco è ancora ampiamente in corsa per battere il record della New York – San Francisco (57 giorni e 3 ore). VENDEE GLOBE (r.ra.) Mentre Francois Gabart e Armel Le Cleac’h festeggaino a Les Sables d’Olonne, Alex Thomson su Hugo Boss è a 660 miglia dal traguardo e dal 3˚ gradino del podio e Jean Pierre Dick (4˚) continua la regata senza chiglia deciso ad arrivare in Francia meteo permettendo. Ancora lunga la strada per Alessandro di Benedetto, 4000 miglia separano Team Plastique dall’arrivo, lo scafo italiano è all’altezza di Rio. SALVATI (r.ra.) Si è conclusa bene la disavventura di Andrea Rossi e Luca Tosi che impegnati nel record della traversata Dakar – Guadalupa, hanno subito una grave avaria ai timoni del loro catamarano e sono stati recuperati da una petroliera mentre si trovavano a metà strada tra l’Africa e il Sudamerica.


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MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

TERZO TEMPO L’ELEZIONE DEL CONI

LETTERE

GazzaFocus

Tempi Supplementari

Strategie, differenze, proposte: sveliamo i programmi degli sfidanti alla presidenza

Pagnozzi-Malagò: il duello tra esperienza e novità Il segretario uscente: «Più alfabetizzazione motoria nella scuola» Il rivale attacca: «Più collegialità, Coni point, impianti con i privati»

4

4

PAGNOZZI

MALAGO’

1

1

Creare coscienza diffusa su sport come benessere

Una governance del Coni equa e trasparente

2

2

Trovare nuove risorse anche con la creazione di un vero brand «CONI»

Tutelare l’associazionismo e il volontariato sportivo

3

Consolidare la presenza nella Top 10 dello sport mondiale

4

Aumentare la diffusione della pratica sportiva

5

Massimizzare prevenzione e lotta a doping e corruzione

3

Raffaele Pagnozzi, 64 anni, è il segretario generale uscente VALERIO PICCIONI

«Un nuovo modello per lo sport italiano» firmato Giovanni Malagò contro l’«Innovazione nella Continuità» by Raffaele Pagnozzi. Ma anche il «Palazzo di cristallo» per chiedere più trasparenza auspicato dal presidente dell’Aniene e la «sburocratizzazione» promessa dal segretario uscente. Che propone un Osservatorio Nazionale dello Sport mentre il suo rivale, bocciando l’abolizione dei comitati provinciali «senza consultazione», lancia sul territorio i «Coni Point». Sulla fusione fra Coni e Comitato Paralimpico sono invece tutti e due d’accordo. A differenza di quanto accade sulla giustizia sportiva: Malagò è per l’unificazione del terzo grado, attualmente diviso fra Tnas e Alta Corte. Pagnozzi sull’argomento ieri in tv è stato piuttosto freddino, piuttosto parla di «revisione da completare» del sistema di Giustizia Sportiva. Così resta una domanda inevasa: siete per due o tre (com’è ora) gradi di giudizio? Collegialità e regioni Va precisa-

to che quello di Malagò è un programma già pubblico, nel

il retroscena

Giovanni Malagò, 53 anni, presidente dell’Aniene LAPRESSE

caso di Pagnozzi si tratta ancora di «linee programmatiche», un «work in progress» che sarà arricchito nei prossimi giorni. La parola chiave dello scontro sembra comunque governance. E’ qui che Malagò attacca il Coni «dirigista», le famose giunte «mortificanti», il deliberificio dove si discute sempre meno. «Collegialità, condivisione, coinvolgimento, attribuzione di deleghe in giunta». Poi la distinzione fra Coni e Coni Servizi S.p.a. Pagnozzi risponde lanciando l’«arricchimento di ruolo di diverse figure, prima fra tutte quella del Presidente regionale». Alfabetizzazione e impianti Reali-

sta o conservatore Pagnozzi? Sognatore o vero rinnovatore Malagò? Ecco la scuola. Il primo insiste sull’«alfabetizzazione motoria», un progetto che il Coni finanzia ora con 7.5 milioni di euro l’anno. L’obiettivo è passare in 6 anni dal 10 al 100 per cento di copertura delle scuole primarie (elementari). Malagò parla di un grande piano per l’impiantistica con la partecipazione di «capitali privati che servano le strutture scolastiche e non solo». Intanto, il ministero dell’Istruzione continua a ridurre i fondi per l’attività sco-

y

VOTO FRA 21 GIORNI

lastica pomeridiana: da 60 milioni di euro siamo ora a 38... E gli Studenteschi, a metà dell’anno scolastico, non sono ancora partiti! Salute e inclusione Pagnozzi ca-

Il 19 febbraio è il giorno delle elezioni per la presidenza del Coni che si svolgeranno al Coni: 76 è il numero degli aventi diritto al voto, fra cui 45 presidenti federali. Con quella della federazione cronometristi (confermato Ravà) sabato si sono concluse le assemblee delle federazioni

valca lo slogan: più sport più salute meno malattie più risparmio per lo Stato. Malagò parla di «inclusione sociale» dello sport. Sulla «condizione» sportiva degli immigrati, il primo scrive che bisogna «ricercare e favorire nuove vie di accesso». Il secondo chiede invece «una riforma per consentire agli atleti anche minori ma sportivamente cresciuti in Italia di prendere parte al nostro movimento». Sensazione finale: sul rapporto con Stato e politica la pensano molto diversamente. Pagnozzi è convinto dell’utilità dei tavoli più tecnici, i Tangos interministeriali. Malagò è meno prudente (anche sulla legge degli stadi, la richiesta è di abolire la soglia di capienza delle strutture perché anche gli impianti di base siano coinvolti). Sempreché la dipendenza dai 411 milioni di euro di finanziamento pubblico non resti così forte. Anche qui realismo contro sogni? O conservatorismo contro innovazione?

Un grande piano per l’impiantistica anche con partecipazioni private

4

Rilancio della presenza sul territorio con i Coni point

5

Legge sugli stadi: abolizione della soglia di capienza

E che Pagnozzi, da ieri autosospeso in quanto candidato, contesta: con lui il calcio in Giunta ci resterà. Quanto alle scommesse, «non è vero che c’è solo il calcio, come dimostra quello che è successo nell’handball in Francia».

te civile affidandosi all’avvocato Arroyo. Quanto a ciò che c’è scritto nelle sue linee programmatiche si parla di «massimo sostegno alla Wada» e di una campagna per «innalzare» l’etica e la cultura sportiva. Poi la «collaborazione sempre più stretta con le autorità inquirenti».

«Siamo parte civile» In effetti ieri, su

Rai Sport 1, dove una settimana prima era stato ospite Malagò, Pagnozzi ha provato a sfruttare l’assenza di quelle due parole nel programma dell’avversario. In particolare, ha esaltato il ruolo del Coni nell’Operaciòn Puerto, il capolavoro investigativo della procura antidoping, proprio nel giorno dell’apertura del processo in cui il Coni si è costituito par-

Procura e arresti Sarebbe bello se

nei prossimi giorni, tutto sommato ci sono ancora tre settimane prima del 19 febbraio e il tempo non mancherebbe, i candidati - ricordiamo che c’è anche il numero uno del cricket, Simone Gambino, che ha respinto al mittente le voci che parlavano di un suo passo indietro - tornassero sul problema. In particola-

A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it

Conte, Marotta e le interviste Signor Cerruti, ho 29 anni e sono juventino. Sulla reazione di Conte secondo me c’è stato un equivoco: se l’arbitro ha detto «non me la sono sentita» probabilmente secondo lui il fallo non era così grave da decretare il rigore e non come ha inteso Conte, ovvero che non se l’è sentita di darlo perché a favore della Juventus. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Marotta le ho percepite più ragionate, per mettere un alone di dubbio su tutta la questione. In certi casi si dovrebbero rimandare le interviste al giorno dopo. E' d'accordo? Luca Giuriceo Lucca

A prescindere dalle decisioni prese ieri dal giudice sportivo, nemmeno le interviste il giorno dopo avrebbero cancellato la sceneggiata di Conte, entrato addirittura in campo per accusare l'arbitro. Se possibile, Marotta ha fatto ancora peggio, sia perché come dirigente dovrebbe dimostrare più equilibrio, sia soprattutto perché ha parlato più tardi, se non a freddo almeno a tiepido. Siccome lo conosco da tanti anni, mi ha molto stupito il suo discorso sulla provenienza dell’arbitro. Come sempre in questi casi, e il discorso vale per tutti, gli errori degli arbitri, veri o presunti, sono un facile pretesto per nascondere i propri problemi, perché la Juve ha vinto soltanto una partita su quattro nel 2013...

Stramaccioni e i tifosi Viste le ultime prestazioni, vorrei dire a Stramaccioni di smetterla di intortare i tifosi con le sue dichiarazioni che sembrano la sintesi di quello che gli viene detto dai suoi dirigenti. Come fa a dire che punta al terzo posto, anche se non arrivasse Paulinho? Forse vive in un'altra dimensione e non capisce che rischia di non arrivare neppure in Europa League. Aldo Sterna Vercelli

Il problema non è quello che dice Stramaccioni, ma quello che fa, o peggio non fa. L'Inter è una squadra indecifrabile, senza gioco e senza identità tattica e dopo più di metà campionato gli alibi stanno finendo anche per il tecnico. Si può vincere o perdere, ma in casa non si può rimanere in balìa del Torino e del Cagliari, soffrendo per battere o pareggiare anche contro i pericolanti Palermo e Genoa. Ecco perché cresce la sensazione che Stramaccioni si trovi di fronte a un compito troppo grande per lui.

Cultura e stadi inglesi Il 2 gennaio sono andato a vedere Chelsea-Qpr con amici, curioso di vedere la differenza tra stadi inglesi e italiani. A fine partita solo applausi, nonostante la sconfitta clamorosa. I bagni pulitissimi al contrario di quelli di San Siro. Secondo lei, quando riusciremo a prendere il calcio in questa maniera? Alessio Galli Lambrugo (Como)

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Antidoping, tema dimenticato

(v.p.) Doping e scommesse. Giovanni Malagò ha volutamente tenuto fuori questi «fronti» dal suo programma e ha spiegato perché. Nel primo caso: «Mi umilia parlarne. Certo che faremo tutto il possibile. E comunque vogliamo far correre l’antidoping più del doping». Nel secondo: «Il problema delle scommesse è un problema del calcio, come dimostra la percentuale di giocate che riguarda solo questo sport: 93,8». Una maniera di sottolineare la decisione di dire al pallone più grande: fatti più in là, in Giunta non servi con tutto il «disastro di immagine» che hai combinato. Presa di posizione che è stata censurata da Abete: «Non è da grande dirigente».

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re, su due aspetti. Uno riguarda la procura antidoping: il suo capo Ettore Torri dispone di una struttura ormai troppo fragile rispetto alle svariate emergenze del momento, segnalate dal moltiplicarsi delle inchieste giudiziarie. Prima fra tutte quella di Padova, affidata al pm Benedetto Roberti, ormai vicino alle richieste di rinvio a giudizio. Proprio Roberti ha sottolineato di recente un problema: la legge antidoping prevede un tetto di pena di tre anni, il Codice di Procedura scrive un minimo di quattro anni per l’arresto. Il Coni, vinca l’uno o l’altro, potrebbe battersi per una riforma della legge in questo senso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Risposta impossibile perché si parla tanto della legge sugli stadi, ma sempre troppo poco di chi li frequenta, non soltanto in tribuna, ma anche in campo o in panchina. E ogni riferimento a quanto è accaduto in questo fine settimana non è casuale. Ma così continuiamo a criticare, anche giustamente, la cornice invece di criticare, ancora più giustamente, il quadro.

Il campionato riserve Ho letto che potrebbe tornare il campionato delle riserve, un'idea perfetta. La panchina lunga serve a poco, perché se un giocatore è la settima scelta non trova spazio. Lei che ne pensa? Raffaele Casella Felitto (Salerno)

Una volta c'era il torneo De Martino, con partite infrasettimanali all'Arena di Milano, in cui giocavano giovani e meno giovani ai margini della prima squadra. L'idea non è male, ma siccome se ne parla da tempo e non succede nulla, dubito che possa avere un seguito. E così troppi giocatori rimangono in panchina, senza giocare in serie A, nè tantomeno nei campionati giovanili, rischiando di perdersi per strada.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno _scandalo Montepaschi DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

C’è davvero una tangente dietro al caso di Siena? I pm indagano sui conti e sulle operazioni per l’acquisto di Antonveneta. Oggi Grilli riferirà in Parlamento, ma Bankitalia: «Mps non sarà commissariata» Oggi il ministro Grilli riferisce in Parlamento sull’affare Mps, e si limiterà a dire, quasi certamente, che la banca, come ha già ribadito ieri Bankitalia, non sarà commissariata, che il suo ministero non aveva compiti di vigilanza, dato che questa spetta appunto alla Banca d’Italia, che non vi sono pericoli di sistema perché i 3,9 miliardi presi in prestito da Siena saranno più che sufficienti a parare i troppi colpi di questi anni. Ieri il titolo, partito alla garibaldina, s’è sgonfiato nel corso delle contrattazioni e alla fine ha chiuso piatto. L’Europa ci invita a stare attenti, la corsa a farsi ridare i soldi di parecchi correntisti è rallentata rispetto ai primi giorni, si aspetta che la magistratura trovi le prove della tangente, su cui tutti giurano, senza però avere riscontri (per ora).

1Ingroia ha detto che sente l’odore delle tangenti.

Sì, e ha aggiunto che bisogna farla finita con l’intreccio tra politica e banche. La bustarella, si dice, sarebbe di due miliardi o di un miliardo e mezzo. Avrebbero pappato non solo i toscani, ma anche gli spagnoli. L’attuale amministratore delegato di Siena, Fabrizio Viola, incontrando ieri la stampa estera, ha tuttavia negato che nell’operazione Antonveneta siano state trovate tracce di mazzette. I giudici stanno studiando un rapporto di otto

4 Mi spiega questo intreccio con la Fondazione, che non mi è proprio del tutto chiaro?

Nel 2007 Montepaschi ha pagato 9 miliardi per acquisire Antonveneta ANSA

pagine consegnato loro da Nicola Scocca, che fu direttore finanziario della Fondazione, mandato via alla vigilia dell’acquisto di Antonveneta perché l’operazione non gli piaceva. Scrive Scocca: tra il 2001 e il 2005 la Fondazione Mps «si stava comportando come una famiglia che spendeva più di quanto si fosse posto come obiettivo di guadagno nel medio-lungo termine, in altre parole stava erogando non guadagni bensì patrimonio». Scocca ha ragione, secondo i pm: il patrimonio di Mps era di 13 miliardi nel 2005 ed è oggi di uno. I magistrati pensano che, oltre al resto, ci siano state manovre per far lievitare il valore del titolo in Borsa.

2 Naturalmente bisogna considerare che i valori di Borsa sono precipitati per tutti, e in qualche misura in tutto il mondo. Al momento della fusione, Intesa Sanpaolo valeva 100 miliardi e oggi si colloca a stento sopra i 20.

Cioè è scesa di un quinto, mentre il Monte è precipitato di tredici volte. È l’effetto di quella impressionante sequenza di

derivati con cui la dirigenza senese ha abbellito i conti, chiuso i bilanci in (falso) attivo e distribuito dividendi. Di questi derivati se ne scopre in pratica uno al giorno: dopo Nova Italia, Santorini e Alexandria sono spuntati anche Patagonia e Anthracite. Mentre il prestito da un miliardo (travestito da aumento di capitale) con cui si sono finanziati per l’acquisto di Antonveneta si chiama «Fresh», cioè «Floating rate equity-linked subordinated hybrid preferred securities». Sulla natura dei troppi derivati dovremmo saper tutto il 6 febbraio: quel giorno è stato convocato apposta un cda delle banche. Intanto sappiamo che i Btp gravati da derivati o simili ammontano a un valore di 17 miliardi. Secondo giudizi che vengono dalla Banca d’Italia, in pancia al Monte ci sono 6,8 miliardi di titoli di qualità così bassa che non sarà possibile presentarli alla Bce come garanzia per altri finanziamenti.

3 Secondo Grillo, le perdite ammontano a 14 miliardi.

Il presidente Profumo, però, gli ha dato subito sulla voce.

È una storia lunga. Un tempo esisteva un bel gruppo di banche pubbliche, totalmente controllate dai partiti. All’inizio degli anni Novanta i conti di queste banche erano talmente malmessi che il presidente del consiglio del tempo – Giuliano Amato – le affidò a Fondazioni che avrebbe operato con calma per privatizzarle, cioè venderle. Passati una ventina d’anni, le Fondazioni (88 in tutta Italia) stanno ancora lì a baloccarsi e lucrare con i loro istituti di credito. I partiti non sono affatto usciti di scena: sono loro a nominare i vertici delle Fondazioni, le quali stanno bene attente a mettere alla testa delle banche dei loro omologhi. A Siena la cosa raggiunge un picco grottesco: su 16 consiglieri, 14 sono di nomina politica. E nel cda del Monte i due terzi degli amministratori sono politici.

5 Mi spiega anche questa smania di Mps di comprarsi Antonveneta?

Nasceva dal bisogno di crescere e tener testa ai concorrenti che ingigantivano grazie alle fusioni. Ma sposarsi con Mps era impossibile per chiunque: la condizione preliminare di ogni matrimonio era che il nuovo soggetto stesse a Siena e lasciasse le redini del comando alla Fondazione. Che ha sempre badato a tener fuori nuovi soci: avrebbero portato capitali freschi, ma messo in pericolo il controllo. Ieri tuttavia dalla Fondazione hanno fatto sapere di esser pronti a scendere sotto quel 34% custodito tanto gelosamente. Il problema è che bisognerà anche cambiare lo Statuto: in questo momento nessuno può possedere più del 4% della banca, fatta eccezione, naturalmente, per l’attuale socio di maggioranza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

POLITICA NEL MIRINO

Vota Antonio -27

Cei, Bagnasco: «L’Italia è stanca dei populismi»

IL NOSTRO DIARIO ELETTORALE

Piano Monti: «L’Imu giù da subito Poi Irpef e Irap»

Il premier Mario Monti, 69 anni, ieri in visita a Viterbo ANSA

Ieri è stato il premier Mario Monti a monopolizzare l’attenzione politica, dimostrando di essersi completamente calato nella parte del competitore, dopo aver ipotizzato che un’eventuale manovra dipende dall’esito del voto: «Se nel 2013 il Pil va peggio di quanto previsto questo è negativo, ma non porta di per sé la necessità di una manovra, perché l’obiettivo del pareggio di bilancio è

in termini strutturali, non ciclici. Io escludo la manovra, ma non escludo niente rispetto a certi esiti del voto». Critiche gli sono arrivate dalla leader della Cgil Susanna Camusso: «I conti o sono in ordine oppure in disordine e il voto è comunque libero». Infastidito anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «Sono stanco di manovre, come tutti gli italiani». E poi si è rivolto al presi-

dente del Consiglio: «Forse un po’ di modestia sarebbe consigliabile». Il Professore ha proseguito, però, con le ricette del suo programma di governo: «Imu, giù dal 2013, Irap e Irpef dal 2014 e ci saranno più detrazioni su prima casa e figli». Alcune novità potrebbero riguardare pure la scuola. Monti vorrebbe ridurre le vacanze a un mese. Proposta accolta con reazioni freddine...

La verbosa campagna elettorale e i suoi molteplici appelli conditi, spesso, da immediate smentite, ha visto intervenire, ieri, anche il cardinale Angelo Bagnasco, durante il suo discorso al Consiglio Episcopale Permanente. «Il Paese sano è stanco di populismi e reticenze di qualunque provenienza e comunque vestiti. Le riforme domani saranno realizzate solo se oggi non si fanno promesse incaute e contraddittorie». Il presidente della Cei ha lanciato un appello: «La politica non sia più uno strumento di corruzione».

A notizie

BUFERA SUL CAV

Tascabili Scelta la seconda prova scritta

S L’Ue attacca per frasi sul Duce: «Niente odio» Ancora bufera sulle parole di Silvio Berlusconi che nel giorno della memoria aveva detto che Mussolini, a parte le leggi razziali, «aveva fatto bene». Pure l’Europa, con Cecilia Malmstrom, ha bacchettato il Cav mettendo in guardia i leader europei «dall’alimentare odio e propaganda populista e demagogica», anche se poi la commissaria Ue ha spiegato di aver parlato in generale. È passato ai fatti il movimento di Ingroia che ha presentato un esposto alla procura di Roma. Mentre l’ex ministro Renato Brunetta ha aggiunto: «Berlusconi ha detto cose che gli italiani pensano»

Maturità, le materie: torna latino al classico Sono state scelte ieri le materie per la seconda prova scritta dell’esame di maturità, contenute in un decreto del ministro Profumo protocollato per la prima volta con procedura informatica. Per quanto riguarda i licei, latino al classico, matematica allo scientifico, lingua straniera al linguistico, pedagogia al pedagogico, disegno geometrico, prospettiva, architettura all’artistico. E ancora, per ragioneria economia aziendale, tecnologia delle costruzioni per i geometri e alimenti e alimentazione per i servizi alberghieri. Le prove scritte si terranno il 19 e 20 giugno.

Mentre l’inflazione sale del 3%

Crescita degli stipendi ferma all’1,5% nel 2012 È il minimo dal 1983

Il divario inflazione-salari tocca il record dal ’95 ANSA L’inflazione corre due volte più veloce dei nostri stipendi. Lo calcola l’Istat: nel 2012, le retribuzioni contrattuali orarie sono aumentate in media dell’1,5% rispetto all’anno precedente ed è la crescita media annua più bassa dal 1983, pur considerando che allora le condizioni erano diverse e c’era la lira. Tuttavia, nel frattempo, l’inflazione è salita del 3%: quindi la crescita dei prezzi è stata doppia rispetto a quella dei salari. Si tratta del divario maggiore, a sfavore delle retribuzioni, dal 1995. E si allarga se si fa riferimento al cosiddetto «carrello della spesa», cioè gli acquisti più frequenti (+4,3%). Secondo Federconsumatori e Adusbef, il potere d’acquisto delle famiglie è sceso di 540 euro all’anno. E la metà riduce la spesa alimentare. Ormai il 28% degli italiani compra quasi solo nei discount e il 34 punta su cibi di qualità inferiore perché sono molto più economici: ben il 41,4% delle famiglie ha infine ammesso di aver dovuto ridurre anche i consumi di frutta e verdura.

Restano in ospedale 79 persone

Brasile, quattro arresti per il rogo in discoteca Scattano le manette per l’incendio che domenica a Santa Maria, in Brasile, ha causato la morte di 231 persone: la polizia ha arrestato due dei quattro proprietari della discoteca dove è accaduta la tragedia e due componenti della band Gurizada Fandangueira, che si stava esibendo e che potrebbero rispondere di omicidio colposo. È da capire se a scatenare il rogo sia stata l’accensione del razzo pirotecnico da parte del cantante, il quale ha detto che l’idea era dei manager del gruppo. Intanto, sono scomparse le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Restano ricoverate 79 persone.

L’ex imam rapito a Milano

Abu Omar, il premier: «È un segreto di Stato» Dopo Prodi e Berlusconi, anche il governo Monti conferma il segreto di Stato sul rapimento dell’ex imam di Milano, Abu Omar, avvenuto quasi dieci anni fa nella moschea di viale Jenner. La conferma è emersa ieri nel corso del "nuovo" processo d’appello agli ex appartenenti al Sismi, tra cui i vertici Nicolò Pollari e Marco Mancini. Proprio la difesa di Mancini ha prodotto una lettera della presidenza del Consiglio in cui si chiarisce che il segreto di Stato riguarda «i rapporti tra i servizi di intelligence nazionali e stranieri» e che «l’autorità giudiziaria non può acquisire o utilizzare atti coperti da segreto».


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

ALTRI MONDI

DOPO 33 ANNI

In Olanda la regina lascia il trono al figlio La regina Beatrice d’Olanda (nella foto Ap), dopo quasi 33 anni di regno, ieri ha abdicato in favore del figlio Willem

Alexander, 45 anni. L’annuncio è arrivato con un discorso trasmesso dalla radio e dalla tv: «Non abdico perché la funzione sarebbe troppo pesante, ma perché sono convinta di doverla trasmettere ad una nuova generazione» ha spiegato la regina che giovedì compirà 75 anni.

Ustica: la sentenza Lo Stato risarcirà i parenti delle vittime Per la Cassazione il Dc-9 è stato colpito da un missile e i ministeri non hanno garantito la sicurezza nei cieli ELISABETTA ESPOSITO

Trentatré anni. L’Italia ha dovuto aspettare trentatré anni per un po’ di verità su quanto accadde alle 20.59 e 45 secondi del 27 giugno 1980 nei cieli tra Ponza e Ustica: è stato un missile, e non una bomba nella toilette, ad abbattere il Dc-9 dell’Itavia e lo Stato italiano è responsabile delle 81 vite spezzate quella notte. Dopo il niente di fatto dei processi penali e gli eterni silenzi, ieri dalla Cassazione in sede civile è arrivata la

A 33 anni dai fatti si è chiuso il processo civile: è la prima verità sulla strage prima sentenza definitiva: il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti dovranno risarcire i familiari di tre vittime della strage, i primi a rivolgersi al giudice civile, seguiti poi da quasi tutti gli altri. Ritenendo «abbondantemente e congruamente motivata la tesi che fu un missile» a colpire e abbattere l’aereo che viaggiava da Bologna a Palermo, la terza sezione civile ha confermato la sentenza della Corte d’appello di Palermo, ritenendo che lo Stato non abbia garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. I due ministeri, difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, avevano presentato ricorso sostenendo che il disastro aereo era ormai prescritto e dichiarando che non si poteva imputare loro «l’omissione di condotte doverose in difetto di prova circa l’effettivo svolgimento dell’evento». Ma

81 morti Sul Dc-9 dell’Itavia, in volo da Bologna a Palermo, viaggiavano 81 persone, 77 passeggeri tra cui 11 bambini e 4 membri dell’equipaggio. L’aereo, scomparso dai radar alle 20,59 e 45 secondi del 27 giugno 1980. È precipitato tra Ponza e Ustica. I primi corpi vennero trovati all’alba del giorno dopo

In alto un’immagine del Dc-9 ricostruito nell’hangar di Pratica di Mare (Roma). Dal 2007 si trova a Bologna, nel Museo per la Memoria di Ustica ANSA

Nuovi scenari La storica senten-

za ha fatto scalpore in tutto il mondo. Ma c’è già chi va oltre, come Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti

Diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA DI FIAMMA SATTA

la Cassazione non ha avuto dubbi: ricorsi respinti. Quanto al risarcimento, è stato accolto il reclamo dei familiari delle vittime, rinviando alla Corte d’appello di Palermo la valutazione se possa essere concesso un risarcimento più elevato rispetto al milione e 240mila euro complessivamente liquidato ai parenti.

)

Contro gli abilioni ci vorrebbe un film Gli slogan di Cloud Atlas il film con Tom Hanks (nella foto) in cui i personaggi rivivono più volte in epoche diverse recitano: «Da ogni crimine o da ogni gentilezza stabiliamo il nostro futuro» e «Un mondo migliore ci attende». Anche io vorrei fare un film su concetti simili. Ecco il soggetto: un centurione romano a bordo della sua biga frusta un passante che intralcia la sua corsa. L’uomo, cadendo, sbatte la testa e muore. Il figlio e il nipote giurano vendetta. Un loro discendente è un boia

delle vittime strage di Ustica: «Siamo soddisfatti, ma ora lo Stato deve trovare un po’ di dignità e chiedere la verità a quei Paesi stranieri, Francia, Stati Uniti, Inghilterra, che altri giudici penali hanno definito coinvolti. Ce lo devono». E il giudice Rosario Priore, che fece l’istruttoria sulla strage per anni, dice: «Questo è un punto di partenza. Siamo di fronte a una situazione di contrasto tra sezione penale e civile. Mi auguro che sia risolto, ne va della credibilità della nostra giustizia».

della Rivoluzione Francese che sfoga una sua indomabile rabbia interna tagliando teste a più non posso. Fatalmente, un giorno, prima dell’esecuzione di un condannato claudicante, per aiutarlo a camminare verso il patibolo, gli offre il suo braccio. Lungo il tragitto i due si innamorano e scappano in un’isola tropicale dove adottano un giovane pescatore e gli insegnano a leggere e scrivere. Una sua discendente è una giornalista disabile romana ai tempi del sindaco Alemanno, perennemente alle prese con gli abilioni. Uno di loro, dopo aver letto una sua rubrica su un quotidiano rosa, decide di insegnare al figlio di non parcheggiare nelle concessioni riservate ai disabili. I discendenti della giornalista e del ragazzino vivono in un mondo senza macchine, si spostano con il pensiero e non hanno problemi con i parcheggi. Fine. Cercasi attori con la faccia da abilione. * seguite Fiamma Satta su diversamenteaffabile.it

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DISPERSO UN F-16

S Caccia Usa precipita nel mare Adriatico Un caccia F-16 Usa della base di Aviano, in provincia di Pordenone e con a bordo un solo pilota, risulta disperso da ieri sera. L’ipotesi prevalente è che sia precipitato nel Mar Adriatico, al largo delle coste della Romagna. L’allarme è scattato intorno alle 20, dopo l’ultima comunicazione con la torre di controllo e subito sono partite le ricerche. Il caccia era decollato con altri tre F-16 per un volo di addestramento. Ad un tratto ha segnalato un «problema» non meglio specificato, poi più nulla. Il pilota del caccia «gemello» ha sentito il segnale di «mayday», ma non ha visto la traiettoria della caduta

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LaFoto Teheran lancia nello spazio una scimmietta L’Iran ha lanciato una sonda nello spazio con una scimmia a bordo. Missione riuscita per Teheran, che considera l’invio di ieri una prova generale per un lancio di astronauti iraniani in «cinque-otto anni». La scimmia (nella foto Reuters) è stata immobilizzata in un un razzo che ha raggiunto un altezza di circa 120 chilometri, prima di «ritornare sana e salva alla base». L’annuncio preoccupa però i governi occidentali a causa del potenziale offensivo nucleare dell’Iran.

SI UCCISE UN’INFERMIERA

Burla a Kate: chiuso lo show alla radio È stato cancellato il programma radio di Mel Grieg e Michael Christian, i due dj australiani che nel dicembre

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scorso, fingendosi la regina d’Inghilterra e il Principe Carlo, telefonarono all’ospedale dove era ricoverata Kate Middleton. L’infermiera che rispose si è tolta la vita e i due sono stati travolti dalle polemiche, mentre la radio, la 2DayFM di Sidney, ha perso molti inserzionisti.

IL BLITZ IN MALI DISTRUTTI GLI ANTICHI MANOSCRITTI

Timbuctu è in mano ai francesi Ma al Qaeda brucia la biblioteca È continuata anche ieri l’avanzata delle forze governative e francesi in Mali. Dopo avere riconquistato Diabaly, Konna, Douentza e Gao, sottraendole agli islamisti, le truppe hanno preso il controllo dell’aeroporto di Timbuctu e delle vie di accesso al centro. Intanto, però, gli estremisti islamici hanno dato fuoco alla preziosa biblioteca dell’antichissima città, patrimonio dell’Unesco, che contiene manoscritti storici di inestimabile valore. A confermarlo è stato il sindaco della città, Ousmane Halle. L’istituto custodisce circa 20 mila manoscritti, rari e fragilissimi, alcuni risalenti al tredicesimo secolo, conservati in grotte sotterranee. Nei mesi scorsi i salafiti avevano già compiuto un altro scempio: la distruzione dei mausolei e dei santuari e le tombe dei teologi sufi, una corrente dell’Islam da loro considerata troppo moderata. Timbuctu, Gao e Kidal sono le tre città chiave del nord del Mali conquistate l’anno scorso dagli islamisti, che

Elicotteri militari francesi in azione, ieri nel nord del Mali AFP approfittarono del caos a seguito di un colpo di Stato per prendere il controllo del nord del Paese. «Stiamo vincendo questa battaglia, ma il Mali settentrionale è ancora nelle mani dei terroristi», dice il presidente francese François Hollande. «Poco a poco il Paese viene liberato», gli fa eco il ministro degli Esteri Laurent Fabius, che ha però messo in guardia dal rischio che i guerriglieri si siano nascosti nel deserto, in attesa di momenti migliori.

IL GIALLO IL MANAGER SCOMPARSO IN VENEZUELA

Missoni, prime tracce dell’aereo Trovata borsa su una scogliera Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sul caso dell’aereo scomparso lo scorso 4 gennaio a Los Roques, in Venezuela, a bordo del quale viaggiavano anche quattro italiani fra cui Vittorio Missoni. Secondo quanto ha scritto ieri il «Corriere della Sera», infatti, il 10 gennaio un turista tedesco in vacanza sull’isola di Curaçao ha trovato su una scogliera un borsone che viaggiava a bordo dell’aereo di cui si sono perse le tracce. Il bagaglio è stato così trasportato dalle correnti verso ovest ed è finito poi sull’isola olandese, nel sud del Mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Venezuela: da Los Roques a Curaçao ci sono poco più di 200 chilometri di mare. La borsa da kitesurf ritrovata è vuota e porta un’etichetta con nome e cognome di un italiano. Il proprietario era su un altro aereo e aveva chiesto di imbarcare il suo bagaglio a

Vittorio Missoni, la compagna e gli amici scomparsi ANSA bordo del volo scomparso. Il ritrovamento sembrerebbe così avvalorare l’ipotesi che il piccolo bimotore si sia inabissato anche se le cause andrebbero ancora accertate. In queste ore, a Curaçao, è arrivato il cognato di Missoni, Claudio Verna, per verificare la situazione con i funzionari che, per conto del governo italiano, operano in Sudamerica.


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ALTRI MONDI

PER FARSI PERDONARE

Clooney al ristorante paga la cena al vicino George Clooney (nella foto) sembrerebbe uno di manica larga: l’attore americano, infatti, ha offerto la cena al suo vicino di

tavolo, in un noto ristorante di Berlino, il Royal Grill. Il motivo? Clooney, che stava cenando con tre amici, ha temuto di averlo disturbato per aver chiacchierato a voce troppo alta. La cosa più buffa è che l’uomo, un imprendi tore tedesco di 50 anni, non l’aveva nemmeno riconosciuto.

Lo scrittore africano ha festeggiato a Milano: il suo nuovo thriller pronto a scalare la classifica male. Il protagonista Hector Cross, già presente nel precedente La legge del deserto, si muove nei soliti deserti dell’Africa e a Londra, affamato di vendetta dopo l’uccisione della moglie.

FILIPPO CONTICELLO MILANO

Ora che è balzato oltre gli ottanta, l’uomo ha un solo desiderio: «Ho la gola secca, fatemi brindare». C’è un tripudio di cin cin attorno a Wilbur Smith, scrittore cannibale di bestseller che non disdegna un buon prosecco: il 9 gennaio ha celebrato 80 anni con tanto di evento trendy a Londra e ieri si è concesso un’altra festicciola privata a Milano, zona Sempione. Del resto dei suoi 122 milioni di libri sparsi nel mondo, 23 sono stati venduti in Italia, terra in cui l’autore d’avventura cresciuto in Sudafrica è adorato più che altrove: nella sede della casa editrice Longanesi, felice cantuccio nel nostro Paese, il brindisi è celebrazione di un mito e occasione per guardare al prossimo boom. Dopodomani in esclusiva mondiale esce l’ultimo romanzo, il 34esimo: s’intitola Vendetta di sangue e sarà lanciato a Roma alle 21 all’Auditorium Parco della Musica. Il menu è quello di sempre, tra adrenalina, scorci magici e un macho che affronta il

Happy birthday Il nuovo thriller

con trama tarantiniana sta per invadere gli scaffali, così per festeggiare è arrivato qualche libraio, pronto a battere scontrini in quantità. Un brindisi pure per i vincitori di un concorso per accaniti wilburologi: loro s’avvicinano a Smith per una sigla sul romanzo con la

Quando i miei personaggi si sviluppano, io vado al di là di loro, li precedo WILBUR SMITH SCRITTORE

uno stopper in area: fotografa la liturgia di abbracci e autografi e garantisce che posterà ogni cosa su Facebook. Si ferma solo quando il marito parla di scrittura, presente e futura: «Anche questo libro parte da esperienze di vita, ma quando i personaggi si sviluppano, io vado al di là, li precedo. Mi sono documentato da solo anche online, e, visto che ho una barca, ambienterò la prossima opera in mare». Intanto, affonda il coltello su una torta al cioccolato e sorride allo smartphone di Mokhiniso: l’happy birthday cantato al buio dai fan italiani sarà il pezzo forte da postare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Q Il 34esimo romanzo «Vendetta di sangue» (Longanesi, 19,90 euro, 510 pag.) è il 34˚ romanzo di Smith

Wilbur Smith è nato nel Nord Rhodesia, ora Zambia: il 9 gennaio ha compiuto 80 anni AP

TENDENZA DUE MILIONI E MEZZO DI ESEMPLARI. IL SITO DELLA ROSEA FIGURA TRA I PRIMI

BENIGNI VINCE SEMPRE

La smart tv è già una passione Cliccatissima l’app della Gazza

«La vita è bella» ancora da record 7 milioni su Rai 1

È un po’ come la storia di un fantasista che ha grandi qualità, che si allena bene e che comincia ad integrarsi con lo spogliatoio, ma che spesso, viene chiamato in causa solo per la giocata ad effetto. Trasferendo la metafora dal calcio alla tecnologia, questo è il panorama delle smart tv che contano in Italia già 2 milioni e 500 mila esemplari, ma che spesso non sono usate secondo le loro capacità. La smart tv è un tipo di televisore di ultima generazione che possiede due caratteristiche: la prima è che si può collegare a Internet, recuperando i contenuti digitali e riproducendoli su schermo. La seconda è che grazie ad applicazioni specifiche (app), i dispositivi ereditano le funzionalità tipiche di pc, tablet e degli smartphone. In Italia solo il 50% dei possesso-

Le smart tv sono in crescita nelle case italiane: oltre 2 milioni e 500 mila

ri, però, va al di là della semplice navigazione. Un mercato in evoluzione. Anche la Gazzetta dello Sport ha raggiunto risultati positivi: l’app del nostro giornale è la terza applicazione più scaricata in Italia (11ª a livello internazionale). Negli ultimi 8 mesi hanno consultato la web tv di Gazzetta oltre 400 mi-

la persone. Una crescita che si registra anche sul sito: 200 mila clic nel 2012 (+10% rispetto al 2011). Intanto, la Samsung, che detiene il 60% del mercato, si è accordata con il nostro giornale per inserire le app della Rosea all’interno dei suoi tv. dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Django Unchained» di Quentin Tarantino non molla il primo posto della classifica degli incassi e, alla seconda settimana,

si attesta a oltre 7 milioni di euro (7.285.000). Dietro di lui un film ancora sul razzismo, «Lincoln» di Steven Spielberg, che si porta a casa 2.029.524 euro. Terzo «Flight» di Robert Zemeckis con 1 milione 338 mila euro. Si ferma al quarto posto «Pazze di me» di Fausto Brizzi: 914.567 euro.

NOVITÀ UN BUDGET DA HOLLYWOOD

LA LOLLO INFURIATA

stessa emozione di un ragazzino che aspetta l’eroe fuori da San Siro. E il neottantenne pare gradire le attenzioni da star: «Siete gli esseri umani che preferisco, avete reso perfetti i miei ultimi 50 anni dandomi felicità, volontà di continuare e libertà di dire ciò che voglio e come lo voglio», racconta mentre trascina fuori dalla sala un distinto look da lord di campagna. Confessa di voler «stringere tutte le mani e baciare tutte le donne», ma fa notare anche che la sua quarta moglie non sarebbe d’accordo. E lei, di nome Mokhiniso, nativa del Tagikistan e di 40 anni più giovane, per tutta la sera lo marca come

«

Incassi, Django il re Il film di Brizzi delude

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Auguri Wilbur Smith, ottanta anni e un bestseller «Racconto la vita»

DOMINA IL CINEMA USA

Il film «La vita è bella» non stanca mai: trasmesso domenica sera su Rai 1, in occasione della Giornata della Memoria, ha raccolto 7.293.000 spettatori e il 27,22% di share. Non è una novità: nel 2001, al primo passaggio in tv, registrò un audience di 16 milioni, un dato da record che fece epoca e che battè i 14,6 milioni de «Il nome della rosa», proposto sempre da Rai 1 nel 1988. Ma il film, uscito nel 1999, non ha mai perso fascino: nel 2002 toccò quota 9,9 milioni, due anni più tardi superò il «Grande Fratello» con 6,6 milioni, quindi meno di domenica sera. Merito dei 3 premi Oscar vinti ma, certo, anche di Roberto Benigni, eterna garanzia di ascolti: la sua lezione sulla Costituzione, il 17 dicembre, ha radunato su Rai 1 12,6 milioni di italiani.

S «Il mio ex mi ha sposato a mia insaputa» «Potrei essere stata truffata da Javier: una persona ignobile, che potrebbe avermi sposata per procura in Spagna a mia insaputa e senza il mio consenso, allo scopo di ereditare i miei beni dopo la mia morte». Lo dice Gina Lollobrigida, che ha denunciato Javier Rigau, 44 anni, lo spagnolo con cui è stata fidanzata tra il 2006 e il 2007. L’attrice 85enne ha quindi denunciato l’uomo: «Ho attraversato un periodo difficile e pensavo che cambiando la mia vita sarei riuscita ad uscire dalla depressione, ma non gli avevo mai dato il mio consenso per sposarmi»

Kevin Spacey in una scena di «House of Cards»

Svolta americana Va tutta sul web la serie con i divi Per la prima volta un telefilm finanziato da Internet: tredici episodi con l’Oscar Spacey FRANCESCO RIZZO

Una serie con Kevin Spacey nel ruolo di uno squalo della politica. Si chiama House of Cards, esce negli Usa venerdì ed è solo sul web. Meglio, l’ha prodotta un sito web: Netflix, re dei film, e non solo, online, 25 milioni di abbonati. «Evento storico — spiega Andrea Materia, esperto di Internet e tv —: oggi un sito può finanziare una serie da 100 milioni di dollari e le 13 puntate saranno subito tutte disponibili, a ogni ora». Presto Netflix rilancerà la serie cult Ti presento i miei, il rivale Hulu farà rinascere soap come Una vita da vivere. Internet diventa tv, sempre di più? Concorrenza «Il pubblico si frammenta, cerca prodotti specifici. E li trova online», dice Materia. E online si aprono spazi: da noi, la serie Days: The Crossmovie, di Flavio Parenti, ha superato le 100 mila visualizzazioni su YouTube in 15 giorni e, con link sparsi nel film, invita a contribuire con video o canzoni. La Rai ha prodotto dieci film, dal thriller all’horror, pensati per il web (costo: solo 100 mila euro in media), visibili gratis su Raicinema.rai.it da giovedì. Puntando magari a un pubblico che i film non li vede in sala, li scarica. Una fascia tra i 15 e i 34 anni che può portare un episodio di una web serie a 600 mila visualizzazioni. Ma siamo lontani dal web che produca fiction con le star. «Se Netflix sbarcasse in Italia, farebbe paura a Sky o Mediaset — conclude Materia —. Solo che l’85% degli utenti Usa guarda Netflix su una tv collegata al web. In Italia la banda larga non è ancora abbastanza diffusa. E Netflix, per arrivare da noi, aspetta almeno il 2014». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la showgirl incinta

Belen si fa mora: polemica sulla tinta Belen Rodriguez s’è fatta mora. La 28enne showgirl argentina, al 6˚ mese di gravidanza, ha pubblicato la foto della nuova tinta su Facebook ed è subito scoppiata la polemica: l’hanno accusata di aver usato ammoniaca, pericolosa per il bebè. Immediata la risposta, sempre tramite social: «Basta, è normale che ho usato un prodotto senza ammoniaca. Spero che questa voglia di criticare tutti a prescindere finisca».


MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

39

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/12 - 20/1

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 6 -

Toro 7,5

Gemelli 5,5

Capricorno 8

Cancro 7 +

Leone 6

DI ANTONIO CAPITANI

L’efficienza è il vostro punto forte. Ma grigliate gli zebedei altrui, con la petulanza. Rilassatevi. E date spazio al suino inside you.

La Luna assicura la riuscita della giornata. E vi fa guadagnare punti, stima e (forse) soldi. Fornicazione festosa, anche se breve, purtroppo.

Famiglia, amore, abitazione e lavoro vi sfigoabbattono, oggi. E la memoria, forse, fa pure brutti scherzi. Occhio. Scarsità suine, tra l’altro...

Il successo, oggi, vi premia. Ma è frutto di dialettica, sicurezza e tempismo, senza vittimismi. Viaggi ok, trionfi sudombelicali! Sembra domenica...

Le finanze sono nel caos. Ma fra un’angina e un sollievo risolverete tutto, tranqui. O vi rassegnerete. Fornicazione povera di sostanza.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

IL MIGLIORE. La fortuna è concausa del vostro successo nel lavoro, nello sport, nelle finanze. Lo charme vi apre ogni porta, la fornicazione vi ringiovanisce tanto. Approfittatene.

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 7,5

Bilancia 6

Scorpione 7 +

Sagittario 5,5

Acquario 6 -

Pesci 5,5

La Luna v’ispira soluzioni e idee ottime. Qualsiasi varo è consentito, ogni input è utile e vi apre strade preziose. Anche suine. Uau, che bellezza.

Potreste sentirvi soli e sfigati. Ma il successo si staglia nel lavoro e in amore. E fornicate con perizia e faccia di glutei. Bravi! Continuate così.

Alleanze e amicizie fanno molto per voi e per il vostro lavoro. Ma l’ormone dorme come un politico a una cerimonia ufficiale. Ussignùr.

Giornata giù di tono. Perché Luna, Giove e Nettuno, forse, non ve ne fanno imbroccare una. Manco sul piano suino. State mucho accorti.

Tutelate i vostri interessi, specie quelli in comune con terze persone. Per evitare fregature. L’umore è comunque sfigopendulo: state su.

Rapporti a ferro e fuoco. Ma occhio a chi il ferro e il fuoco vorrebbe passarveli sugli zebedei santi, nel lavoro e altrove. Lavoro ni.

CLAUDIO MARCHISIO

Il centrocampista della Juventus è nato a Torino il 19 gennaio 1986. In questa stagione ha raccolto 18 presenze in A con 4 reti

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

IL VIDEO

9.00 10.00 10.55 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 17.10 18.50 20.00

6.40 10.00 14.00 14.45 15.30 16.15 17.00 18.30 18.45 19.35 20.30

8.00 12.20 12.45 13.10 14.00 15.10 16.00 18.10 19.00 20.00 20.35

8.50 10.00 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.40

6.40 8.45 12.25 13.00 13.40 14.55 15.50 17.30 18.25 18.30 19.22

9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 16.47 18.55 19.35

7.30 9.55 11.00 12.30 13.30 14.05 15.50 16.50 18.50 20.00 20.30

Mamma Shakira ritorna a casa con «baby Milan»

TG1 UNOMATTINA CHE TEMPO FA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG1 CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TG1

CARTONI TG2 INSIEME SELTZ SENZA TRACCIA COLD CASE NUMB3RS LAS VEGAS TG2 SQUADRA SPECIALE IL COMMISSARIO REX TG2

AGORÀ TG3 DIARIO ITALIANO LENA, AMORE... TGR - TG3 LA CASA NELLA... GEO & GEO METEO 3 TG3 - TGR BLOB UN POSTO AL SOLE

MATTINO CINQUE TG5 FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO! TG5 STRISCIA LA NOTIZIA

CARTONI TELEFILM STUDIO APERTO SPORT MEDIASET CARTONI LUPIN III TELEFILM LA VITA SECONDO JIM LIFE BITES STUDIO APERTO C.S.I.

CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 FORUM TELEFILM LO STRANIERO... TG4 TEMPESTA D'AMORE

TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 UOMINI D’AMIANTO... IN PLAIN SIGHT IL COMMISSARIO... I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 OTTO E MEZZO

20.45 LAZIO - JUVENTUS Coppa Italia

21.05 NCIS - LOS ANGELES Telefilm

21.05 BALLARÒ Attualità

21.10 FUGA PER LA LIBERTÀ

21.10 WILD OLTRENATURA

21.10 NON C'È DUE SENZA QUATTRO

21.10 UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

23.20 0.55 1.25 1.30 2.00

23.25 23.40 0.55 1.30 1.35

23.20 0.00 0.10 1.00 1.05

23.40 ITALIA DOMANDA 1.03 EXTREME MAKEOVER EDITION 1.35 METEO.IT 1.40 STRISCIA LA NOTIZIA

0.30

23.30 23.35 0.20 1.45 2.10

22.50 0.20 1.00 1.30 1.45

PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA SOTTOVOCE RAI EDUCATIONAL

TG2 RAI BOH FLASHPOINT METEO 2 APPUNTAMENTO...

VOLO IN DIRETTA TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE METEO 3 RAI EDUCATIONAL

TEMPESTE DI GHIACCIO METEO.IT SPORT MEDIASET THE SHIELD

1.30 2.15 2.40

I BELLISSIMI DI R4 FUGA DA ABSOLOM METEO.IT TG4 NIGHT NEWS GLI OCCHIALI D'ORO

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

15.30 CAMBIO VITA PREMIUM CINEMA 16.55 TORBIDE RELAZIONI MYA 17.25 COME AMMAZZARE IL CAPO... E VIVERE FELICI PREMIUM CINEMA 19.15 IMMATURI IL VIAGGIO PREMIUM CINEMA 21.15 30 GIORNI DI BUIO PREMIUM CINEMA 23.15 LA TERRA DEI MORTI VIVENTI PREMIUM CINEMA 0.50 PROFONDO ROSSO PREMIUM CINEMA

CALCIO

SAN JOSE SHARKS ANAHEIM DUCKS

Premier League Sky Calcio 2

18.00 BURKINA FASO ZAMBIA Coppa d'Africa. Fase a gironi Eurosport Coppa d'Africa. Fase a gironi Eurosport 2

HOCKEY PISTA 21.00 NOVARA VALDAGNO

Eurocup Eurosport 2

20.45 LAZIO - JUVENTUS

20.45 QUEENS PARK RANGERS MANCHESTER CITY Premier League Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

Ieri ALGHERO

10

12

ANCONA

-1

6

AOSTA

0

6

BARI

1

11

BOLOGNA

0

3

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

9

13

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

0

5

-1

12

3

7

CATANIA

Serie A. Highlights

9.40

10.00 CALCIO: SAMPDORIA PESCARA

SCI ALPINO 17.00 COPPA DEL MONDO

Serie A. Highlights

10.10 CALCIO: CAGLIARI PALERMO

Slalom parallelo maschile e femminile Rai Sport 1

Trento 2 6

Aosta

Milano

3 5

2

Torino 0

3

Venezia

6

0

3

0

4

7

-1

3

MILANO

0

3

ROMA

NAPOLI

3

11

2 13

8

14

PERUGIA

1

4

POTENZA

-2

5

REGGIO CALABRIA

5

11

ROMA

2

9

TORINO

0

6

Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

-1

TRENTO

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:49

17:22

7:27

17:18

3

5

VENEZIA

1

3

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013

Firenze 0 10

Perugia 0

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri

I provvedimenti del giudi ce sportivo nei confronti della Juve: secondo il 62% dei votanti sono troppo pesanti. Quanto al futuro di Zeman sulla panchina della Roma, il 65% vuole la conferma.

09.30 FOOTBALL: LOUISVILLE FLORIDA Sugar Bowl. NCAA

11.30 RUGBY: TOLOSA BENETTON TREVISO Heineken Cup

14.00 BASKET: WEST VIRGINIA KANSAS NCAA

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Al Nord nebbie in Pianura Padana e parzialmente nuvoloso sui monti. Tra la Liguria e la Toscana più addensamenti e qualche pioggia. Sul resto del Centro, al Sud e tra la Sicilia e la Sardegna cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso.

Cielo in prevalenza poco o parzialmente nuvoloso e a tratti nuvoloso, ma senza precipitazioni. In Pianura Padana attenzione alla frequente presenza di parecchie nebbie, in dissolvimento solo parziale durante le ore centrali del giorno.

9

5

9

8

L’Aquila 0

7

Campobasso 3

Napoli 5

Bari

7

8

Potenza

13

2

Cagliari 7

11

5

Catanzaro

14

7

Palermo

11

Reggio Calabria 10 14

12 14

3

Sorge

PGA European Tour. Da Doha, Qatar

Ancona

L'AQUILA

Mossi

Stangata alla juve e il futuro incerto in casa giallorossa

7

11

GENOVA

Neve

I SONDAGGI

GOLF: THE COMMERCIAL BANK QATAR MASTERS

Bologna Genova

Molto forti

PALERMO

Serie A

Barcellona: le immagini di Shakira (nella foto) che lascia l’ospedale catalano dopo la nascita di Milan, il regalo più bello per i 36 anni che la compagna del blaugrana Piqué festeggerà sabato.

2 4

Coperto

Calmi

SKY SPORT 2 7.30

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 1.30 CALCIO: SAN PAOLO BOLIVAR

In Sicilia e sul meridione ci saranno varie piogge che però col passar delle ore lasceranno spazio a schiarite. Altrove variabile per l'alternanza di nuvole e zone di sereno, con nebbie in qualche valle del Centro e in Pianura Padana. Trieste

Forti

Temporali

Serie A

12.15 CALCIO: INTER TORINO

Oggi

Rovesci

MARI

10.30 CALCIO: BOLOGNA ROMA

Coppa Libertadores

Serie A. Highlights

Moderati

Pioggia

CALCIO: UDINESE SIENA Serie A. Highlights

Nuvolo

FIRENZE

CALCIO: INTER TORINO Serie A. Highlights

World League Rai Sport 1

NHL ESPN America

A CURA DI

CALCIO: BOLOGNA ROMA

9.30

20.00 ITALIA - ROMANIA

PITTSBURGH PENGUINS NEW YORK ISLANDERS

GazzaMeteo

Serie A. Highlights

PALLANUOTO

HOCKEY GHIACCIO 1.30

CALCIO: ATALANTA MILAN

9.10

Serie A1 Rai Sport 2

PORTLAND TRAIL BLAZERS DALLAS MAVERICKS NBA Sky Sport 2

Coppa Italia. Semifinale di ritorno Rai 1

9.00

20.30 VALENCIA - BILBAO 4.00

SKY SPORT 1

NHL ESPN America

BASKET

18.00 ETIOPIA - NIGERIA

Legenda

4.30

20.45 SUNDERLAND SWANSEA

SAVING HOPE OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT PROSSIMA FERMATA MOVIE FLASH

Catania 11 13

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Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:48

17:24

7:26

17:20

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Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

La tiratura di lunedì 28 gennaio è stata di 367.583 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

12 gen.

19 gen. 26 gen.

3 feb.

COLLATERALI *con The Coldplay Collection N. 2 e 11,19 - con Carosello N. 4 e 6,19 - Wrestling Heroes N. 5 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 5 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 8 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 10 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 14 e 11,19 - con I Love Travel N. 18 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 23 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 24 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 23 e 11,19 - con Ultimate Spiderman Collection N. 30 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 39 e 6,19 - con Aerei da Combattimento N. 42 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 32 e 6,19 - con Adesso Fai da te e 6,19 - con Ferrari Racing N. 44 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 10,20; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 29 GENNAIO 2013


KEITA GUERRA E GOL MALI AVANTI EXTRATIME@GAZZETTA.IT - @ETGAZZETTA SETTIMANALE DI CALCIO INTERNAZIONALE 29 GENNAIO 2013 - N. 87

GUIDATA DALLA SAPIENZA DELL’EX BARÇA LA NAZIONALE DEL PAESE IN CONFLITTO SI QUALIFICA AI QUARTI DI COPPA D’AFRICA PAOLO CONDÒ a pagina 10

SOMMARIO PRIMO PIANO Turchia

CHI E COSA C’È DIETRO AL BOOM DEL GALA GIULIO DI FEO a pag. 4

NOSTRA INCHIESTA

LA CRISI

IL PONTE DI GALATA SUL BOSFORO, A ISTANBUL (AFP)

EUROPA Inghilterra

NIENTE PREMIER SIAMO INGLESI STEFANO BOLDRINI a pag. 6

Spagna

SLIDING DOORS NEL CLASICO FILIPPO MARIA RICCI a pag. 7

MONDO Sudamericano Under 20

LA RIMONTA INFINITA DEL PARAGUAY MARTIN MAZUR a pag. 11

Egitto

21 CONDANNE A MORTE? ORA SI PUÒ GIOCARE ANDREA LUCHETTA a pag. 11

SI È MANGIATA

120 SOCIETÀ

IN EUROPA, DA INIZIO RECESSIONE, IN 5 ANNI È FALLITO QUASI IL 10% DEI CLUB DI PRIMA E SECONDA DIVISIONE, DA GRANDI STORICHE COME RANGERS E BOAVISTA ALLE 28 SQUADRE SCOMPARSE IN ROMANIA. SENZA CONTARE LE DECINE SALVATE DAI GOVERNI

LUCA LUCA BIANCHIN, BIANCHIN, IACOPO IACOPO IANDIORIO IANDIORIO ee MARCO MARCO IARIA IARIA alle alle pagine pagine 22 ee 33


2

PRIMO PIANO

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

Decatrends DI ALESSANDRO DE CALÒ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

È UN FILM GIÀ VISTO L’ITALIA INSEGNA SCOZIA: I RANGERS NON MORIRANNO

Sono falliti club storici e big degli anni Novanta. Non è detto che faccia solo male...

UN GRUPPO DI TIFOSI PROTESTA NEL FEBBRAIO 2012 A GLASGOW, FUORI DA IBROX, PRIMA DI UNA PARTITA. I RANGERS SONO STATI ESCLUSI DALLA PREMIER LEAGUE A LUGLIO, ORA DOMINANO IN QUARTA SERIE

PORTOGALLO: IL BOAVISTA PIANGE RR C’è stato un lungo

momento in cui il calcio sapeva essere un buon affare. Quasi un mondo parallelo, dove ballavano soldi e potere, dove si potevano pesare tante sfere di influenza e la protezione era assicurata dalla capacità di garantire consenso. Dobbiamo distinguere tra casi molto diversi, tra Paesi differenti, tra Nord e Sud, fra squadre di città capitali e tra province più o meno popolate e ricche. Ma alla fine del secolo scorso la tendenza era questa. Un buon affare. Il circolo — apparentemente virtuoso — sembrava far coincidere i buoni risultati con il levitare della ricchezza ostentata e resa evidente dall’entrata in scena dei soldi dei diritti tivù. Negli anni Ottanta e Novanta, i club italiani erano molto potenti nelle competizioni europee. Tendevano a dominare la scena anche sul mercato: non c’era campione di alto livello capace di sfuggire al richiamo della Serie A. Ci siamo accorti dopo — dallo scandalo Parmalat in giù, fino a Calciopoli — che quel modello era guasto e taroccato. In Italia, il meccanismo ha cominciato a scricchiolare molto prima della grande crisi dell’ultimo quinquennio. La vecchia Fiorentina è fallita nel 2002, il Napoli nel 2004, stesso anno della rinascita del Parma. Altri club storici passano attraverso la ghigliottina del fallimento. Al Torino capita nel 2005, quando una norma pensata ad hoc (il Lodo Petrucci, allora presidente del Coni) permette di non disperdere completamente il patrimonio sportivo di una città. Nel pentolone finiscono club che avevano vissuto anche momenti di gloria, come Perugia e Spal, Venezia e Triestina, Reggiana e Ancona. La mannaia che incombe adesso su molti club d’Europa è, dunque, un film già visto. Le gerarchie del pallone cambiano, lo sappiamo. Il calcio sta diventando qualcos’altro. Le crisi economiche accentuano le tendenze e accelerano i processi. Rigenerano. Non è detto che producano solo cani neri, cose negative.

UN FAN CON CAPPELLO DEL BOAVISTA È INCONSOLABILE CON LA SUA SCIARPA A SCACCHI, IL SIMBOLO DEL CLUB. IL BOAVISTA, RETROCESSO PER DEBITI, IN QUESTA STAGIONE È NONO NELLA TERZA DIVISIONE PORTOGHESE

NEGLI ULTIMI 5 ANNI SONO SPARITI IN EUROPA 120 CLUB I Rangers retrocessi, l’Aek salvato dal governo, l’Unirea saltata dopo il titolo Il calcio fa bancarotta, ma con certi proprietari non è solo colpa della crisi A cura di LUCA BIANCHIN, IACOPO IANDIORIO e MARCO IARIA HANNO COLLABORATO G. ADAGLIO, P.F. ARCHETTI, S. BIELANSKI, S. BOLDRINI, A. CORDOLCINI, M.M. DE SÀ, P.L. GIGANTI, A. GRANDESSO, G. KUDINOV, A. LUCHETTA, S. MANAV, A. MERCHIORI, C. REICHEL, F.M. RICCI, G. SAFTA l 15 settembre 2007 era un sabato e la vita scorreva regolare: Beppe Grillo attaccava i politici a Milano, Dida regalava un gol a Maccarone nello stadio del Siena. In Lituania, invece, Ekranas-Interas Visaginas finiva 10-0, e i gol erano un po’ troppi per non pensare che ci fosse sotto qualcosa. A Vilnius già sapevano. L’Interas a due mesi dalla fine del campionato era un dead team walking, perché i giocatori migliori se n’erano andati e quelli rimasti in campo passeggiavano. I soldi in cassa, finiti. Così il club prese 10 palloni contro l’Ekranas e lasciò che la stagione arrivasse alla fine prima di dichiarare bancarotta. Addirittura, si racconta che un giocatore straniero lavorò da falegname per pagarsi il volo di ritorno, mentre i dirigenti assoldavano dilettanti, adolescenti e centravanti da bar di quartiere per rimpiazzare i titolari scappati. Ci sono mille modi per fallire, ma alcuni sono più originali degli altri.

I

Calcio a più velocità Dall’estate 2007 a oggi, 120 squadre delle Serie A e B europee hanno fatto la fine dell’Interas: sono fallite, a volte scomparendo, a volte rinascendo sotto altro nome, a volte ripartendo dai dilettanti. Nessuna

di loro oggi gioca nelle prime due divisioni. Quasi sempre, inoltre, la loro bancarotta ha coinvolto decine di squadre giovanili, particolare che porta in quadrupla cifra il totale delle formazioni ritirate. È difficile accertarlo ma è probabile che una valanga di fallimenti di questa portata non abbia precedenti perché, nonostante il pallone fosse malaticcio anche dieci anni fa, la crisi ha inevitabilmente acuito il fenomeno. Se dal 2008 a oggi nell’Unione Europea sono saltati 5 milioni di

o A volte le società scompaiono, altre riappaiono con altro nome tra i dilettanti posti di lavoro, è naturale che il calcio abbia pagato delle conseguenze. Piuttosto incuriosisce notare che, come in economia, l’Europa viaggia a più velocità. I 20 club più ricchi del continente, al pari delle nazioni più solide in economia, sono relativamente in salute, come dimostra il dato di copertina della Football Money League 2013 di Deloitte: nella stagione

2011-12 il loro fatturato è aumentato del 10% rispetto all’anno precedente. Gli altri invece faticano, frenano, scivolano, a volte crollano, spesso per la malagestione di presidenti che usano un club per scopi privati e poi lo abbandonano. O ancora per gli errori di proprietari che si indebitano per arrivare in Champions League, finiscono a metà classifica e si ritrovano senza l’assegno atteso dalla Uefa. Il fattore X: i tifosi Il dato più impressionante è made in Romania, perché i club falliti nel Paese sono 28 e uno, l’Unirea Urziceni, è saltato nel 2011, due anni dopo aver vinto il titolo, dodici mesi dopo essere arrivato a un gol dall’eliminare lo Zenit dal preliminare di Champions. Lì, più che altrove, il calcio è stato usato dai dirigenti per ottenere benefici politici o economici, magari senza curarsi della gestione del club. La Russia e l’insospettabile Austria seguono staccate, ma la classifica sarebbe molto diversa se non fossero intervenuti un paio di fattori: i tifosi e i governi. I supporter spesso hanno segnalato le mancanze dei proprietari... invitandoli a cedere a colleghi più ricchi o più interessati. Altre volte sono intervenuti in prima persona: a

Lodz, in Polonia, si sono riuniti in associazione per salvare il Widzew a un passo dal burrone e al Pirin Blagoevgrad, prima divisione bulgara, hanno addirittura venduto il sangue per aiutare a ripianare i 200mila euro di debito. Per qualcosa di più cruento, andare a Spalato. I tifosi dell’Hajduk hanno minacciato di far scorrere il sangue in altra maniera, assediando il Comune per protesta. Il consiglio aveva appena deciso di non farsi garante per un debito del club di 5 milioni, decisio-

o Il patron più fallimentare? Forse Chagaev, che minacciò di morte i giocatori ne ovviamente logica e ovviamente cambiata su pressione degli ultrà con una seduta straordinaria. Il fattore Y: i governi La politica ha fatto il resto, limitando a 120 un totale-fallimenti che avrebbe potuto essere molto, molto più alto. In Spagna la ley concursal ha permesso ai club di spalmare su cin-

que anni debiti e stipendi, in Serbia lo Stato ha commissariato la Stella Rossa, in Inghilterra il Portsmouth è stato penalizzato e messo in amministrazione controllata, paracadute per un club in caduta libera. E ancora: in Grecia lo spalmadebiti ha permesso di ripescare - con un insignificante cambio nel nome sociale - club ormai dilettantistici, mentre in Polonia vanno di moda le squadre a partecipazione comunale. Vale per tutti il caso dell’Aek Atene, che nel 2005 aveva debiti per 110 milioni di euro, miracolosamente trasformati (in stile-Lazio) in comode rate da 12 milioni a scadenza decennale. Truccacci. Come sempre, un gruppetto di virtuosi esiste e nel gruppetto ci sono i tedeschi. In Germania, per legge, il 50% più uno delle azioni del club deve essere in mano ad associazioni sportive espressione del territorio, e anche per questo negli ultimi cinque anni tutti i club di Bundesliga e 2.Bundesliga hanno retto. In più, se serve scatta il mutuo soccorso. Due domeniche fa, il Bayern si è prestato a giocare un’amichevole contro l’Alemania Aachen, che nel 2007 era in Bundesliga ma in questa stagione ha chiesto la procedura fallimentare. In estate perderà due categorie, dalla terza alla quinta, e i 600mila euro raccolti con l’amichevole


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PRIMO PIANO

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serviranno per pagare alcuni creditori. Storie di falliti Nel girone dei falliti, anche senza tedeschi, ci sono nobili decadute: ovviamente i Rangers, il Boavista e il Grazer ma occhio allo Sporting Lisbona, che rischia di aggiungersi alla lista. Altre sono meno mitiche ma hanno dato asilo a fenomeni in divenire: Demba Ba ha giocato al Mouscron, Yaya Touré e Gervinho al Beveren, che provò a trapiantare i migliori giovani della ASEC Mimosas di Abidjan, la più famosa scuola calcio ivoriana. La sua storia, come quella di Xamax e Galway, meriterebbe un film. A Neuchatel, Svizzera lacustre, il club è stato portato al fallimento da Bulat Chagaev, patron ceceno che un giorno andò negli spogliatoi e minacciò di uccidere tutti i suoi giocatori se non avessero vinto la partita. A Galway, Irlanda lacustre, la società è andata in crack sotto Nick Leeson, trader che nel curriculum ha anche il fallimento della Barings Bank, la più vecchia banca d’investimento britannica. E se in Austria il numero uno del Bad Aussee, Hans Pehringer, si è suicidato per scappare a un debito di 300mila euro, nella B slovena è fallito addirittura il Bonifika. Un nome, nessuna garanzia.

DA TRIESTE A FOGGIA STORIE SPEZZATE IN ITALIA

A SINISTRA, RUUD GULLIT ALL’HAARLEM, IL SUO PRIMO CLUB PRO (1979-82) QUI, JOSÉ MOURINHO ALL’UNIAO LEIRIA NEL 2001-02 (ANP-DR)

Piazze storiche cancellate con un colpo di spugna, classifiche falcidiate dalle penalizzazioni, ogni estate una via crucis per ottenere l’ok dalla Covisoc e dal consiglio federale. In Italia la crisi economica ha trovato la strada spianata in un sistema professionistico insostenibile di suo. Fino a qualche anno fa c’erano 90 squadre nella ex Serie C. Troppe. Adesso sono scese a 69 e la riforma già varata della Lega Pro ne imporrà 60 a partire dal 2014-15. Dall’estate 2007, a cominciare da Messina e Ancona che stavano in B, sono saltati 49 club professionistici. Comprese realtà come Foggia, Taranto, Spal, Triestina, Piacenza. E il conto salirebbe se aggiungessimo quei club scomparsi e poi resuscitati.


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PRIMO PIANO

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Nominativo singolare DI LUCA BIANCHIN 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PALAZZO DIALISAMIYEN ORA SPLENDE PIÙ CHE MAI

GALATASARAY

LA VOLPE DEL BOSFORO CHE CATTURA LE STELLE

Il club fu fondato da uno studente col nome del suo liceo E dà lezioni di mercato RR Elenco di attività svolte tra i banchi di scuola durante la lezione di letteratura: costruzione aeroplanini di carta, calcolo punteggi del fantacalcio, svolgimento semifinale torneo interscolastico di briscola, pianificazione dell’uscita a quattro con le due più carine della prima C. Cose da mediocri. L’alunno Ali Sami Yen, studente della classe di letteratura 11B del liceo Galatasaray, un giorno coi compagni di classe decise di fondare una squadra di calcio. Era l’ottobre 1905, Ali Sami aveva 19 anni e si è già capito quale nome scelse per la sua creazione, che 108 anni dopo fa parlare grazie a un olandese e un ivoriano.

Il Galatasaray, insomma, ha quel nome — una consonante e poi una a, un’altra consonante e un’altra a — a imitazione della scuola. In turco significa «Palazzo di Galata», parola che identifica una zona di Istanbul e il ponte che unisce la città vecchia con la nuova. Ali Sami Yen sarebbe diventato il primo presidente oltre che l’uomo a cui fu intitolato lo storico stadio del Gala, da cui il Milan di Zaccheroni uscì un paio di volte con le ossa rotte. Nel segno della continuità, perché dopo 108 anni il liceo è ancora lì, e ha sviluppato una solida tradizione francese: da Parigi arrivano professori con regolarità e gli ex allievi, oltre a parlare un francese assai rispettabile, invadono le ambasciate e si supportano come in una corporazione: oltre il 60% dei diplomatici turchi si è diplomato lì. Solo le maglie sono diverse: in origine erano giallonere, ma il nero fu sostituito dal rosso nel 1915, quando molti studenti andarono a combattere sui Dardanelli contro gli inglesi. Non sono pochi quelli che morirono, e il rosso è un tributo al loro sangue.

Dal 2011 è presidente Unal Aysal, miliardario abilissimo negli affari: voleva Buffon e Kakà, si è «consolato» comprando a Terim Sneijder e Drogba. E presto pure Granqvist. Ma dietro c’è un Paese, la Turchia, in pieno boom e una città, Istanbul, che progetta di soffiare le Olimpiadi del 2020 a Tokyo

GIULIO DI FEO SELCUK MANAV 5RIPRODUZIONE RISERVATA

o Schalke 04 potrebbe chiedere l’abolizione del mercato di gennaio. La battuta circola, spiritosa ma non poi così peregrina: i tedeschi hanno vinto il girone di Champions e magari hanno pure sorriso quando dall’urna è uscito il Galatasaray. Un paio di acquisti dopo, magari è il caso di riparlarne. Perché mentre i tedeschi mandano oltremanica la stellina Holtby (Tottenham), quegli altri prendono Sneijder e Drogba. Ovvero gli assi di briscola di due delle ultime tre Champions (l’altro sarebbe Messi, ma farlo muovere dal Camp Nou sarebbe un pizzico più complesso). E non solo: il prossimo colpo potrebbe essere Granqvist dal Genoa, puntello difensivo da circa 9 milioni, strappato alla Dinamo Kiev. L’inverno bollente del Galatasaray, insomma. Ma siccome l’iceberg si vede solo dalla punta, e per di più quando ci si cozza contro, i turchi sono anche quelli che garantiscono stipendi da star a Riera, Felipe Melo e Muslera, che si concedono il lusso di tenere ai margini Baros e che hanno riportato alla base il mi-

L

glior tecnico turco di sempre (Terim) dandogli carta bianca in una delle piazze più passionali del pianeta. Soldi e tradizione Il Gala ha cambiato marcia dall’estate 2011, quando l’assemblea dei soci ha eletto presidente, con la maggioranza più ampia della storia, Unal Aysal, detto «la volpe» per la sua furbizia negli affari. Magnate nel campo dell’energia, patrimonio stimato da Forbes sugli 800 milioni di dollari, anche se in Turchia dicono che si superi abbondantemente il miliardo, e soprattutto abilissimo in Borsa, dove il Galatasaray è quotato. E un paio di mesi fa è stato stabilito un aumento di capitale sociale di circa 150 milioni che se da un lato ha messo alle strette i piccoli soci, dall’altro ha dato al club un portafoglio di rispetto per scalare posizioni in campo europeo. Aysal ha studiato al Liceo Galatasaray, il più antico del mondo, dove la lingua ufficiale è il francese e si è formata oltre metà dei soci del club e della classe dirigente turca: da quando è presidente del club è tornato a Istanbul (prima stava a Bruxelles) e ha cominciato a pensare in grande. Due

settimane dopo l’elezione, dichiarò che stava trattando Buffon con la Juve. Quest’estate invece il sogno era Kakà, per cui era disposto a pagare di tasca sua. Trattative che non hanno superato il sondaggio, ma testimoni che qui puntare in alto vuol dire guardare alla vetta. Pil su, debito giù Il fenomeno si comprende meglio se contestualizzato nel boom economico del Paese. La Turchia è l’ideale crocevia d’affari tra due continenti, il Pil cresce in media del 5% all’anno mentre il debito pubblico cala, è appena stato varato un progetto faraonico per sdoppiare il Bosforo con un secondo canale a uso commerciale. E il Paese più cresce e più ha fame, specie dal punto di vista culturale e

Due ex avversari alla corte dell’Imperatore DIDIER DROGBA, 34 ANNI, E WESLEY SNEIJDER, 28, AVVERSARI IN INTER-CHELSEA, OTTAVO DI CHAMPIONS LEAGUE 2009-2010: TRE ANNI DOPO SI RITROVANO COMPAGNI AL GALATASARAY. IN ALTO, IL TECNICO DEL GALA FATIH TERIM, 59 ANNI (IPP/AFP)

sportivo. Istanbul inoltre è in vantaggio su Madrid e Tokyo per aggiudicarsi le Olimpiadi del 2020, a settembre il verdetto. E si guarda all’Europa dal punto di vista della strada da fare in Champions come di quello dell’ingresso a Bruxelles, e qui per giunta anche con impazienza («Ho detto a Putin che siamo pronti a dire addio all’Ue se ci prende nell’alleanza di Shangai insieme a Russia e Cina», ha ironizzato ieri il premier Erdogan). Il governo ha pure investito circa 120 milioni, nella costruzione della Turk Telekom Arena: uno degli stadi più nuovi, confortevoli e avveniristici d’Europa, che i giallorossi hanno in concessione per 49 anni a un canone di favore e che tra naming rights e altro porta nelle casse del club una sessantina di milioni l’anno. Quanto ai passi in avanti, oltre a quelli tecnici, gli acquisti di gennaio sono anche uno smacco nei confronti dei rivali del Fenerbahçe. Che l’anno scorso presero un califfo come Sow, e ora stanno ancora metabolizzando l’uscita dalla scommessopoli turca, non hanno preso nessuno e hanno pure ceduto il bomber Bienvenu al Saragozza. Qualcosa proveranno a fare anche loro (Belhanda), ma la rampa di lancio turca ora è giallorossa. Per il resto chiedere allo Schalke, possibilmente dopo il 20 febbraio.

ANATOMIA DI UN CLUB

OBIETTIVO: VINCERE. E HA PURE UN’ISOLA Dodici discipline nella polisportiva, si investe dove non si è primi E nel volley femminile hanno attinto dall’Italia i narra che a una cena siaS no arrivati pure i complimenti diretti di Florentino Perez, una cosa tipo: «Ma come fate a portare avanti una polisportiva così? Noi al Real a malapena stiamo dietro a calcio e basket...». Sotto questo punto di vista, il Galatasaray le cose le fa parecchio più in grande. Il club abbraccia dodici discipline sportive, che a breve diventeranno quattordici con l’apertura imminente delle sezioni tennis e scacchi, ognuna delle quali con il relativo settore giovanile. Il tutto per circa 1.500

tesserati nel complesso, un fatturato plurimilionario (secondo l’ultimo rapporto Deloitte, solo la sezione calcio ha 95,1 milioni) e un dedalo dirigenziale dove tutto gira sempre come deve. Nello statuto dei fondatori la parola «vincere» compare spesso, in ogni singola specialità si lotta per vincere il campionato e per farlo non si bada a spese. L’esempio più lampante? Il volley femminile. Era l’anello debole della catena, così vengono in Italia e offrono un contrattone a Massimo Barbolini, fresco di oro in coppa del Mondo 2011 con l’Italia, che si è portato dietro pure le azzurre Gioli e Lo Bianco. Il Galatasaray, poi, è il club «in»: oltre allo stadio, al centro sportivo e ad altre otto strutture sportive sparse per tutta Istanbul, il club possiede pure

un’isola. È a circa 150 metri dalla costa del Bosforo, ti ci porta un traghetto: la comprarono nel 1957 chiamandola senza gran fantasia «Isola Galatasaray», all’epoca ci fecero la piscina per la squadra di pallanuoto e di recente l’hanno ri-

strutturata rendendola un must per qualsiasi visitatore tra ristoranti e locali alla moda. Quelli tosti Il Galatasaray, soprattutto, è il club di chi comanda, della clas-

se dirigente, di contro il Fenerbahçe è la squadra del popolo. I soldi, vedi sopra, ci sono ma non per questo si buttano. Vuoi anche per le formalità che la quotazione in borsa impone, chiudere un affare col Gala è sempre dura perché i turchi sono negoziatori sopraffini: lo sa la Juve, che quest’estate si è sciroppata una bella via crucis per Melo. In giallorosso Felipe è un eroe, ma il riscatto a 13 milioni era troppo alto. Tira, molla, tira, molla, e il Gala l’ha ripreso in prestito a 1,5, con la metà del riscatto precedente se a fine anno vorranno tenerlo. Gli sponsor? La Nike contribuisce parecchio, poi Avea (telecomunicazioni), Ulker (cioccolata), Nikon (foto). Ma la Champions attira, specie se la maglia la metti adGDF dosso a gente così...


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EUROPA

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l’eurogol DELLA SETTIMANA

GUILAVOGUI, ALTRO CHE VITA DA MEDIANO... RR Una vita da mediano, ma Guilavogui del St. Etienne ci mette anche il ginger. Perché è giovane, lanciatissimo nel ruolo, e anche qualche metro avanti dimostra di avere signori piedi. Qui per esempio becca l’Oscar di giornata con una roba da fantasista: riceve al limite, addomestica, vira dall’altra parte e sgancia d’effetto un gran bel tiro banana. Spirito vintage di Del Piero, visto che tu li facevi così se ci sei batti un colpo...

TOP 11 RONALDO QUI, LEO LÀ... CHE PALLE!

7 Suarez Liverpool (Ing, 16x2)

Riscossa Mancini che esplodono, vol. 2. È del Chelsea, prestato al Vitesse, con l’Ajax s’è mangiato Alderweireld segnando il gol di inizio rimonta

On fire L’ex San Lorenzo allo zenit della carriera. Gol decisivo in FA Cup contro lo Stoke, e poi chilometri, personalità, cross precisi...

7 AOGO (c, Amburgo)

Totale Partita magistrale di Nacho pure a Maiorca, assist e gol vittoria. E dire che due anni fa l’avevano preso come riserva...

7 ZABALETA (d, Man. City)

Shaved Si sarà anche rasato le treccine, ma a questo pure Sansone gli fa un baffo. Due gol e un assist, quand’è che una big se lo va a prendere?

MONREAL (d, Malaga)

Déjà vu Solito Barça contro squadretta, solita abbuffata di gol della Pulce. Bello? Sì, bello. E che palle, in ogni accezione...

WIJNALDUM (c, PSV)

Dramma Si abbatte sul Getafe come un tornado. Tra i migliori di sempre, e mica è colpa sua se ogni volta quello di fianco gli sfila la copertina...

7,5 7,5

8

VAN AANHOLT (d, Vitesse)

6 Rimkevicius Siauliai (Lit, 35x1) 35

Ercole Girovago del gol passato per il Real, ha trovato dimora fissa nell’area del Mainz: doppietta pure a ’sto giro, vera rivelazione in Bundes

8 MESSI (a, Barcellona)

44

3 Cavani Napoli (Ita, 18x2), Falcao Atl. Madrid (Spa, 18x2), Van Persie Manchester United (Ing, 18x2) 36

Magata Contro il Braga Jesus lo esenta da compiti difensivi, lui prende in mano la mediana e smazza i due assist per i gol dell’aquila

8 RONALDO (a, Real Madrid)

66

2 Ronaldo Real M. (Spa, 21x2)

Diga Il Fortuna perde. Ma 2-1: senza 4 miracoli dei due metri molleggiati che ha in porta, sarebbe stata un’imbarcata storica

SZALAI (a, Mainz)

1 Messi Barcellona (Spa, 33x2)

Sicuro Il bisonte di scuola Flamengo è un osso durissimo oltre che un leader: anche contro l’Hoffenheim, partita gladiatoria

7,5 7,5 7,5 GAITAN (c, Benfica)

I CANNONIERI D’EUROPA IN BASE AL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTÀ DEI VARI CAMPIONATI (TRA PARENTESI)

7

GIEFER (p, Fortuna D.)

VEDI TITOLO A DESTRA, POI LOTTA A TRE PER IL PODIO

ANDERSON (d, Eintracht)

Scarpad’oro

Duro Mancini che esplodono, vol. 3. Lui però stavolta fa il mediano, e contro il Werder tira fuori la miglior partita dell’anno

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8 Hosiner Austria (Aut, 21x1,5) 31,5 9 El Shaarawy Milan (Ita, 15x2), Martinez Porto (Por, 15x2) 30 11 Ibrahimovic Psg (Fra, 19x1,5) 28,5 12 Di Natale Udinese (Ita, 14x2), Demba Ba NewcastleChelsea (Ing, 14x2), 28 14 Mkhitaryan Shakhtar Donetsk (Ucr 18x 1,5), Atar Maccabi Tel Aviv (Isr, 18x 1,5) 27 16 Michu Swansea (Ing, 13x2), Meyong Vitoria S. (Por, 13x2), Kiessling Bayer L. (Ger, 13x2)

26

19 Bacca Bruges (Bel, 17x1,5), Rusescu Steaua B (Rom, 17x1,5) 25,5 21 Bony Vitesse (Ola, 16x1,5), Cardozo Benfica (Por, 12x2), Sawaneh Leuven (Bel, 16x1,5), Meier Eintracht, Lewandowski Borussia Dortmund e Mandžukic Bayern (Ger, 12x2), McKay Inverness (Sco, 16x1,5), R. Castro Betis, Aduriz Athletic Bilbao (Spa, 12x2) 24 30 Ivanov Trans Narva (Est, 23x1), Waris BK Hacken (Sve, 23x1) 23 32 Altidore AZ e Finnbogason Heerenveen (Ola, 15x1,5), Djebbour Olympiacos (Gre, 15x1,5) Griffiths Hibernian e Higdon Motherwell (Sco, 15x1,5), Mbokani Anderlecht (Bel, 15 x1,5) 22,5

Wunder21

LE PAGELLE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Trotta, Benitez, Trotta! AUSTRALIA 5,5 Del Piero (Sydney) Dopo il poker rifilato agli ultimi, ecco l’ennesimo k.o.: 1-3 con i Melbourne Victory, secondi. CIPRO 6 Monachello (Olympiakos N.) Dai ghiacci di Donetsk a Nicosia, seconda da titolare. Sconfitta, niente gol, ma fa bene a spallate coi centrali dell’Apoel EMIRATI ARABI 7 Zenga (all. Al Nasr) Riparte il campionatoe i suoi vinconofuori casa 1-0 con l’Al Wasl. E riparte l’inseguimento alla Champions asiatica (a -3). 6,5 Mascara (Al Nasr) Lotta, combatte e si fa ammonire al 90’. Ci mette impegno. FRANCIA 6,5 Ancelotti (all. Psg) Aiutati che Elana ti aiuta. Abbatte il Lilla grazie a un’autorete fortuita, ma basta per tornare in vetta con la migliore differenza reti. 7 Sirigu (Psg) Entra nella storia del Psg stabilendo il nuovo record di impermeabilità e lui (775’) fa il modesto: «Meglio la vittoria»

6 Thiago Motta (Psg) Simula un rigore ma l’arbitro non ci casca e lo ammonisce. Aveva la condizionale, salta la prossima. E rischia uno stop lungo per infortunio. 6,5 Verratti (Psg) Entra al posto di Motta e mantiene ordine in mezzo, ma continua a farsi ammonire: ottavo giallo. Collezionista. 6 Ranieri (all. Monaco) Un pari in rimonta al 90’ in casa con il Guingamp, per restare ancorati al Nantes al primo posto. 6 Raggi (Monaco) Blando nel gol del pareggio bretone, poi solita sicurezza e presenza costante in area avversaria sui calci piazzati. GERMANIA 5 Molinaro (Stoccarda) Un passo indietro. Suo il retropassaggio killer che spiana la strada al Bayern. Mandzukic ringrazia. GRECIA 6,5 Greco (Olympiacos) Buona gara a Komotini nell’1-0 sul Panthrakikos. Peccato venga sostituito per la terza volta consecutiva, dopo un’ora scarsa, da Mitroglou. INGHILTERRA 7 Mancini (All. Man. City) Sesto

successo di fila, passaggio agli ottavi di Coppa d’Inghilterra, rete inviolata nel 2013: serve altro? 5,5 Borini (Liverpool) Gioca 55’ e aiuta il Liverpool a crollare sul campo dell’Oldham. I tifosi iniziano a contestarlo.. 7 Zola (all. Watford) Vince ancora e Magic Box sogna ora la promozione diretta in Premier (è a -1). 6,5 Cassetti (Watford) Un’altra partita da incorniciare: in Inghilterra si sta divertendo. 7,5 Trotta (Brentford) Ex fenomeno nelle giovanili del Napoli, il City lo portò in Inghilterra nel 2008 e da allora è rimasto lì in giro. Ma ha talento e pure Benitez se n’è accorto: gol ai Blues, e in FA Cup è replay. OLANDA 6 Pellé (Feyenoord) Douglas gli dà filo da torcere quanto a muscoli. Non si sottrae alla battya. SCOZIA 6 Pascali (Kilmarnock) Brutto momento per i Killies, che non vincono da Santo Stefano e fanno solo 0-0 sul campo del Dundee, ultimissimo. Il capitano però è tra i meno peggio.

LO SCATTO DI MAURITO, L’EX PUPILLO DI PEP E LEO LARGO AI GIOVANI: CLASSIFICA MARCATORI DEGLI UNDER 21 NEI MIGLIORI CAMPIONATI D’EUROPA

15 El Shaarawy (Milan) 10 Lamela (Roma) 9 Lukaku (West Bromwich) 8 Castaignos (Twente), Kokorin (Dinamo), Musa (Cska) 7 J. Ayew (Marsiglia), Belfodil (Parma), Götze (Borussia D.), Icardi (Sampdoria), Rodriguez (Porto), Son (Amburgo), Vasiliou (Levadiakos) 6 Baptistao (Rayo), Eriksen (Ajax)

RR (gdf) Icardi arrivò al Barça da predestinato. Pep interruppe un allenamento per salutarlo, Messi lo portava a colazione, e via così. E il destino ha avuto ragione, però altrove. Maurito s’è preso la Samp, è un puntero forte e dinamico, ha fatto poker al Pescara e aveva già affossato la Juve. Il futuro? Inter avanti, ma uno così chi non lo vorrebbe?

I NUMERI DI MASSIMO PERRONE

Messi in questa Liga segna in media 1,57 gol a partita

1,57

La media-gol di Messi in questa Liga: ne ha segnati 33 in 21 partite. Di questo passo, giocando sempre, chiuderebbe a quota 59/60 migliorando le 50 reti dell’anno scorso. Un solo pichichi ha chiuso la Liga con una media migliore: era di 1,58 quella di Bata nel 1930-31. In 17 partite fece 27 gol: in un Athletic Bilbao-Barcellona 12-1 ne firmò 7, record poi eguagliato (nel 1952) da Kubala.

11

I gol di Cristiano Ronaldo al Getafe, la vittima preferita nella Liga: con la tripletta di domenica ha scavalcato il Malaga (10) e il Siviglia (9).

15

I mesi passati dal precedente 3-0 subìto dall’Atletico Madrid: pure quello a Bilbao, il 27 ottobre 2011. In mezzo ci sono stati tre 1-4: due col Real Madrid e uno col Barcellona.

34

I mesi passati dal precedente successo del St. Mirren sul Celtic: tra un 4-0 del 24 marzo 2010 e il 3-2 in coppa di Lega di domenica scorsa, la squadra di Paisley aveva perso 8 volte su 8 con uno score totale di 22 gol a 0!

7

I gol subiti dal Bayern nelle prime 19 giornate. Un record della Bundesliga tolto proprio allo Stoccarda, battuto 2-0 domenica, che nel 2003-04 ne aveva incassati 8.

600

I minuti senza gol per il Norimberga sul campo del Borussia Dortmund. Dopo una rete di Nikl (22 aprile 2006) in un k.o. per 2-1, sono arrivati due 0-0, un 4-0, due 2-0 e un 3-0.

5-0

Il risultato sul campo del Moreirense a favore del Paços de Ferreira: la vittoria in trasferta più eclatante della sua storia nella «serie A» portoghese.


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EUROPA

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

INGHILTERRA

VENT’ANNI SENZA UN MAESTRO Èdal1992cheinPremierLeaguenonvinceunclubcontecnico inglese. Perché? Il manager qui va poco in campo e di tattica... DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A LONDRA

ARSENAL

USMANOV CUPO «WENGER? AIUTA I RIVALI...» RR Alisher Usmanov, proprietario del 30% delle quote Arsenal, spara ad alzo zero sul club: «Il più grande successo di Wenger è aver creato due squadre: una che gioca per noi e una che gioca per i nostri rivali» ha detto, alludendo alle partenze eccellenti in casa Gunners. Ma per Usmanov la colpa non è del tecnico, «sacrificato dalle politiche del club. Tutto è nelle mani di Kroenke, con cui non ho rapporti». Chiosa su Henry: «Vuole che io compri tutte le quote dell’Arsenal».

BRADFORD

QUESTA FOTO HA COMMOSSO IL MONDO

RR (s.s.) La serata al Villa Park resterà indimenticabile per i tifosi del Bradford (club di 4ª divisione qualificatosi per la finale di Coppa di Lega), ma soprattutto per Jake Turton. Il bimbo (9 anni), in cura per un cancro al cervello, a fine partita è stato avvicinato dal capitano del Bradford Gary Jones, che gli ha stampato un bacio sulla testa "glabra" a causa della chemio: un'immagine che ha fatto il giro del mondo.

MANCHESTER UNITED

GIGGS SARÀ TECNICO UEFA ENTRO 1 ANNO RR (s.m.) Salgono le quote di Ryan Giggs come futuro tecnico dello United quando Ferguson andrà in pensione. Nei prossimi 12 mesi il 39enne gallese completerà l’iter per la Licenza Uefa Pro e sarà il primo calciatore a riuscirci mentre è in attività. Giggs sta già facendo pratica coi ragazzini delle giovanili United e terminate le 240 ore di corso, farà una settimana alla Warwick University.

STEFANO BOLDRINI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

nventori, ma non maestri. La storia del calcio dimostra questo: in Gran Bretagna è stato codificato il football moderno, ma le capacità di insegnamento sono scarse. Dal 1992 la squadra che vince la Premier è guidata da uno straniero. L’ultimo inglese a conquistare il titolo è stato Howard Wilkinson, col Leeds, nell’edizione che disse addio alla First Division. La stagione seguente nacque la Premier e hanno sempre trionfato stranieri: scozzesi (Ferguson e Dalglish), italiani (Ancelotti e Mancini), francesi (Wenger) e portoghesi (Mourinho). Anche in Nazionale di recente hanno imperversato gli stranieri: Eriksson e Capello, dimessosi nel 2012 per la questione-Terry, nonostante avesse la miglior media punti della storia dei c.t. dell’Inghilterra. Le ragioni del fenomeno: storiche, culturali, ambientali. Il punto di partenza è l’interpretazione del ruolo, non a caso definito da queste parti «manager». Il tecnico inglese è molto ufficio e poco campo. È impegnato in prima persona nel mercato e nella gestione delle risorse umane, ma sul prato si vede di rado. Gli allenamenti sono curati dagli assistenti, spesso figure di secondo piano. Il mana-

I

CLASSIFICA SQUADRA

MANCHESTER UNITED MANCHESTER CITY CHELSEA TOTTENHAM EVERTON ARSENAL LIVERPOOL WBA SWANSEA STOKE CITY SUNDERLAND WEST HAM NORWICH FULHAM SOUTHAMPTON NEWCASTLE ASTON VILLA READING WIGAN QPR

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56 51 45 41 38 37 34 34 33 29 28 27 26 25 23 21 20 19 19 15

23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23

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18 2 3 57 30 15 6 2 45 19 13 6 4 47 22 12 5 6 40 28 9 11 3 35 26 10 7 6 46 27 9 7 7 40 28 10 4 9 33 32 8 9 6 34 27 6 11 6 22 27 7 7 9 27 31 7 6 10 26 33 6 8 9 24 39 6 7 10 33 40 5 8 10 30 40 5 6 12 28 41 4 8 11 19 44 4 7 12 28 43 5 4 14 25 43 2 9 12 18 37

Prossimo turno 29 gennaio: Sunderland-Swansea, Stoke City-Wigan, Aston Villa-Newcastle, Qpr-Manchester City. 30 gennaio: Everton-Wba, Norwich-Tottenham, Arsenal-Liverpool, Reading-Chelsea, Manchester United-Southampton, Fulham-West Ham CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

SPAREGGI PER LE COPPE

ger indossa gli scarpini alla vigilia delle gare. E fioccano le leggende: come quella di Keagan, che a Newcastle si presentava con la sacca da golf e mentre il suo staff allenava, andava sul green. Tattica optional La cultura inglese concede poco alla tattica ed è una leggerezza che pervade i media. I tabellini sui giornali sono un guazzabuglio: moduli e disposizione dei giocatori sono un optional. «Coi cronisti italiani è più dura confrontarsi perché capiscono di calcio - spiegò Ancelotti al Chelsea -. Qui sono più interessati al gossip». Se si ripercorre la storia tra gli allenatori ingle-

si che hanno lasciato un’impronta c’è solo Herbert Chapman (1878-1934), celebre per aver inventato il «sistema» e pioniere della preparazione atletica. Wilkinson, detto «sergente Wilko» per la severità, si è consegnato alla storia col successo alla guida del Leeds nel 1992. Ed è stato sempre lui a progettare la Coverciano inglese, inaugurata nel 2012 a Burton upon Trent e concepita sul modello di Clairefontaine, Francia. Ritardo emblematico: solo ora la federazione inglese si è dotata di una casa per le nazionali. L’impulso finale ai lavori fu dato da Capello-Baldini: senza gli italiani, l’Inghilterra non avrebbe la sua Coverciano.

HOWARD WILKINSON, 69 ANNI, QUI NEL 1993 QUANDO ERA C.T. DELL’INGHILTERA, CON ALAN SHEARER, ALLORA SUO CAPITANO. NEL 1992 AVEVA VINTO IL TITOLO COL LEEDS (REUTERS)

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE

MARCATORI

VAN PERSIE DOMINA SUAREZ IN AGGUATO 18 Van Persie (Manchester United) 16 Suarez (Liverpool) 14 Demba Ba (Newcastle/Chelsea) 13 Michu (Swansea) 10 Defoe (Tottenham), Dzeko (Manchester City), Fletcher (Sunderland), Lambert (Southampton), Walcott (Arsenal) 9 Bale (Tottenham), Lukaku (Wba) 8 Aguero (Manchester City), Fellaini (Everton), Hernandez (Manchester United), Lampard e Mata (Chelsea), Le Fondre (Reading), Cazorla e Giroud (Arsenal) 7 Benteke (Aston Villa), Berbatov (Fulham), Podolski (Arsenal), Rooney (Manchester United), Tevez (Manchester City), Torres (Chelsea)

COPPA

AVANTI LUTON, QUESTA PAZZA PAZZA COPPA Il club dei dintorni di Londra, quinta serie, ha eliminato il Norwich di Premier. Oltre 50 anni fa i «cappellai» raggiunsero la finale, poi la caduta e la crisi ella pazza Coppa d’InN ghilterra, la «follia» del Luton ha nobilitato un 4˚ turno dove hanno fatto il botto anche Oldham (3-2 sul Liverpool) e MK Dons (4-2 col QPR). Ma il boom del Luton è diverso perché si tratta di una squadra della Conference, quinta serie, che ha superato 1-0 il Norwich, formazione di Premier. Non accadeva dal 1989 che una «non-league» eliminasse una big: allora l’impresa fu compiuta dal Sutton. Mad Hatters Dici Luton, 48 km a Nord della capitale britannica, e pensi a uno dei tanti aeroporti nell’area di Londra. Non a caso lo sponsor del club è Easyjet. Il secondo pensiero è il calcio,

LA GIOIA DEI GIOCATORI DEL LUTON, 5ª SERIE, AVANTI IN FA CUP (ACTION IMAGES)

con un passato in First Division, una finale di Coppa d’Inghilterra persa nel 1959 e una storia che lega bene col soprannome: Hatters, cappellai. Il Cappellaio Matto è un personaggio del 1865 e l’espressione «mad as a hatter» si traduce «pazzo da legare». La biografia del Luton è un inno alla follia. Quando nel 1959 affronta la finale di Coppa d’Inghilterra, in panchina c’è una commissione. Il tecnico precedente, Duncan, si è dimesso. Alla vigilia della finale è assunto King, ma il club teme di mandarlo allo sbaraglio e sceglie la soluzione della commissione: con King, il capitano Owen e i dirigenti. È inutile: il Luton è battuto 2-1 dal Nottingham. Irregolarità finanziarie Una storia di straordinaria follia è la parabola recente del Luton, tre volte in amministrazio-

ne controllata negli ultimi 10 anni e retrocesso dalla League Two nel 2009 con l’ignominia di una penalizzazione di 30 punti per irregolarità finanziarie. Il presidente è Nick Owen, un presentatore tv che quando sabato il Luton stava compiendo l’impresa di Norwich, era in crociera ai Caraibi. «Questa vittoria è meglio che fare sesso», il commento di Scott Rendell, il centravanti che ha firmato l’1-0. Nel 5˚ turno, il Luton affronterà il Millwall. I vertici del Luton puntano al business: «Vogliamo la diretta tv», dice il presidente Owen. La follia è contagiosa e l’Oldham, sestultimo in League One, sta per compierne un’altra: l’allenatore Dickov rischia l’esonero. «Il nostro obiettivo è la salvezza e stiamo rischiando grosso», dice il presidente Simon Corney, uomo d’affari Usa. ma per ora il posto è salvo. BOLD


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EUROPA

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

SPAGNA

COPPA DEL RE

LE SLIDING DOORS DEL CLASICO Valdes in Coppa del Re dopo l’annuncio dell’addio al Barça contro Adan o il neoacquisto Lopez come vice Casillas al Real DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A MADRID

FILIPPO MARIA RICCI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

torie di portieri con vista sul Clasico. A Barcellona si cerca un sostituto a medio termine per Victor Valdes, che ha annunciato di voler cambiare aria, decisione che il Camp Nou ha accettato senza rancore. A Madrid si cerca un sostituto immediato per Casillas, da scegliere tra Antonio Adan e Diego Lopez. Capire chi dei due sarà in porta domani per l’andata delle semifinali di Copa del Rey contro il Barcellona non è semplice.

S

Rispetto e applausi «Sono vent’anni che Victor è al Barça. Se vuole andar via la sua decisione va rispettata». Questo il messaggio al popolo blaugrana inviato da Iniesta in conferenza stampa. Andres è amico di Victor e gode d’intoccabile stima da parte dei tifosi. Anche per questo domenica il Camp Nou ha applaudito e non fischiato Valdes nella sua prima apparizione casalinga dopo la rottura della trattativa col club. Vari cori per lui, manifestazioni d’affetto diffuse. Il Camp Nou sembra voler mandare in crisi i propositi di addio del portiere con un poderoso abbraccio. E il presidente Rosell amplia il messaggio: «Se ci ripensa, Valdes qui avrà sem-

pre la porta aperta, la gente gli vuole bene». Concorrenza letale Al Madrid la situazione è molto diversa. Antonio Adan, 25 anni, da 15 al Real, fino al 22 dicembre scorso viveva più o meno tranquillamente il suo ruolo di riserva di Casillas. La scorsa estate aveva chiesto di andar via per cominciare a giocare, Mou lo aveva convinto a restare. Perché probabilmente aveva già in mente il suo «golpe»: abbattere il totem Casillas, con

DIEGO LOPEZ, 31 ANNI, È STATO NELL’ORBITA DEL REAL (GIOVANILI, CASTILLA E PRIMA SQUADRA) FRA IL 2000 E IL 2007 (REUTERS)

il quale da tempo non va granché d’accordo. Quel 22 dicembre Mou scelse Adan al posto di Iker: si giocava a Malaga e il Madrid perse 3-2. Mou disse e reiterò che era una scelta esclusivamente tecnica, non gli credette nessuno. Nella partita successiva, in casa con la Real Sociedad Adan, evidentemente provato dalla guerra psicologica in atto tra il suo collega e il suo allenatore, tempo 5 minuti ha regalato la palla a un avversario e poi lo ha steso: rigore, espulsione, uscita tra i fischi e fine della concorrenza con Iker. «Si manca di rispetto ad Adan, non se lo merita», tuonò José in conferenza. Il giovane portiere però non si è più visto sino alla partita col Valencia di una settimana fa, quando è entrato in fretta e furia solo per l’infortunio del titolare. Infortunio al quale il Madrid ha reagito spendendo 3,5 milioni di euro per riportare a casa da Siviglia Diego Lopez, 31 anni, al Real dal 2002 al 2007. Presentato ieri, sono in molti a pensare che Diego Lopez domani sarà titolare, con buona pace per Adan, la scelta tecnica che aveva spinto Mou a preferirlo al capitano del Real e della Spagna, il rispetto invocato per lui. Il Madrid, già senza Ramos, Pepe, Di Maria e Coentrao, affronta il quarto Clasico della stagione con un certo timore. «Io sono pronto», ha detto ieri Diego Lopez. Adan tace: vittima sacrificale, una panchina lo affosserebbe definitivamente.

CLASSIFICA SQUADRA

BARCELLONA ATL. MADRID REAL MADRID MALAGA BETIS RAYO VALENCIA LEVANTE REAL SOCIEDAD VALLADOLID SIVIGLIA GETAFE ATH. BILBAO SARAGOZZA ESPANYOL CELTA VIGO GRANADA OSASUNA MAIORCA DEPORTIVO

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58 47 43 35 35 34 33 33 30 28 26 26 25 23 22 20 20 18 17 16

21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21

19 15 13 10 11 11 10 10 8 8 7 7 7 7 5 5 5 4 4 3

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1 2 4 5 2 1 3 3 6 4 5 5 4 2 7 5 5 6 5 7

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1 4 4 6 8 9 8 8 7 9 9 9 10 12 9 11 11 11 12 11

71 42 54 33 31 30 30 26 32 30 27 25 27 21 23 21 18 17 22 26

24 21 20 19 33 36 34 30 28 27 29 35 40 30 32 26 32 26 39 45

21a giornata CELTA VIGO

1-1

REAL SOCIEDAD

LEVANTE

2-1

VALLADOLID

SARAGOZZA DEPORTIVO

0-0 2-3

ESPANYOL VALENCIA

KROHN DEHLI 32’ pt BARKERO 44’ pt RUKAVINA aut.45’ st

RIKI 32’,47’ pt

ELUSTONDO 14’ st BARAJA 8’ pt

JONAS 1’ pt VALDEZ 18’ st RICARDO COSTA 47’ st

REAL MADRID

4-0

GETAFE

RAYO

3-0

BETIS

BARCELLONA

5-1

OSASUNA

ATH. BILBAO

3-0

ATL. MADRID

MAIORCA

2-3

SIVIGLIA

3-0

SERGIO RAMOS 8’ st RONALDO 17’,20’,rig.27’ st PITI rig.4’ pt DELIBASIC 19’ st JOSE’ CARLOS 38’ st MESSI 11’,rig.28’pt; 11’,13’ st PEDRO 40’ pt SAN JOSE’ 5’ st SUSAETA 32’ st DE MARCOS 39’ st

VICTOR 27’ pt DOS SANTOS 26’ st

KONDOGBIA 32’ pt NEGREDO 26’ st MEDEL 30’ st

LOE 24’ pt

MALAGA

SAVIOLA 10’ pt ISCO 16’ pt NACHO MONREAL 17’ st

GRANADA

Prossimo turno 1 febbraio: Valladolid-Ath. Bilbao. 2 febbraio: Osasuna-Celta Vigo, Getafe-Deportivo, Espanyol-Levante, Granada-Real Madrid. 3 febbraio: Malaga-Saragozza, Siviglia-Rayo, Valencia-Barcellona, Real Sociedad-Maiorca, Atl. Madrid-Betis

E GIOVEDÌ ATLETICO VS SIVIGLIA RR L’altra semifinale di coppa del Re (oltre al Clasico) è Atletico Madrid-Siviglia, in programma al Calderon (l’andata) giovedì alle 22. Gli uomini di Simeone vengono, a sorpresa, dalla più pesante sconfitta della stagione (il k.o. a Bilbao per 3-0), assieme all’1-4 subìto a Barcellona in Liga. Curiosità: l’ultima volta che in coppa l’Atletico ha eliminato gli andalusi risale addirittura al 1952-53. L’ultima sfida, invece, si è avuta nei quarti di finale del 2003-04 (Siviglia poi k.o. in semifinale col Real Madrid). I colchoneros in bacheca vantano 9 coppe, i sivigliani 5, e negli ultimi dieci anni hanno raggiunto la semifinale per ben 6 volte (2 le coppe conquistate).

MARCATORI

DIETRO AI BIG SI MUOVONO PITI E RIKI 33 Messi (Barcellona) 21 Ronaldo (Real Madrid) 18 Falcao (Atletico Madrid), 12 Ruben Castro (Betis), Aduriz (Athletic Bilbao) 11 Soldado (Valencia) 10 Piti (Rayo Vallecano) 9 Oscar Gonzalez (Valaldolid) 8 Iago Aspas (Celta), Negredo (Siviglia), Postiga (Satragozza), Vela (Real Sociedad), Higuain (Real Madrid), Riki (Deportivo LC 7 Hemed e Victor (Maiorca) 6 Pizzi (Deportivo), Leo Baptistão (Rayo V.), Manucho (Valladolid), Martins (Levante), Fabregas (Barcellona), Molina (Betis), Saviola (Malaga), Verdù (Espanyol)


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EUROPA

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

FRANCIA

GERMANIA

REMY, SISSOKO & C LA GIOIA DI MAINZ ASSIOLTREMANICA DOV’ERI ADAM? Il mercato invernale ha visto l’assalto da parte dei club di Premier Da ragazzino era un fenomeno, ma al Real non è mai esploso. ai giocatori francesi. Il Newcastle ora ne vanta ben 11. Inevitabile: Ora, guarito da un grave infortunio, trascina i suoi fra gol ed solo 4 squadre di Ligue1 hanno un budget al livello delle inglesi esultanze eccentriche. Come quando ha preso a pugni Klasnic... COPPE NAZIONALI

SI GIOCA PSVFEYENOORD E VITESSE-AJAX RR Settimana di coppe in Europa. In Olanda si parte oggi nei quarti in gara secca con Den Bosch (seconda serie)-Az; domani ZwolleEracles e Psv-Feyenoord; giovedì Vitesse-Ajax. In Belgio siamo alle semifinali: oggi Courtrai-Cercle Bruges, mercoledì Anderlecht-Genk (con ritorni il 2 marzo). In Turchia sono 2 gironi finali da 4: si gioca il 5˚ turno, 1461 Trabzon-Bursaspor e Sivasspor-Fenerbahçe, Antalyaspor-Mersin e Eskisehirspor-Trabzonspor.

TURCHIA

SI DIMETTONO SAGLAM E GUNES RR (s.man.) Due dei più noti allenatori della Superlig turca si sono dimessi lo scorso fine settimana. Ertugrul Saglam, campione nazionale col Bursaspor nel 2010 spezzando per la prima volta l’egemonia delle 4 grandi, ha lasciato dopo la pesante sconfitta di sabato (4-1) contro l’Istanbul BB. E Senol Gunes, che da c.t. nel 2002 portò la Turchia al terzo posto al Mondiale asiatico, ha gettato la spugna dopo il 3-1 incassato domenica dal suo Trabzonspor con l’Elazigspor.

RUSSIA

ROSTOV FURBO BLOCCATO IL MERCATO RR (s.s.) La federazione russa ha bloccato il mercato del Rostov fino a quando la società non regolerà il suo debito con lo Spartak Mosca. Il contenzioso risale al 2011, quando il Rostov incorporò tre elementi provenienti dallo Spartak (Grigoriev, oggi alla Lokomotiv, Malyaka e Filippov), appoggiandosi però a club minori (e compiacenti) per evitare di pagare i diritti di formazione, che in caso di trasferimento diretto sarebbero stati 3 volte più alti. Da qui la denuncia e l’embargo.

ISRAELE

HAPOEL HAIFA VINCE LA COPPA DOPO 40 ANNI RR L’Hapoel Haifa, penultimo nella prima divisione, ha vinto in settimana la Toto Cup Ligat Al, la più importante coppa nazionale. Ai supplementari ha superato per 1-0 l’Hapoel Be’er Sheva (9˚ in serie A) con gol al 92’ del difensore del Suriname Touvarno Pinas, 27 anni, appena arrivato dal Maccabi Netanya, e che nelle ultime 5 stagioni aveva realizzato una sola rete con l’Almere, serie B olandese. Per l’Hapoel Haifa è la quarta coppa in bacheca (oltre a un titolo): non vinceva dal 1974.

PARIGI

ALESSANDRO GRANDESSO 5RIPRODUZIONE RISERVATA

iù che un’oasi, un miraggio. È l’effetto Psg sulla Ligue 1, più esposta mediaticamente, ma che continua a perdere talenti. Un’emorragia che si riversa in Premier dove i francesi costituiscono una colonia di oltre una trentina di elementi, senza contare i giocatori di altre nazionalità, come Hazard (Chelsea), che hanno detto addio alla Ligue 1 senza scrupoli. E a volte con scelte paradossali come quella di Loic Remy che ha rinunciato al Marsiglia, 3˚, per il Qpr ultimo. Senza dimenticare il Newcastle che ha fatto man bassa a gennaio e ormai in rosa conta 11 francesi.

P

Anche mete esotiche Prima è partito Debuchy, dal Lilla. Poi Haidara dal Nancy, Gouffran dal Bordeaux e Moussa Sissoko dal Tolosa, con un assegno di 2,5 milioni di euro. Il Newcastle, 16˚ in Premier, ha strappato Mapou Yanga-Mbiwa al Montpellier, 9˚ in Ligue 1 ma campione in carica. Normale. Il capitano, negato l’estate scorsa al Milan, guadagnerà 400mila euro al mese. Il Newcastle in 2 anni ha speso in Francia 36 milioni di euro. Meno della metà degli 80 milioni garantiti a qualsiasi club di Premier dai diritti tv e che sono più del doppio di quanto ha ottenuto il Montpellier vincendo la Ligue 1. La tendenza è quindi inevitabile visto che il nuovo contratto della Premier sui diritti tv, esteri inclusi, garantirà dalla prossima stagione 2,2 miliardi di euro. In Francia si arriva a 500 milioni e in ribasso rispetto al contratto precedente. E poi solo 4 club sfoggiano budget superiori al minimo garantito ai 20 di Premier. Tra questi il Psg, l’unico a potersi permettere acquisti di lusso. Il resto della truppa fa i conti con la crisi prevedendo una perdita complessiva a giugno di 130 milioni di euro. Per Le Parisien tutti i club francesi cercano nuovi proprietari o investitori. Il Lilla si compra con 10 milioni. Il Bordeaux con 9. Impossibile

CLASSIFICA SQUADRA

PARIS SG LIONE MARSIGLIA RENNES BORDEAUX NIZZA ST. ETIENNE LORIENT MONTPELLIER TOLOSA LILLA VALENCIENNES BASTIA BREST AJACCIO* SOCHAUX EVIAN REIMS TROYES NANCY

PIERFRANCESCO ARCHETTI PT

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45 45 42 36 35 35 34 34 32 31 30 30 25 24 22 22 21 20 16 15

22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22

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13 6 3 38 12 13 6 3 37 18 13 3 6 30 27 11 3 8 33 28 8 11 3 24 15 9 8 5 33 27 9 7 6 30 16 9 7 6 36 35 9 5 8 35 27 8 7 7 30 24 7 9 6 26 23 8 6 8 32 32 7 4 11 28 47 7 3 12 23 31 5 9 8 23 31 6 4 12 21 32 5 6 11 23 35 4 8 10 18 24 3 7 12 25 43 2 9 11 20 38

* Ajaccio 2 punti di penalizzazione

22a giornata 0-2

VALENCIENNES

RENNES

THEOPHILE CATHERINE 14’ st ALESSANDRINI 43’ st

EVIAN

1-1

MONTPELLIER

2-0

WASS 8’ st HERRERA 28’ pt UTAKA 34’ pt

NANCY

2-1

REIMS

1-1

TROYES

2-1

ST. ETIENNE

3-0

ALO’O EFOULOU 36’ pt PUYGRENIER 26’ st KRYCHOWIAK 29’ st CAMUS 44’ pt DARBION 9’ st BRANDAO 9’ pt P. AUBAMEYANG 34’ st GUILAVOGUI 40’ st

LIONE

FOFANA 8’ pt GOMIS 28’ pt

2-2

MARSIGLIA

A. AYEW 37’ pt J. AYEW 37’ st

AJACCIO

OLIECH 36’ pt

SOCHAUX

LORIENT

ALIADIERE 5’ st

TOLOSA

CAPOUE 11’ st

BREST

BEN BASAT 16’ st

BASTIA

NIZZA

0-1

BORDEAUX

PARIS SG

1-0

LILLA

CHEDJOU aut.23’ st

SAIVET 13’ st

Prossimo turno 1 febbraio: Tolosa-Paris Sg. 2 febbraio: Lorient-Rennes, Bastia-Evian, Brest-Nizza, Lilla-Troyes, Sochaux-St. Etienne, Bordeaux-Valenciennes. 3 febbraio: Ajaccio-Lione, Montpellier-Reims, Marsiglia-Nancy

allinearsi agli ingaggi inglesi. Remy al Qpr raddoppia a 390 mila euro al mese, e il Marsiglia ha incassato 10,5 milioni. 8 i milioni al Montpellier per Yanga-Mbiwa, aspettando l’offerta per Belhanda, magari dalla Turchia. Perché quando non è la Premier, i giocatori di Ligue 1 prediligono l’esotico. Il Rennes, per 12 milioni ha ceduto M’Vila al Rubin che gli offre 5 milioni a stagione. Nené del Psg si è trasferito in Qatar, all’Al Gharafa che lo paga 5,5 milioni l’anno. L’ex collega Hoarau, per le stesse cifre, ha preferito il Dalian Aerbin, in Cina.

5RIPRODUZIONE RISERVATA

S

LOIC REMY, QPR (ACTION IMAGES)

CLASSIFICA SQUADRA

ov’eri Adam?» è un romanzo di Heinrich Böll che in Germania ha reso comune il quesito, anche se la risposta è triste e sanguinosa («Ero in guerra»). Dov’eri Adam? è stato chiesto anche all’ungherese Szalai quando sparì dai radar delle giovanili tedesche e si ripresentò tre anni più tardi in Bundesliga, al Mainz. Pure lui era finito in una lotta che però non aveva nulla di violento: Adam Szalai cercava soltanto un posto in prima squadra che non riuscì a trovare perché era capitato al Real Madrid, dopo aver segnato anche la rete decisiva nella finale del campionato Primavera 2005 (Stoccarda-Bochum 1-0). «Mi allenavo con i big, Raul e Van Nistelrooy, dopo due anni alla filiale del Castilla fui anche incluso nella lista di Champions, al posto di Huntelaar, nel 2009», ha raccontato. Poi capì di non poter emergere, tornò in Germania e con il Mainz partecipò all’entusiasmante autunno del 2010: 7 vittorie iniziali consecutive, tutta l’Europa che parlava del trio di chitarristi, dall’esultanza in musica: lui, Holtby e Schürrle. Gli altri due adesso sono al Tottenham (da ieri) e al Leverkusen (Kies), ma Adam l’ungherese, Pallone d’oro nel suo Paese a dicembre, potrebbe almeno raggiungerli nelle eurocoppe: il Mainz è quinto e il centravanti gigante (193 cm) con la doppietta di sabato al Greuther Furth è a quota 11 nella classifica cannonieri. Eppure gli chiedono ancora: dov’eri Adam?

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Rotto per un anno Era fuori, tra gennaio 2011 e quello successivo, con un ginocchio distrutto: «Un anno di fisioterapia, cure e speranze. Però mi ha aiutato: sono diventato più solido mentalmente, sbaglio di meno». Eh già, perché l’allenatore Tuchel, suo comandante anche nelle giovanili dello Stoccarda, lo elogiava per «il gran lavoro, la fisicità che aiutava tutti», però i gol erano pochini: 8 in 50 gare di campionato. Adesso, dopo l’infortunio, è a

BAYERN LEVERKUSEN BORUSSIA D. EINTRACHT MAINZ SCHALKE BORUSSIA M. FRIBURGO AMBURGO HANNOVER STOCCARDA WERDER WOLFSBURG FORTUNA DUSSELDORF NORIMBERGA AUGSBURG HOFFENHEIM GREUTHER FURTH

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48 37 36 33 30 29 29 28 28 26 25 22 22 21 21 13 13 9

19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19

15 11 10 10 9 8 7 7 8 8 7 6 6 5 5 2 3 1

N

3 4 6 3 3 5 8 7 4 2 4 4 4 6 6 7 4 6

P

F

S

1 4 3 6 7 6 4 5 7 9 8 9 9 8 8 10 12 12

48 36 43 36 27 32 27 24 22 38 21 30 20 23 18 15 24 11

7 23 20 31 21 29 27 18 24 37 32 37 29 27 26 31 43 33

19a giornata BORUSSIA D.

3-0

NORIMBERGA

AUGSBURG

0-0

SCHALKE

BORUSSIA M.

2-1

FORTUNA DUSSELDORF

EINTRACHT

2-1

HOFFENHEIM

GREUTHER FURTH

0-3

HANNOVER

2-1

WOLFSBURG

FRIBURGO

0-0

LEVERKUSEN

AMBURGO

3-2

STOCCARDA

0-2

BLASZCZYKOWSKI rig.18’,21’ pt LEWANDOWSKI 43’ st

JUANAN aut.6’ pt HERRMANN 14’ pt

LANIG 35’ pt AIGNER 22’ st

ABDELLAOUE 3’ pt M. DIOUF 38’ pt

SON 23’ pt AOGO 1’ st RUDNEVS 7’ st

SCHAHIN rig.5’ st

VOLLAND 20’ st

MAINZ

SZALAI 8’,39’ st MALLI 20’ st

MADLUNG 1’ st

WERDER

LUKIMYA 9’ pt PAPASTATHOPOULOS 9’ st

BAYERN

MANDZUKIC 5’ st MULLER 27’ st

Prossimo turno 1 febbraio: Werder-Hannover. 2 febbraio: Wolfsburg-Augsburg, Fortuna Dusseldorf-Stoccarda, Schalke-Greuther Furth, Mainz-Bayern, Hoffenheim-Friburgo, Amburgo-Eintracht. 3 febbraio: Norimberga-Borussia M., Leverkusen-Borussia D.

11 in 19 presenze. È diventato spietato forse per ringraziare il Mainz che a mezzanotte dello scorso 31 luglio, quando cadeva l’opzione di riacquisto da parte del Real, gli aveva subito allungato il contratto fino al 2015. Adam, 25 anni, segna un gol ogni tre tiri, è il più puntuale attaccante dell’andata. E il più eccentrico: una volta ha esultato ballando alla maniera di gangnam style, un’altra ha tirato due cazzotti a Ivan Klasnic, suo compagno con cui aveva scommesso: se non segno me ne dai uno tu, se segno te ne do due io. Posta pagata già nell’intervallo.

ADAM SZALAI, 25 ANNI (EPA)

IL PSV APPROFITTA DEI PASSI FALSI DI AJAX E TWENTE OLANDA

Vvv Venlo-Az Alkmaar Zwolle-Heerenveen Den Haag-Roda Rkc Waalwijk-Nac Breda Heracles-Psv Vitesse-Ajax Feyenoord-Twente Utrecht-Willem II Nec-Groningen

CLASSIFICA PSV TWENTE AJAX VITESSE FEYENOORD UTRECHT NEC DEN HAAG AZ ALKMAAR RKC WAALWIJK HERACLES GRONINGEN NAC BREDA ZWOLLE HEERENVEEN RODA VVV VENLO WILLEM II

1-4 1-1 2-2 0-4 1-5 3-2 0-0 3-1 2-1

43 42 40 38 38 36 27 25 24 23 23 20 20 19 19 19 15 13

Da 5 ª a 8ª spareggi per il 30 posto in Europa L.

CHAMPIONS LEAGUE

ISRAELE

BELGIO

20a giornata

Standard-Courtrai Lokeren-Anderlecht G. Beerschot-Mons Malines-Genk Waasland Beveren-Leuven Zulte W.-Lierse Bruges-Gent Charleroi-Cercle B.

CLASSIFICA ANDERLECHT (-1) ZULTE W. (-1) LOKEREN STANDARD BRUGES (-1) GENK MALINES COURTRAI MONS LEUVEN WAASLAND BEVEREN CHARLEROI (-1) GENT G. BEERSCHOT LIERSE CERCLE B. (-2)

2-0 0-2 0-0 2-1 2-0 2-0 0-0 20/2

55 47 43 42 40 39 35 32 32 28 26 24 24 19 19 14

Al termine playoff fra le prime 6: 1ª in Champions League, 2ª ai preliminari 3ª ai preliminari di Europa League e 4ª allo spareggio per i preliminari di Europa L. con la 1ª del playoff fra le successive 8.

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI PER LE COPPE

Mac. T. Aviv-Hap. Acre Bnei Sakhnin-Ramat Ha’Sharon K. Shmona-Ashdod Mac. Netanya-Hap. R. Gan Beitar-Bnei Yehuda Hap. B. Sheva-Hap. Haifa Mac. Haifa-Hap. T. Aviv

CLASSIFICA MAC. T. AVIV MAC. HAIFA HAP. T. AVIV BEITAR ASHDOD RAMAT HA’SHARON BNEI YEHUDA K. SHMONA HAP. B. SHEVA MAC. NETANYA BNEI SAKHNIN HAP. R. GAN HAP. HAIFA HAP. ACRE

4-0 0-4 0-0 1-1 0-1 2-1 3-0

41 36 36 31 30 30 29 29 26 21 21 19 17 15

La 1a dei playoff va ai preliminari di Champions, la 2a e la 3a vanno ai preliminari di Europa League; le ultime 2 dei playout retrocedono

SPAREGGI RETROCESSIONE

GRECIA

TURCHIA

20a giornata

24a giornata

RETROCESSIONE

19a giornata

19a giornata

Karabukspor-Kasimpasa Istanbul Bb-Bursaspor Genclerbirligi-Belediyespor Gaziantepspor-Fenerbahçe Kayserispor-Antalyaspor Elazigspor-Trabzonspor Mersin Idman Y.-Sivasspor Galatasaray-Besiktas Eskisehirspor-Orduspor

Panionios-Levadiakos Panthrakikos-Olympiacos P. Aek Atene-Ofi Creta Pas Ioannina-Veria Paok-Xanthi Platanias-Asteras T. Atromitos-Panathinaikos Kerkyra-Aris

CLASSIFICA GALATASARAY BESIKTAS FENERBAHÇE ANTALYASPOR KASIMPASA ESKISEHIRSPOR BURSASPOR GENCLERBIRLIGI KARABUKSPOR ISTANBUL BB TRABZONSPOR SIVASSPOR KAYSERISPOR ORDUSPOR GAZIANTEPSPOR ELAZIGSPOR MERSIN IDMAN Y. BELEDIYESPOR

0-3 4-1 1-0 1-2 2-0 3-1 3-0 2-1 1-0

36 31 31 30 29 28 27 27 27 25 24 23 22 21 21 20 19 16

CLASSIFICA OLYMPIACOS P. ASTERAS T. PAOK ATROMITOS LEVADIAKOS PAS IOANNINA PANATHINAIKOS* PANIONIOS OFI CRETA XANTHI PANTHRAKIKOS AEK ATENE PLATANIAS ARIS VERIA KERKYRA

CIPRO

19a giornata

2-1 0-1 2-1 2-0 0-1 0-3 1-2 2-2

51 37 35 32 27 26 25 25 23 22 22 19 18 18 16 14

Dalla 2 ª alla 5ª spareggiano per i preliminari di Champions (1 posto) e l’Europa League (2 posti) * Panathinaikos 2 punti di penalizzazione

Ethnikos Achnas-Ae Paphos 3-0 Agia Napa-Aek Larnaca 1-1 Apollon Limassol-Enosis Paralimni 0-0 Omonia Nicosia-Anorthosis Famagosta1-3 Nea Salamina-Ael Limassol 0-1 Olympiakos Nicosia-Apoel Nicosia 0-2 Alki Larnaca-Doxa Katokopia 2-2

CLASSIFICA ANORTHOSIS FAMAGOSTA APOEL NICOSIA AEK LARNACA AEL LIMASSOL OMONIA NICOSIA APOLLON LIMASSOL DOXA KATOKOPIA ENOSIS PARALIMNI OLYMPIAKOS NICOSIA* ETHNIKOS ACHNAS NEA SALAMINA ALKI LARNACA AGIA NAPA AE PAPHOS*

51 45 41 37 32 29 22 20 18 17 16 12 8 6

* Olympiakos Nicosia 3 punti di penalizzazione Ae Paphos 9 punti di penalizzazione


9

EUROPA

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

PORTOGALLO

SCOZIA

TURCHIA

INVERNESS, MCKAY E IL MACELLAIO

A UN PAÇOS DALLA STORIA

Il club di una cittadina di 7 mila abitanti veleggia al 4˚ posto in Liga L’ex difensore Terry Butcher (macellaio in inglese) ha fatto della e domani gioca le semifinali della coppa nazionale. È un raro caso sua squadra la seconda forza scozzese con un centravanti che di società sana e zona ricca. Con un tecnico deb e una difesa super non batteva chiodo: cambiato modulo, ora è il capocannoniere LISBONA

MANUEL MARTINS DE SÁ 5RIPRODUZIONE RISERVATA

la rivelazione, finora, della Primeira Liga. Il Paços de Ferreira, club di una cittadina di 7.500 abitanti, a 25 km da Oporto, 4˚ in classifica, in piena zona Europa, e in semifinale di coppa nazionale: domani per l’andata riceve il Benfica (l’altro match è V. Guimarães-Belenenses). Un exploit non nuovo nella storia recente di questo club, che ha disputato una finale di coppa nazionale nel 2009 e una del trofeo di Lega nel 2011. Però il Paços, fondato nel 1950 col nome di Futebol Clube Vasco da Gama (da qui la croce delle caravelle nello stemma), è arrivato in alto solo nel 1991 e stabilmente dal 2005. Il suo top finora erano 2 sesti posti con José Mota in panchina.

È

La capitale del mobile Il buon andamento degli auriverdes fa il paio con la situazione insolitamente prospera per la città. Paços de Ferreira ha un tasso di disoccupazione fra i più bassi dei comuni portoghesi. Grazie alla sua fortuna: l’arredamento. Paços è detta, infatti, la «capitale del mobile», settore che da 50 anni dà lavoro a migliaia di falegnami e artigiani ed è nota in Europa per la fiera internazionale che ogni anno organizza. E il calcio sta godendo di questa tranquillità economica. Certo, il budget del club non va oltre i 3,5 milioni di euro, il piu modico delle 16 squadre di A. Ha uno stadio di soli 5.172 posti; i soci sono 2.300. Ma i risultati arrivano. Qui c’è la cultura del successo Grazie anche a Paulo Fonseca, 39 anni, nato a Maputo (Mozambico). Ex difensore di Barreirense, Leça, Belenenses, Marítimo, Vitoria Guimarães ed Estrela Amadora (allora in A), in quest’ultimo club iniziò ad allenare le giovanili nel 2005, per passare poi a Odivelas, Pinhalnovense (C) e Desportivo Aves (B). Col Paços quindi Fonseca ha debuttato in A. Sta dimostrando solidità soprattutto in difesa, avendo subìto 12 gol in 16 match e perduto solo 2 gare, con Benfica e

CLASSIFICA SQUADRA

PORTO BENFICA BRAGA PACOS FERREIRA RIO AVE VITORIA G. ACAD. COIMBRA ESTORIL SP. LISBONA MARITIMO NAC. MADEIRA OLHANENSE GIL VICENTE BEIRA MAR VITORIA SETUBAL MOREIRENSE

ALEX FROSIO PT

G

V

42 42 29 28 22 21 19 19 19 19 18 15 15 14 14 8

16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16

13 13 9 7 6 5 4 5 4 4 5 3 3 3 3 1

N

3 3 2 7 4 6 7 4 7 7 3 6 6 5 5 5

P

F

S

0 0 5 2 6 5 5 7 5 5 8 7 7 8 8 10

40 41 35 22 19 18 24 24 15 14 22 19 14 20 19 14

8 12 21 12 21 23 25 25 17 23 28 26 25 29 33 32

16a giornata ACAD. COIMBRA

3-1

BRAGA

1-2

MARITIMO

1-1

MOREIRENSE

0-5

PACOS FERREIRA

VITORIA SETUBAL

0-2

NAC. MADEIRA

MARINHO 15’ pt EDINHO 35’ pt CLEYTON 37’ pt

JOAO PEDRO 32’ st

ROBERGE 41’ pt

SP. LISBONA

1-1

ESTORIL

3-3

PORTO

5-0

VAN WOLFSWINKEL 10’ st

STEVEN VITORIA rig.9’,rig.29’ pt EVANDRO 1’ st

DANILO 4’ pt VITOR VINHA aut.12’ pt DEFOUR 9’ st VARELA 30’ st MARTINEZ 45’ st

BEIRA MAR

RUBEN RIBEIRO rig.39’ st

BENFICA

SALVIO 5’ pt LIMA 35’ pt

RIO AVE

MAHGOUB 42’ pt

HURTADO 23’pt; 11’ st VITOR 44’pt; 43’ st LUIZ CARLOS 23’ st

MARIO RONDON 5’ st CANDEIAS 21’ st

VITORIA G.

XANDAO aut.7’ st

OLHANENSE

TARGINO 20’ pt MAURICIO 14’ st RUI DUARTE rig.23’ st

GIL VICENTE

Pr ossimo turno 2 febbraio: Rio Ave-Sp. Lisbona, Vitoria G.-Porto. 3 febbraio: Gil Vicente-Maritimo, Olhanense-Acad. Coimbra, Nac. Madeira-Moreirense, Beira Mar-Braga, Benfica-Vitoria Setubal. 4 febbraio: Pacos Ferreira-Estoril

Porto. In mezzo 9 gare di fila da imbattuto (15 comprese le coppe). In rosa, 24 elementi, ci sono 15 portoghesi, di cui alcuni in prestito perché Paços è diventata una piazza invitante come rampa di lancio per i giovani. I piu esperti sono il capitano Filipe Anunciação (33 anni), centrocampista, qui dal 2007, e il portiere brasiliano Cassio (31), ex Vasco. Spiccano il centrocampista arretrato André Leão (27, un’esperienza al Cluj romeno) ex nazionale U20, e il terzino sinistro Antunes, 25 anni, tornato dopo 5 anni da dimenticare fra Roma, Lecce e Livorno: è in condizioni eccellenti e si candida a un posto in nazionale. In avanti il «più prolifico» è Cicero, 26 anni, dalla Guinea Bissau, 4 gol: ed è già al suo top in prima divisione...

PAULO FONSECA, 39 ANNI

5RIPRODUZIONE RISERVATA

o chiamano Gollum, come l’hobbit del Signore degli Anelli. Perché di gol ne fa tanti e perché è piccoletto e sfuggente proprio come un hobbit. È Billie McKay, attaccante dell’Inverness secondo in classifica alle spalle del Celtic e capocannoniere della Premier scozzese con 16 reti (20 stagionali). Nato in Inghilterra 24 anni fa, nazionalità nordirlandese, nelle Highlands è letteralmente esploso. Mai, prima di questa stagione, aveva segnato così tanto. Anche se nel 2010 ebbe il suo momento di notorietà quando con il Northampton, squadra di quarta divisione, contribuì con un gol a Anfield all’eliminazione del Liverpool (ai rigori) in Coppa di Lega.

L

Costo zero Dal Northampton fu rilasciato nel 2011, proprio come dal Leicester, dove arrivò nel 2008 dopo essere cresciuto nell’Ipswich. «In lui non ci ho visto proprio niente», ha confessato di recente Craig Levein, ex c.t. della Scozia e manager del Leicester ai tempi. Chi ci ha visto parecchio, invece, è Terry Butcher, tecnico dell’Inverness nonché ex difensorone dell’Inghilterra. Dopo aver preso McKay a parametro zero nel 2011, l’estate scorsa gli ha prolungato il contratto di due anni nonostante la penuria di gol nella prima stagione: «Molti mi hanno dato del pazzo», ha detto Butcher. Ora è un grande affare, perché molti club inglesi, anche di Premier, si sono messi sulle tracce di McKay. Terry è un tipo testardo: nel 1989, in un Inghilterra-Svezia valido per le qualificazioni mondiali, si fece un taglio alla fronte; bendato, non smise di colpire di testa, i punti saltarono e lui finì la partita con il volto e la maglietta imbrattati di sangue. Passing style I meriti della grande stagione dell’Inverness, nato nel 1994 dalla fusione di due squadre dilettantistiche, e soprattutto di McKay sta proprio nel carisma e nelle idee di Butcher. L’estate scorsa ha rivoluzionato il gioco

CLASSIFICA SQUADRA

PT

G

CELTIC INVERNESS MOTHERWELL HIBERNIAN ABERDEEN SAINT JOHNSTONE DUNDEE UTD KILMARNOCK HEARTS ROSS COUNTY SAINT MIRREN DUNDEE FC

49 37 37 34 32 30 30 29 26 25 25 14

23 22 23 24 24 23 24 23 22 22 23 23

V

N

P

F

15 4 4 48 9 10 3 47 10 7 6 40 9 7 8 32 8 8 8 30 7 9 7 26 7 9 8 37 7 8 8 34 6 8 8 21 5 10 7 26 6 7 10 31 3 5 15 14

S

16 35 32 30 31 29 41 30 26 32 42 42

La 1a dei playoff per le coppe va ai preliminari di Champions, la 2a e la 3a vanno ai preliminari di Europa League; l’ultima dei playoff retrocessione retrocede

24a giornata DUNDEE UTD

1-1

ROSS COUNTY

ABERDEEN

0-0

HIBERNIAN

INVERNESS

13/2

KILMARNOCK

SAINT JOHNSTONE

19/2

CELTIC

HEARTS

2/3

MOTHERWELL

DUNDEE FC

5/3

SAINT MIRREN

DUNDEE FC

0-0 (recupero 16a giornata)

KILMARNOCK

MACKAY-STEVEN 7’ st

BRITTAIN 37’ st

Prossimo turno 29 gennaio: Motherwell-Dundee Utd. 30 gennaio: Saint Johnstone-Aberdeen, Celtic-Kilmarnock, Ross County-Hibernian, Saint Mirren-Inverness, HeartsDundee Fc

della squadra: basta palla lunga e pedalare, più passing style. Con tre trequartisti alle spalle di McKay. Che è alto 170 cm e con le palle lunghe non la prendeva mai. Ora invece la sua capacità di smarcamento e la sua rapidità fanno la differenza perché viene rifornito adeguatamente. In più, Butcher ha puntato su elementi provenienti dalle leghe minori. I giocatori hanno colto l’importanza dell’opportunità: più visibilità, chance di esibirsi davanti a platee di prestigio e di guadagnarsi un trasferimento più vantaggioso. Ma molti, a partire da Butcher («Amo stare qui, sono felicissimo»), hanno scoperto quanto si sta bene nelle Highlands. Nel profondo nord della Scozia c’è poco da fare, ma questo ha creato un forte senso di coesione tra i giocatori dell’Inverness: molti condividono l’appartamento, la socializzazione è massima. Una compagnia dell’anello, insomma. E ai gol ci pensa Gollum McKay.

BILL MCKAY, 24 ANNI, INVERNESS (REUTERS)

SERBIA

DZAJIC FA A PUGNI COL VICE: È STELLA RISSA Il presidente ed ex campione della Crvena Zvezda litiga con Covic per 500 euro Dinamica poco chiara, ma il club è sempre più in crisi. Non solo economica ANDREA LUCHETTA 5RIPRODUZIONE RISERVATA

alla fine il miglior calciatoE re della storia jugoslava si trasformò in pugile. Dragan Dzajic, eletto alla guida della Stella Rossa lo scorso dicembre, giovedì avrebbe concluso a cazzotti una discussione col vicepresidente Nebojsa Covic, prima di presentare le dimissioni. Già sparite, però, nel mattino di venerdì.

Poveri occhiali Secondo la ricostruzione più accreditata, Covic si sarebbe preso a male parole col segretario generale del club, cognato di Dzajic, per un aumento di stipendio di 500 euro accordato a un giocatore. Noccioline, ma con un debito da 48 milioni e lo spettro del fallimento dietro l’angolo, Covic sta cercando di risparmiare fino all’ultimo centesimo. A quel punto nella lite sarebbe stato coinvolto Dzajic che - insultato - avrebbe sferrato un pugno al vicepresidente. Sull’accaduto circolano più

versioni. Una vede negli occhiali di Covic la vittima principale della scazzottata. Secondo altre fonti Dzajic - che resta pur sempre un uomo di 66 anni - avrebbe mancato il bersaglio, per poi crollare su un divano. Il club smentisce deciso qualsiasi contatto fisico. Un dirigente della Stella che chiede di restare anonimo, in realtà, dipinge un clima meno idilliaco. Pur negando la scazzottata, riconosce che «Dzajic e Covic hanno due modi di fare molto diversi. Non è semplice quando due figure così grandi

e importanti si trovano nella stessa stanza». Confermata anche la causa del litigio, che ammette la nostra fonte - sarebbe solo «un pretesto». Chi comanda? I rapporti fra i due pezzi da novanta sfiorano il gelo polare. Ex sindaco di Belgrado, Covic alla Zvezda ha già salvato la sezione basket, e per carattere mal si presta al ruolo di spalla. Dzajic invece è rientrato per volere di Aleksandar Vucic, vicepremier e regista del commissariamento del club. Unica figura in grado di placare i tifosi, Dzajic si è visto graziare da un processo pur di accelerare il ritorno. I due, spiegano alcu-

ni osservatori locali, sarebbero ai ferri corti da settimane per stabilire i rapporti di forza. Vucic in persona sarebbe intervenuto per ottenere una tregua. La gravità del momento non consiglia altre strade: il conto del club è bloccato, ragion per cui la Stella non può vendere giocatori, né incassare l’aumento della sponsorizzazione sottoscritto da Gazprom. La scorsa settimana la polizia si è presentata in sede per indagare sull’esplosione del debito. L’unica possibilità resta il matrimonio forzato. «Covic e Dzajic rimarranno insieme nel club» garantisce la nostra fonte. Difficilmente vivranno felici e contenti.

JORGE MENDES FA CAUSA AL BESIKTAS RR (s.man.) Il procuratore Jorge Mendes ha denunciato il Besiktas per commissione non pagata (1,8 milioni di euro). L’ha confermato il vice presidente del club, Ahmet Nur Cebi: «Sapete quanti soldi ha pagato il Besiktas in 3 anni a questo manager? 18 milioni. Mendes ha portato 5 portoghesi e un Julio Alves, dicendo che era dell’Atletico Madrid B, e invece non ha mai giocato nella B, ma in C. Il Besiktas ha pagato per questo qui la meta del cartellino, 3 milioni. E lui fa un processo contro di noi?».

PORTOGALLO

PAULO SOUSA RESTA SENZA PANCHINA

PAULO SOUSA, 42 ANNI (AP)

RR (s.s.) Niente panchina dei Red Bulls per Paulo Sousa. L'ex centrocampista della Juve si era dimesso dal Videoton (Ungheria) per trasferirsi negli USA, ma non ha trovato l'accordo con la società che alla fine ha scelto Mike Petke, un'istituzione a New York: ex giocatore dal 1998 al 2000 e dal 2008 al 2010, secondo allenatore dal 2011 e tecnico ad interim dal novembre del 2012, dopo l'addio dello svedese Hans Beck. Ha solo 36 anni, uno meno di Henry e Juninho, le due stelle della squadra.

UNGHERIA

E AL VIDEOTON VA UN ALTRO PORTOGHESE RR (m.m.d.s.) Per rimpiazzare Paulo Sousa (ex Juventus e Inter), dimessosi per andare ai NY Red Bulls (ma poi non ha firmato), gli ungheresi del Videoton, quarto in classifica, hanno scelto un altro allenatore portoghese: José Manuel Gomes, 42 anni, già vice di Jesualdo Ferreira fra il 2008 e il 2012, quando questi era alla guida di Porto, Malaga e Panathinaikos, e prima ancora vice all’União Leiria e al Moreirense. Contratto di 2 anni e mezzo, più l’opzione su un’altra stagione.

SERBIA

LA UEFA CHIEDE L’ESPULSIONE DELL’UNDER 21 RR L’Uefa fa appello per chiedere sanzioni più pesanti per la Under 21 serba dopo gli incidenti di ottobre dopo l’incontro perso dai padroni di casa con l’Inghilterra. Il match di qualificazione agli Europei, a Krusevac, era finito con una rissa tra giocatori e staff delle due squadre. A dicembre la Serbia era stata sanzionata a giocare un match a porte chiuse e con una multa di 80 mila euro. L’ispettore Uefa ha chiesto un’espulsione dell’Under 21 dal prossimo ciclo di competizioni e una multa di 200 mila euro.


10

MONDO

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

il Paese

COPPA D’AFRICA

KEITA FA DIMENTICARE IL MALI DI VIVERE Per una sera il Paese tartassato dalla guerra ha motivo di rallegrarsi: le Aquile, comandate dall’ex Barcellona, si sono qualificate ai quarti, pareggiando col Congo. In gol Samassa del Chievo

LA SITUAZIONE

LA SORPRESA È CAPO VERDE ORA IL GHANA RR Un controllore di volo in aspettativa, un gruppo entusiasta, 513.000 persone a sostenerli. Ed ecco la ricetta per la sorpresona della prima fase della coppa d’Africa. Perché non può non essere considerata una sorpresa Capo Verde, il Paese più piccolo nella storia a partecipare a questa manifestazione (dopo aver eliminato il Camerun di Eto’o). Che addirittura si è qualificato ai quarti, eliminando giganti come Marocco e Angola. Il controllore di volo è il c.t. Lucio Antunes, 46 anni, in carica dal 2010, già vice del portoghese João de Deus e a capo dell’Under 21 nel 200710, oltre che tecnico dell’Academico do Sal. Antunes ha cresciuto quindi molti dei Tubarões Azuis (gli squali blu), che ormai giocano quasi tutti all’estero (in 21 su 23). Un gruppo che a sorpresa nel 2009 vinse l’oro ai Giochi lusofoni (sì, ok, non c’era il Brasile...), che era 182˚ nel ranking Fifa e oggi è 70˚ e che al gol di Heldon al 90’ con l’Angola ha scatenato la follia nelle dieci isole dell’arcipelago atlantico. Ora sabato c’è il Ghana. Per tentare un altro miracolo. IANDI

TUTTA LA COPPA SU GAZZETTA.IT Seguite la Coppa d’Africa su Gazzetta.it: trovate una home speciale con il tempo reale di tutte le partite, le cronache, le fotogallery, i risultati, le classifiche, gli highlights e le interviste.

SOPRA SEYDOU KEITA, 33 ANNI, CAPITANO DEL MALI E CENTROCAMPISTA DEL DALIAN IN CINA. SOTTO, TIFOSI MALIANI IN FESTA (AFP) DAL NOSTRO INVIATO A DURBAN (SUDAFRICA)

PAOLO CONDÒ 5RIPRODUZIONE RISERVATA

iove acqua calda sul chiassoso esodo dei tifosi del Congo dal lungomare allo stadio. Sono in tanti, allegri e variopinti, portano in giro un paio di tizi vestiti da stregone col tamburo, e i balli umidi sotto al monsone aiutano ad attraversare la giornata. Quelli del Mali sono molti di meno, e più quieti. Arrivano a gruppetti, guardano i rivali senza antipatia, sventolano la bandiera che in queste settimane abbiamo visto, inzuppata di sangue, nelle cronache di guerra. Prima di uscire dall’albergo hanno saputo dalla Cnn che le truppe governative aiutate dai francesi hanno ripreso Timbuctu, e sembrano sollevati. Possono tifare con un minimo di leggerezza per il loro profeta.

P

rara non soltanto per il mondo del calcio. Due minuti dopo l’inizio del match, Seydou deve fare appello a tutta quella profondità - in altre parole leadership - per costringere i compagni a ragionare. Una travolgente azione del Congo nel primo minuto ha infatti prodotto prima un palo di Lua Lua e poi un rigore di Momo Sissoko (ex Juve) su Diba che Mbokani non ha mancato di trasformare. Con-

go subito in vantaggio, dunque, e Mali - cui basterebbe il pari - al momento eliminato. «Calma, calma» predica Keita accompagnando le parole con larghi gesti. «Siamo i più forti e abbiamo 88 minuti per dimostrarlo». Ne bastano molti meno: già al 14’ un’efficace irruzione dalla linea di fondo del terzino Tamboura innesca la deviazione vincente sotto porta del centravanti Mahamadou Samassa, che alla maglia gialla è abituato visto che gioca (poco) nel Chievo. Inutile dire che l’azione del pari nasce da una saggia apertura laterale di Keita, che allarga così il campo, dilatando le maglie della difesa congolese.

La classica strategia del Barça. In Manciuria Alla fine della scorsa stagione Seydou, come Guardiola, dopo 4 anni in blaugrana ha detto basta. Non si è concesso un anno sabbatico: malgrado le offerte europee non gli mancassero (anche il Milan si era informato), a 33 anni ha pensato bene di andare a scoprire un nuovo mondo firmando per il Dalian di Harbin, Manciuria, estremo lembo orientale della Cina. In questi giorni ad Harbin la temperatura è di meno 25, ed è in corso il più bel festival del ghiaccio del mondo. Keita porta a spasso il suo fisico asciutto nei più 25 di Durban, e il ghiaccio gli serve

Leader Una volta Guardiola disse che Seydou Keita era il punto di riferimento nello spogliatoio del Barcellona, perché la sua profondità umana era molto

TUAREG E JIHADISTI CONTRO FRANCESI E GOVERNATIVI

Il Mali è un’ex colonia francese indipendente dal 1960 con quasi 15 milioni di abitanti. Il corso del Niger separa la parte sahariana da quella subsahariana, dove si trova la capitale Bamako. Il 22 marzo scorso un colpo di Stato militare ha portato i tuareg del nord a unirsi con gli jihadisti fuoriusciti dalla Libia con grandi quantità di armi. Questi hanno dichiarato indipendente l’Azawad, con capitale Gao, e guadagnato terreno verso sud fino al recente intervento francese.

per rinfrescare ogni tanto il suo magistero. Per chi come noi ha avuto il privilegio di vedere spesso dal vivo il Barcellona, è incredibile come Keita ne sia un compendio: a parte un mai pericoloso pressing finale, il Congo viene irretito per tutta la gara da Seydou, che tiene palla guadagnando tempi di gioco come Xavi, interrompe le manovre rivali come Busquets, lancia il bravo Samassa come Iniesta e, in pieno recupero, sfiora un gol alla Messi dopo aver seminato tre avversari. Finisce come deve finire: il pari qualifica il Mali da secondo, giocherà qui sabato contro il Sudafrica, mentre il Ghana - che ieri ha scherzato col povero Niger (3-0, gol di Gyan, Atsu e Boye) - vince il girone e nei quarti va ad accoppiarsi con Capo Verde. Guardiolano fino al midollo, Keita va a stringere la mano a ogni avversario per poi lanciare la maglia ai tifosi impazziti. «È facile dedicare questi risultati al popolo del Mali, la gente ha paura di uscire di casa perfino a Bamako (la capitale, lontana dagli scontri, ndr), diamole un piccolo motivo per sorridere». La pioggia calda lava di dosso i cattivi pensieri.

Girone A

Sudafrica-Capo Verde Angola-Marocco Sudafrica-Angola Marocco-Capo Verde Capo Verde-Angola Marocco-Sudafrica SUDAFRICA CAPO VERDE MAROCCO ANGOLA

0-0 0-0 2-0 1-1 2-1 2-2 PT G 5 3 5 3 3 3 1 3

V N P 1 2 0 1 2 0 0 3 0 0 1 2

F 4 3 3 1

S 2 2 3 4

LE DELUSIONI

MAROCCO E ALGERIA K.O. MAGHREB AL TRAMONTO

Girone B

Ghana-Rd Congo Mali-Niger Ghana-Mali Niger-Rd Congo Niger-Ghana Rd Congo-Mali GHANA MALI RD CONGO NIGER

2-2 1-0 1-0 0-0 0-3 1-1 PT G 7 3 4 3 3 3 1 3

V N P 2 1 0 1 1 1 0 3 0 0 1 2

F 6 2 3 0

S 2 2 3 4

Girone C

Zambia-Etiopia Nigeria-B. Faso Zambia-Nigeria B. Faso-Etiopia B. Faso-Zambia Etiopia-Nigeria B. FASO NIGERIA ZAMBIA ETIOPIA

1-1 1-1 1-1 4-0 oggi oggi PT G 4 2 2 2 2 2 1 2

V N P 1 1 0 0 2 0 0 2 0 0 1 1

F 5 2 2 1

S 1 2 2 5

Girone D

C. D’Avorio-Togo Tunisia-Algeria C. D’Avorio-Tunisia Algeria-Togo Algeria-C. D’Avorio Togo-Tunisia C. D’AVORIO TOGO TUNISIA ALGERIA

2-1 1-0 3-0 0-2 30/1 30/1 PT G 6 2 3 2 3 2 0 2

V N P 2 0 0 1 0 1 1 0 1 0 0 2

F 5 3 1 0

S 1 2 3 3

RR Ai quarti le prime 2 dei gironi: Sudafrica-Mali, Capo Verde-Ghana, 1ªC-2ªD, 1ªD-2ªC

Le due squadre del nord sono state eliminate pur essendo tra le favorite. E ora tocca alla Tunisia provare a qualificarsi a dura legge del gol rieL cheggia nelle parole amareggiate di Mehdi Benatia. «Abbiamo avuto due colossali occasioni di segnare il 2-0 e chiudere la partita. Le abbiamo sbagliate e il risultato sono le valigie che vede qui, in attesa dell’imbarco. Penso ancora che il Marocco fosse la squadra migliore del girone A, ma non serve a nulla ripeterselo perché conosco bene il calcio: se sbagli, vai a casa. E quindi domani (oggi, ndr) sarò a Udine». La lettura di Benatia è corretta, forse soltanto la sorpresa Capo Verde aveva una tecnica complessiva paragonabile al Marocco. Il che aggrava la mancata qualificazione. Il c.t. di fresca nomina, Rachid Ta-

YOUNES BELHANDA, 22 ANNI, MAROCCHINO DEL MONTPELLIER (AFP)

oussi, assicura che l’esperienza servirà per preparare meglio le qualificazioni mondiali e soprattutto la coppa d’Africa 2015, che il Marocco ospiterà. Può darsi, ma è evidente che qualche nube si addenserà prima sul suo capo: la scelta di rinunciare a Kharja e Chamakh e di non pressare Taarabt - che ha preferito restare in Inghilterra anziché aggregarsi alla nazionale - verrà inevitabilmente discussa. Chi ha visto Belhanda? Il crac del Marocco fa scopa con quello dell’Algeria, esclusa già dopo 2 giornate (e senza nemmeno aver affrontato i favoriti ivoriani!). Per evitare al Maghreb l’umiliazione della bocciatura in blocco, domani a Nelspruit la Tunisia proverà a far fuori il Togo nel match-spareggio; altrimenti sarà andata ancora peggio rispetto all’anno scorso, quando appunto la sola Tunisia superò la fase ai gironi per poi fermarsi nei quarti. D’accordo che Maghreb vuol dire «luogo del tramonto», ma qui si esagera: in passato le tre nazioni dell’Africa nord-occidentale hanno vinto una coppa a testa, e solo nel 2004 la finale fu Tunisia-Ma-

rocco. Quel che veramente delude, però, è il fatto che una certa inversione di tendenza dei ragazzi maghrebini rispetto alla scelta della nazionalità non stia producendo risultati. Un tempo i figli dell’immigrazione optavano di regola per la Francia, basti pensare al figlio di algerini Zidane. Adesso invece, se da un lato Benzema e Nasri seguono le orme di Zizou, dall’altro Feghouli preferisce l’Algeria e Belhanda il Marocco. Entrambi sono nati in Francia, per loro a Clairefontaine qualche lacrimuccia è stata versata, e considerato il talento non ci sarebbe niente di strano se nel giro di tre anni la leadership di un grande club internazionale finisse su spalle magrebine. Per quanto riguarda questa coppa, però, è giusto segnalare che mentre Feghouli le ha tentate tutte per spingere l’Algeria (e contro Togo gli è stato negato un rigore netto), Belhanda ha ribadito che questa per lui è una stagione da dimenticare: due cartellini gialli nei due insulsi spezzoni contro Angola e Capo Verde, e la conseguente tribuna la sera del match decisivo. Non ha neanche 23 anni, si P.C. rifarà.


11

MONDO

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

SUDAMERICANO UNDER 20

COPPA LIBERTADORES

PRELIMINARI: RISCHIA IL GREMIO

PARAGUAY E GONZALEZ RIMONTA SENZA FINE

RR (a.s.) Tra oggi e giovedì si gioca il ritorno dei preliminari di Libertadores per definire le ultime 6 qualificate agli 8 gironi. Oggi: Dep. Anzoategui (Ven)-Tigre (Arg), andata 1-2; Deportes Iquique (Cil)-Leon (Mes), andata 1-1. Domani: Gremio (Bra)-Ldu Quito (Ecu), andata 0-1; Bolivar (Bol)-San Paolo (Bra), andata 0-5. Giovedì: Olimpia Asuncion (Par)-Defensor Sporting (Uru), andata 0-0; Univ. Cesar Vallejo (Per)-Deportes Tolima (Col), andata 0-1.

La nazionale di Asuncion, spesso in svantaggio, si è già qualificata al Mondiale. E ora punta al titolo

BRASILE BUENOS AIRES

MARTIN MAZUR 5RIPRODUZIONE RISERVATA

el Sudamericano Under 20 in corso in Argentina si parla tanto dei nuovi talenti del Cile e della Colombia, si cercano responsabili dopo i flop argentini e brasiliani, e si segue con interesse le curiosità, come quella del peruviano Max Barrios, mandato a casa dopo che si è verificato che è ecuadoregno e ha 25 anni... Del Paraguay, invece, finora non si è detto nulla. E con 7 punti in 3 partite nel girone finale è già qualificato per il Mondiale di giugno in Turchia. E ora punta al titolo sudamericano: domenica affronta la Colombia, prima. «Siamo una squadra abituata al silenzio. E così, lontano dai titoli, si sta bene. Anzi, meglio che non si parli troppo di noi», dice il c.t. Victor Genés, 51 anni, ex punta del Cerro Porteño. «Negli ultimi 5 mesi abbiamo giocato più di 20 amichevoli e abbiamo visto più di 60 giocatori. Siamo arrivati a Mendoza in ottime condizioni. Nonostante sapevamo si trattasse di un girone difficile, eravamo convinti di essere capaci di qualificarci al Mondiale di Turchia a giugno», aggiunge il c.t.

N

Come gli indios di Chila In silenzio, allora, la albirrojita paraguaiana si è preparata meglio di nessuno fino a creare una squadra rocciosa con il dna paraguaiano: grinta, notevole

gioco aereo e tranquillità nei momenti più caldi. Le due prime giornate sono state fondamentali per capire il futuro del Paraguay. Dopo il k.o. all’esordio con la Colombia, è arrivata l’Argentina padrona di casa, che all’intervallo era avanti 1-0, lasciando i paraguaiani vicini all’eliminazione. «Sembrava durissima, ma abbiamo mostrato la nostra anima guerriera. Ci siamo promessi di dare la vita in campo. E nella ripresa abbiamo vinto. Da allora la squadra ha confermato di che cosa è capace», spiega il difensore e capitano Gustavo Go-

o La stellina è l’attaccante 18enne già del Benfica: ha segnato 4 gol mez, 19enne del Libertad. Come una volta ha detto il portiere José Luis Chilavert: «Nel Paraguay ci sono due tipi di indios. I guerrieri e i docili. Quando trovi uno spogliatoio pieno di guerrieri capitano belle cose, come nel Mondiale di Francia del 1998. Bisognava sudare il sangue per batterci». Questa rosa Under 20 è una piccola versione di quella grande squadra. Tosti, i paraguaiani trasformano ogni calcio piazzato in un’azione pericolosa per le teste di Perez (3 gol) e Gomez (1), centrali di livello europeo.

STOP SANTOS SEEDORF SALVA IL BOTAFOGO

DERLIS GONZALEZ, 18 ANNI, ATTACCANTE PARAGUAYANO DEL BENFICA, GIÀ 4 GOL IN QUESTO SUB 20 (AFP)

Anche le rimesse laterali diventano calci d’angolo, grazie alla potenza di Rodrigo Alborno, del Novara. Nel girone finale, dopo aver eliminato l’Argentina, il Paraguay ha iniziato sotto di un gol e di un uomo col Cile (fino a quel punto la migliore del torneo) ma nella ripresa l’ha battuto senza dubbi: 3-1. Stessa storia col Perù, che vinceva 1-0, finché negli ultimi 20 minuti è arrivato il pareggio paraguaiano. Con l’Ecuador, l’1-0 è arrivato all’88’ su punizione di Villamayor. Cardozo il mito «Possiamo giocare bene o male, ma siamo una squadra che non si arrende mai», dice la stella Derlis Gonzalez (18), 4 gol in questo torneo. I tifosi lo conoscono da anni. Ha segnato il primo gol in Primera paraguaiana a settembre 2010. Aveva 16 anni, giocava nel Rubio Ñú e sognava di arrivare in una grande

paraguaiana. Invece l’ha preso il Benfica per un milione di euro. Accordo a futura memoria, perché Gonzalez ancora non poteva lasciare il Paese: prima doveva diventare maggiorenne. González è stato il primo calciatore venduto all’estero nella storia del Rubio Ñú, grazie ai consigli dell’ex interista Carlos Gamarra, d.s. del club e con un passato al Benfica oltre che all’Inter. «Posso giocare in avanti o da esterno. Assomiglio ad Angel Di Maria del Real Madrid. Il mio sogno in Portogallo è percorrere la stessa strada che ha fatto Oscar Cardozo al Benfica, e segnare tanto come lui, se non di più…», racconta fiducioso Gonzalez, che di recente ha prolungato il contratto fino al 2018, con una clausola di 30 milioni di euro. Ancora non ha giocato una partita ufficiale con le Aquile portoghesi, ma coi suoi dribbling e gol fa volare il Paraguay.

IL GIRONE FINALE

LA COLOMBIA È IN TESTA IL 3 GARA CLOU 1a giornata

Cile-Paraguay Perù-Uruguay Colombia-Ecuador

1-3 1-3 2-1

2a giornata

Cile-Ecuador Perù-Paraguay Colombia-Uruguay

4-1 1-1 1-0

3a giornata

Cile-Uruaguay Perù- Colombia Paraguay-Ecuador

0-1 o-1 1-0

4a giornata

Cile-Colombia Perù-Ecuador Paraguay-Uruguay

30/1 30/1 31/1

5a giornata

Cile-Perù Colombia-Paraguay Uruguay-Ecuador

COLOMBIA PARAGUAY URUGUAY CILE PERÙ ECUADOR

PT G 9 3 7 3 6 3 3 3 1 3 0 3

3/2 3/2 4/2 V 3 2 2 1 0 0

N 0 1 0 0 1 0

P 0 0 1 2 2 3

F 4 5 4 5 2 2

S 1 2 2 5 5 7

EGITTO

AL CAIRO SI TORNA A GIOCARE. PER QUANTO? Gli ultrà dell’Al Ahly, appagati dalle 21 condanne a morte, hanno dato il via libera. Ma nulla è risolto ANDREA LUCHETTA 5RIPRODUZIONE RISERVATA

opo 21 condanne a morte e 37 vittime nelle proteD ste seguite alla sentenza, in Egitto si può riprendere a giocare. «Gli ahlawy (ultrà dell’Al Ahly del Cairo, ndr) sono molto soddisfatti», ci spiega da Port Said James Montague, autore di When Friday Comes. Un anno fa, l’1 febbraio 2012, 72 loro compagni venivano uccisi allo stadio di Port Said, nel corso di un assalto apparentemente lanciato dai tifosi di casa. Da allora gli ahlawy hanno promesso di impedire la ripresa del torneo fino alla condanna dei responsabili. Sabato hanno festeggia-

UN MEMBRO DEI «BLACK-BLOC», FORZA ANARCO-RIVOLUZIONARIA COMPARSA NEGLI ULTIMI GIORNI IN EGITTO: MOLTI SAREBBERO ULTRÀ (AP)

to la sentenza riunendosi a migliaia nello stadio del club, fra cori e fumogeni. «Sono certi della colpevolezza dei condannati - prosegue Montague -, hanno contribuito a raccogliere le prove. Per gli ahlawy è un successo storico, è la prima volta che la giustizia dà loro ascolto». Pesci piccoli I 21 condannati sono pesci piccolissimi, al massimo capi ultrà

dell’Al Masry di Port Said. Per conoscere il destino degli altri 52 imputati, bisognerà attendere il 9 marzo; e fra coloro che sono sospesi rientrano anche 9 funzionari di polizia, come l’ex Direttore della Sicurezza di Port Said e il suo vice, entrambi legati al regime di Mubarak. Secondo la tesi più plausibile, scrive l’analista James Dorsey, il massacro fu «un tentativo finito fuori controllo di impartire

una lezione agli ahlawy». Una vendetta dei gattopardi dell’era Mubarak, tramontata anche grazie al contributo degli ultrà nella battaglie di piazza. Morale della favola: il 9 marzo gli ahlawy non faranno sconti, fedeli alla parola d’ordine «giustizia o caos». Ma, per ora, «approvano la ripresa del campionato. Da venerdì lottano per ottenere che si giochi a porte aperte». Difficilmente il governo cederà. Nel frattempo, scrive Al Ahram, il torneo è stato diviso in 2 gironi con playoff finali, onde evitare incroci pericolosi nel brevissimo periodo. La fame di Port Said A Port Said non accettano di passare per capri espiatori. Dopo che la polizia ha lanciato tonnellate di lacrimogeni sui funerali delle vittime di venerdì molte uccise nell’assalto alla prigione per liberare i condannati a morte - fra i manifestanti sono comparsi pistole e kalashnikov. La strage del 10 febbraio ha isolato Port Said dal resto del Paese. A marzo l’esercito è dovuto perfino intervenire por-

tando del cibo: nessuno voleva più commerciare con la città, costretta così alla fame. Per le strade la gente non contesta il movente politico della strage. Sostiene, però, che i carnefici sono mercenari estranei a Port Said. E che buona parte delle persone finite in carcere è stata raccolta in rastrellamenti sommari.

RR (m.can.) Seedorf salva il Botafogo nel primo derby del campionato di Rio. L'ex milanista, che ha cominciato la preparazione più tardi dei compagni, parte dalla panchina, entra al 7' della ripresa e fa un lancio preciso al 27' per il colpo di testa del difensore Bolívar, che sigla il definitivo 1-1 contro il Fluminense. Neymar, invece, trasforma al 45’ st il rigore del 2-2 del suo Santos in trasferta col Bragantino per il campionato paulista.

CENTROAMERICA

LA COPPA VA AL COSTA RICA: 1-0 HONDURAS RR (a.s.) La dodicesima edizione della Coppa Centroamericana è andata ieri al Costa Rica del c.t. Jorge Pinto che ha battuto in finale l’Honduras per 1-0 con gol di Geancarlo González, difensore del Valerenga norvegese. L’Honduras era campione in carica e vanta 3 coppe in bacheca, il Costa Rica invece è al 7˚ successo. Entrambi parteciperanno alla Gold Cup (contro le nazionali nordamericane) a luglio 2013 negli Usa.

BRASILE

A FORTALEZA IL PRIMO STADIO MONDIALE RR (m.can.) Davanti a Ronaldo e Bebeto, al segretario generale della Fifa Jérôme Valcke e a 40.000 spettatori, è stato inaugurato domenica con 2 gare di Coppa del Nordest il Castelão di Fortaleza, primo stadio ristrutturato per il Mondiale 2014 (capienza massima 63.093 persone) e la Confederations di giugno. A 500 giorni dal Mondiale restano da consegnare ancora 11 impianti.

BRASILE

Black bloc La posta in palio è il successo della transizione post-rivoluzionaria. Gli ahlawy sono decisi a dar battaglia fino alla vittoria finale, che significa non solo giustizia per Port Said, ma anche una radicale riforma delle forze dell’ordine. Negli ultimi giorni sulle piazze egiziane sono comparsi gruppi di manifestanti armati di spranghe e vestiti di nero. Secondo quanto riportano i media locali, si sarebbero auto-battezzati «black bloc». La spina dorsale del movimento, aggiunge Dorsey, sarebbe costituita da ultrà: non più divisi in base all’appartenenza calcistica, ma saldati infine come un’unica forza rivoluzionaria.

BEBETO A CAPO DELLE SELEÇAO GIOVANILI RR (m.can.) Bebeto, IL cui figlio Mattheus è in procinto di trasferirsi alla Juve, è il nuovo coordinatore delle nazionali giovanili brasiliane. Il campione mondiale ’94 ha confermato l'esonero di Emerson Ávila, ct dell’U20 eliminata nel Sudamericano. e garantito che non ci saranno privilegi per suo figlio. Lui continuerà a fare il deputato e di consigliere di amministrazione del Comitato Organizzatore del Mondiale 2014.


12

EXTRA FUN

EXTRATIME - 29 GENNAIO 2013

FRANCIA

RR (s.s.) Eric Cantona ha messo all’asta per beneficenza la sua Rolls-Royce Corniche del 1984. L’auto dell’ex attaccante del Manchester United ha subìto prima un ritocchino da parte del noto graffitaro newyorkese JonOne e poi è stata battuta a Parigi per più di 105 mila sterline (quasi 125 mila euro, il doppio del valore stimato). Il ricavato andrà alla fondazione Abbé Pierre, un’associazione che si occupa dei senzatetto della capitale francese: «È il simbolo dei ricchi, aiuterà i poveri», la dichiarazione dell’ex calciatore al momento di donare il suo gioiello.

INGHILTERRA

ZAHA SFIDA GIGGS: T-SHIRT CON IMOGEN RR (s.m.) Presentarsi alle visite mediche della nuova squadra sfoggiando una maglietta con sopra l’ex amante di uno dei «senatori» dello spogliatoio non è il modo migliore per farsi benvolere dai compagni. Ma è proprio quel che ha fatto Zaha, neo acquisto del Manchester Utd (ma resterà al Crystal Palace fino a giugno), che è arrivato a Carrington con una T-shirt di Imogen Thomas, ex fiamma di Giggs, che per colpa sua (e della storia con la cognata Natasha) ci ha quasi rimesso il matrimonio. «O Zaha ha un gran senso dell’umorismo o è il ragazzo più stupido del pianeta», si legge nel tweet più benevolo.

INGHILTERRA

IL PROGETTO: TRASFERTE A SPESE DEI CLUB

Helika

CANTONA DONA LA ROLLS AI CLOCHARD

sms

RR Nostalgici o provinciali, di quelli che citano i gol di Protti a memoria, vanno allo stadio anche al gelo trincando Borghetti per sopravvivere e non hanno la pay tv perché tanto mercoledì sera in tv sulla Rai danno a gratis il recupero di Coppa Italia di C: forse avete trovato la vostra dea. No, non per le natiche in stile pannacotta, burrose ma non flaccide, che da sole varrebbero la preghiera con un tanga intrecciato come feticcio. Ma perché Helika Rios è la donna immagine del Goias, nobile decaduta, guarda la partita in torcida e bacia lo stemma prima di ogni gara per scaramanzia. Poi studia diritto, se le chiedi chi è il suo preferito non dice Neymar o simile. Ma Harlei, 40 anni, storico portiere del club. Come se chiedessi a una modella di Avellino per chi tifa e lei rispondesse Di Somma.

RUSSIA

S MEZZO MLN Decima resta il chiodo fisso di Florentino Perez, che ha svelato il premio accantonato dal Real Madrid in caso di vittoria della Champions League: 500 mila euro a giocatore.

S TEVEZ Appello di Tevez per trovare il killer di un 18enne tifoso conosciuto poco tempo fa: glielo ha chiesto la famiglia del ragazzo.

S MUAMBA A un anno dall'infarto in campo che per poco non gli costò la vita, Fabrice Muamba ha scoperto che a giugno diventerà padre per la seconda volta.

S

INGHILTERRA

BALE E SOSIA: SEPARATI ALLA NASCITA

REAL GAZA L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha sottoscritto un accordo con la Fondazione Real Madrid per la realizzazione di scuole calcio per bambini nella striscia di Gaza.

S

RR (sm) I fan del Tottenham

CORNA? In Portogallo si mormora che lo strano licenziamento di Jardim da parte dell'Olympiacos primissimo e imbattuto sia dipeso da una relazione fra il tecnico, che ha smentito, e la moglie del presidente.

dovranno presto aggiornare il coro «c’è solo un Gareth Bale»: ora di Bale ce ne sono due. O meglio, uno è quello originale - la 23enne ala con una valutazione di 55 milioni e una lunga lista di pretendenti - il secondo è il 19enne Kenny McEvoy (foto a destra), che è la copia sputata del campione, ma gioca pure nel suo stesso ruolo e indossa gli stessi scarpini. La sola differenza è che McEvoy, considerato fra i più promettenti dell’Academy del Tottenham, è irlandese, mentre il vero Bale è gallese.

S

RR I tifosi in Premier accusano l’aumento vertiginoso del prezzo dei biglietti, specie in trasferta. Striscioni di protesta spuntano fuori ovunque, e non a caso nell’ultimo Arsenal-Manchester City i soli tagliandi invenduti all’Emirates erano 912, tutti nel settore ospiti, a circa 74 euro. Ecco perché i club inglesi stanno studiando di istituire una sorta di fondo per agevolare i tifosi che vanno fuori casa che ormai sono sempre di meno. Si tratterebbe di un investimento tra i 600 mila euro e il milione per ogni club per creare una «cassa» da circa 20 milioni annui.

Tweet DELLA SETTIMANA

di FILIPPO CONTICELLO

I PIEDINI GRIFFATI DI PIQUÉ JR: MILAN È UNA STAR SUL WEB Al socio numero 171.751 dell’F.C. Barcellona è bastata una settimana di vita per farsi conoscere: il pargolo di Piqué e Shakira si chiama Milan, nome slavo (senza riferimenti agli ottavi di Champions), e i genitori l’hanno aspettato per 9 mesi con post e foto su Twitter. La liturgia social non è finita neanche adesso: il babbo ha subito mostrato i piedini del bebè e le scarpine griffate. Immagine dolce per qualcuno, stonata per qualche altro.

RR

FORCHETTA Tra i 93 milioni di debiti del Deportivo nei confronti di 292 soggetti fra calciatori e aziende, ci sono anche 170 mila euro che reclama un ristorante per le cene del presidente Lendorio.

S DOPING La Fifa ha sospeso per 30 giorni il peruviano Joel Sanchez, positivo alla metilhexaminina al test antidoping dell 12 ottobre dopo Bolivia-Perù di qualificazione ai Mondiali.

ETO’O DENUNCIATO: «NON SI OCCUPA DELLA FIGLIA» RR Denuncia penale per Samuel Eto’o. Dieci anni fa, quando era al Maiorca, la star del Camerun ebbe una bambina con una donna di Iglesias, Anna Barranca. Che l’ha ora denunciato in base all’art. 570 del codice penale italiano, che prevede la mancata assistenza inerente alla potestà dei genitori. La donna sostiene che Eto’o, ora all’Anzhi, in Russia, si sia sempre rifiutato di incontrare la bimba e si è rifiutato ora di adeguare l’assegno mensile di mantenimento da 3.000 a 10 mila euro, presentando ricorso contro una sentenza dei giudici di primo grado.

INGHILTERRA

FIGLIO DI RODGERS: «FU VIOLENZA SESSUALE» RR (s.m.) C’è anche Anton Rodgers, 20 anni, figlio dell’allenatore del Liverpool, Brendan, fra i giocatori a processo con l’accusa di violenza sessuale e voyeurismo ai danni di una 19enne di Brighton. Stando all’accusa, due anni fa il giovane Rodgers, con Lewis Dunk e George Barker (tutti del Brighton, serie B) e di Steve Cook (oggi al Bournemouth) avrebbe stuprato la donna mentre era incosciente nel luglio 2011, scattando poi delle foto della violenza. Gli imputati si sono dichiarati innocenti.

INGHILTERRA

NEI GUAI PURE RANGER DEL NEWCASTLE RR (s.m.) Altri guai per il 21enne Nile Ranger che, dopo aver fatto arrabbiare il tecnico del Newcastle Alan Pardew per i continui ritardi in allenamento e scatenato la durissima reazione dei tifosi al suo «consiglio» a mezzo tweet di starsene a casa anziché andare allo stadio a fischiarlo, giovedì è stato arrestato con l’accusa di stupro ai danni di una ventenne. La violenza sarebbe avvenuta la notte precedente in un hotel di Jesmond. Ranger è stato rilasciato su cauzione.

INGHILTERRA

ARRESTATO IL NONNO ARMATO DI BANANA RR (s.m.) Non c'è davvero età per diventare un hooligan, come dimostra il 74enne arrestato allo stadio di Kingsmeadow per aver colpito con una banana Graham Scott, arbitro di Wimbledon-Port Vale (League One). Secondo il giudice, che l’ha rilasciato su cauzione, non c’era connotazione razzista nel gesto del pensionato: il lancio era un modo per far sapere all’arbitro - che è bianco - di non essere d’accordo con le sue decisioni. Ma i tifosi vogliono che venga bandito dallo stadio.

La frase IKER CASILLAS, CAP. REAL A PEREZ SU MOURINHO

l

LEI DICE NO AL CALCIO MODERNO

È il miglior allenatore che abbia mai avuto, ma quest’anno è diventato matto (Mundo Deportivo)

Mondovisione LE PARTITE DA NON PERDERE NEI PROSSIMI GIORNI IN TV RESPONSABILE

Luca Curino PROGETTO GRAFICO

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OGGI 29

MERCOLEDÌ 30 GENNAIO

SABATO 2 FEBBRAIO

DOMENICA 3 FEBBRAIO

COPPA D’AFRICA Burkina Faso Zambia Eurosport 1 18.00

COPPA D’AFRICA Algeria Costa d’Avorio Eurosport 1 18.00

PREMIER LEAGUE Arsenal Liverpool Sky Sport 1 HD 20.45

PREMIER LEAGUE Newcastle Chelsea Sky Supercalcio 16.00

PREMIER LEAGUE Fulham Manchester United Sky Calcio 2 HD 18.30

COPPA D’AFRICA Quarti finale 1D-2C Eurosport 1 16.00

COPPA D’AFRICA Quarti finale 1C-2D Eurosport 1 19.30

PREMIER LEAGUE Queens Park Rangers Manchester City Sky Sport 1 HD 20.45

COPPA D’AFRICA Togo Tunisia Eurosport 2 18.00

PREMIER LEAGUE Manchester United Southampton Sky Supercalcio 21.00

COPPA D’AFRICA Quarti finale Ghana -Capo Verde Eurosport 1 16.00

COPPA D’AFRICA Quarti finale Sudafrica-Mali Eurosport 1 19.30

PREMIER LEAGUE Manchester City Liverpool Sky Sport 3 HD 17.00

LIGUE1 Marsiglia Nancy Sportitalia 21.00


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