GDS 06-02-2013

Page 1

www.gazzetta.it mercoledì 6 febbraio 2013 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero numero 31 Anno

DRAMMA VONN VOLO SHOCK E LA MAZE URLA DI PAURA L’americana cade nel superG mondiale e si rompe i legamenti del ginocchio destro e il piatto tibiale. Oggi c’è Innerhofer 3 La caduta di Lindsey Vonn, 28 anni, e l’urlo dell’avversaria Tina Maze (29)

MOLINARO, POLI PAGINE 17, 24­25

INTER MORATTI VOTA LA FIDUCIA: «MA ORA REAGIRE SUBITO»

STRAMA DATTI UNA MOSSA (ANZI TRE)

3 Mario Balotelli, 22 anni, e Stephan El Shaarawy, 20 PHOTOVIEWS

Stasera (20.30) ad Amsterdam un tandem d’attacco di 42 anni Prandelli: «Non penso al risultato» BOCCI, CECCHINI, ELEFANTE, GARLANDO DA PAG. 8 A PAG. 10

UNO Trovare un’identità tecnica precisa e dare un assetto stabile alla squadra DUE Cambiare modulo. Senza Samuel meglio tornare alla difesa a quattro TRE Credere in Kovacic. Promette molto, è già parte del progetto futuro

DUE FRONTI COSÌ CONTE SI GIOCA TUTTO

Dalla Fiorentina al Celtic Il mese verità della Juve IL TECNICO Andrea Stramaccioni, 37 anni, è sulla panchina dell’Inter dal 2012 IMAGEPHOTO

CECERE, DALLA VITE, TAIDELLI, VELLUZZI DA PAGINA 2 A PAGINA 5

9 771120 506000

30 2 0 6>

LA NAZIONALE Balo e il Faraone all’esame Olanda

GRAZIANO A PAGINA 6

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

w

Berlusconi: «Dopo la doppietta di Balotelli sono rimasto sveglio tutta la notte cercando di ricordare quando ho fatto l’ultima doppietta».

LA CANDIDATURA L’OLANDESE SI E’ FATTO AVANTI PER LA PANCHINA

F.1 CON IL 6° TEMPO MA SODDISFATTO

MOTOGP ROSSI, PRIMI TEST IN MALESIA

Van Basten: «Studio per il Milan» «Mi piacerebbe tornare in Italia e in Italia c’è soltanto una squadra»

Massa promuove la F138 «Ferrari di un altro pianeta»

La Yamaha risveglia Vale «Mi è tornata la voglia»

3 Marco van Basten, 48 anni, al Milan dal 1987 al 1995

CREMONESI ALLE PAGINE 20­21

FALSAPERLA ALLE PAGINE 17, 20­21

BOCCI, LAUDISA, RICCI PAG. 7


2

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

PRIMO PIANO l’analisi

4

I NUMERI di NICOLA CECERE

Resta la fiducia ma ora serve la personalità Dei campioni d’Europa 2010 sono andati via Julio Cesar, Eto’o, Sneijder, Maicon, Lucio, Materazzi, Thiago Motta, Cordoba, Muntari, Pandev, Balotelli, Santon, Toldo... Un gruppo di fenomeni o di giovani promesse come Mario, che fenomeno lo sta diventando, ai quali il tifoso nerazzurro ha riservato un posto adiacente a quelli della Grande Inter anni Sessanta. Per mettere assieme questa squadra vincente, integrata dai superstiti Samuel, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Milito, Stankovic, gli uomini mercato del club, all’epoca Branca e Oriali, hanno impiegato diversi anni e il presidente Moratti ha investito molti soldi. A cominciare da quelli destinati al capo progetto, un allenatore esperto e carismatico, José Mourinho. Oggi siamo dinanzi a un’Inter ridimensionata dal budget-stipendi e quindi nel numero di fuoriclasse. Messa nelle mani di un allenatore esordiente e perciò non ancora carismatico. Ergo, occorre avere pazienza e agganciare realisticamente le aspirazioni a traguardi compatibili con la politica del tetto ingaggi. Il successo sulla Juve aveva illuso. Il terzo posto, che sta diventando un lungo derby, resta uno sbocco percorribile. La rinnovata attestazione di fiducia del presidente nei confronti del suo tecnico appare coerente con la scelta di partenza. Cambiare guida non sarebbe una mossa logica, soprattutto dopo la girandola dei vari Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, che ha prodotto solo danni (ingenti quelli economici). Per ricostruire serve la continuità progettuale, e non solo in panchina: se prendi Coutinho a 18 anni perché lo hai classificato fra i talenti mondiali (gli scout Casiraghi e Ausilio sui giovani sono dei professori) poi non puoi liberartene quando ha appena 20 anni e senza avergli dato la possibilità di maturare. Incassata la tranquillizzante chiacchierata col suo presidente, adesso Andrea Stramaccioni deve cambiare atteggiamento e calarsi in una tuta dove la parola Inter sia ben visibile a tutti: secondo Moratti, l’allenatore ha la capacità di trarre insegnamenti dagli errori. E’ una qualità importante. E allora basta preoccuparsi dei movimenti che farà il terzino del Siena, basta ondeggiare fra tatticismi e apprensioni. Lavori per dare una precisa identità alla squadra sottolineando le manchevolezze seriali (primo imperativo: proteggere la difesa, prende sempre lo stesso gol) ma trasmettendole sempre un messaggio di positività e sicurezza nei propri mezzi. Che non vuol dire essere presuntuosi o nascondersi le difficoltà che ciascun avversario può procurarti. Vuol dire quello che ha sottolineato in queste ore Antonio Cassano: «Dobbiamo reagire con personalità. Non siamo morti». E nemmeno così scarsi.

6

i punti conquistati dall’Inter di Stramaccioni nelle ultime 7 partite, frutto di una vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte

1

punto raccolto dall’Inter nelle ultime 8 trasferte ufficiali. E pensare che aveva iniziato la stagione vincendo le prime 10 trasferte di fila

Stramaleont Moratti Interviene QUANTE VOLTE È CAMBIATA L’INTER NELL’ULTIMO MESE E MEZZO

13

i punti dell’Inter nelle ultime 12 partite. Dopo la vittoriosa trasferta di Torino all’11a giornata, i nerazzurri si sono persi

Ecco com’è cambiata l’Inter di Stramaccioni in un mese e mezzo. Da sinistra, il 3-4-3 del 22 dicembre contro il Genoa (1-1). Poi il 3-4-2-1 in Coppa Italia con la Roma (1-2) del 23 gennaio. Ancora il 4-4-2 del 27 gennaio in Inter-Torino 2-2. Infine il 3-4-1-2 di Siena-Inter 3-1 del 3 febbraio

Il presidente in pressing: meno cambi di modulo, difesa a 4, Kovacic titolare Vertice tra il patron e il tecnico, che ammette l’errore su Schelotto dal 1’ all’esordio. E c’è la stoccata al Milan: «Balo doppietta con aiutino» MATTEO DALLA VITE MILANO

Strama non si tocca. Ma adesso Strama deve trovare, sistemare e toccare le corde giuste. Massimo Moratti conferma arrabbiatura per Siena («Ma non per questo mi metto a fare sfuriate» dice) e abbraccio al tecnico: ha sposato il progetto-Stramaccioni e non lo vuole buttare a mare. Coerenza. Nel frattempo, però, il numero uno punzecchia: a mo’ di stimolo, di insegnamento, di scossone gentile affinché il tecnico trovi un’identità unica e vincente a una squadra che non dev’essere più un patchwork di moduli. Lo Stramaleonte - che per molte settimane ha dato accordi differenti e giusti - ora ha bisogno di un impianto fisso. Serve uno spartito unico, sul quale poi apportare limature. Anche perché gli uomini, ora, ci sono. «La fiducia nel tecnico - dice Moratti - è certamente rinnovata. Bisogna lavorare e fare in modo che le cose girino ancora. E bisogna essere attenti, proteggersi dagli attacchi, specialmente da quelli più vicini. Se mi riferisco al Milan? No». Le critiche giornalistiche post-Siena saranno un altro stimolo riattiva-Inter. Una faccia sola La chiacchierata che (dopo Siena) hanno avuto il numero uno e l’allenatore

S Massimo Moratti, 65 anni, è il presidente dell’Inter dal 25 febbraio del 1995 PHOTOVIEWS

racconta di analisi dei problemi, di trovare o ritrovare le forze per ripartire. E una di queste risorse deve inevitabilmente sfociare nel raggiungimento di un volto unico, quindi non una squadra multifaccia. Insomma: trovare mosse (per imporsi) e non solo contromosse per i disegni tattici rivali. Nell’ultimo mese e mezzo (sosta compresa), Strama - impaludato anche dai tanti infortuni - ha dovuto e voluto cambiare tanto. Ora serve stabilità. «Le cose non vanno bene - dice il presidente all’Inter club Imbersago - ma i giocatori singolarmente sono validi e Stramaccioni, nel quale ho fiducia, è intelligente. Lui se le cose non girano ci sta male: sta imparando. Ora però deve tornare a funzionare il meccanismo: può bastare una vittoria e cambia tutto. Il pessimismo non serve». Samuel e la 4 Nel meccanismo che deve tornare a girare c’è la questione difesa. A tre o a quattro? La tre (che diede una svolta)è preponderante nella testa di Stramaccioni, ma il pensiero dell’ultima ora è di portarsi a 4 fino a quando Samuel non è disponibile. Perché Samuel è il re della tempistica a tre, perché i gol presi sono sempre tutti uguali e perché chi c’è (pur se bravo) ha bisogno di protezione. Errori e Schelotto Il numero

«

«La fiducia nel tecnico è totale. Ma deve tornare a funzionare il meccanismo MASSIMO MORATTI PRESIDENTE DELL’INTER

«

Il baby croato è promettente e da livelli alti: contribuirà al progetto futuro» MASSIMO MORATTI PRESIDENTE DELL’INTER

uno nerazzurro, nel marzo 2012, scelse Stramaccioni. E con lui - salvo cataclismi sportivi - vuole andare avanti per edificare. «Ho fatto una chiacchierata con Stramaccioni - conferma Moratti-. Come si spiega la sconfitta di Siena? Se i giocatori l’hanno definita brutta...si spiega così. La partita l’abbiamo vista, quindi diciamo che ci siamo lasciati prendere dalla velocità degli avversari. Poi, dopo, non facendo l’allenatore non posso dare altre spiegazioni. Come mi sono sembrati i nuovi? Ragazzi di qualità: non è facile smontare e rimontare una squadra, e sarebbe sbagliato vivere di ricordi. Sono andati molto bene i due dell’est e, devo dire non per colpa sua, un po’ giù Schelotto ma perché

non giocava da un mese. E’ stato fatto un tentativo ma non credo che sia colpa del giocatore se non ha fatto una buona figura». Strama e Moratti ne hanno parlato, di questo, al telefono: e il tecnico avrebbe riconosciuto l’errore di schierarlo. E dagli errori s’impara. «Se c’è stato un fattore arbitrale sulla sconfitta? In parte sì ma non è quello che certamente ha fatto sì che ci fosse una sconfitta». Inter troppo brutta per alibi così, anche se è vero che non beneficia di un rigore (e di episodi ce ne sono stati) dal 31 ottobre. Champions e Kovacic In tutto questo - e pensando al Balotelli milanista («La sua doppietta? Un po’ aiutata devo dire» fa punzecchiando col sorriso) c’è che è troppo importante la Champions per il futuro interista: questione di prestigio, di introiti e di appeal che avrà sui big da acquistare a luglio. Intanto un piccolo-big c’è già: Mateo Kovacic. Moratti è pronto a vedere un’Inter che punta tanto su di lui, sulla sua sana sfacciataggine, sul talento di chi al pronti-via è stato vestito con la maglia numero 10 nonostante i 18 anni. Perché il ragazzo vale. E perché il progetto-giovani cominciato con Strama deve avere un’impennata. «Kovacic è molto promettente - dice Moratti -, già da alto livello: contribuirà a costruire il progetto futuro». E la resurrezione. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

x

te

LA GAZZETTA DELLO SPORT

3

x

L’ANDAMENTO DELLE PRIME 5 IN CLASSIFICA

HANNO DETTO

HANNO DETTO

S

S

Bergomi Stramaccioni non deve più cambiare modulo in continuazione. Le altre grandi hanno un assetto definito, l’Inter si adatta all’avversario, ma dovrebbe essere il contrario. Il Napoli gioca sempre con la difesa a tre, non a seconda di come si schierano gli altri.

Fulvio Collovati Trovo giusta la critica di Moratti su Schelotto, che va fatto giocare se è al top, non fermo da tempo. L’Inter ha fatto bene a investire su giovani di valore come Kovacic. Ora però lo faccia giocare, anche perché gli altri non mi sembrano migliori

GDS

il dibattito

I grandi ex interisti: «L’allenatore vada avanti, con più coraggio» legherei soltanto ai risultati ma anche a segnali importanti a livello di gioco. 2. Deve tornare lo Strama del primo periodo, quello che non guardava in faccia a nessuno e faceva giocare chi lo meritava. Ora lo vedo meno istintivo, quasi che fosse preoccupato di riuscire ad accontentare tutti. 3. Giusta la critica di Moratti su Schelotto, che va fatto giocare se è al top, non fermo da tempo. L’Inter ha fatto bene ha investire su giovani di valore come Kovacic.

LUCA TAIDELLI

S Sandro Mazzola Moratti fa bene a dare fiducia al tecnico. Bisogna ricordarci che nei mesi scorsi questa squadra ha saputo andare in casa della Juve dominandola. Ed ha vinto quasi tutti gli scontri diretti. E poi mi risulta che gli acquisti di mercato la società li ha pienamente concordati con lui

Andrea Stramaccioni, 37 anni, tecnico dell’Inter dal 2012 ANSA

Abbiamo fatto tre domande a quattro grandi ex interisti, cha hanno provato ad analizzare il difficile momento che sta attraversando la squadra di Stramaccioni. 1. Fa bene Moratti a confermare la fiducia a Stramaccioni? 2. Quali correzioni deve apportare ora il tecnico? 3. È giusto che Strama punti subito sui nuovi arrivati? GIUSEPPE BERGOMI 1. A questo punto è giusto dare

fiducia al tecnico, anche perché lo ha voluto lo stesso presidente. E’ vero che altri allenatori sono stati esonerati per molto meno, ma questo lo ha scelto Moratti e gli ha appena fatto un mercato su misura. 2. Non deve più cambiare modulo in continuazione. Le altre grandi hanno un assetto definito, l’Inter si adatta all’avversario, ma dovrebbe essere il contrario. Se credi alla difesa a tre, non puoi chiudere tutte la partite a quattro, come successo di recente. 3. Bisogna avere coraggio nelle scelte. Quello di Schelotto per esempio non è un problema di forma, ma di metterlo nelle condizioni di rendere al meglio. Nell’Atalanta ha quasi sempre gio-

ALDO SERENA 1. A questo punto della stagione,

La delusione di Cassano, Palacio e Nagatomo domenica a Siena AFP

cato in un 4-4-1-1. Se appena arrivato lo fai esordire in un 3-4-1-2 O 3-5-2 è più che probabile che ne risenta. SANDRO MAZZOLA 1. Moratti fa bene a dare fiducia

al tecnico. Bisogna ricordarci che nei mesi scorsi questa squadra ha saputo andare in casa della Juve dominandola. E ha vinto quasi tutti gli scontri diretti. 2. Stramaccioni le ha provate tutte. Prima era costretto a cambiare perché non trovava la quadratura. Ora che ha diverse al-

Scopri L’Italia da 21 aeroporti

57 rotte nazionali a Prezzi Incredibili

ternative in mezzo al campo, deve puntare su un modulo e su un gruppo più ristretto di giocatori. Bisogna lavorare molto sull’aspetto psicologico. 3. Vista la poca qualità che aveva prima a centrocampo, credo che adesso Stramaccioni sia quasi costretto a puntare sui nuovi. FULVIO COLLOVATI 1. Se credi nel progetto, è giusto

insistere con Stramaccioni. Ora però il tecnico va messo davanti alle proprie responsabilità. Parlerei di fiducia a tempo. E non la

un cambio sarebbe deleterio. Non c’è in giro un tecnico con la bacchetta magica. E poi Stramaccioni sarà anche giovane, ma ha dimostrato di avere dei valori importanti. 2. Intanto deve recuperare Milito, decisivo per esperienza e spessore tecnico. Poi va ritrovata la compattezza e tensione per tutti i 90’, alla base della striscia positiva di ottobre. 3. Sui nuovi serve una riflessione approfondita. Perché un conto è puntare su un giocatore d’esperienza e con le spalle larghe. Altra cosa dare responsabilità a un 18enne come Kovacic. Se lo fai passare per il salvatore della patria rischi di bruciarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bari

Cagliari

9 DESTINAZIONI TRA CUI

12 DESTINAZIONI TRA CUI

Cagliari Bologna Pisa Roma (Ciampino)

24 26

Solo andata da

Perugia Pisa Treviso Milano

(Dal 24 Mar ‘13)

(Orio al Serio)

26 38

Solo andata da

Treviso

Trieste

6 DESTINAZIONI TRA CUI

4 DESTINAZIONI

Alghero Bari Brindisi Palermo

Solo andata da

S Aldo Serena Stramaccioni deve recuperare Milito, decisivo per esperienza e spessore tecnico. Diego porterebbe quella qualità che là davanti è mancata parecchio. Poi va ritrovata la compattezza e tensione per tutti i 90’ che erano state alla base della striscia positiva di ottobre

Bari Cagliari Trapani Alghero

(Dal 1 Apr ‘13)

(Dal 1 Apr ‘13)

Solo andata da

Prenota entro la mezzanotte del 07 Febbraio 13. Offerta valida per viaggiare dal Lunedì al Giovedì, da Febbraio ad Aprile. Tasse incluse. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni. Per ulteriori informazioni e per conoscere i giorni in cui i voli sono disponibili visita il sito Ryanair.com. Spese opzionali escluse.


4

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

5

PRIMO PIANO

identiKit & CARRIERA

v Largo a Kovacic

4

I NUMERI

da regista o mezzala più Kuzmanovic Nell’Inter che sfiderà il Chievo Stramaccioni potrebbe piazzare vicino al 18enne croato l’incontrista Gargano LUCA TAIDELLI MILANO

Allacciate le cinture, guida il più giovane. A quattro giorni dalla partita contro il Chievo non ci possono essere certezze, ma Stramaccioni sta seriamente pensando di affidare il volante della sua Inter al 18enne Mateo Kovacic.

48

minuti giocati da Mateo Kovacic domenica contro il Siena

45

passaggi 2 dribbling, 1 sponda, 4 recuperi lo score della sua prima partita con la maglia dell’Inter: ha dato a tutti una buona impressione

73

presenze e 9 reti il bottino dell’esperienza del giocatore croato nelle due stagioni e mezzo che ha giocato con la Dinamo Zagabria

Il momento è arrivato Un investi-

mento pesante sul baby gioiello che faceva gola a tante big europee. Perché Kovacic è costato anche qualcosina in più

L’investimento su di lui è stato pesante: il totale si aggira intorno ai 16,5 milioni Con il Siena ha dimostrato grande maturità nel non cercare il numero per forza di quanto emerso in un primo momento. L’Inter infatti avrebbe fatto all in pagando al club croato 13 milioni più due di bonus legati alla qualificazione in Champions in una delle prossime quattro stagioni. Alla cifra vanno aggiunti quasi 1,5 milioni di procure, che portano il totale a 16,5. Una cifra che rischia di pesare non poco sulle spalle del ragazzino, se non fosse che lui ha testa e tecnica per reggere tutto ciò. Cose semplici senza strafare

Ruoteclassiche + Le Fuoriserie € 9,90

solo Ruoteclassiche € 5,20

L’esordio di Siena del resto ha confermato che Mateo sa come si fa. Entrato in campo dopo l’intervallo, Kovacic si è piazzato sul centro-sinistra in un 4-3-3 che è durato poco causa espulsione di Chivu. La sua posizione è rimasta la stessa anche in inferiorità numeri-

Mateo Kovacic, 18 anni, in azione con la maglia dell’Inter domenica scorsa contro il Siena

ca e ha dimostrato grande maturità nel non cercare il numero a effetto, bensì cercando di fare le cose più semplici. Proprio quello che era successo negli unici due allenamenti pre-Siena.

ANSA

Meglio tra le linee Ora bisogne-

rà trovare un giusto compromesso tra l’indispensabile umiltà di chi in pochi giorni si è ritrovato la vita ribaltata e la necessità di liberare quell’estro che tutti gli riconoscono. Anche per questo Strama sta pensando di disegnargli attorno un’Inter che, al di là del fondamentale recupero di Milito, preveda anche un vero incontrista. Uno dei problemi emersi a Siena, con Kuzmanovic che ha mostrato di saper dettare i tempi ma ha patito l’assenza di una diga al suo

IN PRESTITO DALL’INTER AL NOVARA

fianco. In questo senso la squalifica di Guarin potrebbe tornare paradossalmente utile. Con Gargano a rompere il gioco e Kuz ad avviare l’azione, Kovacic avrebbe la libertà di sganciarsi e all’occorrenza muoversi tra le linee. Perché il ragazzo col destro può fare quello che vuole e da trequartista si è mosso spesso anche in patria. Mai come stavolta serve chi accenda questa Inter.

Francesco Bardi, 21 anni, portiere del Novara LAPRESSE

Favola Bardi: «Paro tutto e sogno la A» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI CORATO (Bari)

Avete presente Mattia Perin? Ecco, Francesco Bardi è l’opposto. Uno ha i capelli lunghi, l’altro corti; uno è esuberante, l’altro è pacato; uno ha la battuta pronta, l’altro è riservatissimo. Soprattutto: uno è il domani, Mattia, l’altro è l’oggi, Francesco. I due sono in ottimi rapporti. Ma nell’Under 21 le gerarchie sono chiare: Bardi titolare, Colombi secondo. L’invasione mediatica di Perin è stata a dir poco devastante, unita al fatto che il portiere di Latina fa il titolare in A e bene. «Io con Mattia sono amico - racconta Francesco Bardi -, è un ottimo portiere e questo clamore non mi dà fastidio. La cosa fondamentale per noi giovani è giocare e io, Mattia, Colombi e Leali lo stiamo facendo. Per quel che riguarda l’Under i fatti per ora dicono così. Sono in uno splendido gruppo dall’inizio, è una squadra che sento molto mia. Chiaro: vorrei giocare in Israele (Mangia ieri lo ha ufficialmente rassicurato, ndr). Sto dando il massimo, ma non mi esalto se faccio bene e non mi deprimo se sbaglio. Per un portiere la testa è fondamentale». In Serie B Il numero uno livornese, l’Inter lo ha

Carrizo Oggi, alla ripresa degli allenamenti, si aggregherà ai compagni Juan Pablo Carrizo, vice-Handanovic. «E’ un onore per me - dice a Interchannel - essere qui: ho tanti amici, Zanetti e Palacio mi hanno già chiamato per farmi i complimenti, darò il mio meglio. Handanovic? Un grande portiere».

mandato a giocare con regolarità, prima a Livorno e ora a Novara. «Decisione giusta perché per un ragazzo della mia età conta solo una cosa: giocare. E’ l’unico modo per crescere e imparare. A Livorno ero a casa, è stato un onore vestire quella maglia. Ho fatto un altro anno vicino ai miei ai quali sono legatissimo. Sono figlio unico e devo tanto a loro se sono cresciuto bene. A Novara sto maturando. Imparo a stare fuori di casa. L’unica cosa è che il livello della B è un po’ calato. E l’obiettivo è arrivare in A». L’Inter intanto lo segue. «Credo di sì - riprende Bardi -. Ho il contratto fino al 2015. Tengo il contatto soprattutto con l’addetto stampa Gigi Crippa. E resto tifoso». Dell’idolo Zanetti soprattutto. «Un personaggio unico. Da piccolo era Peruzzi. Tra i portieri Buffon è sempre stato il punto di riferimento e lo ritengo il migliore. Poi vengono Handanovic e Marchetti». Chiusura sui rigori: anche Bardi ha un suo modo: tanto video? «Io vado a istinto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GRANDE STORIA

DEI CARROZZIERI ITALIANI DALLE PAGINE STORICHE DI QUATTRORUOTE “LE FUORISERIE” UNA RACCOLTA DEDICATA AI MODELLI ITALIANI DI CARROZZERIA PRODOTTI ITA DAL 1956 AL 1970 RIMA USC

IN EDICOLA SOLO CON RUOTECLASSICHE

P

7 1956 - 195

UN’OPERA DA CONSULTARE E CONSERVARE Più di 1000 modelli che hanno fatto grande lo stile italiano nel modo

Oltre 1000 pagine d’epoca di Quattroruote

Prototipi, dreamcar, show car

Ogni volume € 4,70

Le novità dei Saloni dell’auto

Migliaia di illustrazioni, disegni e testi (più il prezzo di Ruoteclassiche)

UNA NUOVA RACCOLTA IN 7 VOLUMI DA COLLEZIONARE Ogni uscita solo €

4,70 in più


6

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

STRATEGIE BIANCONERE

Fuori la Juverità Dai viola al Celtic Conte in un mese si gioca il double Subito il duro trittico Fiorentina-Celtic-Roma E prima del ritorno di Champions c’è il Napoli

Fino al Napoli... Anche il Napoli nella prossima settimana dovrà affrontare l’impegno europeo, ma obiettivamente Viktoria Plzen al San Paolo ed Europa League in generale creano meno pressioni rispetto a Celtic e Champions League. Prima e dopo la Coppa, la banda Mazzarri se la vedrà con Lazio (senza Klose) fuori e Sampdoria in casa. Insomma, un inizio di febbraio leggermente più morbido per il Napoli, dunque delicatissimo per una Juventus che a gennaio ha lasciato per strada qualche punto di troppo. Nella seconda metà del mese, invece, i bianconeri avranno subito una settimana piena di lavoro per preparare il Siena, mentre gli azzurri nello stesso periodo viaggeranno parecchio: il 21 trasferta in Repubblica Ceca; quattro giorni dopo squadra a Udine. Poi, la resa dei conti: 1 marzo, al San Paolo, ore 20.45, la partita delle partite, la sfida fra le regine di questo campionato. Il Napoli spera di arrivarci almeno in scia, in corsia di sorpasso, mentre la Juve conta di allungare ancora, anche per rendere meno incandescente possibile una partita che nelle ultime settimane si è riempita di ogni tipo di significato, con sconfinamenti extrasportivi purtroppo. Quindi il Celtic L’1 marzo è un

Antonio Conte, 43 anni, dirige l’allenamento a Vinovo. La sua Juve è attesa da un mese molto delicato LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO TORINO

Eccolo il momento chiave. Un mese, sei partite, dalla Fiorentina al ritorno di Champions con il Celtic: qui verrà scritta gran parte della storia juventina in questa stagione. Da brividi il «trittico d’ingresso»: sabato la Fiorentina in casa, martedì la trasferta di Glasgow, quindi la Roma all’Olimpico il 16 febbraio. Il tutto da affrontare con qualche crepa nella rosa, fra infortuni (Chiellini, Marchisio, Pepe, Bendtner), squalifiche (Bonucci) e Coppa d’Africa (Asamoah è in semifinale). Problemi che si fa-

ranno sentire soprattutto coi viola. Antonio Conte spera di riavere almeno Bonucci. Il difensore della Nazionale dovrebbe scontare ancora un turno di squalifica per i noti fatti del post Juve-Genoa, ma il club ha fatto ricorso (anche per Beppe Marotta) e la risposta è attesa fra domani e venerdì. In caso negativo, potrebbe essere riproposta la difesa con Marrone al centro, Barzagli a destra e Caceres a sinistra. Reparto che ha fatto il suo dovere a Verona, ma pur sempre piuttosto sperimentale, e la Fiorentina ha armi, esperienza e tecnica decisamente superiori rispetto al Chievo.

Attesa per il ricorso di Bonucci, Per sabato, dietro pesa già l’assenza di Chiellini Più morbida la prima settimana del Napoli, che inizia con una Lazio senza Klose

venerdì, dunque il Napoli non si aspetti una Juventus con la testa totalmente al ritorno di Champions, in programma infatti solo cinque giorni dopo, a Torino. Anche se, va detto, il passaggio ai quarti è considerato obiettivo «vitale» in Europa. Anzi, in un certo senso Conte taglierebbe di fatto il primo traguardo stagionale entrando nel «G8». L’appetito vien mangiando, è chiaro, ma a fine stagione nessuno potrebbe dire niente a Conte con in tasca scudetto e quarti di Champions. D’altronde, i «paletti» sono stati fissati da tempo, spiegati in più occasioni sia dal tecnico bianconero sia dai vertici del club: «La Juventus va sempre in campo per ottenere il massimo, è la nostra storia, ma in questa stagione puntiamo soprattutto a confermarci in Italia e a gettare basi importanti per il futuro in Europa». Con Conte, in particolare, piuttosto deciso nel «chiarire a tutti che sarà durissima rivincere lo scudetto. Lo dicevo quando il nostro vantaggio era netto, lo ripeto a maggior ragione adesso. Due titoli consecutivi, nel nostro calcio, non è roba semplice. Trattasi di impresa pura».

4

UN SUPER FEBBRAIO Questi gli impegni che attendono Juve e Napoli da qui al giorno della supersfida, in programma al San Paolo venerdì 1 marzo alle 20.45 JUVENTUS 9 febbraio (campionato) Juve-Fiorentina (ore 18) 12 febbraio (Champions) Celtic-Juve (ore 20.45) 16 febbraio (campionato) Roma-Juve (ore 20.45) 24 febbraio (campionato) Juve-Siena (ore 15) NAPOLI 9 febbraio (campionato) Lazio-Napoli (ore 20.45) 14 febbraio (Europa League) NapoliViktoria Plzen (ore 19) 17 febbraio (campionato) NapoliSampdoria (ore 15) 21 febbraio (Europa League) Viktoria PlzenNapoli (ore 21.05) 25 febbraio (campionato) Udinese-Napoli (ore 19) 1 MARZO Napoli-Juve (ore 20.45)

DALLA COPPA D’AFRICA

Con Asamoah a Glasgow se oggi perde? Tutto esaurito per la sfida di sabato con la Fiorentina

Kwadwo Asamoah, 24 anni, in nazionale REUTERS DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Oggi si gioca Ghana-Burkina Faso, semifinale della Coppa d’Africa. Siamo certi che la Juventus non guferà mai il «suo» Asamoah, ma in caso di sconfitta il 24enne torello di Accra potrebbe tornare a disposizione in tempo per la sfida d’andata con il Celtic. La finale per il terzo posto è infatti in programma sabato, ci sono quindi i margini per farlo rientrare in tempo. E oltretutto non è da escludere che il Ghana liberi lo juventino prima della finalina. Certo, si tratterebbe eventualmente di un recupero piuttosto pesante per Antonio Conte, che da tempo sta monitorando a distanza la situazione fisica del suo esterno di fiducia, sicuramente una delle assenze che più ha influito sul gennaio difficile dei bianconeri. Ma Asamoah, per il momento, pensa solo alla sua Nazionale: «Siamo molto felici di essere arrivati fin qui — riporta goal.com —, tante altre squadre candidate alla vittoria finale sono già fuori, mentre noi del Ghana abbiamo la possibilità di giocarci un posto nella storia del nostro paese. Dobbiamo ancora lottare, e prometto che ce la metteremo tutta per chiudere vittoriosi». Tutto esaurito Ieri, intanto, primo allenamento

verso la Fiorentina. Inizialmente era in programma una doppia seduta, è saltato invece l’allenamento del pomeriggio. D’altronde, i ranghi sono ridottissimi a Vinovo: assenti i dodici nazionali in giro per il mondo. Si è però rivisto Simone Pepe che ha ripreso ad allenarsi sul campo, nonostante il suo rientro in gruppo sia ancora lontano. Davvero una stagione maledetta per il romano, alle prese con ricadute muscolari: una sola presenza, poco più di 20’ ufficiali giocati. Spinge sull’acceleratore invece Giorgio Chiellini, che punta a giocare contro il Siena, il 24 febbraio. Lo conferma il suo procuratore, Davide Lippi: «Penso che potrebbe rientrare verso la fine di questo mese - dice a calciomercato.it —. Mi auguro che possa essere a completa disposizione per la trasferta di Napoli». Intanto, è bastata una giornata di vendita libera per riempire lo Juventus Stadium: sabato sera, contro la Fiorentina, ci sarà l’ennesimo tutto esaurito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ASSEMBLEA ECA MONDIALE BRASILIANO: LA FIFA AUMENTERÀ LA CIFRA DA DISTRIBUIRE ALLE NAZIONALI

Ai club la Champions piace così com’è Per il 75% delle società non deve essere toccata. E l’Europa League non va cancellata DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI DOHA (Qatar)

La Champions? Per favore non toccatela: per il 75% dei club è meglio che resti così. Anche nel 2015-18. Un aggiustamento, però, non spiacerebbe: la vincente e la finalista di Europa League ammesse direttamente ai gruppi l’anno dopo

(così, almeno, la pensa il 61%). E per quasi tutti — il 92% — l’Euroleague non dev’essere cancellata. Dall’assemblea dell’Eca, in Qatar, arriva un messaggio chiaro all’Uefa: i club non vogliono cambiare il giocattolo che piace e guadagna bene. Non tutti però: Aurelio De Laurentiis, Napoli, è convinto che il miliardo e passa di ricavi annuali potrebbe essere quasi triplicato. La sua idea finale, si sa, è un torneo unico molto più simile a una Superlega. Ma non sembra il momento adatto per una fuga dalle istituzioni. Più soldi Fifa Oltretutto arrivano buone notizie anche dal fronte Fifa. Tema: la partecipa-

zione agli utili del Mondiale. Blatter aveva promesso di distribuire ai club 55 milioni per i convocati di Brasile 2014. Troppo poco, soprattutto rispetto ai 150 che l’Uefa elargirà per Francia 2016. Sembra adesso vicino un accordo per aumentare la cifra a 100 milioni. Cifra destinata a crescere per Russia 2018 e Qatar 2022, le prossime edizioni del torneo. Ieri il direttivo Eca (con Umberto Gandini e Andrea Agnelli) ha assistito all’impressionante presentazione in 3D: l’Emiro promette stadi perfetti per il calcio, distanze minime tra gli impianti, niente traffico e sicurezza totale. L’unico problema — ma di questo non si parla — è il clima: d’estate

in Qatar

De Laurentiis e Agnelli al lavoro insieme Aurelio De Laurentiis, 63 anni, e Andrea Agnelli (membro del direttivo Eca), 37, hanno partecipato all’assemblea BOZZANI

non si può giocare. Inverno e fair play La soluzione è

pronta: il Mondiale a dicembre. Lo vuole Platini, a lui s’è aggiunto Rummenigge, presidente Eca, che però ha parlato personalmente. Perché ai club del nord, con un inverno rigido, non spiacerebbe una stagione nell’anno solare. Ma per il sud, Italia compresa, sarebbe un controsenso. Se il Mondiale si sposterà a dicembre — probabile — è più facile che i campionati siano sospesi. Poi c’è il fair play finanziario. Molti club sono preoccupati, ma l’Eca invita a rispettare le regole: altrimenti il calcio non sarà sostenibile. Non c’è unanimità invece sui giocatori di proprietà di fondi e società, ma non pare che i club siano pronti a seguire Platini nella sua crociata «contro». © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

7

STRATEGIE ROSSONERE MERCATO SUL COLOMBIANO INTESA VICINA IL 31: POI IL RINVIO ALL’ESTATE, MA MORATTI INSISTE

BERLUSCONI L’IMPEGNO IN POLITICA

Galliani blocca l’under 21 Jorginho A un passo da Quintero: è derby

«Dovrò di nuovo abbandonare il club ma tranquilli: lo lascio in buone mani»

CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Le mani su Jorginho e un importante indizio per Quintero. Il Milan non perde tempo per il mercato di luglio e si muove in grande stile sul fronte degli under 21 di qualità. Dopo aver acquisito la comproprietà di Saponara (ora a metà con il Parma) per la prossima stagione, l’a.d. rossonero Galliani ha imbastito in questi giorni un’operazione simile con il Verona. La promessa Diciamo che il

club rossonero s’è impegnato a rilevare mezzo cartellino del centrocampista di Mandorlini. Jorge Luiz Frello è nato a Imbituba il 20 dicembre 1991 e l’anno scorso ha ottenuto il passaporto italiano: tanto è vero che ha già debuttato con l’Under 21 di Mangia. Cresciuto nel vivaio gialloblù, il centrocampista ha disputato il suo primo campionato nel 2010, in prestito alla Sanbonifacese (seconda divisione). Poi, nella scorsa stagione il lancio con il Verona e la consacrazione nel torneo in corso. A dispetto della giovane età l’italo-brasiliano ha già un’esperienza importante in un ruolo delicato come quello

del regista. Sale Quintero Nell’agenda di

Galliani è ben in evidenza anche il nome del colombiano Juan Fernando Quintero, 20 anni appena compiuti, un girone d’andata da protagonista con il Pescara e un Sub 20 sudamericano con i fiocchi appena terminato: con la sua nazionale ha trionfato, ha segnato in finale (5 in tutto) col Paraguay ed è stato indicato come il miglior giocatore della manifestazione. Il retroscena è che nella notte del 30 gennaio Quintero è stato ad un passo dalla maglia rossonera. Il Pescara è stato sul punto di cedere il suo gioiello in pre-

Il sogno di Marco Van Basten si confessa «Milan, ora studio per te»

Marco van Basten si candida a un ritorno, ma non per l’immediato. «Mi sto allenando per allenare il Milan? Si può dire così», ha ammesso in una intervista a Sky l’ex attaccante. «Ma prima devo fare tanta esperienza, e credo che ci vogliano anni. Fare l’allenatore non è come fare il giocatore. Bisogna imparare un lavoro nuovo. Però mi piacerebbe tornare in Italia, e per me l’Italia è soltanto il Milan». Brava Juve Una candidatura forte, ma non per la prossima stagione, come ammette lo stesso Van Basten, che nel corso dell’intervista ha scherzato su Balotelli («Se mi piacerebbe allenarlo? Certo, se viene all’Heerenveen lo faccio giocare di sicuro») e ha poi detto la sua su Stekelenburg e Sneijder. «Non capisco perché Marten non giochi (non

Alti e bassi Van Basten dunque non è un nome per il futuro immediato, anche se resta una suggestione fortissima, soprattutto per il presidente Berlusconi. Ma lui stesso, circa un mese fa, dichiarava di sentirsi impreparato ad occupare la panchina del Milan: dopo avere allenato senza successo l’Ajax, Van Basten si è chiamato fuori dal calcio per

lento colombiano anche l’Inter è ancora molto attiva. L’impressione, però, è che il giocatore preferisca il progetto verde del club di Berlusconi. Insomma la partita è apertissima, ma con i rossoneri passati in vantaggio per un talento dal futuro assicurato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

un po’, e poi è tornato in pista con l’Heerenveen. Al momento la sua squadra è quint’ultima nella Eredivisie, tre punti sopra la zona retrocessione. I successi di Van Basten sono piuttosto relativi alla sua prima vera panchina, quella della nazionale olandese, che ha allenato dal 2004 al 2008, ottenendo grandi successi nelle fasi di qualificazione al Mondiale 2006 e all’Europeo 2008, e fallendo i match point nelle partite decisive. Per questo forse lui stesso si è chiamato fuori e ha deciso di prendersi un periodo sabbatico, per poi ripartire dal basso. Van Basten nel congelatore, si ripropone il toto-erede di Allegri. Per il momento non c’è aria di rinnovo, ma neppure di quel divorzio che sembrava inevitabile tempo fa. Allegri ha passato un momento di scoramento all’inizio del mercato invernale, però l’ingaggio di Balotelli ha riportato anche nel tecnico livornese la voglia di restare e provare davvero ad avviare un ciclo vincente con la squadra che sta disegnando come avrebbe voluto dall’inizio. I sentimenti del presidente I dubbi sono sem-

Marco van Basten, 48 anni, guida l’Heerenveen dall’estate 2012 AFP

è stato neppure convocato da Van Gaal, ndr), è il portiere migliore che abbiamo in Olanda. Quanto a Wesley, credo che l’Inter avesse voglia di liberarsi del giocatore». Per la Juve solo complimenti, e tanta nostalgia per gli anni d’oro del Milan sacchiano, capace di trascinare migliaia di tifosi anche in giro per l’Europa. «Il calcio italiano è in declino ma brava la Juventus, ha un'organizzazione perfetta. San Siro? Mi mette tristezza vederlo così vuoto....». E magari gli piacerebbe contribuire a riempirlo.

Nuovo derby Sì, perché sul ta-

Armonia Con la candidatura

«Mi piacerebbe tornare, ma prima devo fare molta esperienza: servono anni»

ALESSANDRA BOCCI MILANO

stito al Milan. ma poi l’operazione s’è complicata. E alla fine il Milan ha accelerato per portare subito a casa il difensore Salamon. Ma il discorso per Quintero è solo rimandato e si propone un nuovo derby con la società di Moratti.

GUAIO ALL’ADDUTTORE

Per Pazzini niente Cagliari ma ok col Barça MILANO «Lieve sofferenza al muscolo adduttore destro». E’ questa la diagnosi per Giampaolo Pazzini al termine degli esami strumentali cui si è sottoposto ieri l’attaccante. Quindi buone notizie, visto che non ci sono lesioni. Al termine di questa settimana verranno effettuati nuovi esami medici. Il Pazzo, dunque, salterà senz’altro il Cagliari (domenica), resta a rischio per il Parma (venerdì della prossima settimana) ma sarà disponibile per l’andata col Barça a San Siro (mercoledì 20), sfida che non prevede l’impiego di Balotelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

mai legati al rapporto con Berlusconi, che non ha negato il desiderio di provare a conquistare un allenatore più titolato e con un grande appeal internazionale, come Guardiola. Van Basten potrebbe essere un’idea del presidente, una scelta sentimentale, ma è anche vero che nell’ultimo periodo il Milan si è tenuto rigorosamente lontano dalla linea della nostalgia tanto spesso usata in passato. Allegri e Milan si siederanno a un tavolo nei prossimi mesi. Se il tecnico ha davvero intenzione di andarsene, non potrà aspettare la fine della stagione per dichiararlo, visto che è formalmente legato al Milan fino al 2014. E se il Milan vuole cambiare, deve cominciare a guardarsi intorno con obiettivi possibili. Van Basten, per il momento, non rientra nella categoria. E lui stesso è il primo a considerarsi ancora inadatto a sopportare la pressione che accompagna sempre l’allenatore di un grande club. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il destino è sempre il medesimo: calcio e politica nella vita di Silvio Berlusconi si incroceranno sempre. Ecco il motivo per cui il Cavaliere a volte viene percepito più «distante» dai tifosi rossoneri. Non è il caso degli ultimi mesi: il presidente si è presentato ripetutamente in ritiro a Milanello e anche a San Siro, oltre ad aver fatto diventare il Milan la regina del mercato invernale con Balotelli. E ora che succederà? Lo ha spiegato lui stesso ieri sera a «Ballarò»: «Io sarei al tramonto? — ha detto replicando a un’intervista a Carlo de Benedetti — Mi preparavo a un tramonto operoso, avendo fondato una fondazione a nome di mio padre per costruire ospedali nel mondo. Stavo per aprire l’università della libertà e per dedicarmi al Milan, che adesso dovrò di nuovo

4

LA VICENDA

Queste le tappe principali della vicenda che vede coinvolto Eufemiano Fuentes. 23 MAGGIO 2006 Scatta l’«Operacion Puerto». Si tratta della più importante inchiesta antidoping nella storia dello sport spagnolo. 28 GENNAIO 2013 Dopo due archiviazioni e alcune squalifiche di ciclisti, a Madrid inizia il processo. Cinque gli imputati, accusati di delitto contro la salute pubblica perché in Spagna nel 2006 non esisteva una legge antidoping. Sinora sono stati coinvolti solo ciclisti, però è cosa nota che tra i clienti del dottor Eufemiano Fuentes, l’imputato principale, ci fossero calciatori, tennisti, atleti e pugili.

abbandonare. Però è in buone mani. Dai sondaggi emergeva che, dopo l’appoggio dato al governo dei tecnici, molti nostri elettori erano caduti nell’area dell’astensione, e per questo ho deciso di ritornare in politica». Insomma, la scelta di scendere nuovamente in campo in ambito politico sottrarrà per forza di cose le attenzioni del Cav sul club rossonero. Berlusconi, però, sa di aver risistemato una barca che stava iniziando ad avere qualche falla di troppo, e quindi cede il timone sereno. Chiusura con metafora politico-calcistica: «Se mi confermerei allenatore dell’Italia? Io all’allenatore del Milan do tutti gli strumenti per vincere lo scudetto. Da premier invece non ho avuto le stesse condizioni». m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LOTTA AL DOPING «OPERACION PUERTO»

Nei documenti di Fuentes pure il nome «Milan»

Il dettaglio del manoscritto di Fuentes in cui compare la parola «Milan» che ha acceso ipotesi e curiosità DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID

In attesa che Eufemiano Fuentes decritti il suo linguaggio in codice che riempie le migliaia di pagine che compongono gli atti dell’Operacion Puerto, ieri i giornali hanno accolto con stupore l’apparizione della parola «Milan» in uno dei fogli manoscritti del Dottor Doping. Foglio pubblicato da Pais, Mundo e Marca e nel quale, seminascosta, appare una «Previsione per il 2005» seguita da tre frecce: una verso la sigla Rsoc, in questi giorni avvicinata alla Real Sociedad, un’altra verso il nome Alfredo, la terza verso la scritta «Milan». Sono tutte seguite da parentesi con la sigla IG e una cifra. IG che, stando a quanto dichiarato dal tenente (oggi capitano) della Guardia Civil che nel 2006 condusse l’Operacion Puerto, indicherebbe l’ormone della crescita. Rsoc e Milan hanno la stessa quantità. «Sospetti sul calcio» Titolava ieri il Mundo, avvicinando con grande cautela le due sigle. Che la prima sia relativa al club della Liga non ci sono grandi dubbi, soprattutto dopo le rivelazioni di Inaki Badiola, ex presidente della Real Sociedad secondo cui la squadra tra il 2002 e il 2007 avrebbe speso oltre 2 milioni in medicine dopanti. La parola Milan è molto più vaga (e infatti dal club rossonero non arriva alcun tipo di commento perché la cosa è ritenuta priva di fondamento): c’era una squadra di ciclismo portoghese, la Milaneza. Potrebbe essere un nome di una persona, come Alfredo. O una sigla per indicare qualcuno originario di Milano. O mille altre ipotesi. Però il fatto che appaia vicino a un’altra sigla di origine calcistica ha solleticato la fantasia degli spagnoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO VERSO CAGLIARI-MILAN

Cellino: «Si gioca a Is Arenas o non si gioca per nulla» QUARTU SANT’ELENA (Ca) (m.f.) «La partita col Milan si gioca a Is Arenas o non si gioca». Così il presidente del Cagliari, Cellino. E, dopo la frenata del Comitato per la sicurezza, è muro contro muro. In attesa della decisione della Commissione di vigilanza (domani, ndr) Cagliari-Milan rimane a rischio. L’idea è che alla fine prevalga il buon senso. Con l’apertura per i soli 5.000 abbonati, o con la chiusura del settore ospiti (480 posti).


8

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

NAZIONALE IL TEST DI AMSTERDAM

story 1 I trionfali collaudi con Olanda e Germania prima del Mondiale ’06

4

Spremiamo 5 l’arancia

I NUMERI

Le sconfitte dell’Italia nelle ultime 5 amichevoli giocate.

In Olanda per capire se Balo e il Faraone 0 sono da Mondiale 0

Le vittorie dell’Olanda in amichevole con l'Italia: il bilancio è di 5 pareggi e 6 sconfitte. 12 novembre 2005 Olandesi k.o. a casa loro Il 12-11-2005 l’Italia di Lippi vince per 3-1 ad Amsterdam: gol di Gilardino (foto), Camoranesi e Toni

I gol presi dall’Olanda negli ultimi 5 incontri in casa: può eguagliare a quota 6 il record stabilito fra il 1977 e il 1979.

34

I gol segnati da Huntelaar, a uno da Wilkes e Van Nistelrooy. 1˚ marzo 2006 Bastonata la Germania A Firenze gli azzurri travolgono i tedeschi per 4-1: reti di Gilardino, Toni (foto), De Rossi e Del Piero

story 2 I grandi provini in vista del 2014 Oggi gli olandesi, a marzo il Brasile

All’Amsterdam Arena Van Gaal e van Persie Stasera l’Italia affronta l’Olanda del c.t. Louis van Gaal (foto) e di Robin van Persie, stella del Man United

23

Le nazionali alle quali ha segnato Huntelaar: se facesse gol anche all’Italia sarebbe record per un giocatore olandese.

Ad Amsterdam anche per invertire una tendenza: nell’era Prandelli abbiamo perso 7 amichevoli su 12 DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO AMSTERDAM

La nostra non è una Nazionale da amichevoli. Ormai lo abbiamo imparato. Gli azzurri di Cesare Prandelli ne hanno perse 7 su 12 e ne hanno vinte solo 3, nessuna nel 2012. Siamo fermi al 2-0 in Polonia (11-11-2011) che portò il primo gol azzurro di Mario Balotelli. A quella vittoria sono seguite 5 sconfitte di fila. Delle 20 partite ufficiali invece l’Italia ne ha persa una sola: la finale dell’Europeo contro i campioni del Mondo della Spagna. Meglio così, naturalmente: la nostra è una Nazionale da partite che contano. Come Lippi Eppure quello di stasera all’Amsterdam ArenA è un incrocio importante, anche se non vale nulla, perché è contro i grandi che si forgia un animo da grande. Affrontiamo l’Olanda vice-campione del mondo, a marzo il Brasile, candidato d’obbligo al prossimo Mondiale casalingo. Due occasioni preziose per specchiarci e capire a che punto siamo. E per accrescere l’autostima, lievitata all’Europeo. Dopo il trionfo di Berlino, Lippi raccontò: «Le amichevoli vinte su Olanda e Germania ci hanno dato la coscienza della nostra forza. Lì abbiamo cominciato a vincere il Mondiale». Appunto. E’ il programma di Prandelli: amichevoli eccellenti e Confederations per crescere in personalità sulla strada di Brasile ’14. Come Lippi, passa da Amsterdam che gli azzurri violarono in modo spettacolare grazie a Gilardino, Camoranesi e Toni (3-1).

Basta dighe Quel giorno di no-

vembre del 2005, Lippi presentò un 4-3-3 ardito: Gilardino-Toni-Del Piero, con Camoranesi in mediana. Pirlo rivelò: «Lippi prima dell’inizio ci ha detto: divertitevi». E lo fecero alla grande. Van Basten ci diede la sua benedizione: «Avete trovato la coppia giusta: Toni-Gilardino». Portò bene. Speriamo Marco si ripeta stasera benedicendo Balo e il Faraone. Poi Lippi conquistò il mondo per altre vie, puntando soprattutto su Cannavaro, Pallone d’oro, e su Buffon, muro insuperabile. Amsterdam ci ricorda anche la leggenda di Toldo para-rigori e di una semifinale europea (29-6-2000) combattuta eroicamente in 10 sulle barricate fino al cucchiaio di Totti dal dischetto. Nella terra delle dighe insegnammo cosa significa una difesa impermeabile agli spifferi. Quando hai Cannavaro e Nesta, è giusto cucirgli una squadra attorno. Ora ha ragione Prandelli: gli attaccanti dell’ultima generazione sono migliori di dei difensori. Allora, se il meglio ce l’abbiamo davanti, occorre tenerne conto tatticamente ed esasperare la spinta offensiva.

S Riccardo Montolivo 28 anni, centrocampista del Milan e della nazionale sarà titolare stasera contro l’Olanda LAPRESSE

ce biennio del 4-3-1-2 che ci ha fatti vicecampioni d’Europa. Fa bene ad evolversi perché al palleggio del nostro «quadrilatero rotante» hanno già trovato l’antidoto. La sorpresa è un’arma in più ed il 4-3-3, come dimostra il leggendario Barcellona, è la forma migliore per esprimere qualità offensiva e velocità. Prandelli è solo a metà del guado. La meta è arrivare al Mondiale brasiliano con una terza punta, un altro corridore di fascia con la porta in testa come il Faraone, al posto dell’uomo di manovra in campo stasera (Candreva o Diamanti). L’ideale sarebbe Icardi, che però ha cuore argentino, ma da Insigne in giù non mancano i candidati. Blocco Milan Significativo il

fatto, al di là delle assenze, che il blocco dei titolari stasera sia del Milan (4) e non della Juve (3). Prandelli è molto più in sintonia col calcio moderno ed europeo di Allegri che con il 3-5-2 che spopola nel nostro orticello. Anche se tutti parlano solo di Mario e del Faraone, la vera curiosità del match è questa: intuire quanto sia sostenibile la bella idea di Prandelli e quanto lavoro manchi per perfezionarla. È una notte meno banale di quanto sembri. Per questo gli azzurri che hanno in mente il campionato entrato nel vivo o la Champions che riparte, faranno bene a portare in campo solo pensieri azzurri e ad affrontare Van Persie come se l’Amsterdam ArenA fosse già il Maracanà.

Terza punta L’atipica Italia olandese del 2005 anticipava di 5 anni quella di Prandelli che ai suoi azzurri, fin dalla prima ora, ha sempre ripetuto: «Divertitevi». Oggi, come Lippi allora, Prandelli schiera un 4-3-3 che è il suo punto d’approdo, dopo il feli-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FORMAZIONE AZZURRI COL TRIDENTE ALL’AMSTERDAM ARENA

In avanti è dubbio Candreva-Diamanti

A Ginevra il 21 marzo La gran sfida con Scolari Il 21 marzo a Ginevra, in Svizzera, grande sfida col Brasile di Neymar e del c.t. Felipe Scolari (foto) Tocchiamo ferro, ma l’Italia è «quasi» qualificata per il Mondiale 2014 in Brasile: il più sembra fatto. Così è giusto pensare già alla Coppa del Mondo e prepararla con amichevoli di livello, come si fece nel biennio che portò al trionfo di Germania 2006...

Il laziale è reduce dall’influenza. In difesa Astori preferito a Ranocchia DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI AMSTERDAM (Ola)

Nella storia azzurra di Cesare Prandelli non c’è quasi mai ombra di pretattica, soprattutto poi quando si tratta di giocare partite amichevoli. Però stavolta il commissario tecnico un dubbio lo ha, perché Candreva - giocatore deputato a ri-

coprire il lato destro del tridente d’attacco al fianco di Balotelli ed El Shaarawy - è reduce da una influenza che lo ha un po’ limitato. «Devo ancora decidere - ha spiegato il commissario tecnico -. Gli ultimi allenamenti comunque Antonio li ha svolti bene, ma voglio vedere anche che tipi di esterni proporrà l’Olanda. In genere hanno vocazione offensiva - e quindi lui è più adatto - ma nell’ultima partita invece erano più di copertura. Perciò il dubbio è appunto tra il laziale e Diamanti». Detto che in difesa ha un po’ sorpreso vedere Astori preferito a Ranocchia al fianco di Barzagli, c’è curiosità per vedere

Davide Astori, 26 anni, due presenze in Nazionale PAOLUCCI

Santon sfruttare l’assenza di Balzaretti e calcare ancora la fascia sinistra, mentre Abate con Maggio fuori - sembra garantire corsa e rifornimenti alle punte. A partita in corso, poi, ci sarà la solita girandola di sostituzioni, che ad esempio consentirà a Verratti di prendere il timone del centrocampo facendo rifiatare Pirlo. Ultrà Italia Sugli spalti, poi, il

supporto agli azzurri non mancherà, visto che sono attesi trecento tifosi della nostra Nazionale, molti dei quali provenienti dal vicino Belgio. Immancabili, al solito, anche i cosiddetti «Ultrà Italia», ma il loro numero non

supererà la trentina e in ogni caso sono già state predisposte tutte le misure di sicurezza per rendere il match molto tranquillo. Si spera sia tranquillo anche il ritorno a casa degli azzurri, visto che già subito dopo la partita il charter della Nazionale ripartirà alla volta dell’Italia, facendo scalo prima a Milano e poi a Roma. Nessuna sorpresa: il campionato incombe e i club reclamano i loro tesserati il prima possibile, di modo che già domani possano averli a disposizione in vista del campionato. Stasera ad Amsterdam la temperatura si avvicinerà allo zero. Sono attesi circa 50 mila spettatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

Qui sotto, gli azzurri in allenamento prima dell’amichevole con l’Olanda. Più in basso, un balletto tra (da sinistra) Andrea Pirlo, Ignazio Abate, Alessandro Diamanti, Antonio Candreva e Alberto Gilardino PEGASO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

9

COSI’ AD AMSTERDAM ORE 20.30

GDS

El Shaarawy più Mario in due fanno 42 anni Il milanista non teme che Mario gli tolga spazio e visibilità «Tra noi c’è un feeling naturale e ci dividiamo il lavoro» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE AMSTERDAM

A vent’anni si è così: inconsapevolmente sfrontati, spontaneamente sinceri, candidamente orgogliosi. A vent’anni si è giovani e forti, ci si guarda allo specchio e si dice «magari oggi in altri campionati e in altre nazionali ce la invidiano una coppia così», e mica perché si vede riflessa l’immagine di una cresta, anzi due. A vent’anni non si sa neanche che da quasi 45 anni non c’era una coppia d’attacco così giovane in Nazionale: Balotelli e El Shaarawy insieme sommano 42 anni e stasera faranno coppia in Olanda, la terra di Van Basten, dunque non esattamente una cosa qualsiasi per due milanisti. A vent’anni non è un peso sapere di essere nuovi italiani, e anzi «è bello che ragazzi come noi, io padre egiziano e Mario genitori naturali ghanesi, si siano integrati così bene nel calcio italiano e possano fare bene al calcio italiano».

LA EX DELL’ATTACCANTE ORA IN ROSSONERO

Raffaella Fico si sente al San Paolo «Tifo Napoli contro il Milan di Mario» Il tormentone Balotelli-Fico continua e non sembra mai finire. Sul numero di «Chi» in edicola oggi sarà pubblicata un’intervista a Raffaella Fico e un’immagine della piccola Pia, che ora ha due mesi, messa a confronto con lo sguardo di Mario Balotelli, in cui è rintracciabile una forte somiglianza. A proposito di Balotelli, la Fico confessa: «Non l’ho mai più sentito». Ma alla domanda se abbia deciso di non parlare più di lui dopo la richiesta di silenzio fatta dalla famiglia di Mario, risponde: «E perché non dovrei parlare più di lui? Non si dimentichi che è il papà di mia figlia, che a sua volta da grande sognerà, prima o poi, di avere anche lei una

Raffaella Fico, 25 anni CHI famiglia». Dalle beghe personali si passa poi al calcio. Alla domanda su chi tiferà Raffaella quando il Napoli affronterà il Milan, ecco la risposta: «Per il Napoli! Non dimentichi che io sono una napoletana verace», conclude la Fico.

Feeling da sempre A vent’anni si è Stephan El Shaarawy, quello che parla e sa già come parlare, e Mario Balotelli, quello che - ha detto Prandelli - adesso deve parlare solo in campo. E in campo finirà per andare per tre volte da titolare in otto giorni, anche se prima di tornare in Italia a volte non sedeva neanche in panchina. La Nazionale non divide quello che il Milan ha unito e loro stanno al gioco senza bisogno di far finta: si piacciono da prima di conoscersi, e quello con la cresta più alta racconta che «il feeling è nato da prima di trovarci insieme in azzurro». E anche se in rossonero al posto di Balotelli poteva arrivare Kakà, «il mio idolo da sempre», oggi «sono davvero felice di poter giocare con Mario, nel Milan e qui». Mica lo faccio per Mario Fanno

comunella dal primo giorno che il c.t. li ha messi vicini in

campo: a Parma contro la Francia, gol di El Shaarawy su assist di Balotelli. Stanno imparando a capirsi perché vicini in campo dovranno passare un sacco di tempo, diversi abbastanza per non essere incompatibili: «La nostra può essere una buona intesa: Mario è più tecnico, ci dà qualità e forza, è più centravanti; io sono più rapido, mi piace stare largo, partire da sinistra». Gli piace anche giocare sacrificandosi il giusto: per la squadra, non per Balotelli. «Mi sono sempre messo a disposizione e lo facevo tanto anche prima: non l’ho fatto domenica perché è arrivato Balotelli. E poi, magari non quanto me e Niang, anche Mario corre e aiuta: ci si divide il lavoro». Non conta chi segna Ora anche le responsabilità, il compito di segnare: «Non credo che adesso tirerò meno in porta, anzi: lui sa dialogare e metterti davanti alla porta, lo avete visto domenica con Niang. E poi al Milan e alla Nazionale interessa solo che si faccia gol, non se faccio gol io o se lo fa lui». Ci si divide il compito di avere addosso occhi, interesse mediatico, attenzioni non solo dei difensori: «Ma io sinceramente tutta questa pressione non l’ho mai sentita». L’altra metà della coppia un po’ di più, ma soprattutto per altri motivi, e magari El Shaarawy anche senza volerlo gli insegnerà a gestire e vivere in modo diverso tanta centralità. Senza mollare di un centimetro, cosa che purtroppo Balotelli sa fare benissimo, «perché adesso è tutto bello, noi due stiamo andando alla grande, ma nel calcio basta un attimo per essere criticati». Basta un attimo per avere una chance e bruciare sogni: «Il mio è sempre stato fare un Mondiale e poi magari vincerlo: intanto spero di giocarlo e di giocarlo con Mario». Per allora avranno un po’ più di vent’anni, speriamo che ce li invidino ancora. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stephan El Shaarawy, 20 anni, a sinistra e Mario Balotelli, 22 anni, in allenamento RATTINI

I PRECEDENTI CON L’ETÀ MEDIA PIÙ BASSA

Nicolè-Pascutti, la coppia più giovane Al secondo posto ci sono Prati-Anastasi

20 anni e 1 mese

20 anni e 10 mesi

l'età media della coppia formata da Bruno Nicolè (Juve, 18 anni e 8 mesi), a sinistra, ed Ezio Pascutti (Bologna, 21 anni e 5 mesi).

è l’età media della coppia formata da Pierino Prati (Milan, 21 anni e 5 mesi), a sinistra, e Pietro Anstasi (Varese, 20 anni e 2 mesi)

9 novembre 1958 a Parigi, nella partita amichevole Francia-Italia 2-2.

8 giugno 1968 a Roma, in Italia-Jugoslavia 1-1 dopo i supplementari (finale del campionato Europeo)

Prima gara insieme

Prima gara insieme


10

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

NAZIONALE IL TEST DI AMSTERDAM

Prandelli amichevole «Non penso al risultato» Il c.t. teme l’Olanda: «E’ giovane, ma ha già un’identità di gioco» E lancia un messaggio a Icardi: «Non aspetti le due convocazioni» to. Per intenderci, non bisognerebbe aspettare che arrivassero due convocazioni (da due Nazionali, ndr) per poi decidere. L’Italia deve essere qualcosa che hai dentro e che vuoi. Ad esempio, Thiago Motta per mesi prima della mia decisione ci ha mandato messaggi che, indipendentemente dalle scelte che avrei potuto fare, metteva in mostra tutta la sua voglia di essere con noi. "Io mi sento italiano", ci diceva. E in effetti poi lo ha dimostrato».

DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI AMSTERDAM (Olanda)

Quanta testa e quanto cuore avrà l’Italia che sta (ri) nascendo? Sono queste le due domande che Cesare Prandelli porta nel suo bagaglio nella notte gelida di Amsterdam. Tra partite di qualificazione al Mondiale e Confederations Cup all’orizzonte, la parola amichevole per la Nazionale azzurra in genere sfiorisce al momento del fischio d’inizio. Da questo punto di vista, l’Olanda di Van Gaal non fa eccezioni e allora il c.t. azzurro mastica strategie, mentre nel contempo draga il nostro calcio in cerca di un futuro che sia anche multietnico, ma però porti in dote anche uno spirito sincero. Trasparenza Cominciamo da qui, e dalla suggestione della convocazione del doriano Mauro Icardi — il ventenne attaccante argentino di origine italiana — che ronza da qualche tempo nella testa dello staff tecnico. «Non mi riferisco al suo caso — risponde l’allenatore —, ma mi piacerebbe che ci fosse più trasparenza nelle scelte. Giocare per l’Italia non dovrebbe essere considerata solo un’opportunità, vorrei che ci fosse anche attaccamen-

Test Adesso toccherà ad al-

tri dimostrare qualcosa. Italiani veri, che devono cucirsi addosso il 4-3-3. «Ormai ci conoscono e ci studiano, così dobbiamo trovare delle contromosse, perché il calcio è in continua evoluzione. Mi piace l’idea di allargare il gioco e poi questa soluzione di base consente facili varianti come 4-3-1-2. Perciò abbiamo necessità di trovare più giocatori che applicano questo modulo». Detto che stasera l’interprete di destra del tridente, Candreva, è in ballottaggio con Diamanti per i postumi di un’influenza («ma si è allenato bene», dice il c.t.) e per la vocazione offensiva (o meno) degli esterni olandesi, Prandelli si gode i gioielli El Shaarawy e Balotelli. «Stephan, un po’ come Insigne, non assomiglia a

Cesare Prandelli, 55 anni, allenatore dell’Italia dall’estate del 2010. Secondo all’Europeo 2012 ANSA

I RIVALI MENTRE KLUIVERT SI TRASFORMA IN BALOTELLI

Van Gaal ha paura delle spie La sua Olanda cambia casa Niente allenamenti all’Amsterdam ArenA, trasloco negli impianti del Den Haag

dese degli ultimi trent’anni, almeno per quanto riguarda il risultato. Ma Louis non si piega e neppure si spezza: chiama soltanto quelli che secondo lui sono in forma, e chi non gioca abbastanza minuti ogni settimana non può esserlo. Kluivert in campo Van Gaal con-

ALESSANDRA BOCCI

Esasperato e sospettoso come in una spy story, Louis van Gaal ha cambiato casa alla sua nazionale. A settembre, alla vigilia della prima gara ufficiale del suo mandato-bis sulla panchina della nazionale, aveva assistito con sguardo soddisfatto allo schianto di una telecamera radiocomandata che ronzava sopra l’Amsterdam ArenA. Per preparare l’amichevole contro l’Italia in tranquillità, il c.t. oranje ha preso una decisione radicale: via dall’ArenA, casa bella e amata, ma piena di spie, con giornalisti nascosti ovunque negli sky box per carpire i segreti dei suoi allenamenti a porte chiuse. Così ha caricato sul pullman giocatori, borsoni e palloni e ha portato tutti nello stadio del Den Haag. Pare però che qualche intraprendente cronista sia riuscito a infiltrarsi anche lì. Mai un po’ di pace per il povero Louis, sempre più scocciato dall’atteggiamento dei media, soprattutto del Telegraaf. «Sta diventando paranoico», ha ridacchiato un

giornalista. E via a strisciare dentro uno sky box, se non altro per fare un dispetto all’inflessibile Van Gaal. No partite, no party Inflessibile

con tutti, anche con il suo pupillo Wesley Sneijder, nominato capitano all’inizio del nuovo ciclo. Ma Wes ha avuto i suoi guai con l’Inter e si è appena affacciato nel calcio turco: a casa. Stesso destino per Marten Stekelenburg, che non gioca abbastanza nella Roma, e per Rafa van der Vart, Gregory van der Wiel e tanti protagonisti del Mondiale 2010, massima espressione del calcio olan-

Louis van Gaal, 61 anni, allenatore dell’Olanda dalla scorsa estate ANSA

sidera questa amichevole con l’Italia molto più di un’amichevole, però manderà in campo un gruppo di ragazzini, compreso Daley Blind, figlio di uno dei suo vice, Danny. Il giovane Blind è alla prima convocazione e sono poco rodati anche Ola John e altri che dovrebbero partire titolari. A fare da tutore a un gruppo da asilo del calcio, ci sarà Robin van Persie, che ha confessato tutta la sua ammirazione per Mario Balotelli: «Sono sempre stato un suo fan». A proposito di Balotelli, ieri in partitella è toccato a Patrick Kluivert, ex milanista, vestire i panni di Mario nelle prove tattiche di Van Gaal. Patrick è l’altro vice di Van Gaal, e ha partecipato all’allenamento perchè Huntelaar si era infortunato e il suo sostituto Robben non era ancora arrivato. Non avendo figli in età di nazionale come Blind, Kluivert ha mandato in campo se stesso, se non altro in partitella. Per lui come per Van Gaal, questa amichevole ha anche l’aroma di una tardiva, possibile rivincita sul calcio italiano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

NEL MIRINO

S Kevin Strootman compirà 23 anni il 13 febbraio. E’ un centrocampista del Psv Eindhoven

nessuno. È freddo sotto porta e contemporaneamente supporta il centrocampo: averne di punte così. Mario invece si deve convincere di essere una punta centrale a tutti gli effetti, anche se pure lui interpreta il suo ruolo in modo moderno. E poi non dimentichiamo che tre anni fa nessuno pensava che avremmo trovato subito dei giocatori così interessanti». Ovvio che questa ricchezza non garantisca dall’effetto amichevoli (7 delle 8 sconfitte di Prandelli sono arrivate in questi match), «anche perché l’Olanda è rinnovata e giovane, ma ha già una identità di gioco e Van Gaal, con la sua personalità, dà sempre il proprio marchio tattico. Detto questo, da partite del genere mi aspetto delle risposte di gioco, che contano più del risultato. Se poi arriva meglio, perché fa sempre bene, ma cercare solo quello sarebbe uno sbaglio. Finora da ogni amichevole, anche quando abbiamo perso, mi sono arrivate informazioni utili, senza dimenticare che le partite che contano davvero sono quelle contro Malta e Repubblica Ceca (a marzo e giugno, ndr)». Titoli di coda sui rischi della politica. «Abbiamo già organizzato il piano per la trasferta di Confederations in base alla finale di Coppa Italia, non penso che ci siano problemi». In realtà Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha già auspicato che ci sia uno slittamento della data del match (26 maggio) qualora la finale fosse il derby Roma-Lazio perché in quel giorno si svolgono le elezioni comunali. «Non voglio fare polemiche, perciò se ci sarà un programma diverso ci adatteremo», dice prudentemente Prandelli. Non sappiamo dargli torto. D’altronde i tackle della politica, a volte, sanno fare male.

Jordy Clasie 21 anni, centrocampista del Feyenoord, vanta due presenze nella nazionale olandese

S Bruno Martins Indi compirà 21 anni venerdì. E’ un difensore del Feyenoord e della nazionale olandese

Tvf

Buffon in allenamento LAPRESSE

LA CONFERENZA DI PRANDELLI E LE FOTO DELLA VIGILIA Le immagini più belle della giornate di Coverciano e tutta la conferenza stampa del c.t. che non ha nascosto la formazione in campo stasera contro l’Olanda; ha parlato degli oriundi in azzurro e del valore di Stephan El Shaarawy: «Averne così...»

LE RUBRICHE EUROPEE IL LIGANTROPO SU MOU E LA FUGA DEL PSG Sabato il Real ha subito il 5˚ k.o. in Liga, l’ottavo di questa stagione. E anche il Barça attraversa un periodo di appannamento: di tutto questo si occupa il Ligantropo. Mentre la rubrica francese, Gazzeiffel, commenta la fuga del club di Ancelotti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

APPUNTI PER GLI ACQUISTI

Strootman, Clasie e Martins Indi: partita di top young Appuntamento al prossimo mercato. Kevin Strootman e Bruno Martins Indi dopo tante voci di trasferimento sono rimasti nella Eredivisie, ma probabilmente la permanenza non sarà lunga. Gli osservatori di Milan, Juventus, Inter e altri club italiani e stranieri li hanno seguiti per parecchi mesi e continueranno a farlo: questo confronto con la nazionale italiana per tanti giovani oranje è una vetrina ideale. Speranze in difesa L’Olanda è

S

Gazzetta.it Gazza

in fase di rifondazione soprattutto in difesa, e fra i nomi di spicco c’è quello di Bruno Martins Indi, il difensore del Feyenoord che sembra il candidato più autorevole all’eredità di Gio van Bronckhorst. Uno dei grossi problemi dell’Europeo è stato proprio questo: non aver trovato un degno successore al terzino sinistro che si era ritirato dopo il Mondiale sudafricano. Martins Indi interessa soprattutto al Milan, e il d.s. rossonero Ariedo Braida si è mosso più volte per studiarlo di persona durante le partite della nazionale o del campionato. Martins Indi, ventuno anni dopodomani, può giocare a sinistra o in mezzo alla difesa; stasera contro l’Italia giocherà centrale, e la sperimentale corsia di sinistra sarà occupata dal debuttante Blind. Martins Indi resta, fra i difensori dell’Olanda, quello più ricercato

dai grandi club europei e il Feyenoord non farà sconti: il tecnico Koeman per ora lo ha bloccato a Rotterdam, a fine stagione però sarà difficile trattenerlo ancora. Cervelli giovani Molto ricercati

anche i due ragazzi del centrocampo, Kevin Strootman e Jordy Clasie. Strootman deve ancora compiere 23 anni, ma è da tempo celebrato come l’erede (più tecnico) di Mark van Bommel al Psv. E’ stato uno dei grandi osservati dei club di Milano, ma il prezzo del cartellino e la volontà del ragazzo di fare ancora esperienza in Olanda hanno bloccato per ora la possibilità di un trasloco in serie A. Clasie è più giovane (ha 21 anni) e negli ultimi tempi aveva attirato l’attenzione del Milan. Al club dei top young, come li definisce Berlusconi, si iscrive per diritti di classe anche Marco van Ginkel, centrocampista-trequartista ventenne del Vitesse. Più portato alla fase d’attacco rispetto a Strootman e Clasie, Van Ginkel è un giocatore raffinato e intelligente, che sembra fatto apposta per mettersi in scia di Van der Vaart e Sneijder. La linea verde di Van Gaal lo aiuta, ma la linea verde ormai dilaga in tutta Europa. E i taccuini questa sera si riempiranno di appunti per il prossimo mercato. al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

11

NAZIONALI GIOVANILI DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI twitter @fabiowhites TRANI (Bari)

GLI AZZURRI DEL FUTURO UN TOP TEAM GIOVANISSIMO

Ai tempi della crisi, è l’orizzonte che fa sperare. Dietro gli El Shaarawy e i Florenzi, il filone continua. La linea verde ci salverà? Le premesse ci sono. Qualcosa è cambiato. C’è molto da fare ma sì, qualcosa è cambiato. Tra fiducia e esigenza, i giovani si sono ritagliati un bello spazio nel calcio che conta. Prendete l’Under 21, approdata con scioltezza

Perin il prossimo portiere Under 21, intanto cresce alla grande Leali e piace Lezzerini Cerri il fenomeno del ’96: il Parma punta già su di lui E attenzione pure a Tutino e Parigini D’ARCO

all’Europeo di giugno: mezza squadra gioca in Serie A. Non è successo spesso, nella storia. E ancora più di rado è successo che sia stata «saccheggiata», si fa per dire, dalla Nazionale maggiore così in fretta. Generazione di talenti, è vero. Ma anche di una diversa visione delle cose. Lo dice a ragione Arrigo Sacchi, il responsabile delle giovanili che ora sta facendo il pendolare in Puglia per controllare le tre Under impegnate domani nell’Italia-Germania day. «Il talento è la terza cosa. Prima ci vogliono l’idea di gioco, la scuola, e il motore, l’organizzazione. Solo in questo quadro il talento si esalta. In Italia c’è un risveglio in questo senso, ma si può e si deve fare meglio a livello di vivai e, anche, di strutture. C’è da dire che in questo periodo club e nazionali hanno fatto un gran lavoro». Prove di futuro Devis Mangia sta preparando l’Europeo, ma intanto uno sguardo al futuro lo dà. Oggi proverà Biraghi (classe ’92, gioca nel Cittadella ma di proprietà Inter) e Bianchetti (’93, centrale del Verona in comproprietà tra con l’Inter) in difesa. Sono solo due esempi di talenti su cui si può contare. Le giovanili di Zoratto, Evani e Di Biagio ne hanno altri. Dice Mangia: «A sensazione, l’Under 19 è un gran serbatoio, il ’94 è un anno buono, in tutti i reparti. La classe ’92-93 invece è in controtendenza con l’attuale del ’90-91: ci sono più soluzioni di portieri e difensori, meno di centrocampisti e attaccanti».

W Little Italy Dal ’93 in su: occhio a questa Nazionale La Roma si coccola Romagnoli e Sabelli, ora al Bari Berardi, Benassi, Insigne jr e Rozzi: che annata il ’94 Baby talenti garantiti Ci sono

clic DA EL SHAARAWY A DESTRO ORMAI L’UNDER 21 È L’ANTICAMERA DELLA NAZIONALE DI PRANDELLI Che questo biennio dell’Under 21 sia di grande qualità si è capito da tempo e col tempo. Cesare Prandelli ci punta con decisione. Infatti El Shaarawy e Verratti sono ormai suoi. Borini è stato portato in Polonia e Ucraina all’Europeo. Destro è regolarmente nel parco degli attaccanti, Gabbiadini potrebbe arrivarci presto. Come De Sciglio che è ormai pronto. Il c.t. della Nazionale A apprezza tanto la corsa di Florenzi, ormai nel gruppo. Ma tiene d’occhio anche il portiere Perin e il fantasista Fabbrini. E in più ha rivoluto un terzino che la Under aveva un po’ perso: Santon, che al Newcastle si è ripreso e benone.

nomi che già si conoscono e su cui si può scommettere a occhi chiusi. Crisetig (’93), esordio con gol nel Crotone, centrocampista che sembra già un vecchio saggio in campo. O Benassi (’94), che al debutto con l’Inter ha impressionato tutti. Poi Perin (’92), che sembra predestinato a grandi cose: l’anno prossimo sarà il titolare della porta della nuova Under. Ma dietro di lui scalpita Leali (’93, ora al Lanciano, ma di proprietà Juve), fisico imponente e riflessi da gatto. Sacchi aggiunge un altro portiere: Lezzerini. E indica dei baby su cui puntare: «Berardi, Padovan, Cranio, Murru, Romagnoli, Roberto Insigne e Rozzi». Questi ultimi 4 finiscono dritti nella squadra dei fenomeni che verranno. Murru (Caglia-

ri, ’94) corre in difesa sulla fascia sinistra, ruolo non molto coperto di recente. Alessio Romagnoli, centrale difensivo del ’95 scuola Roma, mette d’accordo proprio tutti sulle sue enormi qualità. Di Roberto Insigne (’94), il fratello Lorenzo, che non è certo uno scarso, dice: «È più bravo di me». Beato Mazzarri. E Rozzi (’94, Primavera Lazio) sa coprire, bene, tutti i ruoli dell’attacco. E si può andare ancora più giù con l’età. A fianco di Rozzi, ci può stare Cerri, classe ’96, un centravanti-armadio di 1 e 90 su cui il Parma conta a occhi chiusi. Anche i coetanei Tutino (Napoli) e Parigini (Torino) hanno già gli occhi puntati. Insomma, i diamanti ci sono. Non resta che intagliarli.

INCROCI

Tre volte Italia-Germania L’Under 20 per il «4 Nazioni» Evani invece testa l’Under 19 Il destino ha voluto che sia l’Under 20 sia l’Under 19 giocheranno contro i pari età della Germania. Andiamo a vedere allora come si presentano le nostre due squadre al doppio confronto con i tedeschi. Under 20 È il primo test del nuovo anno. E nel torneo «Quattro Nazioni» per l’Under 20 c’è la Germania. Si gioca a Barletta, alle 15, prima dell’Under 21. L’Italia ha 6 punti, avendo battuto due volte la Svizzera, ma ha perso 4-1 coi tedeschi all’andata. Insomma non è semplice. «Quella gara ci brucia ancora perché giocammo bene» — dice il c.t. Gigi Di Biagio, che non avrà il portiere Pigliacelli e l’esterno Piscitella, voluti da Mangia. «Tutti sono sulla corda, nessuno sa se giocherà». Ma vanno tenuti d’occhio l’Udinese Battocchio, prestato al Watford, in mezzo e davanti il barese Fedato e Riccardo Improta, in ascesa alla Juve Stabia. Under 19 I primi a scendere in campo con i pari età tedeschi saranno gli Under 19 di Chicco Evani. Appuntamento alle 11 allo stadio «San Pio» di Santo Spirito (Bari). Scorrendo la lista dei convocati si può notare come qui abbondino i futuri campioni. Tra questi ’94 e ’95 alcuni hanno già giocato da titolari in A. «Vogliamo avvicinarci alla fase elite dell’Europeo decisi a passare il turno. Siamo in crescita», spiega il c.t. Evani. Le individualità non gli mancano a partire dal Benassi lanciato da Strama nell’Inter, ai difensori cagliaritani Del Fabro e Murru, a quello romanista Romagnoli e ancora in mezzo Verre, ora a Siena. In attacco il fratello di Insigne Roberto e Rozzi laziale. fr.vell. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

UNDER 21 IL C.T. MANGIA CARICA I SUOI: «FINO A MAGGIO TUTTI DEVONO SPERARE DI ESSERE CONVOCATI»

COSÌ IN CAMPO AD ANDRIA ORE 18.30

Eurotest con Insigne-Immobile-Borini DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI CORATO (BARI)

Il calore della Puglia può servire. Le nazionali giovanili azzurre sono qui per una triplice sfida con quelle tedesche. C’è il futuro in ballo, ma c’è soprattutto l’immediato. Cioè la fase finale dell’Europeo Under 21 in Israele che l’Italia targata Ferrara-Mangia si è meritatamente guadagnata. Dopo l’addio di Ciro, sul treno lanciato ad alta velocità è salito Devis che deve fare i conti con una realtà: la Nazionale maggiore gli porta via i pezzi. Anche se lui assicura: «Recentemente ci siamo incontrati io, Prandelli, Sac-

chi, Albertini e Viscidi. Il dialogo è continuo, il rapporto ottimo, si lavora solo per il bene della Nazionale. Tutta». Fatto sta che Mangia ancora non sa di chi potrà disporre a Tel Aviv. Perché El Shaarawy e Verratti sono ormai out, ma pure Florenzi, De Sciglio, Destro e Gabbiadini piacciono a Cesare. Che ha rivoluto anche Santon. Devis Mangia, 38 anni ANSA Portiere Oggi ad Andria con la

Germania priva del fenomeno Holtby, lasciato al Tottenham dalla federazione, Mangia proverà ancora. «Loro sono i più forti con la Spagna. E ci metterei pure l’Olanda». Ma su una cosa ha chiarito: il portiere. «Il titolare è Bardi. In quel ruolo

problemi non ce n’erano. Non voglio che sorgano dualismi. La scelta è questa». La sensazione è che Perin (’92) avrà spazio dal prossimo giro. I problemi sono altri: nel settore esterni difensivi, sono pochi, e in attacco, sono troppi. Oggi dietro a si-

nistra giocherà Biraghi («lì voglio un mancino»), a destra il rodato Donati. Frascatore non molla, mentre Sampirisi, in difficoltà in campionato, è finito nelle retrovie: «Ma fino al 20 maggio tutti devono sperare», assicura Mangia. Pure Crescenzi che di questa squadra era un faro e ora deve inseguire: «Ha giocato tre partite, due con noi». In avanti Insigne partirà a sinistra, a supporto di Immobile e Borini che il c.t. vuole rivedere all’opera dopo l’infortunio e che è molto integrato nel gruppo. Anche se Paloschi preme perché ha più esperienza e soprattutto in A, finora, ha segnato più di tutti: 7 gol. Non male. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GDS


12

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LE ALTRE AMICHEVOLI

4 Neymar guastafeste

LA GUIDA Oggi sono in programma tante altre amichevoli.

S Programma BelgioSlovacchia; Galles-Austria; TurchiaRep. Ceca; Grecia-Svizzera; Scozia-Estonia; Irlanda-Polonia; IsraeleFinlandia; GiapponeLettonia; NorvegiaUcraina; MaltaIrlanda del Nord AzerbaijanLiechtenstein; PortogalloEcuador; CroaziaCorea del Sud; UngheriaBielorussia; SloveniaBosnia; MoldovaKazakhstan; MacedoniaDanimarca; Albania-Georgia; Islanda-Russia; RomaniaAustralia; Cipro-Serbia;

«Inglesi, al Mondiale i rivali non siete voi» A Wembley si celebrano i 150 anni della federcalcio: 90 mila per la gara col Brasile, che punge col suo asso DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

I samba boys. In Inghilterra chiamano così la nazionale brasiliana, ospite illustre stasera a Wembley nell’amichevole che celebra i 150 anni della Football Association. Ci sarà l’omaggio ai caduti del Manchester United 55 anni dopo la strage di Monaco di Baviera – sarà osservato un minuto di silenzio e quassù non vola neppure una mosca in queste circostanze –, con Bobby Charlton in tribuna d’onore. Avrebbe dovuto esserci anche Pelé, ma O Rei non sta ancora bene dopo l’operazione all’anca. Pienone Ci saranno 90 mila

spettatori perché non può essere mai un’amichevole Inghilterra-Brasile: troppo forte la tentazione di capire di che pasta sia fatta la squadra di Hodgson e troppo intrigante vedere da vicino gente come Neymar e Paulinho, obiettivi dichiarati delle big della Premier. Neymar, che ha festeggiato i 21 anni proprio a Londra, non è stato diplomatico: «L’Inghilterra è una buona squadra con bravi giocatori, ma non la considero una rivale al Mondiale. Spagna e Argentina, per dire, sono superiori. Gli inglesi hanno un solo fuoriclasse: Rooney». I ritorni Per il Brasile, che cerca

la terza vittoria in terra inglese

dopo quelle del 1981 e del 1995, è la serata dei ritorni. In panchina, riecco Scolari, 64 anni, c.t. dell’ultimo titolo mondiale conquistato dalla Seleçao nel 2002, mentre in campo si rivede Ronaldinho. Filippone Scolari, chiamato il 28 novembre 2012 al capezzale di un Brasile in difficoltà per sostituire Menezes, mette le mani avanti. Con la voce roca per il raffreddore, dice: «Ci siamo allenati soltanto due volte in questi giorni. Mi ha colpito un particolare: dopo pranzo, i giocatori restano a chiacchierare tra loro. E’ il segno di un gruppo unito. Per noi è un test importante e farò tutti i cambi possibili. Non chiedo ai tifosi di avere pazienza. Sono pronto a ricevere le critiche. Quando guidi il Brasile, devi accettare tutto».

S Wayne Rooney, 27 anni, attaccante del Manchester United e della nazionale inglese ACTION IMAGES

Brutti trascorsi Scolari

non ha un buon ricordo dell’Inghilterra: arruolato da Abramovich alla guida del Chelsea nel 2008, fu licenziato il 9 febbraio 2009 dopo uno 0-2 incassato con il Liverpool. Ma lui, istrionico come un attore consumato, racconta: «Rimpiango l’occasione persa quando nel 2006 mi offrirono di guidare la nazionale inglese. Io però ero ancora il commissario tecnico del Portogallo». Cole fa 100 In Inghilterra, i risultati mediocri della nazionale

costringono i media a vivere di ricordi. L’Independent ha rievocato una sfida del 1956, in cui i «leoni» vinsero 4-2. C’è un solo sopravvissuto di quella squadra, ma la federazione si è dimenticata di invitarlo stasera: l’ala Colin Grainger. Due anni dopo, il Brasile avrebbe conquistato il suo primo mondiale. L’Inghilterra è sbarcata a Londra ieri pomeriggio dopo aver viaggiato in treno da Birmingham. Hodgson ha annunciato che utilizzerà dall’inizio Ashley Cole: per il mancino del Chelsea è la presenza numero 100 in nazionale. E’ il settimo inglese di sempre. Gli infortuni costringono Hodgson a rinunciare a Defoe, Sturridge e Carrick. tratta di un’amichevole, è una sfida seria – spiega il vecchio zio Roy -. Per noi è un test importante. Dispiace non avere tutti a disposizione, Defoe e Sturridge sarebbero stati importanti in questa occasione». Steven Gerrard, capitano degli inglesi, racconta: «E’ una sfida eccitante. Noi e i brasiliani siamo due Paesi di calcio. Abbiamo culture diverse, ma ci unisce un concetto: ci piace giocare bene». Con una differenza sostanziale: i brasiliani ci riescono spesso e volentieri, mentre l’Inghilterra, compresa questa di Hodgson, è di una noia mortale.

Le Furie Rosse non perdono da 17 gare ma sono senza Casillas, Xavi e Xabi Aonso DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI DOHA (Qatar)

L’Uruguay al lavoro ieri a Doha: la squadra di Tabarez ha vinto una sola partita negli ultimi sei mesi AP «Ingenuo» Del Bosque Si tratta di un anticipo della sfida di Confederations Cup (16 giugno), però un po’ in maschera: alla Spagna mancano tre «mammasantissima» infortunati (Casillas, Xavi, X. Alonso); fuori lista a sorpresa sono J. Martinez, Soldado, Torres e Michu; e nell’allenamento della vigilia anche Silva e Villa non hanno giocato con i presunti ti-

GDS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’invincibile Spagna vola a Doha L’Uruguay di Cavani lancia la sfida

Gli spagnoli hanno preso 3 milioni per il match in Qatar, dove ci sarà il Mondiale 2022

COSI IN CAMPO A LONDRA ORE 20.30

Paesi di calcio «Anche se si

ANTIPASTO DI CONFEDERATIONS IN TRIBUNA ANCHE DE LAURENTIIS

Non bada a spese il Qatar per lanciare il Mondiale 2022. Oggi era prevista Spagna-Sud Corea a Londra, ma 3 milioni di euro sono stati sicuramente un buon motivo per chiedere scusa a Seul, annullare l’impegno e volare a Doha. Quasi otto ore d’aereo, ma non importa, la diplomazia internazionale conta di più e tanto è l’ultima volta che le nazionali giocano a febbraio: dal 2014, con il nuovo calendario, date raggruppate da marzo in poi. E così Spagna-Uruguay — tra i campioni di tutto (mondo, Europa) e quelli del Sudamerica — si svolge al Khalifa Stadium, uno dei gioielli dell’Emiro, 50 mila posti (tutto esaurito) che diventeranno 68 mila al Mondiale.

Il brasiliano Neymar, 21 anni, attaccante del Santos e del Brasile ANSA

tolari. Del Bosque festeggia la panchina 68 (record di Kubala eguagliato), la Spagna non perde da 17 gare (novembre 2011), Puyol fa 100 «gettoni». Del Bosque: «Sono del Madrid, non è un segreto, ma ci sono tanti del Barça perché la nazionale rispecchia il valore dei club». Tutto bello, tranne le parole del c.t. dopo la denuncia dell’ex presidente della Real Sociedad: «Doping? Preferisco

essere ingenuo che credere al doping. Mai visto nel calcio in vita mia né credo lo vedrò». Tutti per Cavani Può darsi che la spiacevole esperienza — quando il muro di omertà cadrà — tocchi un giorno a Isco, 20 anni, Malaga, fenomeno atteso al debutto con la «roja» nel secondo tempo. Il Barça lo considera il nuovo Iniesta, il Madrid gli fa la corte. Anche se l’oggetto del desiderio oggi è Cavani, al centro dell’attacco dell’Uruguay: affiancato da Suarez e applaudito in tribuna dal presidente Del Laurentiis (a Doha per l’Eca) che dovrà respingere numerose avance per il suo fuoriclasse. Forlan forse comincia dalla in panchina, in campo gli «italiani» Caceres, Gonzalez e Perez. I sudamericani non hanno mai sconfitto la Spagna: 3 k.o. e 5 pari. Un solo successo negli ultimi 6 mesi, la qualificazione a Brasile 2014 si è complicata e anche il ranking Fifa è precipitato: 16˚ posto. Il c.t. Oscar Tabarez, altra vecchia conoscenza: «La Spagna sta marcando un’epoca. Il suo gioco è invidiato da tutti».

L’AMICHEVOLE

Lussemburgo e Armenia finisce pari: 1-1 È finito in parità, 1-1, l'antipasto delle amichevoli internazionali tra Lussemburgo e Armenia. Le reti tutte nel primo tempo: al 15' vantaggio firmato da Mutsch, pari al 43' di Manucharyan per gli armeni, avversari dell'Italia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2014.

laFotonotizia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SPAGNA-URUGUAY

(ore 19)

SPAGNA (4-3-3) V.Valdes; Arbeloa, Pique, Puyol, Monreal; Cazorla, Busquets, Iniesta; Pedro, Fabregas, Mata. All. Del Bosque. URUGUAY (4-3-1-2) Muslera; M.Pereira, Lugano, Godin, Caceres; Gonzalez, D.Perez, Rodriguez; Lodeiro; Suarez, Cavani. All. Tabarez. ARBITRO Jaber (Qatar).

Acquafresca al Levante Primo allenamento per Robert Acquafresca con il Levante, l’attaccante è appena sbarcato in Spagna.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

13

MONDO

E arrivò l’Ibra modesto «Io e Messi? E’ più forte lui» Oggi avversari in Svezia-Argentina Zlatan: «E’ il migliore». E domani Leo firma il contratto col Barça fino al 2018

Leo Messi e Zlatan Ibrahimovic ai tempi (2009-2010) del Barcellona AP DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID

Improvvisamente, un attacco di modestia. E visto che Zlatan è persona sincera, abituata da quando andava all’asilo a dire sempre ciò che pensa, non c’è motivo di dubitare della sua buona fede. Modesto Semplicemente, ieri

gli girava così: «Chi è più forte tra me e Messi? Dopo tutto ciò che Leo ha fatto in questi ultimi anni, non c’è storia». E ancora: «Messi è un giocatore fantastico. A livello individuale è sicuramente il migliore del mondo. Cosa tra l’altro inutile da ricordare: penso che

Sabella lancia i fantastici 4: la Pulce giocherà con Aguero, Higuain e Di Maria tantissima gente sia d’accordo con me, e ha vinto così tanto...». Il Gigante e la Pulce sono stati compagni di squadra per un anno, nel 2009 a Barcellona. Non è andata benissimo: la Champions lasciata all’Inter, gli screzi con Guardiola che dopo una lunga tergiversazione scelse il corto e non il lungo per il ruolo di centravanti cosa che fece precipitare la situazione e spinse Ibra a mettere in moto Mino Raiola per-

ché lo allontanasse dal Filosofo Pep. Una volta abbandonata Barcellona, Ibra più volte ha avuto parole poco carine per il suo ex tecnico e per il suo ex compagno. Si vede che ha cambiato idea. Similitudini Con questo salame-

lecco in salsa svedese si alza il sipario sull’amichevole tra Svezia e Argentina. Due squadre in discreta salute (meglio l’Argentina), alla ricerca della propria strada (di nuovo, più avanti i sudamericani), legate agli estri del loro grande campione. Ibrahimovic ultimamente in nazionale sta giocando in posizione appena più arretrata, alle spalle di una punta che stasera dovrebbe essere Elmander, e la cosa sembra ispirarlo: le ultime due volte che ha vestito la maglia gialla ha segnato una rete nella clamorosa rimonta contro la Germania e poi 4, compreso il gol più bello del 2012, la rovesciata da casa sua, contro l’Inghilterra. Messi (che domani firmerà il contratto con il Barcellona fino al 2018) dal canto suo ha finalmente trovato posizione, feeling, pace e armonia con l’Argentina: nel 2012 ha fatto 12 reti in 9 partite con la nazionale, la squadra di Sabella guida le qualificazioni Mondiali del continente e non perde dall’autunno del 2011, a Leo i connazionali non danno più del catalano. L’Argentina sembra aver trovato il modo di sfruttare l’enorme potenziale offensivo, giocando con Aguero, Higuain e Di Maria insieme a Messi, i fantastici 4 protetti da Gago e Mascherano che in nazionale torna al vecchio ruolo di centrocampista. In difesa attesa per la coppia Federico Fernandez (il napoletano in prestito al Getafe) e Garay. A loro toccherà fermare il cordiale Ibra della vigilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SVEZIA-ARGENTINA

(ore 20.30)

SVEZIA (4-2-3-1) Isaksson; Lustig, Granqvist, J. Olsson, M. Olsson; Elm, Wernbloom; Larsson, Ibrahimovic, Holmen; Elmander. All. Hamren. ARGENTINA (4-3-3) Romero; Zabaleta, F. Fernandez, Garay, Ansaldi; Gago, Mascherano, Di Maria; Aguero, Messi, Higuain. All. Sabella. ARBITRO Gautier (Francia).

A PARIGI SUPERTEST CON LA STELLA DEL BAYERN PROTAGONISTA

Francia contro Germania Ribery: «Mi sento al top» ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI

Puoi chiamarla amichevole, edulcorarla nell’ambito delle celebrazioni dei cinquant’anni dell’amicizia franco-tedesca. Puoi pure mettere capi di Stato in tribuna d’onore, ma Francia-Germania non sarà mai una partita come le altre. Più passionale di un Francia-Italia, più attesa di un Francia-Inghilterra. Sulla partita aleggia comunque lo spettro dell’affare Schumacher-Battiston, sempre vivo negli occhi dei francesi, anche trent’anni dopo. E a fare da mediatore tocca a Franck Ribery, alias il kaiser, star del Bayern Monaco promesso a Pep Guardiola. Cocco Ribery che però non è di-

sposto a concedere nulla alla patria adottiva. Il francese è tornato alla ribalta con la voglia di imporsi definitivamente in una squadra sempre orfana di un leader tecnico: «Mi sento al top, con la freschezza fisica d’inizio carriera». Ovvero di quando in bleu faceva il

Franck Ribery ha 29 anni AFP

cocco di Zidane, al Mondiale del 2006. Ma l’eredità di Zizou, Ribery non è mai riuscito a valorizzarla, finendo puntualmente coinvolto negli scandali che hanno cadenzato la vita della nazionale degli ultimi anni, nel ruolo di bad boy, deludente in campo. Deschamps però si affida al suo estro per confermare la crescita della Francia, squadra che in pochi mesi ha adottato i precetti tecnici e tattici di natura italiana,

vecchio stile: rigore difensivo, pragmatismo davanti. Precetti che hanno garantito la vittoria in Italia, lo scorso novembre (1-2), e che potrebbero garantire un successo di prestigio su una Germania ridotta ai minimi termini con le assenze di Schweinsteiger, Götze, Reus e Klose. Assenze che spingono Joachim Low a minimizzare la trasferta: «Sarà una partita delicata anche perché abbiamo un solo giorno di preparazione. Ma resto fiducioso». Normale, Francia-Germania fa comunque storia a sé, nel souvenir dell’intervento da tribunale del portiere Schumacher sul difensore Battiston che condizionò psicologicamente la semifinale del Mondiale spagnolo del 1982, in favore dei tedeschi. Che poi persero appunto contro l’Italia di Bearzot. FRANCIA-GERMANIA

(ore 21)

FRANCIA (4-2-3-1) Lloris; Debuchy, Koscielny, Sakho, Evra; Cabaye, Matuidi; Sissoko, Valbuena, Ribery; Benzema. All. Deschamps. GERMANIA (4-2-3-1) Adler; Lahm, Mertesacker, Hummels, J. Boateng; Khedira, Kroos; Muller, Özil, Podolski; Gomez. All. Löw. ARBITRO Mazzoleni TV diretta Mediaset Premium.

4

IL TORNEO ENTRA NELLA FASE DECISIVA

DOMENICA LA FINALE

Ecco la situazione della Coppa d’Africa.

S Oggi Sono in programma le due semifinali (trasmesse entrambe da Eurosport): Mali-Nigeria (ore 16) e Ghana-Burkina Faso (ore 19.30).

S Domenica A Johannesburg la finale della manifestazione continentale.

S I 4 tecnici Stephen Keshi (Nigeria) 51 anni. Patrice Carteron (Mali) 42 anni. Kwesi Appiah (Ghana) 53 anni. Paul Put (Burkina Faso) 56 anni.

La gioia dell’allenatore della Nigeria Stephan Kashi per la conquista della semifinale AP

Coppa d’Africa Quattro strateghi per un solo trono Oggi le semifinali: anche stavolta il Continente nero premierà un allenatore preparato e un po’ folle... DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ DURBAN (Sudafrica)

Nell’inverno del 2010 Carlo Ancelotti, che ci ha sempre visto lungo, disse che non gli sarebbe dispiaciuto un incarico part-time per guidare la Costa d’Avorio al Mondiale sudafricano. Il proposito, figlio di un buon rapporto con Didier Drogba — Ancelotti era arrivato al Chelsea l’estate prima — non ebbe seguito perché Abramovich non diede il necessario placet. Gli ivoriani scritturarono allora a marzo Sven-Goran Eriksson, ormai nella fase discendente della carriera, e quella che probabilmente era la versione migliore degli «elefanti» uscì al primo turno (peraltro da Brasile e Portogallo, non proprio mammolette). La storia di Ancelotti ci è tornata in mente ieri nell’ascoltare Stephen Keshi, il tecnico della Nigeria, un tipo che non le manda a dire. «Non so se resterò al mio posto dopo questa coppa, se la vinco magari vi saluto tutti e me ne vado da un’altra parte, tanto so che qualcuno ne sarebbe felice». Il riferimento è alle indiscrezioni — filtrate ieri — sul fatto che se avesse perso con la Costa d’Avorio la federazione l’avrebbe esonerato: gli intrighi africani sono quanto di più contorto esista, d’altra parte se non fosse così Wilbur Smith non sarebbe diventato milionario. In ogni caso, è un’altra la frase di Keshi che ci interessa: «Io non avrei problemi a lavorare con un allenatore straniero, ma dovrebbe essere bravo, uno che mi fa crescere. Non sono contrario ai tecnici bianchi, come è stato detto. Sono contrario ai tecnici mediocri, quelli che in genere arrivano qui dall’Europa». Continente tabù Tralasciando un eventuale razzismo di ritorno, Keshi ha ragione. Ancelotti in Africa sarebbe stato un evento straordinario proprio perché nessun tecnico di prima fascia (non lo era l’Eriksson del 2010, né tanto meno l’imbolsito Parreira che tre anni fa firmò il disastro del Sudafrica) è mai venu-

to da queste parti. Guus Hiddink, giusto per citare il più bravo dei giramondo, è stato in Asia e in Australia ma all’Africa non s’è mai avvicinato. Questo è un continente complesso — non solo calcisticamente —, di enorme fascino e ancora più enormi difficoltà. Logico che ci arrivi uno come Paul Put, che in Belgio ha scontato tre anni di squalifica per uno scandalo di partite comprate e che ora è il saggio timoniere di Burkina Faso («sono contento di affrontare il Ghana a Nelspruit, perché abbiamo disputato su questo campo insabbiato tutte le nostre partite, mentre i nostri avversari vengono dal bel prato di Port Elizabeth»). Logico che ci arrivi Didier Six, che ha vinto il casting del Togo pur non allenando dal 1986 (!), e che ieri è stato messo alla berlina dal furioso Adebayor: «Non posso certo dire che l’allenatore sia stato il nostro asso nella manica». Logico che ci arrivi Patrice Carteron, il giovane francese che guida il Mali dopo una breve esperienza a Cannes e Digione. Logico che tutte queste squadre — cosa che in Europa proprio non esiste — si radunino prima del fischio iniziale per ascoltare dai giocatori più carismatici qualche emendamento alla strategia che il coach ha dettato negli spogliatoi. Incroci Le semifinali sono scontri diretti anche in questo senso: il nigeriano Keshi contro il francese Carteron in Nigeria-Mali, il ghanese Kwesi Appiah contro il belga Put in Ghana-Burkina Faso. Due africani contro due europei, le radici continentali contro un colonialismo tecnico portato però da professionisti che in Europa nessuno si fila. E che magari insegnano qualcosa che non sarebbe necessario esportare, tipo il sospetto. Hervé Renard, il francese c.t. dello Zambia, dopo il pari con Burkina Faso ha detto «forse non ci considerano abbastanza sexy per andare alla Confederations Cup». L’errore arbitrale più grave commesso in questa Coppa d’Africa è stato il rigore fasullo concesso allo Zambia contro la Nigeria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PRIMA SFIDA (ORE 16)

LA SECONDA SFIDA (ORE 19.30)

La Nigeria di Obi Mikel contro il Mali di Keita

Il Ghana di Asa Gyan attende il Burkina

La prima sfida sfida è alle ore 16 (diretta su Eurosport) tra la Nigeria di Mikel e il Mali di Keita. Ecco le formazioni delle due squadre: NIGERIA (4-2-3-1) Enyeama; Ambrose, Omeruo, Oboabona, Echiejile; Onazi, Obi Mikel; Emenike, Musa, Mba; Moses. All. Keshi. MALI (4-1-4-1) So. Diakite; Diawara, Wague, A. Coulibaly, Tamboura; Sissoko; Sa.Diakite, Keita, Sow, Maiga; Samassa. All. Carteron.

La seconda sfida è alle 19.30 (diretta su Eurosport) e vedrà di fronte il Ghana di Asamoah Gyan e il Burkina Faso di Pitroipa. GHANA (4-2-3-1) Dauda; Pantsil, Boye, Vorsah, Afful; Badu, Rabiu; Atsu, Asamoah, Wakaso; Gyan. Allenatore Appiah. BURKINA FASO (4-4-2) D. Diakite; Koffi, B. Kone, Koulibaly, Rouamba; Balima, Kabore, Razack, D. Kone; Bance, Pitroipa. Allenatore Put.


14

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

SERIE A

4

Asta Cavani: Real e City allo scoperto

I NUMERI

18

I gol segnati in campionato da Cavani quest’anno.

Dalla Spagna: 50 milioni al Napoli per il Matador Gregucci: «Sarà un’impresa portarlo a Manchester»

3

MIMMO MALFITANO NAPOLI

La questione resta aperta, nonostante le rassicurazioni che arrivano dall’ambiente napoletano. Il futuro di Edinson Cavani è ancora tutto da scoprire. Le indiscrezioni continuano a susseguirsi, ma l’attaccante è attento a non tradirsi, a contenere quelle piacevoli sensazioni di chi sa di essere al centro del mondo. Lui, è lì che legge, ascolta tutto ciò che gli riguarda senza, però, distrarsi da quello che è l’obbiettivo suo e del Napoli: conquistare lo scudetto. Intanto, dall’Inghilterra sono arrivate nuove conferme sull’interesse di alcuni club per il talento uruguaiano. Ieri, intervenendo a Radiogol, su KissKissNapoli, Angelo Gregucci non ha escluso che il Manchester City possa «assediare» Cavani per convincerlo ad accettare il trasferimento in Premier League. «Dovremo affrontare una concorrenza spietata», ha detto l’assistente di Roberto Mancini, il manager del club inglese. «Cavani si sta imponendo nel campionato italiano segnando tanti gol e dimostrando uno spirito di sacrificio unico per la squadra. Le sue prestazioni sono sempre di grandi contenuti». Dieci pretendenti Non c’è nessun

segreto da svelare, dunque. Intorno a Cavani si sta aprendo un’asta. Per il momento, si tratta di dichiarazioni d’intenti che presto potrebbero diventare offerte. «Sarà un’impresa prenderlo», ha ammesso Gregucci. «Credo che le dieci società più importanti d’Europa vogliano Cavani. Al di là dei numeri è un attaccante che fa gola a tutti: la clausola è altissima (63 milioni, ndr) e il Napoli è stato intelligente, ha fatto benissimo a stipularla, però posso solo dire che chi la paga sa che sono soldi spesi bene». Già la clausola re-

I rigori realizzati da Cavani in campionato contro Siena, Pescara e Parma.

49

I gol segnati da Cavani negli ultimi due campionati con il Napoli: 26 nel 2010-11 e 23 nel 2011-12.

Edinson Cavani, 25 anni, attaccante: ha una clausola rescissoria di 63 milioni LAPRESSE

MARADONA SI SFOGA

Diego: «Se si farà festa vorrei tornare libero» NAPOLI Un videomessaggio per professarsi innocente nei confronti del Fisco, ma soprattutto per professare il suo amore nei confronti dei colori azzurri: «Voglio tornare per vedere il Napoli campione», dice Diego Armando Maradona da Dubai, rispondendo a chi lo accusa di essere un evasore per i 40 milioni di euro di debiti contratti con l’erario: «Non ho mai firmato nulla, non ci sono prove contro di me. Il mio avvocato sta dicendo la verità, sono vittima di una persecuzione». In realtà, proprio non aver firmato l’opposizione all’accertamento fiscale ha procurato a Maradona i problemi che ancora oggi lo affliggono impedendogli di tornare in Italia: «Soltanto io so quello che sto vivendo — ha concluso l’ex Pibe de oro —. Voglio rientrare a Napoli da uomo libero. Se ho sbagliato, l’ho fatto in altre cose, non con il Fisco». Gianluca Monti

scissoria: Aurelio De Laurentiis non ha mai voluto commentare le indiscrezioni che riguardano il futuro del suo campione. Tanto sa bene che 63 milioni non sono roba di poco conto e che in pochi possono permettersi d’investire. Restano le indiscrezioni, dunque, che non vengono smentite. Anzi, le dichiarazioni di Gregucci confermano le grandi manovre che sono state avviate per strappare Cavani al Napoli. Dopo Arsene Wenger, manager dell’Arsenal, anche il City è venuto allo scoperto, come il Real Madrid, almeno stando al sito del quotidiano spagnolo Sport, che parla di offerta già presentata al Napoli di 50 milioni, con l’agente Triulzi visto più volte a Madrid. Ma Cavani ha ben altro per la testa, in questo periodo: lo scudetto è una roba molto seria, per lui e per la gente di Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La Fiorentina fa la conta in mezzo

GIOVANNI SARDELLI FIRENZE

C’è una data segnata nell’agenda di Giuseppe Rossi. Per la precisione il 22 febbraio. Quello sarà il momento cruciale per stabilire i prossimi passi di Pepito. Tra poco più di due settimane infatti, è previsto il controllo decisivo dal professor Steadman, in Colorado. Tappa obbligata per certificare i tempi di recupero: concentrandosi poi su un’altra data. Quella del rientro in campo. Tutto ok Rossi continua a lavo-

rare dall’altra parte del mon-

do con il fisioterapista di fiducia, Luke Bongiorno, proseguendo la seconda fase di riabilitazione in seguito all’ultimo intervento al ginocchio. Con segnali più che incoraggianti. Il numero 49 viola già corre, lo fa bene, non avverte disagi. I tempi per il ritorno a tutti gli effetti sono ancora lunghi, ma il percorso tracciato procede senza intoppi. Dal 22 febbraio prossimo tutto sarà decisamente più chiaro, e verrà stabilito quando rientrare a Firenze per completare il processo riabilitativo. Calendario alla mano c’è una terza data che salta agli occhi. Quella del 7 aprile. Quando in programma al Franchi è previsto il match contro il Milan. Chissà che possa essere il momento giusto per una convocazione. Dalla Fiorentina filtra però un concetto cruciale. Inutile porsi obiettivi. La fretta è giudicata molto male da queste parti. Ed il vero Rossi è atteso soltanto per la prossima stagione.

Emergenza Intanto la squadra

di Montella prepara l’attesissima trasferta di Torino con tante certezze e qualche ansia. Che porta dritto al reparto di centrocampo. Pizarro e Borja Valero sono una sicurezza in termini di qualità. Manca però il terzo tenore. Aquilani e Migliaccio sono squalificati, Momo Sissoko sarà ancora per qualche giorno impegnato in Coppa d’Africa. Di fatto, resta soltanto Romulo a disposizione, già titolare all’andata, per completare il reparto. Facendo finta di nascondere la preoccupazione per il viaggio negli Stati Uniti — a Miami, sede dell’amichevole di stasera fra Colombia e Guatemala — di Cuadrado, un mezzo sorriso arriva da Mati Fernandez, out da oltre un mese per noie muscolari. Ieri si è allenato, con la Juventus potrebbe essere una soluzione in più a gara in corso. Vincenzo Montella, 38 anni ANSA

Dramma Brocchi: carriera finita DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

Non c’è pace per la Lazio. Prima i seri infortuni di Hernanes (trauma cranico) e Klose (lesione del collaterale destro), ieri il terribile verdetto per Cristian Brocchi: carriera finita, a meno di miracoli. Gli esami hanno evidenziato una nuova infrazione con lussazione alle ossa del piede destro, lo stesso che si fratturò un anno e mezzo fa e per il quale fu costretto a restare fermo per dieci mesi. Fine dei giochi? Brocchi sarà og-

gi operato dal professor Lovati per una riduzione cruenta della lussazione del terzo dito del piede destro. Solo dopo l’intervento sarà possibile stabilire tempi e modi della riabilitazione. Che sarà come minimo di 3-4 mesi, visto che si tratta di una ricaduta. Ma potrebbe essere anche molto più lunga. A questo punto l’ipotesi più probabile, quasi scontata, è che Brocchi decida di smettere. Anche perché il centrocampista milanese, 37 anni, già prima del nuovo stop era intenzionato a chiudere a fine stagione. Il nuovo infortunio, nato da quell’intervento scomposto di Matuzalem domenica a Marassi, finisce solo con l’anticipare i tempi dell’addio. Hernanes ci prova Per un Broc-

chi costretto ad alzare bandiera bianca c’è però un Hernanes che prova ad accorciare i tempi del recupero. Il brasiliano sta bene, il trauma cranico non ha

Classifica

IN VISTA DELLA JUVENTUS MONTELLA SENZA AQUILANI E MIGLIACCIO SQUALIFICATI

Solo Romulo disponibile oltre a Borja Valero e Pizarro. Si rivede Mati Fernandez

LAZIO DOPO HERNANES E KLOSE, UN’ALTRA TEGOLA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SQUADRE

PT

V

N

Keita e Perea Per Klose confermati i due mesi di stop. La società valuta come ovviare alla penuria di attaccanti (sono rimasti i soli Floccari e Kozak). Il reintegro di Zarate è una possibilità, ma non immediata (ieri ha

Il Profeta può tornare in Europa League. Petkovic promuove Keita Preso Perea continuato ad allenarsi con i fuori rosa). La promozione in prima squadra del baby Keita (classe ’95) è invece una decisione già presa (ieri si è allenato con i grandi insieme agli altri Primavera Tounkara e Antic). E a proposito di giovani, è stato formalizzato il contratto di acquisto del ventenne colombiano Brayan Perea, operazione curata da Riccardo Calleri e Alessandro Moggi: sarà a Roma per le visite mediche nei prossimi giorni, ma potrà essere tesserato solo a luglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino

PARTITE G

provocato danni, come evidenziato da tutti gli esami cui il Profeta si è sottoposto. Ne resta da fare uno solo: un encefalogramma che sarà effettuato oggi. Se l’esito sarà negativo Hernanes potrà ricominciare ad allenarsi. È da escludere l’impiego già per il match di sabato col Napoli, possibile invece un rientro nella sfida di Europa League col Borussia Moenchengladbach.

RETI P

F

S

JUVENTUS 52 23 16 4 3 48 16 NAPOLI 49 23 15 4 4 45 20 LAZIO 43 23 13 4 6 34 25 MILAN 40 23 12 4 7 41 29 INTER 40 23 12 4 7 36 28 FIORENTINA 39 23 11 6 6 41 27 CATANIA 35 23 10 5 8 31 30 ROMA 34 23 10 4 9 49 42 UDINESE 33 23 8 9 6 34 33 PARMA 31 23 8 7 8 30 31 TORINO (-1) 28 23 6 11 6 27 26 CHIEVO 28 23 8 4 11 24 36 ATALANTA (-2) 26 23 8 4 11 21 33 BOLOGNA 25 23 7 4 12 32 33 SAMPDORIA (-1) 25 23 7 5 11 28 29 CAGLIARI 24 23 6 6 11 25 40 GENOA 21 23 5 6 12 25 37 PESCARA 20 23 6 2 15 19 48 SIENA (-6) 17 23 6 5 12 23 33 PALERMO 17 23 3 8 12 20 37 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

PARMA

Mirante operato Si rivede Galloppa PARMA Lesione al menisco mediale per il portiere Mirante: operato ieri starà fermo 4 settimane. Intanto ieri si è rivisto il centrocampista Galloppa dopo l’infortunio al ginocchio.

BOLOGNA

Rinnovo Perez: agente e club lontani BOLOGNA Incontro interlocutorio tra il d.g. Zanzi e l’agente Delgado per il rinnovo di Perez a scadenza a giugno. Il Bologna non puo' allargarsi offrendo un biennale a cifre inferiori rispetto a quella attuale. Le parti al momento sono molto distanti.

PRIMAVERA

Prossimo turno sabato 9 febbraio JUVENTUS-FIORENTINA ore 18 (0-0); LAZIO-NAPOLI ore 20.45 (0-3) domenica 10 febbraio, ore 15 PARMA-GENOA ore 12.30 (1-1); ATALANTA-CATANIA (1-2); BOLOGNA-SIENA (0-1); CAGLIARI-MILAN (0-2); PALERMO-PESCARA (0-1); SAMPDORIA-ROMA (1-1); UDINESE-TORINO (0-0); INTER-CHIEVO ore 20.45 (2-0)

Anticipo a Grosseto e recupero per il Milan Oggi anticipo della 18a giornata, che sarà spezzettata visto che lunedì inizia il Viareggio: in campo Grosseto-Torino. Si recupera anche Milan-Cesena, rinviata il 12 gennaio per gli impegni dell’Under 18.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

15

SERIE A

Palermo, l’ira della città Zamparini contestato Tifosi esasperati dal nuovo ribaltone. Calci e sputi sull’auto del presidente rosanero: «Se sarà Serie B risaliremo subito» FABRIZIO VITALE PALERMO

Non soltanto le scene viste e riviste in questi anni. Perché nel giorno del viavai di allenatori e dirigenti è montata la protesta contro il presidente Zamparini. La sua auto è stata presa d’assalto con calci, pugni e sputi all’uscita dell’impianto di Boccadifalco. E’ la prima volta che il patron rosanero si trova di fronte ad una contestazione così forte. In dieci anni di presidenza non era mai accaduto. Zamparini nel pomeriggio era andato al campo. Durante l’allenamento aveva ricevuto una delegazione di tifosi con cui ha avuto un confronto verbale nel quale ha spiegato le sue ultime decisioni e di credere ancora nella salvezza. Fuori un altro gruppo di supporters chiedeva udienza, invano. Quando il presidente ha lasciato Boccadifalco l’auto si è dovuta districare in mezzo ad un cinquantina di persone tra insulti e cori in favore di Lo Monaco. Il clima è pesante, l’ultimo posto in classifica e l’ennesimo ribaltone nel giro di 4 mesi con l’esonero di Gasperini, l’addio di Lo Monaco e il ritorno di Perinetti (nei prossimi giorni sarà definito il suo incarico) ha fatto insorgere la piazza. «La retrocessione non sarebbe un dramma, significa che risaliremo — ha detto Zamparini a Radio 24 —. A Palermo mi invitano a rimanere. Sicuramente qualche sputo te lo prendi, ma tutto finisce lì. Se retrocediamo, come è successo alla Samp, torneremo subito in A, ma sono convinto che ci salveremo». Poi Zamparini a Itasportpress ha aggiunto: «Perché ho cacciato Lo Monaco? Un dirigente deve fare il dirigente non il presidente, quello sono io, qui non siamo a Catania. Perinetti darà tranquilli-

4

I NUMERI

19

le presenze in campionato del brasiliano quest’anno. Solo 5 blucerchiati (Costa, Estigarribia, Gastaldello, Romero e Soriano) hanno giocato di più, con 20 presenze

6,18

il voto medio di Eder secondo le pagelle della Gazzetta. E’ il miglior giocatore della Samp fra quanti hanno disputato almeno metà delle partite

3

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, 71 anni, a colloquio con i tifosi che l’hanno contestato PALAZZOTTO

« «

Lo Monaco via perché il presidente sono io. Gasperini era depresso Ci salveremo. Malesani darà entusiasmo, Perinetti tranquillità MAURIZIO ZAMPARINI PRESIDENTE PALERMO

tà all’ambiente, Malesani mi dà molta fiducia ed è entusiasta mentre Gasperini era depresso per tanti motivi». Ci credo Malesani è giunto ieri

mattina a Palermo: «Dalle cose

difficili nascono grandi imprese — afferma Malesani — mi ha stimolato molto questo aspetto, così come la piazza e la squadra, che a mio avviso è buona. Con Zamparini ho fatto un’analisi globale della situazione, farò tesoro delle sue indicazioni e poi farò la mia personale ... dalla quale speriamo verrà fuori un bel gruppo di giocatori motivati per centrare l’impresa. Parlerò con tutti cercando di tirare fuori le giuste motivazioni». Il suo vice è Ezio Sella che nel 2001 subentrò a Sonzogni sulla panchina del Palermo e vincendo le ultime due partite di campionato centrò la promozione in B. «Ma non c’è solo Ezio, perché qui ritrovo anche il preparatore dei portieri Paleari — spiega Malesani —, di fatto si è ricomposto lo stesso staff di Bologna

e lì ci siamo salvati».

il numero dei gol (e pure degli assist) segnati in campionato dal brasiliano. Con tre assist è il migliore della Samp, al pari di Obiang

Addio L’arrivo di Malesani è

coinciso con l’addio di Lo Monaco. L’ormai ex a.d. dopo essersi incrociato col nuovo allenatore ha annunciato le dimissioni. «Quanto sono dispiaciuto? Da uno a dieci, direi undici — ha detto l’ex dirigente —. Era una decisione inevitabile, abbiamo deciso di interrompere il rapporto. Conta soltanto la salvezza del Palermo. Ci sono state delle divergenze, ma non sull’allenatore. La decisione di esonerare Gasperini e di prendere Malesani è stata presa dal presidente in piena autonomia. Se eravamo su Denis? Pista reale. Mi resterà nel cuore la passione dei palermitani, volevo fare un grande Palermo. Farei qualunque cosa per salvarlo».

SAMPDORIA CLUB IN ANSIA

Eder in Brasile per gravi motivi familiari La società ha concesso un permesso all’attaccante, che non giocherà con la Roma FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Non c’è pace per la Sampdoria, in apprensione per Eder, alle prese con un grave problema familiare. Il club di Corte Lambruschini ha concesso ieri all’attaccante un permesso straordinario per imbarcarsi subito sul primo volo in partenza per il Brasile. Un caso simile, purtroppo, alla vicenda che aveva già tenuto con il fiato sospeso il club blucerchiato il 1˚ dicembre scorso, alla vigilia della trasferta di Firenze, quando Romero aveva fatto rientro precipitosamente in Argentina, al capezzale della figlia malata. Una vicenda, quella, fortunatamente risoltasi poi nel migliore dei modi. Stavolta la società, per motivi di privacy e su esplicita richiesta dello stesso giocatore brasiliano, non ha voluto fornire alcun particolare sul motivo esatto che ha causato il rientro di Eder in patria. Le alternative Scontata, tuttavia, l’assenza del giocatore domenica prossima contro la Roma, gara nella quale il tecnico Rossi dovrà dunque trovare soluzioni alternative per l’attacco, dove l’unico sampdoriano sicuro del posto è, ovviamente, Icardi. Il quale, fra l’altro, avrà uno spettatore speciale in tribuna: il c.t. argentino Sabella. L’alternativa, fronte blucerchiato, senza snaturare il modulo, potrebbe essere affiancare Soriano a Eder, come avvenuto anche sabato a Torino contro i granata, oppure utilizzare dall’inizio Maxi Lopez, da tempo in gruppo dopo l’intervento al ginocchio, ma che deve ancora ritrovare la migliore condizione. Esiste, poi, una terza ipotesi, meno probabile delle prime due: dare, cioè, via libera a Sansone, ma soltanto nei prossimi giorni, quando i nazionali (Romero, Gastaldello, Mustafi, Krsticic, Obiang e Savic) saranno rientrati alla base, sarà possibile capire le intenzioni di Rossi. Palombo migliora In questa situazione di

emergenza nel reparto offensivo, il tecnico può tuttavia consolarsi per la buona notizia legata al miglioramento delle condizioni di Palombo, dopo il ricovero del giocatore in ospedale di sabato notte, in seguito a una colica renale. Ieri il giocatore ha svolto una preparazione differenziata al «Mugnaini», ma forse già oggi si aggregherà al gruppo e domenica potrebbe quindi essere regolarmente disponibile con i giallorossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI TRIGORIA LA SENSI CONTRO LA SCELTA DEL CLUB: «DOVEVA RIMANERE ZEMAN. E PALLOTTA FORSE E’ TROPPO LONTANO»

UDINESE

Andreazzoli: «Ho il Colosseo: è Totti»

Guidolin: «Basta Milan ora guardiamo avanti Io penso al Torino...»

«La Roma deve ritrovare il dolore per la sconfitta. Lavoro per restare tre anni»

dentro ci vive da otto anni, da quando sbarcò a Roma con Spalletti nel 2005. E, soprattutto, se una sconfitta non fa più male, al limite dell’indifferenza. «Anche perché se non senti più quel dolore lì, hai sbagliato mestiere».

stop. piccola distorsione alla caviglia sinistra, ndr), De Rossi, Perrotta e Taddei. «Con qualcuno c’è amicizia e stima reciproca, abbiamo dei valori. Se hai il Colosseo e lo radi al suolo per farci un supermercato non va bene. Io il Colosseo ce l’ho ed è Totti. Ed a lui ho chiesto di essere tale. Le doppie sedute? Non ci credo. Nel gruppo imporrò poche regole, ma ferree». Speriamo funzionino. Quelle e il lasciar più liberi i giocatori («Devono rilassarsi mentalmente per dare di più»).

In prospettiva Andreazzoli ieri ANDREA PUGLIESE ROMA

«Bisogna ritrovare il dolore della sconfitta». Che per una squadra che vive un 2013 traumatico (2 punti in 5 gare di campionato), sembra paradossale. Ed invece ha una logica, è il senso del lavoro e dell’appartenenza, il confine tra la felicità di una vittoria e l’indifferenza di uno scivolone. Ed è la ricetta di Aurelio Andreazzoli, che prima di mettere le mani su squadra e giocatori, ha capito dove intervenire: l’ambiente di casa. «Voglio rendere Trigoria un posto positivo, dove si venga per lavorare con entusiasmo ed energia». Finora, evidentemente, non è stato così se lo dice uno che lì

ha condotto il suo secondo allenamento, anche se per lavorare davvero aspetta domani, quando torneranno 9 degli 11 nazionali (Bradley e Piris sono attesi per venerdì). «So dove mettere le mani, lavoro pensando se tra tre anni sarò ancora il tecnico della Roma, non certo pensando solo a domenica — ha detto a Roma Channel — Tutto quello che faremo sarà rivolto a giocare 17 partite (e quindi anche a disputare la finale di Coppa Italia, ndr) ed a dare energia ai giocatori. Chi non lo farà sarà fuori». Già, anche se finora è proprio la squadra che è mancata nel «dolore della sconfitta». «Ed ora dovrà prima di tutto onorare la maglia. Ma questi ragazzi non sono delinquenti, bensì gente volenterosa».

Rosella Ieri, intanto, è tornata a

Aurelio Andreazzoli, 59 anni, toscano, guida la Roma in seguito all’esonero di Zeman EPA

Il gruppo Ed allora, per tirar fuori positività ed energia, Andreazzoli proverà a sfruttare le sacche inespresse di Trigoria. «C’è un potenziale da valorizzare». Per farlo, chiederà una mano ai suoi collaboratori («Beccaccioli sarà la mia appendice cerebrale, Muzzi l’ho allenato ad Udine: mi stava sulle scatole, ma l’ho scelto per le qualità e il saper essere discreto») ed a chi conosce da sempre: Totti (ieri

parlare anche l’ex presidente Rosella Sensi: «Zeman? Non credo sia stato giusto esonerarlo, mio padre mi ha insegnato che il tecnico va sempre difeso. Fossi stato in Sabatini, poi, non avrei detto quelle cose di lui prima del Cagliari. La proprietà? Per me dovrebbe essere un punto di riferimento, nel bene e nel male. I giocatori devono sentire la presenza di chi decide. Ci vuole passione, Pallotta forse è troppo lontano». © RIPRODUZIONE RISERVATA

UDINE Francesco Guidolin ordina all’Udinese di voltare pagina. «Non parliamo più di quello che è successo domenica, ci faremmo solo del male». Meglio quindi mettersi alle spalle lo «scippo» di San Siro, anche perché ormai il punto non torna indietro. «Inutile tornarci sopra — sottolinea il tecnico friulano —. Proprio questo ho detto ai ragazzi in spogliatoio. Il nostro unico pensiero dev’essere la prossima partita con il Torino». Assenze Contro i granata Guidolin dovrà fare a

meno di Lazzari (diffidato, è stato ammonito) e di Danilo che si è preso due giornate per le proteste rivolte all’assistente di porta. «In quei casi — spiega Guidolin —, bisognerebbe fare la cosa più difficile, ovvero scappare via. Mi rendo conto che ci sarebbe la voglia di gridare la propria rabbia, ma in quei momenti, un po’ per la fatica della partita, un po’ per il nervosismo, non puoi avere un colloquio sereno. É capitato ai mei giocatori ma anche a quelli più esperti della Juventus». Guidolin, poi, come aveva già fatto domenica scorsa, tende la mano agli arbitri: «Professionismo arbitrale? Sorteggio integrale? Non so cosa serve migliorarli, decidano loro. Di sicuro per farli crescere bisogna lasciarli in pace perché le polemiche non servono a nessuno». Massimo Meroi © RIPRODUZIONE RISERVATA


16

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

CALCIOSCOMMESSE

Allarme rosso della Fifa «Serve l’aiuto di tutti per fermare le combine» A Londra seminario sul match fixing: «Gli Stati e le Federazioni devono fare la loro parte o non si riuscirà a contenere il fenomeno»

LA LISTA EUROPOL «Un giorno triste per il calcio europeo». Così lo scorso lunedì il direttore di Europol, Rob Wainwright, nel presentare i risultati della più grande inchiesta investigativa sulle gare di calcio truccate in Europa.

S

DAL NOSTRO INVIATO

L’EX DEL GUBBIO

MAURIZIO GALDI LONDRA

Farina: «I giocatori non vanno isolati ma sostenuti»

«Tutte le federazioni e tutti gli stati devono fare la loro parte per combattere il fenomeno del match fixing, altrimenti non si riuscirà a contenerlo». Laila Mintas responsabile dell’area legale dell’Early Warning System della Fifa per il monitoraggio delle combine nel calcio lancia questo appello da Londra al seminario «Sport integrity and match fixing» organizzato dall'Ice, la fiera internazionale di giochi e scommesse, e dal bookmaker austriaco Sks365. Ma la Mintas è intervenuta anche sulla conferenza dell’Europol di lunedì nella quale si è messo ancora più in luce il problema e le sue dimensioni. «Noi collaboriamo con Europol e Interpol e il fenomeno ci è chiaro. I numeri sono allarmanti e bisogna continuare a intervenire».

«Non c'è posto per le combine nel calcio. È un male e per il futuro del calcio dobbiamo affrontarlo e sconfiggerlo ora». L'appello accorato arriva da Simone Farina, ex difensore del Gubbio e oggi community coach all'Aston Villa. «Non è un problema dell'Italia o di un particolare Paese, è un problema internazionale. Le responsabilità sono di giocatori e dirigenti. Chi gestisce un club deve agire e supportare i calciatori e le autorità nelle loro indagini. Non possono lasciare da soli i giocatori, non devono permettere che abbiano paura di parlare quando vengono contattati dalle persone sbagliate. I giocatori devono sentirsi sostenuti per poter dire quello che devono quando vengono avvicinati da certe organizzazioni».

I match di Champions E sempre

da Londra rimbalza che sarebbe Liverpool-Debrecen 1-0, giocata il 17 settembre 2009, la gara combinata di Champions League disputata in Inghilterra finita nel mirino dell’Europol. Secondo quanto si legge sulla stampa danese sarebbe appunto il Debrecen la squadra coinvolta e anche la Gazzetta aveva fatto il nome degli ungheresi in occasione di un Debrecen-Fiorentina. Secca la smentita del Liverpool che nega sia mai stato contattato dall’Europol o dall’Uefa. Nella partita Liverpool-Debrecen difendeva i pali della squadra ungherese il portiere Vukasin Poleksic, squalificato nel 2010 dalla Uefa per omessa denuncia in relazione alla combine di un'altra partita. In quell'occasione il Liverpool, pur venendo dalle buone prestazioni con Bolton e Burnley in cui segnò tre e quattro gol, non giocò una grande gara e collezionò sette tiri in porta.

4

L’esultanza del Debrecen nella gara persa 3-4 con la Fiorentina EPA

E sempre Sks365, attraverso il suo responsabile legale Francesco Baranca, ieri ha anche messo in luce come dopo il «fenomeno Italia», ora le combine si stiano rivolgendo più su altre nazioni come la Repubblica Ceca, Cipro, Malta, ma anche su campionati minori soprattutto di Germania e Inghilterra. In particolare giocate anomale rilevanti sono state segnalate per la Conference sud inglese.

Altre combine

Debrecen nel mirino per le sfide di Champions contro Fiorentina e Liverpool A Singapore le autorità stringono il cerchio su Dan Tan, ricercato anche in Italia

Singapore Intanto dopo le accuse dell’Europol e le azioni dell’Interpol, le autorità di Singapore hanno deciso di collaborare strettamente con le autorità giudiziarie europee. Mentre il fantomatico Dan Tan è stato inserito nella lista dei ricercati più pericolosi in Italia, Singapore non lo ha an-

cora messo sotto inchiesta, ma «sta monitorando la questione soprattutto dopo che è scoppiato lo scandalo in Malesia che ha coinvolto diversi nazionali. E in Europa, ultima ad accorgerai del problema sembra sia la Spagna. Ieri ancora una volta il vicepresidente della Lega calcio iberica torna sull’argomento e sottolinea: «Il problema del match-fixing e delle scommesse pilotate esiste anche in Spagna, solo che le autorità non hanno ancora preso coscienza della situazione». Intanto ci sarebbero anche partite dei campionati brasiliani nel mirino dell’Europol, ma sull’argomento già i magistrati della Dda di Napoli avevano messo nel mirino alcune operazioni che riguardavano operazioni del clan D'Alessandro in Sudamerica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I sospetti Per l’Europol tra il 2008 e il 2011 ci sarebbero più di 380 gare considerate sospette (su 150 ci sono prove certe). Coinvolti 425 persone di oltre 15 differenti Paesi tra arbitri, dirigenti, giocatori ed esponenti di una criminalità organizzata capace di generare profitti per 8 milioni euro e un giro di corruzione pari a 2 milioni di euro. Oltre a Europol i reparti di polizia di Germania, Finlandia, Ungheria, Austria e Slovenia hanno collaborato all'inchiesta.

S In Italia L’Europol non ha avuto accesso ai dati delle inchieste italiane condotta dalle Procure di Cremona, Bari e Napoli. Tuttavia nell’elenco c’è una partita del campionato di Serie A: Lecce-Lazio 2-1, già nel mirino a Cremona. L’Europol è arrivata a questa gara dopo l’arresto di alcuni ungheresi che hanno confermato la combine

IL CASO DOPO LE NUOVE INDISCREZIONI

«Siamo sicuri dell’innocenza di Mauri» Il legale del capitano laziale ribatte al pm di Cremona: «Ansiosi del confronto in aula» Stefano Mauri va all’attacco. Dopo le nuove indiscrezioni filtrate dalla Procura di Cremona («raccolte altre prove, la posizione del giocatore si è aggravata») che lo ha arrestato nel maggio 2012 ritenendolo coinvolto nelle presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, e il nuovo interrogatorio di Carlo Gervasoni (uno dei pentiti dell’inchiesta), è arrivata la replica di Matteo Melandri, avvocato del capitano laziale. «Preferiamo non fare processi in tv o sui giornali e confrontarci nelle aule dei tribunali — ha spiegato a Sky Sport —. Trovo sorprendente il tempismo della Procura, si va sempre a cercare la notizia quando sembra esserci quiete o addirittura prese di distanze dalla procura federale. Siamo ansiosi di confrontarci con il pm di Martino». In realtà Palazzi ha solo preso tempo sui possibili deferimenti legati a questo filone: non è da escludere che il rinvio sia dovuto al fatto che la Procura federale sappia dell’esistenza di nuovi elementi tenuti coperti per gli sviluppi delle indagini su Mister X. Sfida In ogni caso Melandri sottolinea: «Gervasoni, secondo quanto si legge nei vari provvedimenti della giustizia sportiva (il Tnas, ndr), è considerato inattendibile. Credo di essere stato l’unico ad avere i tabulati telefonici e altri documenti molto importanti che riguardano le indagini: dal mio esame non ci sono dubbi sull’estraneità di Mauri ai fatti contestati e non dimentichiamo che per questo procedimento il mio assistito è stato anche in carcere. Il giorno in cui dovesse essere assolto la procura si dovrà difendere su quello che è stato il suo operato. Andiamo avanti e aspettiamo gli eventi». cen

L’ATTESA SQUALIFICATI PER ILLECITO

Oggi il Tnas discute i ricorsi di Vitiello e Terzi legati ad AlbinoLeffe-Siena Si svolgeranno oggi pomeriggio le udienze al Tnas (presieduto da Silvestro M. Russo e composto da Tommaso Edoardo Frosini e Aurelio Vessichelli), in merito ai ricorso presentati da Roberto Vitiello e Claudio Terzi contro la Figc. I giocatori del Siena sono stati squalificati per la gara AlbinoLeffe-Siena rispettivamente a 4 anni il primo e 3 anni e mezzo il secondo. I legali di Vitiello e Terzi sono «fiduciosi» e sperano in una assoluzione totale. Un auspicio confortato anche dalle ultime sentenze del Tnas (ribattezzato «scontificio») che negli ultimi mesi ha smentito più volte i giudici sportivi di primo e secondo grado. Sempre al Tnas discuterà il 26 febbraio il ricorso presentato da Nassi (squalificato per 3 anni per la gara Ancona-Mantova), mentre ha presentato ricorso anche Marco Zamboni contro lo stop di 19 mesi.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

laRiflessione di ENRICA SPERONI

hiedere scusa non è mai facile, è più semplice dire mi dispiace perché nel dispiaC cersi per qualcosa è contemplata una parte

-Genoa (e per questo squalificato), l'ha fatto con un testo su Facebook. Ci contavamo, non ci ha deluso.

fuori dal campo e per questo volevo scusarmi con tutti i tifosi di calcio e gli sportivi in genere per il mio comportamento».

«Ora che le polemiche sono passate, vorrei scusarmi pubblicamente per l'accaduto: purtroppo vivere la partita dagli spalti mi ha trasmesso ancora più tensione e dopo il fischio finale ho reagito in modo troppo veemente. Noi giocatori dovremmo essere i primi a dare il buon esempio di come ci si comporta dentro e

Non un riferimento all'episodio che ha scatenato il casino, non un cenno all'ecumenico (del giorno dopo) «gli arbitri possono sbagliare». Chiellini ha parlato solo di sé, di quello che ha fatto lui. Questo suo chiedere scusa dimostra, oltre a intelligenza e onestà, la consapevolezza di un personaggio pubblico nel valutare l'impatto dei propri comportamenti. Qualità che non abbonda. Anche fuori dal calcio.

Giorgio Chiellini (nella foto Forte), tra i protagonisti 10 giorni fa della gazzarra nel dopo partita di Juventus

laPuntura di ROBERTO PELUCCHI

di CAROLINA MORACE

f

L’INTER DI STRAMA E’ UNA SQUADRA CHE NON SEMBRA MAI A PROPRIO AGIO

C

ambiare il modulo di gioco in corsa è una moda, una necessità oppure una manifestazione di confusione mentale? La Juventus di Antonio Conte, all’occorrenza cambia dal 3-5-2 al 4-3-3. Il cambio di modulo rappresenta una risorsa da utilizzare per mettere in difficoltà gli avversari o per sorprenderli. I tecnici italiani studiano le partite fin nei minimi particolari, studiano i punti di forza ed i punti deboli non solo degli interpreti ma anche dei sistemi di gioco avversari. Ma non tutto può essere studiato a tavolino, a volte, durante la gara la pressione degli avversari aumenta, e non è più possibile mantenere il baricentro della propria squadra alto. E’ sufficiente allora spostare di pochi metri la posizione dei propri giocatori in campo per passare da un 4-3-3 ad un 4-5-1. E ristabilire così l’equilibrio.

Andrea Stramaccioni abbraccia Antonio Cassano AP

Nel corso della mia carriera di allenatrice anch’io, spesso, ho cambiato modulo in corsa. Nel tentativo di recuperare una gara in svantaggio inserire una terza punta, o inserire tre trequartisti con una sola punta per penetrare una difesa avversaria molto compatta, talvolta era una necessità per portare a casa il risultato. Insomma strategia di gioco e tattica nell’alto livello sono delle componenti fondamentali. Per noi allenatori la gara diventa quasi una partita di scacchi. Ma badate bene, tutto ciò non significa adattarsi agli avversari o snaturare il proprio gioco. I principi di attacco e di difesa rimangono gli stessi, si cercano soluzioni alternative che possano mettere in difficoltà gli avversari. Ma alla base di questi cambiamenti di modulo ci deve essere sempre, da parte della squadra, una perfetta conoscenza dei principi calcistici e della filosofia di gioco dell’allenatore. L’Inter di Andrea Stramaccioni non sembra avere questa maturità tattica perchè la squadra neroazzurra non appare mai a proprio agio. Cambiano gli interpreti cambiano i moduli ma L’Inter continua a non esprimere una convincente e ben definita organizzazione di gioco. In questo caso l’allenatore neroazzurro dovrebbe fare un passo indietro ed insistere su un modulo. Quando la squadra avrà metabolizzato ed automatizzato i principi ai quali si ispira il tecnico sarà più facile cambiare disposizione tattica. Per ora, troppa confusione. Di contro osservate il Bologna di Pioli, adatta il suo gioco perfettamente alle squadre avversarie ma, fateci caso, la squadra sa sempre cosa fare ed esprime sempre un’ottima organizzazione tattica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La doppietta di Balotelli ha tolto il sonno a Berlusconi. Gli ha ricordato i bei tempi a Palazzo Grazioli.

spalle. E tutto il Motomondiale insieme a lui. Perché un Valentino perdente, meglio il fantasma del campione capace di vincere 9 titoli in tutte le categorie, diventa quasi più disastroso di un Valentino che si ritira. Ma se il tifoso ha dalla sua la fede incrollabile, succeda quel che succeda, il pilota sa di non poter barare con se stesso. Troppo lucido, Rossi, troppo analitico per non aver avuto davvero «paura» di non essere più lo stesso: l’età, la crescita degli avversari, la disabitudine a stare davanti. Impossibile non farsi attraversare la mente da nubi nere. Da cancellare con una giornata come questa. Ieri mattina Valentino, a Sepang, la pista dell’ultima vittoria, quasi due anni e mezzo fa, appena scattato il semaforo verde (le 10, l’alba per lui…) è salito in sella alla «sua» Yamaha ed è subito stato veloce, in scioltezza. Per un paio d’ore perfino davanti a tutti. In un lampo le nubi erano dissolte, il sorriso riacceso, le speranze ripartite. Due anni di sofferenze cancellati in 10 giri. Perché quello che c’è stato prima sia stato un fallimento ormai è stato sviscerato: da una parte

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo Sci come la F.1 se c’è pericolo bisogna fermarsi

di LORENZO CASTELLANI

I soccorsi a Lindsey Vonn dopo lo spaventoso incidente AFP

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

CRISTIANO RONALDO Attaccante di Real e Portogallo

Ehi ragazzi, sono così felice con tutti i vostri gentili messaggi per il mio compleanno. Grazie mille. @Cristiano

FLAVIA PENNETTA

VALENTINO È TORNATO A DIVERTIRSI STAVOLTA NON PERDERÀ LA SCOMMESSA opo quei dieci giri «dove capisci se una moto va oppure no», Valentino Rossi si è tolto D con la delicatezza di una piuma il macigno dalle

ilCommento

laVignetta

laMoto

una moto particolare come la Ducati che per andare forte ha bisogno di classe e lucida follia (alla Casey Stoner, per non fare nomi), dall’altra un pilota come Rossi che non si è trovato a guidarla e ha gettato la spugna troppo presto («Dopo tre giri avevo già capito che i risultati non sarebbero venuti») per poter dire di aver fatto tutto quello che era possibile. Il matrimonio più bello del decennio è andato così, inutile guardarsi indietro. Davanti, invece, c’è una moto che per sua fortuna aveva lasciato leggero con un «Bye Bye Baby» (sulla maglietta) e non con un addio astioso, una squadra dove non è stato dimenticato per quello che ha fatto in pista (4 titoli in 8 anni) ma anche per i rapporti umani. Perfino un compagno come Jorge Lorenzo che, invece di fargli pagare tutto quello che ha dovuto subire in passato (tipo il muro per non farsi guardare dentro il box), lo ha accolto senza fare troppe storie, almeno pubblicamente, pur avendo sulla carenatura il numero 1. Come sarà questo ritorno al futuro non si può certo dire dopo 56 giri di una giornata nemmeno troppo calda per essere in Malesia. Se la scommessa sia vinta. Se arriverà quella vittoria ipotizzata da Valentino come obiettivo minimo. Se si potrà sognare il Mondiale della «stella». Sicuramente, però, la scommessa non sarà persa. Perché Valentino è di nuovo tra i protagonisti. Soprattutto, perché è tornato a divertirsi in moto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi l’Italia si gioca la carta Innerhofer: può regalarci una giornata Mondiale

Campionessa di tennis

di FILIPPO FALSAPERLA

17

GRAZIE CHIELLINI, CHIEDERE SCUSA È UN GRANDE ESEMPIO PER I GIOVANI

di imponderabilità o di «a mia insaputa», attenuanti che accarezzano il nostro orgoglio ferito. Chiedere scusa, invece, è un’assunzione di responsabilità senza cercare giustificazioni, è riconoscere di avere sbagliato senza se e senza ma.

laMister

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Che bello rivedervi!! Ne manca solo una @flavia_pennetta

LAURA LETRARI Azzurra di nuoto

Oggi donatrice e testimonial ADMO....domani la speranza di salvare una vita! @laoola56

FABIAN CANCELLARA Fuoriclasse di ciclismo

@Protiride: Ho la mia Spartacus, baby! E chi mi ferma piú ora! #spartacus #trek @f_cancellara

di PIERANGELO MOLINARO

incidente di cui è rimasta vittima ieri Lindsey L’ Vonn durante il superG dei Mondiali di Schladming ripropone ancora una volta il problema della sicurezza. Se si fermano le gare di Formula 1 quando la pioggia è troppo intensa perché non fermare una gara di sci in cui si rischia la pelle quando le condizioni sono avverse? Ma sulla neve tutti accettano tutto. Allenatori, dirigenti, atleti, con un fatalismo a volte agghiacciante. Si dice agli atleti di attaccare, di spingere al massimo, di prendere rischi, ma bisogna pure metterli nelle condizioni di farlo a un livello minimo di sicurezza. Sicurezza che ieri a Schladming ieri non c’era. Solo due volte nella storia gare non sono state disputate per volere degli atleti, a Sierra Nevada nel 1994 un gigante maschile dove la pista si spaccava e nel 1996 un gigante femminile a Val d’Isere dove la neve che cadeva si fermava sugli occhiali. Protagonisti tre grandi campioni, il norvegese Kjetil Aamodt e il nostro Tomba e la Compagnoni. Gente che forse vedeva più in là. Ci vuole più senso di responsabilità in una disciplina, come dimostrano i curriculum dei suoi attori, che già distrugge i protagonisti. Comunque, pur in una giornata difficile come quella di ieri, i Mondiali si sono aperti bene per la squadra azzurra con la scoperta di una nuova stellina, la ventenne Sofia Goggia, quarta in superG a soli 5/100 dal podio. Oggi però nel superG maschile puntiamo decisamente alla prima medaglia, se non alla prima vittoria. Abbiamo le carte in regola per farlo con un quintetto (un uomo in più grazie al titolo conquistato da Innerhofer 2 anni fa a Garmisch) dove, oltre a Chri-

stof, anche Marsaglia, Heel e Fill posso puntare al podio, con il giovane Klotz capace pure lui di una fiammata vincente. Ma è soprattutto il giorno di Innerhofer, di quel campione che prima di tutti gli altri regge al momento le sorti del nostro sci. Dolorante alla schiena, appena sfebbrato dall’influenza, si appresta a vivere una delle giornate più intense della carriera. Lunedì, all’arrivo a Schladming ha dichiarato che la vittoria a cui tiene di più è la discesa (anche per la concorrenza interna con Paris...), ma stamane ha davanti la possibilità di un’impresa esaltante e difficilissima. In superG la velocità si inventa e pochi come il numero uno azzurro sa farlo. Un tempo era solo un uomo da ghiaccio vivo, aveva bisogno di quella risposta pronta degli sci su fondo compatto per esprimere il meglio del suo repertorio, sapeva «far lavorare gli attrezzi» come pochi altri. Ora si è affinato, ha allargato il suo repertorio, sotto la guida del tecnico Max Carca, ha imparato a distribuire la pressione anche sullo sci interno, la grande chiave in curva per essere veloci pure sulla neve morbida. Quella che troverà stamane sulla pista Planai. Quella iridata è una pista vecchio stile, senza precipizi vertiginosi, tranne il muro finale, splendido palcoscenico la prossima settimana per gigante e slalom, ma con tante onde, dove serve sensibilità e soprattutto la capacità di mantenere la velocità, con dolcezza più che con rabbia. Materia per uomini fini, che sanno anche sfilare con un vestito elegante, come l’Innerhofer modello. Lo scorso marzo Christof qui vinse il superG delle finali di Coppa del Mondo. E se fosse stata solo la prova generale? © RIPRODUZIONE RISERVATA


18

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

19

SERIE B IL PROTAGONISTA

4

Nel mirino 92

I NUMERI

Serie A e 100 gol 102 Tutto per Cacia

I gol segnati in campionato da Cacia nella sua carriera

I gol totali contando anche Coppa Uefa, Coppa Italia e i vari spareggi

15

I gol in questa stagione con il Verona: lo seguono Sansovini e Siligardi con 14

18

Il massimo di gol di Cacia in un torneo: l’ha raggiunto a Piacenza nel 2005-06

93

I gol di Sasà Bruno, l’attaccante di B con più gol in questo torneo

147

I gol di David Di Michele, l’attaccante di B con più gol in carriera

Il capocannoniere del Verona lancia la sfida Ma quanti guai ha superato per arrivare al top NICOLA BINDA

Mai così Cacia. Mai così in alto. Mai stato capocannoniere, mai stato promosso (anche se una presenza nel Piacenza salito in A nel 2001 ce l’ha). E’ arrivato il momento di raccogliere anche per lui, l’attaccante a lungo inseguito in estate (è stato acquistato a titolo definitivo dal Lecce) che ha preso per mano il Verona per centrare l’obiettivo. Con 15 gol è primo tra i marcatori, con le sue 2 reti il Verona ha fatto i primi 4 punti del 2013; a lui ne mancano 8 per raggiungere quota 100 in campionato, intanto è già tra i califfi della B. Ma per arrivarci la strada è stata lunga. E in salita. Gli inizi Non aveva ancora 13

anni Cacia quando da Catanzaro è andato a giocare a Torino. Non alla Juve o al Toro, ma alla scuola calcio Gabetto. La famiglia è rimasta in Calabria, lui viveva in un pensionato con i bimbi granata (Calaiò, Quagliarella...) ed è diventato grande in fretta. Ha cercato fortuna in Inghilterra con un paio di provini, poi ha scelto il Piacenza, la città che poi diventerà la sua. Malgrado sia molto scaramantico (dal cornetto rosso in tasca alle stesse scarpe in caso di gol), non è stato di certo baciato dalla fortuna,

La Toscana Infortuni tosti, capi-

Fiorentina. Se in Toscana aveva fatto il salto di qualità nel 2005 alla Pistoiese (Bruno Tedino in panchina, 8 gol in C1), a Firenze a gennaio 2008 era reduce dal doppio crac e non è andato oltre le 3 presenze in A, ma con un gol in Coppa Uefa al Rosenborg nel ritorno dei sedicesimi (2-1). La sua forza è sempre stata quel carattere tosto proprio dei calabresi e dopo ogni infortunio, ogni scelta sbagliata oppure ogni annata negativa, è sempre ripartito per dimostrare chi è.

tati nel momento clou, come quando aveva conquistato la

Come segna Quando trova una

Infortuni e scelte sbagliate prima di esaltarsi nel progetto fatto per lui da Mandorlini almeno guardando le fratture sulla cartella clinica: perone sinistro nel 2003, malleolo e perone destro nel 2007, ancora perone destro nel 2009.

IL FATTACCIO

Vicenza, aggredito Malonga in città E la società gli impone il silenzio Domenica sera Dominique Malonga sarebbe sarebbe stato aggredito fuori da un ristorante di Vicenza. L’agguato non avrebbe uno sfondo razzista, ma solo motivazioni «sportive» legate allo scarso rendimento della squadra di Dal Canto (il tecnico appena arrivato al posto di Breda). Il Vicenza non vince dal 17 novembre (2-1 al Novara) ed è precipitato al terz’ultimo posto. Malonga, dopo una breve colluttazione, avrebbe ricevuto un paio di calci dall’aggressore. Il giocatore non ha ancora sporto

Dominique Malonga, 24 LAPRESSE denuncia e la società gli ha imposto il silenzio. L’attaccante non aveva nemmeno giocato il giorno precedente nella sconfitta interna contro la Juve Stabia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

squadra che gioca per lui, che lo esalta, che lo fa sentire importante, Cacia non delude. Come nel 2005-06, a Piacenza, quando ha fatto il suo record di gol: 18, con Beppe Iachini allenatore. Adesso ne mancano 3, e davanti ci sono 18 partite: il cornetto rosso è pronto. Nonostante il Verona sia ricco di stelle, al centro dell’attacco e del progetto di Mandorlini c’è lui. Dategli la palla: di destro (5 gol), di sinistro (4), di testa (3) o su rigore (3), in area (11), fuori (1) o nell’area piccola (3), nel primo (6) o nel secondo tempo (9), la butta sempre dentro lui. Obiettivi Da un tipo così spietato in campo, non aspettatevi scintille fuori. La compagna Vanessa gli ha regalato un bimbo (Nicolò) 15 mesi fa, a Verona vive in centro e si gode le meraviglie della città, quando il suo ufficio stampa lo lascia parlare non regala sparate clamorose. Parlano i gol per Cacia. Dal primo, il 15 gennaio 2004 in un Piacenza-Napoli 2-2, ai 2 in A con il Lecce nel 2008-09. Nel curriculum anche 3 triplette (2 con il Piacenza, 1 nel Verona, a Varese) e 10 doppiette (6 a Piacenza, 1 a Padova, 3 a Verona). In questa B ci sono 12 attaccanti che hanno segnato più di lui, ma solo 3 hanno più gol in B: se Cacia ne fa uno raggiunge Tavano e Tiribocchi (83 a testa), ne servono 11 per raggiungere il cecchino del torneo (Sasà Bruno della Juve Stabia, 93 centri in B). A Cacia ne mancano 8 per arrivare a 100, quota già superata (102) se si contano Coppa Italia, spareggi vari e la Coppa Uefa. Otto gol soltanto: chissà se basteranno per riportare il Verona in A, e magari — visto il contratto fino al 2014 — per rigiocarci. Con il carattere che si ritrova, questa sfida è uno stimolo. E se la giocherà. In silenzio, ovviamente.

4

LA SUA CARRIERA

Daniele Cacia, 30 anni il prossimo 23 agosto, è nato a Catanzaro

S SERIE A Ha vestito le maglie di Fiorentina e Lecce con 2 gol SERIE B Ha giocato con Piacenza, Reggina, Padova e Verona: in tutto conta 82 gol SERIE C1 L’ha fatta con Spal e Pistoiese facendo 8 reti (foto Memedia)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino MERCATO

Un portiere a Padova Tesserato Calderoni Dopo aver cercato di riprendere Cano dal Bassano, il Padova ha trovato il terzo portiere che cercava. Si tratta di Alex Calderoni, 36 anni, nelle ultime stagioni a Cesena.

LA POLEMICA

Ternana: assessore litiga per lo speaker TERNI Un soprannome sbagliato ha rischiato di aprire un caso tra la Ternana e il Comune. Ma se ti chiami Bencivenga, proprio come l'assessore alla Viabilità, e lo speaker dello stadio ti ribattezza «autovelox», l'incidente diplomatico è probabile. L’assessore, che fronteggia l'ira degli automobilisti per le multe, s’è fatto sentire. Così lo speaker Vincenzo Racioppa s’è rassegnato e cambierà soprannome al terzino arrivato dalla Pro Vercelli.

IL GIUDICE SPORTIVO

Squalificati in sette Stop per Saponara MILANO Il giudice sportivo ha squalificato per una giornata: Saponara (Empoli), Marianini (Novara), Trevisan (Padova), Hetemaj (Reggina), Goian (Spezia), Gomez (Verona) e Brighenti (Vicenza).

LA SITUAZIONE

Lunedì sera a Empoli il derby col Livorno La classifica dopo 24 giornate: Sassuolo p. 52; Livorno 51; Verona 47; Varese (-1) 39; Padova, Juve Stabia ed Empoli (-1) 34; Brescia 33; Modena (-2) e Ascoli (-1) 32; Cittadella 31; Spezia e Ternana 29; Cesena 27; Crotone (-2) e Lanciano 26; Bari (-7), Novara (-4) e Reggina (-2) 25; Vicenza 19; Pro Vercelli 16; Grosseto (-6) 15. Venerdì (ore 20.45): Cesena-Ternana (0-0). Sabato (ore 15): Bari-Varese (2-2), Crotone-Grosseto (0-1), Juve Stabia-Novara (1-1), Lanciano-Cittadella (0-1), Modena-Reggina (2-2), Padova-Brescia (0-0), Pro VercelliSassuolo (1-2), Spezia-Ascoli (0-2), Verona-Vicenza (3-2). Lunedì (ore 20.45): Empoli-Livorno (2-4).

LEGA PRO LA STORIA

«Imbriani non mollare» E’ uno slogan per tutti Dal Napoli alla gara di lunedì: grande LA SUA solidarietà per l’ex CARRIERA del Benevento ora in ospedale

4

MIMMO MALFITANO NAPOLI

Maledetta malattia! S’è intrufolata nella vita di Carmelo Imbriani, 36 anni domenica, ex attaccante di Napoli e Benevento (dove ha iniziato questa stagione come allenatore) e vorrebbe portargliela via. La contesa è tosta, di quelle che ti lasciano senza un briciolo di forza, ma che t’impone di non mollare: linfoma di Hodgkin, è stata la diagnosi definitiva, scritta nella scorsa estate, quando i primi segni del male hanno cominciato a presentarsi nel ritiro precampionato. Da Bolzano... Adesso, lui è lì, in un letto dell’ospedale di Perugia, e non ha alcuna intenzione di cedere. E combatte con quel cocktail di medicinali

S Carmelo Imbriani compie domenica 36 anni. E’ stato attaccante di Napoli, Pistoiese, Casarano, Genoa, Cosenza, Benevento, Salernitana, Foggia e Catanzaro. Da allenatore ha debuttato la stagione scorsa al Benevento, la squadra della sua città

che ne sta mettendo a dura prova il fisico e la mente. La sua sofferenza ha aperto a una solidarietà decisa, commovente, per come il calcio la sta manifestando. Da Nord a Sud c’è un intero sistema che ne sta sostenendo la battaglia. A Bolzano, lunedì sera, durante Alto Adige-Lumezzane, i giocatori sono scesi in campo con una maglietta che aveva la scritta «Imbriani non mollare». Certo, non deve mollare, perché il calcio l’aspetta. ... a Napoli Non c’è distinzione

di serie o di categoria: i messaggi per Carmelo portano firme anonime e di grandi campioni, come Hamsik, Cavani e Paolo Cannavaro che hanno voluto dedicare le ultime prodezze a questo ragazzo che ha conosciuto il grande calcio con il Napoli, esordendo in serie A nel febbraio ’94, contro il Cagliari, con Lippi in panchina. La genuinità dei sorrisi di quei giorni è l’immagine più frequente che scorre nella mente di chi gli vuole bene e lo sprona a resistere. Si, Carmelo, non mollare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMA DIVISIONE

IL GIUDICE SPORTIVO

MERCATO

A Carpi e Nocera domenica ci sono due grandi match

Hinterreggio, 4 squalificati Cuneo e Gubbio: stop per 3 Tre turni a Masi del Venezia

Colpo Sorrento In attacco Konan ex Lecce e Toro

Questa la situazione in Prima divisione e il programma del prossimo turno:

FIRENZE Il giudice ha squalificato 56 giocatori (23 di Prima divisione, 33 di Seconda) dei quali 4 dell'Hinterreggio, 3 di Gubbio, Cuneo e Giacomense.

SORRENTO (Na) Il Sorrento ha definito l’ingaggio dell’attaccante ivoriano Axel Cedric Haouliais Konan, 30 anni, l’anno scorso al Bellinzona, serie A svizzera. Konan in Italia ha giocato 111 partite e segnato 22 reti in serie A tra Lecce e Torino.

GIRONE A La classifica dopo 21 giornate: Lecce p. 37; Trapani 36; Alto Adige* 33; Entella, Carpi e San Marino 31; Lumezzane e Pavia 29; Feralpi Salò 27; Cremonese (-1) 25; Cuneo 24; AlbinoLeffe (-6) 23; Como* (-1) e Portogruaro* (-1) 21; Reggiana 19; Tritium* 9; Treviso (-1) 8. (*ha già riposato). Così domenica (ore 14.30): Carpi-Alto Adige (1-2); Como-Reggiana (1-0); CuneoTrapani (0-3); Entella-Pavia (1-1); Lumezzane-Cremonese (0-0); San Marino-Portogruaro (1-2); Treviso-AlbinoLeffe (0-0); Tritium-Lecce (0-2); rip. Feralpi Salò. GIRONE B La classifica dopo 19 giornate: Latina (-1) p. 40; Avellino 35; Nocerina 33; Frosinone (-1) 31; Perugia (-1) e Pisa 30; Benevento, Prato e Viareggio 26; Paganese 25; Catanzaro 24; Gubbio 22; Andria (-2) 20; Barletta 14; Carrarese 13; Sorrento 12. Così domenica (ore 14.30): Andria-Catanzaro (0-0); Barletta-Avellino (0-1; sabato, ore 16); Benevento-Carrarese (3-0); Gubbio-Paganese (0-1); Latina-Viareggio (1-1); Nocerina-Frosinone (2-2); Pisa-Perugia (2-1; lunedì, ore 20.45); Prato-Sorrento (2-0).

PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi: tre giornate a Meza Colli (Pavia) per ripetute offese a un guardalinee; due a Pesenti (AlbinoLeffe), Guerri (Gubbio) e Babù (Paganese); una a Pippa (Barletta), Danucci e Scaglia (Cuneo), Briganti (Gubbio), Caccetta (Trapani), Pasciuti (Carpi), Benassi (Carrarese) e Ferrero (San Marino). Non espulsi: una giornata a Malaccari (Gubbio), Malomo (Prato), Piccinni (Barletta), Pestrin (Carrarese), Moi (Cremonese), Donida (Cuneo), Crescenzi (Viareggio), Sacilotto (Latina), Cesca (Pavia), Moracci (Portogruaro) e Balzano (Sorrento). Allenatori: una giornata a Cozza (Catanzaro) in aggiunta alla precedente perché impartiva disposizioni dalla tribuna, e Rossi (Cuneo). Ammende: 2.500 euro Andria, 1.000 Gubbio e Perugia. SECONDA DIVISIONE Giocatori espulsi: due giornate a Gigli (Chieti), Fiorentino (Martina) e Dal Bosco (Poggibonsi); una a Gaeta (Renate), Locatelli (Santarcangelo), Frattali (Valle d'Aosta), Urso (Fano), Pandiani (Giacomense) e Angelino (Hinterreggio). Non espulsi: una giornata a Scuffia (Melfi), Fanucchi (Alessandria), Capellupo e Varricchio (Giacomense), Franceschini, Cruz e Ungaro (Hinterreggio), De Luca (Vigor Lamezia), Castaldo (Normanna), Longobardi (Bassano), Tattini (Bellaria), Candiano (Borgo a Buggiano), Ferrari e Sandrini (Castiglione), Caponi (Pontedera), Palumbo (Fondi), Della Latta e Mazzanti (Gavorrano), Bersi e Pietribiasi (Mantova), Salvatori e Schicchitano (Poggibonsi), Gallon (Savona) e Jidayi (Valle d'Aosta). Allenatori: una giornata a Carbone (Valle d'Aosta) per bestemmia. Ammende: 1.500 euro Gavorrano e Venezia. DISCIPLINARE Tre giornate di squalifica a Masi (Venezia) per aver dato mandato verbale a due agenti (Martorelli e Corvino) quando giocava nella Fiorentina.

SECONDA DIVISIONE Fondi, adesso tocca a Fratena FONDI (Lt) E’ Fabio Fratena il

nuovo allenatore del Fondi (Seconda divisione). Il tecnico romano subentra all’esonerato Nicola Provenza, che a sua volta era succeduto per ben due volte a Ezio Capuano. Quella del Fondi è la seconda panchina a saltare questa settimana in questo girone dopo quella della Normanna. SERIE D Un recupero oggi e uno domani

Si gioca oggi alle 14.30 il recupero della gara saltata per i danni e il furto allo stadio la notte precedente. Si tratta di Astrea-Marino (F): arbitra Garoffolo di Vibo Valentia. Domani a Bastia Umbra c’è Castel Rigone-Sp. Terni (E).


20

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

MOTORI TEST FORMULA 1 E MOTOGP

inMalesia

Valentino sulla Yamaha torna il Dottore Bagarre dietro a Pedrosa Che antipasto di stagione con Dani che precede di 8 millesimi Lorenzo e di 44 la sorpresa Marquez. Hayden e Dovizioso faticano a oltre 2"

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA SEPANG (Malesia)

Valentino Rossi sulla Yamaha M1 MILAGRO

4

GROSJEAN TERZO Così ieri sulla pista di Jerez (4.428 m)

1. Button (GB-McLaren) 1’18"861 (37 giri) 2. Webber (Aus-Red Bull) 1’19"709 (73) 3. Grosjean (Fra-Lotus) 1’19"796 (54) 4. Di Resta (GB-Force India) 1’20"343 (89) 5. Ricciardo (Aus-T.Rosso) 1’20"401 (70) 6. Massa (Bra-Ferrari) 1’20"536 (64) 7. Hülkenberg (Ger-Sauber) 1’20"699 (79) 8. Rosberg (Ger-Mercedes) 1’20"846 (14) 9. Maldonado (Ven-Williams) 1’20"864 (84) 10. Van der Garde (Ola-Caterham) 1’21"915 (64) 11. Chilton (GB-Marussia) 1’24"176 (29)

Felipe Massa, 31 anni, vice iridato 2008 COLOMBO

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI JEREZ (Spagna)

Fernando Alonso può continuare a macinare chilometri in bici senza assillo perché, quando tra due settimane al Montmelò (il 19) inizierà la marcia di avvicinamento a Melbourne, troverà ad attenderlo una Ferrari sincera nei comportamenti, lontanissima da quell’oggetto misterioso che era la F2012 dodici mesi fa. Nessuna telefonata allarmata è partita ieri sera da Jerez per Maranello o le Canarie, giura Felipe Massa che ieri ha avuto l’onere e l’onore di tenere a battesimo la F138. «L’unico rammarico è non aver provato a lungo come avrei voluto — ha commentato il brasiliano, che ha percorso 64 giri, tutti con gomme di mescola media (tre treni) e un miglior tempo di 1’20"536, sesto di giornata —. All’inizio bisogna fare tanti chilometri, sarebbe sempre ideale percorrere un centinaio di giri, invece abbiamo accusato dei problemi di temperatura interna della macchina che ci hanno costretto ad aprirla per capire come ovviare al problema».

Per un paio di ore Valentino Rossi ha sognato di rompere un digiuno lungo 850 giorni: davanti a tutti con pista asciut-

ta (sul bagnato in due anni e mezzo di pena era successo 3 volte) con la ritrovata Yamaha, come il 10 ottobre 2010, quando qui vinse la 46ª e ultima gara prima di passare a Ducati.

sa. «Sono tornato tra i top» commenta entusiasta. In effetti i 4 decimi rimediati sono un fardello da prendere col sorriso sulle labbra: in teoria si può solo migliorare.

Naufragio Un’avventura in ros-

Equilibrio Ma il primo giorno di

so che lo ha portato ad arrancare nelle retrovie, a pensare a un declino che invece ora sembra allontanato. Poco importa che a fine giornata si sia visto sfilare da Marc Marquez, portentoso al debutto con la Honda (ma qui aveva già provato e fatto lo stesso tempo), dal compagno Jorge Lorenzo e da Dani Pedro-

scuola della nuova stagione ha anche detto che forse il ritiro di Casey Stoner potrà essere un beneficio per tutti. Per i colleghi rimasti, che senza il cannibale australiano vedono aumentare le possibilità di vittoria e per lo spettacolo. Scomparso il «bastonatore» che al terzo giro piazzava il record, i grandi

protagonisti se la sono presa comoda. Grazie anche alla temperatura ideale (non c’era il solito caldo che stronca fisico e gomme) si è andati più forte del primo giorno 2012, ma i migliori hanno progredito con calma e alla fine si sono ritrovati in un fazzoletto. Pedrosa ha dato 8 millesimi a Lorenzo e 44 a Marquez, Mentre in poco più di 8 ci sono le 4 Honda e 3 Yamaha su 4 (Smith è acerbo e forse inadeguato). Una gran bagarre. Affinamenti Le Case giapponesi

avanzano nel segno della continuità. «La moto era la stessa del

Buona la prima

Massa promuove la Ferrari F138 «Altro pianeta» Il brasiliano: «Più trazione e controllo». Ma Button fa un tempone

Sollievo Ma il brasiliano è ap-

parso comunque sollevato. «Perché questa vettura è davvero di un altro pianeta rispetto a quella dell’anno scorso. Allora non ero affatto contento. Quella macchina non si... fermava in pista (non aveva tenuta di strada; n.d.r.). La prima impressione su questa F138 è positiva, è molto più bilanciata. Qui a esempio conta molto l’aderenza e ho avuto buoni responsi sul comportamento del posteriore, è più solido. Sì, mi sento sollevato perché tutto ciò ci permetterà di guadagnare tempo: l’anno passato abbiamo speso più di un mese per risolvere i problemi. E questo ci aiuterà ad accelerare lo sviluppo e preparare la macchina per la prima gara. Attenzione però, questo non vuol dire che è tutto perfetto, c’è tanto da fare, tante cose da capire e sviluppare». Prestazioni La Ferrari sin

dalla vigilia aveva dichiarato che in queste prime giornate non avrebbe guardato al cronometro, ma il tempo di 1’18"8 centrato da Jenson Button al termine

di una tribolata giornata per la McLaren, ha lasciato stupito il brasiliano: «Non so quanta benzina avesse a bordo, in che maniera usasse l’ala mobile (c’è un accordo tra i team per utilizzarla solo nel rettifilo dei box e in quello opposto; n.d.r.) ma quel tempo è incredibile. Ah lo fa fatto con le gomme dure? Sì? (sorriso), Beh allora è ancora più... veloce. Invece l’1’19"7 di Webber (secondo del giorno; n.d.r.) era sicuramente alla mia portata. E comunque non sono affatto dispiaciuto di come è andata questa prima giornata». Gomme Dà anche un primo giudizio sulle nuove gomme. «Sono senz’altro più morbide di quelle che avevamo l’anno scorso, bisognare considerare che questa pista non fa molto testo perché l’asfalto è abrasivo e l’usura alta. Ma se mi chiedete in generale che direzione avrei voluto prendesse la Pirel-

li, beh avrei detto questa». Gli altri La giornata di Massa è

stata assai più liscia di quella di Button, rimasto a piedi dopo appena tre giri per un guasto alla pompa della benzina che ha ridotto la sua presenza in pista a sole 37 tornate. Anche per la Mercedes è stata una giornata da dimenticare: Rosberg ha dovuto alzare bandiera bianca dopo 14 giri per un guaio al cablaggio elettrico che ha costretto i tecnici a correre ai ripari, il sistema andava modificato e così si è deciso di non girare più. Webber invece è stato regolare come un orologio: è andato piano al mattino quando presumibilmente aveva tanta benzina a bordo nella sua Red Bull e assai più rapido nel pomeriggio. Positivo è apparso anche il debutto della Lotus nelle mani di Grosjean e della Force India con Di Resta. Oggi si replica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA TECNICA

EMIRATES SPONSOR

McLaren, deviatori inediti Newey «guarda» alla Sauber

Stop Ecclestone «GP d’Europa? No Le gare sono 19»

JEREZ — Al panorama delle monoposto per la stagione 2013 manca oramai soltanto la Williams. Presentate invece Caterham e Marussia. Fra le due quella che sembra aver introdotto maggiori novità è la seconda che abbandonata la progettazione con la simulazione CFD è passata allo sviluppo in galleria del vento sotto la direzione di Pat Symonds. La giornata però è vissuta sull’osservazione delle novità dei primi della classe. La McLaren, rispetto la presentazione, ha introdotto una soluzione a tre elementi al posto dei soliti due deviatori di flusso nella parte inferiore del telaio. Sulla Red Bull c’è stata la conferma che Newey è arrivato alla stessa conclusione Sauber: il buco a monte dello scalino nel muso oltre ad un rafforzamento del sistema di raffreddamento con l’aggiunta di un radiatore subito dietro la presa dinamica del motore. Invariata rispetto alla presentazione la Ferrari con il diffusore allora tenuto nascosto che sembra identico a quello di fine stagione come pure l’alettone anteriore. Giorgio Piola © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diciannove gare e non 20 nel Mondiale 2013 di Formula 1. Bernie Ecclestone mette fine alle speculazioni di queste settimane sulla possibilità che la data del 21 luglio, riservata dalla Fia per un Gran Premio in Europa, venisse utilizzata in extremis. Quindi niente Austria, Turchia, Francia o Portogallo secondo le ultime ipotesi. «È troppo tardi per aggiungere un altro Gran Premio», ha detto Ecclestone da Dubai, durante la firma dell’accordo quinquennale di sponsorizzazione della Emirates alla F.1 da 144,5 milioni di euro. Il ventesimo GP dovrebbe tornare nel 2014 in Russia a Sochi.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

2012, cerchiamo di ottimizzare il comportamento con i 3 chili in più» dice Pedrosa. «Ho provato qualcosa di nuovo — fa eco Lorenzo —, in parte positivo, in parte meno. Ma la moto è solo un’evoluzione della precedente. Devo provare la vera 2013».

ESAME OK IL PESARESE SODDISFATTO DEL DEBUTTO

«Questa è la mia moto In 10 giri ho ritrovato il gusto di guidare»

Gambero Alla festa manca solo

la Ducati e Rossi si prende una piccola rivincita: «Normale. Io con un’altra moto sono andato più forte, loro senza di me più piano». Ma davvero non si riesce a capire la prestazione di ieri. Mentre tutti sono andati più forte del 2012, Nicky Hayden ha fatto peggio di qualche millesimo: possibile che una moto vada all’indietro? No. I 2" abbondanti dell’americano (10˚) sono da analizzare, più normali i 2"3 di Andrea Dovizioso, praticamente al debutto. «Il nostro compito è riprendere gli avversari che sono davanti. Stiamo provando tanto: al mattino elettronica, al pomeriggio telaio. Per ora sviluppiamo e non diamo la vita per fare un tempo. Il distacco è grande, ma è anche solo il primo giorno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

1

Valentino Rossi, 33 anni, scherza con il suo tecnico Jeremy Burgess AP

come ho sempre pensato, dopo 10 giri capisci com’è la situazione. Con la Desmosedici, dopo 3 mi ero reso conto che le cose non sarebbero andate per il verso giusto. Al contrario questa Yamaha è la mia moto. Fin dalla posizione in sella... Striscio i gomiti, mi diverto a guidare».

Rossi: «Finora i tempi Anche la rossa satellite non decolla: Iannone chiude 16˚, Spies 17˚ a quasi 4"

ho perso solo la sfida Ducati» DAL NOSTRO INVIATO

SEPANG Così ieri sulla pista di Sepang (5.548 m): 1. Pedrosa (Spa-Honda) 2’01"157; 2. Lorenzo (Spa-Yamaha) 2’01"165; 3. Marquez (Spa-Honda) 2’01"201; 4. Rossi (Ita-Yamaha) 2’01"584; 5. Bradl (Ger-Honda) 2’01"789; 6. Crutchlow (GB-Yamaha) 2’01"881; 7. Bautista (Spa-Honda) 2’01"981; 8. Nakasuga (Gia-Yamaha) 2’02"968; 9. Akiyoshi (Gia-Honda) 2’02"972; 10. Hayden (Usa-Ducati) 2’03"336; 11. Yoshikawa (Gia-Yamaha) 2’03"456; 12. Smith (GB-Yamaha) 2’03"460; 13. Dovizioso (Ita-Ducati) 2’03"535; 14. A.Espargaro (Spa-Art) 2’03"782; 15. De Puniet (Fra-Art) 2’04"283; 16. Iannone (Ita-Ducati) 2’04"500; 17. Spies (Usa-Ducati) 2’05"086; 18. Takahashi (Gia-Honda) 2’05"154; 19. Barbera (Spa-Bqr-Ftr) 2’05"469; 20. Hernandez (Col-Art) 2’05"656; 21. Abraham (R.Cec-Art) 2’05"694; 22. Petrucci (Ita-Ioda-Suter) 2’05"753; 23. Aoyama (Gia-Bqr-Ftr) 2’05"919; 24. Corti (Ita-Ftr-Kawasaki) 2’06"426; 25. Laverty (GB-Art) 2’06"507; 26. Pesek (R.Cec-Ioda-Suter) 2’07"015; 27. Staring (Aus-Ftr-Honda) 2’07"044; 28. Edwards (Usa-Ftr-Kawasaki) 2’08"206. I test proseguiranno oggi e si concluderanno domani. Gli altri due collaudi pre-campionato dal 26 al 28 febbraio a Sepang e dal 23 al 25 marzo a Jerez.

2

A

HANNO DETTO

3

S Nico Rosberg «Malgrado il guasto, la macchina è molto bilanciata e ciò mi ha permesso di spingere da subito. Il passo avanti si vede»

A sinistra (1) la Ferrari F138 di Felipe Massa in azione con le gomme medie. Sopra, dall’alto, la McLaren di Button si ferma per un problema (2); fiamme al posteriore sulla Mercedes di Rosberg (3); la presa d’aria spuntata sul muso Red Bull (4) SPORTINFOTO-AP-IPP-PIOLA 4

S Romain Grosjean «Provo le stesse, positive sensazioni che avevo un anno fa. La Lotus, infatti, si è dimostrata velocissima da subito»

Valentino sollevato? Di sicuro. Felice? Certamente, anche se lo ha mostrato con moderato equilibrio. Ma l’esame era di quelli importanti, anche per uno che ha fatto mille battaglie e vinto... 999 scommesse: «L’unica sfida che ho perso nella mia carriera è stata quella con la Ducati». Non si prende rivincite. Srotola solo i bei pensieri legati a questa giornata. «Prima di salire in moto non sapevo cosa aspettarmi. Invece,

GLI ALTRI PILOTI BILANCIO DELLA GIORNATA A JEREZ

Lancio I dubbi che (forse) aveva in testa sono svaniti presto. «Non mi potevo aspettare di meglio. Anche se alla fine sono stato 4˚, prendere 4 decimi dai primi è molto positivo per essere all’inizio. Non posso sapere se con l’affiatamento con la moto questo divario può essere colmato, ma l’importante è che abbia ritrovato il gusto di guidare». Con la rossa se n’era andato presto. «Ho ritrovato una

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

Yamaha che con Lorenzo ha lavorato bene. L’elettronica funziona e anche il motore è migliorato in accelerazione, pur se la Honda ha ancora la capacità di scaricare bene i cavalli a terra. Ma con la squadra abbiamo iniziato già a lavorare per lo sviluppo in funzione del campionato: qui (ogni riferimento alla Ducati non è casuale; n.d.r.) quando fai una modifica ti accorgi immediatamente se funziona o no. E come ciclistica, soprattutto l’anteriore ti dà una grande sicurezza». La rincorsa non si ferma. «Voglio vedere alla fine di questi tre giorni quale sarà il distacco dai primi. L’obiettivo è migliorare questi 4 decimi». Un pensiero va infine al nuovo arrivato Marc Marquez. «Mi aspettavo che andasse forte, ma non così... Sta facendo questi primi test con l’approccio di uno che vuole vincere il Mondiale». f.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’OPINIONE di FILIPPO FALSAPERLA

a pagina 17

&

lePresentazioni

Jenson è «stupito» Webber alle prese con il sottosterzo Qualche guaio per il britannico, ma poi sorride. L’australiano: «C’è da lavorare» DAL NOSTRO INVIATO

JEREZ

«Quando ho visto il tempo sul display, mi sono stupito anch’io». Incupito per quasi l’intero giorno per un guasto alla pompa benzina (che a Monza gli era costato il 2o posto), il volto di Jenson Button si è disteso nel tardo pomeriggio dopo aver realizzato con le Pirelli arancioni (dure) il miglior tempo della sessione. Feeling «È stata una giornata

nella quale ho provato un misto di sensazioni — ha spiegato l’inglese — perché chiaramente restare fermo dopo appena tre giri e a lungo ai box non è certo il miglior modo per

iniziare la stagione. Ma è meglio che ciò accada subito piuttosto che alla fine della sessione di collaudi. La macchina? Buona, ma non me la sento di dire che è migliore rispetto alla McLaren di un anno fa». Il tempo di Jenson ha stupido anche Webber che ha lamentato un eccesso di sottosterzo: «Per fortuna non si corre domani, ci rimbocchiamo le maniche e proviamo a risolvere il problema. La monoposto? Le novità regolamentari non sono tali da dire che c’è stato un grande cambiamento. Questo test è come un 21˚ GP del 2012». Trattativa Infine uno sguardo sul futuro. Franz Tost ha reso noto che la Toro Rosso sta discutendo con la Renault per poter passare il prossimo anno al V6 turbo francese. «Con la Ferrari lavoriamo bene — spiega —, ma potere usare lo stesso gruppo motore e cambio della Red Bull ci permetterebbe di risparmiare soldi». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Caterham userà la galleria Williams Marussia 2 studiata da Symonds JEREZ — (a.cr.) Svelate anche la Caterham CT03 e la Marussia MR02. La vettura della scuderia di Toni Fernandes è ora verde più brillante: «Uguale ai nostri buggy», spiega il neo capo del team Cyril Abiteboul. Fiancate e cofano sono più stretti, resta uno scalino pronunciato sul muso: «Mettere il vanity panel è un aggravio di peso», sostiene il dirigente francese, che annuncia sviluppi nella galleria del vento della Williams. Cambio e motore sono forniti dalla Renault. Piloti: Giedo Van der Garde e Charles Pic (foto in alto). La Marussia al momento non presenta sponsor e non ha ancora annunciato Luis Razia come secondo pilota accanto a Max Chilton. È la prima auto disegnata con l’aiuto della galleria del vento e con Pat Symonds consulente. Avrà il kers della Williams LIVERANI


22

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436

A Milano impieghiamo 3 ambosessi per amministrazione, distribuzione e magazzino di base. Full-time. 02.24.30.28.51 CONTABILE finita e pratica lavoro d?ufficio, rinomata pasticceria cerca per mezza giornata zona ex Fiera Milano. Scrivere : sarasite@alice.it

SARDEGNA Alghero solo noi nuovissimo alloggio portico giardino esclusivo pronta consegna ottimo per investimento solo 58.500 euro. CE: C - IPE: 65 kWh/mq. 035.41.23.029 SARDEGNA Italia-style: sole, mare, relax e ogni tipo di comfort nell'isola più esclusiva d'Italia. Il piacere di oziare al sole e tuffarsi in acque domestiche e cristalline. Fronte spiaggia, esclusivi villini/appartamenti da euro 99.000! Solo da noi. Chiama subito 035.24.18.34. CE: E - IPE: 93 kWh/ mqa.

Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

MERCATI ESTERI esperto internazionalizzazione imprese e sviluppo mercati esteri mette in contatto domanda estera con aziende italiane. 339.45.75.102

CUSTODE esperto con alloggio offresi. Assoluta serietà, precisione, cortesia. Pronta disponibilità. 333.38.91.465.

GUARDIANO fiduciario offresi diurno o notturno massima serietà. Telefonare alla sera dalle 18. Tel. 02.37.61.485.

ASSAGO vendesi appartamento, box. CE E, IPE 140,62 kWh/mqa. 02.87.28.14.89 - 335.61.61.438 MONOLOCALE nuovo con giardino Corsico -XXIV Maggio. Box. Pronta consegna euro 148.200. CE: B - IPE: 53,26 kWh/mqa 02.45.11.91.66. SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03

STIRATRICE guardarobiera alta professionalità, referenziata, seria offresi Milano preferibilmente zona Fiera. 335.57.16.619

CONTABILE pensionato offre collaborazione part-time a media piccola società. Tel. 347.01.67.380.

MONTECARLO. Confine esclusiva. Introvabile! Lussuosi appartamenti nuovi, terrazze, piscina, climatizzazione. Da Euro 179.000! Italgestgroup.com 0184.05.55.50

CAPANNONI 1000 - 2000 mq, affittansi Samarate (Va), vicinanze Malpensa, uso industriale, con carri ponte. CE-EPH Classe D, 32,08 kWh/mca. Tel. 335.20.75.86. LABORATORIO magazzino, Accursio vendesi - 145 mq. passo carraio. CE: F - IPE: 59,73 kWh/mca. 02.88.08.31. LONATE POZZOLO (Va) Via Magenta, 29 nuovo capannone vendesi/affittasi, 2.680 mq. + 450 mq. uffici arredati, 2 campate h. 12 mt, 1 campata h. 8.50 mt, completo di tutti gli impianti tecnici e cabina 630 Kw, CE D, 41,26 kWh/mc. Tel. 335.20.75.86. MILANO Agrate villa Mq. 400 capannone mq. 500 vendo/affitto anche separatamente. CE: G - IPE: 175 kWh/ Mqa. 02.33.90.144 NEGOZIO - affittasi - via Valtellina, sette luci, sottonegozio, box triplo, carico/scarico. CE: F - IPE: 147,22 kWh/ mca 02.88.08.31. PIAZZALE CADORNA affittasi ufficio arredato 300 mq 8 locali portineria euro mensili 5.700 + 500 spese CE: G - IPE: 178,25 kWh/mca. Tel. 335.20.75.86. No agenzie. SHOW-ROOM /studio - vendesi - MM Porta Romana. 285 mq euro 313.000,00. CE: F - IPE: 59,03 kWh/ mca 02.88.08.31.

Saldi Shop

CASA

BOUTIQUE acquista oro, gioielli, diamanti, argenteria, monete. Via Torino 20-Milano. 02.86.46.17.26 - Lunedì chiuso. PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Via Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26

LOTTOMIO IN EDICOLA

ATTIVITÀ da cedere / acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services 02.29.51.80.14 VENDESI attività bowling, bliliardi, videogiochi, sala slot gestore 2000 mq. Tel. 339.59.92.534

ACQUISTIAMO

automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento contanti. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 02.89511114.

OCCASIONI

ACQUISTIAMO Argento, Oro, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI:

•ORO USATO: Euro 26,45/gr. •ARGENTO USATO : Euro 415,00/kg.

•GIOIELLERIA CURTINI

Mercedes GLK 350 cdi 4matic sport 2010 euro 33.000; Nissan Murano 2.5 dci Tekna automatica 2010 euro 23.900; Bentley Continental T automatica 1997 euro 64.000; Ferrari 612 Scaglietti F1 automatica 2004 euro 55.000. Auto in condizioni perfette. Autogiolli - Milano 02.89.50.41.33

via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori

LAVORO

Eventi Ristoranti

ACQUISTIAMO

brillanti, gioielli firmati, orologi marche prestigiose, monete, argenteria. Il Cordusio 02.86.46.37.85.

Scopri la principale rivista lotto in Italia da oltre 22 anni. Mediavideo pag.621-622 Canale 5 - www.lottomio.it

L’appuntamento quotidiano 7 GIORNI SU 7 Annunci “IN EVIDENZA” Mostre

RESPONSABILE amministrativa trentennale esperienza co.ge banca bilancio referenziatissima Milano. Tel. 333.69.00.782

UFFICI nuovi Cairoli Bonaparte, 377 mq, divisibili, pronta consegna. CE: D - IPE: 20,03 kWh/mca. www.filcasaservice.it 02.89.09.36.75

Viaggi

IMPIEGATA pratica agenzia turistica, reception, contabilità, ottimo pc, spagnolo. 333.38.62.368 Disponibilità immediata

ABBADESSE splendido quadrilocale con ampi terrazzi, serra, luminosissimo. Scelta capitolato. Valore da progetto CE: E - IPE: 133,94 kWh/mqa 02.49.45.87.61. ACCURSIO /Gallarate, bilocale con taverna, ristrutturato, climatizzato, box. CE: F - IPE: 59,73 kWh/mqa 02.88.08.31. CORSO ITALIA prestigioso 200 mq Euro 1.600.00,00 CE: G IPE: 175 kWh/ mqa - 334.67.88.848 Occasione Immobiliare. NUOVE eleganti mansarde, panoramiche, silenziose. Via Cimarosa. CE: B in fase di progetto - IPE: 45 kWh/mq 02.88.08.31. ORA o mai più. Ultimi 3 attici nuovi. 3.000/mq anziché 3.800/mq. Benefattori dell'Ospedale. CE: C - IPE: 74,9 kWh/mqa 335.80.45.694 TRILOCALE Filiberto, nuova costruzione, biservizi, terrazzo. Personalizzabile, euro/mq 6.700 CE: A - IPE: 28,5 kWh/mqa. www.filcasaservice.it 02.34.93.16.65. TRILOCALE. Stabile signorile - Vittor Pisani - ottimo investimento. CE: da G IPE: 187,5 kWh/mqa 02.67.07.53.08.

Corsi

GEOMETRA vasta esperienza edile, manutenzioni, ponteggi, magazzino, computi, sicurezza. Disponibile trasferte. 334.10.51.083

UFFICI - vendesi - palazzo storico, mq 250/1.000. Personalizzabili. www.filcasaservice.it Valore da Progetto CE: D - IPE: 104,5 kWh/mca 02.89.09.31.72 - 02.88.08.31.

UFFICIO prestigioso 100 mq. - vendesi/affittasi - Corso Italia. Box. CE: G IPE: 69,00 kWh/mca 02.88.08.31.

Spettacoli

AMMINISTRATIVO esperto aziende medio piccole, gestione completa fino al bilancio, trentennale esperienza, esamina proposte anche part-time zona Milano nord. Disponibilità a breve. 339.37.40.496.

UFFICI - affittasi - Repubblica/V.Veneto 500/1.000 mq ingresso indipendente, posti auto. CE: F - IPE: 61,21 kWh/ mca 02.88.08.31.

Ogni giorno oltre 8 MILIONI DI LETTORI con l’abbinata Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport nelle edizioni stampa e digital www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

ABBANDONATI al benessere, percorsi esclusivi, sauna, trattamenti olistici, massaggi. Personale qualificato. Tel. 02.39.52.48.54 ABBINA mente e corpo attraverso il rilassante piacere dei nostri massaggi olistici. 02.39.40.00.18. Milano. SCOPRI le nostre promozioni regalandoti piacevoli momenti in un'oasi di relax. 02.66.98.13.15.

AMANDA trasgressiva 899.842.473. Viziosa 899.842.411. Euro 1,30min/ ivato. VM18. Futura Madama31 Torino. CONTATTO piccante 899.11.14.84. Esibizioniste 899.89.79.72. Euro 1,80 min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 - Arezzo.

Gli annunci si ricevono tutti i giorni feriali anche nella tua città: BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126 BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028 BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444 COMO : tel. 031/2287911, fax 031/262272 CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610 FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34 GENOVA : tel. 010/218783 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55 NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712 OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084 PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72 RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003 ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 TORINO : tel. 011/50.21.16, fax 011/50.36.09 TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,00 - n. 1: euro 2,08; n. 2, 3, 14: euro 7,92 n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: euro 4,67 n. 10: euro 2,92 - n. 1: euro 3,25 - n. 13: euro 9,17 - n. 15: euro 4,17 - n. 17: euro 4,58 - n. 18, 19: euro 3,33 - n.21: euro 5,00 n. 24: euro 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. n.16: euro 1,67 sul Corriere della Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport; euro 2,08 sulle due testate. n.22: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 4,67 sulle due testate. n.23: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

23

CICLISMO L’INTERVISTA A CANNONBALL

v identiKit & CARRIERA

CAVENDISH

dato da belgi: sorridono sempre, sono allegri. E poi questo gruppo ha vinto così tanto nel 2012, dal pavé alla cronosquadre iridata. Sono mancate le tappe nei grandi giri, e se ci riusciamo insieme, possiamo essere il gruppo più dominante al mondo». La convivenza con Boonen però non rischia di diventare un problema?

A

I PIÙ VITTORIOSI IN ATTIVITÀ

Sono 3 i corridori in attività che hanno raggiunto le 100 vittorie

«Per niente. Tom è un campione, e un grande ragazzo. Siamo diversi, e non correremo tantissime volte assieme. Siamo due carte importanti da giocare». Però la Milano-Sanremo volete vincerla entrambi...

«Non la considero un mio vero obiettivo». Prego?

Mark Cavendish è alla prima stagione con l’Omega-Quick Step TIM DE WAELE

«Con Sky era solo lavoro Ora torno a divertirmi» Qatar L’inglese s’impone in volata e rivela: «Il Tour 2012 è stato frustrante. Mi sento come se stessi iniziando una nuova carriera» DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta MESAIEED (Qatar)

Non c’è sorpresa nel vederlo sprintare a braccia alzate. Mark Cavendish è l’uomo più veloce del mondo e la vittoria di ieri nella terza tappa del Giro del Qatar non è molto di più che ordinaria amministrazione: ha battuto Markus e Kruopis (Fortin 9˚, Guardini 11˚, Viviani era caduto dopo 15 km e non ha rischiato in volata; Bookwalter sempre leader). Ma i nuovi colori che porta — quelli dell’Omega-Quick Step, con i quali era già andato a segno a gennaio in Argentina al San Luis — un sussulto lo provocano ancora. Già, perché lo scorso anno di questi tempi «Cav» aveva appena cominciato il matrimonio con il team Sky e nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe finito così presto. Così, prima di analizzare presente (e futuro), uno sguardo al passato si impone.

la storia

MARCO PASTONESI

«Stage» in altura? Macché: in fabbrica. E’ la proposta, seria, di Roberto Marrone, team manager della Ceramica Flaminia-Fondriest, la nuova squadra Continental presentata ieri a Milano. Non più, o forse non solo, periodi di allenamento in montagna per migliorare preparazione e prestazioni, ma giornate trascorse da operai e da impiegati per guardare, conoscere, capire, imparare. «Da tempo — ragiona Marrone — gli sport stanno andando verso la specializzazione, tanto che nel ciclismo gli ju-

«Ho già indossato la maglia rosa in due occasioni (3 giorni, ndr) e sapete, è qualcosa di così vicino al mio cuore. Così, voglio riprovarci a Napoli. E poi, anche nella cronosquadre di Ischia possiamo andare forte. Conosco tra l’altro quelle zone: il traffico è pazzo, ma la gente è così calorosa...».

«Non mi interessa che cosa fa Sky adesso, e che cosa farà nelle corse. Penso solo all’Omega-Quick Step e a essere il più vincente possibile. Non sono mai stato più entusiasta all’inizio di una stagione. Mi sento come se stia cominciando una nuova carriera».

«Durante l’ultimo Tour. E’ stato il più difficile della mia carriera. Ero in maglia iridata e nella forma della vita, ma ho vinto il mio minor numero di tappe in un’edizione (3, ndr). E’ stato frustrante».

«Non c’è dubbio e di questo non mi sono mai lamentato. E’ l’obiettivo più grande nel ciclismo. Non volevo un team solo ed esclusivamente per me, altrimenti non sarei mai andato a Sky. Però sapevo che volevano andare al Tour per vincere anche la maglia verde dei punti. E ci tenevo a essere parte di tutto questo. Ma quando siamo arrivati, ho realizzato che non era così. Se questa cosa fosse stata chiara prima di firmare, probabilmente sarei andato in una squadra diversa».

E il Giro d’Italia che cosa rappresenta per la sua stagione?

E che cosa pensa delle possibilità del suo ex compagno Wiggins di vincere il Giro d’Italia?

Cavendish, quando si è reso conto di volere andare via da Sky?

Però si sapeva già che lo scopo principale, poi raggiunto, sarebbe stato quello di vincere la maglia gialla con Wiggins, non trova?

«Ho pianto quando l’ho conquistata, nel 2009. E’ storia del ciclismo. Ma sono consapevole che per me sarà molto, molto difficile rivincerla. Quando ce l’ho fatta, era il primo anno con la salita Le Manie, che adesso tutti usano per far saltare la corsa. Non è più la stessa Sanremo. Posso provarci, certo, ma non è una priorità».

Il successo di Cavendish: quest’anno ha già vinto al Tour de San Luis BETTINI

« «

Amo questo team ed è difficile non essere felici con compagni così allegri Gioco sull’Ipad a Football Manager: ho il Prato, è la mia squadra in Italia

Con l’Omega-Quick Step sembra vada a gonfie vele, è così?

«Sì. Amo davvero questo team. All’inizio ero un po’ nervoso per il cambiamento, ma è passata subito. Peta, la mia compagna, mi ha detto: "E’ così bello sentire che ti sta di nuovo piacendo fare ciclismo. Per un anno, era diventato un lavoro e basta. C’era così tanta pressione. Ora ti basta salire in bici per cominciare a divertirti". C’è una grande atmosfera in squadra. E’ difficile non essere felici quando sei circon-

Chiudiamo con due curiosità. La prima: è vero che ha chiesto alla Specialized una bici da Bmx? Non è che sta pensando a qualcosa in vista di Mondiali di specialità o Giochi di Rio 2016?

«L’ho chiesta sì, ma non ho queste ambizioni (però sorride, ndr)...».

che entrare in una fabbrica. «Due settimane, ma forse ne basta una sola, per far capire ai corridori che cosa significhi, veramente, lavorare. Alla mia idea, Augusto Ciarrocchi, presidente della Ceramica Flaminia, prima si è sorpreso, poi si è entusiasmato: "Potremmo mandare i ragazzi in magazzino". "Meglio in produzione", gli ho risposto. Dove ci sono i forni per plasmare la ceramica e creare vasche o lavandini, dove il lavoro è più duro. Magari in quei turni in cui bisogna timbrare alle 5 del mattino e poi farsi sette-otto ore filate. E capire, da dentro, che in caso di do-

La Flaminia-Fondriest, team Continental diretto da Roberto Marrone, ha 15 corridori BETTINI

S

108 Tom Boonen 32 anni (OmegaQuick Step)

S

100 André Greipel 30 anni (LottoBeilosol)

S

96 Mark Cavendish 27 anni (OmegaQuick Step)

«Oh, sì. Ci gioco sull’Ipad e durante i ritiri a volte mi fa diventare il compagno di camera meno socievole del mondo... Prendo il Prato, perché è la mia squadra in Italia. In tre stagioni, l’ho portato in serie B!». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ping il primo a pagare è il corridore, poi la squadra, e soprattutto lo sponsor, dunque anche la fabbrica con i suoi operai. Doparsi significa far perdere il lavoro anche agli operai».

In produzione Ed è cultura an-

Alessandro Petacchi 39 anni (LampreMerida)

Seconda: Football Manager.

Flaminia, stage in fabbrica tra i forni per capire che cos’è la vera fatica niores fanno già una vita da dilettanti se non addirittura da pro’. E questo spesso significa abbandonare non solo gli studi, ma anche il mondo reale, la vita quotidiana, i problemi di tutti i giorni. E la ricerca del risultato a tutti i costi rischia di spingere verso scorciatoie illegali. La nostra squadra nasce come una scuola al ciclismo, ma anche alla vita, si fonda su serietà, pulizia e trasparenza, e l’unica prevenzione possibile alle tentazioni del doping possiamo farla non attraverso i controlli interni, sempre facilmente aggirabili, ma solo con l’educazione e l’istruzione, cioè con la cultura».

S

165

Vivaio La Flaminia-Fondriest fa base in Toscana, a Marina di Castagneto Carducci, conta su 15 corridori (8 italiani, tra cui Filippo Baggio, Filippo Savini, i fratelli Andrea e Matteo Fedi, 4 portoghesi, 2 russi, 1 statunitense), farà corse del calendario italiano (debutto al Laigueglia) e internazionale. Ed è il vivaio della Saxo-Tinkoff, il team di Alberto Contador. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIUSTIZIA PENALE

Caso Armstrong Il giudice: «Non riapro l’indagine» «Abbiamo preso una decisione un anno fa su questo dossier: abbiamo ben chiare le recenti dichiarazioni di Lance Armstrong, ma per ora non ho cambiato idea». Così Andre Birote, il giudice che aveva archiviato le accuse penali contro il texano, reo confesso di doping e di aver mentito. MAIORCA — Prima vittoria nel 2013 e 69ª in carriera per Alejandro Valverde (Movistar) nella 3ª prova della Challenge Maiorca (152 km) su Henao e Gesink. Ok Adriano Malori (11˚) e Diego Ulissi (12˚), 68˚ Wiggins a 12’48". Da oggi a domenica Giro del Mediterraneo con Schleck e il tricolore Pellizotti.


24

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

SCI ALPINO MONDIALI A SCHLADMING

y

ORDINE D’ARRIVO SUPERG DONNE 1. Tina Maze (Slo) 1’35"39; 2. Lara Gut (Svi) a 38/100; 3. Julia Mancuso (Usa) 52/100; 4. GOGGIA 57/100; 5. Suter (Svi) 86/100; 6. Stuhec (Slo) 89/100; 7. MERIGHETTI 93/100; 8. Rebensburg (Ger) 94/100; 9. Fischbacher (Aut) 1"01; 10. D. Gisin (Svi) 1"18; 11. Goergl (Aut) e Schmidhofer (Aut) 1"25; 13. Sejersted (Nor) 1"46; 14. Marchand Arvier (Fra) 1"63; 15. Lindell Vikarby (Sve) 1"68; 16. Smith (Usa) 1"69; 17. Sterz (Aut) 1"70; 18. E. CURTONI 1"73; 19. Aufdenblatten (Svi) 1"97; 20. Ruiz Castillo (Spa) 2"19; 21. N. FANCHINI 2"24; 22. Rolland (Fra) 2"51; 23. Yurkiw (Can) 2"75; 24. Alcott (Gb) 2"79; 25. Krizova (Cec) 2"83; 26. Ross (Usa) 2"98; 27. Worley (Fra) 2"98; 28. Prefontaine (Can) 3"49; 29. Duerr (Ger) 4"27; 30. Duerr (Ger) 4"27. RITIRATE: Vonn (Usa) Weirather (Lie), Riesch (Ger), Fenninger (Aut).

Un superG da paura Vonn, volo spaventoso A rischio anche l’Olimpiade

Le drammatiche immagini della caduta della Vonn: è stata portata via con il toboga sospeso all’elicottero di soccorso FOTO IPP

LA SEQUENZA

Nebbia, rinvii, pista fradicia, gara interrotta dopo 36 concorrenti: un circo che costa carissimo all’americana. Oro a Maze, la più forte DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO SCHLADMING (Austria)

Quali sono i limiti di sicurezza per poter disputare una gara di sci? Ieri nel superG femminile che apriva i Mondiali di Schladming sono stati superati ampiamente. E in mondovisione, sotto gli occhi di tutti. Una gara rinviata di tre ore e mezza dopo 12 rimandi per la nebbia a metà tracciato, iniziata sotto nevischio e pioggia su una pista fradicia e ben sei ore dopo la ricognizione. Troppe in una gara in cui la velocità va inventata. E senza dimenticare che alla fine i risultati sono stati convalidati, mentre il buio calava dopo 36 partenti sulle 59 in gara. Per le altre 23 è stata una mortificante presa in giro, 8 ore di attesa senza alla fine levarsi neppure la giacca a vento. I danni Poi, ci sono pure i danni. Il circuito perde Lindsey Vonn, vittima di un grave infortunio. Diverse protagoniste, come la Fenninger, fuori per una porta blu nascosta dal dosso che tanto tempo dopo la ricognizione era difficile ricordare. Di chi la colpa del «show must go on»? Degli organizzatori, della Fis, dei palinsesti televisivi, ma anche delle atlete, che, visto che sono loro a rischiare gambe e pelle, possono qualche volta rifiutarsi di partire. Ed è scandaloso che nella riunione tecnica nessuna squadra abbia presentato protesta ufficiale, tutto bene, tutti d’accordo. La Formula 1 ha dovuto contare i morti prima di capire che era necessario nominare dei rappresentanti per vigilare sulla sicurezza, questo mondo non è an-

Tina all’arrivo urla terrorizzata alla caduta della rivale: «Ma si poteva gareggiare» Visibilità scarsa, gli organizzatori erano già pronti al rinvio: nessuna protesta ufficiale cora maturo. E di contorno c’è pure il naso rotto di un battipista, caduto faccia in avanti, che ha costretto la nostra Elena Curtoni ad attendere una decina di minuti la partenza già al cancelletto. Indecisione Il presidente della federazione austriaca e del comitato organizzatore Peter Schrocksnadel ha dichiarato: «Avevamo già parlato con la Fis per spostare la gara a giovedì, giornata riservata solo alle prove delle discese. L’ingresso sarebbe stato gratuito perché non abbiamo la possibilità di rendere il denaro per i biglietti di questa gara. Poi la nuvola si è alzata e Skardaal (il direttore dei circuito femminile, ndr) ha deciso che si poteva partire». La regina Alla fine ha vinto la slo-

vena Tina Maze, la regina della stagione, davanti alla svizzera Gut e alla statunitense Mancuso e l’Italia recrimina per i 5 centesimi che hanno diviso l’esordiente Sofia Goggia, 4a, dal podio. Onore ai

medagliati. Ma le polemiche per questa gara folle sono arrivate anche nelle loro conferenze stampa. E’ chiaro che chi ha raccolto i primi frutti dei Mondiali ha meno interesse a levare dignità alla gara. La Mancuso, il bronzo, ad esempio: «E’ stata una prova difficile, in molti punti la neve era davvero molle. La visibilità? Tante volte corriamo in condizioni difficili». Men che meno Tina Maze, che ha cominciato nel migliore dei modi il cammino mondiale in questa stagione magica: «Fermare la gara? No, non era così male. Dobbiamo capire, sono Mondiali, dovevamo correre perché non ci sono tanti giorni a disposizione per recuperare e le gare veloci, quando ci sono queste condizioni atmosferiche, discesa e superG sono sempre difficili». Ma il suo allenatore (e compagno), il goriziano Andrea Massi, confessa: «E’ stata una gara al limite, forse la Vonn si è infortunata perché la pista le ha ceduto sotto i piedi. Sono sincero, per Tina ho avuto paura perché mi rendevo conto che in quelle condizioni stava dando tutto per vincere, senza la minima prudenza».

L’urlo di Tina Maze, 29 anni, secondo oro mondiale

Ha preceduto Lara Gut di 38/100 e Julia Mancuso di 52/100: ambedue hanno lasciato l’oro nelle correzioni di direzione su 2 porte che si presentavano all’improvviso, errori figli della ricognizione. Le azzurre hanno disputato il loro miglior superG stagionale con la 20enne Goggia 4a e Daniela Merighetti 7a. Diciottesima invece Irene Curtoni, 21a Nadia Fanchini. Sofia Goggia è una scoperta solo per il grande pubblico. La scorsa settimana ha vinto la Coppa Europa di discesa e potrebbe vincere anche il trofeo assoluto. Ha talento, è in grande condizione e soprattutto ha la testa libera. Puntiamoci anche per la discesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La gara Per la Maze comunque è,

se serviva, la dimostrazione di una stagione perfetta, in cui anche i fattori esterni girano sempre a suo favore. La slovena ha sciato con grande decisione e soprattutto ha mostrato di aver saputo tenere per tanto tempo la concentrazione al massimo livello. Non ha disputato una gara perfetta, ma ieri era impossibile farlo.

GARA SOSPESA ALLE 16 Dopo 12 rinvii, il via con 3 ore e mezza di ritardo Previsto per le 11, il superG ha aperto i Mondiali di Schladming alle 14.30 dopo 12 rinvii. L’annuncio del primo alle 10.40, quando è stato chiaro che il nuvolone a tre quarti di pista non aveva intenzione di spostarsi. Il primo ritardo è stato di 30’, con i 20.000 spettatori pazientemente seduti in tribuna. Dalle 11.30 si è passati alle 12, poi di quarto d’ora in quarto d’ora. L’orario limite erano le 14.30 e solo una decina di minuti prima ha cominciato a nevischiare e la nebbia si è alzata abbastanza per convincere la giuria a far partire le concorrenti con solo 1’15" di intervallo. Ci sono state altre due interruzioni: una di 10’ per un lisciatore caduto dopo il numero 8 (frattura del naso) e una di 15’ per la Vonn. La gara è stata sospesa alle 16 per oscurità: erano scese 36 atlete. Qui a fianco, il cartellone all’ingresso del centro stampa con tutte le correzioni di orario.

La caduta su gazzetta.it Sul nostro sito è possibile guardare il video della caduta di Lindsey Vonn


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

Dramma Lindsey Torna in America per farsi operare Rottura dei legamenti del ginocchio destro e del piatto tibiale: sceglie Vail per l’intervento

L’INFORTUNIO

SCHLADMING (Austria)

GDS

LA DINAMICA

E’ caduta dopo 42" di gara e sull’unico salto E’ stato terrificante l’incidente di Lindsey Vonn durante il superG. La statunitense partiva con il 19, subito dopo la Maze che aveva preso il comando della classifica provvisoria. In vantaggio di 4/100 sulla slovena al primo intertempo, era in ritardo di 12/100 al secondo, ma in piena spinta. La caduta è stata terribile, dopo 42" di gara sull’unico salto della pista Streicher. All’atterraggio il ginocchio destro della Vonn non ha retto all’impatto, si è piegato all’interno e la campionessa ha cominciato a ruzzolare sulla neve sino a fermarsi esanime.

Sembrano quasi profetiche, ripensate ora, le parole di Lindsey Vonn, rilasciate alla vigilia dei Mondiali: «Sono a 3 vittorie dal record della Moser Proell, ma non è così facile come sembra. Ogni vittoria è un’impresa». Sì, e nello sci, tutto può finire in un secondo. Tutto: i Mondiali, la stagione. E anche per una campionessa arcigna come la statunitense non sarà facile riprendere la carriera e tornare al livello di competitività che ha lasciato ieri sulla neve di Schladming. Un volo terribile che ha dato subito l’idea di un serio infortunio soprattutto dopo i rallenty che mostravano come il ginocchio destro, all’impatto con la neve, si piegasse all’interno. Il tutto sotto gli occhi atterriti della sorellina Laura che la seguiva sul videoscreen al traguardo. La diagnosi Subito soccorsa, la Vonn è stata trasportata con il toboga sospeso all’elicottero all’ospedale di Schladming, dove una risonanza magnetica ha evidenziato la rottura dei legamenti crociati. Le hanno proposto l’intervento, ma Lindsey ha preferito farsi trasportare nell’hotel che ospita la squadra per fare i bagagli e raggiungere il prima possibile gli Stati Uniti e la sua Vail, in Colorado dove con molta probabilità si farà operare. Ci sono state versioni contrastanti sulla prima diagnosi. Prima le parole del presidente della federazione austriaca Schroek-

L’ospedale di Schladming e la sorella della Vonn, Laura Kildow

Il giallo Insomma, qual è la veri-

tà? Cosa si è fatta realmente e soprattutto, perché tanti segreti? Pare che la stessa Vonn non ami diffondere notizie negative. L’unica cosa certa è che l’aspetta un periodo di sofferenza, la lontananza dal suo mondo. E poi quella voglia di correre al più presto negli Stati Uniti per mettersi solo nelle

mani solo del medico di fiducia. Forse è meglio farsi controllare il sangue da chi sa mantenere i segreti? Nessuno comunque nell’ambiente della squadra statunitense ama parlare, anche delle condizioni al limite in cui è stato disputato il superG. Neppure Patrick Riml, il tecnico austriaco che segue la Vonn. Non attacca la decisione di scendere in pista perché in fondo la squadra statunitense ha portato a casa la medaglia di bronzo con Julia Mancuso. «Non so nulla di preciso — afferma Riml — perché sceso dalla pista ho avuto solo il tempo di levare gli scarponi e correre alla riunione tecnica dei capi squadra. Certo, è una grave perdita, speriamo torni presto». pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Goggia, grande esordio Il podio è solo a un metro SCHLADMING

Sofia Goggia, bergamasca, 20 anni

(«Do il massimo, non va»). Ritardo Nel bilancio di Sofia ci

sono più soddisfazioni che rimpianti. «Non avevo in testa obiettivi, perché non avendo mai gareggiato nella velocità in Coppa del Mondo non sapevo il mio livello. Sono partita tranquilla, ho solo cercato di sciare morbida, come mi avevano detto gli allenatori in partenza. Peccato per l’ultima parte, cavoli, cinque centesimi li ho persi lì». Ieri è scesa con il pettorale

numero 33, l’ultima tra le compagne. Erano quasi le 4 del pomeriggio, non si è fatta spaventare da pista e visibilità peggiorate. «Sofia è una che non si fa problemi, è per questo che l’ho convocata, mi piacerebbe fosse un esempio anche per le altre» è la soddisfazione di Plancker. Operata tre volte al ginocchio destro, l’ultima volta per la frattura del piatto tibiale la primavera scorsa, la Goggia è una cittadina di Bergamo (Astino) che da bambina sapeva già che cosa voleva fare da grande: la sciatrice. Tifosa di Compagnoni e Tomba, imitatrice (in senso buono) delle grandi («Perché c’è sempre da imparare da chi vince»). «Gli infortuni l’hanno rallentata —- dice Alberto Ghezze, tecnico della Coppa Europa — quest’anno è migliorata molto. Prima era molto istintiva, ora sa quando può spingere». Ed è solo l’inizio. ma.po. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI IL SUPERG UOMINI

S Daniela Merighetti «Non si possono fare le gare in queste condizioni. Ho visto le prime tre e ho pensato: adesso la fermano, non ci fanno più scendere»

S

snadel: «Si è rotta il piatto tibiale». Poi quella dell’ospedale di Schladming: «Rottura dei legamenti crociati e del collaterale interno». Infine quella della federazione americana: «Rottura esterna del piatto tibiale con interessamento dei legamenti del ginocchio destro». La frattura ci sta, soprattutto nel punto di inserzione del legamento crociato quando lo strappo è violento.

25

HANNO DETTO

Elena Curtoni «La neve era marcia dappertutto, dalla prima porta. Nell’infortunio della Vonn c’entrano le condizioni, è atterrata ed è sprofondata»

LA RIVELAZIONE HA APPENA 20 ANNI ED E’ QUARTA A 5/100

Cinque centesimi dal bronzo (un metro e 14 centimetri), ai Mondiali da debuttante, al primo via tra le grandi in una gara di velocità (in carriera finora solo 4 giganti di Coppa del Mondo, senza mai qualificarsi per la seconda manche). Sofia Goggia esulta lo stesso, a Schladming è arrivata per la scommessa del d.t. Raimund Plancker («Mi ha detto che per ringraziarlo avrei dovuto dare il massimo, penso di esserci riuscita»). Niente di regalato, perché la ventenne bergamasca di ritorno dall’ennesimo infortunio che le ha strappato la Coppa Europa l’anno scorso, è un talento annunciato da anni e sbocciato ieri, quando è stata la migliore azzurra nella giornata in cui Dada Merighetti ha chiuso 7ª (mai così bene quest’anno in superG), Elena Curtoni 17ª, Nadia Fanchini 21ª e in lacrime

d

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Christof Innerhofer, 28 anni, 2 vittorie quest’anno ANSA

Ecco Innerhofer Difende il titolo «Parto per vincere» Christof è sereno: «Solo l’influenza è stata un intoppo. Ma tirerò a tutta senza rimpianti» DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI SCHLADMING (Austria)

Meno pressione, più filosofia. Impegnato oggi a difendere il titolo di campione del mondo di superG conquistato due anni fa a Garmisch, Christof Innerhofer attacca così: «E’ stato il gennaio più bello dei miei 28 anni, non ho niente da dimostrare perché le medaglie che ho vinto sono a casa mia. Non commetterò più gli errori di una volta». Quali sarebbero?

S Anna Fenninger «Ho sentito che la gara era spostata a venerdì e mi sono deconcentrata. Il mio errore è dovuto solo a questo»

«Non voglio mai più arrivare al traguardo con il rimpianto di non aver attaccato a tutta. In Val d’Isere nel 2009 ho buttato una medaglia perché nelle ultime 5 porte avevo paura di uscire e mi sono difeso, lo stesso a Vancouver. Garmisch me l’ha insegnato». Come arriva a questi Mondiali?

«Solo l’influenza della scorsa settimana ha disturbato, speravo in un avvicinamento diverso al Mondiale. Non devo difendere nulla, ma è chiaro che parto per vincere». Preoccupato per le condizioni della pista?

S Elisabeth Goergl «Il salto dove si è fatta male la Vonn era più alto e più lungo di quanto ci aspettassimo. La gara era 6 ore dopo la ricognizione»

«Non è una pista molto divertente. Qui conta se sai collegare le curve, non se sai scivolare. Ho vinto l’anno scorso ma c’era una neve estiva, condizioni diverse. E non troverò nemmeno la giornata perfetta di Garmisch, con ghiaccio e sole. Ma so l’atteggiamento che avevo in quella gara. Mi ha aiutato negli ultimi anni, anche per i risultati di quest’anno con così poco allenamento». Due anni fa a Garmisch fu una sorpresa, come ci si sente nei panni del favorito?

«Fa piacere perché vuol dire che ho già fatto bene in passato. E che questo non mi toglie la fame, mi fa solo partire con più serenità. Se non va bene, posso solo essere arrabbiato con me stesso, ma solo se non mi prendo tutti i rischi». Che cosa è cambiato dopo le medaglie mondiali?

«Il mio sogno era una medaglia. Poi quello di salire sul podio nelle grandi classiche, fatto. Meglio di me chi può stare? Ho sponsor che mi danno tranquillità per i prossimi vent’anni. Posso essere sereno, non mi manca niente». Vuol dire che non ha più fame?

«Il bello è che al cancelletto sono più sciolto. Se sbaglio penso solo: vabbè, domani è un’altra gara. Prima ero incazzato, perché non avevo ancora dimostrato nulla». Qual è la gara che vorrebbe vincere qui?

«La discesa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALLE 11 SU RAISPORT 1 ED EUROSPORT

In gara Heel, Marsaglia e Fill Ma c’è il rischio maltempo Anche il superG uomini potrebbe essere ritardato, dopo le nevicate nella notte è prevista una finestra di bel tempo dalle 12. SuperG uomini (ore 11, diretta RsiSport1 ed Eurosport): 1 Pinturault (Fra), 9 FILL, 10 Ligety (Usa), 11 HEEL, 15 Guay (Can), 16 Mayer (Aut), 17 MARSAGLIA, 18 Jansrud (Nor), 19 Reichelt (Aut), 20 INNERHOFER, 21 Theaux (Fra), 22 Svindal (Nor), 23 Klotz, 24 Kostelic (Cro), 26 Janka (Svi).


26

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

SCI NORDICO VERSO I MONDIALI IN VAL DI FIEMME / 2 20 FEBBRAIO-3 MARZO: I PERSONAGGI, LE STORIE

Generazione Pittin

A LE STELLE MONDIALI

LA COMBINATA NORDICA Dal 20 febbraio al 3 marzo in Val di Fiemme si disputano per la terza volta nella storia (dopo il 1991 e il 2003) i Mondiali di sci nordico, cioè salto, combinata nordica e fondo. Nella prima puntata abbiamo parlato di salto, oggi ci occupiamo di combinata nordica, una disciplina, l’unica tutta maschile, divisa in due momenti (cioè prima il salto e poi l’inseguimento con gli sci, partendo dai distacchi decisi dalla posizione in classifica dal trampolino)

S Lamy Chappuis (Fra), olimpionico e 2˚ in Coppa Alessandro Pittin, 22 anni, friulano di Cercivento, bronzo olimpico, 3 vittorie in Coppa

«I tifosi mi spingeranno Saranno gare speciali» Il friuliano re di una disciplina doppia, tra coraggio e resistenza «Frenato dagli infortuni, ho bisogno di un giorno da Giochi» STEFANO ARCOBELLI

Generazione Pittin. Quelli che saltano e poi sciano: i combinatisti nordici. Un mondo che, soprattutto in Italia, resta ancora di nicchia ma che, ad esempio, nei social network, spopola. Pit-Bul non è solo il nome d’arte di un famoso cantante latino, ma il nome d’arte del friulano bronzo olimpico, candidato al podio mondiale in Val di Fiemme nonostante infortuni in serie. «Non è facile ripartire da zero — fa Alessandro —, ormai è una lotta contro il tempo. Un Mondiale in casa è sempre qualcosa di particolarmente importante, e dunque provo a concentrarmi per questo obiettivo più ravvicinato. Mi piace coinvolgere e divertire gli appassionati, i tifosi mi aiuteranno a ritrovare fiducia perché mi danno tanta carica. Gli appassionati mi spingeranno. Ho bisogno del giorno giusto co-

Pittin, finanziere, 9 podi in CdM

me all’Olimpiade». Recupero Il bronzo di Vancouver 2010 salterà anche la tappa di Coppa ad Almaty per finalizzare la preparazione mondiale a Seefeld. Gli ultimi giorni sono i più delicati: ma anche i primi, quelli di primavera. Sintesi di due discipline, gestita da una doppia figura, quella che Sepp Chenetti definisce «le due men-

ti», cioè l’allenatore del salto (Fabian Ebenoch) e quello del fondo, appunto lui. «Confrontare le esigenze, valutare le condizioni di freschezza per un grande risultato, è fondamentale. Un piano strategico essenziale: anche se in questi ultimi anni l’incidenza nel fondo è stata maggiore». Famosi, infatti, i recuperi (in minuti) di Pittin per vincere 3 volte di fila in Coppa del Mondo un anno fa, ma anche Lukas Runggaldier in stagione è cresciuto. I due potrebbero dar vita, in Val di Fiemme, ad un tandem ambizioso, mentre a squadre l’andamento stagionale ci vede assai in ritardo. Pittin ha dimostrato di essere anche l’uomo di un giorno: «La sua assenza s’è fatta sentire — insiste Chenetti — tutti questi inconvenienti mi bruciano, è stata finora una stagione al buio, ma sono convinto che tutto il negativo si può cancellare in un giorno. Questa è la nostra speranza: anche se non è anco-

ra in condizioni ideali, essendo in ritardo nel lavoro, Ale cresce di giorno in giorno. E’ ormai una lotta contro il tempo. Mi auguro che il lavoro possa venir fuori: sì, credo anche nella gara a coppia anche se dipende molto dal salto: Lukas è estroso e può fare la grande prestazione se ci mette l’umore e la fantasia giusti, Pittin lo conosciamo di cosa è capace. Possiamo rimettere in gioco tutto».

S Eric Frenzel (Ger), è il leader di Coppa del Mondo

S Magnus Moan (Nor), capace di grandi recuperi

S Bernhard Gruber (Aut) è 3˚ in Coppa del Mondo (4 vittorie), un oro e bronzo olimpici, 2 titoli iridati

Avversari Da 5 gare il tedesco

Eric Frenzel domina la scena tanto da aver rimpiazzato in cima alla Coppa del Mondo, il vero alter ego di Pittin, cioè il francese Jason Lamy Chappuis, gli altri tedeschi Kircheisen Edelmann sono pericolosi, l’austriaco Gruber e il nipponico Watabe sono solidi, e la coppia niorevegese Moan e Kokslien è attrezzata in entrambi i settori. Le medaglie mondiali saranno contese tra questi assi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Lukas Runggaldier è la seconda punta azzurra e in stagione è già stato 10˚. Farà coppia con Pittin

CURIOSITA’ DENTRO I MONDIALI

La sfida dei reali Dalla Norvegia 60.000 in arrivo CLAUDIO GREGORI

Il fondo è uno sport da re. La Vasaloppet, 90 km, ad esempio, ricorda la fuga sugli sci, da Sälen a Mora, del futuro re di Svezia Gustav Vasa, nel 1520, per salvarsi la vita. L’ultimo degli eredi di Gustav Vasa, re Carlo XVI Gustavo di Svezia, sarà presente ai prossimi Mondiali di Val di Fiemme, in programma dal 20 febbraio al 3 marzo. Il re di Svezia, con la regina Silvia, ha assistito anche ai Mondiali di Val di Fiemme 2003 e all’Olimpiade di Torino 2006. Il sovrano, che regna da quarant'anni, è un fondista appassionato. Nel 1977 finì la Vasaloppet in 8 ore 12’47". Poi, nel 1987 e nel 1997, disputò la Öppet Sår, non-competitiva di 90 km. Ha contagiato con la sua passione anche i figli: il principe Carlo Filippo e la principessa Maddalena lo hanno già imitato. Invasione norge Tuttavia va notato che Pippa, sorella della futura regina d'Inghilterra, con James Middleton, ha disputato la Vasa l’anno scorso e, sconfiggendo il suo nome, ha chiuso in 7 ore 13'36": in una gara ideale avrebbe staccato il re Carlo XVI Gustavo di quasi un'ora. Meglio, con 6 ore 36'32", ha fatto il principe Frederik, erede al trono di Danimarca, membro del Cio con altri 8 principi e col granduca Henri di Lussemburgo. Il re di Svezia è il più famoso dei «Vichinghi» che invaderanno la valle. Sono attesi 60mila norvegesi e 20mila svedesi. Northug & C, come tradizione, alloggeranno all’«Olimpionico» di Franco Nones, campione della 30 km ai Giochi di Grenoble del 1968. Hanno tutto l’albergo — ci vorrà un pass per entrare — e due appartamenti separati, per la quarantena dei malati. Ieri, a Cavalese, sono stati presentati il francobollo dei Mondiali, da 85 centesimi, e il disco, «World Champs Compilation» Fiemme 2013 per l'Emilia». Il bollo rappresenta un fondista e un saltatore con gli sci. Tiratura: 2 milioni e mezzo di esemplari. Il disco sarà venduto sui campi di gara e il ricavato servirà per costruire la palestra delle scuole medie di Mirandola, distrutte dal terremoto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA

22 febbraio: la prova di Ale L’ultima sarà in tandem Così la combinata nordica ai Mondiali: tra il salto a Predazzo e il fondo a Lago di Tesero. 22 FEBBRAIO: hs106-10 km gundersen. 24 FEBBRAIO: Prova a squadre hs 106 (ore 10 e 15). 28 FEBBRAIO: hs-134-10 km gundersen (ore 10 e 15.30). 2 MARZO: prova a coppie hs134-2x7.5 km (ore 10 e 15). COPPA DEL MONDO: 1. Frenzel (Ger) 754; 2. Lamy Chappuis (Fra) 653; 3. Gruber (Aut) 568; 4. Moan (Nor) 559; 5. Edelmann (Ger) 454; 6. Koslien (Nor) 401; 7. Watabe (Gia) 351; 37. L.RUNGGALDIER 40; 43. PITTIN 28.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

27

BASKET DOMANI COPPA ITALIA A MILANO In contropiede di DAN PETERSON

y Cantù sarà più forte

FINAL 8 AL FORUM

Domani al Forum di Assago scattano le Final Eight di Coppa Italia.

Un facilitatore al posto di un terminale Senza Markoishvili, più responsabilità anche per Aradori e Mazzarino Mancio is back! Chi ha pensato che Cantù, perdendo un giocatore «da Nba», come Manuchar Markoishvili, fosse in difficoltà, deve ricredersi. Come ha detto la presidentessa Anna Cremascoli: «Non abbiamo alzato la bandiera bianca!». Certo, la fisionomia della squadra è cambiata: perso un «terminale» in Markoishvili; preso un «facilitatore» in Mancinelli. Poi, ovvio, perso un «esterno» come Manu; preso un «interno» come Mancio. Quindi, una squadra con meno punti nelle mani (forse, visto che ne hanno segnati 94 contro Sassari), ma con più rimbalzi. Domenica Mancinelli non sembrava fermo da settembre. Ha fatto il Kresimir Cosic in post alto, il Chuck Jura in pivot basso. Ha preso il rimbalzo offensivo (più tap-out) chiave della gara. E la sua solita difesa, una piovra contro Bootsy Thornton che l’ha sofferto. Con questo non dico che Cantù è più forte di prima. Dico solo che è diversa. Merito del g.m. Arrigoni per avere battuto una concorrenza spietata (Sassari, Pesaro ecc.). E merito anche a coach Trinchieri che ha fatto «l’umile sarto», nel ricucire i pezzi per una giacca su misura. Trinka è stato geniale in questo: uno schema con Mancio in campo (pendolare sulla linea di fondo o post alto contro la zona); altri schemi senza. Chiaro, ora Mancio dovrà imparare anche gli altri schemi. Ma ha fatto vedere difesa, rimbalzi, atletismo, passaggi, durezza mentale, esperienza. Ovvio, dovranno rimpiazzare i pregi di Markoishvili. Toccherà a Aradori e Mazzarino. Se tutti i pezzi di stoffa andranno insieme come «il sarto» ha disegnato, Cantù sarà una squadra «da Eurolega».

S Quarti Domani Ore 17.45 Cantù-Roma; ore 20.30 Varese-Milano. Venerdì 8 Ore 17.45 Sassari-Brindisi; ore 20.30 SienaReggio Emilia.

S Semifinali Sabato 9 alle 17.45 e 20.30.

S Finale Domenica 10 alle 18.

S Tv e radio Tutte le partite saranno trasmesse in diretta su La7d e SportItalia 2. Radio 105 sarà media partner.

S Biglietti I biglietti sono disponibili su www. ticketone.it. Informazioni sull’evento www.final8.it. A destra un coupon da ritagliare con uno sconto per venerdì.

S LegaDue L’assemblea ha deciso di non cambiare la formula del campionato dopo l’esclusione di Sant’Antimo: i playoff restano a 8 squadre. Trento organizzerà la Final Four (9-10 marzo). Jobey Thomas, ex Trieste, passa a Barcellona Pozzo di Gotto. (m.i.)

LA MAGLIA

con Mancinelli? «Più imprevedibile» Trinchieri sull’impatto del capitano azzurro: «Spero che saremo più difficili da affrontare. Ci vuol tempo»

N. 6 per sempre di Ravaglia Ha scelto il 2x3

PAOLO BARTEZZAGHI

Salutato Manu Markoishvili e accolto Stefano Mancinelli, Cantù cambia faccia. Perso un giocatore perimetrale come il georgiano, in grado di ricoprire più ruoli sia in attacco sia in difesa, ne è arrivato un altro dalle caratteristiche versatili ma declinate in modi e posizioni diverse. Come ha detto Andrea Trinchieri nei giorni scorsi: «Hanno solo una cosa in comune: sono forti».

« «

Stefano Mancinelli non ha potuto scegliere la maglia numero 6 con cui ha giocato dal 2003 perché Cantù l’ha ritirata in onore di Chicco Ravaglia, morto nel 1999 in un incidente stradale. Ha scelto il 23, anzi il 2x3 (cioè 6). Come all’Inter quando nel 1997 Ivan Zamorano scelse il 18, anzi l’1+8, per lasciare il 9 a Ronaldo.

In attacco Mancio può coprire uno spazio che prima esploravamo poco

LE SCRITTE A MILANO

«Mancio infame» Lui: «Non avete di meglio da fare?»

In difesa invece ci dà la possibilità di avere quintetti più grandi e fisici

Indicazioni L’esordio di Mancinelli con Sassari ha dato buone indicazioni. Il capitano della Nazionale permette allo staff tecnico di Cantù di studiare nuove combinazioni tattiche. Difficile dire se e quanto l’arrivo di Mancinelli cambierà nei rapporti di forza in serie A. Probabile che la squadra di Trinchieri diventi ancora più imprevedibile rispetto a quest’anno e alla maggiore quadratura degli anni scorsi. E quindi più difficile da affrontare. «Credo che Mancinelli in attacco ci copra uno spazio tecnico che prima esploravamo poco — dice Andrea Trinchieri — quindi, da questo punto di vista, abbiamo un’area del nostro sistema da implementare e perfezionare». Il tecnico si riferisce al gioco spalle a canestro che che Cantù aveva esplorato due stagioni fa con un piccolo come Mike Green, ora a

Andrea Trinchieri, 44 anni, e Stefano Mancinelli, 29, 2.03. Il tecnico allena Cantù dal 2009 e ha disputato le ultime due finali di Coppa Italia perse con Siena CIAMILLO

Varese. «In difesa — continua il tecnico — ci dà la possibilità di avere quintetti più grandi e fisici. Probabilmente è vero che siamo maggiormente imprevedibili. Più difficili da affrontare? Lo spero, però bisogna tenere conto che ogni variazione comporta vantaggi e svantaggi. Lo svantaggio è quello di aver avuto poco tempo per il rodaggio e quindi per la correzione di eventuali difficoltà che potranno emergere». Tempi I tempi sono stretti. Domani a Milano c’è la semifinale di Coppa Italia con Roma. «Il problema è che di tempo non ne abbiamo — continua Trinchieri — quindi devo ragionare come se Mancio fosse già inserito nella nostra squadra, anche se ovviamente so che non è così. La sua bravura è stata quella di darci un con-

tributo già domenica scorsa, quando ne avevamo estremo bisogno. Spero e credo che la sua forma crescerà giorno dopo giorno così come la comprensione dei meccanismi del nostro gioco». Per il gioco di Trinchieri, essere un eccellente passatore faciliterà l’inserimento. Come ruolo, il Mancio s’inserisce tra un lungo perimetrale come Leunen e un’ala più rapida come Brooks. «Ala o ala forte? Sinceramente m’interessa il giusto — dice Trinchieri — Vogliamo utilizzare Mancio per quello che sa fare. Schierarlo in un ruolo e chiedergli di rispettare tutti i canoni che questo comporta rischia di essere controproducente». Nell’immediato Trinchieri dovrà affrontare un altro imprevisto: l’assenza di Alex Tyus, ricoverato in ospedale per accertamenti.

LeBron sfiora la perfezione: 13/14 Ma i Knicks non mollano Miami de. Il centro dei Knicks ha catturato 20 rimbalzi per la terza partita in fila, eguagliando il primato di squadra di Willis Reed, stabilito nel ’69. L’azzurro ha invece segnato 24 punti in 24 minuti, ma i suoi Bulls sono stati battuti a Indianapolis.

(m.o.) Serata di grandi numeri. Protagonisti LeBron James, Tyson Chandler e Marco Belinelli. Il Prescelto ha realizzato 31 punti nella vittoria di Miami su Charlotte (con 8 assist e 8 rimbalzi), ma è la percentuale al tiro a far notizia: 13 su 14 (93%), un solo errore, un banale sottomano in contropie-

Testa a testa Il duello a distan-

za tra Heat e Knicks si fa sempre più interessante. Mentre i campioni si prendono le inevitabili pause dell’annata post titolo (contro i Bobcats erano sotto 72-69 a inizio 4o periodo), la squadra di Carmelo Anthony li avvicina (31 vittorie e 15 sconfitte, una in più dei rivali). Con-

tro i Pistons è arrivato il 5o successo in fila. La sorpresa è il rendimento di Stoudemire, che sta interpretando alla perfezione il ruolo di 6o uomo. Dovesse continuare così, potrebbe dare una dimensione ai Kinicks che nei playoff gli farebbe comodo, non potendo contare esclusivamente sul tiro da tre. L’unico momento difficile per Chandler è stata la conferenza stampa post partita, alla quale ha dovuto presentarsi con un cappellino dei Ravens, vincitori del Super Bowl ai danni dei suoi San Francisco 49ers. Il centro ha perso una scommessa con Melo, ti-

LeBron James, 28 anni, 55.5% al tiro in stagione USA TODAY

«Ma la sera non avete di meglio da fare che scrivere contro di me? Facciamo che vi porto a fare 2 serate con me cosi vi divertite un po’ ;-)». Lo ha scritto su Twitter Stefano Mancinelli ieri dopo aver scoperto le scritte «Mancio infame» su un muro vicino al negozio che ha aperto con Marco Materazzi a Milano. Tanti i messaggi di solidarietà su Twitter tra cui quello dell’ex compagno a Milano Alessandro Gentile: «Quello che è stato fatto a @mancio6 è un gesto vergognoso... Una vergogna davvero...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

NBA UN SOLO ERRORE AL TIRO E 31 PUNTI PER JAMES NEL SUCCESSO SU CHARLOTTE

Massimo stagionale per Belinelli: 24 punti Chicago però perde con Indiana

Sopra il 2x3 di Mancinelli, sotto l’1+8 di Zamorano (Inter)

foso di Baltimore.

stars& stripes

Beli Passato lo spavento per

una caviglia distorta nel 1 o quarto che aveva fatto pensare a un brutto infortunio, Marco Belinelli ha messo a segno il suo massimo stagionale, 24 punti contro i Pacers, giunti alla 15a vittoria casalinga consecutiva, con una sola tripla (su 3 tentativi), a dimostrazione della sua crescita come giocatore completo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Risultati: New York-Detroit 99-85 (Anthony 27; Calderon 15); Miami-Charlotte 99-94 (James 31; Sessions 18); Utah-Sacramento 98-91 dts (Foye 20; Thompson 23); Oklahoma City-Dallas 112-91 (Westbrook 24; Marion 23); Minnesota-Portland 98-100 (Cunningham 23; Aldridge 25); Indiana-Chicago 111-101 (West 29; Belinelli 24); Philadelphia-Orlando 78-61 (Hawes 21; Moore 18); Washington-LA Clippers 98-90 (Webster 21; Crawford 28).

COUSINS, ALTRA ESPULSIONE TRA PAU GASOL E LAKERS DIVORZIO IN ARRIVO?

SIGNORINA Ennesima espulsione per DeMarcus Cousins, arrivata dopo il 12o fallo tecnico stagionale, stavolta per aver detto a un arbitro di smetterla di fare la signorina. I Kings hanno perso al supplementare in casa dei Jazz.

LA FRASE Pau Gasol: «Se D’Antoni e Howard resteranno, per me sarebbe dura fare un’altra stagione così. Potrei chiedere di essere ceduto».

MISERIA Orlando ha perso a Philadelphia segnando solo 61 punti (27/80 dal campo). Prestazione giustificabile visto il quintetto: Ish Smith, E’Twaun Moore (ex Treviso), Moe Harkless, Josh McRoberts, Nikola Vucevic. In Eurolega non farebbe le Top 16...


28

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

PALLAVOLO ANDATA DEI QUARTI DI CHAMPIONS LEAGUE

Busto non molla Murata Baku-Italia

Taccuino Macerata-Cuneo Derby d’Europa (m.g. - g.sca.) Si prepara un Fontescodella col pubblico delle grandi occasioni per il derby di Champions (20.30, diretta Sport Italia 2) con Cuneo. Remake della sfida disputata negli ottavi nella passata stagione (Macerata prevalse al golden). Giuliani punterà sul modulo con i tre schiacciatori schierando Travica-Zaytsev, Parodi-Kooy, Stankovic-Podrascanin. Savani jolly. Stasera Piazza riproporrà, giocoforza, la formazione legata all'assenza di Mastrangelo. Opposto a Grbic c'è Sokolov che ha la funzione anche di attaccante centrale, in banda Wijsmans e Ngapeth, al centro Kohut e poi Antonov. Al Fontescodella anche 25 Blu Brothers, i tifosi organizzati.

Le campionesse d’Italia con una grande Kozuch vincono in rimonta con l’Azzerail dai tanti volti noti DAL NOSTRO INVIATO

MARIO SALVINI BUSTO ARSIZIO (Va)

Se Busto ha questi nervi, allora si deve sperare. Se è stato capace di raddrizzare la partita di ieri, allora è possibile tutto. E la pallavolo femminile italiana, squassata da crisi, può pensare di dare ancora qualche bel segnale all’Europa. Perché va ricordato che l’ultima final four di Champions donne senza un’italiana è stata quella del 1983. Multinazionale I club azero pie-

gato dalle ragazze di Parisi è una multinazionale dal cervello e dalla lunga esperienza italiana. Lo allena Alessandro Chiappini, coadiuvavo da Nicola Negro. In campo ha Sara Anzanello e Indre Sorokaite, nata in Lituania e cresciuta a Bergamo (arrivata a Baku a Natale e subito titolare a sostituire l’infortunata Stam). In panchina ha Luna Carrocci, secondo libero. Attorniati da una serie di altre campionesse: tra tutte la statunitense Megan Hodge (ex Villa) e l’olandese Manon Flier (Jesi, Novara e Pesaro). Una corazzata, che però a casa è solo terza, dietro il Rabita di Abbondanza e l’Igtisadchi (ha due gare

in meno). Altalenante, dicevano gli osservatori. Azzeccandoci. A tratti devastante, in altri smarrita. La Unendo Yamamay l’ha domata alla distanza. Cambiandosi la pelle, dopo essere andata sotto 1-2 . Facendosi portare dalle sue riserve, Gilda Lombardo e Maren Brinker, e dal suo pubblico. Altalena All’inizio Busto ha funzionato. Caracuta, la palleg-

La panchina dà una mano a Parisi con Lombardo e Brinker ancora una volta decisive giatrice che sostituisce l’infortunata Lloyd, aveva confidato: «Sono molto nervosa». Ma al via non si sarebbe detto. E’ riuscita a far giocare le centrali (100% in due nel parziale) e a rendersi quindi meno prevedibile. E dall’altra parte la multinazionale ha sbagliato quasi tutto (12 errori nel set). Facile così. Troppo, purtroppo, alla luce dei due parziali successivi. In cui il mondo si è ribaltato: le azere hanno preso la misura e le bustocche si son per-

4

MERCOLEDÌ IL RITORNO

Champions femminile (andata quarti): Unendo Yamamay Busto Arsizio-Azerrail Baku (Aze) 3-2. Domani Kazan (Rus)-Rabita Baku (Aze) e Gunes Istanbul (Tur)-Eczacibasi Istanbul (Tur), con il derby italiano delle panchine fra Guidetti e Micelli. Busto Arsizio, invece, gioca il ritorno mercoledì prossimo a Baku. Le Final Four sono il 9 e 10 marzo a Istanbul, con la squadra di Massimo Barbolini, il Galatasaray già promosso fra le prime 4 (a.a.)

se (Faucette a 0%, 0/9, in attacco nel 2˚). A differenza del primo set hanno ha smesso di martellare in battuta sulla Hodge, permettendole di crescere. I primi segnali di rivolta Parisi li ha trovati in panchina. Dalla Brinker, che ha ridato qualche alternativa a Caracuta, a lungo appoggiata solo sulla Kozuch. E poi anche dalla Lombardo. Sono state loro a ridare energia e punti alla Yama nel quarto set. E con l’entusiasmo che ha cominciato a bollire quando la Arrighetti ha fermato a muro la Flier (18-16). Per esplodere in un tiebreak con la gente in piedi, a tenere viva e combattiva la Yama. E tutta la pallavolo italiana.

LE COPPE (a.a.) Il Kazan di Vermi-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BUSTO-BAKUL

|

3-2

(25-17, 16-25, 20-25, 25-23, 15-8) UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Caracuta 1, Faucette 5, Arrighetti 9, Kozuch 17, Marcon 2, Bauer 14; Leonardi (L), Bisconti, Brinker 14, Lombardo 6. N.e. Pisani, Prandi. All. Parisi. AZERRAIL BAKU: Wensink 7, Radecka 1, Sorokaite 18, Anzanello 5, Flier 18, Hodge 24; Korotenko (L), Karimova, Lehtonen, Grbac. N.e. Wilson, Carocci. All. Chiappini NOTE Spettatori 2697, incasso 14.815. Durata set: 23', 24', 27', 28', 15'; tot. 117', Unendo Yamamay: b.s. 6, v. 6, m. 6, 2ª l. 2, e. 25. Azerrail: b.s. 14, v. 2, m. 13, 2ª l. 10, e. 31.

Bauer supera il muro di Sorokaite TARANTINI

glio ospita la Dinamo. In Coppa Cev ancora in corsa Latina. Champions (andata quarti) Kedzierzyn Kozle (Pol)-Smirne (Tur) 3-2 (25-19 22-25 25-20 22-25 15-9). Oggi (20.30 Sportitalia 2) Lube Macerata-Bre Lannutti Cuneo e Kazan (Rus)-Dinamo Mosca (Rus). Coppa Cev maschile (and. semifinali) Oggi (16 diretta canale 892 Sky) Ankara-Andreoli Latina e Hakbank Ankara-Kharkiv (Ucr). Challanger Cup maschile (andata quarti) Oggi Minsk (Biel)-Copra Elior Piacenza. Challanger Cup femminile (andata quarti) Le Cannet (Fra)-Rebecchi Piacenza 1-3 (27-25, 15-25, 20-25, 17-25) PARIS C’E’ (m.l.) Nuovo libero per Villa Cortese che ha ingaggiato Sara Paris da Crema. PICCININI VOLA Domenica Francesca Piccinini interpreterà il Volo dell’Angelo scendendo dal campanile di San Marco per il Carnevale di Venezia.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

29

RUGBY SEI NAZIONI

Allarme Scozia Ripunta su Gray Ma vietato fallire

7

QUI ITALIA

Le vittorie dell’Italia in 19 scontri diretti. Nell’ultimo, a Roma 2012, gli azzurri si sono imposti 13-6

L’Italia che sabato giocherà ad Edimburgo sarà priva di Alberto Sgarbi: il centro di Treviso, contro la Francia, ha subito una distorsione alla caviglia sinistra. Potrebbe rientrare per la sfida interna al Galles di sabato 23. Dovrebbe invece farcela Gonzalo Canale (l’alternativa più ovvia), che lamenta una contusione alla coscia sinistra. La sua situazione sarà definita entro domattina. In nessun caso ci saranno nuovi convocati. Oggi e domani allenamenti all’Acquacetosa, venerdì la partenza. SCOZIA: Hogg; Maitland, S. Lamont, Scott, Visser; Jackson, Laidlaw; Beattie, Brown, Harley; Hamilton, Gray; Murray, Ford, Grant. A disposizione: Hall/MacArthur, Low, Cross, Kellock, Denton, Pyrgos, Weir, Evans.

Confermato il XV k.o. a Londra. Una sconfitta con l’Italia potrebbe significare cucchiaio di legno ANDREA BUONGIOVANNI

Scott Johnson, 50enne australiano, da dicembre c.t. (ad interim) della Scozia, riparte da Twickenham. Poco importa se la squadra, contro l’Inghilterra, ha rimediato un k.o. (38-18). La formazione che sabato riceverà l’Italia, annunciata già ieri, ricalca quella vista a Londra. Due i cambi, obbligati. Robert Harley, 22enne del Glasgow, al debutto dal primo minuto, rimpiazzerà come flanker Alasdair Strokosch, vittima di un infortunio a un occhio. E il tallonatore Ross Ford prenderà il posto di Dougie Hall, toccato duro a un ginocchio. Il leader, il trascinatore, l’uomo al quale continuare a fare riferimento, resta quindi Richie Gray, il 23enne talentuoso e imponente seconda linea che anche contro l’Inghilterra s’è fatto notare con, oltre a tanto altro, dodici placcaggi e tre touche vinte. Occasione Gli Highlanders han-

no comunque le spalle al muro:

a Murrayfield non potranno fallire. Una sconfitta contro gli azzurri rischierebbe infatti di valere un secondo cucchiaio di legno consecutivo. Il XV del Cardo, nel Sei Nazioni, ha vinto solo due delle ultime 18 partite (nelle ultime nove edizioni, otto volte ha chiuso ultimo o penultimo) e rialzarsi dopo un eventuale sconfitta diventerebbe proibitivo. L’Italia, sulle ali dell’entusiasmo per il clamoroso successo sulla Francia, pur volando basso, potrà puntare al colpaccio. Perché se c’è un campo sul quale si può tentare l’impresa, è quello di Edimburgo, dove peraltro gli azzurri — nell’unica vittoria in trasferta nella storia del Sei Nazioni — sono già passati nel 2007. Crisi «Il trionfo di Roma — ha

detto Johnson — è stato strameritato e non ci ha sorpreso. Ci attende un compito severo e sarebbe bello poter contare su un gran supporto, anche vocale, del nostro pubblico». L’invito non è casuale: il rugby, in Scozia, non vive un momento facile e gli entusiasmi sono sopiti.

La Nazionale ha vinto solo tre delle ultime 14 partite e in novembre, in casa, ha pagato dazio contro gli All Blacks, il Sudafrica, ma anche contro Tonga. Quest’ultimo passo falso è costato la panchina all’inglese Andy Robinson che, dopo la figuraccia, s’è dimesso, lasciando il posto al suo vice. Rendimento del Glasgow in Celtic League a parte (secondo con 9 vittorie su 13 partite), nemmeno le franchigie (l’altra è l’Edimburgo) navigano in acque tranquille.

Il 2ª linea Richie Gray, 23 anni e 27 caps, sabato a Twickenham AFP

Stranieri Il movimento, soprattutto, lamenta un modesto bacino dal quale pescare. E’ anche per questo che Johnson guarda all’estero. La Scozia, alle ali, schiera un olandese e un neozelandese, il pericoloso Tim Visser e Sean Maitland, ex Baby Blacks, quattro giorni fa in meta a Twickenham. Sono entrambi all’esordio nel Torneo. Anche se poi, va da sé, il punto di forza resta la mischia diretta da Massimo Cuttitta. Il ranking parla chiaro: l’Italia è 9ª, la Scozia 12ª. Sarà battaglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NUOTO IL CASO DEL CINESE, LA SCELTA DELL’INGLESE

Sun Yang punito Niente business, donna e collegiale STEFANO ARCOBELLI

Venti milioni di dollari e una donna segreta, nonché allenamenti svogliati se non saltati (pare 40 volte): quanto basta, in Cina, per infliggere una punizione pesante al piccolo grande eroe del nuoto. Sun Yang è diventato a Londra il primo olimpionico cinese: ha conquistato due ori ai Giochi di Londra nei 400 sl e 1500 (con tanto di record mondiale), un argento nei 200 sl dietro il francese Yannick Agnel, e un bronzo con la 4x200; ma è stato sospeso dalle sue attività commerciali e privato di una sorta di borsa di studio mensile del College sportivo di Zhejiang «per aver violato una serie di regole del team». Lezione Il primo olimpionico ci-

nese era già finito da mesi nel mirino dei superiori, soprattutto del suo allenatore, Zhu Zhigen, che gli contesta un «sistematico» comportamento indisciplinato, a cominciare dalla frequentazione di una hostess di una compagnia aerea. Una relazione che Zhu Zhigen avrebbe preferito rimanesse segreta, e non pubblica, con gli effetti dirompenti sulla popolarità e l’intransigenza di certe figure come i campioni nell’immaginario cinese. I primi contrasti sono nati proprio con il suo mentore, che lo ha scoperto dieci anni fa e lo ha portato prima alla

Sun Yang, 21 anni, 4 podi a Londra

conquista del titolo mondiale dei 1500 a Shanghai, dove cancellò il record maschile più longevo (dell’australiano Hackett) e poi al poker londinese. Sun n aveva osato contestare ripetutamente il coach, al punto da chiederne le dimissioni. Qualcosa di incredibile, per i metodi cinesi. «Perciò se lo ha fatto è perché il coach lo conosce bene e il rapporto è molto forte tra i due. Anche se il ragazzo ha capito, bisogna punirlo come tutti quelli che non rispettano le regole» ha sottolineato Li Jianshe decano del team. Un’altra ritorsione è stata negare al campione il collegiale in Australia con Dennis Cotterel. Dopo i Giochi, Sun aveva cominciato a rivendicare alcuni diritti, come quello di avere un manager: «Vorrei che il nuoto diventasse pro’ come basket e tennis, ma cambiare non è facile in questo Paese». Infatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sgarbi al palo Caviglia k.o. Canale in dubbio

VELA STRANA STORIA IN PORTOGALLO

La Adlington lascia Squalificata a vita a 23 anni: sfidava Non aveva detto Pellegrini e Filippi di essere incinta (s.a.) Rebecca Adlington, un’altra delle grandi avversarie di Federica Pellegrini nei 400 sl (e di Alessia Filippi negli 800), si ritira: a soli 23 anni. «Odio la parola ritiro, adoro il nuoto ma non gareggerò più — ha annunciato ieri la britannica, 2 bronzi a Londra e 2 ori nei 400 e 800 sl a Pechino, dove riportò il doppio titolo olimpico dopo un’attesa dal 1908 —. Non riesco più a lavorare così tanto, ho bisogno di più tempo per recuperare: adesso è così. Pechino ha cambiato la mia vita, è stato il momento più bello della mia carriera. «Continuerò sempre a nuotare anche quando avrò 90 anni. Sono orgogliosa di quello che ho ottenuto sinora, il mio percorso non è finito. Ogni bambino in Gran Bretagna dovrebbe imparare a nuotare prima di lasciare la scuola elementare. Saper nuotare è una qualità preziosa, questa sarà la mia più grande sfida. Ho sempre detto che se avessi ispirato anche solo un bambino a entrare in vasca, sarei stata contenta». Si chiamerà «Adlington swim stars» il suo progetto. Polemiche Una decisione meditata, attesa. Una decisione forse presa in una missione umanitaria in Africa. O perché aveva polemizzato con il presidente federale Sparkes a proposito dell’analisi post Giochi di Londra tra delusioni e scelte tecniche («Siamo stati ignorati, mi

MANUELS MARTIN DE SA’ LISBONA (Por)

Rebecca Adlington, 23 anni, inglese

sento insultata, scoraggiata a triste per come hanno messo da parte i nuotatori»). Non sappiamo ancora se farà l’assistente del suo coach Bill Furniss, appena nominato c.t. Di sicuro questa saturazione da cloro fa pensare, e conferma una controtendenza rispetto alla longevità di certi uomini. Rebecca sorprese a Pechino nella gara in cui la favorita era la lanciatissima Pellegrini, poi quinta per degli errori tattici. Fede, invece, ai Mondiali, ha sempre battuto la britannica che prese l’oro bis nel 2008 davanti alla romana. «Lasciare adesso è meglio, l’avevo detto che a Rio 2016 non ci sarei comunque arrivata». Due ori e due bronzi olimpici, un oro, un argento e un bronzo mondiali ed europei, un titolo iridato in vasca corta: il mezzofondo inglese, insieme a Jo Jackson, è stato interpretato al meglio da lei, la talentuosissima Rebecca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cancellata a vita dalla comunità olimpica portoghese perché incinta. A leggerla nei toni stringati riportati dalle agenzie di stampa, la storia della velista Carolina Borges ha dell’incredibile. Nata in Brasile da madre portoghese, aveva già rappresentato il Paese sudamericano ai Giochi olimpici nella classe della tavola (quella di Alessandra Sensini), ma per l’edizione britannica del 2012, sulle orme del nonno, come aveva raccontato cambiando nazionalità qualche mese fa, aveva indossato i colori della bandiera portoghese. Weymouth I fatti risalgono alla

scorsa estate: Carolina è qualificata ai Giochi di Londra a nome del Portogallo e dalla federazione velica di quel Paese riceve (pare) i denari per effettuare la preparazione. Ma quando si arriva in Inghilterra, a quando sostengono in federazione, Carolina si rifiuta di vivere con le compagne al Villaggio della vela, preferendo un’altra soluzione logistica, dato che ai Giochi è presente anche il marito americano, Mark Mendelblatt, che ha gareggiato nelle Star. E, colpo di scena, proprio quando siamo nell’imminenza delle regate,

Carolina Borges, 33 anni

Carolina dichiara di non poter gareggiare per ragioni mediche: è infatti in stato interessante. Da diverse settimane, anche se ha «dimenticato» di annunciarlo alla federazione portoghese, che lo scopre quindi all’ultimo momento, quando è con le spalle al muro. Non c’è più possibilità di cambiare. Carolina non partecipa alle gare e l’altro ieri il comitato olimpico nazionale la esclude a vita, non potrà più rappresentare il Portogallo. «Non c’è dubbio che Carolina si è costruita una situazione di vantaggio familiare con il marito — ha dichiarato la responsabile del comitato olimpico lusitano, Vicente Moura —. Ha evitato di dirci la verità fino all’ultimo momento possibile. Per questo abbiamo chiesto che non possa più rappresentare la nostra nazione in alcuna competizione ufficiale». © RIPRODUZIONE RISERVATA


30

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

TUTTENOTIZIE & RISULTATI Varie/1 ELEZIONI AL CONI

Football IMPIANTO VETUSTO

Consiglio Nazionale Votati atleti e tecnici

Blackout Super Bowl L’allarme a ottobre

Alessia Arisi (confermata, tennistavolo), Antonio Rossi (ex Giunta Coni, canoa), Damiano Tommasi (presidente Aic, calcio), Marco Durante (confermato, golf), Josefa Idem (canoa), Mara Santangelo (tennis), Raffaello Leonardo (confermato, canottaggio), Annamaria Marasi (confermata, pallavolo), Giampiero Pastore (scherma) sono i nove atleti eletti ieri nel Consiglio Nazionale che il 19 febbraio dovrà scegliere il nuovo presidente del Coni tra Pagnozzi, Malagò e Gambino. Alessandro Campagna (cittì del Settebello), Orazio Arancio (già in Consiglio in quota atleti, rugby), Giovanni Medugno (bridge) e Daniela Isetti (confermata, ciclismo) sono invece i quattro tecnici prescelti. Le elezioni si sono svolte presso l’Aula Magna del centro di preparazione olimpica dell’Acqua Acetosa. Hanno votato 104 atleti e 59 tecnici. Il gioco degli apparentamenti relativi alle intenzioni di voto pro Pagnozzi o Malagò è chiaro per i tecnici, dove la partita è finita 2-2, con Campagna e Isetti pro Pagnozzi, e Arancio e Medugno pro Malagò. Controversa invece la situazione sul fronte atleti. Secondo l’entourage di Malagò è finita 5-4 per lui, grazie ad Arisi, Leonardo, Durante, Idem e Pastore, secondo l’entourage di Pagnozzi il risultato è di 5-4 se non addirittura 6-3 a proprio

Mentre i Baltimore Ravens celebravano la vittoria nel Super Bowl con la parata per le strade cittadine, ieri sono venute alla luce altri particolari sull’imbarazzante blackout che ha costretto a 34 minuti di stop ad inizio ripresa. Il 15 ottobre l’azienda che gestisce il Superdome, l’impianto di New Orleans che ha ospitato la sfida per il titolo Nfl, aveva espresso dubbi su un potenziale problema legato a infrastrutture vetuste. Per porre riparo erano stati spesi 600.000 dollari, che evidentemente non sono serviti a molto. Escluso invece che lo spettacolo dell’intervallo di Beyoncè abbia colpe. Ci vorranno giorni per stabilire l’esatta causa, secondo quanto ha detto Dennis Dawsey, vice presidente dell’azienda elettrica che fornisce il Superdome. La Nfl ha confermato che l’incidente non peserà sulle chance future di New Orleans di ospitare il suo 11o Super Bowl. Il prossimo da assegnare (a maggio) sarà quello del 2016, con quelli del 2014 e 2015 che si disputeranno a New York e Phoenix.

Hockey ghiaccio NEGLI USA

Josefa Idem, 49 anni SPORT IMAGE

favore, con Arisi e Pastore che andrebbero ad aggiungersi ai certi Tommasi, Rossi, Marasi e Santangelo. Arisi ha poi dichiarato all’Ansa di «riconoscersi nell’indirizzo politico del presidente della mia federazione che ha espresso la sua preferenza per Pagnozzi». Sciannimanico è uno dei 27 presidenti di federazione che ha firmato il 17 gennaio un documento di appoggio a Pagnozzi. Alcuni di questi presidenti, secondo le convinzioni dell’area Malagò, potrebbero tradire quell’impegno. Oggi tocca a Discipline Associate (3 eletti), Enti di Promozione (5) e Associazioni Benemerite (1).

In tv Nonostante il blackout, la sfida tra Ravens e 49ers è stata la terza trasmissione più vista nella storia della tv statunitense, con 108.4 milioni di telespettatori, superata solo dai Super Bowl del 2010 e 2011, entrambi andati oltre i 111 milioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Varie/2 LA POSIZIONE DEL PDL

Volo RECORD: 1357.6 KM/H

CENTO TORRI (pe.m.) Nella Coppa Campioni junior di cross a Castellon (Spa) Cento Torri Pavia 4ª. Uomini (km 6): 1. Gkourlias (Gre) 18’29"; 18. Guerniche 19’05"; 26. Chiavarino 19’30"; 31. Organo 19’43"; 33. Ferro 19’44"; Club: 1. Benfica (Por) 29; 4. Cento Torri 108. Donne (km 4): 1. Dias (Por) 13’34"; 14. Santi 14’31"; 43. Merighi 15’58"; 46. Cappelli 16’17"; 54. Castellani, 16’47"; 63. Viani 17’10". Club: 1. Mosca 30; 8. Modenese 155.

La parata dei Baltimore Ravens

Baseball

Insulta la First Lady: allenatore licenziato

MERCATO (m.c.-s.cam) Edwin Bellorin, 30enne venezuelano, è il nuovo ricevitore straniero del Nettuno. Reduce dalla stagione invernale con I Tibuneros de La Guaira, ha giocato pro con le organizzazioni Usa dei LA Dodgers, arrivando in triplo A e con Colorado, debuttando in Major nel 2007. Novara, che conferma il manager Romano, sceglie il cubano Molina, terzo battitore nel 2012 (363 di media), a Grosseto. Bologna ingaggia dal Godo il terza base Francesco Fuzzi, lo stesso Godo punta sul 20enne lanciatore Volodin, ex Verona e sull’esterno-ricevitore del Modena Monari. Da Torino arriva a Ronchi dei Legionari il jolly Collado.

Un allenatore liceale di football dell’Alabama, Bob Grisham, ha perso il posto per aver fatto commenti denigratori in classe su Michelle Obama, chiamandola «culona», e venendo segretamente registrato da uno studente. Grisham aveva aggiunto che la First Lady è «troppo grassa» per dare lezioni all’America su buona alimentazione e forma fisica.

Ippica LA STAR AUSTRALIANA

(p.i.) L’ultima volta che in Italia lo avevano sentito era stato il 22 dicembre, quando Bolzano e Milano avevano giocato nel suo nome: «Grazie per il vostro affetto», il saluto affaticato di Gates Orlando dallo Strong Memorial di Rochester, dove era in attesa di trapianto di cuore. Missione compiuta. Orlando, tra i giocatori più grandi (e amati) che l’Italia abbia ammirato, lunedì è stato sottoposto al trapianto. Lo ha comunicato il figlio Nick a Paolo Casciaro, l’ex difensore di Bolzano e Milano che ha creato «The Gates of Organ Donation», coinvolgendo l’Aido. «Il nuovo cuore funziona! Tutto è andato bene. Non riesco a descrivere quanto siamo felici. Che spettacolo, girate la notizia». Orlando, per convincere i medici a inserirlo nella lista di attesa, si allenava percorrendo un chilometro e mezzo al giorno su tapis roulant. «Ora aspettiamo Gates in Italia: ha promesso che ballerà la zumba con mia moglie Barbara» racconta felice Casciaro.

Dopo 3 mesi di studi, sono stati pubblicati ieri i dati definitivi del lancio da record effettuato da Felix Baumgartner il 14 ottobre. Rispetto alle valutazioni iniziali, spiccano alcune variazioni. La velocità verticale record è stata corretta perché più alta: si passa a 1357.6 km/h (Mach 1,25) contro una stima iniziale di 1342.8 km/h (Mach 1,24). Grazie ai dati addizionali, l’altitudine del salto è stata rivista a 38.969 metri, rispetto ai precedenti 39.045 metri. Il monitoraggio della fisiologia di Baumgartner ha fornito più di 100 milioni di dati, incluse le prime rilevazioni sul comportamento dell’organismo di un essere umano che viaggia a velocità supersonica. Il battito cardiaco, in particolare, ha toccato un massimo di 185 battiti al minuto nel momento in cui è uscito dalla capsula e poi ha sperimentato 25.2 secondi di assenza di peso durante la prima parte della caduta libera.

Felix Baumgartner si lancia ANSA

ECCO KIPROTICH (pe.m.) L’olimpionico di maratona, l’ugandese Stephen Kiprotich, è rientrato vincendo la mezza di Granollers (Spa). Uomini: 1. Kiprotich (Uga) 1h01’15"; 2. Castillejo 1h01’18". Donne: 1. Yator (Ken) 1h14’24".

USA AL LICEO

Baumgartner Black Caviar vola velocità più alta verso il rientro

L’italo Gates Orlando, 50 anni

(si.g.) Oggi a Banska Bystrica (Slk) alto indoor con Silvano Chesani e Gian Marco Tamberi. Favoriti i primi della lista mondiale stagionale, Barhsim (Qat) e Dmitrik (Rus). A Belgorod (Rus). Donne. 800: Kupina 1’59"58 (mpm ’13). Ad Arnstadt (Ger). Donne. Alto: Hellebaut (Bel) 1.96. A Birmingham (Gb). Donne. 200: Adeoye 22"98 (mpm ’13). A Gand (Bel). Uomini. 200: K. Borlee 21"18; 300: J. Borlee 32"84 (e 6"80/60). INDOOR USA (si.g.) A Boston. Uomini. Miglio: Centrowitz 3’56"26. Donne. 60: Ahoure (C.Av.) 7"07. 400: Floyd 52"51. Due miglia: T. Dibaba (Eti) 9’13"17 (8’38"5/3000); 3. Cain (’96) 9’38"68. 60 hs: DeLoach 7"97; Porter (Gb) 7"99. Asta: Suhr 4.76 (mpm ’13); Saxer 4.55. A University Park. Uomini. Peso: Whiting 21.59 (mpm ’13). A Lincoln. Uomini. Alto: Jonas 2.34. Ad Albuquerque. Donne. 60: Jeter 7"18.

Un cuore nuovo «Sussidiarietà per Orlando per lo sport» «Nessuna ingerenza nelle elezioni per il presidente del Coni, nel rispetto dell’autonomia che abbiamo sempre riconosciuto allo sport. Chiunque vinca avrà il nostro sostegno». Angelo Alfano chiarisce la posizione del Pdl in materia di sport e presenta l’idea di base del programma elettorale: la sussidiarietà. Aiutare le società e i privati con interventi che alleggeriscano il peso fiscale, in modo da favorire l’attività sportiva e anche la costruzione di impianti purché «di interesse generale». Alfano spiega: «I privati possono operare con spesa minore e resa maggiore rispetto a quanto sia in grado di fare lo Stato». Il presidente della Fin e senatore del Pdl, Paolo Barelli indica alcuni interventi possibili: «Incremento dell’area "no tax" per il volontariato, attualmente a 7.500 euro; aumento del limite massimo di sponsorizzazione per le società sportive, adesso a 240.000 euro; riconoscimento delle attività degli operatori dello sport, quindi rivedere la legge 91». Il Pdl è contrario, inoltre, alle proposte fatte da Bersani: quindi, no al ministero dello sport, no al cambiamento del sistema di elezione del presidente del Coni. Tesi esposte anche dagli altri intervenuti: Franco Carraro, Manuela Di Centa, Marco Marin, il presidente Fitav Luciano Rossi e l’ex sottosegretario Crimi. Si è notata l’assenza dell’annunciato Mario Pescante, ufficialmente in malattia, forse diplomatica, dopo la sua mancata candidatura nel Pdl.

Atletica Chesani e Tamberi

Bocce A VOLO (c.f.) Il 14˚ turno della A di volo. Risultati: Graphistudio-Genova 16-4; Ivrea-Forno 12-8; Ferriera-Chierese 5-15; Voltrese-Perosina 5-15. Rip. Pontese. Classifica: Ivrea 26; Perosina 19; Pontese*, Chierese 15; Graphistudio* 12; Forno* 11; Voltrese* 8; Ferriera 6; Genova* 0 (*una in meno).

Boxe AZZURRINI (i.m.) Inizia oggi a Debrecen (Ung) il 57˚ torneo Bocksai, primo impegno 2013 della rinnovata Italia élite che schiera Introvaia (60), Morello (64), Munno (75), Sperandio (81) e Turchi (91). I tecnici Damiani e Bergamasco hanno poi convocato per il secondo impegno, il 64˚ torneo Strandja di Sofia (Bul) dal 20 al 23 febbraio, Capuano (75), Manfredonia (81), Soggia (91), Vianello (+91). ADDIO YENGIBARYAN (i.m.) E’ morto a Los Angeles a 81 anni Vladimir Yengibaryan, leggenda armena, oro olimpico a Melbourne ’56 nei superleggeri con l’Unione Sovietica battendo in finale l’italiano Franco Nenci. E’ stato anche oro (’53) e bronzo (’55) agli Europei tra i leggeri.

Hockey ghiaccio Italia, da domani il preolimpico L’ultimo test di Blac Caviar EPA

L’imbattuta (in 22 corse) campionessa australiana Black Caviar è ormai pronta al rientro. Sabato mattina l’allieva di Peter Moody, che non corre dal 23 giugno (Golden Jubilee ad Ascot dove si infortunò), ha sostenuto il primo vero e proprio lavoro pubblico a Caulfield e tutto è andato per il verso giusto. Ed ora è iniziato il conto alla rovescia in vista delle Lightning Stakes G1 del 16 febbraio a Flemington, dove Black Caviar tenterà di allungare la striscia vincente. Se tutto andrà bene, come ha confermato il suo co-proprietario Neil Werrett a un Tg australiano, potrebbe poi correre le T.J. Smith di gruppo 4 sui 1200 a Randwick il 13 Aprile. MANIFESTAZIONI Ieri a Roma altra manifestazione di ippici che ha bloccato la Via Del Mare vicino a Tordivalle. A Milano già fissati due cortei. Venerdì alle 9 sulla tangenziale ovest da Settimo Milanese a Melegnano e domenica alle 18 nei pressi dello stadio San Siro, prima della partita Inter-Chievo. E intanto notizie preoccupanti da Palermo, dove i dipendenti non riceverebbero lo stipendio da mesi.

La Nazionale è a Bietigheim-Bissingen (Ger) dove, da domani a domenica, disputerà il torneo di qualificazione all’Olimpiade di Sochi 2014. Sfiderà, nell’ordine, l’Austria (domani), la Germania (sabato) e l’Olanda (domenica). Promossa solo la vincitrice.

Ippica Trieste: 14-15-9-5-4 7ª corsa - m 1660: 1 Paco (M. Trevellin) 1.15.8; 2 Picolit; 3 Pravda dei Greppi; 4 Pickering; 5 Pakito; Tot.: 7,22; 3,06, 1,68, 3,57 (34,60). Quinté: e 12.103,28. Quarté: e 660,47. Tris: e 245,85. OGGI QUINTÉ AD AVERSA Al Cirigliano (inizio convegno alle 15.10) una prova modestissima: scegliamo Il Primo Bi (2), Ninnini Hp (15), Napster Cub (8), Luminescente Sco (13), Leone Laser (3) e Manchego (5). SI CORRE ANCHE Trotto: Firenze (14). Galoppo: Grosseto (14.15).

Nuoto IN ITALIA (al.f.) A Torino (25 m). Uomini:

IERI SERA IN R.CECA

Gibilisco c’è A Pardubice 5.55

Giuseppe Gibilisco (foto Colombo) torna a graffiare: il 34enne siracusano, al meeting indoor di Pardubice (R.Ceca), supera 5.55 (m.p.i. 2013), risultato che in gara non centrava da venti mesi, superando la misura (come 5.40) alla seconda prova, per poi infilare tre nulli a 5.65. Uomini: 1. Otto (Ger) 5.83; 2. Filippidis (Gre) 5.78; Kudlicka 5.65; 8. Gibilisco 5.55. Donne: Silva (Cuba) 4.71; Savchenko (Rus) 4.66; Sidorova (Rus) 4.50.

200 sl Pancari 1'49”65; 800-1500 sl F. Brumana 8'05”80, 15'30”20; 100 fa Cantavenna 55”18. A Lavagna (Ge, 25 m). Uomini: 100 ra Pavone 1'05”73. A Loano (Sv, 25 m). Donne: 800 sl, 100-200 do, 400 mx Musso 9',15”46, 1'03”99, 2'16”56, 4'51”92. A Lumezzane (Bs, 25 m). Uomini: 100 ra Parisi 1'03”44.

Olimpiadi INDAGINI CIO Dopo il caso delle dimissioni del tecnico della nazionale donne del Giappone Ryuji Sonoda a causa delle accuse di brutalità durante gli allenamenti, il Cio avvierà inchieste su tutte le altre federazioni giapponesi in vista della candidatura di Tokyo ai Giochi 2020.

Pallanuoto Brescia: Champions Oggi il 9˚ turno nei preliminari di Champions League. Nel girone C, Brescia-Marsiglia (Fra) alle 19.30 e Barceloneta (Spa)-Vojvodina (Ser). Classifica.: Barceloneta 15; Kazan (Rus) 10; Marsiglia 9; Vojvodina 7; Brescia 6. In Euro Cup, ritorno delle semifinali: Florentia-Savona (ore 20), and. 8-6, e Debrecen (Ung)-Radnicki (Ser), and. 6-9.

Paralimpici ICE SLEDGE HOCKEY (c.arr.) Al torneo Città di Torino di ice sledge hockey, Italia all’esordio battuta 2-1 della R.Ceca. Oggi (ore 10, diretta Raisport2) il Giappone.

Tennis Stasera Nadal Ieri a Vina del Mar (Cile, 410.200 $, terra), Rafa Nadal è rientrato sul circuito dopo 7 mesi, in doppio con Monaco, oggi (alle 22 italiane, diretta SuperTennis) affronta il vincente del derby argentino Pella-Del Bonis. Intanto Gianluca Naso si qualifica al tabellone principale e gioca nel 1˚ turno contro Paolo Lorenzi, Filippo Volandri supera all’esordio Mayer (Arg) 6-2 6-1. FOGNINI STOP L’eroe di coppa Davis a Torino, Fabio Fognini, è dal professor Parra a Montecatini per una piccola distrazione al grande adduttore sinistro. Giovedì dovrebbe partire regolarmente per il torneo di San Paolo (da lunedì). VIOLA K.O. A Zagrabia (Cro, 467.800 e, cem.), 1˚ turno: Klizan (Slk) b. VIOLA 4-6 7-6 (6) 6-1. ITALIA-USA A RIMINI Le azzurre di Fed Cup hanno cominciato gli allenamenti a Rimini dove sabato e domenica affrontano gli Usa nel 1˚ turno del Gruppo mondiale di Fed Cup. Aperta anche la prevendita per le singole giornate (Ticketone.it o in loco).

Vela MASERATI (r.ra.) Giovanni Soldini e i suoi uomini a bordo di Maserati si trovano a meno di 100 miglia dall’equatore nel Pacifico. Oggi l’equipaggio ha in programma la riparazione di un buco nell’albero provocato dalla rottura di un perno di un puntastecche della randa. «La riparazione è temporanea — ha spiegato Soldini — ma meglio non prendere rischi. Non sarà un lavoro semplice, ma ne vale la pena. Passato l’equatore ci aspettano quasi 2000 miglia di bolina fino a San Francisco». Lo scafo italiano ne ha già percorse 11.000 (su 13.225 totali) ed è in corsa per il record di 57 giorni e 3 ore.

Unione Europea

POR FESR CAMPANIA 2007-2013 “LA TUA CAMPANIA CRESCE IN EUROPA” ARCADIS (AGENZIA REGIONALE CAMPANA DIFESA SUOLO) AVVISO RETTIFICA BANDO DI GARA Con riferimento al bando relativo all’affidamento dei “Servizi di indagine analitica finalizzata alla corretta gestione dei materiali provenienti dalle attività di scavo e risagomatura” (CIG 485346345E - CUP I83B11000330008) dell’importo complessivo di € 1.059.910,83. - SI DA AVVISO CHE - Il termine di presentazione delle offerte è differito al 25/03/2013 alle ore 10,00. Il Responsabile Unico del Procedimento: dott. Italo Giulivo - Coordinatore AGC15 Regione Campania. Il Commissario ARCADIS: Flavio Cioffi.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

TERZO TEMPO GazzaFocus

La proposta controcorrente di un protagonista sull’antidoping

no ricevuta a gennaio, agli Australian Open, e Murray ha dichiarato: «Tutti gli sport stanno cercando di incrementare e migliorare l’antidoping. Se c’è bisogno di più test sul sangue ed è necessaria l’introduzione del passaporto biologico lo faremo anche nel tennis». Che è il progetto che Stuart Miller, responsabile del Tennis Antidoping Program, sta cercando di ultimare per fine 2013: «Occorre tempo per regolare tutto, ci sono tante coercizioni e condizioni che vanno soddisfatte. Perciò non si può partite girando un interruttore».

VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci

anni fa, prima di Wimbledon e durante gli Us Open 2009, Andy contestò i test a sorpresa alle 7 del mattino, e l’anno scorso, dopo la semifinale-maratona di quasi 5 ore perse col solito Nole agli Australian Open, criticò aspramente le lungaggini di un controllo del sangue: «Appena fatto il test dell’urina, mi hanno tenuto fermo un’altra mezz’ora per quello sul sangue». L’anno scorso, però, davanti agli appena 2.150 test del tennis del 2011 in gara (solo 131 sul sangue, appena 21 fuori gara), lo scozzese si è

Djokovic Del resto, durante

Melbourne, anche re Djokovic ha rivelato: «Sono 6-7 mesi che non mi fanno controlli sul sangue. Prima, 2/3 anni fa, venivo testato con più regolarità, anche se resto convinto che

L’olimpionico di Wimbledon è preoccupato dal caso Armstrong. Come re Djokovic Andy Murray (Sco), 25 anni, 25 tornei vinti (un Us Open e Olimpiade) REUTERS

L’ACCUSA DI BLAKE

«Si dopano» Senza replica Agli Us Open di settembre il veterano di casa, James Blake , ex n. 4 del mondo, ha lanciato un’accusa, mai replicata dai vertici dello sport delle racchette: «Sono sicuro che ci sono tennisti che si dopano e che dribblano i test. Con così tanti soldi in ballo (1.9 milioni di dollari per il vincitore di New York), la gente cerca un sistema per passare avanti. Spero che il tennis riesca a smascherarli e a battere il sistema doping».

sentito più coinvolto nel problema, trovando subito un alleato in Roger Federer. E adesso il numero 3 del mondo va oltre, e valuta pure che i 3.8 milioni di dollari vinti complessivamente da lui e da Djokovic nella finale di Melbourne rappresentano una cifra ancor più grande a confronto degli appena 2 milioni a disposizione dell’ente indipendente che si occupa dei controlli seguendo le regole Wada. Controlli effettuati per conto della federazione mondiale (Itf), che gestisce tornei dello Slam, coppa Davis e Fed Cup — togliendoli anni fa all’Atp (che gestisce gli altri tornei). Armstrong Lo scandalo di Lan-

ce Armstrong ha turbato le star dello sport. I tennisti l’han-

i tennisti siano tra gli atleti più puliti». Ma, dopo la finale persa a Melbourne, Murray va oltre: «Non so quante volte, soprattutto ultimamente, mi hanno chiesto se il tennis è pulito. Come posso saperlo? Io dico che se anche un solo giocatore ogni cento è dopato, quello non è uno sport pulito e dobbiamo fare tutto il possibile perché lo diventi. Personalmente so come mi alleno, che cosa entra e esce dal mio corpo, e so di essere pulito. Spero che lo stesso valga per i miei colleghi tennisti. E, comunque, a questo punto è essenziale che vengano fuori i nomi di tutti quelli coinvolti insieme al dottor Fuentes». Chissà perché è tanto diverso dal Murray di tre anni fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ANTIDOPING 2011 LA WADA PUBBLICA LE CIFRE SPORT PER SPORT

Ciclismo e atletica i più controllati Il ciclismo ha fatto da apripista nella lotta al doping. Nel 2008 l’Uci, la federciclo mondiale, è stata la prima federazione ad adottare il passaporto biologico, la «carta d’identità» sanitaria del corridore, che consente una verifica costante dei valori ematici. Una rivoluzione subito seguita dall’atletica. Perché il sangue consente di valutare anche i più piccoli sbalzi: indici, per esempio, di una trasfusione. La Wada, l’agenzia mondiale antidoping, pubblica cifre molto interessanti per capire quali siano gli sport più controllati. Le ultime disponibili sono del 2011: il calcio, per numeri di controlli tra sangue e urina, è davanti a tutti, ma, grazie al passaporto biologico, i test ematici divisi tra quelli per smascherare Gh (l’ormone della crescita), trasfusioni, i vari tipi di Epo e l’emoglobina sintetica vedono il ciclismo largamente in fuga. Una curiosità: nel 2011, tra sport olimpici e non, sono stati effettuati 243.193 controlli antidoping.

TEST SOLO SANGUE CICLISMO 5.253 ATLETICA 3.218 SCI 824 604 CANOTTAGGIO TRIATHLON 400 SPORT 161 AQUATICI PATTINAGGIO VELOCITA’ 142 BIATHLON 74 54 CANOA/KAYAK CALCIO 13 TENNIS ---

A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it Twitter: @arturifra

E così, con il Superbowl, è terminata, ahimè, la stagione dello sport più bello del mondo (non me ne vogliano Obama e soprattutto il grande Beppe Viola, che un giorno dichiarò «amo tutti gli sport, massimo l’ippica, minimo il football americano»). Io sono ovviamente anche tifoso di calcio, ma bisogna ammettere che la distanza tra questi due sport è siderale. Tempo di gioco effettivo, time out, instant replay, 7 arbitri in campo, l’arbitro capo che accende il microfono che porta alla cintura e spiega a tutto lo stadio i falli e le penalità, gli schemi esaminati in tempo reale a bordo campo con fotografie e analisi computerizzate, falli che nel calcio non siamo neppure in grado di concepire («carica non necessaria», «condotta antisportiva», «eccesso di esultanza» dopo un touchdown), il tempo supplementare in caso di pareggio (pareggiare nello sport è come baciare la propria sorella, diceva un famoso coach americano...), i playoffs, la finalissima, le statistiche esatte, che indicano chiaramente il rendimento delle squadre e dei singoli, altro che le «pagelle»! Il tutto in uno sport dominato da schemi precisi al centimetro, anche se per chi lo vede senza conoscere le regole può sembrare solo una grande confusione. Per non parlare del contorno, comune peraltro a tutti gli sport americani: l’inno nazionale cantato dal vivo prima di ogni partita, tra la commozione genuina di giocatori e spettatori (ben diversa da quella dei nostri calciatori, esibita solo a favore dei media), lo spettacolo del tifo, i cartelli, ecc. Alla fine di ogni stagione proprietari, arbitri e giocatori si riuniscono per apportare modifiche alle regole, al solo scopo di migliorare lo spettacolo e la sicurezza: in 50 anni che vedo calcio, ho visto solo un cambiamento significativo, il divieto del passaggio al portiere; tutti gli altri cambiamenti (sostituzioni, numero di giocatori in panchina, ora gli arbitri di porta) sono ridicoli e irrilevanti. Insomma, siamo di fronte allo sport del presente e del futuro, a confronto con uno sport fermo al medioevo. Ma quando ricomincia il campionato NFL? Enzo Miranda

Oggi dedichiamo quasi tutto lo spazio a disposizione alla sua lettera, un po’ eccentrica rispetto alla nostra dieta sportiva quotidiana. Ma ogni tanto fa bene cambiare pietanza. Sempre che la stiamo cambiando davvero: tornerò più avanti su questo dubbio. Mi permetterò di ribaltare questo suo panegirico, senza offesa per nessuno, s’intende. Intanto è curioso che questo paradiso resti a tutt’oggi uno degli sport meno praticati del mondo, limitato a livello popolare quasi esclusivamente agli Stati Uniti. Altrettanto curioso è che il presidente Obama abbia appena espresso serie riserve sulla sua pericolosità, ma non mi pare lei lo ricordi, a parte l’accenno scherzoso. Del resto il Medioevo deve avanzare anche negli Usa, dove si vedono ormai distese a perdita d’occhio di campi di calcio, che è diventato, uno degli sport più praticati ed è diffusissimo in particolare fra le donne (già: il football non ha in pratica una versione femminile. Sarà perchè è troppo avanti o molto indietro?) I medioevalisti devono avere oscuri poteri, dato che lo sport più praticato e amato del pianeta non è il football, ma il calcio. Anche in Paesi all’avanguardia economico-scientifico-culturale come l’Inghilterra, la Francia, la Germania, i Paesi scandinavi, la Cina (e l’Italia). E comunque in aree di antica civiltà come quelle africane o sudamericane. Il football è uno sport costosissimo, che impegna team di 60-70 giocatori, insostenibile in contesti amatoriali. Ha uno sviluppo frammentario, funzionalissimo per le pause pubblicitarie della tv più che per una fruizione continua. Per ogni secondo di azione c’è un minuto di interminabile pausa. Quanto alle cifre che fotograferebbero esattamente il rendimento dei giocatori, le riferisco l’opinione di un vecchio saggio: «Esistono le bugie, le grandi bugie e le statistiche». Potrei continuare a lungo, ma forse sarei equivocato: a me piace molto questo sport, che ho avuto la fortuna di seguire anche dal vivo. Quello che non mi piace è la dittatura del gusto unico, il partito preso, l’ingenuità di pensare che le preferenze personali siano automaticamente il meglio dell’umanità. In questo vedo ben poca modernità e nessuna distanza dal tribalismo applicato al calcio, che è uno dei suoi peggiori difetti. Ma che col calcio, sport di straordinaria bellezza, non c’entrano per nulla.

Proteste americane

COSI’ LE PRINCIPALI FEDERAZIONI OLIMPICHE TEST SANGUE + URINA CALCIO 28.578 ATLETICA 23.799 CICLISMO 19.139 SPORT AQUATICI 11.953 BASKET 7.963 SOLLEV. PESI 7.693 SCI 5.334 HOCKEY GHIACCIO 5.052 PALLAVOLO 5.008 CANOTTAGGIO 4.269 TENNIS 3.161

PortoFranco

Il paradiso del football e il medioevo (?) del calcio

Murray, numero 3 del mondo: «Vorrei più chiarezza, recupero d’immagine e test biologico. Quali altri atleti implicati con Fuentes?»

Federer E pensare che quattro

31

LETTERE

«Più test sul sangue Tennisti, tassiamoci» Le cose cambiano, e così le opinioni. Oggi che è campione olimpico e gli manca spesso un centesimo per fare una lira e battere Novak Djokovic sotto il traguardo degli Slam, Andy Murray chiede più controlli antidoping del sangue e, per finanziarli, propone addirittura un taglio ai premi dei giocatori. «Tutto il mondo dello sport ha imparato molto dallo scandalo Armstrong e nessuno vuole che una cosa del genere succeda di nuovo. Soprattutto non voglio che avvenga nel tennis, sarebbe terribile. Per questo, c’è bisogno di più test sul sangue. L’anno scorso, sono stato testato soprattutto durante il Roland Garros e Wimbledon, e poi agli Us Open, ma penso che sia stato legato all’anno olimpico. Non so esattamente come Itf, Atp e Wta spendano i soldi dell’antidoping, ma se c’è bisogno, noi giocatori dobbiamo essere pronti a dare una parte dei nostri premi per assicurarci un sistema di controlli migliore. Alla lunga, quello che si investe adesso rientrerà, perché a nessuno piace guardare uno sport in cui ogni settimana si legge di scandali per doping o partite truccate».

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GH

Trasfusioni

EPO

Emoglobina

669 703 352 115 269

166 53 64 9 35

509 242 136 46 70

138 82 21 24 56

345

61

137

72

128 73 140 351 88

16 12 7 352 ---

60 33 52 52 1

11 22 19 130 5

Gentile Arturi, dopo essermi goduto lo spettacolo del Superbowl, deciso praticamente all'ultima giocata, decido di dare un'occhiata ai commenti alla partita su internet. Con mio stupore, ma nemmeno troppo in quanto non è la prima volta che succede, noto che la maggior parte dei tifosi americani si concentra sulla cattiva direzione arbitrale, con particolare riferimento all'azione decisiva, dove effettivamente pare esserci una «holding» di-

fensiva ai danni di un ricevitore dei 49ers, poi sconfitti. Il coach di San Francisco protesta visibilmente in campo, e anche nel post-partita punta il dito contro la decisione dei fischietti. C'è addirittura chi dice che la partita sia stata appositamente indirizzata, per permettere a Ray Lewis, all'ultima gara con Baltimore prima del ritiro, di vincere il titolo. Possiamo dunque consolarci, non siamo soli nell'universo. Luca Mantovani (Pavia)

Forse no. Ma provi a convincere il lettore al piano di sopra.


32

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_decisione senza precedenti

A CURA DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it

3

COSE DA SAPERE... SULL’ITALIA

Davvero ha un senso far causa all’agenzia Standard & Poor’s? Obama ha deciso di chiedere i danni alla società di rating. La accusa di aver causato la crisi finanziaria del 2008. Prima di lui anche il pm di Trani lo aveva fatto L’amministrazione Obama si appresta a fare causa a Standard & Poor’s. Accusa l’agenzia di aver sopravvalutato alcuni titoli immobiliari, contribuendo in maniera determinante a scatenare la crisi dei mutui subprime nel 2008, quella che ha poi mandato il mondo in recessione. La Casa Bianca intende chiedere un risarcimento di almeno cinque miliardi di dollari. Non è ancora sicuro che il presidente voglia davvero far causa a Standard & Poor’s. Lo scrive però il Wall Street Journal, secondo il quale l’azione legale sarà avviata entro questa settimana sia a livello federale che a livello statale. A presentare le carte in tribunale saranno il dipartimento della Giustizia e i procuratori di parecchi stati Usa. In base alle prove, alle testimonianze e alle decine di e-mail raccolte in anni di indagini, Standard & Poor’s viene accusata di aver emesso giudizi e valutazioni "troppo rosee" su migliaia di mutui subprime venduti da alcune banche di investimento poco prima che si verificasse il collasso del mercato americano dei titoli immobiliari. Un collasso che provocò una grave instabilità del sistema finanziario americano e mondiale e poi una gravissima crisi economica. Per indagare su quanto era accaduto fu istituita una commissione — la Financial Crisis Inquiry Commission — che due anni fa giunse a una conclusione netta: le agenzie di rating hanno palesi responsabilità per quello che è successo dal 2008 in poi. La decisione di procedere in sede civile contro Standard & Poor’s è senza preceden-

3 Come si difende Standard? Con il solito argomento: «Queste accuse sono totalmente infondate, dal momento che il nostro ruolo è di fornire opinioni indipendenti sul merito di credito, secondo le nostre metodologie pubbliche e trasparenti applicate in modo coerente in tutto il mondo». È lo stesso discorso che facevano a suo tempo. Una volta si appellarono addirittura al Primo Emendamento, quello che in America difende la libertà di pensiero.

4 Si trovano spesso anche in conflitto di interesse, no?

Barack Obama, 51 anni: il presidente degli Stati Uniti è al suo secondo mandato, iniziato il 20 gennaio scorso ANSA

5 miliardi

I dollari di risarcimento È di 5 miliardi di dollari il risarcimento che gli Usa vogliono ottenere da Standard & Poor’s ti: per la prima volta un’agenzia di rating potrebbe essere chiamata a pagare per la crisi dalla quale non siamo ancora usciti. Una mossa, quella di Barack Obama, che conferma la sua intenzione di andare fino in fondo con la riforma di Wall Street.

1È un’iniziativa che ha senso? Ha senso, ma ho tre domande da fare. Prima domanda: perché Standard & Poor’s sì, e le altre due agenzie — Moody’s e Fitch, ma specialmente Moody’s — invece no? Seconda domanda: da dove viene fuori la valutazione di un danno di cinque miliardi? Se danno c’è stato, è di sicuro molto più alto (starei per dire: incommensurabile). Terza domanda: le agenzie di rating hanno colpi-

to molte volte l’Europa e l’Italia, declassando i debiti di questo o quel paese in momenti topici, cioè quando si poteva lucrare il massimo da eventuali vendite allo scoperto: la mossa della Casa Bianca significa che potremmo far causa anche noi alle agenzie di trading?

2 Ricordo male o c’è un magistrato italiano che ha preceduto Obama sulla via dell’incriminazione?

Sì, la procura di Trani, lo scorso novembre, ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque manager di Standard e due di Fitch. Carlo Maria Capristo, procuratore della città pugliese, ha spiegato: «Le agenzie di rating per le quali abbiamo chiesto il rinvio a giudizio non hanno rispettato le regole di trasparenza, lealtà e dei parametri di qualità ed efficienza fissati dai regolamenti europei». Valutano il danno provocato in 120 miliardi di euro. Per Moody’s i pm di Trani hanno chiesto l’archiviazione perché i comportamenti di questa agenzia sono sembrati ai giudici colposi e non dolosi.

I MERCATI FINANZIARI

La Borsa rimonta e chiude a +1,05% Lo spread a 280 «Effetto rimbalzo» per la Borsa di Milano che, dopo il tonfo del 4,5% fatto segnare lunedì, ha registrato ieri un segno positivo: il Ftse Mib ha chiuso infatti a +1,05%. Resta invece in tensione lo spread tra Btp e Bund: il differenziale è balzato sopra i 290 punti base (294 il massimo), superando di nuovo il cosiddetto «obiettivo Monti» dei 287 punti, prima di rallentare e chiudere a quota 280. In recupero i titoli bancari, soprattutto Mps (+3,22%), Unicredit (+2,54%) e Intesa (+2,10%); bene Finmeccanica (+2%) ed Enel (+1,2%), Male Telecom Italia (-1,8%). La giornata positiva a Piazza Affari è stata inizialmente favorita da Wall Street: la Borsa di New York ha più tardi chiuso in rialzo, con il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,71% e ha tagliato il traguardo a quota 13979,30.

Le agenzie di rating si fanno pagare - e molto bene - da chi chiede i soldi al pubblico. Chi chiede soldi al pubblico ha in ogni caso interesse ad avere una classificazione alta, in modo che il pubblico si fidi, ritiri i certificati e gli dia i soldi. Le banche mostravano ai clienti proprio queste triple A per tranquillizzarli e indurli a comprare. Senonché, alle prime avvisaglie della crisi (2007) le agenzie di rating vennero messe sotto accusa dalla stampa. Standard e Moody’s si affrettarono allora ad abbassare i rating. Moody’s tagliò di corsa la valutazione di 1.016 crediti, Standard & Poor’s, tra l’11 luglio e il 3 agosto, retrocesse più di mille fondi. In un caso abbassò il rating direttamente da A (investimento sicuro) a C (spazzatura).

5 Non ci converrebbe farci un’agenzia di rating tutta nostra?

I cinesi ci hanno già pensato. La loro agenzia Dagong ha scelto proprio Milano per cominciare a dar voti ai debiti europei attraverso il lavoro di 40 analisti. Ci sono però dubbi anche qui: perché i cinesi fanno questo? Non sarà che vogliono abbassare il valore delle aziende su cui hanno messo gli occhi? Capiremo presto. Forse. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti ANSA

Corte dei Conti: «Troppe tasse Così il Paese non ripartirà» Allarme sulla corruzione e sull’eccessiva pressione fiscale in Italia. Lo ha lanciato ieri il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, all’inaugura zione dell’anno giudiziario. Ecco, in sintesi, tre temi importanti affrontati ieri.

1 Corruzione In Italia la corruzione pregiudica lo stato dell’economia e il già elevato peso del fisco «fuori linea» rispetto all’Europa, favorisce la recessione. Serve «una più equa distribuzione del carico fiscale», ha sottolineato Giampaolino. Le frodi legate alla illecita utilizzazione di fondi comunitari hanno inoltre determinato la sottrazione al bilancio dell’Unione europea, negli ultimi 10 anni, di oltre 1 miliardo di euro. 2 Pressione fiscale La pressione fiscale, sempre secondo il presidente della Corte dei Conti, «ha favorito le condizioni per ulteriori effetti recessivi; la pur comprovata maggiore efficacia delle misure di contenimento della spesa pubblica non ha consentito la riduzione dell’incidenza delle spese totali sul Pil, che resta al di sopra dei livelli pre-crisi» 3 Il condono fiscale Di tasse si è parlato anche in chiave di condono fiscale (proposta lanciata lunedì da Silvio Berlusconi), con il procuratore generale Salvatore Nottola, che ha parlato di «motivazioni e scopi fondati e intuitivi» per mettere in campo una sanatoria. Secondo Nottola, la sanatoria fiscale «ha le sue ragioni: deflazione del contenzioso e realizzare in tempi rapidi di introiti che difficilmente potrebbero essere realizzati».


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

ALTRI MONDI

LA SVOLTA IN PARLAMENTO

Nozze gay, Londra dà il primo via libera Con 400 voti a favore e 175 contrari, la Camera dei Comuni di Londra ha dato il primo via libera alla legge che autorizza i le nozze

tra persone dello stesso sesso. Laburisti e liberali si sono schierati a favore, spaccato il partito conservatore. La legge è stata voluta dal premier Tory, David Cameron. Ora il provvedimento passa alla Camera alta del Parlamento, the House of Lords, che si pronuncerà a maggio.

Nel nuovo paniere metano e phablet E addio alle agende Tra i prodotti Istat tanto hi-tech e cibi pronti all’uso Il sociologo: «Gli oggetti fisici destinati a scomparire» ELISABETTA ESPOSITO

Un enorme carrello della spesa, con dentro tutto quello che serve all’Italia. E frugando lì dentro, tra pasta e caffè, auto e tv, si possono trovare cose nuove, importanti per capire davvero come si stia trasformando il Paese. Perché di fatto è questo il paniere Istat, uno specchio dell’Italia, prima ancora di diventare lo strumento per il calcolo dell’inflazione. Ieri è stato diffuso l’elenco dei prodotti del 2013 e anche questa volta non sono mancati i cambiamenti. Le impennate dei prezzi del carburante, accompagnate da una maggiore

L’inflazione frena ancora: a gennaio si ferma a +2,2%, mai così bassa negli ultimi 2 anni attenzione per l’ambiente, hanno fatto sì che per la prima volta sia stato inserito il gas metano per le automobili. Ed inevitabilmente hanno sempre più spazio i prodotti hi-tech: accanto ai già presenti smartphone, tablet e pc, arrivano ora i phablet (una via di mezzo tra smartphone e minitablet) e i tablet trasformabili, utilizzati come notebook. Differenze sottili, ma proprio per questo significative del peso che la tecnologia ha oggi nelle giornate degli italiani. E a proposito di vita elettronica, via dal paniere i netbook (i portatili in versione mini) ma soprattutto i diari e le agende. Ecco, questo fa un certo effetto. Perché quei libri datati fanno parte del passato di

1429 Per il 2013 l’Istat. l’istituto di statistica nazionale, ha scelto 1429 prodotti (erano 1383 l’anno scorso), aggregati in 603 categorie rappresentative. La copertura è dell’84% e riguarda 82 comuni capoluogo di provincia in tutta Italia

A

CODACONS CRITICO S Dati falsati Per il Codacons i pesi del paniere non sono stati adeguati alle nuove abitudini di spesa delle famiglie colpite dalla crisi. «falsificando» così i dati

ogni adulto, se non altro, ma evidentemente non più del presente. Gli appuntamenti e le ricorrenze si segnano sulle agende elettroniche, così come i pensieri quotidiani. Un altro ingresso importante è quello dei reintegratori energetici, ma sul fronte alimentare spicca anche la pancetta confezionata che sostituisce quella al banco e l’inserimento del merluzzo surgelato, segno che i cibi pronti e veloci sono sempre più graditi. «Il paniere è abbastanza rappresentativo della realtà — commenta Vanni Codeluppi, sociologo dei consumi all’Università di Modena e Reggio Emilia — ma va aggiornato costantemente e non è sempre facile. Di certo la società si sta at-

trezzando per ridurre le componenti fisiche della quotidianità, come appunto le agende, sostituendole con strumenti elettronici: prendete iCloud, sta diventando la nuova memoria delle persone. C’è una gigantesca trasformazione in corso ed è necessario registrarla».

IN ALABAMA: OGGI FA 6 ANNI

Per liberare Ethan usata la telecamera Nuovi dettagli sul blitz che lunedì, in Alabama, ha permesso di liberare Ethan, che oggi festeggia i 6 anni, ostaggio di un

A Perse tutta

L’INCIDENTE DEL COMICO

FORMIGONI E L’EXPO

S «Se vince la sinistra lascio l’incarico» «Se in Regione Lombardia ci fosse la vittoria della sinistra ritengo, per correttezza, di dover rassegnare le mie dimissioni da commissario generale e lo farò subito, il giorno dopo le elezioni». Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, commissario generale di Expo 2015. «Mi sembra il minimo, non ha fatto niente», ha commentato il candidato governatore del centrosinistra, Umberto Ambrosoli. Immediata la replica di Formigoni: «Emerge la miseria umana e intellettuale dell’avvocato Ambrosoli»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

33

folle in un bunker per 6 giorni. Gli agenti hanno inserito una mini telecamera nel rifugio: quando hanno visto che il rapitore impugnava una pistola, hanno neutralizzato l’uomo con un lampo accecante. Non è ancora chiaro se il rapitore sia stato ucciso o si sia ucciso.

Vota Antonio -20

la sua famiglia IL NOSTRO DIARIO ELETTORALE «Grillo mi dica Pd e Monti: cosa accadde» è quasi pace Il condono Piccola, doverosa, premessa: «Non cerco nulla, se agita la Lega non la verità...». Chi parla è Cristina Gilberti, viene allo scoperto dalle pagine del settimanale Vanity Fair e assicura che dopo questa intervista non intende «tornare sull’argomento». Chi è e che cosa vuole? «Chiedo solo di incontrare il signor Grillo. È un gesto che devo a me stessa, ma anche ai miei genitori e a mio fratello, che non possono più parlare». Nel 1981, infatti, tutta la famiglia di Cristina perse la vita in un incidente dell’auto alla cui guida era proprio Beppe Grillo (nella foto) amico dei Gilberti. Oggi Cristina è una donna, ha 38 anni, all’epoca era una bimba di 7 anni e si salvò, perché volle rimanere a guardare la tv. «La mia non è certo l’unica vita segnata da un lutto, mi guardo intorno e ne vedo tante di storie simili. La differenza è che nel mio caso — con i media che parlano continuamente di lui e del perché non si candida, e ogni tanto fanno anche vaghi riferimenti alla morte dei miei cari - dimenticare è impossibile». Cristina spiega di aver provato a contattare privatamente il comico genovese, ma senza successo. «Mi ha richiamato un nipote di Grillo: mi ha spiegato che tutta la sua famiglia aveva sofferto per l’incidente». Mai Grillo in questi anni ha provato a cercarla: «Non ho mai avuto occasione di sentirmi raccontare come sono andate le cose direttamente da lui, l’unico che possa davvero farlo».

L’inflazione frena Ma veniamo all’inflazione, che rallenta anche con il nuovo paniere. Ed è il quarto mese consecutivo. A gennaio si è fermata infatti a +2,2%, il minimo da due anni. A frenare è stato soprattutto il fronte energetico (a partire dalla benzina), controbilanciato però dall’impennata degli alimentari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberto Maroni, 57 anni LAPRESSE

Aperture, schermaglie, passi in avanti e piccole ritirate. La politica continua a regalare colpi di scena quotidiani. Ieri Pier Luigi Bersani si è riavvicinato al premier: «Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti». E l’apertura è stata raccolta. «Io sono disponibile ad alleanze con chi sarà impegnato sul piano delle riforme strutturali», la risposta del senatore. Il dialogo è stato criticato dal leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia: «Il segretario del Pd ha deciso di stare dalla parte dei poteri forti tutelati da Monti anziché dei cittadini senza potere che siamo solo noi a tutelare. Gli elettori ne prendano atto». Meccanismi ancora da oliare tra Pdl e Lega, dopo le promesse elettorali di Silvio Berlusconi. La restituzione dell’Imu è stata valutata positivamente da Roberto Maroni: «Una buona idea che può aiutare la ripresa dei consumi». Più perplessità ci sono state sull’idea del Cav di un condono. «Non mi piacciono questi colpi di spugna, quindi non esprimo un consenso a proposte di questo genere», ha spiegato il leader della Lega. Intanto, Berlusconi ha commentato la situazione negativa in Borsa: «Chi dice che le mie dichiarazioni possano influire sul suo andamento è un truffatore».

notizie Tascabili

Durante una visita

Non sarebbe grave

Bari, violenze su una 16enne: primario in cella

Milano, leader anti-racket si dà fuoco davanti alla Rai «Per le vittime dell’usura»

Un filone di indagine a San Marino

Violenza sessuale ai danni di una minore in ospedale: con questa accusa è stato arrestato Dante Galeone, 62 anni, primario del Reparto di Neurologia dell’Ospedale Pediatrico di Bari. La violenza sessuale si sarebbe verificata lo scorso gennaio, durante una visita medica che il primario ha svolto in una stanza del suo reparto. La vittima è una ragazza di 16 anni. L’indagine è partita da una segnalazione che il Servizio di Psicologia, attivo nello stesso ospedale, ha inviato alla Procura di Bari: le indagini sono durate pochi giorni. La Procura sta verificando se altri minori possano aver subito analoghi episodi di violenza sessuale.

«Ho deciso di darmi fuoco per portare l’attenzione delle istituzioni su tutte le vittime dell’usura». Ieri sera a Milano, Frediano Manzi, 52 anni, storico presidente di «Sos racket e usura», una delle più note associazioni anti-pizzo, L’attivista antiracket ha scritto questa frase Frediano Manzi ANSA su un cartello, poi si è cosparso di un liquido infiammabile, probabilmente benzina e si è dato fuoco davanti alla sede della Rai a Milano in Corso Sempione. Manzi non è in pericolo di vita ma ha riportato ustioni di terzo grado su braccia e torace e volto. Originario del Salento, ex-fioraio, Manzi si batte contro le estorsioni dagli Anni ’90, ha condotto inchieste che hanno dato il via ad azioni di polizia ed è al quarto tentativo di suicidio.

Mps, i pc dei dirigenti passati al setaccio E c’è una nuova pista Si intensifica l’azione dei magistrati che indagano sul Monte dei Paschi. All’esame della Procura di Siena ci sono, infatti, numerosi documenti sequestrati dalla guardia di finanza nel corso dell’inchiesta. In particolare, sono passate al setaccio agende e corrispondenze acquisite dai computer sequestrati agli ex vertici dell’istituto di credito senese. Un nuovo filone d’indagine nell’inchiesta degli inquirenti toscani porta, intanto, dritto a San Marino: gli investigatori hanno infatti ricevuto dai colleghi di Forlì — con cui si sono incontrati ieri — lo stralcio di un’indagine che nel 2009 culminò in arresti nei confronti dei vertici della Cassa di Risparmio di San Marino, col coinvolgimento della filiale Mps di Forlì.

Il volto ricostruito e uno dei ritratti di Riccardo III, morto a 32 anni nel 1485

Il sovrano inglese

Ecco Riccardo III Il volto del re ricostruito in 3D Adesso re Riccardo III ha di nuovo un volto. Partendo dai resti ritrovati a settembre in un parcheggio di Leicester, il volto del sovrano è stato ricostruito attraverso uno scanner 3D, quindi con l’aiuto di un computer sono stati aggiunti muscoli e pelle

ed è stato realizzato un modello in plastica. Il risultato secondo gli esperti è notevole, vista pure la somiglianza con i ritratti postumi. Lineamenti regolari, occhi distanti, naso leggermente arcuato e mento pronunciato: «Non sembra il volto di un tiranno... È molto bello», ha detto Philippa Langley, membro della Richard III Society. Alla presentazione del modello ha partecipato anche Michael Ibsen, nipote di 17a generazione di Riccardo, che ha fornito il Dna per i test sulle ossa.


34

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

ALTRI MONDI

LE IMPRONTE A HOLLYWOOD

De Niro sbaglia data sulla Walk of Fame

SIANI SHOW

Sbagliano anche le star. Come Robert De Niro (nella foto Reuters), che ha impresso le sue orme sul cemento di

Hollywood, di fronte al Chinese Theatre di Los Angeles (California), ma lo ha fatto con una data sbagliata: 14 febbraio 2013, invece di 4 febbraio. Un portavoce del Chinese Theatre ha fatto sapere al portale online «TMZ.com» che comunque l’errore è già stato corretto.

TERMINERANNO NEL 2016

Restauri al Colosseo Via libera del Tar Possono partire i lavori di restauro del Colosseo, finanziati con 25 milioni di euro dal gruppo dei Della Valle. Il Tar del Lazio ha

A

«La mia favola sociale, risate senza volgarità»

IL RIPOSO DI DALLA FRA I BIG

Il comico tiene una lezione all’università e parla del nuovo film «Napoli né cartolina né Gomorra». L’incontro domenica su Sky FRANCESCO RIZZO

BENIAMINO L’ATTORE TRA GLI STUDENTI E CON LA FELBERBAUM

Pare sia un ritardatario, ma per la sua lezione di comicità allo Iulm di Milano Alessandro Siani arriva in anticipo, accolto da uno stormo di studentesse che squittiscono complimenti. Poi entra nell’aula ancora vuota, dove Sky filma l’incontro (si potrà vedere domenica alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD), convoca i tecnici e spiega con piglio deciso cosa farà sul palco. Battutista a raffica, sì, narratore della napoletanità, sì, ma l’ex-postino di Benvenuti al Sud, come dicono dalle sue parti, tiene ’a cazzimma. «Cioè testardaggine anche un po’ fe-

«

1

2

3

Non recito le battute di altri: in "Benvenuti al Sud" ho cambiato le mie scene ALESSANDRO SIANI SUL SUO LAVORO DI COMICO

tente — spiega — perché l’ostinazione non basta senza disciplina. Da ragazzo non avevo un repertorio, vivevo di improvvisazione: una sera, dopo 45’ di monologo, rideva solo un tale. Perché era ubriaco». E l’aula, ora affollata, esplode. Siani è a Milano per presentare il suo nuovo film, Il principe abusivo, che esce a San Valentino in 550 sale, ma travolge i seriosi cerimoniali del programma tv. Resta la mina vagante che all’inizio usava il dialetto stretto («nel dubbio di non aver capito, le gente ride») ed è arrivata

1 Alessandro Siani, 37 anni, durante la lezione di comicità allo Iulm di Milano, che Sky Cinema 1 HD trasmette domenica sera; 2 Siani con una delle tante fan che l’hanno «travolto» dopo l’incontro con gli studenti; 3 Il comico napoletano e Sarah Felberbaum ne «Il principe abusivo», che esce il 14 febbraio

ai cinepanettoni e ai tour teatrali "annusando" l’umore del pubblico «in localini così umidi che i pesci rossi nuotavano fuori dalla boccia». Ma le idee sono chiare. «Non sopporto di recitare battute scritte da altri: il Mattia di Benvenuti al Sud si chiamava Ciro ed era molto volgare, così ho riscritto alcune scene». Evita gli stereotipi sulla Napoli degradata e in lacrime, ha cambiato il cognome da Esposito in Siani, come il cronista ucciso dalla camorra, ma non ama «nemmeno la Napoli macabra di Gomorra». Cerca «una comi-

cità senza volgarità, perché dire quello che ti esplode dentro senza ferire è democrazia». Troisi Mi paragonano a Troisi?

Napoli era la lampada e lui il genio, in una chiesa in cui io faccio il chierichetto. Troisi era timido, io no, ma i tempi sono cambiati: oggi appartieni a tutti». E ora sotto con Il principe abusivo, storia che Siani coltivava da alcuni anni. «È una favola, girata a Merano, sulle crescenti differenze sociali: una principessa, Sarah Felberbaum, per vincere l’anonimato

cerca una storia d’amore con un poveretto napoletano, cioè io. La aiuterà Christian De Sica, un maggiordomo che ricorda Il Conte Max. È il mio debutto alla regia: non distinguevo un piano americano da un piano terra, ma quando sai cosa vuoi raccontare, girare è più facile». Il genio partenopeo: uscire dai guai con estro. «Come quella volta alla scuola per odontotecnici: copiai un compito, il mio compagno prese 7, io 3. Ero stato diligente: avevo copiato anche il suo nome e cognome». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE TENDENZE LA SAMSUNG HA PRESENTATO LE PRINCIPALI NOVITÀ HI-TECH DEL 2013

AL CINEMA ESCE «STUDIO ILLEGALE»

La tecnologia intelligente E la tv anticipa i tuoi gusti

Volo, avvocato cinico È travolto dall’amore

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO CONTICELLO MONTECARLO

C’è il lusso a condire la tecnologia del mondo che sarà: sul lungomare di Montecarlo, patinato a dispetto di ogni crisi, sfilano Ferrari, ma ci si imbatte pure in qualche elettrodomestico. Samsung ha scelto i lustrini del Principato per dimenticare la contesa atomica con Apple e organizzare l’annuale forum europeo: ha presentato a un esercito di cronisti le novità per il 2013, ruggente almeno nell’hi-tech. Si

scovano lavatrici, frigoriferi, notebook, tv (ne vendono 3 al secondo) e tanto ruota attorno a una parola: «Interazione: vogliamo avvicinare uomini e dispositivi, dal controllo con la voce fino al multitouch», ha annunciato BK Yoon, presidente della divisione "Consumer Electronics" del colosso sudcoreano. Così, nella sfilata di nuove tv dallo schermo sempre più grande (si tocca la vetta di 85"), ecco un’esperienza «personalizzata». La nuova funzione S-Recommendation riconosce le preferenze dell’utente in base ai programmi più visti, azzarda suggerimenti sui contenuti da guardare. Tradotto: chi non perde un match di Premier verrà subito avvisato di un derby di Londra che sta per iniziare. Il resto è interazione vocale più sviluppata: se si cerca in qual-

che palinsesto un film con Angelina Jolie, basta chiederlo e la Smart Tv (dove Samsung da tempo rende disponibile anche l’app della Gazzetta) scioglierà il dubbio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

HA VINTO «X FACTOR»

Chiara punta su Sanremo: «Così svelo i miei sogni» DANIELE VAIRA MILANO

L’entusiasmo è quello di un bambino che può sguazzare in una vasca di giocattoli, l’impressione è quella di trovarsi di fronte a una compagna di università di cui si erano perse le tracce e che ha un sacco di novità da raccontarti. E invece, Chiara Galiazzo (nella foto), vincitrice dell’ultimo X Factor, è una stella della musica in ascesa. È pronta a debuttare a Sanremo tra i big e con il suo primo album, Un posto nel mondo (Sony, in uscita il 14 febbraio). Per lei, esordiente 26enne, hanno lavorato undici autori, da Neffa a Francesco Bianconi dei Baustelle, passando per Fiorella Mannoia e Samuel dei Subsonica, fino a Dente e a Federico Zampaglione dei Tiromancino. «Ho spiegato loro il sogno che avevo in testa. Io non posso cantare qualcosa che mi fa ridere o di cui non sono convinta». L’ukulele Il risultato è un disco

eclettico, raffinato, ricco di sfumature in cui la sua voce sembra essersi liberata ancora di più. Ma anche i testi stupiscono: «Sono sempre molto attenta alle parole. Ed essermi trovata ad interpretare brani scritti dai miei cantanti preferiti è stato bellissimo. Ogni volta che accettavano di collaborare facevo certi salti». E invece, ieri, è stata ferma per un attimo come in attesa di un voto, mentre faceva ascoltare alcune sue canzoni ai presenti. Ma è stata una questione di minuti, poi ha iniziato ad interagire e a spiegare il suo mondo: «Vi piace? Dai non dite no, che poi ci rimango male. Ho voluto musiche di fisarmonica ed ukulele, un po’ ovunque. In particolare l’ukulele è essenziale e dà gioia». I brani scorrono e Chiara li arricchisce: «Ecco questa è la mia frase preferita: "Se sei capace indica una cosa che non hai visto mai". E, intanto Sanremo si avvicina: «Pensare che l’anno scorso scherzavo con le mie coinquiline sui voti e da martedì sarò sul palco è stranissimo. Ho una grande paura». La sorpresa è dietro l’angolo: «Quella di prendermi l’influenza e di dover cantare con la febbre alta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il lavaggio? Con un sms La novi-

tà sbarca da noi nella seconda parte dell’anno con un carico di aggeggi curiosi, su tutti la lavatrice WiFi Smart Wash, frontiera degli elettrodomestici del futuro: con un’app su un telefono o tavoletta Samsung, si può far partire il lavaggio o seguire la centrifuga fuori casa. Piacerà non solo alle casalinghe e, intanto, distrae il sorridente manager sudcoreano che descrive i nuovi device. Né lui né gli altri pronunciano mai la parola Apple, che alla voce tablet continua a fare la voce grossa: tra i lussi di Montecarlo non sembra esserci spazio per la guerra.

S Per Lucio una tomba accanto a Carducci Giosuè Carducci, Ottorino Respighi e Giorgio Morandi: sono i grandi nomi della Bologna artistica accanto ai quali Lucio Dalla (nella foto) verrà sepolto nel cimitero della Certosa di Bologna. Il Comune ha deciso di concedere a titolo gratuito per 90 anni uno spazio nel campo Carducci, dove il cantautore, scomparso nel marzo scorso, riposerà in una tomba monumentale, in cui verranno traslati i resti dei suoi genitori

infatti accolto il ricorso della società che si era aggiudicata i lavori, poi esclusa per un lungo contenzioso con la Sovrintendenza. Il restauro terminerà nel 2016, durante i quali il simbolo di Roma resterà visitabile. L’ultimo intervento sul Colosseo risale a 73 anni fa.

Fabio Volo e Zoè Felix in «Studio Illegale» ANSA In origine c’erano un blog e un romanzo di sorprendente successo, «Studio Illegale» di Federico Baccomo, un giovane avvocato milanese che raccontò, con sferzante ironia, stress e manie dei suoi colleghi. Da domani quel libro è un film, sospeso tra ironia e sentimenti, «Studio illegale», appunto, diretto da Umberto Carteni («Diverso da chi?») con Fabio Volo protagonista che fa un po’ il verso ad Alberto Sordi. E si gode un personaggio cucito su di lui. «Anche io ho messo al centro il lavoro — dice Volo — Per fortuna, sono libero di esprimere la mia emotività in ambiti diversi. Il mio eroe è un disilluso, ma aperto verso un altro mondo, quello della vita vera, dove le relazioni non sono solo professionali». E l’amore per una collega (Zoé Felix, vista in «Giù al Nord») mescolerà le carte.


MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

35

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

23/11 - 21/12

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 6

Toro 7

Sagittario 8

Gemelli 6-

Cancro 6

Leone 7

DI ANTONIO CAPITANI

Luna di sicuro incentivo a lavoro, viaggi, contatti con individui e luoghi lontani. Il cuore palpita, ma perdete un cicinìn di brio suino.

Potete intortare chiunque, oggi, col carisma che sprigionate. Oltre che ottenere soldi. Gaudio fornicatorio, sfighina amorosa.

La gente rompe. Ignorate e lavorate: riscuoterete successi molto concreti. In amore il cuore è ebbro, il suino inside you, invece, stenta.

Il lavoro vi chiede di farvi il sedere esagonale, per la fatica e per la richiesta di precisione. Ma trionfate! Sudombelico non pervenuto.

La vostra motivazione è supportata dalla fortuna e vi fa arrivare ovunque. L’amor è una palla. E anche il suino inside you non ha slancio.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

IL MIGLIORE La Luna tratteggia una giornata di fortune, guadagni d’immagine, avvii azzeccati. La gente vi stima, voi siete più flessibili, anche fornicando: uau.

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 5,5

Bilancia 7+

Scorpione 7+

Capricorno 7-

Acquario 7+

Pesci 6-

Gli zebedei si trascinano, voi trascurate lavoro e cose utili. Ripigliatevi! Cuore e sudombelico avviliscono più del rialzo dello spread.

Da colloqui, viaggi e conoscenze scaturiscono opportunità proficue, sia lavorative sia anche un po’ suine. E forse arrivano pure soldi.

Notiziona in fatto di soldi ci cova, oggi, a giudicare dalla Luna. L’attività fisica, compresa quella suina, fa miracoli, lo stress cala.

Stare fuori dalla mischia potrebbe farvi lavorare in modo ottimale. Il lavoro arriva, decolla, si stabilizza, il sudombelico super.

La Luna rende fattivo lo spirito di squadra nel lavoro. Gli amici vi sono vicini, i successi aumentano, le profferte suine gratificano.

Lavoro e rapporti sono travagliati. Organizzatevi, riguardatevi, tranquillizzatevi. Amor sfigatino, ma sudombelico attento.

MANOLO GABBIADINI

L’attaccante del Bologna è nato il 26 novembre 1991. Tra le sue squadre Atalanta e Cittadella. È di proprietà della Juve.

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

IL VIDEO

8.00 9.35 10.15 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.10 18.50 20.00

6.40 9.40 10.00 11.00 13.00 14.00 17.00 17.45 18.00

CARTONI SABRINA VITA DA... TG2 INSIEME I FATTI VOSTRI TG2 TELEFILM LAS VEGAS TG 2 FLASH L.I.S. ITALIA - GERMANIA AMICHEVOLE U21 20.30 TG2

8.00 10.10 11.30 12.00 12.45 13.10 14.00 15.10 16.00 19.00 20.35

8.50 10.00 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.40

6.40 8.45 12.25 13.00 13.40 15.00 15.50 16.45 17.40 18.30 19.20

9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 16.50 18.55 19.35

9.55 11.00 12.30 13.30 14.05 14.45 16.50

Brasile, nel derby primo gol di Forlan Seedorf fa un tris

20.15 OLANDA - ITALIA Amichevole

21.05 IL VENTO DEL PERDONO

21.05 CHI L'HA VISTO Attualità

21.10 LETTERS TO JULIET Film

21.10 MISTERO Documenti

21.10 MIAMI SUPERCOPS Film

21.10 LE INVASIONI BARBARICHE

23.00 PORTA A PORTA 0.35 ELEZIONI 2013 MESSAGGI AUTOGESTITI 0.45 TG1 - NOTTE

23.00 23.15 1.00 1.40 1.45

23.10 ELEZIONI 2013 INTERVISTA 23.15 VOLO IN DIRETTA 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE

23.30 1.30 2.00 2.50 4.00

0.30

23.20 I BELLISSIMI DI R4 23.25 PAYBACK LA RIVINCITA DI PORTER 0.10 METEO.IT

0.15 1.20 1.25 1.40 1.45

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

15.00 CAMBIO VITA PREMIUM CINEMA 16.55 LANTERNA VERDE PREMIUM CINEMA 18.50 BATMAN BEGINS PREMIUM CINEMA 21.15 HAPPY FEET 2 PREMIUM CINEMA 23.00 WHITE LION PREMIUM CINEMA 00.45 SNOW ANGELS PREMIUM CINEMA 02.35 BATMAN E ROBIN PREMIUM CINEMA

CALCIO

TG1 LINEA VERDE TRIBUNE PER... UNOMATTINA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TG1

TG 2 LA CITTÀ PROIBITA FLASHPOINT METEO 2 MONDIALI SCI

AGORÀ LA STORIA SIAMO NOI BUONGIORNO ELISIR TG3 DIARIO ITALIANO LENA, AMORE... TGR - TG3 LA CASA NELLA... GEO & GEO TG3 - TGR - BLOB UN POSTO AL SOLE

20.30 INGHILTERRA BRASILE

15.00 ITALIA - GERMANIA Amichevole Under 20 Rai Sport 1 Coppa d'Africa. Semifinale Eurosport

9.45

Serie A. Highlights

VOLLEY 20.30 MACERATA - CUNEO

Serie A. Highlights

Champions League maschile. Playoff SportItalia 2

13.00 TOUR DEL QATAR

Amichevole Under 21 Rai 2

10.15 CALCIO: PALERMO ATALANTA Serie A. Highlights

9.00

10.45 MONDIALE Super G maschile. Da Schladming, Austria Eurosport, Rai Sport 1

Coppa d'Africa. Semifinale Eurosport

9.15 9.30

10.00 ITALIA - GIAPPONE

Amichevole Rai 1

CALCIO: GENOA - LAZIO CALCIO: MILAN - UDINESE

Torneo di Torino Rai Sport 2

Serie A. Highlights

GazzaMeteo

Ieri

A CURA DI

ALGHERO

13

15

ANCONA

2

12

AOSTA

0

7

BARI

1

14

BOLOGNA

0

10

-3 5

12

15

Torino

0

9

1

15

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

Sole

Deboli

CAMPOBASSO CATANIA

Trento -1 5

-1 8

Milano 1

Venezia

8

3

6

5

FIRENZE

2

11

GENOVA

11

11

Coperto

Molto forti

L'AQUILA

-1

7

MILANO

2

10

ROMA

NAPOLI

2

13

6 12

6

15

PALERMO

Neve

Mossi

PERUGIA

2

8

POTENZA

-1

6

REGGIO CALABRIA

Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

10

14

ROMA

3

12

TORINO

-2

9

-3

TRENTO

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:40

17:34

7:19

17:29

4

11

VENEZIA

1

8

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013

Firenze 7

12

Perugia 4

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri

11.30 RUGBY: GALLES - IRLANDA

NCAA

16.30 RUGBY: ITALIA FRANCIA Sei Nazioni

17.30 RUGBY: GALLES - IRLANDA

Champions League

Sei Nazioni

Prandelli li ha definiti «un’idea da portare avanti». Ma sul sito la coppia Balotelli-El Shaarawy non raccoglie la patente di coppia più forte d’Europa. Per il 70% dei votanti non lo è ancora

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Al Nord ancora tempo variabile con un po' di neve sulle Alpi e qualche pioggia in pianura. Sul resto del Paese in prevalenza precipitazioni con limite della neve in calo fino a varie zone collinari e rinforzo di venti freddi settentrionali.

In Sicilia e al Sud ancora parecchie nuvole, piogge su pianure e coste, pioggia mista a neve sui colli e neve sui monti. Altrove prevalenza del sole, salvo locale variabilità. Freddo per il periodo ma con attenuazione dei venti da Nord.

7

8

11

7

L’Aquila 1

3

Campobasso 4

Napoli 9

Bari

7

6

Potenza

13

4

Cagliari

15

7

Catanzaro

11 13

7

Palermo

11

Reggio Calabria 8 15

10 14

7

Sorge

I bomber azzurri in rampa di lancio: possono crescere

PGA European Tour. Dagli Emirati Arabi

Ancona

Forti

Calmi

IL SONDAGGIO

GOLF: OMEGA DUBAI DESERT CLASSIC

3 10

11

Rovesci

Temporali

7.30

Bologna Genova

Moderati

MARI

SKY SPORT 2

Oggi sarà in Qatar per la sfida Uruguay-Spagna, prima però Forlan (nella foto) si è tolto lo sfizio del primo gol stagionale nel derby vinto dal suo Porto Alegre con il Gremio. Tre gol per Seedorf (Botafogo)

9

Nuvolo

Pioggia

Champions League

23.00 CALCIO: MILAN - BARCELLONA

In Sicilia, in Sardegna, al Sud e al Centro precipitazioni sparse, nevose sui monti e a tratti sui colli, ma anche schiarite. Variabile pure al Nord con qualche pioggia su pianura triveneta e romagnola e un po' di neve sulle Alpi. Trieste

OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT PROSSIMA FERMATA MOVIE FLASH OTTO E MEZZO (R)

Sei Nazioni

21.00 CALCIO: BARCELLONA - MILAN

Oggi

Aosta

COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 TG LA7 CRONACHE ARIANNA IL COMMISSARIO CORDIER 18.50 I MENÙ DI BENEDETTA 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO

14.00 BASKET: SYRACUSE NOTRE DAME

Champions League. Highlights

Serie A

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER

Serie A. Highlights

SLEDGE HOCKEY

20.30 OLANDA - ITALIA

12.15 CALCIO: MILAN - UDINESE

Serie A. Highlights

16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 20.00 CALCIO: SHAKHTAR DONETSK - JUVENTUS 20.30 CALCIO: REAL MADRID BORUSSIA DORTMUND

Serie A

CALCIO: SIENA - INTER

CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 FORUM RESCUE SPECIAL ARABESQUE TG4 TEMPESTA D'AMORE

Champions League. Highlights

10.30 CALCIO: GENOA - LAZIO

SKY SPORT 1

Eurosport

SCI ALPINO

19.30 BURKINA FASO GHANA

CALCIO: PESCARA BOLOGNA

10.00 CALCIO: FIORENTINA PARMA

CICLISMO

18.00 ITALIA - GERMANIA

Legenda

1.55 2.20 3.05

SuperTennis

GREMIO LDU QUITO

CARTONI TELEFILM STUDIO APERTO SPORT MEDIASET CARTONI LUPIN III WHITE COLLAR CHUCK LA VITA SECONDO JIM STUDIO APERTO C.S.I.

THE VAMPIRE DIARIES SPORT MEDIASET THE SHIELD STUDIO APERTO

22.00 ATP VINA DEL MAR

Coppa Libertadores Sky SuperCalcio

16.00 MALI - NIGERIA

ITALIA DOMANDA TG5 - NOTTE METEO.IT UOMINI E DONNE AMICI

TENNIS

Amichevole Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

3.15

MATTINO CINQUE TG5 FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO! TG5 STRISCIA LA NOTIZIA

Catania 11 14

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848

EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:38

17:35

7:17

17:30

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011

La tiratura di martedì 5 febbraio è stata di 324.636 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

10 feb.

18 feb.

25 feb.

4 mar.

COLLATERALI *con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con The Coldplay Collection N. 3 e 11,19 - con Carosello N. 5 e 6,19 Wrestling Heroes N. 6 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 6 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 10 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 12 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 15 e 11,19 - con I Love Travel N. 20 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 24 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 25 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 24 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 40 e 6,19 - con Aerei da Combattimento N. 43 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 34 e 6,19 - con Adesso Fai da te e 6,19 - con Ferrari Racing N. 45 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 9,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 20; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,70; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 28; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


36

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.