www.gazzetta.it martedì 12 febbraio 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 117 Numero numero 36 Anno
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ANNUNCIO SHOCK
JUVE SENZA PAURA
3 Il fulmine sulla basilica di San Pietro
Con il Celtic, la prima di Conte Il tecnico esordisce in Champions: «Non ci poniamo limiti». MatriVucinic coppia d’attacco nell’andata dei quarti. SU ET: DEL BOSQUE PARLA DELLA COPPA BIANCHI, BOLDRINI, DI FEO, GARLANDO, GRAZIANO, OLIVERO, SACCHI, MANNHEIMER ALLE PAG. 6891019
IL PAPA SE NE VA E RISCRIVE LA STORIA
MERCATO MORATTI HA INDIVIDUATO IL FUTURO ANTIBALOTELLI
L’INTER SCEGLIE
ICARDI «Le mie forze non sono più adatte», ha detto Benedetto XVI. Solo sette i casi di rinuncia CONTICELLO, DELL’ARTI, ESPOSITO ALLE PAGINE 3435
9 771120 506000
DALLA VITE, DI FEO, ELEFANTE PAG. 23
3 Mauro Icardi, 20 anni il 19 febbraio, argentino BARONCINI
L’EDITORE DELLA GAZZETTA
MILAN MENTRE GALLIANI BLOCCA ALLEGRI
IL CASO IL VINCITORE DI 2 GIRI IN DIFFICOLTÀ
IL ROMPI PALLONE
Gruppo Rcs: 800 esuberi Il Comunicato sindacale
El Shaarawy: «Io e Balo non siamo incompatibili»
Basso al processo Fuentes Imbarazzo e nuove carte
DI GENE GNOCCHI
BOCCI, DELLA VALLE, PASOTTO ALLE PAGINE 1213
RICCI A PAGINA 24
A PAGINA 19
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L’attaccante della Samp ha detto sì ai nerazzurri: in dirittura di arrivo anche l’accordo fra i club. Milito, che ha un contratto fino al 2014, potrebbe fargli da chioccia
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Il Papa si dimette: «Al mercato di gennaio non sono arrivati i rinforzi che avevo chiesto».
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
PRIMO PIANO MERCATO
Inter-Icardi rispost Ha scelto i nerazzurri L’accordo con la Samp è in dirittura d’arrivo Per l’argentino, contratto fino al 2017. Costo dell’operazione 15 milioni più premi: da stabilire solo le modalità di pagamento
L’Inter ha in mano Icardi. Luglio non è domani ma è già vicinissimo, perché il club di Massimo Moratti si è mosso in maniera decisa e decisiva sul talento più brillante del campionato, l’argentino ex Barça e amico di Leo Messi, il sampdoriano più quotato del momento, il centravanti che il Napoli ha tentato di strappare nell’ultimo giorno di gennaio e che l’Inter avrà per la prossima stagione. L’operazione si farà per una cifra attorno ai 15-16 mi-
Decisiva la forte volontà del giocatore sul quale si era fiondato il Napoli lioni di euro più premi: e questo non significa affatto che Milito saluterà. Anzi. Faccia da Progetto Dopo aver
assestato il colpo-Kovacic, e ben sapendo che Rocchi è una soluzione per l’immediato, l’Inter ha deciso di dare muscoli e talento al proprio reparto offensivo con qualcuno che sia il presente e di prospettiva: Icardi sta esplodendo adesso con colpi già sicuri ma pur sempre da perfezionare, il costo del suo cartellino si aggirerà attorno ai 15 milioni di euro, spesa ponderata e sensata perché il suo valore (tecnico e sul mercato) sarebbe destinato a impennarsi. Come quello di Kova-
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I NUMERI
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Le reti messe a segno da Icardi con la maglia della Sampdoria (20 le gare, 2 in B). Una nello scorso campionato di B, le altre 8 in questa stagione
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I gol realizzati da Icardi con l’Argentina. L’attaccante ha disputato 5 gare con l’Under 20: esordio il 14 agosto 2012 contro la Germania, mentre sono Giappone e Turchia (doppietta) le sue «vittime»
cic, tassello che ha un chiaro profilo d’investimento. Il progetto voluto da Moratti e guidato da Andrea Stramaccioni, Marco Branca e Piero Ausilio è perfettamente inquadrabile anche con lui, Mauro Icardi, vent’anni fra una settimana, centravanti dinamico. Vero è che il Napoli non avrebbe totalmente mollato l’idea di poterlo avere, ma oltre all’assalto fallito a fine gennaio (aveva offerto 10 milioni) ha ancora il dubbio legato a Cavani (resta o va?) e il cruccio legato alla volontà (pesantissima) del giocatore. Voglio l’Inter E la volontà di Icardi (il cui idolo è Batistuta) è l’Inter: perché è cresciuto nel mito della colonia argentina, perché stare con Milito equivale a svegliarsi (e ovviamente allenarsi) con un’enciclopedia del calcio, perché il suo profilo è perfettamente aderente alla nuova faccia che via via l’Inter si sta dando. Insomma: se a fine gennaio non è stato fatto niente con il Napoli è anche perché il ragazzo (che fu convinto da Leo Messi a firmare per il Barcellona) ha in mente l’Inter. E l’Inter, capito questo, ha sgommato verso la chiusura dell’affare anticipando la concorrenza anche europea. 15-16 milioni... Inter che, a fari spentissimi, ha già pianificato l’affare che come ultimo ostacolo avrebbe solo la modalità di pagamento: in linea di massimo andrebbero 8 milioni cash alla Samp più una contropartita tecnica. Tutti gli indizi portano a Silvestre, che già nella sessione di gennaio era stato cercato (con secco rifiuto) dai blucerchiati. Poi è chiaro
che la lista dei baby targati-Inter è lunga e valida, e in quella lista potrebbe anche esserci un giocatore da prestito o comproprietà per limare ulteriormente le distanze fra i due club. Il valore totale di Icardi, insomma, si attesterebbe attorno ai 15-16 milioni più premi, un affare da prospettiva e da attualità per il famoso rapporto qualità-prezzo, profilo che un pur top player come Edin Dzeko (per costi, richieste e una Champions che chissà se arriverà) non avrebbe offerto. L’ipotesi di contratto per Icardi è fino al 2017 a un milione di euro a salire (ora ne guadagna 150.000 lordi l’anno): l’argentino ha rifiutato il rinnovo
v identiKit & CARRIERA
MATTEO DALLA VITE GIULIO DI FEO MILANO
Guadagnerà un milione di euro (a salire). Con lui ecco Campagnaro e forse Peruzzi dell’attuale accordo fino al 2015 con la Sampdoria, scatenando di fatto Juventus (solo un sondaggio), Napoli e, in maniera decisiva, l’Inter. Campagnaro, Peruzzi e... Inter
che però non si ferma qui: fatta per Hugo Campagnaro in regime di svincolo con il Napoli, ma resta sempre viva l’ipotesi legata ad un altro argentino, Gino Peruzzi, terzino classe ’92 del Velez che è considerato l’erede di Zanetti. Per chiudere, occhi su Vladimir Weiss, esterno offensivo slovacco del Pescara. Mettiamola così: l’Inter si è messa avanti col lavoro. Il rinnovamento continua. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO DOPO I FATTI DI INTER-CHIEVO
Cori razzisti contro Mario: multa. Moratti: «Mi spiace» Gli insulti a Balo costano 15.000 euro alla società. «Ma che non capiti nel derby» MILANO
I cori contro Mario Balotelli costano all’Inter una multa. Il giudice sportivo di Serie A, Gianpaolo Tosel, ha inflitto un’ammenda di 15 mila euro alla società nerazzurra per «avere i suoi sostenitori, al 41’ del primo tempo e al 42’ del secondo tempo, indirizzato a un calciatore di altra Società cori insultanti e co-
stituenti espressione di discriminazione razziale». I cori erano stati «Balotelli figlio di p...», «Non ci sono negri italiani» entrambi seguiti da «uh uh».
Gente che sa come fare Il nume-
Che non si ripeta Detto che la san-
zione è stata attenuata «per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza», ecco Massimo Moratti che si dissocia. «Me li hanno riferiti — dice il numero uno dell’Inter — perché non capivo bene cosa dicessero. Mi dispiace tantissimo». Il 24 febbraio (tra due domeniche) sarà tempo di derby. «Ripeto — continua Moratti —: mi dispiace molto e spero che non succeda nel derby, assolutamente».
Deki e modulo La vittoria contro il
cava dal 2 maggio. Per lui, standing ovation da parte di San Siro. E una carezza da Moratti: «Il suo rientro ha tantissima importanza per il gruppo, si è visto anche dalla risposta del pubblico. Questo perché è un giocatore e un uomo che ha dato tantissimo all’Inter e quindi gli siamo tutti molto affezionati. Al di là di questo, poi, è uno che sa giocare, e quindi è utilissimo». Contro il Chievo, Strama ha rimesso in pista Tridentone e difesa a 4. «Se il cambio di modulo sarà duraturo? Questo lo vedremo: penso che il tecnico abbia intenzione di farlo durare, poi farà quello che è necessario a seconda delle partite, di ciò che capiterà e a seconda degli uomini».
Chievo ha visto il ritorno in campo di Dejan Stankovic che non gio-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ro uno interista ha risposto alla curva sullo striscione "Avanti con il progetto... ma non mancateci di rispetto": «Non so dove ho mancato di rispetto e quindi non ho capito bene. Avanti con il progetto mi va bene». Poi, ecco una disamina sulla vittoria. «La vittoria me l’aspettavo — continua Moratti —, perché vedevo sia l’allenatore sia i giocatori con la voglia di esprimersi così. Hanno fatto bene tatticamente per la partita che è stata. Poi, il ritorno di Milito, la partita di Cambiasso, insomma tutta gente che al momento giusto sa come fare».
Mario Balotelli e Massimo Moratti in una immagine del 2010 ANSA
m.d.v.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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a a Balo
GLI ALTRI OBIETTIVI
Tre nazionali per lui
Il mondo di Mauro Vuole l’Argentina ma Italia e Spagna...
ALESSIO DA RONCH GENOVA
E’ forte, giovane e porta fortuna. Tutti all’inseguimento di Mauro Icardi, il ragazzo d’oro della Sampdoria, l’attaccante che ha messo a segno quattro gol in una partita a soli 19 anni, che ha fatto sette reti in poco più di un mese in questo 2013 appena cominciato, il centravanti che alla sua prima stagione nel calcio italiano è già a quota 8 centri in 1232 minuti giocati, l’attaccante che significa vittoria, ogni volta che ha battuto un portiere avversario, contro Genoa, Juventus, Pescara e Roma, la Samp ha conquistato i 3 punti. Spiraglio azzurro Per questo oltre a tanti club si è scatenata la sfida tra nazionali e per questo Alejandro Sabella domenica, il selezionatore dell’Argentina, era a Genova per osservarlo da vicino, per conoscerlo, per scoprirlo più a fondo, ma anche e soprattutto per fargli capire che non sarebbe il caso di cedere alla corte di Prandelli. Lui, Maurito, con la maglia dell’Argentina ha già giocato anche se solo per impegni amichevoli, non l’ha fatto a gennaio nell’Under 20 solo perché la Samp gli ha impedito di rispondere alla convocazione ai campionati sudamericani. Stop imposto per i problemi fisici che tormentavano Pozzi e Maxi Lopez, stop al
quale ha cercato di opporsi fortissimamente, ma che si è tramutato in una vetrina straordinaria e nella sua grande fortuna. Icardi è nato in Argentina, a Rosario, è tifoso del Newell’s, idolatra Messi e ha in Batistuta un esempio. Lui insomma, si sente argentino, ma potrebbe giocare sia per la Spagna che per l’Italia. In passato ci ha provato la prima, ma si è vista opporre un rifiuto netto. Ai complimenti di Prandelli, invece, Mauro ha lasciato aperto uno spiraglio: «Nel calcio — ha ricordato con un sorriso — non si può mai sapere».
S Hugo Campagnaro A luglio il 32enne uscirà dal Napoli a parametro zero per abbracciare l’Inter degli argentini: e il rinforzo in difesa è servito
Da un argentino all’altro IL BOMBER RITROVATO
E Milito cosa farà? Se vuole c’è un assist almeno fino al 2014 Massima libertà per il Principe, intrigato dall’idea di restare ancora un anno: in coppia con Icardi e per farne un erede ANDREA ELEFANTE MILANO
S Vladimir Weiss Slovacco, classe ’89, del Pescara: è nel mirino dei nerazzurri per luglio. Con lui, Gino Peruzzi, baby del Velez Sarsfield
Cuore biancoceleste Quel che Sabella ha verificato, però, è il colore del cuore di Icardi, tutto bianco e celeste. A marzo l’Argentina giocherà contro il Venezuela, il 22, e la Bolivia, il 26. La presenza del c.t. della seleccion a Marassi è stata una rassicurazione più grande di tutte le parole spese dopo. Un posticino per lui è pronto, e con quello anche qualche minuto di gioco, visto che se scendesse in campo ufficialmente non potrebbe più far parte di altre nazionali.
IN EUROPA LEAGUE
Paradossalmente il futuro di Icardi è legato a quello di Milito più di quanto quello del Principe lo sia all’arrivo dell’attaccante della Samp. Il fatto di trovare all’Inter un modello come Milito, per il giovane Mauro sarebbe solo un incentivo in più, una garanzia di crescita. Il fatto di dover/poter accogliere Icardi nello spogliatoio nerazzurro non sarà per Milito una discriminante decisiva ai fini della sua permanenza all’Inter: il Principe ha già fatto capire che il pensiero di fare coppia in campo con lui ma anche di accompagnare la crescita di un erede, tanto più se giovane e argentino, può essere preponderante sul fattore concorrenza, fermo restando un suo ruolo che non sia marginale a prescindere. Dice Moratti E proprio questo è il punto: la massima libertà che l’Inter lascerà a Milito di decidere il suo futuro non è slegata da una precisa valutazione della sua centralità. L’argentino non ha una posizione contrattuale vissuta dall’Inter come un problema o una situazione da forzare e soprattutto non viene considerato ormai solo un giocatore dal grande passato, ma un centravanti che può avere ancora un presente, come sottolineato ieri anche da Moratti: «Il fatto che Milito segni significa che non c’era bisogno di un suo sostituto: finché va bene Milito, e spero che duri ancora per tanto, non serve».
Tutto bianco Mauro affronta il tutto come ha vissuto l’impatto con la notorietà e la A: sereno, disinvolto, per nulla colpito dalla pressione mediatica. Più del futuro in nazionale ieri ha preferito raccontare agli amici e ai fans la sua gioia per essersi svegliato in un ambiente spettacolare. La neve, infatti, aveva imbiancato tutto. Lui non ci ha pensato su due volte, ha preso Lucky, il suo cane, gli ha piazzato una protezione verde e via a giocare. Felice e sorridente, come appare ogni volta sul campo, al cinema o al bowling. La scelta tra Argentina e Italia di sicuro non lo opprime. C’è il cuore che indica la strada.
Le tre ipotesi Moratti avrebbe potuto aggiungere «nell’immediato», perché l’arrivo a luglio di Icardi rientra nelle strategie del club. Ma prima di allora Inter e Milito torneranno a sedersi attorno a un tavolo per valutare le
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Recupero Kovacic contro il Cluj: domani la risposta APPIANO GENTILE Domani Stramaccioni saprà se il debutto a San Siro di Mateo Kovacic è stato solo rinviato a Inter-Cluj di giovedì, o se sarà inevitabile riparlarne per il derby del 24 febbraio. Il croato ha saltato Inter-Chievo per una distorsione alla caviglia: infortunio che sabato non era sembrato così grave, tanto che il giocatore aveva concluso l’allenamento, ma la cui evoluzione (l’articolazione si è gonfiata in modo imprevisto nelle ore successive) ha consigliato di non rischiarlo l’altro ieri sera. Scelta prudenziale replicata ieri — Kovacic non si è allenato sul campo — e che probabilmente lo sarà anche oggi, con un lavoro ancora parziale. Il tutto per provare a forzare domani: un test stabilirà se il tecnico potrà averlo a disposizione per la gara di Europa League, nella quale dovrebbero rivedersi Pereira, Guarin e forse Chivu e dovrebbe avere spazio da titolare Alvarez.
Diego Milito, 33 anni ANSA
ipotesi di futuro: ancora un anno insieme, dunque fino alla naturale conclusione del contratto che scade nel 2014; un addio immediato, nel caso che il Principe preferisca anticipare il rientro in Argentina o comunque esaminare altre ipotesi professionali; addirittura un accordo «uno più uno» da studiare, con una permanenza in nerazzurro fino al 2015, con ovvia conseguente spalmatura dell’attuale contratto, superiore ai 5 milioni annui. Il Principe presente Nel frattempo, dopo un mese e mezzo senza un centravanti «vero» (e forse 4-5 punti in meno, per questo), Stramaccioni si gode il Milito presente: quello che consente a Cassano e Palacio di avere meno «attenzioni» dei difensori e più spazi e garantisce ai centrocampisti uno sbocco dell’azione, un terminale a cui dare la palla mettendo in banca un pallone protetto per far salire la squadra, una sponda, o un fallo subìto. Quello che fa gol belli e importanti come il 3-1 di domenica sera, ma fa anche giocare meglio la squadra. Hai detto niente.
Mateo Kovacic, 18 anni FORNASARI
LOTTOMATICA SCOMMESSE S.R.L. - CONC. AAMS N. 4032 del 28/03/2007
CELTIC - JUVENTUS 1 4.25
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PER GIOCARE IN ATTACCO.
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GOL NO GOL 1.83 1.83 Gol squadra ospite
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CHAMPIONS LEAGUE Martedì 12 febbraio ore 20.45
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
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PRIMO PIANO MERCATO
Napoli, mani su Nainggolan E parte l’assalto a Damiao
Radja Nainggolan, 24 anni, al Cagliari dal 2010
De Laurentiis ha già bloccato il centrocampista del Cagliari e il laziale Diakite. Ma la partita più importante è il dopo Cavani MIMMO MALFITANO NAPOLI
Perdono sostanza le certezze del Napoli. Il mercato chiede decisione, vuole risposte immediate. Ma da queste parti, le trattative sono troppo laboriose, durano periodi più o meno lunghi e le possibilità che le operazioni vadano in porto si riducono di parecchio. Le indiscrezioni che arrivano dall’ambiente interista, per esempio, danno per fatto il trasferimento di Mauro Icardi, il ventenne attaccante della Sampdoria, che a luglio diverrà un giocatore dell’Inter: il Napoli l’ha trattato nell’ormai chiuso mercato invernale. La notizia è arrivata nello stesso momento in cui il club ha definito l’ingaggio di Mobido Diakite, 25 anni, difensore della Lazio, che a luglio arriverà a parametro zero, essendo in regime di svincolo. Un’operazione che non è stata gradita da Lotito e Tare, i dirigenti biancocelesti, che col giocatore stavano trattando il rinnovo del contratto. Diakite, ovviamente, arriverà a fine stagione. Le strategie Gli investimenti di
Aurelio De Laurentiis sono già stati previsti, a prescindere dal
risultato finale, cioè dalla conquista dello scudetto o dalla qualificazione alla prossima Champions League. Il presidente vuole una squadra che sia competitiva in ogni manifestazione, per il futuro. Ma certe trattative hanno bisogno di maggiore determinazione. Nei giorni scorsi s’è parlato di un forte interessamento per Marco Verratti, il giovane talento in forza al Psg. Contemporaneamente, però, da Parigi è arrivata la smentita del giocatore che ha escluso un suo ritorno in Italia. Ma la Juventus di certo non mollerà la presa, resta la favorita, considerato pure la volontà dell’ex centrocampista del Pescara, che non ha mai nascosto le sue simpatie per la capolista. Vista Nainggolan Sarebbe potu-
to arrivare a gennaio, Radja Nainggolan, se Cellino non avesse preteso 15 milioni di euro, mentre l’offerta di De Laurentiis era stata di 5 milioni subito e 7 da versare in estate. Insieme col centrocampista era stato seguito anche Davide Astori per rinforzare la difesa. Nessuna della due trattive è andata in porto, ma c’è da giurare che i due giocatori del Cagliari saranno i primi acquisti del Napoli per la prossima stagione. Col presidente cagliaritano l’ac-
L’OBIETTIVO E LA CERTEZZA 1
cordo è già stato trovato, a luglio dovranno essere definiti gli ultimi dettagli. Senza Cavani E’ un’ipotesi da te-
nere in considerazione, soprattutto se non dovesse arrivare lo scudetto. Il Real Madrid continua a non nascondere il proprio interesse per il capocannoniere della serie A, mentre dall’Inghilterra hanno cominciato a muoversi Arsenal e Manchester City. Insomma, il Napoli ha la necessità di parare l’eventuale colpo dell’addio di Cavani. E allora, è stato sondato il merca-
1 Leandro Damiao, 23 anni, attaccante 2 Mobido Diakite, 25 anni, difensore; a destra, Radja Nainggolan, 26, centrocampista EPA /EIDON TERRUSO
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to brasiliano e si sta valutando l’eventualità di trattare Leandro Damiao, dell’Internacional di Porto Alegre. A gennaio, alcuni emissari del presidente napoletano sono stati in Sudamerica e hanno sondato le intenzioni del giocatore che avrebbe dato il suo assenso. Con il proprio club, l’attaccante ha sommato 131 presenze e 75 reti, un rendimento importante, che avrebbe convinto il Napoli a intavolare la trattativa che, in ogni modo, dovrebbe essere definita a fine campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GIOVEDÌ IL VIKTORIA
IN LIBRERIA
In Europa League con Rolando all’esordio
C’è l’annuario del calcio mondiale
GIANLUCA MONTI NAPOLI
Partitella con gli Allievi ieri per il Napoli. Mazzarri pensa a un robusto turn over in vista del match d’andata dei sedicesimi di Europa League con il Viktoria Plzen. Giovedì al San Paolo ci sarà, con ogni probabilità, l’esordio di Rolando (schierato al centro della difesa nel test di ieri, finito 2-0 con reti di El Kaddouri ed Insigne). Alla destra del portoghese potrebbe giocare Grava che con Britos sulla sinistra completerebbe un terzetto difensivo inedito. Rientra Maggio A centrocampo è ballottaggio a destra tra Maggio, che ieri ha compiuto 31 anni, e Mesto. Al momento è favorito il primo, per il quale l’Europa League potrebbe servire come allenamento in vista del match di domenica contro la «sua» Sampdoria, mentre a sinistra toccherà di nuovo a Zuniga perché Armero in Europa League ha già giocato con l’Udinese. Dzemaili e Donadel, tutti e due in crescita nell’ultimo periodo, formeranno la coppia di mediani visto che non è il caso di rischiare Inler considerando anche l’infortunio di Behrami. Davanti, spazio ad El Kaddouri sulla trequarti con Insigne al fianco di Cavani (se Mazzarri asseconderà il desiderio di quest’ultimo di giocare) o Calaiò. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(v.c. ) Le tv hanno allargato i confini e nessuno di noi si limita a seguire il campionato nazionale, ognuno ha un secondo amore, ispirato da passioni personali, curiosità, a volte semplici mode. Siti, quotidiani specializzati e cronache fanno il resto, così siamo convinti di sapere tutto. Invece, un libro come l’«Annuario del calcio internazionale» (Soccer world 2012 1013) di Lorenzo Gravela ci convince dell’esatto contrario, perchè non è il solito elenco di club, calendari e giocatori. Per le squadre di ogni nazione, dall’Austria al Giappone, dalla Norvegia al Messico, sono indicati calciatori, ruoli, scadenza di contratto e per ogni club gli schemi, l’ultima campagna acquisti, il palmares. Uno strumento di facilissima consultazione, che vellica anche gli appassionati più esigenti. C’è tutto persino della Championship inglese. Non spendiamo altre parole, chi è davvero appassionato di queste cose può capirci. E dividere con noi l’insuperabile piacere di tornare a sfogliare la carta...
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
CHAMPIONS ANDATA OTTAVI
Juve, scala l’Europa! COSÌ IN CAMPO AL CELTIC PARK ALLE 20.45
(DIRETTA SU PREMIUM CALCIO; SKY SPORT 1HD, SKY CALCIO 1HD)
GDS
Il genio di Pirlo e Vucinic contro la bolgia scozzese Il Celtic, imbattuto in casa, ha fermato anche il Barcellona Ma i bianconeri hanno gli uomini che possono fare male DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO GLASGOW (Scozia)
Meglio dipingerlo brutto il diavolo, così, quando si presenta, uno è preparato e fa meno paura. Allora sforziamoci per ingigantire il Celtic in tutti i modi. A cominciare dalla sua tana, il tremendo Celtic Park. La prima cosa che ha detto ieri Neil Lennon, tecnico degli scozzesi: «Conto molto sulla spinta del nostro pubblico»; la prima domanda fatta da un giornalista scozzese a Buffon: «Come pensate di cavarvela in un ambiente simile?». Stanotte 60.000 apostoli scatenati pretenderanno il miracolo a squarciagola, quelli dei primi seggiolini aliteranno sul collo di chi batte la rimessa laterale. Consentire a questa bolgia di prendere la carica con una partenza pigra o, peggio, beccando un gol, sarebbe poco igienico. Cielo pericoloso Nella tana del
Celtic Park ci ha lasciato le pen-
ne anche il Barcellona mondiale. È accaduto il 7 novembre scorso. Il club voleva regalarsi qualcosa di speciale per la festa d’anniversario ed ecco il 2-1 a Messi. Molti apostoli biancoverdi si commossero fino alle lacrime. Chiosa di Antonio Conte: «E non dimentichiamo che al Camp Nou il Celtic si arrese solo al 94’. Battere il Barcellona in casa e resistergli 90 minuti fuori non è da tutti». Il primo gol al Barcellona, al Celtic Park, lo segnò Wanyama, l’energico fratellino di Mariga, su azione d’angolo. Il Celtic segna il 40% dei suoi gol di testa e punta forte sui calci da fermo. Pressa, corre, assalta le fasce e va a caccia di cross e angoli per far fruttare la notevole altezza media dei suoi. Il primo rischio da evitare, specie nell’impeto iniziale, sarà quello di ritrovarsi troppo bassi e nella necessità di concedere falli o corner. Occhio a Hooper Oltre al Barcellona, il Celtic ha messo sotto a Glasgow lo Spartak Mosca e
LA SITUAZIONE AL VIA LA FASE A ELIMINAZIONE DIRETTA
GDS
ha impattato col Benfica senza prendere gol. Nessun passo falso nella sua tana. Al di là dell’impronta rigorosamente british (corsa, cuore e collettivo), il Celtic può contare su buone individualità, dal portiere Frazer Foster, un ’88 di belle prospettive, alla punta inglese Gary Hooper: 13 gol in campionato, 2 in Champions e 2 pure nei preliminari. Conte lo ha descritto con una certa golosità: «Veloce, buoni piedi, sa attaccare gli spazi: farebbe bene anche in Italia». Riassumiamo: il Celtic è quella squadra scozzese che in campionato ha 18 punti di vantaggio sulla seconda, che quest’anno ha già sconfitto il Barcellona, forte di buone individualità, di motivazioni feroci («La partita della vita», Lennon) e di un pubblico rovente che inquieta e trascina. Limiti Celtic Bene. Ora che, con l’aiuto di Conte, abbiamo dipinto un gran brutto diavolo e reso il Celtic più spaventoso del mostro di Loch Ness, guardiamolo in faccia per esorcizzarlo con onestà e buon senso. Il Celtic è la squadra che ha fatto meno passaggi tra tutte quelle che hanno partecipato ai gironi di Champions e, a parte il Cluj, è quella che ne ha sbagliati di più. La Juve: 73% di appoggi esatti, il Celtic 55%. Tra le approdate agli ottavi, gli scozzesi sono ultimi per possesso (38%, Juve 49%) e tiri in porta (30, Juve 56). Significa che al di là dell’impeto e dei calci da fermo, il Celtic ha notevoli lacune tecniche e fatica parecchio a creare. Cal-
cia e lancia più di quanto giochi. Alla prima partita di questa Champions, Lennon mise in campo dieci esordienti su undici nella manifestazione, mentre Conte fa giocare Buffon, Barzagli e Pirlo: campioni del mondo. La Juve poi, rodata da un campionato altamente allenante, ha appena dimostrato con la Fiorentina di aver recuperato la sua faccia migliore, mentre il Celtic, che passeggia in un campionato senza storia e che ha dimenticato il girone di Champions, praticamente ritrova solo stasera una partita «vera». Se Pirlo Tirare le somme ora è fin troppo facile. Riconosciuto il fattore ambientale e un certo valore del Celtic, alla Juve basterà fare la Juve per venirne fuori e ipotecare i quarti. Se Pirlo, accolto in Scozia (giustamente) come un luminare, uscirà tre volte in dribbling dal pressing con la sua arte, i volonterosi scozzesi si sentiranno nudi con tutti i loro limiti e la bolgia del Celtic Park miagolerà d’ammirazione. Il genio di Vucinic e le incursioni di Marchisio e Vidal possono fare tanto male a un difesa poco elastica. L’importante è alzare la voce subito e aiutare l’euro-debuttante Peluso (sostituto di Asamoah) ad attraversare i primi minuti emozionati. Il vero mostro l’ha allevato Conte: una squadra dalle motivazioni feroci, dal ritmo sfrenato e dal gioco aggressivo. È il momento di scatenarlo in Europa. Può arrivare fino in fondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
CHAMPIONS ANDATA OTTAVI
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I NUMERI
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precedenti tra Celtic e Juventus a Glasgow, con due vittorie per gli scozzesi: 1-0 nella Coppa Campioni 1981-82 e 4-3 nella fase a gironi della Champions 2001-02. Il Celtic non ha mai perso nelle ultime 8 partite casalinghe contro squadre italiane
I «DEB» NELLA ELIMINAZIONE DIRETTA Barzagli
Bonucci
Caceres
Lichtsteiner
Peluso
Matri
Vidal
31 ANNI Difensore Finora 5 presenze e 0 gol
25 ANNI Difensore Finora 6 presenze e 1 gol
25 ANNI Difensore Finora 1 presenza e 0 gol
29 ANNI Laterale Finora 4 presenze e 0 gol
29 ANNI Difensore Finora 0 presenze e 0 gol
28 ANNI Attaccante Finora 5 presenze e 0 gol
25 ANNI Centrocampista Finora 6 presenze e 3 gol
Urlo Conte
«È la mia Coppa, non faccio calcoli 16 Juve, all’assalto!»
partite senza sconfitte in Europa per la Juventus, che non perde nelle coppe continentali dal 18 marzo 2010 (4-1 in casa del Fulham). Da lì una striscia di 7 vittorie e 9 pareggi
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minuti di imbattibilità della porta bianconera: l’ultimo gol incassato risale alla partita in Danimarca contro il Nordsjaelland, segnato su punizione da Beckmann al 5’ del secondo tempo
Il tecnico alla prima panchina in Champions: «Rispetto il Celtic, ma voglio imporre ovunque il nostro gioco» DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO GLASGOW
Sorrideva Conte alla partenza da Caselle, piuttosto sereno pure ieri in conferenza. Certo, il +5 in campionato contribuisce al benessere generale, ma forse si sta gustando ora dopo ora l’avvicinamento all’esordio da tecnico in Champions. «Me la sono guadagnata sul campo questa coppa, e ora mi tocca vederla dalla tribuna», diceva amaro durante la squalifica mai digerita, mai accettata, ancora oggi inspiegabile ai suoi occhi. Soffriva realmente, anche nelle varie vigilie, quando al suo posto si presentavano Carrera e Alessio. La sua «creatura» dava spettacolo a Stamford Bridge, quindi balbettava in casa con lo Shakhtar e con il Nordsjaelland, poi però chiudeva in maniere trionfale: 9 punti su 9 nel gironcino di ritorno, primo posto, calcio spettacolo e un’attenzione mediati-
ca degna dei colossi del momen- Antonio to. Il tutto vissuto da lontano, Conte, non pienamente, da dietro le 43 anni quinte. Ieri invece no. Ieri i ri- AFP flettori erano solo su di lui (quasi ignorata, dai giornalisti, la presenza di Buffon). Entrare al Celtic Park e raggiungere la sala conferenze deve essere stata una goduria per il Mou italiano, che in testa, conoscendolo, ha già ben chiaro il modo in cui lasciare un segno del suo passaggio: vincere dove la Juve non è mai riuscita.
messo nelle condizioni di lavorare ancora meglio». E allora, alla conquista di Glasgow, «ma attraverso il gioco — continua —. La nostra mentalità è un marchio ormai, ci lavoro da quando sono arrivato: abbiamo schemi e organizzazione precisi, non ci snaturiamo di fronte a nessuno. Il rispetto per il Celtic è grande, allo steso tempo non veniamo però qui per difenderci, noi facciamo sempre la partita».
«Le nostre armi...» Ricorda e di-
ce: «Durante la fase a gironi non c’ero fisicamente, ma di fatto ci sono sempre stato. Proverò le stesse emozioni anche qui. Nella nostra vita ci sono situazioni spiacevoli, che a volte si verificano senza che se ne conosca il perché. In questi momenti si devono trovare gli aspetti positivi. Quelli che ho trovato io sono una squadra di personalità, uno staff affidabilissimo e una società che mi ha
Senza limiti Ha studiato tutto del Celtic, «Lennon è un grande tecnico, sono forti fisicamente e hanno un’alta percentuale realizzativa sui calci piazzati. Brown è cuore e anima della squadra, Hooper è un giocatore che potrebbe fare bene anche in Italia, Samaras lo conosciamo, mentre dietro Wilson mi piace molto. C’è poi Forster, portiere dal grande avvenire. Antenne ben dritte,
l’ho detto ai ragazzi: in due gare, contro il Barcellona, questi hanno vinto a Glasgow e perso al 94’ al Camp Nou». Ma «siamo qui per vincere — spiega Conte —. Il nostro obiettivo principale è riconfermarci in Italia, però la Champions è un sogno da accarezzare. Non siamo fra i favoriti, siamo outsider. La mia Juve attacca, sempre e comunque. E se proprio devo perdere, voglio farlo aggredendo». Gli altri «esordienti» Avanti con
«esordienti» a livello di ottavi di Champions. Dei potenziali titolari, infatti, i vari Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal, Peluso e Matri non hanno mai giocato da febbraio in poi nella massima competizione per club. Caceres vinse la coppa nel 2009 con il Barcellona, ma le sue 3 presenze furono accumulate nella fase a gironi. Fra le riserve, infine, solo Anelka ha «nobili» trascorsi: campione d’Europa nel 2000, da protagonista, con il Real Madrid.
coraggio, nonostante i tanti
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NOVITA’ SULLA SINISTRA
QUI CELTIC IL GRECO È IN FORSE di, dovrebbe giocare Federico Peluso, al suo esordio nelle coppe europee. Conte è sicuro che la risposta di Peluso sarà confortante. Tra l’altro Federico è bravo nel gioco aereo e il suo stacco sarà prezioso contro una squadra che ha segnato molti gol di testa. Oggi, comunque, l’allenatore prenderà la decisione definitiva. Dopo l’infortunio di De Ceglie, le uniche alternative per il ruolo di esterno sinistro sono rappresentate da Giaccherini e Padoin, mentre Isla è reduce dall’influenza.
C’è Peluso per Asamoah Matri è in pole su Giovinco Il ghanese inizia dalla panchina Conte: «Da pazzi impiegarlo dopo un mese fuori» DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO GLASGOW
La business class è comoda, si può dormire, mangiare e vedere qualche film. Riposare, però, è un’altra cosa, soprattutto se il viaggio lo fa un atleta che ha appena finito una competizione durata quasi un mese e vorrebbe recuperare almeno un po’ di energie per giocare una partita decisiva con una temperatura di una trentina di gradi più bassa rispetto a quella cui era abituato. Kwadwo Asamoah è arrivato ieri mattina a Glasgow: il trasferimento
dal Sudafrica via Londra gli ha consentito di prendere parte all’allenamento pomeridiano di rifinitura al Celtic Park, ma non a quello della mattina che Conte ha fatto svolgere nel centro sportivo dei Rangers (l’altro storico club di Glasgow, che è fallito e gioca adesso in Quarta Divisione, aveva ufficialmente invitato i bianconeri). Durante la conferenza stampa Conte è stato molto chiaro: «È da escludere la presenza di Asamoah contro il Celtic: sarebbe da pazzi buttarlo in campo dopo un’assenza di oltre un mese. In Coppa d’Africa in pratica ha solo giocato senza allenarsi». Potrebbe anche essere pretattica, ma in realtà l’impressione è che davvero Conte preferisca puntare su chi si è allenato bene in questo periodo anche per dare un segnale al gruppo: tutti utili, nessuno indispensabile. Il debutto Sulla sinistra, quin-
IL CONFRONTO
L’attacco Per quanto riguarda
il resto della formazione, tutto sembra deciso. In difesa Chiellini (squalificato oltre che infortunato) sarà sostituito da Caceres che si aggiungerà a Barzagli e Bonucci davanti a Buffon. A centrocampo sulla destra giocherà Lichtsteiner e in mezzo i tre intoccabili Vidal, Pirlo e Marchisio, mentre in attacco Vucinic è sicuro del posto e Matri quasi: Alessandro è in ottime condizioni ed è in netto vantaggio su Giovinco anche perché la sua maggiore fisicità potrà esse molto utile contro il Celtic. D’ARCO
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Scozzesi con il dubbio: 4-4-2 oppure 4-5-1 Dipenderà da Samaras GLASGOW La sua Champions il Celtic l’ha già vinta. Grazie anche alla qualificazione agli ottavi, ha messo in tasca quasi 15 milioni di sterline dalla seconda metà del 2012. Un utile senza imposte che in pratica ha permesso al club di azzerare i debiti con le banche. Che ora sono solo di 130 mila sterline, contro i 7 milioni dei 12 mesi precedenti. Mica male. Ovvio che Ian Bankier, presidente dei Bhoys, nickname del Celtic, gongoli: «I successi in Champions League hanno migliorato la reputazione internazionale del club e hanno avuto un impatto importante sulla gestione finanziaria». Dubbio Samaras Il tecnico Neil Lennon, of course, è concentrato più sulla squadra che sul bilancio. Il dubbio tra il classico 4-4-2 o il 4-5-1 con Samaras che arretra per infoltire il centro e stare largo a destra. Se gioca, però, perché il gigante greco è in dubbio. «Decideremo all’ultimo — dice Lennon —. Giorgios sta lavorando intensamente per esserci. Mentre Izaguirre ha recuperato». L’altro dubbio del Celtic è se far giocare il nigeriano «Eze» Ambrose, che a differenza di Asamoah, da finalista di Coppa d’Africa, torna soltanto stamattina a Glasgow. Se sta bene, giocherà. ma in panchina ci va di sicuro. fa.bi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
Buffon senza paura «Pubblico caldo,ma i tifosi non segnano» Il portiere: «Evitiamo che prendano entusiasmo, non subire gol sarebbe un buon punto di partenza» DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO GLASGOW (Scozia)
Stasera si divertirà perché Gigi Buffon è nato per serate come questa. Uno stadio pieno, il calore di un popolo, la rumorosa rappresentanza di un altro, la passione dello sport, l’emozione del grande appuntamento, il piacere di provare a essere, ancora una volta, il numero uno. Poi, naturalmente, Gigi si divertirà di più se la Juve batterà il Celtic, ma la legittima aspirazione di un risultato positivo è cosa diversa dall’approccio felice e allo stesso tempo concentrato a un match di grande fascino. Buffon ama il confronto ad alti livelli, si esalta negli stadi che hanno fatto la storia del calcio, si ciba di emozioni come succede ai fuoriclasse. La pressione è uno stimolo, la tensione non esiste. Sebastian Giovinco, 26 anni, partirà dalla panchina ma è carico per la sfida LAPRESSE
Il pubblico non segna Secondo
gli scozzesi quello di Celtic Park è l’ambiente più caldo d’Europa. Buffon è pronto ad
Gigi Buffon, 35 anni, ha vinto la Coppa Uefa nel 1998-99 col Parma, unico trofeo internazionale di club REUTERS
affrontarlo: «Ho già giocato qui con il Parma e la Juve, anche se in realtà con la maglia bianconera ero in panchina perché avevamo già matematicamente vinto il girone. È il classico ambiente british, sappiamo cosa ci aspetta. Ma io non ho mai visto uno spettato-
re fare gol: il pubblico può aiutare, incitare, magari incidere, ma fino a un certo punto». La Juve sa bene quello che deve fare, da un anno e mezzo Conte lavora sulla mentalità del gruppo ed è normale aspettarsi una squadra propositiva anche in un ambiente come quel-
LA GAZZETTA DELLO SPORT
lo di Glasgow. Però Buffon (che ha commentato le dimissioni del Papa: «Se la motivazione è una mancanza di energia si tratta di un atto di responsabilità e di coraggio da parte sua») lancia ugualmente un messaggio ai suoi compagni: «In passato ho giocato su altri campi caldi: penso agli stadi turchi di Galatasaray e Fenerbahce e restando a Glasgow anche a quello dei Rangers. Noi dovremo evitare che i tifosi scozzesi prendano troppo entusiasmo». Che vuol dire: loro faranno casino, noi faremo la partita. Viva le pressioni Juventus e Celtic arrivano all’andata degli ottavi di Champions da leader dei rispettivi campionati. C’è però una differenza sostanziale: mentre gli scozzesi sono imprendibili (anche perché gli storici rivali, i Rangers, sono retrocessi in quarta serie), i bianconeri devono stare molto attenti al Napoli contro il quale giocheranno lo scontro diretto pochi giorni prima del ritorno di Coppa. «Non so se sia un vantaggio non avere avversari in casa — spiega Buffon —, è molto soggettivo. Noi siamo sempre sotto pressione e appena stacchiamo la spina fatichiamo a riprendere l’atteggiamento giusto. Ricordo che nel 2003 vincemmo lo scudetto, ci rilassammo per qualche giorno e lo pagammo nella finale di Champions. Può darsi che a qualcuno del Celtic abbia giovato l’assenza di pressioni, a me non sarebbe piaciuto. Adesso vediamo cosa accadrà in campo. Se non prendiamo gol, come minimo si pareggia e sarebbe un buon punto di partenza. Ma conta solo la qualificazione». E anche vivere certe emozioni in un ambiente sicuramente speciale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GIGI IN COPPA
Per Buffon 10 partecipazioni alla Champions League con 73 partite giocate (69 i gol subiti) 1997-98 Parma 8 gare (6 gol subiti) eliminato girone 1999-00 Parma 2 gare (2) eliminato preliminari 2001-02 Juventus 10 gare (12) eliminato 2a fase a gironi 2002-03 Juventus 15 gare (16) sconfitto in finale 2003-04 Juventus 6 gare (6) eliminato ottavi 2004-05 Juventus 11 gare (6) eliminato quarti 2005-06 Juventus 4 gare (6) eliminato quarti 2008-09 Juventus 5 gare (4) eliminato ottavi 2009-10 Juventus 6 gare (7) eliminato girone 2012-13 Juventus 6 gare (4)
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
CHAMPIONS ANDATA OTTAVI
la Storia DEL CLUB
L’atto di fede del Celtic: D un’altra notte magica come con Inter e Barça
I RIVALI DEI BIANCONERI
Religione, politica e tifo si intrecciano nella parte cattolica di Glasgow. Che spera di ripetere due successi speciali
Neil Lennon, 41 anni, allenatore del Celtic REUTERS
Fiducia Lennon «In due gare può accadere di tutto» Il tecnico è stato allievo di Ferguson: «Ci sentiamo, mi dà consigli preziosi» DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI twitter @fabiowhites GLASGOW
In alto, i tifosi biancoverdi al Celtic Park, la casa del Celtic dal 1892 e lo stadio più capiente di Scozia (60.832 posti a sedere). A sinistra, un’immagine della finale di Coppa dei Campioni 1967, vinta 2-1 dal Celtic sull’Inter a Lisbona. A destra, il gol di Tony Watt nel 2-1 al Barcellona REUTERS/AP/REUTERS DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
More than a club. Il motto del Barcellona vale bene per il Celtic: più di un club. La squadra scozzese è molto più di una semplice società di calcio: è un simbolo, religioso e sociale, che tiene unito un popolo di 9 milioni di tifosi, un decimo dei quali sparsi nel mondo, soprattutto Stati Uniti e Canada. Anche in Italia il Celtic è un culto, con tanto di club, Italian Celts, fondato il 5 settembre 2007, nell’anniversario dalla morte di un giovane giocatore, John Thomson, deceduto dopo uno scontro di gioco in uno dei 399 Old Firm, uno dei derby più cattivi del mondo: 159 successi Rangers, 144 Celtic e 96 pareggi il bilancio complessivo. La culla Il Celtic nacque il 6 novembre 1887, su iniziativa di Andrew Kerins, al secolo fratello Walfrid, un pastore irlandese approdato in Scozia nel 1870. Il Celtic, fondato nella St. Mary’s Church Hall, la seconda chiesa più antica di Glasgow, fu creato con il preciso scopo di fare, attraverso il calcio, solidarietà, ispirandosi al modello Hibernian di Edimburgo. Il Celtic vide la luce a Cal-
ton, quartiere Est di Glasgow, zona estremamente depressa 126 anni fa. La situazione non è cambiata: secondo un report del 2007, a Calton l’aspettativa di vita è inferiore a quella della Striscia di Gaza. Droga, alcol, malnutrizione e criminalità sono problemi endemici. Religione e politica La prima ga-
ra si giocò il 28 maggio 1888: 5-2 ai Rangers, protestanti e nemici. La firma del primo gol fu quella di Neil McCallum, mentre la maglia iniziale fu bianca con colletto verde: solo nel 1905 furono adottati i colori attuali. La connotazione religiosa e sociale fu subito fortissima: un club di profonda fede cattolica e legato ai movimenti repubblicani irlandesi. I tifosi più estremisti sono sostenitori dell’Ira, l’Irish Republican Army. I cori cantati in occasione di una gara di Europa League contro il Rennes, il 3 novembre 2011, sono stati puniti con una multa di 15 mila euro. I Lisbon Lions Il Celtic ha vinto 43 campionati, 35 Coppe di Scozia e 14 coppe di Lega, ma è stato soprattutto il primo club britannico a conquistare la Coppa dei Campioni, il 25 maggio 1967, nella finale di Lisbona contro l’Inter: 2-1. L’allenatore
era Jock Stein, morto d’infarto in panchina nel 1985. Stein è ricordato, insieme con fratello Walfrid, con una statua di bronzo all’esterno del Celtic Park, lo stadio dei sogni, ristrutturato nel 1994 e con 60.832 posti a sedere. Quando i 60 mila si alzano in piedi, mostrano le sciarpe ed intonano «You’ll Never Walk Alone», vengono i brivi-
ilRicordo
La sceneggiata di Dida nel 2007 Celtic-Milan 2-1 del 3 ottobre 2007 è ricordata non per il gol di McDonald all’89’, ma per la sceneggiata di Dida dopo il gol subito. Un tifoso entrò in campo, lo sfiorò per deriderlo e lui si accasciò a terra, uscendo in barella
di. Il 1967 è l’anno di gloria del Celtic. Vinse tutto: Coppa dei Campioni, campionato, Coppa di Scozia, coppa di Lega e Glasgow Cup. Il Quintuple. Nacque la leggenda dei «Lisbon Lions»: Jimmy Jonhstone, Bobby Lennox, Bobby Murdoch, il capitano Billy McNeill.
Lo vedi nelle strade grigie e piene di fascino di Glasgow. Te ne accorgi dagli occhi degli scozzesi che incrociano gli sguardi dei tifosi della Juve in allegro passeggio. Nel tempo recente notavi solo rispetto e un po’ d’invidia. Ora c’è baldanza. Non si battono Barcellona e Spartak Mosca per poi avere paura della Juve. Ci credono tutti. Il Celtic Park sarà un calderone infuocato. E poi c’è quella storia dello sbarco nel campo protestante e nemico dei Rangers che mette la miccia. Capitan Brown dice che «non mi interessa dove s’è allenata la Juventus». Chissà se è vero. Neil Lennon guarda oltre. E lo senti anche dalle sue parole che le passeggiate sono altre. Il Celtic ha vinto 21 delle 23 gare in casa e il tecnico parte da lì. «Nel nostro stadio c’è l’atmosfera più bella d’Europa, dobbiamo riportare il tuono al Celtic Park. Stiamo bene, siamo motivati e contenti di giocare contro i bianconeri. È una grande emozione. Forse sarà uno svantaggio fare l’andata qui, ma speriamo di essere ancora in corsa dopo la gara».
Hooper e Samaras Gli eredi, gli uomini che stasera affronteranno la Juve, sono ben diversi dai Lisbon Lions. Anche il Celtic si è piegato alla modernità. Il greco Giorgos Samaras è il leader. Il keniano Victor Wanyama è un talento da tempo nel radar del Manchester United. Gli altri stranieri sono onesti combattenti della vita: il difensore nigeriano Efe Ambrose — fresco vincitore della Coppa d’Africa — l’esterno mancino argentino Emilio Izaguirre, il terzino svedese Mikael Lustig, il jolly norvegese Thomas Rogne. Il ragazzo che ha però fatto impazzire il Celtic Park il 7 novembre 2012, firmando il 2-1 sul Barcellona, è lo scozzese Tony Watt, 19 anni: è costato 100 mila euro. L’uomo del momento è il centravanti inglese Gary Hooper, 25 anni, cresciuto nel vivaio del Tottenham e pagato 3 milioni di euro nel 2010. Ha segnato già 23 gol in 34 partite. Non è un fenomeno, ma può far male alla Juve.
Parola di capitano Scott Brown vorrebbe che fosse già stasera: «Non vediamo l’ora di scendere in campo, siamo pronti. Possiamo vincere, soprattutto in casa. Questo stadio è inespugnabile quando i tifosi ci danno una mano». E poi detta la linea: «Pirlo è uno dei grandi, anche se sta invecchiando. La Juve farà possesso palla, creerà occasioni. Ma non è più forte del Barcellona. Dobbiamo difendere bene, andare veloci in contropiede ed essere coraggiosi. Vincerà chi ci crede di più. E noi ci crediamo». Già, si era capito.
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Ferguson e studio Lennon ha un confidente di
prestigio, del quale è stato allievo: sir Alex Ferguson. «Si è complimentato con me per le recenti vittorie, soprattutto quella sul Barcellona. Sì, ogni tanto ci sentiamo, mi dà consigli preziosi». Lui li gira alla squadra: «I miei giocatori sono carichi, per molti è la sfida più importante della loro carriera. La Juve è favorita, in attacco è forte, mi ha impressionato Matri. E a centrocampo c’è molta classe. Ma sarebbe un errore sottovalutare le nostre possibilità. Ci crediamo, daremo tutto e vediamo cosa accadrà. La Juve gioca in modo diverso dal Barça, è forte in difesa ed è ben organizzata. L’abbiamo studiata molto, come avevamo studiato gli spagnoli».
IL MILANESE IN SCOZIA MANUEL PASCALI, CAPITANO DEL KILMARNOCK, CONOSCE BENE IL CELTIC: «OCCHIO A HOOPER, UNO ALLA INZAGHI»
«Ma stasera fare gli italiani tocca a loro» GIULIO DI FEO
Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto cambia eccome. Perché «stavolta sono loro a partire sfavoriti, a differenza di quanto capita in campionato dove vincono anche se magari non sono al top». Loro sono il Celtic, quello che parla li ha affrontati spesso di recente, e pure battuti. Manuel Pascali da San Donato Milanese, capitano del Kilmarnock, a ottobre è usci-
to dal Celtic Park vincendo 2-0 mentre a marzo era in tribuna all’Hampden, infortunato, mentre i suoi ragazzi ribattevano i verdi e vincevano la Coppa di Lega. Uno che allo stadio stasera ci sarà («Difficilissimo trovare i biglietti, ma ce l’ho fatta»), e che sa cosa la Juve si troverà di fronte: «Il Celtic non ha centrocampisti di qualità, alla Pirlo, e quindi è una squadra che se deve fare la partita può incontrare delle difficoltà. Ecco perché contro la Juve la gara al-
l’italiana la faranno loro. Sono molto forti fisicamente, temibili sui calci piazzati, si chiuderanno per poi puntare alla ripartenza immediata. Facile che puntino allo 0-0 per poi giocarsi tutto al ritorno. E hanno uomini che sanno far male». Fattore campo Chi sono? «Innanzitutto Hooper, un uomo d’area alla Inzaghi. Non lo vedi molto in partita quando c’è da giocare, ma se gli capita mezza palla in area è temibile, "sente" sem-
pre la porta. Poi Wanyama a centrocampo, lo vuole Ferguson e non è un caso. E in caso di punizioni occhio al sinistro di Mulgrew». E c’è un altro fattore da non sottovalutare, il Celtic Park. «Mi ricordo di un’intervista a Del Piero — continua Pascali — in cui diceva che è tra gli stadi più caldi in cui abbia giocato, e Ale è uno che non ne ha visti pochi. È un posto in cui ti vengono i brividi, contro il Barcellona era impressionante. E poi loro conoscono l’impor-
Manuel Pascali, 31 anni
tanza della partita, sanno che sono passati in un girone in cui tutti li davano per spacciati e ora possono scrivere un pezzo di storia del club». Anche perché per mille motivi il calcio scozzese vive un momento di ribasso a livello internazionale, e la Juve capita a proposito: «A dire il vero, gli scozzesi un po’ ci snobbano. Anche dopo il sorteggio, tutti dicevano "Poteva andare peggio". Qui tira molto il calcio inglese, spagnolo, tedesco. La gente non conosce molto la Juve, non sa che ha potenzialità enormi anche per la Champions. Magari stasera se ne accorgeranno...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CHAMPIONS ANDATA OTTAVI COSI’ IN CAMPO TRA OGGI E DOMANI. LE SFIDE DI RITORNO IL 19 E 20 FEBBRAIO
Ancelotti il precario «Non so se resto al Psg»
CELTIC (4-4-2) JUVENTUS (3-5-2)
VALENCIA (4-3-3) PSG (4-4-2)
OGGI ORE 20.45 1 4,00
OGGI ORE 20.45 X 3,50
2 1,85
1 2,35
X 3,30
2 2,90
L’allenatore in trasferta a Valencia: «La società si aspetta certi risultati». E coccola Verratti: «La Juve? Qui sta bene» DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECERE VALENCIA (Spa)
Con la consueta aria paciosa e il sopracciglio un po’ sollevato Carlo Ancelotti confessa per la prima volta di sentirsi un parigino precario: «Si sa che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Il mio contratto scade a fine giugno, la società ha un’opzione di rinnovo che finora non ha esercitato per un motivo molto semplice: attende di vedere cosa vinciamo o dove arriviamo». Non c’è trucco né inganno, a sentire il tecnico italiano i patti erano chiari fin dall’inizio della stagione. «La missione affidatami è quella di tenere questo club in Champions, il che significa centrare uno dei primi tre posti in campionato. Al momento ci siamo. Adesso affrontiamo questa seconda fase della coppa con l’obbiettivo di arrivare il più in alto possibile. Quindi siamo concentrati sul Valencia, un ostacolo duro ma non proibitivo. Abbiamo le stesse chance degli spagnoli, è un confronto equilibrato come tanti di questi ottavi».
ARBITRO Undiano Mallenco (Spagna) TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio.
ARBITRO Tagliavento (Italia) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 1.
CELTIC Panchina 24 Zaluska, 4 Ambrose, 25 Rogne, 15 Commons, 33 Kayal, 32 Watt, 49 Forrest. Allenatore Lennon. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno. JUVENTUS Panchina 30 Storari, 13 Peluso, 6 Pogba, 39 Marrone, 12 Giovinco, 27 Quagliarella, 18 Anelka. Allenatore Conte. Squalificati Chiellini. Diffidati Vidal. Indisponibili Pepe, Bendtner, Chiellini, De Ceglie.
VALENCIA Panchina 1 Diego Alves, 18 Ruiz, 29 Quintanilla, 21 Parejo, 15 Viera, 16 Nelson Valdez, 11 Piatti. Allenatore Valverde. Squalificati Barragan. Diffidati Guaita, Tino Costa. Indisponibili Mathieu, Cissokho. PARIS SAINT GERMAIN Panchina 1 Douchez, 6 Camara, 22 Armand, 23 Van der Wiel, 20 Chantome, 7 Menez, 19 Gameiro. Allenatore Ancelotti. Squalificati nessuno. Diffidati Matuidi, Verratti, Silva. Indisponibili Motta, Silva.
REAL M. (4-2-3-1) MAN UTD (4-2-3-1)
SHAKHTAR (4-2-3-1) BORUSSIA D. (4-2-3-1)
DOMANI ORE 20.45 1 1,60
DOMANI ORE 20.45 X 4,00
2 5,00
1 2,55
X 3,30
2 2,65
Rimontona Il Psg sta viaggian-
do fortissimo. Con 11 vittorie negli ultimi 12 incontri di campionato, si è portato in testa guadagnando sei lunghezze sul Lione e nove sul Marsiglia, squadre che hanno a lungo preceduto i parigini. Abbandonando nel ritiro natalizio il 4-3-3 per un pratico 4-4-2, Ancelotti ha ottenuto un rendimento finalmente soddisfacente anche dai difensori, sebbene stia rinunciando da tempo a Thiago Silva, infortunato. «Mamadou Sakho è diventato papà in mattinata» annuncia Carletto. «Una bambina intelligente questa Aida, perché nascendo un po’ prima permette a suo padre di non saltare questa sfida. Lo stiamo aspettando, ha promesso che arriverà in tempo». Altro ospite annunciato David Beckham. «Nemmeno le bufere americane lo hanno fermato, è sbarcato a Parigi e sarà in tribuna per vederci all’opera dal vivo. Una sorpresa molto gradita», chiosa l’allenatore.
Marco Verratti, 20 anni, e Carlo Ancelotti, 53, emigranti di lusso al Paris Saint Germain degli sceicchi AFP
I francesi hanno trovato la quadra col 4-4-2. E oggi in tribuna c’è anche Beckham Verratti Nel suo nuovo schema
ha faticato un po’ a trovare un ruolo stabile il nostro Verratti, che però stasera dovrebbe scendere in campo dall’inizio, ricaricato dal gol in Nazionale dopo una fase grigia. Carletto, che di recente in qualche circostanza lo aveva bacchettato causa eccessi di confidenza in zone calde del campo (quei dribbling a ridosso della propria area), in queste ore lo ha difeso dal polemico assalto dei media transalpini, lesti a interpretare in termini ultimativi
un’espressione cerimoniosa che i giocatori, a richiesta, usano spesso: «La Juve? A chi non piacerebbe farne parte?». Putiferio. Ma Ancelotti versa acqua gelata: «Marco si riferiva al futuro, non al presente. Lui è felicissimo di giocare nella Ligue 1 e a Parigi si trova benissimo. Come me, del resto. Ne abbiamo parlato e mi ha spiegato che un ritorno in Italia lo considera sempre con piacere ma che non c’è nulla di imminente o di stabilito. Anche io non posso escludere che un domani torni ad allenare nel mio Paese, per il momento però sono proteso a ottenere il meglio dal Psg e a farmi allungare il contratto». Occhio al Valencia, allora: in casa contro le francesi ha vinto otto confronti su otto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QUI VALENCIA
Per Valverde rebus Cissokho «Caviglia k.o.» In casa Valencia il tecnico Valverde ammette che «per Cissokho nutro pochissime speranze: ha una caviglia gonfia. Però anche il Psg deve rinunciare a Thiago Silva e Thiago Motta, due pedine fondamentali. Terremo d’occhio Ibrahimovic, naturalmente. Sto pensando a come sfruttare eventualmente il buon momento di Victor Ruiz, in campionato mi è piaciuto da centrocampista. Avrei preferito un giorno di riposo in più ma giocheremo le nostre carte».
ARBITRO TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Italia 1 HD, Premium Calcio HD, Video Mediaset e Premium Play. REAL MADRID Panchina 13 Adan, 2 Varane, 18 Albiol, 15 Essien, 19 Modric, 8 Kakà, 20 Higuain. Allenatore Mourinho. Squalificati nessuno. Diffidati Sergio Ramos, Xabi Alonso. Indisponibili Casillas. MANCHESTER UNITED Panchina 40 Amos, 5 Ferdinand, 12 Smalling, 8 Anderson, 17 Nani, 11 Giggs, 14 Hernandez. Allenatore Ferguson. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Fletcher, Young.
ARBITRO Webb (Inghilterra) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 1. SHAKHTAR DONETSK Panchina 32 Kanibolotskiy, 23 Ishchenko, 13 Shevchuk, 3 Hubschmann, 20 Douglas Costa, 18 Devic, 11 Eduardo. Allenatore Lucescu. Squalificati Kucher. Diffidati Hubschmann, Luiz Adriano. Indisponibili Ilsinho. BORUSSIA DORTMUND Panchina 20 Langerak, 27 Santana, 21 Kirch, 6 S. Bender, 7 Leitner, 18 Sahin, 23 Schieber. Allenatore Klopp. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Owomoyela, Grosskreutz.
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
SERIE A
Allegri che fa?
La scelta
Lanciare un ciclo è l’idea di Max ma a un patto...
Galliani lo blocca «Avanti con il tris»
ALESSANDRA BOCCI MILANO
Il fastidio questa volta è stato più intenso. Dissimulato come sempre, ma intenso. Pensava di aver visto e sentito tutto Massimiliano Allegri, che con il presidente Berlusconi ha un rapporto bilateralmente definito "cordiale". Nella categoria delle cordialità presidenziali rientrano evidentemente anche la presa di distanza continua, il conclamato corteggiamento a Guardiola, i rilievi tattici sul numero di attaccanti (devono essere tre, e fra l’altro Allegri già li schiera) e certe battute che scappano perché, si sa, i comizi elettorali sono stressanti.
«Resterà con i tre assi. E abbiamo depositato il marchio Creste rossonere» MARCO PASOTTO MILANO
Tutto e il contrario di tutto. Ovvero l’arte del ricucire. Dello sfumare. Negli ultimi tempi Silvio Berlusconi ci si sta dedicando frequentemente. La ritrattazione più celebre è quella della mela marcia assegnata a Balotelli, ma ora nei rapidi cambi di opinione c’è incappato — non che sia la prima volta — anche Allegri. Quel «no el capisse un casso» indirizzato al suo allenatore tre giorni fa, è poi stato seguito da una spiegazione privata. Il Cavaliere ha telefonato all’allenatore (e poi anche a Galliani) per chiarire il contenuto ironico delle sue parole, e ieri ha ribadito il concetto pubblicamente: «Stavo scherzando con una persona vicina, che diceva una frase in veneto a proposito di tutti i personaggi che venivano nominati — ha detto a "Uno Mattina" —. Poi abbiamo parlato di Allegri, io stavo andando a velocità sostenuta e ho ripetuto meccanicamente la stessa frase». Max, rilancia Domenica pome-
riggio, al termine di Cagliari-Milan, il tecnico rossonero dietro l’ufficialità del «no comment» ha sottolineato con un certo vigore il proprio operato degli ultimi tre mesi. Rimarcando la crescita del gruppo e l’attualità di un obiettivo ritenuto impensabile fino a poco tempo fa. Un’autodifesa comprensibile, al di là dell’ironia presidenziale. E ieri Galliani, a margine dell’evento «iZiplay Poker» nel-
la sala dei trofei di via Turati, ha voluto fare per l’ennesima volta chiarezza sulla posizione dell’allenatore. Il poker ha servito infatti la domanda giusta: è meglio che Allegri passi o rilanci? L’a.d. rossonero sorride e non ha dubbi: «Deve assolutamente continuare a giocare, perché ha in mano delle belle carte. Come minimo un tris d’assi (il riferimento è a Balotelli, El Shaarawy e Niang, ndr). Anzi, una scala reale...». Il messaggio è chiaro, ma se ci fossero dei dubbi viene recapitato più seriamente: «Allegri ha ancora un anno di contratto e sarà il nostro allenatore anche la prossima stagione. Contano i fatti: vi giuro che quando gli ho rinnovato il contratto, Berlusconi lo avevo avvisato... Il problema è che se il presidente starnutisce, diventa un uragano». Top class Anche Galliani co-
munque sottolinea l’ottimo cammino del Milan: «Stiamo facendo benissimo. Nelle ultime 16 gare abbiamo conquistato un punto più della Juve. In Italia il Milan è ultracompetitivo. E’ chiaro che all’inizio ci sono stati dei problemi. L’anno prossimo la squadra sarà la stessa, e quindi non succederà più». I benefici portati da Balotelli sono evidenti: «In due partite ha già fatto tre gol. O quattro... — sorride riferendosi all’inutile acrobazia di Cagliari —. Mario è tecnicamente un top class, e poi ha una presenza carismatica e scenica straordinaria. Come Ibra. E’ qualcosa che hai o non hai. E’ stato un grande acquisto, che
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Dire ad Allegri come giocare contro il Barça? "No el capisse un casso..." SILVIO BERLUSCONI SABATO 9 FEBBRAIO
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Ho telefonato al tecnico per spiegare che era una frase detta meccanicamente SILVIO BERLUSCONI IERI A «UNO MATTINA»
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San Siro diventa un tavolo verde Un torneo di poker online sugli spalti di San Siro. Nel giorno di una partita (Milan-Catania del 28 aprile). Ecco il «1˚ Gran Gala del poker», organizzato da «iZiplay Poker», premium sponsor rossonero. Si sfideranno in 200, ricavato a Fondazione Milan e Francesca Rava.
ho pensato in un momento in cui ho capito la necessità di mettere ottani nel motore. Anche grazie a lui l’attenzione mediatica è tornata a livelli altissimi. Il nostro brand è nettamente il più famoso al mondo fra le squadre italiane». Su le creste E a proposito di marchio e di Balotelli, ecco un esempio concreto. «Abbiamo depositato con l’ufficio marketing il nome "Creste rossonere", che utilizzeremo in ambito commerciale». E se qualcuno pensa che Berlusconi — fino all’altro giorno dichiaratamente anti-pettinature estrose — avrà un sobbalzo, si sbaglia. Anche in questo caso il Cav ha cambiato idea: «Non solo mi piace la cresta di Balotelli, ma la invidio tantissimo — ha detto a "Un giorno da pecora" —. Se me la farei? Ho paura che non ci sia la materia...».
Silvio Berlusconi, 76 anni, insieme a Massimiliano Allegri, 45. Il presidente punzecchia spesso il suo allenatore BUZZI
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Mediaset, che svista: un kartodromo invece che Is Arenas. Scuse immediate
MILANO
Sono arrivate le scuse ufficiali di Mediaset dopo l’involontario errore che ha portato domenica pomeriggio alla messa in onda durante Serie A Live di immagini sbagliate di Is Are-
nicato di scuse di Mediaset: «Questo genere di errori, per quanto dovuti alla volontà di essere tempestivi e per quanto immediatamente rettificati, sono inaccettabili in primo luogo da chi ha avuto la sfortuna di commetterli». Mediaset infine ha presentato le scuse al Cagliari «a cui va dato atto di aver voluto realizzare un moderno impianto sportivo di proprietà, alla Lega calcio che ha supportato l’iniziativa del club, al Comune di Quartu Sant’Elena e a tutti i telespettatori Premium». m.b.
Le immagini del kartodromo
PROSSIMO TURNO
Classifica SQUADRE
nas. Durante il contenitore pomeridiano, intorno alle 19, sono state trasmesse immagini di un altro impianto sportivo sardo (relative a un servizio di Striscia La Notizia su un kartodromo in disuso) invece che quelle dello stadio registrate qualche ora prima. Un errore involontario, dovuto allo scambio di supporti video. Immediata la rettifica di Mediaset, ma anche la replica del Cagliari con un comunicato: «Un incredibile esempio di disinformazione». Alle 23 di domenica sono state mandate in onda le immagini corrette e ieri è arrivato il comu-
Ricerca difficile Un divorzio anticipato creerebbe qualche problema anche al Milan: Galliani non si è ancora dedicato all’idea di trovare un successore per Allegri e Berlusconi coltiva sogni e progetti al momento irrealizzabili, come Guardiola. Nella testa del presidente girano forse i nomi degli olandesi che lo hanno portato al top: Van Basten, Rijkaard, Gullit. Sfortunatamente per Berlusconi, il palmares di Gullit e Van Basten da allenatori non è paragonabile ai successi ottenuti da giocatori, e il talento nemmeno. Quanto a Rijkaard, guadagna molto e negli ultimi anni la sua ispirazione sembra essere evaporata. Con Inzaghi ancora acerbo, il Milan senza Allegri si troverebbe a cercare alternative per il momento poco concrete anche per Berlusconi, che però ha parole e pensieri nuovi tutti i giorni. Peccato che non siano pensieri sempre entusiasmanti per un allenatore che finora ha dimostrato notevoli doti da fachiro.
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LA GAFFE IL CAGLIARI AVEVA REPLICATO: «INCREDIBILE ESEMPIO DI DISINFORMAZIONE»
Domenica in onda le immagini di «Striscia La Notizia» al posto di quelle dello stadio
Legami Resta il fatto che Allegri ha ricevuto la telefonata di Berlusconi, che c’è stato un chiarimento sulla famosa frase pronunciata sabato dal presidente (no el capisse un casso), ma che la pazza idea di mollare tutto a fine stagione spesso riaffiora, anche se il Milan è considerato dal tecnico la migliore delle opzioni per il futuro immediato. Allegri accarezza ogni tanto l’idea di un’esperienza all’estero. Sa che cambieranno le panchine di Roma e Napoli, ma continuare il lavoro al Milan resta la priorità, a certe condizioni. Il problema non è economico, è di garanzie: Allegri vorrebbe restare per portare avanti il progetto che ha impostato fino alla scadenza naturale del contratto, ma piacendo a tutti, e senza stare sempre seduto sui chiodi. Nel 2014 poi potrebbe già essere pronto Inzaghi, o si potrebbe profilare il ritorno di Ancelotti. La chiave di volta è Galliani: Allegri è molto legato all’amministratore delegato, al quale non vuole porre problemi da risolvere in un momento clou della stagione. Se Allegri avesse altre proposte e Galliani si rifiutasse di liberarlo, il tecnico difficilmente insisterebbe. Ma Galliani è troppo esperto per non sapere che è impossibile trattenere un allenatore scontento. Quindi sarà importante mantenere la concordia e avere anche la garanzia della totale fiducia del presidente. Allegri vorrebbe restare senza se e senza ma. Altrimenti, sarebbe forse meglio per tutti cercare una nuova destinazione.
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PT
PARTITE G
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RETI P
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JUVENTUS 55 24 17 4 3 50 16 NAPOLI 50 24 15 5 4 46 21 LAZIO 44 24 13 5 6 35 26 INTER 43 24 13 4 7 39 29 MILAN 41 24 12 5 7 42 30 FIORENTINA 39 24 11 6 7 41 29 UDINESE 36 24 9 9 6 35 33 CATANIA 36 24 10 6 8 31 30 ROMA 34 24 10 4 10 50 45 PARMA 32 24 8 8 8 30 31 SAMPDORIA (-1) 28 24 8 5 11 31 30 TORINO (-1) 28 24 6 11 7 27 27 CHIEVO 28 24 8 4 12 25 39 ATALANTA (-2) 27 24 8 5 11 21 33 BOLOGNA 26 24 7 5 12 33 34 CAGLIARI 25 24 6 7 11 26 41 GENOA 22 24 5 7 12 25 37 PESCARA 21 24 6 3 15 20 49 SIENA (-6) 18 24 6 6 12 24 34 PALERMO 18 24 3 9 12 21 38 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
Venerdì 15 febbraio, ore 20.45 MILAN-PARMA Sabato 16 febbraio CHIEVO-PALERMO ore 18 ROMA-JUVENTUS ore 20.45 Domenica 17 febbraio, ore 15 CATANIA-BOLOGNA GENOA-UDINESE NAPOLI-SAMPDORIA PESCARA-CAGLIARI TORINO-ATALANTA FIORENTINA-INTER ore 20.45 Lunedì 18 febbraio, ore 20.45 SIENA-LAZIO
(1-1) (1-4) (1-4) (0-0) (0-0) (1-0) (2-1) (5-1) (1-2) (1-2)
MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 15 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan) 9 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli) 8 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari); Hernanes (1) (Lazio); Totti (1) (Roma); Icardi (Sampdoria) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Cassano e Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Bianchi (2) (Torino)
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
El Shaarawy senza gol «Ma non è colpa di Balo» Stephan non ha ancora segnato in coppia con Balotelli: «Non siamo incompatibili». Ginocchio sotto controllo, col Parma potrebbe riposare FABIANA DELLA VALLE MILANO
Avrebbe dovuto trascorrere il pomeriggio a Viareggio, dove era atteso per pronunciare il giuramento del torneo che «da ragazzo» ha giocato due volte con la Primavera del Genoa, invece è rimasto a Milanello a curarsi il ginocchio. Colpa del maltempo che l’ha costretto a disdire l’impegno. Stephan El Shaarawy ha perso il gol ma non il sorriso. Due partite con Balotelli uguale 180 minuti d’astinenza: quanto basta per cominciare a pensare che il crestato per eccellenza soffra il mal di Balo. Se segna uno non ci riesce l’altro, e Balotelli, forse ansioso di recuperare il tempo perduto a Manchester, da quando è arrivato si è preso tutta la scena. El Shaarawy però non ha crisi di gelosia. Ha sempre caldeggiato l’arrivo del compagno d’azzurro e adesso che ce l’ha come vicino di banco a Milanello e come partner nel tridente rossonero non ha cambiato idea. Io e Mario tutto ok Altro che in-
compatibilità: il feeling c’è sempre stato, l’affiatamento in mezzo al campo migliorerà
con il tempo. «Io accetto tutto quello che si dice e si scrive — ha detto l’attaccante a Milan Channel —, però le critiche mi sembrano un po’ eccessive. Io e Mario abbiamo giocato insieme soltanto due partite, c’è bisogno di tempo per trovare schemi e idee, ma non credo che ci sia incompatibilità. Nella partita contro l’Udinese ci siamo scambiati gli assist, in allenamento ci troviamo molto bene». Stakanovista Il concetto è chiaro: 180 minuti sono troppo pochi per giudicare. Il fatto che El Shaarawy non abbia segnato nelle ultime due partite è solo una casualità. D’altronde è difficile criticare un ragazzo di vent’anni che finora ha tenuto a galla il Milan, soprattutto nell’avvio di stagione shock dei rossoneri. El Shaarawy ha segnato 15 gol in campionato, meglio finora ha fatto solo Cavani. Logico che dopo 24 partite di fila (tutte giocate da titolare) Stephan cominci ad accusare un po’ di stanchezza. Chi lo conosce bene giura che El Shaarawy è sereno: il gol non è una malattia per lui, l’importante sono i risultati. E con Mario s’intende a meraviglia. «Contro il Parma feci gol all’andata — ha raccontato —, sa-
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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I NUMERI
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le partite di campionato in cui El Shaarawy non ha segnato e il Milan non ha vinto: il bilancio è di due pareggi e di due sconfitte
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i gol realizzati in 24 partite giocate, tutte da titolare
Faraone a secco nelle ultime tre partite giocate con SuperMario
3 febbraio 2013 Milan-Udinese 2-1: voto 6,5 Doppietta di Balotelli all’esordio ANSA
6,4
Stephan El Shaarawy, 20 anni, attaccante del Milan. Ha segnato finora 15 gol in campionato BOZZANI
rebbe bello riuscire a ripetermi, anche se in questo momento conta più fare punti». Ginocchio dispettoso Con il Par-
ma però non è così scontato che Stephan parta titolare: a Cagliari è stato sostituito, il fastidio al ginocchio non preoccupa ma Allegri potrebbe anche decidere di tenerlo a riposo per precauzione, visto che tra una settimana si giocherà in Champions con il Barcellona (dove Balotelli non potrà essere convocato perché ha già
giocato in Europa con il City) e subito dopo ci sarà il derby. «Ho un problema al ginocchio — ha spiegato — che mi porto dietro da 2-3 anni ma con lo staff del Milan finora siamo riusciti a gestirlo. A volte però ho ancora qualche piccolo fastidio, la scelta di sostituirmi contro il Cagliari è stata giusta. La lotta per il terzo posto con l’Inter sarà lunga e andrà oltre il derby. Ci sono ancora tanti punti in ballo e può succedere di tutto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
la media-voto del Faraone, il migliore dei rossoneri fatta eccezione per Balotelli (che però ha giocato solo due partite)
6 febbraio 2013 Olanda-Italia 1-1: voto 5,5 I milanisti tutti e due a secco REUTERS
1989 i minuti giocati da Stephan: è il giocatore più utilizzato da Allegri
10 febbraio 2013 Cagliari-Milan 1-1: voto 5 Balotelli segna ancora su rigore AFP
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
SERIE A
Patto tra Petkovic e Lazio v Prolunga anche Onazi «Noi insieme oltre il 2014» Resta il nodo di Hernanes L’offerta del rinnovo al tecnico per altri 2 anni è vicinissima. Lotito contro l’agente di Cavanda: «Mercenario». Fair play: Klose premiato in Spagna DAVIDE STOPPINI ROMA
Vladimir Petkovic, 49 anni, è bosniaco, ma ha anche il passaporto croato e quello svizzero ANSA
Un patto, una delle sue proverbiali strette di mano: Vladimir Petkovic e la Lazio sono pronti a legarsi oltre il 2014. La strategia è chiara, tutto è pianificato. Presto l’offerta del rinnovo sarà ufficiale, ma i discorsi tra allenatore e società per prolungare l’attuale contratto sono già partiti. Lotito non vuole lasciare nulla al caso. Perché sa che il lavoro di Petkovic non è passato inosservato: il Borussia Dortmund lo tiene d’occhio, ma anche in Italia gli estimatori non mancano. E prima che questi diventino corteggiatori, la Lazio ha in testa l’idea di blindare il suo allenatore. Anche manager Non è solo un
discorso economico. Certo, il rinnovo che Lotito proporrà a Petkovic prevede un prolungamento di altri due anni e un sostanzioso adeguamento econo-
Il belga che non firma è sempre più un caso: ieri non si è allenato con i compagni mico rispetto ai 600 mila euro netti che guadagna attualmente. Ma il ragionamento va oltre. Il tecnico ha stregato la Lazio, il legame tra società e tecnico è fortissimo. Gli ultimi esempi arrivano dalla gestione di Diakite, Cavanda e Zarate, tre casi «societari», a proposito dei quali il tecnico ha sposato al 100% la linea della proprietà. Un po’ allenatore, un po’ dirigente: Petkovic è tutto. E anche per questo la Lazio gli pro-
RAID CONTRO I TIFOSI DEL TOTTENHAM
Torna in libertà il romeno Il legale: «Scambio di persona» È stato scarcerato Nicolae Rotariu, il romeno di 34 anni arrestato il 6 febbraio per l’assalto al pub di Campo de Fiori del novembre scorso. Per il gip Antonella Capri non ci sono indizi a carico dell’indagato. L’avvocato di Rotariu, Massimo Moccaldi, ha dichiarato: «È stato uno scambio di persona, ora chiederemo i danni».
porrà di continuare a Formello con un ruolo all’inglese, con compiti anche da manager. E gli darà carta bianca anche nell’integrazione dello staff tecnico, oppure nella scelta degli osservatori. «Siamo orgogliosi di averlo con noi — ha detto il d.s. Igli Tare a Lazio style radio —. Sappiamo molto bene cosa dobbiamo fare, come e con chi. La Lazio sta vivendo un momento molto importante. E quando abbiamo scelto Petko-
identiKit & CARRIERA
CON LULIC E GONZALEZ
ROMA
vic sapevamo benissimo chi fosse, eravamo consapevoli della sua qualità. Anche gli acquisti del futuro (Perea e presto anche Felipe Anderson, ndr) fanno parte di un percorso fatto insieme all’allenatore».
I rinnovi erano pronti da tempo, l’ufficialità l’ha data il d.s. Igli Tare: «Abbiamo rinnovato il contratto di Lulic e Gonzalez fino al 2017, Onazi fino al 2016 e Dias fino al 2014». Detto che l’accordo relativo al brasiliano è di un anno fa e quelli di Lulic e Gonzalez (900 mila per il primo, 1 milione per il secondo) erano stati già raggiunti a Natale, la vera notizia è legata al prolungamento del giovane centrocampista nigeriano, fresco vincitore della Coppa d’Africa e rivelazione della competizione. Onazi guadagnava 1.800 euro al mese, adesso è passato a un contratto da 200 mila euro a stagione.
Caso Cavanda Percorso di cui al
momento ha deciso di non far parte Luis Cavanda, che ieri non si è allenato con il resto dei compagni. Il belga ha rifiutato il rinnovo e ora Petkovic, d’accordo con la società, non lo convoca. «Il giocatore sta prendendo la strada sbagliata», ha detto ieri Tare. Lotito invece è stato ancora più pesante: «Il suo procuratore (Savini, ndr) segue logiche da mercenario, va contro i valori dello sport. Certe persone andrebbero ghettizzate». Impensabile che il caso rientri a breve, più facile pensare che il giocatore chieda di essere ceduto nella prossima sessione di mercato.
Hernanes stand by Presto la La-
zio ratificherà anche il prolungamento di Biava: l’accordo del difensore è in scadenza a giugno, ma sarà prolungato di un’altra stagione. Tutto fermo invece per quanto riguarda Hernanes, in scadenza nel 2015. «Abbiamo incontrato tempo fa il suo agente — ancora Tare — e gli abbiamo prospettato la nostra voglia di prolungare». Il Profeta per il momento ha detto no. Anche perché sulla vicenda pesa il malumore dell’agente del brasiliano, a causa di alcune pendenze economiche con la società di Lotito.
Sorpresa Ederson Problemi della Lazio che verrà. Quella attuale ieri ha cominciato a preparare la trasferta di Europa League in Germania. Viaggio al quale potrebbe prendere parte anche Ederson: il brasiliano è assente da oltre due mesi per una lesione agli adduttori, da qualche giorno è tornato ad allenarsi con i compagni e ieri ha svolto anche la partitella di fine seduta. La candidatura è lanciata: se anche oggi risponderà presente, Petkovic potrebbe convocarlo per Mönchengladbach. Chi resterà a casa, come previsto, è Mauri, fermo per una distorsione alla caviglia destra. Fuori causa ovviamente anche Klose, che ieri è stato premiato a Barcellona con il trofeo Kalise, riconoscimento per il gesto di fair play di Napoli, quando il tedesco fece annullare un suo gol segnato con la mano.
Schiarita Zarate Un malumore
da ieri un po’ attenuato è quello di Zarate. «Ho incontrato Ruzzi, ci siamo abbracciati», ha svelato Tare. È una schiarita, dopo il gelo per la mancata chiusura dell’operazione con la Dinamo Kiev a fine gennaio. Il mercato ucraino è ancora aperto, ma ora sembra improbabile che il discorso si possa riaprire. stop
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TORNEO DI VIAREGGIO ney, quartiere di Torino, dove giocava esterno: «In realtà solo da quest’anno faccio la punta, così vuole mister Baroni». Ottima intuizione, anche Ronaldo in fondo nasce esterno...
Juve, Lanini tris E’ un Ronaldo in miniatura DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO D’ANGELO VIAREGGIO
La fabbrica del talento è sempre aperta. E lavora che è una meraviglia. E mentre il meteo si divertiva a far saltare i programmi dell’organizzazione, nel diluvio di Viareggio è spuntato un meraviglioso raggio di sole: Eric Lanini s’è preso la scena con una tripletta che ha steso il Maribor e ricordato alla concorrenza che per vincere bisogna sempre fare i conti con la Juve. La sliding door di Lanini arriva al 19’: Padovan - centravanti titolare anche dell’Under 19 - lascia per infortunio. Eric entra a freddo e alla prima palla toccata gira in rete di testa. Sono passati appena 5’ dal suo ingresso, e
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JUVENTUS-MARIBOR
| 4-2
dopo altri 3’ ecco il raddoppio con una volée mancina. Il terzo gol, ancora di testa, arriva al 41’. Ventiquattro minuti indimenticabili, che Lanini sintetizza così: «E’ una gioia incredibile, che voglio condividere con mia mamma Raffaella, la persona più importante della mia vita».
MARCATORI Lanini (J) al 24’ e 28’, Vuklisevic (M) al 31’, Lanini (J) al 40’, Beltrame (J) al 45’ p.t.; Vuklisevic (M) al 34’ s.t.
Che storia Lanini studia «da Vu-
MARIBOR (4-4-2) Lovrec; Zivko, Vuklisevic (dal 43’ s.t. Javornik), Dautovic, Filipovic (dal 42’ s.t. Javor); Dodlek (dal 1’ s.t. Lazar), Vujicic, Hotic, Stojanovic; Sauperl (dal 28’ s.t. Rozman), Zahovic (dal 1’ s.t. Peterka). PANCHINA Vidic, Ladinek, Dzemailji, Zver. All. Breber.
cinic, ma da sempre amo Cristiano Ronaldo». In effetti è potente nello spazio e tecnico nel breve, ma per arrivare a certi livelli bisogna lavorare sodo: «Devo crescere in tante cose, specie sulla concentrazione in fase di non possesso. Però mi rendo conto che quando riesco a puntare la porta, posso fare davvero male». La Juve lo ha pescato sei anni fa nella squadra dell’oratorio di Vian-
JUVENTUS (3-5-2) Branescu; Penna (dal 1’ s.t. Untersee), Rugani, Laursen; Ruggiero (dal 30’ s.t. Mattiello), Kabashi, Schiavone (dal 13’ s.t. Cavion), Gerbaudo, Ceria; Padovan (dal 19’ p.t. Lanini), Beltrame (dal 13’ s.t. Bonatini). PANCHINA Citti, Garcia Tena, Tavanti, Magnusson. All. Baroni.
ARBITRO Fabbri di Ravenna. AMMONITI Untersee (J), Bonatini (J), Vuklisevic (M) e Filipovic (M) per gioco scorretto.
Eric Lanini, classe 1994, attaccante della Juve FREE
NOTE Spettatori 500 circa. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
la guida Inter sì, in gol pure Mbaye Toro a valanga: subito Menga Oggi la Roma con lo Spartak (v.d’a.) Alla fine né Stephan El Shaarawy né Andrea Stramaccioni sono riusciti ad arrivare a Viareggio, causa maltempo. Ieri il giuramento è stato letto da Gianluca Pessotto, vice responsabile del settore giovanile della Juventus. I RISULTATI DI IERI AVELLINO–A.p.i.a. Leichhardt 2-2: Taneski (AP) al 33’, Micevski (AP) al 44’ p.t.; Amedoro (Av) al 9’ e 40’ s.t. INTER–Nogoom El Mostakbal 3-0: Bocar al 5’ p.t.; Mbaye al 22’, Gabbianelli al 44’ s.t. ENTELLA–Melbourne Phoenix 4-0: Rubino (E) al 1’ e al 32’ p.t.; Rubino su rigore al 25’ Amorfini al 45’ s.t. TORINO–Honefoss 8-0: Diop al 2’, Menga all’8’, Coccolo al 24’, Kabasele al 38’ e Diarra al 42’ p.t.; Kabasele al 7’ e al 44’, Fumana all’11’ p.t. CITTÀ DI MARINO–Deportes Concepcion 1-0: Indelicato al 31’ s.t. SAMP–Recreativo Huelva 1-0: Austoni al 41’ s.t. VARESE–All Boys 1-1: Qaqi (V) all’8’ p.t.; Fernandez (A) al 5’ s.t. GENOA–Rijeka 1-3: Solomon (R) al 24’, Polic (R) su rigore al 30’; Jara Martinez (G) al 12’, Marcius (R) al 28’ s.t. PARMA–Santos Laguna 2-1: Tavano (S) al 21’ p.t.; Campagna (P) al 27’, Cerri (P) su rigore al 34’ s.t. RAPPR. SERIE D–Anderlecht 0-1: Heylen su rigore al 45’ p.t. REGGINA–Norte America 1-0: Catanese al 28’ p.t. LE GARE DI OGGI Ore 14.45: ROMA-Spartak Mosca (diretta Raisport) Ore 15: ATALANTA-Belasica Strumica, SIENA-Bruges, FIORENTINA-B 93 Copenaghen, PADOVA-Club Nacional, EMPOLI-Congo U. 17, NAPOLI-Honved, LECCE-Liac New York, SPEZIA-Long Island, JUVE STABIA-Mutual Ore 17: MILAN-Newcastle Ore 18: LAZIO-Stella Rossa
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
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SERIE A
Bufera Roma
giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI
La penitenza di Osvaldo «Chiedo scusa a Totti»
Mazzoleni e Orsato okay Errori di Massa e Banti
Si spiega dopo il rigore scippato e la contestazione dei tifosi «Che amarezza, mi manca la fiducia». In estate sarà divorzio
22ª
MASSIMO CECCHINI ROMA
Il paradosso è servito: ghiacciato (come questo inverno che morde) e agitato (come la tensione che si respira in città). Mentre la sterzata societaria si respira chiaramente sul fronte del marketing e delle iniziative collaterali, quello che doveva essere il settore trainante del nuovo prodotto Roma, cioè la parte strettamente sportiva — su cui finora sono stati investiti circa 70 milioni netti, appesantendo conti peraltro già poco felici — rappresenta la vera delusione non solo sul fronte della tifoseria, ma anche nell’ottica del calcio nazionale.
Oggi il gruppo andrà a rapporto da Andreazzoli. E Sabatini parlerà con l’italoargentino I numeri del fallimento, a oggi, fanno impazzire gli statistici che, per ritrovare delle similitudini, stanno andando indietro nel tempo. Un dato su tutti: la squadra (con 2 punti in 6 gare) è ultima nella classifica dell’anno nuovo. Ovvero, mai così male nell’era dei 3 punti ed eguagliati i record negativi del 1968 e 1973. Critiche a Totti La cosa più malinconica, però, è che la Roma trova lo stesso il modo di finire in vetrina, ma per episodi negativi, come il caso Osvaldo, che ha scippato il rigore a capitan Totti (a 2 reti da Nordahl) per poi sbagliare miseramente. L’attaccante è nella bufera (ma non sarà multato), tant’è che domenica notte, mentre tornava a casa, gli sono state tirate sull’auto un paio di uova. E allora sono arrivate le scuse scritte. «Sono molto amareggiato, vorrei chiedere scusa a tutti i tifosi, non volevo assolutamente mancare di rispetto a Francesco. Ma semplicemente me la sentivo di tirare, magari con un gol tante volte torna la fiducia in te stesso, quella che al momento mi manca. Nessuno più di me può sapere come mi sento ora, però troverò insieme ai miei compagni la forza per guardare avanti e uscire da questa situazione. Siamo forti e torneremo a vincere. Chiedo scusa ancora una volta. Io a questa maglia ci tengo tanto». Andreazzoli & Sabatini Tutta colpa sua? Pur condannandolo, nelle stanze di Trigoria qualcuno ne dubita. Non a caso c’è chi dice che Totti, da capitano, doveva prendere d’imperio il pallone e battere anche perché, se avesse sbagliato, nessuno se la sarebbe presa con lui. Senno di poi, ovvio. Immaginate che cosa sarebbe successo se una eventuale litigata fra i due giallorossi fosse andata in mondovisione. Oggi comunque Andreazzoli (che ieri ha rivisto la partita con Sabatini) parlerà alla squadra invitandola al rispetto
Sbaglia anche Celi: non doveva essere annullato il gol del romanista Lamela contro la Sampdoria GIORNATA
PARTITA
ARBITRO
JUVENTUS-FIORENTINA
MAZZOLENI
BONUS ERRORI
3
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PUNTI
3
LAZIO-NAPOLI
ORSATO
3
-
3
PARMA-GENOA
PERUZZO
1
-
1
ATALANTA-CATANIA
MASSA
1
-2
-1
BOLOGNA-SIENA
GIACOMELLI
2
-
2
CAGLIARI-MILAN
GIANNOCCARO
2
-
2
PALERMO-PESCARA
IRRATI
2
-
2
SAMPDORIA-ROMA
CELI
2
-3
-1
UDINESE-TORINO
BANTI
1
-2
-1
INTER-CHIEVO
GUIDA
1
-
1
LEGENDA Bonus gara facile 0; gara insidiosa 1; gara difficile 2; gara difficilissima 3. Errori su un gol -3; su un rigore -2; su un’espulsione -1
Uno dei momenti chiave di Samp-Roma: Pablo Osvaldo sul dischetto davanti a Francesco Totti PEGASO
RIENTRA BALZARETTI
Castan fuori per un mese Si ritornerà alla difesa a 4
Leandro Castan, 26 anni ANSA «Mi dovrei essere fatto male al collaterale mediale». Con questo messaggio scritto su Instagram all’amico Thiago Silva, lo sfortunato Castan ha fatto capire che il suo stop non sarà breve. Oggi saranno effettuati gli esami strumentali al ginocchio sinistro, ma si parla già di una lesione legamentosa, che comunque non necessiterà di un intervento chirurgico. Le prime ipotesi parlano, infatti, di uno stop di 3-4 settimane. Detto che invece Balzaretti è pronto a rientrare già sabato contro la Juventus, c’è da dire che — a causa del lungo stop di Castan — l’esperimento della difesa a tre sembra da mettere momentaneamente in archivio. Al momento, infatti, non sembra convincere lo staff tecnico la soluzione dell’arretramento di De Rossi sulla linea dei difensori, mentre l’ipotesi di lanciare il baby Romagnoli sembra prematura. Contro la capolista, quindi, tornerà ad essere schierata la retroguardia a quattro, con Piris e Torosidis pronti a tornare protagonisti. ma. cec.
di regole e gerarchie (anche rigoristiche). Certo, accantonato l’alibi Zeman, nel mirino della contestazione resta la dirigenza che — incassando la delusione del presidente Pallotta per gli ultimi risultati — lamenta (un concetto che l’a.d. Fenucci ha educatamente espresso anche nel colloquio con i tifosi arrabbiati domenica con Osvaldo) come i media non diano risalto ai torti arbitrali ai danni della Roma, come accadeva in passato. Senza entrare nel merito della filosofia del giornalismo (che in genere ai padroni del calcio interessa solo quando vogliono avere ragione), pare difficile ergere questa tesi a linea del Piave per arginare le responsabilità.
Taccuino
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CLASSIFICA GENERALE ARBITRO
ORSATO ROCCHI RIZZOLI GIANNOCCARO TAGLIAVENTO DAMATO MAZZOLENI VALERI DE MARCO BANTI BERGONZI MASSA CALVARESE GERVASONI RUSSO PERUZZO CELI ROMEO GIACOMELLI DI BELLO IRRATI DOVERI MARIANI TOMMASI OSTINELLI PINZANI GUIDA
GARE
PUNTI
12 11 11 12 10 11 11 11 11 12 11 10 10 11 10 10 11 11 10 3 3 11 1 3 2 1 11
21 19 18 18 16 14 14 13 12 11 11 10 9 8 8 7 6 6 6 3 3 2 2 1 1 1 1
Gazzetta.it Gazza
CALCIO DONNE
Under 17 in campo contro la Finlandia (f.sal.) Oggi la nazionale Under 17 guidata da Enrico Sbardella affronta la Finlandia al S. Marcellino di Firenze (inizio della gara alle ore 15), prima amichevole per preparare la seconda fase di qualificazione all’Europeo di categoria, in programma ad aprile in Repubblica Ceca.
Tvf
IN TV
Osvaldo & Allegri Problemi vor-
rebbe evitarne anche Osvaldo che, rispetto a quello che nello spogliatoio di Genova sfoggiava la sottomaglia con la scritta sulla schiena: «Las chicas mas finas preguntan solo el rock ’n’ roll» (le ragazze più belle chiedono solo il rock and roll), sembra avere il morale sotto i tacchetti. L’ultimo paradosso è che il capocannoniere della squadra (con Lamela) — tra l’altro saldamente nel gruppo della Nazionale di Prandelli — a fine stagione andrà sicuramente via, per la gioia delle casse societarie. D’altronde, non è un caso che in carriera non sia mai rimasto più di due stagioni in una stessa squadra e adesso, alla luce delle reti segnate, ha la possibilità di monetizzare bene, magari in Premier League, in cui potrebbe approdare. Ovvio, però, che deciderà anche il prossimo allenatore della Roma, e su questo fronte — a dispetto delle smentite milaniste — restano forti a Trigoria le voci che vogliono Max Allegri in prima fila per ereditare quella panchina che, negli ultimi trenta mesi, ha avuto ben sei proprietari. Quanto basta per avere qualche timore. A prescindere da chi calcerà i rigori.
La squadra di Braschi mette l’antigelo fornendo complessivamente buone prestazioni; i più in palla sono Mazzoleni e Orsato. Quest’ultimo dirige alla grande Lazio-Napoli e raggiunge solitario la testa della classifica. A Bergamo Massa sbaglia a non fischiare il rigore (-2) per la stoppata con il braccio di Marchese sul tiro di Giorgi e Banti a Udine sorvola sull’intervento da rigore (-2) di Allan su Santana. Fa discutere il gol annullato (-3) alla Roma contro la Samp: a inizio azione c’era un fuorigioco di Totti, ma non essendo stato rilevato, la successiva segnalazione di fuorigioco di Lamela, in posizione regolare, è errata.
Le città di Champions in un viaggio su Sky Prende il via domani su Sky Sport 1 e Sky Sport 3, «Le città dei Campioni», pillole di calcio in onda prima delle partite di Champions League. Un viaggio turistico-calcistico delle 16 città protagoniste della fase finale di Champions. Si inizia con lo Shakhtar e le miniere di Donetsk da cui nasce il tifo attraverso i luoghi della città legati a momenti che hanno segnato la storia della squadra di calcio. Si proseguirà con il Real Madrid, il Celtic e il Valencia.
PRIMA VOLTA
Rizzoli il 23 arbitra big match in India
Pablo Osvaldo, 27 anni, gioca nella Roma dall’estate 2011: in questo campionato ha realizzato 11 gol, 2 su rigore PEGASO
L'arbitro Nicola Rizzoli di Bologna dirigerà sabato 23 febbraio il big match del campionato indiano, la Premier division, tra East Bengal e Mohun Bagan. L'accordo è stato raggiunto dopo alcuni giorni di trattativa tra l'Associazione italiana arbitri e l'Indian football association. Il bolognese raggiungerà Calcutta due giorni prima della partita entrerà nella storia del calcio per essere il primo arbitro a fischiare nel campionato indiano. Soddisfatto Nicchi, presidente dell’AIa: «Vogliamo portare la cultura calcistica il più lontano possibile».
Conte con Buffon REUTERS
CHAMPIONS LEAGUE: TUTTE LE VOCI PRIMA E DOPO CELTIC-JUVE Le conferenze stampa della vigilia con Conte e Buffon, le immagini degli allenamenti delle due squadre, dell’ambiente prepartita e stasera i commenti a caldo dalla zona mista al termine della partita
LE RUBRICHE IN ROSA: GUARDA GAZZA OFFSIDE ED EXTRATIME Il settimanale di Antonino Morici sul campionato di serie A con gli interventi Alberto Cerruti e Marco Materazzi. Le immagini più belle e le curiosità del weekend internazionale raccontate da Stefano Cantalupi
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
SERIE A
Dito medio ai romanisti Due giornate a Rossi «Giusta anche la multa» Il tecnico della Sampdoria punito dal giudice e dalla società «Sono dispiaciuto». Verserà una somma all’ospedale Gaslini FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Due turni di squalifica. Più pesante l’eco avuto dal fattaccio del Ferraris a livello morale, insomma, che i numeri effettivi della sanzione. Nessuna stangata. Due turni di squalifica per Delio Rossi (che non potrà andare in panchina domenica a Napoli e in casa contro il Chievo) «per avere, al 48’ del secondo tempo, con plateale gestualità, assunto un atteggiamento ingiurioso e provocatorio nei confronti di un calciatore avversario; infrazione rilevata da un assistente». Questo recita il verdetto del giudice sportivo. La pena (per così dire) morale, questo è certo, è stata ben più pesante, anche perché l’attenzione di tutti è tornata subito al fattaccio-Ljajic che gli era costato la panchina a Firenze, precedente domicilio calcistico del tecnico blucerchiato, prima della chiamata ricevuta due mesi dalla famiglia Garrone. Le scuse ufficiali Sull’episodio,
LE ALTRE DECISIONI
Cori razzisti e laser Multa di 15 mila euro per Juve e Napoli
Il gestaccio di Delio Rossi, 53 anni, nel finale di Sampdoria-Roma ANSA
che per la Sampdoria è ufficialmente chiuso, lo stesso Rossi ha fornito ieri un commento a sua firma diffuso attraverso la società: «Sono rammaricato — si legge — per il gesto nel finale della partita di ieri (domenica, ndr) perché, l’ho detto e lo ripeto, ho sempre dato rispetto e pretendo rispetto. Non tollero gli insulti senza motivo. Per il ruolo che ricopro accetto di
buon grado la multa della società che insieme abbiamo deciso di devolvere in beneficenza all’ospedale pediatrico Giannina Gaslini». La Roma ha però precisato con un comunicato che «nessun suo calciatore o tesserato ha insultato l'allenatore della Sampdoria, il cui deprecabile gesto non è pertanto ascrivibile ad un comportamento di calciatori della As Roma».
Il giudice sportivo ha squalificato per 2 giornate Colombo, il portiere di riserva dal Napoli, per aver insultato l’arbitro dalla panchina. Una giornata, invece, per Ambrosini (Milan), Biondini, Bonaventura (Atalanta), Astori, Conti, Dessena (Cagliari), D'Ambrosio (Torino), Ledesma (Lazio), Marchisio, Peluso (Juventus), Rigoni (Chievo). Capitolo allenatori: ammonizione con diffida e ammenda di 2 mila euro a Ventura (Torino), per avere contestato platealmente una decisione arbitrale. Multe alle società: 15 mila euro alla Juventus per cori razzisti contro i tifosi napoletani e al Napoli per l’uso di laser durante l’incontro di sabato all’Olimpico contro la Lazio.
Multa e perdono Per la Samp è stato un incidente, e tale dovrà rimanere. Il club di Corte Lambruschini, pur censurando l’episodio, non ha alcuna intenzione di mettere la croce addosso all’allenatore, anche perché — questa, almeno, è la tesi che sembra prevalere in società — Rossi può invocare perlomeno le attenuanti, poiché il fattaccio è stato scatenato da una provocazione verbale di Burdisso. Di sicuro, quanto successo domenica non peserà assolutamente sulle possibilità (ad oggi decisamente elevate) da parte di Rossi di rinnovare il contratto, dopo il buon lavoro fatto sin qui per rimediare agli errori del recente passato. Altra storia Insomma, nulla da poter mettere in confronto (negativo) con quanto accaduto esattamente tredici mesi fa al Mugnaini e che vide sfortunato protagonista l’ex tecnico sampdoriano Iachini, ripreso di nascosto con uno smartphone mentre parlava (male) dei cugini genoani con un tifoso. Una semplice battuta, che costrinse Edoardo Garrone (che a breve verrà formalmente nominato presidente) a presentare le scuse ufficiali ai rossoblù. Stavolta no, è stata un’espulsione come un’altra. E, secondo quanto prevede il codice etico della società, Rossi è stato multato nella stessa misura di Maxi Lopez, quando nel girone di andata fu sanzionato con due turni di squalifica per una reazione fuori misura al termine di Sampdoria-Torino. Del resto lo stile-Samp non esclude affatto di accettare le scuse di un tesserato che ha commesso un errore. A patto che, ovviamente, l’interessato non perseveri nello sbaglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
clic IL PRECEDENTE VIOLA: DOPO I PUGNI A LJAJIC ARRIVA L’ESONERO
Delio Rossi non è nuovo a intemperanze durante una partita: il 2 maggio 2012, durante Fiorentina-Novara 2-2 (nella foto Sky), l’allora tecnico viola aggredì un suo giocatore, il serbo Adem Ljajic. La scintilla era stata la sostituzione del giocatore che mentre si avviava in panchina aveva applaudito polemicamente Rossi: allo scambio di insulti c’era stata la rabbiosa reazione del tecnico a suon di pugni e strattoni verso Ljajic. A fine gara, poi, l’esonero dell’allenatore viola.
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
SERIE A
LETTERE
Il 2013 annus horribilis La Fiorentina si è persa Solo 4 punti in sei partite e l’eliminazione dalla Coppa Italia ma la classifica è buona e gli obiettivi ancora raggiungibili GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
Molteplici fattori, considerazione unica. La Fiorentina si è arenata sul più bello. Avvinghiandosi su se stessa alla ricerca di un qualcosa che non trova. O almeno non trova più. Un 2013 orribile, sintetizzabile in quattro punti su sei apparizioni in campionato. Oltre all’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Roma, dopo i tempi supplementari. Anno condito da tre gare consecutive perse in trasferta (Udinese, Catania e Juventus), pochi gol fatti, decisamente di più quelli incassati. In sostanza molti cali individuali che compongono un malessere d’insieme complicato da spiegare. Tutto da buttare quindi? Neanche per sogno. Perché il percorso intrapreso è lodevole, la classifica buona, gli obiettivi raggiungibili. Ma dopo la non competitiva di Torino, qualche riflessione si rende obbligatoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it
Ma El Shaarawy soffre l’arrivo di Balotelli? Caro Cerruti, per il Milan urgono 2 giocatori veri in difesa e uno a centrocampo, più un portiere. La prego, martellate da qui a giugno per questi 4 acquisti e ci leggeranno il numero di targa per altri 20 anni. Ho però il sospetto che con l'arrivo di Balotelli, El Shaarawy si sia seduto un po' a livello psicologico, non sentendo più tutto il peso della squadra sulle sue spalle. Sbaglio?
Il cosiddetto mercato di riparazione di gennaio è chiuso e quindi il Milan deve aspettare la prossima estate per rinforzare, come avrebbe già dovuto fare, la difesa e il centrocampo. In attesa di sapere se lo farà, l'ultimo arrivato Balotelli da solo potrebbe non bastare per arrivare al terzo posto con vista-Champions League, perché domenica a Cagliari si è avuta la conferma che Zapata e Mexes non danno garanzie. El Shaarawy, inoltre, sta accusando un comprensibile calo di forma, dopo aver risolto da solo il problema del gol, ma ciò non significa che si sia seduto, come insinua lei. Caso mai, il problema è un altro: come un anno fa, quando nel Milan c'era il capocannoniere del campionato Ibrahimovic, il ventenne El Shaarawy rischia di pagare, a livello tattico e psicologico, la presenza di Balotelli al centro dell' area, al di là dei loro ottimi rapporti, finendo ingiustamente ai margini della squadra, in campo e fuori.
Bentornato Stankovic
Vincenzo Montella, 38 anni, esce a testa basso dallo Juve Stadium dopo la sconfitta con la Juventus ANSA
IL GIOCO
Jovetic ha perso brillantezza e gioca troppo lontano dalla porta Cuadrado stanco da viaggi e botte tic (nella foto LaPresse)gioca troppo lontano dalla porta a dispetto dei dettami di Montella e risulta sempre poco brillante nell’uno contro uno. Nonostante i test atletici lo classifichino in super forma, il campo non lo dimostra. Qualche tifoso vorrebbe addirittura vedere l’asso montenegrino in panchina perché poco coinvolto nel progetto viola ideato dalla società. Anche se non sembra quella la problematica reale. E il talento è innegabile. A conti fatti comunque, se il top non è al top, il guaio c’è. Contro l’Inter, comunque, il suo posto non sembra in discussione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PORTIERI E BOMBER
L’alternanza tra Viviano e Neto non ha portato risultati positivi E il problema del gol non è risolto Non certo intesi come societari. Quanto piuttosto riferiti alla disposizione in campo. Ovvero portiere e bomber. La prima questione la Fiorentina se la porta dietro da un bel po’. Su Viviano (foto La Presse) è stato detto e scritto già tutto. Lasciando perdere le solite storie sul portiere tifoso, rimane un’alternanza data più dagli errori che dalla voglia di credere in entrambi. Prima Viviano, dopo Roma (8 dicembre) Neto. Per il brasiliano qualche guizzo, altrettanti errori (Udinese e Catania su tutti),ora nuovamente Viviano. Che però difficilmente verrà riscattato a quelle cifre (7,5 milioni)a fine stagione.
TempiSupplementari
Luca Ronchi Bergamo
IL CALO DEI TITOLARI
Analisi che parte da un assunto. Quando le prestazioni di buona parte dello scheletro di squadra calano contemporaneamente, i risultati ne risentono in maniera pesante. Partendo dal reparto difensivo, Gonzalo Rodriguez e Facundo Roncaglia sono i fratelli involuti di quelli visti negli ottimi primi mesi, Pizarro è stato a lungo infortunato, Cuadrado è stanco da botte, viaggi, sprint senza sosta, Aquilani non è decisivo come qualche settimana fa. Su tutti, però, comanda il fattore JoJo. Tre reti in tre mesi (doppietta a Palermo e gol col Parma), tanto impegno, pochi guizzi. Stevan Jove-
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In attacco l’ombra lunga di Berbatov scurisce ancora l’umore fiorentino. Toni ha fatto molto: sette reti e grande impegno. Ma il «puntero» vero arriverà in estate. Gli altri attaccanti hanno combinato poco. El Hamdaoui ha stoffa. Tre reti, tutte partendo dalla panca, numeri in faretra, e quell’impressione che qualcosa possa sempre far accadere. Ma anche una difficoltà cronica a calarsi nel ritmo della Serie A. L’esplosione di Ljajic è ancora rimandata (1 gol in campionato), Seferovic ha lasciato (in prestito), Larrondo si ferma a «buon rincalzo» © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il sistema adottato da Montella comporta dei rischi, modificare qualcosa non è un peccato La seconda questione da affrontare porta verso colui che la squadra guida. Montella è una sorpresa positiva e così rimane anche dopo il calo, fisiologico, della sua Viola. La cultura del gioco è un marchio indelebile sul rinascimento calcistico della Fiorentina. Il fatto che il suo modello comporti dei rischi è un qualcosa di calcolato. Ed accettato a priori. Cambiare alle prime problematiche sarebbe sbagliato nella foto La Presse) Rodriguez . Modificarne alcuni aspetti, forse, no. Allo Juventus Stadium si è vista una squadra che per la prima volta è sembrata a tratti presuntuosa.
Dribbling nella propria area, ricerca ossessiva del palleggio, palloni persi sanguinosi che hanno mandato gli avversari in porta. E’ la prima gara toppata di brutto dall’inizio della stagione e sarebbe stato illogico non fosse mai accaduto. Ma giusto trarne insegnamenti. Il concetto «concretezza» va aggiunto al vocabolario di questa viola. E magari qualche variante maggiore a gara in corso. Montella è giovane, bravo ed estremamente intelligente. Saprà trovare i correttivi rimanendo all’interno della strada (la ricerca del gioco) intrapresa. E mai ripudiata.
Giorgio Bonfanti Milano
Mi unisco al meritato applauso dei tifosi nerazzurri a Stankovic, grande campione e grande professionista, che ha dato tanto all'Inter, anche prima e dopo il famoso "triplete". E' vero che la squadra dipende ancora molto dai suoi senatori e per questo siamo tutti curiosi di vedere il nuovo gioiellino Kovacic, dopo la delusione per le promesse non mantenute da Coutinho e Alvarez.
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La riconoscenza di Cassano
IL MERCATO
A gennaio soprattutto acquisti a lunga scadenza, ma da Sissoko ci si aspetta qualcosa subito Una sessione di mercato intelligente e dispendiosa, quella di gennaio, proiettata, però, sul lungo termine. Dopo i 18 acquisti estivi, ne sono arrivati altri 6. Tre dei quali, ha detto Montella, saranno utili al 100% solo dalla prossima stagione (Wolski, Vecino, e Rossi). Tra quelli pronti, Sissoko sarà a Firenze solo oggi. Per Larrondo qualche minuto, ma ha un fastidio al ginocchio da tempo. Compper non ha esordito. E trovare un affare ‘simil Toni’ (nella foto) era impresa a gennaio semi impossibile. In somma: i viola stringono i denti in attesa di un futuro
Bentornato grande Stankovic, noi dell’Inter sentivamo la tua mancanza. L'altra faccia della medaglia del successo sul Chievo è però rappresentata dal fatto che l'Inter dipende ancora troppo dal carisma dei suoi senatori, i vari Zanetti, Cambiasso, Milito. Se mancano loro sono guai, per avere la meglio su squadre anche, potenzialmente inferiori alla formazione di Stramaccioni, perché nessuno ha il loro carisma, a cominciare dall’indecifrabile Alvarez.
migliore, provando ad attingere dalla rosa già a disposizione. Non tutti però hanno dato molto. Mati Fernandez è un rebus: zero gol, un ruolo che non si sposa con l’idea del 3-5-2, un infortunio patito un mese fa che lo ha estromesso sul più bello. Migliaccio e Romulo non sono Pizarro ed Aquilani: le assenze pesano eccome. E gli esterni, Cuadrado e Pasqual, non hanno sostituti all’altezza. Llama non ha convinto ed i suoi minuti sono rarissimi, Cassani è stato ceduto. In poche parole, gli insostituibili sono troppi. Tendenza che verrà limata in estate. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A proposito delle dichiarazioni di Antonio Cassano sulle persone false delle piccole e grandi squadre, vorrei ricordargli che quando il Milan lo prese dalla Sampdoria, nessuna squadra lo voleva nel proprio organico. Inoltre se gioca ancora, lo deve certamente al dottor Tavana che gli ha salvato la vita quando ha avuto seri problemi di salute. Invece di "leccare" il presidente Moratti, dovrebbe ringraziare invece l’amministratore delegato del Milan, Galliani che gli ha dato fiducia quando l'unico campo dove poteva giocare era quello dell’'oratorio. Lamberto Gori Viareggio (Lucca)
Ha perfettamente ragione, perché Cassano non sa nemmeno lontanamente che cosa sia la riconoscenza. Nessuno più di lui dovrebbe ringra-
ziare per tutta la vita il Milan, che lo ha salvato come giocatore e come uomo, permettendogli tra l'altro di partecipare all'ultimo Europeo e di passare poi alla sua amatissima Inter.
Napoli e Chievo e i rigori contro Dopo 24 giornate di campionato, Napoli e Chievo non hanno ancora avuto rigori contro. Trattasi di semplice casualità, oppure gli allenatori delle due formazioni Mazzarri e Corini danno precise indicazioni perché in area i difensori non commettano falli, evitando così le conseguenti ammonizioni, espulsioni e squalifiche? Riccardo Giustiniani Selvazzano (Padova)
Semplice casualità, avvalorata dal fatto che il Napoli lotta per lo scudetto, mentre il Chievo punta alla salvezza. Tutti gli allenatori invitano i loro difensori a non commettere falli in area, ma gli inviti non bastano. Se fosse questa la spiegazione, Guidolin sarebbe da mandare via subito, visto che l'Udinese è la squadra che ha subito più rigori (8) e invece Guidolin è un ottimo allenatore, non a caso l'ultimo a resistere per una stagione intera nel Palermo di Zamparini....
In ricordo di Scirea Quest'anno ricorre il sessantesimo anniversario della nascita del grande Gaetano Scirea, bandiera della Juventus e della Nazionale azzurra. Un campione di una classe infinita, un esempio di correttezza in campo e fuori, che aveva "sposato" la maglia bianconera, un vero simbolo del calcio, un esempio per tutti! Fabio Giacomo Cobianchi Pieve Porto Morone (Pavia)
Lo sappiamo e il 25 maggio, data in cui avrebbe compiuto 60 anni, lo ricorderanno in tanti, anche se l'esempio di stile di Scirea, sempre educato e rispettoso degli avversari, andrebbe seguito ogni giorno.
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
GENOA
Ballardini, il Genoa e la storia di un amore ritrovato FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Chievo GIANCARLO TAVAN VERONA
Rigoni no, Guana ni Emergenza in regia Squalificato il primo, acciaccato il secondo: Cofie e Seymour pronti «Il nostro campionato ricomincia dal Palermo». Lo ha detto Luca Rigoni, migliore dei gialloblù nella sfida con l’Inter. Ma proprio il neo capitano del Chievo non sarà della gara per il cartellino giallo rimediato a Milano. Il suo sostituto naturale sarebbe Roberto Guana ma il centrocampista, che sabato non è stato convocato per un riacutizzarsi del problema al tallone che lo aveva costretto a uscire a Bologna, rischia anche lui di saltare questa sfida. Il giocatore verrà sottoposto ad accertamenti ulteriori. Lo staff medico guidato dal dottor De Vita cercherà di renderlo disponibile. Molto dipenderà da come reagirà quando riproverà ad allenarsi. Cofie ha giocato in passato in quella posizione centrale e anche Seymour è in grado di ricoprire quel ruolo. La squadra, del resto, ha mostrato di poter giocare con diversi moduli, proprio per fronteggiare queste situazioni. E l’allenatore Eugenio Corini è sicuro: «Chi giocherà darà il suo contributo, come è sempre avvenuto perché tutti sono molto disponibili. L’importante è mostrare lo spirito Chievo, la giusta mentalità contro chiunque». © RIPRODUZIONE RISERVATA
A (ri)pensarci bene, si erano piaciuti a prima vista, Ballardini e il Genoa. I risultati avevano fatto il resto, complice la ciliegina dei due derby vinti. E lui, antipersonaggio nell’anima, sempre lì a giocare in difesa: la frutta non matura in un giorno, disse una volta a chi voleva esaltarne i meriti. Chissà cosa pensa adesso, riacceso un legame interrotto troppo in fretta. I genoani avevano nostalgia di quest’uomo normale, che ha detto sì a Preziosi senza indugio, e poche ore dopo
Zamparini sbotta: «Tifosi, meritatemi»
Pescara ORLANDO D’ANGELO PESCARA
Contro il Cagliari biglietti agevolati Oggi dovrebbe arrivare l’ok per un contratto di 4 mesi a Kroldrup Il Pescara è vivo. Nella domenica dei pareggi, anche Bergodi a Palermo impatta per la prima volta. Pari che corrisponde al suo decimo punto, uno in meno di Stroppa (in 14 giornate). Alla Favorita gli abruzzesi ottengono anche il primo risultato utile del girone di ritorno: l’ultimo movimento in classifica risaliva al 6 gennaio a Firenze. D’Agostino e compagni tengono a 3 punti di distanza proprio i rosanero (con cui hanno il vantaggio degli scontri diretti) e il Siena, restando sulla scia del Genoa, quart’ultimo con un punto di vantaggio. Nel mirino c’è il Cagliari, quint’ultimo e ospite dell’Adriatico domenica prossima. L’ultima gioia del Delfino nel suo stadio è del 21 dicembre, contro il Catania: è il momento di riprendere il ritmo salvezza. La società ci crede e ha lanciato una promozione sui biglietti per riempire lo stadio. Non solo: oggi il d.s. Delli Carri dovrebbe ricevere l’ok di Per Kroldrup, contratto di 4 mesi (rinnovo automatico in caso di salvezza), un uomo d’esperienza anche se è fermo da quasi un anno per la rottura del tendine d’Achille. © RIPRODUZIONE RISERVATA
nuova linfa a Kucka e Ballardini restituendo antichi stimoli a senatori come Moretti. Sabato scorso s’è dedicato a lungo ad Immobile. Presto tornerà a vivere la città, perchè la salvezza passa anche da qui: i caruggi del centro storico, il Carlo Felice, gli spettacoli al Teatro della Tosse e una visita a Palazzo Ducale, dove due anni fa s’era innamorato degli Impressionisti. Com’era la storiella della frutta? Caro Ballardini, forse è davvero l’ora di iniziare il raccolto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Bologna ANDREA TOSI BOLOGNA
Nuovo aumento di capitale: però La lettera del patron: «Non devo dimostrarvi Guaraldi è solo nulla, così farete scappare i soldi degli arabi» Palermo FRANCESCO CARUSO
Giorni tormentati, per il Palermo. Non solo la classifica e le prestazioni deludenti, a prescindere dagli allenatori, dai giocatori e dai moduli utilizzati. C’è anche la crisi del rapporto fra Zamparini e la tifoseria a complicare la situazione. Anche questo un segno tangibile della delicata situazione. Nel decennio zampariniano, mai si era verificata una situazione simile. L’ultimo posto in classifica — che nessuno avrebbe nemmeno osato immaginare a inizio stagione — e i recenti ribaltoni dirigenziali hanno inasprito gli animi ed esasperato l’appassionato pubblico rosanero. Che martedì scorso ha pesantemente contestato Zamparini fuori dai cancelli di Boccadifalco (dove il Palermo si allena) e al culmine degli insulti sono arrivati anche sputi e calci sulla sua auto mentre lascia la struttura del Tenente Onorato. Arabi e salvezza Domenica du-
Roberto Guana, 32, già al Chievo nel 2010-11 LAPRESSE
era già al capezzale di un Grifone moribondo. Se la prima volta si era presentato mettendo insieme dieci punti in cinque gare, qui ne ha portati a casa cinque in tre sfide. Contro Juve, Lazio e Parma: se vi sembra poco. Lui è lo stesso di due anni fa. Nessuna rivoluzione, zero proclami. Semplicemente, i giocatori giusti al posto (e al momento) giusto. Prima ha ascoltato (tanto) gli umori di tutti, giocatori e non. Poi ha parlato (molto). Li ha confessati uno per uno. Vecchi e nuovi. Ridando
rante la partita pareggiata con il Pescara, ancora insulti contro Zamparini invitato (si fa per dire) ad andare via da Palermo. Eventualità che presupporrebbe un acquirente, al momento inesistente. Ieri, puntuale, è arrivata la risposta dell’imprenditore con un comunicato pubblicato sul sito della società. «Leggo attonito il fantacalcio Palermo-Zamparini — attacca il numero uno di Viale del Fante — dopo 10 anni di amore per questa città pensavo di essere conosciuto. Non ho mai fatto il calcio per interesse. È vero che è facile salire sul carro dei vincitori e tirare sassi ai perdenti: ma io non sono un perdente». Zamparini nella sua lettera ai tifosi ha escluso un ritorno di Lo Mo-
Atalanta GUIDO MACONI BERGAMO
Toh, la difesa non prende più gol Prima volta senza subire reti dopo 13 gare. Merito dei colpi di mercato Da Halloween a Carnevale, le maschere fanno bene alla porta bergamasca. Domenica l’Atalanta con il Catania è riuscita a non prendere gol dopo tredici partite. L’ultima volta che la porta di Consigli è rimasta inviolata è stato alla 10a giornata, il 31 ottobre nella gara vinta 1-0 sul Napoli. Era la notte delle streghe e prima di allora l’Atalanta non aveva subito gol in altre tre partite. Poi però è emerso qualche problema nei meccanismi difensivi e così la retroguardia si è dovuta rimettere la maschera per ritrovare l’imbattibilità. Del Grosso
naco e ha ripreso un vecchio discorso: «Il fondo arabo che già da un anno ha contatti con me mi ha confermato la volontà di ingresso in società», ma a 2 condizioni: «che il Palermo resti in A — ed esistono 80 probabilità su 100 di riuscirci — e che Zamparini sia il loro riferimento. Questi sono fatti, che tanti di Voi non meritano». A chi pensa che queste siano invenzioni, il presidente rosanero risponde con un’esortazione: «Io non sono un’invenzione. Ho 72 anni: onestà, serietà, trasparenza e amore sono i miei valori: vedete di meritarli». Complotto e pomodori Zamparini nelle sue righe
non ha escluso però l’ipotesi peggiore: «Se il Palermo non si salvasse risalirebbe in fretta. Voi (tifosi, n.d.r.) non aiutate la squadra a restare in A con il Vostro atteggiamento negativo. La squadra ha bisogno di amore e qualcuno semina odio. Questo può portare alla B». Successivamente ai microfoni di Tgs ha spiegato ciò che intendeva con l’espressione «fantacalcio»: «Mi riferisco alle voci di un complotto Zamparini-Lo Monaco per scendere in B e vendere la società. Questo è assurdo». E a chi lo accusa di aver smantellato la squadra dopo la finale di Coppa Italia di 2 anni fa ha risposto di aver cambiato anche prima «solo che vincevo e nessuno diceva niente. Poi tanti giocatori volevano andare via e quindi non potevo fare diversamente. Ma io non vi devo dimostrare nulla. La vita è fatta di esaltazioni e momenti più bassi. Di complimenti e di lanci di pomodori». Voi mi avete lanciato troppi pomodori. Le ultime decisioni le ho prese per dare una scossa, non ho il piacere di cacciare gli allenatori. Stimavo Gasperini, ma lo vedevo in confusione. È un campionato disgraziato il nostro, con troppi episodi a sfavore». E comunque senza Zamparini oggi il Palermo chissà dove languirebbe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Difesa nuova La mezza rivoluzione di gennaio
ha infatti portato una difesa nuova di zecca: domenica titolari erano Scaloni, Canini e Del Grosso. L’unico “superstite” era Stendardo. La nuova formula ha subito portato i suoi frutti: vittoria a Palermo e porta inviolata con il Catania. Non sembra un caso che la svolta sia coincisa con il nuovo corso. Scaloni ha portato esperienza, Canini solidità, Del Grosso grinta. L’Atalanta ora subisce meno e concede il minimo: domenica solo un tiro dalla distanza di Gomez e un cross velenoso. Le partenze di Manfredini, Matheu e Peluso sono state meno traumatiche grazie all’inserimento fulmineo dei nuovi. E non si è ancora visto Contini. Solidità Il mercato di gennaio dunque ha
portato benefici. L’Atalanta ha ripreso a marciare e ha ritrovato solidità proprio nel momento cruciale del campionato. Le prossime quattro partite con ben tre scontri diretti (Torino e Siena fuori, Roma e Pescara in casa), offrono la possibilità di fare un salto di qualità. E con la rinnovata sicurezza difensiva blindare la salvezza in anticipo non sembra uno scherzo di Carnevale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente Albano Guaraldi con Gianni Morandi ANSA
Per il 18 febbraio servono altri soldi: i 4 soci «forti» non vogliono investire Fuori dal campo, il Bologna giocherà una partita importante il 18 febbraio. Per quella data è previsto l’aumento di capitale sociale fino a sei milioni deliberato dal CdA rossoblù in dicembre, denaro fresco nelle casse sempre anemiche del club per garantire solvibilità nella gestione corrente. Il presidente Albano Guaraldi, azionista di maggioranza assoluta col 51% delle quote, deve però fronteggiare il disimpegno di 4 soci minori a lui più vicini che hanno comunicato di non volere rinnovare il loro impegno pro quota. Il presidente onorario Gianni Morandi, il vicepresidente Pavignani, lo sponsor Romani e il socio Ferrari hanno deciso di non aderire all’aumento, negando l’apporto sul quale Guaraldi contava a occhi chiusi. Il presidente e i suoi alleati avrebbero immesso una cifra vicina ai 4,5 milioni, ora è rimasto solo il socio Rimondi a fiancheggiare Guaraldi anche per motivi di affari: i due sono legati nel progetto per la costruzione del nuovo centro tecnico del Bologna a Quarto Inferiore. Missione esaurita Il passo indietro dei soci più ab-
bienti ha spiazzato il geometra di Casteldebole che ieri non ha voluto commentare questa vicenda anche se risulta sia rimasto molto contrariato e infastidito per le voci di tensioni finanziarie. «Non stiamo scappando dal Bologna ma riteniamo che la nostra missione per il salvataggio del club sia esaurita — argomenta il vicepresidente Pavignani — Ora la società ha un padrone, toccano a Guaraldi gli onori e gli oneri della gestione. Il presidente ha le spalle larghe per operare questo aumento e garantire liquidità per il prosieguo della stagione. E’ doveroso sottolineare che finora la sua proprietà ha onorato tutti gli adempimenti nei tempi corretti». Ma intanto i big rossoblù si guardano attorno per la prossima stagione: Perez prende tempo per il rinnovo mentre il manager di Diamanti, che pure ha contratto fino al 2017, ha dichiarato che a giugno valuterà ipotesi all’estero. Lo Zenit di Spalletti è molto caldo sul fantasista toscano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
su Gazzetta.it
x «Matri-Vucinic è la coppia giusta» «A Glasgow va bene anche il pareggio» di JACOPO GERNA
Sopra la panca
ilSondaggione
di ARRIGO SACCHI
di LUDOVICO MANNHEIMER
Se la Juve è veloce farà male al Celtic
a Juventus sta tornando al top. Si è visto sabato scorso contro la Fiorentina. E i tifoL si bianconeri su Gazzetta.it ritrovano fiducia in vista dell’abbordabile ottavo di Champions contro il Celtic Glasgow.
Concentrazione Juventino_86 «Se pensiamo di vincere solo perché abbiamo più qualità ci fanno vedere i sorci verdi. Dobbiamo giocare come se loro fossero il Real. Se poi vincessimo con 2 gol di scarto potremmo giocarci il ritorno più tranquilli». Foster88 «Se il Celtic è agli ottavi di Champions un motivo c’è. In Scozia un pareggio sarebbe già un buon risultato, non si deve andar lì con la presunzione di vincere facile». Xoyo «Il Celtic giocherà col sangue agli occhi come fa sempre in casa, quindi serve giocare con intensità e classe. Obiettivo: annichilirli!» Peter 1980 «Il Celtic è una squadra di tutto
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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rispetto, l’unica a mettere in difficoltà il Barcellona quest’anno e poi il loro stadio è una bolgia. Spero che ai bianconeri sia rimasta la mentalità delle ultime tre partite del girone di Champions e della super vittoria contro la Fiorentina! Forza Juve!». Juventus1970 «Matri-Vucinic mi sembra al momento la coppia d’attacco migliore. Ora non critichiamoli se non segnano a Glasgow. Quagliarella dovrebbe dare eventualmente il cambio a Vucinic (foto LaPresse), mentre Giovinco con il gioco fisico del Celtic a Glasgow non lo vorrei proprio vedere». Vecchiagobba «Grazie ad Andrea Agnelli e Conte per aver riportato dopo anni ridicoli la nostra amata Juve ai livelli che si merita, indipendentemente da come andrà». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ogni settimana l’opinione dei lettori sui temi e i protagonisti dello sport
Conte nei quarti all’85%
a Juve inaugura gli ottavi di Champions giocanL do contro il poderoso Celtic. Li sfiderà nel mitico stadio scozzese dove i biancoverdi hanno vinto
a Juve, battendo la Fiorentina, ha allungato il L suo vantaggio sul Napoli. Secondo i lettori della Gazzetta i bianconeri non hanno però ancora ri-
tutte le partite di qualificazione sconfiggendo anche il Barça. Non sarà semplice: i giocatori del Celtic, sospinti dal pubblico, daranno tutto per continuare a sognare. Il ritmo, la velocità e l’aggressività saranno al top in questo stadio magico dove i tifosi formano un’unica entità con la squadra in una simbiosi perfetta che solo chi l’ha vissuta personalmente può comprendere e temere. I bianconeri, pur nel rispetto del forte avversario, si dovranno concentrare sul gioco: che è il vero moltiplicatore delle qualità. La mente umana può pensare intensamente una cosa sola alla volta, quindi se la loro attenzione sarà totalmente impegnata ad interpretare le direttive del «maestro» Conte non avranno tempo per farsi condizionare dall’ambiente (rumoroso ma corretto) e tanto meno intimorire dalla fisicità e determinazione dei rivali. Antonio sicuramente avrà studiato il Celtic e avrà constatato che oltre alle capacità dei vari Hooper e Samaras, la pericolosità nei corner e punizioni, la squadra scozzese non ha un organizzazione difensiva esente da errori. I giocatori faticano ad essere ben collegati e collocati in fase difensiva. In fase offensiva si affidano principalmente alle qualità individuali e ad una resistenza e velocità che a volte ne nasconde i limiti di gioco e tattici. Gli juventini non dovranno lasciare campo ed iniziativa agli avversari che se ne avvantaggerebbero per esaltarsi. Attenzione però alle loro ripartenze: bisogna sempre mantenere un giocatore a fare filtro. I bianconeri avranno la meglio in fase difensiva e faranno valere la propria intelligenza tattica che però non potrà prescindere da una squadra compatta, con le tre linee vicine che gli consentiranno marcature strette, pressing, raddoppi e ripartenze. In spazi stretti un’organizzazione efficiente avrà la meglio sulla forza, così come la rapidità aiuterà i nostri giocatori. Bisogna evitare le palle alte e dare priorità alle azioni rasoterra, rapide e veloci, sfruttando i movimenti collettivi di smarcamento (un attaccante va e uno viene o gli incroci o i tagli). Gli scozzesi non sono in grado di muovere la squadra come un sol uomo mentre gli juventini sì e questo farà la differenza. La Juve rischierà se sarà attendista e prudente: ma non sarebbe in linea con gli insegnamenti di Conte. In bocca al lupo.
trovato la forma migliore, che arriverà nelle prossime settimane in occasione della Champions e delle partite decisive in campionato. Nonostante i 5 punti di vantaggio, infatti, il discorso scudetto è tutt’altro che chiuso: gli uomini di Conte devono guardarsi alle spalle e non possono permettersi di pensare che il titolo sia già vinto. Dirà molto sull’esito della Serie A Napoli-Juve del prossimo 1 marzo. Secondo la maggioranza degli intervistati per rientrare in lotta per il titolo i partenopei devono assolutamente vincere lo scontro diretto. Prima, però, c’è la Champions. Stasera la Juve sarà impegnata contro il Celtic, in quella che si annuncia una sfida complicata ma alla portata. I risultati più pronosticati sono infatti la vittoria bianconera o, al massimo, il pareggio, mentre sembra difficile un successo della squadra di Glasgow. La Vecchia Signora pare avere il passaggio del turno a portata di mano: è l’85% a pensare che non avrà difficoltà ad approdare ai quarti. Si è invece fermato il Milan, bloccato sull’1-1 a Cagliari anche a causa della prova opaca di Balotelli ed El Shaarawy, la seconda dopo le difficoltà in Nazionale. Secondo gli intervistati non c’è però da preoccuparsi per la compatibilità dei due giovani attaccanti: il Faraone e Super Mario possono tranquillamente coesistere, e le attuali difficoltà passeranno presto. Sono più di tre quarti, infatti, quanti pensano che non sarà certo il pareggio in Sardegna a compromettere la rincorsa al terzo posto dei rossoneri. Nel posticipo l’Inter è tornata alla vittoria. Nonostante la bella serata, i nerazzurri hanno ancora diversi problemi da risolvere: per gli intervistati avranno molte difficoltà a qualificarsi in Champions e, più probabilmente, dovranno accontentarsi di un posto in Europa League. Oltre alle 10 domande sintetizzate nel grafico accanto, ai lettori Gazzetta ne abbiamo fatte altre due. Una sul terzo posto che vale la Champions dove, nonostante il pareggio di Cagliari, resta favorito il Milan (37%) su Lazio e Inter (30%) con la Fiorentina lontanissima (3%). L’altra invece sulla zona retrocessione: dopo questa giornata il Palermo sembra destinato alla B insieme a Siena e Pescara, che già da gennaio i nostri lettori vedono condannate. LA GAZZETTA DELLO SPORT
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L’EDITORE DELLA GAZZETTA
Gruppo Rcs: l’azienda annuncia 800 esuberi Trasloco da via Solferino MILANO - Rcs MediaGroup ha comunicato ai rappresentanti sindacali 800 esuberi, 640 in Italia e i restanti in Spagna, la messa in vendita di dieci periodici e il trasferimento del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport dalla sede storica di via Solferino alla più periferica via Rizzoli, a Milano. Il gruppo Rcs è da tempo impegnato a definire un piano di rilancio e riduzione del pesante debito, con l'attesa di un aumento di capitale che dovrebbe essere nell'ordine dei 400 milioni di euro. Oggi si riunirà un consiglio di amministrazione di aggiornamento. I vertici Rcs, il presidente Provasoli, l'amministratore delegato Scott Jovane, e i loro collaboratori diretti hanno annunciato di essersi ridotti i compensi del 10%. Ieri assemblea dei giornalisti della Gazzetta e del Corriere: ai due Cdr le rispettive assemblee hanno assegnato un pacchetto di dieci giorni di sciopero. I giornalisti dei Periodici hanno invece proclamato quattro giorni di sciopero da martedì 12 febbraio fino a venerdì 15.
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IL COMUNICATO SINDACALE DEL CDR GAZZETTA opo una lunga gestazione il management di Rcs Mediagroup ha comunicato ieri — D senza peraltro entrare troppo in dettagli — le linee guida del piano triennale 2013-2015. La ricetta si compone della vendita o chiusura di 10 testate, di un numero enorme di esuberi in tutto il gruppo e di proprietà immobiliari di cui privarsi. In sostanza tagli e cessione dei gioielli di famiglia, unica strada conosciuta da anni. Ovviamente a spese dei lavoratori: secondo i manager 800 persone dovranno lasciare l’azienda ( 640 in Italia e 160 in Spagna). Mentre non c’è traccia di un adeguato aumento di capitale, non ancora definito come importi e modalità. Ma assolutamente necessario per ripianare le perdite causate dalla svalutazione delle partecipazioni in Unidad Editorial, società editrice spagnola controllata da Rcs. E fondamentale per affrontare il delicato momento che attraversa il settore, con investimenti indispensabili sul multimediale e un rafforzamento dei prodotti già esistenti e ampiamente redditizi. Gli azionisti di Rcs Mediagroup, negli esercizi tra 2007 e 2011 (dunque in piena e lampante crisi economica), si sono spartiti dividendi per
oltre 100 milioni di euro contro aumenti di capitale pari a zero. Mentre amministratori e sindaci, tra 2007 e 2010, hanno intascato compensi per 22,6 milioni, premiandosi con grande generosità. Non si capisce con quale criterio, viste le scelte fallimentari del periodo. Antonello Perricone, amministratore delegato sostituito nel luglio scorso, ha ottenuto una buonuscita di 3,4 milioni di euro. Dopo aver incassato 5,2 milioni tra 2007 e 2010, anche durante lo stato di crisi che richiedeva a giornalisti e poligrafici prepensionamenti e sacrifici.
zione di acquisizione del gruppo editoriale spagnolo Recoletos nel 2007, valutato una cifra iperbolica rispetto al fatturato dell’anno precedente, con protagonisti di parte spagnola che compaiono in una recente inchiesta che riguarda una primaria banca italiana. E con la presenza di advisor, aggiunti di corsa a quelli già in casa, in odore di conflitto di interessi.
I tagli si sommano a quelli già attuati negli anni scorsi, con un grave danno per la qualità dei prodotti. In più, per evitare di mettere mano al portafoglio come ci si dovrebbe aspettare da imprenditori lungimiranti, si pensa di svendere dieci testate storiche della Divisione Periodici e di sacrificare il palazzo di via Solferino a Milano. Rinunciando a ciò che è proprio da sempre per trasferirsi e pagare un lauto affitto, guarda caso a un azionista presente nel Patto di sindacato.
Nel frattempo la redazione della Gazzetta dello Sport, che ha appena concluso un accordo per l’adozione di un nuovo sistema editoriale, continua a fare come sempre la propria parte. A breve partiranno nuove iniziative, incentrate sulla multimedialità, che si aggiungono alle realtà già presenti oggi. Iniziative che richiedono ulteriori carichi di lavoro e un organico adeguato e in vista delle quali si respinge con fermezza ogni tentativo di ridurre il corpo redazionale. Per tutti questi motivi l’assemblea dei giornalisti della Gazzetta dello Sport, convocata ieri, ha approvato un pacchetto di 10 giorni di sciopero per rispondere con decisione agli annunci e alle scelte deleterie dell’azienda.
Il tutto al netto delle zone d’ombra dell’opera-
Il cdr della Gazzetta dello Sport
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
SERIE B IL POSTICIPO DELLA 25a GIORNATA
Empoli, vittoria da 4 punti Il Livorno k.o. nel derby Il Tnas cancella anche il -1 e la squadra di Sarri ora è quinta Gol di Schiattarella, poi vanno a segno l’ex Tavano e Pratali EMPOLI LIVORNO
ma non il secondo. In avvio di ripresa Nicola ha dovuto fare il terzo cambio forzato, quando si è fatto male Bernardini: dentro Gentsoglou, reduce dallo spavento di qualche giorno fa sull’aereo andato fuoripista a Fiumicino, e vicino al gol di testa poco prima della rete di Pratali e poco dopo una terrificante botta di Duncan deviata da Pelagotti.
2 1
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Schiattarella (L) al 17’, Tavano (E) al 35’ p.t.; Pratali (E) al 42’ s.t.
EMPOLI (4-3-1-2) Pelagotti 7; Laurini 6 (dal 44’ s.t. Tonelli s.v.), Pratali 7, Regini 6,5, Hysaj 5,5; Moro 6, Valdifiori 7, Signorelli 7 (dal 29’ s.t. Pucciarelli 6); Croce 5 (dal 29’ s.t. Casoli 6,5); Maccarone 6,5, Tavano 7. PANCHINA Dossena, Shekiladze, Tonelli, Bationo, Accardi. ALLENATORE Sarri 7.
La gara Lo stadio di Empoli resta vietato al Livorno, che in 19 partite ha vinto qui solo nel 1961 in C. La squadra di Nicola in trasferta non vince dal 23 novembre (a Novara) e non perdeva dal 22 settembre (a Mode-
LIVORNO (3-4-1-2) Fiorillo 5,5 (dal 40’ p.t. Mazzoni 6,5); Bernardini 7 (dal 6’ s.t. Gentsoglou 6), Emerson 6,5, Lambrughi 7; Schiattarella 6 (dal 29’ p.t. Ceccherini 6), Luci 6, Duncan 7,5, Gemiti 7; Belingheri 6, 5; Siligardi 6,5, Paulinho 6. PANCHINA Decarli, Dionisi, Dell’Agnello, Bigazzi. ALLENATORE Nicola 6,5. ARBITRO Tommasi di Bassano 7. GUARDALINEE Schenone 6,5 - Iori 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Valdifiori (E), Croce (E) e Maccarone (E) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.193, incasso di 10.817 euro; abbonati 1.409, quota di 6.209,13 euro. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 3-1. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA EMPOLI (Firenze)
Una vittoria da quattro punti per l’Empoli. Nel pomeriggio il Tnas ha tolto la penalizzazione, in serata è arrivata la vittoria nel derby toscano contro il Livorno, deciso nel finale da una testata di Pratali. Che balzo per la squadra di Sarri, adesso isolata al quinto posto e ben salda in zona playoff. Per l’Empoli anche l’applauso del Verona, che così tiene a tiro il Livorno e gli impedisce lo scatto. La vittoria è arrivata dopo un bel derby, apprezzato dal pubblico che ha visto una bella partita e non ha sofferto più di
CLASSIFICA SQUADRE
PT
SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) EMPOLI PADOVA BRESCIA JUVE STABIA MODENA (-2) ASCOLI (-1) SPEZIA CITTADELLA CESENA TERNANA CROTONE (-2) LANCIANO NOVARA (-4) REGGINA (-2) BARI (-7) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
55 51 47 42 38 35 34 34 33 32 32 31 30 29 29 29 28 26 25 22 16 15
PANCHINE PARTITE G V N P 25 17 4 4 25 15 6 4 25 13 8 4 25 12 7 6 25 10 8 7 25 8 11 6 25 7 13 5 25 9 7 9 25 9 8 8 25 9 6 10 25 8 8 9 25 8 7 10 25 7 9 9 25 7 8 10 25 8 7 10 25 6 11 8 25 9 5 11 25 6 10 9 25 8 8 9 25 4 10 11 25 4 4 17 25 4 9 12
RETI F S 51 19 48 31 37 20 34 27 41 39 29 28 33 26 38 37 32 29 34 35 34 35 31 37 28 41 25 28 25 33 25 34 34 29 22 29 32 29 28 37 20 45 26 39
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSI
PROSSIMO TURNO Sabato 16, ore 15 ASCOLI-PRO VERCELLI (1-3), BARI-CROTONE (0-0), BRESCIA-VICENZA (2-2), CITTADELLA-CESENA (0-1), GROSSETO-LANCIANO (1-1), REGGINA-PADOVA (2-3), SASSUOLO-SPEZIA (2-0), TERNANA-EMPOLI (2-0), VARESE-JUVE STABIA (2-1) ore 18 LIVORNO-MODENA (0-1) Domenica 17, ore 12.30 NOVARA-VERONA (1-1)
GIUSTIZIA SPORTIVA
h 7,5 il migliore DUNCAN (Livorno) Dalla Primavera (dell’Inter) alla B: un sinistro micidiale, Sembra un veterano.
Il gol del pari segnato da Ciccio Tavano, 33, alla sua ex squadra PAOLUCCI
tanto per il freddo. Un pubblico che vedeva schierato anche Vincenzo Montella, arrivato insieme a Nicola Caccia, due amatissimi ex azzurri ora insieme alla Fiorentina. Per la cronaca: quando Siligardi faceva qualche numero, i due ammiccavano...
vorno dominava: Signorelli ha rubato palla e servito l’esperto compagno, che ha bruciato Fiorillo sul primo palo. Poi nel finale, dopo un secondo tempo giocato meglio all’Empoli, è arrivata la testata vincente di Pratali. Tre crac Livorno Sul gol di Tava-
Grazie Tnas Il Tnas ha tolto il -1
che la Disciplinare aveva inflitto all’Empoli per responsabilità presunta nella chiacchierata partita col Grosseto del 30 maggio 2010. Gli altri tre punti sono arrivati dal campo. Grazie a Ciccio Tavano, atteso ex: dopo 48 gol nei 4 anni a Livorno, in questa stagione a Empoli è arrivato a 11 firmando l’1-1. Era il 35’ e il Li-
no si è infortunato Fiorillo ed è stato sostituito da Mazzoni, bravissimo a dire no a Signorelli al 47’. Poco prima era uscito per infortunio anche Schiattarella, autore del vantaggio dopo un’esemplare azione (7’) con girata di Belingheri respinta di piede da Pelagotti, ripresa da Schiattarella che si è visto respingere il primo tentativo di testa
na). L’Empoli ha sofferto tremendamente in avvio (Paulinho ha fatto gridare al gol al 13’, Siligardi ha creato il panico un paio di volte) ma è riuscito a riprendersi sfiorando il pari al 23’, quando Signorelli ha rubato palla in area a Schiattarella, ma il tiro è stato respinto di testa a Bernardini. Pur senza Saponara, la squadra di Sarri nel secondo tempo ha invocato un rigore al 14’, quando Lambrughi da dietro è stato bravissimo a togliere il pallone a Maccarone: bravo Tommasi (centesima presenza in B) a far correre. Poi il gol di Pratali e il derby che s’è tinto d’azzurro.
Sconto del Tnas a Catinali: 5 mesi Novara deferito Ieri il Tnas ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Eduardo Chiacchio contro la squalifica a 3 anni e 6 mesi per Edoardo Catinali, derubricando l’accusa da illecito a omessa denuncia per Siena-Piacenza: stop ridotto a cinque mesi. NOVARA Su segnalazione
della Covisoc, la Procura federale ha deferito il Novara e i suoi legali rappresentanti Carlo Accornero e Massimo De Salvo per non aver documentato nei termini l’avvenuto pagamento dell’Irpef relativa agli stipendi di settembre e ottobre 2012. Deferito anche il Milazzo (D).
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A Padova è già crisi tra società e Colomba CALDARELLI-MORETTO
Non c’è solo la bufera di neve al campo di allenamento del Padova. Risuonano anche le parole del presidente, Marcello Cestaro, che già dopo la partita contro il Brescia aveva chiesto alla squadra di «darsi una mossa, perché non sono mica uno che riesce a portare pazienza troppo» e che poi in un’intervista al Mattino di Padova ha chiesto all’allenatore Colomba di cambiare marcia, facendo così pensare a un clamoroso ritorno di Pea che potrebbe materializzarsi in caso non arrivi la vittoria. Colomba non ha replicato, ma aspetta già nelle prossime ore di incontrare Cestaro per un faccia a faccia chiarificatore. Ufficiale Moriero Intanto a Grosseto primo allenamento agli ordini di Francesco Moriero, che ha preso ufficialmente il posto di Leonardo Menichini, esonerato all’ora di pranzo dalla società toscana dopo appena sei giornate, con un bilancio di 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte . Moriero, che è stato il primo allenatore dei maremmani in questa tribolata stagione (7 punti in 7 giornate), avrà come vice Andrea Chiappini, allenatore della Primavera. Confermati invece il preparatore atletico Matarangolo e quello dei portieri Negretti. «La situazione — dice Moriero — non è per niente facile, ma abbiamo l’obbligo di provarci. Rivedrete il Moriero offensivista che farà il possibile per salvare il Grosseto». E’ il quinto tecnico dopo quattro esoneri (Moriero, Somma, la coppia Magrini-Consonni e Menichini). © RIPRODUZIONE RISERVATA
PRIMA DIVISIONE IL POSTICIPO DEL GIRONE B
Ciofani usa bene la testa Il Perugia vola al 4˚ posto Undicesimo gol dell’attaccante: Pisa k.o. e terza vittoria di fila per Camplone PISA-PERUGIA
GIRONE B SQUADRE
PT
PARTITE G V N P
RETI F S
LATINA (-1)
40 19 12 5
2 26 16
AVELLINO
38 20 11 5
4 31 18
NOCERINA
36 20 10 6
4 33 23
PERUGIA (-1)
33 20 10 4
6 30 22
FROSINONE (-1)
31 20 8
8
4 26 18
PISA
30 20 8
6
6 27 22
BENEVENTO
29 20 8
5
7 28 21
PRATO
26 20 7
5
8 24 22
VIAREGGIO
26 20 6
8
6 28 29
PAGANESE
25 19 6
7
6 23 20
CATANZARO
25 20 7
4
9 27 34
GUBBIO
25 20 7
4
9 18 26
ANDRIA (-2)
21 20 5
8
7 16 19
SORRENTO
15 20 3
6 11 13 30
BARLETTA
14 20 3
5 12 17 33
CARRARESE
13 20 3
4 13 21 35
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
PROSSIMO TURNO DOMENICA 17 FEBBRAIO ore 14.30 AVELLINO-FROSINONE (1-2); BENEVENTO-GUBBIO (0-1); CARRARESE-PISA 1-3); CATANZARO-VIAREGGIO (1-3); LATINA-BARLETTA (3-1); PAGANESE-PRATO (1-2); PERUGIA-NOCERINA (0-2); SORRENTO-ANDRIA (0-1)
0-1
MARCATORE Ciofani all’8’ p.t. PISA (4-3-1-2) Sepe 6; Sbraga 5 (dal 9’ s.t. Gatto 6), Carini 6, Sabato 5, Pedrelli 6; Buscè 6, Fondi 5,5 (dal 32’ s.t. Favasuli s.v.), Benedetti 6; Barberis 6; Perez 6, Tulli 5 (dal 22’ s.t. Scappini 6). (Pugliesi, Rozzio, Colombini, Lucarelli). All. Pane 5. PERUGIA (4-3-3) Koprivec 6,5; Cangi 6, Massoni 6 (dal 19’ s.t. Russo 6), Cacioli 6, Liviero 6,5; Nicco 6, Esposito 7, Moscati 6 (dal 24’ s.t. Dettori 6); Politano 6, Ciofani 7, Fabinho 7 (dal 34’ s.t Rantier s.v.). (Giordano, Giani, Moneti, Tozzi Borsoi). All. Camplone 7. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE paganti 1.403, abbonati 1.732, incasso non comunicato. Ammoniti Sbraga, Liviero, Cacioli, Dettori, Barberis. Angoli 7-3.
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMILIANO ANCONA PISA
Una quaterna sulla ruota di Perugia. Undici come i gol di Ciofani. Ventuno come i punti ottenuti nelle ultime otto gare. Tre come le vittorie di fila. E quattro, il numero del posto in classifica. Il Perugia vince a Pisa grazie a un’incornata di Cio-
L’attaccante Daniel Ciofani, 27 anni, finora 11 gol con il Perugia ASARO
fani dopo otto minuti. Scavalca il Frosinone in piena zona playoff e si mette alle spalle di Latina, Avellino e Nocerina, che riceverà al Curi nelle prossime tre gare interne. Il Pisa perde male. L’attenuante delle assenze conta in modo relativo per una squadra che negli ultimi tre mesi fa della discontinuità la caratteristica più evidente. La panchina di Alessandro
Pane traballa. Il derby di Carrara potrebbe deciderne la sorte. La chiave Senza Mingazzini (in-
fortunato) con Favasuli recuperato, ma in panchina, il tecnico pisano Alessandro Pane sceglie Sabato in difesa e Tulli in avanti. Dall’altra parte, Andrea Camplone può contare su Esposito, oltre che su Cacioli. Mentre Fabinho vince il ballottag-
gio con Rantier e completa il trio d’attacco con Ciofani e Politano. Il 4-3-3 degli umbri per venti minuti schianta l’iniziale 4-3-1-2 avversario. Fabinho fa impazzire Sbraga a sinistra e Ciofani tocca tutti i palloni alti, compreso quello che indirizza alle spalle di Sepe dopo 8’ su cross di Fabinho, staccando di una spanna Sabato. Lo 0-1 è legittimato dalla parate dello stesso Sepe su Massoni (16’) e Moscati (18’). La mediana del Pisa è sovente in inferiorità numerica, così Pane intorno al 22’ ripiega sul 4-4-2, arretrando Barberis, che fa coppia con Fondi in mezzo, con Buscè e Benedetti sulle fasce. Il Pisa si scuote e due volte con Perez va vicino al pareggio negato da Koprivec, che in precedenza deve guardarsi anche dal compagno Cacioli, il cui tocco sfiora l’autogol. Ripresa Il Perugia ricomincia facendo scorrere la palla, impedendo al Pisa di prendere l’iniziativa. Pane cerca rimedio con l’offensivo Gatto (fuori Sbraga, nella cui posizione arretra Buscè). Ma più di un tiro debole di Perez su iniziativa del neo entrato Gatto non ottiene. Il Perugia è più ordinato e va al tiro da fuori con Liviero ed Esposito pur senza impensierire Sepe. Pane si gioca la carta Favasuli. Ma il risultato non cambia. E domenica ci sarà un succulento Perugia-Nocerina. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CON IL TREVISO
A Portogruaro il derby del fair play PORTOGRUARO (a.fr.) In occasione del match casalingo contro il Treviso, il Portogruaro organizza il «Derby del fair play»: le due società inviteranno gli studenti delle scuole delle rispettive città e i settori giovanili aa assistere alla partita, in tribuna coperta, gratuitamente e tutti assieme. LA SITUAZIONE Così nel girone A dopo la 22a giornata: Lecce p. 40; Trapani 39; Alto Adige* 36; Entella e San Marino 34; Lumezzane 32; Carpi 31; Pavia 29; Feralpi Salò* 27; Cremonese (-1) 25; Como* (-1) e Cuneo 24; AlbinoLeffe (-6) 23; Portogruaro* (-1) 21; Reggiana 19; Treviso (-1) 11; Tritium 9*. (* ha già riposato). Così domenica, ore 14.30: AlbinoLeffe-Carpi (1-2); Alto Adige-San Marino (1-2); Cremonese-Cuneo (1-1); Feralpi Salò-Lumezzane (0-2); LecceComo (2-2; lunedì 18, ore 20.45); Pavia-Tritium (0-0); PortogruaroTreviso (0-0); Reggiana-Entella (0-3). Riposa Trapani. SECONDA DIVISIONE Il Santarcangelo (girone A) ha esonerato il tecnico Filippo Masolini e l’ha sostituito con Agatino Cuttone, la scorsa stagione al Modena. La Vigor Lamezia (girone B) ha tesserato invece il portiere Matteo Cerreti, ex Campobasso.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MAGIC +3 CAMPIONATO COSI DOPO 24 TURNI I MIGLIORI DI GIORNATA BENE ANCHE LAMELA E PEREYRA
La forza di Sansone: in 45’ regala 12 punti! MARCO GUIDI
Gianluca Sansone, 25 anni LAPRESSE
Otto gol, un rigore parato e quattro assist. Più sei punti di modificatore della difesa. La Top 11 di questa settimana è un concentrato di bonus, che fa schizzare il Magic punteggio a quota 111. Si comincia proprio dal portiere, Romero della Sampdoria, capace di ipnotizzare dal dischetto il romanista Osvaldo, regalandoci subito un bel +3. La difesa a quattro è composta da due goleador improvvisati (Ranocchia e Campagnaro), mentre i
terzini sono Konko (grande assist per Floccari) e Lichtsteiner, impeccabile come sempre sulla fascia. In mediana un terzetto guidato dal giallorosso Lamela, migliore marcatore del listone tra i centrocampisti con ben 11 reti. Due outsider sono invece Bjarnason del Pescara e Pereyra dell’Udinese, a segno rispettivamente contro Palermo e Torino. Attacco tutto italiano Una bella notizia per i colori azzurri e per Cesare Prandelli arriva dal reparto avanzato, dove per una volta brillano le punte nostrane e i bomber stranieri la-
sciano il passo. Ecco dunque Gianluca Sansone, all’esordio nella Sampdoria, che in 45 minuti confeziona un gol e ben due assist contro la Roma, conquistando il punteggio più alto della giornata (12). Al suo fianco riecco un tonico Cassano (rete e assist nel 3-1 dell’Inter contro il Chievo) e «cenerentolo» Matri, a segno senza scarpino nell’anticipo di sabato alle 18 contro la Fiorentina. State tranquilli, l’ha subito ritrovato e stasera in Champions League lo indosserà di nuovo per il gran galà del Celtic Park.
GDS
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Se gioca nel suo fortino scegliete l’Udinese Al Friuli la squadra di Guidolin ha vinto 5 delle ultime 6 partite tornando in zona Europa League: Magic manager avvertiti... MASSIMO MEROI UDINE
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GLI ASSIST Questi gli uomini assist della 24ª giornata di campionato.
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Roberto Pereyra, 22 anni, argentino, esulta dopo aver segnato il gol decisivo contro il Torino AP
campionati fa. Anche all’ora l’Udinese faticò nella prima parte del torneo (addirittura zero punti nelle prime 4 gare) per poi cambiare passo nel girone di ritorno. Pensare che i friulani possano lottare per un posto in Champions è francamente impossibile, più credibile l’ipoteso Europa League, anche se il sesto posto, attualmente distante tre lunghezze e occupato dal-
la Fiorentina, non garantisce al momento la qualificazione alle Coppe. Sicuramente il fatto di non avere più impegni infrasettimanali ha agevolato il lavoro di Guidolin che ha potuto provare nuove soluzioni tattiche: la difesa a quattro con il Milan, il doppio trequartista con il Toro. Effetto Friuli Ma alla base di tut-
to rimane il rendimento casalingo. Lo scorso anno sui 64 punti che la portarono al quarto posto l’Udinese ne conquistò ben 43 al Friuli (13, vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte con Milan e Inter). Quest’anno sotto l’arco dei Rizzi è passata alla seconda giornata solo la Juventus e, guarda caso, il prossimo cliente del Friuli sarà il Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
l’interrogatorio DI LUCA BIANCHIN
Meggiorini granata «Mai gli juventini»
S Meggiorini segna solo all’Inter? Sì, infatti 2 assist G. Sansone (Sampdoria) 1 assist El Kaddouri (Napoli), Diamanti (Bologna), D’Agostino (Pescara), Conti (Cagliari); Cambiasso e Cassano (Inter); Munoz (Palermo); Konko (Lazio); Jokic (Chievo); Vidal (Juventus); Sestu (Siena).
Chiamatelo «Fortino Friuli». L’Udinese che nell’arco di quattro mesi è riuscita a risalire dal quint’ultimo al settimo posto l’ha fatto grazie soprattutto al suo rendimento casalingo che ha avuto una decisa impennata nelle ultime sei partite: 5 vittorie, con Cagliari (4-1), Inter (3-0), Fiorentina, (3-1), Siena (1-0) e Torino (1-0) e un pareggio con il Palermo (1-1). Scalata Alla sosta di ottobre l’Udinese era quint’ultima, con 6 punti al pari di Parma e Chievo. Sotto aveva solo Palermo, Cagliari, Atalanta e Siena, il Milan stava appena una tacca sopra. Se è da applausi la rimonta della squadra di Allegri, non lo è da meno quella della banda Guidolin che da allora ha conquistato 4 punti in meno del Diavolo (ma perdendo lo scontro diretto per un errore arbitrale nei minuti di recupero). Una scalata di quelle che piacciono tanto al «ciclista» Guidolin che domenica per la prima volta si è sbilanciato non parlando solo di salvezza: «Per il terzo anno consecutivo siamo in lotta per un posto in Europa», ha detto con un pizzico di orgoglio.
LA TOP 11 DA 105 PUNTI (+ 6 DI MODIFICATORE DIFESA)
alla Magic non è tra i più comprati. Però è tra i più appassionati (e simpatici) calciatori che giocano o hanno giocato al fantacalcio. 1. Fantacalcio: quando e con chi? «Non partecipo più da qualche anno ma il gioco mi appassiona sempre. È aggregante». 2. Racconto: qual è il torneo da ricordare? «Difficile dirlo. Non ho mai vinto, ma sono sempre rimasto in corsa fino all’ultimo». 3. Autostima: Meggiorini s’è mai comprato? «La mia regola è questa: non acquistare Meggiorini. Non riuscirei a lasciarmi fuori dall’11 iniziale. E poi è meglio puntare sui bomber sicuri, da doppia cifra...». 4. Passato: chi sono il giocatore-bandiera e la fregatura storica? «Totti nella mia squadra non è mai mancato. Devo dire che quest’anno avrei puntato su Pato e Snejider, più El Shaarawy come riserva. Uno su tre...». 5. Presente: qual è il top 11 per il 2012-13? «Padelli; Ranocchia, Astori, Rodriguez, Cannavaro; Hamsik, Diamanti, Lamela; Totti, Cavani, Jovetic. E Rubin sicuro in panchina». 6. Futuro: quale giocatore non entrerà mai nella squadra di Meggiorini? «Da quando sono a Torino ho capito che cos’è il derby. Non comprerei mai nessuno della Juve: come potrei tifare per lui?». 7. Dinamiche di asta: se tra i rivali c’è un amico, ci si allea o no? «No». 8. Scelte di vita: attacco con un fenomeno (Cavani-Ibarbo-Eder), equilibrato (Robinho-Belfodil-Bergessio) o rischiatutto (Niang-Muriel-Icardi)? «Pochi rischi, solo certezze là davanti. Non si può rinunciare a un fenomeno». 9. Vendetta: che voto meritano i giornalisti? «Con gli amici usavamo la media dei tre quotidiani sportivi. A volte pareva che i tre inviati avessero visto partite diverse...».
Rendimento L’Udinese a inizio
stagione ha pagato caro dal punto di vista psicologico l’eliminazione dalla Champions. Se a questo fattore ci aggiungiamo il fatto di dover ridare un equilibrio a una squadra che ha perso tre pezzi da novanta (Handanovic, Isla e Asamoah) il quadro è completo. Il tempo, però, ha dato ancora una volta ragione alle scelte della società che sa sempre pescare giovani interessanti e di prospettiva e al tecnico che riesce sempre a trovare la quadratura del cerchio. I numeri lo confermano: nelle prime sette giornate Di Natale e compagni hanno conquistato 6 punti (0,85 la media); dall’8ª alla 18ª 18 (media 1,63), nelle ultime sei 12 (media 2 punti a partita). Confronto Il cammino di questa
stagione ricorda quello di due
Taccuino
IL VINCITORE DI GIORNATA
Giuseppe, che grande affare vendere Osvaldo... (ma.gu.) Italiani e greci: una faccia, una razza. Il famoso detto deve esser passato nella mente di Giuseppe Russo di Caltanissetta, prima di puntare su Panagiotis Kone per la sua Tex Del Laf Serie D, la Magic squadra vincitrice di giornata. «Volevo un nuovo centrocampista ed ero orientato su Diamanti - spiega Giuseppe -. Poi però mi sono accorto che nel Bologna il greco sta facendo benissimo e a intuito ho scelto lui». Un’intuizione felice. Più prevedibili invece le scelte di Lamela, Balotelli o Vucinic. E Cavani? «Costa troppo», risposta secca.
Mercato di riparazione «A inizio settimana - continua Russo -, ho deciso di vendere Osvaldo per puntare su Diego Milito. Da cuore nerazzurro sentivo che il suo ritorno sarebbe stato festeggiato con un gol e mi è andata bene». Giuseppe è un esperto Magic
manager. «Faccio il fantacalcio da sempre e ho già portato a casa diversi titoli, tra cui un’edizione della Magic Champions nel 2008. La cosa curiosa è che sono in lotta per la classifica generale con altre squadre, mentre la mia Tex Del Laf Serie D è nata in corsa, appena 4 settimane fa». Il nome non è scelto a caso. «Laf sta per Lega amici del forum, siamo una sessantina di utenti di Gazzetta.it che si sono conosciuti sul sito della Rosea, facendo amicizia e sfidandosi, oltre che nel Magic campionato della Gazzetta, anche in una lega privata tutta nostra».
Che cos’è il baricentro? La nuova stagione ha portato qualche modifica al tabellino che riassume i dati di una partita di Serie A per la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del baricentro. Che cosa significa? Durante ogni partita viene registrata ogni azione, tocco di palla, giocata (contrasto, passaggio, conclusione, fallo) di ogni atleta. Quindi ogni azione attiva determina la posizione di un giocatore in quel momento della partita. Al 90’ la somma di queste registrazioni dà corpo alla posizione media del giocatore e dei compagni e al baricentro, che può essere molto basso, basso, medio, alto e molto alto. Ieri potevate vederlo e studiarlo nei tabellini di Inter-Chievo e Cagliari-Milan: in questi casi, formazioni e campetti riportano i numeri di maglia dei giocatori, in modo da poterne riconoscere la posizione.
A che cosa serve? Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i movimenti e il gioco di una squadra. E conoscere il baricentro può servire anche a Magic+3.
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MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini
Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 5 102 AGAZZI (CAG) 5.5 103 AGLIARDI (BOL) 0 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANDUJAR (CAT) 6 164 ANEDDA (CAG) 0 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BAJZA (PAR) 0 109 BELEC (INT) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 167 BERNI (SAM) 0 112 BIZZARRI (LAZ) 0 165 BRICHETTO (PAL) 0 113 BRKIC (UDI) 0 114 BUFFON (JUV) 6.5 116 CARRIZO (INT) 0 117 CASTELLAZZI (INT) 0 119 COLOMBO (NAP) 0 120 CONSIGLI (ATA) 6 173 COPPOLA F. (TOR) 0 121 CURCI (BOL) 4.5 122 DA COSTA (SAM) 0 123 DE SANCTIS (NAP) 5.5 172 DONNARUMMA (GEN) 0 124 FARELLI (SIE) 0 126 FREY S. (GEN) 6.5 127 FREZZOLINI (ATA) 0 128 FRISON (CAT) 0 129 GABRIEL (MIL) 0 130 GILLET (TOR) 5 171 GOICOECHEA (ROM) 0 131 GOMIS A. (TOR) 0 133 HANDANOVIC (INT) 5 135 LOBONT (ROM) 0 136 LUPATELLI (FIO) 0 137 MARCHETTI (LAZ) 6 138 MIRANTE (PAR) 0 139 NETO (FIO) 0 168 PADELLI (UDI) 6 140 PAVARINI (PAR) 6.5 141 PAWLOWSKI (UDI) 0 142 PEGOLO (SIE) 5.5 170 PELIZZOLI (PES) 0 143 PERIN (PES) 5.5 144 POLITO (ATA) 0 145 PUGGIONI (CHI) 3 147 ROMERO (SAM) 9 149 ROSATI (NAP) 0 169 RUBINHO (JUV) 0 163 SAVELLONI (PES) 0 150 SORRENTINO (PAL) 5.5 151 SQUIZZI (CHI) 0 152 STEKELENBURG (ROM) 2.5 166 STILLO (GEN) 0 153 STOJANOVIC (BOL) 0 154 STORARI (JUV) 0 155 SVEDKAUSKAS (ROM) 0 156 TERRACCIANO (CAT) 0 157 TZORVAS (GEN) 0 158 UJKANI (CHI) 0 160 VIVIANO (FIO) 3.5
MEDIA QUOT. 4.7 13 4.75 14 4.52 12 4.17 3 4.83 14 6 1 4.5 1 0 1 0 1 4.5 1 4.5 1 4.5 3 0 1 5.05 15 5.3 20 0 1 4.75 1 0 1 4.96 16 0 2 5.12 5 4 1 5.04 18 0 1 0 1 4.65 15 0 1 0 4 0 1 5.08 18 3.97 1 0 1 5.07 18 6 1 0 1 5.58 19 5.32 17 4 2 4.5 6 5.4 6 0 1 5.06 17 8.75 1 4.15 8 5.25 1 4.5 4 4.98 17 0 1 0 1 0 1 4.57 15 0 1 3.77 3 0 1 0 1 6.25 1 6 1 0 1 0 1 4.26 10 5.11 13
CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 15 6 -16 5.83 21 6,5 -32 6.18 22 -31 5.95 9 -14 5.78 24 6 -30 6.08 0 0 0 3 -6 6 0 0 0 0 0 0 3 -4 5.83 3 -5 6.17 5 -10 5.9 0 0 0 19 -21 6 22 6,5 -16 6.02 0 0 0 2 -3 6.25 0 0 0 23 6 -31 6.11 0 0 0 4 5,5 -3 5.88 1 -2 6 24 6,5 -21 5.98 0 0 0 0 0 0 24 6,5 -37 6.19 0 0 0 0 0 0 0 0 0 24 6 -27 6.25 14 -24 5.71 0 0 0 22 6 -26 6.32 0 0 0 0 0 0 19 7 -16 6.45 20 -28 6.4 6 -9 5.58 7 6 -12 6.21 5 6,5 -3 6.1 0 0 0 24 6,5 -34 6.3 2 0 7.25 23 6,5 -49 6.2 2 -2 6.25 4 6 -6 6 21 7 -23 6.03 0 0 0 0 0 0 0 0 0 23 6,5 -37 6.22 0 0 0 10 5,5 -21 5.7 0 0 0 0 0 0 2 0 6.25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 19 -30 5.89 18 6 -20 6.09
R. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 2 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
ESPAMM 0/2 1/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/3 0/0 0/0 0/1 0/5 0/1 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 1/0 0/0 0/0 1/2 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/1
Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 6 6 9 202 ABERO (BOL) 0 6 4 203 ACERBI (CHI) 6 5.69 5 207 ALVAREZ P.S. (CAT) 5 5.56 6 208 ANDREOLLI (CHI) 5.5 6.09 8 404 ANGELLA (UDI) 6.5 6.94 7 209 ANTONELLI (GEN) 6 5.82 7 210 ANTONINI (MIL) 0 5.33 4 211 ANTONSSON (BOL) 6 5.62 6 212 ARIAUDO (CAG) 6 5.42 4 213 ARONICA (PAL) 5.5 5.5 4 214 ASHONG (FIO) 0 0 1 215 ASTORI (CAG) 4 5.36 7 216 AUGUSTYN (CAT) 0 0 1 217 AVELAR (CAG) 0 5.94 8 219 BALZANO (PES) 0 5.56 5 220 BALZARETTI (ROM) 0 5.65 9 221 BARZAGLI (JUV) 7 6.13 15 222 BASTA (UDI) 6.5 6.47 16 223 BELLINI (ATA) 0 5.75 4 224 BELLUSCI (CAT) 6 5.72 6 225 BELMONTE (SIE) 6 5.75 1 394 BENALOUANE (PAR) 5 5.4 3 226 BENATIA (UDI) 6 6.06 4 227 BERARDI G. (SAM) 0 5.6 4
CAMPIONATO P. V. G. 15 6 0 7 0 0 8 6 0 18 5,5 0 16 5,5 2 9 6,5 3 20 6,5 0 6 0 0 21 6 0 11 6 0 10 5,5 0 0 0 0 20 5 0 0 0 0 15 0 0 18 0 0 19 0 0 23 7 0 16 6,5 1 8 0 0 16 6 0 4 6 0 11 5,5 0 8 6 0 15 0 0
MEDIA VOTO 5.93 5.83 5.69 5.75 5.81 6.11 5.8 5.42 5.69 5.41 5.72 0 5.65 0 5.93 5.65 5.66 6.15 6.22 5.75 5.94 5.88 5.75 6 5.7
A. 2 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 0 0 1 0
ESPAMM 0/2 0/1 0/0 1/5 1/1 0/3 0/5 0/1 0/3 0/1 0/4 0/0 2/5 0/0 0/4 0/4 0/3 0/3 0/2 0/0 0/7 0/1 1/5 0/1 1/1
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 407 BIANCHI ARCE (PES) 6 228 BIAVA (LAZ) 6.5 229 BOCCHETTI (PES) 6 230 BONERA (MIL) 0 231 BONUCCI (JUV) 0 232 BOVO (GEN) 0 233 BRITOS (NAP) 0 234 BRIVIO (ATA) 0 236 BURDISSO (ROM) 5 383 CACERES (TOR) 0 237 CACERES M. (JUV) 6 238 CAMPAGNARO (NAP) 9.5 239 CAMPORESE (FIO) 0 240 CANINI (ATA) 6 241 CANNAVARO (NAP) 5.5 242 CAPELLI (ATA) 0 243 CAPUANO C. (CAT) 6 244 CAPUANO M. (PES) 0 245 CARVALHO (BOL) 0 246 CASSANI (GEN) 0 247 CASTAN (ROM) 5.5 248 CASTELLINI (SAM) 0 249 CAVANDA (LAZ) 0 250 CESAR (CHI) 0 252 CHERUBIN (BOL) 5 253 CHIELLINI (JUV) 0 254 CHIVU (INT) 0 401 CIANI (LAZ) 0 255 CODA (PAR) 5.5 409 COMPPER (FIO) 0 256 CONTINI (ATA) 0 257 COSIC (PES) 6 258 COSTA (SAM) 6.5 260 DAINELLI (CHI) 5 259 D'AMBROSIO (TOR) 5 261 DANILO (UDI) 0 262 DARMIAN (TOR) 0 263 DE CEGLIE (JUV) 6 264 DE SCIGLIO (MIL) 6 265 DE SILVESTRI (SAM) 5.5 406 DEL FABRO (CAG) 0 266 DEL GROSSO (ATA) 6 268 DI CESARE (TOR) 0 269 DIAKITE' (LAZ) 0 270 DIAS (LAZ) 5.5 271 DIDAC VILA (MIL) 0 272 DODO' (ROM) 5.5 273 DOMIZZI (UDI) 6 274 DRAME' (CHI) 0 277 FARAONI (UDI) 0 278 FARKAS (CHI) 0 279 FELIPE (SIE) 6.5 281 FERRI (ATA) 0 282 FERRONETTI (GEN) 0 284 FREY N. (CHI) 0 285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 0 286 GAMBERINI (NAP) 6 393 GARCIA (PAL) 0 287 GARICS (BOL) 0 289 GASTALDELLO (SAM) 6 290 GLIK (TOR) 6 291 GRANQVIST (GEN) 6 292 GRAVA (NAP) 0 414 GRILLO (SIE) 0 293 HEGAZY (FIO) 0 295 HERTAUX (UDI) 0 296 JOKIC (CHI) 7.5 297 JONATHAN (INT) 0 299 JUAN (INT) 6 300 KONKO (LAZ) 7.5 405 KRAJNC (GEN) 0 303 LEGROTTAGLIE (CAT) 0 304 LICHTSTEINER (JUV) 7 305 LUCARELLI (PAR) 6 306 LUCCHINI (ATA) 0 379 MACEACHEN (PAR) 0 309 MANFREDINI (GEN) 6.5 310 MANTOVANI (PAL) 0 311 MARCHESE (CAT) 6 396 MARQUINHOS (ROM) 6 313 MASIELLO A. (ATA) 0 314 MASIELLO S. (TOR) 5 315 MATHEU (SIE) 0 316 MBAYE (INT) 0 317 MESBAH (PAR) 6 318 MESTO (NAP) 5 319 MEXES (MIL) 5 323 MORETTI E. (GEN) 0 324 MORGANELLA (PAL) 0 325 MORLEO (BOL) 6 326 MOTTA (BOL) 5.5 327 MUNOZ (PAL) 7 397 MURRU (CAG) 5 328 MUSTAFI (SAM) 0 329 NAGATOMO (INT) 6.5
MEDIA QUOT. 5.5 3 6.16 11 5.4 4 5.55 4 6 12 5.06 2 6.05 6 5.12 3 5.71 7 6 4 5.92 8 6.32 12 0 2 5.47 5 6.18 10 0 2 5.33 4 5.09 4 5.75 3 5.57 5 5.8 8 5.75 3 5.5 2 5.5 4 5.95 8 5.92 10 5.8 5 5.77 7 5.62 4 0 5 5.7 5 5.45 4 5.79 7 5.72 7 6.38 10 5.92 11 5.44 4 5.41 5 6.27 8 5.71 6 5 1 5.65 6 5.4 3 0 4 5.66 7 0 4 5.21 4 5.85 9 5.75 5 5.71 4 5.5 2 5.52 5 5.67 3 5.75 3 5.5 4 5.5 2 6.08 10 5.45 4 5.68 6 5.93 11 5.88 8 6.19 13 4.5 1 0 5 6 3 5.64 5 5.64 6 5.5 4 5.76 7 6.24 12 5.25 1 6.25 15 6.64 17 5.75 8 5.6 4 0 1 5.88 8 5.7 4 6.32 12 5.95 8 0 1 5.58 4 4.67 2 0 2 5.25 3 6.27 8 5.27 5 5.71 6 5.66 6 5.61 6 5.5 4 5.62 7 5.1 2 5.4 2 5.75 9
CAMPIONATO P. V. G. 3 6 0 22 6,5 1 16 6 0 10 0 0 20 0 0 8 0 0 11 0 0 13 0 0 13 5,5 1 1 0 0 13 6 1 20 7 1 0 0 0 19 6 0 19 5,5 1 0 0 0 10 6 0 16 0 0 4 0 0 9 0 0 19 5,5 1 4 0 0 14 0 0 13 0 0 21 5 1 13 0 0 5 0 1 12 0 0 13 5,5 0 0 0 0 10 0 0 10 6 0 21 6,5 1 23 5 0 18 5,5 2 20 0 2 18 0 0 12 6 0 16 6 0 12 6 0 2 0 0 18 6,5 0 5 0 0 0 0 0 17 6 0 0 0 0 6 5,5 0 18 6 1 12 0 0 10 0 0 3 0 0 22 6,5 0 7 0 0 3 0 0 9 0 0 6 0 0 20 6 1 20 0 0 16 0 0 21 6 1 21 6 1 24 6 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 12 0 0 15 6,5 0 3 0 0 19 6 0 19 6,5 1 3 0 0 20 0 2 18 7 3 20 6 1 10 0 0 0 0 0 20 6,5 0 5 0 0 19 6 1 18 6 0 0 0 0 14 5 0 4 0 0 0 0 0 2 6 0 13 5,5 1 15 5,5 0 19 0 0 19 0 0 19 6 0 14 5,5 0 21 6 0 4 5,5 0 6 0 0 20 6,5 0
MEDIA VOTO 5.5 6.07 5.5 5.8 6.2 5.56 6.14 5.46 5.69 6 5.71 6.25 0 5.71 6.21 0 5.58 5.22 5.75 5.71 5.76 5.75 5.73 5.69 5.83 6.04 5.6 5.42 5.75 0 5.8 5.5 5.79 5.8 6.06 5.88 5.67 5.55 6.23 5.83 5 5.74 5.6 0 5.81 0 5.08 5.82 5.88 5.71 5.5 5.7 5.67 5.75 5.61 5.75 6 5.65 5.64 6.02 5.88 6.08 5 0 6 5.82 5.68 5.5 5.95 6.11 5.25 6.15 6.17 5.82 5.75 0 6.02 5.9 6.16 6 0 5.69 4.83 0 5.25 5.95 5.63 5.91 5.71 5.75 5.61 5.69 5.25 5.6 5.78
A. 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 1 0 1 0 0 1
ESPAMM 0/0 0/4 1/1 0/5 0/8 0/4 0/2 1/2 0/6 0/0 0/1 0/5 0/0 0/5 0/5 0/0 1/1 1/2 0/0 0/2 0/5 0/0 0/5 0/5 0/3 0/3 1/2 0/3 0/3 0/0 0/2 0/1 1/4 0/4 0/4 2/6 0/8 0/3 0/1 0/3 0/0 0/3 0/2 0/0 0/5 0/0 0/0 0/7 0/3 0/1 0/0 1/6 0/0 0/0 0/2 0/1 0/3 0/4 0/3 1/8 1/4 0/3 0/1 0/0 0/0 1/2 0/3 0/0 1/5 0/3 0/0 0/8 0/3 0/9 0/3 0/0 1/4 0/2 1/2 1/0 0/0 0/5 0/1 0/0 0/0 0/1 0/7 1/5 1/2 1/5 0/3 0/5 0/3 1/0 1/1
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 412 NALDO (BOL) 0 331 NATALI (BOL) 0 410 NELSON (PAL) 6.5 333 OGBONNA (TOR) 0 334 PACI (SIE) 0 335 PALETTA (PAR) 5.5 336 PAPP (CHI) 0 337 PASQUAL (FIO) 5 338 PASQUALE (UDI) 5 339 PELUSO (JUV) 5.5 399 PEREIRA (INT) 0 340 PERICO (CAG) 0 382 PIRIS (ROM) 0 343 PISANO E. (GEN) 6 342 PISANO F. (CAG) 6 345 PORTANOVA (GEN) 6 346 POTENZA (CAT) 0 400 POULSEN (SAM) 0 347 RADU (LAZ) 6 348 RAIMONDI (ATA) 0 349 RANOCCHIA (INT) 9.5 385 RINAUDO (NAP) 0 380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 4.5 384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 4.5 413 ROLANDO (NAP) 0 398 ROLIN (CAT) 0 351 ROMAGNOLI A. (ROM) 0 352 ROMULO (FIO) 5.5 353 RONCAGLIA (FIO) 4.5 354 ROSI (PAR) 0 355 ROSSETTINI (CAG) 6 356 ROSSINI (SAM) 6.5 357 RUBIN (SIE) 6 416 SALAMON (MIL) 0 358 SAMUEL (INT) 0 359 SANTACROCE (PAR) 0 360 SARDO (CHI) 0 402 SAVIC (FIO) 5 361 SCALONI (ATA) 5 362 SILVESTRE (INT) 0 363 SORENSEN (BOL) 5 364 SPOLLI (CAT) 6.5 411 SPYROPOULOS (CHI) 6 365 STANKEVICIUS (LAZ) 0 366 STENDARDO (ATA) 6 415 TEIXEIRA (SIE) 5.5 388 TERLIZZI (SIE) 6 368 TERZI (SIE) 0 369 TOMOVIC (FIO) 5.5 408 TOROSIDIS (ROM) 0 403 UVINI (SIE) 0 371 VITIELLO (SIE) 0 373 VON BERGEN (PAL) 6 374 YEPES (MIL) 0 375 ZACCARDO (MIL) 0 376 ZANON (PES) 6 389 ZAPATA (MIL) 5 377 ZAURI (PES) 5.5
MEDIA QUOT. 0 3 5.38 4 7.75 8 6.09 6 6.04 6 5.96 12 5 4 6.36 13 6.13 8 5.47 7 5.77 10 5.94 4 5.64 6 5.85 7 5.85 9 6.5 7 6 3 5 4 6.08 8 6 7 6.48 14 0 2 6.52 14 5.79 6 0 10 5.8 4 6 1 6.23 5 6.12 12 6.17 7 5.71 7 5.66 5 5.95 7 0 6 6.35 10 5.8 3 5.32 4 6.38 10 5.88 3 5.62 7 5.88 7 6.17 10 6 4 0 3 6.13 9 5.5 4 5.83 6 0 4 5.73 6 6 6 0 4 0 4 5.62 6 5.8 4 5.93 10 5.33 4 5.77 8 5.5 1
CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 4 0 0 2 6,5 1 11 0 0 15 0 2 23 5,5 0 4 0 0 22 5 1 15 5 1 15 6 1 16 0 1 8 0 0 20 0 0 15 6 1 22 6 1 7 6 1 1 0 0 5 0 0 13 6,5 0 18 0 1 21 7 2 0 0 0 22 4,5 5 14 5 0 0 0 0 5 0 0 1 0 0 12 5,5 1 20 4,5 3 15 0 2 16 6 0 19 6,5 0 12 6 0 0 0 0 13 0 1 5 0 0 17 0 0 16 5 2 6 5,5 0 6 0 0 14 5,5 1 18 6,5 1 1 6 0 0 0 0 19 6 1 1 5,5 0 12 6 2 0 0 0 16 5,5 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 21 6 0 10 0 0 15 0 1 15 6 0 11 5 0 1 5,5 0
MEDIA VOTO 0 5.62 6.25 6.18 5.82 6.04 5.17 6.09 5.9 5.6 5.67 5.93 5.6 5.77 5.84 6.14 6 3.33 6.15 5.91 6.29 0 6.02 5.89 0 6 0 5.86 5.88 5.93 5.78 5.68 6 0 6.31 5.8 5.56 6.06 6.12 5.62 5.88 6.17 6 0 6.05 5.5 5.5 0 5.83 6 0 0 5.76 6.1 5.77 5.57 5.86 5.5
A. 0 0 0 0 0 1 0 4 1 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0
ESPAMM 0/0 0/2 0/0 0/2 1/4 0/6 0/1 0/2 0/1 2/8 0/3 0/0 0/3 0/4 0/6 0/1 0/0 0/0 0/2 0/5 0/6 0/0 1/6 0/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/8 1/3 1/1 0/1 0/3 0/0 0/5 0/2 0/4 0/2 0/2 0/0 0/6 0/6 0/0 0/0 0/5 0/0 1/2 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 1/4 0/6 0/3 1/7 1/0 0/0
A. 0 2 0 1 1 0 3 0 2 0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 3 1 0 0 3 0 0 1 0 0 7 0
ESPAMM 0/0 0/6 0/4 0/0 0/8 0/0 0/4 0/2 1/2 0/2 0/1 0/1 0/0 1/5 1/3 0/2 0/8 0/1 0/0 0/4 0/5 0/3 0/4 0/2 0/1 0/7 2/2 0/2 0/4 0/3 0/3
Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 747 AGRA (SIE) 5.5 5.5 3 503 ALLAN (UDI) 6 5.95 10 504 ALMIRON (CAT) 0 6.32 12 505 ALVAREZ R. (INT) 6 5.55 7 506 AMBROSINI (MIL) 5.5 5.81 7 756 AMPUERO (PAR) 0 0 3 507 ANGELO (SIE) 5.5 5.78 6 508 ANSELMO (PAL) 0 5.43 3 717 AQUILANI (FIO) 0 6.68 12 509 ARMERO (NAP) 0 5.3 7 510 ASAMOAH (JUV) 0 6.58 12 511 BADU (UDI) 0 5.79 5 738 BAKIC (TOR) 0 0 1 512 BARRETO E. (PAL) 5.5 5.9 10 513 BARRIENTOS (CAT) 6 6.45 17 514 BASHA (TOR) 0 6.14 6 516 BEHRAMI (NAP) 6 5.9 11 723 BENASSI (INT) 0 6.5 1 517 BENTIVOGLIO (CHI) 0 0 2 518 BERTOLACCI (GEN) 7 6.5 13 520 BIABIANY (PAR) 6.5 6.25 15 521 BIAGIANTI (CAT) 0 5.82 5 522 BIONDINI (ATA) 5 5.68 6 523 BIRSA (TOR) 0 6.93 9 524 BJARNASON (PES) 9.5 6.29 10 719 BLASI (PES) 5 5 3 525 BOATENG (MIL) 6.5 5.47 11 526 BOLZONI (SIE) 0 5.68 6 527 BONAVENTURA (ATA) 5.5 6.61 17 708 BORJA VALERO (FIO) 6 6.81 19 528 BRADLEY (ROM) 5 5.97 9
CAMPIONATO P. V. G. 1 5,5 0 22 6 0 20 0 2 11 6 0 14 6 0 0 0 0 18 5,5 0 9 0 0 15 0 4 12 0 0 18 0 2 12 0 0 0 0 0 21 6 0 22 6 4 13 0 1 21 6 0 1 0 0 0 0 0 17 7 3 20 6,5 1 15 0 0 12 5,5 0 11 0 1 15 6,5 2 8 5,5 0 19 6,5 1 16 0 0 23 6 4 24 6 1 18 5 1
MEDIA VOTO 5.5 6 6.08 5.45 6.04 0 5.72 5.57 6.04 5.4 6.17 5.83 0 6.07 5.93 5.95 6.1 7 0 5.91 6.18 5.93 5.86 6.14 5.86 5.44 5.42 5.75 6.17 6.46 5.88
4
I NUMERI
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8
gli assist di Francesco Totti. Il capitano della Roma guida questa classifica dopo 24 giornate. Seguono a quota 7 Cassano (Inter), Borja Valero (Fiorentina) e Hamsik (Napoli). Poi a 6 ci sono Gomez (Catania) e Cerci (Torino).
CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 529 BRIENZA (ATA) 5.5 530 BRIGHI (TOR) 5.5 531 BROCCHI (LAZ) 0 757 CABRERA (CAG) 0 749 CALELLO (SIE) 0 533 CAMBIASSO (INT) 7.5 534 CANA (LAZ) 5.5 535 CANDREVA (LAZ) 6.5 536 CARMONA (ATA) 5.5 537 CASARINI (CAG) 0 538 CASCIONE (PES) 0 539 CASTRO (CAT) 5 540 CAZZOLA (ATA) 6 542 CERCI (TOR) 7 748 CEVALLOS (JUV) 0 543 CHIARETTI (PES) 0 760 CHRISTODOULOPOULOS (BOL) 0 545 CIGARINI (ATA) 0 546 COFIE (CHI) 5.5 548 CONSTANT (MIL) 0 549 CONTI (CAG) 7 551 COSSU (CAG) 6 553 CRUZADO (CHI) 0 554 CUADRADO (FIO) 5.5 555 D'AGOSTINO (PES) 7 729 DE JONG (MIL) 0 557 DE ROSSI (ROM) 4 558 DELLA ROCCA (SIE) 5 559 DESSENA (CAG) 5.5 561 DIAMANTI (BOL) 7 562 DONADEL (NAP) 0 563 DONATI (PAL) 5 564 DOSSENA (PAL) 5.5 565 DZEMAILI (NAP) 0 566 EDERSON (LAZ) 0 567 EKDAL (CAG) 6 727 EL KADDOURI (NAP) 7 569 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (SAM) 9.5 758 FAURLIN (PAL) 0 707 FERNANDEZ M. (FIO) 0 571 FLAMINI (MIL) 6 572 FLORENZI (ROM) 6.5 715 FOGGIA (LAZ) 0 744 FORMICA (PAL) 0 573 GALLOPPA (PAR) 0 574 GARGANO (INT) 6.5 743 GAVAZZI (SAM) 0 575 GAZZI (TOR) 6.5 577 GIACCHERINI (JUV) 0 732 GIORGI (ATA) 5.5 578 GOBBI (PAR) 6 579 GOMEZ (CAT) 5.5 580 GONZALEZ (LAZ) 6 583 GUANA (CHI) 0 584 GUARENTE (BOL) 0 585 GUARIN (INT) 0 586 HAMSIK (NAP) 6.5 587 HERNANES (LAZ) 5.5 588 HETEMAJ (CHI) 6 589 ILICIC (PAL) 0 590 INLER (NAP) 6.5 591 ISLA (JUV) 0 592 IZCO (CAT) 6 593 JANKOVIC (GEN) 0 594 JORQUERA (GEN) 0 731 KONE P. (BOL) 9 750 KOVACIC (INT) 0 596 KRHIN (BOL) 0 598 KRSTICIC (SAM) 5.5 599 KUCKA (GEN) 6 600 KURTIC (PAL) 6 751 KUZMANOVIC (INT) 6 601 LAMELA (ROM) 10 604 LAZZARI (UDI) 0 605 LEDESMA (LAZ) 6 606 LJAJIC (FIO) 6 607 LLAMA (FIO) 0 608 LODI (CAT) 6 725 LUCCA (ROM) 0 610 LUCIANO (CHI) 5.5 611 LULIC (LAZ) 5.5 613 MAGGIO (NAP) 0 614 MAICOSUEL (UDI) 6 615 MANNINI (SIE) 0 739 MARCHIONNI (PAR) 0 617 MARCHISIO (JUV) 5.5 733 MARESCA (SAM) 0 722 MARIGA (PAR) 0 618 MARQUINHO (ROM) 6 619 MARRONE (JUV) 6 620 MATUZALEM (GEN) 6 621 MAURI (LAZ) 6 622 MERKEL (UDI) 0 623 MIGLIACCIO (FIO) 0 625 MODESTO (PES) 0 626 MONTOLIVO (MIL) 0 627 MORALEZ (ATA) 0 629 MORRONE (PAR) 0 630 MUDINGAYI (INT) 0 631 MUNARI (SAM) 0 632 MUNTARI (MIL) 6 742 NADAREVIC (GEN) 0 634 NAINGGOLAN (CAG) 0 635 NINIS (PAR) 6.5 636 NOCERINO (MIL) 0 637 OBI (INT) 0 638 OBIANG (SAM) 6.5 639 OLIVERA (GEN) 0 640 ONAZI (LAZ) 0 641 PADOIN (JUV) 0 643 PALLADINO (PAR) 0 714 PALOMBO (SAM) 0 644 PAROLO (PAR) 5.5 646 PASQUATO (BOL) 0 713 PAZIENZA (BOL) 0 647 PEPE (JUV) 0 752 PEREIRINHA (LAZ) 0 648 PEREYRA (UDI) 10 649 PEREZ (BOL) 6 650 PERROTTA S. (ROM) 0 651 PINZI (UDI) 6.5 652 PIRLO (JUV) 7.5 653 PIZARRO (FIO) 4.5 654 PJANIC (ROM) 5.5 655 POGBA (JUV) 6 656 POLI (SAM) 7 657 PULZETTI (BOL) 0 658 QUINTERO (PES) 0 754 RADOSEVIC (NAP) 0 659 RADOVANOVIC (ATA) 6 661 RENAN (SAM) 0 662 RICCHIUTI (CAT) 0 664 RIGONI L. (CHI) 8.5 663 RIGONI M. (GEN) 6 665 RIOS (PAL) 5.5 666 RIVEROLA (BOL) 0 745 RIZZO (PES) 5.5 761 RODRIGUEZ D.M. (UDI) 0 753 RODRIGUEZ M. (SAM) 0 730 ROSINA (SIE) 6.5 667 ROSSI (GEN) 0
MEDIA QUOT. 5.94 11 6.43 10 5.6 4 0 4 0 5 6.66 17 5.72 6 6.75 16 6.05 7 6.38 4 5.75 8 6.69 15 5.67 6 6.84 20 0 4 0 2 0 4 6.28 12 5.92 6 6.06 9 5.9 10 6 12 6.5 4 6.45 14 6.14 9 6.12 7 5.5 9 6 5 5.88 9 7.07 24 6 1 5.65 8 6 7 6 11 6.25 4 6.02 10 6.5 5 5.5 1 5.92 10 6 9 5.68 7 5.56 4 6.57 13 0 4 6 9 6.43 4 5.8 8 0 1 6.24 13 6.6 9 5.96 6 5.87 9 7.14 20 6.21 11 6.03 8 5.96 5 6.84 19 7.9 32 7.2 22 5.82 8 6.52 16 6.7 19 5.8 7 6.25 12 6.5 9 5.33 4 6.83 15 6 10 5.86 6 5.95 8 6.43 13 5.74 6 5.75 12 7.78 26 6.08 10 6.2 13 6.04 8 5.5 2 6.81 19 6 1 6.12 7 5.81 12 6.62 16 6.14 9 5.2 4 6.3 10 6.92 20 6.62 10 6 2 6.1 10 6 5 6 6 6.54 14 5.92 5 6.25 10 5.19 3 6.17 13 5.98 13 5.5 4 5.6 4 6.13 9 6 3 5 4 6.32 14 5.93 4 5.78 12 6 4 6.28 12 5.5 5 6 1 5.86 5 7.33 4 6.8 7 6.13 12 6.38 6 5.45 4 6 4 6 5 6.39 13 5.9 8 6.42 5 6.14 9 6.92 21 6.44 11 6.54 13 7.17 13 6.36 12 5.5 3 6.25 5 0 2 5.5 3 5 4 5.67 4 5.93 11 6.45 13 5.87 8 5.5 3 5.83 4 0 3 0 7 6.06 11 5.86 7
CAMPIONATO P. V. G. 18 5,5 1 16 5,5 2 8 0 0 0 0 0 0 0 0 22 6,5 3 13 6 0 22 6,5 4 11 5,5 2 7 0 1 19 0 1 23 5,5 4 17 6 0 22 7 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 20 0 2 14 5,5 1 17 0 0 19 6,5 1 15 6 0 5 0 1 23 6 1 11 6 1 12 0 1 15 4,5 0 5 5,5 0 20 6 2 22 6 6 4 0 0 19 5 0 12 5,5 0 20 0 1 5 0 1 19 6 1 3 6 0 3 0 0 21 6,5 2 1 0 0 15 0 0 9 6 0 23 6,5 3 0 0 0 3 0 0 7 0 1 22 6,5 0 0 0 0 23 6,5 2 10 0 1 14 5,5 2 23 6 0 22 5,5 5 21 6 1 16 0 0 13 0 1 20 0 4 24 6,5 9 22 6 8 19 6 0 20 0 5 23 6,5 4 7 0 0 21 6 0 13 0 3 8 0 0 19 6 5 1 0 0 11 0 0 19 6 1 23 6 2 18 6 0 2 6 0 19 7 11 18 0 1 23 6,5 1 16 6 1 3 0 0 21 6 4 0 0 0 13 5,5 1 22 5,5 0 20 0 4 14 6 2 6 0 0 16 0 1 19 6 4 13 0 3 3 0 0 16 6 2 7 6 0 6 6 0 23 6 3 7 0 1 16 0 1 16 0 0 21 0 2 20 0 1 2 0 0 9 0 0 18 0 2 3 6 0 1 0 0 21 0 2 8 6,5 0 18 0 2 2 0 0 20 6,5 1 8 0 0 4 0 0 11 0 0 4 0 1 5 0 0 23 5,5 2 9 0 1 13 0 0 1 0 0 1 0 0 23 7 3 15 6 0 7 0 1 15 6,5 2 20 7,5 5 17 5 1 15 5,5 2 16 6 4 18 7 2 6 0 0 14 0 1 0 0 0 9 6 0 2 0 0 6 0 0 21 6 1 12 6 2 15 5,5 2 1 0 0 3 6 0 0 0 0 0 0 0 18 6,5 2 12 0 0
MEDIA VOTO 5.71 6.1 5.6 0 0 6.14 5.94 6.14 5.82 5.67 5.72 6.14 5.83 6.23 0 0 0 6.05 5.79 6.03 6.16 5.96 5.8 6.3 5.77 6.04 5.5 6.1 5.76 6.27 6 5.79 5.89 5.88 5.5 6 6 5 5.65 6 5.93 5.62 6.14 0 5.75 6.07 5.85 0 6.09 6.1 5.64 5.87 6.27 6.02 6.06 5.75 6.18 6.52 6.18 5.92 5.82 6.24 5.7 6.15 5.96 5.75 6.14 6 5.91 5.84 6.22 5.79 5.75 6.16 5.92 6.28 5.89 5.5 6.1 0 5.96 5.88 5.92 5.59 5.4 6.17 6.36 6.04 6 5.79 6 6.25 6.07 5.5 6.08 5.31 5.93 5.85 5.5 5.8 5.9 6 5 6.19 5.79 5.47 6 6.08 5.79 6 5.93 6.33 6.8 5.91 5.62 5.64 6 6 6.02 6.07 5.9 5.96 6.38 6.53 6.04 6.4 6.11 5.75 6.07 0 5.64 5 5.67 5.93 5.72 5.5 5.5 6 0 0 5.92 5.86
A. 2 0 0 0 0 4 0 4 0 0 0 2 1 6 0 0 0 3 0 1 2 3 1 4 2 0 2 0 0 5 0 0 2 1 0 0 1 0 0 0 0 0 2 0 1 1 2 0 0 2 0 1 6 2 1 1 2 7 1 1 1 1 1 3 0 1 1 0 0 2 1 0 0 2 3 1 0 0 4 0 3 2 3 1 0 1 0 0 0 0 0 0 4 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 3 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 2 1 4 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0
ESPAMM 1/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/3 0/5 0/5 1/5 0/1 0/5 0/5 0/6 0/3 0/0 0/0 0/0 1/7 0/3 0/1 1/12 1/3 0/1 0/7 0/2 0/4 1/3 0/1 0/8 0/5 0/0 0/5 0/2 0/4 0/0 0/5 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/0 0/1 0/3 0/6 0/0 0/5 0/0 1/1 0/2 0/4 0/2 0/3 1/1 0/4 0/2 1/3 0/6 0/4 0/5 0/1 0/2 0/4 0/1 0/7 0/0 0/1 0/6 0/4 0/2 0/0 0/5 1/4 1/4 0/2 0/0 1/0 0/0 0/2 0/7 0/2 0/3 0/2 0/4 0/4 1/1 0/0 0/3 0/0 0/3 1/2 0/1 0/4 0/4 0/4 0/3 0/0 0/2 0/5 0/0 0/0 0/8 0/0 0/2 0/0 0/4 0/4 0/0 0/2 0/0 0/0 0/6 0/1 0/4 0/0 0/0 0/1 1/5 0/0 0/7 0/6 0/11 1/4 0/1 0/3 0/2 0/3 0/0 0/2 0/0 0/0 0/8 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/0
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
CODICE GIOCATORE 669 SALIFU (CAT) 670 SAMPIRISI (CHI) 671 SANTANA (TOR) 672 SCHELOTTO (INT) 673 SCIACCA (CAT) 759 SCULLI (PES) 675 SESTU (SIE) 676 SEYMOUR (CHI) 755 SISSOKO (FIO) 679 SORIANO (SAM) 680 STANKOVIC (INT) 681 STEVANOVIC (TOR) 682 STOIAN (CHI) 683 STRASSER (PAR) 685 TACHTSIDIS (ROM) 686 TADDEI (ROM) 687 TAIDER (BOL) 689 TOGNI (PES) 690 TOZSER (GEN) 691 TRAORE (MIL) 726 TROISI (ATA) 692 VACEK (CHI) 693 VALDES (PAR) 694 VALIANI (SIE) 695 VARGAS J. (GEN) 698 VERGASSOLA (SIE) 699 VERRE (SIE) 700 VIDAL (JUV) 701 VIOLA (PAL) 702 VIVES (TOR) 716 WEISS (PES) 746 WOLSKI (FIO) 705 ZANETTI (INT) 741 ZIELINSKI (UDI) 706 ZUNIGA (NAP)
MAGIC PUNTI 0 0 5 0 0 0 7.5 5.5 0 5.5 5.5 0 0 0 0 0 5.5 0 0 0 0 0 5 0 5 6 0 8 0 6.5 0 0 6.5 0 6
MEDIA QUOT. 6.17 5 5.21 3 6.32 13 5.71 8 0 2 0 8 6.38 11 5.47 5 0 8 5.56 4 5.5 4 5.95 4 6.5 6 0 1 5.71 7 5.25 4 5.62 6 6.36 6 5.64 5 5 4 5.67 3 5.21 3 6.19 12 6.59 12 6.1 8 6.2 12 5.33 1 6.75 19 5.5 3 5.62 5 6.58 15 0 5 5.96 11 0 1 5.75 9
CAMPIONATO P. V. G. 6 0 0 17 0 0 18 5,5 2 18 0 0 2 0 0 0 0 0 20 6,5 1 18 5,5 0 0 0 0 21 5,5 0 1 6 0 12 0 1 11 0 2 0 0 0 17 0 1 3 0 0 21 5,5 1 7 0 1 14 0 0 4 0 0 5 0 0 8 0 0 18 5,5 3 17 0 2 10 5 0 23 6 2 5 0 0 20 7 5 3 0 0 14 6,5 0 19 0 4 0 0 0 23 6,5 0 1 0 0 20 6 0
MEDIA VOTO 6.17 5.32 5.94 5.65 0 0 6.1 5.65 0 5.62 6 5.59 5.83 0 5.66 5.33 5.62 6.07 5.64 5 5.67 5.5 6.08 6 6.15 6 5.33 6.22 5.5 5.79 5.95 0 5.93 0 5.75
A. 0 0 1 1 0 0 4 0 0 1 0 1 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 4 0 1 0 5 0 0 4 0 1 0 1
ESPAMM 0/1 0/4 0/1 0/0 0/0 0/0 0/3 1/4 0/0 0/4 0/1 0/0 0/0 0/0 1/7 0/2 1/4 0/4 0/0 0/0 0/1 1/2 0/10 0/0 0/1 0/5 0/0 0/7 0/0 0/4 1/6 0/0 0/1 0/0 0/2
MEDIA VOTO 5.67 5.94 0 7.25 5.75 6 6 5.75 6.12 5.88 5.42 6.08 6.09 5.75 5.83 5.81 6 0 5.81 5.25 6.21 6.55 5.71 5.67 5.79 5.68 6.21 0 6.12 5.69 6.18 5.96 6.42 6.33 5.79 6.15 5 6 6 6 4 0 5.25 0 6.11 6.03 5.62 6.11 5.29 6.16 0 0 6.25 5.17 5 5.5 6 5.25 0 6.09 5.83 5.79 0 6.19 5.95 5.25 6.11 5.81 6.3 6 6.06 6 6 5.74 5.6 5.5 5.17 6.08 5.66 5.88 5.38 5.89 5.62 5.17 5.88 5.42 0 0 0 5.5 5.38 6.5 6.1 5.96 6.26 5.5 0 6.02 5.76 6.08 6.64 6.15 5.28 5 5.44
A. 0 0 0 0 1 3 0 0 4 1 0 1 1 0 0 2 0 0 0 0 7 1 0 0 3 1 2 0 0 0 3 0 2 0 1 0 0 1 0 5 0 0 0 0 1 0 2 3 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 3 0 2 3 1 0 2 3 0 3 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 2 1 1 0 0 2 1 1 8 5 0 0 0
ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/5 0/4 0/3 0/1 0/6 0/0 0/1 1/3 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/3 0/3 0/3 0/2 1/3 0/2 0/0 0/1 0/1 0/3 0/0 0/3 0/1 0/0 0/0 0/0 0/5 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/4 0/2 0/3 0/3 0/0 0/0 0/5 1/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/3 0/0 0/5 0/0 0/2 0/2 0/3 0/2 0/0 1/3 0/3 0/1 0/3 0/1 0/0 1/0 0/5 0/1 0/5 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 1/1 0/3 0/2 0/1 0/0 0/2 0/2 0/2 0/3 0/4 0/1 0/0 0/4
Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 801 ABBRUSCATO (PES) 0 805 AMAURI (PAR) 5.5 935 ANELKA (JUV) 0 937 BALOTELLI (MIL) 9.5 807 BARRETO D.S. (TOR) 5 808 BELFODIL (PAR) 5.5 933 BELTRAME (JUV) 0 917 BENDTNER (JUV) 0 809 BERGESSIO (CAT) 5.5 810 BIANCHI (TOR) 0 812 BOGDANI (SIE) 0 813 BOJAN (MIL) 6.5 903 BORRIELLO (GEN) 6 936 BOSELLI (PAL) 5.5 814 BUDAN (ATA) 0 815 CALAIO' (NAP) 0 916 CAMPOS TORO (UDI) 6 932 CANI (CAT) 0 816 CAPRARI (PES) 5.5 930 CARAGLIO (PES) 5.5 817 CASSANO (INT) 11 819 CAVANI (NAP) 6.5 820 CELIK (PES) 6 914 DE LUCA (ATA) 0 824 DENIS (ATA) 5.5 825 DESTRO (ROM) 0 827 DI NATALE (UDI) 6.5 828 DIOP (TOR) 0 829 DOUKARA (CAT) 0 830 DYBALA (PAL) 5 831 EDER (SAM) 0 832 EL HAMDAOUI (FIO) 5.5 833 EL SHAARAWY (MIL) 5 931 EMEGHARA (SIE) 9 834 FABBRINI (PAL) 9.5 835 FLOCCARI (LAZ) 10 928 FLORO FLORES (GEN) 0 836 GABBIADINI (BOL) 4.5 837 GILARDINO (BOL) 5.5 839 GIOVINCO (JUV) 6 926 HALLENIUS (GEN) 0 941 HAUCHE (CHI) 0 840 HERNANDEZ (PAL) 0 904 IAQUINTA (JUV) 0 841 IBARBO (CAG) 10 842 ICARDI (SAM) 9.5 843 IMMOBILE (GEN) 0 844 INSIGNE (NAP) 6.5 902 JONATHAS (TOR) 6 845 JOVETIC (FIO) 5 940 KABASELE (TOR) 0 846 KEKO (CAT) 0 847 KLOSE (LAZ) 0 848 KOZAK (LAZ) 0 850 LARRONDO (FIO) 0 906 LIVAJA (ATA) 0 942 MALELE (PAL) 0 853 MARILUNGO (ATA) 0 908 MARTINEZ JARA (GEN) 0 854 MATRI (JUV) 10 855 MAXI LOPEZ (SAM) 0 856 MEGGIORINI (TOR) 5.5 934 MENGA (TOR) 0 858 MICCOLI (PAL) 0 859 MILITO (INT) 10 861 MOSCARDELLI (BOL) 0 862 MURIEL (UDI) 0 863 NENE' (CAG) 0 912 NIANG (MIL) 5.5 905 NICO LOPEZ (ROM) 0 865 OSVALDO (ROM) 1.5 867 PALACIO (INT) 5.5 868 PALOSCHI (CHI) 5.5 869 PANDEV (NAP) 5.5 870 PAOLUCCI (SIE) 0 871 PAPONI (BOL) 0 872 PARRA (ATA) 0 874 PAZZINI (MIL) 0 876 PELLISSIER (CHI) 0 877 PINILLA (CAG) 5.5 879 POZZI (SIE) 0 880 QUAGLIARELLA (JUV) 0 921 RANEGIE (UDI) 0 925 REGINALDO (SIE) 0 882 ROBINHO (MIL) 0 883 ROCCHI (INT) 0 929 ROSSI G. (FIO) 0 885 ROZZI (LAZ) 0 943 SAHA (LAZ) 0 927 SAID (GEN) 0 920 SAMASSA (CHI) 0 918 SANSEVERINO (PAL) 0 887 SANSONE G. (SAM) 12 886 SANSONE N. (PAR) 0 888 SAU (CAG) 6 939 SFORZINI (PES) 0 938 SPERDUTI (PAL) 0 891 THEREAU (CHI) 5.5 892 THIAGO (CAG) 5.5 919 TONI (FIO) 5 894 TOTTI (ROM) 5.5 896 VUCINIC (JUV) 9.5 913 VUKUSIC (PES) 0 898 ZARATE (LAZ) 0 899 ZE EDUARDO (SIE) 0
MEDIA QUOT. 5.9 12 6.78 19 0 16 11.75 32 5.88 6 6.95 19 6 2 5.75 8 7.1 22 6.69 19 6.25 7 6.81 17 7.03 18 5.75 13 6.67 9 6.11 12 6 4 0 7 6 11 5.25 12 7.55 25 8.95 43 6.33 8 5.79 9 6.88 25 6.4 19 8.26 38 0 2 6 4 6.22 13 6.74 19 6.61 14 8.31 31 8.17 11 6.36 8 7.35 16 5 11 6.79 18 7.3 25 6.98 22 4 2 0 13 5.25 3 0 3 6.32 17 7.47 15 6.38 17 6.75 20 5.25 9 7.45 24 0 4 0 2 7.62 28 5 5 5 4 5.5 2 6 2 5.25 4 0 1 7.64 22 6.8 9 6.08 13 0 6 7.09 22 7.53 29 5 4 7.56 12 6.57 12 6.3 6 7 2 7.61 26 7.18 24 7.86 16 6.13 14 6.8 7 5.5 4 5 5 7.58 24 6.38 15 5.93 15 5.25 4 7.46 20 5.94 8 6.5 10 6.46 16 5.33 4 0 12 0 1 0 11 7 4 5.12 4 6.5 4 6.75 17 6.85 8 7.45 25 5 13 0 10 6.59 19 6.11 14 7.18 18 7.8 33 7.2 25 5.25 8 5 4 5.56 4
CAMPIONATO P. V. G. 19 0 2 19 5,5 5 0 0 0 2 6,5 3 8 5 0 22 5,5 7 1 0 0 8 0 0 20 6 7 21 0 7 10 0 2 16 6,5 3 17 6 7 2 5,5 0 7 0 1 19 0 4 2 6 0 0 0 0 15 5,5 1 2 5,5 0 21 7 7 21 6,5 18 13 6 3 14 0 1 24 5,5 8 16 0 4 21 6,5 14 2 0 0 9 0 0 18 5 3 19 0 3 14 5,5 3 24 5 15 3 6,5 2 9 6,5 1 12 7 4 4 0 0 19 5 5 23 5,5 10 22 6 6 1 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 20 7 1 18 6,5 8 22 0 5 24 7 4 14 6 1 19 5 9 0 0 0 0 0 0 20 0 10 10 0 0 4 0 0 7 0 0 1 0 0 2 0 0 0 0 0 13 7 6 10 0 3 20 5,5 2 0 0 0 17 0 5 20 7 9 9 0 0 9 0 4 15 0 3 8 6 0 3 0 1 18 4,5 11 19 5,5 7 12 5,5 7 19 5,5 2 7 0 2 3 0 0 9 0 0 20 0 10 17 0 4 13 5,5 2 6 0 1 16 0 7 14 0 1 13 0 3 15 0 2 7 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 3 0 1 6 0 0 1 0 0 15 7 2 16 0 4 20 6 8 1 0 0 0 0 0 23 5,5 4 20 5,5 2 20 5 7 22 5,5 8 20 6,5 6 16 0 1 1 0 0 8 0 1
4
I NUMERI
7,41
La Magic media della Sampdoria, la squadra che ha portato più punti nella 24ª giornata davanti a Inter (7,03) e Juventus (6,89).
1
Rigore segnato in questo turno di campionato. Lo ha realizzato Balotelli in Cagliari-Milan 1-1. Il romanista Osvaldo invece ha fallito dagli 11 metri contro la Sampdoria.
7
I punti persi da Daniele Conti per i cartellini in questa stagione. Il capitano del Cagliari è stato ammonito anche nell’ultima gara contro il Milan anche se c’è da dire che ha servito l’assist a Ibarbo.
CLASSIFICA GENERALE
23
CLASSIFICA DI GIORNATA
Pos. 1
Magic Manager Andrea Bartolucci
Città Monte S.Maria Tiberina (PG)
Team 3S
Punti 1782,5
2
Marco Serena
Piacenza
Sereal Campeon 6 1774,5
3
Ermete Labbadia
Lenola (LT)
L'Uomo Dei Sogni 1773
4
Francesco Di Comite
Bari
5
Davide Collareta
Magic Manager Giuseppe Russo
Città Caltanissetta
Team Tex Del Laf SerieD
Punti 92
2
Fabrizio Nardi
Parma
Paffy 5
90
3
Cristiana Izzo
Ancona
Eyesofice (411)
90
Piwi Team Laf G59 1773
4
Daniele Mazzoni
Nembro (BG)
Sfu @ Laf 162
90
Genova
Arbeloa21
5
Paolo Bedini
Sarzana (SP)
As Lokomotiv Guvano 90
6 7
Marco Lo Medico Davide Vallelonga
Bagheria (PA) Riace (RC)
Les Merengues 81 1767,5 Cu59 1767,5
6 7
Vincenzo Ferrante Stefano Colombo
Milano Boissano (SV)
Conte Mr.30 E Lode!! Sperimentale
8
Tiziano Dante
Seregno (MI)
El-tex G63
1767,5
8
Daniele Mazzoni
Nembro (BG)
Sfu @ Laf 227
89,5
9 10
Federico Gianni Giancarlo Coppa
Viareggio (LU) Ardenno (SO)
4-3-3 Cielo Stellato 86
1767,5 1766,5
9 10
Marco Riminucci Ratcliff Bachi
Tavullia (PU) Livorno
Real Apsella L16
89 89
11 12
Antonio Vallelonga Andrea Balduini
Riace (RC) Pietrasanta (LU)
Un Capitano! 134 1766 Balduino415 1766
11 12
Stefano Martinotti Fabio Giannettoni
San Benigno Canavese (TO) Larecchiuteam Cervia (RA) Ben 191 3
89 89
13
Mauro Zarrelli
Ruviano (CE)
Andtea Team 9
1765
13
Lello Vargiu
Sassari
Nathan Laf Never
89
14 15 16
Ettore Toscano Giancarlo Coppa Antonino Sampugnaro
Rho (MI) Ardenno (SO) Lentini (SR)
Dancinel Iv Cielo Stellato 58 Tony E Seby 49
1763,5 1763 1762,5
14 15 16
Gaetano Cucciniello Roberto Ruscelli Davide Fusani
Cimitile (NA) Meldola (FC) Gambolò (PV)
Behrami 85!!! Tieni Duro Giovanna Fushion81
89 89 88,5
17
Claudia Giunta
Roma
Go3
1762,5
17
Giordano Vergani
Villasanta (MI)
Elisir85
88,5
18
Alessandro De Rensis
Campobasso
GeneraleStewieA13 1762
18
Emanuele Rizzo
Giarre (CT)
I Criminali
88,5
19 20
Domenico La Ferla Francesco Pratici
Roma Mulazzo (MS)
Me12 Stef1
19 20
Gabriele Giovanni Bianchi Marco Favo
Parma Nonsisamai Romano Di Lombardia (BG) Sharapova2006
1771
1761 1760,5
Pos. 1
89,5 89,5
88,5 88,5
Emeghara e gli altri «nuovi» Quando cambiare fa bene Il talento del Siena è costato solo 11 fantamilioni e ha ripagato chi ha creduto in lui Ma il mercato di gennaio ha giovato anche a Balotelli, Sansone e Fabbrini MARCO GUIDI
Dopo l’exploit con l’Inter, il presidente del Siena Massimo Mezzaroma era stato chiaro. «Crediamo in Emeghara, non compriamo gente a caso». Forse l’hanno ascoltato quei coraggiosi 65 Magic manager che hanno investito 11 milioncini sul semi-sconosciuto attaccante nigeriano. Emeghara, però, di nome fa Innocent e deve essere giocoforza onesto. Per questo non ha voluto essere in debito e ha ripagato subito la fiducia dei fantallenatori con un altro gol, stavolta al Bologna. Benedetta Italia Ma da dove arriva questo talentino classe ’89? I bene informati lo sapranno già. Il cartellino di Emeghara è ancora di proprietà del Lorient. Nel club francese era arrivato nel 2011, dopo che in Svizzera, poco più che 20enne, era stato capace di realizzare 26 gol in due campionati. Cinque reti alla stagione d'esordio, poi Innocent scompare. Finisce in seconda squadra, nel Championnat de France amateur,
praticamente tra i semi-professionisti. Lì lo pescano a gennaio gli uomini di Mezzaroma. Quando cambiare fa bene Emeghara non è però l’unica nota positiva tra i nuovi innesti del listone. Scontato citare Balotelli. Meno prevedibile l'impatto di Gianluca Sansone a Marassi: l'attaccante triste di Torino si è trasformato in appena 45 minu-
Pure D’Agostino adesso sembra rinato: un gol e un assist in tre partite ti in un tornado. Gol e due assist contro la Samp. Il cambio di maglia ha giovato anche a D'Agostino, passato al Pescara dal Siena: in tre partite, un gol e un assist. Prima rete a Palermo, invece, per Fabbrini che si è già messo alle spalle il passato da riserva all'Udinese. A volte per rinascere non è necessario aspettare la primavera. Basta il mercato di gennaio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Innocent Emeghara, 23 anni, sfugge ai difensori del Bologna LAPRESSE
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
CICLISMO OPERACION PUERTO A MADRID L’IRIDATO 2002 DOPO LE RIVELAZIONI DELLA GAZZETTA SULLA COLLABORAZIONE CON IL DOTTOR FUENTES DAL 2001 AL 2004
Cipollini e l’inchiesta spagnola Si muovono Procura Coni e Uci Il magistrato antidoping Torri apre un fascicolo e tra pochi giorni chiamerà Re Leone
Sui rapporti tra Mario Cipollini e il medico Fuentes si muovono sia la Procura antidoping Coni sia l’Uci, la federciclo mondiale. Ieri l’Ufficio di Ettore Torri ha aperto un fascicolo sul campione del mondo 2002 dopo le notizie pubblicate dalla
Gazzetta dello Sport sulla collaborazione dal 2001 al 2004 con il medico dell’Operacion Puerto. Ricevute le carte, la Procura chiamerà il velocista che, in quanto non tesserato, può non presentarsi. Dal lato penale, Cipollini non rischia nulla, gli
eventuali reati sono già prescritti. Diverso è l’aspetto sportivo: tocca alla Procura valutare se i nuovi elementi possano comportare un procedimento disciplinare (porterebbe all’inibizione). Sulla vicenda parla Pat McQuaid, presidente Uci: «Abbia-
mo preso atto delle rivelazioni della Gazzetta, e i nostri legali si sono attivati alla ricerca di eventuali riscontri corrispondenti ai nomi in codice “Maria” e “CP”. Eventuali sviluppi sono legati alle iniziative dell’autorità antidoping italiana che, sulla base di quanto avvenuto negli USA in relazione al caso Armstrong, potrebbe valutare l’opportunità di aprire un’inchiesta basata su informazioni scaturite dalle investigazioni in Spagna». Solo l’Uci può revocare il titolo iridato di Cipollini.
Basso, le nuove carte «Con Fuentes solo dal 2005» Ma spuntano sacche del 2003 Processo Testimonianza imbarazzata sotto giuramento: «70 mila euro per un sogno». Trasfusioni anche nel 2004 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI MADRID
C’è un cane che parla più del suo padrone. Si chiama Birillo e da anni è uno dei protagonisti dell’Operacion Puerto. Sempre in fuga, insieme a quel manipolo di quadrupedi che lo accompagnano tra la carte bollate: come Piti, il cane di Alejandro Valverde, e Bella, quello di Jörg Jaksche. Il giuramento Il padrone di Birillo è Ivan Basso. Intervenuto ieri come testimone nel processo all’Operacion Puerto, lo ha confermato lui stesso davanti al giudice. Basso parlava dalle Canarie, dove si sta allenando, assistito da una pessima traduttrice, richiamata più volte perché, tra l’altro, rispondeva per lui (!). Basso ha cominciato a deporre alle 15.16 giurando di dire la verità. Perché se — come ricordava Fuentes — gli imputati hanno diritto a mentire, i testimoni no. E possono essere accusati di spergiuro. Il sogno Basso ha giurato, ma
nella romantica ricostruzione del suo sogno d’infanzia si è dimenticato tante cose. «Io sin da bambino sognavo di diventare il corridore più forte del mondo, e parlando con Fuentes capii che con la trasfusione e il congelamento del sangue potevo avere la quasi certezza di riuscire a coronare il mio sogno, vincere il Tour de France. Per questo accettai il trattamento». Fin qui, tutto bene: già di fronte al Coni, nel 2007, Basso aveva ammesso il rapporto con Fuentes, l’estrazione delle sacche di sangue, il pagamento del dottore. «Cosa che mi ha portato a una doppia condanna, sportiva e penale. In tutta que-
4
NEL 2007 CONFESSÒ
«Birillo sono io, il sangue nelle sacche è mio, volevo usarlo per il Tour». Con queste parole Ivan Basso ammette le sue colpe alla Procura del Coni il 7 maggio 2007. Dopo un’iniziale archiviazione con riserva del suo coinvolgimento nell’Operacion Puerto, il caso viene riaperto dopo il ritrovamento di 7 sacche di sangue identificate con lo pseudonimo Birillo. Il 15 giugno 2007 la Disciplinare squalifica Basso per due anni, tre mesi in più di quanto chiesto dalla Procura FOTO BETTINI
sta storia penso di essere l’unico ad aver subito due sanzioni». Vero, così come non potrà mai essere giudicato due volte per lo stesso reato. La ricostruzione «Conobbi brevemente Fuentes nell’inverno 2001-2002 alle Canarie, dov’ero ad allenarmi — ha raccontato Basso — . Poi nessun contatto fino al 2005, quando ci sentimmo perché sia io sia lui avevamo avuto problemi di cancro che riguardavano nostri famigliari. Nell’autunno 2005, quando mi disse che aveva comprato una macchina nuova capace di congelare il sangue a temperature bassissime che ne allungavano la vita per anni, accettai di fare il trattamento: prima avevo sempre rifiutato. Quando decidemmo d’iniziare, scherzando venne fuori la storia di Birillo, il mio cane. Volevo massima discrezione, sapevo di fare una cosa proibita, e quello divenne il mio nome in codice. Mi disse che il trattamento per il 2006 sarebbe costato 70.000 euro: in tre tranche gli portai, in contanti, 15.000 euro di acconto. Mi fecero 3 estrazioni, ma nessuna reinfusione, così come da loro non presi altri medicinali. Mi dissero che per l’estrazione non c’erano rischi, era come una donazione all’Avis. I rischi della reinfusione? Non ne feci, quindi non se ne parlò mai. Il sangue mi doveva servire per coronare il sogno di vincere il Tour, nel 2006. Poi Eufemiano e Merino furono arrestati e tutto finì. Non pagai nemmeno il resto di quanto pattuito». Benissimo. Il fax di Birillo Le domande dell’accusa scorrono via senza sussulti, così come quelle della difesa. Fino a quando tocca all’avvocato di Manolo Saiz (d.s. della Liberty, anche lui arre-
promettente. Il magistrato passa la palla a Basso che, in difficoltà, si difende come può: «Non riconosco questo documento. Sono passati tanti anni, non posso ricordare ora». La seduta si chiude, dopo 76’. Rischi sportivi e penali Birillo pe-
stato con Fuentes nel 2006), che chiede alla giudice di mostrare a Basso un foglio manoscritto sequestrato a Fuentes e datato 27 aprile 2005 (mesi prima della data nella quale, secondo Basso, iniziò la sua collaborazione con Fuentes usando lo pseudonimo Birillo) nel quale non solo appare il nome del cane ma si legge: «Bisogna portargli 2 sacche di plasma, 3 unità di ormoni, 10 cerotti di testosterone e il numero del conto della banca svizzera». Basso trasalisce, inizia a sudare, perde sorriso e colore. «Ha ricevuto questo fax?». «No» la risposta secca. L’avvocato dell’accusa (Wada) chiede alla giudice di fare luce per suo conto su quel foglio com-
rò a quel punto è in fuga. Il suo nome appare in molti altri fogli degli atti processuali e ci racconta tante cose diverse: Ivan già nel 2003 non solo lavorava con Fuentes, ma dallo stesso e da Merino Batres si faceva estrarre e reiniettare sangue; il 28 maggio due estrazioni e due reinfusioni, forse per il Tour. Nel maggio e giugno 2004 in uno dei frigoriferi (Arcon, 1˚ livello, il migliore: con lui Jan, cioè Ullrich, e Sansone) c’erano già 4 sacche di sangue sue. Le carte processuali dicono un’altra verità. Vediamo cosa dirà la Procura antidoping Coni per l’aspetto sportivo (1˚ al Giro 2006, 2˚ al Tour 2005 e 3˚ nel 2004): sicuramente aprirà un fascicolo. E come giudicherà la magistratura spagnola il mancato allineamento tra dichiarazioni giurate e carte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I 4 fogli chiave di Birillo In alto, ecco i documenti della Guardia Civil che riguardano Ivan Basso-Birillo. In senso orario: il calendario del maggio 2003, con due prelievi (E) e due reinfusioni (R) di sangue al giorno 28; il 4 maggio 2004 nel «Nivel 1» (livello 1) del frigorifero (Arcon) ci sono 4 sacche; il 26 giugno 2004 ancora 4 sacche; il 27 aprile 2005 l’indicazione di quanto portare a Birillo (2 sacche di plasma, 3 unità di ormoni, 10 cerotti al testosterone, il conto svizzero di Fuentes)
GLI ALTRI TEMI CALDI
Fuentes cambia avvocato Jaksche inguaia Vinokourov E Contador il 22 sarà in aula Dense nubi su Aleksandre Vinokourov dopo l’interrogatorio di ieri di Jorg Jaksche, che ha ricordato quando Manolo Saiz prese il kazako alla Liberty Seguros e voleva che il futuro oro olimpico fosse seguito da Fuentes. Il quale ieri, dopo 7 anni, ha ricusato l’avvocato Julian Perez Templado (che ha detto: «Divergenze personali») e si è affidato a Tomas Valdibielso. Intanto su richiesta della difesa di Saiz, suo ex d.s., Alberto Contador sarà sentito il 22 febbraio, «dal vivo» e non in videoconferenza come richiesto: Pinto, la sua città, è a soli 20 km da Madrid. «Penso agli allenamenti, alle gare, al Tour de France. Andare a testimoniare non mi crea problemi, non mi toglie il sonno» ha detto ieri dal Tour di Oman.
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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FORMULA 1 LA TECNICA
Segreti svelati Ferrari sfida la Red Bull sui profili e i flussi d’aria McLaren a muso alto Nei test di Jerez il team di Maranello ha sorpreso con soluzioni ardite La Sauber è più stretta di tutte. Lotus e Mercedes usano il Drs passivo GIORGIO PIOLA
Ferrari
Tutte in pista meno la Williams. In attesa di scoprire l’ultima nata di Grove, i primi test di Jerez ci hanno mostrato, seppur camuffate, le monoposto che tra un mese si daranno battaglia a Melbourne. Ma nonostante il 2013 sia considerato stagione di stabilità dal punto di vista regolamentare, il test spagnolo ha regalato parecchie sorprese. Vediamole.
MAXI-CARENATURA SUL SEMIASSE POSTERIORE E NUOVO FONDO CHE INTERAGISCE COL DIFFUSORE
Ferrari La F138 ha mostrato di-
verse nuove soluzioni, alcune mostrate a sorpresa già alla presentazione, altre dalla seconda giornata e poi mantenute, segno di riscontro positivo. Come l’inedito alettone posteriore e soprattutto il grande profilo alare che ricopre la parte inferiore della sospensioni, inglobando il semiasse. Una soluzione ancor più larga rispetto a
L’unica incognita della F138 sono state le temperature di esercizio
LA GUIDA AI DISEGNI PROVA LA 458
S Kobayashi sale FERRARI A Jerez la Ferrari ha introdotto un nuovo fondo che completa le novità viste alla presentazione. La sospensione posteriore ha il semiasse carenato da un profilo alare (1) più largo di quello dei rivali, evidenziato anche dalla freccia gialla nel disegno grande, e tre deviatori di flusso verticali (2) di scuola Red Bull. Inedita la presa dei freni (3). Il nuovo fondo, montato nel 2˚ giorno di test, ha una sorta di vasca scavata ai lati della carenatura del cambio (4), per accelerare il flusso ed indirizzarlo verso la zona centrale del diffusore e verso il bordo di uscita del profilo estrattore, in risposta alla canalizzazione interna delle Red Bull.
S
Red Bull
Sauber
RESTANO SCALINO SUL MUSO E BUCO PER IL SOFFIAGGIO
HA I FIANCHI QUASI 20 CENTIMETRI PIÙ AFFUSOLATI DELLE AVVERSARIE
La MP4-28 è la sola a seguire il Cavallino con la sospensione anteriore pull rod
RED BULL Newey ha adottato sulla RB9 il buco nella parte anteriore del telaio con funzione «soffiante», come la Sauber. Entrambe le squadre non hanno eliminato lo scalino.
su una rossa Ma nella serie Gt
Kamui Kobayashi, scaricato dalla Sauber di F.1, potrebbe avere un futuro con la Ferrari, ma sulle vetture a ruote coperte. Il giapponese ha guidato una 458 Gte della Af Corse nei test che si svolgono ad Aragon (Spagna) in vista del Mondiale Endurance Fia. Per lo stesso sedile sono in lizza Chandhok, Filippi, Rigon e Maisano.
SVILUPPO GOMME
Pirelli sul mercato vuole Kovalainen collaudatore Confermati Lucas di Grassi e Jaime Alguersuari anche per il 2013, la Pirelli potrebbe aumentare i collaudatori. Per il quotidiano finlandese Turun Sanomat, il gommista milanese penserebbe a Heikki Kovalainen, scaricato dalla Caterham. «Heikki sarebbe un candidato eccellente» ha ammesso il d.t. Pirelli Paul Hembery.
LA SAUBER È STRETTA
«Hulk» ha i piedi troppo grandi Gli tagliano i tacchi Mamma che piede! Nel caso di Nico Hülkenberg non è un’allusione alle sue prestazioni, ma alle misure fisiche. Proprio i piedi, che toccavano in abitacolo, gli hanno infatti creato problemi al debutto sulla Sauber a Jerez. I tecnici per ora hanno ovviato tagliando i tacchi delle scarpe del tedesco, alto 184 centimetri.
S
quella della Red Bull. I tecnici Ferrari hanno raggiunto il risultato aumentando la sezione del profilo, ottenendo una corda maggiore (per regolamento può arrivare a 3,5 volte lo spessore del profilo). Inedito anche il fondo scalinato con un mini flap introdotto il secondo giorno. Queste soluzioni verranno poi integrate dai nuovi scarichi che vedremo all’ultimo test a Barcellona. Qualche noia l’hanno data le temperature di esercizio, con i tecnici costretti ad aprire una feritoia nella parte terminale del cofano motore.
Mercedes UN’ALA ADATTA ALLE GOMME 2013
Red Bull Altro che evoluzione,
la RB9 mostra differenze notevoli dalla monoposto 2012. Newey si è ispirato alla Sauber dello scorso anno, sposando la soluzione del passaggio d’aria fra la parte inferiore e superiore del muso. Una scelta che, seppur limitata dal regolamento nella sua collocazione, offre benefici aerodinamici. Anche la nuova RB9 ha fiancate più strette rispetto al massimo consentito (140 cm), anche se non così estreme come sulla C32. Ciò ha comportato una diversa installazione dei pacchi radianti, con il radiatore del cambio e dell’idraulica messo sopra il cambio, come su molte altre
1 Appunti
McLaren DEVIATORI INFERIORI CON TRIPLO ELEMENTO
monoposto. Impressionano la rastremazione del posteriore nell’area a monte degli scarichi e il passaggio interno d’aria nella zona bassa delle fiancate. McLaren Le linee eleganti ed arrotondate non traggano in inganno, la McLaren con la MP4-28 ha voltato pagina. Abbandonata la soluzione del telaio più basso, i tecnici hanno rivisto tutta l’aerodinamica anteriore, modificato la posizione di guida e adottato la sospensione pull rod, introdotta dalla Ferrari F2012. Inedita la soluzione dei tre deviatori di flusso sotto il telaio, molto scavato
nella parte inferiore. A Jerez non si sono viste le nuove ali che dovrebbero debuttare nel primo test di Barcellona. Sauber Solo esercizio tecnico o vera sostanza? La Sauber, come già nel 2012, è stata la sorpresa. Controcorrente in tutto, a partire dallo scalino conservato nel muso per arrivare alle fiancate ridottissime nelle dimensioni, quasi 20 cm in meno rispetto alle rivali. Lotus e Mercedes Questi due team sono stati i primi a schierare il doppio Drs passivo, derivato dalla soluzione già sperimentata a fine 2012. Se la Lotus ha impressionato anche con soluzioni nuove, come gli scarichi tipo Red Bull e appendici aerodinamiche interessanti nella zona dell’abitacolo e sotto il telaio, la Mercedes è apparsa ancora in versione laboratorio. Ci saranno sorprese? Toro Rosso A Faenza hanno voltato pagina, abbandonando il doppio fondo e i freni anteriori orizzontali, puntando molto sulla riduzione del baricentro per battere la Force India, che ha svelato una semplice evoluzione del 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SAUBER Osservata speciale per lo scalino «soffiante» ma soprattutto per la riduzione in larghezza delle fiancate, evidenziata dalle frecce gialle nel disegno.
S MERCEDES Ha anticipato tutti con la nuova ala anteriore studiata per le nuove Pirelli. Presenta ben 4 profili (1), mentre il vecchio solo due. Nuovo il mini-flap (2) e le paratie laterali prive di pinna verticale (3).
Nico Hulkenberg, 25 anni COLOMBO
NELLA MOTOGP
Crutchlow teme le Honda clienti di Bautista e Bradl Cal Crutchlow si prepara a una stagione combattuta, per confermarsi al vertice tra i privati della MotoGP con la Yamaha del team Tech 3. Il britannico, terzo nel 2012 a Brno, teme i rivali delle due squadre satellite Honda. «Bautista e Bradl avranno moto della Casa. Noi per ora nulla di nuovo. La moto provata a Sepang era la stessa dell’ultima gara a Valencia».
MONDIALE X-TRIAL
Bou come Tarres settima vittoria S a Barcellona
MCLAREN Ha introdotto nuovi deviatori di flusso sotto il muso rialzato: sono composti di tre elementi contro i due visti finora
Toni Bou domina anche la seconda prova del Mondiale X-Trial al Palau Sant Jordi di Barcellona, conquistando la settima vittoria nella gara catalana che gli consente di eguagliare il record stabilito vent’anni fa dal grande Jordi Tarrés. Ora Bou (Montesa Honda) ha 19 punti di vantaggio in classifica su Albert Cabestany e Jeroni Fajardo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
BASKET DOPO LE FINAL EIGHT
Hackett re di Coppa LUCA CHIABOTTI
ti per poter fare una mia scelta, preferisco evitare».
Daniel Hackett, 25, è testimone della Red Bull
Figlio d’arte.
Daniel Hackett ha vinto. Doveva passarci prima o poi per fare il salto di qualità: a 25 anni non è più il tempo delle promesse. Ma è ancora quello dei sogni. «Non sono bravo abbastanza per giocare nella Nba» ha detto dopo la vittoria della Coppa Italia, la sua prima in una grande manifestazione, che ha dedicato alla gente di Siena. Ma con più calma, seduto su un divano dice: «La Nba? Spero che un giorno, continuando a far bene in Europa, possa accadere che riesca ad avere un’opportunità. Più che
«Quando ho deciso di scegliere il basket, mio padre mi è stato vicino, si allenava con me. Non l’ho mai visto giocare, ma tutti mi raccontano della sua serietà, della sua grande etica del lavoro. Da lui penso di aver preso proprio questo: è stato anche duro con me, ma la mia famiglia mi ha sempre sostenuto quando ho preso una strada».
«
«
Pregi e difetti?
«Sono un po’ incosciente, mi lascio trascinare dall’istinto sia fuori che dentro il campo.
Non ho mai visto giocare mio padre ma ho preso da lui l’etica del lavoro
una aspirazione è un sogno, tutti devono inseguirne uno, è qualcosa che ha a che fare con la passione». E le radici: il papà Rudy, americano, gli ha aperto una porta su due mondi, Daniel ha lasciato l’Italia presto per giocare all’high school in California e prepararsi all’università. E’ da quelle parti che va ogni estate, in vacanza e gioca nelle partitelle che raccolgono giocatori Nba, universitari e che, come Hackett, gravitano da quelle parti ma hanno un contratto in Europa. Dove è tornato, prima a Treviso e Pesaro, oggi a Siena. Ha fatto bene a scegliere i campioni.
«Sono fortunato a giocare alla Mps, lavoro in un ambiente che ha creato negli anni grandi campioni, noi abbiamo l’ambizione di proseguire questo cammino. Chi è rimasto dei grandi cicli, Carraretto, Ress oltre allo staff trasmettono a noi i valori vincenti. C’è la voglia da parte di noi nuovi di chiudere di nuovo il cerchio».
Ma sono anche generoso».
«Siena trasmette i valori vincenti»
Passioni?
«Colleziono Air Jordan. Invece la passione per la pesca ha a che fare con la mia gioventù a Pesaro, la scala con gli amici al circolo... Ritrovarmi da solo, magari su un laghetto, a pescare e pensare soprattutto quando le cose non vanno troppo bene, mi ha aiutato a superare i momenti difficili».
«Sono fortunato, la Mps ha creato grandi campioni: noi nuovi abbiamo voglia di proseguire il cammino» Siena le ha dato la prima vittoria. Ma anche il debutto in Eurolega.
«E’ il palcoscenico più bello d’Europa, dove ci sono i giocatori più forti e i palazzi più belli. E’ uno stimolo incredibile misurarsi col meglio, se non dai sempre il massimo anche come attenzione ti trovi 20 punti sotto in 5’». Da «americano» come vede l’Italia?
«Quando l’ho lasciata per an-
dare negli Stati Uniti si respirava molta più serenità di oggi, ma ero un ragazzino, avevo 14 anni era il tempo delle compagnie, dei motorini, dello stare in giro. In America ci passo ogni estate, l’America è l’America, più uguale a se stessa». E’ anche cittadino statunitense. Ha votato alle presidenziali?
«Non voto nemmeno in Italia: non credo di aver gli strumen-
La Nazionale? È competitiva: sta a noi se perderci o meno negli individualismi
Dietro di lei, in Italia, si sta affermando una nuova generazione di giocatori. Siete pronti a prendere in mano definitivamente la Nazionale.
clic
«Non so se è il momento del cambio, ma di certo c’è un gruppo di giocatori italiani molto competitivi. Qualcuno, magari io stesso, finirà per non riuscire a entrare nella squadra per l’Europeo. Adesso sta a noi: possiamo scegliere se perderci negli individualismi o costruire un gruppo in grado di ottenere qualcosa di speciale».
IL PADRE RUDY HA GIOCATO PROFESSIONISTA NELLA ABA E DAL 1979 AL 1989 IN ITALIA Rudy Hackett, padre di Daniel, ala-pivot ha giocato professionista nella disciolta Aba e, poi, in Italia 254 partite dal 1979 all’89 a Forlì, Livorno, Reggio Emilia, Porto San Giorgio.
I NUMERI
6
Mvp Hackett è il 6o italiano a vincere il premio di miglior giocatore delle finali, dopo Bonora, Myers, Frosini, Marconato e Bulleri, ultimo a vincerlo nel 2005
14.7
Media punti Daniel nelle 3 gare di Final Eight ha chiuso con 6/18 da due, 4/10 da 3 e 11 assist totali
63
Bomber Il miglior realizzatore delle Final Eight è stato Mike Green di Varese con 63 punti, davanti a Bobby Brown (Siena) con 55 in tre partite
107
Minuti Green Il play della Cimberio è stato anche il giocatore più utilizzato. Per Siena, davanti a Hackett (83), solo Moss (90) e Janning (88), con Brown a 82
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bravi&cattivi
MERCATO
di CHIABO
Il Panathinaikos offre un biennale a Fotsis (Milano)
Le Final Eight piacciono Che barba i playoff su 7 gare
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4
6
Le capolista
Taurino
La grande delusione? Come sempre Milano. Cosa si diceva prima della Coppa? Milano senza Cook ha ritrovato il sorriso... Quello degli avversari
Varese, nella foto Polonara, e Sassari prime in campionato non hanno superato l’esame con Siena. Le ambizioni vanno misurate coi campioni
La gran schiacciata di Grant tramutata, mano al regolamento, da Taurino in tecnico, dice tutto sul nostro basket: lo spettacolo non deve continuare
7
7
Sakota
Dalmonte
Miglior prestazione di Coppa: 36 punti, 8/14 da tre. Gioca 78’ in 2 gare, 77’ Travis, 74’ Thornton. Meo dice: «Eravamo spompati alla fine». Davvero?
I 21 punti in 23’ con 5/7 da tre di Dusan Sakota restano la storia più significativa In Italia ha rischiato la vita, la Coppa lo ha rilanciato
Vince la Coppa turca guidando il Fenerbahce mentre Pianigiani è k.o. in ospedale. Il 50% è sua, il 100% è dei tecnici italiani
Milano
Le Final Eight
La Coppa Italia difficilmente delude in campo ma anche, da qualche anno, in tribuna nonostante le difficoltà intrinseche della formula. I 25 mila paganti di Milano non sono i fantastici 28 mila e rotti dell’edizione 2011 a Torino, città senza basket di vertice da 15 anni che portò più di 8 mila persone per tre sere, ma supera i 24 mila, sempre a Torino, del 2012. In una città delusa e arrabbiata per l’ennesimo flop della sua squadra e che non ha partecipato, se non in minima parte, alle serate successive della manifestazione. E’ qui che il
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basket deve migliorare, per riuscire a portare all’evento (che nonostante le preoccupazioni della vigilia non ha vissuto momenti di tensione tra i tifosi) non solo gli appassionati in senso stretto. Le occasioni spettacolari non sono mancate (nella foto; una schiacciata del romano Lawal), il fascino della formula a eliminazione è sempre vivo e deve addirittura far riflettere sui playoff. Soprattutto in tempi di crisi economica e tecnica, dove le squadre, anche le più forti, ormai faticano a mantenere ad alto livello la qualità del loro gioco per 40’ filati come si è visto in ogni gara della Coppa a Milano, proporre i playoff sulle sette partite sarà una zappa sui piedi. Ecco perché alla gente le Final Eight piacciono di più.
D. Diener
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Il Panathinaikos Atene ha fatto un’offerta ad Antonis Fotsis, ala greca di Milano. Il contratto sarebbe per il resto della stagione in corso e per altre due. L’Olimpia non è però stata contattata dai verdi e smentisce quindi le voci di una trattativa in corso per la sua cessione. «Non intendiamo spendere adesso l’ultimo tesseramento, ce lo terremo semmai fino all’inizio dei playoff» ha spiegato il presidente Livio Proli. DATOME K.O. Gigi Datome è in forte dubbio per la gara di domenica tra Roma e Milano. L’azzurro, in seguito a una caduta e alla conseguente uscita dal campo nella gara di Coppa Italia contro Varese, ieri si è sottoposto a risonanza magnetica per valutare l'entità del trauma contusivo al ginocchio sinistro. Gli esami hanno evidenziato il formarsi di un edema conseguente alla caduta, per cui l’ala resterà in questi giorni a riposo fino al completo riassorbimento dello stesso.
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
BASKET NBA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PALLAVOLO LA STORIA
Celtics imbattibili y Senza Rondo 7 vittorie in fila BARGNANI SI FERMA
Gallinari e Denver k.o. dopo 3 supplementari per mano dei vecchietti Pierce e Garnett
La gioia di Paul Pierce, 35 anni, che abbraccia Kevin Garnett, 36, dopo la vittoria dei Celtics su Denver AFP MASSIMO ORIANI
Aldo Giordani avrebbe detto «Vedete com’è il basket». I Celtics perdono Rajon Rondo, play titolare e All Star, il futuro della franchigia, per tutta la stagione con un crociato rotto, e senza di lui vincono 7 partite in fila, battendo non solo squadracce ma Miami, Clippers e, last but not least, Denver, che domenica si era presentata al Garden con una striscia aperta di 9 gare, caduta al termine di tre supplementari, in quella che molti hanno giustamente definito la partita dell’anno. Vecchietti Un capolavoro di te-
nacia da parte di un paio di vecchietti come Paul Pierce, 35 anni, 1075 partite sulle spalle, e Kevin Garnett, 36 anni, vicino ai 50.000 minuti giocati. The Truth ha infilato la tripla del pareggio a 5" dalla fine del secondo overtime, KG ha segnato i primi 3 canestri del terzo supplementare. «Ha 50 anni — scherzava Terry nel dopo gara — non so come faccia». «L’ho detto a Doc (Rivers, ndr.) — ironizzava l’ex ala dei Wolves — Non sono tagliato per queste cose, 47’ in campo, non so cosa diavolo pensasse». Gallo, a parte un paio di bei canestri nei prolungamenti, ha stentato, chiudendo con 18 punti ma 7/20 dal campo. I tifosi biancoverdi ora sono convinti che i Celtics siano più forti senza Rondo. I numeri sembrerebbero dargli ragione, ma la realtà è un’altra. Vero, stanno giocando molto meglio (con il play erano 20-23), c’è maggiore circolazione di palla, tutti (Terry e Green in testa) si sentono più coinvolti e sanno quando e dove gli arriverà la palla. Ognuno ha capito di dover fare un passo avanti per sopperire all’assenza di
«
É incredibile che Denver non abbia All Star con gente come Lawson o Gallinari
KEVIN GARNETT ALA, BOSTON CELTICS
Rajon. Ma quando nei playoff Boston si troverà ad affrontare squadre contro cui servirà fantasia per scardinare difese da postseason, l’assenza del loro leader si sentirà eccome. Ecco perché, nonostante le 7 vittorie di fila, i Celtics non possono essere considerati da titolo. Altrettanto vero che la resurrezione post infortunio ha allontanato le ipotesi di
stars& stripes LEBRON, NUMERI DA FANTASCIENZA IN 5 GARE 55 SU 87
Nella vittoria di Miami sui Lakers, LeBron ha segnato 32 punti, 5a gara in fila oltre i 30, record di squadra. Più impressionante è la percentuale al tiro: 71.4% (55/87). Solo Adrian Dantley (’79) e Moses Malone (’82) avevano infilato 5 gare oltre i 30 col 60% al tiro.
A RIPOSO I Thunder hanno dominato
una cessione di Pierce e Garnett per iniziare immediatamente la ricostruzione. Ainge si era dato tre settimane di tempo per capire in che direzione la squadra si stava muovendo prima di prendere decisioni. Il 7-0 ha chiarito i legittimi dubbi del gm che piuttosto di chiudere all’8o posto e uscire al 1o turno con Miami avrebbe puntato ad entrare nella lotteria del draft. Calendario Ora invece i Celtics hanno nel mirino Atlanta, Brooklyn e Chicago, che li precedono in classifica. Anche se il calendario non li aiuterà. Dopo la sosta per l’All Star Game saranno ad Ovest per 5 partite, partendo proprio dalla rivincita coi Nuggets del 19 febbraio. Due giorni prima della chiusura del mercato. E a tal riguardo, visto come stanno andando le cose, c’è da credere che i biancoverdi saranno a caccia di rinforzi, invece di piazzare un bel cartello «in vendita» davanti alla sede di Waltham. © RIPRODUZIONE RISERVATA
anche a Phoenix. Per la 4a partita consecutiva Durant e Westbrook non hanno messo piede in campo nel 4o periodo, visto il largo vantaggio.
SERATACCIA Il rookie di Portland Damian Lillard con 1/16 dal campo ha «permesso» a Orlando di chiudere a 12 la serie negativa.
LIBERI DI TOCCARSI... Con il successo a Brooklyn, gli Spurs sono i primi a toccare le 40 vittorie stagionali. Nelle ultime 7 stagioni solo i Celtics nel 2008 hanno vinto il titolo dopo aver tagliato per primi quel traguardo.
Altro stop per i Lakers, che crollano nel 4o periodo a Miami. Bargnani, influenzato, non scende in campo nella vittoria di Toronto su New Orleans
S RISULTATI BrooklynSan Antonio 86-111 (Johnson 19; Parker 29); TorontoNew Orleans 102-89 (Gay 20; Lopez 19); BostonDenver 118-114 d3ts (Pierce 27; Lawson 29); OrlandoPortland 110-104 (Redick 22; Aldridge 25); SacramentoHouston 117-111 (Thomas, Salmons 23; Harden 30); PhoenixOklahoma City 69-97 (Morris 12; Westbrook 24); MemphisMinnesota 105-88 (Prince 18; Ridnour, Rubio 17); MiamiLA Lakers 107-97 (James 32; Bryant 28)
S CLASSIFICA Est, Atlantic: New York 32-17; Brooklyn 29-22; Boston 27-23; Philadelphia 22-27; Toronto 19-32; Central: Indiana 31-20; Chicago 30-20; Milwaukee 25-24; Detroit 20-32; Cleveland 16-35. Southeast: Miami 34-14; Atlanta 27-22; Orlando 15-36; Washington 14-35; Charlotte 11-39. Ovest, Northwest: Oklahoma City 39-12; Denver 33-19; Utah 28-24; Portland 25-26; Minnesota 18-30. Pacific: Clippers 36-17; Golden State 30-21; Lakers 24-28; Sacramento 19-33; Phoenix 17-35. Southwest: San Antonio 40-12; Memphis 32-18; Houston 28-25; Dallas 22-28; New Orleans 17.34.
Alessandra Crozzolin (sinistra) e Raffaella Calloni in una delle cantine della zona GALBIATI
Cin cin Conegliano Dopo un anno la vita a bollicine Sparita e risorta in pochi mesi, oggi festeggia. Anche per merito delle sommelier Crozzolin e Calloni GIAN LUCA PASINI
Un anno fa Conegliano non esisteva più. Implosa - a metà della stagione - dopo che un progetto scoppiettante, ma non aderente alla realtà, era saltato. In 12 mesi la vita cambia velocemente e da maglia nera del movimento femminile, Conegliano diventa una delle regine. Per innovazione, ma anche per risultati. «Meno male non se ne poteva più di perdere le partite in casa - spiega Raffaella Calloni, vicina ai 30 di Busto Arsizio, appena rientrata da una esperienza in Azerbaigian -. Qui si sta bene. Hanno un bel progetto e adesso che abbiamo anche iniziato a vincere...». L’altro giorno, infatti, l’Imoco ha azzoppato addirittura Villa Cortese, rilanciando le ambizioni della squadra. Che in questi mesi è ripartita da capo: fatto non secondario dovendo anche trovarsi una nuova casa. Palasport vuoto Il grande palazzo di Co-
negliano è vuoto da mesi. Pasticci e un contratto con la vecchia proprietà hanno costretto l’Imoco a una scelta difficile: giocare al Palaverde. La struttura Benetton, orfana delle sue squadre, ha scoperto che il volley femminile piace anche a Treviso. A volte anche tanto: fino a conquistare uno spazio preciso nella domenica pomeriggio della città. Che magari non andava a tifare Sisley, quanto adesso seguono la squadra femminile. Misteri della fede (e del tifo). Ma per l’Imoco è tutto perfetto. Almeno da quando hanno iniziato a vincere in casa. Fino a qualche settimana fa, invece al Palaverde, erano arrivate solo sconfitte. Con le vittorie, invece, si festeggia di più. Ridono Crozzolin e Calloni, le sommelier della squadra: «Sapete per quanto ci hanno preso in giro le compagne e i tifosi? Da non credere. Quando abbiamo iniziato il corso, è sta-
clic CON 3200 PERSONE DI MEDIA E’ UNA DELLE REGINE DELLA SERIE A-1 FEMMINILE (a.a.) Con oltre 3200 spettatori di media al Palavedre di Villorba per le partite casalinghe, l’Imoco Conegliano ha una delle medie-spettatori più alta di tutta la serie A-1. Da considerare che in testa alla classifica ci sono le tricolori di Busto Arsizio, che in questa stagione (in campionato) hanno una media di 3940 spettatori. Il caso Imoco è sorprendente perché gioca - di fatto - sempre in trasferta.
to un continuo: "le avvinazzate", "quelle che si ubriacano". Un continuo. Poi le cose sono rientrate nella normalità. «Anche perché una delle cose che in pochi sanno - continua Alessandra Crozzolin, trevigiana doc - le donne hanno un olfatto molto più sviluppato degli uomini, chiaro quindi che questo ci rende superiori. Anche in materia vino». Curuiosità Come è iniziata? «Girando per l’Italia. Da una parte all’altra: mi sonmo fatta un po’ di domande. Poi ho cercato le risposte...», racconta Alessandra. «E scopri un mondo meraviglioso che non pensavi esistesse - aggiunge Raffaella —. L’esperienza dei sensi, ad esempio, è una delle mie preferite. Anche se diventare sommelier è stato molto più complicato di quel che possa pensare. «Intanto dobbiamo ringraziare il tecnico (Gaspari) che ha spostato un paio di allenamenti perché potessimo intervenire al corso e agli esami». «Non vi diciamo che cosa è stato all’inizio, quando quelli che ci conoscevano, associavano questa "passione" al bere tanto...». Ridono: è stato il volley a portarvi al vino? «Nooo. Ma a forza di spostarsi da una parte all’altra d’Italia, ti vengono parecchie curiosità o domande». «Qui abbiamo trovato la maniera di soddisfarle. E poi si imparano un sacco di cose interessanti». Nella patria del Prosecco. «Da buona milanese ero portata al rosso. Poi in Veneto la mia prospettiva è cambiata e il Prosecco oggi mi piace moltissimo». Raffaella è al primo livello, Alessandra al secondo. In una passione che non sembra finire: anche perché assaggiare non significa bere. «Lo dobbiamo spiegare bene a coloro che escono con noi. E nel nostro gruppo non ci sono problemi: chi guida non beve, uno a settimana si sacrifica». Invece gli altri festeggiano: quello che sta facendo Conegliano (a Villorba) nelle ultime giornate... © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
SCI MONDIALI DI SCHLADMING
DOPO IL GRAVE INFORTUNIO IN SUPERG
La Vonn operata con successo in Colorado «Tutto ok: sarà faticoso ma tornerò»
Lindsey Vonn dopo l’intervento
Vuole tornare più in fretta possibile e non ha perso tempo: Lindsey Vonn è stata operata domenica da Bill Sterett nel centro chirurgico di Vail, in Colorado. Secondo il medico che la segue da quando è bambina ed era in pista
anche martedì scorso a Schladming quando la Vonn è caduta nel superG mondiale, l’intervento è riuscito ed è ottimista per un completo recupero. La Vonn nella caduta si era procurata la rottura del legamento crociato e
del collaterale interno, oltre alla frattura del piatto tibiale. Sterett, responsabile medico del team Usa, ha dichiarato che è troppo presto per una diagnosi precisa sul recupero: «Le tecniche chirurgiche moderne e una riabilitazione aggressiva aiuteranno Lindsey a recuperare completamente. Farà tutto quanto è nelle sue possibilità per tornare al più presto, per continuare a vincere». La
Blardone «Se cado faccio causa»
federazione Usa ha ricordato un precedente portafortuna: Picabo Street si sottopose a un’operazione simile e la stagione successiva vinse l’oro in superG a Nagano. L’obiettivo della Vonn (ieri sera ha scritto su twitter: «Tutto ok, sono a casa mia a Vail. Sarà una lunga e faticosa strada, ma tornerò») è essere competitiva a Sochi 2014. Per farlo vorrebbe tornare nelle gare di Lake Louise.
il Film Dall’infortunio terribile di Lindsey in superG alle cadute in combinata Quanti voli mondiali
Il gigantista furibondo perché non può provare la pista «Siamo noi a rischiare le gambe» DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO SCHLADMING (Austria)
Max Blardone è ancora lontano da Schladming ma è già feroce. Feroce contro l’organizzazione e la Fis che hanno deciso di cancellare la sciata libera in pista il giorno precedente il gigante in programma venerdì. Twitta Max: «Per l’ennesima volta ce la cancellano. Non potremo provare la neve, i dossi, le difficoltà in generale del luogo dove si assegnerà il titolo. A questo punto vengano pure due metri di neve così la cancellano del tutto». Ma è ancora più duro al telefono: «Parlano di sicurezza... E’ ora di finirla. Loro decidono, ma poi le gambe le rischiamo noi che dobbiamo sempre andare al massimo. Ho visto la discesa della combinata, da paura. Gli sci sbattono molto. Io mi butterò, ma se cadrò e mi farò male li porterò in tribunale». Ignoranza Blardone ha ragione,
ma gli atleti in queste situazioni non prendono mai posizione. Nella storia ci sono solo due esempi di gare annullate per la loro volontà. «E’ vero — ammette Max — in pista ognuno decide solo quello che gli conviene. Invece penso che noi atleti dovremmo fare la nostra parte, ma siamo divisi. Posso dirlo? Siamo una massa di igno-
ranti». C’è un’associazione atleti, presieduta da Kilian Albrecht che dovrebbe affrontare questi problemi. «Lasciamo stare. Se gli atleti non sono uniti non c’è associazione che funzioni. Per ora la nostra associazione fa tanti bla bla, ma poi la Fis continua a fare quello che vuole». Su Twitter l’azzurro aveva cinguettato anche dopo l’infortunio della Vonn. «Stigmatizzavo il fatto di una gara che partiva alle 3 del pomeriggio su neve marcia, con la luce che calava e poca visibilità in generale. Se fossi la Vonn adesso mi divertirei in tribunale...» L’esperto Non è l’unico a pensarla in questo modo. Luciano Zanier, tecnico di grandissima esperienza e voce tecnica della Rai per le prove femminili, aggiunge: «Sono convinto che gli atleti debbano cominciare a cercare seriamente di essere un po’ più protagonisti sui temi della sicurezza. Penso che prima dell’inizio della stagione quelli fra loro più rappresentativi, come i primi 15 al mondo secondo le classifiche Fis, debbano incontrarsi, fissare delle regole secondo le quali una gara, che sia di Olimpiadi e Mondiali o Coppa del Mondo, si disputa solo quando i margini di sicurezza sono ritenuti accettabili. Devono nominare un loro rappresentante ufficiale che possa in pista nelle situazioni dubbie confrontarsi con la giuria della gara ed esprimere il
Massimiliano Blardone, 32 anni: il gigante è venerdì
pensiero degli atleti». E in fatto di sicurezza ieri si è rischiato anche nella discesa della combinata quando un battipista era in pista mentre sfrecciava a oltre 100 all’ora lo svizzero Viletta. Il presidente Kilian Albrecht, ex slalomista austriaco che ha concluso la carriera fra le porte sotto la bandiera della Bulgaria, è laureato in Giurisprudenza e due anni fa è stato eletto presidente dell’associazione che raccoglie gli atleti. Ha già lottato, a dir il vero con poca fortuna, contro le nuove regole per gli sci entrate in vigore all’inizio della stagione. «E’ vero, dobbiamo contare di più perché la Fis fa sempre solo quello che vuole senza consultarci. Il superG femminile dei Mondiali è stato una follia. Sono convinto che negli infortuni della Vonn e del norvegese Jansrud abbiamo una loro parte di responsabilità anche i nuovi sci. Dobbiamo crescere, decidere di più».
I TEST IN PISTA
Ma il regolamento è vago In gigante la sciata libera è decisa solo dalla giuria Il regolamento della Fis circa la sciata libera in pista prima della gara è come al solito molto vago. L’articolo 704 le rende obbligatorie solo per la discesa, ogni atleta deve effettuare almeno una discesa in velocità sul percorso per poter partire in gara. Ma non precisa neppure se l’atleta la può concludere o ritirarsi sul tracciato. Per quanto riguarda le altre tre specialità la sciata libera (senza il percorso tracciato dalle porte sulla pista), che serve per saggiare la neve, la luce e le difficoltà della pendenza, è «consigliabile» per il superG, la specialità in assoluto più pericolosa perché la velocità letteralmente la si inventa. Infine per gigante e slalom, «la giuria ha facoltà di decidere se è il caso di far effettuare il giorno precedente la gara possibilmente alla stessa ora la sciata libera». Normalmente viene annullata in situazioni precarie di innevamento. Ma a Schladming non è questo il problema. Visto il ghiaccio delle due discese non era il casa di permettere di provare almeno il fondo?
Le cadute di Lindsey Vonn (Usa, in superG), Kjetil Jansrud (Nor, in superG) e Will Brandenburg (Usa, discesa della combinata)
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OGGI IN PISTA DUE UOMINI E DUE DONNE PER NAZIONE
Prova a squadre: gara a non partecipare Nessuno o quasi la vuole. Azzurri: rinunciano Deville e Irene Curtoni E sono polemiche SCHLADMING (Austria)
L’hanno infilato in mezzo al programma perché se l’avessero piazzato l’ultimo giorno probabilmente il Team Event e Schladming si sarebbero spopolati ii anticipo. Una gara che nessuno digerisce, ma che la Fis porta avanti con forza per arrivare a introdurre nel pro-
gramma olimpico una gara a squadre come già avviene per il salto, lo slittino e il pattinaggio di figura. Ma è una gara rischiosa, sulla falsariga del parallelo che in questa stagione in Coppa s’è disputato a Monaco di Baviera e a Mosca. Una gara che si è dimostrata pericolosa, con le porte a circa 10 metri di distanza dove si utilizzano sci da slalom, dove ad esempio l’austriaco Benny Raich due anni fa ai Mondiali di Garmisch si infortunò gravemente.
ne vince di più. In caso di parità (2-2) passa il turno la squadra che nella somma dei tempi vanta gli inferiori. Una prova quindi riservata soprattutto agli slalomisti, ma molti sbuffano, non vogliono prendere rischi prima della gara «vera». Comunque, piaccia o non piaccia, il Team Event assegna medaglie come ogni altra prova dei Mondiali e sono molte le federazioni, a cominciare dall’Austria, che in questo momento hanno fame. Polemiche Un po’ in tutte le
Le regole Le nazioni si sfidano a
eliminazione diretta sullo schema di un tabellone tennistico. Due uomini e due donne per nazione, quattro duelli: passa chi
squadre è la stessa storia, ma in casa Italia è esplosa la polemica. Ogni squadra schiera tre atleti per sesso, due titolari e una riserva (chi sarà lo si può deci-
dere pochi minuti prima della gara). L’Italia schiera Nani, Marsaglia e Simoncelli; Elena Curtoni, Costazza e Karbon (sicura riserva). Ma i due responsabili tecnici si sono trovati di fronte a dei no. Ravetto ha ricevuto quello di Deville, inserito in squadra proprio per questo evento, che ha telefonato al d.t. maschile dicendo che preferiva rinunciare, vista la deludente prestazione del parallelo di Mosca. Quello femminile invece si è visto sbattere la porta in faccia da Irene Curtoni che lamenta mal di schiena e preferisce tenere le energie per gigante e slalom. Planker però si è pure arrabbiato: «Se Deville avesse rinunciato prima avrei potuto convocare una ragazza in più e questo mi avrebbe risolto molti problemi». pa.m.
I dissidenti azzurri Cristian Deville, 32 anni e Irene Curtoni, 27 REUTERS/EPA
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MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
LA GUIDA
Oggi team event, domani giorno di riposo Poi via alle prove tecniche: gigante donne
Christof Innerhofer, 28 anni LAPRESSE
SUPERCOMBINATA MASCHILE: 1. TED LIGETY (Usa) 2’56"96 (2’02"10 + 54"86); 2. IVICA KOSTELIC (Cro) a 1"15; 3. ROMED BAUMANN (Aut) 1"17;
4. Romar (Fin) 1"34; 5. Viletta (Svi) 1"42; 6. Pinturault (Fra) 1"45; 7. Zurbriggen (Svi) 1"46; 8. Janka (Svi) 1"69; 9. PARIS 1"92, 10. Mayer (Aut) 2"41; 11. Bank (Cec) 2"73; 12. Kosi (Slo) 3"97; 13. Zampa (Slk) 4"28; 14. Esteve
(And) 6"16; 15. Vrablik (Cec) 6"59; 16. Bydlinski (Pol) 6"65; 17. Chongarov (Bul) 7"81; 18 De La Cuesta (Spa) 7"96; 19. Danilochkin (Bie) 8"02; 20. Meiners (Ola) 9"28. IL PROGRAMMA Questo il programma delle prossime gare dei Mondiali di Schladming. OGGI Team Event (ore 17).
DOMANI Riposo. GIOVEDI’ Gigante donne (ore 10/13.30). VENERDI’ Gigante uomini (ore 10/13.30). SABATO Slalom donne (10/13.30). DOMENICA Slalom uomini (10/13.30). IN TV: Diretta RaiSport 1 ed Eurosport.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL MEDAGLIERE PAESE 1. STATI UNITI 2. FRANCIA 3. SLOVENIA 4. NORVEGIA 4. GERMANIA 6. ITALIA 7. SVIZZERA 7. CROAZIA 9. AUSTRIA
O 2 1 1 1 1 0 0 0 0
A 0 1 1 0 0 2 1 1 0
B 1 1 0 1 1 0 0 0 2
Tot 2 3 2 2 2 2 1 1 1
Ligety, un’altra magia Adesso può diventare l’uomo dei Mondiali Dopo il superG, è oro in supercombinata: e manca il «suo» gigante «Ho imparato ad andare veloce, l’obiettivo è la Coppa del Mondo» DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI SCHLADMING (Austria)
Era solo il re del gigante, ora sta esagerando. Ted Ligety è ancora d’oro, stavolta in supercombinata, sette anni dopo il titolo olimpico della specialità conquistato sulle piste del Sestriere, a Torino 2006. Come allora in notturna: «Perché a me piace sciare di sera». Di nuovo con una grande prova in velocità, come mercoledì scorso, quando ha battuto tutti in superG. Ieri ha chiuso sesto la discesa, a soli tre centesimi da Dominick Paris, a 72 dal migliore, l’austriaco Baumann. Ammissione: «L’oro olimpico l’ho vinto in slalom, questa volta ho gettato le basi con la discesa. Questi risultati sorprendono anche me».
COME ALL’OLIMPIADE DI TORINO 2006 Lo statunitense Ted Ligety, 28 anni, ha vinto la supercombinata come ai Giochi di Torino 2006. E’ il suo terzo oro mondiale EPA/AFP/ANSA
Padrone E’ il terzo oro mondia-
le in tre specialità differenti per il 28enne dello Utah che ha la stessa aria spettinata e i capelli lunghi e biondi degli esordi. Nel programma di Schladming 2013 manca ancora il gigante, dove sarà al cancelletto da favoritissimo: ci arriva con due ori al collo, risultato che lo affianca a Bode Miller (doppietta nel 2003 e 2005) e lo consacra polivalente come ha sempre sognato. «Finora in slalom non sono riuscito a essere continuo — diceva ieri —, invece in superG e discesa mi sento sempre meglio. Nelle ultime settimane mi sono allenato con la squadra di velocità e in prova sto andando forte. Non volevo accontentarmi del gigante, il sogno grande resta
sempre la conquista della Coppa del Mondo generale».
quella esperienza, la discesa davanti a migliaia di persone, ha trovato l’ispirazione e la voglia di gareggiare sul serio. Non è stato un bimbo prodigio, la sua carriera è decollata dall’argento in slalom ai Mondiali juniores 2004.
che presidente dell’azienda di caschi e occhiali «Shred», che è poi anche il soprannome che gli affibbiò il primo allenatore, a 10 anni. Non si è montato la testa: «In slalom sono sceso tranquillo solo perché avevo sentito che Raich era uscito».
voce in capitolo in una scelta che condizionerà anche le generazioni future di sciatori — diceva ieri —. In realtà quando li ho provati ho capito che venivano incontro al mio stile, sono più stretti, girano più facilmente».
Trofei Nella cassaforte dei genitori ha già riposto tre coppe di gigante e l’oro mondiale di specialità conquistato a Garmisch 2011. Per gli appassionati, oltre che per quel modo unico di sciare in gigante che gli fa rifilare secondi di distacco, è noto per le spettacolari sciate in neve fresca finite su youtube. Nel frattempo è diventato an-
Materiali Ha rinchiuso in un
Il gigante Risultati alla mano:
cassetto tutte le polemiche di un anno fa, quando sul blog postava video dei giganti di Tomba e Stenmark, convinto che le nuove regole sugli sci avrebbero cambiato la tecnica. «Ho protestato contro questi nuovi sci perché non mi sembravano sicuri e perché noi atleti non abbiamo avuto
ha vinto quattro dei cinque giganti disputati in questa stagione, qualcuno (vedi Alta Badia) con distacchi da paura. «Sono favorito nel gigante di venerdì, sarà più facile con questi due ori già vinti. Ma questo non vuol dire che vinco tutto io». O forse sì.
Argento e bronzo a Kostelic e Baumann Italia opaca: Paris nono, Innerhofer fuori
100 all’ora, si è trovato in pista un lisciatore, lo statunitense ha fissato il sesto tempo a 72/100 da Baumann, ma quello che più conta 65/100 davanti a Kostelic. Il francese Pinturault, che avrebbe stabilito il miglior tempo in slalom (53"68), si è invece giocato tutto nella prova veloce (+3"35). Innerhofer si è preso il lusso di essere il più veloce nella parte finale, il muro in picchiata (60/100 al secondo in questo tratto), ma prima ha commesso diversi errori, quasi fosse a disagio con gli sci scelti. Paris (5˚) non ha aggredito la pista con la stessa precisione di sabato, Klotz si è trovato fuori dopo 37".
come nei giorni migliori. Ligety invece non ha fatto calcoli, non ne è capace. Si è buttato, ha preso tutti i rischi e al croato ha rifilato ancora mezzo secondo, portando il distacco finale a 1"15. Per il resto questa supercombinata è stata una carneficina: sui 53 al via solo 28 sono in classifica, 13 ritirati in discesa, 12 in slalom. Nelle retrovie molti sono scesi solo per sopravvivere, fra chi cercava il podio molti ci hanno lasciato le penne, non solo il nostro Innerhofer, ma anche Svindal, il francese Theaux, l’austriaco Raich. «Ci ho provato», dice Innerhofer. «A me invece si è bloccata la schiena durante il riscaldamento dello slalom», confessa Marsaglia. «Per me questo slalom aveva troppi angoli», dice Paris.
indiscesa
Papà e mamma Nato e cresciu-
Viletta rischia lo scontro Ieri in discesa lo svizzero Viletta è passato a 2 metri da un lisciatore per sbaglio in pista
to a Park City, capitale degli sport invernali dello Utah, Ligety ha portato a lungo stampato sul casco la gratitudine per i genitori Bill e Cyndy che gli hanno fatto conoscere gli sci: sul casco, in attesa di sponsor, fino alla stagione 2005/2006 c’era la scritta «Mom and dad». Il colpo di fulmine con gli sci a due anni, la prima gara di Coppa del Mondo a 18. Ai Giochi di Salt Lake City 2002, a 17 anni, era tra i volontari e poi apripista dello slalom maschile. Dice che da
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LA GARA VENTICINQUE RITIRATI
Dominik 5˚ dopo la discesa: «Slalom con troppi angoli». E Christof esce SCHLADMING (Austria)
Lo statunitense Ted Ligety si avvia ad entrare nella storia come l’uomo dei Mondiali di Schladming. Aveva già al collo l’oro del superG conquistato mercoledì, ieri si è preso anche quello della supercombinata con una prova magistrale; e venerdì l’attende il gigante, la specialità dove da due anni è leader incontrastato. L’argento è andato al grande favo-
rito, il croato Ivica Kostelic e il bronzo all’austriaco Romed Baumann. All’Italia, che due anni fa aveva conquistato argento e bronzo in questa gara con Innerhofer e Fill, rimane solo il nono posto finale di Dominik Paris. La discesa Proprio in discesa Li-
gety ha gettato le basi del suo successo. Nella prova in cui Baumann ha preceduto Svindal e il nostro Innerhofer e dove lo svizzero Viletta, a oltre
Lo slalom Chiaramente, con il
L’altoatesino Dominik Paris, 23 anni, in azione nello slalom di ieri ANSA
ritardo che aveva da Ligety, Kostelic doveva andare all’attacco, ma non è apparso esplosivo
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
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TENNIS DOPO LA VITTORIA IN FED CUP CONTRO GLI USA
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Finalmente vince Vinci «Ho copiato da Sara»
I NUMERI
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I doppi giocati e vinti da Roberta Vinci in doppio in nazionale: record. La tarantina non ha mai perso, e con 9 partner differenti: 6 volte con Errani, 3 con Schiavone, 2 con Pennetta e Santangelo, una con Garbin, Adr. Serra Zanetti, Camerin, Casoni e Pizzichini.
Roberta decisiva ispirandosi alla Errani: «Nervi, crampi, ma volevo farcela a tutti i costi»
DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
RIMINI Stavolta no. Stavolta, Roberta Vinci non ha avuto paura di farsi male. Lei, piccolina (1.63), delicata, buona, dolce, ha forzato la sua anima e il suo destino. E ha deciso Italia-Usa, vincendo gli ultimi due match e lanciando le semifinali con la Repubblica Ceca del 20-21 aprile sulla terra, all’aperto, quindi, in Meridione. Roby, non l’amica e gemella di doppio, la più famosa e quotata e giovane Sara Errani.
«Succede, nel secondo singolare, Sara non è stata perfetta: ha pagato la tensione contro un’avversaria fastidiosa come Lepchenko. Ma, comunque, ha vinto la squadra: in Fed Cup, è sempre così. Hanno vinto anche Knapp e Burnett che non sono scese in campo». Ma quanta pressione aveva?
«Io ho sempre dato tutto. Ma stavolta volevo vincere a tutti i costi, anche se c’era tanta pressione: in casa, partendo favorite perché non c’erano le Williams e la Stephens, giocavamo sulla terra, e tutti si aspettavano il 3-0. Eppure per me era una specie di esordio, come titolare di singolare in un match da vincere, era un test di stress e pressione....». Ma perché stavolta vince proprio la Vinci?
«Evidentemente ho imparato da Sara, standoci a contatto
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La classifica di Vinci in doppio, dal 15 ottobre scorso. In carriera, ha vinto 18 titoli di specialità, tra cui 3 Slam (Roland Garros e US Open 2012, Australian Open 2013)
tanto tempo, ho copiato lei che non molla mai». Dopo il primo singolare sembrava persa, ancora.
«Non m’era mai capitato di avere crampi così. Sabato, avevo recuperato non so neanch’io come Lepchenko da 1-5 a 5-5, e poi ho pagato all’improvviso lo sforzo e non avevo più nulla. E’ stato più mentale che fisico. In Fed Cup è diverso: ho accusato la tensione, ho avuto un blocco nervoso, il mio corpo ha avuto una reazione che non conoscevo».
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Che cosa è successo nella notte di sabato?
«A fine partita ero morta: ho fatto massaggi, un bagno caldo, ho bevuto e mangiato tanto. Sono andata a letto solo a mezzanotte e un quarto, con l’angoscia: "Come mi sveglierò domattina?"». Sull’1-2 ha dovuto giocare per forza: dopo il primo set con la Hampton, stava per crollare.
L’esultanza di Roberta Vinci, 29 anni, e l’abbraccio con l’amica e compagna di doppio Sara Errani AP
«Ho ricominciato a sentirmi rigida, ho avuto paura di farmi di nuovo male, di incramparmi tutta e ho avuto un calo violento. Fortuna che l’avversaria ha sbagliato quei due game ad inizio set e mi ha lasciato andare nel punteggio».
pre che cosa farà l’altra e anche che cosa dire e non dire al momento giusto. Sono automatismi collaudati da anni».
gli anni trascorsi in Fed Cup dalla Vinci, prima assoluta (presente dal 2001 al 2013, con l’eccezione del 2008). Ha superato, a 11, Sandra Cecchini e Francesca Schiavone (lu.mar.)
«Sì, lo spero. Sono soddisfatta di me stessa, di come ho affrontato questi due giorni e di quanto ho lottato. Lunedì compio 30 anni, ma spero di continuare ancora per 3/4 anni».
«M’è venuto: "Sei forte". In Coppa, ti scatta dentro qualcosa che negli Slam non succede e fa giocare partite così intense e spettacolari: sarà quella bandierina sul petto che ci fa gasare... Perciò dedico la vittoria agli italiani. Vi abbiamo fatto contenti».
«Che doppio ha giocato, Sara, eh? Siamo state brave: siamo entrate decise per riprenderci il match in mano, da numeri uno del mondo. Ci conosciamo a memoria, l’una sa sem-
Nadal perde felice «Mi sono divertito» (ri.cr.) La favola non è stata a lieto fine, ma forse è giusto così. Perché la sconfitta di Rafa Nadal in finale a Viña del Mar lo rende più umano sulla superficie in cui si è sempre comportato da extraterrestre. Non giocava da quasi otto mesi, dalla sconfitta contro Rosol a Wimbledon, e quindi, come riconosce lui stesso, «il solo fatto di essere arrivato in finale è già un successo». E non si è nemmeno consolato in doppio, dove in coppia con Monaco si è arreso ai nostri prodi Lorenzi e Starace. Obiettivi Certo, lo spagnolo non aveva mai perso contro un mancino sulla terra e Zeballos, che non ha smesso di piangere dal momento in cui ha realizzato l’ultimo punto e fino alla premiazione, è solamente il terzo ad averlo battuto in finale sul rosso, insieme ad illustrissimi compagni come Federer e Djokovic. Insomma, l’argentino a suo modo ha fatto la storia, però non si può giudicare il rientro del vincitore di 11 Slam solo per quanto espresso in una settimana. Non è stato il solito ribattitore feroce, gli è mancato un po’ di killer instinct quando nel secondo set è stato a due punti dal match e ha sparato un dritto in tribuna, ha ovviamente sofferto la distanza, in una partita scollinata ben oltre le due ore. Però adesso va a San Paolo, seconda tappa della nuova vita dopo la sindrome di Hoffa che gli martirizzava il ginocchio sinistro, con altre prospet-
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Rafael Nadal, 26 anni, numero 5 AFP
tive: «Mi sono divertito. Spero che sia l’inizio di molte settimane in cui continuerò a giocare contro i migliori al mondo e a godere di questo sport. Tutto quello che voglio è procedere di giorno in giorno. Ho passato troppo tempo senza giocare, è stato un buon inizio». Anche se mantiene un profilo basso sugli obiettivi ravvicinati: «Per ora devo solo cercare di continuare a lavorare, dovranno migliorare molte cose prima di pensare a tornare numero uno». Intanto, si è rimesso in cammino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Finale: Zeballos (Arg) b. Nadal (Spa) 6-7 (2) 7-6 (6) 6-4. Doppio: LORENZI/STARACE b. Monaco/Nadal (Arg/Spa) 6-2 6-4.
taccuino A ROTTERDAM
Dopo Rimini, qualcosa è cambiato in Roberta Vinci.
E dopo il doppio che cosa ha detto alla sua Sara?
E una volta sul 2-2, il 3-2 del doppio è stato quasi facile.
A VIÑA DEL MAR SCONFITTO IN FINALE DA ZEBALLOS
Viola, 1˚ urrah Atp batte Granollers! A Rotterdam (Ola, 1.575.875 e, cem. indoor), dopo aver superato le qualificazioni, Matteo Viola (n. 145 del mondo, 25 anni di Mestre) batte a sorpresa Granollers (Spa, 34) 5-7 6-3 6-1 e vince la prima partita in carriera in un tabellone Atp. Altri, 1˚ turno: Hanescu (Rom) b. Janowicz (Pol) 7-6 (4) 6-3; Klizan (Slk) b. Mathieu (Fra) 6-4 3-6 7-5; Simon (Fra) b. Brands (Ger) 7-6 (3) 6-4; Dimitrov (Bul) b. Tomic (Aus) 6-3 3-6 6-3; Sijsling (Ola) b. Tsonga (Fra) 7-6 (3) 4-6 6-4. DONNE A Doha donne (Qat, 2.369.000 $, cem.). Risultati, 1˚ turno: Rodionova (Aus) b. Zheng (Cin) 6-2 6-3; Halep (Rom) b. Govor-
tsova (Bie) 6-1 6-0; Ivanovic (Ser) b. Paszek (Aut) 6-1 6-2; Barthel (Ger) b. Putintseva (Kaz) 6-4 6-2; Gavrilova (Rus) b. Medina Garrigues (Spa) 4-6 6-3 6-3; Kuznetsova (Rus) b. Mattek (Usa) 7-6 (1) 6-4. NUMERI Invariti i primi 10 del mondo: Djokovic, Federer, Murray, Ferrer, Nadal, Berdych, Del Potro, Tsonga, Tipsarevic e Gasquet; gli italiani: 18. Seppi; 44. (42) Fognini; 58. (57) Lorenzi; 80. (79) Bolelli; 88. (87) Volandri; 99. Cipolla; 145. (148) Viola; 178. (176) Starace. Fra le donne, Wozniacki torna fra le prime 10 dietro Azarenka, Serena Williams, Sharapova, Radwanska, Li, Kerber, Errani (7), Kvitova, Stosur; le altre italiane: 16. Vinci; 54. (53) Schiavone; 56. (60) Pennetta; 76. (78) Giorgi; 120. (122) Knapp; 152. (155) Burnett; 162. Brianti.
IPPICA I BILANCI DELL’ENTE CHE GESTISCE IL SETTORE
Debiti per quasi 100 milioni I premi del 2012 pagati in 3 anni ENRICO LANDONI
Delusione, rabbia e frustrazione tra gli operatori, che confidavano in un esito ben diverso dell’incontro svoltosi ieri al MEF. Speravano, nell’ordine, che i 30 milioni già stanziati a parziale copertura dei corrispettivi 2012 ancora inevasi venissero erogati entro febbraio, che il loro saldo fosse garantito per aprile, che l’entità del montepremi 2013 fosse ufficializzata e che la riforma dei giochi venisse quanto meno abbozzata. Nel pomeriggio invece la doc-
cia gelata, dopo il triste siparietto delle polemiche sulla nuova governance del settore, tra i delegati seduti al tavolo. Quasi 100 milioni I rappresentan-
ti del Governo hanno infatti dichiarato che i premi a traguardo e i corrispettivi agli ippodromi relativi al periodo giugno-agosto 2012 non saranno liquidati prima del 15 marzo e che per i rimanenti, compresi in altri 66 milioni di debiti (per un totale vicino ai 100 milioni), il credito spettante agli ippici verrà saldato entro il 2015. Così prevede d’altra parte il famo-
Van con slogan di protesta DE NARDIN
so decreto interministeriale dello scorso 31 gennaio, che ha spalmato il debito passato da ASSI a MIPAAF su tre anni, assicurandone l’estinzione attraverso minori spese e la riduzione del numero di corse, più di 200 solo quest'anno tra trotto e galoppo, ai sensi dell’allegato 4 al decreto Catania-Grilli. Almeno per quest’anno l’entità del montepremi dovrebbe essere assicurata, ma dei debiti rimanenti appare impossibile la liquidazione entro fine dicembre. Solo una piccolissima parte dei 66 milioni mancanti potranno essere erogati, sperando in maggiori entrate dal prelievo effettuate da VLT previsto dalla legge Zaia, ma si tratta di «spiccioli». Quanto poi alla riforma delle scommesse, dovrà essere il nuovo Esecutivo ad esprimersi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ESTERO
Parigi: Messalina e Nuvola quasi ok Usa: Gary Stevens ha messo il turbo Ieri a Parigi due vittorie sfiorate dai nostri. Nel Prix de Senlis (m 2100), Messalina Om (Ch. Martens) è finita fortissimo ma non è riuscita ad agguantare Source d’Argent (M. Abrivard), a segno in 1.12.7, conquistando comunque un ottimo secondo posto. Stesso piazzamento per la Varennina Nuvola di Poggio (M. Barbini) nel Prix Juan-les-Pins (m 2700) vinto da Toscane de l’Oison (F. Nivard) in 1.14.8. E intanto a Santa Anita (Los Angeles) il 49enne leggendario fantino Gary Stevens conquista la seconda vittoria (in sole 24 ore) in corsa di gruppo ad un
mese dal suo rientro dopo 7 anni di inattività. Sabato aveva vinto le San Marco Stakes (gr. 2) con Slim Shadey, lunedì è invece andato a segno con Purim’s Dancer nelle Wishing Well Stakes (gr. 2). IERI QUINTÉ 10-12-8-18-11 A Tolosa nessun quinté. Quarté: e 2.760,85. Tris: e 1.234,58. OGGI QUINTÉ A TRIESTE Al Montebello (inizio convegno alle 18.30) scegliamo Olimbiast (13), Ivanov Bi (11), Lion by Pass (12), Nippon Grif (7), Ontheroad Again (15) e Giorgio Trio (4). ANCHE Trotto: Aversa (15.05) e Montegiorgio (15.25).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Atletica Stasera Gibilisco Cusma e Cattaneo
Olimpiadi OGGI L’ESECUTIVO PRENDE LA DECISIONE A LOSANNA
Il Cio sceglie lo sport da sostituire Il pentathlon primo in nomination GIANNI MERLO LOSANNA (Svi)
Scorrono brividi di tensione nella hall dell’hotel Palace, che ospiterà oggi l’Esecutivo del Cio, perché la sede ufficiale ha ancora problemi dopo l’inondazione che l’ha colpita in autunno. All’ordine del giorno c’è la decisione di indicare quale sport è destinato ad uscire dal programma olimpico. Una vera e propria nomination, come nei reality. Il candidato al licenziamento sembra essere il pentathlon moderno, anche se si era sussurrato che potessero essere in bilico il taekwondo e il badminton.
sembra che alla fine le previsioni della vigilia possano essere ribaltate. Certo una sorpresa è sempre possibile, ma è molto remota. Incertezza Va anche ricordato
però che la decisione dell’Esecutivo diventerà una raccomandazione per il Congresso, che deciderà la sorte finale dello sport nominato in settembre a Buenos Aires. In questi mesi la forte lobby, che sostiene il pentathlon, cercherà di convincere i membri Cio ad
La difesa Juanito Samaranch,
membro dell’Esecutivo, legato a questo sport in pericolo, ha detto chiaramente: «Difenderò il pentatlon con le unghie e coi denti, non è possibile cancellare la storia». E’ deciso perchè questo sport è stato inventato da Pierre de Coubertin, il fondatore del Cio. Ha un’origine militaresca, come il pentathlon dell’antica Grecia.
Tiro a segno IN DANIMARCA
Sicurezza Franco Carraro, chairman della commissione del programma olimpico, è arrivato ieri sera nonostante l’influenza, perché la sua presenza era necessaria. L’esperto dirigente non crede che alcune lobby possano cambiare la decisione che verrà presa oggi: «E’ mai successo nella storia che la raccomandazione dell’Esecutivo alla Sessione sia stata respinta? No, quindi... Non dimentichiamoci anche che in questo organo sono presenti tre dei candidati alla presidenza...» Carraro come al solito è stato molto pratico e sbrigativo nell’esposizione. Però qualche turbolenza è sempre possibile. Il futuro Intanto si comincia a
parlare di chi entrerà al posto dello sport uscente nel 2020: il baseball, che adesso si è sposato al softball dopo tante incertezza, spera di ritrovare lo spazio perduto nel primo processo di eliminazione, karate e squash sono in coda da tempo.
Debolezza Il pentathlon ha il
tallone d’Achille per la limitata presenza nel mondo e per i costi, anche se la federazione è dinamica e ha modernizzato le sue regole. La discussione quindi sarà accesa, ma non
evitare la defenestrazione. Loro faranno leva sul fatto che a Buenos Aires ci sarà già molta carne al fuoco: la scelta della città che ospiterà i Giochi Estivi del 2020 e l’elezione del nuovo presidente del Cio, quindi cercheranno di giocare con i voti.
L’azzurro De Luca ai Giochi
Vela COPPA AMERICA
Niccolò Campriani, 25 anni ANSA
Il 45 piedi di Luna Rossa
(r.ra) A 4 mesi dall’inizio della Vuitton Cup i 3 sfidanti sono entrati nell’ultima fase di preparazione. Gli uomini di Luna Rossa in questi giorni si stanno allenando a bordo degli Ac45 aspettando il 14 febbraio per poter tornare a navigare con l’Ac72 (che è stato mandato in cantiere per alcune modifiche al catamarano e all’ala rigida). Il team italiano tornerà ad allenarsi con Team New Zeland che ha appena varato il suo secondo Ac2. Il trasferimento dei due team a San Francisco è previsto ad aprile. Nella baia della città californiana si stanno già allenando gli svedesi di Artemis (che stanno testando la loro seconda vela rigida) e gli americani di Oracle (è la prima volta nella storia dell’America’s Cup che Challenger e Defender si allenano insieme) che la settimana scorsa hanno rimesso a mare l’Ac 72 riparato e modificato dopo l’incidente di ottobre in attesa di varare il nuovo multiscafo con il quale difenderanno la Coppa America.
Non si spengono le polemiche sull’elezione in «quota atleti» in Consiglio Nazionale di Annamaria Marasi. Ieri Daniele Masala, campione olimpico e mondiale di pentathlon moderno, ha inviato un comunicato nel quale informava di aver inviato «a tutte quelle istituzioni ritenute in qualche modo responsabili e garanti della regolarità delle procedure un esposto-denuncia sulla posizione, ritenuta patentemente non corretta, di un membro eletto a far parte del Consiglio Nazionale». Secondo gli organi Coni preposti alla verifica titoli delle candidature, invece, è tutto in regola. Il reggente Agabio ha inviato tutta la documentazione al ministro dello sport, Gnudi, che oggi la esaminerà. La Marasi era stata inserita tra i candidati dopo che la sua federazione aveva certificato la sua partecipazione agli Europei Master del 2009. Il primo dei non eletti Perera Kelum Asanka (unico legittimato a fare ricorso), genero di Simone Gambino candidato alla presidenza del Coni, aveva ritenuto non giusto fare ricorso «perché in un ambito sportivo va rispettato il risultato delle votazioni».
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Ciclismo GIRO DELL’OMAN
Campriani c’è Luna Rossa Appollonio è 2˚ Farà gli Europei torna modificata Tappa a Kittel Come da programma, a sei mesi abbondanti dalle medaglie di Londra, torna in linea Niccolò Campriani. L’azzurro che all’Olimpiade ha conquistato l’oro nella carabina tre posizioni e l’argento nella carabina 10 m, e che da alcuni mesi si è trasferito dall’Università del West Virginia a quella di Sheffield, in Inghilterra, rientra all’Europeo 10 m di Odense (Dan) del 2 e 3 marzo. Con lui la c.t. Valentina Turisini ha confermato il resto della squadra di carabina che un anno fa a Vierumaki (Fin) conquistò il titolo continentale, quindi De Nicolo e Tressoldi. Nell’occasione Campriani fu argento e De Nicolo bronzo. Nella pistola ci sarà Luca Tesconi, argento olimpico a Londra. [CAMBIOTESTO]CONVOCAT I Carabina (tecnico Gaby Buehlmann): uomini Niccolò Campriani e Marco De Nicolo (Fiamme Gialle), Simone Tressoldi (Legnano); donne Martina Pica (Marina), Sabrina Sena (Forestale) , Petra Zublasing (Carabinieri). Pistola (tecnico Marco Masetti) uomini Andrea Amore (Polizia), Giuseppe Giordano (Esercito), Luca Tesconi (Carabinieri); donne Giustina Chiaberto (Susa), Susanna Ricci (Torino).
Quota atleti Coni C’è il caso Marasi
Ha lasciato la corazzata Sky per potersi giocare qualche carta in più nella francese Ag2r e ieri Davide Appollonio è andato vicino al primo colpo nella tappa d’apertura del Tour of Oman, Al Musannah-Sultan Qabous University. Il 23enne molisano (ma vive ad Empoli) è stato battuto solo dal tedesco Marcel Kittel (Argos). «Mi sento in forma — ha spiegato Appollonio —. Avevo preso la ruota giusta, ma sono riuscito a rimontare solo Bouhanni (il campione di Francia, 3˚). Kittel è stato più bravo ma io ci sono». In volata, 5˚ Boonen, al rientro dopo l’intervento per l’infezione a un gomito; 7˚ Fortin, 9˚ Viviani, 10˚ Guarnieri. Giornata tutto sommato tranquilla per i tanti big al via (oggi la tappa è più mossa nel finale): Contador, Nibali, Evans, Gilbert, Froome, Rodriguez. In un certo senso fa eccezione sono Bradley Wiggins, che si è lasciato sfilare nel finale e poi è stato anche rallentato da una caduta: il re del Tour 2012 è stato cronometrato a 1’21".
Davide Appollonio, 23 anni BETTINI
Atletica MASULLO PRESIDENTE
E’ nata a Firenze «A come atletica»
(si.g.) Oggi nel meeting indoor di Val de Reuil (Fra) in gara Marco Salami (3000), Micol Cattaneo (60 hs) ed Elisa Cusma (800). Nei 60 Clarke (Giam) e Vicaut, nei 200 Lemaitre, Craddock (Usa) nei 60 hs e Ahoure nei 60 donne. Sempre oggi, alla Pedro’s Cup di Bydgoszcz (Pol), torna in gara Beppe Gibilisco. Completamento weekend. Ad Ancona. Uomini. 1500: Salami 3’46"16; Nava (Ser) 3’46"39; Elaloiani (Mar) 3’47"30. A Bergamo. Uomini. 60 hs. Jr (1.00): L. Perini 7"89. Triplo: Aldenghi (a) 14.72. Donne. 60: Cadetto (a) 7"72. 60 hs: Balduchelli 8"43. Alto: Vitobello 1.78. Asta: Scarpellini 4.00. A Roma. Donne. 60: Draisci 7"43; Paoletta 7"53. A Nizza (Fra). Uomini. 50 hs: Nalocca 7"00.
SERIE A (m.l.) Oggi, dopo la sosta per la Nazionale, con l’8˚ turno della 2ª fase, riprende la serie A. Programma (ore 20.30). Master Round: Bolzano-Renon; Val Pusteria-Valpellice. Rip. Alleghe. Classifica: Bolzano 49; Renon 47; Val Pusteria* 45; Alleghe 39; Valpellice* 38 (*una in meno). Relegation Round: Asiago-Pontebba; Milano-Cortina. Rip. Val di Fassa. Classifica: Milano 38; Asiago* 37; Cortina 32; Val di Fassa 20; Pontebba* 6 (*una in meno). SOCHI 2014 Con la conclusione dei tornei di qualificazione, definita la composizione dei gironi dell’Olimpiade maschile di Sochi 2014. Girone A: Russia, Slovacchia, Stati Uniti, Slovenia. Girone B: Finlandia, Canada, Norvegia, Austria. Girone C: R.Ceca, Svezia, Svizzera, Lettonia.
Baseball World Classic azzurro
Nuoto
(m.c.) Scatterà giovedì 21 febbraio la preparazione della nazionale italiana per il World Baseball Classic (dal 7 al 9 marzo a Phoenix in Arizona). Gli azzurri lavoreranno al Camel Back Ranch di Glendale, il centro di allenamento dei Dodgers e dei White Sox. Allo spring training azzurro si presenteranno inizialmente 27 giocatori, compreso Maestri, che si aggregherà il 25. Non prenderanno parte al raduno i nove Major League (tra loro Liddi), che il 3 marzo si uniranno ai ventotto selezionati. Mazzieri ha convocato per questa prima fase di allenamento: Panerati, Pugliese, Da Silva, Cooper, Mariotti, Maestri D'Amico, Richetti, Grifantini, Cicatello, Torra, Sweeney, Crabbe, Burkar,, Serafini lanciatori; Reginato, Sabbatani ricevitori; Vaglio, Infante, Santora, Granato, Costanzo, Pantaleoni interni; Avagnina, Desimoni, Ambrosino, Chiarini esterni. 4 le amichevoli: il 25 e 26 febbraio contro una selezione di prospetti dei Seattle Mariners; l'1 e 2 marzo contro i talenti dei Los Angeles Dodgers. EX MAJOR A BOLOGNA (m.c.) Colpo del Bologna: l'esterno californiano Chris Aguila, 33 anni, con 15 stagioni e 1400 incontri tra i pro di cui 150 in Major tra Florida (3 stagioni, esordio nel 2004) e NY Mets (2008). A Novara il ventenne ricevitore Alberto Varin (Bologna) e l'esterno Riccardo Suardi (San Marino). A Grosseto, il terza base Nelwin Sforza, che torna in Ibl, ed il lanciatore Pedro Orta, ex di Modena, Parma, San Marino e Novara.
BOTHA POSITIVO (r.g.) Il sudafricano Francois Botha (48-9-3), 44 anni, sconfitto per la cintura Internazionale Wba massimi da Bill Williams (6) a Brisbane (Aus) è stato trovato positivo all'esame antidoping. Nel 1995, dopo la vittoria su Axel Schulz pugile tedesco, riscontrarono assunzione di nandrolone a Botha.
Insieme per l’atletica. E’ stata costituita a Firenze l’associazione culturale sportiva «A come Atletica», ideata e fondata da 17 persone che in diverso modo hanno rappresentato (in alcuni casi con grandi risultati) questo sport e sono accomunati dalla volontà di promuoverlo. L’associazione si propone di «diffondere in Italia la pratica dell’atletica nel totale rispetto della cultura dello sport inteso come mezzo di confronto leale». Fra le priorità la lotta al doping. Sono allo studio eventi, attività nella scuola, manifestazioni sportive ma anche azioni di supporto per tecnici, dirigenti, giudici, atleti ed ex atleti. All’intero del direttivo sono stati eletti: presidente Marisa Masullo; vicepresidente vicario Danilo Ramirez; vicepresidenti: Genny Di Napoli e Antonella Capriotti; segretario generale Gustavo Pallica. Gli altri soci: Giuseppina Cirulli, Cecconi, D’Ottavio, Gellini, Grippo, Debora Locatelli, Moretti, Petrucci, Pezzatini, Raddi, Nicoletta Tozzi e Ugolini.
Hockey ghiaccio
EPTATHLON OLANDESE (si.g.) Eelco Sintnicolaas ha siglato ad Apeldoorn (Ola) la mpm ’13 dell’eptathon con 6341 punti, 97 meno del record europeo di Sebrle. A Reims (Fra). Uomini. 5000 marcia: Diniz 18’55"65. A Mogilev (Bie). Donne. 60 hs: Talay 8"01. Peso: Kopets 18.73. Ad Atene (Gre). Uomini. Triplo: Tsiamis 16.98. A Vienna (Aut). Donne. 400: Hejnova (R.Ceca) 52"13. A Vaxjo (Sve). Uomini. 200: Astrand 20"72 (r.n.). Donne. 200: Latvala (Fin) 23"30. Pentathlon: Linde (’95) 4335. A Sheffield (Gb). Uomini. 60: Dasaolu 6"58. Triplo: Oke (Nig) 16.87. Donne. 400: Child 52"13 (b. 52"06). A Samara (Rus). Uomini. 5000 marcia: Yerokhin 18’28"54 (mpm ’13); Borchin 18’43"33. Donne. 3000 marcia: Kaniskina 11’57"86 (mpm ’13). A Villeurbanne (Fra). Uomini. Asta: Yang Yangsheng (Cina) 5.70.
Boxe
La Masullo terza sotto da sinistra
Monterey Penisula CC (par 70), il Pebble Beach GL (par 72) e lo Spyglass Hill GC (par 72). Il 32enne di Nashville, nel Tennessee, lo scorso anno vincitore dei dieci milioni di dollari della FedEx Cup, ha conquistato il quinto titolo in carriera superando di due colpi Chris Kirk (269, -17).
MUNNO SECONDO (i.m.) Raffaele Munno 2˚ e Dario Morello 3˚ al 57˚ torneo Debrecen (Ung). 60 Polyansky (Rus) b. Fabio Introvaia wo; 69 Morello b. Abdelghani (Egi) 20-18, p. Nursultanov (Kaz) 26-8; 75 Munno b. Mironchykan (Blr) 11-11 (preferenza), b. Alzhanov (Kaz) 11-11 (pref.), p. Harcsa (Ung) 13-11; 81 Hukkanen (Fin) b. Adriano Sperandio 11-7.
Ghiaccio Coppa short track Fontana 5a nei 500 Le classifiche finali di specialità della Coppa del Mondo di short track. Miglior piazzamento azzurro il 5˚ posto di Arianna Fontana nei 500. Fa ben sperare il 5˚ posto della staffetta femminile, mentre qualla maschile, per il terzo anno consecutivo, non è qualificata ai Mondiali. Uomini. 500: 1. C. Hamelin (Can) 4400; 33. Dotti 182. 1000: 1. Kwak Yoon-Gy (S.Cor) 4023; 44. Confortola 135. 1500: 1. Noh Jinkyu (S.Cor) 5800; 13. Confortola 1151. Staffetta: 1. Sud Corea 4000; 12. Italia 793. Squadre: 1. Sud Corea 5512; 12. Italia 715. Donne. 500: 1. Wang Meng (Cina) 6000; 5. Fontana 2722. 1000: 1. Christie (Gb) 4552; 32. Fontana 210. 1500: 1. Shim Suk Hee (S.Cor) 6000; 17. Fontana 699. Staffetta: 1. Cina 4000; 5. Italia 2100. Squadre: 1. Sud Corea 5320; 5. Italia 2024. SPRING CUP (m.l.) Terzo posto per le Hot Shivers alla Spring Cup di sincro al Palasesto di Sesto San Giovanni (Mi). Sr: 1. Team Surprise (Sve) 172.45; 2. Team Berlin (Ger) 142.36; 3. Hot Shivers 136.38; 9. Shining Blades 53.84.
Golf SNEDECKER VINCE Brandt Snedeker ha vinto con 267 colpi (66 68 68 65, -7) l'AT&T National Pro Am (PGA Tour) su tre percorsi a Pebble Beach in California, il
Hockey pista POSTICIPO (m.nan.) Stasera si gioca il posticipo della 14ª; ore 21 diretta RaiSport 2 Faizanè Lanaro Breganze – Amatori Sporting Lodi, col debutto sulla panchina dei lodigiani di Pierluigi Bresciani, che oltretutto è un ex. Classifica: Viareggio, Valdagno 39; Bassano 32; Lodi 31; Forte dei Marmi 28; Breganze 21; Novara 20; Prato 15; Sarzana, Matera 14; Trissino 12; Follonica 10; Giovinazzo 6; Thiene 1.
RANA INGLESE (al.f.) A Sheffield (Gb, 50 m). Uomini: 200 sl, 100 do Pavoni 1'52”66, 56”99; 100 ra Benson 1'00”98 (28”45); 200 ra Jamieson 2'11”75, Benson 2'14”12; 100-200 fa Roebuck 53”79, 1'58”57; Donne: 200 sl, 200 mx O'Connor 1'59”50, 2'11”27; 100 fa Gray 1'00”30. A Courbevoie (Fra, 50 m). Uomini: 100 do Lacourt 55”86. Donne: 50-200 ra Dobral 33”38, 2'34”62; 200 mx De Ronchi 2'18”81. BEARD INCINTA (al.f.) L'americana Amanda Beard, sette medaglie olimpiche di cui due ori, a luglio diventarà madre per la seconda volta.
Pallavolo TROFEO GAZZETTA (c.g.) 19ª giornata: 76: Zaytsev, 73: Celitans, 63: Stokr, 56: Sokolov, Juantorena, 50: Fei, 49: Petric, 48: Grbic, Kaziyski, Sabbi, 46: Raphael. Donne, 15a: 54: Bauer, 53: Van Hecke, 50: Diouf, 48: Petrauskaite, 47: Di Iulio, 46: Turlea, Aguero. COPPE (a.a.) Champions maschile (ritorno quarti): oggi Smirne (Tur)-Kedzierzyn Kozle (Pol) (and. 2-3). Challanger Cup femminile (ritrono quarti) – oggi 20.30 Rebecchi Piacenza-Le Cannet (Fra) (and. 3-1). ESONERATO (s.ag.) Casalmaggiore ha esonerato il tecnico Milano. La conduzione tecnica della squadra affidata per ora al secondo Bolzoni. Si è parlato di Cuello.
Rugby Ranking mondiale L’Italia torna 11a La sconfitta di Edimburgo costa all’Italia due posti nel ranking Irb: gli azzurri passano dal 9˚ all’11˚ posto, come prima del successo sulla Francia. Il Galles passa dal 10˚ al 7˚, scavalcando anche Samoa e Argentina. La Scozia sale al 10˚, Tonga scende al 12˚. In vista del raduno di domenica per la sfida al Galles di sabato 23, oggi il c.t. Brunel diramerà la lista dei convocati. Intanto l’Irlanda, oltre a Simon Zebo (frattura a un dito del piede destro), per il prossimo match con la Scozia, rischia di perdere gli acciaccati Jonathan Sexton, Mike McCarthy, Sean O’Brien e Cian Healy che domani, a Londra, dovrà comparire davanti alla commissione disciplinare.
Taekwondo JUNIOR SUPER Straordinari risultati per gli juniores azzurri all'Open di Trelleborg, in Svezia. Ben cinque podi complessivi, con tre primi posti femminili: Licia Martignani nella -59 (in finale 15-3 alle tedesca Leonhardt), Cristina Graspa nella -63 che in finale ha piegato la campionessa mondiale di categoria Yanna Schneider (Ger) e Cristiana Rizzelli nella -68 che in finale ha battuto Anastasia Didenko (Rus). Terzo posto per Maristella Smiraglia nella -68 e, nel maschile, secondo posto per Alessandro De La Rua nella -59 kg, battuto 1-2 in finale da Ilya Levitskiy (Rus).
Tuffi DALEY VINCE (al.f.) Dopo i clamori per la sua partecipazione al reality show televisivo «Splash», Tom Daley torna sulla piattaforma: ai campionati britannici di Plymouth, il 18enne si impone dai 10 metri con 501 punti.
Vela VENDEE GLOBE (r.ra) E’ stato recuperato dal Team Acciona la barca di Sanso che lo spagnolo aveva abbandonato dopo il rovesciamento dello scorso 3 febbraio. Nelle operazioni di recupero il relitto è stato raddrizzato e rimorchiato fino a Ponta Delgada nelle Azzorre. Sono le indagini per scoprire le cause del distacco della chiglia. Nel frattempo è giunto a Les Sables d'Olonne anche Bertrand de Broc che ha chiuso al nono posto. Restano in gara ancora Tanguy de Lamotte e Alessandro di Benedetto a 2170 miglia dal traguardo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
ALTRI MONDI
la storia Dalla vicinanza a Giovanni Paolo II fino alla notizia che spiazza tutti UNA VITA DI FEDE ASSIEME A WOJTYLA Il cardinale Joseph Ratzinger con Giovanni Paolo II, suo predecessore in Vaticano: nel 1981 Wojtyla lo aveva nominato prefetto della Congregazione per la dottrina della fede EPA
L’ELEZIONE NEL 2005 DA «UMILE OPERAIO» È il 19 aprile del 2005: al quarto scrutinio Ratzinger è eletto Papa col nome di Benedetto XVI. Nella loggia delle benedizioni, parlando alla folla, si definì un umile operaio nella vigna del Signore EPA
L’ANNUNCIO SHOCK DAVANTI AI CARDINALI Sembrava un giorno normale in Vaticano, ma i cardinali riuniti in Concistoro a metà mattina sono stati disorientati dall’annuncio shock: il Papa non ha più forze «adeguate» e si dimette ANSA
TRA LA GENTE NELLA GRANDE PIAZZA
Annuncio shock e quel fulmine su San Pietro Tanti applaudono la decisione per la sua «umiltà e dignità», per altri «ci sono delle ombre»
Il fulmine sulla basilica di San Pietro ieri sera ANSA ELISABETTA ESPOSITO ROMA
Su piazza San Pietro il cielo è bianco e pesante, fa freddo. I turisti, più o meno fedeli, fanno lo slalom tra telecamere, fotografi e furgoncini delle tv su cui svettano parabole grandi così. I giornalisti sono tantissimi, ma per il resto sembra una giornata come tante. Anche perché, a una manciata di ore dallo storico annuncio, in molti non sanno nulla. Diamo la notizia anche a padre Anthony Dattilo, pastore della chiesa di Santa Caterina da Siena di Cincinnati: «Really? Alcuni lo avevano detto. È una decisione molto moderna presa da un pontefice molto tradizionalista. E credo che si rivelerà importante per il futuro, darà a chi è malato o stanco il coraggio di farsi da parte». L’atmosfera comunque è strana. «La gente sembra disorientata — commenta Luca Della Bitta, giovane sindaco di Verceia, paesino in provincia di Sondrio — ma se la motivazione è quella che sento credo sia un grande gesto: riuscire a fare un passo indietro non è facile, speriamo sia d’esempio per tanti nostri politici». Su un maxischermo trasmettono la conferenza stampa di padre Lombardi. «Ma è senza audio! Peccato, avrei voluto capire meglio», si lamenta Roberta Segna, turista vicentina. Lei sapeva già tutto e ha una sua versione: «Forse è malato e non vuole spettacolarizzare il dolore come Wojtyla». E il marito, Gianni Mazzotta: «Speriamo dietro non ci sia altro». Già, perché c’è pure chi pensa male. Come Maurizio, barista alla Galleria San Pietro, romano verace: «Chissà che impicci ci sono sotto, soldi, politica, il Corvo, la pedofilia... Troppe ombre». Sulla piazza c’è anche Diego Bianchi, volto di Rai 3 meglio noto come Zoro. Con la telecamerina riprende tutto e promuove la candidatura di Papa Waigo: «Ma qua pare che non gliene freghi niente a nessuno». Ha ragione. Arriva la sera, il cielo si fa scuro, inizia a piovere. E sul Cupolone si schianta un violento fulmine. Non esattamente un bel segnale... © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO IN POLE ARINZE E TURKSON
Bookmaker scatenati: «Futuro pontefice nero» Subito scatenati i bookmaker inglesi su chi sarà il prossimo Papa. Per tutti il favorito è l’80enne nigeriano Francis Arinze, seguito dal ghanese Peter Turkson e dal canadese Marc Ouellet. I primi due sono neri. Puntate accettate anche su Angelo Scola e l’honduregno Rodriguez Maradiaga. A Napoli, intanto, già pronta la cinquina del pontefice: 32, 11, 2, 28 e 72 (’a meraviglia).
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Il fatto del giorno
OTTO ANNI DA GUIDA SPIRITUALE
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
19 APRILE 2005 Joseph Ratzinger viene eletto Papa nel secondo giorno del conclave, al quarto scrutinio
Il Papa lascia: «Sono stanco» Un simile gesto si poteva prevedere?
28 APRILE 2005 Benedetto XVI concede la dispensa per l’inizio della causa di beatificazione di Papa Wojtyla 28 MAGGIO 2006 In Polonia visita il campo di concentramento di Auschwitz
A sorpresa Ratzinger si ritira il 28 febbraio e non parteciperà al Conclave. I cattolici divisi: «Scelta coraggiosa». «No, dalla croce non si può scendere»
17 MARZO 2009 In Africa parla di Aids: «Una tragedia che non si può superare con la distribuzione dei preservativi che anzi aumentano i problemi» 9 MAGGIO 2009 Incontra in Giordania Re Hussein e incoraggia il dialogo tra cattolici e musulmani 25 SETTEMBRE 2011 In un discorso dice: «Se togli il diritto, cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti?» 14-16 SETTEMBRE 2012 «Pellegrino di pace» incontra i capi delle comunità musulmane e chiede che cessi la violenza 12 DICEMBRE 2012 Il Papa sbarca su Twitter e in poche ore ha milioni di followers
Assediato dai cronisti, che ieri hanno dato la caccia a tutti quelli che avessero un qualche titolo per parlare delle dimissioni del Papa, l’elettricista Angelo Mosca, che gli andava da 15 anni a mettere a posto le lampadine in casa, ha detto questo: «È un uomo stanco, distrutto: i suoi collaboratori mi dicono che va a letto a mezzanotte e si sveglia alle quattro. A 86 anni nessuno può reggere certi ritmi. I suoi collaboratori mi avevano già detto che era molto stanco, sfinito, provato fisicamente». Angelo ricorda con le lacrime agli occhi che Ratzinger, Papa da due mesi, lo invitò a sentir messa nel suo appartamento. Era di martedì, ore 7 di mattina, lui e la moglie Wanda si ritrovarono soli, in quel piccolo spazio sacro, col Sommo Pontefice.
1Com’è stato il discorso...? Mi lasci finire. In Borgo Pio, dove abitava il Papa, c’è un ristorante che si chiama Venerina. La signora Venerina ospitava il cardinale Ratzinger quando aveva ospiti. Spesso non aveva posto (il segretario Georg: «Ma
lei lo sa chi è Ratzinger?», Venerina: «Che posso farci se non ho posto?»), quando riusciva a sistemare tutti serviva al futuro pontefice fettuccine con gamberetti, zucchine e zafferano. Sapeva che la mamma di Benedetto faceva la cuoca? Il padre era poliziotto. Dice Venerina: «Giorgio, cioè padre Georg, un mese fa mi ha raccontato che il Papa stava bene, ma che era molto, molto stanco. Governare la Chiesa di questi tempi richiede tanta forza. Lui è un uomo intelligente, riservato, timido. Quando ci incontravamo, mi abbracciava. La decisione di lasciare deve aver richiesto tanta forza d’animo. Anche tanta sofferenza». È vero che il Papa arrossiva con grande facilità, e che, potendo, preferiva star solo a meditare. La scelta di dimettersi ha provocato un duro giudizio del cardinale di Cracovia, Stanislaw Dziwisz: «Dalla croce non si scende». Dziwisz era segretario di Wojtyla, gli restò vicino fino all’ultimo. Anche Ratzinger vide la lunghissima agonia di Wojtyla, un Papa reso storto dai mali del corpo. Proprio per aver visto questo, forse, ha deciso di lasciar perdere.
«
Vires meas non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum
PAPA BENEDETTO XVI LA SUA FRASE IN LATINO
2 Volevo chiederle del discorso con cui s’è congedato.
Ieri mattina, alle 11.40, davanti al Concistoro convocato per decidere su tre beatificazioni, parlando in latino. Non se l’aspettava nessuno, a parte, forse, il cardinale Scola, che poi l’ha abbracciato. «Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per
comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che,
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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I PRECEDENTI SONO SOLAMENTE SETTE I CASI DI RINUNCIA AL RUOLO DI PONTEFICE
Dal «gran rifiuto» di Celestino V a Gregorio XII: pochi gli «abbandoni» nella storia della Chiesa Nella «Divina Commedia» Dante lo bollò come «colui che fece per viltade il gran rifiuto»: è di Celestino V, nel 1294, la rinuncia più celebre alla carica di Papa, avvenimento clamoroso che prima di ieri era accaduto solo sei volte (non c’è accordo fra gli esperti, alcuni casi sono controversi). Celestino, oggi santo, era un eremita che abbandonò il trono papale dopo soli quattro mesi per sfuggire alle manovre della politica. Il primo Papa ad abdicare fu Clemente I, nel 97 dopo Cristo, esiliato e poi
_la messa è finita
d Dai pedofili allo Ior
HANNO DETTO
S Joseph Ratzinger è nato a Marktl, in Germania, 85 anni fa. È il 265˚ papa della Chiesa cattolica
S Giorgio Napolitano «Io e Benedetto XVI avevamo un’affinità speciale. Il suo è stato un gesto di coraggio e straordinario senso di responsabilità»
ANSA
S Barack Obama «A nome degli americani, io e Michelle pregheremo per lui. La Chiesa svolge un ruolo fondamentale negli Stati Uniti»
S dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua Santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio».
3 Dove andrà? A Castelgandolfo prima, poi nel monastero di clausura che sta dentro San Pietro. Non parteciperà al conclave. Un documento anonimo, in lingua tedesca, diffuso dal Brasile un anno fa annunciava la caduta di Rat-
zinger e faceva il nome del successore che lui stesso aveva prescelto, cioè l’arcivescovo di Milano, cardinale Scola. Ieri giravano i primi nomi dei successori, cardinali africani o canadesi o francesi o italiani. Per il momento si tratta di esercizi destituiti di ogni fondamento. Nessuno ha avuto il tempo di parlare con nessuno, nemmeno i bookmakers, che stanno comunque già accettando le scommesse sul successore.
4 È il secondo papa che si dimette, no? Dopo Celestino V...
No, è il settimo. Dopo Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Celestino V, Gregorio XII (che lasciò il 4 luglio 1415). Celestino V è il più famoso per via di Dante che, senza nominarlo, lo mise all’Inferno, tra i vili. La Chiesa invece lo ha fatto santo, e Benedetto XVI, in visita a Sulmona nel 2010, ne esaltò la spiritualità. Una delle tante premonizioni su quello che è successo ieri. Nel libro La luce del mondo Ratzinger disse a Peter Seewald: «Quando un Papa giunge alla chiara consapevo-
lezza di non essere più in grado fisicamente, mentalmente e spiritualmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto e in talune circostanze anche il dovere di dimettersi».
5 Reazioni? Quelle che può facilmente immaginare. La Cina non ha neanche dato la notizia. La Bild ha titolato: «Il nostro Papa Benedetto si dimette». La teologa Marinella Perroni vede nelle dimissioni del Papa una nuova definizione del pontificato, non più legato a questo punto alla durata in vita del Pontefice. Il teologo Vito Mancuso, che di questo papa è stato un avversario, ha giudicato la rinuncia un gesto «schietto, moderno». Flavio Romani, presidente del circolo Arcigay, è contento che sia uscito di scena: «Benedetto XVI non ci mancherà: è un Papa nemico dei diritti e dell’uguaglianza, per anni megafono di omofobia e discriminazione. Ha provocato inutili sofferenze a migliaia di gay, lesbiche e trans, e alle loro famiglie». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sinistra in alto, in senso orario: Clemente I, Benedetto IX, Celestino V e Gregorio XII
martire. Non voleva lasciare i fedeli senza guida e rinunciò alla carica. Come fece Ponziano deportato in Sardegna nel 235, mentre Silverio, nel 537, lasciò a Vigilio in punto di morte. Ma ci sono vicende meno nobili, come quella di Benedetto IX, che vendette il suo titolo a Gregorio VI pare per oltre 650 chili d’oro. Ma si riprese il trono. L’ultimo Papa a lasciare è stato Gregorio XII, che si dimise nel 1415 per porre fine al «grande scisma d’occidente», quando regnavano allo steso tempo ben tre Papi.
Angela Merkel «Quando ho avuto la notizia mi sono emozionata. È e resterà uno dei più significativi pensatori religiosi»
S François Hollande «La sua è una scelta umana, rispettabile. Ha fatto enormi sforzi in favore della pace. Il futuro? Non presenteremo candidati...»
«I tanti scandali lo hanno sfibrato»
Ratzinger e un pontificato «difficile» culminato con Vatileaks. Il teologo Mancuso: «Troppi errori» FILIPPO CONTICELLO
Sopra ogni cosa finissimo teologo. E poi conservatore, senza se e senza ma. Benedetto XVI ha voluto riaffermare l’identità cattolica tradizionale e per questo è stato accusato da più di un liberale: gli rimproverano di aver portato la chiesa indietro nel tempo e di aver danneggiato il dialogo con ebrei e musulmani. In un pontificato lungo 7 anni, 10 mesi e 9 giorni, Joseph Ratzinger ha avuto più di un problema spinoso da maneggiare: l’affaire Vatileaks e i documenti trafugati in quantità da Paolo Gabriele, ex assistente di camera condannato e poi graziato, è l’ultimo caso e forse non il più grosso. Per anni è soffiato come un ciclone lo scandalo pedofilia: la valanga di accuse penali contro sacerdoti e vescovi, soprattutto irlandesi e statunitensi, colpevoli di abusi ai bambini ha portato a un’inchiesta ufficiale, anche se le vittime avevano chiesto un’indagine della Corte penale internazionale. Nel 2006 un viaggio nella sua Germania creò la primi crisi interreligiosa: il Papa a Ratisbona citò un imperatore bizantino che definì alcuni insegnamenti di Maometto come «cattivi e disumani». Messaggio frainteso in parte e inevitabili proteste (anche violente), almeno fino alla mossa conciliatoria: un viaggio storico di Benedetto XVI in Turchia e una preghiera nella Moschea blu di Istanbul con il gran muftì. Alti e bassi anche nelle relazioni con gli ebrei, non certo contenti della beatificazione di Pio XII. Al passo con gli anni A far crescere i problemi c’è anche lo Ior, la banca del Vaticano, ciclicamente al centro di irregolarità: nel 2010 le accuse di violazione delle norme antiriciclaggio e il presidente Ettore Gotti Tedeschi, persona di fiducia del Papa, silurato in un amen. Insomma,
«
Un conservatore sul dialogo interreligioso, le donne e il sesso VITO MANCUSO TEOLOGO E SCRITTORE
In alto Benedetto XVI alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid del 2011. Sotto con il suo ex maggiordomo, Paolo Gabriele, graziato per Vatileaks AP
ce n’è abbastanza anche per sfibrare la tempra di Ratzinger: «Di certo questo lungo elenco di scandali l’ha indebolito, scoraggiato interiormente — racconta il teologo Vito Mancuso —: la sua decisione storica è in parte figlia della delusione nello scoprire che una istituzione che dovrebbe vivere nell’eticità spesso ha preso un’altra direzione». Mancano ancora alcuni giorni per l’addio e l’inizio turbolento del Conclave, ma è già tempo di bilanci: «Apprezzo questo Papa dal punto di vista spirituale e la sua scelta conferma la mia stima, ma giudico assai negativamente il suo pontificato», taglia netto Mancuso. Per lui mancano scelte coraggiose sui tanti nodi della chiesa moderna: «Dal dialogo interreligioso alle posizioni sulle donne, dalla morale sessuale alle nomine di cardinali e vescovi, quasi niente è al passo con gli anni». © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Moretti preveggente Nanni Moretti lo aveva anticipato nell’aprile 2011 con «Habemus Papam»: il protagonista del film, un cardinale interpretato da Michel Piccoli (foto sotto), eletto Papa, entrava in crisi e rifiutava il ruolo
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ALTRI MONDI
LA GUERRA AL TERRORE
Mali, Obama in aiuto: 50 milioni alla Francia Il presidente americano Barack Obama sblocca lo stanziamento di 50 milioni di dollari a favore della Francia e
La neve c’è stata ma senza problemi «Troppo allarme» Big Snow è arrivata, scuole chiuse e qualche disagio. La polemica: «Assurdo fermare i Tir» 1
DANIELE VAIRA
E la neve alla fine è arrivata. La perturbazione «Big Snow» ha portato abbondanti fiocchi al Nord, ma il «sistema» organizzativo ha retto. Non sono mancate però le polemiche. Fin dalle prime ore di ieri mattina, sono state imbiancate Torino, Genova e Milano. Acqua alta a Venezia. In Piemonte sono caduti fino a 60 centimetri in montagna, elevando il rischio di valanghe. Dalle 22 di domenica è stata vietata la circolazione ai Tir in undici regioni, un provvedimento che ha scatenato le polemiche dei sindacati degli autotrasportatori, di Confartigianato e di Confindustria: «Un settore è stato penalizzato. La chiusura delle strade non può essere preventiva, ma solo in caso di gravi allarmi». Non sono mancati però gli incidenti: ieri una casalinga è morta a Reggio Emilia dopo che la sua auto è uscita di strada per la neve, scontrandosi proprio con un autocarro. Una bimba, in provincia di Lucca, è stata invece colpita da un ramo di un albero mentre era in strada: è in gravi condizioni. Il freddo ha colpito anche il Centro e il Sud dell’Italia. Migliaia i volontari che hanno lavorato per pulire le strade e per aiutare i senzatetto. Inevitabili i disagi. Voli ridotti o ritardati all’aeroporto di Fiumicino, ma la rotta con più tagli è stata quella verso Milano Linate. Treni in tilt a Trieste. Prove dopo le elezioni Ritardi ci sono stati pure all’aeroporto di Genova. La città è stata colpita nel pomeriggio da una bufera di neve, che ha mandato il traffico in tilt. In Liguria, Emilia Romagna e Toscana molte
2
3
1 La nevicata abbondante a Milano 2 A Venezia c’è stata anche l’acqua alta 3 A Napoli la pioggia ha fatto cadere un ponteggio ANSA
scuole sono rimaste chiuse. Rallentamenti si sono verificati sull’A6 Torino-Savona e sull’A1 Bologna-Firenze. Il maltempo ha portato acquazzoni e temporali al Sud, e temperature polari ovunque con il record dei -13˚ sul Gran Sasso e i - 7˚ nel Salernitano. A Napoli è crollato un ponteggio mobile, a causa della pioggia. Tanta pa-
ura e diversi veicoli danneggiati, ma non ci sono stati feriti. Le prove scritte del concorso dei docenti, che dovevano svolgersi tra ieri e oggi, e che sono state rinviate per il maltempo, si terranno, intanto, dopo le elezioni. Lo ha confermato ieri il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
del Ciad nell’ambito del conflitto in Mali. «Esiste una situazione di urgenza imprevista che richiede un’assistenza militare nell’ambito degli sforzi per proteggere il Mali dai terroristi», dice Obama. Intanto prosegue l’offensiva francese a Gao, città in mano ai jihadisti: lanciati diversi razzi.
VERSO LE ELEZIONI
Berlusconi: «Lo spread? Non importa» Niente può fermare gli screzi e gli scambi quotidiani tra Silvio Berlusconi (nella foto Ansa) e Pier Luigi Bersani. Ieri il leader del Pdl, e aspirante candidato al ministero dell’Economia, è intervenuto sullo spread in maniera colorita: «Gli italiani non devono preoccuparsene. È la differenza tra quello che deve pagare la Banca d’Italia sui titoli di prima emissione e quello che paga la Banca centrale tedesca sui suoi, non ce ne può importare di meno». Immediata la replica del segretario del Pd: «Certamente, non gliene può fregare di meno e abbiamo visto i risultati». E a chi gli faceva notare che il suo avversario politico ha affermato di viaggiare sulla corsia di sorpasso, ecco la battuta ironica: «Si, ma guida contromano su un’autostrada». Un tentativo di smarcamento dal dibattito lo ha fatto, invece, Antonio Ingroia. «Io non rincorro le proposte del Cavaliere, ne dice una al giorno. Sono più importanti le proposte serie, concrete di Rivoluzione Civile». Nell’arena politica non poteva mancare il premier Mario Monti, sempre più a suo agio nel lanciare frecciatine ai suoi avversari. Ieri il motivo del contendere è stata la mancata riforma della legge elettorale: «I due poli hanno trovato molto conveniente, tacitamente, accordarsi per non fare la riforma sulla legge elettorale».
UCCISO L’AGGRESSORE
Usa, una sparatoria in tribunale: 3 morti Ennesima sparatoria negli Stati Uniti: sono tre le persone rimaste uccise, compreso l’uomo che ha aperto il fuoco, ieri in un
tribunale di Wilmington, in Delaware. Una persona è entrata in aula, ha estratto una pistola ed ha cominciato a sparare. Tra le vittime anche la sua ex moglie. L’aggressore è stato poi ucciso dagli agenti. L’edificio è stato evacuato e sono stati controllati tutti i piani.
A notizie
CIANCIMINO «SALVA» I NASTRI
Tascabili Oggi la protesta dei ginecologi
Sciopero in sala parto Rinviate 1100 nascite S Telefonate Napolitano, distruzione spostata I legali di Massimo Ciancimino (nella foto), figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito, hanno ottenuto il rinvio della distruzione dei nastri delle intercettazioni delle telefonate tra l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, indagato nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Gli avvocati ritengono che nelle telefonate possano esserci elementi utili alla difesa del loro assistito. La distruzione dei nastri, disposta dal gip di Palermo Ricciardi, era prevista ieri ma non sarebbe comunque avvenuta perché il tecnico non ha raggiunto la Sicilia causa maltempo
Oggi in tutt’Italia scioperano i ginecologi e le ostetriche: nasceranno 1.100 bambini in meno perché i cesarei programmati sono stati rinviati. Chiusi i consultori familiari. Garantite le emergenze e le prestazioni non differibili. Due le ragioni della protesta: la mancata messa in sicurezza dei «punti nascita», inserita in un piano del 2010 che prevede, tra l’altro, la guardia ginecologica e pediatrica attiva 24 ore, e nuove norme in campo assicurativo.
Assad ai ribelli: «Non cederemo»
Esplode bomba siriana oltre il confine turco: 13 vittime e 40 feriti
Un uomo ferito alla testa dopo l’attentato di ieri AP Infetta la Turchia la guerra civile che devasta la Siria. Ieri un’autobomba è esplosa al confine tra i due Paesi, sul lato turco del valico di Cilvegozu: 13 morti, 5 turchi e 7 siriani, più di 40 i feriti. Damasco accusa da tempo Ankara di appoggiare i ribelli. Che, intanto, rivendicano la presa della diga più grande della Siria. Il capo dell’opposizione ha inviato ieri un «ultimo messaggio» al regime perché accetti il dialogo. «Non cederemo», replica il presidente Assad.
Cinque voli low cost al giorno
Milano-Roma: da marzo EasyJet sfida Alitalia Finisce il monopolio di Alitalia sulla rotta Fiumicino-Linate. Dal 25 marzo, EasyJet programmerà cinque voli quotidiani Roma-Milano nella prima fascia del mattino e nell’ultima tra pomeriggio e sera con prezzi low cost, a partire da 29,75 euro. La compagnia britannica ha ottenuto dall’Enac sette slot (spazi temporali di atterraggio e decollo) tolti ad Alitalia su decisione dell’Autorità per la concorrenza. L’obiettivo è trasportare 350 mila passeggeri nel primo anno.
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ALTRI MONDI MASSIMO ARCIDIACONO
Si chiama Spotify, si legge spotifai, è nato a Stoccolma cinque anni fa e promette di rivoluzionare il modo di ascoltare la musica. Preceduto da mille indiscrezioni (il segreto peggio nascosto degli ultimi mesi), da oggi il servizio è disponibile anche in Italia e il verbo "promettere", visto quanto accaduto nei 17 paesi dove è già presente, appare solo prudenziale. Spotify è un servizio di musica on demand in streaming. Cioè? Un catalogo discografico sterminato, oltre 20 milioni di brani, al quale è possibile accedere in maniera istantanea dal proprio computer, ma anche in mobilità, da un tablet o da uno smartphone. Basta ave-
LA NOVITÀ DA OGGI ANCHE IN ITALIA IL SERVIZIO IN STREAMING: 20 MILIONI DI BRANI DISPONIBILI, BASTA AVERE INTERNET E ACCETTARE GLI SPOT
Si legge «Spotifai» e cambierà la maniera di ascoltare la musica re una connessione internet e, naturalmente, essersi registrati al servizio. Niente più download, chiavette usb, per non parlare dei cd: roba preistorica. Bensì, la possibilità di creare fino a 9.999 playlist o di "immagazzinare" offline fino a 10mila canzoni da poter riascoltare quando si vuole. Basta connettersi, utilizzare la funzione "discovery" e ricercare un artista, un album, un brano. Oppure visionare le novità su quella "what’s new" o ancora connettersi ad applicazioni de-
dicate (quella della bibbia della musica Billboard, per esempio o delle smart tv, degli operatori telefonici, delle radio pronte ad entrare in Spotify). Social Decisivo appare lo svi-
luppo "social" dei servizi in streaming: su Spotify è possibile condividere brani e playlist su Facebook, Twitter o su un blog, seguire le scelte degli amici o quelle delle star (cliccatissime le selezioni di gente come Shakira o Wayne Rooney. In Italia Spotify arriva, non a ca-
La videata per l’iPod di Spotify
so, in contemporanea al Festival di Sanremo (e nello stesso giorno di Polonia e Portogallo) e renderà disponibili dopo 48 ore gli album di gran parte dei cantanti in gara. La forza di servizi simili ha spinto la major ormai da tempo a stringere accordi e, ad oggi, il marchio svedese ha già distribuito 500 milioni di dollari di diritti, diventando la seconda fonte di ricavi per le case discografiche in Europa.
È il Festival dello sport A C’è chi tifa e chi ricorda
I costi Gli utenti possono scegliere tra tre tipi di account: il primo è gratuito, ma con l’impegno di tre minuti di pubblicità ogni ora di ascolto, gli altri costano 4,99 euro o 9,99 al mese, a seconda del numero di dispositivi attivabili. Lo sbarco di Spotify in Italia apre ufficialmente la battaglia per lo streaming, prima degli svedesi erano arrivati in sordina i francesi di Deezer, ma la vera sfida è allo store di iTunes e ai video di Youtube, proprietà di Google. Non a caso a guidare la pattuglia italiana è stata chiamata Veronica Diquattro: giovane (30 anni), carina, biondina e con un vistoso curriculum tra i ranghi del motore di ricerca californiano. © RIPRODUZIONE RISERVATA
A LOS ANGELES OSCAR DELLA MUSICA
OGGI FA 90 ANNI
Parte un Sanremo zeppo di atleti. Stasera anche Montella: «Mi piace Gazzè». E la Pennetta: «Non dimentico la Martini» GABRIELLA MANCINI
LE VOCI DELLA VIGILIA
Parte un Festival sportivo più che mai. Molti atleti sfileranno all’Ariston per annunciare le canzoni «promosse» e per raccontarsi. Questa sera si comincia con Flavia Pennetta, Vincenzo Montella, Stefano Tempesti e Angelo Ogbonna. Ognuno con un ricordo di Festival o di un brano particolare. «La canzone più bella in assoluto per me è Gli uomini non cambiano di Mia Martini. Molto intensa — dice la tennista —. Una canzone alla quale sono rimasta affezionata è Ancora di De Crescenzo, la ascoltavo sempre a Dubai. Per questo Festival sarò banale, ma apprezzo Chiara». Il tecnico della Fiorentina non può dimenticare «Nel blu dipinto di blu. E Tutto quello che un uomo di Cammariere evoca in me bei ricordi. Chi mi piace quest’anno? Max Gazzè». Il pallanotista, invece, sta per «Daniele Silvestri», e tra le canzoni del passato elegge «Perdere l’amore di Massimo Ranieri». Il calciatore del Torino stasera rappresenta l’Italia multietnica insieme a Toto Cutugno che canterà L’italiano».
Littizzetto show «Ballo e canto» Scatenata Luciana Littizzetto alla vigilia del Festival. Mentre Fazio definisce un’impresa impossibile il poter ripetere il record del 2012, lei scalpita: «Io e Fabio canteremo, forse ballerò anche un pochino, anche se mi ritrovo sempre nel posto sbagliato... Ma sarò attentissima a quello che dirò, l’ho promesso a Leone...», il direttore di Rai 1. «Come sarà il Festival? Un po’ comunione e liberazione: è un momento di comunione e insieme di leggerezza. In questo paese dove tutto è fatica, pesantezza, conflitto, l’idea di uno spazio di liberazione alla fine è anche terapeutico».
Al Festival Vincenzo Montella, Flavia Pennetta ed Elisa Di Francisca ANSA
Biaggi: «I Modà mi intrigano». Ogbonna con Cutugno, Baggio il superospite
Fiorettiste E tanti altri campioni
si incroceranno sul palcoscenico. Mercoledì sarà la volta delle fiorettiste. Elisa Di Francisca: «Le canzoni che vincono non mi sono mai piaciute: sono legata a Vita spericolata di Vasco
Sono una signora minuta,
diversamente affabile DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA
DI FIAMMA SATTA
)
Vorrei essere un orco per far paura ai maleducati
piuttosto elegante e non ho l’aplomb di un orco ma quel giorno avrei desiderato esserlo. Non il tenero Shrek piuttosto uno qualsiasi degli orchi de Il signore degli anelli con tanto di mazza ferrata, accessorio utilissimo. A che? A darla sul cruscotto della Smart parcheggiata con il muso dentro l’unico scivolo del marciapiede di fronte a casa mia. E quando dico “unico” significa che non ce ne sono altri che mi consentano di scendere con la carrozzina dal marciapiede e
che arrivò penultima. Un brano nei miei ricordi? Un altro amore no di Lorella Cuccarini: lo ascoltavo sempre in camper con i miei. Quest’anno tifo per Malika». Arianna Errigo: «A me piace Annalisa Scarrone, che arriva da Amici, ma anche Malika e Chiara sono nelle mie corde». Ilaria Salvatori: «Io sono una fan di Simone Cristicchi. Mi aveva colpito Ti regalerò una rosa e anche quest’anno sto per lui». Tra gli sportivi anche Felix Baumgartner, Jessica Rossi, Max
Biaggi e altri da definire. «Il brano che rammento di più è Terra promessa di Eros — racconta l’ex pilota — passa il il tempo ed è sempre bello. Anche Pensa di Fabrizio Moro. Come saprei di Giorgia mi fa tornare in mente la giovinezza. E quest’anno mi intrigano i Modà, sono sempre originali». Fazio tra i superospiti ha chiamato anche Roberto Baggio che è sempre stato un grande fan e amico di Zucchero.
allontanarmi. Senza dubbio avrei potuto risolvere la sgradevole situazione con maggiore fair play, per esempio chiamando i vigili urbani.
sviluppare la forza del pensiero? Niente da fare. Non mi rimaneva che la trasformazione in orco con mazza ferrata. Ho goduto molto a immaginare l’ignobile abilione davanti alla sua automobile ridotta a fax, a immaginarlo sgambettare e implorare pietà mentre l’orco lo teneva sollevato da terra. Vi domando: perché se io riesco a immaginare orchi e mazze ferrate, quell’abilione non riesce a immaginare il grande disagio provocato da una sua mancanza di rispetto? * seguite Fiamma sul blog diversamenteaffabile.it
Credete che non l’abbia fatto? Ho telefonato subito con il cellulare, ma il centralino mi ha messo in attesa. Dopo dieci minuti di una splendida musica di Ennio Morricone, ho desistito e ho iniziato a guardare fissa l’auto abiliona. Ve lo ricordate Massimo Troisi in Ricomincio da tre quando vorrebbe spostare il vaso di fiori e si esercita a
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S Auguri Zeffirelli Franco Zeffirelli, uno dei pilastri del nostro cinema, compie oggi 90 anni. Scenografo e allievo di Luchino Visconti, l’eclettico fiorentino debutta alla regia sul grande schermo con «Camping» nel 1957, ma esplode alla fine degli Anni 60 con «La bisbetica domata» (1967) e lo storico «Romeo e Giulietta» (1968) con cui vinse David di Donatello e Nastro d’argento. Tra i riconoscimenti anche il David per «Fratello sole, Sorella luna» (1971). Celebre la sua «Aida» per la Scala e il film per la tv «Gesù di Nazareth». Nel ’90 torna a Shakespeare per «Amleto» con Mel Gibson
In alto, la coppia Gotye-Kimbra, 4 Grammy in due; sotto, Rihanna sul palco: la cantante della Barbados si è presentata con il fidanzato Chris Brown AFP
Tra Gotye e i Fun Ai Grammy passa la linea giovane Volti emergenti illuminano i Grammy assegnati domenica a Los Angeles. Gli Oscar della musica hanno visto trionfare i trentenni The Black Keys, che si assicurano quattro premi, tra cui il miglior pezzo e il miglior album rock (El Camino) e i coetanei newyorkesi Fun, che vincono il «grammofono» per la miglior canzone (We are young) e la miglior band emergente. Oltre che per la battuta più dissacrante: «Scappo a fare pipì, lascio i miei colleghi a ringraziare», ha detto Nate Ruess sul palco. Braccia piene d’oro anche per il belga-australiano Gotye, re della musica alternativa e vincitore della miglior incisione dell’anno con Kimbra, per Somebody that I used to know. Ma i Grammy sono stati pure una sfilata di star, da Sting a Nicole Kidman, con il compagno e cantante Keith Urban, mentre Justin Timberlake ha presentato con Jay-Z il singolo Suit & Tie e Rihanna ha portato il fidanzato Chris Brown: prima della cerimonia 2009, lui l’aveva aggredita. Ora sono tornati insieme.
A LONDRA VINCE ANCHE TARANTINO
Ai Bafta il trionfo di Affleck «Argo» premiato tre volte Miglior film, regia e montaggio: in vista degli Oscar, non c’è male. Sono i premi vinti da «Argo» di Ben Affleck (a sinistra, foto Afp) ai Bafta, il corrispettivo inglese delle statuette Usa. Battendo «Les Miserables», che ritira quattro premi, ma di importante c’è solo la Hathaway miglior attrice non protagonista e «Django», con Waltz miglior attore non protagonista e la sceneggiatura di Tarantino. Che intanto ha annunciato un nuovo film a sfondo storico. Premi anche per Daniel Day-Lewis (miglior attore per «Lincoln»), Emmanuel Riva (migliore attrice in «Amour») e «Ribelle – The Brave» (miglior film d’animazione).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
39
ALTRI MONDI Oroscopo
23/10 - 22/11
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6,5
Scorpione 8
Toro 7+
Gemelli 5,5
Cancro 7,5
Leone 6
DI ANTONIO CAPITANI
Tutto vi stanca, tanto che vorreste dimettervi (come un altro celebre Ariete) da ogni ruolo. Stringete i denti, non la gola dei fallocefali.
IL MIGLIORE Potete varare e seminare con successo, oggi. Charme e fiuto vi portano un passo avanti agli altri, la fornicazione è poesia e pepe rosso together
Amici, sostenitori, sponsor e clienti decretano il successo della vostra giornata. Siete belli, motivati, altruisti, anche col sudombelico.
Le rogne ci sono e chiedono tempismo, non sfigoisteria. E forse un compromesso torna utile. Sudombelico siberiano, freddo e deserto.
Inserite il turbo: le stelle propiziano ogni successo! Da “lontano” le occasioni migliori, vicinissimi, invece, i piaceri suini più sapidi.
Se si eccettuano i conforti economici made in Luna, l’atmosfera non è festosa. Tensioni ed equivoci abbondano, il sudombelico è smunto.
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Sagittario 5,5
Capricorno 7+
Acquario 6
Pesci 7,5
Lavoro e rapporti stressano, forse deludono, magari vi tagliano a dadini gli zebedei. E ci son pure penurie amorose e suine. State su.
Ogni compito vi riesce strabene, oggi, con l’aiuto della fortuna. E c’è pure un viaggio nel continente amore, con una formula suin inclusive.
Correte il rischio di sbagliare tempi e modi: riflettete prima di agire, specie in fatto di soldi. L’amor aleggia, il sudombelico furoreggia.
La Luna nel vostro segno vi promette un colpo di fortuna. Ambizione e charme crescono, voi siete lanciatissimi e fornichevolissimi. Uau.
21/3 - 20/4
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
Vergine 6-
Bilancia 6,5
Il vostro vigore fisico cresce. Ma calano fascino, strategia e pazienza. Non è che siate molto simpatici, sappiatelo. Nemmeno suinamente.
SERGIO ALMIRON
Gli zebedei, li mantecate (sul lavoro, in casa, a chi amate), ma grazie a metodo e ordine producete tanto. Sudombelico neghittoso, però.
Il centrocampista argentino del Catania è nato il 7 novembre 1980. Per lui anche una parentesi nella Juventus nel 2011
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
LA GALLERY
8.00 10.00 10.55 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 17.10 18.50 20.00
6.40 9.40 10.00 11.00 13.00 14.00 16.55 17.00 18.15 18.45 19.35
8.00 10.10 11.00 11.30 12.00 12.45 13.10 14.00 16.00 19.00 20.35
8.50 10.00 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.40
6.40 8.45 12.25 13.00 13.40 15.00 15.50 16.45 17.40 18.30 19.20
10.50 11.30 12.00 12.55 14.00 14.45 15.30 16.35 16.50 18.55 19.35
9.50 11.00 12.30 13.30 14.05 14.45 16.50
Rio, il carnevale continua a stupire tra samba e pallone
TG1 UNOMATTINA CHE TEMPO FA LA PROVA DEL CUOCO TG1 VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG1 CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TG1
CARTONI SABRINA VITA DA... TG2 INSIEME I FATTI VOSTRI TG2 TELEFILM TG 2 FLASH L.I.S. ELEZIONI 2013 TG2 SQUADRA SPECIALE IL COMMISSARIO REX
AGORÀ LA STORIA SIAMO NOI CODICE A BARRE BUONGIORNO ELISIR TG3 DIARIO ITALIANO LENA, AMORE... TGR - TG3 GEO & GEO TG3 - TGR - BLOB UN POSTO AL SOLE
MATTINO CINQUE TG5 FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO! TG5 STRISCIA LA NOTIZIA
CARTONI TELEFILM STUDIO APERTO SPORT MEDIASET CARTONI LUPIN III WHITE COLLAR CHUCK LA VITA SECONDO JIM STUDIO APERTO C.S.I.
RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 FORUM RESCUE SPECIAL MY LIFE SFIDA A WHITE... TG4 TEMPESTA D'AMORE
COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 TG LA7 CRONACHE IL BOUNTY IL COMMISSARIO CORDIER 18.50 I MENÙ DI BENEDETTA 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO
20.35 63° FESTIVAL DI SANREMO
21.00 ELEZIONI 2013 Attualità
21.05 OPERAZIONE VALCHIRIA
21.10 IN QUESTO MONDO DI LADRI
21.10 WILD Documenti
21.10 L' AVVOCATO DEL DIAVOLO
21.10 TURBULENCE Film
23.40 TG1 60 SECONDI 0.30 RAI PARLAMENTO ELEZIONI 2013 MESSAGGI AUTOGESTITI
23.00 SPECIALE TG2 BENEDETTO XVI 0.00 AMORI E ALTRI DISASTRI 1.30 FLASHPOINT
23.10 ELEZIONI 2013 INTERVISTA 23.20 I MIGLIORI VOLO DELLA NOSTRA VITA 0.00 TG3 LINEA NOTTE
23.20 1.00 1.25 1.30 2.20
23.30 CHAMPIONS LEAGUE SPECIALE 1.30 THE SHIELD 2.10 SPORT MEDIASET 2.35 STUDIO APERTO
0.20 0.25
23.30 0.35 0.40 0.55 1.00
Film sul Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
12.40 SBIRRI PREMIUM CINEMA 14.30 J. EDGAR PREMIUM CINEMA 16.45 AMO SOLO LEI MYA 16.50 ROBIN HOOD PREMIUM CINEMA 19.35 AMMESSO PREMIUM CINEMA 21.15 CADO DALLE NUBI PREMIUM CINEMA 23.05 IMMATURI IL VIAGGIO PREMIUM CINEMA 1.00 FINAL DESTINATION: DEATH TRIP PREMIUM CINEMA
CALCIO
20.00 SNOOKER: WELSH OPEN
CALCIO A 5 20.30 ITALIA - PORTOGALLO
Torneo di Viareggio Rai Sport 1
17.00 MILAN - NEWCASTLE
BASKET 1.00 3.00
FLORIDA - KENTUCKY
3.00
Champions League MP Calcio, Sky Sport 1, Sky Calcio 1
Champions League MP Calcio 1, Sky Sport 3, Sky Calcio 2
MICHIGAN STATE MICHIGAN
BILIARDO 14.00 SNOOKER: WELSH OPEN
9.30
Serie A. Highlights
11
ANCONA
-1
8
AOSTA
-3
-2
BARI
-2
8
BOLOGNA
-1
1
-2 2
Torino
CAGLIARI CAMPOBASSO CATANIA
6
13
-5
4
0
14
0
4
Nuvolo
Moderati
Rovesci
Forti
GENOVA
0
2
Coperto
Molto forti
L'AQUILA
-4
4
MILANO
-1
1
NAPOLI
2
11
8
15
FIRENZE
Pioggia
MARI
Temporali
Calmi
PALERMO
Neve
Mossi
PERUGIA
-1
5
POTENZA
-5
4
REGGIO CALABRIA
6
14
ROMA
2
10
TORINO
-2
-1
Agitati
Nebbia
Il sole oggi MILANO
ROMA
-4
TRENTO
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:32
17:43
7:11
17:36
-2
5
VENEZIA
-1
3
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2013
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri
CALCIO: VALENCIA PARIS SAINT GERMAIN Champions League. Highlights
-1 3
-2 3
Milano 0
Venezia
1
2
2
14.00 BASKET: SYRACUSE NOTRE DAME NCAA
7.30
GOLF: JOBURG OPEN PGA European Tour. Da Johannesburg, Sudafrica
A un anno dal Mondiale il calcio è uno dei temi che impazzano nel primo giorno di sfilate nella città brasiliana (nella foto). Ma ci sono anche il basket e altre stranezze nonché vip come Alberto di Monaco
IL SONDAGGIO
16.30 RUGBY: SCOZIA ITALIA
Inter, Stramaccioni rimane sotto esame anche se ha vinto
Sei Nazioni
21.45 RUGBY: ITALIA FRANCIA Sei Nazioni
Secondo la grande maggioranza degli utenti del sito la vittoria sul Chievo non mette la parola fine alla crisi dei nerazzurri. Solo il 15 per cento pensa che tutti i guai siano finiti
22.45 RUGBY: SCOZIA - ITALIA Sei Nazioni
SKY SPORT 3 10.00 GOLF: JOBURG OPEN
11.30 RUGBY: IRLANDA INGHILTERRA
PGA European Tour. Da Johannesburg, Sudafrica
www.gazzetta.it
Sei Nazioni
In Sicilia e al Sud per tutto il giorno piogge e neve ad alte quote. Precipitazioni anche altrove, ma in esaurimento nel pomeriggio-sera; al Centro in prevalenza pioverà con neve solo sui monti, al Nord neve salvo coste e zone limitrofe. Trieste
Trento Aosta
OMNIBUS NOTTE TG LA7 SPORT PROSSIMA FERMATA MOVIE FLASH OTTO E MEZZO (R)
SKY SPORT 2
Oggi
Domani
Dopodomani
Su Nordovest, Emilia, Toscana e Umbria variabile senza precipitazioni e con nebbie in alcune zone pianeggianti e vallive. Altrove alternanza piuttosto irregolare di nuvole, piogge sulle pianure e sui colli, neve sui monti e schiarite.
In Sicilia, al Sud e sulle Marche ancora parecchie piogge e nevicate in montagna, ma anche qualche schiarita. Altrove non si verificheranno precipitazioni e le nuvole lasceranno spazio a crescenti zone di sereno, ma con alcune nebbie.
4
5
Bologna Genova 1
-1
4
Ancona
5
Firenze 2
Perugia 1
8
6
8
7
L’Aquila 1
5
ROMA 5
Campobasso
11
3
Napoli 9
Bari
5
9
Potenza
9
2
Cagliari 5
14
3
Catanzaro
10
7
Palermo
10
Reggio Calabria 10 13
9 10
2
Sorge
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15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN. 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA. 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER
CALCIO: LAZIO - NAPOLI
Da Newport, Inghilterra Eurosport 2
8
Deboli
Champions League. Highlights
Serie A.
ALGHERO
VENTI
16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 0.45 CALCIO: CELTIC - JUVENTUS 1.15
12.15 CALCIO: LAZIO - NAPOLI
SKY SPORT 1
Ieri
Sole
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Serie A.
Prova a squadre. Da Schladming, Austria Eurosport, Rai Sport 1
A CURA DI
CIELO
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1.30 1.40
10.30 CALCIO: CAGLIARI MILAN
16.45 MONDIALI
GazzaMeteo
Legenda
10.15 CALCIO: ATALANTA CATANIA
SCI ALPINO
UTAH JAZZ OKLAHOMA CITY THUNDER
min max
Serie A. Highlights.
Qualifiche HS 140. Da Klingenthal, Germania Eurosport
NBA Sky Sport 2
20.45 VALENCIA PARIS SAINT GERMAIN
Serie A. Highlights.
15.00 COPPA DEL MONDO
NCAA ESPN America
20.45 CELTIC - JUVENTUS
CALCIO: BOLOGNA SIENA
10.00 CALCIO: PALERMO PESCARA
SALTO CON GLI SCI
NCAA ESPN America
Torneo di Viareggio Rai Sport 2
9.45
Da Newport, Inghilterra Eurosport, Eurosport 2
Amichevole. Rai Sport 2
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ITALIA DOMANDA TG5 - NOTTE METEO.IT STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE
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Tramonta
Sorge
Tramonta
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Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
10 feb.
18 feb.
25 feb.
4 mar.
COLLATERALI *con Passione Rally N. 1 e 5,19 - libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con The Coldplay Collection N. 4 e 11,19 con Carosello N. 6 e 6,19 - Wrestling Heroes N. 7 e 12,19 - con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 7 e 11,19 - con Michel Vaillant N. 10 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 12 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 16 e 11,19 - con I Love Travel N. 20 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 25 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 26 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 25 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 41 e 6,19 con Aerei da Combattimento N. 44 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 34 e 6,19 - con Adesso Fai da te e 6,19 - con Ferrari Racing N. 45 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013
COPPA D’AFRICA
ECCO LA NUOVA ANAGRAFE DEL CONTINENTE EXTRATIME@GAZZETTA.IT - @ETGAZZETTA SETTIMANALE DI CALCIO INTERNAZIONALE 12 FEBBRAIO 2013 - N. 89
IL FALLIMENTO DEI VECCHI IVORIANI HA SANCITO IL RICAMBIO GENERAZIONALE: PITROIPA, MBA, MIKEL
ALL’INTERNO PRIMO PIANO Deca Trends
MOURINHO AL BIVIO VINCERE O LASCIARE ALESSANDRO DE CALÒ a pag. 2
Sponsor
GAZPROM IN CHAMPIONS CONFLITTO D’INTERESSI? ANDREA LUCHETTA a pag. 4
EUROPA Spagna
È TORNATO IL VECCHIO CUORE GRANADA GIULIO DI FEO a pag. 6
Inghilterra
FENOMENBALE «VALE COME RONALDO» STEFANO BOLDRINI a pag. 7
Francia
IL CUGINO PARARIGORI DI THURAM ALESSANDRO GRANDESSO a pag. 8
Germania
E IL NIPOTE DI SEELER TRADISCE L’AMBURGO PIERFRANCESCO ARCHETTI a pag. 8
Portogallo
GIL VICENTE: SQUADRA CHE VINCE SI RIFÀ MANUEL MARTINS DE SÀ a pag. 9
MONDO Argentina
IL RITORNO DEL VICERÉ CARLOS BIANCHI MARTIN MAZUR a pag. 11
DEL BOSQUE
PAOLO CONDÒ a pagina 10
UNA CHAMPIONS CON I BAFFI IL C.T. CAMPIONE DEL MONDO E D’EUROPA ANALIZZA GLI OTTAVI DELLA COPPA CHE RIPRENDE OGGI: «FAVORITE JUVE, BAYERN, SCHALKE, PSG E PORTO, SHAKHTAR-BORUSSIA LA SFIDA PIÙ EQUILIBRATA. MA ALLA FINE RESTERANNO REAL E BARCELLONA» Intervista di FILIPPO MARIA RICCI alle pagine 2 e 3
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EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
Decatrends DI ALESSANDRO DE CALÒ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ORA DI MOU CONDANNATO A VINCERE (O A LASCIARE) Tutte le big hanno in mano possibili consolazioni. Il Real ha solo questa coppa
E’ dal 2002 che, al Bernabeu, è cominciato il conto alla rovescia in attesa della decima. Sull’ultimo trionfo c’è il marchio di Vicente del Bosque e la firma di Zizou Zidane, con quella meravigliosa volée spedita col piede mancino nella porta del Leverkusen. Era un Real galactico che stava per essere appesantito da troppi gingilli. Dalle memorabili giocate di quello squadrone — per proliferazione degli anticorpi — nasce anche il migliore Barcellona di sempre. In questi dieci anni, i blaugrana hanno imposto un’egemonia di gioco e di successi che fa già parte della grande storia del calcio. A Madrid, Florentino Perez non si rassegna a questa subalternità. Mourinho è la sua carta un po’ aggressiva e vagamente disperata per tentare di conquistare la coppa. Il match di domani contro Rooney e Van Persie vale come mezza finale, e nel doppio confronto con Ferguson, Mou si gioca una bella fetta di futuro. Può essere il primo passo di una gloriosa cavalcata oppure l’epilogo di un’avventura senza happy end.
«E INFINE RESTERANNO REALEBARCELLONA» Il c.t. della Spagna non teme che le polemiche accese dai clasicos contaminino la nazionale: «Sono persone per bene. E se in patria vincono tanto non è per mancanza di avversari, ma per merito loro. Altrimenti non avremmo ancora 4 squadre in corsa» DAL NOSTRO INVIATO A LAS ROZAS (Madrid)
FILIPPO MARIA RICCI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
a serenità come antiruggine. La serietà come antidoto al caos generalizzato. La forma, in campo e fuori, eletta a stile di vita, guida di passaggi, tiri, tackle e parole. Vicente del Bosque è un maestro che non ha bisogno della cattedra, pasticcere che rifiuta il biscotto perché vuole offrire una torta a chi pensa male.
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Prima delle partite di qualificazione mondiale con
Finlandia e Francia in 5 giorni ci saranno altri due Barça-Madrid. Preoccupato dal recente ravvivarsi delle polemiche tra compagni di nazionale? «No. C’è stato qualche screzio, però decisamente più contenuto rispetto a un paio di stagioni fa. Parte della stampa spagnola ha preferito aizzarsi con questa storia dello scisma dando spazio a stupidate invece di parlare di un partidazo come è stato l’ultimo Madrid-Barça. Si è parlato più del tunnel, degli spogliatoi e del parcheggio, episodi che contano nulla e la cui reale esistenza è addirittura in dubbio, cosa che rende la faccenda ancor peggiore. Non
Questo è il messaggio che cerco di passare e non credo i giocatori siano stati contenti al rivedersi in tv facendo certe cose. Non sono stupidi, sanno che nel calcio succedono cose sgradevoli, però sanno che deve trattarsi di episodi isolati».
penso che ci saranno rimbalzi problematici per la nostra nazionale. No». Clasicos a parte, guardandolo da vicino il vostro gruppo sembra composto da bravi ragazzi oltre che da bravi giocatori. «Le vittorie facilitano il lavoro. Poi, chiaro, se oltre a vincere si tiene un buon comportamento si raggiunge una situazione ideale. Noi rappresentiamo il Paese e i giocatori hanno un’immagine. Non pretendiamo che siano buoni: tutti vogliamo essere buoni e non lo siamo perché abbiamo i difetti, però se un giocatore si comporta bene è più apprezzato.
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RR Davanti a questa Champions, nessuno è messo come il Real Madrid. Le altre squadre hanno qualche consolazione alternativa, un buon obiettivo a portata di mano. Tutte, quasi tutte. Nonostante i problemi di Vilanova, il Barça ha un rendimento monstre nella Liga; Sir Ferguson, in Premier, è riuscito a costruirsi un vantaggio abissale sul City di Mancini; il Bayern domina la Bundesliga e attende Guardiola senza fretta; il Psg, come la Juve, comanda a casa sua e in Europa: per ora, deve solo pensare a crescere; anche il solido e mirabile Borussia Dortmund può esercitarsi nella parte di outsider di lusso; il Milan che sbatte contro Messi è una squadra giovane che sta coagulando, tutto quello che verrà sarà un successo. E’ difficile che Celtic o Valencia, Arsenal o Galatasaray, Porto o Malaga, Shakhtar e Schalke possano sollevare a Wembley, in maggio, la coppa con le grandi orecchie. Ci proveranno, naturalmente: fa parte del gioco. Ma sono tentativi molto lontani dall’ossessione del Real.
La Juve sa bene chi è Llorente: uno dei peggiori clienti per un difensore
Parlando di bravi ragazzi, Llorente alla Juventus? «Un passo avanti per lui. Si è scontrato con la filosofia di un club che l’ha avuto da quando era bambino e di colpo ha visto che lo perdeva: uno shock per tutti. L’Athletic è tanta roba, merita ogni rispetto, si è sentito colpito. Non so se questa faccenda è stata gestita al meglio».
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identikit DOPPIA CARRIERA MERENGUE PRIMA DI ESSERE TRADITO IL RE L’HA NOMINATO MARCHESE Vicente del Bosque è nato a Salamanca il 23 dicembre 1950. Da centrocampista nel 1966 parte dalle giovanili del club della sua città e quindi del Real Madrid; debutta nel ’69 col Castilla, poi Cordoba e Castellon. Dal 1973 all’84 gioca col Real: 335 presenze e 37 gol, è un artista degli assist. Gran visione di gioco, vince 5 Liga e 4 coppe di Spagna. Perde la Coppa Campioni 1981 in finale col Liverpool. In nazionale 18 match (1 gol, a Salamanca).
E già che siamo in Italia, sta facendo benissimo un ragazzo che lei ha tirato su al Madrid, Borja Valero. «Uno che si adatta bene a qualsiasi tipo di gioco, ha grandi qualità. Mi aspettavo il suo successo in Italia. Ha uno stile perfetto anche per la nazionale: non trova spazio solo perché la competizione in quella zona del campo è bestiale». Torniamo al futuro: Guardiola al Bayern Monaco. «Decisione molto coerente. Ha scelto uno dei migliori club. Si parlava tanto d’ipotesi inglesi, io però lo vedo come la destinazione perfetta. Tra le altre cose, è una squadra che è arrivata a due finali di Champions negli ultimi tre anni».
Allenatore Inizia nell’85 con le giovanili merengue. Passa al Castilla (il Real B) nell’87 e resta 5 stagioni. Debutta nel Madrid per un paio di mesi nel 1994 al posto di Benito Floro. Di nuovo nel 1996 è chiamato a interim per Valdano. E nel novembre 1999 per Toshack, ma stavolta resta: vince 2 Liga (2001 e ’03), la Supercoppa di Spagna 2001, 2 Champions (2000 e ’02, foto sopra), 1 Supercoppa Uefa e 1 Intercontinentale (2002). Nel giugno 2003 a sorpresa viene esonerato da Perez. Dopo un anno riparte col Besiktas, ma finisce 4˚.
Sorpreso dalle difficoltà del Madrid in Liga? «Non è facile tenere certi ritmi. Chiaro che c’è un divario tra risultati e qualità della rosa, però la Liga è molto complicata». C’è chi pensa il contrario, che Ronaldo e Messi segnino così tanto perché gli altri non hanno gli stessi mezzi. «Non sono d’accordo: in Champions sono rimaste 16 squadre e 4 sono spagnole, l’ultima finale di Europa League l’hanno
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E per il futuro bianconero di Llorente? «Si può adattare perfettamente. Alla Juve sanno chi hanno preso, uno che io da difensore considererei tra i clienti peggiori. Ha caratteristiche speciali».
C’è divario fra i risultati e la rosa del Madrid, ma non è facile tenere certi ritmi tieri... È un concetto universale, non bisogna guardare il modello di una o un’altra squadra. I giocatori arrivano in prima squadra non perché si è deciso di giocare tutti allo stesso modo, ma per le qualità individuali e la buona formazione». Le difficoltà economiche fanno sviluppare... «... l’ingegno, ovvio. Non dovrebbe essere così però. I ragazzi più giovani dovrebbero avere più spazio a prescindere dalla situazione economica. Se investi denaro nella cantera è perché credi nei frutti che può dare, altrimenti non serve. Dai vertici del club in giù, tutti devono crederci, altrimenti è inutile. Mi permetta una banalità: tutti i giocatori escono da un vivaio. Il vivaio va utilizzato, niente di più». In questi giorni si parla tanto di doping. «Non mi piace parlarne».
Commissario tecnico Si dimette e nell’estate 2008 subentra come c.t. della Spagna ad Aragonés. Vince il Mondiale nel 2010 (foto sotto) e nel 2012 l’Europeo, in finale con l’Italia. Nel 2011 il re Juan Carlos gli ha conferito il titolo di «marchese». Ha guidato la Spagna 68 volte, record eguagliato di Ladislao Kubala: 57 vittorie, 5 pareggi e 6 k.o. Ha vinto il Pallone d'oro 2012 per i tecnici.
l Il Bayern per Guardiola è la destinazione perfetta, una scelta coerente giocata due club della Liga, l’Atletico sta facendo di nuovo una grande campagna europea... Madrid e Barça stanno vincendo con autorità, ma per meriti propri: hanno rose straordinarie e saranno loro due a lottare per la Champions». Barça che non ha accusato il passaggio a Vilanova. «Non conosco lui e Guardiola in spogliatoio, però mi sembra che le cose siano cambiate molto molto poco. La rosa ha grande coscienza, i successi vengono relativizzati rapidamente per cercare nuovi trionfi. Stanno gestendo al meglio anche una situazione tanto dura come la malattia e l’assenza di Vilanova». E parlando di Barça, è notizia di questi giorni che il Milan riorganizza il vivaio sullo schema blaugrana. «Per come la vedo io, tutte le squadre devono cercare giocatori: centrali, laterali, attaccanti, por-
È noto. Però permetta una domanda generale: in questi anni in Spagna non si è fatto tutto ciò che si poteva nella lotta al doping? «Dico solo una cosa: negli sport collettivi nei quali al momento la Spagna sta avendo gran successo, pallanuoto, pallamano, pallacanestro, calcio, non credo che il doping abbia grande impatto. E per quanto mi riguarda, io non ho visto alcun caso di doping. La mia non è una risposta politica, non parlo nascondendo qualcosa, lo faccio da una base di pulizia e innocenza assolute. Non conosco casi di doping. Se poi vogliamo dire che lo sport spagnolo è macchiato, facciamolo. Però io non ho visto niente di male». E a livello economico, in Spagna si è permesso troppo al calcio? «Sicuramente. Ci vuole equilibrio tra entrate e uscite. Pur riconoscendo che il nostro sport ha dato tanto al Paese e poteva meritare una ipotetica ricompensa, certi eccessi non dovevano essere tollerati, ci voleva e ci vuole più rigore». E il Paese, la preoccupa? «Si, è l’aspetto peggiore. Abbiamo superato il problema gravissimo del terrorismo e ora ci troviamo ad affrontare questa situazione. La cosa peggior per un Paese è che ci sia gente senza lavoro». E il suo futuro? «Chiuderò con la nazionale. Vediamo dove arriviamo, al 2013, al ’14, al ’15. Però che questo sarà il mio ultimo passo, è sicuro».
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IL FUTURO
LEVSKI, STELLA E VITESSE: PIÚ GAS PER TUTTI
Contropotere DI FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DA MOSCA A PARIGI, È ORA DI INTERVENIRE Le sponsorizzazioni «finte» terrorizzano l’Uefa: Nyon dovrà inventarsi qualcosa RR Gli agguati al fair play
finanziario sono dietro l'angolo. L'ultimo, per fortuna subito smascherato dalla stampa francese, non poteva che riguardare il Psg: la Qatar Tourism Authority, pensa un po’, gli ha offerto generosamente un contratto di sponsorizzazione da 150 milioni di euro all'anno (che possono diventare 200 in caso di risultati positivi, fino al 2016). Per di più retroattivo dal 2011-12. Divertente, no? Peccato che dietro il Psg ci sia proprio il Qatar e che quindi sia fortissimo il sospetto di una sponsorizzazione «finta», di quelle per aggirare il fair play. Il problema è che il Psg non sa come fare per rientrare nei parametri, visto che spende compulsivamente: ma tra 15 mesi arriveranno, si spera, le prime sanzioni e non è chiaro come il club riuscirà a evitarle. All'Uefa non sono proprio degli sprovveduti. Non c'è club al mondo la cui sponsorizzazione valga tanto: a essere generosi, facendo una media tra i top d'Europa, si può arrivare a 50. Un esempio: il Barcellona ne riceverà 35 dalla Qatar Airways (sempre Qatar…). L’Uefa sta pensando di riconoscere al Psg soltanto la parte «logica» del contratto, una cinquantina di milioni appunto, rifiutando il resto nei conti del fair play. Se però non aggiungerà una bella sanzione, sarà come non essere intervenuti e tutti i furbi del mondo ci proveranno di nuovo. Perché il calcio — questo calcio business — è ormai un mondo di conflitti d'interessi. Esemplare è il caso Gazprom, proprietaria dello Zenit, sponsor di Champions e con rapporti in Schalke 04 e Chelsea. Il rischio di un conflitto d'interessi, non prendiamoci in giro, è fortissimo. Anni fa l’Uefa modificò il regolamento per combattere la partecipazioni incrociate in più club: una società quotata in borsa, l'Enic, era dentro Slavia Praga, Tottenham, Basilea, Aek Atene e Vicenza. Forse è arrivato il momento di un nuovo intervento ad hoc. A Nyon, per essere più precisi, ci stanno già pensando.
COREOGRAFIA DELLO SCHALKE 04, CON LO SPONSOR IN EVIDENZA
IL FILO RUSSO CHE AVVOLGE IL PALLONE Chelsea, Schalke 04, Zenit, Champions: Gazprom finanzia mezzo calcio europeo. Conflitto d’interessi? ANDREA LUCHETTA 5RIPRODUZIONE RISERVATA
l Cremlino. Lo Zenit, lo Schalke, il Chelsea. La Champions e la Supercoppa europea. Tutti uniti dallo stesso filo rosso, anzi russo: le decine di milioni che ogni anno Gazprom — gigante energetico controllato da Mosca — riversa nel calcio europeo. Gli ultimi colpi la scorsa estate. A metà luglio l’annuncio del Chelsea: Gazprom fornirà gas ed elettricità fino al 2015 al campo di allenamento e a Stamford Bridge. «I dettagli dell'accordo sono un segreto commerciale», rispondono da Mosca. Non sono segreti invece gli ottimi rapporti di Abramovich — proprietario dei Blues — col primo estrattore di gas al mondo: nel 2005 cedette Sibneft a Gazprom per quasi 10 miliardi di euro.
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Estate torrida a Mosca Pochi giorni prima dell’accordo col Chelsea, arriva la sponsorizzazione di Champions e Supercoppa. La compagnia russa è partner al pari di Unicredit, MasterCard, Ford, Sony e Heineken. La firma del contratto fa sollevare più di un sopracciglio. Gazprom si viene a trovare in una posizione inedita: possiede lo Zenit, sponsorizza lo Schalke 04, alimenta il Chelsea e griffa due competizioni cui partecipano le stesse squadre. A Mosca sono netti: «Non vediamo nessun conflitto di interessi e non capiamo bene dove potrebbe trovarsi. La Champions e la squadra che vi gioca (lo Zenit, ndr) sono soggetti di diversi livelli che non si influenzano a vicenda». Altrettanto chiara l’Uefa: «Non c'è nessun conflitto di interessi», rispondono, prima di rimandare all’art. 3 del regolamento Champions, che vieta a qualsiasi soggetto di condizionare le politiche di più club.
IL PROGETTO
CREMLINO, BIG, TV, TUTTI DICONO SÌ RIFARE IL CAMPIONATO SOVIETICO (a.l.) Molto nasce da un bengala piombato sul portiere della Dinamo contro lo Zenit. 3-0 a tavolino. «Tanti pensano che potremmo giocare in un campionato della Csi (il vecchio spazio sovietico, ndr), e anch’io lo sostengo» ha detto Miller, ceo di Gazprom. In pochi giorni è giunta l’approvazione del Cremlino e l’ideale adesione al progetto di molte nobili dell’area: Cska, Rubin, Bate, Shakhtar, Anzhi. Le agenzie hanno riferito di un interesse dell’Uefa, Blatter ha chiuso la porta. Le difficoltà sono enormi: criteri di accesso, promozioni e retrocessioni, posti in Europa, problemi di ordine
pubblico fra vecchi cugini. Ma il progetto è appetibilissimo dal punto di vista di sponsor e diritti tv. E Sergei Ivanov, tra i politici più influenti e vicini a Putin, critico sull’attuale modello del calcio in Russia, ha dichiarato: «Un campionato così sarebbe più spettacolare e interessante. Anche le big ucraine vorrebbero partecipare a un torneo più competitivo». Un modello viene dall’hockey: un campionato post-sovietico esiste già, ed è secondo solo alla Nhl. Anche il basket ha varie leghe «d’area», tra cui la Vtb United League che unisce team russi, lituani, ucraini, polacchi e di altri 4 paesi.
Le virtù di Platini C'è un altro fronte, però. È il fair play finanziario (Fpf), riforma cardine della presidenza Platini, che si pone l’obiettivo di spingere i club al pareggio di bilancio, pena la possibile esclusione dalle coppe. Quest’estate il Guardian ha notato una coincidenza legata all’arrivo di Hulk e Witsel allo Zenit: «Poche ore dopo che l'Uefa aveva sottolineato come "l'intera famiglia calcistica" stesse rispettando lo spirito del Fpf (…), Gazprom ha speso 80 milioni per due giocatori». A Natale è sceso in campo direttamente Miller, Ceo della compagnia russa: «Il prossimo anno il nostro impegno per lo Zenit non sarà inferiore a quello delle stagioni precedenti». Non proprio la miglior pubblicità delle virtù predicate a Nyon. L'organismo chiamato a vigilare è il Club Financial Control Body, i cui membri sono eletti dal Comitato esecutivo Uefa. Daniel Geey, avvocato dello Sport alla Field Fisher Waterhouse, spiega: «Il
problema si pone per le sponsorizzazioni fuori mercato. Perché siano perseguibili, è necessario che lo sponsor sia in condizione di influenzare il club». Circostanza teoricamente possibile allo Zenit, proprietà di Gazprom e sostenuto da numerose compagnie della galassia. Per ora nulla fa dubitare delle finanze dei campioni di Russia, e Geey non crede ai fantasmi: «Sarei sorpreso se uno sponsor esercitasse influenza sui provvedimenti disciplinari». Da Depardieu a Ibra? La discrezione promessa dall’Uefa è uno dei temi più controversi per i critici del Fpf. L'art. 11 del regolamento dispone per l’autorità l’obbligo di garantire «confidenzialità su tutte le informazioni acquisite». Scrive il sito Soccer Politics, curato dal professor Dubois (Duke University, Usa): «Come può giudicare una persona esterna, se l'intero procedimento di concessione delle licenze è riservato?». Un altro capitolo riguarda i diversi regimi di tassazione: il Fpf non prevede griglie per bilanciare il peso disomogeneo della fiscalità. Ciò significa che se Hollande riuscirà a imporre in Francia un’aliquota del 75% per i redditi più elevati, il Psg dovrà spendere molto più dello Zenit per garantire lo stesso stipendio netto (in Russia vige un'aliquota unica al 13%). È la variabile Depardieu, l’attore che ha appena ottenuto la cittadinanza russa in polemica con la riforma fiscale. E chissà che domani non diventi la variabile Ibra.
A Belgrado raccontano che i dirigenti della Stella Rossa fossero preoccupati durante la trattativa con Gazprom. Si riunivano col ministro dell’Energia Skundric: «Quanto possiamo chiedere? Due milioni? Non sarà troppo?». Quello li freddava: «Noccioline». La storia gli ha dato ragione. A dicembre il colosso ha raddoppiato la cifra. L’ufficio stampa di Mosca spiega: «Nel 2009 Gazprom Neft ha acquisito il 51% della compagnia petrolifera serba». Per la Serbia passerà anche una sezione di South Stream, gasdotto cruciale perché permetterà di raggiungere l’Austria aggirando Paesi riottosi come l’Ucraina. Non ha perso tempo il premier bulgaro Borisov. Prima di firmare l’intesa per South Stream, è partito: «Gazprom potrebbe sponsorizzare il Cska». Poi non se n’è fatto nulla, e in Bulgaria molti imputano l’insuccesso al rosso delle maglie. Peggio per i vicini, godono i tifosi del Levski (maglie blu): Gazprom conferma la trattativa, e potrebbe finanziare il nuovo stadio. In Turchia, il presidente dell’Antalyaspor ha invocato l’intercessione di Erdogan al Cremlino: la Turchia è il secondo miglior cliente dei russi, e il 20% del gas viene consumato nella provincia di Antalya. A Monaco, Beckenbauer è testimonial della Russian Gas Society e non si placano le voci su una possibile intesa GazpromBayern (senza scavalcare lo Schalke). Interessa anche l’Olanda, sbocco naturale di Nord Stream. La più vicina all’accordo è il Vitesse. Il club invia una smentita che non pare definitiva: «Non riveliamo chi incontriamo. Possiamo solo confermare che ora non abbiamo alcun contratto». A.L. PUTIN E MILLER, N.1 DI GAZPROM (AFP)
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EUROPA
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l’eurogol DELLA SETTIMANA
MAESTRO RONALDO, CHE LEZIONE AGLI ALLIEVI RR Come nei vecchi film di kung-fu: il maestro guarda gli allievi, lascia fare, poi ogni tanto giusto per ribadire le gerarchie scende dalla montagnola e spacca qualche faccia a caso. E tra tanti parvenu del gol che si susseguono, vuoi che Ronaldo non voglia puntualizzare che non ne fa solo tanti ma pure belli? Vittima sacrificale il nazionale olandese Maduro del Siviglia: scherzato con un pas de deux e mazzata da trenta metri. Giusto per chiarire, eh...
TOP 11 VITESSE, STATE BONY SE POTETE
8 Suarez Liverpool (Ing, 17x2)
Solito Povero chi ci capita sotto. E con il Siviglia, poi, era pure in serata di vena. Peccato solo sia nato negli stessi anni di Messi...
Furioso Forse la sua miglior gara in Bundes: due gol allo Stoccarda, il dirimpettaio Harnik annichilito, tante iniziative di qualità. Una star
7 Turbo Zitto zitto, lo spagnolo s’è preso il Chelsea. Corsa costante a destra, mille cross e tanto sudore anche in fase difensiva
7 CHEDJOU (d, Lilla)
Flash Già pronto per Pep: a 20 anni pochi hanno personalità e qualità come lui. Doppietta allo Schalke e mai un pallone fuori posto
7,5 EKICI (c, Werder)
Enorme Quattro gol nelle ultime tre, e un senso di onnipotenza in campo che è difficile ripetere. E in estate dominerà pure il mercato
ALABA (d, Bayern)
Magico Gli assist che hanno ispirato la goleada al Getafe hanno poco di umano. Poi smette di far segnare gli altri e si toglie lo sfizio lui
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AZPILICUETA (d, Chelsea)
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7 Rimkevicius Siauliai (Lit, 35x1) 35
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RONALDO (a, Real Madrid)
6 Cavani Napoli (Ita, 18x2)
Ciclone Torna dalla Coppa d’Africa e rompe le uova nel paniere del Psv, rimontandolo due volte. Merita una big, senza se o ma...
8 BALE (c, Tottenham)
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3 Falcao Atl. Madrid (Spa, 19x2), Martinez Porto (Por, 19x2), Van Persie Manchester United (Ing, 19x2), 38
Insonne Diventa papà in piena notte, non dorme, ma scende comunque in campo parando tutto al Bordeaux. E l’Ajaccio vince pure...
8 INIESTA (c, Barcellona)
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2 Ronaldo Real M. (Spa, 24x2)
Glaciale La Juve se lo ricorderà: due anni fa gliene rifilò 4. Ora la cura Rudnevs è toccata al Borussia: due pere, non l’hanno visto manco col binocolo
8 BONY (a, Vitesse)
1 Messi Barcellona (Spa, 35x2)
Caldo È il suo momento: dopo la chiamata in nazionale, rifila al Tolosa il decimo gol in Ligue, e il Rennes è in piena corsa per l’Europa
7,5 OCHOA (p, Ajaccio)
I CANNONIERI D’EUROPA IN BASE AL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTÀ DEI VARI CAMPIONATI (TRA PARENTESI)
ALESSANDRINI (c, Rennes)
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EL MATADOR PERDE QUOTA IBRA RESTA TRA I PRIMI 10
RUDNEVS (a, Amburgo)
Scarpad’oro
Zampino Il vizio del gol ce l’ha sempre avuto, quello di stavolta spiana la strada al Psg e mette in croce il Lione. Per il resto: muscoli
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9 Hosiner Austria Vienna (Aut, 21x1,5), Ibrahimovic Psg (Fra, 21x1,5) 31,5 11 El Shaarawy Milan (Ita, 15x2), Michu Swansea (Ing, 15x2) 30 13 Ba Newcastle-Chelsea (Ing, 14x2), Di Natale Udinese (Ita, 14x2), Kiessling Bayer L. (Ger, 14x2), Lewandowski Borussia D. (Ger, 14x2), Mandzukic Bayern (Ger, 14x2) 28 18 Atar Maccabi (Isr, 18x 1,5), Bacca Bruges (Bel, 18x1,5), Bony Vitesse (Ola, 18x1,5), Mkhitaryan Shakhtar (Ucr 18x 1,5) 27 22 Bale Tottenham (Ing, 13x2), Meyong Vitoria S. (Por, 13x2)
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24 McKay Inverness (Sco, 17x1,5), Rusescu Steaua B (Rom, 17x1,5) 25,5 26 Aduriz A. Bilbao (Spa, 12x2), Cardozo Benfica (Por, 12x2), R. Castro Betis (Spa, 12x2), Djebbour Olympiacos (Gre, 16x1,5), Dzeko M. City (Ing, 12x2), Finnbogason Heerenveen (Ola, 16x1,5), Mbokani Anderlecht (Bel, 16 x1,5), Meier Eintracht (Ger, 12x2), Sawaneh Leuven (Bel, 16x1,5), Szalai Mainz (Ger, 12x2), Vossen Genk (Bel, 16x1,5) 24
Wunder21
LE PAGELLE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
Petrucci fa il presidente AUSTRALIA 7 Del Piero (Sydney) Segna ancora, e sono 11. Ma la cosa più importante è che il Sidney entra per la prima volta in zona playoff. CIPRO 6,5 Monachello (Olympiacos N.) Gran colpo di testa per il gol del vantaggio. Non è colpa sua se poi l’Olympiacos sbraga: 4 sconfitte nelle ultime 5. EMIRATI ARABI 6,5 Zenga (all. Al Nasr) Batte 3-2 la Lokomotiv Tashkent e accede alla prossima fase di Champions asiatica. Non male. 6 Mascara (Al Nasr) Stavolta non segna, ma corre parecchio e serve un assist a Fardan. FRANCIA 7 Ancelotti (all. Psg) Contro il Bastia primo tempo scialbo, così il tecnico scuote i suoi nell’intervallo: finisce 3-1. 5,5 Sirigu (Psg) Sulla punizione di Khazri si fa trovare fuori dai pali e incassa la rete che blocca l’imbattibilità record a 948’. Peccato. 7 Verratti (Psg) Metronomo del
centrocampo:113 palloni giocati, lanci precisi, tackle corretti e tanta personalità. Alla Pirlo. 6,5 Ranieri (all. Monaco) Non vinceva in casa dal 30 novembre. Abbatte il Le Havre con una doppietta di Germain e allunga sul Nantes (+2). 6 Raggi (Monaco) Imbambolato sul gol del momentaneo pareggio del Le Havre. Poi niente rischi in una partita a senso unico. GERMANIA 6 Macheda (Stoccarda) Scoppola memorabile in casa col Werder, lui sostituisce Harnik ed è uno dei meno peggio. GRECIA 5,5 Napoleoni (Atromitos) Entra nella ripresa: debutto in ombra, e imprevisto 0-0 casalingo col Veria. INGHILTERRA 5 Mancini (All. Man. City) Il crollo di Southampton coinvolge anche lui. Non è soltanto colpa dei giocatori. 6,5 Santon (Newcastle) Tra i migliori nonostante la sconfitta del Newcastle.
6 Zola (all. Watford) Spreca una formidabile occasione per salire al secondo posto: si fa rimontare il 2-0 iniziale. 6,5 Cassetti (Watford) Un assist e un'ammonizione: il suo pane quotidiano. 5,5 Forestieri (Watford) Sfortunato: un suo errore favorisce il pareggio del Crystal Palace. 6 Di Canio (all. Swindon) Un altro pareggio, ma lo Swindon è sempre in zona playoff. 7 Petrucci (Peterborough) Primo gol per il centrocampista italiano, in prestito dallo United alla squadra del figlio di Sir Alex... OLANDA 6 Pellé (Feyenoord) Resta a secco, ma batte il suo passato (l’AZ Alkmaar). Ora la vetta è a -3... SCOZIA 6,5 Pascali (Kilmarnock) I Killies si rialzano: 2-0 al Motherwell, il capitano ci dà dentro as usual. SVIZZERA 5 Gattuso (Sion) Polmoni e grinta non mancano mai, ma Ringhio soffre troppo l’organizzazione in mediana del Basilea.
FIORI ROSA, FIORI DI ISCO: UN OMETTO DA 20 MILIONI LARGO AI GIOVANI: CLASSIFICA MARCATORI DEGLI UNDER 21 NEI MIGLIORI CAMPIONATI D’EUROPA
15 El Shaarawy (Milan) 11 Lamela (Roma) 9 Lukaku (Wba), Son (Amburgo) 8 Castaignos (Twente), Icardi (Samp), Musa (Cska), Kokorin (Dinamo) 7 J. Ayew (Marsiglia), Belfodil (Parma), Götze (Borussia D.), Rodriguez (Porto) 6 Baptistao (Rayo), Eriksen e Fischer (Ajax), Herrmann (Borussia M.), Isco (Malaga), Rodrigo (Benfica)
RR (gdf) Nomi nuovi e nomi vecchi. Tra i primi non finiscono di stupire Son, l’altro carnefice del Borussia, e Icardi, che studia da vice Milito. Tra i secondi invece c’è Isco. Che tutte le big vogliono, viene via a non meno di 20 milioni e con la doppietta al Levante ha lucidato un talento già di suo sbrilluccicoso.
I NUMERI DI MASSIMO PERRONE
Cristiano ce l’ha col Siviglia E da 23 anni Giggs con tutti
100
I gol in Bundesliga di Kiessling: 13 col Norimberga e 87 col Bayer. E' il 49˚ giocatore ad arrivare a questa quota in una classifica all time guidata da Gerd Müller a quota 365.
Windass (39 anni e 7 mesi); e da quando il campionato inglese si chiama così è il secondo bomber del Manchester United, a quota 108, dietro Rooney (139) e davanti a Scholes (107).
12
5002
17
4
23
4
I gol segnati da Cristiano Ronaldo al Siviglia: è diventata la sua vittima preferita. Gli anni dopo cui il Barcellona ha segnato con 6 differenti giocatori. Era successo per l'ultima volta con un 6-1 al Valladolid del 1996: allora con le firme di Popescu, Ronaldo, Luis Enrique, Bakero, Figo e Roger. I campionati in cui Giggs ha segnato: tutti quelli dal 1990-91 a oggi. E' l'unico ad aver firmato tutte le 21 stagioni di Premier; è il terzo più vecchio a segnare in Premier, a 39 anni e 2 mesi, dietro Sheringham (40 anni) e
I gol subiti nel massimo campionato dal Manchester City, terza squadra a superare quota 5.000 dopo Everton (5.955) e Aston Villa (5.864). Gli anni dopo cui la squadra campione in carica ha perso contro una neopromossa (Southampton-Manchester City 3-1): era successo per l'ultima volta nel 2009, Burnley-Manchester United 1-0. I gol segnati da Bony al Psv in 4 partite nella Eredivisie: è rimasto a secco solo nella prima. Con la doppietta di sabato l'ivoriano del Vitesse ha allungato su Finnbogason dell'Heerenveen, 18 gol a 16, in testa alla classifica marcatori.
6
EUROPA
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
SPAGNA
VECCHIO CUORE GRANADA A gennaio 4 rinforzi e un allenatore che ha il club nel sangue: battuto il Real, ora c’è il Barça. Torna il mito dei matagigantes? GIULIO DI FEO
DEPORTIVO LA CORUNA
NON C’È PIÙ PACIENCIA, ARRIVA VAZQUEZ RR Il Depor è ultimo a -6 dalla zona salvezza, è in crisi finanziaria e ha perso le ultime quattro. Domingos Paciencia, allenatore da inizio 2013, ieri ha lasciato la panchina dopo 6 partite (e soli 4 punti) in Liga: il club ha accettato le sue dimissioni e al suo posto ha nominato tecnico fino a giugno Fernando Vazquez, 58 anni, ex Celta Vigo, Valladolid, Rayo Vallecano, Betis e non solo, fino a ieri responsabile della selezione galiziana. È il settimo cambio della stagione in Spagna. Paciencia era stato chiamato per sostituire Jose Luis Oltra.
5RIPRODUZIONE RISERVATA
egli anni ’70 li chiamavano los matagigantes e il vecchio stadio di Los Carmenes era una sorta di forca caudina dove passavano e posavano punti tutte le big della Liga. Ora c’è chi ci va cauto, ma pure chi quel nomignolo tra speranza e nostalgia lo rievoca. Perché il Granada si è risollevato alla grande dalla palude salvezza in cui si era impelagato, ha cambiato uomini e rotta. E soprattutto, ha ricominciato a portarsi a casa scalpi che contano. Due settimane fa quello del Real Madrid, sabato è toccato al Deportivo, decaduta ma pur sempre nobile. E sabato tocca al Barcellona farsi un giro, non semplice, all’ombra dell’Alhambra.
N
REAL MADRID
LA CARBONERO IN CONFLITTO LASCIA LA TV? RR (s.s.) Gli ultimi rimbrotti di Cristiano Ronaldo «Credo che abbia sbagliato perché le cose dello spogliatoio non vanno mai raccontate» - avrebbero mandato in crisi Sara Carbonero. Secondo il quotidiano spagnolo ABC, la nota e bella giornalista tv, nonché fidanzata di Casillas che di recente aveva confermato i malumori di alcuni giocatori del Real nei confronti di Mourinho, starebbe pensando di abbandonare la professione per evitare altri incidenti diplomatici.
MARCATORI
I PRIMI TRE TUTTI A SEGNO MA CR7 DI PIÙ
LOTTOMATICA SCOMMESSE S.R.L. - Conc. AAMS N. 15078 del 16 aprile 2012
35 Messi (Barcellona) 24 Ronaldo (Real Madrid) 19 Falcao (Atletico Madrid) 12 Ruben Castro (Betis) e Aduriz (Athletic Bilbao) 11 Soldado (Valencia) 10 Piti (Rayo), Negredo (Siviglia) 9 O. Gonzalez (Valladolid),Vela (R. Sociedad), Postiga (Sarag.), 8 I. Aspas (Celta), Higuain (Real M), Riki (Deport) e Isco (Malaga) 7 Hemed e Victor (Maiorca), Pizzi (Deportivo), Martins (Levante), Baptistão (Rayo) Verdù (Espanyol) 6 Apono (Saragozza), Benzema (Real M.), Manucho (Valladolid), Fabregas (Barça), Molina (Betis), Saviola (Malaga), Villa (Barcellona)
La svolta Sono due vittorie di fila e la classifica parla di 26 punti, come l’Athletic di Bielsa. Situazione lusinghiera rispetto all’obiettivo salvezza, e pollice alto dal Friuli: il Granada fa parte della galassia Udinese, come il Watford, e l’ossatura della squadra porta il marchio bianconero. Il resto lo fa il presidente Quique Pina, braccio destro spagnolo dei Pozzo in Spagna, che ha raddrizzato la baracca pericolante con una solida iniezione di mer-
CLASSIFICA SQUADRA
BARCELLONA ATL. MADRID REAL MADRID MALAGA VALENCIA RAYO REAL SOCIEDAD BETIS LEVANTE VALLADOLID SIVIGLIA GETAFE ESPANYOL ATH. BILBAO GRANADA SARAGOZZA OSASUNA CELTA VIGO MAIORCA DEPORTIVO
PT
G
V
62 50 46 39 37 37 36 35 33 29 29 29 28 26 26 24 22 20 18 16
23 23 23 23 23 23 23 22 23 22 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23
20 16 14 11 11 12 10 11 10 8 8 8 7 7 7 7 5 5 4 3
N
2 2 4 6 4 1 6 2 3 5 5 5 7 5 5 3 7 5 6 7
P
F
S
1 5 5 6 8 10 7 9 10 9 10 10 9 11 11 13 11 13 13 13
78 44 58 36 32 33 37 31 29 32 30 29 30 29 22 23 19 21 23 27
26 23 22 21 35 39 29 34 35 29 34 42 34 46 32 33 27 28 43 51
23a giornata MAIORCA
1-1
OSASUNA
CELTA VIGO
0-1
VALENCIA
LEVANTE
1-2
DEPORTIVO
0-3
REAL MADRID
4-1
BARCELLONA
6-1
SARAGOZZA
1-2
ATH. BILBAO
0-4
RAYO
2-1
ATL. MADRID
BETIS
Nella notte
VALLADOLID
GEROMEL 46’ st
BARKERO rig.27’ pt
cato e un cambio in panchina. Quattro rinforzi, tutti a trazione anteriore: creatività con l’ex canterano del Barça Nolito e il minitrequartista Buonanotte (strappato al Palermo), Aranda al posto di Floro Flores e soprattutto Recio, passatore sopraffino che a Malaga aveva poco spazio e qui sta incantando. Per la panchina scelta di cuore: Lucas Alcaraz. Uno per cui Granada e il Granada sono religione: ci è nato, suo nonno e suo zio ci hanno giocato in tempi diversi ma con lo stesso ruolo (difensori coi piedi buoni), lui invece che seguire le orme paterne (Felipe Alcaraz, già segretario del partito comunista spagnolo) si mise a studiare calcio. E ora torna a
casa: la prima volta gli diedero la squadra a 29 anni ma fallì la promozione in Liga, ora la riprende già promossa dopo 18 stagioni. Ha messo mano alla difesa, apparsa molto più solida sotto la sua gestione, davanti il talento c’è e anche se i gol sono pochi una mano la danno gli avversari: col Real autorete di Ronaldo, a La Coruna ha replicato Marchena. E l’ossatura Udinese di cui sopra si fa valere: Siqueira, anonimo in B ad Ancona, è ora tra i migliori mancini del torneo, Ighalo segna poco ma si fa un mazzo così, Torje nella giorno buono è un problema per tutti. Vuoi vedere che si parlerà di loro come dei nuovi matagigantes?
ALLAN NYOM, 24 ANNI, ESTERNO DESTRO DI PROPRIETÀ DELL’UDINESE, SUPERA SAMI KHEDIRA DURANTE IL TRIONFO DEL GRANADA SUL REAL MADRID (AFP)
BENZEMA 18’ pt RONALDO 26’pt; 1’,14’ st SANCHEZ 6’ pt MESSI 13’ pt VILLA 13’ st TELLO 34’ st INIESTA 45’ st PIQUE’ 47’ st
APONO rig.47’ st
BANGOURA 3’ pt LEO BAPTISTAO 33’ pt
LOLO 32’ st
VALDEZ 48’ st
MALAGA
ISCO rig.37’pt; 2’ st
GRANADA
MARCHENA aut.46’ pt IGHALO 6’ st SIQUEIRA rig.50’ st
SIVIGLIA
MANU DEL MORAL 42’ st
GETAFE
ALVARO 38’ st
REAL SOCIEDAD
GRIEZMANN 11’ pt AGIRRETXE 32’ pt
ESPANYOL
MORENO 28’ pt VICTOR SANCHEZ 12’ st STUANI 13’ st VERDU’ rig.30’ st FALCAO 50’ st
Prossimo turno 15 febbraio: Siviglia-Deportivo. 16 febbraio: Getafe-Celta Vigo, Malaga-Ath. Bilbao, GranadaBarcellona, Osasuna-Saragozza. 17 febbraio: Real Sociedad-Levante, Valencia-Maiorca, Valladolid-Atl. Madrid, Real Madrid-Rayo, Espanyol-Betis
IL CASO
IL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLA LEY BECKHAM La legge nata per far pagare meno tasse ai campioni stranieri è stata cambiata Ma per il sindacato è ancora peggio: «Danno enorme per i giocatori spagnoli» er correggere quella che dal popolo era consideraP ta una grave stortura, intollerabile in tempi di tanto profonda crisi, la Spagna ne ha creata un’altra. Minore, però evidente. Parliamo della «Ley Beckham», la legge promossa dal governo Aznar nel 2004 ed entrata in vigore un anno dopo che permetteva ai professionisti stranieri in arrivo in Spagna di pagare tasse con un’aliquota del 24% invece del 43% allora in vigore. Creata per favorire l’ingresso nel Paese di «cervelli» stranieri, la legge prese il nome di Beckham perché il calciatore inglese, passato dallo United al Real nel 2005, costituì uno dei primi, e il più eclatante, caso di sfruttamento della nuova norma. Il Madrid grazie
DAVID BECKHAM NEI GIORNI DELL’ARRIVO AL REAL MADRID NEL 2003 (AFP)
Informati sulle probabilità di vincita e sul regolamento di gioco sui siti www.aams.gov.it e www.lottomatica.it e presso i punti vendita
alla Ley Beckham risparmiava milioni, e così è stato per tutti i club spagnoli fino al 2010. Solo con i contratti di Cristiano Ronaldo e Kakà, da 10 milioni di euro netti a stagione, il fisco spagnolo ha rinunciato a un sacco di soldi e alla fine le lamentele della sinistra parlamentare hanno spinto il governo di Zapatero a prendere provvedimenti. Dal 1 o gennaio 2010 la legge è stata modificata. Il lato B della medaglia Gli stranieri che vengono a lavorare in Spagna continuano a pagare il 24% di tasse (e non il 52%, quota alla quale si è arrivati per gli altri) per i primi 5 anni, ma solo se guadagnano meno di 600.000 euro all’anno. Non parliamo solo di calciatori, la legge vale per qualsiasi professionista. «La cosa ha finito per pregiudicare gravemen-
te i giocatori spagnoli – si lamentano dalla Afe, il sindacato calciatori locale – perché a parità di stipendio un calciatore spagnolo costa il doppio di uno straniero. E quindi a parità di talento è normale scegliere un tesserato di altra federazione». E secondo la Afe i calciatori che guadagnano meno di 600.000 euro all’anno sono il 90% dei tesserati in Liga e il 100% in Segunda. Rimedi? Complicati: ai vertici dello sport spagnolo sono coscienti del problema però non hanno margini di manovra. Alla Afe temono che alla lunga la cosa possa pregiudicare la crescita dei calciatori locali. Non è un caso che siano sempre di più gli spagnoli che vanno all’estero. E non parliamo di Torres, Reina o Mata, ma di ragazzi che vanno in Cina, in Vietnam, a Cipro. Danni collaterali di una legge nata male. FILIPPO MARIA RICCI
7
EUROPA
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
INGHILTERRA
CLASSIFICA SQUADRA
SPURS, BALE D’ORO «VALE QUANTO CR7» Potente come R. Carlos, segna come Facchetti, costa come il bello del Real. Non è un cyborg, ma il gallese del Tottenham DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A LONDRA
STEFANO BOLDRINI
LIVERPOOL
MANCHESTER UNITED MANCHESTER CITY CHELSEA TOTTENHAM ARSENAL EVERTON SWANSEA LIVERPOOL WBA STOKE CITY WEST HAM FULHAM SUNDERLAND NORWICH SOUTHAMPTON NEWCASTLE ASTON VILLA READING WIGAN QPR
PT
G
65 53 49 48 44 42 37 36 34 33 30 29 29 29 27 27 24 23 21 17
26 26 26 26 26 26 26 25 25 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26
V
N
P
F
S
21 15 14 14 12 10 9 9 10 7 8 7 7 6 6 7 5 5 5 2
2 8 7 6 8 12 10 9 4 12 6 8 8 11 9 6 9 8 6 11
3 3 5 6 6 4 7 7 11 7 12 11 11 9 11 13 12 13 15 13
62 48 55 44 50 40 38 44 34 26 29 36 28 25 36 34 25 33 30 19
31 24 28 30 29 32 29 32 35 31 38 42 34 40 45 46 50 48 51 41
5RIPRODUZIONE RISERVATA
26a giornata 2-1
CHELSEA
4-1
NORWICH
0-0
STOKE CITY
2-1
SUNDERLAND
0-1
SWANSEA
4-1
BALE 5’pt; 33’ st
ndre Villas Boas fa la considerazione più originale ed indubbiamente interessata: «Avere un giocatore come Bale può attrarre altri campioni a scegliere il Tottenham». Un buon modo per assicurarsi la sua incedibilità e rovesciare la questione, ovvero la presunta vendita del gallese. Il prezzo, del resto, è schizzato alle stelle dopo quest’inizio da urlo di 2013, che ha portato Bale a quota 13 in classifica marcatori e ha permesso agli Spurs di piazzare un filotto di 10 risultati positivi in Premier. Oggi per acquistare Bale servono 70 milioni di euro: non sarà la Gioconda, ma è sicuramente un ottimo Picasso.
A
«Vale CR7» Verrà il giorno in cui qualcuno racconterà: «Ho visto giocare Bale». Il gallese ha lo stile di gioco che scuote anche chi vive il calcio con sobrietà: un gol coast to coast come quello segnato sabato al Newcastle, con un allungo di 50 metri, esalta la fantasia. Bale è un fenomeno: inventa reti come quella e prima ti aveva incantato con l’1-0 su punizione, con un tocco di zucchero. Gli avversari s’inchinano. Alan Pardew, allenatore del Newcastle, dice: «Bale va inserito nel Dream Team della miglior squadra del mondo». Steven Taylor, difensore del Newcastle, azzarda un paragone: «Per me vale Cristiano Ronaldo». Villas Boas, che di portoghesi se ne intende, accetta il confronto: «Ronaldo gioca più a sinistra, mentre Bale è stato uti-
TOTTENHAM RAMIRES 23’ pt HAZARD 11’ st LAMPARD 42’ st MARIN 47’ st
HUTH 22’ st JEROME 36’ st
MICHU 8’pt; 22’ st RANGEL 18’ pt PABLO HERNANDEZ 5’ st
SOUTHAMPTON
3-1
ASTON VILLA
2-1
MANCHESTER UNITED
2-0
PUNCHEON 7’ pt DAVIS 22’ pt BARRY aut.3’ st
BENTEKE rig.29’ st N’ZOGBIA 34’ st GIGGS 13’ pt VAN PERSIE 46’ pt
LIVERPOOL
NEWCASTLE
GOUFFRAN 24’ pt
WIGAN
MALONEY 13’ st
FULHAM READING
MARIAPPA 38’ st
ARSENAL
CAZORLA 36’ pt
QPR
ZAMORA 3’ st
MANCHESTER CITY
DZEKO 39’ pt
WEST HAM EVERTON WBA
Nella notte
PRELIMINARI DI CHAMPIONS
SPAREGGI PER LE COPPE
GARETH FRANK BALE, 23 ANNI, ESTERNO MANCINO DEL TOTTENHAM: 13 GOL IN QUESTA PREMIER, 4 NEGLI ULTIMI 3 TURNI (AFP)
lizzato spesso a destra e, a mio avviso, può dare il meglio di sé al centro, dove può godere di maggior libertà». Facchetti e Maldini Bale il fenomeno è sicuramente il miglior esterno sinistro del mondo. Non è facile accostarlo ai grandi mancini della storia, per la semplice ragione della sua unicità: può giostrare da terzino basso, da ala avanzata e da incursore centrale. Si possono però azzardare accostamenti. Ha il senso del gol di Giacinto Facchetti. Ha la potenza di Roberto Carlos. Ha la prestanza fisica di Paolo Maldini. Il punto debole sono
le caviglie: per i calci che riceve — Charlie Adam è il nemico numero uno — e per la spinta che devono assicurare alla corsa, che in età adolescenziale lasciava intravedere un futuro da sprinter. Lui e Giggs Volendo, ha un altro punto debole: la nazionalità. Essere gallese è bello per lo spirito, meno per la carriera: sarà difficile ammirarlo a un Mondiale o a un Europeo. Sarà condannato a condividere il destino di Ryan Giggs, altro mancino e altro gallese da favola: esibirsi solo sui grandi palcoscenici riservati ai club.
EUROPA LEAGUE
SPAREGGI RETROCESSIONE
RETROCESSIONE
IL CASO
ADEBAYOR TORNA TARDI: SUPERMULTA Maxi multa per Emmanuel Adebayor, a cui il Tottenham toglierà quasi 190mila euro per essere tornato tardi dalla Coppa d’Africa. Il suo Togo ha perso domenica 3 febbraio ma Adebayor aveva tempo fino a venerdì alle 15 per rientrare in Inghilterra. Non lo ha fatto e il Newcastle, a corto di attaccanti, ha mandato un aereo privato per recuperarlo e averlo a disposizione contro il Newcastle. Adebayor, portato in panchina, è entrato a 21’ dalla fine per rinforzare l’attacco light di Villas Boas: Holtby-Dempsey.
FA CUP
NESSUNO AMA IL MILLWALL. NÉ LO VUOLE Il sorteggio col Luton ha ricordato a tutti gli scontri di Kenilworth Road nell’85 all’apice dell’hooliganismo. E ora la Premier teme la promozione dei Lions PAOLO AVANTI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
itornano i fantasmi del passato. Quando dall'urna del sorteggio di FA Cup sono stati estratti i nomi di Luton Town e Millwall per il quinto turno, in programma sabato prossimo, sono venuti i brividi a molti, in Inghilterra. Il giorno della loro ultima sfida in Coppa, nell'ormai lontano 13 marzo 1985, è passato alla storia per i disordini di Kenilworth Road che hanno segnato una sorta di spartiacque nella lotta agli hooligans. Erano i favolosi e terribili anni Ottanta del calcio inglese: grande spettacolo in campo, dominio delle coppe europee ma tanti, troppi problemi sulle gradinate. Quella sera la sfida tra il Luton e il Millwall (1-0) fu trasmessa in diretta tv e quello che andò in scena scioccò il Paese: scontri prima, durante e
R
KENILWORTH ROAD IL 13 MARZO 1985 GLI HOOLIGANS DEL MILLWALL, QUARTIERE DIFFICILE A SUD DI LONDRA, MISERO A FERRO E FUOCO LO STADIO DEL LUTON: CI FURONO 47 FERITI, 33 DEI QUALI POLIZIOTTI, E 31 ARRESTI
dopo il match, invasioni di campo, lancio di oggetti, stadio e quartiere devastati e un bilancio finale di 47 feriti, fra cui 33 poliziotti, e 31 arresti. L’inizio della fine Potenza della tv: gli incidenti in quegli anni erano all'ordine del giorno, ma questi, visti da
una platea molto più ampia, sconvolsero l'opinione pubblica e segnarono una svolta. Da quel momento la battaglia contro la violenza negli stadi divenne una priorità per il governo Thatcher. A seguito dei fatti di Kenilworth Road, il Luton introdusse la tessera dei tifosi, vietò per quattro anni lo sta-
dio ai sostenitori ospiti e nel giro di poco tempo trasformò l'impianto in uno stadio con soli posti a sedere iniziando il lungo cammino che avrebbe portato alla scomparsa delle terraces, le gradinate tipiche degli stadi inglesi di allora. Vittime della devastazione dei famigerati tifosi del Millwall, gli Hatters anticiparono molte delle misure che poi furono introdotte dal governo dopo la strage di Hillsborough del 1989. Se torna il risk match Oggi l'hooliganismo è sostanzialmente sconfitto, almeno all'interno degli stadi. Ma il timore è che qualcosa continui a covare sotto la cenere e che basti un cedimento perché certi fenomeni possano tornare. E' il motivo per cui tanto si è scritto in questi giorni sui quotidiani inglesi rievocando la lontana sfida tra Luton e Millwall. La paura riaffiora sempre, a maggior ragione se di mezzo c'è il Millwall e la sua tifoseria, quella del coro «Nobody like us but we don't care», «nessuno ci ama ma non c’importa», figlia di un quartiere
RR (s.s.) Jamie Carragher, 35enne difensore e bandiera del Liverpool, ha annunciato il suo ritiro a fine stagione. In carriera ha vestito solo la casacca dei Reds e lo fa ininterrottamente dal 1996 (dal 1990 comprese le giovanili). Con il club ha superato la prestigiosa e storica soglia delle 700 partite (723 ad oggi per la precisione, più 38 in Nazionale), secondo per presenze complessive nel Liverpool dietro a Ian Callaghan (857), ala destra degli anni '60 e '70. «E' stato un privilegio e un onore per me vestire questa maglia, ma questa sarà la mia ultima stagione. Ho deciso di annunciarlo adesso per evitare al manager il fastidio di dover rispondere a domande sul mio futuro».
PORTSMOUTH
IN CADUTA LIBERA VERSO IL FALLIMENTO
WESTWOOD aut.43’ st
Prossimo turno 17 febbraio: Liverpool-Swansea. 23 febbraio: Fulham-Stoke City, Arsenal-Aston Villa, Qpr-Manchester United, Reading-Wigan, Wba-Sunderland, NorwichEverton. 24 febbraio: Newcastle-Southampton, Manchester City-Chelsea. 25 febbraio: West Ham-Tottenham CHAMPIONS LEAGUE
CARRAGHER (723 COI REDS) SI RITIRA
o Gli incidenti in diretta tv scioccarono il Paese e accesero la Thatcher difficile del sud di Londra e troppo spesso protagonista di scontri e violenze. I Lions non sono lontani dalla zona playoff della Championship, la serie B inglese, e non è escluso dunque un ritorno in Premier League come non è escluso un ritorno nella massima divisione del derby col West Ham, forse la partita più ad alto rischio di tutta la Gran Bretagna. L'idea di rivedere in Premier questa sfida, alla quale sono stati dedicati anche alcuni film, qualche preoccupazione la suscita. In Inghilterra la guardia è sempre alta, anche se il 1985 appare davvero lontano. Resta però vivo il ricordo di quello che successe a Kenilworth Road, appena 77 giorni prima della strage dell'Heysel.
RR (s.s.) La crisi tecnica, ma soprattutto quella economica, non sembrano finire mai per il Portsmouth. Lo storico club inglese è piombato in due anni dalla Premier in League One (la 3ª divisione inglese) e oggi si ritrova penultimo in classifica. Se possibile, la situazione economica è ancor più preoccupante: dopo esser evitato la bancarotta in più occasioni, il Portsmouth è in amministrazione controllata da più di due anni. Ma ora è arrivato anche l'ultimatum della Lega: dovesse fallire anche l'ultimo tentativo di salvataggio, un azionariato popolare promosso dagli stessi tifosi, alla società sarà ritirata la licenza.
MARCATORI
VAN PERSIE INSISTE, MICHU SALE AL 3˚POSTO 19 Van Persie (Manchester Un.) 17 Suarez (Liverpool) 15 Michu (Swansea) 14 D. Ba (Newcastle/Chelsea) 13 Bale (Tottenham) 12 Dzeko (Manchester City) 11 Walcott (Arsenal), Benteke (Aston Villa), Lambert (Southampton), Lampard (Chelsea) 10 Defoe (Tottenham), Fletcher (Sunderland), Fellaini (Everton), Le Fondre (Reading), Mata (Chelsea), Rooney (M. United) 9 Lukaku (Wba), Giroud e Cazorla (Arsenal), Aguero (Manchester City) 8 Berbatov (Fulham), Hernandez (Manchester United), Podolski (Arsenal)
FA CUP
IL PROGRAMMA RISCHIA IL CHELSEA RR Luton-Millwall apre il 5˚ turno di FA Cup. Sabato sono in programma altre 3 partite: Milton Keynes Dons-Barnsley, Arsenal-Blackburn Rovers e Oldham Athletic-Everton. Domenica: Manchester City-Leeds United e la vincente fra Huddersfield e Leicester (replay del 4˚ turno oggi alle 20.45) contro Wigan Athletic. Lunedì 18 febbraio: Manchester United-Reading. Mercoledì 27 febbraio: Middlesbrough contro la vincente fra Brentford e Chelsea (replay del 4˚ turno domenica 17 febbraio).
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EUROPA
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
FRANCIA
GERMANIA
C’È UN THURAM CEDONO IL NIPOTE CHE PARA I RIGORI IRA DI NONNO UWE Al Troyes, club neopromosso, il portiere è il cugino di Lilian. Ha già neutralizzato 3 penalty su 4 e anche se gioca in uno dei club più perforati di Ligue 1 si è messo in mostra. E ora sogna i Bleu SPAGNA
BARÇA, DEBITI PER 64 MILIONI DA LAPORTA RR Una bella mazzata per Joan Laporta: il Tribunal Supremo ha rigettato l’appello dell’ex presidente del Barcellona, confermando la sentenza che lo aveva ritenuto responsabile insieme ad altri 7 membri del direttivo di debiti per 63,8 milioni (a cui ora Laporta dovrà fare da garante) durante la stagione 2002-03. E in casa Barça c’è da fare i conti anche con il ricovero d’urgenza in ospedale per David Villa, a causa di una colica renale.
AUSTRIA
KRANKL NE FA 60 NEL ’78 «UCCISE» LA GERMANIA RR (c.r.) Vinse la Scarpa d´oro nel 1978 per i 41 gol con il Rapid Vienna, la Coppa delle Coppe col Barcellona nel 1979 e segnò il gol più leggendario del calcio austriaco: giovedì Hans Krankl compie 60 anni. Quel gol lo realizzò il 21 giugno 1978 ai mondiali in Argentina: a 2’ dalla fine l´Austria mise in ginocchio a Cordoba il "grande fratello" Germania (3-2) e il commento audio («Tor Tor Tor Tor Tor Tor, I werd' narrisch», «Gol gol gol gol gol gol, sto diventando pazzo») va in onda ancora oggi.
ROMANIA
BECALI: 3 ANNI PER SEQUESTRO DI PERSONA RR (g.s.) Gigi Becali, proprietario della Steaua, è stato condannato a 3 anni di carcere per sequestro di persona, pena sospesa ed esecutiva solo nel caso di nuovo reato. Becali finì in manette nell'aprile 2009 per aver aggredito con 6 suoi dipendenti i 3 uomini che gli avevano rubato l'auto, minacciandoli con le pistole prima di infilarli nel bagagliaio e lasciare la vettura fuori Bucarest. Becali dovrà presentarsi alla polizia una volta a mese e metterla al corrente dei suoi viaggi.
ISRAELE
ULTRÀ BEITAR NEL MIRINO DI NETANYAHU RR Un imponente servizio d’ordine ha garantito lo svolgimento della gara fra il Beitar Gerusalemme e la squadra araba del Bney Sakhnin (2-2). A 45 ultrà del Beitar è stato impedito l’ingresso: 6 di loro sono sospettati per l’incendio che ha distrutto la sede del Beitar responsabile di aver preso 2 musulmani, tra cui il ceceno Kedyaev entrato all’80’ tra i fischi. Il premier Netanyahu, lui stesso un tifoso del Beitar, s’è detto determinato ad estirpare il razzismo fra i tifosi più oltranzisti.
PARIGI
ALESSANDRO GRANDESSO 5RIPRODUZIONE RISERVATA
el noto cugino ha ereditato lo stile, posato. Non il ruolo. Almeno in campo. Forse una salvezza perché il cognome è di quelli che possono pesare. E, a volte, dare una brutta piega a una carriera con facili paragoni, quasi sempre al ribasso. Invece Yohann Thuram, all’anagrafe Thuram-Ulien, 24 anni, cugino di Lilian, ex Parma, Juve, Barcellona, campione del Mondo nel 1998 e d’Europa nel 2000 con la Francia, non fa il difensore centrale, ma il portiere. E di qualità. E non ingannino i 44 gol incassati da inizio stagione. Yohann difende la porta del Troyes, ultimo ma sbarazzino perché l’allenatore di origini friulane, Jean-Marc Furlan, ha il vizio del gioco alla Zeman. Spettacolare davanti, altamente permeabile dietro. Da qui la valanga di gol incassati. Peggio in Ligue 1 fa solo il Bastia (47). A farne le spese quindi è il cugino di Thuram che per orgoglio non raccoglie mai il pallone finito in rete e compensa l’handicap collettivo con una reputazione di pararigori. Ne ha neutralizzati 3 su 4 finora. Nessuno fa meglio. Ed è anche la prova che Thuram può aspirare a qualche squadra di rango, senza raccomandazioni.
D
Da top 5 Anche perché il «cugino di» ha personalità da vendere. Lo si era intuito quando 3 anni fa disse addio al Monaco, suo club formatore dov’è cresciuto all’ombra di Flavio Roma, ma che allora in Ligue 1 non gli dava fiducia. Thuram scelse di farsi le ossa in Ligue 2, prima con il Tours, poi con il Troyes appunto dove si è fatto spazio l’anno scorso, approfittando dell’infortunio del titolare, centrando la promozione e incassando meno gol di tutti gli altri portieri. Quest’anno Thuram, arrivato dal calcetto, deve adeguarsi alla tendenza opposta, ma le sue prestazioni rimangono all’altezza del glorioso cognome. Lo dimostrano pure le pagelle che gli assicura-
Il ragazzo è Öztunali, talento che l’Amburgo si è lasciato scappare È figlio della figlia di Uwe Seeler, bandiera del club, ora in protesta coidirigenti:hannooffertosolo800milaeuroaLevin,finitoalBayer
CLASSIFICA SQUADRA
PARIS SG LIONE MARSIGLIA ST. ETIENNE RENNES NIZZA BORDEAUX LORIENT MONTPELLIER LILLA VALENCIENNES TOLOSA AJACCIO* BASTIA BREST REIMS EVIAN SOCHAUX TROYES NANCY
PIERFRANCESCO ARCHETTI PT
G
51 45 43 40 40 39 38 36 35 34 33 31 28 26 24 23 23 23 18 18
24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24
V
N
P
F
15 6 3 45 13 13 6 5 39 24 13 4 7 31 29 11 7 6 36 18 12 4 8 37 30 10 9 5 36 28 9 11 4 26 16 9 9 6 39 38 10 5 9 39 32 8 10 6 30 25 9 6 9 34 35 8 7 9 30 30 7 9 8 27 32 7 5 12 29 50 7 3 14 24 35 5 8 11 21 28 5 8 11 24 36 6 5 13 22 34 3 9 12 26 44 3 9 12 22 40
* Ajaccio 2 punti di penalizzazione
24a giornata PARIS SG
3-1
ST. ETIENNE
4-1
MONTPELLIER
AJACCIO
1-0
BORDEAUX
NANCY
1-2
REIMS
NIZZA
1-1
TROYES
0-0
VALENCIENNES
2-1
EVIAN
1-1
MARSIGLIA
RENNES
2-0
TOLOSA
MENEZ 11’ st IBRAHIMOVIC rig.26’ st LAVEZZI 44’ st BRANDAO 13’ pt P. AUBAMEYANG 29’ pt MOLLO 3’ st BODMER 30’ st FATY 31’ pt
PUYGRENIER 29’ pt
EYSSERIC 37’ st
DOSSEVI 10’ pt MATER 46’ pt
SAGBO rig.14’ st ALESSANDRINI 34’ st ERDINC 39’ st
LIONE
LOPEZ rig.12’ st
1-3
BASTIA
KHAZRI 38’ st
CABELLA 4’ st
AYITE 3’ st FORTES 13’ st
LORIENT
MAREQUE 30’ st
SOCHAUX BREST
RASPENTINO 45’ st
GIGNAC 6’ st
LILLA
CHEDJOU 28’ pt BALMONT 45’ pt S. KALOU rig.5’ st
Prossimo turno 15 febbraio: Lilla-Rennes. 16 febbraio: Marsiglia-Valenciennes, Bastia-Nizza, Lorient-Evian, Montpellier-Nancy, Tolosa-Troyes, Brest-Ajaccio. 17 febbraio: Bordeaux-Lione, Reims-St. Etienne, Sochaux-Paris Sg
no un posto nel top 10 dei migliori portieri di Ligue 1 dell’Equipe, nel top 5 per France Football che lo inserisce dietro Agassa (Reims), ma davanti a Vercoutre (Lione), Landreau (Bastia) e Sirigu che nel Psg sta frantumando tutti i record di Lama. Guarda caso l’idolo del 24enne che, passato per le giovanili dei Bleus, può permettersi di sognare in chiave nazionale, magari scalzando il 33enne Landreau, terza linea di Deschamps, e continuare così la tradizione di famiglia.
5RIPRODUZIONE RISERVATA
S
YOHANN THURAM (AFP)
CLASSIFICA SQUADRA
BAYERN BORUSSIA D. LEVERKUSEN EINTRACHT FRIBURGO MAINZ AMBURGO BORUSSIA M. HANNOVER SCHALKE WERDER WOLFSBURG NORIMBERGA STOCCARDA FORTUNA DUSSELDORF HOFFENHEIM AUGSBURG GREUTHER FURTH
PT
G
V
54 39 38 37 31 31 31 30 29 29 28 26 25 25 24 16 15 12
21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21
17 11 11 11 8 9 9 7 9 8 8 7 6 7 6 4 2 2
N
3 6 5 4 7 4 4 9 2 5 4 5 7 4 6 4 9 6
P
F
S
1 4 5 6 6 8 8 5 10 8 9 9 8 10 9 13 10 13
55 47 41 38 26 28 26 31 39 33 36 22 20 23 26 26 17 13
7 26 29 31 20 25 27 32 39 35 38 30 27 39 29 45 33 35
rdal Keser dirige l’ufficio europeo della federcalcio turca: da Colonia, l’ex giocatore di Bundesliga sguinzaglia 25 allenatori in Germania per cercare di convincere gli juniores con origini turche a scegliere la nazionale di Istanbul e non quella del Paese dove sono nati da emigrati o stanno crescendo. «Soltanto a un ragazzo non mi sognerò mai di chiederlo». Eppure il talento in questione si chiama Levin Öztunali, figlio di Mete, indiscutibilmente turco. «È una questione etica: non potrei portar via dalla Germania il nipote di uno dei capitani d’onore della loro nazionale». Levin continuerà a vestire la maglia bianca con l’aquila: attualmente ha il numero 10 nell’Under 16, e, almeno in ambito federale, al nonno non potrà sobbalzare il cuore come sta succedendo in queste settimane. La mamma di Levin si chiama Frauke Seeler, è la figlia di Uwe, detto anche il nostro Uwe per la tenerezza dei suoi comportamenti. Un tipino da leggenda: 476 partite e 404 gol in una sola squadra, l’Amburgo. Quattro Mondiali giocati con la Germania (72 gare, 43 gol), il titolo di Ehrenspielführer (capitano d’onore). Con lui soltanto Fritz Walter, Franz Beckenbauer, Lothar Matthäus.
Prossimo turno 15 febbraio: Wolfsburg-Bayern. 16 febbraio: Werder-Friburgo, Amburgo-Borussia M., MainzS h lk F t D ld f G th F th L k
Trequartista Uwe era un attaccante, Levin un trequartista moderno, corsa e gol. Il nonno, 76 anni, è stato anche presidente dell’Amburgo. Il nipote, sedicenne, gioca nel club ed è così bravo che lo schierano due categorie sopra, nell’Under 19. Mezza Europa però lo ha cercato. Man United, Arsenal e Bayern gli hanno proposto un futuro migliore. Ma Uwe Seeler è un eroe vivente nel club e non solo; un cittadino onorario a cui è stato dedicato un monumento davanti allo stadio: un piede gigantesco e bronzeo di 4 tonnellate. Una volta i tifosi del St. Pauli, rivali cittadini, ne hanno decorato le unghie di bianco e marro-
ne, ma era goliardia pre derby. Il piedone è lì e Levin lo vede quando va ad allenarsi. Il nonno invece non si fa notare alle partite, «mi nascondo fra i cespugli per non mettergli pressione». La settimana scorsa però è esploso: «L’Amburgo ha trattato male mio nipote». Che ha firmato per il Bayer Leverkusen poiché gli offriva 1,7 milioni per 5 anni, mentre l’Hsv era fermo a 800 mila euro. Dopo il tradimento, Levin è stato sospeso. Il d.s. Frank Arnesen ha spiegato che «mai l’Amburgo aveva proposto tanto a un sedicenne. Di più non potevamo». Anche suo figlio Sebastian è partito (Manchester City). Ma non era il nipote di una leggenda.
E
21a giornata BORUSSIA D.
1-4
BORUSSIA M.
3-3
LEVERKUSEN
EINTRACHT
0-0
NORIMBERGA
GREUTHER FURTH
0-1
WOLFSBURG
HANNOVER
1-0
HOFFENHEIM
STOCCARDA
1-4
BAYERN
4-0
AUGSBURG
1-1
FRIBURGO
1-0
LEWANDOWSKI 17’ pt
STRANZL 44’ pt DE JONG 13’ st HERRMANN 41’ st
M. DIOUF 8’ pt
I. TRAORE’ 5’ st
ALABA rig.19’pt; 6’ st SCHWEINSTEIGER 32’ pt GOMEZ 18’ st
MOLDERS 12’ st
KRMAS 42’ st
AMBURGO
RUDNEVS 18’pt; 17’ st SON 26’pt; 44’ st
SAM 7’ st KIESSLING 15’ st SCHURRLE 19’ st
DOST 23’ pt
WERDER
EKICI 34’pt; 29’ st HUNT 16’ st DE BRUYNE 47’ st
SCHALKE
MAINZ
SZALAI 43’ pt
FORTUNA DUSSELDORF
LEVIN ÖZTUNALI 16 ANNI
SVIZZERA
GELSON FERNANDES, UNA SPALLA PER GATTUSO si momento. E inanellare giornate di squalifica, ben 10 negli ultimi 18 mesi, o sfogarsi con un raccattapalle rifilandogli una sberla, come al termine dell'incontro perso a Losanna l’anno scorso.
Quattro allenatori, un mercato tra sogni e botti veri e una mediana super tra Ringhio e l’ex Chievo: così il Sion punta al titolo. Ma a Basilea le ha prese... a Super League riparte col botto. Dopo una sosta di L quasi due mesi subito uno scontro al vertice: il Basilea schianta il Sion con un 3-0 secco, frutto di un super Streller (un gol e un assist). Ed è probabile che il testa a testa tra i campioni in carica e la squadra di Gattuso continui fino all'ultima giornata. Il Grasshoppers infatti sembra troppo giovane per tenere il vantaggio alla lunga e il neopromosso San Gallo ha la panchina corta e difficilmente potrà inserirsi nella vo-
lata per il titolo. Perciò il Basilea rimane il favorito numero uno. I rossoblù, da 4 mesi sotto la guida di Yakin, hanno superato l’inizio di stagione altalenante e si sono rinforzati col bizzoso bomber Bobadilla, benché fuori causa 6 settimane per il ginocchio, con l’egiziano Elneny e col combattente Die, per quasi 5 anni al Sion. Straripante quando in giornata, dotato di una forza fisica eccezionale e di una volontà di ferro, il mediano ivoriano può però perdere la testa in qualsia-
L’ESULTANZA PIÙ NOTA DI GELSON FERNANDES, 26 ANNI: SVIZZERASPAGNA 1-0 AL MONDIALE 2010 (AP)
Sognando Beckham Ma il Sion non è rimasto a guardare. Dopo aver contattato addirittura Beckham, ricevendone un cortese rifiuto, l’impetuoso presidente Constantin ha ingaggiato il quarto allenatore della stagione, Victor Muñoz, dinamico centrocampista della Samp a fine anni ’80. Constantin ha registrato la difesa col ritorno del brasiliano Adailton e ritoccato l'attacco ingag-
giando il camerunense N'Djeng. Il centravanti, classe ’90, è al suo debutto in Europa ma si è già messo in luce con l'Esperance in Tunisia. Il colpo grosso, però, è stato richiamare l’ex Chievo e Udinese Gelson Fernandes, gazzella d'origine capoverdiana, che avrà il compito di rimpiazzare proprio Die e di formare con Gattuso un'imbattibile cerniera di centrocampo. A soli 26 anni, dunque, il nazionale svizzero torna nella squadra del cuore, dopo aver vestito maglie di prestigio, Manchester City su tutte. Con una missione ben precisa: riportare a Sion quel titolo che manca da ben 16 anni. PIERLUIGI GIGANTI
9
EUROPA
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
OLANDA
PORTOGALLO
PORTOGALLO
PRESIDENZA SPORTING OFFERTA A FIGO
POVERI MA BELLI PAULO ALVES UTRECHT,PROVACI È L’UNICO GALLO La quinta della Eredivisie sabato gioca a Eindhoven contro il Psv È uno scontro ideologico: la capolista segna come il Barcellona e spende ogni estate, la sorpresa ha tutti i leader sul mercato ALEC CORDOLCINI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
egna come il Barcellona ma è criticato tanto quanto il Real Madrid. Benvenuti al Psv Eindhoven, lo schizofrenico leader di questa Eredivisie. Per gli uomini di Advocaat non esistono mezze misure: 7-0 all’Ado Den Haag ma anche 1-3 in casa contro il PEC Zwolle, 6 reti al Napoli nel doppio confronto europeo ma una sola al modesto AIK Solna. Continuità questa sconosciuta: una squadra capace di segnare 113 reti stagionali (stesso numero del Barcellona) non sta dominando in campionato e ha già salutato l’Europa. Il Psv è l’anomalia d’Olanda: sfrutta pochissimo il vivaio e apre continuamente il portafoglio, in barba a qualsiasi austerity. La rosa è costata oltre 53 milioni contro i 33 dell’Ajax, i 25 del Twente e i 15 del Feyenoord. «Il Psv vuole comprarsi la Eredivisie», hanno scritto. Per inseguire il titolo che manca dal 2008, ogni stagione il club della Philips ammassa trequartisti, interni, ali e attaccanti: Mertens, Matavz, Wijnaldum, Strootman, Lens, Toivonen, Narsingh. Il difetto rimane nelle fondamenta: la difesa non offre garanzie e in mediana Van Bommel viaggia a corrente alternata. L’ex milanista avrebbe dovuto essere il leader che al Psv mancava dai tempi di Cocu, ma non sempre c’è riuscito.
S
Pareggio nel 2015 Domenica al Philips Stadion arriva l’Utrecht per il più imprevedibile dei top match. La squadra di Wouters è l’opposto di quella di Advocaat. Dopo aver nutrito un paio di anni fa ambizioni europee che hanno scavato una voragine nel bilancio, l’Utrecht ha invertito la rotta vendendo nella stagione 11-12 i big Vorm, Van Wolfswinkel, Mertens e Strootman, gli ultimi due proprio in direzione Eindhoven. Ora punta sui giovani e in panchina ha scelto il risparmio: esonerato Erwin Koeman nell’ottobre 2011, è stato promosso
Al Gil Vicente, che ha come simbolo il pennuto, da anni a ogni sessione di mercato cambiano una decina di facce. La sola certezza è il tecnico, che ha portato il piccolo club in serie A
CLASSIFICA
LISBONA
SQUADRA
PT
PSV AJAX FEYENOORD TWENTE VITESSE UTRECHT NEC DEN HAAG HERACLES GRONINGEN AZ ALKMAAR RKC WAALWIJK HEERENVEEN NAC BREDA RODA ZWOLLE VVV VENLO WILLEM II
47 44 44 43 39 39 33 28 27 26 24 23 23 23 21 20 16 13
G
22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22
V
N
P
F
S
15 2 5 75 24 12 8 2 51 24 13 5 4 43 28 12 7 3 38 19 11 6 5 41 28 11 6 5 33 25 9 6 7 31 34 6 10 6 35 40 6 9 7 44 44 7 5 10 22 33 6 6 10 32 38 5 8 9 25 29 5 8 9 31 42 6 5 11 24 39 4 9 9 30 43 4 8 10 22 35 3 7 12 25 48 2 7 13 20 49
Da 5 ª a 8ª spareggi per il 30 posto in Europa L.
22a giornata DEN HAAG
2-1
GRONINGEN
2-1
VICENTO 5’ st CHERY 23’ st
ZEEFUIK rig.32’pt; rig.24’ st
HEERENVEEN
2-2
HERACLES
4-1
VITESSE
2-2
UTRECHT
0-3
MARECEK 24’ st FINNBOGASON 45’ st
VEJINOVIC 19’ pt BRUNS 26’pt; 16’ st DUARTE 44’ pt
BONY rig.32’,43’ st
AJAX
NAC BREDA
TEN VOORDE 38’ st
RKC WAALWIJK
BRABER rig.24’ pt
VVV VENLO
NWOFOR 36’ pt SEIP 23’ st
WILLEM II
VOSSEBELT 6’ pt
PSV
MERTENS rig.19’ pt WIJNALDUM 33’ st
NEC
PLATJE 15’ pt FALKENBURG 40’ st BOYMANS 48’ st
RODA
1-1
BLIND 9’ st
RAMZI 39’ pt
FEYENOORD
3-1
AZ ALKMAAR
ZWOLLE
1-1
TWENTE
BOETIUS 24’ pt CLASIE 27’ st TRINIDADE DE VILHENA 48’ st
AVDIC rig.36’ st
BEERENS 18’ st
TADIC 11’ pt
Prossimo turno 15 febbraio: Nec-Vvv Venlo. 16 febbraio: Twente-Willem II, Nac Breda-Heracles, Roda-Az Alkmaar, Psv-Utrecht. 17 febbraio: Vitesse-Groningen, Den Haag-Heerenveen, Zwolle-Feyenoord, Rkc Waalwijk-Ajax
Jan Wouters, da tempo nello staff tecnico. Così è nata la rivelazione, con acquisti low cost ma funzionali (il portiere Ruiter, tra i migliori, proviene dalla B, mentre a gennaio è arrivato l’ottimo Toornstra dall’Ado) e una manciata di giovani di prospettiva: l’esterno sinistro Oar, il centrale Van der Hoorn e il mediano Kali. E i pochi veterani (Mulenga, Asare, Van der Gun) sono tutti sul mercato per questioni di stipendio: l’obiettivo per l’Utrecht è il pareggio di bilancio entro il 2015. Nel frattempo stazionano a -8 dalla vetta e sono l’unica squadra in campionato a non aver concesso reti al Psv. A Utrecht meno significa meglio.
LO ZAMBIANO JACOB MULENGA, 28 ANNI (AFP)
MANUEL MARTINS DE SÁ 5RIPRODUZIONE RISERVATA
on sono molti i club di calcio dedicati a un’artista. Nella provincia di Braga, nel nord del Paese, a Barcelos, ce n’è uno nato nel 1924 in onore di Gil Vicente, il piu celebre drammaturgo iberico (scriveva pure in castigliano), nato qui nel 1465. Artista della Corte faceva il poeta e l’orefice. I suoi capolavori più famosi sono lo scrigno in oro della chiesa di Santa Maria di Belém e la trilogia satirica di «Atto della Barca dell’Inferno» (1511). In realtà i giovani del luogo che quasi 90 anni fa fondarono questo club si erano ispirati al nome della piazza dove di solito si ritrovavano. E lì, c’era appunto il teatro intitolato a Gil Vicente.
N
Una finale di coppa Il club di Barcelos, a 25 km da Braga, ha come simbolo il gallo, il più noto dei tanti pezzi in terracotta fatti dalle migliaia di artigiani locali, ha poco più di 5 mila soci e uno stadio da 13 mila. Oggi però i galletti non se la passano molto bene. L’anno scorso hanno colto una clamorosa finale in coppa di Lega (persa col Benfica). Ma con un budget di soli 3,6 milioni di euro non si possono fare miracoli. E così il Gil Vicente, per sopravvivere, è il club più attivo sul mercato. Anche troppo. Per esempio a gennaio dalla rosa sono andati via 8 elementi, di cui 7 arrivati solo a luglio, e ne sono subentrati altri 7, qualcuno in prestito e qualcun’altro proveniente dal Cile (come Gabriel Rodriguez dell’Audax) o addirittura dall’Angola (il capoverdiano Sidney) e dall’Iran (il portoghese João Vilela). Fra quelli rimasti, 7 sono stati presi un anno fa. In totale dall’ultima estate in 20 sono arrivati a Barcelos e una quindicina è andata via. Giocattolo ricomposto L’unica certezza nel tempo è il bravo tecnico Paulo Alves, 43 anni, ex attaccante di Maritimo, Braga, Sporting e Gil Vicente dal 2001 al 2005. Appena smessi i panni di bomber è
CLASSIFICA SQUADRA
PORTO BENFICA PACOS DE FERREIRA BRAGA RIO AVE ESTORIL MARITIMO VITORIA G. ACAD. COIMBRA SP. LISBONA NAC. MADEIRA GIL VICENTE OLHANENSE VITORIA SETUBAL BEIRA MAR MOREIRENSE
PT
G
V
46 46 31 30 28 22 22 21 20 19 19 18 17 17 15 14
18 18 17 17 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18
14 14 8 9 8 6 5 5 4 4 5 4 3 4 3 3
N
P
F
S
4 4 7 3 4 4 7 6 8 7 4 6 8 5 6 5
0 0 2 5 6 8 6 7 6 7 9 8 7 9 9 10
45 46 23 38 23 26 17 18 25 16 25 18 20 20 23 19
9 14 12 24 23 26 27 29 27 20 32 28 27 36 35 33
SVIZZERA
CLASSIFICA GRASSHOPPER BASILEA SAN GALLO (-1) SION YOUNG BOYS LOSANNA ZURIGO THUN (-1) LUCERNA SERVETTE
ISRAELE
BELGIO
0-1 3-2 Rinv. 2-0 3-0
ESTORIL
2-0
ACAD. COIMBRA
1-2
MOREIRENSE
3-0
BEIRA MAR
SP. LISBONA
0-1
MARITIMO
LEAL 33’ pt CARLITOS 20’ st
CISSE’ 5’ st
ANIBAL CAPELA 46’ pt GHILAS 22’,35’ st
VITORIA SETUBAL
1-0
NAC. MADEIRA
2-2
PORTO
1-1
BRAGA
Nella notte
PEDRO SANTOS 25’ pt
DIEGO BARCELLOS 6’ pt MATEUS 8’ st
MARTINEZ 10’ st
40 36 33 32 27 21 20 18 18 11
G. Beerschot-Genk Charleroi-Lierse Bruges-Leuven Courtrai-Gent Lokeren-Zulte W. Malines-Cercle B. Standard-Mons Waasland Beveren-Anderlecht
CLASSIFICA ANDERLECHT (-1) ZULTE W. (-1) LOKEREN GENK BRUGES (-1) STANDARD COURTRAI MALINES MONS LEUVEN CHARLEROI (-1) GENT WAASLAND BEVEREN LIERSE G. BEERSCHOT CERCLE B. (-2)
0-2 1-0 3-1 1-0 1-1 2-0 0-1 1-2
59 51 45 45 43 43 38 38 38 31 27 27 26 20 19 14
Al termine playoff fra le prime 6: 1ª in Champions League, 2ª ai preliminari, 3ª ai preliminari di Europa League e 4ª allo spareggio per i preliminari di Europa L. con la 1ª del playoff fra le successive 8.
CHAMPIONS LEAGUE
PRELIMINARI DI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE
SPAREGGI PER LE COPPE
Mac. Netanya-Bnei Yehuda 3-5 Ashdod-Hap. Haifa 1-1 Hap. B. Sheva-Hap. Acre 0-0 K. Shmona-Hap. R. Gan 3-1 Mac. Haifa-Ramat Ha’Sharon 4-0 Beitar-Bnei Sakhnin 2-2 Mac. T. Aviv-Hap. T. Aviv Nella notte
CLASSIFICA MAC. T. AVIV (-1) MAC. HAIFA HAP. T. AVIV (-1) BNEI YEHUDA K. SHMONA RAMAT HA’SHARON BEITAR ASHDOD HAP. B. SHEVA BNEI SAKHNIN MAC. NETANYA HAP. R. GAN HAP. HAIFA HAP. ACRE
44 39 36 35 33 33 32 31 30 25 24 19 18 17
La 1a dei playoff va ai preliminari di Champions, la 2a e la 3a vanno ai preliminari di Europa League; le ultime 2 dei playout retrocedono
SPAREGGI RETROCESSIONE
RETROCESSIONE
BOTTIGLIATA E CARDOZO VS PROENÇA
VITORIA G.
RIO AVE
MAHGOUB 30’ pt BEBE’ 9’ st
SUK 18’ pt
GIL VICENTE
BENFICA
MEXER aut.16’ pt URRETAVISCAYA 37’ pt
OLHANENSE
TARGINO 7’ pt
PACOS DE FERREIRA
passato in panchina e ora in totale è qui che allena da 7 stagioni (con un interregno di 2 anni alla guida della Under 20 e dell’União Leiria). Alves ormai è abituato a vedersi smontare il giocattolo di 6 mesi in 6 mesi. Ma ciò non toglie che due estati fa si è guadagnato la promozione nella Liga, grazie al capoverdiano Ze Luis (10 gol in quella stagione, ora a Braga). Ora i leader sono i brasiliani Luis Carlos e Claudio (entrambi qui dall’anno della B). E Paulo Alves spera molto nel neoacquisto d’attacco (in prestito, ovvio) Hugo Vieira, ex gilista, ceduto al Benfica in estate e poi passato allo Sporting Gijon. Alla prima partita intera, il 3 febbraio contro il Maritimo, si è regalato una doppietta. E Paulo Alves ha ricomposto il giocattolo.
GRECIA
TURCHIA
22a giornata
26a giornata
Servette-Grasshopper Young Boys-Lucerna San Gallo-Thun Zurigo-Losanna Basilea-Sion
PORTOGALLO
18a giornata
PAULO ALVES, 43 ANNI, GIL VICENTE
PEDRO PROENÇA, 42 ANNI (FORTE)
RR (m.m.d.s.) Pedro Proença, ritenuto il miglior arbitro mondiale (finali di Champions 2012 e di Euro 2012), è stato oggetto di due episodi gravi durante la gara Nacional-Benfica (2-2). Quando mancavano pochi minuti alla fine ha espulso il paraguaiano Cardozo: prima è stato colpito da una bottiglia alla nuca che ha richiesto l'intervento medico e poi lo stesso Cardozo l'ha strattonato per la casacca, fermato nell’aggressione dall’intervento dei suoi stessi compagni del Benfica.
OLANDA
ESPULSO DOPO APPENA 44 SECONDI RR (m.via.) Cartellino rosso dopo appena 44 secondi: non è un record ma quasi quello di Odysseu Guy Ramos del Waalwijk, appena rientrato dalla Coppa d’Africa dove ha giocato per la nazionale di Capo Verde benché nato in Olanda. Entrato in campo al 21’ della ripresa, nella prima azione ha travolto nella propria area l'attaccante del Groningen De Leeuw. L'arbitro ha quindi fischiato il terzo rigore della partita ed espulso Guy Ramos. Rigore tra l’altro decisivo per il 2-1 finale.
L’ANDERLECHT ALLUNGA. IL BESIKTAS NON MOLLA 19a giornata
RR (m.m.d.s.) Tra la moltitudine di candidati alla presidenza dello Sporting Lisbona, la cui elezione avverrà il prossimo mese, José Maria Ricciardi, presidente della Banca Espírito Santo che è una delle due istituzioni bancarie nelle cui mani si trova il club, ha proposto il nome di Luís Figo, attualmente «ministro degli esteri» dell’Inter. L'ex biancoverde ha risposto che vuole analizzare la proposta assieme alla famiglia, anche se gli indizi fanno pensare che rifiuterà.
SCOZIA
21a giornata
21a giornata
26a giornata
ROMANIA
Istanbul Bb-Belediyespor Genclerbirligi-Eskisehirspor Elazigspor-Besiktas Karabukspor-Bursaspor Sivasspor-Trabzonspor Kayserispor-Orduspor Mersin Idman Y.-Fenerbahçe Galatasaray-Antalyaspor Gaziantepspor-Kasimpasa
Atromitos-Veria 0-0 Paok-Ofi Creta 3-1 Asteras T.-Olympiacos P. 0-1 Panionios-Pas Ioannina 0-1 Kerkyra-Aek Atene 0-1 Panthrakikos-Levadiakos 3-0 Panathinaikos-Xanthi 0-1 Platanias-Aris Nella notte
Dundee Fc-Ross County 0-2 Inverness-Celtic 1-3 Aberdeen-Saint Mirren 0-0 Dundee Utd-Hearts 3-1 Kilmarnock-Motherwell 2-0 Hibernian-Saint Johnstone Nella notte
MUTU DIVENTA PROPRIETARIO DI UN CLUB
CLASSIFICA CELTIC (-1) INVERNESS (-2) MOTHERWELL (-2) HIBERNIAN (-1) SAINT JOHNSTONE (-2) DUNDEE UTD (-1) ABERDEEN KILMARNOCK (-1) ROSS COUNTY (-1) HEARTS (-1) SAINT MIRREN (-1) DUNDEE FC (-1)
RR (g.s.) Adrian Mutu, 34enne punta dell’Ajaccio, sta per comprare col socio Adrian Martian il club di 2ª divisione romena UTA Arad, di proprietà dell’italiano Giovanni Catanzariti. «È tutto ok, mancano solo le firme sul contratto. Mio "fratello" Adrian è con me, per il momento come consigliere amministrativo», ha assicurato Martian. In realtà la partecipazione del giocatore sarebbe di 500 mila euro per riportare l’UTA (ora 5˚ a 9 punti dalla zona promozione) subito in serie A.
CLASSIFICA GALATASARAY BESIKTAS FENERBAHÇE ANTALYASPOR ESKISEHIRSPOR BURSASPOR KASIMPASA SIVASSPOR KARABUKSPOR TRABZONSPOR GENCLERBIRLIGI KAYSERISPOR ORDUSPOR ISTANBUL BB GAZIANTEPSPOR ELAZIGSPOR MERSIN IDMAN Y. BELEDIYESPOR
0-2 0-2 1-3 0-3 2-0 0-0 0-1 2-0 2-1
40 35 34 33 32 31 30 29 28 27 27 26 25 25 24 21 20 19
CLASSIFICA OLYMPIACOS P. PAOK ASTERAS T. ATROMITOS PAS IOANNINA XANTHI LEVADIAKOS PANATHINAIKOS* OFI CRETA PANIONIOS PANTHRAKIKOS AEK ATENE VERIA ARIS (-1) PLATANIAS (-1) KERKYRA
54 39 38 36 30 28 28 26 26 25 25 25 20 19 18 14
Dalla 2 ª alla 5ª spareggiano per i preliminari di Champions (1 posto) e l’Europa League (2 posti). * Panathinaikos 2 punti di penalizzazione.
55 37 37 34 33 33 33 32 32 30 29 14
La 1a dei playoff per le coppe va ai preliminari di Champions, la 2a e la 3a vanno ai preliminari di Europa League; l’ultima dei playoff retrocessione retrocede
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MONDO
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
COPPA D’AFRICA LE STELLE DEL TORNEO
NIGERIA
KESHI SE NE VA SUBITO DOPO IL TRIONFO RR Il c.t. della Nigeria Stephen Keshi si è dimesso ieri all’indomani della vittoria della Coppa d’Africa. «Se il tuo lavoro non viene apprezzato, beh, non puoi costringere qualcuno a farlo», ha spiegato alla Radio sudafricana SABC aggiungendo che c’erano diverse tensioni fra le Aquile. Già prima della semifinale contri il Mali, Keshi aveva minacciato di fare i bagagli se si fosse sentito indesiderato. E’ stato di parola. Finora nessuna reazione dalla federazione.
MBA 24 ANNI GIOCA A CASA, IN NIGERIA, CON I WARRI WOLVES. GOL IN FINALE (1-0 AL BURKINA FASO) E NEI QUARTI (IL 2-1 AGLI IVORIANI)
RR Un pezzo dei nostri anni Duemila potrebbe trasferirsi in Asia. Il Mitra Kukar, squadra di B indonesiana (!), ha contattato Shevchenko e sembra gli abbia offerto 500mila euro per 5 partite. Il club ne ha parlato: «Sì, Andriy è interessato». Trezeguet invece potrebbe firmare con lo Shanghai Shenhua, ex club cinese di Drogba e Anelka: lo ha detto il suo procuratore Caliendo. Trezeguet però ha appena rivelato di voler giocare altri due anni col River per poi diventare un dirigente del club.
CHAMPIONS AFRICANA
PRELIMINARI VENERDÌ L’ANDATA RR Comincia venerdì con l’andata dei preliminari la 49ª edizione della Champions League Africana. In calendario 24 confronti (le gare di ritorno sono in programma il 1˚ marzo) dai quali usciranno le qualificate al primo turno, sempre a eliminazione diretta (andata 15 marzo, ritorno 5 aprile), a cui accedono di diritto 8 squadre: oltre ai detentori egiziani dell’Al-Ahly, Djoliba e Stade Malien (Mali), TP Mazembe (RD Congo), Al-Merreikh e Al-Hilal (Sudan), Espérance (Tunisa) e ES Sétif (Algeria).
TUNISIA
DOPO IL FLOP LASCIA IL C.T. SAMI TRABELSI RR (c.p.) Nella Tunisia sull’orlo di una guerra civile dopo l’assassinio del leader dell’opposizione laica Chokri Belaid al governo islamista, anche la nazionale va in pezzi. Dopo l’eliminazione dei tunisini al primo turno della Coppa d’Africa, la scorsa settimana infatti si è dimesso il 45enne c.t. Sami Trabelsi. I candidati alla sostituzione sono, oltre al solito Nabil Maaloul che da assistente di Roger Lemerre ha anche vinto la Coppa d’Africa del 2004 con la Tunisia, Khaled Ben Yahia e Maher Kanzari.
Il burkinabé è il migliore nel torneo del cambio generazionale Mailgoldecisivol’hasegnatoMba,chesichiama...Domenica
OBI MIKEL 25 ANNI NESSUN GOL, MA TANTA LEADERSHIP PER LA NIGERIA IN MEZZO AL CAMPO, È AL CHELSEA DAL 2006.
DAL NOSTRO INVIATO A JOHANNESBURG (Sudafrica)
PAOLO CONDO’ 5RIPRODUZIONE RISERVATA
rriva sempre il momento in cui quello che passerà alla storia come un grande cambio generazionale si materializza davanti ai tuoi occhi, sostanzialmente inatteso, travestito da semplice episodio. Al calcio africano è successo domenica 3 febbraio, nei minuti finali di un quarto che — ora lo sappiamo — era la cruna dell’ago da attraversare per correre incontro alla gloria: nel momento in cui la golden generation della Costa d’Avorio boccheggia sotto il sole di Rustenburg, un ragazzo di 24 anni che gioca ancora in patria, Sunday Mba, s’inventa un bel tiro spiovente che fissa il definitivo 2-1 della Nigeria. E mentre tutte le giovani superaquile inseguono il loro compagno sprizzando energia entusiasta, le mani sui fianchi e il capo chinato tradiscono la resa fisica degli elefanti più famosi, da Drogba a Zokora, fino al deludentissimo Yaya Touré, che non ha ancora passato la boa dei trent’anni e viene considerato il miglior giocatore africano.
A
ASIA
SHEVA TRATTA IN INDONESIA E TREZEGUET...
PITROIPA IL TOP MA PER LA NIGERIA È SUNDAY TIME
WAKASO 22 ANNI ESTERNO SINISTRO OFFENSIVO DEL GHANA, 4 GOL, DI CUI 3 SU RIGORE, IN COPPA, SOLO 1 IN LIGA CON L’ESPANYOL
SAMASSA 26 ANNI ATTACCANTE IN PANCHINA AL CHIEVO, DUE GOL (DA TITOLARE) PER IL MALI ARRIVATO IN SEMIFINALE
HELDON 24 ANNI NUMERO 10 SORPRENDENTE DI CAPO VERDE, MEZZA PUNTA RAPIDA E TECNICA DEL MARITIMO IN PORTOGALLO
razione del laziale Onazi che s’è guadagnato il posto cammin facendo, è stata la vera chiave del successo nigeriano: subito dietro a lui, però, vanno citati l’altro blues Moses — come abbiamo già scritto un ribaltapartite del calibro di Lavezzi —, il roccioso difensore centrale Oboabona, i terzini Ambrose e Echiejile e ovviamente il cannoniere Emenike, la cui assenza in finale si è sentita (scarpa d’oro del torneo col ghanese Wakaso). Verso il Mondiale Se nella nuova anagrafe africana sono questi i primi nomi da segnalare, va ricordato che l’appuntamento mondiale del prossimo anno convincerà tutti i grandi vecchi — e non ne ha soltanto la Costa d’Avorio — a non mollare. E dunque qualche rivincita a breve scadenza dei Drogba e degli Eto’o (sempre che la federazione del Camerun non lo assassini, come lui teme) potrebbe verificarsi. In una prospettiva a medio termine, però, è la generazione di Mba a dover emergere, anche e soprattutto sulle piazze europee. Nelle bacheche di Drogba ed Eto’o ci sono Champions, scudetti e un decennio di protagonismo nei campionati più difficili: sarà durissima anche solo avvicinarli. Inoltre, la grandezza presuppone continuità, e le due squadre che hanno sorpreso in questa coppa sono ancora a quota zero dopo due partite nel loro girone di qualificazione mondiale. Il Burkina
JONATHAN PITROIPA, 26 ANNI, VOTATO MIGLIOR GIOCATORE DELLA COPPA, A DESTRA (LAPRESSE)
o I grandi vecchi ivoriani sono gli sconfitti. A loro resta la riscossa al Mondiale 2014
Nigeria = Chelsea Per uno che si chiama Sunday la domenica non può che essere il giorno del destino, e così Mba, pennellando un palleggio aereo di gran classe e un sinistro incrociato al bacio, esattamente una settimana dopo l’epifania con gli ivoriani ha segnato il gol che ha dato alla Nigeria il titolo. È stato l’uomo migliore del torneo? Forse no, nel cuore della banda di giovani talentuosi assemblata dal c.t. Keshi c’è un ragazzo che qualche mese fa ha giocato e vinto la finale di Champions, John Obi Mikel del Chelsea. L’equilibrio che ha dato alla squadra, con la collabo-
Faso ha portato in Sudafrica un difensore centrale già noto, ma non a così alto livello, come Bakary Koné del Lione, e ha rivelato al mondo il talento ultraleggero e veloce di Jonathan Pitroipa, eletto miglior giocatore della coppa. Un terzo nome? Dei sette Traore presenti al torneo, il migliore finché c’è stato era il burkinabé Alain, un gol alla Nigeria nel girone e due all’Etiopia. Pessimo Maghreb Passando al capitolo del gioco, la Nigeria ha strameritato il titolo mentre un’ideale medaglia d’argento toccherebbe secondo noi a Capo Verde, con due indicazioni obbligate per gli attaccanti Heldon (bravissimo) del Maritimo e Mendes del Lilla. Ritornando dall’arcipelago — che in Antunes ha avuto il tecnico migliore del torneo assieme a Keshi — alle semifinaliste, va detto che il Ghana ha scontato l’assenza di un terminale migliore di Gyan, e ha avuto poco dall’attesissimo Atsu. Molto meglio Wakaso Mubarak. Nel Mali ha brillato il faro 33enne Keita ed è piaciuto parecchio Samassa, un centravanti che il Chievo deve ancora scoprire. Sempre a proposito di vacche sacre, Adebayor si è visibilmente gestito ma nei momenti topici del Togo c’era, e grazie a lui ha fatto una discreta figura pure Gakpe. Zambia, addio sogni Nel fallimento della Costa d’Avorio si è salvato soltanto Gervinho. I padroni di casa del Sudafrica sono stati deludenti come al Mondiale per il semplice motivo che in squadra non hanno proprio niente, e quindi occorrerà attendere almeno un’altra generazione. Fra le squadre eliminate nella fase a gironi spiccano lo Zambia campione uscente, che a parte un buon portiere non ha mostrato granché, e le tre magrebine, tutte colpevolmente fuori subito. La colpa è relativa al fatto di avere tre leader tecnici giovani ma di assoluto livello, Belhanda (Marocco), Feghouli (Algeria) e Msakni (Tunisia), incapaci però di incidere sui momenti di difficoltà. Fra due anni la coppa si gioca in Marocco, hanno il tempo per prepararsi.
CAMERUN
IL TONNERRE VA AL CAMPO CON 2 SQUADRE Due presidenti si contendono l’ex club di Weah. Ciascuno ha portato i suoi 11: è servito l’intervento dei militari
MASSIMO ORIANI 5RIPRODUZIONE RISERVATA
uattro anni di purgatorio in seconda divisione, priQ ma di tornare nella Elite 1, serie che dovrebbe spettare di diritto a un club storico per il calcio camerunese come il Tonnerre Yaoundé, 5 volte campione nazionale, 1 Coppa delle Cop-
pe africana, 5 Coppe del Camerun, con la cui maglia hanno giocato campioni come George Weah e Roger Milla. Un debutto atteso troppo a lungo dai tifosi dei Kalara, che si è invece trasformato in farsa. La prima partita della nuova stagione, scattata domenica 3 febbraio dopo l’ennesimo rinvio per l’opposizione di alcuni club alla trasformazione in società per azioni, ha visto il Tkc presentarsi allo stadio Roumdé Adjia di Ga-
roua per sfidare il Coton Spor con due formazioni. Il club è infatti spaccato in due fazioni, con a capo Stephane Semengué e Zibi Onabembelé, entrambi convinti di essere il presidente del Tonnerre. L’arbitro e i dirigenti della Fecafoot hanno controllato i documenti dalle due parti e ammesso negli spogliatoi la fazione di Zibi, mentre quella di Semengué è stata riaccompagnata in hotel sotto scorta militare. Nonostan-
te il caos, il TKC è riuscito a strappare un prezioso punto, passando in vantaggio e venendo raggiunto solo a un quarto d’ora dalla fine. Uno dei 6 pareggi (su 7 partite) della giornata inaugurale. Un caso simile si era verificato anche in Italia a settembre, quando il Riccione in Serie D si presentò sul campo del Tuttucuoio con due formazioni. In quel caso però l’arbitro rispedì tutti a casa con successiva sconfitta a tavolino.
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MONDO
ARGENTINA
IL RITORNO DEL
VICERE’ Dopo 7 anni il più grande tecnico sudamericano s’è rimesso in gioco esaltando i tifosi del Boca e spaventando gli avversari, soprattutto i brasiliani... BUENOS AIRES
MARTIN MAZUR 5RIPRODUZIONE RISERVATA
l ritorno di Carlos Bianchi sulla panchina del Boca ha emozionato il Sudamerica. Il campionato argentino e la Coppa Libertadores gli danno il benvenuto con rispetto ma anche ansia. Bianchi è sinonimo di successi e titoli. Ma a 63 anni e dopo una pausa di 7, sarà ancora capace di vincere tanto come una volta? E' la domanda che si fanno i tifosi argentini e anche quelli brasiliani, terrorizzati d’incrociare di nuovo Bianchi sulla loro strada. Solo lui è stato capace di vincere tre Libertadores al Morumbi di San Paolo: una contro il Santos, una contro il Palmeiras e una contro il San Paolo.
I
N. 1 anche in campo Il Virrey (Vicerè) in realtà è un vero imperatore. Da calciato-
o Solo lui ha saputo vincere 3 Libertadores al Morumbi di San Paolo
re (1967-1984) ha segnato 385 reti in 546 partite ufficiali. È il 13˚ cannoniere del mondo e il miglior argentino di sempre. Meglio di Di Stefano, Maradona, Batistuta e (per ora) Messi. «Tutti vorremmo che i nostri record durassero per sempre, ma mi farà piacere essere battuto da lui: sono stato tra i primi a dire che è il migliore della storia». Neanche in panchina c’è uno come Bianchi, eletto 5 volte miglior allenatore del Sudamerica. Tra il Velez e il Boca ha vinto 4 Libertadores (più una finale), 3 Intercontinentali (2 contro il Milan, nel 1994 e 2003), 1 Interamericana e 7 campionati argentini. E ha rifiutato 2 volte la guida della Seleccion per divergenze con Grondona. Le uniche amarezze in Europa: non è stato capace di portare i suoi poteri magici alla Roma (1996-1997) e all’Atletico Madrid (2005-2006), esonerato da entrambi. Strillone Carlos Bianchi si sveglia prestissimo, come quando da ragazzo andava a vendere giornali sugli autobus (e fra i tanti successi della sua carriera ama ricordare le 250 copie vendute in mezzora la mattina del golpe del 1966). Anche dai suoi giocatori si aspetta autodisciplina, oltre a dedizione totale. «C’è gente che pensa che il sistema tattico valga più dell’atteggiamento. Per me non è così». Il 4-3-1-2, oppure 4-4-2 quando non trova un fantasista, sono i suoi moduli. Il nonno, nato a Paliano
TORNEO FINAL
IL FIGLIOL PRODIGO RIQUELME APPLAUDE LA RIMONTA IN 10 SUL QUILMES RR Nella prima giornata del Torneo Final, il Boca e il River hanno fatto i compiti. Vittorie sofferte, e in 10 contro Quilmes e Belgrano, ma alla fine 3 punti meritati per le squadre di Carlos Bianchi e Ramon Diaz. «La partita iniziava alle 19.15, noi siamo entrati in campo 19.45», ha detto Bianchi per spiegare le due reti del Quilmes nei primi minuti. Nel primo tempo, la difesa del Boca è un concerto di errori. Ma nella ripresa Guillermo Burdisso segna una doppietta e Orion para un rigore. Riquelme (foto), rientrato al Boca la scorsa settimana, sorride dal palco accanto al presidente, mentre il
Viceré abbandona lo stadio acclamato. E' una di quelle partite che il Boca di Falcioni avrebbe perso. L'ultima rimonta da 0-2 a 3-2 fu nel 2006 contro il Velez, con l'unico gol in Argentina di Fernando Gago. Il quale adesso è del Velez, ultimo campione e gran candidato al titolo. In attesa del suo esordio, a Liniers si godono con un altro centrocampista da nazionale: Francisco Cerro è un piccolo Mascherano. La squadra di Gareca batte l'Argentinos, ma perde il bomber Ferreyra per 3 settimane, un colpo che si sentirà anche nella Libertadores. Il River, che invece può concentrarsi solo sul Torneo Final, batte in trasferta i suoi fantasmi e il Belgrano, la squadra che l’aveva condannato alla B. Ma Ramon Diaz non ha paura, nemmeno quando la squadra resta in 10 per l'espulsione del capitano Ponzio, e lascia in campo i due attaccanti: dai piedi di Trezeguet arriva il tocco per il missile di Vangioni a 100 chilometri l'ora. MAR. MAZ.
CARLOS BIANCHI
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
in provincia di Frosinone, venne espulso dall’Argentina per le idee anarchiche. Bianchi invece crede nelle regole di coesistenza. La prima cosa che fece al Boca nel 1998 fu appendere un regolamento nello spogliatoio. Poi c’è la psicologia. «I primi anni parlavo più con i giocatori che con i miei figli. Ma era l’unico modo per conoscerli. Non puoi avere uno spogliatoio con tutti amici, ma puoi formare una squadra in cui tutti diventano uno in campo». La reputazione di mago nei rigori nasce dall’attenzione allo sguardo dei giocatori. «Bisogna trovare gli occhi che ti guardano, mentre altri invece hanno lo sguardo basso. Il merito è scegliere quelli che ti parlano con gli occhi. È la situazione di maggior pressione nel calcio e non è un peccato ammettere di non sentirsela». Riquelme messo in riga Per spiegare certe vittorie impossibili, in Argentina dicono che Bianchi possieda il numero di cellulare di Dio: tra gli altri, anche Maradona. Ma a lui la metafora non piace. «Quando i miei genitori morirono non ebbi la fortuna di essergli accanto. Quindi quando mi parlano di fortuna io penso a quello, non al calcio. Se qualcuno invoca Gesù per una partita, allora non crede veramente in Lui». Eppure le preghiere dei tifosi del Boca sono state ascoltate: Bianchi per loro era l’uncico in grado di gestire uno spogliatoio spaccato e rilanciare la squadra che ha perso la finale di Libertadores e i due campionati del 2012. I risultati del precampionato non sono stati positivi: «A me piace il pressing alto, loro sono abituati a retrocedere 30 metri quando perdono il pallone», dice il Vicerè. Due sconfitte contro il River hanno convinto Riquelme a tornare ad allenarsi dopo 7 mesi di vacanza. Per la gioia dei tifosi, l’uomo che aveva giurato che non sarebbe tornato indosserà il numero 10. Ma a Bianchi, un uomo di regole, non è piaciuto l’atteggiamento di Roman. Lo stima ma non gli fa sconti: Riquelme tornerà dopo 18 giorni di dura preparazione fisica. «Nel calcio non esistono i salvatori. Ci salviamo tutti insieme o affondiamo tutti insieme. Messi segna tanto, ma non recupera più palloni di Puyol. E Puyol ha bisogno della distribuzione di Xavi. E Xavi gioca meglio se c’è Iniesta. Una squadra è questo. Lo so da 40 anni ed è l’unico modo di vincere».
COPPA LIBERTADORES
6 NOBILI E 5 DEB ALL’ASSALTO DEL TRONO DEL CORINTHIANS RR Conclusa la fase preliminare, entra nel vivo la 54ª edizione della coppa Libertadores con il primo incontro del gruppo 1 tra Nacional e Barcelona, in programma stanotte a Montevideo. Una corsa a tappe lunghissima, che terminerà il 24 luglio. Ai nastri di partenza, 32 squadre suddivise in 8 gironi per dare l’assalto al trono del Corinthians, che si presenta con una rosa impreziosita dall’arrivo di Alexandre Pato (foto), affiancato da Emerson Sheik, Paolo Guerrero e Romarinho in un attacco stellare. A darsi battaglia, l’élite del continente quasi al completo, per un’edizione mai così ricca di squadre iridate: saranno infatti 7 i club al via che già vantano
ARGENTINA
TECNICI PIÙ VINCENTI D’AMERICA
BIANCHI 8 4 Libertadores (1 Velez e 3 Boca), 3 Intercontinentali (2 Boca, 1 Velez), 1 Interamericana
SANTANA 8 Col San Paolo: 2 Intercontinentali, 2 Libertadores, 2 Recopa, 1 Conmebol, 1 Supercoppa
CUBILLA 7 Olimpia: 2 Recopa, 2 Libertadores, 1 Supercoppa, 1 Intercontinentale, 1 Interamericana
BASILE 6 Boca: 2 Recopa, 1 Sudamericana; Supercoppa col Racing; Argentina: 2 coppe America
SCOLARI 5 2 Libertadores (Palmeiras e Gremio), 1 Recopa, 1 Mercosur, 1 Mondiale (Brasile)
almeno un trofeo in bacheca, compresi gli argentini del Velez e i paraguaiani dell’Olimpia. Ci sarà anche il Palmeiras, qualificatosi grazie al trionfo nella passata Coppa del Brasile nonostante la retrocessione al termine dell’ultimo Brasileirao. Tra i favoriti dietro al Timao campione in carica, il Boca Juniors di Carlos Bianchi e Juan Roman Riquelme, primatista di coppa con 6 trionfi, il Fluminense del bomber Fred e l’Atletico Mineiro di Ronaldinho, rimasto a Belo Horizonte per dare la caccia a un traguardo mai raggiunto. Un gradino sotto, il Gremio dell’ex napoletano Edu Vargas in cerca di riscatto, e il Penarol dell’ex juventino Zalayeta. Le novità saranno invece 5, a partire dal Tigre e dai campioni messicani del Tijuana per finire con i venezuelani del Deportivo Lara, i cileni del Deportes Iquique e i peruviani del Real Garcilaso, club fondato solo 4 anni fa e con il parco giocatori meno quotato: appena 36 milioni di euro contro i 96 del Fluminense e i 91 del San Paolo. ADRIANO SEU
GRONDONA LASCIA NEL 2015 DOPO 36 ANNI RR (a.s.) Il boss del calcio argentino ha annunciato che si ritirerà nel 2015, dopo 36 anni alla guida della federazione argentina (AFA), da lui fondata nel 1979. Julio Grondona ha detto che si farà da parte solo al termine dell'attuale mandato, quando compirà 84 anni. «Aspetto il 2015 per non far perdere all'Argentina e al Sudamerica il peso acquisito a livello internazionale in seno alla FIFA», ha affermato don Julio, da anni braccio destro di Blatter in qualità di tesoriere del massimo organismo calcistico.
BRASILE
MARACANÀ A RISCHIO CONF. CUP RR (a.s.) Ancora due mesi e mezzo per terminare i lavori di ristrutturazione del Maracanà. La Fifa ha lanciato l'ultimatum al Governo di Rio e all'impresa che sta realizzando i lavori di adeguamento dello stadio che rischia di essere escluso dalla Confederations Cup di giugno. I problemi principali riguardano la copertura dell'impianto e l'installazione dei circa 80 mila seggiolini. Ma finiti i festeggiamenti di Carnevale gli operai impiegati voteranno una proposta di sciopero di 15 giorni.
CILE
BUS PRECIPITA MORTI 15 FAN DELL’O’HIGGINS RR (a.s.) Fatale trasferta a Talcahuano per quindici tifosi dell'O'Higgins, deceduti venerdì notte a causa di un incidente stradale mentre facevano rientro a Santiago dopo aver assistito al successo della propria squadra per 2-0 sui campioni in carica del Huachipato. L'autobus che trasportava 48 tifosi della capitale cilena è precipitato in una scarpata causando la morte di 15 persone e il ferimento di altre 19, in gran parte ricoverati in gravi condizioni. Il bilancio rischia di non essere definitivo.
IL PROGRAMMA Si inizia oggi la fase a gironi della 54ª coppa Libertadores. Ecco il programma dei match della prima giornata. GIRONE A Oggi Nacional (Uru)-Barcelona (Ecu); domani Boca Juniors (Arg)-Toluca (Mes) GIRONE B 14/2 Palmeiras (Bra)-Sporting Cristal (Per); 21/2 Tigre (Arg)Libertad (Par) GIRONE C Domani Atletico Mineiro (Bra)-San Paolo (Bra); 14/2 The Strongest (Bol)-Arsenal (Arg) GIRONE D Oggi Emelec (Ecu)-Velez (Arg); domani Deportes Iquique (Cil)-Peñarol (Uru) GIRONE E 19/2 Millonarios (Col)-Tijuana (Mes); 20/2 San José (Bol)Corinthians (Bra) GIRONE F Domani Atl. Garcilaso (Per)-Santa Fe (Col); 14/2 Deportes Tolima (Col)-Cerro Porteño (Par) GIRONE G Oggi U de Chile (Cil)-Deportivo Lara (Ven); 14/2 Newell’s (Arg)-Olimpia (Par) GIRONE H Domani Caracas (Ven)Fluminense (Bra); 14/2 Grêmio (Bra)Huachipato (Cil)
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EXTRA FUN
EXTRATIME - 12 FEBBRAIO 2013
BRASILE
RR La gnocca del vicino ti fa sempre più verde. E quando come compagno di reparto hai Piqué che s’è accasato con la miglior agitatrice di bacino del globo dai tempi di Mata Hari, la gente come minimo ti immagina con una femmina di pari caratura. Bene, Puyol non è da meno, visto che quanto a frequentazioni s’è sempre trattato come un principe. Prima stava con Malena Costa, modellone maiorcano che ora è passata a Suarez dell’Atletico. E ora, non contento, ha alzato la mira: visto passeggiare mano nella mano con Vanessa Lorenzo, che ha 2 anni più di lui ma a vederla non lo direbbe manco un antropologo. Per chi se ne fosse scordato era la biondina di Fuochi d’artificio, quello della sempiterna battuta di Ceccherini «Gli fa una s*** la pioggia all’uomo ragno! Psh! Psh!». Sono passati 15 anni, la biondina ora è biondona, ma la sostanza non cambia e resta tanta, tantissima.
INGHILTERRA
5,8 MLN: ROONEY IL PIÙ SEGUITO SU TWITTER RR (s.m.) Wayne Rooney non è solo il calciatore inglese con più follower su Twitter (quasi 5,8 milioni) ma anche il più seguito dai colleghi della Premier League: secondo la classifica del «chi segue chi» stilata dal Sun sui profili di 50 giocatori, sono ben 23 quelli che tengono d'occhio i cinguettii dell'attaccante dello United, contro i 21 del compagno Rio Ferdinand e i 16 di Joleon Lescott del City che precede capitan Kompany (14 come Cole del Chelsea). Per contro, i meno seguiti dai loro pari sono Arshavin dell'Arsenal (0), Coates del Liverpool (1, Lucas) e Ba del Chelsea (2, Mata e Hazard).
COMMEMORAZIONI
UN MEMORIAL PER LA TREGUA DI NATALE 1914
Vanessa
CHOPRA VINCE ED ESIBISCE IL MALLOPPO
S PICCIONI L'Espanyol ne ha abbastanza dei piccioni che rovinano il campo del Cornellà-el Prat. Perciò il club catalano ha assoldato Miguel Zambrana, noto falconiere, e due dei suoi rapaci.
S KOP Il Liverpool ha i tifosi più rumorosi della Premier League, secondo un'indagine del sito Fan Chants: al secondo posto quelli dello United.
S RECORD Espulsione da record per Lopez Silva in Elche-Cordoba, Segunda Division spagnola, finita 0-0, comminata per 2 gialli nella stessa azione: sul primo fallo l'arbitro aveva concesso il vantaggio.
S PROCESSO Iniziato il processo contro Courtney Meppen-Walter per aver ucciso due fratelli in un incidente d'auto: il calciatore, che si è dichiarato colpevole di guida pericolosa, rischia 5 anni di prigione. Sentenza il 28 febbraio.
FRANCIA
GIOCATORI SPALATORI A ST. ETIENNE RR Il mese scorso l’allenatore Paolo Di Canio e 200 tifosi avevano spalato la neve dal campo dello Swindon (3ª serie inglese) per poter giocare regolarmente l’indomani. Venerdì, invece, sono stati gli stessi giocatori ad aiutare gli addetti dello stadio Guichard dove era in programma St Etienne-Montpellier di Ligue 1. Ecco in azione armato di pala il brasiliano Brandao della squadra di casa, che ha poi battuto i campioni di Francia salendo al 4˚ posto in classifica.
RR Per il centenario dello scoppio della 1ª guerra mondiale, il governo britannico vuole riproporre sui campi di battaglia la partita disputata fra soldati tedeschi e inglesi (3-2) durante la tregua del Natale 1914 (ET n. 42). «Il calcio ha un ruolo particolare per quel che ha rappresentato in qui giorni», ha spiegato Andrew Murrison, supervisore delle commemorazioni. L’idea è quella di organizzare nel 2014 un torneo giovanile fra squadre inglesi e tedesche sugli stessi campi sui quali quel Natale i soldati nemici uscirono dalle trincee, deposero le armi e si sfidarono a pallone.
S DZEKO Edin Dzeko ha aiutato un ragazzo a ristabilirsi da una rara malattia intestinale: il giocatore del City ha pagato al 16enne e alla madre il viaggio dalla Bosnia e l'operazione a Manchester.
S
Tweet DELLA SETTIMANA
di FILIPPO CONTICELLO
NEYMAR SEMPRE BURLONE: «TOSATO» IL BABY PORTIERE Ha 21 anni, ma si comporta da «grande» al punto da imporre a tutti le leggi dello spogliatoio. Quel burlone di Neymar è legato a un’usanza in vigore al Santos: lì i ragazzi delle giovanili che arrivano in prima squadra devono essere «tosati». Ecco, allora, come il portiere Gabriel Gasparotto, 20enne fresco vincitore della «Copa Sao Paulo Junior 2013» (la «Copinha»), è stato conciato da Neymar e compagni: si poteva fare un po’ meglio...
RR
BARBARA B. A SAN PAOLO PER VEDER GIOCARE PATO MA A SEGNARE È RIVALDO
COLTELLI Il centrocampista cileno Alejandro Marquez è stato accoltellato alle spalle dopo una lite in un campeggio. Il 21enne giocatore dell'Union Temuco è stato subito ricoverato all'ospedale dove si trova in prognosi riservata.
S CERIMONIA L’italiano naturalizzato belga Franco Dragone, famoso per il Cirque du Soleil, sarà l'incaricato di dirigere le cerimonie di apertura e chiusura del Mondiale 2014 in Brasile.
RR (m.can.) Barbara Berlusconi era in tribuna per vedere il suo amato Pato giocare per il Corinthians col São Caetano nel campionato paulista. Chi trascorre il Carnevale in festa, però, è un altro ex milanista: Rivaldo. Il 40enne debutta al São Caetano segnando l'1-1. Il Papero, 3 presenze (una da titolare) e un gol per il Corinthians, è partito dalla panchina ed è entrato in campo quando il São Caetano vinceva 2-1. Per la cronaca la gara è finita 2-2: Paulinho, oggetto del desiderio dell'Inter, ha agguantato il pareggio a 4’ dal termine. Il Corinthians ora è 6˚, il Santos di Neymar, battuto dal Paulista, 2˚.
OLANDA
FIDANZATA MANAGER? L’AFFARE VA IN FUMO RR (a.c.) Manda la sua ragazza a discutere l'ingaggio, l'affare salta. E' quanto accaduto in Olanda al centrocampista dell'Heracles Almelo Marko Vejinovic il quale, dopo essere stato convocato dall'AZ per definire i dettagli del proprio passaggio al club di Alkmaar già a gennaio, ha spedito all'appuntamento la sua fidanzata con tanto di biglietto con scritto lo stipendio richiesto. La ragazza però è stata immediatamente messa alla porta dal direttore Overtoom.
COLOMBIA
RICICLAGGIO: MANDATO DI CATTURA PER RINCON RR (s.s.) Freddy Rincon, ex giocatore del Napoli (1994/95), è ricercato dall'Interpol con l'accusa di riciclaggio di denaro sporco risalente al 2007, quando il 46enne colombiano fu arrestato a San Paolo per presunti legami col boss del narcotraffico Pablo Rayo Montano. Di recente aveva annunciato il suo ritorno in campo nelle file dell'America di Calì, uno dei suoi primi club, per riportarlo in Prima Divisione. «E' un grosso equivoco», il suo commento.
INGHILTERRA
8-1: PRESIDENTE REGALA AL TECNICO LA SUA ASTON RR (s.s.) La vittoria per 8-1 contro il Barrow in Conference National inglese (la nostra Serie D) di sabato scorso ha fatto felice l'allenatore del Mansfield. E non solo per il risultato: al termine della partita, infatti, il proprietario della squadra John Radford era così entusiasta che ha deciso di regalare la sua Aston Martin da 100mila euro al tecnico Paul Cox: «Non so se sia uno scherzo - ha detto il manager con le chiavi dell'auto in mano magari arrivo al parcheggio e ci trovo una bici».
La frase JOEY BARTON CENTROCAMPISTA DELL’OM
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INGHILTERRA
RR (s.s.) Michael Chopra ha postato su twitter una foto di una borsa piena di soldi con questo messaggio: «Continuate pure a dire che sono in perdita». Il ventinovenne attaccante dell'Ipswich Town è un accanito giocatore d'azzardo: nel 2011 ha rivelato di aver perso più di 2 milioni di euro, scommettendo oltre 25 mila euro al giorno. Sempre nel 2011 fu proprio l'Ipswich a prestargli 300 mila euro per sanare i debiti accumulati con gli allibratori. «Sei un buffone», è stato il commento del compagno Emmanuel-Thomas prima che lo stesso Chopra chiudesse il proprio account twitter.
sms
PUYOL LANCIA I FUOCHI D’ARTIFICIO
Neymar non sa chi sono? Magari mi presenterò quando si deciderà a lasciare la lega della giungla amazzonica
Mondovisione LE PARTITE DA NON PERDERE NEI PROSSIMI GIORNI IN TV RESPONSABILE
Luca Curino PROGETTO GRAFICO
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