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REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
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anno 117 Numero n Anno 46
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KOVACIC «Chi crede in Gesù non teme il Diavolo» 3 Mateo Kovacic, 18 anni. E’ arrivato all’Inter a gennaio IPP
MONTOLIVO «Segna il Faraone Non è depresso» 3 Riccardo Montolivo, 28 anni, rossonero dall’estate 2012 RAMELLA
ELEFANTE A PAGINA 6
BOCCI A PAGINA 7
E’ BALODERBY! EMOZIONE INTER «Mario? Gli voglio bene, è cresciuto in nerazzurro. Anche Ronaldo ci fece gol, ma vincemmo noi». La curva: «Fischi sì, razzismo no»
EMOZIONE MILAN «E’ un buon momento: col Barça Allegri è stato bravissimo. Balotelli? Lo abbiamo preso dal City. Non ci farà litigare»
MORATTI E GALLIANI LO GIOCANO IN GAZZETTA
CECERE, PASOTTO ALLE PAGINE 23 COMMENTI DI GANZ E SERENA A PAGINA 19
3 Mario Balotelli, 22 anni, è al primo derby con la maglia rossonera. Ha segnato 4 gol nelle ultime tre partite IPP
IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONI A MILANO
JUVE PEPE CESSIONE IN VISTA
IL LUTTO AVEVA 87 ANNI
SEI NAZIONI A ROMA (15.30)
IL ROMPI PALLONE
Malagò, che debutto Prima il Candido Day poi la Lega Serie A
Marotta punta Diamanti Ma è già duello con l’Inter
Addio a Jeppson L’eroe del Napoli acquistato per 105 milioni
L’Italrugby all’esame Galles Olimpico esaurito per ripartire
DI GENE GNOCCHI
BOZZA, IARIA, PASINI, TRIFARI ALLE PAG. 143031 E UN COMMENTO DI ARTURI A PAGINA 2
J O R DA N R O M E R O, 16 A N N I TESTIMONIAL
CANADA
GOOSE
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DE TE NTORE DEL RECORD MONDIALE COME PE RSON A PIÙ GIOVANE AD AVE R SC AL ATO LE SE T TE CIME PIÙ ALTE DE L MONDO
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Cagliari-Roma sarà quasi sicuramente giocata sul campo. Il Cagliari chiede anche che la Roma schieri in porta Goicoechea. LA TRAGEDIA PROTESTE IN AULA E SUL WEB
E De Laurentiis pizzica Il big match col Napoli il 2 marzo? No bianconero Mazzarri sul futuro
Brunel senza Parisse Lo Cicero 101 presenze
Pistorius fuori su cauzione «Improbabile rischio di fuga»
GRAZIANO, LAUDISA, A. RUSSO PAG. 12
Inserto di 4 pagine all’interno
SIMONCELLI A PAGINA 35
MALFITANO, SCHIANCHI PAGINE 1011
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
PRIMO PIANO TUTTI IN GAZZETTA PER CANNAVÒ Parla Malagò Presidente del Coni Il neopresidente del Coni Giovanni Malagò si concede ai giornalisti al termine del Candido Day NEWPRESS
il Commento DI FRANCO ARTURI
La forza del «fare» nel segno di Candido C’
era una volta Candido Cannavò. Un grande giornalista, un personaggio straordinario, un ricercatore di umanità. Ha firmato questo giornale per 19 anni decisivi. Di lui ci rimane un’eredità enorme che con molta fatica di sintesi, vista la portata del suo ricchissimo percorso, abbiamo racchiuso in una Fondazione a lui intitolata, e che è sostenuta dalla Rcs, dai giornalisti della Gazzetta, dalla sua famiglia e da tanti importanti compagni di strada. Il Candido Day, che abbiamo celebrato per la quarta volta ieri nella nostra Sala Buzzati nell’anniversario della scomparsa, serve a ricordarne la figura, certo, ma soprattutto a richiamarne la cultura del fare, del bene della positività. E ha avuto, come sempre, il tono della festa perché in suo nome abbiamo potuto presentare ancora una volta dei progetti realizzati e un ventaglio di iniziative per il 2013 sul crinale della migliore cultura sportiva, dell’impegno sociale, del sostegno a persone a torto marginalizzate da una società troppo spesso ingiusta: i disabili, i detenuti, i meno fortunati. E’ tale la forza del richiamo e dei suoi tanti lasciti che in omaggio a Candido si può giocare un derby in anticipo, ritardare un consiglio di Lega, esordire in pubblico come presidente del Coni, raccontare, rimettersi in gioco. E’ la cronaca, in poche righe, di quello che è accaduto sotto l’ala del giornale rosa che ha rappresentato per Cannavò più di una seconda casa: una missione. La Fondazione, nostro orgoglio comune, è diventata un marchio di qualità, che ha viaggiato già per tre continenti (un quarto lo conquisteremo nel 2013) ed è riconosciuto da grandi multinazionali e gigantesche organizzazioni legate alla solidarietà, ma anche da piccoli ed instancabili operatori sulla frontiera della speranza che ogni gesto di generosità sposta più avanti. Leggerete dalle cronache di queste pagine la concretezza degli impegni. Più difficile da rendere in parole l’amore per la buona vita e l’emozione che scaturiscono ancora da quella testimonianza. Una vera magia. Ma è probabile che voi, amici lettori, sappiate molto bene di che cosa stiamo ragionando. Perché siete stati i suoi amatissimi e inseparabili compagni di strada.
tra due fuochi
ANDREA SCHIANCHI
C’è chi i sogni non riesce a realizzarli in una vita intera e chi, invece, ce la fa in 22 anni. Questione di talento, e anche di fortuna. Mario Balotelli si ritiene (a ragione) un ragazzo fortunato. Il suo sogno, alla fine, l’ha realizzato: giocare con il Milan, la squadra per cui faceva il tifo fin da bambino. E’ servita tanta pazienza, prima di raggiungere la meta, e si è pure dovuto inchinare a una specie di legge del contrappasso: lui, milanista doc, che diventa bravo e famoso con la maglia dell’Inter.
Beretta e Lotito La Lega discute le strategie Lazio Maurizio Beretta e Claudio Lotito parlano tra loro: all’ora di pranzo inizierà l’assemblea di A ove arriverà Malagò BOZZANI
C’è anche De Laurentiis Il numero uno del Napoli presente Beretta parla anche col presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: i due sono seduti accanto in prima fila ANSA
Ci vediamo a Galliani: «Balotelli? Sì, ma l’asso Milan si chiama Allegri» «Mario non ci farà litigare con l’Inter. Peccato che si giochi così presto, ma in ballo c’è la Champions» MARCO PASOTTO MILANO
Racconta Galliani: «Quando il presidente del Barcellona, Rosell, prima della partita mi ha detto "vinca il migliore", io gli ho risposto come Rocco: "Speremo de no..."». Nei panni degli sfavoriti in fondo si sta meglio. Meno pressioni, meno attenzioni, tutto da guadagnare e poco da perdere. E poi se le cose si mettono nel verso giusto, ci fai un figurone. Al Milan col Barça è successo così. Solo che imprese del genere spostano gli equilibri delle gare successive, e così capita che Moratti sentenzi a pochi passi di distanza: «Il derby? Loro sono strafavoriti». Una posizione scomodissima. Allora Galliani, che per inciso è personaggio dall’alto profilo scaramantico, si vede costretto a sventare l’attacco: «E’ un derby molto importante, perché c’è in ballo la Champions, ma le due squadre distano solo un punto. Chiunque vinca, non si decide nulla». Da sette a quattordici Galliani
vorrebbe potersi gustare più a lungo il trionfo di coppa, men-
tre l’Inter costringe i rossoneri a tornare in fretta sulla terra. E probabilmente è un bene. «Peccato che il derby arrivi così presto, bisognava fermare tutto per due mesi», sorride. L’a.d. rossonero, intervenuto al «Candido Day», si riguarda le prime pagine della Gazzetta sui trionfi rossoneri, e si emoziona. La vittoria sul Barcellona ha riportato a galla il dna europeo del Milan, che negli ultimi anni è stato sacrificato in virtù della missione italiana. Ovvero la chiave per l’Europa della prossima stagione. «Stiamo facendo un campionato straordinario. Nelle prime sei giornate del ritorno abbiamo conquistato 14 punti, il doppio rispetto all’andata. Comunque non voglio meriti o demeriti particolari, si vince e si perde tutti insieme. Così come non mi deprimevo allora, non mi esalto adesso». Autostima Sembra di sentire Allegri. Non per nulla i due, pur fra qualche alto e basso, sono sempre stati in ottima sintonia. «L’allenatore era saldo quando le cose andavano male, ora ovviamente lo è ancora di più. Non era lui il colpevole delle sconfitte, tutte le vittorie e le sconfitte nascono da un effetto
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congiunto fra società, giocatori e allenatore. Ma devo dire che nel successo dell’altra sera, il protagonista assoluto è stato lui». Bravo, molto probabilmente, a far diventare protagonisti anche tutti i suoi giocatori. «Abbiamo vinto grazie all’abnegazione di tutti e questa vittoria ha aumentato l’autostima di tutti. Io sono ancora euforico».
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Dan il motivatore Sarà l’effetto
HA DETTO
sul Barcellona «Prima della partita quando il presidente dei blaugrana Rosell mi ha detto "Vinca il migliore", io gli ho risposto come Nereo Rocco, "Speremo de no". Nei panni degli sfavoriti si sta meglio, hai tutto da guadagnare e poco da perdere»
del «Milan da sogno» proiettato sul maxischermo. O magari l’effetto-Balotelli sul derby. Galliani abbraccia Dan Peterson («Prima di Sacchi a questo signore avevamo offerto la panchina del Milan», ricorda) ed esclude che la presenza di Mario possa creare problemi: «E’ stato venduto dall’Inter al City, ed è tornato a Milano dopo due anni. Non è stata una cessione diretta fra le milanesi, quindi non credo succederanno cose particolari. Rischio razzismo? Non penso, se c’è una città che non è razzista, è proprio Milano. E’ l’unico derby in cui la gente va insieme allo stadio. Non sarà la presenza di Mario a cambiare questo spirito, i rapporti fra società e tifosi resteranno gli stessi: buonissimi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tifo, liti, maglie galeotte: i tormenti di Balo Sapessi come è strano fare il rivale a Milano Cavalcata Il fatto è che, di lui,
prima del Milan s’interessarono il Barcellona e l’Inter. Il cartellino di Supermario era ancora di proprietà del Lumezzane quando, siamo nell’estate del 2006, viene chiamato dai blaugrana per sostenere un provino. Il progetto è quello di farlo entrare nella cantera più famosa del mondo, ma tutto sfuma. C’è chi dice che Balotelli, durante il provino, non abbia impressionato e chi, più prosaicamente, sostiene che il Lumezzane e il Barcellona non si accordarono sul prezzo. Fatto sta che Balotelli, nell’agosto 2006, viene acquistato dall’Inter che lo inserisce nella squadra Allie-
spogliatoio, che è una testa calda e, soprattutto, un milanista. Il programma televisivo «Striscia la notizia» gli consegna una maglia del Milan, che lui accetta. E, dopo i rimproveri di Mourinho al termine della sfida di Champions contro il Barcellona, SuperMario fa il grande gesto: si sfila la maglia dell’Inter e la getta sul prato. Quella notte è come se si fosse levato definitivamente la maschera. E dopo la parentesi al Manchester City, ecco il Milan, San Siro tutto rossonero, la Curva Sud che lo applaude. I sogni, se hai talento e fortuna, alla fine si realizzano.
vi. Si capisce subito che è bravo, molto bravo, più degli altri, e allora la cavalcata è inarrestabile. Dalle giovanili alla prima squadra, al primo gol in Serie A (6 aprile 2008), al primo scudetto (2007-08). Balotelli, nelle idee di Moratti, è il futuro dell’Inter. Ma il presidente, quando pensa così, non fa i conti con i sogni. SuperMario gioca con la maglia nerazzurra, però il suo cuore è rossonero. E al cuore non si comanda... Strappo Le liti con Mourinho, e con molti compagni, nella stagione del Triplete (2009-10) lo spingono lontano dall’Inter. Di lui, si dice apertamente nello
Moratti, Beretta e Galliani con la cover Gazzetta su Balotelli IMAGE SPORT
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SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL CANDIDO DAY
Marotta con Moratti Juve e Inter a confronto Presente anche l’amministratore delegato della Juve Beppe Marotta, che qui si intrattiene con Massimo Moratti ANSA
Jovane e Malagò L’editoria incontra lo sport Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Rcs, incontra il presidente del Coni Giovanni Malagò LIVERANI
Baldini e Peterson Abbraccio tra maratona e basket Stefano Baldini, oro olimpico nella maratona nel 2004, in posa con Dan Peterson, storico coach dell’Olimpia Milano BOZZANI
Tutti i servizi sul «Candido Day», celebrato ieri a Milano nel quarto anniversario della scomparsa dello storico direttore della «Gazzetta dello Sport», sono a pagina 30 e 31 del giornale
al derby di Mario Moratti: «Ricordate? Ronaldo ci fece gol ma poi vinse l’Inter» «Loro sono favoriti, ma spesso la spunta chi non lo è Però Silvio mi ha già battuto nel giorno delle elezioni» NICOLA CECERE MILANO
Chi s’immagina Moratti intento a pregare gli dei del calcio affinché impediscano a Balotelli di decidere il derby secondo lo stesso patron nerazzurro. «E’ lontano dalla verità. Perché è capitato già che un nostro giocatore amatissimo, Ronaldo, passato da loro, ci abbia fatto gol al primo derby. Però poi la partita l’abbiamo vinta 2-1... E quindi sono sincero: a me un bis andrebbe benissimo». Ha voglia di sdrammatizzare, il presidente interista. Sarà che quando si trovava in compagnia di Candido Cannavò, di cui ieri la Gazzetta ha ricordato la figura, con l’amico comune Gino Strada, nerazzurro doc, erano talmente grandi le tragedie da affrontare per Emergency che persino una sconfitta col Milan diventava irrilevante. La stretta di mano pre derby tra Adriano Galliani, 68 anni, e Massimo Moratti, 67 IMAGE SPORT
I favori «Stavolta loro sono superfavoriti» osserva Moratti. «Non c’entra la scaramanzia e non lo dico con un sottinteso ironico: la vittoria sul Barça gli assegna di diritto questo ruolo. E’ una verità. Così com’è vero
che il derby lo vince chi non è favorito...». La battuta ci sta. Ma ridiventa subito serio. «Il Milan ha giocato una partita intelligente, impedendo al Barça anche una sola occasione. Un catenaccio come il nostro nella semifinale 2010? Mi sembra una domanda incomprensibile: a San Siro vincemmo 3-1». La difesa strenua da «Grande Inter» ci fu nel ritorno, in effetti. Dopo l’espulsione di Thiago Motta: altra Champions, comunque. Stanchezza E Balotelli? «Un
campione — fa il presidente —, la sua sarà sempre una vita al limite. Ogni squadra per lui è un trampolino per qualcos’altro, è il suo carattere. Gli voglio bene e gli auguro successo. È uscito da situazioni non facili, spero che riesca a fare il meglio possibile, magari non nella prossima gara...». L’Inter di Strama, inoltre, malata in campionato, ha ridato segnali di vigore in Europa. «Col Cluj abbiamo vinto di carattere, la squadra ha dato risposte positive sul suo stato di salute. Purtroppo si è fatto male Ranocchia, ma può capitare. Certo, siamo più stanchi di loro avendo avuto un
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HA DETTO
S su Cassano «Visto che bravo? Per due volte ha dato a Benassi lo stesso pallone... Capisco che per voi giornalisti il succo possa essere lui contro Balotelli. Certo, Antonio può essere più carico, ma spero che i miei siano tutti motivatissimi»
giorno in meno per recuperare. Però in un derby conta anzitutto lo spirito e la stanchezza è superabile con orgoglio e grinta. Ai ragazzi chiedo di giocarla con tutta l’attenzione possibile e con l’orgoglio della maglia perché la sfida è importante anche per la classifica: l’obiettivo deve rimanere la Champions». Le elezioni Cassano avrà motivazioni straordinarie. «Che bravo che è, per due volte ha dato a Benassi lo stesso pallone... Capisco che per la vostra sintesi giornalistica il succo possa essere Balo-Cassano. Certo, Antonio può averne di più, ma io spero che siano tutti motivatissimi». Moratti rassicura una volta di più Stramaccioni: «Non è in discussione. Ha la possibilità, sperando senza grossi sacrifici, di fare un’esperienza utile all’Inter. Ha senso di responsabilità e mano a mano va crescendo». La stoccata finale è dedicata al presidente avversario. «Berlusconi ha detto che il Milan può vincere scudetto e Champions? Non l’ho sentito, ma fa bene a dirlo, domenica si vota. Per giunta lui nella domenica di elezioni ha fortuna: mi ha già battuto una volta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SERIE A
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DOMANI DERBY
«Fischi sì, razzismo no» 4
I NUMERI
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le vittorie dell’Inter nei derby: 67 in campionato e 7 in Coppa Italia.
VERSO L’ESAURITO
Ancora 4mila biglietti Si giocherà sotto la neve
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La coreografia della Curva Nord nel derby del 6 maggio 2012: finì 4-2 per l’Inter con tripletta di Milito e gol di Maicon. Inutile per i rossoneri la doppietta di Ibrahimovic AFP
L’ordine della curva interista «Niente ululati a Balotelli» Volantini, internet e mega poster per sensibilizzare i tifosi nerazzurri: «Non permetteremo di rovinare il derby». E tra gli ultrà tira aria di pace MATTEO BREGA MILANO
È comparso ieri, a tarda sera, sul sito della Curva Nord (www.curvanordmilano.net). Un messaggio diretto per cercare di arrivare a più persone nel minor tempo possibile. «Fischiatelo, esprimete come volete il vostro dissenso, ma evitate gli ululati e le espressioni negro, nero, di colore». Accoglienza Così la curva interi-
sta accoglierà Mario Balotelli domani nel derby, alla faccia di chi, da giorni, ha montato lo scenario peggiore: la sospensione del match per cori razzisti. Il tifo organizzato nerazzurro invece si impegna pubblicamente a frenare la voglia di chi, esterno alla curva, ha questo come traguardo finale. Utilizzando i social network per alimentare l’obiettivo. Senza sapere che proprio i social network non sono il mezzo di comunicazione della Curva Nord. Anzi, il motto dei ragazzi
che abitualmente frequentano il secondo anello verde di San Siro è proprio «No Facebook». Preservare il derby «Stasera sa-
ranno tutti lì pronti ad aspettare il nostro comportamento becero — prosegue il comunicato —. Non abbiamo alcuna intenzione di dare la possibilità a 11 ultramilionari di mandare a casa 80 mila anime inebriate dal profumo della stracittadina. Non daremo la possibilità a chi ci aspetta al varco di aprir bocca. Né loro, né il loro presidente si faranno pubblicità sulla nostra pelle». Il comunicato verrà anche distribuito all’ingresso dello stadio e, visto che le attuali norme repressive vietano di portare all’interno i megafoni, per far conoscere a tutti la linea di comportamento è facile prevedere che l’intero testo del comunicato venga riprodotto in stampe più grandi appese alle rampe d'accesso alla Nord. I tifosi organizzati terranno questa linea verso Balotelli, ma sono i primi a sapere che non sarà possibile controllare
tutti. Detto questo per lui non è attesa un’accoglienza da figliol prodigo. Verrà fischiato, è inevitabile. E forse qualche striscione gli verrà pure dedicato. Ma saranno fischi motivati solo dal suo passaggio in maglia rossonera. Senza uno sfondo razzista. Come dimostra la storia recente della Curva Nord che sta continuando nel suo percorso di pulizia, di distacco da temi politici che potrebbero intaccare coreografie, striscioni o cori. Anche perché non va dimenticato che uno degli idoli della Nord è stato Samuel Eto’o. Uno che, appena poteva, andava a vedersi la partita insieme con i ragazzi. Come lo stesso Balotelli, nei primi tempi da interista, che seguì una gara circondato da quei tifosi che domani sera lo fischieranno. Non per il colore della pelle, bensì per la scelta di vestire il rossonero. Fischi «sportivi», non certo razzisti. L’intento è chiaro, viene ribadito nel comunicato stesso: «Evitiamo di farci sentenziare ancora contro, di usarci come
Mario Balotelli, 22 anni, in versione milanista LAPRESSE
nuovi "dei del male" di turno — prosegue la Nord —. Anche perché un ultras che si fa diffidare per Mario Balotelli può solamente sputarsi in faccia da solo... Contiamo sulla vostra maturità, gente».
i pareggi tra Inter e Milan: 52 in campionato, 7 in Coppa Italia e 2 in Champions League.
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le vittorie del Milan nei derby: 60 in campionato, 9 in Coppa Italia, 2 in Champions League e una in Supercoppa italiana.
San Siro domenica sarà esaurito IPP
Il derby di Milano farà registrare il secondo pienone in cinque giorni a San Siro, dopo la splendida cornice di Milan-Barcellona mercoledì scorso in Champions (76.000 spettatori e 4,6 milioni di euro di incasso). Biglietti Si va verso il tutto
esaurito per Inter-Milan. Sono ancora in vendita circa 4.000 biglietti di varie tipologie; la vendita prosegue presso il negozio 'Solo Inter' di via Berchet, le rivendite Prenoticket e online solo per i titolari della tessera «Siamo noi». Domani saranno aperte le biglietterie dello stadio. La biglietteria Sud al mattino, fin dalle ore 10, per la consegna dei biglietti acquistati online. La biglietteria Nord aprirà invece alle ore 17.
Patto di non belligeranza Nei giorni scorsi tra l’altro si sarebbe tenuto un incontro tra i responsabili delle curve di Inter e Milan. Dopo alcuni screzi e incomprensioni dovute a Inter-Partizan Belgrado (tifoseria tra le più calde in Europa e gemellata con la Sud rossonera) pare che l’ormai famoso patto di non belligeranza, in vigore dal 1983, sia destinato a continuare. L’intento sarebbe stato quello di preservare il derby da qualsiasi forma di violenze e scontri. Domani sera dovrà essere stracittadina in campo e in curva, a colpi di cori e coreografie. Con l’ordine pubblico mantenuto dall’inizio alla fine. Per seguire una partita di calcio. Come sempre dovrebbe essere.
Meteo Le previsioni meteo non sono però delle migliori. Per tutto domani sono infatti attese nevicate a Milano, anche durante lo svolgimento della partita (inizio ore 20.45). E la temperatura si aggirerà intorno a 1 grado. L’unico campanello d’allarme potrebbe essere rappresentato dalla viabilità intorno allo stadio. Ma, a meno di nevicate inattese ed eccezionali, non si dovrebbero comunque verificare situazioni di emergenza tali da mettere in pericolo la disputa del derby. Nessun problema, invece, per le tribune e il campo da gioco.
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SERIE A DOMANI DERBY
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v Esorcismo Kovacic «Chi crede in Gesù non ha mai paura del Diavolo» Il 18enne pronto alla sua prima stracittadina: «So tutto del derby, me lo ha spiegato Stankovic. Non vedo l’ora di sentire l’urlo di San Siro» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)
Mateo Kovacic, ha presente le montagne russe?
«Eh sì, perché?». In due giorni dal fare allenamento con la Dinamo Zagabria si è trovato alla Pinetina con l’Inter, ha esordito in Italia con una sconfitta a Siena, doveva debuttare a San Siro e si è fatto male a una caviglia, lo ha fatto quattro giorni dopo giocando bene e dando un assist bellissimo, a Firenze si è trovato coinvolto in un tracollo più che una sconfitta ed è stato sostituito dopo 45’, a Cluj è finita in gloria, e adesso c’è il derby: non le gira un po’ la testa?
«Un po’ sì, dai, ma non soffro di vertigini. E soprattutto: se dopo il 4-1 di Firenze ci siamo trovati giù giù giù, speriamo di risalire in alto con il derby». Quando giocava ancora in Austria, nel Lask Linz, com’era il derby contro il Bw Linz?
«Troppo giovane per ricordarmelo. Quelli in Croazia, invece... Teoricamente c’è Dinamo Zagabria-Nk Zagabria, ma il vero derby per la Dinamo è contro l’Hajduk Spalato: ne ho giocati due e le sensazioni dell’ultimo vinto 3-1 le ho ancora addosso, anche se non feci gol. Certo, quello di Milano è un’altra cosa». Le hanno già fatto il lavaggio del cervello, eh?
«Non c’era bisogno che mi raccontassero nulla, mi è bastato vederne alcuni in tv per capire che è il derby più importante d’Italia. Il resto me lo ha spiegato Stankovic, con cui mi capisco bene anche per questioni di lingua: lui ne ha giocati tanti e mi ricordo anche i suoi gol al Milan (il Drago ne ha fatti quattro, ndr)». Sì, ma l’urlo di San Siro è difficile da spiegare.
«E infatti non vedo l’ora di sentirlo». Ha convocato la sua famiglia in tribuna?
«Verrà solo mio papà, Stipo. Mia mamma rimane in Croazia perché lavora e deve stare con Jelena e Katarina, le mie sorelle, che vanno a scuola».
I pensieri
« « «
Stramaccioni mi spinge a giocare il mio calcio: amo stare in mezzo al campo. Verrà a vedermi il mio papà
«Io do sempre tutto e però sono molto giovane, il mio momento deve ancora arrivare: sono come l’Inter, posso dare molto di più». Da mezzala, da regista o da uomo dietro le punte, visto che ha giocato in tutti tre i ruoli?
«Io sto dove mi chiede l’allenatore, ma non mi sento mezzala: a me piace stare in mezzo al campo». Dunque per lei è meglio un assist di un gol?
Ildebutto
«Faccio il centrocampista, dunque dovrei dire sì. Ma in verità non so scegliere, davvero».
Non amo parlare del mio rapporto con la fede, ma credere mi dà forza. E sotto la maglia dell’Inter... Per battere il Milan servono velocità, solidità difensiva e il coinvolgimento di tutti. Noi terzi? Dura, ma lottiamo
Cosa abbiamo già visto del vero Kovacic e cosa dobbiamo ancora vedere?
Le piace anche giocare sempre la palla, a costo di sbagliare come le è successo in queste prime partite con l’Inter?
L’esordio nel tracollo di Siena Mateo Kovacic (ANSA) ha esordito nell’Inter subentrando a Ezequiel Schelotto nel secondo tempo di Siena-Inter 3-1, il 3 febbraio. Quel giorno fu tra i pochi dei suoi a salvarsi. Molto bene invece la prima a San Siro, nel 2-0 sul Cluj, il 14 febbraio
E Isabel, la sua fidanzata?
«Non può venire, studia anche lei...». Conoscendosi, sarà emozionato se giocherà?
«Un po’ nervoso all’inizio, ma poi comincia la partita e ti passa, non ci pensi più. Se ami il calcio come me, vivi per queste partite: non pensi alla tensione, pensi che le vuoi giocare».
Dunque se non dovesse giocare ci resterebbe male?
«Per me uno per tutti e tutti per uno non è solo un modo di dire: decide Stramaccioni, mi va benissimo quello che dice lui». E la cosa che le dice più spesso?
«E’ difficile che mi dica spesso "Fai questo, non fare quello": mi spinge a giocare il mio calcio, e questo mi piace». Le è piaciuto anche il Milan, mercoledì sera?
«L’abbiamo visto tutti insieme in hotel, durante la trasferta in Romania: confesso che ero abbastanza sicuro che vincesse il Barcellona, ma il Milan ha giocato una partita fantastica, davvero». Una partita che vi ha insegnato cosa?
«Credo che contro di noi giocheranno in modo un po’ diverso, meno difensivo: serviranno velocità, solidità difensiva e coinvolgimento di tutta la squadra nella costruzione del gioco». Con particolare attenzione a?
«Balotelli e El Shaarawy, ma sarebbe un errore pensare che siano i loro unici uomini pericolosi».
«Se mi chiede cosa preferisco fra un passaggio sbagliato e un passaggio banale le dico un passaggio banale, perché fa meno male alla squadra. Però è vero che cerco sempre una giocata un po’ più elaborata, che abbia e possa dare qualcosa in più, a costo di fare qualche errore. E finora Stramaccioni non mi ha mai chiesto di lasciare da parte la mia creatività ma sempre, nei limiti di certi equilibri, di fare quello che sento». Sente più il peso di portare la maglia numero 10 dell’Inter o di essere stato pagato una cifra molto importante per un ragazzo di 18 anni?
«Giocare in questa squadra non è un peso, è una gioia: io all’Inter sono soltanto grato e sinceramente non riesco a pensare ad altro che a restare qui più a lungo possibile e fare il meglio possibile. A cominciare dal parlare meglio l’italiano: sto prendendo lezioni, l’impatto con la lingua è stato duro, ma conto di imparare velocemente, anche perché in campo voglio comunicare di più con i compagni». Più dura la lingua italiana o il calcio italiano?
«Bella lotta: di sicuro il calcio italiano è più veloce, più tattico e anche più difensivo di quello croato». Cosa pensa quando le dicono che è più maturo degli anni che ha?
«Che forse mi ha aiutato il grave infortunio che ebbi nel 2009: doppia frattura a tibia e perone, un’operazione difficile, dieci mesi senza giocare. All’inizio ero solo triste, poi sono diventato più solido dentro: sono esperienze che rendono la testa decisamente più forte». Come la fede, nel suo caso?
«Non amo parlare del mio rapporto con la fede, ma non ho problemi a dire che credere mi dà forza, mi aiuta a giocare meglio. E anche che, pur se non sempre, mi capita di indossare sotto la maglia da gioco una maglia con un’immagine di Gesù». Molto più profanamente: dopo aver giocato la Champions League con la Dinamo Zagabria, arrivare all’Inter per non farla l’anno prossimo sarebbe una delusione?
«Sappiamo che arrivare fra le prime tre non sarà facile, ma giochiamo per quello, anche il derby. E io darò tutto, noi daremo tutto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A DOMANI DERBY
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v Cinismo Montolivo «Sarà più dura che col Barça Ma si vince 1-0 col Faraone» «Farà centro El Shaarawy così smetteranno di dire che è depresso perché segna Balotelli. Nel derby evitiamo peccati di presunzione» Ilpronostico esatto
Milan-Juve 1-0, lui lo aveva detto... Domenica 25 novembre, a San Siro un rigore di Robinho al 31’ p.t. decide la partita tra Milan e Juventus: risultato previsto da Riccardo Montolivo sempre in un’intervista alla Gazzetta. Lo scatto di quel giorno conferma l’azzeccata previsione. ALESSANDRA BOCCI MILANO
L’importanza di essere normali in una squadra di crestati, batmobile e stravaganze si era notata anche altre volte, ma forse ci voleva una partita come Milan-Barcellona per portare Riccardo Montolivo oltre etichette, luoghi comuni e paragoni asfittici. In pochi mesi di Milan, Montolivo è cresciuto oltre ogni previsione (degli altri, non sua). Anche Paolo Maldini si è sciolto: «Montolivo mi ha sorpreso, Montolivo è al top». Ma siccome essere normali significa anche avere la misura di tutte le cose, il centrocampista futuro capitano ha già assorbito i chilometri percorsi per bloccare il Barça e si sta preparando a correre altrettanto se non di più per fermare l’Inter. «Siamo partiti con l’handicap, e quello che abbiamo fatto finora è servito soltanto a riportarci ai blocchi di partenza con gli altri. Bisogna stare attenti a non sciupare tutto». C’è chi dice che contro l’Inter sarà ancora più difficile, dopo il successo in Champions…
«Più difficile non lo so, perché non è che noi ci siamo persi in festeggiamenti eccetera. Siamo concentrati. Sappiamo che il terzo posto è l’obiettivo da raggiungere e che l’Inter è la
concorrente forse più pericolosa per noi. E poi, contro il Barcellona avevamo meno da perdere, psicologicamente in effetti era diverso. Ora abbiamo ancora più responsabilità e ci giochiamo tanto». Il personaggio chiave sarà Balotelli, al quale lei sussurra qualcosa nell’orecchio dopo ogni gol. Ci può dire che cosa?
«Nulla di speciale. Durante Milan-Parma gli ho raccomandato di stare tranquillo, perché mi pareva un po’ nervoso e la partita successiva era il derby, e la sua presenza sarà necessaria». Contro l’Inter vi aspettate problemi?
«Mario è cresciuto, penso sia preparato a certe situazioni. Non credo che scatterà al primo fallo». Però voi sembrate molto protettivi…
«È sempre sotto i riflettori, cerchiamo di aiutarlo. Mario è un buono, un generoso che si mette sempre a disposizione de-
i pensieri
« « «
Contro il Barcellona avevamo meno da perdere, ora abbiamo più responsabilità, ci giochiamo tanto Mario è un buono, un generoso, un personaggio positivo. Non scatterà al primo fallo, è cresciuto Allegri infonde sicurezza a tutti, soprattutto prima e durante le partite più complicate. È’ l’uomo giusto
gli altri. A volte è un po’ sopra le righe, ma per come l’ho conosciuto io nel Milan e in Nazionale, lo giudico un personaggio positivo». E il suo amico Niang com’è?
«Un estroverso. Fisicamente è già pronto per gli alti livelli, ma è un ragazzo. Aspettiamo il suo primo gol, ma intanto lui, come El Shaarawy, sa rendersi utile, perché si sacrifica moltissimo». A proposito di El Shaarawy, con tutti questi bad boy intorno pare aver perso la sua centralità…
«Non direi. Stephan è un ragazzo maturo, e poi lui e Balotelli vanno molto d’accordo. In campo si cercano, non vedo problemi…». Le stravaganze esteriori sono diventate il marchio di fabbrica di questo Milan. Gente come lei e Ambrosini come fa a resistere?
«Se fossero tutti come noi, sai che noia. Nelle squadre ci vuole un giusto mix di gente sobria e gente estroversa e un po’ pazza. E in fondo si tratta soltanto di stravaganze esteriori». In questi mesi lei ha fatto ricredere molti, anche se ancora deve pagare dazio: il paragone con Pirlo non svanisce…
«Andrea è uno dei più bravi del mondo, e se mi paragonano a lui per me è un onore. Poi, io interpreto il ruolo a modo mio. Lui è il migliore in fase di costruzione, io magari in fase di interdizione do qualcosa in più». Il suo allenatore è stato molto criticato, e lo è tuttora, per la partenza di Pirlo.
«Il mio allenatore sta facendo crescere una squadra. Sono arrivato e praticamente non conoscevo Allegri, ora posso dire che è molto bravo. Non so che rapporti abbia avuto con i giocatori di prima, ma vedo come lavora con i giovani, la sicu-
rezza che infonde a tutti, la serenità che ci trasmette soprattutto prima e durante le partite complicate. Per me è l’uomo giusto per questa squadra». Come si trova a Milano?
«Bene. È una città dove la gente ti lascia tranquillo. Io vivo in centro, passeggio in Brera. Devo andare a visitare la Pinacoteca, perché mio padre mi fa una testa così tutti i giorni». C’è qualcosa che l'ha sorpresa in questi mesi?
«L’inizio è stato un po’ duro, e non mi ha fatto piacere che ci dipingessero come una squadra disastrata. Però in fondo i risultati giustificano le critiche, come ora giustificano gli elogi. Noi dobbiamo soltanto continuare così e evitare di cadere in peccati di presunzione soltanto perché abbiamo battuto il Barcellona». Finalmente potrà giocare al Camp Nou…
«Ecco, mi chiedeva che cosa mi abbia sorpreso o infastidito. Sentirmi rinfacciare ancora una storia spiegata molte volte non mi piace. Quando ho detto quella frase su Nocerino che poteva giocare al Camp Nou e io no, ce l’avevo con un dirigente della Fiorentina e stavo parlando del mio futuro. Con Antonio ci siamo spiegati subito. Comunque al Camp Nou vado ben volentieri, soprattutto dopo il risultato dell’andata. Sapendo, come tutti, che non abbiamo raggiunto nulla, e che oltretutto prima ci sono partite importantissime in campionato». Se vince la Champions si fa la cresta anche lei?
«Mi pare un po’ presto anche soltanto per sognarlo. Comunque no, con la cresta non mi ci vedo proprio». Magari uno chignon…
«Non so nemmeno com’è fatto uno chignon». Quando le hanno consegnato la fascia di capitano ha temuto la gelosia dei compagni?
«No, perché era un premio che mi veniva dato. Ma la gerarchie esistono e io come tutti le conosco benissimo. Ragazzi come Ambrosini, Abbiati, Bonera sono fondamentali per il Milan, perché hanno il Milan dentro, e ti trasmettono davvero l’importanza della maglia». Tanto più in un derby, magari. Che cosa si aspetta da questa partita?
«Una conferma di quanto di buono abbiamo fatto contro il Barcellona, o sarà stato tutto inutile». Chi vorrebbe togliere all’Inter?
«Handanovic». Prima di Milan-Juve ha azzeccato il pronostico. Ci dica come finisce questa volta.
«0-1, gol di El Shaarawy. Così non scrivono più che è depresso perché segna sempre Balotelli». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SERIE A DOMANI DERBY
4 Ranocchia sarà convocato
I NUMERI
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i gol di Andrea Ranocchia in questa stagione: 2 in campionato (al Bologna e al Chievo) e uno in Coppa Italia (al Bologna)
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l’autorete provocata E’ successo contro il Palermo a San Siro quando Garcia ha deviato un cross di Ranocchia nella propria porta
32
le presenze stagionali del difensore: 22 in campionato, 2 in Coppa Italia e 8 in Europa League
però rimane a rischio Distorsione al ginocchio: ha ancora dolore, ma proverà sino all’ultimo Emergenza difesa Inter: Samuel e Silvestre k.o., Chivu non al meglio ze. Anche perché là dietro ha già perso Samuel e Silvestre. Il «Muro» continua le cure per disinfiammare il tendine che lo tiene fuori da Udinese-Inter del 6 gennaio, ma non tornerà a breve. L’ex Palermo nella seduta di martedì si è procurato uno stiramento al soleo che lo terrà fuori 20 giorni. Diversa la situazione di Chivu, che per sua stessa ammissione soltanto mercoledì ha svolto il primo allenamento senza quei fastidi muscolari causati proprio dal proteggere il dito del piede operato già due volte.
LUCA TAIDELLI MILANO
Inter aggrappata a Jesus. A poche ore da un derby importantissimo, il 21enne brasiliano è l’unica certezza tra i cinque centrali difensivi a disposizione di Stramaccioni. La presenza di Andrea Ranocchia infatti è appesa a un filo dopo che gli esami cui si è sottoposto l’azzurro ieri al San Matteo di Pavia hanno evidenziato una distorsione al ginocchio destro con interessamento dei legamenti alari. Di fatto, le due membrane poste ai lati della rotula che collegano la stessa all’articolazione del ginocchio. Nell’appoggio di giovedì sul terreno infimo dello stadio del Cluj, è stata sollecitata la membrana esterna. Comunque convocato Dopo che giovedì Ranocchia non riusciva neanche ad appoggiare la gamba, ieri la situazione era un minimo migliore, anche se il dolore era meno intenso ma più diffuso che a caldo. Il difensore si è limitato a fare terapie e lo stesso avverrà anche oggi. Quando con ogni probabilità - a meno che la parte si gonfi molto nella notte - verrà comunque inserito da Strama nella lista dei con-
Tentazione albero Il romeno sa-
Andrea Ranocchia, 25 anni. Il difensore umbro è all’Inter dal gennaio 2011. Dopo una stagione difficile, quest’anno è tornato a giocare ad alti livelli LAPRESSE
vocati. Questo sia perché gli altri centrali sono messi anche peggio, sia perché si tenterà sino all’ultimo un recupero legato più alla sopportazione del dolore che al rischio di peggiorare la situazione e danneggiare gravemente lo stesso ginocchio operato nel 2010, ai tempi di Bari, per la parziale lesione del legamento crociato anteriore. Se tra oggi e domani il fastidio almeno in parte diminuirà, Ra-
nocchia potrà scendere in campo, magari facendo un’infiltrazione. Altrimenti non si rischierà che, non potendo correre in modo naturale, finisca con lo stirarsi sovraccaricando la gamba sana per «difendere» la destra. E dire che sarebbero bastati un giorno o due in più per virare all’ottimismo. Chivu, il meno peggio Strama non perde comunque le speran-
rà importante comunque, perché se Ranocchia dovesse farcela Juan Jesus potrebbe scalare a sinistra, sulle tracce di Niang. Altrimenti toccherà a Zanetti, con Nagatomo terzino destro. E in quel caso il ballottaggio in mezzo al campo sarebbe tra Kovacic e Cambiasso (che rimane il jolly anche per la difesa) per affiancare Gargano - anche lui non al meglio dopo un problema al polpaccio - e Kuzmanovic. Davanti sembra scontato Guarin trequartista alle spalle di Cassano e Palacio. Ma Alvarez scalpita e potrebbe insidiare il barese, in quello che sarebbe un ibrido tra il 4-5-1 e l’albero di Natale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE A CLUJ
Alvarez: «Sì possiamo vincere noi» APPIANO GENTILE «È una partita incredibile, unica. Magari noi arriviamo non bene in campionato come avremmo voluto, ma per come ci alleniamo e per come abbiamo giocato in Romania, meritiamo di vincere»: ecco (a Interchannel) Ricardo Alvarez, il migliore in campo a Cluj. L’argentino ha finalmente mostrato colpi buoni, ed è già ovviamente in clima derby. «Speriamo di fare le cose per bene e ottenere i tre punti. Il Milan sta bene ma anche noi: ho tanta fiducia in questa squadra, in questo gruppo. Vogliamo vincere il derby e, vincendolo, iniziare a fare le cose come tutti noi crediamo di poter fare. Giocare un derby è la cosa più bella, con lo stadio pieno di gente, sarà magnifico: speriamo di vincere per dare una gioia a tutti i tifosi». Da subito è più facile Fino ad oggi, solo sprazzi di... Maravilla. «So di non aver ancora dimostrato quello che valgo, anche perché ho avuto un paio di infortuni che mi hanno fatto rimanere un po' indietro. Ma voglio che questa situazione cambi, io voglio fare bene qui. Quando entro a gara in corso non è facile prendere ritmo e fiducia, partendo titolare è più facile: a volte quando entri per poco vuoi fare tutto e non riesci. La continuità è importante, perché prendi fiducia e avere fiducia ti aiuta a fare le cose bene».
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
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SERIE A DOMANI DERBY
4 Il ritorno delle creste
I NUMERI
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Niang si candida con Mario ed El Shaarawy
4
Allegri sembra intenzionato a confermare il baby tridente, con Boateng in mediana. Flamini out
la rete realizzata da Niang con il Milan: in Coppa Italia alla Reggina.
gol in tre gare per Balotelli: due su rigore, uno su punizione e uno su azione.
18
le reti stagionali di El Shaarawy: 15 in A, due in Champions e una in Coppa Italia.
4
i punti conquistati dal Milan con il tridente Niang-BalotelliEl Shaarawy titolare.
FABIANA DELLA VALLE MILANO
Tutto in pochi giorni. L’esordio in Champions League, anche se non da titolare, e adesso il primo derby da rossonero. Se poi arriverà anche il primo gol in Serie A, la felicità della cresta più giovane della compagnia sarà completa. M’Baye Niang sperava di giocare titolare contro il Barcellona, Allegri invece l’ha visto un po’ stanco e ha deciso di farlo rifiatare dopo le sei partite consecutive da titolare. Lui, con tutta l’esuberanza dei suoi 18 anni, avrebbe voluto giocare ugualmente e quando è entrato nel secondo tempo ha dato fondo a tutta la sua voglia scatenandosi nell’azione del raddoppio. Un motivo in più per puntare nuovamente su di lui. Le tre creste Allegri aveva già
deciso che lo avrebbe schierato titolare nel derby e difficilmente cambierà idea adesso. La rapidità del ragazzino può essere un’arma letale da utilizzare con-
tro la difesa interista. In più lui ed El Shaarawy garantiscono un gran copertura sulle due fasce. In più Niang ha un ottimo feeling con Balotelli, in campo e fuori. Mario tratta M’Baye come un fratellino minore e lui pende dalle sue labbra. Di sicuro Balo in questi giorni gli avrà parlato dell’atmosfera che si respira nel derby. Mario ne ha già giocati alcuni con l’altra maglia, ma questo sarà speciale anche per lui. E per El Shaarawy, che ancora non ha mai fatto centro contro l’Inter. Il Faraone non segna dal 27 gennaio (Milan-Atalanta 1-0), ha saltato l’ultima in campionato con il Parma e non vede l’ora di tornare nel tabellino dei marcatori.
quattro se consideriamo anche Boateng. Prince ha fatto molto bene da attaccante contro il Barcellona, impossibile che Allegri rinunci a lui. Però per poter schierare lui e Niang insieme il Boa dovrà arretrare e tornare a fare la mezzala. Con Flamini out (il francese ieri ha lavorato ancora a parte e non ce la farà per domani) e Ambrosini che ha speso tantissimo contro il Barcellona, la mediana dovrebbe essere completata da Montolivo e Muntari, due giocatori che sono in grado di ricoprire più posizioni e consentono variazioni anche a partita in corso. Allegri infatti potrebbe partire con Montolivo mezzala destra, come in Champions, e Muntari regista, oppure mettere Riccardo al centro (come contro il Parma) e il ghanese a sinistra. In difesa Mexes, De Sciglio e Constant sembrano sicuri, l’unico dubbio riguarda l’altro centrale: Allegri dovrà scegliere se confermare la coppia anti-Barça oppure dare un turno di riposo a Zapata (titolare nelle ultime 7 partite) e sostituirlo con Yepes, rientrato contro il Parma dopo l’infortunio. Da segnalare il rientro in gruppo di Nocerino, che ha anticipato i tempi e potrebbe andare in panchina. Arriva il presidente? Oggi Alle-
gri durante la rifinitura farà le ultime prove. La vigilia rossonera potrebbe essere allietata da una visita di Silvio Berlusconi. Il patron ha saltato il comizio elettorale conclusivo per colpa della congiuntivite, quindi la sua presenza a Milanello al momento pare improbabile, però con il Cavaliere le sorprese sono sempre all’ordine del giorno. Dopo aver saltato la gara con il Barça potrebbe aver voglia di dare un po’ di carica ai suoi ragazzi.
Flamini out, Nocerino okay Sarà il
primo derby delle tre creste,
Nocerino ieri è tornato in gruppo: andrà in panchina In difesa dubbio Yepes-Zapata M’Baye Niang, 18 anni, ancora a secco in A LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzetta.it Gazza
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Andriy Shevchenko, 36 anni
DA RONALDO A SHEVA: TUTTI I GOL PIÙ BELLI DEL DERBY DI MILANO Domani è il giorno del derby tra Inter e Milan, sfida che vale la Champions League. La storia della stracittadina meneghina è ricca di gol da cineteca e campioni rimasti nei cuori dei tifosi: rivedete in questo video i più belli.
BAYERN-WERDER LIVE DIRETTA STREAMING SUL SITO DALLE 15.30 Torna la Bundesliga in diretta streaming sul nostro sito: la partita della settimana è la sfida tra il Bayern Monaco capolista e il Werder Brema, 11˚ in classifica e caccia di punti per l’Europa. Dalle 15.30 in diretta su Gazzetta.it
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SERIE A
Addio al campione svedese
grazie ai gol di Jeppson.
Jeppson, l’oro di Napoli Lauro lo pagò 105 milioni Il suo trasferimento nel 1952 fece epoca. Ma la sua vera passione era il tennis E’ morto ieri a Roma, all’età di 87 anni, Hans Olof Jeppson, detto Hasse, centravanti svedese che giocò in Italia con Atalanta, Napoli e Torino. Nel 1952 fece scalpore il suo passaggio dall’Atalanta al Napoli per 105 milioni di lire. ANDREA SCHIANCHI
Questa storia oscilla tra calcio, politica ed economia. Non è soltanto un’avventura
di pallone, quella di Hasse Jeppson, l’uomo che nel 1952 costò al Napoli del comandante Achille Lauro l’allora stratosferica somma di 105 milioni di lire. Trasferimento clamoroso: 75 milioni andarono nella casse dell’Atalanta, proprietaria del cartellino di Jeppson, e 30 se li mise in saccoccia il giocatore, che di affari s’intendeva parecchio. Centravanti di mestiere, «uno alla Vieri» si autodefinì una decina di anni fa, si presentò al pubblico italia-
no con 22 gol in 27 partite disputate con l’Atalanta nel campionato 1951-52. Lo aveva voluto l’allenatore Ceresoli: con la squadra ultima in classifica implorò i dirigenti di comprargli un centravanti. Luigi Tentorio, consigliere del presidente Turani, scovò a Londra questo ragazzone svedese che in Inghilterra studiava economia e giocava con il Charlton. Lo portò in Italia, gli assegnò un ricco premio d’ingaggio e fu ripagato: l’Atalanta si salvò
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i boom di mercato nella storia del Napoli: Jeppson nel 1952; Savoldi nel 1975; Maradona nel 1984.
Carattere Nell’estate del 1952 si scatenò l’asta sul mercato e il Napoli bruciò l’Inter. Fu il presidente Lauro, da poco eletto sindaco di Napoli, che volle tenere fede alla promessa: durante la campagna elettorale aveva garantito che, in caso di successo del suo Partito Nazionale Monarchico, avrebbe fatto un regalo speciale ai tifosi. Così ecco Jeppson sbarcare al Vomero. E quando, la prima volta che scese in campo, il gigante Hasse venne falciato da uno stopperaccio avversario e cadde malamente a terra, con ironia tutta napoletana uno spettatore si mise le mani nei capelli e gridò: «Gesù, è crollato il Banco di Napoli». Jeppson si rialzò, per fortuna, indossò la maglia azzurra dal 1952 al 1956 (112 presenze e 52 gol), ma non riuscì a realizzare il sogno di Achille Lauro: lo scudetto non arrivò, il mi-
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I NUMERI
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Le panchine di Walter Mazzarri al Napoli dove è stato ingaggiato nel 2009.
glior piazzamento fu un quarto posto. Robetta per chi aveva speso una fortuna per averlo. E forse anche a causa dei mancati successi ci fu la frattura tra il presidente e il campione. I due non si capivano, non si «annusavano»: uno algido e freddo e l’altro passionale e populista, uno riservato e timido, l’altro esagerato in tutto. Passione Jeppson, all’Italia,
aveva già dato un dispiacere nel 1950. Al Mondiale in Brasile segnò una doppietta nella prima partita del girone contro gli azzurri. E alla fine del torneo, con la sua Svezia, si classificò terzo. Medaglia di bronzo. Il suo compagno di squadra Lennart «Nacka» Skoglund, detto «Camparino» perché non gli dispiaceva un bicchierino, nel giudicare Jeppson diceva: «E’ portentoso nel colpire come nel fallire il bersaglio». Non un grande complimento. Hasse era capace di
QUI UDINESE L’AVVERSARIA DI LUNEDI’
Domizzi: «Cavani non deve avere mai campo»
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Le vittorie di Walter Mazzarri alla guida del Napoli. Dove ha totalizzato anche 47 pareggi e 41 sconfitte.
2,5
Aurelio De Laurentiis, 63 anni, e Walter Mazzarri, 51: il tecnico è alla quarta stagione nel club napoletano, appena eliminato dall’Europa League IPP
«Mazzarri va via? Ce ne faremo una ragione...» De Laurentiis interviene sul futuro del Napoli «Il tecnico farà i suoi calcoli, a maggio si decide» MIMMO MALFITANO NAPOLI
Fuori due. Dopo la coppa Italia, il Napoli ha abbandonato mestamente anche l’Europa League. Gli resta l’ultimo obbiettivo praticabile: lo scudetto. Ma in questo caso il discorso è ancora più complicato, perché c’è la Juventus che mantiene un discreto margine di vantaggio (4 punti) in attesa dello scontro diretto di venerdì. E in mezzo c’è il turno di questo fine settimana che vedrà la capolista ospitare il Siena e il Napoli giocare a Udine, trasferta per niente agevole. Non ci saranno più alibi, a questo punto. Senza gli impegni infrasettimanali, Mazzarri avrà tutto il tempo necessario per allenare e per restituire le giuste energie ai suoi
giocatori apparsi, ultimamente, poco determinati. La sconfitta di Plzen ha generato una serie di polemiche legate alla qualità dell’organico ed alle scelte fatte dall’allenatore. Ci sarebbe voluta un’impresa dopo lo 0-3 rimediato all’andata, ma non c’è stata per manifesta inferiorità!
«
Una ragione Di Mazzarri, del
ancora deciso il suo domani. «Se la società vorrà aspettare, bene, altrimenti si comporti come meglio crede», ha detto in una delle ultime conferenze pre gara. Dunque, la questione è tutta aperta, è chiaro che a De Laurentiis non piace l’indecisione del suo allenatore e vorrebbe pianificare da subito il progetto futuro. Il confronto tra i due dovrebbe avvenire all’indomani dello scontro diretto con la Juve, mentre indiscrezioni
suo futuro, di quello di Cavani e dello scudetto, ha parlato, ieri mattina, Aurelio De Laurentiis a margine del Cannavò Day e dell’assemblea di Lega. Sul tecnico è stato abbastanza esplicito: «Lui, farà i suoi ragionamenti e a fine stagione decideremo. Non c’è motivo di cambiare, ma se andrà via ce ne faremo una ragione», ha detto il presidente. D’altra parte, lo stesso allenatore ha ribadito che non ha
Cavani? Se mi convince sul fatto che la sua esperienza qui è finita ne parliamo AURELIO DE LAURENTIIS PRESIDENTE DEL NAPOLI
di mercato raccontano dell’interesse di Inter e Roma per il tecnico napoletano. Con Cavani Gli piacerebbe se
l’attaccante decidesse di continuare il suo rapporto col Napoli, a prescindere da quello che sarà l’esito finale di questa stagione. Tutto sommato, anche il secondo posto sarebbe onorevole e restituirebbe all’ambiente la Champions League. «Tra noi c’è uno straordinario rapporto, se dovesse convincermi che la sua esperienza a Napoli è finita ne parleremo, altrimenti ha un contratto e resterà», ha chiarito De Laurentiis. Intanto da Manchester, Roberto Mancini, il manager del City, non ha nascosto il proprio interesse per il giocatore uruguaiano: «Mi piace, ma interessa a tutto il mondo. Lui e Suarez sono grandi giocatori, ma entrambi giocano in grandi squadre come Napoli e Liverpool. Neymar credo andrà al Barcellona o al Real Madrid, mentre Cavani ha l’esperienza necessaria per poter giocare senza problemi in Premier», ha osservato. Scudetto Ha detto di non esser-
si arrabbiato per l’eliminazione dall’Europa League e di puntare al massimo in campionato. «A metà aprile capiremo la nostra forza. Ora pensiamo all’Udinese e dal giorno dopo ci concentreremo sulla Juve. Si tratta di una partita storica, un vero evento che le due tifoserie vivono con grande competitività». © RIPRODUZIONE RISERVATA
milioni di euro, l’ingaggio annuale del tecnico. Il contratto scade a giugno.
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trofeo. Mazzarri col Napoli ha vinto la coppa Italia 2012 battendo in finale la Juventus
Maurizio Domizzi, 32 anni, dal 2008 all’Udinese ANSA FRANCESCO VELLUZZI
Ha vissuto un Napoli che non sognava in grande, ora se lo ritrova da avversario in una sfida che per la squadra di Walter Mazzarri è determinante per lo scudetto. E per Maurizio Domizzi, veterano della difesa dell’Udinese, il pericolo numero uno si chiama Edinson Cavani: «E’ il più forte giocatore del campionato. Cavani segna e gioca per la squadra. Come si ferma? Riducendogli lo spazio e lasciandogli poco campo. Ci proveremo. Perché noi in casa abbiamo avuto un ottimo rendimento. E poi brucia ancora quel pareggio dello scorso campionato, viziato da qualche errore arbitrale». Non che quest’anno vi vada meglio. Brucia la sconfitta col Milan. E, pensando ai punti persi, potreste essere ancora lì vicini all’Europa.
«Credo che tutto si compensi. E’ vero che abbiamo subìto qualcosa, ma è anche vero che col Siena in casa non meritavamo di vincere. Io penso che per quest’anno ci si debba scordare l’Europa. Anche se noi siamo sempre nella parte sinistra della classifica e faremo di tutto». Che cosa manca in trasferta?
«Anche lo scorso anno il terzo posto l’abbiamo conquistato in casa. Però quest’anno in trasferta non abbiamo brillato. Credo dipenda molto dalla poca conoscenza che gli stranieri hanno di certe squadre degli ambienti e delle situazioni. Manca un po’ di malizia». Tanti infortuni: da Brkic a Benatia, da Pinzi a Muriel e Lazzari. L’assenza che pesa di più?
«Quella di Pinzi. Ci manca tanto per il ruolo che ricopre e la carica che dà». Muriel, invece, è chiamato a dare di più. A volte non è neppure titolare.
«Paga parecchio il lungo infortunio estivo; speriamo di averlo al top per lo sprint finale degli ultimi due mesi». Domizzi, ci parla del suo futuro?
«Ho un contratto fino al 2015. Se devo decidere io, chiudo la carriera a Udine». Chi vorrebbe al posto di Di Natale?
«Quagliarella è un sogno. Ma non so se la società farebbe questo tipo di investimento». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
Hans Olof Jeppson, attaccante, era nato nel 1925. Chiuse la carriera a 32 anni
SCOMMESSE
Dan Tan super boss di Singapore collabora FRANCESCO CENITI
Anche i boss si pentono. La notizia, arriva da Singapore, è questa: Tan Seet Eng, conosciuto come Dan Tan, starebbe collaborando con la polizia locale. Il condizionale è d’obbligo anche se il fatto è stato ufficializzato con un fax recapito nella sede romana dell’Interpol. Non è un caso: su Dan Tan pende un mandato di cattura internazionale spiccato dalle procure che stanno indagando sul calcioscommesse, Cremona in primis. Il pm di Martino lo considera il numero uno dell’organizzazione in grado di gestire il vorticoso (e milionario) giro. Dal Paese asiatico la piovra criminale ha esteso in buona parte dell’Europa il virus di partite combinate, Over, giocatori corrotti e puntate sicure. Per farlo si serviva di gruppi fidati: in Italia la longa manus erano gli Zingari, ma anche gli Ungheresi (attivi per Lecce-Lazio 2-4: per gli inquirenti sono stati loro a mettere i 600 mila euro per alterare la sfida). Stretta o farsa Negli ultimi me-
si il cerchio si era però stretto anche intorno al super latitante: il pericolo scommesse, sottovalutato per lunghi periodi da diverse Federazioni compresa la nostra, è diventato il nemico numero uno per Fifa e Uefa (come dimostrato dal recente convegno di Kuala Lumpur). La discesa in campo della magistratura ordinaria ha fatto il resto. Dan Tan si è sempre sentito al sicuro a Singapore, ma di fatto non poteva più muoversi liberamente. Forse per questo ha deciso di consegnarsi. Resta da capire se la mossa è stata studiata per allentare la morsa (le autorità asiatiche non sono molto disponibili a mettere sotto accusa i propri cittadini) oppure se si tratta del primo passo verso una vera collaborazione che potrebbe persino portare all’estradizione in Italia, come è avvenuto questa settimana con lo sloveno Sulic. Sarebbe un vero colpo di scena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
gol incredibili e di clamorose topiche. D’altronde gli capitava anche sul campo da tennis, l’altra sua grande passione: poteva regalare una stupenda volèe e «toppare» un facilissimo smash. E, a proposito di tennis, una volta Jeppson, che frequentava un esclusivo circolo di Napoli (e lì, infatti, incontrò la futura moglie), chiese ad Achille Lauro di poter partecipare a un torneo. Hasse, in Svezia, prima di dedicarsi solo al calcio, era nono nella classifica nazionale dei tennisti. Lauro diede il permesso a patto che Jeppson fosse iscritto con un nome falso. Così si presentò come lo sconosciuto Verde, sconfisse il tedesco Hermann (giocatore di Coppa Davis) e si arrese solo a Rolando Del Bello (pure lui tennista di Davis): in tribuna, a raccontare quel torneo, c’era il giovane giornalista Gino Palumbo, che non riconobbe il grande Jeppson nascosto sotto le spo-
glie dello sconosciuto signor Verde e, come si dice in gergo, «bucò» la notizia. Anche i più grandi sbagliano... Finale Jeppson lasciò il
Napoli nel 1956. Voleva trasferirsi al nord, sapeva di essere nei desideri dell’Inter (glielo aveva spifferato il suo amico Skoglund) e della Juve (piaceva all’Avvocato Agnelli). Il comandante Lauro, per non fare la figura di colui che cede al capriccio del campione, decise di cederlo al Torino. E con la maglia granata Jeppson disputò 19 partite segnando 7 gol e togliendosi lo sfizio di realizzare una doppietta nel derby contro la Juve. A 32 anni disse stop: «Non volevo vedere con malinconia il mio declino». Non diede mai più un calcio al pallone e per tutti rimase «il Banco di Napoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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la Scheda HANS OLOF JEPPSON ATTACCANTE SVEZIA
Hans Olof Jeppson era nato a Kungsbacka in Svezia il 10 maggio del 1925. Attaccante. Nella sua città ha cominciato la carriera. Nel ’48 ha vinto il titolo di capocannoniere nella A svedese con 17 gol col Djurgardens. Dopo il Mondiale del 1950, in cui ottenne il terzo posto con la Svezia, si trasferì in Inghilterra, al Charlton. Nell’ottobre del 1951 arrivò in Italia, all’Atalanta. Il campionato concluso con 22 reti gli consentì di arrivare al Napoli per 105 milioni di lire. Se ne andò nel 1956 per dissidi col presidente Lauro. Chiuse la carriera al Torino nel 1957.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SERIE A IL CASO I CAMPANI PROVANO INVANO A RINVIARE L’ANTICIPO FISSATO PER IL 1˚ MARZO: BERETTA AMBASCIATORE DELLA RICHIESTA DI MAZZARRI
Contro il Napoli il 2 marzo? No bianconero De Laurentiis: «Mi spiace il giorno di recupero in meno per la gara-scudetto» CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO
Ancora scintille per Napoli-Juventus. Il club campano ha chiesto ufficialmente che la partita-scudetto slitti di un giorno: cioè da venerdì 1˚ marzo al giorno successivo, sabato 2. Ma il club bianconero ha già respinto quest’ipotesi e tutto lascia crede-
re che la vicenda non possa avere un seguito. Il calendario di anticipi e posticipi è stato varato per tempo: non possono esserci cambiamenti senza l’assenso dei club interessati. Mediazione Ma il club di Aure-
lio De Laurentiis non demorde. E le prova tutte per far valere le proprie ragioni. L’ultimo tentativo l’ha fatto ieri mattina Maurizio Beretta in concomitanza con il Candido Day. Il presidente della Lega di Serie A ha fatto da ambasciatore e ha chiesto a Beppe Marotta, a.d. della Juventus, se ci sono spazi per venire incontro alla richiesta degli azzurri. Niente da fare: il «no» è stato secco. Del resto non è casuale che l’intervento sia avvenuto in tra-
sferta, con De Laurentiis, poche poltrone più in là, nella sala Buzzati in casa Gazzetta. Come si sa il club bianconero è sull’Aventino in Lega, mentre il Napoli è entrato nel governo della Confindustria del calcio. E in questa fase i rapporti sono ai minimi storici. Tanto è vero che poco dopo in Lega il presidente azzurro appoggia la linea del suo tecnico: «Contento di giocare lunedì a Udine con un giorno di riposo in più? No, semmai penso che ho un giorno di recupero in meno per la Juve». Tesi Napoli Per il rinvio spinge proprio Walter Mazzarri, entrato in polemica con Antonio Conte proprio sulla gestione del calendario. Una contrappo-
Gli equilibri Di sicuro ora il Napoli contesta l’anticipo al venerdì in considerazione dell’eliminazione dall’Europa League. E fa leva sul fatto che la Juve giocherà il ritorno con il Celtic in virtù di una qualificazione ormai in tasca. Va anche detto, però, che la scelta del 1˚ marzo per la sfida-scudetto avrebbe tutelato i campani dell’eventuale partita negli ottavi di Europa League. E il pacchetto di anticipi e posticipi era stato stilato in via Rosellini proprio in funzione dei molteplici impegni all’orizzonte per le nostre squadre impegnate nelle competizioni Uefa.
Il presidente della Lega Beretta e quello del Napoli De Laurentiis ANSA
Juve a caccia Diamanti vuole Conte E’ sfida diretta all’Inter Marotta ci ha provato a gennaio e lotta con Moratti per luglio Cessione in vista per Pepe che piace molto in Russia
pito Simone Pepe. L’esterno romano resterà fuori per il resto della stagione, situazione che andrà comunque monitorata attentamente. Fra l’altro, non è da escludere che il futuro di Pepe sia lontano da Torino, magari in Russia, dove il romano ha parecchi ammiratori. Diamanti, dal canto suo, andrebbe incontro pienamente ai desideri di Conte, che ama gente duttile nei ruoli e nei sistemi: seconda punta affidabile, ottimo attaccante esterno in un tridente, trequartista naturale, addirittura buon interno in un centrocampo a tre, posizione ricoperta pure nella Nazionale di Prandelli. Insomma, il classico jolly, non un titolarissimo, ma una specie di «sesto uomo» nel basket, il primo cambio che a fine stagione mette insieme più presenze di tanti titolari.
Simone Pepe, 29 anni
Sfida all’Inter Non solo Juve, però, su Diamanti. La concorrenza c’è, ed è importante. L’Inter
si è già affacciata dalle parti di Bologna e qualche messaggio sarebbe stato lanciato anche all’entourage del giocatore. Occhio, poi, allo Zenit di Luciano Spalletti, che ancora spera di portare l’azzurro a San Pietroburgo nelle ultime ore di questo mercato russo, anche se le motivazioni del no di gennaio alla Juve sembrano togliere ogni speranza allo Zenit. In ogni modo, Marotta e Paratici vantano una pista obiettivamente preferenziale con il club emiliano, grazie ai tanti affari conclusi in passato o ancora in ballo. Viene in mente Marco Motta, poi i vari Taider, Gabbiadini e Sorensen. In particolare, gli emiliani hanno sicuramente apprezzato il recente passo indietro della Juve sul fronte Gabbiadini, nonostante a Conte servisse disperatamente una punta e l’ex atalantino fosse sulla carta la scelta migliore nel rapporto affidabilità-costo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PROBLEMI PER LA CAPOLISTA
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i diffidati della Juve Al primo cartellino giallo saranno squalificati Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Vidal, Pirlo e Matri
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La gara incredibile Il 14-3-2010 la Juve vinceva 3-0 al 10’, ma poi il Siena riuscì clamorosamente a rimontare
Alessandro Diamanti, 29 anni, gioca nel Bologna dal 2011. Ha partecipato all’Europeo 2012 ANSA
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I NUMERI
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Il retroscena Il ragazzo è nel mirino bianconero già da qualche tempo. Negli ultimi giorni del mercato di gennaio, infatti, la Juventus aveva chiesto serie informazioni ai vertici del Bologna riguardo al talento di Prato, ma proprio quest’ultimo stoppò ogni tentativo di contatto, spiegando di non voler lasciare il club emiliano a metà strada, con la salvezza ancora tutta da costruire e da conquistare. Diverso è il discorso a luglio, quando oltretutto Diamanti entrerà in scadenza di contratto. Il problema Pepe L’interesse per il vicecampione d’Europa nasce probabilmente in seguito ai grossi guai fisici che hanno col-
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le partite tra Juve e Siena giocate a Torino Il bilancio è favorevole agli juventini: 6 vittorie e 2 pareggi
MIRKO GRAZIANO ALESSANDRO RUSSO
Al presente ci pensano Antonio Conte e i suoi ragazzi. Domani il Siena, poi il Napoli, quindi il ritorno di Champions League e i quarti di finale lì, a un passettino. Ma in corso Galileo Ferraris c’è già chi pianifica il futuro, la prossima stagione. E’ inevitabile. Il mercato è chiuso, la riapertura è lontana qualche mese, ma le basi più solide vanno gettate ora, a tutti i livelli. Dal top player (il colombiano Muriel, il montenegrino Jovetic e il cileno Sanchez in pole) ai baby (preso Cevallos, Castillo e Berardi nel mirino, Bebeto junior a dicembre), passando per il rafforzamento qualitativo e quantitativo della rosa. E in quest’ultimo campo, gli occhi dell’amministratore delegato Beppe Marotta e del direttore sportivo Fabio Paratici si sarebbero posati su Alessandro Diamanti, 29enne centrocampista offensivo legato al Bologna fino al 2014, nove presenze in Nazionale, protagonista in Polonia-Ucraina 2012.
sizione, poi, stemperata dall’allenatore juventino: «Quando ho chiesto una tutela per chi gioca in Europa non mi riferivo solo alla Juve, ma anche al Napoli».
Arturo Vidal, 25 anni, alla Juve dal 2011 LAPRESSE
Vidal infortunato Anche Caceres salta il Siena In difesa Conte ha il dubbio tra Barzagli e Peluso Visto che domani è prevista molta neve, ieri Antonio Conte ha fatto una telefonata molto in alto perché voleva riproporre in allenamento le difficili condizioni che la Juve troverà contro il Siena. Evidentemente lassù qualcuno vuol bene al tecnico bianconero, perché a Vinovo nevicava parecchio. Il campo centrale è riscaldato e i giocatori si sono potuti allenare senza problemi. E oggi, per non lasciare proprio nulla al caso, Conte dirigerà la seduta di rifinitura allo Stadium: anche lì il terreno è riscaldato e poi è stato rizollato, così la Juve farà le prove generali. Ipotesi Anelka Per la gara con il Siena Vidal e Ca-
ceres sono indisponibili a causa rispettivamente di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra e di una contrattura della regione lombare. Il cileno, comunque non avrebbe giocato perché è uno dei sei diffidati. Al suo posto ci sarà Pogba, mentre Pirlo dovrà stare attento a evitare un cartellino giallo che gli impedirebbe di giocare la grande sfida con il Napoli. Il rischio squalifica riguarda anche Alessandro Matri, che però potrebbe essere schierato da Conte. L’attacco resta il solito rebus e nelle ultime ore sembrano in salita le quotazioni di Nicolas Anelka: dopo i pochi minuti disputati al Celtic Park e all’Olimpico, il francese potrebbe essere utilizzato più a lungo. Neve L’infortunio di Caceres, invece, complica i piani di Conte, che adesso potrebbe aver bisogno del diffidato Barzagli. L’alternativa è Peluso, mentre l’altro diffidato Chiellini dovrebbe andare solo in panchina pronto all’uso ma destinato, in condizioni normali, a prendere solo del freddo. Tra l’altro non sarebbe la prima volta di uno Juve-Siena sotto la neve: accadde anche il 18 gennaio 2004, campo completamente bianco e pallone rosso. La squadra di Lippi vinse 4-2 grazie a una tripletta di Del Piero. Il primo gol arrivò dal dischetto: il rigore fu procurato da un inserimento di Antonio Conte. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A andato a vuoto per l’assenza di 5 membri su 10 (l’inibito Preziosi, Cellino in carcere, Lo Monaco decaduto, Pozzo e Cairo) e non ha partorito nemmeno le date della prossima stagione: il campionato 2013-14 si concluderà il 18 maggio, la partenza dovrebbe essere il 25 agosto (o una settimana prima) e la sosta natalizia dal 23 dicembre al 5 gennaio (ma c’è anche l’ipotesi di allungarla). La successiva assemblea non ha approvato nessun punto all’ordine del giorno. Saltate la sostituzione di Lo Monaco, le nomine della fondazione per la mutualità, l’elezione del presidente dei revisori. Non ci si è messi d’accordo nemmeno sui rappresentati della Lega nelle commissioni Figc per le riforme (dalle seconde squadre alla giustizia). Sul tavolo resta il parere della Corte di giustizia sulla compatibilità di Enrico Preziosi con la carica di consigliere di Lega, equiparato a dirigente federale e quindi soggetto all’articolo 29 dello statuto Figc. La Lega non ci sente e vuole che la Federazione riconosca una «specificità» per quel ruolo, aggirando così le sempre più frequenti inibizioni in cui incorrono i dirigenti di società.
Malagò in Lega Fronte comune per rifare gli stadi Il presidente del Coni partecipa a sorpresa all’assemblea e segna il disgelo con il calcio MARCO IARIA twitter@marcoiaria1 MILANO
Scena mai vista dalle parti di via Rosellini. Il presidente del Coni, appena eletto, che varca la porta della Lega, sale al quarto piano e saluta i presidenti di Serie A riuniti in assemblea. Il blitz di Giovanni Malagò, che ha colto al volo la trasferta milanese per il Candido Day e l’invito di Maurizio Beretta, è carico di significati politici, soprattutto pensando alle staffilate della campagna elettorale. «Se dovessi essere eletto — aveva annunciato Malagò posso assicurare che il calcio non entrerà nella giunta Coni. Quello delle scommesse è un problema solo del calcio, il danno d’immagine che questa disciplina sta facendo gravare sull’intero impianto sportivo nazionale è mostruoso». Giancarlo Abete è entrato lo stesso nell’esecutivo del Comitato olimpico, e comunque Malagò ha spiegato ai club del massimo campionato i motivi di quell’attac-
MEDIA
Commissione Uefa Valentini nominato vice presidente
Il comitato esecutivo Uefa ha nominato Antonello Valentini, attuale direttore generale della Figc, vice presidente della commissione Media dell’Uefa. Nel settore della comunicazione Valentini vanta una larga esperienza nel calcio italiano e internazionale: per molti anni responsabile dell’ufficio stampa e relazioni esterne della Figc, partecipando con la Nazionale a sei edizioni degli Europei e ad altrettante dei Mondiali.
co: «La Figc non era tra i miei grandi elettori». Stadi Tutto chiarito, quindi. Tant’è che durante la visita in Lega, Malagò si è impegnato a fiancheggiare il calcio nella battaglia che, con l’insediamento del nuovo Parlamento, dovrà essere intrapresa per condurre finalmente in porto la legge sugli stadi. «Non è solo questione di scenografia e di stadi vuoti, è un discorso legato allo sviluppo: lo stadio può essere traino e speranza per le nuove generazioni. Lo stadio può essere un elemento di traino in termini di progettualità e speranza per le nuove generazioni». Con queste parole il numero uno dello sport italiano ha fatto breccia sui dirigenti del calcio, che gli hanno tributato un applauso. «Si è parlato del ruolo del grande calcio e dello sport in generale nella consapevolezza che serve l’apporto della Serie A così come quello di tutto lo sport», ha spiegato Beretta. Insomma, si sono gettate le basi per una stagione di concordia, nella quale il Coni e il calcio possano
Giovanni Malagò, 53 anni, da martedì è il nuovo presidente del Coni IPP
lavorare assieme al rilancio. In un’affettuosa telefonata, Malagò ha riferito al presidente federale Abete l’esito dell’incontro, sottolineandone il clima positivo.
I club rinviano le nomine e i nuovi business Zamparini torna all’opposizione
Nomine saltate Peccato che una
volta andato via Malagò, la Lega si sia nuovamente accartocciata su se stessa. Il consiglio è
Zamparini svolta Fumata nera sui nuovi business da sfruttare collettivamente. In particolare, ha suscitato l’obiezione del Napoli, oltre che di Juve e Inter, il progetto che Panini sub-licenzi alla Giochi Preziosi i diritti per lo sfruttamento multimediale delle figurine (con un’app su smartphone e tablet). L’opposizione gongola: «Lotito e soci si sono impantanati da soli». E si fa forte di un nuovo, vecchio alleato: quel Maurizio Zamparini che, dopo aver votato la rielezione di Beretta, ha appena fatto sapere di non volerlo più. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO L’EUROPA LEAGUE
Imbattuta e prima della classe L’euroLazio non conosce limiti Biancocelesti con la striscia utile più lunga nelle coppe europee. E Lotito blinda Petkovic
sando di blindarlo. «Abbiamo intenzione di pianificare con lui il nostro futuro», ha ribadito ieri il presidente. Sono così già iniziate le grandi manovre per il prolungamento di un contratto che in ogni caso scade nel 2014. Ma meglio andare sul sicuro anche perché dell’ottimo lavoro svolto dal tecnico di Sarajevo si sono accorti in parecchi in giro per l’Europa. Non solo quel Borussia Dortmund che ha (aveva?) pensato a lui per l’eventuale dopo Klopp. Presto, peraltro, all’allenatore croato-bosniaco la società potrebbe fare un gradito regalo. Il d.s. Tare è infatti pronto a volare in Brasile per chiudere l’acquisto di Felipe Anderson, già trattato a gennaio ma sfumato sul filo di lana. La trattativa è andata avanti ed è ormai giunta alle battute finali.
STEFANO CIERI ROMA
Discontinua e a volte un po’ distratta in campionato, implacabile quando sente aria di Europa. E’ la Lazio targata Petkovic. Non che la versione campionato sia da buttar via. E a testimoniarlo c’è quel terzo posto dopo 25 giornate che lascia intatte le speranze di realizzare un sogno chiamato zona Champions. Ma in Europa le cose vanno ancora meglio per la banda guidata dal tecnico di Sarajevo. Vladimir Petkovic, 49 anni, prima stagione sulla panchina della Lazio ANSA Imbattuti Già, perché la Lazio non solo è sbarcata negli ottavi di Europa League, evento che in casa biancoceleste non si verificava da dieci anni. Ma lo ha fatto dopo aver chiuso al primo posto un girone eliminatorio in cui c’era anche il Tottenham e dopo aver fatto fuori ai sedicesimi una squadra come il Borussia Moenchengladabach. Il tutto senza perdere neppure una partita. Particolare che proietta la Lazio nel gotha del panorama europeo insieme con Juve, Borussia Dortmund, Schalke 04 e Tottenham, le altre squa-
dre che tra Champions ed Europa League quest’anno non hanno mai perso. La Lazio, però, è la migliore di tutte, perché la sua striscia d’imbattibilità dura da dieci gare, avendo i biancocelesti dovuto affrontare pure un turno di playoff. Mentre le altre quattro squadre sono partite tutte dalla fase a gironi e sono quindi ferme a 8 (Tottenham) e 7 (le altre tre) partite senza sconfitte. La striscia positiva laziale, inoltre, è la seconda di sempre per i biancocelesti in Europa. La Lazio di
Eriksson restò infatti imbattuta per dieci partite nella stagione 1997-98 prima di perdere la finale di Coppa Uefa con l’Inter. Nella stagione successiva e in parte di quella dopo, però, la Lazio sempre guidata dal mago svedese arrivò a 18 gare utili di fila tra Coppa delle Coppe e Champions League. Lotito blinda Petko Non sarà facile fare altrettanto, ma uno dopo l’altro Petkovic sta abbattendo parecchi tabù. Ed è anche per questo che Lotito sta pen-
Ora il campionato Petkovic mostra di gradire, ma preferisce concentrarsi sui prossimi impegni. Chiusa con successo la parentesi europea (che peraltro si riaprirà presto: il 7 marzo a Stoccarda con l’andata degli ottavi) ora il tecnico chiede ai suoi di tornare a vincere in campionato, dove l’ultimo successo è vecchio di un mese e mezzo. Lunedì col Pescara, però, gli mancheranno ancora sia Klose (ieri visita di controllo per lui in Germania: rientro previsto per la fine di marzo) sia Mauri che continua a sentire dolore alla caviglia destra. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 I tedeschi feriti
IL CASO DOPO GLI ACCOLTELLAMENTI
INVIOLATE IN EUROPA In Europa sono 5 le squadre ancora imbattute nelle coppe europee
S Lazio 10 gare in Europa League con 6 vittorie e 4 pareggi
sono ripartiti Niente sanzioni La Lazio non teme punizioni dopo gli incidenti, accaduti lontano dallo stadio Olimpico ROMA
S Tottenham 8 gare in Europa League con 3 vittorie e 5 pareggi
S Borussia Dortmund 7 gare in Champions con 4 vittorie e 3 pareggi
S Juventus 7 gare in Champions con 4 vittorie e 3 pareggi
S Schalke 04 7 gare in Champions con 3 vittorie e 4 pareggi
Sono già ripartiti i tre tifosi del Borussia feriti lievemente prima del match di giovedì con la Lazio. Uno di loro, peraltro, aveva anche potuto assistere alla partita dopo una veloce medicazione. Gli altri due, invece, erano stati trattenuti in ospedale per accertamenti, ma poi erano stati subito dimessi. Per fortuna, quindi, non ci sono state conseguenze dei tre distinti episodi in cui altrettanti imbecilli hanno pensato bene di rovinare una giornata di sport. Le «puncicate», come vengono definite in gergo, sarebbero state frutto di iniziative di singoli teppisti piuttosto che di ultrà organizzati. In un caso (quello del ferito che ha poi assistito alla partita) c’è addirittura il sospetto che possa trattarsi di un episodio di criminalità, visto che si è verificato molte ore prima del match e nei pressi dell’albergo che ospitava il tifoso. Lazio tranquilla Gli altri due episodi sono invece accaduti a Ponte Milvio e sul Lungotevere Flaminio. Abbastanza vicino all’Olimpico, ma non vicinissimo. Particolare che dovrebbe consentire alla Lazio di evitare sanzioni. Anche perché dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti (che hanno sentito i tifosi feriti) non ci sarebbe certezza che a compiere gli atti siano stati tifosi laziali. La società romana si sente quindi tranquilla. La squalifica del campo non dovrebbe scattare, anche perché la diffida che pende sul club è stata determinata da motivi diversi. s.cie. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A
Qui Perugia dove vive lo sceicco della Roma
LE IMMAGINI ITALIANE 1
ANDREA PUGLIESE PERUGIA
Due camere, cucina e bagno. Non proprio una reggia, come verrebbe in mente pensando a uno sceicco. È la casa, invece, dove ha vissuto a lungo Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi, esattamente a Cordigliano, frazione di Perugia (8 chilometri dal capoluogo umbro, a metà strada con Ponte Pattoli), meno di 50 abitanti. In tutto, però. Da lì parte la storia del futuro della Roma, sempre che lo sceicco alla fine entri davvero nel club giallorosso. A metterlo in contatto con il d.g. Franco Baldini, nei giorni scorsi, è stato Michele Padovano, ex attaccante di Juventus, Genoa e Crystal Palace, ma ancora alle prese con la giustizia italiana, visto che nel 2011 è stato condannato in primo grado a 8 anni e 8 mesi di carcere per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti (nel 2006 l’ex attaccante fu arrestato, in una vicenda che coinvolse inizialmente anche Vialli e Caricola). Trattativa «Con Roma c’è un le-
game speciale — ha detto ieri lo sceicco —. Siamo ancora in una fase di trattativa. Sono giornate particolarmente intense, sono un po’ stanco. La squadra? Mi piace moltissimo e la mia passione per il calcio mi ha spinto a tutto ciò. La prima cosa che uno pensa quando sente l’Italia è proprio la Roma». Al Qaddumi dovrebbe entrare nel club entro fine marzo, con un paio di cospicui aumenti di capitale (40-50
milioni di euro l’uno, il primo per permettergli l’ingresso nella compagine azionaria di AS Roma SPV LLC, il secondo per rafforzare il patrimonio di NEEP Roma Holding Spa). In cambio, però, vuole voce in capitolo: la carica di vicepresidente, con l’ingresso anche di un uomo di sua fiducia (forse lo stesso Padovano, ma la Roma nicchia e fa sapere che non è Padovano il tramite). A Trigoria aspettano i prossimi passi, anche perché Al Qaddumi si era avvicinato già due anni fa, prima dello sbarco degli americani. Unicredit, all’epoca, però non si fidò, perché (si sussurra) considerato «poco affidabile» come solvenza. Fattispecie smentita dall’entourage dello sceicco, che ha sempre sostenuto come la propria offerta fosse migliore di quella del gruppo presieduto da Di Benedetto e come siano stati proprio gli americani ora a cercarlo, per dare fiato alle asfittiche casse giallorosse. Cambiamenti Eppure, a Peru-
gia, Al Qaddumi è praticamente uno sconosciuto. «Uno sceicco? Magari, servirebbe a noi, non alla Roma», è un po’ il leit motiv nella città del Grifo. Ed invece Adnan, 54 anni, ha la testa ai giallorossi. Trasferitosi in Italia giovanissimo (per l’invasione israeliana in Cisgiordania) e persi i genitori in guerra, ha messo le mani sul capitale di famiglia solo negli ultimi due anni. E ha deciso di comprare Castello delle Regine, una proprietà di oltre 400 ettari tra Narni e Amelia, fatta di vigneti (sangiovese, merlot e cabernet sauvi-
MALTEMPO IN EMILIA
LA SOCIETÀ
S James Pallotta, 54 anni, è diventato il nuovo presidente della Roma il 27 agosto 2012. Con Thomas DiBenedetto, Michael Ruane e Richard D'Amore ha comprato la società giallorossa
Viaggio in Umbria tra la casa di 2 stanze e il Castello delle Regine che vuole acquistare DAL NOSTRO INVIATO
A
Un’immagine dello stadio Dall’ara innevato ANSA
Neve a Bologna Ancora a rischio la gara con i viola Sarebbe il 3˚ rinvio in 4 anni Kone: «Possiamo vincere» NICOLA ZANARINI BOLOGNA
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3
S
gnon), olivi, allevamenti di chianina e una lussuosa country house (Podernovo, zona San Liberato). La trattativa sembra in dirittura d’arrivo. «È una persona cordiale, che vive qui da anni - dicono a Montelaguardia, dove hanno studiato i figli -. Lo zio era un parlamentare palestinese, la famiglia ha sempre vissuto in modo semplice». Ed infatti Al Quaddumi ha vissuto per anni a casa della moglie, Maria Grazia (a lungo impiegata al comune), da cui ha avuto due figli: Adel che fa il carabiniere in Toscana e Jasmine, studentessa, che ora lavora con il padre. In paese, però, giurano di non vederlo da un po’. Del resto, due camere, cucina e bagno non è proprio una reggia da sceicco. Meglio cambiare.
Neve e sicurezza I teloni stesi sul manto del Dall’Ara non basteranno se non ci sarà il tempo per ripulire gli spalti e gli accessi allo stadio garantendo così la sicurezza dei tifosi. Se gli esperti non saranno smentiti da un repentino miglioramento del tempo si prenderà una decisione solo a poche ore dal match. «Il maltempo non ci ha impedito di prepararci bene alla gara con la squadra che ci ha messo più in difficoltà all’andata. Non abbiamo paura di loro, dobbiamo aggredirli e pressarli. Ci servono punti e nel girone di ritorno bisogna farne più dei 18 dell’andata per non retrocedere» esorta Panagiotis Kone, titolare inamovibile grazie ai suoi 5 gol. «Dopo le difficoltà delle ultime due stagioni mi sono concentrato sulla finalizzazione e alla fine il lavoro paga» sottolinea il centrocampista greco, che è in comproprietà con il Brescia ma non vuol parlare del suo futuro. E non si parle nemmeno di futuro di probabili partenti come il corteggiatissimo Diamanti e Perez, molto vicino al ritorno al Monaco. Dopo aver raccolto solo 8 punti in 13 partite con la difesa a 3 Pioli torna a 4 anche per la probabile assenza dell’acciaccato Sørensen. A meno di un suo recupero in extremis, i centrali saranno Antonsson e Cherubin. Deludente a Catania Krhin potrebbe avere un'altra chance; è favorito nel ballottaggio con Gabbiadini, è reduce dall'influenza. L'unica punta di ruolo sarà Gilardino e contro la Viola l'ex di turno avrà una motivazione in più per incrementare il bottino di 10 gol stagionali e 157 in A.
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1. Lo sceicco Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi all’Olimpico per Roma-Juve con Michele Padovano MANCINI 2. La casa di Cordigliano, dove vive lo sceicco 3. La tenuta Castello delle Regine a Podernovo
AZIONI IN RIALZO
E in Borsa il titolo giallorosso chiude con +9,7% PERUGIA Una cosa, intanto, Al Quaddumi l’ha già prodotta e cioè la chiusura col botto in Borsa della Roma. Dopo diverse sospensioni al rialzo, ieri le azioni del club presieduto da James Pallotta hanno chiuso con un +9,7% a quota 53 centesimi (uno scambio complessivo del 2,1% del capitale). Durante la giornata la Consob ha attivato un monitoraggio sugli scambi del titolo della società. pug
Claudio Fenucci, 52 anni, è l’amministratore delegato della società giallorossa insieme a Mark Pannes. Prima di arrivare alla Roma, aveva fatto carriera nel Lecce
La maledizione di febbraio minaccia ancora il derby dell’Appennino. Già rinviata nel primo giorno del mese sia nel 2009 che nel 2012, Bologna-Fiorentina rischia il terzo spostamento per neve in 4 anni. Ieri i rossoblù si sono allenati per la seconda volta di fila su un terreno sintetico al coperto a Trebbo di Reno. La tregua prevista per questa mattina dovrebbe permettere la rifinitura di Casteldebole, ma altri fiocchi sono attesi dalla serata.
PALERMO-GENOA STASERA AL BARBERA L’ANTICIPO DELLA 26a GIORNATA, CON I DUE TECNICI CHE SI SONO SCAMBIATI LE PANCHINE
Taccuino
Malesani-Ballardini, è la sfida degli «ex»
DONNE
Perché vedere
PALERMO-GENOA Il Palermo vuole continuare a far punti, Malesani cerca la prima vittoria. I rossoblu cercano di distanziare la bassa classifica. Barbera, ore 20.45
FABRIZIO VITALE ALESSIO DA RONCH
Alberto Malesani non cerca rivincite, ma i primi tre punti della sua gestione per allontanarsi dall’ultimo posto. I due esoneri della scorsa stagione sulla panchina del Genoa non provocano rancori. «A quasi sessant'anni non credo di dover dimostrare nulla. A Genova credo di aver fatto non bene, ma molto bene. Quando sono
stato richiamato ho trovato grossi problemi. Però se considero il mio percorso fino alla sosta eravamo nella parte sinistra della classifica, con due turni di Coppa Italia passati. Forse l'unico appunto è che la squadra non esprimeva un gioco brillantissimo, ma eravamo concreti e facevamo punti». Il Palermo stasera si gioca le ultime speranze di restare in corsa per la salvezza. Miccoli guiderà l’attacco molto probabilmente con l’ex Boselli. «Fabrizio è motivatissimo, lui è uno di quelli che può fare la differenza, ma tutti sono molto disponibili, stanno facendo quello che chiedo in maniera encomiabile — continua il tecnico —. Non è una partita fondamentale, ma di sicuro molto importante. Sono molto fiducioso per quello che ho visto in settimana. Abbiamo provato diverse soluzioni che possono tornarci utili
nel corso della gara. Per questo ci vorrà duttilità, intensità e coraggio». Qui Genoa Il vento freddo che
spazza il Signorini in un pomeriggio speciale porta via anche l’ultimo dubbio di Ballardini. Matuzalem c’è, sta bene, il brasiliano si è allenato regolarmente e stasera sarà al suo posto nel centrocampo rossoblù tra Kucka e Vargas. Il tecnico del Genoa avrà a disposizione la miglior edizione della sua squadra. Contro Malesani, in quello che appare come uno spareggio salvezza, avrà la difesa titolare, con Granqvist, completamente recuperato, al fianco di Portanova e Manfredini, con Rossi e Antonelli sulle corsie laterali e Bertolacci in appoggio a Borriello. La squadra che ha fatto tornare il sorriso sui visi, fino a quel momento tiratissimi, dei genoani. «Per me
Alberto Malesani, 58 anni LAPRESSE Davide Ballardini, 49 anni ANSA
però — ricorda Ballardini — non si tratta mai della partita della vita, come dice qualcuno a Palermo. Un posto dove io ho lavorato benissimo. Noi sappiamo dove possiamo migliorare, nel gioco, quindi nella gestione della palla, e nell’aggressività nella metà campo avversaria». Ballardini incassa pure la battuta di Malesani che ha definito il suo Genoa abile nel difendersi con dieci uomini dietro la palla: «Forse calca l’accento sul difensivismo, ma io lo prendo come un bel complimento e lo ringrazio». Poi inquadra quello che vede come uno dei pericoli maggiori: «Boselli è un ottimo giocatore e un gran professionista. Un gol come il suo, bello e difficile, per di più nei momenti finali di un derby, resterà indimenticabile». La sua difesa, insomma, farà molta attenzione all’argentino. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Due gare rinviate (f.sal.) Ecco il programma del la 22a giornata del campionato fem minile (ore 14.30): Lazio Firenze, Na poli Torino, Perugia Chiasiellis, Por denone Mozzecane, Torres Bre scia (differita tv Rai Sport 2 lunedì 25, ore 17), Verona Tavagnacco. Rinviate per impraticabilità dei cam pi Como Riviera di Romagna e Moz zanica Fiammamonza. La classifi ca delle prime: Torres 59, Tavagnac co 55, Brescia* 46, Verona* 43, Na poli 33, Riviera 32, Firenze 31 (ogni * una gara in meno).
CALCIO A 5
Programma e risultati (g.l.g) Ieri si sono giocate due gare della settima giornata del giro ne di ritorno di calcio a 5: Asti Acqua&Sapone 4 4; Kaos Fut sal Luparense 7 2. Il programma di oggi, ore 18: Venezia Montesilvano; Marca Rieti; Pescara Putignano; Napoli Lazio (ore 18.30). Domani, ore 18 Genzano Verona (diretta Rai Sport 1).
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E’ LUI L’UOMO GIUSTO PER GUIDARE I BLUCERCHIATI
Samp e Rossi: ora il rinnovo sembra più vicino FILIPPO GRIMALDI GENOVA
Atalanta GUIDO MACONI BERGAMO
Spazio a Livaja dal primo minuto Colantuono torna al 4-4-2 e affianca la baby punta a Denis Campo nuovo, modulo vecchio. Contro la Roma domani potrebbero esserci due novità. Innanzitutto il campo: la rizollatura è stata ultimata e il campo verrà coperto con i teloni e riscaldato 24 ore su 24 per scongiurare il pericolo di gelate. Il pericolo neve comunque c’è: da oggi pomeriggio è prevista una nuova perturbazione, più abbondante rispetto ai giorni scorsi. Dalla neve dipenderà lo svolgimento della partita, non tanto per il campo ma per l’incolumità degli spettatori (le tribune sono state ripulite). Colantuono intanto sta pensando di tornare al 4-4-2, abbandonando per ora l’albero di Natale delle ultime sei partite. Il dubbio di modulo c’è, anche se non dovrebbe determinare la scelta degli uomini che si possono adattare facilmente a entrambe le soluzioni. Nel 4-4-2 troverebbe spazio Livaja dal 1’ al fianco di Denis: una scelta per dare una mano al Tanque e più peso all’attacco. L’ago della bilancia sarebbe Giorgi, che può giocare sia da esterno destro che da interno in caso di scelta del modulo delle ultime partite, ma determinante sarà anche il ritorno di Bonaventura dopo la squalifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Marko Livaja, 19 anni, in prestito dall’Inter PLP
Parma SANDRO PIOVANI PARMA
Ghirardi: «Siamo la mezza sorpresa» Solo tre punti nel girone di ritorno Donadoni cerca nuove soluzioni «Il Catania è la vera sorpresa del campionato, noi la mezza sorpresa visto che ultimamente ci siamo fermati»: in questa battuta rilasciata ieri dal presidente del Parma Tommaso Ghirardi, a margine della riunione di Lega, c'è tutto il sentire dei tifosi emiliani alla vigilia della sfida interna con gli etnei. Che si chiedono come mai, dopo i 29 punti ottenuti nel girone d'andata, il Parma abbia racimolato solo tre punti nelle prime sei gare del girone di ritorno. Flessione E dire che Roberto Donadoni, in que-
ste prime sei gare di ritorno, le ha provate tutte o quasi. Amauri e Belfodil ad alternarsi come punta centrale del tridente. Poi Amauri e Belfodil insieme come coppia d'attacco. E via così, girando quasi tutte le carte a disposizione. Poche conclusioni, gol ancor meno. «Ma il nostro calendario è molto duro in questa prima fase del girone» spiega ancora Ghirardi, convinto che i suoi possano risollevarsi velocemente. Magari già da domani: con una vittoria il Parma otterrebbe gli stessi punti dell'andata © RIPRODUZIONE RISERVATA
Due mesi di lavoro sono abbastanza per un bilancio sulla gestione-Rossi. Per questo l’impressione (e forse qualcosa di più), con sommo gaudio della Genova blucerchiata, dalla proprietà alla tifoseria, è che Edoardo Garrone (in attesa di raccogliere formalmente l’eredità di papà Riccardo) abbia davvero trovato l’uomo giusto per guidare la sua Sampdoria. Di oggi, e pure dell’immediato futuro. Delio Rossi, pur cercando di tenere alta l’attenzione sulla
partita contro il Chievo, che presenta più ostacoli di quanto si possa immaginare, ha espresso alcuni concetti interessanti su di sé. Il primo: «Non sono un allenatore da mordi e fuggi, un aggiustatore, o un traghettatore. Dove mi hanno messo in condizione di potere lavorare, sono rimasto diverso tempo e non vengo certo meno ora a queste prerogative». Il secondo: «Ho firmato un contratto di sei mesi per dare la possibilità di conoscermi a un club già appesantito
No a Cellino: slitta la scarcerazione Troppe visite non autorizzate: si indaga Ieri fiaccolata dei tifosi davanti al carcere Cagliari FRANCESCO VELLUZZI
Niente da fare. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino (nella foto) resta in carcere. Stessa decisione è stata assunta per il sindaco di Quartu S.Elena Mauro Contini. Mentre giovedì era stata negata la scarcerazione all’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lilliu. La decisione è stata presa nella tarda mattinata di ieri dal Gip Giampaolo Casula per il quale esisterebbe ancora la possibilità di inquinamento delle prove. La Procura deve acquisire altri atti. Visite Sicuramente al presidente del Cagliari
non ha fatto buon gioco ricevere tante visite in carcere. Bastava quella iniziale del deputato Mauro Pili. Che, poi, è voluto tornare. Portandosi dietro Gigi Riva e l’editore del quotidiano L’Unione Sarda Sergio Zuncheddu. Su questo la Procura cagliaritana vuole vederci chiaro e avrebbe aperto un’inchiesta. La Procura sta indagando contro ignoti, ma l'ipotesi di reato è quella di false dichiarazioni. Riva e Zuncheddu sarebbero stati fatti entrare in quanto assistenti del parlamentare. Se la «mossa» di Riva potrebbe essere emozionale e passionale, quella dell’editore, invece, risulta più difficile da comprendere. Lo stesso Cellino ha dato disposizione di non voler ricevere altre visite. La situazione è delicata e il presidente rossoblù è in carcere dal 14 febbraio. Dovrebbe restarci almeno fino al 28. Perché i suoi avvocati Benedetto Ballero e Giovanni Cocco sono pronti a rivolgersi al Tribunale del Riesame. Iniziativa che hanno già preso Gigi Concas e Guido Manca Bitti, difensori del sindaco Contini, e Mariano Delogu e Roberto Nati che assistono Lilliu.
Catania GIOVANNI FINOCCHIARO CATANIA
Fuso orario o no Andujar para tutto Nove partite senza subire reti «E in aereo recupero sonno» La verità supportata dai numeri. Il Catania ha concluso senza beccare gol ben nove partite, un dato in controtendenza rispetto alle stagioni precedenti, merito dell’assetto nella fase di non possesso voluta dal tecnico Maran. Per di più, i rossazzurri dal 5 gennaio, momento dell’ultima di andata (0-0 interno con il Torino) hanno disputato sette partite e in cinque il portiere Andujar non ha preso gol. E dire che all’andata contro il Napoli e contro lo stesso Torino, i rossazzurri hanno giocato quasi tutta la partita con un uomo in meno per le espulsioni di Alvarez e di Lodi, sfiorando addirittura una vittoria clamorosa quanto meritata, specie nel confronto con gli azzurri. Ammette il nazionale argentino, che contenderà a Romero la ma-
dai contratti di due o tre staff. Avrei potuto chiedere un biennale o un triennale, se avessi voluto, visto che ero in una situazione di forza». Ma non erano i soldi il suo obiettivo, bensì la qualità del lavoro: «Se non ho la possibilità di agire come voglio io — ha concluso — me ne vado». Un perfetto manifesto elettorale, che lui utilizza anche per (non) rispondere ai dubbi fra Sansone e Eder titolare: «Ballottaggio? Quello c’è fra Pd e Pdl...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fiorentina GIOVANNI SARDELLI FIRENZE
La carta Jovetic per cancellare il tabù trasferta
Per il quale l’udienza è fissata giovedì 28. L’assessore si era avvalso della facoltà di non rispondere, mentre Cellino e Contini hanno sostenuto interrogatori fiume. Gessa Intanto, passato il weekend, il caso Is Are-
nas vivrà una giornata particolarmente interessante e importante lunedì 25. Alle 9.30 è fissato il nuovo interrogatorio dell’ingegnere del comune di Quartu Pierpaolo Gessa, finito in carcere il 29 di novembre e attualmente ai domiciliari. La linea studiata dalla difesa (se ne occupa l’avvocato Ghigo Ravenna) è la stessa dei giorni scorsi. Gessa, che finora ha avuto un dialogo sereno col Pm Enrico Lussu, ribadirà le sue posizioni: cioè il forte pressing attuato da Cellino e Contini. Il funzionario comunale aveva insistito su una frase pronunciata dal dirigente del Cagliari: «Se non porti a termine questo tipo di lavoro, io il culo che vado a cercare non è uno qualsiasi, ma quello tuo». Fiaccolata Ma la passione non cono-
sce limiti e continuano le mobilitazioni di tifosi e popolazione quartese per Cellino e Contini. Ieri sera è stata organizzata una fiaccolata davanti al carcere. Mentre il Cagliari Calcio, ha invitato i tifosi «a non andare domani a Is Arenas. E’ importante evitare assembramenti davanti allo stadio. Il momento è delicato». Squadra Il gruppo di Ivo Pulga e Diego Lopez cerca di stare fuori da questa drammatica situazione. Finora ha reagito alla grande sul campo. E la squadra rossoblù merita una standing ovation per come si sta comportando. Per domani è in forte dubbio Thiago Ribeiro che ha svolto lavoro differenziato. Intanto un ricordo del passato: ieri è scomparso a 68 anni Moreno Tampucci, terzo portiere del Cagliari dello storico scudetto ’70. Altri, meravigliosi, tempi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
glia di titolare nella nazionale del c.t. Sabella da qui al Mondiale 2014: «Io sto affrontando la stagione con una serenità assoluta, come persona e come giocatore. Il merito è dei compagni che tappano tutti gli spazi, cominciando a pressare in area avversaria». Ma come fa, Andujar, a smaltire il fuso orario quando rientra dalle amichevoli e dalle partite ufficiali disputate in altri continenti? Il portiere: «Sono ormai abituato, ma di solito in aereo recupero sonno: prendo un sonnifero e mi rilasso». Legrottaglie e Marchese Il passaporto per l’Euro-
pa, ottenuta la virtuale salvezza, passa dalle prossime quattro partite: Parma, Inter in casa, Juve, Udinese tra le mura amiche. Parma sarà il primo esame di una nuova era, fin qui mai vissuta realmente dai rossazzurri. E, a proposito di difensori, sia Legrottaglie che Marchese, due giocatori a scadenza che non mollano di un millimetro, ci credono fermamente: «I tifosi sognano, noi faremo di tutto per regalare loro e regalarci un’impresa titanica». Spolli, possente centrale della retroguardia, uno degli uomini chiave del Catania, lancia i consigli per le convocazioni ai rispettivi commissari tecnici: «Lodi e Bellusci per l’Italia, Barrientos per l’Argentina meriterebbero la convocazione in Nazionale. Se non adesso quando?». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Stevan Jovetic, 23 anni, 11 reti in campionato LAPRESSE
Suoi i 3 soli gol esterni stagionali E nel 2013 nessun punto fuori Osservando il 2013 in trasferta della Fiorentina arriva anche la buona notizia. I viola possono soltanto migliorare: tre partite, zero punti, molto rammarico. Da Udine a Catania, fino alla partitaccia di Torino con la Juve, Montella ha visto sempre cadere i suoi lontano dal Franchi. Difficile spiegare la differenza di rendimento tra le gare casalinghe e quelle fuori: ma il dato c’è. Se la Fiorentina vuol puntare alla Champions, è quello l’aspetto da migliorare. Attacco L’ambiente viola non si scompone, men che meno si preoccupa. La statistica è considerata poco più di una casualità e la sconfitta di Catania, ad esempio, è stata catalogata come irripetibile. «Sarebbe stato stretto il pareggio» disse Montella a fine gara. Gli errori di Neto, accompagnati da qualche episodio arbitrale sfavorevole, hanno inciso nella battuta d’arresto di Udine. Soltanto con la Juve la squadra si è sciolta alle prime difficoltà. Ma i numeri dicono qualcosa di diverso. Trenta sono i punti conquistati in casa, solo 12 (in 12 partite), quelli in trasferta. E dei 21 gol complessivi messi a segno da Jovetic, Toni e Ljajic, solo tre sono stati segnati lontano dal Franchi. Tutti da JoJo. Uno a Napoli, ininfluente ai fini del risultato, e due nella vittoria di Palermo. Per questo contro il Bologna serve il cambio di marcia, un esame di maturità dopo la scintillante prova contro l’Inter. Roncaglia k.o. Proprio in virtù di quanto visto contro la formazione di Stramaccioni, Montella cambierà il meno possibile. Più Sissoko di Migliaccio in sostituzione dello squalificato Pizarro. Conferme per tutti gli altri. In dubbio Roncaglia (infiammazione all’adduttore), comunque destinato alla panchina. Ancora out Mati: Camporese, dopo l’operazione al tendine rotuleo, ha già terminato la sua stagione. Ieri in Colorado, infine, altra visita di routine sul ginocchio di Giuseppe Rossi. Pepito arriverà a Firenze nella prima settimana di marzo per proseguire il programma di recupero. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
IL CALCIO CHE L’INCHIESTA DELLA GAZZETTA
15a PUNTATA L’attaccante del Parma Alberto Cerri, 16 anni, rientra al Viareggio dopo aver fatto gol in amichevole con l’Italia Under 17 contro la Turchia
Il centrocampista del Milan Bryan
Il bomber del Siena Luigi Canotto, 18 anni, qui in azione nel quarto di finale vinto contro il Genoa anche grazie a una sua pregevole doppietta ACSIENA.IT
L’esterno mancino dell’Anderlecht Jordan Lukaku, 18 anni, è figlio di un ex calciatore e fratello di Romelu, attaccante del Wba PEGASO NEWS
Cristante, 17 anni, in una fase di gioco della sfida con lo Spezia vinta dai rossoneri per 3-0 PEGASO NEWS
Il futuro in quattro assi Semifinali al Viareggio: campioncini in vetrina
IL TABELLONE
Cristante carica il Milan, ma il Parma ha il baby-bomber Cerri Nell’Anderlecht c’è Lukaku, il Siena si aggrappa a Canotto DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO D’ANGELO VIAREGGIO (Lucca)
La vetrina dei talenti di Viareggio sta per chiudere. Ancora tre gare per scoprire possibili campioni del futuro. Il Milan non si nasconde più e i leader Simone Ganz, Bryan Cristante e Andrea Petagna gettano la maschera: «Puntiamo a vincere». Ma le rivali non partono battute, al di là di qualche frase di circostanza. Secondo il tecnico del Siena Michele Mignani, ad esempio, la sua squadra «ha già vinto il torneo eliminando nella fase a gironi l’Atalanta e conquistando l’accesso ai quarti». Vero in parte, visto poi il 3-1 in rimonta al Genoa. Ma occhio al Parma, alla seconda semifinale consecutiva, e all’Anderlecht, che fin qui ha convinto di più della altre sul piano del gioco. Milan-Parma Il Milan ritrova
una semifinale del Viareggio dopo dodici anni. Nel 2001, la squadra guidata da Mauro Tas-
sotti - ora secondo di Allegri alla fine vinse il trofeo. La formazione di Dolcetti è maturata molto e ha trovato nel 4-3-3 il modulo ideale per esaltare i propri talenti. La sapiente regia di Cristante, la spinta dei terzini Ferretti-Tamas, gli equilibri garantiti da Bortoli e Piccinocchi e un tridente imprevedibile formato da Ganz, Petagna ed Henty, con De Feo jolly a sorpresa. Il Parma è squadra solida, come sottolinea il terzino Cristian Dell’Orco: «Siamo ben organizzati e nelle parite importanti facciamo sempre bene. In campionato abbiamo perso troppi punti, ora vogliamo sfruttare l’occasione e chiudere alla grande il torneo». Pizzi ritrova bomber Cerri, dopo
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Le reti realizzate da Canotto del Siena, capocannoniere del torneo insieme a Lanini della Juventus e Bobal dell’Honved
TORNA LA PRIMAVERA
Napoli-Lazio sfida di vertice Inter a Cittadella Riparte la Primavera, con la 6a giornata di ritorno: GIRONE A Pro Vercelli Grosseto (11), Fiorentina Sampdoria (14.30), Novara Livorno (15). Rinviate: Torino Empoli, Spezia Siena, Parma Juventus e Genoa Cagliari. GIRONE B Verona Cesena (14.30), Sassuolo Chievo (14.30), Bologna Modena (14.30), Cittadella Inter (14.30), Udinese Brescia (14.30), Varese Padova (15.30). Rinviata: Milan Atalanta. GIRONE C Pescara Vicenza (11), Napoli Lazio (14), Palermo Bari (14), Crotone Reggina (14.30), Lanciano Ternana (14.30), Roma Catania (14.30). Rinviata: Ascoli Juve Stabia.
gli impegni in Nazionale. L’ultima volta che il Parma ha vinto una semifinale in porta c’era Gigi Buffon: era il 1996, il Parma dell’altro futuro campione del Mondo Barone perse la finale con il Brescia di Andrea Pirlo. Anderlecht-Siena Nell’altra sfi-
da, due belle realtà. L’Anderlecht gira attorno a Daf, regista di centrocampo ma anche gran ruba palloni, e si appoggia sulla spinta a sinistra di Jordan Lukaku, una potenza della natura. Il Siena, unica semifinalista senza fuori quota, recupera gli Under 17 Rizzo, terzino sinistro dalla grande corsa, e Mulas, terzino destro ma anche centrale dal piede educato e l’ottimo tempismo. In avanti può contare sul capocannoniere Canotto, una punta esterna agile e imprevedibile, autore già di cinque reti, e Rosseti, grande tecnica abbinata al sacrificio. Entrambi hanno le carte per scrivere la storia, basta scegliere quelle giuste. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GDS
clic GIALLO MBEMBA: QUANTI ANNI HA IL CONGOLESE? C’è un giallo sul congolese Chancel Mbemba Mangulu. Nel corso degli anni è stato registrato con quattro differenti date di nascita. L’Anderlecht l’ha preso come «nato l’8 agosto 1994», ma in gare giocate in Africa risultava nato nel 1988 e nel 1991. E lui in passato disse di essere del 1990. La Fifa ha aperto un’indagine, ma perché portarlo in un torneo dall’alto valore etico?
INIZIATIVA DI TIM E LND
Il «giro dei valori» fa tappa in Veneto Il «giro d’Italia dei valori» continua. La tappa di lunedì (alle 17) sarà a Marghera (Venezia), dove Carlotta Ventura di Telecom e il presidente della Lnd Carlo Tavecchio premieranno il progetto vincitore del concorso «Tim Together» nella provincia del capoluogo veneto. Dopo la tappa in Puglia con la Fair Play Tim Cup, lanciata per premiare la correttezza in campo, in Veneto si punta a evidenziare lo sport come fattore d’integrazione e accoglienza a 360 gradi.
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
di PINO ALLIEVI
a Ferrari c’è o non c’è? Alonso non lo L ha detto. Né lo hanno chiarito tre giorni di test a Barcellona, per i quali si è vista una muta di giornalisti superiore al pubblico sulle tribune. Tutti per lui. Tutti per lui e una Ferrari che a tre settimane dal via resta un punto interrogativo. Montezemolo e Domenicali avevano chiesto ai progettisti una macchina per giocarsela alla pari (o quasi) da subito con la Red Bull. Ma nessuno, oggi, è in grado di dire se questo accadrà. Di sicuro la F138 va meglio della F2012, però c’è
l’incognita delle gomme. E quella dell’aderenza legata sia all’aerodinamica, sia al «lavoro» dei gas di scarico nella parte terminale della vettura. Ricerche incessanti, tanto che vedremo altre modifiche nei test della prossima settimana e persino alla vigilia di Melbourne: i giochi sono apertissimi. E il pilota? Alonso è il solito, con qualche dolorino residuo degli intensi allenamenti fisici. Magro, tutto muscoli, infaticabile nel lavoro, veloce al punto che appena ha deciso di
forzare ha ottenuto un ottimo tempo in condizioni da qualifica. Ma pure cupo, silenzioso, desideroso di isolarsi dal clamore e dalla gente. Ben distante all’Alonso ironico e sereno di tempi non lontani. Alla vigilia di una annata decisiva per la sua carriera (resterà a Maranello se mancherà il titolo?) esige concentrazione e protezione. La Ferrari lo protegge, i tifosi trattengono il fiato. Per il successo si fa tutto. Ma è meglio non pensare a cosa potrebbe accadere se questi sacrifici multipli non dovessero poi tramutarsi in risultati… © RIPRODUZIONE RISERVATA
INTER-MILAN VISTO DA...
Palazzo diVetro di RUGGIERO PALOMBO
Malagò e Pagnozzi ma perché non vi telefonate?
IL DERBY DEI DOPPI EX GANZ: «VICINO A MARIO SI PREPARI A TANTI FISCHI» di MAURIZIO GANZ
agnozzi e Petrucci avevano tre opzioni: a mia esperienza diretta, ri1. Infischiarsene dell’impasse P L salente agli anni Novanta, operativo-istituzionale venutosi a creare con è simile a quella che sta provanla nomina di Malagò alla guida del Coni, e continuare a fare l’amministratore delegato e il presidente di Coni Servizi fingendo di ignorare di essere stati l’uno suo avversario elettorale e l’altro suo più dichiarato nemico. 2. Rimettere il mandato nelle mani del ministro dell’Economia Grilli. 3. Rassegnare le dimissioni. Hanno scelto la seconda via, che come avrete capito non è esattamente uguale alla terza (la Idem venga meglio informata, altrimenti si rischiano sortite a sproposito), ma, giova non dimenticarlo, non è nemmeno uguale alla prima. Una «via di mezzo», istituzionalmente corretta, che consente di essere valutata da destra e da sinistra, senza che la politica in questo caso c’entri niente. Da destra: atto di distensione, il primo dopo le lacerazioni della corsa elettorale, mano tesa al dialogo, un modo di dire «se volete siamo pronti a farci da parte». Da sinistra: furbata, escamotage che lascia inalterata la situazione perché l’attuale ministro non può intervenire, glielo impone Monti causa elezioni, e il nuovo Governo è di là da venire, ci vorranno settimane e chissà che alla fine non arrivi un ministro non proprio ostile, e Coni Servizi di P&P intanto resta lì, boccone indigesto per il nuovo Coni che vorrebbe muovere i suoi primi passi senza doversi rapportare a un passato prossimo troppo ingombrante. Due diverse valutazioni, che naturalmente i molti che mettono bocca in questa complicata vicenda cavalcano, ciascuno a suo modo. Noi ci sforziamo di restare ecumenicamente nel mezzo, anche se confessiamo che il modo gelido e burocratichese con cui la decisione, che porta la firma del solo Petrucci, è stata notificata per lettera a Malagò, ci induce in una certa tentazione dalla quale tuttavia rifuggiremo. Il silenzio con cui ieri Malagò ha deciso di soprassedere ad ogni tipo di commento, inclusi quelli di pancia che magari gli potevano venire suggeriti, è un buon punto di partenza. Resta in noi la convinzione che questa sia una storia che potrà fare reali passi avanti solo nel momento in cui uno tra Malagò e Pagnozzi (e non altri) deciderà di alzare il telefono per chiamare l’altro. Trattandosi di uomini di sport, chi lo farà per primo vincerà la nostra personale medaglietta. Senza valore, ma fino a un certo punto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
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ALONSO VELOCE, IN FORMA E CUPO LA FERRARI È ANCORA UN MISTERO
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do Mario Balotelli: un passaggio dall’Inter al Milan, per giunta vissuto da attaccante, il ruolo che tradizionalmente più esalta le folle. E a me riuscì di far gol nel derby sia per l’Inter che per il Milan (in Coppa Italia). Rispetto a oggi, la vicenda che mi riguarda fu ancora più complicata, a livello emotivo intendo, in quanto quel passaggio avvenne senza altre squadre di mezzo: dal 1995 al 1997 vestii il nerazzurro, dal 1997 al 1999 indossai la maglia rossonera. Il che significò ritrovarmi catapultato dalla Nord («el segna semper lui, si chiama Maurizio Ganz», cantavano quei ragazzi) direttamente sotto la Sud milanista. Dove ebbi la fortuna di realizzare il gol del successo in extremis sulla Sampdoria, minuto 97’, terzultima di campionato, che si rivelò decisivo per il campionato delle due squadre. Il Milan di Zaccheroni conquistò lo scudetto 1999 al termine di una rincorsa memorabile. La Sampdoria, arrivata a San Siro da salva, retrocesse. Mi sento vicino, psicologicamente, a Balotelli in quanto nemmeno io mi aspettavo che l’Inter mi cedesse. Sì, d’accordo, era stato acquistato Ronaldo, il Fenomeno mondiale. Ma io non pretendevo un posto da titolare fisso, sarei rimasto volentieri anche come ruota di scorta. Invece mi chiesero di scegliermi un’altra squadra, e dentro mi venne una rabbia... Mi arrivarono due proposte, una dal Lecce e l’altra dai cugini e optai per il Milan pur sapendo di andare incontro a bordate di fischi della Nord... Balotelli si prepari. Ho avuto la fortuna di provare lo stordimento determinato dall’aver fatto gol in un derby. Quello dell’aprile 1997, un 3-1 vissuto da protagonista, e onorato con l’azione del rigore iniziale, trasformato da Djorkaeff, e il mio sigillo del 3-0, di testa, dopo il 2-0 di Zamorano. L’Inter si
impose nettamente sul declinante Milan del Sacchi-bis: per i rossoneri segnò Baggio. Sempre in quell’anno, ho sfiorato la coppa Uefa: presi la traversa al minuto 116 nella finale contro lo Shalke 04, poi persa ai rigori. Due centimetri più in basso e avrei regalato all’Inter il primo trofeo dell’era Moratti. Impresa che riuscì ai miei vecchi compagni l’anno dopo, quando io mi allenavo a Milanello. Dai rossoneri fui accolto benissimo, in modo professionale ma pure affettuoso. Mi colpì la voglia di vittorie che si respirava nello spogliatoio: eppure stavo tra campioni che potevano sentirsi appagati. Col Milan ho vinto lo scudetto: cinque reti, tutte decisive, me lo fecero sentire mio anche se il ruolo era quello del subentrante. Oggi, da allenatore della Berret-
ti del Varese, vado a godermi da osservatore questa sfida in cui è vietato pareggiare. Ma soprattutto sono curioso di vedere le reazioni di Balotelli e Cassano. Penso che saranno entrambi molto emozionati. Non dimentichiamo che pure per Cassano si tratta di una gara speciale. Sembrano due tipi corazzati ma quando scendi in campo a San Siro per una stracittadina, qualcosa allo stomaco la avverti anche se hai uno stomaco di ferro.
SERENA: «CASSANO DI DIRITTO TRA I SORVEGLIATI SPECIALI» di ALDO SERENA
l mio impatto col derby fu Idissima stupendo: ricordo una granfesta per novantamila
Maurizio Ganz, 44 anni (in alto) e Aldo Serena, 52, due bomber che hanno disputato il derby di Milano con entrambe le maglie
Domani si gioca il derby numero 180 in Campionato. L’Inter ha vinto 67 volte, il Milan 60 e 52 volte è finita con un pareggio.
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MARTIN CASTROGIOVANNI
LUCA DOTTO
Pilone della nazionale di rugby
Nuotatore (nella foto a sinistra)
Non male il sole oggi!! Penultimo giorno prima di tornare al gelo :)
Grazie tutti per i sms ma c'è solo un capitano @castrito81
@dottolck
JORGE LORENZO MARIA SHARAPOVA
Pilota di MotoGP sulla Yamaha
USAIN BOLT
Campionessa di tennis
Campione olimpico di atletica
Venerdì può solo significare che il mio giorno preferito è dietro l'angolo
Abidal torna in formazione è una delle migliori notizie che possiamo avere in questi giorni! Sono così felice per lui!
@MariaSharapova
@lorenzo99
Giorno di felicità in Giamaica. Una pioggia d’amore e di pace per tutti
Luca Dotto
@usainbolt
appassionati in un San Siro assolato. E due gol miei, il primo di testa, il secondo con un sinistro al volo, che diedero il successo al Milan. Si disputava il Mundialito, un torneo prestigioso sebbene privo di valore pratico. Un confronto amichevole che non figura negli annali. Difatti quando si citano i goleador «bifronte» del derby milanese, cioè quelli che hanno fatto gol sia con una maglia che con l’altra, la lista è composta da cinque elementi: Baggio, Ganz, Seedorf, Ronaldo e Ibrahimovic. Ma torniamo a quell’amichevole collocata alla fine della
stagione 1982-83, da me vissuta in serie B col Milan. A cui mi aveva prestato l’Inter... che mi riprese per la stagione 1983-84. Non so, sinceramente, se esiste nella storia del calcio un caso di tira e molla simile al mio: sono stato nerazzurro in quattro momenti diversi... E ho vissuto per due volte la cessione da un club di Milano all’altro: feci il breve tragitto Inter-Milan anche alla fine della carriera, stagione 1991-92. Detto
ciò aggiungo, per i più giovani, che ho vissuto la cessione Torino-Juventus. All’epoca non è che decidesse sempre e comunque il calciatore, le società avevano un peso rilevante sulla tua carriera. E comunque non mi posso di certo lamentare: la mia è stata ricca di soddisfazioni. Fra queste, naturalmente, colloco il gol che fece vincere all’Inter il derby del campionato 1988-’89, quello dello scudetto conquistato con un’impressionante serie di record da Giovanni Trapattoni. In tutto sono stati quattro i miei graffi nella stracittadina. Devo dire, però, che nessun milanista e nessun interista mi hanno mai mostrato ostilità incontrandomi per strada: Milano è una metropoli dove respiri realmente l’Europa. Chiaro, nell’Inter ho giocato più partite, diciamo che il mio percorso professionale è molto caratterizzato da questo club che mi prese ragazzino dal Montebelluna e mi mandò in giro a maturare. Ma col tempo sono diventato un cittadino del mondo e oggi gli spettatori che ascoltano i miei commenti televisivi non mi affibbiano etichette. Cosa proverà Balotelli ritrovandosi in uno stadio ostile? Mah lui appare come un tipo forte, deciso. Tutto quello che fa, gli atteggiamenti che assume, sembrano figli di questo carattere forte. Anche se penso che tornando indietro rinuncerebbe a gettare per terra la maglietta nerazzurra: quello fu proprio un brutto gesto. Però pure Cassano non si è lasciato bene con il Milan e dunque entra di diritto fra i sorvegliati speciali di una sfida alla quale la squadra rossonera arriva indubbiamente meglio. Sia per la rimonta fatta in campionato, sia per l’esibizione contro il Barcellona. L’Inter in Serie A invece non è stata brillante e la coppa non si sa quanto possa averla rigenerata, E quelle di Milito e Ranocchia sono assenze di rilievo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
laVignetta
laPuntura
di VALERIO MARINI
di ROBERO PELUCCHI
f Pulvirenti è pronto a dare la mano ad Andrea Agnelli. Ha sempre aiutato le zitelle isteriche ad attraversare la strada.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
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SABATO 23 FEBBRAIO 2013
DA PAURA
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Le sicurezze
1 BALOTELLI Carico a mille per il derby
2 ANTONELLI
I rischiatutto
1 PALOSCHI
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La difesa Samp è un muro
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2 SCALONI
Ballardini l’ha già candidato per un posto in Nazionale
Deve ancora ingranare Male con Catania e Toro
3 BASTA
3 CHERUBIN
Macina chilometri a destra E Zuniga non sembra al top
GIORNATA
Con Cuadrado e Jo-Jo rischia il mal di testa
4 LICHTSTEINER
4 AVELAR
Con una settimana di riposo può essere devastante
Non eccelle in copertura Cerci è pronto a colpire
5 LEDESMA
5 VALDES
Ritorna dopo la squalifica Con lui la Lazio funziona
Con il Milan ha retto ma sembra in calo
PROGRAMMA Oggi, ore 20.45 PALERMO-GENOA (1-1) Domani, ore 15 SAMPDORIA-CHIEVO (1-2) (ore 12.30) ATALANTA-ROMA (0-2), BOLOGNA-FIORENTINA (0-1), CAGLIARI-TORINO (1-0), JUVENTUS-SIENA (2-1), PARMA-CATANIA (0-2) INTER-MILAN (1-0) (ore 20.45) Lunedì UDINESE-NAPOLI (1-2) (ore 19), LAZIO-PESCARA (3-0) (ore 21)
FUORI I GOL!
Antonio Di Natale, 35 anni, 9 stagioni a Udine FORTE
a
Bomber, basta digiuno Nel mese di febbraio zero reti dagli attaccanti più affidabili Di Natale e Cavani a confronto: chi si sbloccherà per primo? MATTIA BAZZONI
UDINESE-NAPOLI lunedì, ore 19
N on resta che attendere, e
3-4-1-2
3-5-1-1
sperare che febbraio passi in fretta. Fin qui, infatti, è stato un mese terribile per i bomber del campionato. Una lunga quaresima del gol che agita chi, all’asta di agosto, ha ipotecato casa pur di avere un grosso calibro in squadra. Già, perché il digiuno non colpisce né attaccanti di «seconda fascia» (in riferimento ai prezzi del listone) né nuovi arrivi (vedere alle voci «Balotelli» e «Emeghara»), ma piccona certezze che sembravano incrollabili. Due nomi su tutti: Cavani e Di Natale.
ARBITRO DAMATO Assistenti Posado–Dobosz IV Liberti Add Giannoccaro (1) Massa (2) PREZZI da 20 a 130 euro TV Sky Sport 1, Calcio 2 e SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio e Calcio 1
Obiettivo gol Udinese-Napoli si
Udinese
trasforma così in una sfida tra i due attaccanti più prolifici (e costosi!) delle ultime stagioni. Obiettivo: tornare più in fretta possibile al gol, che per il Matador manca ormai da 3 giornate, dalla trasferta di Parma del 27 gennaio. Poco per parlare di crisi, ma certo è un dato che spicca nelle statistiche dell’uruguaiano. Non si era mai verificata in questa stagione un’astinenza simile. Solo nello scorso campionato Cavani rimase a secco per 6 giornate (di cui ne
PT
PARTITE G V N P
11
11 MAGGIO
PASQUALE
DOMIZZI
7
10
BADU
DII NATALE
25
5
3
PADELLI A L
DANILO
ALLAN
17 BENATIA
37
24
85
INSIGNE
17
MURIEL
7 CAVANI
PEREYRA
28 DE SANCTIS 88 INLER
18
8
1
BEHRAMI
HAMSIK
24
14 CAMPAGNARO
CANNAVARO
5 BRITOS
ZUNIGA
BASTA
36 Napoli
PANCHINA 93 Pawlowski, 75 Heurtaux, 6 Faraoni, 34 Gabriel Silva, 15 Rodriguez, 52 Merkel, 22 Campos Toro, 77 Maicosuel, 13 Ranègie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Badu-Merkel 60-40%, Pasquale-Gabriel Silva 70-30%, Muriel-Maicosuel 60-40% SQUALIFICATI Angella (1). DIFFIDATI Domizzi, Allan, Pinzi, Maicosuel, Di Natale. INDISPONIBILI Brkic (15 giorni), Pinzi (30 giorni), Lazzari (30 giorni). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Di Natale No Pasquale
51
PANCHINA 22 Rosati, 6 Rolando, 16 Mesto, 4 Donadel, 20 Dzemaili, 27 Armero, 13 El Kaddouri, 19 Pandev, 9 Calaiò. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Maggio-Mesto 55-45%, Zuniga-Armero 55-45%, Insigne-Pandev 55-45% SQUALIFICATI Colombo (1). DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini. INDISPONIBILI Gamberini (da valutare). ALTRI Grava, Rinaudo, Radosevic. DRITTE Sì Behrami No Britos
giocò 5) e nella prima annata azzurra il digiuno arrivò a quattro. Per il resto è stata la solita raffica di reti, 27 questa stagione con il Napoli, 18 solo in campionato. Anche Di Natale è alle prese con una «crisetta» fastidiosa: non vede la porta da Udinese-Fiorentina (13 gennaio), 5 giornate fa. Quando accadde l’ultima volta era la stagione 2008-09, poi arrivarono due titoli consecutivi di capocannoniere. E senza reti, anche la media voto diventa «umana»: 5,5 Cavani nelle ultime tre gare contro il 6,5 delle precedenti; 5,4 Di Natale nelle ultime cinque rispetto al 6,38 delle prime 20.
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Blackout Non solo loro due. L’allergia di febbraio è un contagio che parte dalla capolista (Giovinco non segna da 6 giornate, Quagliarella da 3), passa per la Roma orfana di Zeman (ultima rete di Osvaldo il 27 gennaio) e arriva al derby di San Siro, con Palacio a bocca asciutta da 4 giornate, come Pazzini, ed El Shaarawy da 3. Esultanze in stand-by anche per Paloschi (3 giornate), Belfodil (4), Bergessio (4), Bianchi (5) e Immobile (7), mentre Miccoli non vede la porta da novembre. Aspettiamo con ansia il disgelo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARCATORI
Classifica SQUADRE
26
21
ONLINE
DAMMI IL
LA GAZZETTA DELLO SPORT
RETI F S
JUVENTUS 55 25 17 4 4 50 17 NAPOLI 51 25 15 6 4 46 21 MILAN 44 25 13 5 7 44 31 LAZIO 44 25 13 5 7 35 29 INTER 43 25 13 4 8 40 33 FIORENTINA 42 25 12 6 7 45 30 CATANIA 39 25 11 6 8 32 30 ROMA 37 25 11 4 10 51 45 UDINESE 36 25 9 9 7 35 34 PARMA 32 25 8 8 9 31 33 TORINO (-1) 31 25 7 11 7 29 28 SAMPDORIA (-1) 29 25 8 6 11 31 30 CHIEVO 29 25 8 5 12 26 40 CAGLIARI 28 25 7 7 11 28 41 ATALANTA (-2) 27 25 8 5 12 22 35 BOLOGNA 26 25 7 5 13 33 35 GENOA 25 25 6 7 12 26 37 SIENA (-6) 21 25 7 6 12 27 34 PESCARA 21 25 6 3 16 20 51 PALERMO 19 25 3 10 12 22 39 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
18 RETI Cavani (3) (Napoli) 15 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli); Totti (1) (Roma) 8 RETI Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Icardi (Sampdoria) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Bianchi (2) (Torino) 6 RETI Diamanti (3) (Bologna); Giovinco (1), Matri e Vucinic (1) (Juventus)
PROSSIMO TURNO 27a giornata Venerdì 1 marzo, ore 20.45 NAPOLI-JUVENTUS (0-2) Sabato 2 marzo, ore 20.45 MILAN-LAZIO (2-3) Domenica 3 marzo, ore 15 TORINO-PALERMO (ore 12.30) (0-0) BOLOGNA-CAGLIARI (0-1) CATANIA-INTER (0-2) FIORENTINA-CHIEVO (1-1) PESCARA-UDINESE (0-1) SAMPDORIA-PARMA (1-2) SIENA-ATALANTA (1-2) ROMA-GENOA (ore 20.45) (4-2)
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22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
MAGIC +3 CAMPIONATO PALERMO-GENOA oggi, ore 20.45 3-5-1-1
4-3-1-2 29
ROSSI
28 KURTIC
3 ARONICA
VON BERGEN
33
5
CC MICCOLI
KUCKA
GRANQVIST
27
90
13
MUNOZ
15 21 1 CURCII
PEREZ
CHERUBIN
5 ANTONSSON
6
23
DIAMANTI
AQUILANI
8
6
JOVETIC
SISSOKO
22
20
LJAJIC
BORJA VALERO
MOTTA
8 AVELAR
13
RODRIGUEZ
ASTORI
15
1 VIVIANO
1 A Z AGAZZI
15
23
14
PASQUAL
F. PISANO
1
LUCARELLI
PAROLO
29
PALETTA PAVARINI P A
GOMEZ
IZCO
AMAURI M
10
BELLUSCI
VALDES
BERGESSIO
LODI
3
MARCHIONNI
BELFODIL IL
SPOLLI
CODA
19
30
CASTRO
SALIFU
BRIGHI
21 ANDUJAR
HANDANOVIC HA A C
40
BARRETO
OGBONNA
14 GAZZI
1 GILLET
17
99 14
KUZMANOVIC GUAR N
MONTOLIVO
21
PALACIO IO
BALOTELLI
MUNTARI
76 YEPES
EL SHAARAWY BOATENG
55
ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Galloni-La Rocca IV Iannello Add Pinzani (1) Roca (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 5
32 Catania
PANCHINA 91 Bajza, 44 De Angelis, 2 Ampuero, 28 Benalouane, 5 Mesbah, 4 Morrone, 77 Ninis, 14 Strasser, 87 Rosi, 17 Palladino, 21 Sansone. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Amauri-Rosi 55-45%, Gobbi-Mesbah 60-40%, Coda-Benalouane 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Galloppa, Coda, Sansone. INDISP. Galloppa (35 giorni), Mariga (15), Santacroce (da valutare). ALTRI Mirante, Anacoura, Ferrari, Arteaga, Maceachen, Boniperti. DRITTE Sì Belfodil No Valdes
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 6 Legrottaglie, 5 Rolin, 18 Augustyn, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Bellusci-Legrottaglie 60-40%, Salifu-Ricchiuti 60-40% SQUALIFICATI Biagianti (1). DIFFIDATI Bellusci, Barrientos. INDISPONIBILI Barrientos e Almiron (10 giorni), Capuano (5 giorni), Cani (10 giorni), Sciacca (30 giorni). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Izco No Salifu
43 Milan
PANCHINA 27 Belec, 30 Carrizo, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 19 Cambiasso, 24 Benassi, 28 Pasa, 7 Schelotto, 11 Alvarez, 18 Rocchi, 49 Terrani. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Kovacic-Cambiasso 55-45%, Cassano-Alvarez 55-45% SQUAL. Pereira (1). DIFFIDATI Cambiasso, Handanovic, Palacio, Ranocchia. INDISP. Ranocchia (da valutare), Milito e Mudingayi (stagione finita), Obi e Samuel (da valutare), Silvestre (20 giorni), Castellazzi (20). ALTRI Di Gennaro. DRITTE Sì Guarin No Chivu
48 FLORENZI
3 MARQUINHOS
7
27 Roma
37
PANCHINA 1 Lobont, 13 Goicoechea, 11 Taddei, 42 Balzaretti, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 20 Perrotta, 77 Tachtsidis, 47 Lucca, 17 Nico Lopez. ALLENATORE Andreazzoli. BALLOTTAGGI Marquinho-Balzaretti 60-40%, Florenzi-Perrotta 60-40% SQUALIFICATI Totti (1), De Rossi (1). DIFFIDATI Bradley, Balzaretti, Destro, Osvaldo, Piris. INDISPONIBILI Destro (30 giorni), Castan (40 giorni). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Osvaldo No Piris
3-4-2-1 22
17
ASAMOAH
BELMONTE
8
39
MARRONE BU O BUFFON
12
ROSINA
8 VERGASSOLA
10
21
86 TEIXEIRA
27
EMEGHARA
PIRLO
6
32
15
POGBA
MATRI
BARZAGLI
26
88 TERLIZZI
14
25 PEGOLO
DELLA ROCCA
77
18
SESTU
FELIPE
33 RUBIN
ARBITRO CELI Assistenti Altomare-Crispo IV Rubino Add Russo (1) Ciampi (2) PREZZI da 25 a 75 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1
55 Siena
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 13 Peluso, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 9 Vucinic, 33 Isla, 27 Quagliarella, 18 Anelka. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Barzagli-Peluso 55-45%, Matri-Quagliarella 60-40%, Matri-Anelka 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Vidal, Pirlo e Matri. INDISPONIBILI Vidal (3 giorni), Caceres (3), De Ceglie (20), Pepe (60), Bendtner (60). ALTRI nessuno. DRITTE Sì Pirlo No Asamoah
21
PANCHINA 12 Farelli, 3 Uvini, 24 Paci, 36 Bolzoni, 7 Valiani, 16 Verre, 70 Mannini, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani, 99 Pozzi. ALL. Iachini. BALLOTTAGGI Belmonte-Valiani 60-40% SQUALIFICATI Vitiello (10/5/2013), Terzi (10/3/2013). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani. INDISPONIBILI Angelo (7 giorni). ALTRI Rosseti, Ze’ Eduardo, Calello, Matheu, Grillo, Marini. DRITTE Sì Emeghara No Belmonte
5-3-2
4-5-1
14
19 26 RADU
32 ABBIATI
22
3 DIAS
MARCHETTI M C
20 BIAVA
21 CONSTANT
ARBITRO MAZZOLENI Assistenti Niccolai-Giordano IV Maggiani Add Banti (1) Gervasoni (2) PREZZI da 23 a 385 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
39 Inter
9 OSVALDO
LICHTSTEINER
NAGATOMO
BIABIANY
7 LIVAJA
MARQUINHO
5 MEXES
10
24
STEKELENBURG
18
1
DE SCIGLIO
4
92
PJANIC
LAZIO-PESCARA lunedì, ore 21
45 8
GARGANO
MARCHESE
NIANG
CASSANO A
BURDISSO
GIORGI
2 KOVACIC
29
15
3-5-2
17
PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 2 Rodriguez, 15 Caceres, 4 Basha, 20 Vives, 29 Menga, 19 Stevanovic, 69 Meggiorini, 93 Diop. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Brighi-Vives 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cerci, Jonathas, Meggiorini e Rodriguez. INDISPONIBILI Bakic (da valutare), Jonathas (7 giorni), Santana (4 giorni). ALTRI A. Gomis, Barbosa. DRITTE Sì Cerci No Ogbonna
18
PIRIS
5
31 Juventus
19
23
4 BRADLEY
SCALONI
MASIELLO
4-3-3 10
LAMELA
OV N MARCHISIO GIOVINCO
28 Torino
JUAN JESUS
12
CARMONA
25
6
BIRSA
CHIVU
1
STENDARDO
BONUCCI
10
4
26
17
19
GLIK
86
2
DENIS E
PANCHINA 16 Polito, 22 Contini, 3 Lucchini, 77 Raimondi, 8 Radovanovic, 44 Cazzola, 9 Troisi, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan, 99 Parra. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI Livaja-Brienza 60-40% SQUALIFICATI Del Grosso (1). DIFFIDATI Cazzola, Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez. INDISP. Capelli (30 giorni), Marilungo (stagione finita), Ferri (10 giorni), Cigarini (10 giorni), Bellini (10 giorni). ALTRI Frezzolini, Gagliardini, Milesi, Palma. DRITTE Sì Bonaventura No Brivio
33
SAU
DESSENA
ZANETTI
7
Parma
36 DARMIAN
4-3-1-2
14
9 9
27
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 29 Murru, 3 Ariaudo, 32 Casarini, 20 Ekdal, 22 Cabrera, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORI Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Rossettini-Ariaudo 60-40%, Dessena-Ekdal 60-40%, Ibarbo-Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI Thiago Ribeiro (5 giorni). ALTRI Anedda, Eriksson, Del Fabro, Piredda. DRITTE Sì Sau No Avelar
ALVAREZ
10
32 31
11
13
11
INTER-MILAN domani, ore 20.45 4-3-3
17
7 COSSU U
42 Cagliari
22 16
5
BIONDINI
8
JUVENTUS-SIENA domani, ore 15
CERCI
BIANCHI
CONTI
CANINI
29 Atalanta
PANCHINA 88 Ujkani, 94 Provedel, 33 Papp, 17 Sampirisi, 26 Farkas, 12 Cesar, 7 Seymour, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 10 Luciano, 31 Pellissier, 11 Samassa. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Guana-Hetemaj 51-49% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie, Hetemaj. INDISPONIBILI Sardo (15 giorni), Stoian (5 giorni), Squizzi (3 giorni), Spyropoulos (da valutare). ALTRI Dramè, Hauche. DRITTE Sì L. Rigoni No Acerbi
9
88
TOROSIDIS
19
ARBITRO DE MARCO Assistenti Preti–Musolino IV Grilli Add Calvarese (1) Giancola (2) PREZZI da 15 a 205 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2
ARBITRO PERUZZO Assistenti Lo Cicero–Cariolato IV Petrella Add Valeri (1) Palazzino (2) PREZZI si gioca a porte chiuse TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4
GOBBI
6
13
23
21
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 5 Compper, 21 Migliaccio, 92 Romulo, 19 Llama, 27 Wolski, 9 El Hamdaoui, 30 Toni, 18 Larrondo. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Sissoko–Migliaccio 60–40% SQUALIFICATI Pizarro (1) DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Cuadrado, Pasqual. INDISPONIBILI Roncaglia (2 giorni), Fernandez (3 giorni), Camporese (90 giorni), Rossi (60 giorni), Hegazi (60 giorni). ALTRI Capezzi. DRITTE Sì Jovetic No Tomovic
18
COFIE
4-2-4
IBARBO IBA
ROSSETTINI
PARMA-CATANIA domani, ore 15 3-5-2
ACERBI
29 Chievo
4
SAVIC
26 Fiorentina
PANCHINA 25 Agliardi, 32 Stojanovic, 44 Naldo, 45 Carvalho, 8 Garics, 20 Abero, 17 Guarente, 30 Pazienza, 77 Pasquato, 19 Christodoulopoulos, 18 Gabbiadini, 9 Moscardelli. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI Motta-Garics 60-40%, Krhin-Gabbiadini 55-45% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Antonsson, Garics, Kone, Motta, Taider. INDISP. Natali (20 giorni), Sørensen (3 giorni). ALTRI Lombardi, Paponi, Pulzetti, Radakovic, Riverola. DRITTE Sì Gilardino No Krhin
14
13
CONSIGLI O
JOKIC
NAINGGOLAN
2
47
51
77 THÈRÈAU
19
1 PUGGIONI
DAINELLI
4-3-1-2
40
ARBITRO GUIDA Assistenti Rosi-Paganessi IV Viazzi Add Bergonzi (1) Doveri (2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3
Bologna
G. SANSONE SONE
OBIANG
3 ANDREOLLI
2
L. RIGONI
12
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 8 Mustafi, 13 Berardi, 7 Castellini, 4 Rodriguez, 15 Poulsen, 11 Munari, 5 Renan, 21 Soriano, 23 Eder, 10 Maxi Lopez. ALL. Limone (Rossi squalificato). BALLOTTAGGI Sansone-Eder 60-40%. SQUALIFICATI Rossi (1). DIFFIDATI Romero, Poli, Eder, De Silvestri. INDISPONIBILI Maresca (15 giorni), Gavazzi (90 giorni). ALTRI Austoni, Palombo, Falcone, Savic. DRITTE Sì Icardi No Estigarribia
TOMOVIC
4 KRHIN
11
10
TAIDER GILARDINO
CUADRADO
GUANA
CAGLIARI-TORINO domani, ore 15
4-3-3 10
PALOSCHI
ARBITRO ABBATTISTA Assistenti Passeri-Bianchi IV Faverani Add Tagliavento (1) Gavillucci (2) PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio
PANCHINA 33 Tzorvas, 63 Stillo, 3 Bovo, 24 Moretti, 4 Ferronetti, 87 Pisano, 28 Tozser, 14 M. Rigoni, 19 Jorquera, 17 Immobile. ALL. Ballardini BALLOTT. Matuzalem-Tozser 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jankovic, Granqvist, Matuzalem, Manfredini. INDISPONIBILI Jankovic (2 giorni), Floro Flores (10 giorni), Nadarevic (15 giorni), Olivera (20 giorni). ALTRI Marchiori, Donnarumma, Said, Alhassan, Krajnc, Hallenius, Zima. DRITTE Sì Vargas No Matuzalem
11
5
16
25 Sampdoria
33
43
DE SILVESTRI
4-2-3-1 KONE
ICARDI CA
14
ROSSINI
BOLOGNA-FIORENTINA domani, ore 15 3
98
GASTALDELLO KRSTICIC ROMERO O
MANFREDINI
19 Genoa
MORLEO
10 BONAVENTURA
25
35
ARBITRO ORSATO Assistenti Nicoletti-Tonolini IV Padovan Add Rizzoli (1) Baracani (2) PREZZI da 9 a 170 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio
PANCHINA 99 Benussi, 30 Brichetto, 89 Morganella, 8 Dossena, 22 Nelson, 23 Donati, 18 Faurlin, 14 Anselmo, 33 Formica, 19 Sperduti, 16 Fabbrini, 9 Dybala. ALLENATORE Malesani. BALLOTTAGGI Boselli-Fabbrini 60-40%, Kurtic-Faurlin 60-40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Hernandez (20 giorni), Mantovani (1 mese). ALTRI Sanseverino, Viola. DRITTE Sì Miccoli No Garcia
28 BRIVIO
28
ANTONELLI
Palermo
21
16
21
VARGAS
35
FREY
POLI
22
3-5-2
4-4-2
2
8
BERTOLACCI
BOSELLI
BARRETO
1
ATALANTA-ROMA domani, ore 15
ESTIGARRIBIA
COSTA
FREY MATUZALEM PORTANOVA
91 17
5
27
BORRIELLO
ILICIC
RIOS
25
3
10 22
20
SORRENTINO O
6
5-3-2
3-5-2
7
GARCIA
54
SAMPDORIA-CHIEVO domani, ore 12.30
BALZANO
LULIC
18
8 24
99
LEDESMA
FFLOCCARI CELIK
GONZALEZ
87
KONKO
CANDREVA
CARAGLIO
23 COSIC
4
28
77
CASCIONE
BIANCHI ARCE
PERIN
8
BOCCHETTI
10
15
29
RIZZO
60
HERNANES
15 BJARNASON
6 ZAURI
ARBITRO ROMEO Assistenti Barbirati–Meli IV De Pinto Add Nasca (1) Add Pairetto (2) PREZZI da 10 a 100 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
44 Lazio
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 17 Zapata, 20 Abate, 77 Antonini, 81 Zaccardo, 23 Ambrosini, 8 Nocerino, 12 Traoré, 7 Robinho, 22 Bojan, 11 Pazzini. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Yepes-Zapata 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mexes, Zaccardo, De Jong, El Shaarawy. INDISPONIBILI Bonera (7 giorni), De Jong (stagione finita), Flamini (2 giorni), Didac Vilà (da valutare). ALTRI Salamon. DRITTE Sì Balotelli No Mexes.
44 Pescara
PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 27 Cana, 17 Pereirinha, 38 Cataldi, 23 Onazi, 7 Ederson, 18 Kozak, 28 Saha, 50 Lombardi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Floccari-Kozak 80-20 %. SQUALIFICATI Ciani (1). DIFFIDATI Hernanes, Konko, Lulic. INDISPONIBILI Brocchi (stag.finita), Klose (30 giorni), Mauri (2 giorni), Stankevicius (15 giorni). ALTRI Cavanda, Diakite, Foggia, Zarate. DRITTE Sì Candreva. No Dias.
21
PANCHINA 32 Pelizzoli, 5 Capuano, 11 Modesto, 7 Sculli, 99 Caprari, 9 Abbruscato, 22 Vukusic. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Cosic-Capuano 60-40%, Celik-Vukusic 60-40% SQUALIFICATI Blasi (1), Weiss (1), Zanon (1). DIFFIDATI Celik, Quintero. INDISPONIBILI D’Agostino (7 giorni), Sforzini (15 giorni), Togni (10 giorni), Quintero (7 giorni). ALTRI Chiaretti, Mbodi. DRITTE Sì Perin No Bianchi Arce
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTE LE STATISTICHE DEI PROTAGONISTI DELLA 26a GIORNATA
PORTIERI GIOCATORE ABBIATI (MIL) AGAZZI (CAG) AGLIARDI (BOL) AMELIA (MIL) ANDUJAR (CAT) AVRAMOV (CAG) BAJZA (PAR) BENUSSI (PAL) BIZZARRI (LAZ) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CONSIGLI (ATA) COPPOLA F. (TOR) CURCI (BOL) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (NAP) FARELLI (SIE) FREY S. (GEN) FRISON (CAT) GILLET (TOR) GOICOECHEA (ROM) HANDANOVIC (INT) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) NETO (FIO) PADELLI (UDI) PAVARINI (PAR) PAWLOWSKI (UDI) PEGOLO (SIE) PELIZZOLI (PES) PERIN (PES) POLITO (ATA) PUGGIONI (CHI) ROMERO (SAM) ROSATI (NAP) SORRENTINO (PAL) STEKELENBURG (ROM) STILLO (GEN) STORARI (JUV) TZORVAS (GEN) UJKANI (CHI) VIVIANO (FIO)
MEDIA VOTO 5.84 6.19 5.95 5.78 6.10 6.00 5.83 5.90 6.05 6.12 6.00 6.00 5.98 6.18 6.22 5.71 6.30 6.38 5.58 6.06 6.08 6.31 7.25 6.15 6.25 5.90 6.05 6.21 5.73 6.25 5.89 6.09
MAGIC MEDIA 4.72 4.83 4.52 4.17 4.90 4.50 4.50 4.50 5.30 4.94 5.20 4.00 5.08 4.70 5.04 3.97 4.93 6.00 5.40 4.00 4.44 5.17 5.12 8.75 4.10 5.25 4.50 5.05 4.58 3.96 6.25 4.26 5.11
MAGIC MESE 5.17 5.38 5.25 5.50 5.13 4.83 5.75 5.63 4.88 3.63 4.13 5.38 5.25 5.63 2.88 4.38 6.88 5.13 4.25 5.00
MAGIC CAMPO 4,71 5,23 4,45 3,1 4,21 5,75 5,5 5,83 5,23 4,77 5,33 5,13 5,13 5,35 4,11 5,18 6 5,65 2,83 5 5,5 4,63 10,5 4,42 5 4,5 5,64 5,13 3,83 6,25 3,85 4,67
OPTA INDEX 616 893 960 448 839 750 1154 649 1036 1249 522 86 524 411 -115 1021 1076 1055 748 975 1183 783 894 947
GAZZA INDEX 42 a 71 R 71 a 34 a 63 a a a a a 76 a a 77 R a R a 52 R a 80 R a 61 S 48 S 55 a a 66 S S a a a 56 R a 53 R a a 87 R a 75 a 71 R a a a 33 S 59 S
MAGIC MEDIA 6.00 6.00 5.61 5.61 6.06 5.88 5.33 5.64 5.46 5.55 5.36 5.94 5.56 5.65 6.12 6.47 5.76 5.80 5.41 6.06 5.60 5.12 6.11 5.38 6.02 5.11 6.00 5.12 5.77 6.00 6.31 5.48 6.18 5.09 5.75 5.75 5.50 5.93 5.92 5.80 5.62 5.70 5.45 5.82 5.73 6.38 5.92 5.55 6.22 5.77 5.40 5.59 5.21 5.86 5.71 5.50 5.54
MAGIC MESE 6.17 5.67 5.33 5.63 5.83 5.75 6.00 5.50 5.50 6.33 6.00 6.00 5.63 6.00 5.25 6.00 5.17 5.50 5.00 6.75 5.75 5.13 7.17 5.75 6.63 5.50 5.67 6.25 5.67 5.75 6.38 6.13 6.00 6.25 5.75 6.38 5.00 5.17 5.88 6.13
MAGIC CAMPO 5,57 6 5,7 5,5 5,75 5,7 5 5,68 5,43 5,38 5,5 6,25 5,56 5,59 6,33 6,25 5,57 5,5 5,3 6,3 5,42 6 6,38 5,39 6,14 4,5 6,25 5,1 5,44 6,3 5,27 5,8 4,86 5,75 5,5 5,58 6 6,25 6,83 5,5 5,75 5,25 5,65 5,55 6,1 6,1 5,28 6,44 5,64 5,25 5,69 5,5 5,94 5,88 6 5,33
OPTA INDEX 1019 21 688 581 713 973 488 639 588 539 1115 376 23 970 563 429 416 88 1106 407 751 299 966 757 475 78 486 1198 572 845 -146 246 730 201 221 570 228 1022 526 921 870 1237 970 781 666 265 772 461
GAZZA INDEX 60 a a 61 R 65 a 62 S 81 R a 71 a 72 R 77 R a 70 a a 85 R 55 a 62 S 90 a 66 a 63 S R 64 S 77 a 60 a a 82 R 51 R 91 a 71 R 49 S 59 S 70 R a 67 a 71 R 57 a 40 S a a 52 a 76 a 66 a S 67 S a 73 S 51 a 89 a 59 a 79 a 72 a 82 R 60 a 85 R a 78 a a 69 a a S 51 a
DIFENSORI GIOCATORE ABATE (MIL) ABERO (BOL) ACERBI (CHI) ALVAREZ P.S. (CAT) ANDREOLLI (CHI) ANTONELLI (GEN) ANTONINI (MIL) ANTONSSON (BOL) ARIAUDO (CAG) ARONICA (PAL) ASHONG (FIO) ASTORI (CAG) AUGUSTYN (CAT) AVELAR (CAG) BALZANO (PES) BALZARETTI (ROM) BARZAGLI (JUV) BASTA (UDI) BELLUSCI (CAT) BELMONTE (SIE) BENALOUANE (PAR) BENATIA (UDI) BERARDI G. (SAM) BIANCHI ARCE (PES) BIAVA (LAZ) BOCCHETTI (PES) BONUCCI (JUV) BOVO (GEN) BRITOS (NAP) BRIVIO (ATA) BURDISSO (ROM) CACERES (TOR) CAMPAGNARO (NAP) CANINI (ATA) CANNAVARO (NAP) CAPUANO M. (PES) CARVALHO (BOL) CASTELLINI (SAM) CESAR (CHI) CHERUBIN (BOL) CHIELLINI (JUV) CHIVU (INT) CODA (PAR) COMPPER (FIO) CONTINI (ATA) COSIC (PES) COSTA (SAM) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (TOR) DANILO (UDI) DARMIAN (TOR) DE SCIGLIO (MIL) DE SILVESTRI (SAM) DI CESARE (TOR) DIAS (LAZ) DODO' (ROM) DOMIZZI (UDI) FARAONI (UDI) FARKAS (CHI) FELIPE (SIE)
MEDIA VOTO 5.93 5.83 5.61 5.79 5.82 5.86 5.42 5.70 5.46 5.75 5.65 5.94 5.65 5.66 6.15 6.24 5.97 5.90 5.73 6.06 5.70 5.12 6.02 5.47 6.21 5.61 6.08 5.46 5.75 6.00 6.26 5.70 6.20 5.22 5.75 5.75 5.69 5.82 6.04 5.60 5.73 5.80 5.50 5.82 5.81 6.06 5.88 5.71 6.19 5.88 5.60 5.74 5.08 5.83 5.71 5.50 5.72
GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
FERRONETTI (GEN) FREY N. (CHI) GABRIEL DA SILVA (UDI) GARCIA (PAL) GARICS (BOL) GASTALDELLO (SAM) GLIK (TOR) GRANQVIST (GEN) HERTAUX (UDI) JOKIC (CHI) JONATHAN (INT) JUAN (INT) KONKO (LAZ) LEGROTTAGLIE (CAT) LICHTSTEINER (JUV) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (ATA) MANFREDINI (GEN) MARCHESE (CAT) MARQUINHOS (ROM) MASIELLO S. (TOR) MBAYE (INT) MESBAH (PAR) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MORETTI E. (GEN) MORGANELLA (PAL) MORLEO (BOL) MOTTA (BOL) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) MUSTAFI (SAM) NAGATOMO (INT) NALDO (BOL) NELSON (PAL) OGBONNA (TOR) PACI (SIE) PALETTA (PAR) PAPP (CHI) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PELUSO (JUV) PERICO (CAG) PIRIS (ROM) PISANO E. (GEN) PISANO F. (CAG) PORTANOVA (GEN) POTENZA (CAT) POULSEN (SAM) RADU (LAZ) RAIMONDI (ATA) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (TOR) ROLANDO (NAP) ROLIN (CAT) ROMAGNOLI A. (ROM) ROMULO (FIO) ROSI (PAR) ROSSETTINI (CAG) ROSSINI (SAM) RUBIN (SIE) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SPOLLI (CAT) STENDARDO (ATA) TEIXEIRA (SIE) TERLIZZI (SIE) TOMOVIC (FIO) TOROSIDIS (ROM) UVINI (SIE) VON BERGEN (PAL) YEPES (MIL) ZACCARDO (MIL) ZAPATA (MIL) ZAURI (PES)
5.75 5.65 5.75 5.62 5.64 6.05 5.91 6.08 5.82 5.70 5.50 5.85 6.05 6.15 6.18 5.82 5.75 6.05 6.20 6.05 5.71 5.50 5.88 5.63 5.94 5.71 5.74 5.63 5.70 5.25 5.60 5.69 6.17 6.08 5.82 5.98 5.17 6.13 5.88 5.60 5.93 5.64 5.77 5.87 6.19 6.00 3.33 6.15 5.91 6.07 5.89 6.00 5.86 5.94 5.79 5.70 6.08 6.09 5.90 6.18 6.00 6.00 5.58 5.88 6.00 5.77 6.09 5.77 5.88 5.50
5.75 5.55 5.50 5.40 5.68 5.93 5.91 6.19 5.64 5.67 5.50 5.65 6.18 6.25 6.61 5.75 5.60 5.90 6.35 6.00 5.61 5.50 6.17 5.27 5.75 5.66 5.58 5.53 5.61 5.10 5.40 5.67 7.17 6.00 6.04 5.81 5.00 6.37 6.09 5.47 5.94 5.68 5.85 5.92 6.50 6.00 5.00 6.08 6.00 6.54 5.79 5.80 6.00 6.23 6.16 5.72 5.68 6.21 6.35 5.70 6.18 6.08 6.00 5.88 5.78 6.00 5.64 5.82 5.93 5.75 5.25
4.50 6.25 6.25 6.67 5.00 6.25 5.13 6.13 7.75 5.33 6.38 6.50 6.00 5.75 6.00 5.63 5.50 6.50 5.88 5.50 5.88 5.00 7.17 4.63 6.38 5.17 5.33 5.75 7.13 6.17 5.83 5.25 5.75 5.50 5.33 6.00 6.25 7.13 5.63 5.17 5.88 6.13 6.00 6.25 5.83 6.00 5.83 5.63 5.25
5,5 5,25 6 5,65 6 5,92 5,92 5,96 5,7 5,67 6 5,67 6,6 5,5 6,72 5,83 5,42 5,91 6,31 5,9 5,36 6 6,5 5,33 5,72 5,61 5,72 5,58 5,75 5,17 6 5,89 7,75 6,1 5,71 6,33 5 6,09 6,22 5,94 5,88 5,86 6,21 5,71 6,75 6,06 6,33 6,75 5,5 5,67 6 6,5 6,13 5,61 5,8 6 5,75 5,75 5,8 6,5 5,5 6 5,63 6 5,89 5,4 5,69 5,4 5,5
a R R a S a a a a a a a a S a a a a R a a a R R R S S a R a a R a a a R a a a R R a a S a a a a a R a a S a a a R S R R R a S a S R R R S a S R S a R
69 614 265 676 -52 860 914 782 617 779 575 1035 743 1013 837 675 873 805 972 510 340 919 397 157 750 446 941 454 -5 495 820 59 697 766 509 978 13 410 501 772 688 29 28 684 497 699 660 356 945 254 667 529 857 726 160 638 751 383 294 355 673 553 574 909 207
58 77 61 86 79 79 63 64 64 90 69 95 80 55 77 76 80 78 45 56 71 69 77 69 86 62 78 41 77 65 62 88 70 71 78 81 71 64 71 70 69 74 79 63 63 69 78 48 55 78 49 33 56 -
OPTA INDEX 667 241 371 20 1142 275 409 657 771 403 575 742 318 282 387 558 101 536 938 597 564 573 700 420
GAZZA INDEX a 56 a 49 a 41 a a S 65 R 35 R 68 R 55 R 69 a 46 a 40 R a 65 a 70 a 63 S R 47 S 44 a 34 S 69 S 64 R 61 S 68 a 61 a a 62 S 69 a
CENTROCAMPISTI GIOCATORE AGRA (SIE) ALLAN (UDI) ALVAREZ R. (INT) AMBROSINI (MIL) AMPUERO (PAR) ANSELMO (PAL) AQUILANI (FIO) ARMERO (NAP) ASAMOAH (JUV) BADU (UDI) BARRETO E. (PAL) BASHA (TOR) BEHRAMI (NAP) BENASSI (INT) BERTOLACCI (GEN) BIABIANY (PAR) BIONDINI (ATA) BIRSA (TOR) BJARNASON (PES) BOATENG (MIL) BOLZONI (SIE) BONAVENTURA (ATA) BORJA VALERO (FIO) BRADLEY (ROM) BRIENZA (ATA) BRIGHI (TOR) CABRERA (CAG) CAMBIASSO (INT) CANA (LAZ)
MEDIA VOTO 5.50 6.02 5.41 6.04 5.57 6.10 5.45 6.11 5.81 6.05 5.95 6.14 7.00 5.86 6.19 5.86 6.19 5.80 5.45 5.75 6.17 6.48 5.89 5.69 6.10 5.50 6.07 5.94
MAGIC MEDIA 5.50 5.98 5.50 5.81 5.43 6.77 5.36 6.50 5.77 5.89 6.14 5.95 6.50 6.42 6.31 5.68 7.25 6.20 5.50 5.68 6.61 6.86 5.97 5.92 6.43 5.00 6.57 5.72
MAGIC MESE 5.88 5.50 6.00 5.75 6.17 6.88 6.63 5.50 7.75 6.25 5.83 6.00 6.63 5.63 5.50 5.83 6.83 6.00
MAGIC CAMPO 5,5 6,23 5,43 5,43 5,5 5,93 5,42 6,44 5,8 6,11 5,6 5,75 6,5 6,39 6,55 5,7 6,33 6,69 5,4 5,57 6,5 6,58 5,5 6,56 6,06 6,67 5,5
GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
CANDREVA (LAZ) CARMONA (ATA) CASARINI (CAG) CASCIONE (PES) CASTRO (CAT) CAZZOLA (ATA) CERCI (TOR) CHRISTODOULOPOULOS (BOL) COFIE (CHI) CONSTANT (MIL) CONTI (CAG) COSSU (CAG) CUADRADO (FIO) DELLA ROCCA (SIE) DESSENA (CAG) DIAMANTI (BOL) DONADEL (NAP) DONATI (PAL) DOSSENA (PAL) DZEMAILI (NAP) EDERSON (LAZ) EKDAL (CAG) EL KADDOURI (NAP) ESTIGARRIBIA (SAM) FAURLIN (PAL) FLORENZI (ROM) FORMICA (PAL) GARGANO (INT) GAZZI (TOR) GIACCHERINI (JUV) GIORGI (ATA) GOBBI (PAR) GOMEZ (CAT) GONZALEZ (LAZ) GUANA (CHI) GUARENTE (BOL) GUARIN (INT) HAMSIK (NAP) HERNANES (LAZ) HETEMAJ (CHI) ILICIC (PAL) INLER (NAP) ISLA (JUV) IZCO (CAT) JORQUERA (GEN) KONE P. (BOL) KOVACIC (INT) KRHIN (BOL) KRSTICIC (SAM) KUCKA (GEN) KURTIC (PAL) KUZMANOVIC (INT) LAMELA (ROM) LEDESMA (LAZ) LJAJIC (FIO) LLAMA (FIO) LODI (CAT) LUCCA (ROM) LUCIANO (CHI) LULIC (LAZ) MAGGIO (NAP) MAICOSUEL (UDI) MANNINI (SIE) MARCHIONNI (PAR) MARCHISIO (JUV) MARQUINHO (ROM) MARRONE (JUV) MATUZALEM (GEN) MERKEL (UDI) MIGLIACCIO (FIO) MODESTO (PES) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORRONE (PAR) MUNARI (SAM) MUNTARI (MIL) NAINGGOLAN (CAG) NINIS (PAR) NOCERINO (MIL) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALLADINO (PAR) PAROLO (PAR) PASQUATO (BOL) PAZIENZA (BOL) PEREIRINHA (LAZ) PEREYRA (UDI) PEREZ (BOL) PERROTTA S. (ROM) PIRLO (JUV) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (SAM) RADOVANOVIC (ATA) RENAN (SAM) RICCHIUTI (CAT) RIGONI L. (CHI) RIGONI M. (GEN) RIOS (PAL) RIZZO (PES) RODRIGUEZ D.M. (UDI) RODRIGUEZ M. (SAM) ROSINA (SIE) ROSSI (GEN) SALIFU (CAT) SAMPIRISI (CHI) SCHELOTTO (INT) SCULLI (PES) SESTU (SIE)
6.09 5.83 5.75 5.72 6.16 5.81 6.30 5.81 6.06 6.16 6.03 6.35 6.08 5.76 6.26 6.00 5.79 5.89 5.85 5.50 6.02 6.00 5.67 6.00 6.14 6.00 5.85 6.10 6.10 5.64 5.87 6.28 6.00 6.03 5.75 6.08 6.50 6.15 5.88 5.82 6.19 5.70 6.17 5.75 6.11 5.50 5.83 5.85 6.27 5.78 5.50 6.15 6.28 6.00 5.50 6.14 5.96 5.84 5.92 5.54 5.40 6.16 6.36 5.77 6.00 6.25 5.43 6.08 5.31 5.95 5.86 5.50 5.90 5.75 6.20 5.81 5.50 6.07 6.00 5.81 6.33 5.90 5.62 5.64 5.75 5.98 6.09 5.90 6.33 6.11 6.31 6.16 5.62 5.00 5.67 5.93 5.65 5.56 5.75 5.97 5.92 6.17 5.32 5.64 6.12
6.67 6.00 6.30 5.75 6.68 5.62 7.02 5.92 6.09 5.90 6.12 6.50 6.00 5.88 7.02 6.00 5.65 6.00 5.97 6.25 6.02 6.50 5.93 6.00 6.57 7.17 5.80 6.25 6.60 5.96 5.87 7.11 6.18 6.00 5.96 6.68 7.82 7.13 5.75 6.52 6.60 5.80 6.26 5.33 6.76 5.50 5.79 5.95 6.60 5.72 5.50 7.69 6.20 6.53 5.50 6.86 6.00 6.11 5.77 6.62 6.04 5.20 6.25 6.92 6.06 6.00 6.00 5.79 6.25 5.19 6.18 5.98 5.50 6.13 5.75 6.33 5.94 5.79 6.26 6.00 5.75 7.33 6.10 6.38 5.45 5.50 6.33 5.91 6.42 6.83 6.57 7.03 6.39 5.50 5.00 5.67 5.93 6.32 5.91 5.50 6.26 5.92 6.17 5.21 5.69 6.38
5.67 6.50 5.00 7.00 5.50 8.13 5.63 6.67 6.67 6.67 6.38 6.00 5.50 7.75 5.00 6.00 6.67 6.17 6.63 7.00 7.17 5.75 6.50 6.00 5.67 6.13 5.75 5.75 4.33 8.50 5.67 5.50 7.25 5.63 6.00 7.50 5.50 5.25 6.00 7.88 5.67 5.50 7.33 5.67 8.50 6.50 5.75 5.88 5.50 5.50 5.75 6.50 6.00 6.00 8.25 6.17 6.00 5.75 7.50 6.25 5.75 8.00 5.88 5.50 6.50 6.13 6.33 6.50 5.75 6.50 5.67 7.00 6.83 6.00 5.50 7.75 6.17 4.75 7.63
7,35 5,92 5,5 5,39 6,5 6 6,83 5,5 5,83 6,05 5,94 6,25 5,67 5,65 7,33 6 5,7 6 5,75 7,25 6,31 6,5 6,1 6 7,04 6,5 5,5 6,15 6,36 5,75 5,92 6,13 6,29 5,75 6,7 7,31 7,63 6,58 5,8 6,44 5,91 5,67 5,94 5,5 6,88 5,93 5,78 6,46 5,94 6 7,1 6,38 5,69 6,77 6 6 5,79 6,4 6,38 4,83 5,94 7,05 6,25 6,17 6 6,33 6,4 5,29 5,9 5,9 6 5,69 6 6,5 6,17 5,67 6,41 6 6,25 6 6,23 9,5 5,6 7 6,31 6,83 7,06 6,56 7,78 6,8 5,67 5 6 6,1 6,5 5,75 5,63 5,7 6,5 5,72 5,93 6,18
846 551 455 194 626 282 1037 469 975 711 375 960 613 226 1372 345 638 522 848 386 770 493 576 1014 514 365 576 765 353 427 340 598 592 648 563 1134 526 433 904 593 127 498 632 510 443 669 1115 488 870 1084 459 1013 125 805 127 567 413 519 382 701 644 613 50 734 653 989 283 371 755 716 453 486 906 123 419 393 105 443 785 1039 786 611 868 163 240 954 477 885 437 772 237 236 160 433
79 69 39 59 62 75 46 56 61 53 63 47 86 63 63 50 61 74 64 57 66 66 65 59 56 72 50 53 56 61 72 45 73 43 54 69 60 75 78 62 75 70 66 62 40 71 30 49 63 67 65 61 49 55 63 69 62 43 84 61 50 53 71 82 68 72 82 58 61 71 51 56 42 46 45
a a R S R a R a a a a R a a S a a a S a R R a a a S R a a S S a a R R a S a S S R a R S a S S R a a a S a S R R a a R R S R a a a a a a S R R a a a R a a S R a a S a S R S S R a S a a S a a a a a a S R a a R R a a S a a
GIOCATORE
MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX
SEYMOUR (CHI) SISSOKO (FIO) SORIANO (SAM) STANKOVIC (INT) STEVANOVIC (TOR) STRASSER (PAR) TACHTSIDIS (ROM) TADDEI (ROM) TAIDER (BOL) TOZSER (GEN) TRAORE (MIL) TROISI (ATA) VACEK (CHI) VALDES (PAR) VALIANI (SIE) VARGAS J. (GEN) VERGASSOLA (SIE) VERRE (SIE) VIVES (TOR) WOLSKI (FIO) ZANETTI (INT) ZIELINSKI (UDI) ZUNIGA (NAP)
5.65 6.00 5.62 6.00 5.54 5.66 5.33 5.62 5.63 5.00 5.67 5.50 6.11 6.03 6.14 6.02 5.33 5.85 5.88 5.74
5.47 6.00 5.56 5.50 5.88 5.71 5.25 5.62 5.67 5.00 5.67 5.21 6.21 6.64 6.09 6.21 5.33 5.69 5.90 5.74
a a a a R a a a R R S a a a R R a a R a a a a
5.67 5.50 6.50 5.50 5.75 7.00 5.50 6.38 6.50 5.75 5.88
5,13 5,33 5,5 6,6 5,89 5,5 5,5 5,63 5,75 5,1 6,44 6,56 5,92 6,21 5,5 5,79 6,23 5,5
310 303 -88 372 818 688 581 86 38 469 263 258 498 528 720 775
42 65 57 66 65 62 63 41 55 45 61 61 46
MAGIC MESE 5.75 11.17 6.25 5.50 5.67 6.00 5.83 7.75 5.83 5.50 5.17 8.50 6.63 5.25 7.13 5.38 5.33 7.33 5.83 7.17 9.63 7.17 7.63 7.00 7.38 6.00 7.88 10.25 6.50 8.75 5.33 8.33 8.33 7.17 6.38 5.25 5.00 6.50 5.75 5.00 6.00 5.25 7.25 9.25 6.83 9.13 7.88 6.67 6.33 4.50
MAGIC CAMPO 4,9 6,85 9,5 6 7,64 7,06 6,86 6 6,64 6,28 5,75 5,63 6 5,92 5,25 8,14 8,7 5,92 5,58 7,13 8,95 6 7 6,89 7,36 8,79 7 7,13 7,3 7,28 7,88 6,83 6,5 8,06 6,5 6,36 6,39 5 5 4,5 6 7,5 6,2 6,65 8,28 5 8,3 6,86 6,17 6 7,27 7,3 8,67 5,3 7,25 5 7,94 5,86 6,19 5 7,79 7 7,21 6,33 5,75 6,79 7,5 6,68 6,04 5,75 7,14 4,69
OPTA INDEX 41 229 1756 560 295 538 449 -7 301 660 419 20 17 94 418 320 1053 1000 410 576 369 126 20 312 616 331 897 798 945 814 467 729 419 908 1061 32 619 1210 359 26 -101 80 516 163 711 -29 60 638 -23 768 -32 707 623 432 681 -70 461 258 63 303 666 217 421 140 18 89 1063 651 1188 877 346 665 52
GAZZA INDEX 32 S 53 a a a 56 R 55 S 49 S 55 R S 41 a 64 a a a 30 a a 41 S R 69 a 51 a 40 R 57 a 71 R 49 a a a 53 S 73 a 53 a 55 a R a 75 S 63 R 68 a 65 S 62 a 84 a 52 S 42 R 69 R a a R a S S 70 S 62 S 62 S a 54 S a 56 R 44 R a S 57 R 55 S 48 S 40 a S a 44 S 38 R 47 a a 71 a a 41 a 38 a S a S a 83 R 63 R 67 R a 55 S 51 a 69 S 30 R
ATTACCANTI GIOCATORE ABBRUSCATO (PES) AMAURI (PAR) ANELKA (JUV) BALOTELLI (MIL) BARRETO D.S. (TOR) BELFODIL (PAR) BERGESSIO (CAT) BIANCHI (TOR) BOGDANI (SIE) BOJAN (MIL) BORRIELLO (GEN) BOSELLI (PAL) BUDAN (ATA) CALAIO' (NAP) CAMPOS TORO (UDI) CAPRARI (PES) CARAGLIO (PES) CASSANO (INT) CAVANI (NAP) CELIK (PES) DE LUCA (ATA) DENIS (ATA) DI NATALE (UDI) DIOP (TOR) DOUKARA (CAT) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL HAMDAOUI (FIO) EL SHAARAWY (MIL) EMEGHARA (SIE) FABBRINI (PAL) FLOCCARI (LAZ) GABBIADINI (BOL) GILARDINO (BOL) GIOVINCO (JUV) IBARBO (CAG) ICARDI (SAM) IMMOBILE (GEN) INSIGNE (NAP) JOVETIC (FIO) KABASELE (TOR) KEKO (CAT) KOZAK (LAZ) LARRONDO (FIO) LIVAJA (ATA) MALELE (PAL) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (SAM) MEGGIORINI (TOR) MENGA (TOR) MICCOLI (PAL) MOSCARDELLI (BOL) MURIEL (UDI) NENE' (CAG) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (ROM) OSVALDO (ROM) PALACIO (INT) PALOSCHI (CHI) PANDEV (NAP) PAOLUCCI (SIE) PARRA (ATA) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PINILLA (CAG) POZZI (SIE) QUAGLIARELLA (JUV) RANEGIE (UDI) REGINALDO (SIE) ROBINHO (MIL) ROCCHI (INT) ROZZI (LAZ) SAHA (LAZ) SAMASSA (CHI) SANSONE G. (SAM) SANSONE N. (PAR) SAU (CAG) SPERDUTI (PAL) THEREAU (CHI) TONI (FIO) VUCINIC (JUV) VUKUSIC (PES)
Che cosa sono tutti questi numeri? Semplicissimi i primi due: la media voto secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport, poi la media secondo il fantacalcio. La Magic media del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati che comincia con le presenze e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza index parte dal dato Opta ma va solo da 1 a 99 e viene tarato in pura funzione fantacalcistica tenendo conto non soltanto del passato ma anche del futuro, della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.
MEDIA VOTO 5.67 5.89 6.00 7.17 5.83 5.95 6.14 5.91 5.42 6.07 6.08 5.83 5.83 5.81 6.00 5.79 5.17 6.18 6.45 5.65 5.67 5.78 6.16 6.12 5.69 6.18 5.97 6.42 6.75 5.81 6.09 6.03 5.96 5.96 6.18 6.03 5.62 6.09 6.25 5.14 5.00 5.83 6.00 6.00 5.83 5.79 6.19 5.30 6.05 5.81 6.25 6.00 6.08 5.92 5.92 5.75 5.60 5.17 6.08 5.68 5.88 5.38 5.89 5.62 5.17 5.88 5.42 5.00 5.38 6.14 5.96 6.32 6.04 6.08 6.07 5.28
MAGIC MEDIA 5.90 6.68 6.00 11.17 5.94 6.86 7.07 6.68 6.25 6.75 6.97 5.83 6.67 6.11 6.00 5.96 5.17 7.59 8.75 6.23 5.79 6.94 8.11 6.00 6.22 6.70 6.57 8.31 9.62 6.31 7.18 6.78 7.21 6.89 6.38 7.38 6.38 6.70 7.82 5.00 5.00 5.83 6.00 7.38 6.80 6.08 7.09 5.10 7.35 6.57 6.25 7.00 7.55 7.05 7.62 6.12 6.80 5.00 7.58 6.35 5.93 5.25 7.46 5.94 6.50 6.46 5.33 5.00 5.12 6.73 7.00 7.74 6.71 7.18 7.07 5.25
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA
Super Derby Cassano+Balotelli uguale Goal a 1,68 Il 98% scommette su un Inter-Milan spettacolare Antonio segna a 3,40, Mario a 2,25. La «X» latita: 3,40 percentuali di gioco sulla partita, il risultato sembra già chiaro.
SONIA ARPAIA AGIPRONEWS
Entrambi cercano il bis dopo una serata perfetta. Il Milan reduce dall’impresa contro il Barça, la vittoria della definitiva rinascita rossonera che Allegri ha saputo trascinare puntando sui giovani; l’Inter che contro il Cluj ha dimostrato di essere ancora viva, dopo averne vinta solo una in campionato nelle ultime cinque.
LE QUOTE ECCO LE PIÙ GIOCATE
Pochi dubbi L’«effetto Barça»
spinge gli scommettitori Snai, che puntano dritti sui rossoneri: quasi sette su dieci (precisamente il 65%) hanno scelto il segno «2» che pure non viaggia a quota bassa, ma che lancia comunque il Milan, passato da 2,40 a 2,30 dopo la partita di Champions.
INFOGRAFICA GAZZETTA DELLO SPORT
tutt’altra storia rispetto al Barcellona e allora il successo in Romania, seppure importante per il cammino nerazzurro in Europa, pesa molto meno in chiave derby: sulla vittoria dell’Inter, bancata a 3,00, ci crede appena il 14% degli scommettitori mentre va meglio al pareggio scelto da due giocatori su dieci (21%). La «X» manca da otto anni (finì 0-0 nell’ottobre 2004) e pagherebbe 3,40. Protagonisti A trascinare nu-
meri e quote ci sono i protago-
NEL 2011-2012 POKER NERAZZURRO 1
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Insieme in azzurro Li avevamo
lasciati in estate, compagni in Nazionale agli Europei e protagonisti del primo gol segnato alla Germania in semifinale, ora si ritrovano di fronte da avversari in un bivio fondamentale per il campionato. Le quote lanciano SuperMario pronto a non sfigurare davanti ai suoi ex tifosi e offerto alla quota più bassa tra i marcatori del derby a 2,25. Per Fantantonio, autore dell’unica rete nella disastrosa trasferta di Firenze, la quota è ben più alta: un gol si gioca a 3,40. Gli altri Va meglio al compagno
Il pareggio che manca Il Cluj è
Quattordici a otto Nella sfida dell’umore hanno già vinto i rossoneri che vengono da un filotto più che positivo: quattro vittorie e due pareggi nel girone di ritorno, 14 punti totali, tre in più della capolista Juventus, fino al trionfo di mercoledì sera a San Siro. L’Inter ne ha raccolti appena 8 nello stesso periodo, con sole due vittorie. Così il derby di domani sera ha il sapore del dentro o fuori per la Champions, anche se il campionato è ancora lungo. Se però si guarda alle
nisti, i due ex dai destini incrociati: Mario Balotelli - l’asso nella manica dei rossoneri che da quando è arrivato la mette sempre dentro - e il «gemello» ex bad boy Antonio Cassano, che all’andata non è riuscito a castigare i vecchi compagni di squadra ed è pronto alla rivincita.
Antonio Cassano, 29 anni, 40 gare e 8 gol col Milan. E Mario Balotelli, 22 anni, 86 gare con 28 gol nell’Inter
di squadra Palacio, offerto a 2,90. Si sale a 4,00 per Guarin, dopo la doppietta rifilata al Cluj. Tutti su Balotelli senza dimenticare, però, El Shaarawy, che di gol ne ha segnati a ripetizione e che insegue il compagno di squadra sulla lavagna dei bomber del match a 2,50. Confronti Spettacolo garantito, si legge in lavagna, ovvero quello che è un po’ mancato nel match di andata e che domani sembra una certezza. L’Inter ha collezionato cinque Goal e quattro Over di fila, per il Milan gli esiti alti scendono a tre: entrambe le squadre a segno sono a 1,68 e convincono il 98% dei giocatori, almeno tre reti valgono 1,80 (86% delle puntate). © RIPRODUZIONE RISERVATA
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REUTERS
FACILE 90 EURO CON 10 GIOCATI
lascommessaimpossibile
MULTIPLA 1 Domani Serie A Domani Serie A Domani Premier League Domani Capital One Cup
di CARLO PELLEGATTI
COMPLICATA 132 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 2 Oggi Bundesliga Domani Serie A Domani Serie A Lunedì Serie A
h.18.00 Schalke-F.Dusseldorf h. 12.30 Sampdoria-Chievo h.15.00 Atalanta-Roma h.19.00 Udinese-Napoli
QUOTA «1 p.t.» 1,90 «1» 1,95 «Under» 1,83 «Over» 1,95
COLPACCIO 321 EURO CON 10 GIOCATI MULTIPLA 3 Oggi Liga Domani Olanda Domani Serie A DomaniLigue 1
h.18.00 Saragozza-Valencia h.12.30 Feyenoord-Psv h.15.00 Parma-Catania h.21.00 Psg-Marsiglia
QUOTA «2» 2,25 «X» 3,40 «1» 2,10 «Goal» 2,00
Viso Pallido vincente a Pisa è una puntata sicura come l’«1-X» di Milan-Barça Il «furto» dell’anno era l’«1X», a ben due e mezzo contro uno, di Milan-Barcellona. Non lo dico adesso, ma lo consigliavo, anche prima del match, ai miei amici scommettitori. I malfidenti sulle possibilità dei rossoneri possono, però, già rifarsi domani. La quota non sarà molto alta, ma a Pisa corre un cavallo che non può perdere. Si chiama Viso Pallido, chiamato così perché
3
le giornate in serie positiva del Genoa. Ballardini ci prova ancora e la doppia chance «X2» nella trasferta contro il Palermo si gioca a 1,64
0
le vittorie del Parma nel girone di ritorno. Dopo tre pareggi e tre sconfitte i gialloblù ospitano il Catania e vanno a caccia dell’«1», in quota a 2,10
ha una larga, inconfondibile macchia bianca sul muso. È montato dal fantino numero uno, Mirco Demuro, che ha lasciato appositamente la Francia per questa corsa, intitolata all’indimenticato allenatore Armando Renzoni. San Rossore offre corse equilibrate ed appassionanti nella domenica dedicata alla Ribot Cup, un trofeo riservato ai più bravi allievi fantini d’Europa. Tre arrivano dalla Francia, uno dall’Inghilterra,
Adam Beschizza, di origine pistoiese, vincitore della edizione 2012 del trofeo, il campione di Serbia, Goran Mesetovic, ma non manca un tedesco e quattro italiani, Fresu, Mezzatesta, Fiori ed Arras. Tre le corse riservate ai giovani jockeys. Nel premio My Tynis Veva, in programma alle 16,35, fra i più in forma Roncalli, ma a me piace Breaking Beat, reduce da corse positive anche se in gentlemen. L’ultima prestazione è devastante. Vince facile, lasciando a 8 lunghezze buoni performer come Bold Bahari e Cristof, sul terreno morbido che troverà anche domani. Dovesse primeggiare sulla sua distanza preferita, consiglio poi di mettere la vincita su Viso Pallido, per poter gustare Inter-Milan un po’ più ricchi! © RIPRODUZIONE RISERVATA
BUNDESLIGA
Schalke, chiudi la porta! In Bundesliga ha vinto una sola partita da novembre a oggi, ma ora lo Schalke può ripartire dalla Champions e il pari in Turchia. In casa con il Fortuna Dusseldorf l’«1» è a 1,45; il vantaggio già al 45’ vale 1,90, ma visto che la difesa tende a incassare almeno un gol in 11 delle ultime 12 uscite occhio alla rete degli ospiti a 1,58.
SERIE A
Siena spacciato Conte vola a 1,20 Cinque giorni fa ha conquistato 3 punti salvezza, ma poco può il Siena al cospetto di una Juve che deve rialzarsi dopo il k.o. a Roma. A Torino l’«1» di Conte travolge gli avversari a 1,20 e già la doppia «X2» fa impennare la quota a 4,20. Bassissimo anche il parziale/finale «1/1» a 1,55; Over a 1,57 e No Goal a 1,63.
4
gli Over centrati negli ultimi sei turni dal Bologna. Contro la Fiorentina, terzo attacco del campionato, l’esito alto è in tabellone a 1,83
6
i risultati utili consecutive del Cagliari. Contro il Torino - che ha perso una sola volta nelle ultime nove - il segno «1» vale 2,25
gli Over stagionali dell’Udinese, seconda nella classifica di questo esito (solo la Roma ne ha di più). Contro il Napoli l’esito alto è bancato a 1,95
È il 6 maggio 2012, finisce 4-2 per l’Inter 1. Tre gol di Milito (2 su rigore) 2. In mezzo la doppietta di Ibra (1 rigore) 3. E il destro finale di Maicon
QUOTA «No Goal» 1,63 «Over» 1,88 «Goal» 1,60 «Goal» 1,85
I NUMERI
15
FORTE/ANSA
h.15.00 Juventus-Siena h.15.00 Bologna-Fiorentina h.14.30 Man.City-Chelsea h.17.00 Bradford-Swansea
4 Appunti
3,00
Antonio Conte, 43 anni LAPRESSE
SERIE A
Roma favorita anche senza Totti L’entusiasmo della Roma è altissimo, ma l’assenza di Totti e De Rossi nella trasferta di Bergamo lascia qualche incertezza in lavagna. I giallorossi sono comunque favoriti (a 2,30), con l’Atalanta a 3,00 e il pareggio a 3,40. Dopo la gara con la Juventus, Under e Over sono entrambi a quota 1,83.
PREMIER
Contro il Chelsea Mancio non cade All’Etihad Stadium Mancini non ha mai perso contro il Chelsea. Né può permetterselo ora, visto che il City non vince da 3 turni. In caso di vittoria i Blues vanno a un punto dai Citizens, ma l’«1» è favorito a 1,90, «X» e «2» salgono a 3,60 e 3,75. Benitez ha messo in fila 6 Over e 5 Goal consecutivi e i due esiti valgono 1,65 e 1,60.
è bancato il gol di Niang: nel trio di creste del Milan è quello che parte più in sordina e che può diventare la sorpresa
4,00
Robinho mercoledì ha esultato dalla tribuna, stavolta se va a segno è un colpo a 4,00
Roberto Mancini, 48 anni AP
CAPITAL ONE CUP
Swansea trionfa Bradford in Goal Si rimane in Inghilterra per la finale di Capital One Cup con lo Swansea (rivelazione in Premier) e il Bradford, squadra di League Two. Il pronostico secco va nettamente a favore degli Swans, il cui «2» è bancato a 1,35 (a 2,00 la versione con handicap). Il Bradford può puntare al Goal, dato a 1,85.
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
MONDO
«Swindon, lascio al top Ma quanti colpi bassi» Di Canio entra di notte nello stadio per prendere le sue cose e i giornali lo attaccano: «Sono tutti pretesti per screditarmi» troppi colpi bassi. Il mio contratto parlava chiaro: acquisti e cessioni dovevano essere concordati con il sottoscritto, invece hanno venduto Ritchie senza dirmi nulla. Questa storia non finisce qui: con i dirigenti dello Swindon ci rivedremo in tribunale».
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI LONDRA
Ladro di fotografie. Mancava questa nel repertorio di Paolo Di Canio, sbattuto ieri sulle pagine di Daily Mail e Sun per essere entrato, due notti fa, nello stadio dello Swindon, aprendo il portone con le chiavi di cui era ancora in possesso. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’ex allenatore dello Swindon con alcuni componenti del suo staff. Secondo i tabloid, i nuovi proprietari del club, primo in League One, hanno già cambiato le serrature. Di Canio si è dimesso dal suo incarico il 18 febbraio. La squadra è stata temporaneamente affidata a due veterani, il centrocampista Tommy Miller e il difensore Darren Ward.
«Rispondo con una domanda: ma secondo voi sono un ladro? Sono andato nel mio ufficio a prendere oggetti personali ai quali sono affezionato. Ho preso le foto della mia storia allo Swindon, il cronometro, le scarpe da ginnastica. Ho provveduto poi a firmare alcuni oggetti recapitati nella sede
«Stanno cercando di costruirsi un alibi se la squadra dovesse accusare qualche contraccolpo. Lascio lo Swindon al primo posto. La scorsa stagione lo avevo portato in League One e stavo facendo il bis. Ho vinto 45 gare su 78. Ho la miglior media in Inghilterra dopo Ferguson».
dello Swindon nei giorni scorsi e ho ordinato a uno dei miei collaboratori di riconsegnare la busta con tutti questi oggetti da inviare ai miei fan. Ho lasciato anche il computer che mi era stato regalato dal club». Perché di notte?
«Ho trascorso molte notti nel
mio ufficio, lavorando fino alle due con il mio staff. A quell’ora ero semplicemente sicuro che non avrei disturbato nessuno». Perché ha lasciato lo Swindon?
«L’ho già spiegato nel comunicato di qualche giorno fa. Troppe promesse non mantenute e
Si parla di un possibile futuro di Di Canio in Premier League, alla guida del West Ham, ma anche in questo caso i giornali hanno sollevato perplessità.
«Mi accusano di costare molto e di aver definito una volta asini i miei giocatori. Cercano dei pretesti per screditarmi. Pago come sempre per questioni extracalcistiche: la vecchia storia delle mie simpatie politiche. Si attaccano a queste cose perché di Paolo Di Canio allenatore non possono proprio dire nulla». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SPAGNA
IL DRAMMA DELL’EX LAZIALE
Barcellona e Real stasera in campo La testa è al Clasico
Gascoigne lascia l’ospedale di Phoenix E ora due mesi di disintossicazione
Mourinho a casa del disperato Depor, i catalani ospitano il Siviglia. Martedì il ritorno della semifinale di Copa del Rey DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
Le coppe schiacciano Real Madrid e Barcellona, condizionano pensieri e formazioni, offrono preoccupazioni con le quali bisogna convivere. Oggi sono entrambe in campo, con la testa a martedì quando al Camp Nou il quinto Clasico della stagione deciderà chi andrà in finale di Copa del Rey. In attesa della semifinale Mourinho lascia a casa Xabi Alonso. Non gioca col Deportivo nemmeno Benzema ma qui l’assenza puzza di castigo: il francese è tornato gattone e Mou, che ha un gran bisogno di lui, cerca di svegliarlo. Così come ha fatto con Higuain e Marcelo, chiamati ad allenarsi nel giorno libero per cercare di recuperare forma perduta e perdere qualche chilo acquisito. Il Depor è disperatamente ultimo e sull’orlo del collasso finanziario. Il rivale del Barça è il Siviglia in arrivo al Camp Nou distratto dalla coppa: mercole-
HA DETTO DI CANIO
S «Troppe promesse non mantenute e colpi bassi. Il mio contratto parlava chiaro: acquisti e cessioni dovevano essere concordati con me»
Perché la storia delle fotografie è finita sui giornali?
Paolo Di Canio, 44 anni, era tecnico dello Swindon da maggio 2011 REUTERS Di Canio, che cosa è successo?
d
dì in casa dovrà cercare di rimontare il 2-1 per provare ad eliminare l’Atletico Madrid e andare in finale, cosa che potrebbe spingere Emery al turnover.
25ª GIORNATA Ath. Bilbao-Real Sociedad 1-3. Oggi Maiorca-Getafe, Saragozza-Valencia, Deportivo-Real Madrid, Barcellona-Siviglia. Domani Rayo Vallecano-Valladolid, Celta-Granada, Atletico Madrid-Espanyol, Betis-Malaga. Lunedì Levante-Osasuna. CLASSIFICA Barcellona 65, Atletico Madrid 53, Real Madrid 49, Malaga 42, Valencia, Real Sociedad 40, Rayo Vallecano 37, Betis 36, Levante 34, Siviglia, Getafe 32, Espanyol 31, Valladolid 30, Granada, Ath. Bilbao 26, Osasuna 25, Saragozza 24, Celta 20, Maiorca 18, Deportivo 16. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sfogo di Mancini «Nuovo tecnico al City, perché?» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
All’ennesima domanda sul futuro, alla vigilia di Manchester City-Chelsea, Roberto Mancini ha perso la pazienza: «Per quale ragione il City dovrebbe cambiare all’allenatore? Ho conquistato tre trofei negli ultimi diciotto mesi, sono il tecnico che ha vinto di più in Inghilterra negli ultimi tempi e continuate e martellarmi con queste cose». Lo sfogo di Mancio ha fatto subito il giro di web e social forum, nel giorno in cui il Guardian ha pubblicato un’intervista in esclusiva con il tecnico italiano. Grande Ancelotti Mancio ha confessato che Ca-
S «Pago come sempre per questioni extracalcistiche: la vecchia storia delle mie simpatie politiche. Ma come allenatore non possono dirmi niente»
vani, Suarez e Falcao sono i suoi sogni proibiti, di essere deluso da Nasri «perché ha grandissime potenzialità, ma sta rendendo al cinquanta per cento» e ha ribadito che il portiere Joe Hart «ha commesso troppi errori. Si è montato la testa e deve ritrovare l’umiltà». Mancio ha anche attaccato la politica del Chelsea «troppi cambi di allenatore, licenziare Ancelotti che è uno dei migliori al mondo mi è sembrato assurdo» e ha preso le distanze da Wenger: «Siamo diversi, io voglio vincere». United in campo Oggi torna la Premier. Lo Uni-
ted, dove Nani potrebbe prolungare il contratto, gioca sul campo del QPR. Domani City-Chelsea, lunedì derby West Ham-Tottenham. bold 27a GIORNATA Anticipo Liverpool-Swansea 5-0. Oggi Fulham-Stoke, Arsenal-Aston Villa, Norwich-Everton, QPRangers-Manchester Utd, Reading-Wigan, West Bromwich-Sunderland. Domani Manchester City-Chelsea, Newcastle-Southampton. Lunedì West Ham-Tottenham CLASSIFICA Manchester Utd 65; Manchester City 53; Chelsea 49; Tottenham 48; Arsenal 44; Everton 42; Liverpool 39; Swansea e West Bromwich 37; Stoke 33; West Ham 30; Fulham, Sunderland e Norwich 29; Southampton e Newcastle 27, Aston Villa 24; Reading 23; Wigan 21; QPR 17.
dopo la tragedia
LONDRA Paul Gascoigne (foto Ap) è stato dimesso
dall’ospedale americano in cui era ricoverato in terapia intensiva ed è stato trasferito in una clinica dell’Arizona per una disintossicazione di due mesi in totale isolamento. Lo ha riferito il quotidiano Daily Mail. «Gazza sa che ora tocca a lui — ha dichiarato un amico al tabloid inglese —. È una strada molto lunga ma la cosa positiva è che è determinato a fare le cose per bene». Durante la disintossicazione dall’alcol in una clinica specializzata di Phoenix, il 45enne ex centrocampista della Lazio e della nazionale inglese
«non potrà ricevere visite». Gascoigne, che soffre di depressione e di gravi problemi di salute legati all'alcolismo, era stato ricoverato il 9 febbraio per una crisi cardiocircolatoria dovuta all'astinenza dall’alcol a cui si stava sottoponendo per l'avvio della disintossicazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ottimismo Messi Ieri Mou ha
mandato il giovane Morata in conferenza stampa, Roura invece si è presentato puntuale: «La squadra è ferita, ma se c’è qualcuno che merita credito è il Barça». Si è fatto vivo, con poche parole a un social network cinese, anche Leo Messi: «Non abbiamo fatto una buona partita ma crediamo in noi stessi per la rivincita. Sono sicuro che recupereremo».
PREMIER LEAGUE
GERMANIA
FRANCIA
Eintracht al palo: 0-0 a Friburgo Oggi c’è il Bayern
Eysseric-Civelli Il Nizza sale e inguaia il Reims
23a GIORNATA
Corinthians a porte chiuse RIO (m.can.) Il Corinthians giocherà a porte chiuse le partite interne di Libertadores e non avrà diritto a biglietti in trasferta per due mesi. Il club brasiliano, però, ricorrerà contro la sentenza federale per la responsabilità nella morte del tifoso boliviano di 14 anni, Kevin Douglas Beltrán Espada, avvenuta mercoledì a Oruro, Bolivia, nella gara San José-Corinthians 1-1. Un bengala lanciato dagli spalti ha colpito Espada all’occhio destro subito dopo il gol della squadra brasiliana. La polizia locale ha arrestato 12 tifosi del Corinthians.
26a GIORNATA
Friburgo-Eintracht F. 0-0. Oggi: Bayern-Werder, Stoccarda-Norimberga, Augsburg-Hoffenheim, Hannover-Amburgo, Mainz-Wolfsburg, Schalke-Fortuna D. Domani: Borussia Mönch.-Borussia Do., Greuther-Leverkusen
Nizza Reims 2 0. Oggi Rennes Sochaux, Valenciennes Tolose, Troyes Bastia, Evian/Thonon Montpellier, Nancy St.Etienne, Ajaccio Lilla. Domani Lione Lorient, Bordeaux Brest, Psg Marsiglia
CLASSIFICA Bayern 57; Borussia Do. 42; Leverkusen 41; Eintracht F. 38; Friburgo 35; Amburgo 34; Mainz 32; Hannover, Schalke e Borussia Mönch. 30; Werder e Stoccarda 28; Fortuna D. 27; Norimberga e Wolfsburg 26; Hoffenheim 16; Augsburg 15; Greuther Fürth 12.
CLASSIFICA Paris Sg 51; Lione 48; Marsiglia 46; Nizza 45; St.Etienne 41; Rennes 40; Lorient 39; Montpellier e Bordeaux 38; Lilla 37; Valenciennes 33; Tolosa 32; Ajaccio 29; Sochaux e Bastia 26; Brest 25; Reims 24; Evian/Thonon 23; Troyes 19; Nancy 18
Taccuino GHANA
Paintsil accoltella la moglie ACCRA (Ghana) John Paintsil, difensore dei Black Stars, è stato arrestato dalla polizia con l’accu sa di aggressione e ferite alle moglie. Paintsil avrebbe accoltellato la moglie Rihlove dopo un litigio: la accusa va di avergli rubato 20 mila dollari.
ANTI DISCRIMINAZIONE
Appello West Ham e Tottenham LONDRA «Non tollereremo alcuna forma di comportamento discriminatorio e cacceremo, uno per uno, i tifosi che non meritano di rappresentare il nostro club»: è l’appello del West Ham ai propri tifosi in vista del derby col Tottenham che ha chiesto a sua volta un comportamento esemplare ai fan.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
26
SERIE B
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
27a GIORNATA
Novara 6 ancora irresistibile Spezia sommerso di gol. Terza vittoria di fila per Aglietti, playoff più vicini SPEZIA NOVARA
0 6
PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Fernandes al 22’, Lepiller al 29’ p.t.; Seferovic al 15’, Gonzalez al 19’, Pesce al 31’, Lazzari al 39’ s.t.
SPEZIA (4-4-2) Guarna 4; Benedetti 4,5, Schiavi 5, Romagnoli 4,5, Garofalo 5; Piccini 5 (dal 1’ s.t. Di Gennaro 5,5), Lollo 4,5, Musacci 5, Bovo 5 (dal 27’ s.t. Porcari s.v.); Sansovini 5, Pichlmann 5 (dal 16’ s.t. Okaka 5). PANCHINA Iacobucci, Madonna, Mario Rui, Faye Balla. ALLENATORE Atzori 5.
NOVARA (4-3-3) Bardi 6,5; Colombo 6,5, Lisuzzo 7, Ludi 7 (dal 25’ s.t. Perticone 6,5), Crescenzi 6,5; Fernandes 8 (dal 22’ s.t. Marianini 6,5), Buzzegoli 7, Pesce 7,5; Gonzalez 8 (dal 32’ s.t. Lazzari s.v.), Seferovic 7, Lepiller 7,5. PANCHINA Kosicki, Rubino, Parravicini, Ghiringhelli. ALLENATORE Aglietti 7,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 7. GUARDALINEE Iori 7 - Valeriani 7. AMMONITI Romagnoli (S), Lollo (S), Lisuzzo (N) e Schiavi (S) per gioco scorretto; Seferovic (N) per c.n.r. NOTE paganti 1.256, incasso di 12.576,80 euro; abbonati 4.150, quota di 44.457,63 euro. Tiri in porta 3 (con un palo)-8 (con un palo). Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 5-1. Angoli 2-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 2’.
vinto con un crescendo esaltante e devastante.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BINDA LA SPEZIA
Il colpo da playoff lo fa il Novara, che trionfa a La Spezia segnando sei gol e si porta a -2 dal sesto posto in attesa delle gare di oggi e dello sconto dal Tnas (ma ci sarà anche una penalizzazione per il mancato pagamento dei contributi). Un micidiale uno-due nel primo tempo ha segnato la partita, che ha visto l’ottavo successo (terzo di fila) di Aglietti in 12 partite. Al Picco è ancora vivo il ricordo della precedente partita con l’Ascoli (da 0-3 a 4-3), ma non è sempre festa. E’ arrivato un tracollo senza precedenti. Atzori è sul banco degli imputati. La rinuncia a Di Gennaro a favore di un centrocampo muscolare non è comprensibile, non si ricorda un’azione lineare e i muscoli non sono riusciti nemmeno a tenere a bada il Novara, che ha preso in mano il gioco e
Goleada Ripresa con Di Gennaro trequartista e Spezia con il 4-3-1-2. Unico sussulto un palo di Pichlmann (8’), poi il crollo. Il Novara in scioltezza ha chiuso la gara con tre rasoiate dal limite (13 gol da fuori area, il massimo in B, e stavolta è una mossa studiata da Aglietti in settimana) e un tocco di classe: Seferovic ha avuto il tempo di stoppare, girarsi e infilare di sinistro; Gonzalez ha controllato, preso la mira e messo all’incrocio; Pesce ha anticipato Guarna con un tocco sotto; Lazzari ha chiuso grazie alla seconda papera del portiere. Risale il Novara e sprofonda lo Spezia. Dopo Serena sono arrivate tre sconfitte, un pari e una vittoria. Da qui la contestazione, comprensibile e comunque nemmeno feroce come nei giorni più difficili. Atzori rischia, e non solo lui. Doveva essere un anno di vertice, rischia di essere quello dello scollamento dalla città.
La chiave Aglietti è partito con il tridente molto largo per tenere bassi gli esterni dello Spezia, soprattutto Garofalo su Gonzalez, mentre su Lepiller si allargava Benedetti: per questo il 3-5-2 di Atzori s’è tramutato in 4-4-2. E’ diventata la partita che il Novara voleva e sono fioccati i gol. A sbloccare la gara è stato il gioiello Fernandes (1994), portoghese arrivato dal Boavista per la Primavera e da due mesi in prima squadra: dopo un palo di Crescenzi, l’azione è proseguita e da destra Gonzalez ha servito al cen-
h 8 il migliore FERNANDES (Novara) Il più giovane sblocca la partita e regala giocate di classe: farà strada
Bruno Fernandes, 18 anni, festeggia con Gonzalez il suo primo gol PEGASO
Così oggi (ore 15) L’EMPOLI RECUPERA TAVANO, NEL PADOVA BONAZZOLI COMINCIA IN PANCHINA CLASSIFICA SQUADRE
PT
SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) EMPOLI JUVE STABIA MODENA (-2) PADOVA BRESCIA NOVARA (-4) ASCOLI (-1) CITTADELLA SPEZIA CESENA TERNANA CROTONE (-2) LANCIANO REGGINA (-2) BARI (-7) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6)
58 51 47 43 39 38 36 35 34 34 33 32 32 31 30 30 30 29 26 25 17 16
PARTITE G V N P 26 18 4 4 26 15 6 5 26 13 8 5 26 12 8 6 26 10 9 7 27 10 8 9 26 10 8 8 26 8 11 7 26 7 13 6 27 11 5 11 26 9 7 10 26 8 8 10 27 8 8 11 26 7 10 9 26 7 9 10 26 8 8 10 26 6 12 8 26 7 10 9 26 8 9 9 26 5 10 11 26 4 5 17 27 4 10 13
RETI F S 54 21 49 33 37 21 35 28 41 39 41 39 34 30 30 30 33 27 41 29 34 35 32 38 36 44 29 42 25 28 25 33 27 36 24 30 32 29 29 37 20 45 29 43
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSI
PROSSIMO TURNO Martedì 26, ore 20.45 ASCOLI-SASSUOLO (0-1); BRESCIA-EMPOLI (1-1); GROSSETO-VICENZA (1-2); LIVORNO-CROTONE (2-1); MODENA-LANCIANO (1-1); PADOVA-JUVE STABIA (0-1); PRO VERCELLI-CITTADELLA (0-3); REGGINA-SPEZIA (0-1); TERNANA-NOVARA (2-1); VARESE-CESENA (0-2). Mercoledì 27, ore 20.45 BARI-VERONA (0-1).
LANCIANO REGGINA
CESENA ASCOLI
CITTADELLA LIVORNO
CROTONE TERNANA
EMPOLI PADOVA
ASCOLI (3-5-1-1) 22 MAURANTONIO 5 PRESTIA 13 RICCI 26 PECCARISI 2 SCALISE 8 DI DONATO 18 LOVISO 23 CAPECE 21 PASQUALINI 4 FOSSATI 30 FECZESIN All. SILVA
CITTADELLA (4-3-3) 22 CORDAZ 19 SOSA 6 COLY 5 PELLIZZER 4 BIRAGHI 2 VITOFRANCESCO 16 BASELLI 18 SCHIAVON 7 DI ROBERTO 14 DUMITRU 13 DI NARDO All. FOSCARINI
LIVORNO (3-4-3) 1 MAZZONI 17 CECCHERINI 27 EMERSON 11 LAMBRUGHI 28 SCHIATTARELLA 23 DUNCAN 16 GENTSOGLOU 3 GEMITI 24 BIGAZZI 9 PAULINHO 8 DIONISI All. NICOLA
CROTONE (4-3-3) 33 CAGLIONI 18 DEL PRETE 21 ABRUZZESE 14 LIGI 3 MIGLIORE 17 MAIELLO 29 CRISETIG 6 ERAMO 9 GABIONETTA 11 CIANO 10 DE GIORGIO All. DRAGO
TERNANA (3-5-2) 22 BRIGNOLI 13 FAZIO 23 BROSCO 15 LAURO 27 RAGUSA 8 CARCURO 5 MIGLIETTA 34 SCOZZARELLA 3 VITALE 9 LITTERI 21 ALFAGEME All. TOSCANO
EMPOLI (4-3-1-2) 34 BASSI 2 LAURINI 14 PRATALI 13 REGINI 23 HYSAJ 11 CROCE 6 VALDIFIORI 18 SIGNORELLI 8 SAPONARA 7 MACCARONE 10 TAVANO All. SARRI
PADOVA (4-4-2) 1 SILVESTRI 2 RISPOLI 13 LEGATI 6 TREVISAN 27 PICCINNI 4 DE FEUDIS 9 IORI 33 RENZETTI 10 FARIAS 21 BABACAR 11 CUTOLO All. COLOMBA
PANCHINA 1 Ravaglia, 15 Brandao, 36 Consolini, 6 Meza Colli, 37 Arrigoni, 24 Graffiedi, 30 Rodriguez
PANCHINA 1 Gomis, 6 Faisca, 14 Legittimo, 20 Conocchioli, 7 Russo, 16 Colomba, 9 Soncin.
PANCHINA 1 Pierobon, 15 Ciancio, 3 De Vito, 24 Busellato, 11 Minesso, 20 Martignago, 8 Pecorini
PANCHINA 33 Aldegani, 5 De Carli, 6 Salviato, 15 Molinelli, 26 Siligardi, 21 Vacca, 20 Dell'Agnello
PANCHINA 12 De Luca, 13 Mazzotta, 15 Checcucci, 24 Matute, 4 Galardo, 20 Caetano, 9 Pettinari
PANCHINA 1 Ambrosi, 2 Ferraro, 6 Di Deo, 20 Dianda, 11 Sinigaglia, 29 Maniero, 33 Ceravolo.
PANCHINA 22 Pelagotti, 32 Accardi, 26 Tonelli, 30 Bationo, 28 Casoli, 20 Pucciarelli, 17 Shekiladze
PANCHINA 30 Calderoni, 25 Dellafiore, 16 Viviani, 20 De Vitis, 17 Jelenic, 3 Vantaggiato, 28 Bonazzoli
ARBITRO Castrignanò di Roma GUARDALINEE Vicinanza-Carbone PREZZI da 13 a 35 euro TV Sky Calcio 10 e B Tv
ARBITRO Velotto di Grosseto GUARDALINEE Bianchi-Di Iorio PREZZI da 13 a 45 euro TV Sky Calcio 5 HD e B Tv
ARBITRO Merchiori di Ferrara GUARDALINEE Manzini-Santuari PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 7 HD e B Tv
ARBITRO Pasqua di Tivoli GUARDALINEE Raparelli-Liberti PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e B Tv
(andata 0-1) CESENA Allarme-neve: in allerta 40 spalatori. Bisoli deve scegliere tra Giandonato e Meza Colli. Squalificati Coppola. Diffidati Brandao, Comotto, Ghessa, Giandonato, Granoche, Meza Colli, Parfait e Succi. ASCOLI Soncin c’è, ma non è al top, Fossati dietro Feczesin. Squalificati Zaza. Diffidati Feczesin, Fossati, Morosini, Pasqualini, Peccarisi, Russo, Soncin.
(andata 2-2) CITTADELLA Convocato Gasparetto dopo un lungo stop. Dumitru centravanti supportato da Di Roberto, Di Nardo favorito su Minesso e Martignago. Squalificati Di Carmine e Paolucci. Diffidati Biraghi, Coly, Di Roberto e Pellizzer. LIVORNO Siligardi e Salviato si giocano un posto da esterno. Conferma della difesa a 3. Squalificati Bernardini, Cellerino. Diffidati Salviato, Belingheri, Gemiti, Dionisi.
(andata 0-1) CROTONE De Giorgio dal 1’. Galardo e Maiello si giocano un posto da titolare. Squalificati nessuno. Diffidati Migliore, Caglioni, Abruzzese, Correia, Matute, Addae, Torromino e Del Prete. TERNANA Ceravolo non ha recuperato e potrebbe finire in panchina insieme a Dianda. In difesa Fazio è favorito su Ferraro. Squalificati nessuno. Diffidati Botta, Litteri, Ciofani, Brosco, Ragusa, Vitale.
(andata 0-2) EMPOLI Regini sembrava in forse per influenza, ma ce la fa. Anche Tavano ha recuperato dopo un risentimento al ginocchio. Squalificati Moro. Diffidati Hysaj, Tonelli, Valdifiori e Regini. PADOVA Trasferta in treno per evitare il pericolo neve. Prima convocazione per Bonazzoli, ko Raimondi per un trauma alla coscia sinistra. Squalificati nessuno. Diffidati Zè Eduardo, De Vitis, Iori, Viviani.
LANCIANO (4-3-3) 33 LEALI 27 ALMICI 2 AQUILANTI 6 AMENTA 3 MAMMARELLA 22 DI CECCO 8 MINOTTI 10 VOLPE 5 PICCOLO 25 PLASMATI 7 TURCHI All. GAUTIERI
REGGINA (3-5-2) 22 BAIOCCO 2 ADEJO 3 ELY 21 DI BARI 11 ANTONAZZO 14 HETEMAJ 18 COLUCCI 17 BARILLA’ 29 RIZZATO 9 DI MICHELE 26 COMI All. DIONIGI
PRO VERCELLI (4-4-2) 1 VALENTINI 6 MODOLO 5 BORGHESE 4 RANELLUCCI 25 SCAGLIA 8 ERPEN 2 GENEVIER 27 ROSSO 20 CRISTIANO 32 RAGATZU 13 GRECO All. BRAGHIN
BARI (4-3-3) 1 LAMANNA 23 CEPPITELLI 3 DOS SANTOS 14 POLENTA 29 ROSSI 25 DEFENDI 30 DE FALCO 8 SCIAUDONE 10 BELLOMO 18 CAPUTO 21 GHEZZAL All. TORRENTE
PANCHINA 12 Casadei, 15 Rosania, 26 Scrosta, 23 D’Aversa, 20 Paghera, 19 Falcinelli, 9 Fofana.
PANCHINA 1 Facchin, 5 Freddi, 27 D’Alessandro, 23 Bombagi, 19 Campagnacci, 28 Louzada, 16 Gerardi.
PANCHINA 12 Miranda, 23 Sini, 17 Scavone, 7 Grossi, 19 Germano, 11 Iemmello, 9 Eusepi.
PANCHINA 12 Pena, 20 Ristovski, 24 Aprile, 19 Fedato, 27 Iunco, 7 Galano, 26 Altobello
VERONA VARESE
VICENZA SASSUOLO
VERONA (4-3-3) 1 RAFAEL 29 CACCIATORE 18 MORAS 20 MAIETTA 6 MARTINHO 4 LANER 19 JORGINHO 10 HALLFREDSSON 21 GOMEZ 8 CACIA 13 SGRIGNA All. MANDORLINI
VARESE (4-4-2) 1 BRESSAN 2 PUCINO 25 TROEST 19 REA 32 FRANCO 33 FERREIRA PINTO 8 CORTI 5 DAMONTE 7 ODUAMADI 27 JUAN ANTONIO 21 EBAGUA All. CASTORI
PANCHINA 33 Berardi, 3 Albertazzi, 14 Bianchetti, 16 Nielsen, 7 Rivas, 17 Carrozza, 9 Ferrari
PANCHINA 22 Bastianoni, 13 Fiamozzi, 26 Lazaar, 29 Kone, 24 Zecchin, 11 Scapuzzi, 9 Martinetti
MODENA BRESCIA
VICENZA (4-4-2) 44 BREMEC 3 BRIGHENTI 18 CAMISA 30 MILANOVIC 27 DI MATTEO 7 BELLAZZINI 35 CINELLI 4 CIARAMITARO 30 SEMIOLI 9 BOJINOV 19 MALONGA All. DAL CANTO
SASSUOLO (4-3-3) 1 POMINI 23 GAZZOLA 20 BIANCO 26 TERRANOVA 3 LONGHI 6 BIANCHI 4 MAGNANELLI 7 MISSIROLI 19 TROIANIELLO 25 BERARDI 28 CATELLANI All. DI FRANCESCO
PANCHINA 1 Pinsoglio, 26 Gentili, 24 Rigoni, 21 Castiglia, 29 Padalino, 11 Tiribocchi, 10 Giacomelli
PANCHINA 22 Pigliacelli, 24 Marzorati, 11 Frascatore, 10 Troiano, 13 Chibsah, 21 Laribi, 18 Luppi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MOMENTO POSITIVO
CESENA (4-2-3-1) 22 CAMPAGNOLO 25 CECCARELLI 26 VOLTA 5 TONUCCI 14 COMOTTO 13 PARFAIT 16 GIANDONATO 27 DEFREL 19 SUCCI 7 D’ALESSANDRO 11 GRANOCHE All. BISOLI
PRO VERCELLI BARI
tro per la girata vincente del talento azzurro. La mazzata per lo Spezia 7’ dopo: tiro di Lepiller da 25 metri con effetto che Guarna s’è lasciato sfuggire in gol; ennesimo errore del portiere arrivato a gennaio da Ascoli e promosso precipitosamente al posto di Iacobucci.
(ore 18)
MODENA (4-3-3) 1 COLOMBI 25 GOZZI 6 ANDELKOVIC 28 ZOBOLI 13 PERNA 7 STURARO 33 MORETTI 8 SIGNORI 31 PAGANO 9 ARDEMAGNI 23 PISCITELLA All. MARCOLIN
BRESCIA (3-5-2) 1 ARCARI 6 ANT. CARACCIOLO 21 DE MAIO 25 CALDIROLA 15 ZAMBELLI 18 LASIK 20 ROSSI 8 SCAGLIA 3 DAPRELA' 9 AND. CARACCIOLO 32 CORVIA All. CALORI
PANCHINA 12 Manfredini, 5 Minarini, 21 Dalla Bona, 4 Nardini, 32 Lazarevic, 10 Mazzarani, 11 Stanco
PANCHINA 12 Cragno, 2 Rosso, 17 Benali, 19 Finazzi, 4 Saba, 7 Picci, 11 Mitrovic
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ARBITRO Irrati di Pistoia GUARDALINEE Cucchiarini-Pegorin PREZZI si gioca a porte chiuse TV Sky Calcio 9 e B Tv
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(andata 1-0) LANCIANO Due dubbi: Paghera o Di Cecco al posto di Vastola. Plasmati o Falcinelli come centrale offensivo. Squalificati Vastola. Diffidati Leali, Paghera, Casadei, Volpe, Turchi, Almici. REGGINA L’unica variante a centrocampo con Hetemaj al posto di Bombagi. Si è ripreso Gerardi, ma andrà in panchina. Squalificati nessuno. Diffidati Adejo, Armellino, Lucioni, Ely.
(andata 1-2) PRO VERCELLI Si gioca a porte chiuse: la Corte di Giustizia federale ha respinto il ricorso e confermato la sentenza del giudice sportivo. Vinci in dubbio. Squalificati Abbate. Diffidati Erpen, De Silvestro e Fabiano. BARI Sabelli a casa con la febbre. Possibile il rilancio di Dos Santos in retroguardia. Squalificati nessuno. Diffidati Caputo, Ceppitelli, Sabelli, Sciaudone.
(andata 3-0) VERONA Si ferma Cocco, bloccato da una gastroenterite: si aggiunge agli infortunati Agostini e Crespo. Con la squalifica di Bacinovic, Jorginho torna in cabina di regia. Ballottaggio Sgrigna-Rivas Squalificati Bacinovic. Diffidati Moras. VARESE Rientrano Bressan, Rea, Damonte. Juan Antonio debutta dal 1’. Oduamadi è favorito su Zecchin. Squalificati Filipe. Diffidati Corti, Pucino, Zecchin.
(andata 1-2) VICENZA Niente da fare per Martinelli e Laczko: in difesa Di Matteo. Semioli, Padalino e Bellazzini in ballottaggio per due maglie. Squalificati nessuno. Diffidati Pinsoglio, Martinelli, Pisano, Ciaramitaro. SASSUOLO Bianco in difesa l’unica novità. Tridente senza centravanti con Catellani e Berardi a scambiarsi compiti e ruoli. Squalificati Pavoletti. Diffidati Bianchi, Terranvova, Troianiello, e Troiano.
(andata 1-2) MODENA Il Gos (gruppo operativo sicurezza) ha rinviato a questa mattina la decisione su un possibile rinvio. Terreno in buone condizioni, attesa però altra neve durante la gara, Squalificati nessuno. Diffidati Dalla Bona, Gulan e Signori. BRESCIA Sicuro il ritorno al 3-5-2 dopo 3 mesi. Fiducia ai due Caracciolo. Lasik o Finazzi a centrocampo. Squalificati Budel. Diffidati And. Caracciolo, Lasik, Saba
La rinascita del Vicenza: ora ci prova col Sassuolo
Alessandro Dal Canto, 37 LAPRESSE ALBERTA MANTOVANI VICENZA
Prima del derby di Verona era una squadra con un piede in Prima divisione, staccata anche dalla zona playout, poi nel giro di una settimana il Vicenza s'è guadagnato l'etichetta di ammazzagrandi vincendo prima al Bentegodi e poi a Brescia. E oggi contro il Sassuolo lanciato verso la promozione i biancorossi proveranno a confermare la fresca fama e ad infilare il clamoroso tris. Artefice della trasformazione Alessandro Dal Canto che però resta con i piedi per terra: «Siamo sempre terzultimi e anche se abbiamo avvicinato il Bari la nostra situazione resta delicata, ovvio battere in trasferta Verona e Brescia ha avuto un effetto positivo». Quanti nuovi La partita con il Sassuolo diventa quasi una prova del nove per un Vicenza che, malgrado l'innesto di 7 nuovi giocatori, nelle ultime due gare ha mostrato di saper essere un buon collettivo, ma l'impegno è davvero tosto e Dal Canto dice: «Il Sassuolo è il Pescara di quest'anno: ha tutto per far bene e andare in serie A». E il Vicenza, probabilmente, gli lascerà l'iniziativa: «Non dobbiamo snaturare l'identità che stiamo trovando, la compattezza che ci ha aiutato a vincere a Verona e a Brescia: attaccarlo senza mantenere gli equilibri sarebbe da scriteriati». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE B 27a GIORNATA
Scatto Juve Stabia in zona playoff Andrea Mandorlini, 52 anni, allenatore del Verona: ha perso le ultime partite con Vicenza e Novara IORIO
C’è aria di crisi ma Mandorlini non ci pensa Verona col Varese dopo due k.o. di fila Il d.s. Sogliano: «Io sto con il tecnico» GIOVANNI VITACCHIO VERONA
«Io sto con Mandorlini». Sono bastate queste poche parole, pronunciate dal direttore sportivo Sean Sogliano, a spegnere la crisi in casa del Verona. Una dichiarazione di intenti della società (vera o di circostanza, lo dirà il tempo) che mette fine alle tante voci che in questi giorni hanno travolto il tecnico. In città, quando le cose vanno male, gli spifferi diventano uragani, e così dopo la sconfitta di Novara, la seconda consecutiva dopo quella del Bentegodi nel derby contro il Vicenza, sull’allenatore
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di Ravenna si è allungata la lunga ombra di Devis Mangia, c.t. dell’Under 21. Le voci, prive di ogni ufficialità, di un contatto con l’ex tecnico della Primavera del Varese, spazzate vie con quattro piccole parole: «Io sto con Mandorlini». E non sembra davvero una fiducia a tempo. Non si cambia Difficile pensare a una soluzione pro tempore di un traghettatore che avrebbe il compito di portare in A il Verona, ma che poi dovrebbe salutare. Mandorlini è, e resta, sulla sua panchina. Per lui e per tutta la squadra, che ora non ha più alcun alibi visto l’orientamento societario, ini-
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Dente avvelenato Al Bentego-
di, contro il Varese che cacciò fuori i gialloblù nel ritorno della semifinale dei playoff. Una gara che lasciò dietro di sé tante polemiche per un rigore non dato al Verona, proprio quando il risultato era sull’1-0 per l'Hellas e il raddoppio avrebbe rimesso in linea di galleggiamento Ceccarelli e compagni, dopo il 2-0 dell’andata dei lombardi. Finì 1-1, senza possibilità di appello. Questa sarà diversa. «Partita da ultima spiaggia? Assolutamente no - dice Mandorlini - è un errore da non commettere. Quella contro il Varese è un partita importante, difficile, ma poi ce ne saranno altre quindici altrettanto fondamentali». In tanti si domandano se ci sarà qualche cambiamento di modulo, ma l’allenatore smonta ogni speculazione: «Questa squadra si identifica in un modo di giocare, il 4-3-3, che da quando sono qui io ci ha fatto fare un mare di punti e ci ha fatto vincere oltre il cinquanta per cento di partite. Non cambiamo, andiamo avanti sulla nostra linea».
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PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Zito (JS) al 12’ p.t.; Mancino (G) al 12’, Bruno (JS) al 31’ s.t.
JUVE STABIA (3-5-2) Seculin 6,5; Martinelli 6, Scognamiglio 6, Murolo 5,5; Baldanzeddu 6, Verdi 6 (dal 15’ s.t. Suciu 6), Doninelli 6 (dal 32’ s.t. Agyei 6,5), Caserta 6,5, Zito 7; Bruno 7, Cellini 5,5 (dal 24’ s.t. Acosty 6). PANCHINA Nocchi, Improta, Guarino, Jidayi. ALLENATORE Braglia 7. GROSSETO (4-4-2) Lanni 5,5; Donati 5,5, Feltscher 5,5 (dal 45’ p.t. Padella 6), Iorio 5,5, Som 5,5; Soddimo 5 (dall’8’ s.t. Foglio 6), Crimi 6, Obodo 6, Mancino 6,5; Gimenez 5,5 (dal 36’ s.t. Coulibaly 6), Piovaccari 5,5. PANCHINA Franza, Barba, Mandorlini, Calderoni. ALLENATORE Moriero 5,5. ARBITRO Cervellera di Taranto 6. GUARDALINEE Stallone 6-Marinelli 6. ESPULSI il tecnico Braglia (JS) per proteste al 33’ s.t. AMMONITI Cellini (JS), Seculin (JS), Gimenez (G), Zito (JS) e Mancino (G) per c.n.r.; Crimi (G) e Padella (G), per gioco scorretto; Bruno (JS), Agyei (JS) e Foglio (G) per proteste. NOTE paganti 460, incasso di 5.429,50 euro; abbonati 1.405, quota di 15.989 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 4-4. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’.
h 7 il migliore BRUNO (Juve Stabia) Il gol-vittoria è un graffito da goleador d’annata: in scivolata nell’acquitrino
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)
Scatto-playoff della Juve Stabia. Dopo due gare i campani tornano a vincere e centrano il primo successo interno del 2013. Ottava sconfitta esterna di fila per il fanalino di coda Grosseto. Un bel gol di Bruno al 31’ della ripresa risolve la sfida. Gara combattuta, a tratti equilibrata, ma decisa dalla superiorità dei campani, lucidi nel cogliere il momento per svoltare. La chiave Cambio della guardia tra i pali della Juve Stabia: dopo 5 gare torna titolare Seculin. Squalificati Dicuonzo, Mezavilla e Gorzegno. Braglia opta per un 3-5-2 molto elastico. Mediana puntellata con Baldanzeddu e Zito esterni. In avanti, rilanciato Cellini. Nel Grosseto, nuovo assetto col 4-4-2. In difesa si rivedono Iorio e Som. A metà campo, infortunato Jadid, riecco Obodo, mentre sulla destra viene arretrato Soddimo con Mancino sull’altra fascia. In attacco, fiducia a Gimenez. I toscani cercano di sorprendere subito, ma Scognamiglio anticipa Piovaccari. Non sbagliano, invece, i campani al 12’: incursione sulla sinistra di Zito, che infila Lanni col suo primo gol in questo campionato. Il vantaggio ca-
rica la squadra di Braglia. La formazione di Moriero lotta tra molte difficoltà. Grossa occasione per Piovaccari al 36’: diagonale a lato. Un infortunio per parte: la Juve Stabia sostituisce Doninelli con Agyei, il Grosseto avvicenda Feltscher con Padella. Botta e risposta In avvio di ripresa Juve Stabia vicina al raddoppio: pregevole spunto di Verdi, ma il tiro è debole. Moriero ritocca il centrocampo: fuori Soddimo, entra Foglio che va sulla sinistra, mentre Mancino cambia fascia. Il Grosseto si sgancia e pareggia al 12’: la punizione di Mancino dai 25 metri non dà scampo a Seculin. Il terreno pesante per la pioggia si fa sentire. Braglia rinsalda la mediana con Suciu (out Verdi). Juve Stabia all’assalto. Al 31’ il traversone di Zito dalla sinistra innesca il tocco vincente in scivolata di Bruno (quinto gol, terzo di fila). Il Grosseto reagisce, sfiora il pari nel finale con un colpo di testa di Padella (fuori) e un doppio tentativo di Coulibaly e Piovaccari sventato da Seculin. Poi, nel maxi-recupero, caos (cinque ammoniti) su una punizione dalla stessa posizione del pareggio: questa volta Mancino calcia alto e la Juve Stabia può festeggiare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
PRIMA DIVISIONE IL PERSONAGGIO
Loria riparte da Cuneo «E’ come stare a casa» Dopo dieci anni passati tra A e B il difensore torna alle origini «Sono vicino alla mia Torino e ho voglia di giocare: il massimo» Deluso dalla mancanza di chiamate dalle categorie superiori?
ENRICO GIACCONE CUNEO
Dopo oltre 400 partite tra i professionisti e dieci anni passati tra Serie A e B, Simone Loria, 36 anni, difensore centrale dal fisico da corazziere con il vizio del gol, riparte dalla Prima divisione. Svincolato al termine della scorsa stagione, dopo un’annata poco fortunata con il Bologna, Loria ha firmato un contratto fino al 2014 con il Cuneo e probabilmente domani guarderà i nuovi compagni giocare contro l’Alto Adige. L’esordio sarebbe soltanto rinviato, anche se sarebbe meglio parlare di ritorno in una categoria che il difensore torinese ha frequentato a inizio carriera con Battipagliese, Nocerina e Lecco, prima di spiccare il volo nelle categorie superiori con le maglie di Cagliari, Atalanta, Siena, Roma, Torino e Bologna. «Ho accettato di scendere di categoria perché ho ancora tanta voglia di giocare. In questi mesi ci sono stati altri contatti in Italia, ma a Cuneo mi hanno cercato con convinzione e fatto sentire importante. Inoltre qui sono vicino a casa, conosco bene il gruppo e lo staff tecnico, con cui mi sono allenato in estate, e penso di poter essere utile».
«Fa piacere a tutti restare in A, ma bisogna essere obiettivi: se vuoi giocare vai dove ti fanno giocare, cercando se possibile la migliore soluzione per la vicinanza a casa e il progetto». «Nessuno, ho sempre avuto l’obiettivo di migliorarmi e ci sono riuscito, sono arrivato in A e nelle coppe, ho giocato in grande squadre e con grandi campioni. Di più non potevo chiedere». Magari di giocare un po’ di più a Roma?
«Non fa mai piacere giocare poco, ma bisogna anche avere la consapevolezza e l’orgoglio di essere in una grande squadra con tanti campioni». L’ultima stagione a Bologna?
Simone Loria, 36 anni, la scorsa stagione giocava nel Bologna ASARO
Una lunga gavetta, poi il grande salto. Arriva da un anno sfortunato a Bologna
La Pro Patria in volo con l’attacco da record 53 reti in 23 partite L’attacco principe del calcio italiano veste all’inglese, con le righe orizzontali anziché verticali: è la Pro Patria che sotto la guida di Aldo Firicano (da difensore 308 presenze in A con Cagliari e Fiorentina) ha messo a segno nel girone A di Seconda divisione la bellezza di 53 gol in 23 gare, 2,30 di media-partita. Meglio del Sassuo-
GIRONE B A RIPOSO
CLASSIFICA Latina* (-1) 43 Avellino 41 Nocerina 36 Perugia (-1) 36 Pisa 33 Benevento 32 Frosinone (-1) 31 Catanzaro 28 Prato 27 Paganese* 26 Viareggio 26 Gubbio 25 Andria (-2) 22 Sorrento 16 Barletta 14 Carrarese 13 (* una partita in meno)
Rimpianti?
Come sono stati questi mesi da disoccupato?
«Ho approfittato di tutto questo tempo libero per godermi la famiglia e per dedicarmi a un progetto sportivo destinato ai giovani che intendo realizzare nella zona in cui sono nato, a Torino».
SECONDA DIVISIONE NESSUNO HA UNA MEDIA GOL COSÌ ALTA TRA I PROFESSIONISTI
GIOVANNI CORTINOVIS BUSTO ARSIZIO (Varese)
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lo che in B ha infilato 54 volte la porta avversaria in 26 partite (media 2,08) e della Juventus (50 in 25, media 2). Eppure la stagione dei biancoblù non era iniziata benissimo: 0-1 interno con il Casale e 1-1 con il Valle d’Aosta in Coppa seguiti dallo 0-2 allo Speroni con il Savona in campionato. E pensare che la Pro Patria era reduce da un’annata incredibile in cui malgrado gli 11 punti di penalizzazione aveva mancato l’accesso ai playoff di un punto. «La squa-
dra aveva già un’ottima ossatura - spiega Firicano -, dovevamo soltanto migliorare la condizione e la convinzione». Obiettivi raggiunti con il 2-1 di Alessandria e il 4-1 con il Rimini. Da lì in poi è stato un crescendo continuo, con il picco del filotto di novembre: 5-2 con il Mantova, 5-1 con il Santarcangelo e 4-1 con il Renate. Con gli ultimi 4 successi la Pro Patria ha scavato un solco di 6 punti sulle inseguitrici Savona e Castiglione. Merito del «quadridente» più prolifico d’Italia: Serafini 15 gol, Cozzolino 11, Giannone e Falomi 9 a testa. Domani prova del nove a Venezia, che all’andata violò Busto per 2-1: nella tana del leone i tigrotti cercheranno la zampata vincente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Ho avuto un infortunio, ho giocato poco e a fine stagione non rientravo più nei piani».
S PROSSIMO TURNO Domenica 3 marzo (ore 14.30) Andria-Benevento (1-0); BarlettaGubbio (0-0); Frosinone-Latina (0-0); NocerinaCatanzaro (3-2); Perugia-Avellino (1-1); PisaPaganese (0-0); Prato-Carrarese (0-1); ViareggioSorrento (sabato 2 marzo; 1-1)
La maglia che le è rimasta nel cuore?
«Sicuramente quella del Torino, la squadra della mia città. Ho realizzato il sogno di qualsiasi bambino: giocare con la squadra del cuore». © RIPRODUZIONE RISERVATA
COPPA ITALIA SEMIFINALE DI RITORNO
Domani alle 14.30 c’è Pisa-Viareggio La Coppa Italia di Lega Pro entra nel vivo. Domani si conoscerà, infatti, la prima finalista: alle 14.30 si gioca Pisa-Viareggio, con i padroni di casa forti del 3-1 dell’andata. Andata di Lecce-Latina mercoledì alle 20.45, ritorno il 13 marzo alla stessa ora. Finale il 10 e 25 aprile. SERIE D, SEI ANTICIPI Il prossimo anno i 4 juniores sempre in campo dovranno essere: uno nato dopo l’1 gennaio 1993, due nati dopo l’1 gennaio 1994, uno nato dopo l’1 gennaio 1995. Oggi alle 14.30 sei anticipi. GIRONE A Chiavari-Tortona: Capezzi di San Giovanni Valdarno. GIRONE E Arezzo-Sporting Terni (ore 15): Rognoni di Arco. GIRONE H CTL Campania-Gladiator (al «Barassi» di Napoli, porte chiuse): Pasqua di L’Aquila; GrottaglieIschia (ore 14, diretta Rai Sport 2): Bertani di Pisa; Internapoli-Taranto: Fourneau di Roma. GIRONE I Comprensorio Normanno-Messina: Ranaldi di Tivoli.
GIRONE A DOMANI 24a GIORNATA (ore 14.30)
Testardi all’esordio Cremonese, riecco Le Noci e Filippini COMO-FERALPI SALÒ
(3-1)
COMO Squalificato Marchi per squalifica, in difesa potrebbe rientrare Schiavino, è in ballottaggio con Ambrosini. A centrocampo probabile riproposizione della coppia Ardito-Giampà, con Verachi in panchina. FERALPI SALO’ Caputo al posto di Tantardini, in mezzo al campo sicuro solo Castagnetti, in attacco ballottaggio Miracoli-Montini. ARBITRO Serra di Torino.
CUNEO-ALTO ADIGE
(1-2)
CUNEO Rossi non può contare su Carretto, molto probabilmente su Loria, ma recupera Garavelli. Anche Lodi e Martini si sono allenati regolarmente, mentre è in forse Torri. ALTO ADIGE Vecchi in settimana ha ufficializzato il rinnovo del contratto. Si va verso il 4-3-3 con Testardi all’esordio dal primo minuto al posto di Maritato. A centrocampo ballottaggio Branca-Uliano. ARBITRO Tardino di Milano.
ENTELLA-LECCE
(2-4)
ENTELLA Zampano ha un problema muscolare, rientrano Staiti e Vannucchi. Sempre fuori Garin, Guerra e Marchi. Si va verso il tutto esaurito, restano solo pochi tagliandi di gradinata Est acquistabili entro la serata di oggi. LECCE Toma può contare su Jeda ed Esposito, in recupero, ma deve rinunciare a Memushaj, Chevanton, Pià, Di Maio e Vanin, oltre che al lungodegente Foti (mentre Ferrario si è aggregato). ARBITRO Saia di Palermo.
SAN MARINO-ALBINOLEFFE
(1-1)
SAN MARINO Infortunato Coda, squalificato Doumbia. Ballottaggio Defendi-Chiaretti per il ruolo di punta centrale, Casolla al posto del francese. Galuppo al centro della difesa per Ferrero. ALBINOLEFFE Fuori Ondei e Allievi, ma rientra Mauro Belotti. I problemi più grossi a centrocampo: out Maietti, in dubbio Previtali. Di nuovo convocabile Cisse per l’attacco. ARBITRO Bellotti di Verona.
TRAPANI-LUMEZZANE
(1-1)
TRAPANI Rientra Caccetta, qualche novità si potrebbe registrare in attacco con l’utilizzo di Gambino o Pacilli fin dal primo minuto. LUMEZZANE Infortunato soltanto Gallo, da verificare le condizioni di Marcolini. L’alternativa a centrocampo è l’uruguayano Ceppelini. In difesa Meola, Carlini e Possenti in lizza per due posti sulla fascia. ARBITRO Ros di Pordenone.
TREVISO-CREMONESE
(0-2)
TREVISO Squalificato Merlano, tra i pali dovrebbe andare il giovane Tonozzi. Rientrano Zammuto e Burato. CREMONESE Tornano Le Noci e Filippini, Djuric dalla squalifica e anche Fietta potrebbe essere convocato dopo tre mesi di stop. Scienza ha la squadra quasi al completo. ARBITRO Ceccarelli di Rimini.
TRITIUM-PORTOGRUARO
(1-1)
TRITIUM Manca l’esterno sinistro, k.o. Riva e Teoldi. Potrebbe giocare Cogliati. Influenzato Corti. Per un 3-5-2 potrebbero diventare utili Brandi, Martinelli, Cremaschi. PORTOGRUARO Squalificato Patacchiola, al suo posto Blondett in coppia con Moracci. Piccolo acciacco per Coppola. Corazza si è ripreso e giocherà con Orlando, in vantaggio su De Sena. ARBITRO Pierro di Nola.
IL POSTICIPO Carpi-Pavia La giornata si concluderà lunedì alle 20.45 con il posticipo Carpi-Pavia (andata 0-0): arbitra Pezzuto di Lecce. Diretta su Rai Sport 1. Riposa la Reggiana.
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Lecce p. 43; Trapani* 39; Alto Adige* 37; San Marino 35; Entella 34; Lumezzane 33; Carpi 31; Pavia 30; Cremonese (-1) e Feralpi Salò* 28; AlbinoLeffe (-6) 26; Como* (-1), Cuneo e Portogruaro* (-1) 24; Reggiana 22; Treviso (-1) 11; Tritium 10*. (* ha già riposato). PROSSIMO TURNO Domenica 3 marzo, ore 14.30: AlbinoLeffe-Reggiana (1-1); Alto Adige-Treviso (3-1); Cremonese-Entella (0-0); Feralpi Salò-Tritium (1-0); Lecce-Trapani (1-0); Lumezzane-Carpi (0-1); Pavia-Como (2-1); Portogruaro-Cuneo (1-0).
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CICLISMO UNA DINASTIA INFINITA
Moser+Moser
«Il Fiandre under 23, il Gp Liberazione, il Giro Bio. E l’Europeo su pista: con il quartetto stiamo lavorando molto bene, siamo un gruppo giovane e molto affiatato, abbiamo già mostrato grandi miglioramenti». Più pistard o stradista?
«Il fisico (1.90 per 85 chili; ndr) sarebbe più da pistard, ma non mi precludo nulla anche su strada. Per un certo tipo di corse... Beh, le classiche del Nord. E se penso alla Roubaix che papà ha vinto tre volte...» Ma la Bmc storce il naso?
«Assolutamente no, loro sono per la polivalenza. Non a caso in squadra ci sono anche tre pistard svizzeri». Domani al Gp Lugano apre il 2013 suo cugino Moreno, che alla prima stagione tra i pro’, l’anno scorso, ha stupito tutti con 5 successi.
CUGINI IN SELLA Ignazio Moser, 20 anni, maglia Bmc, e il cugino Moreno, 22, leader Cannondale FOTO REMO MOSNA
«Il cognome non pedala Ma io mi sento pronto» Oggi in Belgio debutta Ignazio, 20 anni, figlio di Francesco: «Tifo Inter, il mio idolo è Balotelli...». Domani Moreno riparte da Lugano DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO MARABINI MINSK (Bielorussia)
Dall’esordio ai Mondiali su pista, al debutto su strada con la Bmc Giovani, la squadra Continental vivaio del team di Evans e Gilbert. Ignazio Moser, ventenne figlio di Francesco, è pronto all’esordio tra i professionisti. Mercoledì, a Minsk, 9˚ con il giovanissimo quartetto azzurro dell’inseguimento. Oggi ad Achen, in Belgio, corre la Beverbeek Classic. Ignazio, pronto?
«Penso di sì. Nel vivaio della Bmc ho trovato una realtà incredibile, perché la filosofia e la struttura sono le stesse della squadra maggiore. Super organizzazione, at-
tenzione maniacale dall’alimentazione alla preparazione della bici. Sono rimasto impressionato. E’ come se fosse l’Università del ciclismo». Come mai proprio la Bmc?
«Mi hanno cercato loro, quando ero ancora junior, due anni fa. Mi ha contattato Maximilian Sciandri e non ho impiegato molto a dire di sì. Far parte del loro progetto di sviluppo dei giovani talenti è un motivo di orgoglio. Anche perché sono l’unico italiano di questo gruppo. E poi credo sia una tappa importantissima per la mia crescita, un Master per capire anche quello che posso valere. Io sono il primo a voler maturare bene, a non voler bruciare le tappe».
inchiestaPadova MICHELE SCARPONI
Nuovo contratto: e per motivi etici può perdere tutto Era sospeso, ha trovato l’accordo con la Lampre-Merida e correrà a Lugano CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta
Michele Scarponi, 33 anni BETTINI
La «fumata bianca» tra Michele Scarponi e la Lampre-Merida è arrivata: la sospensione viene a cadere e il 33enne marchigiano rientrerà in gruppo domani al Gp Lugano (poi farà Parigi-Nizza e non Tirreno-Adriatico). Il contratto tra il vincitore (a tavolino) del Giro 2011 e la Lampre-Merida finirà il 31 dicembre
Papà ci ha messo becco?
«Papà mi lascia sempre abbastanza autonomia nelle decisioni che riguardano la mia vita e la mia carriera in bici, ma è logico che con un personaggio così in casa sarei stupido a non chiedergli dei consigli e a non coinvolgerlo nelle mie scelte. In questo caso ha approvato senza alcuna remora». Non è facile chiamarsi Moser e sfondare nel ciclismo...
«So che questo cognome può aprirmi qualche strada più facilmente e non posso certo vergognarmi del valore aggiunto che mi deriva dal chiamarsi Moser. Ma so anche che ho più occhi puntati addosso». E mamma cosa dice?
2013. O prima: l’atleta «ha volontariamente sottoscritto l’impegno a dimettersi nel momento in cui dovessero emergere ulteriori responsabilità nei confronti della giustizia sportiva e/o ordinaria». Va sottolineato il senso di responsabilità di Scarponi, che a quanto risulta alla Gazzetta ha accettato di mettere in essere un contratto ex-novo — e rivisto al ribasso dal punto di vista economico — per sbloccare l’impasse. Un impasse che nasce nella seconda parte del 2012: il marchigiano, già squalificato 18 mesi per l’Operacion Puerto, aveva subito una sanzione di 3 mesi per la frequentazione di fine 2010 (prima di approdare alla Lampre) con il medico Michele Ferrari.
«All’inizio non era contentissima. Ma poi se n’è fatta una ragione. Le interessa solo che non cada e non mi faccia male».
MONDIALI PISTA
Bronzini solo 11a nello scratch (mar) Non era così scontato che potesse conquistare la medaglia, anche perché lo scratch le è quasi sempre stato ostile. Ma Giorgia Bronzini ci aveva fatto un pensierino al podio mondiale a Minsk, in Bielorussia. Invece, nel momento decisivo, l’azzurra si è fatta sorprendere dall’attacco dell’irlandese Ryan, della polacca Pawlowska (poi d’oro) e della messicana Arreola: solo 11ª. Oggi ci riproverà nella corsa a punti, la sua specialità (oro nel 2009, bronzo nel 2011). E a proposito di corsa a punti, ieri la gara maschile vinta dal britannico Simon Yates ha respinto le speranze di Angelo Ciccone, 8˚ dopo una condotta brillante per metà gara. Nessuna gloria infine per Francesco Ceci (21˚ nel keirin dominato dal britannico Jason Kenny) e per il giovane Paolo Simion (in palese difficoltà in tutte le prime tre prove dell’omnium). Altri servizi e risultati su Gazzetta.it.
Passione in comune?
«Il vino, naturalmente, visto che abbiamo l’azienda di famiglia e per la vendemmia siamo precettati anche noi. Io ho preso il diploma in agraria, vorrei fare un corso di sommelier. Certo che ne bevo, sul tavolo di casa Moser la bottiglia di vino non manca mai. Mi piacciono soprattutto le bollicine». E a parte il vino?
«I film di Tarantino: non ne ho perso uno. E l’Inter».
MURI E PAVÉ IN BELGIO
Het Nieuwsblad: Pozzato ci prova Oggi l’Het Nieuwsblad (ex Het Volk) apre in Belgio previsto maltempo e temperatura sotto zero la stagione del pavé. Molto atteso Filippo Pozzato (già vincitore nel 2007) dopo il successo al Laigueglia di sabato scorso. Tra gli altri al via: Boonen, Hushovd, Phinney, Flecha, Paolini. Differita RaiSport 2 alle 22.45.
Giocatore preferito? L’ha dirottata su altri sport?
«Lei no. Semmai io ne ho praticati altri da ragazzino. Sci, tennis. E il calcio: ero anche bravo. Poi però è stato quasi inevitabile finire su una bicicletta. La prima? Una Moser, avevo 7 anni». Gli appuntamenti principali del suo 2013?
«Balotelli, quando mai l’abbiamo venduto. E ora è al Milan! Mourinho diceva che aveva un solo neurone? Ma bisogna guardare a come gioca, che segni gol a grappoli, non che faccia discorsi di fisica quantistica, vi pare?». © RIPRODUZIONE RISERVATA
radiatoa vita LANCE ARMSTRONG
Ora al texano fa paura il crac: rischia 100 milioni Il ministero della giustizia lo accusa di frode: i soldi Us Postal per il doping
Indagine Inoltre, pesava il coinvolgimento, anche se dai contorni non ancora definiti, nell’inchiesta di Padova. Un complesso di situazioni non gradite al team e al nuovo sponsor Merida: da qui l’estensione della sospensione interna per Scarponi, il cui stop era scaduto il 31 dicembre 2012. Ma il debutto alla Challenge Maiorca non c’era stato, e neppure il corridore era stato convocato per le foto ufficiali. Adesso si riparte. Su nuove, e in un certo senso inedite, basi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Andiamo molto d’accordo, è uno dei miei migliori amici. E poi ci alleniamo spessissimo insieme. E' davvero forte, quando si prefigge un traguardo di sicuro è lì che se lo gioca. Sì, Moreno è proprio un grande. Sono sicuro che sfonderà».
Appunti
Lance Armstrong, 41 anni BETTINI
Altri guai in arrivo per Lance Armstrong? Possibile. Già citato in giudizio da una compagnia di assicurazioni (Sca Promotions: vuole 12 milioni di dollari) e dal giornale «Sunday Times» (1,2 milioni la richiesta) dopo la sua clamorosa confessione doping, adesso tocca al ministero della giustizia, che ha deciso di unirsi a Floyd Landis nell’accusa di frode che Landis stesso aveva depositato contro l’ex capitano nel 2010. Il tutto, a quanto
DILETTANTI
Si parte: San Geo e Firenze-Empoli (d. vig.) Comincia con due classicissime la stagione dei dilettanti: nel Bresciano l’89ª Coppa San Geo, in Toscana la Firenze Empoli (con Antonio Nibali, fratello minore di Vincenzo). La San Geo parte alle 12.30 da Prevalle e si conclude a Soprazocco di Gavardo (Bs) dopo 152 km: favoriti Villella e Martinelli.
sembra, presso un tribunale federale di Washington. Qual è l’oggetto del contendere? Si tratta di soldi. Tanti soldi. I circa 30 milioni di dollari di soldi pubblici versati alla squadra storica di Armstrong, l’Us Postal, dal governo Usa. Deviazione Secondo Landis, Armstrong ha imbrogliato lo Stato, destinando il denaro al finanziamento di quello che l’Usada (agenzia americana antidoping) ha definito «il più sofisticato programma doping della storia». Quel programma che ha portato alle 7 vittorie consecutive di Armstrong al Tour, adesso cancellate dall’albo d’oro (e proprio nei giorni scorsi è arrivato il rifiuto alla collaborazione con l’Usada per una possibile riduzione del bando a vita). Se il 41enne texano fosse riconosciuto colpevole, potrebbe essere costretto a versare circa il triplo della somma in questione (circa, dunque, 90 milioni di dollari); e Landis avrebbe accesso fino al 25%, per il ruolo-chiave avuto nell’accusa. Una condanna al massimo della sanzione equivarrebbe al lastrico per Armstrong, la cui fortuna personale è stimata in circa 100 milioni di dollari. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
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PRIMO PIANO IL CANDIDO DAY A 4 ANNI DALLA SCOMPARSA IL SECONDO ANNO
I Globetrotters aiutano il baskIn Per il secondo anno consecutivo il tour italiano degli Harlem Globetrotters (i funamboli americani del basket) aiuterà la Fondazione Candido Cannavò a sostenere il "baskIn" , il gioco che unisce cestisti disabili e quelli normodotati. Queste le date italiane della tourneè: 18 aprile a Trieste; 19 aprile a Padova; 20 aprile a Desio; 21 aprile a Torino; 22 aprile a Treviglio; 23 aprile a Reggio Emilia; 24 aprile a Milano e 25 aprile a Firenze. Dal primo febbraio i biglietti si possono acquistare anche sulla piattaforma www.ticketone.it
PER I CARCERATI
Sopra Dan Peterson e Mabel Bocchi, l’assessore comunale Chiara Bisconti e Gino Rigoldi
Edison a fianco di «Oltre la rete»
Nella foto sopra il palco Silvia Gottardi e Mariella Carimini, «Donne al volante» in giro per il mondo sulla GazzaMobile
Fondazione Cannavò «Sognare in fuorigioco» Sport, educazione e cultura. Ma anche carcerati e disabili Così continuano a vivere le idee e le passioni di Candido ELIO TRIFARI MILANO
«Ho capito che si può sognare in fuorigioco». In questa splendida frase, estratta dal lavoro teatrale messo in scena dai detenuti di Monza e costruito da Gianfelice Facchetti, e fatta propria da Luis, uno degli attori-reclusi del Carcere di Monza — una frase che ha chiuso la quarta edizione del Candido Day — c’è forse la summa della vita di Cannavò, e dell’insegnamento che cerchiamo tutti di tenere vivo. Sognare in fuorigioco significa pensare fuori dagli schemi, guardare il mondo con occhi non rassegnati, e imparare a convogliare in positivo le spinte e le più diverse energie che tanta parte della nostra società confusamente prova a esprimere. Emozioni In una giornata ricca di battute e momenti coinvolgenti, ma anche di spunti di riflessione nel puro solco dei libri e del lavoro professionale e
umano di Cannavò, è stato quasi semplice passare dalle emozioni raccontate dal libro sulle prime pagine della Gazzetta dello Sport a quelle vissute entrando in un carcere, accostandosi ai problemi dei disabili, toccando con mano quel disagio che chiede soltanto d’essere compreso e, soprattutto, condiviso prima d’essere estirpato. Derby Se Galliani e Moratti di-
battono un derby infinito, quello fra Milan e Inter, se Malagò dedica la prima pubblica uscita da presidente del Coni al Candido Day, se Baldini, Moro e tanti altri si lasciano trasportare dalle emozioni che la Gazzetta ha trasformato in messaggi al suo pubblico in 117 anni, diviene poi naturale, nel clima di gioiosa partecipazione che tutto ciò crea, il resto: cioè spingere lo sguardo più in là, piegarsi a vivere e condividere la durissima, spesso inumana realtà del mondo carcerario che Candido Candido aveva riempito della sua traboccante umanità, accompagnare lo
sforzo di chi, in via Padova a Milano — ma potrebbe essere in qualunque altro posto del mondo — prova a dotare una realtà difficile di un invito alla solidarietà attraverso lo sport; quella che per noi parte dall’educazione dei bambini alla corretta fruizione attiva e passiva dello spettacolo sportivo e arriva fino ad estrarre, a fatica, ma con determinazione, gli ergastolani dalle loro celle perché diano un senso diverso all’esistenza che sono costretti a vivere. Fondazione Certo, come Fondazione Cannavò ci occupiamo anche di sport, educazione e cultura, portando in giro per l’Italia una mostra, Donna e Sport, oggi a Cremona, che ci ricorda l’aspro cammino delle italiane per ritrovare, anche nello sport, quei diritti elementari troppo
La signora Franca, moglie di Candido Cannavò FOTO BOZZANI
a lungo negati. Ma, per citare Cannavò, «certi recinti ce li costruiamo noi»: ed ecco il lavoro nel carcere, i sorrisi e gli applausi dei detenuti di San Vittore, le emozioni e la fanciullesca gioia di farsi teatranti di quelli di Monza, le attese ancora inconsapevoli di quelli di Opera. Tanti ci hanno dato e ci danno una mano, Rcs Mediagroup, Fondazione Cariplo, ora Edison, e ancora gli Harlem Globetrotters, funamboli che strappano il sorriso e scatenano l’applauso di chi ha meno, molto meno di loro. Tanti potranno darcela, se sapremo convogliare attese, richieste, appelli in un unico contenitore che raccolga progetti, proposte, idee e permetta alle più valide di trovare subito diffusione, comprensione, sostegno.
Edison, storica società energetica di Milano, si è unita alla Fondazione Cannavò per sostenere «Oltre la rete», progetto rivolto ai detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera dedicato alla riabilitazione attraverso lo sport. Edison ha già promosso «Sportivi dentro», una squadra di pallavolo all’interno del carcere di Opera che dopo 9 mesi di allenamento ha giocato un quadrangolare con squadre ospiti, arbitrate dal c.t. della Nazionale di volley Mauro Berruto, e «L’Ovale al Beccaria» che ha portato l’Asr Milano e il rugby nell’istituto minorile milanese.
LA FONDAZIONE
Donne al volante In questo
Cariplo, 22 anni di progetti e fondi
obiettivo ci sta tutto: le Donne al Volante che esplorano continenti uno dopo l’altro trasformando un’apparente vacanza in un pellegrinaggio di solidarietà, la rieducazione alimentare e motoria di un detenuto, la riqualificazione di un luogo simbolo di Milano come il Parco Trotter, il gioco del basket come punto d’incontro di normodotati e non, e delle loro famiglie, la scuola come luogo in cui le deviazioni del tifo diventano gioiosa partecipazione. Basta, appunto, sognare un po’, magari in fuorigioco.
Con Fondazione Cariplo, la Fondazione Cannavò va a braccetto fin dalle origini. Sostenuti dall’istituzione guidata da Giuseppe Guzzetti, abbiamo realizzato 4 Candido Day, abbiamo costruito una Mostra su donna e sport, abbiamo rivestito di mezzi e contenuti il Carcere di San Vittore. Dal 1991 a oggi, Cariplo ha appoggiato 25mila progetti e distribuito 2.2 miliardi di euro: chi bussa non resta deluso. Noi continueremo a farlo, cercando con loro di costruire una rete di solidarietà soprattutto per quelle micro iniziative che non trovano mai luce, spazio, dignità, ascolto.
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SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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PRIMO PIANO IL CANDIDO DAY L’INIZIATIVA DI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA CONI SERVIZI
Petrucci e Pagnozzi rimettono il mandato No alle dimissioni, il nuovo ministro dell’Economia deciderà. Malagò non commenta GENNARO BOZZA ROMA
I colpi di scena nel Coni non sono finiti e, magari, promettono qualche altra puntata interessante. Dopo i richiami a una sorta di dialogo fra il vincente Giovanni Malagò, nuovo presidente del Coni, e lo sconfitto Raffaele Pagnozzi, rimasto come amministratore delegato della Coni servizi, il cui presidente è Gianni
Petrucci, sembra arrivare un segnale di distensione, che però potrebbe essere interpretato in maniera un po’ meno «distesa». In mattinata, c’è la notizia di un passo indietro di Petrucci e Pagnozzi, che dovrebbero rimanere in carica fino a giugno 2014. Non si tratta di dimissioni, ma di «mandato rimesso al ministro dell’Economia», Vittorio Grilli, che rappresenta l’unico azionista della Coni servizi. Di qui la «frenata» sulla pace ritrovata. Bisognerà aspettare il prossimo Governo per avere un nuovo ministro che accolga l’atto e proceda alla nuove nomine. La fredda lettera Malagò è infor-
mato da Petrucci con una lettera dal tono burocratico. Eccone il testo: «La informo che in pari
Petrucci e Pagnozzi NEWPRESS
data il sottoscritto presidente di questa S.p.a., unitamente ai consiglieri Raffaele Pagnozzi, amministratore delegato, e Romolo Rizzoli hanno ritenuto rimettere il loro mandato nelle mani dell’unico socio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che a suo tempo ha provveduto alla nomina dell’attuale Consiglio d’amministrazione». Subito dopo, Pagnozzi rilascia all’agenzia Ansa la sua unica dichiarazione della giornata: «È una scelta fatta in favore del sistema, che altrimenti sarebbe andato in fibrillazione. Ma è anche una dimostrazione di coerenza: io ho sempre sostenuto, a differenza di Malagò, che le cariche di presidente della Coni Servizi e del Coni devono coincidere». La situazione rimane cristallizzata. Il premier Ma-
rio Monti, prima dello scioglimento delle Camere, ha dato disposizioni ai ministri di non procedere a nomine nella fase elettorale. Quindi, Petrucci e Pagnozzi restano in carica. Poi, in base a chi vincerà le elezioni e a chi sarà il nuovo ministro dell’Economia, si avranno sviluppi. In linea di massima, dovrebbero essere accettate le remissioni del mandato e procedere alle nomine che, in base alla «revisione di spesa» approvata dal Governo Monti, saranno solo 3 per la Coni servizi: due dipendenti del Ministero dell’Economia, un presidente/amministratore delegato (le due cariche si unificheranno) proposto dalla Giunta del Coni e approvato dallo stesso Ministero.
preferito rimettere il mandato anziché dimettersi? Una spiegazione potrebbe essere la necessità di non bloccare, almeno per un mese, l’attività corrente della Coni servizi (versione Petrucci/Pagnozzi), cui si contrapporrebbe l’ipotesi di voler aspettare un ministro che guardi con benevolenza al proseguimento del mandato fino alla scadenza naturale (preoccupazione entourage Malagò). Giova ricordare che, in base alla legge attuale, è possibile la sovrapposizione di cariche fra Coni e Coni servizi e che la distinzione è sostenuta da Malagò, sia pure con «affinità elettive». Intanto, Malagò chiama un «time-out» politico, forse dopo averne discusso con i suoi vicepresidenti, e decide di non commentare la mossa di Petrucci e Pagnozzi. In certi momenti, il silenzio è d’oro, come le medaglie.
Le perplessità Ma perché si è
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Il debutto di Malagò «Trost uno spot per l’Italia e Pellegrini tornerà grande» Il presidente Coni fra donne, Petrucci e futuro «A Cannavò sarebbe piaciuta la mia elezione» GIAN LUCA PASINI MILANO
«Io penso che Candido Cannavò sarebbe stato contento della mia elezione, l’ho appena detto alla moglie Franca. C’era simpatia, c’era stima, c’era affetto e soprattutto vedeva l’entusiasmo e il coraggio di portare avanti alcune mie idee nello sport. E poi, molto modestamente, ho cercato di ricalcare le sue orme per rendere protagoniste le donne e i disabili. Sì, penso che oggi Candido sarebbe stato contento». Giovanni Malagò, nuovo presidente del Coni, inizia così la prima uscita pubblica, al Candido Day, dopo l’elezione. La sua vittoria si può leggere anche come una voglia di rinnovamento dell’Italia in questo momento?
«Io la leggo così. Anzi l’ho letta così fin dall’inizio. Spero di non essere l’unico». Lo sport può essere una spinta per un Paese come il nostro, spesso travagliato e anche un po’ depresso?
«Lo sport è un motore. Io parto dalla mentalità di imprenditore. Assisto alla realtà del Paese e penso che sia più facile in alcuni settori tirare fuori delle opportunità per dare sviluppo. Lo sport è uno di questi. Con qualche progetto che pos-
sa aiutare l’Italia a compensare altri settori in cui è più difficile rimanere competitivi».
i miei rapporti con lui, nè tantomeno con il movimento paralimpico».
Chi è in questo momento il simbolo dello sport italiano?
I rapporti con Gianni Petrucci?
«(5 secondi per pensare) Trost, una sorpresa molto in positivo che negli ultimi mesi sta facendo risultati eccezionali e lascia ben sperare. Può essere testimonial dello sport italiano da qui a Rio».
«Sono sempre stati ottimi. Ci siamo ritrovati ovviamente su sponde elettorali diverse. Ha sostenuto (e questo è un parere personale) in modo esagerato la candidatura di Lello Pagnozzi ma, ripeto, con lui ho rapporti personali ottimi».
Segue molto da vicino il nuoto: Federica Pellegrini tornerà ai suoi livelli?
«Federica è come me. Non le piace perdere. Non so se qualcuno conosce bene Narbonne. Avete presente? Non è la Costa Azzurra. Se ha fatto una scelta così estrema di andare ad allenarsi lì, sono certo che tornerà a essere la Federica che conosciamo». Tante donne anche nella Giunta.
«Il massimo che si poteva, fra atlete e tecnici. Sono una parte importante dello sport italiano, senza il confine di umilianti quota rosa». Luca Pancalli sarebbe stato il segretario generale nel caso di vittoria di Pagnozzi. Adesso?
«La mia stima per Luca è nota da tempo. E l’ho testimoniata anche pubblicamente di recente. Era in un’altra cordata. Ma questo non credo modificherà
Rapporti diretti e schietti anche con tanti atleti.
«Forse perché mi sento ancora un atleta dentro... Mi ha fatto ridere quando qualcuno di loro, dopo l’elezione, mi ha chiesto, "ma come ti dobbiamo chiamare adesso"? Naturalmente solo Giovanni. Le cose non cambiano». Il programma dei primi cento giorni?
«La domanda non mi piace. Ho un programma che cercheremo di portare avanti. Ma avendo visto qui Baldini ho ripensato ad Atene: nel 2004 — con due ori — venne giudicata negativa la spedizione dell’atletica azzurra. Oggi ci baceremmo i gomiti. Non metto le mani avanti, ma una gestione non si può giudicare dal medagliere». Dalla prima uscita sembra ci sia aria nuova in cucina. Vedremo in seguito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S «Le Prime pagine della Gazzetta dello Sport» Simone Moro qui a fianco è la pubblicazione uscita per le scorse feste natalizie che raccoglie 450 prime pagine fra le più belle pubblicate. L’opera, che ha avuto un significativo successo di vendite, è a cura di Elio Trifari e Franco Arturi con l’introduzione di Andrea Monti. Nell’ultima di copertina c’è una citazione di Candido Cannavò che inizia così: «La difesa dei valori dello sport è stata, è e sarà sempre il nostro caposaldo. Lo sport è uno dei fenomeni più rilevanti del nostro tempo...». Edizioni Rizzoli, costo 85 euro
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
FORMULA 1 TEST A BARCELLONA
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BUTTON INSEGUE Così ieri a Montmelò (4.655 m)
1. Hamilton (GB-Mercedes) 1’23"282 (52 giri) 2. Button (GB-McLaren) 1’23"633 (70) 3. Vergne (Fra-T. Rosso) 1’24"071 (80) 4. Bianchi (Fra-F. India) 1’25"732 (61) 5. Gutierrez (Mes-Sauber) 1’26"239 (96) 6. Van der Garde (Ola-Caterham) 1’27"429 (50) 7. Massa (Bra-Ferrari) 1’27"563 (80) 8. Webber (Aus-Red Bull) 1’27"616 (64) 9. Chilton (GB-Marussia) 1’29"902 (51) 10. Grosjean (Fra-Lotus) 1’34"800 (41) 11. Bottas (Fin-Williams) senza tempo (23) 12. Maldonado (Ven-Williams) senza tempo (13)
PINO ALLIEVI MONTMELO’ (Spagna)
Fernando Alonso chiuso e col viso tirato, Felipe Massa sorridente e rilassato. Il contrario degli ultimi due anni, all’interno di una Ferrari nella quale si alternano umori e sensazioni come in una commedia. Partito Alonso per l’amata e fredda Oviedo, è toccato a Felipe sobbarcarsi il lavoro nella giornata conclusiva di Montmelò. Un lavoro preparato, perché Massa giovedì era andato con i suoi tecnici a osservare dove metteva le ruote Alonso, dove apriva il gas, dove la macchina si comportava meglio o peggio. E si era fatto un’idea. Ieri mattina era pronto a scatenarsi, anche per precedere un temporale annunciato. Ma dopo due giri si è ritrovato con la F138 bloccata nella sabbia, per una sbandata dovuta a uno scroscio d’acqua vicino alla curva 4.
La F138 sa «naviga «navig
Perez chiude col miglior tempo di tutta la sessione, ma la McLaren è un’incognita Certosino Nulla di grave, nes-
sun danno. Felipe non si è perso d’animo e, una volta ripartito, si è impegnato in un meticoloso lavoro di messa a punto dell’aerodinamica, dell’elettronica e altre cose, fra temporali, asfalto che tendeva ad asciugarsi, vento, nuova pioggia. Un tormento. Chissà come ha invidiato Alonso, che ha goduto di tre giorni di collaudi senza intoppi meteo. Però ha potuto vedere delle cose positive. Una su tutte: la Ferrari sul bagnato è andata bene, con un comportamento sincero e sicuro che è di ottimo auspicio. Spiega Felipe: «Con il bagnato la F138 era ben bilanciata e mi trovavo bene nella guida. E poi abbiamo potuto capire cose importanti per l’assetto in generale. Ciò nonostante la macchina deve ancora crescere tanto e nei prossimi test porteremo cose che ci potranno far lottare con i primi sin dall’Australia. Voglio fare una simulazione di gran premio per capire le gomme. Ma di sicuro non ci saranno 10 pit stop come dice Perez, semmai uno o due di più…». Un Massa rinfrancato, discretamente ottimista, che fa ben sperare.
Massa ringrazia la pioggia «Ferrari ben bilanciata» Felipe finisce settimo ma può provare gomme e assetti da bagnato Hamilton è il più veloce. E sulla RB9 spunta un «buco» stile Cavallino DETTAGLI ULTIMO GIORNO 1
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Variabile L’alternanza di piog-
gia e schiarite ha infastidito tutti, anche se nessuno era focalizzato su exploit velocistici bensì su simulazioni alla distanza. E in questo senso si sono impegnati i due campioni del mon-
la tecnica
GIORGIO PIOLA
È bastata un po’ di pioggia, ma soprattutto una maggiore rilassatezza nel catenaccio fatto sino a ieri dagli uomini Red Bull attorno alla RB9 per far scoprire il dettaglio della presa nella parte bassa del telaio che alimenta il soffiaggio nella parte alta. Una soluzione che ricalca lo schema reintrodotto dalla Sauber lo scorso anno. Somiglianze L’unica differenza
è che mentre la monoposto svizzera ha una feritoia senza sporgenze rispetto alla forma del muso, sulla RB9 c’è una bocca sporgente che ricorda in piccolo quella della F138. Lo
La presa d’aria della RB9 (1) indicata dalla freccia gialla. La F138 (2) rientra dopo l’uscita di pista COLOMBO
do in pista, Lewis Hamilton che è risultato il più veloce sul bagnato con la Mercedes e Jenson Button, secondo con la McLaren. La Mercedes (il cui capo Niki Lauda ieri ha compiuto 64 anni) ha mostrato un buon passo ma non ha evidenziato spunti velocistici. E si è anche fermata nel finale per le condizioni della pista. La McLaren è invece un’incognita: Sergio Perez l’ha lanciata al primo posto di questa sessione, precedendo di un’inezia Alonso, ma la MP4-28 è andata a corrente alternata, tanto che Button non se n’è fatto un’idea.
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Torneremo qui con novità che ci faranno lottare con i primi sin dall’Australia FELIPE MASSA PILOTA FERRARI DAL 2006
Hamilton ANSA
Giallo E la Red Bull? Anche a detta di Mark Webber «si guida con dolcezza e facilità». L’australiano è stato a lungo fermo nel box, oltre ad aver accusato uno stop in pista. Perché? Mistero. Ma tra
una uscita e l’altra, si è intravista una presa d’aria nella parte inferiore della RB9, all’attacco del muso, che ricorda la «bocca» nascosta della Ferrari. Impossibile dire se abbia funzione aerodinamica o di raffreddamento, magari della parte elettronica. Webber si è poi sottoposto a molti pit stop con un inedito sistema di pistole ultraveloci per fissare le ruote, ben occultato a occhi indiscreti. Un tema, quello delle soste ultrarapide, cruciale in una stagione in cui ci saranno parecchie più fermate del 2012. Ma anche su questo, le vere carte si sveleranno la prossima settimana, sempre qui. Poi sarà già GP d’Australia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’OPINIONE di PINO ALLIEVI
a pagina 19
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Doppio soffiaggio: è la nuova frontiera scalino che viene a formare con il resto del telaio è infatti molto più basso. Del tutto uguale rispetto alla C32 è invece la sua funzione, ovvero quella di creare un passaggio d’aria fra la parte inferiore del muso e quella superiore per evitare il distacco del flusso in questa zona della monoposto a tutto vantaggio dell’efficienza aerodinamica. Questo perché entrambe presentano una sfogo di uscita nella parte alta del telaio. Inventiva Ogni giorno si riesce a scoprire un dettaglio interessante delle nuove monoposto che, nonostante la stabilità regolamentare voluta dalla Federazione per questa stagione, sono ricche di dettagli in alcuni
traverso un condotto fino a sfociare nella parte superiore della monoposto. Sfida Newey lo ha spiegato di-
casi inediti. Questa nuova soluzione della Red Bull, peraltro, appare più che altro come una intelligente rivisitazione di quella reintrodotto lo scorso anno dalla Sauber. Precedente La cosa curiosa, però, è che Adrian Newey già due anni fa aveva introdotto una
sottile feritoia originata da un leggero scalino che veniva a formarsi nel punto di attacco fra muso e scocca. In quel caso, però, questa feritoia faceva passare aria all’interno del telaio per raffreddare le centraline elettroniche, mentre ora il buco più evidente non alimenta un flusso interno, bensì sale at-
A sinistra, il punto da dove esce l’aria sulla RB9. Sopra, la Sauber vista da sotto: ha una bocca diversa da Ferrari e Red Bull PIOLA
rettamente, non ha voluto rischiare con la nuova monoposto, concentrando il suo lavoro ad una massiccia evoluzione dei concetti espressi dalle ultime RB, riservandosi ovviamente lampi di genialità per il progetto 2014 che, con l’avvento del motore turbo, richiede praticamente di ripartire da zero. Una sfida che lo vedrà opposto ad un altro progettista dai guizzi geniali: il sudafricano Rory Byrne, ritornato a rafforzare lo staff tecnico di Maranello per garantire una maggiore apporto fantasioso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SUPERBIKE GP AUSTRALIA
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il calendario
GARE ALLE 2 E 5.30
Il Mondiale Superbike 2013 ha 15 tappe. Ecco il calendario completo. 24/2 Australia (Phillip Island); 14/4 Spagna (Aragon); 28/4 Olanda (Assen); 12/5 Italia (Monza); 26/5 Europa (Donington); 9/6 Portogallo (Portimao); 23/6 da assegnare; 30/6 Italia (Imola); 21/7 Russia (Mosca); 4/8 Gran Bretagna (Silverstone); 1/9 Germania (Nürburgring); 29/9 Stati Uniti (Laguna Seca); 6/10 Francia (Magny Cours); 20/10 Spagna (Jerez); 17/11 India (Buddh).
Domani il Mondiale 2013 della Superbike debutta con il GP d’Australia a Phillip Island (4.445 m). In Australia il fuso orario è +10 ore rispetto all’Italia
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Felipe Massa, 31 anni, in carriera ha vinto 11 GP, tutti con la Ferrari EPA
Oggi Ore 0.45 c’è già stata qualifica 2 Superbike; ore 2.30 prove libere Superbike (Italia 2); ore 5 Superpole Superbike (Italia 1 e 2); ore 6.05 qualifica 2 Supersport (Italia 2); ore 23.20 warm up Superbike (Italia 2)
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Taccuino NON SOLO MOTORI
«Open Day» a Misano Domani il Misano World Cir cuit, intitolato a Marco Simoncelli, ospita la seconda edizione del l’«Open Day». Nell’occasione il circui to sarà aperto al pubblico per una corsa podistica, per il Nordic Walking e per prove a piedi e in bici cletta riservate ai più piccini.
OGGI A FAENZA
Nosetto cremato (m.bru.) Oggi alle 10 la salma di Roberto Nosetto, ex direttore del l’autodromo di Imola ed ex d.s. della Ferrari morto giovedì a Forlì, sarà cremata nella stessa struttura di Fa enza dove era stato cremato Marco Simoncelli.
SUPERSPORT
Paura per Talmacsi (p.g.) Cadute a raffica nelle li bere della Supersport a Phillip Island. Gabor Talmacsi è rimasto 25" esanime sull’asfalto: ha un picco lo edema al cervello che si riassorbi rà senza chirurgia. Paura anche per David Salom: i medici temevano una lesione vertebrale, ma per fortuna non ci sono danni. Luca Scassa, infi ne, ha picchiato lo scafoide della ma no destra: GP a rischio. PETERHANSEL (el.car.) Il france se Stephane Peterhansel, 11 volte vincitore della Dakar, disputerà dal 15 al 17 marzo l’Italian Baja a Porde none in moto, con una Yamaha.
Domani Ore 2 gara-1 Superbike (Italia 1 e 2); ore 3.30 gara Supersport (Italia 2); ore 5.30 gara-2 Superbike (Italia 1-2); ore 14 replica gara-1 (Italia 1); ore 15 replica gara-2 (Italia 1)
Marco Melandri, 30 anni, iridato 250 nel 2002. È in Superbike dal 2011 ALEX PHOTO
Toh, riecco Fabrizio «L’Aprilia fa per me» Michel si adatta subito: «Ho la stessa taglia di Biaggi» Melandri in agguato, Checa e Badovini che cadute!
Stamane gli highlights delle prove sul nostro sito
mato nei test, con record ufficioso della pista, la Ducati è tornata bruscamente alla realtà con la contemporanea caduta nelle libere di Carlos Checa e Ayrton Badovini. «Uscendo dalla curva Siberia la moto mi ha sparato così in alto come non mi era mai successo nei tanti incidenti della mia carriera» ha raccontato l’iridato 2011. Nella carambola sulla sabbia la Panigale gli è passata sopra, con un colpo in testa e una forte contusione al piede destro. «In qualifica ho voluto constatare se potevo guidare (12˚ a 7 decimi da Fabrizio; n.d.r.) e mi sono fermato dopo sette giri perché non riuscivo a concentrarmi». Badovini invece è volato via all’ultima curva, velocissima: ha la caviglia destra gonfia e dopo la botta al fegato subìta nei test la gara del biellese è a rischio.
Parte la Superbike e gli appassionati potranno seguirla anche su www.gazzetta.it. In perfetta sinergia col giornale, sul nostro sito potrete avere aggiornamenti in tempo reale delle prove e delle gare e, soprattutto, le immagini più belle della competizione. Dalla Superpole, che troverete online questa mattina, agli highlights, domani, delle due corse Sbk e della gara Supersport. Ma non è tutto: in vista dell’inizio del Mondiale di Formula 1, sul nostro canale motori sono presenti i video tecnici delle nuove monoposto a partire dalla Ferrari.
I TEMPI — Così la prima qualifica del GP d’Australia: 1.Fabrizio (Ita-Aprilia) 1’31"317 (175.236 km/h); 2. Laverty (Irl-Aprilia) 1'31”392; 3. Melandri (Ita-Bmw) 1’31"539; 4. Camier (GB-Suzuki) 1’31"608; 5. Davies (GB-Bmw) 1’31"638; 6. Haslam (GB-Honda) 1’31"687; 7. Sykes (GB-Kawasaki) 1’31"754; 8. Giugliano (Ita-Aprilia) 1’31"93; 9. Guintoli (Fra-Aprilia) 1’31"863; 10. Rea (GB-Honda) 1’ 31"884; 11. Stauffer (Aus-Honda) 1’31"984; 12. Checa (Spa-Ducati) 1’32"063; 13. Neukirchner (Ger-Ducati) 1’32"243; 16. Badovini (Ita-Ducati) 1’32"540.
È il bello della Superbike: ti aspetti il grande nome ma il primo protagonista del Mondiale 2013 è Michel Fabrizio, retrocesso nel purgatorio dei privati da due stagioni fallimentari con Suzuki e Bmw. Invece, delle grandi corazzate da 9-10 milioni di budget l’anno, ha fatto festa la Red Devils, minuscola squadra romana alla seconda stagione iridata. Prova di forza Colpo della vita?
Feeling Come l’iridato uscente
Tattica Melandri si affiderà all’evolutissima elettronica Bmw per risparmiare le gomme e dare scacco matto sui 22 giri. Con questa tattica un anno fa Max Biaggi qui spiccò il volo (1˚ e 2˚) verso il sesto iride. «Ci sono 7-8 piloti in grado di stupire sul giro secco ma a metà gara resteremo due-tre» anticipa il ravennate. E gli altri due? «Fabrizio qui va molto forte, può giocarsela. E arriverà anche Tom Sykes, non vuole scoprirsi ma non ci casco». Cadute Galvanizzata dal pri-
PAOLO GOZZI PHILLIP ISLAND (Australia)
No, una prova di forza. Fabrizio li ha fulminati nelle libere del mattino (1’31"218) e ha ribadito il concetto in qualifica il pomeriggio con un 1’31"317 che ha spiazzato i favoriti Marco Melandri (3˚) e Tom Sykes (7˚), ma soprattutto i due ufficiali Aprilia Eugene Laverty (2˚ a 75 millesimi) e Sylvain Guintoli (9˚ a 0"546). Che a Phillip Island, per inciso, avevano preso paga anche in precampionato. Questa bella storia sarebbe rimasta fantasia se Michel non guidasse lo stesso missile RSV4 che ha permesso a Max Biaggi di ritirarsi da campione. Aprilia la fornisce in affitto a 350 mila euro, motori, assistenza ed eventuali danni compresi: sembra un affare.
Questo invece l’albo d’oro recente. 2002 Edwards (Honda); 2003 Hodgson (Ducati); 2004 Toseland (Ducati); 2005 Corser (Suzuki); 2006 Bayliss (Ducati); 2007 Toseland (Honda); 2008 Bayliss (Ducati); 2009 Spies (Yamaha); 2010 Biaggi (Aprilia); 2011 Checa (Ducati); 2012 Biaggi (Aprilia).
Michel Fabrizio, 28 anni, in Superbike dal 2006, finora ha vinto 4 gare ALEX PHOTO
anche Fabrizio è di Roma, originario del popolare quartiere Romanina. «Dicevano che l’Aprilia fosse tagliata su misura per Max che l’ha fatta crescere, io ho la stessa altezza (170 cm; n.d.r.), per questo mi trovo così a meraviglia.» Su questa pista con tante curve velocissime a sinistra conterà guidare con dolcezza per non cuocere le gomme. «Qui il segreto è resistere alla tentazione di fare il fenomeno» racconta l'ex ducatista Troy Bayliss, triplice iridato con sei trionfi a Phillip Island. Fabrizio però non è un bluff, anche il ritmo gara è notevole «ma ancora non basta, devo allungare la vita delle coperture altri sei-sette giri».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
BASKET LA SERIE A HA UN NUOVO PROTAGONISTA
Lakovic: Avellino lotta con un big «Accetto la sfida»
Taccuino EUROLEGA
Cska e Messina k.o. I risultati dell’8a giornata di Top 16. Girone E Giovedì: Bam berg Unicaja Malaga 65 68; Zalgiris Kaunas Panathinaikos Atene 73 78. Ieri: Efes Istanbul Cska Mosca 63 60 (Farmar 15; Teodosic 26), Re al Madrid Alba Berlino 77 72 (Caroll 16; Thompson 14). Classifica: Efes e Real 7 vinte 1 persa; Cska, Panathi naikos 5 3; Malaga 4 4; Zalgiris 3 5; Alba 1 7; Bamberg 0 8. Girone F Gio vedì: Fenerbahce Istanbul Barcello na 60 99; Maccabi Tel Aviv Monte paschi Siena 92 61. Ieri: Khimki Be siktas Istanbul 87 56 (Davis 27; Markota 14), Olympiacos Pireo Caja Laboral Vitoria 82 74 (Law 18; Heur tel 16). Classifica: Barcellona 7 1; Siena 6 2; Khimki, Olympiacos 5 3; Vitoria 4 4; Maccabi 3 5; Fener bahce 2 6; Besiktas 0 8. Prossimo turno: Siena Fenerbahce (28/2). Le prime 4 ai quarti.
Da Panathinaikos e Barcellona alla corsa per la salvezza: «Un’offerta al momento giusto» MARIO CANFORA
Il campionato italiano ha conosciuto Jaka Lakovic troppo tardi. E va dato merito ad Avellino, appena lo sloveno si è liberato dal Galatasaray, di aver saputo cogliere l’occasione giusta per ingaggiare il play, uno che in carriera ha vinto 6 titoli nazionali (4 col Panathinaikos, 2 col Barcellona), 6 Coppe (3 greche e 3 spagnole), 2 Supercoppe (col Barca) e un’Eurolega (ancora coi blaugrana nel 2010), oltre a tutta una serie di riconoscimenti individuali. Un vincente, insomma, che a 34 anni dovrà portare la Sidigas a una tranquilla salvezza. Tre gare sono poche, ma che idea si è fatto del nostro campionato?
«E’ molto competitivo, si gioca in velocità. Ed è interessante perché non esiste una grandissima favorita e non c’è mai una gara scontata». Perché è arrivato in Italia così tardi e perché ha scelto Avellino, un club che non lotta per il vertice come lei ha sempre fatto.
presentato il progetto che ha in mente per il club e così ho accettato la sfida. Vero, ad Avellino non lotto per il titolo ma la salvezza è un obiettivo altrettanto importante. E la città è piccola ma molto "calda", con tante persone amichevoli che tengono al bene della squadra». Punta a restare in Italia?
«Perché no. Mi piace lo stile di gioco, la cultura e come si vive. In questo primo mese mi sono trovato benissimo». Cosa farà una volta ritiratosi? Resterà nell’ambiente?
«Ne parleremo tra un po’ di anni ma l’obbiettivo è diventare un coach, un grande coach: è il mio grande sogno». Come mai l’Italia, intesa come Nazionale, ha fatto fatica negli ultimi 10-15 anni?
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Seguo calcio, tennis, football, pallamano... Nella Nba vado matto per i Celtics JAKA LAKOVIC GUARDIA SIDIGAS AVELLINO
«Semplicemente perché ora c’è stata l’occasione. Buona parte della mia carriera l’ho vissuta tra Atene e Barcellona: lì stavo bene... Quest’anno ho avuto mesi difficili al Galatasaray. La chiamata di Avellino e del patron De Cesare è arrivata nel momento giusto. Mi ha
stars& stripes Tony Parker merita il premio di mvp dell’anno
Tony Parker ha realizzato 31 punti in 28’ in campo contro i Clippers con 12/16 al tiro e 7 assist. Il play francese degli Spurs sta disputando una stagione eccezionale: nelle ultime 6 gare viaggia a 29.3 punti di media, più del capo cannoniere Kevin Durant. Nelle ultime 14 la sua media «scende» a 25.7 punti: intanto San Antonio è la miglior squadra della Nba (44 vinte 12 perse). Parker sta meritando il premio di mvp almeno quanto LeBron.
Chicago male Serataccia per Marco Belinelli (3 punti 0/7 al tiro) nella sconfitta dei Bulls con Miami. In più il fratello e manager di Derrick Rose ha criticato la squadra per non essersi rinforzata: così non è da titolo, è il succo, e quindi Derrick andrà cauto col rientro post infortunio. RISULTATI: LA Clippers San Antonio 90 116 Barnes 18; Parker 31), Chicago Miami 67 86 ( Robinson 14; James 26).
«Difficile rispondere, visto che non so come sono gestiti i processi di crescita degli atleti e delle squadre. Penso che sia simile a quello che accade con la nazionale slovena: abbiamo una grande squadra, ma non abbiamo mai fatto il passo finale per vincere titoli, medaglie o giocare una finale. I giocatori devono essere prima una buona squadra e poi dei buoni singoli. Purtroppo con soli due mesi di preparazione all’anno, prima delle competizioni internazionali, è difficile fare risultati. Non puoi vincere mai niente senza grande pazienza e senza lavorare duro, sempre con lo stesso gruppo».
MERCATO
Bologna e Christmas C’è anche Bologna, con Valen cia, sulle piste di Dionte Christmas, appena liberato dal Cska Mosca di Ettore Messina, per sostituire Ricky Minard passato al Besiktas.
DERBY: NO AI TIFOSI OSPITI
Cantù e Varese amare
Ha mai pensato alla Nba?
«In passato ho avuto la possibilità di andarci ma, alla fine, ho deciso di restare in Europa e diventare un leader per i grandi team europei, piuttosto che avere pochi minuti e fare tanta panchina». Legge la classifica e vede che Milano è soltanto quarta: stupito?
«Milano ha un grande organico, ora sta giocando meglio, nei playoff vedrete che darà fastidio. I conti facciamoli alla fine». Qual è il play che nella sua carriera lo ha più messo in difficoltà?
«Davvero tanti, ma quelli più bravi sono stati JR Holden e Pablo Prigioni». Segue il calcio? Nel basket per chi tifa?
Jaka Lakovic, 34 anni: 6 assist di media nelle prime 3 gare italiane CIAM
TESSERAMENTI
Irpini con Brown Bell e Aden ok Avellino ha tesserato ieri Brandon Brown, che può già debuttare domani a Bologna al posto di Johnson, infortunato. Brown aveva iniziato la stagione a Trieste. Tesserati anche Troy Bell di Reggio Emilia, che debutterà domani nell’anticipo delle 12 contro Milano, e il somalo americano Feisal Aden di Roma.
«Non seguo solo il calcio, ma pure tennis, football, pallamano. Tifo per lo Slovan Lubiana, la squadra dove sono cresciuto, mentre nell’Nba vado matto per i Boston Celtics». È rimasto legato con un giocatore o un allenatore in particolare?
«Sicuramente Vlado Scepanovic al Pana, per me un fratello, eravamo sempre insieme. Sono rimasto legato a tutti i coach: Obradovic, Ivanovic, Pascual, ma anche Alexis Pipan, coach dello Skopjie, e Neven Spahjia». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Varese e Cantù hanno dirama to un comunicato congiunto dichia randosi amareggiate: «Nell’appren dere la decisione delle autorità com petenti di vietare la trasferta ai tifosi varesini in occasione del derby. La collaborazione tra i due club negli ul timi anni ha permesso ai tifosi di ac cedere agli impianti senza nessun problema. Vogliamo che il derby con tinui ad essere vissuto da tutte le componenti del tifo e che sia un esempio di sana rivalità sportiva». Resta il fatto che se la sfida è consi derata a rischio dalle autorità, signifi ca che così tranquilla in passato non è stata. Speriamo lo sia sempre in futuro.
LEGADUE
Forlì passa a Scafati Ieri anticipo della 20a giorna ta: Givova Scafati LaGamberi Food Forlì 82 86 (Mays 22; Borsato e Na tali 16). Coach Bartocci in bilico.
GLI UNDER RAPPRESENTANO L’ITALIA AL TORNEO GIOVANILE DELL’EUROLEGA
EUROLEGA DONNE
Treviso è già tornata grande
Schio battuta dal Rivas: 1-1 Bella il 27
Rimasta senza serie A, la città riscopre il basket: sponsor De Longhi e Lega2 subito le presenze al Palaverde), ora c'è la squadra della città. Vazzoler parla alla gente. In piazza, dove si tengono le conferenze stampa, sugli spalti del palazzetto delle Piscine, negli eventi organizzati sul territorio, coinvolgendo le realtà locali (tra cui le 45 aziende del consorzio Universo Treviso).
ALBERTO MARIUTTO TREVISO
Treviso Basket, dal campionato di Promozione al torneo giovanile dell’Eurolega. Sono i ragazzi di Goran Bjedov a rappresentare l’Italia contro alcuni dei migliori vivai europei a Belgrado dove si assegnano gli ultimi posti per il torneo finale continentale di Londra durante le Final Four di maggio. L’invito dell’Eurolega non è casuale, e vale molto più dal punto di vista politico che tecnico. Anche perché i trevigiani non sono obiettivamente al livello dei coetanei che andranno ad affrontare. E’ un messaggio eloquente inviato dal massimo organo cestistico continentale: anche se la Benetton non c’è più, Treviso resta una piazza importante per il basket. Tutto da dimostrare con i fatti, ma è quello per cui il presidente Paolo Vazzoler e il g.m. Claudio Coldebella stanno lottando da mesi. L’obiettivo è uno solo, neppure troppo celato: tornare in al-
Favola Così è nata una favola
Davide Bonora, 40 anni: grande ex in maglia De Longhi in promozione
to fin dal prossimo anno, minimo dalla nuova Legadue. E va in questa direzione l’annuncio recente di uno sponsor come De Longhi, colosso trevigiano che ha dato il nome alla squadra. Lavoro Dire che Treviso Basket
è nata sulle ceneri della Benetton è limitante, e non rende giustizia al «lavoro sporco» quotidiano che ruota intorno
a questa realtà. E’ vero che molte facce sono rimaste le stesse e che il club ha ereditato l'under 17 e 19 della Benetton. Ma qui finiscono le analogie: lo stile impresso da Vazzoler e soci è l'esatto opposto dell'oligarchico snobismo che contraddistingueva il management benettoniano, specie negli ultimi anni. Prima il distacco coi tifosi era sistematicamente rimarcato (con calo del-
che vive sulla dialettica tra passato, presente e futuro. Molti gli ex in campo o sugli spalti, nelle serate «amarcord»: Bonora, Pittis, Nicevic, Iacopini, Minto, Mian, lo stesso Coldebella. Un presente che vive (e domina) il campionato di Promozione con una serietà e un entusiasmo inattesi: un migliaio di spettatori festanti in casa, e un futuro da costruire, come sottolinea Vazzoler: «In alto si sono accorti che noi ci siamo e che il progetto è serio e di lungo periodo. Abbiamo buoni riscontri e sui nostri spalti abbiamo ospitato anche Marco Bonamico, che ha visto la nostra realtà. Siamo ottimisti». © RIPRODUZIONE RISERVATA
La Famila Schio perde male a Madrid col Rivas Ecopolis e va 1 1 nella serie degli ottavi di finale di Eurolega femminile. Gara 3, che sceglierà la qualificata alle Final 8, si giocherà mercoledì 27 a Schio. Sfida senza storia ieri, decisa dal 25 8 delle spagnole nel secondo quarto, mai più rimontato dalla italiane e con la sola Lavender quasi da doppia doppia (15 e 9 rimbalzi) in evidenza. Alla terza sfida anche Bourges e Wisla Cracovia RIVAS-FAMILA 75-47 (16-14, 41-22; 53-37) RIVAS ECOPOLIS: Honti 2, Cruz 13, Kurasova 14, Vajda 5, Henry 12; Erkic 4, Bermejo 6, Casas 6, Morrison 16, Lizarazu. FAMILA SCHIO: Sottana 7, McCray 2, Masciadri 11, Godin 2, Lavender 15; Consolini, Wambe 2, Nadalin 4, Macchi 4. Andata: 63 69. Serie 1 1. Già qualificate alle Final 8: Polkowice, Spartak Vidnoje, Fenerbahce, Galatasaray.
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
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LA TRAGEDIA IN SUDAFRICA LA FAMIGLIA GIOISCE
Il sollievo dei familiari di Oscar Pistorius. A sinistra il fratello Carl e il padre, Henke. A destra l’abbraccio tra la sorella di Oscar, Aimee e una parente. All’esterno del tribunale centinaia di fans hanno applaudito l’uscita dell’atleta paralimpico. In basso la vittima, Reeva Steenkamp REUTERS / AP
SCARCERATO! 4
L’ABBRACCIO DI GEMONA «Siamo felici per Pistorius e siamo vicini a lui e alla famiglia della sua fidanzata». Queste le parole del sindaco di Gemona, Paolo Urbani, a Tgcom24. «Ci dispiace che spesso la nostra comunità sia stata accostata a fatti privi di fondamento, come il fatto di aver messo a disposizione di Oscar una villa. Oscar aveva un contratto con la nostra amministrazione comunale ed era il testimonial del progetto del Comune, che punta a fare di Gemona la città dello sport. Lui ha sempre rispettato questo contratto. Oscar non è stato solo un ottimo testimonial ma un’ottima persona sia sul piano professionale che sul piano umano — continua Urbani —. Spero di poterlo raggiungere in Sud Africa per abbracciarlo. Lasciamo spazio alla pietà umana, poi la magistratura farà il suo corso».
ad Oscar, sono scoppiati in un pianto a dirotto, sicuramente dettato dai tanti giorni di tensione accumulata. Solo lo zio di Pistorius, Arnold ha parlato alla stampa dicendo: «Siamo sollevati per la sentenza di oggi, ma siamo anche in lutto». Con riferimento ai genitori di Reeva, che forse oggi, con la mancata carcerazione dell’omicida della loro figlia, hanno sofferto due volte.
LORENZO SIMONCELLI PRETORIA
Oscar Pistorius ha trascorso la sua prima notte da uomo libero, almeno dalla stazione di polizia di Brooklyn (zona est di Pretoria), dove è stato detenuto per più di una settimana con l’accusa di aver ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp. Una libertà metaforica, dato che su di lui pende un capo d'imputazione, che se confermato anche al processo, che inizierà il 4 giugno prossimo, lo porterebbe a rimanere in carcere per 25 anni. Inoltre, come commentato dal suo stesso legale Barry Roux, a condizioni molto dure. Infatti, gli è stato vietato di tornare ad abitare nella sua villa, di abbandonare il Paese e inoltre dovrà firmare la presenza il lunedì e il venerdì tra le 7 e le 13 presso la stazione di polizia di Brooklyn. Rimorsi Ma soprattutto Oscar
Pistorius, non è libero di se stesso, probabilmente un dolore o un rimorso troppo grande l'omicidio, per sbaglio, o voluto, della sua Reeva. Questa sensazione traspariva chiaramente dal suo volto, quando ieri, dopo aver saldato la prima tranche del rilascio su cauzione, che in totale è di circa 85 mila euro, ha lasciato il tribunale di Pretoria a bordo di una macchina di grande cilindrata. Pochi sorrisi e tanta tensione al termine di un’ennesima udienza fiume, in cui il protagonista del giorno è stato il giudice Desmond Nair. Dopo le ultime argomentazioni di accusa e difesa, Nair non ha riscontrato la concreta possibilità di fuga da parte di Pistorius, anche perchè ha le protesi, e non ha ritenuto i precedenti casi di violenza domestica sufficienti per sostenere una propensione alla violenza da parte dell'atleta. Inoltre, nel corso della seduta, Nair è stato anche molto critico nei confronti dell’ex investigatore capo Hilton Botha, riferendosi in particolare alle lacunose affermazioni del detective a riguardo di elementi centrali come la distanza dei vicini dalla casa del delitto, piuttosto che la mancata analisi delle utenze telefoniche sul cellulare della vittima. Per non parlare poi della gravissima accusa di aver inquinato la scena del crimine per non aver usato i copri scarpa, una volta entrato nella villa. La sentenza di ieri, è stata la prova provata di come il ruolo del detective Botha, sia stato decisivo per far virare l’esito dell’udienza a favore della difesa. Un tragicomico caso processuale, che ricorda molto da vicino il
Pistorius fuori su cauzione «Improbabile rischio di fuga» Pagati 85 mila dollari: per il giudice non ci sono pericoli, anche perché ha le protesi processo ad un altro grande campione dello sport, O.J. Simpson. Neanche i parenti di Oscar Pistorius sono riusciti a gioire ieri, almeno esteriormente. Se i suoi amici più intimi non hanno trattenuto la gioia gridando uno «Yes» trattenuto, i famigliari più prossimi
Rabbia Ma, in aula, c’è stato spazio anche per il disappunto. In particolare di alcuni parenti alla lontana di Reeva, venuti all’udienza invece dei genitori. Ma anche alcune rappresentanti delle associazioni femminili, hanno sostenuto come «la legge non sia uguale per tutti, soprattutto se hai i soldi». Indignazione comparsa anche in rete al momento della sentenza, dato che numerosi tweet hanno cominciato ad inondare il social network con messaggi pieni di rabbia nei confronti dell’atleta accusato di omicidio della sua fidanzata, ma anche contro il sistema giudiziario sudafricano. «Non c’è giustizia in questo Paese, ci vuole Batman», twitta Tanseem. «Sono assolutamente sconvolta che un uomo che ha sparato quattro volte ad una donna non sia considerato un violento», gli fa eco Melissa. «Pistorius doveva essere condannato all’ergastolo... punto e basta!», protesta Mike. Da oggi Oscar Pistorius sarà costretto, per l’ennesima volta, ad iniziare una nuova vita, con tanti punti di domande e poche certezze. Molto probabilmente, come ha dichiarato uno dei suoi allenatori, ricomincerà dalla pista, il luogo che lo ha fatto conoscere al mondo, ma anche quello che lo ha portato ad uno status di nevrosi per raggiungere risultati forse irraggiungibili anche per lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SITUAZIONE
Ha l’obbligo di firma Rischia fino a 25 anni
L’avvocato di Oscar Pistorius, Barry Roux REUTERS
(l.s.) La sentenza emessa ieri dal giudice della corte del Tribunale di Pretoria nei confronti di Oscar Pistorius non è un’assoluzione, infatti, si trattava di un’udienza di convalida del fermo. Durante il dibattimento si è parlato anche dell’eventualità di derubricare l’imputazione da omicidio premeditato a omicidio, solo per la correlazione con la libertà su cauzione. Niente scarcerazione Infatti, il
diritto penale sudafricano non prevede la possibilità di scarcerazione, tranne particolari circostanze, con l’accusa di omicidio premeditato. Esattamente la situazione capitata ad Oscar Pistorius. La difesa è riuscita a dimostrare l’eccezionalità di elementi come ad esempio l’inquinamento delle prove e quindi è riuscito ad ottenere la scarcerazione. Da oggi però la vita di Oscar Pistorius non tornerà certo alla normalità. In primis, per le dure restrizioni che gli sono state imposte dal tribunale di Pretoria. Consegna di armi e passaporto. Obbligo di fissa dimora, non nella sua villa, la location è ancora segreta. Ma soprattutto l’obbligo di firma il lunedì e il venerdì presso la stazione di polizia di Brooklyn. Inoltre, come ha ricordato ieri al termine dell’udienza anche il suo legale Barry Roux, il campione sudafricano non è affatto fuori pericolo per una lunga pena detentiva. Se, infatti, da qui all’inizio del processo, previsto per il 4 giugno, le indagini porteranno ulteriori prove a discapito del campione paralimpico è molto probabile che rischi la massima pena in Sudafrica, cioè 25 anni di detenzione. Ma, anche se nelle fasi processuali, i giudici saranno in grado di farlo derubricare ad omicidio volontario, secondo il diritto penale sudafricano Pistorius sconterà 15 anni di reclusione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
TENNIS SUL CEMENTO DI DUBAI
BOXE
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Solita storia
I NUMERI
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Le finali Wta della Kvitova (bilancio 9/2) e anche della Errani: 6 vinte (Palermo e Portorose 2008, Acapuclo, Barcellona, Bucarest e Palermo 2012) e 5 perse (Palermo e Portorose 2009, Pattaya 2011, Roland Garros 2012, Parigi indoor 2013).
Sara doma Roberta nella testa Errani batte Vinci per la 5 volta di fila: oggi finale con Kvitova a
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L’abbraccio di Sara Errani (25 anni, a destra) e Roberta Vinci (31) REUTERS VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
Dubai, come New York. Come ormai da cinque volte di fila che s’incrociano, Sara Errani lascia le briciole all’amica e gemella di doppio Roberta Vinci. Stavolta la batte 6-3 6-3, sulla strada della finale odierna contro Petra Kvitova, assaggio della semifinale di Fed Cup, Italia-Repubblica Ceca del 20-21 aprile. Incrocio che Saretta si sarebbe evitata volentieri: «Mi danno fastidio le sue pallate da fondo, mi dà poco spazio per il mio gioco». Visto che la numero 7 del mondo ha perso tre volte su tre con la 8, regina mancina di Wimbledon 2011, tutte l’anno scorso e sul duro come a Dubai. Trasformazione Stavolta, fra le
Cichi (Errani e Vinci), ci sono 11 break, 20 palle-break, tante occasioni, tante situazioni, dalle quali, comunque, emerge sempre vittoriosa la romagnola. Che ha più tenacia, più costanza, più freddezza, più concretezza. E che, giustamente, si ribella al luogo comune: «Roberta non ha servito in modo pazzesco come negli ultimi match e ha sbagliato tanto di dritto. E’ vero. Ma se tutte le volte si dice che le avversarie giocano male contro di me, evidentemente è il mio gioco che le porta a rischiare, e a sbagliare, perché vedono il campo più piccolo». Tanto per chiarire perché mai, Robertina, capace di dominare nel deserto l’ex numero 2 del mon-
«Robi non ha giocato bene, ma contro di me il campo diventa più piccolo: si sbaglia»
SARA ERRANI PARLA DELL’AMICA VINCI
do, Kuznetsova, e la 6 (Kerber) e la 9 (Stosur) attuali — prima volta che batte due top ten nello stesso torneo —, quando trova di là del net la compagna più assidua («Stiamo insieme 300 giorni l’anno»), non mette più la prima di servizio, non annichilisce più col rovescio, non affonda più il dritto, non va più a rete, non pensa più e si scioglie. Insieme al suo orgogliosissimo numero 17 del mondo e alla seconda semifinale in un torneo Premier, con premi tre volte più alti della prima, a Eastbourne 2005. Errori Roberta è talmente arrabbiata di essere ancora Robertina, a 30 compiuti lunedì, che le scappa in diretta tv anche un «vaffa» di frustrazione. Perché, come nei quarti degli Us Open dell’estate, è annichilita, bloccata, paurosa. Al via,
WSB I THUNDER AL FORUM
nei tre break consecutivi, che potrebbero essere 2-2 e sono invece 1-3, Poi orrido 2-5. E quindi 6-3. Sbagliando, sbagliando e sbagliando ancora, con il braccio d’oro mal attivato dalla testa. Tanto che nemmeno coach Francesco Cinà può aiutarla nell’evitarsi l’agonia: il break d’acchito del secondo set, il suicidio di nervi dell’1-1, le tante, continue, occasioni sul servizio non certo paralizzante della Errani, le mille e una frenata. Finché Sara si esalta con il rovescio slice a una mano («Me l’ha insegnato Roberta!») e con lo sprint superbo del 5-3 sul ricamo a rete dell’amica. Volano del secondo 6-3, in un’ora 23 minuti, bruttini come tutti i derby. Concentrazione «Abbiamo fat-
to la stessa routine insieme, e lo faremo ancora, come sempre. Ci ha diviso solo l’intermezzo della partita», puntualizza Sara. «E’ difficile giocare contro un’amica, e soprattutto contro Roberta, ma mi sforzavo di pensare solo a che cosa fare e quindi alla famosa diagonale di rovescio dove facevamo a gara a chi usciva prima per piazzare il dritto». Stavolta niente doppio insieme per le numeri 1 del mondo: «Avevamo deciso la settimana scorsa, anche perché poi io vado sulla terra ad Acapulco e lei torna a casa». Stavolta va avanti una sola. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dubai (Eau, 2 milioni $, cem), semifinali: ERRANI b. VINCI 6-3 6-3; Kvitova (Cec) b. Wozniacki (Dan) 6-3 6-4. In tv Diretta SuperTennis dalle 16.
GLI ALTRI TORNEI
Riecco Knapp Semifinale a Bogotà Nei quarti a Bogotà (Col, 235.000 $, terra), la rediviva 25enne Karin Knapp (n. 133 del mondo) batte per 6 3 6 3 Lara Arruabarrena Vecino (Spa, 97) — che ha eliminato Flavia Pennetta al rientro dopo l’operazione al polso — e oggi gioca una semifinale inedita contro la veterana Jelena Jankovic (Ser, 24). Che supera Cadantu (Rom) 6 2 6 1. Altri quarti: Ormaechea (Arg) b. Torró (Spa) 6 1 7 5; Pereira (Bra) b. Minella (Lux) 6 1 6 2. STOP FOGNINI Nei quarti a Buenos Aires (Arg, 493.670$, terra), Fabio Fognini (n. 44 del mondo) cede a David Ferrer (Spa, 4): cede 6 2 6 1, per la quarta volta in quattro sfide. Altri: Robredo (Spa) b. Reister (Ger) 6 3 6 2. SUPER TSONGA Nei quarti di Marsiglia (Fra, 598.535e, veloce indoor), l’eroe di casa, Tsonga, salva 5 match point e doma Tomic (Aus) 4 6 6 3 7 6 (10). Altri: Tursunov (Rus) b. Muller (Lux) 7 6 (7) 1 6 7 5; Berdych (Cec) b. Janowicz (Pol) 6 3 6 7 (0) 6 3. DONNE VELOCI Semifinali a Memphis (Usa, 235.000$, cem.): Lisicki (Ger) b. Rybarikova (Slk) 7 5 7 5; Erakovic (Nzl) b. Voegele (Svi) 6 2 6 4.
i set vinti in 3 confronti di Errani contro Kvitova: sempre nel 2012 e sul veloce, Australian Open, New Haven (cemento)e Fed Cup (indoor).
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i match vinti dalla Errani nel 2013, con 5 sconfitte (Hantuchova a Brisbane, Cibulkova a Sydney, Suarez Navarro agli Australian Open, Barthel a Parigi indoor e Lepchenko in Fed Cup).
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la classifica della Errani: se vince oggi guadagna 470 punti, se perde ne somma 320, ma ne deve sottrarre 130 del 2012: quindi, rimarrà comunque lontana dalla n. 6, Kerber (lu.mar.).
Clemente Russo, 30 anni, a sinistra, con il rivale Nistor
Russo e Picardi assalto azzurro al Kazakistan RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2
Tuono e fulmini: a Milano, per l’ultimo appuntamento casalingo della fase a gironi, arrivano gli Astana Arlans Kazakistan, primi del girone, guidati da quel Sergey Korchynskyy che per due anni è stato secondo di Damiani nel team Dolce&Gabbana. Fiducia I Thunder, secondi in classifica con cinque punti di distacco (21 a 16), più che al primato ormai praticamente irraggiungibile puntano a due vittorie (l’ultima giornata prevede la trasferta americana) per consolidare la seconda piazza e la conseguente posizione privilegiata nei playoff. I Lupi kazaki lasciano a riposo i big (primo fra tutti il grande ex Derevyanchenko), ma si presentano con una squadra solida e pericolosa, tra cui il medio Aisin, professionista dal 2008 con 8 vittorie (5 ko) e una sola sconfitta. La forza degli avversari non toglie comunque sorriso e fiducia a capitan Clemente Russo, all’inseguimento del 18˚ successo consecutivo nelle World Series: «Il Kazakistan è una delle nazioni guida nella boxe, ci aspetta una serata ostica ma eccitante. Io spero di salire sul ring rilassato, perché significherebbe che i miei compagni hanno già messo al sicuro il risultato. E credo andrà proprio così». L’altro italiano di serata è il piccolo, grande Picardi, cui lo status di stella è stato riconosciuto anche dalla tv, che lo ha messo in programma per penultimo, evitandogli l’incrocio con il posticipo calcistico: «Sono in forma e voglio regalare un grande match alla squadra e ai tifosi — dice Vincenzino —: affronto un avversario tosto e giovane, vorrà dire che gli farò assaggiare la mia esperienza di vecchietto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
INIZIO ALLE 21
Diretta tv su Sky Sport 2 Dolce & Gabbana Italia Thunder e Astana Kazakistan Arlans dalle 21 al Forum (Sky Sport 2). Il programma dei match. Leggeri: STANKOVIC (Ser, Thu; kg 60.8) c. Chshegrinov (Kaz; 60.8); medi: TAVARES (Fra, Thu; 72.9) c. Aisin (Kaz; 72.8); mediomassimi: BENCHABLA (Alg, Thu; 82.8) c. Karlson (Est; 84.6); gallo: PICARDI (Thu; 53.6) c. Abdraimov (Kaz; 53.8); massimi: RUSSO (Thu; 95.2) c. Nistor (Rom; 103.4)
PALLAVOLO SERIE A-1 MASCHILE: GLI ANTICIPI DELLA 9a DI RITORNO
4 Castellana punta Latina
CLASSIFICA Itas Diatec Trentino 46; Lube Banca Marche Macerata 44; Copra Elior Piacenza 43*; Bre Lannutti Cuneo 38; Casa Modena, Sir Safety Perugia 30; Andreoli Latina 28*; Callipo Vibo 26; Bcc Nep Castellana 23; Altotevere San Giustino 19; Cmc Ravenna 10; Marmi Lanza Verona 8 *una gara in più
Taccuino
Cuneo è senza Wijsmans (a.li. - an.gal.) L'Andreoli, con la testa alla finale di Coppa Cev con Ankara (mercoledì al PalaBianchini), è al completo, ma Prandi potrebbe lasciare ancora a riposo Sottile e Noda. Due ex in campo e uno in panchina: per Latina Patriarca, per Castellana Cester e il tecnico Gulinelli. All’andata 2-3. Con il dubbio Paparoni (problemi muscolari) e la novità Stivachtis (il secondo palleggiatore greco) Castellana affronta Latina, diretta avversaria per l’ottavo posto che garantirebbe gara-3 in casa negli ottavi dei
playoff. «Dopo Trento – dice Falaschi – dove non potevamo fare di più, giochiamo con Latina sperando pensi alla Cev. Noi ci proveremo: per fare nostro l’8˚ posto, In campo Falaschi-Sabbi, Yosifov-Cester, Casòli-Alex Ferreira, Ricciardello libero. SAN GIUSTINO-CUNEO
(m.s. - g.sca.) Nelle file umbre ballottaggio in regia tra Mc Kibbin e Torre. Prevista la staffetta Fiore e Mattioli. Non è ancora pienamente recuperato Van Den Dries, che però è disponibile. «All’inizio pro-
babili Torre-Cebulj, De Togni-Bohme, Fiore-Maric, Cesarini (L). La Bre banca Lannutti è partita senza il capitano Wijsmans, fermato da un dolore al ginocchio. «Nulla di preoccupante - dice il gm Pistolesi -, meglio preservare il giocatore». Cuneo arriva in Umbria (match trasmesso in semi-differita dalle 18.30, su RaiSport1) con 11 giocatori, Piazza può disporre di Grbic, Della Lunga, Antonov, Sokolov, Kohut e il libero De Pandis. Pronto il secondo centrale Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA
A-1 FEMMINILE
Esordio di Caprara contro Busto (m.l.) Esordio di coach Giovanni Caprara (ex Villa Cor tese) sulla panchina di Piacenza che oggi per l'antici po della 17a giornata (6a di ritorno) riceve al PalaBan ca le campionesse d'Italia di Busto Arsizio. Ore 20.30: Rebecchi Nordmeccanica Piacenza Unendo Yamamay Busto Arsizio (diretta RaiSport 1). Riposa Imoci Conegliano e Chateau d'Ax Urbino. Classifica: Busto Arsizio 33; Bergamo 27; Chieri, Piacenza, Co negliano 22; Villa Cortese 21; Urbino 17; Pesaro 16; Giaveno 11; Bologna 4.
A-2 (m.l.) Serie A 2 donne. Oggi si gioca l'anticipo
Stefano Patriarca, ex contro Castellana. E sotto Wijsmans
della 19a giornata (6a di ritorno). Programma. Ore 20.30: Terre Verdiane Fontanellato Crovegli. Classi fica: Novara, Ornavasso 45; Casalmaggiore 41; Frosi none 35; Pavia 32; Crovegli 26; Sala Consilina 25; Mazzano, San Casciano, Soverato 23; Montichiari 22; Fontanellato 20; Marsala 10; San Vito 8.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SCI NORDICO MONDIALI IN VAL DI FIEMME
4
Pittin e la Insam delusioni al salto
3 AZZURRI QUALIFICATI
Il bronzo olimpico della combinata troppo lontano dal trampolino per recuperare nel fondo, Evelyn è ottava DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI PREDAZZO (Tn)
Saltano i piani, le speranze. Serve a poco, non basta neanche andare forte con gli sci se dal trampolino l’Italia non si dà una decisa regolata. I Mondiali fiemmesi sembrano già segnati per due discipline come la combinata nordica e il salto. Tra mattina e sera, la realtà è nuda e cruda: non raccogliamo con Alessandro Pittin e la sua banda, non difendiamo l’argento di due anni fa di Elena Runggaldier. Osserviamo solo piazzamenti, cerchiamo le ragioni delle difficoltà: non accendiamo, insomma, le ambizioni azzurre in una rassegna in casa. Evelyn Insam, 19 anni, in questa stagione ha conquistato il primo podio di Coppa del Mondo in carriera con il 3˚ posto di Lillehammer
Il francese Il disastro
della combinata azzurra si manifesta ancora dal trampolino: Alessandro Pittin, al quale manca un numero consistente di allenamenti specifici per via di una caduta con frattura, è sbandato pure dal vento che soffia di fronte. L’atterraggio poggiato sulla sinistra dopo un volo cui mancano almeno 10 metri, spezza la prospettiva del bronzo olimpico di ritrovarsi qualche ora dopo al cancelletto della 10 km ad inseguimento insieme ai migliori, tra i quali il grande rivale Jason Lamy Chappuis, poi oro. Pittbull nasconde la frustrazione più che la disperazione: a 2’40" la sua posizione è già compromessa, e a poco vale la consolazione di aver recuperato un minuto al vincitore. Si fosse trovato con il transalpino, a sua volta 11˚ dopo il salto a 1’14", il friulano avrebbe potuto dimostrare le sue doti di fondista: «Peccato, ma non posso fare miracoli». Lukas Runggaldier, il secondo della band, sarà 26˚ dopo il tempo più veloce della prova di fondo grazie al quale recupera 24 posizioni. Davanti a cavallo pazzo c’è Armin Bauer (22˚), dietro Giuseppe Michielli (31˚). Il quartetto fa sperare per la prova a squadre, ma fa
A
OGGI IN GARA
S Roland Clara 30 anni, oggi sarà in gara nella skiathlon: vanta sei podi in Coppa del Mondo, l’ultimo l’anno scorso a Canmore proprio nella stessa specialità
dannare se confermasse le difficoltà evidenti nel salto: «E’ tutto l’anno che non ingraniamo» ammette Bauer.
tri, la stessa misura che non basta alla detentrice di Coppa, la sedicenne nipponica Sara Takanashi.
L’americana Svanisce di sera la speranza rosa della coppia più attesa: la vicecampionessa uscente Runggaldier va meglio come ad Holmenkollen 2011, cioè nel secondo salto da 93 metri, ma peggio nel primo (89) e si ritroverà alla fine 12ª; la Insam passa da settima a ottava e si professa soddisfatta e contenta, almeno quanto la quindicenne Manuela Malsiner, la più giovane delle 43 partecipanti, capace di chiudere 29ª davanti alla più esperta Roberta D’Agostina. «Ma ci siamo divertite, a Oslo fu un’altra storia» fa finta di consolarsi la Runggaldier. L’oro è della diciannovenne Sarah Hendrickson, seguita da un tecnico di Predazzo, Paolo Bernardi: è un trionfo costruito nel primo volo da 106 metri (sfiorato il record di questo trampolino, 108, che le appartiene in occasione delle due vittorie di un anno fa in Coppa) e da 103 me-
I fondisti Oggi a Lago Di Tesero,
la situazione
tornano i fondisti con le due combinate, che ora si chiamano skiathlon ed una volta si disputavano in due giornate col metodo inventato da Gundersen. Per gli uomini 30 km divisi tra le due tecniche: «Spero che prevalga la marcatura» si toglie dai favoriti Roland Clara in gara con Checchi, Noeckler e soprattutto Di Centa. «Anche io ho i miei dubbi», si trincera Giorgio, argento nel 2005 e bronzo nel 2009, ora quarantenne che per sentirsi giovane si carica con la musica dance e per sentirsi eterno medita di esserci ancora, ai Mondiali 2015. Per le ragazze 15 km: Virginia De Martin leader a difesa delle «donne tenaci» del futuro con Debora Agreiter, mamma Veronica Cavallar e la deb Lucia Scardoni, nipotina di Valbusa. Illuminati, Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SALTO Oggi a Predazzo si assegna il primo titolo maschile nel programma del salto: quello dal piccolo trampolino. Due anni fa ad Holmenkollen l’Austria conquistò 3 ori su 3, mentre quest’anno l’introduzione della prova mista uomini-donne, rischia di rimescolare le gerarchie: tutto dipenderà dal fattore-Schlierenzauer, il campione che punta a sbancare dopo aver realizzato il record alltime di vittorie (48) e vinto il 4 Trampolini. Ieri,
il 4 volte olimpionico svizzero Simon Amman ha fatto meglio dell’austriaco (98.5 contro 102.5), mentre 3 azzurri su 4 si sono qualificati: Sebastian Colloredo, Andrea Morassi e Davide Bresadola. Solo Roberto Dellasega è rimasto fuori dalla finale in programma stasera
L’azzurro Christof Innerhofer, 28 anni
SCI ALPINO: DISCESA UOMINI A GARMISCH
Casa Innerhofer «Sono di nuovo io E voglio il podio» Due anni fa vinse tre medaglie iridate «La schiena fa male, ma Schladming è alle spalle» DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI GARMISCH (Ger)
Lo speaker lo chiama ancora Winnerhofer, il senso dell’umorismo è sempre da campione del mondo («Hanno abbassato la partenza perché c’è nebbia? Alle donne e al tempo non si può comandare»). Sulla Kandahar 2 lasciata nel 2011 con tre medaglie iridate al collo, Christof Innerhofer è di casa, testimone di parte il cronometro: è dell’azzurro il miglior tempo nella seconda prova della discesa di Garmisch che quest’anno ospita il 60˚ trofeo Kandahar. Di 33/100 più veloce di Guay e di 47/100 meglio di Heel, tra i più veloci anche giovedì, Inner ammette: «Ho patito Schladming». E motiva così: «Ogni giorno mi svegliavo, vedevo il brutto tempo e sapevo che per me era un limite. Lì non c’è il contrasto degli alberi, la visibilità era zero, sapevo prima di partire che salire sul podio in quelle condizioni non era possibile». Capitolo chiuso: «Guardo avanti, manca ancora un mese alla fine della Coppa, sto sciando bene, il mio obiettivo è di salire sul podio. Non è ancora finita». Rischio nebbia Sulla Kandahar
ci si è dovuti accontentare di un’altra mezza prova: come era già successo giovedì, per la ne-
vicata e la nebbia la partenza è stata abbassata a quella del superG. Rischio che si corre anche oggi per la gara, tanto che se le condizioni lo permetteranno prima della ricognizione si farà una prova dalla partenza della discesa, finora mai utilizzata. Il tutto senza influenzare la serenità di Inner, già vincitore a Beaver e Wengen in questa stagione. «Mi fa sempre tanto piacere essere qua, la pista è adatta alla mia sciata. Sono contento per questa prova, perché dopo la prima ero arrabbiatissimo. Eravamo già in albergo, avevo già pranzato quando hanno detto che si faceva, non sono riuscito a concentrarmi e ho sciato malissimo. Pensavo di aver perso un’opportunità, mi serviva perché arrivo da una settimana senza sci e con la schiena che mi ha dato ancora fastidio. Sono stato di nuovo a Monaco due volte perché la pista dura di Schladming aveva lasciato il segno, ora sto di nuovo meglio». Volata A tre discese dalla fine,
è lanciata la volata per la Coppa di specialità che per ora vede in testa Dominik Paris (317) davanti a Aksel Svindal (314). In palio 300 punti, con il sesto in classifica (Reichelt) staccato di 77 e Innerhofer quinto (244). Il vicecampione del mondo Paris rifiuta responsabilità: «Ho sbagliato sul muro nelle due prove, speriamo si parta dall’alto. Alla coppetta non voglio pensare troppo». Per l’Italjet che quest’anno ha vinto 4 discese su 7 (2 con Innerhofer e 2 con Paris) c’è una sfida in più: a Garmisch nessun azzurro ha mai vinto la discesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida
IL MEDAGLIERE Dopo due giorni
Oggi nel fondo le skiathlon con Clara e Di Centa Diretta dalle 12.45 su Rai Sport 1 ed Eurosport RISULTATI Combinata nordica - Uomini. Hs 106+10 km ins.: 1. Jason Lamy Chappuis (Fra) 29’13"02 (11˚ dopo il salto); 2. Mario Steicher (Aut) a 2/100 (2); 3. Bjoern Kircheisen (Ger) a 3/100 (12); 4. Frenzel (Ger) a 5/100 (6); 5. Klemetsen (Nor) a 16"2 (1); 6. Kato (Gia) a 24"7 (5); 7. Jelenko (Slo) a 32"3 (4); 8. Bieler (Aut) a 35"5 (3); 9. A.Watabe (Gia) a 36" (14); 10. Krog (Nor) a 47"4 (29); 19. PITTIN a 1’29"6 (41); 22. BAUER a 1’30"9 (42); 26. L.RUNGGALDIER a 1’47"2 (50); 31. MICHIELLI a 2’13"3 (40). Salto - Donne. Hs 106: 1. Sarah Hendrickson (Usa) 253.7 (106 + 103 m); 2. Sara Takanashi (Gia) 251.0 (104.5 + 103.0); 3. Jaqueline Seifriedsberger (Aut) 237.2 (104 + 98.5); 4. Mattel (Fra) 229.5 (102 + 95.5); 5. Vogt (Ger) 225.4; 6. Jerome (Usa) 224.9; 7. Sagen (Nor) 213.3; 8. INSAM 210.5 (96 + 92.5); 9. Hoelzl 204.3 (95. 5 + 94.5); 10. Kykkaenen (Fin) 203.2; 12. E. RUNGGALDIER 200.9 (89 + 93); 20. MALSINER (15) 165.8 (87 + 87); 31. D’AGOSTINA 81.5 (85). Uomini. Qualificazioni hs 106: 1. Hilde (Nor) 121.3 p.; 11. COLLOREDO 113.2 p. (98.5); 20. MORASSI 107.7 (96); 34.
BRESADOLA 95.4 (69.5); 42. R.DELLASEGA 86.8 (86.5). PROGRAMMA Oggi. Fondo - Ore 12.45: skiathlon donne (combinata 7.5 km tc + 7.5 lm tl in linea); De Martin, Agreiter, Cavallar, Piller. Ore 14.15: skiathlon uomini (combinata 15 km tc + 15 km tl in linea); Di Centa, Clara, Checchi, Noeckler. Salto - Uomini. Ore 17: finale hs-106 (Colloredo, Morassi, Bresadola). Domani. Fondo - Ore 10 e 12: sprint coppie tl uomini (Hofer-Pellegrino) e donne (prob. Piller-Brocard). Combinata nordica - Ore 10 (hs 106) e 15 (10 km): prova a squadre (Pittin, L.Runggaldier, Bauer, Michielli). Salto - Ore 16-17: gara a squadre (hs 106) mista (E.Runggaldier, Insam, Colloredo, Morassi). Tv: dirette Rai Sport 1 ed Eurosport. TECNOLOGIA Debuttano le mappe interattive per i Mondiali di sci nordico: attraverso il sito www.garmin.com/it/valdifiemme2013 si possono vivere le gare in diretta con i tracciati in una sorta di navigazione satellitare. Garmin Adventures consente di vedere come gli sciatori affrontani i diversi tratti.
PAESE NORVEGIA RUSSIA USA FRANCIA AUSTRIA SVEZIA GIAPPONE CANADA GERMANIA
O 1 1 1 1 0 0 0 0 0
A 1 0 0 0 1 1 1 0 0
B 1 0 0 0 1 0 0 1 0
Tot. 3 1 1 1 2 1 1 1 1
Giorgio Di Centa, 40 anni IPP
Discesa donne con Nadia Fanchini alle 10.30 e gli uomini alle 11.45: tutto in diretta tv MERIBEL (Fra) Tina Maze nella sua stagione record, oltre ad avere già praticamente in tasca la Coppa del Mondo e ad essere ad un passo, con 10 gare ancora a disposizione, dal primato dei 2000 punti nella generale, oggi potrebbe diventare la terza donna capace di vincere in tutte le specialità nella stessa stagione. Le manca solo la discesa e ci prova a Meribel. L’Italia si affida soprattutto a Merighetti, giovedì 4ª in prova e Nadia Fanchini, ieri 9ª. DISCESA DONNE (ore 10.30). Pettorali: 2 MARSAGLIA, 4 N. FANCHINI, 6 Sejersted (Nor), 8 Kamer (Svi), 10 Gut (Svi), 11 E. FANCHINI, 15 Fenninger (Aut), 16 Cook (Usa), 17 Weirather (Lie), 18 MERIGHETTI, 19 Mancuso (Usa), 20 Riesch (Ger), 21 Maze (Slo), 22 Rolland (Fra), 29 STUFFER, 31. Agerer, 34 BORSOTTI, 39. E. CURTONI Coppa del Mondo (25 prove): 1. Maze (Slo) p. 1694; 2. Riesch (Ger) 806; 3. Vonn (Usa) 740: 17. I. Curtoni 299.
Coppa discesa (5 prove): 1. Vonn (Usa) p. 340; 2. Cook (Usa) 211; 3. Maze (Slo) 189; 7. Merighetti 164. TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport alle ore 10.25. DISCESA UOMINI (ore 11.45). I pettorali: 10 Fill, 16 Paris, 17 Guay (Can), 18 Theaux (Fra), 19 Reichelt (Aut), 20 Innerhofer, 21 Svindal (Nor), 22 Kroell (Aut), 26 Heel, 36 Varettoni, 42 Klotz, 47 Marsaglia, 49 Pangrazzi. Coppa del Mondo (26 prove): 1. Hirscher (Aut) 1134; 2. Svindal (Nor) 921; 3. Neureuther (Ger) 776; 7. Moelgg 492. Coppa discesa (6 prove): 1. Paris 317, 2. Svindal (Nor) 314, 3. Kroell (Aut) 261. TV Diretta RaiSport 1 ed Eurosport. FESTIVAL OLIMPICO (s.f.) Otto medaglie (2-4-2) il bottino dell’Italia al Festival Olimpico della Gioventù Europea a Brasov (Rom). Le due vittorie nello sci alpino (gigante per Verena Gasslitter) e nello snowboard (con Elisa Profanter nel PGS femminile).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Due casi MARATONA E NUOTO
Pallanuoto LA 4
a
DI RITORNO
Tre dopati in Kenya Sonniferi in Australia
Tempesti salva Recco nell’anticipo di Napoli
Due casi nell’atletica kenyana e nel nuoto australiano. Tre maratoneti del Kenya sono stati squalificati dalla loro federazione per positività al doping. Wilson Erupe Loyanae e Nixon Kiplagat Cherutich sono stati sospesi per due anni rispettivamente per uso di Epo e nandrolone, Moses Kiptoo Kurgat per 12 mesi. Prosciolto Francis Kibiwott. «Loyanae è uno dei migliori 30 maratoneti al mondo — ha detto il segretario generale della federazione kenyana, David Okeyo — ma noi non facciamo sconti: chi sbaglia, deve pagare». Loyanae ha vinto la maratona di Seul 2012 in 2h05’37". Sul caso di Kiplagat, risultato positivo a causa di un medicinale preso per curarsi, Okeyo ha detto: «Lui e gli altri atleti quando sono malati ce lo devono far sapere e dirci anche quali medicine prendono. Le regole al riguardo sono molto chiare». Il Kenya vuole dare segnali di fermezza nella lotta al doping in risposta ad alcune accuse avanzate nei mesi scorsi.
ACQUACHIARA-PRO RECCO 5-6 (1-1, 0-2, 1-0, 3-3) Carpisa Yamamay Acquachiara: Kacic, Perez, D.Mattiello, Danilovic 1, Scotti Galletta 1, Petkovic 2 (1 rig.), Gambacorta, M.Ferrone, Saviano, Marcz 1, Di Costanzo, Sadovyy, Postiglione. All. F.Porzio. Ferla Pro Recco: Tempesti, F.Lapenna 1, Madaras 1, Mangiante, A.Fondelli, Felugo 2 (1 rig.), Giacoppo 1, S.Luongo, Figari 1, D.Fiorentini, Aicardi, N. Gitto. N.e. Pastorino. All. Tempestini. Arbitri: Caputi e Lo Dico. Note: sup. num. Acquachiara 8 (3 gol), Pro Recco 9 (3). Usc. 3 f. Perez 31'26".
Sonniferi Sei nuotatori austra-
liani hanno ammesso di aver sottoposto a scherzi e somministrato sonniferi a compagni di squadra come rito di iniziazione, al ritiro di Manchester, prima dell’Olimpiade di Londra dello scorso anno. L’episodio è stato raccontato dagli atleti dopo che un’inchiesta della federazione australiana sul
Ghiaccio/1 FIGURA A L’AIA
flop all’Olimpiade aveva parlato di episodi di bullismo e abuso di farmaci all’interno della squadra. Coinvolti Eamon Sullivan, ex primatista mondiale dei 100 sl e argento a Pechino nel 2008, e James Magnussen, argento a Londra e iridato a Shanghai. Gli altri sono Tommaso D’Orsogna, Cameron McEvoy, James Roberts e Matthew Targett. «Come fieri membri del team australiano — hanno detto i sei atleti in un comunicato — riconosciamo che, nel continuare una tradizione della squadra maschile, con le nostre azioni abbiamo deluso noi stessi e le persone che ci hanno sostenuto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Wilson Erupe Loyanae, 24 anni
Ghiaccio/2 PISTA LUNGA JUNIOR
Judo GUIDAVA LE GIOVANILI
Kostner vince Giovannini primo Scelto Toniolo la pre-mondiale nei 3000 mondiali E’ il nuovo d.t. Carolina Kostner, a tre settimane dai Mondiali di London (Canada), si conferma in grande condizione. Per il secondo anno consecutivo domina la Challenge Cup a L’Aia, in Olanda (gara Isu). Soprattutto conquista punteggi (198.90 nel totale, 5.17 più del 2012) che la confermano tra le favorite all’oro: la sfida con la sudcoreana Yu-Na Kim e la giapponese Asada è già incandescente. L’azzurra, nel libero (126.09), centra una combinazione triplo flip-triplo toeloop che, sebbene leggermente sottoruotata, la dice lunga sulle sue intenzioni, il triplo salchow finale, ma anche un axel e un loop solo semplici. In Canada ci sarà la Leonova (terza russa), ma non l’infortunata finlandese Korpi. Per Francesca Rio minimo mancato. Donne. Finale: 1. (1.1) Kostner 198.90; 2. (2.2.) Meitè 166.55; 3. (3.3.) Frank (Aut) 143.42; 5. (4.8.) Rio 136.09; 22. (20.23.) Olivotto 92.04. Italia ai Mondiali. Uomini: Bacchini, Parkinson*/Zandron*. Donne: Kostner, Marchei, Bressanutti/Rodeghiero. Coppie: Berton-Hotarek, Della Monica-Guarise. Danza: Cappellini-Lanotte, Guignard-Fabbri (*senza minimo).
Carolina Kostner, 26 anni EPA
Andrea Giovannini, 19 anni HAGEN
Partenza col botto di Andrea Giovannini ai Mondiali junior in pista lunga di Collalbo (Bz): il 19enne trentino di Baselga di Pinè ha vinto i 3000 (3’52"84), distanza sulla quale lo scorso weekend ha conquistato anche la Coppa del Mondo di categoria, ponendo una seria candidatura sulla possibile conquista del titolo allround (oggi il secondo 500 e i 5000). Uomini. 500 (I): 1. Hasegawa (Giap) 35"76; 27. Giovannini 37"64; 43. A. Stefani 38"53; 44. Trentini 38"62; 56. Malfatti 40"06. 3000: 1. Giovannini 3’52"84; 2. Jeong-Su Seo (S.Cor) 3’52"87; 3. Lehman (Usa) 3’53"94; 10. A. Stefani 3’59"18; 20. Malfatti 4’02"67. Classifica: 1. Nilsen (Nor) 76.345; 2. Jorritsma (Ola) 76.401; 3. Giovannini 76.446; 14. A. Stefani 78.393; 29. Malfatti 80.505. Donne. 500 (I)/1500/Classifica: 1. Takagi (Giap) 39"88/2’01"56/80.400. Oggi (ore 11) - 500 U, 1000 D, 1500 U, 3000 D, 5000 U. SHORT TRACK A Varsavia (Pol) la 1ª giornata dei Mondiali jr di short track. Uomini. 1500: 1. Han Tianyu (Cina); 6. Dotti; 42. De Lorenzis; 77. Cassinelli. Staffetta. Quarti. II: 1. Italia (Dotti, Cassinelli, De Lorenzis, Antonioli), q. Donne. 1500: 1. Noh Do Hee (S.Cor); 9. Tota; 27. Martinelli; 38. A. Valcepina. Staffetta. Quarti. I: 1. Italia (A. Valcepina, Tota, Martinelli, Tombolato), q.
(e.d.d) Raffaele Toniolo è il nuovo direttore tecnico del judo azzurro. Rileva l’eredità di Felice Mariani e sarà affiancato da Pino Maddaloni, responsabile del settore maschile, Dario Romano del settore femminile e Luigi Guido alle squadre militari, universitarie e responsabile dei collegiali e delle nazionali. Toniolo, 46 anni, 6˚ dan, nato ad Este e cresciuto a Torino, vive a Trieste. Da tecnico vanta un curriculum brillante sia nell’attività di club con Akiyama Settimo Torinese e Ginnastica Triestina, portate ai vertici nazionali, ma soprattutto con la Nazionale giovanile, che ha guidato assieme a Laura Di Toma e Nicola Moraci. Negli ultimi due quadrienni (2005-2008 ai Cadetti, 2009-2012 Cadetti e Juniores) il livello internazionale delle squadre italiane si è alzato in modo evidente, conquistando titoli e medaglie europee e mondiali. «È un incarico che mi coglie un po’ di sorpresa — ha detto Toniolo – e mi auguro di riuscire a far crescere ancora il judo italiano».
Il neo d.t. Raffaele Toniolo, 46 anni
montepremi e di 8.750.000 dollari, 1.400.000 al vincitore.
(si.g.) Oggi e domani ad Ancona, con 1200 iscritti, campionati italiani indoor juniores e allievi. Stella della rassegna Roberta Bruni, in gara nell’asta domani. A Lucca campionati italiani invernali di lanci lunghi, con Albertazzi e Faloci (disco), Povegliano e Lingua (martello), Bonvecchio (giavellotto). In forse Nicola Vizzoni, carico di allenamento. Assenti tra le donne Apostolico e Salis.
GARA-3 QUARTI (m.l.) Il Bolzano tricolore e il Cortina, sotto 2-0 nella serie dei quarti al meglio delle 7, sono già alla sfida crocevia contro Asiago e Renon. Oggi gara-3. Ore 19: Renon-Cortina (serie 2-0). Ore 20.30: Alleghe-Valpellice (1-1); Val Pusteria-Milano (1-1); Bolzano-Asiago (0-2). Playout. Gara-3. Ore 20.30: Val di Fassa-Pontebba (serie 2-0).
DOPING CINESE (si.g.) Caso doping in Cina per assunzione di un diuretico: l’eclettica Sun Lu, prima nei 1500 e seconda nell’eptathlon ai campionati nazionali di Kunshan in settembre, rischia due anni di stop se le controanalisi confermeranno la positività.
Hockey pista
Baseball
NAPOLI
(f.nap.) Quinto successo di fila della Pro Recco che batte alla Scandone l'Acquachiara e blinda il secondo posto, portandosi a +9 sulla Florentia, in attesa della partita di oggi dei toscani a Savona. Il match — il cui inizio è slittato di 20 minuti a causa del ritardo del medico sociale dei napoletani — risulta equilibrato in avvio, con Tempesti e Kacic subito grandi protagonisti. La Pro Recco scappa sul 3-1 grazie a un gol di Felugo sulla sirena (e forse oltre) di metà gara. L'Acquachiara reagisce e si arriva sul 4-4 a metà ultimo quarto. Lapenna e Madaras regalano il break del 6-4, ma dopo il gol di Petkovic è Tempesti a firmare il successo sul tiro allo scadere di Scotti Galletta. In tribuna anche Pino Porzio, fratello di Franco, tecnico dei napoletani.
Atletica Tricolori giovani e lanci invernali
Stefano Tempesti BORSARELLI Oggi (ore 15): Brescia-Camogli, Blu Shelf Carisa Savona-Florentia (diff. domani alle 22.30 su RaiSport 1), Ellevi Nervi-Lazio, Promogest Quartu-Igm Ortigia, Bogliasco-Posillipo. Classifica: Brescia 42; Pro Recco* 39; Florentia 30; Savona 28; Acquachiara* 23; Posillipo 21; Bogliasco 19; Quartu 15; Lazio 13; Ortigia 11; Nervi 9; Camogli 1. (*una partita in più) DONNE La 3a di ritorno: Mediterranea Imperia-Ngm Firenze, Roma-Igm Ortigia, Despar Messina-Rapallo (15), Bogliasco-Bologna (16.30). Geymonat Orizzonte-Padova è rinviata a mercoledì per l’impegno odierno delle catanesi in Coppa Len: alle 19 russe (16 italiane) la squadra di Miceli è ospite dello Shturm nel ritorno dei quarti, e cerca di ribaltare l’11-15 dell’andata. SORTEGGI Ci saranno anche i c.t. di Settebello e Setterosa, Campagna e Conti, ai sorteggi dei Mondiali (19 luglio al 4 agosto). Domani, a Barcellona, appuntamento alle 12 nella sede della tv spagnola.
Ippica MEETING ALLA FINE
Domani il Paris e carica italiana
Ready Cash per il primo Paris FORNI
Ufficializzato il campo del GP de Paris di domani, la maratona sui 4 km ultimo grande evento del meeting parigino. Rinuncia il nostro Main Wise As, in rottura nel France dopo il 3˚ nell’Amérique vinto da Royal Dram davanti a Ready Cash che si è poi preso la rivincita nel France. Anche Royal Dream non ci sarà e Ready Cash diventa il netto favorito. Nel convegno una carica italiana nella prova di apertura, il Prix Gras Savoys (m 2700) con 10 italiani su 18 concorrenti, capeggiati da Oropuro Bar reduce da due successi parigini, nel Prix de Mirande e nel Gonidec. Altri 2 cavalli nel Prix d’Avenchees. PRIX DE PARIS (m 4150): 1 Repay Merci (K. Mönster); 2 Soleil du Fosse (T. Duvaldestin); 3 Juggle Face (E. Adielsson); 4 Roxana de Barbray (D. Locqueneux); 5 Tiego d'Etang (C. Bigeon); 6 Quoumba de Guez (JM Bazire); 7 Singalo (L. Baudron); 8 Save The Quick (E. Raffin); 9 Timoko (J. Verbeeck); 10 Maharajah (Ö. Kihlström); 11 Ready Cash (F. Nivard). LUNEDÌ I SOLDI? Lunedì la Corte dei Conti esaminerà il decreto con cui sono stati sbloccati 30 milioni per pagare parte dei premi arretrati del 2012.
WORLD CLASSIC (m.c.) Ufficializzato il roster azzurro per il World Baseball Classic (dal 7 al 9 marzo). Diciannove dei 28 giocatori scelti dal c.t. Mazzieri sono già al lavoro a Glendale, in Arizona, gli altri nove Major league (compreso Liddi) si aggregheranno il 3 marzo a Phoenix. Dall’elenco presentato nelle scorse settimane esce il ricevitore Cervelli. Lanciatori: Cicatello (Parma), Cooper (S.Marino), Crabbe (Louisville-Cincinnati), Da Silva (San Marino), Grilli (Pittsburgh), Maestri (Orix), Mariotti (Quebec, Ind.), Panerati (Bologna), Pugliese (Bologna), Serafini (Bridgeport, Ind.), Sweeney (Tacoma-Seattle), Torra (Syracuse-Washington), Venditte (Seranton-NY Yankees). Ricevitori: Butera (Minnesota), LaTorre (Richmond-San Francisco). Interni: Bianchi (Milwaukee), Colabello (Rochester-Washington), Costanzo (Syracuse-Washington), Granato (S.Marino), Infante (Bologna), Liddi (Seattle), Punto (LA Dodgers), Rizzo (Chi Cubs), Vaglio (Bologna). Esterni: Avagnina (S.Marino), Chiarini (Rimini), Denorfia (San Diego), Desimoni (Parma). Staff tecnico: Mazzieri manager; Holmberg, Catalanotto, D’Auria, Gerali, Piazza, Trebelhorn. NETTUNO (m.c.) Nettuno Baseball e Nettuno Elite hanno sottoscritto un accordo di collaborazione, che mette fine alle polemiche degli ultimi giorni. Scongiurate le partenze di Retrosi e Caradonna e grazie al Godo, che ha rinunciato al giocatore, nonostante l’operazione sia stata chiusa prima dell’accordo tra le due società, rimarrà in Lazio anche Grimaudo.
Boxe Gianluca Branco vince e diverte (g.l.g.) Palazzetto di Montalto di Castro (Vt) pieno per vedere Gianluca Branco difendere il titolo Ue del welter. Una battaglia senza interruzione, dove Branco ha fatto valere la sua maggiore precisione ed esperienza, vincendo meritatamente con qualche sprazzo di boxe spettacolo. Bene il rientro di Sandon, nipote di Sumbu Kalambay, dopo quasi due anni di assenza dal quadrato, così come il ritorno di Simona Galassi, anche se il test non era tra i più probanti. Blandamura ha demolito il suo avversario, tra l’altro pugile apprezzabile. Risultati: Welter (campionato Unione Europea): Gianluca Branco (47-3-1) b. Lukasz Maciec (Pol, (17-1-2) Arbitro: Guggenheim (Svi). Giudici: Golger (Ger) 118-110, Salzgeber (Aut) 116-112, Lades (Fra) 118-110. Mediomassimi: Sinacore (3-0) b. Palik (Slk 2-2) kot 3 t. Superwelter: Moncelli (4-2-1) b. Pesce (1-3) p. 6. Superleggeri: Sandon b. Szoltan (Ung) p. 6. Medi: Blandamura (19-0) b.Surman (Ung, 13-10-1) kot 4 t. Donne – Mosca: Galassi b. Vicze abb. 3 t. PER KLITSCHKO (r.g.) La sfida del 20 aprile a New York tra i massimi Steve Cunningham (25-2) e l’imbattuto inglese Tyson Furt (20) è valida per designare il cosfidante Ibf del pluricampione campione Wladimir Klitschko (Wbo, Wba, Ibf, 59-3) che ha fatto slittare la prossima difesa dal 6 aprile al 4 maggio ad Hannover (Ger). L’altro cosfidante è il bulgaro Kubrat Pulev (17), campione europeo. AZZURRI (i.m.) Terzo posto dell’Italia al torneo Strandja di Sofia (Bul), seconda uscita della Nazionale in via di rinnovamento dopo i Giochi. In semifinale nei 75 kg Luca Capuano è stato battuto 17-5 da Maxim Gazizov (Rus).
Ginnastica SERIE A Oggi a Padova seconda tappa del campionato di serie A. Il via alle 10 con le gare della serie A2, alle 16 A1 maschile e femminile.
Golf Manassero-Molinari fuori nel Match Play Dopo Matteo Manassero, sconfitto per 5/4 dallo statunitense Hunter Mahan, campione uscente, anche Francesco Molinari è stato eliminato nel primo turno del WGC Accenture Match Play superato per 2 up da Gonzalo Fernandez Castaño, sul percorso del Golf Club a Dove Mountain, Marana in Arizona (Usa). Nel primo turno, che si è sviluppato su due giornate per la nevicata che ha ricoperto il campo, sono usciti Tiger Woods (2/1 da Charles Howell III), Rory McIlroy (1 up dall’irlandese Shane Lowry), Lee Westwood (alla 19ª dall’iberico Rafael Cabrera Bello), Dustin Johnson (6/4 dallo svedese Alexander Noren), Charl Schwartzel (1 up da Russell Hendley), Bradley (1 up dall’australiano Marcus Fraser), Ernie Els (1 up dallo svedese Fredrik Jacobson) e Adam Scott (2/1 dal sudafricano Tim Clark). Il
Hockey ghiaccio
A-1 (m.nan.) Oggi 16a giornata: Prato-Lodi; Breganze-Sarzana; Matera-Viareggio; Trissino-Valdagno; Bassano-Giovinazzo; Novara-Thiene. Martedì Forte dei Marmi-Follonica. Classifica: Viareggio e Valdagno 42, Bassano e Lodi 35, Forte dei Marmi 28, Novara 23, Breganze 22, Sarzana 17, Prato 15, Matera 14, Trissino 12, Follonica 10, Giovinazzo 9, Thiene 1.
Ippica IERI FOLLONICA QUINTE’ (m. 1600): 1 Odeon degli Dei (L. Becchetti) 1.13.9; 2 Okeef; 3 Maldonado; 4 Miracle Bieffe; 5 Naif di Poggio; Tot.: 6,47; 3,32, 12,46, 4,36 (416,08) Quintè 8-2-9-4-6 non vinto. Quarté 8.129,19. Tris e 2.275,42. OGGI AVERSA QUINTE’ (ore 18.30, inizio 15) In 17 sui 2060 m. al Cirigliano. Indichiamo Poiton di Olimpia (13), Potter Bi (1), Paris Ponz (6), Pixel Grif (15), Power Effe (7), Parnaso Font (11). ANCHE Gal.: Siracusa (14.45). Tr.: Palermo (14.25), Bologna (14.35).
Lotta ASSOLUTI (g.l.g.) A dispetto dell’eventuale esclusione dalle Olimpiadi, la lotta è più viva che mai e lo dimostra il record di iscritti agli Assoluti oggi e domani a Ostia. Ritorna all’agonismo il campione olimpico Andrea Minguzzi, a caccia del 10o titolo e di indicazioni sul futuro. In gara anche Daigoro Timoncini, unico presente a Londra 2012. Domani libera e femminile con il ritorno di Sabrina Esposito, fermata un paio di anni fa da un infortunio al collo.
Pallamano SERIE A (an.gal.) Oggi 5a di ritorno. Girone A: Ferrara-Bressanone; Rovereto-Mestrino; Bolzano-Israele; Mezzocorona-Merano; Cassano Magnago-Pressano (rinv. 13/3). Girone B: Farmigea-Cingoli; Ambra-Casalgrande; Romagna-Sassari; Ancona-Carpi, Castenaso-Bologna. Girone C: Conversano-Città Sant’Angelo; Lazio-Chieti; Noci-Teramo; Putignano-Fondi; Palermo-Fasano; riposa Gaeta.
Scacchi CARUANA OK Nel torneo «lampo» che fa da preludio a quello di Zurigo, vittoria di Fabiano Caruana su Anand (battuto due volte) e su Gelfand e Kramnik (una vittoria e una patta). Si giocava 5 minuti a testa per tutta la partita.
Sport invernali MONDIALI SCI JUNIORES (s.f.) Ieri a Mont Saint Anne (Can) titolo iridato junior del gigante femminile all’austriaca Zeller; a 14/100 la Mowinckel (Nor), a 62/100 la Miradoli (Fra). L’azzurrina Karoline Pichler, 27a a 2”86 dopo il 7o posto della 1a manche; fuori Agnelli, Medetti, Giardini e Bassino mentre Sofia Goggia, 33a nella 1a frazione, non è partita nella seconda. Oggi discesa maschile. dove ieri in prova Buzzi ha chiuso 13o a 2”54 dall’austriaco Mayrpeter; a seguire il team event con la squadra italiana argento mondiale in carica. SLITTINO A SOCHI Da oggi a Sochi (Rus) ultima tappa di Coppa del Mondo. Si inizia con le donne (Gasparini) e il doppio (Oberstolz-Gruber, L.Rieder-Rastner, Fischnaller-Schwienbacher). Nel singolo uomini in programma domenica Felix Loch — assente nell’ultima gara a Lake Placid vinta da Zoeggeler — ha bisogno di un 9o posto per confermare la coppa di cristallo. Oggi (ore italiane). Donne ore 10.20 e 11.50 (2a manche in diretta su Eurosport 2; diff. RaiSport 2 ore 21.05); doppio ore 14.10 e 15.35 (2a manche in dir. su Eurosport 1; diff. RaiSport 2 ore 21.55). Domani. Singolo ore 11.40 e 13.25; staffetta ore 15.35. SNOWBOARD La Coppa del Mondo di snowboard alpino oggi tocca Mosca, con uno slalom parallelo notturno su pista artificiale. Diretta RaiSport 2 dalle 18.30. Per l’Italia al via solo Roland Fischnaller — che cerca di tornare sul podio dopo il 9o posto in gigante di Sochi —, Aaron March e Meinhard Erlacher. Nessuna azzurra in gara. Coppa: 1. Prommegger (Aut) 3560; 2. Fischnaller 3390; 3. Kosir (Slo) 2960. FREESTYLE Giacomo Matiz oggi è impegnato nelle qualifiche delle gobbe di Coppa del Mondo a Inawashiro (Giap). Nello skicross di Harrachov (R.Cec), presenti Stefan Thanei, Diego Castellaz, Marco Tomasi e Stephan Miribung.
Vela Di Benedetto chiude il Vendée (r.ra.) Alessandro Di Benedetto, velista italo francese su Team Plastique, ha tagliato la linea del traguardo nel Vendée Globe alle 3.36 di ieri chiudendo la flotta del giro del mondo in solitario. Ha passato il traguardo di Les Sables d’Olonne 11o, 26 giorni e 17 minuti dopo il vincitore, François Gabart.
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Ma cosa può succedere se Grillo vince alle urne? Il comico a Roma riempie piazza San Giovanni: «Siamo in 800 mila». E vieta l’accesso alla stampa italiana. L’eventuale boom del M5S rende il quadro più incerto Grillo ha riempito la piazza San Giovanni di Roma, nonostante la pioggia e nonostante il fatto che si sia presentato solo alle nove di sera. Ai tempi della Cgil o del Pci si sarebbe facilmente detto che al comizio conclusivo del leader del Movimento 5 Stelle erano accorse un milione di persone. Conoscendo quello spazio, azzardiamo una valutazione di 200-250 mila partecipanti, cioè un successo straordinario. Il comico ha esordito così: «Questo è un sogno. Siamo 800 mila in questa piazza...».
4 Berlusconi?
150 mila
1Grillo, con il suo eventuale boom, è diventato l’ossessione di tutti.
Gira voce che potrebbe arrivare prima del Pd e comunque di sicuro prima di Berlusconi, che Monti Casini e Fini resteranno a casa, eccetera. I calcoli sul Senato sono pazzeschi, le previsioni su come si governerà un quadro politico in cui il primo o il secondo gruppo parlamentare sarà formato da sconosciuti che non hanno nessun rapporto con le vecchie formazioni assomigliano agli esercizi degli aruspici romani sul volo degli uccelli o le interiora degli animali. Non posso rivelare i risultati dei sondaggi, che sono peraltro incertissimi (a un grande gruppo bancario è stato comunicato che la forbice
so al palco, dove si può lavorare seduti al coperto e stando molto vicini all’oratore in modo da capir bene quello che dice, era stato concesso solo ai giornalisti stranieri e a quelli di Sky. Gli italiani, fuori. I giornalisti italiani si sono arrabbiati parecchio, c’è stato anche qualche parapiglia e una tensione durata tre ore. Alla fine polizia e carabinieri hanno quasi intimato ai grillini di ammettere gli italiani e di non creare problemi di ordine pubblico. L’atteggiamento del Movimento 5 Stelle è stato in questo caso odioso. Grillo ha sempre sostenuto che i giornalisti italiani gli sono nemici, e che si ostinano a non capire quello che dice. I colleghi stranieri hanno solidarizzato con i nostri e Sarah Varetto, direttrice di SkyTg24 ha messo a disposizione il suo segnale a chiunque lo richiedesse. Il corrispondente di Le Monde, Philippe Ridet, ha sdrammatizzato: «Non è censura, ma una mossa elettorale. In Francia l’ha fatto anche Sarkozy. Oltretutto non c’è una stampa italiana cattiva e una stampa straniera buona: anche noi abbiamo scritto che Grillo è un demagogo. E poi tra qualche tempo avrà bisogno di voi giornalisti italiani, noi stranieri ce ne occupiamo solo in questa fase delle elezioni, tra due mesi saremo già passati ad altro».
del Movimento 5 Stelle sta tra il 20% e l’infinito). Forse può essere interessante questa classifica. Ieri il sito internet di un grande giornale aveva i seguenti titoli: •Palco Grillo vietato alla stampa • Berlusconi salta la piazza • Moretti con Bersani •Monti propone terapia d’urto • La Cancellieri: votate tutti. Il sito ha la bella abitudine di mettere in calce a ogni pezzo la dicitura «servizio consigliato da … utenti» dove al posto dei puntini di sospensione c’è un numero. Beh, la classifica alle 20.40 di ieri sera era questa: Grillo, consigliato da 8.736 utenti; Berlusconi, 591; Bersani, 1.095; Monti, 30 (ripeto:
trenta); Cancellieri, 23. C’è poco da aggiungere.
2 È vero che la situazione è talmente incerta che Luigi Gubitosi, il direttore generale della Rai, ha vietato instant ed exit poll?
Lo ha scritto sul suo sito Roberto D’Agostino, ma Antonio Marano, vicedirettore generale di Raiuno, ha smentito: «La Rai conferma che lunedì 25 febbraio, oltre alle proiezioni di Camera e Senato già comunicate a tutte le direzioni di testata dalle ore 16 circa, dalle 15 darà anche gli istant poll sia delle indiscrezioni politiche che delle regionali». Instant ed exit saranno costruiti
i collegamenti in streaming Ieri in 150 mila si sono collegati in streaming al comizio di Grillo: nella foto Piazza San Giovanni gremita con le interviste fuori dai seggi. Il guaio è che la gente si vergogna di dire che ha votato per Grillo o per Berlusconi. Lo ammettono tutti i sondaggisti.
3 Cos’è questo «Palco Grillo vietato alla stampa»?
L’organizzazione del comizio di piazza San Giovanni ha reso noto che l’accredito per l’acces-
Doveva chiudere a Napoli, ma ha avuto un guaio all’occhio e non s’è presentato. Il suo medico, Alberto Zangrillo, ha spiegato a quelli della Zanzara (il programma di Radio 24 con Cruciani e Parenzo) che, dopo una lunga congiuntivite, «ha sofferto del distacco posteriore del vitreo. Non si è risparmiato negli ultimi due mesi e alla fine la paghi. Deve tornare a fare una vita normale, ha dormito non più di due, tre ore per notte». Berlusconi, che sperava di occupare il centro della scena, è alla fine sparito dalla ribalta.
5 Monti, Bersani? Monti ha chiuso a Firenze, al teatro della Pergola, tuonando contro il populismo. Idem Bersani, al teatro Ambra Jovinelli di Roma. Grillo è lo spauracchio di tutti.
Bersani ieri con Nanni Moretti AP
Bersani, show con Moretti E la Svizzera gela il Cav Era il febbraio 2002 quando Nanni Moretti salì sul palco di piazza Navona e lanciò il celebre j’accuse: «Con questi dirigenti non vinceremo mai». Ora il regista romano ha fatto pace col centrosinistra e ieri ha pure fatto capolino accanto a Pier Luigi Bersani e Nicola Zingaretti all’Ambra Jovinelli di Roma: è stata la sorpresa per fare appello a delusi e a indecisi, avvertendo che «con Grillo finiamo in Grecia». Pier Luigi Bersani ha dato così la carica: «Agli elettori in buona fede di Berlusconi, diciamo: non vi snobbiamo». Moretti ha, invece, fatto professione di entusiasmo: «Lunedì sarà la liberazione di 60 milioni di persone, ostaggio degli interessi di uno solo. Ma questa volta, fatela una legge sul conflitto di interessi». Sul fronte centrodestra, Berlusconi, assente al comizio di Napoli per una congiuntivite, ha ricevuto una doccia gelata dalla Svizzera sulla sua promessa di restituire i 4 miliardi dell’Imu sulla prima casa. L’operazione avrebbe dovuto ottenere la copertura grazie ai soldi rientrati dalla Svizzera con un accordo fiscale. Per Berlusconi tutto si potrebbe «concludere in pochi mesi», ma la ministra elvetica delle finanze, Eveline Widmer Schlumpf, ha ribadito: «Impossibile un accordo a breve. Sarebbe comunque efficace dal 2015». Come dire: è difficile che le risorse arrivino da quell’intesa. In più, la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle 9 milioni di missive recapitate dal Cavaliere annunciando la restituzione Imu.
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notizie Tascabili
Settore «da riformare»
Il guasto sotto esame
Allarme Antitrust: «In Italia Rc auto più alte d’Europa»
F-35, Pentagono sospende i voli: «Turbine k.o.»
L’ok del tribunale indiano
Il costo delle Rc auto italiane continua ad essere tra i più alti d’Europa, con differenze enormi rispetto agli altri Paesi, anche a causa della «scarsa concorrenza»: il prezzo medio pagato qui è doppio rispetto a Francia e Portogallo e supera dell’80% quello della Germania e del 70% quello dell’Olanda. I risultati emergono dall’indagine dell’Antitrust che ha tracciato un quadro di interventi necessari: dalla «riforma dell’indennizzo diretto» alla «revisione delle classi di merito», fino alla «maggiore mobilità tra una compagnia e l’altra». La denuncia e le proposte dell’Autorità non bastano però ai consumatori di Adusbef e Federconsumatori che chiedono di passare «dalle indagini alle sanzioni».
Il Pentagono ha deciso di sospendere tutti i voli degli F-35 dopo che sulla turbina di uno dei supercaccia è stata rilevata una piccola frattura. Il problema è stato rilevato durante una ispezione di routine ad un velivolo in California. Sono subito iniziate le analisi dei tecnici per capire la causa del danno e l’eventuale impatto che la scoperta possa avere sulla flotta intera. La sospensione dei voli degli F-35, di cui l’Italia intende acquistare diversi esemplari per una spesa di 15 miliardi di euro, fa seguito alle polemiche sorte alcune settimane fa quando si era appreso che il velivolo, ancora in fase di test, è risultato vulnerabile ai fulmini. E non sono mancate le proteste anche politiche.
Permesso di un mese: i marò tornano a casa «Contenti di votare» Ancora valigie ed un nuovo viaggio aereo New Delhi Roma per i marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, bloccati in India da un anno perché accusati della morte di due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. La Corte suprema indiana ieri ha infatti concesso ai due militari un permesso di 4 settimane per tornare in Italia, dove potranno votare. Questo secondo permesso in due mesi, dopo quello di due settimane ottenuto per le festività natalizie, ha portato Latorre e Girone a fare in fretta e furia i bagagli: arriveranno a Roma oggi stesso. Immediata la reazione delle autorità italiane, con il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha parlato di «uno sviluppo molto positivo». Giudizio condiviso dal premier Mario Monti, il quale ha evocato l’esistenza di un «clima di fiducia con l’India necessario per
I due marò ieri nell’ambasciata italiana nel Kerala AP risolvere la vicenda». Tra l’altro, anche se dopo la presentazione della richiesta tutto sembrava doversi svolgere senza problemi, nella nuova udienza di ieri c’è stato qualche momento di incertezza per alcune impreviste obiezioni da parte del procuratore del Kerala e per un giallo legato alla sparizione dei passaporti dei due. Poi, alla fine, i marò hanno ottenuto la licenza con l’unica condizione della firma di una dichiarazione giurata in cui si impegnano a ritornare alla fine del permesso: «Siamo contenti di votare», hanno detto entrambi.
Monsignor Ettore Balestrero ANSA
Si occupava dello Ior
Il Papa promuove mons. Balestrero nunzio a Bogotà Con una mossa a sorpresa, Papa Bendetto XVI ha nominato monsignor Ettore Balestrero, vice ministro degli Esteri nella Segreteria di Stato, nuovo nunzio apostolico a Bogotà, in Colombia, con dignità di arcivescovo. Balestrero, che era delegato ai rapporti con lo Ior, è una figura che ricorre nelle inchieste giornalistiche sullo scandalo Vatileaks. Viene sostituito dal maltese Antoine Camilleri.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
ALTRI MONDI
IL GIP: È FAVOREGGIAMENTO
Yara, per Fikri cade l’accusa di omicidio Da presunto assassino a favoreggiatore. È la nuova posizione del marocchino Mohamed Fikri indagato per la
morte di Yara Gambirasio (nella foto), la 13enne ginnasta uccisa il 26 novembre del 2010 a Brembate Sopra (Bergamo). Le indagini puntano sulla pista di Gorno (Bg), dove viveva un uomo morto nel ’99 e il cui Dna è riconducibile a quello trovato sul corpo di Yara: il killer potrebbe essere il figlio.
In Cisgiordania
I PREMI EXCELLENT PER IL TURISMO ASSEGNATI A MILANO AL PRINCIPE DI SAVOIA Con un giro d’affari di 85 miliardi di euro, che diventano 140, pari a circa il 12 per cento del Prodotto interno lordo, se si considera anche l’indotto dell’intero comparto, il settore turismo si conferma asset strategico per l’economia del nostro Paese. Occupa, infatti, due milioni e quattrocentomila addetti, fra diretti e indiretti (pari al dieci per cento della forza lavoro italiana), di cui il settanta per cento impiegato nelle aziende ricettive. Personale che presta la propria opera in strutture che offrono otto milioni e centomila posti letto, suddivisi in realtà alberghiere ed extralberghiere. Questi dati, elaborati da Trademark Italia, nell’assegnare il giusto valore economico al settore spiegano anche il grande riscontro di cui gode il Premio Excellent, l’award promosso da Communication Agency e giunto quest’anno alla dodicesima edizione che conferisce uno speciale attestato di merito ai protagonisti dell’industria turistico-alberghiera italiana e ad alcune personalità di spicco del mondo culturale, istituzionale e imprenditoriale impegnate nella valorizzazione del made in Italy. I riconoscimenti dell’autorevolissimo Premio Excellent sono stati assegnati a Milano, in concomitanza con la recente Borsa internazionale del turismo, nel corso di una cena di gala all’Hotel Principe di Savoia che ha visto riuniti, per l’occasione, alcuni dei più noti e stimati protagonisti del comparto. A selezionare i premiati ha provveduto una giuria, presieduta dall’onorevole Ombretta Fumagalli Carulli, che ha operato con grande cura e attenzione nell’identificare le personalità maggiormente meritevoli.
Hebron, piazza in fiamme Dilagano gli scontri tra palestinesi ed esercito Scene di guerriglia urbana ieri a Hebron, tra giovani palestinesi e soldati israeliani in Cisgiordania, mentre nei Territori e a Gerusalemme est cresce la lotta popolare di solidarietà verso lo sciopero della fame ad oltranza intrapreso da alcuni palestinesi detenuti in Israele. Decine di giovani hanno forzato un posto di blocco, e si sono vissuti attimi di terrore. E a gettare benzina sul fuoco anche il raid intimidatorio in un villaggio della Cisgiordania attribuito a coloni ebrei.
Follia a Parigi, la mamma sgozza i 3 figli Li trova papà La coppia voleva separarsi. I piccoli nel 2007 erano sfuggiti a un incidente DANIELE VAIRA
Durante serata presentata da Tessa Gelisio i riconoscimenti del Premio Excellent 2013 sono così stati assegnati a Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 Ore “che ha saputo infondere nuova linfa al quotidiano, consolidandone il ruolo di pilastro nell’informazione economica del Paese”, a Mario Boselli, presidente della Camera nazionale della moda che “rappresenta il simbolo di una delle più grandi eccellenze italiane riconosciute nel mondo e, nello specifico, uno dei massimi orgogli della città di Milano che, della moda stessa, è da sempre l’emblema”, ad Anna Crespi Morbio, presidente dell’associazione Amici della Scala che “dà prezioso sostegno non solo alla più importante istituzione culturale milanese ma anche allo sviluppo della vita artistica e intellettuale della città”, a Livia Pomodoro, che “nel suo duplice ruolo di presidente del Tribunale di Milano e di promotrice della cultura attraverso il teatro No’hma, è un esempio di come il “potere” possa essere virtuoso se messo al servizio dei cittadini”, a Marco Confortola, alpinista di fama mondiale che “con le sue imprese, ha portato a livelli altissimi il nome dell’Italia grazie a una disciplina estrema che è anche un esercizio di vita, in quanto insegna valori come il coraggio, il sacrificio, il rispetto degli altri e la passione”, all’Istituto Cardiologico Monzino, nella persona del professor Cesare Fiorentini, che con il suo operato ha reso l’istituto “uno dei centri di eccellenza del sistema sanitario del capoluogo lombardo, da prendere a modello sia sotto il profilo assistenziale sia sotto quello della ricerca” e a monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana, perché è grazie al suo operato “se, oggi, la Biblioteca Ambrosiana non è solo un prestigioso spazio-museo ma un luogo vivo con vocazione globale, capace di attrarre un turismo di qualità”. Riconoscimenti sono stati assegnati anche a Virginia Attanasio, proprietaria dell’Hotel Il San Pietro di Positano, a Claudio Ceccherelli, General Manager del Park Hyatt Milano, a Lorenzo Giannuzzi General manager del Forte Village Resort di Pula, a Roberto Berardi, presidente del Convention Bureau della Riviera di Rimini, ad Astrid Stocker, socia del Gruppo Europlan del Lago di Garda, a Marina Toti, titolare del Gruppo Immobiliare Lamaro settore alberghiero, a Emanuele Nasi, storico albergatore del Gruppo Sheraton e General Manager del Meridien Oran Hotel & Convention Centre, a Vincenzo Gentile, General Manager del Nova Yardinia di Castellaneta e a Celso De Scrilli, presidente di Best Western Italia. Info: www.mastermeeting.it.
Un adolescente e due bambini sgozzati. La madre in fuga, il padre che trova i cadaveri, dopo aver fatto il turno di notte, dà l’allarme e ha un malore. La tragedia è avvenuta a Dampmart, una trentina di chilometri da Parigi. La donna, una 45enne, è stata ritrovata e arrestata nella capitale francese, grazie alle tracce del suo telefono cellulare. È accusata di aver colpito a morte con un coltello i tre figli di 9, 11 e 17 anni. Gli investigatori privilegiano la pista della lite in famiglia, culminata con un triplice omicidio. I coniugi stavano, infatti, separandosi e, secondo
NEL 2010 UN GIOVANE BODY BUILDER
Il Belgio è sotto shock: pestato a morte in cella Video accusa la polizia Picchiato in cella dalla polizia fino alla morte. Un video shock — ripreso dalle telecamere di sorveglianza e trasmesso giovedì sulla tv di lingua fiamminga Vrt — ha rivelato al Belgio l’incubo di Jonathan Jacob, 26 anni, originario di Affligem (provincia di Anversa) e body builder. Era stato fermato per strada a Mortsel (Anversa) il 6 gennaio 2010, perché, sotto l’effetto di anfetamine, mostrava atteggiamenti aggressivi. Doveva essere internato in un ospedale psichiatrico, ma il direttore del locale nosocomio l’aveva rifiutato: così il giovane è stato condotto in cella e nelle immagini lo si vede completamente nudo, piangere, urlare e accovacciarsi. Poi l’intervento dell’equipe d’assistenza speciale della polizia di Anversa con passamontagna, caschi e i manganelli: lanciano un razzo luminoso, poi picchiano il detenuto e gli fanno un’iniezione. Al termine del filmato, un medico entra nella cella, ma il ragazzo è morto e l’autopsia ha stabilito che il decesso è stato provocato da un’emorragia interna per le percosse. Sono stati rinviati a giudizio un agente e il medico dell’ospedale psichiatrico, per omissione colposa. Il video incriminato ANSA
A MALINDI UCCISO UNO DEI BANDITI
Kenya, presa la banda che assaliva gli italiani Cinque uomini arrestati
Dall’inizio del 2013 si tratta del terzo episodio che ha come vittime dei bambini in Francia diversi testimoni, i litigi erano molto frequenti. Qualcuno dei vicini si spinge a dire anche per questioni legate all’abuso di alcol. La zona è stata transennata, mentre i tecnici della polizia scientifica hanno lavorato alla raccolta degli indizi.
In alto i rilievi della scientifica nella villetta di Dampmart, luogo degli omicidi; sotto la polizia francese blocca la via con una volante
Soccorsi inutili L’allarme è scattato alle 7.45 di ieri, quando il padre, un otorinolaringoiatra che aveva finito il suo turno di notte, ha trovato i figli in un lago di sangue. Una volta arrivati sul posto, i soccorritori hanno prima rinvenuto il corpo della figlia, poi quello del fratello minore, che presentavano numerose ferite d’arma da taglio. Il maggiore era invece ancora in vita quando è stato ritrovato, ma è morto poco do-
AP-LP
po. Secondo il quotidiano francese Le Parisien la famiglia era già balzata alle cronache nel 2007 quando i due bambini più piccoli avevano rischiato di essere tranciati da un treno, mentre giocavano sui binari, in una galleria vicino a casa. Quello di ieri, in Francia è la terza tragedia, che ha come vittima dei bambini, dall’inizio dell’anno. Lo scorso 3 febbraio, a Niort una donna si era suicidata, dopo aver strangolato i suoi tre bambini di 3, 2 anni e due settimane. Il 21 gennaio, una coppia e i loro tre figli (4, 11, e 15 anni) erano stati, invece, trovati morti nell’incendio della loro casa a Gard. Quattro delle vittime presentavano, però, ferita da arma da taglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nella notte fra il 3 e il 4 febbraio avevano assalito un gruppo di turisti italiani sulla spiaggia meridionale di Mayungu, in Kenya, ferendo al volto una giovane donna bresciana, Paola Boglio. Ieri la polizia ha arrestato cinque dei sei banditi La spiaggia di Malindi accusati di aver fatto parte del commando: durante la cattura, avvenuta ieri notte in una baraccopoli, il sesto ha cercato di scappare dopo essere stato azzannato da un cane, ma è stato raggiunto e freddato dagli agenti. La caccia all’uomo si era scatenata, in realtà, dopo un altro episodio di violenza nei confronti di turisti italiani: lunedì notte gli stessi malviventi avevano assalito un gruppo di nostri connazionali nella stessa Mayungu, che si trova a una manciata di chilometri da Malindi e li avevano derubati di telefonini, soldi e documenti, oltre a ferire alla schiena Dino Di Nicola, 62 anni, di Teramo. Il blitz della polizia «ha permesso di bloccare un’organizzazione criminale che avrebbe potuto proseguire nella sua azione», ha detto un magistrato. È stata recuperata anche la pistola utilizzata per ferire Di Nicola.
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LIEVE INDISPOSIZIONE
Selena fa aspettare i suoi fan romani Prima italiana, ieri a Roma, per «Spring Breakers Una vacanza da sballo», film su quattro amiche che diventano
Torna Salvatores Russia, sangue e numeri kolossal
rapinatrici: fan scatenati malgrado l’assenza di Selena Gomez (nella foto LaPresse), che ha saltato la conferenza stampa per un’indisposizione. La ventenne regina di casa Disney, amatissima dai più giovani, si lancia in questo film nel ruolo di una «cattiva ragazza», tra armi e droga.
5 topfivelibri LA CLASSIFICA
ALTRI MONDI
VENDUTO A 20 MILA EURO
Il bus della Thatcher va all’asta a Londra È stato venduto all’asta il bus costruito negli Anni 80 per il tour in Irlanda del Nord di Margaret Thatcher, ministro del
Hanno già venduto il film in molti Paesi europei e ci sono trattative per Usa e Canada: tocca a Gabriele Salvatores, 21 anni fa premio Oscar per Mediterraneo, dimostrare che i film italiani possono avere successo anche all’estero. Girato in Lituania, costato 9 milioni di euro, Educazione siberiana è già stato definito C’era una volta in Siberia, citando il kolossal di Sergio Leone, parabola di vita e violenza di un gruppo di gangster a New York. Accade lo stesso nel film di Salvatores (da giovedì nelle sale), tratto dall’omonimo romanzo semiautobiografico di Nicolai Lilin, in cui Kolima e Gagarin, due amici per la pelle cresciuti tra il 1985 e il 1995 in un clan di criminali nel sud della Russia, si ritrovano l’uno contro l’altro. A guidare Kolima nei segreti del codice d’onore di una tribù di criminali, che rispetta il senso della comunità e la solidarietà, è il nonno Kuzja, ovvero John Malkovich. Anima «Girando questo film, il
mio più difficile, sono diventato "adulto" come i miei protagonisti — spiega il regista — perché sono uscito dal guscio delle sicurezze: amo sperimentare e mescolare i generi, lavorare in inglese e con attori stranieri. Il prossimo film lo girerò in Irlanda e parlerà di un uomo che ha il potere dell’invisibilità». Dopo aver detto tanti no, anche a Scorsese, Lilin ha concesso i diritti del romanzo a Salvatores. E spiega così l’anima del suo libro: «Educazione siberiana affronta la vicenda di due amici, uno legato alla tradizione, l’al-
1 Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI Gianluigi Nuzzi, Chiarelettere
Arnas Fedaravicius e Vilius Tumalavicius, ovvero Kolyma e Gagarin, in una scena del film di Salvatores «Educazione siberiana» ANSA
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Racconto una eroica, disperata resistenza davanti al mondo che cambia
GABRIELE SALVATORES SUL NUOVO FILM
tro al denaro». Sullo sfondo, il crollo del Muro di Berlino e del comunismo. «Mi piaceva l’idea di raccontare un’eroica e disperata resistenza davanti ad un mondo nuovo che sta arrivando, al progresso, alla globalizzazione», racconta Salvatores. E poi c’è lui, Malkovich: «Non conoscevo queste comunità criminali dalle regole sorprendenti — commenta l’attore di origine croata — e sono rimasto sorpreso dal tema e dall’importanza che questi uomini attribuiscono ai tatuaggi, specchio della loro vita». E Malkovich, che cosa vorrebbe venisse insegnato, oggi? «Ciò che si dice nel film: "Un uomo non può possedere di più di quanto il suo cuore possa amare"».
2 Fai bei sogni Massimo Gramellini, Longanesi
STEFANIA ANGELINI
Ventitré quadri esposti a Milano
I colori di New Orleans nei dipinti di Bob Dylan
Tutti in libreria dopo il seggio
5 Le tre minestre Andrea Vitali, Mondadori Electa
THE NEW ORLEANS SERIES PALAZZO REALE DI MILANO, FINO AL 10 MARZO, INGRESSO LIBERO
E/LEGGIAMO, DOMANI IN TUTT’ITALIA, PER INFORMAZIONI: WWW.FORUMDELLIBRO.ORG
Un quadro di Bob Dylan in mostra a Milano FOTOGRAMMA
Il Cirque du Soleil
Tra mostre ed eventi
A
Il mito di Jacko Bologna, festa tra le acrobazie con i fumetti
Dopo la tappa torinese arriva a Milano «Michael Jackson The Immortal World Tour», lo show con le musiche del Re del pop e le coreografe del Cirque du Soleil. Un cast di 60 artisti tra attori, ballerini ed acrobati si alternano sul palco per uno spettacolo davvero unico: più di 35 le canzoni di Jacko scelte dal direttore musicale Greg Phillinganes, da «Dangerous» a «Thriller». THE IMMORTAL WORLD TOUR MICHAEL JACKSON OGGI E DOMANI, MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI)
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Tutti lo conoscono per brani come «Blowing in the wind» e «The Times They Are a Changin’», ma Bob Dylan non è solo un cantautore di culto. Per esempio, ha cominciato a dipingere già intorno ai 20 anni. Visitare, per credere, la mostra «Bob Dylan The New Orleans Series», a Palazzo Reale di Milano, dove sono esposti 23 dipinti della serie «New Orleans» e che raccontano la vita nella città della Louisiana negli anni ’40 e ’50. I dipinti si ispirano a fotografie e alle passeggiate cittadine di Dylan a New Orleans.
Domani si vota, ma domani si può anche leggere. Per ricordare a chi vincerà le elezioni che la cultura va tutelata. E così, nel giorno festivo, saranno aperte oltre 150 librerie in circa 50 città e molte proporranno presentazioni di libri, incontri e merende. Organizza il Forum di librai ed editori, che sollecita politiche in difesa del libro. Il calendario degli eventi è su forumdellibro.org.
3 Vendetta di sangue Wilbur Smith, Longanesi 4 Gli onori di casa Alicia Giménez Bartlett, Sellerio Editore
Regno Unito dal 1979 al 1990. Il pullman blindato è stato venduto, a Londra per 17 mila sterline (circa 20 mila euro). Il veicolo era stato costruito con una spessa corazza: il bus pesa infatti 28 tonnellate, per essere in grado di resistere a colpi di arma da fuoco e perfino ad un attacco chimico.
A CURA DI
Incontri e letture Il libro «Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI» di Nuzzi Gianluigi è al primo posto nella classifica dei più venduti sulla libreria online Ibs. Ecco la top five:
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gazzaWeekend
Spesi 9 milioni per il film Educazione siberiana: una storia di criminali, tatuaggi e cambiamento EMANUELE BIGI ROMA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GASSMAN IN TEATRO
Un appuntamento per grandi e piccini. Bologna torna ad essere la capitale del fumetto, grazie al festival internazionale «Bilbolbul». Per tutto il weekend la settima edizione della rassegna invade il centro della città emiliana con oltre 40 mostre, incontri ed eventi in gallerie, librerie, locali. Anche quest’anno la biblioteca Salaborsa sarà il centro della manifestazione. Riflettori puntati soprattutto sui maestri del fumetto contemporaneo senza tralasciare gli autori più classici e i giovani talenti emergenti. Ma il protagonista di BilBolbul 2013 sarà Vittorio Giardino, matita bolognese affermata in tutto il mondo a cui è dedicata la mostra antologica «La quinta verità». BILBOLBUL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FUMETTO A BOLOGNA, FINO AL 24 FEBBRAIO, PER INFO: WWW.BILBOLBUL.NET
S A Padova è Riccardo III Fino a domani, al Teatro Verdi di Padova, Alessandro Gassman (nella foto) porta in scena il suo primo «Riccardo III» di Shakespeare, di cui è protagonista e regista. Nel 1968 il ruolo venne interpretato dal padre Vittorio
L’AVVOCATO LA TRIONFATRICE DEL TALENT DI SKY UNO SVELA IL SUO SEGRETO
MODA A MILANO MOTIVI GEOMETRICI E TANTA MAGLIERIA PER LE COLLEZIONI DONNA
Tiziana di MasterChef: «Ho vinto con YouTube»
Da Iceberg «pop art» in passerella E con Moschino il look è scozzese
«MasterChef» che vince, non si cambia: martedì scattano le selezioni per la stagione 3 del talent culinario di Sky, ancora, probabilmente, con il trio Cracco Barbieri Bastianich. Del resto, i numeri sono da record per Sky Uno: 1.045.00 spettatori per le due parti della finale. Merito, anche, di una vincitrice che ha fatto discutere, Tiziana Stefanelli, 42 anni, avvocato romano, sposata e con una figlia. «Ho avuto più di un momento di sconforto — racconta — anche perché avevo avversari di grande talento. Cracco mi aveva dato dell’avvocato fallito? La mia preoccupazione era non perdere la mia credibilità professionale, ho un mutuo da pagare. Quando mi ha attaccato, mi sono difesa».
Ma cosa ci fa un avvocato in cucina? «Ho detto a mio marito: "Ho 42 anni: o MasterChef o l’amante". Crisi di mezza età. Come mi sono preparata? Studiando su YouTube le cose che non sapevo fare». A proposito del marito: si chiama Paolo Girasole ed è citato nell’inchiesta sulle presunte tangenti indiane di Finmeccanica. Non avrebbe avuto alcun ruolo nella vicenda, però sarebbe stato al corrente di ciò che accadeva. «Mio marito era il responsabile dell’ufficio indiano di Finmeccanica, ma non ha commesso nulla di penale e non ha un profilo da manager abbastanza alto da saperne qualcosa», lo difende Tiziana. Che ora ha 100 mila euro di premio da spendere e un libro di ricette quasi pronto.
FABRIZIO SCLAVI MILANO
L’abbraccio fra la vincitrice di «MasterChef», Tiziana Stefanelli e il marito Paolo Girasole al termine della finale
Tutti a Milano per ammirare la moda del prossimo inverno. Arte ed eleganza sono i principi ispiratori della collezione di Iceberg (nella foto Ansa, una modella durante la sfilata) gli abiti, i cappotti, le giacche ispirate ad opere d’arte contemporanea. Ci sono giacche ispirate agli Anni 40, ci sono maglie ispirate alla pop art, fino ai capi che si ispirano ai graffiti. Tutti i capi presentati sono un mescolio sofisticato di lavorazioni e materiali. La maglieria è predominante in questa collezione fatta per donne sempre eleganti. Volumi im-
portanti per le spalle, pantaloni e gonne aderenti sensualmente morbide. I colori sono quelli primari dell’arte e i motivi geometrici convivono con stampe barocche in bianco e nero. Per Fisico, invece, Cristina Ferrari crea tanta sensualità che traspare attraverso i ricami che coprono il corpo come tatuaggi, abiti semplici e glamour che luccicano come pietre preziose. Allegria Piacevole allegria ispira la collezione della maison Mo-
schino, tante giovani ragazze trasformate in soldatini di latta, un gioco dove il gusto scozzese è trattato con magistrale leggerezza. Tutto tartan, e non solo, ma anche ricamato d’oro, per le piccole giacche, pantaloni affusolati, minigonne e cappotti. E poi tutte in campo, in una vallata delle Highland scozzesi, o in discoteca a Londra per combattere a fianco di un esercito di abiti a righe bianche e nere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SABATO 23 FEBBRAIO 2013
donna 1 Dsquared2 by Marcolin Occhiali in acetato, ispirazione vintage e170 2 North Sails Giacchina in tessuto tecnico e collo winproof e173 3 Geox Respira Giacca impermeabile e219 4 MCS We The People 5 tasche in denim e129 5 Gant By Micheal Bastian Minigonna in nylon multitasche e158 6/7 Alviero Martini 1a Classe Completo Donnavventura: giacca in cotone (e245) e jeans (e160) 8 Hogan Rebel Sneaker hi-top in camoscio con zip e275 1
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Danica Patrick
GAZZALOOK SPECIALE AUTO Danica Sue Patrick è nata a Beloit il 25 marzo 1982 REUTERS
strada nella formula Indy, diventando la prima del gentil sesso a vincere una corsa e andare in testa per una manciata di giri proprio alla Indy 500. La gara vera è domani, ma questo successo al debutto era proprio quello che serviva per rivitalizzare gli ascolti in declino di un campionato (disputato prevalentemente su ovali e a ruote coperte) che comunque è il più popolare d’America. Calendari Il fatto è che Danica la conoscono tutti e non solo per le imprese in pista. Chi per averla desiderata su calendari e magazine, ritratta con il casco a proteggere parti ben più sensuali della testa. Chi per averla ammirata sul tappeto rosso di qualche evento supercool, fasciata in vestiti mozzafiato. Chi per averla vista nelle pubblicità in tv durante il Carosello più prestigioso del mondo, quello in onda durante il Super Bowl (11 apparizioni, un altro piccolo primato). Ora, però, è arrivata la conferma che dietro le curve (le sue) e gli ammiccamenti, c’è anche la stoffa. Eros e successo, perfetta miscela che nessuno dei suoi focosi colleghi possiede. Lei, naturalmente, non fa la timida. Anzi. «So di essere il motivo per cui in tribuna, oltre agli uomini, vengono mogli e figli. Ho
uomo 1 Piero Guidi Sahariana da città con dettagli in pelle e340 2 Stone Island Giacca in tessuto antigoccia e328 3 Seventy Bomber sportivo in tessuto tecnico con interno e profili in felpa e299 4 Gaudì Bomber in nylon stampa camouflage e158 5 Tonino Lamborghini Eyewear Occhiali in fibra di carbonio e500 6 Grand & Hills by OVS Pantaloni cargo beige e35 7 Car Shoe Mocassino in pelle e340 8 Calvin Klein Jeans Zainetto in pelle e150 1
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«Problemi ad avere il fidanzato avversario? Il motorhome in cui dormire forse?» sentito una bambina esclamare sorpresa: "Ma in quella macchina c’è una ragazza!". Mi riempie di gioia sapere di poter essere un esempio. Insomma, che essere una donna non è un limite». Anche gli altri piloti si sono esaltati per l’incredibile performance nella qualificazione. Al punto che il pluridecorato (4 campionati Nascar vinti) Jeff Gordon, arrivato alle sue spalle, ha detto: «Ha portato nel nostro mondo un’esposizione mediatica mai sperimentata prima. Sono contento di non averla battuta: avrei rovinato una bellissima storia».
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E cuore Non solo. Dopo aver ga-
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Sexy, spiritosa e in pole position «È solo la prima» Domani a Daytona parte davanti a tutti In Nascar nessuna donna c’era mai riuscita DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNA Twitter @Pegnarol NEW YORK
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Domenica scorsa gli organizzatori non nascondevano di aver fatto il tifo per lei. Perché se in questi giorni tutti i talk show più famosi si stanno occupando di Nascar, il merito è suo: di Danica Patrick, la prima donna a centrare la pole a Daytona, come dire la 500 Miglia di Indianapolis o Monza. Storico. In un recente passato, Danica si era già fatta
Danica è anche una modella, ha fatto calendari e pubblicità REUTERS
reggiato nella Serie B della Nascar l’anno passato e aver fatto qualche sporadica partecipazione nella Sprint Cup, la serie maggiore, Danica si è presentata in pista con una scia di relazioni da soap opera. A novembre aveva annunciato il divorzio dal marito, Paul Hospenthal, dopo 7 anni di matrimonio. Un mese fa ha rivelato di fare coppia con un collega, Ricky Stenhouse, con cui lotterà per il titolo di esordiente dell’anno. Dicono che sia la prima volta: un’altra prelibatezza che ha reso felici gli azionisti Nascar. «Problemi ad avere un fidanzato come avversario? E quali? Decidere il motorhome in cui dormire?». Spiritosa. E disponibile a parlare dei fatti suoi. Mostra la fibbia di una cintura incastonata di diamanti: «È il regalo di Ricky per aver perso una scommessa. Gli avevo assicurato che se avessi pubblicizzato il suo nome su Twitter, gli avrei fatto guadagnare 10mila follower. È puntualmente accaduto». Racconta particolari inediti sul suo nuovo uomo, appassionato di rodeo e musica country, che non molla mai il cappello da cowboy: «Che cosa volete farci, viene dal profondo Sud». Qualcuno mugugna sul fatto che questa trentenne alta meno di un metro e 60 abbia ormai monopolizzato i titoli dei giornali. Lei tira dritto: «Non ho finito qui: sono convinta che ho ancora molto da dare a questo sport». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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A CURA DI FABRIZIO SCLAVI GAZZALOOK@RCS.IT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
23/11 - 21/12
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6
Toro 6
Sagittario 8
Gemelli 7
Cancro 7+
Leone 7,5
DI ANTONIO CAPITANI
Agire in base ad esperienza e metodo vi giova. Ma il lavoro vi fa due zebedei come due basse pressioni. Ussignùr. La fornicazione consola.
C’è malumore. Ma è pretestuoso. Perché le stelle assicurano soddisfazioni solide e svaghi riusciti. Anche quelli suinerrimi, muy graditi
Com’è bello fornicare sotto il sole o sotto la neve, tipo esquimesi. E potrebbe accadere, visto il meteo di questi giorni. Ok pure il lavoro.
Ritmi placidi e soft caratterizzano una giornata in cui potete anche spendere e guadagnare bene. Il sudombelico cerca e trova. Mucho.
Lo spirito di libertà che vi anima vi rende forse sfuggenti, ma vi procura un godimento sublime. Anche suino. Soddisfazioni e rivalse!
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
IL MIGLIORE La Luna spiana la strada al successo. Con il contributo di grinta & intuito. Vostri. Prestazioni fisiche super, anche sudombelicali, ansie superate.
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 6-
Bilancia 7+
Scorpione 6+
Capricorno 6,5
Acquario 6-
Pesci 6-
Meglio soli che coi fallocefali, oggi: ricordatevelo. E non saltate addosso a chi vi stressa, moderatevi. Desolazioni fornicatorie aleggiano.
Gli amici vi amano, i clienti aumentano, i vostri piani del sabato riescono. Ma secernete troppo acido zitellico, pure fornicando. Evitate.
Un po’ di malumore c’è. Ma tutto si può risolvere, nel lavoro e nel vostro privato. Van bene pure i soldi. Ergo: state su. Suinally too.
Le paranoie vi agitano. E vi fanno perder tempo. Evitatele. E occhio ai soldi. La fortuna però vi palpeggia i glutei, voi fornicate tanto.
Sabato di malumore. E di rapporti tesi. Siate tenaci, ma senza fare i matti, né gli sfigati. Sudombelico competitivo, inutilmente.
Le rogne sono noiose. Se poi ci mettete il carico da undici con l’impazienza, sembrerete dei coguari. Ci sono sfacciataggini suine, però.
KWADWO ASAMOAH
Il centrocampista della Juve è nato in Ghana il 9 dicembre 1988. Per lui anche un passaggio al Torino, nel 2008, ma senza presenze
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 15.00 VERONA - VARESE
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HOCKEY GHIACCIO
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CALCIO
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15.00 PRO VERCELLI - BARI Serie B Sky Calcio 9
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
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Oggi Maltempo al Centro, Campania e sulla Sardegna con piogge e nevicate a bassa quota sul Nord Appennino, a 700/1200 m sull'appennino centrale e Sardegna. Nubi e locali nevicate al Nord fino in pianura, specie la sera, più asciutto altrove. Trieste
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IL SONDAGGIO
LA RUBRICA
Derby, chi vincerà? Un tifoso su due punta sul Milan
Football Classics: nel weekend fari su City-Chelsea
Sarà il Milan a vincere il derby con l’Inter in programma domenica alle 20.45. Ne è convinto il 55,2% dei tifosi che hanno votato il sondaggio sul nostro sito e puntato sulla squadra di Allegri. Sull’Inter punta solo il 28,9%, mentre secondo il 15,9% la sfida finirà senza vincitori
Si concentra sulla sfida di Premier League tra il Manchester City di Roberto Mancini e il Chelsea di Rafa Benitez «Football Classics», la rubrica con cui Stefano Cantalupi presenta il match più interessante del weekend sui campi di tutta Europa. Le squadre sono entrambe in crisi
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Domani
Dopodomani
Molte nubi al Nord con piogge e soprattutto nevicate diffuse fino in pianura. Piogge e locali nevicate a 300 m anche sulla Toscana, a 400 m sul resto del Centro e piogge sulle aree tirreniche e al Sud; meglio sul medio Adriatico.
Insistono nubi e nevicate a bassa quota o in pianura su Piemonte, alta Lombardia, localmente Liguria e su Nord Toscana; locali piogge e fiocchi a 3/500 m sulla Sardegna, sul Lazio e al Centro e piogge sul basso Tirreno; più asciutto altrove.
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DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it
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SCI FREESTYLE
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Torneo di Viareggio. Semifinale Rai Sport 2
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NHL. ESPN America
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KENTUCKY MISSOURI
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Il sole domani MILANO
La luna ROMA
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Sorge
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10 feb.
18 feb.
25 feb.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SPECIALE
Sei Nazioni a Roma Tutti in mischia Addio rugby champagne Italia-Galles all’Olimpico esaurito: per ripartire
ANDREA BUONGIOVANNI ROMA
Piove, sull’Olimpico, poco prima del captain’s run della vigilia. Pioverà, sull’Olimpico — stando alle previsioni meteo — oggi durante Italia-Galles, terza giornata del Sei Nazioni. A tutto vantaggio degli azzurri. E dei 65.000 tifosi annunciati in tribuna, pronti a scatenarsi per la loro squadra. Perché dopo la ripassata di Edimburgo, in fatto di mentalità e atteggiamento, c’è da fare un passo indietro. Vanno bene i dettami di Jacques Brunel, i tentativi di crear gioco, di portare il pallone al largo e di coinvolgere tutti nella manovra offensiva. Ma non bisogna esagerare. A certi voli pindarici, meglio contrapporre del sano pragmatico. E allora — come da tradizione italica — contro una squadra, quella dei Dragoni, che da sempre punta soprattutto sulla propria cavalleria leggera, sotto con la
mischia. E se il terreno sarà pesante, tanto meglio. Ritorno alle origini La promozione di Castrogiovanni a capitano pare capitare a fagiolo: «Avrò i gradi, quindi non aspettatevi una partita di rugby champagne.... Pochi piloni ricoprono il ruolo? Beh, ci sarà un perché, una logica» ironizza, ma non troppo, il pilone promesso al Tolone, in Nazionale fascia al braccio per la terza volta, la prima in casa e nel Torneo. «In Scozia abbiamo sbagliato l’approccio al match — sostiene in una conferenza stampa affollata anche da
giornalisti iracheni in aggiornamento, lui che eviterebbe volentieri i momenti ufficiali —. Ci siamo fatto mettere sotto nei punti d’incontro, abbiamo mancato troppi placcaggi e, di conseguenza, abbiamo subito mete assurde. Dovremo mantenere il possesso, costringerli a ritmi bassi e, soprattutto, esercitare una grande pressione difensiva. Cercare il passaggio in più va bene, ma senza strafare. Sì, la chiave della partita sarà la difesa». Come una volta, insomma. Altro esaurito Il k.o. di
Murrayfield
La meta di Martin Castrogiovanni, 31 anni, contro la Francia ANSA
non ha spento l’entusiasmo del popolo tricolore: anche oggi l’Olimpico sarà praticamente esaurito. Ed è un segno inequivocabile. Contro un Galles dalla doppia anima (dopo aver centrato il Grand Slam 2012, ha perso otto partite consecutive, ma ha vinto l’ultima in Francia), i quattro nuovi titolari voluti da Brunel non dovranno fallire. Burton, schierato in mediana insieme a Gori, dovrà dimostrarsi all’altezza anche dalla piazzola: su un prato presumibilmente bagnato, la sfida con Halfpenny potrà essere decisiva. Poi in terza linea c’è Vosawai, che proverà a non far rimpiangere troppo Parisse e in seconda Pavanello, al quale verrà anche affidato il delicatissimo compito di chiamare le touche. Sono quattro giocatori di Treviso, squadra che nel XV di partenza ne schiera addirittura dieci, tutti quelli dal n. 11 al n. 4 compresi. E se non è un «blocco» questo... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Diretta Sky 2 alle 15.30 La7 alle 18, arbitra Poite ITALIA MASI VENDITTI T. BENVENUTI
15 14 13
GALLES HALFPENNY CUTHBERT DAVIES
CANALE MCLEAN
12 11
ROBERTS NORTH
BURTON GORI
10 9
BIGGAR PHILLIPS
VOSAWAI FAVARO
8 7
FALETAU TIPURIC
ZANNI MINTO
6 5
R. JONES EVANS
PAVANELLO CASTROGIOVANNI
4 3
COOMBS A. JONES
2 1 a disposizione
HIBBARD JENKINS
GHIRALDINI LO CICERO
GIAZZON Alb. DE MARCHI CITTADINI
16 17 18
OWENS JAMES MITCHELL
GELDENHUYS
19
A.W. JONES
DERBYSHIRE BOTES
20 21
WARBURTON L. WILLIAMS
ORQUERA GARCIA
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HOOK S. WILLIAMS
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
SPECIALE RUGBY
NUOVA MEDIANA
Col 9 tocca a Gori «Devo stare calmo» Brunel cambia le mediana col Galles e per la prima volta nel 2013 tocca a Kris Burton ed Edoardo Gori (foto Plp).
Il mediano di Prato: «E’ sempre una grande responsabilità, se sbagli qualcosa... Il Galles è una squadra molto fisica: cercheranno di metterci in difficoltà con gli avanti e poi usare gli arieti che hanno dietro. Brunel mi ha chiesto di restare calmo e cercare di chiudere al meglio la squadra».
Uomo d’acciaio «Vittorie, testa e autostima Siamo in crescita» Zanni alla 47a gara da titolare di fila: «Sono serviti anche i successi con Treviso in Celtic League» NICOLA MELILLO ROMA
«Ho cambiato il meno possibile, partendo dai punti fermi». Così parlò Jacques Brunel dopo lo stop a Parisse pensando alla sfida col Galles. E quali sono le certezze azzurre? Certo: gli amatissimi piloni Castrogiovanni (in versione capitano) e Lo Cicero (a quota 101 caps). Ma la vera, grande, indiscutibile certezza senza Parisse in questa Nazionale è senza dubbio l’antidivo per eccellenza. Alessandro Zanni oggi col Galles gioca la 47a partita in Nazionale consecutiva, la 55a delle ultime 56 dell’Italia «Ho saltato solo quella a Torino, nel 2008, contro l’Argentina» sorride, il flanker friulano, dando la netta sensazione di non aver proprio pensato a questa striscia formidabile. Come si arriva a giocare così tanto?
«Secondo me è una questione di fortuna. Non mi sono mai infortunato seriamente. Parliamoci chiaro, giocando a rugby è fondamentalmente fortuna. E grazie alla fiducia dei c.t.». Dal 2008 è l’unico azzurro a non aver saltato nemmeno un match del Sei Nazioni, siamo a 28 partite da titolare di seguito. In questi anni l’Italia dove è cresciuta?
«Nella testa. Spesso vincere le partite (Zanni in azzurro ne ha vinte 22 su 71 giocate, n.d.r.), e a noi in Celtic League col Benetton è capitato sem-
pre di più, aiuta anche la tua autostima. Il resto l’ha fatto lo staff tecnico, che ci chiede di attaccare di più. Uno più uno...» Impossibile trovarla su facebook, twitter, spesso nemmeno al telefono. Che fa fuori dal campo?
«Il mio vero allenamento non è alla Ghirada a Treviso, ma a casa con mia figlia Greta. Prima gattonava e smontava la casa. Adesso a due anni cammi-
« «
Basta errori La Scozia ci ha impedito di attaccare, ci rubava il gioco Niente social network. La mia vita fuori campo è assorbita da mia figlia Greta
na... I due cani che abbiamo io e la mia compagna Francesca, Semola e Minnie, a fine serata sono distrutti. Greta è la regina delle nostre vite. La sua prima parola detta è stata "papà". Fantastico: scandito per bene. Stavo guidando... Ho perso la testa. Bellissimo passare con lei ogni attimo libero. Il resto può aspettare. Al massimo un bel film per rilassarsi quando Greta finalmente dorme». La maturità in campo è arriva-
ta con la paternità?
«Non lo so. Direi che a 29 anni (compiuti il 31 gennaio, n.d.r.) si matura per forza. Però sì, forse certe responsabilità danno una bella spinta. Io a 20 anni non dormivo la notte prima delle partite. Adesso ci riesco. Sono più tranquillo sul lavoro. Ho imparato a gestirmi. Mi prendono in giro perché passo troppe ore in palestra. Non lo faccio solo per la cura del mio corpo in vista delle partite. Ma anche per scaricare ogni tensione». In cosa ha lavorato di più per mantenersi a certi livelli?
«Ho fatto lavori specifici per migliorare il mio livello fisico e la mia velocità. Sul primo ci siamo, sulla seconda non è proprio cosa per me. La lascio alle ali. Però anche lì ora va meglio». In due match di Sei Nazioni Zanni è stato determinante, per i palloni recuperati e per le touche vinte: i migliori (89%) sono gli azzurri. Su 19 l’Italia ne ha conquistate 17, sette da Zanni, il migliore dei nostri. I lanci verso il centro (dove staziona il flanker di Udine) sono stati vinti 6 volte su 6. E adesso, senza Parisse?
«Siamo mancati nei punti di incontro. E da lì è seguito tutto. La pressione degli scozzesi non ha avuto adeguata reazione. Palloni veloci non ne uscivano ed eravamo in affanno. Ci hanno impedito di attaccare, rubandoci spesso il gioco. Abbiamo avuto un possesso prolungato senza sfruttarlo. E poi la testa... Non c’eravamo». Uno come Zanni piace a mezzo mondo. Un anno fa sembrava in partenza per l’estero, poi...
«Poi mi sono detto che non era il momento. Un’esperienza all’estero chiunque la vorrei fare. Ma a Treviso sto benissimo, c’è un’organizzazione e un gruppo di giocatori di primissimo livello e le sfide in Celtic valgono i migliori campionati. Il progetto mi interessa. Non sentivo la necessità di andare via. Però se ora ricapitasse non so se direi ancora no». E adesso?
«Col Galles sarà una grande partita. Mi sento di garantirlo. Questo gruppo è affiatato e supplirà a un’assenza pesantissima come quella di Sergio». A proposito, come vanno le sfide con la playstation?
«Perdo sempre. Parisse è imbattibile in ogni cosa che fa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
CON LA GAZZETTA
Dall’8 marzo «All Blacks La leggenda» Dall’8 marzo (al prezzo di 12,99 €) in allegato alla Gazzetta dello Sport, sarà in edicola «All Blacks - La Leggenda», un volume inedito per ripercorrere storie, miti e aneddoti della Nazionale piu’ forte del mondo
«Vogliamo che non cambi niente. C’è Pavanello. Io a questi numeri non penso. Piuttosto penso al match sbagliato con la Scozia e agli errori da non rifare». Quale l’errore peggiore, nel match in cui Zanni è andato anche in meta?
I PIÙ AZZURRI DI SEMPRE
Lo Cicero eguaglia Troncon: 101 caps Il 36enne pilone catanese debuttò nel 2000: «In Nazionale mi godo ogni attimo» (r.par.) Da oggi, e almeno per altre due settimane, in testa alla classifica all time di presenze azzurre, si formerà una coppia: schierato come al solito con la maglia n. 1, Andrea Lo Cicero aggancia Alessandro Troncon, che chiuse la carriera il 29 settembre del 2007 nella nefasta serata di Saint-Etienne, quando la Scozia eliminò l'Italia dalla Coppa del Mondo francese. «In campo, so-
no estraniato dal contesto — dice il Barone —. Per la partita ho talmente tante cose da pensare, che non ho il tempo di soffermarmi sulle 101 presenze. Penso a godermi ogni attimo d’azzurro, secondo per secondo, dall’allenamento alla partita». Lo Cicero, inserito dall’allora c.t. Massimo Mascioletti nel gruppo per la Coppa del Mondo inglese del 1999, ma mai utilizzato, ha esordito nel Sei Nazioni 2000 contro l’Inghilterra, mandato in campo dal c.t. Brad Johnstone: non aveva ancora compiuto 24 anni. Troncon invece debuttò nella primavera 1994 contro la Spagna a Parma (subentrando ad Ivan Francescato): aveva 20 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CLASSIFICA
Alessandro Troncon, 39 anni e Andrea Lo Cicero, 36 ANSA/PLP
CAPS 1. 139 2. 130 3. 128 4. 119 5. 118 6. 116 -- 116 8. 111 -- 111 10. 110 - 110 - 110 20. 101 23. 100 31. 94 33. 93 33. 93 33. 93
GIOCATORE PAESE George Gregan Australia Ronan O’Gara Irlanda Brian O’Driscoll Irlanda Jason Leonard Inghilterra Fabien Pelous Francia Richie McCaw Nuova Zelanda Nathan Sharpe Australia Philippe Sella Francia John Smit Sudafrica Stephen Jones Galles Victor Matfield Sudafrica George Smith Australia Alessandro Troncon Italia Andrea Lo Cicero Italia Marco Bortolami Italia Mauro Bergamasco Italia Sergio Parisse Italia M. Castrogiovanni Italia
COME SEGUIRE LA PARTITA
Televisione, radio e tutto su gazzetta.it Italia Galles sarà trasmessa in diretta tv da SkySport 2 alle 15.30 e in differita da La7 alle 18. Rtl 102.5
garantirà la diretta radiofonica con la voce di Fulvio Giuliani e il commento tecnico di Carlo Caione, ex trequarti azzurro. Gazzetta.it seguirà il match in tempo reale, con commenti, interviste e video prima del fischio d’inizio e dopo quello finale.
TOUCHE A FAVORE ITALIA N. 1 DEL TORNEO
Alessandro Zanni, 29 anni, conquista una touche EPA
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
I PRECEDENTI
Diciannove sfide Due vittorie tricolori Sono 19 i precedenti tra Italia e Galles (13 nel Sei Nazioni), con 16 vittorie dei Dragoni e un pareggio. Gli azzurri si sono
imposti nelle edizioni 2003 (30 22) e 2007 (23 20, nella foto Afp), pareggiando a Cardiff nel 2006 (18 18). Negli scontri diretti l’Italia ha realizzato 323 punti, subendone 615. C’è anche una sfida di Coppa del Mondo, a Canberra, in Australia 2003, decisiva per il passaggio ai quarti: il Galles vinse 27 15.
UNDER 20
I baby Dragoni passano a Viterbo Nel fango di Viterbo (match iniziato con 45’ di ritardo), per il 6 Nazioni under 20, Italia Galles 10 25 (p.t. 3 19). Dragoni più forti
LA GAZZETTA DELLO SPORT
III
in mischia e ben organizzati fuori. Meta del n.8 Mbandà (foto BREGANI), a segno anche in Scozia. Marcatori: p.t. 1’ m. D. Thomas tr. S. Davies, 23’ c.p. Padovani, 27’ m. R. Williams, 33’ m. tecnica Galles tr. S. Davies; s.t. 20’ m. Mbandà tr. Campagnaro, 28’ e 35’ c.p. S. Davies.
Halfpenny, il Galles è rinato ancora Gelido e ispirato, l’estremo ha condotto i Dragoni alla vittoria in Francia dopo otto k.o. di fila SIMONE BATTAGGIA
Neil Jenkins ha detto una mezza bugia, ieri, quando ha ricordato la partita a Roma del 1996, quella «performance piena di passione degli azzurri» e quel pubblico «così a loro sostegno». Perché è vero che quel giorno all’Olimpico l’Italia giocò con passione, ma in tribuna erano presenti meno di ventimila persone, molte delle quali gallesi. Il Sei Nazioni allora era nei sogni del movimento azzurro. La partita finì 22-31 e lui segnò 16 dei 1090 punti realizzati nella sua splendida carriera. Dalla tribuna si poteva sentire il rumore del pallone che rimbalzava sul tartan della pista di atletica dopo i calci in touche. L’altra spina nel fianco azzurro fu Gareth Thomas, che quel giorno firmò due delle otto mete realizzate all’Italia in carriera. La rinascita Diciassette anni do-
po, oggi il suo successore dalla piazzola, Leigh Halfpenny, si troverà di fronte un Olimpico pieno. Non che la cosa possa turbarlo, anzi. Piccolino e non eccessivamente grosso (178 cm per 85 kg) rispetto agli standard del rugby di oggi, l’estremo dei Cardiff Blues si
Il buio dell’estate E così il Galles è rinato, per l’ennesima volta. Dopo il Grande Slam 2012 sembrava smarrito: tre sconfitte nel tour estivo in Australia, quattro k.o. autunnali a Cardiff — contro Argentina, Samoa, Nuova Zelanda e Australia — e un ultimo contro l’Irlanda, ancora al Millennium, a inizio Sei Nazioni. Ovviamente la possibilità che i gallesi fossero diventati improvvisamente scarsi non era contemplata. La squadra sembrava più che altro segnata nella mente e le quattro sconfitte in cinque mesi contro i Wallabies — sempre in volata — erano un segnale particolarmente preoccupante, per i tanti Dragoni che sognano di essere selezionati dal loro c.t. Warren Gatland in vi-
Taccuino ORE 18, SKY SPORT 2
Inghilterra-Francia Bleus feriti e temuti Oggi alle 18 a Twickenham (dir. Sky Sport 2) il «Crunch» Inghilterra Fran cia mette in palio una fetta di Slam per la Rosa e un bel pezzo di onore per i Bleus, reduci dai due k.o. di fila contro Italia e Galles. Lancaster ha aumentato il tonnellaggio con Tuila gi centro — attesissimo lo scontro con Bastareaud , mentre Sam son in seconda linea tra i fran cesi dovrebbe dare loro
sei punti della Francia sono arrivati da due calci in mischia — e tradotta in punti da un geniale assist al piede di Biggar per la meta di North. La scelta dell’attuale c.t ad interim Rob Howley di confermare il quindici che ha espugnato Parigi ha ricevuto anche qualche critica, perché mantiene in panchina il capitano Sam Warburton, recuperato da un infortunio, ma Ryan Jones si è affrettato a spiegare che lui sarà soltanto lo skipper in campo: il vero leader della squadra resta il giovane Sam.
inserisce nella genealogia di trequarti gallesi che hanno deliziato il gioco con il loro piede gentile, i quadricipiti di fuoco e un coraggio fuori dal comune. Due settimane fa, davanti ai settantamila di St Denis, Halfpenny ha deciso la partita, prima infilando un’angolatissima trasformazione dopo la meta sulla bandierina di George North, e poi scavando il decisivo break del più dieci a sei minuti dalla fine, con un calcio da 48 metri.
maggiore forza in touche. Dal 1987, a Twickenham la Francia ha vinto so lo 2 delle 13 partite del Torneo.
DOMANI, ORE 15
Scozia-Irlanda Il Cardo per stupire Domani alle 15 (dir. Sky 2) a Murray field, la Scozia contro l’Irlanda cer cherà una seconda vittoria di fila per rilanciarsi. Un solo cambio in pri ma linea, con Cross per Euan Mur ray, mentre l’Irlanda fa esordire Pad dy Jackson col 10 e Luke Mashall a centro. CELTIC (ma.p.) Per il 16˚ turno di Celtic, domani Treviso ospi terà il Munster (ore 15, dir Sportitalia) col trequar ti Loamanu a terza cen tro. Alle 15.05 (diff. ore 17 Sportitalia 2) a Par ma. Zebre Dragons con Chiesa apertura; il permit Palazzani in panchina mentre Tebaldi – infortunato – sem bra vicino agli Ospreys per un biennale. Ieri: Car diff Connacht 22 26; Gla sgow Ulster 20 14; Ospreys Edimburgo 24 7. Oggi: Leinster Scarlets. Domani: Treviso Mun ster; Zebre Dragons. Classifica: Ulster* 59; Glasgow* 55; Leinster 49; Ospreys* 47; Scarlets 46; Munster 41; Cardiff* 33; Connacht* 28; Treviso 27; Edimburgo* 23; Dragons 18; Zebre 6. (* una in più) PREMI CIAR (g.l.g.) Stama ne Fir e Ciar assegneranno gli ovali d’oro. LUTTO (a.m.) Matteo Mon tanucci, 22 anni, è morto giovedì sera a Città di Ca stello (Pg), mentre si stava preparando per il suo primo alle namento.
Leigh Halfpenny, 24 anni. Vanta già 41 caps e 243 punti, con 12 mete REUTERS
Confermato il XV che ha vinto a Parigi: critiche per Warburton ancora in panchina
sta del Tour dei Lions di quest’estate in Australia. La rinascita di Parigi La possibi-
le nona sconfitta di fila — a un solo passo dal record negativo nella storia dei Dragoni — si è invece ribaltata nella vittoria che può rilanciare il Torneo del Galles. Una vittoria fondata innanzitutto sulla difesa — i
Concusso e felice Nel 2012 lo stesso Halfpenny è stato tra gli eroi del terzo Grande Slam in sette anni, un’impresa che era riuscita soltanto negli anni Settanta alla generazione di Gareth Edwards. A Twickenham, contro l’Inghilterra, immolò il proprio occhio destro sulle ginocchia di David Strettle, in volo per la meta del possibile pareggio. «Non è meta. Abbiamo vinto!» gli disse il fisioterapista del Galles, Mark Davies, mentre lui cercava di riordinare le idee dopo quella terribile botta. «So solo che il primo ricordo dopo quel placcaggio è di Sam Warburton con una cosa d’argento in mano. "Dev’essere la Triple Crown", mi sono detto. Non male». © RIPRODUZIONE RISERVATA
SEI NAZIONI 2013 LA SITUAZIONE PRIMA GIORNATA GALLES-IRLANDA INGHILTERRA-SCOZIA ITALIA-FRANCIA
22-30 38-18 23-18
SECONDA GIORNATA SCOZIA-ITALIA FRANCIA-GALLES IRLANDA-INGHILTERRA
34-10 6-16 6-12
CLASSIFICA Punti V N INGHILTERRA 4 2 0 SCOZIA 2 1 0 GALLES 2 1 0 IRLANDA 2 1 0 ITALIA 2 1 0 FRANCIA 0 0 0
P 0 1 1 1 1 2
F 50 52 38 36 33 24
S 24 48 36 34 52 39
TERZA GIORNATA ITALIA-GALLES oggi, ore 15.30 INGHILTERRA-FRANCIA oggi, ore 18 SCOZIA-IRLANDA domani, ore 15 QUARTA GIORNATA SCOZIA-GALLES sabato 9/3, ore 15.30 IRLANDA-FRANCIA sabato 9/3, ore 18 INGHILTERRA-ITALIA 10/3, ore 16 QUINTA GIORNATA ITALIA-IRLANDA sabato 16/3, ore 15.30 GALLES-INGHILTERRA sabato 16/3, ore 18 FRANCIA-SCOZIA sabato 16/3, ore 21
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 23 FEBBRAIO 2013