www.gazzetta.it domenica 24 febbraio 2013 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXIX Numero numero 8 Anno Assicurazioni & Previdenza www.uniqagroup.it
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SCI COPPA DEL MONDO
ORE 20.45: INTERMILAN
Christof Innerhofer, bolzanino, 28 anni REUTERS
INNERHOFER TRIS D’ORO
La discesa è azzurra Primo successo tricolore a Garmisch: per l’Italia stagione record con 5 vittorie
UN DERBY DA RAGAZZI Fari su Balo, ma non c’è solo lui: è la chance anche per Kovacic e Jesus, El Shaarawy e Niang. Il futuro sono loro. Strama forse recupera Ranocchia, Berlusconi: «Vogliono Allegri? Noi rilanceremo»
MOLINARO, POLI ALLE PAGINE 213233
CICLISMO A PAOLINI IL PICCOLO FIANDRE
Mondiali pista Sempre Bronzini È terza a punti MARABINI A PAGINA 31
di LUIGI GARLANDO
ELEZIONI ISTRUZIONI PER L’USO
Ragazzi, che derby! Un derby da ragazzi. La vecchia, cara Madunina, ma anche i nuovi grattacieli di vetro che punzecchiano le nuvole con i loro pennoni e hanno cambiato la cartolina di Milano. Tradizione e futuro. È un derby che conta tantissimo per il presente, perché ballano il terzo posto e un accesso Champions che vale una trentina di milioni, con relativo condiziona mento del prossimo mercato, ma è anche un derby proiettato sul futuro.
Si vota per Camera Senato e tre Regioni Seggi aperti oggi e domani
L’ARTICOLO ALLE PAGINE 23 BOCCI, DALLA VITE, ELEFANTE, FROSIO, MANCINI, PASOTTO, BOVOLENTA PAG. 510, CALAMAI A PAG. 21
DELL’ARTI A PAGINA 40
IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI
9 771120 506000
JuveJovetic Si lavora alla clausola
3 Stevan Jovetic, 23 anni LAPRESSE
I legali dell’attaccante viola in arrivo. Oggi c’è il Siena: Conte punta su Giovinco e sfida l’amica Mezzaroma GOZZINI, GRAZIANO ALLE PAG. 1213
L’ANTICIPO 00 AL BARBERA
Palermo spreca e resta ultimo Il Genoa respira BOZZA, CARUSO, IARIA, VITALE A PAG. 19
Serie A / 26ª SampChievo a pranzo PARTITE Ieri PALERMOGENOA 00 Oggi (ore 15) SAMPDORIACHIEVO (ore 12.30) (12) ATALANTAROMA (02) BOLOGNAFIORENTINA (01) rinv. al 26/2 CAGLIARITORINO (10) JUVENTUSSIENA (21) PARMACATANIA (02) INTERMILAN (ore 20.45) (10) Domani UDINESENAPOLI (ore 19) (12) LAZIOPESCARA (ore 21) (30) CLASSIFICA JUVENTUS NAPOLI LAZIO MILAN INTER FIORENTINA CATANIA ROMA UDINESE PARMA
55 51 44 44 43 42 39 37 36 32
TORINO (1) SAMP (1) CHIEVO CAGLIARI ATALANTA (2) BOLOGNA GENOA* SIENA (6) PESCARA PALERMO*
* Una partita in più. Fra parentesi i punti di penalizzazione.
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Primi dubbi sullo sceicco che vuole acquistare la Roma: l’altro ieri era in coda alla posta per farsi rimborsare l’Imu.
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TRA PRIMATO E MERCATO
MONDO PSGMARSIGLIA: ECCO BECKHAM
GIALLOROSSI DELICATO SCONTRO A BERGAMO
Messi risolleva il Barcellona Roma, dubbi sullo sceicco Lo United vince e vola a +15 (che però vuole Mazzarri) BOLDRINI, RICCI, GRANDESSO ALLE PAGINE 2425
CECCHINI, PUGLIESE, MACONI A PAGINA 17
NEVE IN B RINVII A CESENA E MODENA
BolognaFiorentina martedì A rischio pure ParmaCatania CARUSO, PIOVANI, SARDELLI, ZANARINI A PAGINA 14
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LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE A
situazione INTER
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DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
STASERA DERBY
Inter-Milan larg La carica dei giovani C’è la grande chance per Kovacic, Jesus, Balo ed El Shaarawy Partite le stelle, San Siro si riempie di creste e di sbarbati di talento. Mai un Milan così baby negli ultimi 50 derby Un gioco da ragazzi che vale un terzo posto da 30 milioni ’90 in su, attesi protagonisti del derby. Niang e Kovacic, classe ’94, sono venuti al mondo nell’anno in cui Milano dominava l’Europa: Champions al Milan, coppa Uefa all’Inter. Erano i tempi in cui potevamo ancora permetterci il meglio. Anche senza Van Basten, Baresi e Costacurta, il Milan sconfisse in finale un tronfio Barcellona grazie alle magie di Savicevic. L’Inter aveva strappato alla concorrenza europea il talento puro di Bergkamp.
LUIGI GARLANDO MILANO
Ragazzi, che derby! Un derby da ragazzi. La vecchia, cara Madunina, ma anche i nuovi grattacieli di vetro che punzecchiano le nuvole con i loro pennoni e hanno cambiato la cartolina di Milano. Tradizione e futuro. È un derby che conta tantissimo per il presente, perché ballano il terzo posto e un accesso Champions che vale una trentina di milioni, con relativo condizionamento del prossimo mercato, ma è anche un derby proiettato sul futuro. Per dire, negli ultimi 50 derby di campionato, cioè negli ultimi 25 anni, non è mai sceso in campo un Milan dall’età media così bassa: 26,09. L’Inter in emergenza corrompe leggermente la media, ma resta un derby per giovani. Classe 90 La copertina è prepo-
tentemente ingombrata dai muscoli di Mario Balotelli, 22 anni. Ai suoi lati guizzeranno Stephan El Shaarawy, 20, e, a partita in corso, MBaye Niang, 18. Correranno verso l’interista Juan Jesus, 21, che, recuperata palla, la scaricherà a Mateo Kovacic (se preferito a nonno Cambiasso): appena arrivato, a 18 anni, età da neo-patentato, gli hanno già dato il volante. Mattia De Sciglio, 20, cavalcherà la fascia. Abbiamo citato sei ragazzi nati dal
il racconto
ALEX FROSIO
Cinquant’anni fa, giusti giusti: 24 febbraio 1963, 24 febbraio 2013. Per la storia del derby, dell’Inter e degli interisti è un giorno speciale. Per uno in particolare: Sandro Mazzola. Immaginate una telecronaca vintage alla Niccolò Carosio. Palla al centro: Di Girolamo tocca per Mazzola, indietro a Suarez che appoggia a Corso; lancio per Mazzola, che la stoppa per Suarez, tocco corto per Di Girolamo che di prima serve; destro secco e gol. Inter 1, Milan 0. Sono passati 13 secondi: record ineguagliato. Lo sbarba-
Futuro Oggi Milano non può più
Juan Jesus, 21 anni, contro Stephan El Shaarawy, 20: a San Siro ballano i giovani AFP
GARA NON A RISCHIO
Piano antineve Teloni sul prato e pugni di sale sugli spalti
Il piano antineve (sono previsti fra i 5 e i 10 cm) scatterà nella zona dell’accesso allo stadio per assicurare la giusta viabilità e la pulizia nei percorsi pedonali che portano all’interno dello stadio. Dentro a San Siro, nel frattempo, il piano per consentire lo svolgimento del match (fra campo e gradinate) è già scattato: i responsabili dell’impianto hanno provveduto a coprire il manto misto sintetico erba e a spargere sufficienti quantità di sale sugli spalti per il pubblico. La gara non è a rischio: l’1 febbraio di un anno fa si giocò Inter Palermo (4 4) su campo innevato.
permettersi tanto. Insegue nuovi orizzonti di gloria scommettendo forte sui giovani. Questo è il derby dell’anno zero, della rifondazione. Il Milan viene dalla traumatica cessione di Ibra e Thiago Silva, ha attraversato una sofferta fase di gestazione, ne è uscito grazie al sapiente magistero di Allegri e ha appena battuto un altro tronfio Barcellona. Si riconosce nei gol di un cannoniere di 20 anni (El Shaarawy) e ha scelto come simbolo un fuoriclasse in embrione di 22: Balotelli. Ha in casa un tridente d’attacco per il prossimo decennio e ha costruito un’ossatura giovane (De Sciglio, Zapata, Montolivo...) da perfezionare nel tempo. Saponara e Salamon confermano l’orientamento del mercato rossonero. Molto più tribolata la riconversione della squadra del Triplete, frenata da rinnovi inopportuni, debolezze del senti-
Cinquant’anni fa il derby di Mazzola entrato nella storia dopo 13 secondi vado a salutare Ghezzi e gli do del lei, e lui si arrabbia. Poi mi dice: hai sbagliato a tirare. Era proprio il tipo che quando prendeva gol dava la colpa a qualcun altro. Ma alla Domenica Sportiva rividi l’azione: avevo sbagliato a tirare. Volevo calciare da destra a sinistra, la palla saltò male, mi andò sull’esterno del destro e si infilò alla sinistra del portiere. Ghezzi aveva intuito dove volevo tirare e si era spostato dall’altra parte. Io quella sera ero nei cieli che vagavo... Sono cresciuto alla scuola di Lorenzi e Meazza: per loro il derby era la partita più importante che c’è».
to (e «sbaffato») Sandrino ha 20 anni e ha appena segnato nel suo primo derby giocato. Finisce 1-1, ma la storia è scritta. Il ricordo «La verità è che sbagliai a tirare», confessa Mazzola. «In porta nell’Inter c’era Giorgio Ghezzi, che era stato portiere dell’Inter negli anni Cinquanta, aveva vinto due scudetti. Io lo conoscevo perché a quei tempi Benito Lorenzi, "Veleno", portava me e mio fratello allo stadio. Il "kamikaze" per me era un idolo. Mai avrei pensato di potergli fargli gol... E invece segno dopo 13 secondi, senza che il Milan tocchi il pallone. Mamma mia. A fine partita
Il gol di Sandro Mazzola dopo 13 secondi nel derby del 24 febbraio 1963
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mento, gestioni sciagurate (Sneijder) e acquisti discutibili. Ma anche l’Inter, pur avendo un capitano più anziano dell’allenatore, ha imboccato finalmente la via del futuro. Ranocchia-Juan Jesus, Kovacic (e Icardi già in cascina) sono la spina dorsale della prossima Inter. Il Centro Internazionale di Studi Sportivi (Cies) di Neuchatel ha diffuso un’inquietante statistica sull’età media dei campionati europei: siamo al 30o posto su 31.
clic IL GOL PIÙ GIOVANE A GIRONE UNICO È DI TRAPANELLI NEL ’42
Il gol più giovane segnato in un derby (nella Serie A a girone unico) è del Milan: lo firmò Piero Trapanelli, a 18 anni e 10 mesi, in Inter-Milan 2-2 del 7 giugno 1942. Aveva un mese in più Martins quando segnò il più giovane gol interista in un derby: Inter-Milan 1-3, 4 ottobre 2003.
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Niang e Kova record? Nell’unico precedente giocato il 24 febbraio, mezzo secolo fa, Sandrino Mazzola segnò dopo 13 secondi (record di precocità): aveva 20 anni e andava di fretta. Gianni Rivera giocò il suo primo derby a 17. Il gol più giovane segnato dal Milan in un derby di campio-
nato a girone unico lo firmò Piero Trapanelli, a 18 anni e 10 mesi: Inter-Milan 2-2 (7-6-42). Aveva un mese in più Oba Oba Martins quando segno il più giovane gol interista in un derby: Inter-Milan 1-3, 4-10-2003. Significa che Niang (18 anni e 2 mesi) e Kovacic (18 anni e 9 mesi) stanotte possono ringiovanire il primato. Strama e Allegri maestri Segnarono in un derby da girone uni-
situazione MILAN
go al futuro
Più vecchio di noi solo Cipro. La svolta di Milano ci riporta verso l’Europa, ma anche verso la tradizione.
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co, a 19 anni, tra gli altri: Pato, Oriali e Meazza; a 20 Rivera, Capello, Panucci, Bedin, Skoglund; a 21 Kakà. San Siro, il giorno della stracittadina, è un pentolone bollente. A volte scotta, più spesso cucina per la gloria. È successo al grande Ricardo Kakà che segnò il primo gol da milanista in un derby (Inter-Milan 1-3, 5-10-03) conquistandosi la prima fetta d’amore che poi divampò, tributo a una carriera leggendaria. Ma in fondo è suc-
cesso anche al piccolo Giuseppe Minaudo che non ha vinto nulla ed è durato meno di una rosa, ma quel gol decisivo in chiusura di derby (Inter-Milan 1-0, 6-4-86) gli ha regalato un’eternità proverbiale. Magia del derby. Che è stato spesso un gioco da ragazzi. Stramaccioni e Allegri, esperti di anime verdi, non esiteranno a gettare cuori giovani e creste ritte nel pentolone. Che derby, ragazzi! © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A STASERA DERBY - IL RACCONTO
Derby, una ragazzata Da Meazza a Baresi, ecco i baby deb De Vecchi esordì in Inter-Milan a 15 anni, Peppino a 17 con un gol. E poi Rivera, Corso, Balo... Inter: 10 storici under 20...
17 Corso a 17 anni Inter-Milan 1-0 il 22 marzo 1959
17 Bergomi a 17 anni Milan-Inter 1-3 il 28-06-81
17 Balotelli a 17 anni Milan-Inter 2-1 il 4 maggio 2008
18 Bolchi a 18 anni Milan-Inter 1-1 il 2-11-1958
18 Santon a 18 anni Inter-Milan 2-1 il 15/2/2009
19 Bedin a 19 anni Inter-Milan 5-2 il 28/3/1965
19 Beppe Baresi a 19 anni Inter-Milan 1-3 il 6 novembre ’77
19 Ferri a 19 anni Milan-Inter 2-1 il 2 luglio 1983
19 Martins a 19 anni Inter-Milan 1-1 (gol) il 13/5/2003
19 Adriano a 19 anni Inter-Milan 2-4 il 21-10/2001
crescere i baffi come un bandito messicano e poi vince il Mundial di Spagna '82. Ma torniamo a Balo. La prima volta contro la squadra del suo cuore è datata 4 maggio 2008. Milan-Inter 2-1 (Inzaghi, Kakà, Cruz). Mario entra al 65' al posto di Maniche, portoghese di passaggio. Poi, con Mourinho, una da titolare e uno scampolo. Molti mugugni, zero gol. Stasera si trova, con qualche annetto in più, ma sempre ragazzotto, sull'altra sponda. Altra storia, altra dimensione.
GERMANO BOVOLENTA
Il derby è passione e fantasia, storia e leggenda. Il derby è anche, spesso, un gioco da ragazzi. Stasera, in campo o ai bordi, nuovo ballo di debuttanti. Sbarbati con i loro tormenti e i loro slanci. Diciotto anni o giù di lì, prima volta con il mondo ai loro piedi. Cioè San Siro. Molti sono entrati prestissimo dentro il derby. Campioni e meteore, eroi per caso e capitani infiniti. Due su tutti all'alba del calcio e dei campionati: Renzo De Vecchi e Giuseppe Meazza. Uno, De Vecchi, gioca il suo primo Milan-Inter a 15 anni (1909). Quelli del Milan lo chiameranno il Figlio di Dio, a 16 debutta in Nazionale. L'altro è il Pepin. E abbiamo detto tutto. Solo un dettaglio: esordio a 17 anni (1927), primo derby, prima vittoria, primo gol. Poi un mondo di Inter e di azzurro. Il golden boy Sono centinaia e
centinaia gli under 20 rossonerazzurri, scesi in campo all'Arena, a San Siro e negli altri piccoli stadi milanesi prima e dopo le due guerre. Oggi partiamo dalla fine degli anni 50, da Gianni Rivera. Il bambino d'oro si affaccia alla Serie A il 2 giugno 1959. Ha 15 anni, 9 mesi, 22 giorni e debutta con l'Alessandria contro l'Inter. Predestinato? Fate voi. Una sola partita di campionato, e contro l'Inter. Anticipa così il primo dei suoi 34 derby (20 novembre 1960). E' già l'Inter del Mago Herrera e batte il Milan, fuori casa, 1-0 con un tiro da fuori area di Picchi. Resterà l'unico gol, in 206 partite, dell' autorevole Armando, capitano della Grande Inter. Mandrake e la Pantera Siamo
negli anni (1958-59) di Mariolino Corso (17 anni), detto Mandrake, e di Giancarlo Danova (18) detto la Pantera. Derby vivaci, in attesa delle grandi sfide fra HH e Nereo Rocco. Mariolino, piede sinistro sublime, è l'autore della «foglia morta» e di altre deliziose invenzioni. Danova debutta, lanciato da Gipo Viani, a Ge-
Franco e Beppe Baresi. Entrambi i fratelli hanno debuttato, sulle sponde opposte, nel derby prima di aver compiuti 20 anni ARCHIVIO
Quante storie di futuri campioni e non, come Minaudo che decise un derby a 19 anni nova contro la Samp e segna due gol: un piccolo fenomeno. La domenica successiva il suo derby: 2-2. Gioca con Liedholm e Schiaffino, dall'altra parte ci sono Lorenzi, Angelillo e Skoglund. In quel periodo prima apparizione, sponda interista, di Bruno Bolchi (anni 18). Un medianone che sarà chiamato Maciste. Il vecchio e il bambino Due soli
milanisti hanno giocato il primo derby a 17 anni. Gianni Rivera e Paolo Maldini, figlio d'arte e figlio del Milan. Paolino diventa il signor Derby. Il primo nel dicembre 1985: 2-2, doppietta di Paolo Rossi, unici due gol in rossonero. L'ultimo
una vita dopo, febbraio 2009, nella notte del debutto di Davide Santon (18 anni). La Gazzetta titola: «Il vecchio e il bambino». Paolo se ne va e Santon, forse un po' sopravvalutato da Mourinho («Lascio all'Inter il terzino dei prossimi vent'anni»), si sposta prima in Romagna e poi parte per l'Inghilterra. Il ragazzo di Bosco Mesola, richiamato in azzurro da Prandelli, è di totale fede rossonera. Come Balotelli. E un giorno potrebbe vestire la maglia dei suoi sogni. Come Balotelli. Lo zio con i baffi Super Mario fa
parte dell'esclusivo club dei diciassettenni. Lui, Mariolino Corso e Bergomi. Lo Zio gioca un paio di mesi prima di diventare maggiorenne. E' un ragazzino molto serio, è aggregato alla prima squadra a 16 anni e Giampiero Marini, uno che dava i soprannomi a tutti, gli si avvicina, lo scruta e gli dice: «Ohei, ma tu quanti anni hai? Sembri mio zio». Beppe si fa
I fratelli di San Siro E quelli che avevano appena raggiunto la maggiore età? Battistini ed Evani. Martins, Ambrosini e Pato e altri in transito veloce. In testa al buon gruppo c'è saldamente Franco Baresi, capitano di molti grandi Milan. Lo chiamano El Piscinin, entra a 18 anni e dopo un po' gli consegnano i gradi e la squadra. Lanciato da Liedholm nella stagione della stella, gioca il suo primo derby nel 1978. E' una particolare domenica di novembre, piena di emozioni e lampi. Dall'altra parte c'è Beppe: è il primo derby dei Baresi. Vince il Milan con gol del terzino fluidificante Aldo Maldera.
...E dieci della parte Milan
15 De Vecchi A 15 anni Milan-Inter 2-1 d.t.s il 10-10-09
17 Rivera a 17 anni Milan-Inter 0-1 il 20-11-1960
17 Paolo Maldini a 17 anni Milan-Inter 2-2 il 1/12/1985
18 Franco Baresi a 18 anni Milan-Inter 1-0 il 12 -11-1978
18 Evani a 18 anni Milan-Inter 1-3 il 28 giugno 1981
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Quella vola che Minaudo... Non è
Ambrosini
una novità, Aldone. Ha la testa giusta e il gol facile. La sorpresa delle sorprese arriva invece il 6 aprile 1986 ed è firmata da un diciannovenne. Si chiama Giuseppe Minaudo, un tipo di giocatore alla Beppe Baresi, siciliano di Mazara del Vallo, esordiente assoluto. Lo mette in squadra Mario Corso che gli dice: «Quando calciamo gli angoli, o le punizioni, vai sempre vicino al portiere. Tu sei piccolo, non si sa mai». A 12 minuti dalla fine Fanna batte una punizione, sale in alto Mandorlini che colpisce: palla sul palo. Minaudo tocca di piatto, sente San Siro che salta in aria, entra per sempre nel cuore della Beneamata e rovina il primo derby da presidente a Silvio Berlusconi. Minaudo aveva 19 anni. Come Adriano, Bedin e Riccardo Ferri. Come il Faraone El Shaarawy e De Sciglio, già pieni di futuro.
a 18 anni Milan-Inter 0-1 il 10 marzo 1996
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18 Pato a 18 anni Milan-Inter 2-1 il 4 maggio 2008
19 Danova A 19 anni Milan-Inter 2-2 il 23 febbraio ’58
19 El Shaarawy a 19 anni Milan-Inter 0-1 il 15-1-2012
19 De Sciglio a 19 anni Inter-Milan 4-2 il 6 maggio 2012
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SERIE A STASERA DERBY - IL DUELLO PIU’ ATTESO
Sulla cresta dell’Handa Tocca ad Handanovic fermare il turbo «In un derby può accadere di tutto...» evitato che alcuni k.o. diventassero mostruosi (a Firenze, per esempio»).
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)
Giù la cresta: facile pensarlo, dirlo, immaginarlo. E infatti Samir Handanovic - detto Sandanovic per tutta una serie di murate decisive - lo pensa, lo dice (fra sé e sé) e lo immagina. «Non è che siamo in una situazione facile - ha detto Samir dopo il Cluj -, però non si sa mai, in un derby può succedere di tutto...». Anche che le creste restino basse. Dura, ma chissà. Spettinarli La missione del por-
tiere sloveno è proprio quella di «spettinare» El Shaarawy e Balotelli e chi come loro porta i capelli come fossero un’insegna di un taxi. Dura, ok, ma Handanovic è di quelli freddi, decisi, faccia da battaglia sempre, depressione post-errore mai, uno che sa stare in partita costantemente, che anche negli ultimi secondi ti sa congelare il risultato, uno sulla cresta dell’Handa...
Lui contro il Milan Di certo alla
S Samir Handanovic, 28 anni: 23 presenze e 33 reti subite, per media voto (6,3) è il quarto migliore della Serie A
prima esperienza nel derby, Handanovic è uscito vincitore: è successo all’andata, ovvio. Un anno fa esatto, il mercato mise anche lui nel mirino del Milan per la porta futura, ma l’Inter si era già mossa da tempo, storia di un acquisto intriso di tempismo e lungimiranza. Negli incontri che Samir ha disputato contro il Milan, i numeri parlano di un equilibrio pazzesco: fra campionato e Coppa Italia (con la maglia dell’Udinese e in una con quella nerazzurra), mister Handanovic ha collezionato 5 sconfitte, 4 pareggi e 4 vittorie. Un bilanciamento assoluto, e allora in fondo è vero come dice lui che «non si sa mai» e che «può succedere di tutto davvero». Sfida di rigore In vista
del derby, poi, è ovvio che i tifosi delle due parti si sbizzarriscano su eventuali pronostici. Fra questi c’è anche il pensiero che coinvolge proprio Handanovic e Balotelli: da una parte c’è superMario che non ha mai sbagliato un rigore e dall’altra c’è il portiere dell’Inter che quest’anno in campionato non ne ha ancora parato uno (in Europa League l’ha respinto a Natcho). E allora? Ipotesi via web, ma è chiaro che gli interisti sognano che il primo rigore stagionale parato da Handa sia quello calciato da Mario. A stasera.
Uscite Sia chiaro, nemmeno
lui è un’infallibile: nelle uscite, per esempio, a volte troppo ridotte rispetto alle necessità. In certi casi ha mostrato ancora indecisioni nella tempistica degli interventi fuori dai pali (su Hora, attaccante del Cluj, a parte): nessuno è perfetto, tutti sono perfettibili. Resta il fatto che quest’anno il numero 1 della nazionale slovena ha intascato più applausi che... no, e il no è decisamente ridotto al minimo. La sua reattività fra i pali, per contro, è da top mondiale: non poche volte ha conservato il risultato ed
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IL CUOCO NERAZZURRO
Mai in rete da interista, Mario cerca la consacrazione: accadde a Sheva e Kakà ALESSANDRA BOCCI MILANO
Lo hanno preparato, lo hanno protetto, lo hanno vezzeggiato. Montolivo gli ha lisciato il crapino a ogni gol segnato, e il gesto richiama alla memoria quello di Kakà che tappava le orecchie a Ronaldo Nazario da Lima perché non sentisse i fischi del pubblico interista. Per scaramanzia, il Milan dovrebbe sperare però che Mario Balotelli non segnasse. Ronaldo, l’ex più odiato, nel marzo 2007 aveva fatto gol e poi si era dovuto rassegnare al pareggio e sorpasso di Cruz. Anche Ibrahimovic, da ex, ha fatto gol all’Inter, su rigore. Ma Ibra è un uomo di mondo. Tutti lo odiano, quindi non lo odia nessuno.
S Mario Balotelli, 22 anni, 4 gol nelle prime 3 gare al Milan. Punta al record di Bierhoff: 5 centri nelle prime 4 partite
razzisti. Al Milan non si preoccupano. Sono sicuri che Mario sia pronto per il suo primo pressure test. Se passa anche questo diventa un eroe: 4 gol in 3 partite sono stati più che sufficienti per scatenare la MarioMania e procurare al Milan 7 punti con reti sempre decisive, ma il derby è un’altra cosa. In assenza della Champions, che Balotelli non può giocare, sono partite come queste a marcare una stagione. Divi Kakà segnò al primo der-
by, come pure Shevchenko (il milanista che con Nordahl ha fatto più gol, 14), Inzaghi, Ronaldo, Ibra. Balotelli aspetta ancora di segnare. Da interista ha giocato tre derby partendo dalla panchina e l’ultimo l’ha vissuto a bordocampo. Ha debuttato il 4 maggio 2008 sostituendo Maniche: vinse il Milan 2-1. Tutti pensano che questa sia la sua serata: non c’era contro il Barça, quindi le motivazioni dovrebbero essere feroci e la forma eccellente. Più che un derby è un esame, perché c’è da capire se Mario ha imparato a assorbire ogni stress. E tutto sommato, visto che Balotelli è più o meno nella posizione di Ronaldo, il Milan potrebbe augurarsi un suo gol. Perché nel 2007 i rossoneri persero, ma vinsero la Champions con Ronie costretto in tribuna, proprio come Mario. A questo patto, tutti mollerebbero il derby. A partire da Balo, l’attaccante-tifoso.
Dai fischi alla neutralità Balotelli è un’altra cosa. Si avvicina più a Ronaldo, anche se Ronaldo rappresentava l’amore tradito e mai si è udita a San Siro un concerto di fischi più crudele di quello che ha accompagnato il derby del brasiliano milanista. Balotelli invece rappresenta il ragazzo che sbaglia, il bambino cresciuto nell’Inter che si presenta nello spogliatoio con le calze del Milan, il guascone che quell’amore interista non lo voleva neppure. La curva ha raccomandato nei suoi confronti una neutralità magari non benevola, ma completa. Ha raccomandato di non trascendere, di non lasciarsi andare a insulti
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IL CUOCO ROSSONERO
«Cassano Master Chef e il brodo di fagiano»
se l’è guadagnato tutto».
Barbieri: «Strama è una tagliata di scottona, creativo di sostanza»
Cassano come vede?
Bruno Barbieri, 51 anni, emiliano
v identiKit & CARRIERA
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Sogno Samir v Esame Balo parare a Mario un derby-gol il primo rigore come i grandi
GABRIELLA MANCINI
Finito Master Chef, il giudice Bruno Barbieri torna in tv, ma per parlare di calcio questa sera su Cielo che gol Night (22.30). Interista doc, il derby lo vive così. «Giornata fredda, strana. Vorrei l’1-0 con gol di Cassano, se gioca, ma temo l’1-1 con rete di Balotelli su punizione. Ahi, Balotelli! Ce l’ho ancora nel cuore, ma gli auguro di... sbagliare un rigore! E spero che Stramaccioni azzardi, provi a fare la partita come Tiziana Stefanelli, la vincitrice di Master Chef: ha osato e il successo
Se l’Inter fosse un piatto?
«Un soufflè che cresce. Non dolce, aggressive». «Se nevica potrebbe essere penalizzato dal terreno... Un piatto di tortellini in un brodo di fagiano. Un genio che da solo può risolvere la partita».
«El Shaarawy un pollo Al sapore di condottiero» Vissani: «Il Milan è un risotto alla certosina: l’unione dei contrasti»
E Stramaccioni?
«Una tagliata di scottona, carne d’eccellenza. Creativo di sostanza, anche se non ha un compito facile». Che cosa mangerebbe in caso di successo?
Balotelli?
«Tutti gli occhi puntati su di lui, che cercherà la sua rivincita. Un soufflè: più lo cuoci e più va su. Sarà l’ago della bilancia». El Shaarawy?
«Un coq au vin, pollo bagnato con il vino rosso. Una ricetta antica, si pensa che risalga ai tempi di Giulio Cesare. Un condottiero, nonostante la giovane età».
Se il Milan fosse una ricetta?
«Un risotto alla certosina: ingredienti scompagnati, ma insieme sono perfetti».
«Darò tutto prima, quindi è meglio stare leggeri: insalata di mare in una zuppa di pesci. Il mare in tavola». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ieri sera ha ricevuto il premio speciale alla carriera a Parigi, grazie al libro L’altro Vissani. Lo chef Gianfranco Vissani non perde di vista il suo Milan anche da lontano. «Il derby? Vinciamo 2-0. Segnano Balotelli ed El Shaarawy. Sono fiducioso perché l’arrivo di un personaggio come Mario ha lenito le ferite per la mancanza di Pirlo».
pepe oppure una tagliata di manzo a cottura media. Grande equilibrio in ogni circostanza».
Allegri?
Gianfranco Vissani, 61 anni, ternano
«Un piatto serio. Un filetto al
Come festeggerebbe la vittoria?
«Con un piatto di bucatini all’amatriciana da gustare con goduria». man
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SERIE A STASERA DERBY - I NERAZZURRI
Orgoglio Strama «Macché Milan favorito Noi siamo arrabbiati» «Sembra che loro siano già in Champions e noi in lotta per la salvezza. Se vinciamo esulto un po’ meno rispetto all’andata» DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)
Poi stasera lui non giocherà, ma per Andrea Stramaccioni sarà come se. «Queste sono le partite che non vedi l’ora di vivere», dice. E nella speranza — per lui certezza — che i giocatori vivano il derby allo stesso modo, nel frattempo garantisce lui per tutti: «C’è una gran voglia di mettere in campo tutto quello che abbiamo dentro, senza calcoli, per far girare i giudizi negativi accumulati negli ultimi tempi. E la rabbia per non essere al meglio ci può dare qualcosa in più». Esulto meno, ok? Convinzione, più che promessa. Quella, semmai, è riservata al «dopo»: «Stavolta se vinciamo esulto un po’ meno, dai». Tanto certe sensazioni passate non gliele toglie nessuno: «Il gol di Maicon, il nostro abbraccio e quello che ci siamo detti: indimenticabile. Come la resistenza in 10 contro 11 nel derby di quest’anno.
Però i ricordi fanno parte del passato: conta il presente». Il presente per lui è pressione: «Vivo ogni partita come se fosse l’ultima, è il modo che ho per chiedermi il meglio. I giocatori e Moratti sono la mia forza, e a proposito del supporto che ha avuto Allegri dal Milan, cosa potrei chiedere di più di quello che ha sempre detto Moratti per me? Posso solo cercare e sperare di ripagare la sua fiducia». Ma è anche volontà di togliere pressione, alla squadra: «Questa gara non è assolutamente decisiva per il 3˚ posto: certo, può cambiare l’inerzia psicologica, ma mancano ancora tante partite e per come va questo campionato credo che la soglia per arrivare in Champions si sia un po’ abbassata». Favorito chi? Il presente è rispettoso dissenso, l’unico, anche per quello che ha detto Moratti (perché certe cose si dicono, e poi mica solo il presidente): «Io non penso che il Milan sia così favorito». Senza nulla togliere al rispetto (per il Milan):
«Sta bene, non ha fatto tirare in porta la squadra più forte del mondo». Come non far tirare in porta Balotelli? «Balotelli è forte, è un ex, ma non è solo la sua partita: domani sera in campo ci saranno tanti giocatori che hanno scritto un pezzo della storia del calcio. Sono due settimane che sento parlare di come sarà accolto, ma i nostri tifosi non hanno bisogno di consigli da nessuno, tantomeno da me». La forza dei tifosi Neanche di un appello, e però Stramaccioni certe cose le dice lo stesso: «Anche se intorno a noi tira un vento così negativo — sembra che il Milan sia già in Champions e noi lottiamo per non retrocedere, invece siamo dietro solo di un punto — i tifosi fino ad oggi ci hanno dato una forza incredibile. Sono convinto che ci trascineranno dal primo minuto all’ultimo e ci aiuteranno ad avere l’approccio mentale giusto: quando è stato così, poi abbiamo sempre fatto bene fino al 90’».
numeri derby VITTORIE INTER
74 67 in campionato 7 in Coppa Italia
PAREGGI
61 52 in campionato 7 in Coppa Italia 2 in Champions League
VITTORIE MILAN
72 60 in campionato 9 in Coppa Italia 2 in Champions League 1 in Supercoppa italiana
Esclusioni eccellenti Il presente è quel po’ di incertezza sulle scelte di formazione che in vigilie così si lascia sempre. Anche sull’impiego di Cassano: «Per mettere in campo l’Inter migliore posso anche considerare di fare esclusioni eccellenti, il che non vuol dire che Cassano non giocherà. Alvarez a Cluj non l’ho tolto per preservarlo per il derby, ma perché va anche gestito un po’, ora che pare aver
trovato un po’ di continuità fisica. E comunque, per partite così, è vincente il giusto mix fra esperienza e gioventù, anche se l’esperienza di chi ha giocato tanti derby si fa sentire. E noi ne abbiamo più di loro». Quelle 24 ore in più Più esperienza e un giorno di riposo in meno, dunque un rimpianto, senza polemiche: «Faccio un discorso generale, slegato da questo derby: se vogliamo difende-
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d Inter last minute
HA DETTO
S Su Moratti: «Cosa potrei chiedere di più di quello che il presidente dell’Inter ha sempre detto per me? Posso solo sperare di ripagare la sua fiducia»
S
Andrea Stramaccioni, 37 anni. Da marzo scorso sulla panchina dell’Inter, subentrato a Claudio Ranieri ANSA
re il coefficiente Uefa e continuare ad onorare l’Europa League come quest’anno le italiane stanno dimostrando di fare (ma pagandolo), credo che certe cose vadano considerate nella compilazione dei calendari. Nel nostro caso, 24 ore in più per recuperare, giocando lunedì, potevano essere importanti: anche per la gestione degli infortuni, non solo delle energie». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Su Cassano «Per mettere in campo l’Inter migliore posso anche considerare di fare esclusioni eccellenti, il che non vuol dire che Antonio non giocherà»
Dipende tutto da Ranocchia Solo oggi i convocati: se l’azzurro non ce la fa avanti col duo Juan-Chivu. Una o due punte? MATTEO DALLA VITE ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)
Rano solo senza rischi Dopo le te-
rapie, Ranocchia ieri sentiva un po’ meno dolore ma non stava
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di non rischiare Cristian: altrimenti dovrà stringere i denti». Traduzione: molto molto difficile che vengano buttati dentro entrambi, proprio perché tutti e due non al top e perché non resterebbe il «paracadute» di un cambio in panchina; l’ipotesi peggiore è dover rinunciare sia all’uno che all’altro, il che costringerebbe Stramaccioni a ripensare a Cambiasso difensore (a meno di non buttarsi su Mbaye), dunque a ripensare un po’ tutto. «E a proposito di mancanza di un’identità, quest’anno ci è già successo che qualcosa ci facesse perdere continuità e ci costringesse a cambiare, quando ci pareva di aver trovato un filone, anche tattico, su cui lavorare». Due punte o due trequartisti Dal
DAI NOSTRI INVIATI
Due variabili e una scadenza. «Le condizioni di Chivu e Ranocchia saranno determinanti per scegliere la formazione», ha detto ieri Andrea Stramaccioni. E siccome le loro condizioni, soprattutto quelle di Ranocchia, saranno più chiare solo stamattina dopo l’ultimo allenamento, ecco che stavolta la pretattica non c’entra: il tecnico sarà costretto davvero a decidere in extremis. E non a caso ha rinviato a oggi la scadenza dell’elenco dei convocati: sono rimasti tutti in ritiro e la lista sarà stilata solo dopo la rifinitura, per la quale magari salirà alla Pinetina anche il presidente Moratti, che ieri non ha cenato con la squadra. Scelte last minute, proprio per la gara che, come ha detto ieri Stankovic ai microfoni Sky, «sarebbe ideale per fare il cambio di marcia».
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Andrea Ranocchia, 24 anni, terza stagione all’Inter LAPRESSE
ancora bene: se le ulteriori cure ridurranno ulteriormente l’infiammazione al ginocchio, alla fine potrebbe anche farcela. «Finora - ha detto ancora il tecnico — l’ho visto più orizzontale che verticale e oggi è più no che sì. Per quanto questo derby sia importante, giocherà solo se non rischierà nulla: la stagione non finisce domani e dietro (senza Samuel, con Silvestre stirato e lo stesso Ranocchia diffidato, ndr) già siamo messi male».
Uno dei due o nessuno Cosa ri-
schia Ranocchia? Al di là di un’articolazione già provata e dei possibili problemi muscolari che potrebbero sorgere nel «difenderla», il problema sta nel dover affrontare un attacco con Balotelli: non il massimo da affrontare non al massimo. E in più c’è anche Chivu ancora lontano dalla condizione migliore, dunque dalla sicurezza che ne consegue: «Se Ranocchia dovesse farcela, cercherei
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tipo di difesa che Strama potrà schierare, dipenderà il resto dell’atteggiamento tattico. Con una linea difensiva un po’ più «garantita» (seppur senza la possibilità di destinare, come all’andata dopo il rosso a Nagatomo, Juan Jesus a sinistra per occuparsi più stabilmente di Boateng o Niang), l’ipotesi di Guarin in appoggio a Palacio e Cassano resta la più probabile. Diversamente non è da escludere un’Inter che scelga altre strade offensive: ieri è stato provato a lungo anche Schelotto, possibile esterno di un eventuale 4-2-3-1 come a Cluj; e però nel caso pare più attendibile la soluzione con Guarin e Alvarez dietro un solo attaccante, e ancora più chance per Kovacic: a quel punto non è del tutto da escludere che — almeno inizialmente — tocchi non a Palacio ma a Cassano, che da quanto visto nelle ultime 48 ore non avrebbe pagato troppo, fisicamente, le tre partite da titolare giocate in otto giorni (doppia sfida con i romeni e a Firenze). © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A STASERA DERBY - I ROSSONERI
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HA DETTO
S Su Allegri: «Se arrivasse un’offerta lui? Potremmo rispondere con condizioni che potrebbero fare più ricco il signor Allegri»
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La svolta di Silvio «Pronti a dare più soldi ad Allegri per tenerlo» Berlusconi a sorpresa a Milanello: «Io freddo con Balotelli per non fare alzare il prezzo». E oggi sarà a San Siro con i nipoti
PROSSIME TAPPE
Impossibile non raccogliere l’assist: «Su tante cose siamo d’accordo, c’è dialettica e un rapporto eccezionale — annuisce Max —. Come io ho sempre accettato i suoi consigli, lui ha sempre accettato le mie spiegazioni». «I miei consigli a volte sono stati utili», lo fissa negli occhi il Cav, che poi continua coi complimenti: «Dopo l’inizio difficile abbiamo recuperato gioco ed equilibrio. Se non ci fossero state le prime otto giornate adesso saremmo primi. E c’è anche compattezza nello spogliatoio, dove non ci sono giocatori in grado di incidere negativamente sugli altri». Missione Il riferimento al tem-
S su Balotelli «La mia freddezza nei suoi confronti in periodo di mercato era una strategia imposta da Galliani per non far alzare il prezzo»
S Su Bojan «Crediamo sia una pedina importante, è un buon distributore di gioco e sa superare l’uomo»
S Sulle creste: «Non rientrano nei miei canoni estetici, ma finché segnano... La missione è un Milan vincente in due-tre anni»
L’allenatore rossonero Massimiliano Allegri, 45 anni, in compagnia del presidente onorario Silvio Berlusconi, 76, ieri in visita a Milanello BUZZI DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese)
Il bello è che Milan-Barcellona non l’ha nemmeno vista: «Dopo un comizio a Torino ho preso un dito in un occhio, che mi ha causato una congiuntivite fortissima. La sera della partita avevo gli occhi fasciati. Poi mi hanno detto il risultato. Me la sono fatta registrare in cassetta, domani (oggi, ndr) me la guardo». Silvio Berlusconi non vedrà Messi marcato a uomo come voleva lui, ma potrà toccare con mano la portata dell’impresa. In casa rossonera il trionfo sul Barça è stato considerato qualcosa di epico e questo è sembrato ancora più chiaro nel tardo pomeriggio di ieri, quando il Cav si è presentato in
conferenza stampa con Galliani e Allegri. Sembrava il giorno del primo raduno di Max. Berlusconi in realtà ha scelto l’onda lunga mediatica offerta dal successo in coppa per complimentarsi, caricare ulteriormente la squadra alla vigilia del derby, ma anche per illustrare meglio strategie e alleanze del mondo rossonero. Rilancio? Proprio come nel-
l’estate di tre anni fa, Silvio si è preso la scena (quasi) tutta per sé. Con una grande differenza: se allora Allegri aveva recitato la parte di semplice comparsa dalle belle speranze, stavolta l’allenatore ne esce pubblicamente non solo rafforzato, ma proiettato nel futuro. «Se arrivasse un’offerta per Allegri? — riflette Berlusconi —. Be’, non
siamo una società poverissima. Di fronte a offerte di altri club per Max, potremmo rispondere con condizioni che potrebbero fare più ricco il signor Allegri». Risata in sala, compresa quella di Galliani, a denti magari un po’ più stretti visto che la lista della spesa passa dalle sue mani. Il siparietto fra tecnico e presidente prosegue: «L’unico pericolo che hai corso è che io smettessi anche con gli ospedali e venissi a fare l’allenatore», sorride Berlusconi. Consigli Il tentativo è evidente:
mettere a tacere qualsiasi voce di scarsa empatia fra i due. «I buonissimi rapporti fra me e Allegri sono costanti visto che ci sentiamo spesso. Ci sono cordialità e stima reciproca. Non abbiamo mai litigato, vero?».
clic SE VINCE IL DERBY POI PERDE LE ELEZIONI O VICEVERSA Il risultato del Milan nelle domeniche elettorali, per Berlusconi, è sempre stato l’esatto contrario del risultato delle elezioni. Il 27 marzo 1994 il Milan fu sconfitto a Napoli per 0-1 e Berlusconi vinse le elezioni; il 9 aprile 2006 il Milan supera a San Siro il Chievo per 4-1, ma Berlusconi perse in favore di Prodi la consultazione politica. Meglio il derby o il governo?
po delle mele di Balotelli è puramente casuale. Con un altro chiaro avviso al ragazzo: «Spero che fuori dal campo possa essere quella persona semplice che è. Che non venga distratto dal ruolo da star, che sia misurato e non si renda la vita difficile nei rapporti con gli altri. Perché in campo è un professionista esemplare. Rischio razzismo al derby? Sarebbe assurdo, incivile e inaccettabile. A proposito: la mia freddezza nei suoi confronti in periodo di mercato era una strategia imposta da Galliani per non far alzare il prezzo». Ma il mercato non finisce qui e passa anche da Robinho («spero di convincerlo a restare») e dal riscatto di Bojan: «Crediamo sia una pedina importante perché è un buon distributore di gioco e sa superare l’uomo». «Infatti con Rosell ho parlato quasi esclusivamente dello sconto sul riscatto del ragazzo», sorride Galliani. Sempre in virtù della linea verde ormai tracciata. «Abbiamo scelto la strada della giovinezza — dice Berlusconi, che appena arrivato a Milanello ha guardato le immagini della Primavera finalista a Viareggio —. La missione è tornare a ridare ai tifosi un Milan vincente in due-tre anni. Guardate le tre creste: non rientrano nei miei canoni estetici, ma finché segnano... Dei 100 ragazzi che seguivamo ne sono rimasti 50. Ne arriveranno una decina». Nel frattempo, è aria di derby («niente presunzione dopo la vittoria sul Barça», avverte Allegri). Questa sera Berlusconi sarà a San Siro «assieme ai nipotini. Poi, tutti a cena fuori». Solo in caso di vittoria, ovviamente.
Tra il derby di stasera contro l’Inter e il ritorno degli ottavi di finale di Champions League col Barcellona (dopo il 2-0 rossonero della gara andata), ci sono due impegni di campionato per il Milan. Ecco la marcia di avvicinamento al Camp Nou:
S 2 marzo MILANLazio 27a giornata Serie A (ore 20.45)
S 8 marzo GenoaMILAN 28a giornata Serie A (ore 20.45)
S 12 marzo BarcellonaMILAN ritorno ottavi Champions (ore 20.45)
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LA FORMAZIONE PROBABILE LA CONFERMA DI PRINCE IN ATTACCO, MONTOLIVO TORNA IN MEZZO AL CAMPO
Niang acciaccato: riecco Boateng in attacco Anche Constant ha preso una botta in allenamento: De Sciglio a sinistra ALESSANDRA BOCCI MILANO
Niente derby per Niang: non da titolare, almeno. Le perplessità di Allegri sulla posizione da assegnare a Kevin Prince Boateng, a centrocampo o in attacco, si sono sommate a un piccolo infortunio del francese nell’allenamento di ieri pomeriggio. E così lo sfrontato e sorprendente Mbaye Niang dovrà probabilmente aspettare un po’ più del previ-
sto per provare l’emozione del derby, e soprattutto per non lasciarsi scappare l’occasione di diventare il più giovane a segnare nella storia del Milan. All’inizio è più plausibile che Allegri metta in campo ancora Boateng a destra dell’attacco. All’andata, Prince fu disastroso, ma con il passare dei mesi è migliorato, fino ad arrivare al massimo contro il Barcellona. Stasera si vedrà se oltre alla forma e all’efficacia ha trovato la continuità. Doppio ruolo Boateng avrebbe comunque giocato, ma nella posizione di mezzala. Il suo avanzamento libera un posto per Antonio Nocerino, mentre a sinistra è confermato Muntari. Riccardo Montolivo tornerà in mezzo al campo, la posizione che ama di più, ma che
rante l’allenamento di ieri pomeriggio, perciò la soluzione più gettonata è quella con Abate a destra, e De Sciglio in campo, ma spostato sulla fascia sinistra. Per la panchina è recuperato anche Pazzini, che è stato convocato nonostante i soliti guai al ginocchio. Il Milan si aspetta il primo gol nel derby di Mario Balotelli (comprimario anche da interista), ma soprattutto il ritorno di el Shaarawy, che nelle ultime partite si è dedicato con intelligenza al ruolo di gregario dell’attacco. I problemi al tendine rotuleo lo hanno un po’ frenato, eppure contro il Barcellona Stephan è stato decisivo anche senza segnare. Molto ruota intorno a lui, anche in questo derby nel quale non è l’unico a cercare il riscatto dopo la pallida prova dell’andata.
abbandona volentieri quando entra in gioco Ambrosini. Allegri dovrà cambiare qualcosa soprattutto a centrocampo: il trio di mezzo è stato eccellente contro il Barcellona, ma ha speso moltissime energie e per questo motivo è probabile che il capitano scivoli in panchina. Qualche ritocco anche in difesa, anche qui legato alle fatiche del mercoledì e a qualche piccolo acciacco. Cambio di fascia Non è al top
Constant, inamovibile terzino sinistro: ha preso una botta du-
il numero dieci all’andata fu tra i peggiori, ma contro il Barça è tornato al top Kevin-Prince Boateng, 25 anni, è alla terza stagione nel Milan ANSA
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TORNEO DI VIAREGGIO
Segna sempre il figlio di Ganz Milan in finale Parma battuto, domani contro l’Anderlecht Filippo Galli: «Brutto campo, si giochi altrove» DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO D’ANGELO VIAREGGIO (Lucca)
A distanza di dodici anni, il Milan ritrova un posto nella finale del torneo di Viareggio. Una finale strameritata per quello che la squadra di Aldo Dolcetti ha saputo far vedere per tutto il torneo. E c’è assolutamente la mano del tecnico in questa splendida cavalcata: va evidenziato proprio come la gestione delle forze alla fine si sia rivelata l’arma in più della squadra rossonera. Dolcetti ha cambiato anche ieri, non solo gli interpreti, ma anche il modulo. Su un campo reso ai limite della praticabilità dalla pioggia che ha preceduto la gara e che è cresciuta di intensità minuto dopo minuto, Dolcetti ha messo nel cassetto il consueto 4-3-3 per rimpolpare il centrocampo e passare al 4-3-1-2, in modo da tenere le due punte più vicine e trarre beneficio dalla lotta. Lettura eccellente: il suo Milan - seguito in tv da Adriano Galliani - ha interpretato bene il nuovo sistema e l’ha spuntata per
Galli, dice: «Ne va dell’interesse del torneo. Sarebbe molto complicato giocare di nuovo su questo campo, abbiamo chiesto di spostare la sede proprio per rendere più spettacolare e vera la finale sia per noi, sia per i nostri avversari, ma soprattutto per il prestigio del Viareggio. Al momento però l’organizzazione non prende in esame questa ipotesi, ma al massimo il rinvio del match (in programma domani, ndr) a martedì o mercoledì. Domani (oggi, ndr) ci aggiorneremo». Intanto il Milan si gode il traguardo raggiunto e il suo capitano, mattatore dell’incontro. Splendida la doppietta con cui Ganz ha steso il Parma: l’1-0, al 29’ del primo tempo, arriva con un sinistro al volo in area su sponda di Pinato; il raddoppio, al 17’ della ripresa, esalta l’estro del numero 11 rossonero, che gira di rovesciata un campanile generato da un rinvio sbagliato di Sall su cross di Aniekan. L’autogol di Pacifico non cambia gli equilibri: la festa è del Milan.
DOMANI ALLE 15 L’ULTIMO ATTO
Gds
MILAN PARMA
2 1
ANDERLECHT SIENA
1 0
E ora l’Anderlecht In finale, dun-
Simone Ganz, 19 anni, esulta dopo uno dei due gol segnati al Parma TASSONE
2-1 grazie a una doppietta del capitano Simone Ganz, figlio di Maurizio ex Milan e Inter. Ganz jr è ora capocannoniere del torneo con 5 reti insieme a Canotto (Siena), Lanini (Juve) e Bobal (Honved). Ganz però sarà l’unico dei quattro a scendere ancora in campo. Nell’altra semifinale l’Anderlecht l’ha spuntata contro il Siena: 1-0, col guizzo di D’Alberto a 10’ dalla
fine decisivo. Domani finale Milan-Anderlecht, dunque. Gioia Milan Resta solo un dub-
bio in vista dell’atto finale. Il Milan vorrebbe cambiare sede, visto il terreno di gioco di ieri dello stadio Bresciani di Viareggio e considerato il meteo, che prevede ancora pioggia fino a martedì. Il responsabile del settore giovanile rossonero, Filippo
que, la sfida sarà contro l’Anderlecht di René Peeters, la squadra che ha espresso il miglior gioco in queste due settimane. Un solo gol subito, nel girone contro il Norte America, e un pizzico di fortuna per aver superato ottavi e quarti ai rigori, dopo due 0-0 con Lazio e Torino. Ma la qualità del 4-4-2 belga non è da sottovalutare. Da Daf a Lukaku, da Diarra a Tarfi, l’Anderlecht ha saputo esaltare le individualità in un contesto di squadra solido, che ha stupito tutti, Peeters compreso: «Non pensavamo di arrivare in finale. Sognavo di sfidare il Milan in un torneo così prestigioso, speriamo solo che il campo sia in buone condizioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Aldo Dolcetti, tecnico Milan PEGASO
Anthony D’Alberto, belga PEGASO
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Ganz (M) al 29’ p.t.; Ganz (M) al 17’ e autogol di Pacifico (M) al 38’ s.t. MILAN (4-3-1-2) Narduzzo; Ferretti, Pacifico, Speranza, Pinato (dal 37’ s.t. Tamas); Pedone (dal 32’ s.t. Lucarini), Cristante, Lora; Aniekan (dal 18’ s.t. Prosenik); Petagna, Ganz (dal 22’ s.t. Henty). PANCHINA Andrenacci, Petkovic, Bortoli, Iotti, Piccinocchi, Bastone. ALLENATORE Dolcetti. PARMA (4-3-3) Cincilla; Pappaianni, Sall, Di Gennaro, Dell’Orco; Zagnoni (dal 22’ s.t. Adofo), Sarr, Moroni (dal 18’ st. Abbracciante); Lauricella (18’ s.t. Cerri), Campagna, Storani (dal 24’ s.t. Arteaga). PANCHINA Anacoura, De Angelis, Petrini, Prete, Mazzocco, Alessandroni. ALLENATORE Pizzi.
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE D’Alberto al 36’ s.t. ANDERLECHT (4-2-3-1) Roef; Rivituso, De Wilde (dal 1’ s.t. Acheampong), Heylen, Lukaku; Mbemba, Daf; Diarra, Jaadi, Soumare; Henen (dal 26’ s.t. D’Alberto). PANCHINA Cekrezi, Carvalho, Dendoncker, Tarfi. ALLENATORE Peeters. SIENA (4-4-2) Marini; Gonzi, Brenci (dal 37’ s.t. Taflay), Benedini, Cianciulli (dal 12’ s.t. Rizzo); Petriccione, Altieri (dal 18’ s.t. Camilli), Lalli (dal 40’ s.t. Cacciapuoiti), Redi (dal 3’ s.t. Mulas); Rosseti, Canotto. PANCHINA Gerìa, Aiazzi, Salerno, Miocchi, Ottaviani, Federico. ALLENATORE Mignani.
ARBITRO Maresca di Napoli. ESPULSI Il tecnico del Parma Pizzi al 45’ s.t. per proteste. AMMONITI Dell’Orco (P) e Campagna (P) per gioco scorretto.
ARBITRO Chiffi di Padova. AMMONITI Rosseti (S) per gioco scorretto.
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SERIE A LA CAPOLISTA
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Trappola o allungo
I NUMERI
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i gol stagionali di Giovinco Sebastian ha segnato già 10 reti in questa stagione: 6 in campionato, 2 in Champions e 2 in Coppa Italia
Conte teme il Siena Giovinco e il tifo all’ultima chiamata
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Il tecnico della Juve: «Sarà dura, soffriremo Non siamo a teatro, la gente ci spinga avanti» Perché vedere
JUVENTUS-SIENA Prima dello scontro diretto con il Napoli la Juve deve assolutamente vincere, ma il Siena è tra le squadre più in forma del campionato Juventus Stadium, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO TORINO
Massima allerta. E non bluffa Antonio Conte. «Chi pensa a una passeggiata con il Siena, fa meglio a cambiare immediatamente idea». Concetti che va ripetendo da almeno un paio di giorni, ai suoi ragazzi e a chiunque capiti a tiro, amici compresi. Sì, è entrato in trance agonistica il Mou italiano. Un po’ come avvenne più o meno un anno fa a Vinovo, quando in favore di telecamere catechizzò la squadra «recitando» Al Pacino in «Ogni maledetta domenica». Allora
vide un Milan arrancante, con la guardia bassa, da colpire e finire insomma. Oggi sente che i prossimi 180’ saranno quelli probabilmente decisivi nella corsa scudetto, e non vuole lasciare per strada nemmeno le briciole. L’obiettivo è quello di allungare in questa giornata, per provare poi a chiudere ogni discorso al San Paolo, venerdì prossimo, partendo da una classifica che inevitabilmente concentrerebbe tutta la pressione sulla banda Mazzarri. Vai di bolgia «L’ho già spiegato
ai miei — dice Conte —, è un concetto che va stampato bene nella mente: mancano tre-
«
Non dobbiamo pensare al Napoli: 13 partite, 13 finali. Il Siena è in gran forma ANTONIO CONTE ALLENATORE JUVENTUS
dici partite, da interpretare come finali mondiali. Buttare via punti adesso potrebbe costare molto caro. Per noi il Siena deve essere la gara della vita. Occhio, perché loro sono in un grande momento, l’ho visto coi miei occhi lunedì scorso. Hanno battuto nettamente Lazio e Inter, a Bologna è arrivato un pareggio stretto, mentre a Udine hanno perso solo per una ripartenza. Non affrontiamo il Real Madrid, ma sarà dura, durissima. Soffriremo, lo dico in anticipo. Mi auguro che la nostra gente capisca il momento». E lo Juventus Stadium è già tutto esaurito, «però bisogna iniziare a schiarirsi la voce — continua il tecnico —, la squadra va accompagnata come l’anno scorso. In questa stagione la spinta del nostro stadio è stata altalenante. A volte sembrava di essere a teatro. Ma non è più tempo di andare a teatro, ora ci serve una bolgia». Scatta quindi la convocazione anche per i tifosi, «e non parlo solo delle curve, il
Sebastian Giovinco, 26 anni, e sotto Antonio Conte, 43 LAPRESSE
discorso riguarda tutti i presenti». Giovinco, ultima chiamata? Dal canto suo, Conte non ha trascurato nulla nell’avvicinamento alla gara di oggi. Indigestione di video a inizio settimana, massima attenzione ai movimenti dei toscani e a quella zona, corsia di sinistra del fronte offensivo senese, da dove nascono gol e riscossa dei ragazzi di Iachini. E allora «zero calcoli, non mi interessa il numero dei diffidati, in campo ci va la Juve migliore, senza pensare al Napoli: in palio ci sono sempre tre punti, a prescindere dell’avversario». E’ dall’allenamento di giovedì che a Vinovo si lavora sulla tattica. «Chiellini parte dalla panchina, Caceres non recupera e Vidal non è al meglio», spiega il 43enne leccese. Gli altri però ci saranno tutti, compresi i diffidati di lusso, ovvero Barzagli, Pirlo e Matri. Ballottaggio, in avanti, fra Giovinco e Vucinic, con l’azzurro favorito e quindi di fron-
te a un esame importante, forse decisivo: i fischi non sono più una rarità, anche al minimo errore; occorrono quindi gol pesanti e prestazioni da vero Giovinco. Un martello Intanto Conte non concede digressioni nemmeno ai giornalisti. Domanda: «Mister, i successi europei di Milan e Juve rilanciano il calcio italiano?». Risposta: «Bravo Milan, bravo Allegri, gran partita. L’Italia c’è, sempre. E’ la dimostrazione di ciò che dicevo a inizio stagione. Senza top player, noi ci esaltiamo con le idee, con l’organizzazione e la tattica. Il nostro campionato è duro, chiunque venga in Italia sa che troverà difficoltà, perché i nostri tecnici sono i migliori. Ogni campo è insidioso, non c’è nulla di scontato. Penso a Iachini e al suo Siena per esempio...». Appunto, tutto un gran giro per tornare alla gara di oggi. Un martello! Pensa a essere in ritiro con Conte...
ALESSANDRA GOZZINI MILANO
Sorridenti nel box, prima dell’incrocio d’andata. Poi su due poltrone vicine, mentre il Siena demoliva la Lazio. Valentina Mezzaroma, lei è prima vice-presidente del Siena, poi amica di Antonio Conte. Il problema è che oggi le due cose andranno in contraddizione. Sensazioni?
«Antonio era a Siena lunedì sera, ho fatto di tutto per distrarlo e non c’è stato modo: ha studiato benissimo la nostra partita, le nostre mosse, ma non era preoccupato. Ora è il momento di ritrovarci da nemici, faremo di tutto per battere la Juve, impresa non difficile, di più, ma in serie B noi non ci vogliamo andare, dunque giocheremo senza timori reverenziali».
anzi apertissimo nel volerti insegnare le cose: è stato lui ad avermi avvicinato alle emozioni del campo, alle sofferenze, alla psiche di un giocatore. Ho fatto il corso a Coverciano, sono diventata direttore sportivo, unica donna con indirizzo tecnico. Mi piace vivere e respirare lo spogliatoio, arrivare un’ora e mezza prima al campo, toccare l’erba, entrare in clima partita come la squadra. Da vice presidente ho avuto un grande rapporto con tutti gli allenatori, a partire da Malesani. Ma Conte è il mio mentore». Mai uno scontro?
«Mai. Siamo troppo affini: due Leoni ascendente Leone. Su di lui proprio niente da ridire: è un allenatore top, un padre meraviglioso, un compagno stupendo».
Ha fatto presente la questione anche direttamente a Conte?
Magari anche un amico che chiede consigli: le ha fatto qualche confessione sul futuro?
«Antonio è il mio maestro. Con lui, quando allenava qui a Siena, avevo un rapporto molto stretto, parlavamo ogni venerdì, ed era un confronto vero, profondo. Non è un geloso, è
«Io sono per metà inglese, sogno di lavorare in Inghilterra, scherzando con Conte lunedì sera gli ho detto che potremmo tentare un’esperienza insieme lì. E lui: "Mah... quasi-qua-
Valentina Mezzaroma scherza con Antonio Conte prima di Siena-Juve: l’allenatore bianconero, allora squalificato, era in uno dei box tv LAPRESSE
si, un pensierino...". Ora la Juve è la sua casa, in futuro certo non gli potrebbe dispiacere un club prestigioso all’estero, e se lo meriterebbe anche. Nulla da togliere alla Juventus, ma di menti giovani e brillanti come Antonio ce ne sono pochissime e da fuori faranno di tutto per portarcelo via. A meno che
«
Conte è il mio maestro, mi ha insegnato tanto. Ma spero di batterlo VALENTINA MEZZAROMA VICE PRESIDENTE SIENA
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le presenze di Giovinco E’, insieme a Bonucci e Vidal, il secondo giocatore più utilizzato della rosa alle spalle del solo Barzagli (35 partite)
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L’INTERVISTA LA MEZZAROMA E’ VICE PRESIDENTE DEL SIENA E MOLTO LEGATA AL TECNICO DELLA JUVE
La partita speciale di Valentina «Io e Antonio, nemici per un giorno»
i gol decisivi in Serie A Nessuno dei gol realizzati in campionato e Champions sono stati decisivi, invece le due reti in Coppa Italia sono state entrambe pesanti e hanno garantito la qualificazione alla Juve
VERGASSOLA K.O. non torni a Siena, io me lo riprenderei volentieri». Ora il suo Siena ha un compito ingrato: far malissimo alla Juve dell’ex Conte.
«Gli ultimi risultati ci hanno dato una bella iniezione di fiducia, è stato un mix di fortuna e bravura, anche se come dice Iachini la fortuna ce la creiamo da soli. Lui è uno stakanovista, per ritmi di lavoro lo paragono a Conte. E poi grazie a Emeghara, il nostro piccolo Balotelli: le ultime statistiche, 4 gol in 3 partite, li hanno accumunati, anche se il nostro investimento è stato inferiore. Eme è una gazzella. Tutti vogliamo salvarci, la squadra e l’allenatore sono i primi a crederci, per questo abbiamo una gran fame di punti». La vice Presidente sarà nel pomeriggio allo Stadium, per altri impegni di lavoro era a Torino da qualche giorno, ma senza far partire sms: «Silenzio totale, con Conte ci vedremo prima della partita per un cordiale saluto da avversari. Poi da lunedì tutto ricambierà». Oppure no. «Beh...se vinciamo, ma sarei strasoddisfatta anche di un pari, aspetterei qualche giorno in più prima di risentirlo. Poi magari tenterei con un messaggino: "ci hai visto bene?", tanto per agganciare discorso, ma senza sfottò, sempre con il massimo rispetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Iachini si affida a super Emeghara «Fare un gol per non perdere» SIENA La migliore difesa è l’attacco: sarà la filosofia del Siena di Iachini oggi a Torino. Il tecnico punterà ancora sulla vena realizzativa di Emeghara (quattro gol in quattro presenze in serie A) e sui suoi movimenti fulminei fra le maglie della difesa, studiati lunedì sera nel posticipo con la Lazio anche da Conte, presente al Franchi. «Non dovremo concedere nulla – ha spiegato Iachini – ma non possiamo rinunciare al gol. Se punti allo zero a zero in questi campi parti già con il piede sbagliato». Dopo la sfida di oggi il Siena è atteso da un mese, quello di marzo, decisivo per la salvezza, con una serie quasi infinita di scontri diretti. Ma intanto c’è la Juve, a cui provare a fare uno scherzetto: «Non dobbiamo abbassarci troppo, non dobbiamo dare profondità. Stiamo lavorando molto sulla fase di non possesso, ma questo non significa rinunciare ad attaccare» ha aggiunto Iachini. Non ci sarà Vergassola (problema muscolare): al suo posto Bolzoni. Alessandro Lorenzini © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A LA CAPOLISTA
Jovetic e la clausola C’è una mossa pro Juve Gli agenti in arrivo a Firenze, convinti di avere la soluzione per liberare il montenegrino dalla Fiorentina per 30 milioni ALESSANDRA GOZZINI MIRKO GRAZIANO MILANO
Il solito foglio, ma con inedita lettura: stavolta alla clausola liberatoria di Jo-Jo verrà data un’interpretazione che non permetterà contro-repliche viola. Questo almeno è quanto crede di avere in mano l’entourage del numero 8, che le previsioni danno in arrivo su Firenze per la prossima settimana. Dettagli La novità fa felice la Ju-
ve, che non a caso ha già fatto filtrare ottimismo e nuove aperture: lavorare sullo svincolo contrattuale di Jovetic è una delle possibilità più semplici per consegnare la punta a Conte. L’altro modo, più tortuoso, implica infatti una serie di passaggi: confidare nel totale disgelo Agnelli-Della Valle, poi disporre al tavolo Marotta&Paratici, uomini mercato juventini, con Pradè&Macia, colleghi viola. Certo, se anche la formula studiata dai manager di Jo-Jo per rendere efficace la clausola trovasse conferme, andrebbe comunque pianificato un super investimento: il valore della liberatoria è di trenta milioni di euro, ci mancherebbe altro che la Fiorentina concedesse lo sconto. Ma a Torino, informati della possibilità e della prossima tappa fiorentina dei procuratori, hanno rimesso Jovetic sul primo posto del podio dei più graditi, seguito da Sanchez (Barça) e Muriel (Udinese). Clausola-story Nell’ultimo rin-
Gazzetta.it Gazza
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Samuel-gol nel derby d’andata
26a IN TEMPO REALE E LE INTERVISTE DEL DOPO DERBY La Serie A si segue meglio su Gazzetta.it. Si comincia alle 12.30, con la diretta azione per azione della sfida tra Sampdoria e Chievo. Alle 15 in tempo reale le altre 5 partite, in attesa del clou delle 20.45, il derby Inter-MIlan: seguitelo con gli aggiornamenti da San Siro nel prepartita, il tempo reale e, al termine, le video interviste ai protagonisti.
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Il record personale di gol di Stevan Jovetic in campionato, realizzato la stagione scorsa, in 27 presenze. Ora l’attaccante montenegrino della Fiorentina è già a quota undici reti, in venti apparizioni.
novo dell’accordo di Jo-Jo, ottobre 2011, venne infilata la «clausola integrativa» al contratto, con specifiche voci relative alla possibile vendita, in Italia o all’estero. L’estate scorsa si è arroventata intorno al nodo: la Juve voleva Jovetic sfruttando lo svincolo scritto, la Fiorentina ha fatto muro articolando la risposta, la clausola altro non è che una scrittura privata, non depositata in Lega, dunque prima di effettivo valore. In mezzo, a campionato iniziato, fu lo stesso Jo-Jo al-
la Gazzetta a dare la sua lettura: «La clausola c’è, esiste, ma insieme alla società abbiamo deciso di non sfruttarla». Il punto è che il conflitto tra i club sul valore legale della postilla resterebbe: il viaggio dei rappresentanti di Jovetic a Firenze sembra però destinato a sciogliere l’inghippo, ottimismo che, come detto, per ora appartiene solo ai manager di Jo e alla Juventus. La Fiorentina infatti ripiazzerà le barricate: non solo si opporrà a far valere il foglio privato allegato al
contratto, per il club un semplice gentlemen agreement, ma tenterà in ogni altro modo di trattenere il gioiello in città. Questa è la linea di Andrea Della Valle, presidente onorario viola, che nell’intento è già riuscito una volta. Per ADV non esiste squadra senza Jovetic, il disegno presidenziale per l’anno prossimo è infatti quello di metterlo in coppia con Giuseppe Rossi. Altre piste Nel caso la missione degli agenti avesse successo toccherebbe poi alla Juventus affondare il colpo, abbandonando le altre piste e concentrandosi sul file «Juvetic», con spesa allegata da trenta milioni cash. Sempre che Jo-Jo dica sì: il progetto di Conte lo stuzzica dall’estate scorsa, ma una Fiorentina di nuovo nella Grande Europa può fa riesplodere l’amore viola. Terza variante: le insidie inglesi, City e Chelsea restano infatti pronte allo scatto.
Stevan Jovetic, 23 anni
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SERIE A LE INSEGUITRICI IN CAMPO DOMANI
Cavani è fermo? Ci pensa Hamsik, tesoro del Napoli Oltre che per le reti che fa, è prezioso negli assist Negli ultimi 5 anni è dietro solo a Cassano e Cossu GIANLUCA MONTI NAPOLI
Sono giorni particolari questi per Marek Hamsik. La rapina subita domenica scorsa dopo la partita con la Sampdoria lo ha molto scosso per la violenza mostrata nei suoi confronti dai delinquenti, armati di pistola, che gli hanno portato via il Rolex. Avrebbe voluto mettersi alle spalle questo brutto episodio scendendo in campo in Europa League contro il Viktoria Plzen. Per lui, slovacco di Banska Bystica, c’era aria di derby in Repubblica Ceca. Invece, dopo essere stato provato tra i titolari nell' allenamento di martedì ed aver ricevuto la convocazione di Mazzarri, la febbre gli ha impedito di indossare la fascia di capitano. Così, giovedì Hamsik ha assistito da casa al tracollo del Napoli.
S Marek Hamsik 25 anni, è al Napoli dalla stagione 2007-08. Solo Cannavaro e Grava vantano una militanza più lunga con la maglia azzurra PLP
Chiave tattica Si sarà accorto anche lui di quanto mancasse alla squadra di Mazzarri la sua presenza. Quando segna Hamsik il Napoli vince e già questo è un dato significativo visto che lo slovacco è a quota nove reti. Il contributo tattico, se possibile, è però ancor più importante. E' Hamsik l'uomo che lega i reparti di centrocampo e attacco, ma soprattutto quello che accende la luce nei momenti di difficoltà. Con Cavani che non segna da 410’ e la squadra azzurra capace di andare in gol soltanto in una circostanza nelle ultime quattro gare
(Campagnaro in casa della Lazio), avere uno come lui sulla trequarti può rivelarsi decisivo per scardinare i piani difensivi dell'Udinese. Podio degli assist Non a caso, Hamsik è il terzo miglior assistman del nostro campionato dal 2008/09 ad oggi con 37 passaggi vincenti (meglio hanno fatto solo Cassano e Cossu). Dallo slovacco, dunque, può arrivare l'ispirazione di cui il Napoli ha bisogno per risollevarsi dalla recente flessione. Mazzarri ha provato, in sua assenza, anche a cambiare modulo per fare arrivare maggiori rifornimenti agli attaccanti, ma il tentativo è naufragato di fronte alla poca consistenza della mediana azzurra, che contro il Viktoria Plzen era formata inizialmente da Behrami, Donadel e Dzemaili. Un Napoli non al top fisicamente ha bisogno di qualità, quella che il solo Hamsik sembra poter garantire. Precedente favorevole Hamsik era in campo ad Udine, insieme a Cannavaro, anche il 2 settembre 2007 quando il Napoli vinse cinque a zero (la più larga affermazione fuori casa in A degli azzurri insieme ad un risultato analogo a Modena nel ’29). Fu quello il primo successo dell’era De Laurentiis in A. Compiere un’altra impresa domani permetterebbe al Napoli di continuare a sognare lo scudetto e ad Hamsik di mettersi alle spalle una settimana da dimenticare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Mai stessa Lazio
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I NUMERI
I NUMERI
le assenze di Marek Hamsik che ha giocato in tutte e 25 le partite di campionato, per un totale di 2204 minuti
le partite della Lazio e 2 quelle nelle quali Petkovic ha schierato la stessa formazione. E’ successo in Sampdoria-Lazio e Lazio-Cagliari, alla 18ª e 19ª giornata
E così è in corsa 0 su tutti i fronti 9
le reti in campionato, e sono 59 quelle segnate in A, tutte con la maglia del Napoli, dal 2007-08 a oggi
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il massimo di gol in un campionato. Li realizzò nella stagione 2009-2010, mentre in quella successiva arrivò a 11. Il top in B, con la maglia del Brescia, nel 2006-07: 10 in 40 partite
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Petkovic solo una volta non ha cambiato squadra Ruotano tutti, nè gioco nè classifica ne risentono DAVIDE STOPPINI ROMA
Mister turnover abita a Formello. Vladimir Petkovic fa i salti mortali però l’obiettivo finora l’ha centrato: Lazio ancora in corsa su tre fronti, unica italiana insieme con l’Inter a riuscirci. Come? Cambiando, cambiando, cambiando. Ogni partita nella Lazio c’è almeno un uomo diverso rispetto al match precedente. E così sarà anche domani contro il Pescara: non aspettavi la stessa squadra, sareste fuori strada. Solo una volta Mai una forma-
zione uguale all’altra, sempre una variazione sul tema. Fin qui la Lazio ha giocato 39 partite tra campionato e coppe. Solo una volta Petkovic ha ripetuto lo stesso undici per due match consecutivi. Ed è stato facile farlo, verrebbe da dire: è successo a cavallo di Natale, tra la trasferta a Genova con la Sampdoria e la sfida all’Olimpico contro il Cagliari. Tra una gara e l’altra 14 giorni: abbastanza per riposare. Ma il turnover non è solo necessità. Oggi lo è un po’ di più, con squalifiche e infortuni che si sommano. Ma è soprattutto strategia: lo è sempre stato, anche quando le scelte non erano obbligate. Turnover moderato, per non cambiare troppo. Però studiato a tavolino, pensato di concer-
S Vladimir Petkovic 49 anni, allenatore alla prima stagione sulla panchina della Lazio. Ha tre cittadinanze: bosniaca, croata e svizzera
to con lo staff dei preparatori atletici, il risultato di alcuni dati sullo stress psicofisico dei calciatori elaborati periodicamente a Formello. Petkovic ha attinto a piene mani a tutto l’organico. Aspettava rinforzi dal mercato di gennaio e infatti ha utilizzato anche Saha e Pereirinha, nonostante i due siano arrivati in precarie condizioni fisiche. Ha perso per strada Brocchi, ma ora almeno può applaudire al ritorno di Onazi ed Ederson. Mauri, tempi lunghi Dovrà aspettare
un po’ di più, invece, per riavere Mauri. Si allungano i tempi di recupero per il centrocampista, fermo ormai dal 9 febbraio per un problema alla caviglia destra. Salterà la partita di domani contro il Pescara e con ogni probabilità anche la sfida Champions con il Milan del 2 marzo. Passi avanti invece per Klose, che ieri è tornato a lavorare a Formello, seppur con l’aiuto di un tutore al ginocchio destro. L’obiettivo è accorciare i tempi del rientro, che per ora resta fissato per la fine di marzo. Ma se la prossima settimana Miro otterrà il via libera da Muller-Wohlfahrt, qualcosa sulla tabella di marcia si potrà rosicchiare. Alla faccia del turnover: un posto per Klose Petkovic lo troverà sempre.
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gli obiettivi a disposizione della Lazio, finalista di coppa Italia e negli ottavi di Europa League. Solo l’Inter (semifinalista di coppa Italia e agli ottavi di Europa League) è nella stessa situazione. Fra le altre big, Juve e Milan sono fuori dalla coppa Italia, il Napoli anche dall’Europa League
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DALL’ARA IMBIANCATO TERZO SLITTAMENTO IN 5 TORNEI: SI GIOCA DOPO DOMANI ALLE ORE 20
OGGI LA DECISIONE NEVICATA IN CITTA’
Neve, dall’Appennino altro no Bologna-Fiorentina martedì
Pure Parma-Catania è a forte rischio
Decisione gradita ai due club. Pioli recupera titolari, i viola penalizzati dal campo pesante
vamo comunque pronti mentalmente a scendere in campo. Avrei preferito giocare».
GIOVANNI SARDELLI NICOLA ZANARINI
Cronaca di un rinvio annunciato. La fitta nevicata di ieri su Bologna ha accelerato la decisione del Gruppo Operativo Sicurezza, che dopo un sopralluogo pomeridiano al Dall' Ara ha preso atto dell'impossibilità di far giocare il derby dell' Appennino alle 15 di oggi. Gli addetti ai lavori non avrebbero avuto il tempo necessario per mettere in sicurezza gli spalti e le vie di accesso allo stadio e così, previsioni alla mano, il Gos coordinato dalla Questura ha ordinato di riporre pale e ramazze negli sgabuzzini. Bologna-Fiorentina si conferma una gara stregata dopo il terzo slittamento negli ultimi 5 inverni, e sempre a febbraio. La decisione è comunque utile ad un Bologna acciaccato. Sørensen
Ecco come si presentava ieri lo stadio Dall’Ara di Bologna: inevitabile il rinvio della partita SCHICCHI
completerà il recupero dopo una settimana di lavoro differenziato per una contusione ad una gamba, Garics guarirà dall' influenza mentre Taider e Gabbiadini avranno due allenamenti in più per migliorare la condizione dopo i rispettivi guai fisici. Nonostante tutto il tecnico rossoblù Stefano Pioli tifava contro la neve. «E' stata una settimana difficile per il maltempo e le assenze, ma era-
Qui Firenze «Per un discorso di programmazione del lavoro, speriamo di giocare regolarmente. Ma accetteremo ogni decisione senza problemi». Così si era espresso Montella qualche ora prima del rinvio ufficiale di Bologna-Fiorentina. Decisione accolta e rispettata, con le due società che fra l’altro si sono sentite a lungo nel corso del pomeriggio di ieri. Soddisfazione evidente, piuttosto, verso la data scelta. Giocare martedì invece che mercoledì permette infatti di godere di un giorno in più di recupero in vista del prossimo turno di campionato. Leggendo la formazione, da Aquilani a Borja Valero, passando per il tridente leggero Ljajic-Jovetic-Cuadrado, logico intuire come la Fiorentina punti sulla rapidità, unita alla tecnica. Un campo pesante potrebbe compromettere in parte quest’idea. Oggi i viola si troveranno in mattinata per una seduta di allenamento. Domani rifinitura e partenza per Bologna. © RIPRODUZIONE RISERVATA
perché vedere
PARMA-CATANIA Neve permettendo, due squadre che amano giocare a viso aperto, anche perché confortate da una classifica andata ogni oltre previsione Tardini, ore 15
FRANCESCO CARUSO SANDRO PIOVANI
Alle 15, al Tardini, si gioca Parma-Catania. Neve permettendo. Perché sulla cittadina emiliana nevica da ieri e la gara di questo pomeriggio è a forte rischio. Molto dipenderà dall’evoluzione meteo della nottata. Il Parma comunque ha messo in atto un piano anti-neve che dovrebbe garantire il regolare svolgimento della partita: da questa mattina, alle 4, inizierà il lavoro degli addetti. La preoccupazione non riguarda tanto il terreno di gioco coperto da giorni dai teloni ma piuttosto gli ingressi e le curve (che sono scoperte). Dalla messa in sicurezza di queste zone dipenderà la decisione finale
di giocare la partita che il Parma affronterà con lo spirito di chi vuole ripartire, dopo l’avvio deficitario del girone di ritorno. «Avremo di fronte una squadra che sta facendo una grande stagione»: ha spiegato Donadoni. Comunque l’intenzione del Parma è quella di giocare, magari anche con un slittamento del fischio d’inizio. Qui Catania Il Catania, che ha or-
mai gettato la maschera, cerca in Emilia punti per la caccia a un posto in Europa League. Maran deve fare ancora i conti con le assenze. In difesa mancano Capuano (infortunato), Legrottaglie è fuori per scelta tecnica, a centrocampo Almiron (acciaccato) e Biagianti (squalificato) e in avanti fuori Barrientos non ancora ripresosi dall’infortunio. Problemi con i quali il tecnico etneo è abituato a convivere. Ma che non gli hanno impedito di rinunciare al modulo che ha assestato la squadra in zona Europa, ovvero il centrocampo affidato al doppio mediano, Izco-Lodi, il tris di trequartisti con Gomez, Castro e l’esordiente Keko, alle spalle dell’unica punta, Bergessio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A
Roma, sceicco già scatenato: vuole Mazzarri Unicredit perplessa: attese garanzie, la procura può aprire un’inchiesta perché vedere
ATALANTA-ROMA I giallorossi si sono ripresi dopo il successo sulla Juventus. L’Atalanta deve riscattarsi dalla sconfitta contro il Torino Azzurri d’Italia, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI BERGAMO
Non fatevi ingannare dalla valenza internazionale di alcuni protagonisti. Questa è una storia tipicamente italiana, perciò fatta di possibilità, astuzie, passati loschi e, soprattutto, una fame di visibilità e denaro che connota tutta la vicenda. Sulla quale, non a caso, ha acceso i riflettori anche la Procura di Roma (con il magistrato Nello Rossi), pronta ad aprire un’inchiesta sull’andamento del titolo in borsa. UniCredit perplessa Tutto ruota
attorno alla figura dello sceicco giordano Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewy, proprietario del fondo Philadelphia Capital, che già un anno fa aveva contattato il d.g. Baldini per poi puntare al Torino e riaffiorare in estate. Intorno ad Adnan si sono addensate nubi, soprattutto visto i misteri che lo accompagnano e le sue frequentazioni a volte non immacolate. Due an-
ce del principe - un noto giornalista che non vuole essere nominato - ci spiega le idee del futuro co-proprietario, che all’inizio aspira alla vicepresidenza. «Ma potrebbe essere solo il primo gradino dopo il versamento di 50 milioni. Altrettanti potrebbero arrivare se la squadra si qualificasse nelle coppe europee e a quel punto non è detto che la scalata non andrà avanti, anche perché in effetti gli americani non sembrano molto interessati alle vicende sportive, a differenza dello sceicco che è un tifoso, senza contare che UniCredit non può continuare a finanziare il club come sta facendo adesso. In fondo Lotito non ha torto quando parla di una proprietà troppo lontana. I dirigenti? Baldini e Sabatini sono capaci e hanno costruito una buona squadra, ma gli allenatori non sono andati bene. Ad esempio ora c’è Mazzarri sul mercato e potrebbe avere il profilo giusto, ma occorre una nuova solidità societaria. Da questo punto di vista, sicuramente Adnan porterà nella dirigenza Michele Padovano». Alla Roma, però, questo nome non è gradito, anche perché l’ex Juve è incappato in gravi vicissitudini giudiziarie e in problemi d’immagine, alcuni citati ne libro di Petrini: «Il calcia-
Braccio di ferro sul ruolo dirigenziale di Padovano, ex Juventus ni fa UniCredit bocciò il suo tentativo di scalata al club (in partnership con l’americano Dason) e i motivi ufficiosi sono stati ricondotti alla scarsa tracciabilità del denaro. Adesso Pallotta ha dato l’ok ad un accordo preliminare per entrare nel pacchetto di controllo della società (la LLC) già ai primi di marzo. UniCredit però fa filtrare perplessità: evidentemente - dicono - gli americani hanno dei criteri di verifica diversi dai nostri.
Lo sceicco Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi all’Olimpico durante Roma-Juventus. Vive a Cordigliano, in provincia di Perugia BARTOLETTI
Mazzarri & Padovano In attesa
di fideiussioni attese all’inizio di questa settimana, il portavo-
tore suicidato». In questo stallo pieno di veleni, ieri sono rimbombate anche le parole di Pippo Marra, potente membro del Cda del club. «Il progetto futuro è sconosciuto — scrive tra l’altro —. Non si comprende chi intende scendere e chi restare a bordo e in che misura si voglia investire in nuove risorse finanziarie». Titoli di coda con Gigi Proietti, a cui lo sceicco ricorda personaggi del suo film cult: «Febbre da cavallo». «Per questo mi viene da sorridere». Ma chissà che in questo momento non sia l’unico a farlo.
Ventura: «Cagliari, bei tempi» Pulga: «Senza tifo che fatica» Qui Torino Per il Torino non è la
perché vedere
CAGLIARI-TORINO I sardi arrivano da 6 risultati utili consecutivi, nonostante i problemi dello stadio. Il Torino è galvanizzato dal successo contro l’Atalanta Is Arenas, ore 15
FRANCESCO BRAMARDO MARIO FRONGIA
quattro giocatori offensivi. Dobbiamo bloccarli senza concedere ripartenze». I rossoblù — out Ribeiro per fastidi muscolari — ripartono dai rientranti Conti e Astori. Dal via anche Cossu. In attacco Sau e Ibarbo, in panca Pinilla: «Ibarbo non dà riferimenti ed è imprevedibile, Sau segna con continuità».
ATALANTA L’ALLENATORE NERAZZURRO
Andreazzoli «Voglio vedere le stesse cose ammirate contro la Juve»
Terreno rifatto Colantuono: «Stacchiamo le zolle...»
ROMA «Dire quanto ci mancheranno Totti e De Rossi è superfluo e vorrebbe dire anche star qui a perder tempo. Ma la squadra sa che quella contro la Juventus non deve restare una prestazione isolata e penso che alla fine sarà proprio così, non tempo cali di concentrazione». Se lo sarà o no, in realtà, Aurelio Andreazzoli lo scoprirà solo oggi, a partita conclusa (ieri sera a Bergamo ha però cominciato a nevicare, c’è anche il rischio rinvio). E lì capirà anche se il lavoro svolto questa settimana a livello psicologico (compreso un video motivazionale) ha dato davvero i suoi frutti. «Le motivazioni restano le stesse, rispetto a prima sono cresciute però le convinzioni continua il tecnico della Roma Le scelte per oggi le farò comunque anche in base alle condizioni del tempo». Ecco perché per Nico Lopez (provato a lungo in settimana) ci sarà difficilmente spazio, visto il campo pesante e la corporatura esile dell’uruguaiano, esattamente come per Florenzi, anche se lui alla fine dovrebbe esserci. «Nico l’ho visto bene, negli ultimi 2 3 giorni benissimo. Florenzi, come Tachtsidis, ora è penalizzato dalla scelte». Mancando Totti, la sua di scelta, quella relativa al rigorista, la scioglierà oggi. «Decideremo prima della partita». E se poi alla fine la Roma dovesse fare risultato, chissà che Andreazzoli non cominci davvero a prenderci gusto ed a cullare ancora più forte il sogno di poter restare al timone della squadra anche il prossimo anno. «Mi farebbe piacere, è chiaro, ma ora penso ad altro». Prima di tutto, a Bergamo. Andrea Pugliese
Livaja dal via. Ma anche a Bergamo c’è il rischio neve GUIDO MACONI BERGAMO
Campo nuovo e motivazioni ritrovate, così l’Atalanta vuol tornare a vincere a Bergamo dove il segno 1 manca da 78 giorni. Il nuovo manto è stato coperto coi teloni ed è riscaldato 24 ore su 24: il pericolo neve è concreto ma dipenderà da quanta ne scenderà e dalle condizioni soprattutto degli spalti. Colantuono non vede l’ora di battezzare il nuovo terreno e mette subito in chiaro cosa si aspetta: «Il campo è nuovo, ma lunedì vorrei che fosse da rizollare: in ’sta partita dobbiamo staccare le zolle da terra». E’ stata una settimana particolare: hanno suonato la carica alla squadra prima il presidente Percassi e poi l’ allenatore. E da venerdì mattina tutti i giocatori, compresi gli infortunati, sono in ritiro: «Mai più una partita come quella di Torino: i bonus sono finiti. Si può perdere, ma voglio vedere il veleno, il sangue — ha detto Colantuono —. Con la Roma sarà un’altra storia: ora dobbiamo serrare i ranghi e ritrovare le motivazioni. Voglio la prestazione e serviranno attenzione, voglia, coraggio. Non possiamo pensare anche inconsciamente che prima o poi faremo i punti necessari per salvarci: voglio un’Atalanta sempre avvelenata e con il coltello tra i denti». A partire da oggi, quando potrebbe anche cambiare qualcosa: 4-4-2 e Livaja subito in campo. Per ritrovare la vittoria e ancor prima la vera Atalanta. Ciao albero di Natale Colantuono sta pensando di tornare al 4-4-2 dopo sei partite con l'albero di Natale: una soluzione che permetterebbe di coprire meglio le fasce e renderebbe la squadra più compatta. «Il modulo? Devo fare delle valutazioni ma al di là del sistema di gioco mi interessa che la squadra metta in campo quelle qualità che ha e che domenica non si sono viste. Livaja con Denis? Può darsi. Con spirito di sacrificio e grande abnegazione si può fare tutto, anche schierare due portieri in mezzo...» ha ironizzato Colantuono. L'Atalanta vuole sfruttare le assenze di Totti e De Rossi. «E' innegabile che per noi sia un vantaggio, ma la Roma resta un'ottima squadra costruita per il futuro: sono convinto che entro 2,3 anni diventerà una delle squadre più forti d'Italia».
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MATCH A PORTE CHIUSE A IS ARENAS IL GRANATA RICORDA IL PASSATO IN SARDEGNA
Cautela e attenzione. Il Cagliari a caccia dei 3 punti che valgono mezza stagione: «Ci attende una partita importantissima in chiave salvezza, il Torino classifica alla mano può dormire sonni tranquilli» spiega Pulga. La gara si giocherà a porte chiuse: «Giochiamo in un ambiente surreale. Senza l’apporto del pubblico, ci vorrà il doppio dell’impegno per fare risultato. Molto meglio a porte chiuse nel nostro stadio che fuori dalla Sardegna in un altro impianto. Dovremo approcciarci nel modo giusto alla partita. Sappiamo come gioca il Toro: gran possesso palla e
IL TECNICO GIALLOROSSO
Il tecnico del Toro Giampiero Ventura, 65 anni: aveva allenato il Cagliari dal ’97 al ’99 e dal 2002 al 2004 LAPRESSE
prima a porte chiuse. Due pareggi: l’ultima volta 7 anni fa, Zaccheroni in panchina, a Bari con il Catania (1-1). L’ultima volta senza spettatori per Ventura, all’epoca a Brescia, in Brescia-Verona 0-0 (27/2/2007): «E’ stata anche la prima volta che ho visto all’opera Cerci da avversario, 45’ poi lo hanno sostituito e la stagione successiva l’ho portato a Pisa» ricorda Ventura. «Torno a Cagliari con nostalgia, quattro anni hanno lasciato il segno più che l’avventura nella mia Genova con la Samp. Mi spiace per Cellino, lo considero un amico e spero risolva al più presto i suoi problemi. Sono stati anni di grande calcio ed affari con giocatori valorizzati e ceduti come Muzzi, Zebina, O’Neill». Il Toro dovrà fare a meno di Meggiorini, Jonathas, Santana e Bakic. Di qui il dubbio se confermare il 4-2-4 o azzardare un tridente a centrocampo con Gazzi, Vives e Brighi. «All’inizio ci preoccupavamo degli avversari ora sono loro a cambiare modulo. Pareggio? Proviamo a vincerla, se il pari ha accontentato il Milan...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LE TAPPE
14 febbraio Massimo Cellino, Mauro Contini e Stefano Lilliu (sindaco e assessore di Quartu) sono arrestati per tentato peculato e falso. Lo scorso novembre erano finiti in carcere i dirigenti del comune di Quartu, Masala e Gessa, e l’imprenditore Grussu 16 febbraio Cellino è interrogato dal pm e dal gip. 22 febbraio Al presidente del Cagliari è negata la scarcerazione per la sussistenza di inquinamento delle prove con l’inchiesta in corso. Il tribunale del riesame si riunisce il 28 febbraio
IL CASO I VERBALI DELL’INTERROGATORIO IN CARCERE
La furia di Cellino «Non ho rubato nulla» Il presidente: «Con un sindaco serio in città avrei investito nel Sant’Elia» CAGLIARI
Risponde su tutto per più di otto ore. Alla sua maniera, irruento e aneddotico. Coinvolge i sindaci di Cagliari e Quartu, scomoda scaramanzie e lobbies, difende se stesso e la squadra. Dai verbali dell’interrogatorio del presidente del Cagliari, Massimo Cellino, col pm Lussu e il gip Casula, trapela una versione ricca di particolari. Evidentemente poco convincente, però, se i giudici gli hanno negato la scarcerazione. «So solo che sono in prigione e che avete preso un granchio clamoroso. Ho la coscienza a posto, non ho rubato nulla» dice il patron. Tutto ruota sulla questione Is Arenas, con circa 750 mila euro, parte di un progetto pubblico, dirottati sullo stadio. Ma anche sul braccio di ferro apertosi con le istituzioni, prefetto e questore in testa. Celli-
no si difende: «L’idea dello stadio a Quartu nasce anni fa, mentre nel progetto di Elmas uno dei costruttori è scappato con tre milioni. Trieste? Volevo comprare la Triestina, mi ha fermato la Lega». Non manca il Sant’Elia: «Ho letto bestialità, mi hanno accusato di voler fare speculazioni immobiliari. Ho montato provvisoriamente le tribune, sono durate 12 anni». Cellino a valanga. Anche su Contini («E’ un vigliacco, sta in ospedale e non viene in carcere»), Lilliu («Pensavo fosse un autista e non l’assessore»), Gessa («Molto appiccicoso, mi disgustava. Gli ho detto di non usare un giubbotto viola»), Zedda (sindaco di Cagliari): «Se in città ci fosse stato un sindaco serio con un progetto sul sant’Elia, avrei messo lì i soldi che ho speso a Is Arenas. Senza chiedere concessioni o altro. Siamo stati costretti ad andare a Quartu». Il patron — che ha l’amicizia dai detenuti e ha saputo della fiaccolata di solidarietà di venerdì di fronte al carcere — è stato sentito come testimone dal pm Pilia sul crac delle cliniche cagliaritane in cui è coinvolto l’ex presidente del Bologna calcio, Porcedda. m.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 26a GIORNATA IL FILM DELLA SFIDA
le Pagelle 2
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di GENNARO BOZZA
OK I PORTIERI MUNOZ ATTENTO MICCOLI E’ SOLO MALE BORRIELLO PALERMO 5,5 3
1 La grande occasione capitata sui piedi di Boselli nella ripresa: Frey si oppone di istinto e salva il risultato LAPRESSE 2 L’intervento da rigore di Garcia su Rossi non fischiato dall’arbitro, allo scadere del primo tempo SKY 3 Al 32’ del secondo tempo Orsato espelle Aronica per doppia ammonizione, dopo il fallo del difensore su Borriello ANSA
Palermo, il ritmo è da B Al Genoa va bene così Fischi per i rosanero al 3˚ pareggio di fila e ancora ultimi Boselli spreca una grande occasione. Espulso Aronica PALERMO GENOA
0 0
PALERMO (4-3-1-2) Sorrentino; Munoz, Von Bergen, Aronica, Garcia; Barreto (dal 42’ s.t. Dossena), Rios, Kurtic; Ilicic (dal 43’ s.t. Formica); Fabbrini (dal 20’ s.t. Boselli), Miccoli. PANCHINA Benussi, Brichetto, Donati, Sperduti, Anselmo, Viola, Faurlin, Nelson, Dybala. ALLENATORE Malesani. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 54,3 metri. ESPULSO Aronica al 32’ s.t. per doppia ammonizione (entrambi per gioco scorretto). AMMONITI Garcia per gioco scorretto; Miccoli e Dossena per proteste.
GENOA (3-5-1-1) Frey; Granqvist, Portanova, Moretti; Rossi (dal 35’ s.t. Pisano), Kucka, Matuzalem (dal 38’ s.t. Bovo), Vargas (dal 41’ s.t. Immobile), Antonelli; Bertolacci; Borriello. PANCHINA Tzorvas, Stillo, Ferronetti, Rigoni, Jorquera, Tozser. ALLENATORE Ballardini. CAMBI DI SISTEMA dal 41’ s.t. 3-5-2. BARICENTRO MEDIO 51,4 metri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Portanova, Matuzlem, Moretti e Kucka per gioco scorretto; Granqvist per comportamento non regolamentare. ARBITRO Orsato di Schio. NOTE paganti 9.709, incasso 63.033 euro; abbonati 9.286, quota 127.387 euro. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 2-2. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO PALERMO
Se era uno spareggio salvezza, lo sfruttano male in due. Soprattutto il Palermo che perde un altro treno per avviare quella rincorsa finora solo annunciata. Il Genoa si accontenta del minimo ma avrebbe l’occasione di allungare sulle inseguitrici. La squadra di Malesani lascia il primo tempo agli avversari che non riescono ad andare al riposo in vantaggio per puro caso. I siciliani si svegliano troppo tardi e alla fine conteranno un’unica vera palla gol. A fine partita Miccoli e compagni provano come al solito ad andare sotto la Nord per salutare i tifosi ma sono costretti a fermarsi a metà strada per la bordata di fischi che piove dalle gradinate. Sebbene vada meglio rispetto all’ultima uscita casalinga (brutto pari col Pescara) il Palermo gioca con il freno a mano tirato. Agevolando il compito
del Genoa arrivato in Sicilia col primo obiettivo di portare via un punto, anche se poi le occasioni migliori sono rossoblu. Episodi Nel primo tempo i rosanero sono salvati una prima volta dal solito Sorrentino che stoppa su Borriello con una uscita tempestiva e proprio sul filo di lana dall’arbitro di porta Baracani che non concede un rigore a Rossi agganciato da Garcia mentre conclude in porta da due passi (fuori). Per i padroni di casa solo una punizione di Miccoli messa fuori in area da Kurtic e un tiro dalla distanza di Ilicic che non crea pensieri a Frey. Malesani (fresco ex) deve fare a meno di Dossena (entrato nella ripresa), mette in panchina la truppa degli argentini portati da Lo Monaco a gennaio (salvo inserire in extremis Boselli e Formica) e in avanti si affida a Ilicic, Fabbrini e Miccoli. Ballardini (ex più datato) ha l’organico al completo e opta per uno schieramento abbotto-
la Moviola DI MARCO IARIA
Rigore su Rossi Matuzalem da espulsione Orsato, e soprattutto l’arbitro di porta Baracani, non vedono un netto fallo di rigore ai danni del Genoa. Minuto 46 p.t.: lancio di Moretti, Garcia s’addormenta e lascia sgusciare Rossi salvo poi falciarlo quando gli ha preso il tempo ed è a tu per tu con Sorrentino. L’arbitro vede bene all’8’: Miccoli reclama un tocco di mano di Portanova in area ma il difensore del Genoa la prende di petto. Giuste le due ammonizioni che sono costate il rosso ad Aronica. Calcione di Matuzalem a Munoz: ammonito, meritava l’espulsione.
nato: centrocampo a 5, con Antonelli pronto ad arretrare per completare il poker difensivo e stoppare le sgroppate di Fabbrini. Davanti alla diga rossoblu agisce Bertolacci che fa movimento a beneficio di Borriello, un vero sprecone. Un’altra ghiotta opportunità il centravanti la manca a fine ripresa, girando in bocca a Sorrentino un assist di Pisano. Rosso Gli ultimi 17 minuti il Genoa li trascorre in superiorità numerica per l’espulsione di Aronica che commette un secondo fallo da giallo a ridosso dell’area ligure, quindi del tutto evitabile. Ballardini qui forse pecca di eccessiva prudenza attendendo una decina di minuti prima di inserire Immobile. Il Palermo gioca la carta della disperazione intorno alla metà del tempo quando disegna la più bella azione della serata: Ilicic scambia con Garcia e indirizza dalla parte opposta dove c’è l’ex Boselli libero di sparare in porta, ma becca in pieno Frey che salva proprio sulla linea. Segno che la serata non è quella giusta, ma si potrebbe estendere il concetto a tutta la stagione. Malesani raccoglie il terzo pareggio in tre partite che lascia invariata la posizione di classifica e il distacco dalle quartultime, rendendo più flebile la fiammella della speranza. Il Genoa che aggancia momentaneamente il Bologna porta a casa il quinto risultato utile consecutivo ma col rammarico d’aver mancato la preda grossa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO PARTITA GRANQVIST IN OSPEDALE PER UN LIEVE MALORE A FINE MATCH. MALESANI: «PASSO AVANTI. CON MICCOLI AL TOP CI SALVEREMO»
Ballardini: «Boselli? Sempre grati a lui...» Il tecnico era al Genoa anche nel 2011 quando l’argentino piegò la Samp nel derby FABRIZIO VITALE PALERMO
Il punto serve più al Genoa che al Palermo che continua l’astinenza da vittorie che dura dal derby col Catania del 24 novembre. Malesani non è ancora riuscito a dare lo scossone alla classifica drammatica dei rosanero. Il tecnico però ve-
de il bicchiere mezzo pieno: «Volevo mettere in difficoltà la fisicità della difesa del Genoa con giocatori di movimento, a volte ci siamo riusciti altre no. Poi ho inserito Boselli per dare più profondità, quella che ci era mancata fino a quel momento. Non credo che ci siano state tante occasioni nemmeno dalla parte degli avversari. Va detto che Miccoli e Ilicic non sono ancora al top. Il mio compito è recuperali al meglio perché con loro ci salviamo. Sono convinto che abbiamo fatto un passo avanti. Con calma ce la faremo a venire fuori da questa situazione». Malore Un po’ di apprensione
per il Genoa a fine gara. Granqvist negli spogliatoi ha accusato un lieve malore. Il difensore è stato portato in ospedale per alcuni controlli, non desta preoccupazioni ma è rimasto sotto osservazione tutta la notte. Ballardini accetta il pari, anche se un pizzico di rammarico c’è. «Potevano fare di più per centrare la vittoria, avevamo la possibilità di uscire meglio in certe situazioni. Però va dato atto anche al Palermo che ha fatto una battaglia perché era un passaggio importante per loro, erano motivati e ci hanno reso le cose molte difficili». Il Genoa recrimina per un rigore non dato per un fallo in area di Garcia su Rossi. Ballardini stempera gli
animi: «Il rigore c’è, però obiettivamente era difficile vederlo dal vivo. La dinamica poteva trarre in inganno l’arbitro, obiettiva mente non era così evidente da vedere. La parata di Frey su Boselli? A Boselli saremo sempre grati (ricordando il suo gol nel derby con la Sampdoria del 2011, ndr)». Proprio Frey ha salvato il risultato per il Genoa: «Boselli? La dinamica è stata talmente veloce che ho visto poco e mi sono buttato. Siamo contenti, è un punto importante perché fuori casa e soprattutto a Palermo. Così siamo riusciti a staccare i rosanero e salire più in alto possibile per salvarci al più presto». © RIPRODUZIONE RISERVATA
I tecnici Ballardini e Malesani ANSA
MIGLIORE h 6,5 ILSORRENTINO
Bella uscita su Borriello, tutto solo. Rimedia su altri errori difensivi, sempre pronto.
MUNOZ 6,5 Salva su Bertolacci, sempre reattivo, cerca anche la spinta sulla fascia. VON BERGEN 6 Controlla bene Borriello, appare solido e sicuro. ARONICA 5 Più di una indecisione. Già ammonito, si inventa un inutile fallo in attacco e lascia la squadra in 10 nel suo miglior momento. GARCIA 5,5 Rischia di provocare il rigore su Rossi dopo esserselo fatto sfuggire, ma è graziato. Più consistente nella ripresa. BARRETO 5,5 Si mantiene arretrato, non offre sponde nella manovra. (Dossena s.v.) RIOS 6 Al 19’ della ripresa supera per la prima volta la linea di metà campo. Fa il mastino ma è il simbolo di un Palermo timoroso. KURTIC 5,5 Manca l’azione offensiva, costretto da Kucka a rimanere defilato. ILICIC 5,5 Porta avanti la palla, ma non fa mai l’ultimo passaggio e si perde con tiri da lontano. Una sola cosa bella, l’assist a Boselli. (Formica s.v.) FABBRINI 5 Veloce sulla destra, ma la sua azione è solitaria, perde sempre il tempo per il passaggio. BOSELLI 6 Entra e dopo pochi minuti si libera per il gol, ma centra Frey. MICCOLI 6 Si muove tanto, ma i passaggi non arrivano o sono... cross alti che finiscono nelle grinfie dei difensori. «Strangolato» ma indomito. All. MALESANI 5,5 Deve barcamenarsi tra l’esigenza di vincere e quella di non rischiare troppo. Oscilla un po’ troppo sulla prima.
GENOA 6 FREY 6,5 Un pizzico di fortuna, ma anche grandi riflessi sul bolide di Boselli, poi un’uscita da «libero» sulla tre quarti su Miccoli. GRANQVIST 6 Nessun pericolo dalla sua zona, anche se lì in molte azioni si sposta Miccoli. PORTANOVA 6,5 Chiude tutti i buchi, salva su Miccoli e in qualche occasione cerca anche il gol con i colpi di testa. MORETTI 6 Chiude la sua fascia sinistra, da cui arriva solo un cross. MIGLIORE h 6,5 ILROSSI
Un po’ fuori dall’azione nel primo tempo, ma si fa vedere al momento giusto per il rigore negato e poi fa un gran lavoro di copertura. (Pisano s.v.)
KUCKA 6 Guida la manovra e comanda a centrocampo, ma gli manca la conclusione vincente. MATUZALEM 5,5 Non brilla e rischia molto con il brutto fallo che gli procura l’ammonizione. (Bovo s.v.) VARGAS 6 Tocchi deliziosi, ma poche volte efficaci, comunque buon controllo del centrocampo. (Immobile s.v.) ANTONELLI 6 All’inizio arretra molto per controllare Fabbrini, ma quando decide di buttarsi in avanti diventa davvero pericoloso. BERTOLACCI 5 Appare sperduto nella manovra d’attacco. BORRIELLO 5 Solo davanti a Sorrentino, gli butta il pallone fra le braccia. Poche volte riesce a liberarsi, ma i tiri non sono pericolosi. All. BALLARDINI 5,5 È un Genoa «vorrei ma preferisco stare tranquillo». E con l’uomo in più aspetta 9 minuti per mettere dentro Immobile. GLI ARBITRI ORSATO 5,5 Penalizzato dall’episodio del rigore mancato su Rossi. Interventi decisi sul gioco duro, forse Matuzalem meritava il rosso. Nicoletti 6-Tonolini 6; Rizzoli 6-Baracani 5,5
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l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER
ono tre gli Ottomila che S non sono ancora stati saliti d'inverno: il K2, il Nanga Parbat e il Broad Peak, sul quale dovrebbe essere tuttora in corso un tentativo da parte di una forte spedizione polacca, già giunta una volta fino a 300 metri dalla vetta. Tutte e tre queste montagne sorgono in Pakistan. Non sono paragonabili per difficoltà. Le prime due sono nettamente più impegnative. Il K2 è molto più alto, 8611 metri. Ma il Nanga Parbat (8125 m), che al contrario degli altri 8000 pakistani non fa
lottaSalvezza
re punti nelle ultime tre partite, contro avT versari di pari lignaggio: il Palermo, che ultimo era e ultimo è rimasto, ha un piede nella fossa della Serie B. Raggranellati 20 miseri punti in 26 giornate, gli restano 12 turni per metterne assieme altrettanti e raggiungere quota 40, dove la salvezza è garantita. E’ possibile che si stia al sicuro a 39 o 38, ma la sostanza del discorso non cambia: il Palermo — che fin qui ha viaggiato alla bassa velocità di 0,76 punti a gara — dovrebbe raddoppiare l’andatura, iniziare a marciare alla media di oltre un punto e mezzo a incontro. In tutta onestà, non si capisce come possa riuscirvi, ci vorrebbe un miracolo. Oggi come oggi il tifoso palermitano deve compiere un atto di fede. Alberto Malesani, che ha sostituito Gian Piero Gasperini sulla panchina rosanero, non ha impresso la svolta. Col «Male» al timone, tre pareg-
La delusione dei giocatori del Palermo LAPRESSE
parte del Karakorum ed è invece l'ultima propaggine dell’Himalaya, è circondato da valli più basse. Così i suoi campi base stanno ad altitudini meno elevate. Ciò significa che le sue pareti hanno uno sviluppo superiore. La parete sud, quella del versante Rupal, è la più alta del mondo. In questo inverno sono state quattro le spedizioni che hanno cercato di salire il Nanga Parbat. Nessuna è andata molto in alto. E purtroppo c'è da registrare anche una disgrazia. Il francese Joel Wischnewski, impegnato in un azzardato tentativo di solitaria sulla parte più a Est della enorme bastionata Rupal, è disperso da due settimane. Le ricerche, in apparenza tardive, non hanno trovato sue tracce.
laPuntura
PALERMO, ORA SI METTE PROPRIO MALE DEVE RADDOPPIARE LA MEDIA PUNTI... di SEBASTIANO VERNAZZA
NANGA PARBAT, GLI ULTIMI FALLIMENTI DIMOSTRANO IL VALORE DI MORO
gi di fila: gli 1-1 col Pescara e col Chievo, lo 0-0 col Genoa di ieri sera. Conquistati tre punti contro tre concorrenti per un posto al sole in Serie A. Nessuna sconfitta, certo, ma nessuna vittoria, e coi pareggini non ci si salva. Quella di ieri col Genoa era una specie di penultima chiamata, scontro diretto cruciale. Appuntamento semi-fallito e non si può escludere nulla, neppure che Maurizio Zamparini rimescoli il minestrone, richiami Gasperini o scritturi un nuovo allenatore, però diciamola tutta: ci vorrebbe Batman per correggere un destino che sembra scritto. Tanto vale tenersi Malesani. Decisive per i rosanero le prossime due partite, contro Torino e Siena: per alimentare la fiammella della speranza, servono 4 punti; al di sotto di questa soglia i piedi nella fossa diventeranno due. La partita della Favorita ha lasciato la lotta salvezza così com’era, col Palermo autorevole candidato alla retrocessione, nove anni dopo il ritorno in Serie A, e col Genoa in costante risalita. Dal giorno in cui Davide Ballardini ha preso il volante rossoblù la situazione si è aggiustata: 9 punti in 5 partite, alla media di 1,80 a gara, ritmo da alta classifica. Opposte tendenze. Enrico Preziosi è riuscito laddove Zamparini ha per ora fallito: il Genoa ha «strambato», ha preso il vento giusto; il Palermo rimane in balia dei flutti. Il Pescara giocherà domani nel posticipo con la Lazio. Oggi è il grande giorno dell’altra penultima, il Siena, atteso allo Juventus Stadium. Attenzione, il Siena — in questo mese di febbraio — ha bastonato l’Inter e la Lazio e, Balotelli escluso, ha esibito l’attaccante più interessante arrivato col mercato di gennaio: ci riferiamo a Innocent Emeghara, nigeriano naturalizzato svizzero. In teoria oggi pomeriggio a Torino non c’è storia, Siena agnello sacrificale sull’altare della voglia di riscatto della Juve dopo la sconfitta con la Roma. In realtà la squadra di Beppe Iachini è in forte ascesa e non ci stupiremmo se la Juve facesse più fatica del previsto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
di ROBERTO PELUCCHI
f Gigi Buffon scommette su Monti per le elezioni e voterà da una tabaccheria di Parma.
di PIERANGELO MOLINARO
on c’è solo Inter-Milan. E’ in corso un altro N derby da brividi sul filo dei 100 all’ora per arrivare ad un trofeo che nessun sciatore azzurro nella storia ha mai alzato al cielo: la Coppa del Mondo di discesa. Sceglieteli voi i colori delle maglie, perché in pista i nostri si lanciano con la stessa tuta, quella azzurra. Christof Innerhofer (foto AP) e Dominik Paris. Ora in testa alla classifica della specialità c’è il norvegese Svindal, ma nelle due discese che ancora mancano alla fine della stagione, sabato prossimo a Kvitfjell, in Norvegia e quella delle finali di Lenzerheide, in Svizzera il 13 marzo, sarà lotta sino all’ultimo curva, una lotta dove pure un fuoriclasse come Aksel rischia di rimanere stritolato. I tre nell’attuale classifica sono racchiusi in soli 15 punti, un’inerzia visto che a disposizione ce ne sono ancora 200. Allo scoccare dell’ultimo quarto d’ora della partita Inner è in vantaggio 3-2 su Paris e in questo derby non c’è possibilità di chiudersi in difesa. Comunque, anche se non tifiamo per uno o l’altro, noi italiani possiamo gonfiare il petto perché il risultato dell’altra partita, Italia-Resto del Mondo, è già 5-2, quindi siamo ormai irraggiungibili. Non abbiamo mai avuto una generazione di sciatori tanto forte e
completa. Perché se Innerhofer è il re indiscusso delle curve ghiacciate, Paris non ha uguali al mondo quando si tratta di tenere gli sci piatti sulla neve. E quest’ultimo ha soli 23 anni, età da lattante per un discesista, eppure già vincente anche se gli allenatori continuano ad affermare che la sua maturazione e la costruzione tecnica e atletica è lontana dall’essere completata. Anche alla luce della vittoria ottenuta da Innerhofer ieri a Garmisch, sembra davvero striminzito per questa squadra il bottino del solo argento di Paris ai Mondiali di Schladming. Ma non è solo merito loro. Una vittoria in discesa vive una preparazione lunga una settimana. Ci sono le intuizioni degli atleti, sul dove e come affrontare i passaggi della pista, ma anche un grande lavoro alle loro spalle di allenatori e skiman. I primi studiano gli avversari in prova per intuire le linee migliori, i secondi fanno ricorso alle più sofisticate tecnologie per capire sino in fondo la neve e rendere gli attrezzi più veloci. Un lavoro di squadra in cui quest’anno il gruppo guidato da Gianluca Rulfi non ha sbagliato un colpo. Ma attenzione, nella lotta a due c’è un’incognita, un possibile terzo incomodo e non si tratta di Svindal, ma Werner Heel, il loro compagno di squadra. Il prossimo fine settimana si va sulle nevi fredde di Kvittfjell, la pista dove si è rivelato. Sarà azzurro anche l’ago della bilancia? © RIPRODUZIONE RISERVATA
ilCommento
Dopo le Coppe facciamo vedere il salto di qualità Pienone nel Derby, giovani talenti, buoni tecnici: non combattiamo a mani nude
di STEFANO FROSINI
Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy: linea verde al Milan ANSA di LUCA CALAMAI
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
FRANCESCO VITUCCI Allenatore Varese basket
Ma che Paese siamo se, nonostante la «gabbia» e il mega palasport a Desio, non ci si può liberamente godere una partita di basket?
M. CASTROGIOVANNI
LA VITTORIA DI INNERHOFER CONFERMA MAI AVUTA UNA GENERAZIONE COSI’!
© RIPRODUZIONE RISERVATA
laVignetta
@CoachVitucci
laDiscesa
Penso che toccherà di nuovo a Simone Moro tentare di arrivare in vetta al Nanga a inizio 2014. Questa volta ha deciso di non fare spedizioni invernali. Ma non credo che si lascerà scappare l'occasione di ritentare questo sogno. Per lui possibile. Ha già saputo salire in prima invernale altri tre Ottomila (Shisha Pangma, Makalu e Gasherbrum II). E quello fallito un anno fa al Nanga è stato un bellissimo tentativo. Fatto insieme al russo-kazako Denis Urubko, fortissimo compagno di cordata. Il valore di quanto Simone e Denis hanno saputo fare è dimostrato proprio dai fallimenti registrati nei giorni scorsi.
Azzurro di rugby
Grazie a tutti per continuare a seguirci faremo di tutto per alzare la testa, c’è tanta amarezza, ma non finisce qui questo lo dico col cuore @castrito81
GERAINT THOMAS Olimpionico di ciclismo su pista
Che bello vedere i ragazzi del rugby Galles vincere anche a Roma... Un’altra bella vittoria prima dello scontro degli scontri... @GeraintThomas86
FLAVIA PENNETTA Campionessa di tennis
Finalmente sono arrivata al mio torneo preferito ACAPULCO!!! @flavia_pennetta
opo aver spaventato l’EuD ropa con risultati di grande effetto il calcio italiano deve alzare l’asticella e dimostrare che anche la serie A è un torneo da «copertina». E’ una sfida che non combattiamo a mani nude. Prendete Inter-Milan. In questo momento non è un derby-scudetto eppure porterà 80.000 persone a San Siro, verrà trasmesso in diretta in ogni angolo del mondo e vedrà protagonisti in campo cinque-sei talenti che abbiamo solo noi. Provate a sommare il valore di mercato di Balotelli, El Shaarawy, Niang, De Sciglio e Kovacic, date un’occhiata alla loro data di nascita e sorridete. Se la nostra azienda calcio saprà gestire tanta ricchezza, proponendo a esempio stadi degni del Duemila, torneremo presto a essere un riferimento per tutti. Il materiale umano, quello che di solito fa la differenza, lo abbiamo in quantità industriale. A Milano e anche in altre piazze, pensate a Lamela, Jovetic, Pogba solo per fare dei nomi. Restiamo alla volata Champions. Tema intrigante. Il Milan in questo momento è la squadra più forte, la Fiorentina (che giocherà martedi il derby contro il Bologna causa neve) la più divertente, la Lazio la più quadrata, l’Inter la più misteriosa. Un’analisi che è anche un specie di griglia di partenza per questo emozionante sprint finale. Il derby però potrebbe far saltare per aria queste valutazioni. Di sicuro, per la squadra di Stramaccioni è una specie di ultima chiamata. Passiamo alla zona scudetto. La Juve, che non è riuscita a scappare via quando pronostici e calendario erano tutti dalla sua parte, ha l’opportunità di allungare ora che la strada (causa impegni Champions) doveva essere tutta in salita. Così va il calcio. Il calendario propone
oggi Juve-Siena, domani Udinese-Napoli e venerdì 1 marzo Napoli-Juve. Può essere il passaggio chiave del torneo. La squadra di Conte ha quattro punti di vantaggio. Quale sarà la classifica alla vigilia della sfida del San Paolo? Se i bianconeri allungano lo scontro diretto rischia di perdere valore. Napoli-Juve quindi si comincia a giocare nelle prossime 48 ore. Sulla carta Buffon e compagni dovrebbero volare via tranquilli ospitando il Siena ma nel 2013 i bianconeri in casa hanno perso con la Samp e pareggiato con il Genoa. Cioè, hanno sofferto contro avversarie di basso-medio profilo. Difficile che si arrivi al «terzo indizio», Conte manderà in campo sicuramente una Juve affamata, stile Champions. A proposito, nel progetto di rilancio del calcio italiano, c’è un aspetto che merita di essere sottolineato: forse in serie A non avremo i giocatori più forti d’Europa ma sicuramente abbiamo tecnici di valore assoluto. Come livello medio i nostri allenatori sono superiori a quelli che lavorano nella Liga, in Premier e in Bundesliga. Lo hanno dimostrato anche nell’ultimo turno di Coppe. Un altro mattoncino di cui andare orgogliosi. Torniamo alla corsa scudetto. Il Napoli sarà di scena a Udine. Campo trappola. La partita nasce su un tema facile, facile: chi romperà prima il digiuno tra Cavani e Di Natale? Nelle settimane scorse fior di bomber hanno indicato nel Matador l’unico in grado di rimettere in discussione la supremazia della Juve. Quindi tocca a Cavani tenere in piedi i sogni del Napoli ritrovando l’antica ispirazione che lo ha portato a dominare la classifica dei cannonieri. La squadra di Mazzarri ora che è uscita dall’Europa avrà il vantaggio di poter vivere senza distrazioni questo finale di campionato. Ma il 2 di marzo ci sarà ancora spazio per simili calcoli? © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA
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a
SAMPDORIA (3-5-2)-CHIEVO (5-3-2) oggi ore 12.30
G
PARTITE V N P
FREY
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GASTALDELLO KRSTICIC ROMERO
RETI F S
JUVENTUS 55 25 17 4 4 50 17 NAPOLI 51 25 15 6 4 46 21 MILAN 44 25 13 5 7 44 31 LAZIO 44 25 13 5 7 35 29 INTER 43 25 13 4 8 40 33 FIORENTINA 42 25 12 6 7 45 30 CATANIA 39 25 11 6 8 32 30 ROMA 37 25 11 4 10 51 45 UDINESE 36 25 9 9 7 35 34 PARMA 32 25 8 8 9 31 33 TORINO (-1) 31 25 7 11 7 29 28 SAMPDORIA (-1) 29 25 8 6 11 31 30 CHIEVO 29 25 8 5 12 26 40 CAGLIARI 28 25 7 7 11 28 41 ATALANTA (-2) 27 25 8 5 12 22 35 BOLOGNA 26 25 7 5 13 33 35 GENOA 26 26 6 8 12 26 37 SIENA (-6) 21 25 7 6 12 27 34 PESCARA 21 25 6 3 16 20 51 PALERMO 20 26 3 11 12 22 39 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
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ICARDI
PALOSCHI
12
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2
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DAINELLI
PUGGIONI
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ACERBI
13 JOKIC
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STENDARDO
CARMONA
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RAIMONDI
GIORGI
CONSIGLI
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BRADLEY
PIRIS
LAMELA
15 PJANIC
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LIVAJA OSVALDO
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BALZARETTI
ARBITRO DE MARCO Assistenti Preti–Musolino IV Grilli Add Calvarese (1) Giancola (2) PREZZI da 15 a 205 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2
ATALANTA p. 27
ROMA p. 37
PANCHINA 88 Ujkani, Provedel, 33 Papp, 17 Sampirisi, 93 Dramè, 12 Cesar, 7 Seymour, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 10 Luciano, 31 Pellissier, 11 Samassa. ALLENATORE Corini. BALLOTTAGGI Guana-Hetemaj 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Dramé, Jokic, Cofie, Hetemaj. INDISPONIBILI Sardo (10 giorni), Stoian (5 giorni), Squizzi (3 giorni), Spyropoulos (3 giorni). ALTRI Farkas, Hauche.
PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 22 Contini, 3 Lucchini, 5 Scaloni, 8 Radovanovic, 44 Cazzola, 9 Troisi, 23 Brienza, 11 Moralez, 91 De Luca, 20 Budan. ALLENATORE Colantuono. BALL. Livaja-Brienza 60-40%, Raimondi-Scaloni 55-45%. SQUAL. Del Grosso (1). DIFF. Cazzola, Cigarini, Consigli, De Luca, Moralez. INDISP. Capelli (30 gg), Marilungo (st. finita), Ferri (10 gg), Cigarini (10 gg), Bellini (10). ALTRI Gagliardini, Milesi, Palma, Parra.
PANCHINA 1 Lobont, 13 Goicoechea, 11 Taddei, 46 Romagnoli, 27 Dodò, 7 Marquinho, 20 Perrotta, 47 Lucca, 77 Tachtsidis, 17 Lopez. ALLENATORE Andreazzoli. BALLOTTAGGI Florenzi-Marquinho 60-40%. SQUALIFICATI Totti (1), De Rossi (1). DIFFIDATI Bradley, Balzaretti, Destro, Osvaldo, Piris. INDISPONIBILI Destro (30 giorni), Castan 40 giorni). ALTRI Svedkauskas.
7
2 4
QUOTE
le reti incassate da Puggioni in 5 presenze, 1 sola volta imbattuto
1 2.90
X 3.35
2 2.35
3
le presenze in B con una rete segnata per Osvaldo con l'Atalanta, squadra che l'ha lanciato in Italia
SE LA T
6
26
16
LUCARELLI
PAROLO
AMAURI
VALDES
PALETTA
9
BELFODIL
17
MARCHIONNI
CODA
ALVAREZ
13 IZCO
19
BERGESSIO CASTRO
9
32
31
KEKO
11
10
29
È SEMPRE
22
GOBBI
1
MARQUINHOS
CHIEVO p. 29
18
PAVARINI
3
FLORENZI
SAMPDORIA p. 29
X 3.25
21
ANDUJAR
3 SPOLLI,
LODI
12
GOMEZ
7
MARCHESE
BIABIANY
4 La Samp punta
ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Galloni La Rocca IV Iannello Add Pinzani (1) Roca (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 5
PARMA p. 32
CATANIA p. 39
PANCHINA 83 Mirante, 91 Bajza, 2 Ampuero, 3 Maceachen, 28 Benalouane, 5 Mesbah, 4 Morrone, 77 Ninis, 14 Strasser, 87 Rosi, 17 Palladino, 21 Sansone. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Amauri-Rosi 55-45%, Gobbi-Mesbah 60-40%, CodaBernalouane 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFF. Galloppa, Coda, Sansone. IND. Galloppa (30 giorni), Mariga (15 giorni), Santacroce (da val.). ALTRI De Angelis, Anacoura, Ferrari, Arteaga, Boniperti.
PANCHINA 1 Frison, 31 Terracciano, 2 Potenza, 6 Legrottaglie, 5 Rolin, 24 Ricchiuti, 30 Salifu, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Bellusci-Legrottaglie 60-40%, Keko-Salifu 60-40%. SQUALIFICATI Biagianti (1). DIFFIDATI Bellusci, Barrientos. INDISPONIBILI Barrientos e Almiron (10 giorni), Capuano (5 giorni), Cani (10 giorni), Sciacca (30 giorni). ALTRI Augustyn.
QUOTE 1 2.05
MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 15 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan) 9 RETI Denis (3) (Atalanta); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli); Totti (1) (Roma) 8 RETI Cassano (Inter); Hernanes (1) (Lazio); Icardi (Sampdoria) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Bianchi (2) (Torino) 6 RETI Diamanti (3) (Bologna); Giovinco (1), Matri e Vucinic (1) (Juventus) 5 RETI Gabbiadini (1) e Kone (Bologna); Gomez (Catania); Thereau (Chievo); Rodriguez (2) (Fiorentina); Immobile (Genoa); Pirlo e Vidal (2) (Juventus); Ilicic e Miccoli (1) (Palermo); Amauri (1) e N. Sansone (Parma)
PROSSIMO TURNO 27a giornata Venerdì 1 marzo, ore 20.45 NAPOLI-JUVENTUS (0-2) Sabato 2 marzo, ore 20.45 MILAN-LAZIO (2-3) Domenica 3 marzo, ore 15 TORINO-PALERMO (ore 12.30) (0-0) BOLOGNA-CAGLIARI (0-1) CATANIA-INTER (0-2) FIORENTINA-CHIEVO (1-1) PESCARA-UDINESE (0-1) SAMPDORIA-PARMA (1-2) SIENA-ATALANTA (1-2) ROMA-GENOA (ore 20.45) (4-2)
X 3.20
4
2 3.65
I NUMERI
0 su Sansone
le vittorie del Catania nei cinque precedenti in Serie A in casa del Parma, dove ha colto tre pareggi e perso due volte
le reti segnate in campionato da Lodi, tutte su palla inattiva: 1 su rigore e 3 su punizione
11
PASQUALE
11 DOMIZZI
25 PADELLI
5 DANILO
17 BENATIA
MAGGIO
7
24
BADU
10 DI NATALE
3 ALLAN
24
37
MURIEL
PEREYRA
85
INSIGNE
17 HAMSIK
7 CAVANI
14 CAMPAGNARO
BEHRAMI
88
28 CANNAVARO
INLER
18
8
contro l’ex Corini Alle 12.30 arriva il Chievo: Rossi cerca il terzo successo di fila in casa. Rischio neve al Ferraris
FILIPPO GRIMALDI GIANCARLO TAVAN
UDINESE (3-5-1-1)-NAPOLI (3-4-1-2) domani ore 19 26
1
DE SANCTIS
5 BRITOS
ZUNIGA
BASTA
ARBITRO DAMATO Assistenti Posado–Dobosz IV Liberti Add Giannoccaro (1) Massa (2) PREZZI da 20 a 130 TV Sky Sport 1, Calcio 2 e SuperCalcio; Mediaset Premium Calcio e Calcio 1
Più timori che certezze, nella testa di Delio Rossi, alla vigilia dell’appuntamento con il Chievo che per il tecnico sampdoriano nasconde molte incognite. Prima fra tutte, l’orario: «Non credo che sia giusto vendere l’anima al diavolo», nel nome di un calcio che oggi non c’è più, senza anticipi, nè posticipi. E qui c’è tutta l’antipatia dell’allenatore (oggi sostituito in panchina dal suo vice Limone) per l’orario della gara di oggi. Ma non è tutto: Rossi, che ritrova Palombo (ma quest’ultimo potrebbe partire dalla panchina, dopo lo stop per infortunio), vuole dai suoi la massima concentrazione alla ricerca del terzo successo interno consecutivo (dopo quelli con Pescara e Roma) che manca da tre anni.
UDINESE p. 36
NAPOLI p. 51
PANCHINA 93 Pawlowski 6 Faraoni 34 Gabriel Silva 75 Heurtaux 52 Merkel 22 Campos Toro 94 Zielinski 15 Rodriguez, 13 Ranegie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Muriel-Maicosuel 60-40%, Badu-Campos Toro 70-30%. SQUALIFICATI Angella. DIFFIDATI Maicosuel, Di Natale, Pinzi, Domizzi, Allan. INDISPONIBILI Lazzari (3 settim.), Pinzi (3 settim.), Brkic (7 gg) . ALTRI Scuffet, Baldassin, Marsura, Reinthaller, Berra.
PANCHINA 22 Rosati, 6 Rolando, 16 Mesto, 4 Donadel, 20 Dzemaili, 27 Armero, 13 El Kaddouri, 29 Pandev, 9 Calaiò. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Maggio-Mesto 55-45%, Zuniga-Armero 55-45%, Insigne-Pandev 55-45%. SQUALIFICATI Colombo (1). DIFFIDATI Pandev, De Sanctis, Calaiò, Gamberini. INDISPONIBILI Gamberini (da valutare). ALTRI Grava, Rinaudo, Radosevic.
Sansone pensaci tu Per farcela,
149
dovrebbe affidarsi (oltre a Icardi) ancora all’ex granata, protagonista di un avvio super: due gare e 110 minuti gio-
QUOTE 1 2.90
X 3.35
2 2.35
C
PORTALA D
14 BELLUSCI
10
24
BURDISSO
48
PARMA (3-5-2)-CATANIA (4-2-3-1) oggi ore 15
13
STEKELENBURG
29
PANCHINA 1 Da Costa, 32 Berni, 8 Mustafi, 13 Berardi, 17 Palombo, 7 Castellini, 4 Rodriguez, 15 Poulsen, 11 Munari, 21 Soriano, 23 Eder, 10 Maxi Lopez. ALL. Limone (Rossi squalificato). BALLOTTAGGI Rossini-Palombo 60-40%, Sansone-Eder 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Romero, Poli, Eder, De Silvestri. INDISPONIBILI Maresca (15 giorni), Gavazzi (90 giorni). ALTRI Austoni, Renan, Falcone, Savic.
I NUMERI
i pareggi registrati nei 30 precedenti nella Serie A a girone unico tra Udinese e Napoli in casa dei friulani, con 11 vittorie dei padroni di casa e 4 degli ospiti
19 DENIS
COFIE
QUOTE
15
TOROSIDIS
88
ARBITRO ABBATTISTA Assistenti Passeri Bianchi IV Faverani Add Tagliavento (1) Gavillucci (2) PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio
1 1.95
le reti realizzate di testa in questo campionato dalla Roma, la leader in questa particolare classifica, davanti a Siena e Fiorentina a quota 11
BONAVENTURA
BIONDINI
DE SILVESTRI
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
BRIVIO
35
13
19
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
4
77
10
CANINI
L. RIGONI
SANSONE THÈRÈAU
28
ANDREOLLI
16
OBIANG
ROSSINI
3
GUANA
98
POLI
28
22
5
16
COSTA
Classifica PT
21
3
GIORNATA SQUADRE
2 ESTIGARRIBIA
ATALANTA (4-4-2)-ROMA (3-5-2) oggi ore 15
le reti realizzate in Serie A da Antonio di Natale con la maglia dell'Udinese
Gianluca Sansone, 25 anni, è arrivato a gennaio alla Samp dal Torino LIVERANI
cati, con un gol e due assist. Contro il tabù Il Chievo vuole in-
vece dare continuità al pareggio con il Palermo, inseguendo un risultato positivo a Genova e cercando di andare contro una tradizione tutt’altro che favorevole. I gialloblù ritrovano Luca Rigoni in mezzo al campo. Il modulo dovrebbe prevedere una difesa a cinque. Sarà una gara speciale per l’allenatore Eugenio Corini, ex della partita, che ha debuttato come tecnico in A proprio all’andata contro i blucerchiati. «Da allora abbiamo fatto un percorso importante, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga. Undici punti da conquistare possono essere tantissimi. Per questo puntiamo a portare a casa qualcosa di importante anche dalla trasferta di Marassi». Rischio neve Sulla sfida del Fer-
raris pesa inoltre anche l’incognita maltempo: ieri sera è stato diramato in Liguria lo stato di allerta meteo per neve (livello 1, il più basso) sino alla mezzanotte odierna: nessun problema, comunque, dopo i primi fiocchi caduti in città. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
CAGLIARI (4-3-1-2)-TORINO (4-2-4) oggi ore 15 8 AVELAR
4 13 1 AGAZZI
5
15 ROSSETTINI
CERCI
DARMIAN
COSSU
27
BARRETO
EKDAL
14 PISANO
GLIK
6
14
OGBONNA
GAZZI
86
17
BIRSA
MASIELLO
17
ASAMOAH
BELMONTE
1 GILLET
1
32
19
21
MATRI
BONUCCI
PIRLO
15
12
88
77
33
26
18
RUBIN
LICHTSTEINER
ARBITRO CELI Assistenti Altomare Crispo IV Rubino Add Russo (1) Ciampi (2) PREZZI da 25 a 75 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 1
CAGLIARI p. 28
TORINO p. 31
JUVENTUS p. 55
SIENA p. 21
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 32 Casarini, 21 Dessena, 22 Cabrera, 18 Nenè, 51 Pinilla. ALLENATORE Pulga-Lopez. BALLOTTAGGI Rossettini-Ariaudo 70-30%; Ekdal-Dessena 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cossu, Nenè, Murru. INDISPONIBILI Thiago Ribeiro (5 giorni). ALTRI Anedda, Eriksson, Del Fabro, Murru, Piredda.
PANCHINA 35 Coppola, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 2 Rodriguez, 15 Caceres, 4 Basha, 33 Brighi, 29 Menga, 19 Stevanovic, 93 Diop. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI Vives-Brighi 60-40%, Birsa-Stevanovic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cerci, Jonathas, Meggiorini e Rodriguez. INDISPONIBILI Bakic (da valut.), Jonathas (7 giorni), Meggiorini (2 giorni), Santana (4 gg). ALTRI A. Gomis, Barbosa, Bakic, Santana, Meggiorini, Jonathas.
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 23 Vidal, 39 Marrone, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 33 Isla, 9 Vucinic, 27 Quagliarella, 18 Anelka. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Giovinco-Vucinic 70-30%; Matri-Anelka 60-40%; Pogba-Vidal 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Vidal, Pirlo, Matri. INDISPONIBILI Pepe (60 giorni), Bendtner (60 giorni), Caceres (sette giorni), De Ceglie (20 gg). ALTRI nessuno.
PANCHINA 12 Farelli, 88 Marini, 3 Uvini, 24 Paci, 7 Valiani, 16 Verre, 70 Mannini, 23 Agra, 9 Paolucci, 81 Bogdani, 99 Pozzi. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Belmonte- Valiani 60-40%. SQUALIFICATI Vitiello (10/05/2013), Terzi (10/03/2013). DIFFIDATI Rosina, Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani. INDISPONIBILI Angelo (7 giorni), Vergassola (7 giorni). ALTRI Rosseti, Ze' Eduardo, Calello, Matheu, Grillo, Marini.
QUOTE X 3.10
2 3.40
7,06
QUOTE
la media voto stratosferica di Cerci nelle ultime otto giornate
1 1.17
TUA PASSIONE
X 6.75
PEGOLO
FELIPE
ARBITRO PERUZZO Assistenti Lo Cicero–Cariolato IV Petrella Add Valeri (1) Palazzino (2) PREZZI si gioca a porte chiuse TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4
1 2.20
I risultati della 6a giornata campionato Primavera. GIRONE A Novara-Livorno 1-1, Fiorentina-Sampdoria 4-1, Pro Vercelli-Grosseto 2-0. Rinviate Genoa-Cagliari, Torino-Empoli, ParmaJuventus e Spezia-Siena. Class. prime posizioni Juventus 44*, Fiorentina 38, Torino 37**. GIRONE B Udinese-Brescia 2-0, Verona-Cesena 0-0. Rinviate Milan-Atalanta, SassuoloChievo, Cittadella-Inter, Bologna-Modena, VaresePadova. Class: Atalanta 45*, Inter 38*, Chievo* e Milan* 37. GIRONE C Palermo-Bari 5-0, Roma-Catania 2-2, Napoli-Lazio 0-1, LancianoTernana 1-3, PescaraVicenza 0-0. Oggi CrotoneReggina. Ascoli-Juve Stabia rinv. Class: Catania 40, Napoli 39*, Lazio e Palermo 38. N.B.: Ogni * una gara in meno.
25
TERLIZZI
14
SESTU DELLA ROCCA
GIOVINCO
POGBA
BARZAGLI
10
TEIXEIRA
BOLZONI
ROSINA
EMEGHARA
6
36
27
MARCHISIO
BUFFON
Il Palermo ne fa 5 al Bari, la Lazio sbanca Napoli
86
8
PELUSO
PRIMAVERA
22 13
25
VIVES
10
SAU
20
20
BIANCHI
7
CONTI
36
9
IBARBO
ASTORI
11 23
NAINGGOLAN
JUVENTUS (3-5-2)-SIENA (3-4-2-1) oggi ore 15
4
2 15
le reti di Emeghara nelle ultime tre giornate, un gol a Inter e Bologna, doppietta alla Lazio
4 21
DA BETTER.
40 GARGANO JUAN JESUS HANDANOVIC
1
17
8 PALACIO
RANOCCHIA
8
BOATENG
NOCERINO
18
BALOTELLI
MONTOLIVO
92
4
EL SHAARAWY
MUNTARI
99
KOVACIC
4
CONTE NON SI FIDA, MA LA JUVE È STRAFAVORITA
IL MILAN È PIÙ IN FORMA COLPACCIO INTER: SI PUÒ
1,17
3,00 «Il Siena non è il Real Madrid, ma per noi è la partita della vita. Se qualcuno pensa che sarà una passeggiata si sbaglia». Antonio Conte, Juventus. I bookie però lanciano la Juve a 1,17.
«Il Milan è favorito, anzi è superfavorito, perché ha appena battuto il Barça. Anche se poi vince il derby chi non lo è». Massimo Moratti. Il colpo dell'Inter contro i rossoneri paga 3,00.
LAZIO (4-5-1)-PESCARA (5-3-2) domani ore 21 19
3 DIAS
MARCHETTI
22
27 CANA
8 HERNANES
24 LEDESMA
9 99
ABBRUSCATO
FLOCCARI
15
CELIK
GONZALEZ
29
87
KONKO
CANDREVA
10
18
23
RIZZO
COSIC
4 CASCIONE
8 BJARNASON
INTER p. 43
MILAN p. 44
PANCHINA 27 Belec, 30 Carrizo, 26 Chivu, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 7 Schelotto, 19 Cambiasso, 11 Alvarez, 24 Benassi, 28 Pasa, 18 Rocchi ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Ranocchia-Chivu 55-45%, Kovacic-Cambiasso 55-45%. SQUAL. Pereira (1). DIFF. Palacio, Handanovic, Cambiasso, Ranocchia. INDISP. Milito e Mudingayi (stagione finita), Obi e Samuel (da valutare), Silvestre (20 giorni), Castellazzi (20). ALTRI Di Gennaro.
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 81 Zaccardo, 14 Salamon, 76 Yepes, 21 Constant, 77 Antonini, 12 Traoré, 23 Ambrosini, 19 Niang, 22 Bojan, 11 Pazzini. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI Abate-Constant 60-40%, NocerinoAmbrosini 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mexes, Zaccardo, De Jong, El Shaarawy. INDISP. De Jong (stagione finita), Didac Vilà (da valutare), Bonera (7 giorni), Flamini (5 giorni), Robinho (5 giorni). ALTRI nessuno.
QUOTE 1 3
X 3.40
2 2.30
6
MORLEO
21
28 BIANCHI ARCE
77 PERIN
15 BOCCHETTI
6 ZAURI
CURCI
1
CHERUBIN
5 ANTONSSON
11
33
GUARENTE
KONE
15
10
PEREZ
KRHIN
CUADRADO
AQUILANI
8
21
RODRIGUEZ
MIGLIACCIO
15
GILARDINO JOVETIC
23
4
10
DIAMANTI
22
20
LJAJIC
BORJA VALERO
SAVIC
23 PASQUAL
MOTTA
ARBITRO GUIDA Assistenti Rosi Paganessi IV Viazzi Add Bergonzi (1) Doveri (2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3
LAZIO p. 44
PESCARA p. 21
BOLOGNA p. 26
FIORENTINA p. 42
PANCHINA 1 Bizzarri, 95 Strakosha, 20 Biava, 17 Pereirinha, 23 Onazi, 38 Cataldi, 7 Ederson, 18 Kozak, 28 Saha, 50 Lombardi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Cana-Biava 60-40%, Gonzalez-Onazi 70-30%. SQUALIFICATI Ciani (1). DIFFIDATI Hernanes, Konko, Lulic. INDISPONIBILI Brocchi (stag. finita), Klose (30 giorni), Mauri (10 giorni), Stankevicius (15 giorni), Rozzi (5 giorni). ALTRI Cavanda, Diakite, Foggia, Zarate.
PANCHINA 32 Pelizzoli, 5 Capuano, 11 Modesto, 7 Sculli, 99 Caprari, 60 Caraglio, 22 Vukusic. ALLENATORE Bergodi. BALLOTTAGGI Cosic-Capuano 60-40%, Abbruscato-Caraglio 60-40%. SQUALIFICATI Blasi, Weiss, Zanon. DIFFIDATI Quintero e Celik. INDISPONIBILI D’Agostino (7 giorni), Sforzini (15 giorni), Togni (10 giorni), Quintero (7 giorni). ALTRI Chiaretti, Mbodi.
PANCHINA 25 Agliardi, 22 Lombardi, 43 Sørensen, 44 Naldo, 45 Carvalho, 20 Abero, 30 Pazienza, 6 Taider, 77 Pasquato, 19 Christodoulopoulos, 18 Gabbiadini, 9 Moscardelli. ALL. Pioli. BALL. Morleo-Sørensen 60-40%, Guarente-Taider 60-40%, KrhinGabbiadini 60-40%. SQUALIF. nessuno. DIFF. Antonsson, Garics, Kone, Motta, Taider. INDISPONIBILI Natali (20 giorni), Garics (3 giorni). ALTRI Stojanovic, Paponi, Pulzetti, Radakovic, Riverola.
PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 5 Compper, 6 Sissoko, 19 Llama, 92 Romulo, 27 Wolski, 30 Toni, 9 El Hamdaoui, 18 Larrondo. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Migliaccio–Sissoko 60-40%. SQUALIFICATI Pizarro (1). DIFFIDATI Jovetic, Tomovic, Borja Valero, Savic, Cuadrado, Pasqual. INDISPONIBILI Roncaglia (3 giorni), Mati Fernandez (3 giorni), Hegazi (60), Rossi (60), Camporese (3 mesi). ALTRI Capezzi.
QUOTE X 6.25
2 13
49
le vittorie in Serie A per Hernanes su 90 presenze, con 17 pareggi e 24 sconfitte
QUOTE 1 3.25
X 3.25
2 2.20
4
Torres cade in casa
2
ARBITRO ROMEO Assistenti Barbirati–Meli IV De Pinto Add Nasca (1) Add Pairetto (2) PREZZI da 10 a 100 euro TV Sky Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
1 1.20
DONNE
TOMOVIC
11
i precedenti di Aquilani in A contro il Bologna, con Juve, Roma e Milan (2): ha sempre pareggiato
i punti raccolti dal Siena nelle ultime 3 partite dove è imbattuto. In questa stagione ha fatto meglio solo dall'11a alla 14a con 4 risultati utili e 8 punti raccolti
Taccuino
40
17
le reti realizzate dal Torino nelle ultime 4 trasferte in casa del Cagliari, dove ha rimediato tre 0-0 perdendo solo il 16 marzo 2008, 0-1
7
le partite nelle quali Handanovic è rimasto imbattuto in questa stagione, su 23 presenze
3
BALZANO
2
ARBITRO MAZZOLENI Assistenti Niccolai Giordano IV Maggiani Add Banti (1) Gervasoni (2) PREZZI da 23 a 385 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Super Calcio; Mediaset Premium Calcio
BOLOGNA (4-3-2-1)-FIORENTINA (4-3-3) martedì ore 20 14
LULIC
RADU
26
gli stranieri schierati da Stramaccioni su un 31 giocatori impiegati. Seguono il Palermo con 22 e la Fiorentina con 20; per il Milan sono 15 su 28
32 ABBIATI
DE SCIGLIO
NAGATOMO
I NUMERI
5 MEXES
55
Le quote
0
17 ZAPATA
45
CASSANO
10
ABATE
10
14
KUZMANOVIC GUARIN
23
I NUMERI
20
ZANETTI
26
4
INTER (4-3-1-2)-MILAN (4-3-3) oggi ore 20.45
CON TE,
23
1 VIVIANO
(f.sal.) Primo k.o. stagionale per la Torres battuta dal Brescia, il Tavagnacco vince e incalza le sar de. I risultati della 22a giornata: La zio Firenze 0 4, Napoli Torino 7 1, Perugia Chiasiellis 2 3, Pordeno ne Mozzecane 1 0, Torres Bre scia 0 2 (diff. Rai Sport 2 domani, ore 17), Verona Tavagnacco 1 3. Rinviate Como Riviera di Roma gna e Mozzanica Fiammamonza. La classifica delle prime: Torres 59, Tavagnacco 58, Brescia* 49, Verona* 43, Napoli 36, Firenze 34. (ogni * una gara in meno).
CALCIO A 5
La 20a giornata (g.l.g.) Giocate le gare della 20a giornata. Venezia Montesilva no 1 1, Marca Rieti 5 3, Pesca ra Putignano 15 1, Napoli Lazio 2 2. Oggi (ore 18, diretta Rai Sport 1) Genzano Verona. Disp. venerdì: Asti Acqua&Sapone 4 4, Kaos Lu parense 7 2. La classifica delle pri me: Asti 52, Lazio 40, Luparense e Marca 37, Acqua&Sapone 34.
24
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
MONDO LA VISITA L’EX C.T. INVITATO IN INGHILTERRA
Capello agli inglesi: «Mi mancate In Russia problemi di linguaggio» L’allenatore ha parlato a Cambridge però frena su un approdo in Premier «Mi affascina ma sto bene dove sono» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
Il problema «comunicazione» continua a tormentare Fabio Capello: sembra uno scherzo del destino per il primo allenatore-manager del calcio italiano, formatosi alla scuola Milan-Fininvest degli anni Ottanta. In Inghilterra, l’intralcio fu la lingua di Shakespeare. A Mosca, è il
russo, aggravato dalla diversità dell’alfabeto: il cirillico. Capello ha confessato i suoi problemi in un incontro con gli studenti dell’Università di Cambridge. Il dialogo è stato reso pubblico ieri dal sito web del Daily Mail. Titolo: Capello apre ad un ritorno in Inghilterra: «Mi mancano la Premier e gli stadi pieni. In Russia i problemi di comunicazione sono peggiori».
Nostalgia inglese «La Premier League è assolutamente affascinante. Sono disponibile e lusingato all’idea di lavorare in questo campionato. Io e mia moglie ci siamo trovati benissimo in Gran Bretagna e mi manca il calcio inglese. Gli stadi sono sempre pieni, mentre in Russia sono metà vuoti. In Russia non è difficile allenare, ma è complicato trasmettere i concetti e le emozioni. Devo sempre affidarmi ad un traduttore. Prima delle gare vediamo i video e cerco di spiegare le situazioni di gioco ai calciatori, ma l’interprete scrive in cirillico e non sempre riesce a tradurre le mie sensazioni. In Pre-
mier mi sono sempre lamentato per una bassa percentuale di giocatori selezionabili per la nazionale, appena il 38%, ma in Russia è ancora peggio». Non esageriamo Queste dichiarazioni sono state interpretate come avviso ai naviganti: mi candido a tornare in Inghilterra. Manchester City, Chelsea e Arsenal hanno il quiz panchina e Capello potrebbe entrare nel radar di uno di questi club. Abbiamo intercettato l’allenatore italiano ieri mattina, mentre stava per salire sull’aereo che lo avrebbe riportato a Milano: «Chi mi conosce, sa che dico sempre la verità. In quest’in-
Il gol alla Totti di Rafael, la rete numero 168 in 999 presenze da professionista di Ryan Giggs, il cameraman che mette ko Van Persie. Qpr-Manchester United è questo, ma anche altro: con il comodo 2-0 al Loftus Road, la squadra di Sir Alex Ferguson va a nanna con 15 punti di vantaggio sul City, impegnato oggi contro il Chelsea. A fine febbraio, la Premier è nelle mani dei Red Devils e si possono prenotare le casse di champagne per festeggiare il 20˚ titolo inglese e l’ennesimo trofeo dell’era Ferguson. Caterpillar Lo United è una gioiosa macchina da guerra: primato in campionato, qualificazione ai quarti di Coppa d’Inghilterra, 1-1 ottenuto a Madrid negli ottavi di Champions. La forza dello United è mentale, ma anche di risorse. Prendiamo la gara del Loftus Road, dove Ferguson rispolvera il 4-4-2 e propone Hernandez in coppia con Van Persie. Rooney, colpito in settimana dall’influenza, si accomoda in panchina con Welbeck, protagonista a Madrid. Con loro, gente come Evans, Anderson, Cleverley e
Valencia. Nessuno può concedersi questi lussi, neppure il City dello sceicco Mansour, o il Chelsea dello zar Abramovich. Figurarsi il QPR del malese Fernandes, che fa tristezza vederlo in tribuna con la sciarpa e l’aria da cane bastonato. L’erede di Briatore ha speso una discreta somma per ritrovarsi all’ultimo posto in Premier: la retrocessione in Championship è dietro l’angolo. Il film Lo United, sotto gli occhi del c.t. inglese Roy Hodgson, prende subito il comando delle operazioni. Gioca in scioltezza, la squadra di Ferguson. Aspetta solo il momento per colpire l’avversario. Il momento arriva al 23’, quando Van Persie salta due uomini e scarica il tiro. Julio Cesar respinge e il pallone rotola verso Rafael, a 22 metri dalla porta: destro al volo all’incrocio e United avanti. Qui accade il fattaccio: nei festeggiamenti, Van Persie si scontra con un cameraman. L’olandese è colpito al fianco destro. Torna in campo, poi si ferma. Riparte, ma la corsa non è sicura. Al 41’, il fenicottero si arrende: entra Welbeck. Nel frattempo, Rafael ha respinto sulla linea una zuccata di Samba: un buon modo per ribadire che il brasiliano sta vivendo una stagione da favola.
Robin Van Persie a terra dopo lo scontro con il cameraman ANSA Giggs Nella ripresa, Redknapp si affida ai panchinari. Remy conferma di essere l’unico attaccante vero del QPR, ma gli arrivano pochi palloni decenti. L’assist di Nani per Giggs è invece per palati fini: sinistro del gallese e buonanotte Londra. Giggs colpisce anche la traversa: un tocco di zucchero. Ferguson incorona Giggs: «E’ una delizia vederlo giocare». Il santone scozzese giudica fondamentale il 2-0 al Loftus: «Queste gare sono trappole». L’unica preoccupazione è il fianco di Van Persie: «Domani (oggi, ndr) farà gli accertamenti, ma non credo sia una cosa grave». Sir Alex già pensa al Real: per Mourinho sarà dura. © RIPRODUZIONE RISERVATA
QPR MANCHESTER UTD
gue: «Con la stessa sincerità, non ho mai negato di essermi trovato benissimo in Inghilterra. A parte qualche giornale che ha calcato la mano perché sono italiano e non parlavo benissimo la lingua, non ho mai avuto problemi. Guardate Mancini: ha vinto tre trofei in diciotto mesi e lo mettono in discussione». bold © RIPRODUZIONE RISERVATA
PREMIER 27˚ TURNO
Van Persie esce k.o. dopo lo scontro con un cameraman ma lo United stende il Qpr e vola a +15. Oggi City-Chelsea STEFANO BOLDRINI LONDRA
In discussione Capello prose-
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Neanche la telecamera ferma il Manchester DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
contro con gli studenti ho risposto con sincerità alle domande che mi sono state rivolte. In Russia mi trovo benissimo, l’unico problema è la lingua e non penso di affermare una cosa fuori dal mondo. Pochi giocatori parlano l’inglese e nelle traduzioni i concetti si disperdono. La stessa scrittura per uno straniero rappresenta un problema, ma sono ben felice di allenare in Russia.
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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Rafael al 23’ p.t, Giggs al 35’ s.t.
QPR (4-4-1-1) Julio Cesar 6; Bosingwa 5,5, Samba 6, Hill 5,5, Traoré 5,5; Townsend 6 (dal 27’ s.t. Hoillet 5,5); Granero 5 (dal 1’ s.t. Jenas 5,5), Mbia 5, Taarabt 5; Mackie 5,5, Zamora 5 (dal 16’ s.t. Remy 6). ALLENATORE Redknapp 5,5. MANCHESTER UNITED (4-4-2) De Gea 6,5; Rafael 7, Ferdinand 6, Vidic 6, Evra 6; Nani 6,5, Carrick 6, Giggs 7, Young 6 (dal 22’ s.t. Valencia 6); Van Persie 6 (dal 41’ p.t. Welbeck 6,5), Hernandez 5,5 (dal 16’ s.t. Rooney 6). ALLENATORE Ferguson 7.
FulhamStoke 1-0 NorwichEverton 2-1 QP RangersManch.Utd 0-2 ReadingWigan 0-3 W.BromwichSunderland 2-1 ArsenalAston Villa 2-1 oggi Manch.CityChelsea NewcastleSouthampton domani West HamTottenham anticipo LiverpoolSwansea 5-0 CLASSIFICA Manch.Utd 68 Manch.City 53 Chelsea 49 Tottenham 48 Arsenal 47 Everton 42 W.Bromwich 40 Liverpool 39 Swansea 37 Stoke 33 Fulham 32 Norwich 32 West Ham 30 Sunderland 29 Newcastle 27 Southampton 27 Aston Villa 24 Wigan 24 Reading 23 QPR 17
ARBITRO Taylor 6. NOTE spettatori 18.337 Tiri in porta: 4-8 (1 traversa). Tiri fuori: 5-6. Angoli 2-4. In fuorigioco: 1-2. Recuperi: 2’ p.t.; 3’ s.t.
Fabio Capello, 66 anni LAPRESSE
COPPA DI LEGA
Finale da sogno: per Laudrup o per il Bradford? Lo Swansea dell’ex juventino contro un club di quarta divisione: favole a Wembley DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
(bold) La finale più bizzarra degli ultimi decenni: oggi, alle 17, a Wembley, Swansea e Bradford si giocano la Coppa di Lega. In campo, la nona della Premier (i gallesi dello Swansea) contro l’undicesima della League Two, la nostra seconda divisione. Lo Swansea non ha mai vinto trofei, mentre il Bradford esibisce in bacheca la Coppa d’Inghilterra conquistata nel 1911. Il Bradford ha eliminato Wigan e Arsenal ai rigori, poi, in semifinale, l’Aston Villa. L’allenatore è Phil Parkinson, 45 anni. Il Bradford ha fatto un’apparizione in Premier nel ’99-2000, poi è crollato in quarta serie, travolto dai guai finanziari. Laudrup Lo Swansea è allenato dal danese Miki
Laudrup, ex giocatore di Lazio, Juve, Real Madrid e Barcellona. L’exploit alla guida dei gallesi lo ha inserito nel circuito dei grandi club. Secondo un sondaggio del giornale spagnolo As, il 72% reclama il danese alla guida delle Merengues, mentre in Inghilterra è nel radar dell’Arsenal. Il presidente dello Swansea, Huw Jenkins, è pronto a prolungargli il contratto, in scadenza nel 2014. Laudrup ha già vinto a Wembley con la sua nazionale nel 1983 e con il Barcellona nella finale di Coppa dei Campioni contro la Samp nel 1992. «Il tris è un sogno. Siamo favoriti, ma in una gara così può accadere di tutto». Tra i 90 mila di Wembley, è annunciato Fabrice Muamba, l’ex calciatore del Bolton sopravvissuto ad un arresto cardiaco in campo un anno fa. Non ci sarà invece l’ex difensore del Genoa Chico Flores, punto di forza dello Swansea: ginocchio ko. © RIPRODUZIONE RISERVATA
GERMANIA IL BAYERN UMILIA IL WERDER, IL TECNICO TOCCA UN TRAGUARDO PRESTIGIOSO
Taccuino
Festa Heynckes: 1000 partite e sei gol
ARGENTINA
COPPA SUDAMERICANA
Argentinos Jrs Si parla di Maradona
Conferma: San Paolo è il vincitore
BUENOS AIRES Torna a es sere un’ipotesi il ritorno di Diego Ar mando Maradona sulla panchina dell’Argentinos Jrs, il suo primo club da calciatore. Il tecnico Gabriel Schurrer, infatti, si è dimesso dopo la sconfitta interna contro l’Arsenal Sarandi. Nella decisione di Schur rer ha avuto un peso importante an che la figura di Maradona visto che nei giorni scorsi il presidente Luis Segura aveva parlato del possibile arrivo dell’ex ct argentino sulla pan china della squadra, per poi tornare sui suoi passi dopo la sfuriata dello stesso Schurrer.
RIO DE JANEIRO La Conme bol ha confermato il San Paolo vinci tore della Coppa Sudamericana, multando il club brasiliano e anche gli argentini del Tigre per gli inciden ti allo stadio Morumbi nella finale di ritorno giocata a dicembre. Gli ar gentini del Tigre, dopo il 2 0 con cui si era chiuso il primo tempo in favo re dei brasiliani e lo 0 0 dell’andata, si rifiutarono di tornare in campo do po l'intervallo denunciando di aver subito minacce e aggressioni negli spogliatoi. Ma l'arbitro, il cileno Enri que Osses, ha assicurato invece che in campo tutto è filato liscio.
PIERFRANCESCO ARCHETTI
Alla sesta giornata, il Bayern ha incassato il primo gol nel girone di ritorno. Quando Kevin de Bryune ha steso Neuer, nessuno ha pensato alla sensazione: la capolista vinceva già 4-0 contro il Werder, non ha risentito della seccatura, finendo 6-1. La sesta vittoria su sei dopo la pausa ha messo i bavaresi a +18, oggi la risposta del Borussia Dortmund contro l’altro Borussia.
La festa a Monaco è per Jupp Heynckes, arrivato alla partita numero mille in Bundesliga: 370 da giocatore, 630 da allenatore. Soltanto Otto Rehhagel gli è davanti con 1033 (202+831), se davvero andrà allo Schalke 04, Heynckes potrebbe superarlo nella prossima stagione. Fiori, un regalo impacchettato e sei gol come riconoscenza. Anche se mancano sei attori del 3-1 con l’Arsenal, i rossi hanno riserve che si chiamano Robben (suo il primo gol) e Gomez (doppietta). Un autogol (Gebre Selassie),
un colpo di testa di Martinez e un assolo di Ribery le altre marcature. 23ª GIORNATA Venerdì: Friburgo-Eintracht 0-0. Ieri: Bayern-Werder 6-1; Hannover-Amburgo 5-1; Mainz-Wolfsburg 1-1; Augsburg-Hoffenheim 2-1; Stoccarda-Norimberga 1-1; Schalke 04-Fortuna 2-1. Oggi: Borussia Moenc.-Borussia Do (15.30); Greuther Fürth-Leverkusen (17.30). CLASSIFICA Bayern 60; Borussia Do 42; Leverkusen 41; Eintracht 38; Friburgo 35; Amburgo 34; Hannover, Mainz, Schalke 33; Borussia Moenc. 30; Stoccarda 29; Werder 28; Fortuna, Wolfsburg, Norimberga 27; Augsburg 18; Hoffenheim 16; Greuther Fürth 12. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Jupp Heynckes, 67 anni REUTERS
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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MONDO
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Prove di rimonta per il Barcellona Col Siviglia riesce
LIGA 25o TURNO
A segno Botia, ma poi nella ripresa Villa e Messi ribaltano il risultato. E il Real Madrid resta a-16 BARCELLONA SIVIGLIA
Turnover e sterilità Possibile scusa: il massiccio turnover, 6 cambi rispetto alla partita col Milan. Puyol e Fabregas in tribuna con Abidal, da questa partita di nuovo tra i possibili convocati, Busquets, Xavi, Pedro e Jordi Alba in panchina. Il Barça pensa a martedì, alla semifinale di Copa del Rey col Madrid. Anche il Siviglia ha la sua semifinale, contro l’Atletico, ma solo Negredo inizia in panchina. Il Barça invece inizia come sempre: controllando, possedendo e passando la palla, in maniera però altrettanto sterile che a San Siro. Il Siviglia si difende con ordine ma senza neanche il bisogno di parcheggiare l’autobus del club davanti alla porta di Beto. La frustrazione blaugrana cresce, tanto che Messi calcia malissimo tre punizioni dal limite, una sulla barriera, due in tribuna. Il Siviglia aspetta, e alla prima occasione, al primo tiro, fa gol.
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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Botia (S) al 42’ p.t.; Villa (B) al 7’, Messi (B) al 15’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Victor Valdés 6,5; Dani Alves 6, Mascherano 5,5, Piqué 6, Montoya 6; Thiago 6,5, Song 6, Iniesta 6,5 (dal 24’ s.t. Xavi 6,5); Sanchez 5 (dal 1’ s.t. Tello 6,5), Messi 6,5, Villa 6,5 (dal 34’ s.t. Busquets 6). PANCHINA Pinto, Jordi Alba, Bartra, Pedro. ALLENATORE Roura 6 ESPULSI nessuno AMMONITI nessuno SIVIGLIA (4-4-2) Beto 6,5; Coke 6,5, Fazio 5, Botia 6, Fernando Navarro 6; Jesus Navas 6,5, Maduro 6,5 (dal 37’ s.t. Alberto Moreno 6), Medel 6 (dal 10’ s.t. Kondogbia 6,5), Manu Del Moral 6,5; Rakitic 6,5, Babá 6 (dal 16’ s.t. Negredo 6,5). PANCHINA Julian, Cala, Javi Hervas, Reyes. ALLENATORE Emery 7 ESPULSI nessuno AMMONITI Fernando Navarro per proteste, Botia per gioco scorretto ARBITRO Velasco Carballo 6,5
Sempre Messi Nell’intervallo
NOTE spettatori 57.629 Tiri in porta 3-2, tiri fuori 8-0, angoli 9-0, fuorigioco 1-0 Recupero 1‘ p.t. e 3‘ s.t.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID
Dopo l’inattesa e dolorosissima sberla del Milan, il Barcellona prende un buffetto anche dal Siviglia e finisce con lo svegliarsi. Al riposo sotto di un gol gira la partita e vince 2-1, tenendo il Real Madrid a 16 punti ma non allontanando del tutto le preoccupazioni e i dubbi su uno stato fisico-psicologico evidentemente non eccelso. Il viaggio Per quanto riguarda
la seconda parte della questione, mercoledì prossimo il presidente Sandro Rosell andrà a New York a trovare Tito Vilanova: per vedere come sta e
per cercare di capire se e quando potrà tornare in panchina. Le difficoltà del primo tempo del Barça sono le stesse viste a Milano, e stavolta non c’erano nemmeno le scuse: il prato era il perfetto biliardo del Camp Nou e non il «patatal» di San Siro tanto criticato dai puristi del tiqui-taka; nessuna mano vera o presunta sul gol di Botia, che al 42’ del primo tempo è saltato sulla testa di Alves per andarsi a prendere il cross di Coke. Arrivava dalla destra, dove Rakitic aveva mandato il suo calcio di punizione, battuto forte e preciso dalla sinistra. E la serie negativa che non si chiude: per l’undicesima partita di fila tra Liga, coppa e Champions il Barça ha preso gol.
Leo Messi festeggia con Tello il gol (38o in Liga) che regala il successo al Barça AFP
ANCHE IL REAL MADRID VINCE COL DEPORTIVO
Tello entra per Sanchez (problema alla coscia sinistra) e Villa va a destra ma quasi subito segna da centravanti vero, colpo di testa su cross di Dani Alves. I due centrali del Siviglia, alti e decisamente giuggioloni, si fanno beffare in maniera quasi comica. Tello in pochi minuti fa molto più di Sanchez, tra le altre cose pescando Messi in mezzo all’area: al 15’ Leo segna per la 15a giornata di Liga consecutiva arrivando a 38 reti, 49 stagionali. Il Siviglia non si deprime e Rakitic e Negredo buttano via il pari, ulteriore dimostrazione del persistente malessere blaugrana, testimoniato anche dall’inusuale cambio Villa-Busquets, con riaggiustamento tattico in chiave difensiva. In casa il Barça ritrova la vittoria, ma non molto di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ath.BilbaoR.Sociedad 1-3 MajorcaGetafe 1-3 R.SaragozzaValencia 2-2 DeportivoReal Madrid 1-2 BarcellonaSiviglia 2-1 Oggi Rayo VallecanoValladolid Celta VigoGranada Atletico MadridEspanyol BetisMalaga Domani LevanteOsasuna CLASSIFICA Barcellona 68 A.Madrid 53 Real Madrid 52 Malaga 42 Valencia 41 R.Sociedad 40 Rayo 37 Betis 36 Getafe 35 Levante 34 Siviglia 32 Espanyol 31 Valladolid 30 Ath.Bilbao 26 Granada 26 R.Saragozza 25 Osasuna 25 Celta Vigo 20 Majorca 18 Deportivo 16
Cristiano Ronaldo, 27 anni, in panchina ieri sera a La Coruna REUTERS
Mou ride nel finale con Kakà e Higuain DEPORTIVO REAL MADRID
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PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Riki (D) al 35’ p.t.; Kakà (R) al 28’, Higuain (R) al 43’ s.t. DEPORTIVO (4-2-3-1) Aranzubia 6,5; Silvio 6 (dal 26’ p.t. Alex Bergantiños 5), Marchena 5,5, Kakà 6 (dal 13’ s.t. Jesus Vazquez 5), Ayoze 6; Abel Aguilar 6, Assunçao 5; Bruno Gama 6, Valerón 7, Pizzi 6,5; Riki 7 (dal 30’ s.t. Nelson Oliveira 5). PANCHINA Lux, Salomao, Camuñas, Juan Dominguez. ALLENATORE Fernando Vazquez 6 ESPULSI nessuno AMMONITI Pizzi, Abel Aguilar, Ayoze per gioco scorretto REAL MADRID (4-2-3-1) Diego Lopez 5; Arbeloa 5,5, Pepe 6, Carvalho 5,5, Marcelo 5,5 (dal 13’ s.t. Cristiano Ronaldo 7); Essien 6 (dal 13’ s.t. Khedira 6,5), Modric 6 (dal 13’ s.t. Ozil 6,5); Di Maria 6, Kakà 7,5, Callejon 6; Higuain 6. PANCHINA Adan, Albiol, Coentrao, Morata. ALLENATORE Mourinho 7 ESPULSI Di Maria per doppia ammonizione al 46’ s.t. AMMONITI Carvalho, Marcelo, Callejon per gioco scorretto ARBITRO Alvarez Izquierdo 6 NOTE Spettatori 23.000 circa Tiri in porta 5-6, tiri fuori 3-5, angoli 3-6, fuorigioco 5-7 Recuperi 1‘ p.t. e 4‘ s.t.
MADRID
Una partita inutile, una faticosa rimonta, un gran Kakà, cosa quest’ultima che recentemente sta diventando un’abitudine per il Real Madrid. Che con la testa al Camp Nou, dove martedì si gioca l’ingresso alla finale di Copa del Rey, ha battuto 2-1 il Deportivo girando la partita grazie all’ingresso della cavalleria. Riserve disinteressate Si sape-
va che al Real questa partita interessava meno di zero, però era difficile pensare a una prestazione tanto scialba delle sue riserve. Mourinho ha lasciato a casa Xabi Alonso (riposo), Benzema (castigo) e Ramos (squalifica) e in panchina
Ronaldo, Ozil e Khedira. Giocano insoliti sospetti come Callejon, Carvalho e il Marcelo fuori forma di questi tempi, Modric e Essien fanno le rimpiante veci di Alonso e Khedira, Kakà infila la terza partita di Liga di fila da titolare e predica nel deserto. Per un’ora il brasiliano è l’unico con un minimo di voglia ma la sua parrocchia è piena d’infedeli. Male Diego Lopez Il Madrid non
ha velocità, idee e men che meno gioco. Sembra sia lì a Riazor forzatamente, per obbligo di firma. Quando il Deportivo se ne accorge, si scuote dalla sua disperazione (è ultimissimo e pronto a tornare in Segunda, da dove è arrivato nel giugno scorso) e comincia ad aggredire gli avversari appoggiandosi su tre uomini in forma: Valeron, Pizzi e Riki. Che al 35’ buca sulla sinistra e batte un distratto Diego Lopez, infilato da un diagonale secco e potente sul primo palo: l’angolo di Riki è complesso, il tuffo di Lopez in colpevole ritardo. Marcelo salva sulla linea un tiro a colpo sicuro di Pizzi seguito da un gran tiro di Bruno Gama: c’è quasi solo il Depor. La cavalleria Fino a che prima dell’ora di gioco Mou mette dentro insieme Ronaldo (ispiratissimo), Ozil e Khedira. A quel punto Kakà ha compagni con cui dialogare e prima pareggia con un destro preciso da fuori area, suo primo gol in Liga dal 4 marzo 2012, poi lancia Cristiano che offre a Higuain un gol a porta vuota quando la gara è quasi finita. Non del tutto però: c’è ancora tempo per due gialli a Di Maria nello spazio di pochi secondi per non rispettare la distanza su un calcio di punizione. Una maniera stupidissima per perdersi il Clasico di Liga di sabato prossimo. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FRANCIA 26a GIORNATA
Psg-Marsiglia: Beckham che debutto Ancelotti lo lancia oggi: «David è come al Milan: esemplare, solo con tre anni in più» ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI
Sulla locandina del primo atto dei due derby di Francia, in scena tra stasera (campionato) e mercoledì (coppa) al Parc des Princes, brilla a caratteri cubitali il nome dello special guest David Beckham. Una «prima» contro il Marsiglia è all’altezza del rango di testimonial planetario del Psg, anche se l’in-
glese parte probabilmente dalla panchina, ma comunque per entrare fin da subito nella storia come il 400o giocatore del club della Ville Lumière. Film Un dettaglio per Carlo Ancelotti. Anche se il calcio d’inizio è affidato al brasiliano Ronaldo, la partita non si presta a sentimentalismi: «Beckham gioca perché se lo merita». Magari almeno mezzora in una sfida che se fosse un film si intitolerebbe «La Bella e la Bestia», riprenden-
Il calcio d’inizio sarà dato da un ospite speciale: Ronaldo, il fenomeno
do il lessico dell’ultimo France Football. Perché all’«angelo» Beckham, il Marsiglia contrappone l’altro inglese di Ligue 1, Joey Barton, che gode nell’interpretare il ruolo del «demone»: «Non scambierei mai la mia vita con quella di Beckham, e poi non fa più così paura come ai tempi del Manchester United». Difetto La pensa diversamente Ancelotti che spiega di «aver ritrovato il giocatore che avevo conosciuto ai tempi del Milan: professionale, esemplare, determinato. Solo con tre anni in più». Difetto compensato con un riposizionamento a centrocampo nella zona di Marco Verratti, che comunque ha guadagnato punti sull’infortunato Thiago Motta, e puntando ovviamente sulla «belva» dall’ac-
cento svedese. Quell’Ibrahimovic che il 20% dei francesi, sondati dall’Equipe Magazine, trova arrogante. Per Ancelotti basta che torni a segnare, dopo il passaggio a vuoto a Sochaux, per spingere nella fossa un avversario diretto che poi ritrova mercoledì per un posto nei quarti di coppa di Francia. E per la simpatia c’è comunque Beckham, visto che il cinquantuno per cento dei francesi lo considera benefico per l’immagine del Psg che resta comunque la squadra più odiata. 26a GIORNATA Nizza-Reims 2-0; Rennes-Sochaux 2-2; Ajaccio-Lilla 1-3; Evian-Montpellier 0-1; Nancy-St Etienne 0-3; Troyes-Bastia 0-0; Valenciennes-Tolosa 0-0. Oggi Lione-Lorient; Bordeaux-Brest; Psg-Marsiglia. CLASSIFICA Psg 51; Lione 48; Marsiglia 46; Nizza 45; St Etienne 44; Rennes, Montpellier 41; Lilla 40; Lorient 39; Bordeaux 38; Valenciennes 34; Tolosa 33; Ajaccio 29; Sochaux 27, Bastia 27; Brest 25; Reims 24; Evian 23; Troyes 20; Nancy 18.
David Beckham, 37 anni, in allenamento con Psg: oggi è convocato AP
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LA GAZZETTA SPORTIVA
SERIE B
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
27a GIORNATA
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l’Analisi
HANNO DETTO
di NICOLA BINDA twitter@nickbinda
CESENA-ASCOLI CITTADELLA-LIVORNO CROTONE-TERNANA EMPOLI-PADOVA JUVE STABIA-GROSSETO LANCIANO-REGGINA MODENA-BRESCIA PRO VERCELLI-BARI SPEZIA-NOVARA VERONA-VARESE VICENZA-SASSUOLO
LA CRISI DOPO LO 0-6 CON IL NOVARA
Spezia, salta anche Atzori Arriva Cagni
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Moras al 22’ p.t.; Rivas al 41’ s.t. 6, Moras 7,5, Maietta 6,5, Martinho 6; Laner 6, Jorginho 7, Hallfredsson 6,5; Carrozza 6 (dal 13’ s.t. Rivas 6,5), Cacia 5 (dal 40’ s.t. Ferrari s.v.), Sgrigna 6 (dal 13’ s.t. Gomez 6). PANCHINA Berardi, Albertazzi, Ceccarelli, Nielsen. ALLENATORE Mandorlini 6,5.
S Mandorlini (allenatore del Verona) Come ho vissuto questa settimana? Normalmente. L’abbraccio dei giocatori dopo il primo gol? Era per Moras...
S Moras (difensore del Verona) Abbiamo vinto ma anche sofferto: questo è quello che piace a me, perché è in queste occasioni che si vede se c’è il gruppo
VARESE (4-4-2) Bressan 6; Pucino 5,5, Troest 6, Rea 6, Franco 5,5; Ferreira Pinto 6, Corti 6 (dal 30’ s.t. Zecchin 5,5), Damonte 6, Oduamadi 5 (dal 12’ s.t. Scapuzzi 5,5); Juan Antonio 5 (dal 22’ s.t. Martinetti 6), Ebagua 6,5. PANCHINA Bastianoni, Fiamozzi, Carrozzieri, Kone. ALLENATORE Castori 6. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6. GUARDALINEE Longo 6 - Tasso 6. AMMONITI Oduamadi (Ve), Moras (Ve) e Hallfredsson (Ve) per gioco scorretto; Bressan (Va) e Corti (Va) per proteste; Rea (Va) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.702, incasso di 24.457 euro; abbonati 11.564, quota di 108.732 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa)-5. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 6-2. Angoli 2-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
Il tecnico scaccia i fantasmi: Moras e Rivas firmano il fondamentale successo sul Varese ROBERTO PELUCCHI VERONA
S Castori (allenatore del Varese) Dovevamo aspettarci una partenza molto aggressiva del Verona. Nella ripresa Rafael è stato strepitoso in due occasioni
L’abbraccio tra Moras e Mandorlini dopo il gol dell’1-0 al Varese LAPRESSE
A tutto Mandorlini Il Verona è tornato DAL NOSTRO INVIATO
Il Verona scaccia i fantasmi, pianta due solidi chiodi alla panchina di Mandorlini e si toglie dal collo il fastidioso fiato del Varese (ora a -7 in classifica). Dopo aver conquistato appena un punto in tre partite, ne ha ottenuti tre nella partita più delicata dell’anno. Nonostante non sia mai stato messo ufficialmente in discussione dalla società, Andrea Mandorlini sapeva che un’altra sconfitta — sarebbe stata la terza consecutiva — avrebbe potuto portare al suo esonero. E che il tecnico avvertisse la delicatezza del momento lo si è capito dal modo in cui ha partecipato emotivamente alla partita. Sempre sulla linea dell’area tecnica a incitare, sgridare, arrabbiarsi. Non è stato fermo un minuto, è stato il giocatore aggiunto.
in regia, il Verona ci ha nettamente guadagnato. Diretto da un Jorginho in grande spolvero, bravo a recuperare palloni e a distribuirli con sapienza, ha lasciato agli avversari le briciole. Ha colpito la traversa (colpo di testa del centrocampista brasiliano) e al 22’ ha ottenuto il vantaggio, più che meritato: Bressan ha deviato in angolo una cannonata di Moras; dalla bandierina Hallfredsson ha servito Cacciatore, il portiere ha ribattuto il suo tiro, ma Moras è stato lesto a colpire in diagonale. Mandorlini è stato sommerso di abbracci, ed è stato un bel segnale. Il Verona, padrone del campo, ha cercato di mettere al sicuro il risultato sfruttando una punizione nell’area piccola: Jorginho ha armato il piede di Sgrigna, ma il muro varesino ha ribattuto, poi Damonte ha salvato sulla linea il col-
h 7,5 il migliore
L’abbraccio Le sue frustate so-
no servite a tenere viva una squadra che, fin da subito, ha messo sotto assedio il Varese, dimostrando di esserci di fisico e di testa. Senza Bacinovic
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RISULTATI
2 0
VERONA (4-3-3) Rafael 7,5; Cacciatore
Il vincitore delle elezioni per la A Partiamo dallo stato di salute del campionato, che nel turno precedente ci aveva preoccupato. I segnali sono confortanti: 24 gol in 9 partite, un solo pareggio (con rigore sbagliato annesso) e 4 vittorie in trasferta, a cominciare da quella clamorosa del Novara che ha aperto la crisi dello Spezia. Peccato per la neve, che ha fatto saltare due partite. Insomma, l’influenza sembra passata, il campionato sta bene. In vista delle elezioni e di due giorni nei quali sentiremo solo parlare di proiezioni in attesa degli esiti, il Sassuolo esce dall’urna sempre più sicuro di avere vinto. Al di là dei numeri e del calendario, la sicurezza e i segnali che arrivano dalla capolista sono ben più indicativi di quelli che a breve avremo da coloro che ambiscono al Parlamento. Al tempo stesso sembra ridimensionata l’ambizione (velata) del Varese di agganciare il treno della promozione diretta. Il secondo posto per la A sarà una questione tra Verona e Livorno, ora non ci sono più dubbi: lo scontro diretto sarà al Bentegodi venerdì 15 marzo, all’andata al Picchi vinse l’Hellas una partita che è stata ricordata solo per il contorno e non per la sostanza. Prima ci sono altre tre giornate, i 4 punti che separano le rivali da tre turni potrebbero variare. Non solo: il Verona giocherà le prossime due gare all’indomani di quella del Livorno. E’ presto per dire se lo scontro diretto sarà decisivo (dubitiamo) ma di sicuro sarà un bello snodo. Proprio come quello che attende il campionato, già in campo martedì: negli 8-9-10 giorni che di solito comprendono i turni infrasettimanali succedono sempre cose strane (non pensate male, parliamo di rendimento delle squadre). E nel ritorno la situazione è ancor più delicata. Se la B è davvero guarita, non ci metteremo molto a capirlo.
VERONA VARESE
MORAS (Verona) Segna un gol pesantissimo, ne sfiora altri due e dietro è sempre attento
PROSSIMO TURNO 28ª giornata Martedì 26 febbraio ore 20.45 ASCOLI-SASSUOLO BRESCIA-EMPOLI GROSSETO-VICENZA LIVORNO-CROTONE MODENA-LANCIANO PADOVA-JUVE STABIA PRO VERCELLI-CITTADELLA REGGINA-SPEZIA TERNANA-NOVARA VARESE-CESENA Mercoledì 27 febbraio ore 20.45 BARI-VERONA
(0-1) (1-1) (1-2) (2-1) (1-1) (0-1) (0-3) (0-1) (2-1) (0-2) (0-1)
del Varese è stato di imbarazzante pochezza, un solo tiro in porta, con Juan Antonio al debutto da titolare (Rafael in angolo). La squadra di Castori è lievitata nella ripresa, quando ha via via guadagnato campo e creato tutti i presupposti per il pareggio. Determinante Rafael, che ha respinto un tiro di Ferreira Pinto e, poco più tardi, alzato sopra la traversa la velenosa unghiata di Ebagua, il migliore del Varese. Il Verona, con Cacia ancora sofferente e pertanto poco utile, ha fatto più fatica a tenere la palla nella metà campo avversaria, anche quando Mandorlini ha sostituito entrambi gli esterni (Gomez e Rivas al posto di Sgrigna e Carrozza). Ma è piaciuto per lo spirito di squadra, per la capacità di reggere il momento di sofferenza. Nel finale, dopo l’ingresso di Ferrari tra l’ovazione dei tifosi, è arrivato anche il gol che ha chiuso la partita, con Rivas: 2-0 e tutti a casa a pensare come far diventare il Verona una squadra da A tutte le settimane.
MARCATORI RETI
PARTITE SQUADRE
Super Rafael Il primo tempo
PUNTI V
IN CASA N P
V
FUORI N P
G
TOTALE V N
P
IN CASA F S
FUORI F S
TOTALI F S
Diff. Reti
SASSUOLO
61
11
2
0
8
2
4
27 19
4
4
28
LIVORNO
54
9
2
3
7
4
2
27 16
6
5
29 21 22 12
VERONA
50
9
3
1
5
5
4
27 14
8
5
20
6
19
15 39 21
18
VARESE (-1)
43
7
5
2
5
3
5
27 12
8
7
24 13
11
17 35 30
5
EMPOLI
40
5
5
4
5
5
3
27 10
10
7
19 22 23 18 42 40
2
JUVE STABIA
38
6
4
4
4
4
5
27 10
8
9
20 19
21 20 41 39
2
MODENA (-2)
36
6
5
2
4
3
6
26 10
8
8
16
7
18 23 34 30
4
PADOVA
36
4
8
1
4
4
6
27
8
12
7
16
12
15
19 31
0
BRESCIA
34
6
6
1
1
7
5
26
7
13
6
18
6
15
21 33 27
NOVARA (-4)
34
6
3
4
5
2
7
27
11
5
11
18
12 23 17
ASCOLI (-1)
33
6
4
3
3
3
7
26
9
7
10 19
14
15
21 34 35
-1
TERNANA
33
4
5
4
4
4
6
27
8
9
10 15
15
11
13 26 28
-2
LANCIANO
33
4
7
3
3
5
5
27
7
12
8
19
21
11
16 30 37
-7
SPEZIA
32
6
1
6
2
7
5
27
8
8
11
20 27 16
CITTADELLA
32
5
6
3
3
2
8
27
8
8
11
16
15
16 25 32 40 -8
CESENA
31
5
4
4
2
6
5
26
7
10
9
16
19
13 23 29 42 -13
CROTONE (-2)
30
7
3
3
1
5
8
27
8
8
11
17
12
8
22 25 34 -9
REGGINA (-2)
29
5
5
4
2
5
6
27
7
10
10 14
15
11
18 25 33 -8
BARI (-7)
26
6
3
5
2
6
5
27
8
9
10
15
16
16 33 31
VICENZA
25
3
4
6
2
6
6
27
5
10
12 20 23
9
15 29 38 -9
PRO VERCELLI
20
5
2
7
0
3
10
27
5
5
17
21
7
25 22 46 -24
GROSSETO (-6)
16
4
7
2
0
3
11
27
4
10
13 20 15
9
28 29 43 -14
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
Gigi Cagni, 62 anni, ex tecnico Vicenza LAPRESSE
MARCO MAGI LA SPEZIA
«Sto tornando a Ravenna dove mi stanno aspettando i miei due meravigliosi figli». Tredici parole, come il numero di gol subìti durante la sua breve avventura allo Spezia. Atzori è stato esonerato e gli è stato imposto il silenzio stampa: 5 giornate, 4 punti. Gigi Cagni ha preso il suo posto e stamattina sarà presentato: martedì debutta sul campo della Reggina. La decisione All’indomani dello storico 0-6 contro il Novara paga soltanto l’allenatore che aveva rinunciato a 200mila euro della Sampdoria (era legato fino a giugno al club I cambi di allenatore blucerchiato) e al quale avevaSono 4 del Grosseto, 2 di Novara, Pro Vercelli, Spezia no promesso mari e monti nel e 1 di Cesena e Padova mercato di gennaio: invece gli hanno regalato Guarna, Romagnoli, Musacci e Albarracin, non certo meglio di quelli già in rosa. Ironia della sorte, Gustinetti all’inizio della scorsa stagione venne esonerato dallo Spezia dopo lo stesso percorso di Atzori: una vittoria, un pareggio e tre sconfitte.
12
La scelta Cagni ha vinto la volata su Arrigoni. Reduce dalla retrocessione (poi evitata dal ripescaggio) del Vicenza, Cagni è stato più volte al Picco (ultima con l’Ascoli), anche perché vive a Zoagli, vicino a Genova. Lo Spezia ha escluso un ritorno di Serena, che ha un contratto fino al 2014 e che, dopo il triplete dell’anno scorso, è stato esonerato il 30 dicembre dopo una vittoria. «Nessuno mi ha contattato» ha detto. Il patron Nel circolo dei delusi, con Atzori, c’è
ovviamente il patron Gabriele Volpi, che non vuole parlare con nessuno e lascia fare alla coppia Cipollini-Vitale. La fiducia in loro pare assoluta, visto che in quest’occasione, a causa dei suoi impegni all’estero (ora è in Nigeria), non si è occupato personalmente dell’ennesima rivoluzione. Ovviamente, fino alla prossima.
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CLASSIFICA rinviata 0-2 0-1 1-1 2-1 3-1 rinviata 2-1 0-6 2-0 0-1
po di testa di Moras, ancora lui.
Gianluca Atzori, 41, solo 5 gare a Spezia LAPRESSE
17 15
6
27 15 55 21 34 51 33 18
31
41 29
6 12
17 36 44 -8
2
18 RETI Sansovini (Spezia). 15 RETI Ardemagni (3, Modena); Cacia (3, Verona). 14 RETI Zaza (Ascoli); Siligardi (1, Livorno). 12 RETI Gonzalez (3, Novara). 11 RETI Succi (2, Cesena); Tavano (3, Empoli); Ebagua (2, Varese). 10 RETI Caputo (3, Bari); Sforzini (2, Grosseto; ora è nel Pescara); Paulinho (2, Livorno). 9 RETI Farias (Padova); Comi (2, Reggina); Boakye e Terranova (7, Sassuolo). 8 RETI Gabionetta (2, Crotone); Saponara (Empoli); Dionisi (4, Livorno). 7 RETI Corvia (1, Brescia); Di Roberto (3, Cittadella); Maccarone (Empoli); Danilevicius (Juve Stabia; ora è nel Latina); Pavoletti (Sassuolo); Vitale (3, Ternana); Malonga (1, Vicenza).
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3
domande a... SERSE COSMI ALLENATORE
«Il duello Hellas-Livorno mi sembra Juve-Napoli» Serse Cosmi, ex allenatore del Siena, commenta per noi la giornata della Serie B. Cosmi, che partita ha visto? «Verona-Varese. Nel primo tempo ha giocato meglio il Verona, nel secondo il Varese: come gioco sono state pari, ma la differenza l’ha fatta la concretezza l’Hellas. Comunque è stata una partita di alto livello, sono ottime squadre». E la risposta del Livorno? «Ormai è lotta tra di loro per il secondo posto, il Livorno ha un buon vantaggio ma solo dopo lo scontro diretto se ne saprà di più: mi sembra il duello tra Juve e Napoli per lo scudetto». Che ne pensa di questo campionato? «Ci sono distanze ridotte in mezzo alla classifica, quindi può succedere di tutto. Ma la cosa più impressionante è il cammino del Sassuolo: ormai è in A, ha fatto un’impresa straordinaria».
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
LA GAZZETTA SPORTIVA
27
SERIE B 27a GIORNATA
Sassuolo, il colpo dopo lo spavento Finale rovente: il Vicenza invoca un rigore su Bellazzini, subito dopo Berardi lo punisce VICENZA SASSUOLO
0 1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Berardi al 41’ s.t.
VICENZA (4-4-2) Bremec 6; Brighenti 6, Camisa 5,5, Milanovic 6, Di Matteo 5,5 (dal 45’ s.t. Giacomelli s.v.); Bellazzini 6,5, Cinelli 5,5, Ciaramitaro 5, Semioli 6; Tiribocchi 5,5 (dal 18’ s.t. Bojinov 6), Malonga 5 (dal 24’ s.t. Padalino 6). PANCHINA Pinsoglio, Gentili, Rigoni, Castiglia. ALLENATORE Dal Canto 6.
SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6; Gazzola 6, Bianco 6, Terranova 6, Frascatore 6 (dal 31’ s.t. Longhi 6); Chibsah 5,5, Magnanelli 6, Missiroli 7; Troianiello 6 (dal 13’ s.t. Boakye 5,5), Berardi 7, Catellani 6 (dal 37’ s.t. Laribi s.v.). PANCHINA Pigliacelli, Marzoratti, Troiano, Masucci. ALLENATORE Di Francesco 6. ARBITRO Candussio di Cervignano 5. GUARDALINEE Argiento 5 - Citro 5,5. ESPULSI Pinsoglio (V) dalla panchina al 42’ s.t. per proteste. AMMONITI Brighenti (V) e Chibsah (s) per gioco scorretto; Catellani (S) per comportamento non regolamentare; Bremec (V) per proteste. NOTE paganti 2.633, incasso di 22.563 euro; abbonati 5.319, quota di 22.163 euro. Tiri in porta 2-6. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 6-0. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
DAL NOSTRO INVIATO
GIULIO DI FEO VICENZA
7 h il migliore
Una fiamma all’improvviso, e una gara placida come Vicenza-Sassuolo a 7 minuti dalla fine divampa. Succede che Terranova e Pomini si complicano la vita su un retropassaggio semplice, Bellazzini ne approfitta e intercetta la palla al portiere, che lo tocca. Rigore netto, nettissimo, su cui però l’arbitro Candussio non ha dubbi e fa segno al fantasista di rialzarsi. Il Menti esplode come un petardo con la miccia corta, e mentre sono ancora tutti in piedi a protestare il Sassuolo si scuote e morde come un cobra, letale e una volta sola: Ciaramitaro pasticcia, Missiroli avanza imperioso e filtra per Berardi, diagonale da biliardo e gol. Poi il Vicenza protesta per un altro rigore (mani di Terranova), ma questo è già più fumoso.
BERARDI (Sassuolo) Talento da Champions e corsa da mediano: oltre al gol fa un paio di bei numeri
BEL PARI DECISIVO IL TERZO PORTIERE DELL’EMPOLI
Il gol di Domenico Berardi, 18 anni, attaccante del Sassuolo LAPRESSE Viceversa Senza la fiamma,
probabilmente sarebbe andata via placida sul sentiero dello 0-0 che pareva bello che tracciato. Il Sassuolo si è preso il possesso palla ma non l’ha trasformato in occasioni
come al solito. Il copione era questo: Missiroli a testa altissima, da playmaker, cercava quel taglio che le sue punte di solito fanno a occhi chiusi ma non lo trovava. Belli sono belli, gli ospiti, da vedere, però
SFIDA SALVEZZA LA PANCHINA DI TORRENTE TRABALLA
complici anche le assenze in avanti non hanno punto più di tanto. E il Vicenza, ordinato nel 4-4-2 e con qualità sulle fasce, ha avuto solo da stringersi e ripartire. La prima opzione era il lancio per Tiribocchi, ma la difesa l’ha disinnescato facile col fuorigioco, quattro nel solo primo tempo. Per il resto i biancorossi si sono mangiati un gol facile (Ciaramitaro di testa) e la porta l’hanno inquadrata solo con due legnate da fuori (Bellazzini e ancora Ciaramitaro).
ed è stato più importante tatticamente che per quanto l’abbia toccata, Chibsah in mezzo si è sbattuto ma era nervoso. E poi Berardi, la crema della classe ’94 nostrana, su cui i bianconeri hanno messo le mani per l’estate. Il gol è un gioiello di tiro e sangue freddo, ma c’è tanta altra polpa. I chilometri in fascia nella ripresa (meglio qui che da centravanti), il pressing, la voglia di sbattersi e quel talento che sborda dal bicchiere a ogni movimento. Visto saltare Semioli con una ruleta alla Zidane nella sua metà campo e poi avviare l’azione, roba da ricchi. Grazie a lui e alla svista di Candussio il Sassuolo mastica sempre più serie A. E il Vicenza? Tosto e quadrato. «Si salva facile», è l’omaggio di Di Francesco a fine gara. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il futuro Nel Sassuolo si può
guardare anche la Juventus che verrà: Boakye non stava bene, è entrato nella ripresa
GOL E HIGHLIGHTS guarda le immagini su
www.gazzetta.it
g
CHE NUMERI NEL RITORNO PIU’ PUNTI DELLE PRIME TRE
Dossena entra La Pro Vercelli Questo Lanciano e para il rigore: è tutto cuore non si ferma più Padova fermato Il Bari sprofonda Alt alla Reggina EMPOLI PADOVA
1 1
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Maccarone (E) al 26’, Farias (P) al 44’ p.t.
h 7,5 il migliore FARIAS (Padova) Gol e due pali: fa reparto da solo. A Reggio perché è rimasto in panchina?
EMPOLI (4-3-1-2) Pelagotti 6,5; Laurini
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO EMPOLI (Firenze)
La copertina la meritano in due: Farias e Dossena. La punta brasiliana (lasciato in naftalina a Reggio) spacca la difesa empolese, pareggia e prende due pali. Il terzo portiere di Sarri, invece, va in campo per caso: Bassi, al rientro dal riscaldamento, trema e quasi sviene dal freddo e in più Pelagotti — dopo paratone a raffica — si fa espellere sgambettando De Feudis, in area, avviato al gol. Dossena entra, infila i guanti, e respinge il rigore da 3 punti a Vantaggiato: copione da western in uno scenario da Siberia. La svolta Il sunto di 90’ vede l’Empoli partire a razzo, ma dal 35’ in poi scompare dopo la botta su punizione di Macca-
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Caputo (B) al 22’ p.t.; Modolo (PV) al 10’, Ragatzu (PV) al 20’ s.t.
Modolo 6,5, Borghese 7, Ranellucci 6, Scaglia 6; Erpen 6,5, Rosso 5 (dal 1’ s.t. Scavone 6,5), Genevier 6, Cristiano 5,5 (dal 1’ s.t. Germano 6,5); Ragatzu 6,5, Greco 6,5 (dal 40’ s.t. Eusepi 6). PANCHINA Miranda, Grossi, Iemmello, Sini. ALLENATORE Braghin 7.
PADOVA (4-3-3) Silvestri 6,5; Rispoli 6,
ARBITRO Pasqua di Tivoli 6. GUARDALINEE Paparelli 6 - Aureliano 6. ESPULSI Pelagotti (E) al 33’ s.t. per gioco scorretto e Valdifiori (E) al 49’ s.t. per doppia ammonizione (c.n.r. e proteste). AMMONITI Iori (P) e Trevisan (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 785, incasso di 2.773 euro; abbonati 1.409, quota di 6.209 euro. Tiri in porta 5-11 (con un palo e una traversa). Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 1-6. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
2 1
PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini 6;
6, Pratali 6, Regini 6,5, Hysai 5,5; Signorelli 6 (dal 22’ s.t. Casoli 6), Valdifiori 6, Croce 6 (dal 34’ s.t. Dossena 7,5); Saponara 6; Maccarone 7, Tavano 6,5 (dal 38’ s.t. Bationo s.v.) PANCHINA Skekiladze, Pucciarelli, Tonelli, Accardi. ALLENATORE Sarri 6. Legati 6, Trevisan 6,5, Piccinni 6,5; De Feudis 6,5, Iori 7 (dal 45’ s.t. Bonazzoli s.v.), Viviani 6; Cutolo 6,5 (dal 27’ s.t. De Vitis 6), Babacar 5,5 (dal 22’ s.t. Vantaggiato 5), Farias 7,5. PANCHINA Calderoni, Dellafiore, Renzetti, Jelenic. ALLENATORE Colomba 6,5.
PRO VERCELLI BARI
BARI (3-5-2) Lamanna 6; Polenta 6, Dos
rone (rasoterra che sfrutta il salto della barriera e s’infila a fil di palo) lasciando la ripresa al Padova che sfiora la vittoria. I veneti sono frenati da Dossena (pensare che stava per essere ceduto) e quel pizzico di imprecisione che vanifica la superproduzione di azioni gol: 4 a 8, scusate se è poco. La svolta è racchiusa in 3’ della ripresa: al 35’ Empoli in 10 e palla sul dischetto per il Padova, e al 38’ un’incursione di Farias che, con un tiro a giro, colpisce traversa e palo (carambola di legni con la palla che balza sulla linea e va via). Svolta, quindi, mancata. Ribaltoni Il Padova si prende la
gara quando Piccinni rompe l’argine sul suo lato (innesca lui, con cross a centro area, il pari di Farias, botta di sinistro 1’ dopo il primo palo). Colomba osa nel finale col 4-3-1-2 (De Vitis dietro Vantaggiato e Farias), ma non raccoglie frutti, solo emozioni. Sarri si accontenta e finisce in 9 (Valdifiori si becca due ammonizioni in un amen, non rendendosi contro dela prima e protestando), il Padova fa debuttare Bonazzoli. E’ la regina dei pari (12˚) con 61 tifosi al seguito: per il freddo patito meriterebbero una statua d’oro... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Santos 5, Ceppitelli 6; Defendi 5,5 (dal 41’ s.t. Galano s.v.), Bellomo 5,5 (dal 15’ s.t. Fedato 6), De Falco 6, Sciaudone 6, Ristovsky 5,5 (dal 22’ s.t. Iunco 5,5); Caputo 6, Ghezzal 5,5. PANCHINA Pena, Aprile, Altobello, Rossi. ALLENATORE Torrente 5,5. ARBITRO Irrati di Pistoia 6. GUARDALINEE Cucchiarini 6 - Pegorin 6. ESPULSI Dos Santos (B) al 45’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e proteste). AMMONITI Genevier (P), Scaglia (P), Ceppitelli (B) e Ghezzal (B) per gioco scorretto; Iunco (B) e Eusepi (P) per proteste. NOTE partita disputata a porte chiuse. Tiri in porta 3-8. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 4-2. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
RAFFAELLA LANZA VERCELLI
Il Bari trova il primo gol del 2013 ma non la vittoria. La Pro raccoglie invece tre punti pesantissimi, per lo più in uno scontro diretto, per continuare a sperare nella salvezza. Pro, vittoria fondamentale Dura 55 minuti l’incubo della Pro Vercelli, poi si trasforma in un sogno dal dolce risveglio. Al Piola, chiuso ai tifosi dopo che la Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso dei vercellesi, va in scena una gara dai due volti: Bari padrone del campo nella prima frazione, Pro Vercelli tutta cuore e carattere nella ripresa, capace di ribaltare la gara, prima volta in questa stagione, e di conquistare un successo che sembrava insperato. I ragazzi di Torrente, pur con
un Bellomo sottotono e un Ghezzal non al top, danno subito l’impressione di voler indirizzare la sfida sui loro binari: fraseggi, passaggi calibrati, con la Pro Vercelli solo spettatrice. Un Bari che al Piola appare sicuro di se, al contrario dei padroni di casa, che al 22’, complice un disimpegno errato di Rosso servono su un piatto d’argento la rete agli ospiti: Caputo non si fa sfuggire l’occasione. La rimonta Un gol che avrebbe tagliato le gambe a chiunque: non a questa Pro Vercelli. Nella ripresa i ragazzi di casa scendono in campo con un piglio diverso, ben consapevoli, che le speranze salvezza restano accese solo di fronte ad un successo. Ed ecco Braghin giocare la carta Scavone–Germano. Mossa vincente. Al 10’ il primo gol dei padroni di casa: assist preciso di Greco e Modolo che segna di testa, lasciato troppo solo da Defendi. Al 20’ il raddoppio della Pro: Ragatzu, che un minuto prima si era mangiato un gol da posizione favorevole, mette in rete, con un pallonetto, un assist di Borghese, l’ex di turno, prendendo in controtempo la difesa pugliese. Per il Bari è il colpo del k.o., per la Pro il gol vittoria. E ora Torrente rischia grosso. © RIPRODUZIONE RISERVATA
h 7 il migliore BORGHESE (Pro Vercelli) Tiene il campo senza problemi: è ovunque. Suo l’assist del gol vittoria.
LANCIANO REGGINA
3 1
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Fofana (L) al 18’ p.t.; Comi (R) al 16’, Falcinelli (L) al 27’, Mammarella (L) al 44’ s.t.
h7
il migliore FOFANA (Lanciano) Segna il gol che sblocca la partita e gioca con grande impegno e forza fisica
LANCIANO (4-3-3) Leali 6; Almici 6,5, Aquilanti 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 7; Minotti 6,5, Paghera 6,5 (dal 21’ s.t. Di Cecco 6), Volpe 6,5; Piccolo 6, Plasmati 6 (dal 13’ s.t. Falcinelli 7), Fofana 7 (dal 33’ s.t. Falcone 6). PANCHINA Casadei, Rosania, D’Aversa, Scrosta. ALLENATORE Gautieri 7.
REGGINA (3-5-2) Baiocco 5,5; Adejo 6, Ely 6, Di Bari 5,5; Antonazzo 5,5 (dal 34’ s.t. Campagnacci s.v.), Bombagi 5,5 (dal 31’ s.t. Berardi 5,5), Colucci 6, Barillà 5 (dal 17’ s.t. Hetemaj 6), Rizzato 6,5; Di Michele 5,5, Comi 6. PANCHINA Facchin, Freddi, Armellino, D’Alessandro. ALLENATORE Dionigi 6. ARBITRO Tommasi di Bassano 6. GUARDALINEE Paiusco 6 - Ranghetti 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Volpe (L), Almici (L) e Antonazzo (R) per gioco scorretto. NOTE paganti 583, incasso di 6.494 euro; abbonati 1.335, quota di 8.301 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 0-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
FIORENZO CARLINI LANCIANO (Chieti)
Il Lanciano mostra tutta la sua forza vincendo una difficile gara contro la Reggina: i numeri confermano il felice momento della squadra di Gautieri che nel girone di ritorno ha conquistato più punti di Sassuolo, Livorno e Verona, cioè le prime della classe, con una serie di 7 risultati utili (cinque vittorie e due pareggi) e un importante passo avanti verso la salvezza. Dionigi, allenatore della Reggina, tutto questo lo sapeva e ha presentato un centrocampo nutrito, due esterni capaci nella fase difensiva e in quella offensiva. L’assenza di Lucioni, Bergamelli e Fischnaller porta il tecnico calabrese a schierare la stessa formazione che ha battuto il Padova, anche se non
ha mostrato la stessa grinta. Il Lanciano, invece, recupera Amenta in difesa e sostituisce con Paghera il centrocampista Vastola, squalificato. Squadra in salute Il gol del van-
taggio arriva su calcio da fermo del solito Mammarella che trova libero Volpe: suo l’assist per la testa di Fofana, schierato al posto dello stanco Turchi. Incassato il gol, la Reggina prova a spingere di più sulle fasce con Antonazzo e Rizzato: nel giro di pochi minuti palle gol per Comi e Di Michele che tirano alto. Il gioco della Reggina non decolla nemmeno nel secondo tempo: possesso palla, ma ritmo troppo basso. Dopo che il Lanciano sfiora il raddoppio con Volpe al 12’, i calabresi trovano il guizzo vincente con Rizzato che libera in area Comi abile ad anticipare tutta la difesa. Però questo Lanciano scoppia di salute e lo dimostra trovando il gol del vantaggio con Falcinelli servito magistralmente da Almici. Nel finale Mammarella chiude la gara, partendo sul filo del fuorigioco e infilando il portiere con un bel tocco. La Reggina accusa il colpo: sarebbe tornata a forte rischio la panchina di Dionigi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
SERIE B 27a GIORNATA
Dionisi più Paulinho E il Livorno riparte La squadra di Nicola torna a vincere dopo due k.o. Coly espulso dopo 35’: il Cittadella non sa reagire DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI CITTADELLA (Padova)
Le parate di Mazzoni, due volte decisivo sullo 0-0, e i gol dei gemelli Paulinho e Dionisi spingono il Livorno sopra la crisi delle due sconfitte di fila e spezzano il tabù di Cittadella dove la squadra toscana non aveva mai vinto nei precedenti sette incroci ufficiali (tre pareggi e quattro sconfitte tra campionato e coppa Italia). Due tiri in porta vengono ottimizzati al meglio nel piano partita di Nicola che surroga le assenze degli infortunati Belingheri e Luci e dello squalificato Bernardini, oltre al turnover concesso a Siligardi (anch’egli frenato da problemi fisici), con l’innesto di due esordienti assoluti pescati dal mercato invernale: il difensore svizzero Decarli e il rifinitore Vacca, il primo subito titolare nella difesa a tre. Coraggio e fortuna assistono i vincitori. Cittadella senza rimonta Specialista nel recuperare i risultati, come dimostrano gli ultimi pareggi raccolti contro Crotone e Cesena, stavolta la formazione di Foscarini non può rimontare il doppio svantaggio maturato nella fase centrale del pri-
CITTADELLA LIVORNO
0 2
h 7,5 il migliore PAULINHO (Livorno) Sblocca il risultato con freddezza e provoca il rigore che sigilla la vittoria.
PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Paulinho al 21’, Dionisi su rigore al 37’ p.t.
CITTADELLA (4-3-3) Cordaz 6; Ciancio 5,5, Coly 4, Pellizzer 5, Biraghi 5,5; Vitofrancesco 6, Baselli 5,5, Schiavon 6; Minesso 6,5 (dal 30’ s.t. Martignago s.v.), Di Nardo 5 (dal 1’ s.t. Gasparetto 6), Dumitru 6 (dal 22’ s.t. Di Roberto 5,5). PANCHINA Pierobon, De Vito, Sosa, Busellato. ALLENATORE Foscarini 5,5.
per la squadra di casa che esaurisce la sua reazione con una fiondata di Dumitru e una punizione di Schiavon, entrambe sventate dal solito Mazzoni.
LIVORNO (3-5-2) Mazzoni 7; Ceccherini 6, Emerson 6,5, Decarli 5,5; Salviato 6 (dal 35’ s.t. Bigazzi s.v.), Schiattarella 6,5 (dal 27’ s.t. Vacca s.v.), Gentsoglou 6, Duncan 6, Lambrughi 6; Paulinho 7,5, Dionisi 7 (dal 27’ s.t. Dell’Agnello s.v.). PANCHINA Aldegani, Gemiti, Molinelli, Siligardi. ALLENATORE Nicola 7.
Livorno cinico Il rimpasto livor-
nese si sposa col cinismo che gli attaccanti di Nicola dimostrano nell’area di rigore avversaria. Paulinho, salito a quota 11 nella classifica dei bomber, spazza via le ombre di alcune prove sotto tono mentre Dionisi, all’ottavo centro, torna il capitano vincente del girone d’andata con giocate di pregio che innescano il compagno di reparto. Il rigore infatti nasce da un bellissimo triangolo con Paulinho che Dionisi chiude con un assist volante mettendo il brasiliano davanti a Cordaz mentre Coly consuma un fallo terminale. Rigore, espulsione, gol. Il trittico perfetto che rilancia il Livorno.
ARBITRO Velotto di Grosseto, 6. GUARDALINEE Bianchi 6 - Di Iorio 6,5. ESPULSI Coly (C) al 35’ p.t. gioco scorretto. AMMONITI Lambrughi (L), Dumitru (C), Pellizzer (C) e Vacca (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 555, incasso di 2.810 euro; abbonati 1.516, quota di 6.077 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-4. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
mo tempo anche perché nell’azione del rigore che frutta il raddoppio degli ospiti l’arbitro, regolamento alla mano, espelle Coly per un fallo che stronca una chiara occasione da gol. L’inferiorità numerica diventa duplice perché con tre uomini in mediana il Cittadella non riesce a fare gioco con-
tro i cinque centrocampisti avversari. Ma la partita poteva girare diversamente se per due volte Mazzoni non avesse respinto le conclusioni ravvicinate di Minesso. Nel giro di pochi secondi, il Cittadella passa dal potenziale vantaggio al beffardo 0-1 per un errore difensivo che Dionisi traduce in un assist allo smarcato Paulinho, freddo e preciso nel battere di sinistro Cordaz da pochi metri. Poi la mazzata del rigore con rosso diventa un peso impossibile da sostenere
Il brasiliano Paulinho, 27 anni, ha fatto 10 gol FOTOPRESS
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I NUMERI DELLA B
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DUE GARE RINVIATE
Vince la neve a Cesena e a Modena
le partite senza reti: nelle ultime 4 giornate c’era stato almeno uno 0-0, è la decima volta che si segna in tutte le gare
Due partite saltate per la neve: Cesena Ascoli e Modena Brescia. Dovrebbero essere recuperate martedì 5 marzo: se così fosse, sarà rinviato per la seconda volta l’incontro tra arbitri con capitani e allenatori previsto per quel giorno a Coverciano.
1
A CESENA Per la seconda volta il Cesena si deve arrendere alla neve, come l’8 dicembre con l’Empoli. Dopo che in mattinata una squadra di 50 persone aveva ripulito dai 10 centimetri caduti nella notte le vie di accesso, gli spalti e il campo, alle 12 è ripreso a nevicare e gli sforzi sono stati inutili: c’erano oltre 30 cm. di neve. L’arbitro Castrignanò con i capitani ha fatto due sopralluoghi e alle 15.12 ha deciso per il rinvio. Per il recupero l’Ascoli dice no al 5: «Sabato 2 giochiamo a Crotone — dice Silva — non abbiamo l’aereo, andremo in pullman e martedì 5 è troppo vicino». Proposto il 6 alle 18.
pareggio: in attesa dei recuperi è stato eguagliato il minimo stagionale
0
le doppiette: le 21 reti sono state di 21 giocatori diversi
0-6
il punteggio della gara di La Spezia: è il 25˚ risultato diverso
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le vittorie in trasferta: in tutto sono 72, nel ritorno sono già 19 (4 in più rispetto ai primi 6 turni)
A MODENA La nevicata è
cominciata intorno alle 13 e il Gos ha deciso per il rinvio dopo il sopralluogo delle 15 e poco prima che arrivasse la terna. Motivi di sicurezza alla base di una scelta logica e condivisa anche dal Brescia, subito ripartito. Il Modena, che ieri si è allenato in palestra e potrà recuperare Lazarevic, giocherà in casa anche martedì contro il Lanciano: il meteo sembra favorevole.
1-0 COME ALL’ANDATA DECIDE UN RIGORE DI VITALE
Ternana, che colpo Il Crotone s’arrende CROTONE TERNANA
0 1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Vitale su rigore al 4’ s.t.
CROTONE (4-3-3) Caglioni 6; Del Prete 6,5, Ligi 5,5, Abruzzese 5, Migliore 5; Eramo 5, Crisetig 5,5 (dal 16’ s.t. Falconieri 5,5), Galardo 5; Gabionetta 5, Ciano 5 (dal 23’ s.t. Caetano 5), Torromino 5 (dal 10’ s.t. De Giorgio 5). PANCHINA De Luca, Mazzotta, Checcucci, Maiello. ALLENATORE Drago 5. TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Fazio 6,5, Brosco 4, Lauro 6; Ragusa 6,5, Carcuro 6 (dal 32’ s.t. Di Deo 5), Miglietta 6, Scozzarella 6,5, Vitale 6 (dal 25’ s.t. Dianda 6); Litteri 6 (dal 34’ p.t. Ferraro 6), Alfageme 6,5. PANCHINA Ambrosi, Sinigaglia, Maniero, Masi. ALLENATORE Toscano 6,5. ARBITRO Merchiori di Ferrara 6,5. GUARDALINEE Mancini 6 - Santuari 6,5. ESPULSI Brosco (T) al 31’ p.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto) e Migliore (C) al 3’ s.t. per gioco scorretto AMMONITI Alfageme (T) e Brignoli (T) per c.n.r.; Lauro (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.194, incasso di 2.727 euro; abbonati 2.537, quota di 13.612 euro. Tiri in porta 4-4 (con un palo). Tiri fuori 8-1. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.
LUIGI SAPORITO CROTONE
Vince la Ternana, come all’andata e con lo stesso risultato. A Toscano basta un rigore di Vitale per dare ancora un dispiacere a Drago, suo compagno di master a Coverciano. Crotone ammaccato e incerottato con De Giorgio e Maiello in panchina ancora debilitati dall’influenza, in campo Torromino ancora dal primo minuto. Il Crotone prova a chiudere la pratica nel primo tempo ma sia Ciano di testa (al 12’) che Torromi-
no su punizione al 22’ non trovano la porta. Ospiti pericolosi al 25’ quando reclamano due rigori nella stessa azione ma per l’arbitro fa proseguire. Broso alla mezzora si fa cacciare fuori per un secondo giallo e sempre per fallo su Gabionetta. Toscano non si scompone e chiama in panchina Litteri per Ferraro che va sulla fascia, con Fazio centrale. Gli errori La Ternana resiste e dopo il riposo sfrutta gli errori del Crotone quando al 3’ Abruzzese si fa scappare Alfageme che mette in movimento Ragusa: l’esterno davanti a Caglioni viene steso da Migliore. Rigore
6,5 h il migliore SCOZZARELLA (Ternana) Punto di riferimento: detta i tempi e gestisce quasi tutte le giocate.
e rosso per il crotonese. La settima rete di Vitale mette la Ternana nella migliore condizione. Il Crotone però non è lucido, perde anche Torromino per infortunio, sbatte in continuazione sul muro avversario. Drago prova a cambiare qualcosa con Falconieri, De Giorgio e Caetano ma la cura si rivela peggio del male. Non sfiora mai il pareggio ma piuttosto rischia due volte lo 0-2 prima in chiusura di gara quando Di Deo sbaglia da un metro dalla porta e poi quando nel recupero Ragusa coglie il palo in contropiede. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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PRIMA DIVISIONE GIRONE A 24a GIORNATA
Lecce e Trapani, conto alla rovescia La capolista dall’Entella, i rivali con il Lumezzane: duri ostacoli in vista dello scontro diretto così in campo (ore 14.30) Cuneo e San Marino, rischio neve Ultima chance per la Cremonese COMO-FERALPI SALÒ
(3-1)
COMO (4-2-3-1) Perucchini; Benvenga, Ambrosini, Migliorini, D. Donnarumma; Verachi, Giampà; Schenetti, Tremolada, A. Donnarumma; Mendicino. (Micai, Luoni, Schiavino, Ardito, Scialpi, Gammone, Lisi). All. Paolucci. FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani; Caputo, Malgrati, Leonarduzzi, Cortellini; Berardocco, Castagnetti, Ilari; Bracaletti, Miracoli, Tarana. (Gallinetta, Magli, Savoia, Fabris, Milani, Montella, Montini). All. Remondina. ARBITRO Serra di Torino (Mariani-Berti).
Antonio Toma, 48 anni, allenatore del Lecce LEZZI
Roberto Boscaglia, 44 anni, tecnico del Trapani SCOLPINI
CUNEO-ALTO ADIGE
(1-2)
CUNEO (4-3-1-2) F. Rossi; Di Lorenzo, GIUSEPPE CALVI
Su un lungo rettilineo, comincia la volata di Lecce e Trapani verso il traguardo dello scontro diretto, in programma al Via del Mare nel posticipo di lunedì 4 marzo. Approfittando del turno di riposo della formazione siciliana e della frenata delle altre dirette concorrenti, Giacomazzi e compagni hanno allungato il passo in classifica: 4 punti di vantaggio sul Trapani, 6 sull’Alto Adige, 8 sul San Marino e 9 sull’Entella. Oggi la squadra di Boscaglia tenterà di accorciare le distanze dalla capolista, sfruttando la gara in casa col Lumezzane e sperando che i salentini non facciano bottino pieno nella trasferta a Chiavari, nella quale registreranno l’assenza di 10 giocatori. Lecce, la svolta Toma Subentra-
to a Lerda, Antonio Toma ha conquistato 3 successi consecutivi, proponendo un nuovo progetto tattico. Il Lecce è passato dal 4-2-3-1 al 4-2-4, sprigionando ancor più la sua vocazione offensiva e limitando i rischi in fase difensiva (solo un gol incassato, su rigore contro il Treviso). «E’ ancora presto per pensare al Trapani: prima di arrivare al match-clou, dobbiamo superare l’ostacolo Entella e mercoledì sera impegnarci nella semifinale di coppa Italia con il Latina - dice Toma - anche a Chiavari, pur con tante assenze, cer-
«
E’ ancora presto per pensare al Trapani: prima ci sono l’Entella e la Coppa Italia...
«
ANTONIO TOMA ALLENATORE DEL LECCE
Fondamentale ridurre il divario prima di lunedì, ma non dipende soltanto da noi... ROBERTO BOSCAGLIA ALLENATORE DEL TRAPANI
De Franco, Scaglia, Donida; Cristini, Longhi, Palazzolo; Garavelli; Ferrario, Martini. (Negretti, Serino, Ferri, Danucci, Lodi, Di Quinzio, Oddenino). All. E. Rossi. ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone; Iacoponi, Cappelletti, Bassoli, Martin; Furlan, Bertoni, Branca; Campo, Testardi, Thiam. (Grandi, Kiem, Panzeri, Bontà, Uliano, Fink, Maritato). All. Vecchi. ARBITRO Tardino di Milano (Sgheiz-Prenna).
(2-4)
ENTELLA-LECCE
cheremo di imporre il nostro gioco contro un avversario che cambia pelle: trasforma il 5-3-2 in 4-3-1-2, proprio come me l’aspetto contro di noi, con Vannucchi mezzapunta. Non so se il compito del Trapani contro il Lumezzane sarà più agevole: sul suo campo, con un terreno in pessime condizioni, non può esaltare le qualità tecniche. Dalla prossima settimana studierò in dvd il Trapani, io ma non i
24
a
GIORNATA Oggi, inizio alle ore 14.30 Entella-Lecce Trapani-Lumezzane
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a
GIORNATA Lunedì 4 marzo, ore 20.45 Diretta su Rai Sport 1 Lecce-Trapani
miei giocatori, che mai devono pensare di adattarsi alle caratteristiche degli avversari». Trapani senza limiti In effetti, Ro-
berto Boscaglia non si fida del Lumezzane. «Lotta per un posto nei playoff e con i rientri di Mandelli e Marcolini diventa più competitiva - fa notare l’allenatore del Trapani - sarebbe fondamentale ridurre lo svantaggio dal Lecce prima del confronto diretto, ma non dipende solo da noi. Certo, la capolista potrebbe soffrire contro l’Entella. Comunque, solo il Lecce, con l’organico che ha, può lasciarsi sfuggire la promozione diretta. Considero in corsa ancora la Cremonese, oltre ad Alto Adige, San Marino, Carpi e Lumezzane». Nel girone di ritorno, solo il San Marino, con 16 punti, ha fatto meglio dei 13 punti di Lecce e Trapani (un incontro in meno), che, con 41 reti segnate, è la squadra più prolifica del girone. «Non ci poniamo limiti, per il primo posto ci siamo anche noi», è il messaggio di Boscaglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
seconda divisione
serie D
24a giornata (ore 14.30)
24a giornata (ore 14.30)
Troppa neve: rinvio a Forlì Pontedera, che occasione
Saltate 8 gare Ischia, è pari
Pericolo neve sui diversi campi: rinviata Forlì-Renate, a forte rischio il derby di Bellaria, ma potrebbero saltare altre gare in Emilia Romagna e Piemonte. Pro Patria e Salernitana sono sempre più solide in vetta (attenzione comunque alle trasferte di oggi) e dietro di loro è grande bagarre per il secondo posto che vale la promozione diretta. Nel girone A turni casalinghi alla portata di Castiglione e Savona, idem nel B per il Pontedera che può allungare su Poggibonsi e L’Aquila che sono in trasferta. Acque agitate a Casale: la società non ha pagato gli stipendi, ci sarà un’altra penalizzazione.
La neve fa rinviare 8 gare, altre sono a rischio, come quella del Sant’Angelo: qui il problema è lo stadio che non può essere aperto mancando un presidente che si prenda la responsabilità. Negli anticipi 4 gol del Chiavari (A), pareggi per l’Ischia e l’imbattuto Gladiator (H).
ENTELLA (4-3-1-2) Paroni; De Col, Cesar, Bianchi, Russo; Staiti, Raggio Garibaldi, Volpe; Vannucchi; Rosso, Cori. (Otranto, Falcier, Hamlili, Argeri, Ballardini, Di Tacchio, Cecchini). All. Prina. LECCE (4-2-3-1) Benassi; Diniz, Martinez, Esposito, Tomi; De Rose, Giacomazzi; Chiricò, Bogliacino, Jeda; Falco. (Bleve, Vinicius, Todisco, Kalombo, Zappacosta, Bustamante, Malcore). All. Toma. ARBITRO Saia di Palermo (Borzomì-Boz).
SAN MARINO-ALBINOLEFFE
(1-1)
SAN MARINO (4-3-3) Vivan; Pelagatti, Fogacci, Galuppo, Mannini; Calvano, Lunardini, Pacciardi; Capellini, Defendi, Poletti. (Migani, Crivello, Ferrari, Del Sole, Mella, Casolla, Chiaretti). All. Acori. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, M. Belotti, Ondei, Regonesi; Taugourdeau, Girasole, Gazo; Valoti; Corradi, A. Belotti. (Amadori, Pirovano, Ambra, Martinovic, Pontiggia, Cisse, Pesenti). All. Pala. ARBITRO Bellotti di Verona (Margani-Della Dora).
TRAPANI-LUMEZZANE
(1-1)
TRAPANI (4-4-2) Nordi; Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Rizzi; Basso, Pirrone, Caccetta, Madonia; Abate, Gambino. (Morello, Daì, D’Aiello, Tedesco, Giordano, Mancosu, Pacilli). All. Boscaglia. LUMEZZANE (4-4-2) Vigorito; Meola, Mandelli, Dametto, Carlini; Pintori, Marcolini, Giorico, Baraye; Inglese, Kirilov. (Coletta, Zamparo, Possenti, Dadson, Ceppelini, Samb, Torregrossa). All. Festa.
ARBITRO Ros di Pordenone (D’Amato-Di Gugliemo).
TREVISO-CREMONESE
(0-2)
TREVISO (4-4-2) Tonozzi; Semenzato, Stendardo, Zammuto, Cernuto; Spinosa, Piccioni, Komac, Fortunato; Tarantino, Strizzolo. (Campironi, Videtta, Allegretti, Brunetti, Musso, Kyeremateng, Madiotto). All. Ruotolo. CREMONESE (4-3-1-2) Viotti; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel, Pinardi; Caridi; Carlini, Momentè. (Grillo, Cremonesi, Avogadri, Martina Rini, Nizzetto, Djuric, Le Noci). All. Scienza. ARBITRO Ceccarelli di Rimini (Gori-Orlando).
TRITIUM-PORTOGRUARO
(1-1)
TRITIUM (3-5-2) Nodari; Bossa, Cusaro, Teso; E. Bortolotto, Arrigoni, Calvi, Cogliati, Casiraghi; Grandolfo, R. Bortolotto. (Paleari, Cremaschi, Magni, Spagnoli, Nardiello, Spampatti, Chinellato). All. Cazzaniga-Romualdi. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani, Blondett, Moracci, Pondaco; Herzan, Sampietro, Martinelli; Cunico; Orlando, Corazza. (Festa, Chesi, Zampano, Coppola, Salzano, Altinier, De Sena). All. Madonna. ARBITRO Pierro di Nola (Rossi-Oliviero).
IL POSTICIPO CARPI-PAVIA La giornata si concluderà domani alle 20.45 con il posticipo Carpi-Pavia (andata 0-0, diretta su Rai Sport 1): arbitra Pezzuto di Lecce. Ma la partita è a forte rischio perché a Carpi ieri sono caduti oltre 15 centimetri di neve e il meteo non prevede miglioramenti: il campo è coperto dai teloni e si potrebbe provare a liberarlo, ma il problema sono gli spalti e la viabilità. Sempre per la neve oggi pare scontato il rinvio a San Marino, ma è a rischio anche la gara di Cuneo.
Appunti COPPA ITALIA
Pisa, oggi in casa contro il Viareggio Oggi si gioca una semifinale della Coppa Italia di Lega Pro: alle 14.30 è in programma il ritorno del derby tra Pisa e Viareggio, con i padroni di casa forti del 3 1 ottenuto all’andata in trasferta: arbitra Bindoni di Venezia. L’altra semifinale Lecce Latina vede mercoledì (ore 20.45) l’andata: ritorno il 13 marzo alla stessa ora. La finale è il 10 e il 25 aprile.
GIRONE B
Un turno di riposo In vetta il Latina Oggi il girone B riposa. Ecco la classifica dopo 21 giornate: Latina* ( 1) p. 43; Avellino 41; Nocerina e Perugia ( 1) 36; Pisa 33; Benevento 32; Frosinone ( 1) 31; Catanzaro 28; Prato 27; Paganese* e Viareggio 26; Gubbio 25; Andria ( 2) 22; Sorrento 16; Barletta 14; Carrarese 13. (* una partita in meno). Si riparte così domenica 3 marzo (14.30): Andria Benevento (1 0); Barletta Gubbio (0 0); Frosinone Latina (0 0); Nocerina Catanzaro (3 2); Perugia Avellino (1 1); Pisa Paganese (0 0); Prato Carrarese (0 1); Viareggio Sorrento (sabato 2, 1 1).
IL RIPOSO
CONSIGLIO DIRETTIVO
REGGIANA Questa settimana la squadra che osserverà il turno di riposo è la Reggiana.
Domani a Firenze seconda riunione
LA SITUAZIONE CLASSIFICA Questa la classifica nel girone A dopo 23 giornate: Lecce p. 43; Trapani* 39; Alto Adige* 37; San Marino 35; Entella 34; Lumezzane 33; Carpi 31; Pavia 30; Cremonese (-1) e Feralpi Salò* 28; AlbinoLeffe (-6) 26; Como* (-1), Cuneo e Portogruaro* (-1) 24; Reggiana 22; Treviso (-1) 11; Tritium 10*. (* ha già riposato). PROSSIMO TURNO Queste le partite della 25ª giornata, che sono in programma domenica 3 marzo (ore 14.30): AlbinoLeffe-Reggiana (1-1); Alto Adige-Treviso (3-1); Cremonese-Entella (0-0); Feralpi Salò-Tritium (1-0); Lecce-Trapani (lunedì 4, ore 20.45; 1-0); Lumezzane-Carpi (0-1); Pavia-Como (2-1); Portogruaro-Cuneo (1-0); riposa San Marino.
GIRONE A
GIRONE B
ASTI-BOGLIASCO Serani di Monza BORGOSESIA-LAVAGNESE Alfaré di Mestre CHIAVARI-TORTONA 4-0 Giocata ieri DERTHONA-SANTHIA' Fabbri di San Giovanni Valdarno GOZZANO-BRA Luciano di Lamezia Terme (ore 15) IMPERIA-CHIERI Zanonato di Vicenza (ore 15) SESTRI LEVANTE-NOVESE Chindemi di Viterbo TREZZANO-FOLGORE CARATESE Fichera di Catania VERBANIA-VERBANO Iorio di Torre Annunziata CLASSIFICA Bra p. 51; Lavagnese 48; Chieri 45; Santhià 44; Chiavari* 40; Borgosesia 36; Folgore Caratese 34; Verbania 33; Derthona 30; Gozzano 29; Sestri Levante e Bogliasco 28; Tortona* 24; Trezzano 23; Asti 22; Verbano 18; Novese 17; Imperia 16. (*una gara in più)
CASTELLANA-TRENTO Gualtieri di Asti DARFO-ATLETICO MONTICHIARI Saccenti di Modena FERSINA PERGINESE-PERGOLETTESE Tesi di Pistoia (a Mezzocorona) LECCO-OLGINATESE Bianchini di Cesena PONTISOLA-PRO SESTO Rinviata a mercoledì 27 SAN GIORGIO-CARONNESE Rinviata a mercoledì 6 marzo SANT'ANGELO-ALZANO CENE Cipriani di Empoli SEREGNO-MEZZOCORONA Minafra di Roma SERIATE-MAPELLOBONATE Rinviata a mercoledì 27 VOGHERA-CARAVAGGIO Papalini di Nuoro CLASS. Pontisola p. 54; Pergolettese 53; Voghera 51; Olginatese e Caronnese 46; Castellana 41; Lecco (-3) 40; Atletico Montichiari e Caravaggio 37; Mapellobonate 35; Alzano Cene, Seregno, Fersina Perginese e Seriate 32; Darfo (-3) 29; Pro Sesto 27; San Giorgio 24; Mezzocorona 20; Trento (-1) 14; Sant'Angelo 13.
(27a)
GIRONE C
Domani alle 11 Consiglio Direttivo della Lega Pro a Firenze. Si tratta del secondo incontro dopo quello del 10 gennaio, quando si erano insediati i nuovi Consiglieri. All’ordine del giorno la definizione per le prossime due stagioni dei proventi dell’ex Decreto Melandri, l'integrazione del Codice Etico, il progetto Highlights, la presentazione del piano industriale e di organizzazione dei club.
(27a)
BELLUNO-MONTEBELLUNA Cataldo di Bergamo CEREA-LEGNAGO Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG ESTE-PORTO TOLLE Calogiuri di Lecce GIORGIONE-SAN PAOLO Lombardo di Sesto San Giovanni REAL VICENZA-KRAS REPEN Cenami di Rieti SAMBONIFACESE-SANDONA’ JESOLO Andreini di Forlì SANVITESE-SACILESE Vitulano di Bologna TAMAI-TRISSINO VALDAGNO Mazzei di Brindisi UNION QUINTO-PORDENONE Accomando di Olbia VIRTUS VECOMP-CLODIENSE Di Stefano di Brindisi CLASSIFICA Sambonifacese p. 51; Porto Tolle e Virtus Vecomp 49; Pordenone 48; Real Vicenza 47; Clodiense 44; Sandonà Jesolo 43; Sacilese 39; Trissino Valdagno 38; Tamai e Legnago 37; Montebelluna 36; Belluno 35; Este 34; San Paolo 30; Giorgione 29; Cerea 22; Sanvitese 16; Kras Repen 14; Union Quinto 13.
GIRONE D BAGNOLESE-FORCOLI Rinviata a mercoledì 6 marzo CASTELFRANCO-CAMAIORE Rinviata a mercoledì 6 marzo CASTENASO-ROSIGNANO Rinviata a mercoledì 6 marzo MASSESE-PRO PIACENZA Montanari di Ancona PAVULLESE-FORTIS JUVENTUS Rinviata a mercoledì 6 marzo PISTOIESE-FORMIGINE Sozza di Seregno RICCIONE-FIDENZA Rinviata a mercoledì 6 marzo SPAL-LUCCHESE Sommese di Nola TUTTOCUOIO-MEZZOLARA Detta di Mantova CLASSIFICA Pro Piacenza p. 50; Tuttocuoio 47; Spal 44; Lucchese* 42; Massese 41; Mezzolara 38; Pistoiese 36; Formigine 34; Fidenza 33; Fortis Juventus 32; Castelfranco 31; Castenaso 27; Camaiore 23; Forcoli e Pavullese 20; Riccione (-1) 19; Bagnolese 16; Rosignano* 14. (* una gara in meno)
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
BASSANO-RIMINI Di Ruberto di Nocera Inferiore BELLARIA-SANTARCANGELO Melidoni di Frattamaggiore CASALE-MONZA Di Martino di Teramo CASTIGLIONE-FANO Reni di Pistoia FORLI’-RENATE Rinviata GIACOMENSE-MANTOVA Bietolini di Firenze SAVONA-MILAZZO Paolini di Ascoli Piceno VALLE D'AOSTA-ALESSANDRIA Martinelli di Roma VENEZIA-PRO PATRIA Merlino di Udine CLASSIFICA Pro Patria p. 50; Savona e Castiglione 44; Renate 41; Alessandria 39; Forlì (-1) 38; Bassano 37; Venezia 35; Monza (-6) e Mantova 31; Santarcangelo e Valle d'Aosta (-1) 24; Bellaria 23; Giacomense 21; Rimini 20; Fano (-1) 17; Casale (-5) 15; Milazzo 9.
APRILIA-FONDI Spinelli di Terni BORGO A BUGGIANO-SALERNITANA Ghersini di Genova CAMPOBASSO-GAVORRANO Soricaro di Barletta CHIETI-POGGIBONSI Rapuano di Rimini FOLIGNO-L'AQUILA Rossi di Rovigo HINTERREGGIO-ARZANESE Petroni di Roma MELFI-MARTINA Verdenelli di Foligno PONTEDERA-TERAMO Lacagnina di Caltanissetta VIGOR LAMEZIA-NORMANNA Zappatore di Taranto CLASS. Salernitana p. 53; Pontedera 45; Poggibonsi e L'Aquila 41; Aprilia e Teramo 35; Chieti (-1) 33; Martina 32; Arzanese 31; Gavorrano e Borgo a Buggiano 29; V. Lamezia e Hinterreggio 27; Foligno 26; Melfi 25; Campobasso (-2) 22; Normanna 15; Fondi 12.
AREZZO-SPORTING TERNI 1-1 Giocata ieri BASTIA-VITERBESE Marcolin di Schio CASTEL RIGONE-PIANESE De Angeli di Abbiategrasso FIESOLECALDINE-PIERANTONIO Marotta di Sapri FLAMINIA-SPOLETO Buonocore di Marsala LANCIOTTO-SANSEPOLCRO D'Annibale di Marsala PONTEVECCHIO-TRESTINA Giuliani di Teramo SCANDICCI-CASACASTALDA Rossi di Novara TODI-DERUTA Robilotta di Sala Consilina CLASS. Castel Rig. p. 42; Sansepolcro 41; Casacastalda 40; Viterbese e Deruta 37; Pianese e Pontevecchio 36; Sp. Terni* 34; Spoleto 33; Scandicci e Fiesolecaldine 32; Arezzo* 31; Trestina 29; Bastia 27; Lanciotto 26; Pierantonio 22; Flaminia e Todi 17. (*una gara in più)
AMITERNINA-ASTREA Meraviglia di Pistoia (a porte chiuse) FIDENE-ANCONA Uggioni di Monza (a Guidonia) ISERNIA-OLYMPIA AGNONESE Dionisi di L'Aquila MARINO-CELANO Pirone di Ercolano RECANATESE-JESINA Suaria di Milano SAMBENEDETTESE-MACERATESE Boggi di Salerno SAN NICOLO’-SAN CESAREO Zuliani di Vicenza TERMOLI-CIVITANOVESE Mansi di Nocera Inferiore VIS PESARO-RENATO CURI Marini di Trieste CLASSIFICA San Cesareo p. 48; Samb 47; Maceratese 44; Ancona 41; Termoli 39; Vis Pesaro* e Agnonese 36; Astrea 35; Jesina 33; Fidene 29; Civitanovese e R. Curi 28; Isernia 27; Amiternina* 22; Celano* 20; Recanatese 17; S. Nicolò* e Marino 15. (* una gara in meno)
ANZIOLAVINIO-TORRES Capone di Palermo ARZACHENA-ISOLA LIRI Agostini di Bologna CYNTHIA-BUDONI Nicoletti di Catanzaro LUPA FRASCATI-CASERTANA Affatato di Domodossola OSTIA MARE-PALESTRINA Ragonesi di Perugia PORTO TORRES-HYRIA NOLA Volpi di Arezzo SARNESE-TORRE NEAPOLIS Mei di Pesaro SELARGIUS-CIVITAVECCHIA Michieli di Padova SORA-SANT'ELIA Di Gioia di Nola CLASSIFICA Torres p. 47; Casertana 42; Sarnese e Palestrina 41; L. Frascati 40; Torre Neapolis 39; Sora 36; Ostia Mare 35; Cynthia 31; Arzachena e Budoni 28; Porto T. 27; Isola Liri* 25; Anziolavinio e Selargius 23; Civitavecchia (-3) 18; H. Nola* 17; Sant'Elia 15. (* una in meno)
BISCEGLIE-MONOSPOLIS Guidi di Imola BRINDISI-FRANCAVILLA Capasso di Firenze CTL CAMPANIA-GLADIATOR 0-0 Giocata ieri GROTTAGLIE-ISCHIA 0-0 Giocata ieri INTERNAPOLI-TARANTO 0-0 Giocata ieri MATERA-FORTIS TRANI Celentano di Torre Annunziata NARDO’-POMIGLIANO Fabbro di Roma (a porte chiuse) POTENZA-FOGGIA Sassoli di Arezzo SANT'ANTONIO ABATE-BATTIPAGLIESE Xausa di Portogruaro CLASS. Ischia** p. 56; Gladiator* 54; Bisceglie 46; Matera (-2)** e Monospolis 44; Foggia 33; Taranto* 32; Nardò e Battipagliese 31; Brindisi 29; Campania*, Internapoli e Pomigliano 27; Sant’ Antonio A. (-2) 26; Francavilla 24; Grottaglie* 16; Trani 10; Potenza 9. (**una in meno, *una in più)
AGROPOLI-ACIREALE Diomaiuta di Albano Laziale CITTA' DI MESSINA-RAGUSA Camplone di Pescara COMPR. NORMANNO-MESSINA 0-0 Giocata ieri COMPRENSORIO MONTALTO-COSENZA Strippoli di Bari GELBISON-SAMBIASE Magrini di Città di Castello NOTO-SAVOIA La Posta di Frosinone PALAZZOLO-LICATA Gozzi di Siena RIBERA-NISSA Garoffolo di Vibo Valentia VIBONESE-PRO CAVESE Bortoluzzi di San Donà di Piave CLASSIFICA Messina* p. 55; Cosenza 50; Savoia 40; Gelbison 39; Città di Messina 35; C. Montalto 34; Licata 33; Ribera 32; C. Normanno* 31; Agropoli, Pro Cavese, Vibonese e Ragusa 30; Sambiase 29; Palazzolo 26; Noto (-3) 20; Acireale 15; Nissa (-1) 7. (* una in più)
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
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FORMULA 1 LE PAGELLE DOPO I TEST DI BARCELLONA
SUPERBIKE GP AUSTRALIA
REPLICHE DALLE 14
PER PNEUMATICO
i top 5
D
4
Risultati della Superpole del GP d’Australia a Phillip Island (4.445 m)
S
Fernando Alonso, 31 anni, sta per iniziare il quarto Mondiale con la Ferrari: è arrivato 2˚ nel 2010 e nel 2012 EPA
Ferrari da 7,5 Ora la qualifica non è più un tabù La F138 ok con le gomme soffici a Barcellona Ma la Red Bull (voto 8,5) le consuma meno PINO ALLIEVI
Ancora quattro giorni di test e poi sarà Australia. L’inverno della F.1 sta finendo, anche se ieri mattina il circuito di Montmelò si è svegliato sotto la neve. Ma c’erano solo i motorhome e i camion con le macchine, in attesa degli ultimi collaudi che cominceranno giovedì per concludersi il 3 marzo. E sarà in quell’occasione che si vedranno le vetture nella configurazione quasi definitiva. Le prove, conclusesi ieri l’altro, infatti, sono state una mezza delusione per chi si aspettava novità tecniche visibili. C’erano probabilmente tante cose inedite, ma nulla di clamoroso. E poi questa F.1 che vive di paraventi per occultare ogni cosa sta oramai stancando per gli eccessi di riservatezza, con i piloti costretti a recitare la parte di dementi che dicono solo ciò che vogliono i team: cioè niente. Abbiamo comunque provato a dare i voti ai team di vertice.
RED BULL Inutile dire che la macchina che più ha impressionato a Barcellona è stata la Red Bull, sia pure con qualche sosta di troppo che il team non ha spiegato. La RB9 ha il vantaggio di stabilità che aveva la macchina campione del mondo 2012, con un degrado delle nuove Pirelli che pare inferiore alla concorrenza. Vettel e Webber hanno girato sempre con tanta benzina. Avessero tirato, sarebbero stati davanti sempre. Km percorsi: 1.498,91 Voto: 8,5
LOTUS Superati i problemi di affidabilità del cambio, la Lotus si è scatenata facendo un intero gran premio con Grosjean (4 soste, l’ultima precauzionale quanto evitabile) e risultando veloce con tutti e tre i tipi di gomme. Vista in curva, è la macchina che ha impressionato di più dopo la Red Bull. Km percorsi: 1.135,82 Voto: 8
1. Checa (Spa-Ducati) 1’30"234 media 177,339 km/h 2. Laverty (Irl-Aprilia) 1’30"429 3. Fabrizio (Ita-Aprilia) 1’30"581 4. Sykes (GB-Kawasaki) 1’30”615 5. Melandri (Ita-Bmw) 1’30”615 6. Guintoli (Fra-Aprilia) 1’30”683 7. Camier (GB-Suzuki) 1’30"991 8. Haslam (GB-Honda) 1’30”998 9. J. Rea (GB-Honda) 1’31"742 Superpole 2: 10. Giugliano (Ita-Aprilia) 1’31”283
S POKER DI PROTAGONISTI IN CATALOGNA 1
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Programma Nella notte si sono corse gara-1 (ore 2) e gara-2 (ore 5.30), oltre alla Supersport (ore 3.30). Le repliche delle due corse Sbk sono in programma su Italia 1 alle 14 (gara-1) e alle 15 (gara-2)
S Gazzetta.it Sul nostro sito potete trovare tutti i risultati e gli highlights delle gare 1. Sebastian Vettel, 25 anni, sulla Red Bull RB9 2. Kimi Raikkonen, 33, sulla Lotus E21 3. Jenson Button, 33, sulla McLaren MP4-28 4. Lewis Hamilton, 28, sulla Mercedes W04 EPA-COLOMBO-AFP
Lotus da 8: in curva vale quasi la RB9. McLaren (7,5) deteriora molto le Pirelli FERRARI In mezzo a tanta, inutile, voglia di non farsi vedere, sono però emerse alcune cose, evidenziate dal cronometro. La prima notizia è l’ottimo tempo (il secondo assoluto) realizzato da Alonso con le morbide, una replica della simbolica pole di Massa a Jerez, due settimane prima, con gli stessi pneumatici. Sia pure col freddo, la F138 ha mostrato di saper mandare subito in temperatura gli pneumatici, cosa che è accaduta di rado negli ultimi anni con la conseguenza che i piloti, scattando indietro, hanno dovuto rischiare di più in partenza e osare tanto in gara per recuperare. Oltre a questo, la Ferrari – stando alle parole di Massa – è apparsa ben bilanciata e sincera sul bagnato: un comportamento che sarebbe stato ben diverso se la vettura fosse
nata male. Ora però serve fare «tanto» (termine usato da Massa) per rendere la vettura più stabile da metà curva in poi. E qui il discorso si allarga all’aerodinamica e al soffiaggio degli scarichi, un’area nella quale la Red Bull è tre passi avanti. Km percorsi: 1.689,76 Voto: 7,5
MCLAREN Perez ha fatto il miglior tempo sia con le gomme morbide che con quelle dure, ma con le medie la McLaren è stata lenta. La macchina va a corrente alternata e consuma molto le gomme. Ma il potenziale c’è e si vede. Km percorsi: 1.466,32 Voto: 7,5
LO SCENARIO PER IL FUTURO
Gare, sponsor spese da ridurre Via all’era Dorna Regole tecniche, limitazioni ai team e calendario: ecco le idee dei nuovi organizzatori
mo che decida chi si impegna almeno per 5 anni», ha precisato Stephan Fischer, numero 1 della Bmw. Se entro un mese non ci sarà compromesso deciderà Dorna. Tutti d’accordo a eliminare componenti sofisticati, tipo la forcella Öhlins che tra affitto e assistenza costa 114 mila euro.
PAOLO GOZZI PHILLIP ISLAND (Australia)
Costi Si può risparmiare anche su
La Superbike è ripartita dall’Australia mentre dietro le quinte di Phillip Island ha preso forma il futuro. È appena iniziata l’era Dorna, già padrona del Motomondiale: dopo la rivalità è tempo di sinergie su calendari, regolamenti, tv, sponsorizzazioni. Regolamento Il primo nodo è co-
me rendere omogenei i regolamenti tecnici di MotoGP (prototipi) e Superbike (derivate dalla serie). Dorna vorrebbe una Superbike meno costosa, le marche più impegnate — Aprilia, Bmw e Kawasaki — vogliono che resti banco di prova per la produzione. La patata bollente è nelle mani dell’associazione Costruttori (Msma). «Abbassare il livello della sfida sarebbe come cancellare la serie A e sostituirla con la C, l’interesse di marche e pubblico andrebbe a zero — avverte Luigi Dall’Igna, capo dell’Aprilia iridata —. Per ridurre i costi e rinfoltire lo schieramento (19 iscritti, n.d.r.) è sufficiente che 3-4 Costruttori si impegnino a vendere 4-6 moto competitive a prezzo "politico": noi abbiamo due squadre satellite cui affittiamo la Rsv4 identica a quella di Biaggi a 350 mila euro, motori e assistenza compresi». Aprilia si è già coalizzata con Kawasaki e Bmw. Temono che Honda abbia idee diverse: è fuori dal 2002, ieri è arrivato Shuhei Nakamoto gran capo Hrc. «Chi non corre, non conta. Voglia-
personale e logistica. Bmw ha 36 persone, la Ducati Alstare 26 con stipendio medio di 60 mila euro a stagione. «La squadra costa 2,6 milioni di euro e con gli sponsor sono in pareggio — rivela il proprietario Francesco Batta —. La Ducati fornisce moto, sviluppo e alcuni ingegneri, ma recupera parte dell’investimento con due sponsor». A carico della Casa l’ingaggio di Carlos Checa: 800 mila più premi. Melandri in Bmw viaggia sulle stesse cifre, gli altri vanno a scalare. In Superbike si pagano anche le gomme Pirelli: 60 mila euro a pilota per test e campionato. Sponsor&Tv Dorna ha ereditato da Flammini i contratti con Eni e Alfa Romeo, che per l’inizio del Mondiale ha lanciato la Mito Sbk. Gli spagnoli ritengono che il valore commerciale sia sottostimato: nel 2014 entrerà Zeltweg, circuito austriaco di proprietà Red Bull. Per quanto riguarda la tv, Italia 1 ha preso i diritti fino al 2015. Dorna ha coinvolto Tve, la numero 1 di Spagna, dove il potenziale è tutto da scoprire. Calendari Dorna sta rinegoziando i contratti coi circuiti già siglati da Flammini. Può saltare Brno sostituita dalla Turchia. Dopo Russia e India (spostata a fine stagione) nel 2014 i confini si allargheranno a Sud America e Asia, aree interessanti per i Costruttori. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SUPERPOLE FABRIZIO 3O, MELANDRI 5O
Checa record, Panigale 1a al debutto PHILLIP ISLAND — (p.g.) Dopo le due notti passate in ospedale la settimana scorsa per un problema intestinale, lo spagnolo Carlos Checa è risorto anche dalla terribile caduta di venerdì (colpi alla testa e al piede destro), portando la Ducati Panigale in Superpole al debutto assoluto nel Mondiale Superbike. La nuova rossa ha girato sei decimi sotto il primato. Nella griglia a tre piazze come in MotoGP, una delle novità del 2013, Checa ha preceduto le Aprilia di Eugene Laverty, al top con gomma
da gara, e di un deluso Michel Fabrizio, primatista del venerdì. Solo quarto l’inglese Tom Sykes, vice campione del mondo in carica nonché specialista del giro secco, disturbato dalla piccola frattura al radio sinistro. Uscito indenne da una scivolata nelle libere, Marco Melandri si è fermato in quinta posizione. Non ha preso il via Ayrton Badovini, seconda guida Ducati, per la frattura del calcagno destro nel volo di venerdì. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto su gazzetta.it
MERCEDES Tanti chilometri, qualche piccolo guaio, molti test per il passo gara. Però con le gomme morbide il divario è di oltre un secondo e mezzo dai migliori. Rosberg teme una replica del 2012, ma la Mercedes annuncia tante cose in arrivo prima della gara di Melbourne. Km percorsi: 1.559,42 Voto: 7 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Daytona, incidente shock: tifosi feriti Spaventoso incidente ieri a Daytona in una gara Nascar. Nell’ultimo giro la macchina di Kyle Larson è volata sulla rete tra pista e pubblico: detriti hanno ferito 12 spettatori, 6 in modo grave
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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CICLISMO IN BELGIO PIOGGIA E TEMPERATURE SOTTOZERO PER LA CLASSICA D’APERTURA AL NORD: POZZATO E BOONEN IN GRUPPO
Paolini, gran colpo su Muri e pavé A 36 anni domina l’Het Nieuwsblad Il comasco della Katusha azzecca la fuga e la volata con il belga Vandenbergh non ha storia. «Al Fiandre me la gioco» CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta
3˚ al Mondiale 2004 Luca Paolini, nato a Milano, 36 anni, è stato 2˚ al Mondiale under 23 a Verona 1999 e 3˚ al Mondiale pro’ 2004, sempre a Verona AFP
Tante cose assieme. Cose belle. Soprattutto, il primo successo italiano «pesante» all’estero del 2013 e anche il suo primo personale dopo un digiuno di oltre 42 mesi (Coppa Bernocchi, agosto 2009). Luca Paolini ha conquistato ieri una grande vittoria all’Het Nieuwsblad (ex Het Volk), la classica
belga che apre la stagione del pavé. A caldo — si fa per dire, vista la pioggia e il gelo — il 36enne comasco della Katusha ha detto: «Questo è il successo dell’esperienza. Ho "sentito" la corsa alla perfezione. Quando Vandenbergh ha attaccato, sapevo che era la ruota giusta». A quel punto, mancavano circa 20 km al traguardo di Gand e Luca, con il belga «di scorta» dell’Omega-Quick Step (rispetto a Boonen), facevano parte
Paolini batte Vandenbergh in volata. ARRIVO: 1. Luca PAOLINI (Katusha) 199 km in 4.54’36", media 40,529; 2. Vandenbergh (Bel); 3. Vandousselare (Bel) a 1’14"; 4. Thomas (Gb); 5. Van Avermaet (Bel); 6. Bandiera BETTINI
dell’avanguardia già in fuga insieme tra gli altri a Bandiera (poi 6˚), Mentre era caduto Matteo Trentin (frattura dello scafoide, oggi si opera). Lo sprint a due non ha avuto storia: più veloce Paolini rispetto a Vandenbergh. Comprensibile la gioia di Luca: l’Het Nieuwsblad è corsa vera e di prestigio. Per lui si tratta del 19˚ successo di una carriera che lo ha visto su podi importanti — bronzo iridato a Verona 2004, terzo alla Sanremo (2003 e 2006) e al Fiandre (2007) — e regista fidato della Nazionale. «E io mi sento ancora in grado di aspirare al podio del Fiandre». «Nessuno si merita questo successo più di lui», è stato il commento di Joaquin Rodriguez, suo capitano in quella Katusha fresca di riammissione del World Tour. «Quello è il nostro posto», ha sempre detto Paolini. Ieri lo ha ribadito. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il bronzo del coraggio Bronzini una tigre: il podio è suo! Mondiali Pista Fantastica rimonta nella corsa a punti. «Non ho fatto calcoli, vale un oro» identiKit & CARRIERA
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DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO MARABINI MINSK (Bielorussia)
Un bronzo che vale oro. Strappato con le unghie, con la rabbia, con energie trovate chissà dove. Tutto per tutto, in quegli ultimi giri di una corsa a punti che s’era messa male quasi subito, ma che la «maga» Giorgia Bronzini, diventata ieri la donna italiana con più medaglie mondiali al collo — tre d’oro e tre di bronzo, tra pista e strada — ha raddrizzato volata su volata, stavolta senza fare troppi calcoli, ma solo credendoci — lei e il c.t. Dino Salvoldi — sino alla fine.
2009 Oro nella corsa a punti BETTINI
2010 Oro strada a Geelong BETTINI
Insperato Pazienza se non è il
bis del titolo iridato di quattro anni fa, a cui mirava, e invece è arrivato il secondo bronzo, come ad Apeldoorn 2011. Chi ci sperava più, davvero, quando Machacova, Arreola e Wong hanno preso il giro di vantaggio e con quello i 20 punti di bonus che hanno blindato la corsa. Si era a 69 tornate dalla fine, spazio per rimettere le cose a posto ce n’era anche, ma non è mai stato nelle corde della piacentina, abituata a costruire le sue gare passando attraverso gli sprint intermedi, assumere l’iniziativa e andare a sua volta a prendersi il giro. Serviva un mezzo miracolo, quello che non le era riuscito per un solo punto un anno fa a Melbourne, dopo una gara quasi in fotocopia. Ma con qualche ostacolo in più rispetto ad allora: avversarie più agguerrite, marcamento ancora più stretto e l’incognita di un Mondiale anticipato di cinque settimane, con una sola gara di Coppa del Mondo nelle gambe. Inedita Giorgia è stata brava, lucida, determinata. A costo di rimetterci alla voce energie, ha chiuso da sola un paio di buchi pericolosi, lei che non lo aveva quasi mai fatto prima in carriera. Ha dato e trovato collaborazione in un altro paio di circostanze rischiose. E poi si è buttata in tutti gli sprint: 6 su 6, a prendersi pun-
2011 Oro strada a Copenaghen BETTINI
to su punto, a costruire la rimonta quasi impossibile, e comunque difficilissima. Prima dell’ultima volata, con Arreola e Chulkova in fuga, c'era una sola speranza per saltare sul bronzo: non lasciarsi scappare il terzo posto e sperare che la Wong restasse a secco, per pareggiare il conto e spuntarla grazie al miglior piazzamento nello sprint decisivo. Detto e fatto, è andata proprio così. Oro alla ceca Machacova, argento alla messicana Arreola, bronzo all’azzurra pur con gli stessi punti della rivale di Hong Kong.
Terza con 22 punti In alto, la rimonta di Giorgia Bronzini nella corsa a punti. Oro alla ceca Jarmila Machacova con 30 punti; poi Sofia Arreola (Mes) 29, Bronzini 22, Wong Wan Yiu Jamie (H.Kong) 22 e Wild (Ola) 17. Oggi chiusura dei Mondiali: Ciccone e Bertazzo nell'Americana, Simona Frapporti nell’Omnium (foto BETTINI)
Morire in bici «Mi sono buttata, senza fare calcoli — dirà Giorgia — perché non sapevo di preciso come ero messa, a parte che potevo ancora arrivare alla medaglia. Dino (Salvoldi, ndr) aveva la situazione sotto controllo e mi dava le indicazioni. Mi ha sempre detto di crederci, di non lasciare nulla di intentato, non mi ha mai fatto perdere le speranze. Sì, nelle ultime due volate ero "al gancio", non so dove ho trovato la forza per prendermi quei 4 punti che mi hanno portato sul podio. Ma non volevo che finisse come un anno fa: lo scratch di ieri (venerdì, ndr) è stato una bella lezione». Già, un anno fa e quel maledetto quarto posto, difficile da digerire. «Allora non ci avevo creduto fino in fondo, qui invece sì. Ce lo eravamo detti, Dino ed io: dovevo morire in bici, cercare il risultato anche a costo di mancarlo». Perché ormai la «maga» non può più permettersi di avere una sola soluzione, non può più correre di rimessa e sperare, come a Pruszkow
2009, di arrivare in carrozza sulla medaglia d’oro facendo valere solo il suo spunto veloce. Segnale E’ la prima medaglia azzurra di questo Mondiale, che si chiude oggi. E pesa tanto. «Tornare senza niente in mano sarebbe stato frustrante — ammette —. Ci voleva davvero. Per me, perché venivo da un anno pesante, nel quale ho lavorato tanto per l’Olimpiade, e perché mi dà morale in vista della stagione su strada. Ma anche per l’Italia della pista, che ha intrapreso un nuovo corso e sta costruendo un bel gruppo partendo dai giovani. Vorrei che fosse un segnale anche per chi fa strada e si decida a venire in pista. La mia bivalenza dimostra che si può essere competitivi sui due fronti, che una specialità non danneggia l’altra, anzi. Ora spero solo che la corsa a punti torni nel programma olimpico». Perché la medaglia ai Giochi è l’unico traguardo che le manca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE ALTRE CORSE
Ignazio Moser 33˚ in Belgio al debutto da pro’ Neve, freddo, corsa accorciata: è stato il debutto di Ignazio Moser, 20 anni, figlio di Francesco, nella prima corsa da pro’ con la Bmc alla Beverbeek Classic in Belgio. Vittoria a Van Der Lijke (Ola). LUGANO: RISCHIO NEVE Pericolo neve, sul 67˚ Gp Lugano, 186 km: oggi alle 10 riunione per decidere se cancellare o modificare il percorso. Ci sono Cunego, Ulissi, più Basso, Moser e Scarponi al debutto 2013. SAN GEO - (vig.) Il trevigiano Matteo Collodel (Marchiol) ha vinto l’89ª Coppa San Geo dilettanti a Soprazocco (Bs), battendo in volata Gaffurini, Pichetta, Simoni e Villella.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
SCI COPPA DEL MONDO
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
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DISCESE DI COPPA
Sfida tutta italiana Inner b. Paris 3-2 L’Italia ha vinto 5 discese su 7 (mancano solo Lake Louise in Val Gardena). Ne restano due: Kvitfjell (Nor) il 2 marzo e le finali di Lenzerheide (Svi) il 13 marzo
Innerhofer, 28 anni ANSA
Christof Innerhofer vince la discesa di Beaver Creek (Usa) il 30 novembre davanti a Svindal
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Christof Innerhofer vince la discesa di Wengen (Svi) il 19 gennaio battendo l’austriaco Kroell
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Christof Innerhofer vince la discesa di Garmisch (Ger) davanti all’austriaco Streitberger
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Dominik Paris, 23 anni, è stato argento mondiale in discesa a Schladming
Dominik Paris vince la discesa di Bormio il 29 dicembre a pari merito con l’austriaco Reichelt
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Dominik Paris vince la discesa di Kitzbuehel (Aut) il 26 gennaio battendo il canadese Guay
E SONO 5! Ancora WInnerhofer Un fantastico tris per un’Italia record Terza vittoria come Ghedina ’97: mai gli azzurri avevano vinto a Garmisch e conquistato 5 discese in una stagione MARISA POLI GARMISCH (Ger)
Innerhofer e Garmisch, è ufficialmente amore. E’ bastato un pallido sole per riaccendere le batterie di Christof dopo i Mondiali di carestia a Schladming. E’ bastata la Kandahar, pista preferita. Oltre ogni limite: mai un azzurro aveva vinto in discesa qui, mai l’Italia aveva conquistato tante vittorie in discesa in una stagione. A due gare dalla fine siamo a quota cinque su sette, oltre ogni aspettativa e in pieno stile Wunderteam austriaco dei tempi di Maier e Eberharter. Forza mentale Saranno i bei ri-
S Christof Innerhofer è nato a Gais (Bz) il 17 dicembre 1984. Alto 1.86 per 89 kg, ha esordito in Coppa del Mondo nel 2006. In totale ha disputato 162 gare AFP
nerhofer è sceso con il pettorale 20 quando in testa c’era Hannes Reichelt. Non è stato baciato dalla fortuna in termini di meteo, perché il sole si è fatto vedere di più con il passare dei minuti, ma non ha avuto nemmeno i problemi di visibilità di Schladming. Nei primi 17 secondi di gara è stato il più veloce, si è difeso nel temutissimo piano completamente sbagliato in prova (parole sue: «Avevo preso 6 decimi in 30" di gara, pensavo proprio di non potercela fare»), ha disegnato i curvoni successivi con la maestria già mostrata più e più volte. Risultato: 36/100 di vantaggio su Reichelt, uno che sa tirare le curve. Una coppia di
Imbattibili Dietro a Winner la
squadra c’è, eccome. In fatti e risultati. Cominciamo dai primi: Paris, appena arrivato al traguardo e ancora col fiatone, ha spiegato via radio ai compagni/concorrenti in partenza come aveva trovato la pista e come affrontare i tranelli di quella partenza con la neve che sbatteva più del previsto. Per i risultati, invece, non bisogna scorrere molto nell’ordine d’arrivo per scovare altri italiani. Da Werner Heel, sesto al traguardo a tre decimi dal podio dopo un errore nella curva che immette sul piano, a Dominik Paris, ottavo e compostamente dispiaciuto per i tre curvoni in alto non riusciti come voleva. «Nel finale non sono stato perfetto» si boccia il vicecampione del mondo, superato nella classifica di specialità da Svindal, ieri quinto e ora davanti di 10 punti.
DAL NOSTRO INVIATO
cordi delle tre medaglie mondiali conquistate due anni fa (oro superG, argento combinata, bronzo discesa), sarà che queste curve esaltano come poche altre la sua tecnica sopraffina, sarà che il pubblico se lo coccola come fosse il pupillo di casa, è che Inner nelle ultime cinque gare disputate a Garmisch è stato al peggio quarto e questo l’ha aiutato nella difficoltà (mentale) di ieri: affrontare la variante con partenza abbassata al Troeglhang, all’altezza della discesa femminile, dieci porte e il ripido iniziale in meno. In una lunghissima giornata, cominciata alle 8 e 30 con la prova della prima parte, impraticabile nei giorni scorsi causa troppa neve in pista, In-
austriaci, prima Kroell e poi Streitberger, ha provato a scalzarlo. Tutti e due si sono arresi nel bel mezzo della gara, dal secondo al terzo intermedio nessuno è riuscito a restare nella sua scia: 25"39 in questo tratto, 26/100 meglio di Kroell, 6 decimi meno di Streitberger, finiti rispettivamente a 16 e 12 centesimi. Per la sesta vittoria di Coppa in carriera, la terza in questa stagione dopo Beaver Creek e Wengen (appaiato il Ghedina 1997), al termine di una discesa in cui i particolari contavano più del solito (i primi 15 sono concentrati in un secondo).
Squadra A due prove dalla fine
ABBRACCIO Dopo le polemiche di Kitzbuehel, l’abbraccio tra il direttore di Coppa Hujara e Innerhofer chiude il caso PENTAPHOTO
(restano solo Kvitfjell, più nei favori di Paris e Heel, e le finali di Lenzerheide, che piacciono a Inner), i numeri dell’Italjet fanno impressione. Dal 29 dicembre in poi nessuno in Coppa del Mondo è stato più veloce degli azzurri, a segno a Bormio e Kitzbuehel con Dominik Paris, a Wengen e ieri a Garmisch con Christof Innerhofer. Se la ride il responsabile dei velocisti, Gianluca Rulfi: «Problemi di gestione? E’ molto più complicato quando non vanno bene le cose». Non pensate sia finita qui. © RIPRODUZIONE RISERVATA
oggi in tv Gigante uomini e combinata donne DISCESA UOMINI (Garmisch): 1. INNERHOFER 1’37"83; 2. Streitberger (Aut) a 12/100; 3. K. Kroell (Aut) a 16/100; 4. Reichelt (Aut) a 36/100; 5. Svindal (Nor) a 47/100; 6. HEEL a 49/100; 7. Sporn (Slo) a 50/100; 8. PARIS a 66/100; 9. Ferstl (Ger) a 70/100; 10. J. Kroell (Aut) a 84/100; 16. VARETTONI a 1"07; 31. PANGRAZZI e FILL a 1"56; 35. MARSAGLIA a 1"73. Rit. Roger (Fra). Coppa del Mondo (27): 1. Hirscher (Aut) 1135; 2. Svindal (Nor) 966; 3. Neureuther (Ger) 776; 8. Innerhofer 496. Coppa discesa (7 prove): 1. Svindal (Nor) 359; 2. Paris 349; 3. Innerhofer 344. OGGI Gigante (ore 10 e 13). I pettorali: 1 Dopfer (Ger), 2 Pinturault (Fra), 3 MOELGG, 4 Ligety (Usa), 5 Hirscher (Aut), 6 SIMONCELLI, 7 Svindal (Nor), 11 BLARDONE, 14 Neureuther (Ger), 24 Eisath, 29 NANI, 31 INNERHOFER (decide stamattina) , 35 DE ALIPRANDINI, 45 BALLERIN, 47 MARSAGLIA, 54 DEVILLE. TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport DISCESA DONNE (Meribel): 1. Ruiz Castillo (Spa) 1’42"56; 2. Riesch (Ger) a 20/100; 3. Manchand Arvier (Fra) 21/100; 4. Maze (Slo) 28/100; 5. Moser Sterz (Aut) 35/100; 6. Kamer (Svi) 62/100; 7. Weirather (Lie) 65/100; 8. MERIGHETTI 75/100; 9. Goergl (Aut) 76/100; 10. Rolland (Fra) 80/100; 21. BORSOTTI 1"14; 28. AGERER 1"93; 29. STUFFER 1"97; 30. E. FANCHNI 1"98; 33. N. FANCHINI 2"19; 38. E. CURTONI 2"58. Sq. MARSAGLIA (materiali). Coppa del Mondo (26 prove): 1. Maze (Slo) p. 1744; 2. Riesch (Ger) 886; 3. Vonn (Usa) 740; 17. I. Curtoni 299. Coppa discesa (6 prove): 1. Vonn (Usa) 340; 2. Maze (Slo) 239; 3. Cook (Usa) 215; 6. Merighetti 196. OGGI Supercombinata (discesa ore 11, slalom 14.15; possibile inversione per il maltempo). Pettorali: 4 BORSOTTI, 8 Gut (Svi), 9 Sejersted (Nor), 10 Gagnon (Can), 12 MARSAGLIA, 14 MERIGHETTI, 16 Kirchgasser (Aut), 17 Hosp (Aut), 18 Maze (Slo), 19 Mancuso (Usa), 20 E. CURTONI, 21 Goergl (Aut), 22 Riesch (Ger), 29 AGERER, 37 STUFFER. TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport
DONNE DISCESA A MERIBEL
Ruiz Castillo che sorpresa Prima volta della Spagna Azzurre lontane L’iberica e uno storico trionfo. La Vonn da Vail critica gli organizzatori del Mondiale «Il superG non si doveva fare»
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
COPPA DI DISCESA POSIZIONE E ATLETA 1. Aksel Lund Svindal (Nor) 2. DOMINIK PARIS 3. CHRISTOF INNERHOFER 4. Klaus Kroell (Aut) 5. Hannes Reichelt (Aut) 6. Erik Guay (Can) 7. Kjetil Jansrud (Nor) 8. Johan Clarey (Fra)
I PLURIVINCITORI AZZURRI PUNTI 359 349 344 321 290 262 184 174
Alberto Tomba, 46 anni AFP
Ilmondo DI CHRISTOF
VITTORIE 50 24 13 12 11 7 6 5
Meticoloso E’ pignolo ai limite dell’ossessione (unica eccezione la miopia, la soluzione è rinviata a dopo le finali). Dalla ricognizione, quando finisce di analizzare centimetro dopo centimetro del tracciato solo qualche secondo prima della scadenza dei termini. Alla prova, come la sprint di ieri mattina che l’ha lasciato con qualche dubbio: «Avevo perso 6 decimi in 30 secondi, pensavo che con la partenza bassa per me fosse impossibile vincere». Nei momenti clou, quando si vola dai 120 all’ora in su, parla
«Io non ho rivali, il solo rivale « è il tempo» Lascia alle spalle la delusione mondiale «La vittoria arriva al momento giusto Questa è proprio la mia pista»
ATLETA DISCIPLINE Tomba (35 SL, 15 GS) Thoeni (11 GS, 8 SL, 4 K, 1 P) Ghedina (12 DH, 1 SG) Gros (7 GS, 5 SL) Rocca (11 SL) Blardone (7 GS) Innerhofer (4 DH, 1 K, 1 SG) Plank (5 DH)
«
Se mi diverto vado veloce, se scio veloce vinco e vi faccio divertire Io ho fede: nella mia giacca a vento quando scio c’è sempre il rosario CHRISTOF INNERHOFER SEI SUCCESSI IN CARRIERA
GARMISCH (Ger)
Sfrontato quanto basta, Christof Innerhofer da Gais, alle porte della valle di Tures, è un campione nato per vincere e sfatare la leggenda del montanaro intimista. Bravo a tirare righe (in velocità) sulla neve quanto sciolto nella parlantina messa in mostra sin dalla prima in coppa del Mondo, lo slalom di Levi del novembre 2006. Christof è un fiume in piena sempre, figuriamoci dopo il tris stagionale nella «sua» Garmisch: «Questa è casa mia, ma quando lo dico Wasmeier si offende (sorriso), dice che questa pista è sua». Descrizione del sesto successo in Coppa: «Sono sceso senza limiti. Dai Mondiali di Garmisch in poi questa è la mia unica tattica: rischiare tutto, per non arrivare sul traguardo con i rimpianti».
della stagione, senza dimenticare il terzo posto in superG: «La prima vittoria di Beaver Creek mi ha fatto capire il mio valore, arrivavo da una brutta estate in cui ero stato male per la schiena. La seconda di Wengen è il sogno, l’obiettivo di tutti i discesisti, una classica sulla pista più lunga e veloce al mondo. La terza qui arriva al momento giusto, dopo un Mondiale senza i risultati che volevo, ho dimostrato di essere tra i migliori discesisti del mondo».
tra sé: «Quando sono arrivato sul ripido mi sono detto: Inner, fai la tua gara». Dopo essersi tolto questo peso, non tace dei dispiaceri (multa e pettorale 45, polemiche e scuse pubbliche) di Kitzbuehel. «Bisogna dimenticare, ma quando su Facebook è uscito il video di quello che è successo nessuno mi ha chiamato per dirmi: "guarda, abbiamo sbagliato anche noi".
3
Pramotton
(3 GS)
3
Mair
3 2
Heel Moelgg
2 2
Simoncelli Razzoli
(2 GS) (2 SL)
2
Paris
(2 DH)
(2 DH, 1 SG) (1 DH, 2 SG) (2 SL)
d
HANNO DETTO
Fede L’Innerhofer più intimo è
nascosto tra le pagine della «Bibbia degli Sport Invernali», il libro di testimonianze di campioni di tutte le specialità della neve raccolte da Jeorg Walcher, il cappellano dei Mondiali di Schladming. «Quando ero un bambino mia mamma mi faceva recitare le preghiere prima di andare a letto, nella mia giacca a vento quando scio c’è sempre il rosario, non ho sempre il tempo per andare in chiesa ma io credo e questa fede mi dà tranquillità, perché so che s’è qualcuno che sta attento a me, anche quando questi rischi sciando». Poi per tornare nel personaggio, una serie di massime: «Se mi diverto scio veloce, se scio veloce vi divertite tutti». «Io non ho rivali, il mio rivale è solo il tempo». E non provate a montare un duello con Dominik Paris oltre i confini di una gara. «Devo essere sincero, nei primi anni in Coppa avevo un po’ in testa questa cosa di dimostrare il mio valore. Garmisch mi ha insegnato che quello che hai fatto non te lo porta via nessuno, che non c’è bisogno di preoccuparsi di essere il numero 1 d’Italia». Non è spocchia, è Inner. ma.po. © RIPRODUZIONE RISERVATA
S Werner Heel «Ho cambiato qualcosa nei materiali, peccato per quell’errore che forse mi è costato il podio. Ma sono sempre più vicino al primo gruppo»
S Dominik Paris «Sono contento per Innerhofer, dopo la mia discesa ho fatto in tempo a dargli un paio di consigli per radio e lui ne ha subito approfittato...»
LETTERE Non solo calcio
Pistorius, ex eroe dai due volti Scrivo per manifestare la mia incredulità e il mio profondo senso di sbigottimento per l’orrore di cui si è reso colpevole Oscar Pistorius. Fin da quando Oscar è apparso sulla scena internazionale la sua vicenda personale mi ha appassionato, suscitando in me una profonda ammirazione ed una sincera simpatia nei suoi confronti, al punto tale da sostenere convintamente la sua causa, affinché gli organismi internazionali gli consentissero di confrontarsi col mondo dei normodotati. Agli occhi di uno sportivo romantico quale sono, questo ragazzo sudafricano mi è apparso come un eroe moderno, l’incarnazione vivente del sogno cullato da tante persone diversamente abili di poter gareggiare al pari con gli altri, senza che quel tipo di disabilità di cui è portatore fungesse da spartiacque nel dividere il mondo degli atleti in due distinte categorie. Mai avrei pensato che in quella favola entrasse a far parte la pagina più brutta, quella in cui il principe uccide la sua principessa. Non sempre l’immagine pubblica di uno sportivo riflette in toto la sua vita privata; si tratta di due piani distinti, di due facce di una stessa medaglia che non sempre coincidono ma quando lo scopri non puoi che rimanere senza parole. Ora mi aspetto da Oscar solo la verità e che sconti la pena se sarà riconosciuto colpevole. Marco Zanrei (Garbagnate Milanese)
Oscar, ti ricordo così S Claudio Ravetto (d.t.) «Nella parte tecnica di questa pista Innerhofer ha qualcosa più degli altri, Heel sta tornando a livelli alti, ha lavorato bene»
S Gianluca Rulfi responsabile velocità «Nella prova non era riuscito a fare velocità in alto, l’abbiamo riguardato insieme al video al bar prima della partenza»
Parlantina Né dopo i trionfi mondiali, né nei momenti di crisi nera, quando fuggiva in vacanza per dimenticare i dolori alla schiena e ritrovare le sensazioni di velocità svanite, Inner ha perso il piacere di raccontarsi. Sorridente, sciolto, padrone di casa, mette in fila le tre perle
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A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it
Altri sei a due vittorie: SL slalom, GS gigante, DH discesa, SG superG; K combinata; P parallelo
Mi aspettavo più rispetto». Intanto ieri ha ricevuto i complimenti e la stretta di mano di Gunther Hujara.
LA GAZZETTA SPORTIVA
Nel 2009 a Verona consegnai il premio Ussi «Campione nella vita, Campione nello sport» a Oscar Pistorius alla presenza di oltre 200 studenti partecipanti al concorso giornalistico-grafico sul tema «Quando lo sport supera la disabilità». Ricordo il suo viso dolce e gli occhi che brillavano quando i ragazzi gli ponevano delle domande. E’ difficile, ricordando quei momenti, pensare a un Oscar Pistorius autore di un atto così atroce, è altrettanto difficile cancellare un simbolo del coraggio e della determinazione che abbatte ogni barriera. Ma se colpevole è, dovrà inevitabilmente pagare per ciò che ha fatto. Da responsabilità così pesanti non si può fuggire. Ma a me, e a molti altri, rimane nella mente quel venerdì 23 ottobre 2009 e quel suo sorriso coinvolgente. Alberto Nuvolari (presidente Ussi Veneto)
L’amore e il possesso Eroe coraggioso, esempio per il mondo intero, portatore di speranza a chi speranza non ha più. Questo era, è e sarà sempre per me Oscar Pistorius, sommo «interprete dell’essere umani», vittima dell’incapacità di distinguere l’amore dal possesso, creatore e distruttore della sua leggenda. Umano, assassino, non mostro. Ti voglio bene Oscar Tommaso
Come stride con Cellino Avete visto? Hanno scarcerato Pistorius e Cellino è ancora detenuto. Non c’entra nulla, lo so, eppure stride. Eccome se stride. Pierpaolo Straforini (Ferrara)
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO MERIBEL (Fra)
Carolina Ruiz Castillo al traguardo non credeva ai suoi occhi. Quella vittoria inseguita per tredici lunghi anni era lì, scritta sul tabellone. Un sogno per lei, un incubo per le altre. Carolina, 32 anni, andalusa di Granada, moglie di Andrea Vianello, skiman della Maze, ha toccato il culmine della carriera e portato alla Spagna la prima vittoria in discesa. Tredici anni fa, nel gennaio 2000, si era piazzata seconda in gigante al Sestriere. Poi si era data alla velocità, ma in discesa non era mai andata oltre il settimo posto. In questa stagione si è piazzata quarta nel superG di Cortina. «Ho una fiducia nuova — confessa — nata ai Mondiali quando ho visto vincere la
La spagnola Carolina Ruiz Castillo
Rolland. Mi alleno con le francesi, conosco i valori e quel giorno a Schladming mi sono chiesta perché non potevo farcela anch’io». La sorpresa La cosa bella è che
ci ha creduto: così, su una pista facile, con una neve perfetta per turisti ma troppo semplice
a questo livello, ha trovato il miglior compromesso fra velocità e linee da seguire ed ha preceduto di 20/100 la Riesch, di 21/100 la francese Marchand Arvier e di 35/100 una Maze feroce, che sperava di chiudere aritmeticamente la corsa alla Coppa del Mondo in questo weekend. La facilità appiattisce i valori, tanto che una Riesch al traguardo confessava candidamente: «Non so dove ho perso». Perché la velocità è l’unica cosa importante su questa pista che nel 1992, quando la Compagnoni vinse l’oro olimpico di superG, metteva paura, ma che ora, violentata dalle ruspe, è un’autostrada. Sarebbe piaciuta a Lindsey Vonn, che da Vail a scoppio ritardato ha criticato la giuria dei Mondiali per aver mandato in scena nonostante tutto il superG in cui si è infortunata: «La neve molle
era pericolosa e c’era nebbia. Non si doveva fare». Azzurre lontane Brutta giornata
per le azzurre: si è salvata solo Daniela Merighetti, ottava. La bresciana ha dato tutto, commettendo però l’errore in due curve di frenare troppo per cercare la strada più corta. «Sono arrivata al traguardo stanchissima perché da una settimana sono raffreddata ed in gara non respiravo». La vicecampionessa mondiale Nadia Fanchini invece ha rischiato di cadere a metà discesa. Si è praticamente sdraiata sulla neve e per rialzarsi ha dovuto compiere una brusca frenata che ha compromesso la sua gara: «Ma avevo anche male alle ginocchia ». Problemi al ginocchio anche per la sorella Elena, rientrata a casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ne potremmo pubblicare a decine di lettere così, di tifosi o di chi lo ha conosciuto direttamente che non riescono a credere alla nuova versione criminale, in caso di verdetto di colpevolezza, del proprio idolo. Mentre la stampa sudafricana ieri partiva all’attacco dell’atleta locale con sfumature razziste («un nero non lo avrebbero mai liberato») noi italiani facciamo fatica a distanziarci dall’immagine che Oscar ci ha lasciato. Senza entrare nel merito del processo in corso (ma è evidente che la tesi difensiva fa acqua da tutte le parti, come era successo per l’altro assolto Doc, OJ Simpson) mi piace riprendere quanto scrive il lettore Zanrei: non sempre l’immagine pubblica di uno sportivo riflette la sua vita privata. E qui ci vengono in mente certi nostri politici: affidereste i vostri soldi a uno di cui conosciamo solo l’immagine sui manifesti? Ebbene, una collega ci diceva che Pistorius all’Olimpiade di Londra sembrava irradiare una luce propria, anche in conferenza stampa. Ma per prendere le difese a priori di un presunto criminale bisognerebbe conoscerlo un po’ meglio.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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RUGBY SEI NAZIONI
Mischia e barricate Il Galles disarma gli azzurri Pacchetto leggero, mediani confusi: senza Parisse l’Italia non avanza ed è soggiogata
INGABBIATI BBIATI go c’era stato un chiaro passo indietro, qui ce ne sono almeno due. Evidentissimi.
ANDREA BUONGIOVANNI ROMA
L’immagine simbolo di un match che in casa azzurra mai decolla, risale a metà della ripresa: Castrogiovanni, capitan Castrogiovanni, all’ennesimo fallo in mischia chiusa, subisce un (inevitabile?) cartellino giallo. L’Italia, là dove dovrebbe costruire le fondamenta della propria partita, gettando le basi per una possibile prestazione vincente, soffre. Anzi, fallisce. Gli avanti gallesi, sotto la pioggia, dettano legge dal primo minuto. E gli azzurri, pure incapaci di sfruttare quel gioco al piede che — date le condizioni — tanto servirebbe, non mettono mai in discussione il risultato. Il 6-9 dell’intervallo nasconde la vera verità. L’azione della staffa arriva, appunto, un paio di minuti dopo l’espulsione temporanea di Castrogiovanni. I Dragoni giocano in velocità, sfruttano un buco difensivo e Cuthbert, indisturbato, realizza la seconda meta ospite, quella che, con la trasformazione di Halfpenny (6 su 7 dalla piazzola e il titolo di mvp) chiude ogni discorso, fissando il 26-9 finale. Se rispetto al successo sulla Francia, a Edimbur-
ITALIA GALLES
9 26
MARCATORI: 7’ c.p. Halfpenny, 10’ c.p. Burton, 15’ e 19’ c.p. Halfpenny, 29’ c.p. Burton; s.t. 5’ m. J. Davies tr. Halfpenny, 10’ c.p. Burton, 13’ c.p. Halfpenny, 21’ m. Cuthbert tr. Halfpenny. ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti, Canale (23’ s.t. Garcia), McLean; Burton, Gori (25’ s.t. Botes); Vosawai (25’-28’ s.t. Cittadini), Favaro (29’ s.t. Derbyshire), Zanni; Minto (15’ s.t. Geldenhuys), A. Pavanello; Castrogiovanni (31’ s.t. Cittadini), Ghiraldini (15’ s.t. Giazzon), Lo Cicero (15’ s.t. Alb. De Marchi). All. Brunel. GALLES: Halfpenny; Cuthbert, J. Davies, Roberts (29’ s.t. S. Williams), North; Biggar (28’ s.t. Hook), M. Phillips (23’ s.t. L. Williams); Faletau, Tipuric, R. Jones (28’ s.t. Warburton); I. Evans, Coombs (12’ s.t. A.W. Jones); A. Jones (34’ s.t. Mitchell), Hibbard (12’ s.t. Owens), G. Jenkins (5’ s.t. P. James). All. Howley. ARBITRO: Poite (Francia). NOTE: p.t. 6-9. Spettatori 59.725. Gialli: 19’ s.t. Castrogiovanni. Calci: Burton 3 su 3 (9 punti), 0 su 2 drop; Halfpenny 6 su 7 (16 p.). Touche: Ita vinte 12, perse 0; Gal vinte 11, perse 2. Penalità concesse: Ita 10; Gal 9. Possesso: Ita 56%; Gal 44%. Uomo del match: Halfpenny.
Ranking La Nazionale di Brunel, senza Parisse, non ha personalità. Di Sergio manca la leadership tecnica, quella dell’uomo che sa come togliere le castagne del fuoco. L’Italia ha pochi riferimenti e la scelta del c.t. — quella di affidare i gradi a Castrogiovanni «per scaramanzia», come aveva spiegato alla vigilia, ricordando i due precedenti vincenti di Martin nel ruolo — si rivela poco azzeccata. Senza addossare eccessive responsabilità a Castro, le conseguenze della debacle sono gravi: l’Italia, che a Roma, nel Sei Nazioni, aveva vin-
Un pasticcio GoriBurton per la prima meta nella ripresa. Italia mai padrona del gioco Castrogiovanni da capitano prende un giallo e i Dragoni chiudono. Ranking, Italia 12a
un raggruppamento, c’è un calcetto di Phillips, i due azzurri non «chiamano» il pallone, cincischiano, non lo aggrediscono e anziché cercare di recuperarlo al volo, lo fanno rimbalzare. Lo mancano. È Jonathan Davies a recuperarlo e, indisturbato, a realizzare. Quando Gori è sostituito, al suo indirizzo piove persino qualche fischio.
In un tunnel Vosawai, come il
Masi e il Venditti del primo tempo, ha qualche fiammata. Poca roba. La touche funziona anche con Pavanello. Ma non basta. Brunel, al 15’ della ripresa, sul 9-19, cambia tre dei primi cinque uomini. La musica però, con un pacchetto troppo leggero, resta tristemente la stessa. Nonostante uno Zanni ancora una volta protagonista e, con Castro fuori, promosso capitano. I 60.000 dell’Olimpico (Giovanni Malagò, neo presidente del Coni, compreso) meriterebbero di più. Come Lo Cicero, coi suoi 101 caps il più azzurro di sempre al pari di Troncon. E non è certo il millesimo punto nella storia tricolore del Torneo ad addolcire la pillola (ora sono 1002). Il guaio è che dietro l’angolo, tra due settimane, c’è la trasferta a Twickenham. © RIPRODUZIONE RISERVATA
to tre degli ultimi quattro incontri, resta a secco di mete per la prima volta dopo nove partite (l’ultima proprio a Cardiff nel marzo scorso) e, soprattutto, perde un altro posto nel ranking mondiale. Domani, sorpassata anche da Tonga, sarà dodicesima. Cifre contro Nei sei precedenti
casalinghi nel Torneo, solo una volta è andata peggio: nel 2005 (8-38). E lo scarto medio a favore del Galles era di 7 punti (26-19) contro i 17 di stavolta. Ma non è solo un problema di numeri. È il gioco che latita. Altro che creare e allargare. La staffetta in mediana (Burton-Gori al posto di Orquera-Botes) non dà frutti. C’è poca lucidità, poca efficacia. Burton, al di là del 3 su 3 ai piazzati, col piede non ha profondità. Gori fa uscire dalla mischia palloni poco puliti, spesso troppo veloci. La prima meta gallese è responsabilità loro: da dietro
il personaggio CASTROGIOVANNI
«Un errore e subito cede la testa» La rabbia del capitano: «Messi sotto nei nostri punti di forza». Il c.t. Brunel: «Sbagliata la gestione del territorio» Martin Castrogiovanni, 31 anni, ieri al 94esimo cap: quando è uscito, i gradi sono passati a Zanni INSIDEFOTO
NICOLA MELILLO ROMA
Non ha rispettato la scaramanzia, entrando fra i primi e non per ultimo. Non c’era la sua Giulia in tribuna a cui mandare un bacio. È uscito dal campo furioso, poi s’è calmato, ma era a pezzi. Martin Castrogiovanni lascia lo stadio Olimpico arrabbiatissimo per il giallo per ostruzione ripetuta («Meglio se non parlo»). La prima di capitano al Sei Nazioni al posto di Sergio Parisse è coincisa con una controprestazione sorprendente. Male in mischia, con la prima linea gallese furba e brava a metterlo in crisi più volte. Un’onta vedere i Dragoni chiedere continuamente mischia, per dare lì il colpo di grazia: una rivoluzione dolorosissima. Ci ha provato, il capitano, a caricare i compagni, dare consigli, cercare di ottenere la calma. Ma in confusione è andato anche lui, a un certo punto, con errori di tutti, anzi quasi (esempio: Zanni, con 13 placcaggi e 6 touche conquistate). Sotto tanta pioggia era il match degli avanti, che non sono riusciti a mettere in condizione i compagni di giocare serenamente. Accompagnati da una mediana nel caos. Il match è andato via
CELTIC 16˚ TURNO
SEI NAZIONI 2013
Oggi dalle 15 Treviso-Munster e Zebre-Dragons
RISULTATI E CLASSIFICA PRIMA GIORNATA GALLES-IRLANDA INGHILTERRA-SCOZIA ITALIA-FRANCIA SECONDA GIORNATA SCOZIA-ITALIA FRANCIA-GALLES IRLANDA-INGHILTERRA TERZA GIORNATA ITALIA-GALLES INGHILTERRA-FRANCIA SCOZIA-IRLANDA
(e.sp.) Oggi per il 16˚ turno di Celtic, Treviso Mun ster (ore 15, dir. Sportitalia 1) e a Parma Zebre Dragons (ore 15.05; diff. Sportitalia 2 ore 17). Treviso: Williams; Nitoglia, A. Pratichetti, La Grange, Toniolat ti; Di Bernardo, Semenzato; Loa manu, Giusti, Budd; Van Zyl, Ber nabò; Roux, Maistri, Rizzo. Zebre: Benettin; Sarto, Pace, M. Pratichetti, Sinoti; Chiesa, Chil lon; Van Schalkwyk, Sole, Ferra rini; Bortolami, Van Vuren; Re dolfini, Festuccia, Aguero. Classifica: Ulster 59; Glasgow 55; Leinster 49; Ospreys 47; Scar lets 46; Munster 41; Cardiff 33; Connacht 28; Treviso 27; Edim burgo 23; Dragons 18; Zebre 6.
CLASSIFICA Punti V N INGHILTERRA 6 3 0 GALLES 4 2 0 SCOZIA 2 1 0 IRLANDA 2 1 0 ITALIA 2 1 0 FRANCIA 0 0 0
P 0 1 1 1 2 3
22-30 38-18 23-18 34-10 6-16 6-12 9-26 23-13 oggi
F 73 64 52 36 42 37
S 37 45 48 34 78 62
QUARTA GIORNATA SCOZIA-GALLES sabato 9/3, ore 15.30 IRLANDA-FRANCIA sabato 9/3, ore 18 INGHILTERRA-ITALIA 10/3, ore 16
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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TENNIS A DUBAI
d Sprint Kvitova
HANNO DETTO
S Zanni «Dopo quella carambola e la loro prima meta, abbiamo perso il filo. Abbiamo commesso errori tattici e giocato slegati»
S Lo Cicero «Tutto più difficile dopo la prima meta. La mischia? Le nostre palle le abbiamo vinte, contro abbiamo preso tre punizioni»
così, col giallo e subito dopo l’uscita per Cittadini. La testa Tutta un’altra storia rispetto al match vinto, con meta, con la Francia. Castro è uscito dal campo con l’adrenalina ancora al massimo: «Problemi di testa, i nostri. Quando prendiamo una meta non riusciamo a tornare in partita: abbassiamo le braccia e ci va tutto storto. Sapevamo che era una gara difficile, ma siamo stati in partita fino alla loro prima meta. Poi, appunto... Facciamo errori stupidi perché manchiamo a livello mentale. Ma sia chiaro: sulla nostra voglia nessuno si può permettere di criticarci, ma sul campo vorrei poter giocare a rugby». Frecciata alla prima linea gallese, al limite del regolamento sistematico in mischia?
In alto Sergio Parisse, 29 anni, e Mauro Bergamasco, 33, in tribuna durante gli inni. A seguire il nuovo presidente del Coni, Giovanni Malagò, con l’ex presidente della Fir Giancarlo Dondi. Sopra, Simone Favaro durante una ruck ANSA/LAPRESSE
Più calmo Il tempo di una doccia
ed è tornato il Martin orso buono, che si ferma a farsi fotografare da tre steward, con uno emozionato e incapace di usare il cellulare («Dai qua, ti faccio vedere come si fa»). E arrivano le puntualizzazioni. Prima del c.t. Brunel, che difende le sue scelte: «Deficit di personalità? No. Abbiamo sbagliato dal primo tempo la gestione del campo, il gioco al piede. Però abbiamo pagato due situazioni nel gi-
ro di due minuti: la nostra meta non è arrivata, la loro sì». Poi Castrogiovanni: «Non mi piace perdere nemmeno alla playstation, figuratevi. Nel nostro sport l’arbitro ha sempre ragione e basta così. Penso che se avessimo fatto quel che ci ha detto Jacques oggi non avremmo perso così. Dobbiamo essere perfetti — continua il pilone — in ogni situazione e non lo siamo stati. Su tante mischie era una discussione continua con l’arbitro? Sì ci sta: ho detto più volte che nella mischia se il pilone sinistro va dentro è fisicamente impossibile che un destro resti dritto. Se il sinistro va dentro, il destro deve seguirlo. Finisce che il pilone destro si alza. Bisogna vedere chi va avanti e chi va dietro. Vabbè… Dovremo rivedere il video e purtroppo siamo stati messi sotto nei nostri punti di forza. Dobbiamo accettarlo e lavorare e ripartire proprio dalla mischia. Adesso voglio ripagare Jacques con una grande prestazione a Twickenham». Un match speciale per lui, che sta lasciando non proprio serenamente l’Inghilterra e il Leicester per la Francia e il Tolone. Castrogiovanni oggi avrà modo per recuperare il sorriso: alle 12 sarà testimone di un’iniziativa per i bimbi sordi. Orco a chi?
S Gori «La palla è ovale, è rimbalzata male. Ma abbiamo sbagliato tatticamente la partita noi in mediana»
VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci
Perdere così fa rabbia. Anche se Sara Errani cede in una finale importante (nel «Premier 700» da 2 milioni di dollari, sul cemento di Dubai), con un punteggio intrigante (6-2 1-6 6-1), contro la picchiatrice di qualità, Petra Kvitova (regina di Wimbledon 2011), soffocata da applausi e complimenti. Anche se strappa finalmente un set in quattro confronti alla pivottona ceca, che ritroverà il 20-21 maggior nelle semifinali di Fed Cup, sulla terra rossa nel Meridione. Anche se, finalmente, trova la chiave per uscire dal pesante martellamento di vincenti da fondocampo dell’avversaria più alta e potente e mette in pratica le lezione di volo che l’amica Roberta Vinci le ha dato accompagnandola al numero 1 del mondo di specialità. Fino a sfoggiare anche qualche attacco in controtempo e un paio di servizi-volée, insoliti fra le donne.
S Favaro «C’è mancato qualcosa a livello di spirito. Avrei dovuto mettere un po’ più d’impegno, mi prendo le mie responsabilità»
il numero nella classifica mondiale di Sara Errani passa domani a Petra Kvitova, che le consegna il suo 8 (lu.mar.) Beffa Eppure, sull’aereo che la
porta ad Acapulco (torneo al via domani), Saretta porta un fardello di stizza. Perché, quand’ha in mano il match, ad inizio terzo set, non sfrutta 4 palle-break e si ritrova debole, impotente, vinta. E anche beffata dal sorpasso di domani in classifica, proprio della Kvitova che si prenderà il suo numero 7 del mondo, lasciandole l’8. Kvitova che ha giocato 12 finali Wta come l’azzurra, ma vanta 10 vittorie e 2 sconfitte, mentre la Errani è 6/6.
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Tuilagi spegne i Bleus L’Inghilterra è da Slam
La battaglia più feroce del Torneo va all’Inghilterra. A Twickenham la Rosa si impone 23-13 su una Francia ben diversa da quella sconfitta dall’Italia e dal Galles, ma che nell’ultimo quarto non ha saputo trovare risposte, soprattutto nel gioco a terra.
In finale a Dubai, Sara rimonta un set, dà spettacolo, poi manca 4 palle-break e cede
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LE ALTRE OGGI SCOZIA-IRLANDA ALLE 15
La Rosa vince una battaglia feroce La Francia salva l’onore ma ora c’è l’incubo Cucchiaio
La Errani si piega ma non si spezza
Nel primo tempo i Bleus sembrano prendere il sopravvento in mischia e trovano anche una splendida meta di Fofana, finalmente schierato nell’ideale ruolo di ala; l’Inghilterra risponde con la presenza nei punti d’incontro e la precisione di Farrell; nella ripresa, su una palla vagante dopo una candela, arriva anche la meta di Tuilagi — che mette in ombra Bastareaud nella sfida tra pesi massimi ai centri — e Flood chiude con due calci. L’Inghilterra - che oltre ad ospitare l’Italia deve ancora andare a Cardiff — può continuare a sognare un Grande Slam che
le manca dal 2003, mentre la Francia è alla terza sconfitta di fila. Tra due settimane andrà a Dublino, tra tre ospiterà la Scozia: le ultime due occasioni per scacciare il fantasma di un cucchiaio di legno dopo 56 anni. Inghilterra-Francia 23-13 (p.t. 9-10). Marcatori: p.t. 1’ c.p. Farrell, 4’ c.p. Parra, 27’ c.p. Farrell, 29’ m. Fofana tr. Parra, 33’ c.p. Farrell; s.t. 7’ c.p. Farrell, 14’ m. Tuilagi, 16’ c.p. Michalak, 32’ e 36’ c.p. Flood. OGGI A Murrayfield (ore 15, dir. Sky Sport 2), Scozia-Irlanda UNDER 20 Altre: Scozia-Irlanda 21-20; Inghilterra-Francia 40-10. Classifica: Galles 6; Inghilterra, Scozia 4; Irlanda, Francia 2; Italia 0. UNDER 18 Ieri a Dublino, l’Italia ha pareggiato 16-16 contro la selezione irlandese pari età dei club. Mete di Caldiroli e Lazzaroni, 2 c.p. De Santis. DONNE Oggi alle 14.30 a Benevento, Italia-Galles per il Sei Nazioni donne. Le azzurre sono in testa imbattute. Ieri: Scozia-Irlanda 3-30.
Ritmo Eppure, perdere così dà fiducia. Perché dopo lo straordinario 2012 con 4 tornei vinti, finale al Roland Garros, semifinale agli Us Open e quarti a Melbourne, col bum in classifica (al numero 6), quest’anno si poteva pensare a un brusco ridimensionamento della piccola (1.64) allieva di Pablo Lozano a Valencia. E invece Sara, dopo il ko d’acchito agli Australian Open, ha vinto Parigi indoor, ha perso solo con Azarenka a Doha e ora con Kvitova in finale a Dubai, sempre su palcoscenici di primo piano e lontani dall’amata terra rossa, e tiene il ritmo da top ten.
Sara Errani, 25 anni, 2ª finale 2013 dopo successo Parigi indoor REUTERS
tch: «Le ho provate tutte, ho cambiato gioco per essere più aggressiva, e ho avuto le mie chance». Sconcertando il panzer avversario: «Si muove in modo incredibile, ha cercato di cambiare tatticamente il match e per poco non c’è riuscita. Sono stata anche fortunata». Fiducia Di certo, pochi match
cambiano direzione così repentinamente. Il servizio frena Petra (anche 8 doppi falli), la salva sul 30-40 del primo game e sull’1-1 0-40, e le ridà fiducia. Così, Saretta, che fa la solita, immane, fatica per strappare un «15», paga con l’1-3 tre errori gratuiti (soprattutto la volée di rovescio sul net). E, da che zampetta fremente e vivace come un puledrino, si ritrova schiacciata dal bugiardo 6-1 finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Finale: Kvitova (Cec) b. ERRANI 6-2 1-6 6-1.
Reazione Peccato, perché, do-
po gli schiaffi del primo set (0-4 dopo 14 minuti, 2-6 in mezz’oretta) e il break subito al via del secondo, la tenace italiana, smette di aspettare, tira, rischia, esce dalla trincea, si butta avanti all’arma bianca, domina il secondo set (6-1) e prende in mano il ma-
Petra Kvitova, 22 anni, n. 8 del mondo
Taccuino A BOGOTA’
Knapp al fotofinish k.o. con la Jankovic A Bogotà (Col, 235.000$, terra), sfortunata semifinale della redivi va Karin Knapp che cede alla vete rana serba Jelena Jankovic 3 6 6 1 7 6 (2). Dopo il brusco stop dell’atti vità per aritmia cardiaca pre olim pico del 2008, e altri due anni persi per problemi al ginocchio, la 25en ne allevata a Caldaro da Max Sarto ri come Andreas Seppi che ha tro vato una nuova dimensione ad An zio (Roma), è tornata a giocare una semifinale Wta dal torneo dell’Esto ril dell’anno scorso, la sesta in car riera. E, da appena 133 del mondo, in un’inedita sfida, ha giocato alla pari con l’ex numero 1, attuale 24. Nell’altra semifinale: Ormaechea (Arg) b. Pereira (Bra) 7 6 (5) 6 3. BERDYCH-TSONGA A Marsiglia (Fra, 598.535e, veloce indoor), se mifinali: Berdych (Cec) b. Tursu nov (Rus) 6 2 6 1; Tsonga (Fra) b. Simon (Fra) 6 2 6 2. BOLELLI-FOGNINI A Buenos Ai res (Arg, 493.670 $, terra), Ferrer vince il derby di Spagna con Robre do (Spa) 6 3 6 2 e gioca la 35ª fina le Atp, contro Wawrinka (Svi) che doma l’altro iberico Almagro 6 3 7 5. In doppio, Bolelli e Fognini su perano Marach Zeballos (Aut Arg) 7 6 (2) 7 6 (2) e sono in finale con tro Monroe Stadler (Usa Ger). SEPPI A DUBAI Da domani a Du bai (Eau, 1.785.500 $, cem.), i primi 2 del mondo, Djokovic e Federer, e l’italiano Seppi, al 1˚ turno contro Mathieu (precedenti 0 4).
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
BASKET SERIE A: 5A DI RITORNO
Brunner: Reggio ha il suo Stonerook Lo svizzero degli emiliani sfida Milano nell’anticipo «Voglio essere un punto di riferimento come lui» DANIELE BARILLI REGGIO EMILIA
Il sergente Greg. Guardatelo in faccia e dite se non ricorda uno di quei sergenti dei film americani che convincono i soldati a combattere con la baionetta tra i denti. Brunner era arrivato a Reggio in estate proprio con quel compito: diventare uno dei leader della matricola Trenkwalder. Ruolo che ha svolto alla perfezione. Tanto da rientrare in campo, a dicembre, a poco più di 20 giorni da una delicata operazione di appendicite e guidare la sua squadra al successo contro Avellino. Svizzero Tanto da inventarsi bomber, domenica scorsa, e permettere di espugnare Biella coi suoi 26 punti. Il pivot americano ha passaporto svizzero: i genitori erano di lì e lui, nato negli Usa, è cresciuto con una nonna che gli parlava in tedesco: «A 21 anni — dice — ho voluto visitare la Svizzera e me ne sono innamorato. Quando mi hanno chiesto di giocare con la nazionale non ho avuto dubbi ad accettare». Non crede di essere al top della carriera: «Penso che il mio campionato migliore in Italia sia stato il primo. C’era tantissimo talento ed era difficile emergere». Il grande pregio di Brunner è fare tutto quello di cui c’è bisogno. Sia in difesa che in attacco dove viaggia a oltre 12 punti di media a partita. È uno che non molla mai e che chiede sempre il massimo a se stesso. Dopo la vittoria su Roma ci tenne a sottolineare che «Lawal mi ha preso a calci nel sedere. Non ho di-
Greg Brunner, 29 anni, ala di 2.03 di Reggio Emilia, statunitense con passaporto svizzero, ex Capo d’Orlando, Biella, Cantù, Montegranaro e Treviso CIAMILLO
feso l’area e sono arrabbiato con me stesso». Con questa sincerità e con la sua innata generosità, il «sergente Greg» ha fatto innamorare Reggio. «E pensare — ride — che in estate avevo molti dubbi nell’accettare l’offerta di una neopromossa considerando anche che avevo richieste da parte di club europei importanti. Poi ho parlato con coach Menetti, che avevo avuto a Montegranaro, e con giocatori che conoscevano bene l’ambiente e le perplessità sono sparite. Reggio è stata davvero una grande sorpresa». Provincia D’altronde Brunner è un animale da provincia. I suoi campionati migliori li ha costruiti a Biella, Montegranaro, Reggio. Quando ha avuto la possibilità di compiere il salto
di qualità, a Treviso e Cantù, non è riuscito a fare la differenza: «La verità — spiega Brunner — è che nel mio ruolo, considerando anche le mie caratteristiche fisiche, è difficile emergere in una grande squadra. E, in più, io ho bisogno di sentire intorno a me la fiducia dell’allenatore e dei compagni. Credo di avere avuto una buona carriera in Italia, ma, lo ammetto, vorrei tanto lottare per un titolo importante. Da questo punto di vista mi ispiro un po’ a Stonerook. Lui era un atleta solido e così diventava un punto di riferimento per tutta la squadra. Per me questi sono i giocatori che fanno la differenza e, non a caso, lui ha vinto tantissimo». A vincere, adesso, ci prova con Reggio Emilia. Magari già oggi contro Milano.
il programma
NBA NELLA VITTORIA DI TORONTO SU NY
Neve a Bologna Rinviata la partita con Avellino
Crisi Bargnani Ancora a secco e contestato
Oggi 5a di ritorno, ore 18.15 REGGIO EMILIA-MILANO (ore 12, La7D e SportItalia 2) Arbitri: Cerebuch, Giansanti, Di Francesco. (d.b.) Trenkwalder al completo, debutta Troy Bell al posto di Dominic James. EA7 senza assenze. SIENA-BIELLA Arbitri: Paternicò, Weidmann, Biggi. (g.n.-g.p.) Mps col solo dubbio Ress, acciaccato. Angelico al completo. VENEZIA-BRINDISI Arbitri: Seghetti, Aronne, Borgioni. (m.c.-f.d.s.) Reyer al completo. Per Brindisi indisponibile Zerini. CASERTA-ROMA Arbitri: Begnis, Sahin, Mazzoni. (l.b.) Caserta: Michelori e Akindele influenzati, Gentile con problemi muscolari. Roma recupera Datome e fa debuttare Aden. SASSARI-PESARO Arbitri: Taurino, Lanzanti, Duranti. (g.d.-cam.ca) Dinamo senza Thornton, ma con Ignerski (schiena). Scavo al completo. BOLOGNA-AVELLINO Arbitri: Cicoria, Sardella, Terreni. Rinviata per neve (n.z.) Causa la forte nevicata che ha colpito l’Emilia, la sfida tra Virtus e Avellino è stata rinviata a data da destinarsi. CREMONA-MONTEGRANARO Arbitri: Mattioli, Vicino, Baldini. (a.r.-a.p.) Cremona senza Peric (caviglia), rientra Huff. Ruini (guaio muscolare al medio gluteo destro) in panchina ma non utilizzabile. Sutor senza Mazzola (stop di 2 settimane) e con Slay acciaccato (ginocchia). CANTÙ-VARESE (PalaDesio ore 20, RaiSport 1) Arbitri: Lamonica, Filippini, Bartoli. (p.t.-a.f.) Cantù al completo. Varese con Banks (caviglia e influenza) che ieri si è allenato per la prima volta in settimana. CLASSIFICA Varese 32; Sassari 30; Siena 26; Cantù, Milano, Roma 24; Venezia, Brindisi, Reggio Emilia 20; Caserta 16; Cremona, Bologna 14; Montegranaro 12; Pesaro, Avellino 10; Biella 8. LEGADUE Oggi (18.15) 5a di ritorno: Imola-Trento; Ferentino-Barcellona; Casale Monferrato-Jesi; Capo d’Orlando-Verona; Trieste-Pistoia; Brescia-Veroli. Riposa: Bologna. Venerdì: Scafati-Forlì 82-86. Class.: Pistoia 13 vinte-5 perse; Barcellona 12-5; Casale 12-6; Brescia 11-7; Scafati, Forlì 10-9; Bologna 10-8; Verona, Trento 8-9; Trieste 8-10; Veroli, Ferentino, Capo d’Orlando, Jesi 7-11; Imola 4-13.
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I tifosi lo fischiano, Colangelo lo attacca: «Si allacci le scarpe e pensi a giocare» (m.o.) Non è un gran momento per Andrea Bargnani. Sfumata una cessione prima della chiusura del mercato (giovedì scorso), l’azzurro sta faticando moltissimo ad adattarsi al nuovo gioco dei Raptors, ora incentrato quasi esclusivamente sulle doti offensive di Rudy Gay. Venerdì notte nella vittoria contro i Knicks (14-15 nelle ultime 29 gare dopo il 18-5 iniziale) il Mago è rimasto a secco (0/2 in 13’)per la 2a gara consecutiva. Nelle 7 partite dopo le 26 partite saltate per infortunio, viaggia a 6 punti di media. «Non abbiamo perso fiducia nel talento di Andrea — spiega il gm Bryan Colangelo — È vero peraltro che il suo lungo stop ci ha impedito di cederlo. Non abbiamo avuto abbastanza tempo per mettere insieme uno scambio». Che in estate, sempre secondo Colangelo, resta possibile, «peraltro come per qualsiasi altro nostro giocatore». Andrea, che ha perso il posto in quintetto, con il lituano Valanciunas ora centro titolare dopo la cessione di Ed Davis, è stato difeso dal play Lowry, che ha bacchettato i tifosi su Twitter per averlo contestato: «Amo i nostri tifosi, ma non è giusto fischiare un nostro giocatore, cose così non devono accadere mai». «Ci vorrà tempo perché Andrea si adatti — ha concluso Colangelo — e capisco che le voci di mercato e le critiche lo abbiano condizionato. Ma è grande e vaccinato, è ora che si allacci le scarpe e pensi a giocare». Di certo Andrea dovrà migliorare il rendimento in questi ultimi due mesi di stagione regolare per poter tornare ad essere appetibile sul mercato estivo. Gallo e Beli Serata no anche per Gallinari (6 punti in 28’), vittima di una contusione alla coscia sinistra nel 2o quarto, con Denver battuta a Washington. Bene invece Belinelli: 12 punti con 5 rimbalzi e 5 assist in 21’ nella vittoria dei Bulls di 30 a Charlotte. Michael Jordan, disgustato, ha lasciato il suo posto a bordo campo prima della fine del primo tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Risultati: Golden State-San Antonio 107-101 dts; LA Lakers-Portland 111-107; Brooklyn-Houston 96-106; Atlanta-Sacramento 122-108; Phoenix-Boston 88-113; Memphis-Orlando 88-82; New Orleans-Dallas 100-104; Oklahoma City-Minnesota 127-111; Toronto-New York 100-98; Indiana-Detroit 114-82; Charlotte-Chicago 75-105; Washington-Denver 119-113.
PALLAVOLO GLI ANTICIPI DELLA 9a DI RITORNO
Sokolov regala il 4˚ posto a Cuneo
Ore 18
Il bulgaro ne fa 33 nel successo a San Giustino. Super Castellana: 3-0 a Latina
Piacenza-Trento Caprara esordio ok Macerata a Modena Piacenza stoppa è senza Parodi la corsa di Busto
SAN GIUSTINO (Pg)
(m.s.) Una vittoria che vale la certezza del quarto posto finale in classifica per Cuneo. Buona la prova degli umbri (già qualificati ai playoff), che avevano mostrato segnali incoraggianti già nel primo set, presentandosi con il miglior Cebulj (7 punti) e cedendo nel finale, regalando il punto decisivo con l’errore in attacco di Maric. Per la reazione di Cuneo (pesante l’assenza di Wijsmans per i problemi al ginocchio destro) si è dovuto aspettare il quarto set. Determinante la scelta di Piazza di inserire il preciso Rossi (al posto di Della Lunga), ma soprattutto la prova di un superlativo Sokolov (33 punti, record stagionale assoluto e personale in carriera) Nel tie break l’Altotevere ha iniziato alla grande (8-5), ma Cuneo si è riportata avanti sul 12-13 (ancora con Sokolov) ed è andata a chiudere con muro di Kohut-Ngapeth su Maric.
Tsvetan Sokolov, 23 anni, e Nikola Grbic, 39, festeggiano TARANTINI SAN GIUSTINO-CUNEO
2-3
(25-27, 25-23, 25-20, 19-25, 13-15) ALTO TEVERE SAN GIUSTINO: Maric 26, Fiore 13, Bohme 3, Torre 2, Cebulj 21, De Togni 5; Cesarini (L), Coali, Guttmann. N.e. Van Den Dries, Mattioli, Mc Kibbin, Lo Bianco (L). All. Fenoglio BRE LANNUTTI CUNEO: Ngapeth 14, Sokolov 33, Antonov 12, Della Lunga 4, Kohut 8, Grbic 7; De Pandis (L), Galliani, Rossi. N.e. Abdelaziz, Marchisio (L). All. Piazza ARBITRI: Satanassi e Sampaolo NOTE - Spettatori 1300. Durata set 29’ , 27' , 26’ , 26’ , 17’ ; tot. 125’. Altotevere: b.s. 20, v. 3, m. 11, s.l. 4, e. 39. Bre Banca: b.s. 24, v. 9, m. 16, s.l. 4, e. 47. Trofeo Gazzetta: 6 Sokolov, 5 Grbic, 4 Maric, 3 Ngapeth, 2 Cebulj, 1 Rossi.
finale di Coppa Cev, paga anche la scarsa continuità degli allenamenti nell’ultima settimana. La Bcc-Nep si conferma protagonista di una grande rimonta nel girone di ritorno, che le ha consentito di risalire in classifica grazie ai 18 punti conquistati con un bilancio di 6 vittorie e 3 sconfitte. E anche il calendario è amico dei pugliesi, visto che nelle ultime due giornate dovranno affrontare avversari abbordabili come Ravenna e a San Giustino.
ANTONIA LIGUORI LATINA
LATINA-CASTELLANA
Difficile dire se sono stati più i demeriti di Latina o i meriti di Castellana a mettere rapidamente fine a una partita che è subito sembrata senza storia, nonostante si sia arrivati ai vantaggi nei primi due set. La squadra dell’ex Gulinelli ha mostrato maggiore convinzione, trascinata dall’ottimo avvio di Sabbi sia in battuta che in attacco e dalla progressiva crescita dell’ altro ex, il centrale Cester. L’Andreoli, stanca e con la testa già all’andata della
(28-30, 26-28, 22-25) ANDREOLI LATINA: Rauwerdink 7, S. Patriarca 6, Jarosz 8, Fragkos 13, Verhees 8, Sottile 1; Rossini (L), Guemart, Gitto 2, Noda, Troy 6, Cisolla 1. N.e. M. Prandi (L). All. Prandi. BCC-NEP CASTELLANA GROTTE: Sabbi 22, Dolfo 7, Yosifov 5, Falaschi, A. Ferreira 8, Cester 12; Ricciardello, (L), Casòli, M. E. Ferreira. N.e., Menzel, Elia, Stivachtis. All. Gulinelli. ARBITRI: Cipolla-Tanasi. NOTE - Spettatori, 929, incasso 4343. Durata set: 33’, 31’, 30’; tot. 94’. Andreoli: b.s. 17, v. 2, m. 7, sl. 4, e. 29. Bcc: b.s. 16, v. 6, m. 9, s.l. 7, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Sabbi, 5 Cester, 4 Yosifov, 3 Ricciardello, 2 Patriarca, 1 Fragkos.
0-3
PIACENZA-TRENTO (m.mar.-niba) Prima del via Federica Lisi, moglie di Bovolenta ex capitano piacentino a cui è intitolata la curva dei tifosi, ringrazierà i sostenitori del Copra. L’ultimo successo emiliano ni gara5 della finale scudetto 2009. Entrambe al completo. In Tv: 17.30 di. RaiSport 1 . MODENA-MACERATA (p.r.-m.g.) Quesque ha l’influenza, in banda per Modena Deroo e Kovacevic. Proseguiranno le trattative per gli imprenditori (Antonio Panini, Grani e Gibertini i più attivi) intenzionati a rilevare la società da Pietro Peia. Lube senza Parodi e con una formazione obbligata per la quota stranieri: Travica-Starovic, Savani-Zaytsev; Stankovic-Podrascanin. Per l’ex Kooy inizio dalla panchina. VERONA-VIBO (r.pu.-mi.fa.) Verona recupera Rak , al centro con Rak-Viafara, Dalla panchina avranno spazio Bolla e Fedrizzi. I calabresi cercano il terzo successo esterno consecutivo col sestetto tipo. RAVENNA-PERUGIA (s.cam.-m.s.) Ravenna torna al completo: hanno recuperato infatti sia Mengozzi che Radunovic. Intera rosa a disposizione per Perugia, con la solita staffetta Tamburo-Edgar. Previsto ampio spazio per Schwarz. CLASSIFICA: Trento 46; Macerata 44; Piacenza 43*; Cuneo* 40; Modena, Perugia 30; Latina 28**; Vibo, Castellana* 23; San Giustino* 20; Ravenna 10; Verona 8 (* una in più; ** due in più).
A-1 donne
PIACENZA–BUSTO ARSIZIO 3-2 (25-16, 21-25, 21-25, 25-12, 15-12) REBECCHI NORDMECCANICA: Meijners 17, Guiggi 13, Ferretti 4, L.Bosetti 20, Leggeri 6, Turlea 23; Sansonna (L), Valeriano, Nicolini, Secolo 2, Radenkovic. Ne: Zilio. All. Caprara UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Caracuta 3, Brinker 16, Pisani 13, Kozuch 21, Marcon 6, Bauer 8; Leonardi (L), Bisconti, Faucette 1. Ne: Lombardo. All. Parisi ARBITRI: Braico e Genna NOTE - Spettatori 3700, incasso 11600. Durata set: 24’, 27’, 30’, 21’, 17’; tot. 119’. Rebecchi: battute sbagliate 7, vincenti 3, muri 14, seconda linea 9, errori 22. Unendo Yamamay: b.s. 7, v. 1, m. 12, s.l. 8, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 L: Bosetti, 5 Turlea, 4 Pisani, 3 Meijners, 2 Guiggi, 1 Kozuch PIACENZA (m.mar) Piacenza interrompe la serie di Busto, sconfitta in campionato dopo dieci successi consecutivi. Il positivo esordio del nuovo tecnico Caprara si basa sul trio di palla alta Turlea-Bosetti-Meijners (60 punti in tre), a cui le ospiti riescono a rispondere solo a tratti con Kozuch e una positiva Pisani, autrice di sei muri. OGGI (Ore 18): Villa Cortese-Giaveno; Bergamo-Pesaro; Chieri-Bologna. Riposano: Conegliano e Urbino. Classifica: Busto Arsizio 34; Bergamo 27; Piacenza 24; Chieri, Conegliano 22; Villa Cortese 21; Urbino 17; Pesaro 16; Giaveno 11; Bologna 4.
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
SCI NORDICO MONDIALI IN VAL DI FIEMME
Solo Cologna in mezzo a tanta super Norvegia La Bjoergen oro su un podio tutto vichingo Lo svizzero batte i norvegesi Sunby e Roethe DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI LAGO DI TESERO (Tn)
L’urlo «Heja Norge» lo spezza solo Dario Cologna, il fondista di frontiera (è di Val Monastero), svizzero di passaporto ma di genitori italiani, che dopo l’Olimpiade e 3 Coppe del Mondo centra a 26 anni il primo titolo mondiale in carriera nella combinata moderna, ora chiamata skiathlon. Il fondista più completo, dopo 30 km a doppio passo, è lui. Lui che da solo, ne batte tre di norvegesi: Martin Sundby, Sjur Roethe ma soprattutto il rivale Petter Northug, rimasto sotto il podio per colpa delle sue dissenna-
Dario Cologna con mamma Christine
Northug è il grande sconfitto dello Skiathlon: solo 4˚. Di Centa chiude 16˚ tezze tattiche. Prima di Cologna, quattro vichinghe avevano sbancato la combinata femminile di 15 km, e sotto i fari e la neve anche il piccolo trampolino di Predazzo aveva esaltato un saltatore vichingo, Anders Bardal. La Norvegia con 9 medaglie è già la padrona dei Mondiali di sci nordico. L’Italia resta tristemente a zero. Rimpianto Cologna, nei tempi
d’oro, lo snobbammo ed ora, invece, tutti gli appassionati italiani accorsi in Val di Fiemme, lo invidiano, e magari lo incitano. Lo ammirano per come ha saputo gestirsi in alternato dopo una caduta, farsi spazio, tenere la testa, non farsi sorprendere e rintuzzare la fuga dal 19˚ chilometro di Sundby, attaccare deciso sulla salita del 28˚ chilometro, tenere a distan-
za nell’ultima discesa il plotone sfilacciato, ed entrare nello stadio di Tesero quasi non preoccupandosi più dei norge, nel rettilineo finale. La sua pattinata pareva regale. Dario alzava le braccia al cielo, mentre i campanacci elvetici lo spingevano nel delirio, alla conquista di un titolo sfuggitogli nel 2009 a Liberec, quand’era ancora troppo timido, e soprattutto nel 2011 nel Tempio di Holmenkollen, dove troppe cose non gli erano andate nel verso giusto. «Lo volevo più di ogni altra cosa questo oro, volevo vincere così, non avevo paura stavolta di Northug. Ho attaccato al momento giusto, vincere un oro in Italia è qualcosa di fantastico: tutta la mia famiglia è qui». Giorgio Di Centa s’è divertito tanto in classico, è rimasto imbottigliato dal 24˚ chilometro e sarà ancora l’italiano più convincente nella specialità che lo ha visto due volte sul podio: 16˚ a 17"8 e un sorriso di soddisfazione che consegna in vista della staffetta. Un guerriero di 40 anni che ha la verve di un ragazzino, davanti anche a Roland Clara, 20˚, e pure lui nei chilometri finali a skating incapace di divincolarsi nella battaglia («bisogna saper leggere le situazioni, quando ho visto partire Cologna mi son trovato senza corridoi liberi per partire anche io»); Didi Noeckler (28˚) è promosso per la staffetta dopo una frazione in classico assai convincente, e Valerio Checchi che aveva prestato gli sci a Di Centa, pare alla resa finale (35˚). La decima Sembrava un campio-
nato norvegese lo skiathlon in rosa con Marit Bjoergen, Therese Johaug, Heidi Weng e Kristin Steira darsi il cambio per tutti i 15 km, incalzate solo da una Justyna Kowalczyk che le ha provate tutte pur di guastare la festa dei «norge», finendo per arrendersi all’evidenza e a 27". Una solida cacciatrice, quinta e impotente. L’ultima volta con 4 norvegesi ai primi 4 posti in un Mondiale si verificò nella 30 km di Seefeld 1985, prima era successo tre volte alle sovietiche (Giochi 1960 e Mondiali ’62 e ’66, a Oslo). Insomma nel giorno «del nostro orgoglio», in cui Marit sorpassa
Ieri: la grande sconfitta per 4 punti del saltatore austriaco Gregor Schlierenzauer, complice la scelta dell’allenatore di partire da una staffa più bassa rispetto al trionfatore norvegese Anders Bardal, 30 anni, e autore con Freitg del volo più lungo da 103.5 metri. A 20 anni, è di bronzo lo sloveno Peter Prevc, mentre lo svizzero Amman è solo 16˚. Dopo il primo salto Andrea Morassi era 15˚. Oggi l’azzurro insieme a Sebastian Colloredo e ad Elena Runggaldier ed Evelyn Insam parteciperà alla prima prova iridata a squadre uomini-donne (l’Italia vanta un podio in stagione a
Lillehammer). Torna Federico Pellegrino nella sprint a coppie in tecnica libera: la prima frazione vedrà il debutto di David Hofer, un podio a Sochi nell’individuale. Tra la donne, inedito tandem Marina Piller (7a a davos) e Ilaria Debertolis Fondo. Uomini. 15 km tc + 15 km tl in linea (comb./skiathlon): 1. Dario Cologna (Svi) 1h13’09"3; 2. Martin Sundby (Nor) a 1"8; 3. Sjr Roethe (Nor) a 2"; 4. Northug (Nor) a 5"2; 5. Vylegzhanin (Rus) a 6"1; 6. Legkov (Rus) a 10"1; 7. Halfvarsson (Sve) a 11"6; 8. Hellner (Sve) a 12"; 9. Angerer (Ger) a 12"4; 10. Gaillard (Fra) a 12"7; 11. Belov (Rus) 12. Gjerdalen (Nor) a 13"4; 13. Harvey
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BOXE WSB: ASTANA BATTUTA 4-1 MEDAGLIERE
Dominio nordico L’Italia è al palo PAESE
O
A
B
Tot.
NORVEGIA RUSSIA USA FRANCIA SVIZZERA AUSTRIA SVEZIA GIAPPONE CANADA GERMANIA SLOVENIA
3 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0
3 0 0 0 0 2 1 1 0 0 0
3 0 0 0 0 1 0 0 1 1 1
9 1 1 1 1 3 1 1 1 1 1
Bjorn Daehlie nel numero di titoli iridati (10-9), la Bjoergen impressiona per il modo in cui si fa beffe della sua potenziale erede, la vispa Therese che ha provato a mandare ripetutamente in crisi con la sua maggior agilità la compagna, macché: questa Bjoergen è capace solo di imprese. Dice delle norvegesi Virginia De Martin, la miglior azzurra al traguardo (19ª) seguita da Debora Agreiter (31a), Veronica Cavallar (33a) e Lucia Scardoni (42a): «Cosa hanno di più? Hanno tre cuori con un po’ di aritmia (chiaro il riferimento alla Bjoergen fermatasi a dicembre, ndr) ma vanno forte lo stesso perché lavorano tanto e hanno numero di praticanti, cultura e tradizione nel fondo: questa è la fotografia del momento del settore femminile, non mi sorprende. Per noi dev’essere un incentivo: allenarci con loro? C’è chi lo fa. Un giorno riusciremo a battere le norvegesi».
Thunder scatenati ma prima sconfitta per il nostro Russo
Chshegrinov, a sinistra, sfigurato da un pugno di Stankovic BOZZANI RICCARDO CRIVELLI MILANO
Fuori c’è un tempo da lupi, ma dentro il Forum i Lupi del Kazakistan si ammansiscono al fragore del Tuono. E stavolta non c’è neppure bisogno dei pezzi da novanta italiani, Picardi e Russo, messi in coda al programma per concedere lo show alla tv: anzi Clemente, apparso un po’ appesantito e fuori forma, va incontro a una prima sconfitta di misura (che ci sta) nelle Wsb dopo 17 vittorie. Grande Bane La vittoria, infatti,
matura già dopo i primi tre match, che scaldano per intensità e qualità pugilistica una Gallery come sempre esaurita. Splende soprattutto la stella del serbo Branimir Stankovic, cresciuto a dismisura nel corso della stagione e adesso atleta di grandi riflessi, gambe, colpo d’occhio e mano pesante. Gli Arlans primi in classifica gli oppongono il ventenne esordiente nel torneo Chshegrinov, che ha un sinistro pungente e un coraggio
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leonino ma alla lunga viene demolito dalle serie a due mani di Bane, straordinario nella scelta di tempo. Con il successo, i Dolce & Gabbana Italia Thunder si avvicinano a grandi passi al secondo posto, da sigillare nell’ultimo turno a Reno, in Nevada, venerdì, quando i nostri combatteranno conoscendo già il risultato degli ucraini, gli unici a poterli insidiare. Il match tra gli americani e gli Otamans, infatti, è stato rinviato per problemi di visto e si disputerà nella stessa giornata, a precedere quello contro il team milanese. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOLCE E GABBANA ITALIA THUNDER-KAZAKISTAN ARLANS 4-1. Leggeri: Stankovic (Ser; Thu, 60.8) b. Chshegrinov (Kaz, 60.8) 3-0 (49-45; 49-45; 49-45); medi: Tavares (Fra, Thu, 72.9) b. Aisin (Kaz, 72.8) 3-0 (50-45, 50-45, 50-45); mediomassimi: Benchabla (Alg; Thu, 82.8) b. Karlson (Est; 84.6) 3-0 (50-45, 50-45, 49-46); gallo: Picardi (Thu, 53.6) b. Abdraimov (Kaz, 53.8) 3-0 (48-47, 48-47, 48-47); massimi: Nistor (Rom; 103.4) b. Russo (Thu, 95.2) 2-1 (48-47, 49-46, 46-49). Gli altri gruppo B: Usa Knockouts-Ukraine Otamans rinviata; German Eagles-British Lions 5-0. Classifica: Arlans 21; Thunder 19; Lions 15; Otamans 14; Eagles 9; Knockouts 0.
PALLANUOTO LA 4a DI RITORNO
Savona, sorpasso sulla Florentia
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I NUMERI
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Le volte in cui 4 atleti/e dello stesso Paese hanno occupato le prime 4 posizioni
la guida Oggi speriamo con Pellegrino-Hofer RaiSport 1 ed Eurosport ore 10 e 12
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(Can) a 16"1; 14. Perl (Svi) a 1626; 15. Duerr (Aut) a 16"7; 16. DI CENTA a 17"8; 20. CLARA a 22"9; 28. NOECKLER a 47"9; 35. CHECCHI a 1’48"3. Donne. 7.5 km tc + 7.5 km tl in linea (comb./skiathlon): 1. Marit Bjoergen (Nor) 39’04"4; 2. Therese Johaug (Nor) a 3"4; 3. Heidi Weng (Nor) a 14"9; 4. Steira (Nor) a 16"3; 5. Kowalczyk (Pol) a 27"1; 6. Kalla (Sve) a 41"2; 7. Chekaleva (Rus) a 46"9; 8. Lahteenmaki (Fin) a 48"8; 9. Jacobsen (Nor) a 1’06"5; 10. Ishida (Giap) a 1’07"5; 11. Ivanova (Rus) a 1’17"1; 12. Niskanen (Fin) a 1’28"7; 13. Jean (Fra) a 1’31"; 14. Wiken (Sve) a 1’31"9; 15. Haag (Sve) a 1’43"1; 19. DE MARTIN a 1’56"6; 31. AGREITER a 2’44"9; 33. CAVALLAR a 2’57"1; 42. SCARDONI a 4’02"3. Salto. Uomini - Hs 106: 1. Anders Bar-
dal (Nor) 252.6 p. (103.5 + 100 m); 2. Schlierenzauer (Aut) 248.4 (98 + 97.5); 3. Peter Prevc (Slo) 244.3 (102.5 + 98.5); 4. Freund (Ger) 242.6 (101 + 99); 5. Morgenstern (Aut) 242; 6. Freitag (Ger) 239.1; 7.Takeuchi (Gia) 238; 8. Stoch (Pol) 237.4; 9. Wank (Ger) 237.4; 10. Hilde (Nor) 235.6; 30. MORASSI 211.4 (96.5 + 88); 36. COLLOREDO 98.5 (91); 44. BRESADOLA 90.2 (88). PROGRAMMA Oggi. Fondo. Ore 10 e 12: sprint coppie tl uomini (Hofer-Pellegrino) e donne (Piller-Debertolis). Combinata nordica. Ore 10 (hs 106) e 15 (10 km): prova a squadre (Pittin, Lukas Runggaldier, Bauer, Michielli). Salto - Ore 16-17: gara a squadre (hs 106) mista (Elena Runggaldier, Insam; Colloredo, Morassi). IN TV: diretta RaiSport 1 ed Eurosport
SAVONA-FLORENTIA 14-7 (4-4, 2-1, 5-2, 3-0) Blu Shelf Carisa Savona: Antona, Alesiani 3, Damonte 1, Petrovic, Grosso 1, Rizzo 2, M.Janovic 4, L.Fulcheris, G.Bianco 1, Michelotti, J.Colombo, Deserti 2, Rolle. All. Pisano. Florentia: Minetti, A.Di Fulvio 1, Borella, Pagani, Molina 2, Cecere, Brancatello, Espanol 2, M.Lapenna, Gobbi 2, Panerai, F.Di Fulvio. N.e. Mugelli. All. Sottani. Arbitri: De Chiara e Paoletti. Note: sup. num. Savona 10 (5 gol), Florentia 15 (6). Usc. 3 f. Grosso 22’50", F.Di Fulvio 24’40", Fulcheris 25’22", Damonte 30’52". (f.s.) Il Savona si aggiudica lo scontro diretto. Dopo due tempi e mezzo di grande equilibrio, decisiva la seconda metà del terzo tempo: dopo il gol dell’ 8-7 di Gobbi, il Savona accelera con Giovanni Bianco, Alesiani e Deserti, portandosi sull’11-7. E nell’ultima frazione dilaga con Rizzo (doppietta) e Damonte. BRESCIA-CAMOGLI 20-5 (5-0, 6-0, 3-3, 6-2) Brescia: Del Lungo, Valentino 2, C.Presciutti 1 rig., Legrenzi 2, Loncar 4, R.Calcaterra 4, Guerrato, Nora 1, Binchi 1, Elez 1, Giorgi 2, Castellani 2, Moratti. All. Bovo. Camogli: Gardella, Beggiato, Iaci 1, Rocchi, L.Fondelli, Cupido 1, Di Rocco, Cambiaso 3, Foti, Antonucci, Gandini. All. Cavallini. Arbitri: Daniele e Zappatore. Note: sup. num. Brescia 7 (4), Camogli 4 (0) Esp. L.Fondelli per proteste 4˚ t. (f.pe.) BOGLIASCO-POSILLIPO 6-9 (1-2, 1-3, 2-2, 2-3) Bogliasco: Dinu, Sekulic, Camilleri 1 rig., Boero 1, Bettini, Barillari 1, Guidaldi 1; A.Di Somma 1, Vergano 1, E.Di Somma. N.e. Dufour, Cocchiere, Gavazzi. All. Del Galdo. Posillipo: Rossi, Toth 1, Gallo 1, Kovacs 2, Baraldi 1, Saccoia 1, Negri; Foglio, Giu.Mattiello, Renzuto Iodice 1, Bertoli 2, Cuccovillo. N.e. Cappuccio. All. Occhiello. Arbitri: Scappini e Severo. Note: sup. num. Bogliasco 14 (5), Posillipo 12 (7). Usc. 3 f. Boero 22’37", Toth 28’27", Baraldi 29’40". (a.fe.)
QUARTU-ORTIGIA 9-7 (0-2, 3-3, 4-1, 2-1) Promogest Quartu: Volarevic, M.Luongo 4, Racunica, Steardo, Klikovac 2, Montaldo, Pagliara, Sassanelli, Nicche, Ercolano 2, Astarita 1, Russo, Graffigna. All. Pettinau. Igm Ortigia: Patricelli, Barranco, Abela, Puglisi, Boyd 2, Napolitano 1, Tringali, Di Luciano, Zovko 1, Vinci, Suti 3 (1 rig.), Negro. All. Baio. Arbitri: L.Bianco e Collantoni. Note: sup. num. Quartu 10 (4), Ortigia 8 (3). Usc. 3 f. Sassanelli 4˚ t. NERVI-LAZIO 12-12 (1-3, 5-3, 3-4, 3-2) Ellevi Nervi: Ferrari, D'Alessandro 3, Temellini 1, Tyrrell 1, Marziali, Ferrero, Lanzoni 2 (1 rig.), Mann 1, Caliogna 4, Cavo. All. Ferretti. Lazio: Sattolo, M.Gitto 1, Sebastianutti, Africano, Latini 1, Colosimo 2, N.Presciutti 2, Mandolini, Leporale 1, Maddaluno 1, Gianni 1, Di Rocco 1, Vittorioso 2. All. Formiconi. Arbitri: Gomez e Pascucci. Note: sup. num. Nervi 10 (6), Lazio 11 (5). Usc. 3 f. Sebastianutti e Lanzoni 4˚ t. Ferrari para un rigore a Gitto nel 2˚ t. (f.ga.) L’anticipo: Carpisa Yamamay Acquachiara-Pro Recco 5-6. Class.: Brescia 45; Pro Recco 39; Savona 31; Florentia 30; Posillipo 24; Acquachiara 23; Bogliasco 19; Quartu 18; Lazio 14; Ortigia 11; Nervi 10; Camogli 1. Pr. turno (2/3): Pro Recco-Posillipo, Ortigia-Brescia, Camogli-Nervi (1/3), Acquachiara-Savona, Florentia-Quartu, Lazio-Bogliasco. DONNE La 3a di ritorno: Mediterranea Imperia-Ngm Firenze 11-6, Despar Messina-Rapallo 7-8, Roma-Igm Ortigia 11-9, Bogliasco-Bologna 10-8. Geymonat Orizzonte-Padova 27/2. Class.: Rapallo 33; Orizzonte* 27; Firenze 25; Imperia 23; Padova* 16; Messina, Bogliasco 15; Bologna 10; Roma 9; Ortigia 0. (*una partita in meno) ORIZZONTE FUORI Nel ritorno dei quarti di Coppa Len femminile, Shturm-Geymonat Orizzonte 15-9: all’andata, le russe si erano imposte 11-15.
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI La tragedia IL PADRE DELLA VITTIMA: «DOVRÀ VEDERSELA CON LA SUA COSCIENZA»
Pistorius chiuso in casa dello zio LORENZO SIMONCELLI PRETORIA (Sudafrica)
La pace che regna fuori dalla villa di Arnold Pistorius, zio di Oscar, sembra quasi surreale se paragonata con la settimana appena trascorsa. L’omicidio della fidanzata, le udienze, i pianti in aula di «Blade Runner». A Waterkloof, zona residenziale di Pretoria, in una villa immersa nel verde, Oscar Pistorius passerà i suoi giorni in attesa di processo. Tapparelle abbassate, sicurezza all’esterno, e quel cancello che si apre e si chiude per far entrare parenti e amici, che ieri hanno visitato Oscar. Chi ha portato fiori, chi regali, chi dolci, tutti con l’intento di risollevare il morale di un campione, Arnold Pistorius, zio di Oscar accusato di omicidio della fidanzata ANSA o forse ex, a pezzi. di Brooklyn per firmare la pre- de sollievo, dopo giorni di graFirma I pochi giornalisti fuori senza. Dal giorno del delitto, il vi avvenimenti, ciò che è sucdalla villa hanno atteso, inva- portavoce ufficiale della fami- cesso ha cambiato le nostre vino, le dichiarazioni di Pisto- glia Pistorius è lo zio Arnold te per sempre». Allontanatosi, rius, che, come era prevedibi- che con il passare dei giorni è dopo pochi minuti è tornato le, ha passato tutta la giornata apparso più accondiscendente con bevande per tutti i giornaall’interno della casa. Per la nei confronti dei giornalisti. Ie- listi che lo hanno aspettato prima apparizione pubblica ri, in tarda mattinata, ha varca- con pazienza in una Pretoria dell’atleta sudafricano biso- to il cancello della sua residen- bollente. Ennesimo sintomo gnerà aspettare domani quan- za e si è fermato pochi minuti del buon umore che regna in do, in mattinata, si dovrà pre- per rilasciare qualche dichiara- casa Pistorius dopo la sentensentare alla stazione di polizia zione. «È un momento di gran- za.
Twitter Ma la giornata di ieri non è stata solo giubilo. Nel pomeriggio, infatti, si era diffusa la voce che Oscar Pistorius avesse inviato un tweet attraverso il profilo del fratello Carl. Nel messaggio ci sarebbe stato scritto: «Grazie a tutti coloro che hanno pregato per le due famiglie, Oscar». Poche ore dopo, una dei portavoce di famiglia, Janine Hills, ha commentato: «È ancora più triste che qualcuno in un momento così delicato decida di violare il profilo twitter di Carl». Dall’altra parte del Sudafrica, a Port Elizabeth, per la prima volta davanti alla stampa, il padre di Reeva Steenkamp ha rilasciare dichiarazioni dure. «Non importa quanti soldi ha e quanto siano bravi i suoi legali, dovrà vedersela con la sua coscienza». Parole comprensibili per il dolore che sta vivendo la famiglia della vittima in questi giorni e, forse, per la delusione di non vedere l’omicida di sua figlia dietro le sbarre, almeno per adesso. Tuttavia, al termine dell’intervista concessa al quotidiano sudafricano Beeld, ha lasciato aperta una porta al perdono: «Se invece sta dicendo la verità forse un giorno lo perdonerò». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Snowboard QUINTO AARON MARCH, ELIMINATO ANCORA DAL COMPAGNO
Mosca, Fischnaller terzo in slalom Torna in testa in Coppa del Mondo Roland Fischnaller è terzo nello slalom parallelo in notturna a Sochi (Rus). Per l’azzurro è il sesto podio stagionale, tra Coppa del Mondo e Mondiali. Dopo aver battuto per l’ennesima volta ai quarti il compagno di squadra Aaron March, che si era qualificato col miglior tempo, l’azzurro è stato battuto dal russo Stanislav Detkov — poi vincitore in finale contro lo svizzero Galmarini — e ha sconfitto lo statunitense Justin Rieder nella finale per il terzo posto. L’uscita di Andreas Prommegger agli ottavi ha consentito a Fischnaller di vincere la coppetta di specialità e di tornare in testa alla classifica generale dell’alpino, con tre giganti paralleli ancora da disputare: il prossimo è in programma il 10 marzo ad Arosa (Svi), mentre nei due giorni precedenti sono previsti due cross.
Scherma COPPA DEL MONDO
Atletica A 4 ANNI DAL SISMA
RISULTATI A La Coruna (Spa). Finale: Akhmatkhuzin (Rus) b. Heo (S. Cor) 15-7. Semifinali: Heo (Kor) b. Meinhardt (Usa) 15-6; Akhmatkhuzin (Rus) b. Massialas (Usa) 15-9. Quarti: Heo (S.Cor) b. Cassarà 15-14; Massialas (Usa) b. Baldini 15-14.
(g.l.g.) Torna nei calendari la finale nazionale dei Giochi sportivi studenteschi di corsa campestre, l’anno scorso non disputati. Sarà ospitata a L’Aquila, in una data simbolica, il 6 aprile, anniversario del terremoto che sconvolse 4 anni fa la città abruzzese e la zona circostante. L’appuntamento è stato reso possibile grazie al ministro dell’Istruzione Profumo e a quello per le attività regionali Gnudi, i quali hanno assicurato un contributo che permetterà l’organizzazione della manifestazione. Il presidente della Fidal Alfio Giomi ha ringraziato i ministri intervenuti in extremis in una situazione in cui i rinvii sono la norma.
GIOVANILI INDOOR (si.g.) Nei campionati giovanili indoor di Ancona Marcel Jacobs, 18enne della Virtus Lucca di origine statunitense, cancella dopo 37 anni il record del lungo, il più longevo indoor Under 20: con 7.75 supera di un centimetro Roberto Veglia, che lo aveva stabilito nel 1976 a Milano. Un altro primato jr lo batte la figlia d’arte Federica Del Buono, 4’23”91 nei 1500. Uomini. U20. 1500: Perco 3’59”53. 60 hs: L. Perini 7”90. Alto: Meloni 2.15. Asta: Sinno 5.00. Lungo: Jacobs 7.75 (rec. it. jr). 5000 marcia: Minei 20’32”62. U18. 60 hs: Biondo 7”94. Alto: Lari 2.08. Lungo: Aldenghi 7.24. Peso: Bianchetti 17.58. Donne. U20: 1500: Del Buono 4’23”91 (rec. it. jr). 60 hs: Carmassi 8”74. Lungo: Cestonaro 6.14. Peso: Cantarella 13.62. 3000 marcia: Clemente 13’33”89. U18. 60 hs: Marchiando 8”83. Alto: Furlani 1.78. Asta: Sverzut 3.50.Lungo: Cuneo 6. 16; Sportoletti 5.98. 3000 marcia: Stella 13’51”88. ABATE E DAL MOLIN (l.e.) Oggi a Metz (Fra) ultimo meeting internazionale prima degli Europei di Göteborg del prossimo weekend: in gara Yuri Floriani (3000), Emanuele Abate e Paolo Dal Molin (60 hs) contro il francese Bascou. Tra le stelle Collins (St.K.) nei 60, Tahri (Fra) nei 2000 e Lavillenie (Fra) nell’asta.
Boxe BRANCO VINCE (g.l.g.) A Montalto di Castro Gianluca Branco ha difeso il titolo Ue dei welter contro il polacco Maciec grazie alla maggiore precisione ed esperienza. Bene il rientro di Sandon, nipote di Sumbu Kalambay, dopo quasi due anni di assenza, così come il ritorno di Simona Galassi, ora seguita da Alessandro Duran. Blandamura ha letteralmente demolito il pur apprezzabile ungherese Surman. Welter, campionato Ue: G. Branco (47-3-1) b. Maciec (Pol, 17-1-2) p. 12. Mediomassimi: Sinacore (3) b. Palik (Slk, 2-2) kot 3. Superwelter: Moncelli (4-2-1) b. Pesce (1-3) p. 6. Superleggeri: Sandon (15-1) b. Szoltan (Ung, 1-14) p. 6. Medi: Blandamura (19) b. Surman (Ung, 13-10-1) kot 4. Donne, mosca: Galassi (18-2-1) b. Vicze (Ung, 3-20) abb. 3 t.
BRAVO DOTTI Ieri a Varsavia (Pol), ai Mondiali junior di short track, 4o posto nei 500 di Tommaso Dotti, ora 5o nella generale. Staffetta donne oggi in finale contro Sud Corea, Cina e Russia. Uomini. 500: 1. Park Se Yeong (S.Cor) 41"412 (r.m. jr); 4. Dotti; 24. Cassinelli; 36. De Lorenzis. Classifica: 1. Han Tianyu (Cina) 55; 5. Dotti 11. Staffetta. Semif. I: 4. Italia (Dotti, De Lorenzis, Cassinelli, Antonioli), el. Donne. 500: 1. Han Yutong (Cina); 16. Tota; 20. Martinelli; 22. A. Valcepina. Classifica: 1. Han Yutong (Cina) 39; 13. Tota. Staffetta. Semif. II: 2. Italia (A. Valcepina, Tota, Martinelli, Tombolato), q.
Ippica OGGI A VINCENNES
Baldini-Cassarà Studenteschi Ready Cash vuole il primo Paris ai piedi del podio finale a L’Aquila poi una vera invasione italiana Andrea Cassarà e Andrea Baldini ai piedi del podio nella prova di Coppa del Mondo di fioretto di La Coruna (Spa) vinta dal russo Artur Akhmatkhuzin che regala il primo successo all’ex c.t. azzurro Cerioni. Cassarà è stato fermato dal sudcoreano Heo, Baldini da Massialas (Usa). Eliminati agli ottavi i due under 20 Edoardo Luperi, Lorenzo Nista e per Avola (11-15 nei quarti con Akhmatkhuzin). Oggi prova a squadra con Cassarà, Baldini, Aspromonte e Avola.
AVERSA: 12-10-13-7-14 8a corsa - m 2060: 1 Putin di Celo (M. De Vivo); 2 Pavel Grif; 3 Poiton di Olimpia; 4 Power Effe; 5 Peter Fornys; Tot.: 5,37; 1,81, 1,52, 2,06 (32,87). Quinté: e 8.006,64. Quarté: e 469,22. Tris: e 113,34.
GIOVANNINI SUPER Super Andrea Giovannini ai Mondiali junior in pista lunga di Collalbo (Bz): il trentino, dopo il successo nei 3000 di venerdì, è secondo nei 5000 e di bronzo nella classifica generale. Uomini. 500 (II): 1. Hasegawa (Giap) 36"05. 1500: 1. Jeong-Su Seo (S.Cor) 1’50"27; 9. Giovannini 1’52"54; 22. A. Stefani 1’54"63; 40. Trentini 1’57"05; 50. Malfatti 1’58"19. 5000: 1. Lehman (Usa) 6’38"76; 2. Giovannini 6’43"50; 16. Tumolero 7’00"31; 23. Malfatti 7’08"04. Classifica: 1. Jeong-Su Seo (S.Cor) 153.832; 2. Nilsen (Nor) 153.874; 3. Giovannini 154.309; 22. Malfatti 162.705; 26. A. Stefani 116.603. Donne. 1000: 1. Bittner (Aut) 1’18"72. 3000: 1. De Jong (Ola) 4’19"56. Classifica: 1. Takagi (Giap) 163.298. Oggi (ore 11) 500 D, 1000 U, inseguimento a squadre.
(Rus); 2. Galmarini (Svi); 3. FISCHNALLER; 4. Reiter (Usa); 5. MARCH; 11. Prommegger (Aut); 26. ERLACHER. Coppa slalom (3/3): 1. Fischnaller 2200; 2. Kosir (Aut) 1617.30. Coppa parallelo: 1. Fischnaller 3990; 2. Prommegger 3800; 4. March 2130. Donne: 1. Calvé (Can); 2. Krol (Pol); 3. Tudegesheva (Rus); 4. Joerg (Ger).
Slalom parallelo. Uomini: 1. Detkov
Ippica
VIZZONI FA 25 (si.g.) Nei campionati invernali di lanci lunghi a Lucca (pioggia e nevischio), 25o titolo italiano per Nicola Vizzoni nel martello: basta 72.90 per vincere. Uomini. Martello: Vizzoni 72.90; Falloni 71.26 (1˚ U23); Lingua 71.11. U20: Bortolato 73.94. Giavellotto: Gottardo 72.18; Bonvecchio 71.94; Bertolini 71.88; Fent 71.64. U23: Coassin 57.60. U20: Figliolini 60.44. Donne. Martello: Magni 61.48 (1. U23); Mariani 59.58; Palmieri 57.90. U20: Rossetti 52.57. Giavellotto: Bani 51.93; Jemai (1. U23) 51.77; Purgato 49.20. U20: Padovan 43.58.
Ghiaccio
Roland Fischnaller, 32 anni REUTERS
FREESTYLE Giacomo Matiz 16˚ nelle gobbe di Coppa del Mondo a Inawashiro (Giap). Uomini: 1. Kingsbury (Can); 2. Wilson (Usa); 3. Bilodeau (Can); 16. MATIZ. Donne: 1. Robichaud (Can); 2. Sudova (R.Cec); 3. C. Dufour-Lapointe (Can).
Atletica
Oggi a Parigi c’è l’ultima grande classica internazionale del meeting 2012-2013. Si tratta del Prix de Paris, la prova più francese dei tre grandi eventi (gli altri sono Amérique e France) al sulky dell’inverno di Vincennes. Ready Cash è un grande campione, ha vinto due Amérique, due France e tanto altro ancora, ma il Paris manca al suo fantastico palmares. L’anno scorso l’8 anni allenato da Thierry Duvaldestin finì secondo dietro Roxane Griff in questa maratona che mette in palio ben 400.000 euro (200.000 al vincitore). Ready Cash sarà il grande favorito, gli avversari sono abbordabili viste le assenze di Royal Dream (che lo ha battuto nel-
l’Amérique), Roxane Griff e del nostro Main Wise As. L’unico che potrebbe impensierirlo, forse, è lo svedese Maharajah che ha già vinto il Paris 2011, anche se quest’anno non ha mai mostrato quella condizione. Nel convegno anche 12 italiani: 10 nel Prix de la Mayenne (m 2700) fra cui Oropuro Bar (M. Smorgon), già vincitore di due prove nel meeting. ore 14.45 - Grand Prix de Paris - e 400.000, m 4150: 1 Repay Merci (K. Monster); 2 Soleil du Fosse (Th. Duvaldestin); 3 Juggle Face (E. Adielsson); 4 Roxana de Barbray (D. Locqueneux); 5 Tiego d’Etang (Ch. Bigeon); 6 Quoumba de Guez (J.M. Bazire); 7 Singalo (L. Baudron); 8 Save the Quick (E. Raffin); 9 Timoko (J. Verbeeck); 10 Maharajah (O. Kihlstrom); 11 Ready Cash (F. Nivard).
SI CORRE Trotto: Torino (14.40), Firenze (14) e Montegiorgio (15.15). Galoppo: Pisa (14.30).
Lotta STELLA MINGUZZI L’olimpionico di Pechino Andrea Minguzzi ha vinto a Ostia il 10o titolo italiano nella categoria 84 kg. Titolo anche a Daigoro Timoncini, unico azzurro a Londra. Oggi stile libero maschile e le gare femminili. Campioni italiani: kg 55 Nicola Caradonna; kg 60 Lorenzo Gentile; kg 66 Davide Cascavilla; kg 74 Tiziano Corriga; kg 84 Andrea Minguzzi; kg 96 Daigoro Timoncini; kg 120 Rocco Daniele Ficara. Società: 1. Fiamme Oro Roma; 2. Cus Catania; 3˚ Cus Torino.
Nuoto TOSCANI (al.f.) A Livorno (25 m). Uomini: 50 sl Zazzeri 22”93; 400 sl Ferretti 3'52”60; 200 fa G. Bruni 1'59”02, Turrini 2'00”26, Beni 2'00”34; 200 mx Turrini 2'02”29. Donne: 50 sl Masini Luccetti 26”72; 400 mx De Memme 4'07”79; 100 ra, 200 mx Toni 1'09”93 (Boggiatto 1'09”99), 2'13”61. DOPPIO ORSI (al.f.) Appena rientrato da raduno di Tenerife, Marco Orsi vince 50 dorso e 50 farfalla ai regionali emiliani di Forlì (25 m). Uomini: 400 sl Barbacini 3'53”96, 3. Scozzoli 3'58”02; 50 do, 50 fa Orsi 24”66 (Scozzoli 25”30), 24”43.
Pallamano SERIE A (an.gal.) La 5a di ritorno. Girone A: Ferrara-Bressanone 30-32 (d.r.), Rovereto-Mestrino 18-22, Bolzano-Trieste 41-29, Mezzocorona-Merano 27-22. Classifica: Bolzano 41, Pressano 37, Trieste 27, Ferrara 25, Bressanone 22, Mezzocorona 17, Cassano Magnago 15, Merano 10, Rovereto 7, Mestrino 6. Gir. B: Farmigea-Cingoli 30-26, Ambra-Casalgrande 37-17, Romagna-Sassari 29-30, Ancona-Carpi 31-29. Class.: Ambra 38, Carpi 31, Ancona 33, Sassari 30, Romagna 24, Casalgrande 20, Farmigea 15, Bologna 7, Castenaso 6, Cingoli 3. Gir. C: Conversano-Città Sant’Angelo 38-26, Lazio-Chieti 31-32, Noci-Teramo 28-30, Palermo-Fasano 26-32; ha riposato Gaeta. Class.: Fasano 48, Conversano 42, Fondi 26, Teramo 28, C.S.Angelo 24, Noci 22, Chieti 21, Gaeta 17, Palermo 12, Lazio 9, Putignano 3. CHALLENGE Oggi, alle 18, a Lavis (Tn) Pressano-Minsk (Bie) per il ritorno degli ottavi di Challenge (andata 25-39).
Pallavolo CITTÀ DI CASTELLO IN A-1? (f.c.) Oggi per Città di Castello una vittoria con qualsiasi risultato significherà promozione. A-2 alle 18: Loreto-Sora; Padova-Potenza Picena; Molfetta-Corigliano; Città di Castello-Ortona; Matera-Brolo. Ore 20 Reggio Emilia-Monza. Riposa: Atripalda. Classifica: Città di Castello 53; Molfetta 40; Sora, Atripalda 37; Padova 32; Corigliano 31; Monza, Ortona 29; Reggio Emilia 26; Brolo 19; Potenza Picena 17; Matera 15; Loreto 10. A-2 DONNE (m.l.) Ieri anticipo della 19a: Terre Verdiane-Crovegli 3-0 (25-22, 27-25, 25-19). Oggi, ore 18: San Casciano-Pavia; San Vito-Mazzano; Novara-Marsala; Casalmaggiore-Ornavasso; Soverato-Montichiari; Sala Consilina-Frosinone. Classifica: Novara, Ornavasso 45; Casalmaggiore 41; Frosinone 35; Pavia 32; Crovegli 26; Sala Consilina 25; Mazzano, San Casciano, Soverato, Fontanellato 23; Montichiari 22; Marsala 10; San Vito 8.volo
Scherma
FIGURA Nel corto della Challenge Cup di figura a L’Aia, Parkinson e Zandron mancano il minimo per i Mondiali. Uomini. Corto: 1. Joubert (Fra) 78.21; 7. Parkinson 55.94; 11. Zandron 47.94.
SCIABOLA Nella prova di Coppa del mondo di sciabola femminile a Gand (Bel) vittoria della statunitense Mariel Zagunis (15-13 sulla Kharlan in finale). Irene Vecchi e Gioia Marzocca quinta e sesta dopo le sconfitte nei quarti (la Vecchi 7-15 dalla polacca Socha; la Marzocca 14-15 con la Kharlan). Fuori agli ottavi Bianco (13-15 con la Stone) e Sinigaglia (6-15 dalla Kharlan).
Hockey ghiaccio
Sport invernali
QUARTI PLAYOFF (m.l.) Serie A. Il Cortina vince al supplementare (gol di Paul Albers) a Collalbo e riapre i giochi contro il Renon. Anche i tricolori del Bolzano (a segno Mark McCutcheon 2, MacGregor Sharp, Delmore, Flynn e Gander) accorciano battendo l’Asiago. Il Valpellice si porta in vantaggio con l’Alleghe. Cade il Milano in trasferta a Brunico ed ora il Val Pusteria comanda di misura la serie. Così ieri gara-3 (al meglio di 7) dei quarti playoff: Renon-Cortina 2-3 t.s. (1-0, 1-1, 0-1; 0-1) serie 2-1; Alleghe-Valpellice 0-3 (0-1, 0-1, 0-1) serie 1-2; Val Pusteria-Milano 5-1 (1-0, 2-1, 2-0) serie 2-1; Bolzano-Asiago 6-3 (0-1, 3-2, 3-0) serie 1-2. Playout. Gara-3 (al meglio di 7): Val di Fassa-Pontebba 2-1 (0-1, 0-0, 2-0) serie 3-0.
MONDIALI SCI JR (s.f.) Lo svizzero Nils Mani ha vinto a Le Massif (Can) la discesa dei Mondiali junior con 19/100 su Mayrpeter (Aut) e 39/100 su Giraud Moine (Fra). Miglior azzurro Henri Battilani, 13o a 1”95, quindi Bosca 15o a 2”33, Buzzi 20o a 2”79, Zingerle 24o a 3”03, Baruffaldi 42o a 4”19; fuori Franceschetti. Oggi i due superG con in forse la Goggia (4a ai Mondiali), ancora dolorante per una botta alla gamba.
Hockey pista A-1 (m.nan) La 16a giornata: Prato-Lodi 2-2; Breganze-Sarzana 4-4; Matera-Viareggio 1-4; Trissino-Valdagno 4-7; Bassano-Giovinazzo 3-1; Novara-Thiene 2-1. Martedì Forte dei Marmi-Follonica. Classifica: Viareggio e Valdagno 45, Bassano 38, Lodi 36, Forte dei Marmi* 28, Novara 26, Breganze 23, Sarzana 18, Prato 16, Matera 14, Trissino 12, Follonica* 10, Giovinazzo 9, Thiene 1. (*: una in meno)
SLITTINO A Sochi, Wendl-Arlt vincono il settimo doppio di Coppa su 9; quinti Rieder-Rastner. Oggi il singolo con Zoeggeler, Dominik e Kevin Fischnaller, Mair ed Emanuel Rieder (ore 11.40 e 13.25, diretta Eurosport 2; su RaiSport 2 dir. 2ª manche). Doppio: 1. Wendl-Arlt (Ger) 1’42"087 (1˚+6˚); 2. Penz-Fischler (Aut) a 0"134 (5˚+2˚); 3. A.Sics-J.Sics (Let) a 0"156 (4˚+4˚); 5. L.RIEDER-RASTNER a 0"358 (10˚+3˚); 6. OBERSTOLZ-GRUBER a 0"396 (8˚+7˚); 9. H.P. FISCHNALLER-SCHWIENBACHER a 0"685 (13˚+11˚). Coppa (9/9): 1. Wendl-Arlt 827; 2. Eggert-Benecken 628; 5. OBERSTOLZ-GRUBER 518. Donne: 1. Huefner (Ger) 1’41"922 (2˚+1˚); 2. Geisenberger (Ger) a 0"038 (1˚+2˚); 3. Wischnewski (Ger) a 0"306 (3˚+5˚) 13. GASPARINI a 1"154 (15˚+13˚). Coppa (9/9): 1. Geisenberger 855; 2. Wischnewski 655; 8. GASPARINI 328.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_la sfida elettorale
DI GIORGIO DELL'ARTI gda@gazzetta.it
TRA POLITICHE E REGIONALI ISTRUZIONI PER L’USO: AI SEGGI ANCHE PER RINNOVARE I CONSIGLI IN LOMBARDIA, LAZIO E MOLISE
GDS
Che sarà di quest’Italia dopo il voto? Oggi e domani oltre 50 milioni alle urne: gli scenari sono incerti, a pesare di più il fattore Grillo Scriveremo per qualcuno che compra il giornale per la prima volta oppure che non ha mai letto questa rubrica. Annunceremo perciò solennemente quello che tutti sanno e cioè che oggi si vota per rinnovare i consigli regionali di Lombardia, Lazio e Molise, defunti anzitempo perché travolti dagli scandali, e per eleggere le nuove assemblee di Camera e Senato, rispettivamente 630 deputati e 315 senatori. Sono elettori 47 milioni 11 mila 378 italiani, ripartiti in 24 milioni 442 mila 68 donne e 22 milioni 569 mila 310 uomini. A questi vanno aggiunti 3 milioni 438 mila 678 elettori che risiedono all’estero. Le urne (61.445 seggi) si aprono stamattina alle 8 e si chiudono stasera alle 22. Poi di nuovo domattina alle 7 e chiusura definitiva alle tre del pomeriggio. Ci saranno instant poll ed exit poll a partire più o meno dalle 16. È consigliabile non prestare molta fede a questi primi dati. Si spoglieranno prima le schede del Senato, dove il risultato è pressoché impossibile da prevedere. Poi si procederà con la Ca-
mera e infine con le Regioni. Si andrà avanti almeno fino a tutto martedì per avere il quadro completo.
1Chiariamo la faccenda del Senato.
Il sistema elettorale funziona così. Si distribuiscono i seggi su base regionale, cioè, per esempio, si prendono i voti della Lombardia e al partito primo classificato si assegnano 27 seggi su 49. Gli altri seggi si ripartiscono fra tutti quelli che hanno preso almeno l’8%, tenendo conto delle percentuali di ognuno. Se invece i partiti si presentano coalizzati, è necessario che la coalizione prenda almeno il 20% e a quel punto passano i partiti che, all’interno della coalizione, hanno ottenuto almeno il 3%. Si va avanti così Regione per Regione, tenendo conto che il premio di maggioranza e il numero dei seggi assegnato cambia da regione a regione. Le complicazioni che rendono assai arduo il pronostico sono le se-
guenti: bisogna capire in quali Regioni i contendenti arriveranno primi; quanti partiti o coalizioni supereranno la soglia di sbarramento nelle Regioni. Le più incerte sono la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Campania, la Puglia, la Sicilia. Le probabilità che al Senato non si determini una maggioranza chiara sono alte.
2 Veniamo alla Camera. Qui conta il risultato nazionale. Coalizione: per passare ci vuole almeno il 10%. Partito
singolo all’interno della coalizione che ha raggiunto il 10%: per passare gli basta il 2%. Partito singolo che non raggiunge il 2% all’interno della coalizione che ha raggiunto il 10%: può ancora passare se è il primo dei perdenti. Partito singolo che fa parte di una coalizione che non ha raggiunto il 10%: gli basta il 4%. Partito singolo che si presenta da solo, cioè che non fa parte di una coalizione: gli basta il 4%. Alla Camera la maggioranza si determina sempre, perché al partito o alla coalizione che arriva prima si assegnano il 54% dei
A MILANELLO «IL BUNGA BUNGA È DIFFAMAZIONE»
Berlusconi viola il «silenzio»: «I pm sono peggio della mafia» Nel giorno che precede il voto, Silvio Berlusconi viola il silenzio e, parlando con un giornalista greco a Milanello, attacca ferocemente i giudici: «Da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia
siciliana, e lo dico sapendo di dire una cosa grossa. Il Bunga Bunga è un’operazione di mistificazione e diffamazione». E poi: «La Grecia è in crisi? È colpa dell’Europa, che vi ha dato regole folli. Questi sono crucchi».
seggi, cioè 340 posti complessivi.
3 Quindi
potrebbe accadere che alla Camera venga fuori una certa maggioranza e al Senato una maggioranza diversa.
Proprio così. Ma non è un difetto del solo Porcellum (come viene chiamata la legge concepita da Calderoli nel 2005).
4 E la legge regionale? Si vota per il presidente della Regione. Ciascun candidato presidente si porta dietro un «listino» di candidati che passa solo se lui vince, e gli garantisce la maggioranza dei seggi. Se l’elettore barra solo il nome del presidente e non mostra preferenze per nessuna lista, s’intende che ha votato per la lista del presidente. L’elettore, però, può anche votare per una lista diversa da quella del governatore, cioè qui funziona il cosiddetto voto disgiun-
to: voglio te come governatore, ma in consiglio preferisco il partito tuo avversario.
5 Lo scenario più probabile dopo il voto?
Impossibile saperlo. Grillo ha detto che si farà guidare dalla rete. Avrà un po’ di tempo per decidere. Il Parlamento verrà riunito entro 20 giorni, come da Costituzione, quindi intorno al 10-15 marzo. Camera e Senato dovranno scegliersi i presidenti e ciascun gruppo parlamentare il suo capogruppo. A quel punto – se non ci sono troppi intoppi dovremmo essere intorno al 20 marzo – Napolitano comincerà le consultazioni. Grillo, che non è stato eletto, potrebbe salire le scale del Quirinale insieme al gruppo dei grillini? Gli esperti del Quirinale stanno studiando la questione (mi pare che non ci siano precedenti). Tutto questo rito si svolgerà a conclave riunito o forse a Papa appena eletto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013
ALTRI MONDI
INTERROGATO DAI GIUDICI
Spagna, guai col fisco per il genero del Re Inaki Urdangarin (nella foto Ansa) genero del re di Spagna Juan Carlos, è stato interrogato a Palma di Maiorca. Urdangarin è accusato
La Chiesa attacca sul Conclave: «Stop alle falsità» Bertone: «I media tentano di condizionarlo» Attesi oggi 100 mila fedeli per l’ultimo Angelus MARCO GENTILI
Oltre alle elezioni politiche, oggi Roma si prepara a un altro grande evento: l’ultimo Angelus di Benedetto XVI, che il prossimo 28 febbraio lascerà il pontificato. Sono più di 100 mila i pellegrini attesi in piazza San Pietro per l’ultimo discorso di Joseph Ratzinger: l’attesa per le parole che il Papa pronuncerà dal balcone è elevatissima, e le misure di sicurezza sono state rafforzate per l’occasione. Nonostante la sua attività come guida dei cattolici del mondo sia alle battute finali, sono giorni particolarmente intensi per il Pontefice: ieri ha ricevuto in udienza privata Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio. «Pregherò per l’Italia», ha detto Ratzinger al Presidente della Repubblica, nel corso di un colloquio durato mezz’ora e segnato da forte emozione da entrambe le parti. Attesa Ogni mossa del Pontefice, in questi ultimi giorni, viene vista con particolare attenzione, per l’importanza che può rivestire sui futuri equilibri del conclave che da marzo avrà il compito di eleggere il successore di Benedetto XVI. A questo proposito c’è grande attesa per il Motu Proprio cui il Papa sta lavorando in queste ore. Questo documento (che dovrebbe contenere precisazioni su alcuni punti della Costituzione apostolica sul conclave e, forse, anche sulla questione relativa alla sua data di inizio) potrebbe essere reso noto domani, così come ha annunciato padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede.
di frode fiscale e appropriazione indebita nel periodo in cui guidava la fondazione Noos. In aula ha scagionato il re: «La casa di Sua Maestà non si espresse, non consigliò, non autorizzò e non avallò le attività dell’Istituto Noos», ha detto in una dichiarazione spontanea.
NUOVA STRAGE IN SIRIA
Missili su Aleppo: tra le vittime 19 bimbi Non c’è pace per la Siria: ieri si sono registrati violentissimi scontri tra i ribelli e le forze armate siriane per il controllo
LA RICHIESTA ALLA CORTE SUPREMA
Usa, Obama in campo per i matrimoni gay: «Un diritto legittimo» Come promesso nel suo discorso dell’insediamento, Barack Obama (nella foto) si muove affinché i «fratelli e le sorelle gay» abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri americani. L’amministrazione democratica, infatti, ha formalmente chiesto alla Corte Suprema di abolire il «Defense of marriage act» (Doma), la legge approvata nel 1996: in particolare ha chiesto l’abolizione dell’articolo 3, con cui si definisce il matrimonio come l’unione tra una donna e un uomo. Il testo, secondo la Casa Bianca, «viola la garanzia fondamentale dell’uguaglianza davanti alla legge e impedisce a migliaia di coppie omosessuali, legalmente sposate nei loro Stati, di godere degli stessi vantaggi federali delle coppie eterosessuali». Le nozze tra persone dello stesso sesso sono legali in nove Stati americani su 50 oltre che nella capitale Washington. La questione sarà esaminata dalla Corte suprema il 26 27 marzo. Perdita nucleare Intanto ieri è scattato l’allarme, nel sito nucleare di Hanford, nello Stato di Washington, per una perdita di materiale radioattivo e tossico da 6 serbatoi. Le autorità hanno voluto tranquillizzare la cittadinanza: «La situazione è sotto controllo e non ci sono rischi immediati per la salute». Il sito è stato usato per stoccare le scorie della produzione di armi nucleari durante la Guerra fredda. Alla base dell’incidente ci potrebbe essere un errore umano.
Joseph Ratzinger, 85 anni: è stato eletto Papa il 19 aprile 2005 LAPRESSE
IL CARDINALE USA
Mahony sicuro: «Eleggerò il Papa A Roma ci sarò» Nonostante gli appelli a non partecipare all’elezione del prossimo Papa, il cardinale di Los Angeles Roger Mahony, che avrebbe coperto i preti accusati di pedofilia, ha annunciato su Twitter: «Mancano solo poche brevi ore prima della mia partenza per Roma», da dove, «twitterò spesso, escluso durante lo stesso Conclave». Prima della partenza è stato chiamato a testimoniare su uno dei 129 casi di pedofilia che avrebbe coperto: un sacerdote accusato di aver molestato 26 minori nel 1987.
«Basta veleni» Mai come questa volta (complici anche le storiche dimissioni del Pontefice in carica) il compito dei cardinali chiamati a conclave è stato così difficile. Il clima Oltretevere è stato turbato dal ritorno sulla scena delle polemiche sullo scandalo pedofilia, in particolare negli Stati Uniti ma non solo, a cui si sono aggiunti negli ultimi giorni i rigurgiti dell’affare «Vatileaks» e i fantasmi del dossier dei tre cardinali Herranz, Tomko e De Giorgi. Argomenti che hanno spinto il Vaticano ad una durissima presa di posizione, affidata a una nota firmata dal segretario di Stato Tarcisio Bertone, contro le notizie «non verificate, o non verificabili, o addirittura false anche con grave danno di persone e istituzioni» con le quali si tenta di condizionare i cardinali in vista del Conclave.
A
NEVE AL NORD
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dell’aeroporto internazionale di Aleppo. Intanto gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani denunciano la strage che si è compiuta venerdì sera in un quartiere residenziale di Aleppo, colpito da tre missili: ci sono 19 bambini tra le 29 persone rimaste uccise.
Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI
S Maltempo fino a domani Pioggia e neve continuano ad abbattersi sul Nord: fino a domani è prevista neve su Liguria, Piemonte - dove sono attesi fino a 20 centimetri in pianura - e su parte di Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Pioggia e vento sulle Regioni centromeridionali, dove i temporali proseguiranno fino a domani. Ieri a Napoli vento forte e mare grosso hanno costretto a interrompere i collegamenti con le isole del Golfo
laFoto
I marò in Italia per votare Li accoglie il premier Monti C’era il premier Mario Monti (foto Ansa) ad accogliere ieri a Fiumicino i due marò sotto inchiesta in India, Massimiliano Latorre (a sinistra) e Salvatore Girone: hanno avuto un mese di licenza anche per poter votare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Islanda contro il porno online: divieto lontano Lunedì Repubblica ha titolato così in prima pagina: «L’Islanda si scopre moralista: messo al bando il porno online». Tre giorni prima il Corriere della Sera sul suo sito: «Islanda, il governo vieta il porno online». E diversi altri giornali hanno pubblicato titoli simili, che alludevano chiaramente a un divieto vigente. Ma in realtà quello di cui si parla è ancora solo un progetto di legge discusso in Islanda. Negli ultimi giorni, dopo che avevamo letto nelle scorse settimane diversi articoli sulla fine dei comizi e della campagna elettorale nelle piazze in favore di web e tv, tutti i giornali hanno pubblicato analisi e riflessioni sul «ritorno del comizio». Lunedì il Corriere della Sera e poi altri quotidiani hanno riferito — mostrandolo — di un documento "segreto" del 2008 in cui due importanti responsabili di PD e PdL in Toscana prendevano degli accordi per spartirsi poteri e ruoli intorno alla città di Siena e alla sua banca. Il documento è stato dichiarato falso dagli interessati e finora non confermato da nessuna prova ulteriore, e i giornali hanno smesso di scriverne subito. Nei giorni scorsi sono emerse come inesistenti le lauree che il leader del movimento Fare per Fermare il Declino Oscar Giannino aveva spacciato nel corso degli anni, e che erano state registrate da molti articoli di giornale che avevano parlato di lui senza verificare mai che quelle lauree fossero state conseguite (un dibattito era invece in corso da tre anni tra i curatori di Wikipedia della sua pagina, gli unici poco convinti dell’esistenza delle lauree).
notizie Tascabili
A Salerno, dopo 7 mesi
Colpito nella Capitale
Pinza dimenticata nell’addome Muore un’anziana
Ucciso dopo lite in discoteca Confessa 22enne
Il primo caso in Italia
Ha trascorso 7 mesi con una pinza chirurgica lunga 22 centimetri nell’addome, Nicoletta Ontano, 87 anni, di Montecorvino Rovella (Salerno), è morta lo scorso 16 febbraio. Nuovi esami verificheranno se la causa della morte sia proprio lo strumento dimenticato il 19 luglio 2012, quando la donna venne sottoposta a un intervento chirurgico all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Sono indagati i cinque medici e i due infermieri che operarono la paziente: due di loro avevano preso in cura la donna anche il 15 febbraio, quando era arrivata in ospedale con forti dolori all’addome.
È stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere Carlo Marcelli, 22 anni, l’autore dell’omicidio di un giovane di 23 anni, Alessandro Labozzetta, accoltellato nella notte tra venerdì e sabato a Roma, vicino a una discoteca. La lite è cominciata nel locale e dopo l’intervento dei buttafuori è proseguita nel parcheggio esterno. Alcuni testimoni hanno raccontato che l’aggressore, con precedenti per stupefacenti, durante il litigio reclamava dei soldi per 200 pasticche vendute e non pagate. In un primo momento, con il giovane era stata portata in caserma anche la sua fidanzata.
Caos carne di cavallo Lasagne contaminate sequestrate dai Nas Nello stesso giorno in cui è stata dissequestrata la carne bovina usata dalla Nestlè in Italia (visto che non conteneva tracce di Dna equino), non si placa lo scandalo della finta carne bovina. Ieri è stata trovata carne di cavallo in un campione di lasagne alla bolognese confezionate dalla ditta Primia di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. È il primo test in Italia positivo ai controlli. Oltre al ritiro del prodotto è stato disposto il sequestro di 6 tonnellate di macinato e di 2.400 confezioni di lasagne. La carne utilizzata dalla ditta bolognese proviene da un fornitore della provincia di Brescia: «A noi la carne arriva già confezionata — ha
I controlli dei Nas in un supermercato di Roma ANSA dichiarato l’amministratore di Primia — se le analisi dovessero confermare che c’è carne di cavallo nei nostri prodotti, ci riserviamo di rivalerci sui fornitori». Proseguono, intanto, le operazioni di controllo su tutto il territorio nazionale: i Nas hanno prelevato finora 292 campioni di 121 diverse marche, sia presso gli stabilimenti di produzione, sia nelle piattaforme e catene commerciali di distribuzione.
Il recupero dei due corpi ANSA
Incidente sul lavoro
Cede una chiusa nel Ferrarese: morti due operai Lavoravano a una chiusa a San Giovanni di Ostellato, nel Ferrarese, quando la pressione dell’acqua ha fatto cedere una paratia: Guglielmo Bellan, 53 anni, e Fabrizio Veronese, 56, sono stati così sommersi e uccisi dall’acqua. Ieri mattina i sommozzatori hanno recuperato i loro corpi, trascinati in un cunicolo lungo 15 metri.
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ALTRI MONDI
NUOVA VITA PER L’ATTORE
Depardieu il russo: «Ora un ristorante» Dopo il passaporto russo ora la residenza: l’attore Gerard Depardieu (nella foto) ha iniziato ufficialmente la sua vita a
Saranks, in Mordovia, a casa di un amico. La sua protesta contro la Francia, per questioni fiscali, dunque prosegue. E sul futuro ha le idee chiare: «Voglio una mia dimora qui e aprirò un ristorante». Intanto, come primo gesto, ha cacciato due reporter francesi che volevano intervistarlo.
GIURATO DEL TALENT SHOW
Un dj tra gli «Amici» Arriva Gabry Ponte Dopo Miguel Bosé ed Emma, un’altra star della musica entra nel team di «Amici»: uno dei giudici della fase serale del talent di
Lady baby Oscar FILIPPO CONTICELLO
Stanotte i fotografi in assetto da guerra non aspettino l’abito lungo: «Potrei inciampare», ha detto con l’innocenza dei bambini. Del resto, questa piccola creatura dal nome impronunciabile sta abituando gli adulti alla tenerezza: Quvenzhané Wallis, 9 anni, è la candidata più giovane di sempre ad avere una statuetta dorata in camera. Il record vale per la categoria «migliore attrice» ed è probabile che a Los Angeles lei prenda più flash delle rivali Naomi Watts, Jessica Chastain, la favorita Jennifer Lawrence e la straordinaria Emmanuelle Riva, che a 85 anni è la più anziana mai candidata all’Oscar. Ricci impazziti e sorriso vispo, la baby Wallis ha rapito in un film leggero come una poesia: è protagonista di Re della terra selvaggia, raffinata pellicola dell’esordiente Benh Zeitlin in corsa per 4 statuette (film, regia, sceneggiatura non originale, e attrice protagonista) dopo aver strappato il Gran Premio della Giuria al Sundance Festival e quello come Migliore opera prima a Cannes. Apprezzato in Europa e venerato in America al punto di far venire i lacrimoni alla Obama family, gira nei cinema italiani da inizio febbraio senza fare sconquassi. Piace soprattutto ai nostra critici la storia lieve di Hushpuppy, una bambina che vive con un padre severo e affettuoso in una zona paludosa e poverissima nel Sud della Louisiana. Quando il papà s’ammala di una misteriosa piaga, il pianeta che ci ospita sembra uscire di senno: le temperature s’impennano, i ghiacci si sciolgono, saltano fuori strane creature preistoriche e, alla fine, la piccola deve ricorrere all’arte del sopravvivere per mettersi alla ricerca della madre. Una parabola universale e complessa sulle periferie minacciate dalla natura e dalle storture dell’economia dove è la baby protagonista a far brillare la speranza. E il tutto con un investimento di po-
Dolce e decisa La nuova diva ha solo 9 anni La Wallis star dell’evento di stanotte: è la candidata più giovane di tutti i tempi
Altri piccoli fenomeni
Keisha Castle-Hughes Prima di Quvenzhané era Keisha Castle-Hughes la più giovane candidata a «migliore attrice»: a 13 anni, nel 2004, per «La ragazza delle balene»
3
Canale 5 sarà Gabry Ponte, dj italiano fra i più noti al mondo: ha venduto 15 milioni di dischi. «È preparato, educato (cosa sempre rara), sa ascoltare, sa parlare, ha iniziato a lavorare a 17 anni. Sono contenta di farvi conoscere una persona che a me piace», scrive su Facebook Maria De Filippi.
domande a... PIERA DETASSIS DIRETTRICE DI «CIAK»
«Argo e Lincoln in pole Hollywood premierà il sogno Usa di Obama»
La statuetta dell’Oscar costa 300 euro, ma vincere un Oscar può valere subito un 15% di incassi in più. Ecco perché, sotto il red carpet di Hollywood, sibilano i serpenti. Chi vincerà stanotte a Los Angeles? I bookmaker dicono Spielberg con «Lincoln». Piera Detassis, direttrice di «Ciak», ha un’altra idea.
1 Chi sono i grandi favoriti, questa volta?
«Re della terra selvaggia» Quvenzhané Wallis in due scene del film di Benh Zeitlin
chi spiccioli, un milione e mezzo di dollari che spesso ad Hollywood si spendono in meno di un giorno. Dinosauri e draghi per una volta non sono costruiti al pc, ma prendono vita grazie a maialini ammaestrati. Provini e bugie I puristi delle lingue dovrebbero pronunciare «Kwah-ven-zsa-nay»: «Quven» mescola le iniziali dei nomi dei genitori, Qulyndreia e Venjie, e «zhané» significa semplicemente «fata». Quvenzhané è l’astruso swahili scelto come nome dal padre camionista e dalla madre insegnante. Con i tre fratelli, la bimba viveva in Lousiana quando, a 5 anni, si pre-
sentò assieme ad altre 4mila al provino per il ruolo di Hushpuppy e già da allora mostrò la furbizia delle star: mentì sull’età visto che servivano almeno sei anni per partecipare. Zeitlin racconta che sguardo e carisma furono una folgorazione e così cambiò lo script del film per lei, enfant prodige non ancora capace di leggere il copione. Tre anni dopo è già scritturata da Steve McQueen e sceglie l’abito per l’evento più glamour del pianeta. Difficile la spunti nel tritacarne degli Oscar, più probabile realizzi un altro sogno: «Voglio incontrare sul tappeto rosso i divi di Disney Channel», continua a ripetere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Shirley Temple Shirley Temple batterebbe la Wallis: è la più giovane a vincere l’Oscar, a 6 anni, nel 1935. Ma era un premio speciale per il suo contributo al cinema
«Penso che Argo abbia superato Lincoln, a lungo in testa. Spielberg potrebbe ricevere la statuetta di miglior regista. Miglior attore, Daniel Day-Lewis, che, per interpretare Lincoln, ne ha studiato la voce su vecchie incisioni. Quanto alle donne, ci sono tre nomi nuovi: Jessica Chastain di Zero Dark Thirty, film coraggioso che, mio malgrado, non vincerà; la bimba di Re della terra selvaggia, troppo giovane per capire se sia brava o fortunata e Jennifer Lawrence di Il lato positivo, che vanta il "fattore sorpresa" più alto».
2 C’è un filo ideale che lega i film in corsa? «Una visione coerente con quella di Obama: capacità di sognare e riflessione sul passato. Non solo Re della terra selvaggia, che il presidente ha definito "emozionante e magico": Lincoln e Django parlano della schiavitù, Argo dei rapporti con il Medio Oriente, che Obama cerca di cambiare. E il bellissimo Il lato positivo, che in Italia esce il 7 marzo, è denso di speranza».
Adrien Brody Adrien Brody, tra gli uomini, è stato il più giovane a ottenere la statuetta da protagonista: a 29 anni, nel 2003, con «Il pianista» di Roman Polanski
3 Gli Oscar premiano la qualità? «Premiano l’equilibrio fra qualità e appeal sul grande pubblico. Noi italiani (quest’anno rappresentati da Dario Marianelli, per le musiche di Anna Karenina, ndr) potremmo tornarci nel 2014, con Sorrentino e Tornatore». f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODA A MILANO LE COLLEZIONI DELL’ABBIGLIAMENTO FEMMINILE MESCOLANO UN LOOK ELEGANTE E SENSUALE
LA RICERCA PER LE NUOVE MINIATURE
Trussardi veste la donna metropolitana
Con i Puffi scopriamo che i nostri bambini vogliono fare gli chef
Per l’inverno 2013 sfilano grandi cappotti e tessuti tecnologici. Abiti preziosi da Cavalli FABRIZIO SCLAVI MILANO
A tutta moda in questi giorni a Milano. Da Trussardi c’è in passerella una donna metropolitana vestita per muoversi in una giungla d’asfalto ma pronta per allontanarsi in una dimensione più naturale. È una donna fresca e spontanea che sa mescolare il suo abbigliamento con l’occhio educato dal lusso. Abiti sovrapposti con disinvoltura, capi che sembrano rubati dal guardaroba di lui, grandi cappotti, trench lun-
panno. Ecco da Puterey Anguille Noire la «winter wonderland», un moderno glamour d’alta quota, per andare in montagna, perfetto anche in città. Parka in naylon di raso e maniche in neoprene e il must della stagione, il "double coat", un cappotto con cerniera in vita che rende possibile avere due capi in uno: cappotto o giacca.
Modernità e confort Geox reinterpreta le scarpe degli Anni ’60 con colori forti
Romantica Da Roberto Cavalli
Country rivisitato Le calzature con borchie sulla frangia di Church’s: più attuali
ghi fino alla caviglia, quasi corazze che lasciano però intravedere la femminilità. Grosse maglie abbinate a gonne a pieghe. Tessuti tecnologici alleggeriti da velluti di seta, il nero sempre vicino ai colori sottobosco. Immancabili i completi in pelle sdrammatizzati da morbido
Una modella in passerella a Milano durante la sfilata di ieri di Trussardi ANSA
un luccichio di semplicità preziosa. Tubini neri ma scintillanti, forme semplici realizzate in maglia di metallo, smoking attillatissimi che nulla hanno da invidiare a quelli sartoriali maschili. Tante rose stampate in bianco e nero per rendere affascinante e nello stesso tempo romantica uno moda quasi noir, e poi giacche e pantaloni in preziosi broccati di seta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Dimmi che Puffi fai e ti dirò in che Paese vivi. Chiamata a realizzare la nuova collezione di 46 «omini blu», quelli nati dalla fantasia di un fumettista e di un giornalista belgi nel 1958, la De Agostini Publishing ha condotto una ricerca sui sogni dei bambini italiani sotto i 10 anni. E le sorprese non sono mancate. Se una volta i nostri figli dicevano di voler diventare astronauti o esploratori, oggi puntano alla cucina: il 22% dei maschietti interpellati ha dichiarato di voler fare lo chef. Un «boom» sorprendente per una professione che, d’altra parte, ormai spopola in tv. E così, il primo Puffo della nuova serie sarà un cuoco. Tra le preferenze dei giovanissimi seguono l’inventore e il poliziotto (20% a pari merito). E le ragazzine? Vincono la ballerina (22%) e l’insegnante (18%). Ultimi in classifica, per entrambi i sessi, il sommelier e l’operaio.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
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ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI 23/9 - 22/10
Bilancia 7,5
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 8
Toro 5,5
Gemelli 7,5
Cancro 7
Leone 7-
Vergine 6-
IL MIGLIORE Viaggi, lavoro e sport premiano. C’è pure un bel vigore di ritorno, utile al lavoro, allo sport e alla fornicazione, che pare in consolante ripresa. Uau.
Domenica non facile per lavoro, rapporti privati, sport. Il vostro vigore s’ammoscia, l’emotività vi fa combinar guai. Pure suini. Occhio.
Potreste avvertire (a ragione) sentor di fortuna. Magari in seguito a un incontro, a un contatto, a un’idea, a una news. E quanto fornicate.
Vi sentite rilassati come un pisello in un baccello. E tutto s’incastra in modo opportunerrimo. Palato soddisfatto, anche suinamente.
Domenica serena. E sia i viaggi sia l’attività agonistica appagano. Buoni affari per chi lavora al pubblico, fornicazione friccicarella.
Domenica stanca e un po’ sfigomalinconica, forse. Non imponetevi ritmi che non potreste sostenere, concentratevi, suinally too.
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Scorpione 6
Sagittario 7,5
Capricorno 5,5
Acquario 6-
Pesci 5,5
Lavoro e sport stancano, il morale cala, certa gente vi sminuzza gli zebedei. Ma negli exit poll suini siete praticamente avanti a tutti.
La Luna vi fa grondare creatività e spiana la strada a una domenica di risultato utile tout court. Cresce il fan club del vostro sudombelico.
Potreste esser cupi. Pure un po’ licantropi. State su, occhio a non pagare una fortuna per una sciocchezza e fornicate, ché rasserena.
I rapporti con gli altri sono una partita persa: non aspettatevi aiuti. E sedetevi sul greto del fiume. Scambi sudombelicali compensano, però.
C’è qualcosa che si ribalta, si scombina, si modifica, in questa domenica. Occorrono prontezza e pazienza. Anche suinamente parlando.
FABIO BORINI
Lo spirito di squadra è solido e concreto, amore e affetti appagano pienamente. L’ormone si rivela vispissimo, i progetti domenicali riescono.
L’attaccante del Liverpool è nato il 29 marzo 1991. Nella sua carriera ha vestito le maglie di Chelsea e Roma
Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 15.00 PARMA - CATANIA
IN DIRETTA
Serie A Sky Calcio 5 e MP Calcio 5
15.00 JUVENTUS - SIENA
CALCIO
20.45 INTER - MILAN
Serie A Sky Calcio 1 e Sky SuperCalcio
14.00 LIONE - LORIENT Ligue 1 SportItalia
Serie A Sky Calcio 4, Sky 3D e MP Calcio
21.00 PARIS SAINT GERMAIN MARSIGLIA
Premier League Sky Sport 1 e Sky Calcio 8
15.00 ATALANTA - ROMA
15.00 CAGLIARI - TORINO
A CURA DI
ALGHERO
7
12
ANCONA
1
5
Legenda
min max
AOSTA
-5
1
BARI
10
16
BOLOGNA
-1
3
CIELO
VENTI
CAGLIARI
8
14
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
4
8
Nuvolo
Moderati
CATANIA
8
19
FIRENZE
-3
4
Rovesci
Forti
GENOVA
2
4
Coperto
Molto forti
L'AQUILA
1
5
MILANO
-1
5
NAPOLI
7
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Pioggia
MARI
Temporali
Calmi
PALERMO
13
19
Neve
Mossi
PERUGIA
2
3
Nebbia
Agitati
4
10
13
18
ROMA
4
12
TORINO
-4
3
POTENZA REGGIO CALABRIA
Il sole oggi MILANO
ROMA
-3
TRENTO
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:13
18:00
6:55
17:51
-1
7
VENEZIA
0
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli
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DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Alessandro Bompieri
14.00 ATP MARSIGLIA Finale. SuperTennis
22.00 ATP MEMPHIS
Sprint a squadre. 2ª manche Da Val di Fiemme (TN) Eurosport e Rai Sport 1
15.30 SCOZIA - IRLANDA Sei Nazioni. Sky Sport 2
SLITTINO
10.00 MONDIALI
12.00 COPPA DEL MONDO
Slalom Gigante maschile Da Garmisch Partenkirchen, Germania Rai Sport 2
Finale. SuperTennis
VOLLEY 17.30 COPRA ELIOR PIACENZA ITAS DIATEC TRENTINO
SCI ALPINO Singolo maschile, 1ª manche Da Sochi, Russia Eurosport 2
Serie A maschile Rai Sport 2
Oggi Continua l'instabilità invernale con nevicate diffuse fino in pianura al Nord. Piogge sparse e locali nevicate a 200 m anche su Toscana e Sardegna, a 400 m sul Lazio, e piogge sparse al Sud con fiocchi a 1000 m; meglio sul medio Adriatico. Trieste
Trento 0 3
Aosta 3
Milano
1
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Torino 1 2
Venezia
2
3
4
LA GALLERY
IL VIDEO
Nba, Golden State gioca e vince con le maniche
Derby di Milano: l’interista Fiorello fa gli scongiuri
È iniziata la rivoluzione per le uniformi Nba? I Golden State Warriors hanno giocato (e vinto contro San Antonio, team che non battevano da 5 anni) indossando una t shirt con le maniche invece della tradizionale canotta. Per ora è solo un esperimento, che si ripeterà l’8 marzo
«Auguri sinceri al Milan...». Con questa frase Fiorello, noto tifoso dell’Inter, prova ad esorcizzare il derby di questa sera contro i rossoneri. Il popolare showman compie il suo «rito» utilizzando La Gazzetta e fa anche gli scongiuri sulla foto di Mario Balotelli
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Molte nubi e nevicate a bassa quota o in pianura al Nord, specie su Alpi, Prealpi, Nordovest e Nord Toscana; locali piogge e fiocchi a 3/500 m sulla Sardegna e al Centro e piogge con neve a 6/900 m su Campania e Sicilia; meglio altrove.
Insistono nevicate fino a bassa quota sul Piemonte, specie centro-occidentale; meglio sul resto del Nord con nubi irregolari ma senza altri fenomeni. Nubi e locali piogge al Centrosud e Sardegna con qualche nevicata a 500/800 m.
9
8
Bologna Genova 2
1
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Ancona
5
Firenze 2
Perugia 2
6
6 10
4
L’Aquila 1
ROMA 6
9
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Campobasso 4
Napoli
Bari
6
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Potenza
9 10
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Cagliari 5
7
Catanzaro
9
9
12
Reggio Calabria
Palermo
12 15
9 12
6
Sorge
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RUGBY
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Ieri
TENNIS
12.00 MONDIALI
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Sprint a squadre 1ª manche Da Val di Fiemme (TN) Rai Sport 1
NHL. ESPN America
CICLISMO
Serie A maschile Sportitalia 2 e La7d
Serie A Sky Calcio 4 e MP Calcio 4
05.00 GP DI AUSTRALIA 10.00 MONDIALI
Inseguimento femminile Da Bansko, Bulgaria Eurosport 2
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SUPERBIKE
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23.00 DETROIT RED WINGS VANCOUVER CANUCKS
14.30 EUROPEI
BASKET
Serie A Sky Calcio 3 e MP Calcio 3
HS 106 Eurosport e Rai Sport 1
Da Dove Mountain, Stati Uniti Sky Sport 3
Inseguimento maschile Da Bansko, Bulgaria Eurosport 2
Serie A. Rai Sport 1
15.00 BOLOGNA FIORENTINA
16.30 MONDIALI
15.00 ACCENTURE MATCH PLAY
HOCKEY GHIACCIO 11.00 EUROPEI
Serie A Sky Calcio 2 e MP Calcio 2
GOLF
NCAA. ESPN America
18.00 COGIANCO GENZANO FUTSAL AGSM VERONA
Staffetta a squadre Da Sochi, Russia Eurosport
SALTO CON GLI SCI
WAGNER SEAHAWKS LIU BROOKLYN
BIATHLON
15.45 COPPA DEL MONDO
Gundersen. Eurosport e Rai Sport 1
NCAA. ESPN America
CALCIO A 5
Singolo maschile, 2ª manche. Da Sochi, Russia. Eurosport 2
Combinata femminile Da Meribel, Francia Rai Sport 2
15.00 MONDIALI
Serie A maschile. Rai Sport 1
2.00
MONDIALI
Gazzetta.it
13.30 COPPA DEL MONDO
11.00 MONDIALI
HS 106. Eurosport
20.00 NOTRE DAME CINCINNATI BEARCATS
Ligue 1. SportItalia
14.30 MANCHESTER CITY CHELSEA
9.45
DNA. Sportitalia 2
20.00 FOXTOWN CANTÙ CIMBERIO VARESE
Serie A. Sky Calcio 1 e MP Calcio
12.30 SAMPDORIA CHIEVO
COMBINATA NORDICA
14.00 RECANATI - MATERA
Catania 12 17
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La tiratura di sabato 23 febbraio è stata di 362.116 copie
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25 feb.
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COLLATERALI *con le Grandi Battaglie N. 2 e 11,19 - con Passione Rally N. 2 e 5,19 - con libro Ronaldo il Fenomeno e 14,19 - con The Coldplay Collection N. 5 e 11,19 - con Carosello N. 8 e 6,19 - Wrestling Heroes N. 9 e 12,19 con i mitici Bud Spencer & Terence Hill N. 9 e 11,19 con Michel Vaillant N. 12 e 4,19 - con Leggende del Motociclismo N. 14 e 12,19 - con Cavalieri dello Zodiaco N. 17 e 11,19 - con I Love Travel N. 22 e 5,19 - con La Cucina Italiana N. 25 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N. 27 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 27 e 11,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 42 e 6,19 con Aerei da Combattimento N. 46 e 14,19 - con Le Stelle della NBA N. 36 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 46 e 14,19 - con Max e 3,50 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013